T S P O R T
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impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano
N O V E M B R E D I C E M B R E 2 0 1 1
anno XXXVI - NOVEMBRE DICEMBRE 2011 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n째 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 10,90
ISSN 1121-6913
international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing
with english abstract
Š Tsport mktg e adv
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sommario contents
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ANNO/YEAR XXXVI - NOVEMBRE-DICEMBRE / NOVEMBER-DECEMBER 2011
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Bruno Grillini Opinione / Viaggio in Europa Opinion / A trip through Europe
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Joseph Wolfe Stadi per pallamano e per pallacanestro a Londra / Il fascino dei nuovi impianti per Londra 2012
(Make Architects con PTW)
Handball and basketball arenas in London / The appeal of new venues for London 2012
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Bruno Marabotto Avvenimenti / La prima nel teatro della Vecchia Signora
(Studio Shesa, Studio GAU)
Events / Première at the theatre of the "Old Lady"
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Nico Veglio Centro natatorio a Torino / Dentro e fuori, la rivoluzione di un impianto
(Studio SdiA Architetto Paolo Pettene)
Swimming centre in Turin / A revolutionary facility, both inside and outside
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Pietro Chianchiano Pista di atletica a Milano / Diventa azzurra una storica pista milanese (Ufficio tecnico MilanoSport) Athletics track in Milan / Historic Milan track turns light blue
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Maria Carbone Ampliamento di un centro natatorio a Genova / Una palestra per la piscina
(Studio TEC)
Expansion of a swimming centre in Genoa / A gym for the swimming pool
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Maurizio Bradaschia Arredo urbano / Una piazza a Monteiasi
(arch. Maurizio Bradaschia)
Urban decor / A town square at Monteiasi
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Peter Kia Coperture per impianti sportivi a Baku / Strutture italiane nella cittĂ del Mar Caspio
(P.M.Engineering)
Roofing for sporting facilities in Baku / Italian structures in the city on the Caspian Sea
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Bea Rispoli Impianto natatorio a Ovada / Apri e chiudi: si nuota estate e inverno (geom. Gianluigi Parodi, arch. Simona Ciossani) The roof structure of a public swimming pool at Ovada / Open and close: to swim in summer and winter
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Presa diretta / Top gear Ad Arco, in Trentino, il Campionato del Mondo di Arrampicata / World Championship of Rock Climbing at Arco, in the Region of Trentino - a cura di/by
Angelo Seneci
sommario contents
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Riccardo Consoli Piscina comprensoriale a Nepi / Disegno semplice, tecnologia appropriata
(archh. Bruno Giovanale, Roberto Capuani)
Swimmingpool at Nepi / Simple design, appropriate technology
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Erminio Sinigaglia Tecnica / Indicazioni per la scelta delle zolle prevegetate Technics / Advice on the selection of grass sods.
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Tommaso Empler, Matteo Clemente Progettare l’accessibilità / Cantieri edili e stradali ed universal design - Seconda parte Planning accessibility / Building sites, road works and universal design - Second part
103
L’appalto pubblico / Istruzioni per l’uso a cura di/by B.G. Project financing: il punto
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Stefano Longhi Impianti etici / impianti sostenibili Avanguardie e performance solari
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Tscuola a cura di/by Stefania Farina Quali i compiti dei docenti nell'era della sconfinata comunità "glocal"? / What are a teacher's tasks in the era of the infinite "glocal" community?
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Sandro Rizzoni Sport e autonomie locali Manovra finanziaria, psicologia, contributo di solidarietà, sport e comuni - Seconda parte
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L'erba sintetica conquista gli stadi italiani Synthetic turf takes over Italy's stadiums - a cura di/by Redazione Tecnica
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Produzione / Production - a cura di/by M.C. Notizie / News - a cura di/by C.F. Regioni province comuni / From the municipalities - a cura di/by Pietro Chianchiano, Sabina Orrico Schede tecniche / Technical cards Federazioni e leghe: 12.1 - Uefa
Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 – 20162 Milano Tel. (+39) 026 438 282 - 026 6107 116 fax (+39) 026 4749 554 www.tsport.it E-mail: info@tsport.it
In copertina / Cover: Torino: stadio / stadium Torino: centro natatorio / swimming centre Milano: pista di atletica / athletics track
opinione Viaggio in Europa A trip through Europe Ci troviamo, come ogni due anni, ad attraversare l'Europa per incontrare a Colonia operatori del settore e "tastare il polso" della situazione oltre i nostri confini. Certo questa volta aleggiano sul Continente seri timori e incerte prospettive, nel momento in cui siamo al decennale dell'introduzione della moneta unica, e non tocca a noi fare un bilancio dei risultati economici ottenuti in questi dieci anni dai Paesi partecipanti. Dato che non facciamo gli economisti di professione, cerchiamo dunque di guardare i fatti, e restare nel nostro terreno di gioco. Il 2012 vede grandi eventi sportivi con l'Europa protagonista: il campionato europeo di calcio 2012, o UEFA EURO 2012, quattordicesima edizione del torneo di calcio continentale per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dall'UEFA, la cui fase finale si svolgerà in Polonia e Ucraina dall'8 giugno al 1 luglio; mentre a Londra si terranno i Giochi della XXX Olimpiade dal 27 luglio al 12 agosto 2012. Citando dati riportati da Luca Pancalli, vicepresidente del CONI, in un recente intervento alla Bocconi, Il 60% della popolazione europea pratica attività motorie e le società sportive, nell'UE, sono circa 700 mila. A livello mondiale, tutto ciò che è connesso alle attività sportive assume un valore che è pari al 2% del Pil, percentuale che raggiunge il 3,7% se si considera solo l'Europa. Una bella potenzialità per il nostro settore, ed una chance in più per l'economia del Continente. Peccato che l'identità europea, a prescindere dalla moneta, sia ancora un mito: anche lo sport, che tanti animi è in grado di mobilitare, è ben lungi dal costituire un collante, anche per la carenza di vedute da parte di Bruxelles. Come ricordato nei documenti che il Dipartimento di Politica, Istituzioni, Storia dell'Università di Bologna raccoglie su questo tema, "se si eccettua la Ryder Cup, il trofeo di golf conteso nella biennale sfida fra Europa e Stati Uniti, non ci sono altri avvenimenti istituzionalizzati, in cui scende in campo una selezione europea, né si è ancora visto un atleta che si dichiara europeo invece che italiano, greco o tedesco". Dieci anni fa, vigilia dell'Euro, notavamo (su Tsport 222) a Colonia l'invasione dei visitatori asiatici, provenienti dal vicino e dall'estremo oriente; pochi anni dopo, molti di loro li abbiamo trovati come vicini di stand e potenziali concorrenti; e dunque, viste le premesse, cosa sarà, nel prossimo futuro, dell'Europa?
As happens every two years, we find ourselves travelling through Europe to meet up with other operators in the sector in our attempt to "get to know the score" over the border. There are certainly well-founded fears and gloomy prospects hovering over the Continent. Moreover, a decade has gone by since the single currency was first introduced and no one dares take stock of the economic results obtained in the past ten years by the Euro countries. But since it is not our job to analyze the economy, let's just stick to the facts and play on safe ground. The year 2012 will welcome in some great sporting events with Europe playing a protagonist role: The European Soccer Championship 2012, or UEFA EURO 2012, the fourteenth edition of the European tournament for leading National football teams organized by UEFA, whose final round will take place in Poland and Ukraine from 8 June to 1 July, while London will host the Games of the XXX Olympiad from 27 July to 12 August 2012. To quote the figures reported by Luca Pancalli, Vice President of CONI, in a talk he gave recently at the Bocconi University, 60% of the European population practises some form of physical activity and there are around 700,000 sports associations in the EU. On a worldwide basis, all sports activity-related business represents a value equivalent to 2% of the GDP, a percentage that rises to 3.7% if we only consider Europe. A great potential for our sector and another opportunity for the European economy. What a shame that the concept of European identity, currency apart, is still no more than a myth: even sports with their capacity to inspire mass participation, are far from being a uniting factor, also due to a lack of vision in Brussels. As we are reminded in the papers put together on this topic by the Department of Politics, Institutions and History of Bologna University, "with the sole exception of the Ryder Cup, the golf trophy disputed in the biennial challenge between Europe and the United States, there are no other official events in which a European team competes, and neither have we ever heard an athlete declare that he is European rather than Italian, Greek or German". Ten years ago, on the eve of the introduction of the Euro, at Cologne we noted (on Tsport 222) the invasion of Asian visitors from Middle and Far Eastern countries; just a few years later, we encounter many of these as our potential competitors in neighbouring booths; so, in view of the present context, what will become of Europe in the near future?
Bruno Grillini
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stadi per pallamano e per pallacanestro a Londra (UK)
Il fascino dei nuovi impianti per Londra 2012
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ontinua a ritmo serrato la realizzazione degli impianti che ospiteranno le attese Olimpiadi di Londra. Dopo il velodromo (Tsport 280) presentiamo la Handball Arena, dove si
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giocheranno gli inusuali tornei di pallamano, pentathlon moderno e goalball e la Basketball Arena, struttura provvisoria che al termine dei Giochi verrĂ smantellata e riutilizzata altrove.
Handball Arena La "London 2012 Handball Arena" è il terzo impianto completato, in ordine di tempo. La costruzione dell'Arena, destinata a ospitare 6.500 spettatori, era cominciata
nel luglio 2009. L'impianto si caratterizza per il rivestimento in rame, la particolare illuminazione naturale, ed i sedili multicolori, di cui la fila piÚ bassa è retrattile. Gli eventi che si terranno in
Il palazzetto provvisorio per la pallacanestro; in alto, l'impianto per la pallamano.
The temporary Basketball Arena; above, the Handball Arena.
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Le gare che si giocheranno nella Handball Arena Handball: due squadre di sette giocatori palleggiano e si passano un piccolo pallone sintetico o in pelle usando solo le mani. Lo scopo è di segnare una rete attraverso la difesa del portiere. Vince la squadra che segna più reti. Modern Pentathlon: gli atleti gareggiano in cinque diversi sport. L'ordine in cui si svolgono le prove parte dalla scherma, poi il nuoto, l'equitazione e la combinata corsa/ tiro al bersaglio. I punti sono assegnati in base alle qualificazioni ottenute da ciascun atleta in ognuna delle prove. Goalball: è giocata da due squadre di tre atleti non vedenti in un campo di volley indoor. Lo scopo è di segnare reti nella porta della squadra avversaria. I giocatori avversari tentano di bloccare la palla con i loro corpi.
In alto, la Handball Arena nel cantiere di Londra 2012. A sinistra, pianta dell'Arena; sotto, sezione trasversale. Nella doppia pagina a lato, scorci e dettagli dell'interno dell'Arena. Nell'ultima colonna, sono visibili i tubi solari, che catturano la luce attraverso i lucernari (in alto) e la riflettono all'interno (sotto). Above, the Handball Arena in the yard of London 2012. Left, plan of the Arena; below, cross section. In the double page, views and details of the interiors. In the farthest column, the solar pipes can be seen, that catch light through the skylights (above) reflecting it into the hall (below).
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Le gare che si giocheranno nella Handball Arena Handball: due squadre di sette giocatori palleggiano e si passano un piccolo pallone sintetico o in pelle usando solo le mani. Lo scopo è di segnare una rete attraverso la difesa del portiere. Vince la squadra che segna più reti. Modern Pentathlon: gli atleti gareggiano in cinque diversi sport. L'ordine in cui si svolgono le prove parte dalla scherma, poi il nuoto, l'equitazione e la combinata corsa/ tiro al bersaglio. I punti sono assegnati in base alle qualificazioni ottenute da ciascun atleta in ognuna delle prove. Goalball: è giocata da due squadre di tre atleti non vedenti in un campo di volley indoor. Lo scopo è di segnare reti nella porta della squadra avversaria. I giocatori avversari tentano di bloccare la palla con i loro corpi.
In alto, la Handball Arena nel cantiere di Londra 2012. A sinistra, pianta dell'Arena; sotto, sezione trasversale. Nella doppia pagina a lato, scorci e dettagli dell'interno dell'Arena. Nell'ultima colonna, sono visibili i tubi solari, che catturano la luce attraverso i lucernari (in alto) e la riflettono all'interno (sotto). Above, the Handball Arena in the yard of London 2012. Left, plan of the Arena; below, cross section. In the double page, views and details of the interiors. In the farthest column, the solar pipes can be seen, that catch light through the skylights (above) reflecting it into the hall (below).
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Stadi per pallamano e per pallacanestro a Londra (UK)
London 2012 Handball Arena Committente: Olympic Delivery Authority (ODA) Progetto: Make Architects con PTW Ingegneria: Arup London 2012 Basketball Arena Committente: Olympic Delivery Authority (ODA) Progetto: Sinclair Knight Merz con Wilkinson Eyre e KSS
In alto vista aerea della Basketball Arena; sopra, dettagli dell'interno con le tribune nere e arancioni. Nella pagina centrale, piante del livello inferiore e (in grande) del livello tribune. Nell'ultima pagina a destra, due sezioni della Basketball Arena e un dettaglio del traliccio strutturale.
questo impianto comprendono le fasi preliminari maschili e femminili e i quarti di finale femminile delle gare di pallamano, la scherma all'interno del pentathlon moderno, e il goalball (in italiano "palla rotante" o "pallarete"), una disciplina per ipovedenti in programma durante i giochi paralimpici. L'impianto è stato progettato e costruito avendo come obiettivo prioritario la sostenibilità ambientale: il rivestimento in rame ha un elevato contenuto di materiale riciclato, mentre il campo di gioco può essere illuminato naturalmente attraverso 88 "tubi" solari posti sulla
Top, aerial view of the Basketball Arena; above, details of the interiors with the black/orange seats. In the middle page, plans of the lower level and (biggest) the grandstands level. In the farther right page, two sections of the Basketball Arena and a detail of the truss structure.
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copertura, che consentono un risparmio energetico annuale anche del 40 per cento ed una illuminazione maggiore rispetto a luci convenzionali di simile dimensione. Durante le riprese televisive o in caso di tempo atmosferico avverso, il sistema può essere disattivato facendo subentrare l'illuminazione elettrica. L'impiego dell'acqua nell'Arena è anch'esso soggetto a un risparmio intorno al 40 per cento grazie a un sistema di raccolta delle acque meteoriche che rifornisce i servizi igienici e altri sistemi non potabili. Dopo i Giochi, la capienza dell'Arena sarà aumentata
Stadi per pallamano e per pallacanestro a Londra (UK)
London 2012 Handball Arena Committente: Olympic Delivery Authority (ODA) Progetto: Make Architects con PTW Ingegneria: Arup London 2012 Basketball Arena Committente: Olympic Delivery Authority (ODA) Progetto: Sinclair Knight Merz con Wilkinson Eyre e KSS
In alto vista aerea della Basketball Arena; sopra, dettagli dell'interno con le tribune nere e arancioni. Nella pagina centrale, piante del livello inferiore e (in grande) del livello tribune. Nell'ultima pagina a destra, due sezioni della Basketball Arena e un dettaglio del traliccio strutturale.
questo impianto comprendono le fasi preliminari maschili e femminili e i quarti di finale femminile delle gare di pallamano, la scherma all'interno del pentathlon moderno, e il goalball (in italiano "palla rotante" o "pallarete"), una disciplina per ipovedenti in programma durante i giochi paralimpici. L'impianto è stato progettato e costruito avendo come obiettivo prioritario la sostenibilità ambientale: il rivestimento in rame ha un elevato contenuto di materiale riciclato, mentre il campo di gioco può essere illuminato naturalmente attraverso 88 "tubi" solari posti sulla
Top, aerial view of the Basketball Arena; above, details of the interiors with the black/orange seats. In the middle page, plans of the lower level and (biggest) the grandstands level. In the farther right page, two sections of the Basketball Arena and a detail of the truss structure.
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copertura, che consentono un risparmio energetico annuale anche del 40 per cento ed una illuminazione maggiore rispetto a luci convenzionali di simile dimensione. Durante le riprese televisive o in caso di tempo atmosferico avverso, il sistema può essere disattivato facendo subentrare l'illuminazione elettrica. L'impiego dell'acqua nell'Arena è anch'esso soggetto a un risparmio intorno al 40 per cento grazie a un sistema di raccolta delle acque meteoriche che rifornisce i servizi igienici e altri sistemi non potabili. Dopo i Giochi, la capienza dell'Arena sarà aumentata
fino ad accogliere 7.500 spettatori, in quanto diventerà un palazzetto multifunzionale per l'uso della comunità, per allenamenti sportivi ed eventi diversi. La fila retrattile delle sedute consentirà di svolgere all'interno le attività più diverse, dalle competizioni internazionali a sport per tutti come la pallacanestro, la pallamano, il badminton, la
boxe, le arti marziali, il tennis da tavolo e il volley. È anche previsto un centro fitness con spogliatoi e caffetteria per l'uso della comunità. Entro l'anno, sulla piazza dell'Handball Arena Park sarà realizzata una scultura permanente da parte dell'artista di fama internazionale Monica Convincing, installazione che formerà la parola "RUN" (corri).
Basketball Arena Il quarto impianto completato nel Parco Olimpico, a più di un anno dall'inizio dei Giochi, è la "London 2012 Basketball Arena". Si tratta di una delle più grandi attrezzature temporanee mai usate per un'Olimpiade o una Paralimpiade, e sarà smantellata dopo i Giochi per essere impiegata altrove.
Handball and basketball arenas in London (UK) The appeal of new venues for London 2012 Handball Arena The London 2012 Handball Arena became the third venue on the Olympic Park to be structurally completed. Construction star ted on the 6,500-capacity arena in July 2009. The venue includes unique copper cladding, natural lighting shafts and multicoloured seating, of which the lower tier is retractable. Events to be staged at the venue include the men's and women's preliminar y stages and the women's quar ter finals for the Handball competition, the Fencing discipline of the Modern Pentathlon, and Goalball during the Paralympic Games. The venue was designed and built with sustainability as a priority; the copper cladding has a high recycled content, while the field of play can be naturally lit through 88 rooftop sun-pipes, achieving annual energy savings of up to 40 per cent and greater illumination than similar sized conventional lights. During television broadcasting or poor weather, the system can be switched off to allow for electrical lighting to be used. After the Games, capacity at the arena will be increased to accommodate up to 7,500
spectators as it becomes a multi-use venue for community use, athletic training and events. Basketball Arena The Basketball Arena is one of the largest temporar y venues ever used for an Olympic and Paralympic Games and will be dismantled after the Games to be reused elsewhere. Initial works on site began in October 2009, with work to erect the 1,000-tonne steel frame star ting in March 2010. The 12,000 black and orange seating are designed to represent the colours of a basketball. Venue is 35 metres high (as high as the Tate Modern) and longer than a football pitch at 115 metres long. During the Games the exterior will act as a canvas for an ar tistic and innovative lighting design. Venue facilities including lifts, toilet blocks, corridors and VIP access rooms installed beneath venue seating frame. After the Games the venue will be dismantled by the contractors which built and own the temporar y elements, with the option of potentially using elements of the arena at other UK and overseas events.
Operai al lavoro all'intradosso della Handball Arena, tra luci naturali e luci elettriche.
Workers under the ceiling of the Handball Arena, among natural and electrict lights.
I lavori sono iniziati nell'ottobre 2009, e nel marzo 2010 sono state innalzate le 1000 tonnellate d'acciaio della struttura. Le dodicimila sedute nere e arancioni sono state collocate secondo un progetto che rappresenta il disegno e i colori di un pallone da basket. La costruzione è alta 35 metri elunga 115 (più di uncampo da calcio). La struttra metallica è rivestita con una membrana di 20.000 metri quadrati di PVC bianco riciclabile, distesi su tre diverse variazioni di pannelli arcuati. Durante i Giochi l'esterno sarà come una tela per un artistico ed originale progetto di illuminazione. Le attrezzature dell'impianto comprendono ascensori, blocchi di servizi igienici, corridoi e stanze VIP ricavate sotto le tribune. Completati i lavori, come per ogni impianto la costruzione passa dall'ODA (Olympic Delivery Authority) al comitato organizzatore di London 2012 (LOCOG) che ne compelta l'alelstimento per i primi test event: già in agosto, l'impianto ha ospitato il London International Basketball Invitational, con sei squadre nazionali provenienti da Gran Bretagna, Australia, Cina, Croazia, Francia e Serbia. Per le Olimpiadi, l'Arena ospiterà i preliminari di basket e i quarti di finale femminili, oltre ai quarti di finale maschili di pallamano, e tutte le semifinali e finali. Per le Paralimpiadi saranno disputate le gare di basket e rugby su sedia a rotelle. Dopo i giochi, come si è detto, l'impianto sarà smantellato dagli stessi appaltatori ai quali è data l'opzione di utilizzare gli elementi della costruzione in altre località nel Regno Unito o all'estero. Joseph Wolfe
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avvenimenti
La prima nel teatro della Vecchia Signora opo averne visto il progetto su queste pagine appena due anni fa, assistiamo oggi all'inaugurazione del primo stadio italiano di proprietà, la nuova "casa" della Juventus. Bruno Marabotto ha colto per noi le sensazioni e le emozioni della serata inaugurale.
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In una splendida serata torinese, in questo caldo settembre, mi avvio verso il nuovo stadio della Juventus nel quadrilatero, strada Altessano, via Druento, corso Grande Torino e Corso Ferrara. Il caos e gli ingorghi di macchine sono quelli delle grandi occasioni, per fortuna a piedi raggiungo velocemente l'ingresso. Dovevo visitare il cantiere nella sua fase attiva, ma per un motivo o per un altro non ero riuscito ad andare. Meglio così, la sorpresa sarà totale. Il luogo lo conosco bene perché a partire dal 2001 è stato la sede del mio lavoro quasi quotidiano: noi come comune di Torino siamo subentrati nella manutenzione ordinaria e straordinaria e dal 2001 fino al termine della vita del vecchio delle alpi questo luogo per me è diventato molto familiare. Adesso il vecchio delle alpi non c'è più e al posto è sorto questo modernissimo stadio che non ha ancora un nome ma
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Events / Première at the theatre of the "Old Lady" Having seen the design project on these pages but two years ago, we witness today the inauguration of the first stadium in Italy to be owned by a soccer club, the new "home" of Juventus. Bruno Marabotto has captured us for the impressions and the emotions of the opening night. In the technical appendix, we summarise some of the technical features of the new stadium. The outline of the new roof and the cur ved shell enclosing the uppermost rows of seats emerge in ever y vista, in ever y direction, and so do the tall suspension towers on the nor th and south sides that are adorned with the tricolour in celebration of the 150th anniversar y of the unification of Italy. The stadium can accommodate over 40.000 spectators, all of them seated at a shor t distance from the field, in optimal visibility conditions, with the tur f extending from the field all the way to the feet of the bleachers. The outer shape of the new stadium is defined by an uninterrupted sur face made from cur ved aluminium laminas, forming a veritable light "skin" that conceals almost entirely the regular structure of
the bleachers within. This metal cover links seamlessly with the roof, which is also par tly transparent and has a cur ved shape; at the bottom it links with a ver tical band that ser ves as an uninterrupted screen providing information and can be used to display luminous effects and ever-changing projections. The high quality standards specified by Juventus and achieved by the project make this stadium into one of the major facilities operated by the European soccer clubs. Special care went into the choice of ad hoc structural and technical solutions with a view to optimising construction costs: this made it possible to attain a fine balance between the luxur y of the rooms and bleachers reser ved for VIPs and journalists, the functionality of the zones intended for players and referees, and the straightfor ward design of the areas for the public a large, reflecting a harmonious structural approach.
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conosciamo bene il nome dell'inquilino: si tratta della casa della vecchia signora come è soprannominata la Juventus. Sono le 18,30 di giovedì 8 settembre e varco i cancelli del nuovissimo Juventus football club e già il logo all'ingresso è molto diverso da "delle alpi" o "stadio olimpico" e fa percepire che ci troviamo nello stadio di una società sportiva dove tutto, dagli arredamenti agli altri elementi ci parlano di questa vecchia e gloriosa società riconosciuta per le strisce bianconere e che ha contribuito a scrivere la storia del calcio nell'ultimo secolo. Entro, ogni particolare è stato curato con una precisione maniacale e si percepisce l'atmosfera della "prima". Gli attori sono in parte sul palco e in parte devono ancora arrivare: i tifosi sono già assiepati nei circa 40.000 posti a sedere coperti, si sentono già i cori, si vedono gli striscioni i giocatori non si vedono ancora ma faranno il loro ingresso durante lo spettacolo e non ci saranno solo i titolari ma tutte le vecchie glorie di questa società : da Sentimenti 4° a Boniperti fino a Del Piero e Pirlo e ad alcuni giovani della primavera che entreranno a giocare durante la partita . Perché in questo luogo gli attori saranno i giocatori, ma anche i tifosi, i giornalisti, i tecnici e il personale che consentirà lo svolgersi delle partite. Lo stadio è bello ed è proprio lo stadio per il calcio: il campo è a pochi metri, non ci sono più le vecchie panchine che sono sulle gradinate come in altri stadi di moderna concezione, la vicinanza ai giocatori e tra i tifosi è molto più
In questa pagina, e nella pagina iniziale, momenti della serata inaugurale del nuovo Stadio (foto B.Marabotto). Nella pagina a lato, in alto, vista esterna (foto La Presse). In basso, rendering di progetto.
In this page, and in the opening page, moments of the inauguration ceremony (ph. B.Marabotto). Left page, above, exterior view (ph. La Presse). Below, project rendering.
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Lo stadio, com'è Il profilo della nuova copertura ed il guscio curvato di rivestimento esterno delle gradinate più alte emergono come nuovo segno dello stadio da tutte le visuali all'intorno, con la presenza di nuovi pennoni di sostegno con funi nella zona nord e sud, istoriati con il tricolore nell'anno del centocinquantesimo dell'Unità d'Italia. L'impianto ha una capienza di oltre 40.000 spettatori, tutti posti a breve distanza dal terreno di gioco ed in condizioni di visibilità ottimale, con il prato che si estende dal campo fino a contatto con le tribune; il terreno di gioco è mantenuto nell'esatta ubicazione del vecchio Delle Alpi, alla quota altimetrica di circa 10 metri sotto il piano stradale. Per i 40.000 spettatori, divisi in quattro grandi settori, e in particolare per la zona ovest che contiene le tribune dei vip e dei giornalisti, sono stati realizzati servizi e dotazioni di alto livello per una fruizione estesa oltre l'evento sportivo, con l'obiettivo di restare a servizio del pubblico per 365 giorni all'anno. Il sistema di caricamento e svuotamento delle tribune segue sostanzialmente la concezione dello stadio precedente, con la differenza che oggi abbiamo solo due livelli di spalti anziché i tre ordini di tribuna precedenti: si ottiene così un sistema molto razionale di caricamento al livello 3 (quota 7.90) per la parte bassa della tribuna e a livello 6 (quota 18.55) per le gradinate alte. Il nuovo edificio delle gradinate viene poi collegato da passerelle alle diverse altezze con le zone esterne di esodo del pubblico e con la zona dei servizi ubicata nell'ambito delle strutture preesistenti dello stadio, realizzando in tal modo una completa sinergia tra servizi e spettacolo del calcio. La forma esterna del nuovo invaso è definita da una superficie continua di lamelle in alluminio, di andamento curvato a realizzare una vera e propria
Sopra, pianta dello stadio; sotto, sezione longitudinale. Nelle foto, dettagli dei tralicci e del rivestimento esterno (foto La Presse).
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"pelle" di tipo leggero, che solo in alcune angolazioni lascia intravvedere la regolare struttura delle gradinate. Tale rivestimento metallico si collega con continuità con il manto di copertura, anch'esso parzialmente trasparente e di forma curvata, e inferiormente si lega ad una fascia verticale che diviene uno schermo continuo di informazioni con possibilità di effetti luminosi e di proiezioni in continua trasformazione. Lo spazio rimanente tra i due edifici, rappresentato da un'ampia area pavimentata alla quota 7.90 corrispondente ai vomitori della tribuna bassa, diviene un patio libero, fonte luminosa per i vari servizi, che prima risultavano interrati, mentre ora si affacciano sullo spazio libero dotato di luce naturale e nella zona ovest sono chiusi da una grande vetrata inclinata. I servizi si affacciano su questo grande spazio interno, attrezzato da snelle passerelle che collegano i due sistemi. Il nuovo utente viene accompagnato in una sequenza funzionale che parte dall'esterno, dai parcheggi attraverso una zona di accoglienza con dei servizi mirati, alla zona differenziata per gli spettatori che va dai posti più vicini al campo, ad un primo settore, alle suite e quindi al secondo settore, anch'esso molto più ravvicinato rispetto alle possibilità di visione del precedente impianto. Il livello qualitativo richiesto dalla Juventus ed inserito nel progetto si allinea con i grandi impianti dei club di calcio europei, con una particolare attenzione alla scelta di soluzioni tipologiche e tecniche per ottimizzare i costi dell'intervento: si raggiunge così un equilibrio tra zone ad elevato standard per le sale e le tribune dei vip, dei giornalisti, per gli spazi dei calciatori e degli addetti, ed una sobrietà dettata da un'armonica concezione strutturale per i grandi spazi per il pubblico.
