Tutterba n°22

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Neve, Neve, gelo gelo ee legge legge sugli sugli stadi? stadi?

periodico specializzato sulle pavimentazioni sportive, ricreative e di arredo in erba artificiale e non

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La rinascita del centro sportivo del Trapani Calcio

magazine

anno VII - gennaio/febbraio/marzo 2012 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Bergamo - Euro 8,00

ISSN 1828-4124

IlIl nuovo nuovo sintetico sintetico alla alla Barbaiana Barbaiana di di Lainate Lainate

n.22



tutterba magazine

n.22

gennaio-febbraio-marzo 2012 january-february-march

SOMMARIO contents di Pietro Chianchiano

Sport: Ministro nuovo, problemi vecchi, soluzioni forse. di Maria Carbone

Non solo erba sintetica per i tricasini

Not just synthetic turf for new sports centre in Tricase

di Carlotta Bui

Quando la Polisportiva cresce... arriva l'erba sintetica!

The sports centre grows.. and the artificial turf arrives!

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di Sandro Rubicondi In copertina, gli atleti della Barbaiana di Lainate.

Sintetico di ultima generazione nel nuovo centro sportivo del Trapani Calcio

Latest generation synthetic grass for the new Trapani Calcio sports centre

di Pietro Chianchiano

Il nuovo campo da calcio in erba artificiale? Un salto di qualità! The new soccer field paved with synthetic turf? A quality leap!

di Margherita Restelli

Quarant'anni dopo: il nuovo stadio della Leonfortese

Forty years on, a new stadium for Leonforte

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rubriche Tutterbanaturale a cura di Erminio Sinigaglia

E' freddo, copriamoli!

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Attualità di Bruno Grillini

Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 20162 Milano tel. 026438282 fax 0264749554 www.tutterba.it e-mail: info@tutterba.it

Contro neve e gelo... ci vuole la legge sugli stadi?

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La bacheca (notizie, prodotti, curiosità e quant’altro) a cura della Redazione

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Tutterba Materiali / Tutterba tools - a cura della Redazione

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Sport: Ministro nuovo, problemi vecchi, soluzioni forse. Il nuovo anno da poco iniziato ci ha già dato molto da pensare in tutti i sensi. Abbiamo un nuovo Governo che stiamo imparando a conoscere. Siamo a poco più dei suoi primi 100 giorni e quindi sono ancora radicate in tutti noi le speranze di soluzioni sui diversi fronti. Per i temi che ci riguardano, lo sport per tutti e l'impiantistica sportiva, seguiamo da vicino l'attività del nostro nuovo rappresentante: Piero Gnudi, ministro dello sport, finalmente, dopo tanti anni una figura certa dotata della giusta autorità. Sebbene uomo di provata esperienza e capacità il suo compito non è certamente facile. Anche perchè il tempo che ha a disposizione in questo Governo Tecnico, tutti sappiamo essere già stabilito. Circa un anno e mezzo per fare il più possibile. Qualcosa però pare si muova. In febbraio il Ministro ha incontrato una delegazione di Assessori Regionali allo sport, guidata da Elio De Anna, responsabile per lo sport della Regione Friuli Venezia Giulia e referente per lo sport nella Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome. Si è discusso dei diversi temi registrando condivisione e unità di intenti in modo particolare sui seguenti punti: realizzazione di un piano pluriennale per l'impiantistica sportiva; promozione della pratica sportiva nelle scuole, tra i giovani e gli anziani; interventi a favore delle associazioni dilettantistiche compresa l'ipotesi di una semplificazione amministrativa. Il Ministro e i rappresentanti delle Regioni hanno convenuto di compiere sforzi comuni anche in merito alla necessaria individuazione delle risorse per realizzare le infrastrutture sul territorio, in considerazione della valenza dello sport in termini economici e sociali e della sua rilevanza nell'educazione dei giovani e nella tutela della salute. Il ministro Gnudi ha anche incontrato i vertici del Comitato Olimpico, Giovanni Petrucci presidente e Raffaele Pagnozzi segretario, con i quali ha trattato argomenti che spaziano dal finanziamento automatico del Coni, alla diffusione della pratica sportiva al progetto di autoriforma avviata dal Comitato olimpico nazionale. Il successivo passo è stato il Tavolo Nazionale per la Governance nello Sport (Tangos) del sette marzo scorso, presieduto dal Ministro e al quale hanno partecipato rappresentanti dei ministeri dell'Interno, della Salute, del Lavoro, dell'Economia, della Cooperazione internazionale, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell'Upi, dell'Anci, del Coni, del Cip e della Rai. In un clima di ampia condivisione delle finalità, è stato definito un calendario dei lavori. E il ministro Gnudi ha così ridabito il suo impegno a favore dello sport italiano: "I problemi sono tanti, il mio tempo è breve, ma il mio impegno sarà massimo. Ad esempio, penso di riuscire a trovare i fondi per finanziare la proposta di legge per la costruzione dei piccoli impianti sportivi perchè in Italia abbiamo un deficit di piccoli impianti. Il tempo è breve, ma voglio fare poche cose rivolte a far sì che la percentuale dei giovani che fanno sport aumenti rispetto all'attuale 38%, percentuale insufficiente". Importante e chiara dichiarazione che lascia intravedere una volontà di concretezza. E' quello di cui c'è bisogno e la cosa fondamentale è cominciare. A tutti buon lavoro.

Nella foto, a destra, il Ministro dello Sport Piero Gnudi con Elio De Anna, referente per lo sport nella Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

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Pietro Chianchiano


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Tutterbanaturale In queste pagine, ospitiamo i suggerimenti di Erminio Sinigaglia(*) utili alla manutenzione e alla cura del manto erboso naturale. Se avete domande particolari, potete sottoporle al nostro esperto in scienza dell'erba, scrivendo a info@tutterba.it oppure inviando un fax allo 0264749554.

( ) * p.a. dello studio di consulenza agronomica AG.EC. srl

E' freddo,

copriamoli!

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Nelle foto: 1) fasi di copertura/scopertura del campo con teli in materiale plastico; 2) campo coperto con telo per la ricerca dell’effetto serra; 3) risultato dell’effetto serra ottenuto con i teli; 4) danni causati dal gioco praticato su un campo non protetto; 5) sgombero neve su campo protetto da teli; 6) centralina meteo: efficace sistema di rilevamento delle condizioni meteorologiche.

L'inverno rappresenta da sempre il periodo più difficile per i campi di calcio, sottoposti a intenso calpestio in condizioni climatiche spesso estreme che devastano il tappeto erboso. Molteplici possono essere le strategie tendenti ad alleviare le conseguenze degli stress climatici sulle caratteristiche estetiche e funzionali di un tappeto erboso. I mesi invernali, generalmente, equivalgono a una forte riduzione degli stimoli fitotropici, pur con chiare differenze secondo la latitudine, comportando decadimenti fisiologici a volte letali o comunque una sostanziale incapacità di reagire agli eventuali danni subiti. Preparare accuratamente il manto nel periodo di massima vegetazione e agire affinché superi al meglio questo momento difficile, rappresenta una sfida necessaria, permettendo di limitare considerevolmente il costo globale della cura e gestione degli impianti sportivi, mantenendo alta la percezione

qualitativa dell'utilizzatore. La raccomandazione iniziale non può che essere quella di giungere all'inverno con un manto erboso in buone condizioni, dotato di un equilibrio fisiologico, ottenuto con un programma specifico di fertilizzazione, basato su analisi pedologiche (fisico-chimicoorganiche) e correlato da una prevenzione fitosanitaria. Inoltre, gli impianti sportivi utilizzati a livello agonistico devono poter essere costantemente supportati da interventi con prodotti azotati, tendenti a gestire al meglio la necessità dell'elemento, soprattutto in funzione del momento climatico. Appare evidente che la migliore soluzione per affrontare il gelo sia rappresentata dall'impianto di riscaldamento sotterraneo che riesce ad assolvere due funzioni fondamentali: rendere la superficie di gioco perfettamente utilizzabile anche in condizioni critiche perché impedisce la conversione in ghiaccio dell'umidità del suolo, e, dal


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punto di vista agronomico, in concomitanza della presenza dell'irraggiamento solare, consente la crescita vegetativa del manto erboso, altrimenti bloccata dalle basse temperature. In Italia gli stadi dotati di impianto di riscaldamento sono rari e la loro presenza si limita solo ad alcuni casi nelle massime categorie. Ciò non toglie che chi si occupa della manutenzione del manto erboso, debba comunque poter garantire un prato in buona salute in tutte le stagioni. Nei casi in cui il campo di calcio sia privo dell'impianto di riscaldamento, un importante ausilio è rappresentato dai teli in materiale plastico in copolimero EtileneVinilacetato (EVA), dotati di particolari caratteristiche, quali, resistenza meccanica ed alla tensione, morbidità e flessibilità e trasparenza ai raggi solari con lunghezza d'onda compresa tra 400 e 700nm. Il loro scopo principale è quello di proteggere le superfici da eccessive

precipitazioni, che in questo periodo possono essere rappresentate anche da copiose nevicate, ma assolvono benissimo anche il compito di proteggere l'erba nei momenti di freddo intenso. Consentono, infatti, di sfruttare al meglio l'irraggiamento solare formando un microclima che consente l'innalzamento della temperatura sotto di essi e permette all'erba di metabolizzare gli elementi nutritivi e mantenere al meglio le sue caratteristiche esteticofunzionali. Il loro utilizzo è molto diffuso perché permettono di ottenere risultati soddisfacenti con bassi costi di acquisto e di gestione. Ovviamente questo risultato si ottiene solo quando i teli sono colpiti direttamente dai raggi solari. In caso di nebbia, nuvole o strutture tipo, tribune, gradinate o coperture in genere, che creino zone d'ombra, l'utilizzo dei teli diviene inefficace. In alcune strutture vengono utilizzati dei teli termosaldati che formano un unico

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elemento, ancorato a terra a bordo campo, con tenuta, sotto al quale viene convogliata dell'aria calda tramite dei bruciatori dotati di grossi ventilatori che lo gonfiano, formando una serra. Questa soluzione permette il riscaldamento del manto erboso limitando la possibilità della formazione di brina nella parte epigea dell'erba, ma non ottiene un adeguato riscaldamento del top soil. Tale sistema comporta un elevato carico di lavoro per la messa in funzione, con costi elevati di acquisto e gestione e il risultato non sempre viene considerato ottimale. E' uno dei motivi che ne limita la diffusione. I risultati sono in funzione della tipologia del sistema utilizzato e della professionalità di chi gestisce i campi di calcio o i centri sportivi. Il manutentore dovrà avere un'esperienza che gli consenta di decidere quali momenti siano indicati per coprire le superfici erbose e in quali invece sia necessario rimuoverli per evitare sofferenze.

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A ttualita

di Bruno Grillini

Ogni occasione è buona per reclamare a gran voce la famosa legge che dovrebbe consentire alle società sportive di costruire nuovi stadi di proprietà. Così è stato anche in questo mese di febbraio, flagellato da un'ondata di gelo e neve che, per molte regioni, ha eguagliato gli storici inverni del 1985 e del 1956. Diverse le partite rinviate per gelo e neve: per limitarsi alla serie A, due turni a Parma e Bologna, un turno a Siena, Bergamo, Cesena, e un rinvio ha subìto anche il campo dell'Olimpico grazie alla prevista (e poi arrivata) nevicata sulla capitale.

Contro neve e gelo...

ci vuole la legge sugli stadi? Il Meteo Ma diamo intanto a madre natura quel che le spetta. Il 31 gennaio, preannunciata da previsioni meteorologiche inequivocabili, una massa d'aria proveniente direttamente dalle pianure siberiane ha cominciato ad affluire sull'Italia, portando repentinamente i termometri su valori quanto meno insoliti. Il contrasto con la superficie tiepida del Mediterraneo ha innescato una depressione che ha cominciato a dispensare precipitazioni nevose dapprima, timidamente, sul nord Italia, e poi, giorno dopo giorno con sempre maggiore insistenza, soprattutto

Le conseguenze sulle regioni centrali italiane e sulla Romagna. L'andamento delle correnti e la persistenza della situazione, che è rimasta pressoché immutata per oltre dieci giorni, ha avuto come conseguenza l'accanirsi del maltempo su alcune regioni, dove le precipitazioni nevose hanno raggiunto un'entità mai vista prima: l'osservatorio meteorologico "Serpieri" di Urbino fa sapere che almeno dal 1884 non si è mai verificato un accumulo di neve in città come quello del febbraio 2012, ove l'altezza del manto ha superato i due metri!

Tutte le città dell'Emilia Romagna e delle Marche, ma a tratti anche in Toscana, Lazio, Abruzzo, hanno visto i loro campi sportivi ricoperti da un tenace manto di neve, reso tanto più insidioso a causa delle bassissime temperature. A Parma si sono raggiunti i 14 gradi sotto zero! Immediata conseguenza, l'impossibilità di giocare in sicurezza le partite previste in quelle giornate - e soprattutto nelle serate - dove la neve e/o il gelo la facevano da padrone. Diverse e variopinte le motivazioni, e le susseguanti lamentele del mondo sportivo.

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In alcuni casi ci si è trovati di fronte alla classica "impraticabilità di campo": la storia calcistica è piena di partite sospese con questa motivazione. Spesso però, in questa circostanza, si è chiamata in causa non tanto l'impossibilità di giocare: l'uso di teli protettivi e l'olio di gomito di addetti e volontari avrebbe a volte consentito di tornare a correre sul verde del campo. Quel che era impossibile si è rivelato garantire la sicurezza degli spettatori, su spalti innevati serviti da scalinate viscide per il ghiaccio, e con la garanzia del surgelamento a parecchi gradi sotto zero. Molti commenti che si sono ascoltati in quei giorni davano addosso al sistema dei diritti televisivi che obbligano a giocare dove e quando fa più comodo alle reti: da qui le partite serali in pieno inverno e con le temperature più basse, con grave disagio per giocatori e pubblico. In parte è vero, ma giocare alle 15 sarebbe stato diverso? Non è argomento nuovo: guarda un po', sfogliando i vecchi numeri di Tsport abbiamo commentato nel gennaio 2002 (Tsport 223),


11 con gli stessi argomenti, il rinvio di Milan Lazio sul campo del Meazza. Ma pensiamoci un attimo: il clima non è così tanto cambiato, la neve è sempre caduta almeno sulle città del nord, e gli stadi fino a poco tempo fa avevano solo poche file in tribuna coperta: lo spettatore è sempre stato esposto alle intemperie. Oggi però - un po' le norme di sicurezza, un po' la maggiore abitudine al comfort - questa situazione non è più considerata sostenibile. In effetti, tra il costo del biglietto, le difficoltà di parcheggio, il freddo e il gelo, lo spettatore preferirà mettersi davanti allo schermo televisivo dove vedrà la partita veramente da vicino, magari anche in alta definizione. Non è una semplice battuta formulare l'ipotesi che, di questo passo, le partite saranno solo spettacoli televisivi senza pubblico "dal vivo". Sopra, lo Stadio Dall’Ara di Bologna, lo scorso febbraio. Nella pagina a lato, il Corriere Romagna del 4 febbraio 2012; lo Stadio del Parma, la sera del 30 gennaio 2012.

