M A R Z O 2 0 1 3
Collebeato, Collebeato, ilil campo campo sintetico sintetico del del centro centro sportivo sportivo “Porta “Porta del del Parco” Parco”
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II parassiti parassiti del del tappeto tappeto erboso erboso naturale: naturale: ilil grillotalpa grillotalpa
periodico specializzato sulle pavimentazioni sportive, ricreative e di arredo in erba artificiale e non tutterba.it
G E N N A I O
anno VIII - gennaio/febbraio/marzo 2013 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Bergamo - Euro 8,00
ISSN 1828-4124
La nuova erba del San Paolo di Napoli
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n.26
periodico di informazione tecnico socio-culturale, specializzato sulle pavimentazioni sportive, ricreative e di arredo in erba artificiale e non. Direttore responsabile Pietro Chianchiano Condirettore Maria Carbone Coordinamento tecnico Bruno Grillini Grafica e impaginazione Studio TS - Fabio Passoni Hanno collaborato Maria Carbone - Pietro Chianchiano Riccardo Consoli Cesare Lino - Bea Rispoli - Erminio Sinigaglia Fotografie Archivio Tutterba - archivio Tsport Sergio Foroni - Bruno Grillini Redazione via Antonio da Saluzzo 16 - 20162 Milano tel. 026438282 - fax 0264749554 - info@tutterba.it Amministrazione Editoriale Tsport srl - via Antonio da Saluzzo 16 20162 Milano - tel 026438282 - fax 0264749554 Pubblicità Pietro Chianchiano, Federico Sibille - tel. 026438282 Editore Editoriale Tsport srl via A. da Saluzzo 16 20162 Milano www.tutterba.it e-mail: info@tutterba.it Abbonamenti abbonamenti@tsport.it 4 numeri Euro 28,00 1 numero Euro 8,00 copie arretrate cad. Euro 11,00 Registrazione n. 932/02.12.2005 presso il Tribunale di Milano Stampa: Grafica Sette srl - Bagnolo Mella (Bs)
Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti; le opinioni espresse negli articoli rispecchiano unicamente il pensiero dei rispettivi autori. ©Tutterba copyright 2005-2013 Tutti i diritti riservati Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta o trasmessa in alcun modo o forma, elettronica o meccanica, incluso fotocopie registrazione o archiviazione con qualsiasi altro sistema, senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Norme sulla privacy Ai sensi dell’art. 10 del D.lgs 196/03 art. 13 le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare l’aggiornamento dell’informazione tecnica a soggetti identificati per la loro attività professionale mediante l’invio della presente rivista o di altre dello stesso editore. L’editore garantisce il rispetto dei diritti dei soggetti interessati di cui all’art. 13 della suddetta legge.
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n.26
gennaio-febbraio-marzo 2013 january-february-march
SOMMARIO contents di Pietro Chianchiano
Anno 2013, cambio al timone del Coni di Bea Rispoli
La terra battuta lascia il posto al verde artificiale
Compacted earth is replaced by synthetic turf
di Maria Carbone
Un campo di calcio in erba sintetica... e molto altro
A soccer field covered with synthetic turf... and much more
di Riccardo Consoli In copertina, la partita Napoli-Juventus (foto Italo & Alessandro Cuomo Fotoreporter ufficiali S.S.C. Napoli) e atleti del Collebeato in gara.
L'erba nuova del vecchio Liberati
New grass for the old Liberati Stadium
di Cesare Lino
Allo Stadio San Paolo si gioca sull'erba tutta nuova
At Stadio San Paolo soccer matches are played on a brand-new grass field
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di Pietro Chianchiano
Un calcio al sisma! Il nuovo campo in erba artificiale in memoria di Davide e Matteo
A kickoff against the earthquake! New artificial turf playing field in memory of Davide and Matteo
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rubriche Tutterbanaturale a cura di Erminio Sinigaglia
Grillotalpe... un'aratura indesiderata!
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Tutterbacorner di Bruno Grillini
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La FIFA accoglie la tecnologia per i "gol fantasma"
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La bacheca (notizie, prodotti, curiosità e quant’altro) a cura della Redazione
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Anno 2013, cambio al timone del Coni Coni e Coni Servizi spa, il problema della costruzione degli impianti, sono alcuni dei punti del suo programma, e proprio quest'ultimo ci riguarda più da vicino. Da una intervista ai microfoni di Sky stralciamo una parte secondo noi molto significativa: "Quello degli impianti è un nodo cruciale sia per la base che per il vertice. E' stata comunemente chiamata legge sugli stadi, ma in realtà è una legge sugli impianti e nella rete è rimasta impigliata anche l'attività di base. Non è solo questione di scenografia e di stadi vuoti, è un discorso legato all'occupazione e allo sviluppo, soprattutto tutto ciò che si crea: lo stadio può essere traino per nuove progettualità e speranza per le giovani generazioni". Malagò dice di voler cambiare le cose, parla di razionalizzazione e ottimizzazione della macchina, di una gestione innovativa rispetto al passato. Ci pare, speriamo non sia l'ennesima illusione, che un vento di cambiamento stia tentando di levarsi anche nello sport. Già nella giunta di metà aprile, alcune decisioni annunciate nel suo programma potrebbero essere prese. I prossimo giorni quindi saranno portatori di novità. Attendiamo fiduciosi! Pietro Chianchiano
Giovanni Malagò al momento della proclamazione e in una foto ufficiale.
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Dopo la lunghissima presidenza Petrucci (dal 1999 per quattro mandati consecutivi), è arrivato, a sopresa per molti, un nuovo timoniere alla guida dello sport italiano: si chiama Giovanni Malagò ed ha 54 anni. Laureato in economica e commercio, imprenditore di successo, ha sempre amato il mondo dello sport praticandolo con buoni risultati e occupandosene dal punto di vista amministrativo. Ha rivestito la carica di presidente del Circolo Canottieri Aniene, è stato presidente del comitato organizzatore dei Campionati Internazionali d'Italia e dal 2000 è divenuto membro della Giunta esecutiva Coni. Si è occupato di molti avvenimenti sportivi di carattere internazionale organizzati in Italia quali il Campionato europeo di volley del 2005 e il Campionato mondiale di nuoto del 2009. Ora è arrivato al vertice della piramide dello sport italiano. Vi è giunto in un momento in cui nel nostro paese vi è una forte domanda di cambiamento e anche la sua elezione, per molti a sorpresa, viene vista in questa ottica. La ridistribuzione dei contributi alle federazioni, l'abolizione delle tessere omaggio ai politici, la rinuncia del suo stipendio che di volta in volta destina ad iniziative per lo sport di base (il suo primo compenso è andato alla palestra di Maddaloni a Scampia), la sua contrarietà alla doppia carica di presidente
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Tutterbanaturale In queste pagine, ospitiamo i suggerimenti di Erminio Sinigaglia(*) utili alla manutenzione e alla cura del manto erboso naturale. Se avete domande particolari, potete sottoporle al nostro esperto in scienza dell'erba, scrivendo a info@tutterba.it oppure inviando un fax allo 0264749554.
( ) * p.a. dello studio di consulenza agronomica AG.EC. srl
Grillotalpe…
un'aratura indesiderata! Gli insetti parassiti del tappeto erboso sono rappresentati principalmente da quattro gruppi: ortotteri grillotalpidi, coleotteri scarabeidi, coleotteri curculionidi e ditteri tipulidi. In questa occasione vogliamo descrivere un gruppo particolarmente dannoso per i tappeti erbosi: il grillotalpa (Gryllotalpa grillotalpa). Questo insetto è in grado di devastare
aree molto estese recando dei danni alle superfici erbose soprattutto all'apparato radicale. Appartenente agli ortotteri grillotalpidi, gli adulti raggiungono notevoli dimensioni (fino a 6 cm di lunghezza), caratterizzati da antenne relativamente corte e da zampe anteriori fossorie (adatte a scavare) che si muovono
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orizzontalmente. Sono di colore scuro, in genere rossastro, marrone bruno. Possiede due paia di ali, uno anteriore e uno posteriore, raramente utilizzato, e delle antenne molto sottili. Esso conduce una vita sotterranea, ed è attivo maggiormente di notte o nelle giornate poco luminose. Ama tendenzialmente top soil umidi, ricchi di sostanza organica e comunque sciolti. Questo per la sua spiccata tendenza a scavare gallerie. Quest'ultime risultano essere tematiche ovvero diversamente destinate alle diverse attività. Così, a fianco delle gallerie "di dimora", esistono gallerie "di ovideposizione" e, le più dannose per il tappeto erboso, gallerie "di alimentazione". Quest'ultime, a differenza delle altre che sono scavate in profondità ovvero con andamento verticale, passano orizzontalmente a livello del cotico e causano totali scollamenti dell'apparato radicale. La pericolosità della grillotalpa è anche legata alla prolificità che si traduce in circa 200-300 uova/femmina e anche più. Le uova sono deposte in primavera, fino a giugno, nel nido sotterraneo realizzato allo scopo. Lo sviluppo
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2 specie Harzianum e Viride consente un certo controllo comunque variabile nelle varie condizioni. Infine i nematodi, con lo Steinernema carpocapasae. Per quanto riguarda i prodotti di sintesi, formulati commerciali a base di Clorpirifos-etile sotto forma di esca, sortiscono risultati soddisfacenti quando gli operatori del settore manutentivo sono accorti e costanti nella somministrazione del prodotto in rapporto alla presenza del parassita. Se la presenza dell'insetto è limitata ad aree contenute il suo controllo può essere effettuato con un metodo tanto semplice quanto efficace, elaborato su base empirica dai tecnici di campo. Si tratta di miscelare del sapone biodegradabile con dell'acqua e di versare la miscela dentro il foro di uscita delle gallerie di alimentazione. Dopo pochi minuti la grillotalpa fuoriesce, si tratta di raccoglierla prima che cerchi ancora di rintanarsi. E' necessario eseguire un'abbondante irrigazione per eliminare l'eventuale residuo dall'erba, per non danneggiare gli strati cerosi dell'epidermide. Il metodo, per quanto semplice, funziona. Qualche problema di efficacia in top soil molto sabbiosi, dove l'insetto potrebbe scendere in profondità invece che risalire. Il metodo può essere applicato anche su superfici estese, purché si disponga di personale da dedicare al controllo delle grillotalpe, visto il moltiplicarsi in modo esponenziale dei danni da esse provocati.
Nelle foto: 1) Gallerie di alimentazione; 2) Foro di uscita delle gallerie di alimentazione intorno al quale sono state depositate le esche; 3) Evidenti danni da grillotalpa su campo di calcio traseminato da poco; 4, 5) Esemplari di grillotalpa.
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embrionale dura circa venti giorni dopodiché fuoriescono le larve che, dopo aver compiuto due mute, si traducono in ninfa. In autunno raggiungono la terza età e solo nell'estate successiva si avranno gli adulti che raggiungeranno la maturità sessuale nel terzo anno di vita. Così, si ha una generazione ogni due anni. Le Grillotalpe sono insetti onnivori che non disdegnano di cibarsi anche dei giovani della propria specie. Generalmente però, nella loro dieta prevalgono i tessuti ipogei ed i colletti delle piante, graminacee del tappeto erboso comprese. I danni maggiori causati dal grillotalpa sono imputabili ai distacchi del cotico erboso a causa dello scavo di gallerie di alimentazione, veri e propri piccoli tunnel scavati a pelo di terra. Il risultato è una specie di aratura del tappeto erboso, spesso devastante poiché legata al numero di individui attivi per metro quadrato. Il danno risulta in tal senso sostanziale in campi sportivi laddove viene periodicamente eseguita una trasemina. In questi casi, i germinelli vengono compromessi all'origine. Il controllo del grillotalpa su superfici erbose estese si basa sull'utilizzo di prodotti biologici a base di microrganismi parassiti delle grillotalpe. Sono in particolare i batteri ad agire con una certa efficacia, in particolare il Bacillus gryllotalpae e il Bacterium gryllotalpae. Anche il Bacillus thuringiensis, in alcuni casi, ha mostrato la sua efficacia. Nel campo dei funghi, il genere Trichoderma con le
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Tutterbacorner
a cura di Bruno Grillini
Dietro la bandierina, con panoramica su tutto il campo, Tutterba è pronto a tirare il calcio d'angolo. Rasoterra o volante, secondo la strategia, ma sempre con l'obiettivo del gol. In questa rubrica trovate argomenti che lasciano il segno, che centrano l'obiettivo.
