FOCUS
Grandi superfici, grandi lavasciuga: dove osano le “big” di Simone Finotti
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Gsa si addentra nel “regno delle big”: in questo numero il nostro focus è dedicato alle lavasciuga-pavimenti per grandi superfici, che arrivano agevolmente a pulire anche 20 o 30mila metri quadrati all’ora e più. Indispensabili per le imprese che lavorano in aeroporti, stazioni, centri commerciali, industria e logistica, sono le top di gamma di molti produttori, che scommettono sull’innovazione e sulla tecnologia. Vediamo come.
LUGLIO-AGOSTO 2019
Quando il gioco si fa duro e le superfici si fanno importanti… è allora che entrano in scena le “big”. Sì sì, parliamo proprio di loro, le lavasciuga operatore a bordo pensate per le grandi e grandissime superfici, capaci di pulire 8, 10, 20 e anche oltre 30mila metri quadrati/ora, grazie a tecnologie avanzate, potenze da record e piste di lavaggio che facilmente superano il metro (di norma si va dagli 80 ai 130 cm).
Grandi e grandissimi spazi
Nelle stazioni e negli aeroporti, nei centri commerciali e nella logistica, fino ad arrivare alle vaste aree industriali e agli spazi semi-aperti ad alto passaggio, queste grandi macchine sono alleate insostituibili per le imprese di pulizia, e spesso sono disponibili sia nella versione a batteria che, addirittura, con motorizzazioni endotermiche, diesel o bi-fuel (in questo caso il limite di resa si innalza esponenzialmente). Diverse versioni sono ibride: possiedono cioè anche un sistema di spazzamento, e per questo si
dicono combinate spazzanti-lavanti. In generale, senza per ora addentrarci troppo nei dettagli (cosa che faremo fare tra poche righe alle case stesse) le soluzioni tecniche sono diverse, a seconda del costruttore.
Ogni casa ha i sui “fiori all’occhiello”
Ognuno, però, ha il proprio fiore all’occhiello: si va da chi propone spazzole controrotanti a pressione regolabile e spazzole cilindriche per raccogliere lo sporco a chi ha lavorato sul serbatoio d’acqua per risparmiare “l’oro del futuro”, non male di questi tempi; da chi scommette su display intelligenti e comandi intuitivi e user friendly a chi cura in modo particolare il comfort dell’operatore e il design, per migliorare la funzionalità, la visibilità e, perché no, anche l’estetica delle macchine. Un altro aspetto su cui la ricerca si è concentrata molto è l’ottimizzazione delle rese in rapporto ai passaggi: non mancano infatti sistemi in grado di assicurare performance di pulizia perfette in un’unica
passata. Non solo: è molto importante anche poter contare sulla maggiore uniformità possibile nelle rese, e sulla riduzione, ove si può, delle esigenze di manutenzione (un esempio su tutti: la facilità di ispezione dei serbatoi) e ovviamente, come vedremo, dei fermi macchina. Altre caratteristiche importanti, che accomunano un po’ tutte le “grandi soluzioni dei grandi costruttori”, sono l’estrema maneggevolezza, la salvaguardia della salute e della sicurezza di chi lavora e di chi utilizza gli spazi, e le dotazioni tecnologiche di vario genere.