TIME OUT - N.42 Gennaio 2018

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N. 42 - GENNAIO 2018

Starman

Dalla Sicilia al Piemonte la nuova vita di Albano Chiarastella, faro dei rossoblù, il leader silenzioso

MESSAGGERIE LOVERO, fedelissimi rossoblù OTTICA LONGHI: il visual training optometrico #CALCIODEICAMPIONI Mostra evento con i big del pallone


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Mensile ufficiale di Pallacanestro Biella Registrazione presso il Registro dei Giornali e dei Periodici del Tribunale di Biella n° 578 del 29/11/2013 Proprietario della testata: Pallacanestro Biella Ssdarl Via XX Settembre, 10 - 13900 Biella Tel. +39 015 88.53.500 - info@pallacanestrobiella.it

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Direttore responsabile: Giampiero Canneddu Editore, redazione e amministrazione: Via Milano, 94 - 13900 Biella tel. 015 25.29.201 - info@e20progetti.it Stampa:

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Fotografi: Alberto Tesoro, Fotografo Ufficiale Pallacanestro Biella e Fabrizio Lava Hanno collaborato alla realizzazione del N°42 gennaio 2018: Giampiero Canneddu, Francesca Fossati, Lorenzo Aversa, Niccolò Bosio, Luca Rosia e Camilla Jahudka (Make Up Artist) Tutti i punti di distribuzione su: www.timeout.pallacanestrobiella.it www.facebook.com/timeoutbiella

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UN ANNO CON IL 68% DI VITTORIE Il 2017 rossoblù in cifre: tante soddisfazioni e poche amarissime sconfitte di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Un record senza eguali in A2 per l’anno solare di Pallacanestro Biella. In casa solo due ko da gennaio a dicembre. È mancata solo la gioia di un traguardo importante. Le cifre in salita di Ferguson e Tessitori. Con il 68,3 per cento di vittorie in Nba si va dritti ai playoff. Per fare un confronto immaginifico, i Boston Celtics hanno vinto la Eastern Conference con poco più del 64% di vittorie nel 2016/2017. Ma come sanno bene gli uomini di basket

dalle due parti dell’oceano ci sono sconfitte che pesano più di altre. Il bilancio dell’anno solare 2017 di Pallacanestro Biella, mescolando l’Angelico di Mike Hall e l’Eurotrend di Tim Bowers, non può non tenerne conto: i rossoblù hanno vinto più di due partite su tre, 28 successi su 41 uscite totali in gare ufficiali. Ma tra le tredici sconfitte ci sono quelle più dolorose: la finale di Coppa Italia con la Virtus Bologna, gara-5 del primo turno playoff con la Tezenis Verona, più di recente il ko in semifinale di Supercoppa

a Trieste contro Treviso. In tutti e tre i casi, si è trattato della brusca fine di un percorso, simile a un sogno. Inaspettato forse, nel caso di una Coppa Italia giocata senza capitan De Vico infortunato ma combattuta fino all’ultimo tiro, bruciante nel caso del campionato, con la post season iniziata con il miglior record di tutti e finita anzitempo, senza troppi strascichi nel caso della Supercoppa, affrontata con il piglio di un test utile per trovare gli equilibri di una nuova squadra. Il numero di vittorie nell’anno solare

Jazz Ferguson è alla sua terza stagione in rossoblù, di nuovo a più di 20 punti a partita

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Una schiacciata di Amedeo Tessitori, migliorato nel corso del 2017 da un campionato all’altro. Sotto Carl Wheatle in una delle vittorie del 2017 al Forum

rende Biella la squadra più performante degli ultimi dodici mesi a Ovest. Per trovare chi si avvicina basta percorrere una manciata di chilometri e spostarsi a Casale: 22 partite vinte su 33 giocate, per il 66,6% di successi, poco meno dei rossoblù di Michele Carrea. E questo nonostante la super-rimonta della passata stagione, iniziata malissimo e finita con la qualificazione ai playoff e la gioia di vincere una partita sul campo della Virtus Bologna poi promossa, e la partenza da nove vittorie di fila di questo campionato. Ma se si può trovare un piccolo segreto nella continuità di risultati ottenuta in Monferrato c’è il fatto che l’ossatura della squadra è rimasta tale e quale da una stagione all’altra con Tomassini, Blizzard, Martinoni, Severini, un americano che il coach aveva già allenato come Sanders e un centro-totem come Marcius come uniche novità. Anche per Biella fu più semplice dare un seguito alle prestazioni nel 2016/2017 rispetto alla stagione precedente finita in crescendo, con la riconferma di quattro quinti del quintetto base (Venuto, Ferguson, De Vico, Hall) e l’innesto del solo Tessitori. Più difficile ripetersi a cavallo della passata stagione e di questa: De Vico, Hall e Venuto non ci sono più, Ferguson è tornato playmaker in pectore (anche se poi il gioco rossoblù si sviluppa in maniere che non prevedono un solo portatore di palla), Uglietti e Chiarastella hanno caratteristiche diverse da chi li ha preceduti, Bowers è in un ruolo differente da quello di Mike Hall. Eppure il ritmo di vittorie è rimasto alto: dieci vinte e quattro perse in regular season ma due delle tre sconfitte sono arrivate all’ultimo tiro degli avversari a fil di sirena e solo contro Legnano e Casale la squadra ha faticato a opporre resistenza. Vale la pena ricordare anche il cammino quasi immacolato al Biella Forum:

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tredici vittorie e una sconfitta in regular season, due successi e un (maledetto) ko nei playoff. In entrambe le occasioni in cui hanno perso, i rossoblù hanno ceduto una volta al supplementare (gara-5 contro Verona) e una volta all’ultimo secondo (tripla buzzer beater di Spanghero contro Tortona). Dando un’occhiata alle prestazioni individuali spiccano i segni più: Jazz Ferguson si sta confermando uno degli americani più efficaci della categoria. Dopo aver

chiuso a 20,4 punti di media la passata stagione, in questa è già a 24,1 e ha un high di 45 punti messi nel paniere a Scafati, in trasferta, una vittoria che – classifica avulsa alla mano – si è rivelata decisiva per la qualificazione con una giornata di anticipo alla Final Eight di Coppa Italia, la terza in cinque stagioni in serie A2. Spicca anche la crescita di Amedeo Tessitori: 11,9 punti e 4,7 rimbalzi nel 2016/2017 e 13,6 punti e 7,3 rimbalzi in questo campionato.