Left page, above, plan of the Stadium; below, longitudinal section. In the photos, details of the pylons and the external coating (ph. La Presse).
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Nella foto sotto, la parita amichevole giocata la sera dell'inaugurazione (foto B. Marabotto). Nelle foto piccole in basso, due momenti dell’inaugurazione (foto B. Marabotto) e un dettaglio degli spalti (foto La Presse).
Juventus Stadium Coordinamento generale: ing. Francesco Ossola Progetto strutturale: ing. Francesco Ossola con ing. Massimo Majowiecki
In the photo below, the friendly game played at the inauguration evening (ph. B. Marabotto). In the smallest photos, two moments of the inauguration (ph. B. Marabotto) and a detail of the grandstands (ph. La Presse).
Progetto architettonico: Studio Shesa (arch. Hernando Suarez ed Eloy Suarez) e Studio GAU (arch. Gino Zavanella) Progetto impianti elettrici: Studio E.L. (ing. Sergio Berno, ing. Renzo Zorzi) e Studio Lazzerini (ing. Marco Lazzerini, ing. Fabrizio Origlia) Progetto opere di urbanizzazione, progetto architettonico centro commerciale, ingresso ovest, comparto est: arch. Alberto Rolla Supervisione tecnica, impiantistica, direzione lavori, coordinamento sicurezza esecutiva: AT Engineering (ing. Paolo Erbetta, ing. Giovanni Benedetto, arch. Enrico Griffith, arch. Valeria Sclaverano, ing. Enzo Bestazzi, ing. Rosanna Sattarino Erbetta, ing. Enzo Stanziani, ing. Adriano Venturini, ing. Sabrina Bello) Consulenza opere esterne: Giugiaro Design (dott. Fabrizio Giugiaro) Consulenza ambienti interni: Pininfarina Progetto esecutivo e direzione lavori centro commerciale: Tecnicoop Bologna srl Investimento complessivo: euro 122.000.000 Inizio lavori: giugno 2009 Fine lavori: agosto 2011 Megascreen, tv e led: Sony Europe Limited, Cinisello Balsamo (Mi) Sedute: Mondo spa, Alba fraz. Gallo (Cn) Arredi: Mio Dino srl, Fossalta di Portogruaro (Ve) Foto diurne: La Presse Foto evento serale: Bruno Marabotto
accentuata. La struttura è moderna, piacevole, oserei dire intima e sicuramente farà apprezzare di più le acrobazie dei giocatori e, speriamo sia l'inizio di un calcio nuovo, con meno violenza ma questo non dipenderà solo dalla nuova struttura. L'organizzazione Juventus è sempre ineccepibile, tutto è preparato e studiato nei particolari, e non è una novità, quando terminammo lo stadio Olimpico nel 2006, la Juventus era in serie B e mi è capitato di andare a vedere alcune partite, e ogni volta, anche se si trattava di un JuveFrosinone sembrava sempre una finale di Champions. In ogni quadro o scultura c'è sempre un particolare che ci ricorda come l'umano non potrà mai esser perfetto e in questo stadio bellissimo il rettangolo verde è un po' meno verde di come me lo sarei aspettato. Le striature più chiare evidenziano un inizio di sofferenza a carico dell'erba: problemi stagionali o mancanza di luce e aria? La mia è un po' una deformazione professionale però non posso non notare il particolare trattandosi di zolle provenienti dallo stesso vivaio di quelle che abbiamo usato per il campo del ritiro a Bardonecchia , sicuramente il problema verra' dipanato al più presto. Lo spettacolo che inizia quando ormai è 48
calato il buio è molto bello e coinvolgente: dal duetto Boniperti, Del Piero ai due bambini vestiti alla marinara che volano sopra il prato a ricordarci Gianni e Umberto Agnelli fino al "In Memory" a ricordo della tragedia di Vinovo dove due giovanissimi calciatori persero la vita. La Juventus e la sua storia dal 1867 a oggi, il tutto in uno spettacolo esaltante. Spettacolare e non meno coinvolgente le coreografie in bianco e nero e i vari trofei sistemati in scala molto visibile sul prato, l'ingresso dei giocatori, le vecchie glorie e i fuochi d'artificio. E siamo arrivati al fischio d'inizio della partita, è un'amichevole contro il Nott County e i corpulenti giocatori di questa compagine che milita nella serie C in Inghilterra, danno del filo da torcere alla vecchia Signora e come poteva essere diversamente, chiunque in questa cornice avrebbe fatto l'impossibile per mettersi in mostra in una serata così memorabile. Due pari al termine dell'incontro e …palla al centro domenica prossima per l'inizio del campionato che parte alla grande : Juve-Parma quattro a uno, un buon auspicio. Bruno Marabotto
centro natatorio a Torino
Dentro e fuori, la rivoluzione di un impianto l progetto di ristrutturazione e ampliamento dell'impianto natatorio comunale preesistente nella Città di Torino, ha perseguito l'obiettivo prioritario di qualificare il servizio pubblico dell'attività natatoria a livello cittadino, con interventi diretti a completare e migliorare le possibilità di fruibilità ludicosportiva, dell'attività del nuoto e dell'acquaticità per tutte le diverse categorie di utenza e per un livello di attività natatoria ricreativa (all'aperto ed al coperto) - agonistica amatoriale con l'estensione delle pratiche rivolte alla salute e alla rieducazione nonché al benessere-relax.
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Massima attenzione è stata richiesta per la risoluzione di problematiche igieniche con soluzioni d'avanguardia in particolare per il trattamento dell'acqua (impianto ad ozono ed ultravioletti); sono state adottati dispositivi di risparmio energetico con recuperatori acqua-aria e con teleriscaldamento; soluzioni di componentistica di alta definizione e prestazione (in particolare con l'utilizzo di componenti certificati: per le vasche prefabbricate in acciaio inox bilaminato in PVC, vetrate strutturali, tamponamenti, strutture in acciaio e legno lamellare, dispositivi per il comfort ambientale).
Nel contempo è garantita la massima prestazione sportiva (le due vasche agonistiche olimpica e semiolimpica vengono utilizzate come centro di allenamento FIN Piemonte) offrendo altresì un servizio completo globale con vasche di acquaticità indoor e outdoor. Il concessionario affidatario del bando di gestione per gli ambiti ludico ricreativi e vasca stagionale esterna allestirà a proprie spese lo spazio fitness ed il bar caffetteria. I dati di affluenza e di riscontro della cittadinanza, del quartiere e non, sono stati in questa prima parte di stagione (l'impianto è stato
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inaugurato a marzo 2011) ottimi registrando il tutto esaurito per la parte estiva grazie anche alle buone condizioni climatiche. Nell'elaborazione del progetto, sono state rispettate tutte le prescrizioni normative dell'impiantistica sportiva: norme sulla sicurezza e distribuzione degli spazi per gli utenti-atleti e per il pubblico, differenziandone i percorsi e gli accessi, parametri impiantistici sulla qualità dell'aria e dell'acqua (Norme CONI, D.P.R. 18/03/1996, Norme UNI Sport, Atto di Intesa StatoRegioni). Particolare attenzione è stata posta affinché in tutti gli ambienti
In this page, exploded view of the three levels. In the opening page, the Olympic pool. Top of the next page, the 25 metres pool. In the frame below, exterior view of the building
In questa pagina, spaccato dei tre livelli . Nella pagina di apertura la vasca olimpica. Nella pagina di fronte, in alto, interno con la vasca da 25 metri. Nel riquadro in basso, vista esterna dell'edificio.
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sia garantito il rispetto delle vigenti norme sull'accessibilità passiva e sull'utilizzo per gli utenti diversamente abili. La piscina coperta e la palestra polivalente esistenti, si trovavano all'interno di un unico fabbricato ormai obsoleto con struttura prefabbricata realizzato negli anni '70. Il progetto ha previsto la riqualificazione e rifunzionalizzazione degli spazi esistenti, mediante la demolizione di strutture e ambienti ormai datati, e la costruzione di nuovi ambiti a servizio di nuove fasce d'utenza più vocate all'attività di fitness e benessere in acqua: in tal senso è stata considerevolmente aumentata l'offerta di attività ludico-ricreativa e motoria. L'impianto sarà classificabile secondo le Norme CONI come "impianto per l'attività agonistica e di base per le attività ludiche-benessere" con attività natatorie per tutte le tipologie di utenza e per il nuoto agonistico. L'intervento ha visto un'unica fase di ristrutturazione: riqualificazione dell'ambito al coperto con ampliamento e completamento funzionale delle attività praticabili; lavori di ristrutturazione della vasca olimpica precedentemente all'aperto (con un intervento di rivestimento del fondo e della spiaggia esistente) e con la realizzazione di una grande struttura di copertura ad impalcato metallico; realizzazione di una nuova vasca estiva originale dotata di tutti i dispositivi idonei per le attività di acquaticità e ludico-ricreative tipiche dei parchi tematici come idroscivoli, giochi d'acqua, lettini idromassaggio e spazi solarium. La vasca coperta da 25m è stata declassata per attività quali nuoto libero, scuola nuoto, attività natatorie amatoriali e ricreative; in sostituzione della tribuna preesistente sono state realizzate vasche per attività di acquaticità, acquafitness, attività terapeutiche e
Swimming centre in Turin / A revolutionary facility, both inside and outside The renovation and extension project of the preexisting Municipal swimming baths in the City of Turin has pursued the primary objective of requalifying this inner-city public swimming facility, with a series of interventions aimed at completing and enhancing its capacity to satisfy the request for sports and leisure activities, swimming and water activities, expressed by various categories of end-users, as well as ensuring a high level of recreational swimming (open-air and indoor) - whether competitive or intended for leisure, by extending its offering to include activities dedicated to health, rehabilitation, wellness and relaxation. It was necessary to dedicate particular attention to solving certain sanitary issues, and this has resulted in some avant-garde solutions, especially in the ambit of water treatment (with an ozone and ultra-violet plant); energy saving measures have also been adopted in the form of water/air recovery plants and district heating; high-performing and high definition component
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solutions. The actual sports facilities are just as high-performing (of the two pools dedicated to competitive events and used as a training centre for the Italian Federation, one is Olympic and the other semi-Olympic) thereby offering a complete all-round service with indoor and outdoor pools for all water activities. The 25 m indoor pool has been downgraded to cater for activities such as free-swimming, swimming courses, amateur and recreational swimming activities; the pre-existing grandstand has been replaced by pools for water activities such as water fitness, water therapy and wellness/relaxation. The former 50 m Olympic pool (an outdoor pool prior to this intervention), has been modified in size to conform to prescribed standards, enabling it to be used for competitive events, even at an international level. It has been equipped with a roof covering so that it may also be utilized in the winter season. The new roof presents a reticular steel structure crossed by arches in lamellar wood to support translucent panel infillings. Moreover, much attention has been given to reducing energy consumption, with a consequent limitation of greenhouse gas emissions: in particular, the use of renewable energy sources such as heat pumps, thermodynamic recovery and connection to the district heating system, as well as the creation of environments with a high degree of thermal homogeneity are all features that make this building/plant system one of the most avant-garde in Europe.
In questa pagina, viste della doppia vasca interna per acquaticità e fitness.
In this page, views of the indoor double pool for training and fitness.
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benessere-relax. La vasca olimpica 50m preesistente (scoperta prima della ristrutturazione), ridimensionata per rispondere alle prescrizioni normative che ne consentono l'uso per competizioni agonistiche anche a livello internazionale, è stata dotata di una copertura che ne consente l'uso anche nel periodo invernale. La nuova copertura è caratterizzata da una struttura reticolare in acciaio sulla quale scorrono degli archi in legno lamellare a supporto di un pacchetto di finitura in tamponamento traslucido. La struttura impalcato reticolare al primo livello prevede i percorsi distributivi degli utenti ai vari ambiti (nuovi ed esistenti), e i percorsi del pubblico alle nuove tribune telescopiche, che si affacciano sulla vasca olimpica, e alle nuove vasche ricreative e polifunzionali, consentendo una visione complessiva dell'impianto. Il nuovo corpo di fabbrica sul quale si poggia la copertura,
ospita al piano terra, gli spogliatoi a servizio della vasca olimpionica e della vasca di acquaticità estiva, ed una piccola caffetteria ad uso estivo; al piano primo troverà posto l'ambito fitness - allestito dal concessionario gestore come onere di concessione - costituito da tre sale attività, gli spogliatoi e l'ambito reception. Per entrambe le vasche esistenti è stata realizzata una nuova canalina a sfioro, tipo "finlandese", prefabbricata in acciaio inox con bordo ceramico, sull'intero perimetro della vasca che consente uno sfioro continuo ed un maggior ricambio d'acqua in funzione della presenza di utenti in vasca, garantendo migliori condizioni igieniche rispetto al precedente sfioro a parete. Sul piano spiaggia sono state inserite serpentine per il riscaldamento a pavimento. Il sistema di trattamento acqua è stato realizzato con filtri di tipo multistrato a masse eterogenee, integrato
da un sistema ad ozono con ultravioletti. Tutti gli impianti di trattamento con le vasche di compenso (ispezionabili con porta idraulica) sono distinti per ambiti e per tipologia di vasche, attestati in un nuovo locale interrato. Particolare riguardo è stato posto alla fruibilità dell'impianto da parte dei diversamente abili, con dispositivi per il superamento dei dislivelli preesistenti (ascensori, servoscala). Gli spazi attività e di supporto, sono stati dotati di arredi e di attrezzature con accessori adeguati al superamento delle barriere architettoniche. Attenzione è stata posta anche al superamento delle cosiddette "barriere percettive", che impediscono o rendono difficoltosa la mobilità autonoma dei disabili visivi: i percorsi guida loges forniscono informazioni e criteri di orientamento utili sia agli ipovedenti che ai normovedenti. Una delle principali innovazioni tecnologiche introdotte all'interno del
pacchetto impiantistico dell'impianto Trecate è stato senz'altro l'utilizzo di un sistema per il trattamento acqua basato sulla tecnologia ad ozono. Si sottolinea il fatto che ogni vasca presente all'interno della struttura è dotata di un impianto di trattamento acqua autonomo ed indipendente, in questo modo è possibile per ogni piscina il raggiungimento di parametri dedicati ed esclusivi a seconda dell'attività natatoria praticata. L'impianto è stato progettato per rispettare i parametri contenuti all'interno del documento "Conferenza Stato Regioni, seduta del 16.1.2003", nelle indicazioni contenute all'interno della norma UNI 10637 e delle norme DIN (per taluni elementi significativi). Nella vasca di compenso avviene la regolazione del pH dell'acqua mediante iniezione di anidride carbonica, dopo di che l'acqua viene prelevata a mezzo di pompe, dimensionate in modo tale
In questa pagina, viste delle vasche esterne.
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In this page, views of the outdoor pools.
Ristrutturazione, messa a norma e ampliamento impianto natatorio "Trecate" a Torino Circoscrizione 3 Committente: Comune di Torino Responsabile del Procedimento: ing. Giancarlo Revelchione Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, Coordinamento della sicurezza in fase di Progettazione, Direzione Lavori: Studio SdiA Architetto Paolo Pettene Coordinamento della sicurezza in fase esecutiva: arch. Nico Veglio Direttori operativi Settore Edilizia Sportiva Città di Torino: geom. Antonio Mantica, geom. Barbara Albertin, ing. Gianluca Covre Importo lavori : euro 13.550.061,65 Periodo esecuzione dell'incarico: 2004-2010 Vasche: Piscine Castiglione divisione di A&T Europe, Castiglione delle Stiviere (Mn) Rivestimenti ceramici: Casalgrande Padana spa, Casalgrande (Re) Trattamento acque: Prominent Italiana srl, Bergamo Filtri per trattamento acqua: Culligan Italiana spa, Cadriano di Granarolo Emilia (Bo) Coperture in legno: ATI: Habitat Legno spa, Edolo (Bs) - Holz-Metall srl, Brescia Pavimenti in gomma: Mondo spa, Alba fraz. Gallo (Cn) Arredi: Sinko srl, Sona (Vr) Foto Manuela Cerri
Dall'alto: la hall d'ingresso; la palestra interna; un corridoio di distribuzione nella sala vasche.
From above: entrance hall; interior gym hall; a corridor in the main pools hall.
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da garantire la portata di progetto dell'impianto di trattamento in presenza delle perdite di carico massimo ammissibile. Ogni pompa è dotata di prefiltro, facilmente accessibile, apribile e pulibile, realizzato con materiali adatti all'utilizzo cui è destinato. L'acqua viene addizionata all'ozono prodotto da apposita apparecchiatura indipendente, quindi viene filtrata mediante il passaggio in appositi filtri, dimensionati in rapporto alla portata massima di progetto su base oraria. La fase successiva è la deozonizzazione tramite trattamento UV, l'acqua viene portata alla temperatura di immissione mediante il passaggio in scambiatori a piastra, quindi l'acqua trattata e filtrata viene addizionata al cloro al fine di raggiungere i parametri di legge prima di essere reimmessa nell'impianto. L'intera portata d'acqua depurata viene poi totalmente immessa dal fondo tramite immissori omogeneamente distribuiti, provocando lo sfioro dell'acqua di superficie e ricominciando il processo descritto. Infine, più che di impianto termico si deve parlare di impianto di climatizzazione, in
quanto ciascuno degli ambiti rispetterà i requisiti termoigrometrici e di comfort ideali per la specifica attività, inoltre tale impianto sarà in grado di mantenere le condizioni ideali indipendentemente dalle condizioni esterne. Tutto il fabbisogno energetico è raccordato e garantito con sistema centralizzato di teleriscaldamento cittadino, pertanto le centrali termiche sono state declassate a sottocentrali con gli scambiatori dei sistemi di alimentazione primaria. Saranno presenti locali raffrescati e locali riscaldati, alcuni saranno umidificati mentre altri saranno deumidificati, e tutto sarà gestito da un sistema intelligente di supervisione. Particolare cura è stata posta al contenimento del consumo energetico e quindi al contenimento dell'emissione dei gas serra, in particolare l'utilizzo di fonti rinnovabili come la pompa di calore, i recuperi termodinamici e l'allacciamento alla rete di teleriscaldamento nonché la creazione di ambienti ad elevata omogeneità termica ha permesso di concepire un sistema edificio impianto all'avanguardia in Europa. Nico Veglio
pista di atletica a Milano
Diventa azzurra una storica pista milanese 'impianto comunale sorto nel 1968 ai piedi della "montagnetta" di San Siro ha completato la scorsa estate il rifacimento della pista di atletica leggera, ripavimentata con una superficie prefabbricata di colore azzurro.
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Gestito dalla società MilanoSport, il Centro Sportivo XXV Aprile è considerato un impianto modello, in particolare per l'atletica leggera. Aperto a tutti i cittadini, atleti o dilettanti, che possono correre oggi sul nuovissimo anello pagando il modico
prezzo del biglietto d'ingresso, il Centro fa parte della storia dello sport nazionale; pensiamo ad esempio ad Alberto Cova che qui si è allenato negli anni dei suoi trionfi olimpici (Los Angeles 1984) sotto la guida di Giorgio Rondelli, allenatore del CUS ProPatria Milano e oggi ancora presente sulla "sua" pista. Venendo all'aspetto tecnico dell'operazione di rinnovo dell'anello, il rosso colato in opera preesistente è stato asportato, ed è stato ridefinito il profilo del tracciato con una nuova Due viste dell'impianto di atletica: sopra, con lo sfondo della Montagnetta; sotto, verso il nuovo skyline di Milano. Two views of the athletics venue: above, with the Montagnetta in background; below, towards the new skyline of Milan.
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Athletics track in Milan / Historic Milan track turns light blue The athletics track of the municipal stadium built in 1968 at the foot of San Siro's "small mountain" was fully refurbished last summer and paved with a prefabricated light blue surface. Managed by the MilanoSport company, the Centro Sportivo XXV Aprile is considered a model facility, especially for track and field activities: open to all citizens, whether athletes or amateurs, who need only pay an affordable entry ticket to run on the brand-new track, it is part of the history of national sport. The pre-existing cast-in-place red surface was removed and the profile of the running track was redefined by fitting the inside and outside
Nella pagina a sinistra, planimetria di progetto e dettagli dei tracciamenti in pista. In questa pagina, diversi scorci del tracciato. Next page, project plan and details of the track tracings. In this page, different views of the tracks.
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perimeters of the track with new curbing; a new layer of asphalt was applied and topped by homologated prefabricated light blue paving sheets, having a constant thickness of 13 mm. The chosen material has a vulcanised outer surface and a "grid-type" bottom layer specially designed to adjust the resilience and shockabsorption of the track so as to minimise the athlete's muscular fatigue. The track has 6 running lanes, a total length of 400 m and a 100 m straight. The facility is also provided with the customary jumping and throwing equipment, including the cage for hammer and discus throwing.
cordonatura interna ed esterna; qui è stato steso un nuovo strato di asfalto, sul quale è stata posata la pavimentazione in teli prefabbricati di tipo omologato, di colore azzurro, dello spessore costante di 13 mm. Il materiale prescelto ha una superficie vulcanizzata a rilievo e uno strato di
fondo "a griglia" studiato per dosare la risposta elastica e l'assorbimento degli shock riducendo così l'affaticamento muscolare dell'atleta. Impostata su 6 corsie di marcia, la pista ha la lunghezza standard di 400 metri con rettilineo per i 100 e buca per i 3000 siepi. L'impianto è
Rifacimento pista di atletica XXV Aprile a Milano Committente: MilanoSport (spa del Comune di Milano) Progetto: Ufficio tecnico MilanoSport (responsabile dei lavori arch. Bruno Riva; consulente arch. Giuseppe De Martino) Fornitore manto: Unieco Sport spa, Reggio Emilia Produttore manto King Arthur: OSST Surfaces Lavori di preparazione e posa manto: Biffi spa, Villa D’Adda (Bg) Fine lavori: luglio 2011 Foto: Bruno Grillini
In this page, details of the sports surface; in the scheme, features of the upper layer.
Nella pagina, dettagli del manto; nello schema, sono evidenziate le caratteristiche dello strato superficiale.
completato con le consuete pedane per il salto e per i lanci, ivi compresa una nuova gabbia per disco e martello. Il rifacimento della pista, aperta al pubblico il 15 luglio, è potuto avvenire con la partecipazione economica del Comune di Milano. Attraverso un accordo esistente tra Comune, Fidal, Coni, Fit e Federazione Badminton, l'intervento rientra in un piano più generale di potenziamento del Centro XXV Aprile: già nel 2009 al posto degli esistenti campi di bocce è stato realizzato il Palabadminton, con 7 campi coperti e tribune per 1200 spettatori; mentre per l'atletica è prevista anche la realizzazione di una pista indoor per l'allenamento dei velocisti. Il centro comprende anche quattro campi da tennis in sintetico, di cui due coperti. Pietro Chianchiano 62
ampliamento di un centro natatorio a Genova
Una palestra per la piscina naugurata nel maggio di quest'anno, la palestra costituisce l'ampliamento della esistente piscina pubblica di Rivarolo, risalente agli anni settanta, ed è frutto di un'operazione di project financing collegata con la gestione dell'impianto natatorio.
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vasca natatoria ha dimensioni m. 25 x 12,50; le gradinate ospitano fino a 99 spettatori. Il nuovo intervento individua la creazione di un volume, realizzato sul prospetto est, al di sopra dei locali di
servizio situati al piano terra, in totale autonomia strutturale da quanto esistente; esso riguarda principalmente la realizzazione della nuova palestra (con superficie complessiva di mq. 170) ed
L'immobile che ospita la piscina di Rivarolo è stato costruito negli anni settanta ed è costituito da una struttura in cemento armato a copertura piana; il prospetto est, che si affaccia sul verde dei giardini antistanti, è caratterizzato dall'utilizzo di ampie vetrate, le quali assicurano continuità fra interno ed esterno. Situazione analoga è presente nella sala vasche dove, grazie ad un considerevole utilizzo di vetrate sul prospetto ad ovest, è possibile vedere gli alberi posti lungo il muro di confine esterno. L'edificio è articolato su due livelli: il piano terra, con accesso direttamente dall'esterno, posto a quota di circa m. 18 s.l.m., dove si sviluppano i servizi spogliatoi atleti, istruttori e personale, i servizi igienici, reception e uffici, i locali infermeria e la sala vasche; e il piano primo, a quota m. 22,70 s.l.m. circa, dove si trovano le gradinate per il pubblico con relativi servizi igienici. Le due quote sono servite da corpo scala e ascensore, e tutte le funzioni sono accessibili dai disabili su carrozzina. La 65
un annesso corpo servizi; alla quota superiore sono invece previsti due locali per attività sportive, di dimensioni planimetriche di circa m. 32 ciascuno, posti in aderenza uno all'altro ed eventualmente riuniti in un
Nei disegni, i prospetti dell'edificio comprendente la piscina preesistente e la nuova palestra. Nelle foto, e nella pagina di apertura, dettagli della nuova aggiunta. Nella pagina a lato, in alto pianta del piano terra; sotto, scorcio del portico di entrata. In the drawings, elevations of the building hosting the pre-existing swimming pool and the new gymnasium. In the photos, and in the opening page, details of the new addiction. Next page, above, plan of the ground floor; below, view of the entrance arcade.
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unico spazio, tramite l'utilizzo di porte scorrevoli; vi sono anche uffici e servizi. Per non gravare sulle strutture dell'edificio esistente, e al fine di ottenere un corpo totalmente indipendente da quello esistente, è stata realizzata una trave reticolare, la cui luce di metri 42 è di poco superiore a quella del fronte della struttura adiacente. In tal modo sono state realizzate le due pile di sostegno della trave reticolare, una a nord e l'altra a sud, e le sottostanti fondazioni fuori dell'area di sedime del fabbricato esistente, senza toccarlo. Il nuovo corpo di fabbrica sarà utilizzato per attività ginniche. Il solaio inferiore, posto a quota identica a quella del primo solaio dell'edificio adiacente, è destinato parte a palestra e parte a spogliatoi e servizi. Il solaio intermedio, raggiungibile mediante una scala interna, è destinato ad attività complementari e di servizio. I solai di copertura sono utilizzati per attività ginniche (il più basso) e per disporvi impianti (il più alto). La nuova struttura è stata progettata in modo tale da ridurre al minimo le interferenze con l'impianto natatorio esistente durante le fasi costruttive. Come si può osservare dalla vista del nuovo prospetto est, l'immagine architettonica finale è strettamente correlata all'inserimento delle nuove destinazioni d'uso: il corpo più a sud, che contiene la palestra, ha ampie superfici vetrate, che si affacciano sul verde dei giardini; il corpo più a nord, che contiene gli spogliatoi e i servizi, è invece contenuto in una struttura muraria molto più chiusa e compatta, vetrata da finestra a nastro di limitate dimensioni, caratterizzata
Expansion of a swimming centre in Genoa / A gym for the swimming pool Inaugurated last May, the new gym - built to flank a public swimming pool in use in Rivarolo since the early 1970s - is the outcome of a project financing operation associated with the management of the swimming centre. The gym has been created as a volume that is structurally independent of the existing building, and it has an annex housing the ser vice facilities; at the upper level two rooms for spor ting facilities are placed next to each other and can be combined into a single space through the use of sliding doors; offices and lavatories are also provided. A truss was specially designed in order not to place an extra load on the existing building and to obtain a new body that is fully independent of the existing structure; its 42m span is only slightly longer than the front of the adjacent structure. The new gym had been designed so as to ensure that its construction would not disrupt the activities under way in the swimming centre. The final
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architectural image is closely correlated with the new use of space: the structure to the south that contains the gym is characterised by large glazed sur faces looking onto the gardens; the one to the nor th, housing the locker rooms and the lavatories, is contained in a masonr y structure of compact design, with small-sized strip windows and a façade characterised by the use of colour; the facade is fully covered with slab panels that also enclose the columns, the truss suppor ts, the ceiling of the por tico thereby creating a continuous, homogenous sur face producing a fine architectural effect.
Ampliamento per spazio palestra e annessi servizi della piscina di Rivarolo in piazzale Guerra, Genova Committente: Comune di Genova Responsabile del Procedimento: ing. Carlo Fasce
Dall'alto: sezione dell'edificio; spogliatoi; interno della palestra; scorcio della piscina. From above: section of the building; changing-rooms; interior of the gym; view of the swimming pool.
Concessionario: Elisa Società Sportiva Dilettantistica srl Progetto: Studio TEC, Genova (arch. Giorgio Taverna, arch. Cora Canonici) Direttore lavori e coordinatore sicurezza: arch. Giorgio Taverna Assistenza alla D.L.: arch. Fabio Mandorino Rivestimenti di facciata: Knauf sas, Villorba (Tv) Illuminazione: Disano Illuminazione spa, Rozzano (Mi) Inizio lavori: ottobre 2008 Fine lavori: 2009
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dall'uso del colore in facciata; quest'ultima è interamente rivestita da pannelli a lastra, i quali fasciano anche i pilastri, i setti di appoggio della trave reticolare, il soffitto della zona porticata, creando una superficie continua e uniforme, in grado di assicurare un'immagine architettonica finale corretta. Il terrazzo di copertura della palestra è pensato, come si è detto, per ospitare attività sportive in esterno, quando le condizioni climatiche lo permetteranno. La nuova struttura, formata sostanzialmente dalla trave reticolare in acciaio sul retro e da una struttura in c.a. in facciata, crea inoltre un ampliamento del preesistente portico di accesso all'impianto, che vede quasi raddoppiata la larghezza di transito, entrando maggiormente in comunicazione con il verde attrezzato dei giardini di Piazzale Guerra e creando nuovi spazi aggregativi, a favore degli abitanti e dei fruitori. Maria Carbone
arredo urbano
Una piazza a Monteiasi seguito di un concorso nazionale, ecco realizzato un intervento minimale per la sistemazione di un angolo di quella Puglia bianca e solare che si nasconde tra i vicoli e i cortili di antichi centri urbani. Monteiasi, provincia di Taranto...
