TIME OUT - N.41 Dicembre 2017 by E20progetti Editore

N. 41 - DICEMBRE 2017

Jazz

MAMMA MIA! Segna, fa segnare, fa vincere: ma quanto è bravo il nuovo Ferguson?

DELTA LAB, il segreto è fare squadra Bentornato, NATALE NEL CUORE DI BIELLA A Palazzo Ferrero WILDLIFE: lo spettacolo della natura

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IN A2 (QUASI) NESSUNO COME I #BALDANDBEARDED Calvi, con la barba. E fortissimi: le cifre dopo un terzo di stagione di Ferguson e Bowers di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

In un’Eurotrend che si è ridisegnata per adattarsi al nuovo assetto, il duo americano ha iniziato subito a funzionare benissimo. Le cifre e i risultati sono simili a quelli del duo Ferguson-Hall. E sono ai vertici sia del girone Ovest che di quello Est. Nell’assetto nuovo dell’Eurotrend Biella rispetto al più recente passato – e alla regular season conclusa al primo posto – c’è qualche importante conferma: la prima è l’imbattibilità casalinga (playoff

esclusi): ormai dura da diciannove partite, le quindici della passata stagione e le quattro del 2017/2018. Se si aggiunge la serie contro Verona, il conto al Forum dice 21 vittorie e una sconfitta (al supplementare, benché sanguinosissima) nelle ultime 22 partite. La seconda conferma è la posizione di vertice in classifica: solo Casale, con un percorso netto sia in casa sia lontano dal PalaFerraris, è stata più efficace in questo primo terzo di campionato. La terza conferma riguarda la coppia Usa: come ai tempi di Fergu-

son-Hall, gli americani in rossoblù sono un duo che le avversarie invidiano. Per adattarsi alla partenza di un’ala forte dominante come Hall, sostituita da un giocatore dalle caratteristiche diverse come Bowers, la squadra è stata riplasmata da coach Michele Carrea. L’assoluta versatilità è la conseguenza, sostenuta anche da giocatori come Wheatle, Pollone e Sgobba, in grado di spendersi specie in difesa in diversi ruoli, dal play all’ala forte se si parla dell’inglese, dall’ala piccola al centro se si parla dell’ex brindi-

La grinta di Tim Bowers

La concentrazione di Jazz Ferguson

sino. E se si è versatili quando si difende, non si concedono punti di riferimento facilmente leggibili nemmeno quando si attacca: se Hall aveva buon gioco spalle a canestro e aggiungeva tiro da fuori e canestri di seconda opportunità grazie ai rimbalzi offensivi, Bowers sa attaccare il ferro costruendosi tiri da post basso, in penetrazione, con l’arresto e tiro dal palleggio, da lontano ricevendo gli scarichi. E ha mani sapienti per trovare un compagno libero anche nel traffico. La conseguenza è una media punti simile a quella di Hall l’anno scorso (14,3 contro 14,9), con un ovvio calo a rimbalzo (5,6, che comunque è sopra la media delle ali piccole, contro 13,1) e un po’ di più quanto ad assist (3,4 contro 3,2). Ma da un simile attacco con molte armi e pochi punti di riferimento può trarre vantaggio anche Jazz Ferguson: le sue cifre sono in salita rispetto al 2016/2017: tre punti in più a partita (23,4 contro 20,4), appena più rimbalzi (2,9 contro

2,6), pochi meno assist (4,1 contro 4.5, comunque una media da top 10 a Ovest). La sensazione è che abbia più libertà di scegliere come e quando prendere i suoi tiri, sapendo che le difese non possono adattarsi solo su di lui perché c’è un’intera squadra intorno in grado di fare canestro. Il resto è applicazione e lavoro: tiri dal palleggio contro un difensore a mani aperte davanti alla faccia si prendono in sicurezza solo provando e riprovando. Mettendo a confronto la coppia Ferguson-Bowers con gli altri americani del campionato si arriva a conclusioni simili a quelle della passata stagione, quando Ferguson-Hall era il duo dei desideri. Proprio Bowers ha coniato hashtag e soprannome per se stesso e Jazz: #baldandbearded, calvi e barbuti, scherzando sulle loro caratteristiche fisiche. Giocando con il parametro più semplice, quello dei punti a partita, loro ne garantiscono 37,7. Chi fa di meglio? Solo Turner ed Ebanks che ne portano oltre 40 a Siena,

che però è partita male, ha già cambiato allenatore e a Biella non è riuscita ad arginare i rossoblù. Deloach e Sims dell’Eurobasket Roma si fermano a 34,4. E stiamo parlando di un’altra squadra partita peggio di quanto ci si attendesse e che ha esonerato il suo coach. La coppia di Reggio Calabria Pacher-Roberts, altra squadra sconfitta al Forum, si ferma a 33,6. Sono 32,3 i punti di Keene e Stephens di Cagliari, la squadra che alla prima di campionato superò Biella anche senza il secondo dei due. Confrontando con le coppie a Est, la migliore è a Jesi, con i 37 punti ad allacciata di scarpe di Ken Brown e Kenny Hasbrouck, seguita da quella di Montegranaro, neopromossa dal pedigree vistoso: 35,9 sono i punti a partita di Corbett e Powell, entrambi per nulla nuovi nel campionato italiano (l’anno scorso a Mantova e Reggio Calabria). Nemmeno loro raggiungono i #baldandbearded.

