w w w . i l f a t t o . n et Molfetta
giovedì 29 gennaio 2009
Quindicinale gratuito di informazione.
n° 28
Politica
Cronaca
Cultura
Sport
Niente riprese in Consiglio Comunale: il parere di Giulio Cosentino.
Presentato il bilancio operativo del 2008 della Polizia Municipale.
L’Odeon ha oramai i giorni contati. Salvo “miracoli” dell’ultima ora.
Gareggiare in barca a vela: tra passione per il mare e voglia di competizione.
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Inchiesta
Ai confini della città Multiservizi: lavoratori in agitazione
“Voglio rivedere mia figlia”
Sembra difficilmente sanabile il rapporto tra vertici aziendali e organizzazioni sindacali. Chiesta la mediazione dell’amministrazione comunale per evitare i licenziamenti di quattro dipendenti. Certamente da valutare la gestione dell’azienda trasformatasi in un vero e proprio “carrozzone”.
Un padre urla la sua disperazione. La bambina affidata alla madre che ora vive con un altro uomo. Alle spalle della vicenda problemi con la giustizia e un apparente contrasto tra le decisioni del Tribunale per i Minori di Bari ed i Servizi Sociali.
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Politica
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In punta di penna… Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Sospese le riprese integrali delle sedute del Consiglio Comunale. Nelle ultime settimane raccolta la solidarietà di centinaia di cittadini, alcuni partiti politici e associazioni. Non sono mancati gli “attacchi” dei soliti noti (cui abbiamo dato già abbastanza spazio su internet). Oggi vi chiediamo di inviarci il vostro parere sulla vicenda (redazione@ilfatto.net oppure “il Fatto – Activa Srl, via degli Antichi Pastifici A/8, Z.A. Molfetta) e di manifestare a chi di competenza la vostra volontà. Dal canto nostro, rispettosi della legge, ci facciamo da parte. Non prima però di aver lasciato spazio ad una nota del nostro editore, Giulio Cosentino. Sono inorridito nel leggere e constatare di quanto tempo ha la gente e, mi riferisco ai politici, quanto ci costano le loro “fisse” sulle questioni di principio, pretendendo l'attenzione dei cittadini di questa sfortunata città. Il free press “il Fatto” è nato con l'intento di informare i cittadini molfettesi, tramite un giornale cartaceo gratuito e distribuito a tutti, senza discriminazione alcuna. Chi non lo riceve può anche scaricarlo liberamente da internet che, ad oggi, rappresenta l’ultimo luogo libero su questa terra. Siamo nati per dimostrare ai molfettesi che in questa città non c’è solo marcio e che c’è tanta brava gente che lavora e che crea dal nulla iniziative di tutti i tipi. Ovviamente denunciare il marcio serve affinché chi preposto e pagato per risolvere i problemi li risolva. Siamo nati quindi con l’intento di trattare argomenti di cultura, attualità, persone comuni che portano ricchezza alla città, sport e purtroppo anche di politica. Su questo ultimo argomento prendendo esempio da città più evolute abbiamo pensato di offrire alla cittadinanza, cioè i nostri lettori (compresi i politici), la possibilità di seguire il Consiglio Comunale direttamente da casa. Sembrava una semplice e bella idea ma già un anno fa abbiamo ricevuto il primo stop e dopo mille problemi ora, a distanza di un ulteriore anno, riceviamo il blocco definitivo. Le motivazioni sono semplici e mi permetto di spiegarle perché finalmente le ho capite anche io. Durante il Consiglio Comunale vengono prese decisioni importanti per la città ed in particolare per la classe politica che vince le elezioni: spesso si tratta di trovare un lavoro o lavori a chi ha portato voti tramite un meccanismo
che si chiama “nomina” o “appalto”. Chiaro ed evidente che vincere le elezioni significa cedere a compromessi e a promettere ricompense di varia natura (abbondano le indagini della magistratura) ed è proprio nel posto più pubblico che c’è, nel Consiglio Comunale, che vengono distribuite queste ricompense. Quindi mi trovo d’accordo con chi ha preso la decisione di bloccarci (non siete voi cittadini) e nell’occultare questi incontri perché diseducativo verso le nuove generazioni e verso chi ancora crede in qualche cosa. Su internet, sul nostro sito (www.ilfatto.net), ci sono parecchie ore di registrazione di consigli comunali che possono essere liberamente
visionate e che rendono più comprensibile quello che ho appena sostenuto. C’è di tutto, dalle liti in dialetto, alla nomina di “esperti non esperti”. Mancano le riunioni di Giunta dove vengono spesi i soldini, ma lì entrarci è roba da agenti segreti quindi noi siamo esclusi: oltretutto in più di una circostanza si è ben pensato di non pubblicare su internet le varie decisioni (le chiamano “delibere di giunta”) anche se obbligatorio. Una scelta a quanto pare non sanzionabile. Per quanto riguarda il nostro giornale penso che fin troppa attenzione sia stata data a gente che sta ipotecando il nostro futuro e che giustamente dopo anni ed anni di frustrazione in attesa
della “nomina” ora pensa di far valere la propria “importanza”. Venite tutti a vedere il Consiglio Comunale dal vivo, è veramente divertente. Fosse per me chiederei al direttore di eliminare la politica dal periodico ma, purtroppo, bisogna tenerla per completezza di informazione, mentre il Consiglio Comunale sarà non più ripreso in maniera integrale ma riproposto con un video servizio che spiegherà con parole semplici quello che è stato deciso. Chiudo e mi scuso del tempo che ho rubato alla lettura delle nostre interessanti notizie, quindi evidenzio che non siamo un giornale politico come detto da un consigliere che scrive su un giornale monocromatico: i soldi che ci mantengono provengono dalle aziende che vedete pubblicizzate, i nostri giornalisti, che sono il vero valore del giornale, sono uomini pensanti, ciascuno con le proprie ideologie e non sono condizionati da alcun partitino politico locale. Quindi, cari lettori, spero che dopo un anno la vostra fiducia sia la stessa che abbiamo letto nelle tantissime lettere che ci arrivano, che non parlano di politica ma di “fatti” e suggerimenti. Un’ultima cosa: la stampa libera è importante, perché quando una “organizzazione di potere” prende il sopravvento sulla libertà di pensiero del singolo garantendo la sua sopravvivenza nelle alleanze e collaborazioni con funzionari dello Stato in particolare politici, nonché del supporto di certi strati della popolazione, prende il nome di “mafia” (definizione parziale presa da Wikipedia). Giulio Cosentino Editore de “il Fatto” editore@ilfatto.net
Politica
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Fare l’esperto: un gioco da ragazzi. O forse no… Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Resta accesa la polemica sulle nomine decise nel corso della riunione consiliare del 9 gennaio scorso. Nel corso della seduta di Consiglio Comunale del 9 gennaio, come riportato in un articolo dell’ultimo numero della nostra testata, sono stati assegnati una serie di incarichi di sottogoverno, che non hanno risparmiato il nascere di dubbi e polemiche tra i membri dell’opposizione. Ricordiamo per la cronaca che Pantaleo Binetti e Giovanni Annese sostituiranno nel Consiglio di Amministrazione della Multiservizi Spa i dimissionari Giancola e Palmiotti; Giovanni Abbatiscianni e Saverio Amato (con supplente Giuseppina Mirto) faranno parte del consiglio sindacale della Multiservizi. Nominati anche i revisori dei conti dell’Asm per il triennio 2009/2011 (Rita di Stefano, Filomena Picca e Gapare Minervini) e gli esperti da affiancare agli stessi revisori dei conti dell’Asm, questi ultimi individuati nelle persone di Domenico La Forgia, Gaetano Pisani e Francesco De Robertis. Come accennato in precedenza, soprattutto gli incarichi affidati ai cosiddetti “esperti” Asm hanno suscitato le polemiche della minoranza, che li considera soltanto un modo come un altro per occupare poltrone senza portare alcun frutto all’azienda. Qual è il ruolo effettivo di questi “esperti”? In realtà nemmeno lo statuto dell’Azienda Servizi Municipalizzati di Molfetta ne chiarisce e specifica nel dettaglio l’effettiva funzione. La loro presenza però è garantita dai comma 5 e 6 dell’articolo 41 dello statuto, dove
nel caso specifico la funzione di queste persone si esplica sostanzialmente nella cooperazione con il collegio dei revisori dei conti e soprattutto nella collaborazione alla stesura della relazione sull’andamento della gestione aziendale, contenente rilievi e valutazioni sull’efficienza, efficacia ed economicità dei diversi sevizi aziendali.
Per la stesura di tale relazione – recita lo statuto dell’Asm – tre “esperti” o una società di consulenza specializzata nel settore delle imprese pubbliche locali devono affiancare i revisori dei conti. Un incarico che in realtà, per quanto sottogamba possa esser preso e se esplicato con impegno e dedizione, dovrebbe richiedere delle competenze
ben precise al fine di tutelare le sorti di un’azienda. In relazione al bando emanato dal Comune di Molfetta per la nomina dei tre “esperti” era sufficiente presentare curriculum, che certificasse almeno il possesso di un diploma di scuola media superiore, copia di un documento di identità ed un’autocertificazione del candidato nella quale si attestasse, tra le altre cose, l’assenza di condanne penali definitive per delitti colposi, la non condizione di interdetto e inabilitato ai pubblici uffici e l’assenza di incompatibilità per la designazione a tale incarico. Nessun requisito specifico, dunque, per un incarico in realtà non così generico e abbastanza tecnico. Sarebbe stato interessante poter dare un’occhiata ai curricula dei tre “esperti” Asm e di tutti coloro che hanno ricevuto un incarico di sottogoverno nella seduta consiliare del 9 gennaio, per conoscere un po’ meglio le competenze di ognuno. Questo però non ci è stato possibile nonostante una nostra esplicita richiesta, poiché, ci hanno detto, sono da considerarsi dati sensibili e non a diffusione stampa. E così se da una parte la stampa non può raccontare “vita, morte e miracoli” di chi da oggi ha un ruolo importante nella gestione della cosa pubblica, dall’altra può promettere di essere attenta nel seguire e riferire sul lavoro e sui risultati raggiunti nel corso del mandato. Matteo Diamante
L’opinione
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Meglio un signor nessuno... o nessuno? Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
La vicenda della mancata nomina delle donne in giunta e del ricorso accolto, annullato, di nuovo accolto e cavilli legali vari, sta diventando una specie di telenovela, una “tempesta d’amore” politico-giudiziaria che non appassiona più nessuno e danneggia la città. Ormai bisogna informarsi ogni mattina se abbiamo o no gli assessori. Non che la loro azione amministrativa si sia fatta sentire più di tanto, di alcuni non solo si fa fatica a ricordare un provvedimento importante, ma la faccia o addirittura il nome. Tuttavia, che condivida o no il loro operato, il cittadino ha diritto di sapere che c’è qualcuno che amministra la città. Mentre gli stessi dieci uomini della Giunta debbono chiederlo di giorno in giorno se possono o no firmare gli atti, se arrivati in Consiglio Comunale debbono sedersi al loro posto oppure fra il pubblico. Qualcuno, magari un po’ misogino, di quelli che le femmine, questo è il
termine che volentieri usano, le vedrebbero bene ancora a casa, ne fa una questione di ruolo delle donne nella società e nella politica. Qualcuna difende il sindaco, affermando che, poverino, lui le donne le tiene di gran conto, tanto che nella spartizione del posti di sottogoverno – già il termine la dice lunga – alle signore ha concesso un posticino qui e un incarico là. Dalla corte del sindaco si leva anche la voce che dice: ma cosa volete, quelli hanno votato, quelli hanno scelto. Peccato che gli assessori si individuino in base alle competenze e per la sintonia con la linea del sindaco, altrimenti li voteremmo direttamente e questa manfrina ce la saremmo risparmiata. Tutta polvere alzata a coprire il nocciolo della vicenda. Non è questione di femminismo, anche se sarebbe bene ribadire in tutte le occasioni quanto importante sia il ruolo delle donne nella società. Semplicemente nessuno
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può ritenersi al di sopra della legge, Il nostro Statuto, il documento che definisce organi, compiti e modalità di funzionamento dell’Ente comunale, prevede che i due i sessi debbano essere rappresentati in giunta. Fa bene a tutti che le regole siano osservate, sono l’impalcatura su cui si regge la vita democratica della città. Non c’è protervia di sindaco senatore che possa cambiare questa cosa. Fino a che lo Statuto non sarà modificato, esso va rispettato. Se il sindaco non lo facesse, qualunque cittadino si sentirebbe legittimato a disobbedire ad altre leggi, visto che ognuno ne ha qualcuna da cui si sente oppresso e di cui non condivide la ratio. È facile pensare che, date le difficoltà trovate a nominare la giunta, al nostro Antonio faccia paura rompere gli equilibri e dover rifare i conti con gli appetiti di chi ne approfitterà per chiedere qualcosa di più che un posto di sottogover-
no come premio ai consensi portati. L’impressione è che il sindaco ne faccia anche una questione di puntiglio, un atto di forza per mostrare chi comanda, quasi che il troppo potere gli stia facendo perdere il senso della misura. I capricci del monarca alla lunga stancano, soprattutto quando se ne devono sopportare i costi, perché le parcelle degli avvocati per i ricorsi vari sono pagate con i soldi della comunità, cioè nostri. Perché nelle settimane in cui la Giunta è stata azzerata Molfetta si è trovata in una situazione da terra di nessuno: se fosse accaduta un’urgenza e il sindaco fosse stato altrove o impossibilitato per qualunque motivo, non ci sarebbe stato nessuno a rappresentarla. Ce lo meritiamo tutto questo? Al governo meglio dei signor nessuno o proprio nessuno? Un’alternativa assai misera per la nostra città. Lella Salvemini
primo piano
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Multiservizi nell’occhio del ciclone Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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A rischio quattro posti di lavoro. Interrotto il dialogo tra vertici aziendali e organizzazioni sindacali. Chiesto l’intervento dell’amministrazione comunale.
