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Linder Cycling Hotel Perathoner Architects
Linder Cycling Hotel
Selva di Val Gardena
Un salottino nella lounge area dell’hotel con una delle tende metalliche fotostampate alle spalle.
Ubicazione: Selva di Val Gardena (BZ) Progetto: Perathoner Architects, Selva di Val Gardena (BZ) Strutture: Holzner & Bertagnolli Engineering srl, Lana (BZ) Costruttore struttura legno: Aster srl, San Genesio (BZ) Consulente: Studio Delazer, Ortisei (BZ) Impianto elettrico: Elektro Bergmeister, Ortisei (BZ) Impianto idraulico/aerazione: Dejori Ewald, Ortisei (BZ) Lavori: aprile 2020 – Dicembre 2020 Superficie utile: 250 m2 Superficie utile: 4.700 m2
Wood is the new black!
Nel centro di Selva in Val Gardena, proprio nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si trova il Linder Cycling Hotel, circondato da paesaggi mozzafiato che, con viste spettacolari sulle maestose montagne, tra cui il Sassolungo e il massiccio del Sella, hanno reso il pittoresco paese altoatesino un luogo di villeggiatura ideale per chi ama fare escursioni in estate, chi è in cerca di relax e per chi in inverno si cimenta fin dagli anni Sessanta con le innumerevoli piste di discesa e i tracciati per lo sci di fondo. Proprio in quel periodo, infatti, inizia la storia dell’Hotel, costruito nel 1964 e guidato con successo per oltre 5 decenni dalla famiglia Linder. Dopo varie ristrutturazioni, riconversioni, un cambio generazionale nella gestione alberghiera e l’acquisto di una proprietà confinante, nel 2015 nasce l’idea di ampliare il fabbricato dall’architettura tradizionale e cambiare l’immagine della struttura per far fronte ai continui sviluppi del turismo e alle elevate esigenze degli ospiti in vacanza. Affidato allo studio Perathoner Architects, il progetto di riqualificazione ha previsto l’ampia conservazione del tessuto edilizio esistente e la sua estensione sulla proprietà di nuova acquisizione, il tutto racchiuso in una scultorea facciata in legno, contemporanea e architettonicamente uniforme la quale è diventata il biglietto da visita dell’hotel. Al piano terra dell’edificio ampliato sono stati realizzati la nuova reception, due back office, una sala eventi separata e diverse aree lounge, che costituiscono anche il passaggio al volume esistente nell’area bar e al ristorante, quest’ultimo completamente ristrutturato. I livelli superiori accolgono un totale di 42 camere e suite, alcune delle quali di nuova creazione – costruite in legno lamellare – o completamente rinnovate per non lasciare nulla a desiderare in termini di comfort e design. Soluzioni innovative ed equilibrate hanno assemblato dunque in modo sapiente ogni elemento costruttivo, uniformando coerentemente il vecchio e il nuovo e donando al Linder Cycling Hotel una veste elegantemente moderna e allo stesso tempo fedele alla tradizione.
Rendering del progetto verso il giardino interno.
Rendering del progetto con gli affacci sulla strada di accesso.
_la facciata e l’ampliamento________
Lo stile architettonico desiderato per la facciata era particolare, moderno, ma allo stesso tempo dal design discreto, in grado di inserirsi armoniosamente nel contesto paesaggistico di un tipico paese di montagna ed è stato concretizzato grazie a una geometria dalle linee contemporanee, resa con materiale scuro, unita alla calda retroilluminazione, a creare un suggestivo gioco di luci e ombre che esalta la tridimensionalità della facciata e la rende davvero unica nel suo genere. L’esterno del Linder Cycling Hotel, infatti, è caratterizzato da listelli in legno massiccio di larice locale, fresati su misura con macchine CNC e intrecciati a formare un motivo geometrico. Per minimizzare il lavoro di montaggio in loco, l’azienda produttrice, unendo i listelli e realizzando anche le forature per l’installazione delle luci, ha prefabbricato dei pannelli di legno i quali sono stati fissati in cantiere tra i balconi e l’ampia vetrata della sky pool, integrandoli perfettamente. Oltre al restyling dell’intera facciata, la stessa ditta si è occupata anche della costruzione della nuova ala. Tutti gli ampliamenti dell’edifico preesistente sono stati eseguiti completamente in legno: per il solaio e le pareti sono stati utilizzati pannelli in X-lam. Anche il tetto – di quasi 700 m2 – è stato rifatto interamente in legno e rivestito integrando l’isolamento termoacustico e riducendo così il consumo energetico e il passaggio di rumore al fine di garantire agli ospiti il massimo comfort.