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Sarà Biella-Udine nella “Coppa Piemonte” Coppa Italia, ecco le qualificate alla Final Eight di Jesi di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Con i rossoblù anche Casale e Tortona nelle magnifiche otto. La sfida con i friulani, nuova squadra di Tommaso Raspino, manca dai tempi della serie A. Chi supera il turno affronta la vincente di Trieste-Tortona. Le partite a Jesi dal 2 al 4 marzo. La si potrebbe quasi chiamare Coppa Piemonte. La Coppa Italia di serie A2 ha una regione che è la più rappresentata di tutte, ed è la nostra: Con l’Eurotrend Biella, qualificatasi con una giornata di anticipo, ci sono Novipiù Casale e Bertram Tortona: tre su otto partecipanti alla sfida lunga du weekend abbondante (da venerdì 2 a domenica 4 marzo) in programma a Jesi. Si torna dunque in riva all’Adriatico, un po’ più a Sud di quella Rimini dove i rossoblù centrarono il successo nel 2014 e nella città dove ha giocato nella passata stagione Tim Bowers e in questa Federico Massone. I padroni di casa non sono però tra le squadre qualificate, in un tabellone che comunque si è composto solo negli ultimi minuti dell’ultima giornata di andata. A Ovest solo Casale e Biella erano certe della qualificazione prima del turno finale. Per i restanti due posti restavano in lizza in tre: l’hanno spuntata Trapani, nonostan-

L’Eurotrend Biella ha centrato la qualificazione in Coppa Italia con un turno di anticipo

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COPPA ITALIA 2018: IL TABELLONE Jesi, 2-4 marzo Alma Trieste Bertram Tortona EUROTREND BIELLA Gsa Udine - Consultinvest BO Lighthouse Trapani Novipiù Casale OraSì Ravenna Quarti di finale Venerdì 2 marzo

Semifinali Sabato 3 marzo

Finale Domenica 4 marzo


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Wheatle, Ferguson e Tessitori nella Coppa Italia 2017 a Bologna

te la sconfitta in casa contro Cagliari, e Tortona, che si è guadagnata il pass battendo nettamente Siena. Nulla da fare per Scafati, che è stata superata nettamente a Casale. La combinazione di risultati ha fatto sì che Biella finisse a venti punti come Trapani e Tortona ma comunque seconda per la differenza canestri nella classifica avulsa. Preziosa è stata in questo senso la vittoria di Cagliari in Sicilia: se Trapani avesse centrato il successo, per Biella sarebbe stato quarto posto e una posizione in tabellone peggiore, con la sfida subito ai quarti di finale contro l’Alma Trieste, ovvero la squadra che ha alzato il primo trofeo della stagione, la Supercoppa italiana di settembre davanti al pubblico di casa, e che ha chiuso l’andata con il miglior record nei due gironi, con tredici vittorie e due sconfitte. Invece l’incrocio con Trieste

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potrebbe verificarsi in semifinale, naturalmente in caso di vittoria di Biella nel quarto di finale contro Udine. Si tratta di una sfida che manca dalle scene dai tempi della serie A. I due club, ai tempi della presidenza Snaidero, si sono affrontati spesso e altrettanto spesso si sono scambiati giocatori: Jacob Jaacks e Damon Williams tra gli esempi. Oggi l’anima piemontese dei friulani è Tommaso Raspino, alla prima stagione nell’estremo Nord Est. Udine ha chiuso l’andata al terzo posto, qualificato grazie alla classifica avulsa. La combinazione di risultati del turno finale ha infatti premiato la Fortitudo Bologna che, vincendo contro Mantova, ha chiuso al secondo posto e affronterà Trapani nei quarti. Tra le tre appaiate a quota 20 punti hanno superato l’esame Udine e Ravenna, la rivale

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di Biella nella finale per il terzo posto in Supercoppa. Agli emiliani toccherà la sfida contro Casale. È rimasta fuori per differenza canestri Montegranaro, che ha pagato a carissimo prezzo la sconfitta a casa della capolista Trieste. Niente coppa invece per altre piazze blasonatissime in un girone e nell’altro: restano fuori Treviso, Verona, Siena, Virtus Roma. Curiosità: sarà invece in campo l’autore del canestro decisivo della finale 2017, quel Guido Rosselli ex rossoblù che dopo aver portato la Virtus al successo contro Biella all’ultimo minuto nella passata edizione, ora proverà a ripetersi con i cugini della Fortitudo, che ha raggiunto a partire da novembre. Il programma della Coppa Italia prevede venerdì 2 marzo i quarti di finale, sabato 3 le semifinali e domenica 4 la partita che vale il trofeo.

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Messaggerie Lovero, fedelissimi rossoblù L’azienda di logistica e trasporti è partner di Pallacanestro Biella da più di vent’anni di R.T., fotografie archivio Messaggerie Lovero

I primi rapporti ai tempi della B1, di Alberto Savio presidente e di Alessandro Muzio in campo. Da allora sempre presente. Il titolare Francesco Lovero: «Da anni vediamo grande basket, basterebbe poco da parte del territorio per avere ancora qualcosa in più». Se il mondo dei marchi partner di Pallacanestro Biella fosse una squadra, Messaggerie Lovero avrebbe il ruolo di specialista degli assist: a questo serve, nel mondo delle imprese, una società specializzata in trasporti e logistica, a mettere i clienti nelle condizioni migliori per lavorare, proprio come un playmaker ha il compito di servire il miglior pallone possibile al compagno di squadra meglio piazzato per fare canestro. Fare paragoni cestistici, nel caso dell’azienda che ha sede a Gaglianico, è ormai qualcosa che spetta di diritto: «Siamo vicini al club dai tempi in cui Alberto Savio, che conoscevamo per via della Safil, l’azienda della sua famiglia, ci chiese di dare una mano. E da allora il rapporto commerciale e di marketing è diventato passione da tifosi». I conti sono presto fatti: dai tempi della B1, quando Messaggerie Lovero ha iniziato il proprio rapporto con Pallacanestro Biella,

