Anno 11 - N°4 Agosto Settembre 2008 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB BERGAMO In caso di mancato recapito si restituisca a: Editrice Bergamasca Srl - via Madonna della Neve, 24 - 24121 Bergamo, che si impegna a pagare la relativa tassa. Euro 4,00
COVER
HOLDING S.r.l. Porte da maestro
VIP & NEWS
Passaggio delle consegne
ROTARY SUD ARMR Gran Galà
INTERVISTE
GIOVANNI LICINI Anima del “VIP”
ROBERTO FRAMBROSI Associazione Carabinieri
GIANCARLO TRAINI “ATB, azienda sana”
CULTURA
Festival, successo annunciato
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CARI LETTORI
Editoriale
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rosegue la full immersion di Città dei Mille nel cuore dell’universo bergamasco. Con lo stile che ci contraddistingue, ovvero spot di luce capaci di mettere a fuoco di volta in volta situazioni, persone, occasioni mondane ed appuntamenti culturali che danno lustro a quanto ruota attorno al Campanone. A ridosso delle Olimpiadi l’esplorazione di questo firmamento non poteva non partire da un’atleta che a Pechino insegue quella medaglia d’oro sfuggitale per un soffio quattro anni fa ad Atene. Un soffio come quello che sembra dare respiro alle movenze di Daniela Masseroni durante le mirabili esibizioni con la squadra nazionale di ginnastica ritmica e che speriamo porti la farfalla di Carobbio a vele spiegate verso il gradino più alto del podio. Ricca la costellazione delle interviste, aperta dal neopresidente dell’Atb, Giancarlo Traini, alle prese con una sfida da far tremare le vene ai polsi: le gare per il trasporto pubblico in programma per il 2011, quando l’azienda locale se la dovrà vedere con colossi internazionale quali l’inglese Arriva. Non meno interesse susciteranno le storia di Alma Grandin, giornalista di RadioUno partita vent’anni fa da Fiobbio di Albino e oggi docente universitaria nonché responsabile dell’ufficio di rappresentanza della Provincia di Bergamo a Roma, Marino Curnis, autore di un libro sul suo tentativo di raggiungere il Giappone a piedi, e Roberto Frambrosi, presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Bergamo; senza dimenticare lo spessore di personaggi quali Giovanni Licini, anima del Torneo Tennis Vip, e Mina Da Prato, titolare dell’omonima boutique in via Sant’Orsola. Immancabile lo spazio dedicato alle aziende e una doverosa sezione dedicata al turismo più ambito, con le proposte del tour operator Passatempo alla volta di Kenya, India ed Egitto. A chiusura dei reportage vippettari all’insegna del “chi c’era” dove si spazia da inaugurazioni di boutique al trasferimento dell’Istituto Negri all’interno del Kilometro Rosso, dalle feste del Centro Porsche Bergamo al tradizionale “Mak π 100” degli allievi della Guardia di Finanza, dalla premiazione dell’Oriocenter per la “Mostra bestiale” a suon di Cracking Art alle più nobili iniziative di solidarietà - proviamo a raccontarvi la giornata tipo di una ragazza trendy e sofisticata attraverso uno strumento di narrazione fresco e accattivante: il fotoromanzo. Buona lettura!
EMILIO PUCCI
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Editoriale 5
Cari Lettori
AGOSTO - SETTEMBRE
Sommario
Vip & news 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38
Daniela Masseroni Tripersonale inaugurale alla Nex Art Gallery Bergamo Rotary Sud: Passaggio delle consegne Gran Galà della Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare 80’s Porsche Party sulle rive del lago d’Iseo Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani Nabu Interni, esclusivista di oggetti d’arredo 14° Trofeo Sit-in Golf Classic Invitational Finale-Stableford “Pulmino Amico”, gli sponsor fanno viaggiare la solidarietà Un polo della moda nel centro di Chiuduno Oriocenter trionfa agli ICSC Solal Marketing Awards Kilometro Rosso, nuova sede per l’Istituto Negri Mak π 100, in festa gli allievi della Guardia di Finanza Estate a tutto divertimento con le notti “White Flowers” Moda, Gabrieli nuovo presidente dei giovani imprenditori
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AGOSTO - SETTEMBRE
Interviste 46 50 54 58 62 66
Giancarlo Traini: «L’Atb deve restare bergamasca» Giovanni Licini, anima del “Vip” Roberto Frambrosi: «Volontari a servizio della cittadinanza» Mina da Prato: «Sono innamorata della moda» Un vulcano di nome Alma Marino Curnis a piedi da Bergamo all’Iran
Mangiar bene 82 84
Villongo celebra il suo dolce storico “Stranieri a scuola di cucina orobica
Sommario
Città dei Mille anno 11 n. 4 Aut. Trib. n. 52 del 27 Dicembre 2001
Editore: Editrice Bergamasca Srl www.ediberg.it
Direzione e Redazione: Via Madonna della Neve, 24 Bergamo Tel. 035.3591116 Fax 035.3591117 www.cittadeimille.com
Turismo 86
Passatempo, viaggi da sogno
Direttore responsabile: Claudio Gualdi Redazione: Fabio Cuminetti Grafica: Denis Colosio - Fabio Toschi In questo numero hanno collaborato: Luna Gualdi Emanuela Lanfranco Francesco Lamberini Fotografie: Vincenzo Lombardi Tiziano Manzoni Stampa: Sigraf - Treviglio (Bg) Pubblicità: Tel. 035.359 1158
Arte e cultura 88 90 92 94
Anno “bello e impossibile” per la grande Gianna Nannini Cinema d’arte, successo annunciato per il Festival Internazionale Il Kantor di Buscarino alla Galleria Elleni Musica, poesia e architettura tra Rinascimento e Barocco
Vip del mese
AGOSTO - SETTEMBRE
di Fabio Cuminetti
Daniela, farfalla d’oro agli Europei Ottimo risultato a Torino per la 23enne di Carobbio, stella della squadra nazionale di ginnastica ritmica. Che a Pechino insegue un sogno finora solo sfiorato: la vittoria alle Olimpiadi
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ue anni fa in un comprensibile momento di stanchezza pensava di lasciare una disciplina, la ginnastica ritmica, a cui ha dedicato la vita. Ha cambiato idea e caparbiamente è andata avanti, senza se e senza ma, mettendoci l’anima come sempre. Niente mezze misure, per restare al top. Quanto la bergamasca Daniela Masseroni abbia fatto bene è scritto negli ultimi successi in nazionale durante gli Europei di Torino dove - con le compagne di squadra Elisa Blanchi, Fabrizia D’Ottavio, Marinella Falca, Elisa Santoni e Anzhelika Savrayuk - ha conquistato un oro alle cinque funi, un argento ai tre cerchi e quattro clavette e un bronzo nel concorso generale. Dietro l’angolo ora c’è il sogno di sempre: vincere a Pechino quell’oro olimpico tanto inseguito e solo sfiorato ai Giochi di Atene nel 2004. L’atmosfera cinese sarà soave anche se difficilmente si rivedrà quel tifo incredibile - perché di casa - sperimentato all’ombra della Mole Antonelliana, sabato 7 giugno, dove gli ottomila presenti al palazzetto si sono profusi in una ola che sembrava non finire mai. «E’ stata una grande emozione per me. - racconta Daniela - Il tifo era così assordante che quasi non si sentiva la musica, ma ci ha dato forza. E alla fine dell’ultimo esercizio è esploso un boato. Poi la ola: è un vero spettacolo vedere ottomila persone che fluttuano sugli spalti tutt’attorno a te, neanche fossimo in uno stadio di Serie A. Magari fosse sempre così». In Cina però c’è da battere la solita Russia… «Dipende da come andrà la gara, quei due minuti e mezzo per i quali abbiamo lavorato anni. Due minuti che possono trasformarsi in gloria. Tutto si gioca lì. Possiamo farcela, ma è meglio
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restare umili e non montarsi troppo la testa». Alta 1,68 per 44 kg di peso, Daniela Masseroni ha iniziato a fare ginnastica a sei anni e veste la maglia azzurra dal 2001. L’argento ai Giochi Olimpici di Atene 2004 è stato il suo risultato più eclatante. Le due medaglie d’argento e l’oro ai Mondiali di Baku nel 2005 hanno coronato nel migliore dei modi la sua carriera che, dopo un anno di pausa forzata, è andata avanti con brillanti risultati nelle prove di Coppa del mondo 2007.
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agosto - settembre
di Emanuela Lanfranco
Tripersonale inaugurale alla Nex Art Gallery Fino al 31 agosto le opere di Lidia Baschenis, Serge Mendjisky, Klaus Karl Mehrkens in mostra nella nuova galleria di via della Fara. Il vernissage è stato presentato da Vittorio Sgarbi. Pippo Baudo tra gli ospiti
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on la presentazione di Vittorio Sgarbi giovedì 12 giugno, presso la Nex Art Gallery di Bergamo (che si aggiunge alla sede di Arezzo) in via della Fara, è stata inaugurata la mostra “Vero & Falso”, tripersonale inaugurale di Lidia Baschenis, Serge Mendjisky, Klaus Karl Mehrkens. Al vernissage di inaugurazione erano presenti numerosi ospiti tra i quali Pippo Baudo, amico della famiglia Macrì. La mostra rimarrà aperta fino al 31 agosto 2008.
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agosto - settembre
di Emanuela Lanfranco
Bergamo Rotary Sud: Passaggio delle consegne Cambio al vertice giovedì 26 giugno alla Cantalupa: l’ingegner Edoardo Gerbelli ha consegnato al dottor Gianandrea Vecchi la spilla e il collare presidenziale
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iovedì 26 giugno, presso il ristorante la Cantalupa di Brusaporto, si è svolta la cerimonia del passaggio delle consegne al vertice del Bergamo Rotary Sud. L’ingegner Edoardo Gerbelli ha consegnato al dottor Gianandrea Vecchi la spilla e il collare presidenziale.
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Una bella serata svoltasi come sempre all’insegna dell’amicizia e dell’eleganza. Dopo cena la massima onorificenza rotariana, ovvero la Paul Harris, è stata conferita al socio Alberto Ravasio. “Make dreams real - concretizza i sogni” è il tema del prossimo anno rotariano e anche l’augurio che il neo presidente ha rivolto a tutti i soci. La serata si è conclusa con un dono floreale alle gentili ospiti.
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agosto - settembre
di Emanuela Lanfranco
Gran Galà della Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare Dopo cena si è tenuta una lotteria che ha portato un ulteriore contributo per l’istituzione di borse di studio, assegnate ogni anno a ricercatori dell’Istituto Mario Negri
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iovedì 12 giugno al ristorante La Cantalupa amici e sostenitori dell’ARMR si sono ritrovati per il quinto anno consecutivo al Gran Galà. Una serata molto particolare che oltre al piacere di ritrovarsi “onora” il lavoro di quanti partecipano al sostegno della Fondazione.
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Uno splendido spettacolo pirotecnico ha accolto gli ospiti a bordo piscina per l’aperitivo. Dopo cena si è tenuta una lotteria che, grazie alla generosità dei premi in palio, ha portato alla Fondazione un ulteriore contributo per l’istituzione di borse di studio che ogni anno vengono assegnate a ricercatori dell’Istituto Mario Negri.
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agosto - settembre
80’s Porsche Party sulle rive del lago d’Iseo Revival targato Centro Porsche Bergamo per la presentazione della nuova Carrera 911, la notte del 3 luglio, sulla “spiaggia” ricreata alla Discoteca Scacco Matto di Predore
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ummernight anni ’80 alla Discoteca Scacco Matto per il “Porsche Party” organizzato dal Centro Porsche Bergamo per presentare la nuova Carrera 911. Nella notte del 3 luglio i motori della vettura tedesca hanno infatti rombato sulla spiaggia idealmente ricreata nel locale di Predore, in cui sabbia, sdraio, canoe e splendide ragazze in pareo e bikini hanno cele-
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brato il restyling estetico e tecnologico dell’auto super sport della casa tedesca. La colonna sonora della serata è stata affidata ai brani live della Shary Band e alla disco dance e alla simpatia degli speaker di RTL 102.5 Angelo Baiguini e Valeria Benatti. Il capitolo degustazione, curato dal servizio catering de “La Marianna”, ha invece puntato sui sapori freschi ed estivi di summer drink, ice-cream e tropical fruit per ricreare lo spirito da spiaggia.
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agosto - settembre
di Emanuela Lanfranco
Ass. Chirurghi Ospedalieri Italiani In Fiera il 27° congresso nazionale Arte, tecnologia e risorse per un ospedale nuovo: questi i temi di discussione del raduno presieduto dal dottor Lorenzo Novellino
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al 27 al 31 maggio si è svolto, presso la Fiera di Bergamo, il 27° congresso nazionale dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani. Arte, tecnologia e risorse per un ospedale nuovo: questi i temi di discussione del congresso presieduto dal dottor Lorenzo Novellino. «La chirurgia - ha detto - va considerata come arte: in grado di esprimersi in modo innovativo, come applicazione intelligente di tecnologie in continua evoluzione e come utilizzo oculato di Risorse che sono tanto più ridotte quanto più lievita la richiesta di salute. Sono temi che portano a riflettere sul significato e sul ruolo che la professionalità ha assunto e potrà assumere nella gestione e nell’organizzazione di un ospedale nuovo che entro la fine dell’anno 2009 sarà ultimato». Il servizio fotografico è stato effettuato alla cena sociale svoltasi presso la sede congressuale.
