T S P O R T
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impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano
G E N N A I O F E B B R A I O 2 0 1 2
anno XXXVII - GENNAIO FEBBRAIO 2012 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n째 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 10,90
ISSN 1121-6913
international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing
with english abstract
Š Tsport mktg e adv
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REFERENTE: Cognome _______________________________________________ nome _________________________________________________ INCARICO: sindaco assessore (indicare assessorato) ________________________________________________________ consigliere segretario comunale responsabile ufficio tecnico responsabile lavori pubblici responsabile ufficio sport funzionario (indicare settore) ________________________________________________________ La informiamo ai sensi del D.lgs 196/03 art. 13, che i suoi dati sono oggetto di trattamento prevalentemente informatico, ai soli fini della corretta gestione del suo abbonamento e di tutti gli obblighi che ne conseguono. I suoi dati anagrafici potranno essere utilizzati inoltre per finalità di promozione commerciale dalla nostra azienda e da quelle ad essa collegate. A lei competono tutti i diritti previsti dall’art. 13 della legge sopra citata.
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sommario contents
ANNO/YEAR XXXVII - GENNAIO-FEBBRAIO / JANUARY-FEBRUARY 2012
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Bruno Grillini Opinione / Nasce Tporto, nuova sezione dedicata al diporto Opinion / Tporto, a new section on water sports and facilities, is born
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Joseph Wolfe Centro sportivo e stadio di calcio a Shenzhen / Le Universiadi in Cina
(Meinhard von Gerkan, Stephan Schütz)
Sports center and soccer stadium at Shenzhen / The Universiade in China
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Cesare Lino Parco acquatico a Concorezzo / Un mondo d'acqua
(Federico Pella)
Water park in Concorezzo / A world of water
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Carlotta Bui Impianto ludico a Mérida / Una struttura giocosa per gli "sport urbani"
(archh. Jose Selgas, Lucia Cano)
Multipurpose venue at Mérida / A playful building for urban sports
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Maria Carbone Centro natatorio a Cernusco sul Naviglio / Da piscina comunale a centro sportivo polifunzionale...
(arch. Giuseppe De Martino)
Swimming centre at Cernusco sul Naviglio / From municipal swimming baths to multifunctional sports centre...
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Erminio Sinigaglia Campo di calcio a Milano / Qui da oggi il calcio è più vicino agli spettatori
(AG.EC srl)
A football pitch in Milan / Where, from now on, spectators will be closer to the game
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Pietro Chianchiano Centro sportivo a Lainate / Quando il calcio si rifà il trucco
(Studio MTF)
Lainate sports centre / When soccer get a "facelift"
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Peter Kia Palestra polivalente a Fiano Romano / Semplice e funzionale
(arch. Roberto Buccione)
Multi-purpose fitness centre at Fiano Romano / Simple and functional
81
Mary Kate Russo Gradinata per campi di calcio a Vicenza / Una tribuna per due Football ground stands in Vicenza / Seats for two
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L’arrampicata sportiva a cura di/by Angelo Seneci Arrampicata sportiva: strutture federali e competizioni
(ing. Giovanni Fichera)
sommario contents
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Fiere / Meetings Aria di Colonia... / The atmosphere of Cologne... - a cura di/by B.G.
95 96 Lecco Innovation Hub - The Innovation Hub in Lecco 99 Il comparto secondo Ucina 100 Marina Excellence Design Award 103 Marina di Rodi Garganico - di/by Nicoletta Salvatori
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Tommaso Empler Progettare l’accessibilità / Strutture per la pesca per disabili Fishing facilities for the disabled
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Stefano Longhi Impianti etici / impianti sostenibili Un nuovo modello di sviluppo sociale e sanitario
118
Sandro Rizzoni Sport e autonomie locali Liberalizzazioni e attività sportive
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Tscuola a cura di/by Pasquale Cassalia Benedetta crisi... / Blessed crisis...
122
L’appalto pubblico / Istruzioni per l’uso a cura di/by B.G. Procedura negoziata ma trasparente
125 126 133
Produzione / Production - a cura di/by M.C. Notizie / News - a cura di/by C.F. Regioni province comuni / From the municipalities - a cura di/by Pietro Chianchiano, Sabina Orrico Schede tecniche / Technical cards Indice sistematico: 15.1 - 2011 - Tsport 277-282
Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 – 20162 Milano Tel. (+39) 026 438 282 - 026 6107 116 fax (+39) 026 4749 554 www.tsport.it E-mail: info@tsport.it
In copertina / Cover: Shenzhen: centro sportivo / sports centre Mérida: impianto ludico / multipurpose venue Rodi Garganico: marina
opinione Nasce Tporto, nuova sezione dedicata al diporto
Tporto, a new section on water sports and facilities, is born
E' una novità per Tsport. Un’intera sezione dedicata alle infrastrutture per il diporto, gli sport legati alla nautica (vela, canotaggio, pesca sportiva, ecc.) e le aree ricreative costruite "sull'acqua". Si tratta di Tporto (lo trovate a partire da pagina 95): uno strumento di conoscenza e approfondimento tecnico su un comparto che raramente è stato sviluppato sulle nostre pagine, ma che in fondo ci è, se non omogeneo, per lo meno contiguo. Attrezzare specchi acquei con strutture che accolgono imbarcazioni per lo sport o per il diporto nautico, mantenerle e ben gestirle è infatti spesso compito di amministrazioni e privati impegnati a sviluppare un settore che, nonostante la crisi economica degli ultimi anni, ha ancora numeri consistenti. Secondo l'ultimo Rapporto dell'Osservatorio Nautico (www.osservatorionautico.org), l'Italia può contare su 534 infrastrutture, per un totale di 153.000 posti barca, di cui 25,3% presso marina turistici, 63,4% presso porti polifunzionali e 11,3% punti di ormeggio spesso legati ad associazioni sportive. Se da un lato per la portualità turistica italiana gli ultimi anni sono stati difficili (tra il 2010 e il 2011 si è registrato un decremento medio di oltre il 10% nei transiti), dall'altro sono numerosi i fermenti imprenditoriali che fanno ben sperare per il rilancio. Daltronde anche in questo periodo di crisi economica internazionale le infrastrutture portuali entrate in funzione in Italia sono state ben 32. Secondo quanto riportato dal citato Rapporto dell’Osservatorio Nautico Nazionale si tratta di 11 porti turistici, 12 punti di ormeggio, 5 porti polifunzionali, un porto canale, due darsene e una spiaggia attrezzata. Va inoltre tenuto conto che i porti polifunzionali (infrastrutture pubbliche) costituiscono circa il 65% del totale dei porti italiani e hanno ampi margini di crescita e miglioramento. Il comparto diventa interessante per amministratori e finanziatori privati anche se si guardano le cifre generate da chi usa la barca per turismo o per sport. Il diporto nautico infatti ha generato lo scorso anno in Italia un giro d'affari di 1,1 miliardi di euro, di cui 620 milioni, pari al 55 per cento del totale, spesi da armatori ed equipaggi soprattutto per la ristorazione, lo shopping e l'intrattenimento (creando quindi un indotto importante per l’entroterra), e 480 milioni per le spese legate al diporto vero e proprio (pari al 45% della spesa totale). Bruno Grillini
This is something new for Tsport. An entire section devoted to boating infrastructures, nautical sports (sailing, rowing, sport fishing, etc.) and recreational facilities built "on the water". It is Tporto, a new section (starting on page 95) conceived as an instrument to shed light on an area we have devoted little attention to in the past, but, in actual fact, is quite close to the issues we normally address. The task of equipping a body of water with structures designed to accommodate boats used in sporting or recreational activities is normally handled by public administrations or private organisations working to develop a sector that, notwithstanding the economic crisis of the last few years, still boasts appreciable figures. According to the latest report by the National Nautical Observatory (www.osservatorionautico.org), Italy can rely on 534 infrastructures, providing for a total of 153,000 berths, 25.3% of them at tourist marinas, 63,4% at multifunctional ports, and 11.3% mooring places mostly owned by sporting clubs. In recent years the Italian port industry has suffered an appreciable decline (with an average reduction in traffic volumes of over 10% between 2010 and 2011), and yet, there is reason to look forward to a rebound based on entrepreneurial ferments observed. It should also be noted that even during this period of economic crisis, no fewer than 32 new port infrastructures were inaugurated in Italy. According to the aforementioned report by the National Nautical Observatory, the new facilities include 11 tourist marinas, 12 mooring places, 5 multifunctional ports, 1 canal port, two docks and an equipped beach. Another aspect to be considered is that multifunctional ports (which are public infrastructures) account for ca 65% of Italian ports and have ample margins for growth and improvement. At the same time, the sector is becoming attractive to private organisations and investors, as can be seen from the figures generated by people using boats in tourist or sporting activities. Last year, in fact, the recreational boating sector generated business volumes of 1,1 billion Euro, of which about half (i.e., 620 million, 55% of the total) was spent on food, shopping and entertainment, and 480 million (45% of total expenditure) on items strictly correlated with boating.
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centro sportivo e stadio di calcio a Shenzhen, Cina
Le Universiadi in Cina giochi olimpici universitari si sono svolti la scorsa estate nella cittadina cinese di Shenzen. Fra gli impianti realizzati exnovo in vista dell'evento, l'Universiade Center, destinato ad atletica leggera, pallacanestro e nuoto; e lo stadio Bao'an, struttura realizzata per l'atletica ma utilizzata, in questa occasione, per gli incontri di calcio.
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L'Universiade è una manifestazione sportiva multidisciplinare, con cadenza biennale, corrispondente ai Giochi Olimpici, sia invernali che estivi. È destinata agli studenti universitari appartenenti a tutti i Paesi del mondo e viene organizzata dalla Federazione Internazionale Sport Universitari (FISU). In base alle norme attualmente in vigore, risalenti al 2008, le Universiadi estive devono
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prevedere un minimo di 12 sport obbligatori. Per l'evento di Shenzhen, svoltosi fra il 12 e il 23 agosto 2011, il programma prevedeva 24 discipline: atletica leggera, badminton, beach volley, calcio, ciclismo, ginnastica, golf, judo, nuoto, pallacanestro, pallanuoto, pallavolo, scacchi, scherma, sollevamento pesi, taekwondo, tennis, tennistavolo, tiro, tiro con l'arco, tuffi, vela. L'Italia - per la cronaca - si è classificata al sesto posto con 30 medaglie. Nel 2005, la città di Shenzhen, nella regione di Hong Kong, si proponeva di ospitare la 26ma Universiade estiva, un evento secondo solo alle vere Olimpiadi quanto a partecipazione di atleti. Il luogo aveva già una ampia dotazione di impianti sportivi, in coerenza con la enorme crescita della città situata nel delta del Pearl
L'Universiade Sports Center: planimetria generale e vista notturna.
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Universiade Sports Centre: general plan and night view.
River: il progetto contemplava il coinvolgimento dell'intera regione circostante, creando una sorta di "cittĂ dello sport". Fra i tanti impianti destinati ai giochi, solo tre dunque sono di nuova realizzazione: l'Universiade Center, il Bao'an Stadium, e la palestra dello Shenzhen Bay Sports Center (utilizzata questa per il tennistavolo). Vediamo in queste pagine i primi due complessi sportivi.
Universiade Sports Center: in questa pagina, il palazzetto multifunzionale (interno, scorcio del corridoio perimetrale, pianta della copertura, prospetto). Nelle altre due pagine, lo stadio: a sinistra, vista esterna e pianta della copertura; al centro, vista interna, scorcio esterno in diurna e in notturna, due prospetti sezionati sul laghetto circostante. Universiade Sports Centre: in this page, the multipurpose arena (interior, view of the perimeter corridor, plan of the roof, elevation). In the other pages, the Stadium: left, exterior general view and roof plan; middle, interior view, detail exterior view by day and by night, two elevations crossed on the surrounding lake.
L'Universiade Sports Center Il Centro doveva soddisfare sia i requisiti funzionali degli eventi sportivi internazionali, sia quelli dovuti all'organizzazione di ulteriori eventi, a scala maggiore o minore, e concerti. L'obiettivo era dunque di creare un progetto simbolico e culturalmente significativo; con l'intento di rendere sempre fruibile il 26
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River: il progetto contemplava il coinvolgimento dell'intera regione circostante, creando una sorta di "cittĂ dello sport". Fra i tanti impianti destinati ai giochi, solo tre dunque sono di nuova realizzazione: l'Universiade Center, il Bao'an Stadium, e la palestra dello Shenzhen Bay Sports Center (utilizzata questa per il tennistavolo). Vediamo in queste pagine i primi due complessi sportivi.
Universiade Sports Center: in questa pagina, il palazzetto multifunzionale (interno, scorcio del corridoio perimetrale, pianta della copertura, prospetto). Nelle altre due pagine, lo stadio: a sinistra, vista esterna e pianta della copertura; al centro, vista interna, scorcio esterno in diurna e in notturna, due prospetti sezionati sul laghetto circostante. Universiade Sports Centre: in this page, the multipurpose arena (interior, view of the perimeter corridor, plan of the roof, elevation). In the other pages, the Stadium: left, exterior general view and roof plan; middle, interior view, detail exterior view by day and by night, two elevations crossed on the surrounding lake.
L'Universiade Sports Center Il Centro doveva soddisfare sia i requisiti funzionali degli eventi sportivi internazionali, sia quelli dovuti all'organizzazione di ulteriori eventi, a scala maggiore o minore, e concerti. L'obiettivo era dunque di creare un progetto simbolico e culturalmente significativo; con l'intento di rendere sempre fruibile il 26
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In questa e nella pagina centrale, lo stadio Bao'an. Sopra, inquadramento urbanistico; a destra, pianta. Nelle altre foto di questa pagina, dettagli dell'esterno con la "foresta di bambu". Nella pagina centrale, vista notturna e sezione. In this and in the central page, the Bao'an Stadium. Above, urban settlement; on the right, plan. In the other photos of this page, details of the exterior with the "bamboo forest". In the central page, night view and section.
In questa pagina, il centro natatorio dell'Universiade Sports Center. Dall'alto: due prospetti, e tre viste della sala interna con la piscina olimpionica.
centro al pubblico, anche in assenza di manifestazioni sportive, per il divertimento e il tempo libero. Il nuovo quartiere offre ora diversi impianti sportivi, aree residenziali, centri commerciali e di divertimento. Sia gli impianti (stadio, palazzetto multifunzionale e centro natatorio) che le aree residenziali sono immersi nel paesaggio ai piedi del monte Tong Gu Ling, al centro della regione. Il progetto è dunque ispirato al circostante paesaggio ondulato, con una modulazione topografica, nell'area del centro sportivo, attraversata dal flusso della gente su vari livelli. Un lago artificiale mette in comunicazione lo stadio ai piedi della montagna, con la sala multifunzionale circolare verso nord ed il centro natatorio verso ovest. La "piazza" centrale viene raggiunta attraverso una passeggiata sopraelevata da ciascuno degli impianti sportivi.
In this page, the swimming centre of the dell'Universiade Sports Center. From above: two elevations, and three views of the interior hall with the olympic pool.
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Il complesso nel suo insieme si presenta come un ampio parco paesaggistico, con elementi tipici del giardino tradizionale cinese. Corsi d'acqua e piante simbolizzano il movimento e lo sviluppo, mentre strutture cristalline a forma di sassi e rocce rappresentano la continuità e la stabilità. Il dialogo tra le fluide forme del paesaggio e l'architettura espressiva degli impianti sportivi costituisce la trama concettuale del progetto. La forma cristallina dei tre impianti è ulteriormente enfatizzata di notte dall'illuminazione delle facciate trasparenti. Lo stadio del Centro è progettato per essere multifunzionale, per soddisfare le esigenze di eventi ed occasioni sportive di livello locale, nazionale e internazionale. La capacità totale è di 60.000 posti, distribuiti in tre tribune. Il livello centrale sul lato ovest comprende una 30
tribuna VIP da 200 posti con annessi box per le autorità. Tra il livello mediano e quello superiore ci sono 60 box VIP con le relative sedute. Tutte le attrezzature richieste per gli atleti e le altre aree funzionali sono ricavate al livello del campo sotto le tribune. Ospiti d'onore e rappresentanti dei media possono incontrarsi qui nell'apposita zona di socializzazione. Le vie d'accesso per i singoli gruppi di utilizzatori non interferiscono fra loro. La piazza centrale funge da ingresso principale per gli spettatori. L'accesso al livello inferiore e le scale per il livello centrale e quello superiore si alternano con chioschi e servizi igienici. Gli ampi corridoi consentono scorci attraenti verso la forma circolare dello stadio, e facilitano l'orientamento. Il livello superiore curvo viene raggiunto attraverso dodici ampie scalinate esterne all'area di
circolazione, le quali consentono interessanti scorci sulla struttura del tetto e sugli altri impianti sportivi. Il livello superiore è diviso in due parti, ed essendo quasi circolare, è doppiamente curvato. In tal modo, lo stadio presenta una forma interessante sia dall'interno che visto dall'esterno. La struttura del tetto si innalza a 65 metri, ed è progettata come una conchiglia prismatica d'acciaio su una base a sfaccettature triangolari. Il diametro totale è di 310 metri in lunghezza e 290 in larghezza. Tetto e facciata sono costituiti da tre strati ciascuno. Lo strato di facciata esterno è una vetrata traslucida realizzata con lastre triangolari di vetro stratificato di sicurezza o lastre in policarbonato. Lo strato interno, allo stesso modo traslucido, soddisfa i requisiti per l'ombreggiamento e l'acustica, e funge da superficie riflettente per
l'illuminazione della facciata. La struttura primaria e secondaria in acciaio si trova tra i due strati. La maggior parte delle installazioni tecniche è anch'essa integrata in questo spessore. Il secondo impianto del Centro è il complesso per gli sport al coperto, progettato come un'arena circolare multifunzionale, sia per gli sport indoor che per il pattinaggio sul ghiaccio, grandi eventi e piccoli spettacoli. La capacità totale è di circa 18.000 spettatori. Le sedute sono organizzate su due tribune, di cui le prime file in basso, per 3.000 posti, sono amovibili. La disposizione delle sedute è studiata per una vista ottimale ma anche per una adeguata circolazione e distribuzione degli spettatori. Il centro natatorio, infine, costituisce il terzo importante modulo dell'Universiade Sports Centre. Il suo disegno architettonico tiene conto
dei requisiti funzionali di questo tipo di edifici ma anche dell'immagine complessiva dei volumi cristallini nel parco. La capacità complessiva è di circa 3.000 spettatori, con i posti a sedere sistemati in due tribune. Il centro natatorio è chiaramente diviso in un'area per competizioni ed una per il nuoto ludico. Il Bao'an Stadium Lo stadio, che si trova nel quartiere denominato appunto Bao'an, è progettato come impianto per l'atletica con capienza di 40.000 spettatori, ma durante le Universiadi 2011 è stato utilizzato per gli incontri di football. L'ispirazione per il progetto è nata dalle estese foreste di bambu della Cina meridionale. L'immagine del bambu ha due scopi: riflette il carattere della regione, creando così una precisa identità; e funge da concetto strutturale sia per la struttura portante delle 31
In questa e nella pagina centrale, lo stadio Bao'an. Sopra, inquadramento urbanistico; a destra, pianta. Nelle altre foto di questa pagina, dettagli dell'esterno con la "foresta di bambu". Nella pagina centrale, vista notturna e sezione. In this and in the central page, the Bao'an Stadium. Above, urban settlement; on the right, plan. In the other photos of this page, details of the exterior with the "bamboo forest". In the central page, night view and section.
In questa pagina, il centro natatorio dell'Universiade Sports Center. Dall'alto: due prospetti, e tre viste della sala interna con la piscina olimpionica.
centro al pubblico, anche in assenza di manifestazioni sportive, per il divertimento e il tempo libero. Il nuovo quartiere offre ora diversi impianti sportivi, aree residenziali, centri commerciali e di divertimento. Sia gli impianti (stadio, palazzetto multifunzionale e centro natatorio) che le aree residenziali sono immersi nel paesaggio ai piedi del monte Tong Gu Ling, al centro della regione. Il progetto è dunque ispirato al circostante paesaggio ondulato, con una modulazione topografica, nell'area del centro sportivo, attraversata dal flusso della gente su vari livelli. Un lago artificiale mette in comunicazione lo stadio ai piedi della montagna, con la sala multifunzionale circolare verso nord ed il centro natatorio verso ovest. La "piazza" centrale viene raggiunta attraverso una passeggiata sopraelevata da ciascuno degli impianti sportivi.
