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magazine INFORMA
EdicomEdizioni
04/2011
focus
progetti Il recupero della centrale Mazzoni
progetti Val d’Oca Wine Center a Valdobbiadene
foto: Daniele Domenicali
16,5 MILIONI per edilizia residenziale pubblica: finanziati 286 alloggi
ATTRAVERSO DUE DELIBERE LA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO HA APPROVATO STANZIAMENTI PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA. IN TOTALE SARANNO 286 GLI ALLOGGI MESSI A DISPOSIZIONE ATTRAVERSO AFFITTO A CANONE SOCIALE O ACQUISTO A CONDIZIONI VANTAGGIOSE.
Stanziati più di 16,5 milioni per l’edilizia residenziale Lo stanziamento principale di oltre 14,5 milioni di euro è destinato alle ATER di Verona, Vicenza, Treviso, Padova e Rovigo e ai Comuni di Padova e Conegliano
I due provvedimenti approvati dalla Giunta regionale danno attuazione al Programma straordinario di edilizia residenziale pubblica impegnando complessivamente la somma di 16 milioni e 580 mila euro per finanziare interventi in materia di edilizia residenziale pubblica. Il primo provvedimento riguarda il finanziamento a soggetti pubblici (Ater e Comuni), per un ammontare intorno ai 14.580.000 euro, per incrementare la dotazione di alloggi da destinare alla locazione a canone sociale in favore delle categorie più deboli, cioè quelle caratterizzate da particolari condizioni di disagio sociale. In totale saranno 206 gli alloggi che potranno essere concessi in locazione a canone sociale tra quelli acquistati, ristrutturati o costruiti ex novo.
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nuova costruzione
acquisto
NUMERO DI ALLOGGI PER TIPOLOGIA DI INTERVENTO RELATIVO AI SOGGETTI PUBBLICI (ATER, COMUNI)
più magazine INFORMA bimestrale, n. 04-2011 (dicembre) Registrazione Trib. Gorizia n. 261 del 11/03/1996 STAMPA: Grafiche Manzanesi - Manzano (UD) Stampato su carta riciclata ottenuta da fibre selezionate DIRETTORE RESPONSABILE: Ferdinando Gottard REDAZIONE: via I Maggio 117, 34074 Monfalcone (GO) tel. 0481.484488, fax 0481.485721 EDITORE: EdicomEdizioni, Monfalcone (GO) www.edicomedizioni.com
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nuova costruzione
acquisto
FINANZIAMENTO PER TIPOLOGIA DI INTERVENTO RELATIVO AI SOGGETTI PUBBLICI (ATER, COMUNI)
Il secondo provvedimento, invece, prevede un impegno di due milioni di euro a favore di imprese di costruzione, cooperative di abitazione, loro consorzi e Fondazioni onlus, per la realizzazione di alloggi da cedere in proprietà a prezzo convenzionato. I 2 milioni di euro impegnati in questo caso sono destinati alla costruzione di 80 alloggi che saranno ceduti a condizioni vantaggiose a quanti avranno i requisiti per concorrere all’acquisto: 40 saranno realizzati da un consorzio di imprese di costruzione nel comune di Venezia e altri 40 da parte di una cooperativa, in due interventi nel comune di Campodarsego (Padova). L’importanza e l’utilità di queste iniziative sono rilevanti soprattutto in un periodo di crisi economica come quella attuale e danno risposta a un bisogno primario come quello dell’abitazione che rischia di acuirsi in futuro.