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La Puglia è un luogo straordinario. Solare, aspra, blu. Il sole, esageratamente mediterraneo, condiziona e connota fortemente i luoghi, gli spazi antropizzati, la natura. Una natura caratterizzata dalla roccia calcarea bianca che esalta i colori del cielo e del mare al loro incontro con la linea dell'orizzonte. Assolati, i luoghi, le città , i
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paesi, riconducibili morfologicamente e tipologicamente a impianti celebri della storia del bacino del mediterraneo. Mileto, Ghardaia,... le coste greche, quelle croate, sono riconoscibili nei tratti urbani. Monteiasi si trova al centro della regione, vicino a Taranto, a pochi km dallo Ionio. Tra Taranto e Grottaglie, il luogo delle ceramiche pugliesi. Percorrendo la superstrada che collega Taranto e Grottaglie, dopo un rapido passaggio su un dosso da cui si domina il panorama, Monteiasi appare improvvisamente e inaspettatamente. Il Municipio è il primo edificio che si incontra, lungo la
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strada principale, su cui si affaccia prima la Chiesa di San Giovanni Battista e, dopo qualche decina di metri, la casa comunale affacciata su piazza Falloni, il luogo del progetto. E' il cuore del centro abitato di Monteiasi, un nodo urbano su cui si affacciano, attorno al quale sono raccolti i principali edifici pubblici e privati della cittadina: il Palazzo Ducale,
l'ex Municipio e la Chiesa matrice insieme alla Torre dell'Orologio La piazza è contenuta. Duecentocinquanta metri quadrati racchiusi da un fitto edificato rendono ragione ad un "urbanistica" degli spazi aperti interni, dei "cortili", in una costruzione urbana tipicamente meridionale, riservata, a volte quasi introversa. Prima del recente intervento
di riqualificazione di Maurizio Bradaschia la piazza versava in uno stato di incalzante degrado. Aperta al traffico veicolare, caratterizzata da una sorta di patchwork di pavimentazioni diverse, rattoppate nel tempo (rivestimenti in clinker, asfalto, calcestruzzo, ‌), paracarri e dissuasori metallici, alberature casuali, un sistema di illuminazione
disomogeneo,‌ e parcheggi random che ne impedivano la fruizione. Durante il 2005, l'Amministrazione comunale decide di partire con la riqualificazione del centro storico cittadino, e decide di partire da piazza Falloni, luogo simbolo del centro, piazza su cui si affacciava l'ex sede Municipale. Viene redatto un bando di gara nazionale (ex Legge
riqualificazione di Piazzetta Bruno Falloni a Monteiasi (Taranto)
Dettagli
A sinistra, pianta dell'intervento. Sotto, foto dello stato precedente e disegno di progetto. Nella colonna a lato, sequenza di posa della pavimentazione. Nella pagina di apertura, la piazzetta rinnovata; in alto, uno schizzo di progetto. On the left, the intervention plan. Below, photos of the previous state, and project design. In the right column, the sequence of laying the flooring. In the opening page, the renovated square; up, a project sketch.
POZZETTO CON FONDO A PERDERE
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GRIGLIA PER ACQUE METEORICHE
strada principale, su cui si affaccia prima la Chiesa di San Giovanni Battista e, dopo qualche decina di metri, la casa comunale affacciata su piazza Falloni, il luogo del progetto. E' il cuore del centro abitato di Monteiasi, un nodo urbano su cui si affacciano, attorno al quale sono raccolti i principali edifici pubblici e privati della cittadina: il Palazzo Ducale,
l'ex Municipio e la Chiesa matrice insieme alla Torre dell'Orologio La piazza è contenuta. Duecentocinquanta metri quadrati racchiusi da un fitto edificato rendono ragione ad un "urbanistica" degli spazi aperti interni, dei "cortili", in una costruzione urbana tipicamente meridionale, riservata, a volte quasi introversa. Prima del recente intervento
di riqualificazione di Maurizio Bradaschia la piazza versava in uno stato di incalzante degrado. Aperta al traffico veicolare, caratterizzata da una sorta di patchwork di pavimentazioni diverse, rattoppate nel tempo (rivestimenti in clinker, asfalto, calcestruzzo, ‌), paracarri e dissuasori metallici, alberature casuali, un sistema di illuminazione
disomogeneo,‌ e parcheggi random che ne impedivano la fruizione. Durante il 2005, l'Amministrazione comunale decide di partire con la riqualificazione del centro storico cittadino, e decide di partire da piazza Falloni, luogo simbolo del centro, piazza su cui si affacciava l'ex sede Municipale. Viene redatto un bando di gara nazionale (ex Legge
riqualificazione di Piazzetta Bruno Falloni a Monteiasi (Taranto)
Dettagli
A sinistra, pianta dell'intervento. Sotto, foto dello stato precedente e disegno di progetto. Nella colonna a lato, sequenza di posa della pavimentazione. Nella pagina di apertura, la piazzetta rinnovata; in alto, uno schizzo di progetto. On the left, the intervention plan. Below, photos of the previous state, and project design. In the right column, the sequence of laying the flooring. In the opening page, the renovated square; up, a project sketch.
POZZETTO CON FONDO A PERDERE
DISSUASORE A SCOMPARSA 72
GRIGLIA PER ACQUE METEORICHE
Merloni) e l'appalto viene vinto dallo Studio Bradaschia di Trieste che decide di avvalersi, in loco, della collaborazione dello Studio Netti Valente di Bari. Il finanziamento è esiguo: 60.000,00 euro complessivi di quadro economico con un importo lavori che non raggiunge i 40.000,00. L'idea del progetto è quella di ridisegnare lo spazio rendendolo pedonale per rivitalizzarlo. Costruire uno spazio contemporaneo in continuità con la tradizione del luogo. Uno spazio capace di trasmettere l'atmosfera, le emozioni, i colori, … il contesto. La scelta è quasi obbligata: pietra calcarea di Trani. Bianca e bellissima, sofisticata solo come il carbonato di calcio puro riesce ad essere, e armoniosa, nei pallidi colori dell'edificato pugliese, e, ancora, quasi riflettente i blu e gli azzurri. Data l'esiguità dello spazio l'architetto opta per un "disegno" calibrato della texture della pavimentazione. L'idea è quella di riprendere i corsi in pietra dei monumenti del barocco leccese, le geometrie dell'architettura vernacolare della città vecchia di Taranto affacciata sul "mare piccolo" (il piccolo golfo interno in cui trovano
In alto, due sezioni della piazza. Nelle foto, tre vedute dell'intervento effettuato.
A sinistra e sotto, la panchina: vista notturna e schizzo di progetto. In basso, planimetria dell'inserimento urbano, e dettaglio della pavimentazione che sale a ricoprire la panchina. Left and below, the bench: night view and project sketch. Bottom, plan of the urban settlement, and detail of the flooring that rises to cover the bench.
Riqualificazione di Piazzetta Bruno Falloni a Monteiasi (Taranto) Committente: Comune di Monteiasi Responsabile del procedimento: geom. Damiano Corona Progetto e Direzione Lavori: arch. Maurizio Bradaschia (Studio Bradaschia Srl, Trieste); arch. Lorenzo Netti, arch. Gloria A.Valente (Netti Architetti, Bari) Collaboratori: arch. Viviana Magnarin, arch. Manuela Sabatti, arch. Domenico Pastore, arch. Rocco Toscano Fine lavori: anno 2007 Importo dei lavori: euro 40.000 circa Importo complessivo: euro 60.000
Urban decor / A town square at Monteiasi
The outcome of a nationwide competition, this minimal project has reordered a corner of the white, sun-scorched region of Apulia that lies concealed among the alleyways and courtyards of ancient town centres. The square itself is quite small. Its two hundred and fifty square metres confined on all sides by densely packed buildings perfectly reflect the "town planning" philosophy of inner open spaces and "courtyards", in the type of urban construction so typical of the South, which is evasive and almost introspective at times. Prior to its recent requalification, the square was in a state of rapid deterioration. This project set out to redesign and animate the square by restricting its use to pedestrians. The construction of a contemporary space in harmony with the local tradition. A place with the power of transmitting atmosphere, emotions and colour. The chosen solution was almost mandatory:
a material known as "pietra di Trani", which is a precious calcareous stone. This beautiful white stone is of great harmony and refinement in the pale colours of Apulian constructions, with surface reflections that even verge on varying tones of blue. In view of the restricted amount of space, the architect has opted for a well-proportioned textural "design" for the paving. This idea was inspired by the rows of stone to be seen on the Barocco monuments of Lecce, or the geometrical designs typical of the vernacular architecture in the old town of Taranto. A central "carpet" delimited by a small herbaceous border destined to accommodate the umbrella pine, a native tree of the Mediterranean coastal zones of Italy, and not only. The final touch is provided by the inclusion of locally produced ceramic in the form of small green mosaic pieces (emeralds), making the central "carpet" of this town square even more precious.
Top, two sections of the square. In the photo, three views of the intervention realized.
riparo le barche da pesca). Di enfatizzare il luogo. Pochi segni ancora. Un "tappeto" centrale, da delimitare con una piccola aiuola verde in cui fare crescere un albero, un pino marittimo, l'albero delle coste mediterranee italiane e non solo (croate in dalmazia, francesi, spagnole, ma anche di quelle greche,… E una seduta, una panca, a richiamare il "sedile" (così era chiamato l'edificio municipale storico, dove la gente si sedeva, per strada, a discutere, di politica, … di tutto ciò che caratterizzava la vita nelle piccole comunità pre-televisive). E, per finire, l'introduzione della ceramica, il materiale prodotto in loco, piccole tessere di ceramica verde (degli smeraldi), a impreziosire il "tappeto" centrale della piazza. Un'illuminazione "minimalista" mirata a sottolineare i cromatismi e il volume del vuoto, dei vuoti (la piazza, il porticato, lo spazio urbano). Analizzate alcune soluzioni progettuali alternative vengono studiate; soluzioni tutte possibili, valutandone di ognuna i pro e i contro ha portato a conclusioni che vedono come soluzione ottimale, rispetto al quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire, una soluzione che prevede il riassetto complessivo dello spazio urbano e la sua pedonalizzazione, realizzando un luogo di sosta congruente con la memoria del sito. La realizzazione di una nuova pavimentazione in pietra naturale, la realizzazione di una lunga seduta adiacente il fronte dell'ex Casa comunale, la realizzazione di alberature e la collocazione di un sistema di illuminazione pubblica idonea alle finalità del progetto. Maurizio Bradaschia
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Merloni) e l'appalto viene vinto dallo Studio Bradaschia di Trieste che decide di avvalersi, in loco, della collaborazione dello Studio Netti Valente di Bari. Il finanziamento è esiguo: 60.000,00 euro complessivi di quadro economico con un importo lavori che non raggiunge i 40.000,00. L'idea del progetto è quella di ridisegnare lo spazio rendendolo pedonale per rivitalizzarlo. Costruire uno spazio contemporaneo in continuità con la tradizione del luogo. Uno spazio capace di trasmettere l'atmosfera, le emozioni, i colori, … il contesto. La scelta è quasi obbligata: pietra calcarea di Trani. Bianca e bellissima, sofisticata solo come il carbonato di calcio puro riesce ad essere, e armoniosa, nei pallidi colori dell'edificato pugliese, e, ancora, quasi riflettente i blu e gli azzurri. Data l'esiguità dello spazio l'architetto opta per un "disegno" calibrato della texture della pavimentazione. L'idea è quella di riprendere i corsi in pietra dei monumenti del barocco leccese, le geometrie dell'architettura vernacolare della città vecchia di Taranto affacciata sul "mare piccolo" (il piccolo golfo interno in cui trovano
In alto, due sezioni della piazza. Nelle foto, tre vedute dell'intervento effettuato.
A sinistra e sotto, la panchina: vista notturna e schizzo di progetto. In basso, planimetria dell'inserimento urbano, e dettaglio della pavimentazione che sale a ricoprire la panchina. Left and below, the bench: night view and project sketch. Bottom, plan of the urban settlement, and detail of the flooring that rises to cover the bench.
Riqualificazione di Piazzetta Bruno Falloni a Monteiasi (Taranto) Committente: Comune di Monteiasi Responsabile del procedimento: geom. Damiano Corona Progetto e Direzione Lavori: arch. Maurizio Bradaschia (Studio Bradaschia Srl, Trieste); arch. Lorenzo Netti, arch. Gloria A.Valente (Netti Architetti, Bari) Collaboratori: arch. Viviana Magnarin, arch. Manuela Sabatti, arch. Domenico Pastore, arch. Rocco Toscano Fine lavori: anno 2007 Importo dei lavori: euro 40.000 circa Importo complessivo: euro 60.000
Urban decor / A town square at Monteiasi
The outcome of a nationwide competition, this minimal project has reordered a corner of the white, sun-scorched region of Apulia that lies concealed among the alleyways and courtyards of ancient town centres. The square itself is quite small. Its two hundred and fifty square metres confined on all sides by densely packed buildings perfectly reflect the "town planning" philosophy of inner open spaces and "courtyards", in the type of urban construction so typical of the South, which is evasive and almost introspective at times. Prior to its recent requalification, the square was in a state of rapid deterioration. This project set out to redesign and animate the square by restricting its use to pedestrians. The construction of a contemporary space in harmony with the local tradition. A place with the power of transmitting atmosphere, emotions and colour. The chosen solution was almost mandatory:
a material known as "pietra di Trani", which is a precious calcareous stone. This beautiful white stone is of great harmony and refinement in the pale colours of Apulian constructions, with surface reflections that even verge on varying tones of blue. In view of the restricted amount of space, the architect has opted for a well-proportioned textural "design" for the paving. This idea was inspired by the rows of stone to be seen on the Barocco monuments of Lecce, or the geometrical designs typical of the vernacular architecture in the old town of Taranto. A central "carpet" delimited by a small herbaceous border destined to accommodate the umbrella pine, a native tree of the Mediterranean coastal zones of Italy, and not only. The final touch is provided by the inclusion of locally produced ceramic in the form of small green mosaic pieces (emeralds), making the central "carpet" of this town square even more precious.
Top, two sections of the square. In the photo, three views of the intervention realized.
riparo le barche da pesca). Di enfatizzare il luogo. Pochi segni ancora. Un "tappeto" centrale, da delimitare con una piccola aiuola verde in cui fare crescere un albero, un pino marittimo, l'albero delle coste mediterranee italiane e non solo (croate in dalmazia, francesi, spagnole, ma anche di quelle greche,… E una seduta, una panca, a richiamare il "sedile" (così era chiamato l'edificio municipale storico, dove la gente si sedeva, per strada, a discutere, di politica, … di tutto ciò che caratterizzava la vita nelle piccole comunità pre-televisive). E, per finire, l'introduzione della ceramica, il materiale prodotto in loco, piccole tessere di ceramica verde (degli smeraldi), a impreziosire il "tappeto" centrale della piazza. Un'illuminazione "minimalista" mirata a sottolineare i cromatismi e il volume del vuoto, dei vuoti (la piazza, il porticato, lo spazio urbano). Analizzate alcune soluzioni progettuali alternative vengono studiate; soluzioni tutte possibili, valutandone di ognuna i pro e i contro ha portato a conclusioni che vedono come soluzione ottimale, rispetto al quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire, una soluzione che prevede il riassetto complessivo dello spazio urbano e la sua pedonalizzazione, realizzando un luogo di sosta congruente con la memoria del sito. La realizzazione di una nuova pavimentazione in pietra naturale, la realizzazione di una lunga seduta adiacente il fronte dell'ex Casa comunale, la realizzazione di alberature e la collocazione di un sistema di illuminazione pubblica idonea alle finalità del progetto. Maurizio Bradaschia
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coperture per impianti sportivi a Baku (Azerbaijan)
Strutture italiane nella città del Mar Caspio a un primo contatto ad una fiera internazionale alla realizzazione di cinque diverse strutture di copertura: l'impresa italiana si affaccia su un mercato tutto nuovo, in un Paese in via di rapida modernizzazione.
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Baku, una città antica che si sta velocemente portando al passo coi tempi attraverso la costruzione di moderni edifici, gru altissime in ogni parte della città per la realizzazione di alberghi, centri commerciali, palazzi residenziali. E poi il porto, dove sono ormeggiate navi mercantili, ma anche qualche lussuoso yacht. E, appena fuori Baku, i pozzi petroliferi. In questa realtà, la società italiana, incontrata ad una manifestazione fieristica internazionale, veniva invitata nella primavera del 2010 dai responsabili locali, a visitare la città e le sue potenzialità relativamente alla copertura di diversi spazi sportivi. Venivano messe in evidenza diverse occasioni in cui una
Sopra e a sinistra, copertura per un campo da pallavolo per competizioni internazionali. Nelle foto sotto, interno ed esterni di una struttura reticolare in legno lamellare per un campo da calcio. Above and left, covering for a volleyball field for international competitions. In the photos below, interior and exteriors of a reticular structure in lamellar wood for a soccer field.
copertura tensostatica avrebbe potuto con facilità consentire l'attività sportiva al riparo dal caldo estivo, dal freddo invernale e soprattutto dal forte vento (non per niente Baku significa proprio "città del vento"). Il primo contratto viene definito per una struttura in legno lamellare, da progettare nella forma del mezzo portale, per un campo da pallavolo per competizioni internazionali: una costruzione particolare che raggiunge l'altezza di 16 metri, con una misura in pianta di 44 x 32, appoggiata ad un edificio a "L" esistente. La struttura in legno e la membrana vengono calcolate per resistere ai forti venti, che effettivamente hanno soffiato anche durante il montaggio. La copertura a doppia membrana è costituita da teli in tessuto di poliestere bispalmato di PVC a settori, infilati in particolari binari in Sopra, sezioni, pianta e assonometria della copertura per una piscina. Nelle foto a destra, esterni e interno di un campo per allenamenti di football con copertura pressostatica. Nella pagina a lato, una struttura reticolare in legno lamellare per ospitare pedane per la lotta libera, con un'appendice per il calcetto. Nel riquadro, il lungomare di Baku. Above, sections, plan and axonometric of a swimming pool covering. In the photos, exteriors and interior of a field for soccer training, with an air-supported structure. Next page, reticular structure in lamellar wood hosting all-in wrestling pitches, with an appendix for soccer-a-five. In the frame, promenade of Baku.
Strutture di copertura a Baku (Azerbaijan) e dintorni Tensostruttura per pallavolo (m. 44x32) Tensostruttura per calcio (m. 75x45) Tensostruttura per piscina (m. 40x18,70) Copertura pressostatica per football (m. 75x50) Tensostruttura per lotta libera e calcetto (m. 100x30 + 42x20) Esecuzione lavori: 2010-2011 Progetto e realizzazione: PM Engineering srl, Senago (Mi)
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alluminio fissati ad ogni arco. All'interno delle due membrane viene fatta circolare dell'aria che costituisce l'elemento isolante dal caldo o dal freddo. La struttura è anche dotata di un impianto di riscaldamento posto all'esterno che soffia aria dall'alto direttamente in una canalizzazione in tessuto plastico, lungo tutto il soffitto della struttura, e che garantisce un riscaldamento uniforme dell'ambiente. Il secondo intervento consiste in una struttura reticolare in legno lamellare per un campo da calcio, con dimensioni in pianta di 75 x 45 x 13 metri di altezza, sempre a doppia membrana, per una società sportiva locale. Rientrando un po' nei progetti "standard", la successiva struttura è a copertura di una piscina, con dimensioni relativamente contenute (40
Roofing for sporting facilities in Baku (Azerbaijan) Italian structures in the city on the Caspian Sea Baku is a city undergoing a rapid process of modernisation and the city landscape is dotted with incredibly high cranes used to erect modern buildings, hotels, shopping malls, residential complexes. In the spring of 2010, an Italian company contacted in Cologne during the previous year's edition of the FSB trade fair - was invited to visit the city and examine its potential for the products offered by the company. An initial contact was defined for a laminar wood structure for a volleyball court used in international competitions. The wooden structure and the membranes were designed to withstand the strong winds typical of the area, which sometimes interfered with the assembly process. The double membrane roof is made from polyester fabric sheets coated on either side with PVC and arranged in sectors secured by special aluminium rails anchored to each arch; air is made to circulate between the two membranes to provide effective insulation against cold and hot weather conditions. This was followed by another intervention: a truss system in laminar wood, also featuring the doublemembrane insulating layer, for a soccer field operated by
a local sports club. The next structure, constructed for a relatively small-sized swimming pool, was also made from laminar wood, with the possibility of opening the curtain walls along the entire perimeter of the structure. Challenging the notion whereby presso-static structures are not suitable for windy climates, a city in the vicinity of Baku requested the installation of a double-membrane air dome for a soccer training facility. However, the most representative project, whose installation was completed in May 2011, is a 100 x 30 m laminar wood truss fitted with a 42 x 20 annex housing wrestling platforms (wrestling is the national sport in Azerbaijan), with bleachers for the spectators, as well as a five-a-side soccer field with synthetic flooring.
x 18,70) sempre in legno lamellare con la possibilità di aprire i tamponamenti laterali lungo tutto il perimetro. Sfidando il preconcetto che le strutture pressostatiche poco si prestano a climi ventosi, in una città a 200 km da Baku viene richiesta l'installazione di una copertura pressostatica a doppia membrana da m. 75 x 50 x 14 per allenamenti di football. Naturalmente, tutto l'impianto è stato attentamente calcolato in funzione del carico vento della zona, dalle fondazioni al tipo di tessuto per la realizzazione del guscio; dall'impianto di riscaldamento per permettere lo scioglimento della neve e consentire agli atleti di giocare in un ambiente confortevole, all'impianto di emergenza dotato ovviamente di anemometro per un intervento repentino a supporto dell’impianto di ventilazione principale, in caso di superamento della velocità del vento pre-tarata. Ma il progetto forse più rappresentativo, il cui montaggio è terminato nel maggio 2011, è una struttura reticolare in legno lamellare da m. 100 x 30 alla quale è attaccata un'appendice da m. 42 x 20. Nella sezione lunga 100 metri, la struttura ospita delle pedane per la lotta libera (sport nazionale azero) con tribune per il pubblico e pareti divisorie che separano le pedane stesse. Nella sezione minore viene praticato il calcetto su pavimentazione sintetica. I due ambienti sono separati da una parete fissa in tessuto di poliestere bispalmato di PVC, dove è stato ricavato un passaggio per le persone e delle finestrature in tessuto plastico trasparente. Questa struttura è montata nelle vicinanze di uno dei più famosi hotel di Baku, frequentato da personalità di spicco di tutto il mondo. Peter Kia
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Merloni) e l'appalto viene vinto dallo Studio Bradaschia di Trieste che decide di avvalersi, in loco, della collaborazione dello Studio Netti Valente di Bari. Il finanziamento è esiguo: 60.000,00 euro complessivi di quadro economico con un importo lavori che non raggiunge i 40.000,00. L'idea del progetto è quella di ridisegnare lo spazio rendendolo pedonale per rivitalizzarlo. Costruire uno spazio contemporaneo in continuità con la tradizione del luogo. Uno spazio capace di trasmettere l'atmosfera, le emozioni, i colori, … il contesto. La scelta è quasi obbligata: pietra calcarea di Trani. Bianca e bellissima, sofisticata solo come il carbonato di calcio puro riesce ad essere, e armoniosa, nei pallidi colori dell'edificato pugliese, e, ancora, quasi riflettente i blu e gli azzurri. Data l'esiguità dello spazio l'architetto opta per un "disegno" calibrato della texture della pavimentazione. L'idea è quella di riprendere i corsi in pietra dei monumenti del barocco leccese, le geometrie dell'architettura vernacolare della città vecchia di Taranto affacciata sul "mare piccolo" (il piccolo golfo interno in cui trovano
In alto, due sezioni della piazza. Nelle foto, tre vedute dell'intervento effettuato.
A sinistra e sotto, la panchina: vista notturna e schizzo di progetto. In basso, planimetria dell'inserimento urbano, e dettaglio della pavimentazione che sale a ricoprire la panchina. Left and below, the bench: night view and project sketch. Bottom, plan of the urban settlement, and detail of the flooring that rises to cover the bench.
Riqualificazione di Piazzetta Bruno Falloni a Monteiasi (Taranto) Committente: Comune di Monteiasi Responsabile del procedimento: geom. Damiano Corona Progetto e Direzione Lavori: arch. Maurizio Bradaschia (Studio Bradaschia Srl, Trieste); arch. Lorenzo Netti, arch. Gloria A.Valente (Netti Architetti, Bari) Collaboratori: arch. Viviana Magnarin, arch. Manuela Sabatti, arch. Domenico Pastore, arch. Rocco Toscano Fine lavori: anno 2007 Importo dei lavori: euro 40.000 circa Importo complessivo: euro 60.000
Urban decor / A town square at Monteiasi
The outcome of a nationwide competition, this minimal project has reordered a corner of the white, sun-scorched region of Apulia that lies concealed among the alleyways and courtyards of ancient town centres. The square itself is quite small. Its two hundred and fifty square metres confined on all sides by densely packed buildings perfectly reflect the "town planning" philosophy of inner open spaces and "courtyards", in the type of urban construction so typical of the South, which is evasive and almost introspective at times. Prior to its recent requalification, the square was in a state of rapid deterioration. This project set out to redesign and animate the square by restricting its use to pedestrians. The construction of a contemporary space in harmony with the local tradition. A place with the power of transmitting atmosphere, emotions and colour. The chosen solution was almost mandatory:
a material known as "pietra di Trani", which is a precious calcareous stone. This beautiful white stone is of great harmony and refinement in the pale colours of Apulian constructions, with surface reflections that even verge on varying tones of blue. In view of the restricted amount of space, the architect has opted for a well-proportioned textural "design" for the paving. This idea was inspired by the rows of stone to be seen on the Barocco monuments of Lecce, or the geometrical designs typical of the vernacular architecture in the old town of Taranto. A central "carpet" delimited by a small herbaceous border destined to accommodate the umbrella pine, a native tree of the Mediterranean coastal zones of Italy, and not only. The final touch is provided by the inclusion of locally produced ceramic in the form of small green mosaic pieces (emeralds), making the central "carpet" of this town square even more precious.
Top, two sections of the square. In the photo, three views of the intervention realized.
riparo le barche da pesca). Di enfatizzare il luogo. Pochi segni ancora. Un "tappeto" centrale, da delimitare con una piccola aiuola verde in cui fare crescere un albero, un pino marittimo, l'albero delle coste mediterranee italiane e non solo (croate in dalmazia, francesi, spagnole, ma anche di quelle greche,… E una seduta, una panca, a richiamare il "sedile" (così era chiamato l'edificio municipale storico, dove la gente si sedeva, per strada, a discutere, di politica, … di tutto ciò che caratterizzava la vita nelle piccole comunità pre-televisive). E, per finire, l'introduzione della ceramica, il materiale prodotto in loco, piccole tessere di ceramica verde (degli smeraldi), a impreziosire il "tappeto" centrale della piazza. Un'illuminazione "minimalista" mirata a sottolineare i cromatismi e il volume del vuoto, dei vuoti (la piazza, il porticato, lo spazio urbano). Analizzate alcune soluzioni progettuali alternative vengono studiate; soluzioni tutte possibili, valutandone di ognuna i pro e i contro ha portato a conclusioni che vedono come soluzione ottimale, rispetto al quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire, una soluzione che prevede il riassetto complessivo dello spazio urbano e la sua pedonalizzazione, realizzando un luogo di sosta congruente con la memoria del sito. La realizzazione di una nuova pavimentazione in pietra naturale, la realizzazione di una lunga seduta adiacente il fronte dell'ex Casa comunale, la realizzazione di alberature e la collocazione di un sistema di illuminazione pubblica idonea alle finalità del progetto. Maurizio Bradaschia
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impianto natatorio a Ovada (Alessandria)
Apri e chiudi: si nuota estate e inverno
È
stato inaugurato lo scorso mese di settembre l'impianto natatorio annesso al centro polisportivo di Geirino: si tratta di un impianto di esercizio, costituito da due vasche scoperte ed un pertinente edificio costituito da quattro corpi di fabbrica collegati tra loro da una galleria vetrata. Durante il corso dei lavori si è deciso di coprire le vasche con una copertura telescopica, in modo da rendere l'impianto funzionante durante tutto l'arco dell'anno. Il progetto ha previsto la realizzazione di due vasche (una principale ed una per bambini con angolo per l'idromassaggio), entrambe "a sfioro", con struttura in cemento rivestite con telo in pvc, aventi dimensioni proporzionate in funzione dell'uso. La vasca principale, di forma rettangolare, ha dimensioni di m. 25,00 x 12,50 con una profondità variabile da m. 1,20 a 1,60. Essa è realizzata in modo da essere omologabile per i campionati regionali vasca corta con corsie da 2 metri e quindi conforme alle specifiche tecniche della Federazione Italiana Nuoto. La vasca secondaria, in realtà è costituita da due zone: una per i bambini, di forma rettangolare di dimensioni pari 8x4 m, con profondità variabile da 50 a 60 centimetri; e una per l'idromassaggio, di forma
semicircolare con diametro di 4 metri e profondità pari a 90 cm. Il piano vasche ha una superficie superiore alla metà di quella delle vasche servite;
esso è pavimentato con piastrelle antisdrucciolevoli, facilmente pulibile e igienizzabile con i prodotti in comune commercio. All'interno del piano vasche
In alto, planimetria generale del centro polisportivo. Al centro, l'interno della piscina con la copertura chiusa. Sopra, vista zenitale sulla copertura.
