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L'EVOLUZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA TRANSIZIONE 4.0
L’evoluzione delle agevolazioni per la Transizione 4.0
Marco Colombo, consigliere giuridico del Centro Ricerche e Studi dei Laghi (Crsl), una realtà specializzata nel guidare le imprese sul percorso del l’innovazione 4.0, traccia un quadro del nuovo assetto normativo a sostegno della trasformazione digitale
La Legge di Bilancio 2020 ha rappresentato una vera e propria rivoluzione del quadro normativo di incentivazione in tema di Industria 4.0, il pacchetto di misure per favorire gli investimenti nella digitalizzazione delle imprese, quindi la loro evoluzione tecnologica e la crescita di competitività. Il primo pacchetto di misure di sostegno, Piano Nazionale Industria 4.0 (2017-2019), ha introdotto una serie di incentivi che agivano su quattro direttrici.
IL PIANO INDUSTRIA 4.0 Misura principe del Piano era l’incentivo, sotto forma di credito di imposta, sulle spese per le attività di ricerca e sviluppo. A questa si affiancava il credito di imposta sulla Formazione 4.0, ovvero sulle attività di formazione che permettono ai dipendenti di acquisire competenze sui temi di innovazione digitale. Una misura che però presentava un grosso limite, perché prevedeva l’obbligatorietà dell’accordo sindacale, quindi un complesso e lungo iter burocratico che in molti casi disincentiva le aziende.
IPERAMMORTAMENTO E PATENT BOX Altri pilastri del pacchetto erano l’incentivo sugli investimenti in beni strumentali 4.0 nella forma dell’iperammortamento, e il Patent box, un’agevolazione fiscale sui redditi derivanti dall’uso di beni immateriali realizzati dall’impresa (per esempio software, know how, brevetti, design) e legittimamente detenuti. Una misura pensata per incentivare le aziende a mantenere i loro asset strategici immateriali in Italia e favorire gli investimenti R&S, ma anch’essa gravata da una procedura di ruling obbligatoria, che consiste in accordo con l’Agenzia delle entrate, con tempi di chiusura della pratica estremamente lunghi, che possono arrivare anche fino a 3-4 anni, che ha scoraggiato molte imprese a fruire del beneficio.
LA LEGGE DI BILANCIO 2020 Con la legge di Bilancio 2020, il quadro normativo di Industria 4.0 viene comple-
tamente riscritto, assumendo prima il nome di Piano Nazionale Impresa 4.0 e poi di Piano Nazionale Transizione 4.0. Riscrittura che potenzia le precedenti misure sia in termini di risorse sia estendendo orizzontalmente e verticalmente le attività incentivate, semplificandone le procedure di accesso, ampliando così la platea dei potenziali beneficiari. Il nuovo Piano Transizione 4.0 (2020-2022) conferma la centralità degli investimenti in ricerca e sviluppo, ma finalmente è stata liberalizza la Formazione 4.0, per la quale cade l’obbligo di accordo sindacale, semplificando l’accesso alla misura e ampliando i costi ammissibili all’incentivo, premiando così le aziende che investono nella creazione e consolidamento delle competenze tecnologiche dei dipendenti.
DALL’AMMORTAMENTO AL CREDITO D’IMPOSTA Altro passaggio cruciale è la radicale trasformazione dell’incentivo sull’acquisto o costruzione di beni strumentali ad alto va-
01-3.pdf 2 20/04/21 6:14 PM lore aggiunto, ovvero macchine, sistemi e dispositivi (definiti nell’allegato A della legge 232/2016) e software (allegato B della stessa legge): l’iper e super ammortamento è stato sostituito dal credito di imposta, calcolato con alcune aliquote in funzione della tipologia dell’investimento, che ora include anche gli investimenti su beni per lo smart working. Una misura che sostiene più efficacemente il processo di transizione delle imprese e che garantisce un più rapido ritorno dell’investimento.
