Indice BENVENUTI p. 6
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Cibo 15
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Cacca 27
Sonno 33
Sensi
Comunicazione
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45
Corteggiamento 51
Amore 57
Maternità 63
Cure parentali 69
Curarsi CHE STORIE BESTIALI! p. 76
Morte INDICE DEGLI ANIMALI p. 78
Benvenuti In questo viaggio alla scoperta del comportamento animale scopriremo storie bestiali di ogni tipo: grandi amori, superpoteri e altre particolarità che a noi umani possono apparire sorprendenti, bizzarre o disgustose. Incontreremo rane che inghiottono i loro piccoli per proteggerli, serpenti a sonaglio che si abbracciano teneramente e ippopotami che spargono da tutte le parti la loro popò con la coda. Ascolteremo i grugniti dei merluzzi e le risate delle iene e scopriremo che mamma cangura partorisce i suoi piccoli dopo un solo mese di gravidanza mentre a un’elefantessa servono quasi due anni. E alla fine potremo ben dirlo: la vita è bella perché è varia.
Quante forme di vita! Le forme di vita che abitano la nostra Terra sono così tante che è difficile contarle. Includendo anche le piante, i funghi e i batteri, finora gli scienziati hanno classificato 2 milioni di specie, ma si pensa che ce ne siano più di 7 milioni, perché tantissime specie sono ancora da scoprire. Di tutti gli animali, solo poco più di 5000 sono mammiferi, come le giraffe e le iene. Se contiamo anche gli uccelli, i rettili, gli anfibi e i pesci, arriviamo a meno di 70 000 specie. E i milioni di specie che restano? Sono tutti invertebrati, tra cui molluschi come le vongole, anellidi come i lombrichi, insetti come le formiche, crostacei come i granchi e tanti altri esserini stranissimi e spesso poco conosciuti.
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Perché tutta questa varietà? Perché la vita sulla Terra, da quando esiste, non è restata mai uguale, ma cambia nel tempo insieme all’ambiente circostante: lentamente i continenti si spostano, il clima cambia e gli animali se ne devono inventare davvero di tutte i colori per trovare da mangiare, sopravvivere ai predatori, trovare il compagno giusto, mettere al sicuro i propri piccoli e assicurare un futuro alla propria famiglia. Questo lentissimo cambiamento delle specie è detto “evoluzione”.
Come mai le specie si evolvono? Come capì per primo il grande naturalista inglese Charles Darwin, ogni individuo di una certa specie nasce leggermente diverso dagli altri, e quelli che hanno caratteristiche più adatte al proprio ambiente riescono a sopravvivere meglio e fare più figli, a cui trasmettono le proprie caratteristiche vantaggiose. Generazione dopo generazione, questi piccoli cambiamenti si accumulano e la specie si adatta così al proprio ambiente, mutando nell’aspetto e nel comportamento. È la famosa “selezione naturale”, cioè il motore dell’evoluzione, la forza che ha creato, in centinaia di milioni di anni, tutta l’incredibile varietà della vita sulla Terra, gli strani comportamenti e i meravigliosi adattamenti che troverete in questo libro.
NON VEDI L’ORA DI SAPERNE DI PIÙ? CONTINUA A LEGGERE!
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“Noi esseri umani veniamo al mondo con una forte curiosità per tutti gli animali, curiosità che è scritta dentro i nostri geni.” DANILO MAINARDI
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Cibo
Avrei voglia di... STRANE USANZE E DISGUSTOSE GHIOTTONERIE SULLA TAVOLA DEGLI ANIMALI
Ho un certo languorino… Tutti gli animali dipendono dalle piante e dall’energia del Sole che queste immagazzinano, ma ogni specie mangia in modo diverso. Per gli erbivori, che si nutrono di grandi quantità di vegetali, trovare cibo è più semplice, ma mangiare e digerire richiede più tempo. Gli animali carnivori, invece, con un alimento nutriente come la carne, mangiano meno rispetto agli erbivori, ma la caccia richiede tempo e… una gran fatica! Gli animali onnivori, come le formiche, gli orsi e noi umani, hanno una dieta flessibile e possono mangiare un po’ di tutto. Alcune creature divorano all’istante tutto quello che catturano o trovano, altre invece si preparano il pasto con calma o lo mettono da parte per i periodi di magra. Lo scoiattolo rosso, ad esempio, è davvero previdente: per sopravvivere all’inverno, quando nel suo habitat è più difficile trovare da mangiare, nasconde in giro piccole riserve di semi che andrà a dissotterrare quando avrà fame. E se non c’è da mangiare? Ci sono specie, come i protei, che riescono ad aspettare anche molto tempo prima di mangiare; al contrario il toporagno, un piccolo mammifero carnivoro che mangia insetti, lombrichi e lumache, deve mangiare continuamente e non riesce a sopravvivere se non trova prede anche per solo due ore. L’animale dai gusti più raffinati è probabilmente il macaco giapponese. Queste scimmie hanno preso l’abitudine di lavare il cibo nell’acqua dell’oceano prima di mangiarlo. L’acqua salata, oltre a pulirlo, contribuirà a renderlo più gustoso: una vera scimmia dal palato fine!
