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Trieste: fascino mitteleuropeo

Destinazione del mese: Trieste

Fascino mitteleuropeo

di MARIANGELA TRAFICANTE

Elegante e ariosa, piazza Unità d’Italia – che i triestini chiamano ancora piazza Grande – È facile innamorarsi di Trieste, basta sedere al tavolino di un caffè in piazza Unità d’Italia e osservare la scenografia naturale che si apre davanti ai propri occhi, e poi partire alla scoperta dei suoi luoghi letterari e dei castelli, come quello iconico di Miramare oppure il Castello di San Giusto sull’omonimo colle che domina la città, sfidare il vento a vela, arrampicarsi fino a Opicina, gustare il mondo a tavola, riscoprire i magazzini portuali oggi centri d’arte contemporanea. Tutti ingredienti che Trieste riesce sapientemente a miscelare e a offrire anche a chi arriva in città per lavoro. Il mondo Mice qui trova, guidato dalla regia nel nuovo Trieste Convention & Visitors Bureau, location rinate dall’archeologia industriale, palazzi asburgici, eleganti hotel in centro, e una destinazione che saprà coinvolgere gli ospiti nella vita cittadina e nelle esperienze outdoor sul Carso.

SALOTTO CON VISTA

Capita che i triestini ancora la chiamino piazza Grande, il nome di un tempo che continua a calzarle a pennello, perché piazza Unità d’Italia grande lo è davvero, un vero e proprio sipario che si apre sul mare e sulle verdi alture che circondano la città. Una giornata a Trie-

© Fabrice Gallina © Max Morelli - Liquidmedia.it

Spirito cosmopolita, città di mare,

ste non può quindi che cominciare da qui, seduti al tavolino di un caffè. Sorseggiando un “nero” o un “capo in b” – perché qui il caffè è un’istituzione e difende il suo gergo – e nel frattempo catturare in un colpo d’occhio alcuni degli elementi distintivi della città, capendo perché si rivela destinazione ideale per un viaggio, anche business, o per incorniciare un evento importante che ha bisogno della sua scenografia. I palazzi raccontano la storia della città, come anche la sua spettacolare apertura verso il mare, essenza, come la bora, della natura triestina. Qui si allunga per oltre duecento metri il Molo Audace, una passerella sul mare creata tra il 1743 e il 1751 sul relitto del San Carlo, nave affondata in porto, e che deve il suo nome attuale al cacciatorpediniere Audace, prima nave della Marina Militare Italiana arrivata a Trieste il 3 novembre 1918. Da qui poi lo sguardo – e il tour – prosegue verso la chiesa greco-ortodossa di San Nicolò, l’unica fronte mare in città, e poi ancora verso il Canal Grande, centro del Borgo Teresiano, ovvero quello che fu il quartiere voluto da Maria Teresa d’Austria.

UN CAFFÈ CON JOYCE

Il Canal Grande è stato uno dei centri nevralgici di Trieste e lungo le sue sponde si affacciano ancora oggi i palazzi dei mercanti che hanno fatto grande la città, ma anche piazze, chiese e caffè storici, come la maestosa chiesa serbo-ortodossa di San Spiridione. Dei tre ponti che lo attraversavano in origine oggi ne rimane solo uno, il Ponte Rosso. Ed è qui che “incontriamo” un caro figlio adottivo di Trieste, che ci introduce, dopo quelle portuali, mercantili, asburgiche, a un’altra anima essenziale della città, quella letteraria. Parliamo di James Joyce, che a Trieste visse diversi anni dal 1904, e a cui è dedicata la statua realizzata dal triestino Nino Spagnoli. In giro per la città i visitatori ne incontrano anche altre in onore di poeti e scrittori – da Umberto Saba a Italo Svevo – ideali guide d’ispirazione per un tour culturale della città. Ma poiché Trieste è la città degli intrecci, il suo spirito letterario torna a richiamarci verso luoghi emblematici e che non possono mancare in un’esperienza Mice: i suoi caffè. L’essere porto franco per l’importazione del caffè sin dal Settecento ha regalato alla città

© Fabrice Gallina © Rachele Lombardi

© Massimo Crivellari

i suoi caffè storici, veri salotti dove prendersi una pausa, leggere un libro, sfogliare un giornale, chiacchierare e studiare, così come hanno fatto in passato i suoi ospiti illustri, cimentandosi a scoprire quella che qui è una e vera e propria istituzione, tanto da avere – come dicevamo in apertura – la sua lingua. Chi desidera un espresso in tazzina dovrà ordinare un “nero”, un macchiato in bicchiere è il “capo in b ”, mentre per il cappuccino, l’ordinazione sarà “caffelatte”.