L’azienda non è in crisi ed è pronta anzi ad avviare un piano generale di rilancio. In sintesi è questo quello che sostengono i vertici dell’azienda municipalizzata Multiservizi, azienda da alcune settimane nell’occhio del ciclone a causa della decisione di “riconvertire” ad altre mansioni alcuni dei suoi dipendenti o, in mancanza di accordo con questi ultimi, pronta ad avviare le procedure di licenziamento. Una scelta che, ovviamente, non è stata affatto condivisa dalle organizzazioni sindacali e dal personale dell’azienda pronti a fare quadrato attorno ai lavoratori a rischio di licenziamento temendo anche futuri nuovi “colpi di mano” per riorganizzare il personale. In quattro lavoratori “a rischio” sono attualmente impiegati nei ruoli amministrativi dell’azienda, tra di loro anche una neo mamma. Tutti sono dipendenti da almeno cinque anni,
uno addirittura da dieci. I vertici della Multiservizi hanno proposto loro di trasformare la loro attuale mansione e di continuare a lavorare occupandosi dei servizi di manutenzione stradale, pulizia o giardinaggio. Dall’azienda è pervenuta anche la proposta di rimodulazione dell’orario di lavoro con l’applicazione di contratti part time. Proposte e richieste ritenute inaccettabili dai lavoratori che sono anche scesi in piazza per chiedere un incontro con l’amministrazione comunale, attualmente socio unico dell’azienda, e per sollecitare l’intervento del sindaco Antonio Azzollini al fine di risolvere la crisi. Il tutto lamentando la fine del dialogo tra vertici aziendali (accusati di aver voluto “trattare” direttamente con i singoli lavoratori) e organizzazioni sindacali. “Non accettiamo ricatti da parte dell’azienda – hanno detto i sindacalisti – e ci batteremo per il rispetto dei diritti dei
lavoratori”. Dall’altra parte l’amministrazione comunale ha già promesso un fattivo interessamento per tentare di risolvere la questione anche se ha ribadito la propria fiducia al presidente della Multiservizi, Maurizio Solimini. A margine della vicenda, che certamente avrà ancora successivi sviluppi, non si può non porre attenzione sulla storia della Multiservizi, un’azienda nata per produrre lavoro e sviluppo ed in breve tempo trasformatasi in un “carrozzone” rimasto in vita unicamente grazie all’esborso di pubblico denaro proveniente dalle casse del comune. Un’azienda che ha difficoltà ad essere presente sul mercato e a concorrere con altre aziende private che operano con prezzi più vantaggiosi e spesso anche con migliori tecnologie. “Abbiamo mezzi vecchi di dieci anni e subiamo la concorrenza di aziende giovani e più organizzate” hanno di-
chiarato al cronista alcuni operai scesi in piazza a tutela dei colleghi. Mentre in tanti sollevano perplessità sul perché oggi l’azienda abbia bisogno di riorganizzare il personale e qualcuno sostiene che si paghino oggi “le scelte scellerate di alcuni amministratori del passato, anche lontano, che nella Multiservizi avevano visto un serbatoio di posti di lavoro ed anche di voti”. Tra accuse, mezze verità e paura per il futuro di alcuni lavoratori, la vicenda è in continuo sviluppo, e in attesa che l’amministrazione si esprima su quanto sta avvenendo, a prendere la parola sono alcuni consiglieri di minoranza. “Avevo in tempi non sospetti lanciato l’allarme sul futuro della Multiservizi – ha dichiarato Pino Amato – oggi i fatti mi danno ragione e non posso che ribadire la mia richiesta di intervento immediato da parte dell’amministrazione comunale a tutela di lavoratori che oggi subiscono colpe non loro”.
Cronaca
I vigili urbani festeggiano il patrono. Ed è tempo di bilanci Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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La richiesta e l’auspicio del comandante Gadaleta: “Occorre, in un prossimo futuro, adeguare il Comando ai tempi ed agli orari della città”.
Nel corso del 2008 gli agenti della Polizia Municipale hanno percorso circa 238.000 chilometri con i mezzi di servizio; hanno accertato ed elevato sanzioni per 923.704 euro, ne hanno riscosse per 504.718 euro.
A tutto questo vanno aggiunti i lusinghieri risultati ottenuti dai diversi nuclei, Contravvenzioni e Contenzioso, Viabilità e Pronto Intervento, Polizia Edilizia, Segnaletica Stradale, Polizia Giudiziaria,
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Polizia Annonaria e Commerciale, Polizia Ambientale e Protezione Civile, Informazioni e Notifiche. I risultati conseguiti nel corso dell’attività svolta nel 2008 sono stati illustrati dal comandante del corpo di Polizia Municipale, capitano Giuseppe Gadaleta, sabato 17 gennaio scorso, nel corso delle celebrazioni in onore di San Sebastiano, patrono dei vigili. “Garantire la sicurezza ai cittadini – ha detto il capitano Gadaleta nel suo intervento – non deve essere un mero slogan occasionale, ma porre in campo tutte quelle iniziative che nel concreto e tangibilmente possano offrire a tutti quel senso di sicurezza che faccia sentire il cittadino padrone della città e del territorio in cui vive. Una educazione alla legalità che deve partire inevitabilmente dalla tenera età, per formare il cittadino del futuro. Il nostro Comando – ha continuato – ha aderito al Progetto Monitoraggio Telematico del Territorio Sicurezza Urbana, inserendosi nell’ambito del Programma Operativo Nazionale per la Sicurezza 2000/2006, coordinato dal Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nonché al progetto Nord Barese Sicuro che consentirà al nostro personale di essere dotato di palmari GPS per la rilevazione di qualsiasi situazione a rischio presente sul territorio e procedere alla mappatura dello stesso”. Sempre il
comandante, che ha avuto parole di elogio per tutti gli agenti, gli ufficiali e i sottufficiali che nel corso dell’anno si sono distinti per il loro lavoro anche al di fuori degli orari di servizio, ha ricordato alcune delle iniziative in corso attuate per migliorare la qualità della vita dei residenti. “Molfetta – ha precisato il comandante Gadaleta – si è dotata di un’ampia area con sosta regolamentata a pagamento, individuando una sola macrozona, avente come unico obiettivo quello di ridurre l’inquinamento atmosferico ed acustico consentendo la ciclicità alla sosta ben consci che il posto auto ha un prezzo non solo perché raro, ma soprattutto perché deve essere inteso come zona gracile e chi utilizza l’auto privata come mezzo di trasporto convenzionale deve necessariamente co-finanziare la manutenzione e la gestione della viabilità cittadina. Quotidiani e innumerevoli sono gli interventi che il personale della Polizia Municipale di Molfetta pone in essere, aventi tutti un solo scopo: quello di dare risposte concrete alla città e che non siano la solita routine quotidiana o lo scimmiottare iniziative altrui, di cui questo Comando con le sue professionalità può fare certamente a meno”. E poi la richiesta e l’auspicio: “Occorre, in un prossimo futuro, adeguare il Comando ai tempi ed agli orari della città”.
Cronaca
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L’appello: “Voglio riabbracciare mia figlia” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Ecco la storia di Giovanni, un papà a cui viene negato un rapporto con la sua bambina. I sentimenti schiacciati dalla burocrazia e da una giustizia che dispone e poi non si preoccupa di far rispettare le regole.
Giovanni Panunzio, trentaquattro anni, in questo momento ha un solo scopo nella vita: vuole riabbracciare la sua bambina. Un batuffolo paffuto con morbidi boccoli che le incorniciano il viso. La piccola ha sei anni. Li ha compiuti proprio in questi giorni. Da due, da quando il suo papà e la sua mamma hanno preso strade diverse, vive con la mamma e con il marito di sua madre. Il Tribunale dei Minori ha stabilito tempo fa che la piccola, nata da un’unione di fatto, potesse incontrare con regolarità Giovanni. Ma questa possibilità, nei fatti, è stata negata all’uomo che, adesso, è disperato anche perché non sa dove vive sua figlia. La mamma della piccola e suo marito, negli ultimi mesi, hanno cambiato domicilio e città di residenza. Giovanni non ha un recapito telefonico a cui far riferimento. Si aggrappa ai fogli di carta, documenti emessi dal Tribunale e a relazioni dei servizi sociali, nella speranza che tutto si sistemi. Ma al momento, ed è così da mesi, non accade nulla. Giovanni, che nel frattempo si è rivolto agli avvocati Giacomo Ragno e Maria Rosaria De Cosmo, è al capolinea. È ad un passo dalla disperazione. Ci sono
alcune circostanze in particolare che gli tolgono il sonno: sua figlia vive in casa con una coppia che dal Tribunale dei Minori è stata ritenuta inadeguata per educare il figlio che i due avevano avuto qualche anno fa; quello che adesso fa da padre a sua figlia è un pregiudicato. Un uomo che ha già scontato pene in carcere, una persona che, secondo Giovanni, gli impedisce di vedere sua figlia solo per ripicca, solo perché mentre lui era in carcere, sua moglie ha avuto con lui una relazione. In tutto questo c’è una bimba che, incolpevole, vive in una situazione difficile. Giovanni teme che anche la madre della piccola sia vittima di soprusi. “Una volta – ha detto – mi ha chiesto aiuto per telefono. Da quel momento le è stato tolto l’apparecchio”. Per comprendere appieno la vicenda bisogna andare indietro di qualche anno. Giovanni, circa otto anni fa, incontra una donna e si innamora di lei. La donna è sposata ma non vive con suo marito che, gli dicono, è all’estero perché detenuto da qualche parte in Ucraina. È madre di un bambino affidato ai nonni. I due cominciano a frequentarsi. Poi vanno a vivere insieme. Dalla loro storia d’amore nasce una bimba. Tra i
due tutto fila liscio per qualche anno anche se Giovanni si fa trascinare dalla sua compagna e dal genitore di lei in una serie di truffe di cui presto gli sarà chiesto conto. Poi due anni fa il filo si spezza. Giovanni, che prima d’allora non ha mai avuto problemi con la giustizia, punta i piedi. Vuole continuare la storia d’amore con la sua compagna, adora sua figlia, ma vuole rigare dritto. Questo suo atteggiamento non va giù alla famiglia di lei. Sta di fatto che dopo qualche mese Giovanni e la sua compagna si lasciano. La bimba viene lasciata a lui per alcune settimane poi “un giorno – ricorda Giovanni – si presentano a casa mia la mia ex compagna, suo padre e alcuni suoi parenti e me la portano via”. A partire da quel momento comincia la guerra per l’affidamento. Ma la storia è solo all’inizio perché, nel frattempo, il marito della donna torna e si riprende la moglie e anche la piccola nata dalla sua storia con un altro uomo. Da quel momento sono trascorsi circa due anni. In tutto questo periodo di tempo, nonostante il Tribunale per i Minori abbia disposto l’affido congiunto per la piccola, Giovanni è riuscito a vedere sua figlia per quattro, cinque
volte al massimo e sempre per pochissimo tempo. “Questo non mi consente di costruire un rapporto con lei e ho paura di perderla per sempre”, si difende lui. Al limite dell’esasperazione e della disperazione qualche settimana fa Giovanni ha denunciato tutti. A tutte le querele che aveva già sporto ne ha aggiunta un’altra molto forte. Ha scritto anche una lettera, un appello che stringe il cuore, in cui grida tutta la sua rabbia e la sua preoccupazione di genitore violato nei suoi diritti. Si scaglia contro i servizi sociali della città in cui risiede la sua bambina con la madre e il patrigno, li invita ad intervenire in tempi brevi, vuole rivedere sua figlia, vuole riabbracciarla, vuole parlare con lei, raccontarle una favola, coprirla di giocattoli, comprarle un gelato, farsi raccontare le sue giornate, condividere le sue conquiste quotidiane. E se l’incontro non dovesse avvenire riterrà responsabili proprio i servizi sociali di quanto potrà accadere a sua figlia “ad opera di genitori ritenuti inadeguati dal Tribunale dei Minorenni di Bari ad educare e mantenere un figlio naturale, ma ritenuti adeguati dai servizi sociali ad accudire mia figlia”.
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Attualità
giovedì 29 gennaio 2009
Il Pulo piace ai visitatori Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Bilancio incoraggiante dopo poco più di un mese dalla riapertura della dolina carsica.
