w w w . i l f a t t o . n et Molfetta
giovedì 11 dicembre 2008
Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000.
n° 25
Cronaca
Politica
Cronaca
Sport
Fiamme al “Beatles Pub”: locale chiuso e nessuna solidarietà dei commercianti per i proprietari.
Pino Amato lancia l’allarme Multiservizi. Maurizio Solimini ridimensiona il caso.
“Natale di Stelle”: presentato il programma delle manifestazioni natalizie in città.
Assegnati dal Panathlon Club il premio “Fair Play” e il premio “Tonino Gioia”.
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Inchiesta
Ritorno al passato Un anno con voi
Il mare è sano… ne siete convinti?
“il Fatto” ha festeggiato il suo primo compleanno. Al “Place Blanc Cafè” decine di amici e lettori. L’intervento del vice sindaco Pietro Uva e delle emittenti televisive regionali. La presentazione del primo albo del fumetto “Mr. Villain” di Salvatore Modugno ed una grande torta offerta dal maestro pasticcere Franco Lanza.
Dopo i nostri video, le denuncie anche dei quotidiani, le analisi svolte dall’Università di Napoli che “esistono ma non ci sono” e il tentativo da parte dell’Arpa Puglia di smontare il caso, ecco cosa racconta la cronaca degli ultimi giorni: pescatori molfettesi sempre più preoccupati per la loro salute.
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Un anno con Voi
giovedì 11 dicembre 2008
Una festa fuori dagli schemi, senza relatori e senza palco. Una festa fatta per gli amici, per i lettori, per chi in un anno di lavoro ha imparato a conoscere, apprezzare ed amare “il Fatto”. Così lunedì 1 dicembre all’interno del Place Blanc Cafè di piazza Margherita di Savoia a Molfetta il primo quindicinale “free” dedicato interamente alla cronaca locale ha festeggiato il suo primo compleanno. Decine e decine di persone hanno affollato il locale per salutare la “squadra” che da dodici mesi porta l’informazione locale nelle case di tutti i molfettesi con tutti gli strumenti a disposizione: dalla classica forma cartacea al quotidiano on line www. ilfatto.net, passando per la web tv che in 365 giorni di attività ha prodotto centinaia di video-servizi spesso “rimbalzati” anche da emittenti televisive nazionali (Rai 1, Canale 5, Italia 1 e Telenorba) e locali (Telesveva). I festeggiamenti sono stati aperti dal direttore responsabile della testata giornalistica “il Fatto”, Corrado Germinario, che nel ringraziare tutti gli intervenuti ha tracciato il bilancio di questo primo anno di attività: “Oltre mezzo milione di copie distribuite in città, migliaia di notizie diffuse attraverso il periodico e internet, progetti importanti come la diffusione via web delle sedute del Consiglio Comunale o la maratona radiofonica in collaborazione con Primarardio organizzata in occasione delle ultime elezioni amministrative”. Germina-
Una grande festa per “il Fatto” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
Decine di persone hanno preso parte all’appuntamento organizzato per celebrare il nostro primo compleanno.
rio ha poi salutato e ringraziato uno per uno tutti coloro che “il Fatto” lo realizzano ogni giorno: dall’editore ed anima del progetto Giulio Cosentino, ai responsabili amministrativi e commerciali Mara Samarelli e Alfredo Castriota. Ed ancora i grafici Vincenzo de Pinto e Nello Poli, per finire ai colla-
Lanza: “Ecco il mio regalo per voi” 850
Una grande torta bianca con la riproduzione del logo della nostra testata ben in risalto: è stato questo il regalo che il maestro pasticcere Franco Lanza (nella foto) a nome suo personale e dell’intera Associazione Cuochi Baresi ha voluto riservare alla nostra testata giornalistica. “Cos’altro regalare ad un periodico che nel portare l’informazione locale nelle case di tutti i molfettesi ci ha consentito di essere parte integrante
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Una grande torta offerta anche in rappresentanza dell’Associazione Cuochi Baresi. della sua programmazione”, ha dichiarato Franco Lanza. Ed infatti già da poche settimane dopo la nascita del periodico, l’Associazione Cuochi Baresi cura integralmente la rubrica dedicata alle ricette, una rubrica che ha riscosso così tanti successi da essere collezionata da tante persone che oggi già possiedono un vero e proprio ricettario di qualità. Un ricettario “garantito” dall’Associazione Cuochi Baresi.
boratori della redazione Pasquale Sasanelli, Matteo Diamante, Lella Salvemini e Marco Spadavecchia. Non poteva mancare un ringraziamento agli sponsor che, con la loro attenzione, hanno reso possibile tagliare il traguardo del primo anno di età. Alla grande festa ha preso parte, in rappresentanza
dell’Amministrazione comunale il vice sindaco Pietro Uva. Presenti anche i consiglieri comunali Giovanni Mezzina e Nicola Piergiovanni, gli ex sindaci Tommaso Minervini e Annalisa Altomare. Ed ancora Antonio de Gioia, Giuseppe Turi, Angela Pansini e Nico Aurora de “l’altra Molfetta”, Alfonso Centrone del “Corriere del Mezzogiorno”, Lucrezia d’Ambrosio della “Gazzetta del Mezzogiorno”, Lorenzo Pisani di “Molfetta Live” e le troupe televisive di Telenorba e Telesveva. Insomma una festa per l’intero mondo dell’informazione locale che, come ha detto Germinario “ha dimostrato di aver apprezzato il nostro lavoro riconoscendone l’importanza per l’intera collettività”. Nel corso della serata è stato anche presentato l’ultimo progetto editoriale della Activa Srl, il fumetto in quattro albi intitolato “Mr. Villain”, opera del giovane fumettista molfettese Salvatore Modugno che ha così visto realizzato il sogno di poter pubblicare il suo primo lavoro. Per celebrare la ricorrenza non poteva mancare una grande torta di compleanno: realizzata dal maestro pasticcere Franco Lanza, è andata letteralmente a ruba per la gioia dei golosi. Appuntamento ora per i prossimi importanti traguardi de “il Fatto”. Nel frattempo vi rimandiamo a foto e video della festa nelle sezioni “web tv” e “galleria fotografica”f del sito internet www.ilfatto.net.
“Avete conquistato la fiducia dei lettori” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Lo ha dichiarato il vice sindaco Pietro Uva intervenuto in rappresentanza dell’amministrazione comunale. “Non posso che essere orgoglioso di prendere parte a questo importante evento per la celebrazione di un traguardo importante e fondamentale nella vita di un organo di stampa e dell’intera città”, con queste parole il vice sindaco della città Pietro Uva intervenuto alla festa per il primo compleanno de “il Fatto” ha introdotto il saluto portato a nome dell’amministrazione comunale. “In un anno di attività – ha proseguito Uva – siete riusciti a conquistare la fiducia e il rispetto di cit-
tadini e istituzioni. Non possiamo non darvi merito di aver condotto una informazione fatta di cronaca e fatti raccontati sempre sforzandovi di presentare la realtà di ogni evento e lasciando ai lettori il compito di commentare”. “L’attività dei giornalisti – ha concluso il vice sindaco – è fondamentale per la democrazia e per la crescita della città: è per questo che oltre a farvi tanti auguri vi ringrazio per ciò che avete fatto e sono certo continuerete a fare per l’intera comunità”.
Un anno con Voi
giovedì 11 dicembre 2008
Presentato “Mr. Villain”: ed è già un successo Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Il lavoro a fumetti di Salvatore Modugno è già disponibile nelle migliori edicole cittadine o rivolgendosi all’indirizzo redazione@ilfatto.net.
Alla fine “Mr. Villain” è divenuto realtà. In barba a quanti non ci credevano o pensavano si trattasse di una semplice trovata pubblicitaria. Ed invece nella grande serata organizzata per celebrare il primo compleanno de “il Fatto” ecco che le prime copie del lavoro di Salvatore Modugno hanno fatto capolino tra i tavoli del “Place Blanc” e poi, quasi in una corsa all’acquisto, ecco che decine di copie hanno preso “il volo” nelle mani di giovani appassionati e di adulti incuriositi da una copertina intrigante e, soprattutto, dal volto di un giovane disegnatore che, mascherando bene l’emozione, ha spiegato ad un pubblico attento cosa c’è dietro gli inconfondibili tratti di penna che hanno dato vita al più sim-
patico tra i cattivi, Mr. Villain appunto. La storia realizzata da Salvatore Modugno ed edita dalla Activa Srl di Giulio Cosentino è raccontata in quattro albi, il primo dei quali è già disponibile, al costo di 5 euro (3,50 per quanti lo avevano prenotato nei mesi scorsi) nelle migliori edicole cittadine o via mail scrivendo all’indirizzo redazione@ilfatto.net. Il primo volume conta ventotto pagine per cinquantasei tavole. Tutte realizzate in bianco e nero si presentano su carta di ottima qualità, ideale per essere sfogliata e risfogliata prima di trovare posto in libreria tra i grandi classici della letteratura. “Dedico il mio lavoro – ha detto durante la presentazione Salvatore Modugno – a quanti mi hanno sempre sostenuto e mi
sostengono ancora e soprattutto a quanti credevano in me ma non hanno mai potuto vedere il frutto del loro sostegno”, il riferimento tra gli altri è stato all’avvocato Nicola Morgese che fu il primo a lanciare Salvatore nel mondo dell’editoria ospitando i suoi lavori sulle pagine del mensile “l’altra Molfetta”. “Siamo felici di aver fatto partire questo importante progetto editoriale – ha detto Giulio Cosentino – specie perché frutto della collaborazione tra un giovane molfettese ed una altrettanto giovane casa editrice. Certamente non siamo stati spinti da ragioni di natura economica: la nostra è una vera e propria scommessa e anche il modo migliore per chiedere attenzione da parte
di istituzioni ed investitori privati verso il lavoro di tanti giovani nati nella nostra terra e che qui vogliono ed hanno il diritto di crescere e di realizzarsi umanamente e professionalmente”. Il lavoro di Salvatore Modugno del resto è l’esempio concreto di quanto possa essere facile costruire importanti vie di crescita professionale soltanto con il contributo ed il sostegno di chi è già ben consolidato nel territorio. “Sponsorizzare ‘il Fatto’ o un lavoro come quello di Salvatore – ha concluso Cosentino – consente di ottenere grande visibilità e soprattutto contribuisce al radicamento di importanti realtà che non possono che far bene al territorio”.
