a casa tua la nuova linea NaturaSì con protagonista lo
storico grano duro SENATORE varietà CAPPELLI 100% italiano
Selezionata nel 1915, il Cappelli è una varietà rustica, erede della tradizione agricola italiana ed espressione della straordinaria biodiversità del nostro territorio.
Inconfondibile, con le sue alte spighe dorate, dai caratteristici baffi neri, trae nutrimento dagli strati più profondi e ricchi del terreno ed è considerato il "Re dei grani duri italiani" per le sue caratteristiche organolettiche.
Insieme coltiviamo i semi del cambiamento
L’estate sta finendo e l’impressione, quando ci prepariamo a salutare la bella stagione, è un po’ questa: che sia con settembre – più ancora che con gennaio –che ci prepariamo a salutare il vecchio anno per fare posto al nuovo. Come accade a bambini e bambine con la riapertura delle scuole, anche le nostre vite adulte riprendono il loro ritmo consueto, mentre le giornate si accorciano e il paesaggio intorno cambia, giorno dopo giorno. Lasciandoci alle spalle l’esuberanza dell’estate, raduniamo le forze per accogliere i nuovi inizi, all’insegna dei valori di sempre.
Il periodo che più si concilia con il raccoglimento interiore è anche quello in cui si gettano quei semi che – serbati nella Terra durante l’inverno – potranno infine rinascere a una nuova primavera. Semi che raccontano la speranza e che ci parlano di futuro, custodendo il nutrimento di domani. Perché biologico non significa solo attenzione per l’ambiente, per la Terra e la sua preziosa biodiversità; significa anche prendersi cura delle persone, con la consapevolezza che ogni giorno viviamo immersi in un flusso circolare fatto di piccoli gesti che, come semi donati al terreno, ci restituiranno nel tempo fiori e frutti. Il maggior raccoglimento dell’autunno non è solo una questione di introspezione personale, ma anche di un rinnovato senso di comunità: è una stagione che ci invita a rallentare, a riflettere e a ritrovare il piacere delle relazioni autentiche e del vivere comunitario.
Attraverso le pagine del nostro magazine vorremmo restituirvi proprio quel senso di comunità che contraddistingue l’intero ecosistema di NaturaSì, il quale abbraccia tutti coloro che condividono i nostri stessi valori. Ecco perché, in questo numero, dalle montagne del bellunese ci siamo spinti fino all’Etiopia, passando per le comunità biodinamiche del nostro Paese. Una comunità non è solo un insieme di persone, ma un organismo vivo e dinamico che – accettando e valorizzando le diversità di ciascuno – cresce e prospera grazie all’impegno e alla partecipazione di tutti. Lo abbiamo visto, in primavera, con il grande successo degli AgriFestival NaturaSì di Roma e di Mantova: in tantissimi avete partecipato alla nostra festa del biologico. Un appuntamento che – se ve lo siete perso o se volete rivivere l’esperienza – si rinnoverà a fine settembre all’Azienda Agricola Biodinamica San Michele di Cortellazzo (Jesolo). Ma gli eventi non sono finiti! Domenica 13 ottobre torna, in alcune aziende agricole del nostro ecosistema, Seminare il Futuro: l’evento di semina collettiva, promosso dalla Fondazione Seminare il Futuro con il supporto di NaturaSì. Un autunno ricco di esperienze indimenticabili, da vivere insieme, per ricordarci che il mondo si cambia solo restando uniti.
Seguici sui social e su naturasi.it per scoprire questi e gli altri eventi del nostro ecosistema.
La redazione
Silvia Valentini
Sophie Meneghelli
Lorenza Gelmetti
Diana Zottarel
hanno collaborato a questo numero: Serena Federici Ecocomunicazione www.ecocomunicazione.it
Benedetta Frare
giornalista pubblicista e direttrice responsabile della rivista
Blessed Brands Creative Studio per lo scatto di copertina e per le rubriche di cucina
Paolo Pistis esperto di agricoltura biodinamica
Francesca, Lorella, Silvia Braglia fondatrici di www.disanapianta.net per la rubrica Impastiamo!
Jasmin Peschke per la rubrica Cosa ci nutre
Orango Films per gli scatti dell'articolo delle pp. 28 - 29
Editore:
EcorNaturaSì SpA Società Benefit via Palù, 23 z.a. Zoppè, 31020 S. Vendemiano TV Italia P.IVA e C.F. 02010550263
Direttore responsabile:
Benedetta Frare
Grafica e impaginazione: EcoComunicazione, progetti di comunicazione ecologica
Stampato da Mediaprint con inchiostri a base vegetale
Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Verona in data 30/12/2003 n. 1575
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Sommario
Editoriale
Insieme coltiviamo i semi del cambiamento 6
I nostri progetti
Il futuro della Terra è nelle nostre mani
8
In copertina
Torta salata integrale con zucca
10
Approfondimento
Vado a vivere... in malga
12
Ricetta salvaspreco
Bowl autunnale
14
Dal mondo
In Etiopia, dove il miele “nasce” sugli alberi 16
Oggi in cucina
Penne al radicchio e ricotta 18
Approfondimento
Le Comunità biodinamiche 20
Turismo sostenibile
Viaggiando verso l’autunno…
22
Oggi in cucina
Insalata di pere e radicchio
24
Le stagioni nell’orto Il sedano rapa
26
Zuppe di stagione
Vellutata di porri e sedano rapa
28
L’angolo dei bambini
Una merenda… nel bosco
30
Impastiamo
Biscotti autunnali
32
Lunario
35
Bio consigli di lettura
37
Cosa ci nutre
Dare un futuro all’agricoltura
39
Azienda del mese
I freschissimi Primavera
Il futuro della Terra è nelle nostre mani: torna l’AgriFestival NaturaSì
Il 28 e 29 settembre, due giorni all’Azienda Agricola San Michele, tra natura, musica e sana alimentazione con Giovanni Storti e Franco Mussida.
Dopo il grande successo di Roma e Mantova, nuovo appuntamento con l’AgriFestival NaturaSì, che questa volta raddoppia: saranno infatti due le giornate di festa che offriranno anche l’opportunità di dialogare e confrontarsi su temi e valori alla base
dell’impegno di NaturaSì. Nella splendida cornice dell’Azienda Agricola Biodinamica San Michele, a Cortellazzo di Jesolo, protagonista di uno straordinario progetto di salvaguardia della biodiversità, un’occasione unica per conoscere i progetti che ruotano attorno al nostro ecosistema, trascorrendo due giorni all’aria aperta in cui non mancheranno momenti di intrattenimento, approfondimento e incontri con ospiti ed esperti in tema di biodiversità, natura e sana alimentazione.
“Perchè AgriFestival? È la festa dell’agricoltura e di tutti noi! L’agricoltura si salva o si aiuta facendo comunità. Tutti abbiamo bisogno dell’agricoltura, tutti siamo figli di questo Pianeta.
Tutti abbiamo bisogno del cibo. Per portar avanti quest’agricoltura sana abbiamo bisogno di tutti.”
Fabio Brescacin, Presidente di NaturaSì
Tra gli appuntamenti in calendario, oltre al percorso conoscitivo della pedagogia Waldorf, con laboratori creativi per adulti e bambini, e a tour guidati messaggio promozionale
dell’azienda agricola, sabato 28 dialogheremo con Giovanni Storti, attore e comico del celebre trio Aldo, Giovanni e Giacomo. La giornata terminerà infine con un AgriAperitivo a base di prodotti locali dell’azienda agricola. Domenica 29, invece, conosceremo da vicino l’ecosistema di NaturaSì incontrando Fabio Brescacin, presidente di NaturaSì,
Seminare il Futuro: ti aspettiamo domenica 13 ottobre!
Un gesto semplice, concreto ma allo stesso tempo simbolico, perché custodisce l’essenza stessa della vita: è infatti dall’incontro del seme con la fertilità della terra che la pianta, traendo il suo nutrimento, può germogliare e crescere rigogliosa. Un’emozione che si rinnova ogni anno durante Seminare il Futuro, l’evento di semina collettiva, giunto quest’anno alla quattordicesima edizione, che torna domenica 13 ottobre in alcune aziende agricole del nostro ecosistema.
Seminare tutti insieme, con la consapevolezza che ciò che stiamo seminando diventerà cibo e che proprio dalla qualità del seme dipenderà la qualità del nostro nutrimento: è il senso di Seminare il Futuro, evento organizzato con il supporto di NaturaSì e del suo tour operator ViandantiSì, e promosso dalla Fondazione Seminare il Futuro.