Dopo poco più di un mese dall’ennesima riapertura, continua il periodo di rodaggio della macchina organizzativa che ha donato nuova vita e visibilità al Pulo di Molfetta. Raffaele Annese, presidente del consorzio “Polje” che si occupa della gestione dell’antica dolina carsica, consorzio nato dall’unione di
cinque associazioni e che per cinque anni avrà la responsabilità di “far vivere” il sito, si dichiara soddisfatto dello sprint iniziale testimoniato da “circa un migliaio di visitatori registrati tra le giornate inaugurali e quelle delle feste natalizie, considerando condizioni climatiche che non hanno favorito le visite
alla dolina”. I primi risultati raggiunti sembrerebbero quindi dare ragione ad un progetto capace di spazzare via l’alone di scetticismo giunto da una parte di molfettesi, forse delusi dalle precedenti innumerevoli riaperture e le successive e quasi immediate nuove chiusure della dolina. “Poteva sembrare la solita apertura connotata da risvolti di natura unicamente politica – ha precisato Raffaele Annese – invece questa volta a monte c’è un progetto serio, fatto da gente che lavora anche gratuitamente”. Il progetto, infatti, si muove “a tutto tondo” non solo con attività finalizzate alla salvaguardia di questo piccolo ecosistema ormai sempre più inglobato nella città, ma anche per la promozione turistica grazie all’imminente apertura del sito internet, alla pubblicazione di una guida didattica, e anche alla presenza della “risorsa” Pulo alla prossima Borsa Internazionale del Turismo di Milano, con uno spazio riservato nello stand allestito come ogni anno dalla Provincia di Bari. A breve poi, per rafforzare il tutto, ci sarà l’apertura del museo archeologico, prevista per la prossima primavera grazie al coordinamento, al finanziamento e all’attività progettuale del Comune
che, come afferma Annese, “entrerà gradualmente a far parte del sistema Pulo per divenire un tassello in questo grande mosaico di responsabilità”. Il consorzio, inoltre, sta cercando di stabilire ulteriori convenzioni, come quella con l’azienda dei trasporti pubblici, per favorire l’afflusso dei visitatori che si concentrerà maggiormente nei mesi primaverili ed estivi. Con il ritorno di temperature più calde sarà ancora più facile per molfettesi, esperti e curiosi riscoprire un frammento di passato lontano, tornato a vivere nel presente. Nel frattempo non possiamo che ricordarvi che il Pulo resterà aperto ogni sabato e domenica e nei giorni festivi dalle ore 9 alle 13.30 con tre turni di visita (alle 9, 10.30 e 12); da marzo ad ottobre prevista anche l’apertura pomeridiana dalle 16 alle 19 (visite alle 16 e 17.30). Negli altri giorni saranno organizzate visite guidate su prenotazione contattando il numero telefonico 080.335.94.02 della Pro Loco o la casella di posta elettronica infopolje@gmail.com. Il costo del biglietto sarà di 3 euro mentre per gli studenti è previsto un biglietto ridotto del costo di 2 euro. Isabel Romano
I cuochi baresi festeggiano 40 anni Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Celebrazioni al via con una tre giorni interamente dedicata alla “mandorla”. L’Associazione Cuochi baresi nel 2009 compie quarant’anni e lancia una sfida: imporre il ruolo della mandorla barese nelle cucine di tutto il mondo. Dodici mesi di tempo, le celebrazioni del quarantennale si chiuderanno solo alla fine dell’anno, per coinvolgere nella “discussione” chef, esperti del settore, rappresentanti istituzionali. Da tempo la Puglia si batte per la promozione dell’olio extravergine d’oliva e dell’olio. La mandorla, regina della nostra tavola, ha assunto il ruolo di cenerentola. Intanto lune-
dì scorso, 26 gennaio, si è partiti con una tre giorni, ospitata dalla sala ricevimenti “la Magnolia”, ricca di eventi che hanno messo a confronto chef affermati e giovani talenti nelle gare di cucina e nel terzo memorial dedicato a Giovanni Maggi, figura importante nella storia dell’associazione. Il pubblico ha potuto visitare la mostra tematica “Gustosamente”, dedicata alla mandorla e nel corso di due diversi incontri sono state fornite informazioni utili sull’impiego della mandorla nella cucina dolce e salata; soprattutto
l’argomento è stato sottoposto all’attenzione degli organi istituzionali regionali, provinciali, locali e ai vertici della Camera di commercio, ai media, agli addetti ai lavori. Al ciclo di incontri hanno preso parte Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, Vincenzo Divella, presidente della Provincia di Bari, Michele Emiliano, sindaco di Bari, Antonio Azzollini, sindaco di Molfetta, Luigi Farace, presidente della Camera di Commercio di Bari e Pellegrino de Pietro, dirigente dell'IPSSAR Molfetta.
Attualità
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Quasi tremila firme per il “Francesco Padre” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Un successo la campagna promossa da “il Fatto”. La raccolta terminerà il 31 gennaio poi la consegna nelle mani del Capo dello Stato.
La città di Molfetta e i suoi cittadini non hanno dimenticato la tragedia del motopesca “Francesco Padre” e continuano a chiedere che venga fatta luce sulle reali cause che la notte del 4 novembre 1994 provocarono l’affondamento del natante e la tragica morte dei suoi cinque membri dell’equipaggio. La testimonianza arriva forte e chiara attraverso le firme sinora raccolte per chiedere che il caso venga riaperto: alla redazione de “il Fatto” sono pervenute sinora quasi tremila firme e tante altre ancora,
ne siamo certi, verranno raccolte sino al 31 gennaio, data in cui si provvederà ad avviare i conteggi definitivi prima di procedere con la consegna del voluminoso plico nelle mani del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Alla vera e propria gara di solidarietà avviata da “il Fatto” e dalla casa editrice Activa Srl hanno preso parte associazioni cittadine, parrocchie, comuni cittadini e familiari delle vittime. Da sottolineare il sostegno compatto di tutto il Consiglio Comunale di Molfetta i cui componenti hanno aderito alla raccolta firme sin dal primo momento. Come già detto fino al 31 gennaio sarà possibile consegnare le firme inviandole via posta all’indirizzo “il Fatto – Activa Srl, via degli Antichi Pastifici A/8, Zona Artigianale, 70056 Molfetta” oppure contattando la redazione all’indirizzo redazione@ilfatto.net per concordare la modalità di ritiro a domicilio dei moduli.
La tragica “fine” del Francesco Padre ha “inizio” alle 22.15 del 3 novembre del 1994 quando Giovanni Pansini, comandante e armatore del motopeschereccio, chiama a casa e parla con sua moglie. Due ore dopo quella telefonata Giovanni Pansini e gli altri componenti dell’equipaggio perdono la vita. Il motopeschereccio esplode quando passata da poco mezzanotte. Le autorità italiane vengono informate dell’accaduto alle 5.15. A Molfetta la notizia arriva intorno alle 10. Le autorità militari Nato da subito escludono la possibilità che l’esplosione del peschereccio italiano possa essere, in qualche modo, collegata alle operazioni in corso nel basso Adriatico. Nel frattempo, al largo delle coste del Montenegro, scattano le ricerche. Ma, al di là di alcuni rottami, il mare per oltre ventiquattro ore non restituisce nulla. Intorno alle 15 del 5 novembre torna a galla il corpo di Mario De Nicolo. Tutti gli altri sono ancora in fondo al mare, a circa 240 metri
di profondità, insieme al relitto del motopeschereccio che è praticamente intatto. C’è solo un grosso cratere nel punto in cui si è verificata l’esplosione. La Procura della Repubblica apre un’inchiesta per i reati di naufragio e di omicidio colposo. Vengono nominati i periti. I risultati delle relazioni contrasteranno con analoghe relazioni dei periti nominati dalle famiglie. Sono proprio i periti della Procura ad avvallare l’ipotesi che a bordo del “Francesco Padre” ci fosse esplosivo. Ma dove? Prima viene indicata la stiva, poi la stanza del motorista. La marineria insorge. È un’accusa che toglie la dignità a cinque persone; che offende la loro memoria; che non trova riscontro se non in ipotesi suggestive (il relitto è ancora in fondo al mare); che lacera le coscienze dei familiari delle vittime. Eppure proprio quella ipotesi porta all’archiviazione dell’inchiesta penale. Un’archiviazione che oggi, con migliaia di firme, si tenta di cancellare.
Inchiesta
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Tra sogno e realtà… Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Ecco la quotidianità di migliaia di molfettesi che vivono nei nuovi quartieri: isolati, privi di servizi e anche un po’ più stressati di prima. C’è un giorno che migliaia di molfettesi hanno sognato a lungo, quello in cui sarebbero entrati nella loro nuova casa, trasformati in un colpo da affittuari in proprietari o passando dalle due stanze e cucina senza ascensore finalmente ad un appartamento grande. In cooperativa dall’epoca del fidanzamento, alla casa nuova ci sono arrivati con un paio di bambini già grandicelli, sobbarcandosi spesso mutui pesanti e ipotecando quindi il loro futuro. I sacrifici si fanno, se davvero si sta meglio, ma non è detto che in realtà sia stato proprio così. Nuove case ha voluto dire nuovi quartieri e quindi anche cambiare le abitudini di vita. “Siamo sempre in macchina”, afferma Carlo che abita nel nuovo quartiere a ridosso di via Ruvo. Eh già, perché
bisogna dimenticarsi di poter circolare a piedi, fosse solo per andare a comprare il classico filo di prezzemolo. C’è un dato di fatto oggettivo, nelle nuove zone di espansione i servizi non ci sono, né negozi né scuole né uffici, perlomeno non ancora e chissà per quanto, mentre le famiglie si sono già trasferite, impossibilitate a pagare assieme il fitto della vecchia casa e il mutuo della nuova. Ci vorranno anni e nel frattempo si deve pure vivere, stando dietro alle esigenze quotidiane. I bambini continuano a frequentare le scuole dove erano iscritti e bisogna accompagnarli in macchina al mattino e poi di nuovo il pomeriggio per i vari rientri ed attività e pure dai compagni, rimasti nei vecchi quartieri, così ai geni-
tori tocca rimettersi in auto, cosa che devono fare anche se vogliono incontrare i loro di amici. Molta più automobile, rispetto a prima, molto più traffico, tempo sprecato e spese per la benzina. “La vita inizia al Polivalente”, afferma Carlo cioè a quella che fino a ieri era considerata la periferia estrema. Gli unici posti facilmente raggiungibili, anche se sempre in automobile, sono i centri commerciali nella zona industriale, dalla periferia ad altra periferia, quasi non si appartenesse più a Molfetta, quella vera. Certo, le case sono belle e nuove, le strade fanno schifo, ma c’è spazio per il parcheggio, la croce per chi abita in centro, poco di tutto il resto però: mai visto un vigile urbano, i carabinieri passano solo diretti al controllo
di chi è agli arresti domiciliari e niente mezzi pubblici. Quel che è peggio, non vi sono grandi speranze di miglioramento. A ridosso di via Ruvo il quartiere è ingabbiato fra la 16 bis e la ferrovia e quindi obbligatoriamente isolato. Alle spalle dell’ospedale con due soli punti di accesso, per di più nati come complanare della 16 bis e strada di campagna verso la Madonna delle Rose e quindi congestionati e pericolosi. “Due soli accessi con la lama in mezzo, sono una mina gigantesca già innescata, a quartiere pieno sarà un inferno”, afferma Mimmo. Così non resta che rimettersi a sognare, un’altra casa ovviamente. “Mi accontenterai di spostarmi alle spalle della stazione”, confessa Carlo. Dopo anni di sacrifici e con un mutuo ancora da pagare. l.s.
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La sicurezza è garantita 951
Forze dell’ordine e personale dei servizi di soccorso pronti ad intervenire nonostante i disagi derivanti da strade non asfaltate o non segnalate nelle cartine. Uno dei principali problemi segnalati dai cittadini che risiedono nelle nuove zone di espansione è quello relativo alla necessità di assicurare il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine ma anche il celere intervento, se necessario, dei servizi di pubblico soccorso. In altre parole i molfettesi della “città nuovissima” vorrebbero vedere più pattuglie in giro ed essere sicuri che in caso di necessità l’intervento di chi di competenza sia immediato. “Per quanto ci riguarda – ha dichiarato il comandante della Polizia Municipale, Mauro Giuseppe Gadaleta – ci adoperiamo per essere presenti anche nelle nuove zone. Come ho ribadito anche nella mia relazione in occasione della festività di San Sebastiano, dobbiamo fare i conti con una cronica carenza di organico che ci costringe a presidiare un territorio divenuto oramai enorme con l’impiego di poche unità. Nonostante ciò facciamo di tutto ed assicuriamo servizi di pattugliamento anche nei nuovi quartieri e di pronto intervento quando se ne presenta la necessità. Del resto, nonostante si tratti di nuove zone, i nostri agenti hanno ampia conoscenza del territorio e sono pronti ad operare senza difficoltà”. Difficoltà che invece in altre occasioni sono state segnalate dal personale dei mezzi di soccorso sanitario che, specie nelle zone non ancora servite da strade asfaltate e da pubblica illuminazione, potrebbero avere problemi per raggiungere i cittadini che chiedono l’intervento o per trasportare in tutta sicurezza eventuali infortunati. A questi problemi sopperisce però l’impegno del personale che non di rado approfitta dei tempi morti nel corso dei turni di servizio per “studiare e pattugliare il territorio” e per assicurarsi punti di riferimento importanti in caso di eventuali interventi. Anche le altre forze dell’ordine presenti sul territorio, Carabinieri e Guardia di Finanza sono pronti ad intervenire quando necessario e, specie per la presenza di numerosi cantieri che potrebbero essere obiettivo appetibile ai male intenzionati, non disdegnano di compiere ronde “discrete” tra le nuove abitazioni.
