GSA 11/2016

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nel segno dell’e-learning

28 NOVEMBRE 2016

Tutta dedicata alla formazione l’ultima sessione di Forum Pulire 2016. Gli esempi di formazione a distanza e e-learning dalla francese Inhni, l’ente di formazione che fa capo a Fep ed è dedicato proprio al settore dei servizi, e dalla brasiliana Facop, che in 14 anni di storia ha erogato decine di migliaia di attestati e ora investe molto nella qualificazione a distanza. Se manca la formazione, è tutto inutile. Anche l’innovazione più rivoluzionaria perde il suo senso. Ma perché non applicare l’innovazione alla formazione stessa? Nel nostro comparto può rivelarsi molto utile. Gli esempi, già perfettamente declinati nel settore dei servizi, ci sono eccome. Basta lanciare uno sguardo al di là delle Al-

pi, o, per chi non teme le distanze, oltre l’Atlantico. Molto intelligente è apparsa la scelta di dedicare la sessione finale di Forum Pulire 2016 a un tema importante come l’e-learning, con un confronto dedicato proprio al capitolo formazione e qualificazione professionale a distanza.

La tavola rotonda

Alla tavola rotonda “Le nuove frontiere per la riqualificazione del lavoro e delle competenze professionali. La valorizzazione della dignità della figura degli operatori”, introdotta dal sociologo Domenico De Masi, hanno partecipato Adonai Arruda, Direttore Generale FACOP, (Fondazione Brasiliana per la Formazione), Brasile, Christelle Lewandowski, Responsabile Regionale della Formazione INHNI (Istituto Nazionale dell’Igiene e della Pulizia Industriale), Francia, ed En-

Da sinistra: Pancani, De Masi, Lewandowski, Arruda, Libera

rico Libera, Direttore Scuola Nazionale Servizi. “Già dagli anni Ottanta –ha detto De Masi- in alcune zone del mondo si è capita la centralità della formazione per costruire un futuro. Altrove, come in Italia, si fa più fatica. Ebbene, sia per sviluppare una cultura manageriale, sia a livello base, la formazione è indispensabile.” Nel settore dei servizi, poi, ci sono abilità e competenze operative che non si possono certo ignorare. La sfida, semmai, è adattare l’offerta formativa al livello dell’utenza, che molto spesso è costituita da persone di nazionalità diversa, a volte semianalfabete e comunque non molto istruite, che faticano a comprendere le indicazioni, l’uso dei prodotti, le corrette modalità di lavoro. E un’altra scommessa è quella di riuscire a farlo a distanza, cosa molto utile per imprese che lavorano su più cantieri anche molto lontani fra loro.

Francia: il caso di Inhi

E qui è entrato in scena Inhni (Istituto Nazionale dell’Igiene e della Pulizia Industriale), un organismo di formazione che ha 16 sedi e 110 persone impiegate in tutta la Francia, fa capo a Fep (Federazione francese delle imprese di pulizia) ed è dedicato proprio al settore dei servizi. Qualche altro numero? Ogni anno Inhni forma oltre 14mila apprendisti e 29mila stagisti in formazione continua (ben 7 sedi sono dedicate proprio al Cfa, cioè alla formazione degli apprendisti), con l’obiettivo di favorire e promuovere la qualificazione del settore. Va detto che, a differenza di quanto avviene da noi, in Francia per qualsiasi lavoro, in tutti i campi, è necessaria una forma-


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