DELLA TORRE
DELLA TORRE
Francesco Tedeschi Alberi d’autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm (particolare)
Galleria Marini
Galleria Marini
Francesco Tedeschi
edizioni Galleria Marini
Questa mostra è stata realizzata in occasione dell’ottantacinquesimo compleanno di Enrico Della Torre. Il corpus dell’esposizione è composto da 50 pastelli eseguiti tra il 2003 ed il 2012. Un gruppo di opere inedite realizzate dal maestro negli anni ‘70 e ‘80 accompagna i cenni biografici.
Francesco Tedeschi
DeLLA TORRE
Galleria Marini
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Enrico Della Torre in studio, 21 febbraio 2016 (fotografia Edoardo Maria De Santis)
Territori interiori Delicato Raffinato Semplice Esotico Garbato Naturale Leggero Aperto Ibrido Allegro Inquieto Andante Meditativo Introverso Azzurro-Verde Sommesso Equilibrato Nascosto Luminoso Illuminante Evocativo Melanconico Naturalistico Schietto Speculativo Costruttivo Suggestivo Rasserenante Chiuso Attento Autunnale Logico Lirico Fantasioso Abile Segreto Compositivo Sorprendente Studiato Modesto Sperimentale Corretto Ludico Giallo-Bruno Geometrico Gentile Libero Silenzioso Allusivo Musicale
Gli aggettivi segnano il territorio, definiscono l’area semantica con la quale un artista come Enrico Della Torre può essere indicato. Sono parole che declinano, modificano il primo aspetto derivante dall’osservazione di un’opera, fondata sulla immediata comprensione dei segni che la qualificano e sulla loro traduzione in una forma descrittiva, introducendovi note peculiari, fondate sulla lettura soggettiva. Il passaggio dall’oggettività alla soggettività (di chi riceve, ma anche di chi mette in atto il processo creativo) è mediato dalle parole e, tra queste, dagli attributi che vengono associati alle immagini. I cinquanta aggettivi introduttivi valgono tutti a definire qualche aspetto dell’opera di Enrico Della Torre e si potrebbe, con un esercizio che si avvalga di crite-
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ri statistici, individuarne la ricorrenza nelle parole dei molti critici che nel corso di decenni – sono trascorsi sessant’anni dalla sua prima mostra personale, nella Galleria dell’Ariete, presentata da Guido Ballo – si sono espressi attorno alla sua pittura. Sono aggettivi che, affiancati l’uno all’altro, possono valere a tracciare l’ampio spettro interpretativo che le parole, come traduzione di sensazioni e forse di emozioni visive, filtrate dal confronto con le forme e con l’esercizio critico, possono cercare di tradurre, per segnalare che vi è un’imprendibilità nel linguaggio di Enrico Della Torre e nel suo trascorrere da un foglio a una tela, da una lastra a un collage. Un mondo intero, un panorama che si va arricchendo giorno per giorno, rinnovandosi in modo imprevedibile e che nella sua inafferrabilità dimostra la sua unicità. Aggettivi che vogliono costituire i confini del campo linguistico-semantico in cui si possono seguire le rotte del lavoro di Della Torre, la cui direzione non pare predeterminata in alcun modo. Tra questi si trovano forme apparentemente oppositive, quasi che vi fosse qualcosa di contraddittorio nel definire l’opera dell’artista. In realtà le parole offrono una serie di sottolineature che vanno a interpretare le molteplici suggestioni e le differenti composizioni, che possono essere alternative o complementari, nel segno di una libertà di espressione guidata da una particolare sensibilità. Gli aggettivi aggiungono, affiancano, cercano di dare una lettura ulteriore a qualcosa che si potrebbe solo descrivere, rischiando di essere impersonali o freddi. Questi aggettivi sono sicuramente adatti – non so se i più adatti – a definire alcuni aspetti di ciascun lavoro e molti potrebbero valere congiuntamente a indicare le proprietà – o alcune proprietà – di ciascuno di essi. In questo caso sono cinquanta pastelli, una selezione compiuta dallo stesso autore, all’interno di una produzione di circa dieci anni, legata a momenti diversi della sua attività, anzi a momenti diversi della sua relazione con i luoghi e le stagioni, come può apparire dai pochi dati certi, i titoli innanzitutto, che li accompagnano e che li collegano alla sua esperienza personale. Sarei stato tentato di associare un aggettivo a ciascun foglio, a ciascuna immagine, ma tale esercizio mi è parso evidentemente inutile, perché non si può
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qualificare con un’unica caratteristica ciascun pastello. Come nel test di Rorschach, anzi, diverse qualità potrebbero essere associate a ciascuna immagine, servendo a delineare il carattere dell’osservatore, più che quello dell’autore delle forme. Per questo possono convivere termini così lontani e quasi contrapposti, come è nella vita e nell’esperienza creativa di chi non si limita a un programma (di vita, di pittura, di fede o ideologico), ma si rapporta alle cose, entra in relazione con esse. Perché Della Torre, pittore astratto (forse), da sempre ha tenuto conto della realtà esterna, di quel mondo che lo circonda, fatto di natura, di luoghi, oltre che di situazioni, ricordi e motivi insorgenti dalla dimensione dell’istante. In questo, diversamente da molte delle diverse forme di astrazione che fanno predominare l’interiorità, l’istintività o, al contrario, il progetto e la struttura, Della Torre si pone in ascolto e trae dall’esterno quello che potremmo definire il punto di partenza, l’origine o la cornice in cui comporre. In questo, come è stato più volte sottolineato, egli è un pittore in qualche modo “naturalistico” (eccolo, uno degli aggettivi, che si sono posti all’inizio pensando di non doverli ripetere…). E questa serie di piccoli mondi, di cose diverse, di forme germinanti sul foglio stesso, ne riproduce la molteplicità, la multiformità. Al fine di penetrare maggiormente e forse comprendere - se questa parola ha un senso in termini strettamente critici – il senso e il carattere di questi lavori, di questi appunti visivi tradotti in immagini compiute, come cristalli riflettenti, può essere utile sapere, come ci dice Della Torre stesso, che essi sono nati nel corso dei suoi soggiorni in Valtellina e in Romagna. Nelle località in cui in certo senso, allontanandosi dalla materialità e dalla ripetitività della vita cittadina, lo sguardo si avvicina nuovamente e concretamente a quei luoghi che si caratterizzano nella loro dimensione di paesaggio, ma anche di storia. Come disse venti anni fa, proprio parlando del suo rapporto con la Valtellina, il luogo determina in un artista come lui il carattere del suo lavoro: “Si sa che un pittore, in qualsiasi posto si trovi, dipingendo, anche involontariamente, fa entrare la luce-colore dei luoghi nel quadro che compone. Perciò il mio lavoro tendenzialmente astratto, subisce dai vari luoghi
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Paesaggio, 2009, pastello e china su carta, 8,4 x 15 cm delle particolarità che un osservatore attento al valore delle linee e dei toni può intravedere…”1. Il riconoscimento di una fonte esterna, della relazione con l’esperienza sensibile delle cose, a cominciare da quella che indichiamo come “natura”, quasi in opposizione a “civiltà”, suona ad atto di umiltà, oggi, quasi nel dover ammettere che il contesto in cui operiamo ci condiziona, che la suggestione di qualcosa che non è volontà delinea le caratteristiche della creazione. Da atto di umiltà diviene però fatto 1
E. Della Torre, Tra realtà e sogno, Milano, 3 aprile 1996, in Enrico Della Torre. Pitture valtellinesi 1973-1995, a cura di L. Caramel, cat. della mostra, Palazzo Sertoli, Sondrio, 25 luglio – 22 settembre 1996, p. 15.
