Poste italiane SpA - Spedizione in abb. post.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 N.46) Art. 1 Comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito, si restituisca al mittente, che si impegna a pagare la relativa tassa. Euro 4,20
TurismoAffari d’
Numero 2
Febbraio - Marzo 2010
anche online su
www.ediman.it
B u s i n e s s Tr a v e l • A g e n z i e d i V i a g g i o • Tr a n s p o r t a t i o n • O s p i t a l i t à CAR POLICY
Osservatorio: il business travel sceglie il treno
Il fleet manager delle società di noleggio a lungo termine fornisce tutti i servizi legati alla gestione delle vetture. Un esempio di come l’outsourcing può generare importanti saving
BEST PRACTICE Le web conference hanno portato una razionalizzazione nei viaggi d’affari. Grazie alla tecnologia il travel manager può così ridurre i costi riservando il budget aziendale alle trasferte strategiche
GUIDA 2010 La Guida di Turismo d’Affari, aggiornata e ampliata nei contenuti per soddisfare le esigenze dei travel manager, è giunta alla terza edizione
Cresce l’utilizzo del trasporto ferroviario a discapito dell’aereo. Lo registra la nona edizione della ricerca, condotta dall’Università di Bologna per la nostra testata, che ha sondato i viaggi d’affari del 2009 delineando un quadro di sostanziale difficoltà. Più ottimiste le previsioni per il 2010. In rilievo anche il rapporto tra agenzie e travel manager L a
r i v i s t a
d e l
T r a v e l
M a n a g e r
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Editoriale Non nascondiamoci dietro un dito. L’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle è stato difficile. Globalmente. E siccome vale la formula che vuole il business aziendale direttamente proporzionale al business travel, le conclusioni della nona edizione dell’Osservatorio non
Business uguale business travel
ci possono sorprendere. La congiuntura economica ha dunque pesato sulla spesa dedicata ai viaggi, diminuita velocemente. Il risultato è legato sia alle nuove tecnologie della comunicazione – non a caso
in questo numero troverete anche un interessante articolo sulle web conference –, adottate per sostituire trasferte costose, sia alla diffusione di nuove opportunità di trasporto veloci ed economiche. Perfetta spalla ai risultati riportati dall’Osservatorio, la nostra cover story tratta proprio l’ambivalente rapporto di sinergia-concorrenza tra mezzi di trasporto in Italia, focalizzando la propria attenzione in particolare su aerei e treni. Nel corso degli ultimi dodici mesi, infatti, il mondo del trasporto nazionale è cambiato come non mai, complice la partenza dell’alta velocità, il de-hubbing di Malpensa da parte di Alitalia e l’evoluzione delle low cost. Risultato: tempi di percorrenza ridotti e, soprattutto, maggiori possibilità di scelta per chi viaggia per affari da un capo all’altro della penisola. Ultima, ma certo non per importanza, la Guida di Turismo d’Affari è giunta alla terza edizione. Radicalmente riveduta e aggiornata, ricca di spunti preziosi e di indicazioni chiave per rendere la gestione delle trasferte sempre migliore, la Guida evolve di pari passo con il mondo del business travel tracciando lo stato dell’arte e le best practice dei viaggi d’affari.
Poste italiane SpA - Spedizione in abb. post.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 N.46) Art. 1 Comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito, si restituisca al mittente, che si impegna a pagare la relativa tassa. Euro 4,20
d’ TurismoAffari Numero 2
Febbraio - Marzo 2010
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Osservatorio: il business travel sceglie il treno
Il fleet manager delle società di noleggio a lungo termine fornisce tutti i servizi legati alla gestione delle vetture. Un esempio di come l’outsourcing può generare importanti saving
BEST PRACTICE Le web conference hanno portato una razionalizzazione nei viaggi d’affari. Grazie alla tecnologia il travel manager può così ridurre i costi riservando il budget aziendale alle trasferte strategiche
GUIDA 2010 La Guida di Turismo d’Affari, aggiornata e ampliata nei contenuti per soddisfare le esigenze dei travel manager, è giunta alla terza edizione
Cresce l’utilizzo del trasporto ferroviario a discapito dell’aereo. Lo registra la nona edizione della ricerca, condotta dall’Università di Bologna per la nostra testata, che ha sondato i viaggi d’affari del 2009 delineando un quadro di sostanziale difficoltà. Più ottimiste le previsioni per il 2010. In rilievo anche il rapporto tra agenzie e travel manager L a
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nº 2 febbraio - marzo ’10
Viaggio in Italia
di Giorgio Maggi
Il manager della flotta
di Alessandro Merolla
Cisalpino addio, ora si parla tedesco
di Ferdinando Farba
Tecnologia al servizio delle aziende
di Giovanni Fassola
Arriva la bella stagione
di Alessandra Boiardi
Thai: classe inconfondibile
di Simona Zin
NONA EDIZIONE OBT
Osservatorio: il business travel sceglie il treno
di Alessandra Boiardi
OSSERVATORIO BT
Viaggi, fatturato e soddisfazione dei clienti del turismo d’affari italiano nel 2009
6
COVER STORY
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CAR POLICY
16
FERROVIE
20
CARLSON WAGONLIT TRAVEL
28
AIR BERLIN
30
VETTORI
34 I-XVI
Sommario
Un indirizzo minimal chic a Varese
di Michela Rossi
Business travel con stile
di Daria Nardi Bessola
Un hotel in controtendenza
di Simona Zin
VILLA FENAROLI
Viaggio di piacere o d’affari?
di Michela Rossi
58
MONRIF HOTELS
Esclusivamente per business
di Giulia De Stefano
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BEST PRACTICE
Web conference e bt: amici o alleati?
di Anna D’Alessandro
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WORLDWIDE
Istanbul: una capitale, due continenti
di Ofelia Figus
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HOTEL CAPOLAGO
52
ALDROVANDI RESIDENCE CITY SUITES
54
AI CAVALIERI HOTEL PALERMO
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22
Check in
60 Reception
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Net travel
74 Block notes
80
Indirizzi utili
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I PROSSIMI APPUNTAMENTI EDIMAN
FULL CONTACT DISCOVER ITALY VENERDÌ 16 E SABATO 17 APRILE 2010 UNA HOTEL VERSILIA LIDO DI CAMAIORE
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FULL CONTACT INCENTIVE DESTINATIONS LUNEDÌ 17 E MARTEDÌ 18 MAGGIO 2010 UNA HOTEL VERSILIA LIDO DI CAMAIORE
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FULL CONTACT PCO FEBBRAIO 2011 SEDE DA DEFINIRSI
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COVER STORY
Viaggio in Italia di Giorgio Maggi
Dalle strategie di Alitalia a quelle delle compagnie low cost, viaggiare nel Belpaese per affari è diventato più facile e più veloce. In attesa che l’alta velocità e l’integrazione tra mezzi di trasporto promuovano ulteriormente la concorrenza
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el corso degli ultimi dodici mesi il mondo del trasporto in Italia è cambiato come non mai, complice la partenza dell’alta velocità, il de-hubbing di Malpensa da parte di Alitalia e l’evoluzione del fenomeno low cost. Risultato: tempi di percorrenza ridotti e, soprattutto, maggiori possibilità di scelta per chi viaggia per affari da un capo all’altro della penisola. Con una domanda che resta sullo sfondo: per spostarsi da una parte all’altra del Belpaese, l’aereo è ancora il mezzo di trasporto migliore?
migliorata arriva poi la notizia che, dal mese di aprile, Alitalia posizionerà su Malpensa cinque Airbus A330 che, con marchio Air One, opereranno voli nazionali e internazionali a tariffe decisamente concorrenziali. Ciò che invece non è più in discussione è il tipo di strategia scelta dall’exvettore di bandiera, che dallo scorso anno ha fatto di Fiumicino la sua base principale nell'ambito di un modello a forma di stella composto da sei aeroporti: Milano, Roma, Napoli, Catania, Torino e Venezia.
Malpensa, non tutto il male… Cominciamo dall’ormai annosa questione dello scalo varesino. Gli ultimi dati parlano chiaro: lo scalo sembra essere sulla buona strada per archiviare le perdite successive alla dipartita di Alitalia. In attesa che Lufthansa e l’alleanza Star Alliance ne facciano il loro hub, easyJet è in continua crescita (+35% di passeggeri nel 2009 sul 2008, ndr) e nuovi vettori hanno incominciato a operare dallo scalo varesino. Risultato: anche se il consuntivo 2009 parla di 19 milioni di passeggeri in transito (-8,8% sull'anno precedente), cifra ancora lontana dai valori record di 24/25 milioni registrati prima del ritiro di Alitalia, i segnali positivi non mancano. A dimostrarlo c’è il fatto che, nel periodo aprile-dicembre 2009 Malpensa è il solo, tra i grandi aeroporti europei, a presentare una variazione positiva nel traffico passeggeri: +3% (rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), contro il -8,4% di Barcellona, il -8% di Amsterdam, il -6,3% di Fiumicino, il -5,5% di Monaco di Baviera, il -4,4% di Parigi CDG e il -3,8% di Londra Gatwick. A conferma che la capacità di attrazione dell'aeroporto è
Più voli e aeroporti Ma in concreto, in quale modo le scelte di Alitalia possono cambiare il modo di viaggiare di chi si sposta per lavoro? In altre parole,
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Il fatto che il mercato italiano sia uno dei più promettenti d’Europa lo dimostrano le strategie di espansione messe in atto dai leader tra i low cost carrier
2004-2009: RIPARTIZIONE DEI VOLI CONTINENTALI E DOMESTICI DAGLI SCALI ITALIANI
Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree
è più facile ora trovare un aereo sotto casa rispetto a qualche anno fa? Secondo i dati elaborati dal CERTeT (Centro di economia dei trasporti e del turismo dell’Università Bocconi), dal 2004 al 2009 la ripartizione geografica dei voli continentali e domestici dagli scali italiani non è cambiata di molto. A farla da padrone sono sempre Milano e Roma, con più della metà dei collegamenti offerti mentre il resto si distribuisce tra gli scali più piccoli.
Diverso il caso dei voli intercontinentali, dove a fianco ai due “big” ha accresciuto il proprio ruolo Venezia e si sono inseriti aeroporti come Bologna e Pisa, consentendo quindi, a chi si deve spostare sul lungo raggio, di poter scegliere, quando possibile, una soluzione all’insegna della comodità anche partendo da scali di “provincia”. Negli ultimi anni, tuttavia, ciò che più è cambiato è il ventaglio dell’offerta a disposizione dei
viaggiatori d’affari sul corto e medio raggio. Merito, naturalmente, del proliferare dei vettori low cost che ormai hanno “colonizzato” numerosi aeroporti su e giù per il Belpaese. Basti pensare a scali minori come Cuneo, Forlì, Foggia o Perugia dove il traffico a basso costo rappresenta, di fatto, la stessa ragione di esistenza dell’aeroporto. Ma anche in realtà più grandi – per esempio Venezia, Catania, Palermo e Venezia – almeno un volo su tre
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COVER STORY
è targato no frills. Nonostante l’annus horribilis del trasporto aereo, infatti, volare low cost continua a piacere. Se per il comparto in generale la Iata prevede un 2009 con perdite per le compagnie aeree mondiali pari a oltre 4,7 miliardi di dollari, con 170 miliardi di debiti (in Europa si stima una riduzione del 6,5% nella domanda e del 5,3% nell’offerta, ndr), le compagnie a basso costo sembrano essere state capaci di affrontare meglio dei vettori tradizionali la tempesta. Italia, il low cost tira sempre In Italia, poi, il settore dei voli a prezzi stracciati sta meglio che altrove. Così, stando ai dati elaborati dal CERTeT, in soli cinque anni i vettori a basso costo hanno soffiato il primato alle compagnie tradizionali, arrivando a detenere la quota di mercato più elevata sul totale di posti offerti da e per l’Italia: nell’estate 2009, circa il 50% delle “poltrone” è stato offerto da questa tipologia di vettori, contro il 38% delle compagnie di linea, l’8% delle regional e il 4% dei charter. Un dato eclatante se paragonato al 2004, quando i no frills offrivano appena il 19% della capacità (tavola 4). Del resto, in soli tre anni il numero dei voli low cost da e per l’Europa è cresciuto del 42%, e questo nonostante anche nel mondo dei vettori senza fronzoli non tutto fila liscio. Da Myair a Volareweb, passando per Skyeurope, i fallimenti non sono mancati e a sopravvivere sono stati solo i più forti. Ryanair e easyJet in testa, oppure chi ha saputo costruire una rete di collegamenti capace di coprire mercati dal grande potenziale, come
2004-2009: RIPARTIZIONE DEI VOLI INTERCONTINENTALI DAGLI SCALI ITALIANI
Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree
INCIDENZA DELL’OFFERTA LOW COST NEL 2009 NEI SISTEMI AEROPORTUALI ITALIANI
Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree
Wind Jet o Blu-express.com. Per sfuggire ai costi della crisi, inoltre, l’altra strada seguita è stata quella del consolidamento, come nel caso di Air Berlin che ha recentemente acquisito tutti i voli di linea di Tuifly. Per tutti, poi, è arrivato il momento di rivedere il proprio modello di business, abbandonando la linea “dura e pura” perseguita con successo dai due big. Al suo posto,
spazio allora a tariffe competitive insieme a un servizio sempre più simile a quello delle compagnie di linea: dall’attenzione riservata alla clientela business (web check in, carta d’imbarco elettronica via cellulare, orari, programmi frequent flyer, tariffe corporate) al riavvicinamento ai canali distributivi tradizionali, come agenzie di viaggio e, soprattutto, gds.
Negli ultimi anni ciò che più è cambiato è il ventaglio dell’offerta a disposizione dei viaggiatori d’affari sul corto e medio raggio merito del proliferare dei vettori low cost
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Nel periodo aprile-dicembre 2009 Malpensa è il solo, tra i grandi aeroporti europei, a presentare una variazione positiva nel traffico passeggeri
Obiettivo Centro-sud Che il mercato italiano sia uno dei più promettenti d’Europa lo dimostrano anche le strategie di espansione messe in atto dai due leader indiscussi del settore, che insieme detengono la maggior parte del traffico low cost made in Italy, con poche differenze da un anno con l’altro. Per il futuro, i piani di espansione sono già chiari, con il focus puntato sul lancio di nuove rotte per il centro e il sud della penisola, isole comprese. A cominciare da Ryanair che, per bocca del suo ceo Michael O'Leary, già sta pensando a superare nel 2010 Alitalia come numero di passeggeri. Per il vettore irlandese, del resto, il mercato italiano è il secondo per importanza, come dimostrano le sette basi già aperte a cui nei primi mesi del 2010 si aggiungeran-
no prima Bari, con il lancio di 16 destinazioni, e poi Brindisi con nove destinazioni. Discorso analogo per easyJet, che in dodici mesi ha raddoppiato il numero di posti offerti sul mercato domestico: dopo lo sviluppo della base di Malpensa, a partire dall’estate ’09 gli investimenti sono iniziati anche su Fiumicino. A puntare sul mercato del Centro-sud Italia,
però, sono anche i vettori made in Italy: da Wind Jet a Bluexpress.com e Air Italy, tutte hanno incentrato il loro core business sul presidio di rotte domestiche lungo la direttrice nordsud e di rotte internazionali prima del tutto scoperte, con partenze soprattutto da aeroporti come Bari, Cagliari, Catania, Lamezia Terme, Napoli e Paler-
mo. Risultato: anche sul mercato domestico le low cost sono ormai in grado di assicurare un network di collegamenti tale da fare concorrenza su molte tratte ai voli di Alitalia. Stessa cosa sulle rotte di medio raggio, dove anzi volare a basso costo permette di raggiungere tutte le più importanti destinazioni business del continente, oggi più che mai.
2004-2009: COME CAMBIA IL TRASPORTO AEREO IN ITALIA
Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree
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COVER STORY
Treno o auto? Dopo l’espansione del fenomeno low cost, e le conseguenze del dehubbing di Alitalia, il modo di viaggiare per lavoro all’interno del Belpaese ha subito da poche settimane un’ulteriore modica. Ce lo conferma anche il risultato dell’Osservatorio sul Business Travel riportato in questo numero della rivista. Con l’arrivo dell'alta velocità, i tempi di percorrenza tra le principali città si sono ridotti notevolmente: tre ore tra Milano e Roma; tre ore e mezza tra Roma e Verona e tra la capitale e Venezia, mettendo finalmente in concorrenza, per lo meno sui tempi, l'aereo e il treno su molte tratte. In attesa che, con l’entrata sul mercato di altri operatori (i primi treni di Ntv, la società privata costituita da Montezemolo, i francesi di Sncf e altri soci italiani, saranno operativi nella primavera 2011, ndr), la competizione avvenga anche sulla base di altri elementi: a cominciare dall’introduzione di orari e modalità di pricing capaci di attirare l’attenzione dei viaggiatori d'affari. «Gli effetti dell’alta velocità sul trasporto aereo in Italia sono numerosi. Si va da una forte sovraccapacità su alcune direttrici (da Torino, Milano, Verona, Venezia verso Roma), all’introduzione di politiche commerciali aggressive a vantaggio dei consumatori, passando per l’applicazione di strategie di riposizionamento da parte dei vettori e la creazione di nuove sinergie tra vettori e gestori aeroportuali e tra vettori e operatori di trasporto locale per ridurre i tempi accessori al volo sulle tratte in concorrenza con l’av», dice Oliviero Baccelli, vicedirettore CERTeT Bocconi e direttore Memit (Master in Economia e Management dei Tra-
sporti). “Inoltre, gli investimenti messi in campo con logiche di mercato dagli operatori ferroviari saranno molto rilevanti, con ordini di grandezza assai superiori a quelli previsti nel prossimo quinquennio dal trasporto aereo. Per 2006-2009: L’INCIDENZA DEI LOW COST CARRIER SUL TRASPORTO AEREO IN ITALIA
Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree
Sul mercato domestico e sulle rotte a brevemedio raggio continentali le low cost sono ormai in grado di assicurare un network tale da fare concorrenza ai vettori tradizionali
2006-2009:LA CRESCITA DEI VETTORI LOW COST DA E PER L’EUROPA
Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree
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Dallo scorso anno Alitalia ha fatto di Fiumicino la propria base principale nell'ambito di un modello a forma di stella composto da sei aeroporti: Milano, Roma, Napoli, Catania, Torino e Venezia
questo, sono necessarie politiche commerciali di partnership tra vettori aerei, gestori aeroportuali e operatori ferroviari. Obiettivo, considerare il passeggero “aeroferroviario” quale cliente di un intero sistema di trasporto essendo l’aeroporto, anche per il trasporto ferroviario, uno dei principali canali in entrata di passeggeri, non solo stranieri». Insomma, se aereo e treno devono non solo competere, ma anche cooperare, cosa dire di quella che rischia di rimanere l’ultima scelta per i viaggiatori d’affari della penisola: il rent a car? «La collaborazione
con il trasporto aereo è una realtà consolidata per il rent a car, che è diventato conveniente con il fenomeno dei voli low cost. Si arriva in aeroporto, magari non esattamente nel centro città e comunque non vicino alla destinazione lavorativa, e si può comodamente noleggiare un’automobile», racconta Marco Luigi Brotto Rizzo, direttore marketing di Europcar. «Nel nostro caso abbiamo scelto una partnership in esclusiva proprio con un vettore low cost, easyJet, perché crediamo molto nel binomio autonoleggio e volo low cost. Certo, rimane un’opzione da verificare, volta per volta, in base alle proprie esigenze e tempistiche, ma può davvero risultare un’alternativa valida». Che per un viaggiatore d’affari la scelta di noleggiare un auto dopo essere atterrati in un aeroporto un po’ fuori mano possa rappresentare un vantaggio sia in termini di tempo che di costi, viene anche da un servizio che Hertz, in collaborazione con Interplanet, ha pensato espressamente per il b2b. «Il nome, non a caso, è Business Travel Program e si indirizza principalmente ad aziende medio-piccole prive di accordi diretti, che si appoggiano di solito alle agenzie di viaggi per i loro servizi», spiega Massimo Fede, Hertz Travel Distribution Director Italy & Spain. «Interplanet rilascia alle agenzie con clientela business delle tessere denominate Executive Travel Card per effettuare noleggi Hertz con pagamento in loco. In questo modo, i viaggiatori d’affari potranno in piena autonomia e libertà decidere se prenotare tramite l’agenzia o se prenotare direttamente online su un apposito microsito predisposto dall’agenzia stessa».
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CAR POLICY
di Alessandro Merolla
Il manager della Dando il parco auto in gestione a una risorsa esterna all’azienda si possono ridurre i costi. Vediamo come
oi italiani, rispetto agli inglesi, siamo maledettamente complicati. Diciamo: “insieme delle attività gestionali relative al parco auto di una azienda”. Undici parole contro le sole due degli angosassoni: fleet management. E hanno ragione loro a semplificare quella definizione, dal momento che l’obiettivo del manager della flotta è proprio di rendere snella e fluida la gestione del parco auto. In parole povere, un’azienda compra (o, più raramente, prende a noleggio) le macchine, poi si affida a una persona esterna per “risolvere” il problema della flotta di veicoli. Il fleet manager della società di noleggio a lungo termine fornisce tutti i servizi legati alle vetture. Obiettivo, risparmiare. In che modo? Miglioran-
N
Il fleet manager deve scegliere la combinazione migliore in fatto di noleggio, contratti, spostamenti, manutenzione e sostituzione dei modelli
Utilizzando il navigatore satellitare ci si tutela contro i ladri, si risparmia in carburante e si inquina meno
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f lotta do l'efficienza e la produttività delle attività che riguardano il settore trasporti di una ditta. Il fleet management interessa quindi aziende di qualsiasi dimensione, anche quelle piccole e i titolari di partita Iva, tradizionalmente più legati all’acquisto dell’auto.
UN SATELLITE, TRE OBIETTIVI I localizzatori-navigatori satellitari di cui sono dotate diverse auto vanno in aiuto ai fleet manager. Conoscendo la posizione e gli spostamenti delle vetture, non solo si è più sicuri contro i ladri d’auto ma è anche possibile ottimizzare i costi, individuando i percorsi migliori. Atteggiamento che consente di inquinare di meno: un inferiore chilometraggio (magari su strade meno trafficate) è in linea con una strategia ecocompatibile. Insomma, con il satellitare, ci si tutela contro i ladri, si risparmia in carburante e si inquina meno.
Quattro campi d’azione La gestione della flotta da parte del manager comprende cinque attività. 1) La gestione iniziale: riguarda l’acquisto di veicoli, il noleggio, la vendita dell'usato, la scelta e la stipula di polizze assicurative: franchigie e scoperti che restano a carico dell’azienda, eventuali garanzie accessorie come la Kasko, che copre anche in caso di incidente provocato. 2) L’organizzazione: collocazione dei veicoli, assegnazione delle macchine ai guidatori (i cosiddetti driver) all’interno dell’azienda. 3) La manutenzione ordinaria: sostituzione degli pneumatici, revisioni e manutenzione straordinaria in caso di sinistro o di lieve problema alla vettura. 4) Spese correnti: tessere carburante (le fuel card), telepass autostradale e pedaggi in generale, bollo. E poi tutto quello che concerne il complesso mondo delle multe e delle procedure burocratiche in caso di sinistro.
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CAR POLICY
IL NOLEGGIO AUTO IN ITALIA 2008
2007
Variazione
Fatturato (milioni di euro)
4.971
4.614
+7,7 %
Addetti diretti
7.540
7.755
-1,5 %
Include noleggio a breve e lungo termine e il fleet management Fonte Aniasa: rappresenta le imprese private esercenti servizi di locazione veicoli senza conducente
È opportuno monitorare la percorrenza di ogni veicolo per ridurre al minimo il fermo macchina ed evitare le penali in caso di esubero chilometrico
PREZZO MEDIO MENSILE IN ITALIA DEL FLEET MANAGEMENT IN EURO
Operatori specialisti Operatori non specialisti Totale*
2008
2007
Variazione
42,9
60,1
- 28,6 %
145,4
84,4
72,2 %
69,0
72,0
- 4,1%
*Media fra il prezzo medio degli operatori specialisti e il prezzo medio degli operatori non specialisti Fonte Aniasa: rappresenta le imprese private esercenti servizi di locazione veicoli senza conducente
FLOTTA CIRCOLANTE IN ITALIA SOLO IN FLEET MANAGEMENT: I VEICOLI 2008
2007
Variazione
Operatori specialisti
94.895
84.888 +11,8 %
Operatori non specialisti
32.408
80.736
- 59,9 %
127.303
165.624
- 23,1%
Totale
I dati più recenti a disposizione riguardano il 2008: da notare il trend decrescente del fleet management in termini di flotta circolante (23,1% rispetto al 2007). Il calo è maggiormente concentrato sugli operatori non specialisti (flotta circolante -59,9%). Diversa è la tendenza negli operatori specialisti, che al contrario hanno incrementato la flotta circolante (+11,8% rispetto al 2007). L’analisi del prezzo medio mensile evidenzia un profondo divario tra l’offerta degli operatori specialisti e quella dei non specialisti. Fonte Aniasa: rappresenta le imprese private esercenti servizi di locazione veicoli senza conducente
5) Il chilometraggio: è opportuno monitorare la percorrenza di ogni veicolo per ridurre al minimo il fermo macchina ed evitare le penali contrattuali in caso di esubero chilometrico. C’è chi diventa specialista Sono due gli operatori del fleet management: gli operatori specialisti, ovvero quelli che hanno scelto di specializzarsi “soltanto” in questa tipologia di servizi e gli operatori non specialisti, ossia gli stessi operatori di noleggio a lungo termine che offrono anche il fleet management all’interno della propria gamma di servizi.