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ATTENZIONE! ATTRAVERSAMENTO GRANCHI, SI PREGA DI RALLENTARE.
Granchio rosso (CROSTACEI) “Basta un poco di zucchero”
Ogni anno sull’Isola di Natale, in Australia, avviene uno spettacolo incredibile. Nella stagione delle piogge, fra novembre e dicembre, l’isola è attraversata da milioni di granchi rossi, che partendo dalle foreste arrivano a riprodursi sulle spiagge dell’Oceano Indiano. Per la maggior parte dell’anno questi animali sono estremamente lenti e pigri, e secondo recenti studi per compiere questa impresa epica sfruttano l’energia contenuta dal glucosio, uno zucchero che hanno nel sangue.
SU, PIANGI, PER FAVORE!
Pesce palla tigre (PESCI) “L’ultima cena...” I giapponesi adorano mangiare il pesce, e il pesce palla è di certo uno dei loro preferiti. Per loro è un piatto molto costoso e pare prelibatissimo che chiamano fugu, peccato però che questo pesce sia estremamente velenoso. Per cucinarlo e servirlo al ristorante bisogna avere una speciale licenza. Alcuni dei suoi organi contengono infatti una particolare tossina più potente del cianuro, capace di paralizzare il sistema nervoso. Deve avere un sapore davvero eccezionale per rischiare la vita in un... boccone!
Falena del Madagascar (INSETTI) “Mi basta una lacrima!” La falena del Madagascar ha una dieta davvero inconsueta. Si nutre infatti delle lacrime degli uccelli. Quando trova un malcapitato volatile addormentato, gli infila un lungo arpione sotto le palpebre per infastidire l’occhio e poi berne le lacrime. In questo caso la nostra fastidiosa falena è alla ricerca soprattutto di sale, di cui le lacrime sono ricche e che le è essenziale per vivere. Sono diverse le specie di farfalle che si nutrono di lacrime, rubandole alle gazzelle, ai cervi o addirittura ai coccodrilli.
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SE QUALCHE MALINTENZIONATO SI AVVICINA ALLA NOSTRA NIDIATA LO ATTACCHIAMO VIOLENTEMENTE!
Skua (UCCELLI)
Castoro (MAMMIFERI)
“Solo per palati forti” Per noi è disgustoso pensare
“Lascio la cena in frigo…”
di mangiare del vomito, ma non lo è per questo uccello che vive nell’artico e che si chiama Skua. Questa è la storia di un bullo grosso e robusto che spesso attacca altri uccelli per rubare loro il pesce appena pescato. In inverno poi diventa un bullo all’ennesima potenza, tanto che va ad infastidire gli altri uccelli fino a farli rigurgitare, per poi mangiare il loro vomito. Nei mesi freddi il vomito costituisce fino a 95% della sua dieta.
Il castoro va matto per la corteccia, che rosicchia con i suoi dentoni piatti e affilati; da provetto boscaiolo riesce persino ad abbattere gli alberi rosicchiandone la base, in modo tale da raggiungere la corteccia anche dei rami più alti. Per sopravvivere all’inverno immagazzina tronchi freschi sul fondo dei laghetti creati dalle sue dighe, in modo da avere corteccia per tutti i mesi freddi. E se l’acqua in superficie dovesse gelare, non è un problema: lui ha predisposto un ingresso sott’acqua grazie al quale raggiunge la sua dispensa senza dover uscire all’aperto.
HO UNA LINGUA CHE NON LASCIA SCAMPO!
