Tutterba n°24

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Ecco Ecco ilil sintetico sintetico aa Lacco Lacco Ameno Ameno D’Ischia D’Ischia

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Calcio Calcio ee rugby rugby sul sul nuovo nuovo manto manto artificiale artificiale di di Capistrello Capistrello

periodico specializzato sulle pavimentazioni sportive, ricreative e di arredo in erba artificiale e non

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tutterba.it

S E T T E M B R E

Il Modena, il Sassuolo e la Nazionale Azzurra sul naturale del Braglia

anche on-line

L U G L I O

anno VII - luglio/agosto/settembre 2012 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Bergamo - Euro 8,00

ISSN 1828-4124

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magazine

T U T T E R B A

n.24







tutterba magazine

n.24

luglio-agosto-settembre 2012 july-august-september

SOMMARIO contents di Pietro Chianchiano

Sembra quand'ero all'Oratorio... di Pietro Chianchiano

Ciambottella, Aglianico...e quattro calci sul nuovo sintetico

Ciambottella, Aglianico... kicking the ball on the new artificial turf

di Margherita Restelli

Un campo per due...e per la Nazionale di calcio

Field for two‌ and for the Italian National Team

di Michele Ridolfi In copertina, il Braglia di Modena e il sintetico di Lacco Ameno.

Il Comunale di Capistrello: 50 giorni per un sogno

The Municipal Stadium of Capistrello: 50 days for a dream

di Maria Carbone

Sullo stesso verde naturale, rugby e football americano

Rugby and American football to share the same natural grass playing surface

di Carlotta Bui

In mare un "fungo", in terra un campo di calcio in erba artificiale

A "mushroom" at sea, an artificial grass playing field on land

di Bruno Grillini

Con il sintetico il campo di Ossona "vola (virtualmente) in serie A"

With artificial turf, the Ossona playing field "(virtually) flies to the A League"

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rubriche Tutterbanaturale a cura di Erminio Sinigaglia

Progettiamo un impianto sportivo: a chi affidarsi? La bacheca (notizie, prodotti, curiosità e quant’altro) a cura della Redazione

Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 20162 Milano tel. 026438282 fax 0264749554 www.tutterba.it e-mail: info@tutterba.it

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Sembra quand'ero all'Oratorio... ...con tanto sole, tanti anni fa... Ma oggi la realtà dell'Oratorio - quello fatto di cortili assolati e calciobalilla - è completamente diversa. Quanti sono i genitori - praticanti e non, credenti e non - che mandano i figli a trascorrere una parte del tempo libero "all'oratorio"? Quanti, terminata la scuola e prima delle agognate ferie, iscrivono i figli al "grest" per impegnarli nei mesi di giugno e luglio? E quanti sono - per venire al tema della nostra rivista - i campi di calcio e calcetto, e le squadre giovanili che vi gareggiano, che fanno capo a realtà oratoriali? È stato questo il tema primo happening nazionale degli Oratori, tenutosi a Bergamo e Brescia nei primi giorni di settembre. Un momento di incontro di tutte le strutture oratoriali d'Italia, che si confrontano in un momento di grande innovazione e di grande sviluppo (6.500 gli Oratori italiani, con una frequentazione che ha segnato il 10% di crescita nell'ultimo anno); una crescita parallela, forse, al momento di crisi - economica ma non solo! - che stiamo attraversando, favorita dalla possibilità di "collocare" i piccoli e gli adolescenti in una struttura "sicura" ed economica. Come spiegano al FOI (Forum nazionale degli Oratori), organizzatore dell'happening, "c'è una vitalità del mondo dell'Oratorio che ha bisogno di essere conosciuta, incrociata e condivisa. Questa vitalità passa attraverso i grandi Oratori che hanno strutture moderne e funzionali ma anche dai piccoli Oratori di periferia che riescono a strappare i ragazzi da un mondo anonimo; si alimenta di percorsi educativi tradizionali ma anche di quelli innovativi e originali; si concretizza in scelte diverse ma tutte attente a donare uno spazio fruibile dai ragazzi". E per il nostro mondo, quello dello "sport per tutti", il campetto dell'Oratorio è una realtà viva e in buona salute...

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Pietro Chianchiano


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Tutterbanaturale In queste pagine, ospitiamo i suggerimenti di Erminio Sinigaglia(*) utili alla manutenzione e alla cura del manto erboso naturale. Se avete domande particolari, potete sottoporle al nostro esperto in scienza dell'erba, scrivendo a info@tutterba.it oppure inviando un fax allo 0264749554.

( ) * p.a. dello studio di consulenza agronomica AG.EC. srl

Progettiamo un impianto sportivo:

a chi affidarsi?

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L'opera più importante, in un impianto sportivo per il gioco del calcio, è il campo. Qualsiasi professionista debba 1 affrontare la progettazione di un campo ad uso sportivo nella sua globalità deve tener conto della forte correlazione tra aspetti prettamente fisiologici, patologici e una corretta interpretazione delle tecniche costruttive del "sistema campo" su cui insiste il manto erboso. Una progettazione oculata è presupposto fondamentale per cautelarsi da un futuro altrimenti condizionato da una serie di problematiche. Queste sono legate a vari fattori, sia a livello di superficie di gioco che delle strutture che influenzano il buon sviluppo del manto erboso, che porterebbero ad un crescendo di interventi curativi e/o correttivi, senza mai raggiungere la situazione ideale. La progettazione e di conseguenza la realizzazione secondo progetto, di un campo di gioco, permettono la gestione dei fattori limitanti, quali umidità,

insolazione, temperatura, caratteristiche fisico-chimiche del terreno e con essa un notevole vantaggio economico e pratico nel saldo delle attività manutentive future. Spesso accade che le amministrazioni comunali si affidino a professionisti di provata esperienza nel campo della progettazione di opere edili, ma che purtroppo non hanno conoscenze della fisiologia dell'erba, o assegnino il compito di progettare i campi di calcio al personale dell'ufficio tecnico. Raramente l'ufficio tecnico, per motivi di bilancio, si avvale dell'aiuto di tecnici specialisti del settore, e per mancanza di conoscenze specifiche, utilizza capitolati standard, messi in circolazione da alcune ditte costruttrici di impianti sportivi. Questo rappresenta un grave handicap ed è la maggior causa di insuccessi nella realizzazione di manti erbosi ad uso sportivo perché ogni campo di calcio da costruire ha una propria identità.


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Nelle foto: 1) presa visione dell'area; 2) sondaggi per verificare la natura del sito; 3) analisi del terreno e dei materiali utilizzati; 4) fase fondamentale della progettazione; 5) i materiali devono essere controllati sia prima dell'acquisto che durante la posa; 6) fasi iniziali di realizzazione; 7) avanzamento lavori; 8) effetti di oscuramento delle tribune e della copertura sul tappeto erboso; 9) uno stadio visto dall'esterno, si noti l'imponenza della struttura; 10) i campi di calcio coperti necessitano di impianti di fotoilluminazione e di ventilazione.

5 crescita dell'erba, unitamente a un attento collocamento e distribuzione dei manufatti circostanti, quali tribune, spogliatoi e coperture in genere, ne permette il massimo sviluppo e, di conseguenza, l'ottenimento delle migliori caratteristiche estetico-funzionali. Al contrario, una disattenta progettazione della superficie di gioco e dei volumi delle strutture contigue, produrrà effetti negativi e devastanti per il futuro del manto erboso. Il progettista deve garantire il rispetto delle norme in modo da superare tutti i controlli previsti per ottenere tutte le necessarie autorizzazioni ed omologazioni previste per l'esercizio dell'impianto sportivo per la categoria per cui è stato ideato. Pertanto, quando si costruisce un'opera edile in un progetto di un impianto sportivo si deve sottostare a regole specifiche emanate da organi istituzionali e organi sportivi. Per ottenere campi che mantengano integre nel tempo le caratteristiche estetico-funzionali ottimali, è di fondamentale importanza affidare la fase progettuale, il controllo dei materiali e di direzione lavori a tecnici competenti e di esperienza. Essi devono essere liberi e capaci di scegliere la metodologia costruttiva e i materiali più adatti, redigendo computi metrici specifici e dettagliati, che non diano adito a interpretazioni errate e studiati sulle effettive esigenze costruttive della superficie a verde di gioco, senza essere coinvolti da fattori esterni.

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Le abilità e le conoscenze del progettista specialistico devono tradursi in capacità di gestire il "sistema campo" in ciascuna delle diverse fasi di sviluppo: dallo studio del sito, ai rilievi topografici, dallo sviluppo progettuale alla direzione di cantiere e la sua traduzione nell'opera finita. E' necessario valutare attentamente le esigenze in termini di utilizzo del terreno di gioco, identificando le priorità caso per caso, poiché, per esempio, un campo d'allenamento, utilizzato molte ore di gioco alla settimana, richiederà un diverso approccio progettuale rispetto ad un altro utilizzato per una partita alla settimana. Le caratteristiche esteticofunzionali di un campo sportivo dipendono direttamente dai materiali utilizzati per la sua ideale costruzione, fondamentali quali migliore garanzia per il futuro del campo stesso. I campi da gioco devono essere realizzati in relazione alle ore di utilizzo o carico di gioco, alla tipologia di manutenzione, alla collocazione geografica in rapporto alle condizioni climatiche e meteorologiche del sito, il tutto gestito in base all'investimento economico disponibile. Esistono varie tecniche di progettazione e realizzazione che prevedono la scelta e l'utilizzo di materiali diversi a seconda del progetto e sono correlabili alle esigenze sopra descritte. Nello specifico, un terreno di gioco adeguatamente drenato e con caratteristiche pedologiche favorevoli alla


- i migliori nel vostro campo -

TENNIS TECNICA S.R.L. S.P. Modugno - Palese, 70123 Bari (BA) tel. 080.5314156 - fax 080.5314155 www.tennistecnica.com


Campania

di Pietro Chianchiano

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Ciambottella, Aglianico... e quattro calci sul nuovo sintetico Un nuovo stadio come segno di rilancio dello sport e dell'intera cittadina campana, ma anche luogo di aggregazione soprattutto per i giovani. Questo il significato del la nuova struttura sportiva di Grottaminarda che, progettata già con la prima amministrazione Ianniciello, grazie alla collaborazione di tutte le parti in causa, è

Nella cittadina dell'avellinese, da pochi mesi vi è un nuovissimo campo da calcio in erba sintetica. Nell'ottobre scorso infatti è stato inaugurato a Grottaminarda un moderno impianti sportivo: lo stadio di calcio. Il vecchio campo comunale è stato oggetto di un ampio restyling che lo ha trasformato in uno stadio all'avanguardia, efficiente e funzionale. Nuovi spalti per 2500 spettatori, spogliatoi, campetti di allenamento alle spalle delle due porte regolamentari, pista laterale per riscaldamento

degli atleti e soprattutto manto in erba artificiale di ultima generazione sul modello di quelli realizzati in serie A. Questo progetto nasce con la prima amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Ianniciello. Avvalendosi della legge 42 che prima finanziava lo sport e con l'aggiunta di fondi propri, il comune accelerando anche i tempi di realizzazione e con la collaborazione di tutti, è riuscito a portare a compimento l'opera. L'amministrazione Comunale, fiera di aver concretizzato una

Vista panoramica del campo.

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stata realizzata in tempi record.


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struttura di tale livello usufruibile dall'intera comunità, ha pensato di inaugurarla con un'amichevole di lusso. E' stata infatti invitata la compagine dell'Avellino calcio, squadra che rappresenta la provincia campana nel calcio di Lega Pro, e che quest'anno festeggia il centenario della fondazione. E con i Lupi biancoverdi che hanno sfidato i locali dell'US Grottaminarda, ne è nata una magica serata. Un festoso pubblico di circa mille persone ha assistito prima alla cerimonia inaugurale, a cui hanno preso parte anche autorità politiche e sportive, e alla successiva gara vinta dall'Avellino. Grottaminarda, comune di poco superiore agli ottomila abitanti, patria del "Festone" agostano,

manifestazione religiosa che si svolge fin dal 1889 e che ogni anno richiama gran parte delle popolazioni del circondario, della "ciambottella" specialità tipica di peperoncini piccanti al pomodoro e dell'Aglianico, noto vino, può ora offrire ai grottesi anche un impianto sportivo di primo livello. I lavori per il nuovo manto

Lo stato della superficie di gioco si presenta in terreno stabilizzato compattato. Si procede quindi alla realizzazione di un sottofondo da 21 cm come da regolamento "Lnd standard". Preparazione del piano di cassonetto della superficie con esecuzione scavi e riporti di compensazione

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La giornata inaugurale: la cerimonia e fasi della partita fra la compagine locale dell’U.S. Grottaminarda e l’Avellino.

Nel rispetto del nuovo regolamento tecnico e al fine di rendere l'opera realizzata omologabile, viene quindi eseguito idoneo sottofondo con canaletta lungo il perimetro del campo di gioco per la raccolta delle acque meteoriche superficiali, completa di griglia antinfortunistica in ferro zincato antitacco; l'acqua raccolta dalla canalina perimetrale posta al di fuori del campo di destinazione, verrà scaricata all'interno dei pozzetti di ispezione ed attraverso una tubazione andrà a convogliarsi al pozzetto diaframmato sifonato posto al recapito finale. I pozzetti d'ispezione consentiranno anche il recupero del granulo d'intaso che l'acqua trascinerà e depo-

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secondo pendenze stabilite. La precisione nell'impostazione delle pendenze fin da questa fase dei lavori è indispensabile al fine di costituire sia un corretto piano di scorrimento dell'acqua drenata che una giusta superficie per la posa dei successivi strati di inerti che risulteranno quindi di spessore costante in ogni punto del campo . La conformazione del campo è a quattro falde con pendenze dello 0,5%. Il sistema di realizzazione del sottofondo al manto erboso artificiale assume particolare importanza per il raggiungimento della funzionalità dell'impianto e dei requisiti tecnici di omologazione riguardanti: capacità drenante, planarità, stabilità.