La FIFA accoglie la tecnologia per i "gol fantasma" La FIFA ha confermato che alla Confederations Cup 2013 e ai Mondiali 2014 sarà utilizzato il mezzo tecnologico per la rilevazione dei gol fantasma, evitando così il ripetersi di casi clamorosi come quello accaduto anche in Italia nel celebre episodio della rete di Muntari in quel Milan-Juventus della scorsa stagione. La Federcalcio internazionale aveva già annunciato la decisione il 5 luglio 2012, e ha lanciato nei giorni scorsi l'appalto per la realizzazione e la successiva installazione della glt (goalline technology), nota per il suo recente utilizzo ai mondiali per club in Giappone nel 2012, fissando i requisiti tecnici che le
ditte partecipanti alla gara dovranno soddisfare. Lo scopo è quello di ridurre le polemiche e le discussioni con i direttori di gara, grazie all'uso di sensori in grado di determinare con sicurezza se il pallone abbia o meno varcato la linea di porta. Con le decisioni di febbraio, la FIFA ha ammesso alla selezione altri due produttori, oltre ai due già individuati nel luglio scorso. Vediamo qui di seguito come funzionano i quattro diversi sistemi di controllo della linea di goal. Hawk-Eye
L'Hawk-Eye è un sistema di moviola già utilizzato comunemente nel tennis, nel cricket e in altri sport, sviluppato in Inghilterra dal 2001. Tutto il sistema dell'Hawk-Eye, nelle sue applicazioni ai vari sport, è basato sul principio della triangolazione tramite le immagini registrate da almeno quattro telecamere posizionate in diversi angoli del campo da gioco. Il sistema controlla i video e, basandosi su modelli predefiniti del campo e sulle regole dello sport, decreta se la
erra: sequenza rmania-Inghilt Ge ch at m e, rbitro. al nata ottavi di fin er ma non riconosciuto dall’a , seconda gior eu 10 N l 20 ue i al an di M on M esco dal portiere ted del goal subito
palla era valida o
meno. In ogni frame inviato dalla telecamera il sistema individua i pixel che corrispondono alla palla e, confrontandoli con le immagini fornite da almeno due telecamere posizionate a diversi angoli, ne calcola la posizione effettiva. Per entrare anche nel mondo del calcio, ed acquisire al licenza FIFA, sono stati condotti un serie di test in condizioni di partita simulata, presso il St Mary's Stadium, il campo del Southampton Football Club. Sono previste 7 telecamere per porta; il posizionamento è generalmente sulla copertura dello stadio, ma c'è una grande flessibilità nello scegliere una soluzione diversa. Le immagini di ogni telecamera vengono processate per individuare il pallone all'interno dell'immagine. Il sistema è in grado di trovare la palla anche se solo una piccola parte di essa è visibile nel-
l'immagine; inoltre non è influenzato dalla presenza di fango sul pallone o da condizioni meteorologiche avverse. Il software combina le informazioni provenienti da tutte le telecamere ed è in grado di seguire il pallone all'interno dell'area di goal. Nel momento in cui il sistema rileva che la palla ha incrociato la linea di porta, invia immediatamente un segnale all'orologio dell'arbitro. Questo specifico orologio ricevente è stato sviluppato esclusivamente per Hawk-Eye da Adeunis (leader del mercato mondiale nei sistemi di comunicazione per gli stadi). È tecnicamente possibile fornire anche un segnale di "near miss", cosicché l'arbitro riceve una conferma che la palla non ha attraversato la linea durante un'azione sotto porta. Il sistema localizza la palla anche se viene individuata solo in due delle 7 telecamere. L'accuratezza è millimetrica, e garantisce che nessuna ripresa televisiva può smentire la decisione presa in
11 A lato, un dettaglio del sistema GoalRef e lo stadio di Yokoaha ai Mondiali per Club del 2007, in cui fu testato il sistema CairosGTL. Nelle altre immagini, raffronto fra i diversi sistemi omologati dalla FIFA.
GoalRef
Il GoalRef è un sistema di goalline technology ideato dall'istituto tedesco per la ricerca Fraunhofer. Funziona rilevando il passaggio del pallone attraverso la linea di porta mediante l'induzione magnetica. È stato il primo, oltre all'HawkEye, ad essere accettato dalle federazioni calcistiche IFAB e FIFA nel 2012. Il sistema GoalRef è stato originariamente sviluppato da un'organizzazione danese, che lo ha testato nelle competizioni dell'International Handball Federation. Nel 2011 il sistema fu sottoposto alla prima fase di test condotti per l'IFAB dall'EMPA (laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca), passando quindi, con l'Hawk-Eye, alla seconda fase del vaglio, che includeva dei test in laboratorio e sul campo, oltre che durante alcune partite vere e proprie. Il sistema adopera campi magnetici a bassa frequenza. Un campo è creato nell'area di rete, l'altro è creato dentro e intorno al pallone ogni qualvolta si avvicina alla porta. Ciò si ottiene attraverso l'induzione magnetica, che a sua volta è resa possibile da un circuito elettronico passivo inserito nel pallone. L'interazione tra il campo principale intorno alla rete e il campo indotto intorno al pallone è rilevata dagli induttori applicati alla porta. Misurando e analizzando le variazioni del campo magnetico intorno alla porta, è possibile determinare se il pallone ha completamente attraversato la linea. L'informazione è processata con un software sviluppato appositamente, che fornisce un risultato chiaro ed accurato, in grado di rimuovere ogni dubbio riguardo alla validità del goal.
Il risultato è trasmesso via radio all'orologio al polso dell'arbitro, e in tempo reale viene mostrato un messaggio accompagnato da una vibrazione. L'informazione è criptata per evitare intercettazioni o manomissioni. Goal Control-4D
GoalControl è specializzata nell'analisi delle immagini in tempo reale negli eventi sportivi. Il sistema GoalControl-4D , che risponde ai criteri FIFA per la tecnologia goal-line, è dotato di 14 telecamere ad alta velocità montate sul tetto o su una passerella dello stadio, che catturano la posizione tridimensionale del pallone con altissima precisione in aria o sul terreno. Quando il pallone attraversa la linea di porta, tutto il gruppo arbitrale riceve in meno di un secondo un segnale
ottico e una vibrazione sul proprio orologio. Si può tranquillamente continuare a usare le attuali porte con le relative reti bianche; inoltre possono essere usati tutti i palloni da calcio e non sono necessarie modifiche al campo di gioco. Il sistema è pensato in particolare per un uso facile e immediato, in modo che in ogni stadio possa essere adoperato senza supporto di assistenza esterna. A richiesta, è possibile registrare le immagini per mostrare in replica le azioni di goal durante o dopo la partita sui pannelli a LED dello stadio o in televisione. Le scene in replay possono includere anche sequenze in 3-D del pallone in rete da diversi punti di vista virtuali. Dopo aver superato con successo tutti i test nell' Esprit-Arena di Düsseldorf e nella VeltinsArena di Gelsenkirchen in gennaio e febbraio, la FIFA ha incluso anche il sistema GoalControl tra quelli autorizzati. CairosGLT
Il sistema Cairos GLT, realizzato con Adidas, utilizza un sistema elettronico che prevede dei sensori nascosti nel pallone di gioco e delle bande elettromagnetiche annegate sotto la porta. L'intero processo richiede me-
no di un secondo, e il suo funzionamento consiste in quattro fasi: 1 - Dei cavi sottili sono installati nel terreno dell'area di rigore e dietro la linea di porta. In ogni cavo scorre una specifica quantità di elettricità che genera un campo magnetico. 2 - Un sensore inserito nel pallone misura il campo magnetico appena attraversa la linea, e spedisce un segnale criptato ai ricevitori collocati dietro la rete. 3 - I ricevitori a loro volta spediscono l'informazione criptata a un computer perché venga processata. 4 - Una volta che il computer ha verificato che l'intero pallone ha superato la linea, un ulteriore segnale criptato viene spedito agli orologi degli arbitri. L'installazione di un chip sospeso nel pallone non ha alcun impatto sulle sue caratteristiche dinamiche. I giocatori non noteranno alcuna differenza tra un pallone con un chip installato e uno senza. Il sistema è stato testato originariamente nel 2005 ai Mondiali FIFA under 17, ed è stato successivamente affinato e ritestato nella FIFA Club World Cup del 2007 in Giappone, raggiungendo un'accuratezza del 100%.
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base alle sue risultanze.
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Pagina 1
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2-10-2006
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Toscana
di Bea Rispoli
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La terra battuta lascia il posto al verde artificiale
Il campo da calcio Ezio Vitali in località Molino, nel comune di Pontassieve, fu realizzato nel lontano 1946. Da allora molti atleti hanno calciato sul suo terreno più o meno verde. Ma da pochi mesi, il manto è sempre perfetto e tutti hanno
Pochi mesi fa, un volo di palloncini gialli e blu ha accompagnato l'inaugurazione del rinnovato campo sportivo Ezio Vitali in località Molino del Piano nel comune di Pontassieve. Una vera festa di paese ha salutato la nascita del nuovo impianto in erba sintetica che ospita le gesta sportive della
US Molinense, società calcistica che conta numerosi atleti ed è un punto di riferimento per il tempo libero del paese. I giovani tesserati hanno sfilato per le vie del paese accompagnati dal Corteo Storico di Pontassieve e dagli Sbandieratori e Musici della Signoria che si sono esibiti prima in piazza e poi sul cam-
po di gioco. Grande la partecipazione dei cittadini che festosamente hanno seguito il "serpentone colorato", tra applausi e sorrisi per poi riempire la tribuna e ascoltare gli interventi delle numerose autorità presenti, politiche sportive e religiose. Oltre al sindaco di Pontassieve Marco Mairaghi, il pre-
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a disposizione un terreno in erba sintetica di ultima generazione.
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Storia L'U.S. Molinense... in pillole L'U.S. Molinense, inizialmente chiamata "Brunetto Fiesoli" in onore di un giovane del paese morto in guerra, viene fondata nel 1946 dalla volontà di tanti appassionati di calcio di un paese piccolo ma con tanta volontà di fare qualcosa che potesse creare un divertimento godibile da tutti i paesani, dopo una guerra appena passata. Vinicio Ciolli, grande appassionato di calcio, riuscì ad ottenere un appezzamento di terreno agricolo dal proprietario della fattoria Tornaquinci a prezzo "gratuito"; i tanti volontari del paese cominciarono a ripulirlo andando la domenica a lavorarci con grandi sacrifici. E nacque così il campo sportivo che fu
Compacted earth is replaced by synthetic turf A few months ago, the Ezio Vitali soccer field originally built in 1946, in Località Molino (Pontassieve), was totally refurbished. The works were performed by the city administration in coordination with the Molino sports club. The playing area within the line markings is a rectangle measuring 98 x 49 m, surrounded by buffer strips, 2.50 m wide along its long sides and 3.50 m wide on the short sides. The chosen solution for the construction of the sub-layer is according to the applicable regulations, with a vertical drainage system in geotextile. The synthetic turf cover consists of 100% polyethylene fibres having a monoextruded monofilament structure in the shape of a reversed double sickle with central a rib. The fibres are antiabrasive, extremely wear resistant and UV radiation resistant thanks to a special treatment. The two-tone green grass cover is 53 mm high. Made from 8 monofilaments, the fibres are anchored to a primary drainage layer in polypropylene covered with imputrescible rubber latex. The markings consist of 12 cm wide white lines made from the same material. The stabilisation infill for the turf cover consists of spheroidal granules of silica sand, and the performance infill uses coloured, high-quality SBR rubber granules.
chiamato "Ezio Vitali". Iniziò quindi l'attività, fu formato un consiglio che nominò Bonaiuti Olindo primo presidente. Finalmente si cominciò a giocare, le partite erano seguite da tanti appassionati che furono ripagati nell'anno 1948-49, da una clamorosa vittoria del campionato toscano di 2a categoria. Dopo questa vittoria ci fu un periodo di rallentamento dell'attività sportiva, per poi ripartire con buone squadre che davano soddisfazioni ai numerosi tifosi, pur giocando con avversari di paesi molto più grandi del piccolo Molino. Intanto altre grandi soddisfazioni venivano da un Settore Giovanile che conseguiva una splendida vittoria nel campionato juniores anno 64-65, squadra
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sidente della Molinense, il parroco Don Daniele Rossi, il vicepresidente del Coni provinciale, il presidente regionale della Figc-Lnd e alcuni degli assessori comunali. Il nuovo campo in erba sintetica, realizzato in accordo tra l'Amministrazione Comunale e la società sportiva Molinense, è stato finanziato da fondi regionali e in parte grazie ai canoni riscossi da alcune strutture tecnologiche sul territorio, per un
primi anni di attività, Borgioli Fernando, il dott. Orsi, Magini Rolando. Ultimo presidente è stato Massimo Carli che si è dimesso da pochi mesi. In questo momento il presidente è Magini Raffaele in attesa dell'assemblea che si terrà prossimamente. Ora che abbiamo un bellissimo impianto, la Molinense, una delle società più datate della provincia di Firenze, cercherà di fare sempre meglio nella formazione educativa dei tanti giovani che sono nella nostra società. Ma questi sono solo pochi appunti, sulla nostra storia. Gli elementi a disposizione sono talmente tanti che sulla storia della Molinese si potrebbe scrivere un libro.
importo totale di circa 460.000 Euro. Fondamentale per la sua realizzazione è stata l'operazione che ha portato ad ottenere gli importanti contributi per una spesa che altrimenti l'Amministrazione non avrebbe potuto sostenere. Un lavoro di programmazione che è durato qualche anno che rende innovativo un impianto come l'"Ezio Vitali" di Molino del Piano costruito nel 1946.
a cura di Misuri Vincenzo.