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Niccolò De Vico è alla prima stagione a Reggio Emilia

Serie A, quel che c’è di rossoblù De Vico, Raucci e un manipolo di ex. Mentre Lombardi torna in A2 di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro e archivio Pallacanestro Biella

Air-ic, dopo convalescenza e crisi con Pistoia, pronto a tornare in campo con Treviso. Ma l’ex capitano a Reggio Emilia e “Toble” a Cantù tengono alta la bandiera del vivaio di Pallacanestro Biella. La mappa degli altri ex squadra per squadra. Due ex rossoblù da subito in campo, un terzo pronto a tornarci ma in A2: il vivaio di Pallacanestro Biella è ben presente anche al piano di sopra, nonostante il destino di Eric Lombardi. L’ala che vinse una gara delle schiacciate all’All Star Game di A2 aveva ancora un anno di contratto con Pistoia ma non è mai sceso in campo in stagione a causa di un infortunio che lo ha tenuto fermo per tutta l’estate, durante la quale è stato peraltro al centro di varie voci di mercato che lo hanno accostato a Cantù prima e alla Virtus Roma poi. Messo virtualmente fuori rosa, in una ipotetica “injury list” all’americana, da metà novembre ha iniziato ad allenarsi con Treviso che ha deciso di valutare le sue condizioni fisiche pronta a offrirgli un contratto. Sono invece ben presenti e saldi nel roster Niccolò De Vico e Davide Raucci. Il primo è passato dal ruolo di capitano dell’Angelico a quello di rinforzo estivo di Reggio Emilia, società che ha sempre creduto negli italiani e che quest’anno ha aggiunto anche Federico Mussini dopo l’esperienza nel college e Leonardo Candi, l’anno scorso giovanissimo play titolare della Fortitudo Bologna. Insieme a loro c’è ancora Amedeo Della Valle che una manciata di anni fa vinse proprio con Eric Lombardi il titolo europeo Under 20. Davide Raucci fa parte dei dodici di Cantù, che non ha vissuto un’estate facile tra voci di ritardi nei pagamenti, campagne abbonamenti boicottate dai tifosi storici e un ambiente scettico e rassegnato. Ma la squadra c’è e per “Toble”, della generazione dei Raspino e dei Murta, c’è la prima vera chance in serie A della car-

Una schiacciata volante, specialità di Eric Lombardi

riera dopo gli anni passati alla Fortitudo Bologna, trascinata dai bassifondi della A Silver fino a un doppio playoff in A2, con la guida attenta di un vecchio pirata delle panchine come Matteo Boniciolli. Per lui avere minuti e spazio è più dura. Ma l’occasione è ghiotta. Lasciando i prodotti del vivaio e passando agli ex, ha cambiato maglia Tommy Laquintana, che ora è nel pacchetto guardie di Pistoia dopo due stagioni positive a Capo d’Orlando. A Sassari, dopo

un bel po’ di A2, è approdato Jonathan Tavernari, l’italo-brasiliano che sbarcò all’ombra del Mucrone scovato da Marco Atripaldi. A Milano, dove Massimo Cancellieri è rimasto come assistente anche di Simone Pianigiani, sembra destinato ad avere pochissimo spazio Andrea La Torre. A Bologna la neopromossa Virtus unisce una coppia che sa molto di rossoblù con coach Alessandro Ramagli in panchina e Pietro Aradori in campo. A proposito di Bologna, qui c’è stato il

taglio di Guido Rosselli, il match winner della finale di Coppa Italia dell’anno scorso con il canestro all’ultimo minuto nella retina biellese. Per lui niente trasloco, se non di sponda di BasketCity: è pronto a firmare per la Fortitudo in A2. Una curiosità: c’è un Laganà nella massima serie, ma non si tratta di Marco. Capo d’Orlando ha messo sotto contratto il fratello minore Matteo, classe 2000, considerato una vera promessa e un talento puro. Se buon sangue non mente...

Geom. Cesare Sanson 9

Delta Lab, il segreto è fare squadra Il pool di aziende che offre servizi alle persone nuovo partner dei rossoblù di R.T., fotografie di Alberto Tesoro

Insieme è meglio: come i giocatori di Pallacanestro Biella sul parquet, anche le imprese specializzate in assistenza complementare a quella medica si “passano la palla”. E poi, ogni domenica, si diventa tifosi. È più facile fare canestro se ci si passa la palla o se si sfida da soli la difesa avversaria? Non serve il migliore degli allenatori di pallacanestro per rispondere a questa domanda. Il principio però vale anche fuori dal parquet: facendo squadra si diventa più efficaci, anche se si è un pool di aziende e cooperative che si occupa di servizi alle persone, in particolare quelle anziane, malate e convalescenti. Delta Lab è un consorzio di marchi, alcuni dei quali con molti anni di esperienza alle spalle, che offre un servizio completo «complementare e di supporto a quello del medico», come spiega Stefano Morenghi, il capofila dell’associazione di imprese. Ma anche il tifoso di pallacanestro: «Ho iniziato a seguirla che ero un bambino alla Rivetti, quando si giocava ancora nelle serie minori e quelle gradinate bastavano e avanzavano per accogliere gli spettatori. Ora gli scenari sono cambiati. Ma resta sempre uno sport bello e spettacolare».

Da quest’anno Delta Lab è tra i partner di Pallacanestro Biella, una decisione figlia anche di quella passione nata in viale Macallé: «È giusto sostenere le eccellenze del territorio» spiega Stefano Morenghi. Poche settimane fa l’intera squadra ros-

soblù è stata ospite della nuova sede di via Trieste 23: «L’abbiamo scelta perché è un ampio spazio al piano terra, facilmente accessibile anche da chi ha problemi di deambulazione. Inoltre è a poca distanza dal centro storico». Varcata la soglia, si