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agosto - settembre
di Emanuela Lanfranco
Nabu Interni, esclusivista di oggetti d’arredo Il nuovo show room di Riccardo Nava e Marco Bucarelli è stato inaugurato giovedì 29 maggio in via Broseta 44
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e luci di Zava, le lampade di Ahura, specchi e vasi di De Castelli, tavoli di Besana, complementi d’arredo, oggetti di design in esclusiva per Bergamo e Brescia. È quanto in esposizione e vendita da NABU Interni, in via Broseta 44. Il nuovo shoow room, di Riccardo Nava e Marco Bucarelli, è stato inaugurato giovedì 29 Maggio.
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agosto - settembre
di Emanuela Lanfranco
14° Trofeo Sit-in Golf Classic Invitational Finale-Stableford Tra gli ospiti che hanno partecipato alla gara c’erano una trentina di giocatori provenienti da Inghilterra, Germania, Francia e i premiati delle varie tappe del circuito: Bologna, Carimate, Franciacorta e Castello di Tolcinasco
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unedì 23 giugno il Golf Club Franciacorta ha ospitato la finale del Trofeo Sit-in Golf Classic, giunto quest’anno alla quattordicesima edizione. Tra gli ospiti che hanno partecipato alla gara c’erano una trentina di giocatori provenienti da Inghilterra, Germania, Francia e i premiati delle varie tappe del circuito: Bologna,
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Carimate, Franciacorta e Castello di Tolcinasco. “Dumark 59.63”, moda per il golf e tempo libero, è stata protagonista dell’abbigliamento dei giocatori che per l’occasione hanno indossato polo modello classic bianca e rosa, più cappellino. Dopo la cena si è svolta la premiazione effettuata da Marco Radici, presidente dell’azienda bergamasca “Tappetificio Nazionale Pietro Radici”.
Classifica: 1ª categoria: 1. Luciano Medolago 38 2. Alfio Casadei 37 3. Riccardo Mafiuletti 37. 2 ª categoria: 1. Patrizia Camerlenghi 39 2. Amedeo Gastaldo 36 3. Michele Puller 3 ª categoria: 1. Ottavio Bianchi 37 2. Gianluigi Paganessi 36 3. Nick Finlay 36. Lordo: Mattia Maffiuletti 33 Lady: Nicoletta Migliavacca 31 Senior: Alberto Masserini 35 Clienti: Malcom Dyson 35 Nearest to the pin: Patrizia Camerlenghi e Ruggiero Palombo Driving contest: Matia Maffiuletti e Paolo Raccagni.
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“Pulmino Amico”, gli sponsor fanno viaggiare la solidarietà Prende sempre più piede in Bergamasca “Pulmino Amico”, che utilizza il ricavato della vendita di spazi pubblicitari alle aziende per dare in comodato d’uso gratuito veicoli a realtà del no profit
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a pubblicità si trasforma in solidarietà grazie a “Pulmino Amico”. Il meccanismo è semplice e geniale: utilizzare il ricavato della vendita di spazi pubblicitari - a privati e aziende - sul mezzo per dare in comodato d’uso gratuito lo stesso veicolo alla no profit che ne abbia fatto richiesta. E dopo quattro anni la proprietà del pulmino passa di mano. «L’associazione - ha spiegato Roberto Riva, direttore commerciale della Dream Service di Sesto San Giovanni, che gestisce l’iniziativa - riceve così un veicolo a costo zero e può migliorare i propri
servizi. come ad esempio il trasporto di disabili». Oggi il progetto riscuote simpatia e sincero interesse da parte delle aziende bergamasche, soprattutto nella Bassa. Entusiastica la risposta delle no profit: attualmente in provincia aderiscono le cooperative sociali Biplano (che si occupa dal 1998 di salute mentale), Alchimia (minori), La Gasparina (recupero di tossicodipendenti) di Romano di Lombardia, Itaca (operante su più settori) di Morengo, Linus (minori) nell’area dell’Isola. Tra le new entry figurano poi la Colognese (squadra di calcio giovanile di Cologno) e l’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla di Bergamo).
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Un polo della moda nel centro di Chiuduno Target alto e marchi di prestigio per “Luisa Belotti Uomo”, inaugurato lo scorso 12 giugno di fronte all’omonima boutique dedicata al fashion in rosa
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“Luisa Belotti”, affermata boutique con storia ed esperienza trentennale nel centro di Chiuduno, si è affiancato un’omonimo negozio dedicato alla moda maschile. Dando vita a un vero e proprio polo della moda. “Luisa Belotti Uomo”, questo il nome che si deve annotare chi ci tiene a vestire con stile, nasce da un progetto della stessa Luisa Belotti ideato con la figlia Elena e il genero Bobo Passirani, designer di abiti ben affermato nel settore. «Il nostro target - spiega Passirani - è alto, con marchi di prestigio
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che sfilano a Pitti Uomo, a cui si aggiunge una nuova linea da me disegnata, “Capobianco”, attualmente distribuita anche a livello internazionale: comprende polo di ottima fattura e felpe con inserti di cachemire, con grande attenzione ai dettagli. Il tutto all’insegna di un classico molto aggiornato, rivisitato». La cura assoluta per il cliente, infine, è uno dei punti di forza di “Luisa Belotti Uomo”: l’acquirente non è mai abbondato a sé stesso ma seguito con riguardo grazie al servizio di sartoria interno, a disposizione per ogni modifica. È una boutique, e la differenza si vede.
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agosto - settembre
Oriocenter trionfa agli ICSC Solal Marketing Awards La vittoria è arrivata grazie all’evento lanciato nel corso del 2007: “Una mostra bestiale”. Un’incredibile kermesse che, per 4 mesi, ha visto la struttura trasformarsi in una gigantesca galleria d’arte contemporanea
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riocenter sale sul tetto d’Europa vincendo il Gold Award agli ICSC Solal Marketing Awards, assegnati nei giorni scorsi a Praga. Questa prestigiosa manifestazione premia ogni anno i centri commerciali che, in tutta Europa, si distinguono per la qualità delle proprie azioni di marketing, comunicazione, P.R. o promozione. La vittoria è arrivata grazie all’evento lanciato da Oriocenter nel corso del 2007: “Una mostra bestiale”. Un’incredibile kermesse che, per 4 mesi, ha visto la struttura trasformarsi in una gigantesca galleria d’arte contemporanea ed ospitare la più grande mostra-evento sulla Cracking Art mai realizzata al mondo, come testimonia anche l’inserimento nel Guinness dei Primati. Per dare un’idea delle dimensioni del progetto basta citare i suoi numeri. Oltre 4100 opere esposte, un investimento
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complessivo di 750.000 euro, oltre 100 le persone che hanno lavorato al progetto, all’allestimento e alla promozione dell’evento. Fino al dato più rilevante: 3,6 milioni di persone hanno visitato il centro durante il periodo della mostra, di cui almeno un milione attratte in particolare dall’evento. “Una mostra bestiale” nasce da un’idea di Luca Percassi con la gestione eventi di M Eventi e il coordinamento e l’advertising di Canali&C. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della proprietà tedesca Commerz Real, del Consorzio di Gestione di Oriocenter e di un pool di investitori privati all’interno del quale spicca il Gruppo Percassi. Ora la sfida si estende a livello globale: grazie all’oro vinto, infatti, Oriocenter parteciperà nel marzo del 2009 alla finale mondiale di Hollywood (Florida, USA), dove terrà alta la bandiera italiana, sognando un’ulteriore affermazione.
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agosto - settembre
di Luna Gualdi
Kilometro Rosso, nuova sede per l’Istituto Negri Alla presentazione hanno preso parte Silvio Garattini, direttore dell’istituto, Giuseppe Remuzzi, coordinatore delle ricerche, Emilio Zanetti, presidente della Fondazione Banca Popolare di Bergamo, e il direttore di Kilometro Rosso, Mirano Sancin
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o scorso 2 luglio è stato presentato il progetto per la realizzazione della nuova sede dei Laboratori Negri presso il Parco Scientifico Kilometro Rosso. Alla conferenza hanno preso parte Silvio Garattini, direttore dell’istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, coordinatore delle ricerche Istituto Mario Negri, Emilio Zanetti, presidente della Fondazione Banca Popolare di Bergamo Onlus (che ha contribuito alla realizzazione del progetto) e il direttore generale di Kilometro Rosso, Mirano Sancin. L’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri è un’organizzazione scientifica privata che
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opera senza fini di lucro nel campo della ricerca biomedica. Nata nel 1963, i suoi obiettivi sono: la realizzazione di progetti di ricerca scientifica, la formazione di giovani laureati e diplomati e la diffusione dei risultati di ricerca a tutti i livelli. Proprio per questo Kilometro Rosso sembra essere la sede più adeguata per i laboratori, inserita com’è in un distretto della conoscenza, dell’innovazione e delle alte tecnologie. Saranno 33 i laboratori di ricerca, 6 i laboratori di sicurezza, 31 gli uffici e 3 le sale riunioni. Il tutto distribuito su 4 piani per un totale di 4400 mq. Il cantiere è stato aperto a ottobre 2007 e sono già ben visibili i primi risultati; si conta di finire i lavori entro la fine del 2009.
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Mak π 100, in festa gli allievi della Guardia di Finanza Serata di gala con Anna Falchi e Claudio Baglioni per celebrare i cento giorni che mancano al conseguimento del grado di sottotenente da parte degli allievi ufficiali del 106° Corso “Judrio III” e del 5° Corso “Auriga”
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o scorso 3 luglio la Villa Borromeo di Cassano d’Adda ha fatto da splendida cornice al “Mak π 100”, tradizionale festa per celebrare i cento giorni che mancano al conseguimento del grado di sottotenente da parte degli allievi ufficiali del 106° Corso “Judrio III” e del 5° Corso “Auriga”. Alla presenza del Comandante Generale della Guardia di Finanza,
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gen. Cosimo D’Arrigo, del Comandante in Seconda, gen. Angelo Ferraro, dell’Ispettore per i Reparti d’Istruzione della Guardia di Finanza, gen. Ugo Marchetti, e del Comandante dell’Accademia, gen. Michele Calandro, gli allievi del secondo anno hanno ballato il valzer d’onore sulle note del “Danubio Blu” di Strass. La serata è stata presentata dalla showgirl Anna Falchi e ha ospitato il concerto del noto cantautore Claudio Baglioni.
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agosto - settembre
Estate a tutto divertimento con le notti “White Flowers” Il progetto prevede trenta tappe in differenti location: Bar H di Bergamo, Spazio Arnaldo di Brescia, TravelKafe di Treviglio, Vittoria Palestre di Ponte S. Pietro, Provino con Oscar Fashion Style di Curno
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’estate bergamasca vive e scorre all’insegna del divertimento con le notti “White Flowers” organizzate con la collaborazione di Gioia Events & Communication, Discoteche Bergamo, Le Chic e Bobadilla Feeling Club. Il progetto prevede trenta tappe in differenti location di Bergamo e Brescia. Ogni appuntamento è scandito sul calendario in giorni differenti della settima, con protagonisti Bar H di Bergamo, Spazio Arnaldo di Brescia, TravelKafe di Treviglio, Vittoria Palestre di Ponte S. Pietro,
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Provino con Oscar Fashion Style di Curno. Ma non solo. Nelle trenta tappe sono previsti appuntamenti anche fuori Lombardia, nelle zone turistiche della riviera romagnola e della Liguria. Gli sponsor - Bluecom Media, Gencogroup, Praja, Concessionaria Possenti - hanno garantito alle serate dinamismo e creatività grazie alle auto Citroen decorate ad arte con il logo “White Flower“, alle modelle vestite con i capi di Praja e alle calzature Scaini. Il progetto continuerà anche dopo l’estate. Per maggiori informazioni www.whiteflowers.it
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agosto - settembre
Moda, Gabrieli nuovo presidente dei giovani imprenditori Il 34enne è consigliere delegato dell’azienda bergamasca “I Pinco Pallino”. «Vogliamo riaffermare la centralità dell’industria tessile moda nella scena economica italiana»
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ianmarco Gabrieli, 34 anni, consigliere delegato dell’azienda bergamasca “I Pinco Pallino”, principale azienda nel settore dell’abbigliamento del lusso per bambini, è stato eletto lo scorso 11 luglio presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Sistema Moda Italia. La Federazione, nata nel 2005 dalla fusione tra SMI e ATI, è oggi una delle più grandi organizzazioni mondiali di rappresentanza degli industriali del tessile moda e rappresenta un settore che, con oltre 510.000 addetti e 60.000 aziende in Italia, costituisce una componente fondamentale del tessuto economico e manifatturiero italiano. «Con la costituzione del Gruppo Giovani all’interno di Sistema Moda Italia - ha dichiarato Gabrieli - una nuova generazione di giovani imprenditori, o meglio di imprenditori giovani, vuole riaffermare la centralità dell’industria tessile moda nella scena economica Italiana. I volti dei giovani, che ho visto riuniti nella prima assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori di SMI, sono la più sana rappresentazione di imprenditori che credono che la moda in Italia possa e debba svolgere un ruolo importante, non solo dal punto di vista economico, ma anche per una più vasta strategia di marketing di Sistema Paese: l’industria tessile e della moda è quella che, più di ogni altra, contribuisce a diffondere nel mondo il brand Italia in termini positivi. Ringrazio personalmente Gaia Mariani per aver deciso di sostenere la mia candidatura nonostante lei stessa fosse candidata alla presidenza: è stato un significativo gesto di stima nei miei confronti e un’indicazione importante che a prevalere è la voglia di una squadra coesa nel fare».