LA RINASCITA DEL PORTO VECCHIO, LOCATION D’ECCELLENZA

Ma Trieste non è una città ricca solo del suo importante passato: ha infatti saputo rinnovarsi in maniera dinamica valorizzando questa affascinante eredità e rendendola accessibile ai suoi cittadini e ospiti, compresi quelli Mice. Ne è un esempio il Porto Vecchio, uno dei più importanti casi di recupero industriale in Europa. Costruito per volontà dell’Impero austro-ungarico tra il 1868 e il 1887, custo-

© Gabriele Crozzoli

© Marco Milani

disce ancora i magazzini, gli hangar, la centrale idrodinamica. Non più in funzione, oggi hanno acquisito nuova vita e Porto Vecchio è destinato a diventare un nuovo polo d’attrazione con aree museali, spazi pedonali ed edifici sostenibili, insieme a un parco urbano immerso nel verde con percorsi ciclabili e aree all’aria aperta. Magazzino 26, per esempio, il più grande, racchiude tutto il fascino della location post-industriale: mattoni a vista, pavimenti in legno o cemento, travi in ferro, putrelle e colonne in ghisa con capitelli corinzi. Il progetto di restauro lo ha trasformato in cornice adatta per convention, serate di gala, sfilate di moda, concerti, produzioni televisive, eventi fieristici e mostre. All’interno del Magazzino 26 si trova anche sala Luttazzi, dedicata all’artista triestino Lelio Luttazzi, che può ospitare fino a 260 posti e che con la sua ottima acustica risulta perfetta anche per i concerti.

COSMOPOLITA A TAVOLA

L’amalgama che ha plasmato Trieste nel corso dei secoli si assapora anche a tavola, nella perfetta fusione tra la gastronomia mediterranea e quella mitteleuropea. La tradizione friulana e dell’entroterra sloveno si è arricchita con quella portata da austriaci, slovacchi, ungheresi, boemi ed ebrei ashkenaziti, e poi ancora balcanici e greci, a cui dopo l’annessione all’Italia nel 1918 si è aggiunta una forte prevalenza di sapori e usi più mediterranei, come la pasta e la pizza. Il risultato è una felice ricchezza culinaria che può essere esplorata per esempio momento conviviale ideale per un pasto veloce e per gustare prodotti del territorio come jota, sardoni fritti e impanati, ribaltavapori, baccalà alla triestina, brodetto di pesce, suino in caldaia, il prosciutto cotto di Trieste, la porcina, il cotechino, il formaggio di grotta (Jamar). Molti propongono anche alternative vegetariane. Un’escursione sull’altipiano carsico, poi, non può non prevedere una sosta gastronomica in una delle tipiche osmize. Questi luoghi informali e familiari prendono il loro nome dalla parola slovena “osem”, che rappresenta il numero “otto”, poiché ai tempi dell’Impero austro-ungarico venne concesso ad alcune case private del Carso di aprire per otto giorni le porte e vendere i prodotti della loro terra. Oggi le loro porte si aprono a chiunque desideri gustare piatti tipici a chilometro zero e fatti in casa.

© Fabrice Gallina

© Fabrice Gallina

IL SUPPORTO DEL TRIESTE CB

Ecco quindi una serie di location in cui è la stessa storia della città a parlare e che sapranno conquistare gli ospiti perché racchiudono l’anima di Trieste, le appartengono, rappresentano alcuni tra i monumenti più suggestivi e i luoghi iconici del suo passato, oggi sapientemente rinnovati e rilanciati in una nuova vita. Oggi la meeting industry ha un importante punto di riferimento, il Trieste Convention & Visitors Bureau. Nato dalla collaborazione tra il Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia attraverso PromoTurismoFVG, l’ente regionale di promozione turistica, il Cb lavora per sviluppare l’attività turistica e congressuale nel territorio, valorizzandone l’attrattività per congressi, eventi, wedding. Rappresenta l’ente univoco cui affidarsi per lasciarsi guidare nell’organizzazione del proprio evento, dalla scelta della location all’organizzazione pratica, alla proposta delle attività.