Il terreno di gioco
Con questa nuova opera gli atleti possono così usufruire di un nuovo campo di gioco che sostituisce il manto sabbioso che rendeva difficile poter fare attività soprattutto durante i periodi invernali. Dopo le opere preliminari che hanno visto lo spostamento di 2 torri faro e di parte del muro che circonda il perimetro dell'impianto, i lavori si sono incentrati sulla realizzazione del fondo in erba
Nella pagina di apertura, vista del nuovo campo. In queste pagine, momenti della partita Molinense-Borghigiana, sul nuovo terreno artificiale. Qui sopra, rappresentanti dell’U.S. Molinense: al centro, l’ultimo presidente Massimo Carli; a sinistra, il presidente pro tempore Raffaele Magini; a destra, l’amministratore Riccardo Santoni.
sintetica. Il campo da calcio ha dimensioni della segnatura pari a 98,00 x 49,00 m. con fasce di rispetto sui lati lunghi pari a m.2,50 e sui lati corti di m.3,50. La soluzione prescelta per la realizzazione del sottofondo, è conforme al regolamento vigente; il drenaggio è verticale con geotessuto. Lo smaltimento delle acque meteoriche superficiali avviene per mezzo di apposita canaletta perimetrale
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di grande spessore guidata da un grande allenatore, Vittorio Casini calciatore locale che arrivò a giocare in serie C. Vittoria di prestigio anche nel 71-72 nel campionato Giovanissimi Provinciale. Nel prosieguo degli anni vi sono stati alti e bassi con vittorie e retrocessioni; il settore giovanile è diventato più numeroso e nella più stretta attualità conta ben sette quadre. La Prima Squadra sta giocando in Seconda Categoria con buoni risultati. Avendo negli ultimi anni ottenuto 2 promozioni in Prima Categoria. Negli anni si sono avvicendati grandi dirigenti come Magini Rolando, o presidenti come Dino Cappelli per quasi 20 anni, o come Leoniero Conti massima carica della società per oltre 40 anni. O ancora, nei
16 scheda riassuntiva Manto in erba artificiale al campo di calcio in località Molino del Piano, Pontassieve (Fi) Committente: comune di Pontassieve (Fi) Progetto: ing. Fabio De Nardis Impresa esecutrice: Icet srl, Pistoia Fornitore geotessuto: Huesker srl, Trieste Caratteristiche del manto Produttore: Radici Pietro Industries & Brands spa, Cazzano Sant'Andrea (Bg) Nome commerciale: Star Pro AX 55 DT Evo Composizione filato: 100% polietilene Struttura: monofilamento monoestruso con sezione a doppia falce rovesciata con nervo centrale Altezza del filo: 53 mm Colore: verde bicolore Intaso prestazionale Produttore: Pentaplast srl, Albignano D'Adda (Mi) Nome commerciale: Fun Rubber Mix Colore: mix verde-marrone Composizione: granulo in SBR nobilitato Intaso di stabilizzazione Produttore: Sabbie Industriali srl, Montegalda (Vi) Nome commerciale: Football Sand DF Composizione: sabbia silicea a spigolo arrotondato Il campo è omologato Lnd
Sopra, la gara Molinense-Borghigiana; sotto, alcuni momenti della giornata inaugurale e tre delle numerose compagini dell’U.S. Molinense.
con griglia metallica, collegata al collettore principale. Il manto in erba artificiale è composto da fibre 100% polietilene con struttura in monofilamento monoestruso a sezione doppia falce rovesciata con nervo centrale, anti-abrasive, estremamente resistenti all'usura e con speciale trattamento anti-UV. L'altezza del pelo, verde bicolore, è di 53 mm. Le fibre, sono tessute con 8 monofili per inserzione su supporto primario drenante in polipropilene rivestito in lattice di gomma imputrescibile. La segnaletica è eseguita con strisce intarsiate
del medesimo prodotto della larghezza di cm.12 di colore bianco. Il manto così costituito è intasato con sabbia silicea a granulometria sferoidale per la stabilizzazione, mentre l'intaso prestazionale è realizzato con granulo di gomma Sbr nobilitato, colorato. Il campo è completo di impianto di irrigazione che preleva l'acqua necessaria a garantire la possibilità di raffrescare la superficie nel corso dell'intero anno dalla cisterna esistente, alimentata da un pozzo, ubicato in prossimità testata sud del campo.
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di Maria Carbone
Lombardia
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Un campo di calcio in erba sintetica...
e molto altro
"Porta del Parco" il nome del centro sportivo e ricreativo che sta sorgendo a Collebeato. Già pronto il nuovissimo campo di calcio in erba sintetica, entro l'anno dovrebbero essere completati i lavori di tutte le altre strutture sportive. Una collaborazione tra pubblico e privato che ha consentito di recuperare l'area dell'ex cementificio Cembre con un'opera utile alla comunità.
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Collebeato è situato nell'hinterland nord di Brescia, all'interno della conca dei monti Picastello, Campiani, Peso, Dosso Boscone e Sasso nella parte in cui la bassa Val Trompia si incontra con la pianura padana, sul confine più orientale della Franciacorta, bagnato dal Fiume Mella. In epoca romana si trattava di
una località collinare poco abitata, oggi la cittadina conta poco meno di cinquemila abitanti. Il suo attuale nome viene fatto risalire al 1512, quando Collebeato subì l'assedio militare da parte di soldatesche francesi che attaccavano Brescia. Mariotto Martinengo, ispirato dalla distruzione delle battaglie, scri-
ve il poemetto in volgare italiano "Il Pianto del dio Pan per la rovina del Colle beato", utilizzando per la prima volta il nome poetico "Colle-beato" invece del più medievale "Cobiato". Fu però nel 1701 che inizia l'uso ufficiale del nome Collebeato sulle cartine francesi e dal 1779 sulle carte lombardo-venete il
nome resterà ufficialmente questo. Collebeato fu centro dei moti risorgimentali bresciani, presso le ville e le corti del paese, ospitati e nascosti, si rifugiavano i mazziniani, vi era una stamperia clandestina e il patriota Tito Speri radunava e allenava le truppe rivoluzionarie antiaustriache presso i campi del paese. Nel 1910 l'industriale Filippo Rovetta importa dalla Louisiana piantine di pesco americano e nel 1919 avvia una produzione di pesche su larga scala. L'esempio seguito da tutti i proprietari terrieri del paese trasformò l'agricoltura locale e Collebeato divenne il principale produttore di pesche nel bresciano fino agli anni quaranta. Nel 1936 il "Dopolavoro" organizzò la prima Sagra delle Pesche, festa per cui ancora oggi il paese è rinomato nella provincia di Brescia. Dal 1956 fu attiva la cava e la fabbrica del cementificio Cembre, che
portò al declino della peschicoltura per l'incompatibilità ambientale tra le due attività produttive. Nei primi anni settanta però anche il cementizio fu dismesso ed in seguito acquisito dal Comune. Intorno all'anno 2005 l'amministrazione comunale di Collebeato comincio a studiare una complessa operazione urbanistica che portasse al recupero dell'area ex Cembre. Nel febbraio 2010 il progetto cominciò a concretizzarsi e iniziò l'iter per la realizzazione di un centro sportivo e ricreativo denominato "Porta del Parco" tramite una convenzione ventennale col privato. Il centro completo disporrà di: un campo da calcio con spogliatoi e tribuna, quattro campi da tennis, una piscina, un centro fitness, ristorante/pizzeria, serra botanica e parcheggi. I lavori sono a buon punto tanto che si prevede per quest'anno la conclusione di tutte le strutture
20 In questa pagina e in quella di apertura, gli atleti del Collebeato in gara sul nuovo manto artificiale; a pagina 19, sequenza di una seduta di allenamento.
Storia Il calcio di Collebeato Il Gruppo calcio "Polisportiva Collebeato" veleggia ormai verso i quasi trent'anni di storia. Le squadre del club, fondato ufficialmente nel 1984 da mitici pionieri ex calciatori dai piedi buoni e appassionati di calcio Collebeatesi (fra tutti ricordiamo Corberi, De Lorenzi, Saiani, Ronconi, Mora e gli altri non ce ne vogliano), calpestano fin da subito il comunale di via San Francesco senza soluzione di continuità ad eccezione dell'inverno del 1985 quando l'abbondante nevicata di febbraio rovina irreparabilmente il campo da gioco costringendo le squadre a disputare le gare interne fuori dai confini comunali. Da settembre dello stesso anno si ritorna sul sito rimesso a nuovo dall'Amministrazione comunale e lì si disputeranno le migliaia di partite fino al prossimo ed imminente trasloco verso il nuovo centro sportivo. Nel corso degli anni sempre più attenzione ed energie vengono riversate sul settore giovanile, è di inizio anni novanta la fondazione della prima Scuola Calcio che accoglie bambini a partire dai sei anni d'età, oggi più florida che mai. Negli ultimi tre anni il trasferimento presso la struttura dell'Oratorio in collaborazione con la Parrocchia è diventata un importante e consolidato centro di aggregazione per tutte le famiglie del paese e dei dintorni. Non trascuriamo però di parlare della prima squadra, oggi neo promossa in Seconda Categoria provinciale ben diretta da Tosoni, sempre iscritta anch'essa dalla notte dei tempi ai campionati provinciali. Si ricorda come miglior prestazione di sempre a metà degli anni 2000 la vittoria in Coppa Lombardia. Sarebbe troppo lungo e difficile ricordare tutti gli aneddoti di rilievo o minori di trent'anni d'attività, o tutte le persone che si sono susseguite alla guida del Gruppo o semplicemente per dare una mano, vogliamo però ricordare due tappe fondamentali: la prima come già detto la fondazione e mantenimento della Scuola Calcio, la seconda il torneo organizzato da molti anni a fine stagione che con l'impegno gratuito di tutti permette di programmare con relativa tranquillità tutta la stagione successiva all'avvenimento. Non è infatti retorica quando si afferma che migliaia di partite si sono disputate al glorioso comunale, se si scartabella bene fra le pieghe della memoria si ricorda addirittura un anno nel quale al solo torneo sopraccitato si sono disputati quasi cento incontri con atleti dai sette a sedici anni. E' quindi corretto affermare che il comunale ci mancherà ma non verrà rimpianto, la nuova struttura in fase di ultimazione ci permetterà sicuramente di migliorare e di offrire ai giocatori, agli allenatori e agli spettatori un ambiente confortevole e moderno dove proseguire nel nostro fondamentale scopo: divulgare una vera cultura sportiva di comunità e aggregazione e di impegno sociale. (a cura della Polisportiva Collebeato)
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Un campo di calcio in erba sintetica...
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"Porta del Parco" il nome del centro sportivo e ricreativo che sta sorgendo a Collebeato. Già pronto il nuovissimo campo di calcio in erba sintetica, entro l'anno dovrebbero essere completati i lavori di tutte le altre strutture sportive. Una collaborazione tra pubblico e privato che ha consentito di recuperare l'area dell'ex cementificio Cembre con un'opera utile alla comunità.
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Collebeato è situato nell'hinterland nord di Brescia, all'interno della conca dei monti Picastello, Campiani, Peso, Dosso Boscone e Sasso nella parte in cui la bassa Val Trompia si incontra con la pianura padana, sul confine più orientale della Franciacorta, bagnato dal Fiume Mella. In epoca romana si trattava di
una località collinare poco abitata, oggi la cittadina conta poco meno di cinquemila abitanti. Il suo attuale nome viene fatto risalire al 1512, quando Collebeato subì l'assedio militare da parte di soldatesche francesi che attaccavano Brescia. Mariotto Martinengo, ispirato dalla distruzione delle battaglie, scri-
ve il poemetto in volgare italiano "Il Pianto del dio Pan per la rovina del Colle beato", utilizzando per la prima volta il nome poetico "Colle-beato" invece del più medievale "Cobiato". Fu però nel 1701 che inizia l'uso ufficiale del nome Collebeato sulle cartine francesi e dal 1779 sulle carte lombardo-venete il
nome resterà ufficialmente questo. Collebeato fu centro dei moti risorgimentali bresciani, presso le ville e le corti del paese, ospitati e nascosti, si rifugiavano i mazziniani, vi era una stamperia clandestina e il patriota Tito Speri radunava e allenava le truppe rivoluzionarie antiaustriache presso i campi del paese. Nel 1910 l'industriale Filippo Rovetta importa dalla Louisiana piantine di pesco americano e nel 1919 avvia una produzione di pesche su larga scala. L'esempio seguito da tutti i proprietari terrieri del paese trasformò l'agricoltura locale e Collebeato divenne il principale produttore di pesche nel bresciano fino agli anni quaranta. Nel 1936 il "Dopolavoro" organizzò la prima Sagra delle Pesche, festa per cui ancora oggi il paese è rinomato nella provincia di Brescia. Dal 1956 fu attiva la cava e la fabbrica del cementificio Cembre, che
portò al declino della peschicoltura per l'incompatibilità ambientale tra le due attività produttive. Nei primi anni settanta però anche il cementizio fu dismesso ed in seguito acquisito dal Comune. Intorno all'anno 2005 l'amministrazione comunale di Collebeato comincio a studiare una complessa operazione urbanistica che portasse al recupero dell'area ex Cembre. Nel febbraio 2010 il progetto cominciò a concretizzarsi e iniziò l'iter per la realizzazione di un centro sportivo e ricreativo denominato "Porta del Parco" tramite una convenzione ventennale col privato. Il centro completo disporrà di: un campo da calcio con spogliatoi e tribuna, quattro campi da tennis, una piscina, un centro fitness, ristorante/pizzeria, serra botanica e parcheggi. I lavori sono a buon punto tanto che si prevede per quest'anno la conclusione di tutte le strutture
20 In questa pagina e in quella di apertura, gli atleti del Collebeato in gara sul nuovo manto artificiale; a pagina 19, sequenza di una seduta di allenamento.
