Titolo originale: String Games Edizione originale: © 1995 Klutz, 450 Lambert Avenue, Palo Alto, CA 94306, USA. Tutti i diritti riservati. Pubblicato in accordo con Klutz, società consociata della Scholastic Inc., 557 Broadway, New York, NY 10012, USA Disegno acquarello: Jessie Hartland Disegni: Sara Boore Ricerche fotografiche e artistiche: Marilyn Green Traduzione: Paola Guardini Redesign: Studio Link Per l’edizione italiana: www.editorialescienza.it www.giunti.it © 1997, 2017 Editoriale Scienza srl Via Bolognese, 165 – 50139 Firenze – Italia Via Beccaria, 6 – 34133 Trieste – Italia Prima edizione: aprile 1997
Made in China
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F
in dalle origini, l’uomo ha usato qualsiasi cosa avesse sotto mano per ricavare una cordicella con cui giocare. Attorcigliando e annodando strisce di cuoio o parti fibrose delle piante, ognuno rappresentava gli oggetti della propria vita quotidiana: i pescatori creavano figure che assomigliavano a pesci, chi viveva nel deserto faceva lucertole, gli Eschimesi dell’Alaska rappresentavano mammut! E se si pensa che sono passati diecimila anni dall’ultima volta che un uomo è stato faccia a faccia - o meglio faccia a ginocchio peloso - con un mammut, si capisce che i giochi con le cordicelle esistono davvero da un sacco di tempo!
Mammut peloso
S
pesso la stessa figura appare in parti del mondo molto lontane. La donna pigmea della foto qui a fianco sta mostrando una figura quasi uguale a quella del bambino Navajo, anche se è molto probabile che i nomi dei due giochi siano diversi. Non è facile spiegare come mai in diverse parti del mondo si trovino le stesse figure. Alcune sono cosÏ semplici che probabilmente due o piÚ persone le hanno inventate senza bisogno di suggerimenti; mentre altre potrebbero essere state portate lontano da qualche viaggiatore. In questo libro, quando diciamo da dove viene un gioco indichiamo semplicemente uno dei posti in cui si pratica, ma potresti trovarlo anche in altre parti del mondo.
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Giaguaro
D TApiro
ionesia è un’indiana Chalupi e vive nel Chaco, in Paraguay. Nel suo villaggio sono quasi tutti agricoltori. Le cordicelle se le fanno da soli usando fibre di cactus. Proprio come in altre parti del mondo, le figure con le cordicelle dei Chalupi rappresentano oggetti che fanno parte della loro vita quotidiana: una libellula, il frutto di un cactus, un cervo, un serpente, una zucca, perfino una zanzara.
Pappagallo
Q DIONESIA Età: 9 anni Vive a: Obrero, Paraguay Animali: un cane di nome Tiza (significa ‘gesso’) Giochi preferiti: le biglie e l’altalena Cosa più bella che ha visto: un’eclissi di sole
uando siamo andati a trovarli, tutti i bambini del villaggio di Dionesia conoscevano pochi giochi con le cordicelle; le loro mamme e le loro nonne, invece, li sapevano tutti. Il Cacique, il capo del villaggio, sperava che i bambini avrebbero imparato i giochi con le cordicelle per poi insegnarli ai loro bambini.
AGAVE 9
Capibara
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1
Infila i pollici nella cordicella.
IN R
OSS O
L A P ROS S I M A M OS S A !
2 Passa la cordicella dietro la mano sinistra senza lasciarla cadere dai pollici. 11
3 Infila il mignolo destro sotto i due segmenti di cordicella che passano fra il pollice e l’indice della mano sinistra. Allontana le mani.