I GRANDI SPAZI: TRIESTE CONVENTION CENTER E STAZIONE MARITTIMA

Grandi plenarie, workshop con grandi numeri, spazi espositivi e catering di livello sono di casa negli spazi innovativi del Trieste Convention Center e della Stazione Marittima. Situato nel Porto Vecchio, lungo la strada che porta al Faro della Vittoria, al quartiere di Barcola e infine al Castello di Miramare, il TCC – Trieste Convention Center, inaugurato ad agosto 2020 grazie a un investimento di 12 milioni di euro – è diventato uno dei più interessanti esempi di recupero industriale d’Europa, che lo sta trasformando in un nuovo polo d’attrazione. Ha una capienza complessiva di 2.812 posti, un auditorium da 1.900 posti, cinque sale più piccole, una terrazza sul mare, un bar e un’area espositiva di cinquemila metri quadrati che si presta a ospitare eventi internazionali, congressi, fiere ed esposizioni. Nel cuore della città, invece, a pochi passi dalla scenografica Piazza Unità d’Italia e dal Molo Audace, si trova il centro congressi della Stazione Marittima, in uno dei monumenti storici più emblematici di Trieste. Sono dieci le sale, da 25 a cinquecento posti, collegate da un’elegante scala in marmo tra pian terreno e primo piano. Arredi, attrezzature audiovideo e personale altamente qualificato sono pronti a supportare qualsiasi evento.

SAPIENTI RESTYLING: MOLO IV E MAGAZZINO 42

Anche il Molo IV, a pochi metri da Piazza dell’Unità d’Italia e con vista sul lungomare, è stato ristrutturato e riqualificato di recente e conta su due ampie sale da mille metri quadrati e cinquecento posti ognuna e un auditorium da novanta posti sul mare. A disposizione nella bella stagione ci sono anche gli spazi esterni lungo le banchine. Tra le strutture rinnovate c’è anche il Magazzino 42, che offre alla meeting industry tremila metri quadrati in due ampie sale e una terrazza con vista panoramica sul Golfo di Trieste, spazi perfetti per eventi fieristici ma anche cene di gala, concerti e happening culturali.

L’ARTE AL SALONE DEGLI INCANTI

L’intreccio tra le storie del passato e la Trieste odierna è continuo in città, e si può assaporare anche al Salone degli Incanti, sulla Riva Nazario Sauro, non distante dal Museo Revoltella. Questo edificio del 1913, che in origine ospitava la storica Pescheria Centrale, porta la firma dell’architetto Giorgio Polli che, desiderando una combinazione ideale tra bellezza estetica e funzionalità, consegnò alla città un edificio che sembra quasi una grande chiesa, e che oggi è diventato il Centro Espositivo d’Arte Moderna e Contemporanea, una sala espositiva contemporanea ed elegante con un salone di duemila metri quadrati e un auditorium con circa cento posti. Tra edifici storici e contemporanei, la città e il suo territorio offrono un totale di circa duemila camere in hotel tre, quattro, cinque stelle, sia indipendenti sia in portfolio a brand internazionali. E molte di queste strutture si trovano in centro, permettendo di raggiungere a piedi la stazione o i centri congressi.

LA CITTÀ DELLA SCIENZA

La contemporaneità si esprime anche nella scienza. Trieste è nota per l’eccellenza dei suoi centri di ricerca, come l’Ictp – Istituto internazionale di ricerca, formazione ed educazione nell’ambito della Fisica (teorica e applicata) e della matematica; l’Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale; la Sissa-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati per la ricerca e l’alta formazione nelle aree della fisica, matematica e delle neuroscienze; l’Infn – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; l’Area Science Park – Ente nazionale di ricerca e innovazione che opera da oltre quarant’anni e che ospiterà tutte le strutture scientifiche del Cnr che operano a Trieste.

