ISSN 1828-4124
magazine
tutterba
volume 1
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tutterba magazine
n.41
ottobre-novembre-dicembre 2016 october-november-december
SOMMARIO di Bruno Grillini
Speciale 10 anni – Volume 1
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i grandi stadi di Bruno Grillini
Novara – Stadio “Silvio Piola” di Bruno Grillini
Cesena (FC) – Stadio “Dino Manuzzi” di Pietro Chianchiano
Milano – Stadio “Giuseppe Meazza” di Bruno Grillini
Napoli – Stadio “San Paolo”
6 10 12 14
il naturale di Bruno Grillini
Appiano Gentile (CO) – Centro di allenamento “la Pinetina” di Pietro Chianchiano
Caiolo (SO) – Ampliamento campo da golf di Virginia Sforza
Foggia – Stadio “Pino Zaccheria”
18 22 24
i primi anni di Andrea Marsero
Torino – Campi a 11 e a 7 di Riccardo Consoli
Campo Tures (BZ) – Campo di calcio a 11 di Margherita Restelli
Sabbio Chiese (BS) – Campo di calcio a 11 di Maria Carbone
Collecchio (PR) – Campi di allenamento in sintetico di Pietro Chianchiano
Grottaferrata (Roma) – Campo di calcio a 11 di Maria Carbone
Mascalucia (CT) – Centro sportivo “Torre del Grifo Village” Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 20162 Milano tel. 02 6438282 fax 02 66111685 www.tutterba.it e-mail: info@tutterba.it
28 30 32 34 36 38
non solo calcio di Pietro Chianchiano
Reggio Emilia – Campo da Hockey “Balestri/Gambini” di Cesare Lino
Roma – Campo da hockey su prato
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Speciale 10 anni Volume 1 Il verde dei campi sportivi non è tutto uguale. Girando tra paesi e città dove, di volta in volta, siamo andati a trovare le piccole e grandi comunità che si allenano, giocano e condividono esperienze sui campi in erba, abbiamo potuto descrivere i diversi sistemi di realizzazione dei manti di gioco, e negli oltre dieci anni di vita del tutterba anche la graduale ma inarrestabile evoluzione tecnica del filo, dell’intaso, del drenaggio. C’è da un lato l’erba naturale, ovviamente, e dall’altro quella sintetica; si è poi fatto avanti l’ibrido, con la soluzione del reciproco supporto tra l’una e l’altra; ma importanti differenze ci sono nel tipo di intaso prestazionale, o sistema di drenaggio, che può essere di tipo verticale oppure orizzontale, con o senza tappetino elastico… Rileggendo con attenzione i resoconti dei singoli interventi, si noteranno queste differenze in un mondo che, visto da lontano sembra solo verde. Abbiamo allora voluto fare il punto riprendendo in mano i più significativi tra gli oltre 230 interventi pubblicati sui 40 numeri di tutterba, riscrivendone succintamente la descrizione, e organizzandoli per temi: dai grandi stadi, al naturale, al sintetico di tutti i giorni, fino a “non solo calcio”, gli impianti su cui si giocano gli sport meno popolari ma importanti. La sequenza è anche cronologica: in questo “primo volume” i primi anni, nel prossimo (tutterba 42) gli ultimi. Si raccolgono le idee, per ripartire con un rinnovato impegno, per un’informazione tecnica sempre più qualificata e aggiornata.
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Bruno Grillini
i grandi stadi
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pubblicazione: TE17 – ottobre/dicembre 2010
Novara – Stadio “Silvio Piola” Novara Calcio
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La storia del Novara Calcio ha visto alti e bassi, in quasi un secolo di attività, vissuti per una buona metà sul campo del vecchio stadio di via Alcarotti. Lo stadio attuale, intitolato al campione del mondo Silvio Piola (eroe del Novara di quegli anni), è stato inaugurato nel 1976 ed ha visto la squadra scendere fino alla vecchia serie D per poi ritrovarsi, dopo un importante rinnovo societario, nuovamente in B nella stagione 2009/2010. E’ stata questa l’occasione per intraprendere, quest’anno, importanti lavori di adeguamento, che hanno portato fra l’altro la capienza dell’impianto a oltre 10.000 spettatori. L’operazione più importante, però, dovuta alla lungimiranza del “patron” Massimo De Salvo
e soprattutto di Luca Faccioli, responsabile affari generali del Novara; dall’ipotesi di installare un secondo campo in sintetico presso il centro allenamenti di Novarello (già uno dei più moderni in Italia), ecco l’idea: perché non usare l’erba artificiale addirittura nello stadio Piola? Così querllo del Novara è stato il primo dei campi di serie A e B, in Italia, ad essere realizzato in sintetico. Alla presentazione del nuovo campo, grazie all’intervento di Matteo Turani, progettista di Italgreen, si è potuto entrare negli aspetti tecnici della costruzione del “sistema” adoperato, sistema omologato dalla LND. In particolare, oltre alle caratteristiche del filo, si è parlato del tappeto drenante su
di Bruno Grillini
7 scheda riassuntiva
Committente: Novara Calcio spa Progettista: geom. Matteo Turani (Italgreen spa) Progettazione, coordinamento, e posa del sistema in erba sintetica: Italgreen spa Fornitura consolidante per sottofondo:
cui giace il manto: uno strato che costituisce un’intercapedine di circa un centimetro, entro la quale l’acqua scorre evitando ogni ristagno a livello superficiale. Inoltre, l’intasamento prescelto, costituito da granulo organico con fibre vegetali. Un altro aspetto tecnico di rilievo è stato illustrato da Elisa Portigliati, di Mapei, che ha contribuito con uno specifico prodotto alla realizzazione del sottofondo. Si tratta di un agente stabilizzante in polvere, fibrorinforzato, ad azione idraulica, da miscelare con il terreno esistente del quale contribuisce a migliorare le caratteristiche geomeccaniche, studiato espressamente per i sottofondi di superfici sportive.