trovano i servizi delle cinque consociate: lo Studio Infermieristico Associato Biellese offre assistenza specializzata per terapie, medicazioni, riabilitazione, analisi del sangue, ma anche personale formato per problemi specifici: «Abbiamo un vulnologo, che è anche infermiere forense, che ha fatto un master per imparre a curare i problemi della cute» dice Morenghi. «Inoltre, in caso di necessità, possiamo chiedere la consulenza di specialisti, dall’osteopata al logopedista». La Clinica del Sale, già presente in città da anni, offre una stanza speciale che porta i benefici delle sostanze rilasciate dalle pareti ricoperte di sale di una stanza, ideali per aiutare a curare i problemi respiratori, con lo stesso principio dell’aria di mare. La cooperativa sociale Heka si occupa di assistenza domiciliare qualificata, ma anche di fisioterapia e di servizi infermieristici a casa dei pazienti. Teleserenità offre consulenza anche tecnica e fiscale per le famiglie che hanno bisogno di badanti, oltre a occuparsi della formazione del personale e a verificare che il loro servizio sia adeguato alle necesità. Lariocure invece si occupa anche del materiale sanitario, dai pannoloni ai deambulatori alle sedie a rotelle. «In questo modo in una sola sede siamo in grado di offrire un servizio completo» spiega Stefano Morenghi. «E dal canto nostro, ci semplifichiamo il lavoro dal punto di vista delle procedure». Il “roster” di Delta Lab è formato da più di venti dipendenti, poco di più di una squadra di pallacanestro. Stefano Morenghi è il tifoso del team: «Mi sono riavvicinato

nell’anno della retrocessione, forse non quello migliore, ma il basket resta uno sport bello e piacevole da vedere». Meglio ancora se arrivano i buoni risultati, da godere prima da tifoso e poi da partner: «Ho un ricordo particolarmente emozionante legato a una sera di Eurocup nel 2014/2015, quando da squadra di serie A2 abbiamo battuto i francesi di Le Mans, che avevano in quintetto un ex giocatore Nba. Era una delle stagioni di Alan Voskuil». Un giocatore, il texano-danese, che Morenghi

metterebbe nel suo quintetto ideale: «Mi piaceva anche per il carattere, in grado di dare la scossa al momento giusto. Della squadra di quest’anno è facile dire Jazz Ferguson, ma non è scontato essere forti come lo è lui e dimostrarlo ogni domenica. Poi ci stiamo godendo un Tessitori che migliora a ogni partita. E mi piacciono i progressi dei nostri ragazzi come Pollone e Rattalino. Perché una tripla di Ferguson quasi te l’aspetti, ma una di “Pollo” ha tutto un altro sapore...».

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Italiani a Ovest, comanda Tex Secondo per media punti, il migliore di tutti a rimbalzo di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Le classifiche delle statistiche individuali premiano il centro dell’Eurotrend. E portano buone notizie anche per Marco Laganà, l’italiano che segna più di tutti. L’analisi: ma davvero la A2 è il campionato delle speranze azzurre? Scorrendo le graduatorie statistiche individuali di A2, ci si accorge che bisognerebbe sdoppiarle tutte: una andrebbe riservata agli americani, che dominano su quasi tutte le voci. In fondo è inevitabile: in tutte le squadre o quasi il peso soprattutto dell’attacco grava su di loro. La conseguenza sono più palloni in mano, più tiri e quindi più punti. Per trovare gli italiani bisogna passare un bel po’ di setaccio. La buona notizia è che,

una volta compiuta l’operazione, tra i leader tricolori a Ovest c’è un giocatore che conosciamo bene: Amedeo Tessitori è il secondo tra gli italiani quanto a media punti a partita con i suoi 13,9 ma è anche il numero uno a rimbalzo: con 8,6 a presenza in campo non è solo nettamente il leader “tricolore” (Angelo Gigli lo insegue a 7,6) ma è anche nella top ten assoluta, meglio anche di un saltatore doc come Will Mosley di Legnano. La bella sorpresa nel parametro principale, quello dei punti a partita, è che meglio di Tex fa solo un’altra vecchia conoscenza rossoblù: Marco Laganà, dopo due anni passati più in infermeria che in campo, dopo la serie A assaggiata e persa troppo presto, ora mette negli altrui

panieri 14,9 punti a partita. Se servisse un termine di paragone, Alan Voskuil si ferma a 14,8. È un buon segno per il basket italiano: Lagghi è del 1993, Amedeo Tessitori è del 1994. Ovvero hanno un’età che consente loro di poter risalire ancora le gerarchie del basket nazionale e magari rendersi utili alla causa azzurra. Ma forse è l’unico buon segno: dietro di loro quanto a media punti ci sono Mitch Poletti, Andrea Renzi, Marco Evangelisti, Roberto Rullo e Luca Garri. Di questi i più giovani di tutti sono Rullo, che ne compirà 28 a febbraio, e Renzi che va per i 27. Poletti arriverà a 30 nei primi giorni dell’anno nuovo, Evangelisti ne ha ormai 34 e Garri era in azzurro quattordici anni fa quando si vinse l’argento alle Olimpiadi

Amedeo Tessitori a duello con Pacher, lungo di Reggio Calabria

Nel primo terzo di stagione Amedeo Tessitori è più efficace anche di Andrea Renzi

di Atene. Solo scorrendo a lungo la classifica si trovano i giovani veri: Ambrosin di Agrigento, Bucarelli ed Ebeling di Cagliari, Caroti d Reggio Calabria, che hanno minuti abbastanza per arrivare sopra i 6 punti di media a partita. Prima di loro si incrociano vecchie volpi del parquet: Maresca, Gigli, Martinoni, e giocatori che ormai tocca considerare di categoria per quanto forti, come Piazza, Spanghero o Santiangeli. Sembra il segno che anche in A2 il minutaggio dedicato al possibile futuro del basket azzurro non è poi così elevato, nonostante i due soli americani. Se in A un Tessitori e un Laganà erano tagliati fuori dalle rotazioni per la concorrenza straniera, in A2 la concorrenza è italiana, fatta di giocatori più pronti e quindi più affidabili. E sono rari i casi stile Eurotrend, in cui capita di vedere in campo un quintetto con quattro quinti fatti di prodotti del vivaio, alcuni dei quali appena usciti dalla juniores come Pollone, Wheatle e Rattalino. E se l’inglese, anche se in una nazione il cui movimento cestistico è storicamente meno impattante del no-

stro, è già in Nazionale senior a nemmeno vent’anni, in Italia della squadra Under 20 che fu campione d’Europa nell’estate 2013 solo Amedeo Della Valle è arrivato all’azzurro vero. E con minuti e responsabilità da giocatore vero, come dimostra la partita da top scorer giocata in Croazia

per le qualificazioni mondiali. Merito suo, certo, ma forse anche merito di Reggio Emilia che lo ha fatto giocare a lungo. Un Tessitori e un Laganà non hanno avuto altrettanta fortuna. E ora devono partire un gradino più indietro, con buona pace del basket italiano senza ricambi...

