www.ilfatto.net MOLFET TA giovedì 22 luglio 2010
Freepress gratuito di informazione
Primo Piano
Fallito il tavolo tecnico tra Comune e Autorità di Bacino. La guerra continua. pagina 4
n° 65
Cronaca
Attualità
Cultura
Attenzione al “topolino bianco”: potrebbero svaligiarvi la casa.
Un estate più sicura grazie a Servizi Sociali e Polizia Municipale.
Riapre le porte il Pulo di Molfetta. E lo fa al calar delle tenebre.
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Inchiesta
Sportivamente... Molfetta! La politica del “centrodestrasinistra”
La sanità e il malaffare
Novità e importanti traguardi nel mondo della politica locale. In entrambi gli schieramenti c’è qualcosa di cui parlare e su cui discutere. Nel centrosinistra obiettivo puntato sul primo anno di attività dei Giovani Democratici i ragazzi del PD. Nel centrodestra lo storico passaggio del timone nel PdL da Antonio Camporeale a Pasquale Mancini.
Una inchiesta della Procura della Repubblica di Bari ha portato alla luce nuovi ed inquietanti scenari nell’ambito della gestione della Sanità Pubblica. Tra le persone coinvolte nell’inchiesta anche il molfettese Antonio Colella. Indagini anche sull’ex assessore e attuale senatore Alberto Tedesco.
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Corsivo
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Sindaco, difenda la “capitale”! Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2147
Continua ad essere delicata la situazione del commercio ambulante. Minacce per il comandante della Polizia Municipale. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Lo dice la Costituzione. E quindi è dovere delle Istituzioni tutelare e garantire ai cittadini un diritto riconosciuto dalla legge. La stessa legge che i cittadini stessi sono chiamati ad osservare per veder soddisfatte le loro legittime aspettative. Una sorta di “circolo vizioso” positivo dove lo Stato da e il popolo restituisce. Da una parte garanzie (o presunte tali) dall’altra impegno quotidiano, contribuzione al sostentamento del Paese e condotta di vita corretta. Una breve premessa per tornare a parlare, e sinceramente avremmo preferito di no, di quanto sta avvenendo a Molfetta nelle ultime settimane. Della serie di accuse che rimbalzano da un comunicato stampa all’altro e della bassezza che sta raggiungendo il confronto politico in questa città. Il tutto a cominciare e a moltiplicarsi dallo scorso 8 giugno, giorno in cui magistratura e forze dell’ordine misero a segno la cosiddetta operazione “Piazza Pulita” contro i commercianti “abusivi” di frutta e verdura. Quello che è successo dopo è storia nota. Prima il silenzio delle Istituzioni, poi le prime dichiarazioni a denti stretti da parte dei partiti di opposizione, quindi un’ordinanza, da alcuni definita “l’ordinanza di Pulcinella”, con cui l’amministrazione comunale quasi sconfessando l’operato della magistratura tranese e dei Carabinieri, concedeva nuove autorizzazioni alla vendita ambulante per i commercianti di frutta e verdura. Una decisione che lasciava sgomenti i rappresentanti del centrosinistra ma anche e soprattutto tanti cittadini convinti ormai che in questa città la legge non abbia più ragione di esistere: “Se i giudici e i Carabinieri sono intervenuti ci sarà stata pure una ragione”, ci hanno detto in più occasioni, “ed allora perché il sindaco ha ribaltato la situazione?”, per garantire il lavoro e per trovare una soluzione defi-
nitiva al problema, abbiamo risposto noi riportando quanto dichiarato dal primo cittadino in conferenza stampa. Quindi il sindaco ha agito per garantire il diritto al lavoro sancito dalla Costituzione. E, nonostante il parere di molti, utilizzando gli strumenti concessi dalla legge per concedere i permessi provvisori. Una decisione che tanti non hanno apprezzato e che, per diverse ragioni, anche noi non abbiamo compreso pur attenendoci a quanto deciso dall’Istituzione che, si sa, è sacra e va rispettata. Ma in città non tutti comprendono questi “valori” e così ci si è ritrovati nella stessa identica situazione pre 8 giugno con l’aggiunta del veleno sparso a piene mani dai commentatori politici di turno e, spesso, dai politici stessi. I commercianti “autorizzati-non autorizzati-temporaneamente autorizzati” si sono ripresi il “loro-nostro” territorio. E, in molti casi, non hanno mai rispettato l’ordinanza del sindaco e i divieti della magistratura: c’è chi si è ripiazzato nelle aree sottoposte a sequestro, chi in barba alla concessione dei 20 metri quadrati ne occupa, ad occhio, molti ma molti di più. Chi addirittura ha deciso autonomamente dove posizionarsi senza rispettare i posti assegnati. Insomma “far west” era e tale è rimasto. Anzi,
ora si rischia che la situazione possa degenerare: non è normale infatti che uno dei commercianti, multato per non aver rispettato l’ordinanza, si permetta di minacciare addirittura il comandante della Polizia Municipale, come è successo nei giorni scorsi. Un atto grave che da solo dovrebbe portare a decisioni drastiche: stop a qualsiasi autorizzazione e tutela del lavoro di chi è pagato per far rispettare la legge. E poi interventi immediati e concreti da parte di chi amministra la città e di chi fa opposizione:
stop all’ipocrisia e alla demagogia, basta con i comunicati stampa e le dichiarazioni al veleno. Mettetevi, mettiamoci al lavoro seriamente per cambiare le cose. Garantiamo il lavoro degli operatori del settore ma imponiamo le regole, quelle giuste, quelle della convivenza civile. Quelle che, lo abbiamo già detto in altre occasioni, devono ordinare ai commercianti di possedere locali chiusi e idonei alla vendita, di posizionarsi nelle piazze mercatali esistenti, di fare gli ambulanti veri, quelli che si spostano in città con la mercanzia sul mezzo e che sul marciapiede non poggiano nemmeno una cassettina (altro che ombrelloni, banconi, sedie e persino televisione e frigorifero come avviene oggi). Molfetta, lo ha detto più volte il sindaco Azzollini, è capitale: capitale del Mezzogiorno, di un Sud che vuole cambiare, di un Sud che vuole tentare di assomigliare al ricco Nord. Ed allora, caro sindaco, faccia la scelta giusta: difenda la sua città da aggressioni che imbarbariscono la “capitale”. Garantisca a chi lo chiede il diritto al lavoro ma, lo faccia ricordandosi anche dei diritti di tutti gli altri.
Gli appuntamenti de “il Fatto” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2148
Tutto quello che c’è da fare in città. Avviso importante per tutte le parrocchie, associazioni, società sportive, gruppi musicali cittadini e chi più ne ha più ne metta! “il Fatto” vi aiuterà, ancora di più, a farvi conoscere. Come? Ve lo spieghiamo subito. A partire da questo numero del nostro periodico quindicinale, distribuito a Molfetta gratuitamente in 10.000 copie, mettiamo a disposizione di tutti voi uno spazio in cui annunciare manifestazioni, eventi, spettacoli, con-
vegni. Insomma un “calendario degli appuntamenti” attraverso il quale farvi conoscere dai lettori e soprattutto farvi seguire. Per comparire “gratuitamente” sulle pagine de “il Fatto” è necessario inviare una mail all’indirizzo redazione@ilfatto.net segnalando tipo dell’evento, data e luogo in cui si svolgerà lo stesso. Pochi minuti per farvi conoscere da migliaia di molfettesi e non solo. Tutto questo grazie a “il Fatto”.
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primo Piano
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Guerra aperta tra Comune e Autorità di Bacino Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2149
A nulla è servito il tavolo tecnico chiesto dal Tribunale delle Acque. Comune di Molfetta e Autorità di Bacino (AdB) sono ormai alla resa dei conti. Non è servito a nulla il tavolo tecnico comune imposto dal giudice del Tribunale delle Acque Superiori di Roma nello scorso maggio. Il Comune di Molfetta si era rivolto infatti al tribunale romano per contestare il PAI (Piano di assetto idrogeologico) redatto dall’AdB. Tale piano, giustificato e comprovato da studi approfonditi, considera il territorio di Molfetta a forte rischio idrogeologico e blocca qualsiasi progetto di insediamenti in tali zone. Tutto questo a causa della presenza di numerose lame che tagliano il paesaggio molfettese e attraverso le quali le acque meteoriche, provenienti dal territorio murgiano, vengono convogliate a mare. I due enti negli scorsi giorni si sono incontrati per cercare di arrivare ad una soluzione positiva condivisa da entrambi. Il Comune di Molfetta ha continuato a contestare il metodo di calcolo del PAI contrapponendo uno studio effettuato dal professor Giustolisi commissionato dal Comune stes-
so. Secondo Giustolisi, l’AdB avrebbe commesso un errore di valutazione iniziale nel calcolare il rischio idraulico lungo il territorio molfettese. Lo stesso, attraverso il proprio lavoro, ritiene inoltre che in area molfettese non vi sia nessun rischio. La rottura definitiva fra Comune e AdB è arrivata proprio durante i tavoli tecnici dopo i quali sono volate pesanti accuse reciproche. Gli
enti si sono accusati a vicenda di aver voluto ostacolare la ricerca di una soluzione consona per Molfetta. Purtroppo anche in questo caso sono entrati in gioco interessi politici ed economici che sarebbero dovuti rimanere sin dall’inizio fuori dalla questione. Parlare di rischio idraulico per Molfetta significa soprattutto parlare di rischio per l’incolumità pubblica. Si continua in-
vece ad associare questo pericolo solo e soltanto al tipo di perdita economica che la città e i suoi privati investitori potrebbero subire. Del resto non è corretto minimizzare sul pericolo alluvioni definendolo pressoché inesistente. Non mancano, infatti, testimonianze scritte e orali di allagamenti e inondazioni dovuti alla cattiva gestione del territorio e all’ostruzione di lame con fabbricati e costruzioni varie. Ne sono riprova le esondazioni di Lama Cupa avvenute nel febbraio del 1995, nel settembre del 1969 e nel novembre del 1997. Probabilmente qualcuno se ne sarà dimenticato come abitualmente in città accade da tempo. Adesso la decisione ripassa al Tribunale delle Acque che dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta del Comune di Molfetta e ridimensionare la carta del rischio idraulico. Si spera in una soluzione obiettiva e accurata, non dettata dalla portata dei soliti interessi in gioco, qualcosa che non sia il classico finale all’italiana. Francesco Tempesta
Politica
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I Giovani Democratici festeggiano il primo compleanno Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2150
Importante traguardo per il movimento giovanile del Partito Democratico. I Giovani Democratici di Molfetta spengono la candelina del loro primo anno di attività. È trascorso un anno dalla costituzione della schiera giovanile del Partito Democratico cittadino, un anno intenso e che ha visto giovani studenti e lavoratori esprimere la propria passione verso ideali condivisi, tenendo sempre d’occhio i diversi livelli dello scacchiere politico, affermando la propria voce ferma e continua. Un lasso di tempo relativamente breve questo, ma senz’altro utile per tirare una linea e fermarsi a fare un bilancio, che dalla somma delle voci appare più che positivo, non solo in un ambito prettamente politico, come ci conferma Giuseppe Percoco, membro e primo segretario del gruppo: “In quest’anno il gruppo ha dimostrato grinta e voglia di mettersi in gioco, lavorando insieme verso obiettivi comuni, superando le normali divergenze che tipicamente possono insorgere in un gruppo e arrivando a punti di equilibrio e concordia”. E allora quale potrebbe essere la peculiarità interna del gruppo? L’unità, questo l’ingrediente “segreto” che permette di olia-
re i singoli meccanismi per un corretto funzionamento della macchina Giovani Democratici, a detta di Percoco, alla sua prima esperienza come segretario di un coordinamento giovanile politico; un’esperienza che si è subito tramutata in una sorta di banco di prova per il gruppo e per i singoli componenti, un’occasione di crescita e maturazione non solo per una propria coscienza civile e politica. Solo un anno di vita per il gruppo giovanile, un anno ricco di eventi che lo ha visto soggetto attivo in sfide sempre nuove e impegnative, e che sicuramente ne hanno consolidato le fondamenta evitando in tal modo un progressivo sgretolamento del gruppo iniziale: in prima linea alle elezioni primarie del Partito Democratico, sostenendo il candidato Dario Franceschini che hanno incontrato a Molfetta; l’elezione dello stesso segretario Percoco in veste di delegato all’assemblea regionale del PD; il coinvolgimento di studenti e non nella manifestazione del 17 novembre 2009 contro la nuova riforma della scuola ad opera del ministro Gelmini; l’organizzazione e promozione
dell’incontro con Walter Veltroni, per la presentazione del suo ultimo libro, dello scorso 29 gennaio. Ed ancora parte attiva del partito alle elezioni primarie regionali del PD, nello scontro tra i candidati Boccia e Vendola, appoggiando l’attuale presidente della regione Puglia, a discapito del generale sostegno del PD verso l’altro candidato, e accompagnandolo al trionfo e riconferma nella scorsa tornata elettorale regionale. Un impegno che non si esaurisce con gli eventi di maggiore risonanza dello scenario politico, ma che continua a profondersi quotidianamente, seguendo il passo dei sempre nuovi accadimenti vicini e lontani, conciliando la sfera del pubblico e quella del privato di ogni singolo componente del gruppo. E così eccoli ancora in campo nel coordinamento a difesa della Costituzione affianco alle altre forze di centrosinistra, nelle manifestazioni contro la legge bavaglio e nella protesta silenziosa in Consiglio comunale; nei prossimi giorni, invece, i GD saranno impegnati nell’organizzazione dell’incontro, del prossimo 23 luglio, sulla spinosa questione degli
stabilimenti Fiat di Pomigliano, a cui prenderanno parte lavoratori dello stesso stabilimento e rappresentanti della CGIL regionale: attenzione alle tematiche del lavoro in tutte le sfaccettature possibili, come da partito di centrosinistra che si rispetti. Prioritario continua ad essere, inoltre, l’intento dei Giovani Democratici di dare vita ad un nuovo e diverso modo di fare politica, segnare e fare la differenza rispetto all’irregolare e torbida corrente attuale del “gestire la politica” che attraversa il Paese: un grande proposito all’insegna di una “renovatio” endogena ed esogena al Partito Democratico, capace anche di smuovere le ormai polverose poltrone del potere. Si annuncia quindi un autunno di fuoco, un futuro imminente che vedrà ancora i giovani della sezione molfettese del PD schierati in campo su questioni su ampia scala, riforma della scuola e dell’università e intercettazioni, accanto a quelle su scala cittadina, come la questione del venditori ambulanti. Nell’attesa, buon primo compleanno Giovani Democratici. Isabel Romano
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politica
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Il PdL entra nell’era Mancini Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2151
Passaggio di consegne alla guida del partito. Tra le idee quella di una “scuola di formazione politica”. “Mi sento come Benitez nel dopo Mourinho, alle prese con una grande squadra che ha vinto tutto e che ora ha il compito di continuare a vincere tutto.” Pasquale Mancini si è presentato così al suo partito nel suo primo giorno da coordinatore del Popolo della Libertà. A cedergli il posto è stato Tonino Camporeale, consigliere regionale del PdL, dimessosi dalla guida del partito dopo ben 14 anni e ripetuti successi “politici” che hanno portato Molfetta a essere rappresentata in tutte le sedi politiche-amministrative, dal Parlamento al Comune passando per Regione e Provincia. “È il momento di guardare avanti e lasciare spazio ai giovani”, ha spiegato Camporeale che nei giorni scorsi ha lasciato anche l’incarico di presidente della società Porto Molfetta Spa. “La mia è una scelta convinta dettata dalla voglia di aprire le porte del PdL al futuro, creare nuovi stimoli, innescare nuove sfide. In questi anni abbiamo costruito una grande squadra composta di persone per bene e capaci, una struttura seria che ci ha permesso di crescere continuamente” ha detto Camporeale ripercorrendo, non senza una punta di nostalgia, le principali tappe di quella che negli ultimi anni è diventata la prima forza politica della città e che da Forza Italia è diventata, poi, l’attuale Popolo della Libertà. “Siamo arrivati fin qui incorporando diverse esperienze politiche e culturali, mai per annessione né per fusione a freddo, né tantomeno pensando a contarci, ma sempre riconoscendo i valori dell’impegno, della voglia di fare e di realizzare un progetto per la città. Ora è il momento di cominciare a prefiguare un partito nuovo che sia capace di ripartire da quest’apice, guardare la storia e attraverso l’esperienza andare avanti anche in modo diverso. Pasquale è la persona giusta per raccogliere questa sfida: ha capacità di comunicare, di raccordare le diverse anime del partito, ha le energie e l’entusiasmo giusto per dare voce ai giovani. Io – ha concluso Tonino Camporeale che resterà comunque presidente onorario del PdL – concentrerò le mie risorse e il mio tempo nel lavoro di consigliere regionale e a servizio di un obiettivo il cui orizzonte va al di là del PdL e si traduce in quel Progetto Molfetta che ha ispirato la mia candidatura alla Regione”. Il passaggio di consegne si è concluso con un applauso da parte di tutta l’assemblea del PdL e del senatore Antonio Azzollini che ha commentato così questo passaggio di
consegne: “A partire dal 2011 entra in vigore il federalismo fiscale. È una riforma assai profonda che cambierà radicalmente l’Italia e già oggi impone un importante salto in avanti nella visione della politica e nella capacità di governare. Governiamo il Comune
di Molfetta proprio seguendo questa bussola. Stiamo per varcare la soglia di una storia nuova e vogliamo farlo con un partito nuovo. Ci apriamo dunque ai giovani, al loro know-how e alle loro energie e allo stesso tempo guardiamo a quei giovani studenti,
lavoratori e imprenditori dimenticati da tutti. La forza di una leadership sta nel saper crearsi e misurarsi col futuro ed è per questo che vogliamo fare di questo partito il contenitore del futuro”. Una sfida col futuro che Pasquale Mancini è già pronto ad affrontare: “Innanzitutto una nuova forma di organizzazione che coinvolga ogni componente del Popolo della Libertà: idee e progetti ancor prima che appuntamenti elettorali. Il PdL di Molfetta deve saper essere officina progettuale e coinvolgere quelle forze sociali e professionali che fino ad oggi ci sono state vicine solo nel momento elettorale. Dobbiamo creare un humus culturale che non si limiti al consenso, ma sappia trasmettere il senso del nostro impegno, i nostri valori, il nostro essere persone per bene e che lavorano per il futuro della città”. “Avverto la necessità – ha continuato Mancini – di una profonda operazione verità: alcune esperienze politiche del passato hanno goduto del contributo di eccellenti professionisti del marketing capaci di far sembrar belle anche le più disastrose esperienze di amministrazione. Noi, dal canto nostro, non riusciamo ancora a trasmettere ai cittadini il fil rouge che lega le centinaia di provvedimenti di questa amministrazione: questa carenza, unita all’atteggiamento a volte pregiudizialmente critico di parte della stampa è per chi si impegna motivo di profondo rammarico. Abbiamo invece una grande idea di Città, e lavorerò a stretto contatto con Tonino Camporeale e con i nostri partner di maggioranza affinché siano sempre più evidenti l’impegno, il progetto unitario ma anche gli obiettivi programmatici delle forze moderate che governano la Città. Ai nostri avversari dell’opposizione – conclude il neo segretario del PdL – faccio appello affinché abbandonino i toni esasperati, la guerriglia fatta ogni giorno sui giornali e offro loro la opzione del confronto. Come noto, quando costretti a farlo, non ci sottraiamo ai toni aspri della polemica, ma invito le opposizioni sul terreno costruttivo del dialogo e del bene per la città, pur nel rispetto delle responsabilità di maggioranza che governa e opposizione che controlla. Il progetto più ambizioso? Pensiamo seriamente a una scuola di formazione politica che sappia appassionare i più giovani e porti alla crescita di una nuova classe dirigente. Tonino Camporeale? Faremo tutta la strada insieme, ne sono certo”.