“Stiamo preparando il nuo Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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L’assessore all’urbanistica Pietro Uva fiducioso per il futuro dei nuovi quartieri. Numerose le opere completate e tanti progetti pronti per diventare realtà. “L’amministrazione comunale di Molfetta si sta impegnando al massimo delle sue potenzialità per garantire ai cittadini che abitano nelle zone di nuova espansione tutti i servizi utili a migliorare la qualità della loro vita”, parola del vice sindaco ed assessore all’urbanistica Pietro Uva. “Capisco i disagi di quanti da poco si sono trasferiti nei nuovi quartieri ma è innegabile che da parte nostra ci sia tutta l’intenzione e la buona volontà per risolvere i problemi che noi stessi abbiamo constatato. Certo – ha proseguito Pietro Uva – stiamo parlando di enormi porzioni di territorio, dove accanto a stabili già ultimati e abitabili esistono ancora cantieri in attività: situazioni che evidentemente non favoriscono interventi celeri e che comunque devono sottostare ai tempi necessari all’assegnazione e realizzazione dei lavori”. Per quanto riguarda i comparti 1, 2 e 3, quelli che si trovano a ridosso di via Berlinguer nella zona retrostante l’ospedale di Molfetta, si è già provveduto ad asfaltare le strade, sistemare i marciapiede e realizzare i servizi di pubblica utilità quali fogna, gas, elettricità, telefono mentre nelle prossime settimane prenderanno il via anche i lavori per la realizzazione della “fogna bianca”. Nei comparti 6, 7, 8 e 9 sono già state completate le opere dei sottoservizi mentre entro la fine del 2009 verranno completamente asfaltate le strade e realizzati i marciapiede. Successivamente gli stessi lavori verranno eseguiti nei comparti 4 e 5. “Rispetto al tanto lavoro che c’era, c’è e ci sarà da fare – ha continuato l’assessore all’urbanistica – la risposta dell’amministrazione è più che soddisfacente. Capiamo le lamentele dei cittadini ma sappiamo anche che in breve tempo ogni problema verrà superato”. Problemi che interessano in media duemila persone che già risiedono o lo faranno a breve nella zona compresa tra via Madonna della Rosa e via Terlizzi. In sostanza stesso futuro anche per le aree di espansione individuate in prossimità di via Ruvo “Anche lì siamo a buon punto, le strade sono state asfaltate, i sottoservizi sono praticamente completati, e la viabilità è stata regolata con la realizzazione della rotonda a valle del cavalca ferrovia di via Cavalieri di Vittorio Veneto. Il nostro lavoro quindi continua nella massima tranquillità e con la massima attenzione”. Ma l’assessore Pietro Uva non si ferma qui ed annuncia importanti novità e interventi entro l’estate: “Stiamo approntando il piano dei servizi che consentirà a tutta la città e alle nuove zone di espansione in particolare, di garantire una vivibilità concreta a tutti i cittadini. Per farlo abbiamo già aperto e lo faremo nelle prossime settimane con maggiore frequenza, il dialogo con i molfettesi: rimodulando le esigenze dei cittadini e le possibilità dell’amministrazione sarà possibile offrire servizi adeguati a tutti”. In concreto si provvederà a tracciare un piano che
prevederà uffici pubblici, servizi di trasporto urbano e pulizia, presenze istituzionali. Tutto per far si che i nuovi quartieri non si trasformino in “ghetti”. A tutto ciò si aggiunga la predisposizione già a buon punto del “piano strategico di assetto del territorio” e la volontà di rivedere la viabilità e la mobilità urbana: “Molfetta – ha ribadito Pietro Uva – nel giro di poco tempo avrà un volto completamente nuovo, moderno e a misura di cittadino”. Per il momento quindi ci vuole pazienza: il futuro dirà se gli amministratori di oggi avranno compiuto i passi giusti nel giusto tempo.
P c p 2 m b c p l o q v v d t V t s z d q f l r l c d a
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nuovo volto della città”
A e i : l a i i
La paura di due madri e la mancanza di risposte Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Un rudere pericolante e fatiscente tiene in ansia decine di genitori. Il problema, più volte segnalato agli uffici competenti, non è stato ancora risolto. Possono le estreme periferie di una città che si definisce civile, sviluppata e all’avanguardia costituire nel 2009 un serio pericolo per l’incolumità di chi ci vive e soprattutto dei bambini, innocenti e soprattutto inconsapevolmente incuranti della propria sicurezza? Ebbene per Molfetta la risposta non può essere che sì. È ormai passato del tempo da quando quasi una decina di palazzine di nuova costruzione oltre ad una serie di villette a schiera hanno preso il posto delle zone rurali a ponente della città, a due passi dal cavalcavia di via Vittorio Veneto, nella zona compresa tra via Sandro Pertini e via Tommaso Salvemini. In realtà questi palazzi non sono altro che cattedrali nel deserto non soltanto a causa di un quartiere in via di qualificazione. A farsi portavoce ancora una volta delle problematiche del proprio quartiere sono due donne, la signora Zezza e la signora De Pinto, stanche di quelle che definiscono “le false promesse degli amministratori locali”. “Non abbiamo più parole – hanno dichia-
rato – per manifestare il nostro disappunto per quanto siamo costretti, noi abitanti di questa zona, a sopportare. Una condizione al limite della vivibilità, in un quartiere diventato la succursale del terzo mondo”. Ettari di terreno incolto disseminato tra le palazzine, diventato il regno di topi e serpi. Tombini aperti, cavi dell’elettricità scoperti, scarsa illuminazione, mancanza di vigilanza, fossati grandi come dirupi e discariche a cielo aperto presenti ovunque. Questo è il quadro generale con il quale quasi un migliaio di cittadini sono costretti quotidianamente a convivere. “Non solo sono mesi che non si muove un dito per porre rimedio a questa situazione – hanno proseguito le due signore – ma si è costretti anche a sopportare le ironie di qualche dirigente comunale che in più di un’occasione ha affermato di non essere il gestore di una salumeria per poter risolvere tutto in fretta. Questo è davvero troppo!”. Nemmeno le lamentele piovute da questi cittadini in occasione delle riunione pubblica convocata il 9 feb-
braio 2008 presso la Fabbrica di San Domenico dalla scorsa amministrazione, guidata sempre da Azzollini, hanno prodotto effetti. La vera preoccupazione di queste madri è la sicurezza dei propri figli vista la presenza, a ridosso delle proprie abitazioni, di un rudere fatiscente dove gli stessi bambini spesso giocano. “Ormai viviamo costantemente in ansia perché in questo rudere può capitare di tutto ai nostri figli. Va abbattuto e subito. Il sindaco è responsabile della salute e della sicurezza dei nostri bambini ed è con lui che ce la prenderemo se dovesse succedere loro qualcosa. Quello che è successo a Gravina dovrebbe essere di esempio”. Purtroppo i bambini in questa zona non sanno dove andare a giocare e troppo spesso per loro i pericoli sono dietro l’angolo. “È vero spesso ci avventuriamo in quella casetta – ci ha detto la piccola Letizia – tra topi e gatti morti. Lì c’è anche un vecchio pozzo. Noi bambini qui non abbiamo nulla per divertirci nemmeno un parco senza giochi”. Matteo Diamante
Cavi e tombini mettono ansia 954
Palazzine, villette a schiera, nuove attività commerciali e persino qualche ufficio. Pian piano la nuova zona di espansione, quella compresa tra l’ospedale, via Berlinguer e la Statale 16 bis, va prendendo forma, lasciando dietro di sé attualmente più ombre che luci, almeno stando a sentire i cittadini. Mentre quasi cinquecento abitazioni sono già pronte e abitate, più del doppio sono ancora in fase di realizzazione. Stiamo parlando di una zona dove in parte mancano ancora le opere di urbanizzazione primaria e dove solo a breve si procederà con la gara di appalto per la fogna bianca (come riferiamo in altro articolo). Intanto la gente che vi abita lancia l’allarme per problemi dovuti sicuramente ai numerosi cantieri a cielo aperto. Il pericolo principale è costituito da cavi di alta tensione completamente scoperti segnalati nei comparti 6 e 7 e additati da molti come esempio di incuranza e trascuratezza. Tombini aperti e non segnalati, travi che fuoriescono dal sottosuolo e discariche in ogni dove a ridosso delle palazzine abitate fanno da cornice alla quotidianità di questa nuova Molfetta. “Siamo preoccupati per la nostra sicurezza e soprattutto per quella dei nostri figli – hanno tuonato un gruppo di cittadini della zona – perché il rischio di rimanere fulminati dai cavi dell’altra tensione scoperti è altissimo. Non possiamo aspettare che si verifichi una tragedia per sistemare delle cassettine dell’elettricità. In confronto a quello che è stato fatto in questa zona e a quello che verrà fatto, rendere un po’ più sicuri questi comparti è davvero una sciocchezza. Ci vuole soltanto buona volontà e soprattutto responsabilità”. m.d.
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Inchiesta
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Credito per le famiglie: educazione finanziaria Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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L’acquisto di una casa rappresenta un passo “finanziariamente” importante per una famiglia specie in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando. Abbiamo quindi chiesto ad un esperto del settore, il dottor Pietro Augusto de Nicolo, qual’è la situazione attuale del mondo dei “finanziamenti”. La crisi del subprime, dovuta alle insolvenze sul mercato dei mutui statunitensi ad alto rischio, ha portato gli indici delle borse di tutto il mondo ai minimi storici: ne è derivata una diminuzione di liquidità che si è riverberata nella improvvisa contrazione del credito, limitandone pertanto l’accesso. Dallo scenario descritto, si capisce che i consumatori non siano sufficientemente preoccupati dai rischi d’insolvenza o dall’indebitamento eccessivo, a causa di un’informazione inadeguata, che porta sia alla mancata comprensione ma soprattutto ad incauto accesso al credito. I consumatori oggi devono essere in grado di pensare autonomamente ad importanti questioni come la pensione, la gestione della casa e per questo devono comprendere il meccanismo di pensioni private, mutui ipotecari, prestiti, carte di credito revolving, cessioni del quinto dello stipendio; nella larga parte della popolazione manca l’educazione finanziaria di base, fondamentale per prendere, con cognizione di causa, importanti decisioni relative al proprio futuro finanziario e per evitare di incorrere in rischi eccessivi; in Europa proliferano eventi e conferenze focalizzati su
tali tematiche, che propongono addirittura di avviare campagne di sensibilizzazione e introdurre l’educazione finanziaria nei programmi scolastici. Nonostante in Italia la crisi economica abbia dimostrato maggiore resistenza rispetto agli altri paesi europei, il
mobili, elettrodomestici e vacanze. Di fronte a queste difficoltà, le agenzie di credito si vedono costrette ad irrigidire i requisiti richiesti per la concessione di un prestito, per evitare insolvenze che minerebbero la liquidità ovvero la sussistenza stessa dei prestiti. Gli unici due comparti che registrano un sensibile aumento sono quelli dei prestiti personali (il valore medio dell’importo richiesto è stato di 12mila euro nel 2008) e soprattutto della cessione del quinto dello stipendio (il valore medio della pratica di finanziamento si aggira sui 16.800 euro); quest’ultima, in passato erroneamente rivolta a protestati o cattivi pagatori, attualmente permette tassi relativamente bassi e rate più comode per il richiedente, vista la durata decennale. L’invito ai consumatori è quello di rivolgersi a persone o strutture dalla consolidata competenza, misurabile dalla qualità della consugiro d’affari del prestito alle famiglie, che lenza offerta, mai rapida e sbrigativa, bensì si aggira intorno ai 60miliardi di euro, ha esaustiva e completa di ogni informazione e visto un calo dal 1994; infatti l’Assofin, vi- chiarimento. sta la riduzione complessiva dei consumi, ha registrato nel 2008 un freno alle domande di dott. Pietro Augusto de Nicolo prestito per beni durevoli come auto, moto, Matrixfin Group spa
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Un attacco quotidiano contro un bar cittadino Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Si tratta dello storico “Mini Bar” in via Giovinazzo. Ignoti depositano rifiuti di ogni genere e imbrattano le pareti dello stabile con vernice spray.
Il vandalismo organizzato sembra aver posto saldamente le proprie radici in città. Sono sempre più frequenti gli episodi registrati da cittadini e soprattutto da commercianti. Come dimenticare il deprecabile atto vandalico subito dal titolare dal Beatles Pub quasi due mesi fa, con buona parte del locale dato misteriosamente alle fiamme. A denunciare atti vandalici sempre più mirati nei confronti del suo locale è stato questa volta il titolare dello storico “Mini Bar” in via Giovinazzo. Da ottobre ormai puntualmente un gruppo non ancora identificato di ragazzi continua ad imbrattare le pareti esterne della caffetteria con bombolette spray dei colori più
vari. E non è tutto. Probabilmente la stessa banda di vandali continua a depositare rifiuti di ogni genere nella parte retrostante del locale. “Sono davvero stanco di dover combattere contro questa delinquenza infantile ma nello stesso tempo spregevole e fastidiosa” ha dichiarato il titolare del “Mini Bar”. “Questi veri e propri attacchi rendono vani tutti i miei sacrifici e quelli dei miei figli per riqualificare un’attività non facile da mandare avanti, ma che con entusiasmo tutti insieme stiamo cercando di fare”. Dell’accaduto sono stati informati i Vigli Urbani e i Carabinieri della locale stazione, che hanno constatato quanto denunciato dallo stesso titolare. Ma sinora
Da febbraio nuove aree a pagamento Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Le “strisce blu” sono già comparse anche in via Baccarini. Come si ricorderà, le modifiche alle zone già esistenti erano state presentate ad ottobre nel corso di una conferenza stampa. Tra le strade interessate per la prima volta dalla zona a pagamento via Baccarini e il tratto iniziale di via Dante. Per uniformarsi a quanto previsto dal codice della strada, dove possibile, sui due lati della carreggiata verranno individuati parcheggi a pagamento e liberi. Entreranno in vigore a partire dal prossimo Sempre a partire dal 1 febbraio non sarà più 1 febbraio le nuove zone di parcheggio a pa- in vigore la suddivisione in micro aree della gamento individuate dall’Assessorato alla zona a pagamento che sarà costituita da una Polizia Municipale nel centro cittadino. sola grande zona.