Storia Il calcio di Collebeato Il Gruppo calcio "Polisportiva Collebeato" veleggia ormai verso i quasi trent'anni di storia. Le squadre del club, fondato ufficialmente nel 1984 da mitici pionieri ex calciatori dai piedi buoni e appassionati di calcio Collebeatesi (fra tutti ricordiamo Corberi, De Lorenzi, Saiani, Ronconi, Mora e gli altri non ce ne vogliano), calpestano fin da subito il comunale di via San Francesco senza soluzione di continuità ad eccezione dell'inverno del 1985 quando l'abbondante nevicata di febbraio rovina irreparabilmente il campo da gioco costringendo le squadre a disputare le gare interne fuori dai confini comunali. Da settembre dello stesso anno si ritorna sul sito rimesso a nuovo dall'Amministrazione comunale e lì si disputeranno le migliaia di partite fino al prossimo ed imminente trasloco verso il nuovo centro sportivo. Nel corso degli anni sempre più attenzione ed energie vengono riversate sul settore giovanile, è di inizio anni novanta la fondazione della prima Scuola Calcio che accoglie bambini a partire dai sei anni d'età, oggi più florida che mai. Negli ultimi tre anni il trasferimento presso la struttura dell'Oratorio in collaborazione con la Parrocchia è diventata un importante e consolidato centro di aggregazione per tutte le famiglie del paese e dei dintorni. Non trascuriamo però di parlare della prima squadra, oggi neo promossa in Seconda Categoria provinciale ben diretta da Tosoni, sempre iscritta anch'essa dalla notte dei tempi ai campionati provinciali. Si ricorda come miglior prestazione di sempre a metà degli anni 2000 la vittoria in Coppa Lombardia. Sarebbe troppo lungo e difficile ricordare tutti gli aneddoti di rilievo o minori di trent'anni d'attività, o tutte le persone che si sono susseguite alla guida del Gruppo o semplicemente per dare una mano, vogliamo però ricordare due tappe fondamentali: la prima come già detto la fondazione e mantenimento della Scuola Calcio, la seconda il torneo organizzato da molti anni a fine stagione che con l'impegno gratuito di tutti permette di programmare con relativa tranquillità tutta la stagione successiva all'avvenimento. Non è infatti retorica quando si afferma che migliaia di partite si sono disputate al glorioso comunale, se si scartabella bene fra le pieghe della memoria si ricorda addirittura un anno nel quale al solo torneo sopraccitato si sono disputati quasi cento incontri con atleti dai sette a sedici anni. E' quindi corretto affermare che il comunale ci mancherà ma non verrà rimpianto, la nuova struttura in fase di ultimazione ci permetterà sicuramente di migliorare e di offrire ai giocatori, agli allenatori e agli spettatori un ambiente confortevole e moderno dove proseguire nel nostro fondamentale scopo: divulgare una vera cultura sportiva di comunità e aggregazione e di impegno sociale. (a cura della Polisportiva Collebeato)
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Un campo di calcio in erba sintetica...
e molto altro
"Porta del Parco" il nome del centro sportivo e ricreativo che sta sorgendo a Collebeato. Già pronto il nuovissimo campo di calcio in erba sintetica, entro l'anno dovrebbero essere completati i lavori di tutte le altre strutture sportive. Una collaborazione tra pubblico e privato che ha consentito di recuperare l'area dell'ex cementificio Cembre con un'opera utile alla comunità.
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Collebeato è situato nell'hinterland nord di Brescia, all'interno della conca dei monti Picastello, Campiani, Peso, Dosso Boscone e Sasso nella parte in cui la bassa Val Trompia si incontra con la pianura padana, sul confine più orientale della Franciacorta, bagnato dal Fiume Mella. In epoca romana si trattava di
una località collinare poco abitata, oggi la cittadina conta poco meno di cinquemila abitanti. Il suo attuale nome viene fatto risalire al 1512, quando Collebeato subì l'assedio militare da parte di soldatesche francesi che attaccavano Brescia. Mariotto Martinengo, ispirato dalla distruzione delle battaglie, scri-
ve il poemetto in volgare italiano "Il Pianto del dio Pan per la rovina del Colle beato", utilizzando per la prima volta il nome poetico "Colle-beato" invece del più medievale "Cobiato". Fu però nel 1701 che inizia l'uso ufficiale del nome Collebeato sulle cartine francesi e dal 1779 sulle carte lombardo-venete il
nome resterà ufficialmente questo. Collebeato fu centro dei moti risorgimentali bresciani, presso le ville e le corti del paese, ospitati e nascosti, si rifugiavano i mazziniani, vi era una stamperia clandestina e il patriota Tito Speri radunava e allenava le truppe rivoluzionarie antiaustriache presso i campi del paese. Nel 1910 l'industriale Filippo Rovetta importa dalla Louisiana piantine di pesco americano e nel 1919 avvia una produzione di pesche su larga scala. L'esempio seguito da tutti i proprietari terrieri del paese trasformò l'agricoltura locale e Collebeato divenne il principale produttore di pesche nel bresciano fino agli anni quaranta. Nel 1936 il "Dopolavoro" organizzò la prima Sagra delle Pesche, festa per cui ancora oggi il paese è rinomato nella provincia di Brescia. Dal 1956 fu attiva la cava e la fabbrica del cementificio Cembre, che
portò al declino della peschicoltura per l'incompatibilità ambientale tra le due attività produttive. Nei primi anni settanta però anche il cementizio fu dismesso ed in seguito acquisito dal Comune. Intorno all'anno 2005 l'amministrazione comunale di Collebeato comincio a studiare una complessa operazione urbanistica che portasse al recupero dell'area ex Cembre. Nel febbraio 2010 il progetto cominciò a concretizzarsi e iniziò l'iter per la realizzazione di un centro sportivo e ricreativo denominato "Porta del Parco" tramite una convenzione ventennale col privato. Il centro completo disporrà di: un campo da calcio con spogliatoi e tribuna, quattro campi da tennis, una piscina, un centro fitness, ristorante/pizzeria, serra botanica e parcheggi. I lavori sono a buon punto tanto che si prevede per quest'anno la conclusione di tutte le strutture
20 In questa pagina e in quella di apertura, gli atleti del Collebeato in gara sul nuovo manto artificiale; a pagina 19, sequenza di una seduta di allenamento.
Storia Il calcio di Collebeato Il Gruppo calcio "Polisportiva Collebeato" veleggia ormai verso i quasi trent'anni di storia. Le squadre del club, fondato ufficialmente nel 1984 da mitici pionieri ex calciatori dai piedi buoni e appassionati di calcio Collebeatesi (fra tutti ricordiamo Corberi, De Lorenzi, Saiani, Ronconi, Mora e gli altri non ce ne vogliano), calpestano fin da subito il comunale di via San Francesco senza soluzione di continuità ad eccezione dell'inverno del 1985 quando l'abbondante nevicata di febbraio rovina irreparabilmente il campo da gioco costringendo le squadre a disputare le gare interne fuori dai confini comunali. Da settembre dello stesso anno si ritorna sul sito rimesso a nuovo dall'Amministrazione comunale e lì si disputeranno le migliaia di partite fino al prossimo ed imminente trasloco verso il nuovo centro sportivo. Nel corso degli anni sempre più attenzione ed energie vengono riversate sul settore giovanile, è di inizio anni novanta la fondazione della prima Scuola Calcio che accoglie bambini a partire dai sei anni d'età, oggi più florida che mai. Negli ultimi tre anni il trasferimento presso la struttura dell'Oratorio in collaborazione con la Parrocchia è diventata un importante e consolidato centro di aggregazione per tutte le famiglie del paese e dei dintorni. Non trascuriamo però di parlare della prima squadra, oggi neo promossa in Seconda Categoria provinciale ben diretta da Tosoni, sempre iscritta anch'essa dalla notte dei tempi ai campionati provinciali. Si ricorda come miglior prestazione di sempre a metà degli anni 2000 la vittoria in Coppa Lombardia. Sarebbe troppo lungo e difficile ricordare tutti gli aneddoti di rilievo o minori di trent'anni d'attività, o tutte le persone che si sono susseguite alla guida del Gruppo o semplicemente per dare una mano, vogliamo però ricordare due tappe fondamentali: la prima come già detto la fondazione e mantenimento della Scuola Calcio, la seconda il torneo organizzato da molti anni a fine stagione che con l'impegno gratuito di tutti permette di programmare con relativa tranquillità tutta la stagione successiva all'avvenimento. Non è infatti retorica quando si afferma che migliaia di partite si sono disputate al glorioso comunale, se si scartabella bene fra le pieghe della memoria si ricorda addirittura un anno nel quale al solo torneo sopraccitato si sono disputati quasi cento incontri con atleti dai sette a sedici anni. E' quindi corretto affermare che il comunale ci mancherà ma non verrà rimpianto, la nuova struttura in fase di ultimazione ci permetterà sicuramente di migliorare e di offrire ai giocatori, agli allenatori e agli spettatori un ambiente confortevole e moderno dove proseguire nel nostro fondamentale scopo: divulgare una vera cultura sportiva di comunità e aggregazione e di impegno sociale. (a cura della Polisportiva Collebeato)
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Per l'ottenimento di un buon campo bisogna partire da un corretto sottofondo. In questo caso un sottofondo da 21 cm come da regolamento "Lnd standard". Preparazione del piano di cassonetto della superficie con esecuzione scavi e riporti di compensazione secondo pendenze stabilite. La precisione nell'impostazione delle pendenze è indispensabiabstract
A soccer field covered with synthetic turf.. and much more "Porta del Parco" ("Door to the Park") is the name of the sports and recreational centre under construction in Collebeato. A brand-new synthetic turf soccer field has already been completed and all the other sports structures are expected to be completed by the end of the year. Carried out in collaboration by public and private organisations, this project made it possible to reclaim the area of a former cement plant, Cembre, and convert it into facilities for use by the entire community. The synthetic turf cover is placed on an "Lnd standard" sub-layer in keeping with the applicable regulations. The grass consists of 58 mm long monofilaments, with soft two-tone green fibres, cut in the shape of a slim band to resemble more closely the natural grass filaments. Produced by extrusion in antiabrasive, lubricated polyethylene polymers, the fibres are extremely resistant to wear, UV radiation and frost. The primary support having a polypropylene reinforcing mesh and drainage holes is coated on the back with a mixture of polyurethane and imputrescible rubber latex. The stabilisation infill consists of washed silica sand with rounded corners. The performance infill uses high-quality elastomeric rubber granules.
le al fine di costituire un corretto piano di scorrimento dell'acqua drenante e una giusta superficie per la posa degli strati di inerti. La conformazione del campo è a quattro falde con pendenze dello 0,5%. Nel rispetto del regolamento tecnico e al fine di rendere l'opera realizzata omologabile, viene eseguito idoneo sottofondo con canaletta lungo il perimetro del campo di gioco per la raccolta delle acqua meteoriche superficiali, completa di griglia antinfortunistica; l'acqua raccolta dalla canalina perimetrale posta al di fuori del campo di destinazione, verrà scaricata all'interno dei pozzetti di ispezione ed attraverso una tubazione andrà a convogliarsi al pozzetto posto al recapito finale. I pozzetti di ispezione con-
sentiranno anche il recupero del granulo d'intaso che l'acqua trascinerà e depositerà sul fondo degli stessi. Formazione di drenaggio verticale e stesura di un geotessile che serve a garantire una migliore staticità strutturale e conseguente planarità del campo. Quindi gli inerti di cava vengono stesi in strati di spessore uniforme a granulometria decrescente, partendo dallo strato inferiore. Lo strato finale, costituente il piano di posa per il manto erboso, è formato da sabbione di cava. L'erba sintetica utilizzata è un monofilo da 58 mm realizzato con filato costituito da morbide fibre di due tonalità di verde, tagliate a bandella sottile per una maggiore somiglianza dei filamenti all'erba naturale, composto da fibre altamente resistenti all'usura prodotte per estrusione con polimeri in polietilene lubrificato, antiabrasivo, con speciale protezione ai raggi u.v. e al gelo. Il supporto primario rinforzato con armatura in rete di polipropilene, provvisto di fori di drenaggio, è spalmato sul dorso con mescole di poliuretano e lattice di gomma immarcescibile. Per l'intaso di stabilizzazione è stata utilizzata sabbia silicea lavata, a spigolo arrotondato. Per l'intaso prestazionale si è invece provveduto con granulo elastomerico in gomma nobilitata.
scheda riassuntiva Campo di calcio in erba artificiale al Centro sportivo "Porta del Parco" di Collebeato (Bs) Committente: Comune di Collebeato (Bs) Impresa esecutrice del campo di calcio: Biffi spa, Villa D'Adda (Bg) Caratteristiche del manto Produttore: Italgreen spa, Villa D'Adda (Bg) Nome commerciale: 60 Monoturf GC Composizione: 100% polietilene Struttura: monofilo Altezza filo: 58 mm Colore: bicolore a due tonalità di verde Intaso di stabilizzazione Produttore: International Group Nome commerciale: Composizione: sabbia silicea lavata a spigolo arrotondato Intaso prestazionale Produttore: Promix srl, Bonate Sotto (Bg) Tipologia: granulo sbr nobilitato Il sistema 60 Monoturf GC è certificato Lnd
Nelle immagini centrali, vista del campo e della tribuna. Nelle altre immagini, i calciatori del Collebeato in gara sul terreno di casa.