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Cronaca
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Topi... d’appartamento Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2152
Attenzione ai ladri “animalisti”.
Se abitate a Molfetta in una villetta monofamiliare o in un appartamento situato in uno dei piani bassi dello stabile state attenti ai “topolini bianchi”. Questi “simpatici” animaletti potrebbero venire a farvi visita scorazzando tranquillamente nella vostra abitazione. Ma non pensiate si tratti di un problema “igienico”: i topolini di cui parliamo, infatti, sono dei simpaticissimi roditori che poco o nulla hanno a che fare con i loro parenti che vivono in fogne e discariche. Si tratta di animaletti di solito destinati a fare una brutta fine: cibo per rettili di grandi dimensione. Si trovano in vendita, al costo di pochissimi euro, in molti negozi specializzati nella vendita di prodotti per animali. E, soprattutto, sono diventati l’ultima trovata “tecnologica” dei ladri d’appartamento. A lanciare l’allarme è stato Giovanni Cilli responsabile dell’An-
gels Security Studio e consulente della società di vigilanza privata IVRI. “Abbiamo già registrato casi di uso del topolino bianco in occasioni di furti consumati a Molfetta e in altre città del nord barese”, ci ha detto Cilli che nel suo curriculum vanta una lunga esperienza nel campo della sicurezza. “I malviventi si forniscono di alcuni topolini e fanno in modo di introdurli nelle abitazioni. Poi restano in attesa che i proprietari comincino la caccia, spesso lunga e difficile, nel corso della quale come prima cosa aprono le finestre e le cancellate per consentire la fuga del topo”. Ed è qui che entrano in azione i ladri d’appartamento. Approfittando delle finestre aperte, nottetempo addormentano le persone presenti nell’appartamento con l’uso di gas soporifero, poi procedono alla “spoliazione” totale dell’appartamento, con tutta calma e con tutto il tempo di cui hanno bisogno. Al mattino le ignare vittime si svegliano con in bocca un sapore dolciastro e con l’amara sorpresa dell’appartamento svaligiato. Ma come difendersi in questi casi? “Non bisogna sottovalutare nessun pericolo – ha detto Cilli – e per questo se notiamo qualcosa di strano dobbiamo subito rivolgerci alle forze dell’ordine. Se poi dovessimo vedere un topolino bianco che gira per casa la nostra attenzione dovrà essere maggiore: non si tratta di animali che abitualmente girano per la città, se si trovano in casa nostra è solo perché qualcuno ce li ha messi. Forse con l’obiettivo di derubarci. Quindi finestre chiuse e tanta calma: catturerete il topolino e difenderete la vostra proprietà”.
Cronaca
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Scandalo Sanità: Colella torna ai domiciliari Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2153
Il molfettese, in passato ai vertici della Asl Bari, coinvolto in una inchiesta della Procura di Bari. Alle prime ore di sabato 17 luglio è stata data esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del tribunale di Bari, Fanizzi, nei confronti di cinque indagati, tra cui il molfettese Antonio Colella, ritenuti responsabili, a vario titolo, di turbativa d’asta, corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio, falsità materiale in atti pubblici. La richiesta della misura cautelare era stata avanzata dai pubblici ministeri Desirè Digeronimo, Marcello Quercia e Francesco Bretone nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità pugliese condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari e del ROS. L’attività di indagine, in particolare, ha consentito di far luce su un torbido ed illecito intreccio fra il management sanitario e l’imprenditoria operante nel settore con il coinvolgimento dell’ex Assessore Regionale alle politiche della Salute, Alberto Tedesco, nei cui confronti sono al vaglio degli inquirenti ulteriori vicende sospette. In particolare, l’inchiesta ha riguardato le milionarie gare pubbliche indette dalla ASL di Bari per il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali prodotti nelle strutture sanitarie ed amministrative dell’ente e per il completamento delle attrezzature dell’IRCCS Gioanni Paolo II-Oncologico di Bari (lotto 2 e 4). Le indagini hanno consentito di evidenziare l’illecita ingerenza degli indagati a sostegno degli interessi economici della ditta VI.RI. srl, specializzata nella raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali, facente capo a Michele Columella e Francesco Petronella, concretizzatasi con l’assegnazione dell’appalto dell’ASL di Bari nell’aprile 2009 per un importo di circa 5 milioni di euro, relativo al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti speciali prodotti dalle strutture sanitarie della succitata azienda sanitaria. Ed ancora, della Drager spa, rappresentata da Elio Rubino concretizzatasi con l’assegnazione dell’appalto dell’ente pubblico dell’importo di circa 2 milioni e 600mila euro, relativo alla fornitura di attrezzature necessarie per il completamento della nuova sede dell’IRCCS “Giovanni Paolo II” di Bari (cd. Istituto Oncologico); della Consanit spa concretizzatasi con l’assegnazione dell’appalto relativo alla fornitura di arredi di laboratorio per l’importo di circa 2 milioni di euro grazie all’illecita attività posta in essere da Antonio Colella. Allarmante è risultata la facilità con
cui gli odierni indagati intervenivano nelle sedute dei seggi di gara al fine di attribuire punteggi decisamente superiori nelle valutazioni delle offerte dal punto di vista tecnico e qualitativo rispetto alle ditte concorrenti. Le due vicende vagliate dagli inquirenti si connotano per una accertata illecita condotta di turbativa ad opera degli indagati finalizzata all’aggiudicazione degli appalti in favore delle società citate ed in danno delle altre ditte partecipanti. L’esame delle gare ha evidenziato un perverso meccanismo di aggiudicazione illecita basato non sulla libera concorrenza fra ditte nell’ambito di un legittimo sistema procedurale di gestione della gara, ma sulla fraudolenta iniziativa di taluna di esse volta a piegare il sistema a proprio vantaggio, avvalendosi della condotta posta in essere dai pubblici funzionari Nicola Del Re e Filippo Tragni per l’appalto dei rifiuti speciali aggiudicato alla VI.RI. e Antonio Colella per l’appalto dell’oncologico aggiudicato alla Drager e alla Consanit. L’indebito stravolgimento delle regole della gara si è perfezionato con la reiterata rivelazione di notizie segrete inerenti l’istruttoria e con la complice disponibilità dei predetti pubblici funzionari ad assecondare le richieste delle ditte poi risultate vincitrici degli appalti; nel caso dell’appalto sui rifiuti speciali anche con la sostituzione della busta in corso di istruttoria contenente l’offerta economica della ditta VI.RI. Nelle vicende in esame l’ex assessore regionale Alberto Tedesco si inserisce decisamente nel turbamento della gara per i rifiuti speciali vinta dalla
VI.RI. srl, di cui segue attentamente le sorti, attraverso la concreta e interessata ingerenza nell’istruttoria della stessa, certamente segreta sino alla pubblicazione dei punteggi finali, per il tramite del genero Elio Rubino; il tutto reso possibile con la comprovata complicità dei componenti delle Commissioni di gara, Nicola Del Re e Filippo Tragni che si prodigheranno per il raggiungimento dello scopo (in particolare, agendo per l’utilità di veder sistemata definitivamente la propria posizione professionale di dirigenti precari all’interno dell’ASL). Nella gara dell’oncologico vinta dalla ditta Drager (lotto 2) è stata parimenti riscontrata l’illecita attività di turbativa posta in essere da Elio Rubino e da Mario Malcangi e dal pubblico funzionario dell’ASL Bari Antonio Colella, già coinvolto in altre inchieste sulla sanità; nella gara vinta dalla Consanit è stata altresì riconosciuta l’illecita attività del Colella per falso ideologico e abuso di ufficio in favore della menzionata ditta. Il compendio indiziario acquisito a supporto dell’ipotesi investigativa è corredato da intercettazioni telefoniche, dalle acquisizioni documentali e dai contenuti di esami testimoniali e interrogatori: l’insieme combinato di tali fonti di prova fotografa uno spaccato che evidenzia gravi condotte lesive degli interessi pubblici nel quadro più in generale di una diffusa mala gestione della cosa pubblica. A seguito della richiesta avanzata dalla Procura è stata emessa dal GIP ordinanza cautelare applicativa della misura degli arresti domiciliari nei confronti di Francesco Petronella,
imprenditore, titolare di fatto della società a r.l. VI.RI.; Michele Columella, legale rappresentante della società a r.l. VI.RI.; Antonio Colella, già capo Area Gestione Patrimonio ASL Bari; Nicola del Re, dirigente ASL Bari; Filippo Tragni, dirigente ASL Bari. Pur confermando i gravi indizi di colpevolezza, non è stata accolta dall’ufficio GIP per difetto di esigenze cautelari la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura nei confronti di Elio Rubino e Mario Malcangi; parimenti è stata rigettata la richiesta di misura interdittiva nei confronti della società VI.RI. srl ex D.lgs 231/01 per insussistenza del contestato reato di truffa aggravata. Contro questi provvedimenti di rigetto la Procura promuoverà appello presso il Tribunale della Libertà. Nei confronti di Alberto Tedesco la Procura non ha avanzato allo stato richiesta di misura cautelare essendo al vaglio ulteriori episodi di indebite ingerenze nella gestione della cosa pubblica.