Ci vuole fiuto Il fleet manager deve scegliere la combinazione migliore in fatto di noleggio, contratti, spostamenti e manutenzione nonché sostituzione dei modelli, puntando a una politica aziendale di assegnazione dei veicoli che tenga costantemente sotto controllo le spese. Perché più le aziende risparmiano con il fleet management, più si convincono a terziarizzare, esternalizzare le attività amministrative e di gestione operativa della flotta. Anche il passaparola, le esperienze raccontate dai dirigenti aziendali o dagli stessi titolari, ha un peso notevole. È una fuga dall’inefficienza nei procedimenti di acquisto e mantenimento del parco auto, specialmente in un periodo di crisi come questo, in cui si deve badare anche al singolo euro. Senza dimenticare che le società di "administrative fleet management" (le stesse che offrono il semplice noleggio) curano pure il reporting: elaborano dati statistici che riguardano la flotta e le fatture.
IL TUO VIAGGIO D’AFFARI NON SARÀ PIÙ COSÌ SPOSSANTE.
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FERROVIE
di Ferdinando Farba
Cisalpino addio, ora si parla tedesco Si scioglie la società italo-svizzera che ha trasportato milioni di viaggiatori attraverso le Alpi, valicate più a Est da una nuova cordata delle ferrovie tedesche e austriache all’insegna della liberalizzazione in vigore dal primo gennaio
isalpino di Berna, società a capitale misto delle ferrovie italiane e svizzere, si è sciolta lo scorso dicembre dopo 16 anni di attività e la sua storia dimostra come il ciclo di vita di un’impresa, pur coi propri “fondamentali” in ordine, possa interrompersi per fattori esterni. Cisalpino nasce a novembre 1993 come joint venture tra Fs italiane e Ffs svizzere che, fiutando il business e il miglioramento di servizi grazie a treni Pendolini di nuova concezione, ne ordinano nove costituenti la serie Etr 470 in grado di viaggiare su reti transnazionali, novità assoluta a quei tempi. Costruttore è la Fiat Ferroviaria di Savigliano, ma l’inizio non è incoraggiante in quanto le nuove macchine presentano seri problemi con i computer di bordo e i viaggi di pre-esercizio senza passeggeri si
C
protraggono sino a settembre 1996 con un notevole danno economico e di immagine. Cisalpino però tiene duro e a fine settembre dello stesso anno inaugura i primi viaggi da Milano per Ginevra e Basilea e l’anno dopo per Zurigo.
Cisalpino di Berna, società a capitale misto delle ferrovie italiane e svizzere, si è sciolta lo scorso dicembre dopo 16 anni di attività
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II marketing di Cisalpino La società entra sul mercato in concorrenza con gli Eurocity convenzionali formati da locomotori e carrozze e si afferma tra i viaggiatori più esigenti, business traveller in testa: il Pendolino è confortevole, puntuale, accorcia i tempi, ha un ottimo servizio di ristorazione, costa solo un po’ di più ed è trendy con la carrozzeria Pininfarina e gli interni firmati da Giorgetto Giugiaro. Al prodotto si aggiunge una politica dei prezzi più flessibile con tariffe di mercato “smart” e “promo” che imitano le low cost, mentre sulla rete Fs le tariffe Intercity bastano per accedere sugli Etr 470 di standard Eurostar. La comunicazione si sviluppa diffondendo autonomamente il proprio marchio mediante il sito cisalpino.com e il Club Cisalpino per fidelizzare i clienti più assidui che, dopo essersi registrati, collezionano punti inserendo i codici dei biglietti utilizzati per ottenere in
Dopo le prime partenze tutte da Milano Cisalpino si sviluppa analizzando la mobilità dei propri viaggiatori e nel 1998 prolunga le corse da Ginevra a Venezia e da Zurigo a Firenze e più a Nord sino a Stoccarda
premio viaggi gratuiti, voucher per la carrozza ristorante e gadget con il logo Cisalpino come radiosveglie, un puzzle per comporre con infinita pazienza un Pendolino e modellini di treni in scala HO, che a medio termine saliranno di valore in quanto Cisalpino non è più sul mercato. La distribuzione viene per contro effettuata nelle stazioni e per tramite di tour operator italiani e svizzeri che si servono di Cisalpino come vettore per i loro pacchetti con pieno appoggio di Enit e Svizzera Turismo.
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FERROVIE
L’espansione Dopo le prime partenze tutte da Milano, Cisalpino si sviluppa analizzando la mobilità dei propri viaggiatori e nel 1998 prolunga le corse da Ginevra a Venezia e da Zurigo a Firenze e più a Nord sino a Stoccarda, in Germania, in sole sette ore da Milano contro le otto ore e trenta minuti di prima. Cisalpino ottiene, tra il 2004 e il 2005, la concessione in esclusiva di tutto il traffico passeggeri tra Italia e Svizzera pitturando locomotori e carrozze con la propria livrea e il proprio logo. Raddoppiano le corse dirette su Venezia e ne sorge una da Stoccarda a La Spezia carica di viaggiatori tedeschi e svizzeri per le Cinque Terre, in cui Eurocity prende questa denominazione. Ciliegina finale sulla torta, un Pendolino Zurigo - Trieste con un tempo di viaggio di poco più di otto ore.
Oggi in Europa le joint venture si stanno sviluppando e l’ultima nata è quella che mette insieme le ferrovie tedesche DB e austriache OeBB per una gestione congiunta del traffico Italia-Germania lungo la linea del Brennero
L’apoteosi Tutte le imprese, dopo una fase di espansione, giungono al ciclo della “maturità” con maggiore attenzione al rapporto ricavi/costi e al core business che per Cisalpino si identifica nel traffico Italia-Svizzera e così il servizio sulla tratta Zurigo-Stoccarda viene ceduto
INFORMAZIONI E PREZZI Tariffe da 39 euro in seconda classe e da 69 euro in prima classe sono reperibili sul sito www.bahn.com in lingua italiana, mentre i biglietti si acquistano a bordo dei treni senza supplemento. Salvo il treno notturno gli altri treni DB/OeBB non sono reperibili sull’orario ufficiale o sul sito di Trenitalia, che ha soppresso da dicembre 2009 i propri treni Ec sulla linea del Brennero. Ma queste non sono le uniche novità, purtroppo negative, in tema di tagli sui collegamenti internazionali. Sui prossimi numeri di Turismo d’Affari non mancheremo di aggiornarvi su tutti i cambiamenti in modo da consentirvi di (ri)programmare le trasferte in treno.
I servizi di bordo comprendono carrello minibar e “accoglienza e aiuto con i bagagli nella salita e discesa dal treno”, precisano DB/OeBB, e per i viaggiatori di prima classe anche prese di corrente e tavoli di lavoro, quotidiani internazionali e snack gratuiti serviti al posto
alle ferrovie tedesche DB. Sul fronte del fatturato Cisalpino viaggia ormai sui 250 milioni di franchi svizzeri annui (circa 167 milioni di euro) e su quello della qualità la certificazione Din En 13816:2002 “Qualità del servizio nel trasporto pubblico di passeggeri” integra la Iso 9001:2000 ottenuta in precedenza e la “tripla Q” (QQQ) conferitale da Svizzera Turismo.
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I tempi sono a questo punto maturi per sostituire in progress gli Etr 470 con macchine più moderne e a marzo 2004 Cisalpino ordina 14 esemplari del nuovo Etr 610 politensione ad Alstom italiana Spa, emanazione della casa madre francese costruttrice dei Tgv, che nel frattempo ha rilevato la Fiat Ferro-
viaria di Savigliano. Il prototipo del nuovo gioiello viene presentato da Alstom nel 2005, ma per costruirne 14 (oltre ai 12 della serie 600 ordinati da Trenitalia) ci vogliono un paio d’anni e un piano delle consegne che venga rispettato. Dalle stelle alle stalle Nel 2007, “anno di maggior successo nella storia di Cisalpino”, come dichiara la società, i gestori delle reti Fs e Ffs sono già al lavoro per modificare le tracce orarie e la ragnatela di coincidenze inclusi i treni per i pendolari in modo da uscire a dicembre 2008 con il nuovo orario in funzione degli Etr 610 che avrebbero preso il posto di tutti i treni Ec convenzionali sinora circolanti. Ma al fatidico 12 dicembre 2008 Alstom consegna solo due Etr 610 da impiegare sulla linea del Sempione tra Ginevra e Venezia
Nel 2007, “anno di maggior successo nella storia di Cisalpino”, i gestori delle reti Fs e Ffs erano al lavoro per modificare le tracce orarie e la ragnatela di coincidenze
mentre su quella del Gottardo tra Milano e Zurigo i 610 non ne gradiscono la tortuosità e occorre continuare ad affidarsi ai 470, macchine gloriose ma un po’ anziane che non reggono la nuova tabella di marcia e si guastano troppo di frequente. Cisalpino corre ai ripari noleggiando a proprie spese i Pendolini svizzeri Icn, ma ciò non basta, e il danno economico e d’immagine soprattutto in Svizzera lasciano un brutto segno portando al divorzio Trenitalia e Ffs, i due principali azionisti nell’anno in cui la società aveva movimentato 12 milioni di passeggeri tra 76 destinazioni. Dal 12 dicembre 2009 Fs e Ffs tornano a gestire il traffico ciascuna per la propria rete con il servizio internazionale dimezzato (corse via Chiasso dei treni Ec scese da 14 a 7) e con i viaggiatori che, nelle ore di punta, sono costretti a riversarsi sui
treni regionali sovraffollati. Insomma, una ingloriosa conclusione in quanto con la chiusura di Cisalpino si interrompe un modello di gestione transnazionale che assicurava un coordinamento di servizi al viaggiatore. In Europa, per contro, le joint venture si stanno sviluppando e l’ultima nata è quella che mette insieme le ferrovie tedesche DB e austriache OeBB per una gestione congiunta del traffico Italia-Germania lungo la linea del Brennero. DB - OeBB sul Brennero Dal 13 dicembre scorso i collegamenti diretti tra l’Italia e la Germania via Brennero sono operati da treni in cooperazione tra le ferrovie tedesche DB e austriache OeBB con loro carrozze di prima e di seconda classe. Sono quattro le copie di treni classificati Eurocity (Ec) per Monaco di Baviera in partenza da Verona Porta Nuova e una quinta da Bolzano. A queste si aggiungono anche una corsa da Bologna Centrale più una da Milano Porta Garibaldi, mentre completa l’offerta il treno notturno già operato in passato e classificato Euronight En tra Roma e Monaco con fermate a Firenze e Bologna e tra Venezia e Monaco con fermate a Padova e Vicenza. Entrambi i treni viaggiano unificati da Verona Porta Nuova, ultima fermata italiana. I servizi di bordo comprendono carrello minibar e “accoglienza e aiuto con i bagagli nella salita e discesa dal treno”, come scrivono DB/OeBB, carrozza ristorante con menu stagionali e piatti tipici tedeschi e austriaci, pulizia di carrozze e bagni durante il viaggio e per i viaggiatori di prima classe anche prese di corrente e tavoli di lavoro, quotidiani internazionali e snack gratuiti serviti al posto.
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CARLSON WAGONLIT TRAVEL
di Giovanni Fassola Con il rilascio delle ultime release di due suoi tool Carlson Wagonlit Travel rafforza ulteriormente il proprio ruolo consulenziale nei confronti delle aziende. Sfruttando tutte le potenzialità messe a disposizione dalla tecnologia per gestire in modo ancora più efficiente il business travel
Tecnologia al servizio delle aziende ue nuove release per offrire ai clienti un supporto ancora più efficace. Con il recente upgrade effettuato a due dei suoi prodotti – CWT Policy Builder e CWT Policy Messenger – il leader mondiale specializzato nel business travel management ha affinato ulteriormente le sue soluzioni per aiutare le aziende a creare o ottimizzare le proprie politiche di viaggio, migliorare i livelli di conformità alla policy, comunicare in modo più efficace con i viaggiatori.
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Risparmi fino al 20% Obiettivi, questi, particolarmente importanti in un periodo di crisi economica globale come quello attuale, nel quale l’attenzione delle aziende si è concentrata sulla travel policy e sul suo rispetto da parte dei viaggiatori. «Le società possono ridurre i propri costi in modo significativo – afferma Andrea Solari, direttore commerciale e marketing di CWT in Italia – anche senza intervenire sul numero dei viaggi. Un’approfondita ricerca del CWT Travel
Management Institute ha infatti dimostrato che le imprese possono risparmiare in media il venti per cento del loro budget totale di viaggio ottimizzando la policy e la compliance. Ora più che mai, fornire ai viaggiatori delle regole chiare e complete e promuovere la compliance attraverso la comunicazione e la formazione sono essenziali per massimizzare il ritorno dell’investimento legato ai viaggi. CWT Policy Builder e CWT Policy Messenger ci permettono di fare proprio questo e ancora di più». CWT Policy Builder CWT Policy Builder, in particolare, offre ora un modello di simulazione capace di mettere in evidenza i potenziali risparmi e gli altri benefici che possono derivare dalla modifica della travel policy esistente e/o dall’aumento della compliance. In questo modo, le aziende di ogni dimensione possono creare ex novo una travel policy oppure valutare e ottimizzare la politica viaggi esistente. Completamente automatizzato e
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disponibile in sette lingue (tra cui l’italiano), CWT Policy Builder dispone di dieci sezioni che coprono tutti gli aspetti di una politica viaggi: dalle prenotazioni aeree, alberghiere, ferroviarie e di autonoleggio alla gestione e al monitoraggio delle spese, dalla sicurezza al rafforzamento della policy. Tre i livelli di approccio alla policy seguiti dal tool: Policy Culture, che prevede una valutazione complessiva e approfondita anche attraverso analisi di benchmark rispetto a gruppi omogenei di aziende; Policy in Focus, che include l'analisi dettagliata di ogni sezione della policy in base a sei parametri chiave, in modo da misurarne l’ampiezza e il livello di dettaglio, la sua “attualità” e il suo corretto equilibrio in termini di controllo/obblighi, permissività e
flessibilità; Policy Opportunity, in cui viene applicato un modello di simulazione con scenari “what if”, al fine di valutare il potenziale impatto delle modifiche alle regole e/o del miglioramento della compliance. Una funzionalità, quest’ultima, che aiuta travel manager e buyer a promuovere e gestire con efficacia le modifiche delle policy all'interno della propria organizzazione. CWT Policy Builder comprende
più di 130 delle regole usate più frequentemente dalle aziende e oltre cinquecento criteri a esse associati, permettendo così ai clienti di disegnare una policy completamente ad hoc. Una volta concluso il processo, CWT Policy Builder genera un documento di facile lettura che può essere rapidamente caricato sulla intranet aziendale o sul portale viaggi e/o distribuito ai viaggiatori. Infine, la funzione “live edit” permette di modificare e
CWT Policy Messenger
Aiutare le aziende a creare oppure a ottimizzare le proprie politiche di viaggio e migliorare i livelli di conformità alla policy sono gli obiettivi principe dell’upgrade di CWT Policy Builder e CWT Policy Messenger
aggiornare facilmente le policy caricate in un’ottica di miglioramento continuo. La semplice duplicazione della policy “madre” consente poi di rivolgersi alle diverse business unit e location all’interno dell’azienda.
CWT Policy Messenger Adottare una travel policy è solo il primo passo per controllare e gestire efficacemente le procedure relative al business travel. Dopo di che, diventa indispensabile rafforzare tale politica e comunicarla ai viaggiatori. È proprio quello che fa CWT Policy Messenger, il tool di Carlson Wagonlit Travel che aiuta le aziende a migliorare il livello di conformità alla travel policy. Se il viaggio prenotato non rispetta le regole aziendali, infatti, CWT Policy Messenger – che è stato recentemente arricchito con un’interfaccia multilingue per rispondere alle richieste dei clienti e facilitarne l’uso in tutto il mondo – informa automaticamente i viaggiatori e/o i loro superiori via email sulla base delle transazioni aeree, alberghiere e di autonoleggio effettuate tramite CWT. Il tool si è inoltre evoluto in uno strumento di comunicazione multifunzionale: in aggiunta ai temi legati a policy e compliance, i messaggi possono riguardare anche – ma non solo – i fornitori preferenziali, la sicurezza e i servizi ai viaggiatori. Grazie a una comunicazione efficace, CWT Policy Messenger apporta importanti benefici alle organizzazioni che lo adottano e ai loro collaboratori: maggiore consapevolezza della gestione travel, più elevati risparmi grazie a superiori livelli di compliance, aumento della sicurezza e della soddisfazione del viaggiatore. A tali vantaggi si aggiunge anche una maggiore produttività, dato che l’invio automatico delle notifiche di violazione della travel policy consente di risparmiare tempo. Tutte caratteristiche queste che, non a caso, hanno permesso a CWT Policy Messenger di vincere il Business Travel Innovation Award all’ultima edizione del Business Travel Show di Londra. Indirizzo a fine rivista
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Malpensa si avvicina con Lufthansa Italia
Sas punta sul traffico business
Sono due i nuovi servizi di collegamento tra l’aeroporto di Milano Malpensa e le aree limitrofe di Lombardia, Piemonte e Canton Ticino attivati da inizio anno da Lufthansa Italia. Sono previsti fino a undici servizi navetta al giorno che collegano Malpensa a Torino, Novara, Bergamo, Brescia, Varese, Como e Lugano. Inoltre, sono previsti frequenti collegamenti tra la stazione Centrale di Milano e l’aeroporto di Malpensa con un servizio bus ogni venti minuti circa. Lufthansa Italia fornirà anche servizi di limousine tra Malpensa e le regioni del Nord Italia e la Svizzera meridionale.
Più frequenze e orari più comodi è la scommessa di Sas (www.flysas.it) sul mercato italiano. Il vettore ha rilanciato in particolare la rotta Bologna-Copenhagen, con un servizio operativo tutti i giorni tranne il sabato e con orari che ben si sposano con le esigenze di chi viaggia per lavoro. «Bologna rappresenta uno scalo potenzialmente strategico per Sas – ha affermato Chris Shern, general manager Sas per l’Italia e il Mediterraneo occidentale – in maniera particolare per quanto riguarda il traffico busi-
Wolfgang Schmidt, direttore generale di Lufthansa in Italia e Heike Birlenbach, vice president Division Milano, Lufthansa Italia
ness, verso il quale cerchiamo, come è nella nostra filosofia, di offrire sempre le migliori soluzioni di volo in termini di comodità, servizio e coincidenze». Sulla rotta da Bologna, Sas utilizza aeromobili a basso impatto ambientale Crj 200 con cinquanta posti.
Jet2.com potenzia Venezia e Roma Venezia e Roma. Sono le due più importanti novità del network estivo di Jet2.com in Italia. La nuova tratta Venezia-Manchester sarà operativa dal 28 marzo. Sono previsti quattro collegamenti settimanali (martedì, venerdì, sabato e domenica). Inoltre, la rotta Venezia-Edimburgo sale a tre frequenze la settimana (lunedì, venerdì e sabato). Per quanto riguarda i collegamenti da Roma Fiumicino, Jet2.com potenzierà le frequenze del volo Roma-Manchester
Protocollo d’intesa tra Alitalia e Aeroflot Alitalia e Aeroflot hanno sottoscritto un protocollo di intesa con l’obiettivo di sviluppare nuove rotte e frequenze tra l’Italia e la Federazione Russa e dare vita a un ventaglio di codesharing su destinazioni domestiche, internazionali e intercontinentali.
che dal 2 aprile sarà giornaliero. La tratta Roma-Leeds rimane invariata con quattro voli la settimana (lunedì, giovedì, venerdì e domenica). «Il 2009 è stato un anno difficile per il settore aereo. Sebbene la crisi non sia ancora terminata, vediamo dei positivi segnali di ripresa. I nostri investimenti sul mercato italiano sono un chiaro indicatore del nostro approccio e del nostro slancio verso il superamento della contingenza negativa, oltre che del consolidamento del-
Airbus in casa Yemenia Yemenia, compagnia di bandiera dello Yemen, ha firmato un contratto per l’acquisto di dieci aeromobili Airbus A320. L’aeromobile, configurato con dodici poltrone di Business class e 138 di Economy sostituirà l’attuale flotta di aeromobili a corridoio singolo e wide body.
la nostra presenza nel Paese», è il commento di Valeria Rebasti, general manager Marketing Italia e Spagna Jet2.com.
Nuovi voli da Trieste e Foggia Saranno avviati il prossimo primo marzo i nuovi collegamenti trisettimanali tra l’aeroporto di Trieste e quello di Foggia.I voli verranno operati con aeromobili Embraer 120 da 30 posti da Skybridge AirOps, giovane vettore con sede a Roma, che
collega anche l’aeroporto di Foggia con Roma Fiumicino. Emirates riceve il seimillesimo Airbus Emirates ha ricevuto di recente ad Amburgo il seimillesimo aeromobile prodotto da Airbus nei suoi quaranta anni di vita. Altre curiosità: si tratta del 25esimo A380 prodotto dal
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CHECK IN
Salgono i collegamenti su Asia-Pacifico di Emirates Emirates (www.emirates.com) potenzia i suoi servizi nell’aera Medio Oriente continua a registrare una crescita costante di dell’Asia-Pacifico, con un ulteriore incremento dei voli ver- traffico, che si riflette in un incremento pari all’otto per censo Bangkok, Sydney, Manila e to della domanda da parte dei pasJakarta. In tutto, si tratta di 17 seggeri dall’inizio di quest’anno. nuovi voli a settimana, attivati nei Stiamo inoltre avendo dei rappormesi scorsi, che consentono un ti particolarmente ottimistici, che incremento pari al 13 per cento confermano ulteriori aumenti nel del numero di posti disponibili. traffico sugli aeroporti più imporQuesta espansione porta fino a tanti di tutta la regione. È dunque 187 il numero di voli settimanali evidente che ci sarà presto un’imdi Emirates verso la regione Asia portante crescita della domanda, Pacifico. Richard Jewsbury, senior ed è per questo che abbiamo scelvice president, commercial opeto di anticipare i tempi, ampliando la nostra capacità per venire inconrations Far East and Australasia tro alle future richieste». di Emirates, ha dichiarato: «Il
Turkish, cinquant’anni di collegamenti dall’Italia
Tam Airlines acquisisce Pantanal Linee Aeree
Turkish Airlines (www.turkishairlines.com) festeggia i cinquanta anni di collegamenti aerei operati tra Italia e Turchia con un aggressivo piano di sviluppo che punta a quadruplicare l’offerta del vettore. Lo ha annunciato Orhan Sivrikaya, chief commercial officer di Turkish Airlines. Primo passo della nuova strategia l’apertura il primo marzo dei collegamenti giornalieri tra Bologna e Istanbul. Bologna diventa così la quarta città italiana servita da Turkish Airlines dopo Roma, Milano e Venezia.
La holding Tam Sa ha reso ufficiale l’acquisizione di Pantanal, compagnia aerea attiva su sei città con voli in partenza dall’aeroporto di Congonhas a San Paolo. Pantanal condividerà con Tam i servizi, la piattaforma tecnologica, la manutenzione e la riparazione. Potrà beneficiare anche dei sistemi di market intelligence e sarà integrata con le rotte della Tam Airlines. «Collegheremo Bauru a Francoforte, per citare solo una tra le molte possibilità di espansione della copertura» ha dichiarato Maria Claudia Amaro, presidente del consiglio di amministrazione di Tam Sa.
costruttore europeo e l’ottavo consegnato al vettore mediorientale. Same Italy alla conquista degli Stati Uniti Same Italy allarga i propri orizzonti facendo il grande passo verso il mercato statunitense. Il gsa del Gruppo
Meridiana rappresenta infatti da quest’anno il gruppo stesso negli Usa. Afferma Flavio Ghiringhelli, Managing Director di Same Italy: «Stiamo lavorando intensamente per riuscire ad ampliare il nostro portfolio clienti integrandolo con nuove realtà italiane e internazionali».
Business Traveller Award, Swiss premiata Nel corso dei Business Traveller Awards del 2010, Swiss International Air Lines (www.swiss.com)ha ottenuto un prestigioso riconoscimento: il primo posto nella nuova categoria “Migliore Business Class nei collegamenti tra Nord e Sud America”.
China Airlines estende il network europeo Dal 28 marzo China Airlines (www.china-airlines.it) apre il nuovo collegamento diretto non-stop Londra-Taipei con tre frequenze settimanali, utilizzando Airbus A340-300, configurati con trenta poltrone di Business Class e 246 di Economy Class.
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Il Federico Fellini diventa aeroporto civile
Nuove sale Alitalia a Roma Fiumicino
Si è svolto di recente alla presenza delle autorità militari e civili, l’incontro inerente il cambio di “status” dell’Aeroporto Internazionale Federico Fellini di Rimini San Marino. Cambio che prevede il passaggio da aeroporto militare aperto al traffico civile ad aeroporto civile. Il presidente di Aeradria Spa, Massimo Masini, ha affer-
Si chiamano Giotto e Borromini le due nuove lounge di Alitalia (www.alitalia.com) presso l’aeroporto di Roma Fiumicino. Gli spazi completamente rinnovati con nuovi servizi sono accessibili ai passeggeri delle classi Magnifica e Business e ai membri dei club Freccia Alata Alitalia ed Elite Plus SkyTeam. Tra i plus delle due sale banchi check in dedicati, servizi doccia e kit omaggio per la cura della persona, servizio bar e isola self service con prodotti gastronomici freschi, postazioni per personal computer attrezzate con stampante fax e fotocopiatrice e quotidiani e riviste nazionali e internazionali.
mato: « La priorità è da ora in poi tutta in direzione del traffico commerciale. Sulla base di questa importante trasformazione, aumentano le aree a disposizione. Aree che serviranno per lo sviluppo nell’ottica della linea, delle low cost, dell’aviazione generale e del segmento del Non Aviation, settore fondamentale per lo sviluppo degli aeroporti medio-piccoli».