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a oggi sono passati più di vent’anni, una partnership che si avvicina a battere tutti i record di durata tra quelle con le aziende del territorio. E di tempo ne è passato così tanto che per Francesco Lovero, titolare dell’impresa, diventa difficile ricordarsi le

prime partite vissute tra il pubblico del vecchio palasport di via Pajetta: «Ricordo che c’era Alessandro Muzio in campo. Ma forse il primo giocatore che mi è rimasto impresso è Joseph Blair». Quella di Lovero e del club rossoblù è una


storia iniziata come tante: un rapporto commerciale che piano piano si è tramutato in amore incondizionato. «Le prime volte ricordo che avevo i biglietti per le partite» racconta Francesco Lovero «ma li regalavo, perché non avevo mai tempo di andare al palazzetto la domenica. Poi mi sono appassionato e adesso il match di campionato è un appuntamento a cui non rinuncio facilmente». In così tanti anni la carrellata di campioni che hanno vestito il rossoblù è stata pressoché inarrestabile: «Ricordo Corey Brewer. All’inizio ci fu perfino qualche critica, invece era un fenomeno in una squadra, quella delle 30 vittorie e della promozione in A1, che ci ha regalato grandissime soddisfazioni. E in quella squadra c’era anche Antonio Granger, un campione senza se e senza ma». Delle squadre più recenti è facile citare Jazz Ferguson: «Un giocatore spettacolare. Ma mi piaceva molto anche Alan Voskuil: ricordo la sua partita dei 40 punti, anche se il ricordo recente, la sua buona prestazione contro di noi con la maglia di Treviglio, fa un pochino più male. Apprezzo tantissimo vedere anche i ragazzi del nostro settore giovanile, un’eccellenza nell’eccellenza, arrivare alla prima squadra. Ma quello che voglio sottolineare è la continuità: a Biella vediamo da anni grande pallacanestro, abbiamo l’occasione per passare la domenica in un modo diverso. Davvero fatico a capire quei pochi che criticano squadra e società». Una difesa d’ufficio di fronte a chi spererebbe in un progetto più ambizioso e in un tentativo strutturato di tornare al piano di sopra? «Abbiamo già molto» sottolinea Francesco Lovero. «Cer-

to, basterebbe poco per avere ancora di più, un piccolo impegno, assolutamente sostenibile, del mondo imprenditoriale della provincia. Ma a Biella è difficile, è questione di mentalità. Io, se posso, continuerò a restare accanto al club». Spirito da vero assist-man, insomma, pronto a lasciare la platea a chi segnerà il canestro. Del resto per un’azienda che si occupa di trasporti e logistica e che si rivolge prevalentemente al mondo imprenditoriale non ci sono vantaggi diretti nel legare il proprio marchio a una squadra sportiva, per quanto di eccellenza. «Ma il lavoro non manca» scherza Francesco Lovero. L’azienda è nata nel

1986. Ora ha un parco mezzi composto da furgoni, motrici, autoarticolati e svolge quotidianamente servizi verso Milano, Torino, Prato, Bergamo, Como, Varese, l’Emilia Romagna e il Veneto. A questi si aggiungono, ovviamente, i servizi su misura pensati sulle esigenze delle aziende. E soprattutto si somma la possibilità di conservare merci in attesa delle spedizioni nel magazzino doganale della sede di via Cavour a Gaglianico, oltre 20mila metri quadrati di capannoni in grado di far fronte alle necessità delle imprese industriali e commerciali. E il raggio di azione si è ampliato con merci in transito anche dall’estero, fino alla lontana Cina.

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Storia degli oriundi da Ochoa a Chiarastella Biella e i passaportati: pochi ma in grado di lasciare il segno di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

I sudamericani che hanno vestito il rossoblù con la doppia cittadinanza: chi sono, dove sono ora. C’è chi ha fatto il tedoforo alle Olimpiadi, c’è chi ora fa il viceallenatore in Danimarca. In principio fu Manu Ginobili, capostipite di tutti i sudamericani che, in virtù di un nonno o di un bisnonno che tanti anni fa lasciò l’Italia su una nave in cerca di fortuna dall’altra parte dell’oceano, fece scintille nel basket di casa nostra. Non solo: la prima scintilla, il primo titolo di una carriera senza eguali, dall’anello Nba all’oro olimpico vinto in era Dream Team, è stata proprio la promozione in A1 centrata con Reggio Calabria a scapito della Fila Biella di Federico Danna e Nate Erdmann. Tra lui e Ariel Filloy, campione d’Italia con Venezia nel 2016/2017 e azzurro agli Europei della scorsa estate, qualche argentino e qualche brasiliano con il doppio passaporto sono passati anche all’ombra del Mucrone, prima che Albano Chiarastella raccogliesse il loro testimone in virtù della norma che consente in A2 di schierare due stranieri e un assimilato. Il primo fu Nacho Ochoa, nel 1999/2000: fu uno dei tre rinforzi invernali della seconda stagione di A2, insieme al greco Georgikopoulos e al serbo-irlandese Pesic. Nessuno dei tre ebbe un grande impatto. Ma la carriera di Ochoa in Italia è andata oltre le 5 presenze in campo sulle 12 totali in roster di quell’anno in rossoblù. Ancora l’anno scorso, a 38 anni, ha preso l’aereo per tornare a rinforzare il roster di Matera, dopo i campionati spesi tra Firenze, Vigevano, Lumezzane, Latina, Ferentino, e un rapporto speciale con Nicola Minessi che lui stesso ha raccontato in una recente intervista: «Uscivamo assieme con il vocabolario. Mi ha aiutato a integrarmi e in lui ho trovato un amico vero». Nacho e Mine sono stati compagni per sette stagioni, da Biella a Lumezzane passando per Vigevano. E ancora l’argentino dal cuore tricolore si ricorda di quando, a Biella, comprò il suo primo telefonino per riuscire a parlare con la famiglia senza andare in un call center o cercare un telefono pubblico. Guilherme Giovannoni arrivò a Biella in un anno difficile: il 2004/2005 fu quello della salvezza all’ultima giornata, strappata con gli ultimi morsi da belva ferita inflitti a Milano e Cantù, sconfitte al PalaScatola di via Paietta nel giro di quattro