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Attualità
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Anziani mai più soli: primi successi Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2154
È ripartito il servizio voluto dall’Assessorato alla Socialità. Squilla il telefono. “Pronto, posso esserle utile?” Un’anziana signora risponde, chiedendo aiuto per andare a fare la spesa al supermercato che, dato il quartiere un cui abita, si trova a parecchi isolati di distanza. Il gentile ragazzo dall’altra parte del telefono è ben lieto di soccorrere un anziano. Come tutte le fiabe, anche questa storia terminerà a lieto fine e l’anziana signora, col sorriso sul volto, potrà affermare di aver trovato un amico. È una storia reale, potrebbe accadere a qualunque anziano ne abbia bisogno. È la storia che quotidianamente accade grazie alla ripresa del progetto comunale “Anziani mai più soli”. Quattro famiglie molfettesi su dieci hanno al loro interno un membro che viene considerato anziano, quindi ultra sessantacinquenne. Durante l’estate, mentre il resto della famiglia va in vacanza, parte e si diverte, l’anziano rimane a casa a fare i conti con la solitudine e monotonia dei lunghi pomeriggi d’estate. Come spiega l’assessore ai Servizi Socio Educativi Luigi Roselli, il programma di aiuto è stato suddiviso in tre fasi. La prima
comprende una serie di sedute e di consulenze con i medici specialisti del Rotary International. Urologi, pneumologi, ortopedici, odontoiatri, dunque, sono a disposizione per fornire informazioni e aiuti riguardo alle patologie più diffuse nel periodo estivo, secondo il calendario di incontri presso il Centro Sociale Polivalente per anziani. Per rendere tutto più semplice, favorendo anche l’anziano che non ha autosufficienza nello spostamento, è stato creato un numero verde 800 63 78 11 attivo tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. La seconda fase prevede la consulenza di un “Telefono Amico” controllato dai volontari della cooperativa GEA, Società Cooperativa Sociale. Chi chiamerà al numero verde troverà personale in grado di offrire supporto per i più soli, informazioni di tipo sanitario in caso di emergenza ed un servizio di “ Tele-assistenza” per un maggior controllo su anziani bisognosi di aiuto. La terza fase del progetto vede protagonista la Croce Rossa Italiana, che garantisce il servizio “Pony della Solidarietà”. Anche in questo caso basta contat-
tare il numero verde per ricevere l’aiuto di volontari muniti di divisa e tesserino di riconoscimento nella consegna della spesa a domicilio o di aiuti nelle spese sanitarie. “Tutti questi servizi – sottolinea il dirigente del Settore Socio Educativo Giuseppe Domenico de Bari – sono rigorosamente gratuiti. Noi agiamo in due prospettive di aiuto: una sociale e l’altra sanitaria”. L’aspetto sociale comprende gli aiuti materiali e finanziari a servizio dell’anziano, quello sanitario ricopre invece il settore gestito dalla ASL Bari. In casi di emergenza, il progetto ha inoltre stipulato una collaborazione con la MTM , Mobilità e Trasporti Molfetta, la quale aiuterà l’anziano in cerca di soccorso nel raggiungere una delle sedi climatizzate che collaborano con il progetto: il Centro Polivalente, il Centro Disabili o la scuola dell’infanzia Filippetto. Ma per gli anziani non è finita qui. È stato organizzato anche un programma per il loro tempo libero: serate danzanti, serata bingo, anguria party a ferragosto, serata teatro e un cineforum. Tutte attività si svolgeranno tra i mesi di luglio,
agosto e settembre. “Fondamentale è la collaborazione con le Piscine Comunali e con Molfetta Nuoto- aggiunge la coordinatrice del progetto e responsabile dell’Unità Operativa Anziani Antonella Capurso. Sono, infatti, già state proposte presso al Piscina Comunale due serate con un’adesione di quasi duecento anziani, entusiasti di trascorrere una giornata in compagnia, al sicuro, poiché sotto la continua sorveglianza della Croce Rossa, e in spensieratezza”. Tra i progetti futuri è prevista l’introduzione di strumenti simili a braccialetti da distribuire alla popolazione anziana a rischio. Uno strumento, infatti, controllerà i loro parametri vitali e segnalerà l’allarme in caso di necessità. “La forza che ci spinge ad andare avanti nei nostri intenti – commentano i responsabili del progetto – è il sorriso e la gratitudine che ci regalano gli anziani, segno che stiamo camminando sulla giusta via, quella dell’assistenza verso una fascia della popolazione sempre più numerosa e bisognosa di aiuto”. Maria Sancilio
Attualità
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Torna l’operazione “Estate Sicura” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2155
In campo la Polizia Municipale per garantire maggiore serenità ai cittadini. Il progetto “Estate sicura 2010”, proposto dalla Polizia Municipale di Molfetta con il consenso della Prefettura, è stato varato dall’Amministrazione comunale. È scattato sabato 3 luglio il dispositivo di sicurezza e prevenzione che fino al 31 agosto garantirà ordine pubblico e sorveglianza nelle zone della città più frequentate dalla movida giovanile e a maggiore impatto turistico. “Non è una novità – esordisce il comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Gadaleta – infatti già l’anno scorso c’è stato un simile intervento limitato, però, nei giorni del fine settimana”. Dopo il successo già riscontrato lo scorso anno nei week-end, una task force della Polizia Municipale sarà impegnata in servizi di controllo e pattugliamento del territorio, per fronteggiare eventuali situazioni di ordine pubblico e sorvegliare la viabilità su lungomare Colonna, corso Dante, Banchina Seminario, il centro storico, viale dei Crociati e piazzale Madonna dei Martiri. Unica variante: quest’anno, a differenza del
precedente, il comando della Polizia Municipale di Molfetta, riproponendo l’iniziativa “Estate Sicura”, amplia il raggio dei controlli in tutti i giorni della settimana, seppur diversificandone e dosandone, in base alla necessità, gli orari di sorveglianza. Mentre dal lunedì al giovedì i sette vigili per il progetto “Estate Sicura” sono in servizio dalle 16 alle 23, il venerdì i turni di servizio vanno dalle 17 all’1, il sabato dalle 16 alle 24 e, infine, la domenica dalle 16 alle 23. Sono stati potenziati i servizi di sorveglianza non solo nelle aree interessate dagli eventi dell’Estate Molfettese 2010 ma anche in quelle vie dove è più concentrata la presenza di turisti, pedoni ed esercizi ricettivi. L’estate è lunga e le iniziative sembrano non mancare “la Polizia Municipale – come dice il comandante – si fa carico delle diverse necessità di controlli, cercando, come le sarà possibile, di essere presente a tutte le manifestazioni. Abbiamo pensato – continua il dottor Gadaleta – che la necessità di controlli e, dunque,
un maggiore impegno da parte della Polizia Municipale, riguardi i giorni del fine settimana in cui a fare le ore piccole sono in molti oltre ai soliti abitudinali”. “Durante il periodo estivo i controlli saranno estesi non solo alle zone a maggior impatto turistico, ma anche lungo le principali arterie stradali. Fino all’una di notte saranno possibili, infatti, controlli mirati per prevenire e reprimere gravi fenomeni come la guida in stato di ebbrezza e l’alta velocità” dichiara l’assessore alla Sicurezza, Anna Maria Brattoli. L’Amministrazione comunale anche per quest’anno, infatti, si aspetta rigidi controlli e nessun tipo di transigenza nei confronti di autovetture, motocicli e ciclomotori e dei rispettivi conducenti. Sembra che già a poche settimane dall’inizio del progetto “Estate Sicura” si abbiano i primi frutti. Sono, infatti, più di un centinaio gli accertamenti di infrazioni, registrati tra lungomare Colonna, piazza Garibaldi e corso Dante, tredici i conducenti sottoposti all’etilometro, tra questi solo
uno aveva un tasso alcolico superiore rispetto alla norma. Come, dunque, i dati dimostrano il lavoro della Polizia Municipale procede incessantemente e in maniera assolutamente efficiente, riproponendo sette giorni su sette lo stesso impegno che lo scorso anno era riservato al fine settimana. L’assessore Brattoli ha anche ricordato che “al di là dell’etilometro e delle sanzioni, confidiamo in altri strumenti ancor più efficaci quali: il buon senso, la prudenza e soprattutto l’educazione e il senso civico di tutti”. Alquanto simile è la conclusione del comandante della Polizia Municipale: “Noi cerchiamo di dare il massimo di noi stessi per poter garantire un servizio soddisfacente ed essere sempre presenti, in aggiunta i nostri controlli devono avere una finalità di tipo preventiva, infatti il vero controllo è quello effettuato dal cittadino su se stesso e in merito a ciò che lo circonda, cercando di evitare la deriva nella rappresaglia spicciola”. Gianfranco Inglese
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Via alla raccolta dell’organico Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2156
Partita la fase sperimentale per il recupero della parte “umida” dei rifiuti. È iniziata da qualche giorno in alcuni quartieri di Molfetta la raccolta differenziata della frazione organica domestica dei rifiuti. Completata la distribuzione di 7 mila pattumiere di colore marrone e quasi 700 mila sacchetti biodegradabili presso le singole utenze, gli operatori dell’Asm provvederanno al ritiro dei rifiuti che dovranno essere conferiti nei punti di raccolta stradali (cassonetti sempre di colore marrone). Le zone interessate dalla sperimentazione sono rione Paradiso, alcune vie della zona di Ponente e di Levante e la Zona 167. L’obiettivo è raccogliere, a regime, 5,5 tonnellate al giorno pari al 5% della quantità totale di rifiuti di Molfetta, che attesterebbe l’indice di raccolta differenziata complessiva ben oltre l’attuale soglia del 30%. Un risul-
tato non impossibile se si considera che mediamente circa la metà dei rifiuti urbani è costituita proprio dalla cosiddetta “frazione umida”, la parte cioè che proviene da scarti
alimentari di cucina (cucine domestiche, mense e ristoranti), rifiuti provenienti da giardini pubblici e privati (sfalci, potature, foglie) e da mercati pubblici (scarti ortofruttico-
li). Il deposito dei sacchetti nei contenitori stradali dovrà avvenire nei seguenti giorni: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 6 alle 10. Gli operatori dell’Asm svuoteranno i cassonetti entro le 24 ore successive. Nei sacchetti per i rifiuti dedicati alla frazione organica devono essere raccolti alimenti deteriorati, avanzi di cibo privi di liquidi (pasta, riso, pane e verdura), buccia di frutta, scarti di verdura, fondi di caffè, fiori appassiti, paglia, gusci di uova, gusci di frutta secca, lische di pesce, noccioli e torsi di frutta, ossa, pelle di pollo o di coniglio, penne e piume di animali, lettiere di animali domestici, gusci di molluschi, terriccio per piante d’appartamento, filtri usati (senza cartoncini) di the, tisane, camomille, feci di animali domestici tal quali o su segatura.
Finestra con vista tribunale Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2157
Finisce nelle aule di giustizia una controversia tra Centro Anziani e privati cittadini. Una finestra aperta durante i lavoro di adeguamento alle normative di sicurezza all’interno del Centro Anziani gestito dalla Cooperativa sociale G.E.A. È questo il tema che ha scatenato una controversia fra i condomini dello stabile che ospita la struttura sociale e i responsabili della struttura stessa. Il “fattaccio” è arrivato addirittura sul tavolo del tribunale dove il giudice, dando ragione alla perizia del tecnico nominato dai condomini, ha imposto alla Cooperativa G.E.A. il ripristino dello stato dei luoghi. La finestra incriminata è stata creata all’interno dell’androne di un palazzo in via Fremantle (zona 167), seguendo il modello estetico e strutturale delle finestre già esistenti. La stessa, autorizzata dal Settore Lavori Pubblici (LL.PP.) del Comune di Molfetta, si trova al di là di un
muro che delimita lo spazio esterno del centro anziani e secondo i responsabili della Cooperativa non avrebbe potuto arrecare nessun tipo di disagio. Dello stesso parere non si sono dimostrati invece gli inquilini che immediatamente hanno adito le vie legali. Gli amministratori della G.E.A. e lo stesso responsabile del Settore LL.PP. sono rimasti spiaz-
zati dalla decisione del giudice ritenendo del tutto regolare il tipo di lavoro effettuato. Per loro gli unici a subire le ripercussioni di tale sentenza legale saranno solo e soltanto gli ospiti del centro, ovvero gli anziani, che dovranno fare a meno della boccata d’aria in più che quella nuova finestra regalava all’ambiente interno e dovranno tornare a respirare
la polvere dovuta ai nuovi lavori di ripristino dei luoghi. La Cooperativa G.E.A. sta comunque valutando la possibilità di ricorrere contro tale sentenza ritenuta una vera e propria ingiustizia. Trattandosi comunque di una sentenza di un giudice come tale va rispettata ma non ci sono dubbi che nella controversia in questione qualcuno avrebbe potuto utilizzare un po’ più di delicatezza nei confronti di una classe sociale già di per sé penalizzata. Del resto – come dichiarato anche dall’ingegner Balducci, responsabile Settore Lavori Pubblici del Comune – la finestra, oggetto della contestazione, è stata aperta in un luogo che non avrebbe potuto mai e poi mai ledere gli interessi della totalità dei condomini. Francesco Tempesta
giovedì 22 luglio 2010
Gli scappa la pipì... Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2158
Una cattiva abitudine che coinvolge tanti adulti. Ore 11 di mattina, afoso sabato estivo, mercato ittico di Molfetta: da un fuoristrada appena parcheggiato, con all’interno una donna vistosamente meschata, intenta a fumare, ed un bambino saltellante, scende il guidatore dall’apparente età di 32, 33 anni, che prende il bimbo con una mano e con l’altra si slaccia i pantaloni per andare tranquillamente ad orinare contro un muro, tra i passanti carichi di frutta, verdura, pesce. Sempre con il bimbo, sotto gli occhi indifferenti della donna rimasta in auto, l’uomo entra poi in un bar lì distante: perché non farlo prima, consumare qualcosa e chiedere di usare il bagno del locale? Domenica pomeriggio, lido Bahia, sole implacabile e ressa di bagnanti in spiaggia: un ragazzo, sempre intorno ai 30 anni, fa orinare il proprio figlio “a zampillo” dalla battigia in mare, con serietà e attenzione, quasi dovesse centrare un punto preciso, poi gli dice “bravo”, incurante delle persone che proprio lì entrano in acqua: non poteva recarsi al bagno del lido? Non sapeva che i bagni esistono proprio per questo scopo? Giovedì, marcato settimanale a Molfetta, mattinata caliente: un ambulante affida bancarella e mercanzie ad un “vicino”, si allontana rapidamente e va ad orinare contro un albero lì distante, a due passi da un bar dove magari più tardi andrà a bere. Cosa succede nella città delle belle donne, delle mozzarelle superbianche, dell’olio d’oliva prelibato? Il caldo dà alla testa o i rappresentanti del cosiddetto “sesso forte” soffrono tutti di prostata, bevono troppo, hanno problemi renali? Che uomini sono questi (di certo non si tratta solo di extracomunitari) che marcano il territorio come cani ovunque si trovino, sotto gli occhi di chiunque, all’aperto, a qualunque ora del giorno e della notte, non solo per soddisfare un’esigenza fisiologica, che, ci hanno insegnato, può essere anche trattenuta, ma soprattutto per una forma di retaggio culturale, genetico ed antropologico, che rivela poca dignità, poco rispetto per sé, per gli altri e per il pubblico decoro, scarso senso d’igiene, inciviltà, maleducazione, istinti primordiali mai sopiti? A dirla tutta, sembrerebbe, secondo recenti studi, che molti degli uomini che orinano per strada siano individui fortemente repressi, con problemi di identità personale e sessuale ed un’impotenza latente che cercano inconsciamente di controllare e neutralizzare “attraverso gesti liberatori ed istintivi come quello dell’orinare in contesti poco adatti”. Dunque, non solo incontinenti, ma anche impotenti,
come a dire: brutti, sporchi e persino cattivi. E l’esibizionismo? Di sicuro questo elemento non manca in un tipo di pratica che gli uomini hanno sempre amato mettere in atto sin dalla notte dei tempi, anche in gruppo, come rituale dissacrante ed irriverente, trasgressivo e provocatorio, con un discutibile spirito da caserma, magari dopo pantagrueliche mangiate e bevute fatte tutti in compagnia. Oggi, tramontata l’era goliardica e solidale della “pipì collettiva” con la quale, bagnando auto, monumenti, strade esprimevano un generico dissenso, ribellione e anche un certo anticonformismo, si accontentano di farla malinconicamente da soli, in tutta fretta, dietro un cespuglio, in qualche angolo maleodorante, contro i bidoni della spazzatura, contando su un’impunibilità resa possibile anche dallo scarso controllo del territorio da parte di chi di competenza, impegnato soprattutto a multare auto in divieto di sosta o prive di grattini. La carenza o la totale mancanza di bagni pubblici, il divieto di accesso a quelli dei locali pubblici da parte dei gestori, l’obbligo di acquistare una consumazione o di dare una mancia a chi ne consente l’uso, l’assenza e la confusione di precise disposizioni di leggi a riguardo non giustificano la larga diffusione di un costume che, quasi come una nuova moda o vizio, dilaga anche tra le nuove generazioni pur affondando le proprie radici in certe tradizioni ed usi medioevali che proprio con la costruzione dei primi vespasiani si tentò in qualche modo di contrastare senza però mai riuscire a cancellare del tutto. Intanto le autorità preposte ad arginare il fenomeno con la doppia e sempre valida formula prevenzione-repressione pare non si impegnino più di tanto in questo senso e che non seguano univoche linee di orientamento, visto che da una parte i Comuni emettono precisi divieti e ordinanze a riguardo e, dall’altra, certe sentenze invalidano il concetto di reato ad essi collegato. È recente, infatti, una sentenza della Corte di Cassazione di Roma, relativa ad un incidente mortale provocato da un automobilista che, lasciando la propria auto in sosta sull’autostrada per un “bisogno impellente” ne ha provocato lo scontro con un motociclista poi deceduto. Per la Corte è vietato guidare “se scappa la pipì” perché “cala l’attenzione” ed il malessere che ne deriva è tale da giustificare la sosta del proprio veicolo sulla corsia d’emergenza. Beatrice De Gennaro
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giovedì 22 luglio 2010
In fondo al mare, con le tartarughe Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2159
Dura la vita di questi simpatici rettili.