14 Un’immagine della squadra dell’U.S. Grottaminarda.

scheda riassuntiva Manto artificiale stadio comunale Grottaminarda (Av) Committente: Comune di Grottaminarda (Av) Progetto e direttore lavori: Arch. Uva, UTC Impresa esecutrice: Tennis Tecnica srl, Bari Foto: Digitalphoto

Ciambottella, Aglianico... kicking the ball on the new artificial turf In Grottaminarda, a town in the Campania region, a new stadium symbolises new vigour for sporting activities and for the city as a whole. The new stadium is a place where people, and especially the young, can get together and socialise. This is the significance of the brand-new synthetic grass soccer field that was inaugurated last October in Grottaminarda. Proud of having completed a structure of this complexity for use by the entire community, the city administration decided to inaugurate it with a top-notch friendly match. Accordingly, they invited the Avellino soccer club, a team that represents the Campana province in the LegaPro championship and that this year is celebrating its 100th year since its foundation. The artificial grass used is made from 60mm long monofilament polyethylene fibres obtained by extrusion. These non-abrasive fibres are extremely hard-wearing and undergo a special treatment to make them UV resistant. The configuration of the two-colour monofilament with three straight ribs gives the grass excellent technical characteristics and an appearance closely resembling that of natural grass. The artificial grass tufts are characterised by enhanced elastic memory capacity and are able to maintain their vertical position under pressure: when stepped on and when the ball rolls on or bounces off it.

siterà sul fondo degli stessi. Formazione di drenaggio profondo costituito da rete di tubi trasversali e longitudinali e realizzazione di drenaggi trasversali. Stesura di un geotessile, che serve a garantire una migliore staticità strutturale e conseguente planarità del campo. Quindi gli inerti puliti di cava, esenti da polveri vengono stesi in strati di spessore uniforme a granulometria decrescente, partendo dallo strato inferiore. Lo strato finale, costituente il piano di posa per il manto erboso, è formato da sabbione di cava. L'erba sintetica utilizzata è composta da fibre di polietilene di lunghezza 60 mm realizzate in monofilamento estruso, antiabrasive ed estremamente resistenti all'usura e con speciale trattamento anti UV, tessute con sei monofili per intersezione su supporto drenante ed ancorati

tramite termosaldatura. Questo monofilo bicolore a tre nervature di struttura retta, conferisce ai ciuffi d'erba ottime caratteristiche tecniche e un aspetto estetico molto simile a quello dell'erba naturale. Il ciuffo d'erba è caratterizzato da una maggiore capacità di memoria elastica e in grado di mantenere la sua posizione verticale dopo calpestio, rimbalzi o rotolamento del pallone. La segnaletica del campo di calcio è eseguita con strisce intarsiate del medesimo prodotto di colore bianco. Il manto così costituito è intasato con sabbia silicea per la stabilizzazione, mentre per il prestazionale viene utilizzato granulo colorato, termoplastico ad alta compatibilità ecologica, riciclabile 100%, a resilienza controllata per garantire le prestazioni sportive, la sicurezza e la salvaguardia degli atleti.




Emilia Romagna

Un campo per due... e per la Nazionale di calcio

di Margherita Restelli

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Un campo per due... e per la Nazionale di calcio Il tappeto erboso naturale del Braglia di Modena, che ha ospitato la Nazionale di calcio nella partita di qualificazione al mondiale Brasile 2014, è stato completamente rifatto la scorsa stagione con un risultato perfetto. Un esempio di come una giusta collaborazione fra specifiche competenze, consenta di

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Negli ultimi anni lo stadio Braglia di Modena viene utilizzato da due storiche società che militano nella serie cadetta: il Modena ed il Sassuolo. La sera dell'11 settembre è arrivata anche la Nazionale Italiana di calcio con l'incontro di qualificazione per il Mondiale 2014, un evento che ha voluto testimoniare alla popo-

lazione emiliana la solidarietà e l'impegno concreto di tutto il calcio italiano per il ripristino delle aree sportive nelle zone terremotate. Lo stadio ha una storia antica. La sua inaugurazione risale infatti all'11 ottobre 1936 e fu intitolato a Cesare Marzari, ex giocatore gialloblu caduto nella Guerra d'Africa.

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ave re qualità ed evitare sprechi, cosa oggi più che mai importante.


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19 La denominazione attuale gli venne data nel dopoguerra in omaggio appunto ad Alberto Braglia, ginnasta modenese vincitori di tre ori olimpici. Nel settembre del 2000 la Curva Nord dell'impianto è stata intitolata a Luigi Montagnani, presidente della società canarina dal 1997 al luglio 2000. Nel corso degli anni l'impianto ha subito diversi lavori di ristrutturazione che lo hanno trasformato; in regola con le vigenti normative è divenuto uno stadio a "misura di famiglia", il gioiello cittadino. I lavori hanno consentito di ampliarne la capienza, operando sulle tribune, ma anche di siste-

mare e realizzare servizi igienici, punto ristoro, magazzini, copertura etc. I lavori però non hanno riguardato solo la struttura, ma come ben comprensibile anche il manto erboso naturale. Di seguito approfondiamo l'ultimo importante intervento eseguito sul campo. Il manto erboso

Ristrutturato nel 2009, nell'estate 2011 il tappeto erboso ha manifestato problematiche dovute all'intenso carico di gioco delle due società utilizzatrici, anche in relazione alla natura del substrato terroso di coltivazione delle zolle, che, purtrop-

po, al momento rappresentavano l'unica soluzione che il mercato metteva a disposizione in zona, altresì agli assidui e obbligati interventi manutentivi mirati a rendere la superficie da gioco sempre fruibile. Ciò non aveva pregiudicato l'attecchimento delle zolle stesse al top-soil in sabbia silicea del campo di calcio, ma è risultato essere uno strato superficiale dalle caratteristiche diverse, con condizionamenti negativi delle proprietà in permeabilità e capillarità dell'intero "sistema" del campo di calcio. L'intervento iniziale fu valutare le problematiche del top soil e dei sistemi che ne caratterizza-

20 no la tipologia costruttiva. Venne alla luce una stratificazione, che rappresentò un campanello d'allarme. Infatti, pur funzionante se investito direttamente da un flusso idrico, il sistema drenante risultava rallentato a causa della presenza di uno strato superficiale caratterizzato da un frazionamento inadeguato con presenza di limo ed argilla quali componente del substrato di coltivazione delle zolle prevegetate. Il risultato è rappresentato da una bassa permeabilità, un ostacolo alla percolazione dell'acqua meteorica e al suo smaltimento naturale tramite il drenaggio, nonché alla corretta ossigena-

zione radicale. Uno dei problemi principali nella posa delle zolle, spesso è la diversità tra il substrato di coltura e il top soil del campo. Questa disomogeneità porta a differenze deleterie in conduttività idraulica e porosità efficace, risposte non univoche a fertilizzazioni, operazioni agronomiche, approfondimento radicale e percolazione. Questi aspetti sono fondamentali, addirittura vitali per la fisiologia delle essenze erbacee che compongono un qualsivoglia tappeto erboso. Nel caso dello stadio Alberto Braglia il top soil manifestava anche evidenti segni di black layer, cau-

sato da solfiti in ambiente poco ossigenato, da correggere al più presto. Uno studio approfondito della situazione in essere ha portato i tecnici competenti a scegliere una strategia mirata alla risoluzione del problema. Poiché la stagione calcistica in corso non permetteva di eseguire interventi manutentivi che prevedessero un riposo della superficie erbosa, visto l'intenso uso del campo, si è optato per un cambio del tappeto erboso ed un miglioramento del top soil. Si è provveduto all'asportazione del tappeto erboso esistente, si è proseguito poi con la correzione del suolo con l'ap-

In questa pagina, i Canarini del Modena in allenamento ed in gara.

Storia "I Canarini" in breve furono due, trovare venti lire per iscriversi al campionato e un campo recintato. Superati a fatica i primi ostacoli, si pensò anche alla squadra, che disputò la prima partita amichevole il 3 Novembre 1912 nel campo di Piazza d'Armi contro il Venezia. Queste le origini. Venendo a tempi più recenti, la squadra gioca allo stadio Braglia, e nella stagione sportiva 2000-2001 (serie C/1) viene allestita una compagine adatta alla categoria, ma all'inizio della preparazione l'ambiente viene sconvolto dalla morte improvvisa del "Presidentissimo" Gigi Montagnani. Nonostante il tragico evento la squadra disputa un ottimo pre-campionato ed alla decima giornata di campionato si trova al primo posto solitario con 27 punti. Il finale della stagione vede il Modena conquistare la Serie B e vincere anche la Supercoppa di Lega. All'inizio della stagione successiva Romano Amadei, patron della Immergas rileva il 50% del pacchetto azionario della società gialloblu per poi rilevare nel Gennaio 2002 il rimanente 50%, fornendo così alla Società un futuro sicuro e solido. Immergas compare per la prima volta anche sulle maglie da gioco quale sponsor principale. I canarini conducono un torneo in cui occupano costantemente le prime quattro posizioni, con il vantaggio sulla quinta che aumenta giornata dopo giornata. Si arriva al 12 maggio 2002, il giorno più lungo, dopo 38 anni Modena è in serie A, il sogno è diventato realtà. La permanenza nella massima serie dura fino al cam-

pionato 2003/04 alla fine del quale vi è il ritorno nella serie cadetta, dove i giallo-blu militano ancora oggi. Da segnalare nella stagione 2009/10, l'ingresso in Società, quali azionisti di minoranza, di nuovi soci modenesi che formano la società chiamata Ghirlandina Sport, presieduta dal Presidente della CPL Concordia, Roberto Casari. Per la Stagione 2010/11 è doveroso iniziare con una data: 29 giugno 2010, quando l'incontro tra Romano Amadei e Ghirlandina Sport sancì la cessione a quest'ultima del 49% delle azioni del Modena F.C. L'intervento di Ghirlandina Sport servì a salvare e mantenere nel calcio che conta il glorioso sodalizio gialloblu, a garantire un futuro serio e solido, scongiurando il pericolo della non iscrizione al Campionato di Serie B. La Stagione inizia quindi con l'entusiasmo dei nuovi dirigenti di Ghirlandina Sport e da Gennaio 2011 Ghirlandina Sport ha acquisito la quasi totalità delle azioni del Modena F.C., divenendone praticamente unica proprietaria. Sono in corso trattative per la cessione di parte del pacchetto azionario del quale il 10% è già stato acquisito dalla società Acgf di Stefano Commini. Nel campionato in corso, i Canarini occupano la posizione di metà classifica.

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La prima partita di calcio disputata a Modena, si tenne al campo dei giochi della Panaro. Era il 1903 e durante il saggio annuale di ginnastica, alla presenza di autorità e pubblico seduti su di una tribuna scoperta, nasceva il calcio modenese. A quei tempi il gioco del calcio si giocava da scapigliati sulle mura della città, sui prati di periferia, braccati dai contadini, oppure sulle piazzette appartate, fra gruppi improvvisati, ingaggiando sfide che spesso finivano in risse. Lo stadio era ancora lontano, c'erano soltanto dei prati senza recinzioni dove, prima delle partite, si montavano i pali delle porte, si segnavano i limiti del campo, l'area di rigore e il punto magico del penalty con polvere di gesso. La costituzione delle prime società calcistiche tra studenti modenesi risale agli inizi del 1910. La prima fu la Virides, voluta dal prof. Fioravanti, che raccolse attorno a sè i giovani del Liceo Muratori, ma ebbe breve durata. Quasi contemporaneamente, Luigi Ventura studente di Bisceglie che secondo le cronache fu il primo a portare un pallone di cuoio a Modena riunì insieme a Ugo Mariani gli amici dell'Istituto Tecnico e fondò l'Associazione Studentesca del Calcio. Qualche mese dopo il Collegio San Carlo raccolse la sfida e Luca Mariani fratello di Ugo fondò l'Audax F.B.C.. Nel 1912, forse anche per riportare pace in casa Mariani, dove le rivalità tra Audax e Associazione Studentesca erano anche rivalità tra fratelli, si verificò il grande evento decisivo per le sorti del calcio modenese, ovvero la costituzione del Modena F.C. che adottò i colori giallo-blu." I problemi principali da risolvere dopo la fondazione


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19 La denominazione attuale gli venne data nel dopoguerra in omaggio appunto ad Alberto Braglia, ginnasta modenese vincitori di tre ori olimpici. Nel settembre del 2000 la Curva Nord dell'impianto è stata intitolata a Luigi Montagnani, presidente della società canarina dal 1997 al luglio 2000. Nel corso degli anni l'impianto ha subito diversi lavori di ristrutturazione che lo hanno trasformato; in regola con le vigenti normative è divenuto uno stadio a "misura di famiglia", il gioiello cittadino. I lavori hanno consentito di ampliarne la capienza, operando sulle tribune, ma anche di siste-

mare e realizzare servizi igienici, punto ristoro, magazzini, copertura etc. I lavori però non hanno riguardato solo la struttura, ma come ben comprensibile anche il manto erboso naturale. Di seguito approfondiamo l'ultimo importante intervento eseguito sul campo. Il manto erboso

Ristrutturato nel 2009, nell'estate 2011 il tappeto erboso ha manifestato problematiche dovute all'intenso carico di gioco delle due società utilizzatrici, anche in relazione alla natura del substrato terroso di coltivazione delle zolle, che, purtrop-

po, al momento rappresentavano l'unica soluzione che il mercato metteva a disposizione in zona, altresì agli assidui e obbligati interventi manutentivi mirati a rendere la superficie da gioco sempre fruibile. Ciò non aveva pregiudicato l'attecchimento delle zolle stesse al top-soil in sabbia silicea del campo di calcio, ma è risultato essere uno strato superficiale dalle caratteristiche diverse, con condizionamenti negativi delle proprietà in permeabilità e capillarità dell'intero "sistema" del campo di calcio. L'intervento iniziale fu valutare le problematiche del top soil e dei sistemi che ne caratterizza-

20 no la tipologia costruttiva. Venne alla luce una stratificazione, che rappresentò un campanello d'allarme. Infatti, pur funzionante se investito direttamente da un flusso idrico, il sistema drenante risultava rallentato a causa della presenza di uno strato superficiale caratterizzato da un frazionamento inadeguato con presenza di limo ed argilla quali componente del substrato di coltivazione delle zolle prevegetate. Il risultato è rappresentato da una bassa permeabilità, un ostacolo alla percolazione dell'acqua meteorica e al suo smaltimento naturale tramite il drenaggio, nonché alla corretta ossigena-

zione radicale. Uno dei problemi principali nella posa delle zolle, spesso è la diversità tra il substrato di coltura e il top soil del campo. Questa disomogeneità porta a differenze deleterie in conduttività idraulica e porosità efficace, risposte non univoche a fertilizzazioni, operazioni agronomiche, approfondimento radicale e percolazione. Questi aspetti sono fondamentali, addirittura vitali per la fisiologia delle essenze erbacee che compongono un qualsivoglia tappeto erboso. Nel caso dello stadio Alberto Braglia il top soil manifestava anche evidenti segni di black layer, cau-

sato da solfiti in ambiente poco ossigenato, da correggere al più presto. Uno studio approfondito della situazione in essere ha portato i tecnici competenti a scegliere una strategia mirata alla risoluzione del problema. Poiché la stagione calcistica in corso non permetteva di eseguire interventi manutentivi che prevedessero un riposo della superficie erbosa, visto l'intenso uso del campo, si è optato per un cambio del tappeto erboso ed un miglioramento del top soil. Si è provveduto all'asportazione del tappeto erboso esistente, si è proseguito poi con la correzione del suolo con l'ap-

In questa pagina, i Canarini del Modena in allenamento ed in gara.

