PERIODICO DI INFORMAZIONE RISERVATO AI CLIENTI NATURASÌ | ESTATE 2012 | NUMERO 36
Cosmesi per l’estate
Stampata su carta ecologica 100% riciclata “E-2000”, con inchiostri a base vegetale, prodotta senza uso di cloro dalle Cartiere Cariolaro S.p.A.
In viaggio con mamma e papà Omeoveterinaria Dalla parte degli animali Speciale bio Il bio in cui credere
Orto sul tetto
Tempo di vegan pic-nic
Rocco Papaleo
Scelte di stagione
Viaggiare è come sognare
Sommario COSMESI PER L’ESTATE
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SPECIALE BIO
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In viaggio con mamma e papà Il bio in cui credere TENDENZE
Bioesserì, sapori bio
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PROGETTO ANGOLA
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OMEOVETERINARIA
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PERCHÉ HO SCELTO BIO
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RICETTE DI STAGIONE
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Dalla terra d’Angola arrivano buone notizie
Dalla parte degli animali Rocco Papaleo
Tempo di vegan pic-nic SCELTE DI STAGIONE
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CONSUMATORI CONSAPEVOLI
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Pomodori, melanzane e peperoni Chiedetelo a NaturaSì Il lunario di casa CULTURA E SOCIETÀ
La buona educazione in valigia BIOGIARDINAGGIO
Perché non coltivare un orto sul tetto?
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BIOLOGICO E OGM
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A TU PER TU CON L’AZIENDA
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Il sogno “Ogm” infranto dalla cruda realtà BioAppetì GINO GIROLOMONI
Come un seme piantato per sempre IN TUTTO RELAX
Viaggiare è come sognare
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Editore NaturaSì: via De Besi, 20/c (Vr) tel. 045.8918611, www.naturasi.it, info@naturasi.com NaturaSì è certificata ISO 9001/2000. Direttore responsabile Luigi Speri.
Succo d’ananas Per questo particolare succo di frutta vengono impiegati esclusivamente ananas dall’aroma intenso e maturi al punto giusto, delicatamente sottoposti a spremitura nel loro Paese d’origine per preservarne le proprietà nutritive. Il succo appena spremuto viene trasportato via mare per rispettare i criteri di sostenibilità e viene imbottigliato presso i nostri stabilimenti. Essendo 100% succo il gusto resta intatto. 100% succo non da concentrato 100% succo di ananas biologico aromatico,Spremuto nel suo Paese d’origine Senza zuccheri aggiunti
100 % SUCCO
Redazione e realizzazione grafica EcoComunicazione.it progetti di comunicazione ecologica. InformarSi è stampato da MediaPrint (Vr) Stampato su carta ecologica 100% riciclata. Pubblicazione trimestrale registrata presso il Tribunale di Verona in data 30/12/2003 n. 1575.
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www.voelkeljuice.de
Editoriale
Notizie in pillole
La sfida dell’ottimismo PERIODICO DI INFORMAZIONE RISERVATO AI CLIENTI NATURASÌ | ESTATE 2012 | NUMERO 36
Cosmesi per l’estate
Stampata su carta ecologica 100% riciclata “E-2000”, con inchiostri a base vegetale, prodotta senza uso di cloro dalle Cartiere Cariolaro S.p.A.
In viaggio con mamma e papà Omeoveterinaria Dalla parte degli animali Speciale bio Il bio in cui credere
Orto sul tetto
Tempo di vegan pic-nic
Rocco Papaleo
Scelte di stagione
Viaggiare è come sognare
Il riso ha in sé qualcosa di rivoluzionario. Aleksandr Herzen (scrittore e filosofo russo) Gli esperti non hanno mai dubbi: in tutta sicurezza informano che cinquanta anni fa ridevamo per quindici minuti, oggi per cinque. Da indagini recenti sembra che una sana risata aiuti a diminuire lo stress, a curare l’insonnia e che il buonumore porti a un miglioramento dello stato di salute generale, compreso un miglior funzionamento di organi interni come cuore, fegato e polmoni. Quindi sembra che non basti mangiare sano e biologico e fare quotidiano movimento fisico; per essere in forma ci vogliono anche pensieri puliti e semplici, sorrisi leggeri e, quando possibile, grandi risate liberatorie. Di questi tempi risulta, però, difficile trovare motivo per rallegrarci: la crisi, il futuro dei figli, le tasse e il lavoro. Siamo sempre di corsa, impegnati e concentrati, predisposti a individuare subito le cose che non funzionano, che vanno storte o
che non sono più come prima. Oggi a essere “ottimisti” si passa per superficiali un po’ ingenui. Provare a vedere le cose da un altro punto di vista appare così una sfida, significa essere contro corrente. Credere che veramente un altro futuro sia possibile, che il nostro comportamento, anche inconsapevolmente, possa essere fonte d’ispirazione ed energia porta, comunque, con sé la possibilità di essere ancora “protagonisti” di un cambiamento, di una trasformazione. Dalle pagine di questo magazine cerchiamo di diffondere lampi di sobria vitalità, impulsi di coraggio e solidità di intenti, dando spazio alle buone notizie (vere) che esistono, agli esempi di un’agricoltura biologica fatta sì di fatica e lavoro manuale, ma anche di soddisfazione e orgoglio. Spesso sono storie di gente che va avanti, nonostante le mille difficoltà economiche e di vita, condividendo la forza degli ideali e delle “buone azioni”. Non è un mondo incantato, un’oasi per pochi: è realtà quotidiana in cui ognuno
può entrare e sentirsi parte, cominciando dai piccoli gesti di tutti i giorni: nell’essere eroi semplici e fiduciosi, elevando lo sguardo e i pensieri, curando i rapporti di amicizia, socializzando nel posto di lavoro e condividendo fatiche e speranze. Non siamo soli, non siamo gli unici. Indispensabile è, però, mettere in circolo esempi concreti, creando un nuovo stile di vita, non ancora etichettato, ma che veda l’attenzione per l’uomo e per l’ambiente al primo posto. Forse i minuti di sincera contentezza e di sorriso aumenteranno in barba agli esperti. Buona estate e buona lettura.
Giò Gaeta
Da NaturaSì
EcorNaturaSì festeggia i 25 anni
25 anni fa nasceva Gea, poi trasformatasi in Ecor nel 1998 fino a diventare EcorNaturaSì nel 2009. Un lungo percorso, iniziato nel 1987 con l’ideale di diffondere il prodotto e la cultura del biologico e biodinamico, sostenendo una sana agricoltura. L’idea iniziale di un piccolo gruppo di persone ha trovato nel suo percorso il supporto, l’aiuto e la condivisione di molte personalità e di molte organizzazioni, con momenti felici e difficoltà. Oggi è diventata una realtà significativa che coinvolge molte persone tra collaboratori, clienti e fornitori/produttori. “Vogliamo festeggiare questi 25 anni di lavoro comune per ringraziare tutti coloro che vi hanno contribuito e per dare uno sguardo al passato, ma soprattutto orientare i nostri pensieri comuni e la nostra volontà verso il futuro” ci dice Fabio Brescacin, Presidente di EcorNaturaSì.
Campagna Salva Spesa
Dal 28 maggio al 26 agosto 2012, fare la spesa nei negozi NaturaSì sarà più conveniente grazie alla campagna Salva Spesa. Per tre mesi, all’interno di tutti i punti vendita, potrete trovare una selezione di prodotti base – come pasta, composte e olio – ad un prezzo più conveniente che si manterrà costante per tutta la durata della promozione. www.naturasi.com
È in arrivo il numero estivo di Valore Alimentare
Leggi e scopri tutto su alimentazione, salute e biologico. • In copertina: Estate senza chili di troppo: quale dieta? • Affrontiamo le problematiche delle neomamme: la depressione post partum • Cucina e salute: una nuova rubrica per stare meglio con gusto • Ecco come si ottengono le bevande vegetali • Prendersi cura dei capelli con i consigli del nostro dermatologo • La riabilitazione sportiva Lo puoi trovare in tutti i negozi NaturaSì. Ed altro ancora su www.valorealimentare.it/num
Responsabile Progetto InformarSì
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Sui nostri scaffali Nature’s L’idratazione perfetta è eco-friendly Green sotto tutti gli aspetti, dalla formulazione al packaging, il Latte corpo della nuovissima linea B(io) di Nature’s, certificata EcoCert, è l’ideale per apportare alla pelle morbidezza, elasticità e tonicità. Contiene, infatti, acqua di elicriso, la cui alta percentuale di flavonoidi aiuta a prevenire gli effetti dell’invecchiamento cutaneo, cera d’oliva e burro di karitè, noti per le proprietà idratanti e nutrienti.
Ecor Body Care Bagnodoccia agli agrumi Un bagnodoccia energizzante e tonificante formulato con sostanze lavanti di origine vegetale e rigorosamente da coltivazioni biologiche. Gli oli essenziali di arancio, limone e lemongrass donano una sensazione rivitalizzante, ideale per sentirsi meglio dopo un’attività sportiva o una dura giornata di lavoro. Tutta la linea di bagnodoccia Ecor Body Care è certificata Eco Bio Cosmesi Icea e Stop ai test sugli animali L.a.v. (Lega anti vivisezione).
Lavera Crema idratante 24 ore con rosa selvatica e noce di macadamia. Un freschissimo trattamento di idratazione per la pelle secca. Il fluido vegetale da rosa selvatica dona idratazione – anche durante una giornata lunga e calda – mentre l’olio di noce di macadamia rende liscia la pelle ed ha un’azione emolliente.
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Cosmesi per l'estate
In viaggio con mamma e papà Cosa non deve mancare, per grandi e piccini, nella valigia delle vacanze Ho pensato di raccontarvi le mie vacanze in maniera diversa. Per farlo ho cercato di immedesimarmi in mia figlia Greta, immaginando quello che vede e come lo vede, dal suo punto di vista, ricordando l’eccitazione che accompagna i viaggi fatti da bambini. di Stephanie Kühn
e la mamma non si arrabbia, perché, quando entri nell’acqua, si scioglie tutto. La mamma canta e io sono contenta. Quando arriva il papà, la mamma prepara le cose per le vacanze e io la seguo con la valigetta tutta mia che è anche il mio giocattolo preferito: è fatta di cartone con i disegni e dentro ci sono un libro e un puzzle che parla del mare: chissà da dove viene l’acqua del mare… A me e alla mamma non piacciono tanto i giochi di plastica: lei dice che noi vogliamo bene alla natura e allora è meglio avere tutto fatto di cose che, se per caso le perdi per terra, dopo diventano come le piante e si sciolgono, come i colori del bagnetto.
Non è il primo viaggio che faccio: quando avevo poco più di 5 mesi, sono stata in Germania, dai nonni materni. E sono già andata in aereo! Fino in Spagna. Ma ero proprio piccolina: ora ho quasi 18 mesi e sono pronta per andare al mare. Prima di partire, la mia mamma è andata nel negozio NaturaSì e ha comperato un sacco di cose colorate e con un buon profumo, per me, per lei e anche per il papà. Per aiutarla, mettevo dentro al carrello in cui ero seduta tutti i prodotti dello scaffale: lei non era molto contenta perché poi la signora del negozio doveva sistemare tutto di nuovo... però alla cassa le passavo la spesa e tutti mi facevano tanti complimenti, così mi sentivo già grande. A casa la mamma ha segnato in un quadernino tutte le cose che potevano servire in vacanza, consultando un libro con tanti fiori ed erbe disegnati. Poi mi ha preparato l’acqua per il bagnetto con dentro le bolle colorate e il sapone, che ti puoi dipingere tutto il corpo Greta in viaggio
Greta al supermercato Nella borsa la mia mamma mette sempre delle cose buone, tutte biologiche, perché “non si sa mai che alla piccolina viene fame”, dice sempre al papà: le mele rosse rosse, la banana gialla, la mia camomilla... e acqua fresca perché le cose con le bolle mi pizzicano il naso... Il mare che ci aspetta ha il nome di un fiore: Santa Margherita Ligure. Papà quando arriviamo? Manca tanto? Il papà è un po’ stanco e fa tanto caldo; allora ci fermiamo in un posto sotto un albero, così anche la macchina si rinfresca. Ci sono altri bambini che giocano sull’erba e io sono molto curiosa: andranno tutti nel nostro mare? Sono sudata e mi fa prurito dap-
pertutto; la mia mamma mi soffia l’aria sulla faccia e mi fa il solletico; un po’ rido, ma non sono più così contenta di andare in vacanza e mi viene da piangere. Allora papà tira fuori la mia borsa di bellezza, come la chiama la mamma, e io so che così diventerò subito fresca. Dentro ci sono i pannolini e le salviette, la crema bianca e i vestiti per cambiarmi. Ora non piango più e mentre il papà gioca con me, con il mio puzzle, la mamma si fa bella. A lei piacciono tanto i prodotti senza chimica e d’estate usa sempre l’acqua profumata della bottiglietta viola. Quando l’abbraccio sento sempre un odore buono di fiori! La mamma si
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Lista della spesa PER GRETA
PER MAMMA E PAPÀ
Costume da bagno “Mare” (Popolini)
Olio d’oliva – Shampoo nutriente (BjoBj)
Cucchiaini per bebè (Holle)
Sun Sensitiv doposole lozione (Lavera)
Valigetta Il mare blu (Sassi Junior-Eco idee)
Bio out – Deo spray ambiente
Sapone per dipingere (Tinti)
Bio out-roll-on (Bio Out)
Sun sensitiv Latte solare Baby & Kinder SPf 30 alta (Lavera)
Deodorante al limone (Weleda)
Pappa di fiocchi di avena integrale (Holle) Biscottini di farro per bebè (Holle)
Talco (Argital) Aloe gel lenitivo (Bjobj) Tonico ravvivante viso (Weleda)
Salviette Baby (Naturaè) Crema cambio lenitiva (Bjobj)
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Sui nostri scaffali Sunval Omogeneizzati pollo e tacchino Sunval produce da più di 50 anni alimenti biologici per bambini adatti ad ogni fase della loro crescita. L’utilizzo di materie prime esclusivamente bio e i controlli sulla produzione garantiscono la massima qualità e la sicurezza del prodotto. Disponibili in un pratico vasetto da 80 g, ottimi con creme di verdure o patate. Basta scaldare il vasetto a bagnomaria, mescolarlo bene e la pappa è pronta! Non contiene glutine e lattosio ed è a basso contenuto di sale. Sunval offre anche i vasetti di manzo, vitello e prosciutto.
Holle Pappa di riso Questa pappa, da utilizzare durante lo svezzamento, è di facile preparazione e non richiede alcuna bollitura. Può essere preparata con i latti di proseguimento di Holle. I cereali integrali sono senza zucchero aggiunto, facilmente digeribili e adatti ai bambini. Ingredienti: riso integrale*, vitamina B1 (nei termini di legge). * da agricoltura biologica dinamica.
The Bridge Bio Grano Saraceno Drink È una bevanda vegetale molto equilibrata, grazie all’unione di due ingredienti come il grano saraceno e il riso. Importante materia prima, il grano saraceno è adatto per i celiaci in quanto è naturalmente privo di glutine. Come tutti i prodotti The Bridge, il Bio Saraceno Drink è prodotto con acqua di fonte che sgorga a 450 metri nel parco naturale della Lessinia.