L’opinione
giovedì 11 dicembre 2008
Quel nulla che succede in città Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
“Che succede di nuovo a Molfetta?”. È la domanda dell’amico trovato per caso, che, ritenendo di avere a che fare con qualcuno ben informato, s’aspetta grandi rivelazioni. Il problema è non tanto capire “cosa” succede, ma “se” succede qualcosa. Senza tirare in ballo la vecchia tiritera, per cui i paesi limitrofi sono sempre meglio ed è lì che bisogna spostarsi se si vuole mangiare, divertirsi, far alcunché, risulta difficile individuare il cuore pulsante di questa città, capire dove si sceglie, dove si progetta, dove c’è la vita. La politica dovrebbe essere il luogo delle decisioni collettive, ma quella locale bisogna andare a cercarsela con pazienza e non è detto che si riesca a trovarla. Con un sindaco/senatore a governare praticamente in solitudine, re sole di provincia, che avrà pure in testa un suo modello di città, ma non lo condivide. Decide, urla, impone, senza lasciar spazio al
confronto, neppure all’interno del suo schieramento politico. Nel Consiglio Comunale si dovrebbe far sintesi dei diversi interessi e posizioni e bisogni cittadini, ma, da quando Antonio Azzollini è sindaco, si vede andare in scena sempre lo stesso rito: l’opposizione si sgola per far sentire la sua, alla fine i rappresentanti della maggioranza, al comando del domatore, alzano le mani ed approvano, tutto. Insomma, non è nel Consiglio Comunale che le cose succedono, pure gli stessi consiglieri ne sembrano sconsolatamente consapevoli. Ed i partiti seguono a ruota, Forza Italia, Alleanza Nazionale, la nuova formazione del Popolo della Libertà, avranno anche la maggioranza dei consensi a Molfetta, ma fra una campagna elettorale e l’altra scompaiono; un simpatizzante non saprebbe a chi rivolgersi per proporre o criticare, nel migliore dei casi producono ogni tanto un
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comunicato stampa, che costa poco, poi il nulla. E se succede qualcosa, così da dar soddisfazione agli amici che vorrebbero sapere quel che c’è da sapere, è incomprensibile, come l’opposizione del sindaco alla costruzione della nuova capitaneria, pure al momento delle decisioni approvata tranquillamente dalla stessa amministrazione che ora strepita e la definisce nientemeno che “la nuova Punta Perotti”, in una città in cui le reali “punte perotti”, ad esempio gli edifici sorti nei pressi della prima cala, svettano a chiudere lo sguardo, senza che nessuno ne sia turbato. Nel centro sinistra, ancora a leccarsi le ferite dopo la sconfitta alle ultime elezioni, non va meglio. Una fortuna che il movimento degli studenti contro la Gelmini abbia dato una scossa e fornito un motivo per convocare qualche manifestazione pubblica, altrimenti non ci sarebbero stati segni della sua esistenza, an-
che se da qualche parte sicuramente già si fanno e disfanno i candidati per le prossime elezioni. La domanda dell’amico rischia quindi di rimanere senza risposta? Non si può negare, però, che questa città abbia capacità e idee e voglia di fare; non c’è praticamente sera che a Molfetta non si organizzi una conferenza, un incontro pubblico, una lezione sui temi più disparati. La città pullula di associazioni, culturali o meno, gruppi teatrali, circoli e cose varie, ognuno impegnato nella sua attività, con prodotti a volte pregevoli, ma senza che questo faccia sistema, come se ognuno si fosse chiuso a curare il suo giardinetto che, per quanto capace di far sbocciare fiori bellissimi, rimane un’isola felice in una città grigia dove, ebbene sì, non succede nulla, tranne il proprio privatissimo tirare la carretta, giorno dopo giorno. Lella Salvemini
Cronaca
giovedì 11 dicembre 2008
Vogliamo capire cosa c’è nel nostro mare? Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Se l’alga tossica con il freddo è dormiente allora cosa provoca ai pescatori quelle ustioni sulle mani. Forse sarà la magistratura a chiarire il mistero.
Il mare sottocosta non è più marrone come accadeva fino a qualche settimana fa. Quella strana colorazione, lo hanno confermato in tutte le salse anche gli esperti dell’Arpa, l’agenzia regionale che si occupa di ambiente, era riconducibile alla presenza considerevole di “ostreopsis ovata”, l’alga tossica di origine tropicale che da qualche anno in estate popola i nostri mari. Le temperature miti di settembre e di ottobre ne avevano favorito la fioritura anche in autunno. Sempre all’alga tos-
sica erano riconducibili le piaghe sulla pelle e le difficoltà respiratorie dei nostri pescatori. Ora, come è presumibile, con l’abbassamento della temperatura l’alga non è più in fioritura. Tornerà con la bella stagione. Tanto che la colorazione del mare, adesso, è naturale. Stupisce invece il fatto che i pescatori, a cui è stato raccontato di pazientare e di imparare a convivere con gli effetti dell’alga, pur in assenza di questo killer del mare, continuino ad accusare problemi.
Per loro non è cambiato nulla. Anzi se è possibile la situazione è peggiorata. Tanto che il 27 novembre corso è stata depositata in Procura a Trani una denuncia contro ignoti. I pescatori vogliono che si faccia chiarezza. Se l’alga non c’è più in mare c’è da chiedersi cosa provoca quelle ferite dolorose sulla loro pelle. Ed è proprio per tramite dell’interessamento della magistratura che i pescatori vogliono andare fino in fondo. Nel frattempo il numero dei referti del pronto soccorso continua ad aumenta-
re. La pelle dei pescatori gonfia si apre, lacerata, quasi che sia venuta a contatto con una sostanza chimica. Ipotesi esclusa dall’Arpa che ha perfino indetto una conferenza stampa per tranquillizzare l’opinione pubblica. E forse sarebbe il caso che anche le istituzioni locali, anche politiche, cominciassero ad occuparsi della vicenda. Le foto che pubblichiamo, fornite dai pescatori e scattate da Paolo de Gennaro dell’associazione Marevivo sono molto più eloquenti di qualsiasi parola.
Cronaca
giovedì 11 dicembre 2008
Il Pub Beatles a fuoco: nessun gesto di solidarietà per il titolare Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Le indagini dei carabinieri procedono ma, senza testimoni, sarà davvero difficile giungere all’imputazione di qualcuno. Nel frattempo un mucchio di sospetti avvelenano l’aria e il pub resta chiuso. È probabile che non si arrivi mai all’autore materiale o al mandante dell’incendio doloso che ha distrutto tutti gli arredi interni del Beatles, uno dei pub più frequentati del Lungomare. È così perché nessuno parla. Nessuno ha visto né sentito nulla. I carabinieri indagano sull’episodio. Ci sono sospetti ma da soli non bastano. Non ci sono prove, non ci sono neppure indizi concreti. Insomma, c’è il nulla. Al momento è anche difficile azzardare ipotesi sui tempi di riapertura del locale sempre che il titolare, demotivato e deluso, decida di rimboccarsi le maniche e ricominciare. E la delusione è tanta anche perché da
nessuna parte, neppure dai colleghi, sono arrivate attestazioni di solidarietà nei confronti del titolare del locale, un silenzio che fa male. Quell’incendio non ha distrutto solo gli arredi. Ha anche consumato le ultime energie rimaste ad un esercente costretto a fare i conti con una crisi dilagante e con una serie di problemi direttamente o indirettamente connessi alla propria attività ritenuta ora troppo rumorosa, per via della musica, ora troppo invadente. Ad oggi, e sono trascorsi circa venti giorni, l’incendio è divampato nella notte tra il 17 e il 18 novembre scorsi, all’interno del pub è cambiato poco.
L’ambiente è spettrale. Chi ha commesso il reato sapeva bene quello che stava facendo. Ha dosato il liquido infiammabile, benzina, in modo che distruggesse l’interno del pub ma non arrecasse danni né ai muri, né al palazzo sovrastante. Soprattutto ha fatto in modo che non ci fossero esplosioni eccessivamente rumorose che potessero svegliare i condomini. Qualcuno però ha rotto un vetro della porta finestra del pub e ha appiccato l’incendio. Le fiamme hanno lavorato per ore. Il fuoco si è estinto da solo, lentamente. È stato il titolare del locale ad accorgersi di quanto era accaduto solo il mattino seguente quando ormai non
c’era più nulla da fare. Scartata l’ipotesi della matrice estorsiva dell’incendio resta quella, piuttosto debole per la verità, dell’atto vandalico ad opera di ignoti. Gli investigatori non hanno mai scartato anche la possibilità che l’episodio possa ricondurre a questioni personali, a cui il titolare del locale non ha dato importanza, a qualche conto in sospeso tra l’uomo e qualcuno che, evidentemente, non ha esitato a far ricorso al fuoco per far sentire le proprie ragioni. In assenza di riscontri oggettivi non si può puntare l’indice a caso e l’odore acre del fumo continuerà ad essere padrone di quel locale ormai chiuso.
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Politica
giovedì 11 dicembre 2008
Amato lancia l’allarme Multiservizi Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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La strana storia della foresteria Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Il presidente Solimini invece ridimensiona la situazione Riprendono i lavori e prosegue la battaglia legale. Mentre e dà speranze ai lavoratori. il Consiglio Comunale non viene informato di nulla. La lettera “incriminata” è datata 26 novembre ed è stata scritta dal dottor Domenico Cocola, amministratore delegato della Molfetta Multiservizi Spa. I destinatari sono dieci dipendenti dell’azienda attualmente assegnati al settore tecnico e amministrativo. A renderla pubblica è stato il consigliere comunale dell’UdC Pino Amato che nel corso dell’ultima seduta del Consiglio ha chiesto all’amministrazione (proprietaria del 51% delle quote) una spiegazione su quanto sta avvenendo all’interno dell’azienda stessa. In sostanza la lettera della Multiservizi comunica che per una serie di circostanze si è “determinato un grave squilibrio tra la struttura tecnico-amministrativa e quella produttiva, squilibrio che andrà risolto ridimensionando il numero degli addetti a tale struttura in misura non inferiore alle quattro unità”. Praticamente si chiede ad alcuni dei lavoratori di acconsentire al loro trasferimento ad altre mansioni. Una circostanza che Pino Amato ha duramente criticato ritenendola comunque l’anticamera di un provvedimento di licenziamento. Affermazioni smentite
dal presidente della Multiservizi Maurizio Solimini che, fuori città per impegni, ha specificato che è tutt’ora in corso una trattativa con i sindacati poiché “nessuno vuol licenziare alcun lavoratore, è però necessaria una riorganizzazione della struttura”, in sintesi si potrebbe andare in contro oltre che a cambi di mansione anche a rideterminazioni dell’orario lavorativo. Una cosa però Solimini ha tenuto a specificare: “Per quanto riguarda le indennità degli amministratori questo sono attualmente inesistenti, bisognerebbe invece eliminare o ridurre quelle di alcuni dipendenti. Solo così, forse, si potrebbero trovare concrete soluzioni al momento di difficoltà che sta vivendo l’azienda”.
Continua a trascinarsi la vicenda relativa alla costruzione della foresteria della Capitaneria di Porto. Il giudice amministrativo regionale su richiesta di Provveditorato alle Opere Pubbliche e ditta esecutrice dei lavori, in attesa di discutere il caso nell’udienza fissata per il 3 dicembre, aveva deciso senza nemmeno ascoltare le ragioni del Comune, di disporre la sospensione del provvedimento sindacale con cui Antonio Azzollini aveva imposto un nuovo stop ai lavori. Nel frattempo, il 2 dicembre i legali del Comune di Molfetta hanno presentato un “ricorso incidentale” con l’evidente scopo di posticipare le decisioni della magistratura. Scopo evidentemente non raggiunto poiché il Tar “Ritenuto che il ricorso sia sfornito di ‘fumus’ atteso che risulta del tutto erroneo ed errato il richiamo reso nell’atto gravato all’art. 54 D.Lgs. 267/00 atteso che il relativo potere è correlato all’esistenza di situazioni eccezionali, impreviste, e che costituiscano minaccia per la pubblica incolumità, situazioni che anche da un punto di vista logico non si riscontrano nel caso in cui si controverte in ordine alla realizzazione di un’opera pubblica e sulla quale
lo stesso Comune si era in precedenza e positivamente espresso”. Il Tar ha inoltre definito “contraddittoria la posizione del sindaco il quale intende agire come Ufficiale di governo per contrastare l’attività di una Amministrazione dello Stato bloccando la realizzazione di un’opera pubblica e osservato poi, quanto al ricorso incidentale esperito dall’Amministrazione Comunale, che lo stesso si ravvisa del tutto irrituale”. Per questo l’ordinanza di sospensione dei lavori è stata annullata dal Tar. Ci auguriamo che almeno adesso il sindaco sentirà di bisogno di riferire in Consiglio Comunale su quanto sta avvenendo e, soprattutto, su quanto denaro pubblico sta spendendo l’intera comunità in questa vicenda.