Mapei spa Fornitore geocomposito per il drenaggio planare: Italdreni srl Inizio lavori: giugno 2010 Fine lavori: agosto 2010 caratteristiche del manto e dell'intaso prestazionale Produttore manto e intaso prestazionale: Italgreen spa Nome commerciale del manto:
62 Lesmo Geofill N Leonardo Composizione: 100% polietilene Tipologia: monofilo Altezza del filo: 60 mm Colore: verde bicolore Sottotappeto, materassino elastico drenante: Leonardo D 10
Intaso di stabilizzazione Composizione: sabbia quarzifera Il sistema 62 Lesmo Geofill N Leonardo è omologato Lnd e certificato Fifa 2 Star Foto Bruno Grillini per Tsport/Tutterba
Intaso prestazionale: Geofill, materiale naturale in granuli organici
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Nuovo manto in erba sintetica dello stadio “Silvio Piola” di Novara
i grandi stadi
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pubblicazione: TE20 luglio/settembre 2011
Cesena (FC) – Stadio “Dino Manuzzi” AC Cesena
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Lo stadio Manuzzi, di proprietà comunale, nacque nel 1957, nel quartiere Fiorenzuola, a est della città, e da questo prese inizialmente il nome de La Fiorita. Nel 1988 lo Stadio è stato rinnovato radicalmente, con l’eliminazione della pista di atletica. E’ stata conservata la tribuna originale, opportunamente rinnovata, con la capienza di 1.844 spettatori; il resto della struttura è costituita da tre settori contigui, realizzati a doppio anello, comprendenti la gradinata est, con 9.592 posti a sedere, e le due curve da 6.212 posti ciascuna. La capienza totale dello stadio è quindi oggi di 23.860 spettatori. Nell’estate 2011 il presidente
di Bruno Grillini
del Cesena, Igor Campedelli, firmava l'accordo per la trasformazione della superficie del campo dall’erba naturale all’erba sintetica. La partita di rugby Italia-Giappone del 13 agosto è stata l’ultima giocata sul vecchio terreno; in quell’occasione, i tifosi sono stati invitati a invadere il campo e portarsi via tutte le zolle che hanno voluto. Poichè il campo era stato sistemato recentemente, la Lega Nazionale Dilettanti, ai fini dell’omologazione, ha consentito che il sottofondo non venisse rifatto ex-novo. E’ stato pertanto asportato il primo strato contenente l’erba naturale, e il drenaggio è stato garantito da uno strato di 8 cm di materiale
11 scheda riassuntiva Nuovo manto erba sintetica stadio Dino Manuzzi, Cesena
Intaso di stabilizzazione Composizione: sabbia quarzifera
Committente: A.C. Cesena, Cesena
inerte più 8 cm di lapillo vulcanico. Nel sottofondo sono disposti tubi di drenaggio ogni 7 metri, oltre all’anello perimetrale. Sono stati inoltre predisposti 24 irrigatori in vista di una eventuale, futura, sostituzione dell’erba artificiale con un tappeto ibrido naturale+artificiale. L’erba adoperata è un manto artificiale con fili ad alta resilienza, ossia con una grande capacità di riprendere la forma dopo lo schiacciamento. La forma del monofilamento è concepita come una doppia S rinforzata nella parte centrale, caratteristica riscontrabile nella maggior parte degli elementi vegetali usati per i campi in erba naturale. Sia la forma che l’utilizzo di polime-
ri speciali aumentano notevolmente la resistenza all’usura, così da aumentare oltre che la performance anche la durata del manto purché assoggettato ad un adeguato programma di manutenzione. L’intaso prestazionale è realizzato con un prodotto interamente naturale e organico, basato su fibre di cocco, sughero e granuli selezionati. A causa dello “sciopero” dei calciatori nella prima giornata di campionato, saltava la partita prevista sul campo in sintetico del Novara, così che il 10 settembre il Manuzzi è stato il primo stadio in Italia ad ospitare una partita di serie A sull’erba artificiale, nell’incontro CesenaNapoli.
Intaso Prestazionale Composizione: granuli organici di origine vegetale © FotoCuomo © A.C.Cesena
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Caratteristiche del manto Composizione: 100% polietilene Struttura: monofilo Altezza del filo: 60 mm Colore: verde bicolore
i grandi stadi
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pubblicazione: TE23 aprile/giugno 2012
Milano – Stadio “Giuseppe Meazza” FC Internazionale / Milan AC
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Da parecchi mesi ormai eravamo abituati alle continue polemiche sul terreno del Giuseppe Meazza, già San Siro, di Milano. Nella primavera del 2012, il prato è stato sostituito con un nuovo manto di tipo "ibrido", composto da erba artificiale e erba naturale insieme: la cosiddetta erba naturale rinforzata. In Italia, un prodotto italiano brevettato con il quale erano già stati realizzati, fra gli altri, il campo del Centro Coni di Tirrenia e l'Olimpico di San Marino; il terreno scelto per il Meazza è invece lo stesso presente in molti fra i più prestigiosi stadi internazionali: quello dell'Arsenal e di Wembley a Londra, ma anche del Santia-
go Bernabeu di Madrid . Il sistema, prodotto da una società olandese è in realtà un vero manto in erba naturale, rinforzato però sottoterra. L'erba artificiale c'è ma non si vede e non si percepisce. In pratica l'erba naturale viene rinforzata per mezzo di iniezioni di fibre sintetiche nel terreno. Le fibre vengono iniettate con appositi macchinari a circa 20 cm di profondità ed a una distanza di 2 centimetri una dall'altra. La parte di erba sintetica che fuoriesce dal terreno è di soli 2 cm. Fatto ciò si procede alla semina dell'erba naturale con la miscela idonea ai normali manti erbosi sportivi. L'erba naturale portando a termine la
di Pietro Chianchiano
13 scheda riassuntiva Sostituzione manto dello Stadio Meazza di Milano Committenti: FC Internazionale / Milan AC
propria crescita chiude la zolla, e quindi le fibre di erba sintetica svolgono il loro compito senza apparire, e più passa il tempo più il sintetico lavora sottoterra. Le radici dell'erba naturale si intrecciano saldamente alle fibre artificiali fino a grande profondità. Questo consente all'erba naturale un'ottima resistenza al taglio dei fili d'erba e la composizione dello strato di superficie si ottimizza aumentando anche la resistenza all'umidità ed la gelo. Tutto questo naturalmente deve essere fatto sopra una normale e stabile base ben drenante, quella che normalmente viene eseguita per la realizzazione di qualsiasi campo in
erba naturale. Dati i tempi però a San Siro non si è potuto seminare l'erba e aspettare che crescesse: quindi è stato posato un manto prevegetato, del tipo che si usa per le rizollature. Su questo si è eseguita l'operazione di iniezione delle fibre artificiali. Invertendo l'ordine delle operazioni il risultato non cambia. Resta solo il problema che anche questa è erba naturale, seppure rinforzata alla radice, e quindi anche questa ha bisogno di aria e luce. È stato quindi necessario predisporre, nelle idonee potenze e posizioni, dei sistemi di illuminazione artificiale per aiutare la fase di crescita naturale dell'erba.
