SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 storie del mondo bio
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sommario 3
editoriale
ma quanto mi costi? 5
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caseificio Cansiglio 7
la qualità risponde
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Seminare il Futuro! 10 azienda del mese
Triballat: pioniere nel biologico
12 il lunario di cuorebio 14 storie del mondo bio
libero di essere me stesso 16 oggi in cucina
irresistibili tentazioni 18 contenuto speciale
pagina indirizzi negozi cuorebio 20 salute e benessere
watsu: liberare il corpo nell’acqua
23 il valore della qualità
a sirene spiegate?
29 notizie dalla fattoria di vaira
l’agricoltura ha tanto da insegnarci
24 il gesto quotidiano
un corso di... 25 attività naturali
triathlon 26 attualità
la forza della compassione 27 l’angolo dei più piccoli
in cucina con papà 28 dall’orto con amore
la mela
cuorebio magazine Pubblicazione gratuita per i clienti Cuorebio www.negozicuorebio.it Art Direction: www.metalli-lindberg.com
32 oggi leggiamo...
Impaginazione: Ecocomunicazione.it
33 l’angolo del giardino
Per il MAGAZINE utilizziamo inchiostri vegetali e carta Lenza Top Super riciclata 100%
orti d’autunno 34
anche quest’anno torna Sana
editoriale
news
ma quanto mi costi?
azienda agraria Bacci Noemio: due prestigiosi premi
Stampa: Graficart Editore: EcorNaturaSì Spa via De Besi 20/c (VR) Direttore responsabile: Luigi Speri Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Verona in data 27/02/2014 n. 2011
“Mio nonno era solito dire che almeno una volta nella vita hai bisogno di un dottore, un avvocato, un poliziotto o un prete. Ma ogni giorno, per tre volte al giorno, tu hai bisogno di un agricoltore”. Brenda Schoepp, scrittrice e blogger
Con settembre arriva anche quella curiosa sensazione di inizio anno nuovo. Forse per la fine di una stagione di vacanza o per l’apertura dell’anno scolastico, ma soprattutto per i progetti di corsi e lezioni varie con cui proviamo a contrastare la tristezza del lungo inverno. In tutto questo si inseriscono la ripresa delle normali attività, le preoccupazioni per l’aumento delle bollette, la crisi del lavoro e il pensiero per la stagione che arriva (secondo la TV, sempre portatrice di freddo, gelate e influenze dai nomi esotici). L’apprensione per l’incognita delle spese future ci porta a cambiare la nostra percezione di risparmio, di “troppo caro” e a buon prezzo. Questo si riflette anche su ciò che scegliamo per l’alimentazione di tutti i giorni: “Vorrei mangiare biologico, perché sono sensibile all’ambiente e ci tengo alla salute della mia famiglia, ma i prodotti costano troppo, ho troppe spese per riuscire a permettermelo”. È vero, il biologico è “caro”. Rispetto a cosa costa di più? Sicuramente rispetto a un prodotto che oltre a poter essere inquinato da sostanze chimiche di sintesi, inquina a sua volta l’ambiente e costringe ad assumerci alti costi per il disinquinamento (quando e se lo si fa). O rispetto a un prodotto coltivato in modo “industriale”, sfruttando al massimo la terra, derubandola così della sua naturale vitalità. Consideriamo ciò che è compreso nel costo di un prodotto biologico. Come il valore di un 2
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lavoro impegnativo e faticoso, che deve essere adeguatamente retribuito, per garantire un reddito sicuro a chi continua a mantenere in vita un sistema agrario oggi in crisi, consentendoci di nutrirci ogni giorno. Oltre a fornirci prodotti “puliti”, l’agricoltore biologico e biodinamico migliora e mantiene nel tempo la fertilità della terra, e contribuisce alla bellezza del paesaggio italiano. Per questo, se in generale si accetta la pericolosa chimera del prezzo troppo basso, si rischia di sacrificare sia la qualità dei prodotti agricoli che i diritti sociali e civili dei lavoratori: frutto di una mentalità che tutto giustifica per il guadagno di pochi. La logica dello sfruttamento intensivo, della sovrapproduzione, della tecnica e dell’industrializzazione applicate alla Natura, portano quei risultati che nel corso degli anni abbiamo imparato a conoscere: mucca pazza, pollo alla diossina, vino al metanolo, uova contaminate, frodi alimentari, spesso legate ad attività illecite e magari di stampo mafioso. Fare la spesa bio significa avere un approccio a uno stile di vita orientato ad acquisti più attenti, sviluppando una gestione diversa, spesso migliore, delle proprie risorse economiche. Non dimentichiamoci che ogni italiano butta nel pattume circa 600 euro di alimenti all’anno. Perciò prepariamo in modo consapevole la nostra lista della spesa scegliendo prodotti di stagione, concedendoci le golosità con equilibrio, facendo autoproduzione e imparando a cucinare gli avanzi così da non avere troppi scarti. D’altra parte dei prodotti bio puoi mangiare tutto, anche la buccia.
Lo staff di Cuorebio
1. Al concorso Sirena d’oro, riservato agli oli DOP, è stata l’unica azienda umbra ammessa alla fi nale nazionale, dove si è classificata al 2° posto; 2. Al premio Internazionale Biol ha vinto il 1° premio come miglior olio biologico umbro (sono 10 anni consecutivi che vince il 1° premio). L’azienda Bacci Noemio, che produce l’olio extravergine d’oliva DOP Umbria biologico a marchio Terra Olivata, è situata nel cuore verde d’Italia, a Gualdo Cattaneo, in Umbria, un territorio altamente vocato per l’olivicoltura, dove produce da sempre olio extravergine di oliva di qualità. È una delle poche aziende della regione a fregiarsi della doppia certificazione, biologico e DOP Umbria. Nata nel 1947, è arrivata alla terza generazione. Gli oliveti si estendono su una superficie di 30 ettari, con circa 10.000 piante della varietà moraiolo, frantoio e leccino. Le olive vengono molite entro 24 ore dalla raccolta con un modernissimo frantoio aziendale, con soluzioni e innovazioni tecnologiche d’avanguardia. L’estrazione dell’olio è a freddo. L’azienda è dotata anche di un impianto di imbottigliamento completamente sotto azoto, in camera sterile, che garantisce una conservazione ottimale dell’olio.
Bio per tutti Il “Bio per tutti” continua. Dal 1 settembre 2014 al 31 gennaio 2015, nei negozi Cuorebio aderenti all’iniziativa potrete scegliere tra gli oltre 70 prodotti selezionati con un occhio di riguardo al prezzo.
Salone internazionale del Gusto e Terra Madre Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2014 “anno internazionale dell’agricoltura familiare”. Questo sarà il tema centrale anche dal Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre che si terranno a Torino dal 23 al 27 ottobre presso il Lingotto Fiere. cuorebio magazine
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in queste pagine il paesaggio del Cansiglio e lo staff del caseificio; foto interne di Sebiana Gaiotto e di èQ studio; foto di copertina di Sebiana Gaiotto
caseificio Cansiglio 4
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Azienda in Trasparenza
La meraviglia di questa azienda si coglie a prima vista, arrivando ai pascoli. Situata a 1000 metri sul livello del mare, la piana del Cansiglio è circondata, in alto, da boschi di faggio e, più in basso, di abete rosso, distribuiti in maniera insolita a causa dell’inversione termica caratteristica di questo altipiano. Il vantaggio lo si vede dalla qualità dei prati tipica di alpeggi più alti. Il Cansiglio è un’immensa distesa di erba fresca dove, nella bella stagione, pascolano liberamente le mucche degli allevatori riuniti nel Centro caseario e agrituristico dell’altipiano Tambre-Spert-Cansiglio, mentre d’inverno il bestiame ha a disposizione moderne stalle dove trovare riparo. È proprio qui, tra grandi pascoli in un ambiente del tutto incontaminato, cui si arriva attraverso stradine secondarie, che incontriamo Mirko Breda, presidente del Centro caseario e titolare dell’azienda agricola Lissandri. Originario di Fregona, paese della provincia di Treviso, Mirko si è stabilito nel Cansiglio ormai da più di 15 anni: una scelta che, non ha dubbi, rifarebbe ancora oggi. Ci spiega che il Cansiglio, altopiano carsico situato tra le province di Belluno, Treviso e Pordenone,
è il luogo ideale per fare biologico. Ne sono convinti i soci riuniti nel Centro caseario. Il Cansiglio offre un contesto naturalistico davvero unico, caratterizzato dal ristagno idrico tipico delle zone carsiche e da ampi prati che offrono alle mucche grande disponibilità di foraggio e terreni su cui pascolare in libertà tra una grande varietà di erbe che rendono il latte profumato e speciale. Il suo allevamento conta 110 vacche di razza pezzata rossa e bruna alpina, il cui latte viene interamente conferito alla cooperativa. In caso di necessità, ci spiega, le mucche vengono curate da un veterinario omeopatico; Mirko e i suoi soci sanno bene, infatti, che il benessere degli animali non è solo il presupposto fondamentale per dare un buon latte, ma anche per azzerare l’incidenza delle malattie. Dopo aver visitato i pascoli, Mirko ci accompagna al caseificio: ci lasciamo alle spalle il Cansiglio, per scendere i tornanti che dalla piana arrivano a Tambre, comune della provincia bellunese che conta meno di 2000 abitanti. Lì, presso quella che un tempo era la vecchia latteria sociale, si è ricavata la sede del Centro caseario, che ospita il piccolo
caseificio dove lavora il team dei casari, ma anche un bed and breakfast, ideale per chi vuole passare qualche giorno a contatto con la natura, immerso nell’atmosfera distesa di questi luoghi, assaporandone i sapori e i profumi. Nato nel 1970 per volontà del Corpo forestale dello Stato, il Centro caseario e agrituristico dell’altipiano Tambre-Spert-Cansiglio è una cooperativa che dal 1992 produce latte, formaggi e yogurt biologici con certificazione Icea (Istituto per la certificazione etica e ambientale). Inizialmente, la scelta del biologico si spiegava più che altro con la necessità di caratterizzare il prodotto, ma ben presto a questa motivazione pratica se n’è aggiunta una più profonda, legata ai valori intrinseci del bio: tutti si sono resi conto che il biologico rappresenta una grande opportunità per l’uomo e per l’ambiente, specialmente in una zona come questa. Permette di salvaguardare il territorio, preservandone il patrimonio paesaggistico e contribuendo alla sopravvivenza delle realtà montane più piccole, altrimenti destinate a scomparire. È necessario, però, anche pagare agli allevatori il giusto prezzo e in questo modo la cooperativa permette alle aziende che ne fanno parte di rinnovarsi, offrendo ai figli la possibilità di portare avanti con fiducia le attività dei padri. Il Centro caseario assume così anche una valenza sociale, offrendo opportunità occupazionali a giovani che, altrimenti, dovrebbero abbandonare il territorio e cercare un lavoro altrove. Ma non si dimentica degli anziani del paese, ai quali mette a disposizione una grande sala da ritrovo. Per il futuro, poi, c’è il progetto di una nuova struttura più grande, che comprenda anche percorsi didattici. Queste caratteristiche rendono il Centro caseario un’importante risorsa per il territorio e hanno portato alla cooperativa anche un prestigioso riconoscimento: qualche anno fa, infatti, è stata insignita del premio regionale per lo sviluppo economico, un “riconoscimento alle aziende che abbiano realizzato cospicui risultati produttivi e di valore sociale”. Dato che l’interesse sociale non può prescindere da quello nei confronti dell’ambiente, in un’ottica di risparmio energetico e tutela ambientale, s’inserisce il progetto di autosufficienza energetica, attuato tramite la produzione di biogas ottenuto dagli scarti, dal siero di lavorazione e dalle deiezioni delle stalle, integrati dall’installazione di pannelli solari.
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tutto il sapore delle erbe di montagna Latte, formaggi e yogurt: questi i prodotti del Cansiglio che potete trovare nei negozi Cuorebio. Sulla qualità del latte biologico incidono, naturalmente, fattori come il benessere degli animali e la loro alimentazione: al Cansiglio le vacche vengono allevate nel rispetto dei loro naturali ritmi di crescita e producono circa 7000 litri di latte per lattazione. Il loro latte conserva tutto il sapore delle erbe di montagna perché sono nutrite con foraggio locale biologico, fresco o essiccato, con l’aggiunta soltanto di mais biologico italiano e di un integratore proteico costituito da orzo e soia italiani. L’alimentazione varia a seconda della stagione e questo conferisce a latte e formaggi una differente colorazione e un diverso sapore, aromi unici e inconfondibili: infatti in estate, quando le mandrie brucano l’erba fresca, il latte risulterà più giallo e avrà un sapore più intenso. Questa variabilità influisce anche sulla lavorazione dei formaggi che cambiano gusto e profumo. Il latte fresco biologico “alta qualità” Cansiglio proviene esclusivamente da allevamenti dell’altipiano Tambre Spert Cansiglio: appena munto, viene subito pastorizzato, ma non omogeneizzato e, per questo, la panna affiora in superficie, proprio come una volta. Una volta confezionato e distribuito, è disponibile nei formati da un litro e da mezzo litro, nelle varianti intero e parzialmente scremato. Il latte del Cansiglio è naturalmente, anche la materia prima fondamentale per la produzione dei formaggi. A rendere possibile questa quasi magica trasformazione è il gruppo dei casari, tra i quali vi è anche una donna, Tiziana Azzalini. È dalle loro mani esperte che nascono i tanti formaggi proposti dal caseificio. Per esempio quelli a pasta filata, come le mozzarelle, disponibili nelle varianti ciliegine e fiordilatte e nel pratico formato a filoncino, ideale per la pizza. Oppure le ricotte, proposte nella versione tradizionale, fatta con siero, latte e un pizzico di sale, o in quella tipica del Cansiglio, arricchita dal gusto ricco della panna. La panna è l’ingrediente caratterizzante 6
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anche del Pannarello, un formaggio fresco a pasta molle perfetto in abbinamento alla verdura fresca. Tipico della zona è poi la Scandola, un formaggio stagionato, a pasta semipressata, ottenuto da una lavorazione tipica dell’area dolomitica. Deve il nome alla sua forma, simile a quella delle assicelle di abete bianco utilizzate per la copertura dei tetti , il cui nome, in cimbro è, appunto “scandole”. Di colore giallo paglierino che diventa più intenso con la stagionatura e nelle lavorazioni del periodo estivo, ha un sapore dolce e intenso di latte, con profumi di erba e fieno. La sua forma e la sua consistenza lo rendono particolarmente indicato per la cottura alla piastra o in padella, perché rimane compatto e non cola; perfetto l’abbinamento con polenta e funghi nel rustico e tipico “piatto del boscaiolo”. Per gli amanti dei formaggi a pasta pressata, c’è il Cansiglio fresco, stagionato 20 giorni e 45 giorni, e per chi preferisce i formaggi più maturi è insuperabile il Cansiglio mezzano, stagionato dai 5 ai 7 mesi.