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concreto, momento di rivelazione della necessità di un incontro fra la dimensione personale, le qualità individuali e il riflesso della regione, intesa come spazio storico-geografico, ma anche come luogo dell’anima, che si traduce nelle note e negli appunti pittorici che prendono forma quasi per effetto indipendente dalla volontà. Parrebbe troppo facile ricorrere al confronto con la nota affermazione di Paul Klee, di sentirsi un “astratto nei ricordi”, formula con la quale il grande artista svizzero si difendeva dalle condizioni e dal clima creato dalla prima guerra mondiale2, se non in quanto essa potrebbe servire a spiegare come il riferimento a Klee per l’opera di Della Torre, spesso introdotto dalla critica e di certo non alieno al modo di essere di Della Torre stesso, valga non tanto per le forme visibili, ma per le ragioni profonde di un ricorso alla personale sintesi del visibile e dell’invisibile, mediate dal linguaggio delle forme e della loro composizione. A proposito della relazione, cioè, tra le “fonti” e la loro traduzione in forma, può valere, sempre desunta dai pensieri di Klee, l’osservazione che “nel grande serbatoio delle forme giacciono macerie a cui in parte teniamo ancora. Esse offrono la materia all’astrazione…”3, apparentabile a quella tratta dai Taccuini di Della Torre, posta da Antonio Pinelli al centro della sua riflessione sull’opera dell’artista lombardo: “La pittura nasce su se stessa: la materia sviluppa l’immaginazione, i ricordi di natura e di pittura lavorano, il risultato è pura invenzione”4. Il punto di congiunzione non è nelle forme visive, o solo nelle Così recita la nota dei suoi Diari, del 1915, in cui emerge tale notazione: “Già da molto tempo ho in me questa guerra. Perciò essa non tocca il mio intimo. Per aprire un varco fra le mie macerie, era necessario volare. E volato ho infatti. In quel mondo in rovina vivo ancora soltanto nel ricordo, siccome capita di pensare al passato. Perciò sono ‘astratto con ricordi’…, P. Klee, Diari 1898-1918, Il Saggiatore, Milano, 1985, Diario III, nota 952, p. 318.
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Idem, Diario III, nota 951, p. 318. E. Della Torre, Taccuini 1956-1996, Campanotto, Pasian di Prato, 1996, p. 52. Cfr. al proposito A. Pinelli, Pensiero svolto nella bellezza, in Enrico Della Torre. La rivelazione della natura. Dipinti e incisioni 1953-1999, a cura di S. Parmiggiani, Palazzo Magnani, Reggio Emilia, 9 febbraio – 2 aprile 2000 (Skira, Milano, 2000), pp. 21-26.
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forme visive, ma nella ragione stessa dell’operare, nell’atteggiamento al cospetto della natura. Cose e luoghi, filtrati dalla memoria, oltre che dal clima del contesto in cui vengono percepiti, riemergono indirettamente nelle forme e nelle immagini, come tracce divenute parte di sé, dell’occhio e della mano. Linguaggio e parola trovano adeguamenti e aggiustamenti che ogni volta si rinnovano nella singola visione realizzata, secondo il singolare scambio fra lo sguardo posato sulla realtà e la sua rievocazione in forme, colori e segni indipendenti dalla sua diretta rappresentazione. Inutile, infatti, inseguire lo specifico riscontro di sagome e figure riconoscibili, in un processo che tiene conto della realtà come di qualcosa di introiettato, di compiutamente assorbito nella pratica del fare, che risponde ai suoi tempi, ai suoi silenzi, al suo grado di oblio. Si può dire, proseguendo con il riferimento alla “memoria” e ai “ricordi”, infatti, che, come insegnano le teorie e le pratiche psicologiche, non esista memoria senza oblio, e che se l’opera di Della Torre contiene dati di memoria, questi vanno associati anche all’azione dell’oblio, che permette di fare emergere il tutto dal frammento. Frammenti, lacerti, brani di materia viva, di sensazioni, appaiono a prima vista i lavori di Della Torre, che però, quanto più sono elementari nelle tecniche e nei termini dell’opera realizzata su un foglio di carta di dimensioni ridotte e con poche tracce essenziali, tanto più riescono a restituire il senso di un tutto, di un ampio panorama, di un respiro profondo, di un tempo disteso e immobile. Sono quindi, in realtà, dei piccoli mondi “conchiusi” o, in termini meno arcaizzanti, autosufficienti. Anche in questi cinquanta pastelli, distribuiti in una sequenza cronologica che potrebbe basarsi, al posto del tempo di esecuzione e in modo altrettanto valido - se fosse possibile riordinarli in tale maniera - del ritmo interno delle stagioni, a volte dichiarate negli stessi titoli e nei temi affrontati, l’esplorazione di Della Torre restituisce tracce di paesaggio, sommovimenti interni, accenti cromatici che producono un equilibrio fra composizione e costruzione. Possiamo intuire un processo di elaborazione in cui uno spunto qualsiasi, proveniente dall’esterno o dalla memoria, genera il motivo da cui l’immagine trae la sua struttura interiore, che sia orientata a
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una predominante cromatica unitaria o multiforme, a un dinamismo lineare o a una bidimensionalità compatta, a una dimensione centripeta o centrifuga, secondo le molteplici maniere in cui l’agire di Della Torre si esplicita. Proprio l’unire la “composizione”, il farsi dell’opera nel suo processo, con la “costruzione”, vale a dire la sua definizione secondo una ragione logica che appare predeterminata, è un elemento caratterizzante del linguaggio di Della Torre. Nelle sue opere l’invenzione e l’organizzazione degli elementi si fondono armonicamente e quanto potrebbe apparire segno di discontinuità, di ibridazione stilistica, risulta invece pienamente acquisito in un orizzonte unitario. Tale carattere si può riscontrare lungo tutta la produzione di Della Torre, ed è stato anch’esso ampiamente messo in luce dalle alte e profonde voci che si sono confrontate con essa, ma può essere ripreso in questa occasione. Accostare per esempio lavori come Primavera (2004, n. 15), dove troviamo una specie di ragnatela che va a racchiudere una forma geometrica – la geometria è sempre acutamente naturale, come la natura produce geometria – all’interno della quale si apre un foro in posizione quasi centrale, con una strutturazione fortemente astratta quale quella di Novembre (2006, n. 22), dove i rettangoli colorati si sovrappongono e si intersecano con una regolarità misteriosa, contraddetta dalle striature che scheggiano lo spazio nella parte superiore sinistra; o l’espansione cromatica abbagliante di Alberi d’autunno (2004, n. 13), con la concentrazione di “casette” sospese nel vuoto di Africa (2006, n. 23); o ancora confrontare la costruzione meditata di una raffinata e minuscola Montagna (2009, n. 31) realizzata su base calcografica, ricca di reminiscenze diversificate, con l’incontro dialogante di due aree verde e azzurra intrecciate, in Astrazione (2011, n. 38), può far pensare a opere di autori diversi o scandite in periodi differenti del percorso di un artista. Si sente invece, con l’occhio più che con la ragione, che Della Torre riunisce tutte queste diverse forme nel suo mondo. E questo permette di riconoscere l’originalità del suo modo di fare e di essere. Probabilmente quegli aggettivi, che possono descrivere singoli momenti della sua pittura, sono validi,
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insieme ad altri, a indicare il suo carattere, la sua proteiforme e nello stesso tempo compiuta poetica, di artista che si confronta con la realtĂ naturale, non limitandosi a osservarla e restituirla nella sua immagine esteriore, ma che la accoglie per trarne linfa da ridistribuire nel suo modo di costruire e comporre una propria realtĂ , il proprio territorio interiore.
