Il Fatto n. 066

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www.ilfatto.net MOLFET TA giovedì 05 agosto 2010

Freepress gratuito di informazione

Corsivo

C’è nebbia sulla Roma-Molfetta. Cosa accadrà a settembre?

n° 66

Cronaca

Cultura

Sport

Sparano contro i carabinieri. Forse preparavano una rapina.

Fino al 14 agosto Molfetta “incontra l’arte”.

Tutto il “mercato” delle squadre molfettesi.

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Inchiesta

Voglia di vacanze Alla ricerca dell’acqua perduta

Tutto pronto per la Madonna

Mentre in tutta Italia si fa sempre più acceso il dibattito sulla necessità di garantire l’acqua pubblica per tutti, a Molfetta, come ogni estate, si deve fare i conti con le fontanelle dell’Acquedotto misteriosamente danneggiate. Con grande dispiacere dei cittadini.

Manca poco più di un mese all’inizio dei festeggiamenti in onore della compatrona Maria Santissima dei Martiri e i componenti del Comitato Feste sono in piena attività per organizzare la sagra. Ad imbarcare la Statua sarà il motopesca “Europa” scortato dalla “Giuliana Rana” e dal “Saverio Padre”.

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Corsivo

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Ricarichiamo le batterie Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2178

Ad agosto ci si prepara per una nuova stagione. Soprattutto nel mondo politico.

Agosto mese di riposo, di ferie, di serenità. Almeno si spera che sia così. Dopo un anno intenso di lavoro è giunto il momento di staccare un po’ la spina, di ricaricarsi, di prepararsi ad un nuovo inizio. Agosto però è anche il mese dei sogni e delle delusioni. I sogni di chi, ci riferiamo a quanti hanno appena concluso gli studi, si stanno preparando all’ingresso nel mondo del lavoro o dell’università, di chi si augura di ricominciare con nuovi stimoli, di chi ha progetti da realizzare. E poi ci sono i delusi, quelli che i loro sogni li hanno lasciati tali. Quelli che un lavoro che gli permetta di mettersi in ferie non ce l’hanno. Quelli che devono lottare ogni giorno per la sopravvivenza e che in questo periodo invidiano ancor di più chi sta meglio. Agosto è anche il mese della riflessione politica per prepararsi a dare nuove risposte alle domande della comunità. Ed a Molfetta le risposte da dare sono tante. Forse però la più importante è legata a filo doppio con quanto avviene a livello nazionale: lo strappo Berlusconi-Fini potrà creare ripercussioni anche sul governo locale? Cosa ci riserverà il mese di settembre? Certamente a Palazzo Giovene il sindaco Azzollini non teme “fuoriuscite” dalla sua solida maggioranza. Al più si preoccupa della tenuta del governo a

Roma. Eventuali “esplosioni” politiche potrebbero metterlo di fronte ad una scelta dolorosa, come quella del 2008: conservare il posto al Senato o continuare a guidare la città? Con una differenza però: mentre nel 2008 le dimissioni da primo cittadino gli consentirono di candidarsi alle politiche, farsi eleggere senatore e poi ripetersi nelle amministrative, in futuro questo non potrebbe più accadere con Azzollini già sindaco per due mandati e la necessità di individuare un nuovo leader nel centrodestra molfettese. E non è certo cosa da poco. A Roma Berlusconi lo ha detto a chiare lettere: “al primo incidente con Fini si va al voto”. E la sensazione è che non si tratti solo di una simpatica battuta del Cavaliere. Insomma, direbbero i baresi, “l’aria è amara”. Tutti guardano a Roma e Molfetta lo fa ancora con maggiore interesse. Un eventuale ritorno al voto in città potrebbe riservare sorprese per tutti. Nel centrodestra attualmente è difficile individuare un vero successore di Antonio Azzollini: il fedelissimo Camporeale occupa ormai lo scranno in consiglio regionale e non potrebbe certo fare un passo indietro. C’è il neo segretario Pasquale Mancini ma, come sempre, bisognerebbe fare i conti con il variegato mondo del centrodestra molfettese e con chi,

Pietro Uva, già da tempo starebbe lavorando per ottenere una candidatura da primo cittadino (che sia a breve o a lungo termine) tanto che, raccontano i bene informati, sarebbe pronto anche a cambiare strada se non dovesse essere accontentato. E poi ci sarebbero quelli del “partito degli scontenti” capeggiati probabilmente da Nicola Camporeale, il presidente “triste”, il giovane di belle speranze che sognava di lasciare la presidenza del Consiglio Comunale per conquistare il posto alla Regione e che invece è stato lasciato lì dov’era evidentemente dopo attenta riflessione politica e strategica. Altra ipotesi per il centrodestra sarebbe quella di puntare su uomini nuovi, estranei alla politica attiva, magari giovani e capaci di valorizzare le tante cose positive fatte negli ultimi mesi e spesso sconosciute anche a molti addetti ai lavori. E non è detto che questa strada, magari lavorando in prospettiva, non sia già stata intrapresa da Azzollini e soci. Dubbi eventuali potrebbero nascere anche nel centrosinistra o nella sinistra o nel partito degli “anti-Azzollini”. Tommaso Minervini dopo il buon risultato alle elezioni regionali si è già esposto chiamando a raccolta tutti i partiti dell’area. Almeno in apparenza i risultati sono stati buoni ma, “a microfono spento”, in molti

hanno già bocciato la più che probabile auto candidatura del già sindaco. Soprattutto in tanti continuano a rimproverare a Minervini la passione per la troppa filosofia che rende difficile da comprendere alla massa il suo progetto. E poi potrebbero esserci uomini come Giovanni Abbattista interessati a provare l’esperienza di una sfida che consegna alla fine la fascia tricolore al vincitore. Ad agosto, ne siamo certi, magari sotto l’ombrellone o al fresco di un paese di montagna, si discuterà anche di questo. O forse, solo di questo. Dei piccoli problemi si tornerà a parlare a settembre. Magari quando anche la nebbia che avvolge Roma e che minaccia di diffondersi fino a Molfetta si sarà diradata. Buone vacanze Molfetta!

Avviso ai lettori Gentili lettori la redazione de “il Fatto” informa che il prossimo appuntamento con “il Fatto” è fissato a giovedì 9 settembre. Nel frattempo l’aggiornamento quotidiano delle notizie proseguirà sul sito internet www.ilfatto.net.


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primo Piano

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Siamo finiti su “l’Espresso”

All’ASM arriva Mezzina

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La nostra web tv citata in un articolo a firma di Alessandro Longo.

Il titolo dell’articolo è “Chi uccide le web tivvù” ed è stato pubblicato su “l’Espresso” in edicola la scorsa settimana. L’autore è Alessandro Longo che ha parlato del futuro delle web tv in Italia e di cosa potrebbe avvenire con l’entrata in vigore del cosiddetto “decreto Romani”. Tra le web tv citate, poche rispetto alle circa 5.000 presenti in Italia, c’è anche la web tv de “il Fatto” che, ancora una volta, viene ricordata per il famoso video della lite in Consiglio Comunale tra il sindaco

Azzollini e alcuni membri dell’opposizione. Al di là del contenuto dell’articolo, che contiene alcune conclusioni non per tutti condivisibili, è innegabile che la web tv de “il Fatto” sia oramai divenuta stabilmente un punto di riferimento per il settore non solo a Molfetta ma anche in tutto il Paese. Non si contano più infatti le citazioni raccolte sui principali quotidiani e periodici nazionali oltre che nei telegiornali dei gruppi Rai, Mediaset e Telenorba. I nostri servizi, non solo quello relativo alla “famosa” litigata, vengono continuamente utilizzati dalle emittenti nazionali e in un caso, quello del salvataggio di una ragazza che rischiava di annegare, anche nella documentazione ufficiale di una Istituzione importante come il Corpo delle Capitanerie di Porto. Piccoli successi che ripagano in parte lo sforzo e l’impegno di chi quotidianamente, dall’editore al direttore responsabile, passando per i collaboratori e i tecnici, opera per garantire un servizio gratuito e a vantaggio della comunità.

Il sindaco Antonio Azzollini ha nominato il nuovo presidente dell’Azienda Servizi Municipalizzati. Come ci si attendeva si tratta di Giovanni Mezzina. Mezzina, chiamato a sostituire Pasquale Mancini dimessosi lo scorso 27 luglio, ha anche depositato le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Al suo posto a palazzo Giovene già dalla prossima seduta in programma venerdì 6 agosto siederà Giuseppe Sgherza. Agente di commercio e ragioniere, Mezzina, 58 anni, era stato eletto in Consiglio Comunale la prima volta nel 2006 quando si era candidato nella lista “Molfetta Prima di Tutto” transitando poi nel gruppo del Popolo della Libertà. E proprio nella lista del PdL Mezzina era stato candidato e rieletto nel 2008. Il primo impegno probante per il neo presidente sarà a settembre con la presentazione in consiglio comunale del bilancio consuntivo dell’Azienda. Poi bisognerà guidare gli oltre 100 dipendenti di una

realtà tra le più importanti della città, spesso al centro di polemiche ed attacchi da parte di forze politiche e cittadini, chiamata a mettersi al servizio di una comunità sempre più grande ed esigente.


Politica

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Italia, Repubblica fondata sul lavoro? Forse. Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2181

Il Comitato per la Difesa della Costituzione apre un dibattito in città. Sanzioni per chi sciopera, giorni di malattia non retribuiti, addio alla pausa mensa, sono questi alcune delle condizioni “regalo” che parte dei sindacati che rappresentano i lavoratori della Fiat di Pomigliano hanno accettato. Un insulto al lavoro che ormai non è più considerato un diritto dell’Umanità ma soltanto merce di scambio. Consci del fatto che in pieno tempo di crisi occupazionale chiunque accetterebbe un’occupazione nonostante le estreme condizioni imposte, i “magnanimi” datori di lavoro non si fanno il benché minimo scrupolo a licenziare chiunque sia colpevole di essere una voce fuori dal disperato coro. Per avere un posto ormai si accetta tutto, anche il diniego dei propri diritti e della propria identità. La Fiat di Pomigliano, come quella di altre città, è soltanto la punta di un iceberg di vergogna e indignazione. Il mondo, l’Europa, l’Italia e la stessa Molfetta sono sature di imprenditori “signori” che si comportano come farebbe il più terribile degli sfruttatori. Orari di lavoro impossibili, retribuzioni orarie

invisibili e condizioni di sicurezza alquanto discutibili, rendono l’ambiente lavorativo un inferno. Un inferno che paradossalmente è considerato anche un sogno da chi da tempo vive l’angoscioso stato di disoccupazione. Ecco perché quando uno di questi “signori” offre lavoro a condizioni assurde risulta difficile rifiutare una simile proposta indecente. Basta dare un’occhiata alla busta paga, ammesso che ci sia, di un lavoratore molfettese. Lo stipendio mensile risulterà dei più consoni e tutto sembrerà in regola. Questo solo sulla carta però. Pur di lavorare il giovane disoccupato o l’uomo con famiglia a carico di turno, firmerà una busta paga

che non corrisponde affatto alla realtà. Questo perché il netto mensile percepito, nel migliore dei casi supererà di poco la metà di quanto dichiarato sul libro paga. Oltre al danno non manca la beffa in quanto il lavoratore dovrà dichiarare al fisco ciò che realmente “non percepisce”, ovvero l’ammontare della pseudo busta paga, addossandosi tasse calcolate su denaro che non è mai entrato. Pino Capozzi, uno dei tanti lavoratori della Fiat di Mirafiori, non ha voluto sottostare all’ingiustizia che si sta consumando e assieme al sindacato Fiom ha deciso di opporsi. Dopo avere diffuso via mail aziendale fra i suoi colleghi di Pomigliano una lettera inviata

dai lavoratori della Fiat di Tychy che denunciavano le condizioni lavorative inumane imposte dalla politica a aziendale nella sede polacca, il signor Capozzi è stato licenziato di tronco. Qual è la sua colpa? Naturalmente quella di sognare un lavoro che risulti un diritto e non un favore regalato a gente “disperata” e pronta a tutto. Anche Molfetta si sta mobilitando per sensibilizzare la cittadinanza sui misfatti che la Fiat e altre realtà imprenditoriali stanno attuando. Il Comitato per la Difesa della Costituzione continua infatti a promuovere manifestazioni pubbliche per non lasciare nel silenzio questo tipo di eventi che minano la Costituzione stessa. Non si può rimanere inermi di fronte a tanta ingiustizia e a tanta superbia, vista la situazione che sta diventando inesorabilmente irreparabile. Molti italiani e lo stesso Comitato per la Difesa della Costituzione se lo stanno ormai chiedendo da tempo: ma l’Italia è ancora una Repubblica fondata sul lavoro? Francesco Tempesta


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Attualità

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La guerra del “torrino” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2182

Il Comune sospende ed esulta. La proprietaria rettifica e precisa.

È oramai guerra aperta, a colpi di carte bollate, tra il Comune di Molfetta e l’avvocato Annalisa Nanna, proprietaria dell’immobile confinante con il Duomo e nel quale negli ultimi mesi sono stati eseguiti lavori che il Comune stesso aveva deciso di far sospendere. Nelle scorse settimane il Comune di Molfetta aveva diffuso una “nota stampa” con cui rendeva noto che il Tar Puglia aveva ritenuto legittima la sospensione dei lavori decisa dall’Ufficio Tecnico. Una versione dei fatti contestata dall’avvocato Annalisa Nanna per tramite del suo difensore di fiducia, Massimo Ingravalle. “Quale difensore dell’avvocato Annalisa Nanna – scrive l’avvocato Ingravalle in una nota – ho impugnato ben tre provvedimenti del Comune di Molfetta di sospensione lavori, un primo riferito al così detto torrino, un secondo riferito all’intero appartamento della mia assistita ed il terzo addirittura all’intero edificio, oggi condominiale. Il Tar Puglia con l’ordinanza n. 567/2010 ha accolto due dei tre provvedimenti impugnati e, quanto al torrino, senza bocciatura alcuna, ha ritenuto necessario che le modestissime modifiche apportate al progetto assentito dalla Soprintendenza debbano essere sottoposte a nuovo vaglio di quest’ultima autorità”. In sostanza, il Tar ha ritenuto legittima solo la sospensione dei lavori relativi al torrino e non dell’intero stabile. “Un primo dato comincia a delinearsi – spiega l’avvocato Ingravalle – la mia assistita potrà riprendere i lavori su tutto l’edificio, dovendo attendere solo per il completamento del così detto torrino il parere del-

la Soprintendenza. Su quest’ultimo manufatto assumono fondamentale rilevanza due circostanze: il torrino così come originariamente autorizzato dalla Soprintendenza risultava di dimensioni ben maggiori di quello di cui alla variante, così come l’avvilente superfetazione novecentesca, soprastante l’edificio, legittimamente demolita dalla proprietaria, era di ingombro ben maggiore. La variante al torraino era stata richiesta con Denuncia di Inizio Attività al Comune di Molfetta, che in un primo momento aveva assentito tale variante con l’istituto del silenzio-assenso. Ove avesse subito trasmesso tale Dia in variante alla Soprintendenza, la vicenda si sarebbe risolta senza alcun epilogo giudiziario”. “Desta sconcerto – spiega poi il legale di fiducia di Annalisa Nanna – la circostanza che il 23 luglio 2010, anziché attendere gli esiti del parere della Soprintendenza sulla piccola variante, come sancito dal Tar, il Comune di Molfetta abbia addirittura disposto la demolizione del torrino, che mi accingo ad impugnare: si tratta di una iniziativa, a tacer d’altro, quantomeno intempestiva, posto che allo stato degli atti occorre attendere gli esiti della Soprintendenza, prima di qualsivoglia ulteriore iniziativa, tanto della mia assistita, quanto del Comune di Molfetta”. “In ogni caso – conclude l’avvocato Ingravalle – resto dell’avviso che una serena e logica concertazione tra i soggetti giuridici coinvolti nella vicenda avrebbe potuto risolvere più celermente una querelle che a me pare più di nome che di fatto”.



