Molfetta
Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000.
Politica
Carmela Minuto non ci sta e si rivolge al dottor Carlo Schiraldi. pagina 3
Attualità
L’ospedale di Molfetta intitolato a Don Tonino Bello e premiato col “bollino rosa”.
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mercoledì 9 luglio 2008
Cultura
E’ in arrivo “Mr Villain” il primo fumetto di Salvatore Modugno.
n° 15
Sport
E’ tempo di conferme e promozioni per gli arbitri molfettesi.
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Inchiesta
Venduta! Palazzo Dogana diventerà albergo
Virtus Basket: ecco la Serie A
Lo storico stabile che si affaccia sul porto, abbandonato da anni, verrà recuperato ed ospiterà una struttura ricettiva di lusso. Per l’Amministrazione Comunale una opportunità per rilanciare il turismo. Ma l’idea non piace a tutti.
Sommario: La squadra biancoazzurra ripescata in Serie A Dilettanti. Un traguardo storico per la società molfettese che, insieme all’Ostuni, rappresenterà la Puglia nella ex B1. Euforici i vertici della società. La squadra riaffidata a coach Sergio Carolillo.
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Politica
mercoledì 9 luglio 2008
Non finisce certo nel “dimenticatoio” la denuncia sollevata dalla opposizione in merito alla mancanza di donne all’interno della giunta comunale ed alla nomina, per quello che sembra essere il terzo mandato consecutivo, degli assessori Pietro Uva, Mauro Magarelli ed Enzo Spadavecchia. Questa volta ad alzare la voce ed a prendere carta e penna è stata il consigliere dell’UDC, Carmela Minuto che ha inviato al dottor Carlo Schiraldi, Prefetto di Bari, una nota, che di seguito riportiamo, per denunciare quelle che sono, a detta della consigliera "gravi violazioni di legge e di norme statutarie che si sono consumate nella nomina della giunta comunale". "Ritengo -ha dichiarato Carmela Minuto- che il rispetto della legalità vada affermato anche e specialmente in queste occasioni perché legalità è la condizione di ciò che è conforme alla legge, cioè un comportamento rispettoso delle regole di convivenza, una limitazione, un freno all’indisciplina, al disordine, all’anarchia. E chi più delle istituzioni deve dare l’esempio del rispetto della legalità?". "Vi è poi -continua la rappresentante dell'UDC- un’altra considerazione che vorrei fare a margine di questa brutta vicenda: a cosa serve avere una Consulta Femminile se a fronte di una violazione di una regola che tutela la presenza delle donne la consulta non è capace di far altro che una timida nota di contestazione? A cosa serve questa consulta? A fare da palcoscenico a qualche ambiziosa rappresentante del gentil sesso? E a spese di chi? Dei cittadini? E allora dico che è molto meglio abolire la presenza della consulta femminile". Ed eccola la lettera inviata al Prefetto. "La sottoscritta consigliere comunale Anna Carmela Minuto segnala alla S.V.I. che nella formazione della giunta comunale di Molfetta sono state commesse gravi violazioni di legge in ordine a due questioni: la assoluta assenza di donne nell’organo esecutivo e la violazione del divieto di nomina di un assessore per più di due volte consecutive che è stata effettuata con la nomina di Uva Pietro e Magarelli Mauro, assessori al terzo mandato consecutivo. Presenza di donne nell’organo esecutivo La presenza dei due sessi negli
“Caro Prefetto ti scrivo…”
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Carmela Minuto, già vicesindaco ed oggi consigliere di opposizione dell’UDC torna a chiedere chiarimenti sulla mancanza di donne in giunta e sulla nomina di tre assessori. organi collegiali del comune e negli enti e/o aziende da esso dipendenti è assicurata dal testo unico degli enti locali che rinvia allo statuto comunale le modalità di attuazione di tale norma di principio. Infatti il comma 3 dell’art.6 del T.U.EE.LL. D.L.vo n.267/200 così recita: “Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunita' tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n.125, e
per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonche' degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.” Il nostro Statuto Comunale, in osservanza del suddetto articolo di legge, al primo comma dell’art.37 ha previsto che ”Il Sindaco, nella formazione della Giunta, assicura la presenza dei due sessi.”. La violazione di legge appare talmente evidente che ulteriori
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commenti risulterebbero superflui e del resto lo stesso Sindaco non ha avuto argomenti per difendere la propria scelta che vede escluse le donne dall’organo esecutivo. Divieto di nomina di un assessore per più di due volte consecutive. Il comma 2 dell’art.37 del nostro Statuto Comunale dispone che “Chi ha ricoperto in due mandati consecutivi, la carica di Assessore non può essere nel mandato successivo ulteriormente nominato Assessore”. La ratio di tale norma è fintroppo chiara: si vuole evitare che vengano consolidate delle posizioni di potere all’interno di un ente territoriale e corrisponde, tra l’altro, all’applicazione analogica della norma di legge che vieta il terzo mandato consecutivo ai sindaci (art.51, comma 2, del T.U.EE.LL. “Chi ha ricoperto in due mandati consecutivi, la carica di Sindaco e di presidente della provincia non è, allo scadere del secondo mandato, immediatamente rieleggibile alle medesime cariche.”). In questo caso l’argomentazione usata a sostegno della legittimità di queste nomine si fonda sul fatto che i due precedenti mandati sono stati interrotti da due brevissimi periodi di commissariamento, ma è chiaro che un periodo di commissariamento che vada ad intervallare dei mandati non può costituire soluzione di continuità, innanzitutto per la natura di terzietà del commissariamento. Nel caso contrario tutti i sindaci che protestano e chiedono l’abolizione del divieto del terzo mandato consecutivo (vedi sito www.terzomandato.it ) avrebbero già trovato soluzione al proprio problema. In considerazione di quanto sopra, la sottoscritta chiede alla S.V.I. di intervenire affinché venga ripristinato il rispetto delle norme di legge e statutarie". A questo punto si resta in attesa di una risposta ufficiale dal rappresentante del Governo. Se quanto denunciato da Carmela Minuto dovesse essere confermato il sindaco Antonio Azzollini si troverebbe di fronte alla necessità di rimescolare le carte all’interno della sua squadra di amministratori. Una eventualità che comunque appare lontana ed assai improbabile. Con buona pace della opposizione e delle donne escluse dalla giunta.
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Politica
mercoledì 9 luglio 2008
Consiglio Comunale: rimandato il presidente! Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 498
Nicola Camporeale. Professione avvocato. Presidente del Consiglio Comunale per passione. Rimandato a settembre. Dopo appena due sedute della rinnovata massima assise cittadina, il riconfermato presidente è già riuscito a scontentare, ed in più di una occasione, tutta l’opposizione presente nella sala “Giovanni Carnicella” di Palazzo Giovene. E non solo l’opposizione. Non sono piaciuti i suoi metodi, non è stata apprezzata la sua tempistica, non è stata notata la sua imparzialità. Ma, si sa, nel gioco della politica e delle parti tutto questo ci può anche stare. Del resto Camporeale, che si dice stia studiando per diventare consigliere regionale, proviene pur sempre dall’area di centrodestra ed è cresciuto sotto l’ala protettrice ed attenta del suo sindaco-senatore ed è quindi normale che per quelli del suo stesso partito abbia un occhio di riguardo. Ma solo uno dicono i consiglieri di minoranza. Ed invece, stando ai commenti che si ascoltano nelle stanze del “palazzo”, pare proprio che lo sguardo del presidente sia puntato unicamente a destra. Il fatto è che questo
atteggiamento di “imbarazzante lassismo” abbia colpito anche chi dei partiti parte non fa. Quei cittadini che, purtroppo sempre meno numerosi, assistono ai consigli comunali. Dapprima il ritardo sul via delle riunioni dell’assise rispetto alla convocazione ufficiale. Poi gli interventi fiume dei consiglieri senza che tempi e modalità previste dal regolamento vengano rispettate (o meglio se ne impone il rispetto a seconda delle circostanze) ed il conseguente prolungarsi delle sedute sino a tarda notte quando sono ben pochi i cittadini che possono permettersi di restare ad ascoltare. Eppure ci sarebbe sempre la possibilità di convocare le riunioni in mattinata così che da avere quantomeno tutta la giornata per esaurire gli ordini del giorno. Ma tutto ciò è niente rispetto all’immobilismo che ha colpito Camporeale nel corso della riunione del 27 giugno quando, dopo alcuni interventi dei consiglieri di opposizione Abbattista e Salvemini, il sindaco Azzollini ha pensato bene di esporre le sue ragioni lasciandosi andare ad una piazzata degna
In più circostanze è sembrato che Camporeale abbia perso il controllo della situazione, scontentando i consiglieri ed anche il pubblico presente. del peggior mercato. Urla, frasi dialettali, insulti ed anche un accenno di minaccia verso i due rappresentanti dell’opposizione, invitati dal primo cittadino ad abbandonare l’aula ed a vergognarsi. Ed in tutto ciò, dato per scontato il mancato rispetto dell’istituzione e del pubblico presente che ha assistito “disgustato” al teatrino del sindaco, nessun intervento da parte di Camporeale. Rimasto immobile, quasi impaurito e incapace di riportare l’ordine nella sala. Insomma relegato a semplice “suonatore di campanelli” e contatore di voti. Una attenta riflessione da parte sua sarebbe più che necessaria. Tornando alla cronaca politcoamministrativa, da segnalare l’avvenuta composizione delle commissioni consiliari. La prima commissione (urbanistica, arredo urbano, lavori pubblici, cassa e politica del territorio) è da composta Mezzina, Giancaspro, Spaccavento, Piergiovanni e De Robertis; la seconda (attività economiche e produttive, ecologia, ambiente e igiene pubblica) da Giancola, De Ceglia, Brattoli, Claudio, Zaza; la terza (personale, affari generali, trasparenza, protezione civile, automazione) da Annese, Scardigno, Cimillo,
Salvemini, Abbattista; la quarta (tributi, finanze, bilancio, patrimonio e municipalizzate) da La Ghezza, Mastropasqua, Camporeale, di Molfetta, Siragusa; la quinta (politiche sociali, solidarietà, volontariato e politiche giovanili) da Palmiotti, Latino, Squeo, Minuto, Patimo; la sesta (cultura, pubblica istruzione, sport, spettacolo e turismo) da Sgherza, Marzano, De Gennaro, De Candia, Amato. Nominata anche la commissione comunale per la formazione degli elenchi dei giudici popolari: ne faranno parte il sindaco o suo delegato ed i consiglieri Giancola e Claudio.
Tommaso Minervini alla guida dei Socialisti
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L’ex sindaco eletto nel corso del congresso provinciale. Nel Direttivo anche il molfettese Matto Innominato.
Tommaso Minervini è il nuovo Presidente Provinciale del Nuovo Partito Socialista. Al termine del primo congresso provinciale di Bari, che ha dato il via di fatto al Nuovo Partito Socialista nato dal processo della Costituente, l’ex sindaco di Molfetta ha ottenuto una carica di grande prestigio. Dunque in Provincia di Bari il socialismo ha preferito partire da una figura, come quella di Tommaso Minervini, esperta e promotrice di valori ritenuti essenziali per far ripartire un movimento politico decisamente snobbato in Italia e in Puglia negli ultimi anni. “E’ necessario – ha dichiarato l’ex sindaco di Molfetta - portare a sintesi le varie posizioni interne e lanciare la proposta di una "Costituente progressista" che orienti tutte le aree della cultura della sinistra riformista e democratica e del cattolicesimo democratico ad una proposta di Governo credibile nelle varie Istituzioni locali, provinciali e
regionali, per aprire il nuovo secolo politico ad una sinistra moderna ispirata ai valori dell'umanesimo del Socialismo liberale”. Un successo, quello ottenuto da Tommaso Minervini, che si configura come una vera e propria vittoria poiché è riuscito a far comprendere a tutto il partito la necessità di dare una svolta unitaria a tutto il partito provinciale, optando per una ben chiara linea politica. “Qui a Molfetta – ha proseguito il neo Presidente Provinciale del Partito Socialista - siamo dinanzi ad una lunga vigilia di formazione di una sinistra moderna, declinata al futuro, che apre le alleanze al mondo cattolico e liberale, in una nuova tensione etica della Politica, quale servizio e promozione della crescita comunitaria”. All’interno del Direttivo Provinciale del Nuovo Partito Socialista entra a far parte anche il molfettese Matteo Innominato.
mercoledì 9 luglio 2008
Case, spiaggia e mensa: accuse e chiarimenti Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 500
Politica
Si rinnova il consiglio on-line Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 501
Alzano la voce lʼassessore regionale Guglielmo Minervini ed i consiglieri comunali Amato e Pieregiovanni. Affilano sempre di più le armi consiglieri comunali di opposizione ed illustri esponenti della sinistra per “analizzare” l’attività amministrativa della maggioranza di Antonio Azzollini ed i provvedimenti assunti dal governo centrale. E proprio contro il governo centrale punta il dito Guglielmo Minervini, assessore regionale alla Trasparenza ed alla Cittadinanza Attiva. Lo fa in riferimento al taglio dei fondi per la casa operati dal governo nazionale. "Anche Molfetta –ha detto Minervini- come tutto il Paese, ci rimette con il nuovo governo di centrodestra. E' arrivato presto, molto presto, infatti, il primo danno alla città da parte del nuovo esecutivo targato Berlusconi-Bossi-Tremonti. Con i tagli ai fondi per la casa, previsti dal decreto 112/2008, infatti, non saranno più realizzate le tre palazzine di case popolari (per complessivi 101 alloggi) che la Regione aveva indicato per la città di Molfetta, destinando la considerevole somma di 2 milioni di euro, già deliberata dalla Giunta Regionale in data 19 ottobre 2007”. “Ci saremmo attesi –ha continuato l’esponente del PD, già sindaco della cittàqualche sussulto, qualche espressione di
dissenso da parte del nostro sindaco, così come hanno fatto molti suoi colleghi, in difesa degli interessi della propria comunità. Ma evidentemente il sindaco che perde risorse non poteva protestare contro il senatore che le ha prese e, allora, ha preferito un eloquente e imbarazzante silenzio. Resta il fatto che a Molfetta il governo toglie quello che la Regione aveva dato. E' ancora più evidente, oggi, che questo doppio ruolo di sindaco/senatore non solo non convince per niente, ma non conviene nemmeno alla nostra città". Nel frattempo i consiglieri comunali Pino Amato e Nicola Piergiovanni hanno presentato due diverse interrogazioni consiliari, il primo per fare chiarezza sulla modalità di affidamento e svolgimento dei lavori effettuati lungo il tratto di spiaggia denominato “la bussola”, il secondo per sollecitare maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale per ciò che riguarda la composizione della commissione comunale che dovrà aggiudicare il servizio mensa. Un appalto, quest’ultimo, del valore di oltre sette milioni di euro per un sevizio della durata di nove anni.
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Adesso è possibile scaricare i file video e realizzare un archivio personale.
Importanti stanno riguardando a partire da questi giorni la web tv de "Il Fatto" ed in particolar modo l'opportunità di seguire on line il consiglio comunale di Molfetta. Dopo le prove effettuate nel corso delle riunioni della passata amministrazione, si passa ora ad una fase più "avanzata". Già dalla scorsa settimana sono disponibili nella apposita sezione le registrazioni integrali e senza commento dei consiglii comunali del 20 e 27 giugno. Gli utenti che vorranno potranno "scaricar-
li" e conservarli nel loro archivio personali. Ogni seduta è suddivisa in più file così da rendere più veloce il “prelievo” e consentire una più semplice organizzazione della documentazione video. Ma le novità non finiscono qui. La redazione de "Il Fatto" provvederà di volta in volta alla realizzazione di un supporto dvd che verrà consegnato in maniera del tutto gratuita (come gratuitamente vengono realizzate le riprese delle riunioni) alla Presidenza del Consiglio Comunale ed alla Biblioteca Comunale di Molfetta al fine di realizzare un archivio video sempre disponibile. La scelta di rendere "scaricabili" i video è stata dettata dalla necessità di snellire le procedure per la messa in onda: del resto proporre video della durata media di sei/sette ore è parso di difficile "gestione" per gli utenti. Con questo nuovo servizio “Il Fatto” diventa sempre di più il mezzo di informazione dei cittadini e per i cittadini.