Dimora, 2011, olio e pastello su tela riportata su tavola, 9,8 x 24 cm
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OPERE
1. Prato, 2003, pastello grasso su carta Ingres applicata su cartoncino, 22,5 x 31 cm
2. Sera, 2003, pastello grasso su carta Ingres, 22,5 x 31 cm
3. Paesaggio verde-viola, 2003, pastello grasso su carta Ingres, 22,5 x 31 cm
4. Paesaggio con costruzione, 2003, pastello e grafite su carta applicata su tavola, 31,5 x 44,5 cm
5. Montagne, 2003, pastello e collage su carta-tela applicata su tavola, 29,5 x 40 cm
6. Una montagna come una barca, 2003, pastello e collage su carta-tela su tavola, 37 x 40 cm
7. Arca, 2003, pastello e collage su carta-tela applicata su tavola, 29,5 x 40 cm
8. Alberi d’autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm
9. Alberi d’autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm
10. Autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 18,2 x 22,5 cm
11. Prima neve, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm
12. Cadono le foglie, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm
13. Alberi d’autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm
14. Montagne d’autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm
15. Primavera, 2004, pastello e collage su carta applicata su tavola, 30 x 41 cm
16. Oriente, 2004, matita, pastello e collage su cartoncino, 28,8 x 11,5 cm
17. Primavera, 2004, pastello grasso su carta, 19,8 x 15 cm
18. Materie, 2004, pastello, collage e grafite su cartoncino,13,5 x 16,5 cm
19. Alberi e costruzione, 2005, grafite e pastelli su carta Fabriano, 32 x 47 cm
20. Ravenna, 2006, pastello su carta Giappone, 12,8 x 17,6 cm
21. Romagna, 2006, pastello, acquarello e collage su carta Ingres, 12,5 x 22,5 cm
22. Novembre, 2006, pastello su carta vellutata, 35,5 x 56 cm
23. Africa, 2006, acquerello e pastello su carta Giappone, 20 x 28,5 cm
24. Ocra-grigio, 2008, pastello e collage su carta applicata su cartoncino, 10 x 19,7 cm
25. Figura femminile con pesce, 2009, china, collage e pastello su carta, 18 x 10 cm
26. Primavera I, 2009, pastello magro e collage su carta vellutata, 29,5 x 39,5 cm
27. Primavera II, 2009, pastello magro e collage su carta vellutata, 39,8 x 33,4 cm
28. Primavera III, 2009, pastello magro e collage su carta vellutata, 33 x 41 cm
29. Primavera IV, 2009, pastello magro e collage su carta vellutata, 14,7 x 24,7 cm
30. Albero in fiore, 2009, pastello magro e collage su carta vellutata, 33 x 41 cm
31. Montagna, 2009, pastello su base calcografica, 8,5 x 18 cm
32. Dimora nel bosco, 2011, olio e pastello su tela applicata su tavola, 9,5 x 24 cm
33. Abitante del bosco, 2011, olio e pastello su tela applicata su tavola, 32 x 15,5 cm
34. Spazio dinamico, 2011, olio e pastello su tela applicata su tavola, 13 x 45,4 cm
35. Spazio dinamico, 2011, olio e pastello su tela applicata su tavola, 16 x 45,4 cm
36. Alberi, 2011, pastello e grafite su carta applicata su tavola, 34,5 x 29,5 cm
37. Ostacolo, 2011, pastello e grafite su carta Ingres, 29 x 41 cm
38. Astrazione, 2011, pastello grasso su carta, 10 x 16,5 cm
39. Costruzione I, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 12,5 x 10 cm 40. Costruzione II, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm
41. Cervia I, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm 42. Cervia II, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm
43. Cervia III, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm 44. Cervia IV, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm
45. Cervia V, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm
46. Uccello, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 9 x 12 cm 47. Testa, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 9 x 12 cm 48. Visione, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 9 x 12 cm
ELENCO DELLE OPERE 1. Prato, 2003, pastello grasso su carta Ingres applicata su cartoncino, 22,5 x 31 cm 2. Sera, 2003, pastello grasso su carta Ingres, 22,5 x 31 cm 3. Paesaggio verde-viola, 2003, pastello grasso su carta Ingres, 22,5 x 31 cm 4. Paesaggio con costruzione, 2003, pastello e grafite su carta applicata su tavola, 31,5 x 44,5 cm 5. Montagne, 2003, pastello e collage su carta-tela applicata su tavola, 29,5 x 40 cm 6. Una montagna come una barca, 2003, pastello e collage su carta-tela su tavola, 37 x 40 cm 7. Arca, 2003, pastello e collage su carta-tela applicata su tavola, 29,5 x 40 cm 8. Alberi d’autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm 9. Alberi d’autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm 10. Autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 18,2 x 22,5 cm 11. Prima neve, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm 12. Cadono le foglie, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm 13. Alberi d’autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm 14. Montagne d’autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm 15. Primavera, 2004, pastello e collage su carta applicata su tavola, 30 x 41 cm 16. Oriente, 2004, matita, pastello e collage su cartoncino, 28,8 x 11,5 cm 17. Primavera, 2004, pastello grasso su carta, 19,8 x 15 cm 18. Materie, 2004, pastello, collage e grafite su cartoncino,13,5 x 16,5 cm 19. Alberi e costruzione, 2005, grafite e pastelli su carta Fabriano, 32 x 47 cm 20. Ravenna, 2006, pastello su carta Giappone, 12,8 x 17,6 cm 21. Romagna, 2006, pastello, acquarello e collage su carta Ingres, 12,5 x 22,5 cm 22. Novembre, 2006, pastello su carta vellutata, 35,5 x 56 cm 23. Africa, 2006, acquerello e pastello su carta Giappone, 20 x 28,5 cm 24. Ocra-grigio, 2008, pastello e collage su carta applicata su cartoncino, 10 x 19,7 cm 25. Figura femminile con pesce, 2009, china, collage e pastello su carta, 18 x 10 cm 26. Primavera I, 2009, pastello magro e collage su carta vellutata, 29,5 x 39,5 cm 27. Primavera II, 2009, pastello magro e collage su carta vellutata, 39,8 x 33,4 cm 28. Primavera III, 2009, pastello magro e collage su carta vellutata, 33 x 41 cm 29. Primavera IV, 2009, pastello magro e collage su carta vellutata, 14,7 x 24,7 cm 30. Albero in fiore, 2009, pastello magro e collage su carta vellutata, 33 x 41 cm 31. Montagna, 2009, pastello su base calcografica, 8,5 x 18 cm 32. Dimora nel bosco, 2011, olio e pastello su tela applicata su tavola, 9,5 x 24 cm
