SOMMARIO
La Responsabilità di EcorNaturaSì Un viaggio dalle nostre origini ad oggi
CAPITOLO 0 CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ
SOMMARIO
5
6
0. IL MODELLO ECORNATURASÌ
8
0.1 Una storia in evoluzione
10
FOCUS: Cosa intendiamo quando parliamo di...
20
0.5 Responsabilità dell'impresa
32
34
2
Lettera di Fausto Jori
12
0.2 Identità aziendale
14
28
0.6 Struttura del bilancio
30 31
FOCUS: Comunione di interessi FOCUS: Il fiore della vita
0.3 L'eco(r)sistema
16
0.4 I principi
1. UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA 1.1 Vitalità del suolo
40
1.2 Sementi
44
1.3 Biodiversità
50
1.4 Benessere animale
2. SFERA SEDI E NEGOZI 2.1 Approccio etico ai temi finanziari
60
2.2 Presenza sul mercato
74
2.5 Salute e sicurezza
78 2.6 Imballaggi
64
2.3 Riconoscimento del lavoro
86
2.7 Energia
68
CAPITOLO 0
56
SOMMARIO
54
2.4 Talenti e sviluppo personale
CAPITOLO 1
92
94
3. MONDO CLIENTI E SOCIETÀ 3.1 Fertilità culturale e territorialità
114 Indice GRI
100 3.2 Nuove generazioni
106
3.3 110 Salute e vitalità dell'alimentazione
3.4 Spreco alimentare
119 Ringraziamenti
3
4
SOMMARIO
Lettera di Fausto Jori Amministratore Delegato di EcorNaturaSì
CAPITOLO 0
Ci sono dei percorsi in natura che hanno una linearità e una continuità che stupiscono, altri che non rispondono a scansioni immediatamente percepibili, altri che sono, ancora oggi, frutto di studi e ricerche perché con la sola razionalità non si riesce a comprenderne direzione e tempi. Abbiamo iniziato a indagare il percorso dell’ecosistema EcorNaturaSì con la consapevolezza che sono tante le strade che percorriamo e altrettante quelle che non conosciamo fino in fondo anche se abbiamo iniziato a percorrerle da tempo. Nello stilare un primo bilancio di sostenibilità ci siamo posti di fronte a un tema complesso e ampio con lo stesso stupore con cui si affronta la bellezza della natura. La prima domanda che ci siamo fatti è stata: conosciamo il nostro ecosistema? E poi a seguire: è il complesso sistema di relazioni e conoscenze che fa del nostro gruppo un unicum, proprio perché ha un equilibrio diverso che cambia ogni minuto, perché manifesta una sua stabilità quasi fosse un organismo-azienda?
CAPITOLO 1 CAPITOLO 2
Tante altre domande e qualche risposta si trovano in queste pagine. Non sono scritte sulla pietra ma sono solo qualche passo di un lungo cammino verso la sostenibilità che abbiamo intrapreso più di 30 anni fa nel secolo scorso e che continuiamo all’alba del Terzo Millennio. Con umiltà, con trasparenza, con rispetto. Questo per EcorNaturaSì non è solo un bilancio. È la pasta madre da cui ogni giorno il nostro ecosistema prende nutrimento, forza e dinamicità. Buona lettura.
CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
5
0. IL MODELLO ECORNATURASÌ Il modello è il principio del percorso, mappa e guida per lo sviluppo dell’ecosistema. I valori che lo caratterizzano rappresentano il terreno da cui tutto prende forma.
0.1
Una storia in evoluzione
A Conegliano Veneto nasce Ariele, negozio specializzato in prodotti biologici e biodinamici.
Gea ed altre tre aziende del settore: Tam di Vicenza (Vi), Farnia di Rolo (Re) e Pronatura di Gargazzone (Bz), danno vita ad Ecor Spa.
Nasce il marchio B’io, un progetto associativo tra negozi biologici.
Dalla cooperativa Ariele e da una piccola azienda di Biella sorge Gea. Nasce contemporaneamente la Cooperativa agricola biodinamica San Michele.
Avvia la sua attività a Verona l’Istituto Italiano di Reforming, divenuto poi NaturaSì, con lo scopo di creare una rete di supermercati di prodotti biologici.
1985
8
1987
1992
1998
2002
0.1
Fusione tra Ecor e NaturaSì e nascita di EcorNaturaSì SpA.
CAPITOLO 0
B’io diventa Cuorebio ed arriva a coinvolgere circa 270 punti vendita.
SOMMARIO
IL MODELLO ECORNATURASÌ
Entrano a far parte della società la Red Circle Investments, la società di investimenti della famiglia Rosso, e la Invest Tre, la società di investimenti della famiglia Rossi Cairo, titolare dell'azienda biodinamica La Raia (AL). La libera Fondazione Antroposofica Rudolf Steiner, attraverso la società Ulirosa, rimane il socio di maggioranza di EcorNaturaSì.
Nasce BiotoBio, il nuovo nome dell’attività commerciale di Baule Volante & Fior di Loto S.r.l.
Nuovo Polo Logistico Bologna. CAPITOLO 1
Fusione di Baule Volante e Fior di Loto.
Entra a far parte del gruppo la società Alpa della famiglia Paravicini Crespi, titolare dell’azienda biodinamica Cascine Orsine (Pv).
2009
2010
2012
2014
2016
2017
2018
2019
9
INDICE GRI E CONCLUSIONI
2008
CAPITOLO 3
POLONIA, SLOVENIA Acquisizione di un’azienda in Polonia con 39 negozi, e di una società in Slovenia con 5 negozi.
Acquisizione di Baule Volante, storica azienda bolognese distributrice del biologico.
2005
CAPITOLO 2
Scambio azionario fra NaturaSì ed Ecor.
FOCUS: COSA INTENDIAMO QUANDO PARLI Il maggior distributore italiano specializzato nella distribuzione e vendita di prodotti biologici e biodinamici. Nata da un’esperienza di trent’anni nel mondo dell’agricoltura biologica e biodinamica, l’azienda è conosciuta a livello nazionale attraverso i propri marchi e le numerose attività a favore del bio e dell’agricoltura. Marchio che comprende oltre 400 prodotti biologici tra cui cereali, legumi, semi, frutta secca e loro derivati, oltre ai prodotti freschi. Grazie al progetto di filiera, i prodotti biologici a marchio Ecor uniscono gusto, elevata qualità, salvaguardia dell’ambiente e sostenibilità per le future generazioni. Marchio fondato a Verona nel 1992. Raggruppa attualmente oltre 260 supermercati bio in Italia, parte in frachising, parte a gestione diretta. Presente nelle maggiori città, con superfici dai 300 mq e oltre, propone soluzioni di affiliazione “chiavi in mano” con un format moderno ed omogeneo. Offre ai consumatori più di 4.000 prodotti biologici e biodinamici certificati. L'insegna conta oggi più di 220 negozi associati, dislocati soprattutto in centri di medie e piccole dimensioni. Ha come elemento distintivo l'attenzione alla personalizzazione e alla flessibilità dei servizi offerti. Si tratta spesso di negozi situati nei piccoli centri delle cittadine di provincia. L'azienda, di cui EcorNaturaSì detiene la maggioranza delle quote, ha sede a Bologna. Nata nel 2018 dalla fusione di due marchi storici del settore, l’azienda serve circa 4.800 clienti tra cui negozi specializzati, erboristerie e il canale horeca.
10
Nel 2019 nasce BiotoBio, il nuovo nome dell’attività commerciale di Baule Volante & Fior di Loto, per suggellare i valori chiave della mission originaria. → Il nostro gruppo lavora con una rete di aziende agricole biologiche e biodinamiche, unite da un rapporto speciale con la terra e dall’impegno nei confronti della natura e delle persone. → Sono aziende agricole motivate, disposte a condividere esperienze e competenze per produrre un biologico non solo certificato ma di qualità. → I produttori sono impegnati ad adottare tecniche che nutrano il terreno, lo mantengano fertile e contribuiscano alla biodiversità. → Si tratta di un sistema volto a garantire un reddito adeguato a coloro che lavorano per mantenere fertile la terra, sottraendola all’abbandono, al degrado o alla cementificazione.
SOMMARIO
IAMO DI… ECORSISTEMA
Fattoria Di Vaira - Petacciato (Cb). Partecipata dal gruppo e da molti negozi, da amici e sostenitori del biologico. 500 ettari coltivati a metodo biodinamico, un centro di sperimentazione e formazione sul metodo biodinamico.
FORNITORI I prodotti che si trovano nei nostri punti vendita arrivano seguendo tre tipologie di fornitura: direttamente dagli agricoltori, dai trasformatori che creano prodotti a marchio nostro e da aziende che operano in maniera coerente ai nostri principi e fornendoci prodotti a proprio marchio. TRASFORMATORI Le aziende lavorano le materie prime fornite dal sistema agricolo di EcorNaturaSì, trasformandole nei prodotti finiti che si trovano poi nei nostri negozi.
11
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Azienda agricola biodinamica La Raia - Novi Ligure (Al). Di proprietà della famiglia Rossi Cairo. Nei 180 ettari della tenuta si coltivano viti di cortese, Piemonte barbera e cereali antichi, si produce miele si allevano mucche di razza Fassona. Sono attivi all'interno dell'azienda una scuola Waldorf Steiner e la "fondazione la Raia arte cultura territorio". All'interno della tenuta anche un boutique hotel di 12 camere, Locanda La Raia.
Le proposte commerciali dell’azienda hanno un obiettivo comune: offrire ai consumatori la possibilità di acquistare prodotti biologici certificati, in una rete di punti vendita dove è possibile condividere esperienze, competenze e buone pratiche, per un’alimentazione sana e sostenibile per la natura.
CAPITOLO 3
Cascine Orsine - Bereguardo (Pv). Di proprietà della famiglia Crespi Paravicini e fondata da Giulia Maria Crespi, presidente onorario del FAI. Un’azienda agricola biodinamica di 650 ettari con oltre 400 capi di bestiame. L’azienda produce formaggi, carne, cereali, farine ed è uno storico centro di formazione sull’agricoltura biodinamica.
NEGOZI PARTECIPATI E DI PROPRIETÀ
CAPITOLO 2
Società agricola biodinamica San Michele Manzana di Conegliano (Tv). Nata nel 1987 per volontà dei fondatori della Libera Associazione (oggi Fondazione) Rudolf Steiner. Oltre ai terreni situati in provincia di Treviso, dal 2014 ha iniziato l'attività agricola in una tenuta a Cortellazzo di Jesolo: 200 ettari di organismo agricolo coltivati con metodo biodinamico nei quali si producono ortaggi, uva, latte e foraggere.
Azienda Agricola Biodinamica La Decima, Montecchio Precalcino (VI). Situata nella campagna vicentina ha l'obiettivo di sviluppare una realtà agricola biodinamica al servizio del territorio. Negli 84 ettari dell'azienda si producono ortaggi, cereali e vino accanto all’attività di allevamento di mucche di razza bruna alpina per la produzione di yogurt e formaggi. Nell'ambito dell'azienda agricola trovano spazio anche l'attività agrituristica oltre che la vendita diretta dei prodotti presso lo spaccio agricolo e supermercato bio NaturaSì di Povolaro - Dueville.
CAPITOLO 1
AZIENDE AGRICOLE SOCIE O PARTECIPATE
CAPITOLO 0
Un modello circolare - dal seme, alla tavola, alla pancia - attraverso il quale i diversi attori collaborano per dare vita a un flusso di relazioni responsabili, virtuose, etiche e rivolte al futuro. Gli elementi costituenti sono l’universo agricolo e di fornitura, la sfera sede e negozi e il mondo dei clienti e della società. Sono quattro le aziende agricole biodinamiche che prendono parte direttamente alla mission di EcorNaturaSì.
Azienda Agricola Bio Colombini, Crespina (PI). Azienda nata nel primo ‘900, ha nella propria missione un patto di solidarietà tra uomo, ambiente e natura. Nei 18 ettari di terreno l'azienda pratica l’agricoltura biologica e ha avviato percorsi di inserimento lavorativo ortoterapeutico per persone con percorsi di fragilità.
0.2
Il logo di EcorNaturaSì, presente all’interno dei marchi che contraddistinguono l’insegna ed i prodotti dell’azienda
Lemniscata: figura di equilibrio che rappresenta il ruolo equilibratore dell'impresa ed è alla base dello sviluppo concettuale del logo di EcorNaturaSì
12
Identità aziendale
SOMMARIO
IL MODELLO ECORNATURASÌ
CAPITOLO 0
Col colore verde che ricorda la naturalità, l'immagine vuole esprimere contemporaneamente: → una “e” per evocare una duplice missione negli ambiti dell’economia e dell’ecologia; → un cuore simbolo non solo di amore e di cura ma anche organo vitale; → un germoglio, simbolo di crescita, di evoluzione, ma anche di rispetto per la biodiversità; → una farfalla, simbolo dell’importanza degli animali in agricoltura.
0.2
Il marchio di EcorNaturaSì riassume sia la storia aziendale, che il suo orientamento strategico. Già nel nome, il marchio racchiude le motivazioni e gli ideali fondanti: "eco" da ecologia, ma anche da economia, e "cor", come cuore, quindi "economia con un cuore".
CAPITOLO 1 CAPITOLO 2
L’elemento che sta alla base del marchio è la figura della lemniscata, una forma di equilibrio che nella nostra visione esplicita il concetto di “economia con il cuore”. Il cuore, all’interno di un organismo, ha la funzione di far circolare il sangue in maniera equilibrata, per sua stessa natura: non può, infatti, né trattenere per sé più sangue a discapito dell’organismo, né favorire alcune aree del corpo a discapito di altre.
CAPITOLO 3
Il ruolo di EcorNaturaSì, quindi, all’interno del mondo economico, deve essere il più possibile generoso e altruistico nel garantire un flusso equilibrato di denaro e di merce all’interno del nostro eco(r)sistema.
INDICE GRI E CONCLUSIONI
13
0.3
L'eco(r)sistema
L’eco(r)sistema, una rappresentazione grafica dell'approccio circolare che anima l'azienda, che, guidato dai principi aziendali, parte dal seme per arrivare alla tavola... fino alla pancia
INDIVID UO
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SOMMARIO
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IL MODELLO ECORNATURASÌ
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CAPITOLO 0
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CAPITOLO 1
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CAPITOLO 2
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15
INDICE GRI E CONCLUSIONI
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CAPITOLO 3
FARMACIE
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0.4
I principi
I principi che animano il modello dell’impresa, posti nella lemniscatavogliono rappresentare il contributo di EcorNaturaSì nel creare un equilibrio tra i flussi di produzione e di consumo
MERCE
BIO-ETICO
TRASPARENZA
ALLEANZA DI VALORI
PRODUZIONE
16
COMM
SOMMARIO
IL MODELLO ECORNATURASÌ
CAPITOLO 0
SOBRIETÀ
CAPITOLO 2
DENARO
CAPITOLO 1
PREZZO PIÙ GIUSTO
CAPITOLO 3
RISPETTO PER L’INDIVIDUO
CONSUMO
17
INDICE GRI E CONCLUSIONI
MERCIO
0.4
Una profonda riflessione sui principi che vogliono essere distintivi e identificativi dell’azienda ha portato all’identificazione di sei temi chiave. Questi sono l’espressione del credo di EcorNaturaSì e allo stesso tempo rappresentano la promessa che viene fatta ai clienti e a tutti gli stakeholder e che deve essere sempre mantenuta.
0.4
BIO ETICO Biologico significa, nell’accezione di EcorNaturaSì, prendersi cura della Terra e delle terre e di tutti gli esseri viventi che la abitano. Nessuno escluso. Nella storia dell’uomo l’agricoltura, almeno fino ad ora è, e rimane, lo strumento necessario e sufficiente per raggiungere e mantenere questo obiettivo. Bio vuol dire anche prendersi cura di tutte le persone, del loro equilibrio, della loro salute fisica, mentale e spirituale mettendo a loro disposizione conoscenze e alimenti che possano essere sempre fonte di vita ed energia. Un approccio consapevole all'agricoltura e al cibo biologico rappresenta un approccio etico. L’essere della Terra e l’essere umano sono intimamente congiunti, essi si appartengono reciprocamente, ma da pochi decenni a questa parte sembra stia avvenendo una inversione di ruoli. La Terra ha sempre sostenuto l’umanità con infinita naturale generosità. Ora appare toccare all’Uomo, con la sua intelligenza, la sua coscienza, i suoi saperi, la sua tecnica e la sua arte a dover sostenere la Terra. Che il Pianeta stia soffrendo e le sue risorse siano minacciate è un dato ormai inconfutabile, l’uomo da predatore della natura può e deve trasformarsi nel suo tutore. L’agricoltura biologica, e in particolare quella biodinamica, nella loro essenza, significano proprio questo: prendersi cura della Terra e degli esseri viventi. Portare la vita nel suolo minerale attraverso la formazione dell’humus. Veicolare sapori, profumi e colori nel mondo vegetale preservando biodiversità e varietà dei semi; portare il dovuto rispetto verso il mondo animale, curare il paesaggio rispettando armonia e bellezza e creare ambiti di incontro e di lavoro tra persone che siano germi di nuove comunità. Questa azione non può che essere, allo stesso tempo, ispirata dall’etica e procreare una nuova etica, una nuova morale, una rigenerata spiritualità. RISPETTO PER L'INDIVIDUO Se, da una parte, la tutela della Terra e delle terre rimane l’obiettivo primario dei nostri sforzi e delle nostre cure, dall’altra è l’essere umano che deve essere tutelato in tutte le sue manifestazioni e nella sua più profonda essenza. Nulla c’è di più sacro di ogni essere umano, con la sua individualità, il suo destino, i suoi bisogni materiali e spirituali. Nel nostro caso egli può essere chiunque: un collaboratore, un produttore, un cliente. Fa parte della grande comunità di EcorNaturaSì e ne condivide i valori. Il collaboratore, secondo la nostra missione, deve essere messo in grado di sviluppare al meglio i propri talenti, di provvedere, mediante il lavoro, alle sue necessità e a quelle dei suoi congiunti. Deve poter vivere una vera esperienza di comunità
18
con tutte le persone coinvolte in azienda. Il cliente deve essere rispettato nei suoi bisogni e ideali, gli è dovuta e gli va mostrata gratitudine con l’impegno di accompagnarlo nelle aspettative che ha verso di noi. Ci deve essere sempre maggiore coerenza possibile tra il nostro dire e il nostro fare. Gli agricoltori e i trasformatori, produttori dei beni che noi offriamo al cliente, devono essere posti nelle migliori condizioni per generare un cibo di altissima qualità vitale e, nello stesso tempo, per prendersi cura della Terra che è di nessuno ma appartiene a tutti. L’uomo, sempre e ancor più in questo caso, è la meta stessa dell’operato dell’azienda. Un lavoro che sia sempre occasione di crescita individuale, un riconoscimento ai prodotti per il loro valore e per lo sforzo che viene fatto da ogni individualità umana sono essenza della mission che guida la nostra azienda sempre per arrivare ad offrire un cibo adeguato alla sua evoluzione. ALLEANZA DI VALORI Fare economia in maniera non solo etica ma anche efficace significa creare un sistema organico vivente, che non produca valore per uno a scapito degli altri. In un organismo sano esiste una ripartizione delle funzioni tra gli organi e le cellule: ogni cellula sarà adeguatamente alimentata per svolgere al meglio il proprio compito. E il compito di ogni cellula e di ogni organo è estremamente specializzato, eseguito, però, nella coscienza del tutto ed al servizio del tutto. La salute di ogni organo non può prescindere dalla salute dell’intero organismo, la sua malattia diventa, nel tempo, la malattia di tutto l’organismo e ogni organo si impegna naturalmente per la sua cura perché condizioni alterate porterebbero inesorabilmente alla morte. Lo stesso avviene in economia. L’organismo economico non vive di leggi di natura, ma dell’azione libera e cosciente di ogni essere umano e di ogni impresa che viene coinvolta. Come un ecosistema naturale ha una sua coscienza superiore che lo regola con estrema saggezza, così un organismo economico deve essere regolato da una coscienza di valori comuni tra gli uomini. Al servizio di questa coscienza comune si pongono le singole aziende ed i singoli individui cercando di dare il miglior servizio possibile a tutto il sistema. Se la comunità delle cellule di un organismo è regolata quindi unitariamente da una saggezza superiore, sia essa naturale o divina, l’unità e la salute del sistema economico vengono regolate dalla saggezza umana. La vera legge dell’economia umana è quindi servizio all’altro, è cura della propria e altrui salute economica e operosità condivisa per avere sempre più equilibrio e meno disuguaglianza sulla Terra.
CAPITOLO 0
SOBRIETÀ La Terra ha risorse limitate per definizione. A maggior ragione per una popolazione che continua ad aumentare: nel secolo scorso il Pianeta è passato da un miliardo e mezzo di abitanti a sei miliardi e novecento milioni e i demografi prevedono di arrivare a dieci miliardi entro il 2050. I livelli di consumo del mondo occidentale non possono essere estesi automaticamente a tutti gli abitanti del pianeta pena il collasso immediato dell’ecosistema. I cosiddetti popoli emergenti vogliono, anche giustamente, arrivare ai livelli di comfort promessi dalla società basata sui consumi. Ciò significa che la via della morigeratezza e della sobrietà è l’unica via possibile per chi fino ad ora ha potuto godere del soddisfacimento, anche e soprattutto voluttuario dei propri bisogni, attraverso un abuso dei consumi, non solo alimentare. Sobrietà non significa mortificazione, anzi al contrario, nella sua più alta etimologia, significa virare la propria attenzione e i propri interessi verso necessità spirituali di natura più elevata. Mangiare meno carne, per esempio, fa bene alla nostra salute e, contemporaneamente, a quella del Pianeta, andare in bicicletta è più sano che andare in auto. Fare le scale è meglio che prendere l’ascensore, meditare fa meglio che distrarsi con mezzi inutili e dannosi. La sobrietà, a partire appunto dall’Occidente, diventa la via maestra, per l’evoluzione dell’individuo e per la sopravvivenza del pianeta e della specie umana che vive su di esso, spesso senza portargli il dovuto rispetto. Oggi noi tutti, e noi occidentali in particolare, viviamo a spese del pianeta e di altri esseri umani che soffrono di malnutrizione e mancanza dei beni essenziali. Questo non è possibile né sul piano materiale né su quello morale. Il cambiamento può solo partire da ognuno di noi, da quel monito evangelico che dice “metanoeite” cioè cambiate mente, cambiate direzione. La nostra attenzione e il nostro interesse vanno rivolti ai beni dello spirito e non a quelli della materia. Questo sarà il sommo bene, per noi, per la natura per i nostri fratelli.
CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 CAPITOLO 3
19
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Determinare un giusto prezzo è elemento fondamentale di un’economia sostenibile. Il prezzo basso di una merce penalizza il produttore a favore del consumatore, il prezzo alto al contrario penalizza il consumatore a favore del produttore. Il prezzo (più) giusto è quello che remunera e rispetta adeguatamente tutti i membri dell’ecosistema, dal produttore, agricoltore o trasformatore, al distributore, al consumatore finale affinché il sistema sia sano e rimanga sostenibile nel tempo e nello spazio. Non può venire fissato una volta per tutte o in maniera astratta, può nascere solo dall’incontro tra le persone impegnate ed attive in un certo ambito economico, in un dato luogo ed in un dato tempo. Il prezzo del grano deve tenere conto dell’andamento stagionale, della produttività, della difficoltà di averlo prodotto in un’area invece che in un’altra, delle condizioni economiche della singola azienda, dei costi di trasformazione e delle possibilità di accesso da parte dei consumatori. Le condizioni economiche dei singoli attori,
SOMMARIO
PREZZO PIÙ GIUSTO
IL MODELLO ECORNATURASÌ
Se vogliamo creare vere comunità economiche tra produttori, distributori e consumatori, l’unico modo, da una parte, è avere una economia sana e, dall’altra, educare noi stessi all’altruismo pratico, partendo sempre dalla trasparenza. Facile a dirsi, difficilissimo da farsi. La base di ogni comunità è la fiducia reciproca. Ognuno deve avere fiducia che l’altro agisca al servizio del bene comune. Per esempio, il fegato ha fiducia che il cuore svolga il proprio compito al servizio del tutto, e viceversa. Tuttavia, affinché tra uomini coscienti ed organizzazioni economiche nasca questa fiducia, essa non può essere cieca, come magari era possibile in altri momenti dell’evoluzione passata. La trasparenza diventa quindi la base della fiducia e la fiducia cosciente è l’elemento essenziale affinché si crei una comunità economica moderna. Trasparenza nella formazione dei prezzi, trasparenza nelle retribuzioni, trasparenza nei costi, trasparenza nei bilanci. Solo la trasparenza permette una autoregolazione perché nella trasparenza ognuno deve rispondere all’altro ed essere dall’altro riconosciuto nel suo compito. La trasparenza presuppone il fatto che l’uomo non operi e ragioni solo in termini egoistici, ma che in ognuno di noi esista una tale maturità ed una tale obiettività da crearsi un giudizio scevro da egoismi, da antipatie e simpatie. In questo modo una economia che si fondi sulla trasparenza, sulla fiducia, sul senso di comunità diventa non solo efficiente, ma, allo stesso tempo, una meravigliosa e forse unica palestra di vita per l’educazione e l’autoeducazione di ogni essere umano al servizio della Terra, degli altri e quindi anche di se stesso.
nonché l’impronta che lasciamo a livello ambientale e sociale, debbono essere trasparenti. Solo così può nascere un senso della comunità che è insito in ogni uomo e che può permettere all’uomo stesso di superare il suo innato egoismo. Di fronte ad un uomo che soffre faremo di tutto per alleviare le sue sofferenze, di fronte ad un’impresa o ad una persona che soffre economicamente e che è importante per il nostro ecosistema, non mancheremo di fare ogni sforzo affinché, attraverso un prezzo solidale e equilibrato, possa riacquistare salute e prosperità per se stessa e per l’intero ecosistema.
0.4
TRASPARENZA
0.5
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Responsabilità dell'impresa
0.5 SOMMARIO
IL MODELLO ECORNATURASÌ
Il concetto di sostenibilità in EcorNaturaSì è insito nel suo DNA ed è una guida profondamente integrata nella strategia, nella cultura e nei processi aziendali. Ciò nonostante, per la particolare storia dell’azienda e delle dinamiche di mercato che ne hanno profondamente determinato i processi evolutivi, questo legame con la sostenibilità, come negli ecosistemi che si rispettino, ci impone, per mantenere l’equilibrio, una continua ricerca di saperi e di approfondimento delle conoscenze.
CAPITOLO 0
Per favorire questo processo evolutivo in modo organico, aumentare la resilienza dell’azienda e garantirne la sostenibilità economica massimizzando il beneficio sociale e ambientale, diventa essenziale monitorare, porci obiettivi misurabili e adottare procedure e percorsi decisionali che ci consentano di fare scelte corrette e condivise.
CAPITOLO 1
Per dare maggiore struttura e sistematicità al nostro agire, è stato creato un team di lavoro CSR, trasversale su tutte le funzioni chiave dell’azienda, che ha il compito di contribuire ad armonizzare i percorsi di sostenibilità nei processi aziendali. Questo team, supportato da vari collaboratori interni, nonché da consulenti ed esperti esterni, funge da motore e traino dei percorsi già intrapresi e di quelli che andremo ad iniziare e da garante per il nostro sistema di rendicontazione, sempre secondo criteri coerenti con la missione e i valori aziendali di EcorNaturaSì.
CAPITOLO 2 CAPITOLO 3
21
INDICE GRI E CONCLUSIONI
La rappresentazione del processo di sviluppo del bilancio di sostenibilità: tutte le funzioni aziendali sono coinvolte, nel tavolo ideale della sostenibilità, che è terreno trasversale per tutti i processi aziendali. La funzione di garante è interpretata da amministratore delegato e presidente e dall’appoggio di uno sparring partner esterno
0.5
La descrizione del percorso che ha portato all’identificazione dei temi rilevanti per lo sviluppo sostenibile dell'azienda
Visualizzazione e analisi del sistema EcorNaturaSì
Analisi SWOT
Approfondimenti contenutistici e formazione sulla comprensione degli SDGs
Incrocio del sistema EcorNaturaSì con gli SDGs e analisi degli impatti
Raccolta e analisi dei principali progetti e processi aziendali che contribuiscono alla sostenibilità aziendale di EcorNaturaSì
Individuazione dei temi rilevanti e del loro impatto a livello sociale, economico e ambientale dal punto di vista interno
Validazione dei temi rilevanti attraverso dialoghi con esperti di settore e dell’agricoltura e diversi locus group con collaboratori e clienti
MATRICE DI RILEVANZA VALIDATA
22
Nell’ambito del processo di analisi dello status quo e di identificazione dei temi rilevanti per EcorNaturaSì, è stata fatta un’accurata analisi dei punti di forza e di debolezza, nonché delle opportunità e dei rischi, che ha portato alla luce diverse aree suscettibili di miglioramento, nonché leve strategiche ed operative sulle quali l’azienda intende lavorare.
Allo stesso tempo emerge il bisogno di migliorare la gestione dei processi chiave e, in generale, di sviluppare meglio la capacità di esecuzione e la cultura del project management in azienda. È venuta alla luce anche la necessità che l’azienda si trasformi sempre di più in un sistema aperto e in dialogo con il mondo esterno. Questo significa lavorare maggiormente su aspetti di comunicazione, sulla costruzione di reti e alleanze e sul dialogo con gli stakeholder al fine di conoscerli meglio e poter rispondere ancora più efficacemente ai loro bisogni. All’interno, una sfida importante e già intrapresa in modo strutturato, è quella di mappare, valorizzare e fidelizzare le competenze e i talenti presenti in azienda.
CAPITOLO 1
Da questo percorso è scaturita la prima matrice di rilevanza di EcorNaturaSì. Questa racchiude i temi considerati importanti perché in grado di riflettere gli impatti rilevanti che l’azienda esercita a livello economico, ambientale e sociale e che influenzano le decisioni degli stakeholder. La matrice indica il grado di rilevanza determinato, oltre che dalle valutazioni del gruppo centrale di lavoro, dal confronto con agricoltori, esperti di settore e di un campione di collaboratori e clienti.
CAPITOLO 0
Il percorso disegnato con il gruppo di lavoro per arrivare all’identificazione dei temi materiali si è avvalso di diversi principi, concetti, metodologie e di altrettanti e diversi punti di vista e prevede il coinvolgimento di portatori di interesse anche esterni all’azienda.
Emerge in maniera molto netta che le persone in EcorNaturaSì sono profondamente legate e sensibili ai temi della sostenibilità. Si identificano con la missione e percepiscono il senso dell’attività aziendale; il credere fermamente in quello che fanno rappresenta un’importantissima fonte di motivazione.
SOMMARIO
L’analisi di rilevanza, che nei termini tecnici della rendicontazione prende il nome di analisi di materialità, è uno strumento di grande importanza perché consente di individuare e dare priorità ai temi strategici rilevanti per l’azienda e, allo stesso tempo, fa chiarezza rispetto a ciò che è importante includere nella rendicontazione di sostenibilità, in modo tale che tutti gli stakeholder possano avere accesso a un quadro quanto più completo e fedele di informazioni.
IL MODELLO ECORNATURASÌ
Aree di forza e aree di fragilità
0.5
L’ANALISI DI RILEVANZA
CAPITOLO 2
Rivolgendo lo sguardo verso l’esterno è un dato di fatto che i consumatori e il mondo della ristorazione sono sempre più sensibili e orientati verso prodotti biologici e locali. La profonda conoscenza ed esperienza riguardo a questo approccio agricolo e, in generale, a criteri legati all'importanza dell’alimentazione, rende EcorNaturaSì un interlocutore autorevole e riconosciuto su questo fronte. Non da sottovalutare è però il crescente numero di attori che si stanno inserendo in questo mercato.
CAPITOLO 3
Sarà essenziale per l’azienda curare la propria identità e il proprio posizionamento, affinché possano essere riconosciuti, compresi e supportati da clienti, consumatori e tutti gli stakeholder.
INDICE GRI E CONCLUSIONI
23
0.5
L’interazione tra il nostro sistema e gli SDGs Il nostro pianeta e l’umanità hanno di fronte a loro importanti sfide a livello economico, sociale ed ambientale: gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), stilati da più di 150 leader mondiali delle Nazioni Unite e facenti parte dell’Agenda 2030, definiscono priorità ed aspirazioni per rispondere a queste sfide, offrendo un’enorme occasione per lo sviluppo sostenibile. Numerosi governi, a livello globale, stanno già attivamente contribuendo alla loro realizzazione e invitano il mondo aziendale dare il proprio contributo. Noi vogliamo cogliere tale invito, vogliamo approfondire i punti di contatto che
24
il nostro sistema ha con gli SDGs e avvalerci di tali obiettivi come impulso di sviluppo strategico. Nel contesto del percorso compiuto in questi ultimi mesi, il gruppo di lavoro centrale di CSR si è interfacciato con questi obiettivi. In un primo passo è stato fondamentale capirli a fondo: comprendere quindi che rilevanza ha ognuno di essi, a quali target mirano, qual è la situazione attuale a livello globale e cosa può significare ogni obiettivo a livello aziendale. Successivamente sono state delineate le priorità di EcorNaturaSì: non tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile sono rilevanti in egual modo per l’azienda e il proposito è stato valutare gli
0.5
L’immagine emersa dall’analisi, ha aperto la riflessione rispetto a quanto in azienda, a livello di processi e progetti, possa già considerarsi risposta concreta ai target espressi dagli obiettivi e quali invece potrebbero essere spunti per una progettazione strategica futura.
CAPITOLO 0
Con tutti questi elementi a disposizione siamo arrivati alla definizione e alla catalogazione in termini di impatto della prima versione della lista di temi materiali, ovvero rilevanti.
SOMMARIO
IL MODELLO ECORNATURASÌ
impatti positivi e negativi – attuali e potenziali – di tutte le attività aziendali lungo la catena di creazione del valore.
1
2
3
6 7
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CAPITOLO 2
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CAPITOLO 1
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CAPITOLO 3
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16
25
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Rappresentazione delle intersezioni – in termini di impatti positivi e negativi – tra l’attività dell’ecosistema EcorNaturaSì e gli Obiettivi dell'Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile (SDGs)
0.5
VALIDAZIONE DEI TEMI RILEVANTI
alta
Il passo naturale successivo alla definizione dei temi rilevanti è stato cercare riscontro della loro validità e della loro completezza. Sono stati quindi coinvolti due gruppi di collaboratori interni e due gruppi di clienti, i quali hanno partecipato a focus group aventi l’obiettivo di esplorare e validare
i temi rilevanti individuati, con uno sguardo prospettico rispetto a quanto significherà “fare la spesa” nel futuro e quale ruolo vuole avere EcorNaturaSì in questo ambito. Da questo processo, accolto molto positivamente dalle persone coinvolte, sono emerse idee e momenti di dialogo ed ascolto di valore, nonché la versione finale della nostra matrice di rilevanza.
4,80
Risorsa idrica Rispetto dell’individuo Riconoscimento del lavoro
4,60
Salute e sicurezza Energia
Trasparenza
Nuove generazioni
4,40
INFLUENZA SULLE DECISIONI DEGLI STK
Salute e vitalità... Spreco alimentare
Prezz più g
Imballaggi Approccio etico ai temi finanziari
4,20
Talenti Rischi legati ai cambiamenti climatici Alleanza di valori
Profittabilità
4,00
Benessere animale Territorialità
3,80
Sobrietà 3,60
3,40
bassa
3,20
3,00 0,00
basso
26
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
IMPATTO A LIVELLO SOCIALE, ECONOMICO E AMBI
0.5 CAPITOLO 0
Bio-etico
zo giusto
Fertilità culturale
Biodiversità
Sementi
CAPITOLO 1
Vitalità del suolo
SOMMARIO
IL MODELLO ECORNATURASÌ
Per determinare l’impatto dei temi sociali, ambientali ed economici – ovvero l’asse orizzontale – abbiamo condotto una valutazione con gli esperti interni dei diversi settori di interesse, combinata con un’analisi da un punto di vista del contributo potenziale al raggiungimento dei diversi SDGs dei temi selezionati. Per quanto riguarda la misurazione dell’influenza sul giudizio e sulle decisioni degli stakeholder – ovvero l’asse verticale – per questa prima edizione, abbiamo concentrato l’attenzione su due gruppi di stakeholder, clienti e collaboratori interni all’azienda. Riguardo a questa analisi è stato interessante rilevare che solamente per quanto riguarda i temi ”talenti” e “profittabilità” la valutazione di rilevanza assegnata dai collaboratori è stata superiore a quella dei clienti. Le maggiori divergenze nella valutazione sono invece state riscontrate rispetto ai temi: ”fertilità culturale”, “spreco alimentare”, “sementi”, “territorialità” e “benessere animale”.
CAPITOLO 2
Presenza sul mercato
CAPITOLO 3
IENTALE
4,00
4,50
5,00
alto
27
INDICE GRI E CONCLUSIONI
3,50
0.6
Struttura del bilancio
Il bilancio fatto da EcorNaturaSì vuole trasmettere in modo chiaro l’approccio dell’azienda, delineando come questa sia strettamente connessa con l’idea di responsabilità verso l’individuo, la natura, gli animali, la terra e i lavoratori. Rappresenta la prima edizione del Bilancio di Sostenibilità ed è stato redatto seguendo i principi delle linee guida della Global Reporting Initiative – GRI Standards: Core Option. Le informazioni fanno riferimento all’azienda EcorNaturaSì SPA, divisa nelle sedi di Conegliano, Verona, Bologna e Torino. In questa prima edizione l’azienda ha voluto focalizzare l’attenzione sullo stato dell’arte, presentando, ove già disponibili, i risultati di indicatori quantitativi e qualitativi, derivati dalle linee guida del GRI (GRI Standards e linee guida del settore Food Processing) e dal sistema di monitoraggio interno che si sta costruendo attorno alle visioni espresse per i temi rilevanti. Quanto descritto è riferito in via principale al biennio 2017-2018 tenendo conto di quanto raggiunto negli anni passati e di quanto attuato nel primo semestre del 2019. Il bilancio è costruito attorno ai 25 temi che il gruppo centrale di lavoro ha individuato come materiali, ovvero rilevanti. Questi, organizzati lungo il sistema EcorNaturaSì vengono rappresentati attraverso la visione a cui tendono (derivata dalla missione dell'azienda) i confini per cui sono rilevanti – ovvero gli elementi del sistema a cui fanno riferimento in termini di rendicontazione – e i progetti e i processi che permettono di sviluppare il determinato tema e realizzare quindi la visione. Questo lavoro rappresenta la base per poter essere sempre più concreti e specifici nella definizione degli obiettivi e nell’affinare il nostro sistema di monitoraggio.
28
Fondamenti di conoscenza per un’agricoltura biologica, biodinamica e rigenerativa
II
Supporto agronomico e rotazione colturale dei terreni
III
Forza vitale e nutrimento dei suoli: Vitalab
IV
Dall’agricoltore al trasformatore (e non viceversa)
1.2
Sementi
I
Conservare e sviluppare la varietà
1.3
Biodiversità
I
Organimismo agricolo aziendale
II
La complessità del riso biologico
III
Pesca sostenibile e conservazione dell’habitat ideale della Laguna Veneta
Benessere animale
I
Gli spazi e i tempi per i nostri animali: studio, implementazione e garanzia del concetto di benessere animale
2.1
Approccio etico ai temi finanziari
I
Modelli di finanziamento dell’agricoltura
2.2
Presenza sul mercato Riconoscimento del lavoro
I
Capillarità e attenzione al territorio
I
L’abaco dei dritti, delle garanzie, dei benefit
II
La logistica 4.0 e la mano dell’uomo
I
La manutenzione della conoscenza
II
Gli ambassador e la divulgazione della conoscenza
III
Spazio di crescita e condivisione: l’orto aziendale
2.4
Talenti e sviluppo personale
Salute e sicurezza
I
Il sistema di gestione della salute e della sicurezza
2.6
Imballaggi
I
Senza plastica, verso l’acqua corrente
II
Oltre le confezione, verso lo sfuso
III
Oltre il packaging, verso la sostenibilità
IV
Cassette riutilizzabili e abbattibili per favorire la logistica
V
La gestione imballaggio secondario: distribuzione logistica su roll
VI
Conoscere i rifiuti e le loro qualità
2.7
3.2
Fertilità culturale e territorialità
Nuove generazioni
I
Progetti e strumenti per ridurre l’impatto energetico degli edifici
II
L’ambiente di lavoro e la produzione di benefici virtuosi
III
Dismissioni e riciclo dei materiali
I
Coltivare la formazione
II
ENS e FAO insieme nelle coltivazioni montane
III
I rapporti tra i negozi e le comunità locali Alimentare la conoscenza sulla terra
II
Bio Millennials
III
Quali Paesi? Con quale sviluppo?
3.3
Salute e vitalità dell'alimentazione
I
La rivoluzione del gusto
3.4
Spreco alimentare
I
La rivendita di alimenti vitali
29
INDICE GRI E CONCLUSIONI
I
CAPITOLO 3
3.1
Energia
CAPITOLO 2
2.5
CAPITOLO 1
1.4
2.3
3. MONDO CLIENTI E SOCIETÀ
PROGETTI E PROCESSI
I
CAPITOLO 0
2. SFERA SEDI E NEGOZI
Vitalità del suolo
SOMMARIO
1.1
IL MODELLO ECORNATURASÌ
TEMI MATERIALI
0.5
PARTE DEL SISTEMA
1. UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA
FOCUS: IL FIORE DELLA VITA
Un laboratorio permanente di ricerca e sperimentazione
Il “Fiore della Vita” è un nuovo progetto nato con un duplice scopo: essere uno strumento di mappatura e monitoraggio dell’intero ecosistema di EcorNaturaSì e diventare, elaborando anche nuovi percorsi, il motore di una serie di azioni volte a migliorarlo. Una sorta di “laboratorio permanente” che, partendo dalla possibilità di conoscere, sappia sperimentare nuovi modelli e applicare quelli più virtuosi. Modelli che dovranno essere implementati in tutto l’ecosistema coinvolgendo i produttori, le sedi di distribuzione, i negozi e i consumatori - i quali, nel caso dei nostri clienti, hanno spesso un grado di consapevolezza e attenzione tale per cui il loro ruolo, in questo progetto, risulta fondamentale. In questo senso, “Il Fiore della Vita” è catalizzatore e collettore di tutta la ricerca, l’innovazione e l’esperienza dei tanti livelli e dei tanti mondi di EcorNaturaSì. È un progetto che si fonda sulla partecipazione, la condivisione e la co-progettazione, che prevede un progressivo incremento di modalità e di frequenza d’interazione tra tutti gli attori della rete. È un percorso concreto per conoscere, progettare e mettere a terra i modelli di sostenibilità più avanzati. Un fiore è sempre associato e legato ai suoi petali. Nel nostro caso, questi petali rappresentano gli ambiti in cui siamo impegnati oggi - tematiche “sentite” in questo preciso momento, ma che domani potrebbero cambiare, a fronte di nuove questioni in ambiti diversi: l’acqua, l’agricoltura e gli animali, l’impegno sociale, la lotta allo spreco, l’economia sostenibile, la biodiversità, il clima e le energie rinnovabili, i semi e la ricerca. Così facendo, i petali si modellano, si adattano, si trasformano. Saperi e conoscenze, nonché competenze da apprendere, approfondire, trasmettere e mettere in connessione. Con umiltà, con sensibilità, rimanendo sempre in ascolto. I petali, cioè gli ambiti in cui operiamo, devono avere una visione e una profondità coerente alla mission e ai valori aziendali di EcorNaturaSì così come ai bisogni della società intera, nessun escluso. E dovranno diffondersi, come spesso fanno i semi, trasportando i loro frutti da una
30
parte all’altra dell’ecosistema e, talvolta, fuori di esso. Questa mappatura, che diverrà sempre più puntuale attraverso un sistema articolato di ricerca insieme ad aziende agricole, produttori, distributori e negozi, che diverrà sempre più puntuale, ci aiuterà a individuare le aree che necessitano di maggior supporto nelle singole attività di EcorNaturaSì. Il Fiore della Vita vuole affrontare il cambiamento che, a partire dall’agricoltura, sta avvenendo universalmente nella qualità della vita quotidiana; impegnandosi ad attivare e condividere buone pratiche nell’ottica della sostenibilità, alle quali tutti gli attori del nostro ecosistema potranno e dovranno contribuire. A valle del processo, nei negozi, sta cominciando, altresì, una prima sperimentazione che, grazie a nuovi meccanismi di sconto per il cliente finale, possa offrire un aiuto tangibile ai tanti progetti di crescita e di sostegno alle diverse realtà che sono state individuate e che hanno bisogno del nostro contributo concreto, di conoscenza e di partecipazione attiva.
SOMMARIO
IL MODELLO ECORNATURASÌ
Sistemi di garanzia partecipata
0.2
FOCUS: COMUNIONE DI INTERESSI
CAPITOLO 0
L’obiettivo è la creazione di gruppi di garanzia partecipata regione per regione fino a raggiungere una copertura capillare nell’intero territorio nazionale. Per ogni regione verranno coinvolti, in fasi successive, aziende agricole seminative, ortofrutticole, e fornitori diretti dei negozi. Un disciplinare con i principi di “buona agricoltura” condivisi dal Gruppo, verrà definito con un approccio partecipato. Un questionario servirà agli attori (le aziende agricole della regione, gli eventuali trasformatori di prodotto, i negozianti e le persone che frequentano i nostri negozi) del PGS per selezionare e monitorare le aziende agricole.
CAPITOLO 1
Siamo alla fase iniziale di un sistema di garanzia partecipato in Italia. Stiamo espandendo sul territorio nazionale, coprendo regione dopo regione. Ad oggi abbiamo iniziato a lavorare su 5 regioni, con l’obiettivo di coprire l’intero territorio nazionale entro il 2020. CAPITOLO 2 CAPITOLO 3
31
INDICE GRI E CONCLUSIONI
L’implementazione dei sistemi di garanzia partecipata trasforma una concezione lineare della filiera, generalmente basata su rapporti di compravendita, in una rete di interscambi formativi, fiduciari, valutativi e commerciali creando così un vero e proprio ecosistema agricolo orientato localmente, nel quale ognuno può offrire il proprio contributo. Questo approccio vuole formalizzare un metodo nella strutturazione dei rapporti con le aziende agricole fornitrici che EcorNaturaSì ha da sempre voluto nei suoi molteplici rapporti coinvolgendo anche negozianti, panificatori e, in generale, tutte i nostri stakeholder. Il Sistema di Garanzia Partecipata promosso da EcorNaturaSì è una forma di garanzia a tutela di qualità e trasparenza che integra i sistemi di certificazione di terza parte. Mentre questi sono basati sull'intervento dell’ente di certificazione, la garanzia partecipata è, invece, una forma di azione collettiva basata su un rapporto diretto e fiduciario tra produttori, consumatori, trasformatori, agronomi e distributori: tutti gli attori dell’ecosistema agroalimentare sono coinvolti e aderiscono a un percorso comune che poggia su una base di fiducia, di interdipendenza e di scambi di conoscenze, ed è guidato da principi condivisi. Il Sistema di Garanzia Partecipata prevede che siano gli agricoltori stessi a guidare il sistema di garanzia, secondo il principio che nessuno meglio di un agricoltore può essere in grado di monitorare, valutare e, nel caso, garantire sulla bontà e sulla congruità delle pratiche agronomiche messe in atto in un’azienda agricola vicina alla propria e parte del gruppo. L’agricoltore, identificandosi con orgoglio nel gruppo a cui appartiene, aumenta la propria consapevolezza rispetto al danno che una valutazione errata, o solo eccessivamente indulgente, arrecherebbe alla credibilità e alla coerenza di tutto il gruppo di agricoltori legati in un territorio dal Sistema di Garanzia Partecipata.
1. UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA L’universo di agricoltura e fornitura è determinante nell’iniziare il flusso di materie che diventano prodotti, è fondamentale per garantire la vitalità del suolo, contribuire alla tutela della biodiversità; ponendo il seme al centro e costruendo un rapporto rispettoso con il regno animale.