Diciamo la verità: nessuno di noi, pur provando sentimenti di tenerezza, curiosità e simpatia per le tartarughe marine, vorrebbe trovarsi, con i tempi che corrono, nei loro panni, o, meglio, nel loro carapace, costrette come sono a difendersi, in acque ostili e inospitali, da mille pericoli come ami, lenze, reti a strascico e rifiuti di ogni genere, persino semplici sacchetti di plastica che inseguono e scambiano per meduse di cui sono assai ghiotte. Non solo la vita, ma anche la nascita di questi pacifici rettili che popolano i mari del pianeta da 60 milioni di anni è faccenda alquanto complicata a causa dell’intenso sviluppo costiero ed edilizio che distrugge interi siti di nidificazione, aree fragili e
corredi ecologici, a tal punto che se ne teme l’estinzione per la fine di questo secolo, nonostante l’impegno e l’attenzione di naturalisti ed ambientalisti attivi più che mai nella loro tutela e salvaguardia. Ogni qual volta, in qualche parte del mondo, una tartaruga viene recuperata, curata e reintrodotta nel suo habitat naturale, è come se con essa lì, in fondo al mare, venisse liberata la parte migliore e più profonda di noi, le emozioni ancestrali che ci vorrebbero in sintonia con ecosistemi non più precari e alterati e si contribuisse, in qualche modo, a ripristinare l’equilibrio interiore a cui tutti tendiamo che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, non può prescindere da quello naturale e biologico dell’ambiente in cui viviamo perché ne è lo specchio e il risultato. Insomma, salvare le tartarughe è un po’ come salvare noi stessi e recuperare certe speranze, annullare ataviche e cosmiche paure. Ma sulla sorte di questi animali ci giungono quotidianamente notizie poco confortanti: secondo un rapporto pubblicato dall’organizzazione ecolo-
gista Oceana sarebbero, infatti, almeno 320 le tartarughe morte e 32 quelle trovate coperte di petrolio greggio dal 20/4/2010 a causa della marea nera nel Golfo del Messico, in un ecosistema che ospita 5 delle 7 specie di tartarughe marine esistenti in tutto il mondo. L’incidente, provocato dall’esplosione della piattaforma “Deepwater Horizon” di proprietà della multinazionale inglese BP Oil Company si è rivelato estremamente pericoloso per le tartarughe marine che, salendo a galla per respirare, si procurano ferite e infezioni letali arrivando ad avvelenare i propri organi vitali con l’inalazione di petrolio e di altre sostanze chimiche immesse per contenere la marea. Anche la cattura accidentale delle tartarughe contribuisce alla loro pericolosa estinzione nonostante non si conosca esattamente il numero di quelle che ogni anno restano impigliate nelle reti dei pescatori. In occasione della Giornata mondiale degli Oceani 2010, che quest’anno ha avuto per tema “I nostri oceani: opportunità ed impegni”, la FAO ha pre-
sentato delle linee guida per ridurre e contrastare il fenomeno, ispirandosi a direttive mondiali e dimostrando che semplici modifiche delle tecniche e delle pratiche di pesca fanno la differenza, come quella, ad esempio, della sostituzione degli ami tradizionali, dai quali le tartarughe non si liberano, con quelli circolari, più difficili da impattare e più facili da togliere senza l’intervento dei veterinari, la colorazione delle esche ed una loro selezione più attenta evitando i cibi da esse preferiti. Altre strategie suggerite sono “una leggera modifica della profondità della cala dei palangari” e l’installazione sulle reti a strascico di “turale excluder devices” che consente agli animali catturati involontariamente di fuggire. È accertato che le catture accidentali si riducono notevolmente nelle zone dove la pesca viene condotta e praticata in collaborazione e in sintonia con le autorità preposte al controllo, tramite l’utilizzo di tecniche innovative. Beatrice De Gennaro
Inchiesta
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Il mosaico dello sport Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2160
Stagione sportiva al via facendo i conti con bisogni, problemi e soluzioni da trovare.
Mentre a luglio i più sono pronti ad affrontare gli ultimi giorni di lavoro prima di dedicarsi alle meritate ferie, alcuni cominciano a programmare le attività dei mesi successivi. E così, mentre da una parte a farla da padrone sono l’abbronzatura e la gita fuori porta, dall’altra ci si deve dimenare tra contratti, formalità, preoccupazioni e problemi da risolvere. A luglio ormai inoltrato, infatti, è già praticamente nel
pieno il lavoro dei tanti dirigenti sportivi che, a capo delle numerose società molfettesi, sono al lavoro per prepararsi alla stagione agonistica che prenderà il via tra settembre e ottobre. Per alcuni anche prima. In una città che di sport vive, o forse “sopravvive”, non potevamo quindi dedicare la meritata vetrina a chi, nel bene e nel male, si sacrifica per portare il nome di Molfetta in giro non solo per la Puglia ma anche per la regione. Dal basket alla pallavolo, dal calcio al calcio a 5, passando per hockey, tennistavolo e la miriade di cosiddetti “sport minori” Molfetta rappresenta con tutte le sue contraddizioni un’isola felice per l’intera regione. Molfetta è la città dove le strutture sportive sono tante ma spesso male utilizzate o non utilizzate affatto. Dove è più facile dividere che unire. Dove si scende in campo per il gusto di esserci e soprattutto di vincere. Una città dove la presenza di numerose società impegnate nella stessa disciplina sportiva non fa notizia mentre merita titoli sui giornali la
storia, di qualche anno fa, che vide la fusione tra Pallavolo Molfetta e Ragno Volley, società i cui dirigenti pensarono bene di unire le forze per garantirsi un futuro più sereno. Molfetta è anche la città del “saccheggio” sportivo: di chi porta via le squadre di calcio (la storia di Giuseppe de Nicolò e della Molfetta Calcio non è stata ancora dimenticata, con il titolo ceduto disonoratamente a Putignano) e di chi invece le società le “parcheggia” prima di partire per altri lidi (vero signor Canonico, giunto nell’estate scorsa per fare il salvatore della patria e datosi alla latitanza il giorno dopo l’ultima gara del suo Liberty). Molfetta è anche la città dei tre palazzetti dello sport che non bastano a nessuno. Il “PalaPoli” ultra sfruttato da basket, calcio a 5, pallavolo maschile e femminile, il “don Sturzo” ad uso esclusivo dell’hockey (con la squadra che peraltro lo può utilizzare solo grazie ad una deroga concessa dalla federazione) e il “via Giovinazzo” assegnato al tennistavolo. Ma a Molfetta ci sono anche due piste di pattinaggio all’aperto:
quella attigua al “don Sturzo” che i pattinatori ogni tanto li vede, quella di Rione Arbusto, a due passi dalla chiesa della Santa Famiglia, che è ormai ridotta ad un rudere. Come pure messi male sono i campi da calcio comunale di via Corrado Salvemini e di via del Gesù. Per non parlare poi degli stadi, stadietti e stadi allo stato embrionale. Il “Paolo Poli” andrebbe totalmente risistemato, il “Benedetto Petrone” potrebbe al massimo ospitare gare del settore giovanile ed invece dai “pulcini” alla “Prima Categoria” tutti vi hanno trovato casa. E poi c’è lo scheletro di quello che avrebbe dovuto essere il nuovo stadio nella Zona 167 e che, forse, sarà il nuovo impianto dedicato all’atletica leggera. In questo mosaico di problemi, bisogni, necessità (anche economiche dato che la crisi si sente anche sui bilanci di chi deve fare affidamento a sponsor sempre meno generosi), nasce la nuova stagione sportiva. Quella che vi anticipiamo attraverso le manovre preparatorie delle più rappresentative compagini della città.
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Inchiesta
Figli di un Dio minore? 2161
Una panoramica sulle discipline meno “note”. Come già detto in città oltre agli sport cosiddetti “di massa” in tanti praticano discipline meno note ma altrettanto valide e spettacolari. Tra le discipline “minori” il gradino più alto per importanza va senza ombra di dubbio al tennistavolo che da sempre a Molfetta rappresenta un punto di riferimento regionale e nazionale grazie all’impegno dei suoi tanti valorosi protagonisti. E non è certo un caso se la città può vantarsi di aver dato natali e alloggio al numero due della Federazione Nazionale, Leonardo Scardigno, e al numero uno del Comitato Regionale, Domenico Valente. Sono loro che, assieme ad una instancabile Elvira Gattulli e ai tanti collaboratori, portano avanti la storia assai antica del “ping pong” biancorosso. In città si contano diverse società impegnate nella disciplina a cominciare dal CTT Respa che con la formazione femminile da anni è protagonista del campionato nazionale di Serie A1 vantando anche presenze nelle competizioni di carattere europeo. Non da meno sono gli atleti del Tennistavolo Molfetta e de L’Azzurro Tennistavolo, entrambe compagini che assicurano presenze dai campionati giovanili a quelli di caratura nazionale con lusinghieri risultati. Come lusinghieri sono i risultati sin qui acquisiti da due giovani ma altrettanto promettenti realtà: il Molfetta Badminton Club e la Molfetta Nuoto. La prima società ha scelto di praticare una disciplina che a Molfetta divenne “famosa” ai tempi dei Giochi del Mediterraneo del 1997 e che poi è tornata in auge specie come sport scolastico. La seconda società sta invece tentando di rinverdire l’antico valore di squadre che tra la fine degli anni ’40 e gli anni ’60 portarono atleti locali a gareggiare dalle acque del porto sino ai più prestigiosi impianti natatori d’Italia. Da non dimenticare, sempre tra le discipline meno “ammirate”, le giovani pattinatrici della Green Roller che tanto lavorano per imporsi sulle piste di tutta la regione. La carrellata non poteva poi non concludersi con il meritato riferimento all’amazzone Caterina Minervini, alle calcettiste della “Don Tonino Bello”, ai vogatori della “Vogatori Molfetta” e della “Bilancella” oltre che ai canoisti e velisti della Lega Navale. Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti.
Virtus: un “Paternos Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2162
Squadra affidata al 39enne allenatore potentino. Confermato solo Maggi. Il primo passo, quello più importante e più atteso, è stato compiuto: la Nuova Virtus Basket Molfetta sarà ai nastri di partenza del campionato nazionale di Serie A Dilettanti. Una notizia ufficializzata dalla stessa società attraverso una nota stampa in cui si annunciava l’avvenuta iscrizione al campionato del sodalizio biancoblu. Un campionato che già si preannuncia particolarmente difficile e complicato, oltre che ricco di incognite dettate dall’elevato numero di retrocessioni, otto, che verranno decretate dalla classifica finale. Un campionato in cui più di una società punterà molto sui giovani per ridimensionare gli investimenti in attesa che giungano tempi migliori. “Il nostro primo obiettivo – ha dichiarato il presidente Andrea Bellifemine – era quello di conservare la permanenza nella terza categoria nazionale, e ci siamo riusciti anche se con grossi sforzi, prima sul campo nel corso della passata stagione, poi negli uffici della società dove assieme al general manager Leonardo Scardigno, al direttore sportivo Luigi Lonardelli e agli altri collaboratori, abbiamo mosso i primi passi in vista di questa nuova stagione”. E i primi passi hanno riguardato immediatamente la guida tecnica della squadra affidata al potentino Antonio Paternoster, giunto a Molfetta dopo l’esperienza nella sua città, Potenza, sponda Levoni, durata però solo 5 giornate, in cui la squadra lucana, nonostante una buona trama di gioco espressa, era riuscita a conquistare solo una vittoria, per altro nell’ultima giornata contro Ferentino. In carriera Paternoster aveva già ricoperto altri ruoli a Potenza, come vice dell’head coach Labate in B2 per due stagioni oltre che allenatore nelle squadre giovanili. Successivamente nella sua carriera ha fatto tappa a Melfi, in una realtà presa in posizioni di classifica precaria e condotta ad un’importante salvezza, Campobasso, Battipaglia e Reggio Calabria, squadra condotta sino ai playoff di categoria. Un allenatore giunto in città per tentare di far rimpiangere il “Carolillo dei tempi migliori” e per far dimenticare esperienze meno entusiasmanti legate al nome di Roberto Russo. Per un componente dello staff tecnico che arriva un altro va via: si tratta del preparatore atletico Silvio Barnaba che dopo due anni a Molfetta si è trasferito alla corte dell’Air Avellino per affrontare
il massimo campionato italiano. Sul fronte giocatori certa è la riconferma di capitan Andrea Maggi che attorno a sé avrà molto probabilmente solo volti nuovi in attesa di capire se e quando sarà possibile il ritorno in campo di Lollo Di Marcantonio. Partiti i vari Malamov (Ruvo) e Leo (Francavilla) i primi colpi di mercato riguardano Roberto Maggio, play classe ’90 proveniente dalla Leonessa Brescia, e Osorio Petrazzuli, guardia classe ’88 proveniente dal Sant’Antimo. Già nelle prossime ore sono attese ulteriori novità per capire che tipo di squadra scenderà sul molto probabilmente rinnovato parquet del “PalaPoli”.
giovedì 22 luglio 2010
ster” per ricominciare
B come... Pallavolo Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2163
Le compagini molfettesi ai nastri di partenza dei due campionati nazionali. La pallavolo molfettese, pur potendo contare su tante società ben organizzate e guidate da valorosi condottieri, per forza di cose deve riconoscersi nelle sue due maggiori rappresentanti: la Pallavolo Molfetta per quanto riguarda le competizioni maschili e l’Azzurra per il versante femminile. Messa alle spalle la sfortunata stagione da poco conclusa e nella quale tutti gli obiettivi sono saltati (promozione, playoff e Coppa Italia) la Pallavolo Molfetta inizia a prepararsi in vista del prossimo torneo di serie B1. A guidare la squadra del presidente Antonio Antonaci sarà Pino Lorizio, lo stesso allenatore che era subentrato a Lorenzoni sul finire della scorsa stagione. “Il programma della società è lo stesso che mi pongo io – ha dichiarato Lorizio – e questo è importante per fare bene. Mi hanno convinto la bontà e l’ambizione dei progetti societari. Peraltro mi sono trovato estremamente bene qui quando nella scorsa stagione sono stato chiamato in causa”. Lorizio, che a Molfetta
c’era già stato anche prima della parentesi dello scorso campionato, costituirà una certezza della nuova Pallavolo Molfetta. Il suo passato a Isernia, con cui ha ottenuto lo scorso anno una
splendida salvezza, a Bari, Gioia del Colle, Castellana, Massa e Cutrofiano, valgono come garanzia di qualità. La scelta di Lorizio serve anche a chiarire che nessun ridimensionamento
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dei programmi societari riguarderà la compagine che scenderà in campo quest’anno. “Voglio una squadra che abbia fame di vittorie – ha detto l’allenatore – perché la voglia di vincere è l’unico mezzo che conosco per raggiungere certi obiettivi. È sempre stata una mia priorità inculcare una ben precisa mentalità ai giocatori ed è questa la prima cosa che dirò loro. Ripartiremo con una squadra quasi tutta nuova, e mio dovere sarà infonderle tranquillità”. Ed intanto è già stato tesserato il primo atleta: si tratta del 23enne terlizzese Francesco Del Vecchio, schiacciatore che nonostante la giovane età può essere considerato uno dei pezzi pregiati del mercato pallavolistico estivo. Anche sul fronte femminile confermata la guida tecnica: sulla panchina dell’Azzurra Volley siederà ancora una volta l’andriese Annagrazia Matera affiancata dal “saggio” Michele Drago. In campo la squadra del presidente Vincenzo Giancaspro potrà contare su un roster di tutto prestigio già impegnato nelle prime sedute di allenamento e capace di puntare con autorevolezza alla promozione in B1. Vestiranno la maglia azzurra Virginia Alfieri, Margaret Altomonte, Angela Tralli, Tania Simionato, Mara Racanati, Simona Corallo, Mina Annese, Savina Binetti, Valeria Brattoli, Simona Marasco, Marilena Fracchiolla e Brigida Fortunato. Molte le riconferme e altrettanti i nuovi arrivi tra i quali quello che fa notizia è senza dubbio Mina Annese, la molfettese inseguita per anni da patron Giancaspro e finalmente riportata a giocare sul parquet della sua città. Tra gli obiettivi della stagione c’è quello del rafforzamento del settore giovanile e magari della nascita di una formazione impegnata in un campionato minore dove far giocare anche le atlete meno impegnate nella prima squadra e far fare le ossa alle più giovani. Tutto questo tentando di non scontrarsi con l’annoso problema della mancanza di spazi per prepararsi adeguatamente al campionato.