Albano Chiarastella, prima stagione in rossoblù

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Gli occhi attenti di Albano Chiarastella: anche gli assist fanno parte del suo bagaglio tecnico

giorni nella terzultima e nella penultima giornata. Il brasiliano dal doppio passaporto era arrivato in Italia passando da Rimini e da Treviso, che lo girò in prestito ai rossoblù per accumulare esperienza e minuti. Finì la stagione con 25 minuti e 12,7 punti di media, un buon bottino che fu utile alla causa. Dopo Biella (e dopo Kiev e Bologna, tra le altre squadre), ha giocato otto stagioni con Brasilia in patria, vincendo quattro campionati e una Liga de Americas, la versione sudamericana dell’Eurolega. Dopo essere stato tedoforo a Rio 2016, dalla scorsa stagione è passato al Vasco de Gama, ma a 37 anni non ha ancora rinunciato al campo. Antonio Porta ha invece vissuto una stagione positiva: il 2006/2007, con il play argentino in cabina di regia, ha visto anche l’epica rimonta di Cantù, con una sconfitta certa tramutata in vittoria al supplementare in poco più di tre minuti con un’impresa da libro dei record del basket. Quella stagione finì in una gara-5 contro la Virtus Bologna ai quarti di finale dei playoff. Dopo arrivò il bronzo olimpico a Pechino 2008 e una serie di stagioni tra Russia e Italia culminate in uno sbarco, nel 2013, in Danimarca: qui è rimasto, dopo aver appeso le scarpe al chiodo, nel ruolo di viceallenatore degli Svendborg Rabbits. Ariel Svoboda è stato una meteora nel 2015/2016, l’anno in cui il fantasma della retrocessione si smaterializzò per accarezzare il sogno di una rimonta playoff. Con quattro partite in campo su dieci nel roster, fu d’aiuto soprattutto negli allenamenti. In comune con Albano Chiarastella, oltre alla cittadinanza argentina, c’è il legame con la Sicilia. Ma se Svobo-

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da, che a Trapani ha aperto un bed and breakfast, ha cambiato dodici maglie da quando è in Italia (quest’anno è in B a Vicenza), Chiarastella ne ha conosciute molte meno: Bernalda, Massafra, Potenza e poi Agrigento per sei stagioni, con una crescita costante che lo ha portato

dalla B2 all’A2 e con numeri e qualità da protagonista. Sembra pensare a lui il Michele Carrea che dice di preferire i giocatori che lavorano per superare i propri limiti a quelli che avrebbero talento da Nba ma si accontentano della seconda serie italiana.


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Ottica Longhi: il visual training optometrico Con la ginnastica per gli occhi le performance visive migliorano di R.T., fotografie archivio Ottica Longhi

Allenare i muscoli oculari è utile per combattere lo stress e le disfunzioni visive non strabiche nell’era della tecnologia in cui bambini e adulti trascorrono molte ore di fronte al computer, al tablet o al telefonino per lavorare, studiare, giocare o leggere. Il visual training, o allenamento visivo, è una ginnastica oculare dolce che aiuta a leggere meglio e senza affaticare troppo gli occhi.

percezione visiva accentuati dall’uso continuativo di computer, tablet e smartphone. Si propone un protocollo di trattamento su misura, a seconda delle esigenze di ciascuno, per compensare le anomalie di accomodazione, di vergenza o altro. L’allenamento visivo per migliorare la percezione è indicato per bambini e adulti sani, ovvero senza patologie oculari, e consiste in una serie di esercizi da ripetere ogni giorno fino a normalizzare le

capacità funzionali. Nicola Longhi, optometrista continuamente aggiornato grazie alla frequenza di corsi, anche sull’allenamento visivo, è in grado di proporre a chi ha problemi di disfunzioni visive non strabiche un trattamento personalizzato che aiuti a risolverli e a sviluppare un sistema visivo più efficiente. Per informazioni: via San Filippo 10 - Biella - tel. 015 21262 otticalonghi@gmail.com

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La grinta di Nicola Minessi, dal campo al ruolo di team manager. Sotto, Giulia Marino e Paola Pavesi

Il motore nascosto che muove il mondo rossoblù Viaggio nella “pancia” del Forum, dove lavora lo staff di Pallacanestro Biella di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro e archivio Pallacanestro Biella

Dall’ufficio sul tetto di Sambugaro al profumo di storia di Minessi, dai sorrisi di Niccolò Bosio e Giulia Marino alla videocamera sempre accesa di Luca Rosia, ecco che cosa succede nel “dietro le quinte” del club. Tutti conoscono il Biella Forum: l’ingresso dietro la verde, i corridoi che portano alle gradinate, il bar per il caffè all’intervallo, i punti di vista sul campo, le luci che puntano sul parquet e i rumori della curva che canta e della palla che rimbalza sul legno. Ma c’è un angolo nascosto nel palazzetto degli Orsi dove pochi hanno messo il naso. Eppure è uno dei luoghi in cui tutto succede. Due porte nel corridoio al piano terra che separa l’ingresso del palazzetto dall’accesso al parterre rosso nascondono ormai da qualche mese il cuore pulsante di Pallacanestro Biella. Qui si è spostata la sede del club, al quarto indirizzo dopo corso Risorgimento, via XX Settembre e via De Mosso a Chiavazza, trasformando il Forum sempre più in qualcosa di quasi esclusivamente rossoblù. Una delle due porte dà accesso all’ufficio di Michele Carrea e dello staff tecnico: qui si analizzano i video dei prossimi avversari e si studiano le strategie per centrare le vittorie che verranno. L’altra si spalanca sul mondo nascosto degli uffici, la pancia del palazzetto ma anche la pancia del club, dove ci sono gli organi vitali che permettono che tutto quello che si vede una domenica dopo l’altra possa avvenire. L’unico a vivere “separato” dal resto del team è il general manager Marco Sam-

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bugaro: il suo ufficio è nel sottotetto del Forum, vicino alla sala regia. Per raggiungerlo ci si tiene in forma: è in cima a una rampa quasi infinita di scale... Qui si firmano e conservano contratti, s’intavolano le trattative durante l’estate e si gestisce la situazione durante l’inverno. Tornando al piano terra invece, la prima cosa che si nota oltre la porta è il grande tavolo che si usa per le riunioni. Poco oltre c’è la scrivania di Federico Danna, responsabile del settore giovanile. E se spesso è vuota è

perché il posto di un coach è in palestra, a insegnare i fondamentali (e le fondamentali regole di vita) ai suoi ragazzi. Proprio di fronte invece c’è il reparto amministrazione, collocato in una nicchia sotto le gradinate separata da un vetro dal resto dell’open space. Qui trovano spazio Paola Pavesi, responsabile amministrativa, e Giulia Marino: pensare a lei fa tornare in mente il concetto di #BiellaFamily. È il principale interfaccia con i tifosi, responsabile di biglietteria e campagne abbona-


