SCENARI FORMICHE IN OSPEDALE
Formiche in ospedale? Non è un incubo, è realtà di Antonio Bagnati
42 settembre 2019
Quest’estate è tristemente balzato ai “disonori” delle cronache il caso di una paziente deceduta in ospedale e ricoperta di formiche. Ma non è l’unico, purtroppo: nei mesi scorsi sono state diverse le denunce e segnalazioni, finite dritte sul web, relative alla pericolosa presenza di questi insetti nei nostri ospedali. Una realtà a cui, purtroppo, non è sempre prestata la dovuta attenzione nemmeno dagli addetti ai lavori. Non è un brutto sogno: purtroppo è la triste realtà, documentata da numerose denunce e addirittura video choc sul web: alcuni ospedali italiani sono letteralmente presi d’assalto dalle formiche.
Nei mesi scorsi diversi casi in ospedali italiani
E non parliamo solo dei pavimenti e delle pareti (il che, già, sarebbe gravissimo), ma anche dei letti di degenza, con pazienti sommersi da file di formi-
che che si arrampicano sulle lenzuola, sui cuscini, sui pigiami e sulle attrezzature medicali. L’ultimo capitolo di questa triste storia di scarsa igiene e malasanità si è consumata nei mesi scorsi, quando la salma di una donna deceduta in ospedale è stata ricoperta dalle formiche che uscivano, a quanto pare, dall’interstizio fra la parete e un battiscopa. Un’incredibile ma vera testimonianza di quanto sia difficile la lotta contro questi insetti ubiquitari. E di quanto le formiche, a dispetto delle loro piccole dimensioni, e di una (guadagnatissima) fama di operosità che le rende simpatiche, siano pericolose e dure da sconfiggere. Per diverse ragioni.
Adattabilità e complessità sociale: le chiavi del successo
Prima di tutto per la loro grande capacità di adattamento: apparse circa 150 milioni di anni fa, sono state in grado di adattarsi a quasi tutti gli ambienti del mondo, se si eccettuano le latitudini da ghiacci perenni. Poi per la complessità della loro struttura sociale, che è un’altra chiave del loro suc-
cesso. Una gerarchia e un’articolazione uniche nel mondo animale, paragonabili solo a quella delle società delle termiti e di alcune specie di api e vespe. Alla Regina, femmina fertile che depone le uova (in alcune specie in ciascun formicaio ci possono essere numerose regine), si affiancano i maschi, che hanno vita breve e hanno solo funzione riproduttiva; le operaie, femmine sterili che vanno alla ricerca di alimento, sono le più numerose all’interno della colonia. Possono percorrere grandi distanze rispetto al nido e, attraverso tracce olfattive, sono in grado di comunicare agli altri l’esatta posizione del cibo e riconoscere la strada del ritorno.
Da dove accedono?
Le formiche arrivano sempre dai nidi, in genere ubicati all’esterno dell’abitazione, ma non è escluso che possano nidificare anche all’interno, come ad esempio, nei controsoffitti, sotto i pavimenti, nei vasi delle piante, fra le pareti, o in prossimità di strutture in