Turismo d'Affari - Apr Mag Giu 2014

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Poste italiane SpA - Spedizione in abb. post.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 N.46) Art. 1 Comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito, si restituisca al mittente, che si impegna a pagare la relativa tassa. Euro 4,20

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TurismoAffari d’

Numero 2

Aprile - Maggio - Giugno 2014

B u s i n e s s Tr a v e l • A g e n z i e d i V i a g g i o • Tr a n s p o r t a t i o n • O s p i t a l i t à

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OSSERVATORIO BT

La versione integrale del 13° Osservatorio sul business travel realizzato per la nostra testata dall’Universtà di Bologna da staccare e conservare

30 ANNI DI BUSINESS TRAVEL Arriverà a fine anno il numero speciale della nostra rivista che ripercorre l’evoluzione dei viaggi d’affari e dei suoi protagonisti

Complice uno scenario globale in rapida evoluzione che richiede professionalità sempre più evolute, il rapporto tra travel manager e agenzie è oggi in una fase di profondo mutamento. Ne derivano nuove competenze, sviluppo tecnologico e un concetto di consulenza che va ben oltre le classiche logiche win-win L a

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Sommario

nº 2 aprile - maggio - giugno 2014 8

TURISMO D’AFFARI

Trent’anni di BT

di Paola Olivari

Partner si diventa

di Alessandra Boiardi

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COVER STORY

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TECNOLOGIA

Volare senza fili

di Giorgio Maggi

22

AIR FRANCE

Una bolla di intimità in pieno cielo

di Daria Nardi Bessola

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AEROPORTI DI ROMA

Il parcheggio è Easy

di Stella Stroppa

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CISALPINA

Hotel al miglior prezzo

di Giovanni Fassola

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CWT

Le priorità 2014 dei travel manager

di Giovanni Fassola

32

HRS

Gli specialisti dei viaggi d’affari

di Giulia De Stefano

OSSER VATORIO BUSINESS TRAVEL 2014

I-XVI 51

PALAZZO BRAMBILLA

Ritorno al futuro

52

FLEET MANAGEMENT

Noleggio a lungo termine: risparmiare si può di Eva Stasi

58

PRINCIPE DI SAVOIA

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VENARIA REALE

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TOWERS HOTEL STABIAE SORRENTO COAST

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COSTA DEGLI ULIVI

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di Francesca L. Rebonato

Esclusivo on business

di Giulia De Stefano

Fascino barocco

di Simona Zin

Una nuova identità

di Madeleine Rey

Affari e charme in Sicilia

di Simona Zin

MOVE HOTEL

Un’isola al centro degli affari

di Michela Rossi

68

AI CAVALIERI

Il business abita qui

di Madeleine Rey

70

WORK IN PROGRESS

AAA slot cercansi

di Ferdinando Farba

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WORLDWIDE

Miami business

di Giorgio Maggi

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Check in

77 Block notes

52

Reception

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Editoriale Questione

Sul finire dello scorso anno, un incontro dell’Association of Corporate Travel Executives a Milano ha posto l’accento sulla “liaison dangereuse” tra le aziende e le agenzie. Il dibattito che ne è derivato ha rivelato quanto, nel giro di pochi anni, l’equilibrio tra i due attori della filiera business travel sia cambiato. A causa, infatti, di un mansionario più complesso e sfaccettato, ai travel manager sono richieste prestazioni sempre più articolate e la loro professionalità va delineandosi ai massimi livelli (anche se in Italia questo non corrisponde sempre a un adeguato riconoscimento in azienda, ma questa è un’altra storia). L’evoluzione del business travel impone così una rivisitazione dei rapporti tra aziende e travel di feeling management company indirizzata verso nuove competenze. Gli investimenti all’estero delle imprese e l’accresciuta mobilità aziendale sono tra i primi fattori a determinare un cambiamento e la necessità di nuovi approcci. Ma in un mondo dominato inevitabilmente dalla tecnologia, torna anche l’esigenza di valorizzare gli aspetti più “umani” delle partnership lavorative, esaltando il concetto di consulenza nella sua accezione più ampia. Scendendo nel dettaglio, non si può ignorare come il travel manager sia chiamato a gestire i costi della trasferta in qualità di responsabile del centro costi e che per questo il suo rapporto con le travel management company continua a basarsi sullo sviluppo di travel policy attentamente studiate, in grado di guidare il comportamento virtuoso dei viaggiatori verso gli obiettivi prefissati. Su tutto, la necessità delle agenzie di fornire il livello più alto di qualità possibile e di farlo innanzitutto attraverso la tecnologia e la fiducia. Per approfondire questo aspetto, prendendo spunto da alcuni dati forniti dall’Osservatorio business travel – in questo numero in versione integrale – vi rimando con l’augurio di una buona lettura alla nostra cover story.



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d’ TurismoAffari di Paola Olivari

Trent’anni di BT L’ultimo numero dell’anno della nostra rivista – che approfitterà dell’occasione per un rinnovamento grafico – celebrerà con gli stakeholder del settore tre decenni di viaggi d’affari in Italia ulle scrivanie dei travel manager fin dai primi anni Ottanta, attento osservatore e interprete delle tendenze del business travel e prezioso tool nel lavoro quotidiano di chi, in azienda, si occupa delle trasferte, Turismo d’Affari offre quest’anno, con l’ultima uscita del 2014, una vetrina straordinaria a tutti gli stakeholder.

S

S TORIA ,

ANALISI

E PROTAGONISTI

Con una veste grafica rinnovata, il numero speciale “Turismo d’Affari - 30 anni di business travel” ripercorrerà gli ultimi tre decenni del settore con analisi storico-economiche che traggono forza dalla viva voce dei principali


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attori. Attraverso la loro presenza e le loro testimonianze si delineerà così la mappa dei protagonisti di ieri, di oggi e di domani in un mercato in rapidissima e costante evoluzione. Tra gli argomenti figurano lo stato dell’arte e le nuove tendenze dei viaggi d’affari, l’impatto del bt sull’economia nazionale e una

IL PIANO EDITORIALE Lo speciale “Turismo d’Affari – 30 anni di business travel” ripercorrerà gli ultimi tre decenni del settore con puntuali analisi storiche e economiche. I contenuti unici – per ricchezza e qualità professionale – offriranno una mappa completa di un mercato in rapidissima e costante evoluzione. Questi i capitoli: • l’evoluzione del business travel in Italia • la storia dei viaggi d’affari vista dai protagonisti • lo sviluppo di ogni settore: - l’ospitalità: compagnie alberghiere internazionali e nazionali, business hotel - i trasporti: compagnie aeree, hub e aeroporti, alleanze, operatori ferroviari, case automobilistiche, società di autonoleggio e di fleet management - i servizi: sistemi di rendicontazione e di pagamento, gds, società di consulenza bt, provider di soluzioni informatiche, società di assicurazione - le agenzie: travel management company, agenzie di viaggi business, olta.

panoramica ragionata sugli ultimi trent’anni di percorso economico, politico e finanziario dellla nazione. Un capitolo offrirà uno spaccato anche della storia della nostra rivista e dell’Osservatorio sul business travel, da tredici anni l’unica survey indipendente in grado di fotografare con grande precisione viaggi, fatturato e soddisfazione dei clienti del busines travel italiano. C ONTENUTI

UNICI

Per quanto riguarda l’ospitalità, saranno evidenziati i distretti degli affari e le aree a forte vocazione business, così come le catene – nazionali e straniere – e le strutture indipendenti che offrono soluzioni mirate al businessman. Importante sarà, naturalmente, il capitolo dedicato ai trasporti con vettori, aeroporti, operatori ferroviari e automotive sotto i riflettori. E certo anche travel management company, agenzie di viaggi business, on-line travel agency, sistemi di rendicontazione e di pagamento, gds, società di consulenza, provider di soluzioni informatiche e di fleet management, compagnie di assicurazione e molto altro troveranno in questo speciale capitoli loro dedicati. Il piano editoriale e i contenuti esclusivi a elevata professionalità realizzati dai nostri migliori giornalisti conferiscono allo speciale “30 anni di business travel” assoluta unicità nel panorama dell’editoria specializzata. Aderire al numero celebrativo è quindi un autentico must per chi, come Ediman, è leader del proprio settore.


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COVER STORY

Partner si diventa Nuove competenze, sviluppo tecnologico e il giusto compromesso tra saving e qualitĂ sono le linee guida che secondo gli addetti ai lavori governeranno i rapporti tra aziende e agenzie nel nuovo scenario del business travel. Ma le cose potrebbero complicarsi di Alessandra Boiardi


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novembre dello scorso anno, un incontro dell’Association of Corporate Travel Executives a Milano ha posto l’accento sulla necessità di tracciare i nuovi parametri del rapporto tra aziende e agenzie, rilevato in evoluzione verso una partnership a tutti gli effetti. Dunque, secondo quanto emerso dagli interessanti interventi degli oltre ottanta partecipanti all’Acte Executive Forum, il mondo sta cambiando. Possiamo considerarlo l’effetto della rivoluzione tecnologica oppure un fisiologico avanzamento temporale, ma quello che non possiamo fare è negare che sia proprio così. Molti vivono il cambiamento come una sfida verso nuovi traguardi, nuove competenze e rinnovate professionalità e questo è particolarmente vero in un contesto come quello del business travel, soprattutto nel suo ruolo di cassa di risonanza – e molto spesso di anticipatore – delle tendenze economiche e produttive su vasta scala. Nuovi investimenti all’estero delle imprese e accresciuta mobilità aziendale determinano un cambiamento che si traduce, fra l’altro, in un richiamo allo sviluppo di nuove competenze. E a questo si aggiunge naturalmente il forte impatto delle tecnologie, che permette nuovi approcci soprattutto in quello che è il rapporto tra le aziende e le travel management company. Alla luce dei nuovi scenari così delineati, la collaborazione tra i travel manager e le agenzie potrebbe dover essere riscritta sulla base di nuove aspettative da ambedue le parti.

A

Quello che le aziende (non) dicono «Le Tmc parlano poco con i travel manager. Ma detto questo è indubbio siano diventate impor-

tantissimi stakeholder e che nel loro ruolo devono creare valore al fianco dei controller e dei travel manager, convogliando gli sforzi allo scopo di offrire, tra l’altro, l’eccellente servizio al miglior prezzo di mercato». La partnership tra azienda e agenzie non è dunque possibile ma necessaria secondo Luca Maugeri, travel manager di Tnt Post Italia. Ma in che modo? «Dal canto suo il travel manager deve acquisire autorevolezza all’interno dell’azienda, la stessa che servirà a pianificare assieme ai colleghi le operazioni future nelle varie business unit, così da non gestire la trasferta come una pura urgenza, ma come un’occasione di progettualità. Le Tmc mettono a disposizione app, ser-

vizi di alert generici, reportistica ed eleganti slide ma potrebbe non essere sufficiente. Affinché la partnership sia davvero efficace sarebbe molto più interessante elaborare assieme i dati statistici e commentarne i risultati e da questi ricevere dalle agenzie proposte e strategie di cost reduction e best practice», conclude Maugeri. «Analisi, analisi e ancora analisi come distinguo fra semplice consuntivazione e vera gestione». È questa la ricetta di Giuseppe Viesti, Business Travel Coordinator di Salvatore Ferragamo, il quale

Luca Maugeri, travel manager di Tnt Post Italia

sottolinea: «L’evoluzione nel mondo dei viaggi è continua e ha sempre interessato i rapporti fra azienda e Tmc anche e soprattutto nei periodi di maggiore crisi economica. Molto ruota su due assi principali: la tipologia dei servizi richiesti e offerti e la tecnologia per rintracciarli, prenotarli e acquistarli. Se per la prima area si può elencare ogni singolo servizio e spuntare in un’ipotetica lista cosa un fornitore offre o cosa è capace di produrre, quando si parla di tecnologia tutto diventa più labile quasi al limite della rassegnazione. Immagino quindi un futuro nel quale la Tmc resterà indispensabile nella misura in cui sarà capace, non solo di dominare una lista servizi di tutto rispetto, ma di dimostrare all’azienda la sua reale capacità di intercettare le offerte del mercato online, aggregarle e offrire quindi al cliente un prodotto completo e tecnologicamente avanzato. Altrimenti vi saranno sempre più fornitori a bussare direttamente alle porte delle aziende cercando, anche poco velatamente, di bypassare le Tmc. Se, come immagino, il miglioramento tecnologico comporta e comporterà sforzi non


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COVER STORY

indifferenti per le Tmc, il vero salto di qualità riguarda proprio quello che l’Osservatorio Business Travel dimostra in concreto: il ruolo fondamentale delle analisi. Le tabelle di previsione, soprattutto in periodi così incerti e difficili, valgono cento volte una semplice media matematica e devono diventare parte integrante del “management” di agenzia». Un nuovo scenario Gli ultimi dati dell’Osservatorio sul Business Travel hanno fatto emergere, a proposito di cambiamento, una nuova geografia delle trasferte di lavoro. Scendendo nel dettaglio si nota come nel 2013 siano state proprio le trasferte intercontinentali a contenere le perdite in termini di numero di viaggi, confermando una tendenza che dura da tre anni e che vede il segno positivo proprio del solo segmento a lungo raggio. Si viaggia verso mete lontane in almeno due casi. Da un lato per effetto del costante aumento degli investimenti diretti esteri delle imprese italiane, che portano le loro attività altrove producendo localmente e sviluppando nuovi mercati. Dall’altro, a causa della delocalizzazione della produzione all’estero per ragioni perlopiù economiche. L’internazionalizzazione delle trasferte, e soprattutto lo sviluppo del business travel nei cosiddetti mercati emergenti ha, tra gli effetti, quello di modificare sensibilmente le competenze delle professionalità coinvolte nella gestione dei viaggi, nonché l’interazione tra di essi. Lo confermano anche i dati del recente Global Travel Trends 2014 di Radius Travel, dal quale non solo si evince che i mercati emergenti stiano conquistando una grossa fetta del segmento business travel, ma soprattutto che la tendenza fa registrare una rinno-

vata esigenza da parte delle aziende sia di modificare le modalità di viaggio sia di instaurare rapporti con le agenzie su nuovi basi. «Le grandi agenzie si sono sempre rapportate ai cosiddetti mercati evoluti nel proporre servizi e prodotti tecnologici ad hoc. Soddisfare i nuovi mercati di riferimento non può tradursi in una mera traduzione degli stessi prodotti sui mercati emergenti. Il meccanismo risulterebbe difettoso nella misura in cui ci si approccia a culture diverse e a un diverso livello di avanzamento tecnologico», spiega Giorgio Garcea, direttore comBUSINESS TRAVEL CHIAMA, LA POLITICA RISPONDE? Lo avevamo fatto anche nel 2013, proprio in questo periodo, all’indomani delle elezioni politiche. Ora in qualche modo ci risiamo, all’alba di un nuovo esecutivo. Quello che conta è cosa il settore – a proposito di cambiamenti – può augurarsi di trovare come spinta verso la risalita. Considerando dunque l’evidente relazione del business travel con il contesto economicopolitico, all’indomani dell’insediamento del nuovo governo, se ne avessero la facoltà, quale richiesta rivolgerebbero gli addetti ai lavori del business travel al nuovo esecutivo? Abbiamo raccolto alcuni suggerimenti. Roberto Bacchi, Executive Vice President Strategy & Corporate Development di Seneca Nel settore c’è una grande necessità di flessibilità e di semplificazione. Le recenti riforme sul lavoro, per esempio, non sono certo andate in questa direzione e, oltre a irrigidire le barriere in ingresso, hanno impattato negativamente la gestione delle aziende anche per l’incertezza interpretativa, comportando un aggravio di costi, oltre tutto in un periodo di contrazione dell’attività. Per aziende labor intensive come quelle operanti nel business travel l’attuale regime fiscale risulta particolarmente penalizzante e certamente non incoraggia i piani di espansione. Il settore offre ancora importanti opportunità di occupazione soprattutto giovanile e il

governo potrebbe tenerne conto ed incentivare le aziende che intendono alimentare l’occupazione. La politica potrebbe sviluppare degli schemi di incentivazione per quelle aziende che investono nell’innovazione e nella ricerca per favorire lo sviluppo di modelli di business e strumenti innovativi per la gestione del rapporto con i clienti che siano, per esempio, orientati alle nuove tecnologie, così come già accade in molti altri Paesi. Più in generale, il settore del turismo ha bisogno di un integrale “ripensamento” con una governance più efficace e meno frammentaria, che consenta di valorizzare il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Fare sistema intorno al turismo è un’espressione ormai abusata, ma dovrebbe essere un obiettivo preso seriamente e con un senso di urgenza dalla politica per non continuare a sprecare occasioni di sviluppo. Alessandra Pisanu, Senior Director Program Management di Cwt Italia Il business travel è indubbiamente connesso con l’andamento dell’economia generale. Ma al di là della crisi, la nostra impressione è che sia soprattutto il diffuso clima di incertezza ad aver bloccato gli investimenti delle aziende, più che la mancanza di risorse o di progetti. È dunque importante che il nuovo


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Giorgio Garcea, direttore commerciale di Cisalpina Tours

merciale di Cisalpina Tours. «Un approccio di tipo globale mostra tutti i suoi limiti se le grandi agenzie non si dimostrano in grado di comprendere quelle che sono le reali esigenze dei nuovi mercati di riferimento», continua Garcea. «Questo è possibile attraverso le agenzie partner delocaliz-

zate sui territori, in grado di “tradurre” in maniera concreta esigenze e tecnologie. L’obiettivo rimane comunque lo stesso: quel-

Governo moltiplichi gli sforzi per ridare fiducia ai mercati, garantire stabilità e ispirare una maggiore sicurezza alle imprese, così che possano tornare a investire sullo sviluppo del business, e conseguentemente anche nei viaggi d’affari. Matteo Pellizzari, general manager Vertours Lufthansa City Center Considerando il fatto che, pur nella tendenza positiva del business travel in senso globale, la quota relativa alla spesa travel “nazionale” è in continua e marcata flessione, al nuovo governo si dovrebbe chiedere una seria e decisa azione per far ripartire i consumi interni. Aumento dei consumi interni si traduce in una inversione di tendenza della spesa travel nazionale con tutte le dinamiche tipiche del traffico nazionale (rail, air, hotel, car, eccetera). In concreto è auspicabile una drastica riduzione del cuneo fiscale, in modo tale che il reddito dei lavoratori aumenti con conseguente possibile aumento dei consumi interni (da verificare almeno su medio termine) e una maggior competitività delle aziende che a loro volta possono vedere incrementare la produzione, con aumento della richiesta di manodopera, oggi confinata nell’area dell’assistenzialismo se non addirittura della disoccupazione, e che invece comporterebbe l’accesso ai consumi di nuovi consumatori.

lo di fornire il livello più alto di qualità possibile, anche attraverso la tecnologia. Per esempio con strumenti multichannel in grado di fornire un supporto unico alle aziende e ai viaggiatori stessi, la possibilità di esprimere direttamente il grado di soddisfazione dell’esperienza di viaggio e la proposta funzionalità ad hoc. Il reale commitment delle Tmc deve essere in ultima analisi quello di proporsi come un consulente in grado di comprendere le esigenze, e non solo di saving, delle aziende, assicurando loro flessibilità e servizi dedicati».

Giorgio Garcea, direttore commerciale di Cisalpina Tours L’aumento della quota dell’Iva ha penalizzato molto le imprese. Anche se un punto percentuale può sembrare di poco conto, sui margini delle aziende che si impongono policy di saving pesa molto. Esiste una forte relazione tra il business travel e il “fare business”: permettere alle aziende di viaggiare significa permettere loro di portare il made in Italy all’estero e di contribuire alla crescita economica del Paese. Potrà sembrare utopistico, ma sarebbe auspicabile un biennio in cui le aziende possano godere di quelle agevolazioni necessarie a fare ripartire il settore e soprattutto di politiche di mobilità che possano facilitarle. Inoltre bisognerebbe snellire i tempi dei pagamenti della pubblica amministrazione: anche se molto è già stato fatto in termini di ammodernamento dei canali, anticipando i pagamenti le aziende potrebbero disporre di quella liquidità che di questi tempi potrebbe fare la differenza. Luca Maugeri, travel manager di Tnt Post Italia Sicuramente al ministro dell’Istruzione suggerirei di considerare l’argomento business travel come possibile oggetto di studio negli indirizzi commerciali e industriali nei corsi di laurea universitari.

Stay Human In un mondo dominato inevitabilmente dominato dalla tecnologia, torna anche l’esigenza di valorizzare gli aspetti più “umani” delle partnership lavorative. Così il vero valore aggiunto diventa il rapporto che si istaura tra le parti, orientato sempre più alla condivisione degli obiettivi. Per questo il concetto di tailor made nella sua accezione più evoluta potrà essere considerato come un progresso del significato di consulenza. «In un quadro di questo tipo – spiega Roberto Bacchi, Executive Vice President Strategy & Corporate Development di Seneca – una Tmc evoluta fa la differenza affiancando l’azienda cliente nello sviluppo di programmi di viaggio che siano in linea con il suo business plan. Sviluppando, quindi, dei programmi che non siano generici, ma tailor made in funzione degli investimenti a breve/medio termine dell’azienda e che analizzino, ottimizzandoli, tutti gli elementi delle destinazioni e della mobilità, identificando e avviando direttamente ottimizzazioni non solo sulla spesa per trasporti, ma anche su quella per le spese alberghiere e sulle altre spese che possano influenzare il costo della singola trasferta; creando programmi ad hoc che introducano un corretto equilibrio tra la travel policy e le necessità di sicurezza e comfort dei viaggiatori». Non solo saving sulle tariffe, quindi, ma una visione completa che comprenda una razionalizzazione più ampia da ottenere attraverso il lavoro congiunto con l’azienda, la condivisione degli obiettivi e la flessibilità necessaria per conseguirli, nel rispetto della composizione dell’azienda, della sua cultura interna in termini di propensione all’innovazione e allo sviluppo tecnologico.


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COVER STORY

Efficienza e saving La riscrittura dei ruoli marcia su strade parallele e alla stessa velocità per raggiungere il massimo dell’efficienza. Da un lato il travel manager è chiamato a gestire i costi della trasferta in qualità di responsabile del centro costo. «Il travel manager aziendale – interviene Matteo Pellizzari, general manager Vertours Lufthansa City Center – deve rispondere del budget che ha a disposizione, portando numeri a giustificazione del maggior o minor costo della sua attività. La Tmc deve sapere assecondare questa tendenza, proponendosi nella nuova veste di partner e

non solo come un mero fornitore di servizi, sapendosi adattare alle esigenze dei singoli clienti e non puntano alla standardizzazione dei propri processi. Anche se è evidente la necessità di una definizione dei processi di lavoro, allo stesso tempo non si può prescindere da quella flessibilità che oggi il cliente cerca per gestire la complessità. Inoltre, la complessità di questo mercato obbliga a un rapporto di reciproca fiducia basato sulla trasparenza delle informazioni su costi prezzi e condizioni. Più concretamente bisognerebbe tenere alta l’attenzione sui sistemi informativi e sulle integrazioni con i siste-

Matteo Pellizzari, general manager Vertours Lufthansa City Center Sotto, Alessandra Pisanu, Senior Director Program Management di Cwt Italia

mi aziendali Erp dal Hr ai sistemi integrati di note spese passando dalla gestione dei flussi dati verso le carte di credito specializzate, dotandosi, e dotando i travel manager, di strumenti di self booking che consentano di

I CORSISTI DELLA TAVOLA ROTONDA Lo scorso 7 febbraio, presso l’Università di Bologna, la consegna dei diplomi ai partecipanti al corso di formazione “Valutazione e previsione nel business travel management” ha segnato la conclusione di un’interessante mattinata animata dalla tavola rotonda “Da travel manager a manager del travel aziendale”. L’incontro, in collaborazione con Adaci (Associazione italiana di acquisti e supply management) e Aidp (Associazione italiana direzione personale), ha fatto il punto sulle opportunità offerte alle figure coinvolte nella gestione dei viaggi d’affari aziendali. Il vivace scambio di opinioni tra i numerosi partecipanti e gli ospiti ha evidenziato in particolare la necessità, in molti casi, di un upgrading a livello di riconoscimento aziendale e la continua evoluzione delle conoscenze richieste per svolgere correttamente la mansione.