Inquadra il QR-code per scoprire le aziende agricole che partecipano all’iniziativa e le modalità di iscrizione all’evento.
e la Libera Fondazione Rudolf Steiner in un dialogo con consumatori, agricoltori e negozianti, moderato dalla conduttrice televisiva Tessa Gelisio. Oltre a conoscere i Giovani Protagonisti, alunni della sezione Grafica del Liceo Artistico Bruno Munari di Vittorio Veneto (TV), vivremo una suggestiva esperienza con il concerto esperienziale di Franco Mussida, uno dei fondatori della Premiata Forneria Marconi, nota anche come PFM, per terminare infine con lo showcooking curato da L’Officina del Cuore. In entrambe le giornate sarà inoltre possibile visitare la Libera Scuola Steiner Waldorf “Novalis” e l’orto aziendale di EcorNaturaSì a San Vendemiano (TV) con partenza alle ore 14 in pullman dal luogo dell’evento.
Faranno da cornice agli eventi oltre 70 stand con degustazioni dei nostri produttori bio, esperti di biodiversità, libri tematici, racconti di viaggi e tante attività e laboratori green per tutti, adulti e bambini.
AgriFestival Scopri il programma completo e le modalità di iscrizione all’evento inquadrando il QRcode
Torta salata integrale con zucca cipolle
rosse e crescenza
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 1 teglia da 24 cm di diametro
Costo a porzione
Per la brisè
200 g di farina integrale
50 g di olio extravergine di oliva 70-90 g di acqua fredda 1 pizzico di sale
Per la farcia
800 g di zucca, 1 cipolla rossa
200 g di crescenza, 190 g di panna fresca liquida, 60 g di formaggio Parmigiano Reggiano, 3 uova, semi di zucca q.b., rosmarino q.b. sale q.b.
Procedimento
1
Dedicatevi alla brisè: in una ciotola unite la farina, il sale e l’olio. Mescolate e amalgamate l’acqua poco alla volta, continuando a impastare fino a che non otterrete un panetto compatto e omogeneo. Copritelo e lasciatelo riposare in frigorifero per 30 minuti circa.
2
Preparate il ripieno: pulite la zucca, tagliatela a cubetti e cuoceteli in una padella con un filo di olio per 15-20 minuti circa, fino a che non saranno morbidi. Aggiustate di sale e lasciate intiepidire. In una ciotola unite le uova, la panna, il Parmigiano Reggiano grattugiato e un pizzico di sale, sbattendo con una frusta fino a ottenere una pastella omogenea.
3
Con un matterello stendete la brisè dello spessore di 3-4 mm e distribuitela in una teglia rotonda ben foderata. Bucherellate con i rebbi di una forchetta e farcitela con la zucca cotta e il composto di uova.
Farina integrale di grano tenero
LE TERRE DI ECOR
meno di 2 euro
5
Pulite e tagliate la cipolla a rondelle sottili e adagiatela sulla superficie. Unite anche la crescenza, il rosmarino e i semi di zucca. Ripiegate i bordi su se stessi e cuocete in forno statico preriscaldato a 180 ° C per 30 minuti circa, verificandone la cottura con uno stuzzicadenti.
meno di 3 euro
meno di 4 euro
Vado a vivere... in malga!
Sono sempre di più i giovani che scelgono di cambiare vita, gettando i semi per ritrovare l ’autenticità del contatto con la natura: è il caso della Cooperativa Pascolando e del suo progetto tra le montagne del bellunese.
Giovani che, da soli o con le loro altrettanto giovani famiglie, decidono di cambiare vita e di tornare alla Terra, di fare una scelta per se stessi che è anche una scelta per l’ambiente, prendendosi cura di territori spesso vittima di incuria e abbandono, salvaguardando antiche tradizioni e valorizzando aree talvolta dimenticate. È il caso della Cooperativa Agricola Pascolando, nata dall’iniziativa di un gruppo di amici che, arrivando dai percorsi più disparati, hanno scelto di unire le forze e di mettersi in discussione per dedicarsi all’allevamento di bovini da latte finalizzato alla produzione di formaggio, nel pieno rispetto degli animali e del territorio. Per farlo, hanno scelto di riaprire Malga Van, trasformando il latte nella vecchia latteria turnaria di Valmorel, piccola frazione di Limana, nel bellunese, una delle ultime tre realtà turnarie rimaste in Italia, anch’essa con un futuro incerto a causa della chiusura di quasi tutte le stalle della zona.
Cooperazione e “turnarietà”
La malga vivrà dei bovini forniti già in partenza da ognuno dei soci, a cui si aggiungeranno quelli che riuscirà ad acquistare con i frutti della propria attività, e del lavoro che ciascuno, a turno, presterà, sia nella gestione degli animali e dei pascoli che nella caseificazione. La “turnarietà” è infatti uno dei concetti chiave attorno ai quali è sorta e ruota
l’avventura di Pascolando ed è stato fonte di ispirazione per il gruppo, che ha potuto così immaginare un approccio condiviso anche nella gestione degli animali – distribuendo tra i membri del gruppo i lavori di accudimento degli animali, della loro mungitura, della movimentazione dei recinti nei pascoli, della trasformazione del latte nel caseificio – nella ricettività agrituristica e nella vendita dei prodotti. Anche nella gestione dei pascoli si è scelto di seguire la stessa logica turnaria, appositamente studiata al fine di garantire una rigenerazione produttiva dei prati stabili alpini utilizzati dagli animali della malga, preservandone la caratteristica ricchezza di specie erbacee. La gestione degli animali e la produzione del formaggio sono infatti attività che richiedono, oltre a strutture adeguate al ricovero degli animali, alla disponibilità dei pascoli e di un caseificio, anche specifiche competenze e soprattutto tanto, tanto tempo, con un impegno quotidiano e totalizzante. Lavorare insieme, ma organizzandosi a turni, permette di ottenere ottimi risultati, rendendo nel contempo anche meno gravoso l’impegno richiesto e certamente più compatibile con le esigenze di una vita moderna.
La collaborazione tra uomo e animale
Ben lontana da una logica di sfruttamento dell’animale, la Cooperativa porta avanti una concezione
di allevamento fondato sulla relazione e collaborazione tra l’uomo e gli animali, coinvolgendoli direttamente in una gestione che punta a conservare e rigenerare i territori montani. Non solo i bovini vengono inseriti in un contesto agricolo, ma vengono introdotti e soprattutto entrano a far parte del contesto naturale che li circonda, vivendo a pieno contatto con i regni della natura. Ciò gli permette di esplicitare le loro caratteristiche etologiche e comportamentali: oltre alla stalla, dove potranno trovare riparo, hanno infatti a disposizione ampi pascoli e boschi in cui sostare, ombreggiati e al fresco.
Il sostegno della comunità locale
Il progetto ha suscitato grande interesse nella comunità di Valmorel, sia per la tutela e la conservazione produttiva dei pascoli di Malga Van, da tempo in stato di degrado e quasi abbandono, sia per il legame con lo storico caseificio, il cui futuro era a rischio per mancanza di soci fornitori. Vasto è stato l’appoggio e il sostegno sia pratico che morale all’iniziativa, con molte persone che hanno offerto il loro aiuto, cosicché oggi è proprio la comunità locale che rappresenta il principale bacino di clienti dei prodotti della latteria di Valmorel.
Ai locali si aggiunge una crescente popolazione di turisti che, soprattutto nella stagione estiva, visita la Valbelluna con un grande interesse per le specialità gastronomiche locali. Ciò non esclude che vi possano essere collaborazioni con attività commerciali specializzate desiderose di inserire i prodotti di Malga Van: il prima possibile inizierà inoltre il processo di certificazione biologica, partendo dalla certificazione dei terreni, a seguire quella degli animali, per arrivare fino al caseificio.
Un progetto replicabile
Le dinamiche, le problematiche, le esigenze che hanno spinto il gruppo a cominciare questa avventura sono le stesse che incontrano quasi tutte le popolazioni dell’arco alpino e, più in generale, le popolazioni di montagna. Per questo, nell’ideare e intraprendere questo progetto si è pensato sin da subito alla creazione di un modello replicabile. Un modello, cioè, che possa fungere da esempio e invogliare altri giovani a intraprendere un percorso simile, mostrando loro come – attraverso il rinnovamento di antiche realtà già esistenti, ma in stato di abbandono – si possano mantenere vivi i territori, prendendosi cura del paesaggio e salvaguardandone le tradizioni locali.
Bowl autunnale con ceci croccanti, zucca e melograno
con Blessed Brands Creative Studio
Ricetta senza glutine e vegan
Ingredienti per 4 persone
Costo a porzione
350 g di zucca (butternut o delica)
300 g di riso nero
200 g di riso semintegrale
150 g di melograno già sgranato
2 lattine di ceci già lessati
6 cucchiai di salsa di soia
3 cucchiai di sciroppo d’acero olio extravergine d’oliva q.b. sale q.b. peperoncino in scaglie q.b. salvia fresca q.b.
Procedimento
1
Cuocete entrambi i cereali con la tecnica dell’assorbimento così da non perdere le proprietà del chicco: un volume di cereale con due di acqua. Portate a ebollizione e lasciate cuocere con coperchio e senza mai mescolare finché l’acqua non sarà completamente assorbita. Terminata la cottura, in una ciotola capiente, salate e unite un filo d’olio.