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mette un po’ di Cicabaum sulle labbra e con il iniziare la mia avventura, mamma prepara la dito lo spalma anche sulle mie. mia colazione: una mela bella rossa, biscottini Adesso mi è venuto tanto sonno e quindi il di farro per il bebè (che delizia!) e una pappa papà stende un asciugamano sotto l’albero di fiocchi di avena integrale. così posso dormire un po’ con il mio pupazzo È tutto pronto per andare in spiaggia e io non preferito; sogno il mare, il vento e la palla che vedo l’ora. A piedi percorriamo tutti insieme la rotola, rotola, rotola… strada per il mare e impieghiamo poco tempo. Bruuuum bruummm. Apro gli occhi e sono Anche se sono solo le 10, la mamma mi ha sul mio seggiolino, guardo la mamma e il papà messo un cappellino per proteggere la mia che cantano piano una canzone... adesso è un testolina dai raggi del sole. Inoltre, mi ha spalpo’ buio fuori e non si vede niente. mato una crema solare protettiva – che buon “Ti sei svegliata Greta... fra poco siamo arrivati profumo questa crema! al mare... Ed eccolo il mare, finalmente! Quando abbraccio Sapete, io abito sul lago di Ho sete e la mamma mi dà il mio bicchiere speciale con Garda e pensavo che il mare la mamma sento l’acqua fresca. Il papà si ferma fosse così, come il lago. Ma sempre un odore e scende per stiracchiarsi un adesso ho capito quanto piccopo’ le gambe e le braccia. Non buono di fiori lo è il lago. E quanto infinito trovo il mio pupazzo preferito è il mare! e mi arrabbio: voglio scendere, voglio andare Mi siedo sulla sabbia. Con la bocca aperta, mi nel mare dal nome di fiore, voglio la nonna, guardo intorno: ci sono i gabbiani, tanta tanta voglio tornare a casa! sabbia, le conchiglie, e tante altre cose che “Siamo arrivati, Greta, eccoci”. Con una mano ancora non so come si chiamano. E bambini, prendo la mia valigetta, con l’altra la mano di tanti bambini piccolini, proprio come me. Mia mamma e seguiamo il papà che entra in una mamma mi spoglia e mi mette subito il mio nuova casa. Finalmente sono in vacanza con nuovo costumino giallo che abbiamo preso da mamma e papà! NaturaSì. La mattina dopo mi sveglio presto. Nella Visto che la mia pelle è bianca bianca spalma stanza accanto sento il papà che russa. Ma la di nuovo la crema solare sulla mia pancina, le mamma è già sveglia e la sento in cucina che spalle e le braccia. prepara il caffè. Posso andare adesso, mamma? Posso sentire “Mammaaaaa!” urlo con voce forte. Lei arricos’è il mare? va subito e mi alza dal lettino. Adesso voglio E via… Sto correndo verso il mare… scoprire questa casa tutta nuova. Ma prima di Finalmente.
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Sui nostri scaffali
Speciale bio
Terre di Sangiorgio Concentrato di pomodoro Come per la produzione di altri prodotti, anche in questo caso il pomodoro dell’Azienda Terre di Sangiorgio viene lavorato appena raccolto. Questa ormai consolidata filosofia conferisce al concentrato, contrariamente agli altri in commercio, un sapore particolarmente dolce.
Bionaturæ® Condimento per insalate di riso La freschezza e l’allegria delle migliori verdure biologiche, selezionate con cura e conservate in olio di semi di girasole. Il Condimento per riso Bionaturæ® è fatto proprio come lo faresti tu. Un prodotto unico con un alto contenuto di servizio. Nel formato da 290 grammi è comodo e pratico. Ideale per condire con facilità le tue fresche insalate di riso, senza rinunciare al sapore della verdura appena raccolta.
Bargero Cascina Moneta Il pesto fresco bio è quello di Cascina Moneta Bargero Cascina Moneta produce e distribuisce piatti pronti di alta gastronomia come crespelle, tortelli, zuppe, sughi e salse fresche. Dal 1996 Paolo Bargero e il suo staff mettono a disposizione dei consumatori la passione e la sapienza di una cucina tradizionale, genuina e originale. Il Pesto alla genovese, prodotto seguendo rigorosamente la ricetta tradizionale ligure, è uno dei prodotti più apprezzati. La qualità delle materie prime e l’assenza di trattamenti termici ne fanno un prodotto ricco di profumi e aromi.
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Il bio in cui Il gruppo Cascine Orsine
Da qualche mese NaturaSì ha dato il via a una nuova iniziativa “IL BIO IN CUI CREDERE”. Ogni due mesi i consumatori hanno la possibilità di conoscere la storia di un’azienda che ha fatto del biologico una scelta di vita e di lavoro e di acquistare in offerta promozionale una selezione di prodotti provenienti da alcune delle più belle realtà biologiche italiane. di Giò Gaeta Ne abbiamo parlato con il dottor Nicola Dal Forno, Marketing Manager NaturaSì, per capire meglio com’è nata l’idea. “Era da diverso tempo che cercavamo un modo per dare maggiore visibilità a chi produce biologico. Abbiamo lavorato a questo progetto, che coinvolge sei fornitori ogni anno, con l’obiettivo di dare voce a chi non ha molte occasioni di venire
a contatto con il consumatore. Da sempre la nostra missione è infatti fare da collegamento tra la terra e la tavola e questa ci è sembrata l’opportunità migliore”. Continua: “Attraverso questa iniziativa, viene messa in evidenza la storia dell’azienda, raccontando come si crea e si sviluppa un prodotto biologico lungo tutta la filiera. L’attività è accompagnata da alcune promozioni di prodotti dell’azienda in evidenza in quel periodo, lanciate con gli strumenti del volantino, degli “stopperini” che sugli scaffali segnalano tutti i prodotti dell’azienda, non solo quelli in offerta, una locandina ad hoc e spot radiofonici interni al negozio. Le offerte vengono segnalate anche sugli altri due importanti strumenti di comunicazione diretta con il consumatore: il nostro periodico InformarSì e il sito web www.naturasi.com. Questo progetto è un’importante occasione per i produttori che hanno così la possibilità di comunicare con il cliente”. Ogni due mesi viene scelta un’azienda diversa: dopo la Fattoria Di Vaira e il Podere Bernardi, il percorso del bio in cui credere è giunto ora alla sua terza tappa, le Cascine Orsine. Successivamente, potrete trovare in promozione alcuni prodotti dell’azienda Cascina La Comuna/BioBruni. Cerchiamo allora di sapere qualcosa di più su queste importanti realtà del biologico italiano.
-JOFB
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credere
Alcuni prodotti Cascine Orsine
Cascine Orsine
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risaie. Con impegno e determinazione, ha Cascine Orsine è un’azienda agricola situata a portato avanti il lungo percorso di conversione dei terreni. Bereguardo, in provincia di Pavia, all’interno Da decenni, all’interno di questa bella realtà del parco del Ticino. agricola, non si usano sostanze chimiche e È un’oasi incontaminata, dove l’uomo e la natura vivono in armonia, evitando ogni forma si lavora per garantire la migliore qualità dei prodotti che, oltre ad essere buoni, devono di sopraffazione. Ne è la prova il fatto che trasmettere a chi li mangia una forza diversa. vengono usati solo 350 dei 650 ettari a dispoPer salvaguardare la fertilità e sizione dell’azienda: un modo la vitalità della terra, si ricorre per non stravolgere la confora metodi come il mantenimazione originaria del luogo e mento a prato di parte delle per dare rifugio alle molte specie IL BIO animali selvatiche. Questa realsuperfici coltivabili, l’impiego di IN CUI CREDE tà agricola biodinamica è stata leguminose, la rotazione delle RE fondata nel 1976 da Giulia Maria colture, la concimazione con Crespi, che si appassionò alla letame delle stalle miscelato a biodinamica durante un soggiorpaglia, poi maturato e attivato no di cura in Svizzera. con minerali naturali macinati L’amore per la natura la indusse e con preparati biodinamici a Cercalo nei negozi NaturaSì base di erbe. a considerare la necessità di Massima cura viene riservata un’inversione di rotta per porre anche alla cura degli animali che vengono rimedio ai danni provocati al suolo e alle falde nutriti solo con foraggio e cereali prodotti in acquifere dall’abuso di sostanze chimiche dell’agricoltura convenzionale: al ritorno in azienda e che, nella bella stagione, hanno libeItalia decise così di convertire i terreni di fami- ro accesso ai prati. glia al metodo biodinamico. Sapeva che solo L’azienda propone un’ampia gamma di prodotcosì avrebbe potuto “sentire di nuovo gracidati certificati Demeter: dai formaggi, freschi e re le rane” che, quando era bambina, diventastagionati, al riso Baldo e Rosa Marchetti intevano all’improvviso mute alla fine di maggio, grale e semintegrale, fino al farro e all’orzo decorticati e perlati. mentre venivano spruzzati i diserbanti nelle CM
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Sui nostri scaffali Biovita Il couscous di farro. Biovita, le ha proprio tutte! Il couscous di farro Biovita è fonte di fibre e di proteine, è altamente digeribile, facile e veloce da preparare. Il couscous di farro è un’ottima risorsa nella dieta quotidiana perché permette di sentirsi leggeri e in forma grazie al senso di sazietà che assicura. Il suo gusto integrale soddisfa i palati più esigenti ma piace anche ai bambini. Provatelo anche Voi.
Bauckhof Falafel Mix senza glutine La tipica pietanza medio-orientale costituita da polpette fritte e speziate è una presenza costante sulle tavole dell’assolata sponda sud del Mediterraneo. I Falafel Bauckhof sono veloci e semplici da preparare; basta aggiungere acqua. Noi utilizziamo una ricetta tradizionale di ceci con erbe e spezie. Il nostro Falafel mix è certificato “senza glutine” e adatto per le diete delle persone celiache. Food For All Preparato per seitan Il seitan, prodotto ottenuto dal glutine del frumento, è un alimento altamente proteico ed esclusivamente vegetale, che si presta a essere utilizzato in cucina per realizzare bistecchine da cuocere in padella, ragù o spezzatino. Con una confezione di Preparato per seitan da 320g si può preparare in casa circa 1 kg di seitan. È quindi una soluzione economica per un piatto originale, veloce e semplice da preparare.
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Yogurt BioBruni
Cascina La Comuna/BioBruni Per conoscere l’azienda agricola Cascina La Comuna, che produce il kefir e gli yogurt di capra a marchio BioBruni, dobbiamo invece spostarci a Montaldeo, in provincia di Alessandria. Fondata più di vent’anni fa da Osvaldo Bruni, è il risultato di una scelta che lo portò ad abbandonare la nativa Milano per dedicarsi, insieme alla moglie, al sogno di una vita. Tra i pochi produttori di yogurt di capra in Italia, ha iniziato la sua attività come apicoltore: è stato infatti uno dei primi produttori di miele bio nazionale. L’allevamento caprino è arrivato dopo, a metà anni Novanta, e si è concretizzato nel 2000 con le prime bottiglie in vetro di latte fresco pastorizzato di capra, seguite poi dallo yogurt e dal kefir. Alla base di questa diversificazione c’è la volontà di valorizzare il latte di capra, noto fin dall’antichità per le sue numerose virtù. Gli studi scientifici mettono in luce la sua maggiore digeribilità, dovuta all’assenza dell’alfa 51, caseina presente nel latte vaccino e spesso fonte di allergia; alla maggiore disponibilità di acidi grassi a catena corta e media; all’assenza di agglutinanti che nel latte vaccino determinano l’ammassamento delle molecole di grasso. È inoltre più simile al latte materno di quanto non sia il latte vaccino. Nonostante il crescente interesse nei confronti del latte di capra, la sua produzione, sia biologica che convenzionale, in Italia è ancora ridotta. Per Osvaldo la qualità è il presupposto fondamentale. Per perseguire questo obiettivo, ha A destra Osvaldo Bruni
scelto di limitare le dimensioni dell’allevamento e di rispettare i tempi naturali dello svezzamento dei capretti, che vengono alimentati solo con latte materno. Gli animali svezzati vengono poi nutriti solo con foraggi e cereali biologici e curati solo con rimedi omeopatici. Il latte viene lavorato freschissimo, senza agitarlo e senza forzare la produzione. Oltre allo yogurt, l’azienda produce anche il kefir, una bevanda originaria del Caucaso, molto ricca di fermenti lattici probiotici e lieviti. Cercate nei negozi NaturaSì le aziende del bio in cui credere: credendoci insieme possiamo sostenere queste eccellenze del biologico italiano.
Notizie in pillole
Libri
Verso la Tolleranza
Da madre a figlia: i ricordi e le ricette oltre le intolleranze alimentari Un percorso raccontato con delicatezza, a volte sussurrato, ricordando momenti importanti in cui le emozioni di oggi e i ricordi di ieri s’intrecciano con le ricette che un tempo erano esperimenti culinari. Oggi sono diventati piatti fondamentali di un’alimentazione diversa che accomuna tante persone che, per necessità o anche per scelta, amano mangiare con attenzione e consapevolezza. Più di cento ricette per ritrovare il gusto di nutrirsi: dallo svezzamento all’età adulta, superando l’iniziale momento di smarrimento di quanti, inaspettatamente, magari da adulti, si scoprono intolleranti oppure si devono relazionare con persone, spesso bambini, intolleranti. Malvarosa Editrice - Irene Binaghi, Cristina Insaghi, Valeria Pincini
Il Gambero equo
Guida conviviale ai locali con l’anima. 200 e più cucine a km zero e con l’orto, podotti locali e biologici, biodiversi e solidali... È la prima guida che raccoglie 200 e più “ristoranti con l’anima” in Italia, dal raffinato bistrot alla popolare osteria. Sono luoghi che uniscono il giusto al gusto perché hanno scelto prodotti biologici, dell’orto, di produzione locale, di filiera corta, di commercio equo-solidale, vegetariani e vegani, artigianali, legati alla biodiversità o a Presìdi Slow food, “resistenti” alla mafia o frutto del lavoro di cooperative sociali. Per magia, dal cappello del cuoco compaiono la dignità del lavoro di persone disabili, il rispetto dell’ambiente e dei viventi, il valore della tradizione, l’uso di energie rinnovabili, il rifiuto dello spreco e la partecipazione alla rete dell’economia solidale. Altreconomia edizioni - Umberto Di Maria
Permacultura per tutti
Un manuale pratico di semplice consultazione, ricco di informazioni e dati utili, corredato dalle preziose testimonianze di chi in Italia ha all’attivo esperienze concrete e riuscite di permacultura. La permacultura si può applicare a un balcone, a un piccolo orto, a una grande azienda agricola o ad intere zone naturali. Siete pronti ad imparare? Terra Nuova Edizioni - Patrick Whitefield
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Sui nostri scaffali Agricola Morini Una tradizione di qualità, genuinità e sicurezza L’Azienda agricola Morini ha integrato la produzione con i saporiti wurstel di pollo, che arricchiscono la sua gamma biologica. Prodotti solo con carne magra e con attenta lavorazione per escludere tutte le parti grasse dei nostri animali, sono genuini, morbidi e saporiti. AGRIMO è sinonimo di filiera garantita, perché i polli, allevati all’aperto, sono nutriti esclusivamente con alimenti vegetali biologici, lavorati nel nostro mangimificio.
San Bartolomeo Fuselli di pollo SAN BARTOLOMEO alleva i propri animali nel rispetto del loro benessere e della natura. Il soddisfacimento dei loro bisogni, un libero accesso al pascolo, un’adeguata e sana alimentazione con l’esclusione di sostanze artificiali permettono a polli e tacchini di condurre una vita serena e tranquilla, senza stress. Il risultato finale è quello di offrire un prodottto delizioso, autentico e di qualita’ che ci riporta agli antichi sapori di un tempo..
Sojade Sojade fragola 400g La nuova variante alla fragola da 400g è 100% vegetale, come tutti i prodotti Sojade, è ricca di acidi grassi essenziali e fonte di proteine vegetali, raccomandate dai nutrizionisti per riequilibrare la nostra dieta. Senza colesterolo né lattosio, Sojade offre la garanzia di un prodotto di qualità a base di soia biologica francese. Squisita e cremosa, fondente al palato e arricchita con deliziosi pezzi di fragola, questa ricetta fa parte dell’am pia gamma Sojade, la cui varietà di gusti è in grado di accontentare anche il consumatore più esigente.