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Bentornato, Natale nel cuore di Biella Appuntamento tra le vie del centro, tra pattinaggio e mercatini. di R.T., fotografie d’archivio

Per il quarto anno c’è un unico marchio per le iniziative di dicembre e dintorni in città: grandi protagonisti gli Gnomi della Lana, con villaggio e mercatino. In piazza Duomo il luna park, in piazza Battistero la pista di ghiaccio. E poi appuntamenti, animazione e concerti. Quattro anni bastano per sancire una tradizione? Forse no. Ma è certo che il Natale nel cuore di Biella, ovvero il complesso di iniziative organizzate per il mese di dicembre e per il periodo delle feste attorno al centro storico, è ormai un marchio riconosciuto dai biellesi. Così come sono diventati un simbolo gli Gnomi della Lana, nati due anni fa da un’idea di una commerciante di via Italia e subito adottati dalla città intera. I buffi folletti con il cappello di feltro rosso sono sempre più protagonisti del panorama cittadino a dicembre: li potete trovare a fare la guardia alle porte del centro alla rotonda tra via Carso e via Bertodano, a sorvegliare dall’alto appollaiati sul cestello di piccole mongolfiere in via Marconi e via Duomo, arrampicati sugli alberi dello spartitraffico centrale di via La Marmora. E naturalmente vestiti a festa accanto alle vetrine di quasi tutti i negozi della città. Li troverete anche al Villaggio degli Gnomi,

che anche quest’anno è in piazza Fiume, sede di laboratori per bambini e di spettacoli nei fine settimana. E potrete anche portarne a casa uno, cercando la casetta giusta tra quelle del mercatino, che per questa edizione si è spostato da piazza Duomo, dove ha esordito l’anno scorso,

in via Italia. Qui sono in vendita soprattutto lavori di artigianato natalizio, specialità enogastronomiche, oltre che articoli di negozi della città che hanno scelto di aprire una “succursale” in pieno centro. A proposito di tradizioni, piazza Duomo e piazza Monsignor Rossi, all’ombra del

Battistero, sono anche quest’anno l’angolo dei divertimenti. Da una parte c’è il luna park, dall’altra la pista di pattinaggio che, dopo tre inverni di successo, è tornata a far sperimentare uno sport fino a poco tempo fa inusuale ai biellesi. È anche una delle attrazioni che resterà aperta più a lungo, fino a domenica 28 gennaio. Gli orari di apertura sono dalle 14,30 alle 19 dal lunedì al giovedì, dalle 14,30 alle 19 e dalle 20,30 alle 23 il venerdì, dalle 10 alle 12,30, dalle 14,30 alle 19 e dalle 20 alle 24 il sabato e dalle 10 alle 12,30, dalle 14,30 alle 19 e dalle 20,30 alle 23 la domenica. Nel periodo delle vacanze scolastiche l’apertura serale sarà quotidiana mentre le mattine feriali saranno riservate alle scolaresche su prenotazione. L’ingresso e il noleggio dei pattini costa 6 euro per gli adulti e 5 euro per chi ha tra 6 e 12 anni, con lo sconto di un euro per i residenti a Biella città e di un euro per chi porta i suoi pattini. I bambini da cinque anni in giù entrano gratis

ma devono essere accompagnati da un adulto. È gratis anche il trenino di Babbo Natale, che percorrerà ad anello il centro storico dai giardini Zumaglini fino in Riva facendo capolinea in piazza Duomo. Il trenino sarà in funzione nei fine settimana, mentre il mercatino degli Gnomi della Lana sarà aperto dalle 10 alle 19 da venerdì 15 a domenica 17 e da mercoledì 20 a domenica 24. Tra le altre iniziative legate al Natale nel cuore di Biella ci sono anche appuntamenti culturali e di spettacolo. Offriranno un concerto alla città la Banda Verdi al Biella Forum (la sera del 15 dicembre) e il Biella Gospel Choir (domenica 17 nella chiesa della Trinità) e, a proposito di musica sacra dell’America del Nord, c’è anche l’appuntamento al teatro Sociale Villani con il Sunshine Gospel Choir, ospite fisso della settimana prenatalizia in città. A proposito di concerti, la sera di San Silvestro proprio al teatro Sociale la proposta è di aspettare la mezzanotte

con la musica di Matteo Brancaleoni, il re dello swing all’italiana. I biglietti sono in vendita anche online sul sito www.ilcontato.it Anche il programma completo del Natale nel cuore di Biella è comodamente consultabile su internet, sul sito www. comune.biella.it con aggiornamenti sulla pagina Facebook Nel cuore di Biella. Una delle novità di quest’anno è la presenza nel team degli organizzatori degli eventi della Pro Loco di Biella, che affianca Confesercenti e i suoi gnomi e Ascom, che ha curato l’illuminazione a festa della città. C’è la Pro Loco anche dietro il progetto Viva Vittoria, che vuole arrivare il 10 marzo 2018 ad avere abbastanza quadratini lavorati a maglia per creare una gigantesca coperta di lana che copra piazza Duomo. Per chi è curioso del progetto (che sosterrà le associazioni del territorio che tutelano le donne vittime di violenza) e se la cava con ferri e gomitoli, il punto di informazioni è in via Italia 27.