Tutti hanno fatto l'esempio della Juventus che ha giocato in tranquillità la sua partita nel nuovo Delle Alpi nonostante neve e gelo siberiano. A parte il dettaglio della data (si trattava della 22ma giornata, in cui solo il Cesena non potè giocare, mentre i problemi più grossi si sono verificati alla 21ma, quando la Juve era a Parma), vero è che il nuovo stadio torinese è dotato di serpentine sotto il manto erboso, che agevolano lo scioglimento della neve; e che gli spettatori siedono tutti al coperto. Ed effettivamente, se andiamo a guardare il grande nord europeo, le partite si giocano regolarmente anche d'inverno: in stadi che, a poco a poco, si stanno trasformando dalle vecchie arene a cielo aperto in moderne e confortevoli strutture. Anzi, la Germania e l'Inghilterra hanno dal canto loro la maggior percentuale di utilizzo rispetto ai posti disponibili. Unanime il coro di coloro che hanno la soluzione in tasca: nuovi stadi per tutti! E dunque se qualcuno ne fa una questione di calendario, arrivando a proporre una sospensione invernale o quanto meno di giocare rigorosamente in ore

diurne, quello che ci vuole per adeguarsi all'odierno grado di comfort richiesto dagli spettatori (ma anche ai nuovi standard di sicurezza) è il rinnovo degli impianti sportivi nella direzione presa ormai dal grande calcio europeo, e che qui si fatica a seguire. Si fatica, perché abbiamo stadi di antica fondazione, più volte rammendati e adeguati in qualche modo, per demolire e ricostruire i quali occorrono soldi, spazi, infrastrutture: tutte cose che da noi a quanto pare scarseggiano. Da qui il coro che si leva ad invocare la famosa legge sugli stadi, sempre all'esame di una o di un'altra Commissione, che non vede mai la luce e che dovrebbe favorire la svolta epocale consentendo un grande rinnovo di impianti nel settore. Ne abbiamo parlato più volte. Viene naturalmente da chiedersi come può una legge far "decollare" tutto un sistema che in Italia stenta a funzionare? Non è mica vietato costruire stadi moderni e funzionali! In Europa non tutti i grandi club hanno lo stadio di proprietà. Anzi: questa è una prerogativa soprattutto dei Britannici e dei

norvegesi, ed in parte dei club spagnoli, dove squadre come Barcelona e Real Madrid hanno un loro impianto. Tutti gli altri (e fra di essi, oltre l'Italia, due grandi del calcio come Germania e Francia) hanno stadi quasi interamente di proprietà pubblica. Non è questo quindi il problema. Lo è piuttosto la gestione complessiva del business: dove la percentuale di risorse provenienti dalle attività connesse allo stadio sono quasi sempre minoritarie rispetto a quelle che derivano dai diritti televisivi e dagli sponsor, e le squadre italiane, in questa classifica, occupano gli ultimi posti. Può dunque l'attesa legge risolvere i problemi del calcio italiano? Purtroppo, dalla lettura dei diversi progetti di legge (che abbiamo pubblicato, negli ultimi mesi, su Tsport), traspare una certa deriva rispetto a quelli che dovrebbero esser gli obiettivi prioritari per garantire la funzionalità del moderno impianto sportivo. La legge tenderebbe soprattutto a introdurre alcuni meccanismi che faciliterebbero la rendita economica dell'investimento immobiliare, consentendo di

costruire su terreni che i Piani regolatori non hanno previsto come edificabili, semplificando (non vogliamo dire aggirando! anche se questo è uno degli ostacoli che hanno finora frenato l'iter della legge!) il superamento dei vincoli esistenti, e abbinando agli stadi, con le medesime agevolazioni, dei possibili investimenti immobiliari di natura commerciale, terziaria, residenziale... Tutto ciò renderebbe appetibile l'operazione per la Società calcistica (e per i suoi inevitabili partner), ma non è di per sé garanzia di funzionamento del sistema calcio a stadio realizzato. L'esempio di Torino dimostra che si può costruire uno stadio di proprietà senza bisogno di una legge ad hoc: sono stati attivati accordi con il Comune per la disponibilità dell'area, aperti mutui con il Credito Sportivo, firmati accordi con Conad per la creazione di un centro commerciale, ceduti i diritti di commercializzazione alla Sportfive Italia. Sulla carta, i conti per ora tornano:a quanto pare al Delle Alpi si gioca anche quando nevica.

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Le soluzioni



Puglia

di Maria Carbone

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Non solo erba sintetica

per i tricasini

Il nuovo centro sportivo nato a Tricase, comune del leccese, consente ai tricasini di tutte le età di divertirsi con il calcetto su tecnologici manti in erba artificiale, ma anche di fare palestra, fitness, attività in acqua.

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Alla fine di ottobre dello scorso anno è stato inaugurato un nuovo centro sportivo a Tricase, comune in provincia di Lecce. L'impianto dotato di diverse strutture sportive e ricreative è stato realizzato a spese della società Holly e Benji che ne è anche la proprietaria ed è gestito dal Club 178 il cui motto è "vivi lo sport con noi". Club 178 nasce infatti con l'obiettivo di creare uno spazio di aggregazione dove lo sport è assoluto protagonista. Uno spazio peraltro necessario a Tricase, infatti in quest'area geografica non esisteva un centro sportivo così completo. Gli obiettivi del centro potranno quindi certamente essere raggiunti visto che ha anche a disposizione un bacino di utenza di molte migliaia di abitanti.


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Immagini delle varie aree del centro sportivo di Tricase.


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Panoramica di uno dei campi.

Le attrezzature di cui l'impianto è dotato sono: due campi da calcetto (per calcio a 5 o 6) e un campo da calcio a 7 (dove si può giocare anche a 8), tutti dotati di un manto in erba artificiale di ultima generazione. Una palestra di circa 450 mq modernamente attrezzata per ginnastica e fitness, una piscina, un parco giochi per bambini. Sono presenti spogliatoi e servizi per atleti ed arbitri, infermeria, locali deposito, locale tecnico e locale ufficio. Completano il centro un'area ristoro con bar e servizio pizzeria, aree

verdi e di arredo, un'area parcheggi in parte coperta da struttura con impianto fotovoltaico. Il centro sportivo è stato progettato, in ogni particolare, per rispettare l'ambiente, per tutelare la salute dei fruitori e per essere all'avanguardia in ogni propria caratteristica tecnica. Proprio in tale ottica la presenza dell'impianto fotovoltaico, unitamente alla realizzazione di tutti gli impianti di illuminazione dei campi con tecnologia LED, novità assoluta in tutto il territorio Italiano, rende il centro sportivo autosufficiente dal

punto di vista energetico. Il nuovo impianto sportivo, per quanto concerne i campi da calcio, viene utilizzato dall'Associazione Sportiva Tricase per l'attività dei propri ragazzi. I lavori per i campi da calcio

Per la realizzazione dei sottofondi dei campi si è scelta la soluzione a drenaggio verticale in grado di assicurare la massima fruibilità degli impianti in ogni condizione di gioco. Pertanto sotto ciascun campo è stato realizzato, così come previsto per i campi in erba artificiale

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17 mi e costanti di ciascun strato in ogni punto del campo, assicura contro l'insorgere di assestamenti differenziati, principale causa di avvallamenti del terreno di gioco. E' stato inoltre previsto e utilizzato un particolare "shockpad", anche detto materassino ammortizzante, al fine di migliorare il comfort di gioco e le prestazioni biomeccaniche della pavimentazione di gioco. Abitualmente utilizzato per la pavimentazioni dei campi di calcio omologati "Fifa 2 star", il materassino amplifica la qualità tecnico/prestazionale dei campi.

L'erba sintetica

La pavimentazione in erba artificiale che si è scelto di installare non poteva che essere in linea con le scelte di alta qualità già effettuate sulle precedenti fasi lavorative: sottofondo a drenaggio verticale e shockpad ammortizzante. Si tratta di un sistema di ultima generazione, costituito da un manto in erba artificiale verde bicolore, fibra poliolefinica fibrillata pretagliata, lubrificata, antiabrasiva, estremamente resistente all'usura e con speciale trattamento anti-UV, tessuta su supporto drenante. Il manto è

A pprofondimento L'A.S. Tricase: Un pallone mille amici L´A.S. Tricase è un´Associazione Sportiva nata nel 2001, dalla forte passione per lo sport, il calcio in particolare, da parte di un affiatato gruppo di amici. Riconosciuta Scuola Calcio Federale, l´anno successivo alla sua data di fondazione, l'A.S. Tricase si pone come obiettivo principale quello di trasmettere tale passione ai più piccoli. Vanta, infatti, un selezionato staff di tecnici che grazie alla loro professionalità ed all´attenta supervisione del Professor Angelo Sanapo insegnano ai piccoli campioni le regole e le tecniche del fantastico giuoco del calcio, preparando loro per tornei e campionati F.I.G.C., a carattere provinciale e regionale, nei quali l´A.S. Tricase è presente ormai costantemente con ottimi esiti finali. Consapevoli, inoltre, di ricoprire il delicato ruolo di educatori, che ci vede impegnati accanto alle famiglie nella crescita psicofisica di ogni atleta, cerchiamo di dare priorità alle regole della vita, ancor prima di quelle calcistiche, con l´insegnamento di valori importanti come il rispetto e l´amicizia, esaltandone l´importanza dello stare insieme a tal punto da fondare il motto della nostra associazione: UN PALLONE MILLE AMICI! (a cura dell'A.S. Tricase)

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omologati dalla Figc-Lnd, un vespaio drenante costituito da inerti puliti di cava posati in strati di spessore uniforme a granulometria decrescente, stesi mediante l'utilizzo di motorgredaer munito di apposito sistema laser a garanzia della precisione delle pendenze impostate; ogni strato è stato compattato con rulli di peso adeguato al fine di ottenere una struttura uniformemente areata ed autodrenante. La stabilità e regolarità nel tempo di tale struttura drenante, garantita dalla precisione nella stesura di spessori unifor-


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Giovani atleti dell’A.S. Tricase sui nuovi manti artificiali.

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Not just synthetic turf for new sports centre in Tricase The new sports centre built in Tricase, a municipality in the province of Lecce, is comprised of two 5- or 6-a-side football fields and one 7-a-side field, all of them covered with newest generation artificial turf, a modern, fully equipped gym, extending over 450 m2, for gymnastics and fitness activities, a swimming pool, a playground. The centre also has locker rooms and lavatories for athletes and referees, an infirmary, storage rooms, a technical plant room and an office. Additional facilities include a food service area with cafeteria and pizza service, green and furnishings areas, and a parking lot, partly covered with a structure bearing a photovoltaic system. The new sports centre has been designed to be environmentally sustainable in every respect, to protect its users and to have leading-edge technical features. In this connection, it should be noted that the presence of the photovoltaic panels mated to the use of LED technologies in all the light fixtures installed in the playing fields - something totally unprecedented in Italy - makes the centre energy self-sufficient. The surface of the fields uses a new generation system consisting of green, bicolour artificial grass, and pre-cut lubricated, fibrillated, non-abrasive polyolefin fibres featuring extreme resistance to wear and able to withstand the action of UV rays thanks to a special treatment. The infill consists of stabilising silica sand and granules made from a special eco-friendly, nontoxic, 100% thermoplastic rubber, not vulcanised and not obtained from recycled tires and/or organic materials, so as to ensure the desired performance properties.

scheda riassuntiva Impianto sportivo Tricase (Lecce) Committente: Holly e Benji srl, Tricase (Le) Progettista e Direttore Lavori: arch. Aldo Nichil, Tricase Inizio lavori: 7 febbraio 2011 Fine lavori e inaugurazione: 29 ottobre 2011 Campi di calcio e illuminazioni: Tennis Tecnica srl, Bari

stato intasato, prima con il cosiddetto "intaso stabilizzante", e cioè con della sabbia silicea a spigoli arrotondati, lavata ed essiccata, utilizzata per stabilizzare il manto su tutta la superficie di gioco. Poi con il cosiddetto "intaso prestazionale", da cui dipende fortemente il comfort di gioco. Quest'ultimo elemento, particolarmente importante per la qualità delle pavimentazioni sportive, è realizzato con uno speciale granulo di gomma vergine, ecologico, atossico, 100% termoplastico, non vulcanizzato, e non proveniente dal riciclo di pneumatici e/o materiali organici.


Lombardia

di Carlotta Bui

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Quando la Polisportiva cresce... arriva l'erba sintetica! Ăˆ quanto accade nella frazione Barbaiana di Lainate, non lontano da M i l a no, d o v e l a o m o n i m a P o l i s p o r t i v a , d o p o a v e r r a g g i u n t o i m p o r t a n t i traguardi con la Prima squadra, con i Giovanissimi, e con gli Allievi, ha visto rinnovare completamente il proprio centro sportivo, grazie al concreto in teressamento dell'Amministrazione Comunale, che ha consentito, fra l'altro, di

La nascita del Centro Sportivo La polisportiva Barbaiana nasce nel 1976 per iniziativa di un gruppo di sportivi barbaianesi, con lo scopo di favorire la pratica sportiva tra i cittadini giovani e meno giovani di questa frazione di Lainate, e non solo. Ben presto vengono formate squadre di calcio, atletica leggera, pallavolo e basket; per le squadre di calcio viene utilizzato il campo dell'oratorio, non disponendo la frazione di Barbaiana di un impianto sportivo comunale. Nel 1986 con la concessione di un terreno in comodato d'uso da parte dell'Amministrazione Comunale, con l'opera e l'impegno di molti volontari inizia la realizzazione del campo di calcio di via Don Luigi Radice. Nel corso degli anni il Centro Sportivo viene a essere costituito da: un campo di calcio in er-

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creare ex-n no vo un ottimo campo regolamentare in sintetico.