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Tendenze
Bioesserì, sapori bio nel cuore di Milano Bioesserì è la novità della città, uno spazio al passo coi tempi, perfettamente integrato nel vivo ambiente metropolitano del capoluogo lombardo. di Stefano Pest Milano è una città dinamica. La gente è sempre di corsa e sempre concentrata sui propri business e le proprie attività. Per chi, come me, non è nato qui, non è facilissimo entrare nei suoi meccanismi. Milano è bella vita e milioni di opportunità. Milano è moda, è tendenza, è affari. Locali cult, aperitivi e flussi di persone apparentemente ordinati che si muovono di location in location, cercando sempre qualcosa di diverso. Ma Milano è anche incredibilmente stimolante, è un luogo dove i tuoi input raddoppiano o triplicano, ed è un posto dove coltivare interessi e passioni. Bioesserì è l’attuale novità di Milano, un luogo dove è possibile trovare a ogni ora e per ogni occasione una vasta scelta di cibi biologici. L’ambiente è molto ampio, moderno e decisamente curato nei dettagli; gli spazi sono ben distribuiti e formano delle salette dedicate alle
molte sfaccettature che il locale possiede. Infatti, Bioesserì non è un ristorante, ma è un’oasi del biologico. Alla mattina è un bar dove fare colazione con dolci, caffè e succhi di frutta; per la pausa pranzo è un ristorante fresco e dinamico, adatto a pasti veloci e smart; nel pomeriggio è perfetto per uno snack, senza tralasciare l’angolo gelateria/yogurteria. Chi ama un ambiente “alla Starbucks”, può gustarsi una tisana calda e un dolce sui divani della sala da tè, navigando sul proprio tablet grazie alla wi-fi gratuita o leggendo un buon libro. Ora che la maggior parte della gente possiede uno smartphone e Facebook è una delle fonti principali di relazione sociale, beh, un ambiente dove poter ricercare, informarsi o semplicemente chiacchierare online è sicuramente un posto da tenere presente. A orario aperitivo finger food, cocktail e birre sono da provare e, quando giunge il momento della cena, Bioesserì si trasforma in un raffinato ristorante dove portare la propria compagna o cenare insieme agli amici scegliendo tra un menù ricco di antipasti, primi e secondi sia veggie che di carne. E non finisce qui: infatti l’angolo wine bar e la cantina sono perfetti per degustare un bicchiere di vino esclusivo accompagnato da un tagliere di salumi e formaggi selezionati. Inutile dire che gli oltre 4.000 prodotti cer-
Notizie in pillole
Proposte per l’estate
La Compagnia dei Cammini
Ristoranti NaturaSì Bioesserì è il terzo ristorante di NaturaSì, anche a Verona e Bologna puoi trovare, infatti, due locali dedicati a chi vuole una cucina gustosa e ingredienti bio. Bioesserì - Via De Amicis 45, Milano Tel. 02 36699215 NaturaSì Cucina Biologica Via de Besi 20, Verona Tel. 045 8905576 NaturaSì Ristorante/Pizzeria Via Po 3, Bologna Tel. 051 6241984
tificati disponibili nei supermercati NaturaSì sono le uniche materie prime con cui vengono cucinati tutti i piatti di Bioesserì. C’è molta attenzione a prodotti e ingredienti come soia, riso, tofu e alle verdure fresche, ma si trovano anche i piatti più classici della nostra cucina, come i pizzoccheri o la tagliata di manzo con verdure alla griglia. Ogni volta che sono andato da Bioesserì ho visto gente di tipologia differente. Dagli universitari alla gente di mezza età, senza il problema di trovarsi fuori posto, senza dover essere dei cultori massimi del mondo bio né giovani trendy attenti solo alla tendenza del momento. Bioesserì è una boccata di aria fresca nel cuore di questa Milano che corre e, a volte, toglie davvero il respiro.
Il tempo per le vacanze si avvicina: perché non provare qualcosa di diverso? Magari una bella camminata a piedi? La Compagnia dei Cammini è un’associazione nazionale che organizza viaggi a piedi in diverse zone del Mediterraneo. Oltre a questi, propone anche camminate in compagnia degli asinelli, viaggi in barca a vela con trekking, viaggi di deep walking con esperienze di meditazione camminata. Si basa su alcuni capisaldi fondamentali: l’attenzione alla salute dell’uomo e della terra che passa anche attraverso un’alimentazione vegetariana, biologica, naturale e a base di prodotti locali; la valorizzazione dell’incontro con gli abitanti dei luoghi attraversati; la pratica di un turismo responsabile. Per avere ulteriori informazioni e il calendario completo dei viaggi in programma per i prossimi mesi, visitate il sito www.cammini.eu. Potrete scegliere tra molte proposte, in base al luogo e al grado di difficoltà. Camminate con gioia!
Un film nello zaino e Festival Youngabout: due progetti sostenuti dai negozi NaturaSì di Bologna
A Bologna, sono stati realizzati due progetti culturali organizzati dall’Associazione “Gli anni in tasca” con l’obiettivo di coniugare cinema di qualità e cultura giovanile. Il primo progetto “Un film nello zaino” ha riguardato scuole e famiglie e i film proposti sono stati scelti tra pellicole che, accanto al divertimento, offrono anche momenti di riflessione. Dal successo di questa prima esperienza, è nato il Festival Youngabout, un progetto culturale che mette al centro i ragazzi: cinema di forte impegno sociale, ma non solo. Le sezioni YoungLegalità, YoungMusica, YoungDanza e YoungAmbiente prevedono momenti spettacolari e incontri seminariali che vogliono creare occasioni di dialogo tra giovani e adulti. YoungLegalità e YoungAmbiente, in particolare, mostrano una forte sinergia tra gli obiettivi di NaturaSì e quelli del festival: accrescere il rispetto e l’amore per la natura e l’ambiente, tutelare la biodiversità, ricercare il bene comune.
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Sui nostri scaffali Bio Pan Formaggio greco Feta Dop La Feta Dop BioPan è il formaggio tradizionale greco prodotto da Kourellas con il 100% di latte fresco pastorizzato di capre min. 30% e di pecore 70% allevate esclusivamente nella zona di Grevenà secondo il metodo biologico. Dopo la salatura a secco la Feta viene fatta maturare nella sua salamoia conferendole il piacevole gusto acidulo che rende inconfondibilmente fresche e ricche le insalate greche con pomodori, cetrioli ed olive di Kalamata. Altrettanto gustosa è la Feta cotta al cartoccio con pomodori, olive, origano e peperoncino o come sostituto del formaggio grattugiato, sulle verdure gratinate. Leeb Vital Quark di capra biologico Gustate il nostro nuovo delizioso quark di capra! Le capre delle nostre fattorie si nutrono esclusivamente di erbe spontanee ed aromatiche, che crescono nei versanti soleggiati del parco nazionale Kalkalpen in Austria. Il quark di capra Leeb è fatto esclusivamente con latte fresco, senza additivi nè aromi aggiunti. Adatto per preparare dessert e in tutte le ricette che richiedono un basso contenuto di grassi; per una cucina consapevole e rispettosa della nostra salute. Bergerie Yogurt di pecora ai frutti rossi Dalla ricca linea di prodotti freschi Bergerie al latte di pecora, presentiamo lo Yogurt ai frutti rossi. Cremosa e deli cata, la linea La Bergerie è prodotta se condo un metodo artigianale in un sito dedicato alla trasformazione del latte di pecora biologico. La frutta biologica im piegata per la ricetta degli yogurt viene preparata in uno stabilimento dell’Alta Savoia assicurando la tracciabilità e la qualità del prodotto. Il latte di pecora offre numerosi benefici, come la digeribilità, ed è una fonte naturale di calcio e di proteine.
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Progetto Angola
Dalla terra d’Angola
arrivano buone notizie Matteo Tonini, Responsabile del Progetto Cospe in Angola, ci aggiorna sull’evoluzione del programma nella piccola comunità di Catuvo. di Matteo Tonini Ricevere il primo raggio di sole, svegliarsi al primo muggito del toro e scoprirsi immersi in un mondo bellissimo e incontaminato. È questo che si prova a passare la notte nella piccola comunità di Catuvo: arroccata tra le aride colline rocciose dell’interno della regione del Namibe, nel sud dell’Angola, Catuvo ha un grandissimo fascino, ma anche un’ubicazione che la rende particolarmente svantaggiata rispetto ad altre comunità poiché, considerando le condizioni idro-geologiche del territorio in cui si trova, tanto l’agricoltura quanto l’allevamento sono praticabili con molte difficoltà. L’agricoltura è stagionale e l’allevamento transumante, per permettere sempre l’offerta d’acqua e alimento agli animali. Catuvo si trova, inoltre, lontano dall’asse stradale che collega le varie comunità rurali di questa zona al municipio e al capoluogo di provincia, penalizzando ulteriormente la popolazione che vive quindi isolata e non ha accesso ai servizi, anche basici, di cui possono invece godere le comunità più facilmente raggiungibili. Questa lontananza, è vero, ha permesso di preservare le tradizioni locali ma adesso, grazie all’intervento di NaturaSi, le cose si stanno facendo un po’ più facili: finalmente la comunità può usufruire di tubature per un sistema irriguo che permette un’agricoltura permanente tutto l’anno. La comunità è composta in questo periodo da molte famiglie di etnia Mukubal, organizzate in Kimbos (Unità familiari) e riunite in un’as-
sociazione di agricoltori che grazie all’intervento di NaturaSì hanno potuto beneficiare di un pozzo, di attrezzature agricole e di sementi per poter coltivare con relativo successo i piccoli appezzamenti di terreno liberi dalle rocce, disponibili nei dintorni. Questa comunità ha avuto la fortuna di non rimanere vittima delle alluvioni che lo scorso aprile hanno distrutto quasi tutte le altre in cui Cospe e NaturaSì lavorano, mettendo a dura prova la sopravvivenza degli abitanti e degli agricoltori di quelle zone. A Catuvo la stagione, per quanto difficile, non è stata interrotta da questa calamità e, all’inizio di quest’anno, i contadini della comunità sono addirittura riusciti ad aprire un fondo bancario comunitario realizzato attraverso la vendita dei pomodori autoprodotti! Un altro passo verso lo sviluppo e la tutela ambientale, un altro passo che la comunità di Catuvo sta facendo insieme a tutti gli amici di NaturaSì. Del resto, offrire alternative alla produzione di carbone, riducendo quindi la
Momenti di vita quotidiana in Namibe, Angola
all’Università José Eduardo dos Santos. deforestazione indiscriminata e creando altre Tra i vari prodotti locali, la cui lavorazione rendite, è sempre stato il nostro principale attualmente integra l’economia familiare delle obiettivo e, insieme, stiamo raggiungendo comunità locali, ci sono l’ormai noto olio di grandi risultati. La strada per proporre una gestione comunita- mumpek, che si estrae da piante autoctone, ria della foresta è ancora lunga, è ancora molto il miele, la mukua (il frutto del baobab, usato come integratore alimentare) e il frutto del lontana, ma, considerando il difficile contesto gingenga. in cui stiamo lavorando e i Allo studio anche la diffulunghi anni di sfruttamento Finalmente la comusione e relativa commerdei beni forestali, non posnità può usufruire cializzazione interna del siamo che essere soddisfatti di un sistema irriguo maungo, la larva di farfalla dei risultati ottenuti. Nelle altre comunità del progetto che permette un’agri- che raccolta ed essiccata costituisce tradizionalmenintanto le attività sono, in coltura permanente te un’importante fonte di ogni caso, riprese: i lavori proteine per le comunità agricoli continuano con tutto l’anno e un prelibato piatto per i molta determinazione, le “Kimbare” ovvero quei Mukubal che hanno associazioni del Rio Bero hanno prodotto 40 kg di miele destinati al mercato interno grazie intrapreso una vita fuori dalle comunità, scegliendo la strada della civilizzazione ma anche alle nuove arnie che sono state distriche, pur vivendo nelle città, ricordano le buite e al centro di estrazione del miele. Conproprio origini, anche attraverso le abitudini tinuano le missioni dell’équipe dell’Università di Firenze insieme all’Università Mandume e culinarie.
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Sui nostri scaffali Andechser Natur Yogurt Demeter con fiori di rosa, mela-rabarbaro e fiori di sambuco 500g Gusta le nostre composizioni di yogurt di comprovata qualità: la raffinatezza dei fiori di rosa, l’inconsueto accostamento della mela-rabarbaro e il delicato aroma fruttato primaverile del fiore di sambuco. La garanzia è assicurata all’origine non solo dal pregiato latte Demeter, ma anche dalla scelta regionale della frutta. Prodotto con colture di L. Acidophilus e B. Bifidum.
Andechser Natur Latte alpino bio a lunga conservazione Puro gusto di latte: latte alpino bio Andechser Natur a lunga conservazione, sia con il 3,5% di grassi che a basso contenuto di grassi con l’1,5%. Di alta qualità Bioland. Il latte alpino bio a lunga conservazione, originario delle fattorie Bioland di montagna, si conserva fuori dal frigorifero, ed è perciò ideale come scorta. Con il suo purissimo gusto di latte, fornisce un valido apporto al fabbisogno giornaliero di calcio. Frescolat Spalmarisella Per la linea dei vegan cheese oltre Mozzarisella, questo mese vi proponiamo la nuova SpalmaRisella. Rappresenta un’alternativa ideale ai formaggi freschi ed in cucina si rivela un ingrediente molto versatile, grazie all’ottima spalmabilità e alla capacità di fondere con estrema facilità. Non contiene glutine o soia ed è senza lattosio. È fatto con ingredienti di qualità, come riso integrale prodotto e germogliato in Italia ed acqua di sorgente che sgorga a 600 metri di altitudine nel parco della Lessinia, ai piedi delle Piccole Dolomiti.
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Omeoveterinaria
Dalla parte degli animali L’omeopatia veterinaria. Un approccio alla cura dell’animale che pone al centro la salute e il benessere. L’esempio della Fattoria Di Vaira. di Massimiliano Maroni Pensare alla salute e al benessere degli animali scegliendo terapie naturali, metodi e tecniche che non si preoccupano solo di curare la malattia e la sua manifestazione, ma di guarire l’animale nel suo insieme e di recuperare il suo equilibrio. È così che si può definire l’omeoveterinaria, ovvero l’omeopatia applicata al mondo animale. L’omeopatia veterinaria è un nuovo orientamento nell’ambito della cura degli animali, un orientamento non convenzionale, come si preoccupa di definirla – un po’ sbrigativamente – la medicina tradizionale. Questo nuovo orientamento sta riscuotendo grande attenzione e crescente interesse pro-
prio in virtù dei risultati conseguiti. Sono sempre di più gli allevatori che si rivolgono all’omeopatia perché cura l’animale senza lasciare residui, non provoca assuefazione, non ha effetti tossici né sul consumatore né sull’ambiente. Abbiamo parlato di tutto questo con Nicola Zara, veterinario buiatra (che si occupa di bovini), omeopata, impegnato a svolgere la sua attività anche presso la Fattoria Di Vaira di Petacciato. Dottore, prima di tutto cerchiamo di capire cos’è l’omeopatia. «L’omeopatia è una medicina vera e propria. È un sistema terapeutico con i suoi fondamenti teorici e pratici, diagnostici e curativi. L’omeopatia si basa sulla legge dei simili e deriva dal termine greco “Homoion”, che vuol dire simile, e “Pathos”, che significa malattia. La legge dei simili stabilisce che un farmaco che in un soggetto sano dà luogo a sintomi e/o condizioni patologiche particolari può curare un soggetto ammalato che manifesti gli stessi sintomi.
getto (costituzione, temperamento, ecc.) per fornire una terapia adeguata». Quali sono gli ambiti e le applicazioni? «Non vi sono limiti nell’ambito di applicazione. Un uso particolarmente efficace dell’omeopatia è riscontrato nell’eugenetica, ovvero nell’applicazione di un trattamento che permette al concepito di nascere e crescere nel migliore dei modi. La somministrazione del farmaco omeopatico durante la gravidanza, infatti, porta ottimi risultati sia per il concepito sia per la nutrice». Veniamo alla sua attività alla Di Vaira. Di cosa si occupa all’interno della Fattoria? «Mi occupo della gestione dell’intero comparto zootecnico, dalla clinica di tutti i giorni alla gestione della riproduzione, ultimamente anche di alimentazione animale seguendo la logica della biodinamica».
Ciò può essere condensato nel detto latino “similia similibus curentur”». Facciamo un po’ di storia. Quando nasce? «L’omeopatia è stata fondata da Samuel Hahnemann (1755-1843), medico tedesco della Sassonia, che si dedicò allo sviluppo di una medicina meno aggressiva e più vicina all’uomo. Fu poi Joseph Wilhelm Lux (1796-1849), veterinario di Lipsia, a introdurre i principi dell’omeopatia nella pratica veterinaria». Quali sono i principi su cui si basa? E le peculiarità che la distinguono dalla medicina veterinaria tradizionale? «Alcuni dei principi base dell’omeopatia sono: la legge della similitudine o di analogia, il principio del rimedio unico, il principio della dose minima, la legge della direzione della terapia o legge di Hering (indica se la cura sta procedendo e quanto tempo è necessario per la guarigione). Rispetto alla medicina tradizionale, l’omeopatia non si limita solo allo studio dell’entità malattia, ma studia in modo globale il sog-
Da quanto tempo si applica questo metodo alla Di Vaira? «Da circa cinque anni, prendendo in considerazione anche altri sistemi di cura ‘’alternativi’’ come la fitoterapia, l’omotossicologia. Personalmente, mi sono trovato bene ad applicare la tecnica omeopatica, senza tralasciare la medicina antroposofica, anche se non la conosco ancora abbastanza». Quali sono i benefici che derivano dall’applicare tale metodo? «Sono tanti e importanti. Migliore stato di salute degli animali, possibilità di trattare più agevolmente un gruppo di animali somministrando il rimedio direttamente nell’acqua di abbeverata o nel latte, nel caso dei vitelli; possibilità di trattare le gestanti senza effetti collaterali o nocivi per il feto, anzi migliorandone lo stato di salute».