menti. Cresciuta a pane e palla a spicchi (il padre Gigi ha giocato nella vecchia Libertas), è una delle certezze rossoblù tra allenatori, giocatori e dirigenti che si alternano. Tra i suoi compiti c’è anche la gestione del Forum, affare non da poco. Basta fare qualche passo per trovare gli altri punti cardinali di Pallacanestro Biella. Nicola Minessi porta addosso anche la storia del club, unico giocatore ad aver messo piede in campo e aver segnato punti in tutte e quattro le categorie, dalla B2 alla serie A. Non poteva che esserci Biella nel suo destino, anche una volta smesso di sudare in palestra. Il suo ruolo è quello di team manager, colui che risolve i problemi dei giocatori e dello staff, che organizza le trasferte, che si siede accanto al tavolo e che ha una parola buona per tutti durante le partite. Del resto era uomo squadra anche quando giocava... La storia di Niccolò Bosio nel club non è altrettanto lunga ma comincia a esserlo. La sua laurea in economia con specializzazione in marketing è al servizio dei rossoblù da anni ormai: cresciuto accanto a Marco Atripaldi, Marco Aloi, Daniele Baiesi, Gabriele Fioretti, ora guida il “reparto crowdfunding” del club, ovvero cerca, trova e mette sotto contratto le aziende che legano il proprio marchio a quello di Pallacanestro Biella. Inoltre si spende perché il valore del brando rossoblù sia riconosciuto come veicolo di eccellenza. Pazienza e diplomazia fanno parte del suo bagaglio. Se Pallacanestro Biella ha oltre 10mila fans su Facebook e ha un canale YouTube in grado anche di proporre le dirette delle partite del settore giovanile, è anche merito del lavoro di Luca Rosia. La sua presenza in rossoblù è più recente. Ma il videoracconto della vittoria in Coppa Italia del 2013/2014 è una sua idea. Responsabile dell’ufficio stampa, ama parlare attraverso le immagini: le grafiche social sono farina del suo sacco, ma lo sono so-

Niccolò Bosio in sala stampa. Sotto, Luca Rosia con Amedeo Tessitori

prattutto tutte le produzioni video grandi e piccole che Pallacanestro Biella ha sfornato nel corso degli anni e tutte archiviate su Biella Channel, il profilo YouTube rossoblù. Qui si trova anche la sua più recente fatica, il documentario “Il mio so-

gno”, narrazione del settore giovanile di Pallacanestro Biella attraverso le voci dei protagonisti, da Federico Danna e Marco Sambugaro a Luca Pollone, scelto come simbolo di giocatore che dal vivaio è arrivato alla prima squadra.

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UN INVERNO BIANCO, ROSSO E BLU Idee e occasioni per gennaio tra sport, moda e storia

Continua la caccia alle FIGURINE ROSSOBLÙ Sono ancora a disposizione al bar del Palabonprix di via Paietta le bustine della raccolta di figurine di Pallacanestro Biella. L’album, in vendita a 3 euro, contiene come nella passata stagione lo spazio per oltre 300 fotografie, quelle della #BiellaFamily al completo, dalla prima squadra allo staff, dalle giovanili al minibasket, con l’aggiunta delle ragazze del Basket Femminile Biellese. I pacchetti costano 70 centesimi e contengono 5 figurine ciascuno. E se tra i ragazzi del vivaio rossoblù la raccolta è un must, anche tra i tifosi c’è chi non vuole lasciarsi sfuggire una collezione “da collezione”.

Gennaio mese di saldi… anche da FUORIGIOCO Gennaio è da sempre il mese dei saldi e anche da Fuorigioco sono iniziati. Vieni a trovarci nel nostro store e potrai trovare delle offerte davvero imperdibili: -Asciugamani ROSSOBLU + SHAMPOO a 20 euro. -Portachiavi 5 euro. E molte altre ancora. Affrettati, corri da Fuorigioco!!! Via Milano 66bis, Biella (Chiavazza) tel. 015 84.09.365

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A BIELMONTE il Carnevale è sulla neve Il primo fine settimana di febbraio a Bielmonte si festeggerà il Carnevale. Sabato 3 al pomeriggio al baby park accanto alle piste da sci ci sarà un laboratorio per i bambini, mentre alla sera ci sarà una festa con i pattini sulla pista da ghiaccio. Info: 015744126 (Palasport). Domenica 4 ancora una giornata di scherzi, giochi e sorprese in compagnia della volpina, la mascotte dell’Oasi Zegna. Per i bambini una divertente gimkana con i maestri di sci e per merenda dalle ore 15 il Bar Massaro, direttamente sulle piste da sci, offrirà frittelle, chiacchere e cioccolata calda a tutti i bambini. In occasione del Carnevale Ambrosiano, anche il 17 e il 18 febbraio sarà festa: il sabato con la caccia al tesoro, le lezioni di sci per imparare a sciare divertendosi e la merenda sulle piste alle 15; la domenica animazione al baby park e merenda. Info: 015744110 (scuola sci Monte Marca Bielmonte), 3397289682 (Bar Massaro). Il 18 febbraio ci sarà anche lo slalom non competitivo SciaLis organizzato dalla scuola sci Monte Marca (come chiusura dei corsi per udenti e sordi) a favore del progetto di bilinguismo italiano-lingua dei segni delle scuole di Cossato.

NEVE: SPORT INVERNALI A OROPA (1920-1960) Fino al 4 marzo al Museo del territorio biellese è possibile visitare la mostra sulla storia dello sci ad Oropa. Sono esposti alcuni bozzetti realizzati dall’artista e grafico biellese Piero Bora negli Anni 30 legati al diffondersi nel Biellese degli sport invernali che si inseriscono in un percorso fatto di fotografie, documenti, filmati e oggetti d’epoca che testimoniano la pratica degli sport invernali nell’area alpina di Oropa dagli Anni 20 alla fine degli Anni 60. Molto del materiale storico esposto è stato reperito negli archivi biellesi della Apd Pietro Micca, del Cai e dello Sci Club Biella, della Fondazione Sella, della Fondazione Piacenza, del Santuario di Oropa, della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e della Biblioteca Civica. Nel 1897 a Oropa ci fu la prima «prova degli ski» portati da Vittorio ed Erminio Sella. Negli Anni 20 furono organizzate le prime gare di fondo e di salto di richiamo nazionale e internazionale e, dal 1926, con la costruzione della funivia, si iniziò a sciare e a disputare gare di discesa e slalom in prossimità del lago del Mucrone e dalla cima del Camino, dando impulso alla costruzione di nuovi impianti di risalita e di strutture ricettive. Per Informazioni: 015 2529345 - museo@comune.biella.it.