20 ba di dimensioni regolamentari dotato di impianto di illuminazione; due campi di calcetto dei quali uno di allenamento in erba naturale ed uno regolamentare in erba sintetica; spogliatoi e servizi per atleti, giudici ed addetti; installazioni per il pubblico costituite da tribuna per 111 posti a sedere; palazzina con uffici, sede della Polisportiva, e locale di ristoro; attrezzature da ristoro all'aperto per le manifestazioni sportive estive. Nel frattempo l'associazione continua a crescere raggiungendo importanti traguardi: vince il campionato di calcio di Terza categoria con la prima squadra passando alla categoria superiore, ed il campionato anche con i Giovanissimi. Inoltre si aggiudica titoli nazionali e regionali con gli atleti del tennis tavolo. La squadra Allievi nel 2011, allenata dal presidente, riporta una splendida vittoria in terra francese, partecipando al

torneo internazionale "Parigi Cup" Il rinnovo dei campi

Se si esclude la palazzina sede della Polisportiva e le installazioni per il pubblico, gli impianti sportivi veri e propri risultavano a questo punto ormai alquanto obsoleti. In particolare, il campo di calcio presentava notevoli displanaritĂ e zone poco o per nulla drenanti in caso di manifestazioni meteoriche avverse; le torri-faro risultavano a una distanza non regolamentare dalle linee laterali del campo e comunque tale da provocare pericolositĂ ; le recinzioni, sia quelle verso gli spogliatoi sia quelle esterne sia quelle di separazione non erano piĂš rispondenti alle norme di sicurezza attuali; il campo di calcetto, con pavimentazione in erba sintetica di prima generazione ed ammalorata in alcuni punti, aveva le recinzioni troppo vici-

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Approfondimento La Polisportiva Barbaiana oggi: parla il Presidente

Atleti della Barbaiana in azione sul campo di casa, dotato di nuovo manto in erba artificiale. Sotto a sinistra, panoramica del campo.

deva la rigenerazione del manto erboso del campo di calcio delle dimensioni previste dalle normative vigenti e un nuovo impianto di irrigazione, conservando l'impianto di illuminazione esistente; la costruzione di un nuovo campo di calcio di allenamento delle dimensioni di m. 100x50 con pavimentazione in erba sintetica, dotato di nuovo impianto di illuminazione e di irrigazione; la costruzione di una nuova palazzina spogliatoi e servizi costituita da due coppie di spogliatoi, con relativi servizi, per le squadre, una coppia di spogliatoi con relativi servizi per gli arbitri, centro medico e di pronto soccorso, deposito attrezzi e locali tecnici.

Il presidente, Cesare Cribiù

Il campo in erba sintetica

Il campo che inizialmente era previsto per allenamento, delle dimensioni di m. 100x50, diventato poi in corso d'opera un campo regolamentare, è stato realizzato mediante formazione di sistema di drenaggio con geodreno a canali longitudinali

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ne alle linee laterali del campo, tali da creare pericolosità per i ragazzi della scuola calcio; la palazzina spogliatoi e servizi non era più conforme né alle attuali Norme CONI né alle norme di sicurezza emanate nel 2006, sia per dimensione degli spazi, che per dotazione di servizi e di spazi accessori; il complesso delle recinzioni risultava molto fatiscente; le reti di recinzione parapalle in nylon risultavano in parte recuperabili ma comunque da riposizionare; i parcheggi apparivano insufficienti. L'Amministrazione Comunale decideva quindi di procedere all'ampliamento ed alla riqualificazione del centro sportivo per adeguarlo alle più moderne esigenze espresse dalle istanze sociali, con un intervento che innanzitutto lo adeguasse alle normative vigenti, completandolo con nuove e più moderne attrezzature sportive, in modo tale da rendere ancora più viva e frequentata l'area dell'intervento. In particolare il progetto preve-

Nel 2010, dopo anni di richieste e promesse, finalmente iniziavano i lavori di ristrutturazione e di riqualificazione del vecchio impianto sportivo, diventato ormai obsoleto per la crescente necessità dell'associazione. Ed il 30 Aprile 2011, finalmente il grande sogno si avvera, sotto la presidenza di Cesare Cribiù e la direzione di Gino Pizzo, con una grande manifestazione che rimarrà nella memoria di tanti, viene inaugurato il nuovo centro sportivo: "il più bello di tutta la città di Lainate". Per tutto ciò è doveroso ringraziare tutta l'amministrazione comunale ed in prima persona il Sindaco e Assessore allo Sport Alberto Landonio e tutta la giunta, che hanno creduto nella Polisportiva Barbaiana. Su questo nuovo impianto hanno trovato e trovano tutt'ora accoglienza circa 250 ragazzi di tutte le età, che danno vita a oltre 14 squadre di calcio, suddivise nelle varie categorie, e a un nutrito gruppo di ragazzi che frequentano la scuola calcio, oltre agli atleti del tiro con l'arco. Il 2011 ha visto oltre 150 associati e più di 380 atleti nelle discipline sportive del calcio, della pallavolo, del tiro con l'arco, del tennis tavolo, e si è caratterizzato inoltre con importanti e significative novità: - la Scuola Calcio Monza & Pedotti che promuove il "Football City Camp", un mese dedicato ai ragazzi e ragazze dai 5 fino ai 14 anni, un successo con oltre duecento presenze e un alto gradimento da parte delle famiglie; - nel mese di maggio, il tradizionale torneo serale di calcio, che vede impegnati oltre 800 atleti in rappresentanza di oltre trenta Società; - l'avvio inoltre di un processo di collaborazione con il Novara calcio, punto di riferimento per tanti giovani della provincia di Milano. Tutti i ragazzi e ragazze in tutte le discipline sportive sono seguiti da allenatori, istruttori e dirigenti che si dedicano al delicato compito di trascorrere con loro momenti sportivi, che tendono alla formazione del giovane: le vittorie e le sconfitte sono vissute come insegnamenti necessari anche per affrontare la vita da adulti. Nel corso di tutti questi anni la Polisportiva ha organizzato molte manifestazioni, ben 21 edizioni del torneo serale di calcio, 14 edizioni del torneo Dino Minisini per la categoria Pulcini, tornei di tennis tavolo, e da due anni il torneo di calcio "Grandi Occhiali" per la categoria Esordienti, senza dimenticare la tradizionale Festa di Natale che vede coinvolti tutti, dirigenti, soci, genitori ed atleti in un grande momento di aggregazione sociale Tutto questo è possibile solo grazie al coraggio e all'impegno di tante persone, Istituzioni, Enti e Aziende, soci, dirigenti, genitori o semplici sostenitori che prestano la loro opera nella Polisportiva con impegno e abnegazione, anche attraverso i lavori più umili, a loro vada il nostro costante e sincero ringraziamento.


22 scheda riassuntiva Nuovo campo in erba artificiale al centro sportivo comunale a Barbaiana di Lainate (Milano) Committente: Città di Lainate Progettazione architettonica: Studio MTF (archh. Silvio Magni, Flavio Todeschini, Andrea Fischetti) Posa del manto in erba sintetica: Biffi spa, Villa d'Adda (Bg) Geodreno: Tema srl, Vittorio Veneto (Tv) Arredi spogliatoi: Vivisport srl, Sarmede (Tv) Caratteristiche del manto Produttore: Italgreen spa, Villa D'Adda (Bg) Nome commerciale: 60 Monoturf GC Composizione filato: 100% polietilene Struttura: monofilo Altezza del filo: 58 mm Colore: bicolore a due tonalità di verde Intaso di stabilizzazione sabbia silicea Intaso prestazionale Produttore: Promix srl, Bonate Sotto (Bg) Tipologia: granulo sbr nobilitato Colore: verde Il sistema 60 Monoturf GC è certificato Lnd

Uno scorcio del campo e istantanee di gara della compagine di casa. abstract

The sports centre grows.. and the artificial turf arrives! The sports centre of Frazione Barbaiana di Lainate, near Milan, initially constructed in 1986, was comprised of: a full-size natural grass soccer field equipped with light fixtures; two 5-a-side fields, one for practice and covered in natural grass, and the other, regular-size, paved with synthetic grass; locker rooms and lavatories for athletes, referees and personnel; installations for the public, consisting of bleachers with seats for 111 people; a building with offices for use by the sports club, a restaurant. By 2011, the sporting facilities had become obsolete, the floor was irregular, the grass was in poor conditions, fences and accessory spaces were no longer in keeping with the applicable safety standards. Hence, the city administration decided to proceed with the expansion and remodelling of the sports centre. In particular, the project provided for the regeneration of the natural grass carpeting of the soccer field and the reconstruction of the synthetic turf field. The latter, measuring 100x50m, was formed by setting up a draining system that uses 7mm wide canals running lengthwise to carry the rain water into the grated duct system surrounding the field; laying down the 200micron polyethylene sheet, placing the 60mm high layer of synthetic turf, made of single yarn fibres in two shades of green to look like natural grass; adding the infill in two layers: one consisting of washed silica sand and the other consisting of high quality rubber elastomeric granules.

da 7 mm, che convoglia le acque meteoriche nelle canalette grigliate di contorno del campo, fornitura e posa di telo di polietilene da 200 micron, pavimentazione del manto di erba sintetica da 60 mm, in fibre monofilo verde bicolore per una migliore somiglianza all'erba naturale con intasamento a due strati, il primo in sabbia silicea lavata ed il secondo con granulo elastomerico in gomma nobilitata. Il campo è dotato di impianto automatico di irrigazione, comandato da centralina elettronica con programmatore giornaliero, settimanale e mensile e costituito da una serie di irrigatori sommersi, dalle reti di adduzione delle acque e dalle reti dei comandi per l'azionamento degli irrigatori. In particolare l'impianto di irrigazione del campo di allenamento prevede la dotazione di 6 irrigatori tutti a bordo campo; completa gli im-

pianti il serbatoio di accumulo dell'acqua. Il campo è dotato di impianto di illuminazione a 4 torri faro poligonali a due tronchi ad innesto forzato, traverse portaproiettori, 16 proiettori con corpo in alluminio pressofuso. L'impianto garantisce un illuminamento medio di 200 lux sul piano di gioco. Durante il corso dei lavori sono sopravvenute alcune circostanze, che hanno richiesto una serie di varianti esecutive al progetto; in particolare, un sottofondo di compattazione del terreno del campo di calcio in erba artificiale, mediante correzione del terreno con trattamento, per una profondità di cm. 20 compreso sagomatura finale del terreno. È stato inoltre eliminato il gradone previsto nell'area del pubblico, per non intralciare il possibile futuro inserimento di una tribunetta.


In ogni campo insieme

ORGOGLIO E TRADIZIONE sono due dei valori sui quali è basata la nostra azienda. Siamo sempre stati in prima linea per contribuire a sviluppare e migliorare l’arte di costruire impianti sportivi regolamentari, destinati a durare nel tempo, pratici nell’uso e di facile manutenzione. Tutto questo sulla scorta dell’esperienza fatta con milioni di utilizzatori ed applicando

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11-11-2008 18:28:10



Sicilia

di Sandro Rubicondi

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Sintetico di ultima generazione

nel nuovo centro sportivo del Trapani Calcio

La stretta collaborazione fra l'Amministrazione Comunale e la presidenza della societĂ Trapani Calcio, ha portato alla rinascita del Fontanelle Sud o g g i c a m po Roberto Sorrentino, centro sportivo della societĂ granata ma

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Inaugurato nel marzo 2011 l'ex centro sportivo Fontanelle Sud porta oggi il nome dell'ex bandiera del Trapani Calcio Roberto Sorrentino. Si tratta di un impianto sportivo diventato all'avanguardia che comprende tre campi: uno di calcio a 11 regolare con fondo in erba sintetica di ultima generazione, uno di calcio a cinque sem-

pre in erba sintetica anch'esso di ultima generazione ed uno da tennis. Completano l'impianto una tribuna da 700 posti, i magazzini ricavati sotto la stessa, gli spogliatoi per le squadre e le terne arbitrali e un ufficio adibito a segreteria del settore giovanile. Il "Roberto Sorrentino" è stato completato sul finire del 2010 e immedia-

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anche polo di aggregazione sociale soprattutto per i giovani.


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I lavori del cambiamento

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Grazie ad un accordo di collaborazione tra l'Amministrazione Comunale, che ha sostenuto gran parte della spesa, e il Trapani Calcio, che ha provveduto alla redazione del progetto e all'esecuzione, la struttura ha ripreso vita. Il Roberto Sorrentino, infatti, oltre a essere diventato un centro d'aggregazione non indifferente visto che ospita tutti gli allenamenti, compresi quelli della prima squadra, e le partite del settore giovanile del Trapani Calcio, ha notevolmente cambiato l'arredo del quartiere di Fontanelle, migliorandone non poco l'immagine e la fruibilità. La decisione di intitolare questa struttura all'ex centravanti granata deceduto recentemente, nasce da un comune accordo tra la Pubblica Ammi-

nistrazione e la società calcistica presieduta da Vittorio Morace che in questo modo hanno voluto ricordare e far conoscere ai più giovani che non lo hanno visto all'opera uno dei più apprezzati calciatori granata di tutti i tempi, nativo proprio del capoluogo. Il protocollo di intesa che ha dato il via ai lavori, sottoscritto

tra il Presidente dell'Asd Trapani Calcio e il Segretario generale del Comune Aldo Messina, alla presenza del Sindaco Girolamo Fazio, prevedeva il rifacimento del manto erboso in erba sintetica del solo campo regolamentare da 11 e un costo massimo di Euro 260.000,00 a carico dall'Amministrazione. Gli aspetti tecnici e operativi

sono stati affidati in toto al Trapani Calcio. Poiché il costo dell'opera è stato di Euro 289.000,00 oltre all'Iva, la rimanente somma è stata versata direttamente dalla Associazione Sportiva che, con l'occasione, ha rifatto anche il campo di calcetto a suo intero carico. Per quanto riguarda il manto

Approfondimento L'ASD Trapani L'Associazione Sportiva Trapani è la principale società calcistica cittadina e la terza più antica della Sicilia (dopo la Anglo Palermitan Athletic and Football Club del 1898 e il Footbal Club Messina del 1900) con origini nel 1905. Dal momento della fondazione come US Trapanese, il calcio ha vissuto il suo primo vero campionato nella stagione 1921-22, quando la Vigor Trapani arrivò quinta nel girone siciliano della I Categoria CCI. Da allora la società ha cambiato molte volte il proprio nome: Trapani AS, Juventus Trapani, Drepanum AS, Trapani AC, Trapani AS 1906, Trapani Calcio. Ha preso parte in totale a 37 campionati di Serie C (1 in I Divisione, 23 in Serie C, 10 in Serie C2 e 3 in Serie C1), arrivando al massimo al secondo posto nel campionato 1960-61. Nel 1993-94 sotto la presidenza Bulgarella, allenatore Ignazio Arcoleo, vince il torneo di C2 e nel 1994-95, arrivò ai playoff

Il presidente, Vittorio Morace.

di C1, ma mancò la promozione in B, sconfitta con un gol al 92° della gara di ritorno a Gualdo. L'ultima partecipazione alla Serie C2 risale al 1999-00, quando i granata arrivarono ultimi e furono anche costretti a ripartire dall'Eccellenza per il fallimento della società. Rifondata nel 2002 quando la Associazione Sportiva Città di Trapani modificò il proprio nome il Asd Trapani. Da allora la squadra ha militato in serie D nel 2001, 2003, 2004, 2006. E' tornata in Eccellenza nei campionati 2006-2007 e 2007-2008 per essere nuovamente promossa in D dove, nel campionato 20092010, è seconda classificata e viene ammessa al torneo di Lega Pro Seconda divisione. Vince nel 20102011 i play-off e passa in Lega Pro Prima Divisione, girone B, dove attualmente milita. Dal 2005 è presidente della società Vittorio Morace. Il Colore Sociale è il Granata.