300
aziende agricole di cui 6 socie o partecipate
8
tecnici agronomi
6.921
ettari di ecosistema agricolo
811 fornitori
1.1
progetti e processi
i
Fondamenti di conoscenza per un'agricoltura biologica, biodinamica e rigenerativa
→ pp. 36 – 39
ii
Supporto agronomico e rotazione colturale dei terreni
indicatori e grafici
CROMATOGRAFIE CIRCOLARI*
Numero di mappature dei terreni attraverso cromatografia e misurazione della quantità di sostanza organica
184
2016
34
28
148
144
*Triennio di inizio attività del progetto VitaLab per la ricerca sulla vitalità del suolo
2017
10
9
2017
2018
2018 2016
SEMINATIVI
100
aziende con minimo due visite per anno
ORTOFRUTTA circa
circa
Numero di aziende coinvolte nella pianificazione e visite di supporto agronomico annuali
ANALISI CHIMICO FISICHE*
120
aziende con minimo due visite per anno
1.1
Vitalità del suolo
Forza vitale e nutrimento dei suoli: VitaLab
iv
Dall'agricoltore al trasformatore (e non viceversa)
Tutte le aziende agricole e ortofrutticole che fanno parte del nostro sistema, ovvero che producono per il nostro ecosistema
CAPITOLO 1
Trasformatori che utilizzano le materie prima delle aziende agricole facenti parte del nostro sistema
CAPITOLO 0
iii
SOMMARIO
confini
UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA
Lavoriamo affinché il suolo sia biologicamente fertile e vivo. Con i nostri prodotti vogliamo contribuire a migliorare la salute della terra e dell’uomo.
CAPITOLO 2 CAPITOLO 3
326 nel 2019
Indicatori in misurazione per il 2020 Conteggio dei microrganismi presenti nelle analisi dei suoli dell’ecosistema
35
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Numero di referenze che utilizzano le materie prime provenienti dall’ecosistema contribuendo direttamente alla vitalità del suolo
1.1
i #agricolturabiologica #agricolturabiodinamica #agricolturarigenerativa
Fondamenti di conoscenza per un’agricoltura biologica, biodinamica e rigenerativa Per EcorNaturaSì l’agricoltura è un’attività che deve produrre un cibo sano, rispettando le persone che lavorano per la sua produzione e l’ambiente in cui viene prodotto e/o trasformato. L’agricoltura praticata dalle aziende agricole legate al sistema Ecor non deve essere solo un’agricoltura biologica di sostituzione, ovvero concepita come un’agricoltura in cui i mezzi tecnici convenzionali vengono sostituiti con i mezzi tecnici ammessi in agricoltura biologica. Il nostro obiettivo, sempre più vicino, è andare oltre questo paradigma, affidandoci alla naturale resilienza e capacità di reazione di un equilibrato agro-ecosistema. Una componente fondamentale dell’agro-ecosistema, soprattutto nella visione biodinamica, è il suolo. La vitalità del suolo rappresenta la sua fertilità, ovvero la capacità di sostenere una produzione agricola. La vitalità del suolo è ciò verso cui l’agricoltore biologico e biodinamico deve sempre tendere. Gli agricoltori biologici e biodinamici che fanno parte dell’ecosistema sono focalizzati sulla nutrizione del suolo, cioè delle sue comunità biotiche, e non su quella della pianta coltivata: sarà il suolo vitale a sostenere la crescita della pianta. In questo senso, l’agricoltura rigenerativa, oggi anche per EcorNaturaSì allo stadio implementativo, mira alla ricostituzione della componente vitale del terreno e, conseguentemente, alla ricostruzione della sua fertilità. L’attività produttiva agricola passa dall’essere un’attività fortemente depauperante per il suolo a un’attività volta al miglioramento dell’ambiente, contribuendo, con diversi gradienti di efficacia, alla mitigazione dei cambiamenti climatici, fondamentalmente grazie alla capacità di stoccare carbonio nel suolo in forma di sostanza organica. Migliore è lo stato del terreno, migliore sarà la sua fertilità e, di conseguenza, la resistenza delle colture contro situazioni di stress.
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
→ Il rispetto del disciplinare Terre di Ecor, che prevede un’attenzione particolare alla cura della vitalità del terreno, è una delle azioni richieste alle aziende del nostro ecosistema. → Il confronto, periodico e costante, tra agricoltori, con il contributo di uno degli agronomi di zona di EcorNaturaSì favorisce la diffusione della conoscenza delle buone pratiche sperimentate e sviluppate nelle varie aziende, nonché la crescita e la professionalizzazione di tutti gli attori dell’ecosistema dell’agricoltura biologica e biodinamica.
Il metodo di gestione agricola delle aziende si presenta, a oggi, molto differenziato. L’attenta selezione delle aziende con cui collaboriamo fa sì che i nostri agricoltori abbiano già, di per sé, una particolare sensibilità per questi temi. Ormai molte aziende mettono in atto pratiche per la rigenerazione del suolo, svolgendo al contempo un importante ruolo di ispiratori per altri, i quali dimostrano sempre maggiore interesse nell’intraprendere simili percorsi di sperimentazione. L’adozione di queste pratiche viene stimolata e favorita anche attraverso progettualità specifiche con il coinvolgimento di figure professionali ed enti istituzionali specializzati e di ricerca, che contribuiscono alla formazione degli agricoltori.
36
Lo studio di una sana rotazione agronomica viene fatto grazie e per mezzo del team di agronomi di EcorNaturaSì che supportano le aziende agricole della filiera con frequenti visite di co-progettazione e pianificazione, assolvendo in quel momento anche allo scopo di monitorare le pratiche agronomiche.
CAPITOLO 0
Per permettere agli stessi agricoltori di praticare la rotazione colturale, EcorNaturaSì si impegna a pianificare gli acquisti, e quindi la merce che offre in scaffale, in modo tale da garantire continuativamente il ritiro di tutte quelle colture necessarie alle rotazioni.
SOMMARIO
Alla base di una sana agricoltura e di un equilibrio nella fertilità del terreno, ma soprattutto della vitalità del suolo, c’è una corretta rotazione agronomica. Il rapporto tra un suolo che sia al pieno delle sue potenzialità e la possibilità di farlo riposare, rigenerare e mantenere le sue caratteristiche originarie passa attraverso un supporto concreto e la consapevolezza, anche da parte degli agricoltori, del suo essere indispensabile.
UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA
#supportoagronomico #pianificazionecolturale
Supporto agronomico e rotazione colturale dei terreni
1.1
ii
CAPITOLO 1 CAPITOLO 2
→ Il piano colturale viene elaborato, in collaborazione e confronto con l’azienda agricola, con una cadenza annuale. L’obiettivo è favorire la massima integrazione tra le esigenze agronomiche dell’azienda agricola con quelle distributive del gruppo. → Il team di agronomi effettua visite regolari nelle aziende agricole (con una media di quattro volte all’anno) con il duplice scopo di fornire assistenza tecnica all’agricoltore e di implementare il piano di monitoraggio agronomico ed analitico previsto dai protocolli. → La presenza degli agronomi sul territorio agevola lo scambio diretto e indiretto di conoscenze e saperi tra gli agricoltori, favorendo crescita e professionalizzazione degli agricoltori stessi.
Con questo approccio lavoriamo in modo continuativo con circa 300 aziende agricole, distribuite su tutto il territorio nazionale, cercando e costruendo un rapporto di lunga durata, basato su fiducia reciproca e su metodologie di co-progettazione sempre più diffuse.
37
INDICE GRI E CONCLUSIONI
IL PERCORSO
CAPITOLO 3
LE PECULIARITÀ
1.1
iii #vitalab
Forza vitale e nutrimento dei suoli: VitaLab Il suolo e gli alimenti sono, nel nostro approccio, "vita per la vita", organismi viventi che sostengono altri organismi viventi. VitaLab è il laboratorio di ricerca di EcorNaturaSì che si occupa di studiare la qualità dei suoli e dei prodotti alimentari, con parametri che misurano i terreni in termini di vitalità. Il laboratorio per lo studio e la ricerca si avvale di tecniche olistiche di analisi per immagini sensibili, in particolare la cromatografia circolare. Questa tecnica ha la particolarità di rendere visibili, attraverso immagini più o meno complesse e più o meno armoniche che si sviluppano su supporti di carta, le forze vitali dei suoli che le tradizionali analisi chimico-fisiche non riescono a evidenziare. Le analisi, oltre a restituire una visione chiara dello status quo, sono uno strumento basilare per pianificazione e per le strategie di rigenerazione dei suoli stessi. Dal 2016 alla fine del 2018 il laboratorio ha lavorato al progetto “Le Terre di Ecor: monitoraggio della vitalità e fertilità dei suoli”, articolato in tre ambiti di ricerca: “L’immagine della vitalità e l’evoluzione dei suoli nel tempo”, “Fotografie della vitalità di suoli” e “L’immagine della vitalità dei suoli: biodinamico e convenzionale a confronto”.
38
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
→ I suoli di 14 aziende biologiche e biodinamiche distribuite in tutta Italia, inserite nel progetto “Le Terre di Ecor”, e di 3 aziende a gestione convenzionale, non appartenenti al sistema EcorNaturaSì sono stati oggetto di studio. → Per ogni azienda selezionata la ricerca ha preso in considerazione da 1 a 4 appezzamenti, a seconda delle dimensioni dell’azienda, delle diverse realtà agricole (serra, pieno campo) e della coltura (seminativo, ortaggi, frutteto, oliveto, vigneto), per un totale di 24 appezzamenti. → Le quattro aziende di maggior estensione sono state campionate 2 volte l’anno, in primavera e in autunno. Il campionamento è stato eseguito sempre negli stessi appezzamenti (14 in totale), per avere un quadro di vitalità e di evoluzione dei suoli in un arco temporale definito. Altre 10 aziende sono state campionate 1 volta l’anno, in primavera, scegliendo per ogni anno un appezzamento diverso, in modo da “fotografare” la vitalità dei suoli dell’azienda nel suo complesso. → Il terzo ambito di ricerca, con campionamenti in primavera e in autunno, vede coinvolti 4 appezzamenti a differente tipologia colturale (oliveto, vigneto, seminativo, ortaggi) di 1 azienda biodinamica inserita nel progetto "Le Terre di Ecor" e di 3 aziende a gestione convenzionale.
In questi due anni i risultati ottenuti hanno consentito di avvalorare i benefici di alcune pratiche colturali, come il sovescio, che hanno una funzione veramente rigenerativa dei suoli oltre a evidenziare, in generale, buone condizioni di vitalità in tutti gli appezzamenti campionati, così come differenze nella vitalità in base alla tipologia colturale presente nell’appezzamento studiato al momento del campionamento. Gli appezzamenti destinati a frutteto, in particolare meleti e oliveti, hanno mostrato generalmente una vitalità maggiore rispetto ai seminativi e alle orticole. Tale risultato è da ricondursi al fatto che in questo tipo di colture l’impatto delle lavorazioni è minore e quindi viene meglio preservata l’integrità del suolo. Infine, a parità di caratteristiche chimico-fisiche e tipologia colturale, è emersa la netta differenza, in termini di vitalità di suoli a gestione biodinamica (vitalità discreta - ottima) e suoli a gestione convenzionale (vitalità pressoché nulla). to en dim Nel breve periodo è prevista l’introduzione on of r p del laboratorio VitaLab nei processi del ap “Progetto di Garanzia Partecipata”. La cromatografia circolare, in particolare, servirà da analisi di qualità delle aziende inserite nel progetto, mentre la tecnica della cristallizzazione sensibile permetterà di approfondire lo studio della vitalità di prodotti alimentari.
Dall’agricoltore al trasformatore (e non viceversa)
SOMMARIO CAPITOLO 0
UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA
L’ingaggio e il coinvolgimento dei trasformatori affinché pensino i loro prodotti partendo da ciò che il nostro ecosistema mette loro a disposizione permette di valorizzare il lavoro fatto in ambito agricolo. Si tratta quindi di mettere l’agricoltura al centro e praticare un’inversione del consueto modus operandi in cui il trasformatore stabilisce le regole per la produzione della materia prima (che lui poi trasformerà in alimenti da commercializzare) e l’agricoltore agisce poi di conseguenza. Significa partire dalla natura, alleato più importante, progettando e selezionando colture e approcci di coltivazione e rotazione che contribuiscono a tutelare e rafforzare la salute del suolo e a mantenere la sua vitalità. Il trasformatore, con le sue competenze, viene a questo punto chiamato, da protagonista nel suo ambito, a trovare modalità e tecniche produttive più adeguate all’utilizzo consapevole delle materie prime, nell’ottica più ampia della loro completa valorizzazione.
1.1
iv
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
CAPITOLO 3
Attualmente abbiamo completato il processo su oltre 300 prodotti a marchio Ecor/Terre di Ecor e circa un centinaio a marchio Baule Volante o altri marchi in esclusiva, completamente ripensati in base ai cicli della produzione agricola. A questi stimiamo di aggiungere altri 100 prodotti entro fine 2019. Questa cultura viene continuamente diffusa anche perché forniamo prodotti delle nostre filiere anche a produttori/trasformatori che non utilizzano i nostri marchi, introducendo questo approccio nel rapporto con loro.
39
INDICE GRI E CONCLUSIONI
CRISTALLIZZAZIONE SENSIBILE Su basa sull’interazione tra cloruro di rame (la nostra soluzione salina inorganica) e un campione di suolo (la nostra sostanza organica). Mescolando le due sostanze su un vetrino e lasciandole asciugare si dà vita a un disegno fatto di diversi intrecci e ramificazioni che consentono di individuare dei caratteri di tipicità del suolo e quindi della sua vitalità ed armonia
CAPITOLO 2
CROMATOGRAFIA CIRCOLARE Si basa sull’interazione tra una soluzione di nitrato d’argento (la nostra soluzione salina inorganica) e un campione di suolo (la nostra
sostanza organica). Il campione di suolo, posto su un foglio imbevuto di nitrato d’argento disegna un’immagine circolare, muovendosi dall’interno verso l’esterno. Questa immagine permette di ricavare informazioni rispetto alla percentuale di sostanza organica e inorganica, al livello di areazione, all’attività biologica e alle interazioni che intercorrono tra questi elementi. Più l’immagine risultante è vivace ma armonica, più il terreno è vitale ed equilibrato. Un’immagine spenta e uniforme è invece indice di un terreno povero di componenti organici e quindi “poco vitale”.
CAPITOLO 1
CROMATOGRAFIA CIRCOLARE E CRISTALLIZZAZIONE SENSIBILE Con cromatografia e cristallizzazione facciamo riferimento ad approcci all’analisi morfologica che permettono di esaminare con precisione le sostanze che compongono il suolo, non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche da quello qualitativo. La tradizionale analisi chimica delle sostanze presenti in un composto organico – quale il suolo – fornisce infatti informazioni rispetto alla loro natura e alla loro quantità, ma non riguardo alla loro vitalità. Sono invece proprio analisi morfologiche quali cromatografia e cristallizzazione, svolte mescolando una sostanza organica con una soluzione salina inorganica, che permettono di osservare l’azione delle strutture organizzative di tali sostanze, andando così ad integrare le informazioni evinte dall’analisi chimica.
→ Ottimizzazione dell’utilizzo delle materie prime provenienti dal nostro ecosistema, che da un lato rappresentano un imputper un cibo sano e dall’altro una risorsa per la tutela del suolo. → Il dialogo costante con i trasformatori e l’armonizzazione tra produzione di materia prima agricola ed esigenze produttive del trasformatore diventano fattori fondamentali nella decisione di sviluppare un nuovo prodotto o di migliorarne uno esistente così come diventa più semplice ed efficace selezionare le aziende di produzione (agricole, trasformatrici ecc.) appartenenti all’ecosistema più idonee per essere coinvolte in un determinato processo. → Sensibilizzazione del consumatore, anche attraverso la comunicazione sull’imballo, verso un’idea di acquisto che tenga conto dello stato di salute del suolo, così come della necessità di una varietà di alimenti che porti beneficio a sé ma anche al suolo, permettendo al sistema agricolo di poter differenziare le colture ed effettuare le rotazioni.
1.2
40
1.1
Sementi
→ pp. 42 – 43 i
CAPITOLO 0
progetti e processi
SOMMARIO
UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA
L’agricoltura parte dal seme, suo elemento primario. La tutela delle sementi, intese come base per dare vita al nostro ecosistema e garantirne il futuro, è uno dei nostri principali compiti.
confini
Conservare e sviluppare le varietà
CAPITOLO 1
Tutte le aziende agricole che fanno parte del nostro sistema, ossia che producono per il nostro ecosistema
indicatori e grafici
Sativa, Peter Kunz e Università di Catania, Bologna, Firenze e CRA di Foggia
€
80.000
CAPITOLO 3
Volume degli investimenti nella ricerca sulle sementi
6
CAPITOLO 2
Numero di enti con cui collaboriamo per la ricerca sulle sementi
nel 2018
€
150.000
nel 2019 INDICE GRI E CONCLUSIONI
41
1.2
i
Conservare e sviluppare la varietà Il seme è parte integrante della scelta agricola: un organismo agricolo di qualità presuppone l’impiego di sementi che si adattino a questo modello, coniugando il sistema di gestione del suolo all’utilizzo degli input previsti dall’agricoltura biologica, biodinamica e rigenerativa. La pianta che ricerchiamo deve essere in grado di assolvere più funzioni nell’organismo agricolo, quella di generare cibo di qualità e, allo stesso tempo, sottoprodotti che possano rientrare nel sistema produttivo aziendale ottimizzando le risorse dell’azienda, come la paglia per il bestiame o apparati radicali preziosi per i cicli del carbonio a nutrimento per il terreno. Inoltre, la semente deve anche sapersi adattare a quelle che saranno le esigenze del futuro, tenendo conto dei cambiamenti climatici in atto. In questo processo agiamo secondo due princìpi, quello della conservazione della semente, legata al patrimonio di biodiversità, e quello dello sviluppo futuro, dove l’attività e il talento umano si concentrano nella ricerca di nuove varietà che possano rispondere alle nuove esigenze. A fungere da legame tra queste due visioni è l’azione di ricerca per il mantenimento e il miglioramento genetico delle sementi esistenti, che punta a stabilizzare le varietà perché il presente possa essere tramandato nel futuro.
LE PECULIARITÀ → Cofinanziamento di progetti atti ad individuare nuove varietà di grano duro per l’agricoltura biologica e biodinamica. → Selezione ed adozione sperimentale di varietà di grano tenero adatte alla realtà produttiva italiana. → Istituzione di una fondazione (Seminare Il Futuro -SIF) cui afferiscono vari soggetti con la nostra stessa visione in fatto di sementi (link). Questa ha il fine di ricercare nuove varietà, ed è in rete con il mondo europeo dell’organic plant breeding, nel rispetto degli standard tracciati dal marchio Bioverita. Tale fondazione ha lo scopo di tutelare la ricerca sul seme, nell’ottica della sua “triarticolazione”, ovvero la visione secondo cui il seme ha una componente spirituale - quella del talento dell’uomo-genetista, che individua le nuove varietà - una economica - che sostiene l’attività spirituale dell’uomo, rappresentata da una ditta sementiera o da una fondazione che stimola la ricerca - e infine quella giuridica - che porta al riconoscimento dell’attività di ricerca attraverso la registrazione e la protezione delle sementi per tutelare la varietà da interessi che non siano quelli di tutti. → Da anni collaboriamo e co-finanziamo con Sativa Rheinau, una ditta svizzera che fa della semente biologica, libera e indipendente la propria missione. Con questa collaborazione si è investito per individuare varietà orticole non ibride, in particolare il lavoro di ricerca si
42
è concentrato su: zucchina, pomodoro, carota, broccolo e finocchio. → Sensibilizzazione del consumatore sul tema delle sementi e della loro importanza per il sistema agricolo, attraverso l’annuale evento di semina collettiva “Seminare il Futuro”, che in Italia dal 2011 ospitiamo in molte aziende agricole legate all’ecosistema EcorNaturaSì.
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1.2 SOMMARIO CAPITOLO 0
UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA
"In questo processo agiamo secondo due princìpi, quello della conservazione della semente, legata al patrimonio di biodiversità, e quello dello sviluppo futuro, dove l’attività e il talento umano si concentrano nella ricerca di nuove varietà che possano rispondere alle nostre esigenze".
CAPITOLO 1
IL PERCORSO
CAPITOLO 2 CAPITOLO 3
ORGANIC PLANT BREEDING Attualmente l'agricoltura biologica dipende in larga misura da varietà vegetali che sono state selezionate per l'agricoltura convenzionale e che quindi sono spesso non adatte alla produzione biologica. Ciò è in contrapposizione con quello che è l'approccio olistico che caratterizza l'agricoltura biologica. Affinché sia dispiegato il suo potenziale, e mantenuta la sua integrità, è necessario produrre varietà vegetali di origine biologica.
Per anni abbiamo condotto autonomamente ricerca sulle sementi di grano duro disponibili, che ci ha permesso di registrare in collaborazione con CRA di Foggia la prima nuova varietà, chiamata “Inizio”. Siamo al momento di riproduzione del seme, che speriamo possa, a breve termine, essere coltivato dai nostri agricoltori. Da questa esperienza si è deciso di avviare una ricerca strutturata e più ampia sul grano duro, che ha l’obiettivo, per il biennio 2019-20, di realizzare un percorso di organic plant breeding vero e proprio, con la costituzione di un campo – abaco, una sorta di catalogo delle future varietà di grano duro. Col grano tenero abbiamo realizzato delle farine provenienti solo da varietà ottenute dall’organic plant breeding di “Seminare il Futuro”, grazie alle quali, oggi, stiamo realizzando un “progetto pane”, per garantire ai nostri consumatori alimenti accompagnati dalla semente alla tavola. Attualmente per le orticole il processo è ancora in corso e in fase di nuova evoluzione: gli standard attuali di mercato sono complessi rispetto alle potenzialità del prodotto derivante da semente non ibrida. In questo senso sarà necessario lavorare non solo sulla ricerca delle sementi, ma anche su una evoluzione culturale nelle dinamiche di consumo.
INDICE GRI E CONCLUSIONI
43
1.3
44
1.3
Biodiversità
→ pp. 46 – 49
Organismo agricolo aziendale
CAPITOLO 0
i
SOMMARIO
progetti e processi
UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA
Le aziende agricole che si prendono cura dell’ambiente naturale, inteso come terreno, piante ed animali, nella diversità delle sue forme di vita devono essere sempre sostenute.
ii
La complessità del riso biologico
indicatori e grafici
Pesca sostenibile e conservazione dell’habitat ideale nella Laguna Veneta
Un successo in questo senso è raccontato all’interno della descrizione del progetto “La complessità del riso biologico” e dell’approccio “Organismo agricolo aziendale”
confini
CAPITOLO 2
Habitat protetti o rigenerati – in termini di biodiversità
CAPITOLO 1
iii
Tutte le aziende di produzione primaria fornitrici di EcorNaturaSì
CAPITOLO 3
→ Numero di aziende che hanno un’area di tutela della biodiversità o progetti per la biodiversità rispetto al numero totale di fornitori. → Percentuale media della superficie aziendale dedicata alla salvaguardia della biodiversità.
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Indicatori in misurazione per il 2020
1.3
i #organismoagricolo
Organismo agricolo aziendale L’agricoltura in cui crediamo è quella che riesce a coniugare più elementi mantenendoli in equilibrio tra loro, per alimentare l’organismo che rappresenta un’azienda agricola. Essa è una convivenza di attività agricole con la presenza di animali, aree per la biodiversità e l’ambiente. Partendo da questo presupposto, le nostre aziende agricole hanno il dovere di creare e mantenere tale equilibrio, necessario a preservare l’ambiente e le risorse della Terra per le generazioni future. È fondamentale che le aziende agricole legate a EcorNaturaSì mantengano o creino almeno il 10% delle superfici aziendali dedicate allo sviluppo della flora e fauna autoctona con siepi, boschetti, fasce ad inerbimento permanente e/o temporaneo, laghetti collinari e/o zone umide e, durante le periodiche visite agronomiche, monitoriamo che questi parametri di biodiversità siano rispettati.