Tra i formaggi a pasta non pressata molto morbida, troviamo il latteria Alpago, stagionato 20-30 giorni, e il Casera del Cansiglio stagionato 30-40 giorni, vincitore del premio BioCaseus al BioFach di Norimberga. Oltre ai formaggi, il Centro caseario produce anche yogurt bianco ottenuto da latte intero con una specifica lavorazione che lo rende dolce e particolarmente cremoso. È ideale da mangiare da solo, ma si può arricchire con frutta o cereali o usare per preparare squisiti dessert.
la qualità risponde Perché le bevande vegetali non si possono chiamare “latte”, mentre quello di cocco e di mandorle sì? Davide (Pd) Va fatta una premessa, distinguendo l’uso comune della parola “latte” da quello previsto dalla legge. Nell’uso quotidiano si parla di “latte” di soia, di riso, di miglio, di farro, ecc., ma secondo il regolamento comunitario n. 1234/2007 il termine “latte” si riferisce solo al “prodotto dalla secrezione mammaria normale, ottenuto mediante una o più mungiture, senza
CENTRO CASEARIO E AGRITURISTICO DELL’ALTIPIANO TAMBRE SPERT CANSIGLIO Viale Marconi, 82 Tambre (BL) www.cansiglio.eu
Azienda in Trasparenza è il nostro modo per raccontarti l’essenza del nostro lavoro, a sostegno dell’agricoltura biologica e biodinamica e a tutela dell’attività dei produttori, vero patrimonio culturale, da rispettare e valorizzare. Il giusto prezzo è quello che garantisce una remunerazione equa, senza costare alla natura e alla salute dell’uomo, in termini di inquinamento e spreco di risorse.
alcuna aggiunta o sottrazione”. Quelli che confidenzialmente e per brevità si è soliti chiamare “latti” vegetali, derivanti dalla soia o da farro, riso, miglio e altri cereali non possono quindi essere ufficialmente denominati latte, né considerarsi analoghi: sono evidentemente diversi dal comune latte animale per gusto, proprietà e metodo di ottenimento. Le bevande vegetali derivate dai cereali sono prodotte per estrazione: i semi vengono lavati, messi in ammollo, macinati e centrifugati; in seguito vengono arricchiti con oli, sali minerali
e vitamine. Questo estratto viene omogeneizzato e infine confezionato. La corretta dicitura per identificarli è “bevanda vegetale a base di…”. Sfuggono però alla regola il latte di mandorla e il latte di cocco. Infatti, la decisione CEE/CEEA/CECA 20.12.2010 n. 791 relativa al Regolamento CEE/UE 22.10.2007 n. 1234 consente l’uso della denominazione latte di cocco, cosi come quella latte di mandorle. Ho provato a inserire i legumi nella mia dieta e in quella della mia famiglia. Da alcune settimane preparo frequentemente piatti a base di legumi, ma questi ci stanno causando spiacevoli gonfiori intestinali. Come posso ovviare a questo inconveniente? Anna (Vi) I gonfiori intestinali sono causati da particolari zuccheri presenti in tutti i legumi. Una volta
Autentici, come te.
arrivati nell’intestino crasso, se la nostra microflora non è in equilibrio, fermentano e producono gas. Il segreto sta in un consumo più continuativo di legumi, in modo da riequilibrare la flora batterica presente nell’intestino, oltre che in alcune buone pratiche complementari: un buon ammollo, l’uso di erbe come l’alloro o il finocchietto nell’acqua di cottura, evitare l’abbinamento con le proteine animali nello stesso pasto. Le consiglio dunque di perseverare in questa nuova esperienza, magari abbinando legumi e cereali, che hanno una presenza di amminoacidi complementare rispetto alle proteine dei legumi, portando così a un miglioramento complessivo delle proteine ingerite.
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in evidenza
notizie dal mondo bio HOLLE
THE BRIDGE
pappe
bio rice drink mandorla
Holle è un’azienda che da più di 80 anni si prende cura dei vostri bambini con i suoi alimenti per l’infanzia. Nel suo ampio assortimento anche le pappe ai 3 cereali integrali, indicata dal 6° mese, e quelle preparate con mais e tapioca e con farro integrale, consigliate dai 4 mesi (salvo diversa indicazione del pediatra).
Una bevanda di riso arricchita dall’inconfondibile sapore della mandorla. Preparata con l’acqua che sgorga a 450 metri sul livello del mare, all’interno del Parco naturale dei Monti Lessini, può essere utilizzata come bevanda, ma anche per preparare besciamelle e dessert.
CTM
compañera cioccolato extra fondente 70%
BARNHOUSE
granola mela e cannella
Ottenuto con il cacao proveniente dall’America Latina, è un cioccolato dal colore scuro, ricco di aromi intensi e persistenti, con una lieve nota acidula, ma nel contempo dolce. In bocca risulta croccante ed equilibrato. Ideale per una piacevole pausa.
Un krunchy che ricorda le saporite note aromatiche di uno strudel di mele grazie all’uva passa, al pizzico di cannella e ai pezzetti di mela leggermente aciduli che gli donano un gusto prelibato. È perfetto per le colazioni d’autunno.
ANIMUS NATURAE
ZÜGER
miele di castagno
mascarpone delattosato*
Con il suo gusto leggermente amaro e il suo aroma intenso, è perfetto per chi cerca sapori decisi. Meno adatto per dolcificare bevande, si può spalmare sul pane, gustare in abbinamento ai formaggi stagionati oppure mescolato a ricotta fresca, come goloso dessert.
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Dal 1850 Züger crea i suoi prodotti coniugando tradizione e innovazione. Questo mascarpone fa parte della linea dei formaggi delattosati (*lattosio < 0,1%). Delicato e cremoso, è perfetto per preparare il tiramisù e golose creme con cui farcire i vostri dessert.
Seminare il Futuro! ti aspettiamo domenica 12 ottobre per la semina collettiva Una domenica all’insegna del bio per seminare a mano cereali, anche di varietà antiche, assieme a tutti gli altri partecipanti, riproponendo un gesto antico, concreto e al tempo stesso molto simbolico. L’appuntamento è per la quarta edizione di Seminare il Futuro, l’evento che si svolgerà in contemporanea in diverse aziende agricole biologiche e biodinamiche di tutta la penisola, da nord a sud, isole comprese. Un’occasione per ritrovarci insieme, adulti e piccini, famiglie e gruppi di amici, appassionati e curiosi, per difendere la biodiversità e per ribadire il no agli OGM e ai brevetti sulle sementi. Nel gesto della semina a mano, che si tiene alla stessa ora della giornata in tutte le aziende agricole aderenti, sottolineeremo l’importanza dei semi come patrimonio comune e del
cibo, vera fonte di nutrimento e sopravvivenza per l’uomo. Un appuntamento da segnalare a familiari, amici, conoscenti per trascorrere una giornata sui campi, a stretto contatto con la terra fertile e viva, immersi nella natura. In ciascuna azienda agricola aderente all’iniziativa ci saranno ad accoglierci tanti agricoltori, uomini e donne, che ogni giorno, con passione lavorano la terra, salvaguardandone la fertilità, tutelano l’ambiente e la biodiversità e hanno scelto di rispettare la natura. Seminare il Futuro è una occasione per stare insieme e per vivere i valori del bio.
Dal 01/09 iscriviti on line su www.seminareilfuturo.it cuorebio magazine
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additivi che sono utilizzati nella produzione convenzionale. L’azienda guidata da Olivier Clanchin, rappresentante della terza generazione Triballat, è presente anche in Italia con un impianto produttivo dedicato alla linea Integralimenti. Pioniere della soia dal 1988, Sojade presenta una gamma completa di prodotti biologici interamente vegetali che offrono le proprietà della soia (0% lattosio, 0% colesterolo, proteine vegetali) e del riso. I dessert alla frutta Sojade sono ricchi di fermenti lattici vivi come il Bifidus, che contribuisce all’equilibrio della flora intestinale. La soia, coltivata nel sud-ovest della Francia da produttori sistematicamente supervisionati, essendo biologica è garantita “NON OGM” ed è verificata con numerosi controlli, dalla semina al raccolto. I consumatori possono trovare i dettagli su tutti i pack della linea Sojade, che si caratterizza anche per i vasetti concepiti in materiale riciclabile, nel pieno rispetto dell’ambiente, per un riutilizzo ottimale del cartone. Sojade ha anche una linea di soia UHT, sempre interamente vegetale e biologica: drink di soia (al naturale, con calcio e alla vaniglia) freschi e leggeri e una crema per cucinare che può sostituire la panna: grazie a una texture fluida e a un gusto versatile, è
azienda del mese
Triballat: pioniere nel biologico
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prodotto del mese
delizie vegetali per tutti i gusti
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I dessert Sojade sono cremosi, golosi e disponibili in un’ampia gamma di ricette per accontentare tutti i palati: alla frutta, di soia o riso, con polpa o pezzi e golose crème dessert. Per mantenere la qualità delle sue ricette, Triballat ha scelto di preparare direttamente le basi di frutta dei dessert e quelle delle “crème”, selezionando con attenzione la materia prima. Ma Triballat non è solo dessert. 1 Sojade bianco naturale, nelle tre versioni 2x100 g, 4x100 g e 400 g è un dessert vellutato e dal sapore equilibrato, senza sale né zucchero aggiunti (contiene naturalmente zuccheri), ideale come alternativa al classico
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yogurt di latte al naturale, accompagnato con cereali o frutta oppure come base per condimenti leggeri e creme delicate. 2 Sojade banana, nel conveniente barattolo da 400 g, è un dessert cremoso e delicato, il preferito dai bambini, e fa parte della serie dei gusti “classici” dell’ampio assortimento. 3 Sojade riso fragola e ribes nero, 2x100 g, dolcificato con zucchero di canna grezzo, disponibile anche nella variante mangomaracuja, è perfetto per tutti coloro che desiderano un delicato dessert alla frutta, completamente vegetale, ma alternativo alla soia.
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TRIBALLAT ITALIA SRL Via G. Cardano 22, 43036 Fidenza (PR) info@triballat.it
nella foto: la famiglia Clanchin
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4 Sojade Soia&Fantasia, in una pratica vaschetta da 180 g, è una specialità alimentare a base di soia ideale come crema spalmabile. Ma può essere anche utilizzata al posto del mascarpone, per una perfetta mantecatura, come base per dolci o come condimento per le cotture in padella. 5 Macì vegetariano Integralimenti è un macinato di soia pronto all’uso per tantissimi piatti della cucina italiana: ragù e altri sughi per la pasta, verdure ripiene, lasagne e paste al forno. Ricchissimo di proteine è confezionato in una comoda e pratica vaschetta che conserva il prodotto in tutta la sua morbidezza.
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Triballat è un’azienda a conduzione familiare sita in Bretagna, specializzata in prodotti biologici e conosciuta per la qualità, l’innovazione e la sicurezza dei suoi principali brand: Sojade, specializzato nella soia, e Integralimenti, il “made in Italy” vegetale della buona cucina nostrale. Negli anni ‘70 la famiglia Triballat intraprende la strada dell’agricoltura biologica, per proporre sul mercato prodotti controllati e di qualità, a dispetto della tendenza a coltivazioni sempre più intensive. È infatti nel 1975 che i negozi biologici francesi cominciano a distribuire la prima linea bio Triballat: yogurt, panna e burro. Di lì a poco, negli stessi punti vendita fanno la loro prima comparsa anche la linea di soia, di latte di pecora e di capra, per rispondere sempre più alle richieste dei consumatori biologici. Tra i pionieri del settore, Triballat è costantemente impegnata in uno sviluppo ecosostenibile, producendo le sue linee nel pieno rispetto dell’ambiente e facendosi portavoce del progetto “Green Attitude”, che s’impegna a migliorare il nostro modo di consumare e il nostro impatto sull’ambiente e per il quale le sono stati riconosciuti numerosi premi. Il sito di produzione impiega fonti di energia rinnovabile: pannelli solari e una pala eolica di grande capacità. Numerosi mezzi di trasporto dell’azienda sono elettrici, fin dal 2005 i camion sono alimentati a biocarburante e gli autisti sono costantemente aggiornati con programmi di formazione per una guida all’insegna del risparmio energetico. La “Green Attitude” coinvolge anche gli addetti al confezionamento, per ridurre lo spreco d’acqua e i materiali di scarto degli imballi. Nelle coltivazioni sono banditi, naturalmente, pesticidi, erbicidi e altre sostanze chimiche di sintesi, ma, a questo aspetto tecnico, Triballat aggiunge un quotidiano impegno a tutela dell’interazione tra l’ambiente e le persone, una filiera controllata, un’accurata scelta degli ingredienti, senza l’utilizzo degli
perfetta sia per ricette classiche che creative. Come già detto, Triballat non è solo Sojade: l’attenzione a un’alimentazione sana, unita alla volontà di salvaguardare l’ambiente, sono i valori che guidano Integralimenti. Fondato nel 1998, questo marchio è dedicato alla gastronomia vegetale di qualità e offre, ai consumatori che intendono eliminare o limitare il consumo di proteine animali, prodotti biologici che consentano di non rinunciare al gusto della buona tavola. La profonda attenzione nella scelta di tutte le materie prime, dalla soia al frumento, e la lavorazione rispettosa della tradizione gastronomica, garantiscono qualità e gusto casalingo, conservando le preziose caratteristiche nutrizionali della materia prima. Con questa filosofia Integralimenti ha creato quattro linee biologiche: Tofu, Seitan, Burger e Specialità, un assortimento di alimenti vegetali in costante evoluzione, capace di interpretare e anticipare le tendenze e i gusti dei consumatori. Il tofu e il seitan vanno dalla versione ingrediente base, per chi vuole liberare la propria creatività ai fornelli, ai deliziosi e pratici piatti pronti, per un pasto veloce e ricco di sapore.
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il lunario La luna, passando davanti alle costellazioni zodiacali, trasmette alla terra forze che si manifestano nel comportamento degli organismi viventi. In agricoltura biodinamica, le stesse favoriscono tempi di semina, lavorazione e raccolta. Agiscono in modo analogo sul corpo umano, in particolare sulla crescita di capelli e unghie. Ogni nove giorni circa la luna, nel medesimo trigono di forze, favorisce o “ostacola” alcune parti della pianta o del corpo.
notizie dal mondo bio
settembre
ottobre
LUGLIO
LUGLIO IN CUCINA
CURA PERSONA
PIANTE DI CASA
IN CUCINA
1 lun
1 mer
2 mar
2 gio
3 mer
3 ven
4 gio
4 sab
5 ven
5 dom
6 sab
6 lun
7 dom
7 ma
8 lun
8 mer
9 mar
9 gio
10 mer
10 ven
11 gio
11 sab
12 ven
12 dom
13 sab
13 lun
14 dom
14 mar
il pane
15 lun
15 mer
lo yogurt
16 mar
16 gio
le conserve
17 mer
17 ven
18 gio
18 sab
19 ven
19 dom
20 sab
20 lun
21 dom
21 mar
22 lun
22 mer
23 mar
23 gio
24 mer
24 ven
25 gio
25 sab
26 ven
26 dom
rinvaso
27 sab
27 lun
potatura
28 dom
28 mar
concimazione
29 lun
29 mer
30 mar
30 gio
legenda Luna piena nuova
In cucina:
Cura della persona: taglio ritardante capelli/unghie massaggi attività fisica giornata di relax
Piante di casa:
CURA PERSONA
PIANTE DI CASA
LE CARLINE
FATTORIA ALLE ORIGINI
Bianco Lison Pramaggiore DOC senza solfiti aggiunti
sfilacci di bovino Gli sfilacci sarebbero nati dallo sbaglio di un contadino che, dopo aver messo la carne sul focolare, l’aveva fatta seccare troppo. Per non buttarla, l’aveva quindi battuta e sfilacciata. Sono ottimi consumati crudi, con olio, sale e limone, o accompagnati alla polenta.
Un vino di colore giallo paglierino, con caldi riflessi dorati. Ha un profumo intenso, caratterizzato da note fruttate e floreali, un sapore tipicamente morbido, di lunga persistenza, con elegante sentore di mandorla. Si abbina perfettamente con primi piatti saporiti, pesce e carni bianche.
BIOPIACE
grana padano di montagna DOP
BIONATURAE
sugo ai pomodori secchi
Un formaggio fatto con il latte proveniente dalla montagna piacentina, dove le vacche vengono alimentate esclusivamente con foraggi. Il latte degli allevatori del consorzio “Bio Piace” viene consegnato al caseificio che lo trasforma all’interno di una filiera corta e controllata.
Ideale per tutti coloro che amano il gusto tradizionale mediterraneo, è un sugo dal sapore intenso dato dalla preziosa aggiunta dei pomodori secchi. Semplice, ma saporito, è il condimento perfetto per rendere indimenticabili i vostri piatti di pasta.
FATTORIA ALLE ORIGINI
CASCINA BIANCA
costata di bovino con osso
tomino piemontese da piastra
Da più generazioni, Fattoria alle Origini coltiva la terra, alleva il bestiame e produce carni rispettando i naturali ritmi di crescita degli animali. Questa costata di bovino con l’osso viene proposta in vaschetta ATM, per garantirne al meglio la conservazione.
Una specialità tipica piemontese. Il tomino è delizioso da gustare fresco, ma si esprime al meglio se cotto alla griglia. Il calore, infatti, ne ammorbidisce l’interno che si scioglie in bocca, sprigionando tutta la sua inconfondibile dolcezza.
