T S P O R T
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impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano
M A G G I O G I U G N O 2 0 1 3
anno XXXVIII - MAGGIO GIUGNO 2013 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n째 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 11,85
ISSN 1121-6913
international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing
with english abstract
Destina il 5 per mille a NOPAIN Onlus Associazione italiana per la cura della malattia dolore Firma nell'apposito spazio della dichiarazione dei redditi e inserisci il nostro codice fiscale: 97484220153
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TENNIS TECNICA S.R.L. S.P. Modugno - Palese, 70123 Bari (BA) tel. 080.5314156 - fax 080.5314155 www.tennistecnica.com
sommario contents
ANNO/YEAR XXXVIII - MAGGIO-GIUGNO / MAY-JUNE 2013
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Bruno Grillini Opinione / Josefa 3 in 1 Opinion / Josefa's hat trick
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Joseph Wolfe Stadio multifunzione a Dublino / Nella luce della verde Irlanda
(Populous, arch. Scott Tallon Walker)
Rugby and soccer Stadium in Dublin / In the light of the green Ireland
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Cesare Lino Stadio a Udine / L'arco del "Friuli" proiettato nel XXI secolo
(Area Progetto Stadio Udine)
The Udine Stadium / Casting the "Friuli" archway to the 21st century
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Maria Carbone Stadio del nuoto a Riccione / Riqualificazione con vasca tra le "dune"
(Studio RCF & Partners)
A swimming stadium at Riccione / Redeveloping the venue with "a pool in the dunes"
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Pietro Chianchiano Palestra a Vicenza / Ginnastica artistica al posto della piscina
(AIM Valore CittĂ , ing. Giovanni Fichera)
New gym in Vicenza / Artistic gymnastics facility replaces swimming pool
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Bruno Grillini Skatepark a Carrara / Una struttura per surfare al coperto Skatepark at Carrara / A facility for indoor skateboarding
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a cura della / by Redazione Tecnica Coperture Pressostatiche / 5. L’installazione
(Marco Morigi)
sommario contents
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La tela azzurra del calcio italiano si macchia di ... rosa per conquistare la settima stella UEFA / Giving more room to girls as Italy targets UEFA's seventh star - di/by Pasquale Cassalia
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Il Miur si muove? (Ultimi gemiti di un governo dimissionato) - di B.G.
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Comuni e province per la scuola
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Cristina Demarchi, Giancarlo Fischetti Palestre scolastiche: interventi recenti per un servizio fondamentale per la pratica sportiva dei più piccoli School gyms: latest action to boost a service that is key for children's access to sports
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Tommaso Empler Progettare l’accessibilità / Realtà Aumentata: nuova frontiera del wayfinding Planning accessibility / Augmented Reality: taking wayfinding to the next level
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Erika Chiaro Parco acquatico a Curtea de Arges / Progetto (sostenibile) per un parco d'acque
(arch. Stefano Longhi)
Aquapark at Curtea de Arges / A sustainable project for a water park
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Stefano Longhi Impianti etici / impianti sostenibili Costruire in modo sostenibile nei parchi e' possibile? Erminio Sinigaglia Tecnica / Ritiro estivo dell'F.C. Internazionale a Pinzolo Technics / F.C. Internazionale preseason camp at Pinzolo
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Produzione / Production - a cura di/by M.C. Notizie / News - a cura di/by C.F. Regioni province comuni / From the municipalities - a cura di/by Pietro Chianchiano, Sabina Orrico Schede tecniche / Technical cards Legislazione italiana: 9.11- Istruzione
Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 – 20162 Milano Tel. (+39) 026 438 282 - 026 6107 116 fax (+39) 026 4749 554 www.tsport.it E-mail: info@tsport.it
Aviva Stadium, Dublino (Irlanda) / Dublin (Ireland) Progetto: Populous; local architect Scott Tallon Walker. (Photo Chris Gascoigne) Gioco di riflessi tra la struttura tubolare sporgente e le lamelle traslucide che rivestono la facciata. Servizio su questo numero di Tsport a papgina 19.
opinione Josefa 3 in 1 Josefa's hat trick Un po' a sorpresa, dallo scorso 28 aprile la campionessa olimpica di kayak Josefa Idem è il nostro ministro - anche - dello sport. I primi commenti sono positivi, nella convinzione che il Primo Ministro Enrico Letta abbia voluto, nella definizione della propria squadra di governo, collocare "le persone giuste al posto giusto". Ricordiamo che il ministero affidato a Josefa raggruppa ben tre competenze fino a ieri assegnate a tre diverse figure: lo sport (Piero Gnudi), le Pari opportunità (Elsa Fornero) e le Politiche giovanili (Andrea Riccardi). Vediamo i punti a favore. La Idem è una professionista dello sport (dopo 8 olimpiadi si è ritirata solo nel 2012), ma non è una matricola neanche in politica: dal 2001 al 2007 è stata assessore allo sport del Comune di Ravenna, e dal 2009 è responsabile sport del Partito Democratico in Regione Emilia-Romagna. Nel 2007 è stata anche nella Commissione Doping del Ministero della Salute. Qualcuno ricorda poi che Giovanni Malagò, il nuovo presidente del CONI, è il numero uno della Canottieri Aniene, società con la quale è tesserata anche Josefa: le sue prime dichiarazioni sono di piena fiducia nel lavoro che potrà essere fatto per lo sport con una tale personalità alla guida del ministero. Vedremo adesso come il Governo delineerà le proprie linee programmatiche e quanto spazio ci sarà per mettere a frutto la figura e l'esperienza del neo-ministro, in un momento così difficile e all'interno di una alleanza politica quanto meno inedita. Fra le prime dichiarazioni a caldo, la volontà di "partire dalla scuola", nel quadro di una impostazione dello "sport per tutti" che è una costante da sempre anche sulle pagine di Tsport. Vogliamo concludere con qualche dato biografico di base? Nata in Germania nel 1964, è in Italia dal 1988, dove, sposando il suo allenatore Guglielmo Guerrini, ha assunto nel '90 la cittadinanza. Nel suo medagliere, un bronzo olimpico e due mondiali per la Germania, poi 18 ori, 12 argenti e 10 bronzi per l'Italia tra Olimpiadi, Mondiali, Europei e Giochi del Mediterraneo. E nel 2009 una serie di spot televisivi per una nota merendina…
With some degree of surprise the Olympic kayak star Josefa Idem was appointed a minister of our government, in charge also of sport. The immediate comments were positive in the light of what Prime Minister Enrico Letta said about his team being made up of "the right people in the right places." It should be recalled that the ministry that has been appointed to Josefa groups three departments previously assigned to as many figures: sports (Piero Gnudi), equal opportunities (Elsa Fornero) and youth affairs (Andrea Riccardi). Let us now focus on the positive aspects. Josefa Idem is a professional sportswoman (she took part in eight Olympic Games before retiring in 2012) and is not a rookie in sports: from 2001 to 2007 she was in charge of sports for the municipality of Ravenna, while from 2009 she was head of the sports department for the Democratic Party in the Emilia-Romagna Region. In 2007 she was also a member of the doping committee within the Ministry of Health. And as someone observed, Giovanni Malagò, the new CONI chairman, is chairman of Canottieri Aniene, the rowing club of which Josefa is member… Her opening declarations bid well for the work that can be done with someone like her at the helm, but what remains to be seen is just how much space the government will give in its policy guidelines to the skills and experience of the new minister at a time of continued difficulty and within a government alliance that is at best rather unusual. One of the first things she said is the will to "start from the schools" as part of an overall policy aimed at "providing sports for all," which is what we at Tsport have always insisted on. And what about Josefa's bio? She was born in Germany in 1964 and moved to Italy in 1988 where she gained Italian citizenship in 1990 following the marriage with her coach Guglielmo Guerrini. Her medal hoard is impressive: an Olympic bronze and two world championships for Germany and then 18 golds, 12 silvers and 10 bronzes for Italy in Olympic, European and Mediterranean games and in world championships. Without forgetting the 2009 series of TV commercials for a well-known snacks brand…
Bruno Grillini
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SEICOM srl sede operativa: via Stelvio, 3 23100 Sondrio
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Leader anche nella manutenzione di impianti sportivi Stadio Meazza San Siro: Champions League, Europa League e Campionato Serie A 2011-2013 Nell’ambito della nuova gestione integrata del campo, continua l’attività manutentiva di CEIS, con rinnovato parco macchine e team specializzato di assoluta qualità. (42 eventi da agosto a dicembre 2012 sul nuovo terreno di gioco con sistema ibrido: record mondiale).
stadio multifunzione a Dublino (Irlanda)
Nella luce della verde Irlanda progettisti lo definiscono come il primo di una nuova generazione di stadi "sito-reattivi": certamente l'integrazione di una struttura imponente come uno stadio nel delicato paesaggio al margine tra i sobborghi della città e la campagna, verde e luminosa, della provincia irlandese, è un tema di non facile soluzione che qui
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raggiunge un risultato piacevole e convincente. La forma, la massa, i materiali e l'aspetto complessivo dello stadio sono dettati dal sito e dal suo intorno. Sostituendo una struttura che aveva ospitato eventi sportivi e culturali sin dal 1872, il nuovo stadio si trova su un ambito storico a sud di
Dublino, immerso nel circostante quartiere residenziale. La forma fluida dell'Aviva Stadium è funzionale alla prossimità con l'adiacente quartiere residenziale di case a schiera: la pelle trasparente del tetto che scende sul lato nord permette alla massima quantità di luce di raggiungere i giardini delle
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residenze vicine. La superficie di tegole scintillanti del tetto risale verso est e ovest per coprire le ampie tribune laterali (che costituiscono le migliori posizioni quanto a visibilità da parte degli spettatori); il tetto scende poi di nuovo lentamente a sud per massimizzare il sole invernale sul campo di gioco. La forma ondulata
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Sopra, prospetto e sezione dello stadio. A sinistra, vista esterna nel contesto del quartiere, e vista interna. In basso, planimetria generale. Nella pagina di apertura, panoramica lungo il River Doddler.
Above, elevation and section of the Stadium. Left, exterior view with the surrounding neighborhood, and interior view. Below, general plan. In the opening page, panoramic view along the River Doddler.
Rugby and soccer Stadium in Dublin (Ireland) / In the light of the green Ireland The Aviva Stadium is the first of a new generation of site-responsive stadia, its form, mass, materials and aspect defined by the location and its surrounds, and integrated into a parametric design that brings a cohesive entity to life. Replacing a facility that had held sporting and cultural events since 1872, the new stadium is located on an historic site in South Dublin, nestled into the surrounding residential suburb. The fluid form of the Aviva Stadium is a response to the proximity of the adjacent terraced housing, the transparent skin of the roof sloping down on the north side to allow the maximum amount of light through to the neighbouring gardens. The shimmering shingled roof surface rises up on the east and west to give cover to the large side stands - the premium spectator viewing
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positions, and the roof drops down slightly again at the south to maximise winter sun onto the pitch. The undulating form of the Aviva Stadium is an ethereal addition to the skyline of Dublin. Reflecting the colour of the sky and changing from translucent to transparent from day to night, the venue's faรงade presents an ever-changing image to the city. The stadium is designed to host International standard rugby, football and concert events, and provide improved facilities for event spectators, tenant clubs, new conference and dining events, and the local community. The four seating tiers follow the roof form, providing a compact and intimate seating bowl accommodating general admission and premium hospitality seats, including a dedicated mid- tier for private suite holders. All 50,000 seats have optimal views to the pitch.
Sopra, pianta dello stadio al livello intermedio e al livello superiore. Nelle foto delle due pagine, particolari della facciata in lamelle mobili traslucide e trasparenti, installate su una struttura metallica tubolare.
Above, plan of the Stadium at intermediate level and upper level. In the photos of the two pages, details of the faรงade with moving segments translucent and transparent, installed on tubular metallic structure.
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Aviva Stadium a Dublino, Irlanda Committente: Aviva Stadium Progetto: Populous, in joint venture con arch. Scott Tallon Walker Fine lavori: 2010 Importo dei lavori: euro 400.000.000 Foto: Chris Gascoigne
dell'Aviva Stadium si aggiunge così in modo etereo allo skyline di Dublino. Riflettendo il colore del cielo e passando da traslucida a trasparente tra il giorno e la notte, la facciata dello stadio offre alla città un'immagine sempre diversa. Lo stadio è stato progettato per ospitare eventi a scala internazionale di rugby, calcio e concerti, offrendo inoltre una serie ottimale di servizi per gli spettatori degli eventi, oltre a discoteche, sale conferenze, ristoranti, aree di incontro per la comunità locale. Le quattro file di gradinate seguono la forma del tetto, venendo a costituire un ambiente intimo e compatto per gli spettatori, con posti a sedere generali e privilegiati, tra cui una fila intermedia destinata ai titolari di suite privata. Tutti i 50.000 posti hanno comunque una vista 23
ottimale sul campo. Posti a sedere per disabili sono previsti a tutti i livelli dell'impianto, raggiungibili dall'atrio generale e dai saloni comuni. La forma compatta dello stadio consente di ricavare ampi saloni d'ingresso a doppia altezza e spazi comuni e di ristoro di alta qualità, molti dei quali hanno un duplice affaccio, con viste sul campo e sulla città di Dublino attraverso la pelle trasparente, a lamelle, dell'edificio. Nuovi percorsi di accesso connessi con la linea ferroviaria adiacente garantiscono un utilizzo continuativo dell'impianto anche a scala di quartiere, e quindi fruibile sia in caso di eventi sportivi che nelle altre giornate. Completa le funzioni dello stadio l'insediamento della Lansdowne FC club house. Joseph Wolfe
“maestri”dei tappeti erbosi
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Alessandro Bertolini
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stadio a Udine
L'arco del "Friuli" proiettato nel XXI secolo
on la cessione del diritto di superficie dello Stadio Friuli per 99 anni dal Comune alla Società calcistica, l'Udinese parte con i lavori di ammodernamento dell'impianto, che dovrebbe essere pronto entro il 2014. Ne pubblichiamo il progetto definitivo, riportando la descrizione fornita dai progettisti.
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Il progetto L'obiettivo principale del progetto del nuovo Stadio Friuli è creare un impianto sportivo moderno, sicuro, sostenibile, in grado di offrire un'esperienza unica per tutti gli utenti (sportivi, operatori, spettatori, media, ecc...) e che contestualmente continui a rappresentare un segno distintivo positivo per la morfologia e l'architettura del territorio. Tutti gli interventi proposti mirano a questo obiettivo individuando soluzioni tecniche, tecnologiche e materiche semplici ma 25
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efficaci, efficienti e al tempo stesso innovative. Il nuovo Stadio è stato inoltre pensato e progettato per soddisfare appieno tutte le esigenze di un impianto che dovrà ospitare competizioni internazionali, garantendo l'omologazione UEFA in 4a categoria, e dovrà "vivere" ogni giorno della settimana grazie all'utilizzo delle nuove superfici ricavate nella sua volumetria per attività quotidiane sempre legate all'attività sportiva principale (clinica riabilitativa, palestre, ristori, ecc...). Il progetto si propone di mantenere l'immagine storica del "Friuli" della quale il caratteristico arco di copertura della Tribuna è sicuramente l'elemento architettonico caratterizzante. Una delle frasi più celebri legate alla storia dello Stadio Friuli riguarda proprio il suo arco: "L'arco dello stadio Friuli si eleva dalla terra ma non tocca il cielo, piega su se stesso, a difesa di chi ci sta sotto. Non un ponte verso le
nuvole, ma un guscio a proteggere gli uomini". In questo contesto il progetto punta inoltre ad esaltare gli aspetti di integrazione paesaggistica. Viene infatti confermata la caratteristica ipogea dell'impianto sportivo, con il mantenimento della quota attuale del terreno da gioco e l'ingresso agli spalti alla quota attuale tramite vomitori, che permette un ridotto impatto visivo della struttura, anche in virtù del ridimensionamento attuato. Gli esterni ed i prospetti sono trattati in modo da sottolineare le due anime del progetto: la prima tettonica, alla quale appartiene il volume del costruito e gli spalti; l'altra tecnologica, alla quale appartiene la copertura che protegge, ospita il sistema di illuminazione artificiale e crea la frontiera orizzontale dello spazio interno. L'intradosso della copertura metallica è fortemente svasato evidenziando la componente plastica dell'elemento in 25
prospetto e, una volta all'interno dello stadio, lascia libera la visione stereometrica che punta alla corona delle Alpi Carniche circostanti. La struttura Per la realizzazione degli elementi di sostegno strutturale dei nuovi settori dello stadio si è pensato di ricorrere a un sistema di prefabbricazione sia per quanto concerne le strutture che accolgono le gradinate sia per quelle che riguardano le coperture. In particolare la sottostruttura portante degli spalti è prevista a telai in c.a. prefabbricati mentre la copertura verrà realizzata con una struttura reticolare in acciaio preassemblata in officina. Il progetto di riqualificazione da un lato mantiene i caratteri formali e gli elementi architettonici consolidati della tribuna esistente, dall'altro punta ad una nuova immagine dello stadio che passi per l'innalzamento prestazionale
degli elementi funzionali e fruitivi per aumentarne il comfort e introdurre nuove dinamiche di interazione e sociali. La morfologia dell'impianto di progetto si sviluppa da un restyling delle gradonate della Tribuna Ovest con l'inserimento di postazioni Skybox e l'ammodernamento dei servizi funzionali all'attività calcistica, sia per quanto riguarda gli spazi utilizzati giornalmente dall'Udinese Calcio S.p.A. che per quelli che verranno utilizzati durante l'evento sportivo dalla Squadra e dallo staff ospite, dagli arbitri, ecc..La completa demolizione della rimanente struttura e la ricostruzione dei nuovi spalti secondo un'attenta configurazione planoaltimetrica permetterà la massima sinergia nella fruizione dell'evento sportivo, in cui, in un rapporto di reciprocità, dagli spalti lo spettatore avrà la sensazione di essere sul terreno di gioco, mentre l'atleta sentirà la presenza e il supporto della propria tifoseria, in modo che sempre di più lo "Stadio Friuli" divenga il "12° uomo" in campo. In quest'ottica il progetto prevede un ridimensionamento dello stadio, passando da circa 41.000 a 25.132 spettatori, creando una nuova tipologia di impianto sportivo, più vicino al concetto architettonico di anfiteatro, luogo di spettacolo e celebrazione degli eventi sportivi. Lo stadio stesso contraendosi assume un carattere più domestico, da
luogo spesso impersonale e spersonalizzante diventa un luogo privilegiato per godere l'evento sportivo e non solo, visto che sarà garantito l'utilizzo occasionale dell'impianto anche per attività di pubblico spettacolo diverse da quelle calcistiche, come già per lo stato attuale, con una capienza maggiore di 30.000 spettatori in tutte le possibili configurazioni di palco (laterale o centrale). Viene quindi prevista la completa copertura di tutti i posti a sedere: nello specifico, le nuove curve e tribuna distinti saranno protette da una struttura di copertura in acciaio, costituita da un sistema di travi reticolari spaziali a sbalzo, a coprire sia gli spalti, su cui sono previsti i seggiolini degli spettatori, sia la parte connettiva dove sono previsti, a livello terra, i servizi e gli impianti di supporto all'evento sportivo (tornelli di accesso, servizi igienici, bar, ristori, primo soccorso, ecc...) ed a livello primo il corsello alto di distribuzione di sicurezza degli spalti e le nuove superfici destinate alle attività "quotidiane" fruibili anche al di fuori dell'evento sportivo. È previsto l'ampliamento, con struttura indipendente, della copertura esistente della Tribuna Ovest con la medesima morfologia dell'esistente a proteggere dalle intemperie le porzioni laterali degli spalti, creando nelle porzioni a sud e nord dei prolungamenti di due campate della copertura.
In questa pagina, dall'alto: prospetti della curva nord e della curva sud; rendering della curva nord; rendering dal lato tribuna distinti. Nella foto grande a destra, e nella pagina di apertura, fotoinserimento del nuovo stadio. In basso sulle tre pagine, sezione longitudinale. In this page, from above: elevations of the curve north and curve south; rendering of the curve north; rendering on the side distinct seats grandstand. In the large photo on the right, and in the opening page, photomontage of the new Stadium. Bottom of the three pages, longitudinal section.
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degli elementi funzionali e fruitivi per aumentarne il comfort e introdurre nuove dinamiche di interazione e sociali. La morfologia dell'impianto di progetto si sviluppa da un restyling delle gradonate della Tribuna Ovest con l'inserimento di postazioni Skybox e l'ammodernamento dei servizi funzionali all'attività calcistica, sia per quanto riguarda gli spazi utilizzati giornalmente dall'Udinese Calcio S.p.A. che per quelli che verranno utilizzati durante l'evento sportivo dalla Squadra e dallo staff ospite, dagli arbitri, ecc..La completa demolizione della rimanente struttura e la ricostruzione dei nuovi spalti secondo un'attenta configurazione planoaltimetrica permetterà la massima sinergia nella fruizione dell'evento sportivo, in cui, in un rapporto di reciprocità, dagli spalti lo spettatore avrà la sensazione di essere sul terreno di gioco, mentre l'atleta sentirà la presenza e il supporto della propria tifoseria, in modo che sempre di più lo "Stadio Friuli" divenga il "12° uomo" in campo. In quest'ottica il progetto prevede un ridimensionamento dello stadio, passando da circa 41.000 a 25.132 spettatori, creando una nuova tipologia di impianto sportivo, più vicino al concetto architettonico di anfiteatro, luogo di spettacolo e celebrazione degli eventi sportivi. Lo stadio stesso contraendosi assume un carattere più domestico, da
luogo spesso impersonale e spersonalizzante diventa un luogo privilegiato per godere l'evento sportivo e non solo, visto che sarà garantito l'utilizzo occasionale dell'impianto anche per attività di pubblico spettacolo diverse da quelle calcistiche, come già per lo stato attuale, con una capienza maggiore di 30.000 spettatori in tutte le possibili configurazioni di palco (laterale o centrale). Viene quindi prevista la completa copertura di tutti i posti a sedere: nello specifico, le nuove curve e tribuna distinti saranno protette da una struttura di copertura in acciaio, costituita da un sistema di travi reticolari spaziali a sbalzo, a coprire sia gli spalti, su cui sono previsti i seggiolini degli spettatori, sia la parte connettiva dove sono previsti, a livello terra, i servizi e gli impianti di supporto all'evento sportivo (tornelli di accesso, servizi igienici, bar, ristori, primo soccorso, ecc...) ed a livello primo il corsello alto di distribuzione di sicurezza degli spalti e le nuove superfici destinate alle attività "quotidiane" fruibili anche al di fuori dell'evento sportivo. È previsto l'ampliamento, con struttura indipendente, della copertura esistente della Tribuna Ovest con la medesima morfologia dell'esistente a proteggere dalle intemperie le porzioni laterali degli spalti, creando nelle porzioni a sud e nord dei prolungamenti di due campate della copertura.
In questa pagina, dall'alto: prospetti della curva nord e della curva sud; rendering della curva nord; rendering dal lato tribuna distinti. Nella foto grande a destra, e nella pagina di apertura, fotoinserimento del nuovo stadio. In basso sulle tre pagine, sezione longitudinale. In this page, from above: elevations of the curve north and curve south; rendering of the curve north; rendering on the side distinct seats grandstand. In the large photo on the right, and in the opening page, photomontage of the new Stadium. Bottom of the three pages, longitudinal section.