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di Manuela Mangeruva
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«L’ATB DEVE RESTARE BERGAMASCA» Con le gare del 2011 l’azienda di trasporto pubblico potrebbe finire nelle mani degli inglesi. Ma il nuovo presidente Giancarlo Traini non ci sta: «Con Brescia e Milano abbiamo appena rilevato Mantova. E proseguiremo sulla strada delle alleanze strategiche».
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GIANCARLO TRAINI
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stato chiamato al timone dell’azienda in un momento topico, alla vigilia di una vera rivoluzione per il trasporto pubblico locale in Italia. Perché con le gare del 2011 l’intero sistema regionale potrebbe finire in mani straniere. Il suo nome è Giancarlo Traini e dal 13 giugno è il nuovo presidente di Atb Mobilità spa e Atb Servizi spa. Nato a Bergamo nel 1947, dove risiede da sempre, laureato in scienze politiche, ha trascorso gran parte della sua vita professionale in azienda, prima con una multinazionale americana (3M) e poi con una delle più note multinazionali italiane (Pirelli). Nel corso della sua carriera ha avuto modo di operare, come dirigente o come consulente, in diversi paesi di Europa, Sud America e Stati Uniti. Dal 1977 al 1999 è stato componente del consiglio generale di Fiera Milano e attualmente insegna organizzazione aziendale nella facoltà di economia dell’Università di Bergamo. Tra i suoi tanti incarichi c’è quello di amministratore di una struttura di consulenza direzionale impegnata in progetti per favorire efficienza e innovazione organizzativa di aziende private e non, italiane e internazionali. Che situazione ha trovato all’Atb? Ottima, perché Atb è tra le migliori aziende italiane, non una di quelle realtà scalcinate a cui spesso viene associata l’idea di servizio pubblico. Anzi, il contrario. E’ seria e ha una gloriosa storia di 101 anni, con conti economici tra i migliori a livello nazionale. Ci dia alcuni dati. Un parametro usato per giudicare il servizio pubblico è la copertura dei costi con i ricavi. Ebbene, di fronte a una media italiana del 20-25% l’Atb arriva addirittura al 50%, ovvero si sorregge bene sulle proprie gambe. Il
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resto ce lo mette la Regione.
non sempre in meglio.
Forse non tutti sanno che Atb si compone ora di due aziende: Atb Mobilità e Atb Servizi. Perché questa dicotomia? E’ così da due anni perché reso obbligatorio dalle normative europee. Tecnicamente il processo si chiama unbundling, ovvero divisione tra il possesso delle reti e la gestione delle reti, così come è stato fatto per ferrovie, gas, etc. Atb Servizi è proprietaria della sede di via Gleno, della funicolare e degli investimenti per tutto il sistema semaforico ed elettronico con cui abbiamo cablato la città (e che attualmente ci permette di monitorare in tempo reale la posizione dei mezzi e persino di far scattare il verde per contrarre l’eventuale ritardo); Atb Servizi è quella che deve far girare in modo efficiente i pullman.
Una sfida enorme, dunque. Altro che. La normativa, nei suoi intenti, vorrebbe favorire il privato di fronte a un pubblico inefficiente. Ma noi inefficienti non lo siamo. Certo, sì può sempre migliorare. Sprechi però non ce ne sono: gran parte del nostro personale è diretto, ovvero composto da autisti che di tempo non ne possono certo perdere e che hanno un monte ore di guida giornaliero tra i più alti d’Italia. Si può invece fare molto per ridurre il danno all’ambiente.
E in futuro si differenzieranno moltissimo, perché ci sono le gare. Esatto. Atb Mobilità resterà quello che è, mentre per la gestione dei servizi concorreranno inglesi, tedeschi, francesi, etc. Questo lo dico perché il mio obbiettivo numero uno è che l’Atb ci sia ancora in futuro. Se vince qualcun altro può conservare più o meno lo status quo ma anche cambiare tutto. E
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Ovvero passando da mezzi diesel a veicoli a metano… Stiamo investendo molto sul gas naturale: è recente l’inaugurazione di un nuovo impianto di distribuzione all’interno del nostro deposito, con contestuale acquisto di 15 autobus a metano, che costano 250 mila euro l’anno. La nostra flotta è comunque tra le più recenti perché è stata fatta una lungimirante politica d’investimenti. Poi la vera efficienza si può ottenere impaccando più passeggeri possibili sulle corse a disposizione, ma questo spesso contrasta con la mission del servizio pubblico. Che deve garantire il trasporto anche per orari e tratte poco redditizie. Il 3, ad esempio, è una
linea bellissima ma deficitaria. E’ spesso semivuoto, ma comunque importante per il turismo e per l’immagine della città. Torniamo alle gare. A quale risultato punteranno le aziende concorrenti? Beh, se nel 2011 vince una SpA straniera deve riuscire ad avere un utile lordo del 10, 15% da dividere tra gli azionisti. Questo significherebbe linee in meno e servizi in meno… oppure che loro sono tanto più bravi di noi da riuscire a mantenere la stessa qualità ma con costi inferiori. Ma la nostra, ripeto, è un’azienda seria, quindi questa gara vorremmo vincerla. Anche se non sarà facile. Perché? Le gare verranno fatte per zone, ovvero per province. Atb sa fare la città ma non ancora la provincia, già in mano agli inglesi del gruppo Arriva. E’ dunque ovvio che Arriva, vero colosso del segmento, vorrà fagocitarsi l’ultimo boccone che gli manca nella Bergamasca. Anzi, tra i loro obbiettivi c’è quello di annettere l’intero sistema del trasporto pubblico lombardo, per dirla tutta. Non sembra però che siate arrendevoli di fronte al nuovo che avanza. Infatti stiamo cercando di mettere assieme un grosso gruppo di trasporto pubblico locale: tra l’altro con Brescia e Milano abbiamo appena rilevato l’Apam di Mantova. E andremo avanti. Insomma, i prossimi due anni saranno pieni di lotte strategiche.
Rincari alle porte? Sicuramente sì, in media del 4-5%, più per l’inflazione complessiva che per il prezzo del carburante. Del resto, se ipoteticamente volessimo coprire interamente i costi con il biglietto, lo si dovrebbe fissare a 2 euro e 40. Diverso è il discorso per l’abbonamento: non riguarda l’utente occasionale - che una volta ogni tanto può spendere anche, per dire, 3 euro - ma chi l’autobus lo usa tutti i giorni. Dunque preferirei moltissimo aumentare il prezzo del biglietto singolo ma lasciare bassi gli abbonamenti. Domanda di chiusura su tutt’altro argomento. Lei insegna Organizzazione aziendale all’Università di Bergamo: che consiglio darebbe a un giovane futuro dirigente d’azienda in questo momento in cui l’Italia ha bisogno di energie fresche per vincere la sfida della competitività? Andare in giro per il mondo dai 15 anni in poi. Questo è fondamentale, tutto il resto non conta niente. Zaino e via. Innanzitutto per parlare con gli altri, perché molti laureati in economia da noi non sanno l’inglese, e questo oggi non è possibile. Perché se non sai l’inglese sei tagliato fuori. Gli italiani vivono bene a casa e vanno poco in giro, mentre i giovani stranieri girano tantissimo. Abbiamo una mentalità troppo piccola: poteva funzionare una volta, ma non con la globalizzazione. Lo dico sempre anche ai miei figli: viaggiate, viaggiate, viaggiate.
Veniamo al presente. Il “transito passeggeri” sui vostri autobus negli ultimi tre anni ha fatto registrare un vero boom: più 8,5%. Un ottimo risultato. Del resto il carburante è alle stelle e il cittadino non è stupido, fa i suoi conti e sceglie quello che più gli conviene. Io non credo nel buon esito dei divieti per incrementare l’uso del mezzo pubblico: bisogna lavorare in positivo, magari favorendo l’efficienza degli autobus attraverso l’incremento delle corsie preferenziali. Ma a Bergamo è difficilissimo farlo a causa della conformazione fisica della città, bloccata a nord dalle colline.
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GIOVANNI LICINI, ANIMA DEL “VIP” Nobiltà di studio. Nobiltà d’arte. Nobiltà di disciplina. Questa è l’Accademia del Tennis, organizzatrice del Tennis Vip (giunto alla 33ª edizione)
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resso il Centro Sportivo Mario Mongodi di Cividino, dal 23 maggio al 12 giugno, da lunedì a venerdì, dalle ore 17 alle ore 24, senza un attimo di tregua, è stato disputato l’atteso Torneo Tennis Vip. Divenuto uno degli eventi più importanti dell’estate bergamasca, anche quest’anno ha chiuso i battenti lasciando amarezza solo a chi non ha potuto parteciparvi. E’ stato un successo. Un successo il numero dei partecipanti, degli spettatori, degli ospiti e, non per ultimo, il trionfo di questo evento è stata la raccolta fondi che aggiungerà, ai 350.000 euro collezionati durante le ultime cinque edizioni del Tennis Vip, un forte contributo da devolvere all’Associazione Amici dell’Oncologia di Seriate della Valseriana e Valcavallina e all’Associazione Nazionale Volontari Lotta ai Tumori femminili (ANVOL).
GIOVANNI LICINI
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Signor Licini, perché questo Torneo riscuote tanto successo? Secondo me è merito della tipologia del torneo: personaggi del mondo imprenditoriale, sportivi, gente dello spettacolo, politici, tutti partecipano per il piacere di giocare. Qui si onora solo lo sport, non ci sono arbitri, solo la cortesia e la gentilezza degli ospiti fa si che tutto proceda nel migliore dei modi senza intoppi. Poi, ovviamente, si gioca anche per il risultato. Come è nata l’idea di creare questo Torneo? Quando lavoravo a Milano, alla Cariplo, ebbi la possibilità di inserirmi in un circolo sportivo. Allora, nel 1976, a venticinque anni, mi sembrava una grande fortuna poter usufruire di queste possibilità, a tal punto che - oltre a fare il pendolare da lunedì a venerdì per lavoro - il sabato e la domenica lo facevo per andare a divertirmi. Quando fui trasferito a
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Bergamo il più grande rammarico fu rendermi conto che queste possibilità di divertimento non c’erano e che i miei colleghi non sapevano nemmeno esistessero. Fu così che mi venne l’idea di invitare tutti i miei colleghi della Cariplo di Bergamo a creare un circolo dove poter imparare a giocare a tennis. Unendo lo sport al marketing, fu ideato il primo torneo riservato ai clienti della Cariplo, 162 iscritti, con sede nello Sporting Club di Zingonia. Visto il successo dell’iniziativa si pensò ad un torneo parallelo per i clienti più importanti e così nacque il Vip Cariplo: si giocò a Grumello al Piano, poi allo Sporting di Gavarno, poi ad Alzano. I Vip erano veramente tanti: tra questi Cesare Bortolotti, figlio di Achille, era uno dei più assidui frequentatori del torneo e fu così che quando ebbe luogo l’incidente fatale chiedemmo al signor Achille di poter intitolare il Torneo Cariplo alla memoria di Cesare. Nacque così il Tennis Vip alla memoria di Achille e Cesare Bortolotti, in segno di riconoscimento a chi aveva dato tanto allo sport bergamasco. L’Accademia del Tennis, oltre al Trofeo Achille e Cesare Bortolotti doppio maschile, ha istituito da due anni il Torneo Giacinto Facchetti singolare maschile, i Golden Vip e il Vip d’Onore, tutti premi molto ambiti. Era il minimo che potessimo fare per ricordare un amico. Giacinto ha onorato il Torneo con la sua presenza e partecipazione, portando tantissimi personaggi del mondo dello sport, ora amici del Torneo.