33. Abitante del bosco, 2011, olio e pastello su tela applicata su tavola, 32 x 15,5 cm 34. Spazio dinamico, 2011, olio e pastello su tela applicata su tavola, 13 x 45,4 cm 35. Spazio dinamico, 2011, olio e pastello su tela applicata su tavola, 16 x 45,4 cm 36. Alberi, 2011, pastello e grafite su carta applicata su tavola, 34,5 x 29,5 cm 37. Ostacolo, 2011, pastello e grafite su carta Ingres, 29 x 41 cm 38. Astrazione, 2011, pastello grasso su carta, 10 x 16,5 cm 39. Costruzione I, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 12,5 x 10 cm 40. Costruzione II, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm 41. Cervia I, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm 42. Cervia II, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm 43. Cervia III, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm 44. Cervia IV, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm 45. Cervia V, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 10 x 12,5 cm 46. Uccello, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 9 x 12 cm 47. Testa, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 9 x 12 cm 48. Visione, 2012, pastello e inchiostro su cartoncino, 9 x 12 cm Insetto, 1970, olio su carta su tela, 21 x 19 cm Paesaggio, 2009, pastello e china su carta, 8,4 x 15 cm Dimora, 2011, olio e pastello su tela riportata su tavola, 9,8 x 24 cm Composizione, 1970, pastello su carta 29,8 x 40,7 cm Personaggi, 1971, olio su base calcografica, 24,5 x 17,5 cm Marina, 1972, olio su carta su tela, 26 x 71 cm Senza titolo, 1973, pastello su carta, 30 x 40 cm Testa, 1978, pastello su carta, 16,3 x 46 cm Chimera, 1978, pastello su carta, 29,4 x 40,7 cm Inorganico, 1979, olio e tecnica mista su carta, 16 x 25,4 cm Uccello, 1980, pastello su carta, 22 x 19 cm Reptilia, 1980, olio su carta su tela, 38 x 47,5 cm Globo, 1982, olio su tela, 35,5 x 65,7 cm Traiettoria, 1982, olio su carta su tela, 19 x 22,8 cm Collage IV, 1983, collage su tavola, 38,2 x 50,3 cm Invenzione, 1988, acquarello e collage su cartoncino, 12 x 10 cm Formiche, 1982, olio su carta su tela, 14,5 x 7,8 cm
Christa e Enrico Della Torre, Fondazione Bogliasco, 2002 (fotografia di Ivana Folle)
BIOGRAFIA
Enrico Della Torre nasce a Pizzighettone (Cremona) il 26 giugno 1931. Compie i suoi studi artistici a Milano, diplomandosi nel 1951 al Liceo di Brera e, quattro anni più tardi, all’Accademia di Belle Arti. Della Torre si dedica alla pittura, al disegno e all’incisione ed il suo lavoro viene segnalato con il conferimento di diversi premi. Presentata da Guido Ballo, allestisce nel 1956 la prima mostra personale presso la Composizione, 1970, pastello su carta 29,8 x 40,7 cm Galleria dell’Ariete di Milano, dove espone pitture e incisioni. Nel 1957 vince il secondo Premio per la Litografia alla Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea di Venezia e nel dicembre dello stesso anno soggiorna brevemente a Parigi. A partire dal gennaio 1958 la sua arte si rinnova, facendosi più chiara e analitica. Nel 1960 riceve il Premio San Fedele di Pittura a Milano, dove si stabilisce definitivamente. I viaggi in Germania dal 1961 segnano l’inizio di un proficuo dialogo con la cultura tedesca. Il 1968 è l’anno in cui approda all’espressione di un proprio mondo, popolato spesso da personaggi inediti, scaturiti dalla fantasia creativa dell’artista e da un lento processo di metamorfosi. Scopre l’universo misterioso degli zoofiti e delle chimere. Nel 1971 incontra il pittore americano Mark Tobey il quale aveva già mostrato interesse per il lavoro di Enrico Della Torre
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Personaggi, 1971, olio su base calcografica, 24,5 x 17,5 cm
acquistando un suo dipinto esposto alla Galerie Suzanne Eglo di Basilea. Il decennio è fitto di mostre personali e collettive sia di pittura sia di incisione, in Italia e all’estero. Nel 1972 espone un gruppo di opere alla X Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e nel 1974 è presente alla mostra “La ricerca dell’identità” a Palazzo Reale di Milano. Iniziano nel 1973 i soggiorni a Teglio in Valtellina, dove Della Torre organizza uno studio-atelier che, sostituendosi progressivamente a quello di Pizzighettone, affianca lo studio milanese. Nel 1974 dona cinquanta sue lastre incise all’Istituto Nazionale per la Grafica, Calcografia di Roma. Nel 1981 ottiene il primo Premio Internazionale Lario per il disegno a Como. Il 1983 è l’anno in cui si dedica prevalentemente al collage. Negli anni seguenti le sue opere mirano sempre di più alla costruzione e a una visione più essenziale. Nel 1987 Erich Steingräber organizza una mostra antologica di dipinti, pastelli e incisioni di Della Torre degli anni 1958-1986, allestita inizialmente presso la Neue Pinakothek di Monaco di Baviera e poi trasferita in altre città della Germania. Nell’anno seguente espone a “Di segno italiano – Italienische Zeichnungen 1908 – 1988” nei Musei di Francoforte, Berlino e Zurigo. E’ del 1989 la mostra a Parma “Le strade, dieci pittori a Milano”, a cura di Arturo Carlo Quintavalle e nell’occasione dona tutte le trentasei opere esposte al Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma. Espone a: “Il miraggio della liricità. Arte astratta in Italia“, a cura di Elena Pontiggia, al Liljevalchs Konsthall, Stoccolma (1991); “Pittura a Milano 1945/1990” al Palazzo della Permanente, Milano (1992); ”The Artist and the Book in Twentieth – Century Italy” al The Museum of Modern Art, New York (1993). Dal 1992 al 1995 insegna Tecniche dell’incisione alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Nella sua attività di incisore, collabora con stampatori ed editori d’arte come Giorgio Upiglio, Giorgio Lucini, Franco Masoero, Federico Santini e Vanni Scheiwiller. Nel 1999 è nominato Accademico Nazionale di San Luca. L’anno successivo Sandro Parmiggiani cura una grande esposizione antologica a Palazzo Magnani, Reggio Emilia. Poi espone a “Miracoli a Milano 1955-1965. Artisti, gallerie, tendenze” al Museo della Permanente, Milano (2000); “Intenso Essenziale. Evoluzione dell’Astrattismo in Italia” alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli (2001); “L’incanto della pittura, percorsi dell’arte