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Primo Piano
mercoledì 9 luglio 2008
Palazzo Dogana diventa albergo Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 502
Molfetta si prepara a giocare la carta del turismo “stanziale”. Ma lʼidea non piace a tutti Al momento non esiste ancora il progetto esecutivo. Non si conosce il numero delle stanze che la struttura avrà, una volta, ultimati i lavori di restauro: Soprattutto non si conosce il nome della catena alberghiera che riuscirà ad ottenere palazzo Dogana in concessione dal Demanio: Intanto un a cosa è certa: salvo colpi di scena Palazzo Dogana diventerà un albergo prestigioso. Proprio in questi giorni è stato aperto il bando di gara per quanti vorranno candidarsi per la gestione dell’immobile e la sua ristrutturazione. L’idea di trasformare Palazzo Dogana in un albergo piace a molti ma non ha tutti. La questione è semplice. La struttura che un tempo ha ospitato la Dogana fa gola a molti. Non può soddisfare le esigenze particolari di qualcuno, per quanto nobili e culturalmente valide. Deve in qualche modo “servire” alla città anche se, ma questo accadrebbe per qualunque possibile opzione, solo qualcuno ne trarrà benefici economici diretti. Molfetta, è cosa nota, non ha strutture alberghiere. Non potrà vivere per sempre di pesca e olivicoltura. Non può pensare di vivere di sola imprenditoria. Deve giocare la carta del
turismo cominciando ad investire in strutture ricettive in grado di soddisfare le richieste che potranno arrivare. Per questo non può scandalizzare l’ipotesi di recuperare e destinare Palazzo Dogana in un albergo prestigioso in grado di sopravvivere con fondi propri, in grado di dare occupazione e di risolvere, almeno in parte, la cronica assenza di posti letto per turisti. Il recupero di Palazzo Dogana, la cosa è innegabile, aprirà la strada per la riqualificazione urbanistica del centro storico e dell’area portuale. A febbraio di quest’anno. nell’ambito di Valore Paese, il programma per la valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Molfetta hanno firmato un Protocollo d’Intesa per il recupero e la valorizzazione di Palazzo Dogana. Forte dissenso sulla possibilità di trasformare un immobile storico in struttura alberghiera è stata espressa da alcuni esponenti politici. L’idea così com’è stata presentata non piace a Pd, alla Sinistra-l’Arcobaleno, alla lista De Cosmo, che in quella sede avrebbero visto la sede ideale di
scuole di musica e centri sulturali. Piace a tutti gli altri, compreso l’Udc e i Socialisti. “Non possiamo che essere favorevoli alla nuova destinazione d’uso di Palazzo Dogana. Riteniamo importante l’intervento della Pubblica Amministrazione per la riqualificazione di quello che risulta essere uno degli edifici storici più suggestivi di Molfetta e inutilizzato da troppo e troppo tempo. Tale operazione – ha affermato Lele Sgherza capogruppo in Consiglio Comunale per l’Mpa – è perfettamente in linea con quelli che sono gli obiettivi dell’Mpa per il Centro Storico, che necessita di interventi mirati. Destinando Palazzo Dogana a prossima struttura alberghiera non solo si fornisce un’impronta decisiva al territorio in vista della costruzione di una valido porto turistico proprio nello specchio d’acqua prospiciente il Duomo e l’ex Dogana, ma si provvede automaticamente alla valorizzazione del Centro Antico per il quale noi dell’Mpa abbiamo già in mente interventi ben precisi da proporre all’Amministrazione Comunale per provvedere ad una sua totale riqualificazione”.
Favorevole alla creazione di un albergo, e non poteva non essere che così, Nicola Piergiovanni, da sempre convinto sostenitore della vocazione turistica di Molfetta. “Con la realizzazione di una struttura alberghiera in pieno centro cittadino si va a colmare un vuoto che da tempo penalizza la città. Molfetta non ha strutture alberghiera. Ne ha una ma non può e non riesce a soddisfare la richiesta crescente di posti letto. Contestualmente con questa operazione si va a recuperare un immobile che da tempo è abbandonato. Le altre idee progettuali proposte per la rivalutazione della struttura erano comunque valide ma non tenevano conto della gestione futura dell’immobile. Questa è una occasione che Molfetta non può perdere. La città non avrà costi da sostenere, potrà trarre solo benefici. Se si vuole puntare sul turismo bisogna creare basi solide a cominciare dalle strutture alberghiere e ricettive in genere. Molfetta ha una grande scuola alberghiera, ha bellezze architettoniche da vendere, ha professionalità da spendere. Bisogna avere il coraggio di guardare oltre la linea d’orizzonte e pensare al futuro in modo costruttivo”.
mercoledì 9 luglio 2008
Primo Piano
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Al via il lavori nel Pulo Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 503
La Provincia mantiene gli impegni. Il Comune nel frattempo è assente
Poco più di dieci anni, nell’arco di un’estate, fece registrare la presenza di circa cinquantamila visitatori. Il Pulo era ancora sottoposto a lavori di riattamento ma, in estate le maestranze si erano fermate e, per la parte già recuperata, la dolina fu riaperta al pubblico. In tanti ebbero la possibilità di scendere nella dolina come avevano fatto da ragazzi. Per molti fu la prima volta. L’amministrazione comunale di allora, erano gli anni tra il 1997 e il 1998, fece anche stampare e distribuire, all’ingresso del Pulo e nelle sedi comunali, una sorta di decalogo. Una
serie di regole a cui attenersi durante la discesa e un elenco di avvertenze per i cardiopatici e per le signore abituate a muoversi sui tacchi. Dopo quella straordinaria esperienza il Pulo è stato aperto solo a singhiozzi e, comunque, per periodi di tempo così brevi da non consentire una programmazione seria. Poi è stato chiuso al pubblico e aperto alla stupidità dei vandali. Da qualche giorno è sottoposto all’ennesima operazione di restyling. Entro settembre di quest’anno sarà restituito al pubblico. La Provincia, mantenendo gli impegni
Ancora un cantiere in fondo alla dolina Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 504
Tredici anni fa l’inizio dei lavori di ripristino. Tra quattro mesi la riapertura al pubblico Dall’inizio degli anni ’80, in seguito ai danni provocati dal terremoto dell’Irpinia, all’interno del Pulo non è più possibile visitare le grotte. A ragione del vero, subito dopo quel terremoto, il sito fu chiuso al pubblico. Solo nel 1995, grazie a fondi europei, erogati dalla Regione Puglia e dalla Provincia, è stato sottoposto a lavori di recupero e riattamento. Nella prima fase furono stanziati 2.065.827,60 euro, l’85% dalla Regione ed il rimanente 15% dalla Provincia. Poi furono erogati altri fondi. Gli interventi, eseguiti sotto la direzione dei tecnici della Provincia e la supervisione della Sovrintendenza ai beni archeologici, furono divisi in tre tranche, l’ultima delle quali si concluse a gennaio del 2004. Tra le priorità individuate c’era la ripresa della ricerca archeologica, in particolare sul fondo e sulle pendici della dolina. Ma poi si passò anche alla salvaguardia e al recupero della vegetazione, al restauro della nitriera Borbonica, che fu portata alla luce proprio in
seguito ai lavori di scavo e riattamento. Negli ultimi anni il Pulo è stato inaugurato e chiuso almeno tre volte. Tra il 2005 e il 2007 sono stati rubati tutti i cavi dell’impianto elettrico, è stata distrutta ogni forma di arredo, sono state portate via mattonelle, sanitari, porte e finestre, sono stati colorati i sentieri con vernice spray, estirpate le piante. Ora sono ripresi i lavori. Tra quattro mesi si riapre al pubblico.
assunti con la città, fu il presidente dell’ente, Vincenzo Divella, nell’aula consiliare di palazzo Giovene (assente sindaco e amministrazione) a promettere che a breve si sarebbe arrivati ad un dunque, si prepara alla riapertura. “Qui mi gioco la faccia” disse Divella. E, almeno per il momento, l’ha salvata. Poi con il Comune si vedrà come, quando e se sarà il caso di ricucire lo strappo che si consumò quel giorno. I lavori, appena avviati, avranno un costo complessivo di centosettantamila euro. Oltre al ripristino dei sentieri all’interno della dolina sarà completamente realizzato il nuovo impianto di illuminazione. I lavori riguarderanno anche la ricostruzione dei servizi igienici, dell’impianto idrico, della
recinzione, dei locali distrutti dai vandali in questi anni. Secondo capitolato i lavori dovranno concludersi entro quattro mesi dall’avvio. I responsabili dell’azienda hanno promesso di riuscire a consegnare il Pulo con qualche settimana di anticipo. Al consorzio gestore della dolina, che si è costituito a dicembre scorso e mette insieme Archeoclub, Terrae, Wwf, Legambiente, Ictius e Pro loco, la Provincia corrisponderà quarantamila euro all’anno per cinque anni. Il contributo servirà per garantire le spese minime. Altre entrare potranno giungere da eventuale ticket di ingresso per i turisti. In tutto questo l’amministrazione comunale, almeno per il momento, è rimasta a guardare.
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La vicenda per certi versi ha dell’incredibile. Il Tar Puglia ha, nei fatti, dato il via libera al completamento della costruzione del terrazzo sul mare che un privato stava realizzando a ridosso di Torrione Passari. Ha accolto la richiesta avanzata dalla ditta costruttrice del terrazzo (che chiedeva in pratica di poter riprendere i lavori sospesi dall’inizio dell’anno). Ha condannato la sovrintendenza al pagamento delle spese processuali. E il fatto che una rientranza naturale sia scomparsa è passato in secondo ordine. Anzi sembra non interessare a nessuno, se si escludono gli ambientalisti. Secondo il Tar, la sovrintendenza può solo esprimere pareri sulla possibilità di realizzare un’opera non può decidere in che modo questa debba essere realizzata. In pratica la sovrintendenza, nel 2002, espresse parere favorevole alla realizzazione, in quella cala, di un muro di contenimento largo poco più di un metro. Il fatto che poi, in corso d’opera, le misure siano cambiate non deve interessare. Insomma, per farla breve, se la sovrintendenza autorizza la costruzione di un muretto, poi qualcuno decide che è meglio costruire un campo di calcio, non è reato. Al di là dei cavilli legali e della burocrazia resta il fatto che massi, pietra-
Cronaca
mercoledì 9 luglio 2008
Il terrazzo sul mare sʼha da fare Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 505
Il Tar Puglia bacchetta la Sovrintendenza e la condanna al pagamento delle spese processuali. Storia dell’altra giustizia
me, rifiuti in gomma, sono diventati la base per un terrazzo sul mare, ampio circa ottanta metri quadrati, che un privato potrà utilizzare come meglio crede. Come si ricorderà quei lavori erano stati sospesi in seguito ad una segnalazione che riferiva di lavori sospetti in Via sant’Orsola, nel centro storico, proprio vicino al Torrione Passari. Era il 31 dicembre del 2007. Sul posto si catapultarono agenti della polizia municipale, esponenti di Legambiente, di Agenda XXI, di associazioni e di partiti politici, giornalisti, militari della Capitaneria di porto. Nelle ore successive fu anche la volta dell’ufficio tecnico comunale, del demanio marittimo regionale, del wwf Puglia. I lavori in corso sono stati subito sospesi. D’altra parte la ragione lasciava intendere che lì c’era qualcosa di anomalo. La legge vieta l’impiego di cemento per gli stabilimenti balneari che si trovano lungo il litorale, allora era presumibile lo vietasse anche a ridosso di un momento storico, del centro storico e in prossimità del mare. Nelle settimane successive il comune emise una ordinanza di sospensione dei lavori che, alla luce della sentenza del Tar Puglia, ha revocato. Quel terrazzo si può costruire.
Cronaca
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Cambio al vertice delle Fiamme Gialle a Molfetta Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 506
Il tenente Giuseppe Mattiello, dopo tre anni di comando, lascia lʼincarico e si prepara a raggiungere la Campania
Il cambio della guardia ci sarà a nelle prossime settimane. Intanto è ufficiale, il tenente Giuseppe Mattiello, da tre anni al comando della Guardia di Finanza a Molfetta, lascia l’incarico per andare a ricoprirne uno più prestigioso in Campania. Mattiello lega il suo nome ad una serie di operazioni e di interventi che, in questi anni, hanno segnato la vita del territorio. A lui sono legate numerose indagini legate a questioni inerenti le speculazioni edilizie. In primissimo piano sempre sono state la lotta alla contraffazione ed al lavoro sommerso. Nel corso del 2007, solo per ricordare i risultati più recenti, sono stati individuati undici tra evasori totali, completamente sconosciuti al fisco, e paratotali che complessivamente hanno prodotto reddito non dichiarato per quasi dieci milioni di euro. L’azione dei finanzieri ha consentito di recuperare quasi un milione di euro di IVA non versata. I finanzieri, comandati dal tenente Mattiello, nel solo 2007, che ha fatto registrare anche la individuazione di un numero elevato di lavoratori a nero, hanno sequestrato settantamila metri quadra-
ti di aree demaniali, due discariche abusive, quasi cinque tonnellate di rifiuti industriali, immobili per un valore di quasi cinque milioni di euro; oltre quarantuno tonnellate di olii minerali. Ma si tratta solo di alcuni esempi. Nei giorni scorsi i militari della Tenenza Guardia di Finanza di Molfetta hanno concluso un’attività ispettiva a carattere fiscale nei confronti di una ditta individuale, operante nel settore edile. Gli accertamenti volti a ricostruire la reale situazione economicofiscale, hanno consentito di stabilire che la ditta aveva omesso di fatturare e contabilizzare corrispettivi conseguiti a fronte di lavori edili eseguiti su immobili di tipo commerciale e privato. L’attività ispettiva si è conclusa con la constatazione di circa 400mila euro di componenti positivi sottratti ai fini delle Imposte sui Redditi e dell’IRAP ed oltre 30 mila euro di I.V.A. non dichiarata e non versata. Al termine dell’attività operativa, oltre alla contestazione delle violazione fiscali, sono stati individuati 3 lavoratori di nazionalità italiana, risultati non iscritti nel libro paga e matricola né dichiarati
agli Istituti di Previdenza ed Infortunistica sul lavoro, mentre il responsabile dell’impresa è stato segnalato ai competenti uffici finanziari. Sempre la Guardia di Finanza, questa volta con l'impiego di militari del Comando Provinciale di Bari, in servizio presso i dipendenti reparti territoriali, nel quadro del programma di intensificazione degli interventi volti alla prevenzione e repressione dell’evasione fiscale, hanno eseguito nei giorni scorsi, una pianificata attività di controllo per la verifica del corretto assolvimento dell’emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali nonché in materia di accise e di rispetto del Codice del Consumo. In particolare, oltre 50 finanzieri dei reparti territoriali costieri di Bari, Barletta, Monopoli, Trani, Molfetta e Mola, hanno effettuato, nell’ambito della propria circoscrizione, 158 controlli constatando 30 mancate emissioni di ricevute e scontrini fiscali.Gli interventi eseguiti invece nel settore delle accise (distributori stradali di carburanti) sono stati 30 con 27 rilievi mentre nel comparto del Codice del Consumo i rilievi sono stati 18.
