Tutto dal principio

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Questo libro è dedicato a Tyra e Olle, i miei adorati genitori

Un bacio a Nina, Ludvig ed Elias, un fiore e due boccioli sul grande albero ondeggiante della vita.

Grazie al personale del Museo Nazionale di Storia Naturale. Che i fossili non vengano mai a mancare!

Dello stesso autore:

STELLE, GALASSIE E MISTERI COSMICI

Revisione scientifica di Lars Werdelin, Museo Svedese di Storia Naturale. Revisione dell’edizione italiana a cura di Giorgio G. Bardelli – Associazione Didattica Museale Redesign e impaginazione: Studio Link (www.studio-link.it) Titolo originale: Allt från början Prima pubblicazione: Bonnier Carlsen Bokförlag, Stockholm, Sweden Pubblicato in italiano in accordo con Bonnier Rights, Stockholm, Sweden Testi e illustrazioni © Jonathan Lindström, 2003 www.editorialescienza.it www.giunti.it Per l’edizione italiana: © 2009, 2017 Editoriale Scienza srl via Bolognese 165 – 50139 Firenze – Italia via Beccaria 6 – 34133 Trieste – Italia Prima edizione: maggio 2009

Stampato presso Lito Terrazzi srl – Stabilimento di Iolo


JONATHAN LINDSTRÖM

Tutto dal principio N

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Traduzione di Laura Cangemi


Era così piccola che neanche un miliardo di forme di vita piccole come lei sarebbero bastate a riempire un mirtillo.

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L’ORIGINE DELLA VITA E la primissima forma di vita non era sola soltanto sulla Terra ma forse anche in tutto l’Universo.

O! CIA

Alcuni pensano che la vita sia giunta sulla Terra con una meteora proveniente da Marte.

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Se è così, siamo tutti di origini marziane. Ma la maggior parte degli scienziati ritiene comunque che la vita sia nata sulla Terra…


Se la vita avesse avuto origine in una pozza sulla spiaggia sarebbe morta molto presto!

Molti pensano che la vita sia iniziata in fondo al mare, dalle parti di un vulcano sommerso, anche se forse lì faceva parecchio caldo.

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forma di v ita .

Le molecole sono composte da atomi, che sono quasi la cosa più piccola che ci sia. Gli atomi sono come mattoncini del lego che possono unirsi per formare delle molecole, che a loro volta possono diventare qualsiasi cosa.

Può darsi che sia successo in una crepa nella roccia...

o

... qui le molecole potevano raggrupparsi e unirsi in molecole ancora più grandi.

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… sebbene l’ambiente non fosse dei più sani. Quando la Terra si era appena formata sui mari e sulla terraferma piovevano molte pietre.

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Da quella minuscola

forma di vita

discende tutto ciò che vive, dalle margherite... ai giocatori di hockey!

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La prima forma di vita si nutrì delle molecole lì intorno…

… e una volta cresciuta si divise in due…

… e quelle due parti si divisero in due diventando quattro, e le quattro parti si divisero in due diventando otto, e così via. A volte capitava che si inghiottissero e si mescolassero le une con le altre a destra e a manca. Insomma, era tutto un brulichio di vita.

E non importava niente che per alcuni periodi la Terra fosse completamente ricoperta di ghiaccio!

Perché appena tornava il caldo la vita ricominciava a brulicare. E le cellule continuavano a moltiplicarsi e a mangiare…

… e la vita continua a mangiare e moltiplicarsi da DIVERSI MILIONI DI ANNI!

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DA CELLULA A VERME Per molto tempo la vita è consistita soltanto di piccole cellule solitarie.

Alcune cellule diventarono verdi di clorofilla, che permetteva loro di vivere della luce del sole e del biossido di carbonio. Emettevano degli atomi di ossigeno che si diffondevano nell’acqua e nell’aria.

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Con il tempo questo tipo di cellule verdi si fusero con altre cellule, trasformandosi nelle felci, negli abeti e nei meli. Quindi siamo parenti anche delle piante.

Erano imparentate con noi, ma anche con i nostri cugini, i batteri, che fanno venire il mal di gola e servono a fare lo yogurt!


Molte cellule si dotarono di piccole code, dette ciglia, con cui potevano avanzare per cercare il cibo.

… e più tardi delle palle fatte di tantissime cellule. Così ebbero origine gli animali pluricellulari. Tra questi c’è di tutto, dai vermi agli esseri umani.

A volte, quando una cellula si divideva, le due cellule nuove non riuscivano a staccarsi, ed erano costrette a collaborare.

Con l’aiuto delle ciglia si accaparravano il cibo che trovavano lì intorno.

Dopo un po’, collaborare Qualche generazione fu un vantaggio: più tardi degli ammassi ci si poteva dare cellulari nuotavano i turni per nuotare in giro… e mangiare.

Con una piccola rientranza nella palla di cellule era più facile raccogliere cibo, sia dall’acqua che dai fondali marini.

La rientranza si fece sempre più profonda e l’animale riuscì a raccogliere sempre più cibo.

Alla fine la palla di cellule assunse l’aspetto di una specie di sacchetto peloso. La grande bocca andava benissimo per catturare il cibo, ma c’era una cosa molto imbarazzante…

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