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Cronaca

Ambulanti: disposti due dissequestri Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2183

Riguardano le attività in via Annunziata e via Bovio.

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Borseggiatore “tradito” dalla sua auto Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2184

Arrestato dai Carabinieri dopo aver rubato una borsa.

Non tutti i fruttivendoli sanzionati dai Carabinieri nel corso dell’operazione “Piazza Pulita” dello scorso giugno avevano commesso irregolarità tali da rendere necessario il sequestro del materiale utilizzato per la vendita della mercanzia. Nei giorni scorsi, infatti, il Tribunale di Trani ha accolto (con parere contrario del Pubblico Ministero, Giuseppe Maralfa, titolare dell’indagine) la richiesta di dissequestro di alcune attrezzature e dell’area esterna

di due locali, gestiti da altrettanti fruttivendoli. Si tratta dei commercianti che operano in via Annunziata e in via Bovio. In entrambi i casi i giudici, accogliendo le tesi degli avvocati, hanno ritenuto che i due commercianti avevano regolarmente pagato l’occupazione di suolo pubblico e che le attrezzature presenti sul marciapiede all’esterno dei locali occupavano spazi assai limitati e comunque in osservanza di quanto disposto dai regolamenti.

Ha sottratto la borsa ad una donna, che attendeva su di un’auto in sosta, e poi è fuggito con la propria auto. La targa rilevata da alcuni passanti che hanno assistito alla scena e le tempestive ricerche avviate dai Carabinieri della Stazione di Molfetta, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Bitonto, hanno permesso di trarre in arresto, con l’accusa di furto aggravato, Domenico Vasile, 43enne bitontino, e di recuperare parte della refurtiva. I fatti risalgono alla serata del 22 luglio, quando una donna, mentre era seduta all’interno della propria autovettura in sosta in viale Pio XI, ha notato un individuo che, sceso da un’auto si è avvicinato e ha rapidamente infilato la mano nel finestrino per impossessarsi della borsa, lasciata sul tappetino, per poi fuggire a gambe levate. Le indagini avviate dai Carabinieri dopo la denuncia sporta dalla vittima, basate principalmente sulla descrizione del

malvivente e sul numero di targa rilevato da alcuni testimoni, hanno consentito un’ora più tardi ai Carabinieri di Bitonto, nel frattempo allertati, d’intercettare e bloccare l’autovettura segnalata, fermando alla guida proprio il 43enne, con indosso gli abiti descritti dalla vittima in sede di denuncia. Sottoposto a perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto nelle sue tasche soltanto parte della refurtiva, ovvero 150 euro in contanti e il telefono cellulare appartenente alla vittima. Inevitabile, a questo punto, l’arresto per l’uomo, poi associato presso il carcere di Bari.


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Trappole nella Zona ASI Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2185

Due ragazze ferite in un incidente stradale.

Cronaca

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Sventato un colpo nella Zona Artigianale? Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2186

Avrebbe potuto avere conseguenze ben più tragiche l’incidente stradale verificatosi attorno alle 13 dello scorso 28 luglio nella Zona ASI di Molfetta è che si è fortunatamente risolto con il ferimento lieve di due ragazze. Secondo quanto si è appreso le due ragazze, entrambi molfettesi, stavano percorrendo a bordo della loro Citroen C2 via delle Antiche Oliere e Saponifici, strada che nella Zona Asi corre parallelamente alla corsia sud della Statale 16 bis. La ragazza al volante avrebbe improvvisamente perso il controllo della vettura forse a causa di un tombino della fognatura non completamente coperto, in cui sarebbe finita la ruota anteriore dell’auto. La velocità di marcia e l’improvviso ostacolo avrebbero così causato il cappottamento dall’auto che dopo alcune decine di metri ha arrestato la sua corsa contro la scarpata che delimita la statale 16 bis. Le due ragazze che si trovavano a bordo dell’auto, soccorse prima da alcuni passanti poi da personale del Servi-

zio 118, sono rimaste praticamente Sconosciuti sparano contro i illese anche se è stato necessario il Carabinieri che li inseguivano. loro trasporto in ospedale per gli accertamenti del caso. Sul posto, per effettuare i rilievi necessari e ricostruire la dinamica dell’incidente, è intervenuta la Polizia Municipale di Molfetta. Se dovesse essere confermata l’ipotesi del tombino scoperto toccherebbe al Consorzio ASI, ente gestore della rete viaria della zona, assumersi le responsabilità di quanto accaduto. Una ipotesi non certo assurda considerando che nell’intera area esistono numerosi tombini sco- Erano quasi certamente intenzionati deciso di seguirla per poi fermarla. perti e assolutamente pericolosi per a mettere a segno un furto in una del- Gli occupanti della vettura, non si le persone che transitano. le aziende della Zona Artigianale di sa quanti, alla vista dei Carabinieri Molfetta i malviventi messi in fuga si sono dati alla fuga inseguiti dalla nella notte dello scorso 27 luglio da macchina del Radiomobile. A questo una pattuglia del Nucleo Radiomobi- punto dall’Audi sono partiti alcuni le dei Carabinieri della locale Com- colpi di arma da fuoco in direzione pagnia. Una “gazzella” dell’Arma dei militari che fortunatamente sono impegnata in uno dei consueti servi- rimasti illesi. I malviventi sono riuzi di controllo del territorio, ha in- sciti però a darsi alla fuga imboccantercettato nella zona artigianale una do la statale 16 bis. Indagini sono in potente Audi A6. I militari, insospet- corso per tentare di risalire all’identiti per la presenza dell’auto, hanno tità dei fuggitivi.


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Attualità

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Fontane danneggiate: operazione di marketing? Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2187

Forse dietro il disservizio si nascondono mani “interessate”. Arriva l’estate e puntualmente alcune fontane pubbliche della città vengono manomesse. Colpa dell’inciviltà? Non è esattamente così. In questi casi la mano degli incivili non sempre è colpevole perché sono altri i motivi che spingono i “soliti ignoti” a manomettere una fontana pubblica. Negli scorsi giorni si è accesa la protesta di alcuni cittadini molfettesi a causa di numerosi impianti idrici pubblici messi misteriosamente fuori uso. La lente d’ingrandimento è stata puntata sulle due fontane poste lungo via Giovinazzo e in località Prima Cala. Si tratta di zone di intenso passaggio sia durante le ore diurne, soprattutto per via dei bagnanti, che nelle ore notturne. La calura estiva naturalmente ha contribuito a far sentire il senso della sete. I malcapitati che sfortunatamente hanno preso atto che dal rubinetto pubblico non veniva giù nemmeno una goccia d’acqua hanno senz’altro avuto una brutta sorpresa che comunque non li ha stupiti più di tanto. Sono anni che a Molfetta, come anche in altre città, con l’arrivo della bella stagione si diffonde la furbesca pratica del

manomettere le fontane. Una pratica che risulta una vera e propria manovra di marketing. L’assetato, infatti, non potendo trarre sollievo dalla gratuita acqua pubblica è costretto gioco forza a rivolgersi a bar, a esercizi alimentare o ambulanti per procurarsi una bibita. Di conseguenza gli affari di questi signori si gonfiano e lo fanno anche a spese del Comune di Molfetta e dell’Acquedotto Pugliese responsabili della manutenzione delle fontane pubbliche. Dopo le proteste sollevate dai cittadini sui media locali, l’impianto in località Prima Cala è tornato a dissetare la gente. Chissà come avranno preso questo tempismo eccezionale i “venditori del posto”? Magari si saranno chiesti il perché di questa rara e sorprendente velocità di esecuzione dei lavori di ripristino. Questo “stato di grazia” purtroppo nella zona non è destinato a durare a lungo. Presto qualcuno tornerà nelle ore notturne ad imbracciare gli attrezzi da scasso e a compiere l’abituale operazione di marketing. Francesco Tempesta


Attualità

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Ogni fontanella una storia Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2188

Un viaggio che parte nel passato e arriva ai giorni nostri. Da sempre i cittadini molfettesi sono abituati ad utilizzare le fontane pubbliche sparse qua e là per la città. Si tratta di vere e proprie testimonianze storiche del secolo appena terminato, il secolo delle due guerre mondiali, di Mussolini e Hitler, della guerra fredda e del “Muro di Berlino”. La maggior parte di questi splendidi “monumenti” di utilità collettiva risale alla metà del secondo decennio del 1900 quando gli abitanti di Molfetta era soliti utilizzare i boccagli delle piscine comuni per rifornirsi d’acqua. Lo storico locale Corrado Pappagallo riporta la completa storia della realizzazione delle fontane pubbliche a Molfetta sul mensile “Molfetta Nostra”. Le accurate ricerche di Pappagallo fanno risalire l’installazione degli impianti di approvvigionamento pubblico al 1915, dopo la realizzazione dell’Acquedotto Pugliese avvenuta a partire dal 1906. L’installazione delle fontane cambiò senza ombra

di dubbio le abitudini dei cittadini e l’importanza che l’acqua aveva avuto sino a quel momento. La ricerca di Corrado Pappagallo riporta che “L’art. 67 del Regolamento dell’Acquedotto, approvato con R. Decreto 17 nov. 1904 n. 619, stabiliva che ai Comuni con più di

20.000 abitanti spettava per ogni 2.500 abitanti una fontana pubblica. Molfetta nel 1915 aveva 47.428 abitanti, quindi se ne potevano installare 20. Ogni fontana doveva erogare 25 m3 di acqua al giorno al costo di £. 0,15 il m3. La tipologia delle fontane fu unica per tutte: fuse in ghisa a colonna cilindrica con cappellotto, un solo rubinetto con vaschetta di scolo, sotto al rubinetto la data: 1914”. Per volere della delibera di Giunta del 29 settembre 1926 e su parere dell’Ufficio Tecnico Comunale le fontane furono quindi installate in diversi punti della città: “piazzale banchina (avanti la Dogana), larghetto su via piazza, Mercato delle erbe, largo Giovene (largo Seminario), via Madonna dei Martiri (altezza Macello), via Madonna dei Martiri incrocio con via S. Carlo, Pozzo dei cani, San Gennaro (inizio via Annunziata), piazza V. Emmanuele (parte posteriore del giardino), largo S. Bernardino (ad est del Calvario), via Bari (marciapiede edificio Cesare Battisti), larghetto Madonna degli Angeli (mezzo o cucheme), via Fornari incrocio con via Respa (oggi via ten. Pappalepore), largo Immacolata, largo Paniscotti (piazza Paradiso), piazza Principe di Napoli, piazza Mentana, via Carlo Alberto (di fronte alle scuole), via Amedeo (verso via Baccarini), Giardino Effrem (largo Effrem)”. Successivamente altri impianti furono installati lungo “via Giovinazzo, (Case popolari), via Baccarini angolo di mezzogiorno con viale Pio IX (eliminata negli anni Settanta del secolo scorso), piazza Baccarini, piazza Roma, largo S. Francesco d’Assisi, via Ruvo prima del ponte ferroviario (eliminata

nel 1978), Madonna dei Martiri, Largo S. Michele. Villa Comunale, Mercato del pesce al minuto, Molo Pennello e Molo Foraneo”. In seguito ad alcune richieste, nel 1926, fu impiantata un’altra fontana nel centro storico in via Sant’Orsola e una nel 1932 lungo banchina San Domenico. A partire dal 1928, per aumentare la portata d’acqua, fu installata in via Massimo d’Azeglio, in piazza Immacolata e in via Annunziata (1931) una fontana monoblocco a tre rubinetti. Nel 1934, il Comune, dopo forti pressioni da parte dei residenti, decise di installare una fontana nella piazzetta della Madonna della Rosa mentre nel 1939 un altro impianto comparve nella piazza antistante la basilica della Madonna dei Martiri. Durante la seconda guerra mondiale, nel 1943, l’erogazione delle fontane fu limitata a sole 15 ore giornaliere ad una portata di 1 metro cubo per ora. Ultimamente sono stati installati altri due impianti pubblici in via G. Rossa angolo via Piacente e in località Prima Cala. Attualmente alcune delle fontane menzionate sono state rimosse divenendo addirittura preda di collezionisti. I passi in corsivo e le informazioni di questo articolo sono tratti da “Le fontane pubbliche a Molfetta” di Corrado Pappagallo, n. 5 anno 2006 del mensile “Molfetta Nostra”. Francesco Tempesta


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Attualità

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Un premio per Polje Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2189

Dalla Regione riconoscimento per il lavoro svolto. E agosto riserverà belle sorprese. Torna l’emozione delle magiche notti del Pulo. Un viaggio fra le sensazioni, i profumi, le atmosfere che solo la natura può regalare. Il contatto con un ambiente diverso da quello abituale è evidente ai visitatori che ogni volta sperimentano la discesa in un unicum avvolto dalle tenebre ma contemporaneamente illuminato dalle fioche luci artificiali e dalla misteriosa luna. Questo mix di emozioni fuori dal comune verrà riproposto anche quest’anno dal Consorzio Polje, ente gestore della dolina che proporrà “Notturno al Pulo”, spettacoli teatrali abbinati alle discese guidate fra i sentieri del Pulo. Proprio Polje, a coronamento dell’ottimo lavoro svolto, ha vinto negli ultimi giorni il premio “Buone Pratiche del Paesaggio” acquisito nell’ambito delle attività di costruzione sociale del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale della Puglia (PPTR). Si partirà il prossimo 7 agosto all’interno del chiostro del convento dei Cappuccini che sovrasta la dolina da quasi cinque secoli. Protagonista della serata sarà il gruppo Fabulanova che porterà in scena per due volte lo spettacolo “La

cura” alle ore 21 e alle ore 22.30. La performance teatrale è un viaggio immaginale attraverso i luoghi di un “sud” non ben definito e non identificabile con un luogo geografico. Il percorso della performance propone un attraversamento dei luoghi studiati da Ernesto De Martino in alcune delle sue opere: a partire dal rito dello scacciare il malocchio con acqua e olio, passando dal rito del “tagliare i vermi” e dalla terapia coreutico-musicale per guarire dal morso della taranta, si giunge alla rappresentazione del concetto di “malessere”, filo rosso che sembra unire il vissuto di molte donne. Nella stessa

serata alle ore 20 verranno inoltre liberati alcuni rapaci notturni. Il 21 agosto andrà in scena, sempre all’interno del chiostro e a cura del “Carro dei Comici”, lo spettacolo “Seicento”, un lavoro teatrale che muove dallo studio del testo di Bernardo De Dominici “Vite de’ pittori, scultori ed architetti napoletani”, nonché da “Le vite de’ pittori” di Giovan Pietro Bellori.. Fresco, innovativo per la ricerca storica e filologica e soprattutto interessante per aver sapientemente indagato nel Seicento italiano e napoletano, lo spettacolo è stato fortemente voluto dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Etnoantropo-

logici di Bari. Lo start del primo spettacolo è previsto per le 21, il bis è previsto invece per le 22.30. La stagione estiva del Pulo si concluderà il 17 settembre con uno spettacolo proposto all’interno della dolina dall’associazione Musicarte. Si tratta di “Storia della geisha Butterfly” direttamente ispirato al romanzo di Golden “Memorie di una Geisha”. La rappresentazione si avvarrà della collaborazione del Dipartimento di Nuovi linguaggi del Conservatorio “E. Duni” di Matera. Anche questa volta gli orari dell’evento proposto in due turni saranno 21 e 22.30. Nelle serate del 7 e del 21 agosto, dalle ore 21 alle ore 23 (ingressi ogni 15’) si effettueranno visite notturne nella dolina per gruppi di 20 persone. Non è necessario prenotare la visita; i biglietti di ingresso si acquistano in loco. Le visite in dolina saranno animate dai Poljetti, a cura del Teatro dei Cipis. Per informazioni: 080-3359402 oppure 346-6062937. Prenotazioni e prevendita esclusiva: Pro Loco Molfetta, piazza Municipio, dal lunedì al sabato ore 9-12; ore 16.30-21. Francesco Tempesta


giovedì 05 agosto 2010

Sogni da realizzare Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2190

A Miragica dieci aspiranti cantanti. A giudicarli Platinette e Charlie Rapino.