L’hanno scorso, infine, il Golden Vip è stato attribuito a Riccardo Ferri, Beppe Panseri e Pierluigi Pizzaballa, mentre quest’anno a Gianagelo Cattaneo, Kristian Ghedina e Beppe Savoldi. Invece a chi viene assegnato il Vip d’Onore? Quest’anno siamo arrivati alla terza edizione. Il premio viene assegnato ad un personaggio del mondo sportivo: nel 2006 è andato a Giorgio Di Centa, nel 2007 a Emiliano Mondonico e quest’anno a Gianfranco Andreoletti. L’assegnazione è stata decisa in febbraio, quindi in tempi non sospetti… Torniamo al Torneo. Quanti sono stati gli iscritti quest’anno? 272. Ha dovuto dire no a qualcuno? La voglia di esserci è veramente tanta, purtroppo non ho potuto iscrivere più di cinquanta persone e dispiace sempre perché sono amici o comunque amici degli amici. Questo torneo è diventato un susseguirsi di inviti, che purtroppo non riesci a soddisfare. Più di quattrocento persone hanno partecipato alla cena di Gala che si è svolta presso il Centro Congressi. Durante la serata si sono svolte le premiazioni.
Ci parli del Golden Vip. Di che si tratta? E’ un riconoscimento che l’Accademia attribuisce ad alcuni amici particolarmente vicini alla manifestazione. E’ una scelta molto difficile quella dell’assegnazione di questo riconoscimento perché sono tante le persone che si prodigano per la riuscita della manifestazione. Nel 2003 è andato ad Aldo Arizzi, Giacinto Facchetti, Filippo Grassia, Giancarlo Mangili e Giovanni Scainelli; l’anno successivo a Paolo Agnelli, Oscar Damiani, Aldo Pezzoli, Ivan Ruggeri. Nel 2005 l’hanno invece ricevuto Valerio Bettoni, Claudio Curnis, Trento Longaretti e Gigi Maifredi, e nel 2006 Cesare Prandelli, Gedeone Carmignani, Tiziano Mazzucotelli.
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«VOLONTARI A SERVIZIO DELLA CITTADINANZA»
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La parola a Roberto Frambrosi, 32 anni, presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Bergamo. Da poco confermato per il 2° mandato, resterà in carica fino al 2011
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ROBERTO FRAMBROSI
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os’è l’Associazione Nazionale Carabinieri e con quali finalità opera? L’ANC è nata nel 1886 e la sua sede è a Roma. Le linee guida sono quelle della solidarietà, assistenza morale, culturale, creativa, ricreativa ed economica tra: carabinieri in congedo, in servizio, altre forze armate, istituzioni e cittadini. Negli ultimi anni molte sezioni hanno costituito nuclei di volontariato che operano nell’ambito della protezione civile. Il sodalizio è composto da 1673 sezioni in Italia e 24 sezioni all’estero (dati 2006) con 205.000 iscritti e 161 organizzazioni di volontariato. Ha un proprio giornale, “Fiamme d’Argento”, che invia mensilmente agli iscritti, e fa fa parte del Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’Arma, denominato ASSOARMA. Dopo Bari nel 2006 e Bologna nel 2007, il XIX Raduno Nazionale ANC si è tenuto dal 23 al 25 maggio a Latina. In particolare com’è strutturata la Sezione di Bergamo? E’ una libera espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale definite dallo statuto organico dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Indipendente, apolitica e apartitica, fu costituita nel 1985 per volontà dei militari dell’Arma non più in servizio attivo e oggi conta 480 soci tra effettivi, familiari e simpatizzanti. La sede è in viale delle Mura n° 1. La vostra sezione è impegnata nel volontariato e attivissima nella società civile, come dimostrano i tanti servizi a tutela della cittadinanza. Come avete cominciato? All’inizio le attività furono principalmente rivolte ai soci, con manifesta
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zioni legate alla formazione di momenti aggregativi culminanti in gite, cene sociali e partecipazione ai raduni nazionali. Una svolta si ebbe nel 2004 quando grazie all’impegno profuso di alcuni colleghi le attività del sodalizio furono indirizzate nel volontariato. In seguito agli accordi stipulati con alcune Amministrazioni locali (Comune, Provincia), l’utilizzo della grande esperienza maturata dai soci durante il servizio nell’Arma si è concretizzato nella costituzione di un gruppo di volontari per la promozione e tutela dei diritti della persona mediante la vigilanza di obbiettivi sensibili (parchi, musei, etc), nonché l’assistenza e il sostegno nei confronti di portatori di handicap, anziani, orfani, etc. Ci occupiamo poi di protezione e valorizzazione dell’ambiente, tutela e valorizzazione della cultura e del patrimonio storico ed artistico, supporto alla protezione civile, partecipazione a manifestazioni sportive, sostegno alla Polizia Locale durante le domeniche ecologiche. Negli ultimi dieci anni il concetto di protezione civile è notevolmente cambiato e con esso il ruolo del volontariato. Esatto. Si è passati da una concezione che privilegiava le attività di soccorso messe in opera nelle condizioni di emergenza ad una concezione più elastica ed ampia, che chiama in causa le attività di previsione e prevenzione, necessarie a evitare qualsiasi evento calamitoso. Dal volontariato occasionale, risorsa generosa ed importantissima, si è così passati alla necessità di un volontariato organizzato, attrezzato, addestrato e autosufficiente. Il tutto anche grazie alla vicinanza e al supporto sia organizzativo che morale dell’Arma in servizio che non ci lascia mai soli e con la quale si è mantenuto un rapporto stretto di rispetto, considerazione e collaborazione. Mai come oggi, tra l’altro, grazie al costante rapporto con il Comandante Provinciale Col. Roberto Tortorella, si è potuta radicare una sinergia così proficua. E’ in quest’ottica che nel marzo del 2005 nasce il Gruppo di volontariato Carabinieri in congedo di Bergamo. I volontari sono principalmente militari dell’Arma in congedo. Forte e preziosa è anche la componente dei familiari di militari e quella degli “specialisti”, cioè soci che con le loro particolari competenze nel campo
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della Protezione Civile svolgono a pieno titolo il loro ruolo di volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Quante ore di servizio svolgete in un anno? Nel 2006 abbiamo svolto 983 ore di servizio complessivo e nel 2007 1.274.Nel contempo siamo partner attivi del progetto Serena Card del Comune di Bergamo. Noi interveniamo nel caso in cui un anziano abbia subito un furto o un tentativo di raggiro per fornire al malcapitato tutto il supporto necessario per il disbrigo delle pratiche. Chi può entrare nell’ANC? Possono chiedere di essere iscritti all’associazione coloro che hanno prestato o prestano servizio nell’Arma dei Carabinieri (soci effettivi); gli ufficiali appartenenti ad altre Forze Armate che, a qualsiasi titolo, hanno prestato o prestano servizio nell’Arma dei Carabinieri (soci effettivi); familiari maggiorenni di ambo i sessi o che siano discendenti o congiunti di militari in servizio o in congedo dell’Arma dei Carabinieri (soci familiari). E tutti coloro che, ritrovandosi nello spirito e negli ideali del sodalizio, desiderino farne parte come soci simpatizzanti. Ovviamente in questo caso l’ingresso è subordinato al superamento di una valutazione sulla persona.
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«SONO INNAMORATA DELLA MODA» Incontro con Mina Da Prato nell’omonima boutique di via Sant’Orsola. «Seguo personalmente gli acquisti. Questo vuol dire che nel periodo delle presentazioni delle collezioni mi divido tra Milano e Parigi»
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ncontro Mina Da Prato nell’omonima boutique in via sant’Orsola. Il negozio si divide su due piani: al piano terra trovi l’oggetto che ti stupisce, al piano rialzato la collazione di abiti per la nuova stagione con i relativi accessori pronta da indossare.
Signora Mina, secondo lei che rapporto c’è tra Bergamo e la moda? Bergamo è una realtà particolare. La cliente forse subisce la vicinanza con Milano, la metropoli è sempre più intrigante e comunque lascia una scelta molto più ampia in tutti settori, soprattutto nella moda, e di conseguenza Bergamo è un po’ snobbata. Ciò non toglie che quando con la cliente instauri un rapporto che va al di là della vendita, ossia si crea quella sottile intesa che oserei dire quasi di complicità, allora anche la proposta di moda viene accettata.
MINA DA PRATO
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Che rapporto ha con le sue clienti? Innanzitutto il rapporto con le clienti nasce da una reciproca ed immediata stima, che poi si trasforma man mano, come ho detto, in amichevole complicità. La prima cosa che le avvicina, e che poi mi confermano, è il modo in cui sono accolte: spesso sono stupite dalla nostra gentilezza e cordialità. Il mio negozio per tante è diventato un punto di riferimento anche solo per un caffé o un aperitivo. Diamo la nostra piena collaborazione anche in orari di chiusura, se una cliente ci chiede di riceverla senza alcun problema restiamo a sua disposizione. Lo stile del suo negozio. Innanzitutto credo che il mio negozio rappresenti un po’ me stessa. Mi piace la moda, e mi piace puntare sulla qualità: il mio lavoro consiste soprattutto in una continua ricerca, seguo personalmente gli acquisti. Questo vuol dire che nel periodo delle presentazioni delle collezioni mi divido tra Milano e Parigi,
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mentre per le passerelle a Londra e a New York sono supportata da un buyer che comunque sa perfettamente cosa acquisterei in quanto conosce bene i miei gusti. Oltre al prezzo la cliente esige l’unicità. Garantirla è difficile, però lavorando con case che non mi impongono forti budget posso acquistare evitando il doppione, e questa può essere una garanzia per lo meno sul territorio cittadino. Vedere una collezione e poi acquistare. Come fa a scegliere, cosa la ispira? L’emozione. La nuova collezione mi deve trasmettere emozioni forti a tal punto che devo essere in grado di trasmetterle anche alle mie collaboratrici. E’ una specie di carica che viene da dentro, che ti entusiasma. Io quando scelgo le collezioni, sia di abiti che di scarpe piuttosto che borse, sono euforica, mi entusiasmo, e questo entusiasmo lo trasmetto poi anche alle mie clienti. Abbigliamento, accessori: danno la stessa emozione? L’accessorio secondo me procura emozioni ancora più forti. Il mio ingresso nel mondo della moda è proprio nato con gli accessori, soprattutto le borse. Infatti, sino a poco tempo fa il mio negozio era identificato come quello delle
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borse “care”. Vorrei sfatare questa nomea, le mie borse forse sono costose, ma per giudicarle bisogna vederle e toccarle: bisogna sapere che sono prodotte e confezionate solo da artigiani italiani, le pelli sono di primissima scelta, pezze uniche, senza aggiunte, i modelli sono unici, e la cliente può farsele confezionare in base al modello o al colore. Non vendo solo borse costose ma, sempre rispettando i canoni sopra citati, ci sono anche borse altrettanto belle a prezzi più accessibili. Altro accessorio molto richiesto è la scarpa: da anni tratto Sebastian, Stuart Weitzman, Koquette, e sono sempre più richieste. La moda è sempre avanti un anno: a primavera i negozianti sono chiamati scegliere le collezioni della primavera dell’anno successivo. Ma come fate a sapere in anticipo se anche ai clienti piaceranno le cose che scegliete? E’ questione di sensibilità, e poi come ho detto le emozioni sono input importantissimi. Un capo quando lo vedi sfilare la prima volta capisci se ti piace oppure no, ma soprattutto quando lo vedi e ti toglie il fiato significa che hai azzeccato l’acquisto. Poi si cerca sempre di guardare “avanti”, molto avanti, di portare in anteprima sempre qualcosa. Per esempio io amo le borsette da sera: per me significa essere sempre alla ricerca sfrenata di questi accessori e quando riesco a trovare, magari in un angolo sperduto del mondo, chi le produce, non ho pace finché non riesco ad acquistarle.
