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Le quattro sfi de della nuova era
editoriale
Il settore sta evolvendo, ma per stare al passo con il cambiamento – che vede anche un rinnovato ruolo degli eventi – è necessario modificare sia il modus operandi precedente sia il sentiment che lo governava
MARCO BIAMONTI
direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it
Le quattro sfide della nuova era
Dopo il forte rallentamento – con periodi di vero e proprio arresto – degli eventi durante la pandemia, le aziende (e le agenzie che con loro collaborano) si stanno domandando cosa sia cambiato rispetto a prima, sia dal punto di vista dell’efficacia sia da quello dell’efficienza.
A mio parere c’è un’evoluzione in atto e all’ordine del giorno vedo quattro sfide:
• Fare in modo che tutti i tipi di meeting siano il più mirati possibile, così che se ne esca veramente arricchiti. Compito non facile, ma che poggia sulla preparazione: i partecipanti devono essere il più possibile informati degli obiettivi, del proprio ruolo nell’evento, e di cosa ci si aspetta da loro. Lavoro – sì impegnativo – che però produce quella consapevolezza che assicura un valore aggiunto superiore.
• Selezionare i fornitori sulla base di nuovi parametri: il mondo degli eventi sta cambiando – e in fretta. Location, tecnologie, agenzie e servizi dovrebbero adeguarsi, ma non tutti lo stanno facendo con la medesima andatura. Le competenze tecniche e di comunicazione stanno evolvendo e i nostri consulenti di allora potrebbero non sempre essere ancora all’altezza. • Gestire la sostenibilità – ambientale, sociale, economica – degli eventi, valutando i vantaggi ottenibili da una più attenta pianificazione. A seconda del tipo di meeting, considerare per esempio l’utilizzo di eventi ibridi o addirittura interamente a distanza, o razionalizzare i viaggi arricchendoli di contenuti e scopi che vanno oltre l’evento.
• Considerare le motivazioni dei partecipanti: il Covid ha in qualche modo modificato le nostre abitudini e inclinazioni. Gli stimoli di una volta – l’ambizione, l’arricchimento – sembrano in parte aver lasciato spazio ad altri valori, come la famiglia, l’amicizia, la serenità. Le motivazioni di oggi sembrano dover essere fondate più sul coinvolgimento emotivo e l’inclusività. È il calore che può fare la differenza, nelle diverse modalità in cui può venire declinato.
Questi punti sono frutto delle mie osservazioni e riflessioni. Non so quanto possono pesare oggi né quanto potranno valere nel lungo termine. Ma li lascio alla riflessione di chi si trova a dover affrontare queste problematiche tutti i giorni, per trarne spunti che possano condurre a decisioni ponderate.