In this page, the swimming centre of the dell'Universiade Sports Center. From above: two elevations, and three views of the interior hall with the olympic pool.
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Il complesso nel suo insieme si presenta come un ampio parco paesaggistico, con elementi tipici del giardino tradizionale cinese. Corsi d'acqua e piante simbolizzano il movimento e lo sviluppo, mentre strutture cristalline a forma di sassi e rocce rappresentano la continuità e la stabilità. Il dialogo tra le fluide forme del paesaggio e l'architettura espressiva degli impianti sportivi costituisce la trama concettuale del progetto. La forma cristallina dei tre impianti è ulteriormente enfatizzata di notte dall'illuminazione delle facciate trasparenti. Lo stadio del Centro è progettato per essere multifunzionale, per soddisfare le esigenze di eventi ed occasioni sportive di livello locale, nazionale e internazionale. La capacità totale è di 60.000 posti, distribuiti in tre tribune. Il livello centrale sul lato ovest comprende una 30
tribuna VIP da 200 posti con annessi box per le autorità. Tra il livello mediano e quello superiore ci sono 60 box VIP con le relative sedute. Tutte le attrezzature richieste per gli atleti e le altre aree funzionali sono ricavate al livello del campo sotto le tribune. Ospiti d'onore e rappresentanti dei media possono incontrarsi qui nell'apposita zona di socializzazione. Le vie d'accesso per i singoli gruppi di utilizzatori non interferiscono fra loro. La piazza centrale funge da ingresso principale per gli spettatori. L'accesso al livello inferiore e le scale per il livello centrale e quello superiore si alternano con chioschi e servizi igienici. Gli ampi corridoi consentono scorci attraenti verso la forma circolare dello stadio, e facilitano l'orientamento. Il livello superiore curvo viene raggiunto attraverso dodici ampie scalinate esterne all'area di
circolazione, le quali consentono interessanti scorci sulla struttura del tetto e sugli altri impianti sportivi. Il livello superiore è diviso in due parti, ed essendo quasi circolare, è doppiamente curvato. In tal modo, lo stadio presenta una forma interessante sia dall'interno che visto dall'esterno. La struttura del tetto si innalza a 65 metri, ed è progettata come una conchiglia prismatica d'acciaio su una base a sfaccettature triangolari. Il diametro totale è di 310 metri in lunghezza e 290 in larghezza. Tetto e facciata sono costituiti da tre strati ciascuno. Lo strato di facciata esterno è una vetrata traslucida realizzata con lastre triangolari di vetro stratificato di sicurezza o lastre in policarbonato. Lo strato interno, allo stesso modo traslucido, soddisfa i requisiti per l'ombreggiamento e l'acustica, e funge da superficie riflettente per
l'illuminazione della facciata. La struttura primaria e secondaria in acciaio si trova tra i due strati. La maggior parte delle installazioni tecniche è anch'essa integrata in questo spessore. Il secondo impianto del Centro è il complesso per gli sport al coperto, progettato come un'arena circolare multifunzionale, sia per gli sport indoor che per il pattinaggio sul ghiaccio, grandi eventi e piccoli spettacoli. La capacità totale è di circa 18.000 spettatori. Le sedute sono organizzate su due tribune, di cui le prime file in basso, per 3.000 posti, sono amovibili. La disposizione delle sedute è studiata per una vista ottimale ma anche per una adeguata circolazione e distribuzione degli spettatori. Il centro natatorio, infine, costituisce il terzo importante modulo dell'Universiade Sports Centre. Il suo disegno architettonico tiene conto
dei requisiti funzionali di questo tipo di edifici ma anche dell'immagine complessiva dei volumi cristallini nel parco. La capacità complessiva è di circa 3.000 spettatori, con i posti a sedere sistemati in due tribune. Il centro natatorio è chiaramente diviso in un'area per competizioni ed una per il nuoto ludico. Il Bao'an Stadium Lo stadio, che si trova nel quartiere denominato appunto Bao'an, è progettato come impianto per l'atletica con capienza di 40.000 spettatori, ma durante le Universiadi 2011 è stato utilizzato per gli incontri di football. L'ispirazione per il progetto è nata dalle estese foreste di bambu della Cina meridionale. L'immagine del bambu ha due scopi: riflette il carattere della regione, creando così una precisa identità; e funge da concetto strutturale sia per la struttura portante delle 31
L'interno dello stadio Bao'an. Nel riquadro in basso, una panoramica sull'Universiade Sports Centre. Nella pagina di fronte, due scorci della copertura del Bao'an.
Interior of the Bao'an Stadium. In the frame below, panorama on the Universiade Sports Centre. Next page, two views of the cover of the Bao'an.
Sports center and soccer stadium at Shenzhen / The Universiade in China The new city district of Shenzhen, realized for the 2011 Universiade, offers various sports facilities, residential areas, and leisure and shopping facilities. Both the sports venues the stadium, multifunctional hall and swimming hall - and the urban areas blend with the landscape at the foot of Mount Tong Gu Ling in the centre of the region. The design is inspired by the surrounding undulating landscape. This enables topographical modulation in the sports center area, with flows of people on various levels. An artificial lake connects the stadium at the foot of the mountain with the circular multifunctional hall in the north and the rectangular swimming hall west thereof. The central sports plaza is accessed via a raised promenade from the individual stadia. The overall complex is laid out as an extensive landscaped park with typical elements of a traditional Chinese garden. Watercourses and plants symbolize movement and development, while crystalline structures in the form of stones and rocks represent continuity and stability. The dialogue between the fluid landscape shapes and the expressive
architecture of the stadia constitutes the conceptual framework of the design. The crystalline shape of the three stadia is additionally emphasized by the illumination of the translucent facades at night. The Bao'an stadium is designed as an athletics stadium holding 40,000 spectators. However, during the 2011 Universiade, it is being used for football matches. The extensive bamboo forests of southern China were the inspiration for the design. The stadium is located in the immediate vicinity of a sports arena and swimming bath, which have already established an east-west axis. The stadium and the attached warming-up place fall in with this existing urban axis. The choice of a pure circle for the geometry of the stadium was a decision not to introduce any other geographical orientation into the urbanplanning situation, and to emphasize the central character of the sports venue. Appropriately for the uses of the building, the stadium stands on a grassed plinth, which incorporates on the inside the lower tiers of seating and internal functional areas. Particular attention was also paid to the efficient use of materials during the design of the roof structure of the Bao'an stadium, as a fundamental principle of sustainable building. This is why a membrane roof suspended from an outer frame was selected to cover the seating areas - the ratio of material used to the surface covered constitutes an ingenious optimum for wide-span structures.
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tribune, sia per i supporti della struttura ad ampio arco della copertura. La parte più esterna dello stadio unifica la facciata, la struttura e il tema architettonico complessivo in un'unica immagine complessiva. La vista naturale della foresta di bambu, insieme con il gioco di luci e ombre fra i tronchi, viene interpretata strutturalmente attraverso file di sottili supporti in acciaio come una versione astratta e fuori scala della sagoma delle canne. Lo stadio è collocato nell'immediata vicinanza di un'arena sportiva e una piscina, che hanno già determinato un asse estovest. Lo stadio, con l'adiacente area per il riscaldamento degli atleti, ricade in questo preesistente asse urbano. La scelta di un cerchio perfetto per la geometria dello stadio è dovuta alla decisione di non introdurre un nuovo orientamento geografico nello schema urbanistico, e per enfatizzare il carattere di centralità dell'impianto sportivo. In modo adeguato per gli usi dell'edificio, lo stadio è posto su un plinto inerbito, che incorpora all'interno le file più basse dei sedili e le aree funzionali interne. La geometria delle sedute del pubblico comporta una modulazione che va dall'ovale della pista di atletica al cerchio perfetto. La fila superiore ondulata delle tribune è il risultato di questa modulazione, e dà luogo a un gran numero di sedute sui lati lunghi dell'area di gioco e a meno posti si lati corti. La linea curva dell'orlo superiore delle tribune è ripetuta dalla forma complessiva dello stadio. I visitatori che accedono per un evento sportivo sono introdotti nello stadio attraverso ampie gradinate 28
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che conducono al podio su quattro lati. Il podio piatto consente la libera circolazione intorno all'intero stadio ed un facile accesso alle sedute da ogni lato. I visitatori passano attraverso la foresta di supporti in acciaio nella prima area di circolazione dello stadio, e da qui vanno sia attraverso le scale ai livelli superiori, sia direttamente alla parte alta del livello inferiore. L'immagine di una foresta di bambu è creata dalla doppia fila di supporti in acciaio, che risulta irregolarmente spaziata ed inclinata come in una vera foresta. Ogni altro supporto nella fila interna è collegato con la struttura in cemento del livello superiore ondulato, sostentendo così i carichi verticali delle tribune.
Benché i supporti per la struttura del tetto siano all'interno delle file di supporti delle tribune, essi sono completamente separati dalla struttura in cemento in modo da soddisfare i movimenti indipendenti dell'ampia copertura. I tubi in acciaio, che sono lunghi fino a 32 metri, differiscono qualitativamente fra loro a seconda della capacità di portare carichi e della loro funzione. In diametro, essi variano fra 550 e 800 millimetri, a seconda dei loro carichi statici. L'irrigidimento orizzontale della struttura e il drenaggio della membrana del tetto è allo stesso modo fornito da appositi supporti. Particolare attenzione è stata anche prestata all'uso efficiente dei materiali nel
Centro sportivo e stadio di calcio a Shenzhen, Cina
Universiade 2011 Sports Center, Shenzhen, Cina Committente: Ufficio lavori Pubblici della Municipalità di Shenzhen Concorso 2006 - 1° premio Design: Meinhard von Gerkan e Stephan Schütz con Nicolas Pomränke Project leader: Ralf Sieber Staff: Xu Ji, Alexander Niederhaus, Huang Cheng, Niklas Veelken, Martin Gänsicke, Stephanie Brendel, Marlene Törper, Andrea Moritz, Zheng Xin, Kralyu Chobanov, Chen Zhicong, Thomas Krämer, Lin Wei, Martin Schulte-Frohlinden, Plamen Stamatov, Christian Dorndorf, Lian Kian, Zhou Bin, Tobias Keyl, Li Ling, Helge Lezius, Meng Xin, Kuno von Haefen Ingegneria strutturale e progetto copertura: schlaich bergermann und partner - Sven Plieninger con Wei Chen Tempi di realizzazione: 2007-2011
Bao'an Stadium, Universiade 2011, Shenzhen, China Committente: Ufficio Sport del Distretto di Bao'an Concorso 2007 - 1° premio Design: Meinhard von Gerkan e Stephan Schütz con David Schenke Project leaders: David Schenke, Li Ran Staff (progetto): Jennifer Heckenlaible, Daniela Franz, Zhang Xi, Yin Chao Jie, Zhou Bin, Anna Bulanda-Jansen, Cai Qing, Xu Ji Staff (realizzazione): Matthias Grünewald, Cai Yu, Wang Le, Wang Li, Zhang Xi, Lucas Gallardo, Zhang Xiao Guang, Sebastian Linack, Li Zheng, Pan Xin, Martin Schulte-Frohlinde Ingegneria strutturale: schlaich bergermann und partner - Sven Plieninger con Wei Chen Tempi di realizzazione: 2009-2011 Credits (per entrambi gli interventi): Photos: © Christian Gahl Sketch: © Stephan Schütz Plans: © gmp
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progetto della struttura del tetto, quale principio fondamentale dell'edilizia sostenibile. Ecco perché un tetto a membrana sospeso ad una struttura esterna è stato scelto per coprire le aree di seduta: il tipo di materiale usato sulla superficie coperta costituisce un ingegnoso optimum per le strutture ad ampia superficie. Con un diametro di 230 metri e una sporgenza di 54 su ogni lato delle tribune, il tetto è sorretto 33
da 36 paia di cavi il cui pretensionamento è ottenuto attraverso un doppio anello circolare costituito da fasci di cavi stesi sopra il campo. Collocati a varie altezze, gli anelli di tensione sono collegati fra loro da supporti aerei alti 18 metri, e insieme all'anello di compressione al bordo dello stadio producono un equilibrio di forze sul principio della ruota a raggi. Joseph Wolfe
parco acquatico a Concorezzo (Monza e Brianza)
Un mondo d'acqua perto al pubblico la scorsa estate, ma poi inaugurato ufficialmente in settembre, il centro acquatico coperto sorto a poca distanza dalla città di Monza vuole proporsi soprattutto come il primo centro coperto d'Italia, offrendo la massima scelta di forme di utilizzo ludico dell'acqua durante la stagione invernale, ed escludendo volutamente la funzione agonisticosportiva. L'uso di tecnologie avveniristiche e di una particolare attenzione alla biocompatibilità e sostenibilità ambientale ne fanno un impianto decisamente all'avanguardia.
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Dal punto di vista funzionale il parco acquatico è formato da quattro diverse strutture collegate tra loro: l'edificio di ingresso e uffici, la palestra polivalente, il Parco acquatico vero e proprio e la torre ludica da cui partono gli scivoli ludici. L'edificio di AcquaWorld è l'attrattiva principale del complesso, sia per le scelte formali che lo rendono fortemente riconoscibile, sia per le funzioni ospitate. Il punto di partenza progettuale è stato la creazione di un ambiente ad unica campata che proponesse una forma articolata e dall'apparenza "organica". Si è così scelta l'immagine della goccia, resa in gran parte trasparente dal particolare rivestimento
Planimetria generale. Sotto, vista esterna. General plan. Below, exterior view.
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Sopra, vista generale e particolare dell'esterno in notturna. A destra, dettagli della copertura curvilinea, parzialmente ricoperta di verde. Above, general and detail views of the exterior by night. On the right, details of the curved roof, partly covered by grass.
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A destra, sezione trasversale tipica; in fondo pagina, sezione longitudinale. Nella foto, vista generale dell'interno. On the right, typical cross section; bottom of the page, longitudinal section. In the photo, general interiors view.
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Pianta del parco acquatico al livello vasche e spogliatoi. In basso, sezione tra gli spogliatoi seminterrati e gli scivoli esterni. Nella pagina di fronte, alcuni dettagli degli ambienti che circondano le vasche interne.
esterno in ETFE (ethylene tetrafluoroethylene), un polimero artificiale derivato dal fluoro che, combinato con altre sostanze, attraverso processi chimici genera una pellicola dalle altissime prestazioni tecnico-fisiche. Particolare attenzione è stata inoltre posta all'impatto che AcquaWorld genera rispetto all'ambiente circostante: da qui la decisione di posizionare la quota del piano vasche a -3.5 m rispetto alla quota zero del terreno naturale (anche per garantire una maggior privacy all'utenza ed ottimizzare l'ingresso della luce naturale nell'arco dell'intera giornata), nonché la scelta di coprire con un manto di erba naturale oltre il 60% dello sviluppo della copertura stessa (pari a circa 4.000 mq), così che il terreno naturale si sviluppi lungo la copertura dell'edificio e generi un effetto di "collina a verde". Lo scheletro strutturale principale è definito tramite travi trilobate lamellari, asimmetriche, che sviluppano nella parte inferiore una trave reticolare in acciaio di colore bianco. L'attacco a terra è ancorato a dei contrafforti in cemento armato perimetrali, grazie a incastri metallici a vista; le travi metalliche reticolari, facenti parte della struttura trilobata, si staccano dalla struttura lamellare e diventano i pilastri portanti delle aree mezzanino-relax. Invece, le oltre cento travi della struttura secondaria, lamellari di colore naturale, presentano sezioni e angolazioni sempre differenti l'una dall'altra. I pannelli in ETFE sono tenuti in pressione da un sistema unico e brevettato, che ne permette il gonfiaggio ed impedisce la formazione di punti di rugiada e condense; la loro superficie interna ed esterna è pigmentata per oltre il 60% , al fine di ridurne la trasparenza e generare delle zone d'ombra. Inoltre il rivestimento offre un'elevata
Plan of the water park at pools and locker rooms level. Bottom, section from the basement locker rooms to the exterior slides. Next page, details of the arranged spaces surrounding the indoor pools.
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resistenza alle condizioni artificiali interne e la possibilità di far accedere i raggi UV solari dall'esterno, garantendo così la possibilità di abbronzarsi, anche all'interno di una struttura coperta e climatizzata. Allo stesso tempo il sistema è in grado di trattenere le particolari condizioni climatiche che verranno create all'interno, senza ponti termici. Le tre gocce ospitano 6 diverse aree, denominate in modo evocativo. AdventureWorld è il cuore del divertimento del complesso, un’area dedicata a tutte le età; qui trovano spazio le attrezzature ludiche e gli scivoli acquatici, con possibilità di scelta di differenti gradi di difficoltà, di utilizzo di differenti tipologie di materassini e con uno sviluppo lineare di oltre un chilometro. FunWorld, rivolta principalmente ad un'utenza giovane e familiare, è caratterizzata da un forte impatto sul divertimento e il gioco di gruppo, dotata di un'ampia laguna, una vasca onde, un wild river lento, aree idromassaggio acquatico e un'ampia area dedicata ai bambini. L'area esterna, Summer World, garantisce anche una completa offerta estiva, con la possibilità di utilizzare il vasto parco attrezzato esterno, nelle stagioni estive. RelaxWorld, di più ridotte dimensioni, interessa un ambito di benessere ed ha come target di riferimento l'utente senior e la coppia adulta, entrambi alla ricerca di una qualità diversa e più distesa di divertimento. MiniWorld, ambito prettamente rivolto ai più piccoli, con attrezzature e giochi d'acqua a loro misura, completamente certificati. Vi è inoltre un'area babyparking, ove è possibile che i bambini vengano controllati e fatti giocare in completa sicurezza da personale addetto e specializzato.
Water park in Concorezzo / A world of water AcquaWorld is mainly based on two keyideas: on one hand the purpose to become the first indoor water park in Italy and one of the first in Europe, so that it is one of the main leisure centres in the new Province of Monza e Brianza; on the other hand, the will to convey messages linked to ecology and personal health. The par ticular transparent drop-shaped complex tries to combine the architectural volume with the inter vention area, unfor tunately characterised by a poor urban and landscape quality, as good as possible. The whole project is obviously focused on water, used in ever y shape and proper ty, except for agonistic activities. For what concerns the functional aspect, the water park is formed by four structures linked to each other: the entrance building with offices, the multipurpose gym, the actual water park and the sliding tower, from which the water slides star t. The multipurpose entrance building is next to the multipurpose gym, to guarantee a visual continuity, and it is placed at the closing par t of the plot, in the corner between the main road and the second access road. The solutions adopted are completely in contrast to those used in the areas meant for water: this happens both in the choice of the materials and in the linear geometries implied, pursued in the company works for some years. In par ticular, the hosted functions are recollected by a different treatment of the sur faces and the design of the textures: the external wall is realized by panels of concrete, the external ventilated façade is covered with technical stone slabs, while the elements marking the main entrance are covered with slabs in cor tèn
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metal, to guarantee a good duration. Lastly, the ver tical glass sur faces host inside a wooden and metal panels. AcquaWorld is the main attraction of the complex, both for its formal choices, which make it easily recognisable, and for the functions it presents. The concept star ted from the will to make a one-span setting, to give the idea of an organic shape, also through metaphors. That is why the choice of the drop-shaped structure, made transparent by an external cover in ETFE (ethylenetetrafluoroethylene), a synthetic polymer which, combined with other substances, produces a film with high technical and physical characteristics. Par ticular attention was given to the impact of Acquaworld towards the surrounding environment: hence the decision to locate the height of the pool level at -3.5m in comparison to the height 0.00m of the natural ground and to cover more than the 60% of the roof itself with a mantle of natural grass, so that the natural ground can grow along the building's roof and create a "green hill" effect. A technological tower stands beside this structure, eighteen metres high, with a mixed structure in reinforced concrete, steel and glass, where there will be the access to all the water game structures: a series of closed water slides, which develops out of the domes, but which ends gliding inside of them, in par ticular inside of the Adventure World. The areas also have an external development with two big hot brine pools, available throughout the whole year, in ever y weather condition.
RistoWorld offre infine la possibilità di poter pranzare o cenare in un ambiente assolutamente gradevole, senza dover uscire dalla struttura acquatica, con viste sulle aree esterne e sui mezzanini relax. A questa struttura si affianca una torre tecnologica, alta circa diciotto metri, con struttura mista in cemento armato, acciaio e vetro, dalla quale sarà possibile accedere alle partenze delle strutture ludico-ricreative, situate a tre livelli differenti: una serie di scivoli acquatici chiusi, che si sviluppano all'esterno delle cupole ma che hanno gli arrivi in planata all'interno delle stesse ed in particolare in quella AdventureWorld. Le aree hanno anche uno sviluppo esterno, tramite due grandi vasche di acqua calda salina, ove sarà possibile accedere durante tutto il periodo dell'anno, in qualsiasi condizione atmosferica.
