Il Fatto n. 077

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www.ilfatto.net mensile gratuito di informazione libera

luglio-agosto 2011

cronaca

primo piano

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sport

cultura

“Turn Over”: blitz antiprostituzione dei Carabinieri: arrestati due molfettesi

La visita del cardinale Amato a Molfetta

n° 77

pag. 10

Due grandi concerti targati Fondazione Valente nell’agosto molfettese

Leo Squeo, colpo di mercato dell’Hockey Club Molfetta pag. 21

webtv

MOLFETTA Operazione “Mani sulla Città”

MOLFETTA Se ci vietano il Gavetone... andiamo alla Bussola al mare?

La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. Paolo Borsellino

MOLFETTA Il video della prima tappa de “il Fatto RE-Tour Summer”

“il fatto” non riceve alcun finanziamento pubblico

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corsivo

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“Non mi chiedete chi sono i politici compromessi con la mafia perché se rispondessi, potrei destabilizzare lo Stato.” (Tommaso Buscetta, rivolgendosi a Giovanni Falcone)

Wikipedia descrive così la mafia: “una organizzazione di potere” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Le analisi moderne del fenomeno della mafia la considerano, prima ancora che una organizzazione criminale, una “organizzazione di potere”; ciò evidenzia come la sua principale garanzia di esistenza non stia tanto nei proventi delle attività illegali, quanto nelle alleanze

e collaborazioni con funzionari dello Stato, in particolare politici, nonché del supporto di certi strati della popolazione. Di conseguenza il termine viene spesso usato per indicare un modo di fare o meglio di organizzare attività illecite.

La mafia non è affatto invincibile; è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.» (Giovanni Falcone)

Quindi il termine “mafioso” può essere utilizzato nel linguaggio comune per definire, per esempio, un sindaco che dia concessioni edilizie solo ai suoi “amici” o un professore universitario che fa vincere borse di studio a persone anche eventualmente valide ma a lui

Mesi estivi intensi che con il caldo hanno fatto esplodere di tutto. Escludendo le bombe, gli incendi e i piccoli abusivismi degli “ambulanti non ambulanti”, ormai passati di moda e quasi invisibili agli occhi dei passanti sempre più avvezzi, purtroppo, a questo tipo di prepotente, ora ci si dedica alla grande operazione “Mani sulla Città” che si sta espandendo a macchia d’olio. Considerate che, ad ogni immobile sequestrato corrispondono numerosi indagati tra studi tecnici e imprese e non sempre si tratta dello studio

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legate, o la nomina da parte di un governo di altissimi dirigenti anche eventualmente capaci ma “politicamente vicini” alla maggioranza di cui il governo è espressione. Qui trovate altre info: http://it.wikipedia.org/ wiki/Mafia

Ci si difende in silenzio e si attacca facendo rumore. E l’ipocrisia molfettese esplode. Così vince la mafia.

Ma chi è il vero mafioso? Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

di Giulio Cosentino di direttore@ilfatto.net

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della famiglia Altomare. L’operazione ha reso pubblico, a chi ne era ignaro, un meccanismo consolidato dalla notte dei tempi, ma chissà perché, ora divenuto di grande attualità. Il timore che possa diventare così grande da finire in un nulla di fatto, come accaduto in passato, non è da trascurare. Non vorrei ci ritrovassimo nella classica situazione con il consueto copione: tanto rumore per l’inizio dell’operazione e altrettanto tanto silenzio per la conclusione. Il tutto coronato da soldi spesi per gli studi legali, spesso a spese dei contribuenti. Staremo a vedere che cosa succederà e come andrà a finire tutta questa vicenda, di cui conosciamo, proba-

bilmente, soltanto la punta dell’iceberg! La cosa che invece mi rincuora, ma che, al tempo stesso, mi preoccupa sono le numerose segnalazioni di porcherie locali fatte dai cittadini e che passano tutte attraverso il Comune di Molfetta. Sono talmente tante e visibili, che abbiamo difficoltà ad approfondirle tutte. Ne lanceremo, quindi, una alla volta sperando che possano essere intercettate da chi incaricato e ne possa trionfare il senso di giustizia. I politici dell’opposizione provano a tirare dalla loro un pò di popolarità ma la gente è stanca di credere ai soliti millantatori e ai soliti nostalgici delle listelle preelettorali, che sono tutti già in movimento. Dura

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fare stampa in questo periodo per la scarsità dei fondi ma principalmente per la disponibilità dei cittadini politicamente liberi. L’impressione è che le menti pensanti molfettesi stanno altrove e chi è rimasto si limita a subire o a fare piccoli commenti su facebook. La frase che sento più di frequente quando chiedo un approfondimento ad una vittima è sempre la stessa ormai: “HO ALTRO DA FARE”! La delusione più grande è sentirselo dire dalle vittime rassegnate, da insegnati e in particolare da abbronzatissimi studenti. Chi alimenta questa MAFIA siamo noi che con l’omertà e la tacita complicità rassegnata la rafforziamo.

L’impressione è che tutti aspettino altro Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

L’estate, si sa, è un periodo dove in molti preferiscono andare al mare e rilassarsi. Un fenomeno che noi, da sempre, notiamo con una piccola flessione gionaliera dei visitatori sul nostro portale www.ilfatto.net. Tuttavia, in seguito all’operazione “Mani sulla Città” c’è stato un cambio di tendenza. Oltre alle migliaia di visitatori dal giorno del blitz, no-

tiamo una presenza costante di visitatori che aspettano di conoscere qualche informazione e dettaglio in più. Il rumore di fondo della cittadinanza che si percepisce è quello che, questa non è stata una operazione isolata ma l’inizio di una serie di operazioni che dovrebbero riguardare l’intera macchina amministrativa molfettese. Io lo interpreto come un

desiderio, da parte della Molfetta sana, pulita e soprattutto stanca di tali illeceità , che vorrebbe che, lo Stato sano di questa nazione entri nei faldoni di tutte quelle operazioni sporche, che tristemente stanno dipingendo sempre più il panorama locale e non. La mia triste impressione è che non c’è assolutamente la volontà di interrompere un sistema

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consolidato di privilegi politici e marchette, ma solo quello di cambiare una bandiera che, politicamente, è molto stabile. Sostituire quella attuale con una nuova casta ma con le stesse regole, perché alla fine non sta cambiando nulla in questa città. Siamo di fronte all’incapacità dello stato di ripulirsi da un sistema ben consolidato.

Gare, appalti e fondi pubblici Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Raccolgo tantissime segnalazioni di gare vinte dagli amici dei politici, di fondi dati per eventi che non vengono giustificati, di consulenze e spese comunali di tutti i generi, dove confluiscono i soldi delle nostre tasse che nessuno, purtroppo, denuncia. Anzi, più di uno si met-

te dietro la scia. Lo Stato, in questa città, ha ormai perso da tempo e si ferma all’ottimo lavoro delle forze di Polizia, che indagano e arrestano, ma che spesso vedono dissolversi nel nulla operazioni che dovevano finire in condanne esemplari. Questa è la città dove

se uno ruba una bottiglia di borghetti rischia di farsi otto mesi di carcere e che se, invece, manda in fallimento un’intera città, con molta probabilità, ne uscirà quasi indenne. Non parlo dell’attuale amministrazione ma del sistema in generale, lo stesso sistema che protegge gli

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illeciti quotidiani o addirittura li appoggia. Come combatterlo? Semplice. Denunciando o unendosi in comitati di cittadini attivi! I comitati veri sono formati da cittadini e non da politicanti pseudo liberatori, che preparano il terreno per le prossime elezioni.

Arriviamo a questo numero pre-estivo Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Questo numero è stracarico di notizie e ho preferito rinunciare ad alcune pubblicità per inserire maggiore informazione possibile. Precede il prossimo numero che uscirà a metà settembre. Questo è, quindi, un numero bimestrale che copre

i mesi di luglio e agosto. Tantissimi gli argomenti trattati con una piccola fotografia sul momento dell’operazione “Mani sulla Città” che, al momento, dopo la prima fase, non ha ancora dato grandi colpi di scena. Girano molte false voci che

non rilanciamo quindi attenti alle bufale. Grande spazio alle iniziative dei molfettesi e ai numerosi eventi estivi. Un giornale molto pieno e pregno di notizie e che, nelle sue 10.000 copie, continua a offrire informazione libera in una città sempre

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più occupata e disorientata. Auguro a tutti i lettori una buona lettura e una rilassante estate per caricare le energie e attendere il nuovo autunno, dove non mancheranno corsi, eventi e nuove iniziative tutte targate Il Fatto.


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attualità

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Spiagge libere a Molfetta Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Paola Copertino Facciamo un salto nel tempo, grazie alle poetiche testimonianze dello scrittore molfettese Gerardo de Marco, il quale racconta che, i due lembi di costa apparivano sempre solitari e deserti : rarissimi d’estate i bagnanti , per lo più famiglie che si recavano al mare con il “break” o con il “phaeton”. Fino a quasi l’inizio della guerra, ci si recava a mare presso le “baracche”, costruite a mò di palafitte sulla spiaggia, in alcuni punti vicino alla città: “C. Colombo”, poco distante da palazzo de Luca, sino al 1910, la “Stella d’Italia”,accanto allo stabilimento di don Cristallino Gallo, “Macello”, prima della “Secca dei pali”, la più distante, situata nelle adiacenze del Santuario della Madonna dei Martiri .Lo scrittore continua ricordando

che, nei pressi di via Orsini, alle spalle della Villa Comunale, sorgeva lo stabilimento idroterapico balneare fatto costruire nel 1909 da Cristallino Gallo, veramente all’ avanguardia per quel tempo e demolito nel 1979. Sul lungomare Marcantonio Colonna, oltre al suddetto stabilimento, invidia per Molfetta, si trovava anche lo stabilimento balneare “ Francese” che funzionava la sera anche come pizzeria. E ora la macchina del tempo ci porta ai giorni nostri. Da metà giugno sono comparse sulle plance cittadine per l’affissione, manifesti della città di Molfetta a firma del primo cittadino, il senatore Antonio Azzollini , che recitavano così: “Pulizia delle spiagge: la Regione ammette la propria incapacità.” La regione Puglia è responsabile della pulizia dei litorali. Alla richiesta di intervenire con la disinfestazione e disinfezione delle spiagge

di Molfetta, l’Amministrazione Vendola ha risposto al Comune, nella persona dell’ ing Balducci, che il bilancio regionale non prevede disponibilità economiche per tale attività, né per l’esercizio 2010, né per quello 2011. Il comune di Molfetta ai sensi della legge Regionale 62/85 aveva inviato una richiesta di finanziamento per quelle zone di litorale ad alto uso ma, come vi abbiamo appena riferito, il dirigente del servizio Ecologia, l’ingegner Antonello Antonicelli, ha negato il finanziamento. Grazie, quindi, ad una sana gestione del bilancio, così recita il manifesto, il Comune ha provveduto con fondi propri. Per vedere cosa ne pensano i bagnanti ci siamo recati presso la spiaggia pubblica più vicina, quella denominata “ La Bussola”, dove prima sorgeva lo stabilimento “ Francese”. Nonostante l’opera di pulizia effettuata, indubbiamente molto appezzata, i bagnanti lamentano una carenza di servizi: mancanza di bagni pubblici, un bar sulla spiaggia o nei pressi soprattutto per le esigenze dei più piccoli, un sentiero in ciottolato per agevolare il percorso lungo l’arenile, nuove e altre passerelle in legno, perché quelle che ci sono hanno alcune assi staccate che sono diventate pericolose per i bambini. Molte mamme però, che frequentano quella spiaggia da anni, invitano i più giovani a servirsi dei cestini, visto che ce ne sono tanti lungo tutta la spiaggia, dopo i bivacchi notturni, e a depositare i rifiuti negli appositi contenitori perché la spiaggia è di tutti e va tenuta pulita. Basta poco, rispetto dei luoghi e della natura , per garantire una spiaggia più vivibile, meno pericolosa e più piacevole da ammirare.

Guarda il video... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0099.htm

pillola web del 11/07/2011

Cala San Giacomo, una discarica a cielo aperto

Negli ultimi giorni sono giunte in redazione numerose segnalazioni che denunciano lo stato di sporcizia e di abbandono in cui versa Cala San Giacomo a Molfetta. Una delle spiaggie più suggestive di Molfetta si è trasformata in una discarica a cielo aperto che si estende lungo tutta la Cala, compresa la vicina villetta ormai devastata negli arredamenti e piena di cartacce e rifiuti di ogni genere, compresi pneumatici usati. Manca qualsiasi tipo di servizio, come dei semplici cestini getta carte, ma soprattutto, come è evidente dalle immagini, manca da parecchio tempo l’opera di pulizia della zona.


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politica

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Pino Amato commenta la recente operazione “Mani sulla città” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Abbiamo incontrato Pino Amato, per capire che fine avesse fatto e quale fosse il suo pensiero riguardo gli ultimi avvenimenti che hanno colpito la città di Molfetta. Che idea si è fatto del terremoto giudiziario “Mani sulla città” scoppiato in questi ultimi giorni? In riferimento alla questione giudiziaria preferirei non esprimermi. Lascio alla magistratura il compito di fare il suo dovere e di accertare se le condotte contestate siano illecite o meno. Sulla questione politica si può fare un’unica riflessione: il Sindaco deve assumersi le sue responsabilità, in quanto la nomina del’ Ing. Roco Altomare è stata voluta fortemente dallo stesso e, pertanto, deve rispondere politicamente di quanto accaduto alla città, facendo un passo in più, ovvero quello della costituzione di parte civile del comune di Molfetta in questa vicenda. Che giudizio dà di questi anni di governo dell’amministrazione Azzollini? Un’amministrazione che deve avere la sua fine il prima possibile. I fatti ci hanno dato ragione, il Sindaco-Senatore-Presidente della Commissione Bilancio al Senato non avrebbe mai potuto svolgere contemporaneamente le tre cariche e così è stato. Non faccio fatica a definire questa la peggiore amministrazione del dopoguerra che abbiamo avuto a Molfetta e lo testimoniano i fatti: assessori senza deleghe, strade dissestate che causano contenziosi per milioni di euro, la questione eco-mostro

della Capitaneria di Porto, la non costituzione di parte civile nel caso lodo Zitelli, la questione irrisolta del Porto con contenziosi che sono costati, alle casse comunali, ben sette milioni di euro con, tra l’altro, un’indagine in corso da parte della magistratura, una giunta comunale nominata senza la presenza di donne con conseguente azzeramento da parte del TAR. Vi è poi la questione campi di calcetto di via Gramsci, dove , non si capisce per quale motivo, non si riescano a recuperare circa 250 mila euro di crediti. Forse, perché, qualche consigliere di minoranza ha fatto il classico salto della quaglia in maggioranza. Un modo barbaro e sistematico condotto dal Sindaco Azzollini di ricattare politicamente un consigliere comunale costringendolo a fare una scelta ben precisa: o si passa dalla sua parte o si muore politicamente. E poi ancora un consiglio comunale ,ormai fatto di incompetenti, dove i consiglieri comunali, eletti dal popolo, rinunciano al loro mandato per un posto di lavoro o una poltrona da dirigente. Tutto ciò è scandaloso e noi dell’UDC dal 2008 abbiamo rinunciato a questo modo di fare politica pasticciona di questa amministrazione non più in grado di amministrare questa città, già ridotta alla povertà e alla illegalità diffusa. Devono andare tutti a casa. Parlando della sua attività politica, intende ricandidarsi alle prossime elezioni amministrative di questa città? Credo, con molta probabilità, che non mi ricandiderò, per un semplice motivo. Da tempo

ho scelto di farmi da parte, non ricoprendo nessun incarico politico, per affrontare con maggior serenità la mia vicenda personale. È giusto fermarsi ma seguo, comunque, con attenzione ed orgoglio ciò che sta facendo l’ UDC Molfetta e i suoi giovani; stiamo attuando da tempo un rinnovamento totale all’interno del partito, lanciando giovani competenti ed entusiasti di fare politica, quella vera, sana, fatta per la propria città. Un rinnovamento dirigenziale che rappresenterà la futura classe dirigente dell’UDC Molfetta e che, perché no, potrà essere protagonista delle prossime elezioni amministrative dando ossigeno e nuova linfa a questa città, mandando a casa, una volta per tutte, i vecchi e nuovi volponi della politica. A proposito di elezioni amministrative, l’ UDC Molfetta in quale coalizione si schiererà e quale sarà la vostra linea politica? Non spetta a me dirlo, ma al commissario cittadino e al partito stesso. Credo che, ed è solo un mio pensiero personale, alla nostra città serva un profondo cambiamento sia di uomini che nel modo di fare politica ed amministrare una città. Serve una netta discontinuità con l’attuale amministrazione e anche con coloro che, in passato, hanno amministrato Molfetta. È necessario, dunque, un cambiamento totale, perché, penso che il sindaco ideale per questa città oggi debba essere un giovane, pulito, non compromesso, non ricattabile dall’Azzollini di turno. Ed è per questo che noi dell’ UDC presenteremo un nostro candidato sindaco con

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tali caratteristiche. Siamo favorevoli, inoltre, alle primarie perché il nostro candidato deve essere condiviso da tutti. Ci deve essere una forte partecipazione democratica che riporti entusiasmo e voglia di ricominciare; insomma non è più tempo di destra o sinistra è tempo del Grande Centro, è tempo di coerenza, di onestà e di trasparenza, con un programma di forte sviluppo per Molfetta a favore dei giovani disoccupati, delle famiglie meno abbienti e delle fasce più deboli. Noi dell’UDC ci concentreremo su queste proposte, proponendo, inoltre, di eliminare le nomine di dirigenti ad interim da parte del sindaco, di ridurre i costi della politica nominando solo 6 assessori nella giunta comunale e con stipendi degli stessi dimezzati del 50 %, di ridurre da 5 a 3 membri i consigli d’amministrazione, come già prevede la legge. Questa è la mia idea di città e spero che l’UDC Molfetta la condivida e che si viaggi sulla stessa lunghezza d ‘onda. Questa la sua idea di città, per la scelta della coalizione invece? Sulla coalizione noi non chiudiamo le porte nè a destra nè a sinistra. Ci confronteremo, invece, sui programmi e sulla scelta degli uomini, tenendo sempre presente la nostra ferma volontà di mandar via i vecchi e nuovi volponi della politica per dare spazio ai giovani. Siamo quindi aperti al dialogo con quanti vorranno condividere le nostre idee. Per il resto prima questa amministrazione andrà a casa prima potremo dare il via al grande progetto di rinascita di questa città.

Rino Lanza: “Lo scacchiere politico molfettese sembra essere bloccato” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Lo scacchiere politico molfettese sembra essere bloccato. Pare che tutti siano in attesa di qualcosa di indefinito che dia il via ai soliti balletti e alle solite manfrine. A noi di Futuro e Libertà, così come penso anche agli amici dell’UDC, non interessa arzigogolare attorno ai vecchi metodi ed ai non più credibili usi e costumi a cui, la Seconda

Repubblica ci ha abituato. Noi non ci aggrapperemo mai a “ Mani sulla Città “ per offrire la nostra proposta politica. A noi interessa la città di Molfetta e vogliamo rimboccarci le maniche per i molfettesi, che meritano di più e ai quali vogliamo fornire una Nuova Molfetta e qualche strumento in più per far conoscere le situazioni ed i problemi che si vivono. Conoscere insieme i desideri, le speranze, i progetti e le difficoltà che ogni molfettese incarna. Quindi, pur nella diversità di toni, Futuro e Libertà Molfetta, concorda su un fatto unico, ov-

vero che urge una nuova classe dirigente, che deve essere scelta necessariamente con le primarie. Lo scenario più rassicurante è quello di un grande accordo fra tutto il Popolo moderato. Noi del Polo della Nazione siamo alternativi non al centro destra o al centro sinistra, ma all’imbarbarimento politico che Molfetta sta attraversando. Le primarie del Polo della Nazione dovranno essere, comunque, sintesi di progetti politici mai collocati su posizioni estremiste, perché chi si riconosce in questa area politica ha le

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idee chiare, ma anche il dono del dubbio. E ciò, per principio, impone di ascoltare tutti e confrontarsi con chi ha idee diverse, quindi dare ad ogni molfettese la possibilità di avere, finalmente, diritto di cittadinanza, come è inevitabile in un’area politica che si rivolge ad un elettorato importante perché da sempre maggioritario. Mai il popolo moderato di Molfetta ha avuto la possibilità di indicare il proprio candidato Sindaco. Ora potrà farlo, ora potrà finalmente sentirsi, come è giusto, padrone a casa sua.

Anche Molfetta ha il suo Movimento 5 Stelle Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Dopo l’esperienza dei due V-day di Milano e Torino, l’entusiasmante emozione provata nei due giorni del Woodstock 5 stelle di Cesena, finalmente, con l’entusiasmo dei ragazzini ma con le conoscenze dei grandi, con l’incoscienza di voler cambiare il mondo, ma con la consapevolezza di enormi ostacoli anche

Molfetta ha il suo Movimento Cinque Stelle. Tutto nasce, all’incirca un anno fa, con la costituzione del meetup “Amici di Beppe Grillo Molfetta” e grazie alla linfa data dagli iscritti su facebook, oggi orgogliosamente possiamo affermare di essere cresciuti e divenuti un bel gruppo formato da persone animate da spirito di giustizia e voglia di sostituire la vecchia classe politica. I referenti del gruppo sono Alfredo Bonetti e Giuseppe Ciccolella, sempre disponibili ad accettare idee e proposte utili per la collettività. All’interno del Movimento ciascuno vale uno, quindi nessuna casta o gerarchia, né di destra

né di sinistra, ma gente che guarda oltre, semplici cittadini organizzati in una struttura orizzontale dove il contributo di uno è ascoltato e valutato da tutti. Chiunque può partecipare agli incontri e discussioni che avvengono sul web e in luoghi prestabiliti chiedendo l’amicizia sul profilo di facebook “Movimento Cinque Stelle Molfetta” e, sempre gratuitamente, sul meetup “Amici di Beppe Grillo Molfetta”. Da qualche giorno è in rete il nostro sito/blog “molfetta5stelle.altervista.org” dove ci si può iscrivere alla newsletter e partecipare attivamente all’aggiornamento del sito . Il nostro indirizzo email movimento5stellemolfetta@

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alice.it è sempre libero ad accogliere qualsiasi tipo di opinione, commento o proposta. Non chiediamo tessere o contributi in denaro. Solo la collaborazione nel proporre nuove idee per risollevare le sorti della nostra città, ormai allo sbando completo sotto tutti i punti di vista. L’appello che rivolgiamo a tutti i cittadini, stanchi di questo modo di fare politica (vedi doppi o triplici incarichi, mancata preferenza elettorale, referendum che si cerca in tutti i modi di eliminare) è quello di collaborare alle proposte del Movimento con altre idee per realizzare il sogno di far diventare Molfetta una Città a 5 stelle.