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cuorebio magazine
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storie del mondo bio
libero di essere me stesso foto di Martina Rafanelli 14
cuorebio magazine
La storia del mondo del biologico è stata sicuramente scritta da tanti operatori: agricoltori, panettieri, cuochi, trasformatori delle materie prime e negozianti. Ma anche da altre figure che hanno contribuito, fin dagli anni ‘70 e ‘80, alla diffusione di un nuovo modo di pensare, coltivare e produrre alimenti “puliti”. Uno di questi è sicuramente Mimmo Tringale, di cui vi raccontiamo in questo numero il percorso di vita e le sue “contaminazioni” con il biologico. Per incontrarlo ci siamo recati a Firenze, nella sede della casa editrice Terra Nuova, che pubblica la storica testata omonima, di cui è direttore. A prima vista Mimmo può sembrare un tipo molto serio e schivo, ma punteggia il suo racconto di sottile ironia. La sensazione che trasmette, fin da subito, è quella di essere una persona che ha sempre avuto l’obiettivo di mantenersi libero nei pensieri e coerente nelle azioni. “Per me l’avventura con Terra Nuova è stata una grande opportunità, perché sono riuscito a realizzare quello che volevo fare fin da bambino, e cioè scrivere”, esordisce Mimmo. “Per questo, attraverso i miei articoli mi piacerebbe trasmettere ai giovani, che oggi hanno tante difficoltà nel trovare la propria strada, un messaggio d’incoraggiamento: quando si coltivano le proprie passioni, in qualche modo la vita ti apre delle porte. C’è molto bisogno di dare una possibilità di futuro a tutti quelli che credono, come me, che, se ti impegni, la vita ti ripaga sempre”. Prosegue andando a ritroso nel tempo, raccontando come ha incontrato il biologico: “Ho iniziato nel 1974 quando, studente della facoltà di Agraria di Firenze, dove ero arrivato dal Sud (ndr: è nato in Sicilia e si è trasferito a quattro anni in Puglia) presi coscienza rispetto a quello che mi veniva insegnato all’Università, che mi sembrava l’esatto contrario di quel che pensavo e provavo nei confronti della terra e dell’ambiente. In quegli anni, per fortuna, arrivavano confortanti notizie da altri Paesi europei dove alcuni contadini avevano cominciato a non utilizzare sostanze chimiche in agricoltura. Anche in Toscana erano già presenti fermenti di un nuovo modo di coltivare, portati da agricoltori svizzeri, francesi e tedeschi che, avendo trovato un paesaggio unico, terra fertile e clima adatto per coltivare, avevano iniziato a fare agricoltura biologica e biodinamica con le nozioni e gli insegnamenti raccolti nei loro Paesi. Nel 1983 fondammo il Coordinamento Toscano dei produttori biologici, anche se i toscani erano pochissimi. Parallelamente a questo percorso ho incontrato Aam Terra Nuova che, allora, era l’unico organo d’informazione che si occupava di diffondere i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica, alimentazione, salute e stili di vita alternativi”. A questo punto si alza e ci fa vedere alcune foto d’archivio che raccontano gli albori della rivista: immagini di
nella foto della pagina a sinistra Mimmo Tringale; in questa pagina: la redazione di oggi, quella di ieri dopo il trasferimento nel Mugello e il numero zero di Aam, poi diventata Aam Terra Nuova
Terra Nuova è stata una grande opportunità, perché sono riuscito a realizzare quello che volevo fare fin da bambino
persone cui la patina del tempo non ha smorzato l’intensità degli ideali. “Possiamo dire che Aam Terra Nuova è stato uno dei tanti semi gettati dal movimento studentesco del 1977, passato alla storia come un movimento abbastanza tosto e a volte violento, perché la componente che ha fatto più rumore è stata quella che proponeva lo scontro di classe, che ha poi alimentato la lotta armata, eccetera. Accanto a questo, però, c’era anche la parte creativa, dai famosi indiani metropolitani ai gruppi che si dedicavano alla controinformazione. Nel settembre del ’77, nel corso di un convegno a Bologna, nacque questo coordinamento AAM, che stava per Agricoltura Alimentazione e Medicina, con l’obiettivo di creare una rete che collegasse le varie associazioni. Al prezzo di copertina di 300 lire, il numero zero esce nel gennaio del ’78 (vedi nella foto), anche se Terra Nuova è stata effettivamente concepita nel settembre ’77. La redazione si insedia a Roma, nel retrobottega di uno dei primi negozi di prodotti biologici italiani, da lì nell’84 si trasferisce nella campagna toscana, nel Mugello, e solo nel gennaio del 2000 arriva a Firenze. Nel frattempo la testata si trasforma in “Aam Terra Nuova” a segnalare l’intento propositivo, le proposte di vita, che insieme ai temi centrali
dell’alimentazione e dell’agricoltura biologica nel tempo caratterizzeranno la rivista. La forza di Terra Nuova è stata, soprattutto in quel periodo, quella di aggregare realtà presenti nelle varie regioni, che non si conoscevano tra loro e che, poi, piano piano davano vita ai vari coordinamenti regionali. Il primo è stato il Coordinamento veneto Aam Terranuova, perché in Veneto c’era già una grossa presenza di agricoltori e di associazioni di consumatori che gestivano negozi specializzati. Poi, su stimolo del gruppo veneto, nacque il Coordinamento siciliano; qualche anno dopo è nato quello toscano, di cui sono stato presidente per i primi dieci anni, e a seguire quello friulano, piemontese eccetera. In tutti questi coordinamenti il lavoro era volontario, nessuno era pagato e in ciascuno operava una commissione formata anche da tecnici e agricoltori che visitavano le aziende per verificarne i metodi di coltivazione e la loro conformità con lo standard “Cos’è biologico”.. Alla fine degli anni 80, questi coordinamenti hanno costituito, l’Associazione italiana per l’agricoltura biologica dando così una prima, piccola struttura al mondo bio. La rivista Aam Terranuova ha così cominciato a diffondersi capillarmente nel territorio italiano; da bollettino si è trasformata in
bimestrale, creando un legame profondo e diventando un punto di riferimento non solo per i produttori, ma anche per i negozianti e i consumatori biologici. Oggi è mensile ed è distribuita in circa 1300 punti vendita. Cerchiamo di far dialogare mondi diversi e di farli conoscere. Diamo informazioni, stimoli e strumenti per far crescere nei lettori la capacità di critica. Per molti anni Terra Nuova ha scelto di non ospitare pubblicità: in qualche modo la pubblicità è uno stimolo al consumo, anche se è di prodotti ecologici e sostenibili. C’erano anche considerazioni di indipendenza: la pubblicità ti può togliere la libertà di scelta. Ma a un certo punto abbiamo capito che per migliorare la rivista era importante poter contare anche sugli introiti pubblicitari, a patto che fossero coerenti con il contenuto della rivista: solo prodotti certificati o ecosostenibili. Questo nel tempo ci ha portato anche a rinunciare a investimenti importanti, ma anche a portare avanti con coerenza e libertà i nostri ideali di sempre”. E questa per noi è anche libertà di pensiero.
TERRA NUOVA www.aamterranuova.it cuorebio magazine
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Le immagini di queste pagine sono riferite alle due varianti della ricetta, quella vegana preparata con würstel di tofu e quella preparata con il pecorino Nue foto e styling di Sabrina Scicchitano
oggi in cucina
Ingredienti
irresistibili tentazioni
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• 150 g di pecorino Nue • 2 cucchiai di crema di olive taggiasche
• 1 uovo intero • 1 tuorlo • 1/2 cucchiaino di sale • 150 g di farina 00 • 1/2 bustina di lievito per dolci • 100 ml di crema di riso • 10 cucchiai d’olio di semi di girasole
Per la variante vegana:
• 120 g di farina 00 • 30 g di fecola di patate • 1/2 bustina di lievito per dolci • 200 ml di crema di riso • 10 cucchiai di olio di girasole • 1 confezione di würstel di tofu
Accendete il forno in modalità ventilata a 180°. Sbattete l’uovo e il tuorlo con un pizzico di sale, aggiungete la farina setacciata con il lievito e, un po’ alla volta, la crema di riso e l’olio: deve risultare un impasto omogeneo e morbido. Inserite i pirottini negli stampini o nella placca unica imburrata e versate l’impasto per tre quarti dello stampino, tagliate il formaggio a tocchetti e spalmateci sopra un po’ di pasta di olive. Infornate e dopo 15/20 minuti controllate con uno stecchino: se risulterà asciutto, i muffin saranno pronti, altrimenti lasciateli in forno altri 5 minuti fino a quando non risulteranno belli gonfi e dorati.
Per la variante vegana: Setacciate la farina e la fecola con il lievito e il sale. Aiutandovi con uno sbattitore unite la crema di riso e l’olio. Versate nei pirottini, tagliate a tocchetti i würstel e distribuite negli stampini. Infornate per circa 20/25 minuti in forno precedentemente riscaldato a 180°. Molto gustosi e saporiti, questi muffin, in entrambe le varianti, sono perfetti per accompagnare un aperitivo.
ISOLA BIO
MOTHIA
TAIFUN
pecorino Nue porzionato
cuisine riso
sale marino fino
viennesi piccoli
Il pecorino Nue è il frutto della tradizione e dell’amore dell’azienda Fogu Casearia per la propria terra. È un formaggio a pasta molle, dal gusto piacevolmente saporito, ottenuto da latte biologico di pecore ovviamente allevate al pascolo.
Questa crema da cucina, preparata con riso, è un ingrediente estremamente versatile. Il suo gusto leggero la rende adatta per tante ricette diverse: dalle preparazioni dolci, ideali come dessert, fino a quelle salate. Perfetta per fantasiosi gourmet.
Il sale Mothia nasce nelle saline che circondano l’isola di San Pantaleo, anticamente conosciuta proprio come Mothia e situata all’estremità occidentale della Sicilia, tra Trapani e Marsala. Il sale viene ancora raccolto a mano, con l’antico metodo tramandato dai Fenici.
A base di tofu, questi viennesi piccoli sono una proposta appetitosa, facile e veloce da preparare: basta cuocerli per tre o quattro minuti a bagnomaria. Ottimi da soli, come secondo piatto, sono perfetti per farcire squisiti hot dog vegetali, accompagnati con senape o altre salse a piacere.
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messaggio promozionale
FOGU CASEARIA
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i negozi biologici cuorebio ABRUZZO
FRIULI VENEZIA GIULIA
VIVERE BIO tel. 0872 985314 , Ͳ ^ĞůǀĂ ͛ĂůƟŶŽ - Via Francesco Paolo Tosti, 7
NATURA tel. 0481 520855 'K Ͳ 'ŽƌŝnjŝĂ - Via Trieste, 145
IL MAGGIOCIONDOLO tel. 085 4711007 PE - Pescara - Viale G.Bovio, 461
LE PLEIADI tel. 0481 961324 'K Ͳ 'ƌĂĚŝƐĐĂ Ě͛/ƐŽŶnjŽ - Via Lorenzoni, 4/A
BIOMNIA ABRUZZO tel. 085 4154561 W Ͳ sŝůůĂ ZĂƐƉĂ Ěŝ ^ƉŽůƚŽƌĞ - Viale Europa, 4/6
BIO RISORGIVE tel. 0434 541806 WE Ͳ ŽƌĚĞŶŽŶƐ - Via G.Pascoli, 1
LA CAPRA E I CAVOLI tel. 085 8006962 d Ͳ 'ŝƵůŝĂŶŽǀĂ >ŝĚŽ - Via Turati, 144
LI ZUCULIS tel. 0427 799569 WE Ͳ DŽŶƚĞƌĞĂůĞ sĂůĐĞůůŝŶĂ - Via Macor, 65
IL VERDE MELOGRANO tel. 0861 797544 d Ͳ DĂƌƟŶƐŝĐƵƌŽ - Via Gabriele D’Annunzio, 39
GAIA tel. 0434 28043 WE Ͳ WŽƌĚĞŶŽŶĞ - Via San Giuliano, 35
CALABRIA
LE NUOVE RISORGIVE tel. 0434 551424 WE Ͳ WŽƌĚĞŶŽŶĞ - P.le S.Lorenzo, 14
IO BIO tel. 098 5920118 CS - Scalea - Via Lauro, 68/70
L’EMPORIO NATURALE tel. 0434 72308 PN - Sacile - Viale Repubblica, 23/B
IL MONDO BIOLOGICO tel. 0965 895614 Z Ͳ ZĞŐŐŝŽ ĂůĂďƌŝĂ - Via Antonio Cimino, 13