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3 › FOCUS COMUNE
OPERATORE
TIPOLOGIA INTERVENTO
ROVIGO (FRAZIONE SARZANO) CONEGLIANO ( VIA STADIO-VIA VITALI) ALBIGNASEGO (LOCALITÀ LION) PADOVA (PEEP TORRE) ROVIGO PADOVA ( VIA CERON) PADOVA ( VIA CAVE, VIA CURIE, VIA BOYLE) TREVISO LEGNAGO ( VIA ROVIGO) VERONA ( VIA TAORMINA) SCHIO ( VIA VENEZIA)
ATER ROVIGO COMUNE DI CONEGLIANO ATER PADOVA ATER PADOVA ATER ROVIGO COMUNE DI PADOVA COMUNE DI PADOVA ATER TREVISO ATER VERONA ATER VERONA ATER VICENZA
ACQUISTO
GLI INTERVENTI PREVISTI DAI PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE SIA IN FAVORE DI ATER E COMUNI (IN GRIGIO SCURO NELL’IMMAGINE), SIA DI UN CONSORZIO DI IMPRESE E DI UNA COOPERATIVA
ACQUISTO NUOVA COSTRUZIONE NUOVA COSTRUZIONE RISTRUTTURAZIONE RISTRUTTURAZIONE RISTRUTTURAZIONE RISTRUTTURAZIONE RISTRUTTURAZIONE NUOVA COSTRUZIONE NUOVA COSTRUZIONE
ALLOGGI
12 7 10 54 15 8 12 54 11 16 7
FINANZIAMENTO
780.000,00 575.000,00 545.260,35 2.176.011,61 924.750,00 720.000,00 1.200.000,00 2.516.000,00 1.712.515,00 2.530.380,00 900.000,00
LA EX CENTRALE TERMICA DELLA STAZIONE FERROVIARIA S. LUCIA DI VENEZIA, PROGETTATA NEGLI ANNI TRENTA DALL’INGEGNERE E ARCHITETTO ANGIOLO MAZZONI, È DIVENTATA UN COMPLESSO DIREZIONALE E RESIDENZIALE GRAZIE AL PROGETTO DI RECUPERO ELABORATO DALLO STUDIO GRUPPOFONARCHITETTI CHE NE HA RESTITUITO GLI SPAZI ALLA CITTÀ NEL RISPETTO DELLA STORICITÀ E DELL’AMBIENTE.
Il recupero della ex Centrale Mazzoni La centrale termica della stazione ferroviaria S. Lucia di Venezia era un edificio industriale dismesso arrivato ai giorni nostri come una grande scatola vuota, con un telaio in calcestruzzo armato rivestito esternamente di listine di cotto. L’intervento di recupero è stato ambizioso anche per le particolarità tecniche e strutturali: più di 4000 m2 di superfici coperte, 1000 m2 tra terrazze e giardini, 6 piani di altezza fuori terra, un volume complessivo di 17.434 m3 e una serie di problematiche costruttive e operative connesse al contesto ambientale lagunare e al suo difficile stato conservativo. Nel grande vuoto esistente internamente si è realizzata una struttura in acciaio e legno autoportante, con solette in c.a.; tutte le partizioni interne sono state realizzate a secco, riducendo i carichi e ottimizzando le relazioni con l’impiantistica e con le strutture orizzontali in legno. Progetto architettonico, strutturale e impiantistico sono stati sviluppati in sincronia di obbiettivi: tra questi quello di immettere in laguna solamente acque reflue depurate. La progettazione è stata finalizzata alla massimizzazione del risparmio energetico con molti accorgimenti imposti dal rispetto dei vincoli di un edifico storico (isolamento a cappotto interno; sostituzione infissi rispettando le geometrie originarie; impianti termomeccanici e di climatizzazione con impiego di fonti rinnovabili, tra queste lo sfruttamento dell’energia geotermica attraverso l’utilizzo di pompe di calore). La protezione dall’alta marea è stata risolta impostando l’intero sistema di fondazione alla massima quota possibile: il piano di calpestio finale si trova a +2.00 s.l.m.m., quota di gran lunga superiore a qualsiasi alta marea storicamente avvenuta. In questa grande struttura “razionalista” è stato ricreato un androne in doppia altezza nel nuovo ingresso verso la città, un muro con un giardino privato dove i bambini possono giocare, un cortile interno e terrazze a più di venti metri di altezza da dove si vede la laguna e a volte le montagne. La forma organica del corridoio di distribuzione unisce senza soluzione di continuità tutti i corpi di fabbrica, offrendo un susseguirsi di esperienze emozionali, fatte di luci e ombre, di variazioni cromatiche (utilizzando il vetro come materiale delle tradizione locale), di squarci a tutt’altezza. Accenti colorati si ritrovano anche nei vani scale interni con fonti luminose e artificiali combinate che accompagnano i movimenti dei fruitori. Colori primari, accostati e alternati ai colori secondari, si ritrovano anche nel cortile esterno, con materiali e colori della tradizione (vetrate colorate). Nel complesso trovano posto anche spazi collettivi (una piccola sauna, una palestra e una vasca idromassaggio) perché abitare non significa avere un posto dove dormire, cucinare e/o guardare la tv, ma entrare in relazione con un luogo dove si trascorre una parte significativa della vita.