Storia "I Canarini" in breve furono due, trovare venti lire per iscriversi al campionato e un campo recintato. Superati a fatica i primi ostacoli, si pensò anche alla squadra, che disputò la prima partita amichevole il 3 Novembre 1912 nel campo di Piazza d'Armi contro il Venezia. Queste le origini. Venendo a tempi più recenti, la squadra gioca allo stadio Braglia, e nella stagione sportiva 2000-2001 (serie C/1) viene allestita una compagine adatta alla categoria, ma all'inizio della preparazione l'ambiente viene sconvolto dalla morte improvvisa del "Presidentissimo" Gigi Montagnani. Nonostante il tragico evento la squadra disputa un ottimo pre-campionato ed alla decima giornata di campionato si trova al primo posto solitario con 27 punti. Il finale della stagione vede il Modena conquistare la Serie B e vincere anche la Supercoppa di Lega. All'inizio della stagione successiva Romano Amadei, patron della Immergas rileva il 50% del pacchetto azionario della società gialloblu per poi rilevare nel Gennaio 2002 il rimanente 50%, fornendo così alla Società un futuro sicuro e solido. Immergas compare per la prima volta anche sulle maglie da gioco quale sponsor principale. I canarini conducono un torneo in cui occupano costantemente le prime quattro posizioni, con il vantaggio sulla quinta che aumenta giornata dopo giornata. Si arriva al 12 maggio 2002, il giorno più lungo, dopo 38 anni Modena è in serie A, il sogno è diventato realtà. La permanenza nella massima serie dura fino al cam-

pionato 2003/04 alla fine del quale vi è il ritorno nella serie cadetta, dove i giallo-blu militano ancora oggi. Da segnalare nella stagione 2009/10, l'ingresso in Società, quali azionisti di minoranza, di nuovi soci modenesi che formano la società chiamata Ghirlandina Sport, presieduta dal Presidente della CPL Concordia, Roberto Casari. Per la Stagione 2010/11 è doveroso iniziare con una data: 29 giugno 2010, quando l'incontro tra Romano Amadei e Ghirlandina Sport sancì la cessione a quest'ultima del 49% delle azioni del Modena F.C. L'intervento di Ghirlandina Sport servì a salvare e mantenere nel calcio che conta il glorioso sodalizio gialloblu, a garantire un futuro serio e solido, scongiurando il pericolo della non iscrizione al Campionato di Serie B. La Stagione inizia quindi con l'entusiasmo dei nuovi dirigenti di Ghirlandina Sport e da Gennaio 2011 Ghirlandina Sport ha acquisito la quasi totalità delle azioni del Modena F.C., divenendone praticamente unica proprietaria. Sono in corso trattative per la cessione di parte del pacchetto azionario del quale il 10% è già stato acquisito dalla società Acgf di Stefano Commini. Nel campionato in corso, i Canarini occupano la posizione di metà classifica.

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La prima partita di calcio disputata a Modena, si tenne al campo dei giochi della Panaro. Era il 1903 e durante il saggio annuale di ginnastica, alla presenza di autorità e pubblico seduti su di una tribuna scoperta, nasceva il calcio modenese. A quei tempi il gioco del calcio si giocava da scapigliati sulle mura della città, sui prati di periferia, braccati dai contadini, oppure sulle piazzette appartate, fra gruppi improvvisati, ingaggiando sfide che spesso finivano in risse. Lo stadio era ancora lontano, c'erano soltanto dei prati senza recinzioni dove, prima delle partite, si montavano i pali delle porte, si segnavano i limiti del campo, l'area di rigore e il punto magico del penalty con polvere di gesso. La costituzione delle prime società calcistiche tra studenti modenesi risale agli inizi del 1910. La prima fu la Virides, voluta dal prof. Fioravanti, che raccolse attorno a sè i giovani del Liceo Muratori, ma ebbe breve durata. Quasi contemporaneamente, Luigi Ventura studente di Bisceglie che secondo le cronache fu il primo a portare un pallone di cuoio a Modena riunì insieme a Ugo Mariani gli amici dell'Istituto Tecnico e fondò l'Associazione Studentesca del Calcio. Qualche mese dopo il Collegio San Carlo raccolse la sfida e Luca Mariani fratello di Ugo fondò l'Audax F.B.C.. Nel 1912, forse anche per riportare pace in casa Mariani, dove le rivalità tra Audax e Associazione Studentesca erano anche rivalità tra fratelli, si verificò il grande evento decisivo per le sorti del calcio modenese, ovvero la costituzione del Modena F.C. che adottò i colori giallo-blu." I problemi principali da risolvere dopo la fondazione


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Approfondimento tecnico

Storia

La Nazionale al Braglia

Le tappe dei neroverdi emiliani

Per la terza volta in pochi anni la Federcalcio ha deciso di portare la nazionale italiana a giocare nella città emiliana. E questa volta la scelta ha un significato in più, in quanto vuole sottolineare la vicinanza e la solidarietà degli atleti, e del mondo sportivo in generale, con le popolazioni colpite dall'evento tellurico dello scorso maggio. La partita di calcio contro la compagine maltese, valida per le qualificazioni ai mondiali del 2014, è diventata così un evento simbolico, come ha ricordato il presidente Figc Giancarlo Abete incontrando il sindaco di Modena Giorgio Pighi. La solidarietà e l'affetto di tutto il calcio italiano hanno avuto modo di esprimersi con un evento di livello internazionale, che si affianca alle iniziative concrete di un "progetto" che coinvolge tutte le componenti interne, le Leghe professionistiche e la Lega dilettanti, calciatori, tecnici ed arbitri, con l'obiettivo di raccogliere anche una somma significativa da destinare al ripristino degli impianti sportivi della zona (almeno 80 campi sono attualmente impraticabili). L'esordio casalingo dell'Italia contro il Malta sull'erba rinnovata del Braglia è stato preceduto da una seduta di allenamento che gli Azzurri hanno voluto tenere a Medolla, epicentro della scossa del 29 maggio, dove oltre 2000 persone hanno assistito alle azioni della nazionale con una reciproca dimostrazione di affetto. Un evento importante, quindi, che va ben al di là dell'aspetto agonistico ma che è valso come testimonianza di una concreta solidarietà alla gente emiliana.

L'Unione Sportiva Sassuolo Calcio, di Sassuolo cittadina della provincia di Modena, nasce nel 1920 e attualmente milita in serie B. I suoi colori sociali sono il verde e il nero. La sede degli incontri interni era lo stadio Enzo Ricci di Sassuolo. Con la promozione in serie B la squadra ha cominciato a disputare le gare casalinghe presso lo stadio Alberto Braglia di Modena, impianto usato anche dalla squadra del Modena F.C. La società sassolese alla sua fondazione utilizzava gli stessi colori dello stemma comunale, il giallo e rosso, e partecipò per molti anni ai tornei dilettantistici emiliani. Nel 1968-69 partecipa al campionato di serie D, girone B. Dalla stagione 1970-71 sempre in serie D gli emiliani si presentano con i colori nero-verdi e la denominazione F.C. Sassuolo, presidente è Primo Costi. Nel campionato 1971-72 il sodalizio emiliano cambia ancora nome e diventa F.C. Sassuolo Sportiva, mantenendo sempre i colori sociali nero-verdi e sempre con Costi alla presidenza. Nel campionato di 1972-73, troviamo due squadre sassolesi, il San Giorgio Sassuolo, che fino ad allora svolgeva attività minore, nota localmente come Giofil, dai colori viola-nero e la storica F.C. Sassuolo Sportiva. Nell'estate del 1973, sotto la guida del presidente Cantelli, la Giofil e la F.C. Sassuolo sportiva decidono di dare vita ad un sodalizio comune: le due squadre si fondono e nasce la Sassolese, inserita nel girone D, della serie D. Nell'estate del 1974, la Sassolese diventa U.S. Sassuolo Calcio e nel campionato 1977-78, stagione dell'ultima riforma dei campionati, gli emiliani che hanno cambiato ancora presidenza e guida tecnica, sono sempre nel girone D. Nuova stagione sportiva 1978-79 e nuovo staff con Gilberto Prati alla presidenza. La U.S. Sassuolo calcio si ripresenta al campionato di Interregionale al via della stagione 81-82, ponendo le basi per il salto di categoria, con la società che passa nelle mani di un nuovo proprietario il Rag.

In questa pagina ed in quella di apertura, istantanee della Nazionale di calcio Italiana, sul terreno del Braglia, durante la partita Italia-Malta valida per le qualificazioni al Mondiale Brasile 2014.

Claudio Sassi. La stagione 1983-84 è di quelle storiche per la squadra di Sassuolo, arriva un primo appoggio esterno di Squinzi con la Mapei ed i risultati si vedono, gli emiliani vincono il girone D, approdando per la prima volta nel campionato di serie C2. Inseriti nel girone C, questa è una stagione da incorniciare per i neroverdi che centrano la salvezza. La stagione 1986-87, vede gli emiliani spostati nel girone B e nel 1987-88, si registrano alcuni cambiamenti importanti. La Mapei diventa sponsor, e viene abbandonata la storica sede di via Fossetta 1, per passare in Piazza Risorgimento 47, dove è situato lo stadio "Ricci". Alla fine però del campionato 1989-90 la squadra retrocede in Interregionale. Il ritorno nei dilettanti vede l'abbandono di Squinzi che però si riavvicina nella stagione 1997-98 campionato che porta la promozione in C2 con un ripescaggio. E arriviamo alla stagione 2003-04, il club torna nel girone A, partendo con ben altre ambizioni dato che la Mapei entra decisamente a prendere le redini finanziarie e la squadra conquista la salvezza. Nel 2004-05 il patron Squinzi decide di dare l'assalto alla categoria superiore. La rosa viene rinforzata, e la squadra cambia marcia e centra i play-off che però non la premiano. Nel 2005-06 si punta senza mezze misure al salto di categoria sfuggito e si centra l'obiettivo della C1. Nel campionato 2006/2007 la società del patron Squinzi, ancora con pochi ma mirati innesti sfiora lo storico traguardo della promozione in serie B che raggiunge invece, con una giornata di anticipo, nel campionato 2007/2008, con mister Massimiliano Allegri. Dalla stagione 2008-09 i neroverdi militano nel campionato di serie B con ottimi risultati che li portano a sfiorare la serie A, e giocano le gare casalinghe allo stadio Braglia. La stagione in corso, vede il Sassuolo saldamente in testa alla classifica.

23 porto di materiale siliceo di corretta granulometria. Una volta assicurata l'idoneità agronomica si è passati al ripristino delle pendenze. Vista la necessità di utilizzare il campo in tempi brevissimi, e di assicurare la tenuta al gioco, scongiurando nel futuro cedimenti e comparsa di micro avvallamenti, il campo è stato bagnato e livellato fino al raggiungimento di un corretta compattazione e planarità. Questa fase, molto delicata, è stata seguita con particolare attenzione per garantire la corretta porosità del terreno. Lo studio delle zolle da utilizzare per la nuova posa, ha valutato le caratteristiche fisiche del substrato di coltura, che doveva essere necessariamente sabbioso e più precisamente con una quantità di limo ed argilla bassa. Ovviamente la necessità di posare il nuovo tappeto erboso in un periodo prossimo alla dormienza invernale, su un substrato compatto e soggetto ad un intenso e frequente calpestio, ha portato, in alcune zo-

scheda riassuntiva Tappeto erboso stadio Alberto Braglia, Modena Committente: Modena Football Club spa, Modena Progettazione e consulenza agronomica: Erminio Sinigaglia - Ag.Ec. srl, Selvazzano Dentro (Pd) Ditta manutentrice: Green Sport, Dosolo (Mn) Immagini di gioco: Fotovignoli

In questa pagina e a lato, i neroverdi del Sassuolo in gara sul terreno del Braglia.

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Approfondimento tecnico

Storia

La Nazionale al Braglia

Le tappe dei neroverdi emiliani

Per la terza volta in pochi anni la Federcalcio ha deciso di portare la nazionale italiana a giocare nella città emiliana. E questa volta la scelta ha un significato in più, in quanto vuole sottolineare la vicinanza e la solidarietà degli atleti, e del mondo sportivo in generale, con le popolazioni colpite dall'evento tellurico dello scorso maggio. La partita di calcio contro la compagine maltese, valida per le qualificazioni ai mondiali del 2014, è diventata così un evento simbolico, come ha ricordato il presidente Figc Giancarlo Abete incontrando il sindaco di Modena Giorgio Pighi. La solidarietà e l'affetto di tutto il calcio italiano hanno avuto modo di esprimersi con un evento di livello internazionale, che si affianca alle iniziative concrete di un "progetto" che coinvolge tutte le componenti interne, le Leghe professionistiche e la Lega dilettanti, calciatori, tecnici ed arbitri, con l'obiettivo di raccogliere anche una somma significativa da destinare al ripristino degli impianti sportivi della zona (almeno 80 campi sono attualmente impraticabili). L'esordio casalingo dell'Italia contro il Malta sull'erba rinnovata del Braglia è stato preceduto da una seduta di allenamento che gli Azzurri hanno voluto tenere a Medolla, epicentro della scossa del 29 maggio, dove oltre 2000 persone hanno assistito alle azioni della nazionale con una reciproca dimostrazione di affetto. Un evento importante, quindi, che va ben al di là dell'aspetto agonistico ma che è valso come testimonianza di una concreta solidarietà alla gente emiliana.

L'Unione Sportiva Sassuolo Calcio, di Sassuolo cittadina della provincia di Modena, nasce nel 1920 e attualmente milita in serie B. I suoi colori sociali sono il verde e il nero. La sede degli incontri interni era lo stadio Enzo Ricci di Sassuolo. Con la promozione in serie B la squadra ha cominciato a disputare le gare casalinghe presso lo stadio Alberto Braglia di Modena, impianto usato anche dalla squadra del Modena F.C. La società sassolese alla sua fondazione utilizzava gli stessi colori dello stemma comunale, il giallo e rosso, e partecipò per molti anni ai tornei dilettantistici emiliani. Nel 1968-69 partecipa al campionato di serie D, girone B. Dalla stagione 1970-71 sempre in serie D gli emiliani si presentano con i colori nero-verdi e la denominazione F.C. Sassuolo, presidente è Primo Costi. Nel campionato 1971-72 il sodalizio emiliano cambia ancora nome e diventa F.C. Sassuolo Sportiva, mantenendo sempre i colori sociali nero-verdi e sempre con Costi alla presidenza. Nel campionato di 1972-73, troviamo due squadre sassolesi, il San Giorgio Sassuolo, che fino ad allora svolgeva attività minore, nota localmente come Giofil, dai colori viola-nero e la storica F.C. Sassuolo Sportiva. Nell'estate del 1973, sotto la guida del presidente Cantelli, la Giofil e la F.C. Sassuolo sportiva decidono di dare vita ad un sodalizio comune: le due squadre si fondono e nasce la Sassolese, inserita nel girone D, della serie D. Nell'estate del 1974, la Sassolese diventa U.S. Sassuolo Calcio e nel campionato 1977-78, stagione dell'ultima riforma dei campionati, gli emiliani che hanno cambiato ancora presidenza e guida tecnica, sono sempre nel girone D. Nuova stagione sportiva 1978-79 e nuovo staff con Gilberto Prati alla presidenza. La U.S. Sassuolo calcio si ripresenta al campionato di Interregionale al via della stagione 81-82, ponendo le basi per il salto di categoria, con la società che passa nelle mani di un nuovo proprietario il Rag.

In questa pagina ed in quella di apertura, istantanee della Nazionale di calcio Italiana, sul terreno del Braglia, durante la partita Italia-Malta valida per le qualificazioni al Mondiale Brasile 2014.