CAMPANIA ARMONIA tel. 0823 1687322 Ͳ ^ĂŶ WƌŝƐĐŽ - Via Gianfrotta, 74/B LATTE E NATURA tel. 081 459069 E Ͳ EĂƉŽůŝ - Via Dei Tribunali, 44 TERRAMIA tel. 081 664249 E Ͳ EĂƉŽůŝ - Via Giordano Bruno, 110 TROPICAL FRUITS tel. 081 5516731 E Ͳ EĂƉŽůŝ - Via Montesanto, 6 LE CHIAVI DELLA VITA tel. 081 8562277 E Ͳ WŽŵƉĞŝ - Via Anastasio Rossi, 35 MONDO BIO tel. 081 8784489 E Ͳ ^ŽƌƌĞŶƚŽ - Via Degli Aranci, 108/110 NAM BIO L’ORTO BIOLOGICO tel. 0828 300356 ^ Ͳ ĂƫƉĂŐůŝĂ - Via Paolo Baratta, 230 L’ORTO BIOLOGICO tel. 089 344241 ^ Ͳ ĂǀĂ Ğ͛ dŝƌƌĞŶŝ - Via V. Veneto, 318 L’ORTO BIOLOGICO tel. 089 725296 ^ Ͳ ^ĂůĞƌŶŽ - Via L. Settembrini, 26/42 L’ORTO BIOLOGICO tel. 089 7414012 ^ Ͳ ^ĂůĞƌŶŽ - Via Torrione, 12/14/18
EMILIA ROMAGNA GERMOGLIO tel. 0542 20237 K Ͳ /ŵŽůĂ - Via Della Resistenza, 6B NATURA E VITA tel. 0547 612707 & Ͳ ĞƐĞŶĂ - Via Cavalcavia, 277 TERRA D’INCANTO tel. 0543 553063 &K Ͳ &ŽƌůŞ - Viale 2 Giugno 62/66 CENTROFRUTTA tel. 0536 324632 DK Ͳ WĂǀƵůůŽ - Via Serra di Porto, 1 CENTROFRUTTA tel. 0536 811160 DK Ͳ ^ĂƐƐƵŽůŽ - Via Circonvalazione Sud Est, 213 BOTTEGA BIO tel. 059 766828 DK Ͳ ^ĂǀŝŐŶĂŶŽ ƐƵů WĂŶĂƌŽ - Via Tavoni, 699 NATURALMENTE BIO tel. 059 7863006 DK Ͳ ^ƉŝůĂŵďĞƌƚŽ - Via Berlinguer, 15/B CERES COOP. tel. 0521 237793 WZ Ͳ WĂƌŵĂ - B.Go Delle Colonne, 8 IL PUNTO VERDE tel. 0521 285188 WZ Ͳ WĂƌŵĂ - Via Costituente, 35 IL SALTO tel. 0546 623886 Z Ͳ &ĂĞŶnjĂ - Via Risorgimento, 5 LA BOTTEGA DELLA NATURA tel. 0545 20425 Z Ͳ >ƵŐŽ - Via De Brozzi, 57 MANGIASANO tel. 0522 642336 Z Ͳ ŽƌƌĞŐŐŝŽ - Piazza S.Rocco, 5 LA FARNIA tel. 0522 659003 Z Ͳ ZŽůŽ - Via Porto, 4 BIO BELLARIA tel. 0541 340504 RN - Bellaria - Via Don Milani, 29 LINEA INTEGRALE tel. 0541 953680 ZE Ͳ ĂƩŽůŝĐĂ - Via Del Prete, 13/15 CIELO SERENO tel. 0541 920136 ZE Ͳ EŽǀĂĨĞůƚƌŝĂ - Via IV Novembre N. 22/26 MAMMA BIO tel. 0541 698448 ZE Ͳ ZŝĐĐŝŽŶĞ - Via Santorre di Santarosa, 32 CENTRO MACROB. ERB. ANGELINI tel. 0541 784404 ZE Ͳ ZŝŵŝŶŝ Ͳ Via Montefeltro 5 T.V.B. tel. 0541 778252 ZE Ͳ ZŝŵŝŶŝ - Via Marecchiese, 19
FARBENIA tel. 342 3842886 WE Ͳ ^ƉŝůŝŵďĞƌŐŽ - Via Mazzini, 28 BIOLIFE tel. 040 314653 d^ Ͳ dƌŝĞƐƚĞ - Via Economo, 12/9 (Zona Rive) BIOLIFE d^ Ͳ ^ŝƐƟĂŶĂ - Loc. Portopiccolo /K>/& ͳ K &KK d^ Ͳ dƌŝĞƐƚĞ - Via Fabio Severo, 48 CENTRO IL SETTIMOCIELO tel. 040 7606402 d^ Ͳ dƌŝĞƐƚĞ - Via San Giacomo In Monte, 22 L’OASI NATURALE tel. 040 421322 d^ Ͳ dƌŝĞƐƚĞ - Via Boccaccio, 6 NATURALIA tel. 040 220409 d^ Ͳ dƌŝĞƐƚĞ - Loc. S. Croce, 340 ZOE FOOD tel. 040 2460420 d^ Ͳ dƌŝĞƐƚĞ - Via Felice Venezian, 24/A ZOE FOOD tel. 040 9851165 d^ Ͳ dƌŝĞƐƚĞ - Via Giulia, 26 L’ALBERO MAGICO tel. 0432 882975 h Ͳ ĂƐƐĂĐĐŽ - Ss Pontebbana Km 142 (Julia Center) COOPERATIVA AURORA tel. 0432 908233 h Ͳ ŽĚƌŽŝƉŽ - Viale Venezia, 70 A LA VIDA tel. 0432 1799102 h Ͳ DĂŶnjĂŶŽ - Via Della Stazione, 71/55 LA CIRIGNICULE TARVISI tel. 0428 41092 h Ͳ dĂƌǀŝƐŝŽ - Via Sottomonte, 80 L’ARC DI SAN MARC tel. 0432 884140 h Ͳ dƌŝĐĞƐŝŵŽ - Via San Giorgio, 60 BIOLIFE tel. 0433 44731 h Ͳ dŽůŵĞnjnjŽ - Via IV Novembre, 45 BIOLIFE tel. 0432 534085 h Ͳ hĚŝŶĞ - Viale Venezia, 404 COOPERATIVA AURORA tel. 0432 26406 h Ͳ hĚŝŶĞ - Via Del Bersaglio, 7
LAZIO ALIMENTARI BIO tel. 06 9281240 LT - Aprilia - Via Verdi, 75 PIANETA BIOLOGICO tel. 0771 515889 >d Ͳ &ŽŶĚŝ - Via Vincenzo Gioberti, 42 44 46 CUOREBIO tel. 06 93720454 ZD Ͳ ůďĂŶŽ >Ănj͘ - Via Parco Della Rimembranza, 8 CUOREBIO tel. 06 79818451 ZD Ͳ ŝĂŵƉŝŶŽ - Via Mura Dei Francesi, 22 BEN DI BIO tel. 06 99222248 ZD Ͳ >ĂĚŝƐƉŽůŝ - Via Ancona, 170 IL MESTOLO tel. 06 5691883 ZD Ͳ >ŝĚŽ ŝ KƐƟĂ - Via Costanzo Casana 29/31 MANGIAR BIO tel. 06 91604164 RM - POMEZIA - Via Ovidio, 149 BIOPOLIS STORE TRIPOLITANIA tel. 06 86580314 ZDͲ ZŽŵĂ - Via Tripolitania, 39 CUOREBIO tel. 06 82087106 ZD Ͳ ZŽŵĂ - Via Alessandro De Stefani, 38 CUOREBIO tel. 06 3292903 ZD Ͳ ZŽŵĂ - Via Città di Castello, 20 CUOREBIO tel. 06 88327609 ZD Ͳ ZŽŵĂ - Via Fosdinovo, 32 ERB. LA MADRE TERRA tel. 06 3611823 ZD Ͳ ZŽŵĂ - Via Olanda, 14 PIACERE BIO tel. 06 44230707 ZD Ͳ ZŽŵĂ - Via G. Della Bella, 51 PIUBIO tel. 06 7141335 ZD Ͳ ZŽŵĂ - Via Marco Papio, 82/84
BIOSCOUNT tel. 010 8461724 ' Ͳ 'ĞŶŽǀĂ - Via Assarotti, 110 Rosso
BIO?LOGICO! tel. 039 9212079 > Ͳ sŝŐĂŶž - Via Piave, 16
IL MONDO BIO tel. 010 6980739 ' Ͳ 'ĞŶŽǀĂ WĞŐůŝ - Via Sabotino, 24/26 Rr
I GERMOGLI tel. 0371 34199 >K Ͳ >ŽĚŝ - Via Guido Rossa, 14
SEMI DI LUCE tel. 0185 63599 ' Ͳ ZĂƉĂůůŽ - Via Bove, 10
EUROVERDEBIO MONZA tel. 039 2842194 D Ͳ DŽŶnjĂ - Via Ugo Foscolo, 44
PERDINDIRINBIO tel. 0185 1690062 ' Ͳ ZĞĐĐŽ - Via XX Settembre, 16
MADRE BIO tel. 039 2789337 MB - Muggiò - Via Milano, 14
A TUTTO BIO tel. 0185 456043 ' Ͳ ^ĞƐƚƌŝ >ĞǀĂŶƚĞ - Via Dante, 96
VOGLIA DI BIO tel. 039 6918025 D Ͳ sŝŵĞƌĐĂƚĞ - Via Mazzini, 72/F
CALICANTUS tel. 0184 265649 /D Ͳ ŽƌĚŝŐŚĞƌĂ - Via Martiri della Libertà, 8
L’ ACACIA tel. 02 94963365 D/ Ͳ ďďŝĂƚĞŐƌĂƐƐŽ - Via Cairoli, 8
BRUGNONE tel. 0183 495076 /D Ͳ ŝĂŶŽ DĂƌŝŶĂ - Via Colombo, 45/D
EMPORIO BIO BANIAN tel. 02 86876000 D/ Ͳ ĞůůŝŶnjĂŐŽ >ŽŵďĂƌĚŽ - Strada Padana Superiore, 154
VITALBA tel. 0183 297675 /D Ͳ /ŵƉĞƌŝĂ - Piazza De Amicis, 22
EUROVERDEBIO tel. 02 92151951 D/ Ͳ ĂƌƵŐĂƚĞ - Via Guido Rossa, 9
NATURALIA tel. 0184 351919 /D Ͳ sĞŶƟŵŝŐůŝĂ - Via Roma, 10/A/B
LA COCCINELLA tel. 02 92150452 D/ Ͳ ĂƌƵŐĂƚĞ Ͳ sŝĂ ͘ ĂƫƐƟ͕ ϭϬϲ
CAMPAGNA BIO tel. 0187 518244 ^W Ͳ >Ă ^ƉĞnjŝĂ - Via Lunigiana, 601-603
L’ESSENZA ERBORISTERIA tel. 0331 882383 D/ Ͳ ĂƐƚĂŶŽ WƌŝŵŽ - Via Gallarate 52
LO SPEZIALE tel. ^W Ͳ >Ă ^ƉĞnjŝĂ - Via Manfredo Da Passano, 51
EMPORIO BIO BANIAN tel. 02 36722300 D/ Ͳ ĞƌŶƵƐĐŽ ^Ƶů EĂǀŝŐůŝŽ - Strada Padana Super. Snc ”Ex Lanar”
ORTOFRUTTA E ALIMENTI BIOLOGICI DA VI E PA tel. 0187 965635 SP - Lerici - Via Petriccioli I° Trav., 1
BOTTEGA & NATURA tel. 0331 548679 D/ Ͳ >ĞŐŶĂŶŽ - Via Per Castellanza, 11
IL RAGGIO VERDE tel. 0187 607200 ^W Ͳ ^ĂƌnjĂŶĂ - Via XX Settembre, 62/66
GIARDINIERA D/ Ͳ DĂŐĞŶƚĂ - Corso Europa km 116.8
TERRA DI BABELE tel. 019 6898379 ^s Ͳ &ŝŶĂůĞ >ŝŐƵƌĞ - Via Brunenghi, 77
EMPORIO BIO BANIAN tel. 02 78620639 D/ Ͳ DĞůnjŽ - Largo Gramsci, 2
BIO BIO tel. 019 827123 ^s Ͳ ^ĂǀŽŶĂ - Via Manzoni, 53/R
MADRE TERRA tel. 0362 229951 D/ Ͳ ^ĞƌĞŐŶŽ - Via Oriani, 27
LOMBARDIA
BIO BIM tel. 02 24416432 D/ Ͳ ^ĞƐƚŽ ^ĂŶ 'ŝŽǀĂŶŶŝ - Via Cavour, 22
LA BUONA TERRA tel. 035 752698 ' Ͳ ůďŝŶŽ - Via Isla, 2
L’ALBERO SOCIETÀ COOPERATIVA tel. 0376 329883 DE Ͳ DĂŶƚŽǀĂ - Via Daino, 1
IL GERMOGLIO BIOLOGICO tel. 035 791157 ' Ͳ ĂƌǀŝĐŽ - Via Conte Carlo Gerolamo, 52
L’ALBERO SOCIETÀ COOPERATIVA tel. 0376 398626 DE Ͳ WŽƌƚŽ DĂŶƚŽǀĂŶŽ - Via Cisa, 102
VENDERBE DIETE tel. 0363 46363 ' Ͳ dƌĞǀŝŐůŝŽ - Viale Ortigara 19/B
L’ALBERO DELLA NATURA tel. 0375 781368 DE Ͳ sŝĂĚĂŶĂ - Via Baghella, 4 (Ang. Via Aroldi)
IL FUNGO tel. 030 2003095 BS - Brescia - Via Triumplina, 243 IL FUNGO tel. 030 2584630 ^ Ͳ ĂƐƚĞůŵĞůůĂ - Via Roncadelle, 63 IL FUNGO tel. 030 5232378 BS - Chiari - Via Del Consorzio Agrario, 3/C BIONATURA tel. 030 8908156 ^ Ͳ ŽŐŽnjnjŽ Ěŝ sŝůůĂ ĂƌĐŝŶĂ - Via Bernocchi, 8/A SOLUZIONE NATURALE tel. 030 9901455 ^ Ͳ ĞƐĞŶnjĂŶŽ ĚĞů 'ĂƌĚĂ - Via San Zeno, 7 BOTTEGA DELLA NATURA tel. 0364 534975 ^ Ͳ ƌďĂŶŶŽ ĂƌĨŽ ŽĂƌŝŽ dĞƌŵĞ - Via Polline, 4
VIRIDEA tel. 0383 894700 Ws Ͳ DŽŶƚĞďĞůůŽ ĞůůĂ ĂƩ͘ Ͳ Str.Prov.Bressana Salice TERRACAMMINA tel. 0381 20218 Ws Ͳ sŝŐĞǀĂŶŽ - Via Caprera, 17 L’AIRONE VERDE tel. 0342 613807 ^K Ͳ DŽƌďĞŐŶŽ - Via Stelvio, 120 NATURAMICA tel. 0342 200012 ^K Ͳ ^ŽŶĚƌŝŽ - Via Maffei, 11/A KARLIK tel. 0342 701529 ^K Ͳ dŝƌĂŶŽ - Via Maurizio Quadrio, 3 MANGIOBIO tel. 0332 744007 s Ͳ ŽĐƋƵŝŽ dƌĞǀŝƐĂŐŽ - Via Verdi, 35
BOTTEGA & NATURA tel. 030 7704936 ^ Ͳ ƌďƵƐĐŽ - Via Rovato, 44 C.C. “Le Porte F.”
MARCHE
IL FIORDALISO tel. 030 9938960 ^ Ͳ DĂŶĞƌďŝŽ - Via S.Martino Del Carso, 6
/K Z d /> ͳ s >> /K tel. 071 2901199 E Ͳ ŶĐŽŶĂ - Via Valenti, 1 Centro Mirum
SOLUZIONE NATURALE tel. 030 9657246 ^ Ͳ DŽŶƟĐŚŝĂƌŝ - Via Ciotti, 105
LA NUOVA MACINA tel. 071 36263 E Ͳ ŶĐŽŶĂ - Via Maratta, 39/A
IL FUNGO tel. 030 5231430 ^ Ͳ ZĞnjnjĂƚŽ - Via Garibaldi, 32
LA TERRA E IL CIELO tel. 071 63145 E Ͳ ^ĞŶŝŐĂůůŝĂ - Via Annibal Caro, 32
IL RAGGIO VERDE BIO tel. 0365 40308 BS - Salò - Piazza Vittorio Emanuele II, 54
ASS.GERMOGLI ECOLOGIA E SALUTE tel. 0735 780126 W Ͳ ^ĂŶ ĞŶĞĚĞƩŽ Ğů dƌŽŶƚŽ - Via Romagna, 30
IL MANGIANATURA tel. 031 3515970 K Ͳ ĂŶƚƶ - Via G.Da Fossano, 16
GIORNO PER GIORNO BIO tel. 0735 584390 W Ͳ ^ĂŶ ĞŶĞĚĞƩŽ Ğů dƌŽŶƚŽ - Via Luigi Ferri, 84
AZ. AGR. BARGERO tel. 0331 833213 K Ͳ ĂƌďŽŶĂƚĞ - Via Moneta, 54
BIOGREEN tel. 0734 610938 W Ͳ &ĞƌŵŽ - Via Salvo D’acquisto, 22/A
MIRTILLA tel. 031 241740 K Ͳ ŽŵŽ - Via Borsieri, 21
BIOGREEN tel. 0734 671411 W Ͳ WŽƌƚŽ ^ĂŶ 'ŝŽƌŐŝŽ - Via Fratelli Rosselli,168
MIRTILLA 2 tel. 031 787853 K Ͳ ƵĐĐŝĂŐŽ - Via Leonardo Da Vinci, 2/C
ERB. L’AGRIFOGLIO tel. 329 4167627 Wh Ͳ &ĂŶŽ - Via F. Cavallotti, 25
ERBEDALTRO tel. 031 644815 K Ͳ ƌďĂ - Piazza Vittorio Veneto, 40 IL MELOGRANO tel. 0344 61525 K Ͳ WŽƌůĞnjnjĂ - Via Ceresio, 41/A PUNTO NATURA tel. 0373 201680 Z Ͳ ƌĞŵĂ - Via L. Chiodo, 1 IL MAGO DI ORZ tel. 0373 257895 Z Ͳ ƌĞŵĂ - Via IV Novembre, 35 LA MAGIOSTRA tel. 0372 21415 Z Ͳ ƌĞŵŽŶĂ - Via Grado, 1
ERB. L’AGRIFOGLIO tel. 0721 865352 Wh Ͳ &ĂŶŽ - Via T. Tasso, 11/13 /K Ed Z ͳ /> DKE K > ͘ tel. 0721 21376 Wh Ͳ WĞƐĂƌŽ - Via Degli Abeti, 4/6 CHICCOTECA tel. 0721 31901 Wh Ͳ WĞƐĂƌŽ - Via Gramsci, 21 L’ARCOBALENO tel. 0722 317720 Wh Ͳ hƌďĂŶŝĂ - Via Nardi, 8
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solo bio, in tutta italia COOP DI CONSUMO DELLA RAVA E DELLA FAVA tel. 0141 273783 d Ͳ ƐƟ - Corso Alessandria, 216-218 COOP DI CONSUMO DELLA RAVA E DELLA FAVA tel. 0141 210911 d Ͳ ƐƟ - Piazza Porta Torino, 14-15 L’ALIMENTO BIOLOGICO tel. 015 93418 / Ͳ ŽƐƐĂƚŽ - Via Mercato, 17/19 SOC.COOP. QUETZAL tel. 0173 290977 E Ͳ ůďĂ - Corso Italia, 9 PERALTRO tel. 0172 426041 CN - Bra - Via Cuneo, 172 LA BOTTEGA DI KEMI tel. 0171 65194 E Ͳ ƵŶĞŽ - Via Sette Assedi, 6 LINEA SALUTE tel. 0171 480517 E Ͳ ƵŶĞŽ - C.so Nizza, 106/108 PERALTRO tel. 0172 61010 E Ͳ &ŽƐƐĂŶŽ - Via Matteotti, 34 EFFETTO FARFALLA tel. 0175 45452 E Ͳ ^ĂůƵnjnjŽ - Via Circonvallazione, 6/A ARCHE’ BIO tel. 011 4543424 dK Ͳ ŽƌŐĂƌŽ dŽƌŝŶĞƐĞ - Via Lanzo, 107 ECOBIO tel. 011 9087114 dK Ͳ ƌƵŝŶŽ - Via Pinerolo Susa, 67 LA CLESSIDRA tel. 011 9211697 TO - Cirié - Via Roma, 62 BIONEGOZIO tel. 011 4110298 dK Ͳ ŽůůĞŐŶŽ - Corso Francia, 82 GENERAZIONE BIO tel. 011 9071128 dK Ͳ ƵŵŝĂŶĂ - Strada Torino 54/56 L’ARCA DI NOE’ tel. 0125 44825 TO - Ivrea - Piazza Gioberti, 15 BIOMERCATO LE SPIGHE tel. 0121 397128 dK Ͳ WŝŶĞƌŽůŽ - Via Martiri Del XXI, 65 NATURA MADRE tel. 0124 912095 dK Ͳ ZŝǀĂƌŽůŽ ĂŶĂǀĞƐĞ - Via Carisia, 3 SAPORI NEL SACCO tel. 011 3742539 dK Ͳ ^ĂŶ DĂƵƌŽ - Via Roma, 44/E A & G tel. 011 544652 dK Ͳ dŽƌŝŶŽ - Via A.G.I. Bertola, 26/B NATURALIA tel. 011 3299193 dK Ͳ dŽƌŝŶŽ - Via Raffaele Cadorna, 17/C COMPAGNIA ALIMENTI PULITI tel. 0121 91522 dK Ͳ dŽƌƌĞ WĞůůŝĐĞ - Via Guardia Piemontese, 24 TENTATY SOC.COOP. tel. 0125 789917 dK Ͳ sŝĚƌĂĐĐŽ - Via Baldissero, 21 IL FIOR DI LOTO tel. 0323 61115 s Ͳ KŵĞŐŶĂ - Via Manzoni, 12/A BIOE’ tel. 0323 407414 s Ͳ sĞƌďĂŶŝĂ /ŶƚƌĂ - Via Muller, 35 LE QUATTRO STAGIONI tel. 0163 27499 s Ͳ ŽƌŐŽƐĞƐŝĂ - Via Combattenti, 24 FASOLI PIANTE VC - Vercelli - Tangenz. Ovest-Lotto 2 - C.C.Carrefour
PUGLIA BIO & BIO tel. 080 761499 Ͳ ĐƋƵĂǀŝǀĂ ĚĞůůĞ &ŽŶƟ - Via T. Francavilla, 34 IL GERMOGLIO tel. 080 5242772 BA - Bari - Via Putignani, 204 NATURA E BENESSERE BIO tel. 080 5520407 BA - Bari - Via Guido De Ruggero, 74/76 BIOPLACE tel. 080 6985109 Ͳ ŝƚŽŶƚŽ - Via IV Novembre, 45 DELIZIE DEL PALATO tel. 080 4957201 Ͳ ŽŶǀĞƌƐĂŶŽ - Via Gobetti, 14 TERRA MADRE tel. 080 3389217 Ͳ DŽůĨĞƩĂ - Via Terlizzi, 8/10 PIAZZA DEL SOLE tel. 080 742605 Ͳ DŽŶŽƉŽůŝ - Via Remigio Ferretti S.N.