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sono garantite le condizioni igieniche previste dalle norme di legge e dai regolamenti regionali: pertanto tale area è opportunamente recintata e
Top: general plan of the sports centre. Middle, the swimming pool with covering closed. Above, zenith view over the roof.
piscina. Nel periodo invernale la copertura viene estesa e consente l'utilizzo della piscina in un ambiente chiuso, mentre in estate può essere impacchettata, mediante lo scorrimento dei moduli uno sull'altro, scoprendola completamente. La struttura è stata realizzata con profilati estrusi di alluminio (dimensione 240x80 mm), tamponamenti in policarbonato trasparente sulle pareti laterali e le facciate e tetto in policarbonato alveolare. La copertura finita risulta composta da 8 moduli scorrevoli e da un modulo fisso per una dimensione totale esterna pari a 22 metri in larghezza e 39,50 in lunghezza. Per quanto riguarda il sostegno e la movimentazione dei moduli scorrevoli, è stato studiato e realizzato un sistema di guide che utilizza binari in estruso di alluminio opportunamente dimensionati e posizionati in batteria sotto il piano del pavimento; dentro a tale sistema di guide alloggiano e scorrono i carrelli di sostegno con ruote fisse e regolabili per l'ottimizzazione dello spostamento. Questo sistema è del tutto innovativo e risulta molto pratico e completamente sicuro poiché non crea alcun ingombro sul
l'accesso avviene esclusivamente tramite passaggio obbligato non eludibile (presidio di bonifica); il presidio che consente l'accesso agli spogliatoi ed ai servizi è reso idoneo al transito degli utenti disabili su carrozzina. La copertura telescopica Il progetto di copertura delle vasche comprende una struttura telescopica prefabbricata composta da 9 elementi modulari con movimentazione lineare ad incastro e una struttura vetrata anteriore da rimuovere durante la stagione estiva che permette il collegamento diretto tra gli spogliatoi esistenti all'interno del centro e l'ambiente 82
piano di pavimento finito, ma esclusivamente piccole feritoie (larghezza 26mm) necessarie per il transito dei carrelli porta moduli mobili. Per ulteriore sicurezza quando la copertura rimane tutta aperta, e le guide sono sgombre dai moduli, sono stati previsti dei piccoli regolini ad innesto rapido per coprire le feritoie a pavimento. I carrelli di scorrimento all'interno dei binari sono facilmente scollegabili dai relativi moduli, in modo da poter essere portati in zona "fuori binario" e recuperati per eventuali interventi di manutenzione o per permettere la sostituzione di componenti eventualmente danneggiati. Sulle testate della copertura, primo e ultimo modulo, sono state realizzate le pareti di chiusura: una fissa e una con portone scorrevole a libro. Anche le pareti, come la struttura, sono realizzate con profilati in alluminio e i tamponamenti in policarbonato trasparente. Il tunnel di raccordo tra il fabbricato e la copertura per l'accesso agli spogliatoi, anch'esso telescopico, è realizzato con gli stessi materiali della struttura. Il fabbricato di pertinenza L'edificio è costituito da quattro corpi di fabbrica collegati tra loro da una galleria vetrata. Per quanto riguarda i quattro corpi, la loro struttura è prevista in cemento armato con muratura tradizionale. La copertura piana, è in latero-cemento sormontata da guaina impermeabile e pannelli isolanti. Lungo la perimetrazione della copertura un parapetto in muratura nasconde i pannelli solari ed i lucernai posati sulla stessa. La parte di collegamento tra i corpi è in vetro supportata da struttura metallica ed è costituita da una galleria vetrata chiusa con opportuni accessi verso l'esterno. Al fine di soddisfare le diverse
Nella pagina di fronte, in alto diversi prospetti e sezioni; al centro, pianta della piscina con i locali accessori. In basso, la facciata di chiusura della copertura telescopica, e un dettaglio della facciata opposta. Qui sotto, vista prospettica e foto del fianco. Nel riquadro in basso, facciata posteriore dell'edificio complementare.
Next page, above, elevations and sections; middle, plan of the venue. Bottom, the final façade of the telescopic covering, and a detail of the opposite side. Here below, perspective view and photo of the long side. In the frame, rear façade of the complementary building.
The roof structure of a public swimming pool at Ovada (Alessandria) Open and close: to swim in summer and winter The swimming centre annexed to the sports centre of Geirino was opened last september. It consists in two open-air pools and a services building. The outdoor pools are been completed with a telescopic covering, so that one can enjoy the venue all year long. Structural elements consist of extruded aluminium beams, lateral buffers in transparent polycarbonate on the side walls, and facade and roof in honeycomb polycarbonate sheet. The finished roof structure is made up of 8 sliding modular sections and one fixed section whose total external dimensions amount to 22 metres in width and 39.50 metres in length. In order to support and move the sliding
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modules, a runner system has been specially studied and built using extruded aluminium tracks, a series of which have been adequately sized and positioned beneath the floor; supporting trolleys with adjustable or fixed castors are lodged within this runner system to optimize operations. The system itself is highly innovative, as well as being practical and absolutely safe to use since it does not call for the presence of any voluminous obstacle on the finished floor surface, just small slits (26 mm wide) required for the passage of the trolleys conveying the mobile modules. To ensure even greater safety when the roof is open and the tracks are unoccupied by modules, it is possible to cover over the slits in the floor surface by means of specially designed filler rods that are rapid to insert. The trolley conveyors running on the tracks may be easily detached from their respective modules and set aside for any maintenance work, or to allow for the replacement of damaged components.
Impianto natatorio presso il centro polisportivo Geirino a Ovada (Al) Committente: Servizi Sportivi S.C.S.D. Progetto architettonico: geom. Gianluigi Parodi, arch. Simona Ciossani Progetto opere strutturali ed impianti: ing. Pier Giuseppe Boccaccio, ing. Aldo Priarone Fine lavori: settembre 2011 Costo di realizzazione: euro 3.000.000 circa (compreso spese tecniche, arredi e IVA) Copertura telescopica: B&O Engineering srl (marchio A. di Arcobaleno), Villanova Mondovì (Cn) Arredi per vasca e spogliatori: Sinko srl, Sona (Vr) Campi da tennis: Play-it srl, Desenzano del Garda (Bs)
Dall'alto: rendering della piscina scoperta; vista della palazzina servizi; due viste interne degli spogliatoi.
From above: rendering of the pool uncovered; view of the services building; two views of the changing-rooms.
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esigenze, all'interno sono predisposti innanzitutto spogliatoi di tipo comune e cabine a rotazione, distinti per sesso e dotati di servizi igienici e docce. La decisione di coprire la piscina per un impiego costante durante tutto l'anno ha comportato uno stravolgimento della distribuzione interna inizialmente prevista per gli ambienti al servizio delle vasche ed in particolar modo un notevole aumento della superficie destinata a spogliatoio, che ha preso il posto di altro spazio in precedenza destinato a magazzino. Per ragioni igieniche gli spogliatoi costituiscono elemento di separazione tra i percorsi effettuati in abbigliamento normale (percorsi a piedi calzati) e quelli in abbigliamento sportivo (percorsi a piedi nudi). I gruppi di servizi igienici hanno accesso dai percorsi della zona piedi nudi, attraverso un anti WC. Le docce sono realizzate in apposito locale al quale si avrà accesso dall'anti-wc. Sono previsti infine tutti i locali necessari a completare la dotazione del centro: magazzino, pronto soccorso, locale per visite mediche. All'interno della galleria vetrata, in prossimità degli accessi agli spogliatoi, è predisposto un locale da
lasciare al servizio della direzione. L'intervento prevede la realizzazione di due locali bar e ristoro. Campi da tennis e beach volley Ad est di tutto il complesso sopra descritto e con interposta area verde, sono previsti quattro campi sportivi, due per il gioco del tennis e due per il beach volley. I campi da tennis hanno la pavimentazione con finitura superficiale in materiale sintetico posato su sottofondo drenante realizzato con ghiaia grossa e ciottoli. I campi da beach volley hanno un manto in sabbia dello spessore minimo di cm 40, posato su uno strato di materiale drenante costituito da ghiaia grossa e ciottoli; tra i due strati è inserito un telo di "tessuto non tessuto" per evitare la crescita di erba all'interno della zona di gioco. Ogni campo è illuminato per consentirne anche l'utilizzo notturno. Le caratteristiche dei campi sono tali da rendere i medesimi omologabili per l'attività agonistica a livello nazionale. Per quanto riguarda gli spogliatoi, saranno impiegati quelli attualmente già presenti presso l'impianto polisportivo. Bea Rispoli
presa diretta a cura di Angelo Seneci foto: Newspower Canon
Ad Arco, in Trentino, il Campionato del Mondo di Arrampicata Il 2011 è stato un grande anno per l'arrampicata sportiva in Italia: per la prima volta il nostro paese ha ospitato un Campionato del Mondo di Arrampicata. Non ci poteva essere migliore modo per celebrare i venticinque anni della nascita delle competizioni di climbing, la cui storia inizia proprio in Italia, a Bardonecchia nel 1985, inventate e volute da un giornalista sportivo, Emanuele Cassarà, ed un accademico del CAI, Andrea Mellano. Da quel primo esperimento, osteggiato da una buona parte dell'élite alpinistica, tante cose sono cambiate: le strutture artificiali per arrampicata si sono diffuse nelle città, i praticanti sono diventati milioni in tutto il mondo, l'arrampicata sta giocando le sue carte per diventare uno sport olimpico. Ad inizio luglio il Comitato Olimpico Internazionale ha inserito lo Sport Climbing nella short list delle discipline che saranno prese in
considerazione per l'inclusione nel programma olimpico del 2020. La decisione sarà presa nel 2013: si aprono così due anni particolarmente importanti per tutto il mondo dell'arrampicata sportiva, federazioni, atleti, appassionati, media ed aziende specializzate. Anche questo obiettivo ha giocato un ruolo importante nell'assegnare alla città di Arco l'organizzazione del mondiale 2011. Arco è da anni la riconosciuta capitale dell'arrampicata sportiva mondiale, le pareti calcaree che circondano la cittadina del Garda Trentino sono diventate il terreno di gioco per centinaia di migliaia di appassionati, tanto fare nascere e vivere una importante economia turistica centrata su questo sport. Dal 1987, il primo week-end di settembre, vi si tiene il RockMaster, una competizione ad invito riservata ai dieci migliori climber del mondo, definita
"Born to Rock", lo spettacolo di apertura / the opening show.
Il Climbing Stadium di Arco durante il Campionato / The Arco Climbing Stadium during the Championship.
Magnus Midtboe (Lead maschile / Lead men).
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Magdalena Rock (Lead femminile / Lead women).
Lucas Preti (Boulder).
dalla stampa specializzata "la Wimbledon dell'arrampicata". Ed Arco, forte della propria ventennale esperienza, non ha disatteso le aspettative, regalando ad atleti e pubblico un evento unico. Non si è dovuta aspettare l'apertura delle competizioni per vedere cadere i record, già il numero dei partecipanti e le nazioni presenti superavano di gran lunga ogni previsione: 530 atleti in gara nelle varie discipline, in rappresentanza di 56 nazioni. Un esercito di atleti che ha trovato pronto ad accoglierlo il nuovo Climbing Stadium. Sito in una magica posizione, ai piedi della rupe calcarea su cui sorge il Castello, è ora l'unico impianto fisso al mondo in grado di ospitare in contemporanea competizioni in tutte le discipline del climbing. La parete per le prove Lead, offre un terreno inimitabile per itinerari di altissimo livello sportivo e spettacolo; quattro archi in acciaio,
La falesia Belvedere / The Belvedere cliff.
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sospesi a coppie di piloni di 25 metri di altezza, sorreggono le pareti di arrampicata e la tensostruttura di copertura: due numeri sono sufficienti per capire quali difficoltà devono superare gli atleti, su 18 metri di altezza la parete aggetta di 14 metri. Al centro dei due grandi strapiombi dedicati alle prove Lead si innalzano le due piste per lo Speed Climbing. Una parete di 15 metri, con due corsie parallele in leggero strapiombo, omologata dall'International Federation of Sport Climbing per il record del mondo. Sul lato opposto del prato, che ospita il pubblico, sorge la parete coperta per le prove Boulder - l'arrampicata senza corda, protetta da materassi - larga 15 metri per una altezza di 4,50. A completare il Climbing Stadium la nuova parete per le competizioni di Team Speed - la velocità a squadre -, 4 piste di 3 metri ciascuna, per una altezza di
15 metri, attrezzata con un innovativo sistema di starter e rilevazione dei tempi. In occasione del Campionato del Mondo le strutture sportive sono state completate da una palazzina servizi, dove trovano posto gli uffici giudici, spogliatoi, toilette per pubblico ed atleti, sala medica ed antidoping, sale riunioni. L'investimento complessivo per la ristrutturazione e completamento del Climbing Stadium è stato pari ad 1.500.000, sostenuto da Comune di Arco e Provincia Autonoma di Trento. Il via ufficiale alle competizioni è stato dato dal presidente dell'IFSC, l'italiano Marco Scolaris, sabato 16 luglio, e subito la notte di Arco si è accesa con i suoni e le luci di "Born to Rock" il magico spettacolo di apertura che il Comitato Arco2011, organizzatore del Mondiale, ha offerto al grandissimo pubblico che assiepava il Climbing Stadium. Il primo week-end ha visto l'assegnazione dei due primi titoli mondiali nella disciplina Boulder, andati al russo Sharafutdinov ed all'austriaca Sthor. Dopo il mercoledì e giovedì dedicati alle qualificazioni, ecco un nuovo week-end denso di spettacolo, una sequenza continua di finali che non ha lasciato un attimo di respiro al susseguirsi di emozioni. La nuova disciplina del Team Speed, dove squadre miste di tre atleti (due uomini e una donna) si confrontano su due itinerari eguali e paralleli in una prova di velocità, ha visto una delle migliori prove azzurre. Il team di Italia 1 è arrivato alla soglia della semifinale, arrivando ad un passo dal battere la favoritissima Cina. Podio dominato da Russia prima e terza - ed Ukraina.
Nella stessa serata è stato attribuito anche il titolo mondiale Lead femminile: la grande volta strapiombante ha visto tutte le più forti arrendersi nello stesso punto, cercando di raggiungere con un salto, tanto spettacolare quanto improbabile, l'unica presa nel mezzo del grande strampiombo. Solo l'austriaca Angela Eiter, vincitrice ben cinque volte al RockMaster, sa capire la corretta sequenza, non rischia il lancio nel vuoto, ma si gira, allunga un piede oltre la testa ed aggancia la presa con il tallone, e mentre il pubblico esplode in un urlo liberatore sale a conquistare il più alto gradino del podio. Sabato si apre con una delle più belle prove Speed mai corse, fin dai quarti maschili si capisce che il record mondiale, stabilito solo qualche giorno prima dal russo Abdrakhmanov è in pericolo, ma è solo nel testa a testa finale tra il russo Kokorin ed in cinese Zhong che viene battuto. Tutti e due gli atleti scendono sotto i 6,34, ma è il cinese ad aggiudicarsi record e oro con 6,26. La prova Speed femminile vedeva l'Italia papabile per un podio con la trentina Sara Morandi, che purtroppo scivolava già negli ottavi: podio dominato da Russia e Kazakistan. L'ultima medaglia - Lead maschile - ha riservato il momento più alto di spettacolo e di emozione. I tre atleti più forti, arrivano tutti all'ultima presa, il ceco Adam Ondra la sfiora, l'austriaco Jakob Schubert la prende ma non riesce a tenerla e cade... l'ultimo atleta in gara è lo spagnolo Ramon Puigblanque, quattro vittorie al RockMaster, è una standing ovation dei diecimila spettatori a celebrare il suo trionfo
Michela Facci (Velocità femminile / Speed women).
Shauna Coxsey (Boulder femminile / Boulder women).
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quando, impugnata l'ultima presa, rimane sospeso su un braccio lassù a venti metri d'altezza. Domenica 24 luglio è la competizione di Duello a chiudere il mondiale. Questa disciplina, un mix tra Lead e Speed, vede gli atleti sfidarsi uno contro uno su due percorsi di alta difficoltà eguali e paralleli. Bisogna cercare di arrivare al top, superando le alte difficoltà della parete ma arrivarci prima dello sfidante... La prova di duello è un classico del RockMaster, dove di anno in anno dimostra la sua grande spettacolarità e telegenicità. Una prova nuova e giovane, un modo nuovo di concepire le competizioni di arrampicata, e sono proprio due giovani, il ceco Adam Ondra e la russa Yana Cheresneva a portarsi a casa il trofeo. Non ancora inserito nel medagliere ufficiale, il Duello è stato una dimostrazione pienamente riuscita di nuove formule in grado di rendere più spettacolare ed immediato questo sport.
World Championship of Rock Climbing at Arco, in the Region of Trentino 56 nations took part in the various competitive 2011 has been a great year for sport climbing activities. in Italy: for the first time ever, our country has A multitude of athletes found the new Climbing hosted a World Climbing Championship. Stadium of Arco ready to welcome them. What better way to celebrate the twenty fifth Located in an enchanting position at the foot of anniversary of climbing competitions, which the calcareous Rock surmounted by its Castle, it began right here in Italy at Bardonecchia is now the only permanent structure in the world in1985. with the capacity to host all of the various Since that initial experiment, which met with the climbing specializations at the same time. opposition of most members of a mountain Built specially for this World Championship, the climbing elite, a lot has changed: with an sports facilities have been completed by a new increasing number of artificial climbing construction to house all the necessary structures in our cities and millions of services, comprising the judges' offices, enthusiasts practising this sport throughout the changing rooms, toilets for the world, climbing has now set its public and athletes, meeting rooms sights on becoming an Olympic and a medical and anti-doping sport. centre. Early in July, the International Public attendance exceeded the Olympic Committee included Sport rosiest forecasts with over 35,000 Climbing in its short list of sports visitors, along with great visibility in activities to be evaluated for the media with the presence of over inclusion in the 2020 Olympic 80 members of the press, programme. The final decision will comprising journalists and be taken in 2013 so the coming professional photographers to two years will be particularly represent 30 specialized important for the entire milieu of publications, 11 hours of live sport climbing, federations, broadcasting on RAI Sport, 30 athletes, enthusiasts, media and television channels worldwide which specialist firms. downloaded images from the Record-breaking figures had already dedicated broadcasting service. made the news long before the Italy, the region of Trentino, Arco competitions actually got under and the Rock Master laid the first way, with a number of participants important milestone on the road and nations represented which well towards the Olympic exceeded the most optimistic Angelo Seneci ad Arco / acknowledgement of sport climbing. expectations: 530 athletes from in Arco.
Dobbiamo ricordare anche un altro grande momento di questo mondiale, nelle giornate di lunedì 18 e martedì 19 si è svolto sulle stesse pareti il primo Campionato del Mondo Paraclimbing. Arco e la Federazione Arrampicata Sportiva Italiana hanno voluto dare un forte segnale di integrazione, organizzando il campionato per atleti disabili nel contesto del Mondiale dei normodotati. Erano presenti 40 atleti di 9 paesi. Gli atleti, divisi per categorie di disabilità - non vedenti, ipovedenti, amputati, disabili motori - hanno gareggiato nelle discipline Lead e Speed. L'Italia ha messo a frutto la
Carmona Barandiaran (Campionato di paraclimbing / Paraclimbing Championship)
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propria esperienza e tradizione portando a casa undici medaglie di cui quattro ori. Il risultato di pubblico è andato oltre ogni aspettativa: con oltre 35.000 presenze, grande attenzione dei media, con oltre 80 tra giornalisti e fotografi professionisti accreditati, 30 testate specializzate presenti, 11 ore di diretta su RAI Sport, 30 canali televisivi in tutto il mondo che hanno scaricato le immagini dal servizio broadcasting dedicato. L'Italia, il Trentino, Arco, il Rock Master hanno messo una prima pietra importante sulla strada per il riconoscimento olimpico dell'arrampicata sportiva.
piscina comprensoriale a Nepi (Viterbo)
Disegno semplice, tecnologia appropriata a anni i cittadini di Nepi e dei centri piĂš vicini come Castel S. Elia e Monterosi sentivano fortemente l'esigenza di poter disporre di un adeguato impianto natatorio senza eccessivi, scomodi e costosi spostamenti nei centri vicini come Ronciglione, Civita Castellana, Viterbo o Roma.
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La piscina comprensoriale potrĂ dare risposta ad una cittadinanza ben superiore ai 10.000 abitanti. L'opera realizzata consiste in un impianto coperto, con ampie pareti finestrate. L'intervento ha previsto una vasca da 25,00 x 12,50 m, con profonditĂ variabile da 1,35 a 1,45 e i relativi servizi come pronto soccorso, spogliatoi e servizi igienici, uffici e locali tecnici. Esternamente l'area sarĂ particolarmente attrezzata per la fruizione dell'intero impianto soprattutto nel periodo estivo. Un notevole numero di parcheggi a ridosso del fabbricato e nelle immediate vicinanze, consente una funzionale fruizione dell'impianto. La struttura dispone inoltre di uno spazio interno che all'uopo potrĂ essere in parte destinato a parcheggio di automezzi a servizio di persone diversamente abili. Gli intenti fondamentali dell'intervento, in particolare, riguardano: la salvaguardia e la rivitalizzazione dell'intero territorio comunale; la promozione di circuiti e di itinerari turistico ambientali; la gestione coordinata delle
Due foto e due rendering dell'impianto all'esterno.
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Two photos and two renderings of the exterior.
Schema di trattamento dell'acqua
Lo schema di trattamento dell'acqua di immissione in vasca inizia dall'approvvigionamento da pubblico acquedotto tramite saracinesca posta a valle dell'impianto. Questa va a rifornire la vasca di compenso, nella quale vari accessori tecnici regolano sia la quantità di acqua immessa sia la quantità di acqua erogata. L'impianto di reintegro e rinnovo e di troppopieno è automatico. All'interno della vasca di compenso insiste sia uno scarico diretto alla fogna comunale ed un altro alla vasca di accumulo; sia un troppo pieno per l'eventuale sovraccarico della vasca di compenso e di una eventuale pulizia dei fanghi prodotti in vasca. Dalla vasca di compenso l'acqua intubata passa nel collettore a tre uscite con altrettante pompe di rilancio con annesso prefiltro, due andranno nei filtri a sabbia e l'altra come riserva in caso di rottura di una delle altre. I filtri a sabbia hanno ognuno all'esterno un impianto a collettori e valvole le quali con un sistema a fasi, prestabilite da tabella, hanno le seguenti funzioni o di filtrare l'acqua immessa o spurgare con un controlavaggio i fanghi depositati all'interno del filtro i quali andranno nella vasca di accumulo prima di essere scaricati in pozzetto di scarico e poi alla fognatura comunale. Per quanto riguarda nello specifico per motivi tecnici le acque reflue dell'impianto della piscina una volta al mese dovranno essere aspirate dalla vasca di accumulo da una ditta specializzata ed iscritta alla Regione Lazio per il trasporto di sostanze inquinanti. Dai filtri a sabbia l'acqua intubata passa in un collettore dal quale insistono due uscite una per il controllo del PH e Cloro l'altra alla produzione acqua calda sanitaria con scambiatori a piastre. La linea per il controllo del PH e Cloro passa attraverso una centralina elettronica per il controllo automatico e regolazione per piscina pubblica, con monitoraggio di tre parametri oltre alla temperatura. Il controllo e la regolazione si realizzano attraverso 4 letture: pH, concentrazio-
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ne di cloro in ppm, potenziale RedOx in mV, temperatura in °C. Le misurazioni di pH e RedOx sono potenziometriche, le misurazioni delle concentrazioni di cloro sono amperometriche. Comprende 4 uscite analogiche 4-20 mA per registro o modulazione ed un'uscita RS-485 per comunicazioni. Completo di contenitori di acido [HCl] e di cloro [NaClH], pompe dosatrici, elettrovalvole per dosatore di pastiglie, valvola di regolazione del flusso, rubinetto di scarico per manutenzione ed estrazione di campioni e per kit soluzioni tampone. La linea invece che va alla produzione acqua calda sanitaria con scambiatori a piastre con potenza 100 kW. In questo tratto è stato progettato un impianto automatico ad ultravioletti UV-C per piscine ad uso pubblico per la disinfezione automatica dell'acqua, con effettiva riduzione delle clorammine (cloro combinato) e neutralizzazione di batteri, virus ed altri microorganismi. Installazione mediante by-pass sulla linea di mandata alla piscina. Attualmente l'amministrazione comunale non avendo ha disposizione nelle casse l'importo da erogare ha preferito installare tale impianto in tempi successivi. L'acqua intubata, sia quella trattata con oramai i requisiti chimico-fisici e microbiologici della tabella di tipo A, sia quella riscaldata, si immetterà nella linea di tubazione successiva al collettore di cui sopra. Una centralina di controllo della temperatura dell'acqua immessa nella vasca garantirà la temperatura richiesta dal parametro di cui le norme UNI 10637. Due collettori di mandata immetteranno nella vasca l'acqua trattata tramite bocchette di immissione. All'interno della vasca insistono quattro aspirafanghi i quali convogliano l'acqua di vasca al collettore a tre uscite. La vasca ha la ripresa superficiale o bordo sfioratore per i lati più lunghi della vasca. L'acqua che tracima nel canale di raccolta viene convogliata nella vasca di compenso, dopo un prefiltraggio.
capacità di accoglienza; la salvaguardia della tradizione culturale locale. Gli impianti natatori sono una macchina complessa la cui progettazione e realizzazione richiede di spaziare in varie discipline strettamente connesse fra loro e che vanno intelligentemente integrate per addivenire ad un risultato soddisfacente. L'aspetto esteriore non può prescindere dal tipo di involucro di alta coibenza termica indispensabile: è quindi necessario trovare un giusto compromesso tra superfici opache e trasparenti. Le piscine coperte sono quelle che in genere soddisfano la necessità di fruizione per la maggior parte dell'anno: richiedono però un elevato investimento iniziale, che spesso può apparire ingiustificato in confronto all'attuale bacino di utenza. Questi impianti non sono di fatto fruibili tutto l'anno in quanto nella migliore stagione estiva sono scarsamente frequentati dato che il pubblico preferisce le attività
Piscina comprensoriale in località San Bernardo a Nepi (Vt) Committente: Comune di Nepi Team di progettazione: arch. Bruno Giovanale e arch. Roberto Capuani Inizio lavori: 2007 Fine Lavori: Settembre 2009 Importo dei lavori: euro 1.480.000 Attrezzature sportive e impianti di depurazione acque: Astralpool
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Nella pagina di fronte, due scorci dell'architettura esterna. In questa pagina, in alto la vasca; nei disegni, prospetti e una sezione. Nella pagina seguente, pianta dell'edificio; nel riquadro, un dettaglio della vasca. In the next page, two views of the exterior architecture. In this page, above, the swimming pool; in the drawings, elevations and a section. In the following page, plan of the building; in the frame, detail of the pool.