nulla è cambiato e gli atti vandalici proseguono e si moltiplicano. “Il Mini Bar nasce nel 1971 e in questi anni – ha continuato il titolare – abbiamo fatto l’impossibile per mettere a nuovo il locale in modo da rappresentare una sorta di biglietto da visita per coloro che scendono o salgono dagli autobus di linea che da sempre si fermano proprio qui davanti. Di notte e nella tarda serata in questa zona succede davvero di tutto ed è per questo che ritengo sia necessario aumentare la sorveglianza. Non è difficile cogliere in flagranza queste persone, però da parte mia non posso correre rischi ulteriori ed espormi ancora di più in prima persona”. Intanto il signor
Giuseppe, titolare del bar, sta conducendo quasi un’attività di indagine personale per risalire agli autori degli atti vandalici nei confronti del suo locale. “Visto che sono costretto a ripulire i rifiuti che mi lasciano davanti al bar – ha detto – sono riuscito a capire ormai tutte le loro abitudini dai numerosi scontrini fiscali accartocciati nelle spazzatura. Insomma a breve potrei anche identificarli. Voglio essere solidale con il titolare del Beatles Pub – ha concluso – per quanto gli è successo poiché posso ben comprendere il suo dramma. Tuttavia vorrei dagli un consiglio: non darla vinta a queste persone ”. Matteo Diamante
Scattato l’aumento delle multe Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Lo ha deciso il Ministero. Dal primo gennaio più salate le sanzioni. Anno nuovo multe nuove. O meglio, sanzioni aumentate. A disporlo è stato il Ministero che dal primo di gennaio ha provveduto all’aggiornamento degli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie conseguenti alle violazioni al Codice della Strada su tutto il territorio nazionale. Le sanzioni aumentano così del 5% in maniera proporzionale all’aumento del costo della vita calcolato dall’Istat. Ad esempio gli automobilisti che passano con il semaforo rosso dovranno pagare sette euro in
più rispetto all’anno scorso: da 143 a 150 euro. Per la classica sosta vietata, invece, rincaro di due euro: da 36 a 38 euro. Chi parcheggia sui posti riservati ai portatori di handicap pagherà 78 euro invece dei 74 euro previsti fino al 31 dicembre appena trascorso. Stesso rincaro di quattro euro per chi sosta sui marciapiedi. L’aggiornamento delle contravvenzioni per la guida senza cintura e per la guida con il telefonino all’orecchio, infine, ammonta a quattro euro in più: da 70 a 74 euro.
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In Città
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Una pizza da “campione” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Vincenzo Florio è il titolare della pizzeria “i Monelli”.
Ha iniziato a “pasticciare” con la farina quando di anni ne aveva 14. Oggi a 31 anni Vincenzo Florio, di Toritto “trapiantato” a Molfetta per amore di sua moglie, Carmen Spagnoletta, può essere considerato un “artista della pizza” e un inventore di nuovi modi di gustare uno degli alimenti più apprezzati in Italia e nel mondo. Proprietario della pizzeria “i Monelli”, Vincenzo è orgoglioso di aver portato, per primo a Molfetta, il servizio a domicilio “di qualità” e la risposta da parte della clientela è stata entusiasmante con decine e decine di richieste ogni giorno. Dopo aver lavorato in giro per l’Italia, dalla Sardegna a Verona passando per Ancona e con qualche puntata anche all’estero, Vincenzo ha deciso di mettere radici in città ma non ha affatto riposto nel cassetto l’entusiasmo e la voglia di sperimentare sempre nuove soluzioni sfidando se stesso e gli altri. E così, dopo le numerose partecipazioni a concorsi
di portata nazionale in giro per l’Italia, ecco che nell’ottobre scorso arriva anche il titolo di numero uno per “Etica Professionale” al Campionato del Mondo per pizzaioli svoltosi a Lecce dove Vincenzo si è presentato con una pizza classica farcita con crema di carciofi, mozzarella, carpaccio di vitello, grana, olio d’oliva e limone. Un mix di gusto e qualità che ha inebriato i palati di esperti del settore e di tanti altri buongustai. “Sono sempre pronto a perfezionarmi perché sento questo lavoro come una vera e propria passione”. E perfezionandosi Vincenzo ha scoperto e poi proposto ai propri clienti la farina “kamut”, con cui prepara gustosissime pizze, biologica al 100% ed ideale per gli sportivi. Come ideali sono le sue pizze per i “vegani”, completamente realizzate con prodotti vegetali: idee nate per innovare senza abbandonare la tradizione del mangiar sano.
In mostra i “Colori di Pace” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Francesco Andriani ha esposto i suoi lavori nell’Ospedaletto dei Crociati.
È stata inaugurata sabato 24 gennaio presso l’Ospedaletto dei Crociati della Basilica della Madonna dei Martiri la mostra fotografica “Colori di Pace”, organizzata dallo studio fotografico Video Panda Film di Molfetta. All’interno della mostra, che è stata aperta sino alle 22 di domenica 25, è stata allestita anche la rassegna fotografica “Evento Sposi & Baby”. La mostra “Colori di Pace” è una realizzazione del fotografo molfettese Francesco Andriani, professionista del settore e noto da tempo per la qualità dei suoi scatti. In esposizione circa 20 fotografie realizzate ed elaborate graficamente nello studio fotografico Video Panda Film. “In un momento in cui il mondo intero
guarda a situazioni di crisi e di guerra in diverse parti del pianeta – ci ha detto Francesco Andriani – ho voluto rappresentare la voglia di pace di tutti noi attraverso i volti di bambini, uomini e donne circondati dai colori dell’arcobaleno, quasi un messaggio che vuol partire da Molfetta per raggiungere le coscienze di ogni essere umano”. La rassegna fotografica, patrocinata dal Comune di Molfetta e realizzata con la collaborazione dell’agenzia Milleventi e di MatriMovie, ha visto nel corso dei due giorni la partecipazione di decine di visitatori, alcuni anche d’eccezione e ha certamente rappresentato il primo di una serie di appuntamenti che potranno essere organizzati in futuro.
Cultura
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Tutti pazzi per Miragica Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Oltre 300 partecipanti alle selezioni per i ballerini che animeranno le giornate del parco divertimenti. Miragica, il nuovo parco divertimenti attualmente in fase di ultimazione nella zona ASI della città, non può più considerarsi soltanto un progetto astratto e lontano. Già da tempo è possibile ammirare a pochi metri dal Fashion District le attrazioni ludiche che via via stanno costituendo quello che è stato denominato “Il Parco dei Giganti”. Mentre si sta gradualmente procedendo ad esaminare migliaia di curriculum inviati come risposta alle offerte di lavoro, nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 gennaio più di 300 artisti provenienti da ogni parte della Puglia si sono presentati alle audizioni per la selezione di quello che sarà il corpo di ballo di Miragica. Sotto gli occhi attenti di Gianfranco Bollini, direttore artistico di Europa Park e di Miragica e
di una prestigiosissima commissione costituita da artisti di fama internazionale, più di 300 ballerini a ritmo di hip-hop, danze caraibiche e arabe hanno fatto valere le proprie doti. “In questi due giorni di audizioni – ha affermato Nicola de Nichilo responsabile di “Impronta”, agenzia di eventi e comunicazione partner per queste selezioni – abbiamo cercato di coinvolgere il più possibile artisti locali e regionali per offrire una seria opportunità di lavoro e di crescita a gente preparata proveniente dal nostro territorio”. Ed infatti una risonanza notevole hanno avuto in tutta la Puglia le audizioni tenutesi nei locali del Fashion District. “Mio malgrado devo dire che le scuole di danza di Molfetta – ha continuato de Nichilo – hanno dimostrato una certa diffidenza,
sottovalutando questa grande opportunità che Miragica sta offrendo, forse più preoccupate a preparare i saggi di fine anno”. Come si accennava, le selezioni hanno riguardato singoli artisti che andranno a costituire il corpo di ballo permanente del parco e le scuole di danze, che offriranno una collaborazione occasionale per tutti 12 i mesi di apertura di Miragica. Lo stesso corpo di ballo potrà avvalersi dei preziosissimi insegnamenti di tutor professionisti provenienti dai prestigiosi teatri di Mosca e Berlino. Tra l’8 e il 10 febbraio si terranno nuove audizioni che riguarderanno maghi ed artisti di strada. “Posso ritenermi notevolmente soddisfatto e felice per questa prima fase di selezioni – ha affermato il direttore artistico Gianfranco Bollini – riuscita a pie-
no tanto che sarà necessario ripetere una nuova sessione a febbraio con altre compagnie di artisti oltre a quelli visionati in questi giorni. Ci aspettiamo moltissimo dagli artisti pugliesi per l’organizzazione degli oltre trenta eventi che verranno organizzati nel parco durante e subito dopo la sua apertura”. Un’ apertura che, stando alle ultime notizie, dovrebbe avvenire nei primi giorni di aprile e c’è chi individua nel 3 la data quasi certa. Intanto il nuovo corpo di ballo di Miragica debutterà il 24 febbraio nel corso delle sfilate del Carnevale di Putignano. “Si tratta di un’occasione importante per mettersi in mostra – ha concluso Bollini – dove cercheremo di mettere su delle coreografie simpatiche per questi ragazzi pugliesi”. Matteo Diamante
Cinema Odeon: scorrono i titoli di coda Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Sta per concludersi la “lenta agonia” dello storico cine-teatro molfettese.
Sul grande schermo nero solo due parole: “the end”. Non indicano la fine di un film, ma il triste epilogo di una struttura che è sempre stata lì, sotto i nostri occhi, regalandoci emozioni, suscitando commozione e riso. Il destino del cine-teatro Odeon sembrerebbe ormai segnato, come ci confermano le parole di Pietro Montefusco (nella foto), attuale gestore dell’attività: “Credo che al novanta percento il cinema chiuderà. Cosa vorrà farci il proprietario non lo so, fatto sta che ad oggi tenerlo aperto è controproducente, per quanto
riguarda me come privato; tutto quello che ho potuto fare, l’ho fatto”. È questa l’immagine di una struttura in crisi, che da molto tempo deve combattere contro gli alti costi di gestione, contro una concorrenza spietata che non sembra dare via di scampo e che annulla tutti i punti a suo vantaggio, primo tra tutti la posizione centrale della struttura, facilmente raggiungibile da tutti i luoghi della città e da tutti coloro che non hanno la possibilità di spostarsi con mezzi propri. Nemmeno la convenzione triennale, stipulata tra il Comune di Molfetta e la società Cinema Odeon s.r.l. nell’ottobre del 2007, sembrerebbe sufficiente a coprire le spese per il mantenimento della sala e della sua attività. “Il contratto effettivamente è già scaduto, stiamo andando verso una proroga; fino a quando non saprei dirlo, ma sicuramente non si tratta di tempi lunghi”, dice ancora Montefusco. Recente è, infatti, la voce che prevede la chiusura della sala entro
il mese di marzo di quest’anno, quasi in concomitanza con l’esaurimento della rassegna di prosa in programma in questi giorni: “Non posso assicurare con precisione una data di chiusura; potrebbe essere nel mese di marzo, o anche aprile, ma credo che non sopravvivrà al 2009”. Con la chiusura del teatro verrebbe meno uno dei fulcri culturali della città, l’unica struttura sul territorio capace di ospitare proiezioni cinematografiche, manifestazioni teatrali, musicali, di spettacolo e di convegni; ma anche uno dei pochi spazi che per anni ha dato ad alcune scuole di Molfetta la possibilità di svolgere le proprie assemblee studentesche, che altrimenti non avrebbero potuto avere luogo per mancanza di spazi adeguati nelle stesse scuole. Come in tutte le cose, anche in questo caso, però, potrebbero esserci delle possibilità di “salvezza”, come ammette lo stesso gestore: in primo luogo che qualche privato si faccia avanti e prenda in
mano le redini dell’amministrazione della sala; in secondo luogo che sia il Comune ad investire maggiormente nell’attività, stipulando una convenzione sensibilmente più corposa; o che lo stesso proprietario sia disposto a rinunciare ad una quota di fitto. Non si dovrebbe, inoltre, escludere la possibilità che siano alcune associazioni cittadine ad interessarsi alla vicenda, a donare alla popolazione molfettese e non, un briciolo di speranza per la sopravvivenza dell’ultimo cinema cittadino, che ha assistito nel tempo alla chiusura delle altre sale sparse nella città: “Ci sono molte associazioni sul territorio, e credo che la spinta giusta debba nascere proprio da Molfetta”. È questo non solo l’augurio dell’attuale amministratore alla cittadinanza, ma soprattutto la richiesta di tutti gli affezionati clienti del cinema Odeon che non vorrebbero mai vedere quel sipario chiudersi per non riaprirsi mai più. Isabel Romano
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Cultura
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Nelle Statue il messaggio della Chiesa Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Le opere di Giulio Cozzoli tornano a splendere e riportano alla mente la finalità religiosa nascosta nella mente e nelle mani dell’autore. Il 2009 è stato definito “anno santo dei santi”, durante la conferenza svoltasi sabato 17 gennaio scorso nella Chiesa del Purgatorio di Molfetta, in occasione della presentazione al pubblico delle statue del Sabato Santo dello scultore Giulio Cozzoli (1882-1957), ritornate in chiesa dopo un particolareggiato ed efficace restauro. Erano presenti Luigi Martella, vescovo di Molfetta, il sindaco Antonio Azzollini, il professor Gaetano Mongelli docente di Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi Bari, i restauratori Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro, i priori delle confraternite di Molfetta. Ha introdotto il tema il priore dell'Arciconfraternita della Morte dottor Francesco Stanzione, spiegando le iniziative prese e l’impegno profuso per la realizzazione del progetto, nella consapevolezza che il risultato ottenuto non sarebbe
stato da tutti condiviso e gradito. Questo evento di grande impatto mediatico ha incuriosito talmente la cittadinanza che, domenica 18 gannaio, in tanti, pazientemente, si sono messi in fila per ammirare i capolavori dello scultore molfettese. È doveroso riconoscere la genialità dell’artista Giulio Cozzoli, a volte difficile da capire per la complessità di espressione delle sculture. L’arte sacra è parte integrante della cultura religiosa molfettese e la processione del Sabato Santo è una della tradizioni popolari religiose più sentite. La chiesa ha fatto sempre appello alle capacità creative di pittori, scultori, architetti… per interpretare il messaggio evangelico, per trasmettere il messaggio affidatole da Cristo. Essa deve, infatti, rendere percepibile e, anzi, per quanto possibile, affascinante il mondo dello spirito, dell'invisibile, di Dio.