SARDEGNA EMPORIO DEL NATURALE tel. 070 684350 CA - Cagliari - Vico 1° Barone Rossi, 4
CIBI SANI tel. 0464 434048 dE Ͳ ZŽǀĞƌĞƚŽ - Piazza D. Chiesa, 15
ORTONATURALE tel. 041 5702778 s Ͳ DŝƌĂŶŽ - Via Paganini, 13
L’ORIGINE tel. 0461 434243 dE Ͳ ZŽǀĞƌĞƚŽ - Via Bezzecca, 11
PUNTO ALIMENTAZIONE NATURALE tel. 041 432590 s Ͳ DŝƌĂŶŽ - Via Villafranca, 4
L’ANGOLO BIO tel. 0465 321157 dE Ͳ dŝŽŶĞ Ěŝ dƌĞŶƚŽ - Via Del Foro, 10/A
IL MELOGRANO tel. 041 440076 s Ͳ EŽĂůĞ - Via Moniego Centro, 51
L’ORIGINE tel. 0461 915866 dE Ͳ dƌĞŶƚŽ - Via G. A Prato, 22/2
L’ORTICA tel. 0421 54045 s Ͳ ^ĂŶ ŽŶĂ͛ Ěŝ WŝĂǀĞ - Via G. Garibaldi, 109
EMPORIO DEL NATURALE tel. 070 491816 CA - Cagliari - Via Dei Visconti, 12
UMBRIA
IL GERMOGLIO tel. 070 402368 CA - Cagliari - Via San Benedetto, 2D
EQUO E BIO tel. 0742 615152 W' Ͳ &ŽůŝŐŶŽ - Via Vasari S.N.C.
EMPORIO DEL NATURALE tel. 070 8877265 Ͳ YƵĂƌƚƵ ^ĂŶƚ͛ ůĞŶĂ - Via Rosas, 21
CONTRA’ DEL SOLE tel. 0424 524279 s/ Ͳ ĂƐƐĂŶŽ ĚĞů 'ƌĂƉƉĂ - Via Ca Rezzonico, 71
TERRA D’INCANTO tel. 0783 71402 KZ Ͳ KƌŝƐƚĂŶŽ - Via Mariano IV, 28
VENETO
EMPORIO ALCATRAZ tel. 0789 208068 Kd Ͳ KůďŝĂ - Via Roma, 12
ARIELE BELLUNO tel. 0437 658566 > Ͳ ĞůůƵŶŽ - Via Feltre, 214
ESSERE tel. 0444 592703 VI - Dueville - Passo di Riva Via Marosticana, 293/D
EMPORIO ALCATRAZ tel. 079 2009116 SS - Sassari - Via Deffenu, 1
SICILIA BIONATURA tel. 0957 648852 CT - Acireale - Piazza Europa, 30 SUPERMERCATO BIO’ tel. 095 7167255 d Ͳ ĂƚĂŶŝĂ - Via G.Patanè, 25 - Trav. Via Giuffrida ERB. L.E.A. tel. 0942 571174 D Ͳ 'ŝĂƌĚŝŶŝ Ěŝ EĂdžŽƐ - Via Vittorio Emanuele, 104 BIOLIS tel. 090 345071 D Ͳ DĞƐƐŝŶĂ - Viale Regina Margherita, 67 CENTRO ERBORISTICO ALOE tel. 090 711204 D Ͳ DĞƐƐŝŶĂ - Via Centonze 182/A SUPERMERCATO BIO’ - 0931 412534 SR - Siracusa - Via Tica, 109 CUORE BIO tel. 0923 531741 dW Ͳ dƌĂƉĂŶŝ - Via Villa Rosina, 31
TOSCANA EVITABIO tel. 0571 1738090 &/ Ͳ ŵƉŽůŝ - Via Rozzalupi, 24 OASI TOSCANA BIOSHOP tel. 0565 773010 >/ Ͳ ĂƐƚĂŐŶĞƚŽ ĂƌĚƵĐĐŝ - Via Aurelia 1/F - Loc.Donoratico TRANSITO tel. 0586 762952 >/ Ͳ ZŽƐŝŐŶĂŶŽ ^ŽůǀĂLJ - Via Catalani, 13 IL TRIFOGLIO tel. 0583 493122 LU - Lucca - Via Dante Alighieri, 335/B BIONATURA tel. 0584 1945550 >h Ͳ sŝĂƌĞŐŐŝŽ - Via Monte Matanna, 1 ECOBIO tel. 0584 52628 >h Ͳ sŝĂƌĞŐŐŝŽ - Via Marco Polo, 180 C ERB.LA MANNA tel. 0584 32285 >h Ͳ sŝĂƌĞŐŐŝŽ - Via Antonio Fratti, 226 RADICI MANSUETI tel. 0585 52488 MS - Carrara - Viale XX Settembre, 227 OASI NATUR tel. 050 981150 W/ Ͳ KƐƉĞĚĂůĞƩŽ - Via Scornigiana, 5 MYOSOTIS tel. 050 530300 PI - Pisa - Via Andrea Pisano, 123 BIOLANDIA SAN MINIATO tel. 0571 418550 W/ Ͳ ^ĂŶ DŝŶŝĂƚŽ ĂƐƐŽ - Piazza Della Pace, 8/10 BIOSFERA GROUP tel. 0577 983832 ^/ Ͳ WŽŐŐŝďŽŶƐŝ - Via Salceto, 81
PUNTO BIO tel. 0439 840200 > Ͳ &ĞůƚƌĞ - Via Montelungo, 12/G IL SENTIERO EMPORIO BIO tel. 0436 890546 > Ͳ ^ĂŶ sŝƚŽ Ěŝ ĂĚŽƌĞ - Via A. De Lotto, 13 EMPORIO BIO tel. 049 8630322 W Ͳ ďĂŶŽ dĞƌŵĞ - Via Augure, 7 L’OLMO tel. 049 9336477 W Ͳ ŽƌŐŽƌŝĐĐŽ - Via Desman, 338/A ANTICA FATTORIA tel. 049 9901753 W Ͳ ƌĞƐƐĞŽ Ěŝ dĞŽůŽ - Via Montemerlo, 6A IL SOLE CHE SORGE tel. 049 701699 W Ͳ ĂĚŽŶĞŐŚĞ - Via Pio X , 1/B LA RAISA SOCIETA’ COOPERATIVA tel. 049 5794321 W Ͳ ĂŵƉŽƐĂŵƉŝĞƌŽ - Via Palladio, 2 GRAMIGNA SOC.COOP. tel. 049 9404540 W Ͳ ŝƩĂĚĞůůĂ - Via Palladio, 48 L’ANTICO SAPORE tel. 0429 604011 W Ͳ ƐƚĞ - Via Padana Inferiore, 14/A LA BUONA DISPENSA tel. 049 776576 W Ͳ WĂĚŽǀĂ - Via San Fidenzio, 1/A
CENTRO NATURALE L’INCONTRO tel. 0445 370820 s/ Ͳ dŚŝĞŶĞ - Via Del Costo, 55 NITUKE’ tel. 0445 381231 s/ Ͳ dŚŝĞŶĞ - Viale Europa, 113 AMICO BIO tel. 0445 401191 s/ Ͳ sĂůĚĂŐŶŽ - Via Sette Martiri, 173/A SILENE tel. 0444 300420 s/ Ͳ sŝĐĞŶnjĂ - Viale Camisano, 65 LA BUONA TERRA SOC.COOP. tel. 045 7236682 sZ Ͳ ĸ - Pozzo dell’Amore, 9
IL GERMOGLIO tel. 0442 600281 sZ Ͳ >ĞŐŶĂŐŽ - Via Salieri, 16
NATURA BIO tel. 0423 952185 ds Ͳ ĂƐĞůůĂ Ě͛ ƐŽůŽ - Via Giorgione, 27/A
L’ALBERO tel. 045 6703395 sZ Ͳ WĞƐĐĂŶƟŶĂ - C.So S. Lorenzo, 1/A
ARIELE RISTORO PIZZABIO tel. 0438 370642 ds Ͳ ŽŶĞŐůŝĂŶŽ ͳ Via San Giuseppe, 38/P
RAGGIO VERDE tel. 045 7635383 sZ Ͳ ^ĂŶ ŽŶŝĨĂĐŝŽ - Via Fontanelle, 83
ASSOCIAZIONE CULTURALE NATURA VIVA tel. 0434 768445 ds Ͳ &ƌĂŶĐĞŶŝŐŽ Ěŝ 'ĂŝĂƌŝŶĞ - Via Per Sacile, 74
LA MACINA tel. 045 971249 sZ Ͳ sĞƌŽŶĂ - Via C. Nepote, 2/4
BIOE’ tel. 0422 493485 ds Ͳ &ƌĞƐĐĂĚĂ Ěŝ WƌĞŐĂŶnjŝŽů - Via Aldo Moro, 4 AMICO BIO tel. 0422 360435 ds Ͳ >ĂŶnjĂŐŽ Ěŝ ^ŝůĞĂ - Via Postumia, 25
LA BUONA TERRA SOC.COOP. tel. 045 584646 sZ Ͳ sĞƌŽŶĂ ͬ >ŽĐ͘ 'ŽůŽƐŝŶĞ - Via Carlo Alberto, 5 LA BUONA TERRA SOC.COOP. tel. 045 6303434 sZ Ͳ sŝůůĂĨƌĂŶĐĂ - Via Custoza, 32/B
BIOE’ tel. 041 5936381 ds Ͳ DŽŐůŝĂŶŽ sĞŶĞƚŽ - Via Terraglio Ang. Via Vian S.N. LA BUONA STAGIONE tel. 0423 614163 ds Ͳ DŽŶƚĞďĞůůƵŶĂ - Via Monte Ortigara, 1 LA BOTTEGA BIO tel. 0422 861981 ds Ͳ DŽƩĂ Ěŝ >ŝǀĞŶnjĂ - Il Campazzo, 7 ARIELE tel. 0422 207483 ds Ͳ KĚĞƌnjŽ - Via Cesare Battisti, 96
SPIGA D’ORO tel. 0422 308677 ds Ͳ dƌĞǀŝƐŽ - Viale Della Repubblica, 193
COOPERATIVA SOLEQUO tel. 0831 305303 Z Ͳ KƐƚƵŶŝ - Via Custoza, 20
GEA PRODOTTI NATURALI tel. 0461 603033 dE Ͳ DĞnjnjŽůŽŵďĂƌĚŽ - Via Garibaldi, 14
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IL GERMOGLIO tel. 0461 512511 dE Ͳ WĞƌŐŝŶĞ sĂůƐƵŐĂŶĂ - Località Fratte, 26
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IL PUNTO BIO tel. 0462 500066 dE Ͳ WƌĞĚĂnjnjŽ - Via Marconi, 2/A
ERBALIDO tel. 041 5260375 s Ͳ >ŝĚŽ Ěŝ sĞŶĞnjŝĂ - Via Negroponte, 4/C
BIOARPI tel. 0881 618095 &' Ͳ &ŽŐŐŝĂ - Via Vincenzo Gioberti, 42 44 46
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MADRE NATURA tel. 0425 642227 ZK Ͳ >ĞŶĚŝŶĂƌĂ - Viale Giacomo Matteotti, 10
IL GERMOGLIO tel. 0439 763995 dE Ͳ &ŝĞƌĂ Ěŝ WƌŝŵŝĞƌŽ - Via Guadagnini, 25
TUTTOQUIBIO tel. 0144 321140 > Ͳ ĐƋƵŝ dĞƌŵĞ - Via Romita, 2
LA BOTTEGA DEGLI SCALZI tel. 0445 672408 s/ Ͳ ^ĐŚŝŽ - Via Venezia, 136
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I GENUINI tel. 0341 370186 > Ͳ >ĞĐĐŽ - Via Virgilio, 2
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LA TERRA PER L’UOMO tel. 0424 567025 s/ Ͳ ĂƐƐĂŶŽ ĚĞů 'ƌĂƉƉĂ - Via Santa Bertilla, 35
LA MACINA tel. 049 9700625 W Ͳ WŝŽǀĞ Ěŝ ^ĂĐĐŽ - Via Del Conte del Panico, 1
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L’ALBERO DEL SOLE tel. 0883 3332004 d Ͳ ĂƌůĞƩĂ - Via Libertà, 32/B
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REPUBBLICA DI S. MARINO
Bar - Ristoro Nuovo
salute e benessere
watsu: liberare il corpo nell’acqua Stretching acquatico e shiatsu, in una parola watsu. Questo trattamento, che ci rituffa dolcemente nel grembo materno, è un delicato percorso alla riscoperta di noi stessi. L’acqua è il nostro elemento primario: ci ricorda la nascita, i primi nove mesi della nostra vita in cui siamo cresciuti, protetti e sicuri, nel paradiso prenatale del ventre materno. Forse abbiamo perso il ricordo di questa immersione nel liquido amniotico o forse è rimasta, nascosta dentro di noi, la nostalgia di quell’originario senso di beatitudine e di protezione, che può riaffiorare dall’inconscio quando galleggiamo, in acqua tiepida e materna, tra le braccia di un watsuer – l’operatore di watsu – che ci culla, ci ascolta e si prende cura di noi. Si ritor-
na così a riprovare sensazioni ed emozioni del mondo prenatale: questo è il segreto, il potere e il piacere che una sessione di watsu ci può far rivivere e gustare. Il watsu (water shiatsu) è un trattamento per il benessere che viene svolto in acqua calda, meglio ancora se termale, a una temperatura ideale di 35 °C. Riunisce i benefici dello shiatsu a quelli dello stretching acquatico per sciogliere tensioni, liberare energia vitale e favorire stati di profondo relax e di abbandono fiducioso all’acqua e a chi sostiene il cliente. Tra le braccia del watsuer Nello shiatsu in acqua si lavora in coppia: l’operatore che dà watsu accoglie il ricevente tra le proprie braccia, sostenendolo in galleggiamento. Poi lo culla e lo fa fluire nell’acqua
con una sequenza di gesti e posizioni delicate che hanno nomi evocativi: culla del respiro, culla della testa e delle gambe, culla del cuore e dell’hara. Inoltre agisce con rotazioni delle gambe, con whirling (giri su se stesso che ricordano la danza Sufi), stiramenti dei meridiani e pressioni su alcuni tsubo, ossia i punti utilizzati nelle sessioni di shiatsu. Il watsu può creare uno stato di gran consapevolezza sia in chi dà sia in chi riceve questo dono. Al calore e all’amore dell’acqua, allora, si aprono, come dei fiori che sbocciano, cuore, mente e spirito in un clima di ascolto, fiducia e disponibilità.
stessi e delle altre persone. Il watsu è anche un “gioco” che stimola la mobilità e la creatività del corpo: il gioco del lasciarsi danzare nell’acqua, come farebbe un’onda marina, stimola la nostra sensitività e i movimenti autogeni del corpo, che si scioglie e si libera in un fluire appagante. Danzare in acqua, così come ricevere watsu, è un processo di guarigione trasformativa che ci fa conoscere i livelli più profondi del nostro essere. Porta la coscienza a individuare quei conflitti emozionali che si accumulano nella muscolatura e nel nostro corpo-anima.