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23 porto di materiale siliceo di corretta granulometria. Una volta assicurata l'idoneità agronomica si è passati al ripristino delle pendenze. Vista la necessità di utilizzare il campo in tempi brevissimi, e di assicurare la tenuta al gioco, scongiurando nel futuro cedimenti e comparsa di micro avvallamenti, il campo è stato bagnato e livellato fino al raggiungimento di un corretta compattazione e planarità. Questa fase, molto delicata, è stata seguita con particolare attenzione per garantire la corretta porosità del terreno. Lo studio delle zolle da utilizzare per la nuova posa, ha valutato le caratteristiche fisiche del substrato di coltura, che doveva essere necessariamente sabbioso e più precisamente con una quantità di limo ed argilla bassa. Ovviamente la necessità di posare il nuovo tappeto erboso in un periodo prossimo alla dormienza invernale, su un substrato compatto e soggetto ad un intenso e frequente calpestio, ha portato, in alcune zo-

scheda riassuntiva Tappeto erboso stadio Alberto Braglia, Modena Committente: Modena Football Club spa, Modena Progettazione e consulenza agronomica: Erminio Sinigaglia - Ag.Ec. srl, Selvazzano Dentro (Pd) Ditta manutentrice: Green Sport, Dosolo (Mn) Immagini di gioco: Fotovignoli

In questa pagina e a lato, i neroverdi del Sassuolo in gara sul terreno del Braglia.

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Field for two... and for the Italian National Team

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The natural grass cover of the Braglia stadium of Modena was completely remodelled during the last season with excellent results that are evidence of how the right combination of skills may achieve top-notch quality standards while avoiding a wasteful use of resources, something of the utmost importance nowadays. The stadium is used by two historic soccer clubs competing in the Italian B Series, Modena and Sassuolo, and, during summer 2011, the grass surface began to show signs of deterioration due to the heavy workload imposed by continuous use by the two clubs.A careful study of the situation led the technicians in charge to choose a strategy designed to remedy the problem. The soccer season being in full swing, it was impossible to carry out maintenance works entailing a period of rest for the green surface, which was used on a continuous basis, and hence it was decided to proceed by replacing the grass cover and improving the top soil.The Braglia field was restored to its optimal conditions, enabling the local teams to take full advantage of the "home field" factor. The process resulted in a full recovery of the proper characteristics of the field, in terms of appearance and functionality: the outcome of a positive mix of careful sports club management, green management, and superior expertise of the company entrusted with the execution of maintenance activities. The stadium hosted the National Team in a qualifying match for the 2014 World Cup, in order to bear witness of the solidarity by Italian football with the victims of the earthquake in the region. Yet another example of a green audit, that made it possible to make a rational use of the financial resources available, avoiding wasteful spending and ineffectual solutions.

ne, alla ricomparsa di una modesta presenza di black layer, causato da un ambiente poco ossigenato. Per contrastare il ripresentarsi di questo fenomeno, sono state effettuate carotature e chiodature al fine di ossigenare il top soil della zolla e favorire gli scambi gassosi per l'apparato radicale del prato e redatto uno specifico programma di fertilizzazione, ammendamento e correzione in modo da evitare l'apporto di prodotti a base di solfati e ferro. Durante il periodo invernale il campo è stato coperto con teli di nylon per proteggere il manto erboso sia dall'eccessive precipitazioni piovose che nevose, permettendo di sfruttare al massimo l'irraggiamento solare, riscaldando sia i tessuti fogliari che il top soil ammorbidendolo, favorendo così una lenta crescita. Oggi l'apparato radicale è ben sviluppato, con molte nuove radici che hanno superato la zolla primaria di 3-4cm, entrando nel top soil per poter ancorarsi maggiormente e assorbire gli

elementi nutritivi a sua disposizione. Il consolidamento del manto insediato prosegue con un calibrato apporto di fertilizzanti in forma solida e liquida, a dosi e composizione chimica appropriati, scaturiti dalle analisi fisico-chimico-organiche, cui si aggiungerà un costante controllo fitosanitario e il monitoraggio dei più importanti parametri fitotropici. Il Braglia è tornato alle condizioni migliori per permettere alle squadre di sfruttare al meglio il "fattore campo". Un processo che ha permesso il completo recupero delle corrette caratteristiche estetico-funzionali della superficie di gioco, frutto del positivo incontro tra un'oculata gestione societaria, green management specifica ed estrema abilità della ditta coinvolta nelle operazioni delle attività manutentive. Un ennesimo esempio di green audit, che offre la possibilità di razionalizzare le proprie risorse economiche, evitando sprechi o soluzioni inefficaci.

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Abruzzo

di Michele Ridolfi

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Il Comunale di Capistrello: 50 giorni per un sogno "Grazie per un sogno che si avvera", questa la scritta sopra un muro, che nel giorno dell'inaugurazione del nuovo terreno di gioco in erba artificiale del campo comunale di Capistrello, voleva partecipare agli amministratori la felicità de gli sportivi locali. Su questo perfetto manto, realizzato in cinquanta giorni, il

La realizzazione di un terreno di gioco in erba artificiale di ultima generazione al campo comunale di Capistrello, è stata la soluzione adottata dall'Amministrazione Comunale per il raggiungimento di diversi obiettivi. Avere un impianto omologabile da parte della Lega Nazionale Dilettanti al fine di poter disputare le gare agonistiche del settore giovanile e del campionato di eccellenza (o di categorie su-

periori), alla quale la U.S. Capistrello è iscritta per il campionato, rendere idoneo e disponibile il campo anche per altre attività sportive fra cui il rugby, avere un campo fruibile per tutto l'arco dell'anno. Richiesta quest'ultima particolarmente pressante dalle realtà sportive locali. Il ricorso a tale tecnologia è nato inoltre dall'esigenza di coniugare un'installazione rapida ed economica, nessun negativo

impatto ecologico, costi di manutenzione ridotti rispetto a quelli di un tradizionale campo in erba naturale. In pochi mesi tutti gli obiettivi sono stati raggiunti. Infatti, i lavori partiti intorno alla metà del maggio scorso, sono durati cinquanta giorni. Si sono quindi conclusi ampiamente in tempo per l'inizio delle attività di campionato. L'undici settembre, con una bella e festosa cerimo-

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calcio e il rugby capistrellani non avranno più problemi.


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Nella pagina di apertura, l’ingresso in campo del Capistrello Calcio per la disputa della gara. In queste pagine, momenti della giornata inaugurale del nuovo manto in erba artificiale, idoneo per calcio e rugby.

nia, il campo è stato inaugurato. Sulle note dell'Inno di Mameli, suonato dai Leoncini d'Abruzzo, hanno preso parte alla cerimonia oltre ad un folto pubblico ed agli atleti locali di calcio e rugby, gli amministratori comunali con in testa il sindaco Antonino Lusi, il vescovo monsignor Pietro Santoro e il parroco don Antonino Sterpetti, il presidente della Lnd abruzzese Daniele Ortolano. La giornata inaugurale è stata conclusa con un'incontro

amichevole di rugby e con la disputa di un torneo di calcio. Lo stato dell'arte e i lavori eseguiti

Il campo sportivo era una struttura composta dal terreno di gioco in sabbia di pozzolana, pertanto non rispondente alle esigenze di gioco del girone di eccellenza, da una tribuna coperta posta al lato sud che può ospitare circa 110 persone sedute, e delle aree laterali all'in-

terno delle quali possono accedere circa 150 persone in piedi. Nel lato opposto tre gradinate assicurano un posto a circa 200 persone. Nell'angolo sud-ovest, infine, vi sono i locali, recentemente ristrutturati, adibiti a spogliatoi (per la squadra locale, ospite e per la terna arbitrale) con relative docce e servizi; magazzino, centrale termica. L'intervento per il rifacimento si è articolato come segue: sono stati eseguiti i lavori necessari

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29 sommersa. Inoltre sono state installate nuove panchine per allenatori e riserve per campo di calcio a 11 giocatori, nuove porte da calcio in alluminio, bandierine per calcio d'angolo. Si è anche realizzata una nuova recinzione e la struttura sportiva è stata provvista di un impianto di videosorveglianza contro eventuali atti vandalici e per il controllo dell'ordine pubblico durante lo svolgimento degli eventi sportivi.

Il manto in erba sintetica

Sull'apposito e idoneo sottofondo si è proceduto alla posa dell'erba artificiale da 60 mm, un sistema realizzato con monofilo dritto in polietilene, particolarmente resistente all'usura, antiabrasivo lubrificato, verde bicolore per una maggiore somiglianza all'erba naturale, resistente ai raggi UV ed ancorato ad un primario multistrato speciale, rinforzato sul lato inferio-

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per ampliare l'area di gioco; quindi si è provveduto alla realizzazione del sottofondo e del drenaggio verticale a pacchetto ridotto, il tutto secondo il vigente regolamento Lnd. Quindi la posa del manto sintetico. Il campo è stato completato da un impianto di irrigazione con 6 irrigatori a scomparsa, posizionati al di fuori del campo per destinazione, corredato di programmatore e da una cisterna d'accumulo completa di pompa


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Intervista Il sindaco Lusi ci spiega la valenza di questo nuovo impianto sportivo Un investimento educativo, una sfida aperta e vinta dall'intera comunità locale, uno strumento per aggregare e impegnare in modo costruttivo i giovani. Questi - nelle parole di Antonino Lusi, sindaco di Capistrello - gli obiettivi che l'Amministrazione comunale si è posta con la ristrutturazione del campo sportivo di Capistrello. Non si è trattato dunque solo di sistemare un campetto periferico: i lavori al campo, infatti, hanno consegnato alla cittadinanza un più grande e nuovo impianto sportivo a uso promiscuo

The Municipal Stadium of Capistrello: 50 days for a dream "Thanks for a dream come true", these were the words that appeared on a wall on the day of the inauguration of the new artificial grass playing field in the municipal stadium of Capistrello to tell the city administrators about the happiness of the soccer fans. The construction of a field covered with new generation artificial grass is the solution adopted by the city to have a facility eligible for homologation by the National Amateur League, as well as suitable for other sports, including rugby, and available the year round. Construction works lasted fifty days and on 11 September the field was inaugurated with a festive ceremony. The 60 mm high grass blades consist of straight polyethylene monofilaments, which are very hardwearing, anti-abrasive and lubricated, and use two shades of green to resemble natural grass more closely. The turf is UV radiation resistant and is anchored to a special multilayer primary backing whose bottom surface is reinforced with a layer of draining, non-rotting, water-resistant latex. The markings on the field are stripes made with the same product in two colours: white for soccer and yellow for rugby. The stabilising infill is silica sand and the performance infill consists of encapsulated, coloured, SBR rubber granules.

calcio/rugby - nuovo manto in erba sintetica, con doppia segnatura per le diverse discipline sportive praticate, nuove panchine, nuovo impianto di videosorveglianza - seguito, nei prossimi mesi, da una nuova tribuna di altri 200 posti e da un nuovo apparato solare-termico per alimentare l'energia impiegata negli spogliatoi. Il tutto a favore di attività fisiche e ricreative a forte valenza sociale, culturale e sportiva. Un luogo dove impegnare i giovani a stare "fuori dalla strada" e trovare

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nello sport un modo per utilizzare il proprio tempo in maniera sana e intelligente, insieme agli altri. Il rinnovato campo di Capistrello è dunque un sogno che si realizza per tutti i cittadini e per gli atleti del paese. "Non ci interessano le luci della ribalta, i primati da grandi numeri o grandi star. Il nostro campo è soprattutto un luogo dove i giovani possono incontrarsi e fare sana attività sportiva, introiettare la cultura delle regole, del fare e dello stare insieme in modo costruttivo". Anche per questo, oltre al calcio si gioca il rugby, una disciplina che porta con sé molti valori educativi in quanto immune dagli eccessi di altre di-

re con uno specifico lattice resistente all'acqua, imputrescibile e drenante. La segnatura del campo è stata realizzata con strisce intarsiate del medesimo prodotto di colore bianco per il calcio e giallo per il rugby. L'intaso di stabilizzazione è realizzato con sabbia silicea naturale essiccata con forma del grano arrotondata. L'intaso prestazionale è in granulo di gomma SBR incapsulato colorato. Questo sistema consente una qualità di gioco sempre costante su tutta la superficie ed è agibile con ogni condizione atmosferica e senza limitazioni di tempo.

scipline. Uno sport intrinsecamente formativo, nel quale il rispetto parte da se stessi e arriva fino all'arbitro, passando per compagni, avversari e tifosi con i quali si fraternizza ogni volta nel "terzo tempo" di ciascuna gara. "Ogni ragazzo tolto dalla strada e portato sul campo da gioco è una vittoria per tutta la comunità locale. Questa nuova struttura è al servizio di tutti - non solo dei più bravi - e il nostro impegno, l'impegno comune, sarà quello di tutelarlo e utilizzarlo nel modo migliore". a cura di Sabina Orrico

scheda riassuntiva Campo Comunale da calcio/rugby, in erba artificiale, Capistrello (Aq) Committente: comune di Capistrello (Aq) Progettista e D.L.: geom. Dario Bucci, UTC Durata dei lavori: 50 giorni Inaugurazione: 11 settembre 2012 Impresa aggiudicataria: Unieco Sport spa, Reggio Emilia (Re) Adesivo per la posa dell'erba: Mapei spa, Milano Caratteristiche del manto Produttore: Unieco Sport spa, Reggio Emilia Nome commerciale: 620 Power 16 - SN Composizione filato: 100% polietilene Struttura: monofilo diamond dritto Altezza del filo: 60 mm Colore: verde bicolore Intaso di stabilizzazione Composizione: sabbia silicea naturale essiccata, forma del grano arrotondata Intaso prestazionale Produttore: Pentaplast srl, Albignano D'Adda (Mi) Nome commerciale: Fun Rubber Colore: verde Composizione: granulo in SBR nobilitato

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In queste pagine, gli atleti del rugby sul nuovo campo sintetico nel giorno dell’inaugurazione.



Toscana

di Maria Carbone

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Sullo stesso verde naturale, rugby e football americano Il nuovo stadio, parte integrante del più ampio parco dello sport programmato a Firenze, è dedicato alle discipline definibili emergenti: il rugby e il football americano. Qui le società sportive e i loro atle ti

Sarà uno dei più importanti parchi sportivi della città di Firenze quello in frazione San Bartolo a Cintoia. Al suo completamento probabilmente sarà secondo solo al più famoso Campo di Marte. Il progetto prevede, in un'area di 10 ettari in prossimità del viadotto dell'Indiano, che il già esistente anello ciclistico venga affiancato da altre strutture sportive. Ampio spazio alle discipline emergenti con la realizzazione di un campo per il rugby e il football americano (nell'area più vicina al torrente Greve), una parete di arrampicata e una palestra per lo squash. Nel-

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hanno trovato la loro nuova "casa".