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facenti parte del Centro Sportivo. L'area dedicata al calcio, è invece già stata completata e gli atleti locali la utilizzano già dall'inizio del campionato in corso. Si tratta di un campo a 11 in erba sintetica completo di tribune e spogliatoi.
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Il manto da calcio in erba artificiale
Per l'ottenimento di un buon campo bisogna partire da un corretto sottofondo. In questo caso un sottofondo da 21 cm come da regolamento "Lnd standard". Preparazione del piano di cassonetto della superficie con esecuzione scavi e riporti di compensazione secondo pendenze stabilite. La precisione nell'impostazione delle pendenze è indispensabiabstract
A soccer field covered with synthetic turf.. and much more "Porta del Parco" ("Door to the Park") is the name of the sports and recreational centre under construction in Collebeato. A brand-new synthetic turf soccer field has already been completed and all the other sports structures are expected to be completed by the end of the year. Carried out in collaboration by public and private organisations, this project made it possible to reclaim the area of a former cement plant, Cembre, and convert it into facilities for use by the entire community. The synthetic turf cover is placed on an "Lnd standard" sub-layer in keeping with the applicable regulations. The grass consists of 58 mm long monofilaments, with soft two-tone green fibres, cut in the shape of a slim band to resemble more closely the natural grass filaments. Produced by extrusion in antiabrasive, lubricated polyethylene polymers, the fibres are extremely resistant to wear, UV radiation and frost. The primary support having a polypropylene reinforcing mesh and drainage holes is coated on the back with a mixture of polyurethane and imputrescible rubber latex. The stabilisation infill consists of washed silica sand with rounded corners. The performance infill uses high-quality elastomeric rubber granules.
le al fine di costituire un corretto piano di scorrimento dell'acqua drenante e una giusta superficie per la posa degli strati di inerti. La conformazione del campo è a quattro falde con pendenze dello 0,5%. Nel rispetto del regolamento tecnico e al fine di rendere l'opera realizzata omologabile, viene eseguito idoneo sottofondo con canaletta lungo il perimetro del campo di gioco per la raccolta delle acqua meteoriche superficiali, completa di griglia antinfortunistica; l'acqua raccolta dalla canalina perimetrale posta al di fuori del campo di destinazione, verrà scaricata all'interno dei pozzetti di ispezione ed attraverso una tubazione andrà a convogliarsi al pozzetto posto al recapito finale. I pozzetti di ispezione con-
sentiranno anche il recupero del granulo d'intaso che l'acqua trascinerà e depositerà sul fondo degli stessi. Formazione di drenaggio verticale e stesura di un geotessile che serve a garantire una migliore staticità strutturale e conseguente planarità del campo. Quindi gli inerti di cava vengono stesi in strati di spessore uniforme a granulometria decrescente, partendo dallo strato inferiore. Lo strato finale, costituente il piano di posa per il manto erboso, è formato da sabbione di cava. L'erba sintetica utilizzata è un monofilo da 58 mm realizzato con filato costituito da morbide fibre di due tonalità di verde, tagliate a bandella sottile per una maggiore somiglianza dei filamenti all'erba naturale, composto da fibre altamente resistenti all'usura prodotte per estrusione con polimeri in polietilene lubrificato, antiabrasivo, con speciale protezione ai raggi u.v. e al gelo. Il supporto primario rinforzato con armatura in rete di polipropilene, provvisto di fori di drenaggio, è spalmato sul dorso con mescole di poliuretano e lattice di gomma immarcescibile. Per l'intaso di stabilizzazione è stata utilizzata sabbia silicea lavata, a spigolo arrotondato. Per l'intaso prestazionale si è invece provveduto con granulo elastomerico in gomma nobilitata.
scheda riassuntiva Campo di calcio in erba artificiale al Centro sportivo "Porta del Parco" di Collebeato (Bs) Committente: Comune di Collebeato (Bs) Impresa esecutrice del campo di calcio: Biffi spa, Villa D'Adda (Bg) Caratteristiche del manto Produttore: Italgreen spa, Villa D'Adda (Bg) Nome commerciale: 60 Monoturf GC Composizione: 100% polietilene Struttura: monofilo Altezza filo: 58 mm Colore: bicolore a due tonalità di verde Intaso di stabilizzazione Produttore: International Group Nome commerciale: Composizione: sabbia silicea lavata a spigolo arrotondato Intaso prestazionale Produttore: Promix srl, Bonate Sotto (Bg) Tipologia: granulo sbr nobilitato Il sistema 60 Monoturf GC è certificato Lnd
Nelle immagini centrali, vista del campo e della tribuna. Nelle altre immagini, i calciatori del Collebeato in gara sul terreno di casa.
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facenti parte del Centro Sportivo. L'area dedicata al calcio, è invece già stata completata e gli atleti locali la utilizzano già dall'inizio del campionato in corso. Si tratta di un campo a 11 in erba sintetica completo di tribune e spogliatoi.
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In ogni campo insieme
ORGOGLIO E TRADIZIONE sono due dei valori sui quali è basata la nostra azienda. Siamo sempre stati in prima linea per contribuire a sviluppare e migliorare l’arte di costruire impianti sportivi regolamentari, destinati a durare nel tempo, pratici nell’uso e di facile manutenzione. Tutto questo sulla scorta dell’esperienza fatta con milioni di utilizzatori ed applicando
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una sempre maggiore professionalità delle maestranze e un continuo aggiornamento delle attrezzature. QUALITÀ E INNOVAZIONE sono i traguardi che abbiamo raggiunto e che continuano a darci tanta soddisfazione. La realizzazione di migliaia di impianti sportivi “chiavi in mano” testimoniano questa nostra grande potenzialità.
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11-11-2008 18:28:10
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di Riccardo Consoli
Umbria
L'erba L'erba nuova nuova del del vecchio vecchio Liberati Liberati Con il ritorno della Ternana in serie B, si è reso necessario l'adeguamento del lo storico e amato stadio intitolato a Libero Liberati. Il manto erboso, per il momento è stato rizollato con erba naturale, in vista di un ulteriore successivo intervento che prevede l'uso del sistema misto naturale/sintetico.
Il Liberati
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A Terni, se c'è un impianto sportivo particolarmente amato da sportivi e tifosi è lo Stadio Liberati. Realizzato nel 1969 nel quartiere San Martino Dalmazia, su progetto dell'ingegner Leopoldo Barruchello, è intitolato a Libero Liberati, campione mondiale di motociclismo classe 500 nel 1957, nato a Terni e scomparso nel '62. Originale per l'epoca, lo Stadio, di forma ovale, si caratterizzava per l'interruzione delle tribune in corrispondenza delle due opposte curve; le tribune sono distribuite su tre anelli, dei quali il secondo è coperto dall'aggetto del terzo. La capienza massima teorica è di 45.000 spettatori, ma le norme di sicurezza più recenti hanno imposto un ridimensionamento, con la realizzazione di 22.000 posti a sedere. Lavori di aggiornamento degli impianti di sicurezza sono stati realizzati nel 2008, e lo scorso anno, a seguito dell'ultima promozione in serie B, si è posto mano a un ulteriore adeguamento, comprensivo del rifacimento del terreno di gioco. Benché il manto in erba naturale preesistente fosse in buone condizioni, la necessità di avere a disposizione il terreno di gioco regolamentare per gli allenamenti durante l'intera settimana, lasciando libero l'antistadio per le squadre giovanili ha indotto la Ternana Calcio a proporre al Comune - proprietario dell'impianto - l'adozione di un nuovo manto in erba naturale
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particolarmente arida che non ha permesso l'ottimale preparazione delle zolle destinate al sistema misto. Rimosso il vecchio manto e adeguate le misure, è stato quindi posato un nuovo manto in erba naturale a zolle, che verrà in seguito integrato con il sistema misto. I lavori per il nuovo manto
Innanzitutto, la sagoma del campo è stata ritracciata traslandola di circa 5 metri per centrarla rispetto alle tribune.
Nella pagina a lato, scorci del “Libero Liberati”. In questa pagina, alcune fasi di una partita della Ternana sul terreno di casa.
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rinforzata con il sintetico. L'impegno della Società è quello di accollarsi le spese del rifacimento, sollevando l'Amministrazione Comunale anche dall'onere della successiva manutenzione. Va detto subito che, dopo l'approvazione da parte del Comune, la tempistica relativa all'omologazione del materiale da utilizzare non ha consentito l'immediata attuazione del progetto, in tempo per l'avvio della nuova stagione calcistica, anche a causa della stagione
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A lato, il “Liberati”. Nelle altre immagini, istantanee di gioco.
A pprofondimento Terni, non solo acciaio Non c'è dubbio che la città di Terni sia nota soprattutto per le sue acciaierie. Nata come industria bellica, a partire dal 1875, la siderurgia ternana si allargò a diversi settori incidendo notevolmente sullo sviluppo urbano e sociale della città. Fin dagli ultimi anni dell'800, con l'espansione della grande industria, Terni raddoppiava i propri abitanti, passando da trentamila a sessantamila. Dopo la seconda guerra mondiale, una seconda ondata di immigrazione interna fece superare la cifra dei centomila abitanti negli anni sessanta, così che nel nuovo Piano Regolatore (di Ridolfi e Franckl) fu prevista un'espansione potenziale fino a 200.000 abitanti. Con la crisi della siderurgia degli anni settanta e ottanta, invece, il numero degli abitanti si è stabilizzato sugli odierni 115.000, grazie anche all' apporto dell' immigrazione straniera. Oggi l'economia cittadina è ancora imperniata sull'acciaieria, che dalla fine degli anni novanta è stata acquisita dalla multinazionale tedesca ThyssenKrupp. Dopo la chiusura del reparto di produzione dell'acciaio magnetico, unico sito in Italia, sono stati avviati nuovi investimenti da parte della proprietà, in particolare nella produzione dell'acciaio inossidabile. La città, nel secondo dopoguerra, ha avuto una forte espansione ben oltre i villaggi operai d'inizio secolo, sviluppandosi su quattro assi a raggiera intorno al nucleo centrale e ponendo il problema della vivibilità delle periferie e del loro collegamento con il resto della città. La viabilità ha dovuto superare l'antico schema dell'unico asse preferenziale della Flaminia, ampliando i propri riferimenti a un ambito interregionale, come la direttrice Rieti-Terni-Civitavecchia, la SS 3 bis e la piattaforma logistica, fattori essenziali per le industrie del ternano. Accanto dunque a questo spessore di città industriale immersa nel cuore dell'Umbria verde, andiamo alla scoperta delle passioni dei suoi abitanti, e della passione sportiva in particolare, che data anch'essa da tempi lontani.
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Storia Anche le origini del calcio ternano vanno ricercate alla fine del XIX secolo: e precisamente alla data del 15 marzo del 1898, con la fondazione della prima associazione sportiva. Ma il calcio si comincia a giocare solo nel 1904, con la squadra del Terni Foot-Ball Club, costituita da atleti provenienti dalla Palestra Garibaldi insieme con giovani di leva nella caserma cittadina. Si deve passare però al 1915 per vedere la creazione di una vera e propria società, la Interamna Foot-Ball, cui segue nel 1918 l'Unione Calcistica Ternana. L'odierna Ternana, di nuovo col nome Terni Foot-Ball Club, nasce infine dall'accorpamento delle diverse compagini sportive locali assorbite nell'Unione Sportiva Terni, e debutta per la prima volta nel 1926. Si succedono negli anni diverse denominazioni sociali, che rispecchiano l'alternarsi di successi e difficoltà finanziarie, che vedono gli umbri rosso-verdi alternarsi tra la serie C e la Prima Divisione. Il dopoguerra, dopo due annate trascorse in serie B "per meriti sportivi bellici" (ricordiamo che la città fu duramente bombardata proprio per la presenza delle industrie strategiche ed è stata per questo insignita della medaglia d'oro al valore civile), vede ancora un altalenarsi tra promozioni e retrocessioni, fino all'entrata in serie B nel 1968. Fu il periodo di maggior successo: per due annate, non consecutive, la Ternanta (ora Ternana Calcio spa) si ritrova perfino in serie A. Di nuovo in discesa la strada negli anni successivi al '75: serie B, C1, C2, fino al fallimento per dissesto finanziario nel 1993. La lenta risalta riprende con la nuova denominazione di Ternana Calcio Srl, che in cinque anni riesce a riprendere la serie B, mantenendola fino al 2005-06. Ancora una retrocessione, e poi finalmente nel 2011-12 la Ternana è prima nel girone A della Lega Pro, Prima Divisione: l'attuale stagione si gioca quindi nuovamente in serie B. E il rinnovo dello Stadio Liberati diventa necessario per poter giocare all'altezza delle Il presidente, Francesco Zadotti. nuove sfide.