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Inchiesta
Hockey, Calcio e Calcio a 5: che divertimento! Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2164
Quelli del “sabato sera” hanno riconfermato Caricato.
Il primo successo è arrivato ormai qualche mese fa: secondo anno consecutivo nel campionato di A1. L’Hockey Club guidato dal presidente Massimo de Palma è già per questo motivo entrato di diritto a far parte dei capitoli più importanti degli annali sportivi cittadini. I pattinatori del “sabato sera” possono così fregiarsi di aver conquistato nella passata stagione il loro scudetto personale ed ora sono chiamati a difenderlo magari migliorando quanto di buono fatto vedere nella scorsa stagione. “Il nostro obiettivo è chiaro – ha detto il presidente – centrare i playoff conquistando un posto nelle competizioni europee”. Come dire, diamoci da fare e facciamo vedere di che pasta siamo fatti. Una pasta che verrà “plasmata” in panchina da mister Antonio Caricato, riconfermato alla guida della squadra e pronto a costruire la sua nuova creatura. A cominciare dai primi nuovi arrivi, il cileno Nicolas Fernandez, attaccante con esperienze oltre che nella nazione d’origine anche in Portogallo e Francia e l’argentino Matìas Baieli, proveniente dal YPF Petroleros di Mendoza, squadra di cui era capitano e con la quale è arrivato a sfiorare la vittoria nella finale della Coppa Intercontinentale. Accanto a lui ci saranno i riconfermati Belgiovine, Puzzella, Cirilli, Spadavecchia, Marzella, Sinisi e Amendolagine. Già partiti invece Ambrosio che ha firmato per il Bassano 54, David Vianna, al momento senza squadra e Piscitelli che potrebbe anche lasciare l’attività come ha deciso di fare il veterano de Robertis. La società, che molto probabilmente porterà sulle maglie nuovamente il logo
dell’Oleificio Goccia di Sole, è ora in cerca di un’ala e di un difensore che potrebbero essere tesserati nelle prossime settimane, comunque in tempo per la prima gara ufficiale in programma il primo ottobre in occasione del concentramento di Coppa Italia in cui il Molfetta sfiderà Salerno, Matera e Forte dei Marmi. Confermata anche per il prossimo anno la presenza di una formazione in Serie B oltre che delle compagini under 20, 15 e 13. Il campo da gioco, almeno per quest’altra stagione, sarà il “Don Sturzo” in attesa di un preventivato e sempre più certo trasloco al “PalaPoli”. Nel mondo calcistico il testimone di prima squadra “ufficiale” molfettese è ora senza dubbio nelle mani della Molfetta Sportiva di Carlo Tattoli. Il presidente, che evidentemente lo scorso anno ci aveva visto lontano non sposando i falsi proclami di “mister 500 voti” Nicola Canonico, si sta già preparando per il prossimo campionato di Prima Categoria. L’obiettivo è chiaro: centrare il passaggio in Promozione dopo la delusione dei playoff persi quest’anno. Si lavorerà senza strafare e contando solo sulle forze disponibili per continuare ad assicurare il futuro alla società. Nel calcio a 5 a primeggiare sarà ancora il Real dei presidenti Mele e Metta messisi già al lavoro con il tesseramento del nuovo allenatore, il biscegliese Francesco Ventura e del calcettista brasiliano Eduardo Silva Tadei più noto come Edu. Il resto verrà dopo. Magari assieme alle notizie che giungeranno dalla Molfetta City Football Club, società di calcio a 5 che per la prima volta affronterà il torneo di C2. Di certo ci sarà da divertirsi.
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In Città
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Conclusi i festeggiamenti in onore di San Corrado Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2165
Tra storia e tradizione gli appuntamenti dedicati al Santo Patrono. I solenni festeggiamenti in onore di San Corrado si sono conclusi domenica 4 luglio. Il triduo in onore del Santo è iniziato il 30 giugno col pellegrinaggio delle diverse comunità parrocchiali in Cattedrale. Durante gli incontri di preghiera il parroco don Vito Bufi ha precisato: “Per recuperare devozione e religiosità, la processione si snoderà in raccoglimento intimo per alcune vie della Città vecchia. Quindi il percorso della processione non sarà allungato per le vie della città come hanno chiesto alcuni…”. Infatti domenica, dopo la celebrazione eucaristica officiata da don Vito Marino, viceparroco della Cattedrale, alle ore 20 alla presenza tanti devoti e curiosi il busto argenteo di San Corrado accolto da applausi è uscito in processione dalla Cattedrale percorrendo corso Dante, piazza Municipio, via Morte, via Piazza, corso Dante e rientrando in Cattedrale alle 21.30. La processione – definita di quartiere da un presente – si è svolta in maniera sobria e compatta. Hanno partecipato una piccola rappresentanza del Capitolo Cattedrale e delle Confraternite: Misericordia, Assunta, Buon Consiglio, Purificazione, Visitazione,
Carmine, Loreto, Concezione. I segni dei festeggiamenti: un semplice arco di luminarie, posto davanti al portale della Cattedrale. Ha accompagnato la processione il complesso bandistico “Angelo Inglese Città di Molfetta”, offerto in devozione da Pasquale Minuto, presidente della stessa associazione musicale. In chiesa, ad attendere la ritirata del simulacro, insieme ai fedeli c’era il nostro vescovo. Don Luigi Martella ha ringraziato tutte le Parrocchie che in pellegrinaggio hanno partecipato al
triduo e ha ricordato che “San Corrado è il nostro santo Patrono che ci accompagna per tutta la vita. Perciò occorre fare uno sforzo in più per recuperare la devozione, promuoverla, alimentarla in tutti modi per conservarla sempre viva. Resta il fatto che di san Corrado non ne possiamo farne a meno. È un modello di trasparenza e semplicità, virtù di cui tutti abbiamo bisogno...”. Ha poi espresso gratitudine per quelli che hanno partecipato alla processione. Ha invitato a pregare per chi è in diffi-
coltà, per le persone sole e sofferenti, per i poveri, per le persone care che si trovano nella lontana America, in Australia, in Venezuela e in altre parti del mondo. “È necessario – ha continuato il nostro vescovo – affidarci a san Corrado e chiedere la sua protezione, è padre e amico”. Nel ringraziare la rappresentanza del Comitato Feste Patronali di Modugno per la partecipazione, don Luigi ha dichiarato di sentirsi orgoglioso per questo gemellaggio, per avere in comune la devozione verso san Corrado. L’ultima grande festa patronale in onore del Santo, con l’illuminazione lungo corso Dante, risale al luglio 1970. Fu soppressa dall’amministratore Apostolico mons. Settimio Todisco, in concordato con la Civica Amministrazione. “Tra 10 anni ricorrerà il 50esimo anniversario dell’abrogazione della festa estiva tradizionale. Non sarebbe male se per quella circostanza la Città di Molfetta, il Capitolo Cattedrale e il Comitato Feste Patronali si organizzassero per riproporla”. Ha commentato un devoto a chiusura della cerimonia. Pantaleo de Trizio
Nuovo direttivo per il Lions Club Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2166
La cerimonia di insediamento si è svolta lo scorso 26 giugno. Lo scorso 26 giugno, nella splendida cornice del Grand Hotel Riva del Sole a Giovinazzo, si è svolta la serata di gala conclusiva dell’anno sociale 2009-2010 e contestuale passaggio di consegne e insediamento del nuovo Consiglio direttivo del Lions Club di Molfetta che è arrivato al suo 48° anno di attività. La cerimonia, alla presenza di numerose personalità civili e militari, soci ed amici, ha visto la consegna del martelletto dal precedente presidente
professor Michele De Palma di Terlizzi al nuovo neo-eletto Presidente per l’anno sociale 2010-2011 professor Michele Serlenga di Molfetta. Dopo i doverosi saluti e ringraziamenti il neo presidente ha presentato i componenti del nuovo consiglio direttivo che collaborerà con lui in questo anno sociale. Si tratta del dottor Giuseppe Siragusa (vice presidente), del dottor Gaetano Romano (cerimoniere), del dottor Sergio de Giglio (segretario), del ragionier
Francesco Scardigno (tesoriere), del dottor Mimì Laganara (censore), della signora Barbara Favuzzi (consigliere), del professor Vito N. Gadaleta (consigliere), del dottor Pasquale Drago (consigliere), e del perito industriale Sergio Cosentino (consigliere). Infine, il neo presidente ha concluso con una stimolante relazione programmatica sulle diverse e molteplici attività che il Lions Club di Molfetta intende svolgere durante il nuovo anno sociale.
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Cultura & Spettacoli
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Un salto nella tradizione con Fabulanova Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2167
Dal 29 al 31 luglio via ad un laboratorio pratico sulle danze del Sud Italia. L’Associazione culturale Fabulanova proporrà nell’ultimo week-end di luglio, da giovedì 29 a sabato 31, un progetto sulle danze popolari: un laboratorio pratico sulle danze del Sud Italia, contaminate in un’ottica europea. Sappiamo come la pratica dell’attività motoria fornisca benefici unanimamente condivisi e una ricaduta di benessere sia sul corpo che sulla psiche. Tra le varie attività motorie, la danza popolare fa parte delle attività che, come molte pratiche sportive, permettono di sviluppare capacità di socializzazione, di lavoro cooperativo, di empatia e di autocontrollo. La danza popolare è un tipo particolare di danza che può essere praticata da tutti, senza distinzioni di sesso, di età, di prerequisiti, perché si serve di schemi motori di facile apprendimento; essa ha un valore aggiunto dal punto di vista culturale, perché è espressione autentica dell’identità di un popolo, di un territorio, di una tradizione: alla musica, ai passi e alle coreografie, sono intrecciati profondi significati culturali che riguardano tanto il passato quanto il presente. La danza popolare si distingue per il fatto di essere capace di esprimere una ritualità condivisa (in coppia o in un grande gruppo) e di
unire coloro che vi partecipano in un legame di ritmo e movimento. Nella contemporaneità, la danza popolare si propone l’obiettivo di recuperare il tema dell’esperienza corporea come esperienza “sociale”, in tutte le sue forme, non solo sportive, ma anche coreutiche, perché tutti i linguaggi non verbali aiutano gli uomini ad esprimere la propria creatività e a comunicare in modo personale e originale. La danza popolare non è semplicemente un’espressione motoria: essa è profondamente legata alla ritualità, alla musica e al canto; utilizza il canto e la voce – modulata anche come supporto musicale –, il testo verbale – per comunicare messaggi definiti – e il corpo – per creare, con movimenti ritmici, una scrittura di segni espressivi nello spazio. L’associazione Fabulanova si impegna da anni nella ricerca sul campo delle tradizioni popolari e propone, nel territorio di Molfetta, offerte didattiche di danza e cultura popolare coreutica e musicale non solo del Sud Italia, ma in un’ottica di incontro e dialogo con altre tradizioni del bacino del Mediterraneo e dell’Europa centrale e orientale. Il laboratorio del 29, 30 e 31 luglio 2010 comprenderà danze del Sud Italia: tarantella montemara-
nese, quadriglia, tammurriata e pizzica, fuse in un binomio originale con danze europee come rumelaj e la chappeloise. Qualche informazione su alcune delle danze proposte. La tarantella montemaranese è legata ad un luogo particolare, il Comune di Montemarano, un paese dell’alta Irpinia, in provincia di Avellino e ad un evento particolare, i festeggiamenti dei tre giorni finali del Carnevale. È una danza dalla struttura processionale, che si svolge all’aperto, lungo le strade della città e prevede una serie di movimenti contenuti, perché i ballerini sono mascherati, si muovono a grandi gruppi e hanno bisogno di coordinarsi a distanza percorrendo le vie della città. La quadriglia è una danza per grandi gruppi, praticata in occasioni di festa, indicata per ballerini dilettanti, tipica dei matrimoni nelle aree meridionali (Lucania, Puglia, Molise, Abruzzo). La pizzica è una danza popolare pugliese che nasce dal legame dell’uomo con la natura e con la propria terra: è legata ai riti tradizionali (ormai desueti) per curare coloro che, morsi – realmente o simbolicamente – da un ragno (o da uno scorpione, o da un serpente), trovavano sollievo per le proprie sofferenze ballando,
finché non arrivava la guarigione. Ogni anno il “ri-morso” del ragno faceva sentire i suoi sintomi, nello stesso periodo in cui era avvenuto il primo morso: era necessario ballare ciclicamente per tornare a trovare benessere e serenità. La pizzica appartiene alla classe delle tarantelle e solo nel 1797 compare il nome, oggi dominante, di pizzica pizzica. La tammuriata è una danza della tradizione campana, legata al culto delle “sette Madonne”, praticata ancora oggi in occasione delle feste religiose e fa parte del più ampio gruppo di tarantelle dell’Italia meridionale, si è diffusa in Campania, lungo la costa tirrenica e nelle aree immediatamente interne, a partire dal casertano (un tempo comprendente anche territori dell’attuale basso-Lazio), fino all’area domiziana, a quella vesuviana, al Nolano, all’agro nocerino-sarnese, ai Monti Lattari e alla penisola sorrentina. Il laboratorio di danze popolari (29, 30 31 luglio, h. 20.30-22.30) è aperto a tutti; l’Associazione Fabulanova invita gli appassionati e coloro che sono incuriositi dal mondo della danza a contattare gli organizzatori ai seguenti numeri telefonici: 380/7090700 e 349/5512825. Katia la Forgia
Cultura & Spettacoli
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Torna l’incanto del Pulo di notte Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2168
Musica e teatro nell’incantevole scenario della dolina carsica. Anche quest’estate il Pulo di Molfetta aprirà ai visitatori i propri incantati sentieri, illuminati soltanto dal pallido chiarore di luna e dalle fioche luci delle candele. La dolina vista di notte ha senz’altro un fascino unico, fatato che ha il sapore dell’eterno. Un luogo senza tempo ma saturo dei segni del tempo che nella pietra e nella terra lo hanno modellato. Con la bella stagione il consorzio Polje, gestore del Pulo, ha deciso di riproporre l’appuntamento notturno sulla scia del largo successo dell’anno passato. Il programma delle manifestazioni è stato reso pubblico durante “Molfetta – Bella di Notte”, le due notti bianche molfettesi organizzate gli scorsi 16 e 17 luglio. La prima serata-evento è prevista per sabato 7 agosto. Fabulanova proporrà, infatti, presso il chiostro dell’ex convento dei Cappuccini, lo spettacolo denominato “La Cura”. Il 21 agosto, invece, andrà in scena, sempre nel chiostro dell’ex con-
vento, a cura del Carro dei Comici, lo spettacolo “Seicento”. L’ultimo appuntamento, che chiuderà la stagione estiva, è previsto invece per
tutte le serate saranno previste visite guidate all’interno della dolina che riserveranno gradite sorprese ai visitatori da parte dei “Poljetti”, curate dal Tetatro dei Cipis. Finalmente dopo anni di chiusura e di buio, il Pulo sta rivedendo la luce che la bellezza del suo ambiente naturale ha sempre rivendicato. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’impegno della Provincia di Bari, proprietaria del sito e del consorzio Polje. Quest’ultimo, formatosi grazie alla coesione di associazioni quali Archeoclub, Ictius, Legambiente, Pro Loco, Terrae, WWF che ogni giorno offrono il proprio instancabile impegno per il bene del territorio locale, è divenuto ormai un’istituzione per la città di Molfetta nonché un esempio da seguire per poter inseguire il sogno comune che vede una città il 17 settembre. Nel cuore del Pulo, finalmente inserita nei flussi turiquesta volta, verrà proposto da stici che contano. Musicarte lo spettacolo “La storia della Geisha Butterfly”. Durante Francesco Tempesta
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Recensioni
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Il SegnaLibro. African Inferno. Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2169
“Odio il mondo e nessuno mi convincerà che sbaglio. Questo lo strillo che attraversa in arancione la copertina del numero di “Rolling Stone” che hai davanti mentre aspetti che Joyce torni dal bagno. Sei seduto al minitavolo che avete trovato libero per miracolo al Baretto della Chiusa ed è l’una meno venti di una notte caldissima di metà giugno. Il treno del tuo amico è arrivato a Pavia a mezzanotte e dieci con un ritardo così spaventoso che adesso non riesci più nemmeno a calcolarlo, ma lui ha insistito lo stesso perché brindaste subito a questa visita, a voi che vi ritrovate faccia a faccia oggi, domenica, dopo tre mesi passati ognuno nel bar della stazione, poi siete venuti qui, e adesso sei ubriaco sette parti su dieci e incarognito dal sonno e dalla calura”. Piersandro Pallavincini, African Inferno, Feltrinelli, 2009, pp. 335.