Credere nei sogni, inseguirli, raggiungerli, chi ha mai detto che sia facile. E quando il sogno è quello di ritagliarsi un piccolo spazio nel mondo dello spettacolo, le cose non sembrano essere facilitate. Le carte della fortuna si mischiano con quelle del talento. Ne sanno qualcosa anche i dieci ragazzi finalisti della kermesse canora e musicale di Miragicanta, la cui finale ha avuto luogo proprio tra le attrazioni e il divertimento del parco molfettese di Miragica. Una serata all’insegna di spettacolo, esibizioni, musica e personaggi noti che hanno fatto da cornice alle vere protagoniste, dieci giovani voci (Ilaria Morrelli, Antonella Colella, Rosa Carella, Aldo Liotino, Maria Rita Lamparelli, Giuseppe Binetti, Emanuela Amoroso, Anny Perrino, Elisabetta Carella e Stefania Grieco) che si sono esibite in brani attinti dai repertori di vari generi e artisti famosi di oggi e di ieri. A valutare e decretare il vincitore una giuria capitanata da due ospiti d’eccezione, il popolare conduttore radio-televisivo Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ed il produttore discografico nonché talent scout, Charlie Rapino che sembra aver messo dimora nel piccolo schermo; accanto a loro discografici, il direttore artistico del Contursi Festival di Salerno, Francesco Mercatelli, il direttore de “il Fatto” Corrado Germinario, coreografi ed i rappresentanti dell’etichetta indipendente X-Note. A portare a casa la vittoria del palco di Miragica è stato il giovane Aldo Liotino, che ha proposto un’insolita versione maschile e dalle tonalità rock-punk del celebre brano di Mina “L’importante è finire” e che ha di certo lasciato il segno tanto da aggiudicarsi anche l’accesso al “Contursi Festival”, importante vetrina per giovani talenti in programma a inizio agosto nel comune in provincia di Salerno. È quello che si potrebbe definire un “vero talento” in un panorama dello spettacolo in cui la stessa parola “talento” risuona troppe volte con facilità, sia sulle labbra di chi talvolta non possiede i giusti mezzi per riconoscerlo e valutarlo, sia per diventare una sorta di passe-partout in mano a giovani desiderosi di assaporare un successo dorato e immediato. E sicuramente i due noti ospiti, Platinette e Rapino, di talenti,

o presunti tali, ne hanno visionati molti nei talent show che sembrano sovraffollare i palinsesti televisivi. Ragazzi di tutte le età che perseguono un sogno, una passione, quella che affermano sia una ragione di vita, o altri che rincorrono semplicemente gli idoli “fama, denaro e successo” e che cercano di intrufolarsi e sfruttare qualsiasi vetrina utile. Basta sintonizzarsi per poco tempo sul brulicante mondo dei talent show per avere un’idea generale. C’è forse una nuova endemica voglia di mettersi in mostra, di apparire, assieme ad un pizzico di rinnovato narcisismo? E quel piccolo schermo, quell’ormai vecchia scatola sul mobile del salotto riuscirà a contenerli tutti? Programmi televisivi e concorsi sono in diverso modo “catalizzatori” verso la notorietà, una strada difficile da percorrere, ma non quanto quella per mantenere la popolarità e non continuare ad essere un nome tra i tanti. E se talvolta, abbagliati da lustrini e paillette, qualcuno inizia a sopravvalutare le proprie doti cucendosi addosso un talento che proprio non dona e rincorrendo una chimera, poco importa per Platinette, qualche porta in faccia non ha mai fatto poi così male e quel che è più importante è provarci, giusto per non ritrovarsi stretti nella morsa di posteriori rimorsi, mica per altro. Un palcoscenico, un firmamento di comete, meteore, stelle e stelline, talvolta giovani, fin troppo. C’è da stupirsi? A quanto sembra no, per il navigato personaggio televisivo che conferma anzi un innalzamento dell’“età da successo”; d’altronde anche grandi nomi della musica come Morandi, Oxa, Caselli hanno conosciuto il successo da adolescenti. Ma qualcuno potrebbe giustamente obiettare che quelli erano altri tempi. Mentre il discografico Charlie Rapino conferma la tendenza dei talent show italiani, che hanno già sostituito i vecchi varietà televisivi, sempre più proiettati verso quelli inglesi per dinamiche e tempistiche, e smentisce l’ormai onnipresente crisi anche nell’industria discografica musicale, c’è da chiedersi quale sia la capacità del grande “carrozzone” dello spettacolo e dove stia andando; ma soprattutto quale strada stanno tracciando i sogni dei nuovi giovani. Isabel Romano

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giovedì 05 agosto 2010

Con Discobus il divertimento è più sicuro Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2191

Autobus di linea collegano le città con i luoghi della movida. Torna con molte novità il servizio Discobus, il servizio navetta di trasporto pubblico finanziato dalla Regione Puglia che accompagna in sicurezza i giovani sulle rotte del divertimento notturno. La prima novità riguarda l’impostazione del servizio, giunto alla terza edizione. Quest’anno la Regione ha elaborato, in accordo con le sei Province, un protocollo di intesa per definire gli obiettivi e le caratteristiche. “Così – spiega l’assessore regionale alla mobilità Minervini – non ci sarà solo erogazione di risorse ma una progettualità articolata e condivisa su tutto il territorio regionale per adattare il servizio ai luoghi e alla domanda di mobilità di giovani e meno giovani. Abbiamo chiesto alle Provincie di presentare dei progetti che inseriscano nel progetto forme di flessibilità che possano integrarsi su misura dei grandi eventi. Per cui ci saranno servizi pubblici gratuiti per i grandi eventi previsti in Puglia”. Lo scopo finale del Discobus, finanziato con 360 mila euro, è quello di abbattere il traffico che si concentra soprattutto il sabato sera o in occasione

di grandi eventi e incentivare l’uso del mezzo pubblico, sicuro e in questo caso completamente gratuito per gli utenti. Il protocollo d’intesa è frutto di una attività di concertazione con gli assessorati provinciali, le società di trasporto pubblico e i rappresentanti dei gestori dei locali notturni, attraverso cui è stato possibile individuare soluzioni per accrescere l’efficacia del servizio. Queste le altre novità. Unica campagna di comunicazione: “I love discobus” per il contenimento della spesa e l’omogeneità e riconoscibilità del messaggio. Quest’anno per evitare che il costo della comunicazione ricadesse sulle Province si è deciso di centralizzare la campagna pubblicitaria. “La campagna – continua Minervini – sarà coordinata in tutta la Regione per associarla a una sfida audace che accomuni l’uso dell’autobus a un’immagine positiva. Andare con il bus in discoteca non è da sfigati, che non possono prendere l’auto, ma anzi fornisce delle occasioni in più per chi lo usa. Per questo tutti i messaggi sono declinati in positivo: prendo il disco bus

perché la benzina costa, perché la festa inizia prima e finisce più tardi, perché incontro gente”. Il servizio di trasporto del Discobus è stato configurato come servizio aggiuntivo al servizio minimo di competenza provinciale. Nelle scorse edizioni il servizio poteva essere affidato mediante una gara alle società interessate, questo richiedeva spesso un lungo tempo per mettere a gare il servizio. È stata inserita la possibilità per le Provincie di inserire corse non solo per raggiungere locali notturni ma anche gli eventi culturali e musicali rilevanti in programma nell’estate. Non si verificherà solo la rendicontazione del numero di corse, dei chilometri e dei costi sostenuti, ma le società di trasporto dovranno predisporre azioni per verificare la fruizione di ciascuna corsa e monitorare il grado di soddisfazione da parte degli utenti attraverso un’unica scheda fornita dalla Regione. Inoltre, chiedendo alle Amministrazioni Provinciali di comunicare l’attivazione del servizio sui siti delle principali discoteche del territorio, si è istruito un primo

contatto con i gestori dei locali del divertimento. “Li consideriamo – conclude l’assessore alla mobilità – importanti interlocutori con i quali intendiamo confrontarci a partire dal prossimo autunno per avviare progettualità utili a salvaguardare la qualità della notte e la riduzione del rischio di incidenti stradali nel sabato sera. Devono sentirsi anche loro in qualche modo responsabili di quanto avviene per raggiungere i loro locali”. Nelle province di Bari e Bat il servizio è già attivo tutti i sabati dal 24 maggio e proseguirà fino al 30 settembre. Due partenze da Bari la prima alle 23, la seconda all’una e due rotte a Sud con fermate Torre a Mare, Mola di Bari, Polignano e Capitolo; e a nord Giovinazzo, Molfetta, Bisceglie e Trani. Altre partenze da Gravina Sud (Santeramo, Gioia del Colle, Sammichele, Turi e Capitolo), Noci, Andria, Spinazzola, San Ferdinando, Grumo Appula, Bitritto, Monopoli. Gli arrivi sono: Monopoli-Capitolo, Trani (Lampara) e Bisceglie con due fermate (Jubilee Beach e Divinae Follie). Si riparte verso Bari alle 3.30 e alle 5.00.


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Turisti non per caso Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2192

Perché l’uomo sente il bisogno, fisico e mentale, di viaggiare.

Per Bruce Chatwin, scrittore britannico e viaggiatore instancabile, uccello migratore e nomade per istinto, scomparso nel 1989 all’età di 49 anni, “passiamo troppo tempo in stanze chiuse, inventiamo nemici artificiali, malattie psicosomatiche, esattori delle tasse e, peggio di tutti, noi stessi se lasciati nelle stanze singole” ed ancora “il viaggio non solo allarga la mente: le dà forma”. Negli anni ’80 Lucio Battisti cantava: “sì, viaggiare, dolcemente viaggiare, con un ritmo fluente di vita nel cuore…” e persino Sant’Agostino nel 300 asseriva che “la vita è un libro, chi non viaggia ne legge una sola pagina”. Nella scena finale dell’indimenticabile film di Lawrence Kasdan “Turisti per caso” del 1988 il protagonista, autore di guide turistiche per viaggiatori facoltosi amanti delle comodità, uomo schematico e vinto, schiacciato dall’immenso dolore per la morte del figlio, abbandona finalmente la valigia-feticcio, simbolo di una vita totalmente improntata all’ordine grigio e maniacale, che tanto rassicura, per sceglierne un’altra con un nuovo amore a lungo respinto, smettendo di essere un “turista per caso”, diventando così un turista “vero”, nella vita come nel viaggio. Questo perché, ricca di significati simbolici, affettivi e sociali, legati espressamente all’idea del cambiamento, quella del viaggiare è una metafora che ben si adatta agli accadimenti della nostra esistenza e ne sottolinea tappe e momenti di natura non spaziale tant’è che “percorsi di carriera”, “viaggi mentali”, “itinerari artistici”, “passaggi esistenziali” sono modi di dire che molto efficacemente esprimono la motilità della mente, delle sensazioni, delle relazioni e del tempo che viviamo e sul quale possiamo agire proprio spostandoci in ogni senso. Viaggiare è vivere, è muoversi anche interiormente verso qualcosa che attenta all’immobilità dell’ordine costituito in ogni senso: solo esplorando, andando, osservando altri modi di

fare, di dire, di sentire, confondendoci ed immergendoci in essi, possiamo arricchire, trovare o ritrovare l’identità che scaturisce dal gioco delle percezioni e delle attribuzioni ed al ritorno, alla fine, anche se non ce ne accorgiamo, non saremo mai gli stessi. Il viaggiatore incallito ingloba, fagocita ciò che vede, lo fa suo in maniera istinti-

va e dei viaggi che compie non lascia nulla di inutilizzato, non un respiro, non uno sguardo, ripone i tramonti, le albe, il sorriso della gente che incontra per servirsene quando ne avrà bisogno nella realtà asfittica di tutti i giorni. Lo scrittore John Steinbeck affermava che “le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”:

questo perché essi in qualche maniera ci cambiano sempre, ci formano e ci informano, lasciano tracce, consentendoci di uscire dai ruoli codificati e mettendoci in contatto con valori, regole e comportamenti spesso diversi da quelli nei quali abitualmente agiamo. E se anticamente il viaggio, inteso come spostamento fisico delle masse, era più che altro dovuto a guerre e carestie e pareva avere un carattere non volontario ma costrittivo, determinato soprattutto da qualche tipo di necessità, nel tempo, sempre più, esso ha assunto un senso ed un significato liberatorio, terapeutico, basato sul piacere della differenza a tal punto che oggi non rappresenta più il mezzo per raggiungere uno scopo (nuove terre, commerci, parenti, ecc.) ma è il fine stesso: si viaggia per il gusto di farlo, per il divertimento, il fascino dei luoghi che stanno lì ad attenderci, le possibilità di tutti i generi che ci vengono offerte dal percorrere nuovi sentieri e nuove strade. Una branca della psicologia sociale, definita “psicologia turistica” che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più, studia l’uomo-turista, le motivazioni più o meno inconsce che spingono i gruppi e i singoli a viaggiare, i loro bisogni attuali e transitori, gli stili di vita, le abitudini, le predisposizioni personali di chi è alla ricerca di qualcosa o, al contrario, è in fuga da qualcos’altro. Essa analizza il “fenomeno del turismo”, che muove oltre 5 miliardi di persone all’anno e rappresenta la principale attività economica in tutto il mondo, da un punto di vista non solo economico, ma anche sociale, emotivo e culturale e ne definisce vari aspetti come la gestione sociale e personale del tempo libero, le esigenze e i bisogni anche latenti che inducono al viaggio, i significati attribuibili al termine “vacanza”, la valenza fortemente simbolica del momento turistico nella vita di ognuno di noi. Beatrice De Gennaro


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Campeggiare: ci vuole stile 2193

“Nessuno ha tanto bisogno di una vacanza quanto chi ne ha appena finita una”, scriveva il celebre scrittore e filosofo americano Elbert Hubbard tra la fine dell’800 e gli inizi del ’900. Nonostante siano passati quasi cento anni, la questione è rimasta sempre la stessa. L’istinto dell’uomo non è cambiato, la vacanza, quasi incredibilmente, riesce a tenersi ben stretta la garanzia di essere immortale e sempiterna. Le uniche ad essersi evolute col tempo sono le tipologie, sempre più svariate, di come organizzare e trascorrere quei pochi giorni tanto attesi e strappati al lavoro di un intero anno. Moda del nuovo secolo, ad esempio, è la formula campeggio che spesso viene gestita direttamente dal turista, con l’opzione “fai da te”, non coinvolgendo l’agenzia di viaggio. È differente dalle altre modalità di vacanza: a cullarti c’è un semplice sacco a pelo, non un soffice materasso, i confort di un hotel sono solo un miraggio, così come la cucina di alta qualità e l’igiene assoluta. Nonostante, però, non si avvalga di tutte queste comodità, una vacanza simile arriva a costare 30 euro circa al giorno, prezzo che equivale a quello per trascorrere una notte in hotel o in un “bad and breakfast”. Si stupirà, dunque, colui convinto che il campeggio, soprattutto nell’anno corrente, sia un’alternativa preferita dai ragazzi diciottenni per il loro primo viaggio senza mamma e papà o per gli scout abituati ed educati da sempre a questa vita. Da recenti dati riguardanti il tasso numerico di turisti che optano per questa modalità di vacanza, risulta che quest’ultima sia gradita e ricercata, anche quest’anno, per lo più da famiglie. Anche quelle molfettesi, nella loro minoranza, scelgono come mete le località di mare oppure presso laghi, ma soprattutto la zona tarantina famosa per la raffinata accuratezza con cui mantiene le proprie aree riservate al camping. Una lotta alla modernizzazione sta affaticando i parchi da campeggio da qualche anno a questa parte, proprio perché anche campeggiare sta diventando un’attività sempre più delicata e raffinata. Sempre più diffusi, oggi, i campeggi con piscine e altre attrezzature per il divertimento. Il campeggiare, però, quello autentico, rimane pur sempre uno stile di vita, non solo un modo di trascorrere le proprie ferie. Un meccanismo che prevede improvvisazione e senso di adattamento sviluppati, poche raffinatezze e poche pretese, passione per la natura e tanta voglia di mimetizzarsi in essa, non perciò alla portata e gradimento di tutti. Maria Sancilio