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attualità

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La visita del Cardinale Amato a Molfetta Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Prevenire è meglio che curare Con l’inizio della stagione calda un problema che si pone di frequente è quello di contrastare la disidratazione dell’organismo umano. La sudorazione, a volte copiosa, determina la perdita dei sali minerali che, pur rappresentando i cosiddetti “microelementi”, non sono poi così meno importanti. Anzi, al contrario, l’alterazione della concentrazione nel sangue di sostanze quali il sodio (Na), il potassio (K), il cloro (Cl), il magnesio (Mg) o il calcio (Ca) possono dare origine a scompensi anche abbastanza seri. E’ pur vero che l’organismo umano spende energia per mantenere adeguati livelli di concentrazione degli “elettroliti” citati sfruttando “pompe” che spostano ad esempio il sodio all’esterno della cellula ed il potassio all’interno; per quanto riguarda invece il calcio, il giusto equilibrio ematico è ottenuto a danno del tessuto osseo che è sempre in continuo modellamento ma, quando l’apporto alimentare è scarso oppure la perdita urinaria è eccessiva, viene eroso e come inevitabile conseguenza si genera il fenomeno ormai ben noto dell’osteoporosi. L’importanza del sodio e del potassio va ricercata nel controllo di parametri vitali quali la pressione

arteriosa, la frequenza cardiaca e respiratoria ed il mantenimento di un buono stato di perfusione periferica dei tessuti. Il cloro è sicuramente importante per valutare la funzionalità renale oltre che respiratoria (“alcalosi” o “acidosi”) e metabolica; inoltre possiede una buona capacità ossidante e disinfettante. Il magnesio infine è responsabile di molti processi metabolici essenziali, come la formazione dell’urea, la trasmissione degli impulsi muscolari, la trasmissione nervosa e la stabilità elettrica delle cellule. La sua carenza può portare a nausea e vomito, diarrea, ipertensione, spasmi muscolari, insufficienza cardiaca, confusione, tremiti, debolezza, cambiamenti di umore, apprensione e perdita della coordinazione. Dott. Balacco Paride Via E. Fermi, 49/a tel. 080/3385232

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di Paola Copertino Una folla commossa e affettuosa ha accolto Sua Eminenza Angelo Amato, giunto a Molfetta, sua terra d’origine, per la sua prima visita da Cardinale. Ricordiamo che, il 20 novembre scorso, durante una solenne cerimonia in San Pietro, il Cardinale Amato era stato elevato alla dignità della porpora da Sua Santità Benedetto XVI a cui è legato particolarmente, essendo stato segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, proprio quando era presieduta dall’allora Cardinale Ratzinger. A nome di tutti i cardinali, in quella occasione, rivolse il ringraziamento al Santo Padre, così come è stato ricordato da mons. Martella, vescovo di Molfetta durante la solenne Concelebrazione Eucaristica in cattedrale, presieduta da sua Eminenza Cardinale Amato, a cui hanno preso parte autorità religiose, politiche, civili e militari. Dopo la processione dal seminario vescovile in cattedrale, a cui hanno partecipato vescovi giunti da tutta la Regione e sacerdoti provenienti da tutta la diocesi, ha avuto inizio in una chiesa veramente gremita, nonostante il caldo, la cerimonia religiosa, supportata dallo splendido coro che ha animato la funzione. Ad accogliere il Cardinale in cattedrale, un picchetto di carabinieri che ha reso gli onori al porporato il quale, nel pomeriggio, aveva compiuto un pellegrinaggio dei ricordi sui luoghi a lui più cari. Si era, infatti, recato presso il cimitero a pregare sulla tomba dei suoi defunti, alla chiesa dell’Immacolata dove fu battezzato e presso la chiesa di San Giuseppe, sede dei Salesiani, dove nacque la sua vocazione. Ad entrambe le comunità ha donato delle reliquie, offerte da papa Benedetto XVI. Ovunque, ha stretto mani e abbracciato coloro che gli hanno rivolto parole affettuose e cariche di gratitudine. Durante la cerimonia in Cattedrale gli è stata donata una croce pettorale con una reliquia di San Corrado, patrono della nostra Diocesi che il cardinale porterà con sé a perenne ricordo della sua terra. Densa di affetto, ricordi, commozione, gratitudine, parole in vernacolo, l’omelia del Cardinale Amato, sottolineata più volte da calorosi applausi dei fedeli presenti. Il porporato ha ringraziato tutti i presenti e la comunità diocesana per l’affetto che gli ha tributato e coloro che gli hanno per-

messo di raggiungere una meta straordinaria, primo fra tutti Papa Ratzinger che aveva quasi convinto a visitare Molfetta nel 2005, proprio in occasione dei festeggiamenti in onore di San Corrado, nativo delle stesse terre del Pontefice. A Benedetto XVI, il cardinale Amato aveva regalato una biografia sul nostro patrono e il Papa iniziò ad amare la nostra terra grazie proprio a quella lettura. Il Santo Padre, quindi, conosce Molfetta e più volte, ha affermato il cardinale Amato, ha chiesto della nostra città. Ha poi raccontato episodi della sua infanzia ed adolescenza. Del papà che lavorava nei cantieri navali, del suo grande amore per il mare di Molfetta, insidioso, con gli scogli, diverso da quello di Ostia con la sabbia dorata, della sua passione per il nuoto, quando faceva le gare nuotando dallo Scoglio d’Inghilterra al largo con gli amici. Ha poi ribadito il suo amore per le processioni, per la festa della Madonna dei Martiri e per le tradizioni, per i sapori e i profumi della nostra terra. Un’attenzione particolare ha dedicato alla nostra cucina: dal “pizzarello”, celebre panino farcito con il tonno, ai gelati dal sapore imbattibile, dal “ ciambotto”,zuppa di pesce alle “cartellate”, dolci tipici di Natale. Queste descrizioni, così cariche di umanità, hanno strappato un lungo e caloroso applauso, carico di affetto da parte di tutta la comunità. Poi sono cambiati i toni ed è stato possibile apprezzare un fine teologo, che vanta numerosissime pubblicazioni. Ultimamente, essendo prefetto della Congregazione della Causa dei Santi, i suoi studi stanno affrontando il tema della santità della Chiesa. Nella mattinata di domenica 10 luglio, il porporato si è recato presso i cantieri navali, dopo si è imbarcato su un catamarano da cui ha potuto vedere Molfetta dal mare, un mare tanto amato e rimpianto. Ad accoglierlo un picchetto degli uomini della Capitaneria di Porto che hanno reso gli onori militari all’alto prelato. Il comandante, il capitano di fregata Enrico Cincotti, ha donato al cardinale il “ crest” simboleggiante la capitaneria e il nostro porto: subito dopo una breve visita nel Duomo dove ha ancora incontrato concittadini dispensando sorrisi. Alla cerimonia religiosa di sabato ne è seguita una altrettanto coinvolgente, questa volta civile, presso l’auditorium del Seminario Vescovile, dove si è tenuta la seduta straordinaria del consiglio

comunale, durante la quale è stato conferito il sigillo della città a Sua Eminenza Cardinale Angelo Amato. Per l’ occasione erano tanti i figli illustri della nostra terra: una per tutti, la presidente del Tribunale di Milano, la dott.ssa Livia Pomodoro, che non ha voluto rinunciare ad abbracciare, anche idealmente, il Cardinale che, in tutti i suoi interventi, ha parlato con il cuore mettendo in luce doti umane non comuni e una grande comunicatività. Dopo l’appello nominale dei consiglieri, è stata data lettura delle motivazioni del conferimento del “Sigillo della città”, a cui sono seguiti due discorsi, uno pronunciato da un consigliere di minoranza e un intervento effettuato da un esponente della maggioranza. Il vice sindaco, il dott. Uva, ha, invece, tracciato un excursus del percorso umano e di studi del Cardinale. Il sindaco Azzollini ha puntato su ricordi ed esperienze toccando il lato umano e i legami con Molfetta. Ad unanimità i consiglieri hanno votato per il conferimento del prestigioso riconoscimento che premia i suoi studi nel campo Cristologico, la sua ricchissima produzione nel campo teologico, il suo impegno come docente presso l’ Università Salesiana e ancora il suo incarico come segretario della Congregazione della Dottrina della Fede, fino alla investitura come prefetto della Congregazione della Causa dei Santi e l’ investitura cardinalizia. Il sigillo della città è stato accolto dal Cardinale come un tesoro; ha esortato tutti a prodursi per il bene comune e ha elogiato tanto la sua Molfetta, di cui è informatissimo, dicendo che è meglio di quello che si crede, soprattutto per chi è lontano e la vede, quando torna, migliorata e cresciuta. A conclusione della cerimonia ha firmato l’Albo d’onore riservato ai personaggi illustri. Ci auspichiamo di rivederlo e riabbracciarlo a settembre, così come ha promesso, per la festa della patrona di Molfetta, la Madonna dei Martiri a cui è molto legato. E chissà se non riesca a portare nella nostra città anche il Santo Padre Benedetto XVI.

Guarda il video... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0100.htm


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attualità

pillola web del 19/07/2011

Il mistero della meridiana di Torre Gavetone

Abbiamo ricevuto da un nostro lettore una segnalazione circa la meridiana in pietra situata a ridosso di Torre Gavetone. L’autore della segnalazione ci fa sapere che tale opera, da lui confrontata con gli strumenti di precisione, ha un’indicazione del nord sfasata di qualche grado. L’errore si denota anche dal fatto che l’orario che essa segna, come evidente dalla foto, è errato. Inoltre, la pietra che indica il nord riporta delle coordinate latitudinali e longitudinali scritte in maniera incompleta, non precisa, ma soprattutto errate: infatti i valori di latitudine e longitudine possono essere scritti o in sistema sessagesimale, con gradi minuti e secondi, oppure in sistema sessadecimale, con gradi e frazione decimale di grado. Sulla nostra meridiana, invece, il valore della longitudine, 16° 63’ 80’’, è stato scritto con primi e secondi ma non in scala sessagesimale. Insomma se volete orientarvi o conoscere l’orario a Torre Gavetone... meglio portar da casa bussola ed orologio. Ecco a voi le giuste coordinate di Torre Gavetone Latitudine 41°11’40.58”N Longitudine 16°38’17.44”E non si sa mai potrebbero servire..

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Nuove strade a Molfetta Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

di Paola Copertino Nel corso di un incontro pubblico, tenutosi presso la Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico, alla presenza di un folto pubblico, sono state illustrate le nuove denominazioni di alcune vie situate nella nuova zona di espansione della città. L’amministrazione comunale, infatti, con la deliberazione della giunta comunale n° 38/2011 ha disposto, dopo le proposte presentate da varie associazioni cittadine, l’intitolazione di alcune strade in omaggio alla levatura professionale e storica delle donne e degli uomini illustri considerati. A presiedere la cerimonia l’assessore delegato alla toponomastica Leo Petruzzella, Sergio Ragno per l’associazione “Eredi della Storia” e Nicola Campo in qualità di presidente della locale sezione della Pro Loco.Alcune vie sono state dedicate a personaggi noti a livello nazionale che si sono distinti in vari ambiti: sociale, professionale o culturale. Fra questi, su proposta delle guardie d’onore del Pantheon e degli Eredi della Storia, una strada è stata intitolata alla principessa Mafalda di Savoia, grande donna che, pur avendo avuto la possibilità di salvarsi dall’eccidio nazista, andò incontro al suo destino, morendo, con atroci sofferenze, dopo essere stata deportata in un campo di concentramento nel 1944. In programma è prevista anche una grande cerimonia a cui parteciperanno le guardie d’onore che prestano servizio a Roma sulle tombe reali. Altri nomi a livello nazionale sono: don Giuseppe Gualandi, fondatore della “ Piccola Missione Sordomuti” a cui presto si aggiungerà la casa protetta in fase finale di ultimazione, destinata ad ospitare i sordomuti provenienti da tutto

il meridione; Antonio de Curtis, in arte Totò, grande attore e nobile napoletano, conosciuto per le sue macchiette e la sua grande gestualità; Federico Fellini, indimenticabile regista, noto per aver fatto conoscere e amare al mondo intero la dolce vita romana. Ancora una via sarà intitolata al grande artista napoletano e scrittore di commedie nonché attore, Edoardo De Filippo. Passiamo ora ad esaminare le strade intitolate a personaggi molfettesi che, come ha detto l’assessore Petruzzella, hanno fatto apprezzare la nostra città a livello nazionale e internazionale e che spesso nemmeno

gli stessi molfettesi conoscono. La commissione toponomastica ha dedicato una strada al noto musicista molfettese Angelo Inglese che ebbe la cittadinanza onoraria per i suoi meriti. Fu autore di diverse splendide marce funebri e fece parte della banda governativa del Venezuela, diventando il capostipite della scuola molfettese. Un’altra sarà intitolata all’educatore benemerito, intellettuale, autore di pubblicazioni e libri, grande figura della cultura: Mauro Spagnoletti. Al vice presidente nazionale delle Pro Loco d’ Italia, Domenico Mancini, grande divulgatore del nome di

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Molfetta in Italia e nel mondo, fondatore di testate giornalistiche è dedicata un’altra via. E ancora, su suggerimento dell’Accademia Nazionale di Brera, per la bravura, i dipinti, ospitati presso sedi istituzionali importanti in Italia e all’estero, i nomi di: Addamiano, Grillo, Nuovo, Zaza, mentre una via è stata intitolata anche al pittore molfettese Leonardo Minervini. Al medico molfettese Giuseppe Carabellese, primo pediatra cittadino, è stata, invece, dedicata una piazzetta. Fu allievo di Giuseppe Moscati, mostrò sempre grande umanità e dedizione nella sua professione, fu ricercatore e autore di diverse e importanti pubblicazioni, oltre ad essere un eccellente pianista e fondatore di uno dei primi consultori pediatrici. Ad un altro medico è stata dedicata una via: si tratta dell’oculista molfettese Vitangelo Spadavecchia, figura di spicco nella storia locale e non solo. Qualche perplessità per la strada intitolata al politico e statista Bettino Craxi per la sua vicenda contrastata; approvazione e apprezzamento, invece, per le intitolazioni a Papa Lucani, ricordato per il sue breve pontificato e per le doti umane e per Largo Paul Harris, giovane avvocato, la cui intitolazione è stata voluta dal Rotary Interational per i principi di amicizia , solidarietà e servizio da lui incarnati. Ai familiari è stata omaggiata una cartellina dell’amministrazione con la planimetria della via intitolata al loro congiunto.

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attualità

luglio-agosto 2011

La grande proletaria si è svegliata: ecco i risultati Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Gianfranco Inglese Le elezioni amministrative sono state un primo campanello d’allarme. Ora la sentenza è definitiva: il centrodestra italiano è in profonda crisi. Tale è l’opinione pubblica, all’indomani del referendum popolare del 12 e 13 giugno, che risuona come un verdetto oscuro e un presagio nefasto. Il risultato dei referendum dimostra che il Governo ed il Popolo della Libertà (anche la Lega Nord) non sanno più parlare all’Italia. Forse non sanno neanche più guidarla. La secessione dei finiani e il logoramento interno hanno certamente lasciato un segno forte nella popolazione italiana che, chiamata alle urne, ha contraccambiato con quattro “X”, tutto il risentimento accumulato verso un governo lontano dalle esigenze reali del popolo. Ecco, dunque, che, come al solito, nei momenquesito 1 Abrogazione dell’affidamento del servizio ad operatori privati

si

96,57% - 23.980 voti 50,10%

affluenza

quesito 3 Abrogazione delle nuove norme sulla produzione di energia nucleare

si

95,73% - 23.766 voti 50,08%

affluenza

ti di crisi la gente perde le proprie convinzioni individuali per lasciarsi illuminare dai “lanternoni” di una coscienza critica di massa. Come meravigliarsi, pertanto, che la risposta al referendum sia stata data in un’unica direzione? Il centrodestra, infatti, ha preferito il silenzio ed è stato incapace di prendere una posizione chiara rispetto ai quesiti, fatta eccezione per la proposta sul legittimo impedimento. Si tolga l’acqua, bene prezioso per la sussistenza, si producano pure scorie radioattive fino ad esserne sommersi, ma per carità, non si distruggano le diversità dinanzi alla legge! Alla base del silenzio, sintomo di offesa nei confronti di una popolazione che guarda e giudica, ci sarebbe stata la paura di perdere con il raggiungimento del quorum. Eppure quelle leggi sono state pensate, scritte e votate in Parlamento da una precisa maggioranza. I risultati dei referendum, però, non quesito 2 Abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa

si

97,32% - 24.168 voti 50,10%

affluenza

quesito 4 Abrogazione della norma

si

95,74% - 23.765 voti 50,08%

affluenza

devono essere esaminati superficialmente: la vittoria non è del centrosinistra, ma della popolazione italiana e a vantaggio dell’uguaglianza fra cittadini sia per i servizi pubblici che per l’amministrazione della giustizia. La voglia di dire “basta” ai continui soprusi perpetrati contro la classe medio-bassa, ha prevalso in tutti, sia nei più grandi che in molti si sono recati alle urne sia, un po’ meno in questo caso, nei giovani nei quali è riposta la maggiore fiducia nel cambiamento. Il 57% circa degli aventi diritto al voto si è recata alle urne. Sicuramente non può essere che, più della metà della popolazione italiana, sia passata sotto l’egida della “falce e del martello” ma, probabilmente, questi dati stanno a significare che qualcosa è cambiato o sta cambiando. “La grande proletaria” si è ridestata dal lungo letargo e gli italiani si sono resi conto della necessità di attivismo politico per assicurare un destino democratico al Paese. E così, su un campione di dieci persone di età compresa tra 19 e 60 anni, sette intervistati alla domanda: “Se ora ci fossero delle nuove elezioni, voteresti Berlusconi?”, rispondono negativamente. Mentre si pensa che, tali sconfitte elettorali siano attribuibili alla trasmissione di Santoro, il Corriere della Sera sottolinea come facebook, twitter e blogger abbiano ormai un ruolo chiave in quanto il tam tam crea “massa critica” e trasforma l’elettore in attivista. La popolazione italiana è maldisposta verso un Governo che fino ad ora non ha fatto altro se non buone promesse e leggi ad personam.

pillola web del 27/06/2011

Encomio Solenne per quattro Carabinieri della Compagnia di Molfetta

Il Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” Generale di Brigata Aldo Visone, lo scorso venerdì 24 giugno ha consegnato 24 riconoscimenti ad altrettanti militari che si sono particolarmente distinti nel compimento delle loro attività istituzionali, a conferma del particolare impegno ed attenzione dell’Istituzione a tutela della collettività. In particolare, nel corso della cerimonia sono stati premiati con Encomio Solenne il Mar.A.s.UPS. Cormio Giuseppe, il Mar.Ca. Garofalo Antonio, l’App.Sc. Faretina Cosimo e App.Sc. Lobascio Giuseppe, effettivi alla Compagnia di Molfetta, poiché in occasione di un incendio doloso nel maggio 2009, con elevato senso di altruismo e sprezzo del pericolo, non esitavano ad introdursi, unitamente agli altri commilitoni, all’interno di abitazioni poste al secondo e quarto piano di una palazzina, invase dalle fiamme e dal fumo, riuscendo a trarre in salvo tre famiglie ed a porre in sicurezza alcune bombole di gas e contenitori di benzina, collocati in un appartamento con l’intento di provocare una devastante esplosione. L’intervento si concludeva con l’arresto dell’autore del folle gesto”.


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cronaca

luglio-agosto 2011

“Turn Over”: blitz antiprostituzione dei Carabinieri Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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Alle prime luci dell’alba di mercoledì 15 giugno, oltre 200 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, supportati da un elicottero e da unità cinofile, hanno portato a termine un’importante operazione di polizia, che ha consentito di disarticolare un gruppo criminale, operante nella provincia di Bari e con ramificazioni a Lecce e Genova, dedito allo sfruttamento ed al favoreggiamento della prostituzione. Una ventina sono stati i provvedimenti restrittivi in carcere, emessi dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della Procura della Repubblica di Trani che ha coordinato le indagini, eseguiti a carico di altrettanti soggetti che dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento e all’induzione alla prostituzione, nonché al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, agli incendi ed alle estorsioni ai danni di alcune prostitute che si rifiutavano di pagare i loro “protettori”. L’operazione conclude una complessa ed articolata attività avviata dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta verso la fine del 2008, quando i militari arrestarono il 32enne bitontino Giuseppe Robles (a capo dell’organizzazione) con le accuse di tentato omicidio e sfruttamento della prostituzione. L’uomo aggredì, picchiò e ferì con un colpo di arma da fuoco un 43enne andriese che, dopo aver consumato un rapporto sessuale a pagamento lungo la s.p. 231 (ex s.s. 98) a Terlizzi, si rifiutò di pagare l’intera prestazione. Conseguentemente seguirono nel febbraio del 2009 e nell’aprile dello stesso anno gli arresti di un 55enne e di un 32enne barese, sorpresi ad accompagnare quotidianamente sul luogo di lavoro (sempre la sp231 a Terlizzi) 6 prostitute di nazionalità spagnola, colombiana e polacca. Le indagini proseguite ininterrottamente, a seguito anche degli incendi di alcuni casolari utilizzati per la prostituzione, e sviluppatesi con intercettazioni telefoniche ed ambientali oltre a numerosi e impegnativi servizi di osservazione e pedinamento, hanno consentito di delineare i contorni dell’organizzazione criminale, a struttura verticistica, in cui ogni sodale aveva dei

compiti e ruoli ben definiti. A capo vi era Giuseppe Robles, che emanava le direttive attraverso la sua “luogotenente”, nella fattispecie la moglie Angela Vulpis, la quale gestiva, in assenza del consorte detenuto presso la casa circondariale di Trani o in regime di arresti domiciliari, gli introiti e le problematiche organizzative e logistiche dell’attività illecita. Poi vi erano gli addetti alla stipula di fittizi contratti preliminari di compravendita dei casolari destinati alla prostituzione, ubicati principalmente lungo la s.p. 231 di Terlizzi, che venivano conseguentemente registrati regolarmente presso l’Agenzia delle Entrate del capoluogo pugliese. Così facendo la promessa di vendita risultava efficace al momento di un eventuale controllo delle Forze dell’Ordine, ma di fatto era destinata a non concretizzarsi mai trasferendo comunque la disponibilità di utilizzo dell’immobile alla prostituta che lo occupava e sottraendo il reale proprietario alla responsabilità di dover rispondere di favoreggiamento della prostituzione. Gli atti preliminari di acquisto erano quindi una situazione creata “ad hoc” per dare una parvenza di legalità all’attività illecita. Qualora le prostitute fossero state controllate dalle Forze dell’Ordine sarebbero state in grado di giustificare il possesso del casolare, sottraendo gli appartenenti al gruppo, proprietari degli immobili, ad eventuali responsabilità penali. Qualora le prostitute non erano in grado di versare il denaro relativo all’occupazione dei casolari che andava dai 350 euro giornalieri ai 1750 settimanali, venivano minacciate della conseguente chiusura e costrette a pagare con atti intimidatori come l’incendio delle loro autovetture. Fondamentali per l’organizzazione erano coloro che si interessavano del reclutamento direttamente in Sudamerica delle ragazze da avviare sulla strada. Di questo si occupava principalmente una colombiana che, avvalendosi delle sue numerosissime conoscenze, contattava le prostitute facendole arrivare a Terlizzi in una sorta di vero e proprio “turn over”. Ad ogni partenza infatti corrispondeva sempre l’arrivo di una nuova prostituta in modo da soddisfare

una clientela sempre più numerosa. Le donne a loro volta da appartamenti in locazione o hotel cittadini di Bari venivano quotidianamente prelevate e accompagnate a Terlizzi dai c.d. “tassisti”, gli addetti al trasporto dell’organizzazione. Ogni prostituta inoltre veniva preventivamente istruita, conosceva già prima del suo arrivo a chi rivolgersi per i vari spostamenti, nonché le persone alle quali versare i soldi sia per l’utilizzo del casolare che per l’azione di protezione promossa dai sodali. Il meccanismo di reclutamento era molto semplice: l’ingresso con visto turistico delle sudamericane attraverso la Spagna e la successiva circolazione pressoché libera nei paesi UE fino ad arrivare a Terlizzi. Alla base dell’organizzazione vi erano infine i “guardiani”, che oltre ad assicurare “protezione” alle straniere si portavano dalle stesse nelle tarde ore pomeridiane per riscuotere il denaro da consegnare direttamente al capo che lo avrebbe poi ripartito tra i sodali e gestito, anche per il tramite della moglie, per le esigenze del gruppo. Nel corso dell’operazione sono stati sottoposti a sequestro 2 casolari, 1 container ed 1 roulotte dislocati lungo la s.p. 231. Tra gli arrestati, due molfettesi: Andriani Giuseppe (1962) e Novello Carlo (1951).

Saccheggiavano il negozio che pulivano: arrestate due donne Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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Saccheggiavano il negozio che pulivano, portandosi via pc portatili, costosi cellulari, videogames portatili e giochi vari, ma scoperte sono finite nei guai. È accaduto a Molfetta, dove i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato una 35enne incensurata di Bari Santo

Spirito, P.C. le sue iniziali e Teresa Cuoccio, una 31enne di Palombaio di Bitonto, già nota alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto aggravato. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, attivati da una telefonata giunta al 112, si sono recati presso un negozio di elettrodomestici ubicato all’interno di un centro commerciale del luogo, in quanto il responsabile dell’esercizio aveva riscontrato un anomalo ammanco di merce e che nel contempo nutriva dei forti sospetti su due donne addette alle pulizie dei locali. Queste, infatti, sono state fermate poco più tardi subito dopo essere uscite dalla porta utilizzata dai dipendenti e qui sottoposte a controllo dai carabinieri. Nella borsa della prima sono stati trovati 2 pc portatili con accessori e 1 nintendo Ds con un gioco, mentre nella borsa dell’altra sono stai rinvenuti 4 telefoni cellula-

ri, 1 Nintendo Ds con un gioco e 1 pc portatile con accessori. Le due donne, infatti, a specifica richiesta, non erano in grado di esibire alcuna documentazione fiscale che potesse giustificare il possesso della merce rinvenuta. La perquisizione è stata estesa anche alle rispettive abitazioni, atteso che simili ammanchi erano stati registrati da oltre un mese. A casa della 35enne, infatti, gli operanti hanno trovato 2 Psp Sony, 3 telefoni cellulari, 1 Pc portatile e altri piccoli elettrodomestici, mentre presso l’abitazione dell’altra donna sono stati rinvenuti 1 pc portatile, 1 Nintendo 3Ds e 1 Nintendo Wii. Tratte in arresto, le due signore, su disposizione impartita dalla Procura della Repubblica di Trani. sono state poi ammesse ad usufruire del beneficio degli arresti domiciliari. L’intera refurtiva, invece, è stata restituita al legittimo proprietario.