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L e a l t e r n e v i c e n d e d e i r o s s o -vv e r d e
28 Sotto, due momenti di una partita della Ternana: il fine gara e un momento di gioco.
scheda riassuntiva Nuovo manto erboso naturale allo stadio Libero Liberati di Terni Committente: Ternana Calcio spa Impresa esecutrice dei lavori: Gli Specialisti del Verde srl, Milano Fornitore del prato prevegetato: Master Green s.s. di Marini M. e Ferrari S., Locate Triulzi Caratteristiche del manto prevegetato: zolle di 4 cm costituite da miscuglio di loietto perenne e poa pratense
New grass for the old Liberati Stadium The Liberati Stadium is a favourite with players and fans alike. It was built in 1969, in the San Martino Dalmazia district, on a design by engineer Leopoldo Barruchello. The Ternana soccer club having returned to the Italian Serie B championship, it became necessary to refurbish the historic facility. For the time being, the surface of the playing field has been returfed with natural grass, which in future will be replaced with a new system using a mixed natural/artificial turf cover. The returfing process was paid for by the Ternana Calcio club, which will also take care of all subsequent maintenance works, relieving the city administration of this burden. The old top layer having been removed, the outline of the field was modified and a new natural grass surface was put in place, to be supplemented later on with the mixed system. First of all, the field was moved by about 5 m so as to centre its position relative to the bleachers. The old cover was removed and the sods were sold as souvenirs. Then, a new sub-layer with a strengthened drainage system was created, and a new irrigation system was installed. A 12 cm thick sand bed was placed on top of the drainage layer, to support a 4 cm top layer of grass-covered soil. The new sods were perfectly covered with grass, consisting of a mixture of Kentucky Bluegrass (Poa pratensis) and Perennial Ryegrass (Lolium perenne), and thus were ready to host the home matches of the new season from the very start, notwithstanding a few days of really bad weather.
Il vecchio tappeto è stato rimosso e rivenduto in zolle come souvenir. È stato quindi realizzato un nuovo sottofondo, dotato di un sistema di drenaggio rinforzato, e di un nuovo impianto di irrigazione. Sopra questi, è stato steso un letto di sabbia di 12 cm, sul quale è stata posata la zolla prevegetata, che occu-
pa uno spessore di altri 4 centimetri. Le zolle, costituite da un miscuglio di loietto perenne e poa pratense, risultavano già perfettamente vegetate e hanno consentito di giocare immediatamente le partite di casa della nuova stagione nonostante alcune giornate di forte maltempo.
“maestri”dei tappeti erbosi
Erminio Sinigaglia
Alessandro Bertolini
Fulvio Bani
Laboratorio analisi
by Tsport mktg & adv
La profonda conoscenza della biologia dell'erba e le competenze tecniche specialistiche acquisite in molti anni di esperienza e molteplici realtà, sono il fondamento del lavoro di AG.EC. I nostri agronomi specialisti interpretano idee e necessità dei clienti fornendo soluzioni personalizzate sia progettuali che di gestione, finalizzate al massimo risultato per assicurare gli interessi dei proprietari e gestori di impianti calcistici e percorsi golfistici, nel rispetto delle caratteristiche estetico funzionali dei tappeti erbosi. AG.EC. si occupa nello specifico di studio di fattibilità, realizzazione del progetto grafico e descrittivo, direzione lavori garantendo la massima redditività e risparmio, consulenza agronomica e attenzione per l'ambiente, mirate al mantenimento del tappeto erboso.
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Campania
di Cesare Lino
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Allo Stadio San Paolo
due... di calcio
si gioca sull'erba tutta nuova Era ormai impossibile giocare sul vecchio tappeto erboso, irregolare e pieno di buche: ecco dunque in febbraio la decisione di rizollare completamente il campo, che in cinque giorni si è presentato perfetto per affrontare la partitissima del
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Sin dall'inizio del campionato 2012-13 il Napoli si è trovato a giocare in casa su un campo in cattive condizioni, un terreno praticamente sabbioso che rischiava di penalizzare l'intera stagione. I giocatori hanno manifestato il serio timore di infortunarsi data l'irregolarità del ter-
reno riscontrabile soprattutto nelle fasce laterali e in area di rigore. Il cambio di direzione in corsa rimaneva penalizzato dalla sensazione di cedimento avvertita sotto i tacchetti, condizionando sia le accelerazioni che le azioni di appoggio in area.
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1° mar zo con la Juventus.
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34 Dopo l'incontro con la Sampdoria in febbraio, la situazione è diventata insostenibile: pronta quindi la decisione del Napoli di provvedere ad una immediata rizollatura dell'erba. I lavori, per la convenzione vigente con il Comune, sono interamente a carico della Società sportiva. Un lavoro in cinque giorni
Il manto posato l'estate precedente non aveva retto alle prima competizioni d'autunno: lunedì 18 feb-
Sopra, l’esterno del San Paolo.
Storia
braio è cominciata la sua rimozione. Martedì sono arrivati i primi camion frigoriferi con i grandi rotoli di zolle da sostituire: 19 tir con 8.450 mq di prato in zolle nel formato "big roll", rotoli di prato larghi 120 cm, spessi circa 4 cm, di lunghezza variabile da 8 a 10 m. e di peso pari a circa 70 kg./mq. Il tipo di prato è un miscuglio costituito dal 50% di Lolium perenne e il 50% di poa pratensis a tonalità scura, sviluppata da sementi americane certificate e caratterizzata da un alto livello estetico oltre che da una particolare resistenza agli strappi dovuti ad azioni di gioco. Le zolle sono state coltivate in provincia di Rovigo, dove il terreno è prevalentemente
In queste pagine, accanto a scorci del campo con il nuovo manto, alcune azioni di gioco durante la partita Napoli-Juventus del 1° Marzo scorso.
Breve storia del San Paolo veniva cambiato dal 1987), del sistema di irrigazione, di drenaggio e di deflusso delle acque piovane e la riqualificazione di alcuni settori dello stadio. Il problema del manto è però rimasto fino a oggi irrisolto. Nel 2011, il San Paolo è stato adeguato alle norme richieste per la partecipazione alla UEFA Champions League , con la rimozione della rete di protezione del settore ospiti e il cablaggio della sala stampa e tribuna stampa per garantire massimo comfort ai giornalisti. Oggi, con la decisione di rimettere mano al tappeto erboso, si ritiene di portare il vecchio San Paolo ai migliori livelli tra gli stadi di caratura europea.
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Lo Stadio San Paolo di Napoli, nel quartiere di Fuorigrotta, è il terzo in Italia per capacità dopo il Meazza di Milano e l'Olimpico di Roma. Nato con il nome di Stadio del Sole, venne inaugurato il 6 dicembre 1959 con un'altra partita Napoli-Juventus. La capienza iniziale era di 87.500 spettatori in piedi, su tribune in travertino. Lo stadio ha subìto parziali ammodernamenti in occasione dei campionati europei del 1980; per i mondiali del 1990, una più importante riqualificazione ha riguardato la costruzione della copertura e della nuova tribuna stampa, il rifacimento della pista di atletica e dell'impianto di illuminazione e l'adeguamento alle norme di sicurezza richieste dalla FIFA. Con la costruzione del terzo anello, collegato alla struttura di sostegno della copertura, la capienza dello stadio passava a 76.824 posti seduti; tuttavia, le vibrazioni provocate dai salti di gioia dei tifosi sembra che provocassero lesioni addirittura agli edifici circostanti: il terzo anello veniva così inibito al pubblico. La capienza omologata dello stadio è ridotta così a 60.240 posti. Sono poi seguiti gli adeguamenti dovuti ai decreti Pisanu sulla sicurezza, talché attualmente il san paolo è valutato tre stelle UEFA ed è abilitato al gioco di partite a livello europeo. Nel 2010, la società e il comune di Napoli, hanno effettuato un'ulteriore opera di restyling, con il rifacimento del manto erboso (che non
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34 Dopo l'incontro con la Sampdoria in febbraio, la situazione è diventata insostenibile: pronta quindi la decisione del Napoli di provvedere ad una immediata rizollatura dell'erba. I lavori, per la convenzione vigente con il Comune, sono interamente a carico della Società sportiva. Un lavoro in cinque giorni
Il manto posato l'estate precedente non aveva retto alle prima competizioni d'autunno: lunedì 18 feb-
Sopra, l’esterno del San Paolo.
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braio è cominciata la sua rimozione. Martedì sono arrivati i primi camion frigoriferi con i grandi rotoli di zolle da sostituire: 19 tir con 8.450 mq di prato in zolle nel formato "big roll", rotoli di prato larghi 120 cm, spessi circa 4 cm, di lunghezza variabile da 8 a 10 m. e di peso pari a circa 70 kg./mq. Il tipo di prato è un miscuglio costituito dal 50% di Lolium perenne e il 50% di poa pratensis a tonalità scura, sviluppata da sementi americane certificate e caratterizzata da un alto livello estetico oltre che da una particolare resistenza agli strappi dovuti ad azioni di gioco. Le zolle sono state coltivate in provincia di Rovigo, dove il terreno è prevalentemente
In queste pagine, accanto a scorci del campo con il nuovo manto, alcune azioni di gioco durante la partita Napoli-Juventus del 1° Marzo scorso.
Breve storia del San Paolo veniva cambiato dal 1987), del sistema di irrigazione, di drenaggio e di deflusso delle acque piovane e la riqualificazione di alcuni settori dello stadio. Il problema del manto è però rimasto fino a oggi irrisolto. Nel 2011, il San Paolo è stato adeguato alle norme richieste per la partecipazione alla UEFA Champions League , con la rimozione della rete di protezione del settore ospiti e il cablaggio della sala stampa e tribuna stampa per garantire massimo comfort ai giornalisti. Oggi, con la decisione di rimettere mano al tappeto erboso, si ritiene di portare il vecchio San Paolo ai migliori livelli tra gli stadi di caratura europea.
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Lo Stadio San Paolo di Napoli, nel quartiere di Fuorigrotta, è il terzo in Italia per capacità dopo il Meazza di Milano e l'Olimpico di Roma. Nato con il nome di Stadio del Sole, venne inaugurato il 6 dicembre 1959 con un'altra partita Napoli-Juventus. La capienza iniziale era di 87.500 spettatori in piedi, su tribune in travertino. Lo stadio ha subìto parziali ammodernamenti in occasione dei campionati europei del 1980; per i mondiali del 1990, una più importante riqualificazione ha riguardato la costruzione della copertura e della nuova tribuna stampa, il rifacimento della pista di atletica e dell'impianto di illuminazione e l'adeguamento alle norme di sicurezza richieste dalla FIFA. Con la costruzione del terzo anello, collegato alla struttura di sostegno della copertura, la capienza dello stadio passava a 76.824 posti seduti; tuttavia, le vibrazioni provocate dai salti di gioia dei tifosi sembra che provocassero lesioni addirittura agli edifici circostanti: il terzo anello veniva così inibito al pubblico. La capienza omologata dello stadio è ridotta così a 60.240 posti. Sono poi seguiti gli adeguamenti dovuti ai decreti Pisanu sulla sicurezza, talché attualmente il san paolo è valutato tre stelle UEFA ed è abilitato al gioco di partite a livello europeo. Nel 2010, la società e il comune di Napoli, hanno effettuato un'ulteriore opera di restyling, con il rifacimento del manto erboso (che non
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Il manto posato l'estate precedente non aveva retto alle prima competizioni d'autunno: lunedì 18 feb-
Sopra, l’esterno del San Paolo.
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braio è cominciata la sua rimozione. Martedì sono arrivati i primi camion frigoriferi con i grandi rotoli di zolle da sostituire: 19 tir con 8.450 mq di prato in zolle nel formato "big roll", rotoli di prato larghi 120 cm, spessi circa 4 cm, di lunghezza variabile da 8 a 10 m. e di peso pari a circa 70 kg./mq. Il tipo di prato è un miscuglio costituito dal 50% di Lolium perenne e il 50% di poa pratensis a tonalità scura, sviluppata da sementi americane certificate e caratterizzata da un alto livello estetico oltre che da una particolare resistenza agli strappi dovuti ad azioni di gioco. Le zolle sono state coltivate in provincia di Rovigo, dove il terreno è prevalentemente
In queste pagine, accanto a scorci del campo con il nuovo manto, alcune azioni di gioco durante la partita Napoli-Juventus del 1° Marzo scorso.
Breve storia del San Paolo veniva cambiato dal 1987), del sistema di irrigazione, di drenaggio e di deflusso delle acque piovane e la riqualificazione di alcuni settori dello stadio. Il problema del manto è però rimasto fino a oggi irrisolto. Nel 2011, il San Paolo è stato adeguato alle norme richieste per la partecipazione alla UEFA Champions League , con la rimozione della rete di protezione del settore ospiti e il cablaggio della sala stampa e tribuna stampa per garantire massimo comfort ai giornalisti. Oggi, con la decisione di rimettere mano al tappeto erboso, si ritiene di portare il vecchio San Paolo ai migliori livelli tra gli stadi di caratura europea.