Iberia e Amadeus: accordo fino al 2014 Amadeus e Iberia hanno concordato l’estensione dell’accordo globale fino al 2014. L’accordo garantisce agli agenti di viaggi, in tutto il mondo, l’accesso completo a tutti i contenuti di Iberia. Orari, tariffe e posti sui voli saranno disponibili attraverso
Business vincente per Finnair La più amata in Nord Europa. È la business class di Finnair (www.finnair.com), almeno secondo la rivista Business Traveler, che ha premiato il vettore proprio per la miglior business class tra le compagnie aeree del nord Europa. Merito degli investimenti della compagnia, che ha completamente rinnovato la business sui suoi Airbus A330, con nuovi sedili totalmente reclinabili e un nuovo layout che permette di offrire più posti e al tempo stesso maggiore privacy. Nella nuova business class, un terzo dei passeggeri possono scegliere di prenotare il posto senza avere alcun sedile di fianco. I servizi rivolti ai passeggeri business comprendono anche la Via Spa e la Via Lounge, che sono state aperte presso l'aeroporto di Helsinki-Vantaa lo scorso 11 dicembre.
il sistema Amadeus, alle stesse condizioni proposte da ogni altro canale di vendita. Lufthansa pianifica voli verso l’Iraq Verranno inseriti nel network di Lufthansa quest’estate, previo riconoscimento dei necessari diritti di traffico, nuovi voli verso l’Iraq. Al
momento il vettore sta programmando di servire la capitale Bagdad e la città di Erbil, nel nord dell'Iraq, con collegamenti da Francoforte e Monaco. Lufthansa ha operato collegamenti per Bagdad dal 1956 fino all'inizio della guerra del Golfo nel 1990. Erbil è già servita da Vienna da Austrian Airlines.
Air Berlin vola da Rimini a Zurigo A partire dal 18 luglio Air Berlin (www.airberlin.com) offrirà voli diretti da Rimini per Zurigo. Nella capitale svizzera la compagnia aerea decollerà la domenica alle 12,35, con arrivo a Rimini alle 14. Il ritorno partirà alle 14,30 e arriverà alle 15,55.
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Germanwings approda ad Hannover Hannover sarà, a partire dal prossimo dal 29 aprile, il sesto hub in Germania di Germanwings (www.germanwings.com.). Il vettore low cost lancia così nuovi voli per 15 destinazioni, tra cui voli diretti a Milano (sei a
settimana) e Roma (quattro a settimana). Da Hannover la compagnia volerà inoltre due volte al giorno per Stoccarda, Londra-Stansted e Vienna; quattro volte a settimana per Budapest, Mosca, Palma di Maiorca e Barcellona; tre volte a settimana per Spalato e Zagabria; una volta a settimana per Bastia, Dubrovnik, Heraklion e Zara.
Nuovi collegamenti siciliani per Wind Jet Da giugno si aggiungerà al network di Wind Jet il volo diretto da Catania per Praga (giovedì e domenica). Oltre a riconfermare i voli no stop da Catania e Palermo per Parigi, Nantes e Lione, il vettore punterà sulla Francia con rotte per Marsiglia e Tolosa.
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British Airways lancia “On Business” L’attenzione alla clientela professionale rimane uno degli obiettivi principali della strategia di British Airways in Italia per il 2010 e gli investimenti sostenuti negli ultimi mesi ne sono una dimostrazione. Parola di Mark Moscardini, (nella foto) regional commercial manager di British Airways per l’Italia e per Malta, che ci ha spiegato la strategia di Ba per il 2010 legata al business travel. «La nostra offerta da Linate – spiega Moscardini – ha visto un incremento delle frequenze con l’inaugurazione del quinto volo giornaliero verso il Terminal 5 di Londra Heathrow, dove British Airways ha ridefinito il modo di vivere l’esperienza in aeroporto, offrendo standard di efficienza operativa di altissimi livelli e, ai passeggeri business, un luogo in cui rilassarsi e godere dei servizi offerti nelle Galleries Lounge. Abbiamo inoltre lanciato di recente il programma fedeltà “On Busi-
ness” pensato specificatamente per le Pmi italiane, che permette loro di risparmiare sul budget di viaggi, accumulando punti che possono essere utilizzati per voli premio e upgrade. In questi giorni, infine, inauguriamo la nuova First, che promette un ambiente lussuoso, all’avanguardia e tranquillo senza eguali. In questo modo, i clienti che viaggiano sul lungo raggio avranno quattro classi di servizio tra cui scegliere; dalla pluripremiata business class Club World, alla World Traveller Plus, la nostra premium economy, alla classica World Traveller. Milano-Londra, una delle principali direttrici europee per la clientela business, rimane un focus importante per la compagnia, ma rafforzeremo l’offerta anche sui collegamenti da Roma, Pisa e Venezia offrendo voli giornalieri verso entrambi gli scali londinesi, Gatwick e Heathrow».
Qatar vola a Melbourne Qatar Airways (www.qatarairways.com) vola a Melbourne tre volta la settimana con i nuovissimi Boeing 777-200Lr da 259 posti, di cui 42 in business class. Nella business class la distanza tra i sedili è di quasi due metri: uno spazio conforte-
vole per passare una tranquilla notte in volo, sdraiati su sedili-letto completamente reclinabili.Inoltre, le poltrone hanno schermi individuali tv di 15.4 pollici, presa per computer personale e sistema di intrattenimento di bordo “Next Generation” con
I parcheggi italiani aeroportuali in un’associazione Si è di recente costituita Apai, l’Associazione dei Parcheggi Aeroportuali Italiani. Tra gli obiettivi, la promozione delle relazioni professionali fra i gestori dei sempre più numerosi parcheggi aeroportuali privati situati in prossimità degli scali,
distinguendosi per l’alta qualità del servizio unita a tariffe competitive. Crescono i passeggeri a Orio al Serio Incremento del numero di passeggeri a fronte di un valore pressoché stabile dei movimenti aerei. È quanto emerge dal dato consuntivo dell’attività
150 pellicole cinematografiche multilingue, 150 ore di programmi televisivi internazionali e cinquecento cd musicali. Un modo senz’altro comodo per raggiungere, anche per lavoro, Melbourne, la seconda città dell’Australia.
svolta nel 2009 all’aeroporto di Orio al Serio. Il volume complessivo è di 7.160.008 passeggeri (con un aumento del 10,4% per cento rispetto al 2008). I movimenti aerei sono stati 65.314, pari a una crescita dell’1,4 per cento rispetto all’anno precedente, con un deciso orientamento al traffico aereo diurno.
RIUNIRE LE PERSONE PER UN MEETING PUÒ CONTRIBUIRE AL SUCCESSO DELLA SUA AZIENDA. CON MEETINGS PLUS DIAMO UN VALORE AGGIUNTO ALLA SUA PROGRAMMAZIONE E LE SEMPLIFICHIAMO IL LAVORO, TRASFORMANDO IL SUO MEETING NELLA NOSTRA PRIORITÀ. Per lei è importante potersi concentrare sul suo meeting, e non su come farci arrivare le persone. Di questo possiamo occuparci noi. È semplice: noi le offriamo il vantaggio di un network globale di linee aeree che le consente di programmare più facilmente i suoi meeting internazionali in ogni parte del mondo. E le garantiamo un unico referente, massima efficienza e a tariffe molto convenienti. Così, grazie alla rete di collegamenti di ben 26 compagnie aeree partner, il mondo diventa più piccolo per lei e per tutti i partecipanti al suo meeting. E conviene anche a chi viaggia, perché si ottengono tariffe più vantaggiose, voli con orari armonizzati e accesso a 980 lounge negli aeroporti di tutto il mondo. I passeggeri possono inoltre usufruire dei vantaggi dei frequent flyer in ogni fase del viaggio: check-in e imbarco dedicati, gestione preferenziale del bagaglio e franchigie più elevate. E scaricando un apposito widget hanno la possibilità di verificare in qualsiasi momento lo status del loro volo. Venga a dare un’occhiata su www.staralliance.com/meetingsplus
www.staralliance.com Informazioni aggiornate al 12/2009
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AIR BERLIN
di Alessandra Boiardi
Arriva la bella stagione L’orario estivo di Air Berlin prevede una significativa crescita del network italiano, a tutto vantaggio degli uomini d’affari che non solo potranno raggiungere la Germania con voli diretti, ma approfittare delle numerose coincidenze internazionali e intercontinentali del vettore
talia-Germania: 14-14. Sarebbe un risultato alquanto strabiliante per una partita di calcio ma questa volta la goleada (di aeroporti) è di Air Berlin, che ha ampliato il network italiano posizionandosi tra i vettori leader per i collegamenti con la Germania. La compagnia area tedesca, soprattutto grazie alla recente acquisizione di Tuifly, ha fatto proprio del nostro Paese uno dei suoi mercati principali di riferi-
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mento, dopo Germania, Austria, Svizzera e Spagna. Ma questo è solo l’inizio, almeno secondo Marco Fontana, country manager Italy di Air Berlin, che anticipa: «Con l’orario estivo Air Berlin partirà da 14 aeroporti italiani verso 14 destinazioni in Germania, offrendo alle aziende la possibilità di poter raggiungere da tutta Italia la Germania con voli diretti, o proseguire con comode coincidenze in Europa o verso le destinazioni intercontinentali, come gli Stati Uniti e il Canada, attraverso i propri hub di Berlino Tegel, Düsseldorf e Monaco». L’apprezzamento di Air Berlin da parte di viaggiatori e aziende non viene però solo dal network, ma anche dalla particolare attenzione che la compagnia tedesca pone nel proporre strutture tariffarie flessibili, particolarmente apprezzabili in un momento in cui il saving è al centro di molte travel policy aziendali. «Air Berlin – puntualizza Fontana – ha creato una struttura tariffaria dedicata a chi vola per lavoro, che combina le tariffe corporate con le best buy, lasciando alle aziende la libertà di scegliere quale è la soluzione più conveniente in base al modus operandi definito dalla travel policy. Le tariffe corporate, strutturate su due livelli – semi e full flexible – sono caratterizzate dalla più totale flessibilità, come il cambio data e il cambio nome, con la certezza dell’applicabilità in quanto disponibili fino all’ultimo posto fisico. Chi invece ha la possibilità di pianificare in anticipo i propri spostamenti, potrà anche utilizzare le tariffe promozionali o le pubblicate che mantengono la loro caratteristica convenienza, principalmente legata
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Le tariffe corporate, strutturate su due livelli – semi e full flexible – sono caratterizzate dalla più totale flessibilità come il cambio di data e il cambio del nominativo del passeggero
all’advance booking, cioè a quanto tempo prima della partenza si prenota il volo». Vettore premiato… Non sono solo le aziende ad apprezzare Air Berlin. Il vettore ha infatti ricevuto importanti premi che ne hanno messo in luce i punti di forza. Tra i più significativi l’European Business Award, che ha definito Air Berlin la migliore società per customer focus, quindi per l’attenzione che riserva ai propri clienti, e il sito di viaggi tedesco Smavel che ha premiato la compagnia come “il miglior vettore tedesco per rapporto qualità/prezzo”. «Ciò che contraddistingue il
nostro prodotto – afferma Fontana – è proprio l’attenzione al servizio e al cliente: si respira salendo a bordo ove si viene accolti da hostess sorridenti che offrono caramelle, che distribuiscono cuscini o coperte se la temperatura lo richiede, che valorizzano
il rapporto con il passeggero considerando le esigenze di ciascuno. Allo stesso modo, il personale di terra gestisce la criticità in base al principio che la necessità del passeggero ha la priorità su tutto: è per questo che nei principali aeroporti, in Italia attualmente a Milano Malpensa, a Roma Fiumicino e a breve al Marco Polo di Venezia, Air Berlin ha una biglietteria con personale proprio, per gestire al meglio il rapporto con il cliente. Voglio anche precisare che il cliente per noi non è solo il passeggero finale ma anche il proprio partner, quindi l’agenzia di viaggi, il tour operator, a cui cerca di fornire il miglior supporto con una serie di uffici dedicati, per far sì che la sinergia possa esplicarsi al meglio in tutte le fasi». Un modello inimitabile Particolarmente interessante è il modello di compagnia area pro-
posto da Air Berlin, un modello che si potrebbe definire ibrido, ma che in realtà ha peculiarità proprie. «Personalmente definisco il modello ibrido di Air Berlin come il punto di convergenza di due modelli: quello del vettore tradizionale e quello dei vettori low cost, in quanto coniuga il prodotto del vettore tradizionale con la logica di pricing del low cost. Con una marketing fare molto aggressiva offerta come sola andata, il passeggero non ha ulteriori supplementi in quanto il suo biglietto include l’assegnazione del posto a sedere, la franchigia bagaglio che parte da venti chilogrammi, snack e bibite a bordo, e le miglia del programma frequent flyer topbonus. Il modello ibrido prevede anche voli in coincidenza – sia internazionali sia intercontinentali – con la doppia carta d’imbarco e il trasferimento bagagli fino a destinazione. Per i viaggiatori d’affari soci del programma frequent flyer topbonus, Air Berlin ha previsto check in dedicati, imbarco prioritario, security fast lane e altri benefit». Indirizzo a fine rivista
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VETTORI
di Simona Zin
Thai: classe inconfon La compagnia di bandiera thailandese, che festeggia nel 2010 i cinquant’anni di attività, offre un servizio di bordo esclusivo e comfort appositamente studiati per il viaggiatore d’affari
l volo è parte integrante della vita di un business traveller: trovare una compagnia aerea che soddisfi le sue esigenze e che sappia anche coccolarlo durante i suoi lunghi e frequenti viaggi è il sogno di qualunque uomo d’affari. E se la linea aerea è Thai Airways, un trattamento speciale riservato a business traveller, e no, è garantito. Fondata nel 1960, la compagnia di bandiera thailandese vola non-stop dall’Italia alla Thailandia tutti i giorni da Roma o Milano con Boeing 747- 400 e Boeing 777-200ER, con prose-
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guimenti e coincidenze per oltre settanta destinazioni, in partenza dal più moderno e funzionale hub dell’Asia, il nuovo Bangkok Suvarnabhumi Airport. Trattamento personalizzato A bordo degli aerei Thai ogni cosa è caratterizzata da una classe inconfondibile, soprattutto se si vola nella Royal First Class: i suoi elevati standard di qualità sono stati studiati nei minimi dettagli per segnare un grado di eccellenza senza precedenti, che rende unico ogni viaggio dall’inizio alla fine. Il tradizionale calore dell’ospitalità Thai si riflette nello stile esclusivo, in un ambiente riservato di massimo comfort e servizio personalizzato. In questa classe di viaggiatori ogni dettaglio è sinonimo di perfezione, dalla
cucina al massimo livello di privacy: chi viaggia in questa categoria ha a disposizione check in preferenziale, con assistenza di personale dedicato, e lussuose lounge aeroportuali presso il Bangkok Suvarnabhumi Airport, che si sono aggiudicate il primo posto nella categoria “Best First Class Airline Lounge” nell’edizione 2009 dei World Airline Awards di Skytrax. Queste lounge sono dotate di connessioni internet wi-fi, di ristorante con menu à la carte e di una raffinata Royal Orchid Spa. Tra gli altri benefit per chi viaggia sulla first class di Thai, imbarco prioritario, assistenza bagaglio e accesso a lounge aeroportuali di tutto il mondo; cabine esclusive con poltrone reclinabili di 180 gradi, raffinata tecnologia a bordo, schermi con modalità touch control,
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dibile
presa di alimentazione per pc in ogni poltrona, sofisticato sistema di intrattenimento audio/video on demand; infine, accredito del 150 per cento delle miglia volate per gli iscritti al programma di fidelizzazione Royal Orchid Plus. Coccole a terra e in volo Ancora più “pensata” per i frequent traveller, in viaggio sia d’affari sia di piacere, la Royal Silk Class di Thai, la preziosa business class che dedica attenzioni particolari agli ospiti in ogni momento del volo, dal trattamento preferenziale all’atto della prenotazione, all’accesso alle sei lussuose Royal Silk Lounge aeroportuali, dotate di connessioni internet wifi e di area relax, fino alle cabine separate a bordo con sistema di intrattenimento all’avanguardia,
La compagnia di bandiera thailandese, fondata nel 1960, vola non-stop dall’Italia al Paese di origine tutti i giorni da Roma e Milano
menu sempre diversi e prese per laptop in ogni poltrona. Chi viaggia nella Royal Silk Class riceve l’accredito del 125 per cento delle miglia volate per gli iscritti al programma di fidelizzazione della compagnia. Tornando alle opportunità offerte da Thai anche in aeroporto, l’esclusiva Royal Orchid Spa Lounge si prende cura del benessere dei passeggeri Royal First e Royal Silk Class proponendo una vasta gamma di servizi che includono trattamenti tradizionali e no, gym room, tisane depuranti e snack naturali a disposizione. I passeggeri Royal First possono rigenerarsi con un massaggio di un’ora, il Touch of Silk, con oli essenziali, mentre i passeggeri Royal Silk potranno beneficiare di un massaggio tradizionale della durata di trenta minuti al collo o alle spalle. Punta di diamante della spa di Thai sono le tre suite con vasca Jacuzzi e doccia a cascata, che consentono ai passeggeri di
Le lussuose lounge del Bangkok Suvarnabhumi Airport si sono aggiudicate il primo posto nella categoria “Best First Class Airline Lounge” nell’edizione 2009 dei World Airline Awards di Skytrax
rilassarsi in un ambiente molto soft. La Royal Orchid Spa Lounge, situata presso il settore D, fa parte dei privilegi riservati ai passeggeri premium di Thai Airways. Dopo il check in dedicato e i canali rapidi per il controllo documenti, la zona offre agli ospiti le più innovative facility, come la meeting room, la connessione internet wireless, l’area ristoro. Tra le promozioni della compagnia thailandese, l’opportunità, viaggiando in due dall’Italia in Royal First Class o in Royal Silk Class con “Fly 2gether”, di usufruire di uno sconto del cinquanta per cento per il secondo passeggero. Questa offerta è valida sui voli in partenza da Roma Fiumicino e Milano Malpensa fino al 31 marzo 2010. Indirizzo a fine rivista
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TA d’
NET TRAVEL
Obiettivo business, online il nuovo sito Aussie Baglioni Tourism Australia ha lanciato di cui 609 in Italia – esperti del- business. Il sito Aussie Specialist Hotels sul web una nuova versione del sito riservato agli Aussie Specialist, gli oltre 23mila agenti di viaggio in tutto il mondo –
l’Australia. Il sito aussiespecialist.com include il programma di training online Aussie Specialist, così come nuovi itinerari scaricabili e video dedicati alle sette “key expericence” australiane. Il regional manager Continental Europe di Tourism Australia Katherine Droga ha dichiarato che gli agenti Aussie Specialist rappresentano un punto fondamentale della catena turistica e
mira ad assicurare una nuova e più interattiva forma di apprendimento sull’offerta leisure e business dell’Australia. Il format online del programma Aussie Specialist è stato concepito per offrire le conoscenze e gli strumenti necessari a proporre efficacemente l’Australia e include un numero di moduli su vari aspetti del Paese. www.aussiespecialist.com
Hotel.info, homepage al passo con i tempi Hotel.info, il servizio di prenotazione alberghiera online gratuito per 210mila alberghi in tutto il mondo, è ora online con una nuova homepage e una più efficiente finestra di prenotazione. La nuova homepage si presenta con un design fresco e al passo con i tempi, ma anche più chiaro e intuitivo. L'attenzione è puntata sulla funzione di ricerca degli alberghi ma le novità non si
limitano alla homepage. Anche la finestra di prenotazione è stata rielaborata al fine di renderla ancora più intuitiva. Strutturata in modo chiaro grazie a una soluzione “per schede”, questa pagina offre al cliente le informazioni più importanti sull'albergo. Hotel.info ha apportato delle migliorie anche alla conferma di prenotazione, che viene ora inviata in formato html.
viaggiatori di TripAdvisor, potranno valutare le proprie performance attraverso le valutazioni espresse dai loro ospiti, avendo accesso immediato ai trend, alle analisi degli alberghi concorrenti e al nuovo Customer satisfaction index, l’indice supportato da Market Metrix, leader nello sviluppo di soluzioni di misurazione dei feedback per il settore dell’ospitalità.
«Il nuovo sito non è stato pensato come il classico portale corporate», ha dichiarato Luca Magni, brand and communications del Gruppo Baglioni Hotels. «Il portale, veloce e di facile navigazione, è ricco di novità e informazioni per essere quanto più possibile vicino alle esigenze degli utenti e presto sarà disponibile anche con applicazioni per le ultime tecnologie, come per esempio la versione mobile e per iPhone. Il progetto si inserisce all’interno di una complessiva strategia di comunicazione e al momento è disponibile in italiano e in inglese.
www.tripadvisor.it/owner
www.baglionihotels.com
www.hotel.info
Tripadvisor arricchisce le proprie funzionalità TripAdvisor, la più grande community di viaggiatori al mondo con oltre 30 milioni di recensioni e opinioni e più di 25 milioni di visitatori mensili, ha annunciato che è possibile aggiungere gratuitamente alla pagina proprietaria di ogni struttura ricettiva presente sul sito un “cruscotto” informativo personalizzabile dedicato a monitorare l’indice di sod-
disfazione dei clienti. Grazie al nuovo dashboard del centro servizi, i proprietari e i direttori degli oltre 450mila hotel recensiti dai
È online il nuovo sito internet del Gruppo Baglioni Hotels, completamente rinnovato nella grafica, nei contenuti e nei servizi offerti ai clienti. Il sito, che ha l’obiettivo di rafforzare sul web l’immagine del Gruppo Baglioni Hotels quale protagonista del vero lusso in stile italiano, è stato studiato e progettato da Relactions, web agency specializzata nel campo del web design e del web marketing nel settore turistico e alberghiero.
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NET TRAVEL
Samedirection, strumento interattivo per chi viaggia È nata recentemente samedirection.it, nuovo blog di Same Italy, gsa del Gruppo Meridiana che rappresenta oltre a tutti i marchi di quest’ultimo - Meridiana, Eurofly e Wokita - il broker di autonoleggio Car4Leisure e la catena alberghiera Una Hotels & Resorts. Same Direction è un blog che dà voce a tematiche inerenti alla filiera del turismo e alle sue criticità, punti di forza e possibili evoluzioni. Si tratta di un luogo aperto a tutti coloro che sono interessati a tendenze, dati e curiosità del settore. Flavio Ghiringhelli, direttore generale di Same Italy,
spiega che «con questo nuovo strumento vorrei aprire una finestra di dialogo spontaneo e veloce con quanti, là nella rete, sono attori della travel industry, viaggiano per lavoro o per diletto con un occhio particolare al settore o leggono con curiosità le novità della blogosfera e commentano senza peli sullo stomaco. Mi impegnerò con entusiasmo per rendere questo spazio un’occasione di conoscenza, brainstorming e – perché no – di critica». Questo blog si affianca alla newsletter “Al Volo” che a oggi registra oltre seimila iscritti, e ai Web-
seminar, le realtà virtuali grazie alle quali si può partecipare senza spostarsi dal proprio ufficio a eventi, discussioni e presentazioni inerenti a diversi argomenti del mercato collocati nella sezione Same Events del sito inaugurati con successo poco tempo fa. www.samedirection.it
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL
Osservatorio: il business travel sceglie il treno Complice l’alta velocità, ma non solo, cresce l’utilizzo del treno da parte dei business traveller italiani a discapito dell’aereo. È emerso dalla nona edizione dell’Obt, che quest’anno ha approfondito anche l’effetto della crisi e il rapporto tra agenzie e travel manager urismo d’Affari presenta anche quest’anno i dati del suo Osservatorio sul Business Travel (Obt), ricerca realizzata dall’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Statistiche, e condotta dal professor Andrea Guizzardi in collaborazione con la Scuola Superiore di Scienze Turistiche. Sponsor ufficiali sono Amadeus Italia e HRG Italia, con il supporto di AirPlus International. L’indagine ha analizzato il mercato del turismo d’affari in Italia nel 2009. La ricerca, condotta mediante interviste dirette ai responsabili della gestione dei viaggi di un campione di aziende del settore manifatturiero, dei servizi e della distribuzione, è unica nel suo genere perché permette di approfondire aspetti gestionali e – più in generale – del mercato del turismo d’affari in Italia, non rilevabili altrimenti.
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Sponsor ufficiali
Con il supporto di
Un nuovo scenario? Tra i dati rilevati dalla ricerca di particolare interesse è quello che riguarda l’utilizzo del mezzo di trasporto da parte dei business traveller italiani. Il treno ha infatti registrato una performance in crescita del 10,9%, che sale all’11,7% sul mercato nazionale rispetto allo scorso anno. Un dato molto significativo – soprattutto in un anno in cui i viaggi d’affari arretrano e l’aereo registra una perdita di oltre il 10% –, che fa pensare a una vero e proprio break strutturale nel sistema di preferenze tra aereo e treno. « La “crisi” – ha spiegato Andrea Guizzardi – ha pesato soprattutto sulla spesa per viaggio che diminuisce molto più velocemente rispetto al passato. Il risultato è legato sia alle nuove tecnologie della comunicazione, adottate soprattutto per sostituire trasferte costose, sia alla diffusione di nuove opportunità di trasporto di terra
veloci ed economiche, sia alla presenza di operatori specializzati in grado di soddisfare le esigenze di “razionalizzazione” espresse dalle imprese». Le trasferte di lavoro sono scese a quota 31,4 milioni, con una diminuzione del 7,5% rispetto al 2008. La spesa per le trasferte delle aziende italiane ha registrato un calo del 10,6% rispetto all’anno precedente, arrivando a 17,1 miliardi di euro. Lo scenario tracciato era stato ampiamente annunciato dalle previsioni formulate lo scorso anno dai travel manager. Decisamente meno negative le valutazioni prospettiche delle imprese sul 2010, che puntano verso un mercato stazionario. Mentre lo scorso anno i travel manager pessimisti erano più dell’80%, quest’anno la percentuale maggiore di intervistati (64%) non prevede ulteriori diminuzioni delle spese per le trasferte. Il restante 36% si divide equamente tra chi prevede un aumento (18%) e chi si aspetta una diminuzione (18%). Travel manager, policy e agenzie L’Osservatorio ha messo in evidenzia quest’anno un focus legato alle conseguenze sulla crisi. Per la parte di gestione corrente, alla domanda “Le aziende hanno modificato le strategie di negoziazione e le travel policy?” quasi nove aziende su dieci hanno dato risposta affermativa. L’indagine ha anche indagato il grado di soddisfazione dei travel manager nei confronti delle agenzie, che sono state promosse per economicità delle proposte, flessibilità e tempistica, mentre il bilancio è meno positivo per quanto riguarda l’ampiezza dell’offerta e la consulenza.