In queste pagine, panoramiche del campo e momenti di allenamento.

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tamente è diventato il quartier generale del Trapani Calcio sia per la prima squadra che per il settore giovanile: una vera resurrezione del vecchio centro sportivo che ha versato in uno stato non ottimale per tanto tempo. Antica e ben radicata sul territorio l'Associazione sportiva del Trapani calcio ha avuto sempre grandi difficoltà nel trovare spazio per gli allenamenti non disponendo di un valido campo alternativo allo Stadio Provinciale dove si svolgono le partite ufficiali della prima squadra, ma che, proprio nell'intento di preservarne più possibile il manto erboso, non viene usato né per allenamento né per le squadre giovanili. D'altra parte l'impianto sportivo noto come Fontanelle Sud, realizzato nel lontano 1994 di proprietà del Comune di Trapani e in concessione alla Associazione sportiva, non aveva le caratteristiche idonee: il campo da 11 era in terra battuta, mentre quello da calcetto era in erba sintetica di bassissima qualità.

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I lavori del cambiamento

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Grazie ad un accordo di collaborazione tra l'Amministrazione Comunale, che ha sostenuto gran parte della spesa, e il Trapani Calcio, che ha provveduto alla redazione del progetto e all'esecuzione, la struttura ha ripreso vita. Il Roberto Sorrentino, infatti, oltre a essere diventato un centro d'aggregazione non indifferente visto che ospita tutti gli allenamenti, compresi quelli della prima squadra, e le partite del settore giovanile del Trapani Calcio, ha notevolmente cambiato l'arredo del quartiere di Fontanelle, migliorandone non poco l'immagine e la fruibilità. La decisione di intitolare questa struttura all'ex centravanti granata deceduto recentemente, nasce da un comune accordo tra la Pubblica Ammi-

nistrazione e la società calcistica presieduta da Vittorio Morace che in questo modo hanno voluto ricordare e far conoscere ai più giovani che non lo hanno visto all'opera uno dei più apprezzati calciatori granata di tutti i tempi, nativo proprio del capoluogo. Il protocollo di intesa che ha dato il via ai lavori, sottoscritto

tra il Presidente dell'Asd Trapani Calcio e il Segretario generale del Comune Aldo Messina, alla presenza del Sindaco Girolamo Fazio, prevedeva il rifacimento del manto erboso in erba sintetica del solo campo regolamentare da 11 e un costo massimo di Euro 260.000,00 a carico dall'Amministrazione. Gli aspetti tecnici e operativi

sono stati affidati in toto al Trapani Calcio. Poiché il costo dell'opera è stato di Euro 289.000,00 oltre all'Iva, la rimanente somma è stata versata direttamente dalla Associazione Sportiva che, con l'occasione, ha rifatto anche il campo di calcetto a suo intero carico. Per quanto riguarda il manto

Approfondimento L'ASD Trapani L'Associazione Sportiva Trapani è la principale società calcistica cittadina e la terza più antica della Sicilia (dopo la Anglo Palermitan Athletic and Football Club del 1898 e il Footbal Club Messina del 1900) con origini nel 1905. Dal momento della fondazione come US Trapanese, il calcio ha vissuto il suo primo vero campionato nella stagione 1921-22, quando la Vigor Trapani arrivò quinta nel girone siciliano della I Categoria CCI. Da allora la società ha cambiato molte volte il proprio nome: Trapani AS, Juventus Trapani, Drepanum AS, Trapani AC, Trapani AS 1906, Trapani Calcio. Ha preso parte in totale a 37 campionati di Serie C (1 in I Divisione, 23 in Serie C, 10 in Serie C2 e 3 in Serie C1), arrivando al massimo al secondo posto nel campionato 1960-61. Nel 1993-94 sotto la presidenza Bulgarella, allenatore Ignazio Arcoleo, vince il torneo di C2 e nel 1994-95, arrivò ai playoff

Il presidente, Vittorio Morace.

di C1, ma mancò la promozione in B, sconfitta con un gol al 92° della gara di ritorno a Gualdo. L'ultima partecipazione alla Serie C2 risale al 1999-00, quando i granata arrivarono ultimi e furono anche costretti a ripartire dall'Eccellenza per il fallimento della società. Rifondata nel 2002 quando la Associazione Sportiva Città di Trapani modificò il proprio nome il Asd Trapani. Da allora la squadra ha militato in serie D nel 2001, 2003, 2004, 2006. E' tornata in Eccellenza nei campionati 2006-2007 e 2007-2008 per essere nuovamente promossa in D dove, nel campionato 20092010, è seconda classificata e viene ammessa al torneo di Lega Pro Seconda divisione. Vince nel 20102011 i play-off e passa in Lega Pro Prima Divisione, girone B, dove attualmente milita. Dal 2005 è presidente della società Vittorio Morace. Il Colore Sociale è il Granata.

In queste pagine, panoramiche del campo e momenti di allenamento.

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tamente è diventato il quartier generale del Trapani Calcio sia per la prima squadra che per il settore giovanile: una vera resurrezione del vecchio centro sportivo che ha versato in uno stato non ottimale per tanto tempo. Antica e ben radicata sul territorio l'Associazione sportiva del Trapani calcio ha avuto sempre grandi difficoltà nel trovare spazio per gli allenamenti non disponendo di un valido campo alternativo allo Stadio Provinciale dove si svolgono le partite ufficiali della prima squadra, ma che, proprio nell'intento di preservarne più possibile il manto erboso, non viene usato né per allenamento né per le squadre giovanili. D'altra parte l'impianto sportivo noto come Fontanelle Sud, realizzato nel lontano 1994 di proprietà del Comune di Trapani e in concessione alla Associazione sportiva, non aveva le caratteristiche idonee: il campo da 11 era in terra battuta, mentre quello da calcetto era in erba sintetica di bassissima qualità.

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scheda riassuntiva Centro Sportivo Roberto Sorrentino, Trapani Proprietà: Comune di Trapani Committente: Comune di Trapani e Trapani Calcio srl Gestore: Trapani Calcio srl, Trapani Impresa realizzatrice di lavori: Mondo Green di Cucchiara Angelo, Sciacca (Ag) Drenaggio: sistema a geodreno, Tema srl, Vittorio Veneto (Tv) Caratteristiche del manto e dell'intaso prestazionale Campo a 11 Produttore: Italgreen spa, Villa D'Adda (Bg) Nome commerciale: 62 Xtender Geofill N Composizione: 100% lubrificato, extra morbido, antiabrasivo Struttura: monofilamento Altezza del filo: 60 mm Colore: verde bicolore Intaso prestazionale: Geofill, materiale naturale in granuli organici

Approfondimento Trapani e lo sport

Latest generation synthetic grass for the new Trapani Calcio sports centre

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Close collaboration between the Municipal Administration and the Trapani Calcio Football Club has led to the rebirth of the Fontanelle Sud sports centre, now known as Roberto Sorrentino Field, not just a centre operated by Trapani Calcio. The sporting facility has three playing fields: a regular 11 players soccer field paved with latest generation synthetic turf, a 5-a-side soccer field, also paved with top-notch artificial grass, and a tennis court. Since its completion, the centre has served as the headquarters of Trapani Calcio, for both the major league and the junior soccer teams. The surface of the regulation-sized field uses the latest generation artificial grass, made from fibres consisting of individual yarns enclosed in a two-yarn braided jacket made of special HRS fibres, with high elastic memory, 60mm tall, generated by extrusion with polymers in 100% lubricated, extra-soft polyethylene. This material uses two shades of green to look like natural grass and is fully non-abrasive, UV ray and frost resistant. The stabilising infill consists of spheroidal quartz sand. The performance infill, instead, uses organic granules and is composed of eco-friendly natural elements, with natural mineral fibres selected in the right proportion to maintain a constant moisture level and ensure perfect drainage. Elastic and comfortable for the players, it gives out the characteristic odour of natural soil. The facility is used both by the major league team and by the junior teams.

ti strutture sportive come il Campo Sportivo Scolastico (noto come Campo CONI) che contiene una pista di atletica leggera, il Campo Aula, campo di calcio a 11 regolamentare, affiancato dal Pattinodromo. Dopo anni di abbandono, l'attuale amministrazione comunale ha dato il via al completamento della Palestra Polivalente che si trova ad est della città, al confine con il Comune di Erice. Di recente costruzione è il Miniautodromo Città di Trapani per automodellismo, realizzato nella zona di Fontanelle Milo, alle porte della città; risulta essere la seconda pista siciliana per grandezza e si propone per ospitare eventi di livello nazionale e internazionale.

Il sistema 62 Xtender Geofill N è omologato Lnd Foto: © Bova

L’ASD Trapani durante una sessione d’allenamento.

erboso è stata utilizzata erba artificiale di ultima generazione costituita da fibre monofilo incamiciato con doppio filo intrecciato composto da fibre speciali HRS, ad alta memoria elastica, alte 60 mm, prodotte per estrusione con polimeri 100% in polietilene lubrificato extramorbido. Il manto è in verde bicolore in modo da assomigliare il più possibile all' erba naturale ed è completamente antiabrasivo e resistente ai raggi UV e al gelo. L'intaso di stabilizzazione

è in sabbia quarzifera di forma sferoidale. L'intaso prestazionale invece è in granuli organici ed è composto da elementi naturali biologici ed ecocompatibili. Formato da fibre minerali naturali selezionate in percentuale idonea a mantenere costante l'umidità, a permettere un perfetto drenaggio. E' elastico e confortevole per i giocatori ed ha un caratteristico odore di terriccio. L'impianto ha superato tutti i test previsti dal regolamento

FIGC - LND e viene utilizzato sia da parte della prima squadra, sia da parte delle squadre del settore giovanile (Berretti, Allievi e Giovanissimi) oltre che dalla Scuola Calcio. "Abbiamo mantenuto l'impegno che avevamo assunto", ha detto il Sindaco Girolamo Fazio, "Un'ulteriore dimostrazione dell'attenzione dell'Amministrazione verso le maggiori realtà sportive cittadine, che svolgono anche un importante ruolo dal punto di vista sociale".

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abstract

Che il Comune di Trapani abbia dimostrato sensibilità nei confronti del valore dello sport lo indicano i fatti. Il Palasport Comunale è uno dei principali impianti sportivi della città e ospita le partite casalinghe del Basket Trapani. È anche noto come Pala Ilio in quanto il nome della piazza antistante è, appunto, piazzale Ilio. Data la buona capienza (5.000 posti a sedere) si sono svolti al suo interno anche eventi e concerti. Sempre in piazzale Ilio si trova una Piscina Olimpica all'aperto, attualmente in fase di ristrutturazione. La Piscina Comunale è, invece, ubicata nel quartiere di Sant'Alberto così come la Palestra Salvatore Cottone con un campo di basket regolamentare, comunemente conosciuta come Palestra Tenente Alberti dal nome della via su cui insiste. Altra rilevante struttura è quella del Kartodromo di Kinisia che si trova nella frazione di Rilievo a sud di Trapani e funziona anche da miniautodromo e ha ospitato gare di moto. Gli impianti sportivi del Circolo Tennis di Trapani contengono quattro campi da tennis oltre che un campo di calcio e uno di basket. In una zona prossima al lungomare Dante Alighieri si trovano altre importan-

Intaso di stabilizzazione sabbia silicea sferoidale


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scheda riassuntiva Centro Sportivo Roberto Sorrentino, Trapani Proprietà: Comune di Trapani Committente: Comune di Trapani e Trapani Calcio srl Gestore: Trapani Calcio srl, Trapani Impresa realizzatrice di lavori: Mondo Green di Cucchiara Angelo, Sciacca (Ag) Drenaggio: sistema a geodreno, Tema srl, Vittorio Veneto (Tv) Caratteristiche del manto e dell'intaso prestazionale Campo a 11 Produttore: Italgreen spa, Villa D'Adda (Bg) Nome commerciale: 62 Xtender Geofill N Composizione: 100% lubrificato, extra morbido, antiabrasivo Struttura: monofilamento Altezza del filo: 60 mm Colore: verde bicolore Intaso prestazionale: Geofill, materiale naturale in granuli organici

Approfondimento Trapani e lo sport

Latest generation synthetic grass for the new Trapani Calcio sports centre

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Close collaboration between the Municipal Administration and the Trapani Calcio Football Club has led to the rebirth of the Fontanelle Sud sports centre, now known as Roberto Sorrentino Field, not just a centre operated by Trapani Calcio. The sporting facility has three playing fields: a regular 11 players soccer field paved with latest generation synthetic turf, a 5-a-side soccer field, also paved with top-notch artificial grass, and a tennis court. Since its completion, the centre has served as the headquarters of Trapani Calcio, for both the major league and the junior soccer teams. The surface of the regulation-sized field uses the latest generation artificial grass, made from fibres consisting of individual yarns enclosed in a two-yarn braided jacket made of special HRS fibres, with high elastic memory, 60mm tall, generated by extrusion with polymers in 100% lubricated, extra-soft polyethylene. This material uses two shades of green to look like natural grass and is fully non-abrasive, UV ray and frost resistant. The stabilising infill consists of spheroidal quartz sand. The performance infill, instead, uses organic granules and is composed of eco-friendly natural elements, with natural mineral fibres selected in the right proportion to maintain a constant moisture level and ensure perfect drainage. Elastic and comfortable for the players, it gives out the characteristic odour of natural soil. The facility is used both by the major league team and by the junior teams.

ti strutture sportive come il Campo Sportivo Scolastico (noto come Campo CONI) che contiene una pista di atletica leggera, il Campo Aula, campo di calcio a 11 regolamentare, affiancato dal Pattinodromo. Dopo anni di abbandono, l'attuale amministrazione comunale ha dato il via al completamento della Palestra Polivalente che si trova ad est della città, al confine con il Comune di Erice. Di recente costruzione è il Miniautodromo Città di Trapani per automodellismo, realizzato nella zona di Fontanelle Milo, alle porte della città; risulta essere la seconda pista siciliana per grandezza e si propone per ospitare eventi di livello nazionale e internazionale.