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Lo Stadio San Paolo di Napoli, nel quartiere di Fuorigrotta, è il terzo in Italia per capacità dopo il Meazza di Milano e l'Olimpico di Roma. Nato con il nome di Stadio del Sole, venne inaugurato il 6 dicembre 1959 con un'altra partita Napoli-Juventus. La capienza iniziale era di 87.500 spettatori in piedi, su tribune in travertino. Lo stadio ha subìto parziali ammodernamenti in occasione dei campionati europei del 1980; per i mondiali del 1990, una più importante riqualificazione ha riguardato la costruzione della copertura e della nuova tribuna stampa, il rifacimento della pista di atletica e dell'impianto di illuminazione e l'adeguamento alle norme di sicurezza richieste dalla FIFA. Con la costruzione del terzo anello, collegato alla struttura di sostegno della copertura, la capienza dello stadio passava a 76.824 posti seduti; tuttavia, le vibrazioni provocate dai salti di gioia dei tifosi sembra che provocassero lesioni addirittura agli edifici circostanti: il terzo anello veniva così inibito al pubblico. La capienza omologata dello stadio è ridotta così a 60.240 posti. Sono poi seguiti gli adeguamenti dovuti ai decreti Pisanu sulla sicurezza, talché attualmente il san paolo è valutato tre stelle UEFA ed è abilitato al gioco di partite a livello europeo. Nel 2010, la società e il comune di Napoli, hanno effettuato un'ulteriore opera di restyling, con il rifacimento del manto erboso (che non
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At Stadio San Paolo soccer matches are played on a brand-n new grass field The old grass surface had become so uneven and full of holes it was not longer fit for use. This is why in February 2012 it was decided to returf the entire field: five days later the surface had been perfectly refurbished and was ready for the big match with the Juventus soccer club to take place on 1st March. Works were paid for in their entirety by the Calcio Napoli sports club. On Monday 18 February the removal of the existing grass layer got underway. Tuesday saw the arrival of the first refrigerated trucks bearing huge grass rolls: 19 transporters with 8,450 m2 of grass in large-sized rolls, consisting of 120 cm wide, 4 cm thick sods, from 8 to 10 m in length and weighing approx 70 kg/m2. The grass used was a mixture of Kentucky Bluegrass (Poa pratensis) and Perennial Ryegrass (Lolium perenne), dark coloured, developed from certified American seeds and characterised by a fine appearance and superior resistance to the wear and tear of the game. The installation process took from Wednesday through Friday, then the grass was rolled and "combed" and allowed to settle for a week before marking the lines. The ground was remodelled, enabling the championship to be carried on through the end of the season. However, the field will not be suitable for further use, since the new grass surface was placed on top of the existing sub-layers. At the end of the championship, the playing field will have to be remade from top to bottom, including the subgrade, the drainage layer and the root zone.
scheda riassuntiva Rifacimento del manto nello Stadio San Paolo di Napoli Committente: Società Sportiva Calcio Napoli spa Importo dei lavori: euro 250.000 circa Inizio e fine lavori: febbraio 2013 Produzione e fornitura manto in zolle: Deltaprati ss, Taglio di Po (Ro) Posa in opera: Sa.Ma. srl, Aversa (Ce) Foto degli atleti in campo: Italo & Alessandro Cuomo Fotoreporter ufficiali S.S.C. Napoli
A lato, sezione dimostrativa del vecchio e del nuovo prato. Sotto, panoramica dello stadio.
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sabbioso e scarso di limo, ideale quindi per far crescere l'erba che andrà posizionata sui campi di gioco. La posa è avvenuta dal mercoledì al venerdì; il prato è stato quindi rullato e "pettinato", e dopo una settimana di assestamento è stato effettuato il tracciamento. Il costo dell'operazione si aggira sui 200.000 euro, oltre ai costi di rimozione del prato preesistente. La partita del 1° marzo con la Juventus si è quindi giocata su un prato in condizioni ottimali; il risultato, calcisticamente parlando, è stato di un onorevole uno a uno. A questo punto, il terreno è stato messo nelle condizioni di portare a conclusione il campionato: non è pensabile però che possa essere riutilizzato ulteriormente, poiché la posa è avvenuta necessariamente sul vecchio sottofondo. A fine campionato, quindi, si prevede di metter mano al rifacimento totale del campo, compreso il substrato, il massetto e il terreno di copertura.
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At Stadio San Paolo soccer matches are played on a brand-n new grass field The old grass surface had become so uneven and full of holes it was not longer fit for use. This is why in February 2012 it was decided to returf the entire field: five days later the surface had been perfectly refurbished and was ready for the big match with the Juventus soccer club to take place on 1st March. Works were paid for in their entirety by the Calcio Napoli sports club. On Monday 18 February the removal of the existing grass layer got underway. Tuesday saw the arrival of the first refrigerated trucks bearing huge grass rolls: 19 transporters with 8,450 m2 of grass in large-sized rolls, consisting of 120 cm wide, 4 cm thick sods, from 8 to 10 m in length and weighing approx 70 kg/m2. The grass used was a mixture of Kentucky Bluegrass (Poa pratensis) and Perennial Ryegrass (Lolium perenne), dark coloured, developed from certified American seeds and characterised by a fine appearance and superior resistance to the wear and tear of the game. The installation process took from Wednesday through Friday, then the grass was rolled and "combed" and allowed to settle for a week before marking the lines. The ground was remodelled, enabling the championship to be carried on through the end of the season. However, the field will not be suitable for further use, since the new grass surface was placed on top of the existing sub-layers. At the end of the championship, the playing field will have to be remade from top to bottom, including the subgrade, the drainage layer and the root zone.
scheda riassuntiva Rifacimento del manto nello Stadio San Paolo di Napoli Committente: Società Sportiva Calcio Napoli spa Importo dei lavori: euro 250.000 circa Inizio e fine lavori: febbraio 2013 Produzione e fornitura manto in zolle: Deltaprati ss, Taglio di Po (Ro) Posa in opera: Sa.Ma. srl, Aversa (Ce) Foto degli atleti in campo: Italo & Alessandro Cuomo Fotoreporter ufficiali S.S.C. Napoli
A lato, sezione dimostrativa del vecchio e del nuovo prato. Sotto, panoramica dello stadio.
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sabbioso e scarso di limo, ideale quindi per far crescere l'erba che andrà posizionata sui campi di gioco. La posa è avvenuta dal mercoledì al venerdì; il prato è stato quindi rullato e "pettinato", e dopo una settimana di assestamento è stato effettuato il tracciamento. Il costo dell'operazione si aggira sui 200.000 euro, oltre ai costi di rimozione del prato preesistente. La partita del 1° marzo con la Juventus si è quindi giocata su un prato in condizioni ottimali; il risultato, calcisticamente parlando, è stato di un onorevole uno a uno. A questo punto, il terreno è stato messo nelle condizioni di portare a conclusione il campionato: non è pensabile però che possa essere riutilizzato ulteriormente, poiché la posa è avvenuta necessariamente sul vecchio sottofondo. A fine campionato, quindi, si prevede di metter mano al rifacimento totale del campo, compreso il substrato, il massetto e il terreno di copertura.
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Algeria, pista di atletica leggera a Souk Ahras
Siracusa, pista di atletica leggera
Messina, campo di baseball
Acquedolci (ME), centro sportivo
nello sport la nostra professionalitĂ Monforte San Giorgio (ME), impianto polivalente
Francavilla Fontana (BR), campo di calcio
Mazara del Vallo (TP), campo di calcio
Piraino (ME), campo di calcio
Reggio Calabria, campo di calcio
Costruzione di IMPIANTI SPORTIVI: calcio, atletica, tennis, basket, pallavolo, calcetto, baseball. Coperture impianti con strutture geodetiche. Pavimentazioni sportive sintetiche.
Manufacture of sport facilities for: soccer, athletics, tennis, basket, volleyball, five-a-side soccer, baseball. Geodetic roofings for sport facilities. Synthetic sport floorings.
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di Pietro Chianchiano
Abruzzo
Un calcio al sisma! Il nuovo campo in erba artificiale in memoria di Davide e Matteo Esiste cosa più bella che far tornare a sorridere i bambini e i ragazzi aquilani? Pensiamo di no. Ed è per questo che, la realizzazione dell'ambizioso progetto di ricostruzione del campo sportivo, distrutto dalla necessità di ricovero dei terremotati, assume un particolare rilievo agli occhi di noi tutti. Ha infatti con tribuito a riportare quel sorriso. Torniamo ancora una volta in uno dei territori italiani che le forze della natura hanno segnato in modo durissimo. Il devastante sisma che ha colpito la città dell'Aquila ed il suo comprensorio, è inutile dirlo, ha distrutto 60 anni della storia cittadina ed ha posto una pesante ipoteca sul futuro.
Tra le frazioni maggiormente devastate c'è certamente San Gregorio, che ha avuto il 97% delle case completamente inagibili ed ha contato, purtroppo, 10 morti. Quella maledetta scossa oltre ad aver sbriciolato le case ha annullato le certezze, i ricordi e la quotidianità di un'intera comunità.
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Nella pagina a lato, il nuovo campo durante un incontro. In questa pagina, calciatori del San Gregorio in azione. Qui sotto, scorcio del campo da calcetto.
In questo clima di rovine e di dolore la ASD San Gregorio ha collaborato fattivamente con la Croce Rossa Italiana, sin dalle prime ore subito dopo il tragico evento, mettendo a disposizione il campo sportivo per allestirvi la tendopoli che ha ospitato, circa un centinaio di tende dove hanno trovato rifugio sfollati del paese e del vicino complesso residenziale popolare. Il posizionamento della tendopoli, avvenuto certamente in piena emergenza, ha comportato, purtroppo, la rimozione della recinzione del campo, del cancello d'ingresso alla struttura, delle porte da calcio, delle reti e delle panchine, materiale irrimediabilmente danneggiato. Le operazioni di posizionamen-
to delle centinaia di tende hanno compromesso anche il terreno di gioco che è stato smosso e successivamente ricoperto di ghiaia; stessa sorte è toccata al campetto in erba adiacente a quello di gioco utilizzato per gli allenamenti e, soprattutto, dal settore giovanile. Passata l'emergenza bisognava fare qualcosa per tornare a sperare. La dirigenza dell'Associazione Sportiva Dilettantistica San Gregorio Calcio e gli abitanti di San Gregorio hanno voluto rialzare il capo e guardare in faccia il futuro e l'hanno fatto proprio attraverso gli occhi dei loro ragazzi perché sono proprio i giovani ad aver più bisogno di riappropriarsi di una quotidianità fatta
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Storia Breve storia della società
E' bene ricordare che, oggi come allora, la ASD San Gregorio vuole ripartire proprio dallo sport L'Associazione non persegue fini di lucro. Ha come come mezzo di coesione della popolazione giovascopo quello di organizzare l'esercizio di attività nile e di proiezione nel territorio provinciale. Come sportive dilettantistiche dalla scuola calcio fino alla primo atto di tale ripresa, l'associazione ha comformazione e la preparazione di squadre nella di- piuto un grosso sforzo d'animo ( la gran parte di sciplina sportiva calcistica, compresa l'attività di- noi ha subito la perdita dell'abitazione e qualcun dattica per l'avvio, l'aggiornamento e il perfeziona- altro, come il dr. Teobaldo Cinque - medico spormento della medesima attività. tivo della società dal 1975 - ha subito la perdita Era l'anno 1975 quando per la prima volta fu co- degli unici 2 nipotini di 10 e 11 anni) ha voluto stituita la "Associazione Calcio San Gregorio" da dare un messaggio di speranza soprattutto ai gioun manipolo di giovani del paese che senza un lo- vani del paese iscrivendo la squadra al campionacale in cui riunirsi per scamto di seconda categoria, orgabiarsi le idee, senza uno spazio nizzato dalla Lega Nazionale nel quale dare sfogo ai loro deDilettantistica, per l'anno sideri di gioco, di divertimento 2009-2010. o per lo meno di evasione dalla Nell'anno più brutto della storia monotonia di una vita piatta e della nostra società siamo risenza prospettive diedero vita usciti nell'impresa di vincere il alla squadra denominata "San campionato classificandoci PriGregorio", con i colori sociali mi e quindi la stagione nero_azzurri, fu iscritta al Cam2010/2011 ci ha visti iscritti pionato Provinciale di terza canel campionato di Prima catetegoria per la stagione agoni- Il presidente Fabio De Angelis nel giorno goria, dove ancora militiamo. dell’inaugurazione del nuovo campo. (a cura dell'Asd San Gregorio) stica 1975/1976 .
scheda riassuntiva Ristrutturazione campo sportivo comunale, frazione San Gregorio, L'Aquila Committente e proprietario: comune di L'Aquila Progetto: arch. Marco Mambella Vincitore gara d'appalto: F.lli Anastasi srl, Villafranca Tirrena (Messina) Impresa esecutrice: Delfino Sport srl, Mosciano S.A. (Teramo) Costo complessivo dell'impianto: circa 500.000,00 euro Caratteristiche del manto in erba sintetica Produttore: Limonta Nome commerciale: Soccerpro Max S 60 Geo Plus National Tipologia: monofilo Altezza del filo: 60 mm Colore: verde bicolore Intaso prestazionale Produttore: Limonta Sport Italia srl Nome commerciale: Infill Pro Geo Plus colore: marrone composizione: totalmente vegetale Intaso di stabilizzazione Produttore: Cedital Nome commerciale: Sandball 03 Composizione: sabbia silicea Colore: grigio Il sistema è attestato F.i.g.c.-L.n.d.