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Fumo & Vapore: i vantaggi della sigaretta elettronica A Biella l’ormai storico negozio specializzato in «e-cig» di R.T., fotografie d’archivio

È stato uno dei primi punti vendita di sigarette elettroniche in Italia quello aperto nel 2012 in via San Filippo a Biella. Nel ruolo di pioniere del settore ha attirato clienti anche da fuori provincia e, ancora oggi, è frequentato da persone (anche medici) provenienti da tutto il Piemonte alla ricerca di modelli di sigarette, ricambi e aromi. L’efficacia della sigarette elettronica per chi vuole smettere di fumare e la sua salubrità sono ormai note. Esse contengono solo glicerina, acqua e aromi naturali e chi ne fa uso «svapa» semplicemente vapore acqueo. Da qui il termine «svapare», neologismo in voga tra chi ha scelto il fumo elettronico a quello delle normali sigarette. Lo stesso titolare di Fumo & Vapore, Stefano Giorgetti, che è anche proprietario di Vaporart, azienda con sede a Milano che rappresenta il più grande produttore di aromi in Italia, ha sperimentato l’efficacia della sigaretta elettronica: il 60 % delle persone che la provano dopo circa un anno smette di fumare completamente; altri decidono di continuare solo con l’«e-cig» scegliendo tra la gamma di aromi disponibili (tabacco, menta, frutta, rum e molti altri), oppure di abbinarla alle ormai sigarette il cui numero giornaliero, comunque, diminuisce parecchio. Diversi medici e oncologi, oltre alla Lega italiana antifumo sostengono l’uso della sigaretta elettronica perché innocuo per la salute e salva

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migliaia di vite all’anno. Nei Paesi anglosassoni come la Gran Bretagna, dove di recente la British Medical Association ha pubblicato un documento in cui sottolinea che usare la sigaretta elettronica è significativamente meno dannoso rispetto al fumo del tabacco, l’«e-cig» è addirittura un presidio medico. In Italia, invece, dove la sigaretta elettronica è già

tassata e dove è vietata la vendita dei liquidi online, pare che sia in arrivo un’ulteriore stangata. «Con la tassazione alle stelle il costo dei flaconi raddoppierà e da 5 euro ogni 10 millilitri si arriverà a 1011 euro», prevede Giorgetti nel caso in cui davvero scattasse l’aumento. Per informazioni: via San Filippo 15 - Biella - Tel. 015 0990215.


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RUBRICA INTERVISTA ROSSOBLÙ

a cura di Luca Rosia

UNA NUOVA ALBA

Il guerriero del sud chiamato a “illuminare” Biella con il proprio calore. Dall’Argentina, dal cielo di Bahia Blanca, terra di sogni e di campioni (è la città di un artista del basket come “Manu” Ginobili), il destino di Albano Chiarastella è diventato ben presto l’Italia. L’Italia. Quella del sole che brucia anche a novembre, il sud del Paese, cuore pulsante di battaglie sportive e promozioni per il nuovo 12 rossoblù, che con la Fortitudo Agrigento aveva sfiorato nel 2015 l’aggancio alla massima Serie. E dire che da Potenza, prima dell’approdo in Sicilia, Albano guardava già a nord, a una nuova avventura tra le montagne innevate. Bene per lui, alla fine, che quello stesso destino l’abbia tenuto incollato al lembo di terra più latino - e quindi suo - della nostra penisola: Agrigento appunto, dove più a sud (dell’Italia) non poteva trasferirsi. A Biella ha portato esperienza e profonde doti umane a servizio soprattutto dei più giovani. Uomo spogliatoio, leader silenzioso, in campo e fuori, Albano è l’arma in più della squadra per la squadra. Non bisogna farsi ingannare dai numeri, Alba è tutt’altro, è oltre a cifre, percentuali e virgole. È il lavoro difensivo, sporco, nascosto ma fondamentale, che c’è ma non si vede. A guardarlo attentamente però brilla, eccome, come una stella polare al centro del firmamento rossoblù.

Quali differenze hai trovato a Biella rispetto alle tue esperienze passate? «Dopo tredici anni in Italia è la prima volta che faccio un’esperienza al nord. Volevo provare nuove sensazioni e sono felice della mia scelta. Ci sono molte differenze, soprattutto climatiche (ride, ndr). Sono un ragazzo che ha sempre vissuto al caldo e con temperature miti, per questo motivo sento molto la differenza climatica. Anche il modo di vivere è diverso: a Biella c’è più attenzione ai dettagli e all’organizzazione. Avevo il desiderio di cambiare stile di vita e sono contento di questa nuova esperienza di vita». Primi mesi con Pallacanestro Biella e già Coppa Italia raggiunta. Ti aspettavi un inizio così? «L’inizio in campionato mi ha sorpreso in positivo. Nonostante avessimo un calendario difficile con tante partite in trasferta siamo riusciti a vincere in campi impegnativi come Rieti e Scafati, dove ogni squadra incontrerà delle difficoltà. Sono molto soddisfatto per la qualifica-

zione alla Final Eight di Coppa Italia, è un traguardo che deve rendere orgogliosi tutti noi e la città. È una competizione bellissima da giocare: rappresenteremo i nostri colori in un ambiente dove saranno protagonisti i migliori giocatori e i migliori allenatori del campionato. Negli ultimi sette anni l’ho giocata sei volte e quindi per me era importante poterci tornare con una squadra diversa. Questo traguardo conferma che siamo un gruppo forte e unito». Nonostante tu faccia pochi punti sei uno dei giocatori fondamentali per la squadra. La tua aggressività in difesa è importantissima... «I primi anni in Italia avevo più responsabilità offensive. Man mano che salivo di categoria capivo che per giocare a questi livelli con le mie doti fisiche dovevo sfruttare la mia aggressività in difesa. Lavorando su questo mio punto di forza potevo giocare e divertirmi. Non ho mai fatto tantissimi punti ma il ruolo che svolto pochi giocatori vogliono farlo, perché è un lavoro sporco che ti porta a segnare meno e ad essere poco spettacolare. I tifosi non verranno mai a vedere le mie giocate difensive, ma sono contento che chi si intende di basket

apprezzi il mio gioco e sia consapevole di quanto sia importante avere un giocatore come me in squadra. So che ci sono tanti atleti più forti di me, ma pochi vogliono fare quello che faccio io. Una settimana fa ho ricevuto da un mio amico una dichiarazione di “Manu” Ginobili: dice che quando cerchi di raggiungere l’eccellenza individuale, questa deve essere accompagnata dalla ricerca di migliorare chi ti sta accanto. Se lavori con questo pensiero, dentro la squadra si crea un clima di pace che permette a te e ai tuoi compagni di crescere. Mi rivedo molto in queste parole». Alba nel tempo libero, quando non sei in palestra, cosa fai? «Sono un ragazzo molto casalingo e quando la mia ragazza viene a trovarmi preferisco stare da solo con lei, magari guardando una serie tv. Mi piace molto leggere e non sono affatto un tipo social». Quali sono i prossimi obiettivi? «Bisogna guardare partita dopo partita. Qualificarci per i playoff è sempre un bel traguardo e raggiungerli con il fattore campo, quindi tra le prime quattro, sarebbe perfetto per tutta la squadra».