Nel corso del tempo l’arte ha contribuito a diffondere il messaggio cristiano soprattutto tra coloro che comunemente amiamo definire “semplici”. Per spiegare lo stretto legame che intercorre tra la fede e l’arte, ricordiamo le parole che il pontefice Giovanni Paolo II, in occasione della Pasqua 1999, indirizzava “a quanti con appassionata dedizione cercano nuove ‘epifanie’ della bellezza per farne dono al mondo nella creazione
artistica"; egli, appunto, sottolineava che "la Chiesa, …ha bisogno dell'arte. Si può dire anche che l'arte abbia bisogno della Chiesa? La domanda può apparire provocatoria. In realtà, l'artista è sempre alla ricerca del senso recondito delle cose, il suo tormento è di riuscire ad esprimere il mondo dell’ineffabile. Come non vedere allora quale grande sorgente di ispirazione possa essere per lui la religione?”. Pantaleo de Trizio
Sport
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Vela: il mare tra sport e passione In una città di mare come Molfetta non potevano certo mancare gli appassionati di sport “nautici”. Del resto tradizione, cultura e storia della nostra marineria fanno parte della quotidianità anche di chi il mare lo vive solo per passione piuttosto che per necessità. Passione che spesso può trasformarsi in coinvolgente entusiasmo e che spinge giovani e giovanissimi ad avventurarsi in sport forse poco “comodi” ma certamente avvincenti e spettacolari. E come non può definirsi spettacolare uno sport come la vela che appassiona milioni di spettatori in tutto il mondo e che, quasi come nel corso delle partite della nazionale italiana di calcio, tiene attaccati allo schermo milioni di spettatori in occasione di manifestazioni come la “America’s Cup”? Anche a Molfetta gli appassionati sono numerosi: alcuni si dilettano con le crociere della domenica, altri scelgono la barca a vela per lunghe e rilassanti vacanze estive. Altri ancora al piacere del relax in mare hanno scelto di unire la sana competizione sportiva e partecipano con entusiasmo alle manifestazioni organizzate dai circoli della vela di tutta la regione. In questo momento lo “scettro” di regina della vela molfettese spetta senza ombra di dubbio alla “Meria”, imbarcazione che dal 2007, con equipaggio tutto mol-
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L’imbarcazione “Meria” ha un equipaggio tutto molfettese e partecipa al campionato invernale in corso nelle acque antistanti la costa di Bari. fettese, partecipa a competizioni agonistiche e che attualmente è impegnata nel campionato invernale che si sta tenendo nello specchio d’acque antistante la costa di Bari. L’imbarcazione molfettese è iscritta nella classe “Altura” in categoria “Crociera” e attualmente, quando
Il Real agguanta la vetta Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Primo posto in condominio con il Giovinazzo. Continua la caccia alla Serie B. Ci eravamo lasciati con il Real Molfetta al secondo posto in classifica e a solo un punto dalla capolista Castellana. Ci ritroviamo con i calcettisti di mister Gaetano Pazienza al comando della graduatoria anche se in condominio con il Giovinazzo. Eppure il Real avrebbe potuto essere solitario in vetta. Ma andiamo con ordine. Nel posticipo di Castellana, su di un campo in erba sintetica, all’aperto e sotto una pioggia incessante, i biancorossi si sono imposti per 3 a 2 anche grazie
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alla prestazione di un capitan Nico Allegretta mai “fuori moda”. Vittoria anche nella gara interna contro il Cerignola: alla fine della gara il tabellone segnava il risultato di 5 a 3. Purtroppo lo stop è arrivato il 24 gennaio a Modugno, con i molfettesi sconfitti per 1 a 0 ed agganciati dal Giovinazzo. Si tornerà in campo il 31 gennaio contro l’Altamura, poi il 7 sfida “reale” a Mola. Due impegni certamente non impossibili ma da non sottovalutare.
mancano tre tappe alla conclusione del campionato, occupa il primo posto nella categoria. A bordo della “Meria” un equipaggio che è prima di tutto un gruppo di buoni amici: il timoniere è Roberto Poli, il tattico o come viene chiamato in gergo “skipper” è Corrado Mongelli
e gli altri sono Fabio Mazzilli, Maurizio Balice, Paola Capurso e Michele de Candia. E proprio con Fabio Mazzilli abbiamo scambiato qualche battuta per capire come si diventa velisti per passione ed anche per sport. “Sicuramente alla competizione sportiva ci si arriva per gradi – ha detto Fabio – all’inizio ci si appassiona perché si amano il mare e le barche, poi pian piano si comincia a provare il sano brivido della competizione ed il gioco è fatto”. Un “gioco” che richiede anche impegno e sacrificio, “certamente sì, come del resto tutte le attività della vita di ogni giorno: disputare un campionato invernale non è certo una passeggiata, c’è il freddo, l’acqua gelida, il vento che taglia la pelle. Ma la soddisfazione di veleggiare accompagnati dal rumore del mare ripaga di ogni sforzo”. Se poi arrivano anche le vittorie tutto è ancora più piacevole. Ed infatti il 25 gennaio scorso i velisti molfettesi si sono imposti nell’ultima tappa disputata. “Ci divertiamo e consigliamo anche ai più giovani di avvicinarsi a questo meraviglioso sport: c’è sempre bisogno di equipaggi pronti a scendere in acqua e a confrontarsi con il mare e con gli altri velisti”. Il tutto condito dal piacere del divertimento e di vivere giornate all’aria aperta e a contatto con la natura.
In Seconda comanda il Bari Sport Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Mentre il Milan Club vede avvicinarsi la “zona rossa”. Un gol a tempo praticamente scaduto e il concomitante stop del Cellamare, consegnano al Bari Sport Molfetta la testa della classifica del campionato regionale di Seconda Categoria. Gli uomini di mister Angelo Germinario possono così riprendere la corsa promozione anche se le inseguitrici non accennano a stancarsi. Nel frattempo il Milan Culb di mister Nico Mininni si ferma fuori casa e deve cominciare a guardarsi le spalle per non correre il rischio di finire in
zona rossa. Nell’ultima giornata disputata, il 25 gennaio, il Bari Sport ha superato la E. Triggiano grazie ad una rete del sempreverde Brattoli. I “diavoli” hanno ceduto con lo stesso risultato sul campo della A. Triggiano. Le due formazioni torneranno in campo il primo febbraio: il Milan Club ospiterà l’Adelfia, il Bari Sport sarà a Trani. Poi, sette giorni dopo, i primi saranno a Conversano, gli altri di nuovo in casa contro il Cerignola.
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Sport
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Virtus a corrente alternata Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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I biancoazzurri interrompono la serie di vittorie. Gli stop arrivano da Barcellona e Siena. Niente da fare. La Virtus Basket di quest’anno non riesce proprio a dare continuità alle sue prestazioni e ai suoi risultati e, salvo miracolosi cambi di passo, costringerà i suoi moltissimi sostenitori a soffrire fino alla fine del campionato. Dopo il tris di vittorie inanellato contro Matera, Fossombrone e Latina, gli uomini di coach Sergio Carolillo non sono riusciti nell’impresa di conquistare punti in Sicilia, contro il Barcellona dell’ex Andrea Capitanelli e sul parquet amico del “PalaPoli” contro i toscani del Siena. Due sconfitte che hanno nuovamente lasciato l’amaro in bocca a dirigenti e tifosi. Forse, per come è maturato, lo stop più bruciante è stato quello di Barcellona con la Virtus scesa in campo priva di grinta e che ha prestato il fianco agli attacchi avversari quasi per tutti i quaranta minuti di gioco, salvo riuscire ad accorciare le distanze a pochi minuti dal termine della gara e a fissare il risultato finale sul 81 a 75 per i padroni di casa riuscendo quantomeno ad averla
vinta per quanto riguarda la differenza canestri negli scontri diretti. Non è però piaciuto l’atteggiamento rinunciatario di una squadra scesa in campo priva anche dell’ex Olimpia Mapelli fermato ai box da un infortunio alla caviglia subito nell’allenamento del venerdì. Il riscatto era atteso sette giorni dopo nell’incontro casalingo contro il Siena di Mercante e Tomasiello. In un PalaPoli ribollente di tifo e pieno in ogni ordine di posto, i biancoazzurri hanno prima giocato alla pari con i giovani ma quotati avversari, poi sono precipitati a quasi 20 lunghezze di distacco salvo rifarsi sotto e conquistare anche il vantaggio. Poi negli ultimi quattro minuti di gara, con Mapelli fuori per infortunio e Nanut sempre impreciso, gli ospiti hanno assestato il colpo di grazia e portato via la posta in palio con il risultato di 82 a 77. Nei prossimi quindici giorni la Virtus dovrà ancora vedersela contro due avversari non certo facili: nella prima domenica di febbraio si viaggerà alla volta di Trapani, poi l’8 arriverà l’attuale capolista Ferentino.
Hockey Club in attesa dei play off Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Mancano due gare al termine della stagione regolare. Il Goccia di Sole Hockey Club Molfetta centra l’obiettivo minimo stagionale e si prepara già al dopo stagione regolare. I pattinatori del presidente Massimo de Palma si assicurano i play off e danno modo a mister Vianna di iniziare a lavorare per la fase degli spareggi promozione. Un obiettivo, quello della qualificazione, già conquistato venti giorni fa e consolidato nelle ultime due uscite stagionali. Il 17 gennaio i biancorossi di scena in quel di Sandrigo privi di numerosi titolari rimasti a casa per dare spazio alle seconde linee, conquistavano un buon pari con il risultato di 2 a 2. Le segnature molfettesi portavano la firma di Azzollini e Agrimi. Azzollini a segno sette giorni dopo anche nella gara interna contro il Correggio conclusasi con il punteggio di 4 a 2 grazie anche alle marcature di Sinisi, Piscitelli e Cirilli in una gara iniziata male per i locali, trovatisi in svantaggio di due reti, e poi ribaltata con il bel gioco e la grinta tipiche di
questa formazione. La stagione regolare del campionato di Serie A/2 volge oramai al termine: ancora due gare e poi arriverà il tempo dei play off. Nel frattempo l’Hockey Club sarà a Montebello il 31 gennaio e poi chiuderà in casa il 7 febbraio ospitando il Sarzana.
Sport
giovedì 29 gennaio 2009
Bonati e soci conquistano il terzo posto Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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La Pallavolo Molfetta liquida il Bari nel derby e si assicura un posto utile in chiave play off. Corre come un treno la Pallavolo Molfetta di mister Vito Avellis: i biancorossi conquistano la terza posizione in classifica, utile per partecipare ai play off promozione, e riaccendono l’entusiasmo di un popolo di appassionati che dopo i successi che portarono a conquistare la serie A2 si era un po’ spento. Alla vigilia del torneo, del resto, i vertici societari erano stati abbastanza chiari: si tornava in campo con la voglia di ricostruire una grande Pallavolo e di puntare a traguardi ambiziosi. Magari nei prossimi tre anni non disdegnando però la possibilità di bruciare le tappe. Probabilmente Bonati e soci hanno pensato che tre anni sarebbero stati troppi e allora tutti in campo per provare già quest’anno a centrare il salto di categoria. Per il momento si continua a lavorare in palestra e a sfoderare belle prestazioni nelle gare di campionato. Il 18 gennaio, costretti a disputare la gara interna contro il Galatina sul neutro di Andria (a causa della indisponibilità del PalaPoli), i biancorossi hanno
“passeggiato” sugli avversari fanalino di coda del torneo. Un 3 a 0 finale che non ammetteva repliche: 25-15, 25-23 e 2517 i parziali di una gara in cui Vito Avellis ha fatto ruotare gli uomini a disposizione approfittando per provare nuove soluzioni offensive e difensive in vista dell’atteso derby che si sarebbe disputato sette giorni dopo a Bari. Una gara sentita da squadra e tifoseria ed importante non solo per ragioni di campanile: le due compagini, infatti, si contendevano il terzo posto in graduatoria e alla fine a spuntarla erano i molfettesi grazie ad un 3 a 2 (parziali 1725, 25-17, 23-25, 29-27, 13-15) che incoronava la regina “pugliese” del torneo. Nel prossimo week end i tornei pallavolistici osserveranno nuovamente un turno di stop per la concomitanza con Volleyland, vera e propria “fiera nazionale della pallavolo”. Il campionato di serie B1 riprenderà quindi il 7 febbraio quando la Pallavolo sarà di scena sul campo del Fasano-Alberobello, poi il 14 al PalaPoli arriverà il Terni.