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Caratteristiche del manto: erba naturale rinforzata con fibre in erba sintetica.
i grandi stadi
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pubblicazione: TE28 luglio/settembre 2013
Napoli – Stadio “San Paolo” SS Calcio Napoli
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Nell’estate del 2013 veniva rifatto il campo del San Paolo completo di substrato, drenaggio e nuova erba naturale, insieme con i lavori richiesti dalla UEFA in vista della imminente Champions League. I lavori per il manto erboso hanno visto la rimozione e il trasporto a rifiuto di circa 10 cm del substrato esistente e il rifacimento del drenaggio adottando il sistema denominato Shuttle. Una volta ultimati i drenaggi, è stato riportato uno strato di 10 cm di sabbia certificata per l’uso sportivo. Il campo è stato infine rivegetato con la posa a dimora di un nuovo manto di erba macroterma in big roll, della tipologia Bermuda Grass, opportunamente scelta per il tipo di clima
e l’uso intensivo previsto. Un provvidenziale acquazzone caduto su Napoli il 6 luglio è stato un ottimo test per riscontrare la perfetta efficienza del drenaggio: l’acqua piovana è defluita rapidamente dalla superficie senza formare pozzanghere o allagamenti. Parallelamente sono stati eseguiti i lavori di messa in sicurezza e adeguamento, prescritti dalla Uefa: verifiche delle strutture, rinnovo dell’illuminazione, rifacimento dei servizi igienici, e altro. Il commissario Uefa ha effettuato una scrupolosa verifica dei lavori controllando che tutte le operazioni richieste fossero state eseguite e nel modo corretto, ed ha potuto constatare che tutti i punti, nessuno escluso, della
di Bruno Grillini
15 scheda riassuntiva Rifacimento del manto e del drenaggio nello Stadio San Paolo di Napoli Committente: Società Sportiva Calcio Napoli spa
Posa in opera: Sa.Ma. srl Sistema di drenaggio Shuttle, in collaborazione con Galardini Sport
lista che la Uefa aveva fornito sono stati realizzati. Il cantiere estivo del San Paolo è costato circa un milione e mezzo di euro dei quali circa ottocentomila sono stati utilizzati per i lavori richiesti dalla Uefa, trecentocinquantamila per il rifacimento del terreno di gioco e circa centosettantamila per carotaggi e verifiche statiche. Il 15 luglio, finalmente, con l’emissione del certificato di agibilità il San Paolo, a 54 anni dalla sua costruzione, è tornato efficiente nelle strutture e soprattutto nel campo. Il 29 luglio la sua inaugurazione con la partita amichevole, valida per l'"Acqua Lete Cup", e la presentazione delle nuove maglie e dei nuovi acquisti del club azzurro.
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Importo dei lavori: euro 350.000 circa Inizio lavori: maggio 2013 Fine lavori: luglio 2013
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18 pubblicazione: TE13 ottobre/dicembre 2009
il naturale
Appiano Gentile (CO) Centro di allenamento “la Pinetina” FC Internazionale
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Il centro sportivo “Angelo Moratti”, meglio noto come “La Pinetina” di Appiano Gentile è lo storico impianto dove dagli anni ’60 si allenano i campioni dell’Inter: oggi (2009) il campo Centrale è stato ampliato e rinnovato, con un manto in erba naturale mantenuto a temperatura ottimale da un modernissimo impianto di riscaldamento ipogeo. Nell’anno appena trascorso, la Società decideva di metter mano alle caratteristiche dei 28.000 metri quadrati di manti erbosi, divisi in quattro campi, che mostravano difformità qualitative ed estetiche a causa dei diversi sistemi di drenaggio e delle diverse essenze erbacee
presenti. La scelta dell’impianto progettuale dei nuovi 15.000 mq in tappeto erboso, un unico grande quadrilatero risultante dall’allargamento del vecchio campo anche alla superficie occupata dalla pista d’atletica ed oltre, ricadde perciò sul sistema drenante a falda sospesa (top-soil in sabbia silicea posato su ghiaie di varia granulometria), attraversato dai cavi sotterranei riscaldanti estesi all’intera superficie e dall’impianto irriguo automatizzato. L’opera di scavo e sbancamento permise così di ottenere parte del materiale da utilizzare per i nuovi strati drenanti. Il risultato è stato un totale recupero del suolo, permettendo di
di Bruno Grillini
19 scheda riassuntiva Rinnovo ed ampliamento di campi in erba naturale presso il Centro Sportivo “A.Moratti” ad Appiano Gentile (Como)
Direzione Lavori e Coordinamento Sicurezza: ing. Francesco Dell'Acqua - AST3
Committente: F.C. Internazionale, Milano
Fornitura e posa delle zolle prevegetate: Delta Prati ss soc. agr., Paradello Green snc
contenere nettamente la spesa, e destinare parte del materiale più fine e terroso al riempimento di “vuoti” ed all’interramento di altre strutture o servizi previsti dal progetto. L’impianto di riscaldamento, nello specifico, rappresenta oggi (2009) quanto di meglio disponibile sul mercato, realizzato tramite cavi resistenti anche alle sollecitazioni più marcate, con una minima reattanza e induzione magnetica, proprietà necessarie a garantire un risparmio in termini energetici e il contenimento assoluto dell’emissione elettromagnetica. I costi di manutenzione sono stati così ridotti al minimo, mentre decisamente più veloce è il tempo con cui si raggiungo-
no le corrette temperature, anche in presenza di clima molto rigido. Il riscaldamento sotterraneo riesce così ad assolvere a due funzioni fondamentali: rendere la superficie di gioco perfettamente utilizzabile anche in condizioni critiche (si impedisce la conversione in ghiaccio dell’umidità del suolo, unica responsabile della “marmorizzazione” del terreno tipica dei mesi invernali) e, dal punto di vista agronomico, all’immediato incremento delle ore di luce disponibili (in febbraio-marzo) si può far corrispondere una corretta crescita vegetativa del manto erboso, altrimenti bloccata dalle temperature non ancora ideali.