Da ricordare all’inizio di giugno di quest’anno la maxi operazione della Guardia di Finanza per arginare il fenomeno legato alle scommesse clandestine. Ventidue persone furono denunciate a piede libero per accettazione illegale di scommesse. Tra loro anche persone denunciate per aver violato le norme che regolamentano le intermediazioni finanziarie: facevano da “prestanomi” agli scommettitori che volevano rimanere anonimi e non si esclude che tra gli anonimi scommettitori si celassero pregiudicati. Diciannove centri di raccolta scommesse furono sottoposti a sequestro insieme a settantanove computer, novantuno monitor, centoventitre card prepagate, trentatre modem, seicentocinquantasette ticket per scommesse, diciannove contratti di affiliazione tra i vari punti di raccolta scommesse, e circa millecinquecento euro in contanti. L’operazione, partita da Molfetta, si estese anche ai comuni di Trani, Bisceglie, Barletta, Ruvo di Puglia, Andria e Canosa. I militari della tenenza di Molfetta lavorarono fianco a fianco con i militari del Gruppo pronto impiego di Bari, delle compagnie di Barletta e Trani e della Tenenza di Andria.
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Attualitaʼ
mercoledì 9 luglio 2008
Lʼospedale intitolato a “don Tonino Bello” Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 507
Una intitolazione richiesta da oltre duemila persone che hanno firmato una apposita petizione.
Un momento di festa e di impegno non solo simbolico. In città si attendeva da anni. Da sempre infondo. Da quando era sorta la struttura che da decenni ospita l’ospedale cittadino lungo via Terlizzi. Un ospedale rimasto senza nome per così tanti anni che in molti oramai non ci facevano più caso. Oggi, grazie all’impegno disinteressato e straordinario di oltre
duemila persone che hanno firmato una apposita petizione, ed alla caparbietà dei vertici dell’ospedale cittadino, a cominciare dal direttore sanitario Annalisa Altomare, il locale nosocomio ha un nome. E che nome. Un nome importante. Un nome che racchiude un impegno a dare e fare sempre il massimo. Per chi è ultimo. Per chi soffre. Per chi ha bisogno di
amore e sostegno. L’ospedale di Molfetta è oggi il “don Tonino Bello”: porta il nome di un “pastore” che ha segnato profondamente ed indelebilmente la storia di questa città, della Regione, dell’Italia intera. Il luogo della sofferenza, del lavoro che diventa missione, della speranza è intitolato a colui che, oltre la religione, il credo ed i paramenti sacri, ha scritto meravigliose pagine di solidarietà ed impegno concreto e costante. A sancire l’importante passo, che ripetiamo non deve restare simbolico, una manifestazione gioiosa, affollata, in una giornata illuminata da un sole festoso. Presenti i fratelli di don Tonino Bello, Marcello e Trifone, le autorità politiche, militari e religiose della provincia, i dipen-
denti, i pazienti ed i cittadini. Tutti insieme ad attendere che venisse scoperta la stele posta all’ingresso del nosocomio (realizzata gratuitamente dai fratelli De Santis), prima che un lungo, intenso e commosso applauso, facesse da cornice alla voce di don Tonino, diffusa attraverso gli altoparlanti. Una sorta di “ufficializzazione” di un passo importante e che carica di maggiori responsabilità dirigenti e dipendenti. Perché, da oggi in poi, entrando al “don Tonino Bello” si respirerà un’aria nuova. Un’aria diversa. La stessa aria che si respirava in presenza del Vescovo degli ultimi. Di colui che racchiuse il senso più profondo del suo mandato in una croce di legno e nelle parole “servizio e carità”.
Bari, tra questi il “don Tonino Bello” di Molfetta oltre ai nosocomi di Altamura, del San Paolo di Bari e di Carbonara. Sono stati analizzati oltre 115 ospedali in tutta Italia ed il bollino rosa è stato concesso in base ai servizi sanitari resi alle donne, nell’ambito della prevenzione delle patologie femminili. I quattro ospedali segnalati si distinguono per l’attenzione alle patologie femminili, per i reparti di Ostericia e Ginecologia e per la presenza di personale femminile ai vertici e tra le corsie. Per il “don Tonino Bello” di Molfetta sono state individuate tre donne ai vertici e due nel comitato etico, oltre al fatto che è femminile il 60% del personale infermieristico e il 30% di eccellenze al femminile. Tra le motivazioni dell’ambito premio, inoltre, la possibilità di svolgere attività di screening della menopausa con terapie adeguate, senza dimenticare il progetto “Percorso Donna” e quello “Coloriamo l’Ospedale”. L’avvocato Lea Cosentino, direttore generale della ASL Bari (unica ASL pugliese ad aver ricevuto il “bollino rosa” in quattro ospedali) ha affermato che “considera il bollino ai quattro ospedali un punto di partenza per raggiungere il prossimo anno l’eccellenza, ovvero l’assegnazione di tre bollini rosa per ogni struttura ospedaliera”. Soddisfazione è stata espressa anche dal
Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Mentre il locale circolo del Partito Democratico, in una nota diffusa alla stampa, ha evidenziato che "è questo un importantissimo riconoscimento che testimonia quanto l’ospedale di Molfetta, a dispetto di chi continua ingiustamente a denigrarlo, stia davvero cambiando pelle, tanto da ottenere un premio così autorevole da parte di un osservatorio del tutto indipendente (composto da personalità illustri della scienza e della medicina) che ha apprezzato lo sforzo che qui si sta compiendo per migliorare i servizi nei confronti dei cittadini e, in particolare, nei confronti delle donne". "Questo Bollino Rosa – prosegue il PD – premia, inoltre, lo straordinario impegno che tutti gli operatori dell’Ospedale e la Direzione dello stesso stanno profondendo per dare risposte concrete e tempestive al bisogno di salute sempre crescente e per vincere la delicata sfida di costruire una sanità migliore e più efficiente".
Ed arriva il “bollino rosa” Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 508
Il riconoscimento premia le strutture che si distinguono per l’attenzione alle patologie femminili, per i reparti di Ostericia e Ginecologia e per la presenza di personale femminile ai vertici e tra le corsie. Dopo il bollino blu per le spiagge consigliate, arriva il “bollino rosa” per le strutture ospedaliere attente alla prevenzione per le patologie femminili.
L’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, dopo una serie di verifiche legate ad alcuni parametri, ha rilasciato il bollino rosa a quattro ospedali dell’Asl
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mercoledì 9 luglio 2008
L’obiettivo di questa operazione, sentenziò il sindaco Antonio Azzollini, in occasione della presentazione della convenzione stipulata tra il comune e la società Odeon srl, “è quello di trasformare l’Odeon in un contenitore culturale polifunzionale”. C’è stato un momento in cui si è persino pensato di “attrezzare” l’Odeon con un palcoscenico più ampio senza ridurre il numero dei posti. Proprio in coincidenza dell’attuale palcoscenico c’è un locale, vuoto, i cui proprietari sono gli stessi dell’attuale struttura che ospita il cinema. La “fusione” dei locali avrebbe consentito la realizzazione di un palco molto più ampio e avrebbe facilitato le operazioni di carico e scarico di eventuali scenografie e strumentazioni. La realtà, invece, è un’altra. L’Odeon, unico cine-teatro cittadino, è destinato a chiudere. La fase di coma è già in corso. I “fili”, se le condizioni nel frattempo non dovessero migliorare, saranno staccati entro la fine dell’anno. Il primo dei tre anni di convenzione stipulati dalla società Odeon srl con il Comune chiude con un bilancio disastroso. La ripresa della struttura, tanto sperata, non c’è stata. Soprattutto non c’è stata alcuna idea progettuale messa in campo per consentire allo storico cinema cittadino non la sopravvivenza a suon di
LʼOdeon chiude i battenti. Per sempre? Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 509
Ancora tre mesi di sopravvivenza. Poi sarà coma irreversibile. E la città, per il momento, resta a guardare contributi, ma l’autosufficienza. Il socio di maggioranza della Odeon srl, Pietro Montefusco (la quota restante è della Cattolica Partecipazioni), in una recente sua dichiarazione rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno, si è detto intenzionato ad andare avanti. In pratica vorrebbe non essere costretto a
chiudere. Intanto ha già licenziato i suoi dipendenti. “Da parte mia – ha dichiarato Montefusco - le intenzioni di andare avanti ci sono, mancano le condizioni per poterlo fare. Innanzitutto va rivisto l’importo stanziato dal comune in base alla convenzione stipulata l’anno
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scorso, poi va creato un progetto, una programmazione”. Che evidentemente non c’è stata anche in seguito al pressoché totale disinteressamento delle associazioni del territorio, dei gruppi teatrali, degli esponenti del mondo della cultura. La convenzione stipulata alla fine del 2007 tra il Comune e la società Odeon srl prevedeva da parte del Comune un versamento annuo di ventimila euro per tre anni. In cambio la Cinema Odeon assumeva impegni specifici nei confronti dell’Ente, tra le altre cose concedeva per venti giorni l’impiego della struttura al comune. Quelle giornate, in una eventuale nuova convenzione, nelle intenzioni della società gestore, andrebbero raddoppiate se non triplicate in misura proporzionale all’entità del contributo economico. In fase di revisione della convenzione, forse, sarebbe il caso di chiarire modi e tempi per la concessione delle giornate, di appannaggio comunale, a quanti ne fanno richiesta. In qualche modo dovrebbero essere avvantaggiate le onlus, le associazioni culturali no profit, gli enti che, su base volontaria, offrono un servizio alla città, che chiedono di poter usufruire della struttura per iniziative a favore della città non per scopi interni agli organismi e per giornate riservate ai soci.
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Questa volta non è servito nemmeno molto tempo per trasformare in fatti le promesse. Il sindaco Antonio Azzollini lo aveva annunciato nel corso della conferenza stampa organizzata per la presentazione della nuova giunta comunale: “Recupereremo la spiaggia detta “la bussola” alla fine del lungomare, sarà un intervento simbolico ma necessario per restituire ai cittadini una delle poche spiagge libere del litorale molfettese”. Settimane dopo quell’annuncio, invece, nulla di concreto si era visto ed in più di qualcuno aveva pensato alla solita trovata promozionale. Ed invece le ruspe hanno “attaccato” i trecento metri di spiaggia nella mattinata del 23 giugno ed in poco tempo hanno “ridisegnato” una spiaggia già diventata meta di numerosissimi bagnanti. I lavori, costati meno di seimila euro rinvenuti in avanzi di bilancio del 2003 e direttamente seguiti dall’assessore alla Promozione e Marketing Territoriale, Giacomo Spadavecchia, hanno riguardato la pulizia dell’intero tratto di spiaggia, la rimozione e lo smaltimento di alcuni quintali di materiale di risulta, il livellamento del tratto di costa con il riposizionamento dell’originale acciottolato. Inoltre è stata realizzata una passerella in legno che facilita l’accesso sulla battigia. Sono inoltre stati installati cestini getta rifiuti ed è stato recuperato il cosiddetto “scoglio dei giovani”, una sporgenza naturale che con il corso degli anni era stata completamente coperta da terreno ed erbacce e che ora
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mercoledì 9 luglio 2008
La “bussola”
restituita allʼassalto dei bagnanti
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In quindici giorni e con pochi soldi recuperata una delle poche spiagge libere presenti sul litorale. rappresenta il posto ideale dove sistemarsi per godere dei benefici effetti del sole in tutta comodità. “In quindici giorni di lavoro (tanti sono stati necessari dalla realizzazione della delibera al termine delle opere n.d.a.) –ha detto l’assessore Giacomo Spadavecchia- non potevamo certo fare di più. Del resto la normativa che regola la realizzazione di opere sulla costa è estremamente rigida e complessa ed infatti per svolgere i lavori in così poco tempo abbiamo dovuto fare ricorso ad una procedura di urgenza dettata dalla
necessità di garantire la sicurezza ai bagnanti”. Motivo questo che non ha reso possibile, come invece previsto nel progetto iniziale, la realizzazione di un apposito accesso per i disabili: “Per realizzare la rampa –ha continuato Spadavecchiaavremmo dovuto far ricorso ad alcune opere in cemento, una necessità questa che avrebbe richiesto tempi assai lunghi per l’ottenimento delle autorizzazioni quindi, ma solo per il momento, abbiamo deciso di rinviare ma per la prossima estate tutto sarà pronto”.
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L’intenzione, infatti, è quella di procedere con il recupero dell’intero tratto di litorale che, costeggiando le piscine comunali, l’ex Park Club, lo stadio “Paolo Poli” e sino alla ex Colonia, si trova in questo momento in stato di abbandono pur potendo godere di uno dei tratti di mare più belli e puliti della città. “La nostra idea di realizzare la cittadella dello sport in quella zona –ha aggiunto il sindaco Azzollini- ben si concilia con il recupero delle spiagge ed è per questo che non mettiamo assolutamente in archivio il progetto ed anzi ci accingiamo ad ampliarlo”. E proprio nella zona del Park Club potrebbero essere previsti gli accessi a mare per i disabili, “sfruttando” le strutture già esistenti e quindi non dovendo fare ricorso ad ulteriori “cementificazioni” della spiaggia. Nella zona di accesso alla spiaggia è ora previsto l’insediamento di un chiosco per la vendita di bevande ed alimenti al cui gestore verrà anche affidata la cura e la manutenzione del bagno chimico che verrà installato. Qualcuno ha ventilato l’ipotesi di una futura “privatizzazione” della spiaggia, una eventualità assolutamente esclusa dall’assessore Spadavecchia: “Molfetta non ha bisogno di nuovi lidi –ha detto- ma solo di recuperare le spiagge libere”. Il primo passo per restituire il litorale ai cittadini che dovranno imparare a rispettarlo ed a preservarlo dagli attacchi dei “barbari metropolitani”.
Molfetta e il Progetto Neptune Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 511
La nostra città in un sistema comunitario di sviluppo del turismo legato alla pesca. Molfetta la sua marineria, la sua pesca e la sua storia. Tutto insieme a far da “materia prima” per il Progetto Neptune, attività di collaborazione tra enti di numerose città dell’Adriatico finanziata dall’Unione Europea e che ha già vissuto importanti momenti di confronto e discussione in occasione della realizzazione di altri convegni e manifestazioni. A Molfetta il progetto è stato presentato in una conferenza-incontro organizzata presso la Fabbrica di San Domenico e nel corso della quale si è discusso
del tema "La pesca tra patrimonio culturale e risorse ittiche: sfide aperte per uno sviluppo sostenibile del pescaturismo". In particolare, nel corso del seminario organizzato dal Comune di Molfetta si è discusso delle prospettive per la riconversione turistica del settore della pesca e dei relativi nuovi finanziamenti, delle normative vigenti e dei programmi comunitari, delle prospettive di lavoro del pescaturismo e dell’ittiturismo nella provincia di Bari. È stato inoltre presentato il “Museo Virtuale della Pesca Neptu-
ne”. Alla conferenza per il comune di Molfetta ha preso parte l’assessore delegato Leo Petruzzella che ha rimarcato “l’importanza strategica dello sviluppo del turismo legato alla attività di pesca ed alla cultura del mare che da sempre appartiene alle nostre tradizioni. Mettere tutto ciò in rete con le esperienze e le capacità di offerta di altri importanti centri dell’Adriatico è assolutamente necessario per aprire nuove prospettive di sviluppo sociale ed economico di un settore che proprio
in queste settimane sta attraversando un grave periodo di crisi”. Oltre al Comune di Molfetta, aderiscono all’iniziativa diversi enti: Regione Marche, Provincia di Macerata, Provincia di Pesaro-Urbino, Provincia di Ascoli Piceno, Prefettura di Durazzo, Regione di Scutari, Università di Spalato (Facoltà di Filosofia), Società Marco Polo System di Venezia Museo della Marineria di Cesenatico, Museo del patrimonio culturale di Hvar, Associazione Sistema Museale della Provincia di Ancona.