Swimming pool at Nepi / Simple design, appropriate technology The intervention consists of a pool of 25 meters, with related services: emergency room, changing rooms and toilets, offices and technical rooms. The swimming facilities are a complex machine whose design and construction requires to expand in various disciplines closely related to each other; they must be intelligently integrated to reach a satisfactory result. The appearance can not ignore the need for
thermal insulation of the outer casing: therefore is necessary to find a fair compromise between opaque and transparent surfaces. The swimming facility described in these pages, made in relation to disposable income, is a covered facility adequately sized and fully comply with the rules and regulations of the National Olympic Committee and the Italian Swimming Federation.
all'aperto: conviene pertanto sospenderne l'attività. L'impianto natatorio descritto in queste pagine, realizzato in relazione alle disponibilità economiche, ha previsto una struttura coperta adeguatamente dimensionata ed in piena conformità con i regolamenti e le normative del Comitato Olimpico Nazionale e della Federazione Italiana Nuoto. In base alle norme Coni, l'impianto risulta classificabile come un "impianto sportivo di esercizio", in cui possono svolgersi attività regolamentate dalle FSN e DSA ma non destinate all'agonismo, ovvero tutte le attività propedeutiche, formative o di mantenimento delle suddette discipline sportive. L'atrio con la reception è posto sul fronte nord a ridosso dello spazio antistante l'ingresso con i relativi parcheggi esterni. Il pronto occorso a sua volta è accessibile sia dal piano vasca che direttamente dalla sede stradale-area parcheggi. Dall'atrio sono raggiungibili anche i servizi igienici per il pubblico. Il piano vasca, con specchio d'acqua di mq. 312,50, è accessibile solo con passaggi a lava-piedi obbligati e doccia e con uscite di sicurezza dimensionate a norma. Ha una larghezza dei bordi vasca non inferiore in alcun caso ai due metri ed una zona retrostante i blocchi di partenza non inferiore a m 3,75. Vi sono collegati i locali spogliatoi per gli utenti e, da qui, quelli per gli addetti/ istruttori. Non è prevista la presenza di pubblico e quindi di tribune o gradinate. Nel piano interrato, accessibile sia attraverso una scala sia attraverso una rampa esterna, è ricavato il locale tecnico contenente tutti gli impianti. Riccardo Consoli
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Merloni) e l'appalto viene vinto dallo Studio Bradaschia di Trieste che decide di avvalersi, in loco, della collaborazione dello Studio Netti Valente di Bari. Il finanziamento è esiguo: 60.000,00 euro complessivi di quadro economico con un importo lavori che non raggiunge i 40.000,00. L'idea del progetto è quella di ridisegnare lo spazio rendendolo pedonale per rivitalizzarlo. Costruire uno spazio contemporaneo in continuità con la tradizione del luogo. Uno spazio capace di trasmettere l'atmosfera, le emozioni, i colori, … il contesto. La scelta è quasi obbligata: pietra calcarea di Trani. Bianca e bellissima, sofisticata solo come il carbonato di calcio puro riesce ad essere, e armoniosa, nei pallidi colori dell'edificato pugliese, e, ancora, quasi riflettente i blu e gli azzurri. Data l'esiguità dello spazio l'architetto opta per un "disegno" calibrato della texture della pavimentazione. L'idea è quella di riprendere i corsi in pietra dei monumenti del barocco leccese, le geometrie dell'architettura vernacolare della città vecchia di Taranto affacciata sul "mare piccolo" (il piccolo golfo interno in cui trovano
In alto, due sezioni della piazza. Nelle foto, tre vedute dell'intervento effettuato.
A sinistra e sotto, la panchina: vista notturna e schizzo di progetto. In basso, planimetria dell'inserimento urbano, e dettaglio della pavimentazione che sale a ricoprire la panchina. Left and below, the bench: night view and project sketch. Bottom, plan of the urban settlement, and detail of the flooring that rises to cover the bench.
Riqualificazione di Piazzetta Bruno Falloni a Monteiasi (Taranto) Committente: Comune di Monteiasi Responsabile del procedimento: geom. Damiano Corona Progetto e Direzione Lavori: arch. Maurizio Bradaschia (Studio Bradaschia Srl, Trieste); arch. Lorenzo Netti, arch. Gloria A.Valente (Netti Architetti, Bari) Collaboratori: arch. Viviana Magnarin, arch. Manuela Sabatti, arch. Domenico Pastore, arch. Rocco Toscano Fine lavori: anno 2007 Importo dei lavori: euro 40.000 circa Importo complessivo: euro 60.000
Urban decor / A town square at Monteiasi
The outcome of a nationwide competition, this minimal project has reordered a corner of the white, sun-scorched region of Apulia that lies concealed among the alleyways and courtyards of ancient town centres. The square itself is quite small. Its two hundred and fifty square metres confined on all sides by densely packed buildings perfectly reflect the "town planning" philosophy of inner open spaces and "courtyards", in the type of urban construction so typical of the South, which is evasive and almost introspective at times. Prior to its recent requalification, the square was in a state of rapid deterioration. This project set out to redesign and animate the square by restricting its use to pedestrians. The construction of a contemporary space in harmony with the local tradition. A place with the power of transmitting atmosphere, emotions and colour. The chosen solution was almost mandatory:
a material known as "pietra di Trani", which is a precious calcareous stone. This beautiful white stone is of great harmony and refinement in the pale colours of Apulian constructions, with surface reflections that even verge on varying tones of blue. In view of the restricted amount of space, the architect has opted for a well-proportioned textural "design" for the paving. This idea was inspired by the rows of stone to be seen on the Barocco monuments of Lecce, or the geometrical designs typical of the vernacular architecture in the old town of Taranto. A central "carpet" delimited by a small herbaceous border destined to accommodate the umbrella pine, a native tree of the Mediterranean coastal zones of Italy, and not only. The final touch is provided by the inclusion of locally produced ceramic in the form of small green mosaic pieces (emeralds), making the central "carpet" of this town square even more precious.
Top, two sections of the square. In the photo, three views of the intervention realized.
riparo le barche da pesca). Di enfatizzare il luogo. Pochi segni ancora. Un "tappeto" centrale, da delimitare con una piccola aiuola verde in cui fare crescere un albero, un pino marittimo, l'albero delle coste mediterranee italiane e non solo (croate in dalmazia, francesi, spagnole, ma anche di quelle greche,… E una seduta, una panca, a richiamare il "sedile" (così era chiamato l'edificio municipale storico, dove la gente si sedeva, per strada, a discutere, di politica, … di tutto ciò che caratterizzava la vita nelle piccole comunità pre-televisive). E, per finire, l'introduzione della ceramica, il materiale prodotto in loco, piccole tessere di ceramica verde (degli smeraldi), a impreziosire il "tappeto" centrale della piazza. Un'illuminazione "minimalista" mirata a sottolineare i cromatismi e il volume del vuoto, dei vuoti (la piazza, il porticato, lo spazio urbano). Analizzate alcune soluzioni progettuali alternative vengono studiate; soluzioni tutte possibili, valutandone di ognuna i pro e i contro ha portato a conclusioni che vedono come soluzione ottimale, rispetto al quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire, una soluzione che prevede il riassetto complessivo dello spazio urbano e la sua pedonalizzazione, realizzando un luogo di sosta congruente con la memoria del sito. La realizzazione di una nuova pavimentazione in pietra naturale, la realizzazione di una lunga seduta adiacente il fronte dell'ex Casa comunale, la realizzazione di alberature e la collocazione di un sistema di illuminazione pubblica idonea alle finalità del progetto. Maurizio Bradaschia
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tecnica
Indicazioni per la scelta delle zolle prevegetate
Nelle foto in alto, posa di big roll tramite attrezzatura specifica e rifinitura manuale; qui sopra, sollevamento di zolle di piccole dimensioni dal vivaio.
In the upper photos, laying of big roll through specific tools and manual finishing; here above, lifting sod of small size from the nursery.
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Le zolle prevegetate sono la soluzione ideale per realizzare un ottimo prato in breve tempo, accorciando notevolmente i tempi di astensione dal calpestio e garantendo un immediato effetto estetico. Una volta accertata la validità economica ed agronomica dell'utilizzo di zolle in prato prevegetato, diviene fondamentale poter acquisire alcune nozioni di base per una pur minima valutazione del prodotto acquistabile. È necessario che i produttori attuino scelte adeguate e indirizzate a finalità appropriate: rapido attecchimento, rispondenza del prodotto a corretti criteri agronomici, garanzia nel tempo di idonee caratteristiche esteticofunzionali. Esaminiamo nel dettaglio le caratteristiche principali, facilmente valutabili anche da chi intende avvicinarsi per la prima volta all'uso di zolle prevegetate. Composizione del terreno:
sono da preferirsi zolle coltivate su substrati sabbiosi, o quantomeno terreni adeguatamente corretti per giungere a caratteristiche prossime all'ideale: percentuale in sabbia circa 70%, rispetto di precisi parametri granulometrici e di spigolosità della stessa. Questi parametri divengono irrinunciabili e devono essere pretesi dal momento che sono alla base della riuscita e della durata nel tempo del nostro tappeto erboso. Nel caso in cui il substrato dove andranno posate le zolle non rientrasse nelle caratteristiche standard (minimo 70% di sabbia), si dovrà acquistare un prodotto coltivato su di un supporto quanto più possibile simile a quello di destinazione per evitare stratificazioni deleterie. Aspetto del manto erboso: deve risultare uniforme nel colore, privo di segni di attacchi fungini o parassitari pregressi o in atto, marciumi, clorosi, infestanti. Da
controllare la condizione di "consistenza" e foltezza del manto erboso, verificando la presenza di lignina a livello di colletto, indispensabile garanzia di maturità dello stesso. Una zolla ancora "giovane" incontrerebbe forti problemi a sopportare attività manutentive anche solo ordinarie. Sviluppo radicale: pur condizionato dall'epoca di sollevamento della zolla dal vivaio, in caso di periodi climatici sfavorevoli, è una caratteristica destinata a subire delle alterazioni, fondamentale si rivela l'esame dell'apparato radicale. Dovrà evidenziare condizioni sanitarie eccellenti, foltezza e vigoria, assenza di tessuti senescenti: quanto prima si riuscirà ad ottenere l'attecchimento delle zolle, tanto prima si garantirà il ripristino delle normali attività funzionali dell'erba, con pronte risposte ai nostri stimoli manutentivi. Spessore del substrato sollevato: può variare in base
al terreno su cui insiste il vivaio, ideale è una zolla di circa 1cm, pur mantenendo corrette proprietà plastiche: il taglio dell'apparato radicale avviene così in prossimità della corona, zona ideale per stimolare il pronto ricaccio di nuove radici e velocizzare i tempi d'attecchimento. Una zolla troppo spessa finirebbe per "autolimitarsi" al proprio stesso terreno, dilatando i tempi d'insediamento o arrivando a mantenere nel tempo una separazione netta dal suolo su cui è stata posata, evento estremo nella sua gravità e primo responsabile d'insuccesso. Resistenza allo scuotimento: se presa a due mani da un lato di taglio, una zolla sana, matura, dal manto erboso correttamente accestito e radicato, deve resistere senza strappi o perdite al sollevamento verticale e allo scuotimento moderatamente energico. Presenza di feltro: un minimo spessore di feltro, che può variare da 3 a 6mm
In alto a sinistra, paletizzazione automatica di piccoli rotoli di zolle; nella colonna di destra dall’alto: posa di rotoli prevegetati con attrezzatura dedicata; piccola attrezzatura per il sollevamento di zolle.
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Top left, automatic packaging of sods in small rolls; in this column, from above: laying of pre-cultived rolls with dedicated equipment; small equipment to lift sods.
A lato e nel box a destra, vista di vivai di zolle. Sotto a sinistra, apparato radicale ben sviluppato dopo tre settimane dalla posa. Here and bottom right, nursery of sods. Bottom left, well-developed root system three weeks after the installation.
a seconda dell'essenza, è positivo segnale di maturità del tappeto erboso, dà consistenza alla zolla e svolge una discreta opera di assorbimento degli shock meccanici. Superato il limite suddetto, per contro, esso diviene indice di anzianità e agisce negativamente limitando scambi gassosi e percolazione delle acque meteoriche, finendo per essere ideale rifugio di parassiti e funghi patogeni. Altezza di taglio del manto erboso: variabile in base alla
composizione floristica della zolla stessa e strettamente legata e riconducibile all'utilizzo finale. Volendo portare alcuni esempi, il range accettabile è tra 20 e 30mm nel caso di mix di loietti e poe, da 30 a 40mm in mix con presenza di festuca arundinacea, 8-10 mm nel caso di zolle in agrostide, 10-12 mm di gramigne selezionate. Altezze di taglio superiori sono indesiderate e possono essere un tentativo da parte del fornitore di "mascherare"
problemi legati a carenze in accestimento o patologie in corso, sfruttando l'effetto coprente del ripiegamento dell'erba stessa. Uniformità nelle dimensioni: è il primo indice di professionalità del produttore, probabile prova che lo stesso non preleva da zone marginali dell'appezzamento e che il prodotto può teoricamente ritenersi uniforme per analoga provenienza, utilizzando levazolle professionali quali mezzi specifici per la raccolta. Si rende indispensabile, da
Advice on the selection of grass sods Grass sods provide the ideal solution to obtain very rapidly a grass covered surface that has optimal characteristics, will soon be foot traffic resistant and will immediately ensure a pleasing visual effect. Having verified the financial and agronomic validity of this solution, it becomes essential to acquire some basic notions that will help you evaluate the products to choose from. The sods must meet a number of requirements: taking root quickly, corresponding to proper agronomic criteria, possessing aesthetic and functional characteristics that will remain unaltered over time. In this article we examine a number of salient characteristics, which may be easily evaluated
even by people with no prior experience of grass sods, with a special focus on: soil composition, appearance of the lawn, root development, thickness of the raised sublayer, impact resistance, cutting height of the grass, dimensional uniformity. Users should be aware of the characteristics that cannot be overlooked in identifying a quality product. The verification can also be performed when the sods are received: this is a decisive moment to evaluate and possibly dispute the validity of the product. Once the sods have been installed, in fact, it will be much more difficult to claim that defects in the turf do not depend on improper use or maintenance modalities.
parte dell'utilizzatore, conoscere le caratteristiche imprescindibili per l'identificazione di un prodotto di qualità. Il controllo stesso può partire anche dalla fase della ricezione delle zolle, momento importantissimo per valutare ed eventualmente contestare la bontà di quanto ricevuto. A posa compiuta, infatti, sarà più difficile convincere il fornitore che gli eventuali difetti non dipendono da propri errori d'utilizzo o manutenzione. Nel caso l'utilizzatore ritenesse necessarie ulteriori e approfondite verifiche sul materiale acquistato o da acquistare, può chiedere informazioni a consulenti specializzati nel settore dei tappeti erbosi, che potranno dare risposte precise su problematiche fitosanitarie, caratteristiche pedologiche e garanzia di rispondenza a quanto dichiarato in termini di composizione floristica. E' comunque nelle possibilità del cliente finale chiedere al produttore copia di ogni certificazione disponibile, riguardante ad esempio sementi adoperate, elenchi dei prodotti utilizzati, analisi del terreno, nonché una cronologia degli interventi eseguiti nell'ultimo periodo, per poter dare una continuità a programmi manutentivi già avviati e non incorrere in deleterie sovrapposizioni che potrebbero risultare dannose al tappeto erboso e antieconomiche.
Erminio Sinigaglia 98
Merloni) e l'appalto viene vinto dallo Studio Bradaschia di Trieste che decide di avvalersi, in loco, della collaborazione dello Studio Netti Valente di Bari. Il finanziamento è esiguo: 60.000,00 euro complessivi di quadro economico con un importo lavori che non raggiunge i 40.000,00. L'idea del progetto è quella di ridisegnare lo spazio rendendolo pedonale per rivitalizzarlo. Costruire uno spazio contemporaneo in continuità con la tradizione del luogo. Uno spazio capace di trasmettere l'atmosfera, le emozioni, i colori, … il contesto. La scelta è quasi obbligata: pietra calcarea di Trani. Bianca e bellissima, sofisticata solo come il carbonato di calcio puro riesce ad essere, e armoniosa, nei pallidi colori dell'edificato pugliese, e, ancora, quasi riflettente i blu e gli azzurri. Data l'esiguità dello spazio l'architetto opta per un "disegno" calibrato della texture della pavimentazione. L'idea è quella di riprendere i corsi in pietra dei monumenti del barocco leccese, le geometrie dell'architettura vernacolare della città vecchia di Taranto affacciata sul "mare piccolo" (il piccolo golfo interno in cui trovano
In alto, due sezioni della piazza. Nelle foto, tre vedute dell'intervento effettuato.
A sinistra e sotto, la panchina: vista notturna e schizzo di progetto. In basso, planimetria dell'inserimento urbano, e dettaglio della pavimentazione che sale a ricoprire la panchina. Left and below, the bench: night view and project sketch. Bottom, plan of the urban settlement, and detail of the flooring that rises to cover the bench.
Riqualificazione di Piazzetta Bruno Falloni a Monteiasi (Taranto) Committente: Comune di Monteiasi Responsabile del procedimento: geom. Damiano Corona Progetto e Direzione Lavori: arch. Maurizio Bradaschia (Studio Bradaschia Srl, Trieste); arch. Lorenzo Netti, arch. Gloria A.Valente (Netti Architetti, Bari) Collaboratori: arch. Viviana Magnarin, arch. Manuela Sabatti, arch. Domenico Pastore, arch. Rocco Toscano Fine lavori: anno 2007 Importo dei lavori: euro 40.000 circa Importo complessivo: euro 60.000
Urban decor / A town square at Monteiasi
The outcome of a nationwide competition, this minimal project has reordered a corner of the white, sun-scorched region of Apulia that lies concealed among the alleyways and courtyards of ancient town centres. The square itself is quite small. Its two hundred and fifty square metres confined on all sides by densely packed buildings perfectly reflect the "town planning" philosophy of inner open spaces and "courtyards", in the type of urban construction so typical of the South, which is evasive and almost introspective at times. Prior to its recent requalification, the square was in a state of rapid deterioration. This project set out to redesign and animate the square by restricting its use to pedestrians. The construction of a contemporary space in harmony with the local tradition. A place with the power of transmitting atmosphere, emotions and colour. The chosen solution was almost mandatory:
a material known as "pietra di Trani", which is a precious calcareous stone. This beautiful white stone is of great harmony and refinement in the pale colours of Apulian constructions, with surface reflections that even verge on varying tones of blue. In view of the restricted amount of space, the architect has opted for a well-proportioned textural "design" for the paving. This idea was inspired by the rows of stone to be seen on the Barocco monuments of Lecce, or the geometrical designs typical of the vernacular architecture in the old town of Taranto. A central "carpet" delimited by a small herbaceous border destined to accommodate the umbrella pine, a native tree of the Mediterranean coastal zones of Italy, and not only. The final touch is provided by the inclusion of locally produced ceramic in the form of small green mosaic pieces (emeralds), making the central "carpet" of this town square even more precious.
Top, two sections of the square. In the photo, three views of the intervention realized.
riparo le barche da pesca). Di enfatizzare il luogo. Pochi segni ancora. Un "tappeto" centrale, da delimitare con una piccola aiuola verde in cui fare crescere un albero, un pino marittimo, l'albero delle coste mediterranee italiane e non solo (croate in dalmazia, francesi, spagnole, ma anche di quelle greche,… E una seduta, una panca, a richiamare il "sedile" (così era chiamato l'edificio municipale storico, dove la gente si sedeva, per strada, a discutere, di politica, … di tutto ciò che caratterizzava la vita nelle piccole comunità pre-televisive). E, per finire, l'introduzione della ceramica, il materiale prodotto in loco, piccole tessere di ceramica verde (degli smeraldi), a impreziosire il "tappeto" centrale della piazza. Un'illuminazione "minimalista" mirata a sottolineare i cromatismi e il volume del vuoto, dei vuoti (la piazza, il porticato, lo spazio urbano). Analizzate alcune soluzioni progettuali alternative vengono studiate; soluzioni tutte possibili, valutandone di ognuna i pro e i contro ha portato a conclusioni che vedono come soluzione ottimale, rispetto al quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire, una soluzione che prevede il riassetto complessivo dello spazio urbano e la sua pedonalizzazione, realizzando un luogo di sosta congruente con la memoria del sito. La realizzazione di una nuova pavimentazione in pietra naturale, la realizzazione di una lunga seduta adiacente il fronte dell'ex Casa comunale, la realizzazione di alberature e la collocazione di un sistema di illuminazione pubblica idonea alle finalità del progetto. Maurizio Bradaschia
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progettare l’accessibilità
Cantieri edili e stradali e universal design seconda parte
Prosegue la trattazione del tema avviata nel numero precedente. 4. CARATTERISTICHE DEI CANTIERI EDILI/STRADALI Alcuni particolari aspetti di un cantiere devono essere valutati ai fini dell'universal
design: - la tipologia; - l'organizzazione; - la recinzione di cantiere. 4.1 Tipologia del cantiere La tipologia è riferita al fatto che un cantiere sia fisso o mobile e possa avere uno sviluppo puntuale o lineare.
I cantieri fissi non prevedono spostamenti nel breve e medio periodo temporale e riguardano prevalentemente la realizzazione di opere di edilizia civile, quali nuove costruzioni o manutenzioni di fabbricati esistenti, o interventi stradali puntuali e circoscritti come la realizzazione-manutenzione di piazze o di limitati tratti di strade. I cantieri mobili prevedono interventi stradali lineari su marciapiedi, con un movimento del cantiere nel breve periodo, man mano che le parti da realizzare/mantenere vengono completate. 4.2 Organizzazione del cantiere L'organizzazione del cantiere riguarda la sua pianificazione, sia per collocare le risorse necessarie nel tempo all'esecuzione dei lavori in funzione: delle stesse opere da eseguire, delle condizioni ambientali, degli eventuali vincoli esistenti in termini di spazio a disposizione, ecc. Devono essere analizzati e disciplinati alcuni aspetti, quali: - modalità da seguire nella recinzione/delimitazione del cantiere; - modalità di accesso e di fornitura dei materiali; - protezioni e misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall'ambiente esterno o
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trasferibili all'esterno; - modalità di organizzazione dei percorsi pedonali lungo il perimetro del cantiere. 4.3 Recinzione di cantiere (Organizzazione del Cantiere, Ente Scuola Edile Taranto, http://www.scuolaediletaran to.info/cms/index.php) La recinzione di cantiere costituisce il sistema di confinamento dell'area d'intervento, ha lo scopo di regolamentare l'accesso all'area di cantiere stesso, di proteggere i lavoratori dalle interferenze esterne e di proteggere i pedoni passanti dalle attività che avvengono sul luogo di lavoro. La scelta tipologica della recinzione è in funzione della valutazione dei rischi connessi alle lavorazioni che vengono effettuate nell'area di cantiere. Le recinzioni cieche hanno l'esigenza di impedire la proiezione verso l'esterno di spruzzi, schegge, detriti e polveri. Recinzioni con un certo grado di attraversabilità e permeabilità sono proponibili in luoghi di lavoro con minori rischi per l'esterno. La solidità della recinzione è un altro parametro variabile in funzione dei rischi che incombono in cantiere o a ridosso del cantiere. Nei lavori di scavo in città, ad esempio, quando non può essere disposta una delimitazione degli scavi a distanza di sicurezza da
questi (almeno 1,5 m dal ciglio dello scavo), la recinzione di cantiere deve avere una consistenza di un parapetto in grado di assorbire la spinta orizzontale delle persone. Nei cantieri stradali si ricorre frequentemente alle barriere in new jersey, per limitare l'impatto della viabilità sull'area di cantiere. Le altezze delle recinzioni sono anch'esse connesse ai rischi delle lavorazioni. I regolamenti comunali stabiliscono per i cantieri fissi delle altezze minime di 2 m, mentre per le recinzioni dei cantieri mobili sono anche ammesse altezze di 1 o 1,5 m. Le più comuni tipologie di recinzioni di cantiere sono: - a rete elettrosaldata, applicata su pali in ferro o in legno infissi nel terreno; - a rete plastificata arancione, su pali in ferro o in legno infissi nel terreno; - a pannelli di rete elettrosaldata autoportante; - a rete elettrosaldata e rete plastificata arancione; - cieca in legname; - cieca in metallo. 5. DIFFICOLTA' DEI PEDONI NEI CANTIERI EDILI Le principali difficoltà e pericoli, riscontrabili nei cantieri che occupano parzialmente o totalmente la sede pedonale, sono connesse ad una serie di attività compiute nel cantiere stesso, che
possono essere fonte di affaticamento, di disagio o costituire barriere fisiche per gli utilizzatori dei percorsi pedonali e possono essere suddivisi come segue. 1) restringimenti: - restringimento del percorso pedonale per la presenza di segnaletica temporanea di cantiere; - restringimento del percorso pedonale per presenza di impalcature di cantiere; - restringimento del percorso pedonale per la presenza di recinzione di cantiere. 2) divieti di passaggio: - impossibilità a percorre un percorso per il rifacimento della pavimentazione; - impossibilità a percorrere un percorso per interventi sulle reti dei sottoservizi; - impossibilità a percorrere un percorso per la presenza di un cantiere edile. 3) deviazioni dei percorsi: - percorso pedonale sul lato opposto a quello di percorrenza per la presenza di un cantiere; - percorso pedonale in sede stradale per il rifacimento della pavimentazione del marciapiede; - percorso pedonale in sede stradale per la presenza di ponteggi finalizzati alla manutenzione della facciata di un edificio. 6. SEGNALETICA DI CANTIERE La segnaletica di cantiere deve essere collocato al di
Nella pagina di fronte: impossibilità a percorrere un percorso per la presenza di un cantiere stradale (sopra) o di un cantiere edile (sotto). In questa pagina, in alto: restringimento del percorso pedonale per la presenza di recinzione di cantiere. Qui sopra, percorso pedonale in sede stradale per la presenza di ponteggi finalizzati alla manutenzione della facciata di un edificio.
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Next page: inability to walk a path for the presence of a road construction site (above) or a construction site (below). In this page, top: narrowing of the footpath to the presence of fence construction. Above, pedestrian path in the roadway due to the presence of scaffolding aimed to maintain the facade of a building.
fuori del percorso pedonale per non essere causa di restringimento dello stesso per i disabili su sedia a ruote o costituire un ostacolo non individuabile per i disabili visivi. 7. CRITERI PROGETTUALI Nei criteri progettuali vengono contemplate quelle soluzioni in grado di rendere i percorsi pedonali nelle aree di cantiere rispondenti ai criteri dell'universal design. 7.1 Caratteristiche delle recinzioni di cantiere La recinzione del cantiere è il primo elemento che deve essere preso in considerazione, poiché le sue caratteristiche possono a volte causare delle difficoltà di percezione ad alcuni pedoni. Tra questi sono particolarmente penalizzati tutti coloro che hanno delle limitazioni nella percezione visiva. In particolare per gli ipovedenti ed i non vedenti è
necessario che le recinzioni soddisfino il requisito di essere percepibili con l'uso del bastone bianco ed essere di un colore con un efficace contrasto di luminanza con la pavimentazione del percorso pedonale o il colore di fondo della recinzione stessa. In particolare vi devono essere almeno 2 elementi trasversali di cui uno posto ad almeno 100 cm dal piano di calpestio e l'altro a non più di 35 cm, per essere individuato dal bastone bianco. Gli elementi trasversali devono essere sufficientemente resistenti da non consentire il passaggio involontario di una persona. Qualora vengano utilizzati elementi modulari contigui, non vi deve essere luce di passaggio tra gli elementi stessi. 7.2 Protezione delle aree di scavo Le aree di scavo devono essere protette con elementi orizzontali dalla possibilità che un pedone possa inavvertitamente caderci dentro. Il percorso pedonale parallelo allo scavo deve avere una larghezza minima
Building sites, road works and universal design Second part In this ar ticle we continue to look into a theme addressed in the previous issue. The characteristics of building and road construction sites are described, with special regard to the aspects that have to be evaluated from the standpoint of universal design: type, organisation and fencing. The main difficulties and hazards encountered in construction sites that occupy a sidewalk either fully or par tly are associated with a number of on site activities, which may cause fatigue, discomfor t or constitute physical barriers for people walking down the road: narrowing of the walkways, inhibition of access, rerouting.
Site signage should be placed outside the pedestrian route so as not to narrow the passageway for wheelchairs or constitute an invisible obstacle for people suffering from visual impairments; site fencing is the first element to be considered, since its characteristics may cause perception problems for some people; all excavation areas must be protected with horizontal elements so as to prevent the risk of people falling in inadver tently. Finally, excavated material and the materials needed to pave the sidewalk must be kept in special areas completely fended off so as to ensure that the materials will not encroach on the pedestrian route.
di 120 cm. Qualora tale dimensione non possa essere rispettata il dispositivo di copertura deve essere esteso anche al percorso pedonale (figure in alto). 7.3 Deposito dei materiali di cantiere I materiali oggetto dello scavo o necessari a pavimentare i percorsi pedonali devono essere collocati in aree appositamente recintate, per evitare che possano invadere la sede del percorso pedonale (sotto).
Tommaso Empler Matteo Clemente 102
L’appalto pubblico istruzioni per l’uso
a cura di B.G.