In questa pagina, il gioco di colori degli scivoli che, dall'esterno, si gettano in parte negli ambienti interni. A destra, una vasca ludica. Nella pagina di fronte, tre angoli diversi dell'ambiente vasche interne.
In this page, the play of colors of the slides that, from exterior, partly throw in the indoor hall. Right, a baby pool. Next page, three different views of the indoor pools hall.
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Strutture portanti ed ingegneria strutturale La struttura portante della copertura di AcquaWorld si può considerare unica a livello internazionale per disegno e sviluppo: una struttura molto dinamica nella concezione, nella geometria e nella realizzazione che va a coprire, senza soluzione di continuità e con un'altezza massima effettiva di circa 12 metri, le due cupole di FunWorld e RelaxWorld, oltre alla zona mezzanino. La struttura della cupola Fun, delle dimensioni massime di 80 metri di lunghezza e 60 metri di larghezza, è costituita da una ossatura principale trilobata in acciaio reticolare e legno lamellare, di colore bianco, sulla quale poggiano 53 travi curve secondarie in legno lamellare di colore naturale, tutte differenti tra loro per dimensione, lunghezza e curvatura e che vanno ad "abbracciare e sagomare" i volumi organici
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della goccia. Tale porzione di struttura si raccorda con quella della cupola RelaxWorld, costituita da uno sferoide di raggio pari a 25 metri, attraverso una struttura lignea a travi rastremate che va a costituire la copertura della zona mezzanino. Anche la copertura di questa cupola risulta costituita da tre travi reticolari principali in acciaio e legno che sostengono 31 travi secondarie curve in
legno lamellare. L'insieme risulta un omogeneo intreccio di strutture lignee e strutture in acciaio, che, ottimizzando le prestazioni dei materiali utilizzati, crea un involucro leggero e dinamico. La struttura della cupola è in grado di sopportare tutti i carichi di esercizio, comprensivi di una copertura verde del peso di circa 200 kg/mq, del carico neve, del vento, del sisma e garantire
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una resistenza a carico di incendio pari a 60 minuti, oltre ad un abbattimento acustico oltre i 40 dB. I collegamenti delle strutture fra loro e delle stesse alla struttura in calcestruzzo armato, hanno comportato la realizzazione di piĂš di 500 collegamenti diversi tra loro, che volutamente sono rimasti a vista, al fine di permettere all'osservatore/utilizzatore, nella visione complessiva della struttura, di intravedere
il flusso di forze che dalle strutture secondarie transita attraverso i collegamenti, sulle strutture principali e da queste poi fino a terra, per mezzo di cerniere di collegamento in acciaio che si collegano alle strutture perimetrali in cemento armato. Impianti speciali e tecnologici Anche nella progettazione e realizzazione degli impianti si
In questa pagina, viste del corpo di ingresso. In basso, sulle due pagine, sezione longitudinale e trasversale attraverso il blocco d'ingresso e gli spogliatoi. Negli altri disegni della pagina di fronte, prospetti di questa porzione dell'edificio. Nelle foto a sinistra in alto, la copertura curvilinea vista dall'interno in due scorci. In this page, views of the entrance block. Bottom, on the two pages, longitudinal and cross sections through the entrance block and the locker rooms. In the other drawings on the next page, elevations of the block. In the top left photos, the curve-shaped covering seen from interiors in two views.
è tenuto conto dei concetti di sostenibilità ed ecocompatibilità: - risparmio energetico per la climatizzazione, utilizzando sistemi a portata d'aria esterna variabile in funzione dell'effettivo affollamento della struttura e "raffrescamento gratuito" quando la temperatura esterna lo permette; - risparmio energetico per il controllo dell'umidità, tramite l'utilizzo dell'aria esterna a recupero di calore nel periodo invernale e recupero di calore dal ciclo frigorifero di deumidificazione estivo per il riscaldamento dell'acqua delle vasche e preriscaldo dell'acqua calda sanitaria; - risparmio energetico nel riscaldamento dell'acqua delle vasche, con il recupero di calore dall'acqua di controlavaggio dei filtri prima del recapito in fognatura; - utilizzo dell'energia solare passiva, con lo sfruttamento dell'effetto serra delle ampie coperture trasparenti per il riscaldamento degli ambienti e dell'acqua delle vasche; - miglioramento del rendimento energetico degli impianti termici, ottenuto con il dimensionamento degli stessi a bassa temperatura
permettendo l'utilizzo di pompe di calore e caldaie a condensazione e utilizzo delle caldaie ad alta temperatura unicamente per la sanificazione dell'acqua calda sanitaria; - utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, tramite il recupero del calore contenuto nelle falde acquifere superficiali ed utilizzo dello stesso in pompe di calore elettriche impiegate come generatori termici di "base" per la produzione del fluido caldo necessario al riscaldamento degli ambienti, produzione acqua calda sanitaria e riscaldamento dell'acqua delle vasche. L'acqua dopo l'utilizzo nelle pompe di calore viene rimessa in falda non modificando il livello della falda stessa; - risparmio dell'acqua potabile dell'acquedotto, con l'utilizzo di parte dell'acqua impiegata nelle pompe di calore per tutti gli usi in cui non è necessaria acqua con caratteristiche di potabilità (irrigazione aree a verde, cassette wc); - risparmio dell'acqua potabile dell'acquedotto, per l'integrazione dell'acqua di piscina con l'utilizzo di un pozzo privato;
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Piante (in alto) e viste interne (sotto) dell'avancorpo che comprende la hall d'ingresso, con il ristorante (al livello terra) e gli uffici con una sala multifunzionale (al livello superiore).
Plans (above) and interior views (below) of the forepart hosting the entrance hall, with the restaurant (ground level) and the offices and a multifunctional room (upper level).
- contenimento dell'inquinamento in atmosfera, con l'utilizzo delle pompe di calore elettriche come generatori termici di "base" con emissione nulla di inquinanti nella zona di installazione; - risparmio di energia elettrica, con l'utilizzo di motori elettrici ad alta efficienza dotati di inverter e controllo automatico di tutte le utenze elettriche attraverso un sistema domotico di comando dell'illuminazione.
Parco acquatico a Concorezzo (Monza e Brianza) Committente: Bluwater spa Sviluppo strategico: Valentino Tomasoni (A.D. Bluwater spa) Progettista: Federico Pella Coordinamento generale progettazione integrata: Sering srl - architectural and engineering consultant; Fausto Pella - M. De Maestri Team di progetto: C. Raimondi - P. Brambilla - A. Puddu - S. Merlo - M. Redaelli P. Seregni - E. Pirola - A. Pella - P. Facchini - A. De Angelis Direttore Lavori: Fausto Pella Realizzazione 2009-2011 Pubbliche Relazioni: Silvia Chiodin - Rossana Gandossi Foto: Fotografia di architettura © 2011 Federico Brunetti
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Edificio Polifunzionale e aree di ingresso L'edificio polifunzionale di ingresso è adiacente alla palestra polivalente, in modo da garantirne una continuità visiva e si pone a chiusura del lotto, all'angolo tra l'arteria principale e la strada di accesso secondario. È disposto su tre livelli: al piano terra sono ubicate la hall d'ingresso, l'area food e le connessioni verticali, oltre ad un'area a verde con piante tropicali; al piano primo (BusinnessWorld) trovano sede l'area uffici amministrativi e una sala multifunzionale; al piano interrato vi sono le aree tecniche, a deposito e gli spogliatoi per utenti e addetti. Le soluzioni adottate si pongono in aperta antitesi
con le quelle delle aree destinate all'acqua: ciò avviene sia nella scelta dei materiali, sia nelle geometrie lineari adottate. In particolare, le funzioni ospitate sono richiamate da un diverso trattamento delle superfici e dal disegno delle texture: il tamponamento perimetrale è realizzato in pannelli di calcestruzzo, la facciata ventilata è rivestita con lastre di fibrocemento con una texture da disegno, mentre gli elementi che segnano gli ingressi principali sono rivestiti con lastre in laminato corten per garantire una buona durabilità. Infine le superfici vetrate verticali ospitano al loro interno pannelli lignei e metallici. La copertura piana è lignea e ventilata, realizzata con finitura superficiale in pannelli di lamiera grecata, con struttura portante costituita da una travatura lamellare continua, con travi metalliche reticolari curve, che richiamano quelle delle "gocce" dell'area delle vasche. L'area esterna è destinata a spazio pubblico per l'attraversamento e la sosta, dove troveranno sede particolari giochi e attrazioni acquatiche, soprattutto per i più piccoli. Cesare Lino
impianto ludico a Mérida (Spagna)
Una struttura giocosa per gli "sport urbani" on è un tipo di impianto facilmente classificabile con il metro del nostro Paese: la "Fabbrica giovanile" è una installazione pionieristica anche per la Spagna, sia come concezione che come disegno; un elemento all'avanguardia, flessibile e funzionale, che comprende attrezzature per degli sport non tradizionali quali lo skateboard e l'arrampicata: ma è anche un luogo di
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incontro e di libero svago per le generazioni più giovani. Si tratta di un progetto promosso dall'Istituto della Gioventù (Giunta dell'Estremadura) e che risponde alle finalità della "Ley de Convivencia y Ocio" della regione di Estremadura, che sono quelle di realizzare spazi e ambienti destinati ai giovani per lo svolgimento di attività ludiche e di
spettacolo. Nel 2010 questo progetto fu riconosciuto come esempio di buone pratiche dalla Commissione Europea nell'ambito del progetto europeo "Impala" (Migliorare le infrastrutture per l'attività fisica nel tempo libero a livello locale). Nelle "Fabbriche" si chiede che i giovani siano capaci di "costruire" il proprio tempo libero, e così in ogni località in cui queste installazioni
sono nate, i giovani hanno deciso quali fossero le loro preferenze in quanto a dotazione di contenuti: si tratta infatti di costruzioni flessibili e polivalenti che potranno cambiare le proprie funzioni a seconda della domanda o delle circostanze. L'impianto di Mérida è uno spazio moderno e innovativo inaugurato nel marzo 2011. Gli architetti incaricati hanno concepito questa infrastruttura come uno
A sinistra, la pianta del lotto occupato dalla "factory", organizzata in spazi aperti, semiaperti, e chiusi, integrati fra loro. Qui sopra, sezioni successive della struttura di copertura, evidenziata in arancione. Nella pagina di fronte, alcuni dettagli dell'impianto, con particolare attenzione alla palestra di arrampicata, di cui sono riportati alcuni schemi geometrici compositivi. Nella pagina di apertura, panoramica sull'edificio. Left, plan of the yard occupied by the "factory", arranged with open, semiopen and enclosed spaces, integrated with each other. Here above, subsequent sections of the covering structure, evidenced in orange. Next page, details of the venue, specifically the climbing wall, of which are shown geometrical compositional layouts. In the opening page, panorama over the building.
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Sopra, modello strutturale della copertura. A lato, dall'alto: la pista di skate in diurna e in notturna; la copertura in fase di completamento.
Above, structural model of the covering. Beside, from above: the skate rink by day and by night; the roof to be completed.
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spazio aperto in cui convivono attività all'aria aperta e al coperto. Essa offre al pubblico giovanile la possibilità di svolgere numerose attività; sin dai primi mesi di apertura, la sua pista di pattinaggio raccoglie un numero sempre crescente di giovani skaters, che praticano qui anche altri sport "urbani", trovandovi gli spazi adatti. La superficie totale dell'impianto è di 2000 mq, di cui oltre 700 sono attrezzati come pista praticabile di skateboard, e comprende una parete professionale di arrampicata sportiva. La "fabbrica" è indirizzata a tutti i giovani, con età compresa tra 14 e 35 anni. Vi si può anche praticare qualunque tipo di attività ludica e, soprattutto, sviluppare hobby, tenere workshops, dimostrazioni, concerti all'aria aperta, saggi... La "fabbrica" comprende sala audiovisivi, sala computer, aule per workshop, sala di informatica, zona wi-fi, sala da ballo, zona graffiti (un muro di 50 metri alto due metri), arrampicata (una parete alta 13 metri), e la pista di skate, cui abbiamo accennato prima, totalmente integrata nell'impianto. Oltre a queste stanze, la "fabbrica" dispone di aree per il riposo e la ricreazione, che possono trasformarsi in auditorium o scenografia all'aria aperta. Da ogni sala i giovani possono inoltre accedere a Internet tramite wi-fi. Ricapitolando, pista di skateboard, arrampicata sportiva, internet a banda larga, modding, tunning, modellismo, graffiti, artisti urbani, teatro di strada, funambolismo, attività circensi, videoart, musica elettronica, acrobazia, arti sceniche, manga, prakour, arti audiovisive, danza contemporanea, balli funk e hip-hop, ballo di sala e manifestazioni artistiche corporali contemporanee, sono le attività già
Sopra, un dettaglio dello schema strutturale della mensola di copertura, che si ritrova nella foto sotto. A destra, particolare della pista per skateboard. Nel riquadro in basso, vista aerea della "factory".
Above, a detail of the structural scheme of the roof shelf, seen in the photo below. On the right, detail of the skateboard rink. In the frame, aerial view of the "factory".
Multipurpose venue at Mérida (Spain) / A playful building for urban sports Skatepark, Climbing Walls, Urban Ar tists, Audiovisual Ar ts, Contemporar y Dance... are some of the recognized activities composing the collective Factor y and will join at the consequently so called Factor y of Mérida. Architects intended not to have any filter to anyone. Therefore the building is conceived as a large canopy opened to the whole city to gather anyone who may need to shelter there. This canopy is suppor ted by a series of ovoid plant par ts holding different elements of the requested functions, which are treated as independent modules able to be used separately with whole autonomy, regulated and controlled by the direction of the Factor y movement. The activities taking place below are covered from rain and sun by the big canopy, acting like a big termical one meter thick cushion, so that there will be no need to use air conditioning. The roof is
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understood, and extends, like a light cloud, protective, translucent; constructed with a three-dimensional mesh structure 1 meter thick covering different levels. This canopy will rest on steel columns placed in the perimeter of the suppor ting ovoid elements up to the highest level, where it joins the Climbing Walls structure made with the same three-dimensional mesh. The whole proposal stands on a basement five feet tall so that the sensitive historical Roman base of the city of Mérida remains untouched.
Installazione per il Movimento giovanile "Factoria de Mérida" Committente: Giunta dell'Estremadura Autori: architetti Jose Selgas, Lucia Cano Gruppo di progettazione: architetti Diego Cano, Lara Lesmes, Andrea Carbajo, Lorena del Río, Laura Culiáñez Ingegneria strutturale: Boma, Lanik Ingegneria meccanica: Carlos Rubio Ingegneria elettrica: Ingenieria Técnica Chacon
Nella pagina, dettagli costruttivi della struttura reticolare metallica che costituisce l'anima della copertura, appoggiata su pilastri metallici perimetrali.
Costo di costruzione: euro 1.200.000 Inizio lavori: gennaio 2009 Fine lavori: marzo 2011
In this page, building details of the metal truss, being the "soul" of the structure, supported on perimeter metal columns.
Foto: Iwan Baan, Roland Halbe
riconosciute che formano il collettivo "Factory" (da cui la denominazione "Factoria ossia fabbrica - de Mérida" . La concezione dei progettisti è stata di creare uno spazio dove non ci sia filtro alcuno per nessuno. Pertanto, l'edificio è stato concepito come una grande tettoia aperta a tutta la città per raccogliere chiunque abbia bisogno di trovarvi riparo. Questo tetto si appoggia su una serie di elementi a pianta ovoidale che racchiudono i diversi elementi corrispondenti alle funzioni richieste, i quali sono trattati come moduli indipendenti per permettere di essere adoperati in piena autonomia, sotto il controllo dalla direzione del movimento "Factory". Le attività che vi si svolgono sono protette dalla pioggia e dal sole grazie all'ampia 52
copertura, che funziona come un ampio cuscino termico di un metro di spessore, così da rendere superfluo il condizionamento dell'aria. Il tetto si stende sugli spazi sottostanti come una leggera nuvola, protettrice, traslucida; realizzata con una struttura a maglia tridimensionale di misura variabile, spessa un metro e collocata a diversi livelli. Questa si appoggia sui pilastri metallici perimetrali degli elementi ovoidali, muovendosi a diverse altezze fino al livello più alto dove si incontra con la struttura della parete di arrampicata, realizzata con la stessa maglia tridimensionale. Tutto l'insieme si eleva sopra un basamento di un metro e mezzo di altezza per non rischiare di intaccare il sensibile substrato storico della città di Mérida. Carlotta Bui
centro natatorio a Cernusco sul Naviglio (Milano)
Da piscina comunale a centro sportivo polifunzionale... l nuovo centro natatorio del Comune si inserisce all'interno del contesto di un più ampio centro sportivo polifunzionale e sorge sulle ceneri della vecchia piscina comunale, ampliato e rinnovato, secondo criteri ispirati ai moderni e polifunzionali REC Center americani, dove riabilitazione e terapia fisica si accompagnano all'attività ludica e sportiva.
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L'iniziativa di partenariato pubblico-privato tra l'Amministrazione Comunale e la società aggiudicataria della gara per la concessione e gestione del
La vasca esterna in direzione del Naviglio Martesana. In alto, planimetria generale del centro natatorio.
centro stesso, nasce dall'esigenza di rinnovare l'obsoleta struttura esistente, ormai insufficiente per la crescente richiesta cittadina, dando anche una "casa" alle associazioni locali che si occupano di rieducazione funzionale e disabilità. In meno di due anni dall'aggiudicazione ed in soli 15 mesi effettivi di lavoro si è realizzata un'opera dal valore complessivo di più di 7 milioni di Euro, di grande importanza per la cittadinanza. Il progetto comprende: un impianto sportivo al chiuso per gli sport acquatici, per
The outdoor pool towards the Naviglio Martesana. Above, general plan of the swimming centre.
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l'attività ginnica (fitness, sauna, massaggi), con zona ludica (baby parking) e per la terapia fisica e riabilitativa, tutti dotati di relativi spazi e servizi accessori; un impianto sportivo all'aperto per gli sport acquatici e per la ricreazione completo di servizi e bar; un impianto sportivo all'aperto per il gioco del beach volley. Nel progetto di ammodernamento della struttura si è provveduto in prima istanza al rifacimento delle vasche esistenti ampliando la vasca principale aggiungendo una corsia per il nuoto ed allargando le corsie esistenti; si è provveduto inoltre ad aggiungere una terza vasca per la ginnastica in acqua di gestanti e neonati. Tutte le vasche sono state realizzate con un sistema prefabbricato che ha consentito un considerevole risparmio di tempo nella realizzazione dell'opera mantenendo un'altissima qualità . Al corpo di fabbrica esistente sono state affiancate altre due strutture in cemento armato precompresso ed acciaio che ospitano al piano terra gli spogliatoi della piscina, un moderno centro riabilitativo dotato di vasca indipendente, sale per le terapie, palestra e spogliatoi propri, una zona uffici e conferenze, un ampio atrio
In questa pagina, viste dello spazio esterno con la piscina, il beach volley e l'edificio accessorio con i pannelli fotovoltaici sulla copertura. Nella pagina di fronte, pianta ai due livelli dell'impianto al chiuso, e vista esterna del fronte vetrato. In this page, views of the outdoor area with swimming pool, beach volley field, and services building with photovoltaic panels. Left page, plan at two levels of the indoor centre, and exterior view of the glass wall.
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In questa pagina, prospetti dell'impianto al coperto e viste delle tre vasche interne. Nella pagina di fronte, in alto sezioni dell'edificio; in basso, due particolari dell'interno, con la vasca "ricreativa" e le tribunette per i visitatori.