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In questa pagina, in grande, pianta del livello 1; in basso, rispettivamente il livello -1 e il livello 0. Nella pagina centrale, prospetti della tribuna distinti, della tribuna ovest e parte della curva nord. Nella pagina di destra, rendering a volo d'uccello sulla tribuna ovest e vista simulata dalla postazione telecamere.
In this page, large-scale, plano f the level 1; bottom, respectively, the levels -1 and Zero. In the central page, elevations of the distinct seats grandstand, the west stand and part of the curve north. In the far right page, bird-eye rendering over the west stand and virtual view from the cameras station.
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Nell'area a nord sarà prevista la realizzazione di un collegamento coperto tra Tribuna Ovest e Curva Nord. Nell'intervento di ricostruzione verrà inoltre previsto l'utilizzo delle superfici al di sotto degli spalti e del livello terra (quota campo di gioco), sempre da utilizzare per attività "quotidiane" connesse all'attività sportiva, prevedendo dei "pozzi di luce" che dal livello terra servono tale livello. Per servire tutte le superfici di utilizzo "quotidiano" sono state previste due "scale monumentali", agli angoli opposti della nuova tribuna distinti, il cui inserimento caratterizza fortemente il prospetto esterno dello stadio con due tagli vetrati sul rivestimento metallico della facciata. L'ultima porzione di copertura verso il campo di gioco, a seguito di un attento studio sull'illuminazione naturale del
nuovo manto erboso, sarà caratterizzata da una fascia larga 10 m realizzata in materiale traslucido. La nuova copertura lambirà l'arco di copertura della Tribuna Ovest in modo da garantire un effetto di continuità tra il "passato" e il "futuro" dello "Stadio Friuli". Dall'interno dell'impianto verrà così mantenuta la visuale completa dell'arco, sia dalla storica Tribuna Ovest, sia dagli altri settori dello stadio per cui da ogni posizione si potrà avere la visione dell'arco che continuerà ad incorniciare la Tribuna. La distribuzione Il nuovo impianto si propone di riportare la visibilità ottimale del campo di gioco, sia per la Tribuna Ovest, verso cui il campo verrà avvicinato di 11 m, sia per i nuovi spalti dai quali si godrà di una distanza minima delle prime file dal bordo campo (circa 8.30 m
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per la tribuna, 10 m per le curve) con elementi di separazione che, grazie all'utilizzo di porzioni in cristallo, non ostruiscano la visuale. Contestualmente allo spostamento verrà effettuato il completo rifacimento del campo di gioco ridefinendone il sistema di zollatura, di drenaggio e di irrigazione, prevedendo inoltre la realizzazione di un sistema di riscaldamento di tipo radiante. Tali accorgimenti garantiranno un campo da gioco di livello qualitativo in linea con i futuri standard richiesti da FIGC e UEFA. Nel nuovo impianto si è tenuto conto di migliorare il comfort degli utenti non solo durante l'evento, ma anche durante per le fasi di accesso e deflusso dallo stadio. A tale scopo sono stati installati un numero di tornelli tali da garantire, per i nuovi spalti, tempi di accesso inferiori ai 30 minuti; i tornelli saranno
distribuiti lungo tutto il perimetro dello stadio e la loro posizione, così come quella dei preselettori, ricadrà all'interno dello spazio coperto dalla nuova copertura dello stadio a protezione dalle intemperie durante le fasi di accesso. L'intervento di copertura verrà esteso anche ai vecchi tornelli della Tribuna Ovest coprendone i preselettori di fila ed uniformandole architettonicamente con il nuovo intervento, sia dal punto di vista morfologico che per la tipologia di materiali utilizzati. Le vie di esodo della nuova struttura saranno organizzate in modo da garantire un deflusso rapido e sicuro verso l'area esterna e saranno distribuite in maniera omogenea lungo tutto il perimetro dello stadio. Da qualsiasi posto sullo spalto sarà possibile raggiungere i vomitori, posizionati idealmente a metà
dello spalto ed in quota con l'esterno, tramite le scale di smistamento e il corsello orizzontale che collega tutti i vomitori. Raggiunti i vomitori si raggiungerà l'esterno tramite un percorso coperto, piano e rettilineo di circa 30 metri. L'impiantistica Ulteriori elementi che hanno caratterizza le scelte progettuali adottate per la realizzazione del nuovo Stadio Friuli riguardano gli aspetti Impiantistici, energetici e di sostenibilità ambientale. Partendo dall'infrastruttura impiantistica esistente sono state individuate soluzioni tecniche mirate ad ottimizzare la gestione impiantistica dello Stadio, in termini di sicurezza di utilizzazione, contenimento dei costi energetici e contenimento dei costi gestione degli impianti, prevedendo l'implementazione di un sistema di Building Automation con tecnologia BUS Standard in grado di comandare e gestire gli impianti in maniera centralizzata, di remotizzare, anche tramite WEB, le segnalazioni e gli allarmi, di pianificare in modo automatizzato i test funzionali e le manutenzioni e di gestire i carichi energetici. Anche nella realizzazione del nuovo impianto di illuminazione del campo di gioco sono state individuate soluzioni tali da permettere una riduzione della potenza installata di circa 100kW rispetto a quella attuale che garantisce, a parità di livelli di illuminamento, un fabbisogno energetico per gli eventi in notturna inferiore del 20% rispetto all'attuale. Il nuovo impianto sportivo, nel pieno rispetto della normativa vigente, prevede inoltre l'implementazione di un complesso sistema di videosorveglianza, costituito da circa 100 apparati di ripresa video tra telecamere Speed Dome, Mini Dome e
The Udine Stadium / Casting the "Friuli" archway to the 21st century Following the city administration's concession of a 99-year lease on the stadium ground, the serie A Udinese Football Club can now go ahead with the planned renovation work scheduled to terminate by 2014. The new Friuli Stadium has been designed not only to comply with the Categor y 4 UEFA stadium standards for international fixtures but also to be active throughout the year thanks to the construction of new areas to host daily activities in connection with its the core business of hosting football matches. The project, while maintaining the characteristic archway feature of the "Friuli" grandstand, will focus on enhancing those architectural features allowing for a greater integration with the local surroundings. The project will consequently confirm the
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stadium's hypogeum structure maintaining the playing field and spectators' stands at the current level. These will be accessible through vomitoriums thereby minimising visual impact also by vir tue of the downsizing of the structure. Both exteriors and perspectives are such as to reflect the project's two souls: the first, tectonic in nature, includes the construction volumes and the stands; the second, exquisitely technological, focuses on the covering that protects and hosts the lighting system that creates the horizontal façade of the interior. The lower side of the metal covering has been conspicuously cur ved outward so as to highlight the plasticity of the perspective while allowing, from the inside, an unhindered view of the backdrop offered by the Carnic Alps.
In questa pagina, in grande, pianta del livello 1; in basso, rispettivamente il livello -1 e il livello 0. Nella pagina centrale, prospetti della tribuna distinti, della tribuna ovest e parte della curva nord. Nella pagina di destra, rendering a volo d'uccello sulla tribuna ovest e vista simulata dalla postazione telecamere.
In this page, large-scale, plano f the level 1; bottom, respectively, the levels -1 and Zero. In the central page, elevations of the distinct seats grandstand, the west stand and part of the curve north. In the far right page, bird-eye rendering over the west stand and virtual view from the cameras station.
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Nell'area a nord sarà prevista la realizzazione di un collegamento coperto tra Tribuna Ovest e Curva Nord. Nell'intervento di ricostruzione verrà inoltre previsto l'utilizzo delle superfici al di sotto degli spalti e del livello terra (quota campo di gioco), sempre da utilizzare per attività "quotidiane" connesse all'attività sportiva, prevedendo dei "pozzi di luce" che dal livello terra servono tale livello. Per servire tutte le superfici di utilizzo "quotidiano" sono state previste due "scale monumentali", agli angoli opposti della nuova tribuna distinti, il cui inserimento caratterizza fortemente il prospetto esterno dello stadio con due tagli vetrati sul rivestimento metallico della facciata. L'ultima porzione di copertura verso il campo di gioco, a seguito di un attento studio sull'illuminazione naturale del
nuovo manto erboso, sarà caratterizzata da una fascia larga 10 m realizzata in materiale traslucido. La nuova copertura lambirà l'arco di copertura della Tribuna Ovest in modo da garantire un effetto di continuità tra il "passato" e il "futuro" dello "Stadio Friuli". Dall'interno dell'impianto verrà così mantenuta la visuale completa dell'arco, sia dalla storica Tribuna Ovest, sia dagli altri settori dello stadio per cui da ogni posizione si potrà avere la visione dell'arco che continuerà ad incorniciare la Tribuna. La distribuzione Il nuovo impianto si propone di riportare la visibilità ottimale del campo di gioco, sia per la Tribuna Ovest, verso cui il campo verrà avvicinato di 11 m, sia per i nuovi spalti dai quali si godrà di una distanza minima delle prime file dal bordo campo (circa 8.30 m
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per la tribuna, 10 m per le curve) con elementi di separazione che, grazie all'utilizzo di porzioni in cristallo, non ostruiscano la visuale. Contestualmente allo spostamento verrà effettuato il completo rifacimento del campo di gioco ridefinendone il sistema di zollatura, di drenaggio e di irrigazione, prevedendo inoltre la realizzazione di un sistema di riscaldamento di tipo radiante. Tali accorgimenti garantiranno un campo da gioco di livello qualitativo in linea con i futuri standard richiesti da FIGC e UEFA. Nel nuovo impianto si è tenuto conto di migliorare il comfort degli utenti non solo durante l'evento, ma anche durante per le fasi di accesso e deflusso dallo stadio. A tale scopo sono stati installati un numero di tornelli tali da garantire, per i nuovi spalti, tempi di accesso inferiori ai 30 minuti; i tornelli saranno
distribuiti lungo tutto il perimetro dello stadio e la loro posizione, così come quella dei preselettori, ricadrà all'interno dello spazio coperto dalla nuova copertura dello stadio a protezione dalle intemperie durante le fasi di accesso. L'intervento di copertura verrà esteso anche ai vecchi tornelli della Tribuna Ovest coprendone i preselettori di fila ed uniformandole architettonicamente con il nuovo intervento, sia dal punto di vista morfologico che per la tipologia di materiali utilizzati. Le vie di esodo della nuova struttura saranno organizzate in modo da garantire un deflusso rapido e sicuro verso l'area esterna e saranno distribuite in maniera omogenea lungo tutto il perimetro dello stadio. Da qualsiasi posto sullo spalto sarà possibile raggiungere i vomitori, posizionati idealmente a metà
dello spalto ed in quota con l'esterno, tramite le scale di smistamento e il corsello orizzontale che collega tutti i vomitori. Raggiunti i vomitori si raggiungerà l'esterno tramite un percorso coperto, piano e rettilineo di circa 30 metri. L'impiantistica Ulteriori elementi che hanno caratterizza le scelte progettuali adottate per la realizzazione del nuovo Stadio Friuli riguardano gli aspetti Impiantistici, energetici e di sostenibilità ambientale. Partendo dall'infrastruttura impiantistica esistente sono state individuate soluzioni tecniche mirate ad ottimizzare la gestione impiantistica dello Stadio, in termini di sicurezza di utilizzazione, contenimento dei costi energetici e contenimento dei costi gestione degli impianti, prevedendo l'implementazione di un sistema di Building Automation con tecnologia BUS Standard in grado di comandare e gestire gli impianti in maniera centralizzata, di remotizzare, anche tramite WEB, le segnalazioni e gli allarmi, di pianificare in modo automatizzato i test funzionali e le manutenzioni e di gestire i carichi energetici. Anche nella realizzazione del nuovo impianto di illuminazione del campo di gioco sono state individuate soluzioni tali da permettere una riduzione della potenza installata di circa 100kW rispetto a quella attuale che garantisce, a parità di livelli di illuminamento, un fabbisogno energetico per gli eventi in notturna inferiore del 20% rispetto all'attuale. Il nuovo impianto sportivo, nel pieno rispetto della normativa vigente, prevede inoltre l'implementazione di un complesso sistema di videosorveglianza, costituito da circa 100 apparati di ripresa video tra telecamere Speed Dome, Mini Dome e
The Udine Stadium / Casting the "Friuli" archway to the 21st century Following the city administration's concession of a 99-year lease on the stadium ground, the serie A Udinese Football Club can now go ahead with the planned renovation work scheduled to terminate by 2014. The new Friuli Stadium has been designed not only to comply with the Categor y 4 UEFA stadium standards for international fixtures but also to be active throughout the year thanks to the construction of new areas to host daily activities in connection with its the core business of hosting football matches. The project, while maintaining the characteristic archway feature of the "Friuli" grandstand, will focus on enhancing those architectural features allowing for a greater integration with the local surroundings. The project will consequently confirm the
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stadium's hypogeum structure maintaining the playing field and spectators' stands at the current level. These will be accessible through vomitoriums thereby minimising visual impact also by vir tue of the downsizing of the structure. Both exteriors and perspectives are such as to reflect the project's two souls: the first, tectonic in nature, includes the construction volumes and the stands; the second, exquisitely technological, focuses on the covering that protects and hosts the lighting system that creates the horizontal façade of the interior. The lower side of the metal covering has been conspicuously cur ved outward so as to highlight the plasticity of the perspective while allowing, from the inside, an unhindered view of the backdrop offered by the Carnic Alps.
Dall'alto: schema dell'illuminazione naturale; schema delle strategie energetiche (controllo delle risorse climatiche); sezione-tipo (in giallo la sagoma della tribuna preesistente) e schema assonometrico di una campata.
From above: scheme of the natural lighting; scheme of the energy strategies (control of climate resources); typical section (in yellow the shape of the existing stand) and axonometric scheme of a span.
Rinnovo dello Stadio Friuli a Udine Proprietà: Comune di Udine Committente: Udinese Calcio spa Responsabile unico del procedimento: dott. Marco Padrini Staff di progettazione: Area Progetto Stadio Udine (Legale rappresentante: ing. Roberto Regni) Area Progetto Associati, Cooprogetti soc. coop, ing. Marco Armeni Project manager: dott. Alberto Rigotto Presidente società: dott. Franco Soldati
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fisse, tale da garantire una tempestiva gestione dell'ordine pubblico e della sicurezza, non tanto in ottica repressiva quanto per garantire la massima fruibilità dello stadio durante l'evento sportivo a tutti gli utenti. Sempre nell'ottica di creare un'esperienza unica per gli utenti che utilizzeranno il Nuovo Stadio Friuli, che in qualche modo possa anche travalicare lo spazio dell'evento, è stata prevista la creazione di una "Wi-Fi free zone" che dia la possibilità ad ogni spettatore munito di Tablet o Smartphone di connettersi liberamente e gratuitamente alla rete durante l'evento sportivo. La tempistica Infine si vuole introdurre l'aspetto relativo alla cantierizzazione ossia ai tempi ed ai metodi di realizzazione dell'opera. L'esecuzione dei lavori interesserà circa 16 mesi e prenderà il via, compatibilmente con i tempi
di approvazione del progetto e di espletamento di tutte le procedure amministrative e di gara, a metà del mese di Maggio di quest'anno. A ultimazione della stagione sportiva 2012/2013 cominceranno infatti le lavorazioni per lo spostamento del campo da gioco e gli interventi di adeguamento degli spogliatoi e degli spazi della Tribuna Ovest, che verranno ultimati utilmente per l'inizio della stagione sportiva 2013/2014. Alla fine di settembre 2013 si prevede invece l'inizio delle opere di demolizione della curva nord, della curva sud e dei distinti che limiteranno, per tutto il campionato 2013/2014, la fruizione dello Stadio alla sola Tribuna Ovest. Tali opere continueranno per tutto il 2014 prevedendone l'ultimazione a inizio Campionato 2014/2015 con la riapertura di tutti i nuovi settori dello stadio coperti. Cesare Lino 33
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stadio del nuoto a Riccione (Rimini)
Riqualificazione con vasca tra le "dune" l progetto riguarda la riqualificazione dell'area esterna posizionata a nord dello Stadio del Nuoto di Riccione. Ci troviamo all'interno del polo sportivo in cui sono collocati lo Stadio comunale, il Circolo Tennis, il Palazzetto dello sport, il campo da baseball e varie attrezzature per l'atletica leggera. L'area di intervento è uno spazio pianeggiante occupato da una vasca natatoria utilizzata nei mesi estivi aperta anche al pubblico esterno e da una vasca per tuffi.
I
Planimetria generale e vista del centro natatorio.
General plan and view of the swimming center.
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Il progetto nasce dalla convinzione di operare sul territorio agendo per sottrazione, togliendo il superfluo: il progetto vuole celarsi in una condizione semi-ipogea, che gode di una propria vita interiore benché poco appariscente alla vista esterna. I riferimenti ideali sono illustri: il Cretto di Burri a Gibellina in Sicilia e il progetto irrealizzato del cimitero di Urbino di Pomodoro. Il tentativo è l'occultamento
della funzione e l'esaltazione della formaduna che, salendo da quota terra, è in grado di contenere le gradinate (superiormente) ed i servizi della vasca natatoria esterna (inferiormente). L'intero progetto si può così descrivere: vasca natatoria per la pallanuoto da m. 34,50 x 25,00, tribuna pubblico per circa 1.000 spettatori, servizi per il nuoto (servizi igienici e spogliatoi), uffici amministrativi, bar ristoro,
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sistemazione delle aree esterne, verde e alberature. L'impianto urbanistico delle due vasche esistenti ha suggerito la posizione della nuova vasca in asse a queste, garantendo una continuità prospettica. La vista delle tre vasche allineate consente di abbracciare in un solo sguardo l'impianto natatorio nella sua completezza. La nuova vasca sarà utilizzata principalmente
per il gioco della pallanuoto. Lo spazio circostante sarà interessato da una piantumazione di verde a prato ed alberature, per garantire una privacy nei confronti degli edifici adiacenti. Le tribune per il pubblico sono caratterizzate dall'essere incastrate nella duna, come la cavea del teatro antico. I servizi sono stati collocati sotto la duna, per sfruttare lo spazio sottostante altrimenti
In questa pagina, la "duna" che contiene le gradinate e gli spogliatoi: piante, sezioni, prospetti, e vista. Nella pagina a lato, pianta d'insieme delle vasche, e vista esterna dello stadio del nuoto.
In this page, the "dune" housing tiers and locker rooms: plans, sections, elevations and a view. In the next page, plan of the pools, and exterior view of the swimming stadium.
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inutilizzabile. Le destinazioni riguardano gli uffici amministrativi, i locali tecnici, l'area spogliatoio suddivisa in maschile e femminile. Gli accessi dei nuotatori atleti avvengono dal percorso pedonale che taglia la duna parallelamente alla vasca natatoria esistente; gli utenti non possono essere visti grazie all'altezza "in
trincea" che consente di occultare il passaggio. Nelle scarpate inclinate della trincea sono state collocate piantumazioni visibili dall'interno; sulle dune un mix di edera e gelsomino a caduta, sul tetto pensile sistemazione a sedum. Il pubblico accede alla tribuna superiore da due scale laterali poste alle estremitĂ , mentre i Riqualificazione dello stadio del nuoto di Riccione (Rn), via Monterosa, mediante realizzazione di una nuova vasca esterna e nuovi impianti accessori. Committente: A.s.d. Polisportiva Comunale Riccione Team di progettazione: Progetto architettonico e del paesaggio: Studio RCF & Partners Progetto strutturale: Antao Progetti spa, Domagnano (RSM) Progetto impianti: Studio TI soc. coop., Rimini Coordinamento Sicurezza: Arcione Sicurezza Srl, Rimini Inizio lavori: ottobre 2011 Fine lavori: maggio 2012 Importo dei lavori: euro 2.300.000 ESCAVAZIONI CASADEI di Casadei Roberto snc Montescudo (Rn) OPERE EDILI: COOPERATIVA MURATORI VERUCCHIO scarl Verucchio (Rn) OPERE IMPIANTISTICHE: SB ELETTROIMPIANTI snc Morciano di Romagna (Rn) SERRAMENTI: MELUZZI srl - Villa Verucchio (Rn) TRATTAMENTO ACQUE: CULLIGAN ITALIA spa Cadriano di Granarolo E. (Bo) In alto, pianta degli spogliatoi e della gradinata. Nelle foto in questa pagina, gradinata e trampolino della vasca tuffi. Nella pagina a lato, una vista della vasca principale con la gradinata, un dettaglio del corridoio di accesso agli spogliatoi (sul retro della "duna") e l'accesso alla parte alta della "duna" stessa.
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Above, plan of the locker rooms and of the tiers. In the photos of this page, the tiers and the diving board. In the next page, view of the main pool with tiers, detail of the corridor to the locker rooms (rear of the "dune"), and stairs to the upper side of the "dune".
In alto e a destra, dettagli del bar-ristoro; al centro, elementi strutturali della struttura coperta; sotto, vista della "spiaggia" a verde.
Top and right, details of the coffee house; middle, structural elements of the covered building; below, view of the green beach.
A swimming stadium at Riccione (Rimini) Redeveloping the venue with "a pool in the dunes" The project involves the redevelopment of an area located nor th of the Riccione Swimming Stadium. The area is par t of the town's spor ting centre, which includes the town stadium, the tennis cour ts, the indoor facility, the baseball diamond and the athletics tracks.
The work focuses on a flat ground occupied by a swimming pool utilised in the summer by the public and as a diving basin. The current layout suggested the positioning of the new pool along the axis of the existing two thereby ensuring continuity in terms of perspective. The three pools aligned together allows for an overall view of the swimming stadium. The new swimming pool will principally host water polo events. The spectators' stands are characteristically set on a dune-like frame, not unlike the cavea of an ancient theatre. Ser vices facilities are located under the dunes to maximise the space that would have other wise remained unused. Admin offices, plant units and men and women changing rooms are located here.
portatori di handicap rimangono a quota bassa in posizione frontale alla vasca. La sistemazione delle aree esterne è riconducibile ad un criterio di "minimalismo ambientale": le parti libere sono state trattate con verde a prato (mix di festuca e altre essenze), lasciando in questo modo la possibilità di utilizzarle anche per manifestazioni temporanee ludico-sportive. Lungo Via Monterosa è stato collocato il barristorante delle dimensioni di circa mq.150, compresa la superficie porticata esterna. Il portico lungo la viabilità pubblica è aperto, cioè senza recinzioni, consentendo anche agli utenti esterni di incontrare persone che stanno utilizzando le strutture natatorie. Maria Carbone
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palestra a Vicenza
Ginnastica artistica al posto della piscina er poter ricollocare la storica società sportiva cittadina di ginnastica artistica Umberto I, che condivideva i locali con un Istituto scolastico, si è pensato di ricavare una palestra apposita dai locali dell'ex piscina coperta integrata nel Palazzetto dello Sport, la cui riqualificazione era da tempo in progetto. Del lavoro complessivo previsto sull'intero impianto sportivo
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è ora stato realizzato questo primo stralcio, destinato alla ginnastica artistica. Premessa L'impianto sportivo comunale di Via Goldoni è stato costruito nel 1972, su progetto datato 1968, dell'arch. Giuseppe Davanzo e dell'ing. Giandomenico Cocco, come impianto integrato tra piscina coperta e
palazzetto dello Ssport. Il progetto generale di riqualificazione del complesso di Via Goldoni, comprensivo del Palazzetto dello Sport e della ex piscina coperta, è di giugno 2004, suddiviso poi in progetti funzionali secondo obiettivi ben precisi, per poter distribuire nel tempo i finanziamenti comunali, mantenendo in funzione la struttura principale.