L’edizione integrale dell’Osservatorio è scaricabile in formato pdf dal sito www.ediman.it
TurismoAffari d’
9a E D I Z I O N E
OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL
2010
Sponsor ufficiali
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Viaggi, fatturato e soddisfazione dei clienti del turismo d’affari italiano nel 2009
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL
SOMMARIO PA R T E 1 IL MERCATO ITALIANO DEI VIAGGI D’AFFARI NEL SEGMENTO CORPORATE 1) Misura e analisi del turismo d’affari 2) Dimensione del mercato: i volumi 3) La durata dei viaggi d’affari 4) Il mezzo di trasporto 5) La motivazione del viaggio d’affari 6) Dimensione del mercato: i valori
PA R T E 2 INDICATORI DI BILANCIO STRATEGIE AZIENDALI E SODDISFAZIONE DEL CLIENTE 1) I viaggi in azienda 2) L’impatto della crisi 3) Il rapporto con l’agenzia di viaggio
PARTE 1 IL MERCATO ITALIANO DEI VIAGGI D’AFFARI NEL SEGMENTO CORPORATE 1) Misura e analisi del turismo d’affari L’Osservatorio Business Travel Italia (Obt) ha concluso la sua nona edizione. In questo rapporto è contenuta la sintesi dei risultati e i confronti con i dati rilevati negli anni passati. Promosso dalla rivista Turismo d’Affari l’osservatorio ha il supporto scientifico e tecnico della Scuola Superiore di Scienze Turistiche e il patrocinio del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna. L’indagine si è svolta tra novembre e dicembre 2009 intervistando direttamente i responsabili della gestione dei viaggi di un campione di imprese, stratificato per dimensione e settore produttivo. L’indagine ha riguardato imprese: 1. manifatturiere con almeno 10 addetti 2. di servizi e distribuzione commerciale con almeno 5 addetti. L’osservatorio non comprende i viaggi degli occupati nella Pubblica Amministrazione e nell’agricoltura. L’intervista all’azienda, rispetto all’intervista alle famiglie o ai viaggiatori con cui si raccolgono le informazioni ufficiali sul turismo d’affari, oltre a essere da un punto di vista teorico più appropriata (è l’azienda che compra i viaggi1 ), permette di approfondire aspetti altrimenti non rilevabili quali: l’“escursionismo d’affari”, le aspettative sulle dinamiche future della domanda, le strategie con cui è gestito l’impiego di questo input intermedio e le valutazioni di chi – nelle imprese – acquista i servizi. Il particolare punto di vista adottato in questa indagine permette, quindi, sia analisi di tipo “macroeconomico” sull’intero sistema sia analisi di tipo “aziendale” sugli stili di gestione e le preferenze di acquisto. I risultati ottenuti possono così essere usati dai policy maker per valutare la reale dimensione di questo importante mercato, dagli operatori del settore per predisporre un’offerta mirata sulle esigenze dei clienti e dalle stesse imprese rispondenti per confrontare i propri risultati e/o strategie di gestione.
2) Dimensione del mercato: i volumi 2.1 Il quadro macroeconomico Secondo valutazioni del Fondo monetario internazionale nel 2009 il Pil mondiale scenderà dell’1,1% in ulteriore contrazione rispetto al +3,0% registrato nel 2008 e al +5% del 2007. Il dato aggregato nasconde però dinamiche differenziate. Nei Paesi avanzati l’attività arretra del 3,4%, mentre nei Paesi emergenti e in via di sviluppo si registra una crescita trainata da India (5,4%) e Cina (8,5%), l’unico Paese,
1 Per una disamina più approfondita si veda: A. Guizzardi (2003) “Misura ed Analisi dei Viaggi nel Segmento Affari”, in: “ Il pensiero e la scienza nel turismo italiano” pp. 75 - 84, Ministero delle Attività Produttive, Direzione Generale per il Turismo, Roma.
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tra quelli del G20, dove la crescita del Pil rimane in linea con il 2008. Il diminuito livello d’attività va in parallelo con il crollo del commercio mondiale, che è previsto in diminuzione dell’11,9% dopo che nel quadriennio precedente si è registrata una crescita media del 6,7%. Secondo le valutazioni degli organismi Tav. 1 Viaggi d’affari per internazionali la fase recessiva si è però arrestata tra il secondo e il terzo trimestre del 2009 e si sta ora profilando una lenta ripresa che dovrebbe potare il Pil mondiale a crescere nel 2010 dell’1,5%. Anche le condizioni dei mercati finanziari internazionali hanno continuato a migliorare nel corso del 2009, sostenute da una maggior fiducia degli investitori. Con la ripresa dell’attività crescerebbe anche il commercio mondiale che – invertita la tendenza già nel secondo semestre 2009 – si prevede in risalita del 2,5% nel 2010. Rimangono tuttavia alti margini di incertezza, soprattutto per quanto riguarda i Paesi sviluppati, dove si teme da un lato il prossimo venir meno degli stimoli fiscali e monetari che hanno consentito di arrestare la recessione e dall’altro la contrazione dei consumi condizionata sia da livelli crescenti di disoccupazione sia dalla limitata disponibilità di credito. Segnali in questa direzione vengono dall’inflazione al consumo, che nel corso del 2009 ha raggiunto picchi mensili negativi in diversi Paesi. In Italia il Pil 2009 è previsto in diminuzione di circa il 5%, un risultato che sarebbe stato ancora peggiore se nella seconda parte dell’anno non si fosse registrato un miglioramento della produzione industriale. Secondo Banca d’Italia2 questa ripresa va però guardata con cautela, sia perché nel confronto annuale del secondo semestre pesa la pesante contrazione osservata nel 2008, sia perché parte del recupero è verosimilmente guidato dalla ricostituzione delle scorte, sia per la rilevanza dei fattori stagionali nei mesi estivi. Pur in un quadro divenuto più favorevole per la domanda mondiale le esportazioni italiane non hanno registrato una chiara tendenza al recupero se, per le cautele appena espresse, si esclude un buon risultato estivo. È inoltre continuato il calo delle importazioni. Infine guardando alla domanda finale interna, a fine 2009 si è consolidato il miglioramento del clima di fiducia delle famiglie e, in misura meno decisa, delle imprese. Il dato sembra però ratificare l’assestamento dell’economia più che rappresentare i prodromi di una ripresa. Peggiorano, infatti, gli indicatori relativi sia all’andamento del mercato del lavoro sia alle intenzioni di acquisto di beni durevoli. Segnali non positivi vengono anche dalla propensione a investire delle imprese che rimane molto bassa, in presenza di margini inutilizzati di capacità, storicamente elevati.
dono a quota 31.4 milioni (vedi tavola 1) con una contrazione del 7,5% rispetto al dato 2008. In accordo con le previsioni formulate dai travel manager intervistati lo scorso anno, la situazione avrebbe potuto essere ancora più negativa se sul finire dell’anno non fosse intervenuto un miglioramento della congiuntura. destinazione (valori assoluti x 1000)
I 2,5 milioni di viaggi persi sono concentrati per più dell’80% sul mercato nazionale, che scende di ben 9,3 punti percentuali. Il dato dà una misura delle maggiori difficoltà che hanno incontrato nel 2009 le imprese che – competendo sul mercato nazionale – non sono riuscite ad agganciare la ripresa del commercio mondiale nella seconda metà dell’anno. In contrazione anche il segmento internazionale, che però arretra “solo” del 2,3% con dinamiche differenziate al suo interno. A diminuire è soprattutto il segmento extraeuropeo (-5,8%), mentre i viaggi in Europa rimangono quasi stazionari (-1,3%). In ottica pluriennale (vedi figura 1) la riduzione dei viaggi nazionali conferma l’inversione di tendenza registrata nel 2008, la prima su questo segmento da quando l’osservatorio è attivo. Si può quindi parlare di contrazione congiunturale del mercato dei viaggi d’affari italiano che però non ha intaccato l’andamento di fondo della domanda di turismo d’affari. La pur pesante recessione non ha cioè inciso strutturalmente su un mercato che rimane tecnicamente in espansione. Il dato è confermato per i principali Paesi avanzati in diversi studi internazionali 3. Fig. 1 La dinamica annuale dei viaggi d’affari (2001 - 2009) I viaggi d’affari delle imprese italiane (2001 - 2009)
2.2 I viaggi d’affari Il quadro economico non positivo ha condizionato il mercato dei viaggi d’affari delle imprese italiane che nel 2009 ha registrato la più importante contrazione da dieci anni a questa parte. I viaggi scen-
2 Banca D’Italia Bollettino Economico - N. 58, ottobre 2009 (consultabile sul sito bancaitalia.it)
3 World Tourism and Travel Council. (2008). The 2008 travel & tourism economic research. London, UK: World Travel &Tourism Council.
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL Si riduce la forbice tra mercato nazionale e internazionale. Quest’ulSul piano settoriale (tavole 2 e 3) si registra una contrazione dei viagtimo, dal 2005 continua a sovraperformare il mercato nazionale anche gi nel settore manifatturiero (-5,8%) meno marcata di quella del tergrazie all’importante contributo dato dalla crescente integrazione tra ziario (-8,1%). Sul risultato complessivo ha influito più che la perdii mercati europei alla necessità di viaggiare in Europa di molte impre- ta di imprese e occupati (anche nel 2009 superiore nell’industria), la se italiane. Inoltre, il basso costo delle materie prime e la buona valu- riduzione dei fatturati che ha determinato le perdita di trasferte soprattazione dell’euro contro il dollaro, hanno lasciato spazi per incremen- tutto laddove queste sono più direttamente connesse al processo protare la competitività dei nostri prodotti nel resto del mondo, bilan- duttivo (come nel segmento dei servizi alle imprese). In questa prociando gli andamenti sempre sfavorevoli della produttività del lavoro. spettiva ha pesato molto la dinamica dell’export e dell’import italiaLa crescita aggregata presenta diverse sfaccettature se osservata per no che nei primi nove mesi del 2009 è stata peggiore nel comparto destinazioni 4. Gli Stati Uniti hanno sperimentato una discesa dei viag- dei servizi rispetto a quello dei beni. gi di lavoro attorno al 13%, condizioTav. 2 Viaggi d’affari per destinazione e settore 5; valori assoluti (x 1000), anno 2009 nati in modo netto da un primo semestre molto negativo dove ha pesato sulle nostre esportazioni il calo del potere d’acquisto connesso sia alla perdita di occupazione dipendente sia alla continua diminuzione del credito bancario al consumo. In crescita frazionale i viaggi verso l’America del Sud, Brasile e Argentina in testa. Il consolidarsi degli accordi commerciali e l’avvio della fase produttiva (segnalato dal deciso aumento dell’import-export e dalla contemporanea stasi 5 degli investimenti) ha però avuto l’efINDUSTRIE AD ALTA INTENSITA’ DI CAPITALE: imprese che secondo i dati di contabilità nazionale (2005), hanno un rapporto Pil/occupato superiore a 48.000 euro (43.000 nelle precendenti indagini). Estraz. di minerali; fabbr. fetto di allungare la permanenza dei viagdella carta e dei prodotti di carta; stampa ed editoria; fabbr. di coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combust. nucleagiatori. A parità di viaggi i pernottamenti ri; fabbr. di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali; fabbr. di prodotti della lavorazione di minerali non metallisono infatti aumentati del 20% rispetto feri; fabbr. di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche; fabbr. di mezzi di trasporto; produz. e distribuz. di energia, gas e acqua. all’anno passato. INDUSTRIE A MEDIO-BASSA INTENSITA' DI CAPITALE E COSTRUZIONI: imprese con un rapporto Pil/occuA dispetto della crisi, l’Asia si riconferpato inferiore a 48.000 euro (43.000 nelle precendenti indagini). Ind. alimentari, delle bevande e del tabacco; Ind. tessili ma nel 2009 il mercato più favorevole e dell'abbigliamento; ind. conciarie, fabbr. di prodotti in cuoio, pelle e similari; ind. del legno e dei prodotti in legno; fabbr. di articoli in gomma e materie plastiche; produz. di metallo e fabbr. di prodotti in metallo; fabbr., install., montaggio e per viaggi internazionali dall’Italia. La ripar., di macchine ed apparecchi meccanici; altre ind. manifatturiere; costruzioni. crescita aggregata dei viaggi di lavoro è DISTRIBUZIONE COMMERCIALE: imprese di commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motodel 2,4% mentre i pernottamenti crecicli e di beni personali e per la casa. SERVIZI: Alberghi e rist.; trasporti, magazzinaggio e comunicaz.; intermediaz. monetaria e finanz.; Attività immobiliascono del 5%. Si osservano però imporri, noleggio, informatica; ricerca; altre attività professionali ed imprenditoriali. tanti differenze per destinazione. Nei principali Paesi importatori (Cina e Giappone) il saldo delle trasferte con il 2008 è negativo, mentre creI viaggi nel settore manifatturiero. scono del 6% i viaggi nelle altre aree. In Cina i viaggi delle imprese Come negli ultimi anni, anche nel 2009 il comparto presenta un bilanitaliane arretrano del 5% dopo anni di continua crescita che ne han- cio negativo che riflette la fase di de-industrializzazione del nostro tesno fatto la principale destinazione dell’area. Scendono marginalmen- suto produttivo. A differenza degli anni passati però “l’anno della crite i viaggi verso il Giappone (-2,9%). Più sensibile la riduzione nel si” ha messo in evidenza il ruolo dei fattori organizzativi interni alle numero dei pernottamenti (-9% in Cina, -24% in Giappone) com- aziende e la loro capacità di ridisegnare il processo produttivo per conplice anche l’ampliamento delle opportunità di trasporto. tenere i costi. Così si spiega il fatto che a diminuire maggiormente In Europa cresce quasi unicamente il mercato francese (+10%), che si sono i viaggi delle industrie ad alto ricavo per addetto (-6,4%), dove conferma la prima destinazione dei viaggi di lavoro delle imprese ita- la maggiore propensione a investire in nuove tecnologie e la minore liane. Scendono i viaggi verso il Regno Unito (-7%) e soprattutto ver- incidenza della componente “viaggio per visitare clienti e fornitori” so la Germania (-14%), complice la riduzione delle nostre esportazioni nel processo produttivo, hanno consentito di ridurre/sostituire/postidi beni strumentali. A soffrire sono comunque soprattutto i mercati cipare buona parte dei viaggi collettivi come riunioni interaziendali dell’Europa baltica, che hanno risentito pesantemente della crisi a cau- o partecipazione a fiere. sa degli ampi disavanzi delle partite correnti e della loro dipendenza Contiene la perdita a -5,5% il segmento delle industrie a medio-basdai finanziamenti dall’estero. In quest’area il calo dei viaggi di lavoro so ricavo per addetto dove, oltre alla maggiore difficoltà a tagliare è particolarmente marcato in Romania (-37%). riunioni e fiere, ha pesato in modo maggiore la crescita dei viaggi per
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UIC2009: “Indagine sul turismo internazionale”. Dati aggiornati ottobre 2009.
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acquisire nuove quote di mercato e i fornitori lasciati liberi dalle aziende concorrenti in difficoltà. Dal dettaglio per destinazione si conferma anche per questo comparto una maggiore diminuzione del mercato interno. Le imprese industriali esportatrici hanno infatti sofferto della crisi in modo inferiore a quelle orientate esclusivamente alla domanda nazionale e – sempre a causa della molteplicità dei mercati di sbocco – sperimentato maggiori difficoltà a tagliare trasferte per comunicare/coordinare il business in Paesi con sistemi legislativi, economici e sociali differenti. In particolare sul segmento europeo perdono viaggi soprattutto le imprese a medio-basso ricavo per addetto (-2%), più esposte verso quelle aree di più recente integrazione nell’Ue, che in più casi hanno evitato il default solo grazie all’intervento degli organismi internazionali. Coerentemente con i dati di import-export in Europa si sono ridotti i viaggi soprattutto nei settori della meccanica, della metallurgia e dei prodotti del “made in Italy”. Molto meno negativa la dinamica dei flussi di import-export nei settori ad alto ricavo per addetto (in particolare i mezzi di trasporto, la chimica e i prodotti petroliferi raffinati) dove la riduzione dei viaggi (-1,6%) è quindi riconducibile più alla razionalizzazione degli spostamenti che alle dinamiche congiunturali. Le trasferte intercontinentali sono invece scese in maniera superiore (-4% a livello aggregato) e per i motivi sopra menzionati soprattutto nelle imprese ad alto ricavo per addetto (-6,3%). La forte accelerazione dei prezzi all’origine dei nostri competitori extraeuropei e la caduta del prezzo del petrolio in euro rispetto alle elevatissime quotazioni della prima parte del 2008, ha parzialmente sostenuto l’attività delle nostre imprese con produzioni a basso ricavo per addetto che – per il secondo anno consecutivo – mostrano la dinamica meno negativa del manifatturiero (-4,6%). Peggiore il bilancio sul mercato interno, dove nel complesso si registra una contrazione del -9,4%, più forte nella componente nazionale (-9,8%). Sul dato, oltre alla chiusura di diverse imprese di subfornitura, hanno pesato le incerte condizioni del mercato del lavoro e il timore di ulteriori perdite di valore della ricchezza immobiliare che hanno ridotto i consumi delle famiglie. La crisi è trasversale a tutti i settori, con l’unica eccezione del comparto dei beni strumentali (soprattutto macchine e apparecchi elettrici), che sperimenta le variazioni più negative.
I viaggi nel settore terziario. Il comparto mostra, su base annua, la dinamica peggiore da quando l’osservatorio è attivo (-8,1%), a dispetto del fatto che a soffrire della congiuntura 2009 sono state soprattutto quelle imprese di piccola dimensione in larga parte non monitorate da questo osservatorio. Il risultato pare quindi determinato in larga parte dalla sostituzione tra nuove tecnologie della comunicazione e trasferte, in un comparto dove il gran numero di spostamenti per comunicare e organizzare è potenzialmente uno tra i principali driver per guadagnare competitività. L’elevata quantità di contatti con clienti o filiali è infatti un costo che le nuove tecnologie possono quasi azzerare. Sul mercato interno si registrano le maggiori contrazioni nelle trasferte (-9,2% nel dato aggregato). Oltre alle citate necessità di razionalizzazione del processo produttivo pesano sia la forte riduzione della spesa delle famiglie – che si contrae sopratutto per la componente servizi – sia la maggiore debolezza delle vendite al dettaglio rispetto a quelle di beni intermedi. Il segmento dei servizi mostra la performance peggiore e perde nel dato aggregato oltre il 10% dei viaggi interni. A pesare è la riduzione della domanda di investimento da parte delle imprese industriali, che ha penalizzato il comparto anche nella componente dei servizi alle imprese. Relativamente migliore la performance della distribuzione commerciale (-7,8%), dove è più alta la quota di viaggi individuali più difficili da comprimere o sostituire con sistemi di comunicazione a distanza. Sul mercato estero la performance è meno negativa. Il calo è decisamente meno marcato per i viaggi verso i Paesi europei (-0,5% nel dato aggregato). Le ragioni sono ancora legate alla ripresa anticipata delle economie del Vecchio Continente e al forte grado di internazionalizzazione che le imprese del terziario hanno raggiunto in Europa.
3) La durata dei viaggi d’affari Anche rispetto alla durata il 2009 si conferma un anno di rottura: dopo alcuni anni in cui si assisteva a una costante riduzione della durata media del viaggio, l’osservatorio registra risposte compatibili con un allungamento della stessa (vedi tavola 4). A caratterizzare la dinamica 2009 è infatti la riduzione dei viaggi di uno o due pernottamenti (-9,4%), mentre “tengono” rispetto al dato complessivo sia l’escursionismo d’affari (-6,0%) sia i viaggi con più di due pernottamenti (-6,6%). Questi ultimi aumentano la quota di mercato,
Tav. 3 Viaggi d’affari per destinazione e settore; variazioni rispetto al 2008
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL che passa dal 17,9% al 18,1%, un dato marginale ma di grande significato perché – come si diceva – inverte la tendenza osservata negli anni passati. Tav. 4 Viaggi d’affari per durata
Il risultato si determina su un vero e proprio crollo dei pernottamenti nel mercato europeo, che aiuta anche a capire il perché della sua maggiore tenuta in termini di viaggi. Nei periodi dove si aggrava la fase negativa del ciclo economico le aziende sono infatti più determinate nel comprimere la durata del viaggio per contenere i costi di produzione. La sostituzione viaggi/pernottamenti è possibile se la gamma dei servizi di trasporto è ampia e conveniente se il costo del trasporto è meno elevato. Un esempio illuminante di tale comportamento – seppure marginale nella dimensione assoluta – si trae analizzando i flussi verso i tre Paesi di frontiera (Svizzera, Austria, Slovenia), dove vi sono maggiori margini per tagliare pernottamenti. Secondo l’Uic 6 la durata dei pernottamenti verso tali destinazioni si riduce del 24%, a tutto vantaggio dell’escursionismo d’affari. La stessa fonte riporta che le destinazioni europee perdono il 12% dei pernottamenti, mentre quelle intercontinentali rimangono stabili. Sulla tenuta dell’escursionismo ha quindi giocato in modo determinante il moltiplicarsi delle opportunità di viaggio, di cui l’alta velocità e l’ampliarsi dell’offerta low cost in orari compatibili con le necessità aziendali sono esempi. Sulla concomitante tenuta dei viaggi lunghi ha invece inciso – da un lato – il consolidarsi dei rapporti commerciali e di produzione con i Paesi emergenti che determina l’allungarsi della permanenza. Dall’altro, questi viaggi hanno meno margine di ottimizzazione rispetto alla durata. Si tratta, infatti, dei viaggi più costosi, quelli verso i quali è da sempre maggiore l’attenzione della direzione a esaminarne le caratteristiche e quelli dove più spesso è il trasporto a rappresentare il costo principale. Tav. 5 Viaggi d’affari per durata (prospettiva settoriale); anno
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UIC(2009), op. cit
Il quadro descritto è compatibile con una riduzione di circa il 6% dei pernottamenti per affari. I tagli si concentrano sul mercato nazionale e soprattutto europeo, ovvero dove il costo e l’opportunità di trasporto lo permettono in misura superiore. Si stima così che il settore alberghiero abbia perduto nel 2009, circa tre milioni di pernottamenti, un risultato che riporta i livelli di produzione a prima del 2006 7. I risultati per macrobranche produttive (vedi tavola 5) non mostrano particolari differenziazioni rispetto al quadro generale. In tutti i settori la contrazione maggiore si ha nei viaggi di durata intermedia. Sono le industrie ad alto ricavo per addetto a mostrare la maggiore capacità di sostituzione di questi viaggi con escursionismo d’affari, una conferma indiretta che, nella media, è in questo segmento che si concentrano gli uffici viaggi con le maggiori possibilità di ottimizzazione. Tengono i viaggi lunghi, che arretrano generalmente meno del rispettivo dato aggregato. L’unica eccezione nell’industria a medio basso ricavo per addetto, dove pesa il maggior numero di viaggi verso destinazioni peggio collegate (tipicamente i Paesi dell’Europa dell’Est).
4) Il mezzo di trasporto
Dopo un 2008 difficile nel 2009 il trasporto aereo ha registrato la performance peggiore da quando è iniziato questo osservatorio sui viaggi d’affari. L’“anno nero” porta in dote una perdita di oltre il 10% nel traffico, pari a circa 1,3 milioni di voli (vedi tavola 6). Diversi sono i fattori che determinano un arretramento di 1,1 punti percentuali nella quota di mercato in volumi. Tra questi, però, la congiuntura economica ha giocato il ruolo principale. La perdita di Pil e imprese ha pesato soprattutto sul mercato nazionale, mentre in ambito internazionale la dinamica dei viaggi – e le relative trasferte aeree – hanno registrato flessioni meno importanti grazie al contributo positivo delle destinazioni dei Paesi emergenti. Sempre sul mercato nazionale ha pesato l’esplosione di preferenze verso il trasporto ferroviario che, trainato dall’entrata a regime di molte tratte di alta velocità, aumenta dell’11,7%. Si tratta di un dato eclatante sia perché si realizza in un anno in cui i viaggi arretrano del 7,5% sia perché a questo osservatorio sfuggono le microimprese e il settore pubblico, ovvero i maggiori fruitori del tra2009 sporto ferroviario. Effetti di sostituzione tra mezzi di trasporto non rappresentano una novità, ma sono sempre risultati di minore entità. La dimensione della variazione 2009 può quindi fare pensare a un vero e proprio break strutturale nel sistema di preferenze tra aereo e treno. Inoltre, l’arrivo di nuovi competitor (consorzi o ferrovie di altri Stati europei) e il moltiplicarsi delle tratte ser-
7 Dal dato sono esclusi sia i pernottamenti dei dipendenti di micro imprese e della pubblica amministrazione sia quelli degli stranieri che - stando a valutazioni provvisorie di fonte banca d’Italia – sarebbero in diminuzione per circa cinque milioni di pernottamenti (incluso micro imprese e pubblica amministrazione).