Primo Piano
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Sicurezza e nuove aule per le scuole superiori di Molfetta Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Un bilancio dei lavori della Provincia con l’assessore Zaza.
Edifici scolastici messi a norma e quindi più sicuri, nuove aule e laboratori, garanzia di pieno accesso agli alunni disabili, manutenzione regolare; è quanto fatto in questi anni dalla Provincia per gli istituti superiori di Molfetta. Ne abbiamo parlato con l’assessore provinciale Antonello Zaza che, pur con la delega alla Socialità, si è impegnato a risolvere quelle che lui definisce le “sofferenze croniche” dell’edilizia scolastica cittadina.
La sede di via Giovinazzo dell’Alberghiero è stata liberata dall’amianto, con una spesa di 336mila euro; la bonifica aprì la strada al trasferimento all’Apicella, diventata poi una seconda sede, adeguata nel 2006 con lavori di messa a norma e sicurezza per un investimento di 640mila euro. Dopo tramezzature, pitturazione, sistemazione dell’area esterna e degli impianti, presso l’Apicella sono state collocate 36 classi, eliminando i doppi turni.
Al professionale “Don Tonino Bello” manutenzione, rifacimento dell’impianto igienico sanitario, elettrico e idrico, ripristino del sistema antincendio e dell’autoclave, sistemazione della palestra coperta, prima inagibile, e nel 2006 il recupero di tre nuove aule, mentre è in corso il completamento dell’auditorium (140mila euro), mai utilizzato, se non come deposito. È stato recentemente approvato il progetto preliminare di ampliamento (700mila euro), attraverso l’utilizzo del seminterrato, così da recuperare aule e far rientrare le classi prima ospitate dal Magistrale ed ora situate presso la ex Kolbe, per le quali la Provincia paga 70mila euro l’anno. Anche per il Tecnico Commerciale lavori di messa a norma e sicurezza per 656mila euro; è in fase di approvazione il progetto definitivo di 500mila euro per il recupero della casa del custode e del seminterrato, qui saranno collocati i laboratori, liberando aule e rendendo possibile il rientro delle cinque classi collocate presso la scuola elementare Berlinguer. Per l’Industriale nel 2006 la Provincia ha provveduto a lavori di consolidamento statico per evitare un cedimento strutturale (86.572 euro) e poi di risanamento delle murature (140mila euro); rifatta la recinzione esterna posteriore e collocati ringhiera, cancelli e impianto di illuminazione per l’intero Polivalente. Il mese scorso la Provincia ha approvato il progetto preliminare per la costruzione di 15 nuove aule, 5 laboratori e una nuova palestra coperta (3 milioni e 500mila euro), ciò consentirà di far rientrare nella sede di via Togliatti le 15 classi che attualmente sono sistemate all’Apicella. Al Magistrale lavori per il risanamento statico (44mila euro), oltre a manutenzioni varie, nel 2006 adeguamento alle norme di sicurezza (247mila euro). Anche per l’Ipsiam la Provincia ha provveduto alla messa in sicurezza e a lavori di manutenzione per tetto, pavi-
mentazione, facciata ed infissi, di cui vi è continua necessità, data la vicinanza con il mare. Per lo Scientifico interventi di messa in agibilità di ambienti didattici. Per il Classico nel 2006 un investimento di 110mila euro per il rifacimento della palestra coperta, mentre sono in corso lavori per la messa a norma e la sicurezza (600 mila euro).
“L’attività della Provincia – afferma l’assessore Antonello Zaza – ha avuto l’obiettivo di risolvere i problemi cronici di alcuni istituti, recuperare nuove aule per gli studenti, consentendo di far rientrare le comunità scolastiche in un unico plesso e liberare sedi staccate per le quali la Provincia pagava un fitto annuo, come i 70mila euro per la ex Kolbe. Ci siamo poi impegnati in interventi tesi a garantire la massima sicurezza degli edifici e l’accesso agli alunni disabili”. l.s.
Inchiesta
giovedì 27 novembre 2008
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Pulo: una storia a lieto fine Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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La dolina carsica è stata riaperta al pubblico. Per venti anni la comunità ne è stata privata a causa di stupide beghe di natura politica. Dopo tante passerelle elettorali. Tanti nastri tagliati a favore di cameraman e giornalisti. Dopo tante promesse finite nel dimenticatoio in un batter di ciglia forse, lasciateci ancora essere cauti, il Pulo di Molfetta è stato finalmente restituito all’intera comunità molfettese e, perché no, a tutta la Nazione. Con una cerimonia tanto semplice e altrettanto partecipata è stato riaperto quel cancello che per oltre un ventennio ha separato il quotidiano della nostra città da una storia millenaria fatta di rigogliosa e selvaggia vegetazione, tracce di un passato ancora da raccontare ma, anche stupide beghe di natura politica e incontrollato vandalismo che hanno rischiato di demolire per sempre quella che a giusta ragione può essere considerata un’opera d’arte naturale.
Da oggi e almeno per i prossimi cinque anni il Pulo di Molfetta potrà essere visitato, fotografato, analizzato ed “ascoltato” da chiunque ne avrà voglia. Da tutti coloro che decideranno di “staccare la spina” per due ore, di lasciarsi alle spalle la routine quotidiana per immergersi nella natura stando a due passi da casa. Insomma, il Pulo si candida a divenire non solo meta di studio ma anche luogo di recupero di emozioni e sensazioni che la frenesia quotidiana mettono costantemente a dura prova. Dietro tutte queste belle cose però ci sono anni di lotte intestine tra due enti, la provincia di Bari ed il Comune di Molfetta: il primo ente proprietario del sito, il secondo competente per territorio. Una lotta fatta di carte bollate, conferenze di servizi disertate e quotidiani scarica barile cui i
cittadini hanno spesso dovuto assistere impotenti. Risultato? Pulo chiuso e consegnato alla mercé di ladri, vandali e violentatori del territorio. Milioni di vecchie lire spese inutilmente e lavori di recupero che hanno in più occasioni avuto necessità di essere interamente rifatti. Insomma, una vera e propria “storia all’italiana” che stranamente non è mai stata documentata dalle telecamere di note trasmissioni satiriche e di denuncia in onda sulle emittenti nazionali. Forse perché di ironia nella storia del Pulo non ce n’era poi tanta: si trattava unicamente di amara e cruda realtà. Una realtà che aveva (e ci auguriamo non
avrà più in futuro) come protagoniste due pubbliche amministrazioni impegnate a farsi la guerra. Un po’ come quello che sta avvenendo proprio in queste settimane all’ombra dello storico Teatro Petruzzelli di Bari: lotte intestine tra poteri politici che privano la comunità di ciò che effettivamente gli appartiene. Storie di tutti i giorni insomma. Come quella del parco della zona 167, o dell’edificio scolastico di Lama Scotella o del Museo di Casina Cappelluti. Storie incominciate tanto, troppo tempo fa e che aspettano che qualcuno ne scriva la fine. Magari lieta. Come è stato per il Pulo di Molfetta.
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Inchiesta Zaza: “Siamo felici ma non abbassiamo la guardia”. 860
Antonello Zaza, assessore provinciale della giunta di centro sinistra guidata da Vincenzo Divella è moderatamente soddisfatto per la riapertura del Pulo. Una moderazione derivante dalla volontà di non lasciarsi andare a facili entusiasmi anche in considerazione di ciò che attorno al Pulo è avvenuto negli ultimi anni. “Riapriamo e non inauguriamo il Pulo – ha detto Zaza – e lo facciamo stando con i piedi ben piantati per terra. La nostra principale preoccupazione in questo memento è di evitare in tutti i modi che possa nei prossimi mesi ripetersi una beffa per la città ed i cittadini: il Pulo è stato riaperto e così dovrà rimanere”. Una parte fondamentale nella risoluzione del “problema Pulo” l’ha avuto al Provincia di Bari che, oltre a garantire i fondi per i lavori di ripristino e messa a norma delle strutture, ha anche garantito i fondi per la gestione della dolina. “L’ente che rappresento – ha precisato Zaza – ha messo a disposizione del consorzio Polje che gestirà il Pulo nei prossimi cinque anni un contributo annuo di quarantamila euro. Si tratta indubbiamente di una cifra che garantirà la sopravvivenza del consorzio evitando che la gestione della dolina possa divenire con il tempo onerosa e difficile da portare avanti”. “La riapertura del Pulo – ha commentato Zaza mentre con i primi visitatori si addentrava nell’enorme cavità carsica – è oggi un dato di fatto. Si tratta comunque di una tappa e non di un punto di arrivo. Il prossimo obiettivo è l’apertura del museo archeologico in cui verranno esposti i reperti e che completerà il Sistema Pulo. Un sistema che avremo il dovere di far entrare a far parte dei più importanti percorsi turistici e culturali del Mezzogiorno d’Italia”. Insomma la strada è tracciata: riaperto il Pulo è ora necessario premere sull’acceleratore per arrivare all’apertura del museo e per portare i turisti di tutto il mondo qui a Molfetta. “Il Pulo di Molfetta – ha detto ancora Zaza – offre straordinarie ricchezze non solo di carattere storico e archeologico, ma anche naturalistico: offerte che non è facile trovare tutte insieme e che meritano l’attenzione degli operatori del settore”. Una delle principali preoccupazioni è costituita dalla famelica aggressione da parte dei vandali: “Faccio appello ai cittadini affinché si sentano responsabili di questo patrimonio della comunità e perché vigilino affiancando l’opera di carabinieri e guardie campestri che monitoreranno il sito anche attraverso un impianto di radio allarme”.
Signore e signori ecco a noi il Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Ticket di ingresso per tutti, visite guidate per adulti e bambini. È arrivato con un mese di anticipo il regalo di fine anno. Adesso incomincia l’avventura Con tre euro, due per i più piccoli e gli studenti, si va a spasso nella storia. Il ticket di ingresso per visitare il Pulo ha il costo di un cono gelato. È un motivo in più per non lasciarsi sfuggire l’occasione di scendere nella dolina, in compagnia delle guide, per arrivare fino in fondo, dove c’è la nitriera borbonica, fermandosi, qua e là, ad ammirare le strutture recuperate e la vegetazione. L’intesa raggiunta tra la Provincia di Bari, proprietaria del sito, e il consorzio di associazioni Polje ha consentito la riapertura al pubblico della dolina che, confidando nella buona sorte, sarà garantita per i prossimi cinque anni. Le prime visite guidate, domenica 30 novembre scorso, hanno fatto il pienone. D’ora in avanti sarà possibile visitare la dolina tutti i fine settimana e i festivi dalle ore 9.00 alle ore 13.30 (turni di visita alle 9, alle 10.30 e alle 12). Da marzo ad ottobre la dolina sarà aperta anche nelle ore pomeridiane dalle 16 alle 19 (turni di visita alle 16 e alle 17.30). Negli altri giorni sarà possibile organizzare visite guidate su prenotazione. Le discese saranno consentite a gruppi fino a trenta persone. Per prenotare si potrà far ricorso all’indirizzo infoplje@gmail.com, ai numeri di telefono 080.3359402 (Pro Loco), 3497935091 (Raffaele Annese, presidente di Polje). Molte, già adesso, sono le scuole in lista d’attesa per le visite. Per questo sarà indispensabile la collaborazione con il Comune che, se non potrà intervenire con forme di cofinanziamento, potrà farlo in termini di servizi offerti, magari con bus navetta per il trasporto dei turisti dal centro cittadino alla dolina, oppure con bus per il trasporto degli alunni. Già nei mesi scorsi il Consorzio ha predisposto una rete che ha coinvolto le scuole, gli operatori del settore turistico, le associazioni e anche altre realtà ricche di storia e natura sul territorio al fine di garantire un’offerta turistica di qualità. Ha realizzato una brochure ed una guida illustrata. Ha formato settanta guide. Ha messo a punto un programma di iniziative per far confluire il maggior numero persone anche in pieno inverno. Presto sarà attivato anche un sito internet che consentirà una interazione maggiore anche oltre i confini nazionali.