2
Pulite la zucca, eliminando i semi, tagliatela a fette e conditela all’interno di una teglia con olio, sale, peperoncino a piacere e qualche foglia di salvia. Cuocetela in forno statico preriscaldato a 180 °C per 20 minuti circa, fino a quando non risulterà morbida all’interno e dorata in superficie.
3
Riso nero integrale NATURASÌ
Scolate i ceci, sciacquateli e conditeli con una vinaigrette di abbondante olio, salsa di soia e sciroppo d’acero. Mescolateli bene per amalgamare tutti gli ingredienti e saltateli in una padella ben calda per 10 minuti, fino a che non diventeranno croccanti e dorati.
4
Componete la vostra bowl: unite ai cereali la zucca cotta e i ceci, termindo con i chicchi di melograno. Gustate tiepida.
meno di 2 euro meno di 3 euro meno di 4 euro
Un piatto completo, ideale anche per i tuoi pranzi fuori casa: ricordati di preparare tutti gli ingredienti separati e di assemblarli solo al momento di preparare la schiscetta.
In Etiopia, dove il miele “nasce“ sugli alberi
Coinvolgere gli apicoltori in ogni fase della filiera del miele, valorizzando le tradizioni locali ma anche guidandoli nel miglioramento è la sfida, riuscita, di Emebet Dejene e del suo Majang Honey, puro miele biologico d’Etiopia.
Volgere lo sguardo al di fuori dei nostri confini, per incontrare persone e progetti che condividono la consapevolezza di far parte di un unico ecosistema che abbraccia il Pianeta intero: è quello che cerchiamo di fare attraverso le pagine del nostro magazine, raccontandovi spesso le storie più vicine a noi, ma talvolta anche quelle che arrivano da più lontano. Come nel caso della storia di Emebet Dejene, una vita trascorsa tra l’Olanda – che l’ha accolta – e l’Etiopia dov’è nata e dov’è ritornata con un progetto che punta a valorizzare una delle più grandi risorse del paese africano: il miele. Sì, perché l’Etiopia – pur essendo un importante produttore di miele – arriva a importarlo dalla Cina a causa delle difficoltà di approvvigionamento e trasporto dalle aree rurali alla capitale, Addis Abeba: il miele locale quindi non trova uno sbocco sul mercato del Paese, con la conseguenza che questa importante risorsa va sprecata.
È proprio per colmare questo gap tra produzione e commercializzazione del miele – ma anche di altri prodotti agricoli – che a Emebet è stato chiesto, dopo anni in Olanda, di rientrare nel suo Paese che, anni prima, si era trovata a dover abbandonare per questioni politiche legate al suo impegno per i diritti civili in un momento critico per la storia dell’Etiopia. “Non avrei mai pensato di tornare”, racconta, “ma avevo avuto così tanto – una bella vita, un buon lavoro, una famiglia – che ho sentito di dover dare un contributo allo sviluppo del mio Paese”.
In Etiopia il miele “nasce” sugli alberi
Con l’obiettivo di migliorare le condizioni commerciali degli agricoltori, Emebet si ritrova a viaggiare per tutto il Paese, fino alla riserva di Majang, in
prossimità della UNESCO Biosphere Reserve, situata nell’area afro-montana sud-Occidentale dell’Etiopia, all’interno della regione di Gambella. Qui ancora sopravvivono ecosistemi naturali autoctoni, con grandi alberi, particolarmente favorevoli per le api e per la produzione del miele.
L’apicoltura etiope è infatti un’apicoltura di foresta, che viene praticata sulle chiome di imponenti alberi tropicali, lontano dai centri abitati. Si tratta di un lavoro faticoso, svolto generalmente dagli uomini, che si arrampicano sugli alberi per issare questi alveari giganteschi, molto pesanti, realizzati in legno scavato al loro interno.
A differenza di quanto accade da noi – dove non esiste più una popolazione di api selvatiche – lì ci sono ancora moltissime api selvatiche che entrano da sole negli alveari. Una volta che si sono formati i favi, è necessario salire nuovamente sugli alberi per tirare giù gli alveari, un lavoro molto complesso. In passato il governo, insieme ad alcune ONG, ha fornito agli apicoltori alveari moderni che si sono rivelati tuttavia difficilmente adattabili sia alle caratteristiche del luogo che a quelle delle api. Le arnie, ad esempio, avrebbero dovuto essere adattate alle dimensioni dell’ape africana, molto più piccola rispetto a quella europea.
Un miele biologico di qualità
Oltre a favorire la commercializzazione del miele sul mercato locale, Emebet – collaborando attivamente con la popolazione nativa Majang – ha dato vita a una realtà che punta a salvaguardare le api, preservando la biodiversità caratteristica di questo ecosistema, ma migliorando nel contempo gli aspetti di gestione delle arnie. A questo riguardo, tra le
criticità del miele etiope vi è in primo luogo il fatto che viene raccolto quando è ancora umido, a causa delle tecniche di apicoltura tradizionale che non permettono di ispezionare l’arnia per verificare, al momento della raccolta, il suo grado di maturazione. Inoltre, l’apertura delle arnie deve essere effettuata di notte, a causa dell’aggressività delle api, utilizzando per stordirle grandi quantitativi di fumo, il quale impregna sia la cera che il miele. Coinvolgendo gli apicoltori anche riguardo alle richieste del consumatore, e mettendo insieme le loro competenze con quelle di Emebet – che ha offerto loro formazione e supporto – è stato possibile avvicinare gli alveari alle case, così da poter coinvolgere anche le donne nella filiera del miele e rendere più facile l’ispezione degli alveari, diminuendo la quantità di fumo utilizzata al momento dell’apertura delle arnie. In controtendenza rispetto al classico approccio del mercato etiope, orientato soprattutto ai grandi volumi, Emebet ha scelto di preferirne uno di tipo qualitativo, anche attraverso l’impiego del metodo biologico, che punta al miglioramento della qualità del prodotto anziché alla massimizzazione dei volumi.
Un’impresa sociale
Non estrarre ricchezza dagli apicoltori, ma coinvolgerli in tutta la filiera, fungendo da ponte tra produttori e consumatori: oltre ad avere una relazione diretta con gli apicoltori, Emebet segue la logistica che trasferisce il miele ad Addis Abeba, dove gestisce un laboratorio di trasformazione e confezionamento e la vendita sul mercato locale. Per farlo, ha dato fondo ai suoi risparmi, realizzando ciò che in Italia definiremmo un’impresa sociale (formula per il riconoscimento della quale si sta lavorando anche in Etiopia, dove finora non è stata ancora legalmente configurata), che si ispira al concetto di “social business” teorizzato da Muhammad Yunus, ossia un business creato non per far diventare l’imprenditore ricco, ma per risolvere un problema sociale e per fare del bene alla comunità. Per Emebet l’obiettivo del futuro è infatti quello di rafforzare sempre più il coinvolgimento degli apicoltori in ogni fase della produzione del miele, migliorandone la qualità e favorendone la distribuzione sul mercato locale, contribuendo nel contempo a sviluppare e diffondere un nuovo modo di fare impresa, che possa essere d’esempio per molte altre realtà del Paese.
Penne al radicchio e ricotta
con anacardi al rosmarino
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 4 persone
Costo a porzione
400 g di penne integrali
250 g di ricotta vaccina
80 g di anacardi al naturale
3 radicchi rossi
1 limone
rosmarino fresco q.b. olio extravergine d’oliva q.b. sale q.b. pepe nero in grani q.b. pepe rosa in grani q.b.
Procedimento
1
Tagliate i radicchi a listarelle sottili e stufateli in padella con un filo di olio per 10 minuti circa, fino a che non si saranno appassiti. Aggiustate di sale e pepe e fate intiepidire. Mettetene una parte in un frullatore assieme alla ricotta, a un filo di olio e a qualche cucchiaio di acqua, frullando fino a ottenere un composto liscio e omogeneo.
2
Tritate grossolanamente gli anacardi all’interno di un mortaio assieme al pepe nero, al pepe rosa e a qualche rametto di rosmarino. Tostateli a secco in una padella ben calda, fino a che non saranno dorati, e teneteli da parte.
3
Grattugiate la scorza di limone e soffriggetela in padella con un filo di olio, fino a che non risulterà croccante e leggermente dorata.
Penne rigate SÌ ESSENZIALI
meno di 2 euro
4
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione, scolatela al dente all’interno della padella con il radicchio cotto e aggiungete il condimento di ricotta. Saltatela per qualche minuto in modo che tutti gli ingredienti si amalgamino per bene, aggiungete gli anacardi, terminate con la scorza di limone e servite. messaggio promozionale
meno di 3 euro meno di 4 euro
Non ne avanzerà, ma se avanzasse un po' di questa pasta, trasferitela in una terrina e aggiungete besciamella o panna da cucina e una spolverata di formaggio Parmigiano Reggiano: diventerà un’ottima pasta al forno!