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Ottimizzazione energetica: il segreto per risparmiare Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 512
Ridurre le spese e godere di maggiori confort: è possibile e non costa nemmeno molto. Dopo avervi spiegato nello scorso numero de “Il Fatto” come è possibile proteggere l’ambiente guadagnando e con l’impiego di un semplice impianto fotovoltaico, in questo numero del nostro free press torniamo a fare i conti nel portafoglio dei molfettesi. Con la speranza di darvi una mano a renderlo sempre meno leggero. Al centro del nostro obiettivo, la possibilità di ridurre notevolmente i consumi energetici (e quindi gli importi delle bollette da pagare) ottimizzando la funzionalità degli appartamenti in cui viviamo. Quanti di noi hanno mai pensato a quanta energia viene sprecata d’inverno per riscaldare le abitazioni e d’estate per renderle più fresche? Spesso gli impianti di climatizzazione da noi utilizzati vengono sottoposti a sforzi superiori al necessario e con consumi che salgono in maniera vertiginosa facendo “girare” i contatori ancor più velocemente. Infatti, gran parte del calore o del fresco prodotto dai macchinari abitualmente installati nelle abitazioni non viene sfruttato dagli utenti e si disperde all’esterno delle unità abitative, questo a causa dei cosiddetti “spifferi” che, tramite finestre e porte, ma anche muri, “rapiscono” larga parte del caldo o del freddo che pure alla fine l’utente è costretto a pagare al fornitore di energia. La soluzione migliore a questo punto è quella di rendere “intelligenti” i nostri appartamenti. E per farlo bisogna pianificare una attenta ristrutturazione dell’immobile dotandolo di
piccoli “optional” capaci di renderci la vita più facile e, soprattutto, meno cara. Stiamo parlando quindi di compiere una vera e propria “riqualificazione energetica” delle nostre case rivolgendosi ad esperti del settore capaci di progettare le migliori soluzioni per mantenere sempre “interessante” il rapporto qualità-prezzo. Ad esempio, l’installazione negli appartamenti di “caldaie a condensazione” non può che migliorare la vita degli utenti riducendo notevolmente i consumi di energia e migliorando le prestazioni e le sensazioni di beneficio. Altri interventi possono riguardare l’ottimizzazione degli impianti di climatizzazione (quante volte, ad esempio d’estate, sentiamo il gelo in stanze da noi mai utilizzate e soffriamo il caldo là dove pranziamo o guardiamo la tv?), l’isolamento delle strutture (intervenendo direttamente sui muri esterni degli edifici) o la riduzione delle dispersioni attraverso l’impiego di infissi capaci di trattenere all’interno dei locali il caldo d’inverno ed il fresco d’estate senza così sottoporre a sforzi eccessivi gli impianti di climatizzazione. Interventi come quelli elencati, che indubbiamente hanno un costo di realizzazione, possono nel lungo periodo contribuire a “tutelare” il bilancio familiare. Oltre che dare una mano a rispettare l’ambiente. E gesti che rispettano dell’ambiente e tutelano il bilancio familiare non possono che essere “premiati” con opportune
agevolazioni fiscali. Infatti, ciliegina sulla torta, la Finanziaria 2008 ha previsto sgravi fiscali sino a 100.000 euro, recuperando il 55% della spesa, per chi effettua interventi di ottimizzazione energeti-
ca. Insomma, star bene risparmiando può essere la scelta giusta per le famiglie. Basta rivolgersi a chi se ne intende. E poi gustarsi un ambiente confortevole godendo di qualche euro in più nel portafoglio.
ISI
Partita IVA 06740870726
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Inchiesta
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La fine di un sogno: il calcio va a Putignano Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 513
Cattiva gestione societaria e mancato sostegno di istituzioni ed imprenditori: queste le cause di una fine ingloriosa. La notizia si è diffusa in tutta la città pochissimi minuti dopo che l’ultimo foglio dell’ultimo documento era stato firmato. Poco prima delle ore 12 del 25 giugno scorso, con un freddo atto burocratico ed in un elegante ufficio in una zona centralissima di Bari, veniva scritta la parola “fine” al termine della ultranovantennale storia del calcio a Molfetta. Dinanzi al presidente regionale della Federazione Italiana Gioco Calcio, Vito Tisci, veniva sancita la “fusione” tra ASD Molfetta Calcio e Putignano Calcio e la nascita di una nuova società calcistica nella città di Farinella. Si scrive “fusione” ma, in realtà, è solo il modo più comune per aggirare l’ostacolo imposto dalle norme federali che vieterebbero la cessione dei titoli sportivi. Ma la prassi, specie nel calcio dilettantistico, è oramai consolidata: due società diverse si fondono creandone una nuova che acquisisce i diritti della “società più quotata”. Quella che avrebbe diritto a disputare il campionato più elevato, in sintesi. È finito così quindi il sogno del grande calcio a Molfetta. Dopo i fasti della Serie C nazionale, dopo le cavalcate in Interregionale ed i sogni della C2. Dopo l’agonia silenziosa della Molfetta Sportiva, anche l’erede Molfetta Calcio scompare dal panorama sportivo. Ed anche questa volta senza che nessuno muova un dito per evitarlo. Più comodo recitare sempre e comunque la parte delle vittime e di coloro che “non potevano fare nulla”. Ma la fine del “pallone” cittadino di responsabili ne ha tanti. Anzi troppi. A cominciare da quella commistione mai del tutto dissolta tra sport e politica. Un mix capace in poco tempo di creare sogni e di distruggerli in un battito di ciglia. Del resto anche gli anni della C2 devono molto alla politica regionale e nazionale. Ed oggi la fine di un ciclo sa tanto di ripicca di uno degli ex presidenti, Giuseppe De Nicolò (nella foto in basso) rimasto al palo, per la seconda volta in pochi anni, all’indomani di una tornata elettorale. Ed è sempre la politica che in questa circostanza, pur dovendolo fare, non recita alcun ruolo attivo per tentare un salvataggio in extremis. In altre città sindaci ed assessori allo sport non si sono mai tirati
indietro dal mettersi a lavoro per non perdere la squadra di calcio che, ricordiamo, è patrimonio sportivo e sociale di una intera comunità. Da noi invece solo poche parole, quando oramai i giochi erano chiusi, per accontentare i tifosi protagonisti di una civilissima protesta nella sala consiliare e per dire che in futuro si tenterà di rilanciare in città lo sport nazionale per eccellenza. Poi più nulla. Inutile dire che le colpe principali restano a tutto carico della vecchia dirigenza che, se da un lato ha consentito la vita della società negli ultimi quattro anni, dall’altro non ha saputo né voluto crescere dal punto di vista organizzativo, affidandosi solo alla mera improvvisazione ed alla passione di pochi e disinteressati fedelissimi. E poi ci sono i “ricchi” imprenditori locali nessuno dei quali ha voluto mettersi in gioco. Da settembre il “Paolo Poli” resterà così chiuso. Come chiuderà il sito internet www.asdmolfettacalcio.it, strumento creato gratuitamente da tre sostenitori della squadra biancorossa che hanno annunciato il loro addio dal web. L’ultimo interruttore destinato ad essere spento.
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Hooligans:
così nacque la tifoseria 514
Uno degli aspetti "folcloristici" legati al mondo del calcio cittadino è senza dubbio quello del tifo organizzato. Sono centinaia coloro che, specie da giovanissimi, hanno fatto parte di uno dei tanti gruppi sorti in concomitanza con l'ascesa della Molfetta Sportiva nei campionati di Interregionale e Serie C2. Certo, come testimoniano anche alcune foto d'epoca, anche in periodi precedenti il tifo aveva fatto da cornice alle imprese della squadra di calcio ma mai sottoforma di club. Per conoscere le origini del movimento "ultrà" a Molfetta, si legge sulle pagine di www.asdmolfettacalcio.it, bisogna andare nel 1985, quando la squadra militava nel campionato di Promozione . Ma la vera svolta nell'ambito del tifo avvenne due anni dopo, nel 1987, quando un gruppo di amici provenienti dalle grandi comitive che andavano di moda negli anni Ottanta, decise di formare un gruppo organizzato con tanto di striscione, tessere, e simboli di appartenenza. Era l'estate del 1987 e la Molfetta Sportiva era stata appena promossa in Interregionale. Quel primo manipolo di tifosi decise di dare un nome al gruppo ma, serviva qualcosa di originale e che avesse un certo impatto. Fu così che nacquero gli "Hooligans". Dopo qualche tempo nacque anche il gruppo delle "Brigate" formato dai ragazzi che abitavano nel quartiere adiacente lo stadio. Nell'estate del 1990 la Molfetta Sportiva era finalmente in serie C/2. In città si parlava della promozione e viale Pio XI, luogo di ritrovo degli Hooligans, era in fermento. Nacquero così nuovi gruppi: i "Red Skins", i "Bulldog" ed il "Farmacy Group". L'inizio di quel campionato fu a dir poco scoppiettante: subito il derby con il Trani con la gradinata completamente in "biancorosso" come mai si era vista. Giunse poi la partita che in pratica sancì la permanenza in C della Molfetta Sportiva. Si giocava a San Benedetto del Tronto e per l’occasione gli Hooligans partirono da Molfetta con due pullman. La partita finì con un pareggio e la Molfetta raggiunse la tanto sospirata salvezza. Dal 1992 in poi i risultati sportivi iniziarono ad essere meno brillanti e la gradinata, inevitabilmente, cominciò a svuotarsi. "Gli Hooligans -scrive Gianfranco ricostruendo la storia del tifo pubblicata sul sito della societàsono e furono, nel bene e nel male, un fenomeno sociale di aggregazione, come mai si era visto nella “sonnacchiosa” Molfetta" e nonostante qualche episodio poco edificante accaduto nella storia della tifoseria, sorsero solo per garantire il sostegno alla squadra della propria città, senza mai trascendere in episodi di violenza o di esternazioni politiche. "Il tifo -conclude Gianfranco- deve rimanere qualcosa di goliardico che porti colore, allegria e sfottò simpatici...". E noi non possiamo che essere d'accordo con lui.
Inchiesta
mercoledì 9 luglio 2008
Molfetta e il calcio: u Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 515
Francesco Verdesca, giornalista della Gazzetta dello Sport e del Corriere del Mezzogiorno, direttore responsabile de “Ilbiancorossonews.it”, ha ricostruito per “Il Fatto” la storia del calcio a Molfetta. Difficile risalire agi inizi, per mancanza di fonti e di informazioni. Il calcio locale ha avuto pochi “cantori”, una decina in tutto di cronisti. Tra questi il capitano Giosuè Poli, corrispondente da Molfetta per la Gazzetta dello Sport, Peppino Calò, Roberto Chiusolo e Giovanni Paparella, collaboratore del Corriere dello Sport. Ripercorriamo le tappe più significative del calcio in “biancorosso”. Tra il 1908 e il 1914 furono fondati i primi sodalizi sportivi: “Atene Roma”, “Furiosa”, Canottieri”, “Sparta Roma”. Campo sportivo quello antistante la Banchina San Domenico. Poi ancora Junior, Victoria, Juventus, Vigor, Pro Liberty, Strenua, Nino Bixio, Fulgor, Molfettese, quest’ultima società che si occupava di calcio, di corsa e nuoto. Poi la nascita di nuove realtà, Sport Club e Pro Italia. Fulgor (“giovinezza rivoluzionaria”) con i suoi campioncini di calcio e di nuoto era tra le tante la società più “in carne”. Costituita nel 1917, aveva la sua sede nei pressi dell’ex macello comunale, in via Bisceglie. Il suo primo trionfo (1929-30) sul campo oramai scomparso dell’Istituto Apicella, aprì alla città le porte alla “divisione nazionale”. Nel 1930 la Fulgor cambiò nome e nacque la Molfetta Sportiva, che inaugurò la gloriosa casacca biancorossa. Con la Fulgor, infatti, i colori sociali erano il bianco e l’azzurro. Nella stagione 1930-31, il campionato fu quello di Prima Divisione ed il presidente Corrado De Gennaro. A quegli anni risale la squalifica del campo Apicella a causa delle intemperanze dei tifosi durante Molfetta - Foligno arbitrata da Generoso Dattilo, “giacchetta
nera” rimasta famosa nella storia del calcio nazionale. Nel campionato 1933-34 la Molfetta Sportiva esordì sul terreno del neonato campo sportivo “Paolo Poli”. Si giocava sempre in Prima Divisione e la squadra era allenata da Umberto Zanolla. Militavano in quella formazione calciatori dai nomi altisonanti: Salvatore Bindi, Oronzo Pugliese e Peppino Calò. Nel campionato 1936-37 il Molfetta disputò il primo torneo di Serie C, mentre il Bari militava in Serie A. Presidente fu Gaetano Lovero. Dopo un passo in dietro, la Molfetta ritornò in Serie C, e ci rimase per tre stagioni di fila, nel 1939-40 sotto la presidenza di Augusto Caffarella. Dopo l’occupazione alleata, il Molfetta riprese a giocare nel torneo del 194546 sempre in Serie C, sul campo chiamato Landolfi (situato nei pressi dell’attuale via Berlinguer). Zumbo, Zaza, My, Panunzio, Annese e De Pinto furono tra i migliori atleti di quella formazione. Nel campionato 1947-48 sempre in Serie C, i tifosi biancorossi subirono l’amara retrocessione in Promozione (all’epoca quarta serie nazionale). Il presidente era l’indimenticato “interista” Peppino Pansini, mentre l’allenatore Alberto Milli. La Molfetta Sportiva tornò nuovamente in Serie C al termine del campionato 1950-51 con presidente Ranieri ed allenatore sempre Alberto Milli. Fu quello l’anno del rinnovato “Paolo Poli”. A quel campionato presero parte le squadre di Bari, Maglie, Lecce, Arsenal Taranto, Brindisi, Reggina,
Cosenza, Benevento, Foggia, Catanzaro, Colleferro, Casertana, Crotone, Marsala, Nissena, Palmese e Latina. Furono gli anni migliori per il calcio molfettese. Nel campionato 1952-53 di Serie C a girone unico (presidente Giovanni Minervini ed allenatore Alberto Milli), la formazione tipo era composta da Polizza, Parmigiani, Visconti, Trabucco, Dardo, Giammarco, Gioia, Marconi, Bonacchi, Montone, Milli. L’anno successivo la Molfetta Sporti-
“Una formazione della Serie C2”
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una storia lunga 91 anni
va giocò in quarta serie con l’arrivo di Amedeo Biavati, famoso per il doppio passo, ex-nazionale, nel ruolo di allenatore e giocatore, voluto dal presidente Vitantonio Cormio. I giocatori biancorossi si misurarono con il Bari, che si classificò al primo posto, mentre il Molfetta conquistò un prestigioso quarto posto, con Milli capocannoniere del torneo ed autore di 18 gol. Andò meglio l’anno successivo (195455). Fu vinto il campionato e la squadra disputò la finale con il Cirio per la salita in Serie C. Presidente era all’epoca Francesco Azzollini, papà dell’attuale sindaco. Allenatore l’ungherese Lajos Politzer. Tra gli episodi da ricordare di quella stagione fu la sconfitta con il Pescara in casa per 1-2 e la successiva “invasione di campo”. Alla 17 giornata, in casa contro il Chinotto Neri (2-0), in tribuna assistettero alla gara, spettatori di eccezione, i componenti della nazionale italiana. Al termine del torneo, vinto da Venezia e Sambenedettese, Alberto Milli (stilish) lasciò il calcio. Santini aveva ereditato il timone da Azzollini. Retrocedemmo in Interregionale (nuovo nome per indicare la Quarta Serie, attuale Campionato Nazionale Dilettanti) nel ’57. La squadra era allenata da Zaza. L’anno successivo sempre in Interregionale, il Molfetta presentò in panchina Alfonso. La stagione fu però indelebilmente segnata da un tragico evento. In un incidente stradale avvenuto poco
prima dell’inizio di una gara, morirono due giocatori, Sarcina e Sanna. A loro venne dedicato il secondo posto finale in classifica. Ancora una novità in panchina nella stagione 1959-60 con l’arrivo di Blason. Roboante fu la vittoria contro la Ternana per 6-0. Il campionato però se lo aggiudicò il Bisceglie che venne promosso in C. Nel 1960-61 in panchina sedeva mister Di Tullio e vi fu l’esordio con la maglia biancorossa di Gaetano Salvemini (in seguito anche giocatore dell’Inter ed allenatore del Bari in Serie A) e Sciancalepore. Nel 1961-62 il Molfetta fu plasmato da Camillo Fabbri, fratello di Edmondo, commissario tecnico della nazionale azzurra. Fu l’ultimo anno di attività agonistica di Montone. Il Trani venne promosso in Serie C, mentre i biancorossi chiusero all’posto. Ancora un campionato discreto con Fabbri l’anno dopo. Nel 1963-64 la Molfetta Sportiva giocò ancora in Interregionale, ma si trattò di una stagione fallimentare. Dopo la retrocessione, nel 1964-65 in Prima Categoria, in panchina venne richiamato Zaza. Nella stagione 1965-66 lo stadio “Paolo Poli” subì dalla Giustizia Sportiva la più lunga squalifica (6 mesi) raccontata negli annali, a causa dell’invasione di campo nel corso della gara con l’Acquaviva (0-2): negli incidenti provocati dai tifosi venne aggredito il direttore di gara Schena di
Cerignola. Ancora Promozione nel 1975-76 con Marzocca presidente e Bettoni, ex Foggia allenatore. Il Putignano (corsi e ricorsi storici!), che ha acquistato quest’anno il titolo dal Molfetta, vinse il campionato prendendosi gioco dei biancorossi che avevano condotto il campionato in testa sino a 5 gare dal termine. Sempre in Promozione (76-77, 77-78) ma con Maurino Lanza al timone, famoso per essere stato di quella squadra presidente, allenatore e giocatore. Praticamente tutto! Ed alla fine nuova retrocessione in Prima Divisione. La gestione durò sei anni. Nel 1982-83 venne acquistato il titolo sportivo dal San Paolo Bari e la Molfetta tornò a giocare in Promozione (presidente ancora Lanza).