2003. Sandro Farina è un uomo sposato, benestante, soddisfatto. Impiegato, una vita agiata e una figlia, Chiara, che ama alla follia. 2004. Sandro: da “cittadino modello e perfettamente integrato” a “straniero nel proprio paese”. L’amicizia fraterna con il giovane congolese Joyce, regista e video-artista da anni in Italia, ha
messo in crisi il matrimonio di Sandro. Colpevole una notte brava insieme ad una fatale serie di coincidenze che innescano una ingovernabile spirale di eventi, facendo di Sandro un escluso. African Inferno è la storia di questa esclusione. Sandro, a corto di quattrini, va a vivere in una casa in affitto, alla periferia di Pavia, condividendo l’appartamento con due ragazzi camerunensi, Richard e Modestin, migranti d’élite. Entrambi laureati, con un bagaglio culturale elevato e un lavoro ben remunerato: sono l’immigrazione integrata, lontana dall’emergenza. Sono l’immigrazione normale, e per questo invisibile nelle pagine di cronaca, come nelle pagine dei romanzi. Ma anche verso quest’Africa che vive, studia, lavora, fa amicizia e s’innamora al fianco degli italiani, si scopre un razzismo diffuso, una rete di pregiudizi quotidiani e sotterranei. Sandro sperimenta sulla propria pelle il razzismo del padro-
ne di casa, le inique leggi del mondo del lavoro, i pregiudizi che vedono in ogni uomo di pelle scura un possibile terrorista, il sospetto dei passanti, le battaglie per il riconoscimento dei più elementari diritti che regolano la civile convivenza. Ma sperimenta anche, come in uno specchio deformante, le incompatibilità culturali e i pregiudizi che gli immigrati africani nutrono verso di noi. Il contatto quotidiano, il confronto sul campo degli affetti e delle idee conducono Sandro lungo un percorso di scoperta: gli immigrati africani non sono i protagonisti retti ed eroici di una rivoluzione sociale purificatrice. Concetti come rispetto per le scelte sessuali, pari opportunità tra uomo e donna, o persino democrazia non sono valori positivi e scontati. E il sovrannaturale, la superstizione, la magia hanno un ruolo fondante nella vita di tutti i giorni. Le (dis)avventure di Sandro nella gretta provincia padana assu-
mono via via una cadenza da commedia e lasciano intravedere dietro l’oggettiva disparità drammatica di un anno convivenza trasformatasi in african inferno un lieto fine così roboante da entusiasmare il lettore. Piersandro Pallavicini è nato a Vigevano nel 1962. Autore di narrativa e saggistica (Quei bravi ragazzi del rock progressivo, Il mostro di Vigevano, Anime al neon, Madre nostra che sei nei cieli, Atomico dandy) è ricercatore in Chimica presso l’Università di Pavia. Ha collaborato all’associazione di volontariato Oltremare di Vigevano. Collabora con le Edizioni dell’Arco di Milano, curando una collana di libri di strada dedicati all’Africa e alla migrazione da quel continente, scritti da autori italiani. A cura di Angela Teatino
MovieNote. In the mood for love. Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2170
“Fu un momento imbarazzante, lei se ne stava timida a testa bassa per dargli l’occasione di avvicinarsi, ma lui non poteva, non ne aveva il coraggio, allora lei si voltò e andò via”. Voce Narrante. Hong Kong, 1962. La signora Chan e il signor Chow, entrambi di Shangai, si trasferiscono in due appartamenti contigui. L’atmosfera è quella di Hong Kong dei primi anni Sessanta, crogiolo di gente in fuga dal comunismo di Mao. La signora Chan, di nome Su Li-zhen (Maggie Cheung), è un’elegante impiegata dalla sensualità innata e malinconica, il signor Chow, di nome Cho Mo-wan (Tony Leung), è un affascinante giornalista. Ben presto Su Li-zhen e Cho Mo-wan si accorgono che i rispettivi coniugi, spesso fuori per lavoro, sono amanti e iniziano a trascorrere del tempo assieme per capire com’è potuto accadere. I loro pensieri, i loro gesti si susseguono giorno dopo giorno, in un tempo che non sembra andare avanti. La ritualità delle azioni suggerisce l’impossibilità di un cambiamento. La pioggia continua ripetutamente a scorrere sul lampione che illumina i vicoli bagnati, in una dimensione in cui tutto è sospeso. Ci si ritrova in una prigione atemporale. Lo scoramento dei protagonisti è affidato ad immagini fisse, ma mai così intense, da lasciare senza respiro. I dialoghi sono ridotti all’osso e
spesso la musica prende il sopravvento, il brano musicale di Michael Galasso sia alterna con le canzoni in spagnolo di Nat King Cole (“Ojos verdes”, “Qui sas, qui sas”). Le occasioni mancate sono dipinte da personaggi che non riescono a vivere le emozioni del presente, ossessionati e imprigionati dalle convenzioni sociali. Si è solo nello stato d’animo per l’amore come ricorda il titolo, un amore che però non riesce a prendere forma terrena. Su Li-zhen e Cho Mo-wan s’incontrano, si sfiorano, si osservano, si domandano cosa staranno facendo i propri coniugi e finiscono per amarsi senza mai rivelarselo. I rispettivi compagni sono lasciati nell’ombra, il problema dell’amore non coronato fra i protagonisti non dipende dall’interferenza di tali figure nella loro vita, ma risiede in loro stessi. È divina la capacità espressiva di Maggie Cheung, dal volto perfetto e dal corpo incantevole, stretto da meravigliosi cheongsam. Il suo andamento erotico reso incerto da tacchi vertiginosi rivela la sofferenza e la difficoltà della signora Chan di trovare un posto nella società, una società che la intrappola e le impedisce di agire come
vorrebbe. Dopo 4 anni, nel 1966, il signor Chow va via in Cambogia e sussurra il suo segreto nella fessura di un tronco di un albero, così come voleva una tradizione del passato quando qualcuno aveva un segreto e non voleva assolutamente che altri lo sapessero. Il signor Chow non riesce a rivelare al mondo la sua passione. L’amore e il tempo s’incrociano nel sublime settimo film di Wong-Kar-Wai, regista e sceneggiatore di una pellicola che ha stregato pubblico e critica. Il film si è aggiudicato il premio come Miglior Film Straniero ai Premi César 2001 e Miglior Film Internazionale agli European Film Awards del 2000, l’attore Tony Leung ha vinto il premio per la migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes 2000. Un film cult attraverso il quale l’autore riesce a cogliere ciò che si agita negli interstizi delle vite di due esseri umani, a descrivere le illusioni e le occasioni perdute. Memorabile. Assolutamente da vedere o rivedere. L’autorevole rivista del British Film Institute Sight &Sound ha indicato In the Mood for Love fra i trenta film chiave del primo decennio del XXI secolo.
Scheda del film In the Mood for Love (2000) Un film di Wong-Kar-Wai Genere Sentimentale Produzione Hong Kong, Francia Distribuzione Lucky Red Durata 98 minuti circa Wong-Kar-Wai, nato a Shangai il 17 Luglio 1958, è un regista, sceneggiatore e produttore cinese. Nel 1980 si laurea in design grafico ad Hong Kong, subito dopo comincia a lavorare come assistente alla produzione alla Hong Kong Television Broadcasts Ltd. In seguito diventa sceneggiatore scrivendo la soap opera / thriller di successo Don’t Look Now (1981). Realizza il suo primo lungometraggio nel 1988, As tears Go By, che fu subito acclamato dalla critica. Nel 1997 vince il Festival di Cannes con Happy Together. Nel 2006 è stato presidente della giuria alla 59a edizione del Festival di Cannes, il primo cinese a ricoprire questo incarico. A cura di Alessandra Recchia
Spazio Giovani
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L’animazione è cosa di cuore
Volo Dublino... Molfetta
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L’estate trascorsa nell’oratorio “Don Bosco”.
Rientrato a casa il primo turno di italiani in colonia a Dublino.
Parecchi giovani d’estate preferiscono come impiego stagionale quello dell’animatore. Il motivo per cui l’animazione sembra essere alquanto gettonata è in primo luogo perché agli occhi dei giovani, così pieni di grinta, sembra essere qualcosa di molto semplice e in secondo luogo perché molti vedono questo impiego come un motivo di svago per la propria persona. Diversa è la situazione per chi, invece, si occupa di animazione non a scopo di lucro, ma, invece, la vede come un servizio da rendere al prossimo. È all’insegna di questo proposito che quasi 70 giovani ragazzi di età compresa tra i 15 e 20 anni prestano il loro servizio come animatori presso uno dei più celebri e rinomati oratori del territorio di Molfetta: l’Oratorio-Centro Giovanile Salesiano “Don Bosco” della Parrocchia S. Giuseppe. Per la maggior parte di questi ragazzi l’animazione non è circoscritta all’attività estiva o al campo scuola, bensì è qualcosa intrinseca negli stessi e,
quindi, estesa anche al periodo invernale. Tuttavia l’elemento più affascinante è il fatto che lo stile di animatori salesiani, meglio definito come Spiritualità Giovanile Salesiana, non si limita agli ambienti oratoriani ma diventa uno stile di vita da esportare al di fuori a scuola, in famiglia e tra la comitiva di amici. “Pertanto – asserisce l’incaricato dell’Oratorio “Don Bosco”, don Giuseppe Leccese – c’è differenza tra un animatore di un villaggio turistico ed uno dei nostri oratori, infatti, mentre i primi hanno principalmente lo scopo di far divertire i bambini con balli, scenette e quant’altro, invece, i secondi hanno, innanzitutto, l’obbligo di educare i ragazzi, soprattutto quelli più emarginati dalla società, in secondo luogo devono comunicare agli stessi il centro della loro vita da cristiani, ovvero Gesù Cristo. Tutto questo deve essere fatto assicurando anche un certo clima di gioia e allegria”.
Sono tornati nel primo pomeriggio del 14 luglio scorso i ragazzi molfettesi dopo aver trascorso due settimane a Dublino. Hanno partecipato al progetto organizzato dall’INPDAP, Istituto Nazionale di Previdenza e Assistenza per Dipendenti Amministrazione Pubblica, che quest’anno prevedeva come meta delle sue colonie l’Irlanda. È rientrato, dunque, il primo turno di ragazzi italiani provenienti dalle più svariate località della penisola: Milano, Catania, Perugia, Roma, Napoli, Bari e anche Molfetta con la presenza di due adolescenti. Appena arrivati hanno dovuto affrontare un test di ingresso per provare il livello del loro inglese, in base al quale sono stati divisi in adeguati gruppi di studio. Capeggiati da un “group leader”, durante le due settimane hanno svolto ad orari alterni le lezioni nel Griffith College, le escursioni in città, lo sport, lo shopping e tre serate a tema in sala mensa allestita da discoteca. Anche quest’anno non sono mancati i rapGianfranco Inglese porti di amicizia all’interno del colle-
ge italiano e con quello degli spagnoli vicini di casa. Questi ultimi, infatti, alloggiavano in un istituto differente da quello dei ragazzi italiani, ma con loro condividevano gli spazi riservati allo sport e alcuni momenti di ricreazione. Per i più curiosi è inevitabile chiedersi cosa sia successo durante la finale del mondiale di calcio, nella quale la Spagna ha trionfato vincitrice. “Alla notizia della vittoria – racconta uno dei due protagonisti molfettesi, Claudio Sciortino – i ragazzi spagnoli hanno invaso il campo da calcio che avevamo a disposizione per praticare sport, hanno festeggiato, gridato euforicamente ed esultato a lungo, prima di essere richiamati all’ordine”. Souvenir, divertimenti, esperienze, nuove amicizie e un grande sorriso hanno arricchito anche quest’anno il bagaglio culturale dei giovani partecipanti, con l’assoluta garanzia che certe esperienze sia difficile rimuoverle dalla memoria di ognuno. Maria Sancilio
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il Fatto Tour
giovedì 22 luglio 2010
Tutti al Lido Belvedere per il “Summer Fatto Tour” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2173
Dopo l’ultimo successone presso il Lido Algamarina, come da calendario, rieccoci venerdì 23 luglio presso la rinomata struttura Lido Belvedere per gustarci un’altra tappa del Summer Fatto Tour. Sono sempre di più i giovani molfettesi e non che ormai non
esitano a rendersi protagonisti della loro serata partecipando attivamente ad interviste, riprese e al concorso fotografico “Mi Piace” il tutto allietato dalla musica di Mastromauro Dj, dimostrando di sapersi divertire in maniera sana e permettendo di apprezzare
anche tutti i posti che d’estate si affacciano sul nostro splendido mare. Ricordiamo a tutti i lettori che questa iniziativa va avanti da quest’inverno, da quando è nata la collaborazione tra il gruppo Buena Vida e la testata giornalistica “il Fatto”, una collabora-
zione che ha permesso la realizzazione di un progetto che mira alla valorizzazione del territorio e all’incremento turistico della nostra città. Con la speranza di fare sempre meglio auguriamo “Buena Vida, Buena Vida, Buena Vida a tutti”.