Le Comunità biodinamiche valorizzano
i territori
Da Nord a Sud della Penisola gli agricoltori e i trasformatori biodinamici dialogano per sostenere il percorso di un’agricoltura attenta all’ambiente e alla salute.
L’agricoltura è in una fase di grande cambiamento e, di fronte ai problemi globali, a tracciare il futuro sono sempre più le risposte locali, capaci di riunire le comunità in percorsi virtuosi. L’insostenibilità delle pratiche agricole, l’uso della chimica nelle produzioni alimentari, lo sfruttamento del suolo e degli animali hanno segnato pesantemente l’ultimo secolo. Oggi invertire la rotta, produrre alimenti che rispettino e sostengano l’ecosistema, è una necessità per un numero sempre maggiore di persone.
L’esempio di Sekem
Gli agricoltori biodinamici Demeter –da cento anni in dialogo con la Natura, guidati dagli insegnamenti di Rudolf Steiner –nelle esperienze più virtuose progettano pratiche commerciali basate sulla “Economy of Love” ovvero “un’economia della fratellanza”. Un modello possibile, che ha preso vita anche nel deserto egiziano. L’esempio è Sekem, a 60 km da Il Cairo, dove si insegna il rispetto per la dignità di ogni singolo individuo, l’attenzione per la biodiversità e la cura della Terra. Un messaggio globale che diventa fermento di iniziative nei territori, perché l’innovazione oggi passa dalla volontà di offrire risposte a un’agricoltura che vuole garantire reddito, occupazione e qualità dei prodotti e dell’ambiente.
Le Comunità biodinamiche in Italia
Per Demeter Italia, l’associazione e l’ente certificatore che dal 1986 riunisce produttori e trasformatori biodinamici, si tratta di un impegno culturale promosso con le Comunità biodinamiche, che guardano alla condivisione delle esperienze come motore di crescita.
A poco più di un anno dalla loro nascita le Comunità biodinamiche Demeter, ispirate ai valori di riferimento che si trovano nello statuto
dell’associazione e guidate da un regolamento, rafforzano i progetti di agricoltura biodinamica con il dialogo e lo scambio di conoscenze.
Un’azione di tutela della qualità biodinamica che nasce all’interno dell’associazione e punta a rafforzare le produzioni, le relazioni, la conoscenza delle pratiche agricole.
Le Comunità biodinamiche Demeter sono nate in sei regioni: Trentino-Alto Adige, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo e le loro produzioni raggiungono anche la rete commerciale di NaturaSì. Una testimonianza di quanto, in Italia, stiano continuando a maturare consapevolezza e responsabilità tra gli agricoltori, che ora cercano un modo diverso di fare agricoltura. Un’attenzione che si traduce in un cambiamento nelle abitudini dei consumatori, più attenti al valore e alle qualità dei prodotti.
“... facciamo assaggiare ciò che produciamo e spieghiamo, anche alle scuole, che un’agricoltura attenta all’ambiente, che genera prodotti sani e genuini, è possibile. I futuri agricoltori sono proprio lì, tra i giovanissimi sui banchi di scuola”.
“In più si lavora e più si crea” spiega soddisfatto Giovanni Drei, il coordinatore della Comunità biodinamica dell’Emilia-Romagna. “Siamo riusciti a riunire circa 40 aziende agricole. Fin da subito l’idea è stata quella di fare comunicare agli agricoltori e ai trasformatori le proprie esperienze. Un modo per replicare le cose che vanno bene ed evitare le cose che non vanno bene. A questo si aggiunge lo sviluppo delle relazioni, che portano sempre nuove idee, modi di vedere le cose alternativi, magari esportabili”. Giacome Allione è il coordinatore della Comunità piemontese, che riunisce circa 30 realtà, e anche titolare dell’azienda agricola Cascina Palazzo, la quale fornisce prodotti, come pere e mele a km 0, ai punti vendita NaturaSì a Mondovì e Fossano. Quando parla della comunità biodinamica della sua terra pensa alla comunione d’intenti e ai valori di riferimento, ciò che davvero accende la collaborazione tra i membri all’azione culturale. “La nostra comunità sta ancora crescendo – spiega Allione – e chi sceglie di aderire lo fa per una
convinzione personale, perché pensa all’ambiente e ad avere il minor impatto possibile sulla Natura. Trasmettere questo messaggio legato alla pratica dell’agricoltura biodinamica può risultare complicato e per questa ragione la Comunità biodinamica del Piemonte, oltre ad aver attivato corsi di approfondimento, vuole far toccare con mano i frutti del proprio lavoro: facciamo assaggiare ciò che produciamo e spieghiamo, anche alle scuole, che un’agricoltura attenta all’ambiente, che genera prodotti sani e genuini, è possibile. I futuri agricoltori sono proprio lì, tra i giovanissimi sui banchi di scuola”.
Katharina Alverà, referente della Comunità del Trentino-Alto Adige (Arge), sottolinea quanto il gruppo sia capace di dare forza ad ogni singolo agricoltore: “Si dice che l’unione fa la forza ed è proprio così. La voce del gruppo riesce a rafforzare la coesione e le iniziative. Sapere che c’è chi, come te, condivide una certa sensibilità per la Natura e gli animali, una visione del mondo, rafforza i legami interni all’associazione e diventa un sostegno importante per ogni nuova iniziativa”.
Da Nord a Sud le Comunità biodinamiche valorizzano il territorio. Giovanni D’Aloisio, coordinatore della comunità biodinamica abruzzese che riunisce 67 aziende, spiega quanto l’aspetto territoriale sia la chiave per attivare la collaborazione e la condivisione delle iniziative. “C’è una grande apertura a realtà diverse – precisa D’Aloisio – e questo ci permette di fare cultura e creare legami. Arriviamo da contesti diversi, attività con diverse produzioni, c’è chi fa la pasta, chi i formaggi, chi i pomodori… e il nostro impegno è, in primo luogo, conoscerci. Spesso si guarda lontano, ma non si conosce la propria terra. Ecco, noi lavoriamo su questo, vogliamo conoscere la nostra terra con tutte le sue identità, perché riteniamo che questo sia un modo per crescere”.
Terra Madre – Salone del Gusto
Le Comunità organizzano e partecipano a iniziative per far conoscere i prodotti biodinamici. Un’occasione sarà, alla fine di settembre, a Torino la XV edizione di Terra Madre – Salone del Gusto, il grande evento internazionale organizzato da SlowFood. Momento clou della cinque giorni, che proporrà anche due laboratori del gusto, sarà il convegno “L’agricoltura che coltiva benessere: da cento anni la biodinamica rigenera la terra e nutre la salute”, in programma venerdì 27 settembre, con interventi di relatori di spicco tra cui Enrico Amico, presidente di Demeter Italia.
Viaggiando verso l’autunno…
L’estate volge al termine ma non la tua voglia di partire? Scopri le proposte di Viaggi & Ospitalità NaturaSì: green, consapevoli, in armonia con la natura e i suoi ritmi… e anche i tuoi!
Le proposte di ViandantiSì
Weekend alla scoperta del mondo NaturaSì
AgriFestival all'Az. Agricola Biodinamica San Michele
Torna l’AgriFestival NaturaSì, nella nuova cornice dell'Azienda Agricola Biodinamica San Michele a Cortellazzo di Jesolo: due giorni per conoscere il mondo NaturaSì, i valori a cui si ispira e tutti i progetti collegati all’ecosistema, con oltre 70 fornitori, visite alla stalla, laboratori per grandi e piccoli. Un momento di condivisione con ospiti quali Giovanni Storti, attore e comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, e Franco Mussida, chitarrista della Premiata Forneria Marconi.
→ 28-29 settembre 2024
La Raccolta degli Agrumi in Sicilia
Il lato inesplorato della Sicilia Occidentale
Sotto il sole mite di novembre, un viaggio alla scoperta dei lati più insoliti e autentici della Sicilia Occidentale, tra Noto e Siracusa. Ospiti della Casa di Melo, storica dimora di campagna, esempio di recupero rurale e ambientale, visiteremo alcune delle più interessanti aziende agricole biodinamiche del territorio siciliano, tra mandorleti, carrubeti e agrumeti, scoprendone le specificità e partecipando direttamente alla raccolta dei frutti.
→ 31 ottobre/5 novembre 2024
Laboratorio del pane in Germania
Alla scoperta della Comunità Agricola Dottenfelderhof
È avvolto dalla magica luce del Natale questo itinerario alla scoperta della biodinamica in Germania. Ospiti del Dottenfelderhof, comunità agricola biodinamica di antichissima fondazione, visiteremo il Bingenheimer, che seleziona e distribuisce Sementi Libere per la Biodinamica, e scopriremo i segreti del pane preparato con il Backferment. Irrinunciabili le tappe ai mercatini di Natale di Francoforte e al museo di Darmstadt.
→ 5-8 dicembre 2024
Il nuovo progetto di NaturaSì, che unisce ViandantiSì e Ospitalità Natura, per portare con te – anche in vacanza – gli stessi valori che ti accompagnano nella spesa di ogni giorno.