Abbandona l’auto rubata ma dimentica il cellulare Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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Fermato su di una Fiat Fiorino di provenienza furtiva e carica di materiale ferroso, fugge dimenticando il cellulare sulla stessa e per questo viene rintracciato e finisce nei guai. È accaduto nella tarda mattinata di venerdì 1° luglio a Ruvo di Puglia, dove i Carabinieri della Compagnia di Trani hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, G.D., un 34enne incensurato di Molfetta, con l’accusa di ricettazione. Durante un servizio di perlustrazione, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, di passaggio lungo la strada provinciale 231, hanno notato il transito del furgone che era privo della targa posteriore. Insospettitisi, hanno intimato l’alt per sottoporlo ad un controllo. Il conducente, dopo aver fermato il mezzo, è sceso repentinamente e si è dato alla fuga per i campi, riuscendo a far perdere le tracce, nonostante il tentativo d’inseguirlo da parte di un militare. L’ispezione del veicolo ha consentito di rinvenire, sul sedile del passeggero, un telefono cellulare funzionante, mentre nel bagagliaio sono state trovate numerose staffe in ferro utilizzate nel settore dell’edilizia. Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di appurare che il telefono era intestato al 34enne, che il furgone era il provento di un furto avvenuto a Terlizzi lo scorso gennaio e che il materiale ferroso era anch’esso di provenienza furtiva e pertinente ad una ditta di scavi e movimento terra di Molfetta. Le ricerche avviate subito dopo l’individuazione del fuggitivo hanno permesso di rintracciarlo, più tardi, presso l’abitazione di un suo congiunto. Ammesse le proprie colpe, il 34enne è stato quindi sottoposto a fermo e poi associato al carcere di Trani. La refurtiva in ferro, pari a circa 200 chilogrammi, è stata restituita al legittimo proprietario, mentre il furgone è stato sottoposto a sequestro, unitamente al cellulare.

Strappò il portafoglio dalle mani di un ventenne: arrestato dai Carabinieri Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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La mattina del 26 maggio scorso stappò il portafogli dalle mani di un 20enne per poi dileguarsi velocemente a piedi per le vie circostanti. Sabato 16 luglio i Carabinieri della Compagnia di Molfetta gli hanno notificato il “conto”, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Trani, con l’accusa di furto con strappo. Si tratta del 22enne Mario Lagrasta, di Molfetta e già noto alle Forze dell’Ordine. Erano circa le 11.30 circa, quando la vittima, avvicinata in strada dal 22enne che le chiedeva degli spiccioli, prese il portafogli per consegnargli qualche centesimo, quando il giovane si impossessò del borsello fuggendo via per le vie circostanti. Sul posto intervennero i Carabinieri della locale Compagnia che sulla base delle dichiarazioni di alcuni testimoni, sono riusciti ad identificare il malfattore. Il quadro probatorio presentato dagli investigatori dell’Arma all’Autorità Giudiziaria è stato pienamente condiviso dalla stessa che ha emesso, quindi, il provvedimento restrittivo eseguito nella serata di sabato. Il 22enne è stato quindi rinchiuso nella casa circondariale di Trani.


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attualità

luglio-agosto 2011

Controlli in mare dei Carabinieri: 2 persone deferite per pesca di frodo e recuperati 13kg di molluschi Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Con il periodo estivo aumenta il consumo di molluschi e pescato in generale. Incrementati, quindi, anche i controlli della Motovedetta CC 807 “Pezzuto” in forza alla Compagnia Carabinieri di Bari Centro. A seguito di verifiche finalizzate al rispetto delle normative vigenti in materia di pesca e di sicurezza per le imbarcazioni, i militari dell’Arma, in due distinte operazioni condotte ieri mattina nelle acque antistanti il litorale del capoluogo barese e di Molfetta, hanno proceduto al deferimento all’autorità amministrativa di due persone, un 35enne di Modugno e un 46enne di Molfetta

e alla contestazione di sanzioni per 4mila euro ciascuno, poiché sorprese in attività di pesca subacquea di frodo di molluschi per 13 kg complessivi. Il pescato è stato rigettato in acqua. I controlli dei militari, finalizzati peraltro ad evitare che prodotti del mare, recuperati in specchi d’acqua inquinati e senza i prescritti controlli sanitari, raggiungano i locali mercati ittici o in alcuni casi direttamente i ristoratori, hanno anche lo scopo di tutelare l’ecosistema marino che viene alterato dal ricorso a metodologie e strumenti di lavoro illegali. In tale quadro, ai

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subacquei sorpresi, sono stati altresì sequestrati due erogatori e due bibombole utilizzate. La Motovedetta CC 807 “Pezzuto” è inquadrata nel Servizio Navale dell’Arma dei Carabinieri, istituito nel 1969, nell’ambito del programma avviato dal Comando Generale, per consentire all’Arma di svolgere con pienezza e competenza i compiti istituzionali sul mare e sulle acque interne, allo scopo di soddisfare la sempre crescente richiesta di sicurezza e la maggiore importanza acquisita dall’elemento acqueo in ordine ai trasporti, al turismo, alla pesca, all’inquinamento e soprattutto ai traffici illeciti.

Ancora un’auto incendiata nella notte Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Ancora un nuovo incendio ha segnato la città di Molfetta nella notte tra il 25 e il 26 giugno 2011 attorno alle ore 2:30. A bruciare, questa volta, una Ford Fiesta che dovrebbe appartenere ad un disabile molfettese residente nelle vicinanze del luogo in cui l’auto era parcheggiata: via Ruvo. Sul posto, per destare le fiamme, sono intervenuti i Vigili del Fuoco.

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Ci giunge inoltre segnalazione che, nello stesso momento e poco distante, presso la strada vicinale Pedata d’Orlando, a ridosso della Strada Statale 16 Bis (nei pressi dello svincolo “viabilità di servizio”) si consumava un altro piccolo incendio che, quasi sicuramente, potrà essere collegato all’ennesimo incendio d’auto di questa notte.

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Scoperto “evasore totale” e recuperati a tassazione circa 11 milioni di euro Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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I Militari della Tenenza Guardia di Finanza di Molfetta, all’esito di una verifica fiscale, hanno constatato un’evasione di circa 11 milioni di euro. Nello specifico, nel corso di un’attività ispettiva eseguita nei confronti di un’impresa di Molfetta operante nel settore del commercio all’ingrosso di frutta e verdura e prodotti alimentari freschi, è emerso che la stessa, per diversi periodi d’imposta, ha omesso di istituire e tenere le scritture contabili, di presentare le dichiarazioni fiscali obbligatorie e, quindi, di versare le imposte dovute. L’ammontare dei ricavi sottratti al fisco supera i 10 milioni di euro, mentre l’IVA dovuta è di oltre 800 mila euro. Il responsabile della società verificata è stato denunziato all’autorità giudiziaria di Trani per “omessa dichiarazione” e “occultamento delle scritture contabili”.

Sorpreso a rubare in un deposito: arrestato cinquantunenne Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

In compagnia di un complice riuscito a dileguarsi è stato sorpreso a rubare attrezzature edili in un deposito e per questo è finito in carcere. È quanto hanno scoperto nella notte tra il 7 e l’8 luglio i Carabinieri della Compagnia di Molfetta, che hanno tratto in arresto il 51enne Vincenzo An-

driani con l’accusa di furto aggravato. I militari, intervenuti in via Apicella, su segnalazione giunta al “112” da parte di alcuni passanti che avevano sentito dei rumori, hanno notato uscire dalla ditta due persone che alla loro vista si sono date alla fuga liberandosi di tre valigette ap-

pena asportate e di alcuni attrezzi da scasso, quali due cacciaviti, una tronchese ed una pinza, poi recuperati dagli operanti. Prontamente inseguiti, uno dei due riusciva a dileguarsi per le vie circostanti mentre l’altro veniva bloccato e tratto in arresto. I successivi accertamenti hanno permes-

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so di appurare la forzatura della porta di ingresso della ditta nonché la presenza di due trapani e di un martello pneumatico nelle tre valige prelevate dal deposito. Tratto in arresto il 51enne è stato associato presso la casa circondariale di Trani mentre la refurtiva è stata restituita all’avente diritto.


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luglio-agosto 2011


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in città

luglio-agosto 2011

pillola web del 20/07/2011

Incendiato il parco giochi di rione Paradiso

Consegnata la borsa di studio Walter Palombella Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

di Paola Copertino

Ancora una volta il fuoco ha segnato le notti di Molfetta. A bruciare però questa volta non è stata nessun auto, bensì il parco situato nel rione Paradiso della periferia di Molfetta. Durante la notte, l’intera area giochi del parco è stata prima distrutta e poi incendiata. Come dimostrano le immagini, per appiccare le fiamme sono stati utilizzati ben quattro materassi trasportati all’interno del parco nonostante esso fosse, prima dell’intervento dei Vigili del Fuoco, completamente recintato. Un gesto segno di inciviltà e stupidità ma che, stranamente, è riuscito a passare inosservato alla vista e soprattutto alla denuncia dei tanti abitanti della zona.

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Sono passati ormai dieci anni da quel tragico 18 marzo 2001, giorno in cui perse la vita in uno spaventoso incidente stradale il giovane studente molfettese Walter Palombella, insieme al suo compagno Ignazio Minervini. Per ricordarlo la sua famiglia, in collaborazione con il Rotary International Distretto 2120 club di Molfetta, ha istituito una borsa di studio che viene conferita per meriti scolastici ad uno studente. Quest’anno a riceverla è stato lo studente Corrado Scardino del liceo classico Leonardo da Vinci di Molfetta, durante una gremita cerimonia tenutasi presso la Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico, a cui hanno preso parte tanti rotariani giunti anche dalla città limitrofe. Numerosi hanno affollato la sala per ascoltare la lectio magistralis su “Discorso ai giovani nel nome di don Tonino Bello” tenuta dal prof. Francesco Lenoci dell’Università Cattolica di Milano. Proprio per ribadire il legame fra il giovane Walter e don Tonino, sull’invito vi era la foto del ragazzo nel giorno della sua cresima con il vescovo tanto amato. Ad aprire la serata il dott. Luigi Paolombella, papà di Walter, il quale con commozione e un groppo alla gola, ha ricordato le tappe della breve vita del figlio: il suo amore incondizionato per lo studio, soprattutto per la lingua greca che lo portò sia a scegliere il liceo classico, sia a lasciare, dopo aver frequentato brillantemente due anni di giurisprudenza, questa facoltà per iscriversi a lettere classiche. Il papà ha narrato aneddoti della sua vita, ha ricordato l’esame di maturità, la sua adolescenza e la sua voglia di vivere. Poi il tragico

incidente. Si consolida l’unità familiare per affrontare il tremendo lutto e il dott Luigi Palombella trova nello studio, nella filosofia pratica, una valvola per superare questo momento drammatico. Decide, quindi, coinvolgendo gli altri raggruppamenti del Rotary, di raccogliere fondi da destinare alla costruzione di due aule scolastiche in Africa. Una di queste porta il nome di Walter e la scuola è stata inaugurata proprio il 18 marzo 2011, a dieci anni di distanza dalla morte dello studente. Poi la parola è passata al prof. Lenoci , originario di Martina Franca, personalità di spicco nel mondo accademico, della cultura, dell’economia, autore di pregevoli pubblicazioni, giornalista pubblicista, vice presidente dell’associazione dei pugliesi a Milano, ma soprattutto una persona dalle grandi qualità umane. Il professore ha dato lettura di un dialogo immaginario fra due futuri santi: don Tonino Bello e papa Giovanni Paolo II, con tantissimi riferimenti alle città di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi, Ruvo, Alessano, Tricase. Più di una volta si è detto dispiaciuto per non aver conosciuto il vescovo di persona e ha ribadito che i molfettesi devono essere orgogliosi di averlo avuto fra loro per oltre dieci anni. Don Tonino è stato portato come esempio riferendosi all’anno del volontariato e dell’accoglienza. Il prof. Lenoci, pur non essendo mai venuto a Molfetta, ha affermato che la nostra città ha un posto nella sua mente e nel suo cuore in quanto ha vissuto don Tonino, facendo un parallelo con il mondo greco e romano. Ha continuato citando frasi dell’insegnamento del presule scomparso dedicate ai giovani, ormai diventare celebri: mordete la vita, non coltivate pensieri di

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preclusione, non chiudetevi in voi stessi, non immalinconitevi, coltivate le amicizie, non barattate l’onestà, stringete la mano a tutti, traducete in pratica il vangelo, ricercate la pace, il confronto, prendete posizione per difendere i vostri ideali. Poi, da economista, ha tracciato un quadro, a tinte fosche, sulla situazione dei giovani di oggi: mancanza di lavoro, situazioni precarie, difficoltà familiari, famiglie disgregate e caduta di ideali e valori. Ha concluso richiamando, nuovamente, le parole profetiche di don Tonino: solo la speranza potrà salvarci,assicurare un mondo migliore e un futuro ai nostri giovani.

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Operazione “Mare Sicuro 2011” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Lunedì 6 giugno, presso la Capitaneria di Porto di Molfetta,si è svolto l’incontro organizzato per la presentazione dell’operazione “Mare Sicuro 2011” che, anche quest’anno, vedrà impegnato il personale di tutti gli uffici del Compartimento Marittimo di Molfetta, per dare puntuale attuazione alle direttive emanate in materia dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Com’è noto le capitanerie di porto hanno, come principale compito istituzionale l’attività di ricerca e soccorso in mare. Pertanto, durante l’espletamento di tale operazione, coordineranno tutti i controlli che saranno eseguiti, anche da altre forze di Polizia, creando un’attività sinergica che ottimizzi le risorse disponibili, improntando il servizio a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, in modo da creare meno disagi possibili agli utenti. L’operazione, che si concluderà l’11 settembre, prevede una fase preparatoria, finalizzata, principalmente, alla verifica degli assetti di sicurez-

za presso gli stabilimenti balneari e le spiagge libere. Un’attività di sensibilizzazione in tal senso è iniziata, in occasione dell’incontro annuale tenutosi con i gestori dei lidi balneari per un confronto sulle criticità emerse lo scorso anno, alcune delle quali sono state poi recepite nella nuova ordinanza di sicurezza balneare emanata il 10/06/2011 (nr. 30/11) e con la corrispondenza estesa ai comuni costieri circa gli apprestamenti di sicurezza da installare sulle spiagge libere. La nuova ordinanza di sicurezza balneare ricalca, in linea di massima, la precedente curando, in particolare, ogni aspetto inerente la sicurezza in mare dei bagnanti. Tra le novità introdotte vi è il richiamo specifico alle ordinanze vigenti all’interno del circondario marittimo di Molfetta, di interdizione alla balneazione e navigazione per motivi di sicurezza e il suggerimento, rivolto ai gestori di stabilimenti balneari, di dotarsi di un apparato VHF marino, in modo da rendere più tempestiva qualunque richiesta di soccorso. Successivamente inizierà la fase operativa che

sarà caratterizzata da una prevalente attività di polizia, mirante a sanzionare quei comportamenti illeciti che mettano a rischio l’incolumità dei fruitori del mare o che alterino l’ecosistema marino o il demanio marittimo. Massima attenzione, quindi, sarà posta nella verifica del rispetto del divieto di navigazione all’interno delle aree destinate alla balneazione, all’accertamento della presenza dei dispositivi di sicurezza sulle spiagge (su quelle libere in mancanza si constaterà la presenza di apposita cartellonistica monitoria relativa all’assenza dei servizi di sicurezza), alla tutela delle acque da possibili fonti inquinanti ed alla repressione di abusivismi sul demanio marittimo. In ogni caso, le parole d’ordine sono “sicurezza” e “prevenzione”, attività interdipendenti per la cui realizzazione saranno impiegati i mezzi terrestri e navali disponibili, che eseguiranno controlli non invasivi ma incisivi, specialmente nei periodi di maggior afflusso e negli orari più critici, in modo da creare il minimo dei disagi all’utenza senza abbassarne la soglia di sicu-

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rezza. Grande ausilio all’operazione potrà essere fornito da comportamenti prudenti e rispettosi delle norme vigenti e dalla sensibilità nel segnalare, tempestivamente, qualsiasi situazione di emergenza al Numero Blu 1530 o al numero di telefono fisso dell’ufficio marittimo più vicino o ancora mediante chiamata radio sul canale 16 del VHF.

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in città

luglio-agosto 2011

pillola web del 20/06/2011

Creiamo un c-orto circuito Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Mutuo SoccOrto “Errico Malatesta” È nato a Molfetta un nuovo e “fresco” soggetto politico, economico e sociale: il Mutuo SoccOrto “Errico Malatesta”, un progetto di autogestione in un terreno agricolo. Giovani braccia donate all’agricoltura e rubate (almeno temporaneamente) alle abominevoli logiche del mercato e del lavoro salariato. Abbiamo scelto di intitolare il progetto ad Errico Malatesta, il pensatore ed organizzatore, oltre che eccellente rivoluzionario e uomo d’azione, che sentiamo a noi più vicino e attuale, promotore di una società rinnovata che, rifiutando le relazioni gerarchiche e autoritarie a tutti i livelli, si basa sul mutualismo, la solidarietà e la cooperazione, a partire da piccole comunità locali che si autoorganizzano e collaborano liberamente tra loro. In questo progetto, abbiamo deciso di condividere mezzi (uno di noi ha messo a disposizione il fondo e alcuni attrezzi), saperi (per qualcuno troppi libri e poca pratica e per qualcun altro il contrario) ed esperienze passate. Partendo dall’ovvio rifiuto di qualsiasi prodotto chimico di sintesi, ci siamo ispirati alle varie correnti dell’agricoltura non convenzionale (biologica, sinergica, biodinamica, foukokiana, oltre che alle pratiche contadine tradizionali), prendendo “buoni consigli” da ognuna, ma senza mai aderire dogmaticamente ad alcuna, confrontandole e rapportandole con le caratteristiche del territorio, le specie utilizzate, i mezzi e il tempo a disposizione. L’esperienza è nata dall’incontro tra individui che considerano lavorare con la terra un’attività con una profonda implicazione etica, sociale e politica, p-orto di confluenza di varie istanze ed esigenze; una sostenibilità economica che sia superamento e critica del lavoro salariato; la volontà di sviluppare o migliorare abilità manuali e competenze marginalizzate dal sistema scolastico-industriale; il richiamo della vita rurale; la critica dei consumi e il rifiuto del mercato; la volontà di sviluppare le autoproduzioni; la necessità di consumare cibo genuino

e reperirlo il più vicino possibile (il cosiddetto “chilometro zero”). Questo progetto vuole contrastare la precarietà, l’alienazione e lo sfruttamento in cui cerca di costringerci il sistema capitalista con i suoi ricatti legati al mondo del “lavoro”, le sue marchette (o market-te) legalizzate travestite da contratti a termine-capestro, obbligo di corsi d’aggiornamento-farsa, periodi di prova sottoo non-pagati, così come le trasferte, gli straordinari, ecc. A tutto ciò vogliamo sostituire una sostenibilità dignitosa che ci faccia riscoprire il piacere del lavoro, quello vero! A parte qualche rara eccezione, nelle scuole e nelle università non si insegnano, e nemmeno si introducono, abilità manuali e competenze artigiane. Quando, in pochi casi, questo avviene è comunque in funzione del soddisfacimento delle grandi imprese e del loro mercato lavorativo, mai per la valorizzazione e l’autosufficienza dell’individuo e della sua comunità, per la sua crescita individuale e sociale e per renderlo meno dipendente dalle dinamiche dell’attuale sistema economico. La vita e il lavoro in campagna, con i suoi ritmi legati alle stagioni e ai tempi della terra, ci sembrano proprio l’antidoto ideale all’alienazione del lavoro salariato, alla frenesia della città, all’atrofizzazione delle abilità manuali e allo sviluppo insostenibile odierno. Una società in cui, un miliardo e mezzo di persone soffre la fame e un altro miliardo e mezzo è in sovrappeso (e tra queste ultime mezzo miliardo soffrono di obesità) non può essere una società giusta. Siamo, quindi, convinti che per cambiare in meglio la società non si possa prescindere da una critica radicale dei consumi e dei comportamenti individuali e collettivi (a partire dai nostri): siamo convinti che l’anticapitalismo cominci anche dal rifiuto di consumare prodotti nocivi per la salute dell’uomo e per l’ambiente. L’alternativa concreta alla nocività attuale è la sua sostituzione con un economia più sostenibile e giusta, basata sull’autogestione e le autoproduzioni. E’solo incentivando, promuoven-

do e realizzando da subito ed il più possibile queste pratiche, che si può costruire l’emancipazione dalla schiavitù del capitale. Ognuno di noi, prima di essere o diventare produttore, è essenzialmente e per natura un consumatore, per cui tutti noi, individualmente o collettivamente (mediante il Gruppo d’Acquisto Solidale “Nestor Machno”, attivo a Molfetta), ci eravamo posti da tempo il problema di reperire cibo ,realmente genuino, senza dover fare diverse decine di chilometri. E’ciò che molti chiamano ricerca del “chilometro zero” (in realtà il chilometro difficilmente potrà essere davvero zero, a meno che non si consumi il cibo esattamente dove lo si reperisce). Questo concetto comporta, necessariamente, una critica radicale dell’attuale modello di mobilità a cominciare da noi stessi (e non a caso c’è chi tra noi raggiunge l’orto a piedi o in bicicletta): è importante che i prodotti che consumiamo provengano da luoghi il più vicino possibile per evitare di contribuire, ulteriormente, all’inquinamento terrestre e di essere collusi con i responsabili di esso, e cioè governi, multinazionali e tutti i fautori del “libero” mercato globale. L’Orto Malatesta ritiene che, la strada giusta per instaurare un rapporto equilibrato col consumatore sia l’interazione continua con esso, un rapporto diretto basato sulla fiducia, il dialogo, la trasparenza e il prezzo-sorgente, oltre che l’invito a visitare la nostra realtà per osservarla di persona e scambiare idee, proposte e suggerimenti. In una parola l’autocertificazione, o meglio la certificazione partecipata, concetto aperto e sempre in evoluzione al quale stanno lavorando diverse realtà in tutta Italia, da terra/Terra a Roma, alla Ragnatela a Napoli, a Campi Aperti a Bologna, fino ad arrivare alla nostra realtà locale, Movimento Terre-Rete delle Autoproduzioni di Puglia e Basilicata, alla cui Carta d’Intenti aderiamo entusiasticamente. I destinatari naturali del nostro progetto sono tutti gli individui e le realtà convinti che, un cambiamento della società sia possibile partendo da comportamenti responsabili e prese di coscienza individuali e collettive. A Molfetta, quindi, il G.A.S. “Nestor Machno”, le fiere delle autoproduzioni, le MacerieBaracche Ribelli e tutte le persone, le realtà, associazioni e gruppi presenti nel territorio. Invece che affidarci all’uso esclusivo di facebook e di altri modi di comunicare alienanti e falsificanti, prediligiamo una comunicazione diretta, chiara e leale, guardando negli occhi i nostri interlocutori, facilitati dal fatto che ci rivolgiamo al nostro territorio e alla comunità locale e di certo non al mercato globale (ma neanche al villaggio globale). Noi, ortisti ribelli in cerca di un mondo migliore, vi invitiamo ad unirvi a noi scegliendo i nostri prodotti, per creare un c-orto circuito nei meccanismi del potere, a partire da quelli economici ed ecoillogici.

“Il Gioco della Puglia”: il primo gioco da tavola dedicato alla nostra regione

L’associazione culturale +39, con sede a Molfetta, vincitrice del bando “Principi Attivi 2010 – Idee giovanili per una Puglia Migliore” indetto dall’Assessorato alle Attività Giovanili della Regione Puglia, sta realizzando il primo ed esclusivo gioco da tavolo interamente dedicato alla regione, un gioco tradizionale con plancia, pedine, dadi, carte e un DVD interattivo. L’iniziativa è volta a promuovere in maniera innovativa e accattivante le bellezze del territorio pugliese, con una particolare attenzione alla funzione ludica, sociale, educativa e didattica. Per rappresentare al meglio la Puglia abbiamo voluto far leggere le domande-quiz sulla nostra regione direttamente ai pugliesi! Per questo motivo la nostra troupe è in giro in cerca di testimonial che vogliano prestare la propria simpatia per rappresentare il pugliese doc. I prossimi appuntamenti per il mese di luglio sono: venerdì 22 luglio, ore 18.00, presso Soglow ApartHotel via Terlizzi; lunedì 25 luglio, con due sessioni alle ore 11.00 e alle ore 16.00 presso Destinazione Gargano in via U. Giordano, 27 a Vieste. Per partecipare compila il modulo di iscrizione sul sito www.ilgiocodellapuglia.it. La partecipazione è assolutamente gratuita.

pillola web del 19/07/2011

Arrivano i Supereroi!

Per sensibilizzare i giovani e meno giovani alla conservazione del territorio e per promuovere una cultura nel rispetto dell’ambiente, un gruppo di volontari nelle vesti dei supereroi più famosi, coordinati dalle associazioni “Terrae”, “Mondo Sommerso” e “Poseidon”, sabato 16 luglio, alle ore 10.00, assieme allo staff del villaggio Lido Nettuno, si è adoperato alla pulizia delle zone adiacenti la località “Torre Calderina” a Molfetta recuperando un territorio abbandonato divenuto ormai una discarica a “cielo aperto”, grazie alla noncuranza e all’insensibilità dell’uomo verso le meraviglie del mondo. Le operazioni sono state patrocinate dalla “Lega Ambiente”, dalla Società Nazionale Salvamento di Bisceglie e dall’Asm di Molfetta.