_due parole con i costruttori________
L’impresa di maestro artigiano ASTER è nata nel 2001 dalla fusione di tre falegnamerie. Nel 2008, ai lavori di carpenteria si aggiunge la produzione di porte di qualità in legno. Con oltre 80 collaboratori, ASTER è oggi una delle imprese più importanti in Alto Adige nel settore ed è il partner ideale per realizzare case in legno, alberghi, capannoni ed edifici commerciali, sopraelevazioni e ampliamenti, ristrutturazioni, tetti e facciate, porte e portoncini.
Potete definire numericamente il lavoro che è stato eseguito per la facciata?
Per realizzare l’intera facciata di 3600 m2 sono stati impiegati circa 50.000 listelli di larice locale massiccio. I tre pannelli fresati CNC con il motivo geometrico tridimensionale, rivestono i 55 m2 sopra all’insegna dell’hotel. Questi sono stati assemblati, verniciati e spazzolati a mano dai nostri artigiani in azienda per poi installare la retroilluminazione ed essere montati sulla facciata finita.
Come è avvenuta la trasposizione del progetto che l’architetto ha predisposto per la facciata alle macchine di produzione e cosa ha significato effettuare questa particolare lavorazione?
Ogni interpretazione architettonica viene sviluppata insieme all’architetto stesso per condurlo verso una realizzazione fattibile, duratura ed esteticamente appagante. Hubert Gruber, CEO di Aster e responsabile del progetto, collabora ormai da anni con Perathoner Architects e con Rudi Perathoner, questo grazie alla sua capacità di interpretare il pensiero dell’architetto e trasporlo su legno più fedelmente possibile. Nel caso del Linder Cycling Hotel, insieme ai proprietari, è stato sviluppato un campione 1:1 della facciata decorativa a partire da un disegno dell’architetto. Questo campione in legno è stato verniciato e spazzolato e esposto alle intemperie per testarne l’evoluzione del materiale e del colore. Una volta confermato, il motivo geometrico è stato tradotto in linguaggio CAD/CAM per realizzare fedelmente con le macchine CNC pannelli decorativi definitivi della facciata.
Architettura, urbanistica e interior design: questi sono i campi in cui spazia lo studio dell’arch. Rudi Perathoner che con i suoi collaboratori accompagna i committenti con passione e competenza durante l’intera evoluzione e gestione del progetto.
Quali sono state le motivazioni che hanno portato a scegliere questa particolare facciata per l’Hotel Linder?
I proprietari dell’albergo Linder avevano l’obiettivo di ampliare la loro clientela, attirando anche un pubblico giovane che predilige un’architettura più contemporanea. Questo ci ha portato, soprattutto nella parte riqualificata che presenta una struttura in laterizio, a progettare una facciata in legno molto particolare che mostrasse un’espressione un po’ più azzardata. Il pattern geometrico che si è venuto a creare accostando gli elementi in legno di larice porta infatti lo storico hotel a pieno diritto nel XXI secolo.
Oltre a quanto già illustrato, quali sono state le altre richieste progettuali per l’Hotel Linder?
In aggiunta al collegamento esteticamente proporzionato tra l’edificio vecchio e quello nuovo, ci sono state numerose sfide da affrontare in fase di progettazione, in particolare quella inerente la disposizione del terreno edificabile e, più precisamente, la necessità di accogliere nell’ampliamento non solo lo spazio richiesto ma anche 35 posti auto previsti dalla normativa urbanistica. Ciò è stato ottenuto in quattro piani interrati, richiedendo uno scavo profondo più di 12 metri che, data l’immediata ubicazione sulla strada e dell’edificio esistente, è stato tecnicamente impegnativo.