Il sistema 62 Xtender Geofill N è omologato Lnd Foto: © Bova

L’ASD Trapani durante una sessione d’allenamento.

erboso è stata utilizzata erba artificiale di ultima generazione costituita da fibre monofilo incamiciato con doppio filo intrecciato composto da fibre speciali HRS, ad alta memoria elastica, alte 60 mm, prodotte per estrusione con polimeri 100% in polietilene lubrificato extramorbido. Il manto è in verde bicolore in modo da assomigliare il più possibile all' erba naturale ed è completamente antiabrasivo e resistente ai raggi UV e al gelo. L'intaso di stabilizzazione

è in sabbia quarzifera di forma sferoidale. L'intaso prestazionale invece è in granuli organici ed è composto da elementi naturali biologici ed ecocompatibili. Formato da fibre minerali naturali selezionate in percentuale idonea a mantenere costante l'umidità, a permettere un perfetto drenaggio. E' elastico e confortevole per i giocatori ed ha un caratteristico odore di terriccio. L'impianto ha superato tutti i test previsti dal regolamento

FIGC - LND e viene utilizzato sia da parte della prima squadra, sia da parte delle squadre del settore giovanile (Berretti, Allievi e Giovanissimi) oltre che dalla Scuola Calcio. "Abbiamo mantenuto l'impegno che avevamo assunto", ha detto il Sindaco Girolamo Fazio, "Un'ulteriore dimostrazione dell'attenzione dell'Amministrazione verso le maggiori realtà sportive cittadine, che svolgono anche un importante ruolo dal punto di vista sociale".

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Che il Comune di Trapani abbia dimostrato sensibilità nei confronti del valore dello sport lo indicano i fatti. Il Palasport Comunale è uno dei principali impianti sportivi della città e ospita le partite casalinghe del Basket Trapani. È anche noto come Pala Ilio in quanto il nome della piazza antistante è, appunto, piazzale Ilio. Data la buona capienza (5.000 posti a sedere) si sono svolti al suo interno anche eventi e concerti. Sempre in piazzale Ilio si trova una Piscina Olimpica all'aperto, attualmente in fase di ristrutturazione. La Piscina Comunale è, invece, ubicata nel quartiere di Sant'Alberto così come la Palestra Salvatore Cottone con un campo di basket regolamentare, comunemente conosciuta come Palestra Tenente Alberti dal nome della via su cui insiste. Altra rilevante struttura è quella del Kartodromo di Kinisia che si trova nella frazione di Rilievo a sud di Trapani e funziona anche da miniautodromo e ha ospitato gare di moto. Gli impianti sportivi del Circolo Tennis di Trapani contengono quattro campi da tennis oltre che un campo di calcio e uno di basket. In una zona prossima al lungomare Dante Alighieri si trovano altre importan-

Intaso di stabilizzazione sabbia silicea sferoidale



Friuli Venezia Giulia

di Pietro Chianchiano

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Il nuovo campo da calcio in erba artificiale?

Un salto di qualitĂ ! Con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, il comune di Cervignano del Friuli ha realizzato nella frazione di Muscoli un innovativo campo da calcio in erba artificiale. Una struttura all'avanguardia per gli atleti della Pro Cervignano

Con il rifacimento a nuovo del terreno di gioco del campo di calcio esistente, si porta a compimento la sistemazione generale degli impianti sportivi comunali e piĂš in particolare di quelli nell'area sportiva della frazione di Muscoli. L'opera, che rientra nel programma comunale delle opere pubbliche, ha perseguito l'obiettivo di dotare quest'area sportiva di una

struttura che potesse essere fruita, in modo continuativo, dalle societĂ sportive comunali, ma anche dai privati cittadini e che si caratterizzasse da limitati interventi di manutenzione nel tempo, con conseguente beneficio gestionale per le casse comunali. Con la decisione di realizzare un campo in erba artificiale con misure di m. 100x60 (oltre

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Muscoli e per tutti i cervignanesi.


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Nella sequenza di foto qui sotto, lo stato di fatto del campo prima dell’intervento e il risultato con il nuovo manto artificiale. Nelle altre immagini, giovani atleti della Pro Cervignano in azione sul nuovo campo.

Storia Pro Cervignano, dal 1923 ai giorni nostri

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Nel 1923 un gruppo di appassionati fondò la Pro Cervignano, staccandosi dalla polisportiva "Pietro Zorutti". I dirigenti di allora, guidati da Giacomo Fogar, scelsero i colori sociali "giallo-blu", quelli della Città di Cervignano del Friuli. Le prime gare si disputarono sul campo della "Zorutti" (nei pressi dell'incrocio delle Rotonde); solo qualche anno dopo alcuni volontari costruirono il nuovo campo che sorgeva nell'area dell'attuale campo sportivo di via del Zotto (il terreno però era disposto trasversalmente). Nei primi anni la Pro Cervignano si distinse per la tenacia dei suoi atleti; nel 1927 si fuse con la "Zorutti" e partecipò ai campionati organizzati dall'O.N.D. (Organizzazione Nazionale Dopolavoro); nel 1932/33 vinse il suo primo titolo regionale. Nel 1937 assunse la denominazione "A.C. Pro Cervignano" (Presidente Guido Picotti). Dopo il difficile periodo bellico, nel 1945 cambiò denominazione e divenne "U.C. Pro Cervignano" (Presidente Aldo Bertoni). Nel 1946, con l'aiuto degli "Alleati", venne costruito l'attuale campo di via del Zotto. Negli anni successivi diede vita al "vivaio giovanile" che si rivelò fondamentale per il proseguimento dell'attività. Dopo un periodo difficile, sotto la presidenza di Duilio Rigonat, il sodalizio cervignanese riconquistò il vertice del calcio regionale, vincendo, nella seconda metà degli anni sessanta, per due volte il tito-

lo regionale. Poi dopo qualche anno di difficoltà negli anni ottanta la Pro Cervignano fu di nuovo protagonista disputando anche il campionato interregionale. Nel frattempo l'Amministrazione comunale costruì il nuovo campo sportivo di Piazzale Lancieri d'Aosta (recentemente dedicato alla memoria di Pierino Dissabo, per tanti anni il massaggiatore della squadra). Il periodo positivo culminò all'inizio degli anni 90; una forte crisi però portò la società alla fusione con la Polisportiva Muscoli (da cui la nuova denominazione Pro Cervignano Muscoli) e, subito dopo, ad essere retrocessa in seconda categoria, senza calciatori e con il settore giovanile completamente azzerato. Dal 1996, sotto la guida del Presidente Sabatino Mansi, la squadra, passo dopo passo, ha riconquistato posizioni più importanti per culminare con la promozione in eccellenza avvenuta il 24 maggio 2009 sul campo della Tiezzese. Va ricordato inoltre il completamento di tutte le squadre del settore giovanile e della scuola calcio. Dopo due campionati in eccellenza il 19 maggio 2011 l'Assemblea dei Soci ha deliberato la nuova composizione societaria che prevede Sabatino Mansi presidente onorario e Roberto Gregoris nuovo presidente.


alle "aree per destinazione" di m. 2,5 sui lati lunghi e 3,5 sui lati corti), omologato dalla Lnd, l'obiettivo si può considerare raggiunto. L'impianto è infatti sottoposto ad un "uso intensivo". Le compagini della locale società sportiva, la Pro Cervignano, lo utilizzano con la Prima Squadra e la Juniores per i soli allenamenti, con gli Allievi, i Giovanissimi e gli Esordienti invece anche per le gare ufficiali. Trovano spazio anche le compagini dei Pulcini e dei Piccoli Amici che vi disputano le loro manifestazioni e tornei. Per tutti gli altri c'è posto, previa prenotazione, un paio di sere in settimana dopo le ore 20, il sabato sera e la domenica pomeriggio. Lo stato di fatto e i lavori

Il campo di calcio della frazione di Muscoli presentava pessi-

me condizioni di manutenzione dovute al fatto che, tale struttura non era stata realizzata all'origine con la specifica destinazione a campo di calcio, ma semplicemente attrezzando un'area verde esistente. Si presenta priva di drenaggio, sia superficiale che profondo, e quindi, vista anche la mancanza di una pendenza regolare e strutturata dell'area, anche in presenza di modeste precipitazioni atmosferiche si formano evidenti pozze fangose. L'intervento oggetto dei lavori ha previsto quindi il completo rifacimento del terreno di gioco del campo di calcio con l'utilizzo di un manto erboso artificiale. Gli interventi necessari per la creazione del nuovo campo hanno visto la formazione del sottofondo drenante mediante stabilizzazione del terreno esistente per l'ottenimento del quale si provveduto allo scavo

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36 scheda riassuntiva Campo da calcio in erba sintetica in località Muscoli a Cervignano del Friuli (Udine) Committente: comune di Cervignano del Friuli (Ud) Progetto: arch. Marcello De Marchi, capo settore tecnico del comune Collaboratori: geom. Alberto Carrara, geom. Giancarlo Boemo, ing. Andrea Nicola, Milena Vrech Ditta esecutrice dei lavori: Unieco Sport spa, Reggio Emilia Realizzazione sottofondo: Ceis Impianti Sportivi srl, Romano D'Ezzelino (Vi) Caratteristiche del manto Produttore: Unieco Sport spa, Reggio Emilia Nome commerciale: 570 Mono Top Mix Composizione: 100% polietilene Struttura: mix monofilo dritto/fibrillato riccio Altezza del filo: 57 mm Colore: verde Intaso di stabilizzazione Composizione: sabbia silicea a spigolo arrotondato Intaso prestazionale Produttore: Graneco Rubber srl, Possagno (Tv) Nome commerciale: Green&Go Composizione: granulo di gomma SBR nobilitato Colore: verde Sistema certificato LND

Scorci del nuovo terreno di gioco durante una partita.

del terreno fino alla profondità necessaria e alla modifica, per uno spessore di 20 cm, della struttura chimico fisica del terreno esistente mediante la miscelazione con calce o cemento; quindi rullatura e compattazione. Il drenaggio orizzontale delle acque meteoriche è stato realizzato mediante la posa in opera sul sottofondo compattato di una guaina impermeabile in polietilene dello spessore di 1,0 mm e, al di sopra di questa, di un sistema a geodreno costituito da una membra-

na con struttura in polipropilene a canali drenanti che permette la raccolta ed il convogliamento delle acque meteoriche alle tubazioni di drenaggio, e quindi smaltite per mezzo dell'impianto fognario. Lo strato finale di posa, dello spessore di 15 cm, è ottenuto con materiale inerte di opportuna granulometria, correttamente posato e compattato al fine di ottenere un piano dotato delle opportune pendenze sul quale viene steso il manto in erba sintetica. E' stato inoltre realizzato un

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impianto di irrigazione dimensionato per comprire tutta l'area di gioco. Il manto in erba artificiale

Per la pavimentazione è stata scelto un tappeto di ultima generazione di altezza 57 mm, un monofilamento in polietilene con struttura mix dritto fibrillato riccio di colore verde, resistente agli UV, ancorato su primario in polipropilene spalmato sul lato inferiore con lattice speciale resistente all'acqua, imputrescibile, drenante.

E' posto in opera sull' idoneo sottofondo mediante stesura dei teli e incollaggio dei tessuti su apposita banda di tessuto non tessuto, con inserimento della rigatura bianca di cm 10 della stessa fibra. L'intaso di stabilizzazione è stato realizzato con sabbia quarzifera naturale in quantità di 16 Kg/mq. L'intaso prestazionale è invece in granulo di gomma SBR nobilitata di colore verde, ecocompatibile, riciclabile e inodore, utilizzato in quantità di 14 Kg/mq.

abstract

The new soccer field paved with synthetic turf? A quality leap! With a contribution from the Friuli Venezia Giulia Region, the Municipality of Cervignano del Friuli crated an innovative synthetic turf playing field in Frazione Muscoli. The idea was to provide this area with a structure that could be used continuously both by the local sports clubs and by private citizens, and that would require little maintenance over time, making for appreciable savings to the benefit of the city administration. The synthetic turf field measuring 100x60m (in addition to 2.5m and 3.5m wide accessory areas on the long and short sides, respectively), is homologated by the National Amateur League (LND). The carpet selected to cover the field is a newest generation surface, 57mm in height, consisting of single polyethylene yarns whose structure is a mix of straight and curly green fibrillated fibres, UV-ray resistant, anchored to a primary layer in polypropylene coated on the bottom face with a special draining, rot-proof and water-resistant latex. The turf was installed on an appropriate base by laying down the rolls and gluing the fabric to ad hoc strips of nonwoven fabric; white stripes, 10cm wide, are made from the same fibre. The stabilising infill is made of natural quartz sand. The performance infill instead consists of green SBR rubber granules, which are eco-compatible, recyclable and odourless.