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Nicola Zara, omeoveterinario
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Il gruppo Di Vaira Facciamo un esempio. Che cosa succede al latte e ai formaggi Di Vaira dopo un trattamento omeopatico? «Assolutamente niente. Dopo un trattamento omeopatico il latte e i formaggi “made in Di Vaira” seguono tranquillamente la loro catena commerciale, senza alcun rischio per il consumatore finale». Quale legame esiste tra alimentazione e omeopatia in Di Vaira? «La scelta di alimentare gli animali con prodotti coltivati all’interno dell’azienda agricola secondo il metodo dell’agricoltura biodinamica, di rispettare il loro stato fisiologico trattandoli come erbivori e quindi somministrandogli una ridotta quota di cereali, fa sì che gli animali si trovino in un ottimo stato di salute. Considerando che la medicina omeopatica viene adottata allo scopo di ripristinare lo stato fisiologico dell’animale nel caso in cui risulti alterato, mi sembra davvero un ottimo connubio».
nario. Nel caso si debba usare un medicinale omeopatico i cui principi attivi non rientrino nel Regolamento europeo n. 37 del 2010, i tempi di sospensione corrispondono a 7 giorni per uova e latte e a 28 giorni per la carne». Studi e ricerche sembrano dimostrare la tesi che gli animali curati con l’omeopatia si ammalano di meno e stanno meglio in salute. Da cosa dipende? «La motivazione principale è che il medicinale omeopatico ha lo scopo di ripristinare lo stato fisiologico dell’animale secondo il principio “il simile cura il simile”; è privo di effetti collaterali, di accumulo e di residui». L’applicazione della medicina omeopatica veterinaria può rappresentare una via più naturale ed efficace per la cura e il benessere degli animali? «Senza alcun dubbio. Questa è anche una delle ragioni per cui l’omeopatia veterinaria riscuote crescenti consensi».
Quali vantaggi ha portato questa nuova impostazione in Di Vaira e a quali può portare per la zootecnia e per l’allevamento in generale? «Questa nuova impostazione ha fatto migliorare lo stato di salute degli animali cancellando gli effetti collaterali della chimica, eliminando i residui di farmaci nelle carni e nel latte e producendo un impatto ambientale uguale a zero. Ovviamente, questi sono vantaggi positivi per l’intera zootecnia».
Quale peso economico ha questo metodo nella gestione aziendale comparato a quello convenzionale? «Considerando i costi diretti di acquisto dei rimedi, decisamente inferiori, e tenendo presente che non ci sono tempi di sospensione, cioè il latte degli animali trattati può essere tranquillamente commercializzato senza nessuna perdita economica, direi che il rapporto costi benefici risulta vantaggioso».
Che cosa prescrivono i Regolamenti per quanto riguarda l’uso di farmaci omeopatici? «Con il cosiddetto decreto “milleproroghe” del 2009 è possibile l’utilizzo in ambito veterinario di medicinali omeopatici a uso umano. In base al decreto legislativo n. 193/2006 la terapia che preveda l’uso di medicinali omeopatici è sotto la responsabilità di un medico veteri-
Con tutti gli scandali alimentari di questi ultimi anni, l’adozione dell’omeopatia in ambito veterinario è un punto di svolta anche per quanto riguarda il miglioramento della qualità degli alimenti? «Certamente, animali con uno stato fisiologico ottimale, daranno sicuramente dei prodotti più salutari».
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Sui nostri scaffali Perlage Metti un Bacaro in vacanza… Un’estate spumeggiante? Si può con il Prosecco DOC frizzante Bacaro di Perlage. Adatto ad allietare la tua vacanza al mare, in montagna, in collina, con gli amici o per un romantico brindisi a due. Nel bicchiere, un nettare brillante e bollicine soffici, un tipica nota di mela renetta, fiori bianchi di campo e un palato gentile e morbido. Da abbinare ad antipasti di pesce crudo, sashimi e risotti alle erbe aromatiche... ma soprattutto da abbinare ai brindisi con gli amici!
La Fattoria di Romignano Il Meriggio Il Meriggio è un vino bianco prodotto con uve di Malvasia e Trebbiano Toscano. Si ottiene vinificando in bianco il mosto ottenuto con una soffice spremitura. È un vino semplice con un bel colore giallo paglierino, un delicato fruttato ed un gusto pieno e morbido. Non vuole essere un grande vino, ma cerca di farsi apprezzare per la sua sincerità e schiettezza. Il Meriggio si abbina bene ai formaggi freschi, ai primi piatti ed al pesce. Da servire a 12 °C.
Taburni Domus Vino Falanghina Doc Sannio 750 ml Nel territorio del Parco Taburno-Camposauro, in provincia di Benevento, sui dolci pendii della “dormiente del Sannio”, sono prodotti vini aromatici e robusti, immagine di queste colline morbide, ma solide. I grappoli sono raccolti a mano nel pieno della maturazione e pressati con metodo dolce e con rese molto basse. Il Falanghina, color giallo paglierino, è indicato come aperitivo o in abbinamento con piatti di pesce e crostacei. La temperatura di servizio consigliata varia da 8° a 10° C.
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Perché ho scelto bio
Rocco Papaleo Un lucano doc che non si lascia cambiare dalla popolarità Ha calcato il palcoscenico del festival più conosciuto del mondo, Sanremo, ma Rocco Papaleo preferisce assecondare le sue passioni di sempre: la musica, il teatro e il cinema. In questo periodo sta portando in scena “Una piccola impresa meridionale”, un altro esempio di teatro-canzone, dove le canzoni sono alternate da piccoli viaggi intorno alle persone e alle cose che le hanno ispirate. di Isa Grassano Sei diventato famoso con la tua prima opera da regista, il campione d’incassi Basilicata Coast To Coast, con cui hai reso famosa anche la cucina lucana. È la tua preferita? «Nella mia terra, non c’è che l’imbarazzo della scelta sui piatti da degustare. Sono frutto di una gastronomia contadina, dai sapori semplici e genuini. Ed ecco che nella mia sceneggiatura c’è l’esaltazione delle piccole cose come mangiare pane e frittata (rigorosamente “sponsata”), cedere alla tentazione degli “gnummariedd” (involtini di interiora), assaggiare i peperoni cruschi, ovvero fatti essiccare al sole, in pittoresche collane rosse che fanno mostra di sé alle finestre delle abitazioni». Quali sono i tuoi peccati di gola? «Mi piacciono molto le “melanzane alla parmigiana”, soprattutto quelle che prepara mia
madre e la “pasta con i fagioli sfritta”, quella dei nostri nonni, quella che ha il profumo delle cose vere. Da noi la chiamano “Lagane e fasul”. Non sono un bravo chef, ma amo mangiare bene e mi rifaccio quando torno a casa». Il piacere della tavola è... «Mi viene in mente il pranzo della domenica nel mio paese d’origine (Lauria, in provincia di Potenza). Il paese era un deserto pieno di vita e il tintinnio delle posate rendeva l’idea del momento di abbondanza. Spesso il menù si ripeteva, “maccheroni filati” con il sugo al pomodoro, cotolette e patatine fritte, ma aveva un sapore intenso, perché si stava insieme ed era un momento per parlare e confrontarsi». Cibi ben “strutturati”, ma sei attento a mangiar sano? «Per lavoro sono spesso fuori e devo mangiare di tutto, ma appena posso cerco di “disintossicarmi” con ricette “light”. Scelgo riso o verdure al vapore, pesce grigliato che trova il suo grande alleato di sapore nell’olio extravergine
FORNITORE UFFICIALE
d’oliva, dorato e raffinato, un vero e proprio concentrato di virtù». Al supermercato scegli i prodotti biologici? «Per quanto mi è possibile cerco di seguire un regime alimentare equilibrato per tenermi in forma. Spesso utilizzo prodotti biologici e, quando è possibile, compro la frutta fresca direttamente dal contadino». Il tutto sempre accompagnato da un buon bicchiere di vino? «Non può mancare l’Aglianico del Vulture, dal caratteristico colore rosso rubino e dal gusto corposo e vellutato, che già Orazio celebrò in diverse delle sue opere. Apprezzo anche i vini toscani, siciliani, pugliesi e molto quelli francesi. Il vino mi porta in una dimensione calorosa ed esistenziale. Bere un bicchiere di buon vino è come riappropriarsi della radice di se stessi». Nel tuo film Basilicata Coast To Coast esalti i ritmi lenti. Sei uno che cammina molto?
«I quattro musicisti scelgono di non spostarsi in automobile lungo la superstrada, che pure permetterebbe di arrivare a destinazione in un’ora e mezza. È un elogio alla lentezza in un mondo che va sempre più veloce, della riscoperta di ritmi naturali e di un modo diverso di rapportarsi agli altri. Poi io sono molto miope, vedo sempre i contorni sfumati, quindi è preferibile non guidare. Andare a piedi, inoltre, ti mette in contatto con te stesso. È come porre una lente di ingrandimento dentro la propria anima e i propri pensieri. Nel film ho voluto che lo spettatore avesse il tempo di vivere emozioni che sarebbero sfuggite in un on the road classico. Io stesso non ho più la macchina, l’ho regalata. Ora mi muovo solo con i mezzi pubblici o, appunto, a piedi». Una grande emozione che hai vissuto? «A parte calcare il palcoscenico dell’Ariston, è stato fare il Volo dell’angelo in Basilicata, tra due paesi arroccati sulle Piccole Dolomiti, Castelmezzano e Pietrapertosa. Si è appesi a un cavo d’acciaio, praticamente sembra di toccare il cielo con un dito. Con quest’avventura sono riuscito a superare la paura dell’altezza e le vertigini. Il futuro di Rocco Papaleo è nel segno...? «Sto lavorando a un nuovo film dal titolo “Una Piccola Impresa Meridionale”, come il mio ultimo spettacolo teatrale (scritto in collaborazione con Valter Lupo), anche se la storia è diversa. Lo gireremo a Levanzo, nelle Egadi, e a Erice. È ambientato in un faro abbandonato: un gruppo di persone ci si ritrova per ristrutturarlo. Da poco, inoltre, è uscito l’album musicale “La mia parte imperfetta”, per il quale ho scritto 12 brani». 21
Sui nostri scaffali Rondanini Mortadella GranRiserva senza glutine L’attenzione per la salute del consumatore ha spinto Rondanini a produrre una mortadella che, grazie all’impiego di materie prime di origine biologica e prive di contaminazione da glutine, garantisce un elevato grado salutistico. La mortadella biologica Rondanini si caratterizza per il profumo leggermente speziato e per il rosa delle sue fette punteggiate dal colore bianco del lardello che conferisce al prodotto il suo tipico gusto pieno ed equilibrato. Arrigoni Formaggi Taleggio Dop bio Formaggio molle da tavola a pasta cruda prodotto con latte vaccino intero proveniente da agricoltura biologica. Il Taleggio ha mantenuto inalterate nel tempo le sue caratteristiche intrinseche, legate all’uso di tecniche consolidate (non a caso la UE nel 1996 gli ha riconosciuto la DOP): dopo la coagulazione del latte, la cagliata viene rotta e posta negli stampi, dove viene sottoposta alle fasi di stufatura e salatura. Segue la stagionatura, che si protrae per un minimo di 35 giorni, durante i quali le forme vengono periodicamente rivoltate e spazzolate con acqua e sale.” I Love Bio Brichetti al mais biologici La parola “Brichetti”, in dialetto Ligure, significa fiammiferi. Somigliano, infatti, a fiammiferi questi grissini sottilissimi, friabili, insaporiti da una generosa dose di olio extravergine d’oliva, da sale marino, da farina di mais e farina di grano tenero di coltivazione italiana. La bontà del prodotto è data dalla accurata scelta degli ingredienti, tutti provenienti da agricoltura biologica.
Ricette di stagione
Tempo di vegan pic-nic
di Sara Cargnello
Una delle attività più divertenti da organizzare all’arrivo delle prime giornate di sole estivo è certamente il pic-nic. Ogni luogo va bene per rilassarsi con gli amici o la famiglia: il parco, la spiaggia, un bosco oppure un bel prato. La cosa più importante è che il nostro cestino contenga cibi pratici e sfiziosi da condividere con familiari e amici. Le ricette che vi proponiamo sono veloci e divertenti, ottime da gustare fredde e davvero golose, pur essendo leggere, per permettere una facile digestione e consentirci di dedicare energie e tempo ai divertenti giochi all’aperto.
Insalata
di bulgur allo zafferano
Al posto della solita insalata di riso, ecco una variante rapidissima, colorata e davvero gustosa.
Ingredienti:
2 tazze di bulgur, 3 tazze di brodo vegetale, una bustina di zafferano, 1 cipolla, 1 peperone, 1 zucchina, 10 pomodorini ciliegia, 1 limone, una manciata di mandorle, coriandolo fresco, sale, pepe ed olio extra vergine q.b. Sciogliere lo zafferano nel brodo vegetale
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Alcuni consigli pratici: – per il trasposto delle vettovaglie utilizzate sempre contenitori ermetici, per evitare antipatiche fuoriuscite di condimenti; – non dimenticate un telo impermeabile da posizionare sotto la classica coperta, specialmente se vi trovate in un prato o un bosco, per evitare l’umidità del terreno; – portate una buona crema naturale contro gli insetti, per non farvi divorare mentre gustate il vostro pranzo; – ovviamente, non dimenticate qualche sacchetto per la spazzatura, per non lasciare il minimo ricordo del vostro passaggio nel luogo di divertimento! Buon pic-nic a tutti!
bollente e cuocervi il bulgur per circa 10 minuti, fino a completo assorbimento del liquido. Tagliare sottilmente la cipolla, il peperone, la zucchina e i pomodorini. Saltare a fuoco vivo tutte le verdure in qualche cucchiaio di olio per circa 10 minuti, aggiungere il succo del limone e aggiustare di sale e pepe. Le verdure dovranno rimanere croccanti. Aggiungere il bulgur e spolverare con le mandorle tritate e il coriandolo fresco. Servire freddo.
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Fiocco rosa per InformarSì
Il primo aprile la redazione del nostro Magazine si è emozionata per un lieto evento: la nostra collaboratrice Sara Cargnello, che tutti i lettori conoscono per le squisite ricette che ci propone nella rubrica “Ricette di stagione”, ha dato alla luce la piccola Iris. Congratulazioni alla neomamma e benvenuta alla nuova nata!
Biologico e natura protagonisti a FloraCult NaturaSì ha partecipato a FloraCult, mostra mercato dedicata al florovivaismo amatoriale, tenutasi a Roma dal 27 al 29 aprile. Nel corso della manifestazione, sabato 28 aprile si è svolto l’incontro tra Federico Fazzuoli e Fabio Brescacin, presidente di EcorNaturaSì, dal titolo “Agricoltura e alimenti hanno un futuro?” nel corso del quale si è discusso sul ruolo dell’agricoltura a tutela dell’ambiente e della natura. NaturaSì era presente all’evento con un suo stand che offriva ai visitatori la possibilità di conoscere più da vicino il mondo del biologico, sempre più apprezzato perché in grado di coniugare sicurezza alimentare e tutela ambientale.