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luglio-agosto 2011

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Si avvicina il corso di cucina base per single: vi presentiamo i docenti Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

lo staff Salvatore Turturo Da trent’anni svolge l’attività di ristoratore con grande passione e dedizione. È attualmente responsabile dei servizi di ristorazione presso il prestigioso “Circolo Tennis di Barletta.

Nicola Modugno Executive chef con esperienza pluriennale nel settore in rinomate strutture ricettive di tutta Italia. Attualmente è titolare del ristorante “Bistrot ‘86” di Molfetta.

Giacomo Giancaspro Docente presso l’Istituto Professionale Statale Servizi per l’Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera di Molfetta. Vanta una pluriennale esperienza nell’organizzazione di eventi di settore.

Michele Colafiglio Executive chef con esperienza pluriennale nel settore. Cultore dell’enogastronomia “murgiana”, promotore di iniziative culturali legate alla conoscenza dei prodotti tipici del territorio.

Francesco Lanza Maestro pasticcere, autore di numerose pubblicazioni di settore, esperto in gastronomia, pasticceria salata, tecniche di pasticceria artistica, cioccolateria e pasticceria. Attualmente lavora a Molfetta dove dirige l’azienda “Al Duomo Pasticceria”.

Giuseppe Turturo Giovane chef di cucina, fa parte della schiera di professionisti che si stanno facendo strada nel panorama enogastronomico pugliese e non solo. Appassionato innovatore e sperimentatore, è attualmente impegnato presso il “Circolo Tennis di Barletta”.

Si avvicina la presentazione del corso di cucina base per single, organizzato da “Il Fatto” con la Factory del Gusto che insegnerà i fondamenti della cucina. Il programma completo sarà reso pubblico nel numero di metà settembre. Dopo aver parlato del progetto, tantissimi

molfettesi mi hanno chiesto indicazioni sui docenti e sono rimasto piacevolmente colpito dal consenso ricevuto quando ho detto loro i nomi. Questo non è un articolo pubblicitario bensì un ringraziamento ad un gruppo di professionisti della ristorazione che, con coraggio

e voglia di cambiamento, hanno avviato questa iniziativa innovativa per il nostro territorio e che è sempre più in gran voga nel nord d’Italia. Di seguito la presentazione della Factory del gusto presa direttamente dal loro sito istituzionale che potete trovare all’indirizzo web www.factorydelgusto.it La Factory del Gusto nasce dall’idea di noti professionisti della ristorazione pugliese. Ispirata dall’idea di Andy Warhol e alla sua “Factory” - fabbrica d’arte o laboratorio creativo della New York degli anni Sessanta- la Factory del Gusto è una scuola versatile dove crescere professionalmente, sviluppare nuove idee e confrontarsi. Comune denominatore la passione per la cucina italiana e internazionale, l’amore per la tradizione e la voglia di sperimentazione. La Factory del Gusto è un laboratorio creativo e culturale dell’arte culinaria dove chef executive, maitre sommelier, maestri pasticceri, cioccolatieri, gelatieri, barman, esperti, specialisti, giornalisti, studiosi, appassionati e sperimentatori, fanno della cucina un momento di ricerca, conoscenza, innovazione e avanguardia. Nella Factory del Gusto ogni giorno c’è qualcosa di nuovo, ogni ingrediente ha una storia, ogni ricetta è un’avventura creativa. L’Accademia in cucina, è il nostro payoff. È stato scelto perché la Factory del Gusto nasce dalla passione di uomini sensibili ad ogni forma di cultura enogastronomica con l’obiettivo di salvaguardare e promuovere il nostro patrimonio culturale. Essere l’Accademia in cucina significa: rispetto per la tradizione insieme alla voglia di innovazione, creazione di nuove tendenze, garanzia di formazione qualificata e certificata. Gli allievi cucineranno in modo nuovo e contemporaneo e ritroveranno nelle ricette

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lo stile personale. Con la Factory del Gusto il cibo diventa arte, talento ed espressione. L’attività dell’Accademia permette di vivere il gusto e la cucina attraverso esperienze uniche. La Factory del Gusto organizza corsi di formazione, incontri, seminari, eventi enogastronomici e culturali, incentive aziendali, degustazioni guidate, giornate a tema, incontri con nutrizionisti e biologi, momenti di educazione alimentare. La Factory del Gusto è il laboratorio pugliese dove gli operatori della ristorazione, amatori e appassionati trovano spazio di espressione, confronto e formazione. La Factory del Gusto è l’officina gastronomica della cucina italiana. Il nostro obiettivo per il futuro, è quello di avvalerci della nostra esperienza sul campo e del nostro entusiasmo per valorizzare i talenti siano essi amatori, o professionisti.

Social Commerce: 270 nuovi clienti sul web in 4 giorni Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

La contrazione dei consumi sta portando molti imprenditori a farsi delle domande su come cambiano i comportamenti di acquisto dei clienti. È cresciuto l’uso di internet anche per lo shopping. Sempre più clienti lo considerano un alleato perché rende democratico l’accesso alle informazioni e consente il confronto dei prezzi. Su questo radicale cambiamento trovano terreno fertile i gruppi di acquisto on line. Ma come funziona un gruppo d’acquisto on line? La formula è semplice: l’utente si iscrive (gratis) ad un sito, indicando la propria città d’interesse. Da quel momento riceve via email promozioni provenienti da esercenti locali (ristoranti/bar/parrucchieri/centri estetici/ medici/dentisti...) o nazionali (pacchetti vacanze/hotel/specialità agroalimentari/sarti ...). Le offerte durano per un tempo limitato e valgono solo se viene raggiunto un numero sufficiente di acquirenti. Grazie a questa formula, i siti di social commerce praticano uno sconto

fino al 70% rispetto ai normali prezzi di listino. La prima azienda a realizzare questo modello di business è stata Groupon. Dal punto di vista del commerciante quali sono i vantaggi? I commercianti girano a Groupon una percentuale sugli acquisti, di solito il 50% sul valore del buono, oltre allo sconto praticato sul prezzo di listino del prodotto o servizio. In sintesi: 0 costi fissi, sviluppo della notorietà del marchio, nuovi clienti ad alto potenziale, sfruttamento del processo di social networking, ossia sull’azione dei clienti soddisfatti che promuovono in prima persona il servizio. Si capovolge il modello pubblicitario classico, passando da un investimento fisso con un messaggio diffuso, ad un messaggio specifico su un pubblico sensibile. Il costo dell’operazione viene sostenuto solo dopo l’acquisto del cliente. Il commerciante deve cogliere l’opportunità anche nella fase successiva per trattenere il cliente nel tempo.

Ma vediamo cosa è successo ad un’azienda di Molfetta che ha utilizzato questo strumento. La Elianto, specializzata nella vendita in tutta Italia di olio extravergine di oliva, di prodotti tipici pugliesi e di alta enogastronomia, e che basa la propria distribuzione sul contatto diretto col cliente, ha utilizzato questo strumento di marketing. Gli obiettivi erano chiari: aumentare gli ordini sul web, conquistare nuovi clienti, far conoscere il marchio on line a livello nazionale, far crescere il traffico sul sito. Lo scopo ultimo era, naturalmente, trasformare questi clienti, in clienti fedeli dell’intera gamma Elianto. Dopo la prima esperienza, il bilancio è estremamente positivo: 270 nuovi clienti in 2 uscite, traffico del sito alle stelle (da una media di 100 visite/giorno ad un picco di 1900/2500 nei giorni dell’uscita su Groupon), acquisto superiore rispetto al minimo d’ordine (il 55% dei clienti ha superato il valore dell’ordine minimo). I nuovi clienti soddisfatti hanno

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scritto mail positive ed alcuni hanno lasciando traccia sul sito www.olioelianto.it sul forum di feedback. Questo promette bene sull’ultimo risultato che, però, non dipende da Groupon ma da Elianto: mantenere i clienti nel tempo. La Elianto sta pensando di estendere anche all’estero la vendita con lo stesso sistema. Queste ed altre opportunità sul web possono essere leve “anti-crisi” per i commercianti piccoli e grandi, senza richiedere grossi investimenti. E’ importante, però, non improvvisare ed avvalersi di una valida consulenza, per evitare insuccessi ed effetti boomerang. Una cosa è certa, dobbiamo uscire dallo stereotipo dell’Italia fanalino di coda degli acquisti on line e lontana dal web. Il più 27% di acquisti on line, nel 2010 rispetto al 2009, lo dimostra, come lo dimostra anche la diffusione degli smart-phone, che consentiranno agli Italiani di portarsi il negozio in tasca, ed ai negozianti di seguirli ovunque. Siamo solo all’inizio!


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speciale “mani sulla città”

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Le “mani sulla città” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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Avevano messo le “mani della città” gestendo a fini privati l’attività dell’Ufficio Tecnico del Comune di Molfetta, in stretto rapporto con uno studio professionale privato dello stesso Comune. Dopo mesi di indagini a cura della Procura della Repubblica di Trani, gli uomini del Corpo forestale dello Stato, con l’ausilo della polizia municipale di Molfetta, hanno ricostruito la fitta rete di interessi e di illegalità che ha praticamente “paralizzato” l’attività edilizia della cittadina a nord di Bari. Questi i reati ipotizzati dalla Procura di Trani: associazione a delinquere finalizzata al compimento di reati di corruzione, concussione oltre che dei reati connessi in danno all’ambiente consistenti in vere e proprie lottizzazioni abusive nel territorio di Molfetta, con gravissimi rischi idrogeologici. Nel corso dell’operazione denominata appunto “mani sulla città” ben cinquantuno sono state le persone indagate e nove le persone arrestate di cui otto poste agli arresti domiciliari mentre numerosissimi sono gli immobili, villette, ristoranti, complessi residenziali oltre all’ex Hotel Tritone, posti sotto sequestro penale. Dalle indagini del Corpo Forestale dello Stato è emerso uno spaccato molto grave ed inquietante di distorsione e gestione a fini privati dellattività amministrativa dell’Ufficio Tecnico del Comune di Molfetta, soprattutto ad opera del dirigente, in stretto rapporto con uno studio professionale privato, tale da potersi affermare che l’UTC di Molfetta, grazie al predetto, da ufficio pubblico deputato alla cura della legalità della progettazione edilizia nel territorio, era stato geneticamente modificato in una sorta di “appendice” del predetto studio di progettazione. Il Dirigente, ex membro del predetto studio professionale (i cui soci sono riconducibili in gran parte alla famiglia del Dirigente stesso), secondo la tesi accusatoria, avrebbe, una volta divenuto dirigente deII’UTC, mantenuto un forte legame con lo studio professionale di origine, i cui soci sono stati tutti arrestati insieme al dirigente stesso, favorendo i progetti edilizi confezionati dallo studio privato ed osteggiando i professionisti estranei, nonché avrebbe

addirittura minacciato anche il personale della Polizia Municipale di Molfetta, reo nell’adempimento del proprio dovere istituzionale, di segnalare abusi e illegittimità “scomode” per l’assetto del Dirigente in riferimento a pratiche curate da professionisti inseriti in quello studio e assentite dallo stesso Dirigente. Il dirigente, che di fatto ha mantenuto la sua condizione di socio, non solo si è limitato a favorire le pratiche provenienti dal detto studio approvandole con vari stratagemmi e artifizi documentali, fatto di per se estremamente grave, ma ha anche creato un sistema finalizzato ad indurre ed indirizzare i terzi a preferire i suoi professionisti di fiducia in luogo di altri professionisti operanti nel settore in ambito locale. Infatti dall’analisi condotta dai forestali, dei dati attinti dai registri di protocollo relativi al comune di Molfetta presenti nell’ufficio della Regione Puglia, è emerso che le progettazioni di tale studio tecnico dopo l’assunzione dell’incarico di dirigente sono aumentate del 600%. Per raggiungere tale obiettivo, infatti, il Dirigente ha creato un sistema di concentrazione del potere amministrativo e di controllo in materia urbanistica monopolizzando le decisioni e le istruttorie più importanti nel settore (vedi la materia paesaggistica e la gestione dei comparti) ed infine attribuendo frazioni di potere solo alle persone a lui vicine. Nello specifico ha consentito di realizzare vere e proprie lottizzazioni abusive mediante atti amministrativi illegittimi basati ora su dichiarazioni false dei tecnici, ora su atti e pareri ideologicamente falsi, facendo passare inoltre con DIA interventi invece da sottoporre alla procedura più complessa del permesso di costruire. In quest’ottica l’UTC ha omesso di trasmettere atti per il parere dell’Autorità di Bacino, alla Soprintendenza dei Beni Pubblici, ha omesso di applicare procedure che imponevano la delibera del Consiglio Comunale, consentendo a terzi di realizzare ciò che gli strumenti urbanistici vigenti non avrebbero mai consentito. Così, per miracolo, l’Hotel Tritone il cui proprietario è stato arrestato, viene trasformato in edificio residenziale, depositi agricoli divertano villette o ristoranti, capannoni abusivi sono variati in

I nomi

Estrapolati dalle oltre trecento pagine d’indagine, i nominativi delle persone coinvolte complessi residenziali, terreni agricoli diventa- nell’operazione “Mani sulla Città”. Disposta no edificabili con enormi volumetrie. la detenzione cautelare in carcere per l’ingeAttuando la medesima strategia nella redazione gnere dirigente dell’ufficio tecnico del comune del Piano dell’Agro, lo stesso Dirigente in pa- di Molfetta Altomare Rocco (anno 1952), difelese situazione di incompatibilità ha favorito la so dagli avv. Palombi Elio e avv. D’Ascia Mardestinazione di 30 ettari di proprietà della sua cello del foro di Napoli, mentre sono scattati famiglia facendoli passare da suoli agricoli a gli arresti domiciliari per otto persone: Altosuoli di portata edificatoria di tipo agrituristico mare Corrado (anno 1981), Altomare Donato e energetico. (anno 1951), De Giglio Marta (anno 1979), De E che dire ancora delle conseguenze di tali dif- Robertis Alessandro (anno 1982), De Simine fuse illegalità per l’ambiente? Nicolò (anno 1974), Del Rosso Giambattista La gravità delle condotte contestate al dirigente (anno 1958), Di Mola Gaetano (anno 1981), e soci vanno bel al di là delle illegalità ammini- tutti difesi dall’avv. Belsito Marcello, e l’imstrative commesse a scopo di lucro e ridonda- prenditore edile Spadavecchia Mauro (anno no, infatti, sugli aspetti paesaggistici, idraulici e 1930), difeso dall’avv. Calò Andrea. idrogeologici. Molte sono infatti le costruzioni Di seguito, invece, gli indagati a piede libero. che sono state realizzare senza il rispetto delle Amato Michele (anno 1942), Alba Vito (anno norme di tutela del sistema delle lame e di corsi 1968), Altomare Nicolò (anno 1987), Andriad’acqua che insistono sul territorio di Molfetta ni Adriano (anno 1977), Ayroldi Felice (anno creando una preoccupante situazione peraltro 1974), Ayroldi Martino (anno 1966), Breglia documentata anche da recenti eventi calamitosi Maria Gemma (anno 1976), Brillante Donato sia pure fortunatamente con conseguenze rela- (anno 1967), Camata Olga (anno 1953), Cativamente ridotte. puti Eleonora (anno 1972), Caputo Rosa (anno L’operazione coordinata dal Sostituto Procu- 1966), Carabellese Maria Carmela (anno ratore della Repubblica di Trani dott. Antonio 1939), Carabellese Mauro (anno 1935), CaSavasta scattata nel corso della notte, rappre- rabellese Vito Cesare (anno 1933), Colasante senta l’atto finale di una lunga e complessa in- Giuseppe (anno 1969), Cristiani Antonio (anno dagine effettuata del Comando Stazione Corpo 1975), D’Elia Giovanni Angelo (anno 1978) Forestale dello Stato di Corato, con l’ausilio del difeso dall’avv. Poli Tommaso, De Candia Comando Stazione Forestale di Bari e del CTA Ignazio (anno 1944), De Cesare Cesarea (anno dell’Alta Murgia, sotto il coordinamento del 1935), De Gennaro Antonio (anno 1968), De Comando Provinciale di Bari, e della Polizia Nichilo Corrado (anno 1975), Di Pinto AntoMunicipale di Molfetta. nia (anno 1954), Dolciamore Giuseppe (anno All’esecuzione della ordinanza di Custodia 1955), Favuzzi Onofrio (anno 1968), Gadaleta Cautelare emessa dal GIP del tribunale di Trani Antonio (anno 1947), Gadaleta Corrado (anno dott. Roberto Oliveri del CastiIlo hanno parte- 1944), Gadaleta Cosmo (anno 1975), Germicipato oltre ben 60 uomini del Comando Pro- nario Mariangela (anno 1977), Guastadisegno vinciale di Bari del Corpo Forestale dello Stato Michele (anno 1960), Guastadisegno Pantaleo e degli altri Comandi provinciali della Puglia (anno 1956) difeso dall’avv. Altomare Maurioltre ad un elicottero del Reparto Volo del Cor- zio, Innominato Giovanni (anno 1964), Lucivepo Forestale dello Stato. ro Saverio (anno 1962), Mancini Ignazio (anno 1957), Marasciuolo Alessio (anno 1957), Minervini Lucrezia (anno 1956), Pellegrini Lucia (anno 1955), Petruzzella Giuseppe (anno 1983), Pistillo Giuseppe (anno 1951), Scarcelli Leggi le istruzioni a pag. 31 Riccardo (anno 1948), Spagnoletta Rosa (anno 1958), Tattoli Sergio (anno 1946). http://www.ilfatto.net/url/0105.htm Avvocato d’ufficio: avv. Valeria Scardigno.

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Il Comune delibera il pagamento degli onorari al dirigente ing. Altomare Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Avv. Annalisa Nanna La Giunta comunale, con delibera del 2.5.2011 n. 89, ha disposto alla unanimità la tempestiva nomina dell’esimio prof. Avv. Elio Palombi di Napoli a difesa dell’ing. Rocco Altomare, poi arrestato il successivo 23 giugno per un non meglio precisato numero di reati che spaziano dalla associazione a delinquere al falso, dalla concussione ed alla lottizzazione abusiva. La nomina è avvenuta, si legge nella delibera, in ragione di quanto disposto all’art. 12 dal Contratto Collettivo Nazionale Lavoro del 12.2.2002 per le Autonomie Locali, su richiesta dello stesso dirigente, risultando l’avv. Palombi difensore “di comune gradimento” delle parti. Il nominativo dell’ing. Altomare non è espressamente menzionato nel provvedimento al fine di tutelare la sua privacy, ma l’indicazione dei reati commessi e le recenti vicende di cronaca giudiziaria le ricollegano a filo doppio alla sua persona senza grandi sforzi investigativi. La delibera ha come scopo quello di surrogare l’Ente nel pagamento degli onorari nel caso in cui, il dirigente dovesse risultare completamente estraneo ai fatti e, quindi, assolto ex art. 530 c.p.p., la parcella munita di parere di congruità espresso dall’Ordine professionale competente e l’avvenuto pagamento dell’avvocato da parte del dipendente certificato da fattura.

Ciò che desta evidenti perplessità riguarda gli ulteriori due presupposti per la nomina del difensore: l’uno concerne “l’imputazione di fatti o atti direttamente connessi all’espletamento dei compiti d’ufficio” e l’altro “l’assenza di conflitto di interessi con l’Amministrazione”. La giurisprudenza (cfr. Corte Appello Milano sent. n. 1170/2006; Cons. Stato 25.11.2003 parere n. 332; Tar Liguria 22.8.2002 n. 882) ritiene che “il requisito dell’assenza di conflitto di interessi non ricorre quando all’amministratore comunale siano imputati comportamenti non solo totalmente estranei alle funzioni proprie della sua carica, ma addirittura contrari ai fini istituzionali dell’ente. E chi si avventurasse a ritenere il contrario promuoverebbe di fatto e contro ogni principio la concussione al rango di rischio tipico cui siano inevitabilmente esposti i soggetti investiti di una pubblicazione”. Ciò significa che, ove la carica pubblica divenga non già la ragione-presupposto ma lo strumento-occasione per la commissione dei reati, il conflitto di interessi con la Amministrazione va ritenuto sussistente, con la conseguente impossibilità di ricorrere al patrocinio legale sovvenzionato dal comune a favore del dipendente indagato. Peraltro, ci si interroga su come la P.A. possa non considerarsi in posizione antagonista con chi, investito del munus pubblico, abbia fatto un uso distorto del proprio mandato, non solo

per perseguire scopi assolutamente “contrari” a quelli tipici della carica di riferimento, prescindendo dal nesso tra l’adempimento del dovere e il compimento dell’atto dell’Ufficio, ma addirittura strumentalizzandola proprio al fine di conseguirli. Parimenti, non si riesce a comprendere come l’ente Comune continui a non considerarsi minimamente leso nel suo prestigio anche all’indomani dell’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere a carico dell’Altomare ed, in ogni caso, in ragione della autorevole posizione da questi rivestita di dirigente e responsabile dell’intero ufficio tecnico comunale della città. Il conflitto di interessi, non ritenuto esistente dal primo cittadino e dalla sua giunta, emergerebbe con maggior prepotenza laddove, la fase delle indagini cedesse il passo a quella dibattimentale con il rinvio a giudizio dell’Altomare. In tal caso, il Comune sarebbe ufficialmente parte offesa e danneggiata dai reati commessi dal dirigente pubblico e legittimata a costituirsi parte civile nel giudizio penale, potendo avanzare richiesta di risarcimento danni. E’evidente la contraddizione in cui versa il Comune che, pur essendo persona offesa per l’operato del suo incaricato da un lato, dall’altro delibera di pagargli gli onorari della difesa. A chi obietti che il pagamento è subordinato alla assoluzione dell’imputato, la citata giuri-

sprudenza evidenzia come una eventuale sentenza di assoluzione non escluderebbe affatto in via automatica il conflitto di interessi con la PA, il quale va valutato sulla base del capo di imputazione e delle contestazioni mosse al dipendente pubblico. E quelle attribuite a Rocco Altomare sono di una tale gravità da risultare a monte in un oceanico conflitto di interessi con la Amministrazione che, invece, attraverso la delibera n. 89, ha promosso un sostegno che va ben al di là dell’eventuale supporto economico: questo, infatti, è di natura smaccatamente politica, al punto che sindaco e giunta non si sono né sforzati né preoccupati di spiegare il motivo per cui il conflitto non sarebbe sussistente. Vero è che il procedimento penale è ai suoi inizi e che la garanzia costituzionale di non colpevolezza va salvaguardata. Ma a prescindere dalle perplessità in merito alla silente posizione del sindaco e della sua giunta su questo squallido squarcio di cronaca giudiziaria cittadina, si spera vivamente che l’ing. Altomare venga prosciolto dalle accuse mossegli. E ciò non tanto per lui, quanto per tutti i molfettesi, affinché la cittadinanza intera non debba un giorno fare i conti con la triste certezza di essere stata amministrata – e magari ipocritamente tacciata di illegalità – da chi della illegalità abbia fatto la sua occupazione principale.


speciale “mani sulla città” pillola web del 30/06/2011

Sequestro preventivo per la villa dell’assessore Spadavecchia

luglio-agosto 2011

L’inchiesta “Mani sulla Città”: un terremoto giudiziario Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

di Avv. Maurizio Altomare

È stato disposto il sequestro preventivo d’urgenza, con facoltà d’uso, della villa ad uso abitazione di proprietà dell’assessore comunale al Marketing, Giacomo Spadavecchia, titolare del permesso di costruire illegittimo emesso dal dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Molfetta, Rocco Altomare, già coinvolto per l’inchiesta della procura di Trani “Mani sulla Città”. Motivo del sequestro la costruzione della villa ritenuta abusiva in quanto realizzata nella fascia di 150 metri dal limite della Lama Martina Cupa, dichiarata come “acqua pubblica” nel 1902, e pertanto sottoposta a vincolo idrogeologico. L’opera abusiva ricade in un’area particolarmente delicata dal punto di vista idrogeologico in quanto le molteplici inosservanze delle indicazioni normative paesaggistiche e idrogeologiche hanno progressivamente provocato un aggravarsi del rischio di inondazione in ampie zone del territorio. Il Ctu nominato dalla procura ritiene essere della massima urgenza la predisposizione di un piano esecutivo di dettaglio per la sistemazione idraulica del territorio ed il ripristino ambientale procedendo allo sgombero degli edifici ed alla loro demolizione laddove contrastino con il corretto deflusso delle acque del mare.