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Rugby and American football to share the same natural grass playing surface The new stadium, an integral component of a bigger sports park to be created in Frazione San Bartolo a Cintoia, a district of Florence, is reserved for rugby and American football matches. The overall project specifies the creation of a field for rugby and American football, a climbing wall, a squash gym, a swimming pool, a basketball arena, a fitness centre, a skating and playground area, tennis courts. The first objective has already been attained and the rugby / American football field was inaugurated on 14 march of this year. Participants in the inaugural ceremony included, among others, the mayor of Florence Matteo Renzi and his deputy Dario Nardella, who pointed out the significance of the new facilities by saying: "The new stadium enriches the sporting scenario of Florence and offers a "home" to the friends who practice American football, while it provides a significant answer to the expansion requirements of rugby players. It is a first step in a broader project for the renewal of the Cavallaccio area, where we are going to build a sports complex in the service of the district and the city." The inaugural match saw the Italian and German Under 18 rugby teams take the field. The facility is used by various clubs, including "Bombo rugby" and, for American footfall, "I Guelfi Firenze." In July, the field was the venue of an international quadrangular tournament - the "Four Helmets" - organised by FIDAF (the Italian Federation of American Football ) to test the national team in preparation for the European Championship to be held in Italy in 2013.

l'area adiacente via del Cavallaccio sorgeranno invece una piscina e un palazzetto per il basket. Inoltre centro fitness, area pattinaggio-skate e giochi per bambini, campi tennis. Una pista ciclabile lunga due chilometri attraverserà il parco sportivo e si connetterà con l'anello ciclistico esistente. Effettivamente un centro sportivo completo che risponderà all'esigenza dello sviluppo di attività sportive nel quadrante nord-ovest della città caratterizzato da fortissima espansione edilizia e notevole carenza di servizi sociali. Il primo obiettivo, la cui posa della prima pietra era avvenuta il 16 ottobre del 2010 è già stato raggiunto. Il 14 marzo di quest'anno è stato inaugurato il campo da rugby e football americano. L'impianto è dotato di tribuna per 750 spettatori (prevista la copertura con un prossimo lotto lavori). Nel sottotribuna, raggiungibile direttamente dal parcheggio degli atleti, trovano posto due spogliatoi per gli atleti completi di servizi igienici e docce accessibili anche a persone con disabilità motoria, due spogliatoi per gli arbitri con servizi, l'infermeria, uffici, un piccolo magazzino e il locale quadri elettrici. Gli atleti hanno accesso diretto al campo per mezzo di un tunnel interrato che attraversa il sottotribuna e sfocia con una rampa di scale sul campo. Un'apposita palazzina realizzata a lato della tribuna sono allocate le centrali termica ed idrica ed un ampio magazzino per le attrezzature del campo da football. Particolare attenzione si è prestata al risparmio energetico, sia su quanto già realizzato che su quanto ancora da fare. Il riscaldamento dell''acqua sanitaria avviene per mezzo di pannelli solari posti sopra la copertura della

palazzina che ospita le centrali; l'irrigazione del campo utilizza anche acqua piovane recuperate; l'illuminazione degli spogliatoi regolata con sensori volumetrici; l'illuminazione del campo suddivisa in più livelli di illuminamento a seconda della necessità. Infine, la futura copertura della tribuna conterrà, inglobati nel pacchetto di copertura, pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica che sarà in parte utilizzata per l'impianto sportivo e in parte venduta all'ente erogante. Tutti i nuovi edifici sono stati realizzati con metodi costruttivi appropriati per il rispetto della normativa per il rendimento energetico nell'edilizia. L'inaugurazione

Si è stata proprio una bella festa quella che il 14 marzo scorso si è svolta in occasione dell'inaugurazione del nuovo impianto sportivo. Una festa per lo sport e una festa per tutti i cittadini di Firenze e del quartiere interessato in modo particolare, che vedono realizzato il primo step del più ampio progetto di riqualificazione di quest'area della città. Alla festa hanno partecipato in tantissimi. Dal sindaco Matteo Renzi, al vicensindaco Dario Nardella, al presidente del quartiere 4; dal presidente nazionale della federazione italiana rugby a quello regionale, ai vari dirigenti sportivi delle società locali. Il vicesindaco Nardella ha così spiegato l'importanza del nuovo impianto: "Il nuovo stadio arricchisce il panorama impiantistico fiorentino e offre una "casa" agli amici del football americano e dà una risposta importante alle esigenze di espansione numerica del rugby. Si tratta del primo passo del più generale progetto di riqualificazione dell'area del Cavallaccio, dove sorgerà un polo sportivo al servizio del quartie-


35 scheda riassuntiva Parco Sportivo San Bartolo a Cintoia, realizzazione campo di rugby e football americano Committente: Comune di Firenze Responsabile Unico del Procedimento: ing. Alessandro Dreoni Progetto architettonico: arch. Monica Fantappiè, i.d.d.p. Fabio Gallai, Direttore Lavori: ing. Nicola Azzurrini

Storia

Inizio lavori: 15-10-2010 Fine lavori: 01-03-2012

L'associazione Bombo Rugby Quando nel 1999 un gruppo di genitori fra i quali Caiani Claudio, D'Eugenio Giuseppe e Felice Pasquale, insieme alla preside Bortolone Maria Rosaria, alla Prof. Morandi Roberta ed al sottoscritto insegnante diedero vita al Bombo Rugby nelle scuole medie del Q.4 , nessuno pensava che questa sana disciplina sportiva incontrasse tanto consenso in una zona della città dove le tradizioni rubystiche erano pressoché inesistenti. Eppure la volontà e la costanza dei genitori dei nostri atleti si sono ben raccordate con le Istituzioni Comunali e Provinciali e da questa intesa e collaborazione sono nate l'organizzazione societaria e le strutture del campo" Marco Polo". Oggi il Bombo rugby, grazie all'impegno volontario di tanti genitori, mette in campo 7 squadre giovanili con oltre 220 ragazzi tesserati ed ha permesso la formazione della squadra Firenze Rugby Club seniores che partecipa al campionato nazionale di serie C elite. Nella stagione 2010/11 il Bombo ha offerto ai nati dal 1993 al 2005 l'opportunità di praticare una disciplina sportiva completa da un punto di vista motorio e importante per la formazione del carattere di un ragazzo. L' impegno per l' attività fisica è duro, ma regolato da norme precise basate su lealtà e solidarietà, che conferiscono al giovane una maggiore sicurezza in se stesso. Quattro pomeriggi a settimana al campo di via S. Bartolo a Cintola sono presenti allenatori abilitati dalla F.I.Rugby , che fanno provare ai giovani a giocare a rugby insieme ai loro coetanei. Per quanto riguarda il complesso formativo nella sua globalità l'Associazione sportiva Bombo Rugby Firenze ritiene che esso preveda almeno due ambiti: uno specificamente tecnico e un altro che chiameremo etico-morale. Quest'ultimo quello che concerne il carattere dell'atleta, la sua capacità di cooperare con i compagni, di reagire alle difficoltà di trovare i modi per esprimere comunque le proprie potenzialità. E la nostra esperienza ci dice che le attitudini etico-morali sono altrettanto allenabili ed altrettanto soggette ad esiti diversificati di quelle tecniche. Del resto in qualsiasi relazione tra esperto e allievi (soprattutto se l'esperto è l'unico adulto) il primo, ne sia conscio o meno, opera una formazione non soltanto tecnica ma globale, data l'influenza che le sue concezioni esplicite o implicite inevitabilmente hanno sull'allievo. Il problema non è quindi se formare o meno oltre l'aspetto tecnico; ciò avviene comunque. Il problema è se esserne consapevoli e se sceglierne i contenuti.

Realizzazione manto erboso: Galardini Sport, Chiazzano (Pt) Forniture di arredi: Gammasport srl, Susegana (Tv)

In apertura, sopra, la partita inaugurale fra le nazionali di rugby under-18 di Italia e Giappone; sotto, i Guelfi Firenze durante il quadrangolare internazionale di football americano Four Helmets. In queste pagine, istantanee della gara inaugurale di rugby e, qui sopra, due momenti della cerimonia alla presenza del sindaco di Firenze, Matteo Renzi.

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Vincenzo Mordini


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Storia A.S. I Guelfi Le nostre origini Sull'onda della crescita in tutta Italia del movimento sportivo American Football nel Gennaio 2000 nasce da un gruppo di appassionati l' A.S. "I Guelfi". L'intento è quello di riportare a Firenze e promuovere lo sport più spettacolare ed avvincente fra quelli targati "U.S.A.". La Società si affilia da subito alla F.I.A.F. (Federazione Italiana American Foootball) ed iscrive la squadra al Campionato a 9 (Nine League) spiccando per la struttura gestionale e chiarezza programmatica. La squadra ed il progetto riscuotono un discreto successo di pubblico e ritorno sui media locali grazie all'indispensabile appoggio del Comune di Firenze che nella persona dell'Assessore allo Sport Eugenio Giani vede nel progetto un motivo d'orgoglio per la Città di Firenze. La nostra squadra sposa i principi dell'allenare positivo ed è contro la mentalità del "vincere a ogni costo". Questa filosofia ha un solo obbiettivo - vincere - obbiettivo che è da noi condiviso ma il nostro secondo obbiettivo anche più importante è quello di usare le nostre esperienze nello sport per aiutare i ragazzi a essere il meglio che possono essere nella maggiore sicurezza possibile. Nello sport a tutti i livelli c'è solo un fine quello di avere più punti alla fine della partita o gara. Nello sport giovanile c'è (o dovrebbe esserci) un secondo fine quello di educare i giovani ad essere il meglio che possono essere nella competizione ed a onorare lo sport. La sportività sembra essere un concetto obsoleto oggi, ma noi intendiamo, soprattutto a questo livello, tentare di fare onorare lo sport da i nostri atleti. Onorare lo sport significa rispettare: le regole, gli avversari, gli arbitri, i compagni di quadra, la squadra e se stessi. La storia del football americano fiorentino 2000 i Guelfi Firenze Dalle ceneri delle precedenti squadre, nel 2000 vengono fondati I Guelfi , unica squadra che ad oggi rappresenta Firenze nell'ambito del football americano. Fin dal primo campionato disputato i Guelfi sono stati sempre protagonisti finendo, il più delle volte, a disputare le finale dei vari campionati ed ottenendo la vittoria nel 2003 del Ninebowl e nel 2005 diventando Campioni d'Italia del campionato di A2. Dalla passata stagione, la nuova politica di inserire molti giovani nel suo organico ha iniziato a portare i suoi frutti, riuscendo a inserire diversi elementi validi in formazione. Molti dei giovani partecipano al campionato junior, campionato nazionale under 21, dove i Guelfi si sono sempre distinti per i risultati ottenuti. Importantissimo è il movimento del Flag football, nato nel 2008, dedicato a giovanissimi che desiderano avvicinarsi a questo sport.

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(tratto dal sito ufficiale della società)


37 Nelle immagini, i Guelfi Firenze impegnati nel quadrangolare Four Helmtes.

ne, fra i nostri "azzurrini" che sfideranno sportivamente sul campo con i ragazzi del Sol Levante, che saranno accolti da una città che condivide col Giappone un'amicizia profonda e forte". Per inciso, la nazionale azzurra ha vinto l'incontro. L'impianto viene utilizzato da diverse compagini. Fra queste la "Bombo rugby" e "I Guelfi Firenze" per il football americano. In luglio il campo è stato teatro di un quadrangolare internazionale il "Four Helmets", torneo organizzato dalla Fidaf per testare la nostra Nazionale di football americano in vista del prossimo Campionato Europeo in programma in Italia nel 2013. Alla manifestazione hanno preso parte il nostro Blue Team, la nazionale della Danimarca, il Team Eagles USA e la squadra fiorentina dei Guelfi. Il torneo è stato vinto dalla nazionale danese.

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re e della citta". Ma i veri grandi protagonisti sono stati gli atleti da quelli più giovani a quelli più affermati. Il loro nuovo impianto per giocare a rugby e a football americano finalmente c'è. Per la partita inaugurale si è programmata una gara di rugby tra la nazionale Under 18 Italiana e quella del Giappone. Una giornata di sport e amicizia, un'occasione per rinsaldare un rapporto di fratellanza fra Firenze e il Giappone a un anno dal terremoto che ha colpito quel paese. Queste le parole del vicesindaco Nardella per spiegare la scelta: "Abbiamo deciso di inaugurare il nuovo stadio con la nazionale giovanile giapponese, proprio nei giorni dell'anniversario del tragico terremoto dello scorso anno. Questa partita rappresenta anche un gesto di profonda amicizia fra l'Italia ed il Giappo-



Campania

di Carlotta Bui

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In mare un “fungo”, In mare un “fungo”,

in terra un campo di calcio in erba artificiale

In mare un “fungo”, in terra un campo di calcio in erba artificiale

E' piuttosto complessa e appassionante la storia del calcio ischitano, ma nel comune di Lacco Ameno un obiettivo si è raggiunto: la realizzazione di un moderno campo in erba artificiale di ultima generazione per le

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Siamo a Ischia, isola che non ha certo bisogno di presentazione. Il suo nome attuale è l'ultimo di una serie di nomi ad essa attribuiti, e sembra comparve per la prima volta nell'anno 813 in una lettera inviata dal papa Leone III a Carlo Magno. In precedenza l'isola ha avuto altre denominazioni, il più antico Pithecusa che può essere fatto risalire a due radici etimolo-

giche: Pithecos, scimmie e da qui l'isola delle scimmie ma anche a Pithoi, in greco i grandi vasi di argilla, quindi l'isola dei vasai. Con l'arrivo dei romani l'isola venne chiamata Aenaria dato che, secondo testimonianze lasciate da Plinio vi si rifugiò l'eroe Enea. Altre teorie lo fanno derivare da Oinaria, luogo delle viti e del vino. Arime era invece

il nome con cui fu chiamata da Omero, Pindaro e Esiodo, mentre Virgilio e Ovidio la chiamarono Inarime, vite. In ogni caso per tutti noi è Ischia, un luogo che il mondo ci invidia. E' la più grande delle isole dell'arcipelago del golfo di Napoli ed il suo territorio è suddiviso in sei comuni: Ischia appunto, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio d'Ischia, Serrara Fonta-

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compagini locali.


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In apertura, il campo di Lacco Ameno in erba artificiale e il famoso “fungo”, lo scoglio caratteristica del comune ischitano. In queste pagine, l’Aenaria sul campo di casa.

na e Barano d'Ischia. Il campo di calcio di cui ci occupiamo è a Lacco Ameno, comune dove si trova una delle spiagge più belle dell'isola, ma non solo. Infatti, all'inizio del porticciolo della Marina di Lacco fa bella mostra di se il famoso "Fungo". Si tratta di uno scoglio situato a breve distanza dalla riva, così chiamato per la sua forma singolare dovuta al lavoro che negli anni hanno fatto l'acqua e il vento. Un enorme masso di tufo verde alto circa 10 metri precipitato dal Monte Epomeo, cima più alta dell'isola. Vi è però una più mitica origine del Fungo che viene fatta risalire al mito di Tifeo ed a una leggendaria sassaiola fra Dei. Secondo questa il Fungo sarebbe un macigno lanciato da Mercurio che però sbagliò la mira.