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Nel 2009, l'Amministrazione Comunale ha ravvisato la necessità di spostare la storica Società Sportiva cittadina di ginnastica, l'Umberto I, dalla sede di Contra' Burci, dove la Società divideva gli spazi con il vicino Istituto Fogazzaro. Gli spazi disponibili nella ex piscina sono minori di quelli prima disponibili e, soprattutto, non prevedono lo spazio
per il pubblico; tuttavia la SocietĂ diventa fruitrice di uno spazio ad uso esclusivo, e la situazione di precarietĂ e disagio vissuta fino allora risulta fortemente attenuata.
Oltre alla mancanza dello spazio per il pubblico, l'involucro esterno della ex piscina presenta dimensioni ristrette tali che non solo non consentono di aprire l'uso della
In questa pagina, pianta e sezioni di progetto. A destra, due viste opposte della palestra con le "buche attrezzi". Nella pagina di apertura, la palestra in funzione. In this page, plan and sections of the project. Next page, two opposite views of the gym hall with the "equipment holes". In the opening page, the gymnasium in use.
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palestra alla ginnastica ritmica, ma il campo ha dimensioni al di sotto, se pur di poco, della tolleranza ammessa del CONI nel caso di palestre per l'esercizio della
ginnastica: 17,18 m x 31,71 M contro i 16 m x 32 m richiesti. Per non avere troppe zone sovrapposte di attrezzi, ed evitare di trovarsi nuovamente costretti a
dover spostare tappeti e attrezzi (cavallo con maniglie, parallele, trave etc), si è deciso di utilizzare per la zona sportiva anche lo spazio della vasca piccola, inizialmente previsto come spogliatoi. Gli spogliatoi trovano spazio in un nuovo corpo di fabbrica a due piani fuori terra, da costruire ex novo nello spazio prospiciente Via Goldoni. In questo stesso ampliamento, al secondo piano, possono trovare spazio anche gli uffici della Società e una saletta riunioni. I lavori I lavori per il ricavo della palestra sono stati prevalentemente di tipo strutturale: il forte degrado subito dalle strutture a causa dei vapori acidi della piscina, la scarsa qualità della modalità costruttiva, gli adattamenti necessari per eliminare le vasche e le strutture di separazione tra la palestra e la saletta attigua di appendice, la necessaria riqualificazione della struttura ai fini della resistenza al fuoco e ai sismi, hanno richiesto interventi strutturali che hanno impegnato circa un terzo dell'intero intervento. La palestra è formata da una sala grande, da 535,16 mq, di altezza libera di 7 m, e da una saletta attigua di superficie di 135,63 mq, di altezza libera di 4,85 m. Essa è accessibile sia dalla nuova palazzina, sia dal cortile interno da una porta che dà direttamente sulla saletta attigua, sia direttamente da Viale Ferrarin. L'illuminazione naturale proviene sia da soffitto, che dalle pareti, dove sono state realizzate nuove aperture sul lato est. Oltre alla riqualificazione strutturale, necessaria per risolvere il forte degrado
New gym in Vicenza / Artistic gymnastics facility replaces swimming pool With a view to relocating the city's artistic gymnastics club, the Umberto I, which shares facilities with a school, the decision has been taken to build a gym where the former indoor swimming pool was located within the indoor stadium (Palazzetto dello Sport) whose renovation had been previously approved. The gym is the first instalment of the overall redevelopment of the sporting complex. The actual space that at one time hosted the swimming pool is smaller than what had been available previously and offers no room for spectators. Nevertheless, the club now becomes the exclusive user of a designated space, no longer having to bear the previous situation of precariousness when it had to share facilities with the school. The work required to construct the new gym
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was mainly structural in nature as much of the disrepair had been caused by the acidic vapours generated by the swimming pool and the poor building standards. Nearly one-third of the entire structural work involved the elimination of the pools, the construction of elements to separate the gym from an adjoining hall and the implementation of fireand quake-proof endowments. Considering the size of the gym, several "parachute pits" have been constructed to allow gymnasts follow through room at the end of their exercises. The new gym will come with the construction of a services facility hosting dressing rooms for athletes and instructors, besides administration offices, the entrance hall and a meeting room.
subito nel tempo e far fronte alle nuove norme antisismiche, sono state eseguite opere di coibentazione, infissi e di impianti in linea con la normativa vigente sulla certificazione edilizia. Date le dimensioni della palestra sono state ricavate delle "buche paracadute", che permettono di contenere nello spazio la rincorsa in chiusura dell'esercizio. A completamento della palestra sarĂ costruita una palazzina per contenere i servizi accessori agli spazi di attivitĂ : spogliatoi per praticanti ed istruttori, uffici amministrativi, ingresso, saletta riunioni. Le problematiche del recupero strutturale I lavori previsti nel primo stralcio sono quelli necessari per trasformare
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la ex piscina in palestra. Gli interventi effettuati sono quelli che, garantendo comunque la funzionalità, la sicurezza in senso lato e l'adeguatezza, potevano essere attuati con le risorse economiche rese disponibili dall'Amministrazione Comunale. I lavori della Fase 1 del primo stralcio, sono prevalentemente di natura strutturale: oltre alle demolizioni delle due vasche, del muro in calcestruzzo per recuperare il volume della ex zona filtri, alla demolizione dei collegamenti strutturali ed alla loro successiva ricostituzione adeguata alla nuova distribuzione planimetrica dello stabile, la mappatura puntuale del degrado, le indagini eseguite e le prime
verifiche strutturali eseguite, hanno reso ancor più grave il quadro complessivo dello stato strutturale dell'edificio valutato nel preliminare, confermando non solo l'opportunità della sostituzione dei preesistenti tegoli di copertura, ma indicando una diffusione generale e pesante del degrado di tutte le strutture esistenti. I prelievi di pull-out hanno confermato il buono stato del calcestruzzo delle strutture in profondità, quelle non intaccate dai vapori acidi della piscina, come ipotizzato inizialmente, ma l'eliminazione dei rivestimenti e del calcestruzzo laddove si presentavano screpolature superficiali, hanno messo in evidenza la scadente modalità esecutiva dei
Nella pagina di sinistra, dettagli di progetto inerenti la copertura, con il lucernario longitudinale, e viste della struttura in corso d'opera; in basso a destra, l'Assessore allo Sport di Vicenza Umberto Nicolai con l'ing. Giovanni Fichera. In questa pagina, la palestra attrezzata.
In the left page, project details about the coverage, with the longitudinal skylight, and views of the framework in progress; bottom right, the Councillor for Sports of Vicenza, I.Nicolai, with engineer G.Fichera. In this page, the gym hall equipped.
Ricavo di una palestra per l'esercizio della ginnastica artistica dai locali ex piscina coperta del Palasport a Vicenza Committente: Comune di Vicenza Settore Lavori Pubblici e Grandi Opere Responsabile del Procedimento: ing. Giovanni Fichera Progetto originario: AIM Valore Città Progettista varianti e direttore dei lavori: ing. Giovanni Fichera Lavori effettuati in tre fasi consecutive in relazione ai fondi via via disponibili per complessivi euro 1.300.000 circa Prima fase: euro 807.143 Inizio lavori: febbraio 2010 Fine lavori: marzo 2011 Seconda fase: euro 50.000 Inizio lavori: aprile 2011 Fine lavori: dicembre 2011 Inaugurazione: febbraio 2012 Impresa costruttrice: COGEMI srl, Marostica Struttura di copertura: Rubner Holzbau spa - Bressanone (Bz) Pavimentazione in PVC: Limonta Sport, Cologno al Serio (Bg) Attrezzature da ginnastica, materassini e paraspigoli: Fonti Luigi Eredi srl - Torino
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In alto, la saletta laterale: si notano i paraspigoli su tutti gli angoli. Nelle altre foto, lavori in corso sulla ex-piscina.
Top of the page, the side hall: you can see the edge protectors. In the other photos, works in progress on the former pool.
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getti, con copriferri inconsistenti. Staffe ed armature, anche principali, si trovavano così scoperte in numerosissime zone, ed in alcuni punti staffe ed altre armature metalliche minori risultavano corrose. Ovunque poi si è dovuto pulire a fondo con idrogetto le parti superficiali per mettere a nudo le parti del calcestruzzo e del ferro in buono stato, trattare queste parti con primer apposito e ridefinire la forma delle strutture, ricostituendo il copriferro necessario e sufficiente alla salvaguardia delle armature, sia dalla corrosione che dal calore in un eventuale incendio. I travetti trasversali di chiusura della trave longitudinale principale, che è stata precompressa in opera, ed è ad U rovescia, fortemente e diffusamente corrosi, sono stati rinsaldati nella loro funzione, sovrapponendovi una lamiera metallica, soluzione più economica rispetto la ricostruzione in calcestruzzo eseguita sulle altre parti. I quattro pilastri sono stati
collegati tra loro a due a due, per garantire la reciproca collaborazione in caso di sisma. Per alcune parti strutturali la sostituzione si presentava più conveniente della ricostituzione e/o della riqualificazione. I tegoli in calcestruzzo sono stati sostituiti con travi in legno lamellare, perché più leggere e più versatili in questa situazione particolare. Vanno a ricostituire la cadenza esistente dei tegoli, per riproporre la modularità dei cupolini del coperto, così come si presentano nel resto del Palazzetto dello Sport. Non sono però ad arco interno, come gli esistenti tegoli, per limitarne il costo di fornitura. Sono invece costituiti da due travi lineari, giuntate tra loro a 90°, con un L metallico, studiato perché garantisca l'incastro sull'unione a ginocchio. Altre parti strutturali sostituite, sono i pilastrini e la trave di sostegno del coperto del vano della vasca piccola, con altri elementi questa volta in calcestruzzo armato. Per eseguire i lavori sopradescritti, si sono demoliti il muro di recinzione in calcestruzzo lato est, e le rampe/filtro in calcestruzzo del collegamento della ex piscina con il solarium esterno, abbassato l'ex solarium alla quota del futuro pavimento della palestra, demolita la parete in calcestruzzo sottostante il finestrone a sud della parete della piscina per creare un varco alle macchine operatrici per la demolizione delle due vasche (solai e muri) fino ad arrivare al livello desiderato, per poi demolire i tegoli del coperto. Pietro Chianchiano
skatepark a Carrara (Massa)
Una struttura per surfare al coperto
ue artigiani in Versilia decidono di realizzare un impianto al coperto per lo skateboard: messo a disposizione un capannone e affidato a un architetto il compito di disegnare gli elementi strutturali, con i suggerimenti pratici degli skaters locali, ecco nascere lo skatepark "fatto in casa".
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Chi vuole sciare o snowbordare partendo dalla Versilia ne ha la possibilità pratica nel giro di circa un'ora, sempre che ci sia neve; chi vuole surfare si trova già sul
mare. Ma per skateare, un'attività in crescita soprattutto tra i più giovani, a Carrara c'era solo un'unica piazzetta sul lungomare. Il vero problema è la
mancanza di veri e propri park attrezzati, sia all'aperto che indoor, e non ci sono neanche veri e propri spot "naturali" (ossia utilizzabili attraverso le strutture urbane esistenti).
Da qui la decisione di due artigiani di creare "in casa" il punto fisso per skateare in qualsiasi giorno estivo e invernale. Un capannone era usato come rimessaggio
A sinistra, schema prospettico dell'impianto. Sotto, vista dell'area "street" (foto Simone Verona). Left, prospective outline of the venue. Below, view of the "street" area (ph. Simone Verona).
In questa pagina, a sinistra fasi costruttive della "bowl"; in alto, vista a lavoro concluso (foto Simone Verona); sopra, alcuni schemi di progetto. Nella pagina a lato, in alto, sezione e pianta dello skatepark. In basso, due figure al bordo del bowl: Carlo Cassan in un "backside smith", e Simone Verona in un "tailblock" (foto Federico Romanello).
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In this page, left, construction stages of the bowl; top, view as built (ph. Simone Verona); above, some project schemes. Next page, above, section and plan of the skatepark. Below, two figures on the edge of the bowl: Carlo Cassan in a "backside smith", and Simone Verona in a "tailblock" (ph. Federico Romanello).
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Sotto, disegno prospettico e particolari dell'area "street". Nella pagina di fronte, l'angolo shop (foto Simone Verona).
Below, prospective drawing and details of the "street" area. Next page, the shop corner (ph. Simone Verona).
Risponde il progettista Marco Morigi Come sei venuto in contatto con i ragazzi del Carrara Skatepark e con la loro idea di indoor park? Mi hanno contattato nei primi mesi del 2011 dopo aver letto gli annunci per la messa in vendita delle strutture che ho smantellato dall'ex Oasi Skatepark a Marina di Ravenna. Avevano manifestato l'intenzione di volere piazzare qualche rampa all'interno di un loro capannone poco utilizzato ma hanno poi optato per realizzarsi in casa nuove strutture vista la loro capacità lavorativa. Dopo alcune settimane ci siamo risentiti e mi hanno affidato l'incarico di progettazione dello skatepark. Qual'è stata la prima cosa che hai pensato quando ti hanno parlato della realizzazione di uno skatepark indoor a Carrara? Mi sono chiesto se le loro intenzioni fossero concrete o meno ma i presupposti erano buoni: artigiani e professionisti che sicuramente sapevano il fatto loro per diversi punti di vista e, fattore da non sottovalutate, un capannone a disposizione. Dal canto mio ho cercato fin dal principio di stare con i piedi per terra facendogli presente, sulla base della mie esperienze, che la realizzazione e gestione di uno skatepark, soprattutto se al coperto, non equivale ad una miniera di oro ma li ho sempre visti determinati e motivati nel perseguire questo progetto quindi eccoci a fissare la data di inaugurazione! Hai avuto piena libertà nella realizzazione del progetto? Essendo il committente non troppo esperto di skateboarding ho preferito abbozzargli diverse proposte progettuali per illustrare le variabili e capire fino a che punto si volevano spingere nella realizzazione di strutture più o meno complesse. Definita una linea comune e consona a quello che poteva essere il progetto di park nel suo insieme ho avuto carta bianca sugli andamenti delle strutture ma ho comunque investito parecchio tempo al coinvolgimento degli skater della
invernale per le imbarcazioni e magazzino: negli ultimi due anni il mercato nautico è andato a picco e così si è deciso di utilizzarlo dedicando lo spazio ai ragazzi per questo sport. L'idea iniziale era focalizzata su un park interamente "street" (cioè a imitazione dell'arredo urbano che si trova lungo i marciapiedi di città), dato che la maggior parte degli impianti visitati erano di questo tipo. Dopo vari scambi di idee e con la collaborazione di vari skaters del luogo (fra cui quello che sarà il progettista) si è arrivati alla conclusione che nel park ci dovesse essere anche una struttura che riprendesse i
Skatepark indoor ad Avenza, Carrara (Ms) Gestione: Area 52 Associazione Sportiva Dilettantistica Proprietà: Carlo Lattanzi e Luca Vatteroni di Area 52 ASD Progettista: Marco Morigi Apertura: dicembre 2011
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movimenti del surf e dello snow in modo da completare tutti i movimenti e gli stili degli skaters. La dimestichezza dei due artigiani/imprenditori nella lavorazione del legno ha fatto sì che durante la progettazione non vi fossero praticamente limiti alle forme delle strutture. Difficoltà principale è stata la costruzione della bowl, essendo una struttura complessa con curve tridimensionali. La struttura portante è in legno, con copertura finale in compensato di okoumè; la superficie skateabile è di 365 mq di cui un terzo a bowl e due terzi area "street". È ammesso solo l'uso di skateboard o
zona (Mario, Simone e Federico), opinione che ritengo sempre e comunque fondamentale in fase di progettazione di uno skatepark. Come sei arrivato alla versione progettuale definitiva? A grandi linee ho proposto in partenza 4 varianti: - una versione molto streettaiola tutta a bank, pianali, pedane, rail; - una versione più da skatepark classico con rampe da spinta laterali e funbox/piramide centrale; - una versione con una bella mini o ancora meglio con un 3/4 di bowl collegata all'area street; - infine una versione con una bowl a sé stante ed un'area street più piccola. In realtà per ogni versione ho proposto più varianti ma per ogni ipotesi il problema comune è stato quello di ragionare all'interno di un'area adibita a skatepark non troppo estesa di circa 365mq con una forma predefinita e con tanto di pilastro centrale da intralcio. Siccome in questa metratura puntare tutto sull'area street non avrebbe dato diversi risultati rispetto ad uno sfruttamento parziale della stessa ed il fatto che Carlo e Luca non abbiano dimostrato particolari perplessità alla realizzazione di curve o corner si è quindi optato per l'inserimento di una bowl che allo stato attuale occupa 1/3 della superficie, affiancata da una piccola area street. Tra le altre cose la scelta della bowl indoor crea anche continuità ad un certo tipo di skateboarding in Toscana visti i park di spicco in regione che sono la bowl di Pisa e la plaza di Lido di Camaiore. Per la realizzazione del progetto definitivo ti sei inspirato ad altri skateparks? Il progetto definito non si ispira a nessun park esistente in particolare ma per le alternative progettuali si sono presi come riferimento i seguenti skatepark:
- The Berrics, vista la presenza in entrambi gli skatepark di un soppalco per il pubblico con vista sulle rampe; - Un nuovo skatepark di Quiksilver, "Door 33", inaugurato durante l'estate; - Una bowl indoor tedesca, l'Omsa Bowl a Düsseldorf. C'è qualche elemento o struttura degno di nota che caratterizza questo skatepark? Ovviamente la bowl è l'elemento che contraddistingue lo skatepark e ne rappresenta il valore aggiunto. Per questa struttura ho dedicato maggiore attenzione in termini progettuali. È la prima kidney bowl in Italia tra l'altro al coperto, tutta a pool coping e di pubblico utilizzo (previo versamento di quota per accesso allo skatepark). La rampa presenta un telaio di faggio a incastro con le centine verticali e le giunture orizzontali totalmente tagliate al pantografo. Le giunture orizzontali delle centine hanno la particolarità di essere tutte orizzontali, come curve di livello, al contrario delle classiche traversine di abete, notoriamente poste a coltello, che sono perpendicolari alla curva. Sopra alla maglia della struttura portante c'è una quadrupla pennellatura: 3 strati di faggio montati a fasce incrociate dello spessore di 8mm ciascuno ed uno strato di scorrimento finale in okume dello spessore di 6mm montato a spicchi. Come se l'impazzimento di realizzare una rampa "tutta curva" che non presenta nemmeno un cm lineare di transizione (quarter) non fosse abbastanza, tutti e 4 gli strati della pennellatura sono stati, oltre che avvitati, incollati tra di loro creando un corpo unico solidissimo dello spessore di 3cm. Le mattonelle del bordo piscina non sono di cemento liscio come i bordi montati alla plaza di Lido di Camaiore o in altri park italiani bensì con una superficie sabbiata e meno regolare per dare quel gusto in più durante la grindata. La bowl, infine, presenta due profondità di 130 e 170 cm con differenti raggi di curvatura.
Skatepark at Carrara (Massa) / A facility for indoor skateboarding Two Versilia-based artisans have come up with the idea to create an indoor skateboard facility. In offering a warehouse and entrusting an architect with the task of designing the
structural elements, while local skateboarders provided practical tips, the artisans have successfully established a DIY skatepark of sorts. The main difficulty consisted in the construction of the bowl, which is a complex structure of tri-dimensional curves. The principal structure is in wood, covered in okoumè plywood, offering a total skating area of 365 sq. m, out of which one-third designed as a bowl and two-thirds as a "street". Only skateboards and rollerblades are allowed in the rink. The skatepark provides stands as well as a snacks booth on the gallery from where the entire skating area is visible. Free Wi-Fi is also available. A small shop offers skating gadgets and accessories. A HI-FI system provides music programming and daily features that youngsters can access with their I-pods. Beginners' courses are provided by an instructor.
pattini in linea. Nel park c'è un'area spettatori e ristoro (soft) situata sul soppalco, da dove si può vedere tutta la superficie sportiva e dove è stato predisposto il servizio WI-FI libero. C'è inoltre un piccolo shop all'ingresso dedicato allo skate dove si possono trovare tavole e accessori. E' stato predisposto impianto audio per musica giornaliera ed eventi e dove i ragazzi potranno ascoltare la loro musica preferita collegandosi direttamente con i loro ipod. È presente anche una scuola per i principianti con insegnate. Bruno Grillini
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Coperture pressostatiche 5. L’installazione Una fase fondamentale è l'installazione e rimozione della copertura pressostatica. L'installazione non verte solo sul corretto posizionamento della membrana e del relativo ancoraggio ma è anche installazione, verifica e controllo di tutti gli impianti nel loro complesso. E' una fase delicatissima e generalmente affidata a persone o aziende già esperte. Purtroppo le tipologie sono molto differenti e talvolta anche complesse specie per alcuni macchinari di supporto. Ciò non toglie che se una installazione è fatta secondo i corretti criteri riesce a dare alla struttura la giusta rispondenza rispetto ai valori di progetto per i quali è stata
costruita. Congiuntamente ad una corretta installazione devono essere verificate tutte le parti accessorie affinché queste non creino lacerazioni o danni alla membrana e siano in grado di funzionare secondo quanto previsto. A questo punto ci si domanda: chi fa i montaggi e gli smontaggi delle coperture? chi fa i controlli? chi chiede i certificati di produzione? chi verifica secondo quali regole di progettazione è stata costruita la copertura? In Italia l'unica cosa che viene richiesta dal legislatore è un certificato dei materiali impiegati. Ma se tali materiali sono idonei o no non è di interesse della burocrazia. Il
carico di vento, la rugosità, la dimensione della copertura influenzano il modo di costruire e la tipologia di materiali da impiegare: tutto questo non è conosciuto e non viene richiesto! Tutti questi controlli o verifiche dovrebbero essere fatti perlomeno dall'acquirente prima dell'acquisto. Momento fondamentale è dunque la posa della copertura. Essendo la copertura pressostatica una struttura che si monta e smonta ogni stagione, il CORRETTO montaggio/smontaggio ha un ruolo fondamentale nel mantenere inalterate le caratteristiche tecniche meccaniche della copertura e soprattutto la sua sicurezza; per
In questa pagina, fasi preliminari al montaggio di una copertura pressostatica. In senso orario: sito di installazione; scarico materiali; unione sezioni membrana; ancoraggio copertura.
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COPERTURE PRESSOSTATICHE
5. L’installazione
questo tali operazioni devono essere svolte da personale esperto che esegua tutte le fasi previste in maniera corretta.
Lo smontaggio Dopo aver posizionato a terra un telo di protezione e aver acceso l'impianto di riscaldamento (per eliminare eventuale condensa) si fa poggiare a terra la membrana e si comincia a piegarla manualmente; una volta piegata, la membrana va protetta con del politene nero e posizionata al riparo dal sole e dalla pioggia e sollevata da terra; si avrà cura di posizionare inoltre un disegno sopra al pacco telo di come si è proceduto alla piegatura.