Il corso di formazione – del quale la nostra testata è media partner – diretto da Andrea Guizzardi, professore di statistica economica all’ateneo bolognese, è unico nel panorama della formazione per travel manager in quanto, con approccio al tempo stesso accademico e pratico, abbina lezioni tenute da docenti universitari e testimonianze dirette di importanti player di mercato quali Accor, Airplus International, airberlin, Carlson Wagonlit Travel, Cisalpina, Seneca e Sabre. È già allo studio il programma per l’edizione 2014.

gestire tutte le spese di viaggio e facilitino le integrazioni con i sistemi gestionali aziendali». Gestire il travel in maniera più strategica si traduce dunque in un dialogo costante tra chi in azienda gestisce i viaggi e le agenzie. E in un contesto come quello attuale ancora influenzato dagli effetti negativi della crisi che ha condizionato sia le spese sia la mappa delle destinazioni uno degli obiettivi del dialogo è l’ottimizzazione dei budget, ma non solo. «I fronti su cui si può concretizzare questa partnership sono molteplici – spiega Alessandra Pisanu, Senior Director Program Management di Cwt Italia – ma si concentrano su alcuni aspetti chiave, che emergono anche da una recente ricerca condotta da Cwt, Travel Management Priorities 2014. Gli obiettivi prioritari dei travel manager vedono, in particolare, per il nuovo anno, ancora la ricerca di nuove modalità per generare risparmi, ma accanto a ciò anche l’adozione di strumenti di prenotazione online


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Lo amerai come se fosse tuo.


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COVER STORY

e il miglioramento dei processi di viaggio in un’ottica end-toend. Un fronte “caldo” su cui siamo sempre coinvolti dai travel manager - all’inizio della nostra collaborazione - è quello del consolidamento dei dati. Per intervenire a migliorare la spesa è infatti necessario per loro avere innanzitutto un completo controllo di tutti i costi e poterli studiare nel dettaglio, confrontando periodi, tracciando trend, condividendo le informazioni. Inoltre, una nuova frontiera su cui vediamo impegnati i travel manager è la gestione del travel in un’ottica end-to-end, che copra cioè tutte le fasi della gestione della trasferta, dalla prenotazione al viaggio, alla nota spese e reportistica. Allo stesso modo cresce l’esigenza dei responsabili aziendali di valutare non solo i singoli, principali servizi legati a una trasferta ma il cosiddetto total cost of ownership. Travel manager e Tmc, insomma, non solo possono ma devono essere partner, altrimenti viene meno il senso stesso di affidare a degli specialisti i servizi di viaggio. I nostri clienti questo non solo lo sanno, ma giustamente lo pretendono. E noi lo condividiamo appieno». Condividere gli obiettivi… Il rapporto tra aziende e travel management company continua a basarsi sullo sviluppo di travel policy attentamente studiato, in grado di guidare il comportamento dei viaggiatori verso gli obiettivi prefissati. «Si incentivano i viaggi per incontrare clienti e fornitori e si riducono gli spostamenti per le riunioni interne che vengono sempre più spesso sostituite con video e phone conference – spiega Claudio Miglio, amministratore delegato di Hrg Italia – ma come negli ulti-

Claudio Miglio, amministratore delegato di Hrg Italia Sotto, Diane Laschet, amministratore delegato di Airplus International Italia

mi anni il focus delle aziende si è concentrato sulla necessità di tenere sotto controllo i budget di spesa del corporate travel, garantendo al contempo la continuità e lo sviluppo del business e il livello di servizio atteso dal passeggero. In tutto questo gli aspetti che si sono rivelati maggiormente determinanti nella gestione dei programmi di business travel sono la revisione e monitoraggio costante della travel policy, un’attenta analisi del ritorno sull’investimento, l’ottimizzazione degli accordi con i fornitori, una costante analisi dei numerosi dati a disposizione e i programmi di consolidamento dei viaggi su scala internazionale. Quest’ultimo, ma non certo per importanza, è relativo alla tendenza da parte di molte aziende multina-

zionali a implementare programmi di consolidamento dei viaggi su scala internazionale affidandosi a Tmc internazionali che operano seguendo un piano di concordato con il cliente sulla base di obiettivi di saving e di livello di servizio atteso».

… e le sfide E se la crisi economica che ha caratterizzato gli ultimi cinque anni ha contribuito a trasformare il settore dei viaggi d’affari anche nel nostro Paese cambiandone non solo le dinamiche ma incidendo in maniera significativa sul ruolo svolto dallo stesso travel manager, vi sono in atto altre tendenze ugualmente importanti e che coinvolgono direttamente i travel manager. «Sono cinque le sfide che a mio giudizio si dovranno cogliere nel medio termine – afferma Diane Laschet, amministratore delegato di Airplus International Italia – la crescente internazionalizzazione delle imprese e la necessità di tenere sotto controllo le spese di viaggio anche al di fuori del perimetro “Paese”; la capacità di analizzare in maniera puntuale una mole crescente di dati e di sviluppare soluzioni per proteggerli; la capacità di integrare soluzioni tecnologiche per i pagamenti in mobilità e per l’automazione di tutto il processo dall’acquisto alla rendicontazione; la salute e il benessere dei dipendenti in trasferta; concetti di lavoro flessibile fra i quali ritroviamo un forte incremento del lavoro da casa e orari di lavoro più flessibili. Si tratta di una serie di sfide complesse, evidenziate anche nel Travel Management Study 2014 di prossima pubblicazione, che travalicano le funzioni classiche del travel manager abbracciando settori diversi che vanno dalla gestione delle risorse umane alle tecnologie dell’informazione. Per permettere alle imprese di affrontare con successo queste sfide, le competenze dei travel manager dovranno quindi evolvere rapidamente».


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TECNOLOGIA

di Giorgio Maggi

Volare senza lavori in corso non sono ancora finiti ma forse questa volta manca davvero poco. Quello che fino a pochi anni fa era confinato nel libro dei sogni – la possibilità di connettersi a 10mila metri d’altezza e navigare come a casa, in ufficio o in un caffè – adesso sembra destinato finalmente a diventare realtà. Dopo anni di false partenze e centinaia di milioni di dollari di investimenti, infatti, in alcune aree del globo – Stati Uniti e Medio Oriente - il wi-fi ad alta quota può già essere utilizzato da tutti i passeggeri. Tutto il contrario di quanto avviene invece nella cara

I

fili

Dopo anni di attesa, finalmente il traguardo del wi-fi a bordo dei voli sembra a portata di mano. Ma i problemi da affrontare sono ancora molti, dalla velocità della connessione al costo del collegamento. Navigare su internet, infatti, piace a tutti, purché sia gratis e vecchia Europa, dove il web in volo rimane un miraggio. La velocità è tutto Controllare le email, caricare le foto sui social nerwork o fare ricerche su internet dalla propria poltrona. A stare ai dati di un sondaggio recentemente curato

da Honeywell Aerospace, una delle più importanti aziende multinazionali statunitensi, per molti viaggiatori a stelle e strisce il web ad alta quota rappresenta una vera e propria necessità, soprattutto sui voli a lungo raggio. Addirittura, circa il novanta per cento dei passeggeri intervi-

stati rinuncerebbe a uno o più servizi a bordo pur di navigare in internet ad alta quota; in particolare, il 42 per cento del campione farebbe a meno di caffè e snack, il 38 della scelta del posto a sedere e il 32 della possibilità di reclinare il sedile. Il problema, però, è che nonostante gli sforzi


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WI-FI A BORDO, DOVE TROVARLO

delle compagnie, la tecnologia deve fare ancora qualche passo in avanti per evitare ciò che molti temono: vedere la propria connessione in volo “cadere” miseramente – o peggio ancora, procedere a passo di lumaca – solo per il motivo che una decina di utenti decidano di accedere al wi-fi on-board contemporaneamente. Ma qual è il motivo? Al momento, il sistema più diffuso, almeno negli Stati Uniti, si chiama AirTo-Ground. Tradotto, vuol dire che per trasmettere i dati la tecnologia si serve di una rete di antenne simili a quelle usate per la telefonia mobile tradizionale. Risultato: la velocità non supera i tre Mbps per aeromobile. Meno di una comune Adsl domestica. Un sistema alternativo, ma inefficiente per l’ancora maggiore lentezza, è poi quello satellitare (la velocità arriva a 864 kbit/s, ndr), in cui i dati di connessione arrivano dai satelliti che ruotano intorno all’asse terrestre. Va deci-

Gratuito o molto oneroso, veloce o lento, sui voli intercontinentli o solo su quelli domestici, a bordo delle seguenti compagnie – e altre se ne aggiungono via via – è possibile navigare senza fili durante il volo: Air Canada, Air Tran, Alaska Airlines, American Airlines, Delta Airlines, British Airways, Egypt Air, Emirates, Etihad Airways, Frontier Airlines, Gulf Air, Hong Kong Airlines, Lufthansa, Libyan Airlines, Mango Airlines, Norwegian, Oman Air, Qatar Airways, SAS, Singapore Airlines, Southwest Airlines, Tap Portugal, Turkish Airlines, United, Us Airways, Virgin America, TAM.

samente meglio con la Ku-Band, che arriva a toccare i cinquanta Mbps, giusto qualcosa in meno dell’ibrido tra satellite e Air-ToGround, che porterà dal canto suo la velocità fino a sessanta Mbps. Ancora più performante promette di essere – ma il condizio-

Oltre che per la differente velocità di connessione, il wi-fi in aria continua a essere poco conveniente a livello economico per i passeggeri

nale è d’obbligo – la cosiddetta Ka-Band, in teoria una vera rivoluzione, visto che sarebbe capace di offrire fino a 12 Mbps per ogni passeggero. Il wi-fi non basta Indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, però, l’obiettivo rimane sempre lo stesso: fornire il servizio a un costo forfettario, da saldare al momento con carta di credito. Ma i passeggeri sono davvero disposti a pagare per accedere a internet durante il volo? No, a giudicare dai risultati dell’indagine condotta da Honeywell

Aerospace, dove solo il sei per cento dei viaggiatori statunitensi acquistano pacchetti web in aereo. Il rischio, quindi, è che le compagnie non siano in grado di coprire i costi degli impianti attraverso i soli introiti generati dal limitato numero di quanti sono disposti a pagare per accedere alla rete. Ecco allora spuntare l’inghippo, se di inghippo si può parlare: l’accesso a internet a diecimila metri servirà soprattutto ai vettori, per incrementare i loro ricavi attraverso la vendita di altri servizi. Quali? Si va dall’intrattenimento premium alla scelta autonoma di un catering più selezionato, dalle prenotazioni in hotel al dutuy-free, per finire con la vendita di biglietti per eventi sportivi, concerti, posti al ristorante o al teatro. Insomma, praticamente un negozio virtuale tra le nuvole. Come conferma uno studio preparato da Allegiant System, una compagnia di sviluppo tecnologico specializzata nel comparto aeronautico. L’ultimo ritrovato è una app – FlyDesk - in grado di gestire in tempo reale le vendite di cibo e bevande in volo. Chi ce l’ha già, e chi no Anche se gli esperti della Aircell, la principale casa produttrice dei servizi web sui velivoli, sostengono che tra dieci anni tutte le compagnie del mondo offriranno internet ai propri utenti, a oggi la connettività a bordo varia molto da continente a continente. «Se guardiamo al mondo intero, per esempio al Nord America, già disponiamo di una buona copertura wi-fi dei velivoli, almeno fra l’ottanta e il novanta per cento. E le compagnie stanno programmando ulteriori piani di equi-


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Per trasmettere i dati la tecnologia si serve di una rete di antenne simili a quelle usate per la telefonia mobile tradizionale

paggiamento», ha spiegato in una recente intervista Ian Dawkins, ceo di OnAir, la società controllata da Sita che si divide il mercato del wi-fi e del gsm in volo con Panasonic Avionic Corporation, l’americana GoGo e altri. «Ovviamente il quadro cambia se si guarda, per esempio, alla parte meridionale del continente, dove solo la brasiliana Tam si sta muovendo in questo senso. Se infine si focalizza sul Medio Oriente, tutte le più importanti compagnie dispongono già di wifi e gsm. In Asia direi, infine, che almeno il settanta per cento dei vettori ha commissionato programmi di connettività a bordo. In Europa il quadro è diverso, ci

vorrà molto più tempo. Diciamo che nei prossimi cinque anni molte compagnie dovranno decidersi e nel giro di altri cinque l’equipaggiamento sarà completo ed essere connessi a ogni volo sarà normale. Chi non imboccherà

La possibilità di connettersi a diecimila metri d’altezza e navigare come a casa, in ufficio o in un caffè adesso sembra destinato finalmente a diventare realtà

questa strada sarà fuori dal mercato, anche le compagnie low cost». Al di là di tutto, però, è certo che da semplice esperimento, dal 2010 a oggi la connettività inflight si è diffusa su un numero sempre maggiore di compagnie: dieci nel Nord America e altre 34 nel resto del mondo. Naturalmente, la larghezza della banda non è uguale per tutti. A oggi, la tecnologia Air-To-Ground viene utilizzata (a pagamento) dalle americane Virgin America, US Airways, American Airlines, United e Delta, oltre ad Air Canada. I fan della Ku-Band, invece, sono compagnie top come Emirates, Singapore Airlines e, presto, la Delta sui voli intercontinentali. Stessa tecnologia per Norwegian, l’unico vettore insieme a Turkish Airlines e Hong Kong Airlines a offrire gratuitamente il servizio su buona parte delle proprie rotte. Eh sì, perché oltre che la differente velocità di connessione, il wi-fi in aria continua a essere poco conveniente per i passeggeri: si va dai cinquanta dollari al mese delle compagnie americane, ai venti euro per la durata del volo sui due Boeing 777-300 di Air France-KLM interessati dalla sperimentazione. Ma la tipologia di addebito più diffusa è ancora quella che dipende dalle tariffe di roaming internazionale della compagnia telefonica del passeggero (è il caso di British Airways), o dai minuti di connessione a disposizione, come fa Lufthansa.


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VETTORI E BT

di Daria Nardi Bessola

Una bolla di intimità in pieno cielo Air France svela la nuova poltrona Business per i voli di lungo raggio, un nuovo capitolo nella sua strategia di posizionamento ai più alti livelli di qualità n’esperienza di comfort assoluto. È quanto promette la nuova poltrona Business per viaggi a lungo raggio che Air France ha progettato nei minimi dettagli per offrire una qualità di sonno ineccepibile. Come per esempio, lato corridoio, il bracciolo in pelle che si ripiega interamente e offre maggior spazio per trovare la posizione di sonno ideale, anche grazie a un morbido piumino e a un

U

La nuova poltrona diventa un letto orizzontale di 180 gradi, permettendo ai passeggeri di attraversare più agevolmente i fusi orari previsti dai viaggi intercontinentali

guanciale in piuma in formato XXL. Questa poltrona dal design unico è stata appositamente creata per Air France da Mark Collins di Design Investment, una società specializzata nell’universo del trasporto di alta gamma (battelli, aviazione d’affari e compagnie aeree) e da Brandimage, un’agenzia di consulenza in design e branding. Scopriamone i dettagli. Le tre “F” dei criteri di esigenza e di qualità Un unico concetto ha guidato lo sviluppo della nuova poltrona:

quello delle tre “f ”. La prima, quella di Full Flat: la poltrona diventa un letto orizzontale di 180 gradi, permettendo ai passeggeri di attraversare più agevolmente i fusi orari previsti dai viaggi intercontinentali. La seconda “f ” di Full Access, un accesso diretto al corridoio centrale, qualunque sia la posizione della poltrona nella cabina, e la terza, Full Privacy, che si riferisce allo spazio riservato grazie alle curve avvolgenti del sedile: una vera e propria bolla privata in pieno cielo. Ma, oltre alla poltrona, Air Fran-


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ce ha rivoluzionato anche l’intera cabina Business grazie a una nuova sistemazione che permette a ogni passeggero di disporre di un accesso diretto al corridoio centrale e di muoversi quindi liberamente durante il volo. Per ogni fila vi sono solo quattro poltrone, con un notevole aumento dello spazio disponibile per ogni passeggero. Coloro che si trovano al centro della cabina dispongono di una parete di separazione amovibile tra le due poltrone, che consente di isolarsi se si desidera una privacy completa, mentre se si vola in due è possibile rimuovere la parete e viaggiare vicini. E la poltrona si adatta perfettamente a ogni momento del viaggio, permettendo il massimo comfort durante il lavoro, il ristoro o il sonno. L’ampio tavolino mobile può servire sia da tavolo da pranzo sia da scrivania ottimizzata. Un secondo tavolino laterale, invece, totalmente integrato nella poltrona,

amplia ulteriormente la superficie disponibile. Ed è stato previsto tutto anche per quanto riguarda i ripostigli: spazi appositi per scarpe, cartelle o borsette, una tasca per i libri, le riviste o i tablet, accessibile anche quando la poltrona è in posizione orizzontale. Una poltrona dalla tecnologia innovativa L’uso della poltrona è totalmente intuitivo grazie a un sistema di

IL COMFORT IN NUMERI Un volo a lungo raggio deve essere – soprattutto per chi viaggia per lavoro – il più confortevole possibile. Ecco alcuni plus firmati Air France. Lunghezza del letto: 1,96 metri Inclinazione del letto: 180 gradi Larghezza del letto: 68 centimetri Larghezza totale della poltrona (compresi i braccioli): 72 centimetri

pulsanti integrati direttamente, che consente al passeggero di adattare facilmente la posizione della seduta alle sue esigenze. E smartphone, tablet e laptop non saranno mai a corto di batteria poiché una presa elettrica individuale – di formato internazionale – e una porta Usb servono a ricaricarli per tutta la durata del volo. Un ampio schermo touch screen offre immagini ad alta definizione e un’esperienza di navigazione inedita a bordo, con le stesse funzionalità di un tablet. Inoltre, l’interfaccia grafica totalmente rinnovata e disponibile in dodici lingue permette di scegliere i programmi di intrattenimento in maniera facile e intuitiva. Un nuovo telecomando tattile permette di navigare tra i vari programmi, qualunque sia la posizione della poltrona. Pratica-

mente funziona da secondo schermo, pensato come uno smartphone, che consente di telefonare e di estendere la gamma di svaghi a bordo. Dotato di un’interfaccia speciale, visualizza in qualsiasi momento numerosi dati complementari come la posizione dell’aereo o informazioni sul film che si sta guardando, il tutto senza interrompere il programma dello schermo principale. E infine, per approfittare pienamente di tutti i programmi di intrattenimento proposti, ogni passeggero dispone di una cuffia di ultima generazione con riduzione del rumore. Anche i programmi di intrattenimento sono particolarmente apprezzati dagli uomini d’affari durante un volo a lungo raggio, un po’ di svago è sempre necessario per rilassarsi e ricaricare le batterie. Air France, nella sua nuova cabina Business, propone una selezione di film internazionali e un programma Tv più ricco, con la possibilità di accedere all’offerta di intrattenimento dall’imbarco fino all’arrivo a destinazione. La raffinata gastronomia proposta a bordo è firmata da grandi chef stellati e tutto è curato nel dettaglio da designer di fama mondiale. I numerosi prodotti di comfort, ideati come veri e propri regali, sono inviti a portare un po’ di Air France con sé. Indirizzo a fine rivista


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SOLUZIONI BT

di Stella Stroppa

Il parcheggio è Easy l buon viaggio inizia dal parcheggio: ADR Mobility, la società di gestione dei parcheggi negli aeroporti di Roma, mette al servizio dei suoi clienti i parcheggi Easy Parking, comodi e vicini, sicuri e convenienti, per garantire totale comfort e tranquillità a chi viaggia in aereo per lavoro. Sono tante le aziende che già apprezzano questo servizio e che hanno scelto i parcheggi in aeroporto in linea con il rigore che le policy impongono ai viaggi aziendali. A loro si rivolge Easy Parking, che ha investito sul rafforzamento dell’interfaccia commerciale mettendo a disposizione dei potenziali clienti personale dedicato per illustrare nel dettaglio l’offerta.

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Servizi business-oriented Tra i suoi passeggeri l’aeroporto accoglie molti business traveller, in grado di apprezzare i servizi ad hoc offerti per andare incontro alle loro specifiche esigenze. Tra questi c’è il Telepass (a Fiumicino) che permette di non riti-

Aeroporti di Roma offre parcheggi pensati per le esigenze di chi viaggia per lavoro, con un occhio di riguardo alla comodità, ma anche ai costi. E sono tanti i servizi aggiuntivi che agevolano l’esperienza a terra dei passeggeri rare il biglietto del parcheggio in ingresso e di non doversi fermare per pagare in uscita. La sosta viene infatti addebitata direttamente sul conto Telepass del cliente, che potrà comunque beneficiare della detrazione dell’Iva applicata alla sosta. Un altro servizio che permette ai business traveller di risparmiare tempo è il Fast Track, servizio veloce di controllo ai varchi di sicurezza, che i passeggeri possono avere gratuitamente parcheg-

giando all’Executive o a tariffa scontata utilizzando gli altri parcheggi. Senza dimenticare, last but not least, l’assistenza clienti: disponibile ventiquattro ore su ventiquattro in grado di fornire le informazioni ma anche l’assistenza sull’auto in panne. Di recente sono state accettate anche le richieste legate alle campagne di incentivazione aziendali, per le quali vengono riservati posti auto per i destinatari dei viaggi incentive o per l’incoming di top client di aziende multinazionali e non. Le possibilità di utilizzare gli Sono tante le aziende che già apprezzano il servizio Easy Parking e che hanno scelto i parcheggi in aeroporto in linea con il rigore che le policy impongono ai viaggi aziendali


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spazi aeroportuali non si limitano alle aree parcheggi, ma si estendono fino ai Terminal dove – a livello arrivi del Terminal 1 di Fiumicino – si trova la Sala Blu, allestita e dotata delle apparecchiature necessarie per riunioni e conferenze, con zona buffet per colazioni o light lunch, che ha recentemente ospitato eventi legati al mondo dell’automotive, come il lancio delle nuova Honda Civic Tourer da parte di Honda Europe. In dettaglio, una pagina dedicata nella sezione business del sito adr.it offre tutte le notizie aggiornate e le informazioni necessarie.

Una pagina dedicata nella sezione business del sito adr.it offre tutte le notizie aggiornate e le informazioni necessarie

Monitoraggio costante ai convenzionati I clienti che hanno già una convenzione Easy Parking possono monitorare l’utilizzo del servizio attraverso report periodici che scaturiscono dai singoli codici rilasciati per ciascun cliente (i cosiddetti Pin) sia esso una grande azienda, un’agenzia di viaggio o un tour operator . Un prodotto per ogni esigenza Sono diversi i prodotti Easy Parking tra i quali è possibile scegliere il più adatto alle proprie esigenze. A Fiumicino il parcheggio Economy/lunga sosta offre quattromila posti auto coperti e scoperti: è direttamente collegato alla Roma-Fiumicino e dotato di servizio di navetta di collegamento con i Terminal, completamente gratuito, disponibile su richiesta anche di notte. Il servizio è monitorato via Gps dalla sala operativa. I parcheggi Comfort A-B-C-DE propongono posti auto coperti e collegati ai Terminal da percorsi dotati di tapis roulant a un

massimo di otto minuti di distanza. A Ciampino i parcheggi P4 e P5 offrono posti auto scoperti, a raso, in prossimità del Terminal partenze mentre il P6 – il più economico con la medesima tipologia di posti auto – è a tre minuti di distanza in più dai terminal rispetto agli altri. Nuovi traguardi Le sfide per l’anno in corso sono sempre molte e hanno l’obiettivo di continuare a migliore il prodotto offerto. Il programma è di aumentare ancora il livello di servizio e la qualità per una sempre migliore customer experience. Il 2013 ha registrato un aumento delle soste nei parcheggi in aeroporto, un segnale tangibile che gli sforzi strategici e operativi sono stati premiati e apprezzati dalla clientela. Grazie alla fusione del Gruppo ADR in Atlantia, da poco siglata, aumenteranno inoltre le sinergie legate al mondo della mobilità già avviate con il servizio Telepass. Indirizzo a fine rivista


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CHECK IN

Sono asiatici gli aeroporti più amati

Vueling, nuova rotta Catania-Fiumicino

È l’Aeroporto Narita International di Tokyo il migliore del mondo secondo la classifica stilata dall’agenzia di viaggi online eDreams. Per pochissimo, al secondo posto, si classifica il Changi Airport (SIN) di Singapore, stabile rispetto allo scorso anno. Medaglia di bronzo nella classifica mondiale è il tailandese Suvarnabhumi Airport (BKK), che lo scorso anno si era classificato sul gradino più alto del podio. Secondo i clienti eDreams che hanno partecipato al sondaggio, il peggior aeroporto è risultato essere quello tedesco di Düsseldorf (NRN). Lo scalo soffre il disagio di essere nato come un aeroporto militare e di essere troppo lontano dalla città (più di un’ora).