Project financing: il punto Ne abbiamo parlato altre volte, sia in questa rubrica che - soprattutto nell'appuntamento periodico con "Sport & autonomie locali". In questo momento di crisi e di assoluta necessità, per le pubbliche amministrazioni, di operare in carenza di risorse economiche proprie, il p.f. avrebbe bisogno di nuovi stimoli e incentivi, tanto che è allo studio - attraverso uno specifico decreto legge sulle infrastrutture - l'introduzione di meccanismi di sostegno soprattutto in relazione alle grandi opere. Ne approfittiamo allora per "ripassare" i punti salienti del processo di project financing, tenuto conto che questo si è trasformato nel tempo da quando, definito per la prima volta con la legge 11 novembre 1998 n. 415, è stato introdotto nel Codice degli Appalti e qui ulteriormente modificato in particolare a seguito del cosiddetto "terzo decreto correttivo" (D.Lgs. 152/2008). La disciplina del project financing è inserita all'art. 153, comma 1 del Codice, ove si dispone che le Amministrazioni aggiudicatrici, per la realizzazione di lavori pubblici o di pubblica utilità finanziabili in tutto o in parte con capitali privati, possono in alternativa all'affidamento
mediante concessione (di cui all'art. 143), affidare una concessione ponendo a base di gara uno studio di fattibilità, mediante pubblicazione di un bando finalizzato alla presentazione di offerte che completino l'utilizzo di risorse totalmente o parzialmente a carico dei soggetti proponenti. L'art. 153, comma 1, aggiornato inseguito al terzo decreto correttivo, subordina il ricorso al project financing al previo inserimento dei lavori pubblici o di pubblica utilità nella programmazione triennale; in alternativa, i lavori devono essere inseriti, negli strumenti di programmazione formalmente approvati dall'amministrazione aggiudicatrice in base alla normativa vigente, e quindi almeno nel piano annuale delle opere pubbliche. In linea generale la procedura di project financing prevede una prima fase di selezione (piuttosto discrezionale) del progetto di pubblico interesse, ed una seconda in cui viene messo in gara ad eveidenza pubblica l'affidamento del progetto dichiarato di pubblica utilità. La nuova disciplina, introdotta con il terzo decreto correttivo, ha definito una pluralità di procedimenti finalizzati a stimolare il concorso di capitali privati alla
Appendice normativa: Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (c.d. "Codice degli Appalti") come modificato dal Decreto legislativo 11 settembre 2008, n. 152 (c.d. "Terzo decreto correttivo"), art. 153 "Finanza di progetto".
realizzazione di opere pubbliche. Una prima modalità, definita "sistema del promotore mono fase", è costituita dalla gara unica previo bando e senza prelazione. Sulla base del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa si procede all'individuazione dell'offerta migliore e, conseguentemente, all'individuazione del promotore che coincide con il proponente l'offerta stessa. La seconda modalità prevede una gara duplice, con diritto di prelazione ("sistema del promotore bifase"). Il primo momento di gara è finalizzato all'individuazione del promotore, che però non potrà rivestire automaticamente la qualifica di aggiudicatario; una seconda porterà all'affidamento definitivo dell'opera, dove il promotore godrà del diritto di prelazione. La terza procedura è rappresentata dal project financing ad iniziativa privata con gara doppia previo avviso ad esito alternativo, 103
denominata "sistema del promotore additivo". Questa procedura si applica se l'opera è inserita nell'elenco annuale dei lavori pubblici ma l'amminsitrazione non bandisce alcuna gara per almeno sei mesi. In tal caso, nei quattro mesi successivi, i soggetti in possesso dei requisiti di cui all'art. 153, comma 8, sono legittimati ad inoltrare le loro proposte. Il promotore così individuato parteciperà alla gara vera e propria che può svolgersi attraverso la forma del dialogo competitivo, o attraverso la procedura di cui all'art. 143; oppure, ancora, con il "sistema del promotore bifase" che abbiamo visto sopra. Un dettagliato dossier sulla procedura di project financing è disponibile sul sito dell'Unità Tecnica Finanza di Progetto, istituita, nell'ambito del CIPE dall'art. 7 della legge 17 maggio 1999, n.144, con il compito di promuovere, all'interno delle pubbliche amministrazioni, l'utilizzo di tecniche di finanziamento di infrastrutture con ricorso a capitali privati (www.utfp.it).
Impianti etici / impianti sostenibili a cura di Stefano Longhi
Avanguardie e performance solari Gentili lettori, si parla spesso di tecnologie fotovoltaiche, di interventi sul solare termico, pompe di calore e tanti altri apparecchi dispositivi tecnologici che garantiscono un soddisfacente funzionamento degli impianti di un edificio (abitazione, uffici, aziende, palestre, piscine...) utilizzando risorse rinnovabili. Le applicazioni sono le più diverse e abbiamo già affrontato questo tema in campo edile, vediamo oggi quali sono le applicazioni più coraggiose e affascinanti delle energie rinnovabili nella mobilità. I progressi più rilevanti nelle discipline ambientali sono stati ottenuti e si otterranno solamente a prezzo di importanti investimenti e sperimentazioni condotti da team altamente qualificati opportunamente sostenuti da budget considerevoli spesso di natura privata (centri di ricerca, laboratori sperimentali ma anche Politecnici, Università etc.). Occorre rilevare che tali sforzi possono condurre ad importanti risultati universalmente riconosciuti solamente se si fanno ricondurre ad un piano energetico strategico nazionale, diretta conseguenza di una complessiva coscienza ambientale e ad una ancora più efficace politica incentivante. I grandi progetti, si sa, hanno bisogno di grandi impegni economici ma anche grande
entusiasmo, passione e tanto amore per l'ambiente. E' questo ciò che fa nascere, prendere forma e muovere esempi di grande valore tecnologico-scientifico, progetti che promuovono l'uso di energie rinnovabili, dimostrano il grande potenziale che oggi abbiamo tra le mani e abbiamo il dovere di applicare. Ne è esempio eccellente Turanor, la prima barca 104
"solare" che sta compiendo la prima spedizione roundthe-globe alimentata esclusivamente da energia solare. Con questo progetto il team di PlanetSolar ha due obiettivi: in primo luogo dimostrare che le tecnologie oggi disponibili sul mercato sono affidabili ed efficaci, basta conoscerle, secondariamente, utilizzandole, si aiuta la
ricerca scientifica a progredire. Turanor, costruito da Knierim Yacht Club in Germania, è un rivoluzionario catamarano che dispone di 537 metri quadrati di moduli fotovoltaici, 31 metri di lunghezza e 15 metri di larghezza, che utilizzando in modo innovativo la tecnologia disponibile oggi sul mercato ( che ha quindi il potenziale per essere prodotta in serie con un conseguente abbassamento dei costi), dimostra come la mobilità solare possa oggi essere considerata una realtà. Durante il suo viaggio intorno al mondo, effettuando tra l'altro alcune soste nelle grandi città portuali dove vengono tenuti convegni ed information desk direttamente sulla piattaforma tecnologica, Turanor sta lanciando un forte messaggio all'intera
Nella pagina precedente, e qui a sinistra, l'aereo privo di carburante Solar Impulse. Sotto a destra, il catamarano Turanor.
Sitografia http://www.planetsolar.org/en/home.html http://www.knierimyachtbau.de/index.php?option=com_content&view=article&id=59:t uranor-planet-solar-solar-katamaran&catid=41:projects&Itemid=54 http://www.charterworld.com/news/tranor-planetsolar-brisbane-australia http://www.solarimpulse.com/index.php http://solar-impulse.epfl.ch/
popolazione; ci sta dicendo che la mobilità solare non è solo possibile ma è intelligente perché abbiamo il potenziale, abbiamo la tecnologia adatta, è efficiente e oltre che essere ecologicamente compatibile è anche economicamente sostenibile. Un altro progetto degno di nota, che vuole anch'esso dimostrare l'importanza attuale e futura della mobilità solare, è in fase di ultimazione: un aereo, in grado di decollare e volare autonomamente, giorno e notte, di rimanere in volo per parecchi giorni consecutivi, senza carburante e inquinamento. Si chiama Solar Impulse il
progetto che vuole rivoluzionare la nostra conoscenza di tecnologie legate alla gestione delle energie rinnovabili. Il prototipo, realizzato in Svizzera presso il Politecnico di Losanna e sostenuto da un grande team di cinquanta specialisti, è costituito da 200 metri quadrati di celle fotovoltaiche ed ha già sostenuto un volo durato più di 24 ore e il prossimo obiettivo è quello di sorvolare l'intero pianeta entro il 2012. La visione è coraggiosa e l'obiettivo è chiaramente quello di utilizzare le nuove tecnologie per salvaguardare le risorse energetiche del nostro pianeta.
Questi due progetti dimostrano che le tecnologie oggi esistenti insieme ad uno spirito pionieristico e una rinnovata visione politica, possono cambiare la società e portare ad una consistente riduzione dell'uso di combustibili fossili. Ricerca, promozione, rappresentazione e dimostrazione dei risultati ottenuti sono l'unica linea che permette di compiere dei salti di qualità apprezzabili e utili alla nostra società. Il mercato delle energie rinnovabili, in particolar modo in Italia, necessita di specializzazione, sia dal punto di vista tecnologico sia studiando e approfondendo nuove forme, nuove soluzioni, elementi che nel nostro paese non sono poste nella dovuta visione prospettica. In questo lo stato gioca un 105
ruolo fondamentale, sia sul piano economico finanziando progetti scientifici, dando la possibilità di progredire con la tecnologia, promuovendo e dimostrando gli aspetti positivi di cui tutti possono e dovrebbero godere, sia sul piano normativo, deve creare una cultura fotovoltaica, dando indicazioni precise, orientando le decisioni nella direzione dell'uso delle rinnovabili a lungo termine, facendo chiarezza e una profonda semplificazione burocratica. Abbiamo il potenziale per farlo, e la convinzione che si tratti di tecnologie molto costose inizia a sradicarsi dall'immaginario collettivo, la corretta informazione e il meccanismo degli incentivi saranno la strada giusta per dare sviluppo alle svariate applicazioni delle energie rinnovabili.
Quali i compiti dei docenti nell'era della sconfinata comunità “glocal”? La Federazione Italiana Scuole Materne, agenzia formativa accreditata presso il ministero della Pubblica istruzione, promuove a Messina per l'anno scolastico 2011-2012 un corso di formazione per insegnanti, gestore e personale impegnato nelle attività delle scuole materne FISM. Argomento del corso: "La qualità a scuola: una sfida e un compito". Sei gli appuntamenti, dal 30 settembre al 2 dicembre, previsti nella sede dell'Istituto San Giovanni Bosco, scuola cattolica salesiana presente nel territorio dal 1930 con una professionalità riconosciuta nel servizio di istruzione, di formazione e di educazione. I moduli, articolati in un momento frontale e una successiva attività laboratoriale, hanno come punto centrale "la qualità a scuola" nelle sue declinazioni didattiche, organizzative, gestionali, secondo il criterio del dialogo nella comunità glocal, seguendo le linee guida dell'innovazione, della collaborazione, dell'orientamento nell'obiettivo di favorire la qualificazione e la formazione permanente di quanti operano nella scuola dell'infanzia, mediante un'iniziativa di studio, aggiornamento e confronto.
A destra, l'istituto Don Bosco di Messina sede del corso di formazione. Sotto attività di formazione pratica dei docenti di scuola primaria ed infanzia dell'istituto comprensivo n°1 di Messina / Right, the school Don Bosco in Messina, seat of the training course. Below, practical training of primary school teachers of the comprehensive institute no.1 in Messina.
La scuola vive ed opera in una realtà in continua trasformazione, le sfide poste dalla digitalizzazione, dalla globalizzazione, dalla convivenza di culture e religioni diverse devono trasformarsi in opportunità per espandere qualitativamente il servizio educativo. La scuola dell'infanzia induce al dialogo
su temi elevati che vanno ben al di là di schemi e organizzazioni, è una scuola con un disegno mirato a costruire formazione ed educazione, a promuovere lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza, della cittadinanza. Non è solo un luogo di apprendimento ma principalmente
un luogo di cura educativa nel quale realizzare un progetto per favorire la nascita e lo sviluppo di comportamenti e conoscenze atti all'acquisizione delle successive competenze in forma globale e unitaria e tradurre un rapporto con la società che faccia crescere i bambini come soggetti liberi e responsabili, fulcri attivi e partecipi dell'attività della classe e protagonisti nella gestione dei propri processi cognitivi. Attraverso una progettazione aperta, flessibile, dinamica, coerente con lo sviluppo infantile percorrendo itinerari metodologici a base esperienziale, emozionale e operativa si sollecitano potenzialità, linguaggi e forme di intelligenza. Il percorso ludico, risorsa privilegiata di apprendimento e relazioni, in un ambiente stimolante e aperto favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo che relazionale; utilizzando strategie e strumenti idonei in una dimensione transdisciplinare e interdisciplinare maturano curiosità, motivazione, stimoli. Nel prossimo numero contenuti e sviluppi dell'interessante percorso formativo. Stefania Farina
What are a teacher's tasks in the era of the infinite “glocal” community? For the current school year (2011-2012), the Italian Federation of Kindergartens, an educational agency accredited with the Ministry of Education, promotes in Messina, a special course for preschool teachers, managers and personnel. Subject of the course: "Quality in School: a Challenge and a Task". Six meetings will be held from 30 September to 2 December at Istituto San Giovanni Bosco, a Salesian catholic school that has been present in this territory since 1930 and is known for its highly professional work in terms of teaching and training proficiency. The modules, which are comprised of two parts: a lecture and laboratory activities, focus on the theme of "quality in school" in its various teaching, organisational and management aspects, according to the criterion of an open exchange of ideas within the GLOCAL community, and according to guidelines that promote innovation, collaboration and interaction, with the aim to contribute to the qualification and lifelong learning of preschool teachers and operators. 106
Sport & Autonomie locali di Sandro Rizzoni
Manovra finanziaria, psicologia, contributo di solidarietà, sport e comuni seconda parte
Nella prima parte di questo nostro ragionare avevamo soffermato la nostra attenzione sulle ragioni di una manovra così invasiva, cercando di condividerle e volgendo il nostro sguardo anche sui motivi di maggior equità che almeno sul piano psicologico avrebbero reso sostenibile le "lacrime e sangue" richiesti da chi ci governa. Vediamo ora i tagli che si manifesteranno sui lettori di questa rubrica che praticano o organizzano sport. Molto spesso abbiamo sentito affermazioni tese ad evitare di "non mettere le mani nelle tasche degli Italiani" e credo ormai derubricabili come demagogiche e scomponibili in azioni dirette e indirette. Tra queste ultime i minori trasferimenti a regioni ed enti locali che origineranno due risultati possibili a carico dei medesimi: chiusura dei servizi o diminuzioni delle prestazioni, oppure aumento delle tariffe, dato che tali enti hanno un'imposizione fiscale autonoma pressoché pari allo zero e che cercheranno di sfruttare appieno. Tagliare a regioni ed enti locali, quindi, avrà questa triplice conseguenza: una riduzione della quantità e forse qualità dei servizi, un inasprimento fiscale e un incremento delle tariffe. Tra queste ultime ricordiamo non solo l'utilizzo (uti singuli o come sodalizi) degli impianti sportivi, ma anche asili, raccolta e
smaltimento rifiuti, servizi sociali, trasporti e più in generale servizi di rete (acqua, luce, gas). Se parimenti vi fosse una sostanziale liberalizzazione dei servizi pubblici locali con un piano di dismissione dei grandi patrimoni pubblici, forse risulterebbero più comprensibili i tagli imposti a regioni ed enti locali quale ultimo, ma temo non definitivo, salasso a carico dei medesimi e da essi subito nel corso degli ultimi cinque anni. Sottolineo nuovamente come le risorse proprie degli enti equivalgono ad almeno il 70% dei costi sostenuti e tutto ciò senza scomodare il federalismo fiscale che potremo vedere solo al realizzarsi di una riforma fiscale
e istituzionale di sistema. Quando cito la liberalizzazione dei servizi pubblici locali non mi riferisco alla loro privatizzazione ma al modulo di gestione e alla scelta del soggetto gestore che deve trovare nel privato o nel pubblico, poco importa, colui che è in grado di ottimizzare i fattori produttivi per realizzare servizi di qualità. Liberalizzare più in generale i servizi equivale anche mettere mano ai privilegi degli Ordini che di fatto nell'autorganizzarsi svolgono un'azione di accesso alle professioni che è in antitesi ai dettami del libero mercato. Oppure essere d'intralcio ad azioni che produrrebbero fonti d'entrata per lo Stato, se non direttamente compensando in quota parte i minori trasferimenti a regioni ed enti locali. Sul punto penso alle 3.000 parafarmacie sparse sul territorio nazionale da trasformare in farmacie. L'accorpamento di funzioni associate per comuni sino a 5 mila abitanti esemplifica come il "buon senso del padre di
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famiglia" vede, da tempo, buona parte dei quasi 1.950 comuni italiani under 1.000 abitanti, organizzare insieme, magari oltre allo standard minimo previsto dalla norma, molti servizi che da soli non potrebbero erogare. Nonostante venga introdotta questa norma agisce ancora il limite che un Segretario Comunale di prima nomina deve esercitare tale funzione per Comuni anche convenzionati ma sotto i 3.000 abitanti. Infine gli enti inutili forieri di sprechi o di doppioni per attività da altri meglio realizzate. Pensate esistono SSPAL e la SAI due acronimi relativi all'ente che aggiorna e forma i dipendenti degli enti locali e all'ente che forma e aggiorna i dipendenti dei ministeri. Con essi, le singole regioni dispongono di scuole di formazione della stessa natura, almeno per quanto riferibile ai dipendenti degli enti locali. Vuoi vedere che qualche ente è di troppo? Mentre chiudo questo articolo la manovra è già stata adottata. Ottimisticamente spero serva a dare ossigeno al sistema economico produttivo del Paese, facilitando la ripresa specie delle miriadi di piccole medie imprese che producono lavoro, beni e servizi la cui sopravvivenza è sempre più legata al credito bancario. Ne vogliamo parlare? Magari un'altra volta.
L'erba sintetica conquista gli stadi italiani
a cura della Redazione
Synthetic turf takes over Italy's stadiums Il Novara Calcio ha rotto il ghiaccio adottando per prima, tra le squadre di A e B, per il proprio stadio, il manto in erba sintetica. Promossa, nel giro di un campionato, in serie A, si è affiancata al Cesena portando per la prima volta, nel campionato 2011-2012, il sintetico nell'olimpo del calcio italiano con due stadi all'avanguardia per qualità del manto. L'irresistibile avanzata dei nuovi materiali che sostituiscono l'erba tradizionale è il segnale che la ricerca di prodotti sempre più sofisticati e sempre più aderenti alle caratteristiche naturali, sta dando i suoi frutti con la soddisfazione di tutti gli operatori e degli stessi atleti. Il panorama italiano, partito negli anni scorsi con i campi di allenamento e con i campetti amatoriali, che vedevano risolversi, a fronte di un maggior impegno iniziale, gli onerosi problemi di manutenzione dovuti all'intensivo calpestio implicito in quel tipo di impianti, si è fatto largo ormai anche tra le squadre professioniste: praticamente tutte hanno, per allenarsi, l'opzione alternativa tra naturale e sintetico. Le norme internazionali, con la regolamentazione FIFA Recommended, e quelle italiane dettate dalla LND, garantiscono standard elevati di performance su tutti i campi omologati. Nell'ambito della fiera FSB a Colonia, diverse iniziative faranno da supporto alla conoscenza delle superfici in sintetico. E non si tratta di solo calcio: il rugby e l'hockey sono fra gli sport che, anche nel nostro Paese, hanno scelto di adottare i nuovi materiali. Nella rassegna che presentiamo in queste pagine, abbiamo selezionato alcuni dei più significativi impianti in erba sintetica realizzati in Italia negli ultimi anni, con l'intento di mostrare l'ampiezza delle possibilità di utilizzo in relazione alle diverse potenzialità d'uso dei campi e alla diversa loro collocazione ambientale e climatica.
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Novara Calcio broke the ice. It was the first A or B league soccer club to pave its stadium with artificial grass. Promoted to the top league in one's year time, it flanked Cesena in bringing about the debut of synthetic turf fields in the "Olympus" of Italian soccer, for the 2011-2012 championship, with two stadiums at the forefront in terms of surface quality. The irresistible advance of the new materials that are progressively replacing traditional grass clearly shows that the search for highly sophisticated products more and more in keeping with the natural properties of grass is succeeding, to the satisfaction of all the operators concerned and the athletes themselves. In Italy, synthetic turf surfaces began to be applied to training and amateur fields, where it became apparent that the initial investment was soon compensated for by the elimination of the costly maintenance works needed to remedy the ravages of intense foot traffic. Now the new surface is gaining ground among professional clubs: they all offer a choice between training fields with natural and artificial grass surfaces. On homologated fields, high performance standards are guaranteed by compliance with the international standards: the FIFA Recommended rules and the Italian LND rules. At the FSB trade fair in Cologne, various initiatives will help further the knowledge of synthetic grass surfaces. And synthetic fields are not intended solely for soccer: rugby and hockey are among the sports that - even in Italy - have decided to adopt the new materials. In the overview given below, we mention some of the most significant synthetic turf facilities constructed in Italy in recent years, with the aim to illustrate the gamut of possible uses in relation to the intended use and the climatic and environmental characteristics of the field.
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Novara: stadio Silvio Piola. Per la prima volta una squadra di serie B ha fatto la scelta di trasformare il proprio stadio in sintetico, e la scelta è stata vincente: l'anno successivo il Novara calcio gioca in serie A, portando l'innovazione nel massimo campionato italiano. Il manto ha 60 mm di altezza filo, e l'intaso è costituito da granulo organico con fibre vegetali. Produzione Italgreen.
Mascalucia (Catania): Torre del Grifo Village, il centro sportivo del Catania Calcio. Oltre a due campi in erba naturale, il nuovissimo centro dispone di due campi in erba sintetica, uno dei quali posato su una soletta che ospita spogliatoi e servizi accessori. Il campo n.1 è dotato di intaso prestazionale in granulo di gomma SBR incapsulato di colore verde; per il campo n. 2 è stato scelto un granulo organico con fibre vegetali. Campo n.1: produzione Unieco Sport, intaso prestazionale Pentaplast. Campo n.2: manto e intaso produzione Italgreen.
Mascalucia (Catania): Torre del Grifo Village, the Sports Centre of Catania Calcio. In addition to two natural grass fields, the new center has two synthetic grass courts, one of which laid on a base which houses changing rooms and ancillary services. The no.1 field is filled with encapsuled green SBR rubber granules; the no.2 field has organic infill granules with vegetal fibre. Field no.1: produced by Unieco Sport, infill by Pentaplast. Field no.2: turf and infill produced by Italgreen.
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Novara: Silvio Piola stadium. This was the first time a B league team opted for a synthetic surface, and the choice proved highly rewarding: the following year, Novara Calcio was promoted to the top league, Serie A, and brought the innovative surface to Italy's most important championship. Pile height is 60mm and the infill is by means of organic granules with vegetable fibres. Produced by Italgreen.
La Spezia: stadio Alberto Picco. La notevole piovosità e problemi di qualità dell'acqua da irrigazione hanno guidato la scelta dello Spezia Calcio di passare dall'erba naturale al sintetico. Il manto prescelto ha 62 mm di altezza, e l'intaso è costituito da materiale naturale in granuli organici. Produzione Italgreen. Foto ©Alberto Andreani.
Rimini: campo sportivo di Miramare. Fra le molte società di calcio che vi giocano, il settore giovanile del Rimini Calcio e il Real Miramare che vi svolgono anche le partite dei loro rispettivi campionati. L'erba sintetica prescelta è da 60 mm, mentre l'intaso prestazionale è totalmente di origine naturale. Produzione FieldTurf Tarkett, intaso Tecneco.
La Spezia: Alberto Picco stadium. Frequent rain showers and problems to do with the quality of irrigation water prompted the decision by Spezia Calcio to change from natural to synthetic grass. The chosen grass cover is 62mm high and the infill consists of organic granules obtained from natural materials. Produced by Italgreen. Photo ©Alberto Andreani.
Rimini: Miramare playing field. Among the many soccer clubs that play here, we should mention the Rimini Calcio youth squad and the Real Miramare club that compete on this artificial grass surface in their respective championships. Pile height is 60mm and the performance infill if entirely of natural origin. Produced by FieldTurf Tarkett, infill by Tecneco.
Asissi (Perugia): campo sportivo Francesco Cicogna in frazione Petrignano. L'impianto sorge vicino ad un ponte ricco di storia, e nell'intenzione dell'amministrazione comunale vuole essere motivo di qualificazione di uno degli ingressi in città, oltre a svolgere la sua funzione educativa verso i ragazzi che lo frequentano. Produzione Edelgrass, distribuita da Reco Sport; intaso prestazionale Graneco Rubber. L’intaso di stabilizzazione, in sabbia silicea, è prodotto da Sibelco.
Torino: il campo a 7 della polisportiva River Mosso. E' il terzo dei campi che la società, pioniera nell'impiego dell'erba sintetica, ha realizzato con l'aiuto dell'amministrazione comunale, nel quartiere Barriera. L'erba impiegata nel campo a 7 ha 45 mm di altezza; l'intaso prestazionale è in granuli SBR di colore nero. Produzione: FieldTurf Tarkett; intaso Tritogom.
Asissi (Perugia): Francesco Cicogna soccer field in Frazione Petrignano. The field is situated in the vicinity of a historic bridge and the city council is hoping that besides providing a venue where the young players can improve their skills it will help enhance the image of one of the access roads to the city. Turf produced by Edelgrass, distributed by Reco Sport; performance infill by Graneco Rubber. Stabilizing infill, in silicious sand, is by Sibelco.
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Cesena (Forli Cesena): stadio Dino Manuzzi. Ad oggi, è il più recente stadio italiano di Serie A convertito all'erba sintetica, e vi si è svolta la prima partita in assoluto del massimo campionato mai giocata su questo tipo di manto. L'erba, alta 60 mm, è intasata con un prodotto interamente naturale e organico, basato su fibre di cocco, sughero e granuli selezionati. Produzione Limonta Sport. Foto ©A.C.Cesena.
Torino: the soccer-a-7 field of the sports club River Mosso. The field is the third of the company, a pioneer in the use of synthetic grass, realized with the help of the municipal in the district Barriera. The grass pile is 45mm high; the infill is in SBR granules colour black. Produced by FieldTurf Tarkett; infill Tritogom.
Repubblica di San Marino: stadio Olimpico di Serravalle. Il manto è realizzato con un sistema ibrido costituito da erba naturale e artificiale insieme: il tappeto sintetico è riempito con un intaso prestazionale costituito da un mix organico su cui viene seminata l'erba naturale. Si uniscono così i vantaggi dell'erba artificiale alle sensazioni, ai profumi, alle tradizioni dell'erba naturale. Produzione Limonta Sport Italia.
Repubblica di San Marino: Olympic stadium of Serravalle. The surface is made of a combination of natural and artificial grass; this hybrid carpet uses high-performance infill consisting of an organic mix in which natural grass is seeded. In this manner, the advantages of artificial grass are mated to the feel, the perfume and the traditions of natural grass. Produced by Limonta Sport Italia.
Cesena (Forli Cesena): Dino Manuzzi stadium. The most recent Serie A stadium in Italy to be converted to synthetic turf. The first ever Italian top league soccer match on synthetic turf was played here. The grass surface, 60mm high, uses a natural, organic infill consisting of coco fibres, granules of cork and other selected materials. Produced by Limonta Sport.
Sannicandro di Bari: centro sportivo comunale. Il campo di calcio, che fa parte di una serie di spazi sportivi diversificati, è stato ristrutturato nel 2008 dotandolo di un manto in erba sintetica da 45 mm. L'intaso è un granulo colorato di gomma ecologica. Manto e intaso prestazionale sono di produzione Mondo.
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Sannicandro di Bari: municipal sports centre. The soccer field, which is part of a diversified series of sporting facilities, was restructured in 2008 and provided with a 45mm high synthetic grass surface. The infill is made from coloured environment-friendly rubber granules. Turf and high-performance infill by Mondo.
Novara: stadio Silvio Piola. Per la prima volta una squadra di serie B ha fatto la scelta di trasformare il proprio stadio in sintetico, e la scelta è stata vincente: l'anno successivo il Novara calcio gioca in serie A, portando l'innovazione nel massimo campionato italiano. Il manto ha 60 mm di altezza filo, e l'intaso è costituito da granulo organico con fibre vegetali. Produzione Italgreen.
Mascalucia (Catania): Torre del Grifo Village, il centro sportivo del Catania Calcio. Oltre a due campi in erba naturale, il nuovissimo centro dispone di due campi in erba sintetica, uno dei quali posato su una soletta che ospita spogliatoi e servizi accessori. Il campo n.1 è dotato di intaso prestazionale in granulo di gomma SBR incapsulato di colore verde; per il campo n. 2 è stato scelto un granulo organico con fibre vegetali. Campo n.1: produzione Unieco Sport, intaso prestazionale Pentaplast. Campo n.2: manto e intaso produzione Italgreen.
Mascalucia (Catania): Torre del Grifo Village, the Sports Centre of Catania Calcio. In addition to two natural grass fields, the new center has two synthetic grass courts, one of which laid on a base which houses changing rooms and ancillary services. The no.1 field is filled with encapsuled green SBR rubber granules; the no.2 field has organic infill granules with vegetal fibre. Field no.1: produced by Unieco Sport, infill by Pentaplast. Field no.2: turf and infill produced by Italgreen.
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Novara: Silvio Piola stadium. This was the first time a B league team opted for a synthetic surface, and the choice proved highly rewarding: the following year, Novara Calcio was promoted to the top league, Serie A, and brought the innovative surface to Italy's most important championship. Pile height is 60mm and the infill is by means of organic granules with vegetable fibres. Produced by Italgreen.
La Spezia: stadio Alberto Picco. La notevole piovosità e problemi di qualità dell'acqua da irrigazione hanno guidato la scelta dello Spezia Calcio di passare dall'erba naturale al sintetico. Il manto prescelto ha 62 mm di altezza, e l'intaso è costituito da materiale naturale in granuli organici. Produzione Italgreen. Foto ©Alberto Andreani.
Rimini: campo sportivo di Miramare. Fra le molte società di calcio che vi giocano, il settore giovanile del Rimini Calcio e il Real Miramare che vi svolgono anche le partite dei loro rispettivi campionati. L'erba sintetica prescelta è da 60 mm, mentre l'intaso prestazionale è totalmente di origine naturale. Produzione FieldTurf Tarkett, intaso Tecneco.