E tu molfette Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2194

Lo abbiamo chiesto a chi di vacanze se ne intende. Ferie sospirate, attese con un conto alla rovescia immaginario, oppure ogni giorno apponendo una bella e vistosa X sul calendario, come se quel gesto al limite del propiziatorio potesse inspiegabilmente accelerare lo scorrere del tempo, far girare più veloci le lancette dell’orologio e avvicinare la partenza. E poi finalmente partire, da soli o con qualcuno, lasciare la quotidianità, le pretese del capo, i parenti invadenti, i vicini pettegoli e rumorosi. C’è chi afferma che l’importante non sia la meta finale, ma il viaggio in sé, un continuo divenire, un macinare chilometri quasi improvvisando; altri invece scelgono una destinazione, un punto preciso del globo terracqueo, e nel momento in cui i propri piedi calpestano quel suolo, in quel frangente si apre la vacanza organizzata nei minimi particolari per un intero inverno. Con il mese di agosto anche i cittadini molfettesi si ritrovano come ogni anno a fare i conti con le proprie vacanze, tendenzialmente concentrate nei giorni attorno a ferragosto, oppure verso la fine del mese, quasi a cavallo della festa patronale della Madonna dei Martiri. E così la città si svuoterà in parte, tra abitudinari della campagna e del mare, e chi proprio non riesce a rinunciare ad uscire fuori città in posti lontani o vicini. Ed in questi ultimi casi, quali sono le mete preferite dai molfettesi? Il binomio molfettese-mare sembra essere consolidato e inscindibile, come testimoniano le prenotazioni dell’agenzia Caputo Viaggi, da anni operante nel settore. Destinazioni per la maggiore a brevi e comode distanze da coprire agevolmente e in poco tempo e anche con mezzi propri: una “Puglia nella Puglia”, una riscoperta di piccoli angoli di paradisi tropicali “made” nella nostra regione. La più gettonata continua ad essere senza dubbio la penisola salentina e le sue coste basse e sabbiose, scelta in particolare dai giovani che decidono di alloggiare in campeggi attrezzati,o in bungalow a pochi passi dalla spiaggia, raramente in appartamenti affittati per l’occasione e villaggi turistici, scelti invece da famiglie e un’utenza più matura. Tra le mete marine ci sono ancora quelle verso le coste della Calabria e altre zone del Mezzogiorno d’Italia, e quelle che interessano invece l’intero bacino del Mediterraneo, con una maggiore propensione verso la parte orientale, come le varie località nel Mar Rosso. Si potrebbero invece contare con le dita di una mano coloro che optano per una vacanza invernale, tra neve, piste da sci e aria fresca: la scelta di chi forse dell’estate accetta e ama tutto, fuorché la calura opprimente. Insomma il molfettese doc non può proprio vivere lontano dal mare, dai suoni e sapori di quell’impronta mediterranea che porta stampata nel proprio dna. All’insegna della comodità sono le destinazioni estere che negli ultimi tempi possono contare su collegamenti aerei diretti dall’aeroporto di Bari, generalmente denotati dalla formula del “low cost” e per questo alla portata di tutti; Grecia, Isole dell’Egeo, Barcellona e, la novità di quest’anno, Valencia, per i più giovani alla ricerca una movida di stampo europeo, aspettando le prime luci dell’alba in un tour de forse tra i locali alla moda. Meta intramontabile e punto di riferimento di un turismo più tradizionale rimane la Ville Lumière, Parigi per gli animi più romantici. Ma la vacanza che ha fatto registrate un significativo boom di vendite e utenze è senza alcun dubbio la crociera, ormai considerata la vacanza completa per eccellenza. Alla scoperta del Mediterraneo o dei Mari del Nord Europa, dai sette ai quattordici giorni, escursioni, divertimento a bordo, insomma ce n’è per tutti i gusti ed età. La crociera sembra essere la vacanza-sogno desiderata e scelta da tutti, sposi in luna di miele, famiglie, evento per celebrare anniversari e ricorrenze, e ormai accessibile a tutte le “tasche” tanto da aprirsi al mondo dei più giovani con tariffe pensate per loro e tanti altri piccoli accorgimenti. E tra viaggi da sogno l’onnipresente crisi

dov’è? Forse un lieve calo delle prenotazioni si è verificato, rispetto ad anni precedenti, e significativo appare senza dubbio il fatto che delle prenotazioni effettuate circa il 20% di queste ha registrato successivamente delle disdette, come ci confermano dall’agenzia Caputo Viaggi. Nonostante tali dati una cosa è certa: il molfettese di rinunciare alla vacanza proprio non ne vuole sapere; è un viaggiatore anomalo e acuto, preferisce lavorare e magari risparmiare un intero inverno ed infine godersi in estate l’attesa vacanza. Una di quelle dalla “v” maiuscola, s’intende. Isabel Romano


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ese, dove vai?

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Qualche aforisma sul viaggiare 2195

Chi è felice non si muove. (Thomas Mann) È così dolce restare. Forse che la natura va all’estero? (Robert Walser) Sembra esserci nell’uomo, come nell’uccello, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove. (Margherite Yourcenar) Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati. (Gore Vidal) È quando il corpo è tra quattro mura che lo spirito fa i suoi viaggi più lontani. (Augusta Amiel- Lapeyre) Quel piacere dello spostamento che, in definitiva, consiste solo nel ricordo e mai nel presente. (Joris K. Huysmans) Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno. (Dino Basili)

A proposito di... viaggi Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2196

Conversazione semi-seria con lo psichiatra Antonio Taranto, direttore Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl Bari. Parlare di “viaggi” con lei è avventurarsi su un terreno impervio… Forse sì, se si riferisce al tipo di viaggio che è squisitamente di competenza dello psichiatra cioè il “trip”, l’insieme di sensazioni che compongono l’esperienza di uso di droga. Non a caso nel mondo dei drogati viene usato il termine “viaggio” per definire il corto circuito della propria mente quando vengono assunti stupefacenti. Dal punto di vista etimologico cos’è il viaggio? Più che un percorso da un posto all’altro il viaggio un tempo era “mettersi sulla via”, cominciare una vita di autonomia, scoperte, incontri, conquiste. L’esperienza del viaggio reale, non quello del drogato, dovrebbe rappresentare una sorta di rito di iniziazione attraverso cui il fanciullo diventa adulto. Qual è il viaggio per antonomasia?

Mi viene in mente quello di Edipo Re che, ad un certo punto della sua vita, abbandona sicurezza e stabilità e, seguendo le sue emozioni, va alla ricerca del vero padre che non conosceva, lo ammazzò per un fatto di precedenze e prepotenze, raggiunse la città in cui era nato, risolse l’enigma della sfinge, conquistò il rispetto della popolazione, ebbe in premio l’amore della donna più bella che poi era sua madre e diventò re: un viaggio, in realtà, all’interno delle proprie emozioni e delle proprie potenzialità, nei misteri della sua storia e della sua mente. Ci dia una definizione di “buon viaggio”… Personalmente ho imparato che un buon viaggio è quello che ti procura emozioni profonde che ti mettono in contatto con una dimensione universale della vita, una dimensione che potrebbe essere la stessa per me, per un aborigeno austra-

liano o per un business man della city! Cosa impara dai viaggi uno psichiatra? Guardi, ricordo una conversazione privata con Resnik, grande psicoanalista francese, di origine russa e di cultura ebrea. Mi disse che se volevo diventare un bravo psichiatra era necessario che viaggiassi molto. Per lui viaggiare non era certo entrare negli alberghi e prendere foto ricordo: era incontrare persone, riuscire a parlare in tante lingue, comprendere tante culture. Di sicuro questo mi arricchisce professionalmente ma anche dal punto di vista umano. Non dimentichiamo che il viaggio ci fa affrontare i timori, cioè le emozioni serie e profonde, che altrimenti resterebbero cristallizzate in noi. Cerchiamo di vincerle viaggiando, quando è possibile. Beatrice De Gennaro

Il viaggio è la ricerca di questo niente assoluto, di questa piccola vertigine per coglioni. (Louis Ferdinand Cèline) Il viaggio è nella testa. (Jean Baudrillard) b.d.g.


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Inchiesta

giovedì 05 agosto 2010

Il relax a due passi da casa Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2197

In molti trascorreranno le ferie nella campagna molfettese. Messico? Tunisia? Inghilterra? Turchia? Giappone? Australia? Firenze? Roma? Taormina? No grazie. Parecchi molfettesi decideranno di trascorrere le sacre ferie estive nella città in cui vivono 365 giorni l’anno, la città che non cambierebbero per nulla al mondo. Sarà colpa della crisi economica, del difficile momento dei lavoratori o dell’essere per certi versi taccagni ma una parte sempre crescente di abitanti della “città delle belle donne” non si muoverà di un metro. Anzi al massimo programmerà di allontanarsi soltanto di qualche chilometro dalla città per spostarsi nell’amata campagna. Molti non cambierebbero l’agro molfettese con nulla al mondo. La sua pace, la sua tranquillità, le innumerevoli espressioni della natura fanno di questo posto un incanto. Un unicum dalle tinte poetiche e dalle mille sfaccettature. La fusione fra il susseguirsi dei giochi di luce legati allo scambio perenne del giorno con la notte disegnano fra le chiome dei centenari ulivi quadretti fiabeschi. Il molfettese che è consapevole di questo non si lascerebbe scappare per nulla al mondo l’occasione

di poter essere ospite di un tale ambiente. La campagna molfettese come quella della Puglia intera è uno dei fiori all’occhiello della regione stessa. Il numero di turisti stanchi delle solite e tradizionali mete che decide di venire nella terra a forma di tacco è in costante aumento. Difficilmente

saranno passati inosservati i bianchi muretti a secco, l’odore di legna bruciata e il fruscio di qualche strano animaletto che si muove nella brulla terra baciata più dal sole che dalla pioggia. Ma quando a tratti arriverà la pioggia, il senso dell’olfatto dei vacanzieri campagnoli sarà notevol-

mente stuzzicato dall’aspro profumo che l’acqua piovana creerà fondendosi con le foglie e il terreno. La campagna molfettese è anche religiosa. In ogni angolo vi sono edicole votive dedicate a questo o a quell’altro santo. Nel periodo di Ferragosto con la festività dell’Assunta in Cielo, le anguste viuzze si riempiranno di lumini lasciati accesi in segno di devozione. Durante le ore serali, la loro fioca e tremolante luce disegnerà strane e scure ombre, inquietanti ma al tempo stesso sacre, che daranno vita a mistiche danze. Le stesse che animeranno gli alberi di ulivo da sempre rimasti immobili e inermi. Sarà la notte dei lumini, una notte alla quale i molfettesi sono da sempre legati. E sarà quello il momento, in una frizzante notte d’agosto, in cui molti con malinconia ricorderanno le ore di spensieratezza “ferragostiana” trascorse in compagnia dei cari che ormai non ci sono più. E magari quel lumino acceso rappresenterà anche la speranza mai sopita di rincontrarli un giorno non troppo lontano. Francesco Tempesta


In Città

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Tutto è pronto per la grande Festa Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2198

A settembre la fiera in onore della Madonna dei Martiri. Sarà il motopesca “Europa” ad avere l’onore quest’anno di imbarcare la statua della Madonna dei Martiri nel corso della tradizionale sagra a mare dell’8 settembre. A decretarlo è stato il sorteggio svoltosi come di consueto nella sede dell’Associazione Armatori da Pesca alla presenza del direttivo del Comitato Feste Patronali. A “scortare” l’Europa saranno le barche damigelle “Giuliana Rana” e “Saverio Padre”. Con la designazione delle tre motobarche si è oramai entrati nel pieno dei preparativi per l’organizzazione della festa che dal 7 al 9 settembre attirerà a Molfetta migliaia e migliaia di visitatori oltre che tanti concittadini residenti in ogni parte d’Italia e del mondo. Quest’anno l’artistica luminaria che abbellirà corso Dante sarà curata dalla ditta

“Cavalier Giuseppe Paolicelli” di Capurso che torna, dopo un anno di assenza, a lavorare a Molfetta con la promessa di stupire grazie ad una “galleria luminosa” capace di lasciare tutti senza fiato. Non mancheranno, ovviamente, gli spettacoli pirotecnici. Due quelli in programma: il primo la sera dell’8 settembre, il secondo il 12 settembre in occasione della processione di rientro alla Basilica del sacro simulacro. Saranno infine tre i concerti bandistici che allieteranno le tre giornate della Festa Patronale. Si comincia il 7 settembre con la banda “Giuseppe Verdi” di Giovinazzo, poi nel giorno della Madonna si esibirà la banda “Santa Cecilia” di Molfetta, quindi il 9 spazio al complesso bandistico “Città di Lanciano”. Non mancheranno ovviamente il tradizionale

luna park e bancarelle lungo piazza Garibaldi, via Dante e via San Domenico. In attesa dei tre giorni di festa proseguirà il lavoro dei componenti del Comitato Feste Patronali impe-

gnati anche a continuare la raccolta fondi necessaria a garantire ai molfettesi e non solo una festa affascinante e meravigliosa come tradizione locale vuole.

Anche al Sud crescono i fiori

L’energia arriva dal sole

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A Barletta un esempio, come tanti, di buona sanità.

I termini per presentare le domande sono stati spostati al 15 luglio.

Parlare di “mala sanità” è uno dei modi migliori per far notizia. Per attrarre lettori, per costruire il “caso”, per consumare fiumi d’inchiostro. Parlare di “eccezionalità” negative è sin troppo semplice. Scontato. A volte inutile. Una “vera” notizia può invece raccontare storie di “orinaria professionalità”. Di professionisti che hanno sposato una missione. Di chi, quotidianamente e senza sosta, fa il suo lavoro. Bene. Spesso nell’ombra. Senza che sforzi e impegno riescano a trovare spazio sulle pagine dei giornali. Ma questa volta sul giornale ci finisce la “buona sanità”. Non certo quella del nord o delle grandi capitali europee. Ma quella di casa nostra, quella pugliese che, nonostante una politica avida e ipocrita, può ancora contare su uomini e donne veri e con la schiena dritta. La sanità che deve fare i conti con tagli e scandali, con politicanti e falsi “salvatori della patria”. La sanità che si confronta ogni giorno con chi soffre e chi ha bisogno. E che spes-

so, fortunatamente, mette davanti ai numeri i volti, gli sguardi, le coscienze. Raccontiamo tutto ciò “approfittando” di Luigi Armenio, cittadino molfettese costretto suo malgrado a ricorrere alle cure dei medici. Per lui 40 cicli di radioterapia. Due mesi di spola tra ospedale e casa. Due mesi in cui ha conosciuto una realtà forse troppo spesso dimenticata: quella dei professionisti e delle professionalità del nostro Sud. I medici, gli infermieri, i tecnici, gli ausiliari del reparto radioterapia dell’ospedale “Dimiccoli” di Barletta. Un reparto diretto dalla dottoressa Bambace in cui Luigi ha trovato il meglio che un paziente possa aspettarsi: cortesia, rispetto della persona e cure adeguate. Uno splendido fiore in una distesa estesa, spesso “nascosta” agli sguardi di chi non sa o non vuole vedere oltre le erbacce infestanti. Luigi ha trovato il fiore giusto. Lo ha trovato a Barletta. In un ospedale del Sud. Il Sud che sa lavorare, gioire e soffrire. Sempre in silenzio.