È l’aeroporto di Catania-Fontanarossa la nuova base del vettore Vueling. L’attivazione sarà a partire dall’11 maggio, in concomitanza con l’arrivo di un Airbus A320 da 180 posti e il lancio della nuova rotta verso RomaFiumicino che si aggiunge a Firenze, già connessa dallo scorso ottobre e a Barcellona. Il nuovo collegamento è particolarmente comodo ai viaggiatori business, che potranno raggiungere la capitale la mattina e ritornare la sera. Inoltre, i voli con scalo via Roma-Fiumicino, secondo hub di Vueling, e l’aeroporto di Barcellona-El Prat permetteranno ai catanesi di raggiungere oltre 95 destinazioni in Italia, Europa, Africa e Medio Oriente con un unico check in per entrambe le tratte e il ritiro dei bagagli direttamente all’aeroporto di destinazione.

Più voli internazionali nell’orario estivo di Alitalia Sono diverse le novità presentate da Alitalia per la stagione estiva. Il nuovo orario, entrato in vigore il 31 marzo, prevede collegamenti per 103 destinazioni, di cui 26 in Italia e 77 nel resto del mondo. Le rotte servite saranno 186, per un totale di 2.361 frequenze settimanali e tra esse diverse sono anche quelle d’interesse per il traffico business, come l’avvio del nuovo

collegamento bisettimanale diretto fra l’aeroporto Marco Polo di Venezia e quello di Tokyo Narita. Dal primo maggio, inoltre, Alitalia inaugurerà un collegamento internazionale diretto tra Roma Fiumicino e Skopje, la capitale della Macedonia. Dal 30 marzo sono stati attivati i collegamenti internazionali diretti da Milano Linate verso Varsavia e Praga.

Transavia.com implementa dall’Italia Da aprile il vettore Transavia.com connette Roma – attualmente già collegata all’aeroporto di Rotterdam – con un volo giornaliero per Amsterdam e dodici voli alla settimana per Parigi. Le novità riguardano anche il Sud Italia, dove Transavia.com inaugurerà le nuove rotte da Catania e da Bari per Amsterdam,

con rispettivamente cinque e tre voli alla settimana. Pisa, inoltre – già servita con un volo per Amsterdam – è collegata con l’orario estivo all’aeroporto di Parigi cinque volte alla settimana. In tutto quest’estate transavia.com opererà 106 voli a settimana dall’Italia verso l’Olanda e la Francia.


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Etihad Regional, presentazione a Zurigo È stata presentata di recente a Zurigo Etihad Regional. Nata dalla collaborazione di Etihad Airways, la compagnia aerea degli Emirati Arabi, il nuovo vettore sarà operato dalla svizzera Darwin Airline, dal suo headquarter di Lugano e dall’hub di riferimento a Ginevra. Il primo degli aerei con la nuova livrea Etihad Regional, un Saab 2000 da cinquanta posti e le nuove uniformi dell’equipaggio sono stati illustrati per la prima volta all’aeroporto di Zurigo insieme a un Airbus A330-300 della flotta di Etihad Airways. La nuova livrea rivestirà tutti i dieci aeromobili attualmente in flotta entro giugno. Sono 15 le destinazioni operate in Europa, che diventeranno 34 nei prossimi mesi.

Finnair non stop a Miami Dal 16 dicembre Finnair collegherà con un volo non stop Helsinki e Miami, in Florida. Il nuovo volo, operato con aeromobili Airbus A340 con la classica configurazione nelle due classi Business ed Economy, partirà da Helsinki ogni martedì e giovedì alle 9.55 permettendo così di arrivare a Miami alle 14.05 ora locale. Il ritorno da Miami decollerà alle ore 16 per arrivare a Helsinki alle 8.50 ora locale il giorno successivo. A partire dai primi di gennaio 2015 ci sarà un terzo operativo settimanale, fissato per il sabato. La rotta tra Helsinki e Miami rientrerà nel traffico intercontinentale dell’alleanza Oneworld con i partner American Airlines, British Airways e Iberia.

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CISALPINA

di Giovanni Fassola

Hotel al miglior prezzo Si chiama Cisalpina HDR – Hotel Dynamic Rate – l’innovativo “prodotto hotel” che offre ai propri clienti le tariffe alberghiere più convenienti. Oltre a informazioni sempre aggiornate su disponibilità, prezzi e servizi di ogni sistemazione n ago in un pagliaio. È in questo modo che spesso può finire la ricerca di un hotel sul web per un viaggiatore d’affari. Colpa dell’eccesso di offerta presente sui vari siti, ma anche di una realtà alberghiera estremamente dinamica e in continua evoluzione. Senza contare, poi, un’ulteriore complicazione: all’interno dei principali portali, gli alberghi pensati appositamente per chi si sposta per lavoro sono solo una minoranza.

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La tariffa più bassa, sempre Per risolvere questi problemi, Cisalpina Tours ha ideato e realizzato Cisalpina HDR – Hotel Dynamic Rate – un tool alber-

ghiero rivoluzionario che si pone interamente dalla parte dei business traveller. Obiettivo: rimanere in linea con i parametri aziendali, senza però rinunciare alle opportunità di convenienza date dalle tariffe dinamiche disponibili sul web. Ma come è possibile? In questo processo, la travel management company può giocare un ruolo

fondamentale. Da un lato, assicurando una gestione centralizzata e semplificata, dall’altro garantendo al cliente l’accesso alla tariffa più bassa tra quelle disponibili nei diversi canali di distribuzione. E non è tutto, perché nel suo continuo sforzo di offrire sempre il prezzo migliore, Cisalpina HDR va oltre. Se è vero, infatti, che la negoziazione

Il sistema è estremamente dinamico in quanto consente di gestire simultaneamente diverse tipologie di tariffa

con le singole strutture alberghiere per determinare le tariffe corporate più opportune può fungere da buona base di partenza per avere la garanzia di una “corsia preferenziale”, è anche vero che Cisalpina Tours non esclude mai nelle proposte di viaggio l’individuazione di tutte le condizioni migliorative presenti sui canali web. Il motivo è semplice: le oscillazioni dei prezzi seguono logiche sempre più dinamiche e, minuto dopo minuto, possono subire cambiamenti anche importanti.


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IN ARRIVO ANCHE LA VERSIONE CLIENT Manca poco, ma poi tutti i benefici di Cisalpina HDR potranno essere goduti anche dai viaggiatori nella nuova versione HDR Client. La nuova release, infatti, permetterà ai business traveller di cercare e prenotare, in prima persona, una camera scelta tra le migliaia di hotel presenti nel sistema. Il tutto con la sicurezza di utilizzare il canale ufficiale di prenotazione adottato dall’azienda di appartenenza, in grado di combinare la convenienza che deriva dalle negoziazioni a livello corporate con quella offerta dal web. Nel concreto, il team di esperti che ha realizzato il prodotto Cisalpina HDR (e che ne cura quotidianamente gestione e sviluppo) offrirà al navigatore-utente-finale un’interfaccia user-friendly, facile da usare, comoda e immediata. In questo modo, le prenotazioni saranno intuitive e sicure, ma soprat-

I plus di Cisalpina HDR Ma che cosa rende Cisalpina HDR unico nel suo genere? Per prima cosa, il sistema è estremamente dinamico in quanto consente di gestire simultaneamente diverse tipologie di tariffa: dalle best available web rate alle tariffe corporale. Chi ci guadagna, è utile sottolinearlo, sono i clienti, che possono non solo contare su una soluzione ottimale per la consulenza in ambito alberghiero, ma anche ottenere informazioni aggiornate direttamente su disponibilità, prezzi e servizi della sistemazione. E non è finita: la vera marcia in più del tool di Cisalpina è la possibilità di far incontrare direttamente domanda e offerta. Il prodotto, infatti, interamente progettato e sviluppato da Cisalpina Tours, consente agli alberghi presenti nel sistema di vendere le proprie camere mettendo a disposizione le migliori tariffe promozionali, sempre aggiornate quotidianamente. Nel dettaglio, Cisalpina HDR offre la possibilità agli hotel di

tutto tali da lasciare soddisfatti anche i viaggiatori più esigenti, visto che ognuno sarà libero di strutturare le proprie scelte in virtù delle proprie aspettative, potendo contare su una miriade di informazioni e curiosità corredate da immagini. Ovviamente, sempre nel pieno rispetto della travel policy aziendale. L’azienda avrà, infatti, la facoltà di monitorare l’utilizzo dello strumento Cisalpina HDR da parte dei suoi dipendenti, decidendo in piena autonomia quale delle due opzioni seguire: visualizzare la totalità delle strutture alberghiere e delle offerte presenti sul sistema oppure definire una “lista prioritaria” che permetta di garantire una maggiore compliance alla policy aziendale, curando e gestendo, parallelamente, eventuali accordi con specifici hotel.

Tutti i benefici di Cisalpina HDR potranno presto essere goduti anche dai viaggiatori nella nuova versione HDR Client

un aggiornamento costante delle informazioni utili e permettendo al viaggiatore di effettuare la scelta a lui più congeniale.

caricare direttamente le tariffe promozionali presenti sul web e di inserirne le disponibilità, il tutto utilizzando Channel Manager – interfaccia del portale Cisalpina HDR – in tempo reale. Non solo. Attraverso il tool di Cisal-

pina diventa facile anche gestire tutte le informazioni di supporto alla vendita, dalla descrizione dei servizi alle informazioni di carattere più generale. Risultato: tutti i dati vengono trasferiti in modo trasparente, consentendo

La forza dell’esperienza Se Cisalpina HDR è un prodotto innovativo, immediato ed efficiente, la ragione è una soltanto. È nato dal meticoloso lavoro dei professionisti di Cisalpina Tours, i quali hanno saputo trasferire tutta la loro esperienza e conoscenza del mondo del business travel nella realizzazione di uno strumento su misura per le aziende. Inoltre, le strutture selezionate, contrattualizzate e inserite nei sistemi della travel management company, rispondono alle esigenze specifiche di chi viaggia per affari. Per non parlare del fatto che il personale targato Cisalpina è sempre disponibile sia in termini consulenziali sia operativi, per ottenere le migliori tariffe preferenziali.

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di Giovanni Fassola

Le priorità 2014 dei travel manager isparmiare, ma non solo. Per chi viaggia per affari, il 2014 non sarà improntato esclusivamente alla ricerca del risparmio a tutti i costi. A dirlo è la sesta edizione dell’annuale studio CWT Travel Management Priorities, basato su un’indagine che ha coinvolto 970 travel manager nel mondo (il campione include aziende con modalità di gestione dei viaggi molto differenziate, sia in termini di responsabilità sia di volumi di spesa annuale, ndr). Lo studio mette in evidenza sette aree caratterizzate da alta priorità su cui gli intervistati intendono focalizzarsi nel corso del nuovo anno.

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Il saving non è tutto Grazie anche alle nuove tecnologie e alla disponibilità di dati che rendono possibile ideare servizi su misura e più vicini all’utente, sono sempre di più i manager che indicano nell’esperienza dei viaggiatori un argomento importante quasi altrettanto quanto il saving. Non solo: da tenere nella dovuta attenzione, ci sono altri topic come la corretta adozione di soluzioni online, l’affinamento della travel policy, lo sviluppo di una strategia mobile e il rafforzamento della responsabilità sociale d’impresa. Parecchie le

Loretta Bartolucci, Senior Director Sales, Marketing & Advanced Client Solutions di CWT Italia

differenze emerse anche in rapporto alle diverse aree geografiche. Nella regione EMEA, in particolare, la maggioranza dei travel manager risulta in linea

con i risultati globali, ma con valori leggermente più contenuti: il 66% ha come priorità la ricerca di ulteriori risparmi, il 53% indica l’adozione di strumenti online e il 52% evidenzia l’importanza di definire processi end-to-end, capaci cioè di abbracciare tutte le fasi della trasferta. Tra i travel manager con responsabilità a livello globale,

invece, il 71% si concentra sull’identificazione di soluzioni innovative per generare saving, cui seguono la promozione della gestione del business travel (66%) e l’adozione di strumenti di prenotazione online (65%). Emerge inoltre un maggior peso sul miglioramento della strategia mobile (38%) rispetto agli altri intervistati. Italia, focus sulle travel policy Per quanto riguarda i manager italiani le priorità chiave restano le stesse ma viene dato maggior peso al continuo affinamento di una travel policy che favorisca il controllo dei costi (65%) – considerata al pari della ricerca di nuove modalità per

Ricerca di risparmi, collaborazione tra funzioni ed esperienza del viaggiatore. Sono queste le priorità nel travel management per il 2014 emerse dall’indagine di Carlson Wagonlit Travel su 970 travel manager nel mondo


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LE SETTE PRIORITÀ DEL 2014

Fonte: CWT Travel Management Institute

ottenere risparmi (65%) –, e alla ottimizzazione di processi endto-end (al terzo posto, con il 60% dei rispondenti). Tra i temi principali che emergono dall’indagine, troviamo poi la necessità di una maggiore collaborazione tra le varie funzionali aziendali coinvolte nella gestione dei viaggi, la possibilità di sfruttare dati sempre più sofisticati e la crescente attenULTERIORI AREE DI SAVING

Fonte: CWT Travel Management Institute

zione rivolta ai traveller. Secondo gli intervistati, infatti, se da un lato la tecnologia amplia le aspettative dei viaggiatori, dall’altro apre anche nuove opportunità per i travel manager: sono disponibili big data, proliferano applicazioni per i dispositivi mobili, i social network offrono opportunità di assistere i viaggiatori d’affari in tutte le loro esigenze come mai finora. Allo stesso tempo la necessità di garantire sicurezza – intesa come protezione non solo dei dipendenti in trasferta, ma anche delle informazioni sensibili contenute sui dispositivi - rimane un aspetto chiave. Ottimizzare i processi end-to-end «Ottenere risparmi è sempre stata la principale priorità dei travel manager e il 2014 non fa eccezione», afferma David Moran, executive vice president Global Marketing & Enterprise Strategy di CWT. «Per le aziende che hanno una gestione già avanzata del travel, sarà fon-

damentale valutare nuove possibili opportunità e ampliare lo spettro di attività. Molte società, per esempio, stanno guardando con sempre più interesse agli online booking tool per tenere sotto controllo le spese legate al trasporto via terra. Strumenti come CWT Online powered by KDS permettono di integrare taxi e altri mezzi di trasporto negli itinerari door-todoor e di valutare eventuali alternative in termini non solo di costi, ma anche di tempi e di impatto ambientale». Ma non è tutto, perché le voci di spesa su cui i travel manager intendono focalizzarsi si allargheranno ulteriormente, includendo anche, per esempio, il roaming delle connessioni telefoniche mobile usate sempre più dai viaggiatori mentre sono all’estero, le spese per pranzi, parcheggi e servizi ancillari lega-

ti ai voli acquistati. Tutti aspetti, naturalemente, da integrare poi nella travel policy ed eventualmente negoziare con i fornitori. Per risultare vincente, insomma, la gestione del travel deve essere in grado di abbracciare tutte le fasi del processo di viaggio. «Ottimizzare i processi end-to-end – aggiunge Loretta Bartolucci, Senior Director Sales, Marketing & Advanced Client Solutions di CWT Italia – porta vantaggi sia ai viaggiatori, semplificando le loro attività e migliorando l’esperienza di viaggio, sia ai travel manager che possono così disporre di dati più completi e accurati sulle spese. Questo contribuisce a rendere più efficace la travel policy, ne aumenta il rispetto da parte dei viaggiatori e, in ultima analisi, genera ulteriori risparmi».

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di Giulia De Stefano

Gli specialisti dei viaggi d’affari L’hotel solutions provider HRS amplia l’offerta dedicata al mondo del business travel con soluzioni che coprono l’intera catena del travel management l 2014 sarà un anno di crescita per tutto il settore del business travel e richiederà un grande impegno da parte degli operatori per soddisfare al meglio le esigenze dei viaggiatori. Per approfondire il tema e scoprire le novità che HRS, il global hotel solutions provider tra i leader in Europa per i viaggi d’affari, ha ideato e sviluppato per la propria clientela abbiamo incontrato Flavio Ghiringhelli, Managing Director di HRS Italia, che

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Flavio Ghiringhelli, Managing Director di HRS Italia

ha spiegato: «Il mercato degli hotel è altamente complesso e frammentato e le società di tutto il mondo hanno la necessità di ottimizzare le spese di viaggio. Grazie all’esperienza raccolta da

oltre quarantamila clienti aziendali, siamo in grado di fornire benchmark e consulenze mirate per ricercare la soluzione migliore per supportare le aziende e i travel manager in modo da ottimizzare i loro processi ed eliminare sprechi. Punteremo ancora di più sul mercato globale del business travel ampliando l’offerta dei servizi dedicati alla clientela corporate e posizionandoci – con un nuovo logo – come hotel solutions provider e vero e proprio partner aziendale in grado di coprire l’intera catena delle prenotazioni alberghiere, dalla ricerca dell’hotel alla prenotazione, dal pagamento alla trasmissione di dati utili all’analisi delle spese di viaggio».

Le aziende chiedono soluzioni di pagamento sempre più innovative e strumenti di analisi e rendicontazione in grado di alleggerire il carico di lavoro dei travel manager. Quali sono le vostre proposte? La mancanza di trasparenza nelle transazioni può mettere a rischio il risparmio generato. Per evitare questo problema, HRS mette a disposizione dei suoi clienti soluzioni innovative di pagamento alternative a quello in hotel come il Global Payment, che grazie alla creazione di una carta di credito virtuale consente un miglior controllo del rispetto delle travel policy aziendali e rende possibili solo i pagamenti effettivamente autorizzati dall’azienda.


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Con Statistiche Online HRS offre informazioni chiare e utili per l’analisi delle spese di viaggio, dei potenziali di risparmio, delle possibili sinergie e dell’ottimizzazione dei processi

E per gli acquisti di servizi aggiuntivi come il wi-fi, il parcheggio o la colazione? Con questo servizio il travel manager può stabilire in anticipo quali spese sono a carico dell’azienda, con la possibilità di definire anche diverse condizioni per ogni singolo utente all’interno della stessa azienda. A richiesta, per facilitare la corretta allocazione dei costi e un più efficace controllo degli stessi, è possibile inoltre chiedere l’aggiunta fino a nove ulteriori campi informativi sulla fattura emessa dagli alberghi come centro di costo e nome del progetto. Avete sviluppato o avete in programma di presentare ulterio-

ri nuovi servizi per il mondo corporate? Assolutamente sì, le novità più innovative sono Paperless Travel e l’applicazione Statistiche Online. Con la prima, tutte le spese alberghiere saranno registrate centralmente e gestite in modo digitale attraverso un sistema

contabile efficiente e ben organizzato che evidenzia e separa il costo della camera da quello di altri servizi, esplicita ed evidenzia l’Iva per ogni singolo acquisto. Il trattamento dei dati in sistemi Erp e di gestione della contabilità risulterà quindi agevolato, i singoli addetti avranno un carico di lavoro minore e i possibili errori verranno ridotti. In più questo sistema consente uno scorporo dell’Iva, consentendo un più rapido e agevole processo di richiesta di rimborso per l’Iva pagata all’estero. Un notevole aiuto per le aziende. Con Statistiche Online invece,

HRS offre informazioni chiare e utili per l’analisi delle spese di viaggio, dei potenziali di risparmio, delle possibili sinergie e dell’ottimizzazione dei processi. Questo strumento permette alle aziende di registrare rapidamente le loro spese di viaggio consentendo a chi si occupa di viaggi di effettuare ricerche e analisi approfondite sulle prenotazioni e sul loro valore economico. Infine punteremo sempre più sui servizi mobile e già oggi il viaggiatore d’affari, attraverso un codice cliente, può accedere alle tariffe corporate da qualunque smartphone e tablet. Il vostro network continua a crescere anche attraverso importanti partnership, ci può dire qualcosa di più? Oltre alla recente partnership con Airplus, HRS ha integrato il suo database nel sistema globale di distribuzione (Gds) Amadeus contribuendo ad arricchire la sua offerta di hotel con strutture indipendenti. Inoltre, i clienti business possono accedere all’intero portafoglio hotel di HRS anche utilizzando strumenti di prenotazione on line come Amadeus e-Travel Management, GetThere, Concur, Cytric o Kds.

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RADISSON BLU es. HOTEL, ROMA

Via Filippo Turati 171, 00185 Roma Tel. +39 06 444 841 | Fax +39 06 444 843 97 info.rome@radissonblu.com | radissonblu.com/eshotel-rome


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TurismoAffari d’

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Con il supporto di

Sponsor ufficiali TM

Viaggi, fatturato e soddisfazione dei clienti del turismo d’affari italiano nel 2013


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SOMMARIO IL MERCATO ITALIANO DEI VIAGGI D’AFFARI NEL SEGMENTO CORPORATE 1) Misura e analisi del turismo d’affari 2) Dimensione del mercato: i volumi 2.1

Il quadro macroeconomico

2.2

I viaggi d’affari

3) La durata dei viaggi d’affari 4) Il mezzo di trasporto 5) La motivazione del viaggio d’affari 6) Dimensione del mercato: i valori 6.1

Le previsioni di spesa

APPENDICE (NOTE METODOLOGICHE)

IL MERCATO ITALIANO DEI VIAGGI D’AFFARI NEL SEGMENTO CORPORATE 1) Misura e analisi del turismo d’affari L’Osservatorio Business Travel Italia (Obt) ha concluso la sua tredicesima edizione. In questo rapporto è contenuta la sintesi dei risultati e il confronto con i dati rilevati negli anni passati. Promosso dalla rivista Turismo d’Affari, l’osservatorio ha il supporto scientifico e tecnico della Scuola Superiore di Scienze Turistiche e il patrocinio del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna. L’indagine, si è svolta in due distinte tornate – la prima tra giugno e luglio 2013 e la seconda tra novembre e dicembre 2013 – intervistando direttamente i responsabili della gestione dei viaggi di un campione di imprese, stratificato per dimensione e settore produttivo. L’indagine ha riguardato imprese: 1. manifatturiere con almeno dieci addetti 2. di servizi e distribuzione commerciale con almeno cinque addetti. L’osservatorio non comprende i viaggi degli occupati nella Pubblica amministrazione e nell’agricoltura. L’intervista all’azienda, rispetto all’intervista alle famiglie o ai viaggiatori con cui attualmente sono raccolte le informazioni ufficiali sul turismo d’affari, oltre a essere da un punto di vista teorico più appropriato (è l’azienda che compra i viaggi1), permette di approfondire aspetti altrimenti non rilevabili quali: l’“escursionismo” d’affari, le aspettative sulle dinamiche future della domanda, le strategie con cui è gestito l’impiego di questo input intermedio e le valutazioni di chi - nelle imprese - acquista i servizi. Il particolare punto di vista adottato in questa indagine permette, quindi, sia analisi di tipo “macroeconomico” sull’intero sistema, sia analisi di tipo “aziendale” sugli stili di gestione e le preferenze di acquisto. I risultati ottenuti possono così essere usati dai policy maker per valutare la reale dimensione di questo importante mercato, dagli operatori del settore per predisporre un’offerta mirata sulle esigenze dei clienti e dalle stesse imprese che partecipano alla rilevazione per confrontare i propri risultati e/o strategie di gestione.

2) Dimensione del mercato: i volumi 2 . 1 I l q u a dr o m a c r o e c o n o m i c o Secondo le proiezioni del Fondo monetario internazionale (Fmi, World Economic Outlook, settembre 2013) nel 2013 il Pil mondiale è cresciuto del 2,9%, un risultato positivo seppure in contrazione rispetto al 3,2% registrato nel 2012. Tra le principali cause del rallentamento l’indebolimento dell’attività economica nei Paesi emergenti che crescono “solo” del 4,4%, condizionati sia da fattori ciclici sia dal ritardo nella rimozioni dei vincoli infrastrutturali. In Brasile si registra il maggiore incremento nel

1 Per una disamina più approfondita si veda: A. Guizzardi (2003) “Misura ed Analisi dei Viaggi nel Segmento Affari”, in: “ Il pensiero e la scienza nel turismo italiano” pp. 75 - 84, Ministero delle Attività Produttive, Direzione Generale per il Turismo, Roma.


