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VIP LOUNGE A CACCIA DEGLI SCALI ITALIANI

Il business delle lounge aeroportuali indipendenti, durante il Covid, aveva subito una botta tremenda, come tutto ciò che ruota intorno all’industria aerea. Ora, anche questo segmento è in ripresa. E l’onda comincia a toccare l’Italia. Le lounge indipendenti, gestite da operatori specializzati, e non collegati a un vettore o alla società di gestione dello scalo, sono da sempre legate a doppio filo all’utenza alto spendente. E man mano che riparte il turismo intercontinentale, si alimenta la domanda per questi servizi. Che però, vista la flessibilità e la varietà dei prezzi, interessano sempre di più anche una parte dei viaggiatori “normali”.

Relax

E Cibo In Cima Alle Richieste

Secondo una recente ricerca di Airport

Dimensions (grande operatore mon- diale, presente in Europa solo in Gran Bretagna) il 57% dei frequent flyer ha utilizzato una lounge almeno una volta nella vita. I motivi sono i più vari: il 56% di questi cerca una struttura business tradizionale (postazione da lavoro, connessione, bevande), ma addirittura il 78% è attirato da una proposta food diversa e più personalizzata. Interessante, poi, valutare le modalità di accesso. Se un quarto dei passeggeri accede alla lounge perché ne ha diritto in virtù di un biglietto business o first class, altri sono membri di programmi fedeltà (tipo Priority Pass) o hanno uno status come membro d’elite di compagnie aeree. Eppure c’è un buon 18% che paga l’accesso di tasca propria, con la formula walk-in (l’accesso a gettone, in sostanza). Quest’ultima è una fetta di pubblico difficile da prevedere, ma che gli operatori stanno cercando di intercettare, con prezzi accessibili e con formule a pacchetto, che sempre più spesso comprendono lo sconto per i bambini. Ecco alcuni dei protagonisti del settore, già operativi in Italia e desiderosi di crescere.

Plaza Premum Lounge: oltre a Roma, gli occhi su Milano

Plaza Premium Loung (PPG) è un colosso mondiale con sede a Hong Kong, nato nel 1998, presente oggi in più di 70 scali mondiali e specializzato nell’accoglienza a 360 gradi: non solo lounge, ma anche hotellerie, concierge, dining. Le lounge sono gestite in alcuni casi a marchio proprio, in altri casi per conto di compagnie aeree, circuiti di carte di credito o altri soggetti. In Italia, è presente per ora a Roma Fiumicino. In una recente intervista, il Ceo e fondatore Song Hoi-See ha ammesso che il Covid ha causato nel complesso una perdita di quasi 100 milioni di dollari americani. Oggi però, con la ripresa del traffico e grazie a un’iniezione di capitali arrivata da fondi e nuovi investitori, il business è tornato a volare e il gruppo si appresta a chiudere l’anno con ricavi raddoppiati rispetto ai circa mezzo milioni di dollari Usa (circa 3,5 miliardi di $ di Hong Kong) del pre pandemia.

A Fiumicino ci sono 2 lounge Plaza Premium. La più grande, addirittura di 1.000 mq, si trova nell’area E del Terminal dedicato alle partenze extra Schengen, rivolta quindi in modo particolare ai passeggeri in transito o in partenza verso destinazioni di lungo raggio. La seconda, più piccola (400 mq) si trova invece nell’Area A, alle Partenze Schengen. Tra i servizi: doccia, lounge bay, bar, wi fi, postazioni di ricarica, bevande e la possibilità di ordinare piatti cucinati al momento. La lounge principale aggiunge però una meeting room, mentre le docce a disposizione sono ben 5. L’accesso avviene tramite diverse modalità. In alcuni casi, è associato ad accordi con vettori aerei o altri tipi di partner b2b (agenzie di viaggio, aziende, banche). Altrimenti è sempre possibile l’accesso walk in, a prezzi variabili a seconda del tempo di permanenza, a partire da 28/30 euro per un’ora (20 euro per il solo uso della doccia). “Abbiamo un buon mix di clientela business e leisure. Il mercato italiano è molto importante per Plaza Premium Lounge. È un Paese con una forte economia e una classe media in crescita, aspetto che crea un largo bacino potenziale di clienti. Inoltre, l’Italia è una destinazione turistica molto popolare, frequentata da un ampio numero di viaggiatori internazionali” spiega Analia Marinoff, General ma- nager della società per Italia, Finlandia e Germania. Come si evolverà la presenza del marchio in Italia? “Dopo Roma, ci interessano gli scali milanesi. Quanto all’andamento, prevediamo una crescita in termini di numero di accessi del 30% sia per il 2023 sia per il 2024”.