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Tav. 6 Viaggi d’affari per mezzo di trasporto
dell’alta velocità. Il fatto che simultaneamente si registri il maggiore incremento dei viaggi ferroviari (+13%) conferma però, anche in questo comparto, l’importanza dell’effetto di sostituzione tra aereo e treno. Non presenta eccezioni la manifattura, dove è ancora il trasporto ferroviario l’unico a mostrare variazioni positive. La maggiore quota di viaggi intercontinentali ed europei aiuta, tuttavia, a contenere la perdita di voli. Unica eccezione il settore dell’industria a medio-basso ricavo per addetto che, a fronte di un calo del 5,5% delle trasferte, perde l’8,4% del volato complici le difficoltà congiunturali di importanti mercati di sbocco quali i Paesi balcanici.
vite rende ancora più difficile la futura ripresa del trasporto aereo, a meno di importanti riduzioni nei costi del trasporto. Soprattutto in tempi di crisi economica non è infatti solo questione di tempi e di opportunità di trasporto. Serve competitività di prezzo, come mostra la continua crescita delle preferenze accordate sia ai voli low cost (che raddoppiano 8 nel confronto tra primi Tav. 7 Viaggi d’affari per mezzo di trasporto (prospettiva settoriale); anno 2009 semestri del 2008 e del 2009) sia alle tariffe “turistiche” o corporate negoziate 9. Non si commetta però l’errore di focalizzarsi solo sul prezzo del volo. Rispetto ai più grandi Paesi europei in Italia si paga un gap infrastrutturale che rende diseconomico raggiungere le – pur ridondanti – strutture aeroportuali. La dimostrazione più evidente è nel fatto che, monopoli a parte, solo il 20% della biglietteria low cost interessa destinazioni nazionali. In flessione anche il mercato del trasporto su gomma. L’auto, tutta- 5) La motivazione del viaggio d’affari via, si conferma il mezzo di trasporto preferito con oltre il 50,7% L’analisi per motivazione (vedi tavola 8) rivela come quasi la metà della quota di mercato. L’arretramento è pari al 9,2%, per oltre 1,7 dei 2,5 milioni di trasferte perse nel 2009 siano viaggi individuali milioni di trasferte. La congiuntura negativa spiega, ancora una vol- per incontrare clienti e fornitori (-5,3%). Si tratta di viaggi direttata, tale dinamica. Le maggiori difficoltà economiche si sono infatti mente legati all’attività produttiva, la cui diminuzione è quindi conregistrate tra le piccole imprese focalizzate sul mercato nazionale e centrata sul mercato nazionale, dove si è assistito alla maggiore perregionale e appartenenti al segmento terziario, ovvero l’esatto iden- dita di fatturato e imprese. tikit dell’utilizzatore di auto per trasferte aziendali. Le difficoltà di Le perdite percentualmente più consistenti si hanno però nei differentali aziende si sono riversate anche sulla domanda di auto nuove. Si ti segmenti di viaggio collettivo. Si contraggono del 9,3% le riunioni spiega così parte della forbice tra le immatricolazioni di privati (cre- aziendali, scende dell’8,5% il segmento “altro” – che comprende consciute, anche grazie agli incentivi, dell’8%) e le immatricolazioni di gressi (esclusi i meeting interaziendali), exhibition, incentive – mentre società o aziende di noleggio, che scendono di circa il 30%10. crolla il segmento fieristico (-14,4%). In un anno molto negativo per La tavola 7 dà una misura di questa evidenza. In particolare i servi- tutte le trasferte collettive non è giovata al segmento la diversificazione zi arrivano a perdere il 12,4%, ma è nella distribuzione commercia- di molte strutture in contenitori per eventi aziendali. le che l’auto arretra maggiormente in Tav. 8 Motivazione del viaggio d’affari termini assoluti, realizzando quasi 700mila viaggi in meno. Nello stesso segmento il trasporto aereo registra il risultato meno negativo (-7,8%), complici sia l’integrazione del mercato europeo, che ha moltiplicato le relazioni commerciali ad ampio raggio, sia le maggiori esigenze di viaggiare fuori dalle direttrici principali, dove l’aereo ha sofferto meno la concorrenza 8 Secondo UVET - American Express, (Business Travel Survey, ed. dic. 2009) i biglietti low cost nazionali passano dal 1,4% al 3,1% del mercato, mentre gli internazionali dal 6,8% al 9,6%. 9 AirPlus International Travel Management Study, 2009
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Dati riferiti ai primi 10 mesi del 2009; fonte: Quattroruote, allegato al n° 650, 2009.
VIII
OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL Il quadro per settori produttivi non presenta segni positivi. La contrazione è relativamente modesta nei viaggi individuali dell’industria (-4,2% nel dato aggregato), mentre nel terziario (-5,6%) ha pesato il clima congiunturale e la riduzione dei fatturati delle imprese. Va infatti ricordato che, soprattutto per i servizi alle imprese (-6%), le trasferte per visitare clienti sono parte della commessa e quindi dipendono direttamente dall’acquisizione della stessa. Nel terziario si determina anche il crollo del segmento fieristico. Il -16% del dato aggregato sottolinea che in tempi di crisi si affievolisce la spinta a investire in promozione del proprio business partecipando a una fiera. Relativamente omogenea è la diminuzione dei viaggi per meeting interaziendali, sui quali ha giocato un ruolo centrale la diffusione di strumenti per la comunicazione a distanza. Unica eccezione il comparto delle imprese a medio basso ricavo per addetto, che mostra una diminuzione (-5,8%) quasi dimezzata rispetto a quella complessiva. Il dato deriva da una maggiore rigidità nel rendere “virtuali” le riunioni interaziendali, sia perché rappresentano una quota inferiore delle trasferte sia perché mediamente più numerose in quanto riguardano più spesso la forza commerciale che i tecnici di produzione. Nel segmento “altro” si registra una divaricazione tra dinamiche dell’industria (-11,6%) e del terziario (-7,1%). È verosimile che il tutto sia ancora riconducibile alle difficoltà congiunturali, che riducono la propensione delle aziende a promuovere eventi congressuali colpendo quindi soprattutto i settori industriali, nei quali tali eventi sono promossi con maggiore frequenza. Tav. 9 Motivazione del viaggio d’affari (prospettiva settoriale);
Il quadro fin qui delineato è per molti versi differente da quello che ci si potrebbe attendere e qualifica questo 2009 come un anno di crisi vera. La spinta a razionalizzare la spesa trasferte non dovrebbe infatti andare a scapito dell’investimento in capitale umano, che servirà ad agganciare la successiva fase di crescita. Inoltre, se molte aziende riducono l’attività, si liberano spazi di mercato per quelle più floride, che vedrebbero aumentare la necessità di compiere viaggi individuali per incontrare i nuovi clienti o fornitori. Una parziale soluzione di questo puzzle si ha osservando la
tavola 10, nella quale sono sintetizzati i saldi nei giudizi degli intervistati sulle dinamiche più rilevanti. I dati sono valutazioni qualitative e non sono quindi confrontabili con quelli delle precedenti tabelle 8 e 9. Il primo dato che emerge è il prevalere dei travel manager che segnalano incrementi “rilevanti” nelle trasferte per visitare clienti e fornitori e soprattutto per acquisire nuovi clienti. Il dato aggregato di tavola 8 (-5,3%) sembra quindi determinarsi come somma di molte situazioni dove le trasferte individuali rallentano marginalmente, mentre laddove le variazioni sono giudicate “rilevanti” predominano leggermente le imprese che hanno incrementato lo sforzo commerciale. Come atteso, le dinamiche positive di rilievo sono più frequenti per la motivazione “ricerca di nuovi clienti”. Negli altri segmenti prevalgono le valutazioni negative, sebbene vada considerato che – con l’eccezione del dato sulle fiere – la maggioranza relativa dei rispondenti non segnala variazioni “rilevanti”. Il dato rafforza l’ipotesi che la crisi non anno 2009 abbia stravolto le modalità di gestione del capitale umano. Sono due i casi in evidenza: il segmento fiere, nel quale la maggioranza assoluta dei rispondenti (52%) riferisce di variazioni negative “rilevanti” e il segmento incentive, nel quale nessuno degli intervistati riferisce di variazioni positive “rilevanti“. Anche grazie al 39% di risposte negative il segmento si candida quindi a essere il più penalizzato dalla recente congiuntura mondiale.
Tav. 10 La distribuzione nel campione delle variazioni giudicate rilevanti *
* Risultati riferibili al solo campione intervistato e alle variazioni ritenute rilevanti non direttamente confrontabil con quelli di questo paragrafo
IX
6) Dimensione del mercato: i valori Nel 2009 la spesa per i viaggi d’affari delle imprese private italiane è scesa del -10,6% rispetto all’anno precedente, fermandosi a quota 17,1 miliardi di euro (vedi tavola 10). Il dato comprende tutte le spese che le aziende manifatturiere con almeno dieci addetti e di servizi con almeno cinque addetti, imputano a bilancio come costo dei viaggi d’affari. A prezzi costanti la contrazione supererebbe il 12%, un risultato molto peggiore misurato sul mercato espresso in volumi (-7,5%). Diminuisce soprattutto la spesa nazionale (-13,1%) ma anche la componente internazionale registra un importante arretramento (-8,9%). La dinamica riflette diversi trend documentati in questo osservatorio. In primis pesa la diminuzione delle trasferte in aereo sul segmento nazionale e la riduzione delle trasferte intercontinentali. Inoltre, come ci si deve attendere in tempo di congiuntura negativa, sono state messe in campo strategie di contenimento dei costi diretti come il ricorso a tariffe low cost, “turistiche” o alle tariffe aziendali negoziate. Come risultato complessivo si riduce il costo medio del biglietto, una diminuzione che aiuta a comprendere perché sul mercato internazionale, a fronte di un calo di trasferte appena superiore al 2%, la spesa scende dell’8,9%. Stabili i prezzi sul mercato nazionale, sul quale però ha avuto un effetto dirompente l’avvio dell’alta velocità. Tav. 11 Spesa per viaggi d’affari (mln. di euro)
Dal lato pernottamenti la forte diminuzione della domanda di esportazioni risulta legata quasi esclusivamente alla riduzione del mercato europeo. Pesa, invece, sull’intera spesa, il fatto che la maggiore
perdita di pernottamenti si registri sui segmenti convegni-incentive e fiere dove, generalmente, si acquistano le trasferte con pernottamenti più costosi. La contrazione della spesa si è anche determinata sul versante prezzi grazie alla caduta del prezzo del petrolio in euro rispetto alle elevatissime quotazioni della prima parte del 2008. Ha invece giocato in senso contrario la svalutazione dell’euro sul dollaro, che ha inflazionato la spesa. Il -6% rispetto alle quotazioni medie del 2008 si stima abbia aumentato la spesa internazionale di circa lo 0,3%. L’analisi della dinamica della spesa a prezzi costanti (figura 2 sinistra) evidenzia una diminuzione (reale) di 18 punti percentuali negli ultimi due anni di congiuntura negativa. La caduta è arrivata al 21% sul segmento nazionale e il mercato è ormai sotto ogni limite registrato dal 2001 (l’inizio di questo osservatorio). L’evidenza – associata a una dinamica del numero di viaggi che negli anni si mantiene con grande regolarità sopra la dinamica di spesa - si traduce in un vero e proprio crollo del costo medio per trasferta (figura 2 destra). Il movimento è solo leggermente inferiore a quello dell’anno precedente quando, con l’inizio della fase “tecnica” di recessione, ha iniziato a irrigidirsi il controllo dei costi in un mercato nel quale, evidentemente, competono fornitori di servizi in grado di soddisfare tale richiesta. Il prezzo del viaggio scende soprattutto sul segmento internazionale arrivando a 1.050 euro (-7,6% a prezzi costanti); più contenuta la flessione sul mercato nazionale, nel quale si spendono in media 253 euro a trasferta (-5,1%). Nell’analisi per produzioni omogenee (vedi tavola 12), si evidenzia la tenuta del settore industriale (-8,5%) rispetto al terziario (-11,5%). Il divario si spiega con il fatto che la manifattura, oltre a perdere meno viaggi, ha mantenuto una maggior quota di pernottamenti. I viaggi lunghi si riducono infatti “solo” del 5% contro una riduzione del 7,5% del settore terziario. La performance meno
Fig. 2 Dinamica annuale della spesa per viaggi d’affari: complessiva (sinistra), per singolo viaggio (destra), 2001- 2009 Variazioni percentuali nella spesa
Variazioni percentuali nella spesa per viaggio d’affari
(rispetto al 2001; prezzi costanti)
(rispetto al 2001; prezzi costanti)
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL negativa è delle produzioni tipiche del “made in Italy” (-7,9%), un dato in apparente contraddizione con la forte diminuzione delle trasferte verso i Paesi dell’Est Europa ma che si spiega, almeno in parte, con il minor peso del travel management. La sintesi è nella riduzione del costo medio per viaggio (-4% a prezzi costanti), che risulta essere la più contenuta.
La dinamica delle spese di trasporto (-11,7%) si determina soprattutto dal lato biglietteria aerea e ferroviaria (-14,1%). Il dato è compatibile con una riduzione del 18% della spesa aerea e con un incremento della spesa ferroviaria del 20%, pur se la variabilità delle risposte date dai travel manager rendono queste stime disaggregate molto variabili. La perdita di fatturato business per i vettori aerei sarebbe quindi vicina al miliardo e 200 Tav. 12 Spesa per viaggi d’affari e variazioni sull’anno precedente (prospettiva settoriale) milioni di euro, che come detto in precedenza, è imputabile al maggiore ricorso a vettori low cost, alla riduzione delle tariffe aeree in Europa, alla concorrenza del trasporto su rotaia e alla cresciuta efficienza degli intermediari professionali. Scende di circa 350 milioni di euro anche la spesa collegata al trasporto su gomma (-8%). Il risultato è meno negativo di quanto atteso se si considera la forte perdita di immatricolaÈ nel terziario che si osservano però le dinamiche più negative, con la zioni e il fatto che il costo medio dei carburanti è crollato rispetto al distribuzione commerciale che riduce la spesa del 10,1% trascinata dal- 2008 (-15%11). A sostenere la spesa gli incrementi superiori all’inla perdita di viaggi e pernottamenti in Europa, dove molte aziende han- flazione nei prezzi di taxi, trasporto pubblico e pedaggi autostradano la casa madre. Su questo dato ha inciso in modo determinante la li, ma soprattutto la presenza di un gran numero di auto immatririduzione dei viaggi per meeting interaziendali, spesso sostituiti da con- colate l’anno precedente che sono rimaste in carico alle imprese. ference call. È però il settore dei servizi che mostra un vero e proprio Sulla spesa per alloggio (-10,1%) incide in modo rilevante sia la percrollo guidato dalla perdita sul mercato nazionale (-14,7%). Le moti- dita di pernottamenti nelle destinazioni europee sia una maggiore vazioni vanno ricercate soprattutto nel comparto dei servizi alle impre- flessibilità commerciale delle catene alberghiere, che con la riduziose, dove la ridotta domanda di investimento ha imposto tagli impor- ne dei viaggi vedono ridursi il tasso di occupazione. La sintesi è nel tanti ai fatturati. La ricaduta di questi tagli su numero e valore delle prezzo medio della camera, che scende del 8% rispetto al 2008 12. La trasferte è stata immediata e manifesta soprattutto nell’exploit del tra- spesa in euro sul segmento intercontinentale è la meno penalizzata, sporto ferroviario, a tutto vantaggio del contenimento dei costi. Va complici la svalutazione del dollaro e la crescita dei pernottamenti però notato che nel terziario in generale la concorrenza tra alta velo- soprattutto verso i Paesi emergenti. cità e trasporto aereo è stata più pesante. Il treno ne è uscito vincito- La dinamica negativa dei viaggi in volume (-7,5%) ha invece depresre con incrementi di oltre il 10% quando il numero di viaggi com- so la spesa per la ristorazione, che perde il 4,8%, pari a 128 milioni di euro. In termini relativi si tratta però di un “avanzamento” che si plessivi è invece sceso nella stessa proporzione. Come negli anni passati la voce più rilevante nel determinare il valore origina sul segmento nazionale per via di una dinamica di prezzo supedel mercato dei viaggi d’affari dall’Italia rimane il trasporto, con una riore a quella dell’inflazione (+2,7%). quota del 56,6% della spesa complessiva in Tav. 13 Ripartizione della spesa per viaggi per macro tipologia di prodotto diminuzione di un punto percentuale rispetto all’anno passato (vedi tavola 13). Il 57% della spesa di trasporto serve ad acquistare biglietti aerei e ferroviari; il rimanente 43% è ricondotto a una voce che comprende carburanti, autostrada, rimborsi chilometrici e ogni tipo di spesa contabilizzata dalle aziende come spese di viaggio con auto o mezzi pubblici (escluso il treno). Dopo il trasporto l’alloggio si conferma la spesa di maggiore incidenza (23,9%), seguono le spese per il vitto e un residuo che comprende le altre spese non direttamente ricondotte alle tre categorie precedenti o non attribuite dagli intervistati.
11 12
ISTAT (2010) Numeri indici NIC per voci di prodotto; consultabili sul sito www.istat.it ISTAT (2010) op.cit.
6.1 Le previsioni di spesa (la dinamica della crisi e il nuovo scenario) Nel 2008 i travel manager intervistati avevano espresso un verdetto senza appello. Il dato pesato con il volume di spesa recitava: “pessimisti” 86%, “ottimisti” 14%. Fu il peggior risultato mai registrato dall’osservatorio che – purtroppo – si è oggi tradotto in un crollo della spesa di oltre 13% in termini reali. Fortunatamente il peggio sembra passato e le previsioni per il 2010 lasciano intravedere che si arresterà la caduta. Rimane però incerto il segno della variazione. Che il clima si sia rasserenato lo si legge nella tabella 14, dalla prevalenza degli intervistati che si dichiarano ottimisti su quelli che si dichiarano pessimisti (+14%). Tuttavia, nel dato pesato per quote di spesa i due gruppi si equivalgono, rilevando che la maggior concentrazione di travel manager pessimisti è nelle grandi imprese. Il punto principale diventa quindi la quota preponderante di chi non riesce a intravedere una direzione futura per il mercato (64%), un dato che deve fare riflettere sulle difficoltà di fare previsioni. Nell’analisi disaggregata per settore merceologico è tuttavia possibile intravedere alcune indicazioni più chiare. Pessimisti e ottimisti si distribuiscono infatti in modo diverso all’interno della manifattura e del terziario. Prevalgono gli ottimisti nell’industria (+18% come numero di rispondenti, +13% pesando con le quote di mercato), mentre si ribaltano le attese nel terziario, nel quale i pessimisti sopravanzano gli ottimisti sia come numero di rispondenti (+5%) sia come dimensione del mercato (-11%). Tav. 14 La previsione per Se si considera che la manifattura esprime il 57% dei viaggi internazionali e il 25% dei viaggi in Italia (quota che scende sotto il 10% se si considerano anche i viaggi in regione) si può facilmente comprendere che le dinamiche future saranno probabilmente divergenti sui due mercati. La spesa sul segmento internazionale è prevista in aumento, quella sul segmento nazionale in diminuzione. L’attesa è coerente con quanto rilevato da diversi studi sulla competitività delle nostre imprese, che vedono tra i principali driver di crescita (a volte l’unico) proprio la ripresa del commercio internazionale. Si realizzasse quanto previsto dai rispondenti diventerebbe sempre più probabile un nuovo scenario nella geografia economica del setTav. 15 Confronto tra dinamiche presenti e prospettiche della
tore. Sopportare una ulteriore riduzione di fatturato dopo quella registrata nel 2008, diventerebbe infatti difficile per diversi player focalizzati sul mercato nazionale. I fornitori più a rischio di bilancio sono autonoleggi, compagnie aeree – quando traggono buona parte dei loro profitti alle tratte nazionali – e le agenzie viaggio, che servono mercati locali con imprese non esportatrici. Allargando la prospettiva temporale si riescono a valutare meglio le dinamiche della crisi. In tavola 15 sono incrociate le valutazioni prospettiche delle imprese con il risultato riportato nel 2009, ottenendo – di fatto – un confronto sul triennio 2008-2010. Il risultato principale è la fotografia di un mercato che tende alla stazionarietà. Vi è un 11% di imprese che stanno attraversando la crisi con volumi di spesa crescenti sul triennio e un 15% che, al contrario, riporta una costante diminuzione. Il sistema tende cioè a mantenere inalterati certi stati, per cui chi prevede un aumento della spesa è nella maggioranza dei casi reduce da un 2009 in crescita, mentre chi riporta una diminuzione è quasi sempre un soggetto che ha appena sperimentato una contrazione dei viaggi. Escludendo i casi settore
di significativi risultati nel travel management, questa ultima condizione è da osservare con qualche preoccupazione perché potrebbe riflettere delle difficoltà nel business o un cambiamento strutturale nel modo di condurlo. La maggior parte delle imprese riferisce di transizioni di stato, tra un 2009 con spesa in diminuzione e un 2010 stazionario (e quindi sui livelli minimi raggiunti nel 2009). Il spesa (quote di spesa) dato conferma che il 2010 è atteso a crescita frazionale nonostante il forte calo del 2009. A cercarlo un dato positivo però c’e. Nessuna tra le imprese che hanno visto aumentare i viaggi nel 2009 li prevede in diminuzione per il 2010. Almeno questa parte di economia non farà mancare la sua spinta propulsiva.
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL
PARTE 2 INDICATORI DI BILANCIO STRATEGIE AZIENDALI E SODDISFAZIONE DEL CLIENTE 1) I viaggi in azienda Nel 2009 la spesa per i viaggi delle imprese con più di nove addetti è stata pari allo 0,8% del fatturato (vedi tavola 14) in decisa diminuzione rispetto al benchmark costituito dal risultato di cinque anni fa. La maggiore concorrenza tra fornitori e le aumentate capacità gestionali degli uffici viaggio aziendali hanno Tav. 17 Viaggi e spesa per addetto: anno 2009 reso possibile questa diminuzione del 12% (il 15% a cambio euro/dollaro costante) a tutto vantaggio dei conti delle imprese. Il quadro è differenziato per settori: sono i servizi a registrare l’impatto relativo maggiore (2,1%) a causa sia della forte propensione al viaggio di queste attività sia del fatto che la produzione non incorpora quote importanti di costi intermedi e ammortamenti come, invece, avviene per l’industria ad alta intensità di capitale e nella distribuzione commerciale. In que* Dati ISTAT di contabilità nazionale (2007) aggiornati al 2009 mediante proiezioni macroeconomiche della stessa fonte o di Banca d’Italia. sti settori (aumentando il denominatore del rapporto) l’incidenza della spesa sul fatturato scende rispettivamente allo 0,4% e allo 0,6%. Si noti che zione commerciale. Si tratta di viaggi dalle caratteristiche, e quinil risultato della distribuzione è l’unico in progresso rispetto all’an- di dal costo medio, molto differenti. Lo si può desumere conno di confronto. La dinamica in controtendenza riflette l’allargamento frontando la relativa stabilità della spesa per addetto (che varia tra dei mercati di tali aziende che hanno visto aumentare i costi di tra- i 1.500 e 2.600 euro), con la maggiore variabilità dei viaggi per sporto in parallelo al crescere dell’integrazione del mercato europeo. addetto. Il minore range di oscillazione rende gli addetti una misuL’analisi dei viaggi e della spesa per addetto (tavola 17) evidenzia ra più affidabile (rispetto per esempio al fatturato), per stimare la la diversa mobilità delle singole produzioni. Si oscilla tra i circa spesa in viaggi aziendali a un livello settoriale più disaggregato di 1,7 viaggi per addetto dell’industria e i 8,9 viaggi della distribu- quello proposto in questo osservatorio. Tav. 16 Incidenza della spesa per viaggi d’affari sui conti delle aziende
* Dati ISTAT di contabilità nazionale (2007) aggiornati al 2009 mediante proiezioni macroeconomiche della stessa fonte o di Banca d’Italia.
2) L’impatto della crisi 13 Se non vi è dubbio che la flessione di spesa e trasferte registrata nel 2009 sia in gran parte da collegarsi alle difficoltà congiunturali, rimane da approfondire se la crisi ha pesato in modo differenziale per dimensione e composizione del capitale sociale. La natura mondiale della recessione dovrebbe infatti avere causato maggiori difficoltà a quelle imprese di grandi dimensioni e internazionalizzate che con maggiori probabilità hanno legami strutturati con le aree dove si è originata (o è
13 I dati di questo paragrafo e dei successivi rappresentano sintesi di quanto osservato nel campione e non possono quindi essere generalizzati all’intera collettività delle imprese italiane. Nella lettura dei risultati va considerata la preponderanza, tra i rispondenti, delle aziende con oltre cento addetti.