COPERTURE PRESSOSTATICHE
Il rimontaggio Dopo aver controllato il funzionamento della macchina d'emergenza e il funzionamento della ventilazione primaria (per il bruciatore dovrà intervenire il bruciatorista che verificherà anche i fumi), si procederà al posizionamento a terra di un telo di protezione; quindi si aprirà la copertura secondo le indicazioni poste sopra il pacco del telo (il disegno posto a fine smontaggio). A seguito di queste operazioni si dovrà verificare che tutti gli elementi siano in perfetto stato (non vi siano strappi, gli elementi d'ancoraggio non siano arrugginiti, e nel caso di tubi d'ancoraggio gli stessi siano bloccati con un bullone), e che tutte le porte siano tassellate su un
cordolino in calcestruzzo, tutti i passaggi d'aria per il gonfiaggio di un eventuale intercapedine siano liberi. Il gestore dovrà richiedere che sia redatto a fine montaggio un certificato (su carta intestata dell'azienda) che certifichi la corretta posa e la corrispondenza di ogni elemento. Altresì l'impresa, nel caso abbia riscontrato anomalie e non sia stato possibile porvi rimedio in fase di montaggio, avrà l'obbligo di segnalarle chiedendo che siano risolte, e nei casi più gravi dovrà sconsigliarne l'uso mettendolo per iscritto.
Considerazioni finali Come può un "maestro di tennis" sapere se sta comprando una
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copertura realizzata secondo normativa? Per prima cosa deve chiedere a chi vende secondo quale normativa verrà eseguita la sua copertura, se per eseguirla viene fatto un calcolo con il vento di zona (nel caso chiederne copia), chiedere se è possibile andare a vedere la copertura mentre la stanno assemblando, farsi dare un campione di materiale con il quale verrà confezionata la propria copertura, farsi dare il disegno della copertura con evidenziati gli sforzi indotti in fondazione. Si ricorda che il tessuto deve essere assoggettato alla norma Europea EN 13501-1 paragonabile alla classe 1-2 Italiana: questo comporta che il
materiale in presenza di fiamma bruci, ma appena la fiamma venga meno si spenga e non coli (autoestinguenza); si consiglia di fare una verifica sia sul campione, sia successivamente in un angolino nascosto e non strutturale della copertura. Diffidare inoltre di chi genericamente indica membrane con Kt (*) eccezionali (nella maggior parte dei casi non viene espressa nemmeno l'unità di misura con cui sono stati calcolati). Altro punto: chi ha calcolato/verificato questi "Kt"? un istituto? un laboratorio? un veggente? In Italia l'ultima figura professionale sembra quella più interpellata ed infatti le varie risultanti potrebbero essere giocate al lotto…
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(*) Nota: che cosa è il K termico? É il coefficiente di trasmissione di calore proprio di un solido composto da più materiali (nel nostro caso, lo si utilizza per indicare le caratteristiche di una parete). Conseguentemente, per un fabbricato, maggiore è il K termico delle pareti perimetrali maggiore è la trasmissione di calore, maggiore è la dispersione: per garantire isolamento alla casa, il valore di K deve essere basso. Per esempio in edilizia per ottenere un K =0,25 si dovrebbe avere una parete di Cls dello spessore di 5,80 m, a fronte di 145 cm per una parete in mattoni forati o 65 cm per l'argilla espansa.
Nella sequenza a sinistra, da 1 a 6, il gonfiaggio della copertura. Sotto, l’interno della copertura montata. A destra, montaggio porta rotante.
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COPERTURE PRESSOSTATICHE
La tela azzurra del calcio italiano si macchia di... rosa per conquistare la settima stella UEFA La finalità è quella di conquistare la settima stella che la UEFA assegna in un esclusivo ranking alle Federazioni europee più meritevoli che hanno aderito alla Carta del Grassroots (calcio di base). Un obiettivo d'eccellenza alla portata del movimento italiano al quale il massimo organismo sportivo continentale richiede tuttavia un maggiore impegno sul versante dell'attività femminile, ancora non in linea con i numeri richiesti per l'assegnazione del prestigioso riconoscimento. Con poco più
di 13.000 tesserate ed una percentuale pari all' 1,6% rispetto agli oltre 800.000 maschi che praticano la disciplina calcistica, la UEFA richiede di raddoppiare il movimento femminile almeno fino al 3% e l'intenzione della Federazione per il prossimo futuro è quella di creare sempre maggiori opportunità di gioco per bambine e ragazze tra i 5 e i 19 anni. Sul versante femminile l'ottimo riscontro ottenuto dalle iniziative della "Superclasse Cup", "I valori scendono in campo", "Io
calcio a 5" e soprattutto dai Centri per lo Sviluppo del Calcio Femminile fortemente sostenuti dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC indica nella scuola una grande opportunità per intensificare numeri e tesseramenti. Maggio, mese del sole e dei fiori oltre ad ospitare le finali di tutti i progetti citati, si tinge di rosa nella settimana tra il 6 e l'11 nell'evento calcistico femminile per eccellenza "Women's Football Week".La settimana dedicata alla promozione dell'attivi-
Giving more room to girls as Italy targets UEFA's seventh star Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC), Italy's football governing body, is aiming for the seventh star assigned by the UEFA as part of an exclusive ranking involving those top national federations that have signed the Grassroots Charter, whose aim is to support grassroots football activities. The seventh star is a target in terms of excellence well within the reach of FIGC, which has however been asked by the parent body of European football to strengthen its efforts in nurturing women's and girl's football. In fact, this sphere of activity continues to be below mark and must be boosted if Italy is to get the coveted seventh star. Compared to the 800,000 men who play football, there are approximately 13,000 registered women players, equivalent to 1.6% of all FIGC registered players. The UEFA demands that the percentage be doubled to at least 3%. To meet this target, FIGC has outlined a series of initiatives whose aim is to provide broader playing opportunities for girls and women in the 5-to-19-year age group. Besides the good response coming from initiatives such the "Superclasse Cup," "On-field values," and "Me and the Five-a-Side," excellent work has been carried out by the Women Football Development Centres promoted by the FIGC Youth and School Sector, which is strongly committed to developing the sport in schools in order to boost the number of registered players.
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Il coordinatore del Corso di Laurea in Scienze Motorie, Sport e Salute Prof. Ludovico Magaudda.
tà femminile giovanile organizzata dalla Figc attraverso il Settore Giovanile e Scolastico, con la collaborazione del Club Italia, della Lega Nazionale Dilettanti, del Dipartimento Calcio Femminile, della Divisione Calcio a 5 e dell'Associazione Italiana Calciatori ormai ha raggiunto una sua precisa connotazione. Tante le iniziative in programma in diverse regioni italiane che vedranno protagoniste bambine e ragazze che giocano a calcio nei vari club o negli Istituti Scolastici, in particolare in quelli che hanno aderito al progetto "Io Calcio a 5" progetto nato per coinvolgere le scuole medie inferiori affinché agiscano da volano per la catalizzazione dell'interesse dei più giovani, ed in particolare delle ragazze, nei confronti del calcio. Del resto il calcio, soprattutto il calcio a 5, può essere considerato uno sport scolastico a tutti gli effetti, grazie anche alla facilità con cui si adatta ai piccoli spazi come palestre e ambienti esterni multiuso. Gli spazi ridotti, peraltro, predispongono ad un maggior coinvolgimento delle bambine e dei bambini con meno attitudine, disegnando ad hoc un
percorso didattico improntato all'inclusione di tutti gli alunni. Alla Women's Football Week messinese, aperta con la benedizione di Padre Paolo Galioto, hanno partecipato il centro Calcistico Femminile di Enna e Messina; la scuola "Leonardo
da Vinci" di Messsina e la scuola di Leonforte Enna sedi di progetto "Io calcio a 5" ; le scuole di calcio a 5 femminile di Messina, tutto lo staff siciliano del settore giovanile e scolastico della FIGC, il presidente ed il delegato provinciale del CONI di
La rappresentativa del centro federale di Messina con la squadra di Scienze Motorie e Sportive.
Messina Aldo Violato. Non solo calcio al femminile l'impegnativo obiettivo messinese ma anche la solidarietà con il programma denominato "Il cuore dell'atleta" in collaborazione con i padri Rogazionisti di Cristo Re-Sordomuti di Messina promosso dalla delegazione del CONI Messina in sinergia con il Corso di Laurea Scienze Motorie, Sport e Salute Messina e l'ufficio del coordinatore di Educazione Fisica. Nella prestigiosa struttura fondata il 10 Novembre del 1946 si offre da oltre 60 anni accoglienza per i piccoli e i poveri della città di Sant'Annibale M. Di Francia, fondatore dei Padri Rogazionisti (www.cristore.it). Padre Paolo Galioto Superiore della congregazione sposando a pieno i va-
lori del programma della FIGC ha concesso a titolo gratuito la struttura sportiva e ribadisce ad ogni occasione: abbiamo pensato che lo sport possa essere un importante veicolo per allenare le coscienze al rispetto ed alla solidarietà verso gli ultimi, gioca a calcio per garantire un pasto ai poveri, è il nostro slogan. Il cuore dell'atleta caratterizzerà anche i progetti relativi alla finale dei nuovi giochi della gioventù e della festa nazionale dello sport di cui daremo ampio risalto nei successivi appuntamenti... buon sport a tutti!!! Pasquale Cassalia messinaversolesettestelle
Il Miur si muove? (Ultimi gemiti di un governo dimissionato) È vero che un conto sono i tecnici, che restano, e un conto i politici, che vanno; ma da quando il governo si è dimesso sono comparsi alcuni provvedimenti che riguardano la scuola - e in particolare i rapporti tra sport e scuola - tali da far credere che il governo stesso fosse ancora vivo, e continuasse a funzionare in attesa che si riuscisse a costruirne uno nuovo (cosa che è finalmente avvenuta solo a fine aprile). Dai comunicati stampa del Ministero, rileviamo dunque alcune notizie che ci interessano. Piano Nazionale per la promozione dello sport a scuola Il ministro Francesco Profumo e il presidente del CONI Giovanni Malagò hanno firmato a Napoli un Accordo di Intenti per la realizzazione del Piano Nazionale per la promozione dello sport a scuola. Il documento definisce, per i prossimi anni scolastici, obiettivi da raggiungere, tempi, modalità e risorse da impegnare. L'impegno finanziario di MIUR e CONI sarà cospicuo, e verrà utilizzato per la revisione dei Giochi Sportivi Studenteschi, il progetto di educazione allo sport nella scuola Primaria, la promozione delle attività sportive nei luoghi di maggiore disagio sociale, l'ammodernamento degli impianti sportivi scolastici, le iniziative della Carta dello Studente legate allo sport, la stesura di nuove Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva. I Giochi Sportivi Studenteschi sono la naturale prosecuzione dell'attività di avviamento alla pratica sportiva che gli insegnanti di educazione fisica propongono nelle scuole secondarie di I e II grado. Organizzati in collaborazione con la Presidenza del
Consiglio, il CONI, il Comitato Paralimpico Italiano e le Federazioni Sportive, i Giochi Sportivi Studenteschi si articolano in una serie di competizioni selettive. Si inizia con quelle d'istituto, per giungere fino alle fasi internazionali. Questo modello organizzativo, adottato da molti anni, manifesta ormai diversi punti di criticità che devono essere affrontati. La nuova Intesa ne prevede la rivisitazione dalle fasi di istituto alle selezioni provinciali, regionali e nazionali, fino alle competizioni internazionali organizzate in accordo con l'International School Sport Federation. Il progetto prevede un piano organico di attività sportive dove confluiscano anche quelle proposte con i nuovi Giochi della Gioventù. Oltre ai fondi messi a disposizione dal MIUR e dalle Organizzazioni Sindacali per l'attività di avviamento alla pratica sportiva, sono stati stanziati ulteriori 3.500.000 euro cui si sommano per il 2012 e il 2013 anche 1.500.000 euro da parte dell'Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quanto al Progetto di educazione allo sport nella scuola primaria, questo oggi coinvolge tutte le province italiane, con l'adesione di circa 3.000 plessi scolastici e il coinvolgimento di oltre 2.700 laureati in scienze motorie/diplomati ISEF. Obiettivo dell'Intesa è assumere decisioni e strategie in merito alla prosecuzione dell'esperienza. Per le attività di avviamento allo sport dei ragazzi delle scuole elementari sono stati investiti 3.000.000,00 euro. L'anno precedente i fondi a disposizione erano 2 milioni. Già in passato sono state realizzate attività di promozione sportiva in luoghi di particolare disagio sociale giovanile, per prevenire la dispersione scolastica e l'emarginazione: i fondi messi a dispo-
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sizione del Miur per queste attività sono pari, quest'anno, a 1.000.000 euro. Per quanto riguarda gli impianti sportivi scolastici, questi sono patrimonio delle comunità locali, molto utilizzati anche da società e associazioni sportive. Spesso rappresentano sul territorio l'unico spazio idoneo per l'organizzazione di eventi sportivi che altrimenti non potrebbero avere luogo. Tra gli impegni assunti con l'Intesa, il monitoraggio entro settembre 2013 dello stato degli impianti sportivi scolastici, e l'organizzazione di eventuali interventi di miglioramento. Citiamo infine l'iniziativa della Carta dello Studente , la previsione di Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva, e l'avvio del portale www.giochisportivistudenteschi.it . Linee guida per l'edilizia scolastica Su proposta del ministro Francesco Profumo, dopo il parere della Conferenza Unificata, sono state emanate le linee-guida per l'edilizia scolastica, che vogliono essere degli indirizzi innovativi rispetto al Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975. Riportiamo dal comunicato stampa del Ministero. Le Linee Guida rinnovano i criteri per la progettazione dello spazio e delle dotazioni per la scuola del nuovo millennio. Per questo motivo si discostano dallo stile prescrittivo delle precedenti, risalenti al 1975. La nuova logica, infatti, è di tipo "prestazionale", e rende i criteri di progettazione più agevolmente adattabili alle esigenze didattiche e organizzative di una scuola in continuo mutamento. Vengono dunque riconfigurate la architetture interne, proponendo una concezione dello spazio differente da un modello di organizzazione
della didattica rimasto ancorato alla centralità della lezione frontale. Le Linee Guida appena approvate propongono invece spazi modulari, facilmente configurabili e in grado di rispondere a contesti educativi sempre diversi, ambienti plastici e flessibili, funzionali ai sistemi di insegnamento e apprendimento più avanzati. Se infatti cambiano le metodologie della didattica, superando l'impostazione frontale, anche la realizzazione degli edifici scolastici dovrà rispondere a parametri e criteri architettonici e dell'organizzazione dello spazio del tutto nuovi. Pubblichiamo le Linee-guida nelle schede tecniche, in appendice a questo numero di Tsport; alcuni capitoli, come vedrete, riguardano in parti-
colare gli spazi dedicati alle attività sportive e motorie. Non vi aspettate comunque nulla di clamoroso: vedremo in queste pagine come i progetti di impianti sportivi in ambiente scolastico potranno realmente evolvere in una direzione veramente innovativa del rapporto tra spazi e attività. Intanto troverete qui di seguito un progetto di palestra scolastica che presenta già dei caratteri di originalità nel panorama delle scuole italiane. Nuove scuole con il Fondo immobiliare Il MIUR ci informa, infine, che la predisposizione e l'approvazione delle nuove Linee Guida si inserisce all'interno di un percorso iniziato con
un'approfondita ricognizione internazionale, presentata nell'ambito del convegno "Quando lo spazio insegna" del 16 maggio 2012. In quella occasione è stata avviata una ricerca di soluzioni operative che consentano un'effettiva rigenerazione del patrimonio scolastico, per renderlo più adatto all'evoluzione tecnologica e rispondente ai criteri di sicurezza. Un impegno, questo, che si è poi concretizzato anche attraverso la recente direttiva firmata dal ministro Profumo, che prevede lo stanziamento di 38 milioni di euro da destinare alla costruzione di nuove scuole attraverso lo strumento del fondo immobiliare e nel rispetto delle nuove Linee Guida. B.G.
Comuni e Province per la scuola Pesaro/1: è stata inaugurata la palestra restaurata della scuola media Dante Alighieri in via Gattoni a Soria. Il radicale lavoro di restauro, iniziato nel 2010 e finanziato dal Comune di Pesaro per un importo di oltre 1 milione di euro, ha riguardato alcune opere strutturali secondo le norme antisismiche, l'adeguamento dell'impianto elettrico, la predisposizione di pannelli solari e fotovoltaici per la produzione di energia pulita e acqua calda sanitaria. Attraverso quest'ultimo intervento, la palestra è quasi completamente autonoma dal punto di vista energetico, per il riscaldamento e per la climatizzazione. Grazie alla qualità del progetto - interamente realizzato dall'ufficio tecnico del Comune - la palestra Dante Alighieri dal punto di vista del rispetto ambientale concorre per un importante premio che assegna l'Unione europea a opere pubbliche orientate al risparmio energetico e all'ecosostenibilità.
Pesaro/2: un'azienda marchigiana assicurerà la manutenzione ordinaria dei tetti delle scuole Bramante, Genga e Marconi per 25 anni. In cambio, installerà un impianto fotovoltaico per la produzione di energia pulita: un'operazione a costo zero definita una vera innovazione sul piano nazionale. Provincia di Lucca: è stato presentato un piano completo degli interventi necessari sugli edifici che ospitano le scuole superiori e ha individuato alcune possibili azioni grazie alle quali rendere più sicure e confortevoli le scuole del territorio. Si tratta di un Piano Straordinario e Strategico, composto da ben 40 schedeintervento, che contiene 34 progetti e 6 proposte per opere più complesse. Riportiamo di seguito gli interventi previsti, in particolare, per le palestre scolastiche. Viareggio: Istituto Alberghiero "Marconi" Il progetto di riqualificazione energetica della palestra dell'Istituto Alberghiero e per la Ristorazione "G. Marconi" di Viareggio è finalizzato al rifacimento del manto di copertura tramite la rimozione di tutte le scossaline laterali e la messa in opera di un nuovo strato isolante e di un manto di finitura costituito da una guaina impermeabilizzante ecologica. La copertura così realizzata sarà adeguata alla normativa nazionale e garantirà una riduzione dei consumi per il riscaldamento di circa il 20%. L'intervento permetterà inoltre di installare delle linee vita per garantire nel tempo la manutenzione in sicurezza del manto di copertura. Importo totale: 130.000 euro.
Viareggio: ITI "Galilei" Il progetto prevede l'ampliamento della palestra polifunzionale realizzata alcuni anni fa a servizio dell'ITI Galileo Galilei di Viareggio mediante la realizzazione di un nuovo impianto reso necessario dalla carenza di strutture sportive di base. Il numero degli impianti attuali disponibili nell'area viareggina è largamente insufficiente rispetto al numero delle associazioni sportive presenti sul territorio il che impone una pesante turnazione se non addirittura la loro esclusione dall'uso degli impianti stessi per mancanza di disponibilità. L'impianto progettato ha caratteristiche spiccate di polifunzionalità in quanto è possibile praticare al suo interno più discipline sportive sia di squadra sia individuali. L'area di gioco è tale da consentire sia l'esercizio della pallavolo che soprattutto della ginnastica artistica, ritmica, a corpo libero ecc. rimanendo comunque possibile compiere attività di educazione fisica, esercizi riabilitativi ecc. Importo totale: 800.000 euro. Viareggio: ITC "Piaggia" Gli interventi riguardano il miglioramento del comfort termico delle palestre con l'installazione di nuovi terminali e di una centralina per la tele gestione per la regolazione a distanza dell'impianto. Si effettueranno inoltre la ristrutturazione dei locali servizi igienici e spogliatoi dove verranno installati anche due montascale che permetteranno la completa fruizione di tutti gli spazi ad utenti con disabilità motorie nonché la realizzazione di un camminamento protetto sulla copertura che permetterà l'effettuazione degli interventi di manutenzione ordinaria in sicurezza. Importo totale: 350.000 euro. Camaiore: Istituto Magistrale "Chini" Il progetto di riqualificazione energetica della palestra dell'Istituto Magistrale "Chini" di Camaiore è finalizzato al rifacimento della copertura. L'intervento prevede la rimozione di tutte le scossaline perimetrali e la messa in opera di un nuovo strato isolante e di un manto di finitura costituito da una guaina impermeabilizzante ecologica. La copertura garantirà una riduzione dei consumi per il riscaldamento di circa il 20%. Importo totale: 240.000 euro. Pietrasanta: Istituto d'Arte "Stagi" L'intervento prevede l'impermeabilizzazione e l'isolamento termico della copertura del corpo palestra. La copertura così realizzata garantirà una riduzione dei consumi per il riscaldamento di circa il 20%. Si prevede inoltre la ripresa del cemento armato delle facciate con trattamento dell'acciaio, la ricostruzione delle parti cementizie distaccate, la realizzazione di linee vita per garantire la sicurezza dei futuri interventi manutentivi, lo smontaggio e rimontaggio dell'impianto fotovoltaico con sostituzione delle componenti non più funzionanti, la realizzazione di un impianto solare termico per l'acqua calda sanitaria, la riqualificazione dei servizi igienici e degli spogliatoi, la revisione dell'impianto elettrico e la sostituzione dei terminali dell'impianto termico. Importo totale: 1.250.000 euro.
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palestre scolastiche
Palestre scolastiche: interventi recenti per un servizio fondamentale per la pratica sportiva dei più piccoli '11 aprile 2013, dopo il benestare della Conferenza Unificata, sono state approvate le nuove linee guida sull'Edilizia Scolastica proposte dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca). Le Linee Guida contengono i nuovi criteri da seguire per la progettazione e per la scelta delle dotazioni delle strutture scolastiche, aggiornando il DM 18/12/1975, fino ad oggi principale testo di legge di riferimento in materia. Obiettivo è quello di realizzare edifici sostenibili e adeguati alle nuove esigenze metodologiche e tecnologiche sempre più orientate ai sistemi
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automatizzati ICT. "Le Linee Guida propongono invece spazi modulari - si legge nel commento al documento - facilmente configurabili e in grado di rispondere a contesti educativi sempre diversi, ambienti plastici e flessibili, funzionali ai sistemi di insegnamento e apprendimento più avanzati. Se infatti cambiano le metodologie della didattica, superando l'impostazione frontale, anche la realizzazione degli edifici scolastici dovrà rispondere a parametri e criteri architettonici e dell'organizzazione dello spazio del tutto nuovi".
Per quanto riguarda gli spazi sportivi, rimandiamo il lettore agli stralci delle nuove linee guida pubblicati nelle "Schede tecniche" in appendice a questo fascicolo di Tsport, ed in particolare ai paragrafi: III.10.1 Attività motorie e palestra III.10.2 Piscina III.10.3 Area sportiva esterna Negli ultimi anni lo Studio SdiA dell'architetto Paolo Pettene si è occupato della progettazione e direzione lavori di diversi interventi di realizzazione di nuove palestre scolastiche di dimensioni ridotte a servizio della didattica sportiva nelle
scuole primarie e secondarie. In particolare in queste pagine vengono presentati i progetti per la realizzazione di due nuove palestre scolastiche a Canelli (At) e Castellazzo Bormida (Al) e un intervento di riqualificazione e messa a norma della palestra dell'Istituto Scolastico Salesiano Maria Ausiliatrice a Novara. Permangono ancora forti limiti per quanto riguarda la disponibilità di spazi coperti indoor annessi alle scuole, in ordine all'utilizzo, alle dimensioni dei campi attività, alla presenza del pubblico, all'armatura minima essenziale dei servizi di supporto oltre alle
In queste due pagine, la palestra scolastica a Castellazzo Bormida: sopra, rendering esterno; a sinistra, sezione; nella pagina di fronte, pianta e rendering interno. In these two pages, school gym at Castellazzo Bormida: above, rendering of the exterior; left, section; nezt page, plan and rendering of the interior.