Quarto acuto consecutivo per l’Azzurra Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Le molfettesi allenate da Annagrazia Matera mostrano i muscoli e corrono verso la salvezza. Quattro vittorie consecutive, punti in cascina e nuovo entusiasmo: le “ragazzine terribili” della Azzurra Volley Molfetta non tradiscono le attese e, come nella migliore delle tradizioni della carriera in panca di Anna Grazia Matera, sfoderano il loro carattere nella seconda parte del torneo. Tutto questo nonostante qualche ingenuità di troppo costata qualche punticino che, se conquistato, avrebbe fatto gridare al miracolo. Ma poco importa le pallavoliste del presidente Vincenzo Giancaspro giorno dopo giorno stanno smentendo i detrattori e corrono spedite verso il traguardo salvezza. Nelle ultime due giornate sono arrivate altrettante vittorie, entrambe al tie-break. Purtroppo entrambe arrivate dopo che le molfettesi avevano con-
quistato il vantaggio di due set a zero. Il 17 gennaio, contro il Nojaturi diretta concorrente alla salvezza, i due punti arrivavano grazie ai due set iniziali giocati alla perfezione (21-25 e 23-25) al terzo e quarto in cui erano le padrone di casa ad imporsi (25-20 e 26-24) e al definitivo a vantaggio delle azzurre (7-15). Il 24 gennaio il copione si ripeteva nella gara casalinga contro il forte Benevento: vantaggio molfettese (25-21, 25-22), ripresa delle ospiti (16-25, 13-25) e prova d’orgoglio delle locali (15-13) per la gioia di staff e tifosi. Anche le ragazze domenica prossima saranno a riposo, poi il 7 arriverà a Molfetta la Nati a Taranto quindi, il 14, trasferta campana in quel di Battipaglia. La strada che porta alla salvezza è ancora lunga.
HOCKEY
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BASKET
Serie A2
Serie A dilettanti
Montebello Thiene Sarzana MOLFETTA Correggio Matera Modena Sandrigo Lodi Follonica
35 34 32 31 30 22 16 11 7 5
Ferentino Latina Siena Osimo Trapani Ostuni Sant’Antimo Fossombrone Potenza Palestrina Barcellona MOLFETTA Matera Firenze
26 22 22 20 18 16 16 14 14 14 12 10 8 4
PALLAVOLO Serie B1 Maschile Sora Gela MOLFETTA Bari Spoleto Chieti Terni Terlizzi Fasano Brolo Ostia Marcianise Avellino Squinzano Foggia Galatina
Serie B2 Femminile 43 42 37 36 32 30 30 26 23 21 20 17 16 12 12 11
Trani Salerno Matera Taranto Scafati Sarno Benevento Tuglie Potenza MOLFETTA Sala Consilina Nojaturi Battipaglia Aversa Montescaglioso Ostuni
CALCIO A5
CALCIO
Serie C1 Giovinazzo R. MOLFETTA Castellana Fasano Sammichele R. Mola Modugno Ruvo Pellegrino Spinazzola Cerignola V. Mola Noci Brindisi Altamura Sava
45 40 38 35 32 29 29 27 27 23 23 21 18 13 7 1
Seconda categoria 40 40 36 32 32 29 29 28 28 24 24 22 19 15 9 7
BARI SPORT Palo Cellamare Conversano Bitritto Bisceglie Trinitapoli Adelfia Capurso MILAN CLUB E. Triggiano Altamura A. Triggiano Mola Cerignola Trani
29 37 37 33 27 27 23 20 18 18 17 15 14 14 6 6
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Lavoro
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Lavorare con i grandi tour operator… divertendosi! Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
Siete giovani e spigliati? Per le prossime vacanze estive non siete sicuri di potervi permettere un bel viaggio? Bene, questo è il momento in cui proporsi come animatore. Per svolgere la professione di animatore è fondamentale essere estroversi e possedere una mentalità positiva, avere spirito di adattamento e soprattutto tanta energia e voglia di fare. Inoltre anche le capacità sportive e certificazioni possono costituire preferenza in fase di selezione. Proprio in questo periodo i più grandi tour operator stanno avviando le selezioni di personale, per diverse figure professionali, riferite alla stagione estiva 2009. Ventaglio uno dei tour operator più pre-
stigiosi, terrà le prossime selezioni a Padova il 9 febbraio, a Catania il 13 e 14 febbraio e a Bari il 27 e 28 febbraio. Potete inviare il vostro curriculum direttamente via e-mail all’indirizzo: serviziricreativi.ventaclub@ventaglio.com, sul sito ufficiale www.ventaglio.com trovate anche i principali requisiti richiesti. Valtur altro protagonista del settore, ha iniziato a raccogliere candidature per l’estate 2009 sul suo sito www.valtur.it con particolare interesse per istruttori di aerobica, step, gag e musicisti ma ricercano anche figure pr ofessionali come medici, addetti settore ristorazione, addetti vendita per boutique, fotografi, istruttori sportivi (fitness, vela, windsurf, canoa, arco, nuoto e tennis), animatori babymini-junior club, animatori di contatto, hostess multilingue, tastieristi o cantanti chitarristi, coreografi/ballerini, scenografi e costumisti, tecnici suono e luci e dj, capi animazione, responsabili sport, responsabili baby-mini-junior club. Club Med: per diventare, invece, un animatore all’interno di questo tour operator, trovate tutte le indicazioni sull’apposita sezione del sito www.clubmedjobs. com dove potete reperire anche consigli
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su come affrontare le selezioni. Quindi, tutto quello che dovete fare è consultare la rubrica “Le professioni del Club Med”, cercare le posizioni per le quali sono in corso ricerche e candidarvi on line. Attenzione! Leggere attentamente i profili di base richiesti prima di candidarvi. Veratour è uno degli operatori turistici emergenti e seleziona animatori di contatto e altre figure professionali, come coreografi, costumisti e tecnici suoni e luci, per gli interessati il sito da cui prendere visone delle offerte in corso e per candidarsi, sia tramite l’invio di posta elettronica che compilazione di apposita scheda è www.veratur.it, cliccando sul link “Lavora con noi”. Alpitour, invece, potrebbe fare al caso vostro se non siete sicuri di avere abbastanza energie per fare l’animatore sportivo o “di contatto”. La società, infatti, accetta online candidature anche come addetto ai servizi alberghieri, addetto booking, addetto alla segreteria alberghiera e altre posizioni ancora. Per candidarvi l’indirizzo è www.alpitur.it, cliccate poi sul consueto link “Lavora con noi”, posizionato a fondo pagina. Infine, restando in tema di viaggi e vacanze, un’opportunità
da non perdere arriva anche quest’anno dalla rinomata compagnia Costa Crociere. La società, infatti, ha avviato dal 8 al 30 gennaio 2009 le selezioni per la partecipazione a corsi di formazione di “operatrici/tori di viaggio”. Il corso, diviso in due cicli, vedrà coinvolti 40 partecipanti per ognuno dei due corsi, che saranno interamente finanziati, quindi gratuiti per i partecipanti, nell’ambito del Piano Operativo Regione Liguria. La società dichiara che buona parte dei corsisti, dopo aver termineranno il percorso formativo, potranno essere direttamente assunti nel proprio organico. Per visionare il bando integrale e reperire la domanda visitate il sito ufficiale di Costa Crociere all’indirizzo www.costacrociere.it, cliccate successivamente sui link azienda, risorse umane, ricerca di personale, nuovi corsi di formazione. Questo è il nostro momento. Questo è il nostro tempo. Il tempo di voltare pagina rispetto al passato. Il tempo di apportare una nuova energia e nuove idee alle sfide che abbiamo di fronte. Il tempo di offrire una direzione nuova al Paese che amiamo. Barack Hussein Obama
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Rubriche
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w w w . i l f a t t o . n et
IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni,puntuale come sempre il giovedì. Bar 2000 piazza Garibaldi 66 Bar Arcobaleno banchina S. Domenico Bar Ariston via Santa Lucia 11 Bar Astoria corso Umberto 16 Bar Blues via Dante 49 Bar Byblos piazza Principe di Napoli 6 Bar Caffetteria, via Salvucci 46 Bar Camera Cafè via XX Settembre 43 Bar Cavour via Fornari 47 Bar Central piazza Vittorio Emanuele 17 Bar Columbia via San F. d’Assisi 30 Bar Crystal via F. Campanella 33 Bar degli Artisti, via Gesmundo 4 Bar del Ponte, via Ruvo 18 Bar Euro via San Francesco d’Assisi Bar Europa, via Cavallotti 10 Bar Fausta, corso Umberto 150 Bar Filisia via M. di Savoia 67 Bar Football, via la Malfa 11 Bar Gabbiano, corso Umberto 48 Bar Gardenia via Respa 12 Bar Green, via Baccarini 111 Bar Haiti via San Domenico Bar Ideal, via Terlizzi Bar Kennedy, via Germano 49 Bar la Fenice, corso Umberto Bar London via Terlizzi 6 Bar Mary corso Umberto 122 Bar Mezzina, via Einaudi 6 Bar Minervini, via Pio la Torre 33 Bar Mini Bar, via Giovinazzo 6 Bar Miramare banchina S. Domenico Bar Miramare, via San Domenico 9 Bar Mirror via cap. Azzarita 124 Bar Mixer Cafè, 6^ strada ovest Lama Martina Bar Moka, via Annunziata 68 Bar Mongelli via cap. de Candia 30 Bar Murolo piazza Paradiso 10 Bar New Meeting, via Alberto Mario Bar Orchidea via Fornari 50 Bar Pasticceria Casa del Dolce, via San F. d’Assisi Bar Peter Pan, via Monda 48 Bar Rio, via Bari 92 Bar Roma 2, via San Domenico 4 Bar San Marco, corso Umberto
Bar Seven via Germano 33 Bar Snack, via Giovinazzo 1 Bar Sottocoperta, piazza Garibaldi Bar Spadavecchia, via Papa Montini 60 Bar Sport corso Umberto I Bar Stazione piazza Moro Bar Sweet piazza Garibaldi 32 Bar Umberto corso Umberto I Bar Universo corso Umberto I Bar Venere, via Martiri di Via Fani 6 Bar Vittoria via Alighieri 68 Baro Oasi, via Cormio 18 Bettie Page piazza Municipio 6 Biblioteca Comunale, via San Domenico Blanc la Nuit lungomare M.A. Colonna Caffè al Duomo via Banchina Seminario 8/10 Caffè Metropolis via cap. de Gennaro 16 Caffè Silver via Fremantel 19/I Caffetteria Gonzaga via Piazza Caffetteria Manattan viale dei Crociati Caffetteria Paninoteca Grease via Molfettesi d’Argentina 75 Caffetteria Venere via Martiri di via Fani 6 Calì Caffè via Puccini 7 Cin Cin Bar via Dante Coffee Room viale Pio XI Compagnia Carabinieri via Caduti di Nassiriya Edicola “l’altra Edicola” via Terlizzi Edicola Andreula via Baccarini 67 Edicola Caputi via San F. d’Assisi 55 Edicola De Palma via Bari 1 Edicola delle Rose via Madonna della Rosa Edicola di Sciancalepore Domenico piazza M. di Savoia Edicola Gigotti via Bari 74 Edicola Grosso via Pappagallo Edicola piazza Garibaldi Edicola Spazio Libero via gen. Poli Edicola Stazione piazza A. Moro Edicola via Cormio rione Paradiso Edicola via Dante Edicola via Einaudi rione Paradiso Edicola via Fornari nei pressi Istituto Apicella Edicola via Giovinazzo 1 Edicola via Giovinazzo 45 Edicola via Leonardo Azzarita zona 167 Edicola via Paniscotti
Edicola via Principe Amedeo Edicola via ten. G. Slepico Edicola via ten. Silvestri Edicola via Togliatti zona 167 Edicola viale Pio XI Farmacia Grillo, largo Sant’Angelo Flory’s Cafè via gen. Poli 3 Istituto Industriale di Stato “G. Ferraris” via P. Togliatti 2 Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione sede centrale via Fornari 1 c/o Istituto Apicella Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione sede succursale via Giovinazzo Istituto Professionale per i Servizi Turistici “A. Bello”, viale XXV Aprile Istituto Professionale per le Attività Marinare località Prima Cala Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “G. Salvemini” via Martiri della Resistenza Liceo Classico “L. da Vinci” e Liceo Scientifico “A. Einstain” via P. Togliatti 4 Liceo Ginnasio “L. da Vinci” sede succursale via Fornari 1 c/o Istituto Apicella Liceo Sociopsicopedagogico “V. Fornari” via gen. L. Amato Medi Max via Terlizzi Mondo Casa Immobiliare, piazza Effrem 12 Off Street piazza Garibaldi 15 Palazzetto dello Sport “G. Poli” via Martiri di Via Fani Panificio Annese via Cappellini 28 Panificio Biancaneve via de Luca 59 Panificio Biancaneve via Molfettesi del Venezuela 41 Panificio Cangelli via cap. de Candia 49 Panificio Centrale via Respa 40 Panificio de Gennaro via cap. de Candia 155 Panificio de Pinto via Edoardo Germano Panificio don Bosco corso Fornari 36 Panificio don Bosco via Cormio 36 Panificio Europa via Rattazzi 41 Panificio Jolly viale Pio 11 9/a Panificio La Sfornata via E. Fermi Panificio Minervini via Bixio 25 Panificio Non Solo Pane via gen. Poli 13 Panificio Non Solo Pane via Paniscotti 44 Panificio Petruzzella via Bovio 18 Panificio Posta via Ricasoli 29 Panificio Sant’Achille via Martiri di via Fani 15
Panificio Trionfo via ten. Fiorino 71 Parrocchia Cattedrale, via D. Alighieri Parrocchia Cuore Immacolato di Maria via Mascagni Parrocchia Immacolata, piazza Immacolata 62 Parrocchia Madonna della Rosa via C. A. Dalla Chiesa 19 Parrocchia Sacro Cuore di Gesù corso Umberto Parrocchia San Berardino via Tattoli Parrocchia San Corrado Duomo, banchina Seminario Parrocchia San Domenico via San Domenico 1 Parrocchia San Gennaro via S. Pansini Parrocchia San Giuseppe via A. Saffi 1 Parrocchia San Pio X viale Gramsci 1 Parrocchia Santa Famiglia via Innocenzo VIII Parrocchia Santa Teresa piazza Vittorio Emanuele 3 Parrocchia Sant’Achille via A. Salvucci Place Blanc Cafè piazza M. di Savoia 4 Stazione di rifornimento AGIP via Terlizzi Stazione di rifornimento Madogas via Terlizzi Stazione rifornimento AGIP via Giovinazzo Stazione Rifornimento API Zona Artigianale Stazione Rifornimento ESSO via Bisceglie Stazione rifornimento ESSO via Terlizzi Stazione rifornimento Q8 via dei Lavoratori Zona Artigianale Swing Pub viale Pio XI 27 Tabaccheria corso Umberto 74 Tabaccheria piazza Garibaldi 6 Tabaccheria piazza Roma 4 Tabaccheria via Azzarita 65 Tabaccheria via Bari 68 Tabaccheria via Fiorini 41 Tabaccheria via Fornari 66 Tabaccheria via G. Salvemini 124 Tabaccheria via Hugo 3 Tabaccheria via Madonna dei Martiri 2 Tabaccheria via Madonna dei Martiri 67 Tabaccheria via Margherita di Savoia 5 Tabaccheria via Pansini 52 Tabaccheria via Paradiso 2 Tabaccheria via Roma 32 Tabaccheria via Rossini 12 Tabaccheria via Silvestri 68 Tabaccheria viale Pio XI Tenenza Guardia di Finanza viale dei Crociati Ufficio Relazioni con il Pubblico
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giovedì 29 gennaio 2009
ilfatto.net cambia veste Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
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Una grafica accattivante messa a punto dal web designer Nello Poli che da qualche tempo si occupa anche della impaginazione del free press. Compie quattordici mesi e cambia faccia. La home page rimanda la mente alla prima pagina del free press che da oltre un anno vi tiene compagnia. Uguale nei colori e nel logo la testata, presenti anche le manchette per gli spazi pubblicitari. Ma le novità della nuova versione del sito www.ilfatto. net non finiscono qui. Per andare incontro alle esigenze dei lettori utenti del web, oltre alle notizie locali il sito propone, in basso a destra, una sintesi delle notizie dell’agenzia di stampa Ansa aggiornate in tempo reale, e un po’ più al centro dello schermo, la rassegna stampa de “Il Sole24Ore”. Maggiore risalto è stato dato alla web tv, vero e proprio fiore all’occhiello della redazione de “il Fatto”, che ora può contare su una vetrina in primo piano. Sicuramente più agevole la consultazione delle notizie di archivio e delle notizie appena pubblicate. Il lettore con un colpo d’occhio ha la possibilità di scorrere contemporaneamente venticinque titoli. Restano invariate invece le sezioni relative allo sport, al Consiglio Comunale, alla rubrica Offro lavoro.