Per il Pulo un consorzio di volontari 862
Cinque associazioni per una gestione ragionata della dolina. Fanno parte del Consorzio Polje le associazioni Terrae, Archeoclub, Wwf, Ictius, Pro Loco, Legambiente. Il Consorzio si è costituito, con apposito atto notarile, il 2 ottobre del 2007, poco più di un anno fa. Nei fatti esisteva già da luglio dello stesso anno, da quando cioè i responsabili delle diverse associazioni avevano sottoscritto una intesa di massima. Per il lavoro svolto il Consorzio non ha percepito nulla. A Pollje la Provincia riconoscerà, ma solo a presentazione delle fatture e delle spese sostenute, quarantamila euro all’anno per i prossimi cinque anni. La somma non sarà sufficiente per gestire il sito e per questo il Consorzio dovrà attivare una serie di iniziative per auto finanziarsi attraverso sponsorizzazioni, lo sbigliettamento all’ingresso, la vendita di pubblicazioni inerenti la storia della dolina e di gadget che al momento sono allo studio.
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giovedì 11 dicembre 2008
Quando la dolina ospitava il presepe vivente.
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Dal 1973 al 1979 il Pulo di Molfetta è stato anche scenario di uno degli appuntamenti più attesi nel periodo natalizio. È infatti nella grande dolina carsica che il “Circolo Base 31” organizzava un grande presepe vivente capace di richiamare nei giorni di apertura migliaia di visitatori provenienti da ogni parte della regione e non solo. Oltre cento erano i figuranti, tutti rigorosamente in abito di scena, impegnati nella realizzazione dell’evento che trovava degno scenario tra la vegetazione, i sentieri e le cavità della dolina. Per ogni edizione sono stati contati oltre ventimila visitatori: un dato enorme e che dà il senso di quanto importante fosse divenuta la manifestazione. Manifestazione che dovette interrompersi per ragioni di sicurezza all’indomani del terremoto dell’Irpinia. Per rivivere le emozioni di quel presepe vivente è oggi possibile guardare il video che ne racconta l’edizione del 1979 disponibile sul sito internet www.ilfatto.net e gentilmente concesso da Enzo Balducci.
Un percorso ad ostacoli prima della riapertura Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Una serie di problemi a cominciare dal 2007 quando la Provincia decise di intervenire in modo convinto per restituire il sito al pubblico. Il 2008 l’anno della svolta. Oltre tre milioni di euro, spicciolo più spicciolo meno, tanto è costato rimettere in sesto il Pulo. Il grosso degli interventi si riferisce agli anni compresi tra il 1995 e il 1999. Ma piccole iniezioni di denaro sono state necessarie anche negli anni a seguire. L’ultima risale ai mesi scorsi con l’intervento dell’ente provinciale per un importo di oltre centocinquantamila euro. Il Pulo, dolina carsica che si trova in territorio comunale di Molfetta, è proprietà della Provincia di Bari. La dolina, in seguito ai danni provocati dal terremoto dell’Irpinia, nel 1981, fu chiusa al pubblico. Tutto rimase inalterato fino al 1995, quando, con fondi europei erogati dalla Regione Puglia e dalla Provincia, furono disposti una serie di lavori di recupero e riattamento che però non permisero di salvare le grotte, disposte sulle pareti della dolina, che comunque non si potranno più visitare. In un primo momento furono stanziati
2.065.827,60 euro, l’85% dalla Regione, ed il rimanente 15% dalla Provincia. Poi furono erogati altri finanziamenti. Tra le priorità individuate c’era la ripresa della ricerca archeologica, in particolare sul fondo e sulle pendici della dolina. Ma poi si passò anche alla salvaguardia e al recupero della vegetazione, al restauro della nitriera Borbonica, vero e proprio monumento di archeologia industriale, portata alla luce proprio in seguito ai lavori di scavo. Nel corso dei lavori furono anche realizzati interventi di ingegneria naturalistica finalizzati a migliorare la stabilità dei pendii e a riqualificare i percorsi per i visitatori. Gli interventi, eseguiti sotto la direzione dei tecnici della Provincia e la supervisione della Sovrintendenza ai beni archeologici, furono divisi in tre tranche, l’ultima delle quali dal luglio 2002 al gennaio 2004. Proprio in quel periodo furono realizzati parcheggi e servizi igienici a disposizione dei vi-
sitatori, poi completamente distrutti e ora ricostruiti. Negli ultimi anni il Pulo è stato inaugurato e chiuso almeno tre volte, in una circostanza l’apertura è durata meno di dodici ore. Tra il 2005 e il 2007 i bivacchi in fondo alla dolina sono diventati una costante e quasi sempre si sono accompagnati a distruzione e a furti. Qualcuno rubò anche tutti i cavi dell’impianto elettrico, distrusse ogni forma di arredo, portò via mattonelle, sanitari, porte e finestre, colorò i sentieri con vernice spray, estirpò le piante. Fu all’inizio del 2007 che la Provincia decise di intervenire in modo convinto. Aprì alle associazioni che si dicevano pronte a costituirsi in consorzio per gestire il sito; individuò fondi sia per i lavori di ripristino della dolina sia per l’avvio della gestione. Ma è stato il 2008 l’anno della svolta. Il 30 novembre i cancelli del Pulo si sono riaperti. La dolina è stata restituita al pubblico.
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Inchiesta
giovedì 11 dicembre 2008
La storia del Pulo raccontata da Polje Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Ecco come il consorzio di gestione presenta la dolina in un pieghevole distribuito gratuitamente a turisti e visitatori. La dolina del Pulo si trova a due chivoriscono sopralluoghi e analisi per la lometri dal centro urbano di Molfetta. costruzione di una nitriera. Le strutture È un’ampia formazione di origine carproduttive acquistano ben presto rinosica con un perimetro di 600 metri, un manza e vengono descritte nelle reladiametro massimo di 170 metri ed una zioni e nelle immagini di importanti profondità di 30 metri, sulle cui pareti studiosi dell’epoca. L’interesse per la verticali si aprono numerose grotte. Il nitriera declina rapidamente già alla Pulo è una interessante oasi naturalistifine del Settecento e la struttura cade ca che presenta specie floristiche sponprogressivamente in rovina. tanee ma anche introdotte dall’uomo A quegli stessi anni risalgono i pried un gran numero di specie faunistimi ritrovamenti in dolina di materiali che, caratteristiche della fascia costiera preistorici litici e ceramici e l’Abate del nord barese. Giovene, insigne studioso e collezioIl sito ha rilevante interesse archeolonista molfettese, intuendo l’ecceziogico per una frequentazione umana che nalità della scoperta, cura la raccolta copre un ampio arco cronologico, a pardei reperti che costituiranno il primo tire da 7000 anni fa, sino al XIX seconucleo del museo del Seminario Velo. L’età preistorica, in special modo il scovile di Molfetta. Neolitico, è testimoniata da importanNel primo decennio del XX secolo, sui ti reperti archeologici. La ceramimca campi circostanti la dolina iniziano siimpressa, definita nelle classificazioni stematiche campagne di scavi, condotte scientifiche come “Civiltà di Molfetta”, tale della dolina un piccolo monastero Nella seconda metà del XVIII secolo il da importanti archeologi, quli Mayer e è l’espressione dell’importante cultura che, dominando dall’alto il territorio, Pulo con le sue grotte ricche di nitra- Mosso che riportano alla luce i resti di fiorita sui margini della dolina. costituisce non solo luogo di medita- ti, prezioso componente naturale della una necropoli e di un villaggio capanNella prima metà del XVI secolo una zione ma anche un osservatorio privi- polvere da sparo, diventa il centro del- nicolo neolitico. Tali scoperte costituicomunità religiosa di Monaci Cap- legiato dei singolari fenomeni natura- l’interesse scientifico ed economico del scono una pietra miliare negli studi sul puccini costruisce sul ciglio occiden- listici del luogo. Regno di Napoli e dei Borbone che fa- neolitico europeo.
In Città
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Lettere anonime alla Municipale Tra pochi mesi un nuovo corso Umberto Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Destinatari il comandante ed il suo vice. Indagini in corso. Le denuncie ai carabinieri sono state presentate e le indagini sono in corso. Presto probabilmente l’autore o gli autori delle lettere anonime che da alcuni mesi stanno arrivando al comando di Polizia Municipale avranno un’identità. Già in passato missive anonime erano state inviate ai vertici della polizia locale e puntualmente gli episodi erano stati segnalati. L’obiettivo era sempre il comandante del corpo, il dottor Mauro Giuseppe Gadaleta, in passato vittima anche di minacce da parte di un commerciante poi denunciato e condannato dal tribunale. Oggi l’interesse si è spostato anche sul vice di Gadaleta, il tenente Gaetano Camporeale, destinatario di missive anonime, una delle quali recapitata direttamente a casa. Come del resto era già successo a Gadaleta. Pare, ma la notizia non viene confermata, che in una delle lettere vengano citati anche i famigliari di uno degli ufficiali del corpo. Insomma, se potrebbe essere escluso
che le lettere costituiscano una vera minaccia per i destinatari, certo è che qualcuno cui probabilmente sono stati “pestati i piedi” ha deciso di rendere ancor più difficile la vita del responsabile del corpo e del suo vice. Da primi riscontri eseguiti sulle missive, sembrerebbe che seppur scritte con grafie contraffatte, siano state nella maggior parte dei casi redatte dalla stessa mano che laddove ha posto una firma in calce ha utilizzato o nominativi falsi o di persone realmente esistenti che interpellate hanno escluso di aver mai redatto simili lettere. “Non ci sentiamo minacciati – ha dichiarato Gadaleta – ma certamente la storia ci crea disagio specie quando vengono coinvolte le nostre famiglie. Una cosa è però certa: se l’autore o gli autori credono di poter interrompere la nostra attività di controllo sul territorio, allora è completamente fuori strada, continueremo a lavorare con solerzia e con impegno. Come abbiamo sempre fatto”.
Addio piccolo Willy Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Il randagino, protagonista di una vera “storia d’amore”, è stato travolto da un treno.