Sicilia

di Margherita Restelli

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Quarant'anni dopo: il nuovo stadio della Leonfortese Qualcuno l'ha definita una "telenovela". E' la storia dello stadio di calcio comunale di Leonforte (Enna) una grande incompiuta come spesso se ne vedono in Italia. E' stato infatti dopo ben 40 anni dall'inizio dei lavori che nel dicembre 2009 il Comune ha potuto inaugurare il suo "nuovo" stadio grazie all'imprenditore e pre sidente della Leonfortese Antonino (Nuccio) Buono.

una ventina di piccole imprese, alcune anche sull'orlo del fallimento, composte per lo più da giovani che hanno così potuto mettersi in gioco e dimostrare che la Sicilia ha anche una faccia diversa da quella che emerge dalle cronache nazionali. Lo stadio è dotato di aree verdi attrezzate per i bambini, pannelli fotovoltaici e un terreno di gio-

co in erba naturale, unico in provincia di Enna e tra i pochissimi in Sicilia, certamente il solo che abbia a disposizione una squadra di calcio, la Leonfortese, che milita in Promozione. Il nuovo stadio sorge in una delle aree più degradate di Leonforte nota come "il Bronx", che ha ritrovato così decoro e dignità. Si tratta di un'area in corso di

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Antonino Buono, leonfortese doc emigrato a Pistoia dove ha creato la sua fortuna economica, non ha dimenticato le sue radici e con un gesto da mecenate ha finanziato con oltre un milione di euro la realizzazione, in project financing, dello stadio. Per la realizzazione del nuovo impianto sportivo sono state utilizzate solo maestranze locali:


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Storia

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Approfondimento

L'Associazione Polisportiva Leonfortese ha una data di nascita precisa: è il 14 settembre 1967: Fu al termine di un torneo estivo che il vulcanico professore Salvatore Rindone la fondò e ne venne eletto per acclamazione Presidente. Per onore di cronaca tuttavia, si legge nel libro di Maurizio Di Fazio, La leonfortese victoriosa et fidelissima, la squadra esisteva già e nel 1966 aveva vinto la Prima Coppa Città di Leonforte, battendo in finale la Under 30. La prima partita ufficiale tuttavia è quella del 26 dicembre 1967 a Enna. Le divise per i giocatori per disputare quel primo incontro, furono acquistate in un negozio di abbigliamento di proprietà dell'ex giocatore del Catania Totò Calvanese. Le magliette erano prive dei numeri e fu il sarto e storico sportivo Alfio Guliti che nei giorni 24 e 25 dicembre, lavorando anchedi notte, li attaccò. Sin dai primi incontri la Leonfortese ha richiamato numerosi spettatori ed è stata da sempre l'orgoglio dei cittadini della cittadina in provincia di Enna e un suo prestigioso biglietto da visita. Il primo anno la squadra militò in terza categoria finendo a secondo posto (per differenza reti). L'anno dopo è prima e passa di categoria mentre gli juniores arrivano in finale al trofeo delle provice. Dal '70 la Leonfortese milita in prima (con qualche sporadica ricaduta in seconda), fino al 1996 quando passa in

completamento, con grandi e ampie strade, spazi di parcheggio, ma poche infrastrutture di incontro e di relazione. L'esistenza della struttura, incompleta per 40 anni, aveva aggravato le difficoltà sociali del quartiere divenendo un ulteriore simbolo di degrado e abbandono. Al di là del campo di calcio, ciò che serviva al quartiere, e più in generale alla città, era uno spazio di relazione, un punto di riferimento per i giovani e le famiglie. Lo stadio oggi rappresenta proprio questo, grazie anche a un progetto (firmato dall'ingegner Adriano Maurizi) che ha saputo prevedere aree verdi e attrezzate per i giochi dei bambini, un'area di ristoro aperta alla città e attrezzature sportive accessibili alla cittadinanza (pista di atletica, campo da calcetto). Buono ha avuto la concessione dell'impianto in comodato d'uso (la proprietà resta del Comune di Leonforte) per il periodo di

Un imprenditore impegnato sul territorio

trent'anni con l'onere della gestione e della manutenzione. La scelta dell'erba naturale

Espletato l'iter burocratico per l'affidamento dei lavori, l'opera è stata completata in meno di sei mesi. Queste le opere realizzate: 1) sistemazione del manto di giuoco; 2) realizzazione dell'impianto d'illuminazione; 3) completamento della tribuna; 4) eliminazione barriere architettoniche ; 5) realizzazione degli impianti secondari (campo di calcetto e pista di atletica leggera); 6) realizzazione di un locale di ristoro. Nonostante il progetto prevedesse in origine la realizzazione di un manto in erba sintetica si è poi optato per un manto in erba naturale allo scopo di utilizzare un sistema ritenuto più ecologico. Promozione dove resta fino al 2000. Dal 2001 al 2005 torna in seconda categoria. Nel campionato 2004-2005 però vince la coppa Trinacria e viene ripescata in prima.- Quello stesso anno viene fondata la scuola calcio "piccoli amici" guidata da Angelo Salerno che continua a sfornare talenti. Mentre scriviamo la Leonfortese gioca nuovamente in Promozione ed è prima in classifica. Può scrivere sui suoi annali di una trasferta in svizzera dove manca la finale per un soffio e una in Norvegia, dove disputato il trofeo "Norvegia Cup 98" riservato alle squadre giovanili. L'ultima esperienza internazionale della Leonfortese risale al giugno 2008 a Barcellona, con la partecipazione a un torneo internazionale riservato alle migliori squadre dilettantistiche europee. La Leonfortese si aggiudicò il torneo spagnolo. La Leonfortese ha formato tanti atleti diventati poi veri professionisti del calcio. E' anche fra le poche squadre dilettantistiche della Provinicia di Enna a non aver mai chiuso battenti, raggiungendo i suoi traguardi dalla prima categoria alla promozione con la maggiorranza dei giocatori locali. Oggi la squadra ha come obiettivo primario quello di educare allo sport più giovani possibili e nello stesso tempo raggiungere il semiprofessionismo.

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Nell’immagine in alto, Antonino Buono.

In queste pagine, il campo sportivo durante la disputa di gare.

Nel 2007, Antonino Buono, un imprenditore leonfortese trapiantato a Pistoia, costituisce una società immobiliare il primo tassello di un gruppo imprenditoriale che porta avanti un progetto di sviluppo locale centrato proprio su Leonforte. "Ho scelto di investire nella mia città natale", ha dichiarato Antonino Buono, "Purtroppo si tratta di un paese con poche occasioni di crescita culturale e pochi servizi per la famiglia, la crescita dei piccoli e lo svago dei giovani. Da imprenditore ho ritenuto che rilanciare il mercato dell'edilizia significa anche dare nuove prospettive alla città, completandola con i servizi. Laddove non arriva il pubblico gli imprenditori privati devono intervenire sia con grandi iniziative sostenute da strumenti legislativi come il project financing (anche per costruire scuole, parcheggi, uffici ed altro) sia con piccoli gesti di sostegno del mondo culturale e delle iniziative sociali". Questo impegno dichiarato si è trasformato nel 2009 nel completamento del nuovo stadio comunale una realtà moderna e fruibile liberamente da tutti che riqualifica un'intera area periferica e sta continuando ancora nella realizzazione di una piscina semi-olimpionica coperta, un complesso alberghiero a tre stelle, immobili residenziali di Classe A (risparmio energetico). "I miei progetti", dice Antonino Buono "sono complessi e ad alto rischio imprenditoriale ma se avranno successo, produrranno redditi che saranno reinvestiti sempre a Leonforte in ulteriori progetti dello stesso tipo. La mia scommessa è innescare un cambio di mentalità. A Leonforte le imprese e gli artigiani, i professionisti, i neolaureati, i periti industriali, sono chiamati a sviluppare l'indotto con nuove idee, ad avviare nuovi investimenti volti all'innovazione e alla diversificazione delle proprie attività, confrontandosi col mercato in maniera competitiva". Oltre alle attività imprenditoriali, il Buono attraverso il suo Gruppo investe in cultura, attraverso il sostegno di piccole realtà associative e la sponsorizzazione di grandi manifestazioni che coinvolgono la comunità leonfortese. Nello sport sostiene l'A.P. Leonfortese e gli atleti della squadra locale di Taekwondo.

La scelta è stata anche condizionata da fattori diversi come la creazione di posti di lavoro locali per la manutenzione del tappeto erboso (il sintetico richiede meno manutenzione, ma necessita di ditte esterne di più alto livello di specializzazione). Per la realizzazione si è optato per un sistema di drenaggio superficiale previa raschiatura dello strato superiore del supporto esistente. Il piano di posa ha una pendenza del 0,3% in direzione perpendicolare ai lati minori del campo con quota massima coincidente con la linea di metà campo. Su tale piano è stato posto un tubo drenante del diametro di 6,3 cm in 11 file parallele alle cui estremità sono

collegati due tubi di raccolta, del diametro di 20 cm con una pendenza del 0,15%, che conducono l'acqua piovana verso due vasche di raccolta e, una volta riempite queste, verso lo scarico fognario comunale delle acque bianche. I tubi drenanti sono ricoperti da uno strato di ghiaia. Su questa è stato posto in opera uno strato di terreno vegetale opportunamente costipato e concimato con concimi chimici. Il tappeto erboso in rotoli, una volta steso è stato ulteriormente concimato per favorire la radicazione. Lungo il perimetro del campo di gioco è stato istallato un impianto di irrigazione a scomparsa. Le tuba-

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L'associazione Polisportiva di Leonforte


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Approfondimento

L'Associazione Polisportiva Leonfortese ha una data di nascita precisa: è il 14 settembre 1967: Fu al termine di un torneo estivo che il vulcanico professore Salvatore Rindone la fondò e ne venne eletto per acclamazione Presidente. Per onore di cronaca tuttavia, si legge nel libro di Maurizio Di Fazio, La leonfortese victoriosa et fidelissima, la squadra esisteva già e nel 1966 aveva vinto la Prima Coppa Città di Leonforte, battendo in finale la Under 30. La prima partita ufficiale tuttavia è quella del 26 dicembre 1967 a Enna. Le divise per i giocatori per disputare quel primo incontro, furono acquistate in un negozio di abbigliamento di proprietà dell'ex giocatore del Catania Totò Calvanese. Le magliette erano prive dei numeri e fu il sarto e storico sportivo Alfio Guliti che nei giorni 24 e 25 dicembre, lavorando anchedi notte, li attaccò. Sin dai primi incontri la Leonfortese ha richiamato numerosi spettatori ed è stata da sempre l'orgoglio dei cittadini della cittadina in provincia di Enna e un suo prestigioso biglietto da visita. Il primo anno la squadra militò in terza categoria finendo a secondo posto (per differenza reti). L'anno dopo è prima e passa di categoria mentre gli juniores arrivano in finale al trofeo delle provice. Dal '70 la Leonfortese milita in prima (con qualche sporadica ricaduta in seconda), fino al 1996 quando passa in

completamento, con grandi e ampie strade, spazi di parcheggio, ma poche infrastrutture di incontro e di relazione. L'esistenza della struttura, incompleta per 40 anni, aveva aggravato le difficoltà sociali del quartiere divenendo un ulteriore simbolo di degrado e abbandono. Al di là del campo di calcio, ciò che serviva al quartiere, e più in generale alla città, era uno spazio di relazione, un punto di riferimento per i giovani e le famiglie. Lo stadio oggi rappresenta proprio questo, grazie anche a un progetto (firmato dall'ingegner Adriano Maurizi) che ha saputo prevedere aree verdi e attrezzate per i giochi dei bambini, un'area di ristoro aperta alla città e attrezzature sportive accessibili alla cittadinanza (pista di atletica, campo da calcetto). Buono ha avuto la concessione dell'impianto in comodato d'uso (la proprietà resta del Comune di Leonforte) per il periodo di

Un imprenditore impegnato sul territorio

trent'anni con l'onere della gestione e della manutenzione. La scelta dell'erba naturale

Espletato l'iter burocratico per l'affidamento dei lavori, l'opera è stata completata in meno di sei mesi. Queste le opere realizzate: 1) sistemazione del manto di giuoco; 2) realizzazione dell'impianto d'illuminazione; 3) completamento della tribuna; 4) eliminazione barriere architettoniche ; 5) realizzazione degli impianti secondari (campo di calcetto e pista di atletica leggera); 6) realizzazione di un locale di ristoro. Nonostante il progetto prevedesse in origine la realizzazione di un manto in erba sintetica si è poi optato per un manto in erba naturale allo scopo di utilizzare un sistema ritenuto più ecologico. Promozione dove resta fino al 2000. Dal 2001 al 2005 torna in seconda categoria. Nel campionato 2004-2005 però vince la coppa Trinacria e viene ripescata in prima.- Quello stesso anno viene fondata la scuola calcio "piccoli amici" guidata da Angelo Salerno che continua a sfornare talenti. Mentre scriviamo la Leonfortese gioca nuovamente in Promozione ed è prima in classifica. Può scrivere sui suoi annali di una trasferta in svizzera dove manca la finale per un soffio e una in Norvegia, dove disputato il trofeo "Norvegia Cup 98" riservato alle squadre giovanili. L'ultima esperienza internazionale della Leonfortese risale al giugno 2008 a Barcellona, con la partecipazione a un torneo internazionale riservato alle migliori squadre dilettantistiche europee. La Leonfortese si aggiudicò il torneo spagnolo. La Leonfortese ha formato tanti atleti diventati poi veri professionisti del calcio. E' anche fra le poche squadre dilettantistiche della Provinicia di Enna a non aver mai chiuso battenti, raggiungendo i suoi traguardi dalla prima categoria alla promozione con la maggiorranza dei giocatori locali. Oggi la squadra ha come obiettivo primario quello di educare allo sport più giovani possibili e nello stesso tempo raggiungere il semiprofessionismo.

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Nell’immagine in alto, Antonino Buono.

In queste pagine, il campo sportivo durante la disputa di gare.