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tasso di crescita tendenziale che passa dallo 0,9% del 2012 al 2,5% del 2013 grazie alla sostenuta dinamica delle esportazioni e soprattutto degli investimenti; la Cina, grazie all’adozione di misure dirette a sostegno della crescita, conferma i maggiori valori assoluti con il Pil in rialzo del 7,6% su base annua. Nei Paesi avanzati l’attività aumenta di poco più dell’1%, un dato in frazionale contrazione rispetto al 2012. Tra le maggiori economie l’unico dato negativo è quello europeo (-0,4%), dove hanno pesato il basso livello degli investimenti fissi, le dinamiche sfavorevoli dei mercati immobiliari e la bassa fiducia dei consumatori. In Giappone si registra la maggiore espansione dell’attività (2%), sostenuta dalla ripresa degli investimenti e dei consumi delle famiglie. In questo quadro il commercio internazionale ha continuato a crescere a un ritmo moderato se confrontato con i tassi a due cifre registrati nel biennio post-crisi (2009/2010): la dinamica tendenziale per il 2013 è infatti prevista al 2,9% contro il 2,7% del 2012. Nei Paesi avanzati l’inflazione è rimasta pressoché invariata; l’aumento dei prezzi dei beni energetici e dei metalli industriali è stato compensato dalla riduzione di quello dei prodotti agricoli. Nei Paesi emergenti la più forte dinamica produttiva ha invece portato maggiori livelli di inflazione. A pesare soprattutto le quotazioni del greggio, che sono salite (nella media annua) di quasi il 7% a seguito dell’aggravarsi della situazione in Medio Oriente. Stando alle indicazioni implicite nei contratti futures, il prezzo del brent dovrebbe però scendere gradualmente nel 2014. Le condizioni sui mercati finanziari internazionali e dell’area dell’euro si sono mantenute nel complesso distese, pur in un contesto di elevata volatilità. L’incertezza sulla prosecuzione dello stimolo monetario negli Stati Uniti ha – nell’anno – innescato un rialzo dei tassi di interesse a lungo termine a livello globale e l’intervento delle autorità monetarie di diversi Paesi emergenti per arginare le pressioni al ribasso sulle valute locali. Per l’Fmi l’evoluzione futura dell’economia mondiale è positiva, con il Pil globale previsto in crescita del 3,6% nel 2014. Il dato potrebbe essere ancora più positivo se non scontasse l’attesa disattivazione di parte delle misure di politica monetaria non convenzionale della Riserva federale e la conseguente instabilità dei flussi di capitale verso i Paesi emergenti con fondamentali macroeconomici più deboli, l’aumento nella volatilità dei cambi e il peggioramento delle condizioni sui mercati finanziari globali. Più favorevole il quadro per il commercio mondiale, previsto in crescita tendenziale del 4,9%. In Italia nel 2013 il Pil è in leggera contrazione; tuttavia Banca d’Italia2 segnala un miglioramento della fase ciclica che apre scenari moderatamente favorevoli per il 2014. Dopo un fine 2012 a -1% di crescita tendenziale, il primo semestre 2013 ha chiuso a -0,5% e il secondo semestre è dato in sostanziale pareggio. L’attività economica in Italia è comunque aumentata meno che in Francia e – soprattutto – in Germania con il risultato che il differenziale di crescita con questi competitor è continuato a peggiorare. Se si prende come termine di paragone il picco ciclico registrato nel primo trimestre

del 2008, il ritardo accumulato dal nostro Paese nel recuperare i livelli pre-crisi è ora di oltre sei punti percentuali (rispetto alla media dei Paesi dell’area Euro). Sul fronte interno sono ancora frenate la spesa delle famiglie – che risente della debolezza del reddito disponibile e dalle difficili condizioni del mercato del lavoro – e l’accumulazione dove la contrazione del comparto costruzioni più che compensa la ripresa degli investimenti nel comparto dei macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto. Stando all’inchiesta autunnale condotta dalle Filiali della Banca d’Italia i piani di investimento delle imprese restano improntati alla cautela; la maggiore accumulazione si registra nelle imprese più grandi (almeno duecento addetti). Continua il trend di espansione degli investimenti diretti all’estero. Secondo Istat3, oltre il 60% dei principali gruppi multinazionali industriali italiani ha dichiarato di aver pianificato nuovi investimenti per il biennio 2012-2013 e la spinta all’internazionalizzazione è rilevante anche per le piccole e medie imprese. I principali Paesi di localizzazione delle attività a controllo italiano (dati 2011) sono il gli Stati Uniti (oltre 198mila), Brasile (oltre centomila), e la Francia (quasi 91mila). In chiave prospettica si registrano diversi segnali positivi. Il clima di fiducia delle Pmi del settore manifatturiero mostra, dal mese di luglio, valori compatibili con un’espansione dell’attività. Anche le attese sull’andamento di produzione e investimenti nel 2014 sono – per tutti i comparti – superiori a quelle registrate nel 2012 per il 2013. Aumenta anche il clima di fiducia dei consumatori grazie soprattutto al miglioramento dei giudizi sulla situazione economica del Paese e dall’attenuarsi del pessimismo circa l’evoluzione futura del mercato del lavoro. Tuttavia va ricordato che i precedenti sondaggi qualitativi rilevano una elevata dispersione delle attese di imprese e famiglie riguardo alla propria situazione economica, un dato che fa ritenere la ripresa ciclica ancora fragile e non generalizzata.

2 Banca D’Italia Bollettino Economico - N. 74, ottobre 2013 (consultabile sul sito bancaitalia.it)

3 Istat, (2013) “Struttura, performance e nuovi investimenti delle multinazionali italiane all’estero”, Statistiche report dic. 2013,


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Tav. 1 Viaggi d’affari per destinazione (valori assoluti x1000)

Nell’ambito del quadro congiunturale appena descritto il mercato dei viaggi d’affari delle imprese italiane si è fermato nel 2013 a 29,8 milioni di trasferte, con una diminuzione su base annua di -0,2% (vedi Tav.1). Si tratta di un dato che riflette un quadro economico italiano che, seppure in ripresa, si mantiene ancora debole e solo parzialmente compensato dalla ripresa della crescita dell’economia e del commercio mondiale. Infatti, per il terzo anno consecutivo il dato aggregato sintetizza una dinamica delle trasferte a tre velocità: a un mercato italiano in contrazione (-0,6%) corrisponde infatti un mercato europeo stazionario e un segmento intercontinentale in decisa crescita (3,8%). Il trend sembra riflettere la continua crescita degli investimenti diretti esteri delle imprese italiane. Lo sviluppo di nuovi – e ampi – mercati o il differenziale del costo del lavoro diventano quindi elementi importanti per comprendere la dinamica delle trasferte intercontinentali. L’ampio differenziale di crescita tra viaggi di lavoro internazionali e nazionali è anche spiegato dall’importanza dell’export nel determinare le dinamiche di produzione delle imprese italiane e dell’effetto depressivo sulle performance delle imprese che realizzano il fatturato prevalentemente sul mercato nazionale di fattori come il razionamento del credito, le difficoltà del mercato del lavoro e la conseguente riduzione del reddito disponibile. In ottica pluriennale (vedi figura 1) il dato 2013 avvicina il numero dei viaggi ai livelli del 2001, anno di nascita di questo osservatorio. L’evidenza tuttavia non modifica il trend di lungo periodo che è ancora oggi da considerarsi strutturalmente – e globalmente – in espansione, come confermato da diversi studi4 relativi ai principali Paesi avanzati. Si è allargata la forbice tra la dinamica delle trasferte nazionali e internazionali; dal 2009, infatti, il mercato internazionale ha seguito un trend sostanzialmente stabile, con tassi di crescita tendenziale che sono Fig. 1 La dinamica annuale dei viaggi d’affari (2001 - 2013)

4 World Tourism and Travel Council. (2013). Travel & tourism economic impact 2012. London, UK: World Travel & Tourism Council.

sempre risultati superiori a quelli del mercato nazionale. Quest’ultimo, al contrario, ha perso rispetto al picco raggiunto nel 2007 quasi un quinto del suo spessore, senza mai mostrare inversioni di tendenza negli ultimi sei anni di debolezza congiunturale, un risultato che sembra ricalcare fedelmente quanto avvenuto alla produzione industriale del nostro Paese. Stante questa analogia e le aspettative sulla prossima evoluzione della congiuntura italiana si può però ipotizzare di avere raggiunto il picco negativo e prevedere che anche il mercato italiano tornerà a crescere nel 2014. Una ripresa che, si prevede, non sarà comunque sufficiente a ridurre la forbice tra i due mercati. Il segmento internazionale cresce infatti per fattori non solo congiunturali ma anche per elementi che stanno cambiando strutturalmente il “baricentro geo-economico” delle aziende italiane. Tra questi: la globalizzazione dei mercati e l’integrazione tra aziende sia per implementare strategie di outsourcing della produzione in aree geografiche a minore costo del lavoro sia per delocalizzare la distribuzione e la logistica, o il marketing, le vendite e i servizi post vendita inclusi i centri assistenza e i call center. L’analisi per destinazioni5 mostra inoltre che – in tutti i continenti – i flussi d’affari si stanno spostando dalle destinazioni tradizionali (Brasile, Cina, Germania) a Paesi limitrofi dove si cercano condizioni ancora più competitive. In Asia – che anche nel 2013 è il continente con la maggiore espansione dei viaggi internazionali dall’Italia (+15%) – Cina e Giappone perdono entrambe il 3% delle trasferte a causa del rallentamento della crescita e dei forti progressi degli anni passati. Questa riduzione è più che compensata dalle dinamiche (a due cifre percentuali) nelle altre destinazioni, grazie alla crescita vigorosa degli investimenti esteri soprattutto delle imprese manifatturiere specializzate nei settori tipici del made in Italy6. Stesso quadro in Sud America dove alla crescita del 6% dei viaggi in Brasile, si affianca l’esplosione delle destinazioni “minori” (+20%). A trainare la crescita le trasferte delle imprese industriali attive nei settori riparazione, manutenzione e installazione di macchine ed apparecchiature, nella fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, e le imprese dei servizi di informazione e comunicazione. In forte crescita anche le trasferte nel continente africano (10%) soprattutto grazie alla (parziale) ripresa dei viaggi verso le destinazioni dell’Africa del Nord per anni bloccate dalle tensioni geo-politiche che hanno interessato l’area. L’America del Nord è l’unico continente a presentare un saldo nega-

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UIC2013: “Indagine sul turismo internazionale”. Aggiornamento ottobre 2013. Istat (2003) Op. Cit


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tivo rispetto al 2012. La performance negativa delle trasferte verso to agganciare meglio – e prima – la ripresa dell’economia mondiale come gli Usa (-7%) è in gran parte riconducibile alle difficoltà del mer- dimostra il dato dei primi nove mesi della bilancia dei pagamenti, che cato immobiliare, rallentato dalla crescita del costo dei mutui, che ha visto una domanda internazionale molto superiore nel comparto dei ha pesato sulle trasferte delle tante affiliate italiane attive nel settore beni rispetto a quanto registrato per i servizi. immobiliare. La minore dinamica del Pil limita le performance del continente I viaggi nel settore manifatturiero europeo; la sostanziale stabilità delle trasferte nasconde uno sposta- Anni di contrazione della produzione industriale nel nostro Paese semmento dei viaggi dalle economie più forti a quelle emergenti. Ger- brano incidere solo marginalmente sui viaggi delle aziende manifatmania (-15%), e Regno Unito (-20%) sono le destinazioni più pena- turiere italiane. Il +0,9% registrato nel 2013 si colloca, infatti, entro lizzate dalle difficoltà del nostro comparto dei servizi, mentre la Rus- un trend positivo iniziato nel 2011, che va analizzato alla luce di due sia (+25%) e in generale tutta l’Europa dell’Est registrano performance tendenze contrapposte. molto positive. Unica eccezione la Romania, dove a fronte di una rin- Da un lato pesano le difficoltà di un comparto dove il numero dei novata spinta all’investimento da parte delle grandi multinazionali ita- viaggi tende a diminuire strutturalmente per via della de-industrialiane, sono alcuni anni che si susseguono risultati negativi nella dina- lizzazione e del downsizing del nostro tessuto produttivo. A bilanmica delle trasferte (-30% nel solo 2013). Il dato è compatibile con ciare questo trend l’espansione all’estero delle nostre imprese che conla riduzione della presenza di quelle piccole e Tav. 2 Viaggi d’affari per destinazione e settore; anno 2013 medie imprese italiane che avevano caratterizzato il fenomeno di delocalizzazione produttiva in Romania all’inizio del millennio. Sul piano settoriale (Tav. 2) il dato principale è nel differenziale nella dinamica delle trasferte tra comparti manifatturiero (0,9%) e terziario (-0,6%). Sul risultato hanno pesato sia la cattiva congiuntura italiana – la stagnazione dei consumi privati e le difficoltà del mercato del lavoro – sia la capacità di tagliare o posticipare i costi (e le trasferte) sviluppata da molte imprese transitate lungo la crisi. Va inoltre considerato il maggior grado di internazionalizzazione delle nostre imprese industriali che hanno sapu-

7 Secondo Istat (2013) – Op. cit. - circa il 30% dei gruppi multinazionali italiani attivi nell’industria ha dichiarato di aver realizzato o progettato per il biennio 20122013 un nuovo investimento di controllo all’estero.


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tinua a spostare su destinazioni internazionali i viaggi persi sul mercato nazionale7. Per il quinto anno consecutivo i viaggi internazionali delle imprese manifatturiere sono infatti aumentati – nel complesso - più di quelli nazionali (circa il 1,5% contro lo 0,2%). A sostenere le trasferte all’estero è intervenuta, da un lato, la dinamica dell’export, soprattutto nei comparti dei prodotti energetici, nella fabbricazione di mobili e altre industrie manifatturiere tipiche del made in Italy, e dall’altro il fatto che anche in periodi di forte ristrutturazione dei costi non è facile tagliare trasferte sul mercato internazionale, dove il coordinamento del business è più difficile da attuare a distanza, vista l’eterogeneità del sistema linguistico, legislativo, economico, sociale e culturale. Il segmento intercontinentale, in crescita del 6,1%, si è anche avvantaggiato del miglioramento della nostra competitività di prezzo rispetto ai principali competitor europei e dell’espansione della domanda finale nei mercati di sbocco. A beneficiarne soprattutto le trasferte delle imprese del made in Italy. Stabile la dinamica in Europa (-0,2%), coerentemente con una dinamica del Pil e dell’export meno positiva di quella mondiale. Va anche segnalata la difficile situazione di alcuni Paesi dell’UE orientale – Romania in testa – che da alcuni anni stanno perdendo quote importanti delle trasferte guadagnate durante le de-localizzazioni produttive di inizio secolo. Il peggiore consuntivo si registra tuttavia sul mercato interno, dove i viaggi del manifatturiero crescono nel complesso dello 0,2% ma con il comparto regionale in flessione di 0,8 punti percentuali. Si tratta di un dato positivo che sembra più un effetto “statistico” causato dalle tante trasferte perse durante la crisi che una indicazione di un miglioramento congiunturale. Nel 2013, infatti, sia la produzione sia l’occupazione industriale nazionale hanno continuato a diminuire, a tassi decrescenti rispetto al 2012 ma pur sempre negativi. Tra i comparti più negativi quelli dell’energia e dei beni strumentali e durevoli. La dinamica dei viaggi è stata rallentata anche dalle performance negative del settore delle costruzioni, penalizzato da un calo dell’attività in atto da diversi anni e che ancora non mostra segnali di inversione. In sintesi, l’industria nazionale perde occupati e produzione ma non viaggi grazie all’espansione sul segmento internazionale dove si “pagano” con le trasferte i vantaggi di operare su nuovi mercati o con costi del lavoro più bassi. I viaggi nel settore terziario Continua la contrazione dei viaggi nel terziario (-0,6%), sebbene il dato sia in netto miglioramento rispetto a quanto registrato nei due anni precedenti. La debole congiuntura del mercato nazionale, dove si origina la maggior parte dei viaggi del comparto, e la forte propensione all’investimento all’estero della manifattura hanno continuato a penalizzare il settore della distribuzione e a sottrarre opportunità di business alle aziende dei servizi. Inoltre, l’immaterialità del “prodotto” e la maggiore necessità di incontri collettivi legati alla progettazione/implementazione del servizio hanno incentivato un uso sempre più frequente delle nuove tecnologie per la comunicazione a distanza.

Le difficoltà risparmiano il segmento internazionale, che fa registrare un incremento del 0,5% nel dato aggregato. Crescono soprattutto le trasferte europee (0,6%). Il miglioramento della percezione del rischio Paese, anche connesso alla riduzione degli spread sui titoli decennali, ha giovato alla integrazione tra aziende soprattutto tra quelle attive nel comparto finanziario generando nuove necessità di mobilità. Inoltre, il calo delle trasferte delle imprese dei servizi alle imprese verso Germania e Regno Unito è più che compensato dalla buona performance del comparto della distribuzione nei Paesi dell’Est europeo. Tiene il segmento intercontinentale (0,2%) che se, da un lato, si è avvantaggiato del dinamismo del commercio mondiale, dall’altro è stato penalizzato dall’apprezzamento del cambio effettivo nominale dell’euro rispetto alle principali valute. Debole il mercato interno (-0,8% nel dato aggregato), dove oltre alla stagnazione delle commesse legata alla delocalizzazione della manifattura e alle difficoltà congiunturali, ha pesato la rinnovata spinta all’integrazione tra imprese europee. Questa oltre a spostare trasferte dal mercato regionale/italiano a quello europeo ha anche aumentato la capacità di razionalizzare il processo produttivo e in knowhow di diversi uffici viaggi con ricadute sia del numero sia sulla spesa per trasferte. Tiene, almeno in termini relativi, il mercato delle trasferte in Italia sostenuto da una performance meno negativa della distribuzione commerciale che – nel secondo semestre – ha viaggiato di più che l’anno passato. Il dato può essere ricondotto al miglioramento delle condizioni congiunturali anche se, più probabilmente, si tratta di un solo effetto statistico connesso alla dinamica molto negativa che i tali viaggi hanno mostrato negli ultimi due osservatori.


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3) La durata dei viaggi d’affari

Tav. 3 Viaggi d’affari per durata

Nel 2013 rimane stabile la durata media dei viaggi d’affari delle imprese italiane. Come evidenziato nella Tavola 3, il risultato si forma per l’agire di due dinamiche contrapposte. Infatti, sia le trasferte più lunghe sia l’escursionismo d’affari aumentano più del dato complessivo (rispettivamente 0,5% e 0,9%), bilanciate da un perdita consistente del numero di trasferte di uno o due pernottamenti (-1,3%). Queste rimangono comunque le trasferte più frequenti, con una quota di mercato vicina al 42%. Il dato sottolinea sia la complessità del mercato dei viaggi d’affari sia la sua diversità rispetto al mercato leisure; a tali trasferte si accompagna infatti la domanda di servizi ad altissima effiTav. 4 Viaggi d’affari per durata (prospettiva settoriale); anno

e/o della complessità del trasporto. I risultati per macrobranche produttive (vedi Tav. 4) non mostrano particolari differenziazioni rispetto al quadro generale; in tutti i segmenti “soffrono” soprattutto le trasferte brevi con pernottamento. Per le aziende dei servizi qui si concentra il maggiore arretramento (-1,9) sia per le maggiore frequenza di viaggi nazio2013 nali sia per la maggiore possibilità di sostituire escursioni d’affari a più costosi viaggi con pernottamento. Nell’industria la maggiore esposizione al mercato internazionale fa aumentare soprattutto le trasferte più lunghe. Nella stasi dei viaggi con uno o due pernottamenti gioca anche un ruolo la perdita di viaggi verso i Paesi europei.

cienza per garantire il raggiungimento degli obiettivi della trasferta in tempi spesso contingentati. La dinamica delle trasferte più lunghe è sostenuta dalla buona performance del segmento internazionale e dall’aumento della durata media delle trasferte intercontinentali. Il consolidarsi dei rapporti commerciali e di produzione con i Paesi emergenti tende infatti ad aumentare la permanenza media e anche gli uffici viaggi difficilmente possono ridurre in modo significativo la durata del viaggio visto il minor ventaglio di servizi di trasporto. La crescita delle trasferte brevi (0,5%) è inattesa dato sia il crollo del numero di trasferte sul mercato interno (a corto raggio) sia la sempre più frequente sostituzione dei viaggi brevi con, meno costose, comunicazioni a distanza. A sostenere l’escursionismo d’affari è stato l’aumento di opportunità di trasporto a costo contenuto sulle brevi e medie distanze. In particolare le nuove opportunità di trasporto ferroviario veloce e l’espansione degli orari e delle tratte servite dalle compagnie aeree a basso costo hanno fornito alle aziende nuove possibilità per incidere sul costo delle trasferte riducendo il numero di pernottamenti. Quanto osservato è compatibile con un incremento dell’1% dei pernottamenti rispetto al 2012 che si traduce nella perdita di circa 200mila pernottamenti sul mercato nazionale e nella crescita di circa 1,4 milioni di pernottamenti sul mercato internazionale. Qui si registra una forbice tra risultato del mercato europeo, dove le notti sono stimate in diminuzione di poco più di 400mila, e risultato del mercato intercontinentale in crescita di quasi 1,8 milioni di notti, soprattutto sulle destinazioni “emergenti”. Il fatto che gli uffici viaggi abbiano trovato conveniente prolungare i soggiorni può essere anche guardato come un indicatore indiretto dell’aumento dei costi

7 Dati riferiti ai primi 10 mesi del 2011 e al totale del mercato (inclusa la pubblica amministrazione); fonte stime Aniasa (Quattroruote, allegato al n° 674, Dicembre 2011).


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4) Il mezzo di trasporto

Tav. 5 Viaggi d’affari per mezzo di trasporto

Con una crescita del 11% anche nel 2013 il treno fa registrare la migliore performance tra i mezzi di trasporto (vedi Tav. 6). Si tratta di un dato eclatante sia perché il segno positivo si realizza sul mercato complessivamente più difficile (quello nazionale) sia perché questo osservatorio non misura i viaggi delle microimprese e del settore pubblico, notoriamente grandi utilizzatori della ferrovia. La buona performance è legata quasi esclusivamente ai progressi nell’utilizzo delle tratte ad alta velocità che, oltre a (ri)assorbire parte della domanda tradizionale di viaggi su rotaia, ha continuato a erodere quote del mercato nazionale all’auto e soprattutto all’aereo. Quest’ultimo (-1,1% nel dato complessivo, vedi Tav. 5) è sostenuto solo dal mercato internazionale e in particolare dalle trasferte verso i Paesi emergenti (Asia e Africa in testa). Sul mercato nazionale i quasi 250mila viaggi persi sono dovuti sia alla perdita di Pil e imprese sia all’aumentata concorrenza dell’alta velocità, che ha attuato politiche di prezzo molto aggressive e aumentato l’offerta di tratte e orari8. In flessione anche il mercato del trasporto su gomma, mezzo che nel 2013 è stato scelto per il 47,5% delle trasferte. L’arretramento è pari al -2,3% e oltre 300mila trasferte. Le difficoltà congiunturali hanno spinto molte imprese a dismettere o ridurre il parco automezzi. Le nuove immatricolazioni per noleggio a lungo termine sono infatti scese del 12,7%, mentre le vetture acquistate in proprietà o leasing da aziende sono scese del 19%9 rispetto a un anno come il 2012, quando già si erano registrati crolli simili. L’inasprirsi delle norme fiscali sulla deducibilità hanno determinato un sostanziale spostamento delle preferenze dall’auto aziendale a quella personale del dipendente per via della convenienza del rimborso chilometrico. Anche il previsto piano (triennale) di incentivazione per acquistare auto da lavoro “ecologiche” non è a oggi servito al rilancio delle immatricolazioni, visti i vincoli molto stringenti posti dal legislatore. Sul piano qualitativo si è però stabilizzato il fenomeno del downgrading e downsizing delle flotte e – soprattutto - si è continuato ad allungare la durata media dei contratti di noleggio e del chilometraggio percorso prima della sostituzione. Questo elemento ha limitato la contrazione delle trasferte e permesso alle aziende di ridurre sia i costi di gestione sia gli ammortamenti. Anche nel 2013 quindi l’effetto più evidente è quello di sostituzione tra mezzi di trasporto che – sul mercato interno – sta ormai strutTav. 6

turalmente modificando le abitudini di viaggio delle imprese italiane. Se ne avvantaggia soprattutto il trasporto su rotaia ad alta velocità la cui quota del mercato rail (segmento business) è salita di quasi otto punti percentuali raggiungendo il 68%. È anche ripresa l’emorragia di passeggeri dal trasporto aereo verso il treno ad alta velocità. Il continuo sviluppo di schemi di pricing aggressivi, in grado di premiare la trattativa e il know how degli uffici viaggi e delle Tmc, oltre al moltiplicarsi delle tratte servite e degli orari, verosimilmente continuerà a dare nuova energia al trasporto su rotaia. Anche la riduzione del parco auto ha dirottato preferenze sul trasporto ad alta velocità. Il vantaggio in termini di tempi di spostamento è in taluni casi molto evidente e ha riproposto il tema della riduzione dei budget per trasferte agendo sul numero di pernottamenti, come dimostra la crescita dell’escursionismo d’affari. La dinamica disgregata per settore (Tav. 6) evidenzia come le difficoltà del trasporto su gomma dipendano principalmente dalla contrazione nel terziario. Tra i “grandi utilizzatori” di auto più colpiti figurano le piccole imprese focalizzate sul mercato nazionale e regionale, che risentono dalla stagnazione dei consumi e Viaggi d’affari per mezzo di trasporto (prospettiva settoriale); anno 2013 dalla contrazione della domanda di servizi alle imprese. Nello stesso segmento diminuiscono i viaggi aerei (-2,2%) a favore dei viaggi su rotaia, un effetto di sostituzione evidente anche nel comparto industriale dove, stante la crescita di viaggi all’estero, ci si sarebbe attesi un incremento dei passaggi aerei di ben oltre lo 0,4% osservato.