La storia di Willy (nella foto) e Maya, due randagi divenuti in qualche modo simbolo della città, ormai può essere raccontata soltanto al passato. Qualche giorno fa infatti il piccolo Willy ha perso la vita. Il piccolo cagnolino bianco é stato travolto da un treno in corsa... stava seguendo la sua Maya
ma non ha fatto in tempo a raggiungerla. “Noi tutti della Lega Cani di Molfetta – ha commentato la dottoressa La Volpe – vogliamo ricordare il piccolo Willy, un esserino che ha pagato con la propria vita la sua voglia di libertà. Il piccolo Willy ci ha insegnato, come molti animali fanno, che l’amore e la libertà sono i beni più preziosi che ogni essere vivente possiede. L’amore per la sua compagna e la gioia di correre libero con lei gli sono costati la vita. Ma lui sfidava anche il mostro sulle rotaie. Addio Willy, dove sei ora nessuno potrà più farti del male, nessun uomo ti rinchiuderà dietro quattro sbarre, ora puoi davvero correre felice. Ci mancherai tanto e mancherai tanto alla tua Maya. Ti vogliamo bene e non ti dimenticheremo mai". m.d.
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assicurarlo l’assessore al commercio Corrieri. Intanto continuano le lamentele dei cittadini.
Continuano a piovere in redazione lamentele sullo stato di abbandono in cui versa corso Umberto, strada centrale che un “salotto” non può essere considerato soprattutto a causa dello stato di totale abbandono in cui versa l’arredo urbano. Mesi fa lo stato di degrado delle “panche-fioriere” presenti lungo l’arteria aveva spinto l’amministrazione a sostituirle provvisoriamente con dei freddi pannelli pubblicitari. Un nostro anziano lettore, in una telefonata, ha lamentato proprio l’impossibilità di sedersi a Corso Umberto e godere del passeggio. “L’Amministrazione Comunale non ha certo dimenticato questa annosa questione – ci ha detto l’assessore al commercio Domenico Corrieri – si tratta di uno dei prossimi obiettivi per il 2009 per la riqualificazione del centro cittadino e per il rilancio del commercio locale. In questi giorni siamo a lavoro per predisporre un appropriato piano strategico per quanto riguarda l’arredo urbano e tutto sarà pronto entro l’estate 2009. Al
momento –ha continuato Corrieri – non sono in grado di fornire ulteriori particolari circa le tipologie strutturali degli arredi in quanto il tutto è ancora in fase di studio e di progettazione, ma sicuramente posso assicurare tutti i cittadini che quei cartelloni pubblicitari sistemati su corso Umberto molto presto torneranno a fare spazio ad un arredo più consono alla nostra città”. L’obiettivo è quello non soltanto di migliorare l’aspetto estetico del centro cittadino ma soprattutto di favorire quel rilancio del commercio locale compromesso in parte dall’apertura di grossi centri commerciali nella zona Asi e dalla crisi finanziaria dell’ultimo periodo. È quanto si augurano anche i commercianti e le relative associazioni di categoria, che da tempo sembrano aver messo da parte l’ascia di guerra nei confronti dei grandi distributori, facendo leva soprattutto sull’Amministrazione Comunale e sul progetto dell’ipermercato all’aperto. Matteo Diamante
Cardiopatico e senza lavoro: chiede aiuto Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Giuseppe ha 34 anni. Cerca un lavoro per sopravvivere. Giuseppe ha 34 anni e un solo desiderio: poter lavorare. Un desiderio che purtroppo è tale per molti giovani della sua età. Ma Giuseppe ha un problema in più: è cardiopatico e in attesa di un trapianto di cuore. Non potrebbe fare sforzi. Non potrebbe fare lavori faticosi. Non potrebbe ma lo fa. Per necessità aiuta sua sorella nella pulizia di alcuni uffici. Per lui sinora nessun lavoro “compatibile” con la sua condizione fisica. Eppure Giuseppe è iscritto da anni nelle liste di collocamento e avrebbe diritto ad aiuti concreti da parte delle istituzioni. “Non voglio l’elemosina – ci ha detto – voglio lavorare per mantenermi
e per contribuire alle spese di casa”. Giuseppe infatti vive con l’anziana madre, vedova, che ha già perso tre figli sempre per problemi cardiaci. In due sopravvivono con circa settecento euro al mese: da quei soldi bisogna pagare l’affitto di casa, le medicine e le spese di ogni giorno. “Mi sono più volte rivolto ai servizi sociali – ha ricordato Giuseppe – ma mi dicono che per il momento non possono fare nulla. Ho contattato tante aziende della nostra zona artigianale ma nessuno mi ha dato la possibilità di poter lavorare”. Giuseppe ora è disperato. Ha bisogno di una mano. Una mano per vivere e farlo con dignità.
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In Città
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Save the Children: è l’invito di Tony Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Un enorme telo pubblicitario è stato sistemato su di una impalcatura.
Antonio Vernola, Tony per gli amici, titolare di una ditta che si occupa di lavori edili, il volontariato e l’impegno sociale si può proprio dire ce l’abbia nel sangue: è stato uno dei fondatori e dei principali animatori di quella importante realtà che si chiama Sermolfetta. In città è molto conosciuto, forse più nella sua veste di volontario che in quella di piccolo imprenditore. Due abiti che Tony non
fatica a scambiare l’uno con l’altro e che spesso trova il modo di accomunare. Come è accaduto all’inizio del mese di dicembre, quando chiamato ad eseguire lavori di ristrutturazione di uno stabile in corso Umberto gli è saltata in mente una idea: perché non destinare i soldi spesi ogni anno per i soliti gadget natalizi ad una attività di beneficenza? E così Tony ed i suoi operai dopo aver realizzato una impalcatura utile ai lavori che si protrarranno sino a gennaio, sfruttando l’enorme struttura metallica hanno sistemato un telo pubblicitario, alto nove metri e lungo venti, su cui c’è stampato un invito a contribuire ai progetti dell’associazione internazionale “Save the Children” che si occupa di progetti in favore dei minori nei paesi del Terzo Mondo. Il telo, commissionato e pagato da Tony, è costato circa 3mila euro. Soldi investiti con la speranza in tanti vedendolo possano contribuire alle iniziative della importante organizzazione.
Per Natale “acqua” in regalo Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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La Fondiaria-Sai di Molfetta coinvolta in un progetto per il Burkina Faso. Fondiaria-Sai, rappresentata da Francesco de Palma a Molfetta, e le Suore Apostole del Sacro Cuore attive da 25 anni in Burkina Faso, insieme per la solidarietà. A Molfetta sono arrivate suor Gloria, Madre Superiora dell’Istituto, e suor Martina, che hanno incontrato i diretti interessati all’iniziativa. Le SASC sono un Istituto fondato nel 1936 da Maria Gargani a Volturara Appula. Donne e bambini sono sin dall’origine al centro della loro attività. Nel piccolo villaggio di Nanoro sono poste le basi di un’attività che ha portato all’edificazione di un centro di promozione per la donna. Taglio, cucito, nozioni basiche di igiene, un’autentica scuola con l’obiettivo di concludere il percorso di indipendenza della donna dopo un triennio di lezioni. Fulcro dell’attività delle missionarie è la realizzazione di pozzi per ricavare acqua. Oggi Nanoro è diventata una vera città, con un grande ospedale fondato da un chirurgo torinese, con una buona forma-
zione agricola. Eppure le condizioni di donne e bambini, sono sempre drammatiche e la carenza d’acqua è ancora un problema. Ecco il senso della campagna per la raccolta fondi promossa dalla Fondiaria di Molfetta. I clienti dell’agenzia avranno la possibilità di dare un contributo a sostegno delle attività delle SASC: invece dei consueti gadget, qualcosa di molto più condiviso e utile, un gesto di sensibilità e di vicinanza ad un mondo, quello dell’Africa, che non conosce il senso della parola “crisi” perché abituato ad una quotidianità di sofferenze e sacrifici. “Vogliamo creare un processo virtuoso, porre le basi di una collaborazione continuativa con le SASC – ha affermato de Palma – da quando ho ascoltato la prima volta le parole di suor Gloria, sono rimasto scosso. Dare una piccola mano non è difficile. Seguiremo da vicino l’attività delle SASC, saremo fortemente coinvolti nella realizzazione di pozzi in Burkina Faso”.
Cultura
giovedì 11 dicembre 2008
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La città e il suo “Natale di Stelle” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Numerosi appuntamenti organizzati dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni dei commercianti e la compagnia teatrale “Il Carro dei Comici”.
Natale in città per i cittadini. È questa l’idea alla base del ricco programma di eventi e manifestazioni pensati e programmati dall’Amministrazione Comunale per allietare l’intero mese di dicembre e battezzato “Natale di Stelle”. Un ciclo di eventi e iniziative organizzato con il contributo degli assessorati al commercio e al marketing territoriale e con la collaborazione della compagnia teatrale “Il Carro dei Comici”. In un periodo in cui la crisi economica e finanziaria continua a caratterizzare le sorti di piccoli e grandi consumatori, il Comune di Molfetta ha deciso di investire circa 26mila euro per manifestazioni artistiche e teatrali che saranno tenute principalmente da artisti di strada locali. Inoltre il fitto programma di eventi stilato in collaborazione con tutte le associazioni di commercianti rappresenta un notevole passo in avanti verso un’intesa futura sulle prossime strategie per il commercio locale. Il 2009, secondo il sindaco Antonio Azzollini, sarà l’anno del tanto atteso ipermercato all’aperto, con parcheggi
e arredo urbano e della Cittadella degli artisti che dovrebbe essere consegnata entro settembre del prossimo anno. “Grazie a questa serie di manifestazioni – ha detto Azzollini – confidiamo di aver tracciato delle linee generali per un accordo futuro con le associazioni di categoria dei commercianti, mentre ritengo che coinvolgendo gli artisti locali diamo il via a quello che sarà il vero scopo della Cittadella degli artisti. Oggi per l’economia è fondamentale – ha concluso il Sindaco – attirare il consumatore anche attraverso eventi di questa portata”. Quest’anno il Comune non ha erogato un centesimo di euro per le luminarie natalizie; al contrario invece risorse economiche sono state investite per eventi culturali che si spera possano anche favorire il commercio locale oltre che allietare cittadini e visitatori. “Si tratta di una strategia importante per intercettare il flusso dei consumatori – ha commentato l’assessore al commercio Mimmo Corrieri – che nell’ultimo periodo passa più per la periferia estrema della città”.