La Spezia: Alberto Picco stadium. Frequent rain showers and problems to do with the quality of irrigation water prompted the decision by Spezia Calcio to change from natural to synthetic grass. The chosen grass cover is 62mm high and the infill consists of organic granules obtained from natural materials. Produced by Italgreen. Photo ©Alberto Andreani.
Rimini: Miramare playing field. Among the many soccer clubs that play here, we should mention the Rimini Calcio youth squad and the Real Miramare club that compete on this artificial grass surface in their respective championships. Pile height is 60mm and the performance infill if entirely of natural origin. Produced by FieldTurf Tarkett, infill by Tecneco.
Asissi (Perugia): campo sportivo Francesco Cicogna in frazione Petrignano. L'impianto sorge vicino ad un ponte ricco di storia, e nell'intenzione dell'amministrazione comunale vuole essere motivo di qualificazione di uno degli ingressi in città, oltre a svolgere la sua funzione educativa verso i ragazzi che lo frequentano. Produzione Edelgrass, distribuita da Reco Sport; intaso prestazionale Graneco Rubber. L’intaso di stabilizzazione, in sabbia silicea, è prodotto da Sibelco.
Torino: il campo a 7 della polisportiva River Mosso. E' il terzo dei campi che la società, pioniera nell'impiego dell'erba sintetica, ha realizzato con l'aiuto dell'amministrazione comunale, nel quartiere Barriera. L'erba impiegata nel campo a 7 ha 45 mm di altezza; l'intaso prestazionale è in granuli SBR di colore nero. Produzione: FieldTurf Tarkett; intaso Tritogom.
Asissi (Perugia): Francesco Cicogna soccer field in Frazione Petrignano. The field is situated in the vicinity of a historic bridge and the city council is hoping that besides providing a venue where the young players can improve their skills it will help enhance the image of one of the access roads to the city. Turf produced by Edelgrass, distributed by Reco Sport; performance infill by Graneco Rubber. Stabilizing infill, in silicious sand, is by Sibelco.
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Cesena (Forli Cesena): stadio Dino Manuzzi. Ad oggi, è il più recente stadio italiano di Serie A convertito all'erba sintetica, e vi si è svolta la prima partita in assoluto del massimo campionato mai giocata su questo tipo di manto. L'erba, alta 60 mm, è intasata con un prodotto interamente naturale e organico, basato su fibre di cocco, sughero e granuli selezionati. Produzione Limonta Sport. Foto ©A.C.Cesena.
Torino: the soccer-a-7 field of the sports club River Mosso. The field is the third of the company, a pioneer in the use of synthetic grass, realized with the help of the municipal in the district Barriera. The grass pile is 45mm high; the infill is in SBR granules colour black. Produced by FieldTurf Tarkett; infill Tritogom.
Repubblica di San Marino: stadio Olimpico di Serravalle. Il manto è realizzato con un sistema ibrido costituito da erba naturale e artificiale insieme: il tappeto sintetico è riempito con un intaso prestazionale costituito da un mix organico su cui viene seminata l'erba naturale. Si uniscono così i vantaggi dell'erba artificiale alle sensazioni, ai profumi, alle tradizioni dell'erba naturale. Produzione Limonta Sport Italia.
Repubblica di San Marino: Olympic stadium of Serravalle. The surface is made of a combination of natural and artificial grass; this hybrid carpet uses high-performance infill consisting of an organic mix in which natural grass is seeded. In this manner, the advantages of artificial grass are mated to the feel, the perfume and the traditions of natural grass. Produced by Limonta Sport Italia.
Cesena (Forli Cesena): Dino Manuzzi stadium. The most recent Serie A stadium in Italy to be converted to synthetic turf. The first ever Italian top league soccer match on synthetic turf was played here. The grass surface, 60mm high, uses a natural, organic infill consisting of coco fibres, granules of cork and other selected materials. Produced by Limonta Sport.
Sannicandro di Bari: centro sportivo comunale. Il campo di calcio, che fa parte di una serie di spazi sportivi diversificati, è stato ristrutturato nel 2008 dotandolo di un manto in erba sintetica da 45 mm. L'intaso è un granulo colorato di gomma ecologica. Manto e intaso prestazionale sono di produzione Mondo.
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Sannicandro di Bari: municipal sports centre. The soccer field, which is part of a diversified series of sporting facilities, was restructured in 2008 and provided with a 45mm high synthetic grass surface. The infill is made from coloured environment-friendly rubber granules. Turf and high-performance infill by Mondo.
Vercelli: stadio Silvio Piola. Lo storico impianto del 1931 è oggi completamente rimodernato, ed è dotato di un manto in sintetico da 50 mm, intasato con granulo di gomma SBR nobilitato di colore marrone. Produzione Unieco Sport; intaso prestazionale Pentaplast. Foto: ©Marco Lussoso/Spazio Elle.
Vercelli: Silvio Piola stadium. The historic facility constructed in 1931 has been fully refurbished and fitted out with a 50mm synthetic carpet, infilled with high-quality brown SBR rubber granules. Produced by Unieco Sport; highperformance infill by Pentaplast. Photo: ©Marco Lussoso/Spazio Elle.
Cremona: campo di calcio dell'U.S. Cremonese presso la nuova Città dello Sport. Il campo fa parte di un'area che il Comune di Cremona, tramite apposita convenzione, ha concesso in diritto di superficie all'U.S. Cremonese per consentire di realizzare il suo centro sportivo, con cinque campi regolamentari: due in erba sintetica e tre in erba naturale. Produzione Unieco Sport, intaso prestazionale Pentaplast.
Catania: campo da hockey Cardinale Dusmet. Si tratta probabilmente dell'impianto da hockey più importante da Roma in giù, ed è stato recentemente ristrutturato dotandolo di una pavimentazione "water based" in erba sintetica da 13 millimetri, posata su un materassino antishock, che non viene intasata se non con l'acqua sulla quale si svolge il gioco. Sistema fornito da Campiverdi.
Cremona: U.S. Cremonese soccer field at the new Sport City. The field is part of an area that the municipality of Cremona, through a surface use agreement, has given over to the Cremonese soccer club so that they might build their sporting centre, to include five full-size fields, two of them covered with artificial grass and three with natural grass. Produced by Unieco Sport, performance infill by Pentaplast.
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Catania: Cardinale Dusmet hockey field, probably the most important hockey pitch south of Rome. It was restructured a short while ago and fitted out with a water-based 13mm artificial grass surface resting on an impact-absorbent layer which uses the water applied to the field in lieu of a sand fill. System supplied by Campiverdi.
Casaletto Spartano (Salerno): campo sportivo Italo Petrosino. Nell'entroterra cilentano, è l'unico vero spazio ricreativo esistente per i giovani. Il campo, già in terra battuta, è stato recentemente ampliato e ristrutturato adottando un manto da 49 mm di altezza e un intaso prestazionale con granuli di gomma verde. Produzione Polytan; intaso prestazionale Graneco Rubber.
Castello d'Agogna (Pavia): stadio da hockey. E' il campo della società Paolo Bonomi, che milita nel campionato di hockey A2; è dotato di un manto in erba sintetica che va ricoperto d'acqua per il gioco, mentre lo stadio è dotato di una tribuna da 1000 posti. Produzione Polytan.
Castello d'Agogna (Pavia): hockey stadium. Paolo Bonomi, a hockey club that competes in the A2 hockey championship, plays here. The stadium features a synthetic grass surface that must be covered with water before the match, and is equipped with bleachers for 1000 spectators. Produced by Polytan.
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Casaletto Spartano (Salerno): Italo Petrosino playing field. In the inland of the Cilento region, this is the only recreational space for young people. The field, previously covered with rammed earth, has been recently expanded and refurbished by adopting a 49mm grass pile mated to a performance infill consisting of green rubber granules. Produced by Polytan; performance infill by Graneco Rubber.
Scanzorosciate (Bergamo): centro sportivo comunale di via Polcarezzo. Campo di calcio a 11 in erba da 60 mm con intaso prestazionale in granulo di gomma SBR nobilitato; vi gioca L'Unione Sportiva Scanzorosciate, con oltre 200 ragazzi tesserati. Produzione Radici Pietro Industries & Brands; intaso Pentaplast.
Scanzorosciate (Bergamo): municipal sports centre, at via Polcarezzo. 11-a-side field paved with 60mm grass with high-performance infill made from granulated styrene-butadiene rubber (SBR) infill; it is used by Unione Sportiva Scanzorosciate, a club with over 200 young members. Produced by Radici Pietro Industries & Brands; infill by Pentaplast.
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production
Produzione
Mapecoat e Ultrabond Turf gli specialisti per le superfici sportive
Anche per il settore delle pavimentazioni sportive Mapei è protagonista con una serie di prodotti appositamente studiati. Per il tennis indoor/outdoor e per le aree multisport ecco Mapecoat Tns. E' un rivestimento composto da una miscela bilanciata di resine acriliche in dispersione acquosa e cariche selezionate che può essere applicato su sottofondi in asfalto e in calcestruzzo, sia su vecchie superfici già verniciate che su nuove ancora da verniciare. Il prodotto riveste le superfici con uno strato moderatamente morbido al calpestio ed elastico, che consente ottime prestazioni tecniche: perfetti rimbalzi della pallina, decisi e sicuri cambi di direzione dell'atleta, ottimo equilibrio tra attrito e scivolata. Per i manti in erba sintetica, e più specificamente per l'incollaggio delle bande di giunzione tra i teli, abbiamo invece Ultrabond Turf PU 1K e Ultrabond Turf PU 2K. Il primo è un adesivo a base di resina poliuretanica igroindurente; monocomponente pronto
all'uso è di facile applicazione anche a basse temperature ed è esente da solventi e sostanze che possono esalare odori fastidiosi. Ha un'ottima tenuta di riga, anche con le alte temperature estive e la contenuta espansione dell'adesivo non genera problemi di planarità dopo la posa. Ultrabond Turf PU 2K è invece un adesivo poliuretanico a due componenti, esente da acqua e solventi, costituito da una parte a consistenza di pasta e da un induritore a consistenza di liquido fluido. Miscelando accuratamente i due componenti si ottiene una pasta di colore uniforme, facilmente applicabile e con un'ottima tenuta della riga. Il prodotto è particolarmente indicato per utilizzatori allergici all'impiego di prodotti epossidici o epossi-poliuretanici. Ultrabond Turf PU 1K e PU 2K, utilizzati per l'incollaggio delle bande di giunzione Ultrabond Turf Tale 100, permettono la realizzazione di un sistema idoneo a soddisfare i requisiti Fifa.
Mapecoat and Ultrabond Turf, the sports surface specialists Mapei is also protagonist of sports surface applications with a whole range of specially studied products. For indoor/outdoor tennis courts and multi-discipline sports surfaces, Mapecoat Tns represents the ideal solution. This coating consists in a well-balanced mix of acrylic resins in water dispersion with selected fillers, which may be applied onto tarmac and concrete substrates, on either pre-existing painted surfaces or new ones that have not yet 117
been painted. The product coats the surface with a layer whose tread is moderately soft and elastic, providing excellent performance opportunities to athletes: perfect ball rebounds, safe and confident changes of direction on the part of the athlete, excellent balance between sliding and friction forces. On the other hand, for synthetic turf surfaces and, more specifically, for bonding jointing strips between panels, we have Ultrabond Turf PU 1K and Ultrabond Turf PU 2K. The former is a polyurethane resin-based moisture-curing adhesi-
ve; a one-component, ready-to-use product of simple application even at low temperatures, it does not contain solvents or other substances that smell unpleasant. It has an excellent hold along a straight line, even in high summer temperatures and the limited expansion of this adhesive is such that it generates no problems of flatness after laying. Ultrabond Turf PU 2K is a two-component solvent and water-free polyurethane adhesive, consisting of one part thick paste and one part fluid hardener. By mixing the two components thoroughly, a uniform-coloured paste is obtained whichiseasytoapplyand presents an excellent hold along a straight line. This product is particularly recommendable for users who are allergic to epoxy or epoxy-polyurethane products. Ultrabond Turf PU 1K and PU 2K, used for bonding Ultrabond Turf Tale 100 jointing strips, provide the ideal system for creating a surface that conforms to FIFA standards.
production
Produzione
Tagliare in modo facile, veloce e preciso pavimentazioni sportive in erba artificiale o in sintetico? Si può! C'è' una macchina di nuovissima generazione, concepita proprio per la fase di rigatura e rifilatura dei campi: si chiama GreenCutter GC-09. Si tratta di un innovativo sistema elettrico di taglio a doppia lama per i tappeti in erba sintetica per impianti sportivi , ideato dalla Rasor di Milano. Con estrema rapidità e facilità possono essere realizzati sia tagli singoli (rifilatura) che doppi (rigatura), diritti e curvi, con larghezza delle strisce regolabile da 5 a 20 cm. Per ottenere giunte perfette, la macchina consente di realizzare tagli singoli di due manti sovrapposti. Con il principio lama-controlama sempre a contatto, il GreenCutter CG-09 realizza un taglio netto, preciso e senza sfridi, lasciando integri i fili della trama erbosa. Il sistema è in grado di tagliare manti erbosi di vecchia e nuova generazione, senza limiti di altezza del filo e con una velocità di avanzamento fino ad un metro al secondo. Con il kit componibile per il taglio curvo, la macchina realizza rigature ad arco e circolari, come il cerchio di centrocampo e le lunette, con uno scarto di pochi millimetri su raggi di molti metri. Il kit permette la realizzazione di tutti i raggi commercialmente utilizzati per la rigatura di campi da calcio a cinque, a sei, a sette e ad undici giocatori. Il sistema - che si affianca agli altri strumenti Rasor per il taglio dell'erba sintetica, come la più piccola Speed-
cut - si rivela ideale per posatori e produttori di manti artificiali e pavimentazioni sportive indoor/outdoor, in quanto consente di ridurre drasticamente i tempi di realizzazione dei campi; si eliminano così lame e coltelli, migliorando notevolmente la qualità estetica della segnatura del campo nonché la comodità e la rapidità del lavoro degli addetti alla realizzazione.
Cutting in an easy, speedy and precise way artificial turf or synthetic sports surfaces? You can! GreenCutter GC-09 is the name of the innovative electrical double blade cutting system invented by Rasor to cut synthetic turf mats for sports facilities. This state-of-the-art machine is conceived for rifling and trimming fields. With remarkable speed and ease, you can make
single cuts (trimming) as well as double (rifling), straight and curved, and the strip width is adjustable from 5 - 20 cm. The machine can make single cuts on two overlapping mats to achieve perfect seams. Applying principle of constant contact between the blade and counter blade, Greencutter CG-09 makes a clean, precise cut without off-cuts, leaving intact the threads of the turf weft. The
system can cut both old and new generation turf mats without limits of thread height and its forward motion speed reaches up to 1 m per second. The modular kit for curved cuts allows the machine to rifle arcs and circles, as in the case of the midfield circle and the end field semicircles, with a deviation of a few millimeters on cuts having a radius of several meters. This kit allows you to
make all the radii commercially used for rifling fields for 5, 6, 7 and 11-a-side football matches. Along with other Rasor tools forcuttingsyntheticturf,this system - like Speedcut which is smaller - is ideal for manufacturers and installers of artificial turf mats and indoor/outdoor sports floors because it allows them to drastically cut the time it takes to make the field; moreover there is no need for blades or knives and this notably improves the aesthetics of the field markings and makes installation faster and more convenient.
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production
Produzione
Sedute a firma italiana nei cinque continenti E' tra le prime industrie europee produttrici di sedute monoscocca, realizzate mediante stampaggio di materie plastiche e con un ciclo produttivo realizzato esclusivamente in Italia. Parliamo di Bericoplast, società fondata nel 1974, la cui filosofia aziendale è sempre stata quella di migliorare la qualità della vita delle persone negli spazi collettivi, comunitari e sportivi. La versatilità e la dinamicità progettuale hanno permesso la realizzazione e la promozione di svariati prodotti che rispondono in maniera innovativa alle esigenze di funzionalità, flessibilità e personalizzazione dell'ambiente in cui agiscono. L'ultra trentennale esperienza dell'azienda nel campo degli impianti sportivi, ha fatto di Bericoplast uno dei fornitori ufficiali della FIFA e portano la sua firma numerosi e prestigiosi impianti, fra questi il Volkswagen Arena di Wolfsburg in Germania, il palazzetto di Nancy in Francia, tutti i centri media del circuito dei Mondiali di Calcio del 2006 e degli ultimi Europei di Austria e Svizzera, la Coppa D'Africa del 2008 e via dicendo. In tutte queste occasioni, l'azienda ha collaborato con i designer/architetti responsabili degli impianti per la realizzazione di forme e colori ad hoc. I prodotti, realizzati con materiali riciclabili al 90%, sono sottoposti ai severi test di collaudo
prestazione richiesti dalle normative italiane ed europee. Inoltre, le sedute sono fornite complete di certificazioni di reazione al fuoco, "caratte-
ristiche prestazionali", e all'occorrenza, delle istruzioni di montaggio. La garanzia fornita è a norma di legge, o specifica, in caso di particolari materiali scelti dal committente. Bericoplast produce oltre 450.000 pezzi al-
l'anno e, grazie ad una serie di alleanze ed accordi internazionali, attualmente copre con le sue produzioni i cinque continenti.
ricoplast, a company established in 1974, whose activities have always been inspired by a desire to improve the lives of people in com-
the Nancy sports palace in France, all the media centres set up for major events such as the 2006 soccer world championship, the 2008 European championship held in Austria and Switzerland, the 2008 Africa Cup, and so on. On these occasions, the company collaborated with the designers/architects in charge to create ad hoc forms and colours for the venues. Bericoplast products are made with 90% recyclable materials and undergo the stringent performance tests specified by the applicable Italian and European standards. Moreover,
Italian-made seats in all five continents It is one of the leading European manufacturers of one-piece moulded plastic seats, which it makes through a production cycle that is carried out exclusively in Italy. I am thinking of Be-
munity and sports environments. A versatile and dynamic approach has enabled the company to create and promote a wide range of products that provide innovative answers to functionality, flexibility and personalisation requirements. With over thirty years experience in the field of sporting facilities, Bericoplast is an official supplier to FIFA and has contributed to the construction of many prestigious facilities, including the Volkswagen Arena in Wolfsburg, Germany,
the seats are supplied with certificates attesting their fire resistance and "performance characteristics" as well as assembly instructions, as needed. The warranty is as required by the applicable regulations, but particular materials selected by a client can be covered by a specific warranty. Bericoplast manufactures more than 450,000 units per year and, thanks to a series of international alliances and agreements, its products are exported to the five continents.
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production
Produzione
Il nuovo impianto basket "3 on 3" Da oltre trent'anni Sport System progetta, produce e distribuisce in Italia e nel resto del mondo una completa gamma di attrezzature sportive per la ginnastica, l'atletica, gli sport individuali e di squadra. Al prossimo salone FSB di Colonia l'azienda presenterà, oltre ad uno dei propri impianti basket omologati FIBA per competizioni internazionali, un nuovo impianto basket progettato per utilizzo outdoor nelle manifestazioni "3 on 3"… la nuova disciplina che sempre più velocemente sta prendendo piede grazie alle iniziative della federazione internazionale del basket e, per quanto riguarda il panorama europeo, al programma di Fiba Europe.Il nuovo impianto "3 on 3" nasce sulla base dell'ormai collaudato modello Hydroplay Club con sbalzo di cm 230 e movimentazione di innalzamento ed abbassamento con pompa idraulica manuale. E' dotato di tabellone in cristallo stratificato, canestro reclinabile e set completo di protezioni antiurto oltre ad una nuova protezione posteriore anti vandalismo del sistema di movimentazione, realizzata in lamiera verniciata. Sulla protezione imbottita frontale trova invece sede, con una soluzione tanto gradevole quanto innovativa, l'indicatore dello scadere del tempo di gioco (con reset programmabile a 16/ 14/12/10 secondi in accordo alle nuove disposizioni). Per garantire
una maggiore stabilità, qualora non fosse possibile il fissaggio a terra della struttura, è stata predisposta sul retro della base una piastra porta zavorra aggiuntiva. Un set di fodere anti pioggia in PVC, adeguatamente sagomate, ed un tabellone elettronico portatile completano eventualmente la fornitura. L'impianto "3 on 3" di Sport System è già stato utilizzato nel primo evento organizzato da Fiba Europe a Lubiana. Foto e video sono visualizzabili al sito www. sportsystem.it
New "3 on 3" basketball system For over thirty years Sport System has designed, manufactured and distributed in Italy and abroad a full range of sporting equipment for gymnasiums and track & field stadiums, for individual and team
sports. At the forthcoming edition of the FSB trade fair in Cologne, besides one of its basketball systems homologated by FIBA for international competitions, the company will display a new basketball system designed for outdoor "3 on 3" basketball events - a new game that is rapidly gaining ground thanks to the initiatives undertaken by the Inter123
national Basketball Federation and, in the European scenario, thanks to the Fiba Europe programme. The new "3 on 3" system has been developed on the basis of the well-tested Hydroplay Club model, with 230cm offset and lowering and raising mechanism by means of a manually operated hydraulic pump. It is equipped with a safety glass back-
board, tilting basket and a full set of protective pads, as well as a new anti-vandalism cover for the rear mechanism in painted metal plate. Through an innovative and fine-looking solution, the front padding houses the game time indicator (with reset programmable at 16/14/ 12/10 seconds according to the new rules). For improved stability when the structure cannot be anchored to the ground, an additional ballast box has been provided for installation at the back of the base. Options include a set of properly fashioned PVC rain covers and a portable electronic scoreboard. Sport System's "3 on 3" system made its international debut at the first event organised by Fiba Europe in Ljubljana. Photos and videos can be seenhere:www.sportsystem.it.
production
Specializzata nella produzione di strutture per spettacoli ed eventi sportivi, la Ceta, fondata a Bergamo nel 1947, è da ritenersi fra le società leader nella produzione di tribune prefabbricate e telescopiche, palchi, sedute, coperture e allestimenti di impianti sportivi. Grazie a un costante piano di investimenti in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e brevetti, ad un'accurata selezione dei fornitori di materia prima e ad un processo produttivo totalmente robotizzato, Ceta ha raggiunto un altissimo livello qualitativo. Le tribune telescopiche, progettate con tecnologia d'avanguardia, rispondono all'esigenza di spazio in ambienti chiusi. Infatti, sono estraibili agevolmente in pochi minuti grazie allo scorrimento su ruote, e aumentano sensibilmente il numero di posti a sedere. A manifestazione ultimata, possono essere rapidamente richiuse, con un ingombro minimo e perfettamente allineato. Quindi grande flessibilità e un sicuro e notevole risparmio gestionale. Fra le produzioni più recenti di Ceta, le quattro tribune telescopiche tipo TM 8 installate presso l'impianto della Pallavolo Modena. Della lunghezza di m. 18,00 sono complete di scale di smistamento, sponde di protezione laterali, apertura parziale delle varie file partendo dal basso e tamponamento laterale delle tribune chiuse. Le operazioni di apertura e chiusura avvengono tramite motorizzazione elettrica. Le tribune hanno com-
Produzione
Tribune telescopiche per una ottimale gestione dello spazio
plessivamente 920 posti a sedere, disposti su otto file, realizzati con poltroncine tipo All stars di colore giallo e dotate di schienale reclinabile manualmente. Di questi, 692 posti con interasse di 0.48 m sono a disposizione del pubblico e 228 posti con interasse di 0.51 m sono per i settori V.I.P.
Telescopic bleachers, for the best possible use of space Ceta, a company established in Bergamo in 1947, specialized in the production of structures for shows and sporting events. It is a leading manufacturer of prefabricated and telescopic bleachers, boxes, seats, roofs and all types of equipment for sporting facilities. Thanks to constant investment in R&D activities with a special focus on the development of new technologies and patents, a careful selec-
tion of raw material suppliers and fully robotised production processes, Ceta has attained extremely high quality standards. Its telescopic bleachers, embodying leading-edge technology, have been specially designed to meet 125
space requirements in indoor facilities. Fitted with wheels, they can be moved out with ease in a few minutes to obtain a much greater number of seats. When closed they present a flat front and take up very little space. All this
makes for superior flexibility and appreciable savings in management costs. Among Ceta's latest installations we should mention the four TM 8 type telescopic bleachers equipping the Pallavolo Modena volleyball court. 18.00m in length, they are equipped with stairs, side rails, side walls for enclosed bleachers. Other salient features include partial opening of the various rows starting from the bottom, and electrically operated opening and closing mechanism. These structures provide a total of 920 seats arranged in eight rows and consisting of yellow All Stars chairs with manually reclining back. 692 seats with 0.48m centre distance are available for the public, and 228 seats with 0.51m centre distance are reserved for the V.I.P. sectors.
production
Produzione
Il fotovoltaico arriva anche nell'architettura tessile Naizil S.p.A. è una realtà che da oltre cinquant'anni opera nella produzione e commercializzazione di tessuti spalmati in PVC e la qualità dei suoi prodotti è ormai affermata in tutti i mercati internazionali. Ricerca, innovazione e sperimentazione sono una costante aziendale che le consente di essere all'avanguardia con la produzione e di lanciare sul mercato prodotti sempre più tecnologici. Uno degli ultimi è il Naizil Solarpanel, un nuovo particolare tessuto che grazie alla tecnica fotovoltaica flessibile dà modo, anche a chi opera nel mondo dell'architettura tessile, di servirsi di questa tecnologia per produrre energia pulita. Si tratta di un modulo fotovoltaico flessibile in silicio amorfo, accoppiato ad un tessuto spalmato in PVC della serie Naizil Cover e protetto da un film in ETFE. Il modulo che consente una connessione elettrica agevole con "Multi Contatto Quick-Connect System", è certificato secondo le norme EN 61730/IEC 61646. Comparato con i tradizionali moduli fotovoltaici in silicio cristallino, Naizil Solarpanel si contraddistingue per quattro caratteristiche fondamentali: flessibilità, adattabilità, leggerezza e basso spessore. Tali peculiarità ne permettono l'impiego dove il
tradizionale modulo fotovoltaico rigido non sarebbe applicabile, introducendo inoltre una nuova gamma di opportunità nell'architettura tessile per utilizzare l'energia solare e ridurre ulteriormente l'impatto ambientale. Le tendo e tenso strutture, le coperture di piccole o grandi dimensioni, nuove o già esistenti, permanenti o temporanee, sono le applicazioni ideali del nuovo modulo che, proprio per le sue flessibilità di applicazione, diviene estremamente vantaggioso ai fini progettuali e dei costi di installazione. Inoltre, in Italia, dato il bassissimo impatto ambientale, può consentire l'ottenimento del massimo dei benefici di legge per quanto riguarda gli incentivi previsti dal D.M. del 19 Febbraio 2007 in merito agli impianti solari fotovoltaici integrati.
Photovoltaic arrives also in textile architecture Naizil S.p.A. is an Italian company that has been producing and marketing PVC coated fabrics for diverse applications for over fifty years, establishing the quality of his products in European and international markets. Through constant commitment in research and development, Naizil introduces a new concept to the market, the Naizil Solarpanel, which thanks to
his flexible thin film technology brings into textile architecture the possibility to produce electricity from the sun energy and further reduce the environmental impact. The Low thickness, lightness and flexibility make it particularly suitable for applications on tensile structures, membrane roofs
flexibility of application on the cover and good performance under shading conditions. It is a flexible photovoltaic module made of amorphous silicon, combined with a PVC coated fabric of the Naizil Cover range and protected with an ETFE film, which allows an easy electrical connection with Multi-
Compared to the traditional glass modules enclosed in a frame, it offers four main benefits: it is flexible, adaptable, light and thin. These features give the possibility to use Naizil Solarpanel in many applications where the traditional rigid panel is not suitable. That brings to a whole new range of opportunities in textile architecture to produce electricity through solar energy: tensile structures, small and big size covers, temporary or permanent, newly designed or already installed. The flexibility of application through the standard manufacturing and welding techniques of PVC
and textile architecture at large. It shows an high performance even on structures with different inclinations, this means
Contact Quick-Connect System. The module is certified in conformity with the EN61730/ IEC 61646 standards.
coated fabric membranes, makes it extremely profitable considering designing purposes and installation costs.
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production
Produzione
Per un parquet spor tivo sempre per fetto...
Da oltre trentacinque anni la Seicom si occupa di pavimentazioni sportive in legno tradizionali e prefabbricate. I suoi parquet, omologati Fiba, sono diffusi in impianti sportivi di molti paesi, compresi gli impianti olimpici di Atene 2004. La società valtellinese non si ferma però alla fornitura e installazione del pavimento, e per garantire anche un servizio di post vendita accuratoedefficace,hasviluppato in collaborazione con un'azienda chimica, una linea di prodotti vernicianti e per la manutenzione dei parquet sportivi. Sono prodotti innovativi a base acquosa. La linea "St color" propone, in pratiche confezioni, i colori per tracciare la se-
gnatura dei campi gioco ed effettuare la colorazione di aree. Uno speciale promotore di adesione "ST 01", appositamente messo a punto, favorisce la presa dei colori e ne garantisce la tenuta nel tempo. "ST skating" invece è la vernice messa a punto per pavimenti dedicati al pattinaggio a rotelle professionale, l'hockey, la danza. Sono vernici a norma EN 14904 ed hanno la certificazione FIBA, in abbinamento ai parquet prodotti da Seicom. Per la manutenzione due sono i prodotti innovativi di Seicom: il Clean Gym e il Grip & Clean. Il primo è un detergente igienizzante specifico per la pulizia dei parquet sportivi; neutralizza lo sporco ri-
spettando il legno e disinfetta le superfici grazie alla sua particolare formula igienizzante. Non ha bisogno di risciacquo. Il secondo invece è un prodotto specifico che pulisce ed elimina la scivolosità del parquet, garantendo la durata della vernice nel tempo.