GLI ELEMENTI IN VETRO CON LE LORO VARIAZIONI CROMATICHE CARATTERIZZANO LE FACCIATE E GLI SPAZI DI DISTRIBUZIONE.
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› PROGETTI
Foto: Daniele Domenicali
Foto: Daniele Domenicali
Foto: Daniele Domenicali
Foto: Andrea Garzotto
Foto: Luca Girardini
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› PROGETTI ACCANTO AGLI STABILIMENTI DELLA CANTINA PRODUTTORI VAL D’OCA, TRA I VIGNETI CHE CARATTERIZZANO LE COLLINE DI VALDOBBIADENE, UN EDIFICIO PER LA VENDITA E LA DEGUSTAZIONE DEI VINI E DEI PRODOTTI TIPICI RIDEFINISCE L’IMMAGINE DELL’AZIENDA CON UN INVOLUCRO CHE RICHIAMA LE BOLLICINE DEL SUO PRODOTTO PRINCIPALE, IL PROSECCO.
Val D’Oca Wine Center a Valdobbiadene
I PANNELLI DI ALLUMINIO VERNICIATO DELLA FACCIATA RICHIAMANO NEL DISEGNO DELLE FORATURE L’EFFERVESCENZA DEL PROSECCO.
Un muro che si snoda lungo la strada provinciale formando una quinta scenografica sui vigneti e la cantina esistente: è questo l’elemento distintivo del Wine Center Val D’Oca; una cortina forata, con grandi aperture che inquadrano il paesaggio, e che nella sua articolazione definisce un nuovo spazio pubblico che identifica l’entrata. Il rivestimento in pannelli di alluminio forato ne alleggerisce l’impatto rimandando nel disegno all’effervescenza dei vini prodotti dalla cantina, effetto amplificato nelle ore serali dall’illuminazione che cambia colore a seconda del tipo di evento che si svolge all’interno dell’edificio. Il Wine Center nasce infatti come punto di incontro tra coltivatori (sono 576 i viticoltori associati alla Cantina produttori di Valdobbiadene - Val D’Oca) e consumatori, innovando le logiche di mercato e fruizione strettamente connesse all’attività produttiva. Il piano terra ospita principalmente gli spazi per l’esposizione e la vendita (con un deposito nell’interrato), mentre il primo piano è occupato dalle aree interna ed esterna per la degustazione e dagli uffici. Al piano superiore, la zona Foto: Luca Girardini all’aperto al centro dell’edificio separa la zona amministrativa ampliando lo spazio della sala destinata agli eventi enogastronomici e culturali che termina sul lato opposto con una parte a sbalzo che aggetta per otto metri sul piazzale d’ingresso, una vetrina direttamente sulla strada per i vini e le iniziative che vi vengono organizzate. Le scelte funzionali e architettoniche si coniugano con il risparmio energetico. La struttura portante in calcestruzzo armato è isolato internamente ed esternamente con pannelli di polistirene espanso per limitare la dispersione e controllare i ponti termici, i serramenti sono a taglio termico con vetri basso-emissivi con una trasmittanza delle finestre pari a 1,3 W/m2K. La climatizzazione è garantita da un impianto di riscaldamento e di refrigerazione a pannelli radianti a pavimento su tutta la superficie abitabile, abbinato a un sistema di ventilazione meccanica controllata con recupero del calore. L'energia viene prodotta quasi esclusivamente attraverso fonti rinnovabili: sulla copertura è integrato un sistema a guaina fotovoltaica in silicio amorfo con estensione di circa 300 metri quadrati e una potenza di 17 kWp; il sistema fotovoltaico alimenta anche la pompa di calore dell’impianto geotermico.
LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL “SECONDO” PIANO CASA SONO STATE AL CENTRO DI UN CONVEGNO A PADOVA. TRA GLI ARGOMENTI: GLI INTERVENTI NEI CENTRI STORICI, IL CAMBIO DELLA DESTINAZIONE D’USO, LA SOSTITUZIONE EDILIZIA, I BONUS VOLUMETRICI O DI SUPERFICIE, I TITOLI EDILIZI, I POTERI E LE SCADENZE PER I COMUNI.
Le novità del nuovo Piano Casa illustrate in un convegno
CONFERMATO L’INTERESSE ANCHE VERSO IL NUOVO PIANO CASA DELLA REGIONE VENETO IN VIGORE FINO AL 30 NOVEMBRE 2013.
Dopo il successo del convegno organizzato nel 2009 a Padova sul “primo” Piano Casa, E+ ha affiancato EdicomEdizioni anche nel convegno sul “secondo” Piano Casa che si è svolto il 4 ottobre 2011 sempre a Padova. L’interesse verso il provvedimento entrato in vigore nel luglio 2011 è stato confermato dall’alto numero di presenze (237 i partecipanti) e dall’interesse verso gli interventi dei relatori che si sono avvicendati per trattare i diversi aspetti connessi all’applicazione della legge. Tra questi l’architetto Vincenzo Fabris, dirigente Direzione Urbanistica Regione Veneto, l’architetto Vittorio Milan, funzionario responsabile Piano Casa Veneto, l’ingegner Armandino Stoppa, dirigente del Comune di Padova e il dottor Oscar Girotto, dirigente del Comune di Venezia. La legge regionale 13 del 2011 ha prorogato fino al 30 novembre 2013 il cosiddetto Piano Casa con l’obiettivo di favorire l’attività edilizia in un perdurante periodo di difficoltà economica.
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PROGETTO E REALIZZAZIONE: CREMA COSTRUZIONI SNC ARREDATORE: STEFANO SAGGIA FOTO: ALBERTO PARISE
L’appartamento, situato nella zona residenziale a nord di Treviso, si sviluppa al primo piano e piano mansardato di un contesto a 12 unità, nel quale è armonicamente inserito. L’abitazione traduce la volontà dei proprietari, una giovane coppia con tre figli, di vivere in un ambiente sicuro, grazie alla contiguità con altre abitazioni, ma di prestigio, dove poter crescere i bambini senza negare loro uno spazio all’aperto. All’abitazione si accede dal piano terra attraverso una scala indipendente che porta al piano superiore dello stabile, dove si sviluppano specularmente la zona giorno e la zona notte. Il cuore della casa è costituito dall’ampio salone che insieme alla cucina, pratica e funzionale, occupa un open space di 90 mq. La luce inonda l’ambiente facendosi spazio tra le tende di organza dai colori tenui che incorniciano le grandi finestre, disposte a nord e a sud. A ponente, il salone si apre su un terrazzo spazioso, al quale si accede attraverso due ampie vetrate a scomparsa; una zona intima e riservata, completamente circondata da piante verdi, che durante la bella stagione è teatro di serate trascorse in compagnia con gli amici o adibita a spazio per i giochi dei piccoli. Posizionato al centro del soggiorno domina il caminetto di foggia nordica che riscalda l’ambiente creando uno spazio pensato per il relax e la conversazione. La sensazione di calore è ulteriormente accentuata dal tono rossiccio del parquet in doussié Africa, che si ripropone sui gradini della scala di accesso al soppalco, affacciato sul salone, sorretta da una struttura metallica semplice e lineare. La parte soppalcata del piano superiore è dedicata in parte alle attività dei bambini e in parte si sviluppa in un ampio locale mansardato dove gli spazi sono stati concepiti per permettere a ogni componente della numerosa famiglia di ritagliarsi uno spazio da dedicare ai propri interessi, hobby o a momenti di studio e di riflessione. Il soffitto è costituito da un elegante incrocio di travi lamellari in abete sbiancato che terminano su una serie di mobili bianchi realizzati su misura e adatti a “contenere” la vita della famiglia. Oltre che dai colori chiari che caratterizzano l’ambiente, la luminosità al piano superiore è garantita da una serie di finestre per tetti VELUX sapientemente distribuite su tutta la copertura che, anche grazie alle tende di cui sono dotate, permettono di creare innumerevoli giochi di luce a seconda dei momenti della giornata.