Sulla stessa linea si è espresso l’assessore al marketing Giacomo Spadavecchia ribadendo che “i soldi vanno spesi bene in questo periodo di magra ed è per questo che riproporre le solite luminarie natalizie non avrebbe avuto molto senso da un punto di vista del marketing cittadino”. La maggior parte degli eventi portano il marchio de “Il Carro dei Comici”, compagnia teatrale che negli ultimi anni ha dimostrato professionalità e interesse nel privilegiare particolari aspetti artistici. “In questo programma di eventi natalizi – ha affermato Francesco Tammacco – abbiamo voluto coinvolgere artisti e musicisti molto giovani la cui bravura e professionalità è indiscussa. Inoltre abbiamo concordato le location delle manifestazioni con gli stessi commercianti, vagliate anche dalla Polizia Municipale. Scegliere di lavorare con artisti locali significa anche avere la possibilità di concordare date diverse in caso di problemi di carattere meteorologico”. Gli eventi del programma “Natale di Stelle” sono partiti giovedì 4 dicem-
bre con il “Quartetto d’archi Dvorak” e con “Le Guartelle” e si concluderanno martedì 23 dicembre con il “Carro trainato da cavalli” alla presenza di cavalieri medievali e trampolieri. Tra le manifestazioni natalizie spiccano inoltre quella del 14 dicembre, quando un vero e proprio planetario gonfiabile verrà allestito in Piazza Principe di Napoli, e quella del 21 dicembre con Sergio Vacca e il gruppo di “Ottopanzer”. Infine allo scopo di stimolare tutte le attività commerciali presenti sul territorio è stato indetto il primo concorso per premiare la migliore vetrina a tema natalizio. Al concorso “La mègghie vetrine” potranno partecipare tutti i commercianti del territorio, anche quelli non iscritti ad associazioni di categoria. Le migliori vetrine verranno giudicate tenendo in considerazione sia le valutazioni di un’apposita giuria istituita per l’occasione e sia i voti popolari che potranno essere espressi tramite sms al numero 349.3555533 o via mail all’indirizzo concorso@molfettalive.it. Matteo Diamante
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Cultura
giovedì 11 dicembre 2008
Suoni dal Mediterraneo nelle serate molfettesi Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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I Mascarimirì ospiti alle “Macerie” nel corso della Fiera delle Autoproduzioni. Cultura, musica e tradizioni. Tutto questo sono i Mascarimirì, gruppo salentino di musica popolare nato tra il 1997 e il 1998 e fondato da Claudio “Cavallo” Giagnotti (voce, fiati, tamburi a cornice) leader della band insieme a suo fratello Cosimo Giagnotti (voce, chitarra acustica, tamburello a cornice), Vito Giannone (voce, tres e mandolino, artigiano di tamburo a cornice e castagnette) e Emanuele Licci (chitarre). “La parola Mascarimirì – ci dice Claudio Giagnotti in un’intervista raccolta a Molfetta nel corso della Fiera delle Autoproduzioni – è una esclamazione di etnia rom che ha il significato di “Madonna mia”. La scelta di questo nome è legata alla mia famiglia e al dialetto delle sue origini”. Claudio “Cavallo” è stato per ben cinque anni protagonista de “La Notte della Taranta” e già dagli inizi della sua avventura musicale aveva voglia di sperimentare, creare spettacolo sul palco e far incontrare il tamburello con altri suoni del mediterraneo. “Purtroppo però – ha sottolineato Claudio – La Notte della Taranta negli ultimi anni ha
guardato poco all’aspetto tarantolato”. Forse è anche per questo che nel 2003 fonda a Muro Leccese “Dilinò” un centro di musiche alternative del Mediterraneo dove continua la ricerca dei suoni del Mediterraneo, la sperimentazione dei suoni tradizionali e originali con base elettronica, la raccolta di tutti gli
strumenti tradizionali, l’aspetto grafico e realizza anche una radio e una sala prove. Un posto perfetto per seguire un progetto dall’inizio alla fine e creare un prodotto veramente alternativo e originale. Il genere di musica che i Mascarimirì producono è una sintesi tra la tradizione musicale salentina-medi-
terranea e le sonorità contemporanee come il dub. Il gruppo attualmente è in giro per l’Europa a presentare il filmato documentario sulla storia dei loro ultimi 10 anni: dai primi colpi di “tamburreddhu” nella storica “Curte de lu Dunatu” di Muro Leccese, luogo che ha visto la rinascita della musica tradizionale salentina, si viaggia nella storia del gruppo arrivando fino a Marsiglia, città dove trova forma il concetto di “tradinnovazione”. La tappa molfettese è stata organizzata grazie all’amicizia col musicista molfettese Giovannangelo de Gennaro. Per il 2009 sono in preparazione due nuovi dischi: uno è il cd live che racchiude i migliori pezzi di dieci anni di vita del gruppo Mascarimirì e l’altro è la colonna sonora del film “Mascarimirì: 10 anni la Storia” in questo album ci saranno due inediti “Gira gira lu munnu” brano scritto e mai pubblicato e una strepitosa “Kalinifta“ registrata in live a Marsiglia al concerto del 2001 al Balthazar. Vincenzo de Pinto
Sport
giovedì 11 dicembre 2008
Un premio per riconoscere meriti sportivi e impegno culturale. Questo il significato dei riconoscimenti attribuiti dal Panathlon Club International di Molfetta alcuni giorni fa a tre protagonisti del mondo sportivo locale. La cerimonia di consegna si è svolta con grande partecipazione di pubblico nella sala consiliare di Palazzo Giovene. A coordinare la cerimonia il presidente del Club, Lillino de Robertis che ha accolto gli ospiti intervenuti e che hanno dato vita ad un dibattito sul tema “L’etica nel giornalismo sportivo”. Hanno così preso la parola Giulio Calvani, direttore responsabile de “L’altra Molfetta”, che ha ricordato come “il giornalista sportivo deve attenersi al codice di deontologia ed avere il massimo rispetto della verità dei fatti. Il giornalista – ha continuato Calvani – deve selezionare le notizie e raccontarle con spirito di verità e di onestà anche se non è facile mantenere il giusto equilibrio tra etica e giornalismo”. A seguire l’intervento di Franco Castellano, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno” oltre che vice presidente regionale del CONI e presidente della sezione UNVS di Bari, che ha proposto il tema dei nuovi mezzi di informazione e della rapidità di strumenti quali internet. Al termine della conferenza si è quindi proceduto al conferimento dei premi. Il presidente De Robertis ha evidenziato che il Premio Fair Play viene conferito annualmente per il gesto sportivo, per la promozione sportiva e per la car-
Un premio per lo sport
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Il
Panathlon
Club di Molfetta ha assegnato prestigiosi riconoscimenti.
riera. Per l’anno 2008 il Premio per il gesto, consegnato dal Nicola Cerverizzo, è stato conferito all’assistente arbitrale Emanuele Prenna (nella foto a sinistra con il presidente de Robertis e Giuseppe Turi) della Sezione “AIA Paolo Poli” di Molfetta. Prenna, laureato in Scienze Motorie all’Università di Foggia e con oltre trecento gare dirette, è arbitro dal 1998, poi transitato
Il Real è tornato “galacticos” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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nel ruolo degli assistenti arbitrali nella stagione sportiva 2004/05 e da questa stagione a disposizione della Commissione Nazionale di Serie D. Il premio è stato conferito per un “gesto semplicemente speciale” (come lo avevamo definito dalle pagine di questo periodico anche se nessuno dell’organizzazione ne ha fatto cenno n.d.r) avvenuto il 13 gennaio scorso nel corso della gara
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Minervino-Apricena del Campionato Regionale di Promozione: dopo uno scontro di gioco il calciatore locale Di Trizio, rimasto a terra privo di conoscenza, veniva soccorso subito dall’assistente Prenna che, resosi conto della gravità dell’infortunio, riusciva ad aprirgli la bocca e ad estrarne la lingua, consentendo la ripresa della funzione respiratoria e salvando così la vita del calciatore. Il Premio Fair Play 2008 per la promozione sportiva è stato invece conferito alla Società Sportiva DIAZ di Bisceglie e consegnato nelle mani di Domenico Di Lecce, fondatore e presidente della società che da sempre partecipa ai campionati di calcio nelle categorie pulcini, esordienti, giovanissimi ed allievi e si è particolarmente distinta vincendo ben ventitré Coppe Disciplina e quindici tornei. Infine, è stato conferito il nuovo premio riservato ai giornalisti sportivi intitolato alla memoria di Tonino Gioia, bandiera del calcio molfettese degli anni ’50. Il premio è stato assegnato a Giuseppe (Peppino per gli amici) Turi, giornalista de “L’altra Molfetta”, che scrive di sport con dedizione e diligenza, cercando sempre direttamente la notizia senza fermarsi ai si dice ed alle indiscrezioni di corridoio. Il riconoscimento è stato consegnato da Annamaria Gioia, figlia del valoroso atleta. Al termine il presidente ha dato appuntamento alla Messa dello Sportivo che si celebrerà nel Duomo di Molfetta domenica 14 dicembre.
Seconda Categoria sempre “frizzante” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Vittorie importanti nelle ultime due uscite rilanciano Bari Sport e Milan Club giocano bene e divertono i le quotazioni dei molfettesi. calciofili molfettesi. Torna in maglia biancorossa Antonio Modugno (foto), arrivano gli argentini Paglia e Marengo Gonzalo, che a dispetto del cognome non sono imparentati, e il Real Molfetta di mister Pazienza sembra aver definitivamente quadrato il cerchio tornando prepotentemente a candidarsi come
squadra da battere nella lunga volata che a fine anno decreterà chi avrà l’onore e l’onere di approdare nel campionato di Serie B. Tutto questo grazie alle vittorie contro Pellegrino (3-0) e Virtus Mola (4-1) e nonostante in classifica si sia al secondo posto ma distaccati di un punto appena dalla battistrada Castellana. Nelle prossime due settimane contro Ruvo prima e poi a Sava si tenterà l’assalto alla prima posizione sperando in un passo falso della capolista.
Ultime due settimane positive per il Bari Sport ed il Milan Club, formazioni molfettesi impegnate nel campionato regionale di Seconda Categoria. Se da una parte i biancorossi di mister Germinario continuano a guidare la graduatoria dall’alto dei loro 32 punti, dall’altra i “diavoli” di Mininni non sono da meno e proseguono il loro cammino rispettando le previsioni della vigilia. Il 30 novembre per il Bari Sport è arrivato il pareggio casalingo con il risultato di 0-0 contro il
Conversano. Stesso giorno e stesso risultato per il Milan Club a Capurso. Sette giorni dopo ancora un pareggio, questa volta per 1-1 in casa contro il Bitritto per il Milan Club, Bari Sport invece vittorioso ad Altamura per 3 a 0. Domenica 14 formazioni molfettesi impegnate in due match delicati: Bari Sport riceve il Palo, Milan Club va a Bisceglie. Poi nell’ultima gara del 2008 derby da non perdere con le due locali impegnate sul sintetico del “Benedetto Petrone”.
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Sport
giovedì 11 dicembre 2008
Virtus: brutta e senz’anima Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Molfetta sogna sui pattini Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Biancoazzurri relegati in fondo alla classifica. E le Il 21 spazio al pattinaggio artistico. Intanto l’Hockey prospettive non sono certo delle migliori. Club continua a vincere. A questo punto non ci possono essere più giustificazioni o recriminazioni. Dopo Palestrina, anche a Firenze la Virtus sciupa malamente e maldestramente una ghiotta occasione per centrare la prima vittoria in campo avverso e soprattutto per ridare fiato ad una classifica a questo punto davvero pericolosa. Nelle ultime due settimane la compagine del presidente Andrea Bellifemine e del general manager Leonardo Scardigno riesce nell’impresa di collezionare due “figuracce” in campo avverso con il risultato di ritrovarsi nei bassissimi fondi della classifica con appena quattro punti conquistati. E se da una parte si può comprendere il duro impatto con la categoria superiore, dall’altra non si possono certo giustificare cali mentali oltre che fisici come quelli visti nelle ultime due gare disputate. A Palestrina (sconfitta per 76 a 71) la colpa è andata agli arbitri rei negli ultimi minuti di gara di aver fischiato “passi” e “tecnici” dubbi ai molfettesi, anche se a rivedere le immagini forse di “passi dubbi” si può
parlare solo in una occasione. I tecnici poi sono evitabilissimi: quando mancano pochi secondi alla fine, la vittoria è ancora possibile e bisogna tentare il tutto per tutto non è consentito protestare con gli arbitri. E nemmeno perdere tempo a chiedere giustificazioni: chi è causa del suo male pianga se stesso. A Firenze sette giorni dopo si è consumata una vera e propria “tragedia sportiva”: Virtus padrona del campo per tre quarti di gara e padroni di casa inconsistenti. Vantaggio massimo di 17 punti per Maggi e compagni: poi nell’ultimo quarto tutti a nanna. E Firenze a festeggiare con il finale a proprio favore di 67 a 71 e giocatori molfettesi negli spogliatoi a testa bassa, senza avere nemmeno la forza di salutare i fedelissimi tifosi giunti in Toscana per seguire la gara giocata alle 21 di un venerdì di inizio dicembre. Nei prossimi quindici giorni arriva il Sant’Antimo (14 dicembre) e poi si va a far visita al Matera dell’ex Longobardi (21). Le prospettive però non sono certo delle migliori.