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Dopo questo excursus sul luogo, torniamo più sulla terraferma ed occupiamoci del campo di calcio in erba artificiale di recente realizzazione. Lo stato di fatto

Il campo sportivo comunale di calcio "Vincenzo Patalano" di via Pannella, per la conformazione del suo stesso terreno di gioco, costituito da battuto in materiale terroso, crea una situazione di possibile pericolo sia per gli atleti fruitori che per gli altri frequentatori (scuole, associazioni, ecc.). Inoltre vi sono disagi ed esosi problemi di natura gestionale e manutentiva a causa degli allagamenti dopo le piogge e dei polveroni durante la stagione secca. Per tutte queste ragioni, l'Amministrazione comunale, volendo dotarsi di una moderna ed idonea struttura, nell'ambito di un

Storia Non esistono prove certe, ma è molto probabile che i primi germogli del calcio isolano siano sbocciati tra il Fungo e Monte Vico. A portare le prime palle rotonde da calciare coi piedi sulle piazze polverose del Capitello e di Santa Restituta dovette essere, alla fine della Prima Guerra Mondiale, il giovane Abramo De Siano, capostipite di una famiglia di grandi sportivi lacchesi. Il "gioco della palla con i piedi" viene subito adottato come svago prediletto dai ragazzini del piccolo comune. Le piazze del paese sono spaziose e poste in punti centrali oppure facilmente raggiungibili. Il primo campo di calcio viene ricavato dalla Piazza di Santa Restituta. Posta proprio nel bel mezzo del paese, è un'area vasta e ben livellata che si estende dalla chiesa omonima in direzione della Marina e della strada che conduce verso Forio. Tra il 1920 e il 1922 vengono fondati i primi due club calcistici lacchesi affiliati a due "polisportive": lo "Sporting Lacco" e la "Pro Lacco". Il football è diventato lo sport prediletto dei lacchesi. Oramai si tratta di un fenomeno che va al di là dell'ambito strettamente sportivo. Quando la squadra di Lacco Ameno si reca in "trasferta" a Ischia e, in seguito, a Forio, l'intero paese (uomini, donne, bambini, anziani, preti e seminaristi) affronta il tragitto a piedi per esserle vicino. Nel football e nelle partite intercomunali i lacchesi trovano una possibilità di rivalsa sociale nei confronti degli altri paesi, in particolare Ischia Porto. Il primo, vero, campo dalle dimensioni regolamentari viene ricavato sull'area dove in futuro sorgeranno le scuole elementari. Si tratta di un rettangolo di gioco le cui dimensioni consentono partite "vere" con undici elementi per parte. All'inizio degli anni cinquanta si sente la necessità di "regolarizzare" queste battaglie sportive e paesane. L'esempio viene da Ischia, dove Filippo Ferrandino è riuscito a ritessere la tela di una società di calcio dilettantistico di buon livello. A Lacco Ameno ed a Forio si tenta di imitare, almeno dal punto di vista formale, l'esempio ischitano e nascono due società: la Pro Lacco (Associazione Sportiva Lacco), che ricorda uno dei club lacchesi degli anni Venti, e l'Unione Sportiva Forio. Un gruppo di amici pionieri del calcio lacchese, con pochissimi mezzi e tanto en-

tusiasmo, sente la necessità di dotare la propria comunità di una squadretta che possa rappresentarli simbolicamente. Un modo per dire: Ci siamo anche noi! I promotori dell'iniziativa sono guidati da due appassionati: Raffaele "Fafino" Mennella e Antonio Totonno Buonocore, tabaccaio. Raffaele Mennella, in gioventù sportivo praticante e pioniere - assieme ad un gruppo di amici - della pallacanestro sull'isola, animato da sincero amor di patria, capisce che è il momento di unire le forze per tentare di fare compiere un salto di qualità a tutto l'ambiente. Grande tifoso del Lacco Ameno, sarà il primo a ricoprire la carica e le responsabilità di presidente. Antonio Buonocore il tabaccaio, che sarà per tanti anni segretario, cassiere e "memoria storica" del calcio lacchese, abituato ad agire nell'ombra, si rivelerà personaggio-chiave dello sport del suo paese, accompagnandolo per oltre quarant'anni. Affiancano questi personaggi Vincenzo Patalano, che qualche anno più tardi diventerà la vera "anima" del calcio lacchese, e molti altri che tanto hanno fatto. Il calcio lacchese entra nell'agonismo ufficiale e il nome della nuova società è "Libertas Lacco Ameno Calcio". Le difficoltà da superare sono numerose, a cominciare dal campo di gioco. Si chiede ospitalità al campo "Vincenzo Rispoli" di Ischia. L'arrivo del Cavaliere Angelo Rizzoli alimenta speranze e fiducia in un futuro migliore ma le condizioni economiche, come si è detto, restano comunque generalmente precarie. Nel 1954 la società lacchese si iscrive al campionato di Seconda Divisione. Con il campionato di Prima Divisione 1955-56 si pongono le basi per una squadra competitiva. Dopo il primo anno di "apprendistato" in Seconda Divisione, il Lacco Ameno presenta una società e una squadra dal volto ben definito. Alla sua guida ancora il presidente Raffaele Fafino Mennella. La "Libertas Lacco Ameno Calcio" ha appena un anno, ma i suoi dirigenti decidono di dare alla società la denominazione di Unione Sportiva Lacco Ameno.

Nasce l'Ischiaterme Il cammino del Lacco Ameno giunge nel 1956 a quella che potrebbe essere una svolta fondamentale della sua storia sportiva. I pressanti inviti dei dirigenti lacchesi convincono il Commendator Angelo Rizzoli, che ha creato nel comune del Fungo stabilimenti termali ed alberghieri destinati a diventare famosi nel mondo, trasformando così il piccolo centro in una meta turistica e di cura tra le più ambite, a dare il proprio contributo materiale per l'allestimento di un campo sportivo in grado di accogliere una squadra ed un pubblico da serie superiori. Infatti, l'unico campo sportivo dell'isola resta ancora il glorioso ma angusto Rispoli. Sorge il campo sportivo Ischiaterme dono del commendator Rizzoli per i due comuni. Il generoso intervento del commendator Rizzoli viene esteso anche al comune di Forio, il cui sindaco, avvocato Vincenzo Mazzella, ottiene, grazie alla disponibilità di terreni spaziosi, che la struttura sorga in comune foriano. La località scelta è quella dello "Scentone", e il campo sarà proprietà dei comuni di Lacco Ameno e di Forio: quindi le squadre dei due paesi limitrofi possono svolgervi qualsiasi attività sportiva. Con L'obbiettivo di creare un unico organismo sportivo capace di raggiungere prestigiosi traguardi, nel settembre 1956 l'Unione Sportiva Lacco Ameno e l'Associazione Sportiva Forio danno vita all'Ischiaterme! La decisione è stata presa in una riunione al palazzo comunale di Forio, alla presenza dei sindaci dei due centri. Per il momento viene rimandato il coinvolgimento della società sportiva di Casamicciola. L'Ischiaterme parte tra grandi entusiasmi e il 4 novembre 1956 si disputa la prima gara ufficiale sul campo sportivo Ischiaterme di Forio e con una breve e bella cerimonia, si inaugura il nuovo bellissimo campo sportivo Ischiaterme. Il 20 febbraio 1957, grande festa presso il nuovo campo sportivo Ischiaterme di Forio: è in programma una partita di allenamento del Milan, il grande club del presidente Andrea Rizzoli, figlio del Commendatore Angelo, al momento capolista in corsa per la conquista del titolo di campione d'Italia, in ritiro sull'isola prima della partita con il Napoli. Il Milan ad Ischia! - È sembrata una favola per gli sportivi di tutta l'isola... tramutata in palpitante realtà!

Con Il campionato di Promozione del 1958-59 vi è l Addio all' Ischiaterme! Nasce l'Aenaria! L'Ischiaterme riparte per il campionato di Promozione modificando radicalmente i suoi programmi. La politica giovanile sostituisce gli ambiziosi progetti di grandezza che aveva caratterizzato i primi due campionati della società. Atleti, dirigenti e tecnico realizzano di fatto la triplice unione sportiva tra Casamicciola, Lacco Ameno e Forio. E Il sindaco di Lacco Ameno, professor Vincenzo Mennella, è presidente. Ben presto sarà svolta nell'Ischiaterme e a prendere le redini in mano in questo momento di passaggio è soprattutto lui: Vincenzo Patalano. Personaggio di grande spessore umano, vera eminenza grigia della politica lacchese, don Vincenzo assume il ruolo di "papà" dell'Aenaria, ricoprendo la carica di vice-presidente fino all'ultimo. Se Vincenzo Patalano è l'asse portante della società, Antonio Buonocore, gestore della centralissima tabaccheria, rappresenta l' "angelo custode" del calcio lacchese. Il suo è un lavoro sommerso, diviso tra carte federali, conti e arte diplomatica, che ha un unico obbiettivo: fare l'interesse della società intesa come bene collettivo dell'intera cittadinanza. I dirigenti casamicciolesi decidono di non iscrivere la propria squadra al campionato di I Categoria avviando la collaborazione con la società maggiore, annunciata da un pubblico manifesto: .. Aenaria e Casamicciola Terme, abbandonando l'attività in proprio, hanno unito le proprie forze in una società più organizzata che continuerà a chiamarsi Aenaria capace di assicurare ai giovani un'attività sportiva regolare e disciplinata. La nuova Aenaria traccia il suo futuro cammino,con una squadra tutta ardore entusiasmo, volontà ed inesperienza. La prima gara disputata con la nuova denominazione è a Forio contro la Puteolana. La scomparsa di Vincenzo Patalano avviene il 30 settembre 1965, tre giorni prima

dell'inizio dell'ennesimo campionato della sua Aenaria. Al suo nome sarà poi intitolato il nuovo campo sportivo costruito nove anni dopo la sua scomparsa. Ma il testimone lasciato prematuramente dal "nume tutelare" del club, viene prontamente raccolto da Antonio Buonocore, "Totonno il tabaccaio" per tutti. Lavorando nella totale discrezione, l' "angelo custode" del calcio paesano rimette assieme i pezzi di una costruzione che sembrava correre il rischio di cadere a pezzi, e pilota le sorti del club che risolleverà la testa per vivere ancora altri campionati da protagonista. Dal 2005 ad oggi Nel 2005 il Lacco Ameno è promosso in Eccellenza, un ritorno atteso da sempre! Al termine di un campionato strepitoso, condotto con autorità e quasi sempre in testa alla classifica, salvo una breve parentesi, i rossoneri del presidente Luigi Monti assaporano ancora il gusto della vittoria esattamente 31 anni dopo quel fatidico e sfortunato campionato 1973-74, che vide il Lacco Ameno (divenuto tale nel '70-'71 dalle ceneri dell'Aenaria) retrocedere in I Categoria (oggi Promozione). Dal 2005 la squadra ha militato alternativamente fra i campionati di eccellenza e promozione e nella stagione in corso, per ragioni economiche non ha potuto iscriversi al campionato di promozione. E' attivo quindi tutto il settore giovanile. La prossima stagione l'Aenaria Calcio dell'attuale presidente Domenico Castagna, ripartirà dall'Eccellenza.

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Aenaria Lacco Ameno, un po' di storia

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In apertura, il campo di Lacco Ameno in erba artificiale e il famoso “fungo”, lo scoglio caratteristica del comune ischitano. In queste pagine, l’Aenaria sul campo di casa.

na e Barano d'Ischia. Il campo di calcio di cui ci occupiamo è a Lacco Ameno, comune dove si trova una delle spiagge più belle dell'isola, ma non solo. Infatti, all'inizio del porticciolo della Marina di Lacco fa bella mostra di se il famoso "Fungo". Si tratta di uno scoglio situato a breve distanza dalla riva, così chiamato per la sua forma singolare dovuta al lavoro che negli anni hanno fatto l'acqua e il vento. Un enorme masso di tufo verde alto circa 10 metri precipitato dal Monte Epomeo, cima più alta dell'isola. Vi è però una più mitica origine del Fungo che viene fatta risalire al mito di Tifeo ed a una leggendaria sassaiola fra Dei. Secondo questa il Fungo sarebbe un macigno lanciato da Mercurio che però sbagliò la mira.

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Dopo questo excursus sul luogo, torniamo più sulla terraferma ed occupiamoci del campo di calcio in erba artificiale di recente realizzazione. Lo stato di fatto

Il campo sportivo comunale di calcio "Vincenzo Patalano" di via Pannella, per la conformazione del suo stesso terreno di gioco, costituito da battuto in materiale terroso, crea una situazione di possibile pericolo sia per gli atleti fruitori che per gli altri frequentatori (scuole, associazioni, ecc.). Inoltre vi sono disagi ed esosi problemi di natura gestionale e manutentiva a causa degli allagamenti dopo le piogge e dei polveroni durante la stagione secca. Per tutte queste ragioni, l'Amministrazione comunale, volendo dotarsi di una moderna ed idonea struttura, nell'ambito di un

Storia Non esistono prove certe, ma è molto probabile che i primi germogli del calcio isolano siano sbocciati tra il Fungo e Monte Vico. A portare le prime palle rotonde da calciare coi piedi sulle piazze polverose del Capitello e di Santa Restituta dovette essere, alla fine della Prima Guerra Mondiale, il giovane Abramo De Siano, capostipite di una famiglia di grandi sportivi lacchesi. Il "gioco della palla con i piedi" viene subito adottato come svago prediletto dai ragazzini del piccolo comune. Le piazze del paese sono spaziose e poste in punti centrali oppure facilmente raggiungibili. Il primo campo di calcio viene ricavato dalla Piazza di Santa Restituta. Posta proprio nel bel mezzo del paese, è un'area vasta e ben livellata che si estende dalla chiesa omonima in direzione della Marina e della strada che conduce verso Forio. Tra il 1920 e il 1922 vengono fondati i primi due club calcistici lacchesi affiliati a due "polisportive": lo "Sporting Lacco" e la "Pro Lacco". Il football è diventato lo sport prediletto dei lacchesi. Oramai si tratta di un fenomeno che va al di là dell'ambito strettamente sportivo. Quando la squadra di Lacco Ameno si reca in "trasferta" a Ischia e, in seguito, a Forio, l'intero paese (uomini, donne, bambini, anziani, preti e seminaristi) affronta il tragitto a piedi per esserle vicino. Nel football e nelle partite intercomunali i lacchesi trovano una possibilità di rivalsa sociale nei confronti degli altri paesi, in particolare Ischia Porto. Il primo, vero, campo dalle dimensioni regolamentari viene ricavato sull'area dove in futuro sorgeranno le scuole elementari. Si tratta di un rettangolo di gioco le cui dimensioni consentono partite "vere" con undici elementi per parte. All'inizio degli anni cinquanta si sente la necessità di "regolarizzare" queste battaglie sportive e paesane. L'esempio viene da Ischia, dove Filippo Ferrandino è riuscito a ritessere la tela di una società di calcio dilettantistico di buon livello. A Lacco Ameno ed a Forio si tenta di imitare, almeno dal punto di vista formale, l'esempio ischitano e nascono due società: la Pro Lacco (Associazione Sportiva Lacco), che ricorda uno dei club lacchesi degli anni Venti, e l'Unione Sportiva Forio. Un gruppo di amici pionieri del calcio lacchese, con pochissimi mezzi e tanto en-

tusiasmo, sente la necessità di dotare la propria comunità di una squadretta che possa rappresentarli simbolicamente. Un modo per dire: Ci siamo anche noi! I promotori dell'iniziativa sono guidati da due appassionati: Raffaele "Fafino" Mennella e Antonio Totonno Buonocore, tabaccaio. Raffaele Mennella, in gioventù sportivo praticante e pioniere - assieme ad un gruppo di amici - della pallacanestro sull'isola, animato da sincero amor di patria, capisce che è il momento di unire le forze per tentare di fare compiere un salto di qualità a tutto l'ambiente. Grande tifoso del Lacco Ameno, sarà il primo a ricoprire la carica e le responsabilità di presidente. Antonio Buonocore il tabaccaio, che sarà per tanti anni segretario, cassiere e "memoria storica" del calcio lacchese, abituato ad agire nell'ombra, si rivelerà personaggio-chiave dello sport del suo paese, accompagnandolo per oltre quarant'anni. Affiancano questi personaggi Vincenzo Patalano, che qualche anno più tardi diventerà la vera "anima" del calcio lacchese, e molti altri che tanto hanno fatto. Il calcio lacchese entra nell'agonismo ufficiale e il nome della nuova società è "Libertas Lacco Ameno Calcio". Le difficoltà da superare sono numerose, a cominciare dal campo di gioco. Si chiede ospitalità al campo "Vincenzo Rispoli" di Ischia. L'arrivo del Cavaliere Angelo Rizzoli alimenta speranze e fiducia in un futuro migliore ma le condizioni economiche, come si è detto, restano comunque generalmente precarie. Nel 1954 la società lacchese si iscrive al campionato di Seconda Divisione. Con il campionato di Prima Divisione 1955-56 si pongono le basi per una squadra competitiva. Dopo il primo anno di "apprendistato" in Seconda Divisione, il Lacco Ameno presenta una società e una squadra dal volto ben definito. Alla sua guida ancora il presidente Raffaele Fafino Mennella. La "Libertas Lacco Ameno Calcio" ha appena un anno, ma i suoi dirigenti decidono di dare alla società la denominazione di Unione Sportiva Lacco Ameno.