L’iniziativa si chiama “100 tetti sotto il sole”, ma i tetti potrebbero essere molto di più se la domanda dei cittadini dovesse essere superiore alle attese. Il progetto, patrocinato dal Comune di Molfetta, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città. “Il Comune – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Giacomo Spadavecchia – ha inteso supportare gratuitamente il progetto di una azienda impegnata nel campo dell’energia alternativa. In questo caso parliamo di fotovoltaico, una fonte inesauribile che ha il pregio di rispettare l’ambiente e anche di tutelare le tasche dei cittadini”. Cento tetti sotto il sole prevede la possibilità per i cittadini molfettesi di chiedere l’istallazione sui lastrici delle loro abitazioni di pannelli solari che possano garantire autonomia di consumi alle abitazioni stesse e conseguentemente l’abbattimento dei costi per l’energia elettrica che ogni famiglia deve sopportare periodicamente. Ma come funziona il progetto? “Ogni cittadino – ha spiegato ancora Spadavecchia – visitando il sito del Comune di Molfetta o recandosi presso l’ufficio territorio, può chiedere copia del bando per partecipare. Dopo aver fatto domanda, gli incaricati della ditta effettuano un sopralluogo nello stabile per verificare la possibilità di installare pannelli solari ed eventualmente per avviare le pratiche necessarie alla messa in opera delle strutture”. Il sopral-

luogo e la progettazione degli eventuali interventi sono totalmente gratuiti. Nel caso in cui poi i pannelli dovessero essere istallati, i cittadini devono versare 200 euro per la pratica istruttoria e 100 euro per ogni kilo watt ora installato (di solito fino ad un massimo di tre). Dopo di che nessun altra spesa è dovuta e la manutenzione (per 20 anni, tempo di gestione obbligatoria dell’impianto) è a carico della ditta. “I pannelli – ha precisato l’ingegner Rocco Altomare – per essere posizionati dovranno ottenere anche l’autorizzazione degli uffici comunali che valuteranno attentamente le richieste presentate. Certamente terremo conto della ubicazione degli stabili e del tipo di intervento da effettuare”. Il progetto “100 tetti sotto il sole” è solo l’ultimo dei numerosi passi portati avanti dall’amministrazione comunale per sviluppare interventi a favore dell’energia alternativa: “Negli ultimi giorni – ha infatti ricordato Spadavecchia – abbiamo ricevuto un finanziamento di due milioni e mezzo di euro per riconvertire ad energia alternativa gli impianti di nove scuole molfettesi. Siamo il comune pugliese che ha ottenuto maggiori finanziamenti”. Ma non finisce qui: “Presto cominceranno interventi dello stesso tipo nel palasport della zona 167 e anche sui tetti del cimitero comunale per il quale sono disponibili ulteriori risorse”. Insomma, Molfetta da “città delle belle donne” a “città del bel sole”!


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In Città

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È tempo di salsa Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2201

Si rinnova una tradizione che resiste allo scorrere del tempo. “Questo è l’ultimo anno che la faccio, mi costa troppa fatica – se ne fa una ragione Anna, ormai anziana – resto sempre dell’idea che la salsa fatta in casa è più genuina del prodotto acquistato, ma ormai le aziende alimentari subiscono tanti controlli…”. Fare la salsa è una tradizione ancora salda per alcune famiglie molfettesi. A luglio e agosto le giornate sono ideali per la raccolta dei pomodori, i prezzi per acquistarli sono convenienti. “Quest’anno non ci possiamo lamentare, il nostro prodotto si vende bene” spiega contenta una contadina. E chi ha programmato di preparare da sé la provvista di salsa per l’inverno si mette all’opera: decide la quantità di pomodori da acquistare e predispone il numero delle bottiglie da riempire. A seconda delle disponibilità, la salsa si decide di farla in casa o in campagna. In casa lo spazio a disposizione è limitato, l’operazione è più lenta ma tranquilla: ci si affida al fornello per bollire i pomodori. La sera prima si lavano le bottiglie con lo scovolino, si sciacquano e si mettono ad asciugare capovolte. Per chi invece ha la fortuna di poterla fare in campagna, l’avventura inizia generalmente la mattina presto, per lavorare

col fresco. Ci si organizza e si parte, ciascuno con il proprio ruolo: chi sceglie i pomodori sani e li lava in una tinozza, chi accende e tiene vivo il fuoco con la legna, chi predispone i pentoloni con un po’ d’acqua. Appena l’acqua bolle si versano i pomodori, poi si scolano in una cassetta foderata con un telo che fa da filtro e aiuta a scolare l’acqua in eccesso. È il momento della macchinetta per passare i pomodori, elettrica o a manovella: c’è chi versa i pomodori nell’imbuto e chi li preme con un cucchiaio di legno, mentre un altro riempie veloce-

mente le bottiglie con la salsa ancora calda. Per la chiusura occorrono tappi metallici ben puliti, perfettamente asciutti per un’ottima conservazione. Le bottiglie non devono essere troppo piene per evitare che possano scoppiare durante il bollore. Per la sterilizzazione e conservazione si passa al fatidico bagno: le bottiglie sono messe in un bidone con un sacco di iuta sul fondo; man mano che si riempie, tra le bottiglie si mettono alcuni stracci per evitare che si muovano e si rompano. Si ricorre invece al metodo della salsa addormentata quando non

si hanno gli strumenti opportuni per sterilizzare le bottiglie con il bagno: appena riempite, si avvitano rapidamente i coperchi e subito si mettono capovolte, a “nanna”, avvolte in una coperta. Si lasciano così per due o tre giorni, il tempo necessario affinché si raffreddino lentamente per creare il vuoto d’aria. Caratteristici gli scambi di opinione durante la preparazione: chi vuole le bottiglie più o meno piene, chi si batte per l’igiene e la pulizia… E tutto per preparare i sughi profumati per il prossimo inverno, per mangiare in modo genuino… Secondo il parere di molti esperti, non esiste farmaco o alimento efficace contro l’invecchiamento come il pomodoro: dotato di proprietà essenziali per l’organismo, si è rivelato nel tempo un alimento dalle molteplici qualità benefiche. I nutrizionisti lo ritengono un alimento alleato della salute, con un’efficace azione antiossidante ed effetti positivi per cuore e arterie. La scoperta, comprovata da recenti studi, ha prodotto un processo di rivalutazione nutrizionale di questo ortaggio, che merita giustamente l’appellativo di oro rosso.

Torna l’Angelo Day Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2202

La manifestazione organizzata per ricordare il chitarrista Angelo Ribera. Dopo lo straordinario successo dello scorso anno, si rinnova anche in questo caldo agosto l’appuntamento con la manifestazione musicale “Angelo Day”, giunta alla seconda edizione e organizzata da Corrado e Vito Ribera per ricordare lo straordinario talento musicale del loro caro papà Angelo, uno degli antesignani della musica “da ballare” a Molfetta e non solo. Nella passata edizione furono centinaia gli spettatori rapiti dai ritmi che

solo i grandi musicisti locali sanno trasmettere. Quest’anno l’attesa è maggiore e certamente chi assisterà allo spettacolo in programma il 12 agosto alle 21 presso l’Anfiteatro di Ponente non rimarrà deluso. Sul palco saliranno dei veri talenti della musica, tutti provenienti dal nostro territorio: il chitarrista Vito Vilardi, Mario Annese ed Emy Camporeale del “The Hart Music Duo”, Gabriella Aruanno, oramai volto noto delle televisio-

ne e, per un concerto più unico che raro, Pino di Modugno, già tre volte campione del mondo di fisarmonica, che incanterà il pubblico con il suo strumento utilizzato come pochissimi al mondo sono capaci di fare. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Molfetta e supportata dalla locale sezione dei donatori di sangue della Fidas, sarà presentata dalla bravissima Lucia Catacchio, volto e voce di Radio Idea.

Pantaleo de Trizio


Cultura & Spettacoli

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Incontrare l’arte Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2203

Nella mostra organizzata a Molfetta da Gaetano Centrone e Ignazio de Gioia. Quattro giovani artisti ed un’arte che si fa asserzione. Due siti espositivi, una vetrina prestigiosa, nessun tema conduttore. Solo un’arte “privata”, ma che diventa collettiva. Sarà fruibile fino al 14 agosto presso i siti della Sala dei Templari e della Chiesa della Morte la mostra intitolata “è – Incontri d’arte a Molfetta”, organizzata e curata da Gaetano Centrone e Ignazio Gadaleta, in collaborazione con il Comune di Molfetta, la Regione Puglia, la Provincia di Bari ed il patrocinio dell’Università degli studi di Bari. È solo il primo appuntamento di quella che vuole essere una rassegna a cadenza annuale di arte contemporanea alla scoperta di nascenti istanze cittadine che trovano risposta nelle opere di talenti ormai sbocciati. Il titolo di questo primo capitolo, “è”, di sicuro impatto anche nella veste grafica, si pone come un atto di affermazione, un’arte che per la sua esistenza non utilizza solo i tradizionali mezzi espressivi, ma coinvolge e sfrutta a suo favore anche immagini, video, istallazioni, l’ambiante circostante. È

innanzitutto l’affermazione di quattro talenti emergenti, a cui per la prima volta viene offerta la possibilità di una esposizione di tutto rispetto nonostante altre mostre pregresse, conferma Gaetano Centrone: “con “è” siamo lontani la qualunque retorica ed è graficamente minuscola poiché è affermazione di una resistenza quotidiana che non vuole né maiuscole, né eroi”. E quella stessa “è” diviene allo stesso tempo titolo e simbolo dal sapore concettuale, per un’arte che è pensiero scisso da un puro ed effimero senso estetico. Nessun filo conduttore ad unire le opere di Lucia Barbagallo, Costabile, Duerama, Matteo Girola. La collettiva propone infatti le ultime e migliori opere del loro repertorio assieme ad opere pensate e realizzate per e a Molfetta. Lucia Barbagallo oltre a proporre uno dei suoi trekking nella città di Londra, ne ha realizzato uno molfettese dal significativo titolo “70056”, che sarà successivamente pubblicato nel catalogo della mostra, ed una installazione con una pietra presa direttamente dalla Prima Cala.

Un’opera realizzata ad hoc e “su misura” della Chiesa della Morte quella di Costabile, una pala d’altare postmoderna che si fonde con le pareti della costruzione. Duerama, che in una sorta di padronanza dell’elemento fuoco trova la sua espressività, ha invece scelto il sindaco Antonio Azzollini come “simbolo di molfettesità” da imprimere alla sua opera: è stato proprio il sindaco ad innescare l’artificio del fuoco successivamente esposto nella Sala dei Templari. Per la dimostrazione del suo libro d’arte, Matteo Girola ha scelto un’antica scrivania del comune, pregna di storia. Potremo definirlo uno scambio bilaterale, un dare e avere tra la città di Molfetta e i quattro giovani artisti scelti la Ignazio Gadaleta, artista nostrano e altresì loro insegnante presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. E proprio l’emozione di poter operare nei luoghi cari al proprio maestro, di poter assaporare direttamente gli echi di una tradizione artistica che trova un importante approdo nel passato con la rassegna “Artisti in Convergenza”,

manifestazione culturale di livello internazionale degli anni settanta, come ci ricorda Centrone, era palesemente tangibile sui volti e le parole degli artisti durante la serata inaugurale. Molfetta come piccolo centro propulsore si arte di livello, attenta alle avanguardie, ad un’espressività che abbandona le torme tradizionali per elevarsi a riflessione; un’arte che è contenuto capace di dare dignità ai contenitori molfettesi, con lo sguardo puntato nella contemporaneità. Questa l’immagine di una Molfetta che potrà essere. Isabel Romano

Note d’Arte: il Museo Diocesano tra classico e moderno Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2204

Due serate magiche che hanno stupito e fatto riflettere il numeroso pubblico. Il Museo Diocesano torna alla ribalta delle iniziative culturali molfettesi. La Cooperativa FeArt ed il museo con il patrocinio del Comune di Molfetta hanno organizzato una rassegna dedicata alla musica nelle diverse epoche storiche. L’evento, “Note d’Arte” si è tenuto nei giorni di venerdì 23 e sabato 24 luglio presso il Museo Diocesano, recentemente riportato allo splendore d’un tempo. Dalle sale di archeologia preistorica con musica barocca, si è proseguito nella pinacoteca al terzo piano con clavicembalo e voci e, infine, la biblioteca dove sono stati intona-

ti dalla magnifica voce di Cosimo Giovine alcuni brani di musica sacra che, ironia della sorte, si trovavano custoditi nei numerosi libri, riposti sugli scaffali. Il gruppo “Le viole di Orfeo” diretto da Sofia Ruffino ha suonato alcuni componimenti del celebre Bach, invece, l’ensamble, Reges Tharsis di Gaetano Magarelli, Antonio Magarelli e Annamaria Bellocchio ha interpretato Monteverdi, Frescobaldi, Grancini, Storace e Scarlatti. Sabato sera, invece, nel secondo appuntamento della rassegna le parole chiave sono state stravaganza e creatività. Infatti, il mae-

stro Livio Minarfa, premio Top Jazz italiano 2009, insieme all’artista Giacomo Angarano hanno dato vita, con la loro performance e il loro ingegno, ad un “quadro musicale”, una nuova tela ottenuta non seguendo schemi ben precisi e regole prospettiche ma, partendo dalla musica per andare ad incontrarsi con gli unici elementi consentiti l’immaginazione e la creatività. Particolare lo stupore negli occhi della gente che guardava attonita e basita questo spettacolo dominato dalla musica, dai colori e dal pennello di un musicista impazzito, parecchie le critiche sia po-

sitive che negative. Qualcuno dei presenti si aspettava qualcosa di più austero e classicheggiante dei giorni precedenti altri invece sono rimasti colpiti dalla scelta fatta dalla Fe.Art. che, quasi peccando di empietà, ha aperto uno scenario così antico ad un modo di fare musica troppo attuale. Del resto non si può definire cultura qualcosa che rimane grettamente rinchiusa in sé, bensì la cultura deve saper aprirsi a nuovi orizzonti, nuovi scenari e nuove tecniche, e questo la Fe.Art. sembra averlo capito bene. Gianfranco Inglese


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Cultura & Spettacoli

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I Convira e Ligabue Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2205

La band molfettese sogna di salire sul palco del re del rock.