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arrivata prima) la turbolenza congiunturale. Nel campione di intervistati queste attese sono tutto sommato rispettate. Le imprese che più di frequente riferiscono di impatti negativi e, simultaneamente, valutano nel modo più negativo l’entità degli stessi hanno infatti quote di capitale sociale estero (vedi tavola 18). Al contrario, la dimensione non risulta un elemento di evidente differenziazione in negativo, mentre lo è in positivo per le grandi aziende (valutazione 3,8), soprattutto con capitale 100% italiano (valutazione 3,7). Per capire come una crisi possa avere impatti positivi sulle trasferte, occorre considerare che può avere moltiplicato le possibilità di acquisizioni, fusioni, o semplicemente nuovi accordi commerciali per entrare in nuovi mercati. È ovvio che a potersi avvantaggiare di queste opportunità sono principalmente le imprese di grandi dimensioni. La recessione non ha avuto conseguenze solo sui volumi di trasferta, ma si può ipotizzare che abbia anche modificato il modo di operare Tav. 18 Impatto della crisi congiunturale sul volume delle
degli uffici viaggio. In particolare – per la parte di gestione corrente – si è indagato il se e il come le aziende hanno modificato le strategie di negoziazione e le travel policy. I risultati (in tavola 19) indicano che quasi un ufficio viaggi su dieci ha ricevuto mandato dalla direzione di modificare le strategie di negoziazione. La volontà di instaurare un nuovo rapporto con i fornitori non è però giudicato conseguenza diretta della fase di recessione, soprattutto dalle imprese sotto i cento
addetti che, in una scala da 1 a 7, valutano appena 3,1 l’importanza della “crisi” in questa loro “rinnovata” volontà di negoziare. Importante anche il numero di casi in cui si sono realizzate revisioni della travel policy. Nell’80% dei casi si è intervenuto sulle classi e i massimali, nel 79% dei casi si è inasprito il controllo sui viaggiatori, mentre tre volte su quattro si è alzato il livello di autorizzazione alla trasferta. Incrociando le risposte si ricava che la quota di quelli che non hanno modificato la travel policy nel corso del 2009 è solo il 5%. Va però registrato che a fronte di questa elevata frequenza di aggiornamenti, vi sono valutazioni molto “tiepide” sul fatto che questi siano dipesi dalle difficoltà congiunturali. Su una scala da 1 a 7 il giudizio sulla rilevanza della crisi come determinante delle nuove regole di viaggio si mantiene attorno a 3, un dato che suggerisce come più spesso le revisioni siano da legare a una “normale” attività di travel management. Passando all’analisi delle strategie di investimento, si è chiesto di valutare se la crisi avesse avuto un effetto sulle trasferte decisioni di investimento in capitale umano (formazione) o in capitale fisico (innovazione tecnologica). Le risposte contenute nella tavola 20 indicano che le difficoltà di bilancio hanno spinto soprattutto a investire per abilitare/diffondere la comunicazione a distanza. Il 71% delle grandi imprese dichiara che dalla crisi è venuta una spinta determinante per trasformare le trasferte in incontri a distanza; la quota si riduce solo marginalmente nelle piccole imprese, con il 64%.
Tav. 19 La crisi nell’ufficio viaggi: la travel policy
Tav. 20 Effetti della crisi nell’ufficio viaggi: gli investimenti
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL La crisi ha anche spinto le imprese a investire in nuovi sistemi/prassi per scegliere e prenotare le trasferte, mentre inferiore è stato il peso sulle decisioni di integrare le diverse fasi del processo di gestione. Da notare che gli effetti sono molto differenziati rispetto alla dimensione, con le imprese medio-piccole che dimostrano una minore propensione a modificare, in modo strutturale, le strategie gestionali a seguito di una diminuzione dei fatturati. Infine solo quaranta grandi imprese su cento collegano, alle difficoltà che ha portato la crisi, lo stimolo a investire in moderni sistemi di pagamento. Il dato rimane pressoché costante anche nelle imprese più piccole.
Dal confronto tra i punti di forza e le criticità (tavola 22) emerge un quadro abbastanza confortante. La percentuale di clienti che classifica le diverse caratteristiche tra i fattori positivi è quasi sempre maggiore di quella che li indica tra i fattori critici. Così le agenzie sono promosse dai loro clienti per: “economicità delle proposte”, “flessibilità” e “tempistica”. Tali fattori restano comunque importanti nella competiTav. 22 Punti critici e di forza; distribuzione delle risposte
3) Il rapporto con l’agenzia di viaggio Cosa si chiede a un agente di viaggio quando i fatturati aziendali si riducono drasticamente? E inoltre, quanto l’agente è in grado di soddisfare le aspettative del cliente nei momenti più difficili per il proprio business? In questa ultima sezione si è cercato di dare una (seppur parziale) risposta a questi interrogativi, chiedendo direttamente ai travel manager di indicare il principale punto di forza e il principale punto critico del rapporto con l’agenzia e una valutazione della loro soddisfazione complessiva. Per facilitare la lettura dei risultati, le risposte sono state raggruppate secondo lo schema della tavola 21 che funge da legenda. Tav. 21 Fattori critici e punti di forza del rapporto di agenzia
zione perché il cliente, eventualmente scontento, sa che non sarà difficile trovare un agente concorrente in grado di dare risposta alla sua attuale insoddisfazione rispetto a questi item. Meno positivo il bilancio per quanto riguarda l’ “ampiezza dell’offerta e consulenza”, che nella frequenza delle risposte registra un saldo negativo del 5%. Gli insoddisfatti superano addirittura del 9% i soddisfatti se le criticità espresse sulla reportistica sono ricondotte alla capacità di fare consulenza. A questa caratteristica sono sensibili soprattutto le imprese che muovono una grande mole di trasferte. Pesa, sia in positivo sia in negativo, la capacità dell’agente di muovere simultaneamente molti viaggiatori sulla stessa destinazione, di offrire, in modo propositivo, molte alternative e, dal lato gestionale, la capacità di fare rispettare le regole di viaggio in modo da ridurre la conflittualità in azienda. Discorso a parte per la reportistica, un aspetto citato solo in negativo, sottolineando: la non efficacia dell’informazione, la sua non scientificità (talvolta, leggasi “parzialità”) o il fatto che non si consideri a sufficienza la soddisfazione del cliente. Dal punto di vista di un osservatorio “statistico” diventa però particolarmente interessante capire perché solo uno dei rispondenti cita questo aspetto tra i punti di forza del servizio di agenzia. Sembra si diano due casi: si ritiene – da parte di tutti – che la reportistica sia un “male necessario”
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ma non qualificante per il prodotto di agenzia, oppure occorre interrogarsi a fondo su come fare cultura statistica per avvicinare la reportistica alle esigenze di un cliente che non sa, non vuole o non ha gli strumenti per tradurre in scelte gestionali i numeri di un rapporto. E questo anche a costo di metter in luce eventuali “inefficienze” dell’agente, che potrà così apprendere come correggerle e progredire in un rapporto fiduciario con il cliente. Dopo avere analizzato che cosa si chiede all’agente, per iniziare l’analisi della soddisfazione del cliente si è segmentato il campione tra agenzie specializzate nell’offerta Bt e agenzie generaliste. Lo stesso intervistato ha classificato autonomamente l’agenzia di riferimento; in tavola 23 viene riportata la composizione del campione. La quota preponderante dei rispondenti (i 2/3) acquista i servizi di un agente che ritiene “specializzato Bt”, il 30% si serve di un’agenzia generalista e solo il 4% compra attraverso internet. Per quote di spesa il campione si modifica sensibilmente, rilevando che a preferire il servizio di agenzie specializzate sono sopratutto i “grandi viaggiatori”, mentre chi sceglie “la rete” lo fa con bassi volumi di fatturato.
Le valutazioni (riportate in tavola 24) mostrano come prima evidenza che non è possibile distinguere in base al livello di specializzazione dell’agenzia. Dall’analisi testuale delle singole risposte si evince che nelle valutazioni sulle agenzie generaliste fa premio un tratto tipico della piccola-media impresa italiana per la quale “i rapporti personali”, la “vicinanza geografica” o “l’anzianità del rapporto” vanno a pesare sulla soddisfazione forse più di quanto sarebbe atteso ragionando in termini di efficienza del servizio. Un altro dato che emerge con forza è l’elevato livello raggiunto dai punteggi. Una valutazione media di 5,6 – su scala da1 a 7 – indica che il livello del servizio di agenzia è considerato decisamente elevato dai travel manager. Questa considerazione è ulteriormente sostenuta dal dato di soddisfazione raggiunta con il “fai da te”, che supera a fatica la sufficienza convenzionalmente fissata nel valore di centro scala (4). I pochi decimi di differenza tra le valutazioni individuali e quelle pesate per tenere conto della dimensione della spesa, permettono infine di concludere che la soddisfazione non dipende dal valore dell’intermediato. Cambia in modo significativo quando si sposta l’attenTav. 23 La specializzazione dell’agenzia nel campione dei rispondenti zione dal punto di vista del travel manager (l’acquirente/gestore) a quello del viaggiatore (l’effettivo utilizzatore). In quest’ultimo caso le valutazioni si abbassano in modo sensibile e leggermente maggiore nel caso delle agenzie specializzate. Pur con i limiti di una valutazione espressa “per terza persona” (si intervistano i tm, non i viaggiatori), il dato mette in luce che i due segmenti di domanOltre alla specializzazione dell’agenzia, si è ritenuto necessario cau- da sono percepiti in maniera ben distinta dall’agente di viaggio. telarsi rispetto alla possibile diversa percezione dell’operato di agen- La conferma “ultima” della validità dei giudizi precedenti si ha nella zia tra i viaggiatori e il travel management. Nel questionario si è quin- domanda sulla volontà di riacquisto (tavola 26). Nell’anno della grandi chiesto di esprimere due giudizi separati per la soddisfazione di de crisi, il 10% degli intervistati ha cambiato fornitore o avviato una azienda e viaggiatori. nuova gara, con una maggiore dinamicità registrata tra i clienti delle agenzie specializzate nel cui caso è inferiore il peso di quei fattori “emoTav. 24 Il rapporto con l’agenzia tivi” in grado di stabilizzare il rapporto. Il 39% degli intervistati sta però valutando l’opportunità di cambiare agente per il prossimo futuro. Cambiando prospettiva si può dire che il 61% dei clienti esprime un livello di soddisfazione sul proprio fornitore tale da non pensare di sostituirlo. Il dato è sorprendentemente identico tra agenzie specializzate e generaliste, e definisce quindi una stima del mercato potenziale che può essere conquistato da chi è presente a livello (almeno) nazionale. Tav. 25 Intenzione di riacquisto
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A P P E N D I C E (NOTE METODOLOGICHE) L’indagine ha come obiettivo la misura della spesa per i viaggi d’affari da parte delle imprese italiane definita come il totale dei costi per i viaggi registrati a bilancio. Le risorse disponibili hanno imposto di escludere le imprese agricole, il pubblico impiego e le Pmi dall’universo di riferimento, che è pertanto limitata alle “sole” imprese private di dimensione superiore a dieci addetti (nel manifatturiero) e cinque addetti (nel terziario). L’universo è definito ricorrendo all’archivio ASIA 2006 e rappresenta circa il 10% delle imprese e il 59% degli addetti. Per l’indagine si è scelto un piano di campionamento stratificato a uno stadio come usualmente avviene nelle indagini presso le imprese. La previsione di realizzare un numero compreso tra duecento e quattrocento interviste ha consigliato di limitare il numero degli strati a quattro; come variabili di stratificazione sono state considerate la dimensione (meno di cento, e cento o più addetti) e la classificazione produttiva (industria e servizi). Nella scelta si sono considerati i risultati ottenuti nelle precedenti indagini che hanno anche consentito di ottenere una stima preliminare della varianza di strato utilizzata per determinare la numerosità campionaria rispetto alla classificazione produttiva. Rispetto alla dimensione si è invece vincolato a priori la numerosità complessiva nei due strati (grandi imprese e Pmi) rispettivamente a 1/3 e 2/3. La scelta è stata dettata dalla volontà di garantire maggiore controllo della variabilità campionaria nelle imprese più grandi (economicamente più rilevanti). L’indagine statistica è svolta mediante singola rilevazione condotta via fax, email o con questionario elettronico. Si è chiusa il 31 dicembre 2009 con 156 rispondenti. Il processo di raccolta dei
dati ha riguardato duemila aziende di cui 880 rispondenti gli anni precedenti e 1.220 scelte casualmente. La redemption complessiva si è abbassata molto rispetto agli anni passati, sia per il momento congiunturale negativo (le difficoltà in cui versano molte imprese italiane hanno pesato sul risultato) sia per il fatto che quest’anno si è realizzata una sola tornata di interviste contro le due degli anni precedenti. La frazione di campionamento complessiva è pari allo 0,018% e sale al 1,4% se si considerano le imprese con più di cento addetti. Tra i questionari restituiti, 149 risultano completi, sei con non più del 10% delle risposte mancanti e uno con non più del 40%. Il processo di verifica della coerenza interna delle risposte è basato sull’analisi di: somme delle percentuali, controllo dei rapporti spesa su addetti e fatturato, incrocio dei dati di spesa, spesa per solo volato e percentuale di viaggi aerei. Le imprese che presentavano valori considerati anomali perché non compatibili tra loro (in caso dei valori assoluti) o perché superiori a tre volte lo scarto quadratico medio di strato (in caso di rapporti) sono state ricontattate. Il trattamento della mancata risposta parziale è stato affrontato dapprima visitando i siti internet delle aziende e imputando le informazioni mancanti qualora pubblicate; successivamente si è ricorsi a metodologie hot-deck dopo avere determinato le classi di imputazione in base alle variabili: Ateco, addetti, e costo medio del singolo viaggio (classi). Nel caso fossero tali informazioni a mancare, si è provveduto a contattare il non rispondente; solo nel caso di ulteriore non risposta si è imputato il dato attraverso correlazioni con variabili note e (quando disponibili), con le informazioni comunicate nelle indagini precedenti.
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HOTEL CAPOLAGO
di Michela Rossi Charme, design e tecnologia fanno dell’Hotel Capolago, sulle rive del lago lombardo, l’ambiente ideale per soggiornare lavorando. Circondati dal verde e vicini all’aeroporto di Malpensa, alla nuova fiera di Milano e al confine svizzero
A fare da cornice all’hotel, il parco a giardino di 35mila metri quadrati per rilassarsi nella natura e ritrovare benessere e forma fisica
Un indirizzo minimal chic a Varese ulle rive del lago di Varese, l’indirizzo giusto per chi abitualmente si sposta per affari e in ogni luogo di soggiorno ricerca comfort e tecnologia, semplicità e insieme eleganza, è quello dell’Hotel Capolago. Qui il design delle linee e degli arredi si fonde in modo originale con la modernità dei servizi. Minimal chic: è questa la definizione che meglio si adatta per descrivere l’atmosfera degli accoglienti spazi comuni, delle attrezzate aree per gli incontri e delle camere, finemente equipaggiate per soggiornare lavorando. Le camere sono in tutto 78 e offrono connessione internet ad alta velocità, via cavo o wi-fi (presente anche in tutta la struttura), e tv lcd con collegamento Sky Gold. Le ampie e luminose finestre permettono la vista e l’accesso al grande parco che circonda l’hotel. Per gli incontri di lavoro sono disponibili due sale meeting tecnologicamente attrezzate, rispettivamente da 16 e cinquanta posti, a cui si aggiunge un internet point con due comode postazioni internet ad alta velocità. Completano le facility per gli ospi-
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ti il parcheggio privato sorvegliato, il servizio navetta e la lounge bar con piatti caldi e freddi, ideale per i pranzi d’affari. A fare da cornice all’hotel, il parco a giardino di 35mila metri quadrati, per rilassarsi nella natura e ritrovare benessere e forma fisica. Grazie anche alle numerose possibilità offerte, a partire dalla pista ciclabile che collega l'hotel al lago di Varese, ai maneggi e agli impianti per la pesca e il canottaggio. Le biciclette sono disponibili direttamente in hotel. A meno di tre chilometri si trovano due campi da golf, e su richiesta sono disponibili green fee e trans-
fer in loco. Lo staff dell’hotel, inoltre, fornisce tutto il supporto organizzativo per gite sul Lago Maggiore, Lugano, Como o Milano, oppure visite ai numerosi outlet griffati presenti sul territorio, anche usufruendo di un personal shopper di fiducia. Ulteriore punto di forza dell’Hotel Capolago è la sua posizione: il centro di Varese e il confine svizzero sono vicinissimi, l’autostrada si trova a soli due chilometri, mentre l’aeroporto di Malpensa e la nuova fiera di Rho-Pero sono raggiungibili in trenta minuti. Indirizzo a fine rivista
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ALDROVANDI RESIDENCE CITY SUITES
di Daria Nardi Bessola
Business travel con stile L’Aldrovandi Residence City Suites, nel cuore dei Parioli romani, è una residenza storica di lusso che sa abbinare l’eleganza di un’abitazione esclusiva ai servizi di una struttura alberghiera di standard elevati. La trasferta di lavoro diventa così una raffinata esperienza
È Pietro Mennella, classe 1970, alla guida dell’Aldrovandi Residence City Suites. Il giovane manager ha per la lussuosa struttura una mission ad ampio raggio
uando un viaggio di lavoro presuppone un servizio a cinque stelle, anche il soggiorno in una residenza deve essere di alto livello. Per questo, l’Aldrovandi Residence City Suites si propone ai business traveller come location di lusso dove trascorrere una trasferta all’insegna della raffinatezza. Biglietto da visita della struttura è la sua elegante facciata novecentesca, preludio di ambienti prestigiosi in cui trovare l’atmosfera ideale per lavorare indisturbati, ma anche per trascorrere
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qualche ora in pieno relax. Le lussuose suite, di varie dimensioni, offrono tutti i comfort necessari, senza rinunciare ai più rinomati standard di qualità alberghiera, come televisore lcd digitale e satellitare, lettore dvd, free wi-fi internet connection e telefono diretto. L’Aldrovandi Residence City Suites è anche ideale per soggiorni più lunghi, durante i quali chi si trova lontano da casa per lavoro sente l’esigenza di ambienti confortevoli e di comodità che gli permettano la totale indipendenza. Gli appartamenti sono per questo dotati di cucine completamente attrezzate, ma non rinunciano allo stile di arredi in legno pregiato, divani eleganti e confortevoli moquette. Il prestigio della struttura risiede anche nel quartiere in cui si trova, nel cuore dei Parioli, una delle zone più prestigiose e tranquille di Roma. La piscina estiva è immersa nel verde tipico delle vegetazioni mediterranee, con i suoi pini, le sue palme e i suoi profumi, in un’atmosfera tranquilla, lontana dal traffico e dallo stress cittadino. Frequentato da personaggi illustri che in passato come oggi l’apprezzano
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per lo charme, lo stile, la discrezione e la sobrietà, l’Aldrovandi City Suites è una location di spicco della capitale, alla quale non si può rinunciare. Pietro Mennella: collaborazione e partnership Dallo scorso mese di luglio è Pietro Mennella alla guida dell’Aldrovandi Residence City Suites. Il manager è stato chiamato a dirigere la lussuosa e storica struttura con una mission ad ampio raggio. Tra gli obiettivi principali Mennella avrà il compito di creare nuovi segmenti di mercato e nuove strategie di marketing, ottimizzare i servizi e i profitti e dare un nuoGli appartamenti dell’Aldrovandi Residence City Suites ai Parioli sono dotati di cucine completamente attrezzate e di eleganti arredi
vo impulso alla strategia aziendale. «Da questo incarico – afferma Mennella – mi aspetto innanzitutto e soprattutto una buona intesa con la proprietà, fondamentale affinché si possano raggiungere gli obiettivi prefissati. E ancora mi aspetto un’ottima intesa e collaborazione con i miei collaboratori, che rappresentano l’anima dell’azienda, per un percorso lavorativo con risultati di grandi successi professionali e personali. Dico sempre che i grandi leader sono grandi perché hanno come forza i propri stretti collaboratori, i quali a loro volta percepiscono le gran-
di intuizioni del leader: questo si chiama massima collaborazione e fiducia professionale». Il giovane direttore, classe 1970, vanta già una ventennale esperienza nel mondo dell’hôtellerie. Dopo il diploma di tecnico delle attività alberghiere Mennella muove i primi passi in Svizzera e in Inghilterra in alberghi di fama internazionale. A soli 25 anni è già capo ricevimento del complesso alberghiero Garden~Siena Inns, a 27 sales manager e a 29 diventa executive director. Successivamente si trasferisce a Calgary, in Canada, per ricoprire incarichi di responsabilità in alberghi extralusso. Dal 2003 ricopre la carica di room division manager al Grand Hotel Ritz e dal 2004 al 2008 lavora all’Ambasciatori Palace Hotel di via Veneto, prima come reception manager, poi revenue manager e in seguito deputy manager. Alla fine del 2008 è a Fiumicino come direttore di un importante complesso alberghiero per il rilancio commerciale della struttura e successivamente ritorna a Roma come deputy manager nella prestigiosa Silver Hotels Collection all’Hotel Mascagni. «L’Aldrovandi – conclude Mennella – si è sempre basato principalmente sul segmento di mercato business travel e uno dei tanti miei obiettivi è proprio quello di allargare sempre più i contatti con società, aziende, ditte nazionali e internazionali. In Italia, purtroppo, questo tipo di ricettività, offerto dalla nostra storica residenza, risulta ancora indietro rispetto ad altre nazioni europee. Il viaggiatore business e anche leisure può usufruire di tutti i vantaggi di un albergo, nel nostro caso albergo superior, ma nello stesso tempo potrà avere assoluta indipendenza e la più completa autonomia, come nella propria abitazione, nel nostro caso abitazione di lusso». Indirizzo a fine rivista
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AI CAVALIERI HOTEL PALERMO
di Simona Zin In pieno centro a Palermo, Ai Cavalieri Hotel affronta la crisi coccolando i suoi ospiti fin dalla prima colazione e progettando ampliamenti e restyling di molte sue parti, che renderanno la prestigiosa struttura ancora più appealing per uomini d’affari e no
Un hotel in controtendenza hi viaggia spesso per lavoro ha occasione di soggiornare in tanti alberghi diversi: anche Palermo vanta molti indirizzi per l’uomo d’affari, ma chi ha avuto la fortuna di passare qualche giorno tra le accoglienti mura de Ai Cavalieri Hotel non l’avrà di sicuro dimenticato. Sì, perché l’elegante struttura palermitana si distingue dalle altre per il suo servizio personalizzato, per la migliore ambientazione e tecnologia a disposizione per chi è in viaggio di lavoro o per chi vi vuole organizzare un congresso. E se questo non bastasse, aggiungiamo le coccole che lo chef riserva agli ospiti fin dal mattino, preparando ogni giorno cibi con ingredienti freschi, e il fatto che l’hotel si trova a due passi dai migliori negozi della città e dai più bei monumenti e teatri. Cosa chiedere di più, allora? Aggiungiamo un direttore dinamico ed entu-
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L’Hotel Ai Cavalieri è un punto di riferimento importante per il business nel centro di Palermo. Nella foto in alto a destra il direttore Francesco Liga
siasta, Francesco Liga, che sta al timone di questa chicca del turismo d’affari palermitano e va fiero di quello che il suo hotel rappresenta in città: «Siamo diventati un punto di riferimento importante per il business al centro di Palermo», ha dichiarato Liga, accennando anche ad alcuni ampliamenti già in corso e previsti nell’hotel nell’immediato futuro, anche questi pensati “in barba” alla crisi, cioè per affrontarla in controtendenza. Posizione strategica Ma andiamo con ordine: dicevamo che siamo nel centro di Paler-
Il giovane direttore presenta questo quattro stelle superior come una struttura business oriented caratterizzata da eleganza, privacy e massimo comfort
mo, posizione adattissima sia per i clienti business che soggiornano in città sia per le aziende o le altre realtà locali che possono scegliere le sale o le zone riservate della struttura per ambientare meeting, convegni, presentazioni o appuntamenti riservati. Il direttore dell’hotel presenta Ai Cavalieri come un struttura business oriented, caratterizzata da eleganza e privacy e da tante piccole e grandi attenzioni per i clienti, come quelle che lo chef riserva ogni mattina per la colazione. «Fin dal mattino cerchiamo di fornire il migliore servizio: per combattere la crisi, abbiamo scelto di andare in controtendenza e coccoliamo gli ospiti in ogni aspetto del loro soggiorno, a partire dalla colazione», ha dichiarato Liga. «Il nostro chef prepara piatti genuini, cucinati con i migliori ingredienti. Basti dire che ogni mattina prepara il burro salato fresco». Il cliente business è avvantaggiato anche dalla presenza, in tutto l’hotel e nelle camere, del collegamento internet gratuito, oltre che da accortezze particolari nelle 39
Il cliente business è avvantaggiato anche dalla presenza di un collegamento gratuito a internet nelle parti comuni e nelle camere, oltre che da raffinate attenzioni