Nel 2007, Antonino Buono, un imprenditore leonfortese trapiantato a Pistoia, costituisce una società immobiliare il primo tassello di un gruppo imprenditoriale che porta avanti un progetto di sviluppo locale centrato proprio su Leonforte. "Ho scelto di investire nella mia città natale", ha dichiarato Antonino Buono, "Purtroppo si tratta di un paese con poche occasioni di crescita culturale e pochi servizi per la famiglia, la crescita dei piccoli e lo svago dei giovani. Da imprenditore ho ritenuto che rilanciare il mercato dell'edilizia significa anche dare nuove prospettive alla città, completandola con i servizi. Laddove non arriva il pubblico gli imprenditori privati devono intervenire sia con grandi iniziative sostenute da strumenti legislativi come il project financing (anche per costruire scuole, parcheggi, uffici ed altro) sia con piccoli gesti di sostegno del mondo culturale e delle iniziative sociali". Questo impegno dichiarato si è trasformato nel 2009 nel completamento del nuovo stadio comunale una realtà moderna e fruibile liberamente da tutti che riqualifica un'intera area periferica e sta continuando ancora nella realizzazione di una piscina semi-olimpionica coperta, un complesso alberghiero a tre stelle, immobili residenziali di Classe A (risparmio energetico). "I miei progetti", dice Antonino Buono "sono complessi e ad alto rischio imprenditoriale ma se avranno successo, produrranno redditi che saranno reinvestiti sempre a Leonforte in ulteriori progetti dello stesso tipo. La mia scommessa è innescare un cambio di mentalità. A Leonforte le imprese e gli artigiani, i professionisti, i neolaureati, i periti industriali, sono chiamati a sviluppare l'indotto con nuove idee, ad avviare nuovi investimenti volti all'innovazione e alla diversificazione delle proprie attività, confrontandosi col mercato in maniera competitiva". Oltre alle attività imprenditoriali, il Buono attraverso il suo Gruppo investe in cultura, attraverso il sostegno di piccole realtà associative e la sponsorizzazione di grandi manifestazioni che coinvolgono la comunità leonfortese. Nello sport sostiene l'A.P. Leonfortese e gli atleti della squadra locale di Taekwondo.

La scelta è stata anche condizionata da fattori diversi come la creazione di posti di lavoro locali per la manutenzione del tappeto erboso (il sintetico richiede meno manutenzione, ma necessita di ditte esterne di più alto livello di specializzazione). Per la realizzazione si è optato per un sistema di drenaggio superficiale previa raschiatura dello strato superiore del supporto esistente. Il piano di posa ha una pendenza del 0,3% in direzione perpendicolare ai lati minori del campo con quota massima coincidente con la linea di metà campo. Su tale piano è stato posto un tubo drenante del diametro di 6,3 cm in 11 file parallele alle cui estremità sono

collegati due tubi di raccolta, del diametro di 20 cm con una pendenza del 0,15%, che conducono l'acqua piovana verso due vasche di raccolta e, una volta riempite queste, verso lo scarico fognario comunale delle acque bianche. I tubi drenanti sono ricoperti da uno strato di ghiaia. Su questa è stato posto in opera uno strato di terreno vegetale opportunamente costipato e concimato con concimi chimici. Il tappeto erboso in rotoli, una volta steso è stato ulteriormente concimato per favorire la radicazione. Lungo il perimetro del campo di gioco è stato istallato un impianto di irrigazione a scomparsa. Le tuba-

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L'associazione Polisportiva di Leonforte


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scheda riassuntiva Campo sportivo zona "Don Bosco" a Leonforte (Enna) Proprietà: Comune di Leonforte (Enna) Realizzazione in project financing e gestione: Tecnogestioni srl, Gruppo Buono, Pistoia Realizzazione impianto fotovoltaico: Buono Energia, Gruppo Buono, Pistoia Inaugurazione: dicembre 2009

impermeabilizzati attraverso la posa in opera di una guaina impermeabile per tutta la loro estensione. Tutti gli spazi riservati al pubblico sono stati pavimentati con materiale ingelivo e antiscivolo. La tribuna è anche stata dotata di una cabina-stampa a disposizione di cronisti radio-Tv e anche per l'animazione del pubblico nel corso di manifestazioni sportive e non. L'intera struttura è inolttre stata realizzata in modo da eliminare le barriere architettoniche e prevederne la fruizione anche a persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. I muretti e le ringhiere di recinzione nonché la biglietteria sono stati rifatti così come due

nuovi cancelli di ingresso che garantiscono le operazioni di controllo nonché di sfollamento in sicurezza. Infine sono state realizzate un insieme di strutture che arricchiscono l'offerta dello stadio in favore dei cittadini. La pista di atletica, liberamente fruibile da tutti, ha un tappetino di conglomerato bituminoso fine, colorato in rosso con 6 piste segnate in bianco. In prossimità dell'estremità Sud è stato tracciato un campo di calcetto, mentre nell'area della lunetta nord interna alla pista è stato steso un manto erboso utilizzabile negli allenamenti. Nell'area esterna, delimitata con siepi di media altezza, è stata realizzata un'area attrezzata

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con giochi per bambini, per attirare le famiglie e per scopi ricreativi. Infine è stata costruita una nuova struttura di ristoro in corrispondenza dell'angolo sud del campo. Questo chiosco per bevande di 40 m2 cui si accede sia dall'interno dell'impianto che dall'esterno è ben presto diventato un luogo di socializzazione e di incontro indipendentemente dalla programmazione sportiva dell'impianto. "Un esempio", sono le parole del sindaco di Leonforte Pino Bonanno, "di come pubblico e privato possano incontrarsi, agire in sinergia e collaborare per riqualificare e recuperare aree degradate del tessuto urbano".

abstract

zioni sono in polietilene e l'alimentazione dell'impianto è garantita da 2 pompe elettriche. L'impianto, dotato di timer, consente l'avvio automatizzato nelle ore notturne. Le altre opere

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Nel nastro di foto superiore, vedute dello stadio, della tribuna con pannelli fotovoltaici e dell’ingresso. Sopra, atleti della Leonfortese sul campo. Nella pagina a lato, l’esterno e l’interno dello stadio.

Il sistema di illuminazione è costituito da 4 torri-faro in acciaio (sezione tronco-conica, altezza 30 m e diametro di 1 m, su plinto in calcestruzzo di base quadrata di m 3,2x3,2 e profondità

di m 2,00). Su ciascuna sono stati montati 11 proiettori con lampada a ioduri metallici da 2 Kw. L'energia elettrica necessatria a tenere acceso ogni sera l'impianto viene da una serie di pannelli fotovoltaici installati sulla copertura della tribuna. Quest'ultima è stata completata e adattata in modo che l'impianto diventasse agibile per spettacoli sia sportivi che ludici e culturali. Poichè la tribuna esistente era gravemente degra-

data è stata collaudata e verificata e sono state fatte alcune manutenzioni straordinarie. In particolare, i parapetti di protezione in calcestruzzo sono stati demoliti e sostituiti con una muratura a tutta altezza di cemento e laterizio dello spessore di 12 cm, rinforzata nella faccia interna con rete elettrosaldata. Sulla copertura sono stati sistemati i già citati pannelli fotovoltaici. Gradinate e solai sono stati

Somebody claimed it was a "telenovela". We are talking about the story of the municipal soccer stadium in Leonforte (Enna), a great unfinished saga as we are accustomed to see in Italy. It was in fact after a good 40 years since the commencement of works that, in December 2009, the Municipality was able to inaugurate its new stadium thanks to the intervention of Antonino (Nuccio) Buono, entrepreneur and president of the Leonfortese football Club. Though he lives in Pistoia, where he has made his fortune, in fact, Buono has not forgotten his roots, and with the generosity of a patron funded the construction of the stadium, through project financing, with over 1 million Euros. The stadium has green areas where children can play, photovoltaic panels, a playing field covered with natural grass, the only one of this kind in the province of Enna and one of the very few in Sicily, indubitably the only one used by a soccer team, the Leonfortese, that plays in the Promozione League. Having food service facilities open to everyone and sporting equipment accessible to all citizens (athletics track, 5-a-side soccer field), the stadium is a place where people can get together, a significant meeting place for young people and families alike. Buono has been granted the use of the facility for thirty years (the ownership remains with the Municipality of Leonforte) and is responsible for its management and maintenance.

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Forty years on, a new stadium for Leonforte


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scheda riassuntiva Campo sportivo zona "Don Bosco" a Leonforte (Enna) Proprietà: Comune di Leonforte (Enna) Realizzazione in project financing e gestione: Tecnogestioni srl, Gruppo Buono, Pistoia Realizzazione impianto fotovoltaico: Buono Energia, Gruppo Buono, Pistoia Inaugurazione: dicembre 2009

impermeabilizzati attraverso la posa in opera di una guaina impermeabile per tutta la loro estensione. Tutti gli spazi riservati al pubblico sono stati pavimentati con materiale ingelivo e antiscivolo. La tribuna è anche stata dotata di una cabina-stampa a disposizione di cronisti radio-Tv e anche per l'animazione del pubblico nel corso di manifestazioni sportive e non. L'intera struttura è inolttre stata realizzata in modo da eliminare le barriere architettoniche e prevederne la fruizione anche a persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. I muretti e le ringhiere di recinzione nonché la biglietteria sono stati rifatti così come due

nuovi cancelli di ingresso che garantiscono le operazioni di controllo nonché di sfollamento in sicurezza. Infine sono state realizzate un insieme di strutture che arricchiscono l'offerta dello stadio in favore dei cittadini. La pista di atletica, liberamente fruibile da tutti, ha un tappetino di conglomerato bituminoso fine, colorato in rosso con 6 piste segnate in bianco. In prossimità dell'estremità Sud è stato tracciato un campo di calcetto, mentre nell'area della lunetta nord interna alla pista è stato steso un manto erboso utilizzabile negli allenamenti. Nell'area esterna, delimitata con siepi di media altezza, è stata realizzata un'area attrezzata

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con giochi per bambini, per attirare le famiglie e per scopi ricreativi. Infine è stata costruita una nuova struttura di ristoro in corrispondenza dell'angolo sud del campo. Questo chiosco per bevande di 40 m2 cui si accede sia dall'interno dell'impianto che dall'esterno è ben presto diventato un luogo di socializzazione e di incontro indipendentemente dalla programmazione sportiva dell'impianto. "Un esempio", sono le parole del sindaco di Leonforte Pino Bonanno, "di come pubblico e privato possano incontrarsi, agire in sinergia e collaborare per riqualificare e recuperare aree degradate del tessuto urbano".

abstract

zioni sono in polietilene e l'alimentazione dell'impianto è garantita da 2 pompe elettriche. L'impianto, dotato di timer, consente l'avvio automatizzato nelle ore notturne. Le altre opere

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Nel nastro di foto superiore, vedute dello stadio, della tribuna con pannelli fotovoltaici e dell’ingresso. Sopra, atleti della Leonfortese sul campo. Nella pagina a lato, l’esterno e l’interno dello stadio.

Il sistema di illuminazione è costituito da 4 torri-faro in acciaio (sezione tronco-conica, altezza 30 m e diametro di 1 m, su plinto in calcestruzzo di base quadrata di m 3,2x3,2 e profondità

di m 2,00). Su ciascuna sono stati montati 11 proiettori con lampada a ioduri metallici da 2 Kw. L'energia elettrica necessatria a tenere acceso ogni sera l'impianto viene da una serie di pannelli fotovoltaici installati sulla copertura della tribuna. Quest'ultima è stata completata e adattata in modo che l'impianto diventasse agibile per spettacoli sia sportivi che ludici e culturali. Poichè la tribuna esistente era gravemente degra-

data è stata collaudata e verificata e sono state fatte alcune manutenzioni straordinarie. In particolare, i parapetti di protezione in calcestruzzo sono stati demoliti e sostituiti con una muratura a tutta altezza di cemento e laterizio dello spessore di 12 cm, rinforzata nella faccia interna con rete elettrosaldata. Sulla copertura sono stati sistemati i già citati pannelli fotovoltaici. Gradinate e solai sono stati

Somebody claimed it was a "telenovela". We are talking about the story of the municipal soccer stadium in Leonforte (Enna), a great unfinished saga as we are accustomed to see in Italy. It was in fact after a good 40 years since the commencement of works that, in December 2009, the Municipality was able to inaugurate its new stadium thanks to the intervention of Antonino (Nuccio) Buono, entrepreneur and president of the Leonfortese football Club. Though he lives in Pistoia, where he has made his fortune, in fact, Buono has not forgotten his roots, and with the generosity of a patron funded the construction of the stadium, through project financing, with over 1 million Euros. The stadium has green areas where children can play, photovoltaic panels, a playing field covered with natural grass, the only one of this kind in the province of Enna and one of the very few in Sicily, indubitably the only one used by a soccer team, the Leonfortese, that plays in the Promozione League. Having food service facilities open to everyone and sporting equipment accessible to all citizens (athletics track, 5-a-side soccer field), the stadium is a place where people can get together, a significant meeting place for young people and families alike. Buono has been granted the use of the facility for thirty years (the ownership remains with the Municipality of Leonforte) and is responsible for its management and maintenance.

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Forty years on, a new stadium for Leonforte


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75 candeline per Mapei Per celebrare i 75 anni di attività, la società leader mondiale nel settore dei prodotti chimici per l'edilizia lancia una Campagna di advertising, che coinvolgerà i principali media nazionali e internazionali. Mapei, fiore all'occhiello dell'imprenditoria italiana e leader mondiale nel settore degli adesivi e dei prodotti chimici per l'edilizia, celebra nel 2012 i suoi 75 anni di attività. Per festeggiare l'importante ricorrenza, la società - nata a Milano nel 1937 - lancia una Campagna pubblicitaria dedicata. La Campagna coinvolge i principali Media nazionali e internazionali (quotidiani, periodici e stampa specializzata) per i primi mesi dell'anno ed è stata sviluppata e coordinata dall'agenzia di comunicazione Welcome e da Carlo Stanga, noto illustratore italiano apprezzato a livello internazionale. Il concept della Campagna - che ha come slogan "Da 75 anni Mapei realizza piccoli e grandi sogni" - privilegia i toni pacati e rilassati, senza "facili strilli", con una maggior attenzione alla concreta realtà aziendale. Viene in particolare messo in evidenza l'orgoglio di un'impresa che - grazie alla passione e alla professionalità delle persone che l'hanno resa grande e che, ancora oggi, affermano Mapei come eccellenza italiana nel Mondo riesce a soddisfare le esigenze di tutti i tipi di clienti, realizzando, appunto, ogni tipo di sogno, dal più piccolo al più grande. "Abbiamo scelto di celebrare questo traguardo - dichiara Adriana Spazzoli, Responsabile Comunicazione & Marketing Operativo di Mapei - senza troppi trionfalismi o 'facili' slogan, privilegiando invece uno stile più concreto che da sempre contraddistingue il nostro modo di lavorare. Riteniamo infatti concretezza e trasparenza valori fondamentali che ci accompagnano sin dalla nostra nascita e che - sono certa - ci rappresenteranno anche in futuro".

