9 minute read
HALL O PURCHÉCOURT, SIA FOOD
from retail&food 06 2023
by Edifis
Mangiare fuori casa piace sempre di più. Il mercato vale 81 miliardi e il trend è in crescita. Così, centri commerciali, outlet e centri urbani, italiani ed esteri, ripensano la loro offerta e ridisegnano gli spazi destinati al food che diventano sempre più ampi, condivisi, esperienziali. Come emerge anche dai progetti presentati al Mapic Italy 2023 di Paola Oriunno
Fare shopping, si sa, è gratificante e stuzzica anche l’appetito. Che sia in città, al centro commerciale o in un outlet, spostarsi da un negozio all’altro in una giornata “off” può aprire lo stomaco e, quando parte la caccia al cibo, i criteri di scelta non sono mai pochi. Lo spuntino giusto deve essere: diverso dal solito, semplice, buono, veloce, economico e deve accontentare tutti. Una decisione per niente facile. Ma questo non impedisce ai consumatori di concedersi più di qualche pasto nei nuovi spazi condivisi (urbani, ma non solo) sempre più amati e frequentati dai “food lovers”. Secondo il Rapporto FIPE- Confcommercio 2023, il mercato dei consumi “away from home” è in risalita nel 2022 vale 81,6 miliardi di euro, registrando un -4,5% rispetto al 2019. Si conferma l’attrattività della ristorazione a catena, che non solo ha visto crescere del 7,6% il numero complessivo dei locali (da 9.300 a 10.000), ma ha aumentato anche il peso sul totale dei consumi fuori casa, dal 7% al 9% rispetto al 2019 (Fonte: rielaborazione dati TradeLab). Lo scorso anno, questi esercizi hanno beneficiato anche della maggior frequentazione dei luoghi di shopping, di transito e dei centri cittadini. Finalmente si esce e si mangia di più fuori casa rispetto a 3 anni fa. Ma se l’attenzione verso l’emergenza sanitaria è diminuita, la crescita dell’inflazione porta a nuove preoccupazioni e a uno stato di incertezza. I consumatori si trovano, quindi, a bilanciare il desiderio di socialità al di fuori delle mura domestiche con l’attenzione alla spesa. Le tattiche per risparmiare premiano le offerte “value for money” e le proposte più esperienziali. Magari si esce una volta in meno, ma quando lo si fa si ricerca un’esperienza gratificante. Ecco, quindi, che il mercato, competitivo e complesso, sviluppa strategie mirate, in funzione di aree e canali vecchi e nuovi da presidiare.
Tra i nuovi luoghi di incontro e di condivisione nel mirino delle insegne avanzano i nuovi mercati cittadini, visti non più solo come luoghi di scambio merci, ma come spazi di aggregazione e volano per il lancio di nuovi format. Riflettori puntati su nuovi progetti e refurbishment. Lo storico Mercato di Reggio Emilia – edificio degli anni ’20 di proprietà del Comune - si inserisce in questo trend. Il Mercato è tornato a nuova vita grazie ad un investimento di 6 milioni di euro e ad un attento intervento architettonico realizzato da Sonae Sierra in partnership con REI Consulting. Inaugurato il 20 aprile, il nuovo spazio food, a regime, rimarrà aperto tutto il giorno e accoglierà diversi operatori tra bar, caffetterie, chioschi, libreria, palestra e ristoranti. Un luogo che ritorna alla funzione di “mercato”, punto di incontro e socializzazione delle persone, anche attraverso l’eccellenza della tradizione culinaria locale e internazionale. Nello specifico, all’interno saranno presenti: Anytime Fitness, Billy Tacos, Bun, Iginio Massari Alta Pasticceria, ODStore, PanBolla, Piadart, Poke House, Da RINNNA Bio bottega, Rom’antica, e, a breve, apriranno anche, Ci Gusta!, Mariù Pop Kebab, MA Mondadori
Bookstore, Nuvola Caffè, e Salumarina, Chiringuito. “Abbiamo ridato vita ad uno spazio d’eccezione nel centro storico, che tanto i Reggiani quanto i turisti potranno apprezzare”, ha commentato Josè Maria Robles, Managing Director per il Property Management di Sonae Sierra Italia. “Il Mercato sarà un luogo vivace e dinamico, un vero e proprio punto di ritrovo di cittadini e turisti”, continua Daniele Menozzi, Amministratore Delegato di REI Consulting. “Tanti punti vendita in un unico luogo al coperto con eventi di intrattenimento e investimenti in pubblicità e comunicazione della struttura. Senza dimenticare che ci troviamo in una location completamente ristrutturata e rinnovata in uno dei palazzi più storici e famosi della città”. Reify, il brand di Sonae Sierra specializzato in architettura e ingegneria, ha messo in atto una progettazione che prevede aree interne ampie e luminose, con sedute condivise. Allo stesso modo, i dehor esterni sono stati pianificati per permettere ai frequentatori di mangiare e assistere a concerti ed eventi all’aperto.