di momenti di aggregazione, di attività sportiva, di vita "normale" che li aiuti, anche solo per un momento, a non pensare al dramma vissuto e che ancora stanno vivendo. Forte di questa convinzione l'ASD San Gregorio ha voluto realizzare un impianto sportivo polivalente,utilizzabile da tutti i bambini e ragazzi di San Gregorio. La costruzione del nuovo impianto di proprietà del comune dell'Aquila realizzato su terreno di proprietà dello stesso comune, si integra bene con quella che sarà la ricostruzione di San Gregorio. Infatti il campo sportivo rappresenta uno dei punti di interesse comune. Un centro dello sport (polivalente) a servizio della comunità di San Gregorio, delle frazioni e dei comuni limitrofi. E' importante sottolineare che paesi come Onna, Paganica,Tempera,Bazzano,S.E lia sono sprovvisti di strutture sportive adeguate ed atte a soddisfare la richiesta anche degli abitanti dei MAP e dei numerosi e nuovi residenti degli alloggi del Progetto C.A.S.E. di Paganica Sud (circa 840 famiglie) che distano dal suddetto impianto appena 1km. L'inaugurazione
Ed ecco che finalmente arriva il giorno dell'inaugurazione. Artefice principale di questo successo il presidente del San Gregorio, Fabio De Angelis, che ha profuso un impegno mirabile riuscendo a coinvolgere istituzioni calcistiche e politiche, associazioni, privati cittadini. I lavori, durati un anno, hanno ri-
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chiesto un esborso di circa 500 mila euro raccolti da varie fonti: comune e protezione civile, regione Abruzzo, donazioni private e donazioni da fondazioni quali la Carispaq e la Decathlon. Alla cerimonia hanno preso parte oltre al sindaco Massimo Cialente, altre autorità politiche, sportive e religiose, il presidente del San Gregorio calcio Fabio De Angelis e una vasta rappresentativa della cittadinanza. La toccante cerimonia ha intitolato il centro sportivo a Davide e Matteo Cinque, vittime, insieme alla loro mamma del sisma del 6 aprile. Massimo Cinque, presente alla cerimonia, nonostante il suo incredibile dolore di padre e marito ha ringraziato tutti con grande dignità e coraggio, ricambiato dal calore della gente presente. L'intezione della ASD San Gregorio è di organizzare periodicamente, in collaborazione con tutte le società del comprensorio, corsi di tennis e di calcio (quest'ultimo in collaborazione anche con altri comuni limitrofi come Fossa) al fine di promuovere le attività sportive. I lavori
I soci della ASD San Gregorio hanno deciso di suddividere il progetto, in cinque parti in modo da differenziare economicamente il reperimento delle ri-
sorse da destinarvi. Innanzitutto il ripristino dell'area del campo principale e dei due campi secondari con il rifacimento della recinzione, la rimozione della ghiaia, il rifacimento del drenaggio e degli impianti idrico ed elettrico; ricostruzione di 3 cancelli,etc.; posa del manto in erba sintetica (107 x 65 metri); realizzazione fabbricato servizi con spogliatoi (35 mq) realizzata in legno e completata con installazione di pannelli solari; area verde e parco giochi per bambini e infine il campo polivalente. Il campo di gioco è un rettangolo di 107x65 metri, realizzato con manto in erba sintetica che permette agli utilizzatori un uso intensivo e in qualunque situazione climatica; è posato su un sottofondo che recepisce i requisiti imposti dalla Lega Nazionale Dilettanti. Il manto artificiale di ultima generazione è un monofilo in fibra antiabrasiva lubrificata di colore verde a due tonalità dell'altezza di 60 mm. L'intaso di stabilizzazione è stato realizzato in sabbia silicea a spigolo arrotondato mentre, per l'intaso prestazionale, si è provveduto con granulo totalmente vegetale. La segnaletica di gioco è stata eseguita con strisce intarsiate del medesimo prodotto ma di colore bianco.
Qui sopra, il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, durante la cerimonia inaugurale alla quale ha presenziato anche Massimo Cinque, padre dei bimbi cui è stato intitolato il campo. Presenti alla cerimonia anche altre autorità sportive, politiche e religiose. Sotto, la squadra nel giorno dell’inaugurazione. Nella pagina a lato, il manifesto per la ricerca fondi e un’azione di gioco dei padroni di casa.
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A kickoff against the earthquake! New artificial turf playing field in memory of Davide and Matteo Is there anything more gratifying than having the kids in the earthquake-hit L'Aquila area smile again? No, we do not think there is. This is the reason why the completion of the ambitious project for the reconstruction of the playing field destroyed by the need to accommodate temporary housing facilities for the earthquake victims - takes on special significance in our eyes: it helps bring that smile back. San Gregorio is one of the districts of L'Aquila that were devastated by the earthquake. The ASD San Gregorio soccer club collaborated with the Italian Red Cross by making available the soccer field for the tent camp that was set up to provide provisional shelters for the evacuees, but the field was irreparably damaged in the process. When the emergency shelters were finally removed, the ASD San Gregorio soccer club decided to set up a multipurpose sporting centre for use by the children and young people of San Gregorio and the surrounding communities. The new centre was named after Davide and Matteo Cinque, two kids who died, together with their mom, in the earthquake of 6 April 2009. The 107x65 m rectangular field is covered with new generation synthetic turf, using lubricated, antiabrasive, monofilament two-tone green fibres, 60 mm high. The stabilisation infill is made of silica sand and the performance infill consists of fully vegetable granules.
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Brasile, Mondiale calcio FIFA 2014: il manifesto E' stato presentato a Rio de Janeiro lo scorso gennaio, il manifesto per il Mondiale FIFA 2014, proclamato vincitore fra quelli presentati dalle varie agenzie creative che erano state invitate alla realizzazione del progetto. Dopo un'attenta selezione dei progetti presentati, il vincitore è stato scelto da una giuria composta dal Ministro brasiliano della Cultura Marta Suplicy, dal Segretario Generale della FIFA Jérôme Valcke, dal presidente del Comitato Organizzativo José Maria Marin, dall'artista brasiliano Romero Britto oltre ai calciatori Ronaldo e Bebeto. Il manifesto, di forte impatto visivo, raffigura la bellezza e la diversità del Brasile attraverso un design emozionale, vibrante e ricco di colore. Il concept creativo alla base del manifesto è "Un intero paese al servizio del calcio - Brasile e calcio: una identità condivisa", che ha ispirato l'agenzia creativa Crama a plasmare il progetto vincitore. Questo è evidente attraverso il manifesto, in particolare dove le gambe del calciatore rivelano la forma geografica del Brasile. "Il poster ufficiale rappresenta un passo importante per mostrare il Brasile e la Coppa del Mondo FIFA nel paese ospitante e all'estero", ha spiegato la leggenda del calcio brasiliano Ronaldo, membro del consiglio di amministrazione del comitato organizzatore, che faceva parte della giuria. "E 'importante trasmettere il messaggio di un paese moderno, innovativo, sostenibile, felice, unito e, naturalmente, appassionato di calcio". Il ricco ambiente naturale del Brasile è ritratto attraverso colori vivaci e sagome fluide che raffigurano la flora e la fauna del paese, dando all'intero disegno un aspetto e un sapore tropicale. Alla giuria è stato chiesto di
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assegnare un punteggio a ciascun progetto sulla bse di questi criteri: l'impressione generale, il grado con cui veniva trasmesso lo spirito del Brasile, in che misura veniva illustrato il collegamento tra il Brasile e la Coppa del Mondo, la creatività artistica e l'originalità. Il progetto con il punteggio più alto è stato giudicato vincitore. Impianti sportivi area ex Tiberghien, Verona Alla presenza del sindaco, degli assessori all'Edilizia sportiva, allo Sport, alla Famiglia e al Decentramento, ad alcuni rappresentanti del Consiglio comunale e della Società sportiva Audace, sono stati inaugurati gli impianti sportivi situati a San Michele nell'area ex Tiberghien. L'area era stata acquistata dal Comune di Verona, nel 2007 a mezzo permuta. L'intervento eseguito ha avuto un costo di 1 milione e 100 mila euro ed ha riguardato il rifacimento e l'adeguamento degli spogliatoi, della palazzina servizi, delle tribune e dell'impianto di illuminazione dei due campi sportivi di via Cimitero. Attualmente la gestione dell'area è affidata alla Società sportiva Audace. Il sindaco nel suo intervento ha dichiarato: "Si tratta di un campo che è stato glorioso e che ha contribuito a fare la storia del calcio veronese, per questo è stato un intervento di recupero particolarmente importante, soprattutto per i ragazzi che avranno ora a disposizione una struttura ade-
guata per svolgere attività sportiva, apprendendo i valori sani legati al gioco di squadra". Lega Serie B approva tetto salariale e riduzione delle rose Che le spese nel calcio siano molto alte lo si dice ormai da tempo. Negli ultimi anni infatti molti sono stati i club che per problemi di bilancio hanno passato guai seri, e si è molto discusso di approntare norme idonee.
E' di questi giorni l'approvazione della Lega Serie B di misure relative al "tetto salariale" e alla riduzione delle "rose" al fine di tutelare le società. Di seguito il testo del comunicato ufficiale della Lega. Tetto salariale per i contratti individuali dei giocatori, progressiva riduzione delle rose e nuovi criteri di ridistribuzione dei ricavi provenienti dalla mutualità. Oggi, in Assemblea di Lega Serie B, si è compiuto un primo passo fondamentale verso quella salvaguardia economico-finanziaria delle società che rappresenta una delle priorità individuate in questi mesi dall'istituzione guidata da Andrea Abodi e Paolo Bedin. Una politica che, come ha spiegato lo stesso presidente, vedrà altri passaggi importanti nel prossimo futuro a partire dalle novità sul format del campionato: "Queste nuove regole ci consentiranno di fare
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Completamento centro sportivo di Siano Sono in corso i lavori per il completamento del campo sportivo polivalente di Siano frazione di Catanzaro. I lavori consistono nella realizzazione di un campo polivalente per basket e volley, sistema
di irrigazione e drenaggio per il campo da calcio esistente, una gradinata per il pubblico, spogliatoi per atleti ed arbitri, sala medica, parcheggio. La fine dei lavori è prevista in circa sei mesi e al loro completamento il centro sportivo diverrà un punto di aggregazione giovanile importante per
tutto il quartiere. Sarà inoltre parte integrante delle infrastrutture sportive di cui la città è dotata, molte però delle quali necessitano di lavori di adeguamento e ristrutturazione per averle completamente fruibili. Avere quindi il centro di Siano funzionante significherà dare
alle società sportive dilettantistiche che disputano campionati di prima, seconda e terza categoria un campo "di casa" evitandogli di dover migrare nei campi dei centri vicini, ma anche mettere a disposizione un centro polivalente per quanti vorranno praticare sport in città.
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ulteriori passi avanti nella direzione della tutela del patrimonio finanziario delle nostre società, instaurando e sviluppando quel circolo virtuoso di conto economico che mira alla sostenibilità del sistema". All'unanimità è stato deciso che i contratti a partire dal prossimo 1 luglio dovranno essere parametrati su una parte fissa e una parte variabile ciascuna non superiore ai 150.000 euro lordi. Per garantire il rispetto delle regole saranno definiti valori all'interno dei quali tipicizzare e poter valutare l'importo della parte variabile. Le società che non rispetteranno la nuova regola subiranno una decurtazione delle risorse derivanti dalla mutualità, in misura equivalente rispetto allo sforamento. Il 50% finirà in parti uguali, il restante 50% sarà finalizzato invece alla crescita dei vivai giovanili, allo sviluppo infrastrutturale e a politiche di integrity. In particolare sono previsti premi alle squadre associate che raggiungeranno le final eight dei campionati Primavera, Allievi e Giovanissimi. Capitolo contingentamento delle rose. Approvata una progressiva riduzione nel 2013/14 e quindi nel 2014/15 del numero di giocatori: dall'anno prossimo ogni squadra potrà avere rose formate al massimo da 22 giocatori sopra i 21 anni, che scenderanno a 20 dalla stagione sportiva 2014-2015. Rimane illimitata invece la possibilità di tesserare gli under 21, al fine di potenziare ulteriormente la valorizzazione dei giovani talenti.
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periodico specializzato sulle pavimentazioni sportive, ricreative e di arredo in erba artificiale e non tutterba.it
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anno VIII - gennaio/febbraio/marzo 2013 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Bergamo - Euro 8,00
ISSN 1828-4124
La nuova erba del San Paolo di Napoli
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periodico di informazione tecnico socio-culturale, specializzato sulle pavimentazioni sportive, ricreative e di arredo in erba artificiale e non. Direttore responsabile Pietro Chianchiano Condirettore Maria Carbone Coordinamento tecnico Bruno Grillini Grafica e impaginazione Studio TS - Fabio Passoni Hanno collaborato Maria Carbone - Pietro Chianchiano Riccardo Consoli Cesare Lino - Bea Rispoli - Erminio Sinigaglia Fotografie Archivio Tutterba - archivio Tsport Sergio Foroni - Bruno Grillini Redazione via Antonio da Saluzzo 16 - 20162 Milano tel. 026438282 - fax 0264749554 - info@tutterba.it Amministrazione Editoriale Tsport srl - via Antonio da Saluzzo 16 20162 Milano - tel 026438282 - fax 0264749554 Pubblicità Pietro Chianchiano, Federico Sibille - tel. 026438282 Editore Editoriale Tsport srl via A. da Saluzzo 16 20162 Milano www.tutterba.it e-mail: info@tutterba.it Abbonamenti abbonamenti@tsport.it 4 numeri Euro 28,00 1 numero Euro 8,00 copie arretrate cad. Euro 11,00 Registrazione n. 932/02.12.2005 presso il Tribunale di Milano Stampa: Grafica Sette srl - Bagnolo Mella (Bs)
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