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il Fatto Reggae
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Il Place Blanc ospita “Il Fatto Reggae” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2174
“Vieni a ballare in Puglia!”. Così recita una nota canzone del nostro “mitico” compaesano Caparezza: un invito alla danza e allo stesso tempo un invito a riflettere sulle questioni legate alla salvaguardia del nostro territorio e alle “tematiche sociali” più care a noi pugliesi. Il titolo di questa canzone ben spiega lo spirito col quale ci accingiamo a presentare alla città la quarta tappa de “Il Fatto Reggae”, il tour musicale, condotto e ideato da Zio Pino, che sta “infuocando” la già calda estate molfettese. L’appuntamento per tutti è per giovedì 22 luglio presso il Pla-
sta raccogliendo sempre più consensi anche in Europa e che in Italia ha da poco trovato riconoscimento ufficiale come disciplina sportiva vera e propria, dando così il via alla nascita delle prime palestre e scuole di ballo di musica reggae. Accanto alle sensualissima e “piccantissima” danza giamaicana, il party sarà allietato e rallegrato dalle simpatiche liriche dialettali di Uncle George (Beppe Amato), autore di “Corso Margherita” , vero e proprio tormentone “raggamuffin”, di cui c’ è ce Blanc Cafè, a partire dalle 22, per già un video su Youtube. Danza, parole una “festa” che si preannuncia ricca di e musica, il tutto nell’accogliente e rafdanza e musica giamaicana, con qualche incursione cantata in “raggamuffin style” con liriche in dialetto locale. Per questa tappa del tour, infatti, è prevista la partecipazione di una ballerina e di un cantante di musica reggae: Ladi Roo e Uncle George. Roberta Cirillo, in arte Ladi Roo, classe 1990, saprà ben coinvolgere nella danza tutti i presenti, sui ritmi caraibici più “calienti”, mostrando alcuni tra i più popolari steps di ballo “dancehall”, una danza già popolare in tutti gli USA e che ultimamente
finata cornice del Place Blanc, uno dei cafè più gettonati della nostra città. Anche per questa tappa del tour ci saranno le nostre telecamere e i nostri microfoni capitanati da “i Pistoni” e Puni, che raccoglieranno le impressioni e i pareri dei presenti per poi immortalare il tutto nel consueto video che troverete su www.ilfatto.net. Tenetevi pronti e non prendete altri impegni. Ci vediamo tutti giovedì 22 al Place Blanc Cafè, in piazza Margherita diSavoia, per un’altra nottata all’insegna dell’allegria e della spensieratezza, tipiche dei party de “Il Fatto Reggae”.
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Sport
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Trofeo dell’Adriatico: Bari vince a Molfetta Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2175
Nella quarta tappa della competizione per i vogatori. Domenica 11 luglio il porto di Molfetta è stato il palcoscenico della quarta tappa del V° Trofeo dell’Adriatico, la storica manifestazione sportiva dei vogatori a bordo di imbarcazioni a dieci remi; l’organizzazione dell’evento è stata curata dalla Lega Navale Italiana e dall’Associazione Sportiva Culturale “Vogatori Molfetta”. In mattinata si è proceduto al sorteggio e all’abbinamento delle squadre partecipanti, operazioni affidate al collegio arbitrale del CSI Molfetta, quindi sono iniziate le gare. Obiettivo di ogni imbarcazione era quello di compiere nel minor tempo possibile tre giri completi su di un percorso rettilineo con partenza da una boa centrale e virate attorno ad una boa posta in direzione Duomo, e l’altra in direzione molo Pennello. Avvincente il confronto tra Remuri Brindisi e Bari Vogatori che si è concluso a vantaggio della seconda in seguito ad un errore di manovra dell’equipaggio salentino. Occupate così le alte posizioni della classifica, seguivano il Nautilus Molfetta e Giovinazzo, quindi Voga-
tori Molfetta, Lega Navale e Brindisi femminile. Nelle finali del pomeriggio protagonisti in positivo sono stati i Vogatori Molfetta che dopo la “scarsa” prestazione della mattina hanno totalizzato il secondo migliore tempo del-
la regata riuscendo a scalare di poco la classifica generale con un quarto posto. Giovinazzo non è riuscita ad accorciare le distanze scivolando al quinto posto, invece a salire sul podio sono stati i molfettesi del Nautilus, più
convincenti dei biancoverdi. Ha vinto la quarta tappa del Trofeo dell’Adriatico la squadra della Bari Vogatori, con la sua prima vittoria stagionale che interrompe una serie ininterrotta di vittorie dei salentini e riapre le possibilità di un ribaltone nella classifica a punti del torneo nell’ultima tappa. Realizzato il miglior tempo della regata, Brindisi conquista per la seconda volta consecutiva il Memorial dedicato alla figura di Mimmo Farinola, compianto presidente dell’associazione culturale “La Bilancella”. La prossima e ultima tappa si svolgerà domenica 1 agosto nel porticciolo di Giovinazzo dove conosceremo il vincitore di questa quinta edizione. Unica nota negativa che occorre segnalare è il ripetersi ogni anno al desolante spettacolo dei rifiuti galleggianti in mare a ridosso delle banchine; purtroppo il perseverare questa cattiva abitudine, soprattutto durante questo tipo di evento, avviene solo nella nostra città. Biagio Stoia
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Lavoro in Chiaro
giovedì 22 luglio 2010
Dalla Red Bull un lavoro con le ali Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2176
La famosa società Red Bull, brand ormai popolare grazie al famoso energy drink tanto venduto soprattutto fra i giovanissimi, si appresta proprio in quest’ultimo periodo a potenziare i suoi vari comparti aziendali tramite numerose assunzioni. A causa delle numerose offerte di lavoro, in quest’articolo, ci limiteremo a dare un’esaustiva descrizione limitatamente alla ricerca d’offerte di lavoro presenti in Puglia. Le offerte di lavoro proposte possono interessare i giovani studenti, laureati, diplomati e persone con precedenti competenze sviluppate nel trade marketing e nel servizio clienti. In funzione del ruolo acquisito la Red Bull offre formazione e affiancamento mirato. Eccovi di seguito tutte le offerte di lavoro della Red Bull in Puglia. Promotore commerciale – canale Superhoreca & Horeca. Le città interessate per questo profilo sono: Bari, Foggia, Rimini, Isernia, Campobasso, Pescara. Descrizione posizione: il Promotore Commerciale canale Horeca e Superhoreca, si dedicherà all’attivazione dei punti vendita del canale di riferimento (locali notturni, serali). Si occuperà anche della creazione e cura dei rapporti con i referenti all’interno del punto vendita (gestori locali, barman, PR, staff tecnico), della gestione operativa delle attività di sell-out organizzate nei locali di ri-
ferimento, della gestione efficace dei materiali promozionali. Dettagli del profilo: diploma o laurea; età compresa tra i 25-28 anni, ottima introduzione presso i locali serali e notturni della zona, esperienza come PR o barman o promoter serale, ottima predisposizione ai rapporti interpersonali e capacità organizzative, forte orientamento ai risultati, disponibile a viaggi e trasferte. L’azienda ricerca gente con grande volontà, intraprendente, disposta a lavorare saltuariamente anche in orari notturni. Interessante è la retribuzione e i benefits aziendali. Il pacchetto, infatti, comprende auto e cellulare aziendale, formazione e affiancamento con riferimento all’incarico assunto. Sampling Team. Il ruolo di Sampling Team risulta essere sicuramente un incarico fuori del comune. L’azienda
propone la formazione per nuovi sampling team che dovrà possedere forte personalità e intraprendenza, dimostrare di poter dare un aspetto intrigante ad una marca come quella della Red Bull. Dettagli del profilo: età tra i 20 e 25; patente di tipo B, disponibile a lavorare circa 3-4 volte nell’arco della settimana, disponibilità nel week end o la sera. Gli interessati a questa posizione lavorativa dovranno inviare un cv ed una foto di dimensione massima di 150 k. Le candidature inviate senza la relativa foto saranno cestinate. Le città interessate per questo profilo sono: Bari, Milano, Como, Brescia, Piacenza, Pavia, Padova, Genova, Alessandria, Torino, Bologna, Trieste, Trento, Modena, Latina, Roma, Pescara, Perugina, Cosenza, Sassari, Cagliari. Student brand manager. L’azienda
cerca studenti desiderosi di conciliare studio con la voglia di festeggiare, divertirsi, imparare. Tutto questo guadagnando contemporaneamente qualche euro. Il loro lavoro principalmente s’identificherà nell’individuazione di nuove mode, diversi modi di pensare, organizzare eventi, prendere in analisi le tendenze di mercato, restare tra la gente. Dettagli del profilo: frequentano il secondo o il terzo anno d’università, sanno molto informati su ciò che accade, sono interessati alle PR e alla costruzione di una marca, sono comunicativi. Le città interessate per questo profilo sono: Bari, Brindisi, Lecce, Milano, Pavia, Torino, Trieste, Napoli, Palermo, Ferrara, Parma, Udine, Trento, Roma, Chieti/Pescara, Ancona, Pesaro/Urbino, Palermo, Catania, Salerno. Modalità per le candidature. Gli interessati potranno avanzare le proprie candidature recandosi sul sito Red Bull sezione lavoro www.redbulljobs. it inserendo il proprio curriculum vitae per risposta all’annuncio di lavoro desiderato. “Non possiamo mai giudicare le vite degli altri, perché ogni persona conosce solo il suo dolore e le sue rinunce. Una cosa è sentire di essere sul giusto cammino, ma un’altra è pensare che il tuo sia l’unico cammino.” Paulo Coelho
Il fatto.net ha selezionato per voi dai motori di ricerca alcuni annunci di lavoro. Alcuni annunci saranno ripetuti ma vale sempre la pena consultarli tutti. Negli annunci diretti troverete gli annunci fatti direttamente alla nostra redazione. Il servizio di annunci è totalmente gratuito e la radazione non si assume alcuna responsabilità circa la bontà delle inserzioni. Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultate il sito www.ilfatto.net nell’area OFFRO LAVORO.
ORMANT SRL ORMANT SRL azienda settore industria ricerca un profilo esperto nell’uso del software SAP BUSINESS ONE. Se dotati di tale esperienza inviare cv a giulio.cosentino@ormant.it (Non inviate cv con altri profili o con conoscenze su altri prodotti SAP). EDITORE ACTIVA - IL FATTO CERCA GRAFICO PUBBLICITARIO La Casa Editrice ACTIVA S.R.L, produttrice de “il Fatto” cerca grafico freelance da affiancare alla struttura interna e ai progetti in corso. Si richiede fantasia creativa, capacità d’uso degli strumenti di editing grafici moderni, e voglia di entrare in un gruppo dinamico come quello giornalistico indipendente. Si richiede curriculum vitae con foto contenete esperienze creative e possibilmente demo. PER INFO: giulio.cosentino@gmail.com EDITORE ACTIVA - IL FATTO CERCA CONSULENTE COMMERCIALE La Casa Editrice ACTIVA S.R.L, produttrice de “il Fatto” cerca consluentei commerciali da introdurre nel proprio organico. Cerchiamo gente dinamica e libera di mente con la voglia di affermarsi nel mondo del lavoro. Offriamo formazione e stabilià contrattuale da raggiungere dopo un percorso serio di crescita. PER INFO INVIARE C.V. CON PROPRIA PRESENTAZIONE COMPLETO DI FOTO A editore@ilfatto.net. STUDIO MULINELLI Studio di consulenza cerca laureati da avviare alla consulenza del lavoro. Se sei interessato contattaci per un appuntamento tel. 080 3975429 int. 4.