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In this page, elevations of the building, and view of the three indoor pools. Next page, above, sections of the buiding; below, two interior details, with the recreational pool and the seats for visitors.
d'ingresso con il bar e salottini per l'attesa. Al primo piano si trova una palestra fitness dotata di moderne strumentazioni e sale corsi per le attività da svolgere a corpo libero o mediante l'ausilio di apposite macchine e relativi spogliatoi ed un'area interamente adibita e pensata per ospitare i bambini e svolgere attività ludiche e ricreative. All'interno della vasta area che ospita il centro sportivo, il nuovo centro natatorio si colloca in una posizione particolarmente pregevole dal punto di vista paesaggistico: è infatti vicino al Naviglio della Martesana ed alla pista ciclopedonale ad esso annessa. Per approfittare appieno di questa peculiarità e rendere ancor più completo e fruibile il centro si è provveduto a demolire il campo da softball esistente che separava la piscina dal
Swimming centre at Cernusco sul Naviglio From municipal swimming baths to multifunctional sports centre... The new municipal swimming centre is part of a larger multifunctional sports complex and rises on the site of the old municipal swimming baths, which has been extended and renewed along the same lines as the modern American multifunctional REC Centers, where physical rehab and therapy are carried out alongside games and sports activities. The project comprises: an indoor sports facility for water sports, workout activities (fitness, sauna, massage), as well as an area dedicated to games and physical rehab and therapy, all equipped with their own dedicated space and ancillary services; an outdoor sports facility for water sports and recreation, complete with toilets and a snack bar; an outdoor sports facility for playing beach volley. The modernization project of this complex first set out to reclad the existing pools and to enlarge the main pool by adding another swim lane and widening the existing ones; it also added a third pool for the water gym activities of mothers-to-be and newly born babies. All the pools have been built using a prefabricated system which has
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considerably reduced the time necessary to complete the work, while also guaranteeing a very high quality standard. Two more additional buildings for housing the changing rooms, a rehab centre, a workout room and an area dedicated to children's games and recreation have been added to the existing structure. Finally, the building was entirely clad, with the creation of a ventilated façade in aluminium panels to confer a uniform aspect to the various volumes.
Sopra, il campo da beach volley e la sala fitness. A sinistra, interno spogliatoi. In basso, il "baby parking".
Above, the beach volley field and the fitness room. Left, a changing room. Bottom, the "baby parking".
Costruzione e gestione dell'impianto natatorio nel centro sportivo di via Buonarroti a Cernusco sul Naviglio (Milano) Committente: Comune di Cernusco sul Naviglio Responsabile del procedimento: geom. Alberto Caprotti Concessionario Opere edili e Gestione: Enjoycompany srl, Cernusco sul Naviglio (Mi) Progettista, Direttore dei Lavori e Responsabile della sicurezza: arch. Giuseppe De Martino Collaboratore alla progettazione architettonica e Direzione Lavori: arch. Silvia Meneghini Collaboratore alla progettazione architettonica: arch. Graziella Ercoli Impianti elettrici e meccanici: Studio Diana Progetto strutturale: ing. Fabio Raimondi (Studio Raimondi e Lazzati) Collaudatore in corso d'opera: ing. Aldo Galbiati Inizio lavori: luglio 2010 Fine lavori: settembre 2011 Importo delle opere: euro 5.361.555 Arredi spogliatoi: Patentverwag Italia srl, Gaggiano (Mi)
Naviglio, in modo da poter sfruttare l'area esterna attigua al centro. Tale spazio è stato dotato di una vasca esterna di circa 603 mq comprensiva di tre corsie da 25 metri per il nuoto libero, un'area giochi dedicata ai più piccoli con spruzzi e scivolo, di un campo regolamentare per la pratica del beach volley e del beach soccer, di spogliatoi, bar esterno e ampio spazio verde di contorno.
Le dotazioni impiantistiche e le soluzioni tecnologiche adottate, rendono l'edificio completo ed efficiente anche sotto il profilo ambientale; le soluzioni previste per l'involucro edilizio, e le correzioni effettuate sulla struttura esistente infatti garantiscono un elevato standard di comfort igrotermico interno. Tutta la zona vasche è stata realizzata con una facciata continua in profili a taglio 60
termico e cristalli atermici basso emissivi; in questo modo, da qualsiasi posizione si trovi l'utente all'interno del piano vasca, è visibile l'esterno conferendo allo spazio un ottimo livello di illuminazione naturale. L'edificio è stato infine interamente rivestito con la creazione di una facciata ventilata in pannelli di alluminio per poter uniformare le diverse strutture.
Nella zona a ridosso del confine ovest del Lotto si trova un campo da beach volley di dimensioni regolamentari ad uso dell'utenza della piscina all'aperto, utilizzabile sia in forma singola per le competizioni ufficiali, sia diviso in due campi indipendenti per l'utilizzo quotidiano, sia come campo da beach soccer. Maria Carbone
campo di calcio a Milano
Qui da oggi il calcio è più vicino agli spettatori l successo di alcune importanti innovazioni nel rifacimento dei campi di calcio del centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile, punto di riferimento per le attività di preparazione della prima squadra (Tsport 271), ha indotto la F.C. Internazionale Milano a intervenire con gli stessi specialisti anche presso il Centro Sportivo già conosciuto come "Interello" (ora intitolato a Giacinto Facchetti), situato alla periferia nord di Milano, dove viene svolta l'attività sportiva delle squadre giovanili.
I
La Società ha manifestato quest'anno l'esigenza di rivedere strutturalmente il
campo di calcio denominato "A" dove si effettuano le partite della Primavera e della Beretti, soprattutto per quel che riguarda l'aspetto del terreno di gioco, le cui condizioni sono da sempre espressione delle vicende societarie di ogni squadra di calcio e rispecchiano le esigenze di ogni singolo allenatore. Il progetto di rifacimento del campo di calcio "A" del Centro Sportivo "G. Facchetti" è nato dall'esigenza di trovare soluzioni definitive a tare strutturali ormai conclamate. Il campo, infatti, manifestava grossi problemi di deflusso delle acque meteoriche nei momenti critici, quali forti
precipitazioni, dovuti ad un insieme di concause quali la composizione del top-soil carente nelle proprie caratteristiche qualitative e l'inefficienza del sistema drenante per lo smaltimento delle acque profonde e superficiali. Inoltre la composizione floristica, rappresentata quasi totalmente da infestanti tipo poacee e gramigna comune, comprometteva le caratteristiche esteticofunzionali del manto erboso in situazioni critiche. In fase di studio, è emersa la volontà da parte della Società F.C. Internazionale Milano di condividere i principi e le finalità che hanno indotto l'Osservatorio
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sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell'Interno ad emanare la Determinazione n. 28 del 17 giugno 2010 per l'abbattimento delle barriere. Volendo aderire alla progettualità degli "stadi senza barriere", seguendo le procedure indicate nella citata Determinazione, è stato redatto un progetto che ha permesso di dotare il campo di calcio "A" di un separatore tra lo spazio riservato agli spettatori e quello di attività sportiva di altezza pari a 110 cm anziché 250, mantenendo l'esistente tribuna spettatori. Nel rispetto di quanto previsto dalle linee guida per l'abbattimento delle barriere
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Nella colonna a sinistra, vista aerea del centro e dettagli del campo rinnovato. Qui sotto, il campo nella Carta Tecnica del Comune di Milano. In apertura, panoramica sul campo.
In the left column, aerial view of the centre and details of the renewed field. Below here, the field in the Technical Map of Milan. In the opening page, general view of the field.
tra pubblico e spazio di attività sportiva, il perimetro del campo è circondato da un'area di pertinenza, libera da ostacoli, di ampiezza minima di 250 cm lungo i lati maggiori e di 350 lungo le linee di fondo campo. Tecnicamente, per quanto riguarda il rifacimento del sistema campo, ad una prima operazione di diserbo per l'eliminazione del cotico erboso esistente, seguirono degli interventi con livella trainata a controllo laser per il realizzazione di nuove linee di pendenza. Visto che il terreno in sito non aveva le caratteristiche fisiche per ospitare un tappeto erboso, si decise di utilizzare, nella parte superficiale, del terreno idoneo, recuperato dagli sterri effettuati nei precedenti lavori di rifacimento del campo di calcio "Centrale" del Centro Sportivo "A. Moratti" di Appiano Gentile. Questa operazione ha consentito un notevole risparmio economico derivante dal mancato costo per l'approvvigionamento di un materiale idoneo per la costruzione del nuovo top soil, nonché dal mancato conferimento dello stesso alle discariche autorizzate.
Seguirono ulteriori livellature con livella a controllo laser, durante e dopo l'apporto del terreno vegetale, per il ripristino delle planarità e delle pendenza definitive secondo le norme specifiche. Il sistema drenante del campo in erba naturale ha visto la realizzazione di un collettore perimetrale di raccolta delle acque in eccesso con posa di tubazioni e pozzetti corredati di caditoie, cui far confluire i dreni trasversali profondi che distano 10 metri tra loro, scavati e realizzati con posa di tubi corrugati drenofessurati e affogati in ghiaia. I dreni profondi vengono intersecati, nel limite superiore, da linee drenanti longitudinali, realizzate ad interasse medio di 130 cm, con attrezzatura specifica in grado di scavare il dreno e riempire la sezione con ghiaino. Il sistema, progettato per garantire l'eccellente funzionalità dell'impianto, prevede la realizzazione di una rete drenante superficiale composta da molteplici "microslits" in sabbia silicea. Per ottimizzare le qualità fisiche del top soil, prima dell'esecuzione del sistema drenante superficiale, è stata
apportata un'opportuna quantità di sabbia silicea dalle corrette caratteristiche e in successione sono stati distribuiti i correttivi, gli ammendanti ed i fertilizzanti sulla base di analisi pedologiche eseguite presso laboratori specializzati. Durante gli scavi per la formazione del sistema drenante, si è proceduto anche alla posa di un impianto d'irrigazione automatico con caratteristiche tecniche innovative. L'adacquamento dell'intera superficie viene così garantito al meglio da 14 irrigatori posizionati lungo il perimetro del campo e da 6 all'interno della superficie, dotati di una torretta di piccole dimensioni per limitare eventuali problemi durante il gioco. Questo sistema irriguo con i suoi 20 irrigatori permette un'aspersione omogenea dell'acqua, derivante da una corta gittata che risente in maniera minore l'effetto del vento e permette nel contempo un risparmio idrico. Grazie alle citate caratteristiche, associate alla presenza di un programmatore elettronico multifunzione, si possono
utilizzare le tecniche per il raffreddamento del manto erboso indispensabile nei mesi di stress termico estivo assicurando qualità negli apporti stessi. Fondamentale, per il completamento della costruzione del campo è stata la ricerca di zolle prevegetate, che dovevano essere coltivate su un substrato simile a quello presente sul campo di calcio, per evitare la formazione di stratificazioni tra il top soil e la zolla. La scelta è ricaduta su zolle costituite da Lolium perenne e Poa pratensis, quali essenze erbacee microterme adatte all'utilizzo agonistico del gioco del calcio, coltivate su substrato sabbioso della zona del delta del Po. La posa di zolle di grandi dimensioni, dette "big-roll", garantisce l'utilizzo del campo in tempi brevi ed è stata effettuata con attrezzatura semovente dedicata. La complessità dell'intero impianto progettuale di rifacimento ha comportato la necessità di seguire in futuro la gestione agronomica del campo e di elaborare un programma specialistico di cura e gestione a seguire,
In altro la tribuna; al centro, un'altra prospettiva del campo; qui sopra, uno dei vecchi edifici del centro. Alla pagina seguente, dall’alto, tribuna stampa; tunnel d’accesso agli spogliatoi; un banner celebrativo in campo.
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Top, the stand; middle, another view of the field; here above, an old building od the centre. Following page, from above: press stand; entrance tunnel to changing rooms; celebrative banner on the field.
Rifacimento di un campo di calcio in erba naturale presso il Centro Sportivo "G. Facchetti" a Milano Committente: F.C. Internazionale Milano Progettazione, consulenza agronomica e Direzione Lavori: Erminio Sinigaglia - AG.EC. s.r.l., Selvazzano Dentro (Pd) Coordinamento Sicurezza: ing. Francesco Dell'Acqua - AST3, Cermenate (Co) Costruzione Campo Calcio: Paradello Green snc, Rodengo Saiano (Bs); Rappo srl, Cusago (Mi) Fornitura e posa recinzioni: Recinzioni Center sas, Montecchio Maggiore (Vi) Fornitura delle zolle prevegetate: Delta Prati ss soc. agr., Taglio di Po (Ro) Inizio lavori: giugno 2011 Fine lavori: ottobre 2011
indispensabile per garantire la riuscita dell'opera; esso consta di un calendario fertilizzante mirato, del controllo e della razionalizzazione delle fasi irrigue, di un monitoraggio e di una terapia fitosanitaria costante. Le recinzioni sono state realizzate secondo quanto previsto dall'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive
A football pitch in Milan / Where, from now on, spectators will be closer to the game Following the success of some impor tant and innovative treatments used to resur face the football pitches at the "Angelo Moratti" spor ts complex of Appiano Gentile, their First Team's principal training grounds, the Internazionale Milano Football Club has called in the same specialists to deal with another Spor ts Centre known as "Interello" (now dedicated to Giacinto Facchetti), which is situated in the nor thern outskir ts of Milan and generally used by the youth soccer teams. This year the Club has felt the need to restructure its main pitch, with par ticular regard to the appearance of the playing grounds. In fact, the pitch presented serious water drainage problems in conditions of heavy rainfall, due to a sum of concurrent factors such as the composition of its poor quality top-soil and a draining system that was not
efficient enough to cope with below-sur face and sur face water. Moreover, the floristic composition of the grassy sur face was almost totally made up of weeds, which compromised its aesthetic and functional characteristics in critical conditions. At the same time, moved by a desire to adopt the criteria of "stadiums without barriers", a project was conceived to equip the pitch with a dividing par tition between the spectators' area and the playing grounds, of just 110 cm in height instead of 250, while maintaining the existing spectators' stand. It was necessar y to install a new draining system and upgrade the subsoil before proceeding to lay the new grass sur face, for which it was decided to use pre-grown tur f rolls cultivated on a substrate similar to that of the pitch.
del Ministero dell'Interno, prevedendo nel lato tribuna uno spazio riservato agli spettatori separato dal terreno di gioco da una recinzione alta 110 cm, realizzata da pali verticali a cui è fissato un corrimano tubolare orizzontale, il tutto chiuso da una rete metallica romboidale in cui passano delle corde di acciaio, al fine di garantire la resistenza alla spinta richiesta dalle vigenti norme e disposizioni di legge. I lati nord ed est sono delimitati da una recinzione alta 110 cm, realizzata in pali di ferro e rete metallica, sovrastata da una rete parapalloni fino all'altezza di 600 cm, sostenuta anch'essa da pali in ferro, mentre il lato sud si differenzia per l'altezza della recinzione inferiore pari a 250 cm. Lungo tutta la recinzione del campo sono stati posizionati dei cancelli pedonali e carrabili di adeguate misure per l'accesso o la fuga e garantire la sicurezza degli atleti, della terna arbitrale e degli spettatori. Gli spettatori utilizzeranno l'esistente tribuna composta da 6 file di gradoni e suddivisa in settori accessibili tramite scale dove sono presenti circa 830 posti a sedere, di cui una decina per la stampa. D'ora in poi, al Centro Sportivo "G. Facchetti" il calcio sarà piÚ vicino agli spettatori! Erminio Sinigaglia
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In ogni campo insieme
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11-11-2008 18:28:10
centro sportivo a Lainate (Milano)
Quando il calcio si rifà il trucco
nche per il centro sportivo della frazione Barbaiana di Lainate è giunto il momento del rinnovo di un impianto molto frequentato: i vecchi campi sono stati sostituiti con un campo di calcio in erba naturale e uno di allenamento in sintetico.
A
L'amministrazione Comunale di Lainate aveva realizzato nel corso degli anni il Centro Sportivo Don Radice in località Barbaiana costituito da: un campo di calcio in erba di dimensioni regolamentari dotato di impianto di illuminazione; due campi di calcetto dei quali uno di allenamento in erba naturale ed uno regolamentare in erba sintetica; spogliatoi e servizi per atleti, giudici ed addetti; installazioni per il pubblico costituite da tribuna per 111 posti a sedere; palazzina con
uffici, sede della società Polisportiva Barbaiana, e locale di ristoro; attrezzature da ristoro all'aperto per le manifestazioni sportive estive; il complesso delle recinzioni previste dalle normative di sicurezza esistenti; aree a parcheggio antistanti il Centro Sportivo. Se si esclude la Palazzina sede della Polisportiva e le installazioni per il pubblico, gli impianti sportivi veri e propri risultavano ormai alquanto obsoleti. In particolare, il campo di calcio presentava notevoli displanarità e zone poco o per nulla drenanti in caso di manifestazioni meteoriche avverse; le torrifaro risultavano ad una distanza non regolamentare dalle linee laterali del campo e comunque tale da provocare pericolosità; le recinzioni, sia quelle verso gli spogliatoi sia quelle esterne sia quelle di separazione non
erano più rispondenti alle norme di sicurezza attuali; il campo di calcetto, con pavimentazione in erba sintetica di prima generazione ed ammalorata in alcuni punti, aveva le recinzioni troppo vicine alle linee laterali del campo, tali da creare pericolosità per i ragazzi della scuola calcio; la palazzina spogliatoi e servizi non era più conforme né alle attuali Norme CONI né al DM 16.03.96 "Norme per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi" sia per dimensione degli spazi, che per dotazione di servizi e di spazi accessori; il complesso delle recinzioni risultava molto fatiscente; le reti di recinzione parapalle in nylon risultavano in parte recuperabili ma comunque da riposizionare; i parcheggi apparivano insufficienti. L'Amministrazione Comunale decideva quindi di procedere 69
all'ampliamento ed alla riqualificazione del centro sportivo per adeguarlo alle più moderne esigenze espresse dalle istanze sociali, con un intervento che innanzitutto lo adeguasse alle normative vigenti, completandolo con nuove e più moderne attrezzature sportive, in modo tale da rendere ancora più viva e frequentata l'area dell'intervento. In particolare il progetto prevedeva: la demolizione delle recinzioni esterne ed interne e la sistemazione di quelle verso la via Don Radice e verso la proprietà ad ovest; la demolizione del campo di calcetto verso strada, con recupero delle torri faro e del complesso delle lampade; la demolizione completa degli spogliatoi esistenti; la rigenerazione del manto erboso del campo di calcio delle dimensioni
previste dalle normative vigenti e un nuovo impianto di irrigazione, conservando l'impianto di illuminazione esistente; la costruzione di un nuovo campo di calcio di allenamento delle dimensioni di m. 100x50 con pavimentazione in erba sintetica, dotato di nuovo impianto di illuminazione e di irrigazione (al posto dei due campi di calcetto); la costruzione di una nuova palazzina spogliatoi e servizi costituita da due coppie di spogliatoi, con relativi servizi, per le squadre, una coppia di spogliatoi con relativi servizi per gli arbitri, centro medico e di pronto soccorso, deposito attrezzi e locali tecnici (centrale termica, nella quale trova collocazione anche la centrale termica della palazzina sede della Polisportiva e locale cucina per le manifestazioni sportive); la realizzazione del complesso delle recinzioni sia interne che esterne, la realizzazione dell'area di sosta dei mezzi di soccorso e dell'automezzo della squadra ospite. I campi Il campo principale, delle dimensioni di m. 100x60, è stato realizzato mediante il rifacimento, con leggero spostamento del campo esistente, la formazione di drenaggi trasversali di profondità , e la rigenerazione del manto erboso con distribuzione di erbicida, scarifica del terreno preesistente, ripaggio e fresatura della superficie del campo, fornitura e stesura di sabbia vagliata miscelata con torba e fertilizzante organico, la formazione dei drenaggi superficiali, la fornitura e spandimento di speciale concimazione adatta al tipo di terreno, fresatura della superficie per la pulizia del terreno, erpicatura e rastrellatura, semina finale di miscuglio speciale di sementi adatte al forte calpestio, nuova concimazione chimica e rullatura con rulli leggeri; il 70
campo è dotato di recinzioni di varie tipologie in relazione alle funzioni che le stesse devono svolgere; così sul lato delle tribune è prevista, alla distanza di m. 3,30 dalla linea laterale del campo, una recinzione in rete metallica su muretto in calcestruzzo dell'altezza globale di m. 2,20, con le caratteristiche di resistenza conformi alle normative vigenti; quella sul lato opposto, al fine di consolidare l'idea di campi sportivi immersi in un parco di più grandi dimensioni, è costituita da rete metallica con pali e plintini dell'altezza di m. 2,50 posta a m. 3,00 dalla linea laterale del campo; quella sulle testate, infine, è posta alla distanza di m. 3,00 dalla linea di fondocampo ed è costituita da pali e plinti con rete metallica fino ad un'altezza di m. 2,50 e con rete di nylon parapalle fino ad un'altezza totale di m. 6,00; completano il campo le attrezzature: panchine per le squadre, le porte di calcio e le bandierine del Calcio d'Angolo. Il campo di allenamento, delle dimensioni di m. 100x50 (trasformato in corso d'opera in un campo regolamentare), è stato realizzato mediante formazione di sistema di drenaggio con geodreno a canali longitudinali da mm. 7, che convoglia le acque meteoriche nelle canalette grigliate di contorno del campo, fornitura e posa di telo di polietilene da 200 micron, pavimentazione del manto di erba sintetica da 60 mm, in fibre monofilo verde bicolore per una migliore somiglianza all'erba naturale con intasamento a due strati, il primo in sabbia silicea lavata ed il secondo con granulo elastomerico in gomma nobilitata. Il campo è dotato di recinzioni di varie tipologie in relazione alle funzioni che le stesse devono svolgere; così sul lato adiacente al campo principale vi è la recinzione già descritta, mentre sui nord-est e sud-ovest è
prevista una recinzione costituita muretto il calcestruzzo con soprastante rete metallica fino ad un'altezza di m. 2,50 e con rete di nylon parapalle fino ad un'altezza totale di m. 6, mentre il lato nordovest è costituita da plintini e rete metallica dell'altezza di m. 2,50. Entrambi i campi sono dotati di impianto automatico di irrigazione, comandato da centraline elettroniche con programmatori giornaliero, settimanale e mensile e costituito da una serie di irrigatori sommersi, dalle reti di adduzione delle acque e dalle reti dei comandi per l'azionamento degli irrigatori. In particolare l'impianto di irrigazione del campo in naturale prevede la dotazione di 13 irrigatori, dei quali 10 a bordo campo e 3 all'interno del campo, mentre l'impianto di irrigazione del campo in erba sintetica prevede la dotazione di 6 irrigatori tutti a bordo campo; completa gli impianti il serbatoio di accumulo dell'acqua. Entrambi i campi sono dotati di impianti di illuminazione. Il campo naturale ha subìto la completa revisione dell'impianto esistente e la sua messa a norma. Per il campo sintetico è stato
Riqualificazione del centro sportivo comunale di via Don Radice a Barbaiana, Comune di Lainate (Milano) Committente: Città di Lainate Progetto: Raggruppamento temporaneo professionisti: Progettazione architettonica: Studio MTF (arch. Silvio Magni, arch. Flavio Todeschini, arch. Andrea Fischetti) Strutture: Studio Bosi&Associati (ing. Giovanni Bosi, ing. Donato Musci) Impianti tecnologici: Studio di Progettazione Armondi (ing. Armando Armondi, arch. Giorgio Armondi) Inizio lavori: luglio 2010 Fine lavori: aprile 2011 Importo dei lavori: euro 1.320.000 Totale quadro economico: euro 1.528.500 Realizzazione impianti sportivi: Biffi spa, Villa d'Adda (Bg) Produttore erba sintetica: Italgreen spa, Villa d’Adda (Bg) Nella pagina di fronte, vista del campo in erba sintetica e, in basso, pianta dell'area di intervento. In questa pagina, l'edificio servizi e spogliatoi: dall'alto, pianta, prospetto, sezione, vista dal campo in erba naturale. Nella pagina di apertura, un'altra vista ravvicinata del campo in erba sintetica.