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caratteristiche prestazionali sportive. Esiste la consapevolezza del ruolo che hanno comunque svolto le palestre scolastiche nei confronti delle società sportive minori offrendo la sede per sviluppare l'attività sportiva, anche se spesso in condizioni minimali. Pertanto le nuove linee guida potrebbero essere l'occasione della riqualificazione delle cosiddette palestre scolastiche per un rilancio dell'attività sportiva scolastica, che rimane l'azione propedeutica all'avviamento agonistico delle diverse discipline. Dal punto di vista progettuale e realizzativo potrebbe costituire motivo di ripresa di investimenti a livello pubblico per i comuni e pertanto per tutto l'indotto edilizio. Deve essere evidenziato che il punto di partenza deve essere l'azione progettuale finalizzata alle risorse economiche che dovranno essere necessariamente messe a disposizione della finanza pubblica, anche con modalità attuative diversificate.
e servizi, degli spazi accessori e di supporto necessari allo svolgimento della pratica sportiva in conformità della normativa sportiva (norme CONI) e scolastica (DM 18 dicembre 1975). La palestra sarà inquadrabile come tipologia di "Impianti sportivi di esercizio" (secondo classificazione norme CONI) con valenza di interesse sociale e promozionale dell'attività sportiva, non destinati all'agonismo o comunque all'agonismo locale, in cui poter svolgere
tutte le attività propedeutiche, formative e/o di mantenimento delle discipline sportive regolamentate dalle rispettive Federazioni sportive. In base alla normativa sull'edilizia scolastica, "3.5 Caratteristiche degli spazi per l'educazione fisica e sportiva e per il servizio sanitario" la palestra sarà del tipo "B2 palestre regolamentari" da 600 mq più i relativi servizi, aperte anche alla comunità extra scolastica, per scuole secondarie di secondo grado
Nuova palestra scolastica a servizio del complesso scolastico Scavia a Castellazzo Bormida L'intervento di Castellazzo Bormida ha riguardato la progettazione di una nuova palestra a servizio del complesso scolastico "G. Scavia" in diretta adiacenza funzionale con il complesso esistente per le attività sportive scolastiche ed extrascolastiche, nonché l'adeguamento di locali accessori preesistenti. La nuova palestra andrà a completare la dotazione di strutture sportive a servizio dell'attività scolastica a livello comunale andando a soddisfare la necessità di spazi per l'attività didattica per i bambini e i ragazzi che frequentano la scuola dell'obbligo. Essa sarà dotata di spogliatoi 63
con incremento di 150 mq per spazio per il pubblico e relativi servizi igienici. La costruzione dell'opera verrà eseguita in due fasi successive: realizzazione della struttura prefabbricata (spazio attività con altezza libera sul campo di gioco di 7 metri e locali di supporto: spogliatoi e servizi secondo normativa) al rustico con impiantistica indotta e successiva fornitura della pavimentazione sportiva e opere di completamento (ad eempio spazio da destinare
In questa pagina, dall'alto: due rendering dell'esterno; pianta; rendering dell'interno; sezioni. Nella pagina a lato, e in ultima pagina, interno della palestra di Canelli ristrutturata.
In this page, from above: two renderings of the exterior; plan; rendering of the interior; sections. In the next and in the following pages, interior of the renewed gym of Canelli.
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al pubblico, delimitato e attrezzato con tribunetta della profondità di circa 2,4 m che si sviluppa per l'intera lunghezza della palestra). Si potrà inoltre valutare di inserire sulle pareti intorno allo spazio attività attrezzatura specifica quale il palco di salita, il quadro svedese, ecc. Sul parterre attività di impronta complessiva con le fasce di rispetto (33x19,5 m) sono previste le tracciature per il campo da pallacanestro (26x14m) e per il campo da pallavolo (18x9 m). Il parterre attività sarà dotato di ingressi distinti e separati (controllo ed accoglienza) per gli atleti/utenti in caso di attività sportiva scolastica, per pubblico utenti in occasione di manifestazioni sportive extrascolastiche. In tale caso la massima capienza della tribunetta dovrà essere inferiore alle 100 persone. Purtroppo come sempre ci si è scontrati contro la disponibilità di risorse economiche. L'esigenza di realizzare un contenitore di determinate dimensioni volumetriche e l'economicità dell'opera si sono tradotti in un sistema costruttivo del
tipo prefabbricato. Nello studio dell'involucro si è cercato di proporre un nuovo linguaggio architettonico differente dall'ordinario fabbricato industriale, privilegiando gli aspetti più astratti di una immagine sintetica a basso impatto ambientale. La configurazione dei prospetti è risolta con un dinamico alternarsi di campi in cemento, policarbonato, vetro e metallo liberamente ritagliati nelle superfici perimetrali a formare un'ampia trama a scacchiera in fase con il ritmo dei pilastri. L'effetto visivo (quasi grafico) del collage tra materiali diversi, tra zone opache, traslucide e trasparenti è amplificato dall'uso dei colori: il grigio, l'antracite dei pannelli in c.a., il bianco, il verde, il giallo e l'arancio delle lastre in policarbonato. L'adozione di dispositivi e componenti tecnologici con utilizzo di materiali ad elevata efficienza costituiti da subsistemi già sperimentati, ma di massima tendenza prestazionale, sistema di paramento
murario con facciata a tipologia continua in pannelli prefabbricati ad elevato isolamento termico, pacchetto di copertura in finitura di lamiera preverniciata coibentata e controsoffito in lastre in cls armato interposte tra i tegoli di copertura, con basso rilievi per effetto "antirombo" con coibentazione in lana minerale, confermano la sostenibilità del nuovo contenitore. I lavori della palestra sono già stati affidati con bando ad evidenza pubblica. Sono momentaneamente fermi a causa del Patto di Stabilità che deve essere rispettato dal Comune di Castellazzo Bormida. Nuova palestra scolastica a servizio delle scuole elementari Bosca a Canelli (Asti) L'intervento di Canelli ha riguardato la costruzione di una nuova palestra scolastica a servizio della scuola elementare "U. Bosca", in adiacenza funzionale con il
complesso scolastico esistente. Il progetto prevedeva la realizzazione di un grande parterre riscaldato ed illuminato, idoneo per lo svolgimento delle attività motorie a livello scolastico nonché per gli sport di squadra di tipo indoor quali basket, pallavolo, calcetto, pallamano con idonea pavimentazione sintetica polivalente. Il progetto complessivo ha previsto anche la realizzazione di locali spogliatoio, locale magazzino e centrale termica, servizi igienici per il pubblico e tutte le opere di sistemazioni esterne e di infrastrutturazione idonee per la realizzazione di un nuovo polo sportivo completo, funzionale ed in grado di assolvere non solo al fabbisogno determinato dall'utenza scolastica ma anche di costituire un impianto autonomo e funzionale al di fuori dell'ambito scolastico usufruibile da società
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sportive, gruppi e da ogni altra categorie di utenza durante tutto l'arco della giornata. L'intervento è stato realizzato in due lotti: il primo ha visto la realizzazione del corpo palestra con impianto di ventilazione-riscaldamento ed impianto di illuminazione. Successivamente è stata realizzata la pavimentazione sportiva di tipo sintetico per utilizzo polivalente. A causa delle limitate risorse a disposizione dell'Amministrazione Comunale si è realizzata una struttura prefabbricata con idoneo pacchetto di coibentazione per garantire i parametri minimi del risparmio energetico. L'impiantistica indotta è stata realizzata nel rispetto dei parametri fissati dalle tabelle B e C delle Norme CONI. La struttura presenta un'architettura minimale ed essenziale (rispetto al progetto immaginato nella prima fase di redazione progettuale) in ragione dei limiti economici stringenti che
purtroppo non hanno permesso in questa fase di realizzare il lotto di completamento (eventualmente realizzabile in un secondo tempo). La palestra risulta in grado comunque di assolvere in piena sicurezza alle funzioni per le quali è stata realizzata e cioè permettere la pratica motoria degli alunni della scuola elementare ed eventualmente essere utilizzata in orario extrascolastico dalle associazioni sportive locali. Riqualificazione palestra scolastica Istituto Scolastico Paritario a Novara Gli interventi (di importo relativamente contenuto e in parte finanziati con fondi regionali LR 93/95 Interventi a sostegno
dell'impiantistica sportiva) sono stati finalizzati alla manutenzione straordinaria e al miglioramento funzionale della palestra scolastica a servizio dell'istituto Maria Ausiliatrice a Novara con rifacimento della pavimentazione, della controsoffittatura, dei serramenti e dell'impianto di illuminazione. La struttura è classificabile come un impianto di esercizio secondo le norme CONI, cioè un impianto non destinato all'attività agonistica, ma di esclusivo interesse sociale e promozionale dell'attività sportiva e nella fattispecie dell'attività sportiva e ricreativa dell'istituto in cui si colloca che conta circa 350 allievi. L'intervento ha previsto opere che non riguardavano strettamente la funzionalità
sportiva, ma che sono state realizzate per mantenere l'impianto in idonee condizioni di efficienza, garantendo igiene e sicurezza per l'utenza. Si è proceduto al rifacimento con fornitura e posa di pavimentazione calandrata e vulcanizzata a base di gomma del tipo Sportflex con
School gyms: latest action to boost a service that is key for children's access to sports The education ministry's new guidelines governing school buildings were issued last 11 April. The ministry has targeted the construction of sustainable buildings, in line with the latest technological developments where focus has been on ensuring an ever higher degree of automation. This number will provide reports on the construction of two new school gyms at Canelli (Asti) and Castellazzo Bormida (Alessandria) and on a redevelopment project in a school at Novara, where work has been carried to ensure the gym's compliance with the latest construction standards. Available indoor space at schools continues to be an issue with a chronic lack of sufficiently large in-house facilities to ensure a broader range of sporting activities, the presence of spectators, and the keeping of the basic range
of sporting equipment. But there is nevertheless full awareness of the crucial role played by school gyms in aiding smaller sports clubs by providing venues, albeit often belowstandard venues. It is therefore hoped that the new ministerial guidelines will provide the opportunity to boost school gyms with a view to giving a new stimulus to PE at schools, which often provides an introduction to a sporting discipline that children could take up later in their lives. The plan that has been outlined could also act as a new beginning in terms of government investments in public sector construction as a whole, providing a lifeline to struggling municipalities. What needs to be highlighted is, however, the need for a series well-defined project to be financed by public money, earmarking and allotting such funds through diversified procedures with respect to the past.
strato di usura con superficie liscia o goffrata, antisdrucciolevole, antiriflesso comprensivo di fornitura e posa di zoccolino perimetrale il tutto posato su lamina stabilizzante, impermeabilizzante ed isolante in fibra di vetro. Sono state realizzate le tracciature per l'attività di pallavolo e pallacanestro. Inoltre si è provveduto alla sostituzione della controsoffittatura preesistente con una nuova costituita da pannelli con materiale isolante e fonoassorbente e alla realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione e fornitura di un estrattore d'aria per il normale ricircolo dell'aria nell'ambito attività (si è mantenuto l'impianto di riscaldamento preesistente). La riqualificazione ha previsto inoltre la tinteggiatura delle pareti perimetrali dell'ambito attività e la sostituzione dei serramenti perimetrali con fornitura e posa di nuovi serramenti in alluminio con vetrate isolanti termoacustiche tipo vetrocamera con due lastre di cristallo antisfondamento E' stato sostituito il parapetto a servizio della tribuna pubblico preesistente. Sono inoltre stati riqualificati gli spogliatoi con rifacimento totale dei servizi igienici e degli impianti, pavimenti, rivestimenti, sanitari e serramenti. Cristina Demarchi Giancarlo Fischetti
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Richiedete il volume “Invecchiamento dei manti sinteticiâ€? al consorzio CIAS info@ciasimpianti.com o ad una delle societĂ consorziate
progettare l’accessibilità
Realtà Aumentata: nuova frontiera del wayfinding
1. Introduzione Le nuove frontiere del "wayfinding" vedono l'uso degli strumenti smart (smartphone e tablet) su cui sono installate delle App di Realtà Aumentata (Augmented Reality - AR) per muoversi ed orientarsi nello spazio che circonda l'uomo. Le potenzialità dell'AR sono enormi, particolarmente nello spazio "mobile" dove la società di ricerca ARCchart prevede che nel 2015 saranno presenti sul mercato 2,2 bilioni di telefoni abilitati alla tecnologia AR, ed in questa direzione stanno andando la ricerca e lo sviluppo di App pensate per il mondo dello sport e dell'universal design in genere. 2. Wayfinding Tra i diversi modi di relazionare l'individuo con lo spazio che lo circonda, vi è quello in cui i sistemi di segnaletica orientativa consentono più facilmente di far riconoscere l'articolazione dei luoghi o le funzioni che in essi vengono svolte; questo approccio rientra nel wayfinding, che può essere riguardato come la
modalità per trasferire informazioni ambientali agli individui, attraverso la segnaletica orientativa e/o altri mezzi di comunicazione, supportando in questo modo le strategie che le persone usano per trovare la giusta direzione in ambienti nuovi o familiari, basate sulle loro capacità ed abitudini percettive e cognitive.
3. Orientamento e segnaletica Molto spesso accade che in un centro o complesso sportivo, in campus universitario, in un aeroporto, in una stazione, nella metropolitana, in uno spazio urbano o comunque in una realtà in cui ci si trova per la prima volta, si avverta uno stato di disagio dovuto al non saper collegare il significato degli stimoli provenienti dall'esterno in un cuntinuum concatenato, ossia un ambiente di cui si riesca a riconoscere il senso anche al di là degli stimoli immediati. In queste condizioni si è tesi alla ricerca di un qualsiasi indice che promuova dei 68
collegamenti fra le varie informazioni percettive, che giungono dall'ambiente come slegate e carenti di significato per i nostri fini comportamentali. Si è allora assai motivati e tesi alla ricerca di ogni dato che possa confortare le nostre decisioni ed i nostri movimenti, tentando di conferire struttura ed identità all'ambiente esplorato. I mezzi e gli strumenti di orientamento usati per questa operazione sono diversi: le sensazioni visive di colore, di forma, di movimento, o la polarizzazione della luce, ed altri sensi come l'udito, il tatto, l'olfatto, la cinestetica, la percezione di gravità ed anche i campi elettrici o magnetici. Tuttavia quando, come spesso avviene nell'architettura contemporanea, gli indizi orientativi da soli non sono più sufficienti alla segnalazione delle diverse componenti e funzioni architettoniche, oppure non sono organizzati secondo un progetto unitario,
nell'individuo si genera un senso di ansietà e persino di paura che incide negativamente sul suo equilibrio e sul suo stato di benessere. Questa condizione psico-fisica risulta maggiormente accentuata quando coloro che ricercano l'informazione sono individui con problemi motori, sensoriali o cognitivi, la cui energia può talvolta essere limitata dalla stessa disabilità. La creazione di un buon sistema di segnaletica orientativa, in quest'ottica, non deve essere riguardato come un argomento accessorio, ma complementare a tutti quei requisiti che concorrono a rendere la progettazione dello spazio completa e con valenze qualitative e di vantaggio in termini di beneficio sociale.
4. Applicazione della realtà aumentata al wayfinding La "realtà aumentata" (AR) è una tecnologia in grado di delineare nuovi paradigmi di
In alto a sinistra, screenshot dell'App "My Way Aéroport de Paris". Qui sopra, screenshot dell'App dell'aeroporto di Copenhagen.
comunicazione e nuove forme di contenuti digitali interattivi che possono favorire nuove modalità di accesso alle risorse presenti nella realtà, lavorando anche sull'arricchimento delle esperienze degli stessi utilizzatori. Questa tecnologia trova applicazione in dispositivi mobili come gli smartphone (iPhone e Android) ed i tablet (iPad o tablet con sistema operativo Android), mediante i quali possono essere convogliati ed integrati tutti quegli elementi (informazioni tratte da data base, immagini reali e virtuali, punti di interesse geolocalizzati, dati sensibili, etc.) che consentono di "aumentare" le informazioni che si possono recepire dalla realtà, superando i soli dati percettivi. Le applicazioni di realtà aumentata applicate al wayfinding si basano prevalentemente su sistemi i cui requisiti sono: la dotazione di Sistema di Posizionamento Globale (GPS), il magnetometro (bussola) e la possibilità di visualizzare un flusso video in tempo reale, oltre ad un collegamento internet per ricevere i dati
online. La fotocamera del dispositivo inquadra in tempo reale l'ambiente circostante, sul quale vengono sovrapposti livelli di contenuto, con dati riferiti a Punti di Interesse geolocalizzati (PDI) o elementi 3D. La necessità di fornire informazioni in tempo reale a coloro che usano abitualmente strumenti smart, ha portato allo sviluppo di una serie di App sia generiche, che tematiche per favorire l'individuazione di una serie di servizi presenti nell'area d'azione degli utilizzatori.
5. App in AR tematiche Una "App" è un programma pensato per funzionare su uno strumento smart e può assolvere ad alcune delle funzioni che abitualmente governiamo sul pc, come navigare su internet, gestire le mail, consultare le mappe, prendere appunti su un notes, adattandosi alle dimensioni ridotte degli schermi degli smartphone o tablet. Le "App" in AR tematiche sono volte al mondo della mobilità (per motivi di lavoro, turistici, o semplicemente per favorire i movimenti delle persone), degli spostamenti in tempo reale, in cui è fondamentale ottenere informazioni dall'ambiente circostante.
Screenshot dell'App "Nerest Tube" di Londra.
Tra queste si possono segnalare alcune applicazioni particolarmente interessanti. Gli aeroporti Charles de Gaulle e Orly di Parigi hanno realizzato e messo a disposizione dei viaggiatori l'App "My Way Aéroport de Paris". È un sistema di wayfinding intuitivo, che fornisce ai passeggeri un personale controllo del loro viaggio, con un beneficio diretto non solo per gli stessi passeggeri, ma anche per l'aeroporto. Per il passeggero
Augmented Reality: taking wayfinding to the next level The new frontiers of "wayfinding" foresee the use of smart tools, including smartphones and tablets, on which Augmented Reality (AR) Apps have been installed to help find orientation and move better in the surrounding milieu. The potential of AR is enormous especially out in the "mobile" space where according to the ARCchart research firm there will be some 2.2 billion AR technology smartphones in the market by 2015. Currently focus is on developing Apps especially for sports and, more generally, for universal design. Among the many ways persons relate to the
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surrounding space there is the one where signal-oriented systems allow for an enhanced recognition of the articulation of places or of the functions taking place therein. This approach is part of the wayfinding technique which can be viewed as the way to transfer cues from the external environment through signal-oriented and/or other means of communications, thereby providing a support to the strategies persons use to find the correct route in either unfamiliar or familiar environment based on their perceptive and cognitive abilities and patterns.
sapere in tempo reale dove andare e come arrivarci fornisce un controllo in prima persona del viaggio. Per l'aeroporto sapere di avere un passeggero che è in grado di controllare autonomamente il suo viaggio, presenta dei risvolti positivi, poiché aumenta il livello di soddisfazione individuale, che si può tramutare anche in una crescita del sistema aeroportuale commerciale, grazie al fatto che il passeggero ha più tempo libero a disposizione prima dell'imbarco. A tal fine l'App "My Way Aéroports de Paris" è articolata in 4 sezioni (itinerari, tempo libero, servizi e favoriti) e consente al passeggero di: determinare la propria posizione nell'aeroporto; ottenere la direzione per le sue destinazioni, con finalità prioritaria quella dell'imbarco;
ottenere informazioni sulla posizione degli spazi dediti al tempo libero ed ai servizi; memorizzare le ricerche effettuate in passato nella sezione "favoriti", per futuri utilizzi. Aéroports de Paris non è l'unico operatore che fornisce tali servizi, infatti anche l'aeroporto di Copenhagen ha sviluppato un'App con un sistema di "realtà aumentata", che consente ai viaggiatori di usare la fotocamera del loro smartphone per determinare la loro distanza da un determinato punto dell'aeroporto e capire come arrivarci. Tuttavia, in entrambi i casi, se le nuove tecnologie rispondono alle esigenze del viaggiatore moderno, la segnaletica tradizionale rimane comunque un sistema di orientamento necessario. Nella visione dei responsabili
Screenshot dell'App "Sancti Benedicti in AR+".
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dell'Aéroports de Paris le applicazioni per smartphone rappresentano sicuramente il futuro del wayfinding, ma non possono sostituire la segnaletica tradizionale. Ci sono persone che sono totalmente dipendenti dalle nuove tecnologie, altre che, al contrario, non usano le nuove tecnologie ed infine quelle che si collocano a metà. La tecnologia, pertanto, non può essere vista come una soluzione esclusiva, ma solamente un'opzione aggiuntiva che per chi è in grado di usarla. L'azienda "Acrossair" ha realizzato l'App "Nearest Tube", un'applicazione di realtà aumentata che consente di visualizzare sul proprio dispositivo smart, tramite la fotocamera, la posizione della fermata della metropolitana più vicina. Tenendo il display del
telefono orizzontale e parallelo alla pavimentazione, le 13 linee della metropolitana di Londra sono visualizzate con frecce colorate. Posizionando il telefono in verticale, viene visualizzata la stazione più vicina, come un layer sovrapposto a quanto visualizzato nella realtà: in che direzione è collocata rispetto alla posizione dell'utilizzatore, quanti chilometri o miglia è distante e che tipo di linea vi passa. Alzando di più il telefono, sempre in verticale, compaiono anche le stazioni più distanti, come un sistema di icone tra loro sovrapposte. Un'App con fini turistici e ricreativi è in fase di sviluppo da parte della Sapienza Università di Roma con la Provincia di Frosinone, per documentare il tratto della "Via Benedicti" che prende il nome di: Cammino delle abbazie da Subiaco a Montecassino, sulle orme di San Benedetto. L'applicazione tiene conto che negli ultimi anni il modo di fare informazione e comunicare cultura e servizi sono notevolmente cambiati. In tale ottica l'App "Sancti Benedicti in AR+" intende sviluppare tematiche connesse con le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), dal momento che esse costituiscono il nucleo della società basata sulla conoscenza, così come specificato nel Settimo Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico approvato dal Parlamento Europeo. Nello specifico l'applicazione intende applicare le TIC alla valorizzazione del patrimonio culturale, sviluppando un mezzo di comunicazione digitale in grado di incentivare l'accessibilità, l'interazione e la comunicazione di un contesto ricco come quello
Screenshot dell’App “Layar” e, a destra, dell’App “Wikitude World Browser”.
della Ciociaria e della "Via Benedicti", in particolare. L'App "Sancti Benedicti in AR+" si rivolge ad un turista moderno, per il quale lo smartphone o il tablet sta sostituendo le tradizionali fonti di informazione, come mappe, brochure e guide turistiche, per diventare strumento di esplorazione del territorio. Si tratta di un'applicazione rivolta ad utenti anche alle prime armi con il web tourism in quanto è basato su un sistema ad icone, semplice e diretto che consente di organizzare la visita del percorso della "Via Benedicti" in maniera pratica e veloce, direttamente e in ogni momento sul proprio dispositivo mobile. Inoltre le informazioni riguardanti il funzionamento si possono trovare sia sul sito internet dedicato, sia sui pannelli distribuiti lungo il percorso della "Via Benedicti" mediante collegamento con Codice QR o Qrcode. Si tratta di un servizio pensato sia per i turisti (l'applicazione è in lingua inglese ed italiana) sia per i cittadini i quali, grazie a "Sancti Benedicti in AR+", possono muoversi sul Cammino delle abbazie da Subiaco a Montecassino, sulle orme di San Benedetto,
ottenendo informazioni utili relative alle Abbazie inserite nel percorso ed ai servizi di interesse turistico del territorio circostante. L'App, infatti, risponde pienamente al trend di mercato che vuole in costante crescita il numero di turisti fai da te (attualmente al 84% su base giovanile e 68% su base globale).