Nell’83-84, presidente Innominato, le cose cominciarono a migliorare. La rinascita però arrivò con la presidenza di Sandro Fiore e il ripescaggio in C2 nel 1990 e con cinque consecutivi magnifici campionati disputati tra i professionisti. In panca sedettero fior di allenatori come Conte, Castagnino, Giannattasio, Raffaele, Bitetto, ed in campo scesero eccellenti calciatori come Bruno, Roca, De Napoli, Chionna, Del Zotti, Santoruvo, Micciola, Loporchio, Tavarilli, Magrini, Greco e tanti altri. Poi arrivò il secondo salto nel buio e la vendita della società a gente di fuori Molfetta (tre campionati “Molfetta Sportiva 1952-1953” disastrosi con altrettante retrocessioni) e con il fallimento della gloriosa Foggia. Nonostante ciò, la Molfetta Molfetta Sportiva a causa di un debito Sportiva vinse, con Zaza in panchina, il di soli 14 milioni di vecchie lire. campionato, ma perse le finali promozione contro il Martina. La storia recente è nota e fin troppo breve. La Molfetta Calcio è stata una Per l’allargamento dei gironi, la costola della Molfetta Sportiva. Nata squadra si trovò nuovamente in Interre- con il nome di Adriatica Calcio, aveva gionale nel 1967-68. In questa serie qualche anno prima cambiato denominavennero disputati i tornei 1969-70, zione, disputando campionati di Prima 70-71 (allenatore Bindi ed esordio di De Categoria (vinto conquistando una serie Gennaro, commissario Raffaele Belgio- impressionante di vittorie) Promozione vine) e 71-72, anno rimasto famoso per ed Eccellenza, massima serie regionale l’ammutinamento e lo sciopero dei nella quale ha raggiunto anche le semifigiocatori. Inutile dire che il risultato fu nali play-off con Riccardo di Giovanni la retrocessione in Promozione. in panchina. La fine di questa lunga ed Nel campionato 1973-74 il presidente fu entusiasmante storia, purtroppo, è stata Mario Cantatore e si conquistò il secon- tristemente scritta il 25 giugno di do posto in classifica alle spalle del quest’anno.
“L’ultima formazione della Molfetta Calcio”
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Inchiesta
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Cʼè una flebile speranza di rivedere il “Poli” gremito Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 516
A confermarlo è l’ex consigliere comunale Rino Lanza che assieme a degli amici sta provando a salvare il calcio biancorosso C’è ancora qualche flebile speranza di vedere nuovamente gremiti gli spalti del glorioso “Paolo Poli” e di ammirare sul suo manto erboso undici calciatori vestiti di biancorosso e pronti a giocare per la vittoria. A pochi giorni dall’annuncio dell’avvenuta fusione tra Molfetta Calcio e Putignano e del conseguente trasloco della società nel sud barese, qualche timido segnale di rinascita è stato colto da tifosi ed appassionati. Il primo a parlare di qualche possibilità di ridare lustro al calcio locale è stato l’assessore allo sport Enzo Spadavecchia che, dopo aver brillato per la totale assenza nel momento di crisi della massima compagine calcistica cittadina, ha proposto una mediazione da parte delle istituzioni comunali per invogliare le dirigenze di Milan Club e Bari Sport (entrambe compagini impegnate nel campionato di Seconda Categoria) a decidere per una fusione tra i due club. Una mossa, a detta dell’assessore, utile a non disperdere energie umane ed economiche ed a porre le basi per la nascita di una società tutta nuova. Una ipotesi mai decollata ed avversata dalla tifoseria
organizzata oltre che, stando a quello che si sente in giro, dagli stessi dirigenti delle due compagini. Più suggestiva e più percorribile l’ipotesi di veder nascere una società completamente nuova o, clamorosamente, di evitare che la fusione tra Molfetta Calcio e Putignano possa essere ratificata dalla Federazione. Le idee sono di Rino Lanza, già consigliere comunale e per una serie di ragioni affettivamente legato al calcio molfettese. A confermare l’esistenza di mano-
vre per riprendere da dove tutto è stato interrotto è stato lo stesso Lanza: “Con l’aiuto dell’avvocato Francesco Armenio e di alcuni amici di Bari –ha dettostiamo verificando che non vi siano vizi nel procedimento che ha portato alla fusione tra le due società. Se ve ne fossero saremmo pronti a chiedere l’immediato annullamento dell’atto ed a proporci assieme a degli imprenditori che già abbiamo contattato e che si sono detti disponibili, per subentrare alla guida della Molfetta Calcio”.
Ma se invece la fusione dovesse risultare regolare? “In quel caso –ha continuato Lanza- stiamo già sondando il terreno per verificare la possibilità di poter creare una società nuova che parta quantomeno dal campionato di Prima Categoria. Del resto cominciare da campionati ancor più in basso sarebbe praticamente inutile”. Le risposte agli interrogativi dovrebbero arrivare entro la fine della settimana. Le speranze, mai come questa volta, sono sempre le ultime a morire.
mercoledì 9 luglio 2008
In Cittaʼ
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Chiuderanno gli uffici dellʼItalgas
Troppe assenze e lʼASM lo licenzia
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Il dipendente della municipalizzata aveva accumulato in tre anni 365 giorni di assenza.
A renderlo noto i dipendenti che hanno chiesto l’intervento dell’Amministrazione. Rischia la chiusura l’ufficio locale dell’Italgas. A lanciare l’allarme sono stati gli stessi dipendenti dell’azienda, sei tra tecnici ed amministrativi, che hanno inviato una lettera all’amministrazione comunale ed anche organizzato un volantinaggio dinanzi a Palazzo Giovene prima dell’inizio dell’ultima riunione del Consiglio Comunale. “Contrariamente alla politica aziendale di altri enti di pubblica utenza quali Telecom, Enel, Acquedotto Pugliese e Vigili del Fuoco –si legge nella letteral’Italgas ha deciso di chiudere la sede di Molfetta” trasferendo personale e competenze negli uffici di Bitonto. Una decisione che l’azienda sinora non ha ufficialmente comunicato né ai propri dipendenti né all’amministrazione comunale, ma solo al proprietario dei locali che attualmente ne ospitano gli uffici cui è stata comunicata la disdetta del contratto di locazione a partire da dicembre. “Chiudere la sede di Molfetta –hanno
rimarcato i dipendenti- costituisce anche una palese violazione della convenzione stipulata 22 anni fa tra azienda e Comune e che prevede, appunto, una sede nel territorio”. Con la scelta di chiudere i battenti in città, Italgas sembra non tener conto delle esigenze dei circa 25mila utenti presenti a Molfetta e delle necessità del territorio in continua crescita considerando l’espansione della zona abitativa, delle zone artigianali e la realizzazione del nuovo porto commerciale. “Spostarci nella sede di Bitonto –hanno inoltre ricordato i dipendentipuò rappresentare un serio problema per la sicurezza degli utenti che in caso di emergenze dovrebbero attendere l’arrivo degli operatori per diversi minuti”. In attesa di un auspicato ripensamento da parte dell’Azienda, il consiglio comunale di Molfetta ha votato un ordine del giorno con cui si impegna a sensibilizzare Italgas per scongiurare la chiusura della sede locale.
Sembra che anche il ministro Brunetta si sia complimentato per il provvedimento assunto dall'Azienda Servizi Municipalizzati di Molfetta che ha licenziato, per giusta causa, un dipendente "fannullone". La notizia, diffusa dalle pagine de "La Gazzetta del Mezzogiorno", ha fatto già il giro di tutta Italia. Secondo quanto raccontato dalla corrispondente locale Lucrezia d'Ambrosio, e confermato dagli stessi vertici aziendali, il dipendente (assunto da
diverso tempo), negli ultimi tre anni aveva accumulato 365 giorni di assenza per malattia, aveva usufruito di alcuni mesi di riposo per infortunio ed inoltre non aveva mai rinunciato a ferie e turni di riposo. A conti fatti, insomma, era davvero improbabile trovarlo a lavoro. "La vicenda risale ad alcuni mesi fa -ha raccontato l'ex presidente dell'azienda Francesco Nappi- ed è purtroppo un capitolo doloroso della storia dell'ASM. Quando ci siamo resi conto che la situazione stava diventando insostenibile abbiamo cercato di motivare il dipendente, spingerlo a cambiare atteggiamento, ma ciò non è servito. Abbiamo quindi solo applicato la legge secondo il contratto collettivo nazionale di lavoro". Come detto della vicenda si è interessato anche il ministro Brunetta che lunedì 30 luglio intervenendo in diretta su "Radio 24" nel corso di un programma in cui si è parlato di assenteismo e fannulloni nella pubblica amministrazione ha commentato anche l'episodio di Molfetta.
Onoreficenze per il maggiore Vincenzoni
Scongiurato lo sfratto per il Ser
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Trovato l’accordo tra volontari ed amministrazione. L’associazione dovrà versare 800 euro al mese.
L’ufficiale dei Carabinieri ha comandato la Compagnia di Molfetta per oltre cinque anni. Importanti riconoscimenti sono stati assegnati nelle ultime settimane al maggiore dei Carabinieri Paolo Vincenzoni. L’ufficiale dell’Arma per oltre cinque anni ha comandato la Compagnia Carabinieri di Molfetta ed attualmente riveste il ruolo di comandante del Nucleo Operativo Provinciale di Rimini ma è rimasto fortemente legato alla nostra città dove spesso torna. Vincenzoni ha ricevuto l’onoreficenza di Cavaliere dell’Ordine di Sant’Agata conferita dalla Repubblica di San Marino ai cittadini stranieri che si sono distinti per particolari meriti in favore della repubblica più antica del mondo.
Successivamente gli è stato conferito anche il diploma di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, consegnata ai cittadini che si sono particolarmente distinti in ambito lavorativo e nel sociale.
Fare volontariato diventa sempre più spesso difficile ed anche costoso. Ne sanno qualcosa i soci della Pubblica Assistenza Sermolfetta, benemerita associazione di volontariato che da oltre 20 anni opera in città nel campo del soccorso sanitario, della protezione civile e dell'assistenza sociale. Oltre ai problemi che sta vivendo il Servizio di Emergenza Sanitaria 118, per cui il Ser opera, una nuova tegola rischiava di mettere in serio pericolo la sopravvivenza stessa dell'ente. Il problema era legato ai canoni di affitto arretrati che il Ser doveva al comune per i locali in uso presso il palazzetto della Zona 167. Quasi 20mila euro mai versati
e relativi agli anni dal 2004 al 2007, praticamente 8mila ed 800 euro l'anno. Una morosità che rischiava di portare alla procedura di sfratto. Fortunatamente nel corso di una delle ultime riunioni della giunta comunale volontari ed amministrazione hanno trovato l'accordo: da quest'anno e sino al 2010 i volontari salderanno il loro debito con rate di circa 800 euro al mese senza che vengano addebitati interessi. Resta però un dubbio: tra i tanti locali comunali concessi in uso gratuito ad enti ed associazioni, non si poteva prevederne uno anche per il Ser? Del resto, dopo tanti anni di onorato servizio, un regalo da parte della comunità sarebbe stato più che gradito.
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In Cittaʼ
mercoledì 9 luglio 2008
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Fare impresa a Molfetta si può. Ed è un successo Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 521
La Network Contacts è oggi leader nel settore dei servizi tecnologici alle aziende ed occupa stabilmente e regolarmente decine di donne e uomini molfettesi.
Passo dopo passo, tutti insieme per raggiungere un obiettivo. Facendo insieme sacrifici, credendo in un progetto e, perché no, sognando un futuro migliore. È questa la filosofia alla base della nascita e della crescita della Network Contacts, società del Gruppo Cattolica Popolare riuscita negli ultimi anni a conquistarsi una fetta importante del mercato di riferimento: servizi di comunicazione tecnologica a servizio delle aziende. La società, che ha da poco inaugurato la nuova sede nella Zona Asi, in via Olivetti,
nasce nel gennaio 2001 come struttura per la promozione delle nuove tecnologie e mira a diffondere i servizi e le tecnologie di contact center, CRM e knowledge management presso le aziende pubbliche e private del territorio, nei settori produttivi più variegati (bancario, manifatturiero, agroalimentare, telecomunicazioni, etc) favorendo e supportando lo sviluppo economico. Una vera e propria missione che in tanti, riduttivamente, associano semplicemente ad un enorme centralino telefonico. Nulla di più sbagliato. E per comprenderlo basta
farsi un giro tra le postazioni telefoniche occupate da decine di ragazze e ragazzi, dialogare con responsabili della struttura e dirigenti. Tutti remano nella stessa direzione, tutti sanno di far parte di una scommessa. Tutti sono coscienti del fatto che al sud, a Molfetta, si sta creando una delle strutture più tecnologicamente avanzate del Paese. Un progetto che adesso garantisce lavoro ed opportunità di crescita umana e professionale a tante persone. “All’inizio di questa avventura –ci ha detto uno dei dirigenti della societàabbiamo chiesto a tutti i nostri collaboratori tanto impegno ed anche tanti sacrifici. Bisognava dare tutti, dal primo all’ultimo degli arrivati, il 100% ed oltre per crearci un modo attorno. Oggi, a distanza di sette anni dalla partenza ci possiamo voltare in dietro e rimanere sorpresi di quanto fatto, di quanto siamo cresciuti”. La società ha decine di dipendenti, tutti regolarmente assunti ed ha clienti e partner di primo piano a livello nazionale ed internazionale. Anche il trasferimento dell’intera struttura dalla vecchia sede di
piazza Garibaldi alla nuova nella Zona ASI ha rappresentato un nuova importante opportunità di sviluppo ma, soprattutto di attenzione verso i dipendenti: locali confortevoli, un servizio navetta a disposizione per i trasferimenti da e per la città, finanche, primo caso in tutta la nostra zona artigianale e tra i primi in Puglia, un asilo a disposizione dei dipendenti che possono così affidare i loro figli a personale esperto e qualificato. “Il successo dei traguardi raggiunti è principalmente nell’impegno dei nostri collaboratori –ha continuato il dirigente che ci ha accompagnato nella nostra visita- cono loro il motore di tutta la struttura. Specie chi è con noi dall’inizio oggi fa parte di una vera famiglia. Si tratta di donne e uomini molfettesi che hanno scommesso su loro stessi e sulla loro terra”. Una scommessa che sinora stanno vincendo entusiasticamente e che nelle prossime settimane vi racconteremo anche con uno speciale video su www.ilfatto.net.