di Fabio Cuminetti
UN VULCANO DI NOME ALMA E’ una delle voci più note di RadioUno. Ma non solo. Per Alma Grandin, albinese, l’aggettivo “vulcanica” sa di riduttivo: giornalista, docente universitaria, mamma e prima ancora ostetrica, da due anni è responsabile dell’Ufficio di Rappresentanza della Provincia di Bergamo a Roma
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ALMA GRANDIN
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iornalista, professoressa universitaria, responsabile dell’Ufficio di Rappresentanza della Provincia di Bergamo a Roma. Nonché ostetrica, anche se solo per tre anni. E soprattutto mamma, perché «la cosa più bella che ho fatto nella mia vita sono i miei figli, Giovanni e Marianna». Una tempesta - a cui il cognome sembra voler accennare - di vitalità e di idee ruota attorno alla voce di Alma Grandin, 42 anni, ideatrice della trasmissione “News Generation - Il Giornale radio dei ragazzi”, appuntamento quotidiano dedicato da RadioUno al mondo dei giovani che si raccontano dai banchi della scuola. Nata a Fiobbio di Albino, vive da anni a Roma e percorre l’Italia con la sua trasmissione di coinvolgimento per il mondo della scuola e dei giovani, a cui recentemente si è aggiunto il programma “Radio Campus”, dedicato agli studenti universitari. L’obiettivo è quello di favorire al massimo la comunicazione per suscitare impegno e responsabilità delle nuove generazioni. Lei lo fa con intelligenza, sensibilità e rispetto di tutte le posizioni. C’era una volta un’ostetrica… Sì, ho preso una laurea in ostetricia perché sognavo di andare in una missione in Africa, progetto poi sfumato. Ma la passione per la scrittura non mi è mai mancata: dall’86 ho lavorato per Nerazzurro e Bergamo Oggi, dove tenevo una rubrica di satira televisiva nella pagina degli spettacoli. Mi è anche capitato di fare uno scoop intervistando la brigatista Fioroni, che in regime di semilibertà lavorava in una botteguccia in città. Inoltre in quel periodo ho seguito un corso di giornalismo tenuto da Gino Pallotta, commentatore politico del Tg2, insieme a gente del calibro Piero Marrazzo e Massimo De Luca, attuale direttore di RaiSport. Lì ho incontrato Marco Santucci, oggi giornalista sportivo per Rai International, che è diventato
mio marito: siamo sposati da 18 anni. Poi nell’89 la grande occasione: Bergamo Oggi fu acquistato da Ciarrapico e lei si trasferì nella capitale. Esatto, perché il nuovo direttore del quotidiano volle aprire una redazione romana e io mi proposi immediatamente per andarci a lavorare. Eravamo in piazza San Silvestro, sede della Federazione Nazionale della Stampa italiana. Scrivevo brevi dall’Italia e dal mondo, ma la redazione durò solo tre mesi e allora andai per il Brasile grazie a una sorta di viaggio premio. Prima di partire, però, provai a proporre un ipotetico reportage all’Espresso: il responsabile degli Esteri mi disse che se avessi portato qualcosa di interessante l’avrebbero pubblicato. Tra l’altro in Brasile quell’anno si tenevano le prime elezioni completamente democratiche. C’erano trenta candidati presidenti. Io ne intervistai tre, tra cui Fernando Collor de Mello, che poi vinse. E il servizio fu pubblicato. Quindi restai a Roma dove cominciai a collaborare per vari quotidiani quali La Sicilia e il Gazzettino di Venezia. A un certo punto ci fu il passaggio al mondo della televisione. L’occasione arrivò nel 1990 con una selezione per TeleMontecarlo. La vinsi e per sei mesi ho lavorato per Tmc News. Però l’emittente in quel periodo venne acquistata dal gruppo Gardini-Ferruzzi e la redazione venne dimezzata. In quel momento mi è tornata utile la laurea in ostetricia: tagliata fuori dal telegiornale perché tra le ultime arrivate, ho cominciato a lavorare per il programma “Quando c’è la salute”, sempre su Tmc, nonché a scrivere per l’inserto “Salute” del Corriere della Sera. Poi la Rai, dove ha collaborato con il grande Luciano Onder. Ho mandato il curriculum e mi hanno preso. E’ stato un periodo molto intenso perché lavoravo con lui anche 15 ore al giorno. Questo mi ha schiuso le porte per il Tg2, nella cui redazione sono rimasta dal ’92 al ’97, anno della nascita del mio primo figlio. Finito il periodo di gravidanza trovai posto a UnoMattina, con Antonella Clerici e Luca Giurato. Esperienza bella ma estenuante. Nel 1999 arriva il passaggio alla Radio. Ero in lista d’assunzione e fui chiamata da Paolo Ruffini per All News, Gr1. Andavamo in onda ogni mezz’ora, era massacrante ma appagante: mi piace stare sulla notizia. Quindi, dopo il secondo figlio, sono passata al Gr3 per l’edizione dell’alba. Con ritmi più umani ho avuto il tempo per pensare e
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alla fine ho cominciato a lavorare a un progetto poi rivelatosi vincente. Ovvero il Gr dei ragazzi per RadioUno. Abbiamo cominciato il 4 ottobre del 2004: è il giorno di San Francesco, una data importante che ricorre spesso nella mia vita portandomi fortuna. Il primo anno è stata una faticaccia: ogni settimana in una scuola diversa, insistendo con gli istituti perché c’era un po’ di diffidenza. Ora invece siamo subissati di richieste. E gli ascolti vanno benissimo nonostante un concorrente ingombrante come Fiorello, su RadioDue, nella fascia oraria del primissimo pomeriggio. Già, perché ci sono punte fino a due milioni di ascoltatori al giorno e nell’ultimo anno l’incremento è stato del 30%. La formula piace, perché il giornale radio è fatto dai ragazzi per i ragazzi. Che dimostrano di essere preparati, bravi, all’altezza della nuova comunicazione svelta, veloce, diretta. Ora al programma News Generation si è aggiunto Radio Campus, dedicato al mondo dell’università, che va in onda, sempre su RadioUno, tre volte alla settimana alle 23.09.
Frigeni, già responsabile di importanti agenzie di viaggi della capitale. Insieme stiamo lavorando bene anche perchè Paola fornisce assistenza turistica ai bergamaschi che vengono in vacanza a Roma, dando indicazioni su hotels, ristoranti e servizi aggiuntivi in convenzione. Che funzioni ha l’ufficio? Fornisce un punto d’appoggio al noto dinamismo orobico e permette di portare alla ribalta della capitale persone, iniziative, momenti del diversificato mondo bergamasco che si distingue in tutti i campi: dalla storia alla cultura, dall’economia alla finanza, dallo spettacolo allo sport. E’ inoltre un buon volano per promuovere il turismo. Un ponte tra Bergamo e Roma, insomma, attraverso uno spazio strategico nel cuore della capitale, di fronte a Palazzo Chigi. Una risorsa al servizio, ad esempio, dell’imprenditore bergamasco che ha bisogno di un ufficio per incontri di lavoro, e che rappresenta una vetrina di tutto ciò che il territorio orobico può offrire anche dal punto di vista turistico.
Già, l’università. Che lei conosce benissimo, visto che è anche docente… Ho sempre fatto laboratori radiofonici negli atenei per far capire come si fa la radio. Ora però l’Università di Macerata mi ha offerto questo ruolo di docente al master di 2° livello in “Giornalismo partecipativo” e ho accettato con piacere.
Ufficio di Rappresentanza a Roma della Provincia di Bergamo Via di Pietra, 70 - 00186 Roma, Tel. 06.69925762 - Fax 06.69190892 Aperto da lunedì a venerdì, 09.30 -13.30 e 14.30 - 18.30 ufficioroma@provincia.bergamo.it www.provincia.bergamo.it/roma
Nella sua vita c’è anche un “ritorno” a Bergamo. Nell’ottobre del 2006, infatti, Valerio Bettoni le ha affidato la gestione dell’Ufficio di Rappresentanza a Roma della Provincia di Bergamo. Il presidente Bettoni mi ha dato carta bianca e ci ho messo un po’ a capire quale potesse essere la funzione più appropriata per questo ufficio. Era un po’ lasciato andare è ho chiesto che fosse ristrutturato e messo in funzione, dotato di postazioni informatiche e di una sala riunioni per venti persone. Ora da gennaio c’è un impiegata di Stezzano brava ed efficiente, Paola
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La sala riunioni dell’Ufficio di Rappresentanza della Provincia di Bergamo a Roma
Chiusura per ferie dal 3 al 24 agosto.
A partire da settembre serate a tema: venerdi 19 settembre funghi porcini e tartufo estivo
venerdi 17 ottobre
per info scopri le novitĂ sul sito.
Via Alle Viti 2/4 Alzano Lombardo, Bergamo Tel. 035.511374 www.ristoranteanno2007.it
di Fabio Cumnitetti
A PIEDI DA BERGAMO ALL’IRAN Nel libro “Il sogno calpestato” Marino Curnis ripercorre l’ambizioso progetto “Eurasia Pedibus Calcantibus”. Tentato ma non riuscito. Un anno di cammino, poi lo stop a causa di un visto mai rilasciato
Interviste
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MARINO CURNIS
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talia, Austria, Ungheria, Romania, Bulgaria, Ucraina, Moldavia, Turchia e poi sulla Via della Seta in Iran. Ma da lì l’alzanese Marino Curnis ha dovuto rinunciare, il 10 febbraio dello scorso anno, all’ambizioso progetto “Eurasia Pedibus Calcantibus”, un viaggio rigorosamente a piedi - seguendo le orme di Alessandro Magno e Marco Polo - da realizzare nell’arco di cinque anni, fino in Giappone (e ritorno). Fermato da un visto non rilasciato dall’Iran, ha preso un aereo e se n’è tornato in Italia, a poco più di un anno dalla partenza. Un viaggio meraviglioso, dall’afflato poetico, che ora è diventato un libro, scritto dallo stesso Curnis: “Il sogno calpestato” (ed. Teramata). Alla presentazione del volume, all’Auditorium Montecchio, c’era anche Ivo Lizzola, preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bergamo. «Il suo è un partire non per scappare - ha commentato Lizzola - ma per incontrare. Un segno fortissimo capace di interpretare i nostri tempi. Marino parte e incontra per conoscere sè stesso, e anche noi dobbiamo imparare a migrare per conoscere parti del nostro io che altrimenti non riusciremmo mai a scoprire. Nel libro c’è inoltre una nuova concezione del tempo a noi ormai sconosciuta: quella dell’attesa». Curnis ha invece inizialmente posto l’accento sul rispetto «anche per ciò che non condivido». E ha messo sul piatto quel preziosissimo bagaglio sensoriale raccolto in più di un anno di cammino tra suoni e odori: «E’ stata una vera festa dei sensi, ha chiosato -, un lento riappropriarsi del tempo. E ho potuto vedere l’esperanto, lingua internazionale di cui sono profondo conoscitore, “vivere”. Quando madre e figlia, come mi è capitato di vedere, lo usano per comunicare tra di loro, l’impatto è forte. Il bilancio è dunque positivo, nonostante l’avventura sia finita male». Peccato, perché l’impresa aveva numerose valenze: «ambientale», data dallo spostarsi a piedi (in una società in cui sembra impossibile muoversi senz’auto)
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e da uno stile di vita sobrio e contro gli sprechi; multiculturale, in un’ottica di conoscenza e reciproco rispetto degli altri popoli; pacifista, perché questo è il messaggio che Curnis intendeva portare con sè. Partito dalle nostre montagne, dalle valli bergamasche, alla scoperta delle bellezze del pianeta, in un anno ha vissuto parecchie peripezie, momenti intensi, belli e meno simpatici (come il furto del passaporto), incontri con persone straordinarie. «Un’esperienza fantastica - prosegue Curnis -. Camminare da 5 a 8 ore al giorno trascinando un carretto di 37 chilogrammi (a tratti sostituito dall’asinello Moscio, acquistato strada facendo per il progressivo venir meno delle energie) con all’orizzonte
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migliaia di chilometri non è stato noioso. A fare da motore delle gambe ci pensava l’avventura piena di fascino e libertà, con manifestazioni di stima e d’affetto da parte di chi mi ha accompagnato per brevi tratti di strada». Ha così riscoperto anche un’Italia che pensava scomparsa, «l’Italia degli ideali, accogliente, che condivide e partecipa. Lontano dalla rovina consumistica in cui credevo fosse completamente precipitata». Al termine del libro un’appendice (redatta dall’autore stesso) racconta attraverso una breve storia la grammatica di base della lingua internazionale Esperanto, che si è rivelata la lingua veicolare di questo viaggio.
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di Francesco Lamberini
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I maestri delle porte su misura «L’arte di interpretare le tue esigenze»: questo lo slogan è della Holding srl, società giovane ma già affermata nella progettazione e installazione di porte «su misura», per qualsiasi ambiente e in modo particolare per i garage.
Aziende
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HOLDING s.r.l.
