Otto passi nel futuro

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Per questo viaggio ti servirĂ : uno spazzolino da denti; un costume da bagno; una penna stilografica; una lampadina; un dizionario di inglese, o tedesco, spagnolo, francese, russo, giapponese o quello che vorrai; un libro; un francobollo e di nuovo uno spazzolino da denti, che può essere lo stesso di prima. Poi potrebbe esserti utile una lente d’ingrandimento, del bicarbonato, qualche foglio di carta e una matita, un righello, una forchetta, una mela rossa...


anno 2054

LAVATI I DENTI Alzi la mano chi tra voi si lava i denti almeno una volta al giorno, meglio se due. E chi alza la mano anche se non è vero, solo perché si vergogna di non spazzolarsi il sorriso così spesso, prometta almeno di cominciare da adesso. Martino aveva già la mano alzata a metà della frase, perché non gli capitava spesso di dimenticarsi il dentifricio. Un po’ più spesso lasciava che l’acqua scorresse dal rubinetto, mentre spazzolava dall’alto verso il basso e viceversa, incisivi, canini, premolari, molari e pure la punta della lingua. Poi la giornata poteva cominciare. Era una giornata particolare, per Martino, perché finalmente era arrivato il suo turno di farsi una doccia. Ecco, pensare che un ragazzino si lavi volentieri ha proprio un che di fantascientifico, ma probabilmente nel 2054 sarà così davvero. Per risparmiare acqua saranno talmente tanti i giorni in cui non ci si potrà lavare per bene, che quando alla fine capita il tuo momento vale la pena godersela del tutto. Con tanto di paperette!

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Il dentifricio preferito di Martino ha il gusto di dall’antichità per tenere in forma denti e bocca. Proviamo a creare il nostro dentifricio

In India cresce una

personale? Quello che ci serve è:

pianta, il neem, che

bicarbonato di sodio (più o meno una tazzina da caffè); un pizzico di sale fino fino; un po’ di semplice acqua e altrettanta acqua ossigenata, da mischiare tra loro.

pare una farmacia. Oltre a curare la febbre, le infezioni e dolori vari, masticando

L’acqua va unita un po’ alla volta

un suo ramoscello

al bicarbonato e al sale per creare

ci si può facilmente

una pasta, della consistenza che ci piace. Questo sarebbe sufficiente, ma puoi senz’altro aggiungere un aroma che ti rinfreschi il palato, con qualche goccia di olio essenziale di salvia, arancia o quello che ti pare.

lavare i denti.

LE PAPERETTE VANNO BENE NELLA VASCA DA BAGNO, MA CON UNA DOCCIA SI CONSUMA MOLTA MENO ACQUA

salvia e di menta, che sono due piante usate sin


– Con tutta l’acqua che c’è là fuori – brontolò Martino – che manchi l’acqua pare quasi una presa in giro... C’è tutta l’acqua dei fiumi e dei laghi, del mare e degli oceani; c’è quella delle nuvole finché piove; ce n’è persino nel nostro corpo, nelle piante e negli animali. C’è acqua dappertutto, eppure di acqua non ce n’è... – Non è l’acqua che manca, Martino, – gli sorrise Zioguido – ma mica puoi bere l’acqua del mare... Altrimenti saresti un pesce... Un pesce rosso! Come sono rossi i tuoi capelli. – E come è rosso Marte! – esclamò Martino. – Ma su Marte di acqua non ce n’è per nulla, non è vero? O forse sì?! – L’acqua salata – continuò Zioguido, restando con i piedi per terra – è nientemeno che il 97%... hai letto bene: novantasette! – Novantasette?! Ma è tantissimo! – esclamò Martino, cercando di contare con le dita. In matematica se l’è sempre cavata abbastanza bene, ma in questo caso non aveva nemmeno bisogno della calcolatrice per farsi un’idea di quanto fosse, quel novantasette percento, che è tantissimo davvero, anche quando lo si scrive in lettere.

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Come te e come tutte le persone al mondo, anche Martino e Zioguido sono composti per il 65% circa da acqua, ma non scambiarli per una bottiglia! Anche il pianeta Terra Le sonde che abbiamo inviato nello spazio e sul pianeta Marte hanno dimostrato che dell’acqua c’è anche lassù. Forse ci sono mari di acqua liquida anche sotto i ghiacciai che coprono la superficie di Encelado, la sesta luna di Saturno. E su Titano, il più grande tra i satelliti di Saturno, ci sono mari in superficie che però non sono fatti di acqua, bensì di metano liquido.

è per la maggior parte coperto dall’acqua degli oceani, tanto che Yuri Gagarin – il primo astronauta della storia che per primo, quindi, vide la Terra da lassù – guardando dall’oblò esclamò: – Ma qui è tutto blu! Da allora il nostro è il pianeta azzurro.


– Vista alla rovescia – borbottò Zioguido, per essere chiaro del tutto – vuol dire che solo il 3% dell’acqua è dolce... – Tre?! Ma il 3% è pochissimo! – esclamò di nuovo Martino, contando questa volta con pollice, indice e medio, che per contare fino al tre non serve certo andare a scuola... – Pare quasi ancor meno di quanto non sia tanto il 97! Aiuto! A Martino cominciarono a frullare mille pensieri tra i capelli rossi, come quello che se il novantasette percento dell’acqua del suo corpo fosse inutilizzabile, probabilmente il suo sorriso non sarebbe altrettanto splendente e pure la menta e la salvia potrebbero fare molto poco per risolvere il problema. Non era comunque una scusa sufficiente per non lavarsi i denti. – Ma c’è di peggio – riprese Zioguido – quel tre percento di acqua dolce mica è tutta potabile... E anche se lo fosse certo non la possiamo usare tutta. – Molta se ne sta al fresco nei ghiacciai, al Polo Nord e al Polo Sud – continuò – oppure sottoterra. Solo un decimo è a nostra disposizione, quindi lo zero virgola tre percento (che si scrive 0,3%!) deve bastare per tutto. Inutile dire che il sorriso di Martino se ne era fuggito da un po’. Certo, avrebbe potuto chiedere allo zio di cambiare discorso, o semplicemente poteva smettere di ascoltare e rivolgere il pensiero a tutt’altro, ma non è che le cose sarebbero cambiate molto, se le si ignorava e basta...

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La cosa divertente è che Marte è per tutti il pianeta rosso, ma i marziani ce li immaginiamo sempre come degli esserini verdi. Sulla Terra, invece, che è il pianeta azzurro, noi terrestri siamo di tutti i colori!

Quando si parla di acqua, il contrario di dolce è salato, come l’acqua del mare. Se invece stiamo bevendo un caffè, il contrario di dolce è amaro. Se mangiamo uno yogurt, il contrario di dolce è acido. Infine, parlando di colline e montagne, in salita o in discesa, il contrario di dolce è ripido.


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