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On the left page, view of the synthetic turf field and, below, plan of the venue. In this page, the service and locker rooms building: from above, plan, elevation, section, view from the natural grass field. In the opening page, another view of the synthetic turf.
previsto un impianto a 4 torri faro poligonali a due tronchi ad innesto forzato, traverse portaproiettori, 16 proiettori con corpo in alluminio pressofuso. L'impianto garantisce un illuminamento medio di 200 lux sul piano di gioco. Durante il corso dei lavori sono sopravvenute alcune circostanze, che hanno richiesto una serie di varianti esecutive al progetto; in particolare, un sottofondo di compattazione del terreno del campo di calcio in erba
artificiale, mediante correzione del terreno con trattamento, per una profonditĂ di cm. 20 compreso sagomatura finale del terreno. Ăˆ stato inoltre eliminato il gradone previsto nell'area del pubblico, per non intralciare il possibile futuro inserimento di una tribunetta. Spogliatoi e servizi generali Gli spogliatoi sono collocati in una nuova palazzina
A lato, vista esterna del corpo spogliatoi. Sotto, l'interno. Nel riquadro in basso, il portico davanti all'edificio, sul lato del campo.
Left, exterior of the changing rooms. Below, an interior view. In the frame, the porch in front of the building, side of the fields.
realizzata sul preesistente campo di calcetto dopo aver provveduto alla demolizione della palazzina esistente. Sono presenti due coppie di spogliatoi per gli atleti delle dimensioni di circa mq. 30 e dotati ognuno di 6 docce e 2 WC; una coppia di spogliatoi per i giudici di gara (allenatori ed addetti) dotati ognuno di doccia, WC e lavabo; tutti gli spogliatoi sono utilizzabili da portatori di handicap. Completano la palazzina, il Pronto Soccorso
dotato di servizio e antiservizio utilizzabile dai disabili, la centrale termica nella quale trova collocazione anche la centrale termica della palazzina sede della Polisportiva, ed, infine, il locale cucina per il servizio durante le manifestazioni sportive. La palazzina spogliatoi e servizi è realizzata mediante tecnologia tradizionale con strutture in c.a. gettate in opera e copertura in legno lamellare delle stesse caratteristiche di quella della palazzina sede della Polisportiva. Gli impianti tecnici meccanici prevedono la realizzazione della centrale termica, alimentata a gas metano, costituita da caldaia a condensazione, i circuiti di distribuzione per i locali spogliatoi distinti dai locali delle associazioni sportive, il circuito di distribuzione acqua calda sanitaria dotata di due serbatoi di accumulo da 1500 litri cadauno integrati al circuito solare, il circuito solare costituito da 16 pannelli solari piani installati in copertura completo di stazione solare e accessori per il montaggio, le apparecchiature di controllo espansione e sicurezza, il circuito di combustione gas metano.
Lainate sports centre / When soccer get a "facelift" Time has finally come for the spor ts centre in the hamlet of Barbaiana di Lainate to renovate a ver y popular facility: a soccer pitch and two five-a-side football fields with their changing rooms and toilet facilities have been modernized to conform to current regulations and to meet the growing needs of end-users. The main pitch, measuring 100x60 m, has been reconstructed by slightly shifting the existing one, creating a transversal underground draining system and by restoring the natural tur f sur face. The practice pitch, measuring 100x50 m, has been covered with 42 mm synthetic tur f, and embedded with new EPDM granules. Both pitches are equipped with automatic irrigation and lighting systems. The terrace previously occupying the spectators' area has been eliminated to allow for the possible future installation of a small grandstand. The changing rooms are housed in a new building erected on the preexisting five-a-side pitch, after demolishing the existing
construction. The technical installations comprise a hot sanitar y water circuit equipped with two 1500 litre storage tanks, each one integrated in the solar circuit, a solar circuit made up of 16 flat solar panels installed on the roof and complete with a solar power station and assembly accessories, safety and expansion control equipment and a methane gas combustion circuit.
Pietro Chianchiano 72
palestra polivalente a Fiano Romano (Roma)
Semplice e funzionale Planimetria generale del centro sportivo: la palestra è in alto a sinistra. Sotto, l'ingresso.
re volumi con distinte funzioni concorrono a formare l'involucro di questo impianto indoor che completa un centro sportivo comunale esistente. Legno lamellare per la copertura e tribuna metallica prefabbricata sono gli elementi che contraddistinguono la palestra.
T
General plan of the sports centre: the gym is top left. Below, the entrance.
L'intervento si colloca nel centro sportivo realizzato alla fine degli anni ottanta, dove fu costruito un campo di calcio, una pista in asfalto di atletica leggera ed un corpo spogliatoi. Successivamente l'Amministrazione Comunale realizzò una tribuna coperta per una capienza di 486 posti a sedere ed un impianto d'illuminazione. La vicinanza di insediamenti residenziali garantisce una presenza costante di utenti al centro sportivo comunale. La costruzione di compone di tre elementi volumetrici: il corpo palestra, il corpo spogliatoi ed il corpo servizi. I volumi che costituiscono i corpi hanno naturalmente dimensioni diverse tra loro: il volume della palestra attraverso la copertura viene smussato dal lato dell'ingresso pubblico (lato sud) e mantiene l'allineamento nei due prospetti est ed ovest. La loro realizzazione si concretizza con strutture portanti separate fra di loro: la pilastratura della palestra sostiene la copertura in legno lamellare e le tamponature prefabbricate laterali; lo 75
spogliatoio e il corpo servizi si affiancano con la propria struttura gettata in opera, che viene completata con muratura a cassa vuota. Gli elementi a getto creano anche un gioco d'ombra sulle pareti verticali dei due volumi esaltando la semplicità della realizzazione. I tamponamenti della palestra sono in pannelli del tipo prefabbricato posti in orizzontale dello spessore di 20 cm coibentati e collegati alla struttura con piastre metalliche. Le dimensioni interne della palestra (m. 31,10 x 45,50) possono contenere un campo di calcetto, tennis, basket, pallavolo ed eventualmente anche 12 pedane di scherma regolamentari. Nella sala è prevista la presenza del pubblico per circa 450 spettatori ospitati nella tribuna prefabbricata; gli spettatori possono raggiungere la tribuna direttamente dall'ingresso principale o dall'esterno con un ingresso supplementare. Il corpo spogliatoi occupa una superficie lorda di circa 406 mq e risponde alle esigenze dell'utenza sportiva e di coloro che desiderano assistere all'attività motoria. Il volume del corpo si presenta compatto e regolare con una maglia strutturale da 7x7 metri con copertura piana. Le murature esterne sono state realizzate con mattone esterno splittato a 76
In questa pagina, prospetti e sezioni; in basso, vista delle tribune. Nella pagina di fronte, l'esterno della palestra e la pianta. In this page, elevations and sections; below, view of the stands, Next page, exterior of the gym and ground floor plan.
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Alcuni particolari dell'interno: le arcate di copertura con il canestro per basket retrattile (a lato); le tribune (qui sotto); arredi lungo le pareti prefabbricate della palestra (in basso).
Details of the interiors: the roof arches, with retractile basket equipment (right); the stands (below); furniture along the prefabricated walls (bottom).
Struttura indoor polivalente nel centro sportivo comunale "Sandro Pertini" a Fiano Romano (Roma) Committente: Comune di Fiano Romano Progetto architettonico e D.L.: arch. Roberto Buccione Calcoli strutturali: ing. Carlo Giordani Impianti elettrici: p.i. Fabio Biferali Impianti tecnici: p. i. Marco Fondi Importo dei lavori: euro 1.163.000 Inizio lavori: marzo 2006 Fine lavori: marzo 2008
Multi-purpose fitness centre at Fiano Romano (Rome) / Simple and functional Three volumes, each one with its own specific functions, contain this indoor facility, which completes an existing municipal spor ts centre. Lamellar wood ceilings and a prefabricated spectators' stand in metal are the distinguishing elements of the gymnasium. The building is made up of three volumetric elements: a gymnasium, changing rooms and toilet facilities. Their construction is based on separate load bearing structures: the pilasters of the gymnasium suppor t the lamellar ceiling and the prefabricated side walls; the changing rooms and toilet facilities stand alongside the gymnasium consisting in
separate concrete structures that have been laid in situ, and completed in hollow brickwork. The overhanging elements create an intriguing play of shadows on the ver tical walls of the two volumes, thus enhancing the simplicity of the construction. The internal dimensions of the gymnasium are sufficient for a five-a-side football pitch, a tennis cour t, a basketball or volleyball pitch and, if required in the future, even 20 regulation conductive strips for fencing; provision has also been made for the hall to accommodate about 450 members of the public in its prefabricated spectator stands.
faccia vista e forato interno intonacato. La distribuzione degli spazi interni permette una fruibilitĂ continua e legata ai diversi momenti di gioco. La zona riservata agli atleti prevede un ingresso separato che tramite un corridoio consente di accedere agli spogliatoi, dimensionati per 30 utenti contemporaneamente. Per gli arbitri sono stati realizzati due spogliatoi che in assenza di gare possono essere utilizzati anche dagli atleti. Il corpo servizi, infine, occupa una superficie lorda di circa 290 mq e risponde alle esigenze degli spettatori che assisteranno alle manifestazioni sportive. Il corpo si compone di un atrio d'ingresso, una reception, una direzione, un bar con proprio servizio igienico, una biglietteria, due servizi igienici separati per sesso con relativi bagni per disabili. Le caratteristiche architettoniche di questo corpo sono simili a quelle del blocco spogliatoi. Peter Kia
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gradinata per campi di calcio a Vicenza
Una tribuna per due
nche una semplice tribuna scoperta, con un impegno economico limitato, è motivo di scelte ponderate e dà significato ad una politica volta a migliorare le condizioni di fruibilità dell'impianto sportivo. Qui la gradinata, dotata di semplici sedute senza schienale, è studiata per servire contemporaneamente due campi di calcio affiancati.
A
L'area in località Pomari, nella zona ovest di Vicenza, è stata già interessata da numerosi interventi di urbanizzazione, tra cui la creazione di tre nuovi campi da gioco del
calcio, due dei quali con dimensioni regolamentari di 105x65 m e uno, più piccolo, di 100x50 m. L'impianto sportivo dispone di un blocco di spogliatoi in prossimità del campo denominato "Campo A", mentre era totalmente privo di servizi e tribune per gli spettatori che intendano assistere alle manifestazioni sportive. Si evidenziava inoltre la mancanza di percorsi separati tifosi-giocatori per i due campi "B" e "C"; tale mancanza costituiva una limitazione in merito alla sicurezza durante le partite. Queste carenze non permettevano quindi un
pieno utilizzo dell'impianto, che veniva utilizzato solo per allenamenti e sporadici eventi tra tante difficoltà di gestione. L'obiettivo del progetto è stato proprio quello di rendere più fruibile da parte delle società sportive e del pubblico l'impianto sportivo anche mediante la realizzazione di nuovi manufatti a servizio dei campi. In particolare il progetto generale prevedeva, per stralci funzionali, la realizzazione di: un corpo di dimensioni 30,40x6,50 metri al centro del lato lungo del Campo A, nel quale troveranno spazio, a una quota di un metro e 81
mezzo, le tribune per 350 spettatori e, negli spazi sottostanti, servizi igienici maschili, femminili, disabili, un bar/cucinino con magazzino e servizio igienico, una spaziosa sala polivalente e, infine, un magazzino; delle tribune a specchio tra il Campo B e C con 160 posti rivolti verso il campo B e altrettanti rivolti verso il campo C; un fabbricato di 5,40x3,50 m in cui troveranno spazio tre servizi igienici e un piccolo ripostiglio di servizio. Nell'edificio degli spogliatoi preesistente è stata prevista la suddivisione degli spazi in due settori: il principale, più grande, ad
La presentazione degli Assessori L'impianto sportivo costruito alcuni anni fa nell'ambito di un intervento di urbanizzazione, è gestito dalla A.S.D. San Lazzaro Serenissima ed è costituito da tre campi da calcio oltre a un fabbricato per spogliatoi, mentre risulta privo di idonee strutture per il pubblico. Questa nuova tribuna rappresenta quindi una prima risposta data dall'amministrazione comunale alle esigenze locali mirata a sottolineare l'importanza che riveste lo sport per la crescita sociale della città di Vicenza. La finitura dei materiali utilizzati, la cura dei dettagli, la piantumazione di alberatura e la generale qualità dell'intervento mostrano l'attenzione e la cura con cui è corretto intervenire per il rinnovamento e la riqualificazione dei quartieri cittadini, utilizzando al meglio le risorse economiche disponibili.
Il cantiere, che ha vissuto il maltempo persistente di novembre e le nevicate di dicembre, ha proceduto sempre con continuità anche affrontando condizioni climatiche proibitive e così oggi i cittadini che amano vivere lo sport possono essere contenti: potranno infatti assistere alle partite dei propri figli un po' più comodamente. L'Assessore allo Sport Umberto Nicolai L'Assessore ai Lavori Pubblici Ennio Tosetto
A lato, la tribuna con le sedute sui due lati. In alto, pianta e prospetto. Nella pagina di fronte, le sistemazioni a verde tra i due campi B e C. Nel riquadro, uno "striscione" dell'ASD San Lazzaro Serenissima collocato sull'edificio spogliatoi. Nella pagina di apertura, vista frontale della tribunetta da uno dei due campi. In the photo beside, the stand with seats on both the sides. Top, plan and elevation. Next page, the green arrangements between the fields "B" and "C". In the frame, a banner of the San Lazzaro Serenissima Sports Association, affixed at the changing room building.
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uso esclusivo del Campo A, la seconda parte ad uso dei campi B e C. Gli spazi esterni all'edificio sono separati da una recinzione con due accessi (uno pedonale e uno carrabile) in modo da permettere un utilizzo in contemporanea di tutti e tre i campi da gioco, senza che vi siano interferenze fra gli utenti dei campi. Si prevede inoltre di procedere alla sistemazione delle aree adiacenti alle tribune, dove verranno piantumate alcune alberature e inerbite alcune aiuole.
Football ground stands in Vicenza / Seats for two Even a simple uncovered spectators' stand, entailing a limited financial outlay, needs to be carefully assessed beforehand and represents an important element in any policy aimed at getting the maximum use out of a sports facility. In this particular case, the stands, which have been fitted with simple seats devoid of backrests, have been designed to serve two football pitches positioned one beside the other. The new stands consist in one single tiered construction in reinforced concrete which forms a double flight of steps facing both pitches with a seating capacity for 160 people on each side. The resulting structure does not contemplate any indoor areas or the housing of facilities beneath the stands. It extends over an area of
La tribuna a specchio L'intervento di realizzazione delle nuove tribune consiste in un unico corpo di fabbrica a gradinate, in cemento armato, tale da costituire una doppia scalinata rivolta ai due campi, in grado di ospitare, come si è detto, circa 160 persone per ciascun lato. La struttura, cosÏ composta, non prevede ambienti coperti e impianti 83
about 25 x 5 metres between two longitudinal patches planted with trees, which make the general outlook more pleasant. The concrete adopted for this job has been reinforced with additives of "silica fumes" and the surface of the reinforced concrete structure has been treated with a waterrepellent impregnating agent. Work was completed in under 90 days. The new layout of the area between the two pitches, on which the spectators' stands have been centrally positioned, comprises the creation of two patches planted with trees: the remaining areas affording access to the public and pedestrian footpaths, have been covered with interlocking paver stones and endowed with a new system of rainwater drainage.
Realizzazione delle nuove tribune e locali di servizio presso i campi da calcio in località Pomari a Vicenza - Secondo stralcio Committente: Comune di Vicenza Dipartimento Territorio - Settore Lavori Pubblici e Grandi Opere Ufficio Progettazione Sostenibile, Risparmio Energetico e Direzione Lavori Responsabile del Procedimento: ing. Giovanni Fichera Progettista e Direttore Lavori: ing. Giovanni Fichera Direttore Operativo: dott. Marco G. Bonafede Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione: geom. Andrea Gastaldello Importo dei lavori: euro 141.946 Costo complessivo dell'intervento: euro 220.000 Inizio lavori: novembre 2010 Fine lavori: febbraio 2011
Nelle foto, ancora la tribuna. In alto, sezione e prospetto laterale con le curve di visibilità.
In the photos, again the stand. Top, section and side elevation with visibility curves.