IL PERCORSO Si sono da sempre selezionate aziende in grado di avvicinarsi ai requisiti richiesti in termini di garanzia di aree di compensazione ecologica, cercando di supportarle attraverso un riconoscimento equo (giusto prezzo) per i prodotti forniti e attraverso un supporto attivo nello sviluppo di iniziative idonee ad assicurare il soddisfacimento di tali parametri. È in corso una mappatura completa della presenza di zone deputate a tale scopo nelle aziende agricole dell’ecosistema di EcorNaturaSì. Ci siamo inoltre candidati a bandi deputati a raccogliere i fondi necessari per sostenerle nella tutela della biodiversità. Infine, la volontà di dare sistematicità a iniziative di connessione tra agricoltore e consumatore è sempre più forte, anche a seguito del successo di una campagna attraverso la quale i nostri consumatori hanno sostenuto economicamente la creazione di aree di biodiversità all’interno di una delle nostre aziende agricole, la Società agricola biodinamica San Michele. Il percorso è iniziato con l’acquisto di un terreno a Cortellazzo di Jesolo coltivato da anni in modo convenzionale con soia e mais e la conversione dei terreni attraverso l’uso del sovescio per ridare struttura e fertilità alla terra che pareva visibilmente destrutturata e priva di sostanza organica. Si è poi intrapreso un progetto interamente dedicato alla tutela della biodiversità che ha visto la creazione di aree naturalizzate per diversificare l’ambiente e per poter ospitare il maggior numero di specie animali come insetti, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi. La realizzazione di alcuni stagni ha permesso poi di creare nell’azienda quelle situazioni di ambienti naturali intermedi scomparsi attraverso la massiccia bonifica delle zone coltivate dove l’uomo spesso ottimizza ogni
46
centimetro di terreno semplificando l’ambiente e sottraendo spazio alla fauna. Tali stagni, oltre ad essere diventati rifugio per numerosi uccelli, rappresentano importanti siti di riproduzione di anfibi – importanti indicatori biologici – che nell’agricoltura convenzionale non trovano molti spazi idonei. Strutturare degli ambienti naturalizzati in prossimità dei canali ha favorito poi la riproduzione delle testuggini palustri europee. Grazie al monitoraggio si è rilevato come queste importanti testuggini traggano vantaggio dagli interventi di miglioramento che vedono abbassare i fattori di rischio per i nidi. Benché risultati scientifici più esaustivi si possano avere solo nel lungo periodo, possiamo già affermare che l’aumento della fauna all’interno dell’azienda ha superato le aspettative dandoci ulteriore spinta nel continuare lungo questa strada che sembra l’unica vera soluzione ad una agricoltura del futuro, sana, e sostenibile. In sintesi, la gestione mirata delle aree marginali alle coltivazioni e ai canali ha permesso la permanenza di molte specie che tutte assieme creano quell’equilibrio che solo la biodiversità può dare. Questo va a dimostrare che esiste un’agricoltura che può convivere con la fauna in modo attivo e trarne i vantaggi di stabilità ambientale all’interno dell’azienda dove non si cerca di eliminare le specie nocive ma di mantenere un equilibrio in grado di garantire che nessuna specie possa trovare spazio per esplosioni demografiche eccessive, mantenendo il territorio in perfetta armonia tra natura e equilibrio in grado di garantire che nessuna essere vivente possa assumere quel suo ruolo unico e indispensabile.
La complessità del riso biologico
“La ricomparsa di flora considerata estinta o a forte rischio di estinzione quale la Marsilea Quadrifolia e la Lindernia Procumbens”
CAPITOLO 2
→ Da quando la ricerca ha incominciato a permettere l’implementazione dei suoi risultati le rese di produzione del riso sono più che raddoppiate e la ricomparsa di alcune specie di flora ha permesso un piccolo passo avanti nella lotta alla perdita di biodiversità. → Il progetto, ormai concluso, ha attualmente una garanzia di continuità attraverso la creazione di una rete di aziende agricole impegnate nella produzione.
CAPITOLO 1
LE PECULIARITÀ
CAPITOLO 0
La promozione di tali tecniche agronomiche rispettose dell’agro-ecosistema e non basate sull’uso della chimica, ha significato, nella azienda agricola Terre di Lomellina, la ricomparsa di flora considerata estinta o a forte rischio di estinzione quale la Marsilea Quadrifolia e la Lindernia Procumbens, specie altamente sensibili alle contaminazioni ambientali da agrofarmaci, oggi utilizzate nelle aziende agricole fornitrici di EcorNaturaSì come indicatori ambientali, a garanzia della salubrità dell’agro ecosistema.
SOMMARIO
UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA
La produzione di riso biologico è stata da sempre stata un’attività complessa. Per superare alcuni degli ostacoli che essa pone, quattro anni fa EcorNaturaSì ha dato il via ad una partnership con l’Università Statale di Milano, successivamente sviluppatasi in una collaborazione diretta tra l’azienda Terre di Lomellina e l’Università di Pavia e finalizzata allo studio di tecniche agronomiche per la produzione biologica del riso. Tecniche tese a minimizzare l’impatto sull’ambiente e ad aumentare le rese produttive al fine di garantire la sostenibilità ambientale ed economica dell’azienda agricola. Le tecniche introdotte spaziano dall’utilizzo di cover crop allopatiche, che garantiscono la stessa produttività riducendo la necessità di utilizzare erbicidi, ad approcci meccanici di lotta alle infestanti.
1.3
ii
IL PERCORSO
CAPITOLO 3
Il progetto di ricerca è stato impostato in modo partecipativo con le stesse aziende agricole promotrici della ricerca e propositrici di innovazione. Il team di lavoro creato, a quattro anni dall’inizio del progetto, continua a portare avanti momenti di confronto, condivisione e di crescita di gruppo. EcorNaturaSì è attualmente impegnata in una ricerca di risorse che possano far ulteriormente progredire la ricerca in questo campo.
INDICE GRI E CONCLUSIONI
47
1.3
iii
Il supporto alla pesca sostenibile nella Laguna Veneta L’obiettivo del progetto è supportare un’attività di pesca che sappia conciliare il suo agire con la valorizzazione dell’ambiente in cui opera. Un caso è quello delle valli peschive della Laguna Veneta, dove l’allevamento in acqua salata rappresenta un’antica tradizione tramandata dai pescatori del lago salato di Caposile, conosciuto anche come Valle da Pesca. In primavera l’acqua della Valle si scalda più velocemente del mare attraendo i giovani pesci al suo interno. Durante l’estate, la ricchezza del fondale, consente la loro alimentazione e una sana crescita. I pesci, a loro volta, funzionano da bio-regolatori dell’ambiente lagunare. Con l’arrivo dell’autunno-inverno l’acqua all’interno della valle si raffredda maggiormente rispetto a quella del mare, spingendo i pesci, ormai diventati adulti, a migrare verso l’esterno. È solo allora che vengono catturati con il metodo dei "lavorieri", manufatti in cui i pesci arrivano spontaneamente, seguendo appunto la stagionalità, le maree e l’istinto riproduttivo. Viene quindi meno la necessità di ricorrere all’uso di mangime esca. Una volta catturati nel lavoriero, i pesci, ancora vivi, vengono selezionati per taglia e, a seconda dei casi, issati o rilasciati in mare. La selezione attraverso taglia permette alla specie prelevata di prosperare ugualmente e in maniera controllata. Evitare l'uso di esca permette invece la non immissione o diffusione di specie aliene (o non particolarmente diffuse) nell'ecosistema evitando effetti indesiderati sull’equilibrio della biodiversità. Il sostegno a questo progetto persegue due obiettivi tra loro interdipendenti. I pesci si sviluppano in un habitat naturale secondo un modello estensivo, rallentando altresì i ritmi di pesca, in modo che la popolazione ittica abbia il tempo di rinnovarsi e non rischi una riduzione costante e pericolosa. D’altra parte, le Valli rimangono vive e attive, mantenendo la loro elevata valenza naturalistica e le proprie caratteristiche di biodiversità.
48
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
→ Il progetto è garantito da un’alleanza con pescatori professionisti in grado di garantire l’offerta di un pesce di mare che sia: - allevato nel lago salato di Caposile, conosciuto anche come Valle da Pesca e situato nella zona lagunare a nord di Venezia; - alimentato naturalmente e senza mangime; - libero di muoversi dove la natura lo porta e dove meglio si trova all’interno della valle; - controllato e certificato biologico garantito dal fatto che la Valle è un ambiente chiuso. → Tutta la valle è gestita da Blue Valley e il processo è controllato e verificato della certificazione BNEUTRAL dalla Bios srl. L’ambiente della Valle da Pesca, controllato con sapienza dall’uomo, è in grado di catturare le poche emissioni di carbonio prodotte dall’attività e “imprigionarle” nel sottosuolo. Tale processo avviene grazie alla presenza nell’acqua salmastra di due tipologie di alghe: le macro-alghe, visibili a occhio nudo, e il fitoplancton.
Questo approccio alla pesca, che diventa offerta di pescato nei nostri negozi, è un primo passo. I prossimi passi riguardano la formalizzazione del progetto trasformandolo in un processo aziendale standardizzato e consolidato, nonché bussola nella nostra ricerca e valutazione dei partner di questo delicato settore del sistema alimentare.
1.3
SOMMARIO
CAPITOLO 0
UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
INDICE GRI E CONCLUSIONI
49
1.0
1.4
indicatori e grafici
Concentrazione di capi di bestiame per azienda, espressa in unità di bovini adulti per ettaro
2
UBA/HA
come regolamentato dal disciplinare europeo dell’allevamento biologico
Politiche e pratiche in materia di trattamenti antibiotici, antiinfiammatori, ormonali e/o di promozione della crescita, per specie e razza
confini
Aziende agricole del settore lattiero-caseario a marchio Terre di Ecor per quanto riguarda il disciplinare che regola l’allevamento biologico Aziende di allevamento fornitrici di EcorNaturaSì
Politiche e pratiche, per specie e razza, relative alle alterazioni fisiche e all'uso dell'anestetico L’impegno è raccontato all’interno della descrizione dei processi aziendali riguardanti “Gli spazi e i tempi per gli animali”. Le prescrizioni a riguardo sono contenute nel disciplinare predisposto da EcorNaturaSì
Indicatori in misurazione per il 2020 Percentuale di aziende aderenti al disciplinare EcorNaturaSì
50
→ pp. 52 – 53
CAPITOLO 0
i
SOMMARIO
progetti e processi
UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA
L’animale è un essere senziente che deve essere allevato nel rispetto della sua natura e delle caratteristiche di specie contribuendo a ricreare l’equilibrio tra uomo e natura.
1.4
Benessere animale
Gli spazi e i tempi per i nostri animali: studio, implementazione e garanzia del concetto di benessere animale CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
51
1.4
i
Gli spazi e i tempi per gli animali Per esplicitare la nostra visione e il nostro approccio al benessere animale, vogliamo partire dalla consapevolezza che gli animali sono esseri senzienti, cioè in grado di provare sensazioni, e che ogni specie presenta un comportamento proprio, determinato dalle proprie caratteristiche di specie e da quelle ambientali nelle quali si trova a vivere. Gli animali dunque, vivono il presente in maniera talmente profonda da poter dire che “diventano essi stessi presente”. Il nostro compito, in quanto responsabili del loro accudimento, è allevarli in modo che possano vivere un giusto presente. Il tema del benessere animale è, oggi, molto diffuso e viene spesso associato ad allevamenti che presentano alti standard per quanto riguarda l’alimentazione degli animali e la disponibilità di spazi adeguati e lettiere asciutte e pulite. Viene trasmessa cioè un’immagine “umanizzata” dell’allevamento. Tuttavia, queste, per il nostro sistema valoriale, rappresentano solo le condizioni minime che devono essere presenti in ogni allevamento. Crediamo che l’autentico benessere si raggiunga solo lasciando all’animale la possibilità di esprimere le caratteristiche etologiche di specie, ovvero il comportamento naturale e spontaneo osservato nel suo habitat naturale. Solo se l’animale potrà esprimersi come gallina, vacca o scrofa nell’allevamento in cui vive, allora si potrà affermare che in quell’allevamento vengono garantiti elevati standard di benessere. L’animale, per poter esprimere le caratteristiche etologiche di specie, deve avere accesso a spazi all’aperto per entrare in contatto con la natura, con i suoi suoni, colori e odori, al fine di provare quelle sensazioni positive che possano rendere felice il suo presente. Per poter garantire l'espressione di tali caratteristiche distintive, nel nostro ecosistema agricolo, tendiamo a dare precedenza all'allevamento di razze "meno specializzate”. Nel farlo teniamo conto di alcuni punti fondamentali, ovvero: • È indispensabile individuare la razza più adatta alle peculiarità del pascolamento. All’interno di allevamenti certificati biologici si possono generalmente trovare razze più o meno adeguate ad essere cresciute secondo questo approccio. Diventa, pertanto, indispensabile conoscere la singola azienda, i suoi terreni, le sue competenze, per poter comprendere quale sia la razza che, per i propri elementi distintivi, risulti più corretta per i terreni da pascolo di quel determinato organismo agricolo. • Individuare razze a duplice attitudine, come ad esempio, bovini che possano avere una buona produzione sia di latte che di carne. • Razze più rustiche, come ad esempio tra i bovini la pezzata rossa, hanno vantaggi anche sotto l’aspetto dell’alimentazione, avendo meno esigenze in termini di ricchezza del mangime.
52
CAPITOLO 3
appr ofo nd im en to
Il disciplinare fa divieto assoluto di qualsiasi sistematica mutilazione degli animali. Nel caso dei suini, la castrazione è invece consentita entro la settimana di vita in anestesia/analgesia e solo se i maschi vengono macellati dopo i sei mesi di vita.
CAPITOLO 2
Infine, viene posto un accento sull’importanza del rispetto della stagionalità degli animali in termini di accoppiamento e riproduzione, ed è pertanto vietata la destagionalizzazione di questi.
53
INDICE GRI E CONCLUSIONI
In materia di trattamenti sanitari, il disciplinare specifica che qualsiasi tratta-
mento di massa con farmaci o presidi sanitari allopatici consentito dal Regolamento Comunitario che disciplina le produzioni biologiche, (es. vaccinazioni, trattamenti antiparassitari) sarà autorizzato solo se motivato in seguito a richiesta scritta del veterinario aziendale. Infine, per la cura delle patologie è da privilegiare l’utilizzo di medicina omeopatica, antroposofica o fitoterapica.
CAPITOLO 1
UNO SGUARDO ALL’INTERNO DEL DISCIPLINARE Nelle linee guida per gli “Allevamenti di Ecor” vengono specificate innanzi tutto le caratteristiche generali che devono avere gli allevamenti, per poi approfondire il dettaglio per ognuna delle specie allevate. Tra le caratteristiche generali, viene sottolineato che gli spazi che accolgono gli animali devono essere strutturati in modo tale da permettere loro di esprimere le caratteristiche etologiche di specie e allo stesso tempo essere funzionali al lavoro dell’uomo. Devono essere in condizioni igieniche e strutturali adeguate e i materiali utilizzati non devono nuocere alla salute dell’uomo e dell’animale. Viene poi specificato che nell’azienda Terra di Ecor gli alimenti per gli animali devono essere prodotti dall’azienda stessa.
CAPITOLO 0
Grazie alle visite sul campo fatte negli anni, abbiamo potuto riscontrare di avere, nel nostro ecosistema, aziende che rappresentano vere e proprie eccellenze in tema di benessere animale. Alcune di queste sono state affiancate in un percorso di crescita e miglioramento, trasformato, successivamente, in un processo di evoluzione continua. Parallelamente, per quelle aziende che necessitavano di una tasso di assistenza e di miglioramento più alto, abbiamo iniziato un percorso continuativo di accompagnamento e sostegno. Abbiamo implementato nuove filiere con aziende che si sono rese disponibili ad affiancarci nello studio e nella messa in pratica del concetto di benessere animale secondo la nostra visione, dedicate alla produzione di prodotti di eccellenza in vari settori dell’allevamento (filiera del latte, della carne e delle uova). Per tutte le aziende che producono per i nostri marchi, ovvero per le aziende Terre di Ecor, e per gli allevamenti legati al nostro ecosistema è stato predisposto un disciplinare di produzione che integra linee guida sul benessere animale a direttive in tema di sostenibilità ambientale, atte a diminuire gli impatti degli allevamenti. Tutto ciò viene integrato da processi di diversificazione dei prodotti e in particolare di promozione di produzioni poco valorizzate dal punto di vista commerciale, come ad esempio elaborati gastronomici, pensati per utilizzare parti della produzione primaria considerate meno nobili, come ricotta, panati di carne ecc. Il tema del benessere animale, nella nostra azienda, è un processo di continua evoluzione, sostenuto dalle istanze che arrivano dai nostri consumatori, fonte ricca di stimoli per la crescita di temi etici e di benessere legati alle pratiche di allevamento. In questo senso, seguitiamo a ricercare, attraverso viaggi di studio e visite in altri allevamenti e avviando progetti condivisi con gli allevatori finalizzati a sperimentare e concretizzare la nostra comune visione sul benessere animale. Alcuni esempi sono i progetti avviati legati alla tutela del pulcino maschio, allo svezzamento sotto madre, all’incentivazione al pascolamento, allo sviluppo di razioni alimentari più semplici e sostenibili.
SOMMARIO
→ Garanzia di supporto e sostegno continuo ai fornitori, esistenti e nuovi, nell’ottica del raggiungimento di più elevati standard di benessere animale e di una corretta gestione manageriale dell’azienda, al fine di aumentare la professionalità e la consapevolezza dell’allevatore. → Ripetute viste negli allevamenti di potenziale interesse per la fornitura di un team composto da veterinario e product manager. Il fine è selezionare come partner le aziende che meglio interpretano la visione sul benessere animale di EcorNaturaSì, affiancarle nei percorsi di allevamento creando una prospettiva del possibile sviluppo commerciale da intraprendere congiuntamente. → Controllo ispettivo e continuativo negli anni, per verificare se l’azienda è in linea nel rispetto del regolamento comunitario sul biologico, di eventuali altre certificazioni (Demeter, Latte Fieno, Specialità tradizionale garantita -STG- ecc.) e della normativa cogente in materia di igiene nella produzione degli alimenti legati al mondo zootecnico.
UNIVERSO AGRICOLO E DI FORNITURA
IL PERCORSO
1.4
LE PECULIARITÀ
2. SFERA SEDE E NEGOZI Le sedi e i negozi sono contenitori e sostenitori del lavoro della terra e diffusori di contenuto sul territorio in cui agiscono. Questo trova la sua espressione attraverso i nostri collaboratori, ricchezze umane percepiti nell’interezza del proprio talento, del loro lavoro e della forza creativa per il miglioramento dei processi aziendali.
€ 398,18 mln
fatturato 2018 Consolidato gruppo EcorNaturaSì
1.595
(nel 2018) collaboratori nelle sedi e nei negozi
667
negozi serviti nel 2018 (di cui 264 NaturaSì) in 20 regioni in Italia e all’estero di cui 95 a gestione diretta
2.646
prodotti a marchio proprio
2.1 indicatori e grafici
Somma del denaro raccolto attraverso il progetto con Banca Etica
â‚Ź
5.000.000 Indicatori in misurazione per il 2020 → Numero di aziende che hanno beneficiato del finanziamento proposto in collaborazione con Banca Etica → Ammontare del denaro erogato in prestito agli agricoltori tramite il progetto proposto in collaborazione con Banca Etica
56
CAPITOLO 0
i
SOMMARIO
→ pp. 58 – 59
Sosteniamo un approccio secondo cui la finanza sia sempre correlata all’economia reale e sia al servizio della Terra, delle terre e delle persone.
SFERA SEDI E NEGOZI
progetti e processi
2.1
Approccio etico ai temi finanziari
Modelli di finanziamento dell’agricoltura
CAPITOLO 1
confini
Tutte le aziende agricole e ortofrutticole che fanno parte del nostro sistema, ossia che producono per il nostro ecosistema CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
57
2.1
i
Modelli di finanziamento dell’agricoltura Il sostegno che EcorNaturaSì dà al biologico e al biodinamico deve anche prevedere anticipi e strumenti di finanziamento a favore delle aziende agricole, senza le quali il nostro sistema, così come è strutturato, non esisterebbe. Crediamo che ogni produzione, e in maniera particolare la produzione agricola, debba essere sempre finanziata, nella misura in cui rappresenta un anticipo di ciò che verrà messo a disposizione del consumatore. Il primo problema che ci poniamo in questo senso è la certezza rispetto alla serietà delle aziende alle quali ci leghiamo e alla qualità della loro produzione. Altro elemento fondamentale è la comunanza di valori sociali e ambientali. Permettere alle aziende agricole cui siamo legati di avere accesso a finanziamenti è il primo supporto ad un'economia che possiamo definire vitale. Tali finanziamenti non sono finalizzati a raccogliere interessi. D’altra parte, però, il rientro dell'investimento fatto è necessario per supportare altri progetti aziendali. Nella maggior parte dei casi, riguardano prestiti di denaro a tutela del nostro fare impresa, per essere sempre in grado di garantire disponibilità e qualità di prodotti ai clienti. EcorNaturaSì si impegna a creare accordi con istituti di credito, non ponendosi come garante, bensì come facilitatore nel rapporto con le banche per trovare soluzioni finanziarie che aiutino le imprese e per sostenere un’agricoltura, motore del nostro sistema, fatta di aziende agricole con cui abbiamo un rapporto molto stretto da ogni punto di vista. EcorNaturaSì non si pone nella posizione di “regalare capitale” come fondazione di erogazione all’agricoltura, ma partecipa ad un processo economico con determinate caratteristiche. Al centro rimane la valorizzazione di quelle situazioni che possano favorire il corretto sviluppo dell’attività agricola secondo i principi fondanti dell’azienda.
LE PECULIARITÀ → Azione di aggregazione delle aziende per la trattativa con gli istituti di credito. → Attivazione di una raccolta di risparmio rivolta a consumatori consapevoli e dedicata agli agricoltori biodinamici e biologici dell’ecosistema EcorNaturaSì, del valore di 5.000.000 €. → Finanziamento ex ante della produzione o di parte di questa da parte di Banca Etica, grazie ad un contratto depositato per l’acquisto della produzione tra EcorNaturaSì e l’azienda agricola. → Finanziamento factoring per un nucleo di aziende agricole per smobilizzare parte o tutto il debito di fornitura dopo conferma di tale debito da parte di EcorNaturaSì, che si assume il debito bancario.
58
SOMMARIO
2.1 SFERA SEDI E NEGOZI
CAPITOLO 0 CAPITOLO 1
IL PERCORSO
CAPITOLO 2
La crescita del mercato del biologico e il conseguente incremento della domanda da parte del consumatore rende questi processi determinanti, oggi più che mai. Noi ci impegniamo perché vengano finanziate aziende agricole, e quindi approcci, che andiamo a valutare e monitorare in prima persona, al fine di assicurarci che il prodotto racchiuda in sé quel concetto di qualità che parte dal seme, dal suolo, dai rapporti, dal rispetto fino ad arrivare sulle tavole dei consumatori, che, a loro volta, sostengono tale sistema con scelte consapevoli di acquisto. Il nostro scopo è costruire una economia etica e sana, rispettando le regole del sistema economico, garantendo, allo stesso tempo, la qualità dei prodotti e il rispetto dei nostri valori.
CAPITOLO 3
59
INDICE GRI E CONCLUSIONI
La trasformazione di queste idee in un processo è stata possibile mediante un accordo con Banca Etica, con la quale esiste una collaborazione di lunga data. Essa ha dato il via, a inizio 2019, a una raccolta fondi verso correntisti “consumatori coscienti”, ai quali è stato chiesto di depositare somme per 36 mesi, raccogliendo 5.000.000 di euro destinati al finanziamento di aziende agricole biologiche e biodinamiche dell’ecosistema di EcorNaturaSì. Tali finanziamenti sono remunerati al tasso attivo dello 0,75% e sono erogati agli agricoltori al tasso passivo del 3%, con le spese ed il rischio residuo a carico della banca. Per accedere a tali finanziamenti le aziende presentano a Banca Etica un contratto commerciale con EcorNaturaSì, nel quale quest’ultima si impegna ad acquistare determinati quantitativi di prodotto in un arco temporale prestabilito. Le aziende hanno quindi la possibilità di richiedere un anticipo su questo contratto, che viene erogato da Banca Etica a seguito delle verifiche relative alla contrattualistica e sull’azienda agricola, finalizzate a valutazioni sulla potenziale solvibilità del prestito. A ricevimento effettivo dei prodotti da parte delle aziende che hanno avuto accesso al finanziamento, EcorNaturaSì si impegna a ripagare a Banca Etica le somme versate sulla prospettiva di fornitura.