Dall’unione di ViandantiSì, il tour operator di NaturaSì, e Ospitalità Natura, il primo network di strutture ricettive eco e bio, nasce il progetto Viaggi & Ospitalità NaturaSì: scopri il meglio dell’accoglienza eco-sostenibile, partecipa a viaggi di gruppo e rigenerati nella natura con itinerari ed espe -
Le proposte di Ospitalità Natura
Tenuta Il Cicalino
Esperienze di yoga e meditazione in Toscana
Nel cuore della Toscana, a Massa Marittima, territorio di tradizioni e cultura, un agriturismo da sogno, immerso in una natura rigogliosa: il luogo ideale per esplorare l’Alta Maremma, attraverso sentieri e trails per mountain bike, ma anche per assaporare i piatti tipici della tradizione toscana nel ristorante della Tenuta. Oppure per concedersi momenti di autentico relax nel centro benessere e risvegliare corpo e mente attraverso sessioni di meditazione e yoga, in una cornice magica.
rienze all’insegna dello slow travel. Con Viaggi & Ospitalità NaturaSì le partenze sono all’insegna di un nuovo modo di viaggiare: green, consapevole, in armonia con la natura e i suoi ritmi, alla scoperta di nuovi luoghi e culture e, magari, anche un po’ di se stessi.
Con Viaggi & Ospitalità NaturaSì potrai partire utilizzando anche la nuova Gift Card NaturaSì. Una carta regalo che racconta i valori in cui credi, spendibile non solo per la spesa bio di tutti i giorni, ma anche per viaggiare e ristorarsi nelle strutture amiche.
Scopri di più su naturasi.it/viaggi o inquadra il QR Code
Casa Raphael
Arteterapia e discipline olistiche in Alto Adige
Un luogo speciale per soggiorni di rinvigorimento, tra benessere termale – grazie all’acqua arsenicale-ferruginosa della fonte di Vetriolo – e terapie artistiche che, favorendo la creatività e la stimolazione dell’uso dei sensi, aiutano a ritrovare l’equilibrio interiore. Da più di trent’anni, infatti, Casa Raphael – seguendo i principi della medicina antroposofica, omeopatica e fitoterapica – accompagna i suoi ospiti in un percorso di profonda rigenerazione, in armonia con la natura.
Is Arenas Resort
Un’esperienza no gravity nel cuore della Sardegna
Immerso in una pineta di 1100 ettari, affacciata su 6 km di spiaggia semi-deserta, lungo una delle coste più incontaminate e ricche di bellezze naturalistiche e archeologiche della Sardegna, un Ecoresort sostenibile che propone ai suoi ospiti percorsi per rigenerare corpo e mente: oltre ai trattamenti della Spa, con oli essenziali e vegetali puri ed essenze mediterranee, anche yoga e meditazione profonda con Sound Bath, e yoga aerodinamico… per un’esperienza No Gravity.
Insalata di pere e radicchio con formaggio Parmigiano Reggiano, noci e miele
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 4 persone
Costo a porzione
200 g di formaggio
Parmigiano Reggiano
75 g di noci sgusciate
2 radicchi rossi
4 pere
3 cucchiai di miele millefiori
1 limone (il succo) olio extravergine d’oliva q.b. sale e pepe q.b.
Procedimento
1
Per prima cosa, pulite il radicchio e tagliatelo a listarelle molto fini. Tagliate anche le pere a fette sottili e unitele al radicchio. Condite con olio, sale, pepe e aggiungete il miele e il succo di limone a piacere.
2
Mescolate bene e lasciate marinare in frigorifero per 30 minuti circa, in modo tale che l’insalata si insaporisca per bene.
3
A questo punto, unite le noci tritate grossolanamente e il formaggio Parmigiano Reggiano che avrete ridotto a scaglie e servite subito.
Parmigiano Reggiano DOP
SÌ ESSENZIALI
Fresca e versatile, questa insalata può essere personalizzata a seconda della stagione utilizzando altre verdure come insalata indivia, insalata iceberg o valeriana, sedano, finocchi o zucchine grigliate.
Il sedano rapa: testa di rapa, gambo di sedano
di Paolo Pistis
Dal sapore aromatico, con note che ricordano la nocciola, il sedano rapa, nonostante la sua versatilità di utilizzo, è un ortaggio poco comune forse anche a causa dell’impegno richiesto dalla sua coltivazione. Paolo Pistis ce ne svela i segreti.
Il sedano rapa (Apium graveolens var. rapaceum) è una pianta un po’ particolare che non è usuale trovare sul mercato: si tratta di una radice molto sviluppata con diverse ramificazioni che, nel sapore, ricorda molto il sedano comune (Apium graveolens var. dulce) ma è meno amara. Il sedano in generale è una pianta che ha origini arcaiche, risalente al territorio europeo dove si trova ancora spontanea e già utilizzata dagli antichi Egizi come “pianta medicinale” per le sue qualità. Rispetto al sedano da costa, il sedano rapa ha una radice commestibile, di forma più o meno sferica, che può raggiungere un diametro di 15-20 centimetri e si presta a molte diverse interpretazioni culinarie, utilizzata sia cotta che cruda. La varietà più comune è il sedano rapa di Verona, ma si possono trovare anche altre varietà selezionate appositamente per l’agricoltura biologica sul sito di Sativa (www.sativa.bio).
Semina o trapianto?
Il sedano rapa è un ortaggio che viene principalmente coltivato nel nord Italia mentre nel centro-sud è quasi sconosciuto, anche nell’uso in cucina. Per la sua coltivazione richiede specifiche cure: un terreno fresco, morbido e permeabile, molto ricco di sostanza organica e libero da qualsiasi erba infestante. L’elemento principale di cui necessita è l’acqua, che deve essere costante e misurata
per tutto il ciclo vegetativo: senz’acqua non si ottengono rape abbastanza grandi e il sapore diventa più amaro.
La semina va da marzo ad aprile con trapianti tra aprile e maggio: farsi le piantine in semenzaio per un neofita è abbastanza difficile ed è preferibile acquistare le piantine già pronte in vivaio.
In generale, nel nord Italia, le giovani piantine vengono trapiantate per tutto il mese di maggio: prima del trapianto, è importante irrorare il suolo con il preparato biodinamico cornoletame (500), per favorire la radicazione, ed effettuare ogni 15 giorni cospicue irrigazioni con il macerato d’ortica come concimazione. Il trapianto si effettua preferibilmente di sera su terreno ben lavorato, che va irrigato subito e mantenuto ben umido per almeno una settimana. La pulizia delle erbe spontanee dovrà essere continua ed è per questo preferibile pacciamare con abbondante paglia per impedirne in parte la crescita. La distanza tra pianta e pianta sulla fila è di circa 20 cm mentre tra le file è di 30 cm. Per favorire l’ingrossamento della rapa, quando la pianta è già ben sviluppata, ogni 10-15 giorni vanno strappate le foglie esterne che fanno da corona alla radice. Le foglie potranno essere usate in cucina come quelle del sedano da costa, ma sono più coriacee, fibrose e meno saporite, quindi più adatte a essere cotte.
Coltivazione e cura
La pianta del sedano rapa richiede cure abbastanza frequenti: tende infatti ad ammalarsi, soprattutto sulla foglia, di funghi nocivi microscopici che impediscono l’accrescimento della radice. È indispensabile effettuare delle irrorazioni con prodotti ammessi in agricoltura biologica, come i microrganismi effettivi (EMA) oppure con altri probiotici, come del buon yogurt biologico oppure del kefir. Nel caso si adoperasse lo yogurt sarà opportuno utilizzarlo biologico alla dose di 200 ml in 10 l di acqua tiepida non clorata con irrorazioni serali settimanali. Per favorire il suo valore nutrizionale e officinale, che in questa pianta in generale è già molto elevato, verso metà agosto possiamo irrorare il preparato biodinamico cornosilice (501) nel pomeriggio sera per migliorare l’assorbimento della luce nella parte edule. Può succedere anche che le piante possano essere parassitizzate da piccole larve (mosche minatrici) che si insinuano nelle foglie. In questo caso potremmo utilizzare ogni 15-20 giorni il bacillus thuringensis ammesso in agricoltura biologica. Chi vorrà evitare anche questo intervento potrà farlo, utilizzando apposite reti antinsetto
da stendere sopra la coltivazione prima che le piante vengano colonizzate già a giugno.
Raccolta e conservazione
La raccolta del sedano rapa si effettua dopo 6-7 mesi dalla semina e può continuare a scalare fino ai primi freddi. Una volta raccolto va mondato completamente delle foglie e si conserva in frigorifero. Essendo una radice, si può conservare per molto tempo se mantenuta al fresco e chiusa in un contenitore o avvolta nella pellicola.
È una pianta che necessita di cure e attenzioni e ha un ciclo lungo, ma ci dona una rapa estremamente gustosa e prelibata con molte proprietà.