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sottostanti. La dotazione di spazio per gli spettatori diversamente abili viene garantita alla quota del terreno di gioco, sull'area oggetto di nuova pavimentazione compresa fra i due campi. La sistemazione di questa fascia tra i due campi, al centro della quale è stata realizzata la tribuna, comprende la realizzazione di due aiuole alberate, ordinate lungitudinalmente in parallelo ai due campi da calcio. Le rimanenti aree, per l'accesso del pubblico e per la circolazione pedonale, sono pavimentate in masselli autobloccanti e
dotate di una nuova rete di smaltimento delle acque meteoriche, da collegarsi alla rete esistente all'interno del complesso sportivo. La tribuna si sviluppa su una impronta di circa 25x5 metri tra le due aiuole alberate longitudinali che arricchiscono il paesaggio. Il calcestruzzo utilizzato è stato rinforzato con additivo "fumo di silice" e la superficie della struttura in cemento armato è stata trattata con impregnante idrorepellente. I lavori sono stati eseguiti in meno di 90 giorni. Mary Kate Russo
l’arrampicata sportiva a cura di Angelo Seneci
Arrampicata sportiva:
strutture federali e competizioni
L'arrampicata si configura come una vera e propria disciplina sportiva con la nascita delle prime competizioni e strutture federali. In Unione Sovietica già dagli anni 40 si tenevano competizioni di arrampicata in velocità, ma erano riservate agli atleti sovietici. È nel 1985 che prende il via la storia moderna dello sport arrampicata, con la prima competizione "mondiale" a Bardonecchia, cittadina delle Alpi piemontesi. L'idea fu di un giornalista sportivo, Emanuele Cassarà, ed un accademico del CAI, Andrea Mellano. Vi presero parte i migliori arrampicatori al mondo, con poche eccezioni. Fu un grande successo con migliaia di spettatori che dimostrò chiaramente che i tempi erano maturi per la nascita di una nuova disciplina agonistica. L'anno successivo si replicò a Bardonecchia a cui si affiancò Arco, in Trentino, che da allora diverrà tappa stabile del circuito mondiale del climbing. Questo secondo evento segnò il debutto televisivo dello sport climbing messo in onda da sette emittenti europee. Se queste prime competizioni si tennero su pareti rocciose naturali, già nel 1986 i francesi organizzano la prima competizione indoor su parete artificiale, che in breve sarebbe diventata l'unico
teatro di competizione. Tra la fine degli anni 80 ed i primi 90 in molti paesi cominciano a prendere corpo le strutture deputate a gestire il nascente movimento sportivo, in alcuni casi all'interno dei Club Alpini, in altri con vere e proprie Federazioni autonome. Così è per l'Italia, dove nel 1987 nasce la FASI Federazione Arrampicata Sportiva Italiana - tra le prime, nel 1990, ad essere riconosciuta dal Comitato Olimpico nazionale. Le prime strutture rappresentative internazionali prendono vita all'interno dell'UIAA - Unione Internazionale delle Associazioni di Alpinismo. Nel 1989 viene organizzato il primo circuito di Coppa del Mondo, mentre le competizioni escono dall'Europa per raggiungere Giappone e Stati Uniti. È del 1991 il primo Campionato del Mondo a Francoforte, che si ripeterà poi con cadenza biennale. L'Italia nei successivi vent'anni organizzerà numerose tappe di Coppa del Mondo ed un Campionato Europeo, ma il ruolo di leader nel panorama agonistico internazionale lo deve al RockMaster, la più famosa competizione di climbing al mondo, che dal 1987 si tiene ogni anno ad Arco in Trentino. Nel 1992 a Basilea si svolge
Finale di Speed al Campionato del Mondo Arco 2011.
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Sotto: bouldee e speed a squadre nelle finali di Arco 2011. Nella pagina di fronte: top al campionato del Mondo leed.
il primo Campionato del Mondo Giovanile, ed è subito chiaro il grande appeal che questo sport ha sui giovani. Da allora il Mondiale Giovanile si ripete con cadenza annuale, coinvolgendo centinaia di atleti. A livello italiano le competizioni si strutturano in un circuito Nazionale - Coppa Italia e Campionato Italiano nelle tre specialità Lead, Speed e Boulder, a cui si affiancano i circuiti regionali. Con il crescere e il diffondersi dello sport a livello mondiale, mentre si affaccia la possibilità di accedere ai Giochi Olimpici, diventa sempre più chiaro che è
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necessaria la creazione di una Federazione Internazionale indipendente. È così che nel 2007 viene fondata l'International Federation of Sport Climbing IFSC - a cui aderiscono 48 federazioni. Un anno più tardi il CIO riconosce provvisoriamente l'IFSC, e nel 2010 in via definitiva. La scalata verso le Olimpiadi è così iniziata: un altro gradino è stato salito nel luglio 2011 quando l'arrampicata è inserita nella short list degli sport papabili per i giochi olimpici 2020. Alla data odierna sono 76 le Federazioni Nazionali associate all'IFSC da tutti e cinque i continenti. L'IFSC si occupa della promozione e rappresentanza dello sport nelle sedi internazionali ma anche della gestione del calendario e ranking internazionale, come anche della strutturazione dei regolamenti e della formazione di giudici e tracciatori internazionali. In questi ultimi anni l'arrampicata si è fatta strada anche tra gli sport paralimpici. Se è da sempre riconosciuto il suo valore quale potente mezzo di integrazione per le persone disabili è solo di recente che si sono strutturati circuiti di competizioni Paraliclimbing. Il nostro paese ha avuto ancora una volta un ruolo fondamentale, con la Russia, nella costruzione delle strutture federali e nella messa in campo di un circuito di gare internazionali, diventando il primo paese riconosciuto dal proprio Comitato Paralimpico nazionale nel 2011. A venticinque anni di distanza nel 2011 l'Italia ha voluto
celebrare la nascita delle competizioni organizzando ad Arco l'11° Campionato Mondiale ed il 1° Campionato del Mondo Paraclimbing. Un evento da record con oltre 700 atleti in gara di 56 paesi, 25.000 spettatori, cento giornalisti e fotografi accreditati, copertura in diretta RAI di tutte le finali, riprese andate in onda su oltre 30 canali televisivi in tutto il mondo. Le competizioni di arrampicata
Sono tre le discipline ufficiali dell'arrampicata sportiva, riconosciute dall'International Federation of Sport Climbing: Lead, Boulder, Speed. LEAD
È considerata la regina del climbing, quella che meglio esprime il senso di questo sport e sintetizza l'idea di arrampicata nell'immaginario collettivo. Gli atleti si affrontano su di una parete di altissima difficoltà, di altezza trai 14 ed i 18 metri. Vince chi riesce a salire più in alto, idealmente fino all'ultima presa - in gergo il top. La caduta pone fine alla prova e viene rilevata la presa raggiunta. Ad ogni presa è assegnato un punteggio con tre diversi valori a seconda se questa sia stata solo toccata, tenuta o l'atleta si sia mosso verso la successiva. La classifica è determinata dal valore della più alta presa raggiunta. Il tempo non è un parametro per la classifica, se non in caso di pari merito al primo posto nei Campionati del Mondo. Nei turni di qualificazione gli atleti assistono alla dimostrazione della parete da parte dei tracciatori internazionali - questa
procedura viene definita flash - mentre nei turni di finale gli itinerari di gara devono essere sconosciuti agli atleti, che per questo vengono isolati fino alla loro prova procedura definita "on sight". Attuali Campioni del Mondo: l'austriaca Angela Eiter e lo spagnolo Ramon Puigblanque BOULDER
L'arrampicata boulder vede i concorrenti confrontarsi su brevi pareti, di altissima difficoltà, ma di pochi metri di altezza, massimo 4,50. In questo caso arrampicano liberi della corda e protetti al suolo da grandi materassi. Viene premiato chi raggiunge il Top. Gli atleti devono salire, in un tempo determinato, un certo numero di pareti (boulder), la classifica viene stilata sulla base del numero di Top raggiunti e dei tentativi compiuti. Se il Top non viene raggiunto possono essere conquistati punti di classifica anche raggiungendo una presa di particolare difficoltà. Il regolamento boulder è oggetto di ripensamenti ed in alcune competizioni si utilizza una formula più immediata e comprensibile per il pubblico: il KO. In questo caso i concorrenti affrontano in successione 4/5 pareti. A ogni prova uno o più concorrenti vengono eliminati, fino all'ultimo boulder dove rimangono in gara i tre migliori. Vince chi raggiunge il top, o il punto più alto, nel minor numero di tentativi. Attuali Campioni del Mondo: l'austriaca Anna Sthor ed il russo Dmitry Sharafutdinov SPEED
L'arrampicata di velocità è suddivisa nelle due discipline: individuale ed a squadre. Quest'ultima è stata aggiunta
al medagliere di recente, la prima gara ufficiale si è svolta al mondiale di Arco nel 2011. Nello Speed gli atleti arrampicano contro il tempo, la maggior parte delle competizioni obbligatoriamente per i Mondiali - si tengono su di un itinerario omologato dall'IFSC. Si tratta di una parete di 15 m di altezza in leggero strapiombo - inclinazione 5° su cui è tracciato un itinerario eguale in tutte le competizioni. Nei turni di qualificazione ogni corsa è individuale, a fare classifica è il tempo. Accedono ai turni di finale i migliori 16 atleti che si scontrano a coppie - su itinerari eguali e paralleli - in una serie di batterie ad eliminazione diretta. Gli attuali record di velocità appartengono alla russa Maria Krasavina 8'87 ed al cinese Qixin Zhong 6'26, anche attuali campioni del mondo. Nelle competizioni a squadre ogni team è composto di tre atleti (di cui almeno una donna), che arrampicano in successione sull'itinerario di gara. I team si confrontano due a due ad eliminazione diretta, il primo concorrente parte al via e l'ultimo ferma il tempo. Squadra Campione del Mondo: Russia.
ormai dieci anni il RockMaster presenta la prova di Duello. Gli atleti si confrontano, ad eliminazione diretta, su due itinerari uguali e paralleli di altissima difficoltà: vince chi arriva più in alto nel minor tempo. Coniugando la spettacolarità della Lead con la dinamicità della Speed, il Duello si è affermata come una delle prove più entusiasmanti anche sul piccolo schermo. Lo scorso anno la prova di Duello - pur non nel medagliere ufficiale - ha chiuso il Campionato del Mondo Arco2011, una sorta di Gran Galà del Climbing.
Come tutti gli sport anche il climbing sta cercando nuove formule in grado di renderlo più leggibile ed immediato per il pubblico televisivo. Oltre al già citato KO System nel Boulder anche nella Lead si sperimentano nuove strade, aggiungendo il tempo come parametro per determinare la classifica. Arco è ancora una volta laboratorio privilegiato e da 87
meetings
servizio fotografico a cura di B. Grillini © Tsport
Fiere
Aria di Colonia...
Colonia non finisce mai di stupirci. Due anni fa, con una tre giorni fieristica piuttosto tranquilla, ci eravamo fatti prendere dall'atmosfera mitteleuropea della città di sera, con i suoi suonatori di strada, le birrerie, gli incontri "off topic". Quest'anno ci siamo ritrovati a rientrare in albergo più stanchi, ma con qualche soddisfazione in più: la crisi europea, lasciata all'esterno delle mura di koelnmesse (o dei confini germanici?) non ha limitato l'affluenza e l'interesse dei visitatori, anzi: pieni i corridoi dei 62.000 metri quadrati di esposizione, continuo l'afflusso di operatori e professionisti pres-
so gli stand, compreso quello di Tsport. Secondo i dati forniti dall'ente fieristico, gli espositori sono risultati del 10% più numerosi rispetto all'edizione precedente, con una più massiccia presenza delle aziende d'oltreconfine: e in effetti, quelli che nelle edizioni di otto o dieci anni fa erano i visitatori dell'estremo e del vicino oriente, o dell'Europa dell'Est, sono spesso, oggi, espositori. Ma quella che ci sta più a cuore è, naturalmente, la presenza degli italiani, che si confermano tra le rappresentanze più nutrite e soprattutto qualitativamente più significative nel panorama dei produttori
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di impianti e attrezzature per lo sport. La nostra classica carrellata, che trovate in queste pagine, comprende quest'anno una panoramica più ampia della partecipazione italiana, includendo anche alcuni nomi stranieri che sono particolarmente interessati al nostro mercato. Dunque 600 espositori e 24.000 visitatori - tra FSB e la parallela fiera di aquanale che hanno confermato la tre giorni di Colonia come la più rappresentativa tra le manifestazioni fieristiche internazionali del settore. Non è difficile dunque - crisi europea permettendo... - prevedere un arrivederci per tutti al 23 ottobre 2013.
The atmosphere of Cologne... Cologne never fails to amaze us. Two years ago, having spent three rather quiet days at the Fair, we let ourselves go to the mid-European nocturnal atmosphere of this city, with its street musicians, pubs and "off topic" events. This year we found ourselves getting back to the hotel very tired, but feeling somewhat more satisfied: the European crisis, left outside the walls of the Koelnmesse (or beyond the German borders?) did nothing to limit the numbers and interest of visitors: on the contrary, the corridors of the 62,000 square metres of exhibition space were packed, and trade operators and
professionals crowded the stands, including that of Tsport. According to the official statistics provided by the fair organizers, there were 10% more exhibitors than those of the previous edition, with a massive presence of foreign firms: and, in fact, many of the visitors to the editions of eight or ten years ago, coming from the Far and Middle East, or from Eastern Europe, have now become exhibitors themselves. But what interests us most, of course, is the presence of Italian firms, which continue to be one of the largest and widely represented groups and, above all, one of the most significant in terms of quality, with regards
to the production of sports systems and equipment. Our customary review, contained in these pages, provides a wider panorama this year of Italian participation, including some mentions of foreign entities particularly interested in our market. So, 600 exhibitors and 24,000 visitors comprising FSB and Aquanale, which run at the same time - have reconfirmed the three days of Cologne as being the most significant international trade fair event of our industry. Ee have no difficulty therefore - European crisis permitting... - in foreseeing that we shall all meet up again on 23 October 2013.
Nella pagina di apertura, il Duomo di Colonia visto dall'atrio della Fiera; in basso, l'ingresso ovest ai padiglioni e lo stand di Tsport. / In the opening page, the Cologne Dome seen from the entrance hall of the Messe; below, the west entrance to the halls and the stand of Tsport. In questa pagina, alcuni espositori italiani all'FSB 2011 / In this page, some Italian exhibitors at FSB 2011. Dall'alto e da sinistra / from the top and left: Angeleye; Artisport; Assembling; Bar Chemicals; Bericoplast; Bertelè; Carobbio; Casali Sport, Clay Tech; Daplast; Desso; Engo; Far.
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Field Turf Tarkett; Franplast; Gammasport; Gezolan; Gomma Amica; Holzhof; Industrial Frigo; Limonta Sport; Linosonego; Liski; Mapei; Microgate; Omsi; Osst; Patentverwag Italia; Plasteco.
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Polytan; Prismi; Promix; Radici Group; Rasor; Rebounce; Rollo Solar; Seicom; Sit-in; SMG; Softer; Sport System; Teclumen; TeMa; Terre Davis; Trocellen; Unieco Sport; Vesmaco; Vivisport; Xturf.
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Marina, boatyard & waterfront Š
Lecco Innovation Hub
Tre laboratori per la nautica
News
Il comparto secondo Ucina Marina Excellence Design Award
Rodi Garganico
Il marina amico dell’ambiente
ricerca
Lecco Innovation Hub La sfida lanciata dal Politecnico di Milano è quella di dare il via non a un progetto di ricerca ma a una infrastruttura per l’innovazione e il trasferimento tecnologico. Lo scopo: il rilancio dell'economia sul territorio legato al settore del diporto.
È Marco Bocciolone, Prorettore Polo territoriale di Lecco, Politecnico di Milano Lecco Innovation Hub a spiegarci cos’è il Lecco Innovation Hub : "Una vera e propria infrastruttura di ricerca per sviluppare progetti specifici nell’ambito della nautica da diporto”, spiega. “Un punto di riferimento nella ricerca in grado di mettere a sistema le competenze e il know how già presenti all'interno del Politecnico di Milano in questo settore, massimizzando le ricadute sul territorio attraverso il processo di trasferimento tecnologico. Il progetto nasce infatti per il rilancio
dell'economia locale con il fine di favorire la crescita e l'innovazione all'interno delle imprese. Lecco Innovation Hub intende creare un brand lecchese di eccellenza e innovazione, in grado di avere importanti ricadute economiche e di immagine, aumentando la competitività del territorio e la sua attrattiva per investitori, ricercatori e studenti". Tre laboratori in uno Lecco Innovation Hub si compone di: 1. Il Laboratorio sperimentale collocato all'interno del nuovo Campus
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Universitario del Politecnico di Milano a Lecco (operativo nel 2013), e rivolto allo studio dei materiali, alle tecnologie, al design, alla progettazione e a tutte le innovazioni trasferibili al mercato; 2. La Barca-laboratorio, una barca a vela sperimentale di circa 10 m dotata di strutture sensorizzate per misurare il comportamento dello scafo e del piano velico, la tenuta delle attrezzature, la performance in navigazione (si veda box a lato); 3. Il Laboratorio galleggiante, ancorato sul lungo lago di Lecco. Concepito come Piattaforma di
ricerca
Interscambio della Conoscenza, avrà un ruolo fondamentale nella presentazione pubblica dei risultati scientifici (si veda box alla pagina seguente). A questi tre poli, si aggiungono le infrastrutture di ricerca presenti nelle altre sedi del Politecnico di Milano, come la Galleria del Vento, che è la più grande in Europa. "L'ambizione è quella di fare diventare Lecco il nodo principale di un network che lavora sulla nautica in modo innovativo ed efficace e comprende ricercatori, imprese, enti locali, finanziatori", spiega Cristina de Capitani, il project manager. Se infatti il Politecnico di Milano con i suoi dipartimenti coinvolti il Dipartimento di Meccanica e il Dipartimento di design Indaco - è il principale promotore del progetto, il territorio avrà un ruolo fondamentale nel gestire, concretizzare e sfruttare le opportunità create. Finanziamento e convenzioni "Lecco Innovation Hub è stato finanziato nell'ambito del bando Emblematico Maggiore di Fondazione Cariplo 2010", spiega ancora Cristina de Capitani. "Politecnico di Milano e UniverLecco finanziano complessivamente 2,5 milioni di euro e Fondazione Cariplo altri 2,5 milioni. Al fine di qualificare l'Innovation Hub come uno dei nodi internazionali nell'ambito della ricerca sulla nautica, è stata stipulata la convenzione con l'istituto di Ricerca nel settore dell'ingegneria navale e marittima INSEAN del CNR di Roma e il NURC Centro di ricerche sottomarine della NATO di La Spezia, così come sono stati coinvolti nel comitato scientifico centri di ricerca internazionali di alto profilo come il Wolfson Unit MTIA dell'università di Southampton; il Ship Hydromech & Structures dell'università di Delft e il Kanazawa Institute of
La Barca-laboratorio La Barca-laboratorio è un'imbarcazione a vela di 10 m di lunghezza dotata di strumentazione per la rilevazione di dati sul comportamento dello yacht e dei suoi diversi componenti, fondamentale per un approccio scientifico alla progettazione. Esistono a livello mondiale appena tre precedenti casi di imbarcazioni-laboratorio realizzate rispettivamente presso il MIT di Boston, l'Università Tecnica di Berlino e il Kanazawa Institute of Technology giapponese. I dati scientifici attualmente a disposizione dei progettisti e dei costruttori derivano principalmente da studi effettuati su modelli in scala, su prototipi o su campioni di materiale, analizzati in ambienti artificiali quali le gallerie del vento, le vasche navali o i banchi di prova. L’ambizione della Barca-laboratorio è di consentire la rilevazione di tali dati in scala reale e nelle vere condizioni di utilizzo. L'imbarcazione è concepita per funzionare come bilancia dinamometrica e consentirà pertanto l'acquisizione di dati relativi ai carichi aerodinamici e idrodinamici agenti sullo yacht al vero, nonché la misura diretta dei carichi che agiscono nei diversi componenti dell'attrezzatura velica. Un'ulteriore tipologia di dati che la Barca-laboratorio sarà in grado di produrre riguarda la forma geometrica assunta dalle vele in navigazione. I velisti sanno bene che c'è una differenza sostanziale tra la forma geometrica ipotizzata dal velaio in fase di progetto e forma che la vela poi prende quando si confronta con il vento e il moto ondoso. Inoltre la possibilità di conoscere l'effettiva distribuzione delle pressioni che agiscono sul piano velico è fondamentale per decidere la forma, il materiale da usare e le tecniche di produzione delle vele. "Il progetto della barca laboratorio è stato interamente sviluppato da un team di ricercatori del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano", spiega Fabio Fossati, Responsabile Scientifico di Lecco Innovation Hub. "Dal punto di vista esecutivo, l'imbarcazione è stata concepita come una sorta di "kit di montaggio" in modo da realizzare i suoi componenti fondamentali in parallelo, utilizzando simultaneamente diversi fornitori, per poi eseguire la fase di assemblaggio dell'imbarcazione vera e propria utilizzando risorse molto limitate". "Attualmente", spiega ancora Fossati, "è stata ultimata la costruzione dello scafo e della coperta mentre il telaio è in fase di completamento. La pinna di deriva è in fase di realizzazione mentre sono già stati fatti modelli dello stampo per il bulbo di zavorra".
Pagina a lato in alto: rendering della futura barcalaboratorio. In basso: una vela con i colori del Politecnico. Qui sopra: la nuova sede del Polo Lecchese del prestigioso ateneo attualmente in costruzione. A destra: il laboratorio.