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’arte di interpretare le tue esigenze»: è il biglietto da visita di un’azienda che ha sicuramente le idee chiare non solo sui prodotti da presentare, ma soprattutto nel saperli adattare ai gusti e alle aspettative della clientela. Lo slogan è della Holding srl, società giovane ma già affermata nella progettazione e installazione di porte «su misura», per qualsiasi ambiente e in modo particolare per i garage. Sappiamo quanto importante, sul fronte della sicurezza, possa rivelarsi una chiusura. Ma oltre che affidabile si può pretendere che sia anche bella a vedersi perché in fondo funge da «sipario» nell’aprire la strada verso uno spazio tutto da scoprire. Accendere i riflettori su un’azienda impegnata in questo settore, desta dunque notevole curiosità. E la prima sorpresa suscita proprio il collegamento con il sito internet istituzionale, dove la descrizione della sua attività è preceduta da uno schematico quanto efficace buco della serratura che campeggia a pieno schermo, con un discreto sottofondo musicale. Come dire: andiamo a «spiare» di cosa si tratta. Ebbene, nel sito è così sintetizzata la nascita dell’azienda, che si occupa appunto di realizzare porte personalizzate. A seguito dell’acquisto da parte della famiglia Imberti dei marchi «Omet» e «P.R. Porte», nasce la Holding s.r.l., società giovane e dinamica che con la sua struttura leggera e versatile unisce professionalità ed esperienze comuni per fornire e posare in opera alle imprese e ai privati, porte, serramenti, chiusure civili e industriali, scale, impianti di automazione di alta qualità a prezzi competitivi. La Holding s.r.l. ha acquisito il know-how tecnico e operativo del marchio «Omet», azienda fondata nel 1968, unica nel progettare e costruire porte da garage di alta qualità, uniche e dal disegno esclusivo, realizzate con materiali innovativi come: legno, carbonio, lamine d’oro, alluminio e marmo. La società ha inoltre
Porta d’ingresso in legno anticato
acquisito la rete commerciale del marchio «P.R. Porte», società emergente nella commercializzazione e posa in opera di chiusure industriali. Ogni lavoro è realizzato nel totale rispetto delle normative vigenti e si basa su una continua ed attenta ricerca di partner, soluzioni e materiali. Il personale che costituisce la vera forza della Holding s.r.l., altamente qualificato e con ampia esperienza, è in grado di soddisfare ogni particolare richiesta del cliente. A questo si aggiunge un organizzato servizio di assistenza tecnica continuativa, che garantisce ad ogni realizzazione un perfetto e duraturo funzionamento nel tempo. La Holding dispone di un’esposizione dove il cliente, toccando con mano, può scegliere la soluzione più adatta per le proprie esigenze, chiedere consulenze e preventivi completamente gratuiti e senza alcun impegno. La Holding s.r.l. è certificata ISO 9001:2000, assicurando così alla propria clientela un livello di qualità garantito da un organismo importante come BVQI. Ma per saperne di più siamo andati nella sede dell’azienda, che si trova in via Libertà 10 a Ponte Nossa, dove ci ha accolto il titolare Riccardo Imberti. Che tipo di approccio avete con il committente? Dopo aver preso le necessarie misure, proponiamo subito al cliente un bozzetto di come si presenterà la porta. Quindi sottoponiamo alla sua attenzione una serie di materiali che possono essere gli inserti in marmo, in carbonio o in alluminio, oppure le lamine d’oro, le inferriate particolari in ferro battuto e vari tipi di legno. Quali altri prodotti realizzate oltre ai battenti di pregio? Disponiamo anche di porte blindate, cancelletti di sicurezza peraltro sempre più richiesti nelle varie soluzioni, ossia automatici o a scomparsa, poi serramenti in alluminio, in legno, pvc, all’occorrenza blindati.
Porta basculante in legno con inserto in carbonio
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In sostanza stiamo parlando di prodotti che possono essere personalizzati a seconda dell’esigenza dell’utente.
Sicuramente, mettersi al riparo da eventuali sgradite sorprese è diventata un’esigenza primaria.
A chi vi rivolgete principalmente? Per il 90% ai privati e per il resto alle imprese. Oltre a preparare il preventivo del lavoro richiesto, seguiamo la posa in opera del manufatto e l’assistenza nel tempo. Da sottolineare che diamo sempre due anni di garanzia ai nostri prodotti più altri 12 mesi di assistenza gratuita. Per cui non lo abbandoniamo.
In ogni caso la classica porta blindata continua a restare valida? Indiscutibilmente, anche se è opportuno fare delle differenze. Ci sono infatti porte blindate che costano 300 euro e altre che arrivano oltre i 3 mila euro. Dunque è possibile soddisfare qualsiasi grado di protezione.
Il vostro raggio d’azione? Attualmente la Holding opera principalmente in tutta la Lombardia dove riusciamo anche ad offrire una capillare assistenza, a parte qualche sporadico episodio di clienti che acquistano una villa in altre zone d’Italia. Le risulta sia accresciuta, negli ultimi tempi, la richiesta di ottenere maggiore sicurezza tra le pareti domestiche? Porta a libro in legno con inserti in marmo e finestrature
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HOLDING s.r.l. Via Libertà, 10 - Ponte Nossa (Bergamo) Tel. 035.740056 - www.holdingporte.com
Sicurezza a parte, cosa chiede più spesso il cliente? Non vuole cose complicate, preferisce disporre di congegni semplici. Ad esempio un bottone che apre la porta e un altro che la chiude. In seconda battuta vuole essere confortato sul livello di assistenza, anche in un periodo critico come può esserlo il mese di agosto. Su questo fronte non ci sono problemi poiché abbiamo a disposizione sempre un operaio pronto ad intervenire. Trattandosi di dispositivi strettamente legati alla sicurezza, è ovvio che non possiamo permetterci di andare in vacanza, nemmeno in piena estate.
Porta da interno realizzata in rame con inserti in lamina d’oro
“GENERAL CONTRACT” SENZA SEGRETI Un servizio a 360° per rispondere alle richieste di una committenza esigente, in cerca di un interlocutore affidabile e professionale: ecco il punto di forza dell’azienda di Treviglio
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L.E.M. STUDIO SERVICE
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na vasta gamma di servizi, pensati per rispondere alle diverse committenze e le loro specifiche necessità. E’ quanto propone ai clienti “L.E.M. Studio Service”, società che può fungere da semplice “agenzia di rappresentanza” aiutando i professionisti nel difficili compito di cernita di materiali e fornitori, può realizzare lo space planning per aziende che devono ripensare il loro spazio di lavoro, come può portare avanti lavori nei settori dell’edilizia direzionale, commerciale, produttiva e residenziale con la formula chiavi in mano. La completezza dei servizi offerti ne fa un referente privilegiato di imprese edili, studi di architettura, società immobiliari, imprenditori e privati, perché rappresenta l’esempio pratico di cosa significhi ottimizzare i risultati non cedendo a compromessi in tema di qualità e professionalità. Il complesso iter del “costruire” non ha infatti segreti per questa azienda di Treviglio capace di condividere con il committente l’ampio bagaglio di conoscenze specifiche maturate dal team di lavoro coordinato da Luigi Brambilla per quanto riguarda la rete commerciale e dall’Architetto Daniela Corbellini per quanto riguarda l’area tecnica. Allo staff dello studio si affianca poi una rete di professionisti e di aziende dalle competenze mirate a specifici ambiti dell’edilizia e dell’interior design. Proprio per queste ragioni “L.E.M. Studio Service” può rispondere alle richieste di una committenza estremamente esigente, con richieste complesse ed articolate che spaziano dalla disponibilità di budget ad aspettative estetico-funzionali di alto livello. Altro aspetto direttamente legato all’attività della società è l’affiancamento del cliente nel processo di collocamento e/o acquisizione di aree edificabili, realizzando studi di fattibilità tecnico-economica, analisi di operazioni immobiliari complesse, business plan e piani di marketing. Per
Le fotografie sono relative al cantiere a Milano realizzato in collaborazione con la società R.E.D. Real Estate Development S.p.A. di Milano
poter rispondere al meglio alle esigenze di propri clienti “L.E.M. Studio Service” collabora infatti strettamente con alcune importanti società milanesi del mondo del Real Estate. Dunque, ricevuto il mandato, “L.E.M. Studio Service” segue il progetto in ogni fase realizzativa. Partendo da uno studio di fattibilità tecnico-economico di massima svolge una pianificazione mirata a identificare il lavoro da compiere, a decidere i professionisti per eseguirlo, ad assegnare le risorse necessarie e a stimare tempi e costi di realizzazione. “L.E.M. Studio Service” offre inoltre assistenza alla proprietà nella scelta e gestione contrattuale con i diversi progettisti per garantire il rispetto delle previsioni in termini di costi, tempi e qualità; coordinando il processo di progettazione in senso verticale - tra le diverse fasi - ed in senso orizzontale - tra i molteplici professionisti coinvolti - permette un’armonica integrazione tra le differenti competenze che, insieme, determinano il progetto globale (architettonico, strutturale, impiantistico, microclimatico, paesistico, D.L. nominato, etc). In più “L.E.M. Studio Service” è in grado di supportare la proprietà nella richiesta di offerte a imprese e/o fornitori, effettuando valutazioni e controlli a partire dei documenti per il contratto (verifica e convalida del cronoprogramma di cantiere, verifica dei capitolati, del computo metrico estimativo, etc) fino ad arrivare a verifica e liquidazione dei lavori eseguiti, contabilizzando le eventuali varianti concordate durante la realizzazione delle opere (S.A.L.). Se il “chiavi in mano” rappresenta la soluzione ottimale, è pur vero
che il committente può optare per un servizio limitato ad alcune fasi. Il metodo di lavoro applicato da “L.E.M. Studio Service” prende infatti spunto dallo schema classico della progettazione integrata, pur riservando particolare importanza agli aspetti organizzativi, alla pianificazione progettuale, al controllo costante di tutte le fasi realizzative con l’obiettivo di garantire risultati concreti - rispetto dei tempi previsti di esecuzione e dei costi di intervento preventivati - e qualitativamente ineccepibili. Elementi questi di estrema importanza perché costituiscono la base del rapporto fiduciario con il committente: il rispetto dei costi nell’ambito di un budget definito richiede infatti la salvaguardia degli obiettivi sostanziali prefissati, da verificarsi in fase di collaudo, mentre il mancato rispetto dei tempi di realizzazione può avere pesanti ricadute sulla pianificazione organizzativa del committente come sui costi complessivi dell’intera operazione. Nella prospettiva di una grande apertura alla committenza, lo staff commerciale è disponibile a rilasciare informazioni telefoniche sull’attività espletata e sui servizi prestati, garantendo incontri e sopralluoghi in tempi rapidi. Un’opportunità utile per lo sviluppo delle aziende da valutarsi nell’imminenza di un investimento industriale o commerciale. L.E.M. STUDIO SERVICE s.n.c. Uffici Operativi: Via Abate Crippa, 5 - 24047 TREVIGLIO (Bergamo) Tel. +39 0363 344951 - Fax +39 0363 344951 Luigi Brambilla mob. 346.4009686 Arch. Daniela Corbellini mob. 346.2303279 Geom. Marco Vitolo mob. 349.4352718 info@lemstudioservice.it - www.lemstudioservice.it
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di Francesco Lamberini
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E : EDIFICI ENERGETICAMENTE EFFICIENTI La definizione, associata al logo della Vanoncini Spa di Mapello, suona come un invito a non accontentarsi di una casa qualsiasi quando si può avere di più. Di più e il meglio sotto il profilo tecnologico e dei materiali impiegati
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VANONCINI SPA
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difici energeticamente efficienti: in questa definizione, che accompagna il logo della Vanoncini Spa, sta tutta la filosofia dell’ormai quasi trentennale azienda di Mapello. Suona come un invito a non accontentarsi di una casa qualsiasi quando si può avere di più. Di più e il meglio sotto il profilo tecnologico e dei materiali impiegati. Vanoncini infatti, che intende proporsi come sinonimo di eccellenza nel proprio settore, realizza edifici attentamente progettati nel contesto geografico cui sono destinati, con riscaldamento a pavimento, climatizzazione, controllo dell’aria con recupero di calore, serre captanti e solare termico. Grazie alla sua tecnica costruttiva consolidata negli anni, è in grado di proporre abitazioni ottimamente isolate dal punto di vista acustico e con un clima igrometrico ideale, cioè case più sane. Oggi, quindi, è possibile scegliere di abitare edifici che consumano un decimo dei tradizionali, che non conoscono le muffe e i danni dell’umidità, silenziosi e protetti dai rumori dei vicini, il cui valore ener-
getico è certificato da un ente terzo. L’azienda è ripartita in varie divisioni. Una di esse è specializzata nella costruzione di edifici a bassissimo consumo energetico, utilizzando preferibilmente il protocollo di CasaClima, ente di Bolzano che rilascia appunto un certificato di efficienza energetica e che rappresenta per il cliente una garanzia docg. L’attività della Vanoncini spazia essenzialmente su due fronti: come immobiliare acquista i terreni, edifica e poi vende le case (attualmente è impegnata in due complessi, a Colognola e a Stezzano), oppure interviene, a livello costruttivo, su un terreno fornito dal cliente. «In ogni caso - precisa Marco Vanoncini, uno dei titolari e consigliere delegato dell’azienda - si tratta sempre di abitazioni ad alto risparmio energetico e costruite a secco. Significa che sotto il livello del terreno viene utilizzato il tradizionale cemento armato, mentre nella parte superiore compare un castello d’acciaio che viene protetto da due gusci, uno esterno e uno interno, che coniugano un insieme di diversi materiali e isolanti. Ciò permette di realizzare un “abito su misura” per ogni situazione geografica. Arrivare a realizzare una struttura efficiente sotto l’aspetto energetico presuppone, infatti, uno studio accurato dell’ambiente circostante. In sostanza l’architetto si deve porre delle domande.