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A metà stagione il sogno continua La situazione delle squadre giovanili a caccia delle finali scudetto di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Posizioni di vertice per Under 20, Under 15 e Under 14. Per la Banca Sella Biella Under 18 lo sprint è aperto per centrare uno dei primi cinque posti nel girone che valgono la qualificazione alla fase successiva. Al giro di boa la caccia è già aperta: è quella che ha come obiettivo le finali nazionali e come sogno il titolo tricolore, un traguardo che il settore giovanile di Pallacanestro Biella ha più volte sfiorato e mai conquistato. Ecco la situazione squadra per squadra e corsa per corsa, che comprende anche le compagini impegnate nei campionati regionali. Per l’Under 20, da quest’anno allenata da Luca Baroni, a fine andata la posizione in classifica è degna del blasone rossoblù: secondi dietro alla Pms Moncalieri San Mauro per la sconfitta nello scontro diretto in trasferta, l’unica nelle prime otto giornate. Ci può stare contro una delle squadre più attrezzate d’Italia, capace l’anno scorso di riportare lo scudetto in Piemonte. Ma c’è ancora un girone di ritorno per risistemare le cose. Solo la prima infatti passa direttamente alle fasi finali mentre seconda, terza e quarta de-

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vono affrontare le fasi interregionali. Le sfide per lo scudetto saranno nel weekend del 25 aprile, ospitate da Roseto degli Abruzzi. È più avanti il campionato Under 18, già a metà del girone di ritorno. E qui la situazione è più complessa, con sei squadre in otto punti. Sono le prime cinque a qualificarsi alla fase interregionale, al via dal 22

febbraio, a prescindere dal piazzamento e senza privilegi per chi è più avanti in graduatoria se non quello di partire da testa di serie negli accoppiamenti alla fase successiva. Le squadre piemontesi saranno abbinate a quelle lombarde e dell’Emilia Romagna, garanzia di trovare avversarie preparate e agguerrite. La Banca Sella Biella è al quinto posto, l’ul-


timo che vale le qualificazioni, con due punti di margine sull’Auxilium e quattro sulla Crocetta Torino. Ma la vetta, occupata provvisoriamente dalla Novipiù Casale, è solo a sei punti di distanza dopo la vittoria nel turno delle vacanze di Natale al Forum contro Pegli. Lo scudetto si assegnerà a giugno a Udine. Al giro di boa è più complessa la situazione dell’Under 16: con sei vittorie e sei sconfitte la Banca Sella Biella, guidata quest’anno da Nicola Danna, deve inseguire le migliori. Cuneo, Moncalieri San Mauro e College Borgomanero sono le leader del girone piemontese dove l’anno scorso la generazione passata quest’anno quasi per intero in Under 18 si era laureata campione regionale. Sta invece per terminare la prima fase per l’Under 15: i giovani rossoblù stanno sprintando per il secondo posto, contendendolo a Oleggio a due partite dalla fine dei match di ritorno nel girone A. Nell’ultimo impegno a

dicembre è stata particolarmente rotonda la vittoria centrata a Casale, sul campo della Novipiù, con 39 punti di margine. Altrettanto rotonda è stata la vittoria con cui l’Under 14 Eccellenza ha inaugurato il nuovissimo parquet del Palabonprix di via Paietta. Nella sfida di dicembre che ha sancito la riapertura del palazzetto dopo la sostituzione del pavimento, i giovani rossoblù con Federico Danna al timone hanno dominato 84-34 Arona confermandosi in vetta alla classifica del girone a punteggio pieno. È più difficoltoso il cammino dell’Under 13 che finora ha centrato tre vittorie su dieci partite ufficiali. Per i più giovani tra le categorie in cui non è più solo mnibasket, si tratta della prima stagione di calendari e classifiche e un po’ di adattamento è certamente necessario. Il settore giovanile di Pallacanestro Biella è impegnato anche nei campionati regionali dall’Under 15 in giù. Proprio nell’Un-

der 15 i rossoblù sono in vetta al loro girone con otto vittorie nelle prime otto partite, con Crescentino come avversaria più pericolosa nel girone finora. L’ultima partita prima di Natale è stata un successo 70-61 a Settimo Torinese. Nell’Under 14 con tre vittorie e cinque sconfitte, la Banca Sella Biella è a metà classifica nel girone della prima fase, a pari merito con i “cugini” di Vigliano con cui è in palio il platonico titolo di miglior squadra della provincia nella categoria regionale. Nell’Under 13, in un raggruppamento che comprende anche le biellesi Ponderano e Teens Cossato, i rossoblù si giocano il primo posto con Borgoticino e Gravellona, con cinque vinte e una persa nelle prime sei uscite. Arona, che ha una partita da recuperare e che nell’ultima partita del 2017 ha inflitto la prima sconfitta ai ragazzi di Danna, potrebbe raggiungere il terzetto di testa vincendo il match che deve ancora recuperare.

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Pronti al giro di boa Comincia il girone di ritorno. C’è anche un infrasettimanale. di Giampiero Canneddu, fotografia di Alberto Tesoro

Tanti gli incroci con gli ex: da Renzi e Ganeto a Maiocco, fino a Simone Pierich, ultimo arrivo in casa Leonis Roma dopo una prima metà di stagione passata a Est con la maglia di Verona. 16ª giornata, domenica 14 gennaio Eurotrend Biella - Pasta Cellino Cagliari Biella Forum, ore 18.00 Gli ex Nessuno Così all’andata Pasta Cellino Cagliari-Eurotrend Biella 82-79 (Rullo 25, Keene 23; Ferguson 26, Tessitori 15) La data: 8 giugno 2009 La Benetton Treviso Under 19 guidata in panchina da Fabio Corbani e in campo da Ale Gentile (33 punti) batte in finale la Mens Sana Siena e vince il secondo scudetto giovanile in tre stagioni. Con la maglia dei veneti si cuce il tricolore sul petto anche Roberto Rullo, ora a Cagliari. Con quella dei toscani si accontentano del posto d’onore Giorgio Sgobba e Mattia Udom.