GIS, con Hello Sky dà un servizio alberghiero

Un altro grande operatore mondiale è la spagnola GIS, nata a fine anni ‘90 come operatore di centri congressi, poi “riconvertita” in chiave travel. La società, dal 2019, fa parte di TAV Operation Services, a sua volta controllata dal colosso Group ADP (comunemente chiamata Aéroports de Paris, anche se la dicitura è sparita dalla ragione sociale). Il gruppo TAV-GIS, tramite diversi brand, oggi

Prima Vista Nella Capitale E A Cagliari

Un altro importante operatore, presente sul mercato italiano a Roma e Cagliari, è Prima Vista, brand che appartiene alla multinazionale dell’handling Aviapartner. A Fiumicino, il brand propone due sale. La più grande, da 550 mq, si trova agli imbarchi internazionali extra Schengen e propone tutti i principali servizi, doccia compresa, più un’innovativa esperianza di svago, ossia il virtual tour con occhiali 3D, in collaborazione con Inflight-VR. La più piccola, invece, da circa 250 mq, è agli imbarchi di area Schengen, al Terminal 3: offre poltrone e divani, working area, food corner, wi fi, tv, area umatori e giornali. L’accesso è consentito ai passeggeri business di numerosi vettori, agli affiliati ai principali circuiti di lounge, oppure in modalità walk in. Quest’ultimo tipo di lounge è presente anche all’aeroporto di Cagliari opera in una novantina di lounge in 20 Paesi. In Italia, gestisce una sala Vip a marchio PrimeClass a Roma Fiumicino (410 mq.) e sempre nello scalo della Capitale offre la Hello Sky Air Rooms & Lounge. Ancora Hello Sky è il marchio utilizzato per una vip lounge a Bergamo Orio al Serio. liamo prettamente di business, poi nei mesi estivi sale l’altra componente e sull’arco dei 12 mesi possiamo dire 50% e 50%”. La lounge Primeclass di Roma, da circa 400 mq, mette a disposizione una selezione di snack e bevande a buffet, cocktail su ordinazione, aree per riposare, per lavorare e cabine per telefonate riservate, più alcune chaise longue e la doccia. Si avvicina invece ad un’accoglienza di tipo alberghiero la Hello Sky di Roma (di fronte ai terminal, collegata da un cavalcavia coperto), che oltre a tutte le amentities presenti in una vip lounge, mette a disposizione le Air Rooms, vere e proprie stanze con letti singoli o matrimoniali in cui è possibile dormire, sia di notte sia in modalità day-use. A questo, si aggiungono servizi premium come reception h24, parcehggio executive, menu “a la carte”. La Hello Sky di Bergamo Orio al Serio (area Partenze, airside) propone un’isola centrale con buffet, più sala riunioni, area lounge, docce e si può aggiungere, con sovrapprezzo, l’imbarco in modalità “fast track”. Gli ingressi generalmente partono da 30-34 euro.

“La nostra offerta è quella di una sala Vip inclusiva” ragiona Alessandro Narduzzi, Operations manager per l’Italia di GIS. “Con l’ingresso a gettone, chiunque può concedersi un paio d’ore di relax e di servizi di qualità, lontani dal caos aeroportuale. Registriamo una permanenza media di circa 2 ore ed è interessante notare come la fruizione non sia quasi mai programmata. Attualmente, solo per la lounge di Bergamo diamo l’opportunità di prenotare dal sito Internet, ma è molto raro. La clientela, per la maggior parte, è estera, con una buona divisione tra leisure e business. L’equilibrio varia a seconda delle destinazioni e della stagionalità. In uno scalo come Bergamo, per esempio, in inverno par-

