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“Issa Pulire sintesi perfetta fra tradizione e straordinarie opportunità” [dalla Redazione]

“issa pulire sintesi perfetta fra tradizione e straordinarie opportunità”

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Così si esprime il presidente di Afidamp, Giuseppe Riello, che sottolinea la nuova centralità acquisita dal settore della pulizia professionale nella pandemia. Ci anticipa anche alcune proiezioni di mercato del primo trimestre 2021.

a cura della redazione Dr. Riello, a 18 mesi dall’inizio del-

la pandemia e dopo due ondate che hanno messo tutti a durissima prova, siamo ora alle soglie di un’auspicata ripartenza. Come si sono adattate le aziende dei comparti che lei rappresenta?

La pandemia ha colpito duramente, ci ha trovati totalmente impreparati e le aziende sono state costrette a modificare sia il proprio ruolo, sia le strategie che avevano in essere prima. Fortunatamente non tutte le aziende sono state colpite in egual misura, alcuni comparti hanno subito danni ingenti, come il settore dell’Horeca, altri invece sono riusciti a contenere al minimo le perdite.

Oggi sembrerebbe essere in atto una vera ripartenza positiva per tutti che si auspica possa durare nel tempo. Il vero problema è l’incertezza che provoca un sostanziale rallentamento negli investimenti e una cauta ripresa degli acquisti. I prossimi mesi saranno fondamentali per determinare il vero stato dell’economia, io sono fiducioso.

Le misure messe in atto dai Governi che si sono succeduti, come cassa integrazione, blocco dei licenziamenti ed altro, sono stati sufficienti per preservare le capacità produttive del sistema?

Di fronte ad una situazione come quella che ci siamo trovati ad affrontare, qualsiasi provvedimento non è stato e non avrebbe potuto essere risolutivo. Ognuno di noi in base alla propria provenienza culturale e industriale avrebbe magari fatto in modo diverso, ma oggi bisogna che i Governi guardino al futuro e permettano alle aziende di essere snelle nelle decisioni e negli investimenti agevolando ogni tipo di iniziativa volta alla crescita.

Sappiamo che le risorse del Recovery fund sono ingentissime: dal suo osservatorio ritiene che l’Italia potrà rispettare il cronoprogramma per utilizzare al meglio le somme stanziate?

Questa è la speranza di tutti, ma se guardo agli ultimi 30 anni in Italia il sistema politico non è stato in grado di rispettare quasi nulla delle sontuose promesse fatte sempre prima delle elezioni. Questa è l’occasione d’oro che passa una sola volta nella vita e spero che la gestione di queste risorse sia tolta dal controllo politico, ma affidata a chi è in grado di rispettare tutti gli impegni. Penso che il primo ministro Draghi vada in questa direzione.

Quali misure all’interno del Recovery fund crede siano più utili per il settore industriale?

Certamente in Italia uno dei più grossi problemi è quello infrastrutturale, siamo rimasti indietro per la troppa burocrazia e per mancanza di risorse, oggi si potrà far ripartire l’Italia facendo ripartire i centinaia di cantieri fermi, che a loro volta potranno creare un indotto per quasi tutti i settori dell’economia.

Lei è anche Presidente di Afidamp che realizza per i primi di settembre ISSA Pulire 2021, la prima fiera del cleaning in presenza nel dopo pandemia. Ora che a tutta la filiera della pulizia professionale è riconosciuta una nuova centralità per garantire la sicurezza igienica in tutte le attività, qual è la sua previsione per la riuscita di questo evento?

Dopo un lunghissimo silenzio imposto dalla pandemia il comparto delle fiere, anche quello che ci riguarda direttamente, ha ricominciato a respirare e Pulire, oggi ISSA PULIRE, si appresta a festeggiare la sua venticinquesima edizione in presenza. L’evento, che si realizza in un momento unico della storia recente, rappresenta una sintesi perfetta tra valori simbolici, contenuti della tradizione e straordinarie condizioni di opportunità. Questa manifestazione ha rappresentato in questi anni oltre che un contenitore di incontri, un’occasione di conoscenza e un luogo di dialogo tra gli attori del comparto, anche e soprattutto, un incubatore di idee, di progetti nuovi, il generatore di un entusiasmo che ha portato in quasi 40 anni i fabbricanti italiani ad essere tra i primi esportatori al mondo delle tecnologie del cleaning. Quella di quest’anno sarà una edizione speciale della fiera, anche per il nuovo ruolo di centralità acquisito in questi lunghi mesi dal nostro settore. Si è lavorato per realizzare un riposizionamento strategico dell’evento al quale corrispondono contenuti inediti e opportunità di incontro straordinarie. Importante sottolineare che la fiera si svolgerà in condizioni di assoluta sicurezza per tutti. Ritengo che sia importante esserci per vivere questo momento insieme e valutare nuove prospettive.

Buona parte dei produttori del cleaning hanno come orizzonte i mercati esteri, quanto pensa ci vorrà per tornare ai livelli pre pandemia?

Non è semplice rispondere a questa domanda, anche se si iniziano a vedere dei segnali incoraggianti, di ripresa dei rapporti con i mercati stranieri. Il 2020, lo abbiamo detto tante volte, è stato un anno confuso per il settore del cleaning, con settori che hanno lavorato tantissimo e altri più fermi. Analizzando però le prime proiezioni del confronto del fatturato del primo trimestre 2021 con quello del 2020, per quanto riguarda la produzione, i fattori più evidenti sono da una parte la ripresa del comparto macchine, almeno il 20% in più e dall’altra la flessione degli altri comparti, più marcata nei chimici – 30% (che hanno fatto grandi performance durante il 2020) e un po’ meno tra le attrezzature, con una flessione inferiore al 10%. In considerazione di questi dati e data la resilienza storica del nostro settore, considerato anche che diverse aziende si sono già allineate con i fatturati pre-Covid, è ragionevole ipotizzare che a breve si possa tornare ai livelli pre-Covid per tutti, compreso l’export.

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