SCENARI LOTTA ALLA PLASTICA IN GDO
Plastica monouso, lotta senza quartiere: il caso Unicoop Firenze dalla redazione
34 LUGLIO-AGOSTO 2019
Ormai è sempre più bandita la plastica monouso, anche nella distribuzione: nell’ambito di EcoForum 2019 va alla cooperativa toscana il riconoscimento Legambiente per le iniziative di sostenibilità ambientale: fra queste la decisione di eliminare dagli scaffali i prodotti di plastica usa e getta dallo scorso primo giugno. Unicoop Firenze ha dato il via a scelte similari da parte di altri attori del settore. Ne parliamo da mesi ormai, seguendo con attenzione gli sviluppi della questione: la plastica monouso, che tanti danni può cagionare se dispersa nell’ambiente -dalle “isole-continenti” sparse negli oceani alle microplastiche che inquinano le nostre coste e rischiano di avvelenare cibi e bevande-, è sempre più bandita un po’ ovunque.
Dagli eventi alle spiagge, è lotta strenua alla plastica
Un passo importante è stato mosso a livello di Unione Europea, quando lo scorso dicembre Parlamento e Consiglio hanno annunciato un accordo finalizzato proprio a contrastare la dispersione in mare delle plastiche monouso, divenuto nei mesi scorsi una vera e propria legge che abolirà, dal 2021, piatti, posate, cannucce e simili in plastica non riutilizzabile. Fioriscono intanto, in Italia e in tutto il Continente, le iniziative in tal senso: dalle spiagge “plastic free” a famosi eventi e spettacoli. Ultimo in ordine di tempo il celebre festival musicale di Gla-
stonbury, nel Regno Unito (Somerset), che ha detto addio senza nessun rimpianto alla plastica inquinante delle bottigliette, sostituite con quasi mille punti di erogazione di acqua.
I pionieri europei
Ma la lotta alla plastica non poteva certo lasciare indifferente la Grande distribuzione organizzata, un settore in cui, fra packaging e altro, di plastica ne gira parecchia. O almeno, ne girava, perché anche qui la tendenza è ormai segnata. Per rintracciare le origini del trend dobbiamo restare nel Regno Unito, con un movimento chiamato “A plastic planet”: qui già da qualche tem-