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Opposite page, top: Rendering of the future boat-lab. Bottom: a sail with the colors of the Politecnico. Left: the new campus of the Politecnico in Lecco, currently under construction. Above: the laboratory.
ricerca La Piattaforma di Interscambio della Conoscenza Non si tratta solo di un centro ricerca galleggiante e di un attracco sicuro per la barca laboratorio. La "Piattaforma di interscambio della conoscenza" (nel disegno qui sotto), rappresenta la parte "visibile a tutti" del Lecco Innovation Hub, una sorta di Brand Identity che testimonia alla popolazione e ai visitatori l'attività svolta. Sulla struttura galleggiante infatti si organizzeranno eventi, mostre, workshop in cui si coinvolgerà la cittadinanza. Grazie alla posizione centrale sul lungolago di Lecco e al supporto del Comune per la sua realizzazione, la Piattaforma è simbolo dell'apertura dell'università verso la città, le istituzioni e l'imprenditoria a favore dello sviluppo tecnologico e scientifico. Come sottolinea Silvia Piardi,direttore di Indaco, il Dipartimento di design del Politecnico. "la Piattaforma costituirà l'interfaccia tra la città e lo Hub; sarà un luogo di aggregazione e socialità. Gli stessi materiali e tecnologie utilizzati nel progetto architettonico dei padiglioni saranno un'ulteriore opportunità per sperimentare e innovare".
The Innovation Hub in Lecco Conceived as a research infrastructure for the development of specific projects, the Lecco Innovation Hub is meant to serve as a benchmark in nautical research, bringing together the skills and the know-how already present within the Politecnico di Milano and ensuring favourable effects on the territory through a process of technology transfer. The Lecco Innovation Hub plans to create in Lecco a new brand of excellence and innovation, designed to have major economic and image effects in the area where it will develop, enhancing the competitiveness of the territory and its attractiveness for investors, researchers and students.
The Innovation Hub will be comprised of three different structures: 1. A Testing Laboratory within the new campus of the Politecnico di Milano in Lecco (to become operational in 2013). The Laboratory will target materials, technologies and design projects and all types of innovative developments in the fields of boats and navigation that might lend themselves to practical applications and might be transferred to the market. 2. A Laborator y Boat, to be completed within a few months. This experimental sailing boat, about 10 m long, will be fitted out with equipment for measuring the behaviour of the hull and the sailing rigs, the holding of the equipment and the per formance of the boat through tests conducted on the lake. 3. A Floating Laboratory moored to the Lecco Lake shore. This will be a Knowledge Interchange Platform, and will play a key role in the interchange between the Lecco Innovation Hub and society. These three structures will be flanked by the research centres operated by the Politecnico di Milano at other locations, such as the Wind Tunnel, which is the biggest in Europe.
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Technology di Ishikawa, in Giappone". Infine Lecco Innovation Hub aderisce al Patto Lariano per la Nautica, che vede coinvolte istituzioni ed associazioni dei due rami del lago e la Regione Lombardia. Le linee di ricerca I tre laboratori dell'Innovation Hub saranno presto in grado di produrre: - ricerca di base per aziende che già lavorano nel settore a livello nazionale ed internazionale; - ricerca applicata e trasferimento tecnologico, per quelle aziende operanti anche in settori differenti da quello nautico, ma che condividono tecnologie, materiali e processi. - formazione e scambio di know-how tra università e aziende per valorizzare il patrimonio di competenze ed expertise; - lavoro conto terzi. Specifici ambiti di ricerca saranno: - l'analisi e la gestione dell'intero ciclo di vita del prodotto nautico (LCA), - la sperimentazione di nuovi materiali per la costruzione e l'allestimento, l'ergonomia, la sicurezza e il comfort, - lo studio dell'illuminazione d'interni e il miglioramento della qualità dell'aria. Si opererà inoltre nel campo dell'industrializzazione, dell'ottimizzazione dei processi produttivi e della sicurezza sul lavoro. Completano il quadro ambiti tematici trasversali quali la ricerca per gli sport nautici e per la disabilità e la progettazione di strutture per il waterfront. Il tutto affrontato con la massima attenzione alla salvaguardia ambientale e alla sostenibilità. L'attenzione alle questioni ambientali è infatti diventata ormai un requisito imprescindibile che condizionerà in modo sempre più rilevante il futuro sviluppo dell'industria nautica e il conseguente orientamento dei prodotti da proporre sul mercato.
news Nautica in cifre. Una ricerca firmata Ucina L’Unione Nazionale dei Cantieri e delle Industrie Nautiche e Affini (Ucina) è l'associazione senza fini di lucro, che opera per lo sviluppo, la promozione del settore e la crescita della cultura del mare e del turismo nautico. Ogni anno organizza il Salone internazionale della nautica a Genova (foto a destra). Il suo Ufficio Studi, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Genova e con la Banca Monte dei Paschi di Siena, ha fotografato l'andamento del settore della nautica in questo momento di particolare emergenza economica. Il rapporto, battezzato Nautica in Cifre, ha evidenziato i principali risultati conseguiti dal comparto nautico, tra i quali il livello di fatturato e le quote di produzione (export e mercato domestico) e di occupazione. L'export ha rappresentato il 67% della produzione globale, per un valore di 1,61 miliardi in termini di produzione nazionale rispetto agli 1,16 miliardi destinati al mercato italiano. Secondo quanto analizzato dallo studio di Ucina, la produzione destinata alle vendite in Italia ha subito una significativa contrazione, passando dai 2,65 miliardi del 2008 - anno in cui essa superava quella rivolta ai mercati esteri - agli 1,16 miliardi del 2010. Le aziende italiane hanno dunque intrapreso la strada dell'internazionalizzazione. Tale tendenza è ancor più accentuata se si prende in analisi il solo settore della cantieristica, dove la produzione nazionale rivolta all'estero è stata di 1,26 miliardi rispetto a 0,62 miliardi relativi all'Italia. In controtendenza il segmento relativo ai superyacht, che evidenzia una tenuta del mercato interno, cresciuto di 1,3 punti percentuali rispetto al 2009, e che vede un bilancio in crescita a testimonianza dell'eccellenza del Made In Italy in questo sotto-comparto. Va
segnalato, inoltre, un segno positivo per i settori degli accessori e dei motori che, avendo già scontato nel 2009 una forte riduzione di fatturato, hanno contenuto la discesa attorno al 5% contro il -20,9 % dell'intero comparto. Secondo quanto evidenziato dall'Ufficio Studi di Ucina, si tratta di un importante indicatore della ripresa se si considera che i comparti degli accessori e dei motori sono generalmente in grado di anticiparne i trend. In termini globali, la nautica da diporto ha registrato un fatturato complessivo di 3,36 miliardi di euro, ripartito nei segmenti della cantieristica (circa 2 miliardi), del refitting (0,17 miliardi), degli accessori (0,88 miliardi) e dei motori (0,30 miliardi). La riduzione del numero di addetti diretti rispetto al 2009 è stata solo dell'11%, anche grazie al ricorso allo strumento della Cassa Integrazione che ha consentito alle aziende di non disperdere la manodopera specializzata, caratteristica essenziale dell'eccellenza della nautica italiana nel mondo, che continua a collocarsi al 5°
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posto dell'export nella classifica dei settori trainanti del Made in Italy. Banca Monte dei Paschi di Siena, ha inserito nel rapporto un'analisi sui principali distretti industriali italiani attivi nel settore delle "Navi e Imbarcazioni", comprensivo sia della nautica da diporto, sia delle costruzioni di navi e strutture galleggianti. Cinque i distretti esaminati: Fano, La Spezia, Viareggio, Venezia e il polo Trieste/Gorizia. Questi rappresentano nel loro complesso circa la metà della produzione dell'industria nazionale e oltre i due terzi delle sue esportazioni. Il polo regionale del Friuli risulta detenere le quote maggioritarie in termini sia di produzione (48%), sia di export (58%), grazie all'apporto determinante del sito di Monfalcone di Fincantieri. Incidenze rilevanti si registrano anche per i distretti di Viareggio (25% produzione e 24% export) e La Spezia (19% e 16% rispettivamente), mentre il peso relativo di Fano e Venezia sembra essere nettamente più contenuto.
news
Un porticciolo italiano tra i finalisti del Meda, il prestigioso Marina Excellence Design Award Le candidature per il 2012 sono state 20, ma i finalisti tra i quali emergerà il marina "più bello del mondo" sono 4: uno nelle British Virgin Island, due in Spagna e uno in Italia. Si tratta di Marina di Rodi Garganico, in Puglia (cui dedichiamo il servizio a pag 103). Il prestigioso premio, vinto nel 2011 da Mandurah Ocean Marina in Western Australia (nella foto in basso), viene promosso ogni anno da Pianc (www.pianc.org). Fondato nel 1885 il Pianc (acronimo per Permanent International Association of Navigation Congresses) è la più antica organizzazione internazionale con sede a Bruxelles che si occupa di navigazione fluviale, marittima e infrastrutture portuali e tutti gli aspetti legati alla navigazione. Si tratta di una organizzazione tecnicoscientifica no-profit dove rappresentanti governativi,
corporazioni di settore, singoli tecnici, operatori ed accademici si riuniscono al fine di fornire un contributo per la discussione e la realizzazione di report specialistici e di alto livello, linee guida (in Italia la normativa per la progettazione di opere marittime fa riferimento a quella Pianc), seminari, conferenze sempre nel settore nella navigazione. In Italia la sede è presso il Ministero dei Lavori Pubblici). Diverse commissioni tecniche ed alcune amministrative/finanziarie sono presenti nella Associazione. Tra le altre la MarCom (commissione sulla portualità/navigazione commerciale), la RecCom (commissione sulla portualità turistica), la EnviCom (commissione sugli aspetti ambientali connessi alla navigazione/portualità), la InCom (commissione sulla navigazione interna, fluviale e lacustre). Fra le varie attività di RecCom
(http://www.pianc.org/reccom.php), c'è l'assegnazione del premio internazionale Marina Excellence Design 'Jack Nichol' Award, creato nel 2002, che assegna ogni anno un riconoscimento di eccellenza al miglior marina in termini di funzionalità, estetica e sostenibilità ambientale. In attesa di conoscere il porticciolo vincitore per il 2012 (il prossimo maggio) ricordiamo che si apriranno presto le candidature per il 2013. Per mandare la propria basta recarsi sul sito di Pianc: (http://www.pianc.org/awardsjacknic hol.php) e scaricare l'application form. Per rispondere ai criteri di eleggibilità il marina che aspira al premio deve essere dedicato al diporto, essere stato costruito non prima di 15 anni fa e avere operato con successo per almeno 2 anni. E naturalmente deve eccellere per funzionalità, bellezza, design, valore progettuale, innovazione e in modo particolare in ecosostenibilità e tutela fattiva per l’ambiente marino e costiero.
Inviare le candidature alla Segreteria del premio Jack Nichol Dott. Fabiana Maccarini, Secretary of the Recreational Navigation Commission (RecCom) tel. +39 33 1871 7874, e-mail: fabiana.maccarini@gmail.com
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Marina di Rodi Garganico Porto turistico tra i più attrezzati della Puglia, caratterizzato da un tipico Marina Village, è stato realizzato secondo i principi dell'architettura eco-compatibile, dotato di un attrezzato cantiere nautico e progettato all'insegna della tecnologia, del comfort e della sostenibilità ambientale.
La cornice è splendida. Alle spalle ci sono le architetture di Rodi Garganico, le casette addossate le une alle altre, le strade strette tipiche del borgo di pescatori che si arrampicano fino alle torri del castello aragonese. Siamo nella costa settentrionale della Penisola del Gargano in Puglia, in un'oasi marina protetta, più volte premiata con la Bandiera Blu d'Europa e con le 4 Vele assegnate da Legambiente. Non stupisce quindi che, forte di un rigoroso sistema di gestione ambientale che comprende un programma di controllo di qualità
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delle acque e dei sedimenti, nonché una politica di sensibilizzazione all'educazione ambientale, il Marina di Rodi Garganico sia stato più volte insignito dalla FEE (Foundation for Environmental Education) della Bandiera Blu destinata agli approdi eco-sostenibili.
Lo scalo perfetto Nato grazie a un project financing e inaugurato nel luglio 2009, il porto turistico, aderente agli standard internazionali PIANC (Permanent International Association Navigation
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Congresses - si veda a pag. 100), è diventato la base ideale per navigare lungo le coste pugliesi o raggiungere l'arcipelago delle Tremiti (20 miglia), la Croazia (siamo a sole 32 miglia da Pelagosa, 60 da Lastovo, 90 miglia da Dubrovnik) e la Grecia. Il Marina di Rodi Garganico nasce come polo nautico attrezzato per ospitare ogni tipo di imbarcazione da diporto, dai gommoni agli yacht di grandi dimensioni, sia a vela che a motore. Dispone di 310 posti barca con dimensioni da 8 a 45 metri, di 241 posti auto, di un elisoccorso, di
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porticcioli Nella pagina a sinistra: la planimetria del porticciolo. A lato dei pontili sono segnalati i posti barca con la lunghezza massima delle barche che vi possono essere ormeggiate. Sotto: la diga è stata studiata per proteggere il bacino dai prevalenti venti di Nordovest. In basso: due sezioni della diga a scogliera. Nella prima si evidenzia la tubazione che consente all’acqua del mare aperto di entrare nel bacino per assicurare il ricambio. Qui sotto: là dove c’era un antico molo di pescatori è stato ricavato un grande terrapieno di 20.000 m2 pavimentato con pietra locale su cui è stato realizzato il Marina Village. In basso: i moli galleggianti sono collegati alla banchina sottoflutto con una passerella metallica. Il perimetro della banchina è fatto con cassoni prefabbricati in c.a. con una apertura lato bacino in modo da attenuare la riflessione delle onde interne al porto.
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Page on the left: The layout of the marina. On the docks the moorings are marked with the maximum length of the boats that can be moored. Below: the breakwater has been designed to protect the inner basin from the prevailing northwest winds. Bottom: two sections of the breakwater. The first one shows the pipe that allows sea water to enter in the basin and ensure water exchange. This page, below: A large inner pier of 20,000 m2 paved with local stone has been built where there was an old fisherman's wharf. On it is the Marina Village. Bottom: the floating docks are connected to the pier by a metal walkway. The perimeter of the pier is made of prefabricated reinforced concrete caissons with an opening in order to reduce the reflection of internal waves.
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Un porticciolo ecosostenibile L'attenzione all'ambiente e all'ecosostenibilità comincia dalla scelta del materiale di costruzione. La pietra utilizzata sia per la pavimentazione che per la massicciata della diga frangiflutto proviene da una cava vicina (calcare bianco di Apricena). Questo ha permesso di rendere il porto turistico naturalmente inserito nel ambiente. I colori rispecchiano quelli del borgo antico facendo si che ne appaia come una naturale estensione verso il mare. Approdi e pontili d'ormeggio sono pavimentati in legno mentre la pietra di Apricena è stata usata per i pontili fissi e le banchine. Durante la costruzione del bacino i 100.000 m3 di sabbia dragata sono stati riutilizzati per la ricostituzione della spiaggia adiacente (ripristinata e resa più fruibile dalla popolazione). Poiché il porto turistico è situato in una delle insenature più particolari della costa del Gargano con un alto valore naturale, l'esigenza di assicurare la protezione dell'ambiente è stata ed è imperativa. Questo ha comportato l'elaborazione di un piano di salvaguardia ambientale sia durante la realizzazione delle opere sia per quanto riguarda l'ordinaria e la straordinaria manutenzione. L'osservanza di queste regole ha valso al Marina di Rodi Garganico il premio 2010 e 2012 della Foundation for Environmental Education (FEE). La raccolta differenziata (plastica, vetro, carta e organico) viene fatta sia in inverno che in estate, in due aree verdi dedicate. I diportisti hanno anche il dovere di scaricare olii e batterie in punti di raccolta speciali situati all'interno del cantiere. Come richiesto dalle norme FEE, acque nere e acque di sentina vengono pompate direttamente dalle barche nella stazione di smaltimento dove vengono smistate. Le acque nere all'impianto di depurazione e le acque di sentina al separatore d'olio. Solo dopo il trattamento le acque vanno alla fognatura pubblica. La stazione di smaltimento è stata realizzata sulla banchina all'imboccatura del porto destinata al rifornimento carburante. Questo sia per agevolarne l'accessibilità alle imbarcazioni sia per ragioni di sicurezza. I serbatoi di stoccaggio sono invece situati distanti dal mare presso la piazza del porticciolo. Il marina è dotato di dissalatore a osmosi inversa per la produzione di 50 m3/giorno di acqua potabile per le colonnine di servizio e i servizi igienici. In questo modo può gestire senza problemi la forte domanda di acqua durante l'alta stagione. La costruzione del marina ha portato anche a una riqualificazione del lungomare che era quasi abbandonato con un vecchio molo utilizzato principalmente da pescatori locali e oggi inglobato e prolungato per formare il terrapieno sede del Marina Village. Grande attenzione è stata posta anche alla qualità dell'acqua del mare qui particolarmente ricco di vita. All'interno del bacino la temperatura dell'acqua è mantenuta sotto controllo grazie a due tubazioni per il pompaggio che ne garantiscono la circolazione anche durante la bassa marea. Sono state predisposte barriere galleggianti di emergenza per contenere eventuali inquinanti.
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porticcioli Nella pagina a sinistra: la planimetria del porticciolo. A lato dei pontili sono segnalati i posti barca con la lunghezza massima delle barche che vi possono essere ormeggiate. Sotto: la diga è stata studiata per proteggere il bacino dai prevalenti venti di Nordovest. In basso: due sezioni della diga a scogliera. Nella prima si evidenzia la tubazione che consente all’acqua del mare aperto di entrare nel bacino per assicurare il ricambio. Qui sotto: là dove c’era un antico molo di pescatori è stato ricavato un grande terrapieno di 20.000 m2 pavimentato con pietra locale su cui è stato realizzato il Marina Village. In basso: i moli galleggianti sono collegati alla banchina sottoflutto con una passerella metallica. Il perimetro della banchina è fatto con cassoni prefabbricati in c.a. con una apertura lato bacino in modo da attenuare la riflessione delle onde interne al porto.
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Page on the left: The layout of the marina. On the docks the moorings are marked with the maximum length of the boats that can be moored. Below: the breakwater has been designed to protect the inner basin from the prevailing northwest winds. Bottom: two sections of the breakwater. The first one shows the pipe that allows sea water to enter in the basin and ensure water exchange. This page, below: A large inner pier of 20,000 m2 paved with local stone has been built where there was an old fisherman's wharf. On it is the Marina Village. Bottom: the floating docks are connected to the pier by a metal walkway. The perimeter of the pier is made of prefabricated reinforced concrete caissons with an opening in order to reduce the reflection of internal waves.
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Un porticciolo ecosostenibile L'attenzione all'ambiente e all'ecosostenibilità comincia dalla scelta del materiale di costruzione. La pietra utilizzata sia per la pavimentazione che per la massicciata della diga frangiflutto proviene da una cava vicina (calcare bianco di Apricena). Questo ha permesso di rendere il porto turistico naturalmente inserito nel ambiente. I colori rispecchiano quelli del borgo antico facendo si che ne appaia come una naturale estensione verso il mare. Approdi e pontili d'ormeggio sono pavimentati in legno mentre la pietra di Apricena è stata usata per i pontili fissi e le banchine. Durante la costruzione del bacino i 100.000 m3 di sabbia dragata sono stati riutilizzati per la ricostituzione della spiaggia adiacente (ripristinata e resa più fruibile dalla popolazione). Poiché il porto turistico è situato in una delle insenature più particolari della costa del Gargano con un alto valore naturale, l'esigenza di assicurare la protezione dell'ambiente è stata ed è imperativa. Questo ha comportato l'elaborazione di un piano di salvaguardia ambientale sia durante la realizzazione delle opere sia per quanto riguarda l'ordinaria e la straordinaria manutenzione. L'osservanza di queste regole ha valso al Marina di Rodi Garganico il premio 2010 e 2012 della Foundation for Environmental Education (FEE). La raccolta differenziata (plastica, vetro, carta e organico) viene fatta sia in inverno che in estate, in due aree verdi dedicate. I diportisti hanno anche il dovere di scaricare olii e batterie in punti di raccolta speciali situati all'interno del cantiere. Come richiesto dalle norme FEE, acque nere e acque di sentina vengono pompate direttamente dalle barche nella stazione di smaltimento dove vengono smistate. Le acque nere all'impianto di depurazione e le acque di sentina al separatore d'olio. Solo dopo il trattamento le acque vanno alla fognatura pubblica. La stazione di smaltimento è stata realizzata sulla banchina all'imboccatura del porto destinata al rifornimento carburante. Questo sia per agevolarne l'accessibilità alle imbarcazioni sia per ragioni di sicurezza. I serbatoi di stoccaggio sono invece situati distanti dal mare presso la piazza del porticciolo. Il marina è dotato di dissalatore a osmosi inversa per la produzione di 50 m3/giorno di acqua potabile per le colonnine di servizio e i servizi igienici. In questo modo può gestire senza problemi la forte domanda di acqua durante l'alta stagione. La costruzione del marina ha portato anche a una riqualificazione del lungomare che era quasi abbandonato con un vecchio molo utilizzato principalmente da pescatori locali e oggi inglobato e prolungato per formare il terrapieno sede del Marina Village. Grande attenzione è stata posta anche alla qualità dell'acqua del mare qui particolarmente ricco di vita. All'interno del bacino la temperatura dell'acqua è mantenuta sotto controllo grazie a due tubazioni per il pompaggio che ne garantiscono la circolazione anche durante la bassa marea. Sono state predisposte barriere galleggianti di emergenza per contenere eventuali inquinanti.