Nasce l'Ischiaterme Il cammino del Lacco Ameno giunge nel 1956 a quella che potrebbe essere una svolta fondamentale della sua storia sportiva. I pressanti inviti dei dirigenti lacchesi convincono il Commendator Angelo Rizzoli, che ha creato nel comune del Fungo stabilimenti termali ed alberghieri destinati a diventare famosi nel mondo, trasformando così il piccolo centro in una meta turistica e di cura tra le più ambite, a dare il proprio contributo materiale per l'allestimento di un campo sportivo in grado di accogliere una squadra ed un pubblico da serie superiori. Infatti, l'unico campo sportivo dell'isola resta ancora il glorioso ma angusto Rispoli. Sorge il campo sportivo Ischiaterme dono del commendator Rizzoli per i due comuni. Il generoso intervento del commendator Rizzoli viene esteso anche al comune di Forio, il cui sindaco, avvocato Vincenzo Mazzella, ottiene, grazie alla disponibilità di terreni spaziosi, che la struttura sorga in comune foriano. La località scelta è quella dello "Scentone", e il campo sarà proprietà dei comuni di Lacco Ameno e di Forio: quindi le squadre dei due paesi limitrofi possono svolgervi qualsiasi attività sportiva. Con L'obbiettivo di creare un unico organismo sportivo capace di raggiungere prestigiosi traguardi, nel settembre 1956 l'Unione Sportiva Lacco Ameno e l'Associazione Sportiva Forio danno vita all'Ischiaterme! La decisione è stata presa in una riunione al palazzo comunale di Forio, alla presenza dei sindaci dei due centri. Per il momento viene rimandato il coinvolgimento della società sportiva di Casamicciola. L'Ischiaterme parte tra grandi entusiasmi e il 4 novembre 1956 si disputa la prima gara ufficiale sul campo sportivo Ischiaterme di Forio e con una breve e bella cerimonia, si inaugura il nuovo bellissimo campo sportivo Ischiaterme. Il 20 febbraio 1957, grande festa presso il nuovo campo sportivo Ischiaterme di Forio: è in programma una partita di allenamento del Milan, il grande club del presidente Andrea Rizzoli, figlio del Commendatore Angelo, al momento capolista in corsa per la conquista del titolo di campione d'Italia, in ritiro sull'isola prima della partita con il Napoli. Il Milan ad Ischia! - È sembrata una favola per gli sportivi di tutta l'isola... tramutata in palpitante realtà!

Con Il campionato di Promozione del 1958-59 vi è l Addio all' Ischiaterme! Nasce l'Aenaria! L'Ischiaterme riparte per il campionato di Promozione modificando radicalmente i suoi programmi. La politica giovanile sostituisce gli ambiziosi progetti di grandezza che aveva caratterizzato i primi due campionati della società. Atleti, dirigenti e tecnico realizzano di fatto la triplice unione sportiva tra Casamicciola, Lacco Ameno e Forio. E Il sindaco di Lacco Ameno, professor Vincenzo Mennella, è presidente. Ben presto sarà svolta nell'Ischiaterme e a prendere le redini in mano in questo momento di passaggio è soprattutto lui: Vincenzo Patalano. Personaggio di grande spessore umano, vera eminenza grigia della politica lacchese, don Vincenzo assume il ruolo di "papà" dell'Aenaria, ricoprendo la carica di vice-presidente fino all'ultimo. Se Vincenzo Patalano è l'asse portante della società, Antonio Buonocore, gestore della centralissima tabaccheria, rappresenta l' "angelo custode" del calcio lacchese. Il suo è un lavoro sommerso, diviso tra carte federali, conti e arte diplomatica, che ha un unico obbiettivo: fare l'interesse della società intesa come bene collettivo dell'intera cittadinanza. I dirigenti casamicciolesi decidono di non iscrivere la propria squadra al campionato di I Categoria avviando la collaborazione con la società maggiore, annunciata da un pubblico manifesto: .. Aenaria e Casamicciola Terme, abbandonando l'attività in proprio, hanno unito le proprie forze in una società più organizzata che continuerà a chiamarsi Aenaria capace di assicurare ai giovani un'attività sportiva regolare e disciplinata. La nuova Aenaria traccia il suo futuro cammino,con una squadra tutta ardore entusiasmo, volontà ed inesperienza. La prima gara disputata con la nuova denominazione è a Forio contro la Puteolana. La scomparsa di Vincenzo Patalano avviene il 30 settembre 1965, tre giorni prima

dell'inizio dell'ennesimo campionato della sua Aenaria. Al suo nome sarà poi intitolato il nuovo campo sportivo costruito nove anni dopo la sua scomparsa. Ma il testimone lasciato prematuramente dal "nume tutelare" del club, viene prontamente raccolto da Antonio Buonocore, "Totonno il tabaccaio" per tutti. Lavorando nella totale discrezione, l' "angelo custode" del calcio paesano rimette assieme i pezzi di una costruzione che sembrava correre il rischio di cadere a pezzi, e pilota le sorti del club che risolleverà la testa per vivere ancora altri campionati da protagonista. Dal 2005 ad oggi Nel 2005 il Lacco Ameno è promosso in Eccellenza, un ritorno atteso da sempre! Al termine di un campionato strepitoso, condotto con autorità e quasi sempre in testa alla classifica, salvo una breve parentesi, i rossoneri del presidente Luigi Monti assaporano ancora il gusto della vittoria esattamente 31 anni dopo quel fatidico e sfortunato campionato 1973-74, che vide il Lacco Ameno (divenuto tale nel '70-'71 dalle ceneri dell'Aenaria) retrocedere in I Categoria (oggi Promozione). Dal 2005 la squadra ha militato alternativamente fra i campionati di eccellenza e promozione e nella stagione in corso, per ragioni economiche non ha potuto iscriversi al campionato di promozione. E' attivo quindi tutto il settore giovanile. La prossima stagione l'Aenaria Calcio dell'attuale presidente Domenico Castagna, ripartirà dall'Eccellenza.

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Aenaria Lacco Ameno, un po' di storia

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I lavori

Il terreno di giuoco, al netto

abstract

A "mushroom" at sea, an artificial grass playing field on land Ischia soccer has a rather intricate and thrilling history, but in the municipality of Lacco Ameno at least one objective has been reached: the construction of a modern playing field covered with latest generation artificial turf. The "Vincenzo Patalano" soccer field of Lacco Ameno - a city known for its famous rock formation rising out of the sea not far from the shore, which is called "Fungo" (mushroom) on account of its mushroom-like shape produced over the years by the combined action of wind and water - has been fitted with a new surface consisting of non-abrasive, "S" shaped, monofilament polyethylene fibres. A special manufacturing process produces fibres that, upon being stepped on, immediately spring back to their vertical position thanks to the ribbing generated by the double curve of their S configuration. The artificial turf uses three shades of green to approximate closely the appearance of natural grass. The UV radiation and freeze resistance turf is sturdy and easy to maintain. It is rested on a draining layer providing a cavity about 1 cm thick to carry away rain water and prevent it from stagnating on the top surface. The high-performance infill is made from organic granules with vegetal fibres.

delle zone di rispetto per gli spazi di destinazione, dell'ingombro delle canalette di raccolta delle acque superficiali e dei rispettivi pozzetti posti al di fuori dello spazio di destinazione, è di mt 98,50 x 57,80. La superficie esistente del campo si presentava ben consolidata, è stata quindi debitamente rullata e corretta secondo le regolari pendenze. Il sistema drenante è stato realizzato con struttura in monofilamento di polipropilene a canali longitudinali con geotessile filtrante termosaldato superiormente ed inferiormente alla struttura. Si è quindi provveduto alla posa delle tubazioni drenanti primarie perimetrali per ricevere le acque meteoriche infiltrate e

trasportate lateralmente dal sistema geodreno e alla posa dei pozzetti di ispezione posti fuori del campo per destinazione. Lo strato di riempimento è stato realizzato con inerte di cava steso, rullato e compattato ottenendo le pendenze stabilite dal regolamento LND. Realizzazione della canaletta, posta fuori del campo per destinazione, per la raccolta delle acque di drenaggio superficiale e per lo smaltimento delle acque meteoriche superficiali. Per l'irrigazione si è realizzato un impianto con irrigatori posizionati al di fuori del campo per destinazione. Il manto in erba sintetica

Per la superficie in erba artifi-

ciale si è scelto un prodotto di ultima generazione, costituito da fibre monofilo in polietilene antiabrasivo, sagomate ad "esse". In pratica, per mezzo di un'apposita filiera si ottiene un filo sagomato il quale, grazie alle nervature prodotte dalle doppie curve della esse, consente l'istantaneo ritorno delle fibre in posizione verticale dopo il calpestio. Il colore è di tre tonalità di verde per ottenere una straordinaria somiglianza all'erba naturale. Il manto resistente ai raggi U.V., al gelo e di ottima resistenza e curabilità, poggia su un tappeto drenante che costituisce un'intercapedine di circa un centimetro, entro la quale l'acqua scorre evitando ogni ristagno a livello superficiale. La formazione della segnaletica è realizzata con intarsi dello stesso prodotto di colore bianco. Per l'intaso di stabilizzazione viene utilizzata sabbia silicea, con granulometria idonea e a spigoli arrotondati per favorire la durabilità delle fibre del manto in erba artificiale. L'intaso prestazionale è costituito da granulo organico con fibre vegetali, composto da elementi naturali biologici ed ecocompatibili, antivegetativo e antigelivo, atossico e assolutamente non abrasivo a contatto con la pelle. La sua composizione consente di mantenere costante l'umidità e permette un perfetto drenaggio.

scheda riassuntiva Campo di calcio in erba artificiale "Vincenzo Patalano" a Lacco Ameno (Na) Committente: comune di Lacco Ameno Progetto: UTC 5° Servizio-LL.PP. Esecuzione dei lavori: Tipiesse srl,Villa D'Adda (Bg) Produzione geodreno: Italdreni srl, San Polo D'Enza (Re) Caratteristiche del manto e dell'intaso prestazionale Produttore: Italgreen spa, Villa D'Adda (Bg) Nome commerciale: 62 Lesmo Geofill N Leonardo Composizione filato: 100% polietilene Struttura: monofilo sezione a "esse" Altezza del filo: 60 mm Colore: verde tricolore Sottotappeto, materassino elastico drenante: Leonardo D 10 Intaso prestazionale: Geofill, materiale naturale in granuli organici Intaso di stabilizzazione Produttore: Sibelco Italia spa Composizione: sabbia silicea a spigolo arrotondato Il sistema 62 Lesmo Geofill N Leonardo è omologato Lnd e certificato Fifa 2 Star Il campo "Vincenzo Patalano" è omologato Lnd

L’Aenaria, in formazione e in azione sul terreno in erba artificiale di casa.

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articolato programma di straordinaria manutenzione, ha ritenuto opportuno dotare l'impianto sportivo di un manto in erba sintetica così da risolvere definitivamente le problematiche presenti. Il progetto è stato redatto dal personale dell'Ufficio Tecnico del Comune- 5° Servizio-LL.PP. nel rispetto della normativa F.I.G.C. - Lega Nazionale Dilettanti. L'intervento progettuale consiste nella realizzazione del sistema costituente il manto in erba artificale, nella diversa stratigrafia dei sottofondi e nella realizzazione dell'impianto di irrigazione.