L’obiettivo è quello di avere d’inverno il massimo di apporti solari gratuiti per poter ridurre le spese del riscaldamento e in estate impedire il più possibile che il caldo entri in casa perché poi per buttarlo fuori occorre impegnare energia e quindi sopportare dei costi». E’ chiaro che tutto questo non si improvvisa. Non è casuale, quindi, che l’azienda collabori con un qualificato studio di progettazione di Milano, molto attento agli aspetti costruttivi legati all’ambiente, senza contare che Pietro Antonio Vanoncini, il presidente, è docente al Politecnico dello stesso capoluogo lombardo. «Poiché il nostro primo obiettivo è l’efficienza energetica - dice Marco Vanoncini - una volta raggiunto questo traguardo con l’involucro edilizio, a quel punto si può liberamente scegliere anche l’impiantistica. Ad esempio ottenere il caldo e il freddo attraverso il pozzo geotermico oppure con la caldaia a condensazione. Poi c’è il radiante a pavimento o quello a soffitto, oppure il classico calorifero. Ma si tratta di un discorso successivo che si fa con il cliente e con i progettisti. E’ però sbagliato dire, ad esempio, che una certa casa consuma poco perché ha il solare termico. Non è vero, consuma poco perché è ben isolata». Come accennato, l’azienda sta ultimando a Colognola due ville altamente efficienti, sotto il profilo costruttivo, che sono state certificate
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dalla CasaClima di Bolzano dopo numerosi sopralluoghi effettuati nel cantiere. «Allo stato attuale - sottolinea Marco Vanoncini - siamo già in classe A, ma potremmo anche ottenere quella Oro, tenendo conto dei bassi consumi stimati. Un altro importante obiettivo che stiamo cercando di cogliere è quello di riuscire a costruire questo tipo di abitazioni a prezzi di mercato. Infatti molte persone si chiedono: se acquisto una casa super chissà cosa mi verrà a costare. In realtà già proponiamo queste soluzioni abitative a prezzi di poco superiori a quelli correnti e contiamo di riuscire ad abbatterli ulteriormente. Come discorso di fondo va poi considerato che comperando una casa costruita da noi già si ottiene un sensibile risparmio energetico nel tempo, senza contare gli aspetti positivi legati al maggior comfort offerto dall’isolamento acustico e dalla temperatura costante presente negli ambienti, per non parlare poi del minor tasso di inquinamento che si produce». «Finora abbiamo parlato solo di pareti - conclude Marco Vanoncini - ma
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VANONCINI SPA Sede: Prezzate di Mapello (Bergamo), via Gandolfi, 8 Tel. 035-4945749 - Fax 035-4945397 - www.vanoncini.it
ovviamente giocano un ruolo importante, per quanto riguarda gli aspetti acustici e termici, anche i serramenti di qualità utilizzati. Presi da soli questi componenti possono essere considerati dei dettagli, ma alla fine tutto contribuisce a dare il massimo comfort all’abitazione». A livello di proposte abitative, l’azienda Vanoncini è finora intervenuta in vaste porzioni della nostra provincia. Oltre ai complessi in via di ultimazione a Colognola e a Stezzano, sono da citare altre realizzazioni a Medolago, San Paolo d’Argon e anche fuori dai confini della Bergamasca, come ad esempio a Jesolo e in provincia di Lecco. Gli stessi criteri costruttivi, infine, Vanoncini li riserva anche nei confronti di quegli edifici che è chiamato a ristrutturare. A livello di numeri, l’azienda è nata all’inizio degli anni Ottanta e conta attualmente una settantina di dipendenti. Oltre alla sede di Mapello dispone di due magazzini di vendita a Pantigliate e a Rho, entrambi nel Milanese. Il suo fatturato annuo è di circa 20 milioni di euro.
PASSAT CC: ELEGANZA E SPORTIVITÀ Giovedì 19 giugno drinking night da Bonaldi Motori per la presentazione del nuovo gioiello di casa Volkswagen. Mix di charme e tecnologia, design e stile
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BONALDI MOTORI
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ocktail di eleganza e sportività per la presentazione della nuova “Passat CC”, vettura da record di casa Volkswagen che, per l’intelligente mix di charme e tecnologia, design e stile, creatività e ricercatezza, ha tutte le caratteristiche per tracciare un percorso nuovo nell’universo delle vetture più all’avanguardia. A celebrare i suoi plus, che parlano tutti la lingua dell’esclusività, ci ha pensato Bonaldi Motori: gli spazi di via V Alpini per una sera si sono trasformati in un’oasi “taste good”, dove postazioni cocktail e drink sono state allestite per assaporare idealmente i caratteri che contribuiranno a fare della vettura “made in” Volkswagen un sicuro successo di stile. Protagonista indiscusso della drinking night ad alto tasso di sportività e musica, assicurata da parentesi dj set, la nuova “Passat CC” non ha potuto non sedurre i presenti, grazie ai suoi dettagli di esclusività tutti di serie - cerchi in lega da 17”, sedili individuali posteriori e pneumatici autosigillanti - le soluzioni tecnologiche di estremo impatto - motori alto di gamma (da 140 a 300 CV), sistemi innovativi per la dinamica e l’assistenza alla guida come, per la prima volta al mondo in questa categoria, il sistema “Lane Assist” e il sistema di regolazione elettronica del telaio DCC - e il design di forte personalità.
Mangiar Bene
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VILLONGO CELEBRA IL SUO DOLCE STORICO Per festeggiare “Il Pane del Pellegrino” i pasticceri del paese hanno presentano le loro ricette. Un’intera giornata dedicata ai più golosi
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enerdì 30 maggio l’Associazione Commercianti di Villongo - Gruppo Pasticceri ha celebrato il dolce storico del paese nella festa “Il Pane del Pellegrino. Inaugurazione del dolce storico di Villongo”. I pasticceri del paese - Chiodini, Silvio, Locatelli e la gelateria Oasi - hanno riproposto, secondo il proprio estro e la propria creatività, il dolce storico di Villongo: un’antica ricetta, semplice, veloce da realizzare e soprattutto buona, a base di uova, noci, scorza d’arancio, uvetta, pinoli e marsala, giunta a Villongo intorno al 1600 tramite i pellegrinaggi di alcuni monaci alla Chiesa di San Giacomo e alla Chiesa romanica di Sant’Alessandro ad Agros. La manifestazione è stata promossa all’Area Feste di Villongo in via Volta nell’ambito della 15esima Festa dello Sport. Per tutta la serata è stato possibile degustare questo dolce nelle reinterpretazioni moderne dei pasticceri villonghesi. «I pasticceri di Villongo - spiega Michele Prestini,
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presidente dell’Associazione Commercianti di Villongo - hanno lavorato diversi mesi alla preparazione di questo dolce e sono riusciti ad apportare quei preziosi accorgimenti che si sono resi necessari per renderlo piacevole ai gusto odierno. Ora, a lavoro ormai ultimato, siamo orgogliosi, soprattutto da cittadini villonghesi, di aver avuto la possibilità attraverso questo dolce storico, di promuovere il nostro paese facendo conoscere anche all’esterno le sue antiche origini e tradizioni gastronomiche e non solo». Secondo la tradizione, il dolce è stato ispirato dal primo e più famoso pellegrino, Sigerico, vescovo di Canterbury, che in un diario descrive il suo viaggio fino a Roma per ricevere il “pallio di vescovo” nell’anno 990. Nell’antichità veniva consumato dai pellegrini di tutta Europa diretti ai santuari più famosi del Medioevo: Roma, centro della cristianità, e Santiago di Compostela. Infatti la torta era preparata con noci e pinoli, ingredienti molto calorici che servivano per dare sostegno ai pellegrini nel loro cammino.
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STRANIERI A SCUOLA DI CUCINA OROBICA Il progetto dell’Associazione Cuochi Bergamaschi riscuote sempre più successo a livello internazionale grazie soprattutto alla perseveranza del presidente Ivar Foglieni
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rosegue con successo la proposta di stage per studenti stranieri promossa dall’Associazione Cuochi Bergamaschi. Un progetto partito alla fine degli anni ‘90 e oggi diventato una consolidata realtà. Il perseverare del presidente Ivar Foglieni, ritenendo giusta - anche al fine di promuovere i prodotti orobici a livello internazionale - per il settore turistico-alberghieroristorativo la strada intrapresa, ha fatto si che il progetto - ormai a pieno regime - abbia portato sul territorio lombardo studenti
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slovacchi, montenegrini, lettoni, messicani, cechi, polacchi, lituani e bulgari. E per il 2009 sono attesi ungheresi e finlandesi. Tra le ultime entry del 2008 c’è la Bulgaria. Lo scorso maggio in questa nazione sono stati sottoscritti progetti con istituti alberghieri di Sofia, Pirdop, Ruse, Sliven e accordi con la nuova Università di Sofia ad indirizzo turistico. Il progetto è propositivo e valido per la “preselezione” ma ancora poco compreso dagli addetti ai lavori del settore turistico. Chi volesse informazioni in merito scriva a Esa Srl, Europe Service Agency info@esagency.eu - o spedisca un fax (035.249206).
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Turismo agosto - settembre
di Luna Gualdi
Passatempo, viaggi da sogno Il tour operator si occupa di Africa orientale - Kenya, Tanzania e Zanzibar -, India ed Egitto, soprattutto per ciò che riguarda la navigazione sul Nilo. Per soddisfare qualsiasi esigenza e regalare momenti indimenticabili
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ttivo dal 2000, il tour operator Passatempo è molto affermato nel settore. Grazie all’approfondita conoscenza delle destinazioni trattate è infatti capace di offrire ai suoi clienti le migliori soluzioni-vacanza per soddisfare qualsiasi esigenza e regalare momenti indimenticabili. Ne parliamo con l’amministratore delegato Giovanni Medaglia. Di cosa vi occupate? Passatempo si occupa di Africa orientale - quindi Kenya, Tanzania e Zanzibar, dove abbiamo i nostri charter e contatti diretti con compagnie aeree e strutture alberghiere -, India ed Egitto, soprattutto per ciò che riguarda la navigazione sul Nilo. Come tour operator abbiamo due filiali a Bergamo: una in via Carducci e una in borgo San Lorenzo in Città Alta, dove sono in vendita i nostri prodotti e quelli di altri tour operator. Offriamo qualsiasi tipo di viaggio: da quello particolare, di un certo budget, come in Patagonia e Sud Africa, ai last minute verso mete quali mar Rosso e Tunisia, ultimamente molto richiesta. Che soluzioni di viaggio offrite? Per il Kenya soprattutto safari e soggiorni mare. Puntiamo su Malindi Watamu e Diani, ossia stupende località balneari con la possibilità di fare anche dei safari. Per l’Egitto proponiamo la navigazione sul Nilo. Abbiamo a disposizione un battello in esclusiva, con 5 stelle a prezzi accessibili; la filosofia è puntare a prodotti medio-alti per le aree trattate ed essere concorrenziali. Per quanto riguarda l’India proponiamo alberghi 5 stelle standard, 5 stelle lusso e vari itinerari,
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Passatempo Srl Tour Operator Via Carducci, 13/c - 24127 Bergamo - Tel. 035.403530 Via S. Lorenzo, 6 - 24129 Bergamo - Tel. 035.271147 www.passatempo.it
da 8 notti nel Triangolo d’oro a Jurveda o al parco per osservare le tigri. Tocchiamo tutta l’India restando a totale disposizione del cliente per trovare soluzioni diverse da quelle iniziali. Distribuiamo cataloghi a 1.700 agenzie, nel centro-nord soprattutto; abbiamo inoltre promotori di zona nelle aree che ci interessano maggiormente. Come mai avete deciso di dedicarvi a questi Paesi? Al Kenya perchè avevamo già esperienze su questa destinazione e molta clientela. Io conoscevo bene la zona e abbiamo sviluppato come si deve il turismo su quest’area. Abbiamo invece agganciato l’India come alternativa culturale. In progetto c’è ora di allargare la nostra azione a un’ulteriore regione. In Kenya c’è stata la guerra. Quanto ne avete risentito? Parecchio. Per fortuna sulla costa non è successo nulla; i primi di marzo c’è stato un accordo governo-opposizione e si è tenuto un incontro qui in Italia con il ministro del Turismo keniota per il rilancio della destinazione. Il governo punta molto sul turismo, è uno degli introiti principali e i segnali positivi ci sono. La normalità, a livello di numeri, si avrà da Natale. La situazione è tranquilla, non ci sono più manifestazioni, e hanno fatto un Governo di alleanza nazionale. La campagna di stampa di molti media è stata pesante e anche un po’ distorta, per cui ora è ripartita una campagna pubblicitaria in tv e su riviste per il rilancio della destinazione. Molte persone però sono convinte che ci siano ancora dei problemi, ma i segnali sono incoraggianti. Del resto sono molti gli italiani che ormai investono in questo Paese. Per quanto riguarda l’Egitto, c’è stata una crescita dei flussi
dopo gli attentati di tre anni fa: è una destinazione che soffre di up e down, si riprende perché offre veramente tanto ed è facile da raggiungere. L’India è un mercato in crescita, ma più d’èlite, che comunque riscuote sempre maggiore successo. Si aprirà una linea Bergamo-Malindi? No, non prima di 5 anni, almeno. Malindi non è un aeroporto internazionale e non c’è la dogana. Forse quest’inverno verrà inaugurato un BergamoMombasa, ma è ancora presto per dirlo. Si era tentato, ma dopo due rotazioni si sono interrotti i voli per i problemi che hanno colpito il Kenya. Funzionerebbe molto nel periodo natalizio, da dicembre a febbraio. Quali sono i periodi più indicati per soggiornare in queste aree? Da dicembre a Pasqua è il periodo migliore per il Kenya; ma anche agosto, sia per il mare che per i safari. Per l’India dipende delle zone, ma va bene tutto l’anno, tranne il periodo monsonico, molto umido. L’Egitto è indicato in tutte le stagioni, soprattutto primavera e autunno. Quali sono gli itinerari più in voga in India? Il Rajastan, con i suoi maestosi palazzi, è un’alternativa all’India classica sul Gange. In inverno è consigliata l’India meridionale abbinata a un soggiorno alle Maldive, destinazione adatta a chi l’ha gia visitata e ha avuto un’infarinatura generale delle atmosfere che offre. Le strutture hanno fatto passi da gigante: è un Paese emergente, migliorato molto rispetto a dieci anni fa. Ci sono ex palazzi del marana ristrutturati e adibiti ad alberghi di una bellezza unica, con camere grandi e giardini spettacolari.