XIII concorso regionale olio extravergine di Oliva dop “Umbria”
Sabato 17 marzo, presso la Casa della Cultura di Acquasparta, si è tenuta la premiazione del XIII Concorso Regionale Olio Extravergine di Oliva DOP “Umbria”. Il primo classificato è Bacci Noemio produttore dell’olio extravergine d’oliva DOP Umbria Colli Martani che potete trovare sugli scaffali dei negozi NaturaSì con il marchio Terra Olivata. Situata nel comune di Gualdo Cattaneo (PG), in una zona particolarmente vocata per l’olivicoltura, la sua azienda produce olio extravergine d’oliva di qualità doppiamente certificata: “da agricoltura biologica” e “DOP Umbria”. Punto di forza di questa realtà, ormai giunta alla terza generazione, è la gestione dell’intero processo produttivo che garantisce un prodotto di qualità, frutto di una grande passione. Congratulazioni al vincitore! IL BUONO DEL BIOLOGICO DAL 1978
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Sui nostri scaffali Integralimenti Spinacine di tofu Le Spinacine Integralimenti sono un appetitoso abbinamento di spinaci e tofu, ricavato da soia biologica italiana e impanato con pane di kamut® grattugiato. Senza glutine e fonte di proteine vegetali, rappresentano un alimento completo e nutrizionalmente bilanciato, adatto alle esigenze di ogni consumatore. La Spinacine di tofu sono prodotte artigianalmente e precotte al forno: pratiche e gustose, si scaldano semplicemen te in una padella antia derente, senza bisogno di aggiungere condimenti e si servono irrorate con gocce di limone. Antico Molino Rosso Malto d’orzo da agricoltura biologica Il malto d’orzo da agricoltura biologica è ideale per la preparazione di pani e pizze, specialmente per chi utilizza il lievito di pasta madre di grano, kamut® e farro. Il malto d’orzo bio, essendo ricco di zuccheri complessi ed enzimi, favorisce l’attività di lievitazione. Inoltre rende la superficie del pane dorata e croccante, ne migliora il gusto e rende pizze e pani più saporiti. Riduce le problematiche legate alle lievitazioni nei mesi freddi. Può essere utilizzato con macchina del pane. www.molinorosso.com Lupino Bistecche e Gyros di Lupino Il lupino è un legume con alto contenuto di proteine vegetali e zero colesterolo. I prodotti “Lupino”, 100% vegetali, ovviamente bio, grazie al loro ottimo impatto organolettico e all’alto contenuto di proteine, sono una valida alternativa ai prodotti a base di proteine vegetali, e ottimi sostituti della carne. I risultati del progetto di ricerca Europeo Healthy-Profood evidenziano che il lupino può svolgere un’azione benefica nel controllo di colesterolo, ipertensione e diabete.
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Pizza di ceci
“Birra
allo zenzero”
Una bibita non alcolica, divertente da preparare con i bambini, 2/3 giorni prima del pic-nic.
Ingredienti:
1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato, 1 limone tagliato a fettine, 250 g di zucchero integrale di canna, ½ cucchiaino di cremor tartaro, un cucchiaino raso di lievito secco, 2 bottiglie della capacità di 1,5 lt, ben lavate. La farinata di ceci va preparata in anticipo ma la sua realizzazione è molto facile e veloce. È ottima mangiata fredda tagliata a pezzi, come se fosse una pizza.
Ingredienti:
1 tazza di farina di ceci, 1 tazza di acqua calda, 200 g di pomodorini, una manciata di olive nere, 1 cipolla rossa, 1 cucchiaino di sale, 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, pepe q.b., origano fresco. Mescolare la farina di ceci con il sale e unire poco alla volta l’acqua calda fino a formare una pastella non troppo liquida. Aggiungere l’olio al composto e lasciar riposare per un paio di ore. Nel frattempo, tritare i pomodorini e affettare la cipolla. Preriscaldare il forno a 220 gradi, ungere una teglia e versarvi la pastella. Condire con la cipolla, i pomodorini, le olive, l’origano ed il pepe. Infornare per 15 minuti e servire una volta raffreddata.
Insalata
greca
L’insalata greca si conserva bene e, se consumata alcune ore dopo la preparazione, diventa particolarmente gustosa, poiché i sapori delle verdure si amalgamano perfettamente tra loro.
Ingredienti: 200 g di tofu al basilico, insalata iceberg, 1 cetriolo, 1 cipolla rossa, 200 g di pomodorini, 100 g di olive nere, olio extravergine d’oliva, sale, origano.
Dopo aver lavato le verdure, tagliare l’insalata a striscioline, la cipolla e il cetriolo a fettine sottili e i pomodorini in quarti. Tagliare il tofu a cubetti e unire alle verdure. Unire anche le olive nere e condire con olio, sale e origano.
Versare in 750 ml di acqua fredda lo zenzero, le fette di limone, lo zucchero e il cremor tartaro. Scaldare la mistura e far bollire per 5 minuti. Togliere dal fuoco e aggiungere altri 1,5 lt di acqua fredda. Aggiungere il lievito secco, coprire il tutto e lasciar fermentare per una notte. Il giorno successivo, filtrare il liquido e versarlo nelle due bottiglie, lasciando almeno 5 centimetri per permettere la fermentazione. Chiudere le bottiglie e lasciar fermentare in un luogo fresco per 12-36 ore, aprendo leggermente il tappo ogni tanto per far uscire il gas in eccesso. Gustare la bibita ben fredda. Si conserva per 2 o 3 giorni.
Tartufi
velocissimi
Se conservati in congelatore fino al momento di partire per il pic-nic, questi tartufi saranno perfetti al momento del dessert, anche in una giornata particolarmente calda.
Ingredienti:
12 datteri denocciolati, 100 g di cocco grattugiato, 100 g di mandorle, 4 cucchiai di cacao, un pizzico di cannella, 1 cucchiaio di acqua. Frullare assieme tutti gli ingredienti in un robot da cucina. Raffreddare il composto in frigorifero per una decina di minuti; poi, con le mani, formare delle palline da rotolare nel cocco grattugiato, nelle mandorle tritate, nella cannella oppure nel cacao.
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Condimenti etnici in pratici tubetti: Thai Curry, Zenzero e Rafano
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Sui nostri scaffali Naturaqua Filetto di trota affumicata Una terra dalle acque fresche e pulite. Questo è l’ambiente in cui le nostre trote nascono e crescono, e dove acquisiscono il loro gusto unico e delicato. La nostra trota viene lavorata nel rispetto dei processi tradizionali di cottura, con fumo da legno. Questa lavorazione assolutamente artigianale consente di preservare nei nostri prodotti la naturale presenza di Omega 3, i grassi “buoni”, i cui benefici effetti sulla salute sono unanimemente riconosciuti dalla medicina moderna.
Scelte di stagione
Il sole dell’estate... Pomodori, melanzane e peperoni di Greta Giaretta
Sonnentor Pepe arcobaleno con pratico tappo macinatore L’azienda Sonnentor, con la qualità e la creatività che la contraddistinguono, propone questa allegra miscela di grani di pepe nero, bianco, rosso e verde. Può essere utilizzato sia intero, durante la cottura, sia macinato. Le diverse sfumature piccanti e aromatiche sono ben equilibrate in questa miscela e donano a ogni piatto forza e consistenza. Scandia Tonno Bianco Alalunga L’Alalunga è il più apprezzato fra tutte le specie di tonno grazie alle carni tenere e rosate, al delicato sapore e al basso contenuto in grassi saturi. È un alimento prezioso e completo, ricco di proteine nobili e fonte importante di fosforo. Scandia seleziona solo il pesce proveniente da pescherecci con certificazione di sostenibilità e in grado di surgelare immediatamente il prodotto a bassissime temperature, a garanzia della massima sicurezza alimentare anche nel consumo a crudo. Viene proposto al naturale (Carpaccio) o tradizionalmente affumicato.
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La natura ci stupisce sempre con le sue forme, i suoi colori, i suoi sapori: ci offre i frutti più adatti a soddisfare le nostre esigenze e i nostri gusti proprio in ogni stagione. D’estate, per esempio, negli orti troviamo pomodori, melanzane e peperoni: tre ingredienti base di tante ricette della nostra cucina e che, ottimi da soli, si sposano bene insieme per offrire sapori davvero unici e piatti coloratissimi.
Il pomodoro
Il pomodoro, con il colore rosso e il suo sapore intenso, è il principe della cucina italiana. La sua storia, però, ha avuto inizio in tempi e luoghi molto lontani: pare, infatti, che addirittura gli Aztechi ne utilizzassero la salsa per i loro piatti principali. A portarlo in Europa fu lo spagnolo Hernán Cortés, anche se per la sua diffusione e coltivazione si dovette attendere fino alla seconda metà del XVII secolo. Il nome probabilmente deriva dal colore giallo aranciato che, in origine, caratterizzava questo ortaggio che sembrava, quindi un pomo d’oro. In seguito, grazie a condizioni climatiche favorevoli, ha virato al rosso e ora così lo conosciamo. La sua coltivazione ottimale richiede sole e terreno fertile, irrigato con moderazione e regolarità, meglio se al mattino e alla sera. È in gran parte composto da acqua e rappresenta perciò un alimento leggero e poco calorico. Ne esistono più varietà che si prestano a utilizzi diversi: insalate, minestre, sughi, condimenti, salse, succhi, ma anche cocktail. Una ricetta al volo: una gustosa “caprese” fatta con pomodoro, mozzarella e un leggero
condimento a base di olio extravergine d’oliva, sale, origano. Infine, un ciuffo di basilico per decorare.
La melanzana
Anche la melanzana, dall’inconfondibile buccia nero-viola, ha uno spazio consolidato nella tradizione culinaria del nostro Paese, soprattutto delle zone meridionali. La sua storia, però, ci porta addirittura in India; a introdurla in area mediterranea sono stati gli arabi, agli albori del IV secolo, il che spiega come mai non esista un termine greco o latino per indicarla. Pare che a livello popolare, in passato il suo nome venisse interpretato come mela non
sana perché non può essere consumata cruda. La melanzana richiede climi non troppo freddi (la sua crescita si arresta al di sotto dei 12) e ha bisogno di terreni fertili e ben irrigati. Si presta a svariati usi in cucina: sott’olio o sott’aceto, come antipasto, come condimento per la pasta, come verdura di contorno. Una ricetta sfiziosa: tagliare a fette una melanzana lunga e grigliarla; preparare un sugo con olio, sale, aglio e passata di pomodoro; adagiare su ogni fetta una fogliolina di basilico, spolverizzare con il Parmigiano, aggiungervi un pezzetto di provola affumicata, fare degli involtini e chiuderli. Disponeteli su una teglia irrorata con un po’ di salsa e ricopriteli con altra salsa e Parmigiano.
Infornate per 20 minuti a 180 °C e gustateli caldi o freddi. Un consiglio: se non amate il gusto amarognolo della melanzana, affettatela a crudo, ricoprite le fette con sale grosso, lasciatele macerare per un paio d’ore, sciacquate e asciugate prima dell’uso.
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Il peperone
Il peperone si caratterizza per la grande varietà di sfumature della sua buccia: dal giallo al rosso sembra percorrere tutta la gamma cromatica in una naturale armonia di colori. Anch’esso ha origini lontane: proveniente dal Brasile, per alcuni, o dalla Giamaica, per altri, ha fatto la sua comparsa in Europa nel XVI secolo. Il peperone contiene vitamina A e C ed è poco calorico. Ne esistono due varietà: rosso e giallo; il colore verde non contraddistingue una varietà, ma indica che non è ancora del tutto maturo, per quanto possa essere gustato lo stesso. Sarà solo un po’ più aspro, ma ugualmente gradevole. Il peperone può essere mangiato crudo in insalata o in pinzimonio, usato in preparazioni come la peperonata, arrostito sulla brace o ripieno. Per renderlo più digeribile, basterà arrostirlo, sbucciarlo e quindi gustarne solo la polpa condita con olio e sale. Una ricetta saporita: tagliare a fette i peperoni puliti e adagiarli su una pirofila oleata. Mettere su ogni fettina un cucchiaio di passata di pomodoro, un’acciuga, un cappero, delle foglioline di timo e salare. Infornare per 40 minuti a 180 °C. Una volta cotti, lasciateli raffreddare: saranno ancora più buoni.
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Distribuito da: LA FINESTRA SUL CIELO S.p.A. Via Rondissone 26 – Villareggia (TO) – Italia 27 www.lafinestrasulcielo.it
Sui nostri scaffali Villa Lanfranca Crema di Balsamico La crema di balsamico è un condimento a base di aceto balsamico di Modena IGP, prodotto da uve da agricoltura biologica. Esalta le pietanze senza sovrastarne il sapore e i profumi. Ideale per accompagnare quotidianamente piatti come antipasti, risotti, filetti di manzo e carpaccio di polpo, gelato al fiordilatte e gustose macedonie. Curiosa unione col cioccolato fondente.
Redoro Olio Extravergine di Oliva estratto a freddo Prodotto su zone collinari l’Olio Extravergine Biologico è particolarmente delicato senza perdere l’intensità di un profumo squisitamente fruttato. Le benefiche proprietà di questo puro succo d’oliva sono tipiche di un olio ottenuto nel rispetto scrupoloso di corretti sistemi di coltivazione, di molitura e del suo confezionamento e conservazione.
Il Podere Olio extravergine di oliva In Abruzzo, su uno splendido promontorio a 500 mt s.l.m., dove l’aria limpida e il terreno particolarmente asciutto danno una straordinaria longevità alle piante, viene coltivato l’olio a marchio Il Podere. L’azienda che lo produce, Olearia Di Vito, da quattro generazioni lavora con impegno e professionalità. Delicato e fruttato è il condimento ideale per esaltare il gusto di tutti i piatti della dieta mediterrranea serviti freddi o cucinati.
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Daniele Perina nella sua azienda
Pomodori e peperoni dell’azienda agricola di Daniele Perina Per arrivare all’azienda agricola di Daniele Perina, si deve percorrere una strada sterrata circondata dall’immensa distesa della campagna: siamo a Buttapietra, paese vicino a Verona. Daniele ci aspetta insieme a Stefano Livieri, altro produttore della zona che segue come lui il metodo dell’agricoltura biologica, coltivando cetrioli, pomodori, peperoni e meloni. Lasciano entrambi per un po’ il loro lavoro nei campi e ci dedicano del tempo per rispondere alle nostre tante domande. A dir la verità sono molto disponibili e ci raccontano con passione della loro attività, spiegandoci le ragioni di una scelta, quella di praticare l’agricoltura biologica, della quale non si sono mai pentiti. Agricoltore di tradizione, Daniele Perina ha iniziato a fare bio nel 1991 dopo aver seguito un corso di agricoltura biologica: “Da quando ho preso quella decisione, sono stato subito meglio anche fisicamente”, ci riferisce. Per adottare il metodo biologico si è trasferito su questi terreni lontani da fonti di inquinamento: all’orizzonte, infatti, non ci sono fabbriche, né grandi vie di comunicazione. Dopo i tre anni di conversione dei terreni secondo il regolamento Europeo 834/2007, undici ettari prima usati per i frutteti, Daniele ha avviato le sue coltivazioni: peperoni, pomodori, insalate, cavolo rapa, biete e cavolfiori, che si succedono nel tempo a rotazione, per non affaticare il terreno e per garantire la miglior qualità della produzione. Per l’irrigazione si serve dell’acqua proveniente dal proprio pozzo, che viene controllata periodicamente; anche l’intera azienda è sot-
toposta a regolari ispezioni da parte dell’organismo di certificazione CCPB (Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici), uno tra quelli riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. “Nell’agricoltura biologica sono fondamentali tecnica, esperienza sul campo, osservazione delle piante e prevenzione” ci spiega. “Non usare la “chimica” significa sicuramente molto più lavoro manuale e quindi costi maggiori, vuol dire tenere a riposo parte del terreno per rispettarne i ritmi, non forzarne la resa con sostanze non accettate nel Regolamento del bio e quindi accettare che renda meno”. Anche se, almeno per alcune varietà, i risultati non sono molto diversi dal convenzionale. Molto dipende dal ciclo della pianta, dalla semina al raccolto finale: più il ciclo è lungo (se non viene spinto o abbreviato), come nel caso del peperone, minore sarà la resa. Sia l’azienda di Daniele che quella di Stefano sono a conduzione familiare e si avvalgono della collaborazione di braccianti regolari. Daniele Perina fornisce a EcorNaturaSì pomodori (a grappolo, ciliegini, peretto e cuore di bue) e peperoni (gialli e rossi). Nel periodo da ottobre a marzo, l’azienda fornisce ad EcorNaturaSì anche cavoli rapa, da gennaio a maggio biete da costa e in primavera cavolfiori. Daniele consiglia ai clienti di NaturaSì di rispettare la stagionalità dei prodotti e di dubitare di chi vende a prezzi troppo bassi: fare biologico è anche pagare adeguatamente chi lavora con impegno per portare sulle nostre tavole prodotti sempre freschi e genuini, in armonia con la natura.