8 Secondo Uvet - American Express (2013) “Business travel survey 2013”, nei primi nove mesi de 2013 il costo medio dei biglietti ferroviari si è ridotto dell’8% anche grazie alla concorrenza portata da Ntv. 9 Dati riferiti ai primi nove mesi del 2013; fonte Dataforce (Quattroruote, allegato al n° 699, Dicembre 2013).


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5) La motivazione del viaggio d’affari L’analisi per motivazione (vedi Tav. 7), mostra un quadro ben segmentato dove crescono soprattutto i viaggi individuali per incontrare clienti e fornitori (1,1%) che ora rappresentano quasi due terzi del mercato. Tra le altre motivazioni si segnala soprattutto il crollo verticale delle trasferte legate alla necessità di comunicazione e formazione (-5,6%), mentre la buona dinamica delle trasferte internazionali permette di limitare a -2,8% il calo delle trasferte per recarsi alle fiere. Anche nel 2013 va infatti segnalata la forbice tra i risultati delle fiere internazionali (positivi) e risultati delle fiere nazionali (negativi). I bilanci 2013 delle fiere italiane sono anche zavorrati dalla dinamica molto negativa delle trasferte per congressi e lancio di nuovi prodotti, segmento nel quale i contenitori fieristici hanno da tempo diversificato parte della produzione. Il calo di quasi sei punti percentuali del segmento “altro10” ha un rilievo particolare, perché certifica le difficoltà delle imprese che operano sul mercato Tav. 7 Motivazione del viaggio d’affari nazionale costrette, dal protrarsi della congiuntura negativa, a tagliare anche quelle trasferte che sarebbero strategiche per cogliere la futura ripresa dell’economia. Per ritrovare una crescita del segmento congressuale sembra dunque occorra attendere la piena ripresa dell’economia nazionale, un’ipotesi che apre, però, un circolo vizioso che può essere interrotto solo da investimenti esogeni (dall’estero) in innovazione di processo, di prodotto e nel capitale umano. Non è infine possibile avere stime specifiche per il mercato dell’incentive per via del basso nume- lezza del quadro interno limita la crescita tendenziale del terziario ro di trasferte che lo caratterizza. Tuttavia, la performance dovrebbe (rispettivamente 0,8% e 0,1%). essere in linea con il -5,6% del dato aggregato; in periodi in cui si Più accentuata la forbice nei segmenti fiere e “altro”. Le crescenti riduce l’occupazione o si chiede la cassa integrazione vi è infatti il opportunità di vendere prodotti industriali a fasce sempre più larrischio che dai viaggi incentive scaturiscano più facilmente proble- ghe della popolazione mondiale, spingono le aziende del made in mi di gestione del personale che non benefit. Italy (alimentare, abbigliamento, prodotti in cuoio, in legno…) a freTengono (+0,2%) le trasferte per riunioni aziendali nonostante le quentare fiere all’estero. La dinamica ha accelerato soprattutto nei difficoltà delle imprese del terziario, il segmento che ne esprime la grandi Paesi (Cina, India e Brasile) e ha premiato gli sforzi di diverquota maggiore. Il risultato si determina anche per ragioni struttu- sificazione geografica di alcuni dei principali enti fiera italiani. rali legate alla crescente internazionalizzazione delle nostre aziende. Anche nei viaggi collettivi per congressi, incentive e lancio nuovi proNell’attività di una multinazionale dei servizi o della distribuzione dotti il differenziale è verosimilmente legato alla situazione conil coordinamento tra casa madre e le filiali nazionali ha un ruolo cen- giunturale italiana. Il dato certifica la minore propensione delle trale e le trasferte sono difficili da ridurre per via della maggiore dif- imprese più provate dalla crisi – perché focalizzate sul mercato nazioficoltà di comprendere/comunicare/coordinare il business in Paesi nale – a investire in innovazione e formazione. con sistemi legislativi, economici, sociali e cultuTav. 8 Motivazione del viaggio d’affari (prospettiva settoriale); anno 2013 rali tra loro differenti. Il quadro per settori produttivi (Tav. 8) mostra il peso sulla dinamica per motivazioni dei differenziali tra fondamentali economici del resto del mondo e italiani. L’espansione sui mercati esteri della manifattura si riflette nella crescita dei viaggi legati alle necessità produttive (2%) e di coordinamento delle produzioni (0,3%), mentre la debo-

10 Formato per circa due terzi dal segmento congressi, il 25% da trasferte per lancio di nuovi prodotti e da circa l’8% da viaggi incentive, una tipologia di viaggio realizzata quasi esclusivamente dalle aziende con più di 250 addetti.


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6) Dimensione del mercato: i valori Nel 2013 la spesa per viaggi d’affari delle imprese private italiane a prezzi correnti è salita a quota 18,8 miliardi di euro (vedi Tav. 9), in crescita del 2,1% rispetto ai livelli dell’anno precedente. Nel dato sono comprese tutte le spese che le aziende manifatturiere con almeno dieci addetti e di servizi con almeno cinque addetti, imputano a bilancio come costo dei viaggi d’affari. Si tratta di un risultato che Tav. 9 Spesa per viaggi d’affari (mln. di euro)

va oltre la sua dimensione numerica: infatti l’incremento – superiore al tasso di inflazione – è ottenuto in un anno in cui non sono aumentate le trasferte e l’euro si è rafforzato rispetto alle principali valute estere rendendo più economico viaggiare e pernottare in molti Paesi. Al netto di tale effetto la spesa sarebbe cresciuta del 2,5%. La componente internazionale traina la crescita, con un avanzamento del 4% sostenuto sia da una componente reale – la crescita quantitativa delle trasferte intercontinentali e l’incremento nei pernottamenti – sia da una componente di prezzo anche legata alla crescita dei costi del petrolio. Secondo Istat11, nel 2013 l’aumento nel costo medio dei biglietti intercontinentali è stato del 2,6% e ancora più alto sulle tratte europee. In diminuzione la spesa nazionale (-1,3%), un dato negativo su cui pesa sia il calo delle trasferte, sia della riduzione del numero di per-

nottamenti sia l’emorragia di passaggi aerei a favore della – meno costosa – alta velocità. In questo caso l’effetto di prezzo legato alla crescita dei costi di trasporto terrestre e alloggio è stato molto meno rilevante degli anni passati: a fronte di un incremento medio dell’1,5% del prezzo della camera il costo medio del carburante è infatti sceso dell’1,7%.

Fig. 2 Dinamica annuale della spesa per viaggi d’affari: complessiva (sx), per singolo viaggio (dx), (2001- 2013)

11 Istat (2013) Numeri indici Nic per voci di prodotto; consultabili sul sito www.istat.it


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Passando all’analisi della dinamica della spesa a prezTav. 10 Spesa per viaggi d’affari e variazioni sull’anno precedente (prospettiva settoriale) zi costanti (figura 2 sx) nel 2013 si amplia la forbice tra risultato del mercato nazionale e internazionale ma la spesa media complessiva rimane comunque costante su livelli inferiori a quelli pre-crisi di circa il 18%. Considerata la generale diminuzione di viaggi in volume, si determina un aumento del costo medio della trasferta in termini reali (figura 2 dx), un risultato che conferma il trend iniziato nel 2009 ma che è tuttora inatteso vista la repentina inversione di un precedente trend, che ha diminuito il costo medio della trasferta di ben venti punti percentuali durante una crisi congiunturale con la domanda di trasferte in calo, il prezzo delle materie prime e il costo del lavoro in discesa, oltre ad una crescente attenzione a contenere i costi da parte della aziende. Le ragioni di tale crescita si possono trovare nel fatto che durante gli anni di crisi non si è ridotta la popolazione di chi fornisce servizi anche al mercato business (si pensi, tra l’altro, all’online, al low-cost e ai nuovi operatori su rotaia), ed è inoltre aumentata la complessità del servizio erogato a imprese sempre più integrate nella catena globale del valore e quindi orientate a mercati nuovi (e lontani). I fornitori di servizi si sono quindi trovati nell’impossibilità di garantire alle aziende il recupero dei margini di efficienza e competitività che sono riusciti a garantire dal 2007 al 2009 (talvolta anche a scapito della loro redditività). I prezzi medi reali della trasferta media sono quindi aumentati costantemente dal 2010 trainati sia dalla crescita delle più costose trasferte internazionali sia dalla necessità di recuperare margini, non più comprimibili, da parte dei fornitori di servizi. Sul mercato sono stati lanciati/rinnovati servizi a valore aggiunto (si pensi al reporting, al green, alle nuove classi di servizio eccetera), e sviluppate nuove politiche di pricing per recuperare margini per trasferta. Questo trend e l’atteso consolidamento della ripresa economica, permettono di essere ottimisti sui futuri bilanci dei fornitori di servizi travel. Nell’analisi per produzioni omogenee (vedi tavola 10), si evidenzia la crescita della sola spesa per trasferte del segmento manifatturiero dove si concentrano le trasferte più costose: quelle intercontinentali e per visitare fiere. In espansione soprattutto la spesa delle industrie del made in Italy in concomitanza sia della crescita dell’export sia di una forte propensione a delocalizzare parte del processo produttivo in Paesi a basso costo della mano d’opera più distanti – e costosi da raggiungere – rispetto alle tradizionali mete dell’Est Europa. Nel terziario pesano sia la diminuzione del numero di trasferte con il maggior numero di pernottamenti – avvenuta sul mercato nazionale – sia i maggiori gradi di libertà che hanno gli uffici viaggi di tagliare o sostituire con comunicazione a distanza trasferte brevi (nazionali). La crescita della spesa internazionale (+1,8%) è in parte legata all’incremento del numero di viaggi in Europa e dalla loro ricomposizione su destinazioni più costose da raggiungere delle tradizionali Germania e Regno Unito (dove le trasferte sono diminuite in modo rilevante), in parte all’aumento dei prezzi dei biglietti aerei in Europa.


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La voce più rilevante nel determinare il Tav. 11 Ripartizione della spesa per viaggi per macrotipologia di prodotto valore del mercato dei viaggi d’affari delle aziende italiane è il trasporto, con una quota del 60% della spesa (vedi Tav. 11). Nel confronto con il 2012 l’aumento complessivo è di 79 milioni di euro (+0,7%) con il risultato negativo del trasporto su gomma (-2,4%) più che compensato dalla buona performance della biglietteria aerea e ferroviaria, in crescita del 2,6%. Continua il buon momento per i vettori aerei che, sul segmento internazionale, aumentano passaggi e fatturato medio grazie alla ricomposizione della domanda di trasferte verso destina- do Istat, op. citata). Opposta la situazione sul mercato nazionale, dove zioni “non convenzionali” e ad aumenti delle tariffe medie. Sono cre- la concorrenza con l’alta velocità ferroviaria ha determinato una sciuti soprattutto i prezzi sulle tratte europee, mentre per le tariffe robusta riduzione di passaggi. L’aumento del prezzo medio della dei voli intercontinentali l’aumento è più contenuto (2,6% secon- tratta nazionale (8% secondo Istat, op. citata) ha però sostenuto parzialmente la redditività delle compagnie. Grazie all’aumento della domanda di trasporto su rotaia si può ipotizzare un’ottima performance del trasporto ferroviario anche se la variabilità riscontrata nelle risposte a questa indagine non ci consente di stimare un dato affidabile sulla dinamica della sola spesa ferroviaria. Scende di circa 101 milioni di euro la spesa collegata al trasporto su gomma (-2,4%). Il dato è in linea con le attese se si considera la diminuzione del numero di trasferte, del parco circolante e la dinamica contenuta dei prezzi del trasporto su gomma. Nel 2013 la spesa indirizzata al settore alberghiero cresce di 230 milioni di euro (+4,8%), con il contributo quasi esclusivo del segmento intercontinentale. Qui l’incremento del numero di pernottamenti più che compensa i risparmi che le imprese hanno realizzato per la rivalutazione dell’euro. In sofferenza il segmento nazionale dove la riduzione della domanda di pernottamenti ha anche limitato la crescita dei prezzi all’1,5%. Sembra tuttavia arrestarsi l’effetto “downsizing” rispetto alla categoria concessa che aveva caratterizzato le revisioni delle travel policy aziendali negli anni più recenti. Questo elemento e la ripresa della domanda di trasferte attesa con l’uscita dalla crisi congiunturale dovrebbe permettere alle imprese dell’accoglienza di recuperare redditività anche sul territorio nazionale. Tav. 12 La previsione per settore


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6 . 1 L e p r e v i s i o n i d i s p e s a ( o r a l a c r e s c i t a v e ra ) Nel 2012 il leggero prevalere di aspettative negative dei travel manager sulla dinamica della spesa travel 2013 si è ritenuto determinato dalle tante volte che – nel recente passato – l’attesa ripresa del mercato era stata negata dal perdurare della fase di crisi congiunturale. Si era quindi parlato di “trappola del pessimismo” e previsto un incremento nella spesa aggregata molto vicino al 2,1% effettivamente realizzata, anche a dispetto di uno scenario di congiuntura nazionale ancora debole, incertezza politica, bassa inflazione e rivalutazione dell’euro. Questa crescita sembra sancire la fine della fase ciclica negativa per il mercato del travel, una valutazione forte del fatto che per il 2014 le previsioni dei travel manager sono tornate positive. Nella Tav. 12 è evidente il prevalere degli “ottimisti” sui “pessimisti” circa le dinamiche della spesa nel 2014. Colpisce soprattutto l’esiguo numero di questi ultimi (solo il 6% dei rispondenti), una quota che scende al 3% quando l’analisi è compiuta pesando le risposte per quote di spesa, ovvero dando alle risposte un peso proporzionale alla spesa gestita. Il saldo tra ottimisti e pessimisti è dunque positivo e sostanzialmente identico ponderando o non ponderando le risposte con le quote di spesa, a indicare che nel mercato l’ottimismo è ben distribuito tra piccoli e grandi consumatori di viaggi. Il netto prevalere delle valutazioni di spesa stazionaria (che raggiungono il 76% del mercato) sembra indicare che la crescita nel 2014 sarà di entità limitata12. La valutazione va però corretta considerando diversi elementi, anche connessi alla modalità di indagine. Nel dato per quote di spesa pesa maggiormente il giudizio di travel mana-

12 Anche secondo Airplus (2014), “Trend letter 1: il mercato dei viaggi d’affari nel 2014”, la maggioranza dei travel manager italiani prevede spese stabili nel 2014.

ger in organico a uffici viaggi con un grande know-how e possibilità di intervento. È quindi possibile che nelle loro valutazioni “stazionarie” vengano scontate le attese per significativi risultati della propria attività di gestione o, più banalmente, “l’inopportunità” di certificare – in una indagine statistica – che la spesa aumenterà in un periodo in cui il protrarsi della condizione di “crisi” ha aumentato la pressione a “razionalizzazione” i costi di trasferta. Queste ipotesi comportamentali, che hanno avuto conferma nel pessimismo registrato l’anno passato, portano a considerare i travel manager intervistati “molto prudenti” nell’esprimere le loro valutazioni. In sintesi quindi si ritiene che il quadro presentato sia compatibile con un mercato 2014 in crescita di una percentuale compresa tra i 3 e i 5 punti percentuali. Nell’analisi disaggregata per settore merceologico si intravedono le caratteristiche dell’attuale fase congiunturale, dove la ripresa nella produzione industriale è ancora troppo indirizzata all’export per “agganciare” la produzione di servizi alle imprese in Italia. Così – come avviene da anni – gli ottimisti prevalgono soprattutto nell’industria (+23% per entrambi i saldi ponderato e non ponderato), mentre le attese nel terziario sono più improntate al pessimismo. Se si considera che la manifattura esprime quasi il 60% dei viaggi internazionali e solo il 25% dei viaggi in Italia, sembra evidente che, anche per il 2014, l’asse portante della ripresa della spesa travel sarà il mercato internazionale. La valutazione è anche suffragata dal fatto che tra le imprese del terziario quelle che si attendono meno difficoltà sono grandi multinazionali: il saldo tra ottimisti e pessimisti (6%) sale infatti al 10% quando si ponderano le risposte per i viaggi movimentati.


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Allargando la prospettiva temporale si riescono a valutare meglio le dinamiche dell’attuale fase di espansione. In Tav. 13 si sono incrociate le valutazioni prospettiche delle imprese, con il risultato da loro realizzato nel 2013, ottenendo, di fatto, un confronto sul triennio 2012-2014.

Tav. 13 Confronto tra dinamiche presenti e prospettiche della spesa (quote di spesa)

I dati si riferiscono a risposte pesate per la spesa travel amministrata, rispetto alla quale l’elemento principale che caratterizza il triennio si conferma essere il passaggio da una fase di volatilità nelle risposte a una di estrema stabilità. Ben il 76% del mercato è orientato a confermare i livelli attuali di spesa per il futuro anche se tale quota è – come detto – condizionata da una forte una propensione alla prudenza dei rispondenti. A tale proposito si noti anche che – caso unico nella ultradecennale esperienza di questi sondaggi – nessun travel manager ipotizza il “salto di stato”, ovvero il passaggio da un anno negativo/positivo a previsioni positive/negative. Tra le aziende che hanno sperimentato due anni consecutivi di spesa in costante aumento o diminuzione prevale nettamente chi ha registrato e prevede aumenti (il 21% del mercato contro appena il 2%). La preponderanza del trend positivo è un altro elemento che rafforza l’ipotesi di un mercato che nel 2014 salirà tra il 3% e il 5%. L’ago della bilancia per avvicinarsi all’estremo superiore o a quello inferiore è costituito dalle imprese del terziario, quelle più focalizzate sul

mercato italiano, che rappresentano la maggior parte del 31% di mercato che dopo un 2013 in diminuzione dichiara prospettive stazionarie sul 2014. In questo caso prevedere una spesa “stazionaria” significa attendersi un miglioramento del trend sperimentato nel 2013, miglioramento che si crede sia fondato sulle attese per un’inversione dell’attuale quadro congiunturale negativo. Tuttavia, la crescita del Pil italiano può realizzarsi in due scenari che implicano differenti prospettive di crescita della spesa travel. Se il Pil sarà ancora trainato dal solo export (dall’attività di delocalizzazione), la ripresa della dinamica delle trasferte sarà più lenta, appesantita da un mercato nazionale ancora negativo. Se, viceversa, vi sarà anche un aumento dell’attività industriale e quindi una ripresa della domanda di servizi alle imprese e del reddito nazionale disponibile, allora la dinamica del mercato dei viaggi d’affari sarà più vicina all’estremo superiore.


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APPENDICE (NOTE METODOLOGICHE) L’indagine ha come obiettivo la misura della spesa per viaggi d’affari da parte delle imprese italiane definita come il totale dei costi per viaggi registrati a bilancio. Le risorse disponibili hanno imposto di escludere le imprese agricole, il pubblico impiego e le micro imprese dall’universo di riferimento che è pertanto limitata alle “sole” imprese private di dimensione superiore a dieci addetti (nell’industria) e cinque addetti (nel terziario). L’universo è definito ricorrendo all’archivio Asia 2011 e rappresenta circa il 26% delle imprese e il 72% degli addetti. Per l’indagine si è scelto un piano di campionamento stratificato a uno stadio come usualmente avviene nelle indagini presso le imprese. La previsione di realizzare un numero compreso tra cento e duecento interviste ha consigliato di limitare il numero degli strati a quattro; come

variabili di stratificazione sono state considerate la dimensione (meno di 250, e 250 o più addetti) e la classificazione produttiva (industria e servizi). Nella scelta si sono considerati i risultati ottenuti nelle precedenti indagini che hanno anche consentito di ottenere una stima preliminare della varianza di strato utilizzata per determinare la numerosità campionaria rispetto alla classificazione produttiva. Rispetto alla dimensione si è invece vincolato a priori la numerosità complessiva nei due strati (grandi imprese e Pmi) a 1/2. La scelta è stata dettata dalla volontà di garantire maggiore controllo della variabilità campionaria nelle imprese più grandi (economicamente più rilevanti). L’indagine si è chiusa il 27 dicembre 2013 con 106 rispondenti. Il processo di raccolta dei dati ha riguardato circa 1500 aziende di cui 128 rispondenti l’anno precedente, e le rimanenti 872 scelte casualmente. La redemption complessiva è del 7,1% ma scende al 2,2% se si considerano le sole aziende non rispondenti l’anno precedente. La frazione di campionamento complessiva è pari allo 0,001% e sale al 1,5% se si considerano le imprese con più di 250 addetti. Il processo di verifica della coerenza interna delle risposte è basato sull’analisi delle somme percentuali e sul controllo dei rapporto tra spesa in viaggi d’affari e addetti e/o fatturato. Le imprese che presentavano valori considerati anomali perché superiori a tre volte lo scarto quadratico medio di strato, sono state ricontattate. Il trattamento della mancata risposta parziale è stato affrontato dapprima visitando i siti internet delle aziende e imputando le informazioni mancanti qualora pubblicate. Successivamente si è ricorsi a metodologie hot-deck dopo avere determinato le classi di imputazione in base alle variabili: Ateco, addetti, e costo medio del singolo viaggio (classi). Nel caso fossero tali informazioni a mancare, si è provveduto a contattare il non rispondente; solo nel caso di ulteriore non risposta si è imputato dato attraverso correlazioni con variabili note e (quando disponibili), con le informazioni comunicate nelle indagini precedenti. L’indagine statistica è svolta mediante due rilevazioni distinte entrambe condotte via e-mail o con questionario elettronico. La prima indagine – conclusa il 21/07/2013 – ha raccolto informazioni sulla struttura dei viaggi, la seconda – conclusa il 27/12/2013 e condotta mediante due questionari differenti – è servita sia per raccogliere le risposte di chi non aveva partecipato in precedenza sia per confermare i dati raccolti nella prima tornata di interviste e raccogliere indicazioni più precise sulle dinamiche per il 2014.

La 13a edizione dell’Osservatorio Business Travel promosso da Turismo d’Affari è stata realizzata da Andrea Guizzardi e Giovanni Angelini.


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TurismoAffari d’

Sponsor ufficiali TM

Con il supporto di


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LOMBARDIA

di Francesca L. Rebonato È nel cuore di Pavia che il settecentesco Palazzo Brambilla apre i battenti al turismo congressuale in un intreccio tra storia e tecnologia avveniristica. Una location di pregio antico ma con funzionalità e tecnologia all’avanguardia proprie del terzo millennio

Ritorno al futuro avia, una walking destination, una città raccolta e scrigno di icone storiche. Dal Castello Visconteo fino al Ponte Coperto sul Ticino si rivela il fascino dell’antica capitale del regno longobardo: si incontrano San Pietro in Ciel d’Oro e alcune tra le più belle chiese romaniche italiane, palazzi e cortili segreti, l’Università degli studi. E che università: è una delle più antiche d’Italia, che si contende il primato con Bologna. Dotti di ogni epoca vi hanno studiato e insegnato, come Alessandro Volta che fece qui i suoi primi esperimenti. E proprio nell’epicentro cittadino, a pochi passi dall’ateneo, si staglia Palazzo Brambilla, contiguo al palazzo Garroni-Carbonara. Qui il battito della storia inizia nel diciottesimo secolo e ancora oggi è possibile ammirarne l’impianto settecentesco, a iniziare dalla facciata, concepita secondo i canoni neoclassici del Piermarini, come i limitrofi palazzi universi-

P

tari. Negli interni spiccano i fregi dorati sulle porte e un medaglione di bronzo raffigurante il volto di Alessandro Brambilla, fondatore della chirurgia moderna, che ne fu il proprietario.