NEI DINTORNI, TRA CASTELLI E PERCORSI GREEN

Anche lasciandosi alle spalle il cuore pulsante della città si incontra una location interessante e versatile, a Portopiccolo, un borgo a 15 minuti d’auto dal centro e dall’aeroporto, incastonato nelle scogliere di falesie, a due passi dal Castello di Duino e dalla Baia di Sistiana. Ospita un centro congressi con sei sale, le maggiori da 350 e 215 posti a teatro, a cui si aggiunge un’offerta ricettiva di 58 camere e novanta appartamenti, otto tra ristoranti e bar, la spa e il porticciolo privato. Un luogo esclusivo, e riservato, dove realizzare convegni e viaggi incentive. Scenografia ideale per un evento esclusivo, proseguendo verso nord, è il Castello di Duino, che svetta sulle falesie, diventate anche riserva naturale, e che nel corso di secoli ha ospitato e ispirato artisti, teste coronate e poeti, come Reiner Maria Rilke, cui è intitolato il sentiero naturalistico che parte da qui. Abitato dai principi della Torre e Tasso, il palazzo è visitabile, e chi sceglierà le sue sale o il suo giardino per un evento rimarrà affascinato anche dal panorama. Un’altra dimora storica che apre le sue porte agli eventi è Villa Bonomo, nella parte alta e panoramica della città. Location perfetta per una cerimonia, offre cinquecento metri quadrati di saloni, e poi terrazze e giardini. Se la città, tra itinerari culturali, gastronomici e scientifici, offre sfaccettate opportunità di tour, team bulding e momenti conviviali, il territorio circostante non è da meno. L’esperienza nella natura è garantita dal Carso, da sentieri e da percorsi come la Napoleonica o Strada Vicentina, da cui si possono ammirare scorci sulla città di Trieste e il suo Golfo. Cinque chilometri che collegano Opicina con Prosecco, immersi nel verde e nella natura (è possibile scegliere tra un’ampia strada di ghiaia o dei sentieri più stretti in mezzo al bosco) esposti in tratti al sole e al riparo dalla bora. Inoltre, in Val Rosandra, sull’altopiano carsico ai confini con la Slovenia, dove un tempo passava una strada ferrata a scartamento ridotto, ora si snoda una suggestiva pista ciclabile, la pista ciclopedonale Giordano Cottur che, partendo da Trieste, arriva fino a Erpelle (Hrpelje) in Slovenia.

I PROSSIMI EVENTI IN CALENDARIO

TRIESTE NEXT 22-24/09/2022

Piazza Unità; Magazzino 26; Museo Sartorio; Palazzo della Regione FVG; Museo Revoltella Undicesima edizione del Festival della scienza. Innovazione e ricerca: limiti etici e nuove frontiere“. Un appuntamento divenuto ormai imperdibile a Trieste, momento di condivisione e crescita per la cittadinanza e i numerosi turisti che vi prendono parte. www.triestenext.it

ALLIANCE GRAPHIQUE INTERNATIONALE AGI 2022 CONGRESS & OPEN 20-27/09/2022

Varie location Congresso dei membri dell’Alliance Graphique Internationale, che si riuniranno a Trieste in diverse prestigiose location della città per condividere idee e progetti e creare nuove opportunità per il futuro. https://2022.agi-congress.com

BARCOLANA SEA SUMMIT 05-07/10/2022

Dopo il successo delle precedenti edizioni, Barcolana Sea Summit si riconferma un momento unico per contribuire allo sforzo comune verso la sostenibilità e la rigenerazione del nostro pianeta, promuovendo una divulgazione multilaterale e azioni concrete. L’edizione 2022 guarda alle soluzioni in atto e alla necessità di un approccio integrato e capace di dominare la complessità, mettendo al primo posto collaborazione internazionale, scienza e tecnologia per difendere il Mediterraneo. www.barcolana.it/it/barcolanasea-summit

TRIESTESPRESSO EXPO 27-29/10/2022

Trieste Convention Center Arrivata alla sua decima edizione, Triestespresso Expo è l’evento di riferimento per i professionisti in espresso, Triestespresso Expo è importante del settore che nella sua ultima edizione ha registrato oltre 13mila visitatori provenienti da tutto il mondo. Un evento internazionale, ospitato da oltre trecento anni, opera un comparto altamente specializzato. www.triestespresso.it

indirizzi a fine rivista © Massimo Crivellari

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