Sarà questo il nuovo trend?
Si può pensare alle food hall come a food court riviste e corrette, spesso più trendy e di design rispetto alle aree da pranzo del centro commerciale, incentrate soprattutto sul franchising. Oltre all’offerta, anche l’esperienza della food hall è diversa. Questi luoghi, in parte ispirati ai vecchi mercati coperti, non esistevano così come le conosciamo oggi. Le nuove “hall” del cibo sono un interessante mix tra chi procura il cibo, chi lo cucina e chi lo vende, guidato da moderne strategie data-driven, e ospitano sotto lo stesso tetto ristoratori e piccola distribuzione che si propongono al mercato con un piccolo temporary shop. Tanti sono i nuovi format di food hall in ascesa nel mondo, come Arcade nel Regno Unito, Time Out Market, Manifesto Market (vedi box). Spesso occupano interi stabili, altre volte sono collocate all’interno di centri commerciali, stazioni, aeroporti e altri spazi di aggregazione. Poco importa, perché una volta entrati si potrebbe essere ovunque, a Tokyo, a Londra come a Los Angeles, e vivere la stessa esperienza. La grande sfida di queste nuove food experience sarà commercializzarsi adeguatamente e trovare il giusto mix di insegne che permettano ai clienti di tornarci. Ecco, quindi, che la sinergia tra i brand, gli sviluppatori della food hall e il territorio diventa cruciale. E anche gli spazi si adeguano. Il concetto di food court sta per essere soppiantato da quello di food hall? Tutto da vedere. Quello che è certo è che anche nei centri commerciali si stanno creando zone ristorazione molto più ampie, condivise, vivaci e interessanti. La classica food court, insomma, non è più un posto che offre alcuni posti a sedere per consumare un pasto.
Che siano “court” oppure “hall”, il food nei luoghi di viaggio e di shopping sarà sempre più centrale. Lo dimostrano alcuni dei progetti presentati alla fiera Mapic Italy 2023. Tra questi, c’è il riposizionamento del centro commerciale Cremona Po, con oltre 70 negozi, 10 ristoranti e un multiplex da 10 sale. Il refurbishment dell’area food, completa-
Manifesto Market, la food hall in forte espansione
Non è stato facile spuntarla tra 110 candidature provenienti da 23 paesi. Ma il concept Manifesto ce l’ha fatta, portando a casa il MAPIC Award per il Best New Food and Beverage Concept 2022 Manifesto Market è un brand di food hall di nuova generazione, a metà tra food & beverage, real estate, tecnologia e cultura. Obiettivo del suo fondatore, Martin Barry, è offrire diverse esperienze gastronomiche di alta qualità in centri urbani riqualificati, attrattivi e vivaci. La formula ideata da Barry permette a start up della ristorazione di far parte del progetto con bassi costi di ingresso. L’esperienza, per ristoratori e clienti, è in modalità cashless, con esperienze digitali all’avanguardia. Il premio ricevuto al Mapic Cannes è collegato al terzo progetto realizzato nel 2021 ad Andel, quartiere di Praga al centro di nuovi progetti di rigenerazione urbana. Ma quello ceco non è l’ultimo in ordine di apertura. È stato da poco inaugurato, infatti, il Manifesto Berlin Postdamer Platz con 22 ristoranti e 4 bar, nel cuore della capitale tedesca.