La nostra città sforna ancora nuovi giovani talenti che questa volta hanno bisogno del sostegno dei molfettesi, e non solo, affinché possano essere conosciuti nel più breve tempo possibile. Infatti i Convira, giovane gruppo musicale, partecipano a “Quando canterai la tua canzone… sul palco di Ligabue”, il contest promosso da “Ligachannel” che offre l’opportunità di esibirsi in qualità di opening act prima di uno dei concerti di Ligabue e dare spazio a più band o solisti protagonisti della musica emergente italiana. I “Convira” si sono conosciuti per caso e

Maurizio Vilardi, per tutti Mizio, voce solista. “Convira” è una parola composta dove la preposizione “con” vuol dire secondo l’etimologia latina “insieme”, mentre “vira” in questo caso è la forma imperativa del verbo “virare” che a sua volta sempre secondo l’etimologia latina è un unione dei verbi “girare” e “vibrare”. Saranno proprio i molfettesi, votando direttamente sul web, a sostenere i Convira per tentare di mandarli sul palco de Liga. Come votare? Facilissimo, bisogna accedere al sito www.ligachannel.com e oggi a poco più di un anno da quell’in- attraverso il proprio account Facebook contro, sono già una band a tutto tondo. I ragazzi, giovanissimi d’età, il più grande dei cinque ha solo 23 anni, e tutti rigorosamente molfettesi, mostrano grande entusiasmo nel proporre la loro musica mixata da vari generi che spazia dal rock al pop, dalla musica classica alla musica degli anni ’50 e ’60. Loro sono Elisabetta Pasquale, detta Ely, al basso e seconde voci, Vincenzo de Giglio, detto Ennio, al pianoforte, sintetizzatori e seconde voci, Gaetano Camporeale alla batteria e percussioni, Marco Pisani alla chitarra,

votare il video preferito, attribuendo una sola preferenza. La votazione dei video in concorso è partita lunedì 28 giugno e proseguirà fino al 6 settembre, cinque giorni prima del concerto di Ligabue a Bari. Saliranno sul palco di Ligabue gli artisti o le band che avranno ottenuto il maggior numero di voti e avranno così la possibilità di aprire il concerto con due canzoni, il brano in concorso più un altro pezzo a scelta. Per cui ai molfettesi non resta che votare, votare, votare. I Convira canteranno e suoneranno anche per la città. Marilena Farinola


Recensioni

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Il SegnaLibro. Kafka sulla spiaggia. Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2206

“Oshima si preme leggermente alcune volte sulla tempia l’estremità di gomma della matita. Il telefono si mette a squillare ma lui lo ignora. – Tutti perdiamo continuamente tante cose importanti, – dice quando la suoneria del telefono si è placata. Occasioni preziose, possibilità, emozioni irripetibili. Vivere significa anche questo. Ma ognuno di noi nella propria testa – sì, io immagino che sia nella testa – ha una piccola stanza dove può conservare tutte queste cose in forma di ricordi. Un po’ come le sale della biblioteca, con tanti scaffali. E per poterci orientare con sicurezza nel nostro spirito, dobbiamo tenere in ordine l’archivio di quella stanza: continuare a redigere schede, fare pulizie, rinfrescare l’aria, cambiare l’acqua ai fiori. In altre parole, tu vivrai per sempre nella tua biblioteca personale”. Murakami Haruki, Kafka sulla spiaggia, trad. italiana di Giorgio Amitrano, Einaudi, 2002, pp. 524.

Giappone. Dalla periferia di Tokyo a Takamatsu, nelle sale della biblioteca Kamura, si compie un viaggio che è una fuga. Protago-

nisti: Nakata, un anziano di sessant’anni in fuga dalla scena di un delitto atroce e sconvolgente, e un ragazzo di quindici anni, maturo come un adulto, che ha scelto come pseudonimo Kafka e che, il giorno del suo diciottesimo compleanno, decide di fuggire dalla sua adolescenza, da suo padre, artista geniale e satanico, e da una profezia dal sapore edipico. Avventure visionarie e percorsi misteriosi, diversi se pur paralleli, che accompagno il lettore in un intreccio di storie, personaggi, volti, moniti e promesse dall’epilogo vertiginoso. La maturità del g iovane Kafka, ragazzino fuori dagli schemi, “uno spirito solitario che vaga lungo la riva dell’assurdo” è quasi soprannaturale, aliena, altra; mentre l’innocenza pura di Nakata insegue un destino già

scritto. Tra sogno e realtà, si incrociano esperienze ed esistenze e le pagine di Haruki Murakami suggellano l’ineluttabilità della condizione umana. La cornice narrativa è impreziosita da figure di contorno che affiancano i protagonisti del romanzo: Hoshino, un giovane e simpatico camionista; l’attraente signora Saeki, cristallizzata nei ricordi del passato; Òshima, misterioso e saggio custode di una biblioteca; una splendida prostituta che fa sesso citando Hegel; e poi i gatti che miagolano con Nakata. Una scrittura raffinata, audace, imperdibile.

mondo e il paese delle meraviglie. In Italia per i tipi di Einaudi ha pubblicato Dance Dance Dance, La ragazza dello Sputnik, Underground , Tutti i figli di Dio danzano, Norwegian Wood (Tokyo Blues), L’uccello che girava le Viti del Mondo, La fine del mondo e il paese delle meraviglie, Kafka sulla spiaggia, After Dark, L’elefante scomparso e altri racconti, L’arte di correre e Nel segno della pecora. Alla sua attività ricca e costante di narratore e saggista, Murakami ha affiancato il lavoro di traduzione letteraria facendo conoscere in Giappone l’opera completa di Raymond Carver, oltre a numeroNato a Kyoto nel 1949, Muraka- si racconti e romanzi di Francis mi Haruki è cresciuto a Kobe. Scott Fitzgerald, Truman CapoAutore di molti romanzi, racconti te, Tim O’Brien, John Irving. e saggi ha vinto in Giappone il Premio Tanizak con La fine del A cura di Angela Teatino

Musicando. Scratch my back. Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2207

Peter Gabriel (2010) Real World - Virgin L’album, uscito all’inizio dell’anno, può sembrare ai più anomalo rispetto alla discografia di Peter Gabriel, ma per chi segue le sue gesta da circa 40 anni, altro non è che l’apice di un percorso cominciato col progressive (Tresspass, Nursery Crime, Foxtrot, Selling England…, The lamb lies…) passato per una carriera solistica a buoni livelli, e poi la geniale intuizione di creare quella che è tutt’ora una delle più creative etichette di musica contemporanea che abbiamo al mondo. Questo gli ha permesso di produrre gruppi provenienti da tutto il mondo arricchendosi e arricchendo la sua musica diventata sempre più sofisticata. Quindi questo “Scratch my back” è la risultante di una visione appena più colta, rispetto agli originali, di cover più o meno famose di artisti anche loro più o meno famosi. Si va da Lou Reed a David Bowie, da Paul Simon ai Radiohead, da Neil Young ai Talking Heads ecc. Aver letto in giro che alcuni reputano quest’album uno stop

alla creatività del grande artista, non è certo piacevole, reo di aver fatto un album “cupo e difficile”, ritengo invece che se ascoltato con attenzione riesce a fare quello che neanche le versioni originali sono riuscite. “Heroes” di Bowie, più minimale e intimista, “The Power of Love” di Lou Reed romantica e mistica, “The Book of Love” dei Magnetic Field meravigliosa, ecc. Archi minimali, piano appena sfiorato con le dita rendono il tutto armonioso e piacevole. E poco importa se è un progetto di scambio con gli stessi gruppi su citati che nei loro prossimi album inseriranno un brano di Gabriel, la musica è sempre stato compromesso e non per questo non abbiamo avuto geni del settore. “Scratch my back” è un album degno di nota e da avere nella discografia ristretta, visto che non vi sono negli ultimi anni tante opere degne di nota. Antonio Pisani a.pisani6@virgilio.it


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il Fatto Tour

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Il Fatto Summer Tour: rush finale Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2208

Continua la serie di successi marcata “Il Fatto Summer Tour”. Questa volta grazie alla presenza di centinaia di giovani che venerdì 23 luglio hanno popolato e abbellito il rinomato Lido Belvedere, dimostrando ancora una volta di aver trovato un punto di riferimento nella collaborazione tra la testata giornalistica “il Fatto” ed il gruppo Buena Vida formato da Danilo Sancilio, Enrico Giovine e Davide Mezzina. Tanto entusiasmo, gadget a ruba, animazione delle veline, gli innumerevoli flash di macchine fotografiche e le riprese della nostra web tv, hanno permesso a tutti quanti i presenti di rendersi i protagonisti dell’evento. Vi ricordiamo che le foto sono state pubbli-

cate sul profilo Facebook “Il Fatto Molfetta” e le riprese sono visionabili sia su YouTube sia nella sezione video del sito www.ilfatto.net. Se siete stati assenti o non avete avuto modo di partecipare vi ricordiamo che, come da calendario, la nostra prossima tappa sarà il 6 agosto presso il nuovissimo Waikiki American Bar mentre il 20 agosto vi aspetteremo presso La Darsena on the Beach (entrambi situati sulla strada Molfetta-Giovinazzo) per concludere la prima edizione di questo bellissimo tour estivo. Per qualsiasi informazione siamo sempre a vostra completa disposizione augurandovi una Buena Vida, tanta Buena Vida, Buena Vida a tutti!


il Fatto Reggae

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Il lido Belvedere accoglie “il Fatto Reggae” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2209

Concerto e dancehall party con South Love Vibration & friends. “Ne sciamu a ballare annanzi a mare”. Una nota canzone dei Sud Sound System potrebbe ben essere la colonna sonora della quinta tappa de “il Fatto Reggae” che si terrà giovedì 5 agosto in riva al mare, nel Lido Belvedere, sito sulla litoranea Molfetta-Giovinazzo. Molfetta d’estate, col suo mare e le sue feste, è da sempre punto di ritrovo per molti giovani delle città limitrofe, che di sera cercano un party in pieno stile “balneare”, a bordo piscina o su una scogliera, sotto le stelle o al chiaro di luna. Ad animare queste serate di puro divertimento musicale, da più di un decennio ci pensa Zio Pino e i suoi South Love Vibration, che con le loro “colorite” canzoni in vernacolo molfettese e barese, hanno accompagnato le “notti brave” di un’intera generazione di molfettesi e non. “Auè!”, “bedda mej”, “na bella scèrnatè” e altre ancora, son canzoni che oramai son entrate a far parte del patrimonio culturale

della “baresità”, quella più autentica e di strada, al mezzo tra l’ufficialità e l’ufficiosità, e legata alla cultura della musica giamaicana. La storia dei South Love Vibration, è la storia di quattro ragazzi cre-

sciuti a “pane e reggae”, senza mai abbandonare le proprie radici territoriali, facendone tesoro e mettendo il tutto in musica. Lo staff de “il Fatto” è stato ben lieto di poter collaborare con la “scena locale”

della musica Reggae e Hip Hop, che ha invaso pacificamente la città, durante tutte le tappe del tour condotto da Zio Pino e che sicuramente affollerà anche quest’ultimo appuntamento. Un’avventura fresca e innovativa, merito soprattutto del nostro editore Giulio Cosentino, che ha ben saputo metter in evidenza tutta la creatività e la capacità aggregativa dei nostri giovani artisti. Il concerto di giovedì 5 agosto prevede anche la partecipazione di Puni, Icy Stares e Think ‘D, anche loro figli della cultura delle “liriche esplicite” cantate in dialetto e, dopo i live, si continuerà a ballare sui caldi ritmi della musica giamaicana e Hip Hop, in puro stile dance hall sino all’alba. Le nostre telecamere e i Pistoni vi aspettano già al Lido Belvedere per raccogliere i vostri pareri e le vostre opinioni e per rendervi protagonisti di un’altra splendida nottata danzante targata “il Fatto Reggae” ...viin cù priish...e nziim all’amiish!


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Sport

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Veleggiando: successo per il Trofeo Sancilio Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2210

Quinta edizione per l’appuntamento riservato agli amanti del mare.

Si è conclusa con la serata di premiazione dello scorso 22 luglio la quinta edizione del “Trofeo Sancilio” organizzato dal Circolo della Vela. Tutto è andato come si sperava: il vento favorevole, il ciel sereno e la tanta voglia di vincere che difficilmente manca nelle competizioni. Il via è stato dato alle 11.43 del 18 luglio a tutte le ventuno imbarcazioni che hanno gareggiato in classifiche differenti. Ad aggiudicasi il trofeo è stata la barca a vela “That’s Amore” percorrendo le 9 miglia marine prefissate in un’ora e mezzo circa. Delle imbarcazioni che si sono sfidate nella classifica “Orc International”, ovvero quella che avrebbe poi decretato il

Per quanto l’attesa sia stata frizzante, anche la conclusione dell’annuale appuntamento con il “Trofeo Sancilio” è stata soddisfacente. “Abbiamo ben gradito la numerosa partecipazione anche di gente esterna alla competizione, segno di un crescente interesse e coinvolgimento”, commentano gli organizzatori. Dopo la premiazione, avvenuta in apertura della serata, la serata si è tramutata in un’occasione per riscoprire i sapori della terra pugliese, grazie al contributo proficuo degli sponsor e alla loro fondamentale collaborazione. Il chiostro della chiesa vincitore assoluto della regata, That’s San Domenico sembrava esser divenAmore non è stata la prima a giungere tato un antico mercato di paese: tavoli a destinazione e a completare i tre giri attorno alle tre boe ormeggiate come da regolamento. Ma, per un calcolo aritmetico chiamato “rating” effettuato a seconda della misura della vela, della barca, della sua portata e stazza, è risultata essere la numero uno. Per le altre categorie partecipanti diporto A, B-C, D-E i vincitori sono stati rispettivamente: “Mir Sada”, “Buccia di Banana” e “Momas II”. Tutti gli equipaggi e i loro fan hanno dovuto attendere la serata del 22 luglio per poter scoprire se l’imbarcazione che tenevano a cuore era stata premiata o meno.

allestiti nelle arcate all’aperto offrivano frittura di pesce fresco, mozzarelle, riso ai frutti di mare, bruschette con antiche e tipiche salse molfettesi come la “pric o prac”, focacce, taralli, bibite e spumante per festeggiare, tutto con l’accompagnamento di passionali note del flamenco per ricordare la manifestazione “Vento Flamenco” che ha collaborato. Un clima di festa e di allegria, dunque, ha deliziato anche l’ultima giornata dell’evento, quasi come a volerne auspicare la continuità, con commenti e impressioni positive da parte di tutti i presenti. Maria Sancilio

Continua il “mercato” delle molfettesi Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2211

Tanti volti nuovi in casa Pallavolo, Virtus e Hockey Club. allargato il suo parco giocatori con i tesseramenti del libero Gianluca Bisci proveniente dal Matera e del centrale Giancarlo Rau, giovane di scuola Modena, proveniente dal Bastia Umbra. Altri volti nuovi sono poi attesi nei prossimi giorni. La Virtus di patron Andrea Bellifemine ha invece quasi concluso il suo lavoro di allestimento della squadra da mettere a disposizione di coach Paternoster. Sotto le plance del “PalaPoli” Davvero febbrile la fine di luglio e l’inizio di agosto per le società sportive molfettesi che stanno allestendo le formazioni per affrontare i campionati ormai alle porte. In attesa di avere notizie certe sul futuro del Liberty (la squadra è iscritta al torneo di Eccellenza ma, sino al momento in cui scriviamo, non si sa chi sarà l’allenatore, chi i giocatori, e soprattutto questa volta quale città rappresenterà dato che sembrerebbe che l’attuale

proprietario, signor Canonico Nicola, non abbia ancora deciso oltre che ad Andria dove andare a farsi osannare) sono le società delle altre discipline a darsi da fare. Su tutte, e non poteva essere diversamente, la Pallavolo Molfetta e la Virtus Basket entrambe impegnate nel terzo campionato nazionale della rispettiva disciplina. La società pallavolistica che, come detto, avrà in panca il riconfermato Pino Lorizio, negli ultimi giorni ha

potranno quindi scendere la guardia Giovanni Rugolo proveniente dal San Severo, i pivot Alberto Saponi (dal Castelfiorentino) e Diero Corral (dal Trapani) e il lungo Jacopo Pozzi (dall’Osimo). Un volto nuovo arriva anche in casa Hockey Club Molfetta: la società guidata da Massimo de Palma ha infatti tesserato l’argentino Matias Baieli proveniente dalla YPF Petroleros Mendoza.