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Il terremoto giudiziario abbattutosi sulla città, nelle ultime settimane, rischia di lasciare dei segni profondi e duraturi nella società molfettese. Innanzitutto è necessaria la doverosa premessa che, in questa fase, si verte ancora nel campo delle ipotesi, atteso che, per il momento, quanto accaduto si basa solo sulle indagini svolte dalla Procura della Repubblica. Solo il vaglio del Giudice potrà verificare se le tesi della Procura siano fondate o meno. Chi scrive, pertanto, non vuole entrare nel merito della fondatezza o meno delle tesi accusatorie, in ragione del fatto che, una tale critica va operata nelle sedi giudiziarie e non sulla stampa. Fatta questa doverosa premessa, quel che si pone subito all’attenzione dell’osservatore sono i gravi risvolti sociali che la vicenda rischia di avere. Qualora le accuse dovessero risultare fondate, infatti, oltre ai problemi giudiziari degli indagati verranno in rilievo anche e soprattutto, i problemi di quanti, in buona fede, hanno acquistato immobili formalmente dotati di tutte le autorizzazioni ma che, nella sostanza, sarebbero stati edificati illegittimamente. Viene infatti ipotizzato il reato di lottizzazione abusiva, che si concretizza allorquando vengano effettuate sul terreno opere che comportino trasformazione urbanistica o edilizia del medesimo in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, o comunque senza le prescritte autorizzazioni. In termini più semplici, pur in presenza di una autorizzazione dotata di tutti i requisiti rilasciata dal Comune, essa deve essere conforme agli strumenti urba-

nistici, ovvero a quegli atti, dotati di efficacia generale, attraverso i quali il Comune decide cosa si può realizzare o meno in una determinata porzione del territorio. Esemplificando, se viene rilasciato un permesso a costruire un edificio residenziale in una zona agricola, quel permesso potrà anche essere formalmente valido, nel senso che potrà anche contenere tutti i requisiti di legge, ma, nella sostanza, esso sarà illegittimo, atteso che quella zona è classificata come agricola dal P.R.G. e nella stessa si potranno realizzare solo opere a servizio delle attività agricole. Orbene, un principio ormai consolidato della nostra giurisprudenza è quello per il quale quando l’acquirente sia consapevole dell’abusività dell’intervento – o avrebbe potuto esserlo spiegando la normale diligenza - la sua condotta si lega a quella del venditore ed, in tal modo, le rispettive azioni, apparentemente distinte, si collegano tra loro, tendendo entrambe al conseguimento del risultato lottizzatorio. L’acquirente, pertanto, potrà invocare la propria posizione di terzo estraneo in buona fede solo se risulti provata la malafede dei venditori, che, traendo in inganno acquirenti comunque diligenti, li convincano della legittimità delle operazioni (vedi Cass., Sez. 3^: 22.5.1990, Oranges e 26.1.1998, Cusimano). Quest’ultima impostazione diverrà fondamentale per comprendere quale possa essere la sorte degli immobili acquistati con sacrificio dagli ignari cittadini. La Cassazione, infatti, anche alla stregua di quanto deciso in più occasioni dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, in materia di confisca dei beni immobili frutto di lottizzazione abusiva, ritiene che il Giudice

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debba comunque accertare che all’acquirente si possa quantomeno rimproverare di non aver diligentemente accertato la legittimità delle autorizzazioni edilizie dell’immobile oggetto di acquisto, indipendentemente dalla circostanza che gli acquirenti siano stati indagati o rinviati a giudizio. Ma anche la dimostrata buona fede dell’acquirente non pone del tutto al riparo dalla possibile demolizione delle unità immobiliari, illecitamente edificate in base a titolo abilitativo illegittimo rispetto alle quali, in assenza di interventi del Consiglio comunale modificativi degli strumenti urbanistici, residua all’inconsapevole acquirente esclusivamente la facoltà di fare valere sul piano civile la responsabilità del venditore, chiedendo il risarcimento dei danni subiti. Il consiglio valido per tutti i proprietari, in ogni caso, è quello di farsi assistere dal proprio avvocato di fiducia onde districarsi in una materia così tecnica e complicata.


rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

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cultura&eventi

luglio-agosto 2011

“Vento di flamenco”: la seconda edizione del festival internazionale Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Gianfranco Inglese

Guarda il video... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0115.htm

Ritorna, anche per quest’estate, il Festival di Flamenco organizzato dalla ballerina molfettese Daniela Mezzana, che si terrà dal 26 agosto fino al 18 settembre. Ad inaugurare la rassegna una mostra fotografica di Silvio d’Agostino e Luca Fiaccavento presso Sala dei Templari dall’8 al 24 luglio. Si tratta, dunque, di un’iniziativa articolata che, oltre alle performance di ballerini esperti di flamenco, prevede anche concorsi, una regata e tavole rotonde con la partecipazione dell’Università di Bari che ha patrocinato il festival. Inoltre ci saranno discussioni sul valore del flamenco con alcuni ragazzi del Liceo Classico “L. da Vinci”di Molfetta che si sono cimentati, con

questo genere di danza, in un progetto scolastico. Il flamenco nasce e si sviluppa nella bassa Andalusia (il triangolo formato dalle province di Jerez de La Frontera, Cordova e Siviglia) dall’incontro tra la musica popolare andalusa (ricca di valenze orientaleggianti dovute alla lunga dominazione araba su territorio spagnolo) ed il patrimonio espressivo dei gitani, stanziatisi nella penisola iberica a partire dal 1500. Nel novembre 2010, l’UNESCO ha dichiarato il flamenco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Esso, col passare del tempo, ha assunto regole sempre più rigide che i grandi professionisti riescono a fare proprie, conferendo tutt’oggi a questa danza, la sua caratteristica primordiale, ovvero la libertà di esprimersi in modo individuale. Ciò che

Una passeggiata archeologica per la città Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Paola Copertino La locale sezione dell’Archeoclub d’Italia ha organizzato, nello scorso mese di giugno, una interessante passeggiata nei luoghi della raccolta dell’acqua pubblica a Molfetta. L’iniziativa è stata promossa in concomitanza dell’appuntamento referendario sull’acqua , proprio per ribadire che, il fabbisogno di acqua è connaturato all’esistenza della vita, della civiltà, della società umana in ogni luogo e in ogni tempo. La gestione dell’acqua diventa una scelta pubblica, indispensabile e primaria per provvedere ai bisogni della gente, per dissetare gli animali,per irrigare i campi e per assicurare riserve idriche. L’itinerario, proposto dalla sede di Molfetta dell’Archeoclub, ha ripercorso alcuni luoghi della raccolta pubblica dell’acqua, tipici del territorio urbano esistenti a Molfetta già in età moderna. Alla passeggiata ha preso parte un numeroso ed interessato uditorio incuriosito per la scelta di un itinerario inedito e ai più sconosciuto , in quanto, le cisterne sono sotterranee e poco visibili. Il giro turistico ha preso il via da Piazza Immacolata dove

sorge una cisterna pubblica, di fine Ottocento, costruita su progetto dell’ingegnere Pantaleo Poli, mt 19,10 x 4,10 x 7,30, divisa in due invasi, uno grande e l’altro piccolo collegati da un condotto. La cisterna è posizionata sotto il giardino posto al centro della piazza e può essere vista scendendo una rampa di scale. A fare da guida, l’esperto di tradizioni locali e scrittore Corrado Pappagallo, grande conoscitore di storie, aneddoti e curiosità legate al territorio molfettese. Il gruppo si è poi spostato a Largo Paradiso, antica piazza di Molfetta, prima adibita alla vendita di pesce, frutta e verdura. Qui sorge una cisterna pubblica di fine ‘800, progettata dall’ingegner Gaetano Valente e che si estende per 17,00 x 5,00 x 6,00 metri, unico camerone dotato di boccaglio, spurgo e pompa con pozzetto di sedimentazione e filtri. La passeggiata è poi continuata in Largo Domenico Picca, dove è posizionata la cisterna più visibile, individuabile da un pozzo esterno e da un pannello esplicativo. La piscina comune , già esistente nel XV secolo, ristrutturata nel 1825 dall’architetto Francesco Sponzilli, è composta da due stanzoni, ciascuno di mt 26,00 x 5,00 x

5,50 con un muro divisorio costruito con archi e pilastri; fu in seguito aggiunta una vasca di sedimentazione nel 1880. Una delle mete che ha incuriosito di più, perché privata e quindi poco conosciuta, è stata quella in via S. Damiano, nel quartiere Catacombe, dove sorge un pozzo privato, che attinge ad una falda sotterranea a circa tre metri di profondità. Nel laghetto del Seminario Vescovile sorge, invece, una cisterna pubblica progettata dall’ingegnere Corrado de Judicibus che ha 15 pilastri di sostegno, volte a crociera e a botte e due vasche destinate a sedimentazione e decantazione. Ultima tappa dell’interessante percorso quella in Piazza Municipio dove esistono due invasi: il primo, più antico, detto anche pozzo di Sancto Nicola, già esistente nel XV secolo aperto al servizio dei cittadini durante la grave siccità del 1555, il secondo, più recente, risalente ai primi dell’Ottocento. Entrambi muniti prima di boccaglio, poi di condotto. Lungo tutto il percorso Corrado Pappagallo ha fornito informazioni e soddisfatto la curiosità dei presenti. Grande soddisfazione è stata espressa per la riuscita dell’iniziativa dal prof Emanuele Co-

ha spinto Daniela Mezzina alla riedizione del Festival è la ricerca di professionalità. Non si tratta di dilettantismo, quindi, ma di persone che hanno fatto della danza, una vera e propria professione. Le soddisfazioni arrivano poi dal pubblico che “meravigliato – come afferma Daniela Mezzana – dall’esperienza e dalla professionalità degli artisti, addirittura mi ferma per strada per comunicarmi che ha visto qualcosa di speciale”. L’arte, quella vera e supportata dalla conoscenza, è comunicazione che deve arrivare a tutti nell’immediato, seppure con differenti sfumature data la diversa sensibilità degli spettatori. Certi che tutto andrà per il verso giusto, i ballerini si preparano a suon di nacchere per la seconda edizione del Festival internazionale di flamenco.

Guarda il video... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0106.htm

lonna, presidente della locale sezione dell’Archeoclub. Per chi volesse saperne di più, consigliamo di leggere il volume “ L’ acqua a Molfetta- cisterne, pozzi, piscine in territorio molfettese” Molfetta 2002 tip. Mezzina scritto da Corrado Natalicchio, Mauro Uva e Corrado Pappagallo.

“Un segno di speranza nella notte”: l’eucarestia Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Maria Sancilio Il 16 luglio, in piazza Cappuccini, si è svolta la notte bianca organizzata dalla “O.F.S.” ( Opera Francescano Secolare) in occasione del suo giubileo. Sono passati centocinquanta anni, infatti, da quando la comunità francescana cappuccina trovava sede anche a Molfetta, dando vita ad una vera e propria comunità che lavorava e agiva in sintonia con il Vangelo. Ad animare la serata han-

no collaborato alcune tra le più rinomate associazioni di volontariato molfettese, come l’associazione “ONLUS don Ambrogio Grittani”,“Con don Tonino per la solidarietà”, e ancora il WWF, Emergency, il gruppo scout. Sono stati allestiti diversi stand pubblicitari , presso cui era possibile conoscere e apprezzare le missioni di beneficenza effettuate dalle diverse associazioni, acquistare gadget e assaporare diversi prodotti molfettesi caseari. Non è mancato l’angolo riser-

vato alla confessione, come quello per il dialogo, con la preziosa collaborazione degli studenti di Santa Fara di Bari. Il tutto accompagnato da canti e preghiere sul sagrato della chiesa Presente anche un angolo dedicato alla poesia e uno all’arte grazie al disegnatore Alessandro Calò. Tema cardine dell’intera serata è stato quello dell’eucarestia, esposta all’entrata del convento cappuccino e avvolta da un forte momento di raccoglimento.

All’artista Francesco Bisceglie il “Gran Premio Unità d’Italia 2011” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Gaetano de Virgilio L’Accademia Internazionale dei Dioscuri, ha assegnato il ‘Gran Premio Unità d’Italia 2011’, all’artista molfettese Francesco Bisceglie. Il riconoscimento, conferitogli a Palazzo Barberini, sede storica della città di Roma, nello scorso 28

Maggio, è un evento che arrichisce il bagaglio artistico di Bisceglie. L’arte grafica che l’artista propone è riuscita ad emergere, ancora una volta, a livello Nazionale. Il riconoscimento assume maggior lustro proprio perchè ricorre il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, evento che, come tutti sappiamo, dona importanza

alla storia della nostra Italia. Inoltre all’artista è stato anche conferito, il 30 Maggio scorso, nella città di Foggia, il Premio Primavera giunto ormai alla 43° edizione. A restare soddisfatto dunque, non è solo l’artista Francesco Bisceglie, ma tutta Molfetta specchio di realtà artistiche emergenti e di importante spessore.


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cultura&eventi

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Maggiore Gennaro Sallustio, eroico combattente tre volte decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

di Pantaleo de Trizio fonte Archivio storico dell’Associazione fonte Culturale Eredi della Storia - Molfetta collaborazione segretario S. Ragno Ottobre1940. Mentre l’esercito greco, appoggiato da quello inglese, si trincerava con artiglieria e mitragliatrici sugli altipiani ellenici, le truppe italiane sbarcavano in Grecia per un’azione punitiva voluta da Mussolini. Iniziava un conflitto che vedeva l’impiego di numerose divisioni armate formate da alpini, bersaglieri, legionari. Nel luogo la logistica si mostrò carente: il trasporto delle armi e degli equipaggiamenti avveniva sui muli. Privi dell’appoggio delle artiglierie, impossibilitate a raggiungere le montagne del fronte greco, i soldati italiani, rimasti con poche munizioni, senza rinforzi, tra fango, neve, freddo intenso con temperature inferiori ai 15°, dovettero combattere e affrontare la forte resistenza nemica. In questa campagna vi erano anche giovani molfettesi; tra di loro il Capitano Gennaro Sallustio, il quale, al termine delle operazioni belliche, fu pluridecorato con due medaglie d’Argento e una di Bronzo al Valor Militare, essendosi distinto

in combattimento a Golo Epiro il 28 ottobre, a Testa di Ponte Perati il 21 novembre, a Monte Chiarista-Frayarit l’11 dicembre del 1940. Il Maggiore Sallustio, era nato a Molfetta il 5 agosto 1899 da Giacomo, artigiano calzolaio e dalla signora de Bari Rosa. Dopo aver frequentato la scuola tecnica, allo scoppio del conflitto del 1915-1918, giovanissimo partì volontario. Prese parte alla difesa del Piave e, dopo l’armistizio, fu assegnato al comando di un campo di concentramento di prigionieri austriaci nella vicina Corato. Esplosa la seconda guerra mondiale fu inquadrato nel 9° Reggimento Alpini battaglione “Aquila”. Reduce del fronte greco, promosso Maggiore del Regio Esercito, prese parte alla disastrosa Campagna di Russia con la Divisione Julia. Si mostrò uomo e soldato straordinario. Per le eroiche azioni di baldo combattente fu decorato con una 3a Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione “Comandante di Battaglione di Alpini, durante aspro ripiegamento, manteneva salda e combattiva la compagine dei propri reparti. Incaricato di conquistare forti posizioni che precludevano il movimento alla colonna, superava d’impeto numerosi sbarramenti di

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fuoco e impegnava furioso combattimento a distanza ravvicinata. Circondato e contrattaccato da forze enormemente superiori, continuava alla testa dei superstiti del suo battaglione a contrassaltare fino a che, esaurite le munizioni, travolto dalla strapotenza avversaria, scompariva nella mischia”(Lessnitcianski, Russia, 21 gennaio 1943). Alla fine del conflitto fu dato per disperso: non si ebbero notizie su come era avvenuta la sua morte, se per malattia dopo essere stato catturato dai russi oppure in combattimento. Nell’ultimo tabulato pubblicato dal Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra Roma, risulta che fu fatto prigioniero e condotto nel lager di Oranki, in Russia, dove morì il 28 marzo 1943 e seppellito nella fossa comune p74. Chissà se qualche congiunto non voglia rivolgersi alla Direzione del Sacrario Militare Caduti d’Oltremare di Bari per chiedere le modalità per un eventuale rientro della salma a Molfetta. Visse in un appartamento sito in piazza Municipio, dove è stata posta una lapide a testimoniare la forza d’animo e l’umiltà del Sallustio. Sposato con la signora Marcella Sallustio, ebbe dei figli.

Fuochi d’artificio improvvisati e una breve processione per concludere la solennità di San Corrado Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

di Pantaleo de Trizio Molfetta, domenica 10 luglio 2011. La processione in onore di san Corrado, Patrono della nostra città e della Diocesi, è durata un’ora e mezzo. Sobria, senza luminaria alcuna. È stata organizzata dal Capitolo Cattedrale e dal Comitato Feste Patronali di Molfetta, per celebrare il 136° anniversario della solenne traslazione delle sacre reliquie dall’antico Duomo nella nuova Cattedrale, avvenuta il 10 luglio del 1785. La settimana di preparazione alla festività, iniziata il 6 luglio, ha visto la partecipazione delle varie comunità parrocchiali in pellegrinaggio presso la Cattedrale. La settimana di preghiera si è poi conclusa con una messa solenne celebrata dall’illustre concittadino Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, in visita nella città che gli

ha dato i natali. Al Cardinale è stata donata, dal vescovo don Luigi Martella, una croce pettorale in argento con una reliquia di San Corrado. Dopo la Messa pontificale vespertina, officiata dal nostro vescovo, S.E. Mons. Luigi Martella, il Busto argenteo del Santo, privo di baldacchino, alla presenza di una moltitudine di fedeli, curiosi e turisti è uscito dalla Cattedrale alle 20,20 e ha percorso corso Dante, piazza Municipio, via Morte, via S. Orsola, via Piazza, corso Dante. La ritirata è avvenuta alle 21,50. Don Vito Marino, viceparroco della Cattedrale, ha chiuso la liturgia con la benedizione dei fedeli e la supplica a san Corrado, affinché protegga sempre la nostra diocesi. Alla processione hanno partecipato le rappresentanze di tutte le confraternite ad eccezione delle Associazioni e Gruppi di preghiera. Una novità: i confratelli hanno accompagnato il Santo in processione con ceri accesi, cosa che, negli ultimi anni,

non era più accaduta. Un avvenimento spiacevole si è verificato, invece, durante la ritirata: si è assistito ad un “fuggi fuggi” di fedeli che cercavano di allontanarsi dai fuochi d’artificio, accesi da un imprudente fedele che ha voluto rendere onore al Santo improvvisandosi mastro

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fuoco. Ha acceso la miccia alle due cassette di fuochi, che aveva precedentemente collocato nei pressi della chiesa Purgatorio. Senza considerare che, tra i presenti , c’erano bambini e neonati. Nel frattempo, complice la brezza leggera, cadevano sui presenti fumo e ceneri.

Chiusi i festeggiamenti di S. Antonio, il Santo dei Miracoli Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

di Pantaleo de Trizio Domenica 19 giugno, alle ore 18:15, alla presenza di numerosi fedeli, mentre suonava a festa l’antica campana della chiesa di S. Andrea, nel borgo antico di Molfetta, veniva portata in processione la Sacra immagine di S. Antonio. Il corteo, per raggiungere corso Margherita di Savoia ha attraversato via San Vincenzo e ha poi proseguito per corso Vittorio Emanuele, la villa comunale, corso Dante e via Piazza. Alle 22:00 la statua è giunta sul sagrato della chiesa di S. Andrea: tanti fedeli erano in attesa della ritirata. Il Padre spirituale don Nicola Azzollini ha concluso i festeggiamenti con un momento di raccoglimento e di preghiera. Ha chiesto al Santo, protezione per l’Italia, per i giovani, i disoccupati, i poveri,

di esaudire i bisogni e le necessità di chi si rivolge a Lui. Il culto di S. Antonio è molto antico nella nostra città e si può annoverare tra le grandi celebrazioni religiose di Molfetta. Il percorso di fede è iniziato il 31 maggio con la Tredicina officiata da don Pietro Rubini e si è concluso con la benedizione del pane il 13 giugno, giorno in cui ,nel 1231, è avvenuta la morte del Santo presso il convento di Arcella, a Padova. S. Antonio, pur nascendo in povertà, a Lisbona, nel 1195, durante la sua vita si prodigò nelle opere di carità. Frate minore, teologo predicatore, divenne famoso per la straordinaria conoscenza delle Sacre Scritture. Le straordinarie doti di taumaturgo lo hanno reso famoso in tutto il mondo. «Continua ancora oggi a fare grazie a chi gliele chiede – ha affermato il Priore Giovanni de Felice - La testi-

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monianza è data dalle offerte ricevute dai devoti e dalle domande d’iscrizioni di bambini e adulti al sodalizio come segno di riconoscimento». La Sacra immagine di S. Antonio è lignea, tuttavia resta sconosciuta l’identità dell’autore che la scolpì nel 1709, mentre era Priore Gianalfonso Calò. È custodita nella chiesa di S. Andrea, sede della Confraternita dell’omonimo santo dal 1638, quando fu fondata. La Confraternita conta trecentodiciassette confratelli ordinari con cento aspiranti, oltre alle quattrocento consorelle. Attraverso un fondo istituito, la “Cassa Pane di Sant’Antonio”, fa opere caritative nei confronti dei più bisognosi. Durante le celebrazioni e la processione i fedeli ringraziano S. Antonio per la sua intercessione, intonando:“O dei miracoli amabil Santo…”


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cultura&eventi pillola web del 02/07/2011

Un numero verde per gli anziani di Molfetta

Un’estate a misura di anziano. A Molfetta torna anche quest’anno “Anziani mai più soli” il ricco programma di servizi a domicilio e appuntamenti ludici dedicato agli over 65. A partire dal 1° luglio è attivo il numero verde 800.63.78.11, una vera e propria linea telefonica amica attiva tutta l’estate, per tutti i giorni (festivi compresi): assistenza telefonica per chi si sente solo, segretariato sociale per risolvere piccoli e grandi problemi quotidiani, pronto intervento in caso di emergenze sociali e tele assistenza (periodicamente gli operatori Centro Sociale Polivante per Anziani contattano telefonicamente gli anziani a rischio per verificare le loro condizioni di salute). Sempre allo stesso numero gli anziani in condizioni di non autosufficienza possono chiedere il servizio “Pony della solidarietà” per la consegna gratuita a domicilio della spesa, dei medicinali e di ausili sanitari (il servizio è gestito dai volontari della Croce Rossa Italiana in divisa e muniti di tesserino di riconoscimento). Non è tutto: nel programma dell’estate sono previsti incontri informativi con i medici specialistici di odontoiatria, chirurgia, oncologia e urologia. Ovviamente, non mancherà il divertimento con concerti, serate danzanti, cinema, karaoke e torneo di burraco. Il progetto “Anziani mai più Soli” è promosso dall’assessorato ai Servizi Socio Educativi del Comune di Molfetta in collaborazione con la Cooperativa sociale G.E.A., l’Asl Bari, l’azienda Mobilità Trasporti Molfetta (MtM SpA), Rotary International, Protezione Civile, l’associazione Piscine-Molfetta Nuoto e Croce Rossa Italiana. «Gli anziani rappresentano quasi il 20 per cento della popolazione residente – osserva l’assessore ai Servizi Socio Educativi Luigi Roselli – è un dato importante che segnala un ruolo sempre più centrale degli anziani nella nostra società. Da questa premessa prende spunto il nostro obiettivo preciso di intercettare questo trend e trasformare gli anziani in una risorsa attiva per il territorio. Anche con “Anziani mai più soli” – conclude Roselli – prendiamo per mano i nostri anziani e potenziamo una serie di servizi utili già operativi durante tutto l’anno.»

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Due grandi concerti targati Fondazione Valente nell’agosto molfettese Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Il mese di agosto riserverà una doppietta musicale memorabile nella nostra città. A distanza di qualche giorno infatti si esibiranno Zucchero Fornaciari e Vinicio Capossela. Due astri del panorama musicale italiano, artisticamente molto diversi tra loro, ma accomunati dal successo indiscusso di critica e pubblico. Il primo appuntamento sarà dunque quello con Zucchero, lunedì 1° agosto alla Banchina San Domenico, che saluterà il tour mondiale “Chocabeck”, partito a maggio da Zurigo, e che ha toccato Parigi e Bruxelles, Monaco di Baviera e Berlino, Londra e Vienna, e che in Italia ha visto tra le altre sette date all’Arena di Verona, l’Olimpico di Roma e il Teatro Antico di Taormina. Si tratta per lui del ventunesimo album, per una ormai pluridecennale carriera che lo ha consacrato anche come uno dei musicisti italiani più famosi a livello planetario. Per quest’ultimo disco non mancano firme e duetti prestigiosi, dalle liriche di Bono Vox al brano con Guccini, che vanno ad allungare la sterminata galleria di artisti che hanno collaborato con lui in questi anni. Il bluesman

italiano per eccellenza proporrà la sua travolgente versione live dei brani nuovi e di quelli che hanno fatto la storia della musica popolare italiana dell’ultimo trentennio. La seconda serata invece, giovedì 11 agosto, anche questa alla Banchina, avrà come protagonista quello che è probabilmente il cantautore e musicista di punta della scena contemporanea nel nostro Paese, Vinicio Capossela. La tournèe incominciata in primavera accompagna l’uscita dell’enciclopedico Marinai, profeti e balene, l’ultimo disco segnato da una forte caratterizzazione letteraria, e che probabilmente testimonia il momento di massima maturità dell’artista di origini irpine. Autore fortemente poetico, Capossela ha sempre attinto dalla letteratura, dall’arte, e dai repertori musicali più disparati, recuperando e valorizzando cantanti autenticamente popolari e dalla forte impronta territoriale. Numerosi i prestigiosi premi da lui vinti, tra cui ben tre volte il Premio Tenco (uno per l’opera prima), il Premio Ciampi e il Premio

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Pivano. Dopo gli inizi mascherati da cantante confidenziale, in cui cantava di notti insonni e “animali” notturni, il suo stile si è via via affinato, ispirato da grandi maledetti della letteratura, come il John Fante de La confraternita del Chianti, da lui omaggiato nella indimenticabile Accolita dei rancorosi, affascinante ritratto degli avvinazzati frequentatori di bar e assidui giocatori di carte; e da maledetti dell’arte come Modigliani, cui ha dedicato l’intera opera Modì. Curiosamente è forte anche il suo legame con i cantastorie pugliesi, tra cui il foggiano Matteo Salvatore e l’anarchico appena scomparso Enzo Del Re da Mola di Bari, ai cui funerali ha anche partecipato e per cui ha scritto un lungo e commosso saluto pubblicato da Repubblica. In quest’ultimo doppio album, salutato da consensi e grandi riscontri in termini di vendite, l’ispirazione letteraria è ancora presente, dai racconti mitologici al moderno Melville. Due date imperdibili, per due nottate che si annunciano tra le più infuocate della nostra estate.