Fine lavori: settembre 2009
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Progetto Campo Centrale e Consulenza Agronomica: Erminio Sinigaglia - Agec Service srl
Foto autunnali gentilmente concesse da FC Internazionale; foto invernali di B.Grillini per Tsport/Tutterba
il naturale
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pubblicazione: TE16 luglio-settembre 2010
Caiolo (SO) - Ampliamento campo da golf Valtellina Golf Club
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Lungo il corso dell’Adda, nel cuore delle Alpi lombarde, l’esistente campo a nove buche è stato portato, con soli dodici mesi di lavoro, a diciotto buche attraverso un percorso di alto valore paesaggistico punteggiato di boschi e laghetti. La superficie interessata è di circa 260.000 metri quadrati, e il lavoro ha richiesto movimenti di terra per oltre 180.000 metri cubi, la realizzazione di laghetti per circa 84.000 metri quadrati, un impianto fisso di irrigazione con oltre 450 irrigatori la piantumazione di nuove 1.500 piante di specie autoctone. Il percorso, che si sviluppa in lunghezza affiancando il fiume Adda nei comuni di Caiolo e Cedrasco, è di taglio moderno
ed è stato realizzato rimodellando il terreno originariamente piatto e inserendo ostacoli di acqua e di sabbia, ma soprattutto nascondendo qualche particolare che consente al giocatore di non annoiarsi mai. Per ottenere il disegno voluto sono stati previsti interventi di scavo e riporto di terreno, previa asportazione dello strato superficiale del suolo ricco di humus; quest'ultimo è stato poi nuovamente steso e utilizzato come il letto di semina per il nuovo prato. Nelle piazzole d'arrivo (greens), sono stati utilizzati materiali inerti come ghiaia e sabbia silicea al fine di creare un drenaggio ottimale; in tutte le altre aree invece, le semine sono fatte sul
di Pietro Chianchiano
23 scheda riassuntiva
Committente: Valtellina golf club (Caiolo) Progetto e direzione artistica dei lavori: dott. Fulvio Bani (Agec Service srl)
terreno originario, opportunamente sminuzzato (fresatura) e livellato per essere seminato. In molte aree dove non sono state realizzate operazioni di movimento terra, il cotico erboso preesistente è stato completamente salvaguardato; il terreno vegetale di coltivo è stato steso per uno spessore di circa 20 cm dopo che sono stati eseguiti tutti i lavori di scavo, riporto e modellazione. Le essenze erbacee utilizzate nelle operazioni di semina delle aree di gioco appartengono alle specie già presenti in loco e quindi tipicamente autoctone; in particolare si tratta di Agrostis palustris, Festuca rubra rubra, e Lolium perenne. Per quanto riguarda i tees,
ognuno di essi è dotato di un piatto drenante di 5 cm. di ghiaia spaccata 3/6 mm e di un sottodrenaggio in tubo drenofessurato posto nella parte centrale del tee. Il letto di semina è composto da uno spessore di 22 cm. di miscuglio di sabbia - torba - terra di coltivo premiscelato; il tee viene poi compatto con l'apposito rullo. Le superfici dei tees sono seminate, come i greens, con Agrostis palustris in modo incrociato; la semina dei farways e contorni di greens, tees e bunkers, viene effettuata impiegando un miscuglio di Lolium perenne e Festuca rubra rubra; lo stesso miscuglio viene utilizzato per i rough e per le aree incolte.
Coordinamento al progetto e direzione lavori: arch. Fernando Grattirola (Stelline Servizi Immobiliari spa) Assistenza agronomica: Agec Service srl Inizio lavori: ottobre 2009 Fine lavori: giugno 2010 Apertura al gioco: settembre 2010
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Ampliamento da 9 a 18 buche da campionato del Valtellina golf club nei Comuni di Caiolo e Cedrasco (Sondrio)
Algeria, pista di atletica leggera a Souk Ahras
Siracusa, pista di atletica leggera
Messina, campo di baseball
Acquedolci (ME), centro sportivo
nello sport la nostra professionalitĂ Monforte San Giorgio (ME), impianto polivalente
Francavilla Fontana (BR), campo di calcio
Mazara del Vallo (TP), campo di calcio
Piraino (ME), campo di calcio
Reggio Calabria, campo di calcio
Costruzione di IMPIANTI SPORTIVI: calcio, atletica, tennis, basket, pallavolo, calcetto, baseball. Coperture impianti con strutture geodetiche. Pavimentazioni sportive sintetiche.
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il naturale
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pubblicazione: TE18 gennaio/marzo 2011
Foggia – Stadio “Pino Zaccheria” US Foggia
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Lo stadio dove il Foggia gioca abitualmente è lo storico "Pino Zaccheria" di proprietà comunale. Il 22 luglio 2010 vi si svolse un concerto canoro ed il terreno di gioco subì importanti danni. L'amministrazione comunale quindi intervenne, predisponendo quanto necessario per il ripristino di un efficiente manto erboso naturale sul quale la squadra rossonera potesse svolgere le sue gare: al fine di garantire l’immediato utilizzo della struttura sportiva, si decise il rifacimento del tappeto erboso utilizzando zolle di prato prevegetato. Le zolle utilizzate sono della specie graminacea macroterma, varietà Cynodon, resistente alle alte temperature (25°/38°),
di Virginia Sforza
al calpestio e alle malattie crittogamiche. Con basse temperature (4°/6°) il prato realizzato con questa specie subisce una fase di blocco vegetativo, che si manifesta con l’ingiallimento pressoché totale dell’erba; per ovviare a tale blocco sarà necessario provvedere alla trasemina del campo in autunno, utilizzando specie microterme (Lolium perenne, etc.), al fine di ottenere un terreno di gioco sempre verde ed in perfette condizioni d’utilizzo e d’estetica. Le fasi di lavoro partono con lo scoticamento del manto erboso, consistente nell’asportazione mediante taglio eseguito con apposito attrezzo meccanico del manto erboso danneggiato,
25 scheda riassuntiva Nuovo manto erboso naturale allo stadio Pino Zaccheria di Foggia Committente: comune di Foggia Progettazione: tecnici comunali p.a. Antonio Punzo e geom. Carmelo Fredella Costo netto di aggiudicazione: Euro 126.000,00 Tempo di esecuzione lavori: 18 giorni
che il compattamento produce sull’erba, migliorando gli scambi gassosi tra suolo e atmosfera. Di rilevante importanza è la concimazione di fondo eseguita prima della posa delle zolle di prato, per la quale vengono utilizzati concimi ad alto contenuto fosforico e bioattivatori, al fine di apportare al terreno elementi nutritivi in grado di accelerare il processo di radicazione. Si distribuiscono non meno di 70/80 gr/mq. di concime. Si arriva quindi alla posa delle zolle di prato pronto aventi larghezza di cm. 60 e lunghezza di mt. 15 c.a. Al termine della stesura vengono eseguite delle sabbiature di rifinitura al fine di rendere omogenea la superficie;
La trasemina invece è stata effettuata sul tappeto erboso già esistente, dopo circa 30 gg. dalla messa a dimora, con apposite macchine seminatrici: nella fattispecie, ci si riferisce in particolare all’esecuzione di una semina, eseguita in modo longitudinale e trasversale del campo, di specie microterme sul tappeto di macroterma. L'operazione è stata completata con sabbiatura dell’intero terreno di gioco.