105
Marina, 1972, olio su carta su tela, 26 x 71 cm
Senza titolo, 1973, pastello su carta, 30 x 40 cm
Testa, 1978, pastello su carta, 16,3 x 46 cm
italiana del secondo Novecento” alla Casa del Mantegna, Mantova (2004); “Sulle tracce di Licini. Artisti Italiani contemporanei”, Palazzo dei Capitani, Ascoli Piceno (2008); “Collage – una poetica del frammento” al Museo Villa dei Cedri, Bellinzona (sala personale, testo di L. Cavallo, (2010). Nel 2001, a seguito della donazione da parte dell’artista di più di cento tra opere uniche e incisioni, viene costituito il Fondo Enrico Della Torre presso il Museo Villa dei Cedri di Bellinzona e nel 2002 e 2007 riceve la Bogliasco Fellowship presso il Centro Studi Ligure. Nel 2004 esegue una grande vetrata per la facciata del Palazzo Comunale di Calcio (Bergamo). Nel 2008, presso la Biblioteca Statale di Cremona, è costituito un Fondo composto da un cospicuo numero di libri d’artista. Nel 2011 è invitato alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Venezia, presentato da Ernesto Ferrero. Per i suoi ottant’anni, tra il 2011 e il 2012 gli viene dedicata in Germania un’esposizione itinerante dei dipinti più recenti, organizzata dalla Frankfurter Westend Galerie di Francoforte. Nello stesso 2012 viene pubblicato dall’editore Skira il volume “Enrico Della Torre. Catalogo generale dell’opera grafica, 1952-2012”. Nel 2014 è presente alla mostra “Nati nel ‘30 - Milano e la generazione di Piero Manzoni” al Palazzo della Permanente di Milano e sempre nello stesso Museo nel 2015 espone alla mostra “Tra sogno e realtà, Ottocento e Novecento dalle collezioni del Museo Civico della città di Bellinzona”.
Chimera, 1978, pastello su carta, 29,4 x 40,7 cm
Inorganico, 1979, olio e t.m. su carta, 16 x 25,4 cm
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Uccello, 1980, pastello su carta, 22 x 19 cm
Reptilia, 1980, olio su carta su tela, 38 x 47,5 cm
Globo, 1982, olio su tela, 35,5 x 65,7 cm
Traiettoria, 1982, olio su carta su tela, 19 x 22,8 cm
Collage IV, 1983, collage su tavola, 38,2 x 50,3 cm
Invenzione, 1988, acquarello e collage su cartoncino, 12 x 10 cm
MOSTRE PERSONALI
1956
Galleria dell’Ariete, Milano, testo di G. Ballo Galleria del Teatro, Parma, testo di R. Tassi
1957
Galleria del Circolo di Cultura, Bologna, testo di R. Tassi
1963
Galleria del Milione, Milano, testo di R. Tassi, in “Il Milione”, bollettino n. 91
1964
Justus-Liebig-Universität, Giessen, testo di E. Fezzi
1965
Galleria Ciranna, Milano, testo di D. Cara
1967
“Disegni a colori del 1960”, Galleria Morone 6, Milano, testo di C. Olivieri
1968
Galleria delle Ore, Milano, testo di M. Valsecchi
1969
Galleria La Bussola, Bari, testo di M. Valsecchi Galleria L’Ammolita, Genova, testo di M. Valsecchi Galerie Sous-Sol, Giessen (disegni e pastelli)
1970
Centro d’Arte le Tre Bifore, Sciacca, testo di V. Fagone Galleria del Milione, Milano (pastelli e incisioni) Galleria Botti, Cremona
1971
Galleria Correggio, Parma, testo di G. C. Artoni
1972
“E. Della Torre, G. Meloni, R. Notari”, Wiener Secession, Vienna, testo di F. Russoli 116
1973
Frankfurter Westend Galerie, Francoforte, testo di F. Russoli Galleria Tonino, Campione d’Italia, testo di E. Bellinelli, cat. Pantarei
1974
Galleria del Milione, Milano (pastelli)
1975
Galleria La Tavolozza, Palermo, testo di G. Bruno Galleria Cocorocchia, Milano, testo di F. Caroli
1976
Sala della Balla al Museo del Castello Sforzesco, Milano; Musei Civici, Varese; Casa del Mantegna, Mantova; Santa Maria della Pietà, Cremona; a cura di G. Bruno, con antologia della critica, cat. Electa Galleria il Segno, Roma, testo di F. Russoli Galleria Dantesca, Torino, testo di R. Guasco
1977
Galleria Dürer, Bologna, testo di S. Ceccarini
1978
Galleria L’Incontro, Borgomanero, testo di R. Tassi Italiana Arte, Busto Arsizio, testo di R. Tassi
1979
Montrasio Arte, Monza, testo di R. Tassi Galleria del Milione, Milano (pastelli) Frankfurter Westend Galerie, Francoforte, testo di W. Hildesheimer
1980
Galleria Bottega d’Arte, Acqui Terme, testo di D. Molinari Galleria delle Ore, Milano, testo di M. Balestreri
1981
Galleria Bambaia, Busto Arsizio, dedicata a F. Russoli con suo testo “Dipinti 1958-1962”, Galleria Morone 6, Milano Galleria Centofiorini, Civitanova Marche, testi di E. Fezzi e R. Tassi
1983
Toninelli Arte Moderna, Roma; Galleria Bergamini, Milano; testo di R. Tassi, nota di E. D. T. Galleria d’Arte 15, Piacenza 117
1984
Galleria Centofiorini, Civitanova Marche, dedicata a V. Sereni, testo di S. Crespi Galleria Il Capricorno, Bormio, in cat.: Appunti dal taccuino di E. D. T. “Drei Mailänder Künstler / E. Della Torre, V. Matino, C. Olivieri”, Frankfurter Westend Galerie, Francoforte, prolusione di S. A. Sanna Museo Civico, Lodi, a cura di T. Gipponi: La fantasia della natura organizzata nello spazio pittorico
1985
Galleria Bambaia, Busto Arsizio, testo di L. Lambertini
1986
“Una lirica razionalità”, Gallerie Civiche d’Arte Moderna, Palazzo Massari, Ferrara, a cura di R. Tassi, presentazione di F. Farina, cat. Mazzotta
1987
“Frammenti”, Galleria delle Ore, Milano, testo di E. Pontiggia “Arbeiten aus den Jahren 1958 bis 1986”, Neue Pinakothek, Monaco di Baviera; Kunstverein, Ludwigshafen; Fritz-Winter-Haus, Ahlen/ Westfalen; a cura di A. Hoberg e E. Steingräber, testi di E. Steingräber, R. Tassi, F. Russoli, W. Hildesheimer, R. T. Ebeling, cat. Bayerische Staatsgemäldesammlungen
1988
Studio 111, Milano, testo di R. Cetroni Priore Galleria Palladio, Lugano, testo di E. Steingräber Atelier dell’Arte, Sciacca, testo di R. Cetroni Priore
1989