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Aspettando il 25 tra presepi e mercatini La mappa delle iniziative di dicembre in provincia. di R.T., fotografie d’archivio

Da Biella a Marchetto, da Callabiana a Sordevolo, il giro del Biellese e delle iniziative natalizie come sulla slitta di Santa Claus. Presepi. Si sono riaperte il 6 dicembre le porte della sala grande dell’istituto Belletti Bona, che da qualche anno ormai ospita il presepe meccanico di fratel Amilcare. Il capolavoro di artigianato è il frutto dell’impegno di un sacerdote dei Fratelli delle Scuole Cristiane di Biella che anno dopo anno ha modellato pezzi, dipinto scenari, ideato meccanismi di movimento per arrivare a un’opera di grandi dimensioni e di immutata suggestione, con i suoi passaggi dal giorno alla notte e dalle attività quotidiane alla nevicata che saluta la nascita di Gesù. In città sarà allestito il 24 dicembre il presepe della chiesa di San Cassiano in Riva. E nella mappa del Natale nel cuore di Biella spicca via San Filippo, che è stata ribattezzata la via dei presepi. Fuori città l’altro grande presepe meccanico è quello di Callabiana: anche in questo caso è stata la passione e l’abilità di due persone, Giampaolo Gibello e Igino Vercellotti, a ideare l’opera che era nata per raccogliere qualche soldo per l’oratorio ed è diventata una meta di visitatori per tutto il periodo natalizio. Occupa uno spazio di 80 metri quadrati nell’oratorio di San Carlo, conta 100 casette e 150 personaggi, più della metà dei quali in grado di muoversi. Ed è diventato così grande che viene lasciato montato per tutto l’anno. A Marchetto, frazione di Mosso, il presepe è ancora più grande, perché occupa l’intera borgata: i personaggi, fatti di paglia e cartapesta, interpretano scene di vita quotidiana mescolati tra strade, vicoli, cortili e finestre, e guidano

i visitatori fino alla scena della Natività. Il presepe gigante, con i suoi 200 personaggi, è visitabile ogni giorno fino al 7 gennaio dalle 10 alle 22. L’ingresso è libero. Alla vigilia di Natale ci sarà anche il classico falò. Mercatini. Quello più tradizionale del Biellese è ormai a Sordevolo. Il Mercatino degli Angeli “invade” pacificamente buona parte del centro del paese, accogliendo i visitatori attirati anche da fuori provincia per gustarsi l’atmosfera della valle Elvo, approfittando magari per un giro al museo della Passione come intervallo della passeggiata tra uno stand e l’altro. Qui i prodotti tipici locali e le perle dell’artigianato consentono di trovare tutto quello che serve per rendere natalizia la propria casa e per preparare un pranzo del 25 a chilometri zero. Le ultime due giornate di

apertura sono domenica 10 e domenica 17 dicembre. A Candelo, attorno a una piazza Castello in pieno restauro, è il Ricetto a trasformarsi nel Borgo di Babbo Natale. Sabato 9 e domenica 10 e sabato 16 e domenica 17 sono le ultime due giornate in cui il mercatino tra le rue della fortificazione medievale sarà visitabile. C’è anche un percorso per bambini che potranno consegnare la loro letterina all’ufficio postale di Babbo Natale. Le porte del Ricetto si aprono alle 10 e si chiudono alle 19. L’ingresso costa 3,5 euro. Anche a Viverone il lungolago si è riempito già dall’ultimo weekend di novembre di colori natalizi: il mercatino conta sessanta espositori, ma anche laboratori e iniziative collaterali per i visitatori. Sarà possibile visitarlo dal venerdì alla domenica fino alla vigilia.

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Tornano le figurine rossoblù Riecco l’album con i volti di Pallacanestro Biella da Carrea al minibasket di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Il raccoglitore a 3 euro, i pacchetti con cinque figurine ciascuno a 70 centesimi. Il punto vendita è il bar del Palabonprix di via Paietta. E anche quest’anno tra i 310 volti ci sono anche quelli del Basket Femminile Biellese Forse nemmeno lo staff rossoblù si aspettava un simile successo l’anno scorso, quando per la prima volta è stato pubblicato l’album di figurine di Pallacanestro Biella. Si scatenò un’inattesa corsa al pacchetto: il giorno della pubblicazione andavano esauriti in men che non si dica e tra tifosi e ragazzi del settore giovanile c’era la sfida a finire per primi la collezione, ma anche il gusto un po’ antico di scambiarsi le doppie. È stato quasi inevitabile quest’anno riproporre l’iniziativa: l’album edizione 2017/2018 ha le stesse caratteristiche del precedente. Pagina dopo pagina c’è l’intero universo rossoblù, dal presidente Massimo Angelico (che con il vice Francesco Montoro ha scritto un’introduzione all’album) fino alle squadre del minibasket, passando per l’Eurotrend di Ferguson e Tessitori e per i top team giovanili sponsorizzati Banca Sella. Si tratta di 310 figurine, realizzate grazie alle immagini scattate da Alberto Tesoro, fotografo ufficiale del club e di Time Out. Anche quest’anno inoltre sono ospiti le squadre del Basket Femminile Biellese, ad arricchire la collezione di volti di appassionati della palla a spicchi. L’obiettivo è di raggruppare tutto il mondo di Pallacanestro Biella in un unico libro dei ricordi, come se fossero foto di famiglia. E già l’anno scorso lo slogan #BiellaFamily era sembrato quello più adatto a