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Arte e Cultura
AGOSTO - SETTEMBRE
Anno “bello e impossibile” per la grande Gianna Nannini Sempre più sulla cresta dell’onda, la cantautrice senese si esibirà in concerto a Treviglio il prossimo 20 settembre. Un’occasione per ascoltare i successi di una carriera da urlo
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n 2008 da incorniciare: ha scritto la canzone vincitrice a Sanremo (“Colpo di fulmine”), ha duettato con Fabri Fibra (“In Italia”) e il 24 maggio, a Monaco di Baviera, ha aperto il concerto di Bon Jovi, riscuotendo un grandissimo successo. Lei è la grande Gianna Nannini, che il 20 settembre passerà in provincia, al Palasport di Treviglio. Il tour estivo “GiannaNanniniLive” vede l’artista senese impegnata tra agosto e settembre in più di 20 concerti nelle piazze, nei siti archeologici, negli stadi e nei palazzetti delle città italiane. Il concerto sarà l’occasione per ascoltare i brani di “Giannabest”, l’ultimo doppio cd della cantautrice, già disco di diamante, che contiene, oltre ai tre inediti “Suicidio d’amore”, “Pazienza” e “Mosca cieca”, i principali successi della sua carriera artistica, da “Fotoromanza” a “I maschi”, da “Meravigliosa creatura” a “Bello e impossibile”, da “Latin-lover” a “America” e molti altri. I biglietti per il concerto del 20 settembre al Palasport di Treviglio, al prezzo di euro 35,50 per il posto non numerato e di euro 50 per la tribuna numerata, sono in vendita nelle consuete prevendite di città e provincia: biglietti numerati a Bergamo al Box Office in via Giulio Cesare 14 e a Treviglio da Jammin; biglietti non numerati a Bergamo da Sana Casa della Musica, Disco Star e al Box Office di via Giulio Cesare 14; a Treviglio da Jammin; a Seriate e Brembate presso il centro Commerciale Iper. I biglietti possono essere acquistati anche on line attraverso il circuito Ticketone. Per informazioni: Radio Zeta, tel. 0363.54111 e Jammin 0363.44932.
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Arte e Cultura
AGOSTO - SETTEMBRE
di Luna Gualdi
Cinema d’arte, successo annunciato per il Festival Internazionale La settima edizione del Premio “Le Mura d’Oro” è stata vinta da “Labyrinth” di Elisabetta Müller. Slovacchia protagonista nella categoria Sottoventi: il film di Miro Remo “Studený_spoj” ha conquistato la giuria presieduta da Vittorio Sgarbi
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nche quest’anno Bergamo ha fatto da sfondo a uno degli appuntamenti più attesi per tutti gli appassionati del mondo della celluloide: il Festival Internazionale del Cinema d’Arte, giunto alla sua VII edizione, che dal 18 al 26 luglio ha promosso l’incontro e il confronto tra diverse culture e differenti espressioni creative. Gli organizzatori dell’Associazione Festival Internazionale del Cinema hanno potuto contare sulla preziosa collaborazione dei partners, che ogni anno confermano con entusiasmo il loro interesse per la manifestazione, impegnati in uno sforzo comune che
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ha come obiettivo quello di renderla un’esperienza unica in cui poter condividere emozioni forti e contemporaneamente arricchire il proprio patrimonio culturale. Il tutto all’interno di una cornice ricca di storia e di tradizioni conservate nel borgo medievale della nostra città. Bergamo terra di incontri internazionali: oltre alla preziosa presenza del Canada, Paese Ospite di questa edizione, il festival ha ricevuto pellicole provenienti da tutto il mondo, per un totale di 330 lavori provenienti da 34 nazioni. Ne sono state selezionate 13 per partecipare al concorso Cinema d’Arte, dedicato a pellicole che hanno come protagonista l’arte in tutte le sue forme d’espressione; 20 invece quelle ammesse
al concorso Sottoventi, riservato ad opere a tema libero della durata massima di venti minuti. Paesi come Israele, Messico e Slovacchia hanno chiesto la loro partecipazione alla kermesse, che ha registrato un incremento del 25% rispetto all’anno precedente. La giuria - presieduta da Vittorio Sgarbi e composta da autorevoli esponenti del mondo della culturale e del cinema, quali Achille Frezzato, Marco Cacioppo, Davide Pulici, Roger A. Fratter e Giovanna Zarbà - ha decretato vincitori del concorso Cinema d’Arte tre pellicole italiane. Il primo premio è stato assegnato a “Labyrinth” di Elisabetta Müller, che descrive un percorso lungo corridoi scuri di un museo-labirinto in cui il visitatore si imbatte nelle opere pittoriche di Grünewald raffiguranti la Passione di Cristo attraverso una nuova forma espressiva, il digitale, accompagnata da un intenso commento sonoro. Secondo classificato “Mille e una Monica” di Daniela Piccioni e Sandro Lai, una retrospettiva su Monica Vitti e sulla sua passione e sensibilità nei confronti dell’arte, del cinema e del teatro. Vincenzo Fattorusso, terzo classificato, ha presentato “A parte”, un documentario che indaga l’emergere delle esperienze teatrali nella Bologna del dopoguerra. Una menzione speciale per “Tataboom”, film di Andrea Gambadoro, esempio di ricerca e di videoarte in cui si instaurano coincidenze tra le movenze di una danza in un ambiente domestico, informale, e immagini della natura e composizioni prettamente cinematografiche. Slovacchia protagonista nella categoria Sottoventi: il film di Miro Remo “Studený_ spoj” (Cold joint) ha conquistato la giuria e si è aggiudicato il primo posto raccontando lo scenario dell’Europa dell’Est con gli occhi ingenui e innocenti di una bambina e inserendo una profonda riflessione sui mass media, televisione in particolare, vista come rimedio alla desolazione e alla miseria. Sguardi innocenti e disincantati sono anche gli occhi della bambina protagonista di “Het zusje” (My sister), prodotto dall’olandese Marco van Geffen, che si è aggiudicato il secondo posto. Toni lievi della commedia invece sono quelli del terzo film classificato al concorso, “Gehring kommt!” (Here comes Gehring!), lavoro proveniente dalla Svizzera diretto da Marc Shippert. Riconoscimenti anche per la brillante commedia del regista spagnolo Arantzazi Gomez Bayon “Un hombre tranquilo”, che narra delle vicende di un capofamiglia alle prese con le gite fuoriporta; pregevole la rapidità narrativa e gli scambi di battuta veloci tra scorci quotidiani carichi di nonsense. Ricco, poi, il programma di eventi collaterali che hanno coperto l’intera settimana della prestigiosa manifestazione. Oltre alla consegna dell’award alla carriera a Helmut Berger, si sono tenuti altri importanti appuntamenti quali “Visioni di Lombardia - Le città Lombarde e il cinema d’autore”, rassegna dedicata alla valorizzazione di un terri-
torio che ha fatto da sfondo a numerosi film ed è stato terra natia di nomi illustri del mondo cinematografico; e “Luci del Festival”, durante il quale il maestro Mario Donizetti ha mostrato il legame tra la sua attività artistica e quella del pittore Johannes Vermeer. Legami e influenze tra creatività pura e fashion sono stati invece sottolineati da “La Moda dell’Arte”, a cui hanno partecipato importanti nomi del settore. Caloroso, infine, il riscontro da parte di un pubblico sempre più partecipe a iniziative prestigiose e ricche di entusiasmo. Com’è, senza dubbio, il Festival Internazionale del Cinema d’Arte.
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Arte e Cultura
AGOSTO - SETTEMBRE
Il Kantor di Buscarino alla Galleria Elleni Selezione di venti raffinatissime stampe di grande formato firmate da uno dei più noti e apprezzati fotografi di teatro del mondo, che nel 1977 incontra il regista e diventa il suo fotografo d’elezione
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guardi, gesti, volti, sottratti al buio e al silenzio, per catturare l’anima del teatro di Tadeusz Kantor (Wielopole 1915 - Cracovia 1990), uno dei più grandi artisti del ‘900. Dal 20 settembre al 10 ottobre la mostra “Maurizio Buscarino. Kantor” propone alla Galleria Elleni di via Broseta 41 una selezione di venti raffinatissime stampe di grande formato firmate da Maurizio Buscarino, uno dei più noti e apprezzati fotografi di teatro del mondo, che nel 1977 incontra Kantor e diventa il suo fotografo d’elezione. Da La classe morta, lo spettacolo che inaugura il «Teatro della Morte», a Oggi è il mio compleanno, spettacolo-testamento del genio polacco, passando per Wielopole Wielopole, Crepino gli artisti, La macchina dell’amore e della morte e Qui non ci torno più, Buscarino “scolpisce” con la luce volti e atmosfere del teatro kantoriano in un drammatico bianco e nero, muovendosi con l’obiettivo sul filo invisibile che sulla scena divide ombre e luci, memoria e oblio, vita e morte, realtà storica e dimensione esistenziale. E’ lo stesso Buscarino a raccontare di Kantor: “Lui stesso, al margine della scena, faceva scoccare nel cerchio di luce l’intuizione del povero incontro tra la vita e la morte... Il gesto della sua mano annunciava il rischio quotidiano dell’entrata in scena e l’angoscia che prende quando davvero ci rendiamo conto di essere vivi: vivi, nella luce del patetico e incantevole percorso tra il nero da cui sbuchiamo e il nero verso cui andiamo”. La mostra sarà preceduta da un incontro con l’autore che si terrà martedì 16 settembre alle ore 21 al Centro Odontostomatologico Daina di Nembro (via Carso 1). Interverranno anche il curatore della mostra Francesco Lussana e la storica dell’arte Sara Mazzocchi.
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MAURIZIO BUSCARINO. KANTOR. Bergamo, Elleni Galleria d’Arte - via Broseta 41 20 settembre-10 ottobre Inaugurazione: sabato 20 settembre, ore 18 Orari: mar-sab 15-19.30 Info tel. 035.243667 o www.galleriaelleni.it
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Arte e Cultura
AGOSTO - SETTEMBRE
Musica, poesia e architettura tra Rinascimento e Barocco Dal 27 settembre al 26 ottobre la chiesa di San Nicola in Almenno San Salvatore ospita la XII edizione del Festival “In Tempore Organi - Voci et Organo insieme”
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al 27 settembre al 26 ottobre, la XII edizione del Festival “In Tempore Organi - Voci et Organo insieme” consente di assaporare in modo privilegiato poesia e atmosfere della raffinata civiltà musicale del Rinascimento e del Barocco, grazie alla perfezione e alla chiarezza originarie dei suoni dell’Organo Antegnati (1588), collocato nella chiesa quattrocentesca di San Nicola in Almenno San Salvatore. L’Organo è infatti l’unico esempio conservato e perfettamente funzionante dell’arte organaria rinascimentale in terra bergamasca. Una “macchina” meravigliosa non solo da ascoltare ma anche da ammirare nella grandiosa bellezza della cassa cinquecentesca intagliata, decorata e chiusa da due portelle dipinte. Ricco il programma di concerti - vocali e strumentali - eseguiti sull’Organo Antegnati: un affascinante excursus nella musica sacra rinascimentale e barocca dell’Italia settentrionale tra Cinque e Seicento, introdotto o commentato dalla lettura di testi poetici e da approfondimenti sull’arte e l’architettura dell’epoca. In occasione della edizione 2008 del Festival sarà presentato il Cd “L’Organo Antegnati 1588. Maestri lombardi tra Cinque e Seicento” che raccoglie brani eseguiti sull’Organo Antegnati dal maestro Luigi Panzeri. • sabato 27 settembre, ore 20.30: Giovan Paolo Cima: Concerti Ecclesiastici (1610) • sabato 4 ottobre, ore 20.30: A voce sola
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• sabato 11 ottobre, ore 20.30: Haereditas Magna (Oltre San Marco) • sabato 18 ottobre, ore 20.30: Maestri lombardi tra Cinque e Seicento. Presentazione del Cd registrato sull’organo Antegnati dal maestro Luigi Panzeri • domenica 26 ottobre, ore 16: Concerto degli allievi delle Classi di Musica Antica del Conservatorio G. Verdi di Milano Tutti i concerti si tengono nella chiesa di S. Nicola e sono ad ingresso gratuito. Info tel. 035644210 o www.antegnati.it
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