KNAUF, ALL’AVANGUARDIA NEL FORNIRE SOLUZIONI COMPLETE PER LA PROTEZIONE PASSIVA, HA IN QUESTI ANNI SVILUPPATO INNUMEREVOLI CERTIFICAZIONI ANTINCENDIO PER POTER SOSTITUIRE ED AMPLIARE LA GAMMA DI PROVE CHE LE NUOVE NORMATIVE HANNO RESO OBSOLETE. OGGI
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› SOLUZIONI VELUX: la finestra elettrica GGL Integra Finestra per tetti in pino, apertura a bilico, aletta di ventilazione con filtro dell’aria. GGL INTEGRA VELUX è dotata di vetrata isolante standard bassoemissiva 73 con funzione di protezione interna (rispondente UNI 7697), risparmio di energia, abbattimento acustico e protezione dalla grandine. Vetro esterno autopulente. È fornita completa di: telecomando a radiofrequenza io-homecontrol, motore con distacco automatico della catena per l’apertura anche manuale, sensore pioggia, unità di alimentazione e controllo. Il rivestimento esterno è in alluminio o in rame. Installabile su tetti con pendenza da 15-90°.
XELLA: un altro stabilimento per i prodotti Ytong Il 1° ottobre il gruppo Xella ha completato l’acquisizione dello stabilimento RDB-Hebel di Pontenure (PC), già noto per la produzione dei blocchi in calcestruzzo aerato autoclavato Gasbeton. Il nuovo stabilimento sarà la base per una presenza più importante di Xella in Italia. A dimostrazione dell’impegno di Xella, il Centro Ricerca & Sviluppo sta lavorando per portare gli standard produttivi della linea attuale a quelli richiesti per i prodotti YTONG: l’obiettivo è di iniziare a produrre i blocchi per murature interne e i blocchi Clima e Climagold λ 0,08 già nel mese di gennaio 2012. Lo stabilimento è dotato di una moderna linea di produzione (costruita nel 2008), alla quale lavorano oltre 50 dipendenti e che sarà in grado di produrre 360.000 m3 di blocchi l’anno.
VOLTECO: lo scudo per proteggere dall’acqua terrazze, balconi e tetti piani, nuovi o già pavimentati Aquascud è un sistema integrato, brevettato, composto da una membrana impermeabile e da un doppio velo di guaina cementizia elastica, tanto elastico da sigillare perfettamente tutte le fessurazioni. Un semplice sandwich, traspirante ed impermeabile, con caratteristiche di elasticità ed impermeabilità tali da rappresentare “La” soluzione, sicura e durevole, per tutte le superfici terrazzate. Steso quasi come una normale guaina cementizia, Aquascud si applica in poche ore, su qualsiasi tipo di supporto, sia su nuovi massetti che su vecchie pavimentazioni, senza necessità di alcuna demolizione.
GRUPPO LAPE: la nuova generazione di lastre in EPS LAPE presenta Greypor® X la nuova generazione di lastre isolanti in EPS con migliorati valori di conduttività termica, per garantire prestazioni energetiche certificabili. Greypor X offre una maggiore omogeneità delle perle per ottenere: • lambda migliorato; • migliore distribuzione delle particelle che intercettano il calore trasmesso sotto forma di radiazione infrarossa; • migliore distribuzione spaziale della struttura cellulare; • ottimizzazione della saldatura delle perle per una migliore resistenza a trazione.
IL PROBLEMA DELLA RUMOROSITÀ È UN SEGNALE DELLA SEMPRE CRESCENTE INSOSTENIBILITÀ DELLA CITTÀ CONTEMPORANEA, ‘ACCETTATO’ SPESSO COME UNA CONDIZIONE INELIMINABILE O TUTT’AL PIÙ DA MITIGARE ANCHE A COSTO DI PRODURRE INDESIDERATE NUOVE PATOLOGIE.