Una danza acquatica Il watsu è stato ideato trent’anni fa in California, nelle terme di Harbin Hot Spring, dal poeta e bodyworker californiano Harold Dull e si è diffuso in Italia quindici anni fa tra ostetriche, fisioterapisti e “birth educators”. Le sessioni individuali si possono ricevere nelle piscine con vasca benessere, nei centri termali o nelle SPA. Il watsu è un trattamento di grande efficacia: in un’acqua che riunisce il potere della cura, dell’eros e della spiritualità ci si può rilassare profondamente potenziando l’ascolto del Sé, esaltando così una straordinaria consapevolezza somatica e la capacità di ascoltare i desideri e i bisogni vitali di noi
Un dolce risveglio dei sensi Durante una sessione di watsu le “mani” dell’acqua e dell’operatore danzano sul corpo di chi riceve e, attraverso leggere pressioni e carezze, risvegliano i sensi e il proprio sentire. Si possono allora unificare, come in un puzzle, le parti del corpo che si percepiscono silenti o separate, esaltando così la percezione della propria integrità corporea. Questo rendersi conto può attivare un processo di auto-guarigione e di altri cambiamenti positivi nelle relazioni con gli altri. Il watsu, che dona sensazioni oceaniche di unità e di appartenenza all’acqua, è anche esplorazione del profondo e misterioso legame che a essa ci lega; è frontiera di ricerche per i prossimi acquanauti e per chi vorrà scoprire l’origine del nostro senso religioso che, come ci suggerisce Michel Odent, pioniere del parto in acqua, è «forse nell’universo di quando eravamo feti, immersi nel liquido amniotico». Afferma ancora Odent: «Se analizziamo tutte le componenti che distinguono l’homo sapiens dagli altri primati, ciascuna di esse è il risultato dell’adattamento dell’uomo alle regioni costiere, al mare. Alla luce dell’attuale scenario scientifico possiamo affermare che l’uomo è assai più acquatico di molte altre specie. Per 4000 anni, filosofi e studiosi hanno discusso la natura dell’uomo senza considerare quanto radicati potessero essere i suoi legami con l’acqua. Ciò spiega molti aspetti comportamentali e molte delle nostre necessità. Inoltre spiega il potere che l’acqua può avere sull’essere umano in situazioni particolari. In conclusione, se intendiamo studiare la natura dell’essere umano non possiamo prescindere dal fatto che è molto più acquatico di quanto siamo soliti pensare».
di Italo Bertolasi tratto da “L’Altra Medicina Magazine”
i nostri consigli
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1 Avena Shampoo e balsamo per capelli sottili e sfibrati Lo shampoo e il balsamo all’avena Bjobj sono prodotti pensati per i capelli sottili e sfibrati. Lo shampoo, particolarmente delicato, è formulato con estratti di avena e di ortica e svolge un’azione fortificante e nutriente sul capello. Il balsamo, con estratti di avena e olio di lino, ha una formula ricca di principi attivi che contribuiscono a rendere i capelli morbidi, corposi, luminosi e facili da pettinare. I suoi ingredienti, inoltre, hanno proprietà nutrienti, sostantivanti e lucidanti. 2 Raab Bacche di goji Le bacche di goji sono piccole e rosse, simili a peperoncini, dal sapore dolce e gustoso. Sono molto conosciute in Asia, dove la tradizione popolare le considera i frutti della longevità. Si possono mangiare da sole, oppure aggiunte a yogurt, muesli, macedonie e piatti etnici. Ma si possono anche mescolare con altra frutta fresca di stagione, frullare nel latte o nelle bevande vegetali, oppure aggiungere all’impasto di pane e dolci.
3 Weleda Melato di licheni Gradevole e aromatico, il melato di licheni è uno sciroppo a base di estratti di licheni e miele, cui un’antica tradizione attribuisce proprietà balsamiche ed emollienti. Aiuta infatti la funzionalità delle vie respiratorie, favorisce la fluidità delle secrezioni bronchiali e allevia il fastidio causato dagli attacchi di tosse. Ha una formulazione estremamente concentrata: per questo, si consiglia di diluirlo in una bevanda calda. 4 Dr. Hauschka Olio riequilibrante per il giorno L’olio riequilibrante per il giorno, 100% bio certificato NATRUE e BDIH, è un trattamento normalizzante per il viso che aiuta la pelle grassa e impura a ritrovare il proprio naturale equilibrio. La sua composizione a base di carota, olio di mandorla, calendula e neem, svolge un’azione normalizzante e calmante sulla pelle. Un pool di pregiati estratti oleosi aiuta a riequilibrare la produzione di sebo e ad affinare i pori. Applicato con regolarità, riporta alla luce la bellezza della pelle.
Per ulteriori informazioni www.watsu.it 20
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il valore della qualità di Roberto Pinton
notizie dal mondo bio
a sirene spiegate?
TERRE DI SANGIORGIO
BAUCK HOF
passata rustica
purè
Solo pomodoro italiano coltivato secondo il metodo biodinamico e raccolto al momento giusto, quando ha raggiunto il miglior grado di maturazione al sole. È questo il segreto della passata rustica: già pronta, ma buona come fosse fatta in casa.
Ottimo se avete poco tempo, perché è pronto in 3 minuti. Si può preparare con il latte vaccino, ma anche con le bevande vegetali. Un consiglio per renderlo più gustoso: una volta pronto, passatelo in forno con una spolverata di parmigiano e lasciatelo gratinare.
SOTO
stelline con zucca Hokkaido ECOR
Velocissime da preparare e molto gustose, le stelline con zucca Hokkaido sono divertenti e sfiziose. Perfette da portare in tavola quando si ha poco tempo, abbinate a un semplice contorno a base di verdura di stagione, sono ideali anche da servire come appetitoso aperitivo.
cracker salati in superficie Gustosi cracker prodotti con olio extravergine d’oliva e salati in superficie. Preparati con farina di frumento, sono ideali da soli, come gustoso snack salato. Ma sono indicati anche a tavola, al posto del pane con formaggi e verdure grigliate.
NATURAL FOOD
RAPUNZEL
preparato per seitan
dado vegetale senza lievito aggiunto
Il seitan, ottenuto da glutine di frumento, è un alimento vegetale che si presta a essere usato per preparare bistecchine da cuocere in padella, ragù e spezzatini. Con questo comodo preparato da 320 g potete preparare in casa 1 kg di seitan.
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Tra i prodotti più apprezzati di Rapunzel, c’è sicuramente il dado vegetale senza lievito aggiunto. Proposto in pratiche tavolette predosate, è ideale per insaporire zuppe, salse, sughi e piatti di verdure.
Il primo è un bell’arbusto alto fino a quattro metri, con molti rami, una corteccia rossastra su cui spiccano foglie ovali verde intenso, molti fiori pentameri (cioè a cinque petali, anche oggi avete imparato una parola nuova), piccole drupe oblunghe rosso acceso. La seconda è una pianta erbacea poco ramificata, che supera raramente il metro, con fiori di diametro anche di dieci centimetri, corolla con quattro petali dal bianco al viola. A dispetto dell’apparenza fragile dei suoi fiori, è un’infestante che resiste negli ambienti meno favorevoli, che colonizza con una certa facilità. La terza è una pianta a fiore alta tra il metro e mezzo e i due metri, dell’ordine delle Urticales (del quale fa parte sì l’ortica, ma anche il Celtis australis L., albero spontaneo che arriva a 25 metri e che qui chiamiamo bagolaro), della sottoclasse Hamamelididae,
di cui fa parte ovviamente l’Hamamelis, ingrediente di cosmetici con effetto emolliente, ma anche base di rimedi erboristici decongestionanti e antinfiammatori. È anche parente del luppolo, componente essenziale della birra e i cui getti spontanei, con diversi nomi (asparagina, luvertìn, urtizon, bruscandoli, vartìs, luperi, viticedda…) sono protagonisti di ricette primaverili tradizionali. Ritrovamenti archeologici ne datano l’utilizzo sin dall’età della pietra. Le foglie sono lanceolate e dentate. I semi, da cui si estrae una farina di elevato valore nutrizionale, sono ricchissimi di acido linoleico (contribuisce a mantenere livelli normali di colesterolo), di vitamina E, di cui è accertato un ruolo nella protezione delle cellule dallo stress ossidativo, di vitamina B1 (alla quale i regolamenti europei riconoscono un ruolo attivo nel metabolismo energetico, nella funzione
cardiaca, nel funzionamento del sistema nervoso e addirittura nella normale funzione psicologica) e B2, un altro vero toccasana. Contribuisce, infatti, al mantenimento di pelle e mucose normali, a ridurre la stanchezza e l’affaticamento, favorisce la capacità visiva, aiuta a mantenere i globuli rossi normali. Altolà, la legge ne vieta la coltivazione: la prima è la pianta della coca, le altre sono il papavero da oppio e la canapa indiana. Per quanto fonte naturale di preziose vitamine, una piantina di canapa sul davanzale vi attirerebbe in casa le forze dell’ordine a sirene spiegate. È troppo chiedere le stesse sirene per bloccare un’altra coltivazione, quella del mais (Zea mays L.) OGM seminato platealmente da un agricoltore friulano in spregio alle leggi nazionali e regionali e di ogni considerazione sulla sicurezza dell’ambiente? Procura di Udine, se ci sei batti un colpo. ndr: Fortunatamente, in data 18 luglio, la Procura di Udine, anche sulla spinta della Task Force promossa da Federbio, Aiab e Associazione Biodinamica, ha ordinato il sequestro e la distruzione anche dei due campi residui. Ma sicuramente non finirà qui... #iononmangioogm
Si vede subito di che "pasta" è fatto il nostro grano
Grano duro, grano duro Cappelli, Farro: le varietà tipiche dell’agricoltura italiana, in una famiglia di prodotti nati dal lavoro di coltivatori biologici, scelti e assistiti da Ecor. Ognuno con un’etichetta di colore diverso e un percorso trasparente, nel rispetto della natura e delle persone. Segui il cammino dal campo, al mulino, alla tua tavola su ecor.it/pasta
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un corso di… Una bella notizia: in pochi mesi puoi imparare il sassofono, la cucina brasiliana, lo spagnolo, il tango e anche perdere 15 chili in palestra; basta iscriversi ai corsi che fioccano in ogni città. Solo due piccole controindicazioni: servono settimane di 15 giorni e uno stipendio doppio. Mi chiamano spesso nelle scuole a parlare di smarketing ai bambini: come difendersi dalla pubblicità, come coltivare desideri migliori del consumismo. Con loro si vede bene: uno dei guai è, fino da quell’età, questa colonizzazione di tutto il tempo libero: “esco da scuola alle 16, alle 16.25 ho judo, alle 18 chitarra, ceniamo alle 20, alle 21 ho la call su skype per scambiarmi i compiti coi compagni...”. Con tutto il rispetto per judo e chitarra: a 10 anni hanno già l’agenda di un
manager. Il nostro tempo di vita è una risorsa non rinnovabile, di cui si fa un consumo molto irresponsabile. Così molti crescono con l’idea che ci debba essere sempre qualcuno a organizzare i divertimenti e le passioni. Anche i personaggi di questa rubrica, le famiglie A e B, ricevono tante proposte di corsi nella posta (cartacea e virtuale), specialmente a settembre, quando torniamo dalle vacanze con tanta voglia di riservare tempo a noi stessi prima di tuffarci nell’alienazione quotidiana. Alla base però c’è un concetto secondo me sbagliato: che le abilità siano qualcosa che si accumula, come dei soldi in banca. Non funziona così, sappiamo tutti che sotto sotto ci si iscrive non per imparare qualcosa di specifico ma per diventare un po’ migliori: più espres-
sivi, appagati, integri; e anche per conoscere nuove amicizie. Non cerchiamo davvero nuove abilità (come se fossimo un contenitore da riempire di bravure tecniche) ma piuttosto nuove capacità (generare in noi uno spazio più ampio: più vuoto per accogliere nuovi stimoli e nuove emozioni). Ma questo spazio interiore ricettivo, più l’agenda è accelerata, più è anestetizzato. Il figlio A torna da scuola entusiasta sventolando il depliant: “Mamma, questo corso è bellissimo: ci vanno anche Tizio e Caio!”. Lei sorride, legge; vede che fanno alcune lezioni iniziali di prova, è un buon segno. “Però se lo scegli farai solo quello per tutto l’anno, sei d’accordo?” La signora B fa corsi da quando era ragazzina: sa fare il giro di do su una chitarra che non sa accordare; sa montare il cavallo all’inglese ma solo in tondo nel maneggio; sapeva i primi movimenti del tai chi chuan: “ora non me li ricordo bene ma era una cosa bellissima...”. Forse se avesse approfondito bene almeno una cosa, ne avrebbe assimilato la complessa coerenza culturale. Ma le sarebbe servito tanto impegno, che in queste cose non viene per disciplina ma solo per passione. E la passione ha bisogno di spazio: se la mia anima è ingolfata di esperienze superficiali e sbrigative, come può appassionarsi?