Stadi e mascotte per gli Europei 2012 Il Nazionale di Varsavia Inaugurato lo scorso gennaio,

lo stadio Nazionale di Varsavia è l'ultimo, in ordine di tempo, degli impianti che ospiteranno le gare degli Europei di calcio 2012. Vi si svolgerà la cerimonia di apertura e la prima par-

tita del torneo, Polonia-Grecia. In effetti si tratta sì di uno stadio, ma la struttura non è stata pensata specificamente per il calcio: la capitale polacca è già dotata di altri tre stadi calcistici. La superficie in erba è stata posata su un sottofondo di cemento e verrà rimossa dopo il torneo: l'edificio diverrà quindi un impianto polivalente per eventi non solo sportivi ma anche artistici o espositivi. Realizzato sul sito del vecchio Stadio Decimo Anniversario, ha una capienza di oltre 50.000 posti a sedere ed è collocato in posizione strategica in prossimità del fiume Vistola. Particolarmente innovativa, dal punto di vista tecnologico, è la copertura, in parte fissa e in parte retrattile, realizzata con 65.000 metri quadrati di membrane Pfte. Un altro elemento caratteristico anche a distanza è la facciata, realizzata con i colori nazionali polacchi, il rosso e il bianco. Questa "pelle" traslucida avvolge i diversi spazi presenti all'interno dello stadio in un unica grande forma. Di notte, la colorazione e il carattere distintivo di questa facciata sono rafforzati dalla illumina-


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Danzica (Gdansk), avvolta da un apelle di policarbonato in diverse tonalità dell'ambra, per circa 40.000 spettatori ciascuno. A Poznan, infine, lo stadio municipale del 1980 è stato ristrutturato nel 2010 ed ospita circa 42.000 spettatori. Una curiosità: alcuni degli im-

pianti realizzati o ristrutturati per gli europei 2012 hanno ospitato, a fine lavori, i concerti di importanti artisti internazionali: Sting a Poznan, Beyoncé a Donetsk, Anastacia a Leopoli... I ritiri Intanto, le 16 squadre parteci-

panti si preparano alla fase degli allenamenti, nei diversi ritiri prescelti. Solo tre sono le compagini che alloggeranno in Ucraina: oltre ai padroni di casa che si alleneranno nel centro allenamento della Dynamo Kiev, la Svezia sarà a Zaspa, presso la capitale, e la Francia a Do-

Gli altri stadi Come è noto, quest'anno sono due i paesi europei che si dividono l'onore di ospitare il campionato europeo: una scelta operata nel solco del principio di unità e fratellanza tra i popoli europei (messo a dura prova, in verità, dalla contingente situazione finanziaria mondiale). Mentre la capitale polacca è destinata alla cerimonia inaugurale, la finale sarà disputata a Kiev, in Ucraina. Otto in tutto gli stadi che partecipano alla kermesse: quattro in Ucraina e quattro in Polonia. Lo Stadio Olimpico di Kiev che ha ospitato a suo tempo il torneo di calcio delle Olimpiadi di Mosca 1980 - è stato ristrutturato nel 2011 ed ha una capacità di 68.000 posti. Nuovo lo stadio di Leopoli, l'Arena Lviv, da 35.000 posti, così come la Donbass rena di Donetsk (51.000). Invece è un vecchio stadio ristrutturato il Metalist Stadium di Kharkiv. Passando alla Polonia, abbiamo già detto del National Stadium di Varsavia. Gli altri due impianti nuovi sono il Municipal Stadium di Breslavia (città che vedrete spesso chiamata, in polacco Wroclav), e la PGE Arena di

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zione integrata. Da ricordare, che la costruzione - iniziata nell'ottobre 2008 - è stata realizzata da un consorzio di imprese capitanate da un marchio italiano.


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netsk. Nei dintorni di Varsavia - oltre alla Polonia - troveremo la Croazia, la Grecia e la Russia; a Breslavia ci saranno la repubblica Ceca, l'Olanda, l'Inghilterra e anche la nostra Nazionale. Hanno scelto Danzica le squadre di Danimarca, Spagna, Ir-

landa, Germania. Il Portogallo, infine, andrà a Opalenica, nella regione di Poznan. Le mascotte Presentate al pubblico nel novembre del 2010 a Varsavia, le mascotte di UEFA Euro 2012 dovrebbero entrare nella sim-

patia dei tifosi durante i venticinque giorni del torneo. Certo non si può dire che questo aspetto collaterale dell'evento sportivo raggiunga il massimo della popolarità: chi ricorda l'immagine delle mascotte delle coppe passate? I due pupazzi del 2012 sono due giocatori stilizzati ed han-

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no i capelli in tinta con le maglie, che rappresentano rispettivamente i colori delle due nazionali ospitanti. I nostri ometti, che hanno preso il testimone dai predecessori Trix e Flix (erano questi i nomi delle mascotte di Euro 2008, vero?) hanno fatto un giro promozionale nel novembre di due anni fa tra le città di Polonia e Ucraina, accompagnati da un concorso pubblico per la scelta dei nomi da dar loro. Volete proprio sapere quali erano le scelte? Eccole: Siemko e Strimko; Klemek e Ladko; Slawek e Slavko. Vincitore è risultata quest'ultima accoppiata. Contenti? La UEFA ci spiega che le due parole Slavko e Slawek hanno il significato di "Gloria" nelle due lingue ucraina e polacca (a onor del vero dobbiamo crederlo sulla parola, poiché i normali traduttori disponibili on line non riescono a dare una risposta; e c'è da domandarsi cosa mai significassero le altre coppie di nomi...). Aggiungiamo ancora che la votazione è avvenuta via internet attraverso il sito ufficiale della UEFA e nei fast food polacchi e ucraini della catena McDonalds... Bene, la notizia l'abbiamo data, e se c'è qualche simpatizzante delle mascotte non se la prenda a male: ci abbiamo un po' scherzato su, l'iniziativa è simpatica e accompagnerà degnamente l'atteso evento del prossimo giugno.


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L'ultimo decennio ha visto un incremento significativo nell'uso dei manti in erba artificiale. Mapei offre oggi un sistema completo di prodotti in grado di contribuire all'elevato standard qualitativo di realizzazione delle nuove strutture sportive a partire dal consolidamento del sottofondo, all'operazione di incollaggio dell'erba sintetica fino alla fase di aggiunta dell'intaso di stabilizzazione. In particolare, la ricerca Mapei ha messo a punto Mapesoil 100, un agente stabilizzante in polvere fibrorinforzato ad azione idraulica i cui principali campi di applicazione sono: la realizzazione di sottofondi di superfici sportive in erba sintetica, il consolidamento e stabilizzazione di sottofondi esistenti (es. campi da tennis in terra rossa), il riciclaggio a freddo di sottofondi realizzati con conglomerato bituminoso, etc. La miscelazione di Mapesoil 100 con il terreno esistente permette, attraverso l'azione di consolidamento, di modificare e migliorare le proprietà fisico-meccaniche del materiale oggetto del trattamento di stabilizzazione (lavorabilità, capacità portante, durabilità, resistenza all'erosione). Il sottofondo così realizzato contribuisce inoltre a migliorare l'efficacia del sistema di drenaggio orizzontale del campo in erba artificiale e soddisfa i requisiti del regolamento 2011 LND. La gamma di prodotti dedicati alla realizzazione di superfici spor-

tive in erba artificiale è completata dagli adesivi poliuretanici Ultrabond Turf PU 1K e Ultrabond Turf Pu 2K per l'incollaggio del manto sintetico. Ultrabond Turf 1K è un adesivo poliuretanico monocomponente pronto all'uso, igroindurente e di facile applicazione, anche in condizioni di temperatura rigida. Il prodotto è esente da solventi e presenta una contenuta espansione, mantenendo dunque la planarità del telo dopo la posa. Ultrabond Turf PU 2K è invece un adesivo poliuretanico bicomponente, esente da acqua e da solventi, costituito da una parte a consistenza di pasta e da un induritore a consistenza di liquido fluido. Miscelando accuratamente i due componenti si ottiene una pasta di colore uniforme, facilmente applicabile e con un'ottima tenuta di riga. Ultrabond Turf 1K ed Ultrabond Turf 2K, in combinazione con l'utilizzo di Mapesoil 100 per il sottofondo, permettono la realizzazione di sistemi idonei all'omologazione FIFA. Mapei technology for artificial turf sports surfaces substrates The last ten years have witnessed a significant increase in the use of artificial turf for playing surfaces. Today, Mapei offers a full range of products that are able to contribute to the high quality standards specified for new sporting facilities, i.e., products designed to strengthen the

sub-layer, secure the artificial grass cover to the surface, stabilise the infill. In particular, Mapei's R&D staff has fine-tuned Mapesoil 100, a hydraulic action, fibre-reinforced stabilising agent in powder form, whose primary applications include: the construction of substrates for artificial turf playing surfaces, the strengthening and stabilising of existing substrates (e.g., red earth tennis courts), cold in-place recycling of substrates made from bituminous materials, etc. Mixing Mapesoil 100 with the existing soil achieves a strengthening action that modifies and improves the physical-mechanical properties of the material to be stabilised (workability, bearing capacity, durability, erosion-proofing):The sub-lay-

Nelle immagini, il campo di allenamento dell’U.C. Albinoleffe / In the pictures the training field of U.C. Albinoleffe.

er produced in this manner also helps to enhance the efficacy of the horizontal drainage systems used in artificial turf playing fields, and is fully in keeping with the provisions of the 2011 LND regulations. The range of products devoted to the creation of artificial turf sports fields includes polyurethane-based adhesives, Ultrabond Turf PU 1K and Ultrabond Turf PU 2K, used to glue the synthetic surface in place. Ultrabond Turf PU 1K is a one-component polyurethane-based, moisture-curing adhesive, ready for immediate use and easily applied in any condition, including very cold temperatures. It is solvent-free and ensures minimal expansion after setting, so as not to alter the planar alignment of the sports surfaces. Ultrabond Turf PU 2K is a bi-component polyurethane-based adhesive, free from water and solvents, and consisting of a component having a paste-like consistency and a hardening fluid. When mixed together, these two components turn into an evenly coloured paste that is very easy to apply and enables the lines to retain their straight alignment. The systems created through a combined use of Ultrabond Turf 1K, Ultrabond Turf 2K and Mapesoil 100 for the sub-layer are eligible for homologation by FIFA.

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Tecnologia Mapei per i sottofondi di superfici sportive in erba artificiale


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Tegosolar, la tegola fotovoltaica per l'impianto sportivo

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Dallo scorso anno la società Tegola Canadese è sponsor ufficiale della Figc-Lnd per il progetto "Scendono in campo le rinnovabili", progetto che consiste in una convenzione tra Lnd e Credito Sportivo per il finanziamento degli impianti fotovoltaici su tutte le strutture sportive delle società affiliate alla Lnd, siano esse campi da calcio, palestre e palazzetti dello sport. La società di Vittorio Veneto leader europeo per la produzione di tegole, in questo progetto entra con il suo prodotto di punta per la produzione di energie rinnovabili: Tegosolar, l'innovativa tegola fotovoltaica che si integra perfettamente nei manti di copertura in tegola candese. Infatti diverse sono le sue peculiarità.A partire dalla flessibilità che permette una facile installazione e garantisce la massima libertà progettuale per tetti con elevate caratteristiche architettoniche, alla sua leggerezza, che consente un facile trasporto, un semplice montaggio con un conseguente risparmio nel dimensionamento delle strutture tetto. E' resistente e durevole, senza vetro di protezione, quindi pedonabile per una facile ispezione e manutenzione del tetto, funziona per luce diretta e per luce diffusa, è adatta ad un'applicazione su un campo di pendenze da 5° a 60°. Anche in condizioni di orientamento ed inclinazione non favorevoli, ha un'alta resa energetica, come nelle pareti o nei tetti piani. Garantisce una maggiore produzione elettrica alle alte temperature e non ha bisogno di retro ventilazione; ha inoltre una maggiore resa in kWh di elettricità prodotta per Watt installato rispetto alla maggior parte dei moduli cristallini. Le celle fotovoltaiche utilizzate sono le Uni- Solar, in silicio amorfo a film sottile a tripla giunzione: la luce dello spettro solare, nelle sue componenti blu, verde e rossa, è trasformata in energia elettrica dai differenti strati. Le celle Fv Uni-Solar sono

garantite per una produzione al 25° anno di almeno l'80%. Tegosolar è una vera tegola fotovoltaica per un'ottima finitura ed impermeabilizzazione del tetto. Può essere applicata a chiodo o a fiamma, la cablatura è esterna al manto di copertura ma protetta da cappottine in rame o zinco-titanio; questo sistema permette una facile e veloce ispezione e manutenzione dei contatti elettrici e inoltre non richiede l'assistenza dell'elettricista nelle fasi di montaggio del tetto. Tegosolar, the photovoltaic tile for sports centres Since last year, the Tegola Canadese company has been an official sponsor of a project by the Italian Football Federation-National Amateur League (FIGC-LND) titled "Renewable sources take the field," that provides for an agreement between the National Amateur League and

Credito Sportivo to fund the installation of photovoltaic systems on all LND member facilities, whether soccer fields, gyms or sports arenas. The Vittorio Veneto based company, a European leader in the production of roof tiles, participates in this project with its top-of-the-line product for the generation of renewable energy: Tegosolar, the innovative photovoltaic tile that fits perfectly onto any roof covered with Tegola Canadese tiles.This product, in fact, is characterised by features such as: flexibility, making for simplified installation and maximum freedom

in designing roofs with highly sophisticated architectural characteristics; light weight, making for easy transport and effortless assembly operations, resulting in appreciable savings in the dimensioning of the roof structure; sturdiness and durability. Since it requires no protective glass layers, it can be walked on for easy inspection and maintenance of the roof. It works under both direct and diffused light, and it is suitable for installation in a 5- to 60-degree slope range. Even in unfavourable inclination and orientation conditions, it ensures a high energy yield, on a par with the yield obtained on walls and flat roofs. It guarantees a higher energy output at high temperature and does not require ventilation at the back of the modules; in terms of kWh produced per Watt installed, its output is higher than most crystalline modules. The photovoltaic cells used are UniSolar cells in triple junction thin-film amorphous silicon: the light of the solar spectrum, in its blue, green and red components, is converted into electric energy by the different layers. Uni-Solar photovoltaic cells are guaranteed for an energy output in their 25th year of operation of no less than 80%. Tegosolar is a photovoltaic tile specially designed for excellent roof finishing and waterproofing. It may be secured with nails or by torching; the wiring runs above the surface of the roof within raceways made of copper or zinc-titanium for longterm protection, which make for fast, facilitated inspection and maintenance of the electrical contacts; furthermore, thanks to this solution, the tiles can be installed without the assistance of an electrician.



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