Città e rumore: un percorso per affrontare il problema
Il rumore nasce con la città moderna. Ed è legato a due principali fonti sonore: la mobilità veicolare a motore e la concentrazione delle attività produttive rumorose. Altro elemento particolarmente rilevante come fonte di rumore è la concentrazione della presenza antropica che già caratterizzava la città premoderna, pensiamo in particolare ai mercati. Il problema del rumore è quindi un problema di come viviamo e organizziamo la città. Affrontare il problema del rumore significa quindi ripensare la città in termini di sostenibilità urbana. Non sono sufficienti misure di mitigazione del rumore, ma è fondamentale introdurre politiche urbane complessive che abbiano un’incidenza strutturale: localizzazioni industriali e dei grandi agglomerati commerciali, riorganizzazione della mobilità e della circolazione, passaggio deciso alla mobilità a impatto zero e al trasporto pubblico, equilibrio tra la presenza di attività commerciali e residenza, una politica delle aree verdi ecc. L’interesse di questo libro non risiede soltanto nel ripensamento teorico del fenomeno “rumore”, né nell’approfondita analisi delle diverse tecniche di zonizzazione acustica messe a punto dalla comunità scientifica, quanto nel dar conto dei problemi e degli esiti di un’importante fase del più complessivo processo locale di pianificazione ambientale e nella messa a punto di un “percorso metodologico” capace di verificare l’efficacia di una combinazione dei differenti approcci e delle potenzialità combinatorie delle diverse tecniche quantitative e qualitative. L’obiettivo finale del percorso è promuovere il coinvolgimento degli abitanti e degli attori sociali nella messa a punto di una azione di pianificazione ambientale, consentendo una partecipazione alla valutazione degli esiti prodotti dalle analisi ed alle scelte conseguenti. Città e rumore. Metodologie di pianificazione ambientale Carlo Cellamare e Dario Colozza EdicomEdizioni | ISBN 978-88-96386-16-3 | pp. 128 | euro 20,00 | info
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› APPROFONDIMENTI RIVISTE
azero trimestrale | n. 02 Il secondo numero di azero, la nuova rivista trimestrale di EdicomEdizioni, affronta diversi aspetti della realizzazione di edifici a bassissimo consumo energetico. Approfondimenti sono dedicati alla tenuta all’aria della costruzione, alla risoluzione dei ponti termici lineari e alle soluzioni impiantistiche negli edifici a basso consumo energetico. Tra i progetti si segnalano la prima casa in muratura massiccia certificata CasaClima OroNATURE caratterizzata da un consumo di soli 1,46 kWh/m2 anno, un’abitazione-agriturismo in Alto Adige, un’abitazione costruita con un innovativo sistema costruttivo in legno in Spagna e una casa passiva in Francia con un originale rivestimento in bambù. EdicomEdizioni | ISSN 2239-9445 | pp. 96 | euro 15,00 | info
RIVISTE
ilProgettosostenibile trimestrale | n. 30 Involucro edilizio innovativo è il tema attorno a cui ruotano i contributi dell’ultimo numero della rivista dedicata alla ricerca e alle tecnologie per l’ambiente costruito, dai prodotti ecoinnovativi e le prospettive di green economy per l’industria edilizia, agli involucri cromogenici termocromici, ai prodotti tessili tecnici per l’involucro, all’integrazione delle tecnologie fotovoltaiche avanzate, fino all’utilizzo di prodotti di scarto come la paglia o rifiuti (bottiglie, acciaio, legno...). Di grande interesse anche gli articoli nella sezione tecnologie e innovazione sui materiali a memoria di forma e ai materiali traslucenti impiegati negli involucri architettonici. EdicomEdizioni | ISSN 1974-3327 | pp. 112 | euro 20,00 | info
RIVISTE
legnoarchitettura trimestrale | n. 06 Il monastero di Siloe in Toscana, una costruzione in divenire, è il progetto che apre il numero insieme a una significativa intervista al suo progettista, Edoardo Milesi. Di rilievo anche gli altri progetti presentati, dalla particolarissima Letterbox House in Australia, al monolite ligneo che ospita gli uffici di un’azienda a Bressanone fino all’ampliamento con struttura lignea e risanamento energetico di un edificio su progetto di Manuel Benedikter. Il sistema costruttivo in legno analizzato è uno dei più diffusi nelle costruzioni in legno, quello a telaio mentre nella sezione dettagli è preso in considerazione il nodo tetto piano-parete esterna risolto con sei diversi sistemi. EdicomEdizioni | ISSN 2039-0858 | pp. 112 | euro 15,00 | info