Notizie in pillole
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Ambiente
La “terra rubata”
con sciroppo d’agave FOGLIE DI THE CEYLON
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da infusione Á VIT O N
Nei prossimi 20 anni rischiamo di perdere 75 ettari di suolo al giorno: è quanto denuncia il dossier “Terra Rubata - Viaggio nell’Italia che scompare” presentato da FAI e WWF. Il problema riguarda il mondo intero, anche l’Italia: infatti, dall’analisi di 11 regioni italiane (equivalenti al 44% della superficie totale), è emerso che negli ultimi 50 anni l’area urbana è aumentata di 3,5 volte. Il paradosso è che anche i comuni in cui la popolazione è diminuita a causa dell’emigrazione sono cresciuti di oltre 800 mq per ogni abitante perso. Tra le cause di questo fenomeno dilagante vanno annoverati l’abuso edilizio, la creazione di cave, i progetti per le grandi infrastrutture che non di rado minacciano aree protette, ma anche la diminuzione delle aree coltivate. Oltre ai devastanti effetti sul paesaggio, ciò ha ricadute su biodiversità, clima, assetto idrogeologico ed è causa di desertificazione, frane e smottamenti. Per porre rimedio alla situazione, FAI e WWF hanno presentato alcune proposte che prevedono di limitare l‘urbanizzazione, censire gli effetti dell’abusivismo edilizio, favorire il riutilizzo dei suoli, tutelare maggiormente le coste ampliandone il margine di salvaguardia, difendere i fiumi e intervenire con la bonifica dei siti inquinanti.
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Indetta dal Forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio, si pone l’obiettivo di fermare il consumo di suolo del nostro Paese attraverso il censimento di tutti gli edifici (abitazioni e capannoni) già costruiti ma vuoti o sfitti. Ogni comune italiano ha ricevuto la richiesta ufficiale di compilazione di una scheda per il censimento elaborata da un gruppo di oltre 150 persone (amministratori locali, architetti, urbanisti e professionisti del settore). Sono moltissimi i comitati locali “Salviamo il Paesaggio” che si sono costituiti in questi mesi per rendere possibile la compilazione dei censimenti comunali e per sensibilizzare sempre più persone alla tutela del “Bene Comune”. L’obiettivo finale è quello di ripensare l’urbanistica, approvando piani a “crescita zero”. www.salviamoilpaesaggio.it
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Sui nostri scaffali Klosterbrauerei Weissenoher Nel futuro con Bioland Dalla primavera del 2001 siamo diventati partners con Bioland. Questo significa che la Birra speciale eco-beer Weissenoher è ottenuta sotto il rigido controllo di Bioland. I nostri ingredienti sono soltanto luppolo, malto, acqua e lievito. La fattoria biologica di Franz Friedrich, della contea di Lilling, vicina al nostro birrificio, coltiva le varietà aromatiche di luppolo “Hersbrucker” e “Spalter select“ che danno il tipico aroma alla nostra birra. Il malto bio, anch’esso bavarese, è prodotto dal maltificio Weiermann a Bamberg. Plose FIAMO ha scelto Acqua Plose Nella medicina omeopatica l’acqua è il veicolo dell’informazione che il medicinale diluito e dinamizzato porta all’organismo, di conseguenza il suo grado di purezza è un requisito molto importante per un medico omeopata. Per questi motivi la FIAMO (Federazione Italiana delle Associazioni e dei Medici Omeopatici) ha deciso di porre il proprio nome a fianco di quello dell’acqua Plose, un’acqua a bassissimo contenuto di minerali e con un elevato grado di purezza. Tecniche nuove Cucina vegana golosa Cucinare senza ingredienti di origine animale richiede una buona conoscenza dei principi nutritivi dei vari alimenti, una grande varietà nella costruzione dei menu quotidiani e settimanali e tanta creatività in cucina, per ravvivare sapori e presentazioni. Tutto pane per i denti di uno chef come Scaccio che ha arricchito la sua già ampia rassegna di piatti vegetariani con nuove ricette vegane che qui mette a disposizione dei lettori. Antonio Scaccio 9,90 euro.
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Consumatori consapevoli e responsabili
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Ho provato a fare la pasta madre seguendo la vostra ricetta riportata sull’ultimo numero della rivista, ma mi è rimasto qualche dubbio su come tenerla viva. Potrebbe spiegarmi come fare? La ringrazio. Edoardo (Vr)
Gentile amico, al contrario di quello che può pensare, panificare con la pasta madre è molto facile e mantenerla viva non richiede particolari attenzioni. Una volta creata la pasta madre come da istruzioni pubblicate sullo scorso numero di InformarSì (nel caso abbia perso la rivista, può trovare la ricetta sul sito www.pastamadre.net), la può conservare in un contenitore – preferibilmente di vetro – in frigorifero anche per più di una settimana. Quando sarà pronta per panificare, le basterà prelevare la pasta madre dal frigorifero e procedere al “rinfresco”: aggiungendo cioè alla pasta madre la stessa quantità in
peso di farina e circa la metà di acqua tiepida. In questo modo forniremo nutrimento ai lieviti, che saranno così in grado di riattivarsi e riprodursi. Dopo aver fatto riposare l’impasto ottenuto a temperatura ambiente per almeno 3-4 ore, potrà osservare che il suo volume è raddoppiato. A questo punto ne prelevi una parte (100 grammi circa) da conservare nuovamente in un contenitore in frigorifero, utilizzando il restante impasto per preparare il pane, aggiungendo quindi ancora una volta farina biologica, acqua tiepida, sale marino e, a piacere, olio, semi e i condimenti preferiti, come prevede la ricetta da realizzare. Seguendo questa procedura di rinfresco e successiva conservazione in frigorifero della pasta madre, settimana dopo settimana riuscirà a mantenere vivo il suo lievito e potrà così ottenere un sacco di soddisfazioni “panose”! Nella rubrica “Chiedetelo a NaturaSì” del numero 34, avete dato informazioni sulla vinificazione senza solfiti. Avete descritto che le fasi del processo devono avvenire in ambiente sterile e in assenza di ossigeno. La mia domanda è questa: cosa succede quando questi vini non sono più in ambiente sterile
e vengono commercializzati e consumati? Rischiano di deteriorarsi e produrre sostanze nocive superiori ai vini convenzionali? Cordiali saluti Paola (Bs) Malgrado adesso possa apparire impensabile, per millenni il vino è stato prodotto e conservato senza l’impiego di solfiti. Si può tornare a farlo anche oggi grazie al sapiente impiego delle moderne tecnologie e al corretto ammostamento di uve perfettamente sane e non maltrattate. L’esperienza dimostra che si può produrre un ottimo vino anche senza l’utilizzo di additivi chimici. Negli anni ‘70, forse ricorderà, qualche industria sosteneva che era impossibile realizzare una confettura di ciliegie bella rossa senza l’aggiunta di coloranti chimici… Eppure ora la troviamo senza questi additivi, e lo stesso accade per il vino. Il vino senza solfiti non può essere venduto sfuso, ma imbottigliato in assenza di ossigeno. Quand’è sigillato non ha il minimo problema di serbevolezza, ma una volta stappato (quando viene nuovamente a contatto con l’ossigeno) va consumato entro 1-2 giorni, per evitare le naturali variazioni organolettiche (colore e sapore). Il processo di ossidazione, la
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Dott.ssa Paola Bigliani, resp. dell’Ufficio Controllo Qualità
quantità strettamente necessaria, ben inferiore a quella che può trovare in un vino convenzionale); se il focus è sull’assenza di solfiti aggiunti (e pazienza se la bottiglia stappata dovrà essere gustata in un paio di giorni), troverà nel nostro assortimento pane per i suoi denti (vino per i suoi bicchieri?). cui velocità varia a seconda del tipo di vino e della temperatura di conservazione, non porta comunque alla formazione di perossidi (i cosiddetti radicali liberi) come avviene per l’olio. Non si sviluppano, insomma, sostanze potenzialmente dannose, però si ha una riduzione dei benefici derivanti dagli antiossidanti naturali presenti nel vino. Nella peggiore delle ipotesi (mettiamo che abbia dimenticato la bottiglia, pur ritappata, per una settimana) il vino senza solfiti non va comunque buttato: può trasformarlo in un eccellente aceto (ovviamente anch’esso senza solfiti). Come spesso succede, a fronte dell’indubbio beneficio di un vino privo di solfiti, c’è lo svantaggio di una minor durata una volta stappato. Se il suo focus è sulla maggior conservabilità del vino, può orientarsi su uno degli altri ottimi vini biologici (quelli che utilizzano solfiti lo fanno nella
Sono una vostra affezionata cliente e vorrei sapere se nei vostri negozi posso trovare la stevia e di cosa si tratta esattamente. Carlotta (Mi) Gentile cliente, la Stevia è stata da poco inserita nel nostro assortimento. La ricerca di un prodotto che potesse soddisfare tutti gli standard qualitativi da noi richiesti, tra cui l’origine biologica della materia prima, è stata lunga e scrupolosa. La Stevia è una pianta erbaceo-arbustiva perenne, di piccole dimensioni, nota a molti popoli dell’area geografica Sud-Americana da millenni per il suo potere dolcificante. I principi attivi dolcificanti sono lo stevioside ed il rebaudioside A. Sono presenti in tutte le parti della pianta ma si concentrano soprattutto nelle foglie che, quando sono seccate (disidratate), hanno un potere
dolcificante da 150 a 250 volte superiore al comune saccarosio. Contrariamente allo zucchero, i principi attivi sembra non abbiano alcun potere nutrizionale; inoltre, sono relativamente stabili nel tempo e alle alte temperature, per cui conservano le loro caratteristiche anche in prodotti da forno o in bevande calde. La commercializzazione dei dolcificanti a base di glicosidi steviolici è stata liberalizzata a dicembre 2011 con il regolamento UE n.1131/2011 che ne ha ammesso l’uso sia come edulcorante da tavola che come dolcificante aggiunto a determinati alimenti, stabilendo i livelli massimi. Per quanto riguarda le foglie essiccate di Stevia da utilizzare direttamente, per esempio nelle tisane, al momento il loro uso non è possibile nel settore alimentare, poiché non sono ancora state autorizzate dalle autorità dell’Unione Europea.
Dal cuore dell’appennino un’azienda agricola che produce YOGURT BIO e ha detto “NO” all’uso di proteine liofilizzate.
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Il lunario di casa
Consigli pratici per la vita quotidiana secondo il calendario biodinamico GIUGNO
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Luna piena nuova
In cucina: il pane lo yogurt le conserve
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Cura della persona: taglio ritardante capelli/unghie massaggi attività fisica giornata di relax
Piante di casa: rinvaso potatura concimazione
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Sui nostri scaffali Galvanina Bio Açai Finalmente una bibita biologica e funzionale grazie alla incredibile quantità di antociani (da 10 a 30 volte superiore alla quantità presente nel vino rosso) contenuta nelle bacche di Açai, il frutto di una palma molto sottile e alta sino a 25 metri che nasce spontanea nella regione del Parà, in Brasile. Gli Indios lo raccolgono durante le ore più fresche della notte affinché mantenga inalterate le sue proprietà. Galvanina aggiunge solo purissimo zucchero di canna e acqua minerale gassata, per offrirvi questa bibita biologica dal sapore unico e inconfondibile. Höllinger Organic Juice & Soda Il nostro prodotto Organic Juice & Soda, ormai internazionalmente conosciuto, è una fresca bevanda naturale alla frutta, adatta per tutti i gusti. L’equilibrio tra le deliziose note fruttate e il lieve sapore aspro è parte integrante delle qualità di questo prodotto, che si distingue anche per il suo design straordinariamente attrattivo. Fatevi conquistare dai nostri Organic Lemon Sprizz e Organic Orange Sprizz nelle convenienti lattine da 250 ml!
Dr. Antonio Martins Coco Succo di cocco. Le noci di cocco giovani e verdi Custodiscono un vero tesoro naturale: il freschissimo e trasparente succo di cocco. Rinfrescante e amabile. Leggermente dolce e dal sapore delicato... Una vera esperienza per il palato. 100% naturale. È privo di grassi. Ma non dimenticate la qualità: il dott. Antonio Martins produce questa bevanda biologica usando solo le giovani noci di cocco verdi che la rendono così preziosa e deliziosa.
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Cultura e società
La buona educazione in valigia Per molti “vacanza estiva” è sinonimo di spiaggia, mare e sole. Un luogo da sogno, certo ma anche il contesto ideale per un campionario di comportamenti da brivido. Eppure, basterebbe seguire alcune semplici regole per non diventare detestati e detestabili compagni di viaggio. di Silvia Valentini Che siate ammassati in spiagge affollate o ben distesi in lande semidesolate, parlate a bassa voce, soprattutto quando conversate al cellulare con amici e parenti a casa: anche se sono lontani, non dovete urlare per raggiungerli. A meno che non trascorriate le vacanze in eremitica solitudine, le persone intorno a voi hanno tutt’altre intenzioni che passare intere giornate ad ascoltare le vostre conversazioni telefoniche.
Né vogliono ballare ogni volta che il vostro cellulare suona al ritmo dell’ultima hit: abbassate quindi la suoneria. Largo a un tono di voce basso anche quando conversate tra voi: evitate, ad esempio, di urlare a vostro marito, dall’ombrellone alla battigia: “Ti sei messo la crema? L’hai messa al bambino?”. Che siate sul bagnasciuga o in acqua, occhio al pallone: nessuno ama ricevere una pallo-
Dieci regole per una vacanza sostenibile decalogo stilato da Greenpeace 1. Scegli il turismo responsabile in strutture con basso impatto ambientale. 2. Utilizza le tue vacanze per andare a scoprire le ultime grandi foreste primarie del Pianeta. 3. Whalewatching: se vuoi ammirare le balene e gli altri cetacei rivolgiti a operatori che adottano misure per non arrecare eccessivo disturbo agli animali. 4. Non acquistare specie a rischio d’estinzione. 5. Evita l’aereo se non strettamente indispensabile.
6. Contribuisci a proteggere il mare acquistando con attenzione il pesce: evita, ad esempio, pesce spada, tonno e gamberoni. 7. Non usare pesticidi chimici e articoli da mare in PVC. 8. Scegli viaggi enogastronomici OGM free preferendo negozi e ristoranti che utilizzano prodotti biologici. 9. Pratica l’escursionismo di basso impatto. 10. Anche in vacanza non dimenticare di differenziare sempre i tuoi rifiuti.