Domenica 21 dicembre alle ore 17.30, presso il Pala Don Sturzo, le rotelle dei pattini, accompagnate dalle melodie musicali, daranno vita a “Pattinando sotto l’albero”, grande manifestazione regionale di pattinaggio artistico. L’esibizione è organizzata dalla Asd Green Roller Molfetta di Arianna e Valentina Calò con la collaborazione di Damiano Soriano. L’associazione molfettese proporrà quattro performance: gli atleti più piccoli porteranno sulla pista
“Il magico mondo dei folletti” e “From Italy”; i più grandi invece danzeranno con “Le cirque du soleil” e “Pearl Harbor”. Nel corso di quello che sarà un vero e proprio “gran galà” sette associazioni sfileranno e danzeranno in un vero e proprio binomio di difficoltà tecnico-coreografiche e scelte musicali. Sport e arte si fonderanno tra preparazione atletica e coreografia. Le associazioni presenti, oltre alla Green Roller, saranno Azzurro Skating Bari, Aspa Giovinazzo, Angiulli, Rotellistica Manduria, Skating Trani e Asd Molfetta Skate. L’ingresso alla manifestazione sarà gratuito. Sempre per rimanere in tema di “pattini”, l’Hockey Club ha conquistato due vittorie nelle ultime due uscite: 7-3 a Lodi e 5-4 in casa con il Thiene. Nelle prossime due settimane trasferta contro il Modena (13 dicembre) e chiusura d’anno in casa contro il Matera (20 dicembre).
Sport
giovedì 11 dicembre 2008
Pallavolo Molfetta chiude il 2008 con Chieti e Ostia. Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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E il 23 dicembre in città il concentramento di ottavi e quarti di finale del torneo di Coppa Italia. Ci sarà il calore dei tifosi molfettesi ad di 25 a 23 e tre punti in classifica utilissiincitare Claudio Bonati e soci domenica mi a non allargare il distacco dal gruppo 13 dicembre a Chieti quando la Pallavolo di testa. Dopo Chieti la Pallavolo Molfetta Molfetta sarà nuovamente in campo per tornerà a mostrare i muscoli sul parquet continuare a rincorrere il sogno promozio- casalingo ospitando l’Ostia con l’obiettivo ne. Dopo la pausa di tutti i campionati, i di chiudere l’anno, per ciò che riguarda il biancorossi sono chiamati ad una delicata campionato, nel migliore dei modi e prima trasferta in terra abruzzese dove troveran- dell’ultima fatica costituita dall’appuntano una formazione ostica e certamente mento di Coppa Italia. Infatti, il 23 dicemnon facile da battere. Successivamente al bre si terrà a Molfetta il concentramento di doppio stop contro Gela e Spoleto i mol- ottavi e quarti di finale della competizione, fettesi hanno ritrovato la via del successo al termine dei quali sarà sancito chi farà nello scontro interno conto i leccesi dello parte del lotto delle quattro che si contenSquinzano. Una vittoria salutare e neces- deranno, il 30 gennaio, la Coppa Italia di saria a ritrovare la giusta serenità in vista B1. La Pallavolo Molfetta sfiderà alle 11 degli ultimi appuntamenti del 2008. Lo i “cugini” del Terlizzi nella seconda ediscorso 30 novembre di fronte al pubblico zione dell’atteso derby che, a questo punamico Molfetta si è imposta con il risultato to, può dirsi caratterizzante la stagione in di 3 a 1. Dopo aver conquistato i primi due corso. Le altre compagini a sfidarsi sarebset con l’identico risultato di 25 a 17, ecco bero state Gela e Fasano, ma la rinuncia che nella terza frazione un calo più menta- dei siciliani ha lasciato via libera ai fasale che fisico ha consentito agli ospiti tra le nesi, qualificati di diritto, quindi, ai quarti cui fila gioca l’ex Sergio Squeo, di imporsi di finale. Quarti di finale che si terranno, per 25 a 23. A quel punto mister Avellis ha sempre il 23 dicembre, alle 18, in un Pachiesto ai suoi di stringere i denti e di por- laPoli che si spera gremito per festeggiare tare a casa l’intera posta in palio: e così è una giornata di grande volley, prima che ci stato. Quarto parziale chiuso sul risultato si dedichi alle festività natalizie.
L’Azzurra torna alla vittoria Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Le ragazze della Matera hanno risposto “presente” alla chiamata, forse l’ultima, della società. La vittoria che oramai mancava da troppo nei giorni precedenti la gara massimo tempo in casa Azzurra Volley Molfetta è impegno per portare a casa l’intera pofinalmente arrivata nello scontro casalin- sta in palio. Certo, con una Giusy d’Elia go contro il Montescaglioso, compagine in forma e che per lunghi tratti è stata la lucana che occupa i quartieri bassi della vera trascinatrice della squadra, si potrà classifica del campionato di Serie B2 puntare a migliorare ulteriormente la sifemminile. Una vittoria che se da un lato tuazione. Anche se in Basilicata i parziali ha portato un po’ di serenità nella squadra della gara raccontano che le molfettesi di patron Vincenzo Giancaspro, dall’altro non abbiano poi “passeggiato” sulle avnon è servito per tirarsi fuori dalla “zona versarie. Alla fine il 3 a 0 è il frutto di tre rossa” di fondo classifica anche a causa frazioni in cui alle padrone di casa sono dei risultati centrati dalle altre formazioni stati concessi nell’ordine 22, 23 e 20 punimpelagate nella lotta per non retrocedere. ti: non pochi in considerazione del valore Resta il fatto che le ragazze di Annagra- sulla carta delle lucane. Sabato 13 l’Azzia Matera, che sembrerebbe dovrà fare i zurra riceverà alla ripresa del campionato conti con il definitivo addio della giova- il Sarno, poi si andrà a Tuglie per l’ultima ne e promettente Giovanna de Vincenzo, difficile gara di un 2008 che nel compleshanno risposto presente alla chiamata, so è stato un anno “straordinario” per le l’ultima, della società che aveva chiesto ragazze molfettesi.
HOCKEY
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BASKET
Serie A2
Serie A dilettanti
Sarzana Montebello MOLFETTA Thiene Correggio Modena Matera Sandrigo Lodi Follonica
27 26 23 23 22 11 10 6 4 1
Latina Ferentino Osimo Siena Potenza Ostuni Trapani Fossombrone Palestrina Sant’Antimo Barcellona MOLFETTA Matera Firenze
16 16 12 12 12 10 10 10 10 8 6 4 4 4
PALLAVOLO Serie B1 Maschile Sora Gela Spoleto MOLFETTA Bari Terlizzi Terni Chieti Ostia Fasano Brolo Marcianise Squinzano Galatina Foggia Avellino
Serie B2 Femminile 29 28 23 22 21 20 18 16 15 15 13 12 9 8 8 7
Matera Trani Salerno Taranto Tuglie Scafati Sarno Benevento Sala Consilina Potenza Battipaglia MOLFETTA Nojaturi Aversa Montescaglioso Ostuni
CALCIO A5
CALCIO
Serie C1 Castellana R. MOLFETTA Giovinazzo R. Mola Pellegrino Sammichele Ruvo Fasano Modugno Spinazzola Cerignola V. Mola Noci Brindisi Altamura Sava
32 28 26 25 24 20 20 18 18 15 11 10 7 6 4 0
Seconda categoria 29 28 25 25 25 24 22 22 22 18 18 16 13 5 5 4
BARI SPORT Cellamare Palo del Colle Conversano Bitritto Bisceglie MILAN CLUB Trinitapoli Adelfia E. Triggiano Altamura A. Triggiano Capurso Trani Mola Cerignola
32 30 27 23 21 20 17 16 14 14 12 11 10 5 4 3
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Offro Lavoro
giovedì 11 dicembre 2008
Il lavoro oggi si cerca su Internet Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
L’informazione costituisce un aspetto fondamentale per svolgere una ricerca efficace e mirata del proprio lavoro. Più si è informati sul settore lavorativo di proprio interesse, sulle opportunità che esso offre e sui quei servizi a cui ci si può rivolgere per ottenere supporto e orientamento, maggiore sarà le probabilità di cogliere l’occasione adatta. Quindi, “conoscere” oggi è importante in egual misura rispetto a ieri ma spesso non si è consapevoli del fatto che la rivoluzione informatica consente di
raggiungere la conoscenza con minor impegno e in tempi molto rapidi. Internet, il mezzo di comunicazione di massa che ha rivoluzionato le modalità sia di erogazione che di fruizione dell’informazione, funge sempre più come punto di riferimento per la ricerca di lavoro o qualsiasi altro percorso utile a migliorare o anche qualificare le professionalità già acquisite. Oggi si può fruire on-line di un numero sempre maggiore di strumenti informativi dedicati al mondo del lavoro come la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana IV Serie Speciale Concorsi, le varie edizioni dei Bollettini Regionali Italiani, procedure di candidatura per Concorsi Pubblici, preselezioni per il reclutamento di personale di grandi aziende. Internet presenta anche dei limiti come ad esempio l’attendibilità dell’informazione derivante dalle ricerche che realizziamo. Non di rado, infatti, capita di trovarsi di fronte al cosiddetto fenomeno di “overload” vale a dire un eccesso di informazioni provenienti da svariate fonti comprensibili di un grado più o meno elevato di attendibilità. Tutto ciò può condurre
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a dispersione, l’informazione diventa “soggettivamente vera” e può non basarsi su fondamenti oggettivi. Questo limite, probabilmente, è in parte risolto considerando ad esempio l’evoluzione sempre maggiore dei sistemi di indicizzazione utilizzati all’interno dei motori di ricerca. Inoltre, il mondo lavorativo appare in continua trasformazione: localizzazione dei mercati, la stessa rivoluzione informatica, mutamento della struttura generale del lavoro, nascita di nuove professioni, leggi, diritti e doveri, rendono sempre più complesso individuare le offerte di lavoro più interessanti e distinguere quelle serie da quelle fasulle. Può a questo proposito essere utile conoscere le caratteristiche dei vari mercati locali espressi dall’economia del territorio, tendenze, i settori lavorativi, le figure professionali continuamente in evoluzione; informazioni sulle aziende, raccogliendo più elementi possibili che permettano di valutare l’interesse o la serietà di un annuncio; la normativa del lavoro, contratti di lavoro, retribuzioni, diritti dei lavoratori. Fra le attività di chi cerca lavoro, utilizzando
internet, una fra le più importanti è certamente il reperimento di informazioni utili. È importante sapere quali siano le fonti informative più importanti e come utilizzarle. A tal proposito, un riferimento essenziale può essere costituito dagli operatori dei servizi informativi i quali costituiscono una risorsa in quanto possono realizzare non solo funzioni di guida alle informazioni reperibili tramite internet ma, in alcuni casi, possono realizzare delle vere e proprie consulenze individuali, consigliando sulle tendenze del mercato del lavoro. Nei prossimi numeri di questo giornale forniremo indicazioni più dettagliate su come poter pianificare, in modo personalizzato, la ricerca di lavoro utilizzando gli strumenti che la rete internet mette a disposizione.