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ad una profondità di intervento di circa 5 cm. Si passa quindi al livellamento del terreno eseguito anch'esso con attrezzo meccanico, meglio se munito di strumentazione laser, per la formazione delle pendenze regolamentari per il deflusso delle acque, in modo da evitare ristagni che potrebbero danneggiare l’apparato radicale del prato e non di meno la sicurezza dei calciatori. Quindi foratura e/o carotatura, un’operazione meccanica che consiste nel creare dei fori nel terreno con l’ausilio di apposite macchine che possiedono delle punte piene, raggiungendo profondità variabili da 10 a 30 cm. Lo scopo di quest’operazione è di diminuire gli effetti nefasti
lavorativi Impresa esecutrice: Bindi Secondo srl, Roma Produttore e fornitore del manto erboso: Bindi Pratopronto srl, Roma Tipologia del manto erboso: zolle di prato prevegetato Nome commerciale: "Olimpico" Composizione: specie graminacea varietà Cynodon
i primi anni
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pubblicazione: TE6 gennaio/marzo 2008
Torino – Campi a 11 e a 7 Polisportiva River Mosso
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La polisportiva River Mosso, nel quartiere Barriera di Milano a Torino, costituisce un esempio sia dal punto di vista sociale sia da quello sportivo. Le scelte societarie hanno sempre portato allo sviluppo della cultura sportiva come recupero dei ragazzi disagiati, mantenendo nel contempo una attenzione particolare alle nuove tecnologie in grado di migliorare le prestazioni, come l’erba sintetica, installata in tre campi di cui uno appena inaugurato. Il primo marzo 2008 la polisportiva River Mosso ha inaugurato il terzo campo sintetico,
a distanza di quattro anni dalla prima installazione di questo tipo, quando venne creato il campo a 11. Questa società è stata pioniera nell’impiego del nuovo materiale sportivo, ed in particolare ha installato campi in erba artificiale quando ci si era ormai ridotti a giocare in campi terrosi, che, fango a parte, in giornate anche solo leggermente arieggiate diminuivano sensibilmente la qualità del gioco costringendo gli atleti a correre tra nuvole di polvere. L’esperienza maturata nel corso dei quattro anni di vita del primo sintetico, il campo a 11
di Andrea Marsero
29 scheda riassuntiva Campi in erba artificiale società River Mosso di Torino Committente: comune di Torino e polisportiva River Mosso Gestore: polisportiva River Mosso
Campo a 7 Altezza filo: 40 mm Composizione: 100% polietilene Struttura: monofilo monoestruso diritto autolubrificante Colore: verde prato e oliva Intaso prestazionale Produttore: Tritogom srl Composizione: granuli SBR di colore nero
sto sport durante le ore serali, va da sé che i campi sono completamente autofinanziati. La scelta quindi di proseguire su questa strada, aggiungendo un campo a 5 installato dalla società Limonta e il neonato sintetico a 7 della società Tecneco, date le precedenti considerazioni, non può che considerarsi vincente.
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installato dalla Flooring, ha dato il via ad un investimento comunale, grazie al quale oggi (2008) nel territorio torinese si contano circa trenta impianti analoghi. L’erba sintetica associa la manutenzione pressoché pari a zero all’utilizzo dei campi per il 100 % della loro potenzialità. Squadre esterne scelgono le strutture del River Mosso per gli allenamenti durante le stagioni invernali. Quando i campi in terra sono inutilizzati ed inutilizzabili ecco che interviene l’erba artificiale. Se a questo si aggiunge la possibilità di noleggiare il campo a gruppi di amatori di que-
Caratteristiche dei manti Campo a 11 Altezza filo: 60 mm Composizione: 100% polietilene Struttura: fibrillato dritto Colore: verde Intaso prestazionale Produttore: Tritogom srl Nome commerciale: Tritogran 1 Composizione: granuli inerti di gomma vulcanizzata
i primi anni
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pubblicazione: TE10 gennaio/marzo 2009
Campo Tures (BZ) – Campo di calcio a 11 SSV Taufers
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Oltre cento ragazzi giocano nelle sette squadre che fanno capo alla SSV Taufers: dal giugno 2008, accanto al campo in erba naturale – che continuerà a funzionare per le gare ufficiali – la società dispone di un campo regolamentare in erba sintetica, che sarà il teatro degli allenamenti per tutte le squadre e delle partite invernali. In precedenza sull’area del nuovo campo esisteva un campo di allenamento in sabbia. Sondaggi preliminari del terreno hanno rivelato uno strato di 5 cm di sabbia prima del terreno naturale sottostante; ciò ha
di Riccardo Consoli
determinato le scelte costruttive consistenti nella rullatura del piano previo scavo dello strato superficiale esistente, realizzazione dei dreni e posa di geotessile da 250 g/mq. Al di sopra del tessuto, è stato steso uno strato di riempimento di 30 cm composto con un misto di cava, seguito da 7 cm di spessore in pietrisco e 4 cm di graniglia, fino alla livelletta finale in materiale fine per 3 cm di spessore. Il manto erboso artificiale è posato su un materassino antishock a pori chiusi di 10 mm di altezza, ed è costituito da teli
31 scheda riassuntiva Campo di calcio in fraz. Molini di Tures, comune di Campo Tures (Bz) Committente: AS Campo Tures Progettista: arch. Thomas Duregger Inizio lavori: ottobre 2007 Fine lavori: maggio 2008 (tre mesi di fermo causa neve)
Intaso prestazionale Composizione: granulo termoplastico Campo omologato LND e Fifa 2 star
“Blu Camp”, insieme con la società Real Leno / settore giovanile Brescia Calcio,durante il quale 130 ragazzi ospiti hanno giocato insieme con 41 giovani del Taufers, sommando sport e divertimento a forza di partite di calcio, tuffi in piscina ed escursioni all’aria aperta. L’intenzione è quella di proseguire anche in futuro su questa strada di ospitalità e socializzazione.