nata proprio quando può finalmente leggere sospetto di aver partorito un genio dell’ingel’intera saga del Signore degli Anelli o nuotare gneria in grado di trovare inaspettate fonti immaginando di approdare su un’isola deserta, d’acqua termale laddove per secoli è regnata novello Robinson Crusoe. la siccità, ricordatevi di “riordinare” ogni cosa Questione ostica: la sigaretta. Fumare, lo una volta terminata la sessione di gioco: sconsanno tutti, bene non fa. Però, se proprio non giurerete così agli ignari passanti il rischio di riuscite a smettere (dovreste farlo immediatatrovarsi immersi nella sabbia fino al ginocmente!), cercate almeno di non coinvolgere gli chio. altri nel vostro vizio. Se l’ombrellone è dotato A fine giornata vi spostate nella frequentatisdi posacenere, significa che cenere e mozzisima piscina dell’hotel: ecco, non tutti sono coni vanno buttati proprio lì, non sulla sabbia interessati a improvvisare gare o ad ammirare fino a creare un desolante quadro di mozziconi le vostre prodezze acquatiche! spenti sotto il vostro lettino. E gli spruzzi danno fastidio a chiunque, non Ma non significa che chi vi solo alla signora nell’idrosta attorno debba fumare Oltre che nella borsa massaggio. passivamente con voi. Che dire poi dei tuffi acroda spiaggia, la buona batici? Capita non di rado I vicini d’ombrellone, poi, non sono amici solamente educazione va infila- di vedere adulti non proprio perché il caso (o il bagnino) smilzi che si alzano dal li ha messi proprio lì, vicino ta anche nello zaino lettino con pachidermica a voi. Potrebbero non essere da montagna grazia, prendono la rincorsa su pavimenti insidiosameninteressati a conversare con voi, soprattutto dopo pranzo quando vorrebbe- te sdrucciolevoli e si tuffano, rischiando di ro fare una pennichella all’ombra, cullati dalla precipitare su inconsapevoli nuotatori. Per leggera brezza proveniente dal mare; potrebnon parlare dell’immensa quantità d’acqua bero essere indifferenti ai problemi di salute, che investe chiunque passi per sbaglio a bordo vostri e di tutta la vostra famiglia, nell’arco piscina, non solo il signore che, all’ombra sul dell’ultimo decennio; potrebbero essere imbalettino, legge un quotidiano destinato a divenrazzati dai minuziosi racconti della vostra vita tare materia prima per maschere di cartapesta. privata. Le spiagge, immense distese di sabbia E in albergo? Se casa vostra non è un albergo, sul depliant dell’hotel, a volte si rivelano striallo stesso modo un albergo non è casa vostra, minziti fazzoletti di terra. A tutti piacerebbe anche se pagate fior di quattrini per una stanavere più spazio, soprattutto se si vive per zetta con un minuscolo bagno cieco. tutto l’anno in 50 mq terrazzo incluso. Ma Pertanto, circolate per i corridoi con un abbise ciò non è possibile, ricordatevi che voi e i gliamento adeguato ed evitate di pascolare vostri vicini avete diritto alla stessa quantità di allegramente fradici dopo il bagno in piscina. spiaggia: quindi non sconfinate, trascinando il In stanza, appoggiate e non scaraventate le vostro lettino in una disperata caccia all’ultiante dell’armadio e chiudete le porte con delima ombra. catezza per evitare suoni e vibrazioni in grado Se i vostri figli amano cimentarsi nella costru- di far sobbalzare l’intera struttura. zione di magnifiche strutture di sabbia, castelli o buche profondissime che vi fanno venire il Buona vacanza educata a tutti! 35
Notizie in pillole
Libri
Il piccolo libro verde del viaggio
250 consigli ecosostenibili Sapete che volare di notte invece che di giorno aumenta l’effetto serra? O che utilizzare la toilette in aereo inquina quanto percorrere 10 chilometri in auto? Ecco una piccola guida per viaggiare a impatto zero (o quasi): 250 consigli pratici e semplici, dalla scelta dei mezzi e degli alberghi all’alimentazione, dai souvenir all’abbigliamento, dalle fotografie ai bagagli. Curiosità e suggerimenti per rispettare l’ambiente anche in vacanza e diventare così viaggiatori consapevoli. Morellini Editore - Federica Brunini
Primi Passi Verdi
È un utile manuale per tutti i neogenitori che vogliono crescere i loro figli in maniera ecosostenibile fin dai primi giorni di vita. Le due autrici, esperte giornaliste e scrittrici, nonché mamme che praticano stili di vita sostenibili, offrono consigli pratici su come ridurre i costi ambientali di pratiche e prodotti utilizzati per occuparsi dei propri figli da zero a sei anni. Tante interessanti informazioni su argomenti come allattamento al seno e igiene naturale e tante idee per attività all’aria aperta e vacanze responsabili. Altreconomia edizioni - Nicoletta Pennati e Rita Imwinkelried
Il Re del fornelletto
55 gustose ricette da campeggio alla portata di tutti È la promessa di questo fantasioso ricettario grazie al quale da oggi possiamo preparare e gustare degli ottimi manicaretti anche all’aria aperta, veloci ma non raffazzonati, semplici e mai banali. 55 piatti alla portata di tutti, da cucinare rigorosamente con l’attrezzatura minima: un fornelletto. Poco tempo da passare in tenda? Non c’è problema, le ricette non superano la mezz’ora di preparazione. Volete stupire i vicini di piazzola con le vostre doti culinarie? Un menu pensato per una vera cena gourmet vi salverà la serata. Gli ingredienti sono di facile reperibilità, e si possono declinare a seconda del luogo di vacanza. Un capitolo è poi dedicato all’attrezzatura e ai trucchi per diventare un perfetto chef da campeggio. Terre di Mezzo - Lorenzo Buonomini e Jacopo Manni
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Biogiardinaggio
Perché non coltivare un orto sul tetto? La mancanza di verde ci porta ad aguzzare l’ingegno, arrivando ad utilizzare spazi fino ad oggi impensabili... almeno in Italia! di Riccardo Bagolin Se è vero (ed è vero) che il contatto con la terra migliora l’equilibrio psicofisico dell’uomo, è altrettanto vero che le occasioni che ci portano vicino al naturale sono sempre più rare e/o perlomeno legate a periodi “calendarizzati” della nostra vita; lavoro e vita sociale ci hanno chiuso in un cerchio dal quale è difficile uscire. Osservando come sia sufficiente eliminare dall’alimentazione i cibi più “artificiosi” e avvicinarsi a quelli ottenuti con metodi bio per migliorare la risposta del nostro organismo agli stress, si può intuire l’ulteriore beneficio derivante dal coltivare con le proprie mani gli ortaggi destinati alla nostra alimentazione, e dalla comodità di avere frutta e verdura fresca di stagione a… metri 0. Spesso l’idea viene accantonata solo per la mancanza di spazio materiale, avendo in mente chissà quale estensione di coltivazioni. Se ci guardiamo attorno, però, possiamo vedere un’infinità di spazi “impensati” da utilizzare per la coltivazione di piccoli frutti e ortaggi; alcuni sono proprio sopra alla nostra testa. Spesso, come ci insegnano i cugini nordici, si può infatti destinare il tetto piano del proprio edificio o del garage alla coltivazione biologica di molte varietà di alberi da frutto, ortaggi ed erbe aromatiche, con risultati sorprendenti. È quella che nei Paesi anglosassoni viene chiamata “rooftop farming”, ovvero agricoltura sui tetti dei palazzi. Questa tecnica apporta diversi benefici, sia in termini di termoregolazione dell’edificio, che rimane più fresco in estate e più caldo
in inverno, sia per la riduzione dell’inquinamento sonoro e la mitigazione del microclima in generale. Pensare alla realizzazione di un “sistema” adatto alle nostre finalità significa cominciare da un’indagine strutturale dell’edificio, che può essere effettuata coinvolgendo il progettista il quale ci dirà quanto peso per mq la struttura può supportare; questo ci consentirà di determinare con esattezza la stratigrafia del nostro substrato sulla base dei parametri di portanza dell’edificio. Altrettanto importante diviene la protezione dell’impermeabilizzazione presente, con la posa di un telo antiradice, e successivamente di quella di un “pacchetto” con funzioni drenanti e di riserva d’acqua; questo verrà scelto tra i molti in commercio, sulla base dei cm di terreno da supportare (da pochi cm di terreno sino a 100-150 cm), e, in base a questi, sarà differentemente composto. Per la coltivazione possiamo “creare” un substrato ottimale, acquistando assieme a un buon terriccio (che non abbia patito trattamenti chimici), della buona terra di campo vagliata (almeno il 30% del totale). Questa, al contrario del terriccio, ha una flora batterica ottimale per le
piante e ha “capacità colloidale” (riesce cioè a a breve tempo: le lattughe, per esempio, sono trattenere le particelle organiche e minerali pronte dopo circa 40 giorni dall’impianto. Per necessarie all’alimentazione delle piante, che ottenere cibi sani sino in fondo, vanno evitate risulteranno più saporite). In presenza di prole sostanze chimiche di sintesi (renderebbero blemi di portata della soletta, per raggiungere la nostra verdura simile a quella di produzione una stratigrafia minima (per la coltivazione industriale). Per la difesa da malattie e parasservono almeno 20 cm di substrato), si dovrà siti conviene imitare la natura, “mischiando” alleggerire il substrato con molto le piante tra loro: è un 30% di perlite, un’argilla Possiamo cimentar- efficace per scoraggiare alcune leggera e neutra usata solitaspecie di parassiti che non ci nella coltivazio- gradiscono nemmeno l’odore mente in floricoltura. Per la concimazione, nulla funziona ne di quasi tutti gli di altre piante. È anche possimeglio ed è più naturale dello bile ricorrere alla lotta bioloortaggi e le piante gica, liberando insetti utili che stallatico bovino pellettato, che consiglio di incorporare si nutrono delle specie che officinali nel terreno in inverno, avenvivono a spese delle nostre piante. Sono sempre più diffuse in commercio do cura d’interrarlo per evitare il diffondersi del caratteristico odore. Il passo successivo “confezioni” di insetti vivi pronti a lavorare prevede la piantumazione delle pianticelle che per noi appena liberati. Va evidenziato, poi, troviamo comodamente pronte, o che possiache la diffusione sistematica di questo tipo di mo far nascere da pochi semi in un qualsiasi orticultura, in special modo nelle zone fortemente urbanizzate, grazie all’effetto della tracontenitore basso. Un’annaffiatura parsimoniosa, magari supporspirazione delle piante, potrebbe essere un’ottata da un impianto a goccia automatico da far tima soluzione per ridurre i livelli di anidride funzionare durante le nostre assenze, farà il carbonica e mitigare l’effetto “isola di calore” resto. I risultati si cominceranno a vedere già che spesso caratterizza le città. Utilizzare questi spazi per la coltivazione di ortaggi e altre piante può rappresentare un forte esempio educativo anche per le fasce d’età più giovani, più soggette alla perdita del legame con la terra, per far comprendere loro l’enorme valore dell’agricoltura biologica.
Riccardo Bagolin È laureato con laurea specialistica in Scienze e Tecnologie Agrarie. Titolare dello studio Areaverde Consulting, Socio AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio), si occupa di progettazione del verde, ripristini ambientali, agricoltura biologica. https://www.areaverde.it per informazioni scrivere a areaverde@libero.it
Per l'alimentazione del tuo bambino scegli il biologico per eccellenza Da sempre il Gruppo Mangiarsano Germinal si prende cura dei consumatori realizzando prodotti biologici e salutistici formulati nel pieno rispetto della salute dell’uomo. L’azienda oggi propone due nuove linee BIO destinate a bambini e ragazzi, per accompagnarli passo dopo passo, dalla scoperta dei primi cibi fino all’ingresso nell’adolescenza. BioBimbo: latte, creme, biscotti per biberon BioJunior: biscotti e cereali per la prima colazione Vai al sito www.bio-bimbo.it: un esperto Pediatra ti potrà fornire gratuitamente preziosi consigli sull’alimentazione e la salute di tuo figlio.
Gruppo MangiarsanoGerminal Via Staizza, 50 31033 Castelfranco Veneto (TV) Tel. +39 0423420099 www.bio-bimbo.it
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Sui nostri scaffali La Città del Sole Sfogliatelle alla pesca e albicocca Una delicata sfoglia che avvolge un dolce preparato di frutta a base di pesca e albicocca. Le sfogliatelle “La Città del Sole” ricordano nella forma un piccolo strudel e quando si assaporano rivelano tutta la bontà di una ricetta semplice, senza lievito e senza zuccheri aggiunti. La confezione contiene quattro sfogliatelle da 50 g confezionate singolarmente, per avere una piccola merenda sempre a portata di mano. Allos Una buona colazione... una splendida giornata! Il muesli di frutta e amaranto di Allos è l’ideale per cominciare al meglio la vostra giornata. La composizione bilanciata dei suoi in gredienti, fonte di ferro e magnesio, vi darà una sferzata di energia. Il muesli non contiene zucchero, ma è arricchito con miele e succo di mela concentrato. Gustatelo con latte fresco intero, yogurt o “latte” di soia, per una colazione ideale o un delizioso spuntino! Biovegan Gelatina vegetale per torte, chiara Biovegan è un’azienda a conduzione familiare in cui, al centro dell’azione, è sempre stato l’uomo, il suo benessere e quello dell’ambiente. Nella lavorazione dei prodotti Biovegan viene posta particolare attenzione alla purezza degli ingredienti e vengono sempre evitate tutte le materie prime di origine animale. La nostra gelatina per torte ha una consistenza leggera ed esalta ulteriormente la freschezza della frutta con la sua trasparenza. La prima gelatina per torte esclusivamente vegetale.
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Biologico e Ogm
Il sogno “Ogm” infranto dalla cruda realtà Dovevano sconfiggere la fame nel mondo, dovevano crescere anche nelle aree desertiche e in quelle troppo saline, dovevano curare l’aids e le altre malattie autoimmuni, la rabbia, la tubercolosi, l’asma, le allergie, la cecità infantile, il cancro, dovevano ridurre l’uso di pesticidi... di Roberto Pinton Queste e altre centinaia di virtù sono state sin qui attribuite alle piante Ogm. Dall’introduzione sul mercato nel 1994, però, le uniche caratteristiche presentate dagli Ogm (soia per il 47% della superficie, mais per il 32%, cotone per il 15% e colza per il 5%) sono la resistenza al diserbante glifosate oppure l’incorporazione di un gene nocivo per ditteri (mosche e zanzare) e lepidotteri (farfalle, alcune delle quali, va detto, sono una vera rogna per l’agricoltura). È abbastanza evidente che l’aver reso una pianta resistente a un diserbante (sul 59% delle superfici Ogm) non può ridurre l’uso di diserbante. Un po’ perché, dato che la pianta non ne soffre, non si va per il sottile sulle quantità, per eliminare in fretta le piante
spontanee antagoniste, un po’ perché queste, nel giro di due o tre anni, si adattano e acquistano anch’esse resistenza (negli USA le chiamano “superweeds”, super-erbacce), costringendo ad aumentare le quantità di principio attivo in una spirale di cui non si vede la fine. Tant’è vero che, secondo i dati del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense (USDA), dal 1996 al 2008 è diminuito sì di 29 mila tonnellate l’uso di insetticidi, ma è aumentato di 173 mila tonnellate quello di diserbanti, con un saldo di +144 mila tonnellate. Peccato che per il nostro Sistema nazionale di sorveglianza delle intossicazioni acute da antiparassitari il glifosate sia al primo posto tra i responsabili di intossicazioni accidentali. Peccato che dal 1980 siano note le malformazioni che provoca negli animali da laboratorio (ne ha trattato di recente il rapporto “Roundup and birth defects: Is the public being kept in the dark?”, facilmente reperibile in rete). I diserbanti son brutte bestie: oltre a poter essere tossici per gli uomini e gli altri esseri viventi, influenzano negativamente l’ecosistema del suolo, sono trasportati dalle acque di superficie e possono contaminare quelle sotterranee; la loro apparente efficacia nel breve periodo induce gli agricoltori a preferirli alle altre tecniche di contenimento delle infestanti, con l’abbandono delle rotazioni colturali e il ricorso alla monocoltura, con conseguente aumento della diffusione degli insetti e delle patologie specifiche… Dividendi azionari a parte, a oggi questi sono i principali risultati accertati degli Ogm.
Notizie in pillole
Appuntamenti
Progetto bimbinbarca Estate 2012
Natura/ pura Il nostro ideale di bellezza da 25 anni
Lavera. Trattamento naturale.
Il progetto si rivolge a bambini e ragazzi di età compresa tra 7 e 16 anni con l’obiettivo di trasmettere loro l’amore e il rispetto per il mare attraverso la pratica della navigazione a vela e la vita di bordo. Questi gli insegnamenti previsti: pratica di andatura a vela, virate, ancoraggi, nomenclatura e piccole manovre; navigazione notturna per imparare ad osservare il cielo; condivisione di ridotti spazi comuni e collaborazione alla vita di bordo nel rispetto degli altri; uso esclusivo di materiali a impatto zero. Tra gli aspetti più rilevanti, vi è anche la cura per l’alimentazione che sarà esclusivamente a base di prodotti biologici e biodinamici. I giovani marinai aiuteranno gli istruttori in cucina e ogni giorno si sfornerà pane fatto in casa. I ragazzi potranno così apprendere il valore del lavoro di squadra unito a quello di una sana alimentazione. L’imbarcazione Elettra, una bellissima barca a vela di 15 metri, accoglierà 9 ragazzi per volta accompagnati dal comandante e da due istruttori qualificati, con titoli professionali per il salvataggio in mare e per il nuoto in acque libere. Imbarco e sbarco avverranno, a seconda dei turni, nel porto di La Spezia o di Viareggio, e la navigazione sarà alla volta dell’isola d’Elba. Il programma si articola in corsi settimanali, suddivisi in 5 turni partendo da domenica 24 giugno fino a sabato 28 luglio. www.arssailingteam.com
XXIV Edizione di Festambiente
lavera garanzia di
qualità
100 %
conservanti, profumi e colori di origine naturale
100 % 100 %
oli ed estratti di piante biologiche senza siliconi, paraffine e derivati del petrolio
Natura pura, con la Crema My Age giorno ristrutturante e la sua formulazione di tè bianco ed olio di karanja, nutre la pelle delle donne dai 30 anni in poi con idratazione naturale. Illumina la pelle donandole un effetto antiaging. Dalla Natura a Lavera, per una pelle bellissima.