Per un nucleo di aziende legate al nostro ecosistema è stato, inoltre, introdotto lo strumento finanziario del factoring con istituti di bancari di credito. Questo prevede la possibilità per le aziende di chiedere alle banche anticipi di saldo sulla fornitura a noi destinate, previa nostra valutazione rispetto la pagabilità della fattura, smobilitando quindi i pagamenti verso le aziende agricole. In queste operazioni EcorNaturaSì conferma il debito verso l’azienda presso l’istituto bancario, che vanterà quindi credito bancario verso EcorNaturaSì stessa, tutelando quindi il fornitore.
2.2
indicatori e grafici
39
Numero di negozi riorganizzati attraverso restauro o revisione nel triennio 2016-2018
2016
Evoluzione del numero di insegne NaturaSĂŹ presenti nel territorio nel triennio 2016-2018
256
2017
264
229
2016
2017
2018
Numero di negozi inseriti nelle aziende agricole
Numero di negozi di proprietĂ o partecipati
12
95
nel 2019
punti vendita con governance superiore al 50%
Indicatori in misurazione per il 2020 Variazione media del fatturato dei punti vendita a seguito di restauro o revisione
60
28
27
2018
i
Capillarità e attenzione al territorio
confini
CAPITOLO 0
La presenza dei punti vendita specializzati nel territorio vuole essere più capillare e più professionale, perseguendo l’obiettivo del migliore servizio possibile per il consumatore. Riteniamo infatti che sia necessario fare in modo che sempre più persone consumino prodotti biologici e che sempre più aziende agricole adottino questo metodo di produzione.
SOMMARIO
→ pp. 62 – 63
SFERA SEDI E NEGOZI
Presenza sul mercato
2.2
progetti e processi
CAPITOLO 1
Negozi NaturaSì
CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
61
2.2
i
Capillarità e attenzione al territorio Il concetto di capillarità non riguarda esclusivamente il numero di negozi, ma parte dal corretto posizionamento dei negozi su un territorio e dall’individuazione di siti adeguati e facilmente raggiungibili. I negozi devono inoltre avere una giusta dimensione e un assortimento adeguato e soddisfacente. Essere presenti sul territorio significa anche intensificare sempre più il contatto e il legame tra consumatore e aziende agricole. Per esempio, tramite la creazione di punti vendita direttamente all’interno dell’azienda, dove i produttori possono presentare i loro prodotti e la loro terra. Prodotti che trovano spazio anche nei punti vendita sul territorio.
LE PECULIARITÀ
→ Valutazione dell’area in termini di consumi alimentari e presenza di biologico specializzato. → Studio dell’accessibilità del sito individuato. → Coinvolgimento delle realtà già esistenti, con particolare attenzione all’esigenza di non rendere più difficile il mercato agli altri operatori.
IL PERCORSO
Siamo 264 negozi NaturaSì nel 2018, di cui 12 all'interno di aziende agricole. È in corso un progetto di ottimizzazione delle realtà già esistenti tramite unificazione sotto insegna NaturaSì, finalizzato a dare maggiore accesso di assortimento e valoriale.
62
4
8 3 3 9
9
24
4
8
5
5
4
3 3
3 55
10 7
3 2 5 1 5
1
5 6 4 1 5
3
31
2
6
2
1
4
1
CAPITOLO 0
1
21
1 5
7
5
13
3
3 1
1
21
5
4 16
6
5
10
9
24
5
13
SOMMARIO
9
16
SFERA SEDI E NEGOZI
5
6
2.2
I NEGOZI NATURASÌ IN ITALIA
9
8 3
1
1
31
1
1
2
4 1
9 1
8
1
1
1
1 1
2
4
CAPITOLO 1
1 4 1
2
4
14
11
35 14
1
29 11 8
PRINCIPALI AZIENDE AGRICOLE ITALIANE LEGATE ALL'ECOSISTEMA DI ECORNATURASÌ
CAPITOLO 2
8
1
35 21 29
4 2
21
2
10 4
30
4 2
10
CAPITOLO 3
2
3
3 4
30 2 3
3 5
2
63
INDICE GRI E CONCLUSIONI
5
2.3
Riconoscimento del lavoro Le persone devono essere sempre messe in grado di provvedere dignitosamente ai propri bisogni, valorizzandone le vocazioni e rispettandone sempre i valori e le sfere relazionali e sociali.
indicatori e grafici
Accordi collettivi di contrattazione In azienda sono presenti accordi di secondo livello, in deroga migliorativa al nazionale
Benefit forniti ai dipendenti a tempo pieno che non sono forniti a lavoratori part-time o temporanei I benefit vengono erogati in proporzione alla presenza e alla percentuale part time. Altri benefit sono erogati in relazione a necessitĂ o contratto.
Ritorno al lavoro e tasso di rientro a seguito di congedo parentale
100% rientro dopo maternitĂ
64
2.3 SOMMARIO
SFERA SEDI E NEGOZI
CAPITOLO 0 CAPITOLO 1
progetti e processi
→ pp. 66 – 67
i
CAPITOLO 2
L’abaco dei diritti, delle garanzie, dei benefit ii
confini
La logistica 4.0 e la mano dell’uomo
I dipendenti diretti delle sedi e dei negozi CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
65
2.3
i
L’abaco dei diritti, delle garanzie, dei benefit L’obiettivo dei processi a garanzia e tutela del benessere dei collaboratori è duplice. Da un lato è l’offerta di un ambiente lavorativo idoneo e confortevole nel rispetto di tutte le normative, affinché il collaboratore si senta protetto e valorizzato. Dall’altro si tratta di un sistema retributivo e di gratificazioni in grado di garantire ai collaboratori una vita adeguata e dignitosa per sé e per la famiglia coniugando il lavoro con le esigenze familiari e relazionali.
LE PECULIARITÀ → Gli ambienti lavorativi, l’accessibilità e la sicurezza degli strumenti, la dotazione di dispositivi per la prevenzione degli infortuni vengono periodicamente verificati. → I collaboratori sono individui con una loro progettualità di vita e sono ricchezze per l’azienda ma anche e soprattutto per l’intera società civile. EcorNaturaSì, in tutti i suoi ambiti aziendali, ricerca gli strumenti che, compatibilmente alle necessità della mansione, possano far fronte alle singole necessità dei lavoratori. → È stato istituito, ed è in fase di potenziamento, un comitato welfare che, congiuntamente alle forme già presenti per legge in azienda (RSU, rappresentanze sindacali) si occupa di confrontarsi sulle necessità espresse dai collaboratori e di proporre ipotesi progettuali in questo ambito attraverso confronti periodici con tutti gli stakeholder.
IL PERCORSO Tutti i collaboratori di EcorNaturaSì hanno accesso a una serie di benefit che vengono periodicamente aggiornati. → Sconto ai prodotti commercializzati dall’azienda presso i negozi NaturaSì e, attraverso il sistema della rivendita interna nella sede logistica di Zoppé. Il servizio è previsto entro il 2019 anche nella sede di Bologna Interporto. → Accesso alle due mense aziendali o convenzione con aree ristoro presso i bistrot o ristoranti NaturaSì.
66
→ Sconto dipendenti del 30% nei negozi NaturaSì. → Microcredito per i collaboratori, attraverso prestiti al consumo stipulati in convenzione con Banca Etica, per i quali EcorNaturaSì assume la funzione di garante presso l’istituto bancario. → Fondo di solidarietà, costituito da un contributo volontario mensile da parte dei collaboratori, che EcorNaturaSì si impegna a duplicare, aggiungendo, come azienda, la stessa quota di valore raccolto col contributo dei dipendenti. Attraverso questo fondo, gestito dal comitato welfare, viene erogato un contributo a fondo perduto al collaboratore che si trovi in difficoltà straordinaria e non programmata. → Possibilità di donare, per i collaboratori, una parte delle proprie ferie in un fondo aziendale, che viene destinato ai collaboratori che necessitino di assentarsi per assistenza a familiari malati. → Ogni dipendente che abbia raggiunto un anno di anzianità, deve percepire uno stipendio minimo di € 1.250,00 con base calcolo nel tempo pieno. → Servizio di assistenza fiscale per i dipendenti. → Centri estivi per i figli dei collaboratori. Al fine di raggiungere una maggiore flessibilità dell’orario lavorativo, ci stiamo impegnando a sperimentare attività di smart working. Infine, si sta lavorando ad una forma di job rotation, non solo in termini di cambio dei compiti, ma anche attraverso esperienze temporanee in altre attività legate all’azienda, col duplice scopo di arricchire il collaboratore e dargli la possibilità di venire a contatto e creare contaminazione con altre aree del nostro ecosistema.
La logistica 4.0 e la mano dell’uomo
CAPITOLO 0
Partendo da questi presupposti, con la volontà costante di creare ambienti di lavoro confortevoli e procedure il meno impattanti possibile dal punto di vista dell’integrità fisica degli operatori, è stato deciso di dotare il centro di distribuzione di Bologna di sistemi d’automazione logistica per supportare gli operatori nelle operazioni a basso valore aggiunto che comportano sforzi fisici notevoli. Il focus di questi sistemi rimane comunque l’uomo: senza l’esperienza, la sapienza e l’intelligenza umana tali macchinari non apporterebbero nessun valore.
CAPITOLO 1
LE PECULIARITÀ
CAPITOLO 3
logistica EcorNaturaSì, per politiche aziendali orientate ad un livellamento delle retribuzioni, si attesta sui 23 €, dove la media di mercato è di circa 18-19 € fino a scendere notevolmente nelle strutture meno etiche. Questa ottica diventa fondamentale per ottimizzare i nostri processi e investire le nostre risorse in attività ad alto valore, delegando all’automazione attività usuranti e a basso valore aggiunto. L’obiettivo è creare una sinergia sempre più forte tra le attività dell’uomo e il supporto della tecnologia, per avere una logistica di magazzino efficiente, efficace e rispettosa delle esigenze e necessità del personale che lo gestisce.
67
INDICE GRI E CONCLUSIONI
A due anni dall’avvio dell’iniziativa, oggi movimentiamo con sistemi automatici e semi automatici, il 30% del volume del prodotto confezionato: 90.000 kg circa al giorno di merce che non grava più sulle attività manuali degli operatori. Molti dipendenti della logistica, nella gestione di questi sistemi, hanno fatto notevoli percorsi di alta professionalizzazione nel contesto dell’industria 4.0. Il costo medio ora del personale impiegato nella
CAPITOLO 2
→ Gestione di un bacino di articoli con sistemi di preparazione ordine (picking) fortemente automatizzati o semi automatizzati. → I prodotti di alta rotazione, che sostano cioè in magazzino per tempi molto limitati e che coincidono in buona parte con le referenze più pesanti, vengono tolti dai pallet e ricollocati immediatamente in altri pallet in automatico, nella preparazione dell’ordine cliente. → I prodotti di bassa rotazione, che sostano nella base logistica per almeno tre giorni, invece, vengono tolti dai pallet in automatico ma, nella fase di preparazione ordine, vengono gestiti attraverso un sistema in cui l’operatore si occupa del confezionamento dell’ordine. → I supporti di preparazione all’ordine (roll container in ferro) vengono movimentati in automatico in tutto il centro di distribuzione a seconda delle necessità delle varie fasi della giornata.
IL PERCORSO
SOMMARIO
SFERA SEDI E NEGOZI
L’attività logistica di magazzino sta mutando profondamente: è sempre più complessa in quanto orientata ad una sempre maggiore customizzazione e risulta più usurante fisicamente per gli operatori. Inoltre, occorre necessariamente confrontarsi con l’offerta del mercato del lavoro: diventa sempre più difficile trovare personale disponibile a mansioni non professionalizzanti, usuranti dal punto di vista fisico e con turni continuativi e serali.
2.3
ii
Talenti e sviluppo personale
2.4
200 200
150 150
200 200
500 500
L’esperienza di lavoro deve essere, per ogni collaboratore, l’occasione per un miglioramento personale, professionale e relazionale.
dipendenti conivolti
2017 2017
76 76
500
50 50
FORMAZIONE DI SVILUPPO
2018
2018 2018
L’impegno è raccontato all’interno della descrizione dei processi aziendali riguardanti “La manutenzione della conoscenza”
(ore)
Programmi per la gestione delle competenze e per l'apprendimento continuo che supportano l'occupabilità continua dei dipendenti e li assistono nella gestione della fine carriera
592
970
2017 2017
512
2016 2016
437
2018 2018
224
2017 2017
1195
(ore) (ore) 2016 2016
68
2017
1376 1376 1231 1231
2016
670 670
592 592
512 512
(ore) (ore)
224 224437
437
970 970
1129 1129
1195 1195
1972 1972 1818 (ore) 1818
95 65
FORMAZIONE TECNICA
200
2016 2016
Numero di ore medie all’anno di formazione per addetti ai2017 negozi 2018 2018 2016 2016 2017 2018 2018 e tipologia di formazione 100 90
(ore) (ore)
(ore) (ore)
60 60
200 200 100 100 90 90
95 6595 65
ore
confini
2016
2017
I dipendenti diretti delle sedi e dei negozi
2018
200 200
2017 2017
76 76
60 60
2016 2016
(ore) (ore)
(ore) (ore)
50 50
100 100 90 90
95 95 65 65
200 200
CAPITOLO 0
150 150
200 200
500 500
SOMMARIO
FORMAZIONE DI SVILUPPO
FORMAZIONE TECNICA
SFERA SEDI E NEGOZI
Numero di ore medie all’anno di formazione per dipendenti sedi e tipologia di formazione
2.4
indicatori e grafici
2016 2016
2017 2017
2018 2018
1972 1972 1818 1818
1129 1129
1376 1376 1231 1231
1195 1195
670 670
→ pp. 70 – 73
(ore) (ore)
592 592
970 970
512 512
224 224 437 437
(ore) (ore)
progetti e processi
2016 2016
2017 2017
2018 2018
2016 2016
2017 2017
CAPITOLO 2
Al momento non vi è una procedura formalizzata, ma la si sta sviluppando attraverso i risultati ottenuti dal Progetto Persone. Una rilevazione specifica per questo indicatore avverrà a partire dal 2020
CAPITOLO 1
Percentuale di dipendenti che ricevono rapporti regolari sui risultati e sullo sviluppo della carriera
2018 2018
2018 2018
i
La manutenzione della conoscenza ii CAPITOLO 3
Gli ambassador e la divulgazione della conoscenza iii
Spazio di crescita e condivisione: l’orto aziendale INDICE GRI E CONCLUSIONI
69
2.4
i
La manutenzione della conoscenza Definire le persone che collaborano nella nostra azienda “ricchezze” focalizza un obiettivo fondamentale per EcorNaturaSì: un’esperienza di crescita personale, professionale e relazionale per chiunque lavori con noi. Persone motivate, connesse alla realtà valoriale dell’azienda, che devono sempre godere delle migliori condizioni per sviluppare la propria creatività. In questo senso risulta determinante avere un quadro complessivo delle persone che danno realmente vita alla nostra impresa, conoscendo le loro competenze, assecondandone le aspirazioni e sapendone valorizzare le capacità.
70
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
→ Messa a disposizione di strumenti cognitivi adeguati affinché le persone possano crescere personalmente e professionalmente, per includere sempre gli altri nella progettazione e nelle relazioni stimolando e rendendo concreti tutti i loro contributi. → Realizzazione di sistemi e momenti di formazione anche innovativi, di crescita individuale e collettiva che possa favorire questi obiettivi.
Dopo anni in cui l’attenzione dell’azienda è stata molto rivolta verso l’esterno, anche per poter far fronte alla crescita importante del mercato di riferimento, un giusto equilibrio ha riportato l’attenzione verso chi è stato il motore di questa crescita: le persone all’interno dell’azienda. Con “Progetto Persone” è iniziata una mappatura di tutti i collaboratori di EcorNaturaSì, dai negozi (diretti, partecipati ed affiliati) alle sedi, così da individuare e assecondare necessità, vocazioni, possibilità di crescita professionale, culturale e spirituale delle persone, favorendo le condizioni per percorsi, aziendali e di vita. Tali percorsi sono personalizzati e vogliono valorizzare al massimo la sfera individuale e il suo apporto ai progetti e ai processi collettivi uscendo dalla ridotta dinamica di valutazione del lavoro quotidiano del personale, non coerente con gli obiettivi di approccio valoriale al lavoro di EcorNaturaSì. Con questo progetto - e con strumenti sempre più sofisticati - si sta costruendo un nuovo approccio alla formazione, in una visione più olistica orientata alla persona, nell’ottica di una crescita globale, al di là della crescita relativa al ruolo. Al contempo vengono erogate costantemente formazioni/accompagnamenti anche per la coesione e la gestione dei gruppi, per agevolare risoluzione dei conflitti o allineare le persone al raggiungimento di obiettivi comuni.
Gli ambassador e la divulgazione della conoscenza
SOMMARIO CAPITOLO 0
Il compito di un ambassador è rappresentare il modello di riferimento, per i colleghi, nel rapporto con la clientela, incarnando e trasmettendo i valori propri dell’azienda agli altri collaboratori dei negozi in modo che anch’essi possano diventare “ambassador”. Si occupano di accompagnare il consumatore in un’esperienza d’acquisto positiva e di sviluppo culturale partecipando ad eventi istituzionali sul territorio locale o nazionale, dove hanno la funzione i coinvolgere le nostre comunità di riferimento e, in generale tutti gli stakeholder.
SFERA SEDI E NEGOZI
Il progetto Ambassador è stato creato per far crescere figure giovani selezionate tra i collaboratori dei negozi perché possano diventare veri e propri ambasciatori della missione, della storia, dei valori e dei progetti dell’azienda con i colleghi e con i clienti.
2.4
ii
Veri e propri “promotori” di conoscenza, operano condividendo relazioni, esperienze, contenuti di studio e di divulgazione: dall’ecologia all’ambiente, dall’acqua all’economia circolare, dal biologico al biodinamico e costituiscono e veicolano un vero e proprio modello di crescita personale e culturale.
→ Coinvolgimento e formazione dei collaboratori dei negozi NaturaSì sensibili ai temi di divulgazione attorno ai quali è costruito il progetto ambassador. → Offerta di percorsi di crescita professionale e culturale riguardanti aree specifiche dell’attività agricola, di trasformazione e di tutela della salute della natura e delle persone di EcorNaturaSì.
Ad oggi sono presenti su tutto il territorio nazionale circa 75 ambassador, suddivisi in tre gruppi di aggregazione (Roma, Verona, Bologna). Sono figure sempre più coinvolte per la crescita complessiva di EcorNaturaSì. Il loro ruolo prevede un’armonizzazione e una conciliazione del loro lavoro all’interno dei punti vendita con la loro presenza ad eventi esterni, siano essi di formazione, di comunicazione o di promozione. A questo proposito un’ipotesi progettuale è di aumentare il numero di “ambasciatori” affinché questo ruolo venga coperto da ogni membro del team del negozio di cui l’ambassador stesso fa parte. L’obiettivo in questo caso è di creare una contaminazione e stimolare la crescita di tutti i collaboratori.
CAPITOLO 2
IL PERCORSO
CAPITOLO 1
LE PECULIARITÀ
CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
71
2.4
72
Spazio di crescita e condivisione: l’orto aziendale
L’adesione al progetto ha superato le iniziali aspettative: tutte le 27 parcelle disponibili sono state assegnate a 36 persone e non è stato possibile soddisfare ulteriori richieste per mancanza di spazio. Considerando le avversità atmosferiche con un giugno piovoso seguito da un periodo di caldo torrido, possiamo considerare soddisfacenti i risultati delle prime coltivazioni. L’esito positivo ci fa ben sperare per uno sviluppo e un miglioramento futuro del progetto. Entro la fine del 2020 ci siamo dati diversi obiettivi: → coinvolgere maggiormente le persone nei lavori che riguardano la gestione delle aree comuni. → Attuare le buone pratiche dell’orticoltura biologica e biodinamica potenziando l’utilizzo dei preparati. → Ridurre al minimo, quando non azzerare, se possibile, l’utilizzo di piantine da semi ibridi, potenziando l’autoproduzione dei semi e delle piantine. → Valorizzare l’aspetto comunicativo del progetto. → Completare lo stagno con l’installazione delle flow farm.
CAPITOLO 3
→ Creazione di orti nell’area adiacente l’azienda che diversamente sarebbe stata destinata alla piantumazione di un vigneto convenzionale. → Offerta, ai collaboratori interessati, della possibilità di prendersi cura di un piccolo appezzamento per mettere in pratica i principi di un’orticoltura sostenibile, biologica e biodinamica. → Creazione di un ambiente gradevole con punti di sosta, aiuole fiorite e spazi comuni fruibili da tutti: collaboratori, visitatori, ospiti, stakeholder. → Incentivo alla biodiversità mediante l’utilizzo di semi non ibridi, di vecchie varietà locali e di varietà rare di Pro Specie Rara → Pratica dell’autoproduzione di semi e di piantine. → Inclusione nell’area di un pollaio, di uno stagno, dei Bug Hotel per insetti utili e di casette per favorire la nidificazione delle cinciallegre.
CAPITOLO 2
IL PERCORSO
CAPITOLO 1
LE PECULIARITÀ
CAPITOLO 0
Occuparsi di una piccola coltivazione permette di sperimentare personalmente i valori che stanno alla base della mission di EcorNaturaSì in materia di biodiversità, fertilità del suolo e agricoltura sostenibile. Seguire le fasi vegetative di una pianta dal seme al frutto diventa un’esperienza appassionante e coinvolgente che può rendere marginale l’aspetto produttivo. Nell’orto si creano nuove relazioni, fatte di confronti e scambi di esperienze che, pur maturando nell’ambito aziendale, sono fuori dalle spesso convulse dinamiche lavorative.
SOMMARIO
SFERA SEDI E NEGOZI
“Il più piccolo degli orti è esso stesso compendio dell’intero pianeta, una metafora tessuta da fibre vegetali, terra e acqua che ci insegna un modo responsabile di vivere il palcoscenico più grande, quello fatto da fiumi, montagne, mari, pianure. L’orto dona una visione privilegiata a chi lo coltiva. Serenità e una spolverata di saggezza. Così percorriamo le geometrie di ortaggi e ne usciamo pronti per affrontare le noie quotidiane”. (dal libro: Pecora nera di Devis Bonanni – Marsilio Editore 2012)
2.4
iii
73
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Infine, l’aspirazione è di ampliare il progetto con nuovi orti e l’inserimento di altri animali e, in prospettiva, un centro di compostaggio avanzato per il recupero dei rifiuti organici del nostro magazzino.
1
1
0
0
7,99
7,99
0
Salute e sicurezza *0
2.5
1,17 0,58
9
(segnalazioni)
(segnalazioni)
9
12
12
24
24 2,11
2,11
2,09
2,09
74
Segnalazioni di mancati incidenti
4,93
4,93 (ore)
(ore)
Sedi EcorNaturaSì SpA e negozi NaturaSì
0,36
20182018
Ore di formazione medie annue per dipendente in tema di salute e sicurezza
confini
1,17
0,36
20172017
20162016 20172017 20182018
0,58
*
**
0,63 0,31
*
*
0,63
1,23 0
20162016
0,31
1,23 0
**
L’obiettivo è creare2017 il clima e le2018 strutture necessarie 20162016 2017 2018 affinché le persone possano lavorare in sicurezza e godere di benessere fisico, psichico e sociale.