Il tavolo ovale della sala convegni posta al secondo piano accoglie 54 ospiti ed è dotato delle più moderne tecnologie

Il domani è adesso La storia si intreccia con il presente e proietta nel futuro, a Palazzo Brambilla, soprattutto nella sala convegni, ubicata al secondo piano dell’edificio, dallo stile elegante e con tecnologia avveniristica. La location accoglie 54 ospiti – disposti intorno a unico tavo-

lo ovale –, è perfetta per incontri ai massimi livelli nazionali e internazionali e presenta pregevoli standard qualitativi. Ogni postazione al tavolo ovale è dotata di monitor e collegamento tramite computer a tutti i monitor e alla

rete, mentre una sala interpreti consente la traduzione simultanea in più lingue. Affianca la sala principale e completa l’offerta di Palazzo Brambilla un salottino per 14 persone con monitor e postazioni computer. Uno sguardo, infine, ai momenti conviviali: nella sala da pranzo e per un totale di sessanta persone vengono serviti colazioni di lavoro al tavolo o a buffet, aperitivi e coffee break. E a proposito di break, i travel manager appassionati di arte, storia e cultura non possono perdere in questo spaccato lombardo uno dei monumenti più belli di Italia, situato a pochi chilometri da Pavia: la famosa Certosa, fondata nel 1396. Conosciuta come uno dei monumenti più importanti del Rinascimento, è stata eretta da Gian Galeazzo Visconti di Milano e più tardi abitata dai monaci. Oggi è un complesso di edifici e giardini aperto quotidianamente alle visite. Indirizzo a fine rivista


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FLEET MANAGEMENT

di Eva Stasi

Noleggio a lungo termine: risparmiare si può. Anzi, si deve Con la crisi che morde per le aziende la parola chiave è ridurre i costi. E si può dare qualche “sforbiciata” anche nella propria flotta ddirittura il più inguaribile degli ottimisti, con questa crisi economica così duratura, persistente e pesante, va a caccia di risparmi. Il problema riguarda anche – in alcuni casi soprattutto – il popolo della partita Iva e le aziende piccole e medie che hanno una flotta di auto (oppure solo poche vetture) prese a noleggio a lungo termine.

A

È incoraggiante allora sapere che oltre 390 milioni di euro di possibili risparmi sono stati identificati per la gestione delle flotte aziendali, ottanta dei quali concretamente portati a termine dalle aziende clienti di tutta Europa attraverso scelte strategiche sulla car policy: è il risultato di una recente ricerca della GE Capital, una delle maggiori società europee nel campo della gestione del


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CHE COSA FARÀ IL GOVERNO RENZI? «La crisi dei mercati internazionali tocca anche il settore dell’auto aziendale e del noleggio veicoli. Occorre rivedere la fiscalità sull’auto aziendale: le imprese italiane sostengono oggi costi superiori ai competitor europei che ne minano la competitività. Agendo sulla leva fiscale il Governo riuscirebbe a liberare risorse finanziarie per le aziende, rimettere in moto il mercato dell’auto oggi in crisi e, nel medio periodo, garantirebbe maggiori entrate anche alle Casse dello Stato». È questo il messaggio lanciato dall’Aniasa di recente, prima dell’avvento di Renzi. E adesso, con l’ex sindaco di Firenze, arriverà una ventata d’aria fresca? Oppure sarà ancora protagonista la solita vecchia politica che non si interessa alle questioni fiscali legate all’auto? Al “rottamatore” il pallino.

parco auto aziendale e del finanziamento alle piccole e medie imprese in Europa. Riccardo Loi, sales leader della divisione Fleet dell’azienda, spiega che i clienti sono alla ricerca di nuove strategie per risparmiare tempo e denaro nella gestione del proprio parco auto: «Il team Key Solutions li accompagna in questo processo, fornendo loro un prezioso supporto personalizzato di analisi che calibra i servizi in base alle specifiche esigenze e ne aumenta la produttività».

Tre “chiavi” per tagliare La ricerca ha evidenziato come un corretto management determini per le aziende un risparmio dei costi di gestione superiore al 15 per cento, riducendo al contempo i consumi energetici e le connesse emissioni inquinanti. Ovviamente, i casi sono mille e non è possibile analizzarli tutti, ma prendendo per esempio in considerazione una flotta tipo di cinquecento auto che percorrono mediamente trentamila chilome-

Secondo uno studio condotto da Deloitte e Aniasa l’ottanta per cento dei veicoli elettrici è stato immatricolato dai noleggiatori

tri all’anno, si stimano i seguenti possibili risparmi medi a livello europeo. Uno, con l’adozione della fuel card e un programma di formazione di eco-guida, il potenziale risparmio annuo è di sessantamila euro: ovviamente, i driver vanno invitati a una guida economica, a stare leggeri sull’acceleratore. Due, si possono sostituire i propri mezzi con altri veicoli aventi emissioni inquinanti inferiori riuscendo a ottenere un risparmio di circa 78mila euro in carburante. Terzo, si può allungare la durata del contratto da tre a quattro anni arrivando a significativi risparmi, pari a 115mila euro: occorrerà una certa dimestichezza nel trattare con le società di noleggio a


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FLEET MANAGEMENT

Gruppo Bonaldi, leader di settore e primo concessionario italiano del gruppo Volkswagen. «L'Italia ha ancora molto da fare in materia di civiltà fiscale – ha detto Monica Santini, vicepresidente di Confindustria Bergamo – e la normativa tributaria sugli autoveicoli è emblematica: sono stati inseriti valori quasi punitivi, controbilanciando le ultime agevolazioni con un inasprimento normativo senza eguali. Quasi non esiste il concetto che con

lungo termine. In cambio di un contratto più lungo (che garantisce un’entrata sicura per più tempo alla compagnia), si dovrebbe avere diritto a un canone inferiore.

La flessione dell’automotive è aggravata da un trattamento fiscale penalizzante dai prezzi di benzina e assicurazioni più alti d'Europa

Una scossa per il futuro Per ridurre i costi, un aiuto potrebbe arrivare dall’auto elettrica. Secondo uno studio condotto da Deloitte e Aniasa (Associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici di Confindustria), l’ottanta per cento dei veicoli elettrici è stato immatricolato dai noleggiatori, che guardano con interesse a questo mercato ancora di nicchia. Il cinque per cento della clientela del renting mostra concreta attenzione verso queste motorizzazioni. Le principali barriere all’adozione per i noleggiatori sono l’assenza di infrastrutture, il prezzo d’acquisto e il valore residuo; per i driver: l’autonomia, il libero accesso ai centri storici e la comodità/tempi di ricarica. Insomma, come si vede, sono le istituzioni che dovrebbero modernizzarsi, per stare al passo con i Paesi del Nord Europa.

Fisco opprimente Il problema è che in Italia il settore dell'auto, storicamente trascinatore della nostra economia, sta vivendo una fase di crisi profonda: dal 2007 a oggi le vendite sono crollate quasi del cinquanta per cento, un decremento significativo dovuto sì alla crisi economica ma aggravato ulteriormente da un trattamento fiscale penalizzante, dai prezzi di benzina e assicurazioni più alti d'Europa, dal superbollo, dai costi burocratici che attanagliano il proprietario di un'autovettura e da un ormai diffuso terrorismo fiscale. Non fanno eccezione i veicoli aziendali che in Italia rappresentano il 36,2% del mercato. Un approfondimento sul tema è stato oggetto di una recente tavola rotonda “Auto e fisco: la gestione delle flotte aziendali” organizzata da Confindustria Bergamo in collaborazione con il

gli autoveicoli si faccia impresa: una visione miope che riduce di molto l'appeal dell'uso dell'auto in ambito aziendale». In particolare, in Italia le auto aziendali hanno una deducibilità di 18mila euro, con una quota ammortizzabile del venti per cento e una detraibilità dell'Iva al quaranta, mentre Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna possono contare su una quota ammortizzabile e su una detraibilità Iva al cento per cento.



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Katharina Il check out è mobile con Marriott Hotels Schlaipfer Marriott Hotels lancia il nuovo servizio di ckeck out Gm dell’Hilton mobile tramite un’apposita app, scaricabile gratuitamente per iPhone, iPad e Android. Il servizio, accesFlorence sibile ai clienti iscritti al programma Marriott Rewards, si aggiunge al mobile check in ed è al momento utiMetropole lizzabile in 348 hotel di tutto il mondo, tra cui cinque proprietà in Europa: London Marriott Grosvenor Square, Brussels Marriott, Marriott Bristol Royal, Prague Marriott e Zurich Marriott. Nei prossimi mesi la funzionalità sarà estesa a tutti i cinquecento hotel del brand.?Come funziona? Il giorno della partenza gli ospiti Marriott Reward ricevono una notifica push che informa della disponibilità del mobile check out, in seguito al quale è richiesto l’indirizzo email al quale viene inviata una copia della ricevuta. Tutto questo, senza passare dal front desk.??

New entry a Milano per Best Western Katharina Schlaipfer, nella foto, è il nuovo General Manager dell’Hilton Florence Metropole e sarà responsabile del management dell’hotel, con un focus particolare sul Mice e sul turismo congressuale, uno degli asset più rilevanti della struttura. Katharina Schlaipfer vanta un’esperienza di oltre 17 anni nel settore dell’ospitalità, tutti passati all’interno del Gr uppo Hilton Worldwide, che l’hanno portata a ricoprire ruoli di crescente responsabilità, passando per esempio da F&B Assistant a Yield Manager presso il Rome Cavalieri, fino a diventare, negli ultimi anni, General Manager dell’Hilton Brussels City e dell’Hilton Strasbourg.

È ideale per soggiorni business e si chiama Best Western Hotel Mirage. È la new entry milanese di Best Western situato a breve distanza dal polo fieristico di Rho Fiera Milano, dalla stazione ferroviaria Milano Certosa e dalle uscite autostradali. Il quat-

tro stelle dispone di 86 camere in sei diverse tipologie, tut-

te dotate di sistema di insonorizzazione e wi-fi gratuito. Gli spazi per gli incontri di lavoro si articolano in tre sale illuminate da luce naturale e una capienza massima di 120 partecipanti. A disposizione degli ospiti anche una palestra, un bar e un piccolo ristorante interno.

Portrait Firenze, suite per long stay sul Lungarno Si chiama Portrait Firenze il nuovo indirizzo di Lungarno Collection, societa? di gestione alberghiera di proprieta? della famiglia Ferragamo, che verrà inaugurato a maggio. L’esclusiva residenza si affaccia sull’Arno e guarda in primo piano Ponte Vecchio. Progettato dall’architetto fiorentino Michele Bonan, propone un’allure aristocratica e un ambiente armonioso che gioca sull’accostamento di colori e materiali diversi. Disporrà di 34 suite e di servizi di alto livello.


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Catani al Principe di Piemonte Claudio Catani è il nuovo general manager del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Il manager toscano mantiene comunque la direzione dell’Hotel Brunelleschi di Firenze, con il titolo di cluster general manager. Tra i due alberghi toscani sono state create sinergie, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra il capoluogo di regione e la destinazione versiliana. Il primo appuntamento del nuovo corso al Principe è il 30 aprile, in occasione delle celebrazioni per festeggiare il decimo anniversario della riapertura. «Sono molto contento e onorato di assumere la guida di una struttura tanto prestigiosa – ha dichiarato Catani – una vera chicca in stile Art Deco Liberty, situata nella città conosciuta da tutti come la perla italiana del Liberty». Dimora di intellettuali e artisti situata nel cuore di Viareggio, la struttura è nata nei primi anni Venti con il nome di Select Palace Hotel, a pochi passi dal mare. L’albergo venne poi ribattezzato nel 1938 e fu oggetto di un accurato restauro per poi riaprire nel 2004, dopo 19 mesi di lavori.

Inaugurato l’Hilton Istanbul Bomonti Hotel & Conference Center

È stato inaugurato l’Hilton Istanbul Bomonti Hotel & Conference Center, che con le sue 829 camere e suite e oltre 12mila metri quadrati di spazi per eventi e meeting diventa uno dei più grandi alberghi della megalopoli turca. Il grattacielo di 34 piani, situato nel quartiere Sisli, a circa venti chilometri dall’aeroporto Atatürk, è stato progettato dallo studio londinese GA Design e si trova accanto alla nuova area commerciale realizzata dalla Bomonti Beer Factory, noto brand birrario. L’Hilton Bomonti ospita una ballroom in grado di ospitare fino a 6.350 persone e sono disponibili anche terrazze all’aperto. La spa è firmata Eforea, prima signature spa del gruppo nel Paese, pari a 3.300 metri quadrati.

Suite Fashion e Royal tutte nuove al Four Seasons Hotel Milano Sono due degli emblemi del Four Seasons Hotel Milano e si presentano completamente rinnovate dal designer del Pierre Yves Rochon. Un ascensore privato è il punto d’accesso alla sontuosa Royal Suite, che occupa l’intero quinto piano. Il design è quello di un elegante appartamento privato: un elegante divisorio in cuoio bianco separa la camera da letto da un’accogliente lounge e la cucina è dotata delle più moderne tecnologie e di uno speciale frigorifero per i vini. Una scala interna può inoltre collegare la Royal Suite a una Premium Room o a un’Executive Suite. Al quarto piano, la Fashion Suite si contrappone alla Royal Suite con un look moderno e contemporaneo e colpisce per i colori accesi verde, bianco e nero che creano contrasti e giochi di luce.

Belmond è il nuovo nome di Orient-Express Hotels Orient-Express Hotels ha annunciato che promuoverà la sua collezione con il nuovo brand Belmond. Il lancio del brand ha come obiettivo quello di aumentare l’awareness del portfolio di hotel, treni, safari e crociere fluviali del gruppo, rendendone

più immediata la riconoscibilità. Il nuovo sito internet di Belmond, Belmond.com, è ufficialmente attivo dal 10 marzo. Il brand Belmond sarà riconoscibile di fianco al nome di ciascuna proprietà, raggruppando

così la collezione sotto a un’unica voce comune.


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PRINCIPE DI SAVOIA

di Giulia De Stefano

Icona milanese del lusso, il cinque stelle dedica ai viaggiatori d’affari una speciale proposta Exclusive per vivere al meglio la loro esperienza di soggiorno

Esclusivo on business una delle icone dell’ospitalità alberghiera meneghina, sinonimo di lusso e di esclusività. I milanesi lo conoscono per essere l’hotel amato dalle superstar e dalle personalità internazionali, i businessman lo scelgono per gli altissimi standard dei suoi servizi. Ed è a loro che il Principe di Savoia Hotel dedica tutta l’attenzione necessaria a un soggiorno d’affari che sia il più rilassante possibile. La loro fitta agenda di appuntamenti come unica preoccupazione, gli uomini e le donne d’affari che soggiornano al Principe di

È

Nel pacchetto Exclusive la prima colazione, il wi-fi a banda larga e i privilegi di un trattamento Vip tra cui il servizio di limousine per il centro storico e il check-in immediato

Savoia, una volta in hotel, non devono pensare ad altro che a farsi coccolare approfittando al meglio di tutti i plus che l’esclusivo cinque stelle è in grado di offrire. Pensato in particolare per la clientela business è il pacchetto Exclusive, che include, tra l’altro, la prima colazione, il wi-fi a banda larga e i privilegi di un trattamento Vip tra cui il servizio di limousine per il centro storico e il servizio di check-in immediato. Il massimo della privacy Per soggiorni d’affari di alto livello l’Hotel Principe di Savoia mette a disposizione due tipologie di suite davvero esclusive: la Imperial Suite e la Principe Suite. Le Imperial sono quattro e, come


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Per vivere l’hotel in tutti i suoi spazi i businessman possono utilizzare anche le aree meeting per i loro incontri di lavoro

promette il loro nome, propongono spazi davvero imperiali: in una commistione di stile classico e contemporaneo, i 185 metri quadrati di ciascuna suite sono stati reinterpretati dell’architetto Celeste dell’Anna e offrono ingresso, ampio soggiorno con angolo studio, camera da letto, cabina armadio e sala da bagno. Le nove Principe Suite sono invece una creazione del raffinato architetto londinese Francesca Basu, e si caratterizzano per quello che l’architetto stesso definisce Milanese style, un mix di moda, arte e architettura. Tutte le suite si trasformano all’occorrenza in luoghi defilati e intimi dove organizzare incontri di lavoro all’insegna della massima privacy. Dopo il lavoro, il relax Sono diversi i plus che arricchiscono la proposta del Principe di Savoia per i soggiorni d’affari. Tutti sono stati pensati per rendere ogni trasferta la più piacevole possibile, un modo per occupar-

si di sé nel poco tempo libero a disposizione e di organizzare al meglio il proprio lavoro secondo le diverse esigenze. Attiene senza dubbio alla sfera della cura personale l’accesso complimentary al Club 10 Fitness & Beauty Center dell’albergo, un vero e proprio rifugio dove il prendersi cura del proprio equilibrio psico-fisico trova le più diverse declinazioni, dai trattamenti estetici di ultima genera-

zione alle sessioni di trucco con i visagisti più attuali, dalle acconciature personalizzate anche per una cena di lavoro alla remise en beauté più profonda che si possa desiderare. Il centro benessere è collocato al decimo piano dell’hotel, con una bella vista panoramica sulla città, un ambiente lussuoso da urban spa amatissima da celebrity e personalità come la ex Spice Victoria Beckham, l’attore Riccardo Scamarcio, la regina

Rania di Giordania e Madonna. Il centro wellness è anche arricchito da una piscina di sessanta metri quadrati, climatizzata e panoramica, anch’essa complimentary per i soggiorni d’affari. A tavola, in linea con le esigenze dei manager superimpegnati che hanno poco tempo per la pausa pranzo, il ristorante dell’hotel Acanto propone Pret à Buffet e Lunch Delights, ricchi buffet che coniugano l’esigenza di consumare un pasto leggero e veloce con il desiderio di non rinunciare a gusto e qualità di cibi. E siccome è sempre il tempo uno dei peggiori nemici di chi viaggia per lavoro, questa formula è molto apprezzata. Anche la colazione, essenziale per cominciare bene la giornata, propone un buffet molto ricco e vario. Per vivere l’hotel in tutti i suoi spazi, i businessman possono utilizzare anche le aree meeting per i loro incontri di lavoro. Il centro congressi del Principe di Savoia è infatti da tempo, a Milano, un punto di riferimento associato con il più alto standard di lusso, con undici sale riunioni equipaggiate con la più recente tecnologia, tra cui attrezzature audio e video per videoconferenze e connessione wi-fi.

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PIEMONTE

di Simona Zin

La Reggia di Venaria Reale, a pochi chilometri da Torino, è una delle più famose residenze sabaude, un capolavoro nel quale un appuntamento di lavoro si trasforma in una esperienza suggestiva

Fascino barocco on a caso è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità: la Reggia di Venaria è un complesso maestoso di ottantamila metri quadrati e cinquanta ettari di giardino che offre al mice quattro spazi per incontri di lavoro e eventi davvero suggestivi. La Galleria Grande detta “di Diana”, location indicata per cene di gala fino a 650 persone, un trionfo di luci e stucchi ideato da Filippo Juvarra, che accoglie i visitatori in uno degli ambienti più belli del mondo; la Chiesa di Sant’Uberto, preposta ad accogliere meeting sino a un massimo di 350 persone. La Galleria Alfieriana è ideale per cene d’atmosfera con 150 ospiti, mentre la Sala di Diana, utilizzata nel Seicento per sontuosi banchetti, oggi può ospitare incontri fino a cento persone. A cinquecento metri dalla Reggia infine, è a disposizione la Cascina Medici del Vascello, per congressi fino a 140 delegati in un contesto tecnicamente attrezzato con poltrone fisse disposte a platea, tapparelle

N

elettriche e schermo per videoproiezioni. La Venaria non è, dunque, solamente un complesso monumentale aperto al pubblico ma anche il luogo perfetto per ambientare un’importante conferenza stampa, per trovare un luogo originale nel quale organizzare un incontro di lavoro, per allestire una cena di gala. La magia dei Giardini L'affascinante Reggia si trova a circa dieci chilometri da Torino: capolavoro del Barocco, la Reggia di Venaria Reale, con i suoi Giardini, offre un paesaggio meraviglioso e un ambiente naturale unico, per eventi di ogni genere, anche all'aperto. I Giardini sono oggi uno stretto connubio tra antico e moderno, incorniciato da una straordinaria visione all’infinito verso le Alpi. La Venaria Reale è un

grande “progetto culturale permanente” che offre opportunità di conoscenza, emozioni ed esperienze molteplici: una “corte contemporanea” aperta a tutti per far scoprire ogni volta lo “stupore della bellezza” e vivere l’esperienza di un viaggio nella Reggia d’Italia dove, puntando sulla valorizzazione del patrimonio storico, naturale e gastronomico, si possono trovare “regalità e piacere di vivere”. La Venaria Reale, fra i primi siti culturali più visitati del nostro Paese, è gestita dal 2008 dal Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale, costituito da Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Regione Piemonte, Città di Venaria Reale, Compagnia di San Paolo, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura. Indirizzo a fine rivista



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TOWERS HOTEL STABIAE SORRENTO COAST

di Madeleine Rey

Una nuova identità asce come una sfida per il Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast l'idea di creare un brand indipendente e chiamarsi Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast, come ci racconta Antonino Russo, Director of Sales & Marketing, al quale abbiamo rivolto alcune domande in proposito.

N

Il Crowne Plaza Stabiae cambia nome e rilancia la sua immagine di albergo in grado di accogliere al meglio anche la clientela business grazie a un servizio personalizzato e interessanti proposte per il tempo libero

Come mai la decisione di cambiare nome e di uscire dalla catena Crowne Plaza Hotels & Resorts? Più che una decisione è stata una sfida. Stava per terminare l’accordo di partnership con Ihg e

abbiamo pensato: perché non creare un nostro brand indipendente? Un brand internazionale ha sicuramente il suo appeal, in particolar modo per la clientela business anche se, a mio avviso, ai tempi d’oggi, anche i manager

sono alla ricerca di un albergo che possa avere una propria anima, e farlo sentire un po' come se fosse a casa sua. Ecco questa è la nostra mission. Come è cambiata, a livello di

Antonino Russo, Director of Sales & Marketing


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L’hotel offre una posizione strategica, estremamente importante per i viaggi d’affari, e un ampio ventaglio di servizi business

management, la gestione dell'hotel e quali vantaggi trae la struttura da questa nuova identità? Il management e la proprietà dell’hotel sono rimasti invariati, ed è questo già un grosso vantaggio. Portiamo con noi tutto il knowhow acquisito in questi anni e soprattutto un alto livello di standard, al quale potremo aggiungere un tocco di personalizzazione in più. Che cosa offre di particolare l'hotel alla clientela business, soprattutto in termini di tecnologia e comfort dedicati?

L’hotel offre innanzitutto una posizione strategica che a mio avviso è estremamente importante, oltre a quelli che sono i servizi business essenziali al giorno d’oggi, insieme alle cinque sale meeting, per even-

ti di qualsiasi genere. Quali plus possiede l'hotel per il mice? È possibile organizzare una serie di attività post congress, in par-

INCONTRI IN COSTIERA Il Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast, situato tra il magnifico mare del Golfo di Napoli e le celebrate rocce della Penisola Sorrentina, è un moderno quattro stelle sorto dalla riconversione di un vecchio opificio industriale per la trasformazione del calcestruzzo. Ed è proprio la sua collocazione a essere uno dei suoi plus principali. La sua posizione colloca l’hotel al centro degli itinerari turistici più incantevoli della Campania grazie alla sua vicinanza alla Costiera Amalfitana, Napoli, Sorrento, Capri, Pompei ed Ercolano. Questo caratteristico hotel, aperto dal 2004 e inizialmente affiliato al brand Crowne Plaza Hotels & Resorts, è tuttora gestito dallo stesso management e dalla medesima proprietà che ha rilevato e riconvertito l’opificio e, proprio per sottolineare la sua temeraria storia di realizzazione, oggi prende il nome dalle due moderne torri che spiccano sul mare e che danno il benvenuto a tutti gli ospiti che giungono ogni giorno nella Penisola Sorrentina. Dotato di 150 camere e con bellissima vista sul mare, la struttura vanta anche un centro congressi con cinque sale meeting e l’esclusivo Centro Benessere Spamarine, uno dei più rinomati in Campania. Il Towers Hotel si propone come destinazione unica per soddisfare le esigenze di chi viaggia per affari nonché come luogo perfetto per ospitare meeting ed eventi di ampio respiro. Dal 2011 l’offerta dell'hotel si è poi ampliata grazie al Convivio Ricevimenti, un’esclusiva location per cene di gala ed eventi situata accanto alla piscina dell’hotel, con una vista unica sul Golfo di Napoli e una proposta gastronomica molto raffinata abbinata a un servizio impeccabile.

ticolar modo escursioni private, via mare, grazie al suo molo d’attracco privato. Siamo anche molto forti con le attività di team building: ce ne sono per tutti i gusti, dal dragon boat, alla staffetta con i tipici gozzi sorrentini, o una regata con barche a vela, oltre ai corsi di cucina e pizza napoletana. Perché un businessman dovrebbe scegliervi? Perché siamo esattamente quello di cui hanno bisogno. Una location esclusiva, vicino al mare, facilmente raggiungibile e dall’indubbio fascino, dove i businessman amano tornare anche in vacanza insieme alla propria famiglia. Abbiamo fatto un grande lavoro in queste settimane, e lo continueremo a fare, per comunicare a tutti i nostri clienti questo cambio che definirei epocale. Fondamentale è stato il supporto di partner specializzati nel graphic design, come l’agenzia Creative Idea di Scafati, e la web agency Relactions di Roma, che ha curato il sito web www.towershotelsorrento.com. Il nuovo booking engine è stato invece affidato al team di esperti della Qnt di Firenze, uno dei leader di mercato. Indirizzo a fine rivista


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HOTEL BT

di Simona Zin

La clientela d'affari trova nelle quattro strutture di Costa degli Ulivi location di grande bellezza dotate dei migliori comfort per chi viaggia per lavoro, di tecnologia di prim'ordine e di interessanti proposte post congress

Affari e charme in Sicilia n appuntamento d'affari a Palermo e dintorni trova in una delle quattro strutture di Costa degli Ulivi S.p.A. la giusta collocazione. Non a caso il motto della società è “Strutture uniche in luoghi straordinari”, azzeccato per un gruppo che si caratterizza per servizi di alta qualità e tecnologia all'avanguardia per il segmento business. Oltre al Grand Hotel Piazza Borsa, la società comprende anche lo Splendid Hotel La Torre, l'Hotel Torre Normanna, a venti chilometri dal capoluogo siciliano, e l'Eolian Hotel, sull'isola di Vulcano.