camere, per le quali è previsto un servizio di altissimo livello. «Gazzelle con la forza di un leone»: così Liga ha definito i membri dello staff che guida con tanta passione: li associa al primo animale in quanto sono tutti giovani e scattanti, mentre pensa al secondo perché, nonostante la giovane età, sono forti e molto qualificati. Importanti novità Il direttore del quattro stelle superior palermitano ci ha parlato anche delle novità che riguardano il suo hotel per l’immediato futuro: «Nel prossimo anno rinnoveremo completamente il sito internet, aggiungendo immagini suggestive e rendendo il portale ancora più fruibile. Inoltre abbiamo in programma di ampliare la zona bar, il numero delle camere e di ammodernare in generale tutta la struttura». Anche le sale riunioni subiranno presto un
ampliamento: attualmente sono quattro e sono in grado di ospitare da dieci fino a 130 posti, oltre a essere equipaggiate con le tecnologie più moderne. Trovandosi in centro, gli spazi meeting sono molto richiesti: tutti gli uffici finanziari, e anche il tribunale, si trovano nelle vicinanze dell’albergo quindi, per chi ci lavora, è molto comodo venire direttamente a piedi in hotel per un appuntamento. Per i dirigenti degli uffici vicini lo staff prepara anche light lunch nel suggestivo giardino d’inverno. Tutti i progetti per il futuro e l’entusiasmo che mette nel suo lavoro nascono in Francesco Liga come frutti di una prestigiosa carriera ventennale nel settore dell’hôtellerie. Liga è tornato a Palermo dopo aver diretto diverse strutture siciliane, come il Kafara di Sant’Elia, il Grand Hotel delle Terme di Sciocca, il Torre Artale di Travia, l’Eo-
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lian Inn di Milazzo. Tra le altre tappe del direttore di Ai Cavalieri Hotel, la direzione commerciale di Shr e del Galatea Sea Palace di Acitrezza. Tornando alle camere, quello che le rende perfette per un businessman va dalle piccole attenzioni come il giornale e la colazione in camera, ai dettagli che fanno la differenza, come la splendida vista sui tetti di Palermo e il pavimento in parquet. A disposizione poi, oltre alla linea adsl gratuita, anche una cassetta di sicurezza ampia per contenere anche i pc portatili, indispensabili per chi viaggia spesso per lavoro. La stessa cura posta nelle camere si ritrova in tutto l’hotel: gli ambienti comuni sono ampi e luminosi, elegantemente arredati e impreziositi dalle curatissime variazioni cromatiche dei tessuti d’arredo. Anche la lobby è uno spazio perfetto per un incontro d’affari, così come altri angoli riservati dell’hotel che possono essere utilizzati per incontri privati. Ai Cavalieri Hotel pensa anche allo svago dei suoi ospiti: la palestra si trova vicinissima alla struttura, così come un attrezzato centro wellness. L’hotel è anche convenzionato con un parcheggio a pochi metri dal suo ingresso, cosa molto utile per chi si sposta per lavoro in automobile. Indirizzo a fine rivista
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VILLA FENAROLI
di Michela Rossi Antica e preziosa dimora settecentesca, Villa Fenaroli di Rezzato, nel Bresciano, accoglie i propri ospiti in una rilassante cornice immersa nel verde, in grado di trasformare anche gli incontri di lavoro in piacevoli occasioni di svago ircondata da un meraviglioso parco alle porte di Brescia, Villa Fenaroli Palace Hotel è un’antica dimora del Settecento lombardo in grado di farvi dimenticare che il vostro è un soggiorno d’affari e non di piacere. A partire dall’atmosfera, dai servizi e dalla storia di questa prestigiosa villa. Le sue vicende si dipanano nel tempo e seguono quelle delle nobili famiglie degli Avogadro e dei Fenaroli, dalla fine del Quattrocento fino ai nostri giorni, che la vedono trasformata in un elegante hotel e centro congressi che ha saputo mantenere intatta la maestosa atmosfera d’altri tempi. Le scenografiche sale, caratterizzate da affreschi e decori, arredi e suppellettili di pregio, come lampadari in vetro di Murano e cristalli di Boemia, sono l’ambiente ideale per riunioni d’affari, incontri di alto profilo, seminari e lanci di prodotto di alta gamma, ma anche per godere di un soggiorno all’insegna della raffinatezza e del relax. Le camere sono 86, di cui sei junior suite, tutte finemente arredate con pavimenti in parquet di rovere, lampadari e applique di Murano, tessuti veneziani e mobili in noce in stile Settecento lombardo. Mentre nei bagni trovano posto preziosi marmi di Verona e del Portogallo. Punto di riferimento per i viaggiatori d’affari e gli organizzato-
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Viaggio di piacere o d’affari? ri di eventi a Brescia e dintorni, la villa accoglie due sale congressi e sette salette meeting di varie dimensioni, in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipologia Le 86 camere sono arredate con lampadari di Murano, tessuti veneziani e mobili in noce
di evento e caratterizzate dalla stessa nobile atmosfera che avvolge la villa, grazie all’imponente architettura e ai magnifici affreschi. Villa Fenaroli accoglie inoltre, nei
suoi scenografici spazi, colazioni di lavoro, cocktail e cene di gala fino a un massimo di 280 persone riunite in un’unica sala. La cucina è regionale, italiana e internazionale, accompagnata da un servizio curato in ogni dettaglio. E per rigenerarsi dopo le fatiche di lavoro, è disponibile per gli ospiti il nuovo centro fitness attrezzato con macchinari di ultima tecnologia, fortemente innovativi e in grado di far ottenere ottimi risultati anche con un modesto dispendio di tempo. L’ubicazione di Villa Fenaroli è strategica proprio per i business traveller, essendo distante soltanto pochi chilometri dalla città di Brescia e dai siti industriali ed economici più importanti della Lombardia. Anche il Garda è a pochi passi, per escursioni e tour alla scoperta dei laghi e delle incantevoli città d’arte e località turistiche del Nord Italia. Indirizzo a fine rivista
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MONRIF HOTELS
di Giulia De Stefano
Monrif Hotels abbina in ogni suo albergo business una posizione strategica e infrastrutture all’avanguardia a un’offerta gastronomica e per il tempo libero che assicurano la giusta dose di relax anche ai viaggiatori d’affari più impegnati
Esclusivamente per business he cosa si aspetta un viaggiatore business da un hotel? A questa domanda si potrebbero probabilmente dare molte risposte ma di certo alcune esigenze accomunano tutti quelli che, spesso o raramente, si trovano ad affrontare una trasferta di lavoro. Un hotel, per venire incontro ai viaggiatori d’affari, deve infatti essere confortevole, situato in una posizione comoda,
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Che si desideri soggiornare in centro città o nei luoghi più strategici per i propri affari, con Monrif Hotels non resta che scegliere
e fornito di quei servizi indispensabili per chi da una parte deve mantenere i contatti con l’ufficio, dall’altra, necessita di qualche ora di svago. Monrif ha interpretato i desideri dei business traveller declinandoli in strutture che, tutte ideali per gli uomini d’affari, non rinunciano a dettagli propri. Che si desideri soggiornare in centro città o nei luoghi più strategici per i propri affari, non resta che scegliere. A Milano per affari L’uomo d’affari che predilige un hotel in cui, pur in un contesto di lavoro, è possibile rilassarsi, troverà ciò che cerca al Royal Garden Hotel di Milano, una struttura che, pur sorgendo accanto al Mediolanum Forum di Assago e al centro direzionale Milanofiori, a due passi dalla tangenziale Ovest, dall’autostrada per Genova e dalla metropolitana, è immerso in un rigoglioso parco che lo circonda completamente. Scenografici corridoi sospesi e una hall di trenta metri d’altezza accolgono l’ospite dell’hotel, che dispone di 154 camere. Il ristorante Blue Crab, racchiuso da una spettacolare struttura in
vetro che dà l’illusione di pranzare all’aperto anche quando sarebbe impossibile, propone piatti di cucina internazionale ed è particolarmente adatto a colazioni di lavoro. Il centro congressi offre dieci sale riunioni con luce naturale, che possono ospitare fino a duecento persone, con connessione wi-fi, e le tecnologie più avanzate. Se invece si preferisce vivere la città più da vicino, per respirarne appieno l’atmosfera o più semplicemente per esigenze legate al lavoro, l’Hotel Hermitage è la soluzione ideale, grazie alla sua posizione invidiabile tra la stazione Garibaldi e corso Sempione. A pochi passi dall’hotel, si trovano alcune delle zone più “up to date” di Milano, come corso Como e Brera, dove qualche ora libera si può passare facendo un po’ di shopping nei numerosi negozi, e un appuntamento di lavoro si può trasformare in un piacevole momento nei ristoranti e nei locali di tendenza. L’hotel dispone di 131 camere recentemente rinnovate, di quattro sale riunioni con luce naturale e connessione wi-fi e di una sala banchetti fino a duecento persone. Il
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Monrif ha interpretato i desideri dei business traveller declinandoli in strutture che, tutte ideali per gli uomini d’affari, non rinunciano a dettagli raffinati
Per respirare l’atmosfera milanese o per esigenze legate al lavoro, l’Hotel Hermitage è la soluzione ideale, grazie alla sua posizione invidiabile
garage custodito accoglie circa ottanta posti auto e sarà facile spostarsi anche con i mezzi pubblici, grazie alla vicinanza della stazione ferroviaria e della metropolitana. Il prelibato ristorante Il Sambuco è rinomato per le sue specialità di pesce ed è un ottimo richiamo per una serata speciale immersa nell’atmosfera che caratterizza l’esclusiva ospitalità Monrif Hotels. Soggiorni ricercati al Royal Hotel Carlton Se gli affari portano invece a Bologna, l’ospitalità Monrif accoglie i viaggiatori al Royal Hotel Carlton, situato nel centro storico della città, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e dai principali punti di interesse sia economico sia turistico-culturale. Punto di riferimento della migliore e più esigente clientela business, lo storico e prestigioso hotel è stato protagonista di una recente e grandiosa ristrutturazione. Propone 236 eleganti camere e un centro congressi composto da nove sale, caratterizzate da spazi indiscutibilmente generosi, a cui si aggiunge una sala banchetti. Il raffinato ristorante Neoclassico, oltre alla
Il centro congressi del Royal Garden Hotel di Milano offre dieci sale riunioni con luce naturale, connessione wi-fi, e le tecnologie più avanzate
tradizionale cucina emiliana, offre singolari e raffinate proposte abbinate a una ricercatissima cantina, e insieme all’American bar, è in grado di soddisfare anche il cliente più esigente, come del resto tutto l’albergo. In ogni suo spazio il Royal Hotel Carlton sa infatti abbinare una grande funzionalità a una speciale cura per i particolari che lo rendono particolarmente apprezzato da chi cerca allestimenti di elevato pregio, le tecnologie più avanzate e anche la possibilità di un po’ di relax. Dove? Nel grande giardino fiorito, soprattutto nella bella stagione, e nel nuovo centro benessere Monrif Spa by Clarins, un luogo raffinato dove prendersi cura di sé. Tutto insomma al Royal Hotel Carlton è declinato per venire incontro alla clientela più esigente. La sua posizione centrale, la vicinanza con la stazione e il garage a disposizione dei clienti, uniti all’eleganza delle camere, alla raffinatezza del ristorante e all’esclusività della spa rendono infatti l’hotel un indirizzo esclusivo in cui ritrovare tutta l’ospitalità di Monrif Hotels. Indirizzo a fine rivista
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RECEPTION
Affari firmati a Dubai
D’estate, a Budapest Dal prossimo giugno ci sarà un nuovo punto di riferimento per i business travel impegnati a Budapest. Per allora aprirà infatti il nuovo Continental Hotel Zara, che disporrà di 272 camere di diverse categorie e di nove suite con terrazzo. Tanti i luoghi d’incontro all’interno della struttura, come il Gallery Coffee&Bar, il Roofgarden, la Gallery Hall, la board room e alcune sale conferenze situate al piano terra e modulabili. Anche il ristorante potrà accogliere eventi e cene di gala con un massimo di 120 partecipanti.
È situato all’interno di Burj Dubai, la torre più alta del mondo, e porta la firma di uno degli stilisti più celebri del made in Italy: Armani. È l’Armani Residences Dubai, un punto di riferimento per gli uomini d’affari che per lavoro si recano nell’emirato arabo. Si estende su diversi piani, con 160 camere che vanno da cento a duecento metri quadrati. Giorgio Armani ne ha firmato gli interni, che portano
la sua inconfondibile visione nell’eleganza e nello stile. L’hotel è anche una location esclusiva per eventi, con ben trentamila metri quadrati di spazi dedicati e una ballroom per 350 persone. Una cena promette di essere una vera e propria esperienza del gusto, con proposte che nei ristoranti e con il catering spaziano dal giapponese all’indiano, dalla cucina mediterranea a vere prelibatezze italiane.
Parigi è di casa A Parigi per affari? Abitare Parigi ha quello che fa per voi. Il nuovo appartamento Ponthieu (sull’omonima strada), Studio Superior per due persone in zona Champs Elysées, è la soluzione per chi deve viaggiare a Parigi per business. L’appartamento è di 35 metri quadrati e offre tutto quanto è necessario a un uomo d’affari in trasferta: connessione internet gratuita ad alta velocità, cd, home cinema, tv satellitare. Le linee 1 e 9 della metropolitana sono sotto casa. Possibili anche alcuni extra, come la pulizia in camera quotidiana e il posto auto riservato. L’appartamento fa parte della collezione “Prêt à vivre” di Abitare Parigi. Informazioni, visita virtuale e prenotazioni sul sito www.abitareparigi.it.
Ecomeeting con Nh Hoteles Le riunioni di lavoro – grandi o piccole che siano – si colorano meravigliosamente di “verde” con la nuova iniziativa di Nh Hoteles (www. nh-hotels.com), che ha inaugurato il nuovo anno lanciando “Ecomeetings”, un nuovo prodotto che prevede inizialmente il coinvolgimento
di nove alberghi nelle maggiori capitali, dove sarà possibile organizzare eventi con un basso impatto ambientale e con prodotti da commercio equo e solidale. Durante il 2010 la catena alberghiera progressivamente attuerà questo servizio nel resto dei suoi alberghi in 24
Paesi. Il prodotto Ecomeetings è infatti coerente con il piano strategico ambientale della catena Nh Hoteles che, entro il 2012, prevede di tagliare il venti per cento dell'energia elettrica e del consumo di acqua, emissioni di anidride carbonica e della produzione dei rifiuti.
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RECEPTION
Un resort urbano in Hotelrez
I love rugby
Hotelrez rappresenta con il brand Elegant Hotel Collection il quattro stelle Atahotel Villa Pamphili, nel cuore di Roma. Si tratta di una moderna struttura quattro stelle superior ubicata in prossimità del Parco di Villa Doria Pamphili con una ricettività di 247 camere e ampia disponibilità di suite e junior suite. L’hotel, che si propone come moderno resort urbano, dispone di un efficiente centro congressi, con 16 sale riunioni – tra cui la sala plenaria per 550 persone, e aree espositive per oltre 450 metri quadrati – ampi spazi interni ed esterni, impianti sportivi e piscina olimpionica. Imminente l’apertura della spa.
Anche in Italia il rugby inizia a essere uno sport sempre più apprezzato. Neofiti e appassionati potranno approfittare, anche durante una trasferta lavorativa, delle sei nuove lussuose suite inaugurate al London Marriott Hotel con una spettacolare vista sul campo da gioco del Twickenham Stadium, la patria del rugby inglese. Le suite, intitolate a sei capitani di leggendarie squadre, comprendono un’area giorno con camera da letto separata, entrambe con vista sul campo. Ogni suite, inoltre, ha accesso a un’area privata dello stadio Twickenham South Stand. Il nuovo London Marriott Hotel Twickenham è stato inaugurato la scorsa primavera.
Una Hotel apre a Roma
In primavera l’Holiday Inn Naples Nola
Soluzioni architettoniche e decorative Art Déco accolgono i clienti del nuovo Una Hotel Roma, struttura ricca di dettagli, ma altamente funzionale. Strategicamente situato nelle immediate vicinanze della stazione Termini, l’albergo dispone di 197 camere, di un ristorante e di un centro congressi. Un percorso interno, una galleria vetrata di circa 150 metri quadrati, costituisce il collegamento fra la sala conferenza da duecento posti, modulabile anche in tre sale più piccole, le altre sale riunioni e le aree salotto-libreria-tv dal design raffinato. «L’apertura di Una Hotel Roma completa il secondo ciclo di crescita della nostra catena» ha dichiarato Elena David, ad di Una Hotels & Resorts.
Spazi eleganti e luminosi caratterizzano il nuovo Holiday Inn Naples Nola, che aprirà questa primavera. La struttura risulta interessante soprattutto per la sua ubicazione, molto comoda ai businessman. L’hotel è infatti situato all’interno del “Vulcano Buono”, il centro servizi progettato da Renzo Piano che ospita una galleria commerciale con 160 negozi, ristoranti e una multisala cinematografica. L’hotel disporrà di 143 camere spaziose e tre sale riunioni fino a 160 persone insonorizzate e attrezzate di ogni supporto audiovisivo e tecnologico, con connessione sia lan sia wi-fi e servizio di assistenza personalizzata. A meno di un chilometro dall’Interporto Campano di Nola e a circa trenta chilometri dal centro di Napoli e dalla costiera di Sorrento e Amalfi, l’Holiday Inn Naples Nola, grazie al servizio di navetta offerto, sarà semplice da raggiungere anche dalle principali sedi delle aziende locali oltre che dall’aeroporto di Napoli.
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Starhotels rende “Grand” Milano
My One Hotel ad Alessandria
Nel cuore di Milano, in una delle piazze più rappresentative, Piazza Fontana, Starhotels (www.starhotels.it) ha ridato alla città uno dei sui angoli più suggestivi, con l’inaugurazione recente del Rosa Grand. Dopo nove anni dall’acquisizione l’albergo si propone come uno degli indirizzi d’affari e congressuali di maggiore appeal della città, con un centro congressi per un totale di seicento persone e una particolare attenzione alla tecnologia, che permette il collegamento simultaneo di tutte le sale meeting. «Siamo orgogliosi di presentare questo hotel – ha dichiarato Elisabetta Fabri, amministratore delegato e vice presidente di Starhotels – ribadendo il nostro impegno di imprenditori italiani che credono in quello che fanno». L’ho-
My One Hotel acquisisce un nuovo albergo a pochi chilometri dal centro di Alessandria, My One Hotel Marengo. La struttura, attiva dai primi giorni di novembre, dispone di 72 camere, di un ristorante à la carte – location ideale per banchetti, ricevimenti e colazioni di lavoro – e di un centro congressi composto da sei sale meeting, in grado di ospitare fino a 430 persone. Decima struttura della catena alberghiera guidata da Paolo Ceci, l’hotel si propone dunque come nuovo indirizzo business e congressuale anche grazie alla sua posizione strategica. Inoltre, può essere il punto di partenza ideale per scoprire il valore turistico dell’Alessandrino.
tel offre anche un’attenta proposta gastronomica: il nuovissimo ristorante Roses Milano, che affaccia su Via Beccaria, e propone due innovative e originali aree di ristorazione: la Tar.Tar (Piazza Fontana) e il Grand lounge & bar (ingresso da via Pattari dove si trovava la hall dello storico hotel). Le camere sono 327, tutte arredate nel miglior stile italiano.
Nuovo direttore all’Holiday Inn Resort NaplesCastelvolturno Luca Montagna è stato nominato direttore generale dell’Holiday Inn Resort Naples-Castelvolturno. Dopo aver maturato esperienze in ambito alberghiero in prestigiose strutture quattro stelle a Napoli e Sorrento, il nuovo gm ha ricoperto per tre anni la carica di direttore del personale del gruppo Marina di Castello, società che comprende l’Holiday Inn Resort di Castel Volturno e il Crowne Plaza di Caserta. «Questa nomina – afferma Montagna – costituisce un importante riconoscimento personale che rappresenta un ulteriore stimolo a proseguire con determinazione nel percorso intrapreso. L’Holiday Inn Resort Naples-Castelvolturno costituisce una struttura di eccellenza nel panorama campano e il mio obiettivo è quello di valorizzarne al massimo tutte le potenzialità. Affronterò questa sfida nel segno del rinnovamento, sfruttando occasioni preziose come la prossima inaugurazione della nuova spa».
Style Hotels punta sul mercato italiano Style Hotels (www.stylehotels.com), il network di lusso della catena Hotusa, ha implementato notevolmente la sua presenza in Italia con nuove affiliazioni, tutte di altissimo livello. Fra esse, il Grand Hotel Majestic di Roma, i sei hotel di design del Gruppo Boscolo (ultimo dei quali il Grand Hotel Exedra di Milano appena aperto) e più di recente Villa Amistà Byblos Art Hotel a Verona. Per il brand, presente in 12 Paesi, il mercato italiano diventa così il più importante in termini numerici, secondo solo a quello spagnolo. Nato solo da tre anni, Style Hotels conta circa sessanta hotel in tutto il mondo, proponendo una selezione di alberghi con eccellenze particolari, secondo una ben precisa idea di experience di viaggio.
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InterContinental all’ombra dell’Arco di Trionfo Si chiamava fino a poco tempo fa Crowne Plaza Paris Champs Elysees ed è ora l’InterContinental Paris Avenue Marceau. Punto di forza dell’hotel è la sua ubicazione a breve distanza dall’Arco di Trionfo e dagli Champs Elysees. Gli uomini d’affari possono contare su
55 camere e sul ristorante dell’albergo, l’M64, situato all’interno di una piacevole veranda. Nelle calde estati parigine è possibile anche farsi servire un’ottima cena di lavoro all’aperto, nel cortile centrale. Per i meeting sono a disposizione alcune sale, che hanno accesso separato.
Giacomo Guzzardi alla guida di due strutture romane Giacomo Guzzardi approda alla guida del Visconti Palace Hotel e dell'Hotel Capo d'Africa di Roma. Comune denominatore una strategia chiara e precisa in continuità con il management precedente, già attivata sul breve e medio periodo e basata su tre punti chiave: l’alta qualità del servizio, il potenziamento della visibilità e della fruibilità online, le risorse umane. «Rafforzeremo la
cura del dettaglio, il customer care diventerà ancora più attento alla clientela individuale e congressuale che rappresenta il nostro target di riferimento» afferma Giacomo Guzzardi. «Il mercato cambia e si trasforma continuamente – precisa il nuovo general manager – e la segmentazione è sempre più sfumata e passa per internet in alte percentuali. Ritengo quindi cruciale in questo momento storico focalizzarci anche sull’acquisizione di clientela attraverso il canale online. Da questa considerazione partirà la rivisitazione dei siti web del Visconti e del Capo d'Africa, per renderli ancora più customer oriented».
Formazione al via per The Leading Hotels of the World Ci si iscrive online, bastano pochi click e una manciata di minuti, e sarà attivo in venti sedi nel mondo. È il programma di formazione ideato da The Leading Hotels of the World (www. lhw.com) e dedicato ai suoi alberghi. Il programma è composto da ottanta sessioni di corsi e vedrà all’ordine del giorno diversi argomenti, dalla gestione delle vendite alla comunicazione e all’amministrazione.
Business a cinque stelle a Rotterdam Il celebre cinque stelle ex Westin Rotterdam si chiama ora Manhattan Hotel Rotterdam e si è unito di recente al network di Worldhotels (worldhotels.com). L’hotel sorge di fronte alla stazione centrale, ospitato all’interno di un imponente e suggestivo edificio conosciuto come Millennium Tower. Si trova a pochi isolati dal quartiere degli affari di Rotterdam, e proprio a chi vi soggiorna per lavoro dedica servizi particolari nelle 231 camere e suite, che oltre a proporre arredi
moderni prevedono un set di telefoni dotati di segreteria telefonica e porte dati, ampie scrivanie e casseforti per il pc. Per lo svago c’è un esclusivo club executive al decimo piano, due ristoranti specializzati in cucina creativa, un elegante bar nella hall principale e sette versatili sale meeting completamente personalizzabili. In virtù dei legami di lungo corso con il centro congressi de Dolenp, inoltre, è possibile organizzare eventi che prevedono fino a quattromila ospiti.
Marco Raso | Daniel Trifirò
PREVEDIBILE.
GATTINONI, EVOLUZIONE CONTINUA.
INASPETTATO.
Viaggi di lavoro come fatica? Ma neanche per sogno. Affidarsi a Gattinoni Business Travel Center vuol dire trasporti aerei o terrestri selezionati ad hoc per le esigenze dei professionisti che si muovono, hotel comodi da raggiungere, autonoleggi già prenotati… con tutte le attenzioni per i vostri viaggiatori e i risparmi considerevoli per la vostra azienda. La competenza tecnica, il Call Center dedicato e il potere di negoziazione di Gattinoni vi sorprenderanno, perfino in termini di servizi aggiuntivi e cancellation policy elastica. Affidarsi a degli esperti serve anche a questo. www.gattinoni.it
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BEST PRACTICE
di Anna D’Alessandro
Web conference e business travel: nemici o alleati? fogliando i giornali negli ultimi mesi non si fa che leggere della crisi economica mondiale. I media mettono in evidenza le difficoltà in tutti i comparti dell’economia. Qualcuno esprime dubbi in merito a una veloce ripresa, altri sostengono la teoria della crisi che porta al cambiamento, altri ancora prendono questo periodo storico come un’occasione per sfidare se stessi e il mercato. Fatto sta che i numeri parlano chiaro, la situazione non è delle migliori ma di certo non si può pensare che possa durare per sempre. Dalla crisi si uscirà e anche molto cambiati, come sostengono diversi attori del turismo: compagnie aeree e ricettivo in prima linea. Certo è che in attesa del sereno occorre restare in piedi. Crearsi un riparo dalla pioggia costante, per continuare sulla metafora meteorologica. Per molte aziende questo significa agire sul personale, tagliare i costi, ottimizzare servizi e prodotti. Alla luce di quanto sta accadendo nasce spontanea la domanda: “che cosa ne sarà dei viaggi d’affari?”.