Dal 10 al 19 agosto 2012 torna Festambiente, il festival di ecologia, solidarietà e cultura, giunto quest’anno alla sua ventiquattresima edizione. Organizzato da Legambiente, si svolge a Ripescia, presso il centro “Il Girasole”, centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di Legambiente, vicino al Parco regionale della Maremma e a pochi chilometri da Grosseto. Molte le iniziative previste per quest’evento di risonanza europea che ogni anno ospita oltre 80.000 visitatori e che promuove la qualità della vita in ogni aspetto, dalla salvaguardia dell’ambiente alle innovazioni tecnologiche, dalla promozione di fonti rinnovabili alla tutela di tradizioni e culture locali. Qui puoi scaricare la canzone di Lavera gratuitamente
www.lavera.de
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A tu per tu con l’azienda
Da BioAppetì la chiave del benessere... Take away ! SCO FINONTI AL
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Una nuova linea di prodotti bio take away, un nuovo sito dedicato alla cucina bio e vegetariana. Per BioAppetì l’innovazione è di casa. di Massimiliano Maroni Se c’è un marchio che nel biologico sa interpretare e anticipare i gusti e le esigenze in continua evoluzione dei consumatori, riuscendo a proporre un assortimento costantemente aggiornato di alimenti vegetariani e biologici di qualità, subito pronti, senza dubbio questo marchio è BioAppetì. Presente da oltre dieci anni sugli scaffali dei negozi di alimentazione biologica, BioAppetì offre solo alimenti vegetali accuratamente selezionati e lavorati, proposti in diverse gamme: proteine vegetali come Tofu, Seitan, Tempeh; piatti pronti biologici e vegetali, spalmabili e ora la nuovissima gamma take away con posata inclusa. Non ci si poteva aspettare altro da un marchio che da sempre coniuga i sapori della migliore tradizione culinaria italiana e straniera con la salute e l’equilibrio delle proprietà nutrizionali degli ingredienti. Di quali ingredienti stiamo parlando? Dei preziosi pilastri della dieta mediterranea: cereali integrali, legumi, verdura, frutta e olio extra vergine d’oliva. Tutto questo trova una nuova declinazione nella nuova gamma take away che BioAppetì ha inaugurato con due ricette della tradizione, come la vellutata di lenticchie e zucca, e quella cavolfiore e fagiolini, perfette per nutrirsi leggeri e con gusto, ma anche ideali per prendersi cura di sé anche quando si ha poco tempo a disposizione per cucinare e mangiare. BioAppetì propone inoltre alcune ricette etniche che, grazie ai profumi e ai sapori, riescono a trasformare una veloce
pausa pranzo in una fantastica esperienza che coinvolge e seduce tutti i sensi. La Tajine con verdure, a base di couscous, verdure e ceci, d’ispirazione magrebina; il Curry di verdure con riso basmati, gustoso e colorato mix di riso, ortaggi, frutta e spezie della tradizione indiana; il Wok di verdure e avena, squisita combinazione di ortaggi, avena ed erbe aromatiche. Grazie alla pratica posata inclusa nella confezione poi, ci si può concedere sempre e ovunque il piacere di una pausa a base di un buon piatto, vegetale al 100% e garantito biologico. Avete mai fatto caso al numero e alla varietà degli ingredienti vegetali presentati nelle ricette BioAppetì? È talmente ampia e straordinaria la varietà che la Natura mette a disposizione per stare in salute con gusto… La sfida, per BioAppetì è usare al meglio questa ricchezza per creare piatti colorati e gustosi, che aiutano a stare bene e a vivere meglio. Natura, nutrizione, benessere, sicurezza alimentare... Queste semplici, quanto importantissime parole, rendono evidente tutta la qualità e il valore di ogni prodotto BioAppetì. Questo obiettivo ambizioso è stato raggiunto grazie all’accurata scelta dei fornitori, all’attenzione scrupolosa e costante rivolta al controllo della filiera, alla rintracciabilità di tutte le materie prime, certificate e periodicamente sottoposte ad analisi per garantire sempre lo
standard qualitativo più elevato. Al controllo qualità che coinvolge i consumatori. Oggi della filiera si aggiunge l’adozione di processi ancor di più, con il lancio su internet del blog produttivi avanzati che puntano alla sicurezza bioappeti.com, dove tutta la “veg-community” alimentare e, allo stesso tempo, garantiscono può confrontarsi, scambiare idee, opinioni ed la tutela del prezioso patrimonio nutrizionale esperienze sulla creazione e preparazione di e di gusto degli ingredienti biologici utilizzati. ricette con le proteine vegetali, oppure nella Le tecnologie adottate sono innovative, si rivisitazione originale dei piatti pronti BioApinseriscono in un rigoroso e aggiornato piano petì. L’innovazione, filo rosso che collega ogni HACCP e in procedure con tanto di certiaspetto dei prodotti BioAppetì (dallo studio ficazione ISO 22000:2005 che garantisce il dei piatti alla loro realizzazione) è un concetto controllo di ogni fase del che va oltre la contrapprocesso produttivo. posizione di antico e L’utilizzo di materie Una conferma dell’impemoderno. Rappresenta, prime biologiche e gno di BioAppetì per la piuttosto, l’attitudine qualità totale viene dall’ualla continua vegetali limita l’impatto dell’azienda tilizzo esclusivo di soia ricerca di nuove soluzioni bilologica (quindi garanti- dei consumi alimentari per il rispetto per l’uomo ta non Ogm), coltivata in la Terra. BioAppetì sull’ambiente oltre che eè per Italia, e in particolare in massima fruibilità e Emilia Romagna e Veneto sulla salute dell’uomo facilità di utilizzo, un proper la produzione di tofu dotto-servizio che aiuta il e tempeh. nostro pianeta e noi nella vita di ogni giorno. Per il seitan, invece, BioAppetì ha scelto una Non è un’esagerazione: l’utilizzo di materie lavorazione artigianale partendo non da semiprime biologiche e vegetali limita l’impatto dei lavorati o glutine di frumento di estrazione consumi alimentari sull’ambiente, oltre che industriale, ma proprio dalla farina. Il risultato sulla salute dell’uomo. è un seitan pregiato, ottimo nel gusto e nella Le scelte alimentari devono diventare consistenza. sempre più consapevoli, legandosi, oltre Il marchio BioAppetì è sinonimo d’innovache a ragioni nutrizionali, a motivazioni etizione nel cibo biologico e d’impegno per la che e ambientali.
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Notizie in pillole
Notizie bio
In ricordo di Maria Thun
Giovedì 9 febbraio Maria Thun ha lasciato la vita terrena Come importante pioniera dell’agricoltura biodinamica ha, con il suo lavoro, diffuso e stimolato il movimento biodinamico in molti Paesi, in Europa e oltreoceano. Il suo Calendario delle Semine – giunto quest’anno al 50esimo volume – era per molti non solo un modo per diffondere ampiamente in molti Paesi l’agricoltura e il giardinaggio biodinamico, ma anche un importante iniziale aiuto economico per lo sviluppo di varie associazioni nazionali. Ciò corrispondeva anche ad un aspetto importante della sua personalità: essere pragmatica e d’aiuto per il lavoro fin nei più piccoli dettagli.
Bill Gates incontra l’imprenditore vicentino Remo Pedon
Bill Gates ha incontrato in Etiopia Remo Pedon, direttore generale del gruppo alimentare vicentino di Molvena. Il fondatore della Microsoft ha compiuto questo viaggio per controllare di persona l’andamento del sito produttivo della divisione Acos (Agricultural Commodity Supplies): fondato da Pedon nel 2005, è una realtà specializzata nella lavorazione di legumi e si lega ad un programma di solidarietà internazionale sostenuto dalla fondazione di Gates e della moglie. Acos è stata la prima azienda europea del settore a investire nel Paese africano: “Lei è un uomo coraggioso, signor Pedon” ha commentato il patron di Microsoft. Pedon ha ricordato che nel 2005, quando intraprese questa avventura, non esistevano né logistica né infrastrutture: “i contadini bussavano alla nostra porta per vendere i fagioli e poter così acquistare il necessario per mandare i propri figli a scuola. Oggi operiamo tramite ECX, la Borsa etiope, carichiamo e sigilliamo container presso il nostro stabilimento, abbiamo una scuola autogestita per i figli dei nostri dipendenti, la mensa. L’Etiopia è un Paese bellissimo, la gente è aperta e disponibile e ti ripaga di qualsiasi sforzo semplicemente con un sorriso”.
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Gino Girolomoni 1946-2012
Come un seme piantato per sempre Vogliamo dedicare questa pagina a Gino Girolomoni, figura carismatica e pioniere dell’agricoltura biologica che, il 16 marzo scorso, improvvisamente, ci ha lasciato. di Giuseppe Paolini Ci piace ricordare Gino, attraverso le parole a lui dedicate da Giuseppe Paolini, sindaco di Isola del Piano, e molto vicino a lui e alla sua famiglia. “Gino era uno di noi, un figlio di Isola del Piano. Un uomo della nostra terra, una terra che sa essere dura, ma allo stesso tempo gentile e generosa, come può esserlo una madre verso i suoi figli. Ricordo i tempi in cui noi, tutti insieme, muovevamo i primi passi verso quella che sarebbe diventata una delle realtà più interessanti del biologico in Italia. Il sogno utopico che si concretizza. Nel 1970 fu eletto sindaco di Isola del Piano e restò in carica fino al 1980; durante questo decennio organizzò a Isola del Piano una serie di eventi culturali che fecero conoscere Isola del Piano anche oltre queste colline. Gino era un antesignano anche nella sua visione politica: nel 1976 diede le dimissioni da Sindaco per denunciare pubblicamente lo stato di abbandono e di emergenza che vivevano i piccoli paesi. A luglio del 1977, con Tullia, Gigi, Gianni, Daniele, Ornella, Roberto e Paolo fondammo la cooperativa Alce Nero. Furono anni duri: dissodare queste colline, incolte da tanti anni e produrre latte che andavamo a vendere negli ospedali di Fossombrone e Urbino o che, trasformato in formaggio, proponevamo al mercato settimanale dei contadini, nella piazza delle Erbe a Urbino. Si lavorava dal sorgere del sole al tramonto. La giornata terminava a tavola nel salone, davanti ad enormi piatti di pasta, con discussioni su progetti e priorità da affrontare. In quegli anni a Montebello c’era un via vai di persone, provenienti da varie parti d’Italia e da altri Paesi che si fermavano per conoscere la nostra esperienza e per confrontarsi con noi.
Gino Girolomoni Nel maggio del 1978, come Sindaco, organizzò il primo corso di agricoltura biologica che si tenne in Italia, e da quell’esperienza nacquero altre due cooperative marchigiane biologiche. Oggi la sua azienda, conosciuta con il marchio Montebello® è apprezzata non solo in Italia, ma anche nel mondo. L’impegno di Gino per il mondo biologico, per una sana alimentazione, per il rispetto verso la terra e la lotta contro l’uso in agricoltura degli Ogm è conosciuto da tutti. Certo Gino era una persona particolare, potevi anche non condividere alcune cose, potevi anche discuterci animatamente, ma sapevi che in ogni caso lui c’era, che era un punto di riferimento. Ricordo uno scritto di Gino degli anni ‘70 che è molto contemporaneo: il mondo è un deserto dove branchi di struzzi nascondono la testa per non vedere la loro fine”. Per conoscere meglio la storia di Gino Girolomoni potete visitare il sito www.montebellobio.it
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In tutto relax
Viaggiare è come sognare Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato. (Edgar Allan Poe) di Giò Gaeta Lo stile di vita odierno ci abitua allo stress, alla frenesia, alla confusione e al frastuono di città caotiche e alienanti. Dare ascolto ai nostri reali bisogni diventa sempre più difficile: presi come siamo da mille incombenze quotidiane, perdiamo di vista la cura del benessere del corpo, ma anche dell’anima. Oltre a restare sempre connessi con il mondo che ci circonda, senza staccare mai, facciamo poca attività fisica, mangiamo in maniera scorretta e non ci curiamo dei segnali che il nostro corpo ci dà. Da quanto tempo non fate una passeggiata nel verde, dimenticandovi dell’orologio, del cellulare e della posta elettronica? Da quanto tempo non date ascolto ai vostri ritmi, quelli che il corpo vi detta, almeno per un attimo? Rallentare è la parola magica e significa allontanarsi dagli impegni quotidiani per prendersi cura dell’anima e del corpo, consapevoli che solo attraverso l’equilibrio di entrambi possiamo godere di reali momenti di benessere. Mai come oggi la vacanza diventa il momento per prenderci del
tempo solo per noi. Per questo è importante che il luogo che ci ospita abbia caratteristiche tali da permetterci di combinare gli ingredienti giusti: relax, benessere, attività fisica, natura incontaminata e sana alimentazione. Solo così, infatti, la vacanza diventa un momento rigenerante che ci restituisce le energie necessarie per affrontare la vita quotidiana, lasciandoci una prolungata sensazione di benessere. I Biohotels sono stati concepiti proprio per questo: 70 esclusive strutture tra Italia, Francia, Germania, Austria e Svizzera, nate per offrirvi soggiorni unici e indimenticabili. Inserite in splendide cornici, dalla montagna al mare, offrono un’ampia gamma di servizi per farvi sentire coccolati e liberi da ogni pensiero. Tutte caratterizzate da ambienti eleganti e confortevoli, prestano grande attenzione a ogni aspetto dell’ospitalità, a cominciare dall’alimentazione: arte culinaria e qualità biologica si sposano insieme per darvi più gusto, più piacere e più salute. I prodotti provengono da
Michael Gebert
tagne, è il luogo perfetto per una rilassante agricoltura biologica, vengono scelti secondo vacanza all’insegna dell’ecologia. Inaugurato la stagionalità e privilegiando la filiera corta: nella primavera del 2009, è il primo hotel si tratta di prelibatezze regionali preparate europeo ad aver ricevuto la certificazione “Cliartigianalmente con ingredienti freschi. Tutti mahotel” per il suo impegno nella bioedilizia e i Biohotels offrono inoltre almeno un menù nella conduzione ecologica sostenibile. Armovegetariano. nicamente inserito nell’ambiente, è costruito Per quanto riguarda la cura del corpo, venprevalentemente in legno proveniente dalla gono usati solo prodotti di cosmesi naturale regione, non trattato, tagliato secondo il certificata. Naturalmente, grande attenzione viene prestata alla sostenibilità: tutte le costru- calendario lunare e assemblato senza l’uso di colla e viti metalliche. zioni rispettano i criteri della bioedilizia, sono L’arredamento degli ambienti è moderno, certificate EHC (Eco Hotels Certified) e lavocurato nel minimo dettaglio; tutte le stanze rano assiduamente per svilupparsi in senso hanno una splendida vista ecologico. L’analisi del consumo totale di risorse nel L’estate si avvicina e, sulla valle dell’Adige. La cucina è biologica, con pro2011 ha dato un risultato con essa, il tempo dotti del confinante maso più che soddisfacente: si è rilevato che nei Biohotels il per un meritato ripo- biodinamico Bergerhof, certificato Demeter. L’offerconsumo medio quotidiano di CO2 è di oltre il 50% al di so: godetevi una sen- ta culinaria è di altissimo sotto di quello degli hotel sazione di benessere livello e permette di gustare piatti da veri gourmet. L’aconvenzionali. da portare con rea benessere comprende Sia che vogliate rilassarvi un’ampia piscina coperta, trascorrendo ore tranquille voi anche in città una vasca esterna riscaldata o scegliendo attività più tutto l’anno, una sauna con accesso diretto dinamiche, numerose e diverse sono le propoal giardino dell’hotel, la sauna finlandese, il ste offerte da queste strutture. Potrete indivibagno turco, la sauna biologica alle erbe, la duare il Biohotel che fa per voi e più risponde alle vostre esigenze, a seconda che siate single, vasca per le immersioni e l’impianto Kneipp. Chi vuole può praticare attività fisica, da in coppia, con o senza bambini, che vogliate solo o sotto la guida del personale esperto e rilassarvi con trattamenti di benessere oppure qualificato, sulla terrazza dell’hotel, con una fare della sana attività fisica. magnifica vista sulla valle, oppure all’aria Per voi, abbiamo visitato il Theiner’s garten aperta, immerso nella straordinaria natura Bio Vitalhotel di Gargazzone, piccolo paese circostante. vicino a Merano, in Alto Adige. Immerso in uno splendido frutteto e circondato dalle mon- www.biohotels.info
Pionieri nel bologico dal 1974
Di vetta in vetta l’atleta ha attraversato per quattro volte le Alpi a piedi e con il parapendio. Per un apporto calorico immediato, Michael Gebert aveva nello zaino le barrette alla frutta RAPUNZEL. Per maggiori informazioni www.rapunzel.de
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