Galleria La Scaletta, San Polo d’Enza, testo di M. Vescovo: Enigma e stupore delle cose Galerie Dittmar, Amburgo, testo di W. Hildesheimer “Opere su carta 1956-1989”, Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano, a cura di L. Somaini, cat. Arnoldo Mondadori
1990
Lorenzelli Arte, Milano, testo di F. Gualdoni
118
1991
Frankfurter Westend Galerie, Francoforte, testo di C. Schicktanz Fritz-Winter-Haus, Ahlen/Westfalen, testo di A. Huber, prolusione di S. Gnichwitz, Galerie Susanne Bauer-Osthus, Stoccarda, testo di A. Huber, Lanza Arte Contemporanea, Intra, testo di F. Gualdoni
1992
Galleria Bambaia, Busto Arsizio, testo di E. Pontiggia: Dentro la pittura
1993
Galleria Centofiorini, Civitanova Marche, testo di G. P. Minardi
1994
Fritz-Winter-Atelier, Diessen/Ammersee, prolusione di E. Steingräber
1995
Rosso Tiziano Arte, Piacenza, a cura di G. Di Millia: Le geometrie riflesse di Enrico Della Torre, nota di E. D. T. “Una collezione a Vaprio d’Adda”, Biblioteca Comunale, Vaprio d’Adda, a cura di M. De Stasio: Le strutture dell’universo, cat. Vangelista Galleria Radice, Lissone (pittura e grafica) Museo Epper, Ascona, testo di V. Fagone, prefazione di G. Cattori
1996 1997 1998
“Pitture valtellinesi 1973-1995”, Palazzo Sertoli, Sondrio, a cura di L. Caramel: Un astrattismo naturale, nota di E. D. T.: Tra realtà e sogno “Sentieri e proiezioni”, Lorenzelli Arte, Milano, testo di W. Guadagnini: 1. geometriche / 2. storie / 3. di luoghi, cat. Skira Galleria Bambaia, Busto Arsizio, dedicata a R. Tassi con suo testo Centro Studi “Osvaldo Licini”, Monte Vidon Corrado, testi di E. Pontiggia: Geometria come sentimento, E. Torelli Landini, O. Rossi Frankfurter Westend Galerie, Francoforte, testo di P. Dittmar “Negri, Hildesheimer, Della Torre / Un clima d’arte in Valtellina negli anni ‘70 e ‘80”, Palazzo Besta, Teglio, a cura di E. Pontiggia, cat. Motta Spaziotemporaneo, Milano (tempere), testi di M. Medaglia: La realtà della durata, nota di E. D. T. e P. Serra
119
2000
2001 2002 2003
“La rivelazione della natura / Dipinti e incisioni 1953-1999”, Palazzo Magnani, Reggio Emilia, a cura di S. Parmiggiani, testi di S. Parmiggiani, A. Pinelli, C. Zambianchi, conversazione con E. D. T., bibliografia generale a cura di R. Ferrario, cat. Skira Brambati Arte, Vaprio d’Adda, testo di M. De Stasio: E. D. T.: Un mondo a parte “Superfici minime”, Galleria Franco Masoero, Torino, testi di C. Zambianchi e M. Vallora Atelier Lythos, Como (disegni) Fritz-Winter-Atelier, Diessen/Ammersee Galerie Dittmar, Berlino, testo di P. Dittmar Fritz-Winter-Haus, Ahlen/Westfalen, prolusione di F. Häring Spazio Cesare da Sesto, Sesto Calende, testo di M. Medaglia: Nei sensi “Il fondo Enrico Della Torre a Villa dei Cedri”, Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, testi di C. Bertelli, G. Bruno, M. Bianchi, R. Pierno, M. Will, cat. Pagine d’Arte Spazio Arte, Fara Gera d’Adda (opere da una collezione privata) “B. Bortoluzzi / Fotografie, E. Della Torre / Pastelli”, Maison Fleur, Courmayeur, testo di F. Monteforte: D. T., la montagna archetipo del moderno Oberhessisches Museum, Giessen, prolusione di F. Häring “Intonazioni e racconti”, Frankfurter Westend Galerie, Francoforte, testo di M. Bianchi Galleria Rafanelli, Genova, testo di C. Pennati “Racconto segreto”, Solaria Arte, Piacenza, testo di R. Savinio: La pianura e le montagne / a E. D. T. “Il flusso della parola e della forma”, Fondazione Achille Marazza, Borgomanero, a cura di F. Parachini
120
2004
Spazio Arte “Al Cenacolo”, Chiavenna “E. D. T. / Dipinti e incisioni dalle collezioni private cremonesi”, Museo Civico, Pizzighettone, a cura di F. Pagliari “E. Della Torre (omaggio a), P. Fonticoli, S. Medaglia”, Pangeart, Bellinzona, testo di C. Nembrini
2005
Saletta Galaverni, Reggio Emilia, testo di C. Cerritelli: Risvegli del visibile
2006
Palazzo Sanvitale, Parma (acquerelli per il volume La casa nella poesia di V. Sereni) Galerie Dittmar, Berlino La Correggio, Parma
2007
“Percorsi, opere 1997-2007”, Lorenzelli Arte, Milano, testo di F. Tedeschi: Per Enrico Della Torre 2000-2007 “Ritmi e strutture, opere su carta 1958-1961”, Spaziotemporaneo, Milano, testo di A. Madesani “Dipinti 2000-2007”, Galleria Bambaia, Busto Arsizio, testo di F. Donfrancesco
2008
“Prove / 20 dipinti e 20 incisioni acquerellate / 1980-2008”, Galleria Daniela Rallo, Cremona, a cura di S. Fontana
2009
“Opere su carta e incisioni”, Sala Esposizioni Panizza, Ghiffa, testo di F. Parachini: Una linea che diventa luogo
2010
“E. D. T. / Vetrate realizzate nell’officina di Lino Reduzzi”, Chiesa romanica di San Pietro, Teglio, a cura di F. Monteforte, con un intervento critico di M. Botta
121
2011
2012
“Dire del silenzio la luce / dipinti 1958-1962”, Galleria Morone, Milano, testo di F. Gualdoni “Dall’interno all’esterno”, Frankfurter Westend Galerie, Francoforte, presentazione di F. Semmelroth, testi di S. A. Sanna e M. Will: Un fecondo dubbio. Attualità di una pittura per frammenti; Fritz-Winter-Haus, Ahlen/Westfalen Fritz-Winter-Atelier, Diessen/Ammersee, prolusione di S. Gnichwitz “Dipinti, disegni, mosaici, vetri / 1956-2011”, Palazzo Municipale, Seriate, testo di B. Resmini
2013 Opere 1969-1990, Galleria Marini, Milano, testo di E. Longari: “All’ombra del fiume. Il luogo siderale della pittura di Della Torre”, “Dipinti 2002-2012” Galleria Flaviostocco, Castelfranco Veneto, testo di S. Parmiggiani: Per E.D.T. 2015 2016
“Enrico Della Torre, collage” Galleria San Fedele, Milano, interventi di M.Bianchi e C. Gatti, “Disegni 1953-2011” Museo della Permanente, Milano a cura di L.P. Nicoletti: E.D.T. in bianco e nero: idee e tracciati di idee Enrico Della Torre, collage e incisioni, Testi di L. Cavallo, G. Dorfles, E. Serra - Sala Lucio Fontana, Comabbio (Va) editore Vangelista, Milano Pastelli 2003-2012, Galleria Marini, Milano, Testo di F. Tedeschi: Territori interiori
Mostre personali di incisioni 1959
The British School, Bologna
1961
“Olivieri – Della Torre”, Galleria George Lester, Roma, testo di G. Kaisserlian: L’arte di E. D. T.