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Per molte aziende riuscire a fronteggiare l’attuale situazione significa agire sul personale, tagliare i costi, ottimizzare servizi e prodotti. Talora rinunciando anche a qualche trasferta a vantaggio delle numerose opportunità offerte dalla tecnologia più moderna
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Tagli oculati L’Osservatorio sul Business Travel presentato dalla nostra testata in collaborazione con l’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Statistiche e della Scuola Superiore di Scienze Turistiche ha fornito dei dati che sollevano qualche preoccupazione. Nel 2008 i viaggi d’affari sono stati 33,9 milioni contro i 34,1 del 2007. Una leggera contrazione, pari al 0,5%, che si è concentrata soprattutto nella seconda parte dell’anno. Meno viaggi e soprattutto soggiorni più brevi. Così si può riassumere la tendenza del 2008. Cosa significa? Semplicemente che tra i tagli delle aziende figurano anche i voli e i pernottamenti dei propri
mento consente di scegliere orari migliori, evitando le perdite di tempo negli spostamenti ma anche di sottostare a orari precisi di partenza. «Il 2009 sarà un anno decisivo per le aziende e le società che saranno costrette a introdurre cambiamenti significativi per mantenersi competitivi in un periodo di recessione», dichiara Olivier de Lavalette, vice president Sud Europa di Regus «per questo prevediamo che i viaggi d’affari continueranno a diminuire e le videoconferenze diventeranno lo strumento più utilizzato. Il trend di crescita nell’utilizzo di questi servizi anche tra città a corto raggio ne sono un esempio. È il caso di Milano e Roma, ma anche di Londra e Parigi, Madrid e Barcellona». E proprio i viaggi tra Milano-Roma vengono presi in esame da Regus. Se il costo di una trasferta per tre persone si aggira sui 682,35 euro in classe economica su un aereo (prezzi Alitalia) e 558,60 euro in prima classe sull’alta velocità, la videoconferenza ha un costo orario di 199 euro.
dipendenti. Non solo si dice addio a business class, hotel quattro o cinque stelle, ristoranti raffinati e ogni altro benefit di cui solitamente godevano i manager, ma pare che a soffrire siano proprio le trasferte. Le aziende italiane hanno ridotto la spesa per il viaggio d’affari del 3,7% nel 2008 rispetto al 2007. Si fa una scelta oculata del viaggio, quindi, e si preferiscono altri strumenti di comunicazione. Tra questi un ruolo di primo attore lo detiene la web conference. Secondo i dati forniti da Regus, leader mondiale di soluzioni per gli spazi di lavoro, nell’ultimo anno la richiesta di
Nel 2008 i viaggi d’affari sono stati 34,1 milioni rispetto ai 33,9 milioni dell’anno precedente; nello stesso periodo la richiesta di sale per videoconferenze in Italia è aumentata del 30 per cento
sale per videoconferenze è aumentata del 40% in tutto il mondo. In Italia parliamo del 30%. Il risparmio risulta in effetti importante: una riunione in videoconferenza riduce i costi medi di un viaggio d’affari del 75%. I sostenitori delle videoconferenze ritengono anche che, oltre ad annullare le spese vive del viaggio, questo stru-
Valutare singolarmente ciascuna occasione Il risparmio è evidente, e nessuno intende negarlo, ma forse è bene valutare quando sia possibile sostituire il viaggio d’affari con un incontro via etere e quando invece non lo è. «La web conference è più una soluzione momentanea per contenere i costi piuttosto che una risoluzione definitiva», dichiara Francesco Sostero, marketing director per l’Italia di Hilton Hotels Corporation «L’efficacia di un meeting rispetto a una videoconferenza è estremamente superiore. Inoltre, mentre la web conference può essere uno strumento valido per i meeting interni, può risultare poco adeguato per meeting tra aziende differenti o
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incontri riservati di negoziazione». È dello stesso parere Silvia Desideri, direttore commerciale Accor Hospitality Italia che dichiara: «La crisi è passeggera e rappresenta un momento ciclico destinato a passare. Ma che questo porti all’eliminazione del viaggio d’affari a favore della web conference è ben altra cosa». Nessun timore quindi, a sentire chi ha il polso della situazione attuale. Di certo non è un momento facile e la contrazione è evidente. «Registriamo una riduzione della domanda di meeting e convention di grandi dimensioni ma, altresì, notiamo una controtendenza nelle richieste di piccoli meeting che sono addirittura in crescita», sottolinea Sostero che poi precisa come queste diverse situazioni non giustifichino l’idea comune di una crisi generalizzata. Forse ci stiamo facendo prendere dagli eventi e, come qualcuno sostiene, si tratta di una crisi in gran parte psicologica. «Il business travel è in difficoltà ma è destinato a riprendersi con la ripresa dell’economia», sottolinea Desideri.
Un nuovo approccio La sensazione è che si continui a viaggiare con un atteggiamento nuovo. «Il business travel è un importante segmento di mercato», spiega Sostero «le aziende presteranno sempre più attenzione ai costi e cercheranno di concentrare i loro viaggi di affari in un unico Gruppo per ottenere tariffe più favorevoli grazie a volumi più alti. Questa è una tendenza che condividiamo e che stiamo cercando di seguire da tempo anche attraverso l’espansione della nostra presenza sul territorio». Quest’ultimo risulta un punto importante che più volte viene affrontato. I costi vanno ridotti, e questa è una certezza. Per farlo, però, non è necessario decidere di non viaggiare in assoluto. Si può invece agire su quella grande alleata di ogni azienda che è la travel policy i cui due obiettivi principali sono la riduzione dei costi aziendali e la soddisfazione delle esigenze del manager. È ormai noto che indagini di mercato appropriate hanno attribuito alla travel policy la capacità di ridurre fino all’otto per cento i costi che le aziende devono sostenere per i viaggi dei propri dipen-
L’esigenza per le aziende di ridurre i costi resterà anche al termine della crisi economica: nel futuro è probabile che assisteremo a un utilizzo congiunto dei viaggi d’affari e delle web conference
denti o professionisti. Una corretta gestione della travel policy può anche fornire la risposta a coloro che sottolineano come la web conference possa essere un modo per ridurre le emissioni di CO2 e dei gas serra dei mezzi usati per gli spostamenti. L’ottimizzazione dei costi del business travel è una problematica che esiste oggi e continuerà a resistere nel futuro. Anche nel momento in cui la crisi economica lascerà respirare le aziende, ci sarà sempre bisogno di contenere i costi. E la tecnologia è uno strumento fondamentale in questo ma, come spesso accade, non può sostituirsi pienamente al lavoro umano. Ne consegue che il business travel e le web conference sono destinati a diventare alleati più che nemici. L’azienda avrà così a disposizione diversi strumenti per raggiungere i propri obiettivi di ottimizzazione dei costi, uno non esclude l’altro. «Ci sono delle situazioni in cui i viaggi non sono assolutamente sostituibili e penso a esigenze di assistenza tecnica che non può essere gestita da remoto o alle attività di business to business dove c’è attività di prospect o ancora nella gestione del cliente in situazioni di particolare necessità», conclude Desideri.
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di Ofelia Figus
Istanbul. Qui l’Europa, al di là del Bosforo l’Asia. Da sempre cuore pulsante del Mediterraneo orientale, l’antica e gloriosa città si conferma, oltre che meta di tendenza, destinazione importante per i viaggiatori d’affari
Un indirizzo chic per incontri d’affari al top o per riunioni informali circondati da una vista mozzafiato sul Bosforo è il Topaz Restaurant
Una capitale, due continenti na Babele. Di lingue, culture, facce, architetture, paesaggi. A Istanbul si arriva una prima volta e si ritorna con la viva sensazione di visitare un’altra città ancora, sempre più grande, sempre più cosmopolita. Una megalopoli in continua trasformazione, incerta tra i grattacieli sorti dall’oggi al domani, dove prima c’era solo una distesa di colline, come nei nuovi quartieri d’affari, e le bancarelle del Gran Bazar o i caffè della città vecchia, dove intorno a un tavolino uomini immobili tra la frenesia del traffico e il via vai dei turisti si sfidano a backgammon sorseggiando un tè alla menta. Il suo passato è ricco e glorioso e sembra aver attraversato la storia in punta di piedi, in equilibrio tra due continenti: prima l’antica città greca di Bisanzio, poi Costantinopoli, capitale dell’Impero Romano d’Oriente, e infine la turca Istanbul, capitale dell’Impero Ottomano. Qui l’Europa, al di là del Bosforo l’Asia. Fino ai nostri giorni,
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ITALIA E TURCHIA PIÙ VICINE Dall’Italia è possibile raggiungere Istanbul con Turkish Airlines, la principale compagnia nazionale che opera 49 collegamenti settimanali con il nostro Paese dagli aeroporti di Milano, Roma, Venezia e dal primo marzo di quest’anno Bologna. Sono tre i voli giornalieri per il capoluogo lombardo, due per la capitale e uno per Venezia e per Bologna. La scelta di quest’ultima rotta, importante per il traffico commerciale e turistico, insieme alle altre già operative, contribuisce a fare di Istanbul uno snodo centrale per il transito dei passeggeri verso l’Oriente e testimonia l’importanza del nostro Paese nei piani di sviluppo della compagnia. Entro i prossimi cinque anni Turkish Airlines, con una clientela rappresentata dal cinquanta per cento da viaggiatori d’affari, conta infatti di diventare il vettore di riferimento per chi vola dall’Europa verso Medioriente, Asia e Africa. I viaggiatori business possono godere, in particolare, di servizi a terra dedicati, come city tour gratuiti per chi effettua lunghe soste presso l’aeroporto Atatürk di Istanbul, dotato di lounge più capaci e confortevoli grazie ai recenti investimenti operati. Oltre all’aeroporto Atatürk, situato a meno di trenta chilometri dal centro, un altro scalo cittadino, inaugurato all’inizio del 2000, è il Sabiha Gokçen International Airport a Kurtköy, sul lato asiatico della città. Per informazioni: Turkish Airlines www.thy.com, biglietteria-roma@turkishairlines.it Via Barberini 47, Roma Tel. 06.45213849, Fax 06.42016947
sconfinato cuore pulsante del Mediterraneo orientale, centro economico e commerciale importante per i viaggiatori d’affari – sia per quelli che si fermano a Istanbul sia per quelli diretti verso l’Oriente – e meta turistica sempre più di tendenza. Non a caso designata per il 2010 tra le capitali europee della Cultura. La magia del Corno d’Oro al tramonto Le insegne luminose degli antichi caffé e delle pasticcerie tipiche si alternano a quelle dei ristoranti specializzati in kebab e dei moderni fast food nell’isola pedonale di Istiklal, tra i quartieri di Taksim e Tünel, una ragnatela di vie attraversata da una fiumana di persone, a ogni ora del giorno e della notte. I nuovi megastore alla moda si fanno spazio tra antiquari, librerie, piccoli mercati alimentari e botteghe artigianali.
Il cinquanta per cento dei passeggeri che sceglie Turkish Airlines viaggia per affari, apprezzando la compagnia per servizi e comfort
Basta alzare lo sguardo per scorgere le preziose facciate di epoca ottomana sfilare accanto ai moderni edifici, alle chiese, cattoliche e armene, alle moschee e ai vecchi e nuovi hammam. Le grida dei venditori ambulanti si confondono con le chiacchiere dei giovani e le musiche che provengono dai locali: ancora una Babele di melodie e di idiomi che si fondono in un brusio di sottofondo che sembra quello del mondo. Un caos che si ricompone al tramonto: quando il sole cala sul Corno d’Oro, con la sua scenografia di cupole e minareti, di ponti e di imbarcazioni, di luci e colori che si riflettono nel cielo e sull’acqua. Una visita alla città alla scoperta delle sue testimonianze archeologiche e architettoniche non può prescindere dal Topkapi, il Palazzo reale, da Santa Sofia, dalla grande Moschea Blu e da quella
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si erge imponente con le sue 336 colonne e l’alto soffitto a volta: un affascinante antro profondo e scuro, che non può lasciare indifferenti.
Il passato di Istanbul è ricco e glorioso, in equilibrio tra due continenti: prima l’antica città greca di Bisanzio, poi Costantinopoli, capitale dell’Impero Romano d’Oriente, e infine capitale dell’Impero Ottomano
di Solimano. Sultanahmet, il cuore della città vecchia, dove sorge anche l’Ippodromo bizantino, è la parte più antica di Istanbul e ospita la maggior parte delle attrazioni e dei monumenti. Il Palazzo di Topkapi, fatto edificare da Maometto subito dopo la presa di Costantinopoli, nel 1453, e abitato dai vari sultani dell’impero ottomano fino al 1800, è immenso, ma da non perdere sono le sale imperiali, quella del Tesoro, il Chiosco e l’Harem. Altrettanto suggestiva è la visita a Santa Sofia, meravigliosa chiesa cristiana fino alla caduta di Costantinopoli poi convertita
Incontri d’affari al top Un indirizzo veramente chic per incontri d’affari al top o per semplici riunioni informali circondati da una vista mozzafiato sul Bosforo è il Topaz Restaurant, nel cuore di Istanbul, con un’eccellente selezione di vini e un sommelier proveniente direttamente dalla Francia. Comodamente seduti al proprio tavolo è possibile godere dello straordinario skyline della città, alla sera reso ancora più suggestivo. Mentre per rilassarsi sorseggiando un aperitivo e mescolandosi con gli abitanti e i tanti turisti che hanno ormai decretato da tempo Istanbul una meta di tendenza, il quartiere ideale è Beyoglu, insieme a Ortaköy, entrambi colmi di locali e caffè frein moschea e infine in museo quentati fino a notte fonda. negli anni Trenta del Novecento. Per comperare, invece, tappeti, È spettacolare la cupola, così tessuti, spezie, piccoli monili e Xxxxx xxx xxx xxx xxxxx xxx come gli strabilianti mosaici color ceramiche, o semplicemente per xxxx xxx xxxx xxxx xxxxx oro che ricoprono le pareti interperdersi quello xxxxxxx xxxx in xxxx xxx che è un vero e xxxxxxxx xxxxx xxx xxxxxxx ne verso l’alto e accompagnano il proprio labirinto animato di voci xxxxx axxxxx xxxxx visitatore in quella che è una vera ogni ora del xxxxxx giorno, e dissemixxxxxxxx xxxxxx x xx x e propria esperienza mistica.xxxxxxxxx La nato di colori e profumi, il luogo xxxxx xxxxxxxx Moschea Blu, chiamata così per di riferimento è, da più di quatil suo interno rivestito di maioli- tro secoli, il Gran Bazar. che dal colore straordinario, è in Imperdibile, infine, la crociera sul classico stile ottomano: un trion- Bosforo, vera e propria traversafo di cupole e minareti che dise- ta dal continente europeo a quelgnano un elegante gioco di armo- lo asiatico, tra navi da crociera e nia e proporzione. pescherecci, ancora più spettacoSito archeologico di epoca bizan- lare al tramonto, quando le luci tina, la Cisterna Basilica, antico della città e delle imbarcazioni si deposito per le acque della città, riflettono sull’acqua.
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Buon Ricordo ai fornelli Per chi si vuole cimentare ai fornelli, la Guida del Buon Ricordo si sdoppia e aggiunge, alla tradizionale Guida con indirizzi e specialità dei locali associati, il ricettario in tiratura limitata, che raccoglie le 129 ricette adottate da ciascun ristoratore come specialità abbinata al piatto: vi si illustra non solo come preparare le pietanze, ma anche la loro storia, i piccoli segreti che le rendono uniche, le
curiosità che fanno di un cibo una storia e una tradizione. Di formato piccolo e maneggevole, 264 pagine, stampato a due colori, sobrio ed elegante nella grafica, il volumetto ricorda – nello stile e nella prosa raccontata – i ricettari di un tempo e ha come titolo Le ricette del Buon Ricordo - La buona cucina italiana. Le new entry della Guida 2010 sono invece sette, dal Piemonte all’Umbria.
Cwt vince il premio “Best Tmc”
Bt: Airplus traccia il trend europeo
Carlson Wagonlit Travel Uk & Irlanda (www.carlsonwagonlit.com) è stata nominata “Best Travel Management Company” durante l’assegnazione dei Business Travel Awards a Londra lo scorso gennaio. I Business Travel Awards, prestigiosi riconoscimenti del settore corporate travel nel Regno Unito, sono stati assegnati da un panel costituito da travel buyer aziendali e giornalisti specializzati nei viaggi d'affari. Cwt è stata inserita nella short list in tre ulteriori categorie: “Best Sales Account Management Team”, “Best Specialist Business Travel Product /Provider” e “Best Environmental Contribution”. Riguardo alla rosa di finalisti e ai vincitori, Mike Toynbee, presidente della giuria ed editore della testata Buying Business Travel, ha commentato: «Queste aziende hanno dimostrato non solo la loro forza, ma anche la loro capacità di innovare per essere sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza, offrendo i più elevati livelli di servizio».
Nel 2009 la spesa per le trasferte in aereo delle aziende europee scende sotto la soglia del cinquanta per cento. È quanto emerge dai dati elaborati da AirPlus (www.airplus.com), che ha analizzato 12 milioni di prenotazioni aeree effettuate da 32mila aziende. Secondo questi dati, nel 2009, infatti, la spesa per la biglietteria aerea ha rappresentato il 48 per cento della spesa complessiva destinata dalle aziende europee ai viaggi d’affari, rispetto al 53 per cento del 2008. In crescita il treno (+2%) e l’autonoleggio (+1%). Rispetto al 2008 resta invece immutata la tipologia di trasferta aerea: il 14 per cento del budget è stato infatti impiegato per i voli intercontinentali, il 45 per cento per i viaggi in Europa e il 41 per cento per i viaggi domestici.
in breve Proseguono i lavori per il Mic Plus Avanzano i lavori del Mic Plus, il nuovo Milano Convention Centre a Fieramilanocity. Nel corso della seconda fase sarà realizzata anche la copertura luminosa di 15mila metri quadrati a 46 metri di altezza che costituisce il nuovo segno architettonico del Mic Plus, la "Cometa", la cui posa è prevista per aprile. Per la fine dell’anno in corso, invece, è programmata la consegna del nuovo polo. Amadeus firma un accordo globale con Lufthansa e Swiss Amadeus, Lufthansa e Swiss hanno firmato un accordo globale a lungo termine. L’accordo, con una validità estesa fino a tutto il 2014, garantirà agli agenti di viaggio l’accesso completo a tutti i contenuti di Lufthansa e Swiss attraverso il sistema Amadeus, senza alcun supplemento né differenza. In visita al Codice Atlantico Una visita ai fogli originali del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci è l’ultima proposta alle aziende di Incoming Partners (www.incomingpartners.it). La società, che è partner ufficiale della mostra "Maestro Leonardo Fiorentino in Milano" ha infatti ideato una serie di pacchetti comprensivi della visita all’esposizione nelle due prestigiose sedi dell'Ambrosiana e della Sacrestia bramantesca di Santa Maria delle Grazie di Milano.
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Rome - Florence - London - Edinburgh - Manchester - Brussels - Berlin - Munich - Frankfurt - Geneva - St Petersburg Future openings in Prague 2009, Sicily 2009, Abu Dhabi 2010, Jeddah 2010, Marrakech 2010.
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Travelport svetta a quota duemila
Quanto conta il benessere?
Travelport ha raggiunto e superato il traguardo delle duemila customizzazioni realizzate su misura per le agenzie di viaggio italiane. Il gds ha infatti completamente adattato e personalizzato la sua offerta per aderire nella maniera migliore possibile alle preferenze operative delle agenzie. I clienti dei due gds Travelport, Galileo e Worldspan hanno infatti un vero e proprio team dedicato di sviluppatori, esperti nelle più recenti tecnologie ma anche nel lavoro degli agenti di viaggio. Questa squadra di specialisti segue il cliente per tutta la durata della sua relazione con Travelport, iniziando da ancora prima della firma del contratto, e ne analizza dettagliatamente tutte le esigenze operative e di business. «Il nostro team dedicato di supporto al mercato è sicuramente una delle chiavi del nostro successo in Italia» ha affermato Damiano Sabatino, regional general manager di Travelport gds in Italia. (www.travelport.com)
Evasione dallo stress quotidiano? Tra una trasferta e l’altra si potrebbe fare tappa a Merano, che i viaggiatori di TripAdvisor hanno votato come “numero uno” al mondo per rapporto qualità-prezzo, preferendola a temibili concorrenti nell’offerta internazionale per il benessere, come Budapest (Ungheria), Istanbul (Turchia), Phuket e Bangkok (Tailandia). Ed è sempre Merano ad aggiudicarsi la palma di migliore destinazione benessere internazionale, seguita da Bali (Indonesia), e da Phuket. La survey ha coinvolto i settecento turisti italiani della community di TripAdvisor (www.tripadvisor.it). Per il 15 per cento degli intervistati il benessere è addirittura fondamentale nella scelta della loro prossima destinazione di viaggio, per il 29 per cento è molto importante mentre un ampio 37 per cento non esita a definirlo “importante”.
Seneca si rinnova Identità, valori rafforzati e nuovi modelli di business travel: è questa in sintesi la vision che sottende al rinnovamento strutturale, organizzativo e di immagine intrapreso da Seneca. L’azienda abruzzese, che da vent’anni opera nel segmento dei viaggi d’affari, si è riorganizzata con cinque nuove divisioni autonome, carat-
terizzate da specializzazioni differenti, come spiega l’ad Ercolino Ranieri: «Abbiamo istituito nuove business unit che offrono servizi ad alto valore aggiunto, differenziandoli in maniera specifica». Le “specializzazioni” vanno dalla gestione integrata del business travel alla consulenza, dalle soluzioni It personalizzate all’elabo-
razione di piani commerciali, fino ai servizi strutturati di hotel programme e ai servizi di prenotazioni alberghiere per aziende e competitor. Per sottolineare il carattere autonomo di ogni divisione, sono stati realizzati cinque marchi derivati, ispirati al marchio istituzionale e caratterizzati da colori diversi.
Nuovo terminal a Dubai Sarà inaugurato in questi giorni il nuovo terminal per le navi da crociera di Port Rashid a Dubai. Il terminal è stato progettato per poter accogliere quattro navi contemporaneamente, tra cui business center e accesso internet con connessione wi-fi diffusa. Copenhagen, capitale green Verrà a breve presentato davanti alle Nazioni Unite il libro bianco “Copenhagen Sustainable Meetings Protocol”. Obiettivo del libro è consolidare il ruolo della città come destinazione leader dei meeting ecosostenibili, su esempio della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima. Bcd Travel presenta i buoni “incentivanti” Sono suddivisi in linee tematiche i buoni che Bcd Travel (www.bcdtravel.it) propone alle aziende come sistema di incentivazione. Le idee comprendono itinerari diversi di viaggio: si va dalla linea wellness a quella active, passando per proposte gourmet e lusso. Nuove scoperte a Machu Picchu L’Istituto Nazionale di Cultura di Cusco ha riportato alla luce cinque nuovi gruppi archeologici all’interno del complesso archeologico di Machu Picchu. Si tratta di fonti d’acqua, grotte utilizzate come tombe, mura, marciapiedi e strade costruiti dagli Inca. (www.peru.info)
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Viaggio nella storia del Baden-Württemberg Chi si trova a Stoccarda e dintorni per lavoro potrà approfittare di un ricco calendario di eventi che per tutto il 2010 celebrerà gli Svevi e la casata degli Hohenstaufen. La regione del BadenWürttemberg dedica infatti quest’anno alla storia della stirpe di Federico Barbarossa con rievocazioni e festival. Tra i più interessanti, il 18 e 19 settembre tra accampamenti, esercitazioni di arcieri, tornei cavallereschi, costumi storici, artigianato e gastro-
nomia d’altri tempi, l’antico Monastero benedettino di Lorch si trasforma in uno scenario perfetto per accogliere un vero e proprio mercato medievale. Dal 28 ottobre al 20 febbraio 2011 la biblioteca universitaria di Heidelberg apre i suoi scrigni per presentare al pubblico il suo tesoro più prezioso: il “Codice Manesse”, ovvero il manoscritto medievale più famoso nella storia della poesia cortese tedesca. (www.tourismusbw.it)
Amadeus presenta Ticket Changer Amadeus Italia (www.it.ama- scio della soluzione per il deus.com) annuncia il rila- cambio automatico di biglietti aerei per le agenzie di viaggio italiane. Amadeus Ticket Changer consente la completa automatizzazione delle complesse procedure di cambio e riemissione di ogni tipologia di biglietto, nazionale o internazionale, in qualsiasi
valuta. Con un processo automatizzato end-to-end per il calcolo di tariffe, tasse e penali e degli eventuali importi addizionali da incassare, riduce sensibilmente i costi di processo e l’incidenza degli Adm (Agency debit memo), dovuti agli errori manuali di calcolo delle tariffe.
Abu Dhabi: stop agli sprechi Ha obiettivi ambiziosi la campagna lanciata dall’Abu Dhabi Tourism Authority che punta a ridurre in modo significativo i consumi energetici dell’emirato nei prossimi dodici mesi. Obiettivi che, secondo Nasser Al Reyami, Adta director tourism standards: «saranno un solido business per l'intero settore del turismo, che darà impulso
agli standard, elevando lo status di Abu Dhabi come luogo piacevole e sicuro da visitare e porterà il roi per gli albergatori ad aumentare nella loro attività». Proprio agli alberghi sono dedi-
cate le diverse iniziative, come seminari e workshop, volte a incentivare l’avvio di programmi di riduzione. Secondo le proiezioni, l’intero settore turistico dell'emirato, arriverà a un risparmio del dieci per cento di energia, il venti per cento di acqua e il venti per cento dei rifiuti da discarica nel corso del prossimo anno.
La parola d’ordine è saving L’ottimizzazione della spesa alberghiera, il miglioramento della conformità dei viaggiatori alla travel policy, l’ottimizzazione dei processi per le prenotazioni semplici e la ricerca di ulteriori risparmi nel trasporto aereo e via terra. Sono queste le quattro aree ritenute prioritarie dai travel manager per il 2010, secondo un recente studio pubblicato da Carlson Wagonlit Travel (www.carlsonwagonlit.it). Un nuovo logo per l’Egitto Punta sul coinvolgimento emotivo dei potenziali turisti e visitatori la comunicazione del 2010 dell’Ente del Turismo Egiziano in Italia, con la proposta del un nuovo logo “Egitto, dove tutto ha inizio”. La campagna pubblicitaria punta su numerose mete di sicuro appeal anche per viaggi incentive, e su alcuni “big seller”, come le piramidi e il Mar Rosso, con l’amatissimo Sharm El Sheikh o l’emergente Berenice. Un trolley a misura di corporate Tuo Logo, società specializzata nella produzione e nella distribuzione di gadget e articoli promozionali personalizzati, lancia, in esclusiva per l’Italia, un nuovo trolley in cartone stampabile con logo e artwork aziendale, vero e proprio strumento di comunicazione corporate. Un gadget utilissimo in diversi contesti: il trolley si chiama Go-Caddy ed è stampabile in quadricromia.
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