17ª giornata, domenica 21 gennaio Lighthouse Trapani - Eurotrend Biella PalaConad di Trapani, ore 17.00 Gli ex Andrea Renzi (a Biella nel 2012/2013) Gabriele Ganeto (a Biella dal 2003 al 2007) Così all’andata Eurotrend Biella-Lighthouse Trapani 78-60 (Ferguson e Bowers 20; Ganeto 16, Perry 12) La data: 31 luglio 2010 Dopo averla assaggiata con Biella e dopo due stagioni più che positive a Vigevano, Gabriele Ganeto rientra in serie A dalla porta principale, firmando un contratto pluriennale con l’Armani Milano. La sua esperienza con le scarpette rosse dura in realtà solo una stagione con 17 partite giocate, 81 minuti in campo e 31 punti in tutto. Poi il contratto viene rescisso. 18ª giornata, domenica 28 gennaio Eurotrend Biella - Npc Rieti Biella Forum, ore 18.00 Gli ex nessuno

Così all’andata Npc Rieti-Eurotrend Biella 84-88 (Hearst 28, Gigli 15; Ferguson 23, Sgobba 20) La data: 30 giugno 2005 Angelo Gigli, all’epoca giovane ala di Reggio Emilia, torna dagli Stati Uniti senza aver realizzato il sogno di una chiamata Nba. Dopo due settimane oltreoceano dense di provini, sembrava certa una sua chiamata al draft ma non arrivò al primo giro e, come disse lui stesso in un’intervista, preferì rinunciare a un contratto al minimo salariale e tornare in Europa. 19ª giornata, domenica 4 febbraio Eurotrend Biella - Fcl Contract Legnano Biella Forum, ore 18.00 Gli ex Federico Maiocco (a Biella dal 1999 al 2003) Così all’andata Fcl Contract Legnano-Eurotrend Biella 83-66 (Raivio 31, Zanelli 20; Ferguson 21, Bowers 13) La data: 22 ottobre 2017 Il 45 di valutazione di Nikolas Raivio

contro Biella è il suo massimo da quando gioca in Italia con la maglia di Legnano: l’ha ottenuto con 31 punti in 39 minuti, un 10/13 da due, un 3/5 da tre, 9 rimbazi, 7 assist e due palle recuperate. 20ª giornata, giovedì 8 febbraio Leonis Roma - Eurotrend Biella PalaTiziano di Roma, ore 20.30 Gli ex Simone Pierich (a Biella nel 2015/2016) Così all’andata Eurotrend Biella-Leonis Roma 77-71 (Ferguson 24, Tessitori 17; Sims 22, Poletti 13) La data: 26 dicembre 2017 Tezenis Verona e Leonis Roma comunicano l’accordo per lo scambio di canotte tra Mitch Poletti, destinato in Veneto, e Simone Pierich, che invece approda nella Capitale. Per l’ex rossoblù la prima parte della stagione a Est era stata a poco meno di 20 minuti di media a partita con 6 punti e 2,3 rimbalzi.

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#CALCIODEICAMPIONI Mostra evento con i big del pallone ospiti a Biella di Francesca Fossati, fotografie d’archivio

Da sinistra Davide Zappacosta, italiano del Chelsea con la sua maglia pronta per il viaggio a Biella. Gabriele Pinna e Alessandro Alciato (con Zlatan Ibrahimovic alla finale di Europa League 2017), i curatori della mostra

Dal 23 gennaio all’8 aprile nei palazzi Gromo Losa e Ferrero al Piazzo saranno esposti l’archivio fotografico del grande ct azzurro Vittorio Pozzo e l’importante collezione di maglie originali autografate dei campioni di oggi di Alessandro Alciato: Ronaldo, Totti, Pirlo, Kakà, Buffon, Gilardino e altri 50 calciatori famosi. In programma anche diversi eventi. Un coeso gioco di squadra ha permesso di organizzare un grande evento sul calcio che dal prossimo 23 gennaio, nei prestigiosi scenari dei palazzi Gromo Losa e Ferrero, farà di Biella una capitale del pallone nazionale ed internazionale. Tutto ciò avverrà nell’anno dei Mondiali di Russia, ma soprattutto del cinquantenario della morte del ct azzurro più vincente di sempre, Vittorio Pozzo, il cui prezioso archivio, perlopiù fotografico, sarà messo in mostra in collaborazione con gli eredi e con l’Archivio di Stato di Torino che lo custodisce. Con la mostra evento «#calciodeicampioni - Storie, fair play e stili di vita» si mira a coinvolgere gli studenti, i giovani calciatori e le loro famiglie e gli appassionati di calcio sensibilizzandoli sui veri valori fondanti dello sport e della vita, quelli che animavano il calcio degli albori raccontato (e fondato) dal giornalista selezionatore Pozzo, vincitore di due Mondiali (1934 e 1938) e di un’Olimpiade (1936). Sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Comune di Biella e Bonprix (main sponsor), oltre a una lunga serie di preziosi partner, e organizzata da Stilelibero con E20progetti, la mostra è curata dai giornalisti biellesi Gabriele Pinna, già direttore del settimanale Sport7 e di Eco di Biella, e dall’inviato speciale di Sky Sport Alessandro Alciato che ha coinvolto nel progetto anche Figc, Assocalciatori, Panathlon International, Asl Bi, diversi istituti scolastici biellesi e altri partner. «A Biella non c’è una grande squadra di calcio da veder giocare allo stadio Vittorio Pozzo - dice Alciato spiegando la filosofia del progetto -. Io che, invece, ho la fortuna di incontrare spesso i grandi campioni ho pensato che sarebbe stato bello portare qualcosa di loro ai bambini biellesi ai quali cercheremo di insegnare i valori del fair play e dei corretti stili di vita. La mostra #calciodeicampioni sarà composta da una serie di maglie originali indossate e quasi tutte autografate, ma sarà molto di più, a partire dalla riscoperta del ct Vittorio Pozzo, un personaggio grandissimo del nostro calcio spesso dimenticato. L’elenco degli eventi fuori mostra è lunghissimo (a marzo, ad

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esempio, arriverà la Nazionale Under 18) e non è facile da calendarizzare perché cercheremo di far venire in città i grandi nomi del calcio per incontrare i ragazzi e visitare la mostra. C’è una grande squadra al lavoro che crede in questo proget-

to che fonde passione e formazione nelle scuole. Su Facebook, Instagram e Twitter sono attivi i profili social ufficiali di #calciodeicampioni: seguiteci per essere aggiornati sui grandi nomi in arrivo e sugli eventi. Ci vediamo alla mostra!».



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