“Le grandi menti discutono delle idee, le persone medie discutono dei fatti, le piccole menti parlano delle persone”. Eleonor Roosvelt
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Rubriche
giovedì 11 dicembre 2008
In questo numero una lettera che denuncia i disagi nelle nuove zone abitative e i primi commenti sull’annullamento del concerto di Caparezza. zona hanno terrore a tornare a casa la sera. Mi auguro che l’amministrazioGentile Redazione, ne comunale risolva questi problemi il vi scrivo per segnalarvi in quale situa- prima possibile visto che gli oneri di zione si vive nella zona “nuova 167”. urbanizzazione sono stati pagati antiRingrazio la redazione de “il Fatto” cipatamente da noi cittadini residenti per aver cominciato a parlarne ma e ora non è giusto sentirci dire che “al vorrei aggiungere che oltre a sembrare comune i soldi sono finiti”. Non è giuuna vera e propria discarica la nuova sto nemmeno che tante famiglie che zona, già in possesso dell’abitabilità, hanno o stanno facendo dei sacrifici non ha tutti i requisiti per esserlo e vi per comprarsi una casa siano costrette spiego perché. La nuova zona non è anche a vivere in una situazione che provvista di impianto di illuminazio- crea ogni giorno paura e disagi. ne, infatti la sera già dalle 17 è com- Un residente di via G. Percoco pletamente buio, tanto da non riuscire a riconoscere la propria auto. Le strade non sono state asfaltate e quando piove 000 Vi scrivo spettabile testasi calpesta fango e si rischia di cadere ta giornalistica de “il Fatto” solo per a causa di qualche pezzo di ferro o di invitarvi a sostenere ancora le ragioni legno lasciato dagli operai. Per questo della riapertura del pub Beatles. L’atto motivo anche i postini non consegna- vandalico o non so di quale altra mano la posta e si è costretti ad andare trice non può fermare l’attività dei due personalmente agli uffici postali. Non cordiali titolari del locale. Io insieme si possono usare i mezzi pubblici per- ai miei amici ci schieriamo a fianco ché non ne arriva nessuno e se non si è di Pino e Tonia perché desiderosi di in possesso di una patente di guida e di rincontrare la gentilezza familiare del un’auto bisogna percorrere a piedi la pub Beatles a Molfetta! Un caro saluto zona dei cantieri circondata da buche e a voi e un incoraggiamento caloroso e da cani randagi che hanno già aggredi- affettuoso a Pino e Tonia. to qualche residente. Non esistono nei pressi delle abitazioni cassonetti per i rifiuti e quindi si è costretti a portare in 000 Salve sono un cittadino abiauto l’immondizia fino al primo cas- tante nel comparto 16 da circa tre sonetto. Vorrei ricordare che Molfetta anni. Volevo denunciare che siamo è una città in cui scarseggia il lavoro al limite del degrado. Abbandonati a e la maggior parte degli uomini è co- noi stessi, eppure abbiamo dato i soldi stretta a lavorare nelle città del nord per l’urbanizzazione. Hanno messo le lasciando le proprie moglie e i propri luci e l’asfalto e poi sono scomparsi figli, che abitando anche nella nuova nel nulla. C’è un grande spiazzo con
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ne che in questa circostanza ha dato prova di grande meschinità e povertà culturale. Dario Farinola un rudere pericolante con copertura a mio avviso cancerogena; intorno si è formata una specie di discarica piena di erbacce, topi e cani randagi, pericoloso per i bambini che nel periodo estivo ci giocano. Dove sono il parco e la villetta previsti nel progetto? Sindaco, assessori, consiglieri ci siete o state aspettando che si verifichi un caso come quello dei due bambini di Gravina?
818 Pala Poli troppo piccolo: sfuma il concerto * Leggendo stamattina il nuovo numero del vostro bellissimo giornale ho appreso con estrema tristezza e delusione dell’annullamento del concerto del Capa al PalaPoli e direi che le sue argomentazioni sono più che valide. Sono personalmente contrario in linea generale a finanziare con denaro pubblico concerti di artisti già affermati ma nel caso di questo ragazzo molfettese che sta avendo successo in tutta Italia e che rappresenta motivo di vanto per la nostra comunità, merito soprattutto delle sue canzoni di denuncia, si sarebbe potuta fare una eccezione e consentirgli di suonare in piazza come avrebbe voluto. Tutto questo tenendo conto che non avrebbe percepito neanche un centesimo per se stesso. Sappiamo tutti che se Caparezza non suonerà nella sua città la prima responsabile è l'attuale amministrazio-
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Il cane di quartiere
Trovo l’idea assolutamente geniale! Se oltre alla sterilizzazione (a mio avviso necessaria) si provvedesse a fare in modo che ogni condominio adotti un randagio il problema verrebbe risolto nel migliore dei modi. Magari premiando economicamente quanti vorranno farlo.
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giovedì 11 dicembre 2008
www.ilfatto.net
FACILE
DIFFICILE
SOLUZIONI
Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte:(it.wikipedia.org)
IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni, puntuale come sempre il giovedì. Caffè Duomo Bar Universo Bar Fenice Bar Mixer Bar Stazione Pasticceria Mezzina Bar Fantasy Bar Davis Sotto Coperta Bar Miramare Coffee Room Cin Cin Bar Bettie Page Off Street Blanc la nuit Beatles Pub Swing Pub Grease Place Blanc Cafè Agip via Terlizzi Esso via Terlizzi API zona industriale Q8 zona industriale ESSO via Bisceglie
Caffé Metropolis Silver Café Madogas via Terlizzi Trovi il fumetto “Mr. Villain”, al costo di 5 euro, nelle seguenti edicole: “Parisi”, via Immacolata 40 “Si volta pagina” di Tattoli Mauro, via Fornari 150 “Edicola Cartoleria” Giovanni de Palma, via Bari 1/A “Gigotti Giovanni”, via Bari 74 “Edicola RossoBlu”, via Margherita di Savoia 1 “Caputo Lucrezia”, via San Fracesco D’Assisi 55 “Grosso Adalgisa”, via Don Pietro Pappagallo “L’Altra Edicola” di De Candia Cosimo Damiano, via Achille Salvucci angolo via Terlizzi “Marianna Andrula”, via Baccarini 67 “Fumetteria Edicola” di Spadavecchia Enrico Nicola, via Tenente Fiorino, 70/c
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giovedì 11 dicembre 2008
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Fonduta di patate Ingredienti • • • • • •
1.400 kg di patate 100 gr di mozzarella 70 gr di prosciutto cotto 100 gr di parmigiano 250 ml di besciamella sale e pepe q.b.
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Besciamella 30 gr di burro 30 gr di farina 250 ml di latte sale e noce moscata q.b.
Procedimento Fonduta Sbucciare le patate, lavarle e tagliarle a tronchetti uguali, cucinarle in acqua salata per mezz’ora circa, colarle e schiacciarle aggiungendo la besciamella, il prosciutto e la mozzarella tagliati a dadini e 70 gr di parmigiano. Mantecare bene il tutto e disporlo in terrine di terracotta, spolverarle del restante formaggio e infornarle a 220° per 5 minuti circa. Servire ben caldo.
Procedimento Besciamella In un tegame far bollire il latte. In un altro recipiente sciogliere il burro, aggiungere la farina, mantecare il composto ottenuto e aggiungere il latte bollente mescolando il tutto fino all’ebollizione. Chef: Domenico Tavella
I CONSIGLI DELLO ZODIACO ARIETE È tempo di bilanci. Nel corso dell’ultimo anno ne avete combinate di tutti i colori. Ora datevi tregua e soprattutto date tregua a chi vi sta accanto. Novità piacevoli attendono chi è alla ricerca dell’anima gemella. Buoni anche i rapporti con gli amici.
TORO Finalmente buone notizie. Un progetto a cui tenevate molto comincia a prendere corpo. Ora è il momento di impegnarsi per non lasciarsi sfuggire le occasioni che verranno. Non esagerate a tavola, il vostro organismo potrebbe risentirne.
GEMELLI Vi aspettano giorni sereni in compagnia dei vostri cari. Cercate in ogni caso di contenere la vostra aggressività. Fermatevi un attimo a pensare prima di parlare. Le parole dette troppo in fretta a volte possono ferire e voi sapete essere crudeli.
CANCRO Quello che vi ci vuole è un viaggio. In alternativa cambiate ambiente e trovate il tempo per uscire anche solo per il fine settimana. Avete bisogno di ricaricarvi. Fate attenzione alle false lusinghe di un amico invidioso.
LEONE Abbandonatevi ai sentimenti e provate a riscoprire il piacere di un abbraccio. Trascorrete qualche ora in più in famiglia e con le persone care. Negli ultimi tempi vi siete isolati e avete chiuso fuori dal vostro cuore gli affetti veri.
VERGINE Buona la vita di coppia ma forse è arrivato il momento di essere sinceri fino in fondo. Confidate al vostro partner le vostre debolezze e insieme provate a trovare una soluzione. Il silenzio a lungo andare potrebbe allontanarvi. Attenti ai mali di stagione.
BILANCIA I pensieri cattivi che vi attraversano la mente sono solo frutto di un lungo periodo di stress che, per fortuna, vi state lasciando alle spalle. Lasciatevi trascinare dall’entusiasmo delle persone che vi sono vicine. Qualche momento di svago potrà solo giovarvi.
SCORPIONE I prossimi quindici giorni potrebbero rappresentare una svolta nelle vostra vita. Valutate ogni situazione prima di prendere decisioni. Discreta la salute. Ascoltate i consigli di chi vi vuole bene, le spacconerie non portano a nulla.
SAGITTARIO Le stelle vi sono accanto ma non approfittate della situazione. Le persone che vi amano hanno bisogno di voi e forse bisognerebbe mettere da parte le vostre esigenze per andare incontro alle loro. Questo momento positivo vi accompagnerà fino alla fine dell’anno.
CAPRICORNO Il vostro cuore batte sempre più forte per la persona che ha conquistato la vostra stima. Fate attenzione ai colpi di testa. Avete bisogno di un periodo di riposto, approfittate dei giorni di festa, ormai alle porte, per provare a rilassarvi un po’.
ACQUARIO Da troppo tempo non vi occupate di voi, delle vostre esigenze. Pensare agli altri è giusto ma perché toccano sempre a voi le rinunce. È arrivato il momento di staccate con la routine e di tuffarvi nello shopping. Uscite ed incontrate gli amici. Lasciatevi un po’ andare.
PESCI Attenti ai piaceri della tavola. State vivendo giorni sereni ma questo non deve spingervi ad eccessi che possono creare problemi. Buona la vita di coppia. Novità piacevoli per i single. Qualche screzio con i colleghi di lavoro potrà incupire i giorni che precedono le festività di fine anno.
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