“Di paese in paese, di città in città”: libri e disegni al sole Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Si tratta del 5° Concorso di illustrazione di portata internazionale, il cui 2° premio è stato aggiudicato, lo scorso 2 luglio, alla Scuola dell’Infanzia paritaria Fism “Santissimo Nome di Gesu’ – Hakuna Matata”, gestita dalla Koinos Cooperativa Sociale. Il Concorso, organizzato dal Comune di Celle Ligure (Savona), giunto ormai alla 5^ edizione, ha visto coinvolte le scuole di ogni ordine e grado e illustratori di portata internazionale. Il tema di quest’anno, il viaggio, si è rivelato fortemente attuale; alle scuole è stata richiesta la realizzazione di un libro, progettato dai bambini, che parlasse con parole e immagini del viaggio e dell’incontro. Il tema dell’intercultura, della conoscenza dell’altro, dell’incontro fra mondi differen-

ti è stato fortemente sentito dai bambini della scuola dell’infanzia di Hakuna Matata. Progetto trasversale e sfondo integratore nel percorso didattico dell’anno scolastico 2010 – 2011, infatti, è stato proprio “Il villaggio mondo”, divenuto successivamente titolo del libro realizzato dai bambini. Attraverso tale progetto, le insegnanti, le educatrici, coadiuvate dalla direzione della Koinos, Ente Gestore della Scuola, hanno sapientemente condotto gli alunni ad apprendere il bello della diversità, rapportandolo ai bambini di tutto il mondo, riflettendo insieme, senza pregiudizi e diffidenze, attraverso il gioco, la musica le attività didattiche e i laboratori creativi. Tale percorso ha condotto i bambini, in maniera semplice e spontanea, a proporre i propri ela-

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borati di fronte al tema previsto dal Concorso, coordinati dall’esperta Ester La bombarda. Per info: Scuola dell’Infanzia Fism Paritaria Hakuna Matata “Santissimo Nome di Gesù” nei pressi di Piazza Roma – Sede Istituto Suore Alcantarine. Tel 329 0575075 080 3347921 Koinos Cooperativa Sociale

Comunicazione e riorganizzazione dello stato familiare per star bene in casa Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

di Pantaleo de Trizio «Lo stato di salute delle coppie molfettesi è buono. I matrimoni al sud reggono più che nel resto d’Italia, i valori tradizionali sono ancora forti. Lo confermano gli ultimi dati statistici» - ha dichiarato l’avv. matrimonialista Isabella de Bari, durante la conferenza sulla Fisiologia e patologia della coppia tenutasi presso l’Università Popolare Molfettese. Approfondendo i punti più salienti del tema, l’avvocato de Bari ha ribadito che, attualmente, non è tanto l’istituto famiglia ad essere in crisi quanto la sua iden-

tità, legata ai mutamenti dei ruoli al suo interno sia dell’uomo che della donna. Le cause più comuni, talvolta incontrollabili che scatenano disfunzioni e disorganizzazioni familiari, sono spesso la nascita di un figlio, i rapporti educativi con gli adolescenti, l’adattamento alla vita di coppia in età pensionabile, la mancanza di comunicazione, nonché la rottura del modello tradizionale di famiglia, che apre le porte ad altre figure sociali: badanti, baby-sitter, operatori domestici. È un nucleo familiare nuovo con una identità complessa, che ha mutato l’organizzazione interna dei suoi componenti

e che va gestito meglio e rinegoziato. «Comunicazione costruttiva e riorganizzazione sono i rimedi, - ha sottolineato la dottoressa de Bari - per evitare una crisi patologica irreversibile che porterebbe la coppia alla separazione e alla morte della famiglia». Dunque evitare di ignorarsi, essere remissivi o sfuggenti pensando di stare dalla parte giusta. Sono le incomprensioni che, a lungo andare, creano i conflitti. Il rapporto di coppia va ridefinito quotidianamente. L’età più a rischio di separazione delle coppie varia: dai ventisette ai quarantacinque anni. Di solito chi chiede e prende l’iniziativa per il di-

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vorzio è la donna. Per le seguenti motivazioni: impotenza, disturbi della personalità, incompatibilità di carattere, il tradimento non tollerato, la mancanza di rispetto e dell’autonomia, il crollo delle aspettative. Amore e buon senso, ormai, non sono più sufficienti a tenere uniti i coniugi. Una coppia è sana quando vive in piena autonomia in spazi comuni, mettendo a disposizione dell’altro risorse ed energie per una perfetta convivenza. La separazione è una sconfitta che porta all’impoverimento dei soggetti coinvolti. La famiglia rimane il pilastro fondamentale della società.


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cultura&eventi

luglio-agosto 2011

Concluso il primo “il Fatto Reggae HipHop Summer Festival” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Guarda il video... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0107.htm

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Non c’è modo migliore per aprire la stagione estiva, se non con una serata musicale in riva al mare.. Ed è così che è cominciata la nostra estate e, a distanza di un mese, sono ancora vive nei nostri occhi, e soprattutto nelle nostre orecchie, le note e le parole del primo “party” estivo targato “l Fatto”. La scena locale, di musica rap e raggamuffin, si dava appuntamento sulla nostra costa per dar vita ad una no-stop musicale, coadiuvata dai nostri concittadini Zio Pino e Puni e che ha visto una buona partecipazione di pubbli-

co, riscuotendo un entusiasmante successo soprattutto tra i giovani di Molfetta e delle città limitrofe. Un incontro di rime, suoni, colori che ha inaugurato la prima edizione di un festival, che col tempo, vuol divenire un ottimo trampolino di lancio per tutte le realtà musicali territoriali. Sul palco del Lido Belvedere, abbiamo potuto assistere ad un susseguirsi di stili e dialetti differenti, tutti uniti da un’unica voglia: quella di comunicare e raccontare i giorni nostri. E così, dal successo dei vari video-clip che già spopolano sul web, che già abbiamo avuto modo di

presentarvi con una puntata ad oc sulla nostra web-tv, si è passati agli applausi di consenso per le varie esibizioni dal vivo, che hanno infiammato e reso, ancor più calda, una notte di inizio estate nella nostra città. La nostra redazione, vuole così, ringraziare tutti i gruppi che si son esibiti in questa prima edizione del festival (Bad & Break Funk, The Concept Group,South Love Vibration, Già Young, Puni, Hunza e Il Nano e, i djs Fato e Shanty Crew) e invita tutti i lettori a restare sintonizzati sulle nostre frequenze, perché questo è solo l’inizio. Vi invitiamo a guardare

il video della serata su www.ilfatto.net. Mentre lo starete guardando, noi saremo già al lavoro per poter dare seguito a questa esperienza, magari con una edizione autunnale/invernale de “il Fatto Reggae-Hip Hop Festival”. Buona estate a tutti...

“I Pistoni” tornano con la hit “Un sacco duro” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di I Pistoni Dopo il successo dell’estate 2010 con “Alor è un trans”, parodia video-musicale dell’originale “Alors on danse” di Stromae, che ad oggi ha totalizzato più di 150000 visualizzazioni sul canale ufficiale di YouTube, e con l’approvazione e l’inserimento nel canale dalla web tv “Flop tv”, “I Pistoni” tornano in campo prendendo di mira, una della hit che sembra essere diventata la colonna sonora di questa estate 2011. “Danza Ku-

duro”, di Don Omar, è diventata “Un sacco duro” nella versione parodiata, in cui non mancano gli ormai riconoscibili ingredienti di ironia, divertimento ed entusiasmo del gruppo. A poche ore dalla pubblicazione, la canzone era già stata scaricata da più di cento utenti del web, così come il video le cui visualizzazioni aumentano di ora in ora. Novità per “I Pistoni” è stata il coinvolgimento di altri ragazzi impegnati nella realizzazione del videoclip. Nascono così “I RIBbELLI” il neo gruppo di ballo, formato da Lucrezia

Porta, Venere Altamura, Maria Giovanna Grillo, Valeria de Candia, Giuseppe Cangellosi, Ivan Campo e Damiano Spagnoletta, che ha realizzato e ballato, per la prima volta, una coreografia e che ha dichiarato di esser stato soddisfatto e contento di collaborare con “I Pistoni”. Importante il pensiero di Vincenzo Bisceglie che parla a nome del gruppo: “Vogliamo restare lontani dai canoni imposti dai media. Ciò che spaventa è l’idea di non divertirsi più lavorando in progetti pilotati. Essere comici o fare i comici rende li-

beri e il gusto nel divulgare ciò che facciamo è strettamente correlato al pensiero di regalare un sorriso sincero, che non verte all’arricchimento di alcuna attività commerciale. I PISTONI sono dei personaggi da noi interpretati e non ci rispecchiano nella vita reale, altrimenti saremmo troppo simili a chi ci governa. Per questo invitiamo a visitare il sito www.ipistoni.com”. Cosa avranno ancora in serbo non ci è dato ancora saperlo. Per il momento non resta che aspettare e divertirci con I Pistoni.

Mr. Brokdan e il suo nuovo album “Fantastichiamo” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Gaetano de Virgilio Essere al di qua della realtà mantenendo intatte le emozioni dei gesti comuni. Questo è l’intento di Daniele Paparella, alias Mr. Brokdan, in questo suo primo lavoro da solista intitolato ‘Fantastichiamo’. Un album autoprodotto che ha già venduto circa 900 copie. L’hip hop del rapper molfettese vuole essere lontano dai canoni del rap di denuncia, per essere specchio di realtà sincere. “Sognare con gli stessi piedi della realtà’ queste le parole di Daniele, il quale afferma che ‘è necessario parlare alla gente di dettagli di gesti comuni, come carezze ad esempio, prima di andare oltre. Inutile è

raccontare sogni lontani, se le piccole cose le dimentichiamo”. ‘Fantastichiamo’ è un buon prodotto musicale senza pregiudizi che va oltre i canoni del rap, in quanto non catalogabile musicalmente. Il giovane artista molfettese, attraverso questo lavoro, mira a non trascurare il banale, poichè è proprio da lì che si deve partire per arrivare ovunque. L’album, inoltre, contiene in 5 tracce su 7, collaborazioni con voci femminili emergenti nel panorama pugliese, denominate V.O.W. (Voices of Women) e sono: Shine, Mala, Martina, F@ nny a cui va il ringraziamento più sincero di Daniele. ‘Credere di più in quello che si fa, nonostante le difficoltà che tutti hanno’. Que-

sto è il messaggio di Mr. Brokdan che lancia sul mercato un lavoro esclusivo. Un lavoro che va ad insinuarsi nei momenti che tutti viviamo, come un’esperienza universale di attimi comuni. Traccia per traccia Daniele, vuole comunicare qualcosa di importante, non vuole farsi sfuggire nulla e, al tempo stesso, non vuole che a noi sfugga nulla. Un album che è voce di un ragazzo sincero. Non resta, allora, che essere contenti per questo nuovo lavoro, perchè, grazie a questi artisti, Molfetta si mostra ancora capace di dar vita all’Arte. L’album si può acquistare scrivendo alla mail mrbrokdan@live.com.

Un molfettese “pizzicato” sulla RAI Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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La trasmissione televisiva su Rai Due “Mezzogiono in Famiglia”, programma condotto dal trio composto da Amadeus, Laura Barriales e Sergio Friscia, ha effettuato vari collegamenti in diretta con la località Orsara di Puglia, in provincia di Foggia. Nella piazza principale si è esibito il canzoniere Grecanico Salentino, gruppo storico del Salento che ha tramandato di generazioni in generazioni la tradizione orale, musicale e coreutica salentina e nel 2010 ha aperto “La Notte della Taranta”. Il gruppo ha coinvolto la piazza con

foto: Donato Narducci

musiche e danze della tradizione del Salento e in particolare con la pizzica. Fra questi danzatori c’era un molfettese, de Pinto Vincenzo, da anni appassionato di musiche e danze popolari. Il nostro concittadino è spesso coinvolto e impegnato in varie collaborazioni sul territorio pugliese attraverso esibizioni di danze della tradizione popolare, ricerche coreutiche, reportage fotografici e video documentari. Cercando i collegamenti tra passato e presente, va alla ricerca delle fonti e delle tradizioni per farle conoscere, elaborarle e

riproporle con i linguaggi della contemporaneità e con nuove forme espressive. Per chi ha perduto la puntata puo’ visualizzare in questo link la parte di interesse del nostro concittadino. http://youtu.be/lRagTJQxk7w

Guarda il video... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0108.htm

Ti Fiabo e ti Racconto premia “Nel Bosco Addormentato” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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Si è conclusa, sabato 9 luglio, registrando un grande successo, la sedicesima edizione di “Ti Fiabo e Ti Racconto”, festival nazionale di teatro ragazzi organizzato dalla compagnia Teatrermitage e promosso dal Comune di Molfetta con il sostegno della Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo e da alcune prestigiose imprese private. Come di consueto

durante la serata conclusiva del festival si è svolta la cerimonia di premiazione de “L’Uccellino Azzurro” e del “Premio Silvia”, a cui ha partecipato un pubblico numeroso e che ha visto gli interventi del sindaco Sen. Antonio Azzollini e del presidente della giuria dei bambini Col. Vitantonio Laricchia, meteorologo del TG3 regionale. Il vincitore di questa edizione è stato lo spettacolo

“Nel Bosco Addormentato” della compagnia pugliese “Bottega degli Apocrifi” interpretato da Livia Gionfrida, Franck Nassirou, Aurora Tota, Fabio Trimigno e Vincenzo Scarpiello e diretto da Cosimo Severo a cui è stato consegnato il premio “L’Uccellino Azzurro 2011”. Anche quest’anno il premio è stato assegnato da una giuria di 25 ragazzi provenienti dalle scuole del-

la provincia e coordinata dal direttore artistico del festival Vito d’Ingeo. Il premio “Silvia” al miglior attore è stato invece assegnato dal pubblico degli abbonati a Claudio Casadio, interprete dello spettacolo “Pollicino” della compagnia Accademia Perduta/Romagna Teatri, spettacolo applaudito dalle platee di tutta Europa per la forza interpretativa e narrativa del protagonista.


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Un anno di attività per il Lions Club di Molfetta Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

Il 26 giugno il Lions Club Molfetta ha, come di consueto, realizzato il passaggio di consegne dal Presidente Serlenga al subentrante Presidente Siragusa. La relazione finale 2010-2011 ha posto l’accento sul programma svolto, grazie al notevole spirito di squadra del Club che, operando come sempre con onestà e senza prevaricazione alcuna, ha sottolineato la sua presenza sul territorio. Il Presidente ha sottolineato come le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia

siano state il tema portante di tutta l’attività del Club, che ha partecipato alle attività istituzionali predisposte dal Comune, nella cui nuova sede di Lama Scotella il 17 marzo è sta apposta una targa in memoria dei patrioti molfettesi del Risorgimento. Sulla scia dei ricordi, ha anche parlato di storia, di cucina, di musica, di alimentazione e di moda con la consegna della Melvin Jones Fellow (massimo riconoscimento dell’associazione internazionale) alla stilista molfettese Bianca Gervasio, direttore creativo

della Maison Mila Schon. I services a favore della collettività – fiore all’occhiello di ogni associazione di serviziohanno spaziato dalla Lotta alla Dislessia (di concerto con l’Amministrazione Comunale) con screening finalizzati all’individuazione degli alunni affetti da questo disturbo, al Progetto Martina, parlando di tumori ai giovani delle scuole superiori, grazie alla disponibilità di alcuni medici volontari. Ricordando Alfonso Mezzina – decano dei tipografi di Molfetta- sono stati premiati gli alunni che si sono distinti, in un concorso organizzato da un istituto superiore di Molfetta. Il Club non ha trascurato nemmeno i più bisognosi: a 50 dei quali è stata offerta una giornata di relax e divertimento in prossimità del Santo Natale, grazie anche alla selezione effettuata dall’Assessorato ai servizi sociali.

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È stato di particolare pregio il Concerto dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, il cui ricavato è stato devoluto alla Fondazione Internazionale dei Lions Club pro terremotati del Giappone. Vero fiore all’occhiello è stata “La Raccolta degli Occhiali Usati” che ha posto il Lions Club all’attenzione della nazione raccogliendo quasi 1600 occhiali usati (da devolvere ai poveri del terzo mondo) Molto è stato realizzato con l’amministrazione comunale che ha supportato ogni iniziativa del Club. Il nuovo direttivo è così composto: Presidente Siragusa, vice presidente Toto, segretario Cosentino, tesoriere Scardigno, cerimoniere Favuzzi, Consiglieri Gadaleta, Lapaccia, Rossini, de Giglio, Pinto, P.C.S. Trombetta, Past Presidente Serlenga.

Essere insegnanti flessibili Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

di Katia la Forgia Essere un’insegnante flessibile indica il fatto di essere disposti a partire, in qualsiasi momento dell’anno, per località distanti dalla città in cui sei nato anche più di mille chilometri; indica il fatto di riuscire, se non vuoi perdere il posto, a prendere servizio dalle ventiquattro alle quarantotto ore dopo la fatidica telefonata, a prescindere dalla distanza geografica della scuola rispetto al luogo nel quale ti trovi. Quello che la scuola italiana chiede ai giovani docenti precari e meridionali è anche di fare una vera e propria scelta di vita e rinunciare, in tutti i sensi, al luogo nel quale sono nati e cresciuti. Le graduatorie che si sono aperte maggio 2011, con scadenza il primo giugno, hanno ormai una durata triennale e ciò vuol dire che, se una persona ha scelto di mettersi a disposizione per supplenze in una delle tante regioni del nord, dovrà tenere fede a questa scelta almeno per i prossimi tre anni. Questo, però, è l’aspetto meno drammatico: il problema fondamentale è che nessuno sa se ha fatto la scelta giusta, anche quando questa scelta comporta grandi sacrifici emotivi. Nessuno dei docenti precari che ha fatto domanda di inserimento nelle graduatorie di qualunque provincia italiana può prevedere quanti altri insegnanti hanno fatto la medesima scelta e, quindi, rischia di trovarsi imbottigliato in una graduatoria intasata, ri-

schiando di rimanere per tre anni poi senza lavoro, solo per aver scelto una provincia molto gettonata. Anche dopo aver scelto di spostarsi, non si ha neppure la garanzia di lavorare. A livello nazionale l’ultima apertura delle graduatorie ha visto una vera e propria migrazione da sud a nord alla quale corrisponde anche un alto rischio di esclusione. Inoltre, nei fortunati casi di un passaggio di ruolo, si è obbligati a rimanere nella provincia scelta per almeno cinque anni, senza possibilità di essere trasferiti. Questa è una normativa che vuole contrastare quello che viene definito “il balletto” delle cattedre, ma che nella realtà è soltanto il sacrosanto diritto a ritornare nella propria terra di coloro che, già per una parte della propria vita, hanno fatto dei sacrifici. Con l’incarico in tasca e lo stipendio fino a giugno, che a malapena ti permetterà di mangiare e pagare un affitto, ti presterai ad una flessibilità diversa che trasformerà il tuo lavoro, che è fondamentalmente un lavoro educativo, in interpretazione di oscure direttive collegate all’idea di educazione, che di ministro in ministro e di governo in governo si elaboreranno. Faccio un esempio molto semplice e sintetico anche per i non addetti ai lavori: quando ho iniziato a lavorare, la legge sull’autonomia scolastica DPR 275/1999, ribadiva il principio della personalizzazione dell’apprendimento e l’utilizzo dello strumento educativo del “cur-

ricolo”. Con la Riforma Moratti, L. 53/2003 e D.L. 59/2004, il curricolo non va più bene e si passa alle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati (INPSP), dove il mio allievo – i suoi bisogni, situazione personale, contesto, potenzialità - è punto di partenza e di arrivo dell’azione educativa. Con l’introduzione della legge Fioroni, D.M. 31/07/2007, rispolvero il concetto di “curricolo”, tolgo l’attenzione dall’allievo e centro l’insegnamento sulla scuola, in quanto “comunità educante”; non devo più progettare personalizzando ma incentrando il tutto su nuclei tematici e sui saperi fondamentali. Con la Legge Gelmini, L. 169/2008 rivalorizzo fantomatiche risorse pedagogico-didattiche e organizzative e torno pure a valorizzare l’allievo, riuscendo così, in pochi anni a spostare in varie direzioni la mia attenzione, per non parlare di quella dell’allievo, e potendo alla fine concordare con quello che afferma il Prof. Enrico Berti, ovvero che “le leggi italiane sono note per essere scritte in maniera sciatta”. La legge Moratti, e ben cinque dei suoi sei decreti legislativi hanno usato, tra il 2003 e il 2005, i termini ‘capacità’, ‘competenze’, ‘conoscenze’ e ‘abilità’ mantenendo lo stesso riferimento denotativo e connotativo; ciò significa che il massimo esperto di educazione, il Ministro, ha utilizzato quattro termini come se fossero sinonimi, quando ogni insegnante conosce nello specifico il significato che

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c’è dietro ciascuno di essi. Ancora oggi, nella normativa ministeriale i termini prima ricordati sono adoperati con sensi diversi e talvolta contraddittori. L’ordine e la correttezza del linguaggio, però, ci hanno insegnato, è anche l’ordine e la correttezza del pensiero. Questo è il tipo di flessibilità al quale non ci potremmo mai adattare: quella richiesta da colui che per primo non mostra serietà. Offriamo flessibilità ma chiediamo serietà a politici che apostrofano i dipendenti pubblici, nello specifico gli insegnanti, o almeno chiediamo loro di conoscere ciò su cui legiferano e di non decidere dell’uso delle parole in base al potere dei partiti, ma piuttosto in base alle ragioni della cultura.

“Robinson Kinder House”: nuovo asilo nido a Molfetta Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

di Gaetano de Virgilio Nessuno è mai andato lontano prima ancora di esser stato vicino, così come nessuno è mai stato adulto prima di esser stato bambino. Proprio in prospettiva di diventare degli adulti migliori, il 13 Luglio, a Molfetta, in via Mons. Antonino Bello 20, è stato inaugurato il nuovo asilo nido ‘Robinson Kinder House’ ispirato al pensiero del pedagogista emiliano Loris Malaguzzi. L’inaugurazione è stata presieduta dai soci che gestiscono l’intera coperativa: il dottor Ottavio Balducci, il ragioniere Giuseppe Mazzola, la collaboratrice Anna Gada-

leta e la professoressa e coordinatrice Silvia Anna Balducci, che ha inizialmente esposto, attraverso delle slide, il ‘metodo Malaguzzi’, teso a fornire benessere e buona formazione al bambino, fin dai primi passi. All’inaugurazione erano anche presenti il parroco don Michele e l’assessore regionale Guglielmo Minervini. Proprio quest’ultimo, entusiasta dell’iniziativa, si è detto ‘pronto ad essere un compagno di viaggio, in questa audace e ambiziosa scommessa, che si presenta come un impegno sociale e arduo, come è quello di fornire un modello di educazione primaria ai bambini’. L’asilo nido, infatti, adatto a svolgere servizi

di ludoteca, baby parking e feste di compleanno, offre, ai bambini di età compresa tra i 3 ed i 36 mesi, ampi spazi adatti alle attività ludo-didattiche proposte in accoglienti camere colorate e adornate. La cerimonia, inoltre, ha visto la consegna degli attestati del corso di formazione ad undici ragazze, ora assistenti baby sitter della coperativa. L’asilo ‘Robinson Kinder House’ offre ai genitori l’opportunità di mettersi in contatto, attraverso Skype, col proprio figlio. Una buona iniziativa dunque, un buon progetto, un buon percorso e soprattutto una gran voglia di fare bene. Bisogna iniziare da piccoli ad essere grandi e sognare.