6. App in AR generiche Nel caso dei dispositivi mobili, la lettura dei servizi presenti nel territorio può avvenire atraverso l'uso di due App in AR di libero utilizzo come "Wikitude" e "Layar", due guide interattive configurabili dagli stessi utilizzatori, che consentono di arricchire le informazioni su specifici luoghi. Anche in questo caso la combinazione di GPS, Internet, bussola, fotocamera, consentono, puntando in una direzione, di ottenere direttamente informazioni sul display. "Layar" è un reality browser in grado di visualizzare informazioni digitali in tempo reale, attraverso la realtà inquadrata dalla fotocamera dello smartphone. L'applicativo estrae i suoi contenuti da Twitter, Flickr, Panoramio, Google Maps, Wikipedia e altri servizi web
simili sfruttando lo schema dei "Layers" (strati o livelli). Ogni layer dell'applicazione contiene delle informazioni, dati che possono essere sovrapposti alla realtà fisica per fornire informazioni digitali dettagliate aggiuntive sul punto di interesse. La possibilità di aggiungere layer sempre diversi, consente di far crescere la quantità di informazioni aggiuntive messe a disposizione. "Layar" si presenta composto da quattro sezioni principali, Favorites, Featured, Popular e Search. La prima in realtà, maschera Layar Local Search che, appoggiandosi ai server di Google, visualizza i luoghi di interesse intorno alla propria posizione, visualizzando i punti come su delle Google Maps. Basta digitare una parola chiave come "cinema" o "bar" e l'applicazione si mette alla ricerca di luoghi che corrispondono ai criteri presenti in zona. Accedendo a Featured e Popular, invece, si accede ai veri e propri Layers, che fungono quasi da plugin aggiuntivi che sono in grado di fornire informazioni diverse. Trattandosi di un browser attraverso il quale "navigare" la realtà aumentata, non permette di creare dei Layer personalizzati, gli utenti possono inserire i contenuti
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categorizzandoli sui diversi canali web come i social network e sarà poi l'applicazione che una volta lanciata scaricherà e visualizzerà in tempo reale tutte queste diverse informazioni. "Wikitude World Browser" consente di esplorare il mondo che ci circonda in "realtà aumentata" (AR). Si possono vedere luoghi, punti di interesse ed altri contenuti in AR che siano collocati nel campo visivo della fotocamera. Con la funzione "Wikitude myWorld" può anche essere creato un mondo personalizzato in Augmented Reality. Lo strumento Create Place consente di contrassegnare la posizione del ristorante preferito o qualsiasi altro luogo per significativo, come un punto d'incontro, l'abitazione, un albergo o un bene culturale. Il "nostro" World può essere condiviso con gli amici su Facebook, con un reciproco scambio di informazioni. Il sistema consente anche di effettuare una ricerca tra i contenuti ed i punti di interesse presenti su Wikipedia, Youtube, Twitter, Flickr. Tommaso Empler
parco acquatico a Curtea de Arges (Romania)
Progetto (sostenibile) per un parco d'acque
Il concept Trattandosi di un parco acquatico, con piscina e centro benessere, il concept evoca quattro parole chiave ben definite: l'acqua, lo sport, il divertimento e il relax. Queste, all'interno della
'Amministrazione di questo antico centro della Romania ha ricevuto la proposta di progetto relativa alla realizzazione di un centro natatorio, con annessa club house e centro benessere (prima fase dei lavori) e di un parco acquatico all'aperto (seconda fase dei lavori) per poter richiedere di finanziare tali opere attraverso il "contributo europeo con i fondi strutturali".
L
L'amministrazione comunale è quella di Curtea de Arges, città distante da Bucarest circa 155 km, una delle più antiche della Romania e capitale della Valacchia, da cui il nome Curtea (Corte). Nei secoli è stata sede di una diocesi cattolica, poi passata alla Chiesa ortodossa, motivo per cui
possiede numerose chiese medievali, e uno dei monasteri più belli del Paese, fondato tra il 1512 e il 1517 dalla famiglia principesca di Valacchia e diventato, dal 1914, la necropoli della famiglia reale di Romania; inoltre il Monastero rappresenta un capolavoro dell'architettura sacra con più di 150 motivi ornamentali d'ispirazione tradizionale romena, bizantina, araba e persiana.
Sopra, schizzi concettuali di progetto; sotto, rendering notturno. A destra, pianta dell'edificio al livello vasche.
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progettazione stessa, si ripetono e si evidenziano maggiormente nella distribuzione funzionale e nel rapporto che i vari ambienti hanno tra loro. L'idea progettuale è stata improntata alla linearità e alla pulizia delle forme, al fine di trasmettere al fruitore una sensazione di razionalità formale e "ordine" dell'impianto edilizio. Il progetto è stato improntato a criteri di funzionalità, oltre che a quelli estetici, dove la prima esigenza è il raggiungimento della completa sostenibilità ambientale, in cui i materiali impiegati ed il sistema costruttivo sono subordinati a questa esigenza primaria, al fine di concorrere al
raggiungimento di un riconoscimento da parte del prestigioso sistema statunitense di classificazione dell'efficienza energetica e dell'impronta ecologica degli edifici L.E.E.D. (Leadership in Energy and Environmental Design). L'essenza consiste nel rapporto diretto tra edificio e scopo, caratteristiche dei materiali ed eleganza del sistema costruttivo e soprattutto il rapporto tra l'ambiente interno e l'ambiente esterno, una sorta di rapporto intrinseco ed estrinseco tra l'edificio e la natura circostante, dato nel caso specifico dalle immense pareti vetrate che costituiscono l'edificio e che creano una sorta di
"confine/non confine" tra i due ambienti, quello interno e quello esterno. È così si ha l'effetto ottico del verde e della vegetazione circostante che si "insinua" in maniera del tutto naturale all'interno della struttura e, allo stesso tempo, sembra che l'edifico si adatti e si "plasmi" all'ambiente che lo circonda, un rapporto biunivoco tra i due elementi che crea un equilibrio perfetto in cui trascorrere piacevolmente del tempo. L'intervento Come si diceva l'intervento rappresenta quanto di più interessante sotto il profilo della sostenibilità ambientale, sia dal punto di vista dei materiali di
realizzazione, con una riciclabilità pari a circa all'85%, sia dal punto di vista degli impianti da realizzare, basati essenzialmente sulle energie alternative e quindi orientati al basso impatto energetico. L'area interessata è costituita da un lotto di circa 55x200 m (11000 mq), sviluppato maggiormente in lunghezza secondo l'asse Nord-Sud su un'ampia area libera lungo il fiume principale della città, l'Arges. Le caratteristiche geografiche del lotto stesso hanno indirizzato la progettazione verso un impianto longitudinale, creando un attraversamento ed una
fruizione della struttura molto graduale, tramite un passaggio di livelli funzionali diversi. Da un grande portale a "L" evidenziato dal colore rosso si accede all'edificio, che occuperà la totale larghezza del lotto, completamente orientato a sud e che avanza all'interno del lotto stesso con una piscina coperta, la quale si estende come se fosse quasi una prosecuzione stessa dell'edificio. L'ampia area esterna accoglierà in una seconda fase dei progettazione e dei lavori, un'estesa area verde, che accoglierà solarium esterni ed aiuole, oltre al vero e proprio parco acquatico, con giochi d'acqua e
strutture sportive specifiche. Distribuzione Dal punto di vista planimetrico l'intero edificio si compone di tre corpi a pianta rettangolare, relazionati tra loro in base agli spazi e alle funzioni in essi collocati. Il corpo principale centrale funge da ingresso e smistamento nelle due ali laterali, le quali non sono simmetricamente una di fronte all'altra ma "slittate" rispetto all'asse centrale in modo da conferire all'impianto intero una spinta longitudinale e un senso di dinamicità. Il rapporto tra spazio e funzioni è stato studiato in modo tale che non si verifichino sovrapposizioni di
Above, concept sketches; below, rendering in night light. Right, plan at pools level.
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percorsi tra gli utenti, per questo ad ogni corpo è stata assegnata una serie di funzioni precise, tra esse correlate, che possano palesare maggiormente l'ergonomia dell'edificio. Il corpo centrale Il corpo centrale ospita la hall, un grande spazio di accoglienza con vista sulla piscina. L'utente appena entra attraverso il portale a "L" evidenziato dal colore rosso si trova alla sua sinistra il punto della reception a cui rivolgersi e alla sua destra una zona bar-ristoro con dehors. Al centro della hall due ascensori trasparenti panoramici, affiancati da due corpi scala, portano al
parco acquatico a Curtea de Arges (Romania)
Progetto (sostenibile) per un parco d'acque
Il concept Trattandosi di un parco acquatico, con piscina e centro benessere, il concept evoca quattro parole chiave ben definite: l'acqua, lo sport, il divertimento e il relax. Queste, all'interno della
'Amministrazione di questo antico centro della Romania ha ricevuto la proposta di progetto relativa alla realizzazione di un centro natatorio, con annessa club house e centro benessere (prima fase dei lavori) e di un parco acquatico all'aperto (seconda fase dei lavori) per poter richiedere di finanziare tali opere attraverso il "contributo europeo con i fondi strutturali".
L
L'amministrazione comunale è quella di Curtea de Arges, città distante da Bucarest circa 155 km, una delle più antiche della Romania e capitale della Valacchia, da cui il nome Curtea (Corte). Nei secoli è stata sede di una diocesi cattolica, poi passata alla Chiesa ortodossa, motivo per cui
possiede numerose chiese medievali, e uno dei monasteri più belli del Paese, fondato tra il 1512 e il 1517 dalla famiglia principesca di Valacchia e diventato, dal 1914, la necropoli della famiglia reale di Romania; inoltre il Monastero rappresenta un capolavoro dell'architettura sacra con più di 150 motivi ornamentali d'ispirazione tradizionale romena, bizantina, araba e persiana.
Sopra, schizzi concettuali di progetto; sotto, rendering notturno. A destra, pianta dell'edificio al livello vasche.
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progettazione stessa, si ripetono e si evidenziano maggiormente nella distribuzione funzionale e nel rapporto che i vari ambienti hanno tra loro. L'idea progettuale è stata improntata alla linearità e alla pulizia delle forme, al fine di trasmettere al fruitore una sensazione di razionalità formale e "ordine" dell'impianto edilizio. Il progetto è stato improntato a criteri di funzionalità, oltre che a quelli estetici, dove la prima esigenza è il raggiungimento della completa sostenibilità ambientale, in cui i materiali impiegati ed il sistema costruttivo sono subordinati a questa esigenza primaria, al fine di concorrere al
raggiungimento di un riconoscimento da parte del prestigioso sistema statunitense di classificazione dell'efficienza energetica e dell'impronta ecologica degli edifici L.E.E.D. (Leadership in Energy and Environmental Design). L'essenza consiste nel rapporto diretto tra edificio e scopo, caratteristiche dei materiali ed eleganza del sistema costruttivo e soprattutto il rapporto tra l'ambiente interno e l'ambiente esterno, una sorta di rapporto intrinseco ed estrinseco tra l'edificio e la natura circostante, dato nel caso specifico dalle immense pareti vetrate che costituiscono l'edificio e che creano una sorta di
"confine/non confine" tra i due ambienti, quello interno e quello esterno. È così si ha l'effetto ottico del verde e della vegetazione circostante che si "insinua" in maniera del tutto naturale all'interno della struttura e, allo stesso tempo, sembra che l'edifico si adatti e si "plasmi" all'ambiente che lo circonda, un rapporto biunivoco tra i due elementi che crea un equilibrio perfetto in cui trascorrere piacevolmente del tempo. L'intervento Come si diceva l'intervento rappresenta quanto di più interessante sotto il profilo della sostenibilità ambientale, sia dal punto di vista dei materiali di
realizzazione, con una riciclabilità pari a circa all'85%, sia dal punto di vista degli impianti da realizzare, basati essenzialmente sulle energie alternative e quindi orientati al basso impatto energetico. L'area interessata è costituita da un lotto di circa 55x200 m (11000 mq), sviluppato maggiormente in lunghezza secondo l'asse Nord-Sud su un'ampia area libera lungo il fiume principale della città, l'Arges. Le caratteristiche geografiche del lotto stesso hanno indirizzato la progettazione verso un impianto longitudinale, creando un attraversamento ed una
fruizione della struttura molto graduale, tramite un passaggio di livelli funzionali diversi. Da un grande portale a "L" evidenziato dal colore rosso si accede all'edificio, che occuperà la totale larghezza del lotto, completamente orientato a sud e che avanza all'interno del lotto stesso con una piscina coperta, la quale si estende come se fosse quasi una prosecuzione stessa dell'edificio. L'ampia area esterna accoglierà in una seconda fase dei progettazione e dei lavori, un'estesa area verde, che accoglierà solarium esterni ed aiuole, oltre al vero e proprio parco acquatico, con giochi d'acqua e
strutture sportive specifiche. Distribuzione Dal punto di vista planimetrico l'intero edificio si compone di tre corpi a pianta rettangolare, relazionati tra loro in base agli spazi e alle funzioni in essi collocati. Il corpo principale centrale funge da ingresso e smistamento nelle due ali laterali, le quali non sono simmetricamente una di fronte all'altra ma "slittate" rispetto all'asse centrale in modo da conferire all'impianto intero una spinta longitudinale e un senso di dinamicità. Il rapporto tra spazio e funzioni è stato studiato in modo tale che non si verifichino sovrapposizioni di
Above, concept sketches; below, rendering in night light. Right, plan at pools level.
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percorsi tra gli utenti, per questo ad ogni corpo è stata assegnata una serie di funzioni precise, tra esse correlate, che possano palesare maggiormente l'ergonomia dell'edificio. Il corpo centrale Il corpo centrale ospita la hall, un grande spazio di accoglienza con vista sulla piscina. L'utente appena entra attraverso il portale a "L" evidenziato dal colore rosso si trova alla sua sinistra il punto della reception a cui rivolgersi e alla sua destra una zona bar-ristoro con dehors. Al centro della hall due ascensori trasparenti panoramici, affiancati da due corpi scala, portano al
Centro natatorio con annessa club house e centro benessere a Curtea de Arges (Romania) Committente: Comune di Curtea de Arges Progettista opere edili: arch. Stefano Longhi Anno di progettazione: 2012 Costo previsto di realizzazione: euro 8.500.000
GLI IMPIANTI La progettazione concentrata sull'ecosostenibilità e sulle energie alternative, orientata al basso impatto energetico, ha adottato le seguenti soluzioni per la gestione degli impianti. 1. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO costituito da un impianto geotermico e da un solare termico. Geotermico - L'energia geotermica è una forma di energia sfruttabile che deriva dal calore presente negli strati più profondi della crosta terrestre, infatti penetrando in profondità nella superficie terrestre la temperatura diventa gradualmente più elevata, aumentando mediamente di circa 30 °C per ogni km che si scende in profondità. Per estrarre ed usare il calore imprigionato nella Terra è necessario individuare le zone con anomalia termica positiva dove il calore terrestre è concentrato, il serbatoio o giacimento geotermico, e per ottenere un ottimale riscaldamento di case o serre viene messa in atto l'azione di fluidi a bassa temperatura. In sintesi il sistema geotermico a bassa entalpia sfrutta il naturale calore del terreno con l'ausilio di una pompa di calore e riesce a produrre energia termica per l'acqua calda sanitaria e per il riscaldamento degli edifici. Solare termico - Altra risorsa per fornire acqua calda ai servizi igienici è il pannello solare termico (detto anche collettore solare), si tratta di un dispositivo atto alla conversione della radiazione solare in energia termica e al suo trasferimento verso un accumulatore per un uso successivo. Un sistema solare termico normalmente è composto da un pannello che riceve l'energia solare, da uno scambiatore dove circola il fluido utilizzato per trasferirla al serbatoio utilizzato per immagazzinare l'energia accumulata. Il serbatoio provvede a immagazzinare l'acqua domestica che viene messa a contatto con il fluido tramite una serpentina, la quale consente al fluido di trasferire all'acqua l'energia immagazzinata senza contaminare l'acqua. Questa acqua può essere utilizzata come acqua calda nelle abitazioni (80%integrazione) o può essere utilizzata per integrare il riscaldamento a pavimento degli ambienti (10%integrazione). I pannelli solari sono in grado di fornire acqua calda in buone quantità ma non possono sostituire completamente gli usuali metodi di riscaldamento per via dell'incostanza dell'energia solare. 2. IMPIANTO DI ENERGIA ELETTRICA, anch'esso di tipo misto, in quanto sarà appoggiato sia alla rete che integrato con pannelli fotovoltaici. Fotovoltaico - Si installa sulla copertura piana dell'edificio una
serie di pannelli fotovoltaici che trasformano direttamente la luce solare in energia elettrica, sfruttando il cosiddetto effetto fotoelettrico.Il principio di funzionamento si basa sulla proprietà che hanno alcuni materiali semiconduttori opportunamente trattati, come il silicio, di fornire energia elettrica quando sono colpiti da radiazione solare. I vantaggi dei dispositivi fotovoltaici sono molteplici: - esigenze di manutenzione ridotte in quanto non ci sono parti meccaniche in movimento; - eliminate le perdite di distribuzione dell'energia elettrica perché vengono installati vicino all'utilizzatore finale; - non produce inquinamento di alcun genere (acustico, atmosferico, ecc.) durante il suo funzionamento; - è possibile prevedere la produzione annuale di energia con un piccolo margine di errore, indipendentemente dalla variabilità di richiesta. 3. IMPIANTO DI RECUPERO DELL'ACQUA: verrà espletato sia attraverso l'utilizzo di filtri di membrana per la depurazione dell'acqua della piscina e il suo successivo riutilizzo sia attraverso un sistema di recupero delle acque piovane. Filtri a membrana - La depurazione delle acque delle piscine avviene tramite dei filtri a membrana. I processi a membrane utilizzati nel trattamento delle acque sono: la microfiltrazione, l'ultrafiltrazione, la nanofiltrazione, l'osmosi. Tutto ciò permette il recupero del 50-60 % sia delle acque che verrebbero altrimenti eliminate, sia dell'energia termica. Recupero dell'acqua piovana - La media del consumo d'acqua nei paesi europei è di oltre 150 litri al giorno a testa. Circa la metà potrebbe essere costituita da acqua non potabile. Il sistema permette il recupero e l'utilizzo dell'acqua piovana che può essere vantaggiosamente impiegata per l'irrigazione dei giardini, per lo scarico d'acqua dei W.C., per i bucati e per il lavaggio dell'auto. Il sistema è costituito da un robusto serbatoio da interrare in materiale plastico (con capacità da 8.000 a 18.000 litri) dotato di pozzetto di ispezione e di presa d'acqua con galleggiante per prelevare l'acqua in superficie. Il serbatoio riceve l'acqua dal pluviale tramite opportuni filtri. Il sistema è collegato (eventualmente in parallelo) all'impianto idraulico dell'edificio tramite un gruppo di regolazione e pompaggio: l'acqua recuperata viene utilizzata per i servizi che non richiedono acqua potabile.
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In questa pagina e nella precedente, viste simulate da diverse angolazioni e con diverse condizioni di illuminazione. A destra, organizzazione distributiva degli spazi sui due livelli.
In this page and previous, simulated views from different angles and with different lighting conditions. Next page, distribution organization of the spaces at the two levels.
Aquapark at Curtea de Arges (Romania) / A sustainable project for a water park The local administration of this ancient town in Romania has received a project for the construction of a swimming complex that includes a clubhouse, a wellness centre and an outdoor aquapark. The project would allow the city administration to apply for financing from the "European structural fund". Considering that it is a waterpark, complete with swimming pool and wellness centre, the underlying concept involves four keywords: water, sport, entertainment and relaxation. The project is based on functional criteria
besides aesthetic ones where a primary concern has been to minimise environmental impact by utilising sustainable material and construction methods. The aim is to qualify for L.E.E.D. (Leadership in Energy and Environmental Design), the prestigious US energy efficiency system and green building classification. The layout of the complex consists of three separate rectangular building blocks: the main structure that acts as point of access to the other two wings.
secondo livello e controllano tutta l'area relax circostante che si protende verso la piscina attraverso l'intera parete vetrata. Al primo piano troviamo una seconda hall, dove dal lato piscina è collocata una porzione di palestra con pareti totalmente vetrate, mentre alle spalle delle scale e degli ascensori sono ubicati alcuni negozi (parrucchiere, estetista e centro di bellezza). Il corpo di destra Il corpo di destra ospita al piano terra l'area degli spogliatoi della piscina (365 mq), dove un lungo corridoio di distribuzione consente l'accesso agli spogliatoi maschili, femminili e degli istruttori, tutti dotati di zone filtro e percorsi obbligati in conformità alle norme di igiene. Ogni spogliatoio è dotato di due WC standard, uno per disabili e sei docce, una vasca lavapiedi per consentire l'accesso alla piscina in condizioni igieniche ottimali ed il tornello unidirezionale per il rientro. In
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questa stessa ala a servizio della piscina sono collocati i servizi necessari (es. il fasciatoio) per i bimbi che svolgeranno attività di acquaticità e l'infermeria. Al secondo piano il blocco ha dimensioni ridotte rispetto a quello sottostante ed ospita un ristorante di circa 100 posti (205 mq), con ampia terrazza panoramica coperta parzialmente da frangisole metallici, che regolano il passaggio dei raggi solari e garantiscono una corretta illuminazione sia in estate che in inverno, e che contribuiscono esternamente a conferire leggerezza e dinamismo al volume architettonico. Il ristorante è servito da una cucina (92 mq) fornita da aree predisposte per il lavaggio delle stoviglie, per la preparazione di verdure, di piatti freddi e di carni, nonché servizi igienici e spogliatoi riservati al personale e un magazzino comunicante con il piano terra, in corrispondenza del bar, tramite un montacarichi adibito al rifornimento.
