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BENESSERE CORPO E MENTE

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ATTUALITÀ

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IL PIACERE E L'IMPORTANZA DELLA LETTURA

di Gerardo Bombonato - già presidente Ordine giornalisti Emilia-Romagna

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Scuola, politica, famiglia. Le colpe dell'attuale degrado culturale sono, seppur con peso diverso, ben distribuite. Eppure (allora ero ben più giovane e prossimo alla laurea) qualche sporadico tentativo di "riforma" di persone illuminate fu fatto. Subito fagocitato dagli schemi desueti dell'immobile e, certo più rassicurante, tradizione. Mi riferisco alla Scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani, prete scomodo (si direbbe oggi) per i clichè del tempo. Stava o era già cominciato il '68.

La scuola di Barbiana (nel Mugello) provocò un gran dibattito. Non solo nel mondo della scuola.

Dapprima sconcertò i più, i benpensanti (?) dell'epoca, ma poi stimolò come non mai sulla necessità di rinnovare l'insegnamento. Molti insegnanti, io fra questi, entrarono in crisi leggendo "Lettera a una professoressa", una critica anche pesante alla Scuola dell'obbligo dell'epoca, redatta collettivamente dagli scolari più grandi di Barbiana sotto la supervisione (ma non l'intervento diretto del don, come egli ribadì più volte). Sarebbe bene, mutatis mutandis, che gli insegnanti di oggi (ma non solo loro) la riprendessero in mano e la leggessero (o la rileggessero) anche oggi. Non è un testo superato ed ha ancora tante cose da insegnare ai prof. Ma sto uscendo dal tema e soprattutto dagli spazi che l'editore tiranno mi ha imposto. Torniamo a noi. Dicevamo: nella società attuale la lettura è fortemente trascurata. Si legge poco e in maniera disimpegnata.

Eppure la lettura costituisce ciò che ci permette di accedere a ogni sapere. Soprattutto in

un periodo in cui il codice scritto lascia sempre più spazio a quello visivo. In una società e in una cultura che richiedono di padroneggiare una moltitudine di codici.

L'amore per la lettura va dunque alimentato perché leggere è IL CIBO DELLA MENTE.

Mi rendo conto che per una persona che non legge risulta difficile comprendere come un libro possa influire sul nostro modo di pensare e ragionare, sul nostro umore e sul nostro modo di agire, sulla nostra creatività e sulle nostre emozioni. Leggere aiuta a superare i momenti bui della nostra vita, a viaggiare con la mente. È grazie ai libri possiamo migliorare la nostra scrittura, imparare nuovi vocaboli, aumentare la nostra capacità di linguaggio, di espressione, di comprensione degli altri, di controbattere e sostenere le nostre idee. Concludo con una citazione da Umberto Eco che mi sembra perfetta per sintetizzare il lungo sproloquio che precede. "Chi legge, a 70 anni avrà vissuto 5mila anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito. Perché la lettura è un'immortalità all'indietro".

(Leggi la prima parte dell'articolo sul numero 92 di Vivere Sostenibile, settembre 2022.)

"Espellerei i genitori dalle scuole, a loro non interessa quasi mai della formazione dei loro figli, il loro scopo è la promozione del ragazzo a costo di fare un ricorso al Tar. Lo scenario è diverso, devono imparare a vedere che cosa sanno fare senza protezione. Se la protezione è prolungata negli anni, come vedo, essa porta a quell’indolenza che vediamo in età adulta. E la si finisca con l’alternanza scuola lavoro, a scuola si deve diventare uomini, a scuola si deve riportare la letteratura, non portare il lavoro. La letteratura è il luogo in cui impari cose come l’amore, la disperazione, la tragedia, l’ironia, il suicidio. E noi riempiamo le scuole di tecnologia digitale invece che di letteratura? È folle. Guardiamo sui treni: mentre in altri Paesi i giovani leggono libri, noi giochiamo con il cellulare. Oggi i ragazzi conoscono 200 parole, ma come si può formulare un pensiero se ti mancano le parole? Non si pensa o si pensa poco se non si hanno le parole."

Umberto Galimberti, filosofo e psicoanalista

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