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cultura

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Il Cantastorie: “u pidete” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Pietro Capurso Questa bella e allegra poesia è stata scritta dal dott. Ignazio Pansini, noto farmacista molfettese, intorno agli anni trenta del secolo scorso. Scritta in un dialetto “colto”, lontano dai dettami linguistici di Rosaria Scardigno, “u pidete” non è solo una elencazione delle sonorità flatulente rilasciate, sotto pressione, dall’ano, ma è anche una spiritosa difesa di questo “rumore” emesso involontariamente dal nostro corpo per liberarsi della “mèl’arie”. Questo componimento fa parte di una raccolta di “poesie” e racconti inseriti in un diario che alcuni anni fa ho avuto modo di visionare. In esso sono contenuti altri componimenti che riguardano

la vita politica e sociale della nostra città in quegli anni (dall’assemblea di Santo Stefano, all’inaugurazione del monumento ai caduti, alle adunate della “milizia”), tutte intrise di un sano umorismo satirico e di una creatività caustica. Ringrazio gli eredi del dott. Ignazio Pansini che mi hanno dato modo di farvi conoscere questo componimento.

Guarda il video... http://www.ilfatto.net/url/0109.htm

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a cura di Donato Brattoli Questo spazio del giornale, creato da poco, è messo a disposizione di chiunque voglia esprimere su carta riflessioni, ricordi, emozioni e sensazioni inviando i propri lavori a pensierieparole@ilfatto.net.

Si, No, Non ci sto Comune dilemma Si, no, non ci sto. L’indecisione ci perseguita. E’ come un iceberg che si scioglie e non trova meta. E’ come un anima dannata senza una tregua Si No Non ci sto. Giovanna Altomare

A don Tonino Bello Ora sei nel Regno. Un dì già vescovo della mia città. Amico del povero, del folle drogato, del ladro più volte carcerato. E passasti nei giorni per me tuoi brevi. Per radio ascoltai la tua ultima pasqua, e mai sfiorasti nelle parole stanche il brivido della morte. Gadaleta Domenico

Mi Credi Ora??? Credimi il vento soffia forte mentre noi soli corriamo sui prati fidati siamo talmente leggeri che i fiori accarezzano i nostri piedi baciandoli credimi il nostro giro di giostra terminerà in una notte perfetta fluttuando nell’ombra in silenzio fidati l’anima è stretta tra brividi e gocce di sudore tra giochi e sbadigli tra fumi e lenzuola tra punti e rette tra sole e pioggia tra giardini e deserti tra la voglia di essere e la noia di esistere.... Onofrio Coppolecchia

Proverbiamo: “ari’è mé, abbinghieme!” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Maria Sancilio I contadini, fino ad oltre la metà del secolo scorso, vivevano nelle campagne. Successivamente,forse per esigenze dell’autorità religiosa, o per motivazioni a noi sconosciute, furono indotti a ritrovarsi nelle città, seppur contro la loro volontà. La vita in città era ben diversa, tanto da solennizzare il passaggio con un gran corteo in nome di Dio con, più o meno, queste parole: « Mò ca se ne vèine Ddì ònnipotènde me ne venghe pure ì can nèn tenghe nudd». Tra questi poveri uomini costretti a stravolgere le loro abitudini c’era una coppia sposata. Lui contadino, che ogni giorno percorreva chilometri per raggiungere il posto di lavoro, e lei destinata a rimanere a casa, oppressa dalle fastidiose chiacchiere della città,

“Prova a star con me staSERa” con i “Bambini di Vasco” e il tastierista e il bassista di Vasco Rossi

Leggi le istruzioni a pag. 31

Pensieri e Parole Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

pillola web del 20/07/2011

talmente estenuanti da farle passare la fame. Un giorno il marito decise di portarla in campagna, affinché potesse ritrovare l’appetito perduto. La sposina , improvvisamente, sembrò riprendersi, lasciandosi sfuggire una serie di “che” ammirativi: «che libertà, che luce, che pace…Ari’è mè, abbinghieme». E l’aria l’accontentò. E tanto si saziò anche lì che, pur non volendo, non ebbe più fame e il marito, il giorno seguente, la riportò a casa in città. La donna con il suo giochetto, però, era riuscita a strappare un giorno alla monotonia cittadina e a ritornare alla sua amata campagna. “Gli uomini! Da Adamo, che sempliciotti, Dio li protegga. Le donne, da Eva, che imbroglione. Dio le corregga!”- cita così il libro dal quale è tratta questa storia, “Favole, fiabe e fole alla rivista” 1964, Rosaria Scardigno.

Concerto meraviglioso quello del 19 luglio 2011, a Molfetta, che ha fatto respirare, ai numerosissimi spettatori, tanta energia e grinta nell’aria. Ho cercato il posto che più mi piaceva e ho guardato il concerto, orgoglioso di un amico che ha visto, giorno dopo giorno, avvicinarsi il successo. Ho provato una forte emozione quando ho sentito Nico, cantante del gruppo, raccontare al pubblico i suoi 15 anni di coraggio, di come aveva creduto in un progetto difficile che in molti criticavano ma che a molti già piaceva. Come dimenticare il Francesco Amato degli anni 90 (uguale ad oggi) girare per Molfetta con le bacchette nella tasca posteriore dei jeans o Salvatore che ieri era al mixer, suonare la batteria nei gruppi rocchettari del passato. Ho percepito la stessa soddisfazione come quando, molti anni fa, trovandomi a Parigi per lavoro e accendendo la televisione sull’unico canale italiano vidi Michele Salvemini al festival di San Remo. Tutti esempi di coraggio e orgoglio che andrebbero imitati dai tanti giovani che, a Molfetta, credono molto in progetti musicali di tutti i generi. Nico Marzocca e Michele Salvemini sono nati in un periodo dove non c’erano tutte le opportunità mediatiche di oggi e sono riusciti a raggiungere il loro sogno. Il mio augurio per loro è quello di proseguire su questa strada e, chissà, di vedere anche i “Bambini di Vasco” a San Remo con un loro brano inedito come la bellissima canzone, da loro scritta, nel 2002 “Scrivero per Me”. Complimenti ai due organizzatori Nico de Nicolo e Vincenzo Giancaspro per l’ottima riuscita di un evento che, sicuramente, avrà dato non pochi grattacapi ma che ha saputo regalare agli spettatori una bella serata all’insegna della musica e dello star bene. Da evidenziare quasi tutto orgogliosamente “Made in Molfetta” e della classe anni settanta e dintorni.

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eventi

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Buena Vida con la nuova edizione de “il Fatto Summer RE-Tour” Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

di BuenaVida Sembra proprio che l’estate sia finalmente iniziata, dopo le ultime due strane settimane di vento e pioggia che hanno accentuato la voglia e il desiderio di party. E come poter far partire la stagione nel modo migliore, senza la prima tappa de “Il Fatto Summer ReTour” che si è svolto presso lo storico lido Alga Marina in collaborazione con il nuovissimo american bar “Live 82”e che ha coinvolto moltissimi giovani. Una grande apertura seguita dalla emozionante serata realizzata al Waikiki beach che, insieme alle prossime edizioni, ha lo scopo di coinvolgere i giovani molfettesi con una divertimento sicuro e non lontano da casa, promuovere il protagonismo giovanile con ItinerArte - lo spazio dedicato a chi vuole effettuare performance

durante le serate e già promosso nella edizione invernale - con l’inserimento in questa tappa del dj set di Dave Pedrini (anche producer) e valorizzare in tutti i sensi il nostro litorale. Alla guida: il team BuenaVida, ovvero il collettivo composto dagli attivi ed intraprendenti Danilo Sancilio/Enrico Giovine & friends, nonché ideatori e organizzazione delle tappe con il sound (happy per l’occasione) curato da Mastromauro dj. Vi segnaliamo le prossime date sempre di venerdì e le location: il 5 Agosto per la prima volta, presso il lido “Scoglio d’Inghilterra”, il 26 Agosto il team approderà a “La Darsena” ed il 16 Settembre all’Eremo Club. Tutti locali che credono nelle potenzialità del progetto e nelle sue finalità ed obiettivi. Vi ricordiamo che potete votare la foto che “Mi Piace” di più ed inviare una mail a bue-

Strange Fish: arriva la tua t-shirt Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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di Maria Sancilio “Pesce particolare”. Questa la traduzione del nome che tre creative menti hanno dato alla loro idea. Raffaele Balbo è l’artista che inventa e crea a mano libera l’immagine da rappresentare sulla t-shirt, Marianna Vercellini e Francesco Saracino invece gestiscono il sito web, il settore comunicazione, la pubblicità e la consegna delle maglie. «Il nostro progetto è quello di creare dei capi di abbigliamento nei quali è rappresen-

tato il vostro personaggio a fumetto, proiettato in quello che è il proprio mondo»- così amano descriversi nel loro spazio internet. Ognuno, dunque, può indossare una maglia con la propria immagine rivisitata a fumetto; per fare ciò basta inviare una propria foto allo staff dello Strange Fish e avere una breve, ma piacevole chiacchierata con loro, necessaria per conoscere il cliente per poi raffigurarlo. La maglia sarà poi consegnata nell’arco di pochissimi giorni. Qual’ è il loro obiettivo? Quello di scuotere le giovani

menti, rubare gli sguardi della gente e portare una ventata di aria fresca e alternativa. La loro sede è su internet e da poco hanno ultimato una pagina facebook per promuovere la pubblicità e il rapporto col cliente. «Strange Fish è un progetto partito come un sogno- confessa Marianna Vercellini- che ha richiesto tanti sacrifici, ma ci fa credere nelle nostre capacità». Il loro prossimo passo sarà quello di creare una vera sede commerciale, tempio della loro arte e, perché no, fabbrica di nuovi successi.

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navidamolf@libero.it per Itinerarte. Buona estate a tutti con BuenaVida Fatto Summer ReTour.

Guarda il video della prima tappa...

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sport

luglio-agosto 2011

Virtus Molfetta riparte con entusiasmo dalla C1 Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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Un progetto serio, una squadra e una dirigenza nuova che vuol far bene. E’ questo lo slogan della Virtus Pallacanestro Molfetta, la nuova realtà del basket molfettese che, dal prossimo anno, prenderà parte al campionato nazionale di C dilettanti. A spiegare i motivi di questa scelta Andrea Bellifemine: « Dopo l’ultimatum, con la ri-

chiesta d’aiuto che avevamo lanciato alla cittadinanza, abbiamo dovuto un po’ ridimensionarci, rinunciando alla A dilettanti. Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso che non potevamo non regalare a Molfetta una vetrina inferiore alla C dilettanti, che resta pur sempre un campionato nazionale. Ora serve l’aiuto di tutti, per sostenere questo nuovo progetto sano e forte, che punta su un piano quinquennale per tornare alla serie che abbiamo appena lasciato. Per questo invito tutti i tifosi a contribuire in maniera reale, sottoscrivendo e aderendo al progetto Amico Virtus, con il quale, con soli € 50, si ha diritto ad assistere a tutte le gare della stagione, comprese quelle di Coppa ed eventuale post season » C’è anche un nuovo presidente, che illustra i motivi all’interno della società: « In collaborazione con la Virtus, abbiamo acquisito un titolo di C dilettanti, perchè vogliamo crescere insieme. I motivi per cui abbiamo voluto ricominciare sono essenzialmente legati a due fattori: il rispetto per la tifoseria, sempre vicina alla Virtus nel corso della sua storia,

e le sollecitazioni arrivateci dai genitori dei bambini e ragazzi che giocano a basket nelle giovanili, che non solo è un’esperienza sportiva, ma anche un percorso di crescita sociale e formativo. L’idea è quella di rispettare i budget, i tifosi, gli sponsor, basando il tutto su una sana gestione economica. Cureremo scrupolosamente l’aspetto gestionale della società, ed invito coloro che vorranno sostenere questo progetto ad avvicinarsi a noi: il marchio Virtus deve andare avanti e, in qualità di presidente, avrò un incarico per un anno, che servirà anche a coinvolgere più gente possibile. Vogliamo proporre un progetto giovane, che cercherà di coinvolgere i ragazzi che, nel corso della scorsa stagione, si sono distinti dalla serie D in giù, con l’aggiunta di qualche giocatore da fuori.» Un futuro roseo, quindi, da costruire vicino e insieme ai tifosi, che sicuramente non mancheranno, sottoscrivendo la tessera Amico Virtus, di dare una mano concreta alla buona riuscita del progetto.

Leo Squeo, colpo di mercato dell’Hockey Club Molfetta Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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L’Hockey Club Molfetta, stagione 2011/12, inizia a prendere forma e lo fa nel migliore dei modi, con un vero e proprio colpo di mercato. La società del presidente De Palma, infatti, si è aggiudicata, per la prossima Serie A1, le prestazioni sportive del forte esterno Leonardo Squeo. Lo abbiamo avvicinato, in esclusiva, per la sua prima intervista da giocatore biancorosso. Leonardo, cosa ti ha spinto a tornare a giocare nell’Hockey Club Molfetta? «Sono tornato qui, perché l’Hockey Club è una società giovane ma molto competente ed ambiziosa. Ho trovato un presidente in gamba e l’allenatore Poli che, tanti anni fa, m’insegnò a pattinare. Il mister mi ha voluto fortemente e so che mi tratterà come un figlio. Poi, indubbiamente, l’idea di tornare a Molfetta, dopo tanti anni, mi stuzzicava parecchio. Troppa gente pensa che casa mia è Viareggio, ma si sbaglia. Certo a Viareggio mi sono trovato bene, mi sono integrato, ma io sono cresciuto a Molfetta e la mia città è sempre al primo posto ed è per questo che per la maglia biancorossa sono pronto a dare il 110%». Cosa significa per te vestire la maglia della tua città? «Per me vestire la maglia del Molfetta significa orgoglio, significa dare soddisfazione a questa società molto corretta che, talvolta,

trovandosi al Sud non viene presa in grande considerazione e molti pensano che non sia all’altezza. Si parla molto del Giovinazzo ma il Molfetta crescerà e vedrete che faremo la storia, costruendola anno dopo anno. Dati i risultati dell’Hockey Club dell’ultima stagione, posso dire che siamo già a buon punto». Quest’anno il Molfetta, giocherà per la prima volta nella sua storia la Coppa CERS. Quali sono le tue considerazioni a riguardo? «Giocare per la prima volta in Europa con la maglia del Molfetta, per me è un sogno, non ci credo ancora. I ragazzi hanno fatto un ottimo campionato l’anno scorso e hanno meritato di giocare questa coppa. Io sono abituato a giocare a livello europeo, avendo giocato in nazionale, in coppa campioni, in coppa Cers e so cosa significa: è una cosa che dà prestigio al club, a te come giocatore e poi s’impara a conoscere altre culture. Comunque alla fine è la pista quello che conta e spero in un sorteggio fortunato». Un’ultima battuta. Pensi ancora alla nazionale? «La nazionale mi interessa, a tutti i giocatori interessa e spero di riconquistarla, facendo grandi cose con la maglia dell’Hockey Club Molfetta. Questa estate non mi fermerò, continuerò ad allenarmi perché non vedo l’ora

che arrivi settembre per l’inizio della preparazione. Ho voglia di giocare, di dare tutto per questa maglia e regalare soddisfazioni importanti a tutti i molfettesi».

pillola web del 18/07/2011

Ecco la “Nuova Molfetta”: nuovo progetto calcistico per la Prima Categoria

Ecco la notizia che tutti gli appassionati molfettesi attendevano da molto tempo: Molfetta avrà un nuovo progetto calcistico che disputerà il campionato di Prima Categoria. L’ambiziosa società che si intitolerà “Nuova Molfetta” nascerà sulle solidi radici del Milan Club Molfetta, che nella passata stagione ha ben figurato nel campionato di Seconda Categoria, sfiorando i play-off al termine di un inseguimento durato per tutto l’anno. La formazione molfettese nasce dalle idee ambiziose e propositive del presidente Saverio Bufi, che sarà nuovamente confermato come massimo esponente della Nuova Molfetta. Il progetto è sorto grazie alla collaborazione di Mauro Lanza che sarà il vice presidente e che ha venduto alla nuova società il titolo sportivo del Soccer Atletico, che l’anno scorso ha chiuso in ultima posizione il campionato di Promozione. La speranza dei dirigenti molfettesi è quello di iniziare un processo di semplificazione che è stato ritardato negli anni e che non può essere più rinviato: meno società e più formazioni di qualità e ambiziose farebbero compiere un grosso passo avanti al mondo calcistico molfettese. I biancorossi – la dirigenza ha deciso di confermare gli storici colori sociali molfettesi – giocheranno quasi sicuramente le partite interne al Paolo Poli. La società punterà forte sull’ossatura dei giocatori della passata stagione del Milan Club, che sicuramente garantiranno un ottimo livello tecnico che sarà impreziosito da alcuni innesti di livello e qualità. Qualità che sarà accompagnata dalla spregiudicatezza e freschezza dei giovani della Ruvese, che renderanno importante il livello di qualità anche dal pacchetto under, sempre molto importante in questi campionati. Infatti Saverio Bufi in primis e tutti i dirigenti della Nuova Molfetta hanno trovato un importante accordo con la dirigenza della Ruvese, importante realtà giovanile del panorama pugliese e nazionale. La Ruvese garantirà un continuo afflusso di giovani di prospettiva che disputeranno i campionati giovanili con la Nuova Molfetta e finiranno il loro percorso di formazione con la prima squadra. Tutto questo e tanto altro ancora sarà la Nuova Molfetta.


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curiosando oltre la realtà

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Curiosando oltre la realtà... Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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Siamo in piena estate e ho pensato, in questo appuntamento di “Curiosando oltre la realtà”, di proporvi due luoghi misteriosi da visitare nella nostra amata Puglia. Il primo, molto vicino a noi e precisamente nella località di Sovereto, frazione di Terlizzi. Un luogo che ho visitato parecchi anni fa e che mi ha molto incuriosito. Si tratta dei quattro Menhir denominati della triplice cinta della Commenda di Sovereto. Facilissimo arrivarci seguendo le indicazioni usando il QRCODE qui accanto. di Giulio Cosentino

La zona è molto carica e ricca dal punto di vista spirituale e, non molto lontano da lì, troviamo il Santuario della Madonna di Sovereto dove, nella cripta sotterranea, la leggenda narra che sia stata trovata l’icona della Madonna Nera, ancora oggi conservata nella chiesa sopra costruita. Fonti non confermate parlano anche di tracce di origine templare e di studi esoterici. Tornando ai Menhir, studiosi del paranormale riferiscono che chi

tocca con mano il primo e più grande, che vedete nella foto, ed sia dotato di sensitività, riesce a sentire una forte vibrazione. Io personalmente ho provato tante volte ma, da buon ariete, sono poco predisposto alle attività “paranormali”. Chissà, però, che qualcuno di voi riesca invece a percepire queste strane vibrazioni. Visitate il sito, toccate il Menhir e, se volete, raccontateci la vostra esperienza.

La seconda tappa, invece, è misteriosa e divertente nello stesso tempo. Parlo della salita miracolosa sulla sdtrada Martina Franca – Taranto. In una stradina si verifica un fenomeno veramente curioso. Lasciando la macchina a folle e senza freno a mano, nella parte bassa della stradina vedrete avanzare la vostra auto, percorrere buona parte della salita e fermarsi in un punto preciso. Si fermerà davanti ad una lapide fatta costruire, numerosi anni fa, in ricordo di un giovane di 21 anni che, passando in quel punto in moto rimase folgorato da un fulmine il “10 luglio 1949”. Sul sito youtube ci sono diversi video amatoriali al-

cuni anche molto divertenti ma io vi invito a provare voi stessi e a mandarci le vostre impressioni e magari video. Per trovare i video amatoriali cercate la frase chiave “Martina Franca Taranto salita miracolosa”. Sapere che il fulmine è caduto proprio nel mese di luglio, non deve predisporvi bene ma potete sempre andarci in un giorno di bel tempo anche se... il vecchio detto.. fulmine a ciel sereno... va sempre tenuto in considerazione. Per arrivarci? Seguite le indicazioni dopo aver puntato il nostro QRCODE.

Localizza il luogo... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0113.htm

Localizza il luogo... Leggi le istruzioni a pag. 31 http://www.ilfatto.net/url/0114.htm

Il mondo è un libro e chi non viaggia ne legge solo una pagina Un luogo incantato, tra colline e canyon scolpiti dal vento, dalla pioggia e dal tempo, dalle colorazioni incredibili. Scenari alpini tra fiumi e rapide che richiamano i pionieri ed i cercatori di avventure, i più famosi parchi e monumenti, miti e leggende, renderanno affascinante e mozzafiato questo viaggio: l’esperienza è in U.S.A. nella regione delle Montagne. Visitate l’Old Faithful, il famoso geyser all’interno dello Yellowstone National Park, o percorrete sentieri a cavallo nel parco; mettetevi alla prova risalendo i 2800 mt del Jackson Hole in canoa oppure attraversate in barca il Janny Lake all’interno del parco per poi risalire le pareti del Cascade Canyon per ammirare il panorama delle formazioni glaciali sottostanti. Fermata obbligatoria a Cody, per comprendere gli aspetti più tradizionali del vecchio West visitando i 5 musei del complesso Buffalo Bill Historical Center. In estate in questa regione si può assistere al raduno indiano delle tribù Native, o al Frontier Days ( ritenuta la più importante celebrazione delle tradizioni Western, a Cheyenne), o ancora a fine luglio il leggendario “padre di tutti i rodei” con esibizioni di 70 cowboy e oltre 40 tori in un unico giorno.Anche a settembre non mancano validi motivi per un buon viaggio: Telluride Blues & Brews Festival si tiene quest’anno il 16 settembre, ed è il più scenografico festival musicale degli USA, durante il quale la birra delle più antiche e note birrerie del paese scorre a fiumi. Prima di lasciare il Colorado, cominciate una giornata con colazione sulla 16th Street Mall in uno dei suoi “caffè bistro” all’aperto, e visitate LoDo -stupendo distretto di Denver- centro nevralgico della capitale del Colorado, dove si trovano 2 gallerie d’arte, numerose boutique e più di 100 ristoranti. Ansiosi di ammirare le meraviglie della natura? Allora raggiungete Moab, ed entrate nel Arches National Park per ammirare oltre duemila archi naturali in pietra e a seguire il Canyonlands National Park con i suoi altopiani e strapiombi che rendono affascinate lo stato dell’Utah. 58 parchi naturali, difficile vistarli tutti prima di giungere a Las Vegas! Non vi resta che venirci a trovare in agenzia per disegnare, mappa alla mano, il vostro prossimo splendido viaggio, come al solito firmato…Frigerio Viaggi Network! Maurizio Bindi

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cercalavoro

La Regione Puglia aderisce al progetto Alta Formazione in Rete Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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Anche la Regione Puglia aderisce alla terza edizione del progetto Alta Formazione in Rete. I partecipanti devono essere in possesso di una laurea e avere un’età compresa tra i 18 e i 64 anni. I candidati avranno la possibilità di percepire assegni di studio che andranno a finanziare la frequenza a corsi di specializzazione e Master post universitari. In base a quanto stabilito dalle singole Regioni, i voucher potranno essere richiesti da cittadini disoccupati e inoccupati in possesso di un titolo di laurea (vecchio e nuovo ordinamento), occupati o persone in CIGO (cassa integrazione guadagni ordinari), CIGS (cassa integrazione guadagni straordinari) o mobilità in possesso almeno di un diploma di scuola secondaria superiore. Per consultare il catalogo interregionale e richiedere il voucher, relativo al corso scelto, gli inte-

ressati avranno tempo fino al 4 agosto. Ogni candidato potrà inoltrare una sola domanda. Ogni Regione avrà a disposizione, fino ad esaurimento, un unico fondo disponibile per finanziare i voucher mentre, per l’attribuzione degli stessi, si provvederà alla costituzione di una graduatoria. In particolare, Puglia, Campania e Friuli Venezia Giulia erogheranno voucher individuali fino a 6.000 euro, Emilia Romagna voucher fino a 5 mila euro e Sardegna fino a 25 euro l’ora. Il sito di riferimento è il seguente: www.altaformazioneinrete.it. Consigliamo agli interessati, quindi, di visionare attentamente tutte le informazioni necessarie per realizzare una corretta candidatura. Occhio quindi al nostro link www.organizzazionelavoro. eu dedicato alle offerte di lavoro, all’interno del quale potrete trovare approfondimenti dettagliati su questo bando e tanto altro ancora.

Nuove assunzioni per 855 unità all’Agenzia delle Entrate Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

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Nuova possibilità di partecipare ad un concorso pubblico, presso l’Agenzia delle Entrate. L’ente pubblico non economico, infatti, ha indetto una nuova selezione pubblica per l’assunzione, a tempo indeterminato, di 855 unità per la terza area funzionale, fascia retributiva F1, profilo professionale funzionario, per attività amministrativo-tributaria. Di seguito vi proponiamo, nello specifico, la ripartizione dei posti per Regione: Lombardia posti n. 320, Piemonte posti n. 75, Veneto posti n. 100, Friuli Venezia Giulia posti n. 25, Emilia Romagna posti n. 85, Toscana posti n. 40, Marche posti n. 25, Lazio posti n. 100, Campania posti n. 25, Sicilia posti n. 25, Puglia posti n. 25, Calabria posti n. 10. I partecipanti devono essere in possesso di una laurea tra quelle giuridiche, economiche o scienze politiche. La domanda può essere inviata fino al 4 agosto 2011. La stessa potrà essere realizzata su carta libera, seguendo attentamente le indicazioni contenute nel modello allegato al bando, e reperibile

presso le Direzioni Regionali dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, gli interessati potranno trovare il modello sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.it, e delle Direzioni Regionali coinvolte nella procedura. Consigliamo agli interessati, quindi, di visionare attentamente il bando e di seguirne le indicazioni contenute nel suo interno. Occhio quindi al nostro link www.organizzazionelavoro.eu dedicato alle offerte di lavoro, all’interno del quale potrete trovare approfondimenti dettagliati su questo bando e tanto altro ancora.