Il corpo di sinistra Il corpo di sinistra ospita il centro benessere (150 mq) e la SPA (188 mq). All'ingresso il socio del club trova una piccola reception di accoglienza ed una sala d'attesa, per poi essere accompagnato nei vari spazi dedicati al benessere attraverso un corridoio distributivo che consente di accedere alle docce solari, ai servizi igienici, alle sale trattamenti, allo spogliatoio maschile o a quello femminile, all'area del bagno turco, delle saune, della vasca idromassaggio jacuzzi e delle docce emozionali con trattamenti di cromoterapia, preventivamente attraversando una vasca lava piedi che ancora una volta garantisce il rispetto delle norme di igiene. L'intera area termina con una sala relax (100 mq) semi-coperta completa di lettini e che comunica con la piscina. Al piano superiore si sviluppa una grande palestra (355 mq totali) con attrezzi sportivi, tapis roulant, cyclette, spogliatoi e servizi
per utenza maschile e femminili, e che si estende parzialmente anche nel corpo centrale, creando un tunnel vetrato sopra la piscina dal quale si può svolgere ed osservare l'attività fisica. La piscina Un blocco completamente vetrato, sia nella partizione verticale che nella copertura, scandito da una serie di pilastri in acciaio, in perfetta corrispondenza con il primo corpo centrale, di cui è una prosecuzione, la cui funzione è quella di "chiudere" la grande area piscina, costituita da una vasca di 12,5x25 m ed una più piccola per i bambini di 12,5x7 m; la copertura è mobile, dove i moduli scorrono e si impilano automaticamente tramite un sistema meccanico, consentendo l'utilizzo differenziato della zona piscina in base alle stagione. La struttura La struttura portante verrà realizzata in XLAM di nuova 77
tecnologia, pannelli di legno massiccio a strati incrociati di grandi dimensioni, formati da più strati di tavole, sovrapposti e incollati uno sull'altro in modo che la sfibratura di ogni singolo strato sia ruotata nel piano del pannello di 90° rispetto agli strati adiacenti. I vantaggi di questo tipo di costruzione sono molteplici: stratigrafia più semplice, maggiore stabilità dimensionale, capacità strutturale bidimensionale del pannello. Questi elementi possono essere realizzati di diverse forme e adattati di volta in volta alle richieste formali e funzionali. Spesso realizzati come strutture scatolari, con un telaio di legno lamellare incollato e un rivestimento strutturale formato da diversi tipi di pannelli sottili, il cui spazio interno degli elementi a cassone può essere usato per installazioni elettriche, corpi illuminanti, condotti per la ventilazione, materiale isolante. Erika Chiaro
Centro natatorio con annessa club house e centro benessere a Curtea de Arges (Romania) Committente: Comune di Curtea de Arges Progettista opere edili: arch. Stefano Longhi Anno di progettazione: 2012 Costo previsto di realizzazione: euro 8.500.000
GLI IMPIANTI La progettazione concentrata sull'ecosostenibilità e sulle energie alternative, orientata al basso impatto energetico, ha adottato le seguenti soluzioni per la gestione degli impianti. 1. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO costituito da un impianto geotermico e da un solare termico. Geotermico - L'energia geotermica è una forma di energia sfruttabile che deriva dal calore presente negli strati più profondi della crosta terrestre, infatti penetrando in profondità nella superficie terrestre la temperatura diventa gradualmente più elevata, aumentando mediamente di circa 30 °C per ogni km che si scende in profondità. Per estrarre ed usare il calore imprigionato nella Terra è necessario individuare le zone con anomalia termica positiva dove il calore terrestre è concentrato, il serbatoio o giacimento geotermico, e per ottenere un ottimale riscaldamento di case o serre viene messa in atto l'azione di fluidi a bassa temperatura. In sintesi il sistema geotermico a bassa entalpia sfrutta il naturale calore del terreno con l'ausilio di una pompa di calore e riesce a produrre energia termica per l'acqua calda sanitaria e per il riscaldamento degli edifici. Solare termico - Altra risorsa per fornire acqua calda ai servizi igienici è il pannello solare termico (detto anche collettore solare), si tratta di un dispositivo atto alla conversione della radiazione solare in energia termica e al suo trasferimento verso un accumulatore per un uso successivo. Un sistema solare termico normalmente è composto da un pannello che riceve l'energia solare, da uno scambiatore dove circola il fluido utilizzato per trasferirla al serbatoio utilizzato per immagazzinare l'energia accumulata. Il serbatoio provvede a immagazzinare l'acqua domestica che viene messa a contatto con il fluido tramite una serpentina, la quale consente al fluido di trasferire all'acqua l'energia immagazzinata senza contaminare l'acqua. Questa acqua può essere utilizzata come acqua calda nelle abitazioni (80%integrazione) o può essere utilizzata per integrare il riscaldamento a pavimento degli ambienti (10%integrazione). I pannelli solari sono in grado di fornire acqua calda in buone quantità ma non possono sostituire completamente gli usuali metodi di riscaldamento per via dell'incostanza dell'energia solare. 2. IMPIANTO DI ENERGIA ELETTRICA, anch'esso di tipo misto, in quanto sarà appoggiato sia alla rete che integrato con pannelli fotovoltaici. Fotovoltaico - Si installa sulla copertura piana dell'edificio una
serie di pannelli fotovoltaici che trasformano direttamente la luce solare in energia elettrica, sfruttando il cosiddetto effetto fotoelettrico.Il principio di funzionamento si basa sulla proprietà che hanno alcuni materiali semiconduttori opportunamente trattati, come il silicio, di fornire energia elettrica quando sono colpiti da radiazione solare. I vantaggi dei dispositivi fotovoltaici sono molteplici: - esigenze di manutenzione ridotte in quanto non ci sono parti meccaniche in movimento; - eliminate le perdite di distribuzione dell'energia elettrica perché vengono installati vicino all'utilizzatore finale; - non produce inquinamento di alcun genere (acustico, atmosferico, ecc.) durante il suo funzionamento; - è possibile prevedere la produzione annuale di energia con un piccolo margine di errore, indipendentemente dalla variabilità di richiesta. 3. IMPIANTO DI RECUPERO DELL'ACQUA: verrà espletato sia attraverso l'utilizzo di filtri di membrana per la depurazione dell'acqua della piscina e il suo successivo riutilizzo sia attraverso un sistema di recupero delle acque piovane. Filtri a membrana - La depurazione delle acque delle piscine avviene tramite dei filtri a membrana. I processi a membrane utilizzati nel trattamento delle acque sono: la microfiltrazione, l'ultrafiltrazione, la nanofiltrazione, l'osmosi. Tutto ciò permette il recupero del 50-60 % sia delle acque che verrebbero altrimenti eliminate, sia dell'energia termica. Recupero dell'acqua piovana - La media del consumo d'acqua nei paesi europei è di oltre 150 litri al giorno a testa. Circa la metà potrebbe essere costituita da acqua non potabile. Il sistema permette il recupero e l'utilizzo dell'acqua piovana che può essere vantaggiosamente impiegata per l'irrigazione dei giardini, per lo scarico d'acqua dei W.C., per i bucati e per il lavaggio dell'auto. Il sistema è costituito da un robusto serbatoio da interrare in materiale plastico (con capacità da 8.000 a 18.000 litri) dotato di pozzetto di ispezione e di presa d'acqua con galleggiante per prelevare l'acqua in superficie. Il serbatoio riceve l'acqua dal pluviale tramite opportuni filtri. Il sistema è collegato (eventualmente in parallelo) all'impianto idraulico dell'edificio tramite un gruppo di regolazione e pompaggio: l'acqua recuperata viene utilizzata per i servizi che non richiedono acqua potabile.
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In questa pagina e nella precedente, viste simulate da diverse angolazioni e con diverse condizioni di illuminazione. A destra, organizzazione distributiva degli spazi sui due livelli.
In this page and previous, simulated views from different angles and with different lighting conditions. Next page, distribution organization of the spaces at the two levels.
Aquapark at Curtea de Arges (Romania) / A sustainable project for a water park The local administration of this ancient town in Romania has received a project for the construction of a swimming complex that includes a clubhouse, a wellness centre and an outdoor aquapark. The project would allow the city administration to apply for financing from the "European structural fund". Considering that it is a waterpark, complete with swimming pool and wellness centre, the underlying concept involves four keywords: water, sport, entertainment and relaxation. The project is based on functional criteria
besides aesthetic ones where a primary concern has been to minimise environmental impact by utilising sustainable material and construction methods. The aim is to qualify for L.E.E.D. (Leadership in Energy and Environmental Design), the prestigious US energy efficiency system and green building classification. The layout of the complex consists of three separate rectangular building blocks: the main structure that acts as point of access to the other two wings.
secondo livello e controllano tutta l'area relax circostante che si protende verso la piscina attraverso l'intera parete vetrata. Al primo piano troviamo una seconda hall, dove dal lato piscina è collocata una porzione di palestra con pareti totalmente vetrate, mentre alle spalle delle scale e degli ascensori sono ubicati alcuni negozi (parrucchiere, estetista e centro di bellezza). Il corpo di destra Il corpo di destra ospita al piano terra l'area degli spogliatoi della piscina (365 mq), dove un lungo corridoio di distribuzione consente l'accesso agli spogliatoi maschili, femminili e degli istruttori, tutti dotati di zone filtro e percorsi obbligati in conformità alle norme di igiene. Ogni spogliatoio è dotato di due WC standard, uno per disabili e sei docce, una vasca lavapiedi per consentire l'accesso alla piscina in condizioni igieniche ottimali ed il tornello unidirezionale per il rientro. In
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questa stessa ala a servizio della piscina sono collocati i servizi necessari (es. il fasciatoio) per i bimbi che svolgeranno attività di acquaticità e l'infermeria. Al secondo piano il blocco ha dimensioni ridotte rispetto a quello sottostante ed ospita un ristorante di circa 100 posti (205 mq), con ampia terrazza panoramica coperta parzialmente da frangisole metallici, che regolano il passaggio dei raggi solari e garantiscono una corretta illuminazione sia in estate che in inverno, e che contribuiscono esternamente a conferire leggerezza e dinamismo al volume architettonico. Il ristorante è servito da una cucina (92 mq) fornita da aree predisposte per il lavaggio delle stoviglie, per la preparazione di verdure, di piatti freddi e di carni, nonché servizi igienici e spogliatoi riservati al personale e un magazzino comunicante con il piano terra, in corrispondenza del bar, tramite un montacarichi adibito al rifornimento.
Il corpo di sinistra Il corpo di sinistra ospita il centro benessere (150 mq) e la SPA (188 mq). All'ingresso il socio del club trova una piccola reception di accoglienza ed una sala d'attesa, per poi essere accompagnato nei vari spazi dedicati al benessere attraverso un corridoio distributivo che consente di accedere alle docce solari, ai servizi igienici, alle sale trattamenti, allo spogliatoio maschile o a quello femminile, all'area del bagno turco, delle saune, della vasca idromassaggio jacuzzi e delle docce emozionali con trattamenti di cromoterapia, preventivamente attraversando una vasca lava piedi che ancora una volta garantisce il rispetto delle norme di igiene. L'intera area termina con una sala relax (100 mq) semi-coperta completa di lettini e che comunica con la piscina. Al piano superiore si sviluppa una grande palestra (355 mq totali) con attrezzi sportivi, tapis roulant, cyclette, spogliatoi e servizi
per utenza maschile e femminili, e che si estende parzialmente anche nel corpo centrale, creando un tunnel vetrato sopra la piscina dal quale si può svolgere ed osservare l'attività fisica. La piscina Un blocco completamente vetrato, sia nella partizione verticale che nella copertura, scandito da una serie di pilastri in acciaio, in perfetta corrispondenza con il primo corpo centrale, di cui è una prosecuzione, la cui funzione è quella di "chiudere" la grande area piscina, costituita da una vasca di 12,5x25 m ed una più piccola per i bambini di 12,5x7 m; la copertura è mobile, dove i moduli scorrono e si impilano automaticamente tramite un sistema meccanico, consentendo l'utilizzo differenziato della zona piscina in base alle stagione. La struttura La struttura portante verrà realizzata in XLAM di nuova 77
tecnologia, pannelli di legno massiccio a strati incrociati di grandi dimensioni, formati da più strati di tavole, sovrapposti e incollati uno sull'altro in modo che la sfibratura di ogni singolo strato sia ruotata nel piano del pannello di 90° rispetto agli strati adiacenti. I vantaggi di questo tipo di costruzione sono molteplici: stratigrafia più semplice, maggiore stabilità dimensionale, capacità strutturale bidimensionale del pannello. Questi elementi possono essere realizzati di diverse forme e adattati di volta in volta alle richieste formali e funzionali. Spesso realizzati come strutture scatolari, con un telaio di legno lamellare incollato e un rivestimento strutturale formato da diversi tipi di pannelli sottili, il cui spazio interno degli elementi a cassone può essere usato per installazioni elettriche, corpi illuminanti, condotti per la ventilazione, materiale isolante. Erika Chiaro
Impianti etici / impianti sostenibili a cura di Stefano Longhi
Costruire in modo sostenibile nei parchi e' possibile? Gentili lettori, in attesa di conoscere il vincitore del "Sustainable Building of the Year Awards" che verrà conferito fra qualche giorno, in questo numero la rubrica intende trattare alcuni casi emblematici di costruzioni sostenibili all'interno di importanti spazi verdi. Il primo esempio sul quale ci soffermiamo è il teatro JeanClaude Carriere situato in un parco dalla rilevante impronta
"paesaggistica", il Domaine D'O a Montpellier (Francia), realizzato per conto di una fiorente istituzione culturale e artistica locale che disponeva originariamente di un teatro con soli 220 posti a sedere. L'Amministrazione Comunale, nel valutare la compatibilità generale dell'intervento, ha cercato di individuare un intervento in grado di non alterare il gradimento che la cittadinanza dimostra nei confronti di questo delizioso
In questa pagina, il teatro J.C.Carriere a Montpellier (Francia), progetto A+Architecture. Nella pagina a lato, il River Aquarium a Mora (Portogallo), project Team: João Perloiro, João Luís Ferreira, Paulo Perloiro, Paulo Martins Barata, Pedro Appleton.
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sito naturalistico che attira ogni anno circa 145.000 visitatori, attraverso la realizzazione di un nuovo "teatro ecologico" progettato dallo studio "A+Architecture", che ha realizzato l'ampliamento del teatro esistente puntando fortemente su soluzioni ecocompatibili. Il nuovo teatro dovrebbe essere completato nel mese di giugno di questo anno e inaugurato nel mese di settembre. Il design prende ispirazione dall'intensa varietà fogliare circostante e le strutture portanti sono state realizzate principalmente in legno PECF certificato (PanEuropean Forest Certification Council, si occupa del sistema di certificazione per la gestione forestale sostenibile). Con lo stesso tipo di legno sarà realizzato l'involucro esterno, costituito da un reticolo complesso di travi la cui disposizione dà origine alla forma di tante losanghe. Completano le "credenziali sostenibili" il particolare isolamento acustico, in grado di ridurre ogni tipo di disturbo che si potrebbe arrecare all'ambiente circostante, gli innovativi sistemi di riscaldamento a recupero termico, gli ottimi sistemi di isolamento termico e l'uso esclusivo di illuminazione a LED che pone particolare attenzione nel ridurre quanto più possibile l'inquinamento luminoso verso l'ambiente circostante.
È importante sottolineare come questa tipologia di costruzione consenta agevolmente il completo smontaggio della struttura e la possibilità di poterla riposizionare in un qualsiasi altro luogo. Questo aspetto offre due fondamentali vantaggi: il primo è quello di garantire una più agevole accettazione degli iter di approvazione del progetto da parte degli Enti preposti in quanto alcune resistenze "psicologiche" legate alla "irrimediabilità" del parere favorevole viene in parte edulcorata dalla consapevolezza che esiste una concreta eventualità di ritornare all'origine dello stato delle cose; la seconda è ovviamente di carattere economico e riguarda il fatto di poter ripetere potenzialmente l'uso di un bene un numero superiore di volte. Altro interessante esempio è rappresentato dal River Aquarium, il quale si trova a Mora, un piccolo comune nella regione dell'Alentejo settentrionale in Portogallo. Considerata la necessità di spostare lo sviluppo regionale dalla dipendenza dell'economia di un settore agricolo sempre più debole al turismo ambientale e al business legato al tempo libero, l'Amministrazione comune ha avviato un "design-and-build competition" per un acquario che intende esaltare la ricca biodiversità del torrente Raja.
Sitografia http://www.worldarchitecturenews.com/index.php?fuseaction=wa nappln.projectview&upload_id=22429 http://www.archiscene.net/cultural/jean-claude-carriere-theatre-aarchitecture/ http://www.pefc.it/
Integrato nel Parco Ecologico di Gameiro, l'edificio sorge in mezzo ad un campo isolato su cui sono piantati i famosi alberi di sughero, universalmente noti per la fornitura dei famosi tappi alle pregiate bottiglie d'oltralpe, ed ulivi centenari; la trama è dolcemente ondulata e la topografia del terreno forma una conca alla confluenza di due piccoli corsi d'acqua ponendo così l'acquario ai bordi di questo ambiente lacuale incantevole. Dato il caratteristico ed elevato apporto termico dato dal sole di questa area geografica e la necessità essenziale di creare un ombreggiamento naturale, l'edificio è stato concepito come un volume compatto e monolitico costituito da bianchi e sottili porticati in calcestruzzo prefabbricato, realizzati con singole campate di 33 metri di lunghezza, che evocano il profilo dei canonici fienili in calce dell'Alentejo noti come "Montes". L'ombreggiatura e la ventilazione trasversale, unita all'utilizzo funzionale dei salti d'acqua, favoriscono la riduzione dell'energia di raffreddamento, il
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mantenimento sostenibile di un corretto grado di umidità dell'aria il tutto nell'ottica di preservare e percepire un corretto benessere ambientale. All'interno gli spazi espositivi tendono ad essere piuttosto oscuri al fine di regolare opportunamente l'impatto della luce solare sugli esseri viventi esposti e per permettere ai visitatori una visione raccolta e meditativa degli acquari. Gli spazi aperti fra i porticati e la tettoia spiovente generano non solo punti di vista accelerati verso l'esterno ma anche un percorso che culmina nell'attraversamento di un ponticello sul laghetto esterno, che di per sé è anche una mostra dal vivo di animali raccolti e piante coltivate nella regione. L'obiettivo pienamente riuscito del progetto e della conseguente realizzazione di questo intervento consiste nel mutuare il rapporto diretto tra edificio e scopo, attraverso l'intelligente uso di materiali elegantemente scissi in un riuscito sistema costruttivo e soprattutto nel creare un non comune rapporto tra l'ambiente interno e l'ambiente esterno.
tecnica
Ritiro estivo dell'F.C. Internazionale a Pinzolo
In questa pagina e in quella di chiusura, alcune viste del campo di Pinzolo.
In this page and in the latest one, some views of the Pinzolo soccer field.
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Anche nel 2013 l'impianto sportivo di Pinzolo, in località Pineta, ospiterà il ritiro estivo della F.C. Internazionale Milano. Il Centro Sportivo "Pineta", nel 2006 è stato oggetto d'interventi di adeguamento e rifacimento sia delle superfici erbose sia dello spogliatoio. I lavori di ristrutturazione agli edifici, hanno interessato l'adeguamento e la ristrutturazione degli impianti elettrici, di riscaldamento, sanitario e ventilazione, conferendo la necessaria funzionalità ai locali. Per la sicurezza degli atleti,
anche l'esterno, fu oggetto di sistemazione con il completamento della già esistente recinzione adiacente all'edificio, installando perimetralmente ai campi di calcio una serie di pannelli modulari in acciaio sovrastati da rete parapalloni in materiale polipropilenico, sostenuti da una fondazione continua in calcestruzzo, il tutto calcolato per resistere alla spinta ed alle azioni previste dalla Norma UNI 10121. Per le superfici erbose si rigenerò il campo principale e si intervenne con un
rifacimento totale dei due campi d'allenamento. Per quanto riguarda gli allestimenti che in condizioni d'utilizzo normale prevedono, oltre agli spogliatoi, l'impiego di una tribuna prefabbricata a norma da 99 posti a sedere, posizionata sul lato est del campo principale, per l'arrivo della F.C. Internazionale, verrà noleggiata, come ogni anno, una tribuna prefabbricata della capienza di circa 3000 posti a sedere, costituita da 5 settori di 14 gradoni, posizionata sul lato ovest del campo principale che verrà rimossa alla fine del ritiro. Per evitare l'intrusione di pubblico ed il contatto con gli atleti delle società ospitate nell'impianto sportivo, è stata realizzata una seconda recinzione mobile costruita con moduli pieghevoli in legno a delimitazione del perimetro esterno, dotata di accessi ed uscite indipendenti, dirette alla vicina pista ciclabile ed alla viabilità pedonale interna del parco Pineta. La scelta di utilizzare un materiale ecologico come il legno è stata dettata anche da un particolare interesse per l'ambiente da parte dell'Amministrazione Comunale. A tutt'oggi la struttura ha tutte le caratteristiche per ospitare una squadra di serie A. Tuttavia, i campi sono abitualmente utilizzati dalle squadre dell’Associazione
Calcio Pinzolo-Campiglio per gran parte dell'anno e appena la neve si scioglie, subiscono un forte calpestio in condizioni climatiche non ottimali. Questo tipo di utilizzo causa degradamento del manto erboso con perdita di numerose piante, soprattutto nelle zone più utilizzate, per questo motivo i campi necessitano di interventi rigenerativi. Per limitare i danni correlati all'eccessivo ristagno d'acqua nella fase di scioglimento della neve, nella tarda estate si sono realizzati dei microslits, tagli effettuati con apposita attrezzatura in grado di formare delle linee di sabbia silicea, sia per decompattare il top soil, sia per ripristinare il collegamento tra le superfice e il drenaggio sottostante velocizzando l'infiltrazione idrica. Ovviamente prima dell'arrivo della F.C. Internazionale Milano sarà necessario eseguire una serie di azioni mirate a riportare i campi in condizioni ottimali e finalizzate a garantire il massimo risultato anche in termini di praticabilità e usufruibilità. Per gestire al meglio tali operazioni, l'Amministrazione Comunale si avvale dell'apporto professionale di uno studio di consulenza agronomica specialistica ed affida l'incarico di realizzare i lavori ad una ditta
Dall’alto in senso orario: operazioni di arieggiatura; fasi di trasemina; dressing con sabbia silicea; realizzazione microslits; taglio dell'erba con macchina dotata di taglio elicoidale.
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From above clockwise: airing works; phases of overseeding; dressing with silica sand; realizing of microslits; cutting of the grass by a machine with helicoidal cutter.
Technics F.C. Internazionale preseason camp at Pinzolo (Trento) The Pinzolo sports complex will once again host the preseason camp of F.C. Internazionale Milano. While the sports complex is endowed with the full range of features that allows it to host Serie A team on a regular basis, its football fields are utilised by the local team PinzoloCampiglio for most of the year, which means that when the snow thaws the terrain is badly affected by footwear and adverse weather conditions. The matches played here at this time damage the turf, destroying the grass with the loss of large quantities of plants especially in those parts of the field where most of the playing takes place. It is for this reason that the fields require to be regenerated regularly. Before Inter Milan's arrival, specific action will need to be carried out to ensure the pitches recover optimised conditions and allow for safe playing and practice. To this end, municipal authorities have consulted an agronomic firm entrusting the actual job to a specialist company with a large experience in soccer field management and maintenance.
