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ATTUALITÀ

LA TERRA MUORE, LA POLITICA DORME

In Toscana due morti schiacciati da alberi caduti, a Venezia volano tavolini e piovono pezzi del campanile di San Marco, a Genova il mare lancia cabine fin sui binari del treno… L'abbiamo toccato con mano quest'estate: la "Terra brucia", titolavano i giornali. E si ribella.

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di Gerardo Bombonato - già presidente Ordine giornalisti Emilia-Romagna

Ma i partiti hanno davvero a cuore il clima? E soprattutto, quali sono le proposte (meglio, le soluzioni) per far fronte all'emergenza?

Armatevi di pazienza e provate a scorrere i numerosi programmi elettorali. Bene. Non troverete alcuna proposta concreta e fattibile su clima e dissesti del territorio. In quelli più accorti solo qualche breve e generico accenno. Un proposito che (come sempre), archiviate le consultazioni, finisce poi per perdersi nei meandri delle promesse mancate. Gli slogan più ripetuti, sono stati quelli sul taglio delle tasse, l'aumento delle pensioni, bonus e sostegni per imprenditori, famiglie e bassi redditi.

Anche se le emergenze ambientali continuano ad affollare le prime pagine dei giornali (online, cartacei televisivi) il clima continua ad essere un argomento poco popolare

Ecco perché prima di scegliere chi votare, sarebbe stato il caso di valutare come i partiti intendono affrontare questo problema epocale.

Un esempio a caso? Berlusconi ha promesso di mettere a dimora ogni anno almeno un milione di alberi su tutto il territorio nazionale. Bene. Peccato che siano meno di quelli previsti nel PNNR. E ancora, qualcuno sa che fine ha fatto l'accorato appello lanciato ai primi di agosto dalla Società italiana per le Scienze del clima, sottoscritto dai migliori cervelli del Paese, cui si sono aggiunti scienziati e accademici di fama? "Ci aspettiamo - scrivevano i cattedratici - programmi politici approfonditi su questi temi".

L'Italia e il Mediterraneo, si legge nella lettera-ammonizione, risentono più di altre zone del mondo dei recenti cambiamenti climatici Voi avete udito qualche timida, sommessa risposta? Il nulla, o quasi. In realtà il tema dell’ambiente è stato molto presente nei programmi dei partiti, ma quasi sempre sotto forma di slogan. Poche righe (astratte) giusto per piantare la bandierina e dire: noi ci siamo.

Il problema, però, quello vero, è che quella appena passata - come dicono gli esperti - non sarà l'estate più calda di sempre, perché in prospettiva è più che probabile che sarà quella più fresca. Con buona pace di chi non ci crede...

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