A Torino Nuova Veste Per La Piemonte Lounge

Non ha a che fare con le Vip lounge indipendenti. Ma testimonia il fatto che i servizi di accoglienza, in aeroporto, servano anche per promuovere il territorio. All’aeroporto di Torino, gestito da Sagat, è stata appena rinnovata la Piemonte Lounge, area di attesa al piano superiore delle Partenze, promossa dalla Regione e realizzata da Visit Pie- monte. Dalle montagne ai prodotti eno gastronomici, tutte gli aspetti su cui punta il turismo regionale sono messi in bella mostra nella sala, che mette a disposizione servizi come snack, soft drink, edicola digitale, wi fi, monitor informativi dei voli. Anche qui, si può entrare attraverso convenzioni, oppure per mezzo dell’accesso giornaliero, che si può anche pagare in anticipo on line. Il prezzo comprende anche il fast track omaggio.

Simona Fiorentini

Un nome che non passa inosservato e un’ampia offerta di prodotti alimentari gustosi e innovativi, con particolare attenzione alla salute. La Fiorentini Alimentari è nata con un piccolo negozio inaugurato nel 1918 nel centro di Torino da Leonido Fiorentini. Sarà Vittorio, negli anni ’40 e ’50, a iniziare la vendita di prodotti al tempo sconosciuti in Italia come il cous-cous e il pane azzimo. La curiosità anima tutt’oggi l’azienda e se la vediamo - e riconosciamo - il merito è di Simona Fiorentini, generazione classe 1980 della storica famiglia. Entrata in azienda dopo la laurea in Economia aziendale, affronta una lunga gavetta interna e nel 2019 cura il rebranding totale del marchio. Noi la ringraziamo per averci raccontato la sua carriera in due parole: Grazie e Scusa.

Il secondo Grazie lo dedico alla persona che mi ha insegnato a lavorare: A.V., il primo direttore vendite con il quale ho iniziato a girare l’Italia in lungo ed in largo e a visitare tutti i nostri clienti, grandi e piccoli. Mi ha trasmesso la sua passione nel lavoro, ma soprattutto l’arte della correttezza e della gentilezza. Purtroppo ci ha lasciato all’improvviso e troppo presto, ma ancora oggi, quando devo prendere decisioni importanti, mi chiedo che cosa avrebbe fatto lui. Un altro Grazie va ai nostri collaboratori storici, MR, PP, CB, PT e molti altri, che sono entrati nella nostra azienda ben prima che arrivassi io. Li ringrazio perché mi hanno accolta senza pregiudizi, nonostante io fossi la “figlia di”. Un Grazie per i nostri collaboratori attuali, che ci aiutano a mandare avanti l’azienda, mi supportano e sopportano ogni giorno. Un Grazie va anche ai clienti che hanno avuto fiducia in alcune mie idee. Un ultimo Grazie a chi mi segue sui social, soprattutto su LinkedIn, per le parole gentili che mi dedicano e per l’apprezzamento verso il mio lavoro. A volte, quando sono giù di morale, leggo i commenti e spesso mi spronano a superare le difficoltà e a fare sempre meglio.

Il primo Scusa va alla mia famiglia, a mio marito e ai miei bambini, perché in alcune occasioni sono stata molto impegnata e poco presente. Voglio che sappiate che voi siete la mia priorità, sempre e comunque. Il secondo Scusa va ai collaboratori che ci hanno lasciato perché non si sentivano più motivati. Mi dispiace di non averlo capito in tempo e di non essere intervenuta. Il terzo Scusa va ai collaboratori con i quali abbiamo interrotto noi il rapporto di lavoro: come imprenditori a volte si devono prendere decisioni impopolari. Quindi mi scuso se vi abbiamo messo in difficoltà, non lo abbiamo mai fatto a cuor leggero.

Il mio primo Grazie va a mia sorella, con la quale sono cresciuta e che mi ha accudito quando i nostri genitori erano impegnati con il lavoro. Lei, per prima, ha deciso di continuare l’attività di famiglia. Senza di lei non avrei mai avuto il coraggio di farlo da sola.

Infine l’ultimo Scusa lo rivolgo a chi mi segue, a chi mi manda il curriculum o a chi mi chiede una collaborazione e non lo posso accontentare. Cerco di rispondere sempre, ma è davvero impossibile dire di sì a tutti. Alcuni lo capiscono, altri no, e questo mi dispiace.

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