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specializzata con provata esperienza nel settore della manutenzione dei campi di calcio. Nello specifico, a maggio s'interverrà con un'arieggiatura superficiale per la pulizia delle parti senescenti che ha effetto di stimolo vegetativo e aiuta a mantenere una corretta permeabilità agli scambi gassosi e idrici, una di media profondità con chiodatura o carotatura per mantenere una corretta permeabilità nel terreno, accompagnata da un top dressing con sabbia silicea. Si procederà quindi con le trasemine al fine di mantenere la densità e la foltezza del manto erboso, soprattutto nei campi d'allenamento che presentano maggiori zone rade o nude, con l'utilizzo di essenze erbacee, quali il Lolium perenne dalla duplice caratteristica: veloce nella germinazione e crescita ed idonea a supportare il gioco del calcio. La fase successiva di consolidamento del tappeto erboso verrà condotta all'insegna di calibrati apporti di fertilizzanti solidi e liquidi,
elaborati sulla base di precise analisi pedologiche, di un costante controllo fitosanitario e di contenimento delle infestanti dicotiledoni e graminacee annuali, nonché dell'impiego di tecniche irrigue specialistiche. I programmi di taglio, definiti per stimolare un corretto accestimento, prevedono 23 interventi alla settimana, eseguiti con attrezzatura a taglio elicoidale, per minimizzare lo stress da taglio al manto erboso rispetto ad altri sistemi, per mantenere costante l'altezza dell'erba e indurre un'ottimale proporzione della pianta adulta. Per l'arrivo della F.C. Internazionale Milano previsto per il mese di luglio, i campi di calcio del Centro Sportivo "Pineta" saranno pronti ad ospitare gli atleti che potranno effettuare l'attività agonistica in piena sicurezza, su superficie erbose aventi le migliori caratteristiche esteticofunzionali ed in un ambiente gradevole. Erminio Sinigaglia
production
Produzione
il sistema “Replax T Sport” di Cavatorta
Replax T Sport è una rete metallica a semplice torsione e a maglia quadrata. I fili della rete, in acciaio zincato, sono rivestiti con PVC. Grazie all’elevato diametro dei fili, ben 4,2 mm e alle dimensioni della maglia, 50x50 mm, la rete T Sport assorbe gli urti senza deformarsi. La plastificazione è ottenuta mediante l’esclusivo processo di sinterizzazione “Galvaplax Process” messo a punto da Cavatorta. Le polveri di PVC utilizzate nel “Galvaplax Process” non contengono metalli pesanti, come il cadmio ed il piombo, la cui presenza sarebbe pericolosa per chiunque venisse a contatto con il prodotto. Il sistema si completa con i Cancelli carrai e pedonali in acciaio, con telaio perimetrale e pali di sostegno, entrambi
in tubo quadro d’acciaio, con specchiature in rete metallica elettrosaldata e componenti dei sistemi di chiusura in acciaio. Corredata dagli accessori di sistema, la rete Replax T Sport, nelle altezze 220 e 250 cm, è in grado di assicurare le prestazioni richieste dal D.M. 18 marzo 1996, dalla norma UNI 10121-2 e dal D.M. 6 giugno 2005 (Decreto Pisanu) per quanto attiene la sicurezza dei separatori perimetrali interni ed esterni negli stadi di calcio, e risulta quindi ideale per la recinzione di impianti sportivi di ogni genere. Naturalmente la rispondenza del sistema a tali norme è subordinata al rispetto delle modalità di corretta applicazione dettate da Cavatorta sulla base dei test effettuati sul campo dall’Istituto Giordano.
The system “Replax T Sport” by Cavatorta Replax T Sport is a simply twisted, square wire mesh. The wire is made of galvanised steel coated with PVC. Thanks to the appreciable size of the wire, 4,2 mm in diameter, and mesh opening dimensions, 50x50 mm, the T Sport fence is able to absorb impacts without warping. The plastic coating is applied through an exclusive
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sintering process called "Galvaplax Process" developed by Cavatorta. The PVC powder used in this process is free from heavy metals, such as cadmium and lead, which might be harmful to people coming into contact with the product. The system includes gates for people and vehicle traffic; the gates are made of steel and consist of a perimeter frame and supporting posts made from
square-section tubular steel, panels in electrically welded wire mesh, and steel locking parts. Available with a range of system accessories, in its 220 and 250 cm high versions, the Replax T Sport fence is able to ensure the performance ratings specified in the Ministerial Decree of 18 March 1996, standard UNI 10121-2, and M.D. of 6 June 2005 (Pisanu Decree) on the safety of internal and external barriers in soccer stadiums. Accordingly, it is the ideal fencing product for sporting facilities of all types. Needless to say, system conformity to the aforementioned regulations hinges on compliance with proper application modalities, as detailed by Cavatorta on the basis of the tests carried out by the certifying organisation Istituto Giordano.
Notizie "Costruiamo la Ripresa" a Bergamo con Edil 2013 EDIL 2013, la fiera dell'edilizia di Bergamo giunta quest'anno alla 27ma edizione, si conferma l'appuntamento irrinunciabile per tutte le aziende della filiera che intendono rilanciare la propria attività puntando su una nuova metodologia di lavoro, e questo nonostante il settore delle costruzioni stia attraversando il momento più della storia di questa manifestazione. Questi i dati: 210 espositori presenti, distribuiti con 570 stand, su circa 17.00 Mq. di super ficie. La maggioranza delle imprese presenti (56%) proviene dalla provincia di Bergamo, ma il 35% arriva da fuori regione. Nonostante le oggettive difficoltà dell'economia nazionale, EDIL 2013 ha lanciato dunque un segnale di fiducia al mercato, nella consapevolezza che oltre la crisi esistono opportunità di sviluppo per il
news
mondo del mattone. Particolari prospettive di sviluppo si manifestano nel settore della ristrutturazione e recupero dell'esistente, nonché alle opportunità offerte dal mercato delle fonti rinnovabili legate allo sfruttamento dell'energia solare, al rilancio dell'attività forestale e all'utilizzo dei corsi d'acqua. Ambiti che rappresentano una parte significativa del mercato ma che richiedono una maggiore collaborazione tra pubblico, privato e sistema bancario. I sistemi di riscaldamento a Biomasse accrescono la loro quota di mercato, ne è testimonianza l'incremento di offerta osservata in fiera
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con numerosi dispositivi ad uso domestico o industriale. In tutta la regione, ma in modo particolare nella Bergamasca, si sta configurando un nuovo distretto in continuo divenire, rappresentato dagli operatori del settore dell'energia alternativa e delle fonti rinnovabili. Sono numerose infatti le nuove realtà impegnate nella produzione e gestione di sistemi per l'efficienza energetica o per la loro installazione. Secondo il rapporto statistico di fine 2011 del GSE - Gestore Servizi Energetici, emerge che Bergamo e provincia sono al secondo posto in Lombardia per numero e potenza di impianti, preceduta solo da Brescia che vanta un totale di 11.549 impianti con una potenza di 255 MW. La crescita tecnica e culturale di tutto il comparto rappresenta la principale priorità della manifestazione in proiezione futura. In stretta connessione con le Associazione di
Categoria e gli Ordini Professionali, l'Università degli Studi di Bergamo e la Scuola Edile, EDIL 2013 ha contribuito a far convergere sulla fiera importanti approfondimenti sulle tematiche del settore con particolare riguardo alla tecnologia. Ricco anche il programma di convegni, seminari, workshop e corsi di formazione; inoltre, questa edizione ha visto anche l'introduzione dei "Laboratori" di approfondimento delle conoscenze in tema di nuove tecniche costruttive oltre che delle corrette procedure di posa dei materiali più innovativi e per formanti del cantiere moderno. I Queens Park Ranger FC al via con un nuovo stadio multifunzione Il club di calcio Queens Park Ranger FC ha ottenuto il via libero per un nuovo impianto di allenamento al Warren Farm. Si tratta di realizzare un im-
news Il progetto dell’impianto di allenamento dei Queens Park Ranger FC.
pianto multi-funzionale per l'allenamento e la pratica sportiva sul Warren Farm. I lavori inizieranno a breve: l'impianto dovrebbe essere completato in tempo per la stagione 2015/2016. La nuova struttura ospiterà tutta la sede calcistica, compresa l'Academy, e offrirà campi in erba per prima squadra e allievi, un campo indoor e uno outdoor in erba artificiale, palestre, centro di ricerca sportiva e aree per la riabilitazione. Inoltre, ci saranno le aule per la scuola, spogliatoi, aree per la stampa e la ristorazione e
aree tecniche per la manutenzione dei campi. Lo sviluppo del progetto seguirà le necessità di allenamento professionale del Club e gli standard dell'Elite Player Performance Plan (EPPP), con campi a doppio strato in erba naturale e artificiale. Si tratterà di un centro di eccellenza per la crescita di talenti locali. Le strutture saranno in linea con gli standard nazionali per lo sport e offriranno luoghi per la pratica di football, rugby, cricket, basket. Il progetto è dello studio internazionale Populous.
Notizie
Xiqu Center a Hong Kong (Bing Thom Architects/Ronald Lu & Partners).
Nuovo Xiqu Center a Hong Kong Sarà il primo di 17 nuovi luoghi di arte e cultura ad aprire ad Hong Kong, nel distretto ovest del nuovo Kowloon Cultural. Progettato da Bing Thom Architects di Vancouver, il nuovo Xiqu Center fonde nel suo interno teatro, arte e spazio pubblico per ospitare programmi culturali internazionali. Posizionato in posizione privilegiata - quasi 14 mila quadrati sul bordo orientale della WKCD all'angolo di Canton
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Road e Austin Road West - il centro offrirà un ingresso suggestivo a questo ambizioso nuovo quartiere culturale, reinterpretando in una facciata "dinamica" il tradizionale motivo Moongate cinese. L'architettura incorpora una generosa quantità di spazio libero pubblico: 2.000 mq di strutture per la formazione e l'istruzione, due auditorium per 1.100 e 400 posti a sedere e una casa da tè tradizionale per gli spettacoli per un pubblico fino a 280 persone.
regioni, province, comuni a cura di Pietro Chianchiano e Sabina Orrico
Casteggio (Pv): Sono iniziati i lavori di installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto del centro sportivo comunale di Casteggio. Attraverso la concessione dello sfruttamento del diritto di superficie per un'ampiezza complessiva di 1500 metri quadrati, il Comune di Casteggio si è assicurato un introito di 80mila euro. Il fotovoltaico è già operativo anche in un altro impianto cittadino, le scuole medie Giulietti.
gato ai Lavori pubblici, Vincenzo Conte, il presidente del Comitato di Venezia della Federazione italiana bocce, Arnaldo Bacchin. Il bocciodromo, realizzato in 270 giorni di lavoro,
per un costo di circa 325mila euro, ha una superficie di 6.400 metri quadrati. "L'impianto - ha commentato Maggioni all'inagurazione - è non solo il più moderno, ma il
San Remo (Im): è stata inaugurata la nuova area polivalente realizzata nello spazio delle ex scuole di Poggio alla presenza del Sindaco e di numerosi esponenti dell'Amministrazione Comunale. Il progetto, iniziato qualche anno fa, ha riguardato la manutenzione e realizzazione dell'area polivalente sullo spazio che prima era occupato dal fabbricato delle ex scuole medie, recentemente demolite. L'area interessata dall'intervento, sulla sommità della collina di Poggio, si estende per una superficie di circa 3.600 metri quadrati. Su di essa sono stati realizzati un parco in erba sintetica e un'area per il ballo. Il progetto è stato redatto dall'arch. Roberto Silvestri di Genova, e seguito dal settore Lavori Pubblici del comune di San Remo: l'opera è costata in totale 650mila euro.
Genova: la giunta della Regione Liguria ha stanziato un finanziamento di 550 mila euro per interventi destinati al miglioramento dell'efficienza energetica e alla riduzione dei consumi energetici nelle strutture sportive. I soggetti interessati possono presentare i propri progetti per la realizzazione di interventi di riqualificazione delle strutture edilizie e degli impianti, finalizzati a ridurre i fabbisogni energetici, e per la realizzazione di impianti per produrre energia elettrica e termica da fonti rinnovabili. I progetti dovranno riguardare strutture adibite ad attività sportive. I contributi, a fondo perduto, potranno finanziare il 50% degli investimenti fino a un massimo di 100mila euro. Mestre (Ve): è stato inaugurato ufficialmente il nuovo bocciodromo coperto del parco "Albanese" di Carpenedo. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri, il vicesindaco, Sandro Simionato, gli assessori comunali ai Lavori Pubblici, Alessandro Maggioni, e allo Sport, Andrea Ferrazzi, il presidente della Municipalità Mestre-Carpenedo, Massimo Venturini, il dele-
più bello di cui il Comune possa disporre: lo abbiamo realizzato confrontandoci periodicamente con i cittadini, perché potesse essere rispondente alle loro attese. Abbiamo messo a disposizione di tutti un luogo dove non solo si può fare sport, ma anche socializzare e creare comunità."
Mestre, inaugurazione del nuovo bocciodromo.
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Fornelli (Is): dopo il provvedimento di giunta comunale del 2012, con il quale il comune di Fornelli ha deliberato l'approvazione del progetto per lavori di completamento del campo di calcio comunale (posa in opera di manto in erba sintetica, impianto di irrigazione e acquisto attrezzature), prosegue ora l'iter per la realizzazione del progetto. È stata inoltrata domanda al credito sportivo per l'assunzione di un mutuo di euro 190mila sui complessi-
vi 323mila per la realizzazione dell'opera. Si tratta di un passaggio importante per l'amministrazione comunale di Fornelli che così facendo si assicurerà la cifra da investire, insieme al finanziamento regionale ricevuto, per completare e installare il manto sintetico sul proprio campo di calcio.
te. L'importo stimato per l'operazione è di circa 35mila euro, con possibilità di un ribasso d'asta. Regione Toscana: ammonta a 200 mila euro il finanziamento che la Regione Toscana ha destinato al territorio aretino in materia di spor t, tra contributi per gli impianti e
sostegno a progetti di promozione spor tiva. È questo il risultato dell'accordo firmato ad Arezzo dall'Assessore regionale Salvatore Allocca e dal Presidente della Provincia Rober to Vasai, che prevede il cofinanziamento di nove interventi sugli impianti spor tivi di altrettanti Comuni e il contributo a sei iniziative promosse
Pesaro: l'esperienza del "Tavolo del verde" che ha prodotto il "Piano del verde per la zona centro-mare" è un esempio di cooperazione tra comune e associazioni ambientaliste. È stata prodotta una mappa di interventi che consentirà un'ampia riqualificazione del patrimonio arboreo sulla base delle tipologie di essenze, dell'ampiezza dei marciapiedi e soprattutto della relazione con il paesaggio urbano circostan-
Pesaro, il sindaco Luca Ceriscioli e l’assessore all’ambiente Giancarlo Parasecoli.
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da Coni, federazioni spor tive e associazioni di volontariato. "Voglio ringraziare l'Assessore Allocca, sempre sensibile ai rappor ti istituzionali e a quelli con il territorio, che ci ha resi compar tecipi di una progettualità regionale sugli impianti spor tivi" - ha affermato Vasai. "La Provincia svolge un ruolo di
regioni, province, comuni coordinamento tra i progetti presentati dagli enti locali, in piena adesione alla filosofia di uno spor t rispondente alle esigenze del territorio e dei suoi impianti, a volte apparentemente piccoli ma sempre di grande impatto sociale". Tra i finanziamenti approvati, la realizzazione di un'area polivalente nel Comu-
ne di Bucine, la riqualificazione dell'impianto spor tivo di Ponte a Poppi, la pavimentazione del calcetto di Pratovecchio, il rifacimento di due campi da tennis a Caprese Michelangelo, in località Zenzano, la realizzazione di due campi da calcio a cinque e beach volley nella zona della palestra scolastica di via del
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Sodo a Cor tona e la manutenzione del palazzetto dello spor t di Sansepolcro. Mondolfo (Pu): il Comune ha indetto un bando per la concessione in diritto di super ficie di un'area di proprietà comunale destinata alla realizzazione di un impianto per attività spor tive
Mondolfo, l’assessore all’urbanistica Massimiliano Lucchetti.
su sabbia il località Marotta di Mondolfo. L'Amministrazione Comunale di Mondolfo si è impegnata per implementare le strutture spor tive del territorio e per questo è nata, per volontà degli amministratori, la possibilità di sfruttare per una destinazione ricreativospor tiva un'area inutilizzata di Marotta nella zona del principale centro spor tivo del Comune, che vede già la presenza del palazzetto dello spor t, del bocciodromo e di una pista polivalente. L'assessore Lucchetti, neo assessore all'urbanistica, si è dichiarato soddisfatto: "Nonostante un bilancio sempre più ristretto e un patto di stabilità vincolante, siamo riusciti anche in questa occasione a creare delle oppor tunità che, tramite un inter vento pubblico-privato, por teranno ser vizi alla nostra comunità e non solo." Allo stesso modo si esprime l'assessore Mario Silvestrini, attivo da tempo nel settore spor tivo: "Di questi tempi è necessario poter creare sinergie tra pubblico e privato affinché si giunga a risultati soddisfacenti vicini alle richieste dei cittadini. Sono fiducioso e spero che il privato intervenga con convinzione ad aderire a questa proposta perché la struttura prevista, meglio nota come Beach Arena, potrà soddisfare le esigenze non solo dell'utenza di Marotta ma dell'intera Val Cesano e dei comuni limitrofi costieri, trovandosi in un punto strategico e anche vicinissimo al casello autostradale.
Questo progetto di Marotta potrà essere d'esempio anche per altre aree del territorio come ad esempio quella degli impianti spor tivi di via E. Fermi nel capoluogo, che riser va grandi potenzialità tutte da sfruttare per le nuove generazioni di spor tivi". Termoli (Cb): la giunta Di Brino ha approvato due delibere finalizzate all'affidamento in concessione dell'impianto spor tivo comunale di Rio Vivo Marinelle e dell'impianto spor tivo comunale di via Asia. Gli impianti dovrebbero essere affidati ad associazioni spor tive locali, secondo i criteri e le modalità stabilite dalla normativa statale, regionale e comunale in materia. I soggetti affidatari dovranno garantire l'uso, la custodia dell'impianto, la pulizia, la manutenzione ordinaria, l'accollo delle spese di funzionamento, la direzione amministrativa, tecnica, organizzativa, l'assistenza e sicurezza di coloro che ne usufruiranno, nonché la realizzazione di piani di utilizzo dell'impianto stesso. La durata della concessione sarà fissata in cinque anni. "Continuiamo il nostro cammino teso alla valorizzazione dello spor t - ha commentato il Sindaco Basso Antonio Di Brino - prevedendo gli atti necessari a garantire la piena fruibilità degli impianti spor tivi presenti a Termoli".
L'impianto fotovoltaico, progettato e diretto dall'Ing. Francesco Talarico, è capace di sviluppare una potenza di 35,360 kW ed erogherà energia per un totale di 45160 kWh. L'impianto usufruisce degli incentivi statali per il IV Conto Energia, sfruttando a pieno le potenzialità di tale conto. L'impianto
fotovoltaico, installato sia sul tetto degli spogliatoi del campo spor tivo che sulla coper tura della tribuna presente nello stesso, ser virà alla produzione di energia che verrà utilizzata sia per l'utilizzo proprio che per la vendita, con un notevole guadagno sia in termini di mancata spesa per l'energia, che in termini di maggiori
Mandatoriccio (Cs): il governo cittadino guidato dal Sindaco Angelo Donnici ha sottoscritto un mutuo di 145 mila euro con l'Istituto per il Credito Spor tivo per la realizzazione di un impianto fotovoltaico presso il campo spor tivo comunale in località Marotta. Par t e della somma sarà utilizzata per rendere più funzionale l'impianto spor tivo.
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introiti. Nel dettaglio, il Comune di Mandatoriccio da questo investimento avrà un'entrata di cassa di circa 21 mila euro annui, per 20 anni. Una par te di questo guadagno ser virà per pagare il mutuo contratto con il Credito Spor tivo, mentre la par te rimanente resterà nelle casse comunali.
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Direttore editoriale / managing editor Pietro Chianchiano
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Direttore responsabile / editor Maria Carbone Direttore / director Bruno Grillini Grafica e impaginazione / graphic design Studio TS - Fabio Passoni Hanno collaborato / contributors Maria Carbone, Pasquale Cassalia, Pietro Chianchiano, Erika Chiaro Cristina Demarchi, Tommaso Empler, Giancarlo Fischetti, Bruno Grillini Cesare Lino, Stefano Longhi, Sabina Orrico, Erminio Sinigaglia, Joseph Wolfe. Fotografie / photos Archivio Tsport / Tsport archive Sergio Foroni - Bruno Grillini
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Legislazione italiana 9.11- 768/775
Istruzione Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca Linee-guida per l'edilizia scolastica Emanate l'11 aprile 2013 Norme tecniche-quadro, contenenti gli indici minimi e massimi di funzionalità urbanistica, edilizia, anche con riferimento alle tecnologie in materia di efficienza e risparmio energetico e produzione da fonti energetiche rinnovabili, e didattica indispensabili a garantire indirizzi progettuali di riferimento adeguati e omogenei sul territorio nazionale. Sono state varate nello scorso aprile, su proposta del ministro Francesco Profumo, le nuove Linee Guida per le architetture interne delle scuole, dopo il parere della Conferenza Unificata. Tra gli obiettivi di fondo, garantire edifici scolastici sicuri, sostenibili, accoglienti e adeguati alle più recenti concezioni della didattica, sostenute dal percorso di innovazione metodologica intrapreso grazie alla progressiva diffusione delle ICT nella pratica educativa. Le Linee Guida rinnovano i criteri per la progettazione dello spazio e delle dotazioni per la scuola del nuovo millennio. Per questo motivo si discostano dallo stile prescrittivo delle precedenti, risalenti al 1975. La nuova logica, infatti, è di tipo "prestazionale", e rende i criteri di progettazione più agevolmente adattabili alle esigenze didattiche e organizzative di una scuola in continuo mutamento. Vengono dunque riconfigurate la architetture interne, proponendo una concezione dello spazio differente da un modello di organizzazione della didattica rimasto ancorato alla centralità della lezione frontale. Le Linee Guida appena approvate propongono invece spazi modulari, facilmente configurabili e in grado di rispondere a contesti educativi sempre diversi, ambienti plastici e flessibili, funzionali ai sistemi di insegnamento e apprendimento più avanzati. Se infatti cambiano le metodologie della didattica, superando l'impostazione frontale, anche la realizzazione degli edifici scolastici dovrà rispondere a parametri e criteri architettonici e dell'organizzazione dello spazio del tutto nuovi. Mettiamo in particolare l'accento sugli spazi dedicati allo sport, che interessano direttamente il capitolo III.10 (impianti sportivi) e, indirettamente, anche il III.2 (spogliatoi e servizi igienici) e il III.4 (piazza - agorà). Vi rimandiamo anche al servizio "Palestre scolastiche: interventi recenti per un servizio fondamentale per la pratica sportiva dei più piccoli", a cura di Cristina Demarchi e Giancarlo Fischetti, pubblicato in questo numero all'interno della rubrica "Tscuola".
T S P O R T
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impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano
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anno XXXVIII - MAGGIO GIUGNO 2013 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n째 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 11,85
ISSN 1121-6913
international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing
with english abstract