U

“Strutture uniche in luoghi straordinari” è il motto della società Costa degli Ulivi S.p.A

Assistenza personalizzata Il primo hotel di fascino del gruppo per la clientela business è il Grand Hotel Piazza Borsa, frutto della fusione in un'unica struttura alberghiera di tre palazzi contigui del centro storico di Palermo, il nucleo centrale dei quali era stato il convento e la grande chiesa dei Padri della Mercede. Il complesso forma oggi una struttura molto particolare, nella quale trovano spazio appuntamenti di lavoro che si avvalgono di servizi tecnici all'avanguardia e di un'assistenza personalizzata. Le otto sale congressi, di diversa capienza, sono disposte su più livelli. Ciò che è veramente notevole è la presenza, sempre in questa struttura, di una sala raggiungibile sia dagli ingressi alberghieri sia attraverso propri accessi indipendenti.


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Oltre al Grand Hotel Piazza Borsa di Palermo, la società comprende anche lo Splendid Hotel La Torre e l'Hotel Torre Normanna di Mondello e l'Eolian Hotel, sull'isola di Vulcano

Per un incontro business, si sa, anche la ristorazione è importante: le quattro sale – Roof Garden, sala Liberty, le due salette – sono ambienti accoglienti ed esclusivi per un veloce pranzo di lavoro o per una cena di gala, organizzati a seconda delle esigenze e caratterizzate da menu su misura. Per gli ospiti si può creare, infatti, un percorso di antiche tipicità, oppure intrigarli con sapori che dal consueto vanno verso luoghi inesplorati, oppure, ancora, attingere alla festosità monumentale dei piatti più blasonati d’Europa. Non meno importante del buon

cibo, il benessere: a disposizione degli ospiti c'è anche un percorso che comprende sala relax, sala massaggi, bagno turco, sauna, vasca idromassaggio, docce emozionali. Incontri di altissimo livello possono trovar spazio anche nell'antico chiostro, fiore all’occhiello della struttura siciliana, che ospita accoglienti salottini in 250 metri quadrati circa. Spazio al relax La carrellata degli hotel prosegue con lo Splendid Hotel La Torre, che si trova a Mondello, a pochi minuti di bus dal centro di Palermo, subito al di là dei grandi via-

li del parco della “Favorita". Dotato di 168 camere funzionali e moderne, fra cui le famose “Blue”, vale a dire le frontemare con parete di vetro e terrazzino, l’albergo comprende anche un centro congressi che si estende su una superficie di circa settecento metri quadrati prospicienti il mare. Un moderno sistema di pareti mobili fonoassorbenti rende le superfici delle sale adattabili a ogni esigenza del cliente. Sono a disposizione salette da due a trecento posti, come anche cabine di traduzione simultanea (tre lingue), cabina di regia, con impianti di registrazione audio e video e amplificazione centralizzata. L’hotel dispone anche di una piscina con acqua di mare con un ampio solarium, annessa vasca idromassaggi, un comodo accesso alla piattaforma realizzata sugli scogli per i bagni in mare e un bar attrezzato per uno spuntino oppure un aperitivo prima del pranzo. L’Hotel Torre Normanna, invece, è ubicato all'interno del Complesso Torre Normanna e dispone di 143 camere, di American Bar, piano bar, ristorante, sala banchetti, e uno splendido terrazzo panoramico. Il Villaggio Vacanze Torre Normanna dispone di trecento camere confortevoli, piscine, spiaggia attrezzata, tennis, bocce, minigolf, pallavolo, calcetto, tiro con l'arco, sport nautici come vela, surf e canoa. Il centro congressi, all'interno dello stesso albergo, è uno dei più

importanti in Sicilia ed è dotato di sale modulari fino a novecento persone e tre sale satelliti per complessivi trecento metri quadrati ideali per i sottogruppi, le pause e gli spazi espositivi. All'insegna della natura Ultimo ma non meno importante albergo di Costa degli Ulivi S.p.A. è l’Eolian Hotel, che sorge al centro della Baia di Ponente, la località più suggestiva dell’isola di Vulcano nell’affascinante arcipelago delle Eolie. Le sue 88 camere si presentano perfettamente integrate nella particolarissima atmosfera eoliana e dotate dei comfort più moderni. Dispone, tra l'altro, di ristorante panoramico all’aperto, american bar, sala riunioni fino a cento persone, ampie terrazze sul mare, solarium, piscine con acqua dolce e con acqua di mare, bar piscina, campo da tennis illuminato. L'idea di realizzare un albergo sulle isole Eolie, e precisamente sulla meno frequentata isola di Vulcano, nasce nella metà degli Anni 60. L’Eolian Hotel sorge oggi sulla spiaggia di Porto Ponente, una baia di bassi fondali di nera sabbia vulcanica. La struttura è realizzata a edifici interconnessi nel tipico stile delle isole e non superano mai il primo piano. Inoltre, per circa un ettaro è circondata da un giardino che riproduce una rigogliosa macchia mediterranea. Indirizzo a fine rivista


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MOVE HOTEL

di Michela Rossi Nel cuore del Nordest produttivo, l’accogliente struttura di Mogliano Veneto è per vocazione attenta ai soggiorni business

Un’isola al centro degli affari Con il suo stile glamour, i suoi spazi e servizi all’avanguardia rappresenta una base perfetta sia per lavorare sia per concedersi un esclusivo relax

l Move Hotel, situato tra Treviso e Venezia, si trova al centro di una rete viaria, autostradale, ferroviaria e aeroportuale davvero invidiabile: è a poche centinaia di metri dai caselli di Mogliano (uscita Casale sul Sile) e Preganziol, a dieci minuti dagli aeroporti internazionali Antonio Canova e Marco Polo e dai centri storici di Venezia e Treviso, rappresentando così un’isola felice per un soggiorno business ma anche per una veloce fruizione del territorio, ric-

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chissimo di stimoli. Il famoso Nordest produttivo, costellato di piccole, medie e grandi aziende manifatturiere, fiorisce attorno al Move Hotel, i distretti della calzatura sportiva, degli scarponi da sci, dell’abbigliamento casual e sportivo, dell’occhialeria, della produzione di mobili, di elettrodomestici e attrezzature per comunità, società di software, sono modelli, realtà irripetibili. Il cuore pulsante dell’economia padovana, bellu-

nese, trevigiana, veneziana è raggiungibile nell’arco di trenta-quaranta minuti di auto. Società come Benetton, Stefanel, Lotto, De Longhi, Veneta Cucine, Assicurazioni Generali, Electrolux, Zanussi Grandi Impianti, Pinarello, Texa, Olimpias, Acqua San Benedetto, Fassa Bortolo, Breton 50, Came, Fraccaro, Luxottica, Geox, senza contare tutte le aziende del comparto alimentare e vinicolo, sono conosciute in tutto il mondo.

Non solo soggiorni business Chi viaggia tanto considera la camera d’albergo la sua seconda casa, fa piacere essere salutati e accolti con piccole attenzioni; in particolare, le donne viaggiatrici sono attente a temi di sicurezza, servizio, qualità, informazione. Move Hotel offre ai businessmen e alle donne manager la possibilità di convenzione corporate, particolarmente convenienti: l’importante, per averla, è assicurare un minimo di pernottamenti nel corso dell’anno. Ma di quali attenzioni parliamo? Schermo Tv da 32 pollici, minibar, wifi free, letto e materasso king size due metri per due, vano doccia mega, elegante linea cortesia. La Sala Fitness e il centro benessere sono free per i patiti della forma fisica.


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Le donne viaggiatrici, attente ai temi di sicurezza, servizio, qualità e informazione, trovano al Move Hotel il proprio albergo ideale

Fashion District Mc Arthur Glen. Se si ha voglia semplicemente di un angolino dove sedersi e leggere un libro, nella vasta lobby interna o nel Campiello o, nella bella stagione attorno alla piscina attrezzata, si può fare finta di essere in vacanza. Lavorare a proprio agio

Metti una sera, un viaggiatore… Che cosa si può fare se una sera ci si trova al Move? Qui si spalanca un mondo di opportunità, con la navetta o taxi (dopo una certa ora) ci si può fare accompagnare a Treviso, in Piazza dei Signori, per uno “spritz” o per “bacari” oppure per fare una full immersion nell’enogastronomia trevigiana, famosa per il fiore rosso dell’inverno, il radicchio e per le bollicine del Prosecco. Oppure si può, in dieci minuti, raggiungere Piazzale Roma, la porta d’ingresso di Venezia e fare finta di perdersi in calli e campielli per riscoprire le meraviglie notturne di Piazza San Marco.

Oppure, se si vuole sfidare la dea bendata, si può andare alle slot machine di Ca’ Noghera, il Casino della Terraferma o ai tavoli della roulette e chemin de fer di Ca’ Vendramin Calergi. Oppure, perché no, approfittare dell’outlet di Noventa, dove si trova il

Se si ha la convenzione corporate tutto viene semplificato e velocizzato. Se si è un frequent traveller, conviene chiedere la convenzione. In questo caso non occorre la carta di credito a garanzia, si è riconosciuti immediatamente e si può estendere la convenzione a eventuali pacchetti, full e half day meeting o a pranzi e cene. Se non si desidera una sala meeting, ma si deve fare una riunione, si può preno-

tare una junior suite o una suite, rispettivamente da 35 e da 50 metri quadrati. In questo modo si può lavorare in tutta tranquillità e privacy. Ecco le caratteristiche dell’hotel: duecento camere spaziose, suddivise in varie tipologie, standard, sport, junior suite e suite; un centro congressi composto da dieci sale, la più piccola da otto, la più grande da 550 posti, tutte con luce naturale e con facilità di carico e accesso; uno spazio esterno che comunica con quello interno, vivibile per gran parte dell’anno, da primavera all’autunno inoltrato; una sala colazioni e un ristorante con importante area banchetti. Weekend con famiglia Idea: perché non prolungare i soggiorno e prenotare un week end? Se si lavora di giovedì e venerdì, ci si può far raggiungere dalla famiglia per un weekend. Tutto è a portata di mano, le bollicine del Prosecco, le piccole città d’arte come Conegliano e Castelfranco, Venezia, la navigazione in laguna o col Burchiello, le Ville Venete di Venezia e Treviso, i mercatini antiquari di Asolo e Badoere, le trattorie del Montello, le piste innevate del Cansiglio, il rafting, il deltaplano, i percorsi ciclabili del Montello. Insomma, ci si può far prendere da un delirio di onnipotenza ma è vero: il Move comunica energia, movimento! Indirizzo a fine rivista


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HOTEL AI CAVALIERI

di Madeleine Rey

Il business abita qui Tecnologia all'avanguardia, servizi personalizzati, comfort e accoglienza particolare sono tra i plus principali richiesti dalla clientela d'affari, che trova a Palermo la risposta a tutte le sue esigenze gazioni corporate di passaggio in città una base ideale sia per lavorare sia per riposare e rilassarsi nei momenti liberi o a fine giornata. Alla scoperta di Palermo Un altro plus dell'hotel siciliano è la possibilità, durante il soggiorno, di andare alla scoperta di una città suggestiva e di grande fascino. Arrivando dalla caratteristica piazzetta di Sant’Oliva, a due passi dalla più celebre Piazza Politeama, ci si imbatte nell’albergo che accoglie i suoi ospiti nell’elegante hall dotata di tecn indirizzo doc e glamour per viaggi d'affari a Palermo è sicuramente l'Hotel Ai Cavalieri, nel cuore della città, dove le tradizioni più vere e la grande arte incontrano il mondo cosmopolita degli affari, dello shopping e delle nuove tendenze. L'hotel di assoluto fascino e prestigio è affiliato al gruppo Best Western e può vantare la disponibilità di ben quattro sale meeting versatili e dotate delle più moderne tecnologie. La sua struttura originaria era un immobile di pregio dei primi del '900 che è stato sapientemente

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restaurato: attualmente l'hotel è gestito, in modo estremamente efficiente e con grande passione, da uno staff giovane e motivato. Lussuoso e discreto, è curato fin nei minimi dettagli e offre servizi personalizzati per la clientela business: dotato di 39 confortevoli camere e suite, rappresenta per gli uomini d'affari e le deleL'Hotel Ai Cavalieri è gestito, in modo estremamente efficiente e con grande passione, da uno staff giovane e motivato

nologia wi-fi e di invitanti poltrone e divanetti in pelle, dove si può tranquillamente leggere un quotidiano e collegarsi gratuitamente alla rete dal proprio notebook. Le camere, spaziose e luminose, sono tutte perfettamente attrezzate per le sessioni di lavoro e dispongono di comfort per il segmento business quali la linea telefonica diretta e la connessione wireless gratuita. Le suite, tra le altre comodità, offrono in più il salotto separato e la vasca idromassaggio. Oltre al comfort e alla privacy di cui si può godere restando in camera, l’albergo


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Dotato di 39 confortevoli camere e suite, lussuoso e discreto, l’hotel è curato fin nei minimi dettagli e offre servizi personalizzati per la clientela business

no d’Inverno, climatizzato e in grado di ospitare fino a 130 persone. Tra le proposte gastronomiche, si va dalla nouvelle cuisine ai più genuini piatti siciliani, sempre seguiti da dolci meravigliosi.

mette a disposizione di singoli viaggiatori e gruppi aziendali altri servizi e aree comuni che contribuiscono a rendere il soggiorno ancora più piacevole: per esempio, nella sala delle colazioni lo chef cura personalmente la ricca proposta del buffet mattutino, scegliendo i migliori prodotti e allestendo la tavola secondo la più alta tradizione culinaria. Viene riservata, inoltre, molta attenzione per ogni forma di intolleranza alimentare. Altro luogo preposto a incontri d'affari o a piacevoli momenti di relax il nuovissimo wine bar dell’hotel “Graal Club” che propone

Lo chef cura personalmente la ricca proposta del buffet mattutino scegliendo i migliori prodotti e allestendo la tavola secondo la più alta tradizione culinaria

un'eccellente selezione di vini italiani ed esteri ed è perfetto per aperitivi e cocktail raffinati e per l’allestimento di pranzi leggeri, coffee break. I banchetti e le cene di gala sono serviti nell’esclusivo Giardi-

Incontri di classe L'Hotel Ai Cavalieri si distingue anche per la sua offerta di sale meeting e dotazioni tecnologiche all’avanguardia, capaci di garantire la perfetta riuscita di qualsiasi incontro professionale. È recente la realizzazione di una nuovissima sala da ottanta posti, la sala Gold, costruita ex novo e dotata di arredi di design unici nel loro genere, che si aggiunge alla sala Principe con i suoi 130 posti a platea (anch’essa completamente rinnovata), all’esclusiva sala Ai Cavalieri da 35 posti, alla più piccola sala Harem da 15 posti e all’executive lounge per riunioni dirigenziali riservate a un massimo di dieci partecipanti. Incontri e riunioni sono anche supportati dalla consulenza tecnica del personale qualificato e arricchiti dalla possibilità di organizzare originali post congress, che possono trasformare piacevolmente un viaggio di lavoro. Tra gli altri plus con cui l’Hotel Ai Cavalieri si propone ad aziende e viaggiatori d’affari, da ricordare infine il sito istituzionale, di recente rinnovato, attraverso il quale, in modo semplice e immediato, è possibile trovare tutte le informazioni riguardanti l’hotel e sceglierlo per il prossimo viaggio d'affari. Indirizzo a fine rivista


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WORK IN PROGRESS

di Ferdinando Farba

AAA slot cercansi

Alitalia-Etihad, Linate-Malpensa, Lufthansa-Air Berlin… In vista dell’Expo milanese del 2015 aumentano i giochi incrociati che interessano anche i business traveller ilano sarà sede di Expo 2015, poco distante dall’aeroporto di Malpensa, capace di trenta milioni di arrivi l’anno e in grado di accoglierne i quattro milioni previsti per l’Expo. Manca però la compagnia aerea di casa che porti qui turisti e – soprattutto, specie per quanto ci riguarda, business traveller – da tutto il mondo, dal momento che Alitalia li porterà in misura maggiore al proprio hub di Roma Fiumicino. Malpensa è il secondo aeroporto

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italiano, deve contare sulle proprie forze per attrarre nuove compagnie e ha bisogno di più slot per il 2015 anno dell’Expo. Ma questa esigenza si gioca dentro una complessa partita fatta di mosse e contromosse: se Etihad entra in Alitalia, Fiumicino e Linate guadagneranno traffico anche a spese di Malpensa, che però potrebbe essere sostenuto da Lufthansa in competizione con Air Berlin. Nel confronto entrano come arbitri Enac, Enav e il mini-


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ALITALIA ED ETIHAD

Il piano aeroporti elaborato due governi fa dal ministro Passera è in via di aggiornamento e prevede Malpensa scalo di “interesse strategico” e Linate, Bergamo Orio e Montichiari di “interesse nazionale”

LINATE E MALPENSA IN CIFRE Linate Numero passeggeri nel 2013 Variazioni rispetto al 2011 Variaz. movimenti aerei 2013/2012 (valori assoluti) Variaz. movimenti aerei 2013/2012 (valori %)

Malpensa

9.034.373 17.995.075 - 2,1 % - 3,1 % - 5.058

- 10.047

- 5,3 %

- 5,9 %

Fonte Sea e Corriere della Sera

stero delle Infrastrutture, che devono fare sistema per garantire nuovi slot, in particolare su Malpensa. Ne trarranno vantaggi anche i business traveller da e per Milano, coinvolti o meno in Expo 2015. Malpensa Con una pista lunga 4100 metri consente i voli a lungo raggio, dispone di un terzo satellite in grado di ospitare due Aibus A 380 e opera su 180 destinazioni, di cui 79 extra UE. Nonostante

ciò, Malpensa è sceso da 19 milioni di passeggeri nel 2011 ai 17,9 del 2013. Le connessioni con la città sono buone: autostrada, taxi, bus, stazione con 120 treni al giorno che coprono in trenta-45 minuti i sessanta chilometri dal centro città. Dal 2015 inizieranno i lavori per il raccordo ferroviario tra i due terminal (vedi box) mentre è aperto il progetto di collegare il T2 alla linea RFfi Gallarate - Milano e il T1 con lo svincolo di Novara Est

Flotta aeromobili Età media aerei (anni) Dipendenti Fatturato gen-set 2013

Alitalia

Etihad

137 6,5 12.000 1,06 m.di

89 4,9 17.000 4,8 m.di

Fonte Sea e Corriere della Sera

della AV Torino-Milano. L’aeroporto è sottoutilizzato per i voli a lungo raggio e per far quadrare i suoi conti non bastano le compagnie che operano sul medio come EasyJet. Nonostante ciò per Expo 2015 sono previsti investimenti di trenta milioni di euro per migliorare l’accoglienza. Malpensa T1-T2 in treno Il raccordo ferroviario tra i due terminal è stato finalmente finanziato e il costo di 115 milioni di euro verrà suddiviso tra Stato (39%), Regione Lombardia (27%), Sea (14%) e la UE (20%). I lavori inizieranno nel 2015, dureranno due anni e il percorso, in trincea e sotto un tunnel, durerà meno di cinque minuti. Linate City airport dotato di pista lunga 2700 metri e dunque adatta ad aeromobili per il solo medio raggio. È questo che fa la differenza con Malpensa. È sceso nell’ultimo anno a nove milioni di passeggeri con traffico interno e verso gli hub di lungo raggio come Londra, Parigi, Francoforte e Amsterdam attuati da British, Air FranceKLM e Lufthansa. Due decreti degli ex ministri Burlando e Bersani tuttora in vigore pongono limiti al traffico di Linate per favorire Malpensa ma la complessa normativa aerea fa trovare scappatoie per limitarne gli effetti.