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prefabbricati composti di fibre monofilo in polietilene antiabrasivo bicolore (verde chiaro e scuro); l’intasamento è costituito da granuli di termoplastica vergine di colore verde, elastici e resistenti. Il campo è stato testato positivamente ai fini delle norme LND, ed è incorso di omologazione (2009) anche come Fifa 2 star. Si è scelto di ottenere quest’ultima omologazione, con l’intenzione di ospitare durante l’estate qualche club di serie A o B. Tra giugno e luglio dello scorso anno (2008) sul nuovo campo in sintetico è stato organizzato il
Caratteristiche del manto Altezza del filo 45 mm con materassino antishock
i primi anni
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pubblicazione: TE14 gennaio/marzo 2010
Sabbio Chiese (BS) – Campo di calcio a 11 ASD Nuova Valsabbia
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Sabbio Chiese è un paese di circa 3700 abitanti che possono usufruire di buoni servizi e di ottimali strutture sportive. Fra queste il campo di calcio in erba artificiale. Il merito va prima di tutto alla società, che con lo scopo di migliorare nell’insieme e mettere a disposizione dei giocatori un terreno su cui potersi esprimere al meglio, ha deciso di fare un campo nuovo. Poi si è anche fortemente impegnata per trovare i fondi necessari alla realizzazione. Il rettangolo di gioco (65 metri di larghezza, 105 di lunghezza)
è affiancato da un altro più piccolo circondato da una pista adatta per il ciclismo; tutto ciò si inserisce all’interno di un centro sportivo profondamente rinnovato negli ultimi anni e che ha visto nel 2006 la ristrutturazione del vecchio campo comunale da calcio a undici, costruito nel 1989 in terra battuta, in campo a undici in erba sintetica. Le opere hanno previsto il lievo del fondo in terra battuta, la realizzazione di tubazioni interrate per il drenaggio dell’acqua, nuove canaline laterali e cordolatura perimetrale. Infine, il rifacimento del sottofondo e posa
di Margherita Restelli
33 scheda riassuntiva Campo di calcio Centro Sportivo Comunale a Sabbio Chiese (Bs)
Altezza del pelo: 55 mm Colore: verde
Proprietà: comune di Sabbio Chiese (Bs) Società: Ac dilettantistica Sabbiense (ora Asd Nuova Valsabbia), Sabbio Chiese
Intaso di stabilizzazione: sabbia quarzifera
di nuovo manto erboso artificiale. Quest’ultimo è realizzato con erba sintetica di ultima generazione, composta da fibre monofilo in polietilene, antiabrasive ed estremamente resistenti all’usura, con speciale trattamento UV, tessute su supporto drenante in polipropilene rivestito in lattice di gomma imputrescibile. La segnaletica è eseguita con strisce intarsiate dello stesso prodotto di colore bianco. L’intaso di stabilizzazione è stato eseguito con sabbia quarzifera mentre l’intaso prestazionale è stato realizzato con granuli di gomma ecologica.
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Caratteristiche del manto Composizione e tipologia: 100% polietilene monofilo
Intaso prestazionale Composizione: granulo termoplastico
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34 pubblicazione: TE16 luglio/settembre 2010
i primi anni
Collecchio (PR) Campi di allenamento in sintetico Parma Football Club
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Il centro sportivo di Collecchio, casa del Parma Football Club si è arricchito, nel 2010, di due nuovi campi in erba sintetica: uno verde e uno blu. Sette campi in tutto: cinque in erba naturale e due in artificiale. Uno è dotato di tribuna con 1200 posti e viene usato per gli incontri della Primavera e per le amichevoli infrasettimanali della prima squadra. Il campo a sette è in realtà la "Gabbia". In pratica un campo di dimensioni ridotte dotato di barriere che impediscono l'uscita del pallone dal campo di gioco. I lavori per la gabbia hanno comportato la rimozione della superficie presente, il livella-
mento del sottofondo esistente per mezzo di malta cementizia additivata e quindi la posa del manto sintetico. Si è utilizzato un monofilo dritto da 42 mm di colore blu, denominato 420 Mono Top Plus, con intarsi di rigatura di colore bianco, ideale per campi da calcio ridotti. L'intaso di stabilizzazione è in sabbia quarzifera mentre quello prestazionale è in granuli di gomma sbr nobilitato. Per il campo di allenamento a 11 invece, si è proceduto innanzitutto con la rimozione della superficie esistente. Quindi il sottofondo è stato livellato meccanicamente e controllato con strumento laser per formazione
di Maria Carbone
35 scheda riassuntiva
Committente: Parma Football Club spa Caratteristiche dei Manti Campo "gabbia" Composizione: 100% polietilene Altezza filo: 42 mm Colore: blu
pendenze, e completato a regola d'arte con aggiunta dei necessari materiali e rullatura finale. Per l'impianto di drenaggio è stato realizzato il collettore drenante petrimetrale e i relativi pozzetti di ispezione, è stata posata la guaina impermeabilizzante e il sistema di geodreno a canali longitudinali. Rifacimento e pulizia anche delle canalette in monoblocco prefabbricato di calcestruzzo per la raccolta e smaltimento delle acque di superficie. L'impianto di irrigazione automatica esistente è stato sistemato. Infine il manto in erba artificiale. Per questo campo si è optato su un prodotto di ultima gene-
razione, omologato LND. Si tratta di un monofilo dritto in polietilene di 62 mm, verde bicolore con intarsi di rigatura di colore bianco. Si chiama 620 Mono Top ed è un prodotto ideale per i campi da calcio. L'intaso prestazionale è realizzato con sabbia quarzifera mentre quello prestazionale è in granuli di gomma SBR nobilitato. Questo manto artificiale, oltre a consentire una qualità di gioco sempre costante su tutta la superficie, è agibile con ogni condizione atmosferica e per tutto il tempo che necessita; quindi senza limitazione di tempo e soprattutto con costi di manutenzione ridottissimi.
