Costellazioni. Le stelle che disegnano il cielo

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CON LE COSTELLAZIONI CHE SI ILLUMINANO AL BUIO! Testi: Lara Albanese Illustrazioni: Desideria Guicciardini Progetto grafico: Alessandra Zorzetti

QUELLO CHE TIENI IN MANO www.editorialescienza.it www.giunti.it

È UN LIBRO SPECIALE, DA SFOGLIARE DI GIORNO,

© 2017 Editoriale Scienza srl via Bolognese, 165 – 50139 Firenze – Italia via Beccaria, 6 – 34133 Trieste – Italia Prima edizione: novembre 2017

Made in China

MA ANCHE DI NOTTE. Punta una torcia sulle pagine con le stelle fosforescenti, poi spegnila: al buio vedrai apparire le costellazioni che vuoi osservare!


costellazioni L E

ST E L L E

CH E

D I S EGNA NO

I L

CI ELO

Testi di

Lara Albanese Illustrazioni di

Desideria Guicciardini


indice il cielo stellato p. 7 lo zaino dell’esploratore celeste p. 8 le mappe del cielo p. 12

cassiopea orsa minore P. 2 4

orsa maggiore P. 2 0

P. 2 8

orione P. 3 2

Toro P. 3 6

corvo

cane maggiore P. 3 8

P. 4 2

Boote P. 4 0


cigno P. 4 8

leone

Lira

P. 4 4

P. 5 0

aquila P. 5 2

scorpione P. 5 4

gemelli P. 6 2

Pegaso P. 5 6

Auriga P. 6 0


Orsa minore V I S I B I L E T U T TO L’A N N O


Per trovare il Piccolo Carro bisogna individuare la Stella Polare. Purtroppo non è molto luminosa e non è facile trovarla a colpo d’occhio. Esiste però un trucchetto grazie al quale puoi imparare a riconoscerla abbastanza facilmente. Prima di tutto devi trovare il Grande Carro e in particolare le due stelle dalla parte opposta del manico, poi con due dita (l’ideale è fare una V con l’indice e il medio e sovrapporre le punte delle dita alle due stelle, tenendo chiuso un occhio) segnarti la loro distanza. Ripeti questa distanza cinque volte come mostrato nella figura ed eccoti

orsa minore

Il Piccolo Carro nella costellazione dell’Orsa Minore sembra un po’ un Grande Carro in miniatura, e così lo hanno immaginato gli antichi Greci, vedendoci anche la parte posteriore di un piccolo orso dalla coda lunga. È formato da stelle meno luminose di quelle del Grande Carro e per questo non è molto facile da individuare. Una delle sue stelle è però estremamente importante: è la Stella Polare, che imperterrita ogni notte indica il Nord.

arrivato alla Stella Polare, che è l’ultima stella del manico del Piccolo Carro.

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te stesso il quadro non è più davanti a te, bensì alla tue spalle. Se invece girando guardi il lampadario sopra la tua testa, questo continua a restare sopra la tua testa. La stessa cosa accade con la Stella Polare!

orsa minore

VITA ETERNA

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Secondo un altro mito greco, l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore erano le giovani donne cui venne affidato Zeus appena nato. Quando Zeus divenne grande, prese il posto del padre, ma rimase affezionatissimo alle due donne e per renderle eterne, le trasformò in orse, le prese per la coda e le lanciò nel cielo. Nelle sere di ottobre, il Piccolo Carro ci sembra rovesciato. Secondo una leggenda dei nativi americani, il Carro si rovesciò mentre trasportava dei colori, che cadendo sulla Terra tinsero gli alberi e le foglie di rosso.

E LA BUSSOLA DEL SUD? LA BUSSOLA DEL NORD Il nostro pianeta ruota attorno a se stesso su un asse immaginario, detto asse di rotazione. Noi non ci accorgiamo che la Terra gira e così tutti gli astri sembrano muoversi intorno a noi in questo moto apparente. Quando sorge e tramonta, il Sole sembra muoversi nel cielo e così pure le stelle, solo la Stella Polare è sempre immobile nel cielo, perché si trova proprio sopra l’asse di rotazione della Terra. Se ti metti sotto un lampadario e guardi un quadro appeso alla parete davanti a te, quando fai mezzo giro su

Ti sembrerà strano, ma dall’altra parte del mondo, nell’emisfero australe, non esiste la gemella della Stella Polare, cioè non esiste una stella che con precisione indichi il Sud. Anzi, sopra l’asse di rotazione della Terra non c’è nemmeno una stella,


non si vedevano i marinai perdevano la testa (e a volte anche la vita)! Da qui deriva un detto che forse hai sentito quando per parlare di qualcuno che ha perso le staffe ed è andato in collera, si dice che “ha perso la tramontana”, cioè che ha perso la Stella Polare, nota anche come Tramontana.

POSIZIONE DELLA STELLA POLARE Se si osserva la Stella Polare al Polo Nord la si vede sopra la propria testa. Avvicinandosi all’equatore, la Stella Polare si sposta verso l’orizzonte, fino quasi a toccarlo quando ci troviamo in questa zona. Se continuiamo poi il nostro viaggio verso il Polo Sud, la Stella Polare non è più visibile e dobbiamo accontentarci della Croce del Sud. L’Italia con la sua forma allungata si estende per più di mille chilometri da Nord a Sud. Nel Nord dell’Italia, la Stella Polare è decisamente più alta che in Sicilia: questo perché si è più vicini al Polo Nord!

In realtà, la Stella Polare non ci dà un’indicazione perfetta del Nord. e per trovarlo si deve usare una bussola. Infatti l’ago della bussola indica un punto molto vicino al Nord che trovi con la Stella Polare, ma non precisamente coincidente. Non ti resta che prendere la bussola che hai nel tuo zaino di esploratore celeste e fare la prova!

UN ALTRO GIRO L’asse di rotazione della Terra è anch’esso in movimento: il suo moto si chiama precessione dell’asse di rotazione terrestre (dal punto di partenza impiega 26 mila anni a ritornare nello stesso punto). Questo significa che fra qualche migliaio di anni l’asse di rotazione della Terra non punterà più la Stella Polare, come del resto non la puntava migliaia di anni fa. Godiamoci quindi la comodità e orientiamoci con questa poco

orsa minore

ma un bel pezzetto di cielo nero. A indicare dove si trova il Sud, ci sono però due costellazioni. Seguendo le due direzioni che partono dalla famosa Croce del Sud e dalle due stelle luminose che non a caso prendono il nome di puntatori (vedi disegno a sinistra), si giunge in un punto che indica il Sud. È un po’ complicato, ma sono sempre le costellazioni ad aiutare chi perde la strada. Oggi, grazie ai navigatori satellitari, i marinai riescono a orientarsi anche con il cielo coperto, ma un tempo le cose non stavano così: se le stelle

brillante stellina.

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