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Cultura & Spettacoli
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Prenoto la mia Copia di Mr Villain pagandolo SOLO 3,50 euro N.B. I dati personali serviranno solo per la prenotazione e consegna del fumetto
Mr. Villain: lʼanti-eroe più simpatico che ci sia
Activa Srl, società editrice de “Il Fatto” Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 522 della testata online "ilfatto.net" presenta una nuova scommessa rivolgendosi nuovamenPrenota la tua copia utilizzando il coupon presente in te ai molfettesi. L’idea, che nelle intenzioni dell’editore vuole aprire la strada ad una questa pagina. nuova forma di sviluppo culturale, è quella di dare la possibilità a giovani autori di storia che sogna di pubblicare in qualche pubblicare “su richiesta” i loro lavori, le loro modo. opere. In fondo di realizzare i loro sogni. Diplomatosi con la votazione di 100/100, si Un po’ quello che si vuol fare con Salvatore iscrive successivamente all’Accademia di Modugno, giovane vignettista molfettese Belle Arti di Bari per conseguire un ulteriore già noto per la prestigiosa collaborazione titolo di studio, senza mai scordare però che con il mensile locale “l’altra Molfetta” che la sua strada non porta all’arte della Grafica presenta ai lettori “Mr Villain”, opera a di incisione ma all’arte del fumetto e fumetti in otto capitoli da lui interamente dell’illustrazione umoristica. sceneggiata e disegnata. “Mr Villain” viene proposto ai lettori in quattro parti, ognuna al Salvatore Modugno racconta (con tanta costo di 3,50 euro. Per poterla ricevere basta ironia) il suo fumetto compilare il coupon presente in questa Tutti, nella vita, hanno sognato di diventare pagina e consegnarlo unitamente ai 3,50 euro presso il “Place Blanc”, partner degli eroi. Io no. Sin da bambino ho sempre dell’iniziativa, in piazza Margherita di sognato di essere un malvagio supercrimiSavoia. Da settembre il fumetto sarà creare vignette per “Leggimi”, il giornalino nale vestito di tutto punto, con lungo disponibile e verrà consegnato a coloro che scolastico finché, nell’ultimo anno di mantello nero, faccia maligna, voce baritone avranno prenotato una copia. frequenza, non diviene il vignettista ufficia- nale… Poi il tempo passa. Si cresce e ci si le del giornale. Attraverso questo giornale, rende conto che gli eroi dei film non esistoChi è l’autore viene notato dall’allora editore de “L’Altra no. Quindi, perché affannarsi ad essere dei Salvatore Modugno in arte Freak nasce a Molfetta” avvocato Nicola Morgese, che lo supercattivi se non hai nessuno che possa Molfetta il 10 Agosto 1988. Da sempre invita a collaborare col suo giornale. Qui, metterti i bastoni tra le ruote? Però… dire appassionato di disegno, cresce subendo la oltre a illustrare racconti e a creare vignette che gli eroi da film non esistono è azzardato. notevole influenza dei grandi classici d’animazione Disney, assimilandone alcuni umoristiche, Freak introdurrà la rubrica del Esistono eccome. Ma solo nei film… e nei caratteri nel tratto e soprattutto avvicinando- fumetto facendo conoscere ai lettori un suo fumetti. Allora per affrontarli basta calarsi in si particolarmente ai personaggi negativi personaggio creato qualche mese prima, quel mondo fatto di magia e sogno. E per che popolano le pellicole prodotte dalla l’imbranato Ispettore Strabick, che tuttora uno che sa disegnare, la cosa si rivela facile. Quando creai Mister Villain ero disgustato. multinazionale statunitense, arrivando a viene pubblicato sul mensile molfettese. parteggiare per essi nonché ad identificarsi Avendo “sistemato” Strabick e resosi conto Avevo appena visto un film di cui, con loro. Ciò denoterà da subito una partico- che il suo vecchio Shark non avrebbe mai all’epoca, tutti amavano parlare. Un film larità nel suo stile (grafico e non…) caratte- potuto vedere la luce perché troppo imper- della mia multinazionale preferita: la rizzando i suoi personaggi con espressioni fetto e paradossalmente lontano dal nuovo Disney. Il film era High School Musical. minacciose e con le classiche connotazioni stile del suo stesso creatore, Freak si dedica Ragazzi e ragazze, tutti rigorosamente fisiche che caratterizzano da sempre i cattivi al restyling di un altro suo personaggio a cui corrispondenti ai più ferrei canoni di belleznelle storie. è molto affezionato, il malefico Mister za giovanile, che ballavano allegri in una Vince diversi concorsi nel corso della sua Villain, mitomane strambo che, anziché scuola. Non so manco perché lo vidi. Curioinfanzia ed adolescenza, locali e nazionali. sognare di diventare un eroe, ambisce a sità, forse. Fatto sta che ad un certo punto Dopo le scuole medie inferiori si iscrive diventare un noto supercriminale da fumet- (durante l’ennesimo balletto tutto sorrisi e presso l’Istituto professionale “Mons. Bello” to. Inizia quindi a realizzarne una nuova ammiccamenti) immaginai un tizio folle di Molfetta nel settore grafica pubblicitaria. Sarà qui che, per la prima volta, comincerà ad intendere seriamente l’arte del fumetto, in seguito ad un modulo scolastico realizzato durante il suo primo anno di scuola. Tuttavia in tale occasione, si diletta dapprima a creare versioni di fumetti già esistenti come Dragon Ball o One Piece (dopo aver messo su una sorta di equipe composta da suoi compagni per la realizzazione del fumetto) e solo in un secondo momento inventerà un suo personaggio, Shark, un futuristico ragazzosqualo che vive in un mondo devastato dagli alieni e che si ritrova a combattere contro umani mutati da questi ultimi. Pur cercando di dare un tono da eroe al suo personaggio, gli sfugge il dettaglio che un ragazzo che uccide i suoi avversari a morsi e sciabolate ha un nonsoché di malvagio… quindi la sua passione per i cattivi non sarà mai debellata. Verso gli ultimi anni di scuola, si diletta nel
che irrompeva nella scuola e sparava all’impazzata. Come accade in alcune scuole statunitensi. Dapprima risi, rendendomi conto dell’assurdità della cosa. Poi pensai: “chissà a quanti, in questo momento, quel tizio risulterebbe simpatico!”. Nei giorni seguenti non pensavo ad altro. Un antieroe protagonista di una storia umoristica ma allo stesso tempo originale. Basta coi classici eroi belli o coi cattivi mitomani ma incapaci. Questo sarebbe stato un cattivo vero. Intelligente, freddo e carico d’odio. La pecca era… tutto ciò che gli stava attorno. Per varie circostanze, non sarebbe mai riuscito a diventare il più grande cattivo del secolo non perché non ne fosse capace, ma perché ora per un motivo ora per l’altro, l’avevano sempre vinta gli altri. L’ennesima persona con del talento che non riesce ad emergere. Creai così Mister Villain, il genio malvagio che, nella prima versione, era un omino calvo, NON CYBORG e affiancato da un aiutante idiota malriuscito: Brandon, l’alligatonto. In quella prima versione, disegnata in modo sciatto, Villain sognava, per vendetta, di cancellare tutti i supereroi dalla faccia della terra dopo che questi l’avevano imprigionato ed internato per sei mesi in un manicomio criminale. Il personaggio viveva in un bizzarro castello situato nelle fogne di Babbeopoli. Successivamente decisi di sottoporre Villain ad un restyling. Lo resi più malvagio mutandolo in un Cyborg e ammantandolo di nero e trasformai l’esuberante Brandon in un coccodrillo rassegnato alle manie del suo padrone ma comunque stupido. Nessun castello sotterraneo, stavolta. I due sarebbero vissuti nelle fogne tra i liquami come i ratti. Ovviamente avrei reso il tutto più demenziale, sminuendo la malvagità del protagonista con una voce narrante incompetente che tra le terribili gesta del personaggio, annoverava l’aver “salutato per strada gente che non conosceva” e “l’aver fatto le smorfie ai mendicanti ciechi”. Inoltre avrei inserito dei concorrenti al suo stesso titolo. L’odioso Koopydo, effeminato supercriminale vestito di rosa dai modi pomposi da stilista affermato, e l’enigmatica Glacialia, placida cattiva un tempo innamorata di Villain. E poi c’erano i supereroi, qui resi particolarmente stupidi. Ultra Bau-Bau, l’uomo-cane succube del compagno, e Blackwhite, classico eroe mascellone paladino della giustizia. La storia sarebbe stata apparentemente banale ma dai risvolti imprevedibili. Realizzai così le prime 96 tavole. La storia si arricchì intanto di nuovi personaggi che, nel corso della stessa, sarebbero stati trasformati in altri grattacapi per il povero Mister Villain…
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Cultura & Spettacoli
La scuola investe nel futuro dei piccoli alunni Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 523
Alla “San Giovanni Bosco” percorsi di lavoro con strategie metodologiche creative e innovative. La scuola elementare “San Giovanni Bosco” di Molfetta si appresta a concludere il proprio Piano Integrato degli Interventi del Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo”. Gli interventi di formazione, fortemente voluti dal Dirigente Scolastico Tiziana Santomauro, hanno visto avvicendarsi sul campo della formazione diversi esperti provenienti da tutto il territorio
nazionale. La scrittura creativa, la teatralità e la letteratura per l’infanzia sono stati affrontati dall’esperto Gabriele Ferrari, consulente artistico dell’Assessorato del sistema educativo del comune di Torino e docente dell’ Università Studi Milano “Bicocca” che ha curato il percorso formativo “Parliamone”. La matematica e la logica sono stati messi in gioco,
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sia per gli alunni con il percorso “Quanto conti!” e sia per i docenti nell’ambito dell’obiettivo “La matematica è un’opinione?” e affrontati dall’esperto Mauro Caldera, direttore del Parco della Fantasia Gianni Rodari di Omegna e consulente didattico nella scuola primaria. Quest’ultima azione ha coinvolto anche gli esperti Domenico Lorusso e Raffaele Annese, del Centro Studi e Didattica Ambientale “TERRAE“, impegnati a fornire ai docenti indicazioni metodologiche sull’uso delle attrezzature scientifiche nella didattica delle discipline. L’obiettivo “Scuola e Territorio: insieme si può!” ha previsto due percorsi: uno per gli alunni e l’altro per i genitori degli stessi. In entrambi i moduli sono state affrontate tematiche di carattere tecnologico, ambientale/ecologico/naturalistico, psicomotorio/espressivo e socio/relazionale per la prevenzione e il recupero del disagio e l’inclusione sociale. Le strategie didattiche per il recupero del disagio sono state affrontate dall’esperta in counseling Marta Antonella Visaggio che ha curato sia il percorso per i docenti di scuola dell’infanzia e primaria sull’obbiettivo “A che scuola giochiamo?” che quello per i genitori degli alunni. L’area espressiva e psicomotoria ha visto l’esperta Matilde Bonaccia impegnata nel percorso formativo teatrale con gli alunni e l’esperta Elenora Minervini in un percorso formativo di ginnastica yoga con il metodo Pilates, rivolto ai genitori degli stessi. Tutti i percorsi di lavoro attuati hanno evidenziato strategie metodologiche creative e innovative coerenti con le attuali Indicazioni per il Curricolo di Scuola Primaria. E’ così che la Scuola del 3° Circolo Didattico investe nel futuro degli alunni e li accoglie “educandoli e istruendoli” quali cittadini di domani.
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Luisella De Pietro: voce molfettese nel mondo Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 524
Astro nascente della musica, la giovane cantante molfettese già protagonista sui palcoscenici più prestigiosi d’Italia e del mondo. Molfetta, la musica ed i suoi talenti. Talenti come Luisella de Pietro, soprano, che ha fatto della sua splendida voce e della passione per la musica motivo di orgoglio e attività professionale. Da più di 10 anni nel campo della musica, la giovane cantante molfettese, può vantare un curriculum davvero molto interessante e coronato da più di un successo. Dottoressa in lettere e diplomata in canto con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Musica “Piccinni” di Bari, Luisella de Pietro ha frequentato diversi master class di canto ed è stata finalista del Concorso Lirico Nazionale “Città del Barocco” della città di Lecce. La 33enne molfettese ha frequentato in questi anni numerosi corsi di perfezionamento vocale e scenico presso le principali accademie d’Italia. Nel 2004 la giovane soprano ha debuttato nel 30° Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e ha interpretato in svariate occasioni il ruolo di Violetta Valery ne “La Traviata” di Verdi e il ruolo di Musetta ne “La Bohème” di Puccini. Calcando i palcoscenici più importanti d’Italia e d’Europa, in molti hanno potuto apprezzare la straordinaria estensione vocale e la padronanza scenica della de Pietro, capace di stupire il pubblico attraverso l’impeto del suo “strumento” naturale. Orgoglio e ambizione fanno di lei un’artista a tratti unica. “Considero il canto non soltanto un’attività professionale –ha detto Luisella de Pietro– ma soprattutto una grande passione che nasce da dentro e ti spinge ad affrontare quegli innumerevoli sacrifici che caratterizzano questa carriera. Si tratta di un’attività che tende a cambiarti lo stile di vita, ma che al tempo stesso è in grado di riempirti di orgoglio quando si centrano i risultati sui cui hai puntato”. Nel corso della sua breve ma già intensa carriera, la soprano molfettese si è esibita come solista in numerosi concerti lirici, collaborando con formazioni orchestrali come l’Eurorchestra, la Filarmonica Mediterranea e l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, esibendosi a Bari, Lecce, Roma, Milano, Firenze, Madrid, Lisbona, Tunisi, Malta, Chicago e Dresda. “Dopo un lungo periodo di gavetta sono riuscita a realizzare cose in cui non credevo davvero di riuscire”. Nella sua carriera Luisella de Pietro ha collaborato anche con il Conservatorio di Bari e si è esibita al “27ème Gala de l’UNICEF” a Mulhouse in Francia. Nelle prossime si esibirà con i suoi recital lirici a Pescara, Frosinone e in alcune città estere. “Quando mi esibisco –ha detto prima di salutarci la giovane cantante- porto la mia città sempre nel cuore perché culturalmente è una città attiva e rappresenta un target ben definito e un esempio per molte città italiane. E’ davvero bizzarro però vedere una città come Molfetta, capace di sfornare ogni giorno talenti musicali e artistici, priva di contenitori culturali in grado di ospitare manifestazioni di un certo livello, ma soprattutto adatti a esaltare le qualità di chi sceglie questa città come palcoscenico in cui esibirsi”.