Scopri i produttori di sedano rapa e gli altri agricoltori del nostro ecosistema: inquadra il QRcode per vedere i video e scoprire le loro storie. Oppure visita il sito naturasi.it/agricoltori
Vellutata di porri e sedano rapa
con nocciole e cialde croccanti
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 4 persone
Costo a porzione
50 g di nocciole
50 g di formaggio
Parmigiano Reggiano
2 porri
2 mele rosse
1 sedano rapa
1 cucchiaio di paprica
brodo vegetale q.b.
salvia q.b.
sale e pepe q.b.
olio extravergine d’oliva q.b.
Procedimento
1
Pulite le verdure e tagliate i porri a rondelle, le mele a pezzi e il sedano rapa a pezzettoni grossolani. In una casseruola fate appassire i porri con un filo d’olio e sale; quindi aggiungete le mele e il sedano rapa e fate rosolare per qualche minuto. Coprite a filo con del brodo bollente e lasciate cuocere per 20 minuti circa, aggiungendo altro liquido se fosse necessario. Una volta che le verdure saranno belle morbide, aggiustatele di sale e pepe, frullandole fino a ottenere una crema omogenea.
2
Nel frattempo, tritate grossolanamente le nocciole e tostatele in una padella ben calda con un filo di olio e la paprica. Quando avranno raggiunto un colore dorato, spegnete e tenete da parte. In ultimo, distribuite in una padella un cucchiaino di Parmigiano Reggiano, stendendolo in uno strato sottile, e cuocete per qualche minuto, fino a formare una cialda dorata. Proseguite in questo modo fino a esaurire tutto il Parmigiano Reggiano: dovrete ottenere circa una dozzina di pezzi.
3
A questo punto, servite la vellutata nei piatti da portata e conditela con le cialde di Parmigiano Reggiano, le nocciole e qualche foglia di salvia. Terminate con un pizzico di pepe e consumate ancora calda.
Ottimo comfort food nelle giornate fredde e piovose d’autunno, può diventare uno sfizioso antipasto da servire freddo in piccole monoporzioni.
Una merenda… nel bosco
La Fattoria didattica “La piccola campagna” ci insegna come preparare una soffice merenda e ci guida nella realizzazione di una profumata ghirlanda con l’atmosfera del bosco… quale miglior modo per festeggiare l’autunno?
Muffin ai frutti di bosco
Mani in pasta insieme ai più piccoli e alle più piccole per preparare una merenda perfetta per il ritorno a scuola: dei soffici muffin facilissimi da preparare.
Che cosa ci serve:
· 250 g di farina di tipo 2
· 200 g di frutti di bosco (fragole, lamponi, mirtilli)
· 250 ml di yogurt al naturale
· 30 g di latte o bevanda vegetale
· 2 uova
· 1 bustina di lievito
· 90 g di zucchero di canna
· 80 ml di olio di semi di girasole
· scorza di limone grattugiata a piacere
1. Iniziamo la preparazione dei muffin ai frutti di bosco montando insieme lo zucchero e le uova fino a ottenere un composto spumoso e omogeneo.
2. Uniamo la farina, il latte (o la bevanda vegetale) versandolo a filo nel composto, poi aggiungiamo l'olio continuando a mescolare in modo da ottenere un impasto liscio e senza grumi. Quindi, uniamo la scorza di limone grattugiata, e delicatamente, incorporiamo, i frutti di bosco. Infine, aggiungiamo lo yogurt e, per ultimo, il lievito.
3. Versiamo il composto in pirottini di carta o all’interno di uno stampo in metallo per muffin, precedentemente oliato, e cuociamo in forno preriscaldato a 180 °C per 20 minuti circa. Una volta sfornati facciamoli raffreddare
e decoriamoli infine con i frutti di bosco. Buoni non solo a merenda, potete preparare questi muffin insieme ai vostri bambini e alle vostre bambine, per trascorrere insieme a loro un momento pieno di dolcezza.
L’angolo dei bambini
Ghirlanda d’autunno
Nascono dalle bucce d’arancia i funghetti utilizzati per preparare questa ghirlanda d’autunno: un progetto artigianale creativo e profumato, perfetto per decorare la casa in modo naturale.
Che cosa ci serve:
· 2/3 arance
· stecche di cannella q.b.
· 4/5 gancetti autofilettanti
· spago
· 4/5 bastoncini da usare come gambo
· colori a tempera
1. Tagliamo le arance a metà e, con l’aiuto di un cucchiaio, svuotiamole della loro polpa (che terremo da parte). Inforniamo le bucce per mezz’ora circa, nel forno preriscaldato a 180 °C e lasciamole seccare ulteriormente all’aria aperta per qualche giorno. Quando saranno ben secche, dipingiamole a piacere con i colori a tempera.
2. Avvitiamo al centro dell'arancia, dalla parte esterna, un gancetto autofilettante, mentre nella parte interna fisseremo alla vite un bastoncino di legno, che diventerà il gambo del fungo. Se preferite, per dare un profumo d’autunno, potrete sostituire il bastoncino di legno, incollando una stecca di cannella. In alternativa, la potete inserire a piccoli mazzetti come decorazione sullo spago della ghirlanda.
3. Passiamo lo spago attraverso il gancetto: annodando quattro/cinque funghetti, otterremo una bellissima ghirlanda dal sapore autunnale.
E la polpa di arancia? Utilizzatela per preparare una spremuta setacciandola con un colino, oppure passandola nell’estrattore con altra frutta e verdura di stagione.
Scopri i video di questi laboratori e altri progetti da realizzare con i più piccoli, in collaborazione con la fattoria didattica La piccola campagna, inquadrando il QRcode
“La piccola campagna - Fattoria didattica” via Cason 21 C, San Massimo, Verona la.piccolacampagna
Biscotti autunnali con composta di frutta
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 50 biscotti circa
Costo a porzione
Per la frolla
350 g di farina di tipo 2 80 g di bevanda vegetale
2 cucchiai di miele millefiori
1 uovo intero + 2 tuorli
1 pizzico di lievito per dolci
1 pizzico di sale
Per la farcitura
800 g di frutta fresca di stagione (fichi, mele, pere, uva... )
50 g di zucchero
60 g di frutta secca a piacere (mandorle nocciole, pinoli... )
Bevanda di avena SÌ ESSENZIALI
Procedimento
1
Per la frolla, unite in una ciotola l’uovo, i tuorli e il miele e sbatteteli con una frusta assieme alla bevanda vegetale, fino a che non si saranno amalgamati bene. Incorporate gradualmente anche gli ingredienti secchi, aggiungendo la farina poco alla volta e impastando energicamente fino a che non avrete ottenuto un panetto compatto ed elastico.
Coprite l’impasto e lasciatelo riposare in frigorifero per circa 30 minuti.
2
Nel frattempo, pulite la frutta fresca e tagliatela a pezzi grossolani. Raccoglietela all’interno di una casseruola assieme allo zucchero e cuocetela per 20 minuti circa, fino a che non si sarà completamente appassita. Se preferite, una volta cotta potete passarla al minipimer per ottenere una consistenza più liscia e omogenea.
3
Frullate la frutta secca riducendola in una farina grossolana e amalgamatela alla composta di frutta, fino a ottenere un composto più denso e modellabile.
meno di 2 euro meno di 3 euro meno di 4 euro
4
A questo punto, con un matterello stendete la frolla in un rettangolo dello spessore di 1/2 cm circa e distribuitevi al centro la farcitura. Richiudete l’impasto su se stesso per il lungo, formando così un rotolo ripieno e lasciatelo riposare per almeno 1 ora in frigorifero.
5
Tagliate l’impasto con un coltello affilato fino a ottenere dei biscotti di circa 4 cm di spessore. Disponeteli su una teglia con carta da forno e cuocete in forno statico preriscaldato a 180 °C per 25-30 minuti, fino a che non risulteranno dorati. Lasciateli quindi raffreddare.
Lunario
a cura dell’Associazione Culturale La Biolca
La luna, passando davanti alle costellazioni zodiacali, trasmette alla terra forze che si manifestano nel comportamento degli organismi viventi. In agricoltura biodinamica, le stesse favoriscono i tempi di semina, lavorazione e raccolta. Agiscono in modo analogo sul corpo umano, in particolare sulla crescita di capelli e unghie. Ogni nove giorni circa la luna, nel medesimo trigono di forze, favorisce o “ostacola” alcune parti della pianta o del corpo.
In cucina Cura di sè Orto e giardino
attività fisica taglio ritardante capelli
rinvaso
massaggi / relax le conserve il pane lo yogurt potatura concimazione
Bio consigli di lettura
Nutrire il corpo, ma anche l’anima: ogni bimestre una selezione di due titoli, che raccontano e approfondiscono i valori del nostro ecosistema. Chiedili al tuo negoziante e acquistali nel tuo NaturaSì di fiducia.
Grande Riccio e Piccolo Riccio. Lo so fare anch’io!