BEFORE SRL BEFORE SRL, AGENZIA VODAFONE BUSINESS, sta selezionando persone dinamiche ed intraprendenti da inserire nel ruolo di Consulente Commerciale all’interno della propria rete di vendita rivolta alle piccole e medie aziende. Si richiede precedente esperienza di vendita, preferibilmente nel settore dei servizi ed in particolare in Agenzie del mondo di telecomunicazioni, motivazione e orientamento ai risultati. Offriamo: • Portafoglio prodotti che comprende, unitamente ai servizi mobili voce e dati, anche gli innovativi servizi di rete fissa e connettività DSL • Provvigioni Top del mercato di riferimento • Percorso avanzato di formazione professionale • Inserimento in contesto dinamico in grado di supportare al meglio l’attività commerciale tramite i migliori servizi di Telemarketing e Backoffice • Sede di lavoro: CAMPANIA - PUGLIA -BASILICATA Le persone interessate sono invitate a trasmettere un curriculum vitae con attuale retribuzione e foto, corredato da espressa autorizzazione al trattamento dati personali, all’indirizzo di posta elettronica selezione@beforesrl.it, Fax 080 2143904. BEATLES PUB Beatles Pub cerca personale con o senza esperienza per la stagione estiva. Per info: Beatles Pub, lungomare Colonna 122, Molfetta. PLAYA DEL SOL Ricerca personale qualificato con esperienza per la nuoca stagione: pizzaiolo, cuoco, aiuto cuoco, cameriere e factotum. Per info: telefonare al 348/9354757
Per inserire un’offerta di lavoro basta inviare il testo con l’inserzione alla nostra e-mail: editore@ilfatto.net
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www.i lfa t t o .net
IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni, puntuale come sempre il giovedì. Antica Salumeria del Centro - Via De Luca, 7 Bar Arcobaleno - Banchina San Domenico Bar Astoria - Corso Umberto I, 16 Bar Belvedere - lungomare Marcantonio Colonna Bar Caffetteria Paninoteca Grease - Via Molfettesi d’Argentina, 75 Bar Camera Cafè - Via XX Settembre, 43 Bar Cavour - Corso Fornari, 47 Bar Cin Cin - Corso Dante Alighieri, 30 Bar Degli Artisti - Via Gesmundo, 4 Bar Del Ponte - Via Ruvo, 18 Bar Europa - Via F. Cavallotti, 33/35 Bar Fantasy - Via Pio La Torre, 33 Bar Fausta - Corso Umberto I, 150 Bar Football - Via Ugo La Malfa, 11 Bar Giotto - Corso Margherita di Savoia, 91 Bar Haiti - Via San Domenico, 42 Bar Ideal - Via Terlizzi Bar Kennedy - Via Edoardo Germano, 49 Bar La Caffetteria - Via A. Salvucci, 46 Bar La Favola Mia - Via Baccarini, 35 Bar La Fenice - Corso Umberto I Bar London - Via Terlizzi, 6 Bar Mary - Corso Umberto I, 122 Bar Mezzina - Via Luigi Einaudi, 6 Bar Miramare - Via San Domenico, 9 Bar Mirror - Via Capitano Manfredi Azzarita, 124 Bar Mixer Cafè - 6^ strada ovest Lama Martina Bar Mongelli - Via Baccarini, 35 Bar Peter Pan - Via Vincenza Alma Monda, 48 Bar Rio - Via Bari, 92 Bar S. Marco - Corso Umberto I Bar Settebello - Via A. Salvucci, 28 Bar Seven - Via Edoardo Germano, 33 Bar Seventy - Via Tenente Michele Silvestri Bar Sottocoperta - Piazza Giuseppe Garibaldi Bar Stazione - Piazza Aldo Moro Bar Sweet - Piazza Giuseppe Garibaldi, 32 Bar Toto - Corso Fornari, 73 Bar Universo - Corso Umberto I
Betty Paige - Largo Municipio, 6 Biglietteria regionale FS - Piazza Aldo Moro Blues Cafè - Corso Dante Alighieri, 49 Buffetti - Piazza G. Garibaldi, 60 Caffe Al Duomo - Banchina Seminario, 10/12 Caffè Colorado - Via Guglielmo Marconi Caffè Metropolis - Via Cap. G. De Gennaro, 16 Caffè Silver - Via Framantle 19/i Caffetteria Gonzaga - Via Piazza, 23/25/30 Caffetteria Manhattan - Viale dei Crociati Caffetteria Roma 2 - Banchina San Domenico Caffetteria Venere - Via Martiri di Via Fani, 6 Calì Caffè - Via Giacomo Puccini, 7 Casa di riposo “Don Grittani” - Via Don Minzoni Coffee Room - Viale Pio XI, 9 Comune Di Molfetta - Piazza Vittorio Emanuele, 9 De Pinto - Via Edoardo Germano, 39 Edicola - Viale Pio XI Edicola - Via Tenente Michele Silvestri Edicola - Via Palmiro Togliatti Edicola - Piazza Giuseppe Garibaldi Edicola - Corso Dante Alighieri Edicolandia - Via Principe Amedeo, 45 Edicola delle Rose - Via Gen. C. A. Dalla Chiesa Edicola Gigotti - Via Bari, 74 Edicola Grosso - Via Don Pietro Pappagallo Edicola L’Altra Edicola - Via Terlizzi Edicola Sciancalepore - Via Madonna dei Martiri Edicola Sciancalepore - Piazza Cappuccini Euro Caffè - Via San Francesco d’Assisi Farmacia Grillo - Via S. Angelo, 37 Flory’s Caffè - Via Poli Generale Eugenio, 3 Giotto Cafè - Corso Margherita di Savoia, 91 Green Bar - Via Baccarini, 111 Gruppo FAMM Immobiliare - Via De Luca, 15 Guardia di Finanza - Madonna dei Martiri Le Chic J’Adore - Via Tenente Michele Silvestri, 69 Le Mimose - Viale Pio XI Lido Alga Marina - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Bahia - località Torre Rotonda
Lido Belvedere - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Lafayette - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Marina Piccola - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Nautilus - ss16 Molfetta-Giovinazzo Lido Nettuno - ss16 Molfetta-Bisceglie Lido Scoglio d’Inghilterra - località Torre Rotonda Marilù Cafè - Via Tommaso Fiore, 38/40 Mattia’s Cafè - Corso Dante Alighieri Mondocasa - Piazza Effrem, 12 Music Cafè - Via Ten. Silvestri, 11 Note & Book - Via Tommaso Fiore, 24 Off Street - Piazza Giuseppe Garibaldi, 15 Panificio Annese - Via Cappellini, 28 Panificio Biancaneve - Via Molfettesi del Venezuela, 41 Panificio Biancaneve - Via De Luca, 59 Panificio Cangelli - Via Cap. T. De Candia, 49 Panificio Centrale - Via Respa, 40 Panificio D’Oro - Via Madonna dei Martiri, 51 Panificio de Gennaro - Via Cap. T. De Candia, 155 Panificio Don Bosco - Corso Fornari, 67 Panificio Don Bosco - Via Raffaele Cormio, 36 Panificio Europa - Via Rattazzi, 41 Panificio Il Cugino - Via Massimo D’Azeglio, 91 Panificio Il Cugino - Via Alessandro Manzoni, 91 Panificio Il Forno - Via Fremantle, 42 Panificio Immacolata - Via Cappellini, 28 Panificio Jolly - Viale Pio XI, 9 Panificio La Sfornata - Via Enrico Fermi, 19 Panificio Mulino Bianco - Via C. Giaquinto, 46 Panificio Non Solo Pane - Via Paniscotti, 44 Panificio Non Solo Pane - Via Gen. Poli, 13 Panificio Petruzzella - Via Bovio, 18 Panificio Posta - Via Ricasoli, 29 Panificio Rinascente - Via Nino Bixo, 25 Panificio Sant’Achille - Via Martiri di Via Fani, 15 Panificio Trionfo - Via Ten. Fiorino, 71 Parrocchia Della Cattedrale - Corso Dante Alighieri Parrocchia Di San Corrado - Largo Chiesa Vecchia
Parrocchia Immacolata - Piazza Immacolata, 62 Parrocchia Madonna Della Pace - Viale Xxv Aprile Parrocchia Madonna della Rosa - Via Gen. C. A. Dalla Chiesa Parrocchia S. Achille - Via A. Salvucci Parrocchia S. Bernardino - Via Tattoli Parrocchia S. Gennaro - Via Sergio Pansini Parrocchia S. Giuseppe - Via Aurelio Saffi, 1/d Parrocchia Sacro Cuore Di Gesù - Via Sella Quintino Parrocchia San Domenico - Via San Domenico, 1 Parrocchia San Pio X - Viale Antonio Gramsci, 1 Parrocchia Santa Famiglia - Via Papa Innocenzo VIII Parrocchia Santa Teresa - Piazza V. Emanuele, 3 Petito Cafe - S.S. 16 Molfetta-Giovinazzo Place Blanc Cafè - Piazza Margherita di Savoia, 4 Qbo Interior Design - Via Federico Campanella, 24 Stazione di rifornimento AGIP - Via Terlizzi Stazione di rifornimento AGIP - Via Giovinazzo Stazione di rifornimento API - Zona Industriale Stazione di rifornimento Madogas - Strada Provinciale Molfetta-Terlizzi, Km. 2.050 Stazione di rifornimento Q8 - Via dei Lavoratori – Zona ASI Swing Pub - Viale Pio XI, 21 Tabaccheria - Viale Pio XI, 55 Tabaccheria - Corso Dante Alighieri Tabaccheria - Via Madonna dei Martiri, 2 Tabaccheria - Via Baccarini, 67 Tabaccheria - Via Rossini, 12 Tabaccheria - Piazza G. Garibaldi Tabaccheria Edicola - Via Raffaele Cormio Tabaccheria Pansini - Via Roma 32 Tabaccheria Spaccavento - Via Bari, 68 Tabaccheria Veneziano - Via L. Azzarita, 65 Tabaccheria Veneziano - Via Madonna dei Martiri, 67 Totoricevitoria “Del Cuore” - Via Baccarini, 77
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GLI APPUNTAMENTI DE w w w . i l f a t t o . n e t
PARTNER
22 luglio, ore 21.15 Anfiteatro di Ponente, Peter Pan - Storia di pochi centimetri e piume 22 luglio, ore 22.00 Place Blanc Kafè, il Fatto Reggae 23 luglio, ore 22.00 Lido Belvedere, Il Fatto Summer Tour 23 luglio, ore 21.15 Anfiteatro di Ponente, Oz nel paese delle meraviglie 24 luglio, ore 19 Banchina San Domenico, Sagra del Pesce Azzurro 24 luglio, ore 21.15 Anfiteatro di Ponente, La storia di Pierino e il lupo
25 luglio, ore 10 Associazione Armatori da Pesca, via San Domenico, sorteggio del motopesca che imbarcherà la Madonna dei Martiri 25 luglio, ore 21.15 Anfiteatro di Ponente, Grande circo Nave Argo 26 luglio - 14 agosto Sala dei Templari Incontri d’arte a Molfetta 29 luglio, ore 20.30 Banchina San Domenico, Gotan Project in concerto 29 - 31 luglio Laboratorio di Danze Popolari 5 agosto, ore 20.30 Banchina San Domenico, Mario Biondi in concerto 4 agosto, ore 21 Anfiteatro di Ponente, New Moons in concerto
Vuoi inserire il tuo evento nella nostra agenda? Scrivici a redazione@ilfatto.net
Consigli per una sana alimentazione FACILE
DIFFICILE
SOLUZIONI
Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte:(it.wikipedia.org)
Quale latte scegliere
Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 2177
Il latte è un alimento completo, ricco di nutrienti fondamentali come proteine, zucchero, grassi digeribili, sali minerali e vitamine. Con il termine generico latte si intende quello di mucca, tutti gli altri riportano la dicitura ‘’latte di’’ con l’indicazione dell’animale di provenienza. Al supermercato lo troviamo nel banco frigo o sugli scaffali, con sigle varie o denominazioni diverse ma spesso non conosciamo la differenza. E allora facciamo un po’ di chiarezza. La prima distinzione riguarda il trattamento subito dal latte per l’eliminazione di agenti batterici: pastorizzato è il latte che troviamo nel banco frigo perché ha subito un trattamento termico inferiore alla temperatura di ebollizione per un breve tempo; UHT è quello trattato ad alte temperature per tempi brevi e che per questo ha una lunga conservazione (tre mesi a temperatura ambiente); sterilizzato significa che è stato sottoposto a temperature più elevate e ha conservazione fino a sei mesi. Ci si
può imbattere anche nel latte pastorizzato di Alta Qualità che presenta particolari requisiti igienico sanitari in quanto prodotto in condizioni rigidamente controllate. Da un punto di vista nutrizionale le differenze sono minime, ciò che cambia è il gusto. Possiamo invece fare una distinzione in base al contenuto in grassi se consideriamo un’altra dicitura: intero è il latte che ne ha una maggiore quantità con un più elevato valore energetico (65 Kcal/100g); quello parzialmente scremato ha dall’1,5 all’1,8% di grassi con circa 45 Kcal/100g; infine latte scremato è quello in cui la parte grassa è dello 0,3% con circa 35 kcal/100 gr. È evidente come la differenza in calorie tra gli ultimi due sia minima anche per chi sta seguendo un regime alimentare ipocalorico. Ormai molto diffuso è il latte delattosato per chi ha difficoltà nella digestione del lattosio. Infine chi segue un regime alimentare iposodico può trovare il latte desodato o chi ha carenza di vitamine può scegliere quello vitaminizzato. dott.ssa Annalisa Mira Biologa Nutrizionista Studio di Nutrizione e Alimentazione Tel. 080.335.45.29- 338.27.87.929
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Scaloppa di branzino in crosta di pane di Altamura su patata schiacciata al timo e salsa di pomodori Ingredienti per 10 persone • • • • •
• 1 kg di pomodori rossi 2,5 kg di spigole • 50 gr di porro 10 patate novelle medie • prezzemolo, timo, aglio, sale, 500 gr di pane di Altamura pepe q.b. 1 uovo 200 gr di olio extra vergine d’oliva
Procedimento Pulire e sfilettare le spigole, tagliare delle scaloppe di circa 160 grammi. Con i ritagli del pesce ricavare una farcia frullando la polpa con prezzemolo, un’idea di aglio, l’uovo, sale e pepe. Cuocere con la buccia le patate, lasciar raffreddare e con il palmo della mano schiacciarle non frantumandole; passarle sulla griglia ben calda e sistemarle condendo con timo sale e olio extra vergine. Tagliare sottilmente il pane velinato non fresco, spalmare sulle fettine la farcia precedentemente preparata, mettere al centro le scaloppe di spigola condite, chiudere a mo’ di involtino e sistemare sulle patate condendo con olio. Pelare i pomodori sbollentandoli, tagliarli a metà, eliminare i semi, metterli in una teglia da forno e condirli con sale, olio, pepe; cuocerli in forno caldo (200° C); prendere una casseruola, rosolare in olio il porro e aggiungere i pomodori, far cuocere brevemente, frullare il tutto emulsionando con olio, mettere a bagno-maria. Cuocere il pesce in forno a 180/200°C e servire con la salsa di pomodori arrosto, guarnire con un rametto di timo e la buccia di pomodoro fritta.
I CONS IGL I DELLO ZODIAC O ARIETE Farete bene ad avere la faccia tosta in qualche occasione,soprattutto in quelle in cui le altre persone non vi mostreranno alcun rispetto e, anzi, vorranno mettervi i piedi in testa.
LEONE Troverete sicuramente molti impegni ai quali prestare la vostra attenzione, tuttavia troverete anche il modo migliore per adempierli, senza cercare aiuti e senza trovare scappatoie, poiché avete capito che sarebbe sbagliato lasciarsi aiutare in questi casi.
SAGITTARIO Non dovreste avvertire troppa pressione su voi stessi, poiché sarete lasciati in pace dalle persone che solitamente vi danno fastidio e per questo potreste rendere il doppio.
www.i lf at t o.n et IL FATTO Quindicinale gratuito di informazione
EDITORE Activa S.r.l. con unico socio
PRESIDENTE Giulio Cosentino e-mail: editore@ilfatto.net
TORO Dovrete apprezzare la quiete che c’è intorno a voi e che vi permette di svolgere in tranquillità tutte le vostre attività. Dovreste prenderla come qualcosa di positivo e non come una noia mortale.
VERGINE I vostri desideri potrebbero essere di grande aiuto per voi per superare alcune difficoltà, poiché in questo modo, non sarete costretti a pensare soltanto alle problematiche che vi affliggono, ma almeno avrete un’ancora di salvataggio.
CAPRICORNO Solitamente lavorate molto arditamente per raggiungere i vostri obiettivi e non soltanto quando questi si stanno avvicinando. In questo periodo non presterete fede a questo modo di comportarvi e sceglierete la via più semplice per ottenere un piccolo risultato a discapito di quello più grande.
DIRETTORE RESPONSABILE Corrado Germinario
Collaboratori Angela Teatino, Pantaleo de Trizio, Isabel Romano, Lella Salvemini, Marilena Farinola, Francesco Tempesta, Annalisa Mira, Giordano Germinario, Beatrice De Gennaro, Gianfranco Inglese, Maria Sancilio, Gaetano de Virgilio. Registrato presso il Tribunale di Trani · aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07
GEMELLI Potrebbe essere molto complicato per voi riuscire ad ottenere qualcosa se non adotterete il vostro solito metodo nel trattare gli affari, ossia non guardare in faccia nessuno e cercare di prendere più sul serio altri aspetti della vostra vita.
BILANCIA Ogni vostra personale problematica dovrà essere lasciata fuori dal posto di lavoro, poiché soltanto in questo modo riuscirete a rendere come negli altri giorni e eccellerete nel vostro campo.
ACQUARIO Forse le vostre azioni sono leggermente condizionate in questo periodo da un sentimento di amicizia o di affetto che provate nei confronti di una persona che si trova in difficoltà.
REDAZIONE Via degli Antichi Pastifici, Zona Artigianale A/8 · Molfetta redazione@ilfatto.net
PROGETTO GRAFICO Vincenzo de Pinto
IMPAGINAZIONE Marcello Brattoli
STAMPA
CANCRO Ci potrebbe essere qualcuno che cercherà di portarvi su altre vie, rispetto a quella che avete scelto autonomamente. Ora dipenderà da voi cercare di fare cambiare idea a tutti coloro che vogliono dissuadervi, oppure omologarvi ai loro pregiudizi.
SCORPIONE Troverete senza dubbio qualche proposta che vi soddisferà e che potrete finalmente prendere in considerazione senza dover scovare l’inghippo della situazione, poiché vi fiderete ciecamente della persona che ve la sta esponendo.
PESCI La vostra energia vi permetterà sicuramente di non stancarvi, nonostante i vari impegni e le varie problematiche. Lo stress per il momento vi lascerà in pace e sarete in grado di trovare quella lucidità che tanto spesso è fonte di ammirazione negli altri.
MASTER PRINTING S.R.L. VIA DELLE MARGHERITE 20/22 MODUGNO BA
CONCES. DELLA PUBBLICITA’ Ufficio Commerciale · tel. 080.3382096