“Vintage”: una serata troppo breve Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 525
“Vintage”, così ha intitolato Mimmo Amato, lo spettacolo presentato all’Anfiteatro di Ponente il 25 giugno organizzato da “Il laboratorio della danza” di Molfetta diretto dalla signora Gioia e da Antonella Petrelli. L’autore non ha seguito un testo drammaturgico preesistente ma ne ha combinato uno tutto suo, cucito con pezzi di varia provenienza: Proietti, Petrolini, Lerici. Uno spettacolo di due ore e mezza tutto d’un fiato, senza mai mollare. Amato è magnetico in ogni momento. Entra subito in simbiosi con il pubblico, suscita empatia. Gioca sulla differenza fra fagiano e fagiolo e sono subito risate, applausi. E’ bravo anche nei pezzi “impegnati”, vedi “Attore popolare” di Roberto Lerici. Ha la capacità di
Grande successo per lo spettacolo curato da Mimmo Amato e portato in scena all’Anfiteatro di Ponente. cambiare accenti e personaggi come nulla fosse, entra ed Capodieci e Giusi Andriani, quest’ultime insieme a esce dal testo agilmente. Trova persino battute sulle Giuliana Squeo, Maria Cristina de Palma e Flavia zanzare che ‘stuzziccano’ la calda serata. E’ forte, c’è Annese li hanno eseguiti. Balletti bellissimi, unici, inimipoco da dire: balla, canta, recita, presenta senza mai tabili: uno dedicato a Roma, la città che ha dato i natali a annoiare. Bisogna sottolineare che Amato non ha mai Gigi Proietti e Ettore Petrolini ai quali lo show è dedicato scimmiottato il Mandrake, ha reinterpretato i personaggi (ricordiamo che Proietti è nato in via S. Eligio a qualche come Pietro Ammicca, Gigi il bullo, Tòto, l’insegnante metro di distanza da dove nacque anche Ettore Petrolini), di sesso giusto per citarne qualcuno. gli altri due realizzati su canzoni dello stesso Proietti. Lo ha accompagnato Carlo Monopoli, nomination al Fine l’intervento della straodinaria Giusy Andriani, prima premio 2007 - Festa nazionale del teatro - per il miglior come attrice nella parte della suggeritrice di un attore senza attore. Formidabile cantante, direttore di una compagnia memoria, poi come cantante in Nina si voi dormite di teatrale di Bisceglie. Monopoli canta “‘Na gita a li castelli”, Leopardi - Marino del 1901, una canzone tanto amata da la famosa “Canto pe canta’” di Petrolini insieme al pubbli- Ettore Petrolini. La serata è una festa di colori, luci, parole, co, poi tira fuori dalla “Tosca” di Luigi Magni “Nu je da sono coriandoli sparsi nell’aria. E’ una serata bellissima. retta Roma”. Eccellente è la sua interpretazione. Monopoli Si torna a casa ricordando le battute di Salamini, lo si esibisce in un duetto divertente con Mimmo Amato scioglilingua di Fortunello, la favola del vecchietto, il recitando una poesia di Maraini fatta di parole inventate. giapponese, l’insegnante Luigi de Serio detto ‘punto e La recitazione viene alternata da balletti ideati dalle virgola’, e tanti altri personaggi, gag, battute. bravissime coreografe Rosalba Sciancalepore, Anna Sinceramente avremmo voluto che durasse di più.
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Offro Lavoro
mercoledì 9 luglio 2008
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Sport
mercoledì 9 luglio 2008
Il sogno si è avverato. Quello che non è stato possibile conquistare in finale contro l’Ostuni, è stato ottenuto in una calda mattinata d’estate, su di un tavolo della Federazione. Nella prossima stagione agonistica la Nuova Virtus Basket Molfetta prenderà parte al campionato di Serie A Dilettanti, ultimo gradino prima del basket dei professionisti. La notizia è arrivata in città prima sottoforma di indiscrezione e poi con ufficialità: Virtus basket ripescata e pronta a rappresentare, assieme ad Ostuni, la Puglia nella ex B1. Molfetta del resto ha lavorato enormemente in campionato per centrare il salto di categoria e, dopo aver concluso al primo posto in classifica la stagione regolare, ha dovuto cedere ai brindisini solo in finale e per ragioni esclusivamente fisiche. Una pagina da dimenticare, perché ora c’è da pensare alla nuova e prestigiosa avventura che vedrà i biancoazzurri correre per un prezioso obiettivo: la tranquilla salvezza. Fino all’ultimo momento, la possibilità di ripescaggio vedeva un ballottaggio tra Molfetta e Cagliari, poi la mancata iscrizione di Novara e Modena ha aperto le porte ad entrambe per il salto di categoria, anche se i migliori risultati in stagione regolare degli uomini di Bellifemine e Scardigno avrebbero dato il lasciapassare anche con un solo posto disponibile. “Siamo felicissimi per
Ecco la Serie A!
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Virtus ripescata per i meriti ottenuti sul campo. Confermati Carolillo e Maggi. Arrivato Di Marcantonio. Il mercato prosegue. questo importante traguardo –hanno dichiarato i massimi dirigenti virtussini- e siamo già al lavoro per disegnare una squadra capace di raggiungere gli obiettivi per la prossima stagione”. Quindi, si continua a lavorare con molta calma e discrezione in casa Virtus Basket Molfetta. Interrotto il rapporto professionale ma non quello umano con il direttore
sportivo Luigi Lonardelli (tornato al Corato), l’incarico è stato affidato al general manager Leonardo Scardigno che ha dovuto da subito occuparsi delle prime importanti questioni legate al mercato. A cominciare dall’addio di capitan Francesco Teofilo. Il conversanese dopo quattro stagioni in maglia biancoazzurra e dopo essere stato uno dei protagonisti della cavalcata che ha
Manerbio sorride ai Minervini Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 527
Caterina e Gregorio ottengono ottime prestazioni al Regioni. Non conoscono fine i successi della giovane amazzone molfettese Caterina Minervini che domenica 1 giugno a Mesagne ha disputato la terza tappa regionale del Campionato di Reining. La molfettese si è piazzata al primo posto in sella a Rs Pine N Nuts nella categoria "Youth" ed al secondo nella categoria "Intermediate Non Pro e Non Pro”.
Successivamente a Manerbio in provincia di Brescia, nel più grande maneggio europeo al coperto, il “Palasturla”, dal 27 al 29 giugno ha preso parte ad una gara nazionale cui hanno preso parte le rappresentative di tutte le regioni italiane con i loro migliori cavalieri. Caterina e suo padre Gregorio hanno rappresentato la Puglia nelle categorie
“Youth” e “Intermediate Open – Open”. Caterina, impegnata nella categoria Youth, si è piazzata al terzo posto con il cavallo “Rs Pine N Nuts” mentre suo padre Gregorio si è piazzato al quinto posto con “Ot Tari High” nella categoria “Intermediate Open”. Il prossimo appuntamento per i due cavalieri molfettesi è previsto a Mesagne il 27 luglio.
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portato la società molfettese dalla C1 ai vertici della B2 ha deciso di tentare una nuova avventura accasandosi a Ruvo di Puglia. Resta in piedi invece il rapporto con coach Sergio Carolillo: il progetto su base triennale cominciato due anni fa che puntava quest’anno, senza mezzi termini, al salto di categoria per fortuna di tutti dovrà continuare nel campionato di A Dilettanti. Ed insieme a Carolillo rimane a Molfetta, candidandosi a diventare bandiera della squadra e puntando ai “gradi” di capitano, il play Andrea Maggi che ha rinnovato il suo contratto con la Virtus legandosi con un rapporto pluriennale. In attesa di sapere se ci saranno altre conferme tra coloro che hanno composto la rosa nella passata stagione (qualche possibilità c’è per quanto riguarda Lillo Leo) ma, la cosa appare sin troppo difficile specie alla luce dell’avvenuto ripescaggio, la dirigenza virtussina ha piazzato il primo importante colpo del mercato in entrata. Dalla Stella Azzurra Roma è infatti arrivato il pivot Lorenzo Di Marcantonio (nella foto). Classe ’78, 210cm di altezza, Di Marcantonio è un pivot puro e nelle attese di tecnico e dirigenti dovrà dare maggiore qualità e quantità sotto canestro. Nel suo passato si registrano esperienze in A1 e A2 a Roma, Rimini ed Avellino ed in B1 a Trapani, Patti ed Atri. Mancano pochi dettagli ed a Molfetta dovrebbe arrivare da Matera anche Francesco Longobardi.
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Ancora un anno ricco di soddisfazioni per la Sezione Arbitri FIGC "Paolo Poli" di Molfetta. Nel pomeriggio del 4 luglio a Roma, il presidente nazionale dell'AIA Cesare Gussoni, ha diramato le risultanze di fine anno e comunicato i nominativi di osservatori arbitrali, arbitri ed assistenti promossi nelle categorie superiori. Anche quest'anno la sezione molfettese si è distinta a livello nazionale piazzando importanti colpi nella piramide del calcio italiano. Per quanto riguarda i massimi campionati, Serie A e B, tutti confermati nel ruolo i portabandiera molfettesi: Gianni Nicola Ayroldi continuerà a fischiare nel calcio d'elite tagliando il traguardo della decima stagione tra serie A e B. Confermati nella categoria anche gli assistenti arbitrali Stefano Ayroldi (internazionale), Francesco Altomare ed Onofrio Fiore. Sempre nei due massimi campionati farà il suo esordio l'osservatore arbitrale promosso dalla Serie C, Franco Natilla. In Serie C tornano i molfettesi in campo. Dopo un anno di vuoto dovuto alla dismissione dell'arbitro Enzo Lioce, il portabandiera biancorosso sarà l'assistente arbitrale Giuseppe Grillo, promosso dalla serie D. Ed in Serie D, oltre ai riconfermati Eugenio Abbattista, Roberto de Pietro e Corrado Germinario, sbarcano anche
Sport
mercoledì 9 luglio 2008
Promozioni a valanga per gli arbitri molfettesi Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 528
Le “giacchette nere” locali continuano ad essere protagoniste in tutti i campionati nazionali. Dalla serie A sino agli “scambi” Molfetta è sempre presente.
l'arbitro Lorenzo Illuzzi, proveniente dal ruolo "scambi" e l'assistente Emanuele Prenna. Al ruolo "scambi" approdano dalla regione l'arbitro Vito Matera e l'osservatore arbitrale Tommaso Regina.
Mentre per quanto riguarda il calcio a 5, confermati gli arbitri De Felice, Fornelli e Gisondi e l'osservatore Michele Zanna, alla pattuglia va ad aggiungersi l'arbitro Angelo Farinola. Insomma per la sezione guidata da
Antonio de Leo c'è da festeggiare. Sempre con moderazione però: tra pochi giorni si tornerà in campo e sul rettangolo di gioco bisognerà continuare a dimostrare quanto sono bravi gli arbitri molfettesi.
Sport
mercoledì 9 luglio 2008
Nemmeno il tempo di riposarsi un po’ che già il parquet chiama per ricominciare una nuova e si spera ancora avvincente stagione sportiva. Tante le novità nel mondo della pallavolo molfettese. A cominciare dalla rivoluzione societaria per quanto riguarda la maschile. Infatti, anche se la voce era nell’aria già da diverso tempo, le due maggiori compagini locali, l’ASD Pallavolo Molfetta di Filippo Alessandrini e la Ragno di Paolo Garofoli, che avrebbero dovuto disputare entrambe il prossimo campionato di serie B1, hanno ben deciso di unire gli sforzi e le risorse unendosi in una sola società. Una scelta oculata e paradossalmente in controtendenza con quanto avviene a Molfetta dove spesso si fa sport più per ambizione personale che per raggiungere prestigiosi risultati sportivi. I parquet della terza serie nazionale saranno quindi calcati da una sola società molfettese, l’ASD Pallavolo Molfetta. A guidarla in panca ci sarà mister Vito Avellis coadiuvato da Nico Palumbo. Per quanto riguarda gli atleti da mandare in campo la dirigenza è al lavoro e, accanto a numerose riconferme, non si esclu-
È già ripartita la macchina del volley Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 529
In B1 maschile fusione tra la ASD Pallavolo e la Ragno. In casa Azzurra arrivano i primi volti nuovi. dono prestigiosi colpi di mercato e piacevoli ritorni. Anche sul fronte “femminile” l’attività è già ripartita. Dopo aver brillantemente conquistato la promozione in Serie B2 centrando anche le vittorie in Coppa Puglia e Coppa Oro, le atlete dell’Azzurra Volley Molfetta hanno infilato nuovamente le scarpe da ginnastica e si sono già ritrovate in palestra agli ordini della riconfermata Annagrazia Matera per le prime sedute pre campionato. Si tratta di incontri “preliminari” nel corso dei quali tecnici e dirigenti stanno anche mettendo alla prova alcune atlete che potrebbero vestire la casacca biancoazzurra. La preparazione vera e propria in vista del prossimo campionato è invece fissata per l’11 agosto agli ordini dell’allenatrice e del professor Riccardo Liso. Dal 18 agosto in poi inizieranno ad essere programmate le
LʼAtletica Aden Exprivia in primo piano Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice 530
Lusinghieri risultati raggiunti dai portabandiera molfettesi nelle competizioni di Majano, Torino ed Avellino. Si è tenuta a Majano in provincia di Udine la finale “A2” dei Campionati di società Allievi/Allieve di atletica che ha visto impegnata la compagine molfettese dell’Aden Exprivia Molfetta. Benché orfana dell’atleta di punta di origine greca Dimitris Muratidis infortunatosi nell’ultima gara test ad Acquaviva delle Fonti, la squadra ha comunque onorato la manifestazione. Entrando nel merito ottime le prestazioni di Luigi Rosito che sfiorando il minimo per gli italiani ha concluso in 9:21.17 i 3000m piani (record personale) e in 6:47.59 i 2000sp (in entrambe le gare classificandosi al posto) e del marciatore Massimo Stano si è piazzato al primo posto con 23:19.60 nei 5 km. Altrettanto lusinghieri sono stati i risultati nella gare disputatesi a Torino. Tra i tanti in evidenza Mark Ridger sui 3.000 metri siepi che ha portato il cronometro sui 9’20”60 e che parteciperà, indossando la maglia della nazionale, al prestigioso meeting d’atletica di Marrakech in Marocco. Ad Avellino poi, nel Meeting Internazionale d’Atletica Leggera, tra gli indiscussi protagonisti della manifestazione Gabriele Giudetti (nella foto). Il velocista tarantino, attualmente in servizio
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presso la Capitaneria di Porto di Molfetta, ha corso i 100mt piani in 10”82 sfiorando ancora una volta il suo primato personale di 10”46. Nel meeting oltre Giudetti si sono distinti gli Paride Salvemini, Domenico Amoia ed Alessandro Nappi che ha corso i 1.000 mt in 2’42” giungendo al secondo posto e dunque rimediando un argento. Merito dunque a questa squadra guidata dal presidente Domenico Altomare che, consapevole dei propri limiti, ha partecipato con impegno e ardore agonistico alla competizione. ”Manifestazioni come questa sono fondamentali per far crescere il nostro vivaio e per dare ai nostri giovani l’opportunità di fare esperienze” ha commentato il direttore tecnico Antonio Ferrara che fiducioso in una stagione importante per l’atletica molfettese è già proiettato ai campionati assoluti di società finale A1
prime amichevoli. Il campionato avrà inizio il 20 settembre e le ragazze di patron Vincenzo Giancaspro giocheranno le gare casalinghe il sabato alle 18.30. Sul fronte squadra da registrare le conferme di capitan Marta De Gennaro, Simona Marasco, Virginia Vuovolo, Giovanna De Vincenzo, Alessandra Nappi, Silvia la Forgia, Mara Racanati, Brigida Fortunato e Mariateresa Francioso. Saranno probabilmente aggregate alla prima squadra Daniela Albanese (che sarà il secondo libero), Cristina
d’Argento, Angela Lisena e Marina Tangari. Allo stato attuale non farà parte della rosa Adriana Carbonara che ha scelto di mettersi alla prova in altri scenari. Da registrare anche i primi due importanti colpi di mercato. Si tratta della sedicenne centrale molfettese Marilena Faracchiolla (nella foto) proveniente dalla Pegaso Volley e della esperta atleta di Adelfia, Valentina Testini, classe 1982 proveniente dal Valenzano neopromosso in B1 e con esperienze anche a Santeramo, Potenza, Matera, Brinsidi ed Aversa.
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Rubrica
mercoledì 9 luglio 2008
N° REG. GENER.
N. DELIBERA
FATTI E NUMERI DAL PALAZZO DETERMINE DEL SETTORE AFFARI GENERALI DATA
OGGETTO
USCITE
ENTRATE in euro
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11-04-2008
Servizio di vigilanza a rotazione mensile . Affidamento del servizio all'Istituto "METRO GIORNO E NOTTE S.R.L." da Bari. Periodo 21/04/2008 - 15/05/2008
1.277,04
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16-04-2008
Liquidazione 1° tranche di spese per onoranze funebri a carico del Comune per le 5 vittime della Truck Center.
mancante
mancante
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16-04-2008
Impegno di spesa per affrancatura postale e telegrafica per il 2° trimestre dell'anno 2008
mancante
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17-04-2008
Programma culturale musicale a cura della Fondazione Vincenzo Maria Valente - Anticipazione.