Britta Teckentrup - Bohem Press
Grande Riccio e Piccolo Riccio si svegliano e trovano il giardino ricoperto di foglie: è di nuovo autunno e il vento ha spogliato i rami degli alberi. Grande Riccio si mette al lavoro per raccoglierle e Piccolo Riccio subito lo imita e gli mostra quante altre cose sa fare. Arrampicarsi su un albero, volare come la coccinella, scavare un tunnel come la talpa, nuotare come la tartaruga, bubolare come il gufo... e ritrovare la strada di casa? Un libro illustrato che racconta la curiosità dei bambini, instancabili osservatori delle meraviglie che ci circondano, la loro voglia di imparare e il loro desiderio di autonomia. Un’avventura perfetta per dare la buonanotte a cuccioli coraggiosi che hanno esplorato e sperimentato durante la giornata, per riflettere insieme sui traguardi raggiunti e su quelli ancora lontani e per essere incoraggiati ad avere fiducia nelle proprie capacità.
Rudolf Steiner e Peter Deunov. L’antroposofia e la fratellanza bianca per una Nuova Umanità Harrie Salman - Stella Mattutina Edizioni
Questo testo, frutto di una lunga ricerca del filosofo Harrie Salman, tratta di due grandi Maestri spirituali che all’inizio del XX secolo apparvero nel contesto culturale europeo: l’austriaco Rudolf Steiner (1861-1925), fondatore del Movimento Antroposofico, e il bulgaro Peter Deunov (1864-1944), fondatore della Scuola della Fratellanza Bianca. Entrambi hanno basato il loro Insegnamento sui valori universali dell’umanità allo scopo di favorire lo sviluppo interiore e spirituale dell’essere umano. Le basi spirituali dei loro Insegnamenti si collocano nella tradizione del Cristianesimo esoterico, il Cristianesimo del cammino interiore. Questo libro racconta in parallelo la biografia di Rudolf Steiner e di Peter Deunov, le cui vite hanno coinciso con un periodo di grave crisi dell’evoluzione umana; ma proprio grazie alle vie che questi due Maestri hanno tracciato si sono poste le basi per trasformare l’odierna cultura intellettuale e materialista in una Cultura che unisce il piano dell’intelletto a quello dello Spirito.
Original Muesli Rapunzel in lattina
Edizione Speciale 50° Anniversario
A settembre e ottobre in omaggio con l’acquisto del muesli*
Festeggiate insieme a noi i 50 anni di amore per il bio.
In occasione del nostro 50 anniversario offriamo ai nostri clienti in omaggio una lattina salva-freschezza, ideata per l’occasione, che vi consentirà di mantenere il vostro muesli fresco e fragrante più a lungo. Per ringraziarvi del vostro sostegno in tutti questi anni, vi regaliamo la lattina con l’acquisto di una confezione di Muesli Originale. Grazie per la vostra fedeltà!
*Disponibile a settembre e ottobre nel tuo negozio biologico, fino ad esaurimento scorte.
Dare un futuro all’agricoltura
di Jasmin Peschke
L’estate volge al termine e l’autunno porta in tavola una grande varietà di prodotti maturi e saporiti. È il momento del raccolto, accolto in alcune regioni da feste tradizionali che celebrano i colori, i profumi e l’abbondanza di tutto ciò che i contadini e la terra hanno prodotto. Allo stesso tempo il futuro è già qui, perché in questo periodo il potenziale, i semi, per il prossimo raccolto sono già stati piantati.
Agricoltura industriale e fame nel mondo
In contrapposizione a questo, il numero di persone che nel mondo soffrono la fame è in costante aumento: attualmente, fino a 783 milioni di persone hanno troppo poco da mangiare a causa di conflitti prolungati, eventi meteorologici estremi ricorrenti o difficoltà economiche. Le persone povere e vulnerabili, molte delle quali vivono in piccoli contesti agricoli, sono particolarmente colpite.
Di fatto, però, viene prodotto cibo a sufficienza per tutti: non ci sarebbe la fame se l’agricoltura fosse biologica, se nei paesi ricchi si buttasse meno cibo e si mangiasse meno carne. Inoltre, la distribuzio-
ne del cibo dovrebbe essere più equa. L’agricoltura industriale deve ancora dimostrare di aver migliorato la nutrizione mondiale: quel che è certo è che provoca inquinamento, degrada il suolo, l’acqua e l’aria e contribuisce alle emissioni di gas serra e alla perdita di biodiversità.
Le piccole strutture agricole hanno un grande potenziale per contrastare questo fenomeno: ciò potrebbe mitigare il cambiamento climatico e promuovere mezzi di sussistenza pacifici, resilienti e inclusivi per tutti, basti pensare che l’80% dell’agricoltura mondiale è praticata da piccoli agricoltori, solitamente donne.
La biodinamica, per l’alimentazione del futuro
Rafforzare tale agricoltura con colture diversificate, sementi liberamente accessibili e senza fertilizzanti e pesticidi chimico-sintetici è in linea con il motto della Giornata Mondiale dell’Alimentazione di quest’anno: “Diritto al cibo per una vita migliore e un futuro migliore”. È necessaria una svolta nel settore agricolo, affinché una maggiore varietà di cibi sani sia disponibile per tutti nei campi, nei mercati e nei piatti: il 16 ottobre, l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ricorda la situazione nutrizionale delle persone e invita le persone a sostenere un’agricoltura sana.
L’agricoltura biodinamica contribuisce a un futuro degno di essere vissuto: si basa su una concezione di azienda a ciclo chiuso, che utilizza il compost proveniente dall’allevamento aziendale per prendersi cura della fertilità del suolo, e promuove la biodiversità, emettendo nel contempo meno gas serra. Molte aziende, inoltre, utilizzano sementi provenienti esclusivamente da coltivazione biodinamica, promuovendo così l’indipendenza dalle aziende produttrici di sementi e la libertà del cibo.
I freschissimi Primavera: carne fresca biologica
Salumificio Pedrazzoli presenta i Freschissimi Primavera: una linea di carne fresca bio in vaschetta, con una nuova immagine coordinata all’intera Linea Primavera.
Proposti in atmosfera protettiva, i prodotti coniugano un packaging che soddisfa i requisiti di sicurezza, conservabilità e appetibilità, con caratteristiche che ne facilitano l’utilizzo. Questo conferma ancora una volta l’attenzione alla qualità e all’innovazione da parte dell’azienda, al fine di fornire praticità per il consumatore e aggiungere valore al prodotto.
Perché scegliere i freschissimi Primavera
Tutti i prodotti Freschissimi derivano dalla lavorazione di carne biologica proveniente da animali nati e allevati in Italia nell’ambito dei 10 allevamenti biologici certificati del Salumificio Pedrazzoli. Un allevamento biologico è un tipo di allevamento che si distingue per un approccio etico e rispettoso del benessere animale, promuovendo libertà e ampi spazi affinché gli animali possano muoversi liberamente e vivere in condizioni naturali, proponendosi così come un metodo più sostenibile per la produzione di carne.
Allevatori e produttori
Leader nella produzione di salumi biologici con la Linea Primavera, specializzata nel biologico, Salumificio Pedrazzoli dal 1951 è una realtà familiare dedicata alla lavorazione della carne di suino 100% italiana con l’obiettivo di offrire un prodotto che coniuga la tradizione con uno sguardo rivolto all’innovazione. La filiera Pedrazzoli si caratterizza per essere a conduzione familiare: tutte le fasi produttive, dalle aziende agricole alla distribuzione,
sono interamente gestite dalla famiglia Pedrazzoli che supervisiona ogni passaggio della filiera: dalla scelta dei terreni all'allevamento degli animali, dalla lavorazione della carne fino alla sua commercializzazione. Tutti i prodotti sono privi di glutine e derivati del latte e ogni fase è curata con la massima attenzione e dedizione, per garantire al consumatore un prodotto finale di eccellenza qualitativa.
Ricco di gusto e di preziose proteine vegetali, il nostro tofu esiste in tante varianti diverse: con erbe mediterranee, affumicato con legno di faggio o semProvale tutte e scopri la tua preferita!
frullato energetico
PROCEDIMENTO
per lo smoothie
Sbucciare le pere, privarle del torsolo e tagliarle a cubetti. Tenerne da parte qualcuno per la decorazione finale e versare le altre in un boccale assieme alla bevanda di riso, gli anacardi, lo sciroppo d’acero e una spolverata di cannella. Frullare alla massima potenza con un mixer ad immersione fino a ottenere una consistenza vellutata e spumosa.
Per la salsa di cioccolato
Scaldare la bevanda di riso, tritare a coltello il cioccolato fondente e unirlo alla bevanda calda mescolando bene.
Versare sul bordo di un bicchiere o una tazzina di vetro la salsa di cioccolato ancora tiepida lasciandola colare lungo le pareti. Versare poi lo smoothie e finire con una spolverata di cannella e i cubetti di pera.
