Progetto grafico: Studio Link (www.studio-link.it) www.editorialescienza.it www.giunti.it © 2000 Luca Novelli/Quipos © 2001 Editoriale Scienza srl via Bolognese, 165 – 50139 Firenze via Beccaria, 6 – 34133 Trieste Prima edizione: aprile 2001 Sesta ristampa: novembre 2016
Stampato presso Lito Terrazzi srl Stabilimento di Iolo
Luca Novelli
Darwin
e la vera storia dei dinosauri
Charles Darwin
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Charles Darwin ha parlato per primo della teoria dell’evoluzione e ha dato inizio agli studi sull’origine dell’uomo. Per tutta la vita ha collezionato fossili e studiato centinaia di animali estinti, ma non si è mai soffermato più di tanto sui “Dinosauria”, a quel tempo cavallo di battaglia di un ristrettissimo gruppo di esperti. Tra questi spiccavano il suo grande amico e sostenitore, Thomas Huxley, e il suo più grande antagonista, il professor Richard Owen. Ma le sorprese non finiscono qui. Il grande dibattito sull’origine delle specie ebbe infatti per sfondo proprio il crescente successo dei dinosauri. Che la sanno lunga in fatto di evoluzione.
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CHE COSA C’È IN QUESTO LIBRO... Ci sono io, Charles Darwin, la voce narrante.
C’è il mio viaggio intorno al mondo sul brigantino Beagle.
Ci sono la foresta tropicale, le isole Galapagos e tantissimi animali.
C’è la mia intuizione della teoria della selezione naturale.
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Ci sono tutti i membri della mia numerosa famiglia e un libro famosissimo. C’è quello che penso sull’origine dell’uomo.
C’è anche la vera storia dei dinosauri.
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Fino al XVII secolo, gran parte degli studiosi del Vecchio Mondo è convinta che le specie viventi che vivono sulla Terra siano solo poche centinaia. Gli animali terrestri, in particolare, non possono essere più numerosi di quelli contenuti nell’Arca di Noè, ovvero di quelli riusciti a scampare al diluvio universale. La scoperta delle Americhe aumenta di molto il numero delle specie conosciute. Contemporaneamente, dalle rocce e dagli strati profondi del terreno, vengono alla luce i resti fossili di un numero crescente di creature misteriose, che si immaginano subito di proporzioni gigantesche e di sembianze mostruose. Per chi vuole leggere il “libro della natura” interpretando rigidamente le parole della Bibbia, queste creature non possono essere altro che animali annegati nelle acque del diluvio. Sono cioè mostri antidiluviani.
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Quando nasce Charles Darwin, nessuno sa nulla sui dinosauri. A dire la verità, non esiste neppure la parola “dinosauro”. Certamente sono già stati ritrovati i resti fossili di queste creature. Anzi, forse è stato proprio qualcuno di loro a far nascere la leggenda dei draghi: fantastici rettili capaci di emettere fumo e fiamme.
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1. Io, Charles Darwin Salve a tutti. Sono Charles Robert Darwin. Per i vostri contemporanei sono il più grande naturalista di tutti i tempi, quello che ha scoperto la selezione naturale, quello che ha tolto l’uomo dal centro della creazione, quello che ha detto - e non è del tutto vero - che discendiamo dalla scimmia. Secondo il mio papà, invece, sono bravo solo a cacciare topi.
Sono nato a Shrewsbury, nello Shropshire, in Inghilterra, il 12 febbraio 1809. Abito a Mount House, una grande casa di tre piani, con annessi scuderia e un grande prato. È una casa da borghesi benestanti, non mi posso certo lamentare.
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Mamma Susanna è morta quando avevo otto anni. La ricordo appena: era tutta trine e pizzi, e ha dato alla luce un mare di bambini e bambine. Ho infatti un fratello e quattro sorelle. Mio padre, Robert Waring Darwin, è un medico serio e stimato. Fisicamente è enorme e rotondo: è alto quasi un metro e novanta e pesa più di centotrentacinque chili. Spesso si arrabbia con me: dice che non m’interesso di nulla e che sarò una disgrazia per me e per tutta la famiglia. Vorrebbe che diventassi un medico come lui; così mi parla dei suoi casi clinici e, quando mi porta a passeggio per Shrewsbury, mi indica le case dove ha curato i suoi pazienti o... dove loro sono morti.
Sono un ragazzino vivace e curioso, ma per nulla studioso.
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Mi piace andare in giro per la campagna, a caccia o a pescare tritoni nel laghetto. Quando posso, vado a cavallo con Erasmus, mio fratello, o in gita con Caroline, Susan e Marianne, le mie sorelle maggiori. Ho un hobby: colleziono tutto quello che trovo, francobolli, timbri, ma soprattutto conchiglie e minerali. Mi piace raccogliere ciottoli e spesso mi chiedo da dove vengano realmente.
La stessa domanda me la sono fatta quando ho visto per la prima volta un masso erratico. Si chiama cosĂŹ perchĂŠ nessuno sa spiegare come mai sia lĂŹ, nel bel mezzo della piatta campagna inglese. Le montagne con lo stesso tipo di roccia si trovano infatti a decine di chilometri di distanza.
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È nel 1824 che il termine ‘Megalosaurus’ (cioè grande rettile) appare per la prima volta in un trattato scientifico. William Buckland, geologo e teologo di Oxford, descrive dettagliatamente l’animale cui appartengono le ossa fossili trovate e collezionate vicino all’università dove insegna. Il ‘Megalosaurus’ è un rettile carnivoro di dodici metri di lunghezza e due di altezza. La creatura antidiluviana viene erroneamente classificata nell’ordine dei sauri o delle lucertole e come tale viene disegnata.
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