20.000
0
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18-04-2008
Liquidazione al sig. Amato Michele del 50% delle somme introitate dal Comune quali diritti di notifica atti giudiziari anno 2007
mancante
mancante
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22-04-2008
Revoca d.d. del Settore AA.GG. N.51 del 19/03/2008 ad oggetto: "Partecipazione del Dirigente Settore AA.GG. , dott. Enzo Tangari , a n.2 seminari organizzati dall'ISSEL nei giorni 21 e 22 aprile c.a. a Sammichele di Bari".
revoca 250stanziati
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29-04-2008
Rimborso spese funerarie alla sig.ra Zaza Laura Ved. Tedesco.
3.500
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30-04-2008
Liquidazione contributo finanziario a favore dell'Ass. culturale "OPERA DI MOLFETTA" per la realizzazione progetto di comunicazione e promozione turistica "Settimana Santa in Puglia: I luoghi della Passione 2007/2008.
mancante
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07-05-2008
Servizio di Vigilanza a rotazione mensile. Affidamento del servizio all'Istituto "La Notturna". Periodo 19/05/2008- 13/06/2008.
1.327,12
0
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08-05-2008
Liquidazione contributo all'Unità Locale Operativa Provinciale di Bari "Mare Vivo" per la manifestazione denominata "Primo Natale in Acqua".
1.000
0
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15-05-2008
Liquidazione al personale dipendente dell'ufficio messi comunali del 50% delle somme introitate dal Comune quali atti esterni anno 2007.
mancante
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20-05-2008
Aggiudicazione fornitura arredo per gli uffici dei consiglieri comunali alla ditta Sancilio Francesco da Molfetta. Impegno di spesa per canoni leasing fotocopiatrice anni 2005/2006/2007.
4.080 e 302,40
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mancante
23-05-2008
Approvazione e liquidazione spesa inerenti le cerimonie del 25 aprile e 1° maggio.
1.547
0
27-05-2008
Liquidazione fattura in favore della TIPOGRAFIA "LA NUOVA MEZZINA".
840
0
90
709
Rubrica
mercoledì 9 luglio 2008
29
N° REG. GENER.
N. DELIBERA
FATTI E NUMERI DAL PALAZZO DIRIGENZIALI DEL SETTORE LAVORI PUBBLICI E SPORT DATA
OGGETTO
USCITE
ENTRATE in euro
1
4
03-01-2008
Lavori di costruzione fabbricati al prolungamento di via Aldo Fontana - palazzine n° 13,15,18,22,23. Approvazione 2° S.A.L. e liiquidazione certificato di pagamento della 2° rata. Impresa: CO.I.S.A. - Costruzioni Industriali Statali Abitative srl da Modugno (Ba)
469.260
0
2
5
04-01-2008
Esecuzione di lavori elettrici urgenti ed improrogabili all'impianto di videocontrollo installato presso la passarella pedonale che collega via Einaudi a via Balice. Liquidazione spesa in favore della Soc. Molfetta Multiservizi.
900
0
3
6
04-01-2008
Lavori di costruzione di n. 1275 cassettoni lungo la cinta muraria nella zona di ampliamento del cimitero comunale. Liquidazione parcella professionale all'ing. Lucia de Gennaro relativa all'incarico affidatole.
16.922,63
0
4
23
10-01-2008
Liquidazione spesa alla Società Molfetta Multiservizi spa per ripristino impianti elettrici e videocitofonico.
1.165,40
0
5
31
14-04-2008
Liquidazione spesa alla Società Molfetta Multiservizi spa per servizio di presidio per la chiusura dell'Anfiteatro di Ponente nel periodo giugno-settembre 2007.
5.216,51
0
6
32
14-01-2008
Lavori di somma urgenza per interventi straordinari minimali agli impianti semaforici esistenti nel territorio comunale per renderli funzionali.
1.757,83
0
7
33
14-01-2008
Intervento straordinario per opre di pronto intervento . Ditta ELSIS srl da Ponte Galeria. Approvazione verbale di somma urgenza.
2.026,66
0
8
34
14-01-2008
Approvazione spesa per acquisto materiale vario per lavori in economia . Liquidazione alla Ferramenta Pedone dep.store da Bisceglie.
654,84
0
9
36
14-01-2008
Approvazione spesa e liquidazione a saldo in favore della Telecom Italia S.P.A. per l'esecuzione di lavori predisposizione infrastrutture telefoniche per urbanizzazione primaria comparto edilizio n.15.
10.184,16
0
10
37
14-01-2008
Rettifica determinazione dirigenzaile n.181 del 02.07.07 ad oggetto : "Fornitura di n.4 deviatori di traffico da installare su via Dante dal civico 1 al civico 7 .
382,50
0
11
40
14-02-2008
Lavori di abbattimento di una palma all'interno della scuola media "Savio" eseguiti dalla Soc. Molfetta Multiservizi.
940,18
0
12
51
15-01-2008
Approvazione spesa per acquisto attrezzature alla squadra operai del Comune dalla Ferramenta Pedone da Bisceglie.
828
0
13
52
15-01-2008
Approvazione preventivo di spesa per riparazione auto elettrica alla squadra operai del Comune. Affidamento diretto all'Autocarrozzeria De Iudicibus Galileo Antonio da Molfetta.
928,73
0
14
53
15-01-2008
Lavori vari eseguiti alla "Fabbrica di San Domenico" per l'allestimento della mostra di sculture e disegni inediti dell'artita Giulio Cozzoli in occasione del 50° anniversario della sua morte. Liquidazione fatture in favore delle ditte: De Leo Vito e De Robertis Traslochi e Trasporti da Molfetta.
2.040
0
15
54
15-01-2008
Lavori urgenti sulla rete fognante della Scuola Superiore di 1° Grado "D. Savio" . Affidamento diretto e liquidazione alla ditta Euro Costruzioni srl da Bisceglie.
1.440
0
16
55
15-01-2008
Lavori di allestimento Museo Archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti . Attività di catalogazione reperti e schede nell'ambito del progetto di allestimento del museo archeologico comunale. Revoca incarico a seguito rinuncia, affidamento incarico integrativo e conferma spesa.
2.271,62
0
17
56
15-01-2008
Manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti di fognatura bianca all'interno dell'abitato proroga di servizio di manutenzione ordinaria delle caditoie e sfoci a mare a servizio della rete fogna bianca per la durata di 5 mesi. Ditta EURO COSTRUZIONI.
54.145
0
18
57
15-01-2008
Lavori di completamento delle opere di urbanizzazione primaria nel comparto 16 del vigente P.R.G.C.
3.329,62
0
19
58
15-01-2008
Approvazione spesa e liquidazione a sanatoria in favore della Ditta Brindisi Elevatori per l'esecuzione di lavori di manutenzione agli ascensori della passerella pedonale di via Balice - via F.Samarelli.
5.319,16
0
20
105
23-01-2008
"Progetti Accellerati in aree urbane" . Progetto di riqualificazione e risanamento igienico sanitario di aree e strade pubbliche comprese nel piano comunale per il commercio .
300.000
0
21
106
23-01-2008
Lavori di spostamento dei circuiti di alimentazione del quadro generale della scuola elementare presso il Seminario Vescovile. Affidamento a cottimo fiduciario alla Soc. Molfetta Multiservizi spa.
4.000
0
23
113
23-01-2008
Esecuzione di lavori elettrici urgenti per manutenzione e attivazione luminarie natalizie presso il Centro Antico . Liquidazione in favore della Soc. Molfetta Multiservizi.
678,56
0
25
126
28-01-2008
Lavori di realizzazione della nuova apertura a barriera elettromeccanica mobile presso la Caserma dei Carabinieri di Molfetta. Affidamento a cottimo fiduciario alla ditta Impianti Tecnici doi Cioce Vincenzo da Corato.
7.087
0
26
147
04-02-2008
Lavori di realizzazione fogna bianca nella zona di espansione della citta comparti PEEP n° 14-15-16. Liquidazione parcella all'ing. Zaza Vincenzo in qualità di Direttore Operativo .
8.568
0
27
148
04-02-2008
Approvazione spesa per lavori al portone della Sede del Settore alla Socialità. Affidamento diretto alla ditta De Leo Vito da Molfetta.
564
0
28
149
04-02-2008
Acquisto n.10 lastre in ferro zincato e relativa minuteria per manutenzione straordinaria plance comunali disolcate in varie vie della città.
1.000
0
29
150
04-02-2008
Approvazione spesa per acquisto materiale vario per lavori in economia . Liquidazione alla Ferramenta Pedone dep.store da Bisceglie.
1065,40
0
30
151
04-02-2008
Servizio di manutenzione ordinaria degli impianti di P.I. Approvazione e liquidazione aumento ISTAT realtivo al canone di manutenzione e materiali di ricambio fatturati dalla Soc. Molfetta Multiservizi per tutto l'anno 2007.
4.813, 30
0
31
152
04-02-2008
Lavori di adeguamento del campo sportivo "Paolo Poli" alle vigenti norma di sicurezza. Affidamento a trattativa privata alla ditta Ferrulli Salvatore di Altamura.
18.840
0
32
183
12-02-2008
Lavori di completamento della pubblica illuminazione al comparto 15. Affidamento lavori alla Soc. Molfetta Multiservizi Spa.
103.000
0
33
191
14-02-2008
Affidamento a cottimo fiduciario dei lavori urgenti di per la realizzazione del tratto di cavidotto interrato di collegamento dell'armadio Telecom con il primo pozzetto del cavidotto di distribuzione intensa del mercato ortofrutticolo alla ditta Tecnosistem s.a.s. di Magarelli Lorenzo & C. da Molfetta.
5.386,85
0
34
199
14-02-2008
Lavori di difesa del Centro Antico e del litorale di levante dell'abitato di Molfetta, dall'erosione del moto ondoso - 2° stralcio. Approvazione perizia suppletiva e di variante contenuta nell'importo complessivo originario.
774.600
0
35
200
14-02-2008
Lavori di completamento del nuovo mercato ortofrutticolo all'ingrosso II lotto realizzazione spazi adibiti alla trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli. Rettifica quadro economico di perizia.
mancante
mancante
36
201
14-02-2008
Manutenzione della segnaletica stradale orizzontale e verticale installata nel territorio comunale anno 2007 dalla Soc. Molfetta Multiservizi . Approvazione quadro economico e integrazione budget anno in corso.
15.000
0
37
207
15-02-2008
Liquidazione incentivi per progettazione e manutenzione straordinaria sugli impianti di pubblica illuminazione.
3.461,93
0
30
Rubriche
mercoledì 9 luglio 2008
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SUDOKU FACILE
DIFFICILE
SOLUZIONI n° 14
Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 "sottogriglie", chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte:(it.wikipedia.org)
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Rubrica
mercoledì 9 luglio 2008
31
In questo numero, ancora una volta, abbiamo scelto per voi un piatto fresco, colorato, decisamente estivo e leggero. Nelle giornate calde può rappresentare un piatto unico per un pranzo veloce anche fuori casa.
INSALATA DI RISO Ingredienti per quattro persone 200 gr. di riso 200 gr. di pomodori da insalata un cespo di insalata (di piccole dimensioni) un cetriolo 100 gr. di olive verdi
100 gr. di olive nere due uova sode una manciata di capperi (solo se graditi) olio extravergine dʼoliva q.b.
Bollite il riso in abbondante acqua salata. Una volta cotto, scolatelo e lasciatelo raffreddare. In una insalatiera disponete, dopo aver tagliato a pezzettini, i pomodori, l’insalata, il cetriolo e le uova sode. Nella stessa insalatiera disponete anche le olive tagliare a rondelle o come più vi piace, ma comunque senza nocciolo. Versate quindi il riso ormai freddo e mescolate. Aggiunte quindi l’olio extravergine di oliva e disponete in frigo per almeno un’ora, avendo cura di coprire l’insalatiera con un coperchio o con pellicola per alimenti. Questo eviterà che la superficie del riso si secchi e che la vostra insalata di riso prenda gli odori del frigo. Se è di vostro gradimento potete anche aggiungere una manciata di capperi. Attenzione però a non usare, per condire il riso, i prodotti già confezionati. Il sapore non sarà lo stesso, l’insalata non sarà leggera.
sms
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E’ arrivato il momento di realizzare tutto quello che avete in mente da tempo. C’è un pensiero in particolare che via accompagna da mesi. Bene, ora provate ad osare e ricordate, mai guardarsi alle spalle. Guardate in avanti e tenere in mente la meta.
Ore contate per chi è alla ricerca di una persona con cui condividere passione e sentimento. Una particolare congiuntura strale vi rende particolarmente affascinanti e disinibiti oltre ogni immaginazione. Buon divertimento cari leoncini.
Non potete fare tutto da soli. Per questo individuate le persone che potrebbero fare al caso vostro e non esitate a chiedere consiglio. Ammettere i propri limiti non è un segno di debolezza ma è indice di forza e maturità. E voi, adesso, non potete permettervi di sbagliare.
IL FATTO Quindicinale gratuito di informazione EDITORE Activa Srl con unico socio PRESIDENTE Giulio Cosentino
Vi aspettano notti infuocate e la temperatura esterna non c’entra. Contenete il vostro entusiasmo per evitare situazioni incresciose. Per il resto lasciatevi andare. Avete bisogno di riposo. Uscite da un periodo particolarmente difficile e impegnativo.
In campo affettivo nessuna novità. Calma piatta anche nei rapporti di coppia. Qualche frizione solo con i colleghi di lavoro. Nulla di irreparabile. Magari se riusciste a tenere a freno la vostra lingua si potrebbero evitare discussioni inutili e logoranti.
Scendete dal piedistallo e fate il primo passo per recuperare una amicizia a rischio. In famiglia ci sono decisioni importanti da prendere, n on sottraetevi al confronto. Con i colleghi è tutto nella norma. Alti e bassi sono all’ordine del giorno non ne fate una tragedia.
A volte conviene tacere. Tenete per voi le vostre opinioni e parlate solo se interpellati, potreste essere fraintesi. Capita a volte che chi solleva il problema finisce per essere assimilato con il problema stesso. Abbiate pazienza. Presto arriverà il vostro momento.
Vi aspettano cambiamenti radicali che modificheranno, e di molto, le vostre abitudini. Siate pronti a grosse novità che, e questa è la nota positiva, porteranno una ventata di eventi favorevoli. Per il momento rilassati il terremoto arriverà alla fine dell’estate.
Moderatevi a tavola il vostro organismo potrebbe risentirne. Buoni i rapporti con le persone che vi sono accanto ma ci sono lati spigolosi del vostro carattere che dovete smussare a tutti i costi. Presto ci saranno per voi grossi cambiamenti e non tutti saranno disposti a sopportavi.
Se in famiglia c’è un problema di incomunicabilità la fuga non rappresenta la soluzione al problema. Affrontate la questione anche a rischio di andare allo scontro. Fatevi un esame di coscienza. Non è normale che preferiate l’ufficio alla comodità della vostra casa.
Nei rapporti di coppia le cose non vanno affatto bene. Ma è un momento. Tutto si sistemerà. Siete così impegnati a pianificare il vostro futuro e il vostro benessere che non vi accorgete delle richiese di aiuto che stanno arrivando dalle persone che avete vicino.
Le scelte sbagliate fanno parte della vita ma voi perseverate. Date fondo alla razionalità e mettete da parte emozioni, che rischiate di scambiare per sentimenti, e impulsività. Prima di affrontare quell’investimento che avete in mente fatevi i conti in tasca. Forse bisogna aspettare.
DIRETTORE RESPONSABILE Corrado Germinario Registrato presso il Tribunale di Trani aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07 REDAZIONE Via degli Antichi Pastifici, Zona Artigianale A/8 Molfetta redazione@ilfatto.net PROGETTO GRAFICO & IMPAG. Vincenzo de Pinto STAMPA Tipografia Sedit Srl Servizi Editoriali Via delle Orchidee 1 Modugno CONCES. DELLA PUBBLICITA’ epassaparola.it di Nicolò Lucivero tel. 349.608.27.52