Consumi, primo trimestre 2023 a +9,0%, sale la ristorazione
Crescono i consumi in Italia nel primo trimestre 2023, superando i livelli pre-pandemici (+9,0% vs 2019). Buoni i numeri della ristorazione che sale a +13,1%. “Il primo trimestre del 2023 vede i consumi in ripresa – afferma Alessandro Olivari, senior partner Jakala – con to nel novembre 2022, ha permesso un rilancio del primo piano della struttura in cui si trovano cinema e altre attività commerciali. Il nuovo design ha consentito di ridisegnare le aree di fruizione della food court, con l’aumento dei posti a sedere saliti a circa 360 e di riproporre l’offerta di Cremona Po come il polo ristorativo ed intrattenimento più rilevante della zona. Lavori in corso anche alla Stazione Termini di Roma, oggetto di un’operazione di rigenerazione urbana che coinvolge lo storico Atrio e la Galleria Gommata. Un intervento di restyling totale per la food hall della stazione più grande d’Italia che grazie a Grandi Stazioni Retail avrà il primo punto vendita italiano di Yo! Sushi, catena con già un centinaio di locali nel mondo, l’esordio del brand inglese di fast food Leon e di una forte spinta della ristorazione, che ha quasi recuperato il gap con la situazione pre-pandemica e traina anche la crescita dei prezzi con uno scontrino medio in crescita dell’1,2% nell’ultimo trimestre. Dal punto di vista del traffico in store, il settore dei centri commerciali sta registrando una parziale ripresa dell’affluenza: a fine 2022 i passaggi erano al di sotto del 15% rispetto al 2019 e nel primo trimestre 2023 siamo al -12%”.
Exki, altra catena internazionale ispirata all’healthy food. Riposizionamento in corso anche per la food court del centro Le Befane (Rimini). Il progetto di CBRE, insieme a Union Investment, si è concentrato su una superficie totale di oltre 1.600 mq e prevede l’implementazione dei più recenti format dei tenant esistenti e l’arrivo di nuovi marchi attraenti e differenzianti. I lavori sono iniziati nella seconda metà del 2021, con l’apertura di Rom’Antica, il brand di Vera Ristorazione di pizza romana al trancio, e sono proseguiti nel secondo trimestre 2022 con l’arrivo di Dispensa Emilia, brand specializzato in cucina emiliana, per il quale è stato istituito anche un dehor esterno. Gli interventi sono continuati a dicembre 2022 con il restyling del ristorante McDonald’s, che si arricchisce di chioschi digitali per gli ordini e diventa più efficiente sia in termini di esperienza offerta ai clienti, sia nella preparazione e nella qualità dei prodotti, che nel servizio. Infine, l’apertura del nuovo ristorante Signorvino, l’enoteca del Gruppo Calzedonia, che accresce e diversifica l’offerta ristorativa del centro commerciale.
Nel 2022 la ristorazione nei centri commerciali è cresciuta più velocemente delle media di settore, con un +43% sull’anno precedente, anche se sconta ancora un -7% rispetto al 2019 (dati: Osservatorio CNCC.