attività naturali
triathlon: in armonia con acqua, aria e terra
illustrazione di Ana Žaja Petrak tratta da Valore Alimentare
il gesto quotidiano di Marco Geronimi Stoll
Nuota, pedala, corri! Ecco l’incitamento, la parola d’ordine, il “mantra” dei triathleti! Disciplina sportiva che unisce in sé le tre attività fisiche più salutari, il triathlon è nato alla fine degli anni ‘70 del secolo scorso negli Stati Uniti. Da allora il suo sviluppo è stato prorompente, tanto da diventare specialità olimpica a partire da Sydney 2000. Il suo fascino deriva dal fatto di mettere l’atleta a contatto diretto con il mondo dell’acqua, con le forze dell’aria e con il peso della terra, in un vorticoso turbinio di sensazioni. Il suo benefico effetto sulla salute deriva dal fatto di essere disciplina squisitamente aerobica, in grado cioè di ottimizzare l’ossigenazione di tutti i tessuti del corpo. Oggi gli atleti regolarmente tesserati presso la Fitri (Federazione Italiana Triathlon) sono oltre 3000. Ma gli “amatori” 24
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di questa meravigliosa disciplina sono molto più numerosi. Come cominciare? Ai neofiti consiglio di inserire nel piano settimanale di allenamento due sedute di nuoto della durata di circa 20 minuti ciascuna. Chi non possedesse una buona tecnica natatoria dovrebbe seguire un corso di addestramento preparatorio. Due sedute settimanali andrebbero dedicate alla corsa (lenta e continua per i meno preparati, con variazioni di ritmo per i più progrediti) con percorrenza di circa 5 chilometri per ogni allenamento. La bicicletta può cominciare a fare la sua comparsa una volta alla settimana, con uscite di circa 90 minuti in agilità. Dopo circa tre mesi di questa “anticamera” ogni sportivo è fisicamente e mentalmente
pronto a cimentarsi in una gara di triathlon sprint, ovviamente dopo essersi sottoposto a una visita medica di idoneità per l’attività agonistica. Nel triathlon sprint si tratta di nuotare per 750 metri, pedalare per 20 chilometri e correre per 5 chilometri di seguito senza interruzioni. In quest’ottica può essere utile inserire nel piano di preparazione anche allenamenti combinati di nuoto-bici, bici-corsa. Per chi non amasse la bicicletta ecco servita la specialità dell’aquathlon, assai adatta per chi è in vacanza al mare. Nella prova sprint si corre per 1500 metri, si nuota per 750 metri e si termina con un’ulteriore corsa di 1500 metri. Per chi invece non sa nuotare, viene in aiuto il duathlon: corsa-bici-corsa. Nella prova sprint si tratta di correre per 5 chilometri, pedalare per 20 chilometri e infine correre ancora per ulteriori 2,5 chilometri. C’è spazio per tutti. All’insegna dell’entusiasmo, della salute e del calore umano, in armonia con le forze dell’acqua, dell’aria e della terra. I bambini (categoria “kids” della Fitri) si divertono un sacco! Alcuni consigli alimentari per i futuri triathleti Carboidrati, grassi e proteine devono essere presenti in modo equilibrato nei tre pasti principali e negli spuntini. Sono da preferire gli alimenti di provenienza vegetale per il loro tendenziale tenore basico che contrasta l’acidità indotta dagli allenamenti. È consigliabile consumare carboidrati a medio-basso indice glicemico (frutta, verdura cotta e cruda, cereali), meglio se di provenienza biologica o biodinamica, per favorire la perdita del tessuto adiposo in eccesso e per favorire l’aumento della massa magra. Frutta secca oleaginosa (noci, mandorle) e alimenti vegetali fonte di proteine e grassi omega-3 (come tahin e hummus) rappresentano un’ottimale fonte energetica e strutturale per l’organismo, favorendo l’equilibrio metabolico e il recupero. La quota calorica totale dovrebbe essere equamente ripartita nei tre pasti principali, con particolare attenzione alla prima colazione del mattino. L’integrazione liquida e salina (acqua oligominerale, succhi e centrifugati di frutta) è di fondamentale importanza specie nella stagione calda, sia durante i pasti che prima, durante e dopo gli allenamenti. Articolo di Enrico Mariani tratto da www.valorealimentare.it Per scaricare lo speciale “La dieta dello sportivo: alimentazione e corsa” valorealimentare.it/triathlon cuorebio magazine
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l’angolo dei più piccoli
Sua Santità il Dalai Lama e un momento dell’incontro di Livorno. Photo courtesy: FilmPRO
in cucina con papà
Regole per i grandi: • Stare sereni: siamo qui per divertirci. • Tenere i bambini lontani dai coltelli. • Posizionare pentole e tegami in modo che ai bambini non venga la tentazione di afferrare i manici. • Cercare di coinvolgere il bambino raccontando in modo giocoso tutto quello che si sta facendo. • Rispondere a tutti i “perché?” con pazienza. • Il bambino deve poter fare qualcosa in ogni ricetta. Se la ricetta rende proprio impossibile la sua partecipazione, evitate di coinvolgerlo. Guardare e basta non è così interessante… • Fate assaggiare tutto quello che è commestibile, se ve lo chiede. E se non ve lo chiede, esortatelo, fa parte dell’esperienza. • Se il bambino vuole aiutarvi a staccare il composto dal frullatore e/o aggiungere ingredienti, ricordate di staccare la spina mentre lui ci infila le manine. Le attrezzature non professionali, per quanto sofisticate e costose, in genere non hanno dispositivi di sicurezza… • Ingredienti sani e di stagione. Piatti leggeri ed equilibrati. Da papà dobbiamo pensare anche a far mangiare bene i nostri pargoli, non solo a farli giocare.
illustrazione di Serena Federici
attualità
la forza della compassione “Se squilibriamo la natura, il genere umano ne soffrirà. Inoltre dobbiamo considerare le generazioni future: un ambiente pulito è un diritto dell’uomo come qualsiasi altro. È parte quindi della nostra responsabilità verso gli altri accertarsi che il mondo su cui passiamo resti sano come lo abbiamo trovato, se non di più”. Dalai Lama Ci hanno comunicato che c’era una forte possibilità di intervistare Sua Santità il Dalai Lama, in occasione della sua visita, lo scorso giugno, in Italia. L’emozione per la notizia è stata forte perché certo non capita tutti i giorni di poter avvicinare un premio Nobel per la pace oltre che una guida spirituale del suo calibro. Nel nostro magazine abbiamo sempre mantenuto una linea editoriale distante da particolari prese di posizioni a carattere politico o religioso, cercando di rispettare qualsiasi opinione o ideale dei nostri lettori. 26
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Siamo sicuri che la nostra volontà di divulgare questa esperienza potrà essere compresa anche da chi, come noi, pur non essendo buddista, vive nel rispetto dei credo altrui, soprattutto se diffondono messaggi di amore, comprensione e compassione tra esseri viventi. Purtroppo, nonostante l’impegno e la disponibilità degli organizzatori e la nostra caparbietà (ci siamo messi in fila per avvicinarlo per tre giorni), non è stato possibile avere risposta alla nostra domanda perchè tante erano le persone che cercavano di avvicinarlo. Insieme a colleghi di EcorNaturaSì e a due amici che si sono offerti volontari per aiutarci, abbiamo però potuto vivere da vicino questa esperienza unica, frequentando per qualche giorno l’istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia mentre il Dalai Lama incontrava circa 1200 persone, e il Modigliani Forum di Livorno, dove ha tenuto i suoi insegnamenti di fronte a migliaia di persone (in totale si sono calcolate circa 11.000 partecipanti).
Come Ecor, Cuorebio e NaturaSì abbiamo creato un piccolo stand per distribuire frutta e alcuni altri generi di “conforto” ai partecipanti per affrontare il caldo e la stanchezza delle lunghe giornate di inizio estate, durante gli incontri del fitto programma. Siamo tornati a casa, carichi di nuovi pensieri e riflessioni, grazie a una full immersion in tanta umanità, e alla condivisione di un concetto di amore, comprensione e gentilezza d’animo respirato nelle situazioni più disparate. Non solo nei discorsi pubblici del Dalai Lama, ma anche nei gesti e nelle parole di ringraziamento sincero delle persone a cui abbiamo distribuito banane e mele sotto il sole cocente e nell’aiuto disinteressato di chi, vedendoci affaticati per l’allestimento degli stand, ci ha dato una mano e regalato qualche frase di incoraggiamento. Ora non ci resta che cercare di incontrare Papa Francesco, per farci dire il suo pensiero su pesticidi, OGM e agricoltura rispettosa dell’ambiente...
Un papà che si trova a dover provvedere all’alimentazione sua e dei suoi figli, per la preparazione di una “sorpresa” per mamma, per un breve periodo di vacanza o per un periodo più lungo, è spesso in difficoltà. Molti padri non si sentono all’altezza e si perdono quindi una delle esperienze sensoriali più complete e divertenti che si possano fare con i propri figli. Che ci sia o meno questa passione per i fornelli, se si riesce a condire le pietanze non solo con olio e sale, ma anche con amore e sorrisi, il
• Via le dita dal naso! • Chiedere sempre il permesso di assaggiare. • Si aiuta anche a riordinare. • Ci si lava bene le mani anche dopo, specialmente se si sono toccati ingredienti crudi (carne, pesce, ecc).
momento della preparazione del pasto può diventare un bel momento di gioco e condivisione con i bambini. Per stare bene insieme serve solo la voglia di mettere le mani e le “manine” in pasta, con poche regole per grandi e piccini. Regole per i piccoli: • Lontano dai coltelli! Quando si guarda un adulto fare qualcosa con i coltelli, manine ben lontane dal piano di lavoro. • Lontano dai fornelli! Manine lontane sempre, anche quando si guarda. • Quasi un 2 bis: non toccare i manici delle pentole, anche a fuoco spento o lontano dal fuoco. Le pentole hanno il brutto vizio di rovesciarsi… • Lavarsi le mani prima di cominciare.
Gnocchetti di ricotta… tanta ricotta! Gli ingredienti (per 8/10 persone): 700 g di ricotta, 210 g di farina (più una manciata per la spianatoia), 35 g di parmigiano grattugiato, 4 g di sale (1/2 cucchiaino da caffè), 1 tuorlo d’uovo. Si impastano insieme tutti gli ingredienti (noi con la planetaria con il gancio piatto, ma anche a mano va benissimo). A questo punto si porta sul piano di lavoro leggermente infarinato la “palla” di impasto che si è formata e, prendendone un pezzetto alla volta, si formano dei “biscioni” (come li chiama la mia piccola) da cui poi si tagliano gli gnocchetti. Come tutti gli gnocchi sono cotti quando vengono a galla (1 minuto). Sono delicati, non hanno molte calorie (200 per 100 g), ma molto buoni. Si sciolgono in bocca grazie alla tanta ricotta e alla poca farina. Si sposano bene con tanti tipi di sugo, dal pomodoro ai quattro formaggi, passando pure per un ragù di pesce… ma sono buoni anche solo con burro e parmigiano. Si possono congelare. Di Stefano Maestri www.manineinpasta.com cuorebio magazine
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dall’orto con amore
la ricetta
la mela
tortino di polenta con melanzane e mele
notizie dalla fattoria di vaira nelle foto a sinistra un paesaggio della Fattoria Di Vaira; sotto Marco Cappella
Ingredienti polenta avanzata dal giorno prima 1 melanzana media a tocchetti 1 mela gialla 1 cipolla di Tropea tritata 80 g di mandorle tritate olio extravergine d’oliva Preparazione Appassite la cipolla in un cucchiaio di olio, aggiungete la melanzana e la mela sbucciata a dadini. Stufate a fiamma bassa. Unite le mandorle e un paio di cucchiai d’olio. Fate dei dischetti di polenta del diametro di 10 cm, spessi 0,5 cm. Appoggiatene 4 su una teglia rivestita di carta forno, alternando la polenta con le melanzane e le mele, ultimando con le verdure. Infornate per circa 15 minuti a 220 °C. Al posto delle melanzane potete usare bieta e cicoria (400 g) da scottare in padella, tagliare a listarelle e ripassare con le mele. Di Sara Cargnello www.crudismo.com
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morbida e farinosa, e per il gusto più dolce o più aspro. Al momento dell’acquisto, le mele devono essere sode, senza ammaccature, con una buccia liscia e non raggrinzita e il picciolo ben attaccato al frutto; bisogna inoltre tenere presente che spesso il colore della buccia non indica il grado di maturazione del frutto, ma solamente la varietà a cui appartiene. Se conservate in frigorifero, le mele si mantengono a lungo. È necessario prestare attenzione al fatto che producono naturalmente etilene: se conservate vicino ad altra frutta, dunque, ne accelerano la maturazione. Si raccolgono alla fine dell’estate, ma sono disponibili tutto l’anno. Questo le rende ingredienti molto versatili, adatti per svariati usi in cucina. L’uso più comune è probabilmente quello che le vede mangiate da sole, intere e con la buccia (ovviamente, se la mela è bio). Ma possono essere anche tagliate a pezzetti e aggiunte ad altra frutta fresca per preparare colorate macedonie. Soprattutto nella stagione fredda, però, vi è anche l’abitudine di mangiarle cotte, magari con un pizzico di cannella e un po’ di uvetta, una preparazione ideale anche come ripieno per lo strudel. Altri dessert che hanno come
protagoniste le mele sono la classica torta di mele, di cui esistono infinite varianti, oppure le frittelle. Nei paesi freddi vi è poi l’usanza di caramellare con le zucchero le mele ancora intere, infilzandole in un bastoncino. Ma la mela si può anche tagliare a fettine da essiccare, creando così uno snack gustoso da portare sempre con sé, che inoltre si conserva a lungo. Meno tradizionali, ma sempre più diffusi, sono invece gli utilizzi salati: alcune varietà di mele vengono utilizzate, per esempio, nelle insalate oppure per preparare risotti, ma anche in abbinamento alla carne, soprattutto quella di pollo e maiale, cui conferiscono un gradevole sapore agrodolce. Le mele, inoltre, vengono utilizzate per la produzione del succo, del sidro e dell’aceto, e anche per la preparazione delle confetture, grazie al loro elevato contenuto di pectina, fondamentale per dar la giusta consistenza che le rende ideali da spalmare. Che vogliate mangiarle da sole o utilizzarle per le vostre ricette dolci o salate, cercatele dunque nel reparto ortofrutta dei negozi Cuorebio: a seconda dei vostri gusti, in questo periodo potrete trovare le gialle Golden e le rosse Stark e Gala.
i segreti dell’olio extravergine di oliva
messaggio promozionale
È probabilmente il frutto più comune, quello che tutti conoscono e hanno assaggiato almeno una volta. Originaria dell’Asia centrale, la mela è conosciuta sin dall’antichità ed è degna di una mitica nomea. Una mela d’oro quale dono di bellezza fu all’origine della guerra di Troia e per la tradizione cattolica è una mela il frutto che Eva colse nel giardino dell’Eden e che determinò il peccato originale, come si racconta nella Bibbia. La mela è poi la protagonista di uno dei detti più conosciuti una mela al giorno toglie il medico di torno, dovuto alle moltissime proprietà che la tradizione le attribuisce. La mela è il frutto di un albero di medie dimensioni, il melo appunto: botanicamente noto come Malus communis, appartiene alla famiglia delle Rosaceae. Forse però in pochi sanno che il suo vero frutto è il torsolo, mentre per la mela vera e propria si parla piuttosto di falso frutto. Il melo fiorisce anche con delicati fiori bianchi appena punteggiati di rosa nel periodo tra marzo e aprile. Ne esistono molte varietà che si differenziano non solo per il colore della buccia, ma anche per la consistenza della polpa, che può essere croccante e compatta oppure più
l’agricoltura ha tanto da insegnarci: L’olio d’oliva è l’elemento essenziale nella dieta mediterranea, ma per essere davvero buono deve essere prodotto con procedimenti che ne mantengano intatte le straordinarie qualità e caratteristiche. Per questo, in una fattoria biodinamica, si presta la massima attenzione alla lavorazione del prezioso succo estratto dai frutti maturati al sole, coltivati ponendo un’attenzione speciale alla conservazione della fertilità del terreno. Un rapporto armonioso con la natura, infatti, è fondamentale per portare sulle tavole dei consumatori un olio che rispecchi la cura con la quale vengono eseguite tutte le fasi di produzione, dalla cura dell’uliveto fino alla raccolta dei frutti e all’estrazione. Alla Fattoria Di Vaira è centrale per la tutela del suo stesso equilibrio vitale, non solo mantenere la fertilità della terra, ma
anche preservare sane le piante in modo che possano resistere alle malattie e ai parassiti e produrre alimenti dalla miglior qualità possibile. I 15 ettari di oliveto ospitano circa 4000 piante delle tre varietà più diffuse nella regione Molise: Leccino, Gentile di Larino, Moraiolo. Per incrementare la biodiversità dell’agroecosistema e preservare il suolo da fenomeni erosivi, migliorandone la fertilità, alla Di Vaira si limitano al minimo le lavorazioni del terreno. Dopo la raccolta le olive passano immediatamente al frantoio aziendale per la molitura: le caratteristiche degli impianti e le procedure di lavorazione (a vaso aperto quelli tradizionali, con vaso policonico i più moderni) garantiscono un olio extravergine a bassissima acidità. Marco Cappella lavora tutti i giorni nel
frantoio della Fattoria e dunque, può spiegarci i segreti di tanta bontà e dedizione. Marco ha un’esperienza quindicennale, anche se ha solo 36 anni. Per preservare la salute dell’oliveto, ci ricorda l’importanza della potatura e del controllo delle malattie delle piante, grazie ai preparati biodinamici 500 e 501, un’attenzione che negli ultimi tre anni ha garantito ottimi risultati. Originario della zona, ha studiato all’istituto tecnico industriale. Nonostante il padre sia stato dipendente Fiat, in famiglia ha sempre respirato una tradizione legata all’agricoltura, ambito in cui la madre è impiegata da sempre. Si è avvicinato al metodo biodinamico da qualche anno e, come i compagni di lavoro, sta imparando sempre più su queste tecniche innovative grazie all’esperienza diretta e ai corsi di aggiornamento. La sua convinzione è che l’uso delle pratiche biodinamiche mostrerà risultati sempre più interessanti nel corso del tempo. Con i colleghi c’è un rapporto di complicità e collaborazione, che sostiene essere un aspetto importante dell’amore che ha per il suo lavoro. In questo momento dell’anno, a che ora inizia la tua giornata? Con quali lavori? Inizio la mattina molto presto, alle sette. Per prima cosa, ci si ritrova al cerchio per la cuorebio magazine
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riunione di inizio giornata di tutti i lavoratori; poi vado al frantoio e parto subito con la molitura delle olive raccolte il giorno precedente. Scarico le olive dai bin nel defogliatore, per poi farle passare nella vasca del lavaggio, quindi successivamente si procede con la frangitura e infine con la separazione dell’olio dall’acqua e dalla sansa, con il decanter. L’olio che esce dal decanter passa nel separatore per l’ultima filtrazione, così è pronto e viene messo nei fusti che andranno all’imbottigliatore. Come prosegue la giornata e come si conclude? A parte questi lavori che proseguono ininterrottamente per tutto il giorno, mi occupo anche dello scarico dei bin delle olive appena raccolte che arrivano al frantoio dall’uliveto; a fine turno è necessario scaricare la sansa che andrà nei cumuli aziendali. Infine, si fanno le pulizie di routine per ritrovare il frantoio pulito la mattina dopo. Di solito finisco verso le 17. Ci sono attività che non fai tutti i giorni ma solo periodicamente? Certo! Periodicamente si procede con la pulizia del separatore per ottenere un olio sempre di qualità superiore, privo di impurità.