Campo a 11 Composizione: 100% polietilene Altezza filo: 62 mm Colore: verde bicolore
Intaso prestazionale dei due campi Composizione: granulo di gomma SBR nobilitato
Impianto drenante Sistema geodreno: Italdreni srl Intaso di stabilizzazione dei due campi Sabbia quarzifera
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Campi in erba artificiale al Centro Sportivo di Collecchio (Pr)
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36 pubblicazione: TE17 ottobre/dicembre 2010
i primi anni
Grottaferrata (Roma) Campo di calcio a 11 ASD Vivace Grottaferrata
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A fine anno 2009 è stato inaugurato il nuovo manto erboso dello stadio "Degli Ulivi". Il percorso per il raggiungimento dell'obiettivo parte con la decisione, da parte dell'Amministrazione Comunale, di trasformare l'esistente terreno in terra battuta del campo di calcio con l'adozione di un manto in erba sintetica. La soluzione è stata scelta con molta determinazione dall'Amministrazione, dopo aver considerato vantaggioso per le realtà sportive locali, detta trasformazione. L'erba artificiale infatti avrebbe consentito di giocare sul verde, in qualsiasi condizione at-
mosferica, con rimbalzi regolari e quindi con il gesto tecnico che viene premiato rispetto alla casualità del rimbalzo sulla terra battuta. Nella redazione del progetto esecutivo, è stato eseguito un piano quotato, che ha permesso di fissare il posizionamento del campo da calcio in modo da avere delle fasce di rispetto (campo di destinazione lato lungo e lato corto) conformi al regolamento. Essendo un campo esistente si è proceduto all'esecuzione di uno scavo del cassonetto su tutta la superficie del terreno di gioco; da sondaggi effettuati
di Pietro Chianchiano
37 scheda riassuntiva
Committente: comune di Grottaferrata (Roma) Progetto e direzione lavori: arch. Roberto Buccione Importo delle opere: euro 563.531,44 Inizio lavori: 31 luglio 2007 Fine lavori: 20 giugno 2008
si è verificata la presenza di una massicciata di buona qualità e pertanto si è utilizzata come base sulla quale, previa posa di geotessile steso sul fondo dello scavo, si è realizzato il sistema drenante. Si è quindi proceduto alla corretta realizzazione del sottofondo idoneo alla successiva posa dell'erba artificiale. Il manto di ultima generazione è costituito da fibre in polietilene di 45 mm, antiabrasive ed estremamente resistenti all'usura, con speciale trattamento anti UV, tessute su supporto drenante in polipropilene rivestito in lattice di gomma imputrescibile.
Il filato, del tipo monofilamento, è progettato e realizzato con speciale processo di fibrillazione controllata per ottenere singoli filamenti di dimensione costante. L'intaso è stato realizzato con granulo colorato, termoplastico ad alta compatibilità ecologica, riciclabile 100%, a resilienza controllata per garantire le prestazioni sportive, la sicurezza e la salvaguardia degli atleti. Il tutto naturalmente eseguito in conformità delle disposizioni FIGC-LND. A completamento del campo è stato previsto un impianto di irrigazione automatico.
Caratteristiche del manto erboso e dell'intaso Composizione e tipologia: fibrillato aperto Altezza filo: 45 mm Intaso prestazionale Tipologia: granulo termoplastico ad alta compatibilità ecologica riciclabile 100% Quantità impiegata: 17 kg/mq
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Campo sportivo comunale via degli Ulivi, Grottaferrata
38 pubblicazione: TE19 aprile/giugno 2011
i primi anni
Mascalucia (CT) Centro sportivo “Torre del Grifo Village” Calcio Catania
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Il nuovo centro sportivo del Catania Calcio denominato “Torre del Grifo Village”, nasce alle pendici dell’ Etna in territorio di Mascalucia a pochi chilometri da Catania. Negli edifici e nelle strutture che lo compongono si svolgerà la vita della società sportiva nei prossimi decenni; essi occupano un’ area di circa 130.000 mq e sono stati dislocati cercando di rendere minimo l’impatto ambientale e paesaggistico. Ben quattro sono i campi a disposizione degli atleti rossazzurri. Due sono tradizionali (il n. 3 e il 4), vale a dire che hanno un manto in erba naturale e sono
stati realizzati con il sistema delle zolle prevegetate. Gli altri due (il n. 1 e il 2) sono invece in erba artificiale di ultima generazione e quindi altamente tecnologici, ma diversi fra loro. Infatti sono realizzati con due diversi sistemi di erba sintetica, prodotti da due diverse aziende italiane. Entrambi sono però conformi a quanto disposto dalle vigenti normative nazionali e internazionali (FigcLnd e Fifa). Il campo numero 1 ha un sistema di erba artificiale da 60 mm realizzata con monofilo dritto in polietilene antiabrasivo lubrificato di colore verde, resistente ai raggi UV ed ancorato ad un
di Maria Carbone
39 scheda riassuntiva Colore: verde bicolore Geocomposito per il drenaggio planare: Italdreni srl
Committente: Calcio Catania spa Progetto e D.L.: Studio Associato di Ingegneria Stancanelli – Russo, dott. ing. Emanuele Stancanelli
Intaso di stabilizzazione Composizione: sabbia silicea naturale essiccata, forma del grano arrotondata
Campo artificiale n. 1 caratteristiche del manto Composizione filato: 100% polietilene Struttura: monofilo diamond dritto Altezza del filo: 60 mm
Intaso prestazionale Produttore: Pentaplast srl Nome commerciale: Fun Rubber Tipologia: granulo sbr nobilitato Colore: verde
primario multistrato speciale, rinforzato sul lato inferiore con uno specifico lattice resistente all'acqua, imputrescibile e drenante. L'intaso di stabilizzazione è realizzato con sabbia silicea naturale essiccata con forma del grano arrotondata. L'intaso prestazionale è in granulo di gomma SBR incapsulato di colore verde. Il sintetico del campo numero 2 è invece realizzato con fibre monofilo in polietilene antiabrasivo, sagomate ad "esse". In pratica, per mezzo di un'apposita filiera si ottiene un filo sagomato il quale, grazie alle nervature prodotte dalle doppie curve della esse, consente l'istanta-
neo ritorno delle fibre in posizione verticale dopo il calpestio. Il manto poggia su un tappeto drenante che costituisce un'intercapedine di circa un centimetro, entro la quale l'acqua scorre evitando ogni ristagno a livello superficiale. L'intaso prestazionale è costituito da granulo organico con fibre vegetali. L'intaso di stabilizzazione è in sabbia quarzifera. In entrambi i campi è stato realizzato un impianto di drenaggio orizzontale a geodreno. Gli atleti del Calcio Catania hanno quindi la possibilità di allenarsi su diversi tipi di fondo: da quello classico in erba naturale a quelli sintetici di ultimo tipo.