descrivere l’iniziativa, come aveva detto il general manager Marco Sambugaro, uno dei “padri” dell’idea: «Il nostro grande gruppo, dai senior agli aquilotti, è tutto insieme. E poi è bello, per le persone della mia generazione, vedere i ragazzi che riscoprono il gusto di aprire il pacchetto, di mettere da parte le doppie, di attaccare le figurine che mancano». Anche quest’anno il punto vendita designato è il bar del Palabonprix di via Paietta (a proposito, sono in dirittura d’arrivo i lavori di rifacimento del parquet e presto anche gli spazi interni torneranno a disposizione per fare sport). Qui si può trovare l’album al prezzo di 3 euro

a copia. Le bustine invece costano 70 centesimi e contengono cinque figurine ciascuna. Il problema, se il successo sarà pari all’anno scorso, sarà trovarle: la prima fornitura di pacchetti, pari a 2mila figurine, venne consumata il primo giorno. E la squadra organizzò anche un giorno per lo scambio delle doppie a margine di una partita. In questo modo si avverò il pronostico che aveva azzardato Marco Sambugaro: «Nell’era degli smartphones e degli sguardi fissi sullo schermo, scambiare le figurine sarà un’occasione per guardarsi negli occhi, imparare i nomi e i volti dei ragazzi di un anno più grandi, in breve per fare amicizia».

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RUBRICA INTERVISTA ROSSOBLÙ

a cura di Luca Rosia

I R E M U N I D GRAN

Il vino buono. Nella tombola napoletana il 45 ha un sapore delicato. Gli dèi del basket, quelli che ad Agrigento da tradizione invitano “the king”, Jazz Ferguson, in cima alla collina dei templi a brindare insieme a loro, sicuramente devono averci pensato prima che l’Eurotrend di Michele Carrea atterrasse a Scafati, in provincia di Salerno e a trenta chilometri da Napoli. Il 45, nella tombola, da domenica 3 dicembre ha un altro significato: il record di Jazz. Rossoblù ormai dalla testa ai piedi, felice di vivere a Biella e convinto di aver fatto in estate la terza scelta giusta da quando la città della lana, a lui poco conosciuta, è entrata nel destino, cresce, matura, diventa sempre più bravo – i numeri non mentono – proprio come il vino buono, che più invecchia e più diventa pregiato. Jazz, è il tuo terzo anno a Biella e stai raccogliendo le migliori medie da quando sei qui... «L’aspetto principale della mia crescita è l’esperienza che ho maturato in Italia - racconta -. Oggi conosco bene il campionato e riesco quindi ad approcciarmi meglio alle partite. Quest’anno poi mi sento più produttivo. Il nuovo ruolo da playmaker ha influito profondamente sul mio modo di giocare. Ora tiro meno e coinvolgo maggiormente la squadra».

E poi sei anche il capitano. Raccontaci quando è nata questa decisione... «È nata in estate, nei primi allenamenti durante la preparazione. Coach Carrea e il General Manager Marco Sambugaro fin dal primo giorno di lavoro mi hanno fatto capire che quest’anno avrei dovuto gestire più responsabilità all’interno della squadra. Sono tornato a Biella carico e non vedevo l’ora di iniziare questa nuova avventura. L’annuncio ufficiale è arrivato poi in ritiro a Bielmonte, prima del test amichevole con la Gessi Valsesia. Coach e GM mi hanno convocato e comunicato la notizia. Ero onorato e felicissimo. Poi nella riunione pre partita ho fatto il mio primo discorso alla squadra. Essere il capitano di questa Società per me è un motivo di grande orgoglio». Dopo le prime dieci giornate, escludendo il capolavoro di Scafati che è già diventato storia, delle altre partite in cui hai sempre lasciato il segno quale ti porti dietro con maggior soddisfazione? «Sceglierne una non è facile perché di prestazioni importanti da settembre ne abbiamo fatte tante. Se devo proprio scegliere però dico la partita con Reggio Calabria al Biella Forum. Era un mercoledì sera, non avevamo avuto molto tempo per analizzare l’avversario e poi non era comunque un impegno facile. È stato un match compli-

cato, giocato punto a punto, ma sono riuscito a mettere in ritmo tutta la squadra e a far fare diversi punti ai miei compagni». Da capitano vero hai scelto la partita in cui con le tue giocate hai messo in luce tutto il gruppo. Ti vediamo molto concentrato anche in questo, nel trasmettere tutto te stesso alla squadra, il tuo modo di restare acceso sempre e di affrontare ogni momento con la giusta intensità. «In partita ma anche nel lavoro settimanale il mio atteggiamento verso lo spogliatoio non è mai cambiato. Era così le scorse stagioni ed è così quest’anno. Da capitano ovviamente ho più responsabilità. Oggi sono la voce del coach all’interno della squadra e devo mettermi a disposizione sempre con il giusto bilanciamento. C’è un tempo in cui bisogna spronare il gruppo e un altro in cui è giusto ridere e scherzare». Jazz, che aggiungere... Mamma mia! (Ride, ndr) «Mi piace rivedere le partite in replica, soprattutto quelle in cui con i miei punti sono risultato decisivo. Ad Agrigento il telecronista di casa ha commentato “mamma mia” un canestro che ho realizzato nell’ultimo quarto. Per me che arrivo dagli Stati Uniti e sono ormai italiano d’adozione “mamma mia” ha un significato particolare. “Mamma mia” è diventato il mio slogan».