“Gli affetti profondi somigliano alle donne oneste; hanno paura di essere scoperti, e passano nella vita con gli occhi bassi.” Gustave Flaubert

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bar Euro Caffè - Via San Francesco d’Assisi Flory’s Caffè - Via Poli Generale Eugenio, 3 Green Bar - Via Baccarini, 111 Bar Astoria - Corso Umberto I, 16 Bar Caffetteria Paninoteca Grease - Via Molfettesi d’Argentina, 75 Marilù Cafè - Via Tommaso Fiore, 38/40 Mattia’s Cafè - Corso Dante Alighieri Le Chic J’Adore - Via Tenente M. Silvestri, 69 Bar Camera Cafè - Via XX Settembre, 43 Bar Cavour - Corso Fornari, 47 Bar Cin Cin - Corso Dante Alighieri, 30 Bar Degli Artisti - Via Gesmundo, 4 Off Street - Piazza Giuseppe Garibaldi, 15 L!ve 82 - via Maggialetti Swing Pub - Viale Pio XI, 21 Bar Europa - Via F. Cavallotti, 33/35 Bar Fantasy - Via Pio La Torre, 33 Bar Fausta - Corso Umberto I, 150 Bar Football - Via Ugo La Malfa, 11 Place Blanc Cafè - Piazza Margherita di Savoia, 4 Bar Haiti - Via San Domenico, 42 Bar Ideal - Via Terlizzi Bar Kennedy - Via Edoardo Germano, 49 Bar La Caffetteria - Via A. Salvucci, 46 Bar La Favola Mia - Via Baccarini, 35 Bar La Fenice - Corso Umberto I Bar London - Via Terlizzi, 6 Bar Mary - Corso Umberto I, 122 Bar Miramare - Via San Domenico, 9 Bar Mirror - Via Capitano Manfredi Azzarita, 124 Bar Mixer Cafè - 6^ strada ovest Lama Martina Bar Manhattan - Via Cap. M. Azzarita, 124 Bar Mongelli - Via Baccarini, 35 Bar Peter Pan - Via Vincenza Alma Monda, 48 Bar Rio - Via Bari, 92 Bar S. Marco - Corso Umberto I Bar Settebello - Via A. Salvucci, 28 Bar Seven - Via Edoardo Germano, 33 Bar Seventy - Via Tenente Michele Silvestri Bar Soleil - Via F. Cavallotti, 50 Bar Sottocoperta - Piazza G. Garibaldi Bar Stazione - Piazza Aldo Moro Bar Sweet - Piazza Giuseppe Garibaldi, 32 Bar Sport - Corso Umberto I Bar Toto - Corso Fornari, 73 Bar Universo - Corso Umberto I Betty Paige - Largo Municipio, 6 Blues Cafè - Corso Dante Alighieri, 49 Caffe Al Duomo - Banchina Seminario, 10/12 Caffè Colorado - Via Guglielmo Marconi Caffè Metropolis - Via Cap. G. De Gennaro, 16 Caffè Noir - Via Spadolini, 90/92 Caffè Silver - Via Framantle 19/i Caffetteria Manhattan - Viale dei Crociati Caffetteria Roma 2 - Banchina S. Domenico Caffetteria Venere - Via Martiri di Via Fani, 6 Calì Caffè - Via Giacomo Puccini, 7 Coffee Room - Viale Pio XI, 9 Petito Cafe - S.S. 16 Molfetta-Giovinazzo Green Bar - Via Baccarini, 111 Caffè Cipriani - Corso Umberto, 111

Central Bar - Piazza Vittorio Emanuele, 50 Bar Pasticceria Dolci Eventi - Via Zuppetta, 17

edicole Edicola - Viale Pio XI Edicola - Via Tenente Michele Silvestri Edicola - Via Palmiro Togliatti Edicola - Piazza Giuseppe Garibaldi Edicola - Corso Dante Alighieri Edicolandia - Via Principe Amedeo, 45 Edicola delle Rose - Via Gen. C. A. dalla Chiesa Edicola Gigotti - Via Bari, 74 Edicola Grosso - Via Don Pietro Pappagallo Edicola L’Altra Edicola - Via Terlizzi Edicola Sciancalepore - Via Mad. dei Martiri Edicola Sciancalepore - Piazza Cappuccini Edicola - Via Bari, 1/A

panifici Panificio Annese - Via Cappellini, 28 Panificio Biancaneve - Via De Luca, 59 Panificio Cangelli - Via Cap. T. De Candia, 49 Panificio Centrale - Via Respa, 40 Panificio D’Oro - Via Madonna dei Martiri, 51 Panificio de Gennaro - Via C. De Candia, 155 Panificio Don Bosco - Corso Fornari, 67 Panificio Europa - Via Rattazzi, 41 Panificio Il Cugino - Via A. Manzoni, 91 Panificio Il Forno - Via Fremantle, 42 Panificio Immacolata - Via Cappellini, 28 Panificio Jolly - Viale Pio XI, 9 Panificio Mulino Bianco Via C. Giaquinto, 46 Panificio Non Solo Pane - Via Gen. Poli, 13 Panificio Petruzzella - Via Bovio, 18 Panificio Posta - Via Ricasoli, 29 Panificio Rinascente - Via Nino Bixo, 25 Panificio Sant’Achille - Via Martiri di Via Fani, 15 Panificio Trionfo - Via Ten. Fiorino, 71

tabacchi Tabaccheria - Viale Pio XI, 55 Tabaccheria - Corso Dante Alighieri Tabaccheria - Via Madonna dei Martiri, 2 Tabaccheria - Via Baccarini, 67 Tabaccheria - Via Rossini, 12 Tabaccheria - Piazza G. Garibaldi Tabaccheria Edicola - Via Raffaele Cormio Tabaccheria Pansini - Via Roma 32 Tabaccheria Spaccavento - Via Bari, 68 Tabaccheria Veneziano - Via L. Azzarita, 65 Tabaccheria Veneziano - Via Madonna dei Martiri, 67 Totoricevitoria “Del Cuore” - Via Baccarini, 77

scuole e istituti pubblici Comune di Molfetta - Piazza V. Emanuele, 9 Comune di Molfetta - Via Carnicella Carabinieri - Via Giovinazzo Comando Polizia Municipale - Piazza S. Teresa Capitaneria di Porto - Banchina Seminario Guardia di Finanza - Madonna dei Martiri Biblioteca Comunale - VIa San Domenico Palazzetto dello Sport - Via Martiri di Via Fani, 15 U.R.P. - Piazza Municipio

stazioni di rifornimento Stazione di rifornimento AGIP - Via Terlizzi Stazione di rifornimento AGIP - Via Giovinazzo Stazione di rifornimento API - Zona Industriale Stazione di rifornimento Madogas - Strada Provinciale Molfetta-Terlizzi, Km. 2.050 Stazione di rifornimento Q8 - Via dei Lavoratori – Zona ASI

lidi balneari Lido Alga Marina - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Belvedere - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Arena - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Nautilus - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Nettuno - ss16 Molfetta-Bisceglie Lido Scoglio d’Inghilterra località Torre Rotonda

parrocchie Parrocchia Della Cattedrale Corso Dante Alighieri Parrocchia Immacolata Piazza Immacolata, 62 Parrocchia Madonna Della Pace - Viale Xxv Aprile Parrocchia Madonna della Rosa - Via Gen. C. A. Dalla Chiesa Parrocchia S. Achille - Via A. Salvucci Parrocchia S. Gennaro - Via Sergio Pansini Parrocchia S. Giuseppe - Via Aurelio Saffi, 1/d Parrocchia Sacro Cuore Di Gesù - Via Sella Quintino Parrocchia San Domenico Via San Domenico, 1 Parrocchia San Pio X - Viale Antonio Gramsci, 1 Parrocchia Santa Famiglia - Via Papa Innocenzo VIII Parrocchia Santa Teresa Piazza V. Emanuele, 3 Parrocchia S.Pio X - Via Giovinazzo

altri Antica Salumeria del Centro - Via De Luca, 7 Biglietteria regionale FS - Piazza Aldo Moro Buffetti - Piazza G. Garibaldi, 60 Casa di riposo “Don Grittani” - Via Don Minzoni De Pinto - Via Edoardo Germano, 39 Farmacia Grillo - Via S. Angelo, 37 Gruppo FAMM Immobiliare - Via De Luca, 15 Greedy Ristorazione - Via F. Cifariello, 23 Le Mimose - Viale Pio XI Mondocasa - Piazza Effrem, 12 Note & Book - Via Tommaso Fiore, 24 Piscina Comunale - Via Longone della Spina Ristorante Pizzeria Mareluna S.S. 16 Molfetta-Giovinazzo Qbo Interior Design - Via Federico Campanella, 24 Living Gruppo Immobiliare - Via Molfettesi D’argentina,30 Deltastore - Via Terlizzi Non Ho Tempo - Via L. Azzarita, 28 Veterinario Dr. Lucivero Francesco - Via Papa Pacelli, 11/a Studio Lovero - III Traversa Via Caduti del Lavoro, 2 Anna Buzzerio Parrucchiere - Viale Papa Giovanni Paolo II, 40/42 Agenzia Immobiliare Cassano - Via T. Silvestri, 36 Auto&Noleggi Valente Contrada Pantano, 10 Cartoleria Spazio Libero - Via Poli

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numeri utili CARABINIERI GUARDIA DI FINANZA VIGILI DEL FUOCO Comune di Molfetta Anagrafe Comune Cimitero Biblioteca Ospedale Croce Rossa Ser Molfetta Misericordia Vigili urbani Vigili del fuoco

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luglio-agosto 2011

le citazioni del mese

1: Nulla è bello tranne il vero: il vero soltanto è amabile. (Nicolas Boileau-Despréaux) 2: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. (Art. 1 della Costituzione italiana) 3: Gli uomini sognano, si fabbricano dei mondi ideali e degli dei. Le donne assicurano la solidità e la continuità del reale. (René Barjavel) 4: Il desiderio trasformato, elaborato, è illuminazione. Alla radice del desiderio c’è la ricerca della felicità. Tutti siamo motivati dalla ricerca della felicità, qualunque azione compiamo. (Sabina Guzzanti) 5: Quando si gioca a palla le mosse di chi riceve devono essere in sintonia con quelle di chi lancia: così in un discorso c’è sintonia tra chi parla e chi ascolta se entrambi sono attenti ai propri doveri. (Plutarco) 6: L’ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale. (Giordano Bruno) 7: Il buon Dio ci fa invecchiare per una ragione: acquisire saggezza per trovare difetti in tutto ciò che ha creato! (Abraham Simpson) 8: Tutto ciò che è umano, comunque appaia, è umano soltanto perché vi opera e vi ha operato il pensiero. (Georg Wilhelm Friedrich Hegel) 9: Una speranza, a volte, indebolisce le coscienze, come un vizio. (Elsa Morante) 10: Molto si miete in guerra, ma il raccolto è sempre scarsissimo. (Omero) 11: Se non avrai nemici significherà che hai sbagliato tutto. (Giovanni Arpino) 12: Chi è felice farà felici anche gli altri, chi ha coraggio e fiducia non sarà mai sopraffatto dalla sventura! (Anna Frank) 13: So quello che voglio, dico quello che voglio e nessuno può portarmelo via. (Iron Maiden) 14: Nessuna cosa ci appartiene, soltanto il tempo è nostro. (Lucio Anneo Seneca) 15: Che cosa misera è l’umanità se non si sa elevare oltre l’umano! (Lucio Anneo Seneca) 16: Si può passar sopra a un morso di lupo, ma non a un morso di pecora. (James Joyce) 17: Questi i risultati della pace e della libertà: lavorare e costruire per il bene degli uomini, di tutti gli uomini; non uccidere, distruggere e conquistare con la forza delle armi, ma vivere con il lavoro per la fratellanza e l’aiuto reciproco. (Mario Rigoni Stern) 18: La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l’altro d’angoscia, e taglia in due il cuore. (Virginia Woolf) 19: Rifugiarsi nella natura è rinchiudersi nelle mura della violenza. (Emanuele Severino) 20: È un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. (Italo Svevo) 21: Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo. (Laozi) 22: Siamo tutti clandestini. Clandestini del cuore. Tutte le persone che hanno un altrove e qualcosa di estraneo a loro stessi, in questo senso tutti noi lo siamo. (Eliette Abécassis) 23: Come diceva quella ragazza sgomenta al suo ragazzo: — Perché non sei anticonformista anche tu, come tutti gli altri? (Giuseppe Pontiggia) 24: Ci sono molti modi di arrivare, il migliore è di non partire. (Ennio Flaiano) 25: Fai il mestiere che sai che se non arricchisci camperai. (Giovanni Verga) 26: Non v’è dubbio che ogni condizione umana ha i suoi doveri. Quelli d’un infermo sono la pazienza, il coraggio e tutti gli sforzi per non essere inamabile a coloro che gli sono vicini. (Silvio Pellico) 27: La maggioranza dell’umanità vive un’esistenza di tranquilla disperazione. (David Henry Thoreau) 28: È molto più facile [...] essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto; galantuomini, si dev’esser sempre. (Luigi Pirandello) 29: L’uomo è nato per creare. La vocazione umana è di immaginare, inventare, osare nuove imprese. (Michael Novak) 30: Civiltà è avanzamento dell’uomo nel mondo. (Michele Federico Sciacca) Fonte: it.wikiquote.org

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consigli per una sana alimentazione

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soluzioni

Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni.

Fonte: it.wikipedia.org

Questa pancia gonfia! Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice

a cura della dott.ssa Annalisa Mira Biologa Nutrizionista Studio di Nutrizione e Alimentazione tel. 080.335.45.29 - 338.27.87.929 Siamo in estate e in questo periodo più che in altri vogliamo sentirci in piena forma. Molto spesso, però, un fastidio che può anche rovinarci la giornata è la cosiddetta pancia gonfia: un disturbo molto comune, legato a cattive abitudini alimentari e non. Le cause che possono generare un eccesso di aria e quindi ritenzione di gas a livello intestinale sono molte e diverse. Fra le abitudini più comuni associate alla tensione addominale ritroviamo per esempio il mangiare e bere rapidamente, il masticare male, ingerire cibi che contengono aria non solo come le bibite addizionate di gas ma anche come la panna montata, andare a letto subito dopo i pasti, deglutire in maniera ripetitiva mangiando gomme americane o sorseggiando bibite con la cannuccia, fumare. Anche l’ansia e lo stress o la mancanza di esercizio fisico regolare possono aggravare il senso di gonfiore. In questo elenco c’è qualcosa che potete ricondurre al vostro quotidiano? Se

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si, aiutatevi seguendo semplici consigli senza dover ricorrere, chissà a quali rimedi o preparati: provate a consumare pasti molto leggeri e soprattutto regolari preferendo piatti semplici e non elaborati; cucinate i cibi con pochi grassi; masticate lentamente e in modo adeguato; cercate di gustare il cibo in perfetta tranquillità; fate attività fisica anche moderata; se pensate che il problema possa essere l’eccessiva fermentazione provate a consumare la frutta molto zuccherina lontano dai pasti. In più vi può essere utile la conoscenza di alcuni alimenti in grado di favorire l’eliminazione di gas contrastando il meteorismo: tra questi il finocchio e la menta, che sono spesso anche alla base di molte tisane, hanno proprietà antifermentative e il mirtillo e il mirto con la loro azione antiputrefattiva. E per finire non dimenticate una sana, fresca e nutriente mela che con le sue fibre interviene nella regolarizzazione intestinale.

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la ricetta

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Insalata di calamaro con rucola e pomodorini

Ingredienti • • • •

8 calamari medi 1 mazzetto di rucola 200g di pomodorini ciliegino 1 spicchio d’aglio tritato finemente

• pepe, sale, prezzemolo • succo di limone • olio extra vergine d’oliva q.b.

Procedimento: Pulire e lavare i calamari, arrostirli su una griglia, nel frattempo pulire la rucola e tagliare a metà i pomodorini. Tagliare a rondelle i calamari cotti unire la rucola e i pomodorini condirli con il succo di limone, l’olio extravergine d’oliva, l’aglio il sale e il pepe amalgamare il tutto e servire.

l’oroscopo dell’estate 2011 ARIETE La vostra estate, in maniera abbastanza insolita per voi, parte un po’ a rilento. Se fra giugno e luglio date l’impressione, più che altro, di guardarvi attorno per conoscere ed allargare la vostra cerchia d’azione, magari facendo anche piccoli ma frequenti spostamenti, specie per diletto, soltanto fra la fine di luglio ed agosto scendete in campo dando il massimo di voi stessi, o quasi, grazie ai contemporanei favori di Sole, Mercurio e Venere. Soltanto il vostro Marte, poco propizio già da inizio mese, potrebbe sottrarvi un po’ della spinta a cui ambireste. Sentimentalmente, comunque, le vostre relazioni si tingono di colori davvero intensi, garantendovi un ferragosto caldo in tutti i sensi.

TORO La prima parte della vostra estate si profila piacevole, scorrendo via all’insegna dei momenti sereni da vivere con chi più vi piace. Fra luglio ed agosto, viceversa, potete dare l’impressione che il sole vi dia alla testa ed in effetti il contemporaneo influsso di Sole, Mercurio e Venere in aspetto difficile, potrebbe indurvi a sfuriate davvero fuori luogo. Ritrovate, comunque, facilmente un buon equilibrio nella parte conclusiva dell’estate, grazie agli astri nuovamente propizi, magari dedicandovi a degli hobby costruttivi, in grado di appagarvi e divertirvi. Giove vostro alleato enfatizza il vostro lato più gaudente, ma badate a non eccedere a tavola, se non volete ritrovarvi appesantiti.

GEMELLI La vostra innata capacità di mettervi in mostra attraverso una comunicatività frizzante, che spazia in ogni direzione, vi consente già dal mese di giugno di allargare il vostro cerchio di conoscenze, qualora ne abbiate bisogno. Mercurio e Marte propizi vi agevolano in tal senso, ma il periodo clou è la prima metà di agosto, in cui Sole e Venere favorevoli vi consentono di vivere situazioni sentimentali intense, appassionate e, perché no, divertenti. A parte una breve parentesi ad inizio agosto, la vostra capacità di scegliere contesti di svago da poter anche sfoggiare di fronte agli altri, risulta molto marcata. Per i nati la prima decade possono non mancare i colpi di testa improvvisi.

CANCRO L’estate è proprio la vostra stagione: al calore esterno corrisponde un’emotività vissuta in maniera ancora più spiccata del consueto. Oltre al Sole nel vostro segno, fra giugno e luglio avete vostri alleati anche Mercurio e Venere, che vi consentono di vivere le vostre relazioni all’insegna di intesa, affetto e romanticismo. In agosto avete, addirittura, la possibilità di lasciarvi andare un po’ di più, spalancando la porta a situazioni intense, spensierate e tutte da vivere, senza alcun patema d’animo. Voi nati le prime due decadi, grazie a Giove favorevole, vi sentite stabili e sicuri, magari anche privilegiando mete estive già note. A volte il rapporto a due può risultarvi impegnativo.

LEONE Tutto procede in maniera veramente ottima e l’estate si profila apportatrice di svago, divertimento e intensi momenti da vivere con chi vi sta più a cuore. Sole, Mercurio, Venere e Marte vostri alleati soprattutto fra luglio ed agosto rendono il vostro fascino ancora più irresistibile del solito. Colti dall’entusiasmo, tuttavia, considerata la presenza di Giove meno propizio, badate a non fare, come si suol dire, il passo più lungo della gamba, magari spendendo più di quanto possiate permettervi. Comunque fra agosto e settembre gli astri vi aiutano ad impostare ogni cosa all’insegna di una maggior moderazione. Considerato il particolare influsso di Urano, non sono esclusi i colpi di fulmine.

VERGINE Durante la prima parte dell’estate gli astri a voi propizi vi consentono di vivere ogni situazione nella maniera a voi più consona. Sia le relazioni amichevoli che sentimentali scivolano fluidamente in maniera serena e riservata, proprio come vi piace. Non mancano, comunque, nel cuore dell’estate momenti più chiassosi ed all’insegna del divertimento vissuto nella maniera più spensierata possibile, che sta soltanto a voi saper cogliere. Fra agosto e settembre, invece, gli astri vostri alleati vi aiutano quasi a proiettarvi nell’autunno, pianificando il vostro rientro e mettendo una sorta di ordine anche nelle vostre relazioni. Tutto procede stabilmente specie per i nati la prima decade.

BILANCIA Proprio nel momento in cui potreste prendere ogni cosa con rilassatezza alcuni vostri legami paiono pesarvi un po’ di più e trovare una buona intesa vi risulta complesso. Con queste difficoltà affrontate la prima parte dell’estate ma poi Sole, Mercurio e Venere vi liberano dalla loro fastidiosa influenza per divenire, addirittura, a voi favorevoli e riuscite, quindi, a vivere in maniera spiccatamente più spensierata ogni cosa ed in particolare l’amore. Seppur animati da una forte passione, può comunque sussistere in voi una sorta d’inquietudine e di seriosità di fondo, considerata la presenza di Marte e Saturno poco propizi. Voi nati la prima decade evitate scelte insolitamente avventate.

SCORPIONE Andate incontro ad un’estate dai connotati altalenanti. Dopo un inizio piacevole e sereno, permeato da emozioni, facile intesa e romanticismo, grazie a Sole, Mercurio e Venere propizi, fra luglio ed agosto i favori astrali paiono abbandonarvi un po’ ed i vostri modi divengono piuttosto bruschi e provocatori, inducendovi a creare situazioni tese e possibili litigi. Anche le occasioni più divertenti paiono indisporvi. Almeno Marte propizio vi aiuta a ritrovare un certo equilibrio, ma Giove poco favorevole v’induce a pretendere a volte dagli altri più di quanto non siano disposti a darvi. Alla conclusione delle vacanze vi sentite, però, più sereni, guardando ogni cosa con occhio più distaccato.

SAGITTARIO Nella parte iniziale dell’estate, nonostante il vostro frizzante entusiasmo Marte ancora poco propizio vi suggerisce ancora una certa prudenza nei vostri spostamenti, evitando distrazioni se non volete incorrere in fastidiosi imprevisti. Il periodo clou per voi è comunque fra luglio ed agosto, in cui avete modo di vivere degli amorazzi estivi intensi e spensierati o, comunque sia, condurre le vostre relazioni vivendo momenti davvero intensi ed appaganti, grazie al contemporaneo favore di Sole, Mercurio e Venere. Al termine del periodo di vacanza, fra agosto e settembre, potete viceversa risultare un po’ irritabili e pedanti. Notevole lo spirito d’improvvisazione nei nati la prima decade.

CAPRICORNO Un vago senso d’inquietudine vi caratterizza fra giugno e luglio, facendovi apparire piuttosto schivi e poco partecipi delle belle situazioni che si svolgono tutt’attorno a voi. In generale date l’impressione di essere poco interessati a lasciarvi trasportare emotivamente. Fra luglio ed agosto, pur essendovi liberati dalla precedente fastidiosa influenza di Sole, Mercurio e Venere, potete risentire ancora delle energie dissonanti di Marte che, fino al termine dell’estate, smorza sensibilmente la vostra capacità d’azione, rendendovi quasi tentennanti e poco incisivi. Fra agosto e settembre privilegiate contesti privi di rischi, ma non sono escluse delle vostre insolite mosse imprevedibili.

ACQUARIO Sia chi vi è amico che chi vi vuole bene ha da dar fondo alla propria pazienza durante l’estate per riuscire a relazionarsi con voi in modo sereno. Soprattutto fra luglio ed agosto, con Sole, Mercurio, Venere e Giove alquanto dissonanti, i vostri modi assumono dei connotati di asprezza e provocazione in grado di destabilizzare anche certe relazioni a cui tenete. Certi vostri atteggiamenti possono, in effetti, risultare piuttosto tronfi e date l’impressione di voler cercare il contenzioso a tutti i costi. Soltanto fra agosto e settembre addivenite a più miti consigli, smorzando sensibilmente i vostri toni, assumendo modalità espressive decisamente più equilibrate, dopo gli eccessi vissuti.

PESCI Quale miglior occasione del tempo libero a disposizione durante la vostra estate per poter vivere appieno momenti romantici e coinvolgenti assieme a qualcuno in grado di farvi sognare. Fra giugno e luglio Sole, Mercurio e Venere vi aiutano a creare rapporti armoniosi e sereni, lasciandovi alle spalle le fatiche lavorative. Dopo i momenti di grande svago che contraddistinguono il mese di agosto, la vostra forma generale ed il vostro umore possono accusare un certo calo ed al rientro dalle vacanze qualche preoccupazione per i futuri impegni autunnali pare farsi già troppo spazio. Per i nati le prime due decadi il costante favore di Giove garantisce, comunque, gioie e stabilità.

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