Sea È la società di gestione di Malpensa e Linate e alla Mobility Conference il suo presidente Pietro Modiano ha ribadito la necessità di aumentare i passeggeri sino a dieci milioni a Linate ma ben oltre i venti a Malpensa, dove sono necessari almeno venti voli a lungo raggio in più. Uno è già stato trovato su Toronto, operato da Air Canada con B 767 dal prossimo giugno. In tabella le cifre sui due aeroporti Ricco bacino d’utenza Gli incrementi auspicati da Modiano poggiano su un bacino d’utenza di trenta milioni di passeggeri da un territorio che produce il 65 per cento del Pil nazionale. Un’indagine Ispo evidenzia che l’85 per cento di business traveller, il 73 delle imprese e l’85 di opinion leader pongono l’esigenza di disporre di un vero hub intercontinentale nel Nord Italia e Malpensa soddisferebbe i requisiti. Se venisse depotenziato, la Camera di Commercio di Milano ha stimato un danno di dieci miliardi di euro a carico del territorio. Il piano aeroporti Quello elaborato due governi fa dal ministro Passera è in via di aggiornamento e prevede Malpensa scalo di “interesse strategico” e Linate, Bergamo Orio e Montichiari di “interesse nazionale”. Però le conseguenze prati-


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Un’indagine Ispo evidenzia che l’85 per cento di business traveller, il 73 delle imprese e l’85 di opinion leader sentono l’esigenza di disporre di un hub intercontinentale nel Nord Italia

che non sono al momento chiare e a noi non resta che esaminare quali attori influiscono sulle scelte aeroportuali. Alitalia ed Etihad Al momento in cui scriviamo la compagnia degli Emirati Etihad sta lavorando per acquisire, con il quaranta per cento delle quote, la maggioranza relativa di Alitalia dopo aver assunto il controllo di Darwin Airline, rinominata Etihad Regional, e dopo un 29 per cento di partecipazione nelle quote di Air Berlin. Air Berlin è la seconda compagnia tedesca con oltre trenta milioni di passeggeri, e insieme a Etihad costituisce un network di 227 destinazioni in 83 Paesi del mondo. Alitalia si inserisce in questa realtà fatturando un quinto di quanto fattura Etihad (vedi tabella), che utilizza grossi aeromobili sul lungo raggio. È evidente che il ruolo di Alitalia sarà di garantire i feederaggi sugli hub dei due partner maggiori ma anche di beneficiare delle loro sinergie: un passaggio obbligato per riposizionarsi sul mercato. Gli scenari possibili La partita è complessa e ipotizziamo le possibili mosse e contromosse. Alitalia preannuncia per l’estate le novità sul lungo raggio Chica-

go e Los Angeles da Roma e Tokyo da Venezia. Sul medio, più rotte da Linate per Zagabria, Pristina, Praga e Varsavia, più voli di Air One da Palermo e Verona, ma nessuna novità da Malpensa. Su Linate Alitalia sta liberando slot in passato disponibili sulla tratta Milano-Roma, in riduzione per via della concorrenza del treno. Essi scenderanno da 31 a 19 con riutilizzo di quelli dismessi per altre rotte ma solo entro la UE e non per Abu Dhabi, hub di Etihad. Ma qui entra in gioco Air Berlin – compagnia UE con hub nella

Tra i giocatori entrano come arbitri Enac, Enav e il ministero delle Infrastrutture, che devono fare sistema per garantire nuovi slot

UE – che può essere feederata da Alitalia da Linate oppure può farlo essa stessa in code sharing su slot di Alitalia. Tutto ciò sta cambiando gli equilibri tra compagnie e alleanze a sfavore di Lufthansa, che ha chiesto l’intervento della UE per verificare la regolarità dell’accordo Alitalia-Etihad. La stessa Lufthansa sta programmando le proprie contromisure: vola già da Linate ma non può ottenere nuovi slot che potrà negoziare invece da Malpensa, lasciata nel 2011 e ora oggetto di un probabile rientro. La quinta libertà Oltre a Lufthansa, l’ipotesi di sviluppo di Malpensa si basa sui “diritti di quinta libertà” che l’Enac Ente nazionale aviazione civile può concedere a compagnie per voli intercontinentali con scalo a Malpensa, come ha fatto con Emirates che ha potuto prolungare il volo Dubai-Malpensa sino a New York. Altre compagnie hanno richiesto Malpensa in tale

veste, con pratiche soggette ad accordi bilaterali fra Stati. Ma manca quel network di collegamenti facenti capo a una “compagnia di casa” e Gabriele Del Torchio, ad di Alitalia, ha promesso più voli su Malpensa nel 2015. Li aspettiamo. Che cosa fare Per prima cosa, fare Sistema per ottenere nuovi slot, anche temporanei, su Malpensa. È un’azione di squadra tra Sea, compagnie aeree, Enac, Enav, IcaoOrganizzazione Mondiale Aviazione Civile e il ministero delle Infrastrutture. Quest’ultimo dovrebbe avere l’obiettivo prioritario di favorire i nuovi slot senza far dubitare di un conflitto di interessi verso Alitalia per via di quel 17,4 per cento investito in essa da Poste italiane. Siamo peraltro convinti che la forza di Alitalia stia nella sua capacità di essere competitiva senza stampelle pubbliche. In seconda battuta parecchi visitatori – tra i quali molti business traveller – arriveranno a Roma Fiumicino decisi a fare una puntata a Expo 2015 e, non essendo sufficienti gli slot su Linate, occorrerà ricorrere a treni av in servizio diretto Fiumicino Aeroporto-Rho Fiera di Milano. Da Roma Tiburtina a Milano Rogoredo bastano due ore e trenta minuti ma le prolunghe da/per Fiumicino e da/per Rho Fiera – nodi urbani congestionati – richiedono almeno due ore in più e sarà difficile stare sotto le quattro ore e trenta minuti. FS italiane può inventarsi qualcosa? Lo sapremo più avanti ma prima ci preme sapere se avremo più slot nel 2015. Anche questo è rilancio dell’economia…


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WORLDWIDE

di Giorgio Maggi

Miami business

Accanto a modernissimi grattacieli, a South Beach sono ancora numerose le case in stile Art Decò, così come le gallerie d’arte e i musei di design

Anche se decine di telefilm l’hanno resa famosa per le sue spiagge e la sua movida notturna, nella capitale virtuale della Florida si viene anche per fare affari. Come ben sanno i tanti ambasciatori del made in Italy che, senza badare troppo a cocktail e locali alla moda, hanno messo qui le loro radici

are, spiagge, sole e, per finire, un’ottima cucina. Non siamo in qualche paradiso tropicale o a Monte-Carlo, ma in quella che è la metropoli situata più a sud degli Stati Uniti. Un vero e proprio paradiso per gli amanti della “dolce vita”, grazie alle decine di miglia di spiagge bianchissime, ai caffè affacciati sui viali circondati di palme altissime e a una vita notturna che forse non ha eguali in tutto il

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mondo. Eh sì, perché a Miami, complice il clima tropicale tutto l’anno (attenzione, però, ai mesi estivi quando il caldo si fa davvero soffocante) e un’atmosfera che più rilassata non si può, la parola d’ordine è una sola: qualità della vita e scenari mozzafiato. Proprio come quelli che spesso hanno fatto spesso da sfondo a polizieschi di varie epoche, dalle serie tv come Csi Miami e Miami Vice, ai film come Scarface.


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DOVE FARE SHOPPING Per la vita da spiaggia, l’indirizzo imperdibile è Absolutely Suitable (1560 Collins Avenue), negozio nel quale è possibile trovare costumi da bagno di tutti i tipi, i colori e le taglie. Per gli amanti del Kitsch, c’è Beatnix (1149 Washington Ave), tutti i giorni fino a mezzanotte una straordinaria collezione di oggetti stravaganti: vestiti, sottobicchieri, cartoline, bicchieri... Per i fumatori, El Crédito Cigars (1106 SW 8th St) dispone di tabaqueros cubani che arrotolano a mano i sigari su banchi di legno per poi tagliarli e pressarli. Per gli appassionati di centri commerciali, l'Aventura Mall (19501 Biscayne Blvd) ospita giochi al coperto e le boutique di marchi come Macy's, Lord & Taylor, Burdines, Bloomingdale's.

Non solo divertimento Seconda città della Florida e meta turistica più importante degli Stati Uniti, Miami può anche essere presa a esempio come un’autentica città multietnica. Il moti-

Nella contea di Miami Dade opera circa il cinque per cento dell'imprenditoria made in Italy che ha sedi, succursali o agenzie negli States

vo è semplice: grazie alle presenza di una folta comunità latinoamericana e caraibica, lo spagnolo è la lingua più parlata in molti quartieri, cominciare da Little Habana. Meno numerosa, ma in forte crescita è pure la ‘little Italy’ cittadina, che negli ultimi anni ha visto aumentare in modo esponenziale i turisti, celebri e non, provenienti dal Belpaese, ma anche gli espatriati veri e propri (circa 13mila, ndr). Secondo l’Ice, infatti, e si tratta sicuramente di dati in difetto, nella contea di Miami Dade ope-

ra circa il cinque per cento dell'imprenditoria made in Italy che ha sedi, succursali o agenzie negli States. In tutto, quindi, un centinaio di aziende che dal settore immobiliare a quello agroalimentare, passando per i servizi legali e finanziari (Miami è la seconda città degli Stati Uniti per presenza di banche internazionali dopo New York, ndr) e il comparto del lusso – mobili di alta gamma, moda e gioielleria – stanno approfittando del ruolo di Miami non solo come porta d’ingresso per il Sud America e i Caraibi, ma anche come snodo commerciale nel Sudest degli Usa. Un discorso a parte merita poi l’industria nautica, visto che proprio qui si tengono i più importanti saloni al mondo per la nautica e l’industria crocieristica, e visto che proprio la Florida è uno dei primi mercati al mondo per l’acquisto di yacht. Solo per fare un esempio, tra

Miami e dintorni, sono registrate più imbarcazioni da diporto che in tutta Europa. Dal Rinascimento a Batman Se per il business Miami ha poco da invidiare a metropoli ben più grandi, è per tutto quello che non è lavoro che la capitale della Florida non teme rivali. Se lungo Ocean Drive si pratica sport o si prende il sole, dopo il tramonto ci si trasferisce in uno degli innumerevoli locali nei pressi di Coconut Grove o del Design District, forse il centro urbano più alla moda degli States dopo Manhattan. Ma al di là della sua nightlife, Miami merita attenzione anche alla luce del sole. Accanto a modernissimi grattacieli, infatti, a South Beach sono ancora numerose le case in stile Art Decò, così come le gallerie d’arte e i musei di design. Il MoCa, ad esempio, inaugurato nel 1996, con l'obiet-

INFORMAZIONI UTILI Fuso orario: -6 rispetto all’Italia. Lingua ufficiale: inglese, ma lo spagnolo è parlato correntemente e, in alcuni quartieri, anche più diffuso. Documenti: oltre al passaporto a lettura ottica, è necessaria avere la cosiddetta Esta, un’autorizzazione da richiedere on line (https://esta.cbp.dhs.gov/esta/ oppure https://www.estaonlineusa.com/esta/), pagando con carta di credito. Quando andare: da ottobre ad aprile è il periodo migliore, meglio evitare agosto, a rischio di piogge e uragani. Come telefonare. Prefisso dall'Italia: 001, seguito da 305 per l'area metropolitana di Miami e 786 per Miami Beach. Prefisso per l'Italia: 01139. Per muoversi: Dall’aeroporto, ci sono metropolitana leggera (2 dollari), autobus (2,35 dollari) e shuttle bus (da 10 a 20 dollari circa), o taxi (dai 25 dollari in su). Come arrivare: Miami è collegata direttamente dall’Italia da American Airlines, che vola tutti i giorni da Milano Malpensa (www.aa.com). Internet: www.miamiandbeaches.com.


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DOVE MANGIARE Sofisticata, semplice o street food. A Miami, ci sono ristoranti per tutti i gusti (e le tasche), spesso però influenzati dai sapori latino-americani e caraibici. La Piaggia Beach Club. Cucina mediterranea e musica internazionale, direttamente sul mare (www.lapiaggiabeach.com). The Dutch. All’interno del W South Beach Hotel & Residences, ristorante appena aperto, ma già “superallamoda”, con tanto di oyster bar (www.thedutchmiami.com). Quattro Gastronomia Italiana. Cucina autentica italiana e ottimi vini, frequentata anche da star del cinema (www.quattromiami.com). Cipriani. Cugino americano del celebre ristorante e albergo veneziano (www.cipriani.com). Sushisamba Dromo. Bar e ristorante, offre un mix di cucina giapponese, peruviana, brasiliana (www.sushisamba.com).

tivo di rendere l'arte contemporanea più accessibile e comprensibile al grande pubblico, è una delle maggiori attrazioni culturali (www.mocanomi.org). Stessa cosa per il Mam, il Miami Art Museum, che accoglie i frutti delle culture artistiche delle varie etnie che popolano la città (www.pamm.org). A Coconut Grove, invece, si trova il Vizcaya Museum and Gardens, una villa

Il Vizcaya Museum and Gardens è una villa progettata dall'architetto Paul Chalfin sul modello di Villa Rezzonico di Bassano del Grappa per ospitare l'industriale James Deering durante il periodo estivo

DOVE DORMIRE Vicino all’aeroporto, Miami Airport Marriott (www.marriott.com). Epic Miami. Nel quartiere finanziario della città (www.epichotel.com). Delano, cinque stelle in stile minimalista (www.morganshotelgroup.com). W South Beach. Moderno, spazioso ed elegante (www.wsouthbeach.com). Four Seasons Miami. Nel cuore di Downtown Miami (www.fourseasons.com).

progettata dall'architetto Paul Chalfin sul modello di Villa Rezzonico di Bassano del Grappa per ospitare l'industriale James Deering durante il periodo estivo: di fronte alla baia di Biscayne, circondata da enormi giardini all'interno dei quali si trovano anche dei laghi artificiali, con le sue opere d’arte e gli arredi del XV-XIX secolo, è un must per gli amanti del Kitsch e dell’architettura italiana rinascimentale (www.vizcaya.org). Infine, due curiosità per i più intraprendenti. Il World Erotic

Art Museum. nato dalla trasformazione di una collezione erotica privata di circa cinquemila pezzi, si trova nel quartiere di South Beach, uno dei più trasgressivi della città. Ovviamente, l'ingresso è vietato ai minori di 18 anni (www.weam.com). E, per gli amanti del genere, il Dezer Collection Car Museum & Event Center (www.dezercollection.com): oltre 1.200 modelli di auto, tra cui diverse Batmobile e la più grande collezione di veicoli di James Bond esistente.


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Arco Teem-BreBeMi, apertura a luglio

Hrg, le grandi città guidano la ripresa delle tariffe

L’Arco Teem, ovvero i sette chilometri di Tangenziale Est Esterna di Milano in avanzato stato di realizzazione che consentiranno alla “direttissima” BresciaBergamo-Milano di innestarsi sugli assi viari della Cassanese e della Rivoltana invece di sfociare in aperta campagna, entrerà in esercizio a luglio contestualmente a BreBeMi. Già dallo scorso settembre strutturalmente “fidanzati” grazie al completamento di tutte le intersezioni previste e da dicembre “promessi sposi” sull’onda dell’acquisizione del controllo di entrambe le Società da parte del Gruppo Gavio, gli assi con-

Secondo la recente survey condotta da Hogg Robinson Group (HRG), le tariffe delle camere nelle prime 55 città in tutto il mondo hanno prodotto risultati contrastanti: 26 città risalgono la classifica, mentre 25 perdono posizione e quattro rimangono stabili. Ciò nonostante, 23 città tra le prime 55 hanno registrato una flessione della tariffa media per camera rispetto all’ultima indagine. Le capitali finanziarie hanno subito forti rincari, poiché il settore bancario ha recuperato terreno, mentre in Asia e Africa alcune singole città hanno mantenuto un trend di crescita nonostante il lieve calo complessivo dei prezzi medi delle camere. Stewart Harvey, Group Commercial Director Hrs, ha commentato i dati: «Nel nostro studio l’anno scorso abbiamo fatto riferimento alle supercity che avevano cominciato a invertire alcune tendenze nazionali e a forgiare il proprio percorso. Abbiamo visto questa tendenza in continua crescita, in città come Barcellona e Pechino la forte crescita positiva, nonostante fattori esterni, è dovuta alla loro popolarità come destinazioni d’affari e anche di piacere».

voleranno a giuste nozze in estate. La costruzione dell’Arco Teem, intrapresa nel giugno 2012 e consolidata finanziariamente dal closing (2,2 miliardi di euro) raggiunto da Te tre giorni prima di Natale 2013, ha, del resto, imboccato la dirittura finale con il completamento dell’ottanta per cento degli interventi progettati.

New entry e giro di poltrone in Amadeus È stata affidata a Gabriele Rispoli la guida della direzione commerciale di Amadeus. Rispoli (nella foto) possiede un’esperienza ventennale nel settore del turismo maturata principalmente in Valtur dal 1993. Si inserisce nel progetto anche Angelo Massa come nuovo direttore finanziario che ha acquisito in diversi gruppi internazionali un significativo background nella corporate governance,

nella gestione dei rischi, nella pianificazione finanziaria e contabilità aziendali. Il team si rafforza inoltre con la definizione dei nuovi ruoli anche per Tommaso Vincenzetti, in Amadeus dal 2011, che affianca alla sua attuale carica di direttore marketing quella di Business Development Director e la nomina di Enrico Bertoldo a direttore Operations. Entrato in azienda nel 2004 dopo

aver ricoperto diverse posizioni di rilievo, Bertoldo assume ora la responsabilità dello sviluppo e della delivery dei prodotti, dei servizi e dei progetti di Amadeus.

Come farsi amico il tempo Alzi la mano chi non sente la pressione del tempo. Per migliorare il rapporto con l’inesorabile ticchettio AirPlus International e Dale Carnegie Training hanno dato vita, a Milano, al workshop “AirPlus Partner Day: come trattare il tempo e farselo amico”, durante il quale Dario Formica, Sales Manager di Dale Carnegie Training, ha tenu-

to un interessante minicorso. «È stato un momento di incontro per far sì che il tempo diventi un alleato per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati», ha detto il coach, che ha indicato spunti e soluzioni in grado di programmare il tempo stesso, individuandone i ladri imposti dall’esterno e quelli autogenerati.


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Frigerio festeggia 40 anni nel travel Frigerio Viaggi festeggia il quarantesimo anniversario di attività nel settore travel con una serie di eventi e iniziative che si alterneranno per tutto il corso dell’anno. La prima agenzia Frigerio Viaggi è stata avviata nel 1974 a Giussano, in provincia di Monza e Brianza. La storica agenzia è tutt’oggi sede del gruppo, che riunisce oltre duecento professionisti del settore e sessanta agenzie in tutta Italia. «Quello che tagliamo nel 2014 è un traguardo molto importante per noi – commenta il presidente Giancarlo Frigerio – soprattutto in un periodo di mercato delicato come quello che stiamo vivendo negli ultimi anni. La mia società ha sempre dimostrato di essere un’azienda solida, seria e affidabile. E questa è la strada che vogliamo continuare a percorrere negli anni a venire».

Ruggiero è il nuovo presidente Aniasa Fabrizio Ruggiero, nella foto, è il nuovo presidente di Aniasa, l’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici che rappresenta all’interno di Confindustria il settore del noleggio veicoli (a lungo e a breve termine e in fleet management). Ruggiero succede al vertice di Aniasa a Paolo Ghinolfi con un incarico triennale che si aggiunge al ruolo di amministratore delegato e direttore generale di Europcar, tra le società leader nel noleggio a breve termine. Oltre 65mila aziende e 2.500 Pa utilizzano ogni giorno i servizi di noleggio a lungo termine, mentre sono stati 4.500.000 i contratti di noleggio veicoli per esigenze a breve termine lo scorso anno, impiegati principalmente per esaudire le richieste del turismo internazionale e nazionale e per esigenze di mobilità aziendale.

Roberto Bacchi approda in Seneca

Biglietti online con un’app per Italo

Roberto Bacchi entra nella struttura di management di Seneca con un ruolo di primo

Gestire il proprio viaggio, consultare gli orari, acquistare e modificare biglietti in alta velocità, ricevere notifiche e informazioni sul servizio, chiedere eventuali rimborsi, restare sempre aggiornati sulla circolazione in tempo reale dei treni Italo. Sono i servizi contenuti nella nuova app di Ntv per Italo Treno gratuita per iPhone, iPod touch e iPad. L’applicazione consente di usare la carta di credito, per acquistare i biglietti, in sicurezza, anche nella modalità preregistrata. Nel processo di acquisto è possibile utilizzare eventuali voucher, codici promo o punti fedeltà (basta eseguire il login del proprio account), consultare gli orari di arrivo e partenza, gestire il proprio borsellino elettronico e ricevere in automatico (in modalità push), se si desidera, informazioni e avvisi personalizzati relativi al viaggio prenotato.

piano nei programmi di sviluppo della Tmc, dopo una carriera sviluppata in Italia e in Inghilterra con American Express e Carlson Wagonlit. «Con Roberto Bacchi – dice Ercolino Ranieri, presidente di Seneca – l’azienda ha voluto rafforzare la propria struttura per portare avanti i progetti di sviluppo in Italia e all’estero. È un manager importante, di grande esperienza internazionale nel business travel. Per Seneca ha una valenza centrale e il suo contributo sarà fondamentale per gli ambiziosi obiettivi che l’azienda ha fissato per il prossimo triennio».


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Un anno di conferme e stabilità per Bcd Travel Chiusura in utile, e per il quinto anno di fila, per Ventura e per le sue tre linee di business con relativi brand – Bcd Travel per il business travel, Travelgood per il turismo, Ventura Fiere per la Divisione Trade Fairs. Il 2013 si è attestato a un turn over di 212 milioni di euro di volumi, realizzato grazie a un team sostanzialmente invariato di 212 collaboratori. Numeri significativi perché parlano di stabilità, nonostante la situazione generale del settore

e del Paese. A questo occorre aggiungere che gli utili sono sensibilmente cresciuti e ciò sancisce un aspetto ancora più importante. «La ricerca di valore aggiunto e di nuovi significati del mestiere di chi si occupa di intermediazione turistica può, anzi deve, guardare lontano. Sempre più sotto attacco della tecnologia e del web si è consapevoli che la giungla di servizi e tariffe che si è creata negli ultimi anni è sintomo di una for-

Lifegate lancia il Catalogo dei fornitori sostenibili

Viaggi in tenuta a livello globale per Airplus International

Gli incontri di lavoro green sono passati in questi anni da trend di nicchia a un must per tante aziende che includono nelle loro policy programmi di sostenibilità ambientale. Per loro LifeGate lancia il primo Catalogo dei fornitori sostenibili, una selezione dei principali professionisti e aziende nel settore dell’organizzazione di eventi scelti in base alla loro politica di sostenibilità socio-ambientale e in base alle caratteristiche sostenibili dei prodotti e servizi offerti. Il catalogo, consultabile al nuovo sito LifeGate.it, rientra all’interno del progetto LifeGate Event, un’iniziativa ad ampio respiro per l’organizzazione di eventi sostenibili che include la formazione con corsi specifici per le aziende su come valorizzare il loro impegno ambientale e, attraverso il progetto Impatto Zero, consente di calcolare, ridurre e compensare le emissioni di CO2 generate da qualsiasi evento.

Secondo la ricerca International Travel Management Study effettuata dall’Istituto di ricerca 2hm su incarico di AirPlus International è emerso che a livello globale il 58 per cento delle aziende prevede di continuare a investire in trasferte di lavoro nonostante una ripresa economica debole. Secondo il 53 per cento dei manager intervistati i costi delle trasferte di lavoro cresceranno, ma il numero di viag-

te fase di cambiamento che richiederà ancora diverso tempo prima di assestarsi su un nuovo modello di business. In questa battaglia, oltre a tutte le strategie di diversificazione e alle attività commerciali e marketing che l’azienda ha programmato per fare educazione di mercato e per modificare progressivamente il proprio posizionamento, rimane e diventa ancora più fondamentale il ruolo della produzione», dichiarano da Bcd Travel.

gi resterà invariato rispetto al 2013, mentre il 42 per cento pensa che i costi rimarranno invariati e un uguale 42 per cento dichiara che i costi aumenteranno. Il Paese dove il divario tra previsione di spesa e crescita del numero di trasferte di lavoro è più marcato sono gli Stati Uniti, dove il 33 per cento degli intervistati prevede una crescita del numero di trasferte e il 52 per cento un incremento dei costi.

Emirati con un padiglione sostenibile all’Expo Un padiglione eco sostenibile e hi-tech per presentare al mondo Masdar, la futuristica città ecologica che sorgerà negli Emirati Arabi Uniti: è questo il progetto del Paese del Golfo per l’Expo del 2015 di Milano, con lo slogan Food for thought, espressione inglese che letteralmente indica il cibo per la mente, ovvero tutto quando è in grado di stimolare pensieri e riflessioni. La struttura che accoglierà i visitatori sarà alta dodici metri, frutto del lavoro del celebre studio di architettura Foster+partners. Il design del padiglione evocherà le forme di un canyon sabbioso, con onde sinuose e un grande corpo cilindrico. Una volta conclusa l’esposizione universale, il padiglione sarà smontato e tornerà ad Abu Dhabi.


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Indirizzi utili Aeroporti di Roma Tel. 06.65.95.27.385 partnership@adrmobility.it Air France www.airfrance.it Best Western Ai Cavalieri Hotel Via S. Oliva 8 90141 Palermo Tel. 091.58.32.82 Fax 091.61.26.589 info@aicavalierihotel.it www.aicavalierihotel.it

Costa degli Ulivi S.p.A. Via dei Cartari 18 90133 Palermo Tel. 091.32.00.75 Fax 091.61.16.700 www.piazzaborsa.it www.costadegliulivihotels.it HRS – Hotel Reservation Service Via L. Bissolati 76 00187 Roma Tel. 06.420.31.530 Fax 06.420.31.559 aziende@hrs.com www.hrs.com

Carlson Wagonlit Travel Via A. Vespucci 2 20124 Milano Tel. 02.62.54.31 commerciale@carlsonwagonlit.it www.carlsonwagonlit.it

La Venaria Reale Piazza della Repubblica 4 10078 Venaria Reale (To) Tel. 011.499.23.00 comunicazione@lavenariareale.it www.lavenaria.it

Cisalpina Tours Corso Moncenisio 41 10090 Rosta (To) Tel. 011.95.43.333 Fax 011.95.43.393 info@cisalpinatours.it www.cisalpinatours.it

Move Hotel Via Bonfadini 1 31021 Mogliano Veneto (TV) Tel. 041.59.77.001 Fax 041.59.77.400 www.movehotel.it info@movehotel.it

Hotel Principe di Savoia Piazza della Repubblica 17 20124 Milano Tel. 02.62.30.40.29 Fax 02.62.30.40.93 sales.hps@dorchestercollection.com dorchestercollection.com

Sala Convegni Palazzo Brambilla Corso Strada Nuova 61 27100 Pavia Tel. 0382.30.50.28 Fax 0382.30.58.95 convegni@isansrl.com www.isansrl.com

Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast S.S Sorrentina 145 - Km 12.400 80053 Castellammare di Stabia (NA) Tel. 081.39.46.700 Fax 081.39.46.797 info@sorrentocoasthotel.com www.towershotelsorrento.com


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ITALIA Milano, Roma e nazionale Elsa Natali Via G. Carini, 71 - 00152 Roma Telefono e fax 06.58.98.619 cell. 336.325037 elsa.natali@ediman.it Milano, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia Graziella Corbari Ediman - Via Ripamonti, 89 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 Fax 02.57.23.14.86 graziella.corbari@ediman.it Milano, Mantova, Emilia Romagna, Marche Antonella Madotto Ediman - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 antonella.madotto@ediman.it Milano, Bergamo, Brescia, Veneto, Trentino Patrizia Maggi Ediman - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 patrizia.maggi@ediman.it Milano, Como, Cremona, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta Angela Maspero

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