For a parquet sports floor always in tip-top shape... Seicom can boast over thirty-five year experience in the production of traditional and prefabricated wooden floors for sporting facilities; its Fiba homologated parquet floors are used in many countries and the widest varieties of stadiums and arenas, including the 2004 Olympics facilities in Athens. 129
The Valtellina based company does more than supply and install the flooring, it also ensures effective and accurate after-sales service: to this end, in collaboration with a chemicals company, it has developed a line of paints and products for the upkeep of sports floors made from wood. These are innovative water-based products: the "St color" line provides in handy packages - the colours to paint the lines and the various areas in the playing field. "ST 01", a specially developed adhesion promoter, improves paint adhesion and ensures its longterm durability. "ST skating" is the paint developed for professional roller skating, hockey
and dance floors. All the paints in the range conform to standard EN 14904 and are guaranteed by an FIBA conformity certificate when used in conjunction with Seicom products. Seicom offers two innovative maintenance products: Clean Gym and Grip & Clean. The former is a sanitising detergent specially designed for sports parquet floors: it removes dirt without harming the wood and disinfects the surface thanks to its unique hygienising formula; it does not require rinsing. The latter is a specific product that cleans the parquet flooring and makes it non-slip, while at the same time it ensures a long life for the paintwork.
Produzione
production
Strutture componibili e modulari "automontanti" Ilma è specializzata nella produzione di strutture componibili e modulari in acciaio zincato a caldo o alluminio, per manifestazioni, feste, fiere e logistica. Nasce nel 1971, e nel corso del tempo si specializza per coprire a 360° la domanda di strutture in carpenteria leggera, con l'obiettivo di facilitare al massimo, anche a personale non specializzato, le operazioni di montaggio/smontaggio e stoccaggio. Peculiarità di queste strutture è infatti il sistema di montaggio che possiamo definire "automontante". Si opera a partire dal piano di posa della struttura, senza l' utilizzo di carrelli scale o grù e in tutta velocità e sicurezza per gli addetti. Fin dalla sua fondazione, l'azienda ha guardato al settore dello sport e si è specializzata nella costruzione di tribune prefabbricate in acciaio. In oltre quarant'anni di attività è divenuta leader nel proprio settore, ed il suo brand è ormai capillarmente diffuso in tutta Italia. Ilma è cresciuta nel tempo, vendendo direttamente all'utilizzatore finale: associazioni sportive, amministrazioni comunali, parrocchie ed organizzatori di feste e fiere. Il rapporto diretto con la clientela, di conseguenza, le consente di praticare costi non gravati da provvigioni ad intermediari. L'attuale produzione, che avviene completamente in Italia, precisamente ad Argenta
(www.ilma-stand.com), comprende tribune modulari, capannoni, palchi, tende, pavimenti, cucine e box espositori. Il personale di Ilma, impegnato con competenza e responsabilità, è in grado di assistere il cliente nelle varie fasi: formulazione della proposta di vendita più appropriata,
progettazione, produzione e post vendita. Ciò è possibile in quanto la società ha continuamente investito sia nelle proprie maestranze, per accrescerne le competenze e per renderle partecipi nelle attività aziendali, sia nel sistema produttivo, potenziandolo e rendendolo più efficiente anche 130
con l'utilizzo di sistemi robotizzati e con l'espansione dell'area produttiva nel territorio locale. Da qualche anno la produzione si è arricchita, con successo, di capannoni di grandi dimensioni per logistica e stoccaggio merci, particolarmente adatti ad attività industriali e artigianali, che hanno l'esigenza di coprire superfici a costi contenuti, mediante strutture metalliche temporanee facilmente rimovibili e con poco impatto ambientale.
Modular "self-assembling" structures Ilma specialises in the production of modular structures made from hot galvanised steel or
aluminium, for trade fairs, events, logistics centres. Established in 1971, over time the company expanded its product line-up to encompass all types of lightweight steel structures. Its products are conceived with a view to facilitating assembly / disassembly and storage operations, also by unskilled personnel. A salient trait of these structures is the installation system, which can be termed "self-assembling" and is completed in fully safety starting from ground level, without having to use lift trucks, ladders or cranes. Since its foundation, the company has focused
production
on the sports sector and has specialised in the construction of prefabricated steel bleachers. In over forty years of activity, Ilma has become a leader in this area, and its brand is known and used widely all over Italy. The company has grown over time by selling its products directly to the end users: sports clubs, municipal administrations, parishes, trade fair and festival organisers.
competent and helpful, assist the customer during the various stages: definition of the most appropriate sale proposal, design, production, after-sales service. This is possible in that the company has invested incessantly both in its human resources, to enhance their skills and encourage their involvement in company activities, and in its production system, to streng-
By dealing directly with the customers it need not charge prices increased by agent commissions and middleman fees. Its current product line-up - entirely manufactured in Italy, at Argenta (www.ilma- stand. com) - includes modular bleaches, industrial sheds, boxes, curtains, floors, kitchens and exhibition stands. Ilma personnel, highly
then it and make it more efficient, also by making use of robotised manufacturing system and by expanding its production facilities in the local territory. In recent years, the product line-up has been enriched with large-sized sheds for logistics and goods storage applications, which are ideally suited for manufacturing companies and craftsmen who want to cover large areas at affordable costs by means of provisional metalstructuresthatcan be easily moved and will have a very low impact on the environment.
Produzione
Klink-Air. Soluzioni ventilate, massima versatilitá Klink-Air è il sistema innovativo che Sire propone per realizzare facciate ventilate di alta qualità utilizzando l'intera gamma di piastrelle a marchio KlinkerSire e Urban Life di Extraforte by Sire. La sottostruttura, formata da profili in alluminio lavorati e preassemblati alla piastrella in klinker, trova il suo punto di forza in uno speciale tipo di incastro dell'ancoraggio e nella particolare guida per il relativo alloggiamento. Questi particolari consentono notevoli benefici da diversi punti di vista: facilità di posa per la riduzione a casellario delle piastrelle negli adattamenti, regolazioni micrometriche sui quattro assi principali per il fissaggio, non necessaria la preparazione della superfici, isolamento termo-acustico (grande protezione e maggiore durata), alta efficienza energetica con eliminazione dei ponti termici, industrializzazione produttiva delle piastrelle preassemblate, utilizzo di piastrelle in klinker di qualsiasi formato, resisten-
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za antisismica. Klink-Air è la soluzione ventilata a massima versatilità ed efficienza pensata per le moderne superfici a risparmio energetico e basso impatto ambientale.
unique housing guide. These details bring significant benefits under various aspects: easy installation for creation of specific tile cladding pattern, micrometric adjustments possible on all four main attach-
Klink-Air. Ventilated solutions, maximum versatility Klink-Air is Sire's stateof-the-art system for installing top-quality ventilated façades using the entire range of KlinkerSire and Urban Life of Extraforte by Sire tiles. The substructure consists of aluminium profiles processed and preassembled onto the extruded klinker tile, its strongpoint being a special type of interlocking attachment and
ment axes, no surface preparation required, heat and noise insulation (added protection and longer life), high energy efficiency, eliminating thermal bridges, industrial-scale manufacturing of preassembled tiles, uses extruded klinker tiles of all sizes, anti-seismic. Klink-Air is the most versatile and efficient ventilated solution designed for modern surfaces, bringing energy savings and low environmental impact.
Notizie Polimpianti comunica accordo con Maytronics Queste le importanti novità riguardo all'accordo di partnership che Polimpianti ha raggiunto con Maytronics - nota impresa pioniera e leader mondiale che da oltre 27 anni, offre la più ampia e tecnologicamente avanzata gamma di pulitori elettronici automatici per piscine private, biologiche e commerciali, sviluppata secondo la strategia "un Dolphin per ogni piscina". Maytronics e Polimpianti, suo partner per la distribuzione dei Dolphin da oltre 25 anni, hanno creato una nuova offerta di prodotti e servizi per consentire alla clientela di acquistare i prodotti Dolphin più avanzati, garantendogli inoltre un buon servizio assistenza che gli permetterà di portare avanti il loro business relativo ai robot Dolphin per molti anni,
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senza perturbazioni di mercato. Questo accordo conferisce il prestigioso ruolo di Distributore Partner per tutto il territorio nazionale della gamma Dolphin a Polimpianti (www.polimpianti.it). I commerciali di Polimpianti sono a disposizione della clientela per qualsiasi ulteriore informazione o approfondimento. Concorso di idee a Sappada Il comune di Sappada, in collaborazione con la Fondazione architettura
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Belluno Dolomiti, ha indetto un concorso di idee, aperto a liberi professionisti, società di ingegneria e società di progettazione e mirato a riorganizzare la zona sportivo-ricreativa in prossimità delle borgate Fontana, Soravia, Kratter. Sono stati selezionati, tra tutti i partecipanti, 10 concorrenti che sono stati ammessi al concorso e invitati a sviluppare il progetto, con un approfondimento pari al progetto preliminare. L'area oggetto dell'intervento si sviluppa su circa 84.500 metri quadrati: il progetto dovrà comprendere una struttura polisportiva composta da: palazzetto coperto per calcio a cinque, tennis, pallavolo e pallacanestro, con servizi igienici, spogliatoi, magazzini; tribune per circa 300 posti a sedere; centro benessere con piscina coperta da 25 metri, anche
a uso ludico e vasche minori per uso bambini, solarium e servizi. Dovrà inoltre essere prevista una struttura alberghiera 4 stelle, strutture a servizio delle piste da fondo, riordino dei parcheggi e della viabilità. Le proposte dovranno approfondire e sviluppare la qualità architettonica degli interventi e il tema dell'integrazione con il contesto ambientale e paesaggistico. I 10 partecipanti dovranno anche offrire una definizione di massima del costo delle opere e dei costi di gestione delle strutture, prevedendone un utilizzo continuativo per tutto l'anno. I plichi contenenti la proposta progettuale e la documentazione amministrativa dovranno pervenire al comune entro martedì 15 novembre 2011. La proposta progettuale dovrà contenere la relazione
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illustrativa, 3 tavole grafiche con il progetto d'insieme dell'area, il progetto del palazzetto e centro benessere e il progetto della struttura ricettiva, il calcolo sommario dei costi di realizzazione e di quelli di gestione decennale per le strutture sportive. Le proposte saranno valutate con al massimo 40 punti per la qualità architettonica, 30 per l'integrazione del progetto con il contesto paesaggistico, 20 per la durabilità delle soluzioni proposte e per la facilità di manutenzione, 10 per la valutazione tecnicoeconomica dei costi di realizzazione e gestione. Al primo classificato sarà corrisposto un premio di 12 mila euro; 6 mila euro andranno al secondo classificato e 4 mila al terzo classificato. Fino al decimo classificato sarà corrisposto un rimborso spese di 2 mila euro.
Comune di Sappada (Bl) Concorso di idee per la riorganizzazione di una zona sportivo-ricettiva a Sappada Borgata Bach 11 32047 Sappada (Bl) tecnico3@comune.sappada .bl.it San Francisco e i giardini ambulanti Enormi container rossi pieni di verde compaiono da qualche tempo nella città di san Francisco, in modo sparso e casuale davanti a uffici, edifici pubblici, case. Tutto nasce dall'idea di Cinger Moss Guillard Landscape Architects, che hanno concepito il progetto "autoparchi": si tratta di parchi "ambulanti", ovvero itineranti, parte del progetto "Yerba Buena Street Life", presentato dal sindaco della città. Il piano punta a migliorare gli spazi cittadini nei prossimi 10 anni, e il progetto dei parchi ambulanti è decisamente
particolare. Il Piano infatti non reclama aree pubbliche ma occupa temporaneamente delle aree inutilizzate, rendendo meno monotono e più piacevole il paesaggio cittadino, una sorta di sollievo dall'asfalto e dal cemento. A contenere il verde in questo caso sono i classici cassonetti rossi che si trovano spesso nei cantieri edili, destinati ai rifiuti edilizi: facili da spostare, colorati, ben visibili. Quindi perfetti allo scopo di dare un'idea della natura al volto urbano di san Francisco. Le maxi aiuole verdi catturano lo sguardo e sono facili da mantenere. Il grattacielo dell'innovazione Da cinque anni a questa parte i migliori creativi a livello internazionale si impegnano in un concorso attualissimo, che sfida a progettare grattacieli in grado di vincere per
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Notizie innovazione, per la capacità di inserirsi nel contesto storico e sociale, nel tessuto urbano e nell'ambiente. Nessun limite di forma, di altezza, di luogo. Il grattacielo però deve essere tecnologicamente fattibile ed ecologicamente responsabile. Il primo posto del concorso del 2011 è stato assegnato al grattacielo LO2P: Dehli recycling centre, progettato dai francesi CMJN. Alla base c'è il concetto di riciclaggio perché il progetto rappresenta una grande serra, costruita con pezzi di automobili riciclate, che funge anche da enorme generatore eolico che dovrebbe contribuire a ridurre lo smog. Circonda la turbina un filtro verde dove vengono coltivate le piante, che riducono l'anidride carbonica dell'aria; le piante stesse potrebbero essere convertite in biocarburanti. Al secondo posto la torre
Notizie Flat, che raccoglie aree piovane e produce energia solare: ottima soluzione architettonica per le aree urbane densamente popolate. Una mezza cupola fatta a lucernari, che forniscono la luce del sole agli spazi interni; un sistema di trasporto automatizzato collega le varie unità - uffici, spazi residenziali, aree ricreative. Al terzo posto un progetto dedicato alla diga di Hoover, Stati Uniti, trasformata in torre abitabile, che riunisce la potenza della struttura sviluppando in pianta una galleria, una piattaforma panoramica e un acquario. Tra i progetti che hanno ricevuto una menzione speciale, possiamo ricordare la "sports tower", complesso sportivo verticale che potrebbe ospitare differenti aree sportive al suo interno: l'intento è creare un gruppo di funzioni che
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ovvi alla dispersione cittadina, spingendo invece l'utilizzo efficiente di un solo luogo. Gli utilizzatori sarebbero in grado di muoversi liberamente tra i diversi stadi e le diverse partite. Il complesso pubblico sarebbe in uso per la maggior parte del giorno e potrebbe ospitare eventi internazionali - Olimpiadi e coppe del Mondo incluse. Il progetto consta di una serie di strutture modulari di diverse dimensioni che, attraverso diverse combinazioni permette molteplici utilizzi: i blocchi più grandi sarebbero utili per gli stadi di calcio, quelli medi per piscine e campi da tennis o da basket. I livelli in cima e in basso alla torre contengono un hotel, ristoranti e altre aree ricreative. Le iscrizioni per l'edizione 2012 di Skyscraper competition devono essere effettua-
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te entro il 30 novembre 2011 (per iscrizioni tardive entro il 17 gennaio 2012). Taiwan, ecco lo stadio ecosostenibile Nello stato di Taiwan il celebre architetto Toyo Ito ha progettato per la copertura dello stadio di Kaohsiung una struttura composta da 8.844 pannelli solari, per una produzione stimata di un milione e 140.000 kWh annui di elettricità. L'energia prodotta viene venduta al gestore locale dell'energia. In più, essendo Taiwan molto
forte nella produzione di materie prime per i pannelli solari, il progetto è stato realizzato con i prodotti dell'industria locale, quindi "a chilometro zero". Il World Games Stadium è ad oggi l'unico stadio al mondo a essere interamente alimentato a energia solare: un esempio destinato ad essere seguito dagli stadi in corso di realizzazione per i mondiali di calcio 2014, che si terranno in Brasile. La spesa complessiva per realizzare il progetto è stata di 150 milioni di dollari.
Lo copertura per lo stadio di Kaohsiung, courtesy of Michalle e Hiroshiken.
Concorso di progettazione a Pieve Tesino La Finanziaria Valsugana spa ha indetto nel comune di Pieve Tesino, in provincia di Trento, un concorso di progettazione per la riqualificazione dell'ex struttura industriale "Bailo", in località Colle Danè: l'obiettivo è elaborare il progetto preliminare per un nuovo centro culturale polivalente, destinato alle famiglie in prevalenza, dove i bambini possano - con giochi, strumenti ed esperienze dirette sviluppare conoscenze nei campi del paesaggio, dell'ambiente, della montagna e del costruire. Il concorso è in due fasi, una prima in forma palese e la seconda in forma anonima. Il concorso è aperto ad architetti e ingegneri, in forma singola o associata, e prevede la riconversione della costruzione industriale, ex manifattura la cui funzione è venuta a cadere. È una struttura molto visibile al centro della piana tra Cinte Tesino e Pieve Tesino, e in contrasto con il contesto paesaggistico. Per questo il concorso ha come finalità anche una migliore integrazione nell'ambiente di questa struttura, con l'impiego di materiali naturali e una qualità architettonica anche esterna che sia più armonica con l'ambiente ed eco-sostenibile. Dopo la prima fase del concorso saranno selezionati 10 soggetti che saranno ammessi a pari merito alla seconda fase del concorso, che ha per oggetto la redazione di un progetto preliminare: al vincitore di questa seconda fase sarà affidato l'incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva per il nuovo centro culturale. Il centro dovrà prevedere un'area ludico-creativa per famiglie, nello stile dei musei per bambini, delle aree ludiche dei sciente center e in quel-
lo dei parchi a tema, dedicati al segmento familiare e giovanile. Tutto in una stagionalità estesa: pertanto dovranno essere previste strutture ludicodidattiche in open air, con giochi d'acqua all'aperto e playgrounds innovativi. Come esempio vengono citati il Children's Museum di Halifax a Liverpool, il museo dei ragazzi di Roma, il parco Galileo di Heureka a Vantaa (Helsinki) o lo storico Skansen di Stoccolma. Per conseguire condizioni di benessere ambientale, visivo e di illuminazione si indica come principio guida di ricorrere a tipologie spaziali e distributive che favoriscano condizioni di illuminazione naturale agli spazi comuni: i materiali, le opacità e le trasparenze devono essere utilizzate per creare un rapporto significativo con lo spazio esterno, elemento emblematico del progetto. Considerando la posizione montana del sito e il rigido clima invernale della zona bisognerà porre attenzione particolare alle dispersioni termiche dell'edificio. Si dovrà valutare la convenienza tecnica ed economica per alcune soluzioni ecologiche: la costruzione e la gestione di impianti a energia solare, impianti a energia geotermica, facciate ventilate o doppie facciate per il recupero del calore, refrigeranti che non danneggino l'ozono e recupero delle acque piovane. Concorso di progettazione per la riconversione/riqualificazione dell'ex struttura industriale Bailo in località Cole Danè (comune di Pieve Tesino - TN) Ente banditore FINANZIARIA VALSUGANA concorso@finanziariavalsugana.it t. 0461-1866200 domande di partecipazione entro il 14 novembre 2011 135
Idee, progetti, appalti, lavori da e per le pubbliche amministrazioni
a cura di Pietro Chianchiano e Sabina Orrico
Ceriano Laghetto (Mi): al centro sportivo comunale di via Stra Meda, come preparazione all'avvio ufficiale della stagione sportiva, sono stati eseguiti alcuni interventi di manutenzione. Si è trattato di riverniciare la tribuna e l'in-
terno di spogliatoi e uffici, e di intervenire sulla pavimentazione esterna rinnovando la passerella di collegamento tra gli spogliatoi e il campo. Conegliano (Tv): la gestione degli impianti
spor tivi del comunale N. Soldà è stata aggiudicata per un impor to di 18 mila euro. La gestione par tirà dalla stagione 2011 e durerà 4 anni. Soddisfatto l'assessore allo spor t, Loris Zava, che persegue l'obiettivo del
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risparmio assoluto per il Comune nella gestione degli impianti sportivi comunali. "Le piscine comunali ne sono un esempio, così come il palazzetto comunale di Campolongo (Zoppas Arena) ed il quar tiere dello spor t -
ha spiegato l'assessore. "Questa gara, con un ribasso così importante (12mila euro), ha dimostrato la possibilità di gestire anche il comunale di calcio e atletica nello stesso modo. Il ribasso della gara è ancora più impor tan-
regioni, province, comuni te se letto alla luce dei precedenti costi di gestione, con un risparmio per le casse comunali di circa 38mila euro. Inoltre, le risorse liberate dalla gara
saranno reinvestite e messe a disposizione dei settori giovanili delle società spor tive di Conegliano". La gestione dello Stadio comunale (campi
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da calcio n. 1 e n. 3; pista di atletica; tribune coper te con spogliatoi; magazzino; spogliatoi esterni al Palazzetto dello Spor t di via F. Filzi; biglietteria; chiosco;
area verde perimetrale del campo n. 3,) prevede l'aper tura/chiusura, l'uso, la manutenzione, la custodia e la vigilanza degli immobili.
Conegliano (Tv), l'assessore allo sport Loris Zava.
Levanto (Sp): è stata inaugurata una nuova struttura sportiva in città. È stata infatti installata una nuova rampa per mini half pipe al campo sportivo dietro la stazione ferroviaria; la pista misura 2 metri di altezza ed è lunga quasi 11 metri. Poviglio (Re): a favore dell'associazione sportiva Poviglio Baseball A.S.D. è stata stanziata dall'amministrazione comunale una somma di quasi 15 mila euro, per la gestione e l'utilizzo dell'impianto sportivo di via Gruara per i prossimi tre anni. Il comune, secondo il programma, si impegna alla manutenzione straordinaria dell'impianto e a versare il contributo annuo a favore dell'ente gestore. Il gestore Poviglio Baseball sarà tenuto a utilizzare e far utilizzare gli spazi oggetto della convenzione nelle fasce orarie e con le modalità stabilite, e a mettere l'impianto a disposizione di associazioni sportive e scuole. Saranno inoltre a suo carico gli oneri di manu-
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tenzione ordinaria e di custodia dell'immobile e delle attrezzature, oltre alle spese di consumo e di pulizia. San Marino: è stata inaugurata la "strada dello sport", che collega la località di Montecchio, viale Campo dei Giudei e il polo sportivo Fonte dell'Ovo. Una strada che migliorerà la fruibilità dell'intera zona sportiva, collocata in uno dei siti più pregevoli dal punto di vista naturalistico e paesaggistico del territorio. Per realizzare la strada si è quindi prestata particolare attenzione all'impatto ambientale, cercando di minimizzarlo e di preservare le alberature e la vegetazione presenti.
tis. Tutto ciò rientra in un disegno complessivo di una città dove abbiamo approvato un piano strutturale a volumi zero, dove costruiremo case in classe A e
vogliamo recuperare energia idroelettrica dall'Arno", ha dichiarato il sindaco. "È importante che da un luogo educativo dove si viene a giocare a basket, a
Capannori (Lu): alla fine dell'estate è stata riaperta la piscina comunale coperta gestita dalla Capannori Servizi srl, dopo i lavori di manutenzione dell'impianto. Sono stati tinteggiati i termosifoni e sistemati gli spogliatoi; la vasca è stata svuotata e riempita con acqua nuova. Firenze: il sindaco Matteo Renzi, insieme ai presidenti della Pino Dragons e della Nuova Pallacanestro ha inaugurato l'impianto fotovoltaico installato sul Palacoverciano. "Oltre che alimentare tutte le necessità energetiche del palazzetto, questo impianto utilizzerà l'energia eccedente per illuminare via De Rober-
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pallavolo e a praticare altri sport, parta un messaggio anche verso un diverso modo di concepire l'utilizzo dell'ambiente, dove si può inquinare meno e produr-
re energia pulita". La società Pino Dragons, concessionaria dell'impianto spor tivo, nel rispetto degli impegni assunti in fase di gara per
regioni, province, comuni Firenze, il sindaco Matteo Renzi all'inaugurazione del fotovoltaico al Palacoverciano.
l'assegnazione della gestione del palazzetto, ha realizzato a propria cura e spese un progetto volto all'introduzione di fonti di energia rinnovabili. L'impianto fotovoltaico installato, (con una vita utile stimata in circa 30 anni) è formato da 425 moduli fotovoltaici
da 230Wp ciascuno, per una dimensione totale di 44 m di lunghezza x 17.8 m di larghezza, posizionato sulla metà della coper tura con orientamento a Sud. L'energia prodotta ser virà alle esigenze energetiche del palazzetto (condizionamento, acqua calda, illumi-
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nazione, ecc) e quella non consumata verrà rivenduta all'Enel. L'Aquila: è stata inaugurata la tensostruttura spor tiva realizzata a ser vizio della residenza universitaria san Carlo Borromeo. È stata l'Avis a donare i 150 mila euro necessari per il campo. Il campo ha le dimensioni 18x36 metri e dispone di attrezzature per calcio e pallavolo, oltre ad avere un impianto di riscaldamento che lo renderà utilizzabile anche d'inverno. Salerno: il Sindaco,Vincenzo De Luca, ha inaugurato il nuovo parco giochi in via Lungo-
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Salerno, il’inaugurazione del rinnovato parco giochi in via Lungomare Tafuri.
mare Tafuri, all'altezza di via Scillato. Principale obiettivo dell'inter vento la completa ristrutturazione dell'intera area destinata a parco pubblico, indispensabile dopo molti anni dalla sua realizzazione. Un bello spazio verde con nuovi giochi, nuova pa-
vimentazione antitrauma, nuove giostrine e un trenino per i più piccini. Salerno: è stato inaugurato in quar tiere Matierno il nuovo campo spor tivo, realizzato con un investimento di circa mezzo milione di euro. L'impianto è do-
regioni, province, comuni tato di illuminazione per le par tite in nottura, spogliatoi, ser vizi. Il campo spor tivo è corredato da ludoteca, per consentire un'adeguata fruizione da par-
te di tutte le fasce di popolazione. Frascati (Rm): il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ha inaugurato il cam-
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po spor tivo dell'Itis Enrico Fermi. Il vecchio campo della scuola era inagibile e in cattive condizioni: sono state abbattute le strutture fatiscenti, potati gli al-
beri, è stata fornita una nuova coper tura in gomma per il pavimento ed è stata realizzata una recinzione e la segnatura del campo. L'inter vento rientra nel-
l'ambito di un programma di manutenzione straordinaria delle scuole, voluto dalla provincia di Roma. Pineto (Te): presso il piazzale Cimarosa di Borgo santa Maria è stata inaugurata "L'Isola delle Palme", complesso spor tivo ristrutturato da par te dell'amministrazione comunale. I lavori hanno riguardato il nuovo manto sintetico al campo di calcetto e la sistemazione del parco giochi. Apice (Bn): in via Marconi è sor to un nuovo campo di calcetto, inaugurato in luglio in presenza del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali. Come ha affermato il sindaco, Ida Antonietta Albanese, "siamo riusciti nell'intento di rientrare nel parziale possesso della struttura spor tiva, che oggi restituiamo alla fruizione pubblica e alla popolazione giovanile". "Oggi l'impianto è stato messo a nuovo e potrà essere un nuovo luogo di socializzazione per il tempo libero". Per tre anni il campo sarà gestito dalla ASD Apice. Catanzaro: a completamento del centro sportivo PoliGiovino nascerà presto un campo polivalente, finanziato e realizzato grazie al progetto "Io gioco Legale" all'interno del PON sicurezza. Con un costo di quasi 500 mila
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euro, l'impianto, che sarà adiacente al palazzetto dello spor t, sarà coper to da una tensostruttura e potrà ospitare par tite di basket, pallavolo e calcio a cinque. Oltre al campo di 45x25 metri saranno realizzati spogliatoi e ser vizi. I lavori dovrebbero iniziare entro la fine dell'anno e terminare nella primavera del 2012. A completamento di questi lavori sarà realizzato un impianto di illuminazione per il campo esterno.
contro 3 con pavimentazione in mattonelle. Saranno anche realizzati degli spogliatoi. Avola (Sr): è stata inaugurata la tanto at-
tesa tribuna coper ta dello stadio Di Pasquale, in presenza, tra gli altri, del sindaco Tonino Barbagallo, dell'assessore all'edilizia spor tiva Fabio Cancemi
Aidone (En): è imminente la realizzazione nel comune di un impianto spor tivo, in seguito al progetto presentato dal Comune in coordinamento con la prefettura di Enna. Si tratta di un campo di calcio a cinque che sarà realizzato nell'ambito del PON, programma operativo nazionale, di Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 20072013. Il progetto è stato ammesso a finanziamento per più di 260 mila euro. Capo d'Orlando (Me): il parco Robinson, grazie alla collaborazione dei privati, sarà sistemato e dotato di due impianti spor tivi. Il sindaco ha firmato un accordo con l'associazione spor tiva Falanca per la gestione ventennale del parco: la società dovrà realizzare un campo di calcetto in erba sintetica e un campo di pallacanestro 3
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e del presidente della Provincia Regionale di Siracusa. Presente anche il presidente dell'Avola Calcio, soddisfatto per la tribuna consegnata in tempo
per la prima par tita casalinga del campionato di Eccellenza. L'inaugurazione ha visto il campo teatro di una par tita tra l'Avola Calcio e il Palazzolo.
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