Libri e palla a spicchi, binomio vincente I giovani rossoblù, la scuola, l’impegno. E le regole di Danna di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Matteo Pollone è il nuovo testimonial di “Adotta un campione” della Fondazione Fila Museum. Il suo predecessore Federico Massone ha chiuso la passata stagione con una medaglia d’argento ai Mondiali e con la maturità classica con 86/100. «Se il tuo rendimento scolastico scende, continui ad allenarti secondo i programmi perché gli impegni vanno portati a termine, ma non verrai convocato per le partite»: è uno dei dogmi del metodo di Federico Danna, responsabile del settore giovanile di Pallacanestro Biella ma anche educatore attraverso lo sport. È già successo che il coach rinunciasse a far scendere in campo qualche giocatore per aver violato le regole di squadra. Quello che succede spesso è che, alla scuola rossoblù, si impari anche a vivere e non solo a tirare in terzo tempo o a scegliere i tempi giusti per i cambi difensivi. Ne è un esempio il programma, in partnership con la Fondazione Fila Museum, “Adotta un campione”. Il prescelto per la stagione 2017/2018 è Matteo Pollone: fratello minore di Luca, anche lui abituato a destreggiarsi tra squadre giovanili, prima squadra e soprattutto scuola, da quest’anno è tra gli undici convocati per ogni partita in casa o in trasferta. Gli manca ancora il canestro dal campo, soddisfazione che invece ha già assaporato il suo coetaneo Andrea Ambrosetti proprio davanti al pubblico del Forum, su un assist peraltro voluto e trovato da Lorenzo Uglietti, uno che a vestire i panni di decimo uomo in prestito dalle giovanili sa che cosa si prova. Nel frattempo per Matteo Pollone, nato a Vercelli ma cestisticamente biellese da molte stagioni, c’è un ruolo da giovane testimonial: «Sono orgoglioso di farlo per un prestigioso marchio che ha fatto la storia dello sport e di Pallacanestro Biella. Sarò a disposizione dell’azienda per le attività e le iniziative che vorranno svolgere sul territorio. Ringrazio Pallacanestro Biella e Fila per questa bella opportunità». È uno dei modi con cui l’azienda nata in città, nonostante la proprietà sia passata da anni a una holding della Corea del Sud, continua a mostrare attenzione per il territorio in cui ha avuto origine e prosperità: «Siamo molto contenti di poter supportare Pallacanestro Biella e in particolare Matteo» spiega Annalisa Zanni della Fondazione Fila

Museum. «I giovani campioni con il loro talento sportivo diventano icone che aiutano la Fondazione a trasferire i valori in cui Fila ha sempre creduto: senso di dedizione, lealtà e responsabilità». Matteo Pollone succede nel ruolo a Federico Massone, che ha portato il testimone per due stagioni. Un ruolo che gli ha portato fortuna: da giovanissima promessa, intento a conciliare studi e basket, è diventato l’anno scorso una presenza fissa nel roster della prima squadra, con minuti importanti concessigli dal coach Michele Carrea, che non regala mai presenze in

La Musica

campo. Non solo: l’estate si è chiusa con il titolo di vice campione del mondo Under 19, unico biellese nel roster, e con la maturità al liceo classico, chiuso con 86/100, un voto non certo da studente part time. Quest’anno è in prestito a Jesi, nella serie A2 Est, ma non ha rinunciato agli studi: frequenta i corsi online dell’università E-Campus. Del resto era il backup di Marco Venuto, che tra un tiro da tre e un allenamento non ha mai smesso di studiare economia. E probabilmente a ogni giocatore che, nel prosieguo della carriera, diventa anche un laureato pronto a fare gran-

di cose anche fuori dal campo, Federico Danna sorride. Un esempio? Luca Murta, da capitano dell’Under 19 a vincitore della Coppa Italia di A2 ad azzurro del basket 3 contro 3 (con il quasi architetto Davide Raucci), fino alla sua carriera da consulente aziendale (è laureato in economia) e al suo ruolo di consigliere nella Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Ma anche Sandro Mamukelashvili e Prokop Slanina, arrivati negli Usa per meriti cestistici, devono sfruttare la loro borsa di studio al college anche per studiare. Un’attività che svolgevano con profitto anche in Italia.

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Due derby sotto l’albero Dicembre è il mese delle sfide a Tortona e a Casale di Giampiero Canneddu, fotografia di Alberto Tesoro

La trasferta in Monferrato è all’antivigilia di Natale. Nel programma del mese anche l’incrocio con Luca Bechi che ha sostituito Fabio Corbani alla guida della Virtus Roma. 11ª giornata, domenica 10 dicembre Eurotrend Biella - Bertram Tortona Biella Forum, ore 12.00 Gli ex Luca Garri (a Biella nel 2005/2006 e dal 2008 al 2010) Così nella passata stagione Orsi Tortona-Angelico Biella 77-78 (Greene 17, Cosey 15; De Vico 25, Ferguson e Tessitori 14); Angelico Biella-Orsi Tortona 80-78 (Hall e Tessitori 17; Cosey 21, Ricci 15) La data: 9 marzo 2014 Marco Spanghero, allora playmaker di Trento e da quest’anno a Tortona, porta ai supplementari la finale di Coppa Italia contro Biella, alla fiera di Rimini, con una tripla allo scadere dell’ultimo quarto segnata con l’aiuto del tabellone. I bianconeri, ora vicecampioni d’Italia, erano sotto giusto di tre punti. Ma il supplementare premiò i rossoblù.

12ª giornata, domenica 17 dicembre Eurotrend Biella - Virtus Roma Biella Forum, ore 18.00 Gli ex Luca Bechi (a Biella dal 2001 al 2010) Così nella passata stagione Angelico Biella-Unicusano Roma 10390 (Ferguson 35, De Vico 21; Brown 19, Raffa e Maresca 15); Virtus Roma-Angelico Biella 86-90 (Brown e Raffa 21; Ferguson 20, De Vico e Hall 16) La data: 10 gennaio 2011 Luca Bechi, seduto sulla panchina di Brindisi, vince per la prima volta una partita contro Biella, dove è stato per nove stagioni. Al PalaPentassuglia finisce 91-82 nonostante i 22 punti di Edgar Sosa e i 19 di Marc Salyers. 13ª giornata, sabato 23 dicembre Novipiù Casale - Eurotrend Biella PalaFerraris di Casale M.to, ore 20.30 Gli ex Luca Rattalino (a Casale nel 2014/2015) Così nella passata stagione Angelico Biella-Novipiù Casale 68-58 (Tessitori 20, Ferguson 13; Martinoni