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Oltre la Realtà

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Le sorprendenti teorie di Zecharia Sitchin Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2212

Zecharia Sitchin, professore e scrittore nato in Azerbaigian, è uno dei più importanti studiosi della civiltà sumera. Da sempre considerato un personaggio scomodo per le sue teorie, Sitchin è uno dei pochi a saper leggere ed interpretare le tavolette sumere. Le sue teorie si fondano soprattutto su un antico sigillo (fig.3) ritrovato a nella terra di Sumer e conservato attualmente presso il Vorderasiatisches Museum di Berlino. Esso, realizzato nel 4500 a.C. circa, raffigura una scena mitologica decorata con simboli celesti. Vi è mostrato il Sole circondato da tutti i pianeti che conosciamo oggi, più la Luna e un pianeta in più transitante fra Marte e Giove, il pianeta chiamato Nibiru dai Sumeri. Ma come facevano i Sumeri con i loro mezzi astronomici a conoscere tutti i pianeti del sistema so-

lare? Secondo Zecharia Sitchin il popolo sumero trasse questa grande conoscenza proprio dei quelli che essi chiamavano Annunaki. Per lo studioso, gli Annunaki provenivano proprio dal pianeta Nibiru che, avendo un’orbita molto più larga di quella della Terra e degli altri pianeti, impiega circa 3600 anni per fare il giro attorno al Sole. Questo spiega il perché, questo pianeta, che secondo alcuni studi è molto più grande di Giove, non sia ancora visibile. Gli Annunaki (che la Bibbia chiama Nephilim ovvero Figli di Dio) erano molto simili all’Uomo attuale. Si trattava di una civiltà molto avanzata tecnologicamente che, in cerca di risorse minerarie, sarebbe atterrata sulla Terra almeno 450.000 anni fa. Avendo bisogno di manodopera per il lavoro in miniere localizzate in Africa, gli dei avrebbero

incrociato geneticamente la propria razza con quella dell’Homo Erectus, creando il salto evolutivo e quindi l’Homo Sapiens. Secondo Sitchin, anche il diluvio universale sarebbe stato voluto da un dio annunako Enlil, ma l’Umanità sarebbe stata salvata dal cataclisma grazie all’intervento di Enki, un altro dio proveniente da Nibiru. Sinora nessuna teoria è comunque riuscita a spiegare il miracolo che portò una scimmia a trasformarsi nell’essere più evoluto del pianeta Terra, l’Uomo. Nemmeno le sorprendenti teorie del professore azero trovano però evidenti riscontri scientifici. Il nostro passato remoto continua dunque a rimanere un mistero e le domande “Chi siamo?”, “Da dove veniamo”, risuoneranno ancora a lungo nel cuore della nostra anima. Francesco Tempesta

Le impronte degli Dei Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2213

Sono migliaia quelle che alcuni studiosi definiscono “impronte degli Dei” disseminate lungo l’intera superficie del globo. Testimonianze di un’epoca antichissima in cui, secondo varie teorie, accadeva qualcosa che oggi la scienza ufficiale cataloga come fantasia o delirio. Gran parte di queste impronte degli Dei sono state accantonate dagli studiosi convenzionali perché esse testimoniano in tempi remoti la presenza sulla Terra di visitatori provenienti dallo Spazio. La sua arroganza e la sua saccenza spinge spesso l’uomo ad essere convintissimo di essere l’unica razza sviluppata e progredita nell’immenso Universo. Secondo un semplice calcolo di probabilità le possibilità che fra le galassie vi siano altre forme di vita sono assai superiori a quelle che non ce ne siano. Ma nemmeno questo schioda la scienza dai suoi dogmi preimpostati. Ecco perché molte prove che potrebbero ridisegnare la storia dell’Umanità vengono nascoste, derise e riposte nei depositi museali. Prendiamo in considerazione il caso dell’Astronauta di Palenque in Messico, culla della misteriosa civiltà Maya. Una

gigantesca piramide, nel cuore dell’antica città risalente al 692 d.C., contiene qualcosa di veramente controverso. La costruzione in questione è la tomba di Pacal, sovrano dell’epoca. La pietra tombale che contiene il corpo del re maya è decorata da un disegno raffigurante Pacal a cavallo di qualcosa che assomiglia parecchio ad un razzo moderno (Fig.1). Una raffigurazione davvero sconcertante che non ha avuto ancora una spiegazione accettabile dagli archeologi. Se mai si tratti di un oggetto volante, come facevano i Maya a conoscere questo tipo di tecnologia? Parecchi studiosi anticonvenzionali definiscono il disegno come la prova dell’origine extraterrestre della civiltà Maya. Ma si tratta solo di supposizioni più o meno scomode. Altrettanto controverse sono le famigerate “Pietre di Ica” (Fig.2). Venute alla luce fra il 1960 e il 1967 in Perù in seguito ad un terremoto, i manufatti sono ancora oggi al centro di accesi dibattiti all’interno degli ambienti scientifici e non. La particolarità di queste pietre, che hanno dimensioni variabili, sta nel fatto che sono decorate da disegni che

testimoniano una “impossibile” convivenza fra la razza umana e i dinosauri. Inoltre le raffigurazioni riportano immagini di scene di alta chirurgia, trapianti e addirittura la mappa del genoma umano. Sono tanti gli esperti che definiscono autentiche le pietre, databili a circa 230 milioni di anni fa in piena epoca mesozoica, e altrettanti che sono convinti che siano la truffa del secolo. Fatto sta che anche le Pietre di Ica raccontano una storia comune – nella descrizione ma non nei tempi – ai Sumeri e ad altre grandi civiltà terrestri, la storia che narra di un popolo proveniente dallo spazio e secondo le pietre dalla costellazione della Plejadi, venuto sulla Terra milioni di anni fa. Lo stesso popolo alieno che, tramite esperimenti genetici, avrebbe manipolato la primitiva razza umana allo scopo di farla evolvere. La verità assoluta purtroppo non la possiede nessuno in Terra, né la razza umana, né i suoi libri, né tanto meno le sue convinzioni. L’unico a possederla è Dio che per l’uomo vive nel Cielo e nello Spazio. Sarà anche questa una coincidenza? Francesco Tempesta

Il mondo è un libro e chi non viaggia ne legge solo una pagina Si avvicina ferragosto e comincia la ricerca spasmodica di un posto dove ci sia un bel mare, posti da visitare, divertimenti e non ci sia troppa confusione… Ma non tutti hanno una settimana da dedicare al relax, o c’è chi, per partecipare ad innumerevoli matrimoni, non può permettersi la meritata vacanza. Fondamentale, però, trovare una via di fuga al classico Gavetone, affumicato da salsicce o chissà quale altra specialità carnivora, che tutti gli anni caratterizza il 15 agosto. E così tutti gli anni mi ritrovo a cercare anch’io il mio piccolo paradiso. Il mio breve weekend di ferragosto più apprezzato, lo ricordo ancora... sorridendo. Due giorni in costiera amalfitana. Hotel di fronte a Ravello con vista panoramica sulla costiera. Un semplice 3 stelle scelto però con la solita cura e l’inguaribile curiosità di sperimentare un albergo a conduzione familiare fatto di chiacchiere alla reception e piccoli consigli sui posti più sperduti della zona. La vista dalla nostra stanza è a dir poco meravigliosa. Prima tappa: Ravello. Sinceramente non me l’aspettavo così bella. Situata sulla sommità della valle del Dragone Ravello, è un paese-giardino che racchiude scorci incantevoli e panorami indescrivibili. Racchiude una gemma particolarmente preziosa: Villa Cimbrone, edificata intorno all’XI secolo e resa ancora più bella agli inizi del Novecento da un gentiluomo inglese, Lord Grimthorpe. Molto suggestiva la cripta in stile gotico e il Viale dell’Immenso, che attraversa il giardino e porta alla celebre Terrazza dell’Infinito, da cui si gode una vista davvero unica sulla costiera sottostante. Maiori, Minori, Amalfi, Positano... sempre più ricca di stranieri. Impossibile riuscire a distinguere le nazionalità dei vari turisti. Piccolissima come città ma ricca di cultura, di esperienze e di vita. Impossibile non fermarsi a guardare incantati i turisti giapponesi ultra coperti e con i loro sfiziosi ombrellini per proteggersi dal sole, i limoni giganti che ne caratterizzano le strade, le ceramiche colorate... e tante altre particolarità da scoprire durante un viaggio firmato Frigerio Viaggi Network. Silvia de Robertis


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Lavoro in Chiaro

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Nuovi bandi per il Servizio Civile Nazionale Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2214

L’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile comunica tramite apposito avviso dell’8 luglio 2010, che i tanto attesi bandi nazionali e regionali di selezione dei volontari di Servizio Civile Nazionale, saranno pubblicati nel mese di settembre del 2010. Precisamente la data di pubblicazione dei bandi sarà collocata entro un periodo che non andrà oltre i primi quindici giorni del mese di settembre. I volontari selezionati saranno impiegati su tutto il territorio italiano, in progetti riguardanti l’ambito sociale, culturale, ambiente e protezione civile, per un periodo non superiore a 12 mesi e non prorogabile successivamente. Gli operatori selezionati per lo svolgimento del Servizio Civile Nazionale percepiranno, per tale incarico, un importo mensile di circa 450 euro. Nei prossimi numeri de “il Fatto”, sempre all’interno di questa

rubrica, vi forniremo informazioni dettagliate su: bandi regionali SCN, modalità di partecipazione, i requisiti richiesti, dove reperire le relative domande di partecipazione, i posti a disposizione per ogni progetto e tanto altro ancora; non perdete, quindi, le prossime uscite di questo periodico. “Chi è maestro nell’arte di vivere distingue poco fra il suo lavoro e il suo tempo libero, fra la sua mente e il suo corpo, la sua educazione e la sua ricreazione, il suo amore e la sua religione. Con difficoltà sa cos’è cosa. Persegue semplicemente la sua visione dell’eccellenza in qualunque cosa egli faccia, lasciando agli altri decidere se stia lavorando o giocando. Lui pensa sempre di fare entrambe le cose insieme”. Zen

Brico Center ricerca capi settore vendite Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2215

In arrivo nuove assunzioni, su tutto il territorio nazionale, per il noto store del bricolage Brico Center. Attualmente, per la catena Brico Center, si ricercano Capi Settore Vendite per i negozi di Molfetta, Cuneo, Torino, Milano Parma, Padova, Muggia, Città S.​Angelo, Bussolengo. Ecco di seguito il dettaglio della posizione lavorativa richiesta: l’assunzione in qualità di Capo Settore Vendite sarà subordinata ad un breve percorso di inserimento, le figure selezionate diventeranno responsabili dello sviluppo commerciale ed economico dei settori attribuiti. Chi ricoprirà tale ruolo dovrà occuparsi anche di animare il proprio gruppo. ​La ricerca è rivolta prevalentemente a diplomati

e/​o laureati in possesso di una significativa esperienza nel ruolo all’interno di catene della Grande Distribuzione. L’azienda offre un progetto d’inserimento mirato, un percorso formativo in loco e formazione da svolgere in aula composta da 8 moduli tecnici e gestionali. Ricoprire tale incarico potrebbe dare importanti possibilità di carriera verso la posizione di Direttore oppure ulteriori percorsi verso ruoli di staff come gli Acquisti, il Marketing, il Controllo di Gestione, Le Risorse Umane. Gli interessati potranno candidarsi visitando il sito www.bricocenter.it, accedendo successivamente allo spazio “lavora con noi” e inviando il proprio curriculum vitae.

Il fatto.net ha selezionato per voi dai motori di ricerca alcuni annunci di lavoro. Alcuni annunci saranno ripetuti ma vale sempre la pena consultarli tutti. Negli annunci diretti troverete gli annunci fatti direttamente alla nostra redazione. Il servizio di annunci è totalmente gratuito e la radazione non si assume alcuna responsabilità circa la bontà delle inserzioni. Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultate il sito www.ilfatto.net nell’area OFFRO LAVORO.

ORMANT SRL ORMANT SRL azienda settore industria ricerca un profilo esperto nell’uso del software SAP BUSINESS ONE. Se dotati di tale esperienza inviare cv a giulio.cosentino@ormant.it (Non inviate cv con altri profili o con conoscenze su altri prodotti SAP). EDITORE ACTIVA - IL FATTO CERCA GRAFICO PUBBLICITARIO La Casa Editrice ACTIVA S.R.L, produttrice de “il Fatto” cerca grafico freelance da affiancare alla struttura interna e ai progetti in corso. Si richiede fantasia creativa, capacità d’uso degli strumenti di editing grafici moderni, e voglia di entrare in un gruppo dinamico come quello giornalistico indipendente. Si richiede curriculum vitae con foto contenete esperienze creative e possibilmente demo. PER INFO: giulio.cosentino@gmail.com EDITORE ACTIVA - IL FATTO CERCA CONSULENTE COMMERCIALE La Casa Editrice ACTIVA S.R.L, produttrice de “il Fatto” cerca consluentei commerciali da introdurre nel proprio organico. Cerchiamo gente dinamica e libera di mente con la voglia di affermarsi nel mondo del lavoro. Offriamo formazione e stabilià contrattuale da raggiungere dopo un percorso serio di crescita. PER INFO INVIARE C.V. CON PROPRIA PRESENTAZIONE COMPLETO DI FOTO A editore@ilfatto.net. STUDIO MULINELLI Studio di consulenza cerca laureati da avviare alla consulenza del lavoro. Se sei interessato contattaci per un appuntamento tel. 080 3975429 int. 4.

BEFORE SRL BEFORE SRL, AGENZIA VODAFONE BUSINESS, sta selezionando persone dinamiche ed intraprendenti da inserire nel ruolo di Consulente Commerciale all’interno della propria rete di vendita rivolta alle piccole e medie aziende. Si richiede precedente esperienza di vendita, preferibilmente nel settore dei servizi ed in particolare in Agenzie del mondo di telecomunicazioni, motivazione e orientamento ai risultati. Offriamo: • Portafoglio prodotti che comprende, unitamente ai servizi mobili voce e dati, anche gli innovativi servizi di rete fissa e connettività DSL • Provvigioni Top del mercato di riferimento • Percorso avanzato di formazione professionale • Inserimento in contesto dinamico in grado di supportare al meglio l’attività commerciale tramite i migliori servizi di Telemarketing e Backoffice • Sede di lavoro: CAMPANIA - PUGLIA -BASILICATA Le persone interessate sono invitate a trasmettere un curriculum vitae con attuale retribuzione e foto, corredato da espressa autorizzazione al trattamento dati personali, all’indirizzo di posta elettronica selezione@beforesrl.it, Fax 080 2143904. BEATLES PUB Beatles Pub cerca personale con o senza esperienza per la stagione estiva. Per info: Beatles Pub, lungomare Colonna 122, Molfetta. PLAYA DEL SOL Ricerca personale qualificato con esperienza per la nuoca stagione: pizzaiolo, cuoco, aiuto cuoco, cameriere e factotum. Per info: telefonare al 348/9354757

Per inserire un’offerta di lavoro basta inviare il testo con l’inserzione alla nostra e-mail: editore@ilfatto.net