AIUTI PER IL MEZZOGIORNO Si apre poi un nuovo focus sulle aree del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e alcune aree di Molise e Abruzzo), dove all’incentivo sugli investimenti in beni strumentali nuovi si aggiunge la proroga del Bonus Sud, misura sostiene gli investimenti iniziali in macchinari, impianti e attrezzature per la creazione di un nuovo stabilimento, per l’ampliamento della capacità di un sito già esistete, o per la diversificazione della produzione sempre di uno stabilimento già esistente. Una modifica profonda ha subito anche il Patent box dove, si è passati dall’obbligo della procedura di ruling alla possibilità di autoliquidare il beneficio, semplificando e abbreviando modalità e tempi di fruizione, rendendolo molto più appetibile rispetto al passato.
INNOVAZIONE, DESIGN, CUMULABILITÀ Agli incentivi già previsti dal precedente piano sono state infine aggiunte due nuove misure: il credito di imposta a sostegno dell’innovazione e del design, che sostengono, rispettivamente, l’introduzione di prodotti o processi significativamente migliorati, rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa, e le innovazioni significative dei prodotti sul piano della forma. Ma soprattutto, altra grande novità è la possibilità di cumulare tutte le diverse misure: un vero cambio di passo rispetto all’impianto precedente, che procedeva per “compartimenti stagno”, che consente
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Spese ammissibili Transizione 4.0
RICERCA INNOVAZIONE DESIGN
spese di personale dipendenti o autonomi spese di personale dipendenti o autonomi spese di personale dipendenti o autonomi
quote di ammortamento, leasing o altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software [30% delle spese di personale]
contratti di ricerca extra muros quote di ammortamento, leasing o altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software [30% delle spese di personale] quote di ammortamento, leasing o altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software [30% delle spese di personale]
contratti di innovazione tecnologica contratti di design e innovazione estetica
servizi di consulenza e privative industriali [max 20% delle spese di personale o del contratto di ricerca] servizi di consulenza [max 20% delle spese di personale o del contratto di innovazione tecnologica] servizi di consulenza [max 20% delle spese di personale o del contratto di ideazione estetica]
spese per materiali e forniture [max 30% delle spese di personale o del contratto di ricerca] spese per materiali e forniture [max 30% delle spese di personale o del contratto di innovazione tecnologica] spese per materiali e forniture [max 30% delle spese di personale o del contratto di ideazione estetica]
BENI STRUMENTALI IN ACQUISTO
investimenti in beni strumentali nuovi (fatture acquisto o leasing) aventi a oggetto beni ricompresi nell’Allegato A/B Legge 11/12/2016, n. 232
BENI STRUMENTALI IN ECONOMIA FORMAZIONE 4.0
spese di personale dipendenti o autonomi
quote di ammortamento, leasing o altre spese dei beni materiali o immateriali impiegati nella realizzazione del bene in economia
costi dovuti a lavorazioni esterne relative alla produzione del bene in economia
servizi vari consulenza e progettazione, oneri professionali, costi di collaudo o di verifica, costi di installazione e di assemblaggio, costi di autorizzazione all’avvio della produzione del bene in economia
spese per materiali e forniture energia elettrica degli impianti, materiali, spese di manutenzione, forza motrice, direttamente impegnati nella produzione del bene in economia spese del personale dipendente in formazione, docenti interni, Tutor aziendali
costi esterni per la docenza costi dei servizi di consulenza connessi alla formazione
alle imprese di utilizzare in modo sinergico i diversi incentivi, e quindi di progettare in modo organico il percorso di innovazione e ottenere più risorse.
PROGRAMMARE COME INVESTIRE Una grande opportunità che richiede però da parte dell’imprenditore un approccio altrettanto organico agli investimenti in innovazione. Che passa da un’analisi del patrimonio innovativo dell’impresa, per definire i nuovi target e quindi la strategia operativa più idonea per raggiungerli e, infine, individuare le agevolazioni che permettono di dare concretezza al progetto. Il Centro di Ricerche e Studi dei Laghi, che si occupa di trasferimento tecnologico, favorendo il contatto tra mondo accademico e quello delle imprese, svolge anche attività di supporto alle aziende in ambito di Transizione 4.0, aiutandole a pianificare i percorsi e a mettere a punto le strategie più efficaci per cogliere tutte le opportunità offerte dalle agevolazioni. u
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