INGREDIENTI
Per lo smoothie:
250 ml di Rice drink cacao
2 pere mature
60 g di anacardi ammollati
nell’acqua una notte
30 g di sciroppo d’agave
Cannella in polvere qb
Per la salsa al cioccolato:
100 ml di Rice drink cacao
50 g di cioccolato fondente
70%
KRUNCHY ORA ANCHE LOW SUGAR
DE-ÖKO-007
La sensazione del muesli croccante: meno zucchero, gusto di sempre.
agri festival
il futuro della Terra è nelle nostre mani
Azienda Agricola Biodinamica SAN MICHELE
JESOLO 28-29 settembre
Via C. Colombo, 71
Stand e degustazioni con produttori bio
SABATO 14.00 - 19.00
in dialogo con
Giovanni Storti
ore 18.00
Visite guidate con esperti di biodiversità e ambiente
Laboratori Waldorf creativi per bambini
DOMENICA 10.00 - 18.00
Ci presentiamo! L’ecosistema NaturaSì
Fabio Brescacin e la Libera Fondazione Rudolf Steiner modera Tessa Gelisio, conduttrice televisiva
ore 15.00 ore 11.00
Concerto esperienziale con Franco Mussida
negozi e aziende agricole bio
, la Natura ha i suoi vantaggi.
Le offerte per la tua dispensa di settembre dal
4 settembre al 1° ottobre
Miglio drink
Una bevanda vegetale gluten free, dal sapore dolce e rotondo: ideale a colazione o per la merenda di tutta la famiglia, goccia dopo goccia Miglio Original svela la sua deliziosa origine biologica e tutta italiana.
Succo bene mela
Perfetto a temperatura ambiente o appena scaldato, al naturale oppure con l’aggiunta di cannella o di un pizzico di zenzero, è ricavato solo dalla spremitura delle mele.
Probios - Break & Bio
Farro Delizia integrale al mirtillo
Una merendina-biscotto a base di farina di farro, ripiena di composta al mirtillo... una vera delizia! Senza latte né uova, e fonte di fibre, è perfetto come pratico snack da portare con sé per la merenda.
Stelline con zucca hokkaido
Sfiziose, e ideali come finger food, sono preparate con riso integrale, tofu e semi di girasole. Prova anche le polpettine con verdure e tofu, per i tuoi aperitivi veg, e i burger con lenticchie rosse e semi di girasole.
Vino bianco Prosecco Doc
frizzante “bacaro”
Prende il nome della tipica osteria veneziana, frequentata per l’aperitivo, questo Prosecco dalle bollicine soffici e gentili, con note fruttate e sentori di fiori bianchi di campo.
Crema spalmabile Nuts & Bio
Preparata con carrube e nocciole italiane, una bontà tutta da spalmare: senza glutine, senza latte e cacao, né olio di palma, è deliziosa su pane e fette biscottate, per guarnire dolci o farcire le crêpes.
Succo mio mirtillo
Il gusto intenso e piacevolmente asprigno del mirtillo selvatico di bosco in questo succo preparato con la sola aggiunta di succo di mela, acqua e succo di limone. Ideale al naturale o diluito.
offerta valida solo con Community Card
Bio rice drink cacao
Il gusto leggero del riso incontra l’avvolgente golosità del cacao in questa bevanda vegetale morbida e vellutata, senza glutine, preparata con riso e acqua di sorgente.
Olive verdi bella di Cerignola
Belle, grandi, polpose, saporite e inconfondibili, devono il loro nome all’omonima località in provincia di Foggia, in Puglia, dove Biorganica le coltiva con il metodo biodinamico.
Robiola di latte di capra
Preparata con latte di capra, sale e coagulante microbico, conserva un lieve sentore caprino e un gusto delicatamente acidulo. Perfetta al naturale, con erbe aromatiche e spezie, o con una goccia di miele.
foto hanno carattere puramente illustrativo.
Le offerte per la tua dispensa di ottobre dal 2
Fette biscottate integrali
Fragranti fette biscottate integrali ricche di fibre, con olio extravergine d’oliva. Perfette per iniziare la giornata con gusto e semplicità, provale anche nella versione con semi di lino con un velo di composta.
Mini Burger
Vegani e senza glutine, alle rape e lenticchie rosse, sono ideali come secondo piatto ma anche come finger food: basterà scaldarli in forno o in padella, e servirli per esempio con l’hummus.
Bio C
Un’accurata selezione di frutta e verdura naturalmente ricche di vitamina C, per questi due succhi: l’antiossidante, con frutti rossi, e l’immuno power, con carota, acerola e olivello spinoso.
Samosas India
Sfiziosi fagottini ripieni di patate, zucchine e piselli, con una miscela di curry che li rende irresistibilmente speziati: un tipico street food indiano, diffuso in tutta l’Asia, per dare un tocco orientale ai vostri aperitivi.
Vino Rosso Veneto IGT Piwi
senza solfiti aggiunti Kontiki
Profumi intensi, armonici, speziati, con note tipiche della frutta rossa, e sapore deciso ed equilibrato per questo vino ottenuto da vitigni resistenti, a basso impatto ambientale.
Bevanda nocciola 0 zuccheri
Conserva il gusto autentico e aromatico della nocciola questa bevanda vegetale dalla consistenza morbida e avvolgente, senza zuccheri e senza glutine, preparata con nocciole tostate italiane.
Hummus
La ricetta tradizionale dell’hummus di ceci rivisitata in tre varianti: senz’aglio, con le melanzane e allo zafferano. Perfette per bruschette, panini e anche per il pinzimonio.
Naturaqua
Pomodori secchi
Solo pomodori italiani, da filiera corta, raccolti a mano, lavorati entro poche ore ed essiccati a cielo aperto. Conditi secondo un’antica ricetta pugliese, sono conservati in olio extravergine d’oliva.
Sgombro affumicato al pepe
Regala al palato profumi intensi l’affumicatura a caldo di questi filetti di sgombro, provenienti da pesca sostenibile, lavorati con metodi tradizionali e certificati MSC. Pronti da gustare, con un contorno di verdure.
Prosecco DOC Treviso extra dry “Sgàjo”
In dialetto veneto locale “sgàjo” significa scaltro, esuberante: il nome perfetto per questo Prosecco, dalla spiccata freschezza, con fragranti aromi di fiori bianchi e mela verde.
Con 0,70 € si inizia bene la giornata
*con una colazione a base di biscotti secchi petit e una tazza di tè
*Le foto hanno carattere puramente illustrativo. Le offerte sono valide fino ad esaurimento scorte. I prezzi e le foto possono subire variazioni a causa di errori tipografici. Sì Essenziali per l’Uomo e per la Terra la spesa bio per
tutti
Ricette essenziali per accogliere l’autunno
Scopri le ricette sul nostro sito naturasi.it/offerte
Ricorda uno dei più classici dessert della tradizione italiana in una versione rivisitata... ed essenziale, con fette biscottate, ricotta, orzo e miele.
400 g
250 g
Ricotta di siero di latte vaccino italiano e latte in comoda confezione richiudibile € 1,95
Miele millefiori biologico non pastorizzato € 5,75 € 1,98
Orzo tostato solubile italiano
Un modo diverso per mangiare i legumi?! Il ragù di fagioli cannellini, ideale per i tuoi tradizionali piatti di pasta... in chiave veg!
La spesa BIO PER TUTTI
Passata di pomodoro, uova, un pizzico di sale e poco altro per un piatto semplice e gustoso, ispirato alle uova al purgatorio tipiche della cucina napoletana.
di pomodoro
Biscotti secchi petit
500 g
€ 3,95
€ 7,90 al kg
Bevande vegetali di soia e riso italiani
1 l
€ 1,95
Uova fresche italiane da galline allevate a terra peso minimo 530 g
€ 4,35
Tè verde e tè nero
17 g
€ 1,99
€ 117,05 al kg
Kefir naturale intero da latte fieno STG italiano
400 g
€ 1,65
€ 4,12 al kg
Lenticchie, ceci, fagioli cannellini e borlotti
Fiocchi avena grandi integrali
400 g
€ 1,99
€ 4,97 al kg
Yogurt al naturale intero Yogurt al naturale magro
2 x 125 g
€ 1,29
€ 5,16 al kg
400 g/240 g sgocc
€ 1,10
€ 2,75 al kg
150 g
€ 2,85 Spalmabile 100% vegetale
€ 19,00 al kg
Crackers Barrette ai cereali
4 x 25g
€ 2,99
€ 29,90 al kg
Mozzarella fiordilatte di latte italiano con caglio microbico
100 g
€ 1,49
€ 14,90 al kg
500 g
€ 3,25
€ 6,50 al kg
Crescenza da latte fieno STG
165 g
€ 2,25
€ 13,63 al kg
Triangoli di grano saraceno e mais triangoli di riso e piselli. Senza glutine
€ 1,25 80 g
€ 15,62 al kg
Bocconcini croccanti con farina di grano italiano
200 g
€ 2,75
€ 13,75 al kg