20162016 20172017 20182018
2017
2018
2017
2016 2017 2018 2016 2017 2018 0,36
0,58
0,63
1,17
0,36
1,17 1,23
0,58
0,63
2017 2018
2017
progetti e processi
→ pp. 76 – 77
2018
75
2016
2017
2018
INDICE GRI E CONCLUSIONI
9
2016
Il sistema di gestione della salute e della sicurezza
24
2018 2016
12
i
9
0,31
2018
(segnalazioni)
12
0,36
0,58
0,31
0 *
*
7,99
1,23 *
*
0
35,1
0
*
*
*
*
0 0
7,99
1,17
0
26,69
19,87
*
* 35,1 26,69
19,87
43,81
7,99
53,19
53,19
26,69
19,87
43,81
I.F. *(indice di frequenza infortuni) = n° infortuni x 1.000.000 / totale ore * lavorate
2018 2016
9
24
0
0,63
2017
(segnalazioni)
2017
24
4,93
0,31
0
1,23
2017
2,11
2018
2,09
2017
(segnalazioni)
2016
2,11
2,09
2016
12
2,11
4,93
0
2016
(ore)
2,09
2016
CAPITOLO 3
(ore)
Torino 2018
CAPITOLO 2
4,93
Bologna 2017
CAPITOLO 1
2016 2016 CAPITOLO 0
I.G. (indice di gravità infortuni) = giorni di assenza legati all’infortunio x 1.000.000 / totale ore lavorate Treviso 35,1
43,81
53,19
SOMMARIO
Verona
SFERA SEDI E NEGOZI
(ore)
2.5
INDICI DI FREQUENZA E DI GRAVITÀ INFORTUNI indicatori e grafici
2018
2.5
i
Sistema di gestione della salute e della sicurezza In tema di Salute e Sicurezza dei lavoratori, EcorNaturaSì opera secondo il D.Lgs. 81/2008 e secondo la dichiarazione della politica di sicurezza di cui si è dotata, che funge da regolamento interno. Inoltre, ci atteniamo volontariamente alle linee guida del sistema di gestione UNI INAIL in tutta la sua proposta, pur senza certificazione, in quanto non obbligatoria. Il servizio di sicurezza interno è inoltre garantito dall’adesione al modello organizzativo per la gestione dei rischi 231, che EcorNaturaSì adotta volontariamente dal 2014. L’obiettivo di questo modello è istituire un sistema di controllo generalizzato per la prevenzione dei reati, tra cui quelli relativi alla sicurezza, e attivare quindi un sistema di controllo. Questa attività, disciplinata dal servizio di sicurezza interno e dall’Organismo di Vigilanza nominato (ODV 231), agisce nell’ottica di garantire una sorveglianza preventiva per individuare e comprendere ex ante le difficoltà che si possono creare all’interno del luogo di lavoro.
LE PECULIARITÀ → Gestione del tema Salute e Sicurezza dei lavoratori secondo: - D.Lgs 81/2008; - dichiarazione interna della politica di sicurezza; - adesione al Modello 231. → In termini di cultura sulla sicurezza vengono attivate periodiche verifiche dell’efficacia della formazione svolta, che prevedono 10 domande poste a 8/10 lavoratori campione su base mensile, che forniscono l’indice di decadimento culturale. Attraverso tale procedimento viene determinata la necessità o meno dell’aggiornamento del personale in termini di salute e sicurezza. → Come da normativa, con cadenza annuale, viene organizzato un incontro di valutazione sull’andamento dell’anno concluso con i responsabili del servizio di sicurezza sul lavoro, con rendicontazione e analisi dello storico degli infortuni e dei pericoli più evidenti con una contemporanea pianificazione degli obiettivi per l’anno successivo.
76
SOMMARIO
SFERA SEDI E NEGOZI
CAPITOLO 0
L’attenzione dell’impresa verso i temi di sicurezza è testimoniata dal raggiungimento in tutto il triennio considerato (2016-2018) dello sconto per “l’oscillazione per prevenzione” (OT 24) tramite il quale INAIL premia le aziende che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.). Il raggiungimento di tale obiettivo rappresenta un elemento di assoluta coerenza con i valori della nostra mission aziendale.
A completamento dell'approccio di riduzione dei rischi, negli anni, abbiamo lavorato sulla crescita formativa dei collaboratori, organizzando momenti di formazione che potessero migliorare la situazione lavorativa e di inclusione. Tra le diverse attività ricordiamo i corsi di ginnastica posturale curati da un fisioterapista e quelli di lingua italiana per stranieri. In accordo col comitato welfare queste attività sono attualmente in fase di rivisitazione e di potenziamento.
2.5
IL PERCORSO
CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
77
2.6
Imballaggi Vere innovazioni in questo ambito sono la sintesi tra soluzioni tecniche e tecnologiche a livello di materiali, rimodulazioni di processi di produzione e di movimentazione dei beni e stimoli per dare vita a un cambiamento d’approccio al fare la spesa.
Numero di negozi in cui è presente un erogatore di acqua sfusa, filtrata e vitalizzata
71
490.868,91
ad oggi
536.60785
658653
Rifiuti prodotti + smaltimento
100
Totale
Indicatori in misurazione per il 2020
2016
2017
2018
493981
539196
662230
Rapporto tra vendita media di prodotto sfuso e del corrispettivo confezionato
vi
Conoscere i rifiuti e le loro qualitĂ
78
596
2.980,03
215,67
2.372,46
49,39
(Kg)
3.062,68
obiettivo fine 2019
v
La gestione imballaggio secondario: distribuzione logistica su roll
iv
Cassette riutilizzabili e abbattibili per favorire la logistica
SOMMARIO
confini
Centri di distribuzione e negozi per quanto riguarda l’utilizzo di polymer e per roller
Sedi e centri di distribuzione per quanto riguarda i dati relativi alla gestione dei rifiuti e ai consumi idrici
indicatori e grafici CAPITOLO 0
Punti vendita in cui è presente una proposta di prodotto sfuso
Percentuale di merce movimentata attraverso supporti riutilizzabili (polymer/roller)
658653
Recupero
Circa il 70% viene gestito con cassette verdi abbattibili. Nel 2018 abbiamo movimentato circa 3.2 mln di colli ortofrutta, si parla di circa 2.240.000 colli movimentati con cassette verdi.
110
con sfuso alimentare
209
Aziende (del settore ortofrutta e freschissimo) a cui forniamo il servizio di supporti riutilizzabili rispetto al totale di aziende per cui questo servizio potrebbe essere applicato (circa 120 fornitori)
596
2.980,03
215,67
2.372,46
49,39
(Kg)
2016
2017
2018
493981
539196
662230
I fornitori attivamente coinvolti nel sistema del riuso delle cassette polymer sono circa l'80%. Il restante 20% è normalmente identificato come fornitore occasionale o troppo piccolo per poter strutturare il servizio.
CAPITOLO 2
3.062,68
con sfuso detersivi
Totale
CAPITOLO 1
490.868,91
Termodistruzione
536.60785
Discarica
confini CAPITOLO 3
Negozi NaturaSì per quando riguarda sfusi ed erogatori di acqua
progetti e processi i ii
Oltre il packaging, verso la sostenibilità
Oltre le confezioni, verso lo sfuso
Senza plastica, verso l’acqua corrente
79
INDICE GRI E CONCLUSIONI
iii
→ pp. 80 – 85
2.6
i
Oltre la plastica - verso l’acqua corrente L’emergenza clima non è più rinviabile e la nostra spesa quotidiana può dare un significativo contributo per arginare la febbre del Pianeta, a partire da uno dei consumi più diffusi: i contenitori in plastica per l’acqua. Sono oltre 8 miliardi le bottiglie in plastica vendute ogni anno nel nostro Paese corrispondenti a 1 milione 165 mila tonnellate equivalenti di CO2 tra produzione e trasporto. (Fonte Legambiente, elaborazione dati Arpal). L’usa e getta delle bottiglie necessita di grandi quantità di acqua: per produrre un chilo di PET, da cui si ricavano venticinque bottiglie da un litro e mezzo, servono 17 litri d’acqua e due di petrolio. Una filiera non sostenibile. Dopo oltre un anno di studi e ricerche di mercato, NaturaSì ha deciso di inserire, nei suoi punti vendita, distributori che erogano direttamente dalla rete idrica acqua filtrata e attivata. Il progetto, “Plastic Free”, è stato ideato assieme a Legambiente e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.
2
Viaggio di una bottiglia in vetro 1 – dalla vetreria al centro di imbottigliamento 2 – dal centro di imbottigliamento al distributore 3 – dal distributore al negozio 4 – dal negozio al cliente 5 – dal cliente al centro recupero vetro
80
1
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
→ Inserimento di distributori d’acqua nei negozi NaturaSì. → Eliminazione dallo scaffale di vendita di tutte le bottiglie d’acqua in plastica (da litro e da mezzo litro). → Inserimento a scaffale di bottiglie in vetro e borracce da passeggio vuote per la ricarica dell’acqua da distributore, con la possibilità di riutilizzo per le ricariche successive. → Inserimento a scaffale di dispositivi per il risparmio idrico domestico e per il filtraggio dell’acqua. → Iniziative e comunicazione volta alla sensibilizzazione al tema acqua.
Ad oggi hanno aderito al progetto 71 negozi e molti altri stanno chiedendo preventivi e informazioni in merito. L’obiettivo dichiarato di coinvolgere almeno 100 negozi entro fine 2019 dovrebbe consentire un risparmio di 1.200.000 bottiglie in plastica all’anno. Il fatto che gli stessi clienti di NaturaSì stiano attivamente chiedendo, sui social o direttamente ai negozi, di attivare questo servizio è una conferma dell’effettivo contributo nel far crescere la sensibilità rispetto al tema dell’acqua in bottiglia. L’obiettivo finale dovrebbe essere la cessazione della vendita di acqua in bottiglia di plastica, fatta eccezione per acque con determinate caratteristiche organolettiche pensate per clienti con particolari esigenze e patologie, indirizzando i clienti all’utilizzo dell’acqua di rubinetto o ad acquistare sistemi di filtraggio domestici e attivatori che metteremo a disposizione nei nostri negozi. In questo modo ridurremo anche una parte importante dell’inquinamento dovuto al trasporto dell’acqua in bottiglia.
CAPITOLO 0
Come consumatori ci spinge ad essere maggiormente responsabili nell’atto del consumo, dandoci la possibilità di acquistare quanto effettivamente ci è necessario, e contribuendo, nella nostra visione ideale, a ridurre il sovra-acquisto e quindi lo spreco alimentare. Gli imballaggi pesano quanto il 44% dei rifiuti urbani e una buona parte sfugge, per diversi motivi, al riciclo, trasformandosi in rifiuto destinato a inquinare i mari, a uccidere fauna e microfauna marina e terrestre, oltre che a entrare nella catena alimentare, sotto forma di microplastiche. Noi, come EcorNaturaSì siamo chiamati a fare la nostra parte per la salvaguardia del Pianeta, chiedendo anche ai nostri clienti di essere protagonisti di un profondo cambiamento culturale.
CAPITOLO 1
4
3
SOMMARIO
SFERA SEDI E NEGOZI
Il commercio dei nostri prodotti è, da sempre, orientato alla sostenibilità. Dare un impulso alla commercializzazione del prodotto sfuso è una sfida importante che ci coinvolge come cittadini e consumatori. L’introduzione del prodotto sfuso ci permette di raggiungere un duplice obiettivo: il primo è pratico e immediato, ovvero quello di ridurre l’imballaggio primario dei prodotti, invitando i clienti ad utilizzare sacchetti riutilizzabili. Il secondo è di carattere culturale, nella misura in cui contribuisce a creare una nuova consapevolezza nell’approccio al prodotto, al suo percorso, al suo smaltimento e in generale, alle diverse modalità di fare la spesa.
2.6
Oltre le confezioni - verso lo sfuso
ii
5
LE PECULIARITÀ
81
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Già a partire dal 2008, nei nostri punti vendita, sono disponibili quattro proposte di detersivi sfusi, ad un costo del 20% inferiore rispetto alle referenze “confezionate”. Per il prodotto alimentare è in corso un processo di implementazione che ad oggi conta 110 negozi con una proposta di prodotto sfuso. Vi sono varie proposte nei negozi, con un minimo di 12 prodotti disponibili come sfuso fino ad un massimo di 36 dispenser, con la
CAPITOLO 3
IL PERCORSO
CAPITOLO 2
→ Come primo esperimento della proposta “sfusi”, è stata individuata una gamma di prodotti (chicchi, legumi, cereali e prodotti per la colazione) e detergenti. Ad oggi sono presenti 22 referenze di prodotto alimentare e 4 detersivi sfusi. → Produzione ed offerta di sacchetti in cotone biologico riutilizzabili, flaconi per i detersivi e sacchetti riutilizzabili per l’ortofrutta e vasi di vetro per poter mettere il prodotto nella dispensa di casa.
gamma personalizzabile a seconda delle esigenze, proposta ad un prezzo più basso rispetto all’equivalente confezionato. Viviamo come ancora limitata questa proposta, pertanto stiamo lavorando per ampliare la gamma dei prodotti, in particolare legumi e cereali, e allo stesso tempo per aprire altre gamme, come snack o condimenti, con l’obiettivo di arrivare a 35/40 prodotti proposti entro il 2019. Dall’altro lato, anche per dare un forte segnale culturale, nel 2019 in 40 negozi verrà tolta la proposta di prodotto confezionato, laddove esista la disponibilità del medesimo prodotto sfuso. A livello tecnico, si stanno studiando soluzioni per dare la possibilità al cliente di acquistare il prodotto utilizzando i propri contenitori, e per studiare un imballaggio in bio-plastica per la movimentazione del prodotto. Ciò sarà implementato quando raggiungeremo una assoluta certezza dal punto di vista della sicurezza alimentare che dobbiamo garantire ai nostri clienti.
2.6
iii
Oltre il packaging - verso nuovi modelli Progettare un imballo per un prodotto a marchio significa comprendere che non è importante soltanto l’aspetto esteriore a scaffale, ma è necessario coniugare l’estetica del prodotto con la sostenibilità dell’imballaggio avendo sempre come primo obiettivo la sicurezza alimentare. Il lavoro di sviluppo del packaging si svolge in tandem con i co-packer, ossia i trasformatori e fornitori dei nostri prodotti, con i quali si parla di creare la “ricetta giusta” per l’imballaggio ideale del nostro prodotto a marchio. Ci confrontiamo cioè sempre con il fornitore dei prodotti a marchio per migliorare la situazione dell’imballaggio, con l’obiettivo di ridurre al massimo il numero di componenti, di strati e di materiali di cui è costituito, per arrivare ad un imballo costituito da un materiale unico e riciclabile. L’obiettivo è ottenere lo stesso risultato in termini di qualità di conservazione, rispetto all’imballo originario proposto dal fornitore. In generale, il risultato del processo dipende ovviamente molto dal fornitore, in termini di disponibilità e possibilità nel modificare il proprio processo produttivo così come dalla nostra capacità di co-progettazione e sostegno nella transizione.
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
→ Partendo dalle schede tecniche del materiale proposto dal fornitore per l’imballo, viene fatta una valutazione rispetto a una possibile razionalizzazione dell’imballo, normalmente con una ottica di sottrazione rispetto a quello primario. → Attuare un dialogo costante con i fornitori, fondamentale per condividere caratteristiche dei materiali che stanno utilizzando, presentare eventuali proposte innovative o più adeguate che esistono nel mercato e vanno nell'ottica di un alleggerimento e di un’etica dell’imballaggio, con prestazioni almeno equivalenti.
Per gli imballi in carta idonei al contatto alimentare, vengono utilizzati cartoncini prodotti con cellulosa proveniente da foreste gestite responsabilmente e certificate FSC o PEFC. Per la linea “Ecor baby” no food, i flaconi di plastica sono realizzati per il 50% in plastica riciclata, e per il 50% in plastica vergine, con un logo apposito di segnalazione, che chiede la collaborazione al consumatore per la corretta separazione dei materiali post consumo, tramite la campagna: “50% lo mettiamo noi, 50% lo metti tu riciclando correttamente”. Infine, da circa dieci anni, ogni incarto a marchio ha la sua tabella riciclo, con l’indicazione del conferimento dei materiali di cui è composto il pack, oltre la soglia del cestino indifferenziato per prodotti composti da diversi materiali. Il futuro del pack di EcorNaturaSì in fatto di sostenibilità è rappresentato da un pack che racchiude una scelta attenta dei materiali utilizzati oltre a una progettazione intelligente e una grafica coordinata.
82
Strumenti per la logistica
2.6
iv
CAPITOLO 0
Questa scelta è stata fatta per minimizzare la necessità di imballi non riutilizzabili, che andrebbero quindi inevitabilmente a produrre rifiuti. Inoltre, trattandosi di tipologie di imballo molto standardizzate, anche la movimentazione ne beneficia in termini di ottimizzazione di spazi e processi.
SOMMARIO
SFERA SEDI E NEGOZI
Annualmente vengono movimentati in uscita dai nostri magazzini generali (Ce.Di.) verso i punti vendita circa 3.2 milioni di colli relativi al macroreparto ortofrutta. Per quanto riguarda l’imballo primario di tali referenze, ovvero l’imballo a contatto col prodotto, è stato scelto di utilizzare cassette (di varie dimensioni) in plastica abbattibili e riutilizzabili, con un ciclo di vita molto esteso. Tutti gli attori dell’ecosistema vengono coinvolti in questo tipo di gestione: fornitori, sedi logistiche, punti vendita, trasportatori, a esclusione di alcuni fornitori che commercializzano prodotti con gestione d’imballo più particolare.
CAPITOLO 1
→ Periodicamente i fornitori di prodotto ortofrutticolo richiedono alla sede i quantitativi di cassette necessarie per il loro fabbisogno di movimentazione. → Dai nostri magazzini generali (Ce.Di.) vengono spedite le cassette che, essendo abbattibili, nella movimentazione senza prodotto, garantiscono un’importante ottimizzazione dello spazio. Successivamente, il prodotto finito pronto alla vendita arriva nei nostri Ce.Di. → Dopo la consegna nei punti vendita vengono ritirate le cassette vuote delle consegne precedenti e momentaneamente stoccate nei magazzini di transito. → Raggiunto un volume tale da ottimizzare al massimo il mezzo di trasporto, le cassette vuote vengono trasportate dai transit point ai nostri Ce.Di. Giunte nei magazzini, le cassette vengono sanificate e reimmesse nel ciclo produttivo.
L’utilizzo di cassette in plastica riutilizzabili è un tratto distintivo dell’intera supply chain EcorNaturaSì in ottica di sostenibilità, riuso e riduzione degli imballi. La robustezza di questo imballo ne garantisce un arco temporale medio di utilizzo di circa 5 anni. Attualmente, circa il 70% del prodotto viene gestito con questa modalità e l’intento è aumentare il bacino di fornitori e/o prodotti che ne possano fruire, cercando di ridurre al minimo le forniture con imballi che successivamente si trasformano direttamente in rifiuti. A livello qualitativo l’obiettivo è invece quello di sviluppare un sistema di tracciatura più sofisticato dei supporti affinché vi possa essere un controllo più consapevole del patrimonio aziendale.
CAPITOLO 3
IL PERCORSO
CAPITOLO 2
LE PECULIARITÀ
INDICE GRI E CONCLUSIONI
83
2.6
v
La gestione dell’imballaggio secondario L’organizzazione della logistica distributiva sul roll in ferro nasce dall’esigenza di trovare un supporto per il trasporto merci verso i punti vendita che, in ottica di riduzione di materiali di consumo e/o imballaggio, possa essere riutilizzato per un arco temporale molto più esteso rispetto al tradizionale pallet in legno. Un roll ha una vita media di circa 8 anni, e, al termine di questo periodo, viene ricondizionato dagli stessi fornitori che riciclano la materia prima per la creazione di nuovi roll. Inoltre, l’utilizzo del roll, grazie al suo sviluppo verticale, permette un’ottimizzazione del carico della merce sui mezzi di trasporto maggiore rispetto ai casi in cui vi è l’utilizzo dei pallet. Cioè implica una riduzione dell’impatto sul trasporto su gomma, sia nella trazione primaria che in quella secondaria. Viste anche le caratteristiche dei nostri punti vendita, il roll risulta essere il supporto più ergonomico per la movimentazione della merce.
84
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
→ L’ordine cliente viene direttamente preparato dai nostri operatori su dei roll container in ferro, movimentati tramite mezzi elettrici. → In fase di consegna, i trasportatori depositano nei punti vendita i roll ordine e da qui parte la reverse logistics: vengono ritirati i roll vuoti delle consegne precedenti e momentaneamente stoccati nei transit point. → Quando nei transit point viene raggiunto un volume tale da ottimizzare al massimo il mezzo di trasporto, i roll vuoti vengono transitati nei nostri Ce.Di. Giunti nei magazzini, vengono sottoposti ad una manutenzione di base (pulitura e analisi di corretto funzionamento), dopodiché vengono reimmessi nel ciclo produttivo.
Annualmente vengono Preparati per la spedizione circa 640.000 roll. Un roll, tra tempi d’uscita e tempi di rientro, viene utilizzato mediamente 55 volte l’anno. La distribuzione su roll è un meccanismo ben strutturato e consolidato nel corso degli anni che ha portato ad una forte riduzione in termini di materiali di consumo legati alla logistica. A oggi sono due gli ambiti su cui si sta lavorando: da un lato si sta cercando di sviluppare un sistema di tracciatura più raffinata di questi supporti affinché vi possa essere un controllo più consapevole della flotta disponibile; dall’altro lato si stanno analizzando e testando materiali alternativi (tecnologie derivanti da attività di riciclo) alla pellicola estensibile con la quale vengono avvolti i roll per garantire stabilità al prodotto durante il trasporto.
Conoscere i rifiuti e le loro qualità
CAPITOLO 0
Il riuso, soprattutto interno, prende forma quando gli imballi dei fornitori vengono ricondizionati e utilizzati in processi interni (interfalda in cartone, pallet, scatole di imballo secondario, ecc.). Il riciclo viene garantito innanzitutto internamente, dopo un’accurata differenziazione con specifici compattatori, e, successivamente, da un partner esterno accuratamente selezionato proprio per le sue competenze nei processi virtuosi in questo ambito. La rigenerazione avviene quando alcune partite alimentari, non essendo vendibili perché non conformi ai requisiti di sicurezza alimentare, diventano materia prima che può essere reintrodotta nei processi naturali dell'agricoltura biologica e biodinamica per le nostre aziende agricole (ad esempio compostaggio, o riutilizzo come mangime zootecnico).
SOMMARIO
SFERA SEDI E NEGOZI
All’interno dei nostri magazzini, proprio per la particolare attività di distribuzione svolta, vi è una consistente produzione di rifiuti. La maggior parte viene generata nella gestione del ciclo passivo, all’ingresso della merce da fornitore. Per governare questo processo, in una logica sostenibile, sono stata attivate strategie di riuso, di riciclo e di rigenerazione.
2.6
vi
CAPITOLO 1
IL PERCORSO
CAPITOLO 2
In termini di gestione interna, a oggi, è stato percorso un grande cammino, per cercare di riutilizzare il più possibile gli imballi in arrivo dai fornitori. Risulta necessario, però, un salto di qualità, in termini di ricerca e sviluppo, inserendo, nei nostri cicli logistici, materiali provenienti da filiere virtuose di riciclo. Un tema importante è, per esempio, l’utilizzo delle bobine di film estensibile: ne viene fatto un grande consumo per la protezione dei roll ordine in partenza verso i clienti. Questo materiale di consumo, così importante nei nostri processi, è diventato oggetto di tematiche legate alla sostenibilità anche perché, a catena, vengono coinvolti anche i nostri clienti. Un’opera di formazione, informazione e sensibilizzazione continua verso tutti i nostri operatori risulta altrettanto necessaria. Un’interazione con i nostri partner in tema di gestione del rifiuto e, in generale, per una conoscenza più approfondita del ciclo dei materiali che escono dalla nostra attività è già in corso d’opera. Allo stesso tempo, riteniamo fondamentale che le loro competenze in merito al trattamento di questi materiali siano una grande ricchezza da introdurre nel nostro sistema.
CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
85
2.7
Indicatori in misurazione per il 2020 → Percentuale di load factor in termini di carico merce per mezzo di trasporto → Percentuale di fornitori o appaltatori delle ditte di trasporto, valutati secondo criteri sociali e ambientali → Tasso di riutilizzo del materiale recuperato nei negozi
Percentuale di energia da fonti rinnovabili utilizzata nelle sedi
100% Dal 2017 per le sedi di EcorNaturaSì (centri di distribuzione di Bologna, Zoppé e Verona e uffici di Verona e Torino) abbiamo stabilito un contratto che ci garantisce l’approvvigionamento di energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili, la cui generazione non causa l’emissione di gas ad effetto serra. Anche per tutti i negozi di proprietà si è stabilito, sempre a partire dal 2018, un contratto di questo tipo.
confini
Sedi (centri di distribuzione di Bologna, Zoppé e Verona e uffici di Verona e Torino) per quanto riguarda i dati relativi ai consumi di energia
86
Energia SOMMARIO
Quanta energia viene consumata e come questa viene approvvigionata sono criteri decisionali nel determinare il risultato finale di ogni azione di sviluppo infrastrutturale e processuale. indicatori e grafici
CAPITOLO 0
43.978.919,22
39.714.259,59
(MJ)
CAPITOLO 1
31.487.051,66
Consumi energetici totali – i consumi comprendono elettricità, carburante per la flotta aziendale (GPL, benzina, diesel)e gas naturale per il riscaldamento delle sedi
2017
2018
CAPITOLO 2
2016
L’aumento dei consumi di energia elettrica, così come di gas metano, sono dovuti all’apertura della nuova sede, con annesso magazzino, a Bologna, nonché alla conversione della flotta di automezzi aziendali a metano.
CAPITOLO 3
progetti e processi
iii
L’ambiente di lavoro e la produzione di benefici virtuosi
→ pp. 88 – 91
Progetti e strumenti per ridurre l’impatto energetico degli edifici
87
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Dismissioni e riciclo dei materiali
ii
i
2.7
i
Progetti e strumenti per ridurre l’impatto energetico degli edifici Un impegno nel cercare fonti energetiche alternative, nel perseguire il risparmio energetico e nell’utilizzare materiali ecologici parte dalla progettazione delle nostre sedi e dei nostri negozi. Concretamente l’impegno consiste: - nella realizzazione di linee guida per l’allestimento di edifici e negozi NaturaSì con materiali e tecniche di riferimento adeguati agli obiettivi di sostenibilità dell’azienda; - nella comparazione tecnica ed economica tra l'ampia scelta di materiali utilizzabili, degli impianti e delle tecniche di costruzione ed allestimento; - nella sensibilizzazione e condivisione di tutte le parti coinvolte nel progetto sulle peculiarità delle diverse scelte; - nel porre particolare attenzione alle analisi e alle verifiche di cantiere.
IL PERCORSO Intervenendo, nella maggior parte dei casi, in immobili già ultimati può risultare molto complesso migliorare in modo significativo le parti strutturali degli edifici o anche solo modificarne leggermente gli assetti. Negli ultimi anni, abbiamo sostituito tutti i cartongessi con materiali analoghi ma più ecologici. Non utilizziamo le fibre minerali, che prevedono processi produttivi inquinanti, e le sostituiamo con le naturali fibre di legno e canapa e utilizzando pitture ecologiche ai silicati. I primi esempi di edifici interamente realizzati con soluzioni a risparmio energetico e con materiali di bioedilizia sono a Bereguardo (PV), Castelfranco Veneto, Udine, Genova (che ha
88
ottenuto la certificazione CasaClima Work&Life) e, in misura più limitata, Pieve di Soligo e Verbania. Gli uffici NaturaSì di Verona in Corso Milano hanno ottenuto la certificazione in classe A essendo stati progettati e realizzati con materie prime sostenibili e impianti a risparmio energetico.
L’ambiente di lavoro e la produzione di benefici virtuosi
CAPITOLO 0
Nel Ce.Di. di Bologna, di recente realizzazione, per quanto riguarda le condizioni climatiche, è stato implementato un sistema di recupero di aria calda prodotta dai motori che alimentano le aree per lo stoccaggio di prodotto a bassa temperatura. L’aria calda recuperata viene diffusa nella parte di magazzino dedicata allo stoccaggio del prodotto a temperatura ambiente (lo scatolame), affinché nei mesi più freddi tali ambienti possano godere di una temperatura più gradevole. Il sistema garantisce inoltre anche la possibilità di produzione di aria fresca durante il periodo estivo.
SOMMARIO
SFERA SEDI E NEGOZI
Le modalità lavorative e le condizioni contestuali in cui queste si sviluppano all’interno degli ambienti aziendali hanno sempre costituito un elemento di particolare attenzione nella definizione di processi, strategie e azioni del Gruppo. In questo senso, l’attività nei magazzini è un tema estremamente delicato: l’obiettivo che persegue con costanza è quello di creare ambienti di lavoro confortevoli e procedure che siano il meno impattanti possibile dal punto di vista dell’integrità fisica degli operatori.
2.7
ii
CAPITOLO 1 CAPITOLO 2
→ Nei Ce.Di., durante l’ordinaria attività di produzione di aria fredda per lo stoccaggio del prodotto frigo-conservato, le centrali frigorifere producono una ingente quantità di calore di condensazione teoricamente in dispersione. → Attraverso l’utilizzo del sistema brevettato “unicalor”, il calore di condensazione delle centrali frigorifere viene recuperato, invece di venire disperso, e utilizzato per riscaldare il magazzino e il locale e-commerce. Ovviamente a costo zero. → L’applicativo software del controllo in telegestione elabora i dati raccolti dalle sonde in modo da garantire sempre la massima efficienza energetica, bilanciando la temperatura dell’acqua di riscaldamento e il rendimento delle centrali frigorifere.
Il sistema realizzato ha prodotto, nell’immediato, un pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati: il meccanismo di recupero dell’aria calda ha portato un beneficio oggettivo nel rendere più confortevoli gli ambienti di magazzino, in entrambe le stagioni: aria calda in inverno e aria rinfrescata d’estate. Le strategie future sono orientate in questa direzione: agevolare l’operatività negli ambienti di lavoro costruendo e sviluppando soluzioni che abbiano anche una valenza in ottica di risparmio energetico.
89
INDICE GRI E CONCLUSIONI
IL PERCORSO
CAPITOLO 3
LE PECULIARITÀ
2.7 1
1 2 3 4 5
– – – – –
analisi tecnica e qualitativa smontaggio e stoccaggio riutilizzo donazione smaltimento
2
MAGAZZINO
3
4
5
90
SOMMARIO
SFERA SEDI E NEGOZI
Il risultato più alto che si cerca di perseguire in ambito di riciclo dei materiali provenienti dalle dismissioni di negozi e uffici è razionalizzare gli acquisti di nuovo materiale evitando che il materiale potenzialmente riutilizzabile venga disperso, pur consci che il recupero non è sempre conveniente viste le incidenze dei costi vivi di smontaggio, stoccaggio e rimontaggio. Il principio operativo è di destinare quanto più materiale possibile agli altri punti di vendita in fase di ristrutturazione o nuova apertura.
2.7
Dismissioni e riciclo dei materiali
iii
CAPITOLO 0
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
Attraverso questo processo riusciamo a recuperare gran parte del materiale, con un sensibile risparmio sulle attrezzature e non portiamo materiale riutilizzabile in discarica. È un processo per noi virtuoso che continuiamo a praticare, lavorando anche sui processi di gestione del magazzino dedicato aquesti materiali. Selezionando sempre più accuratamente i materiali stessi e rigenerandoli secondo le potenzialità loro rimaste.
CAPITOLO 3
Ente a scopo benefico
CAPITOLO 2
NaturaSì
CAPITOLO 1
→ Analisi tecnica e qualitativa dei materiali e attrezzature esistenti per poterne valutare le condizioni e le possibilità di riutilizzo. → Smontaggio e stoccaggio presso il nostro magazzino di quanto recuperabile e inventario di magazzino per avere una mappatura dell’esistente. → Alla richiesta di restauro o nuova apertura, vaglio come prima alternativa del materiale presente a magazzino che possa essere riutilizzato, prima di disegnare il nuovo layout. → Donazione di quanto non recuperabile ad enti a scopo sociale che possono trarre qualche beneficio del materiale dismesso. → Smaltimento del solo materiale tecnicamente o strutturalmente non più impiegabile.
91
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Centro di smaltimento
3. MONDO CLIENTI E SOCIETÀ I clienti e la società sono il ricettore finale e promotori, attraverso l’acquisto, di un sistema virtuoso costruito intorno al rispetto per il cibo e alla vitalità dell’alimentazione. La diffusione della fertilità culturale ed il coinvolgimento delle nuove generazioni rafforzano questa posizione di consum-attore.
92
377.514 clienti fidelizzati
42
eventi organizzati nelle aziende agricole
5
partnership strategiche con enti che sostengono la crescita della sostenibilitĂ
8.172
prodotti commercializzati 100% Bio*
*dove la certificazione sia possibile per legge, sono esclusi prodotti come sale, acqua, ecc.
3.0
3.1 Indicatori in misurazione per il 2020 → Numero eventi medi per negozio all’anno suddivisi per tema → Numero di associazioni o enti riconosciuti con cui sono state attivate delle collaborazioni → Numero di scuole/ classi coinvolte /alunni → Ore di attività per tipologia di scuola
36
36
42
35
35
42
Eventi organizzati nelle aziende agricole
(ore)
indicatori e grafici 2017
2018
(ore)
2016
470316,26
396.968,19
470316,26
2018
L’approccio viene esplicitato nella descrizione dei processi riguardanti "I rapporti tra i negozi e le comunità locali"
(€)
322.271,93
322.271,93
Volume delle donazioni in merce valorizzata in €
2017
396.968,19
2016
Aree di operatività con implementazione di programmi di coinvolgimento della comunità locale, valutazione dell'impatto e programmi di sviluppo
2017
2018
2016
2017
2018
(€)
2016
iii
I rapporti tra i negozi e le comunità locali
Numero di persone formate rispetto all‘agricoltura biodinamica
10
per il triennio 17-19
ii
EcorNaturaSì e FAO insieme nelle coltivazioni montane
i
Coltivare la formazione progetti e processi
→ pp. 96 – 99 94
SOMMARIO
MONDO CLIENTI E SOCIETÀ
L’azienda è promotrice di una cultura specifica relativa alla propria attività presso collaboratori, clienti, fornitori e consumatori, ed in genere verso la società nella quale si trova ad operare. Il negozio deve diventare il cuore pulsante di una comunità locale, con cui condivide i valori, creando le connessioni che possano farla unire e crescere.
3.1
Fertilità culturale e territorialità
CAPITOLO 0 CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 CAPITOLO 3
confini
Negozi e sedi EcorNaturaSì
95
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Territori in cui EcorNaturaSì è presente con i propri negozi
3.1
i
Coltivare la formazione Uno dei temi fondamentali per il futuro del mondo, per la vita della Terra e dell’uomo, è rappresentato dalla formazione. In agricoltura,e soprattutto in quella biodinamica, avere persone con capacità professionali, tecniche e organizzative, con entusiasmo e attitudine al lavoro che abbiano conoscenze sempre adeguate risulta determinante per poterne garantire una continuità. Inoltre, la sostenibilità è sempre più un passaggio di conoscenza e di sapere alle generazioni che verranno. Su questi presupposti è nata Accademia Biodinamica, con una missione precisa: formare figure professionali adeguate a gestire aziende agricole condotte con il metodo biodinamico.
96
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
→ Creazione di un programma rivolto, in via preferenziale, a diplomati e/o laureati in discipline agrarie e professionisti del settore, che si sviluppa in tre anni e che mira a creare una conoscenza approfondita del metodo biodinamico, a livello agronomico, attraverso percorsi previsti in aziende rappresentative dei vari settori di un organismo agricolo (frutticoltura, viticultura, selvicoltura, zootecnia, orticoltura, seminativi) e come disciplina che fa parte di un pensiero più articolato che comprende l’attività scientifico-spirituale e quella artistica. → Incontri e approfondimenti dentro realtà biodinamiche italiane ed europee per avere una visione complessiva diversa rispetto agli approcci esistenti e, nel contempo, poter apprendere le migliori pratiche verticali nei diversi ambiti. → A conclusione del percorso, preparazione di una tesi che contenga i presupposti teorici e pratici per la realizzazione di una impresa agricola.
Il progetto Accademia Biodinamica, partito nell’anno 2016, si concluderà nell’anno 2019. Questa prima esperienza ha visto coinvolte sei aziende legate al nostro ecosistema, e sta contribuendo alla formazione di dieci persone selezionate. Alla fine del percorso è prevista una riorganizzazione dell’accademia, grazie allo studio dei punti di forza e debolezza emersi in questa prima edizione, per garantire un contributo al futuro dell’agricoltura biodinamica, esprimendo professionalità sempre più adeguate alle tante e complesse necessità di questo ambito.
EcorNaturaSì e FAO insieme nelle coltivazioni montane
SOMMARIO CAPITOLO 0
Il progetto è finalizzato a valorizzare l’agro-biodiversità nativa attraverso una diversificata domanda di mercato, evitando la mentalità da cash crop, ossia l’installazione di quelle colture che hanno il principale vantaggio di generare facili introiti economici. Altro aspetto chiave è la valorizzazione dei mercati locali e nazionali di appartenenza delle aziende, rispetto al fattore di export, per avvicinare il più possibile il consumatore all’agricoltore.
MONDO CLIENTI E SOCIETÀ
Obiettivo del progetto è la diffusione dell’agricoltura biologica e biodinamica nel mondo, attraverso l’apertura di opportunità di mercato per prodotti bio autoctoni, di alta qualità, coltivati nelle aree montane più marginali nel mondo, dove risiedono agricoltori appartenenti al progetto della FAO Mountain Partnership.
3.1
ii
EcorNaturaSì, grazie alla sua esperienza nella commercializzazione di queste tipologie di prodotti, è stata inserita dalla FAO nel progetto, con la richiesta di sostenere questi agricoltori attraverso percorsi di consulenza specializzata.
CAPITOLO 1
LE PECULIARITÀ → Mappatura dei progetti appartenenti al Mountain Partnership nel mondo, approfondendone il grado di penetrazione nel mercato. → Studio di strategie su misura per avvicinare il più possibile questi produttori a mercati più profittevoli per i loro prodotti.
CAPITOLO 2
IL PERCORSO Alcuni prodotti rappresentativi del progetto potrebbero entrare, in un futuro, nell’assortimento di EcorNaturaSì, mentre per tanti e diversi motivi, la strategia non prevede una focalizzazione sull’export di questo tipo di prodotti. Per ogni progetto sono allo studio strategie di commercializzazione specifiche affiancando FAO MP nello sviluppo di tutti i progetti, garantendo continuità e supporto.
CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
97
3.1
iii
I rapporti tra i negozi e le comunità locali Reinterpretare il ruolo dei negozi nel territorio ha lo scopo di realizzare, attraverso atti concreti, la visione secondo la quale il negozio deve essere il cuore pulsante di una comunità. Ciò può essere espresso con la creazione di connessioni tra i diversi attori locali, che vengono coinvolti nella creazione di "vere e proprie comunità" che si identificano in quei valori che ci vengono riconosciuti dall’esterno. Il passaggio è quindi quello di "portare una comunità nella comunità". In questo senso, l’idea che stiamo sviluppando è quella di identificare obiettivi e valori comuni attorno ai quali creare unione e collaborazione. Da qui nascono anche le relazioni con le associazioni locali che contribuiscono a creare gesti concreti nel territorio, che vengono profondamente percepiti dalle persone che lo abitano. È un modo efficace per mettere a punto una sintonia fine con la sensibilità del territorio, per entrare in una dinamica di ascolto e di comprensione dei macrotemi locali, in cui i valori di EcorNaturaSì possono rispecchiarsi e da cui nascono collaborazione e coinvolgimento. Anche questo è, in fondo, un processo culturale veicolato da chi, assieme a noi, può coinvolgere un pubblico più ampio su queste tematiche, con eventi mirati, per area e per tema. Fondamentale diventa il contributo delle aziende agricole territoriali, che sono una vera e propria vetrina dei prodotti di provenienza locale, e possono raccontare, tramite i loro prodotti, i loro valori e la loro visione tratteggiando, in maniera approfondita, il legame con i luoghi e rendendo più consapevoli i consumatori dell’unicità della proposta EcorNaturaSì, della sua biodiversità, del suo essere un ecosistema di conoscenza prima ancora che un ecosistema ambientale.
98
IL PERCORSO
→ Mappatura di collegamenti tra il negozio ed eventuali enti ed associazioni presenti nel territorio con cui esista una condivisione di valori ed obiettivi. → Sviluppo delle relazioni esistenti e, se necessario, ricerca di nuovi partner. → La visione comune, quando possibile, viene concretizzata in una progettualità che determina un palinsesto di attività, ripetuto o con eventi singoli, innescando un ritmo e una scansione di collaborazione con prospettive di lungo periodo.
Stiamo raggiungendo la consapevolezza che si possono percorrere strade comuni e condividerle con persone che quotidianamente operano nei territori locali. Tante realtà nei territori hanno visioni comuni alle nostre. E altrettante non le conosciamo ancora. Creare delle buone connessioni a livello territoriale, renderle sempre più operative conferisce ai negozi, un ruolo di “nodo”, di canale di comunicazione locale legato a una comunità molto più grande. È un impatto, quello sulle realtà territoriali in cui siamo presenti, che non è però ancora misurabile. La sua estrema variabilità è una caratteristica legata alla diversità intrinseca dei territori e alla differente reattività dei suoi attori. L’aspettativa è, a medio termine, di riuscire a portare, catalogare e mettere a disposizione dei nostri collaboratori sul territorio, tutte le buone pratiche di relazione ed operatività che avvengono nei territori per creare contaminazione anche in aree diverse da quelle in cui il progetto nasce e avere un terreno fertile per le cause comuni.
3.1
LE PECULIARITÀ
SOMMARIO
MONDO CLIENTI E SOCIETÀ
CAPITOLO 0
approfondim ent o
CAPITOLO 1
che rappresenta una possibilità formativa e di acquisizione di competenze, oltre ad essere un veicolo di divulgazione della cultura biologica. Ne è nata una un’opportunità di integrazione tra la comunità ed il territorio attraverso l’attività di produzione, vendita e distribuzione dei prodotti coltivati, che acquisiscono ancora maggior valore grazie alla collaborazione con i punti vendita NaturaSì limitrofi.
CAPITOLO 2
MODALITÀ DI GESTIONE DI DONAZIONI, SPONSORIZZAZIONI ED EROGAZIONI LIBERALI Supportiamo economicamente attività a sfondo antroposofico, eventi culturali, nell'ambito dell'ecologia, dei giovani e del sociale, che rientrano nei nostri principi di impresa e possono avere ricadute territoriali nelle aree dove sono presenti le sedi ed i negozi NaturaSì.
CAPITOLO 3
Privilegiamo collaborazioni di crescita, investiamo quindi su progetti che prevedano una crescita e una collaborazione non limitata alla sfera economica
99
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Ne è un esempio l’"investimento" fatto a favore della costruzione di una serra per l’agricoltura biologica presso l’associazione Comunità giovanile Onlus di Conegliano. Attraverso questo strumento la Comunità Giovanile ha potuto intraprendere un percorso con i giovani ospiti e con altri soggetti fragili del territorio,
3.0
3.2
iii
Quali Paesi? Con quale sviluppo?
ii
Bio Millennials
i
Alimentare la conoscenza sulla terra
confini
Le nuove generazioni con cui EcorNaturaSì entra in contatto, sia per sviluppare progetti di sostegno, sia per capire e co-progettare le tendenze del mercato
progetti e processi
→ pp. 102 – 105
100
3.2
Nuove generazioni
SOMMARIO
MONDO CLIENTI E SOCIETÀ
CAPITOLO 0
La linfa vitale del nostro sistema è la comprensione delle richieste dall’avvenire in termini di valori, qualità della vita e nuovi bisogni. Tale comprensione si basa sulla nostra capacità di Indicatori in misurazione per il 2020 rendere possibile una partecipazione attiva → Numero di millennials partecipanti al progetto "bio millennials" per anno di tutti gli stakeholder. → Numero di workshop organizzati dal progetto "bio millennials" per anno
→ Numero di progetti in Open innovation avviati per anno
CAPITOLO 1
Contributo economico per progetti in paesi in via di sviluppo
PROGETTO CAFFÈ prevede un contributo a supporto del progetto Our Fathers Kitchen in Etiopia per circa
7.000 PROGETTO BANANE contribuiamo con circa
CAPITOLO 2
€
l’anno
€ CAPITOLO 3
7.500
l’anno al progetto PEADFAS in Perù
indicatori e grafici INDICE GRI E CONCLUSIONI
101
3.2
i
Alimentare la conoscenza sulla terra "Coltivare la terra per coltivare i pensieri" è un progetto focalizzato sui temi di alimentazione biologica, stagionalità e consumo consapevole, che EcorNaturaSì si impegna a portare nelle scuole. Veicolare queste tematiche all’interno delle realtà educative è un vero e proprio dovere verso le nuove generazioni, per la loro crescita culturale e per il loro futuro. La collaborazione con le scuole può essere un potente motore per ampliare ed unire le comunità locali, attivando uno scambio attivo di conoscenze e idee che contribuisca a creare occasioni di reciproco interesse diretto tra scuole, negozi ed aziende agricole del territorio.
102
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
→ Il contatto con le scuole, che avviano la collaborazione, avviene attraverso i negozi presenti sul territorio. Spesso nasce da clienti e collaboratori che sollecitano il negozio ad un contatto con le scuole. Requisito fondamentale è che all’interno degli istituti scolastici l’iniziativa sia accompagnata da persone coinvolte, gente che ci crede. → I progetti vedono la realizzazione con attività differenziate in base alla possibilità della collaborazione e dell’età degli alunni coinvolti. Si spazia dalla creazione e cura di un orto scolastico, a laboratori esperienziali tematici, da degustazioni sensoriali in collaborazione con i produttori locali ad attività divulgative sia dirette che attraverso materiale e-learning. → I progetti hanno durata annuale (settembre– giugno) o semestrale (gennaio–settembre). Si affiancano alla didattica con un orario mensile che può variare dalle due ore al mese ad un tempo maggiore in funzione delle eventuali attività integrative di coinvolgimento con insegnanti o genitori degli alunni. → Ove vi sia il progetto orto, la frequenza mensile aumenta per permettere agli studenti di coltivare la terra. Alla fine dell’esperienza annuale si cerca di dare seguito al progetto, attraverso occasioni di condivisione dell’esperienza, quali raccolta collettiva degli ortaggi, mercatino dei prodotti o mostre “artistiche” del percorso svolto. → Se possibile si cerca di dare continuità alla collaborazione, andando oltre all’orizzonte temporale dell’anno.
Il ritorno delle esperienze fatte ad oggi è stato buono, con lo sviluppo di coinvolgimento e scambio reciproco di conoscenze. Il progetto, inizialmente nato per la scuola primaria e secondaria, sta vivendo una nuova fase aperta anche alla collaborazione con scuole superiori sviluppando nuove modalità di interazione e aumentando la portata dei contenuti, dalla realizzazione dell’orto a percorsi di conoscenza attraverso conferenze e approfondimenti a cura di professionisti.
Bio Millennials
3.2
ii
SOMMARIO
Nel concreto i giovani progettano il loro "cibo bio", dal packaging, al marchio, al prezzo, lasciando aperto spazio all’innovazione tecnologia e alla progettazione di servizi necessari a sostenere quanto è stato proposto.
MONDO CLIENTI E SOCIETÀ
Il progetto "Giovani per Giovani" vuole coinvolgere le nuove generazioni, nello specifico i millennials, attraverso percorsi di co-progettazione e di innovazione aperta. Lo scopo è avviare progetti concreti, che si traducano in prodotti e approcci al consumo capaci di rispecchiare le loro esigenze e i loro valori.
CAPITOLO 0
IL PERCORSO
→ Co-progettazione attraverso incontri aperti sul territorio nazionale. → Innovazione aperta secondo l’“Open Innovation Manifesto” di EcorNaturaSì.
I fondamenti dell’idea sono stati raccolti ed esplicitati nel Manifesto di Open Innovation, attraverso una co-creazione che ha coinvolto un gruppo di millennials dell’ecosistema EcorNaturaSì. Oltre ai consumatori millennials che vogliano sentirsi attori di partecipazione, gli attori di questa progettualità arrivano dalle sedi di EcorNaturaSì, dalle aziende agricole e dai negozi e in generale da tutte le realtà legate all’ecosistema.