Camaleonte (RETTILI) “È l’ora del fast food!” Si mette immobile, poi aspetta, e aspetta ancora… È il camaleonte, che con pazienza attende che un insetto sprovveduto sia a portata di mano, anzi di lingua; una lingua che misura anche il doppio del suo corpo. Poi all’arrivo del malcapitato succede tutto in un lampo: spara la lingua veloce verso la preda, la quale intrappolata dal liquido appiccicoso non farà in tempo a capire cosa le stia succedendo che si ritroverà nel suo apparato digerente. In paragone è come se un essere umano inghiottisse direttamente un boccone da 10 chili usando solo la lingua!
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Scimmia
curiosa
LATTE DI PIDOCCHIO IN ARRIVO! Viviamo in un grande formicaio: pensate che esistono al mondo oltre 12 500 specie diverse di formiche, che vivono in ogni angolo del pianeta, dalle foreste tropicali ai deserti fino alle gelide steppe del nord, e hanno fra loro abitudini diversissime. Ci sono formiche erbivore e formiche strettamente carnivore, formiche che amano coltivare funghi e altre che riescono a predare anche animali molto più grandi di loro, come ad esempio le lucertole. Alcune formiche allevano gli afidi, proprio come noi alleviamo le mucche. Gli afidi sono insetti minuscoli e comunemente sono chiamati pidocchi delle piante. Le formiche sono capaci di “mungere” gli afidi, i quali producono un liquido zuccherino di cui sono alquanto ghiotte. Come i pastori con le loro greggi, le formiche portano gli afidi in “pascoli” sempre nuovi e li proteggono dai predatori. Ci sono poi le formiche legionarie, che viaggiano in eserciti compatti, catturando tutto quello che gli capita davanti. Possono divorare oltre 90 000 piccoli invertebrati in una sola giornata di marcia, una vera ecatombe! Una specie di formica legionaria africana, detta anche “formica scacciatrice”, è potenzialmente in grado di spolpare un uomo in poche ore... Infine le formiche tagliafoglie, che vivono in America del Sud, vivono in colonie numerosissime e il cui sostentamento è assicurato dalle operaie, che quando cercano cibo partono in spedizione, formando grandi colonne di individui. Le operaie tagliano frammenti di foglia, che masticano fino a renderle una bella poltiglia, grazie alla quale cresceranno i funghi di cui sono ghiotte.
Proteo (ANFIBI) “Porta pazienza…” Sono rari anfibi dall’aspetto spettrale e prediligono le buie grotte subacquee dell’Italia e dei Balcani, nelle quali si orientano grazie all’olfatto e all’udito molto sviluppati. Sono imparentati con le salamandre ma preferiscono vivere la loro intera vita sott’acqua, dove mangiano, dormono e si riproducono. In questi ambienti procacciarsi il cibo non è per niente facile, ma per fortuna questi sinuosi nuotatori dal colore rosa pallido sono così pazienti che possono stare fino a dieci anni senza mangiare.
SONO UN INTENDITORE DI CORTECCIA!
SONO GHIOTTA DI FUNGHI!
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A CENA CON I PARENTI Non tutti gli animali sono carnivori o erbivori. Ci sono animali spazzini come gli avvoltoi, specializzati nel mangiare carogne, e specie che si nutrono di scarti e detriti, ad esempio i lombrichi e molti animali che vivono in fondo al mare. I parassiti si procurano il nutrimento a spese di un’altra specie, come fanno le zecche e le zanzare che succhiano il sangue alle loro vittime. Ci sono poi specie che mangiano esemplari della propria specie… A volte queste forme di cannibalismo sono causate da carenza di cibo o di spazio, ma non sempre.
Le mamme del crotalo messicano non vanno tanto per il sottile a tavola, possono persino nutrirsi della prole che non è sopravvissuta al parto. In questo modo avranno l’energia per curare meglio i serpentini appena nati. Le aragoste del Maine, quando sono troppo numerose, ad esempio dopo stagioni particolarmente calde, possono mangiare i propri simili. accade nel periodo della muta, cioè quando sono senza la corazza che le ricopre di solito.
Appena uscito dall’uovo, il primogenito dello squalo toro fa colazione con i fratelli… nel senso che se li mangia in un boccone. I girini del rospo delle canne, originario del sud America, adorano mangiare le uova della propria specie. da grandi i rospi adulti mangiano spesso quelli più giovani, che attirano usando come esca un dito della zampa posteriore. 14