A fine campagna, invece, c’è la pulizia totale di tutti i macchinari e del frantoio, attività per la quale si impiega almeno una settimana. Nelle altre stagioni lavoro come trattorista, in particolare occupandomi degli impianti di irrigazione per gli ortaggi sia estivi che invernali. Quali sono le attività più delicate da svolgere? In frantoio, la cosa che più mi preme è far sì che la molitura sia il più veloce possibile, per ottenere la massima qualità dell’olio: prima le olive vengono molite, migliori saranno le caratteristiche organolettiche dell’olio che si ottiene. Naturalmente, molta attenzione va posta anche nella pulizia durante tutti i passaggi.
Che rapporto senti di avere con la terra e con il tuo lavoro? Ti piace? Richiede molti sacrifici? Mi piace un sacco. Sono consapevole dei sacrifici che comporta, non avendo mai orari fissi e lavorando in condizioni atmosferiche spesso difficili ma, nonostante tutto, questa è la mia vita e il lavoro che ho scelto e che desidero fare, credetemi, è molto soddisfacente.
notizie dal mondo bio
C’è qualcosa che cambieresti? Beh, sicuramente la fatica non è mai ricompensata a sufficienza, soprattutto per chi lavora alla Di Vaira, dove ci si impegna a garantire prodotti di qualità. Per il resto, il mio impiego mi piace così, non ci sono cose che vorrei cambiare, anche perché l’agricoltura non si cambia, è lei che cambia noi e ha tanto da insegnarci!
LA SPIGA BIO
ALCE NERO
tortelloni ricotta e spinaci
frollini I frollini biologici Alce Nero sono prodotti esclusivamente con olio extravergine d’oliva e grani di origine italiana, senza grassi di origine animale e senza olio di palma. Questa speciale formulazione li rende squisiti, perfetti per una colazione nutriente o per una pausa golosa.
Facili e veloci da preparare, sono ideali per preparare in poco tempo un gustoso primo piatto perché cuociono in 3 minuti. Basta condirli con burro fuso e salvia oppure con un filo d’olio extravergine d’oliva e una spolverata di parmigiano grattugiato.
Cosa temi di più nel tuo lavoro? Devo dire che mi preoccupa molto lo stato dell’agricoltura in generale, in questo momento e, ancora di più, la situazione che riguarda l’olio italiano di qualità. Ci sono pochi aiuti dall’Unione europea e la concorrenza estera è tanta. Credo il settore non venga valorizzato a sufficienza nonostante dia vita a un prodotto che è l’emblema della tradizione agricola italiana.
ANDECHSER
camembert di latte di capra e di mucca
CUOR DI MIELE
pappa reale
Il camembert è un formaggio a pasta molle, con crosta fiorita. Deve il suo nome al paese francese dove sembra abbia avuto origine. Tradizionalmente viene preparato con il latte di vacca, ma Andechser lo propone anche nella variante a base di latte di capra.
Italiana e biologica, raccolta dagli apicoltori soci di Conapi, nelle regioni più vocate d’Italia. Prodotta in piccoli lotti, controllati in produzione e al momento dell’ingresso nello stabilimento di confezionamento per garantirne la completa rintracciabilità.
Lavorano con impegno per garantirti la bontà e la qualità del cibo, senza sfruttare ed impoverire la terra. Perché la sua fertilità è vita e nutrimento per tutti. Scopri le loro storie e i loro prodotti. Condividi i loro valori.
#perunaterrafertile Rosalia Caimo Duc
TERRE DI LOMELLINA 30
cuorebio magazine
Alex Terzer
OSIRIS
ecor.it
BIONOVA
kefir
messaggio promozionale
LUCIANO BORGATO
Gli agricoltori delle Terre di Ecor. Persone autentiche.
Il kefir è una rinfrescante bevanda a base di latte e fermenti, originaria del Caucaso. Cremoso e omogeneo, ha un gusto leggermente acido e un aroma dolce. Perfetto da bere la mattina, a colazione, è ideale anche a merenda, per una pausa piacevole e dissetante.
novità
agave squeeze Più fluido e più dolce del miele, l’apprezzato sciroppo d’agave Baule Volante, nel pratico formato da 250 g e 500 g, si scioglie perfettamente nelle tisane e nel caffè, ideale anche per le macedonie e con lo yogurt. La confezione “squeeze” permette di dosare a piacere il dolcificante, evitando al contempo fuoriuscite accidentali.
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l’angolo del giardino
oggi leggiamo... Piante sull’orlo di una crisi di nervi. Consigli vegetali per vivere felici con gli Umani
Il medico di se stesso. Manuale pratico di medicina orientale
orti d’autunno Le Api
L’Italia è un bosco. Storie di grandi alberi con radici e qualche fronda
ELIANA FERIOLI
NOBORU MURAMOTO
RUDOLF STEINER
TIZIANO FRATUS
Giunti
Feltrinelli Edizioni
Editrice Antroposofica
Editori Laterza
Un manuale per chi vuole prendersi cura delle sue piante nel modo migliore. Attraverso racconti brevi e spiritosi, sessanta piante costrette a vivere con gli Umani raccontano le loro frustrazioni e i loro desideri, spiegando cosa occorre loro per vivere meglio. Alla fine di ogni racconto, una scheda tecnica di coltivazione fornisce indicazioni pratiche indispensabili per la loro cura.
Dall’interpretazione del sintomo all’importanza dell’alimentazione in un manuale che è ormai diventato un classico della medicina orientale, utile per conoscere meglio il nostro corpo, gli organi che lo compongono, e che non possono essere considerati separatamente, e le loro funzioni. È corredato da disegni e arricchito con ricette per raggiungere un perfetto equilibrio psico-fisico e mantenersi in buona salute.
Le otto conferenze dedicate alle api che Steiner tenne per gli operai del Goetheanum a Dornach nei mesi di novembre e dicembre del 1923, con un’introduzione di Marie Steiner. Api e uomo. Del percepire delle api. Miele e quarzo. Del miele. La vespa. Il veleno delle api e le formiche. L’importanza dell’acido formico. Acido ossalico, acido formico, anidride carbonica e loro significato nella natura.
Un viaggio tra i boschi e i parchi d’Italia, dalle sequoie del Nord ai lecci della Sardegna fino ai parchi urbani, polmoni verdi delle nostre trafficate città, per imparare a riconoscere diverse specie di alberi, individuandone le caratteristiche e scoprendo la storia dei più antichi abitanti del nostro Paese. Un invito a perdersi tra i loro tronchi, ascoltando il vento che ne scuote le fronde.
I Biscotti Farro BioBimbo possono essere sciolti nel biberon o sgranocchiati coi primi dentini. La farina di farro biologica è un’alternativa alla più comune farina di frumento e permette di introdurre varietà nell’alimentazione, mentre l’olio extra vergine d’oliva apporta un mix bilanciato di nutrienti. I Biscotti Farro BioBimbo formulati senza latte e senza uova, sono dedicati ai genitori che, per i propri piccoli, preferiscono una dieta priva di grassi animali, povera di allergeni, ma ricca di bontà.
Ama Bio, semplicemente 32
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Con la fine dell’estate, le temperature si abbassano e le giornate si accorciano: ciò significa meno “energia vitale” per le nostre colture. In questo momento, le nostre attività nell’orto devono avere tre obiettivi principali: concludere le colture dell’estate, preparare le coltivazioni dei mesi freddi e predisporre i futuri cicli primaverili estivi. Prima di avviare una nuova coltura, in agricoltura biologica è importante una buona conclusione. Quella che sta per finire è una stagione produttiva che ci ha dato non solo frutti, ma anche rami, foglie ed erba. Ora dobbiamo raccogliere tutto e preparare ciò che resta delle piante al ritorno alla madre terra, attraverso
l’interramento diretto o, ancora meglio, con l’integrazione nel cumulo del compost. Se decidiamo di interrare nel terreno i residui della coltura, è importante che siano sminuzzati il più possibile, in modo da rendere più facile la loro decomposizione. In questo modo, libereremo il terreno per le coltivazioni invernali: broccoli, cavolfiori, rape, finocchi, radicchio e altri ortaggi tipici della stagione fredda. A causa dell’arrivo imminente delle piogge, anche abbondanti, questo non è invece il periodo giusto per effettuare lavorazioni che aiutino il terreno a incamerare l’acqua dell’inverno e che potrebbero renderlo indifeso all’azione battente dell’acqua piovana.
Se nelle stagioni precedenti si sono eseguite correttamente le operazioni finalizzate alla fertilità della terra (lavorazioni, uso del compost, protezione del terreno), non è detto che occorra fertilizzare il terreno. Saranno probabilmente necessarie solo le operazioni volte ad accogliere una nuova coltura, prima di procedere con la semina o il trapianto. Andando incontro alle basse temperature, infatti, la trasformazione della sostanza organica rallenta e ciò permette di prolungare l’effetto del fertilizzante già sparso all’inizio della primavera. Ricordiamoci, però, di riempire la compostiera, lasciando il cumulo alla sua trasformazione in humus. Non dobbiamo pensare che il
riposto vegetativo delle piante ci metta al riparo da malattie e insetti dannosi. Al cadere delle foglie, molte piante necessitano di trattamenti preventivi, che permetteranno di ritrovare, in primavera, una pianta più “pulita” da cause di malattia. È dunque buona norma quella di pensare a un trattamento con sali di rame e calce, magari con un’aggiunta di propoli. Non dobbiamo nemmeno dimenticarci di insetti e altri organismi utili che in questo momento richiedono siti di svernamento idonei: siepi, muretti a secco, fossi inerbiti devono essere preparati per diventare luoghi di ricovero e riserva di insetti, uccelli e piccoli mammiferi con cui è utile coabitare.
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anche quest’anno torna Anche quest’anno EcorNaturaSì rinnova la sua partecipazione al Sana di Bologna, storica fiera del biologico e del naturale che si terrà dal 6 al 9 settembre 2014. Lo fa attraverso la gestione di uno stand di oltre 3000 metri quadrati che ospiterà circa 160 fornitori e un supermercato a doppia insegna NaturaSì e Cuorebio che, rispetto allo scorso anno, sarà sullo stesso piano dello spazio espositivo. Dal 6 al 9 settembre, con la ventiseiesima edizione del Sana, torna a Bologna lo storico appuntamento con il biologico e il naturale. Un appuntamento sempre meno riservato agli operatori del settore e sempre più aperto ai consumatori, come testimoniano le tante
attività previste in calendario. Fondamentale anche quest’anno è la partecipazione di EcorNaturaSì che prende parte a questo importante appuntamento continuando il percorso di conoscenza tra produttori e consumatori intrapreso lo scorso anno. Ecco, dunque, che anche quest’anno aprirà i battenti il supermercato a doppia insegna NaturaSì e Cuorebio, frutto di una scelta che si spiega con la volontà di fare rete tra professionisti del biologico per diffondere un modo più pulito di fare agricoltura: “L’importante è che si condivida il concetto che quello che prendiamo dalla terra deve essere restituito con l’intento di mantenerla vitale e fertile come è stata creata, abbandonando completamente il concetto di “chimica”, dai
fertilizzanti ai pesticidi”, spiega Roberto Zanoni, direttore generale di EcorNaturaSì. In questa edizione il supermercato sarà allo stesso piano dell’ampia area espositiva pensata con l’obiettivo di avvicinare tutti i settori: produzione, vendita e acquisto. Lì i consumatori potranno incontrare 160 produttori, tra food, non food e ortofrutta. “Così che questi due mondi abbiano la possibilità di conoscersi, parlarsi e confrontarsi”, aggiunge il direttore, spiegando inoltre che “l’obiettivo è sempre quello di fare da ponte, di creare comunicazione tra chi produce biologico (agricoltori e trasformatori di materie prime) e chi lo sceglie per la propria spesa quotidiana”. A questo scopo, presso l’area Ecor, sono state previste
delle attività che coinvolgeranno il pubblico in prima persona. Lo chef Antonio Scaccio, durante i laboratori di cucina e gli show cooking, spiegherà i segreti di un buon impasto, preparerà ottimi primi piatti a base di pasta e riso e svelerà i trucchi per preparare dolci e irresistibili sorprese, mentre la compagnia teatrale Koiné, con lo spettacolo teatrale “Le mani in pasta” insegnerà ai visitatori come preparare le tagliatelle utilizzando il grano duro Timilia. Un’occasione in più per i visitatori che, attraverso iniziative come queste, potranno non solo acquisire informazioni su produttori e prodotti, ma anche partecipare attivamente alla preparazione di ricette utilizzando i prodotti proposti e venduti nel supermercato.
valorealimentare.it è una fonte a cui attingere per chi ha “sete” di notizie sul mondo del biologico, alimentazione e salute. È una rivista on line agile, da consultare anche da mobile, per approfondire le proprie conoscenze e imparare a scegliere in modo consapevole, pensando alla propria salute ma senza rinunciare al gusto!
Un gruppo di esperti medici, agronomi, nutrizionisti ti accompagnerà in un percorso alla scoperta del cibo e della sua relazione con la salute, con tanti suggerimenti per utilizzare al meglio le proprietà degli alimenti e fare scelte consapevoli. Iscriviti alla newsletter e riceverai in anteprima un contenuto speciale!!
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LA PASSIONE PER L’AMARANTO
a Sana vivi il bio con cuorebio Per trascorrere quattro giornate dedicate all’agricoltura biologica e all’alimentazione sana per l’uomo e sostenibile per la terra e per l’ambiente, Cuorebio vi invita a partecipare a Sana, il Salone del biologico e del naturale che si tiene alla Fiera di Bologna dal 6 al 9 settembre. Presso il padiglione 33 potrete incontrare oltre 150 produttori biologici e biodinamici, scoprire le loro storie e i valori che guidano il loro lavoro quotidiano. Potrete vivere il bio entrando in contatto con chi lo ha scelto per passione.
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A tutti voi Cuorebio offre l’opportunità di acquistare il biglietto di ingresso a Sana a soli 5 euro, saltando la fila alle casse. Scoprite come fare visitando il sito negozicuorebio.it/sana14 Inoltre, per vivere un’esperienza tutta all’insegna del bio e della sostenibilità, potrete richiedere di usufruire dello sconto del 40% sul biglietto dei treni Freccia grazie alla convenzione tra Sana e Trenitalia. Per ulteriori informazioni: www.negozicuorebio.it/sana14 e www.sana.it
Allos ti invita a riscoprire l’Amaranto, pianta sacra degli antichi Inca, oggi apprezzata per le sue qualità nutrizionali. Infatti contiene più proteine (specialmente Lisina) e minerali (magnesio, calcio e ferro) dei più comuni cereali.
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anthes
I'm vegetarian