CAPITOLO 1
LE PECULIARITÀ
CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
103
3.2
iii
Quali Paesi? Con quale sviluppo? L'importazione delle materie prime che non sono presenti a livello locale è, per EcorNaturaSì, un tema importante con il quale doversi confrontare. Specialmente quando queste provengano da paesi in via di sviluppo, non possiamo limitarci a valutare la provenienza e la qualità. Non possiamo prescindere, infatti, dal considerare il nostro impegno sul piano sociale, economico e dei diritti. Le condizioni dei lavoratori, i risvolti e le necessità delle comunità locali su cui impatta il nostro fare impresa rappresentano dei criteri minimi attraverso i quali si struttura il nostro approccio all’importazione di prodotti. In questo senso, oltre a verificare le condizioni di produzione, puntiamo a creare delle collaborazioni che possano sviluppare sempre un impatto positivo sul territorio, con uno sguardo particolare alle giovani generazioni, alla sicurezza alimentare e alla cultura. I prodotti che nascono da questo particolare tipo di collaborazione devono essere sempre veicoli di messaggi positivi, considerando il semplice apporto commerciale solo come una delle variabili del progetto.
104
Attualmente abbiamo due progetti che cofinanziamo attraverso la vendita di prodotto:
CAPITOLO 0
Peadfas Dal 2011, attraverso il legame storico con il nostro fornitore di banane, la Cooperativa ApBosmam, sosteniamo una piccola scuola di Piura, in un'area desertica del Perù, devolvendo un centesimo di euro per chilogrammo sul prezzo delle banane pronte per l’esportazione. Negli anni il supporto ha portato un sensibile miglioramento della struttura scolastica rendendola più a misura di bambino, e sviluppando anche un orto biodinamico adiacente alla struttura. Dalla nascita del progetto abbiamo contribuito con circa 7.500 € per anno.
SOMMARIO
→ I fornitori principali di importazione vengono verificati per garantire sia l’aspetto qualitativo e sanitario, che l’aspetto sociale e lavorativo. → Da alcune collaborazioni nascono progetti che vanno oltre il rapporto commerciale, sviluppando o sposando iniziative rivolte alla comunità locale, in particolare all'accesso al cibo e all'educazione per i bambini.
MONDO CLIENTI E SOCIETÀ
IL PERCORSO
3.2
LE PECULIARITÀ
CAPITOLO 1
Ours Fathers Kitchen In occasione del lancio del nuovo caffè a marchio Ecor, al fine di aggiungere valore a questa nuova filiera sviluppata in Etiopia ad inizio 2019, abbiamo legato l’acquisto della materia prima caffè verde ad un progetto che cura la nutrizione e l’istruzione di bambini appartenenti alle famiglie più indigenti di Addis Abeba. Il progetto Our Fathers Kitchen fornisce un pasto al giorno a circa 300 bambini, in difficili condizioni, in un paese noto ai più per le gravi carestie causate dalle siccità che hanno afflitto la regione nei decenni passati. Nonostante la situazione oggi sia migliorata, rimangono vive criticità, soprattutto legate alla crescente urbanizzazione della popolazione rurale. Per cercare di far fronte alle drammatiche situazioni che scaturiscono da questo fenomeno, per ogni pacchetto di caffè viene corrisposta ad Our Fathers Kitchen la cifra di 0,07 €. Ogni pasto ha un costo di circa 0,30 €. Dal lancio di queste referenze si sono pagati 2000 pasti al mese.
CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
105
3.3
i
La rivoluzione del gusto
progetti e processi
→ pp. 108 – 109
106
CAPITOLO 0
Incidenza sul totale del fatturato
SOMMARIO
MONDO CLIENTI E SOCIETÀ
I prodotti che offriamo vogliono essere sani, vitali e di elevata qualità per le persone e per l’ambiente.
3.3
Salute e vitalità dell’alimentazione
PIÙ BENE
1,8%
gennaio - luglio 2019
89
CAPITOLO 1
Numero dei prodotti a marchio PIÙ BENE
confini
Negozi e sedi EcorNaturaSì
nel 2019
confini
60
CAPITOLO 2
Numero di prodotti inclusi nel progetto Rivoluzione del gusto
Territori in cui EcorNaturaSì è presente con i propri negozi
nel 2019
CAPITOLO 3
107
INDICE GRI E CONCLUSIONI
indicatori e grafici
3.3
i
La rivoluzione del gusto Il nostro concetto di “sana” alimentazione ci richiede di seguire linee guida precise e di applicare buone pratiche, a cui noi diamo risposta con il progetto “La rivoluzione del gusto”, strutturando ricette che condividiamo con i nostri partner (produttori e trasformatori) con l’obiettivo di offrire un prodotto che sia sano, vitale e di elevata qualità, per le persone e per l’ambiente. Si tratta di prodotti che cercano di creare una comunità di persone consapevoli attorno alla qualità delle materie prime e ai principi per una attenta formulazione delle ricette (integrale, riduzione di zuccheri, utilizzo di oli nobili, eliminazione degli aromi ecc). Questi principi devono esprimere i nostri valori più “alti” sull'alimentazione e, di conseguenza, rappresentare anche percettivamente, una esperienza, concreta e globale, del “gusto” del nostro ecosistema.
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
Nel 2017, su questi presupposti, nasce “La Rivoluzione del Gusto”:
Dal 2017 ad oggi, abbiamo iniziato a trasformare 60 prodotti nelle categorie di vendita più importanti: dal forno dolce e salato alla pasta, dai cereali per la colazione alle marmellate, dalle farine ai prodotti freschi. Con una rivoluzione, più che una sostituzione, dei prodotti precedenti. La nostra cultura d'azienda, oggi, ci chiede di fare un ulteriore passo avanti lavorando quotidianamente in una direzione precisa. Superando il concetto di “senza” e focalizzandoci sul “con”: "con” ingredienti vitali, “con” gusti interessanti, “con” sapori diversi dal convenzionale, “con” pochi ingredienti, fino ad arrivare a prodotti “con” progetti importanti alle spalle, che siano coerenti con i valori di EcorNaturaSì. A partire da una sostenibilità di prospettiva che vede appunto una rivoluzione di valori e una loro conseguente diffusione in un campo, locale e globale, particolare e universale, come quello dell’alimentazione.
→ Studio di ricette esclusive che rispecchino il nostro concetto di alimentazione. → Utilizzo di materie prime dell’ecosistema, nobili e non raffinate. → Eliminazione degli aromi naturali per esaltare il gusto naturale delle materie prime. → Riduzione degli zuccheri nella revisione delle ricette, in sviluppo anche la riduzione del contenuto di sale.
108
3.3
SOMMARIO
MONDO CLIENTI E SOCIETÀ
CAPITOLO 0 CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
INDICE GRI E CONCLUSIONI
109
3.4
2017
714.097
527.493
2018
(€)
2018
808.916
769.635
620.735
808.916
2017
(€)
La rivendita di alimenti vitali
769.635
808.916
2016 di 2017 2018 Volume merce donata ad associazioni ed enti 2016 espressa in €
620.735
i
769.635
620.735
(€)
2016
714.097 346.756
527.493
714.097
(€)
346.756
527.493
346.756
Fatturato derivante dalla rivendita interna da prodotti difficilmente commercializzabili
2017
2018
(€)
2016
2017
(€)
2016
2018
239.118
274.756
239.118 232.195
274.756
232.195 239.118
274.756 2017
2018
2018
(€)
2016
2017
Volume di merce smaltita presso Ce.Di, espressa in €
(€)
232.195
2016
progetti e processi
→ pp. 112 – 113 110
2017
(€)
2016
2018 2016
2017
2018
CAPITOLO 0
Volume di merce non più commercializzabile per scadenza presso i negozi, espressa in €
SOMMARIO
MONDO CLIENTI E SOCIETÀ
Indicatori in misurazione per il 2020
Vogliamo fare parte di una filiera dove sprechi e inefficienze siano ridotte al minimo possibile. La tutela del valore del cibo è profondamente intrecciata all’esistenza stessa dell’essere umano.
3.4
Spreco alimentare
confini
CAPITOLO 1
Ce.Di. di Bologna e Conegliano
CAPITOLO 2 CAPITOLO 3
L'apertura della nuova sede, con annesso magazzino, a Bologna ha portato con sé un periodo di transizione e assestamento che ha aumentato il volume di merce con scadenza ravvicinata o smaltita
111
INDICE GRI E CONCLUSIONI
indicatori e grafici
3.4
i
La rivendita alimenti vitali Il cibo è vita, e avere un impatto quanto più prossimo allo zero in termini di spreco alimentare rappresenta un compito fondamentale per EcorNaturaSì. In questo senso è nostro dovere adottare tecniche di ottimizzazione della distribuzione e processi perché non vi sia il rischio di sprecare i prodotti che rappresentano il frutto del lavoro del nostro ecosistema. L’organizzazione di rivendite interne e di distribuzione degli alimenti che non possono essere venduti a scaffale rappresenta un punto focale nella lotta all’eliminazione degli sprechi alimentari.
LE PECULIARITÀ
IL PERCORSO
Al fine di non andare a perdere quei prodotti prossimi alla scadenza o che per questioni di imballo non possono essere commercializzati nei negozi, abbiamo dato il via:
L’esistenza dell’attività di rivendita è già stabilmente inserita in azienda dal 2006 per la sede di Zoppè. Una attività gemella è in prossima apertura presso la sede di Bologna entro l’anno 2019. È in atto un processo di ottimizzazione e maggiore consapevolezza per ridurre al minimo i prodotti che rischiano di andare a smaltimento, con l’obiettivo di arrivare quanto più possibile vicini all’azzeramento. In questo senso la logistica delle sedi è stata già pesantemente modificata al fine di garantire il minimo spreco possibile; altri processi sono in opera o stanno nascendo nella consapevolezza sempre maggiore dell’esigenza vitale per la Terra e per gli uomini di ridurre al minimo lo spreco del valore alimentare. In questa fase di ottimizzazione stiamo coinvolgendo in pieno l’ecosistema, non limitandoci a utilizzare le sedi logistiche ma iniziando una stretta collaborazione con i nostri punti vendita. La gestione di questa eccedenza, con l’impegno sempre più forte di risorse e di persone, deve trasformarsi in un valore culturale, e commerciale, trasversale per tutti gli attori.
→ a una rivendita interna, che permette ai collaboratori l’accesso ai prodotti non più commercializzabili ad un prezzo fortemente ridotto. → a una vendita diretta con sconti particolari a Punti Vendita accreditati e monitorati (per i controlli di Qualità) da Ufficio Vendite. → all’utilizzo di prodotti presso le mense aziendali interne alle nostre sedi. → a collaborazioni con associazioni ed enti accreditati, che ricevono come donazione parte di questi prodotti, a sostegno delle attività sociali che perseguono. Inoltre: → verifica e rimessa in magazzino degli articoli che rientrano da resi e risultano idonei agli standard di qualità e lottizzazione. → l’Ufficio Resi/Rivendita Interna gestisce tutte le rotture di Magazzino, i lotti in scadenza, resi da clienti.
112
SOMMARIO
CAPITOLO 0 CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
INDICE GRI E CONCLUSIONI
113
INDICE DEGLI INDICATORI GRI
114
DISCLOSURE
TITOLO DELLA DISCLOSURE
PAGINA
NOTE
102-1
Nome dell'organizzazione
7, 13
102-2
Attività, marchi, prodotti e servizi
8-10, 15
102-3
Luogo in cui ha sede il quartier generale dell’organizzazione
15, 28
102-4
Paesi in cui l'organizzazione opera
8-10
102-5
Assetto proprietario e forma legale
8-9
102-6
Mercati serviti
15
102-7
Dimensioni dell'organizzazione
33, 55, 93
102-8
Informazioni riguardo i dipendenti e la forza lavoro/gli altri lavoratori
55
102-9
Catena di fornitura
15
102-10
Modifiche significative nell'azienda e nella catena di fornitura
102-11
Spiegazione dell'applicazione dell'approccio prudenziale
20-21, 31
102-14
Dichiarazione dell'amministratore delegato
5
102-15
Principali impatti, rischi e opportunità
23-25
102-16
Valori, principi, standard e regole comportamentali
18-19
102-18
Struttura di governance
102-40
Lista dei gruppi di stakeholder
26
102-41
Accordi collettivi di contrattazione
64
102-42
Identificazione e selezione degli stakeholder principali
26
102-43
Approccio all’attività di coinvolgimento degli stakeholder
26
102-44
Argomenti chiave e criticità emerse dall’attività di coinvolgimento degli stakeholder
26
102-45
Società incluse nel bilancio finanziario consolidato e indicazione delle società incluse nel bilancio consolidato che invece non sono comprese nel report di sostenibilità
28
102-46
Definizione dei contenuti del bilancio e dei sui confini
26-27
102-47
Lista dei temi materiali
26-27
102-48
Effetti di eventuali modifiche nei calcoli rispetto ai bilanci precedenti
Non pertinente
102-49
Modifiche significative rispetto al precedente periodo di rendicontazione
Non pertinente
102-50
Periodo di rendicontazione
28
102-51
Data di pubblicazione del bilancio più recente
28
102-52
Periodicità di rendicontazione
28
102-53
Contatti e indirizzi utili per richiedere informazioni sul bilancio e i suoi contenuti
119
Non pertinente
Inoltre, per ogni tema materiale sono definiti i confini ai quali il Bilancio si riferisce
Il bilancio vuole essere un racconto della responsabilità dell'azienda dalla sua nascita ad oggi. I dati presentati, ove ritenuto opportuno il trasmettere un andamento storico, fanno riferimento al triennio 2016-2018. Il tutti gli altri casi fanno riferimento al 2018
NOTE
Dichiarazione di aver redatto il bilancio secondo i GRI Standards
28
102-55
Indice dei contenuti GRI
114-116
102-56
Revisione esterna
103-1
Spiegazione del tema materiale e dei suoi confini
34-35, 40-41, 44-45, 50-51, 5657, 60-61, 64-65, 68-69, 74-75, 7879, 86-87, 94-95, 100-101, 106-107, 110-111
103-2
Approccio di management
29
Qui viene fornito un riassunto di tutti i progetti e i processi che costituiscono il cuore della gestione dei diversi temi materiali
308-1
Nuovi fornitori che sono stati valutati secondo criteri ambientali
30-31
Viene presentato il progetto "Fiore della Vita" e i "Sistemi di garanzia partecipata" entrambi volti a monitorare l'intera filiera dal punto di vista della sostenibilità
414-1
Nuovi fornitori valutati secondo criteri sociali
30-31
Viene presentato il progetto "Fiore della Vita" e i "Sistemi di garanzia partecipata" entrambi volti a monitorare l'intera filiera dal punto di vista della sostenibilità
304-3
Habitat protetti o rigenerati – in termini di biodiversità
46-47
FP12
Politiche e pratiche in materia di trattamenti antibiotici, antiinfiammatori, ormonali e/o di promozione della crescita, per specie e razza
52-53
FP10
Politiche e pratiche, per specie e razza, relative alle alterazioni fisiche e all'uso dell'anestetico
52-53
401-2
Benefit forniti ai dipendenti a tempo pieno che non sono forniti a lavoratori part-time o temporanei
64
404-1
Ore di formazione annue medie per dipendente
68-69
404-2
Programmi per la gestione delle competenze e per l'apprendimento continuo che supportano l'occupabilità continua dei dipendenti e li assistono nella gestione della fine carriera
70
404-3
Percentuale di dipendenti che ricevono rapporti regolari sui risultati e sullo sviluppo della carriera
69
403-2
Tipologia di infortuni
75
306-2
Peso totale dei rifiuti per tipo e modalità di smaltimento
78
302-1
Consumi assoluti di energia all’interno dell’organizzazione (tipo di energia e quantità)
87
413-1
Aree di operatività con implementazione di programmi di coinvolgimento della comunità locale, valutazione dell'impatto e programmi di sviluppo
98-99, 101
Viene altresì riportato il contributo economico per progetti in paesi in via di sviluppo
FP-7
Percentuale del volume totale delle vendite di prodotti di consumo, per categoria di prodotto, che contengono maggiori ingredienti nutrienti
107
Viene riportato il numero di prodotti a marchio più bene e la loro incidenza sul totale del fatturato. Viene inoltre riportato il numero di prodotti inclusi nel progetto Rivoluzione del gusto
Non pertinente
CAPITOLO 1
102-54
CAPITOLO 0
PAGINA
SOMMARIO
TITOLO DELLA DISCLOSURE
INDICE DEGLI INDICATORI GRI
DISCLOSURE
CAPITOLO 2
Viene riportato l'indice di frequenza e di gravità per le diverse sedi
CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
115
INDICE DEGLI INDICATORI GRI
INDICATORI SVILUPPATI DALL'AZIENDA PER MONITORARE I TEMI MATERIALI
PAGINA
Numero di mappature dei terreni attraverso cromatografia e misurazione della quantità di sostanza organica
34
Numero di aziende coinvolte nella pianificazione e visite di supporto agronomico annuali
34
Numero di referenze che utilizzano le materie prime provenienti dall’ecosistema contribuendo direttamente alla vitalità del suolo
35
Numero di enti con cui collaboriamo per la ricerca sulle sementi
41
Volume degli investimenti nella ricerca sulle sementi
41
Concentrazione di capi di bestiame per azienda, espressa in “unità di bovini adulto” per ettaro
50
Somma del denaro raccolto attraverso il progetto con Banca Etica
56
Numero di negozi riorganizzati attraverso restauro o revisione nel triennio 2016-2018
60
Evoluzione del numero di insegne NaturaSì presenti nel territorio nel triennio 2016-2018
60
Numero di negozi inseriti nelle aziende agricole
60
Numero di negozi di proprietà o partecipati
60
Ore di formazione medie annue per dipendente in tema di salute e sicurezza
68
Numero di negozi in cui è presente un erogatore di acqua sfusa, filtrata e vitalizzata
78
Punti vendita in cui è presente una proposta di prodotto sfuso
79
Percentuale di merce movimentata attraverso supporti riutilizzabili (polymer/roller)
79
Aziende (dei settori ortofrutta e freschissimo) a cui forniamo il servizio di supporti riutilizzabili rispetto al totale di aziende per cui questo servizio potrebbe essere applicato (circa 120 fornitori)
79
Volume delle donazioni in merce valorizzata in €
94
Eventi organizzati nelle aziende agricole
94
Numero di persone formate rispetto all‘agricoltura biodinamica
94
Fatturato derivante dalla rivendita interna da prodotti difficilmente commercializzabili
110
Volume di merce donata ad associazioni ed enti espressa in €
110
Volume di merce smaltita presso CeDi, espressa in €
111
Volume di merce non più commercializzabile per scadenza presso i negozi, espressa in €
111
INDICATORI IN PROCESSO DI SVILUPPO DA PARTE DELL'AZIENDA PER MONITORARE I TEMI MATERIALI Conteggio dei microrganismi presenti nelle analisi dei suoli dell’ecosistema Numero di aziende che hanno un’area di tutela della biodiversità o progetti per la biodiversità rispetto al numero totale di fornitori. Percentuale media della superficie aziendale dedicata alla salvaguardia della biodiversità Percentuale di aziende aderenti al disciplinare EcorNaturaSì Numero di aziende che hanno beneficiato del finanziamento proposto in collaborazione con Banca Etica Ammontare del denaro erogato in prestito agli agricoltori tramite il progetto proposto in collaborazione con Banca Etica Variazione media del fatturato dei punti vendita a seguito di restauro o revisione Rapporto tra vendita media di prodotto sfuso e del corrispettivo confezionato Percentuale di load factor in termini di carico merce per mezzo di trasporto Percentuale di fornitori o appaltatori delle ditte di trasporto, valutati secondo criteri sociali e ambientali” Tasso di riutilizzo del materiale recuperato nei negozi Numero eventi medi per negozio all’anno suddivisi per tema Numero di associazioni o enti riconosciuti con cui sono state attivate delle collaborazioni Numero di scuole/classi coinvolte /alunni Ore di attività per tipologia di scuola Numero di millennials partecipanti al progetto “bio millennials” per anno Numero di workshop organizzati dal progetto bio millennials per anno Numero di progetti in Open innovation avviati per anno
116
SOMMARIO
Risorsa idrica, rischi legati ai cambiamenti climatici e trasporti
CAPITOLO 0
Si tratta di temi rilevanti emersi tra gli stakeholder interni ed esterni ad EcorNaturaSì. Rispetto a questi argomenti ci siamo resi conto, anche grazie a questo bilancio di sostenibilità, di non avere ancora una progettualità sviluppata come in altre aree. In tal senso, questa prima attività di rendicontazione ha già il merito di dimostrare la sua efficacia, esortandoci a trattare ogni tema emerso con sempre maggiore coscienza e determinazione.
CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 INDICE GRI E CONCLUSIONI
117
SOMMARIO
Questo primo bilancio rappresenta una fotografia, una base da cui partire per conoscerci, per misurarci e per raccontare come il pensiero, la visione e le responsabilità che ci assumiamo come azienda e come ecosistema siano il motore di ogni nostra azione. L’obiettivo è dare un valore e un significato a quei temi intangibili che sono elementi costitutivi di un'impresa come EcorNaturaSì. È un primo ma importante passo per rendere sistema l’impegno dell’azienda su ambiente, società e forme di governance. Un atto pubblico e condiviso da parte del nostro ecosistema per fornire un fattivo e positivo contributo alla Terra, ecosistema di tutti noi.
CAPITOLO 0
Il progetto ha preso vita attraverso la collaborazione di molte persone del nostro ecosistema, generando una intensa partecipazione in azienda, frutto del lavoro condiviso e di una intelligenza collettiva. Il risultato è un'esperienza di confronto costruttivo in itinere sullo sviluppo di EcorNaturaSì. Il mio sentito ringraziamento perciò va a tutti coloro che hanno partecipato direttamente ed indirettamente a tutte le fasi di questo lavoro, dalla progettazione, alla discussione ed alla stesura, colleghi, collaboratori e clienti che hanno reso possibile questa esperienza.
CAPITOLO 1 CAPITOLO 2
Achille Fardin, Alberto Zottino, Aldo Rovatti, Alessandra Dassie, Alfredo Cervone, Andrea Lener, Angela Danzi, Antonio Calabrese, Antonio Camerin, Carlo Murer, Chiara Fraccaroli, Claudio Fava, Cristina Terzariol, Dacia Cappiello, Diana Zottarel, Elena Falorni, Eleonora Zanetti, Elisa Benetti, Ennio Tiveron, Enrico Camerin, Erika Galafassi, Erika Tabloni, Ettore Rovesti, Fabio Brescacin, Fabio Dartora, Fabio Gasparato, Fabio Perbellini, Fausto Jori, Francesca Masciovecchio, Francesco Medici, Francesco Zappalorto, Gabriele Borghesan, Gabriele Carniato, Gianluca Brizio, Gianluca De Nardi, Gianpaolo Merz, Giò Gaeta, Giovanni Buccheri, Giulia Modenato, Giulia Zerbinati, Ilaria Marini, Leonardo Calloni, Luca Brugnera, Luca Furlan, Luca Sartorato, Marcello Volanti, Mario Cicolecchia, Massimo Caruso, Mauro Gallo, Michela Airoldi, Michele Bonato, Michele Gandolfo, Milo Maddalin, Nicola Adighieri, Nicola Dal Forno, Paola Santi, Patrizia Antiga, Renzo Vudafieri, Rita Tornieri, Rosa Dal Bianco, Rosella Danzi, Sara Lucchi, Sara Maruca, Sara Perinot, Serenella Rotondo, Silvia Valentini, Simone Grigoletti, Sonia Meneghin, Stefano De Poi, Valentina Ago, Valerio Todero, Viola Lodi, Walter Casagrande, Walter Cescon. Ringrazio infine Terra Institute, che come sparring partner ci ha accompagnato per tutto il percorso, Hublab che ci ha messo a disposizione tutte le sue competenze, lo studio ascionemagro che ha curato la grafica e Zenit che ha curato la stampa.
CAPITOLO 3
Emiliano Bonadio
The systems change consultancy
119
INDICE GRI E CONCLUSIONI
Per eventuali riflessioni, commenti, domande scrivere a: servizioconsumatori@ecornaturasì.it