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Il terreno di giuoco, al netto

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A "mushroom" at sea, an artificial grass playing field on land Ischia soccer has a rather intricate and thrilling history, but in the municipality of Lacco Ameno at least one objective has been reached: the construction of a modern playing field covered with latest generation artificial turf. The "Vincenzo Patalano" soccer field of Lacco Ameno - a city known for its famous rock formation rising out of the sea not far from the shore, which is called "Fungo" (mushroom) on account of its mushroom-like shape produced over the years by the combined action of wind and water - has been fitted with a new surface consisting of non-abrasive, "S" shaped, monofilament polyethylene fibres. A special manufacturing process produces fibres that, upon being stepped on, immediately spring back to their vertical position thanks to the ribbing generated by the double curve of their S configuration. The artificial turf uses three shades of green to approximate closely the appearance of natural grass. The UV radiation and freeze resistance turf is sturdy and easy to maintain. It is rested on a draining layer providing a cavity about 1 cm thick to carry away rain water and prevent it from stagnating on the top surface. The high-performance infill is made from organic granules with vegetal fibres.

delle zone di rispetto per gli spazi di destinazione, dell'ingombro delle canalette di raccolta delle acque superficiali e dei rispettivi pozzetti posti al di fuori dello spazio di destinazione, è di mt 98,50 x 57,80. La superficie esistente del campo si presentava ben consolidata, è stata quindi debitamente rullata e corretta secondo le regolari pendenze. Il sistema drenante è stato realizzato con struttura in monofilamento di polipropilene a canali longitudinali con geotessile filtrante termosaldato superiormente ed inferiormente alla struttura. Si è quindi provveduto alla posa delle tubazioni drenanti primarie perimetrali per ricevere le acque meteoriche infiltrate e

trasportate lateralmente dal sistema geodreno e alla posa dei pozzetti di ispezione posti fuori del campo per destinazione. Lo strato di riempimento è stato realizzato con inerte di cava steso, rullato e compattato ottenendo le pendenze stabilite dal regolamento LND. Realizzazione della canaletta, posta fuori del campo per destinazione, per la raccolta delle acque di drenaggio superficiale e per lo smaltimento delle acque meteoriche superficiali. Per l'irrigazione si è realizzato un impianto con irrigatori posizionati al di fuori del campo per destinazione. Il manto in erba sintetica

Per la superficie in erba artifi-

ciale si è scelto un prodotto di ultima generazione, costituito da fibre monofilo in polietilene antiabrasivo, sagomate ad "esse". In pratica, per mezzo di un'apposita filiera si ottiene un filo sagomato il quale, grazie alle nervature prodotte dalle doppie curve della esse, consente l'istantaneo ritorno delle fibre in posizione verticale dopo il calpestio. Il colore è di tre tonalità di verde per ottenere una straordinaria somiglianza all'erba naturale. Il manto resistente ai raggi U.V., al gelo e di ottima resistenza e curabilità, poggia su un tappeto drenante che costituisce un'intercapedine di circa un centimetro, entro la quale l'acqua scorre evitando ogni ristagno a livello superficiale. La formazione della segnaletica è realizzata con intarsi dello stesso prodotto di colore bianco. Per l'intaso di stabilizzazione viene utilizzata sabbia silicea, con granulometria idonea e a spigoli arrotondati per favorire la durabilità delle fibre del manto in erba artificiale. L'intaso prestazionale è costituito da granulo organico con fibre vegetali, composto da elementi naturali biologici ed ecocompatibili, antivegetativo e antigelivo, atossico e assolutamente non abrasivo a contatto con la pelle. La sua composizione consente di mantenere costante l'umidità e permette un perfetto drenaggio.

scheda riassuntiva Campo di calcio in erba artificiale "Vincenzo Patalano" a Lacco Ameno (Na) Committente: comune di Lacco Ameno Progetto: UTC 5° Servizio-LL.PP. Esecuzione dei lavori: Tipiesse srl,Villa D'Adda (Bg) Produzione geodreno: Italdreni srl, San Polo D'Enza (Re) Caratteristiche del manto e dell'intaso prestazionale Produttore: Italgreen spa, Villa D'Adda (Bg) Nome commerciale: 62 Lesmo Geofill N Leonardo Composizione filato: 100% polietilene Struttura: monofilo sezione a "esse" Altezza del filo: 60 mm Colore: verde tricolore Sottotappeto, materassino elastico drenante: Leonardo D 10 Intaso prestazionale: Geofill, materiale naturale in granuli organici Intaso di stabilizzazione Produttore: Sibelco Italia spa Composizione: sabbia silicea a spigolo arrotondato Il campo "Vincenzo Patalano" è omologato Lnd

L’Aenaria, in formazione e in azione sul terreno in erba artificiale di casa.

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articolato programma di straordinaria manutenzione, ha ritenuto opportuno dotare l'impianto sportivo di un manto in erba sintetica così da risolvere definitivamente le problematiche presenti. Il progetto è stato redatto dal personale dell'Ufficio Tecnico del Comune- 5° Servizio-LL.PP. nel rispetto della normativa F.I.G.C. - Lega Nazionale Dilettanti. L'intervento progettuale consiste nella realizzazione del sistema costituente il manto in erba artificale, nella diversa stratigrafia dei sottofondi e nella realizzazione dell'impianto di irrigazione.

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Lombardia

di Bruno Grillini

Con il sintetico il campo di Ossona "vola (virtualmente) in serie A" Il campo sportivo di Ossona vede allenarsi le dieci squadre dell'AC Ossona, oltre ad alcune squadre locali e di amatori: tra allenamenti, campionati e tornei, il campo dell'impianto sportivo Angelo Moratti non è mai a riposo. Così, è arrivata l'erba sin tetica a dargli nuovo smalto e vigore per continuare la storia del calcio locale e ospitare grandi nomi del calcio nazionale.

Quello di Ossona è un campo di calcio intensamente sfruttato: l'erba naturale che lo ricopriva fino a poco tempo fa aveva per questo bisogno di una manutenzione continua e inoltre, per evitare il logorio eccessivo dell'erba, il campo veniva

usato in modo alternato insieme agli altri campetti minori e al campo dell'oratorio. Oggi invece il nuovo manto sintetico assicura un'ottima giocabilità per tutti e il campo viene sfruttato a dispetto del freddo e della pioggia.

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"La palla rimbalza ottimamente, l'erba è soffice e il fondo è sempre liscio, perfetto. Nessun problema di fango che sporca ovunque, quando piove. Utilizzando le giuste scarpe e avendo cura di giocare su tutto il campo, non solo su una parte di esso, è decisamente un vivere migliore, soprattutto per me e per gli altri dirigenti, e per allenatori e giocatori che non devono temere le intemperie". A parlare è Massimo Garavaglia, segretario responsabile del settore giovanile e attuale presidente dell'AC Ossona, succeduto a uno dei personaggi più carismatici nella storia dell'AC Ossona, Luigi Caccia, che ha da poco lasciato le redini della società. "Caccia, in dieci anni di dirigenza, ha saputo portare l'AC Ossona a ritagliarsi un ruolo di primo piano conquistando la prima categoria nel 2002 per volare in promozione due anni dopo e sfiorare l'Eccellenza al secondo anno della nuova categoria", racconta Garavaglia. Sotto Caccia si è sviluppato molto il settore giovanile, che ha trovato nuovi stimoli in qualificati allenatori e nuove figure professionali: così è iniziata, nella stagione 20042005, la Juventus Academy. Con lui si è anche cominciato a parlare di "sintetico" per il campo sportivo, finchè l'Amministrazione comunale ha deciso di far suo questo spunto e di avviare i lavori realizzando lo splendido manto che può vantare oggi il campo di Ossona. "Con il nuovo manto in sintetico, molte società sportive di grande cali-

bro ci hanno chiesto di potersi allenare al campo sportivo di Ossona. Tra queste, l'Empoli, la Reggina e il Pescara. Il manto realizzato sul nostro campo infatti è assimilabile a quello che utilizza il Novara che ha militato in serie A la scorsa stagione: il criterio di realizzazione è lo stesso e le squadre che hanno provato il campo ne hanno dato un giudizio molto lusinghiero, anche se ovviamente il nostro campo è utilizzato notevolmente di più di quanto non sia lo stadio di Novara", conclude il presidente dell'AC Ossona. Un po' di storia: l'AC Ossona

Andando indietro nel tempo, la storia della società AC Ossona risale a circa quarant'anni fa, dall'iniziativa di alcuni volontari che volevano creare una realtà sportiva di rilievo nella zona. Oggi la società conta su una prima squadra che milita nel campionato di Promozione e su un settore giovanile presente in tutte le categorie, Primi Calci, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Juniores Regionali, che partecipano con successo ai vari campionati FIGC. L'AC Ossona è una scuola calcio abilitata. Questi i numeri: 160 calciatori dai 6 anni in su; 20 tecnici qualificati; 1 preparatore per i portieri; 1 psicopedagogista (per i più piccoli); uno staff organizzativo e di segreteria, rappresentano il vero patrimonio di questa società, i cui obiettivi sono riassunti in un progetto che vedrà tutti impegnati per i prossimi

anni: "I calciatori", inseriti in un progetto che cresce anno dopo anno; una Prima squadra in Promozione; Settore giovanile con una presenza stabile nelle categorie dei campionati regionali; il 50% dei giocatori della prima squadra, proveniente dal proprio settore giovanile; una affiliazione importante (Juventus Academy), che aiuti la crescita di tutta l'organizzazione; formazione per calciatori e tecnici a tutti i livelli; una presenza costante nelle attività "sociali"; buona collaborazione con le società sportive della zona. A questo proposito infatti è operativa una collaborazione con la società P.O. Vittuone, che preve-

In queste pagine, la Prima Squadra durante la disputa di partite di campionato e viste del nuovo campo.


48 de interscambio di calciatori e di supporto tecnico/sportivo per aiutare la crescita delle due società e degli atleti che ne fanno parte. Il rifacimento del campo sportivo

Il centro sportivo Angelo Moratti, collocato nella perife-

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With artificial turf, the Ossona playing field "(virtually) flies to the A League"

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The Ossona sports field is used for training purposes by the ten AC Ossona teams and a number of local and amateur teams: between training sessions, championships and tournaments, this field in the Angelo Moratti sporting centre never gets a chance to rest. This is why now it has been paved with artificial turf which gives its better looks and greater strength to keep hosting the activities of the local soccer players and great names from the national soccer world. The Ossona field is subject to intensive use: the natural grass that covered it until a short while ago required ongoing maintenance and furthermore, in order to protect the grass from excessive wear, the field had to be used in alternation with other smaller fields and the parish recreational centre field. But now, the new synthetic surface ensures that the field is always available for everyone and can be used irrespective of the rain and cold weather. The surface of this field, in fact, is similar to the one used by the Novara team, which during the past season played in the A League. The construction criteria are the same, and the players who have used the field so far have expressed a very favourable opinion. The aim of the intervention was to provide the users with a field they can play and practice on at all times, in any weather conditions, through the placement of an artificial turf surface using a sublayer with a horizontal drainage system conforming to the requirements specified by the National Amateur League. The latest generation synthetic surface is made from two-tone green, anti-abrasive, lubricated single-yarn fibres, with a smooth structure and 60mm high. The stabilisation infill consists of rounded corner silica sand, and the performance infill is made from organic granules.

ria di Ossona, è attrezzato per le attività sportive in diurno, e può contare su due campi di allenamento, un campo in erba con tribuna coperta e alcune costruzioni che ospitano i locali di servizio (spogliatoi, servizi, docce, magazzini), un bar, la biglietteria e i servizi per il pubblico. Il campo di gioco è un rettangolo di 105x63 metri, completato da fasce di rispetto sui lati lunghi e nelle zone retrostanti le porte; due le panchine da 11 giocatori, sul lato est, fronte tribuna. Obiettivo del progetto di sostituzione del manto naturale del campo a 11 con manto in erba sintetica è come presumibile la riduzione degli elevati costi di manutenzione del manto stesso


49 serie D: per ottenere le caratteristiche di sottofondo richieste dalla LND a questo scopo si è formato un piano di posa del tappeto erboso artificiale costituito da un sistema di geodreno a canali longitudinali per il drenaggio orizzontale e si è realizzata la stabilizzazione del terreno con leganti chimici. Anche l'impianto di irrigazione e quello di raccolta e smaltimento delle acque recepiscono le richieste della LND.

Il manto sintetico di ultima generazione è in fibra antiabrasiva lubrificata di colore verde a due tonalità dell'altezza di 60 mm, di tipoligia monofilo a struttura liscia. L'intaso di stabilizzazione è stato realizzato in sabbia silicea a spigolo arrotondato mentre, per l'intaso prestazionale, si è provveduto con granulo organico. La segnaletica di gioco è stata eseguita con strisce intarsiate del medesimo prodotto ma di colore bianco.

scheda riassuntiva Campo da calcio in erba sintetica a Ossona (Mi) Committente: comune di Ossona (Mi) Progettista: arch. Oscar Luigi Valente Costo complessivo Euro 393.119,95

Nei tondi, due istantanee di gare della Prima Squadra sul nuovo terreno di casa. A lato, fasi dei lavori per la realizzazione del nuovo manto erboso artificiale.

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(taglio, semina, fertilizzazione, riparazione porzioni di manto erboso), dovuti all'intenso uso agonistico del campo. Inoltre, il manto sintetico permette di essere certificato e garantito, ecocompatibile, stabile nel tempo, dotato di un efficiente sistema di drenaggio delle acque, e praticabile tutto l'anno. L'intervento ha mirato a restituire agli utilizzatori un campo sfruttabile in modo intensivo e in qualunque situazione climatica, posando un manto in erba artificiale, nella soluzione di sottofondo a drenaggio orizzontale, che recepisce i requisiti imposti dalla Lega Nazionale Dilettanti. Le dimensioni del campo lo rendono omologabile fino alla


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La Bacheca

notizie, prodotti, curiosità e quant’altro

Un nome per l'Armadillo mascotte di Brasile 2014 Per il prossimo campionato del mondo di calcio che si svolgerà in Brasile nel 2014, si sta lavorando anche alla scelta dei simboli. Dopo l'emblema ufficiale del mondiale, tre mani che sollevano il trofeo più famoso del

mondo, mani gialle e verdi simbolo del Brasile, è stata la volta di "Brazuca" nome dato al pallone che verrà utilizzato per l'evento. Il nome è stato scelto con un referendum su internet che ha visto un'ampia partecipazione. I nomi in lizza erano tre: Bossa Nova, Carnavalesca e Brazuca. Oltre il 77 per cento dei vo-

tanti ha dato la sua preferenza a Brazuca, che secondo una spiegazione della Fifa significa "emozione, orgoglio e disponibilità con tutti". Peraltro potrebbe essere che Brazuca sarà il primo pallone della Coppa del Mondo dotato di chip per il problema dei gol fantasma. Infatti questa tecnologia sarà utilizzata dalla Fi-

fa in occasione del Coppa del Mondo per club che si svolgerà in Giappone nel dicembre prossimo. L'obiettivo è di avere questa tecnologia completamente testata prima della Confederations Cup che si svolgerà il prossimo anno anch'essa in Brasile. Mancava quindi solo la mascotte, ormai d'uopo per ogni manifestazione importante. Ed eccola: si tratta di una rara specie di armadillo il "Tolypeutes tricinctus" o anche "tatu-bola", che ha la particolarità di mimetizzarsi e rotolare come una palla per difendersi dal pericolo. Il mammifero è originario del Brasile e purtroppo è in via di estinzione. Siccome si tratterà di un mondiale che cura molto l'aspetto ecologico si è scelto questo animale che è a forte rischio di estinzione proprio per richiamare l'attenzione di tutti. Bisogna ora dare un nome alla mascotte e ancora una volta si ricorrerà ad un referendum via internet. Si potrà scegliere fra tre nomi: Amijubi, Fuleco e Zuzeco. Sono questi i nomi selezionati dalla Fifa che i brasiliani internauti potranno votare. Si potrà votare fino alla metà di novembre.

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periodico di informazione tecnico socio-culturale, specializzato sulle pavimentazioni sportive, ricreative e di arredo in erba artificiale e non.

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LE NOSTRE PUBBLICAZIONI

Direttore responsabile Pietro Chianchiano Condirettore Maria Carbone Coordinamento tecnico Bruno Grillini Grafica e impaginazione Studio TS - Fabio Passoni Hanno collaborato Carlotta Bui - Maria Carbone - Pietro Chianchiano Bruno Grillini - Margherita Restelli - Michele Ridolfi Erminio Sinigaglia Fotografie Archivio Tutterba - archivio Tsport Sergio Foroni - Bruno Grillini Redazione via Antonio da Saluzzo 16 - 20162 Milano tel. 026438282 - fax 0264749554 - info@tutterba.it Amministrazione Editoriale Tsport srl - via Antonio da Saluzzo 16 20162 Milano - tel 026438282 - fax 0264749554 Pubblicità Pietro Chianchiano, Federico Sibille - tel. 026438282

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anno VII - luglio/agosto/settembre 2012 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Bergamo - Euro 8,00

ISSN 1828-4124

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