e Tomassini 13); Novipiù Casale-Angelico Biella 75-66 (Tomassini 23, Severini 14; Ferguson 19, Tessitori 18) La data: 27 aprile 2005 Brett Blizzard veste la maglia di Cantù nella penultima giornata di campionato, che propone la sfida con una Biella disperata sull’orlo della retrocessione. L’americano mette 8 punti in 19 minuti ma, in palasport di via Paietta tanto pieno quanto rumoroso, sono i rossoblù a vincere 96-84 centrando la seconda vittoria in quattro giorni dopo quella con Milano e i punti che significano salvezza. 14ª giornata, venerdì 29 dicembre Eurotrend Biella - Cuore Napoli Biella Forum, ore 20.30 Gli ex Domenico Marzaioli (a Biella nel 2014/2015) Così nella passata stagione Non disputata: Napoli era in serie B La data: 3 gennaio 2010 È l’ultima sfida in serie A tra Biella e Napoli: i partenopei, in gravissima crisi economica, schierano la squadra

juniores. La Biella di Luca Bechi passeggia: 54-124 è il punteggio finale. Il risultato sarebbe la vittoria più larga della storia rossoblù ma la sparizione di Napoli prima della fine del campionato ne annulla l’omologazione e cancella il primato. 15ª giornata, domenica 7 gennaio 2018 Remer Treviglio - Eurotrend Biella PalaFacchetti di Treviglio, ore 18.00 Gli ex Alan Voskuil (a Biella dal 2013 al 2015) Così nella passata stagione Angelico Biella-Remer Treviglio 8980 (Ferguson 20, De Vico 19; Sollazzo 21, Sorokas, Marini e Rossi 14); Remer Treviglio-Angelico Biella 80-84 (Sollazzo 26, Sorokas 22; Ferguson 25, Hall 14) La data: 17 marzo 2014 Alan Voskuil mette 40 punti e 12 triple nel paniere di Jesi e diventa il recordman assoluto per i campionati italiani di A e di A2 quanto a tiri da tre realizzati in una partita da quando la linea è stata spostata a 6,75 metri. Il primato dura tuttora.

Wildlife: lo spettacolo della natura Palazzo Ferrero ospita le immagini più belle del concorso internazionale di fotografia. di Francesca Fossati, fotografie archivio Wildlife photographer of the year.

Dal 14 dicembre al 14 gennaio a Biella torna l’esposizione delle immagini di Wildlife, il prestigioso concorso internazionale di fotografia naturalistica promosso dal Museo di storia naturale di Londra. Come ogni anno sono cento le fotografie in mostra. Sono state selezionate da una giuria internazionale di esperti tra le 50 mila immagini inviate dai fotografi di 95 Paesi del mondo. Il tema del concorso è la natura, nelle sue mille sfaccettature. I fotografi, con il loro sguardo attento e curioso e la pazienza di aspettare il momento cruciale per immortalare al meglio il soggetto scelto, ci regalano straordinari scenari dal mondo della natura da punti di vista inediti. Pesci e uccelli multicolore, piante secolari e fiori, animali intenti a cercare cibo o ad arrampicarsi sugli alberi, le diverse tonalità della terra e delle rocce. Tra i vincitori e i finalisti di Wildlife in mostra ci sono anche diversi talenti italiani. Grazie al progetto Palazzo Ferrero - miscele culturali, e in collaborazione con Stilelibero e E20progetti, queste fotografie approdano anche quest’anno a Biella, in attesa della VII edizione di Selvatica, il festival dedicato all’arte e alla natura che si terrà da aprile a giugno del 2018.

Per le scolaresche sono previsti laboratori didattici su prenotazione gestiti da WWF Oasi e aree protette piemontesi e dalla cooperativa Clorofilla: in particolare quello per gli alunni delle scuole primaria (classi III, IV e V) e secondaria intitolato: «Evoluzione & estinzione allo specchio» e lo spettacolo di animazione teatrale «Chi ha ordinato un cucciolo?» per i bambini delle scuole dell’infanzia e delle classi I e II della primaria (la durata è un’ora e mezza; il costo 3,50 euro per alunno). Per le famiglie sono disponibili i percorsi autoguidati gratuiti «La natura in uno sguardo». Nell’ambito della mostra sono previsti alcuni appuntamenti. Il primo sarà il 14 dicembre a Città Studi (auditorium, ore 21,ingresso gratuito) con il fotografo Simone Basini; s’intitola «Racconti d’Africa. Miti, colori e paesaggi segreti» ed è organizzato dal Fotoclub Biella. Il 21 dicembre a Palazzo Ferrero (ore 21) saranno proiettati «Botswana» di Mario Deambrogio e «Oltre il 60° parallelo Nord» di Riccardo Triverio e Luigi Dondana; mentre sabato 23 dicembre alle 15,30 per i bambini ci sarà lo spettacolo teatrale «Chi ha ordinato un cucciolo?» dedicato al Natale e agli animali (incluso nel biglietto d’ingresso alla mostra).

Apertura e orari della mostra: 15-16-17-22-23-24-26-27-28-29-30-31 dicembre e 2-3-4-5-6-7-8-12-13-14 gennaio. Sabato e festivi 10.00-13.00/14.3019.00 feriali 14.30-19.00. Ingresso: 6 euro intero, 4 euro ridotto (minori di 18, soci WWF, Upb e Fotoclub Biella), gratuito sino a 10 anni (con Hype si paga solo 4 euro intero, 2 euro ridotto). Info mostra: tel. 388 56.47.455; eventi@e20progetti.it Prenotazione laboratori: tel. 331 10.25.960; gboropa@gmail.com.

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