Campo artificiale n. 2 caratteristiche del manto e dell'intaso prestazionale Produttore: Italgreen spa Nome commerciale: 62 Lesmo Geofill N Leonardo Composizione filato: 100% polietilene Struttura: monofilo sezione a "esse" Altezza del filo: 60 mm Colore: verde tricolore Sottotappeto, materassino elastico drenante: Leonardo D 10 Intaso prestazionale: Geofill, materiale
naturale in granuli organici Geocomposito per il drenaggio planare: Italdreni srl Intaso di stabilizzazione Composizione: sabbia silicea Il sistema 62 Lesmo Geofill N Leonardo è omologato Lnd e certificato Fifa 2 Star Foto di Filippo Galtieri
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Centro sportivo Torre del Grifo Village, Mascalucia (Ct)
42 pubblicazione: TE21 ottobre/dicembre 2011
non solo calcio
Reggio Emilia Campo da Hockey “Balestri/Gambini” ASD Città del Tricolore
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Al Balestri Gambini di Reggio Emilia, il manto in erba sintetica vi era già da diciotto anni. E' infatti tra i primissimi stadi italiani di hockey su prato ad aver adottato il tappeto artificiale. Nel 2011, visto che ormai il vecchio tappeto aveva fatto il suo tempo, si è provveduto al suo rifacimento, installando un nuovo manto di ultima generazione. Il risultato estetico è perfetto anzi bellissimo e l'utilizzo ottimale. Il nuovo campo viene utilizzato per incontri di serie A1, A2 e serie B. E' inoltre utilizzato dalle scuole per l'educazione fisica outdoor e per l'allenamento da altre compagini di football americano, calcio e calcetto. Il sottofondo è colato in opera,
una tecnica che pochissime aziende in Italia sono in grado di fare per l’hockey. Questo consente di ottenere campi dalla perfetta planarità, ovviamente fondamentale per giocare con una pallina così piccola che viaggia anche a 150 Km/h. Inoltre l’erba sintetica consente un elevato grado di elasticità che non sacrifica le articolazioni. Nella prima esecuzione, nel 1994, era stato posato il materassino ed era già una innovazione importante allora, ma il colato in opera è decisamente meglio. Il manto è polivalente, un misto fra campi in sabbia e in acqua. L’intaso è in sabbia e questo consente di utilizzarlo anche dalle scuole alla mattina o dal calcio e dal football ameri-
di Pietro Chianchiano
43 scheda riassuntiva Rifacimento manto erboso artificiale campo Balestri/Gambini di Reggio Emilia Committente e proprietario: Provincia di Reggio Emilia Costo dell'intervento sostenuto da: società Asd Città del Tricolore Gestore dell'impianto: Asd Città del Tricolore
Caratteristiche del manto Composizione: 100% polietilene Struttura: monofilo singolo estruso Altezza del filo: 25 mm Colore: verde
nante e il materassino elastico, colato in opera e composto da granuli di gomma SBR e resina poliuretanica speciale. Quest'ultimo conferisce al tappeto erboso artificiale una maggiore elasticità. Infine il manto, posato sul materassino elastico con tecnica di cucitura in loco, è di colore verde, realizzato in polietilene con fibra monofilo singolo estruso di altezza totale 25 mm su supporto primario in polipropilene. Per l'intaso è stata utilizzata sabbia silicea in quantità idonea. Il campo è stato dotato di un nuovo impianto di irrigazione.
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cano, ma quando si gioca l’hockey viene bagnato con 8 irrigatori che fanno depositare la sabbia verso il basso scoprendo la parte superiore del pelo del manto (circa 3 mm) dando una elevata scorrevolezza alla pallina e uniformità di rotolamento. Quasi un campo in acqua. L’impianto in questo modo lavora praticamente dalle 8 di mattina alle 23 di sera nei giorni feriali e al sabato e domenica viene utilizzato per le partite ufficiali delle nostre 9 squadre”. Per la posa del nuovo manto in erba sintetica, si è innanzitutto proceduto con la rimozione del vecchio tappeto. Quindi è stato sistemato, solo dove necessario, il sottofondo esistente sul quale è stato realizzato l'asfalto dre-
Impresa esecutrice dei lavori: Vaneton srl
non solo calcio
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pubblicazione: TE27 aprile/giugno 2013
Roma – Campo da hockey su prato Federazione Italiana Hockey
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La Federazione Italiana Hockey sta studiando, da tempo, le modalità per istituire una Accademia dell’Hockey destinata alle nazionali giovanili; a Roma alle strutture già esistenti come l’Acqua Acetosa, e Tre Fontane si aggiunge oggi l’impianto di Via Avignone, trasformato da campo di calcio a sintetico per l’hockey. Il campo rettangolare è lungo 91,40 m. e largo 55,00 m. più fasce di rispetto. La pavimentazione è in erba sintetica denominata ”non intasata o ad acqua”, pavimentazione ideale per l'hockey: infatti migliora le prestazioni di gioco in quanto non è una superficie abrasiva per la mazza, la palla e la pelle. Il campo è essenziale
che venga innaffiato ad ogni partita sia per la corretta manutenzione della superficie sia per l’incolumità dei giocatori. La base e il sottofondo sul quale viene posata l'erba artificiale deve essere correttamente progettato e realizzato. Subito sopra al terreno naturale viene steso uno strato di inerte graduato, coperto da materiale bituminoso che a sua volta accoglie lo strato elastico detto "shock-pad" ed infine viene posato il manto erboso sintetico. La segnaletica è eseguita con strisce intarsiate del medesimo prodotto. Il manto viene cucito e fissato con collante specifico in punti uniformemente distribuiti sulla superficie del campo al sottomanto precedentemen-
di Cesare Lino
45 scheda riassuntiva Sostituzione manto in erba sintetica campo hockey via Avignone, Roma
Il sistema è omologato dalla Federazione Italiana Hockey
Committente: Federazione Italiana hockey Progettista: arch. Flavia Chiarello
Foto Bruno Grillini per Tsport / Tutterba
te fissato al sottofondo. La pendenza del campo è realizzata per un corretto smaltimento delle acque meteoriche. Il drenaggio deve garantire il necessario smaltimento delle acque meteoriche garantendo nel contempo, la permeanza di uno strato superficiale di acqua omogenea su tutto il campo. L'impianto di innaffiamento consente un apporto di acqua sul campo di 2 litri/mq in un’ora, Inoltre, è stato realizzato un sistema di accumulo e di pompaggio idonei, per un utilizzo medio di circa 30.000 litri. È necessario infatti effettuare l’irrigazione del campo in 8 minuti durante ogni intervallo (di durata di 10 minuti). Il manto erboso, omologato e
conforme ai requisiti di prima categoria A1 stabiliti dalla Federazione Italiana Hockey su prato inclusa fascia di rispetto, è in erba sintetica tipo monofilo, altezza totale 17mm, di colore blu (la segnaletica colore bianco e la fascia di rispetto colore viola) ad alta resistenza e con trattamento ai raggi U.V. Questo sistema grazie alla struttura della fibra consente un ottimale controllo della palla, una elevata velocità, un basso coefficiente di attrito con un buon grip sia sull'asciutto che sul bagnato e un basso consumo di acqua. Sono infatti sufficienti circa 8 metri cubi per gara.
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Caratteristiche del manto Struttura: monofilo Altezza totale del filo: 17 mm Colore: blu
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