Il progetto terminerà nel primo trimestre 2023 con il nuovo concept del bar Odara e di Fratelli La Bufala. Il progetto è il risultato del lavoro sinergico tra i team di Leasing, Retail Development Solutions (RDS) di CBRE e la Direzione del centro commerciale. “Il completamento del progetto ci consentirà di valorizzare al meglio la food court e renderla uno degli elementi differenzianti dell’asset, che diventerà sempre più un punto di riferimento sul territorio”, dice Mirko Baldini, Head of Property Management di CBRE Italy. Novità anche per il centro commerciale Bariblu Shopping Center che sorge a ridosso della città di Bari, in prossimità della tangenziale, di proprietà di Blu Apulia S.r.l. e gestito da Svicom. L’asset attualmente conta 92 negozi e un ipermercato Carrefour e nel corso del 2023 terminerà il processo di riqualificazione, che vedrà l’apertura della nuova food court con inaugurazione prevista ad ottobre. Anche il centro commerciale Archimede (Siracusa), si prepara all’apertura entro l’anno della nuova food court. L’obiettivo sarà allestire un’offerta ristorativa variegata sia in termini di prodotto sia di posizionamento e conferire all’asset un elemento distintivo rispetto alla concorrenza, che permetta anche di aumentare il tempo di permanenza medio.
Tante novità al Mercato Centrale e al Lingotto di Torino
Nuovi ingressi anche nelle botteghe del Mercato Centrale di Torino: la pizza e i fritti di Marco Quintili, il pesce fresco di Benito Di Mola e Sebastiano Pipicella, la bottega del gelato di Rea Silvia Gullì e il ristorante la Piola. Ultima arrivata, è Delivery Valley firmata dai due ex concorrenti di Masterchef oggi imprenditori di successo Maurizio Rosazza Prin e Alida Gotta. Un progetto nato nel 2020 sotto forma di dark kitchen e cresciuto oggi con l’apertura del nuovo punto all’interno di Mercato Centrale, il primo nel suo genere, dove l’offerta di delivery si trasforma in un’esperienza live. “Ci piace pensare a Mercato Centrale come un luogo vivo, vitale, che cambia forma continuamente senza mai perdere la sostanza di quello che è: uno spazio dove ritrovarsi e mangiare insieme cose buone, provenienti da cucine di grandi professionisti che prestano il loro sapere e i loro sapori a un progetto che crediamo sia unico nel panorama torinese”, spiega il patron Umberto Montano. “Non solo: con Mercato Centrale Torino siamo orgogliosi di aver creato un luogo di integrazione vera, reale e quotidiana, dove le molteplici anime della città possono sentirsi a loro agio in un contesto inclusivo, raccontandosi e mescolandosi”. Restando ancora a Torino, dove Pradera rafforza l’offerta food del centro commerciale Lingotto di Torino con Rom’Antica, La Yogurteria Joy Bubble Tea, Capatoast Fruit Bar, Bintat, Portello Caffè e Crudo. Le nuove aperture, food e non food, hanno consentito al centro piemontese di crescere a doppia cifra in termini di footfall rispetto ai 12 mesi precedenti, con una media superiore al +15% anche nel primo trimestre del 2023 Vs lo stesso periodo del 2022, posizionandosi su valori di gran lunga superiori rispetto alla media di mercato rispetto al 2019.
Sidewalk Kitchens, la food hall milanese “da marciapiede”
Da un lato il marciapiede, con un dehor e 80 posti a sedere, e dall’altra l’area delle cucine che affacciano sulla strada tramite grosse finestre da cui si può ordinare, ritirare e consumare. Nata nel 2022 Sidewalk Kitchens (in Via Bonvesin de la Riva) è una novità a Milano. I due founders si definiscono un “collettivo alimentare abitato da innovatori gastronomici”. Al momento sono presenti Katsusanderia, Apecesare, Bar Paura, Favola (pizza in teglia romana), Chuck’s
(smash burger), e/n Enoteca frizzante. Prima di loro sono passati: Orsonero (specialty coffee), SantoTaco, Gyozaza, Panificio Le Polveri. L’idea è di Ludovico Leopardi e Leo Schippati, entrambi outsider della ristorazione e con base a Londra dove hanno preso l’ispirazione per la loro “cucina da marciapiede”. Le cucine sono a rotazione con una forma di affitto flessibile che durano sei mesi o un anno. Questo permette di avere sempre nuovi brand e nuovi prodotti, investimenti iniziai ridotti e un’affezionata community di clienti che si ritrova nel dehor a ordinare, mangiare qualcosa, assistere a un evento.