122
1964
Galleria La Cornice, Cremona, testo di R. Tassi
1966
Biblioteca Comunale di Palazzo Sormani, Milano, testo di L. Vitali
1974
Galleria Cocorocchia, Milano
1975
Galleria L’Incontro, Borgomanero Galleria Venezia Viva, Venezia, testo di G. Bruno
1976
Bottega del quadro, Bergamo
1977
Galleria Il Triangolo, Cremona Museo Civico, Crema, testo di B. Ermentini
1978
Galleria Il Sole, Bolzano
1979
Galleria L’Immagine, Mendrisio Kunstverein-Museum, Hattingen, a cura di H. Hahne Libreria Rinascita, Cremona
1981
Libreria Einaudi, Milano, prolusione di V. Scheiwiller
1983
Galerie Dorothea van der Koelen, Magonza, testo di W. Hildesheimer Libreria Plinio il Vecchio, Como (con Alina Kalczyńska), testo di G. Belgrano
1984
Kunststudio Westfalen-Blatt, Bielefeld, testo di R. T. Ebeling Galleria San Luca, Bologna Galleria Morone 6, Milano
1985
Studio d’Arte Grafica, Milano, testo di D. Isella
123
1986
Biblioteca Comunale, Cassano d’Adda, testo di D. Isella
1987
Stamperia del Borgo Po, Torino, testo di V. Scheiwiller: Una lezione di stile
1991
Wefahaus, Niedergesteln/Vallese
1992
“Il segno e l’idea”, Palazzo Comunale, Calcio; Centro Culturale Comunale, Pizzighettone; a cura di M. Corradini, testi di M. Corradini e P. Ferrari, cat. Bressanelli
1993
Biblioteca Cantonale, Lugano Studio d’Arte Grafica, Milano, testo di P. Fossati
1994
“Cartella Blu”, Galleria Franco Masoero, Torino, testo di G. Dorfles Stamparte, Bologna
1995
“Cartelle, libri, cataloghi con incisioni originali, 1958-1995”, Biblioteca Salita dei Frati, Lugano
1996
“La pietra lunare”, Galleria Centofiorini, Civitanova Marche, prolusione di S. Crespi L’Originale, Milano, prolusione di V. Scheiwiller
1997
Galleria dell’Auditorium, Sesto San Giovanni, prolusione di A. Veca Biblioteca Comunale “Luisia”, Vigone
2001
Il Triangolo Nero, Alessandria, testo di D. Molinari “Prove d’autore”, Saletta Galaverni, Reggio Emilia
2003
Circolo Culturale Seregn de la Memoria, Seregno, testo di D. Isella: Un lirico che vive della luce “Un mar deserto di Biagio Marin”, Palazzo del Turismo, Grado, prolusione di S. Crespi, mostra itinerante: Urbino, Gorizia, Monfalcone
124
2004
Officina Linguaggio Immagine, Bergamo
2005
Galleria Il Raggio, Lugano
2006
Museo Civico, Alessandria, testo di G. Allegro: L’incanto del segno
2007
Saletta Reale della Stazione, Monza, testo di A. Crespi: Il colore inciso
2008
“I libri d’artista di Enrico Della Torre”, Biblioteca Statale, Cremona, a cura di F. M. Liborio, testo di V. Cozzoli
2010
la_lineaartecontemporanea, Roma
2011
“E. Della Torre – M. Paladino”, L’Originale, Milano
2012
“Il viaggio dei segni”, Galleria San Fedele, Milano; Saletta Galaverni, Reggio Emilia
2013
Stellanove Spazio d’Arte, Mendrisio, Catalogo generale dell’opera grafica, interventi di E. D. T., M. Botta, S. Parmiggiani Libri di artisti (sala personale) a cura di L. Calza e E. Molinari, Galleria Biffi Arte, Piacenza
2014
Stellanove Spazio d’Arte, Mendrisio, Prove d’autore, incisioni acquarellate 1981-2006, presentazione di M. Will Atelier Josef Weiss, Mendrisio, E.D.T., Libri d’artista Incisioni e libri d’artista, Cristina Moregola Gallery, Busto Arsizio, testo di A. Brambilla: La poesia della distanza. Note sulla “Filosofia grafica” di E. D. T.