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www.i lfa t t o .net

IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni, puntuale come sempre il giovedì. Antica Salumeria del Centro - Via De Luca, 7 Bar Arcobaleno - Banchina San Domenico Bar Astoria - Corso Umberto I, 16 Bar Belvedere - lungomare Marcantonio Colonna Bar Caffetteria Paninoteca Grease - Via Molfettesi d’Argentina, 75 Bar Camera Cafè - Via XX Settembre, 43 Bar Cavour - Corso Fornari, 47 Bar Cin Cin - Corso Dante Alighieri, 30 Bar Degli Artisti - Via Gesmundo, 4 Bar Del Ponte - Via Ruvo, 18 Bar Europa - Via F. Cavallotti, 33/35 Bar Fantasy - Via Pio La Torre, 33 Bar Fausta - Corso Umberto I, 150 Bar Football - Via Ugo La Malfa, 11 Bar Giotto - Corso Margherita di Savoia, 91 Bar Haiti - Via San Domenico, 42 Bar Ideal - Via Terlizzi Bar Kennedy - Via Edoardo Germano, 49 Bar La Caffetteria - Via A. Salvucci, 46 Bar La Favola Mia - Via Baccarini, 35 Bar La Fenice - Corso Umberto I Bar London - Via Terlizzi, 6 Bar Mary - Corso Umberto I, 122 Bar Mezzina - Via Luigi Einaudi, 6 Bar Miramare - Via San Domenico, 9 Bar Mirror - Via Capitano Manfredi Azzarita, 124 Bar Mixer Cafè - 6^ strada ovest Lama Martina Bar Mongelli - Via Baccarini, 35 Bar Peter Pan - Via Vincenza Alma Monda, 48 Bar Rio - Via Bari, 92 Bar S. Marco - Corso Umberto I Bar Settebello - Via A. Salvucci, 28 Bar Seven - Via Edoardo Germano, 33 Bar Seventy - Via Tenente Michele Silvestri Bar Sottocoperta - Piazza Giuseppe Garibaldi Bar Stazione - Piazza Aldo Moro Bar Sweet - Piazza Giuseppe Garibaldi, 32 Bar Toto - Corso Fornari, 73 Bar Universo - Corso Umberto I

Betty Paige - Largo Municipio, 6 Biglietteria regionale FS - Piazza Aldo Moro Blues Cafè - Corso Dante Alighieri, 49 Buffetti - Piazza G. Garibaldi, 60 Caffe Al Duomo - Banchina Seminario, 10/12 Caffè Colorado - Via Guglielmo Marconi Caffè Metropolis - Via Cap. G. De Gennaro, 16 Caffè Silver - Via Framantle 19/i Caffetteria Gonzaga - Via Piazza, 23/25/30 Caffetteria Manhattan - Viale dei Crociati Caffetteria Roma 2 - Banchina San Domenico Caffetteria Venere - Via Martiri di Via Fani, 6 Calì Caffè - Via Giacomo Puccini, 7 Casa di riposo “Don Grittani” - Via Don Minzoni Coffee Room - Viale Pio XI, 9 Comune Di Molfetta - Piazza Vittorio Emanuele, 9 De Pinto - Via Edoardo Germano, 39 Edicola - Viale Pio XI Edicola - Via Tenente Michele Silvestri Edicola - Via Palmiro Togliatti Edicola - Piazza Giuseppe Garibaldi Edicola - Corso Dante Alighieri Edicolandia - Via Principe Amedeo, 45 Edicola delle Rose - Via Gen. C. A. Dalla Chiesa Edicola Gigotti - Via Bari, 74 Edicola Grosso - Via Don Pietro Pappagallo Edicola L’Altra Edicola - Via Terlizzi Edicola Sciancalepore - Via Madonna dei Martiri Edicola Sciancalepore - Piazza Cappuccini Euro Caffè - Via San Francesco d’Assisi Farmacia Grillo - Via S. Angelo, 37 Flory’s Caffè - Via Poli Generale Eugenio, 3 Giotto Cafè - Corso Margherita di Savoia, 91 Green Bar - Via Baccarini, 111 Gruppo FAMM Immobiliare - Via De Luca, 15 Guardia di Finanza - Madonna dei Martiri Le Chic J’Adore - Via Tenente Michele Silvestri, 69 Le Mimose - Viale Pio XI Lido Alga Marina - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Bahia - località Torre Rotonda

Lido Belvedere - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Lafayette - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Marina Piccola - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Nautilus - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Nettuno - ss16 Molfetta-Bisceglie Lido Scoglio d’Inghilterra - località Torre Rotonda Marilù Cafè - Via Tommaso Fiore, 38/40 Mattia’s Cafè - Corso Dante Alighieri Mondocasa - Piazza Effrem, 12 Music Cafè - Via Ten. Silvestri, 11 Note & Book - Via Tommaso Fiore, 24 Off Street - Piazza Giuseppe Garibaldi, 15 Panificio Annese - Via Cappellini, 28 Panificio Biancaneve - Via Molfettesi del Venezuela, 41 Panificio Biancaneve - Via De Luca, 59 Panificio Cangelli - Via Cap. T. De Candia, 49 Panificio Centrale - Via Respa, 40 Panificio D’Oro - Via Madonna dei Martiri, 51 Panificio de Gennaro - Via Cap. T. De Candia, 155 Panificio Don Bosco - Corso Fornari, 67 Panificio Don Bosco - Via Raffaele Cormio, 36 Panificio Europa - Via Rattazzi, 41 Panificio Il Cugino - Via Massimo D’Azeglio, 91 Panificio Il Cugino - Via Alessandro Manzoni, 91 Panificio Il Forno - Via Fremantle, 42 Panificio Immacolata - Via Cappellini, 28 Panificio Jolly - Viale Pio XI, 9 Panificio La Sfornata - Via Enrico Fermi, 19 Panificio Mulino Bianco - Via C. Giaquinto, 46 Panificio Non Solo Pane - Via Paniscotti, 44 Panificio Non Solo Pane - Via Gen. Poli, 13 Panificio Petruzzella - Via Bovio, 18 Panificio Posta - Via Ricasoli, 29 Panificio Rinascente - Via Nino Bixo, 25 Panificio Sant’Achille - Via Martiri di Via Fani, 15 Panificio Trionfo - Via Ten. Fiorino, 71 Parrocchia Della Cattedrale - Corso Dante Alighieri Parrocchia Di San Corrado - Largo Chiesa Vecchia

Parrocchia Immacolata - Piazza Immacolata, 62 Parrocchia Madonna Della Pace - Viale Xxv Aprile Parrocchia Madonna della Rosa - Via Gen. C. A. Dalla Chiesa Parrocchia S. Achille - Via A. Salvucci Parrocchia S. Bernardino - Via Tattoli Parrocchia S. Gennaro - Via Sergio Pansini Parrocchia S. Giuseppe - Via Aurelio Saffi, 1/d Parrocchia Sacro Cuore Di Gesù - Via Sella Quintino Parrocchia San Domenico - Via San Domenico, 1 Parrocchia San Pio X - Viale Antonio Gramsci, 1 Parrocchia Santa Famiglia - Via Papa Innocenzo VIII Parrocchia Santa Teresa - Piazza V. Emanuele, 3 Petito Cafe - S.S. 16 Molfetta-Giovinazzo Place Blanc Cafè - Piazza Margherita di Savoia, 4 Qbo Interior Design - Via Federico Campanella, 24 Stazione di rifornimento AGIP - Via Terlizzi Stazione di rifornimento AGIP - Via Giovinazzo Stazione di rifornimento API - Zona Industriale Stazione di rifornimento Madogas - Strada Provinciale Molfetta-Terlizzi, Km. 2.050 Stazione di rifornimento Q8 - Via dei Lavoratori – Zona ASI Swing Pub - Viale Pio XI, 21 Tabaccheria - Viale Pio XI, 55 Tabaccheria - Corso Dante Alighieri Tabaccheria - Via Madonna dei Martiri, 2 Tabaccheria - Via Baccarini, 67 Tabaccheria - Via Rossini, 12 Tabaccheria - Piazza G. Garibaldi Tabaccheria Edicola - Via Raffaele Cormio Tabaccheria Pansini - Via Roma 32 Tabaccheria Spaccavento - Via Bari, 68 Tabaccheria Veneziano - Via L. Azzarita, 65 Tabaccheria Veneziano - Via Madonna dei Martiri, 67 Totoricevitoria “Del Cuore” - Via Baccarini, 77


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GLI APPUNTAMENTI DE www.ilfatto.net

21 agosto, ore 21 e 22.30 Pulo “Seicento” 6 agosto, ore 22 Performance Teatrale Waikiki American Bar 28 agosto, ore 21 Il Fatto Summer Tour Banchina San Domenico 6 agosto, ore 22 Enrico Brignano in Eremo Club “Sono romano ma non Sergio Altamura in è colpa mia” concerto 1 settembre, ore 21 7 agosto, Anfiteatro di Ponente ore 21 e ore 22.30 Malika Ayane in Pulo concerto “La cura” Performance Teatrale

PA R T N E R

5 agosto, ore 22 Lido Belvedere Il Fatto Reggae Tour

8 agosto, ore 19.30 Parrocchia San Corrado Vuoi inserire il tuo Canti Mariani a evento nella nostra cura del coro della agenda? parrocchia San Scrivici a Corrado redazione@ilfatto.net

Consigli per una sana alimentazione FACILE

DIFFICILE

SOLUZIONI

Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte:(it.wikipedia.org)

In forma con l’ananas?

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2216

Tante ho volte ho letto o sentito la frase “da oggi solo ananas per bruciare i grassi” e sono sicura che molti la prendano sul serio. Ecco perché ho deciso di parlare proprio dell’ananas questa volta: per chiarire le reali proprietà nutrizionali di questo frutto che sono tante ma certo non miracolose. Come tutti i frutti ha un elevato contenuto di acqua, circa il 90%, ed inoltre è fonte di zuccheri semplici, calcio, fosforo, potassio, ferro, vitamine A e C, con un apporto calorico ridottissimo, circa 40 calorie per 100 g. Tutti conoscono l’importanza dei nutrienti che vi ho elencato ma l’ananas viene tanto esaltata per il suo contenuto in bromelina, sostanza con proprietà terapeutiche. Con il termine bromelina si indicano due enzimi proteolitici (proteine in grado di degradare altre proteine in aminoacidi) individuati all’interno del frutto e del gambo. In quest’ultimo c’è una maggiore concentrazione e per questo è utilizzato in molti preparati

fitoterapici. La bromelina ha proprietà antinfiammatorie, antiedemigene edanticoagulanti che consentono una facilitazione nel drenaggio dei liquidi: ecco perché la si considera il prodotto ideale per il trattamento di cellulite e ritenzione idrica. Inoltre semplifica la digestione e l’assimilazione delle proteine, in particolar modo quelle della carne e aiuta a prevenire il gonfiore intestinale, mitigando i sintomi di bruciori e disordini gastrici, specialmente se associato ad altri integratori e/o enzimi per la digestione di amidi e lipidi. Tutte queste proprietà sono sfruttate a livello farmacologico e possono essere importanti tanto che in alcuni soggetti con patologie non può essere assunta. Ricordatevi però che il frutto potrà darvi dei benefici ma non è una bacchetta magica! Inoltre la bromelina viene distrutta dal calore, quindi marmellate, crostate ed ogni prodotto proveniente dalla cottura non avrà nessuna virtù di quelle che vi ho descritto. dott.ssa Annalisa Mira Biologa Nutrizionista Studio di Nutrizione e Alimentazione Tel. 080.335.45.29- 338.27.87.929


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Entrecôte ai carciofi Ingredienti per 10 persone • • • • • • • • •

1,8 kg di controfiletto di manzo 200 gr di olio extravergine di oliva 100 gr di vino bianco 10 carciofi 200 gr di fondo bruno 50 gr di farina 50 gr di porro 1 mazzetto di prezzemolo sale e pepe q.b.

Procedimento

Parare il controfiletto e tagliare in dieci tranci del peso di 160/180 grammi l’uno senza batterli. Pulire e tagliare a julienne i carciofi, cuocerli in padella con olio e porro tritato. Far riscaldare l’olio d’oliva, infarinare le entrecôte e cuocerli al salto a fiamma media al grado di cottura richiesta, salare a fine cottura; togliere dal fuoco le entrecôte e disporle in un piatto di portata al caldo. Aggiungere nella padella i carciofi, bagnare con vino bianco, far evaporare, mettere il fondo bruno, il prezzemolo tritato e versare sulla carne.

I CONS IGL I DELLO ZODIAC O ARIETE Avrete bisogno di aiuto da parte delle altre persone per poter assolvere ai vostri doveri, altrimenti non riuscirete a portarli a termine in tempo o con successo. Più di quanto immaginate, alcune questioni si faranno più pesanti da sopportare rispetto al passato.

LEONE Potreste avvertire qualcosa a livello sentimentale soprattutto se nella vostra combriccola è giunto qualcuno di nuovo, che sta mettendo alla prova la vostra resistenza. Se siete inguaribili single, dovreste provare a dare una chance alle vostre sensazioni per vedere come va.

SAGITTARIO Qualcuno cercherà di darvi dei buoni consigli, soprattutto se avete delle problematiche sentimentali da risolvere e non sapete come fare per via della vostra modestia e timidezza. Abbiate più riguardo per voi stessi.

www.i lf at t o.n et IL FATTO Quindicinale gratuito di informazione

EDITORE Activa S.r.l. con unico socio

PRESIDENTE Giulio Cosentino e-mail: editore@ilfatto.net

TORO

VERGINE

CAPRICORNO

DIRETTORE RESPONSABILE Corrado Germinario

Dovreste essere molto più disposti a lavorare e ad impegnarvi per progetti concreti, piuttosto che pensare esclusivamente al divertimento e al relax. Avete avuto già abbastanza tempo per riprendervi e per trovare la giusta chiave di lettura per i vostri problemi amorosi, quindi adesso dovete ridimensionarvi in altri campi.

Dovreste cercare qualcosa che soddisfi davvero il vostro ego, poiché ne avete bisogno. Quindi, di qualsiasi cosa si tratti, dovreste cercare di buttarvi in queste situazioni per uscirne con un alto beneficio in termini di soddisfazione.

Le vostre possibilità finanziarie potrebbero subire un bel colpo, soprattutto a causa delle vostre eccessive pretese. Talvolta dovreste porvi dei limiti, anche quando in realtà non ne avreste, poiché basta un attimo di distrazione per combinare un gaio.

Collaboratori Angela Teatino, Pantaleo de Trizio, Isabel Romano, Lella Salvemini, Marilena Farinola, Francesco Tempesta, Annalisa Mira, Giordano Germinario, Beatrice De Gennaro, Gianfranco Inglese, Maria Sancilio, Gaetano de Virgilio. Registrato presso il Tribunale di Trani · aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07

GEMELLI Potreste essere invasi da alcuni sentimenti che già in passato vi hanno fatto riflettere e vi hanno lasciato un po’ di amaro in bocca. In questi momenti dovreste cercare di ponderare più attentamente alcune delle situazioni che si ripetono con ciclicità.

BILANCIA Avrete una luce particolare che vi permetterà di superare certe questioni che, in altre occasioni avreste considerato serie, ma che oggi vi sembreranno facilmente superabili. La vostra mente è molto più attiva e molto più scattante che negli ultimi tempi.

ACQUARIO Sarete al massimo in campo sociale, nel senso che avrete molta voglia di divertirvi e questo perché avete bisogno di compagnia, anche se non credete che questa sia sufficiente per soddisfare i vostri bisogni e soprattutto per non farvi pensare ad altri problemi.

REDAZIONE Via degli Antichi Pastifici, Zona Artigianale A/8 · Molfetta redazione@ilfatto.net

PROGETTO GRAFICO Vincenzo de Pinto

IMPAGINAZIONE Marcello Brattoli

STAMPA

CANCRO La cautela che spesso usate nelle vostre storie d’amore o negli affari dovrebbe essere ridotta in quanto fareste meglio a rischiare qualcosa di più per vedere dei risultati concreti. Ci sono delle novità che dovrebbero spronarvi a fare questi passi in avanti.

SCORPIONE Vi toccherà una dose non indifferente di energia, che vi permetterà di dare seguito ad alcune situazioni che avevate iniziato e mai concluso, sia in campo professionale che sentimentale.

PESCI Le informazioni che riceverete potrebbero essere molto più utili di quelle che in realtà credevate, per cui cercate di sfruttarle al meglio e soprattutto cercate di essere più reattivi e di muovervi prima degli altri.

MASTER PRINTING S.R.L. VIA DELLE MARGHERITE 20/22 MODUGNO BA

CONCES. DELLA PUBBLICITA’ Ufficio Commerciale · tel. 080.3382096


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