FACILE
Il restyling del sito ufficiale del free press “il Fatto”, opera di Nello Poli, si è reso necessario anche per andare incontro alle esigenze degli sponsor, coloro che consentono al periodico di
DIFFICILE
SOLUZIONI
Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte:(it.wikipedia.org)
esistere e che hanno bisogno di maggiore visibilità anche su un sito che diventerà sempre più accattivante. “Negli ultimi mesi – ha commentato il direttore della testata, Corrado Ger-
minario – il nostro sito ha fatto registrare un numero di contatti sempre maggiore superando di gran lunga i millesettecento contatti unici giornalieri certificati con punte anche più elevate. Nel tempo abbiamo anche potenziato e migliorato la web tv. Il free press che ogni quindici giorni viene distribuito in città è entrato nelle abitudini dei molfettesi che lo aspettano e lo richiedono: ora non si poteva non intervenire anche sul sito. Ovviamente – ha continuato il direttore – siamo pronti ad accogliere suggerimenti e critiche, purché siano costruttive, per migliorare il nostro prodotto e per offrire una informazione sempre più puntuale e completa possibile. D’altra parte – ha concluso – il restyling del sito, in qualche modo, ha conciso anche con l’ampliamento della nostra redazione. Nuove energie sono entrate a far parte del nostro team e siamo certi che tutti contribuiranno alla crescita della testata”. E a questo punto, il messaggio è rivolto a quanti non lo hanno ancora fatto: non resta che connettersi e navigare. Basta un click.
Pillole per stare in forma? Consigli per una sana alimentazione Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice
Corretta alimentazione e movimento sono le basi per il raggiungimento ed il mantenimento del benessere psico-fisico. Non esistono diete o sostanze miracolose, ma corrette abitudini quotidiane che consentono di tenere sotto controllo il proprio peso, affrontare e risolvere un eccesso ponderale ed evitare tutti quei disturbi ormai diffusi associati all’alimentazione. Non tutti sanno, per esempio, che mangiare lentamente e masticare a lungo aiuta la digestione e che la causa di una serie di fastidi (meteorismo, gonfiore, colite) e dell’eccesso di peso possono essere proprio quei bocconi troppo grossi ingurgitati con troppa fretta; che bere sufficiente acqua è fondamentale per risolvere il problema della stipsi. Pochi sono consapevoli del fatto che solo 100Kcal in più al giorno (equivalenti a un po’ meno di mezzo panino o a un cucchiaio di olio) possono portare ad un aumento di 4-5Kg in un
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anno. Ecco allora alcune regole generali per cominciare a prendersi cura del proprio corpo. Non saltate i pasti: fate sempre colazione, pranzo e cena ed eventualmente due spuntini, preferibilmente a base di frutta o yogurt; non eliminate alcuna categoria alimentare perché i pasti devono essere moderati ma bilanciati in tutti i nutrienti; frutta e verdura vanno consumate tutti i giorni preferendo quelle di stagione e di colori diversi. Almeno una porzione di verdura non deve mai mancare nei due pasti principali; tra i cereali preferite quelli di farina integrale che hanno anche un aumentato potere saziante; per i condimenti scegliete olio extravergine di oliva ma non più di 3-4 cucchiai al giorno (2-3 se si è in sovrappeso); limitate zucchero e sale e per dare sapore ai cibi aiutatevi con le spezie. Per la preparazione di alcune pietanze si può usare anche il vino perché l’alcool evapora ma il gusto rimane; bevete almeno 2 litri di acqua al giorno; consumate non più di 2 bicchieri piccoli di vino al giorno e non più di 1-2 volte/settimana se siete in sovrappeso. Dott.ssa Annalisa Mira Biologa Nutrizionita
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Alici croccanti su semolino al sentore di polpo e “pricco-prac” di Molfetta Ingredienti per 4 persone • • • • • • • •
12 alici 5 uova pan grattato q.b lamelle di mandorle q.b. 50 gr di gamberetti 4 patate 100 gr di cime di rape 500 cl di latte
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125 gr di semola 125 gr di olio extra verg.d’oliva 100 gr di polpo 50 gr di parmigiano noce mosceta q.b. 100 gr di peperoni rossi 100 cl di aceto bianco 100
Procedimento Pulire le alici, privarle della lisca e della testa e sciacquarle sotto l’acqua, asciugarle e aprirle a portafoglio. Sgusciare i gamberi, tritarli finemente e condirli con sale e pepe. Bollire le patate in acqua fredda gia lavate e pelate, stufare le rape. Una volta pronte unire le rape con le patate e frullarle con l’aiuto di un mixer, gustando di sale e pepe. Quindi farcire le alici a piacere con farcia di gamberi o farcia alle patate e rape. Impanare in maniera classica le alici alle rape (farina, uovo, pan grattato), impanare con farina, uovo e mandorle le alici ripiene ai gamberi. Una volta pronte friggere le alici in olio di semi vari caldo. Cucinare il semolino mettendo a bollire il latte con un pizzico di noce moscata. A questo punto rosolare il polpo precedentemente bollito e tagliato a pezzi piccoli e unirlo ad un composto creato a freddo con l’olio e la semola in un pentolino. Quando il latte arriva a bollore versarlo nel composto e mescolare fino a quando il latte non raggiunge una composizione molto densa. Aggiungere il parmigiano, un uovo e gustare di sale e pepe. Cuocere la “pricco-prac”, cucinando i peperoni precedentemente lavati privati dei semi e tagliati, con acqua bollente e aceto. Una volta cotti scolarli e lasciarli sott’olio. Assemblare il piatto secondo la propria fantasia.
Francesco Losapio – Quercus Culinary Team
I CONSIGLI DELLO ZODIACO ARIETE Fate attenzione ai colpi di testa. Prima di assumere una decisione ponderate bene ogni possibilità. La fortuna, si dice, che aiuti gli audaci ma perché lanciarsi contro un muro nella speranza che crolli prima del vostro impatto. Abbiate pazienza anche con le persone che vi sono accanto.
LEONE Davanti a voi ci sono due settimane di grande serenità. Certo non mancheranno i piccoli problemi quotidiani ma non ci sarà nessuna prova veramente difficile. Ormai vi siete fatti i muscoli e tutto sembrerà facilissimo. Regalatevi un bagno di coccole con la persona che amate.
SAGITTARIO Di rientro da un viaggio di lavoro non riuscite ancora a carburare. Concedetevi qualche giorno di tempo, poi tutto tornerà alla normalità. Il progetto che avete messo in cantiere produrrà buoni frutti. Non subito si intende. Ma si sa, per le cose importanti bisogna portare pazienza.
www.ilfatto.net IL FATTO Quindicinale gratuito di informazione
EDITORE Activa S.r.l. con unico socio
PRESIDENTE Giulio Cosentino | cell. 334.1758150
TORO Forse è arrivato il momento di darvi una calmata. Dopo un inizio d’anno scoppiettante grazie anche al favore degli astri conviene fermarsi un attimo per recuperare le forze. Dietro l’angolo ci sono importanti novità. Moderate gli impegni. Sono ancora troppi.
GEMELLI Il periodo negativo è alla fine. Nelle ultime settimane avete risentito non poco della marcia avversa dei pianeti ma finalmente tutti insieme hanno deciso di cambiare direzione. Insomma, tiratevi su, sta per tornare il sereno. Non fatevi cogliere impreparati.
CANCRO Allora, preparatevi ad uno sprint. Avete nicchiato per due intere settimane in qualche modo lasciandovi cullare dagli eventi e piangendovi addosso. Ora è arrivato il vostro momento. Occorre una prova di carattere. E voi, in fondo in fondo, ne avete da vendere.
VERGINE Continua il vostro momento positivo e continuate ad essere contagiosi con il vostro buon umore. C’è solo una nuvoletta scura che viaggia in vostra direzione. Il temporale esploderà all’improvviso. Procuratevi un ombrello specie quando siete in compagnia della vostra metà.
BILANCIA Aumentano i vostri impegni. Diminuiscono le vostre energie e il nervosismo che vi accompagnato nelle ultime settimane non accenna ad allontanarsi. Prendetevi un fine settimana tutto per voi. Rilassatevi, incontrate gente. Non parlate di lavoro.
SCORPIONE Periodo di stasi. Calma piatta nei sentimenti, nel lavoro, nello studio, nei rapporti con gli altri. Approfittatene per dedicarvi alle cose che più vi piacciono. Ad esempio, vi siete chiesti da quanto tempo non vi dedicate più ai vostri hobby? È arrivato il momento di farlo.
CAPRICORNO È in arrivo un treno carico di buone notizie. Accomodatevi e aspettate. Non lasciatevi prendere dall’ansia. Il periodo non felicissimo che ha caratterizzato i mesi scorsi si allontana sempre più. Avevate un piccolo sogno in un cassetto. Vi aspetta una sorpresa.
ACQUARIO Il sereno è all’orizzonte. Adesso tocca a voi riuscire ad apprezzare tutti i cambiamenti che vi attendono. Buoni i rapporti con i colleghi e con gli amici, un po’ più complicate le faccende di cuore. Cercate le risposte dentro di voi evitando di accusare gli altri.
PESCI In ripresa. Tutto comincia ad andare come volevate. Al periodo di calma che vi siete lasciati alle spalle segue ora un periodo di grandi impegni. La cosa non vi dispiacerà e anzi, al contrario, vi consentirà di fare nuove e importanti conoscenze.
DIRETTORE RESPONSABILE Corrado Germinario
Collaboratori Pantaleo de Trizio, Matteo Diamante, Marta Marzocca, Paola Pansini, Isabel Romano, Roberto Sciannamea, Lella Salvemini, Marco Roberto Spadavecchia, Francesco Tempesta, Annalisa Mira. Registrato presso il Tribunale di Trani · aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07
REDAZIONE Via degli Antichi Pastifici, Zona Artigianale A/8 · Molfetta redazione@ilfatto.net
PROGETTO GRAFICO Vincenzo de Pinto
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STAMPA Tipografia Sedit Srl · Servizi Editoriali Via delle Orchidee 1 | Modugno
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