2015 “Incisioni di Enrico Della Torre”, Associazione Amici dell’Atelier Calcografico, Biblioteca Salita del Frati, Lugano
125
OPERE UNICHE IN COLLEZIONI PUBBLICHE Museo Villa dei Cedri, Bellinzona Civiche Raccolte d’Arte Contemporanea, Milano Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma Museo Civico, Cremona Pinakothek der Moderne, Monaco di Baviera Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, Piacenza Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna Museo della Permanente, Milano Civica Galleria d’Arte Contemporanea, Lissone MACRO, Museo d’Arte Contemporanea, Roma Museo Civico, Pizzighettone Raccolte Civiche di Palazzo Cicogna, Busto Arsizio Fondazione Premi Marzotto, Valdagno Musei Civici, Varese Pinacoteca Civica, Monza Civica Raccolta d’Arte, San Benedetto del Tronto Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Arezzo Museo d’Arte, Mendrisio Galleria Civica, Modena Fondazione Mazzotta, Milano Museo Comunale, Courmayeur Pinacoteca Civica, Capo d’Orlando Civica Raccolta d’Arte, Sciacca Stiftung Pro Castellione, Niedergesteln/Wallis
126
Grafische Sammlung Albertina, Vienna Camera del Lavoro Territoriale, Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani, Reggio Emilia Università Bocconi, Milano Palazzo Sarcinelli, Conegliano Museo “G. Bargellini”, Pieve di Cento Palazzo Municipale, Salle Palazzo Municipale, Calcio Civica Raccolta del Disegno, Salò Credito Valtellinese, Sondrio Bipop Carire, Reggio Emilia Gallerie d’Italia, Milano Deutsche Bundesbank, Francoforte Bipiemme Vita, Milano Alba Leasing, Milano Re Power Ag, Poschiavo Accademia Nazionale di San Luca, Roma MUSMA, Museo della Scultura Contemporanea, Matera Museo Diocesano, Milano
127
INCISIONI IN COLLEZIONI PUBBLICHE Istituto Nazionale per la Grafica, Roma Istituto di Storia dell’Arte dell’Università, Pisa Biblioteca Comunale di Palazzo Sormani, Milano Fondazione Biblioteca di via Senato, Milano Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Firenze Gabinetto delle Stampe dei Musei Civici, Alessandria Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia Civica Raccolta Bertarelli, Milano Civica Galleria d’Arte Moderna, Cagliari Galleria d’Arte Moderna, Carrara Archivio Vittorio Sereni, Luino FAM - Fondazione Achille Marazza, Borgomanero Pinacoteca Comunale Alberto Martini, Oderzo Biblioteca Casanatense, Roma Biblioteca Provinciale, Matera Museo di Grafica del Comune, Pescia Civica Raccolta d’Arte, Sesto Calende Civica Raccolta d’Arte, Campobasso Civica Raccolta d’Arte, Seriate Biblioteca Comunale “Luisia”, Vigone Biblioteca Marcelli, Chiari Museo de Arte, San Paolo del Brasile Staatliche Graphische Sammlung, Monaco di Baviera Herzog-Anton-Ulrich Museum, Braunschweig Oberhessisches Museum, Giessen Städel Museum, Graphische Sammlung, Francoforte
128
Bibliothèque Nationale, Parigi Gabinetto stampe “The Library”, New York Museo dell’Università, Pittsburgh, Pennsylvania Museo dell’Università, Cincinnati, Ohio Museo dell’Università, Salt Lake City, Utah Istituto Silvio d’Arzo, Montecchio Emilia Banca di Credito Cooperativo, Sesto San Giovanni Muzeum Sztuki w Łódźi, Łódź Fondazione Archivio del Moderno, Mendrisio Biblioteca Nazionale Svizzera, Berna Museo Villa dei Cedri, Bellinzona Archivio Storico di Stato, Bellinzona Kunstmuseum, Basilea Biblioteca Statale, Cremona MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto MoMA, The Museum of Modem Art, New York Museo della Slesia, Katowice Museo dell’incisione, Urbino Biblioteca Isontina, Gorizia Galleria Nazionale d’arte Moderna, Roma Museo Vincenzo Vela, Vigornetto Graphische Sammlung, Zurigo
129
MONOGRAFIE Roberto Tassi, Della Torre, 12 opere, Collana “Giovane pittura italiana”, n. 15, Milano 1970. F. Russoli, Enrico Della Torre, personaggi, metamorfosi, paesaggi. Ventisette fogli al vero, Collana “Le Sinopie”, n. 2, Milano 1974. G. Bruno, L’opera grafica di Enrico Della Torre. Catalogo delle incisioni dal 1953 al 1973, Milano 1974. V. Sereni, Della Torre, 1971 - 1977, dieci tavole a colori, Collana “Arte oggi”, n. 9, Milano 1979. W. Hildesheimer, V. Sereni, Enrico Della Torre, Collana Arte Moderna Italiana, n. 84, Milano 1980. C. Negri (a cura di) Enrico Della Torre. Disegni di figura, 1952 - 1980, Quaderni di Biolda, Lugano 1988. P. Fossati, Enrico Della Torre. Brevi storie - Kurze Geschichten, Collana “Akropolis”, n. 10, Torino 1992. S. Cattini, Disegni, incisioni e edizioni d’arte di Enrico Della Torre, tesi di diploma, Milano 1996. Enrico Della Torre, Taccuini 1956 - 1996, Pasian di Prato 1996. Faustina Tupputti, Enrico Della Torre: monografia, tesi di laurea, Milano 2006. Francesco Donfrancesco, Ruggero Savinio, Enrico Della Torre, Opere su carta 1998 2007, Collana Ritratti d’Artista, Bergamo 2008. Giuseppe Appella, Enrico Della Torre, 32 disegni 1956 - 1967, Collezione del millennio, Roma MMX. Sandro Parmiggiani, Enrico Della Torre, Catalogo generale dell’opera grafica 1952 - 2012, introduzione di Ernesto Ferrero, collaborazione tecnica di Alberto Reduzzi, Archivi dell’arte, Ginevra - Milano 2012. Matteo Bianchi, 3 frammenti, Veronique Mauron, L’opera in stato onirico/L’oeuvre en état de rêve, in Enrico Della Torre, collage, Collana su carta/sur papier, Tesserete 2014.
130
FILMOGRAFIA Enrico Della Torre, Opere dal 1958 al 1986 alla “Nene Pinakothek” di Monaco, regia di G. Schneider, film prodotto da Bayerische Staatsgemäldesammlungen, Monaco di Baviera 1987, con commento di M. De Stasio per la mostra al Padiglione di Arte Contemporanea, Milano, 1989. Enrico Della Torre. La rivelazione della natura. Dipinti e incisioni 1953 – 1999, regia di P. Comastri, commento di S. Parmiggiani per la mostra al Palazzo Magnani, Reggio Emilia, 2000, film prodotto da Multimage, Reggio Emilia, 2000. La realtà di Enrico Della Torre, regia di S.V. Petracchi, conversazione con l’artista, Teglio 2008, SVPVIDEO 2000, Merate, 2009.
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Il presente volume è stato edito in occasione dell’esposizione di opere di Enrico Della Torre tenuta presso la Galleria Marini di Milano dal 28 aprile al 2 luglio 2016 Sono state stampate 400 copie numerate
Catalogo a cura di Patrizia Marini Fotografie delle opere Edoardo Maria De Santis Realizzazione grafica e Stampa Ediprima art&printproject srl - Piacenza Finito di stampare nel mese di Aprile 2016
Copia n°
DELLA TORRE
DELLA TORRE
Francesco Tedeschi Alberi d’autunno, 2004, pastello magro su carta vellutata, 30 x 40 cm (particolare)
Galleria Marini
Galleria Marini
Francesco Tedeschi
edizioni Galleria Marini