TERZA PAGINA FORMAZIONE
Afidamp insegna come progettare il pulito in sanità di Umberto Marchi
22 settembre 2019
In giugno una giornata di studio targata Afidamp sul “valore dell’igiene nella progettazione architettonica”, nell’ambito del master in Pianificazione, Programmazione e Progettazione dei Sistemi Ospedalieri e Socio-Sanitari Politecnico, ha fatto luce sull’importanza della progettazione degli spazi. Anche (e soprattutto) in sanità. Una buona progettazione degli spazi, anche – e diremmo soprattutto- in ambito sanitario, è il presupposto per una buona pulizia. Che a sua volta è requisito essenziale per la lotta alle infezioni correlate all’assistenza, le cosiddette Ica, che sono da tempo il nemico numero uno in ambito sanitario.
La lezione di Afidamp
L’argomento è stato al centro di una lezione al Politecnico di Milano per parlare dell’importanza dell’igiene in ambito sanitario, fin dalle fasi di progettazione. A organizzarla è stata Afidamp, nell’ambito del Master di II Livello in Pianificazione, Programmazione e Progettazione dei Sistemi Ospedalieri e Socio-Sanitari, seguito da professionisti già in possesso di una laurea specialistica interessati nello specifico alla progettazione ospedaliera. “Si tratta di un master molto ricco, arrivato ormai alla decima edizione, con cui Afidamp collabora ormai da quattro anni con interventi relativi al valore della progettazione per una buona igiene ospedaliera” spiega il segretario Afidamp Stefania Verrienti.
I problemi igienistici
Il master, coordinato dal professor Stefano Capolongo, dura un anno (proseguirà fino a metà novembre) e intende perfezionare la formazione di quanti nelle strutture sanitarie o nella propria attività professionale affrontano le problematiche di ordine igienistico legate alla progettazione, realizzazione e gestione delle strutture ospedaliere. Si rivolge a coloro che a vario titolo seguono il processo edificatorio in tutte o in parte delle sue fasi: a partire dal progetto edilizio fino alla chiusura del cantiere ed all’accertamento dei requisiti all’uso e durante l’uso, oppure per processi di riconversione e ristrutturazione.
tazione architettonica, della tecnologia dell’architettura, della fisica tecnica ambientale, della gestione dell’ambiente costruito. Utilizza inoltre risorse, esperienze e competenze maturate dall’Università degli Studi di Milano, per quanto concerne gli aspetti igienico-sanitari delle strutture socio-sanitarie, e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore per gli aspetti di organizzazione sanitaria.
Diverse professionalità interessate
Architetti e ingegneri che aspirano a carriera dirigenziale
Le professionalità interessate sono quelle dei medici che operano presso le Direzioni Sanitarie delle Aziende e dei Presidi ospedalieri in possesso o meno del Diploma di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva che risultano coinvolti nella progettazione e gestione degli interventi di nuova edificazione, ristrutturazione, riconversione e che per tali motivi si trovano ad interagire con altre professionalità. Allo stesso modo risultano coinvolti i medici operanti presso le Aziende sanitarie locali cui è demandata la verifica dei requisiti di accreditamento delle strutture sanitarie.
Ecco gli Atenei coinvolti
L’iniziativa raccoglie e consolida opportunità e risorse sviluppate dall’Ateneo con particolare riferimento a competenze nei campi della proget-
Il Master è indirizzato in prima istanza ad architetti e ingegneri che aspirano alla carriera dirigenziale nel SSN; a coloro che intendono intraprendere la carriera di progettisti di strutture socio-sanitarie; ai futuri o nuovi Direttori Sanitari e ai Direttori Sanitari in ruolo che intendono approfondire tematiche inerenti la progettazione di strutture sanitarie resa sempre più complessa in funzione della necessità di tenere conto dei crescenti cambiamenti degli assetti organizzativi e gestionali e delle esigenze riconosciute dell’utenza.
Ambienti più salubri e sicuri
Veniamo dunque al punto. La scaletta ha proposto un bel viaggio fra “Prodotti, tecnologie, innovazioni, costi”. Il primo intervento, che ha tracciato una sorta di filo conduttore, è stato