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Le banchine perimetrali interne al bacino (580 m) sono state realizzate utilizzando cassoni prefabbricati in c.a. che offrono prestazioni eccellenti in termini di monoliticità e durata. I 252 cassoni in calcestruzzo armato sono stati realizzati in situ in una apposita area di prefabbricazione. Una volta immersi sono stati zavorrati con la sabbia proveniente dal dragaggio del fondale. I cassoni presentano una apertura lato bacino in modo da attenuare la riflessione delle onde interne al porto e di ridurre l'agitazione residua così da migliorare il confort delle imbarcazioni all'ormeggio. Pontili di ormeggio di tipo fisso su pali sono stati realizzati per l'intero ramo a T principale (300 m totali) in modo da assicurare migliori condizioni di transitabilità pedonale e di ormeggio per gli yacht di maggiori dimensioni. Questi pontili sono sostenuti da 108 pali prefabbricati in calcestruzzo armato del diametro di 50 centimetri, della lunghezza di 13 o 14 metri con punta in acciaio di 43 cm di lunghezza. Una volta infissi i pali sono stati posizionati i moduli prefabbricati di 10,40 m di lunghezza e del peso di 27 tonnellate che compongono il pontile. Lo speciale pontone galleggiante dotato di appositi martinetti idraulici utilizzato per la posa in opera è riuscito a posizionare fino a 6 moduli al giorno.
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porticcioli Qui sotto: la sezione relativa alla piazzetta-isola con uno dei due ponti che la collegano a terra. Nelle foto: la testata della banchina con la torre di controllo e il distributore, il Marina Village e il molo di attracco del traghetti che fanno spola dalle e per le isole Tremiti. In basso: la sezione di uno dei moli fissi su pali.
Innovazioni tecniche La diga frangiflutti a scogliera è radicata a riva in prossimità dei faraglioni e protesa verso il largo a circa 350 m da riva su fondali naturali fino a 4 metri di profondità. Presenta una cresta bassa (3,50 metri) parzialmente tracimabile e non è banchinata se non in un brevissimo tratto nei pressi del cantiere. È realizzata con pietra naturale con disposizione regolare dei massi a incastro.
porticcioli Below: The section of the little circular square with one of the two bridges that connect it to the ground. Photos: The head of the pier with the control tower and the gas station, the Marina Village and the ferry dock. Bottom: The section of the docks built on poles.
Le caratteristiche degli edifici del Marina Village variano in funzione della loro destinazione d’uso. Qui sotto il prospetto esecutivo di un edificio dedicato al commercio. Nel Marina Village sono 9 sui 18 complessivi. Per ciascun negozio sono previsti: una sala destinata alla vendita, contigua all’ingresso, i servizi igienici e un ripostiglio.
un impianto di rifornimento carburante, video-sorveglianza e sicurezza garantita 24 ore su 24, di wi-fi gratuito e del servizio ormeggiatori di giorno e, su richiesta, anche di notte. Tra i numerosi servizi offerti c'è un attrezzato cantiere nautico che garantisce assistenza ai diportisti, durante tutto l'anno. Il progetto particolarmente creativo unisce funzionalità (sicurezza e facilità di approdo, assenza di agitazione interna delle acque anche in condizioni meteo-marine avverse) con armonia e fantasia architettoniche grazie a una planimetria caratterizzata da originali linee curve. Il Marina è stato nominato tra i più belli del mondo dal magazine Marina World.
di colonnine per l'erogazione dei servizi (acqua e luce). Un ulteriore terrapieno è stato poi realizzato nell'angolo sudovest del porto per la cantieristica (piazzale di 3300 metri quadrati, officine meccaniche, travel lift e gru fissa) mentre una banchina di 70 metri è stata riservata per la flottiglia locale da pesca e per i mezzi pubblici di servizio (Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, ecc…) Alla radice del porto che si collega alla linea di spiaggia è presente un'ampia zona verde che di fatto ha funzione di nuovo parco urbano e può accogliere eventi e spettacoli, una passeggiata pedonale e una insolita piazzetta-isola circolare collegata con due ponticelli, perfetta per piccoli eventi e concerti.
Un design armonico e originale Lo caratterizza una diga principale frangiflutto a scogliera di 700 metri dalla caratteristica forma curva che si innesta a fianco dei famosi faraglioni e protegge il bacino di 60.000 metri quadrati dai prevalenti venti di Nordovest. A est si sviluppa un molo secondario sottoflutto che si allarga a formare un grande terrapieno (20.000 mq) dove trova posto il villaggio del porto (Marina Village). Il traghetto per le Isole Tremiti ha il suo pontile d'attracco. sulla testata del molo sottoflutto dove si trova anche la Torre di controllo. La navigazione avviene nel largo canale (mai meno di 30 m) tra i moli per l'ormeggio (ben orientati rispetto alla direzione dei venti prevalenti) e la diga sopraflutto. Il fondale parte dai 4,50 metri di profondità dell'ingresso ai 3,50 m nella parte più interna del bacino. Le imbarcazioni sono ormeggiate di poppa con il sistema a catenaria su pontili sia galleggianti sia fissi dotati
Il Marina Village Il cuore del porto turistico è il caratteristico villaggio sul molo sottoflutto (Marina Village) che ripropone le tradizionali costruzioni del borgo marinaro di Rodi Garganico in chiave contemporanea e crea uno spazio pubblico insieme elegante e aperto al passeggio. Un punto di incontro di cui approfittano turisti, diportisti e cittadini. Il Marina Village è stato infatti concepito come nuovo luogo urbano, punto di mediazione e di condivisione tra i cittadini del borgo e i turisti (villeggianti, diportisti e passeggeri dei traghetti). Comprende i parcheggi (nella zona di ingresso), le aree verdi e ricreative e una serie di edifici diversi tra loro che si alternano in modo irregolare per dare l'effetto di un piccolo nucleo vitale e non di un artefatto monotono e senza personalità. Affacciato verso la città e con la sua tipica planimetria frammentata e movimentata il villaggio del porto è diventato perciò un luogo
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The characteristics of the buildings of the Marina Village will vary depending on their intended use. Below: the elevation of a two shop building. In the Marina Village there are 9 buildings of this kind among the 18 that make up the Village. Each of them has: a hall for the sale, a toilets and a storeroom.
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Le banchine perimetrali interne al bacino (580 m) sono state realizzate utilizzando cassoni prefabbricati in c.a. che offrono prestazioni eccellenti in termini di monoliticità e durata. I 252 cassoni in calcestruzzo armato sono stati realizzati in situ in una apposita area di prefabbricazione. Una volta immersi sono stati zavorrati con la sabbia proveniente dal dragaggio del fondale. I cassoni presentano una apertura lato bacino in modo da attenuare la riflessione delle onde interne al porto e di ridurre l'agitazione residua così da migliorare il confort delle imbarcazioni all'ormeggio. Pontili di ormeggio di tipo fisso su pali sono stati realizzati per l'intero ramo a T principale (300 m totali) in modo da assicurare migliori condizioni di transitabilità pedonale e di ormeggio per gli yacht di maggiori dimensioni. Questi pontili sono sostenuti da 108 pali prefabbricati in calcestruzzo armato del diametro di 50 centimetri, della lunghezza di 13 o 14 metri con punta in acciaio di 43 cm di lunghezza. Una volta infissi i pali sono stati posizionati i moduli prefabbricati di 10,40 m di lunghezza e del peso di 27 tonnellate che compongono il pontile. Lo speciale pontone galleggiante dotato di appositi martinetti idraulici utilizzato per la posa in opera è riuscito a posizionare fino a 6 moduli al giorno.
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porticcioli Qui sotto: la sezione relativa alla piazzetta-isola con uno dei due ponti che la collegano a terra. Nelle foto: la testata della banchina con la torre di controllo e il distributore, il Marina Village e il molo di attracco del traghetti che fanno spola dalle e per le isole Tremiti. In basso: la sezione di uno dei moli fissi su pali.
Innovazioni tecniche La diga frangiflutti a scogliera è radicata a riva in prossimità dei faraglioni e protesa verso il largo a circa 350 m da riva su fondali naturali fino a 4 metri di profondità. Presenta una cresta bassa (3,50 metri) parzialmente tracimabile e non è banchinata se non in un brevissimo tratto nei pressi del cantiere. È realizzata con pietra naturale con disposizione regolare dei massi a incastro.
porticcioli Below: The section of the little circular square with one of the two bridges that connect it to the ground. Photos: The head of the pier with the control tower and the gas station, the Marina Village and the ferry dock. Bottom: The section of the docks built on poles.
Le caratteristiche degli edifici del Marina Village variano in funzione della loro destinazione d’uso. Qui sotto il prospetto esecutivo di un edificio dedicato al commercio. Nel Marina Village sono 9 sui 18 complessivi. Per ciascun negozio sono previsti: una sala destinata alla vendita, contigua all’ingresso, i servizi igienici e un ripostiglio.
un impianto di rifornimento carburante, video-sorveglianza e sicurezza garantita 24 ore su 24, di wi-fi gratuito e del servizio ormeggiatori di giorno e, su richiesta, anche di notte. Tra i numerosi servizi offerti c'è un attrezzato cantiere nautico che garantisce assistenza ai diportisti, durante tutto l'anno. Il progetto particolarmente creativo unisce funzionalità (sicurezza e facilità di approdo, assenza di agitazione interna delle acque anche in condizioni meteo-marine avverse) con armonia e fantasia architettoniche grazie a una planimetria caratterizzata da originali linee curve. Il Marina è stato nominato tra i più belli del mondo dal magazine Marina World.
di colonnine per l'erogazione dei servizi (acqua e luce). Un ulteriore terrapieno è stato poi realizzato nell'angolo sudovest del porto per la cantieristica (piazzale di 3300 metri quadrati, officine meccaniche, travel lift e gru fissa) mentre una banchina di 70 metri è stata riservata per la flottiglia locale da pesca e per i mezzi pubblici di servizio (Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, ecc…) Alla radice del porto che si collega alla linea di spiaggia è presente un'ampia zona verde che di fatto ha funzione di nuovo parco urbano e può accogliere eventi e spettacoli, una passeggiata pedonale e una insolita piazzetta-isola circolare collegata con due ponticelli, perfetta per piccoli eventi e concerti.
Un design armonico e originale Lo caratterizza una diga principale frangiflutto a scogliera di 700 metri dalla caratteristica forma curva che si innesta a fianco dei famosi faraglioni e protegge il bacino di 60.000 metri quadrati dai prevalenti venti di Nordovest. A est si sviluppa un molo secondario sottoflutto che si allarga a formare un grande terrapieno (20.000 mq) dove trova posto il villaggio del porto (Marina Village). Il traghetto per le Isole Tremiti ha il suo pontile d'attracco. sulla testata del molo sottoflutto dove si trova anche la Torre di controllo. La navigazione avviene nel largo canale (mai meno di 30 m) tra i moli per l'ormeggio (ben orientati rispetto alla direzione dei venti prevalenti) e la diga sopraflutto. Il fondale parte dai 4,50 metri di profondità dell'ingresso ai 3,50 m nella parte più interna del bacino. Le imbarcazioni sono ormeggiate di poppa con il sistema a catenaria su pontili sia galleggianti sia fissi dotati
Il Marina Village Il cuore del porto turistico è il caratteristico villaggio sul molo sottoflutto (Marina Village) che ripropone le tradizionali costruzioni del borgo marinaro di Rodi Garganico in chiave contemporanea e crea uno spazio pubblico insieme elegante e aperto al passeggio. Un punto di incontro di cui approfittano turisti, diportisti e cittadini. Il Marina Village è stato infatti concepito come nuovo luogo urbano, punto di mediazione e di condivisione tra i cittadini del borgo e i turisti (villeggianti, diportisti e passeggeri dei traghetti). Comprende i parcheggi (nella zona di ingresso), le aree verdi e ricreative e una serie di edifici diversi tra loro che si alternano in modo irregolare per dare l'effetto di un piccolo nucleo vitale e non di un artefatto monotono e senza personalità. Affacciato verso la città e con la sua tipica planimetria frammentata e movimentata il villaggio del porto è diventato perciò un luogo
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The characteristics of the buildings of the Marina Village will vary depending on their intended use. Below: the elevation of a two shop building. In the Marina Village there are 9 buildings of this kind among the 18 that make up the Village. Each of them has: a hall for the sale, a toilets and a storeroom.
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MARINA DI RODI GARGANICO
di richiamo non solo per gli armatori, gli skipper e i loro equipaggi, ma per tutti coloro che amano passeggiare tra gli yacht, i negozi e il mare godendo di una suggestiva vista del borgo antico. L'intero Marina e tutti i servizi inclusi (servizi igienici, yacht club, negozi, ecc) sono completamente accessibili e privi di barriere architettoniche. Anche tutti i pontili fissi sono accessibili ai diversamente abili.
Proprietario: Comune di Rodi Garganico (Foggia) Ente appaltante: Comune di Rodi Garganico Progettazione esecutiva, realizzazione e gestione: Impresa Pietro Cidonio S.p.A. Designer: Modimar S.r.L (infrastrutture marittime) 3C+T (opere a terra) Costo del progetto: 17,6 milioni di euro Inizio lavori: 12/05/2007 Data di consegna: 25/07/2009
Marinajhjiiiiin Rodi Garganico The newly constructed Marina in Rodi Garganico is the most fully equipped tourist por t in the Puglia region, with its typical Marina Village designed according to the principles of green architecture, an exclusive Yachting Club, and top-notch boatyard ser vices. Inaugurated in 2009, it is the ideal base for navigating along the Puglia coast and amid the Southern Adriatic islands.
It has 310 ber ths, from 8 to 45 m in length, parking facilities for 241 cars, a heliport, a fuelling station. It is characterised by a 700 m rubble mound breakwater, featuring the typical cur ved shape for optimal protection against the winds and the prevalent (NW) motion of the waves. To the east of the breakwater, a wide embankment houses the por t village (18 buildings designed to ser ve as stores, restaurants and ser vice facilities) built according to the criteria of environmentally sustainable architecture, which becomes an attraction not only for the yacht people but also for all those who like walking amid the boats, the shops and the sea and enjoy the suggestive view of the ancient town. Hospitality is toplevel and besides the ser vices of a modern marina, the site offers a wide variety of recreational and spor ting activities.
All’insegna dell’ecosostenibilità Secondo i dettami della bioarchitettura sia nelle opere a terra che in quelle a mare sono stati utilizzati materiali locali mentre i sistemi di riscaldamento, di raffreddamento e la desalinizzazione sono basati su energie alternative e viene assicurata la raccolta delle acque nere di sentina delle imbarcazioni. Particolare attenzione è stata posta all'efficienza energetica e alla flessibilità d'uso degli edifici (18, studiati in modo da essere coerenti con le destinazioni: commerciale, ristoro, servizi, torre di controllo, capitaneria di porto). Cuore del Village è l'esclusivo Yachting Club con un bar affacciato sulla piazza principale e un ristorante gourmet con terrazza panoramica sul mare e il Marina. Numerosi i negozi pensati sia per le esigenze degli armatori e degli skipper, per lo shopping di qualità e il tempo libero. I servizi offerti ai diportisti sono di alto livello, come acqua ed elettricità a consumo tramite smart card e, su richiesta, la consegna dei quotidiani e della prima colazione a bordo. Il Marina propone inoltre svariate attività ricreative e sportive per gli ospiti e i cittadini, come corsi di pesca e di vela, possibilità di noleggio di moto d'acqua e windsurf e offerte di charter sia a vela che a motore. Nicoletta Salvatori
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progettare l’accessibilità
Strutture per la pesca per disabili Generalità La pesca è uno degli sport che, per le proprie caratteristiche, può essere praticato da persone con forme di disabilità fisica, sensoriale e mentale. L'attività può essere praticata sia in postazione fissa, sulla riva di un fiume, di un lago o da un molo sul mare, o in postazione mobile, su una barca (anche qui con distinzione tra acqua dolce e salata). Nel primo
caso le possibilità di praticare la pesca sono legate alle caratteristiche fisiche del luogo, nell'altro dalla possibilità di salire su una barca e dalle peculiarità della barca stessa. L'accessibilità deve essere considerata nei due casi in modo diverso. Pesca su barca Nel caso della pesca su barca è importante studiare le seguenti soluzioni:
- parcheggio riservato ai possessori di contrassegno in prossimità della banchina di accesso alla barca; - passerella per salire sulla barca a livello della banchina, per un'agevole trasferimento della sedia a ruote a bordo; - barca studiata per ospitare le sedie a ruote. Pesca su molo Le parti architettonicostrutturali implicate in questa
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ipotesi sono maggiori: - parcheggio riservato ai possessori di contrassegno; - segnaletica e punto informativo; - percorso pedonale; - servizi igienici accessibili; - rampa di accesso; - molo per la pesca. Parcheggio Devono essere previsti più posti riservati ai possessori di contrassegno.
In questa pagina, a sinistra percorso d'accesso ad un'area per la pesca con bordo sull'acqua rialzato di 10-15 cm per evitare scivolamenti inavvertiti in acqua di sedie a ruote e passeggini. Sotto, rampa di accesso al molo; molo attrezzato con sedute. Nella pagina di apertura, a sinistra rampa di accesso al molo di accesso alla barca; imbarcazione accessibile per praticare la pesca in acqua dolce. A destra, schema di molo per la pesca sportiva in legno.
Segnaletica e punto informativo Uno o più punti informativi devono fornire indicazioni sul grado di accessibilità del luogo, indicando il tipo di pavimentazione dei percorsi pedonali (tipo si superficie e consistenza), presenza di pericoli (pendii ripidi, profondità dell'acqua), organizzazione e presenza di servizi igienici accessibili. Percorso pedonale Il problema maggiore dell'accessibilità alle aree per la pesca è costituito dal tipo di pavimentazione dei percorsi pedonali, che spesso risulta scomoda od inutilizzabile dalle persone con disabilità motoria o sensoriale, perché in erba, in mattoni dissestati, o con fughe troppo larghe. Le caratteristiche dei materiali dei percorsi pedonali devono essere attentamente studiati, così come deve essere prestata attenzione e cura nella posa in opera: - asfalto - non è una
soluzione sempre utilizzabile, sopratutto nelle aree protette dal punto di vista naturalistico, anche se la superficie si presenta particolarmente adatta all'uso della sedia a ruote; - terra stabilizzata - è una soluzione appropriata all'uso della sedia a ruote anche nelle aree naturalistiche; - pavimentazione in masselli autobloccanti - in cui la cura della posa è fondamentale per evitare fughe troppo larghe, che possono causare problemi d'utilizzo alle persone con disabilità motoria e sensoriale; - pavimentazione in legno - il tipo di legno impiegato deve essere trattato in modo da resistere alle intemperie ed all'usura nel tempo. Servizi igienici accessibili Deve essere previsto almeno un servizio igienico accessibile. Rampa di accesso La rampa di accesso non deve avere pendenza superiore all'8%, con una 114
In this page, left, access path to an area for fishing, with edge on the water raised of 10-15 cm to avoid involuntary slipping by wheelchairs and strollers. Bottom, access ramp to the dock; dock furnished with seats. In the opening page, left, access ramp to the dock driving to the boat; accessible boat for fresh-water fishing. Right, scheme of a wooden dock for sport fishing.
Sopra, percorso accessibile sull'argine di un fiume; area servizi igienici accessibili. In basso, servizio igienico accessibile. Above, accessible path on the bank of a river; accessible toilet area. Below, accessible toilet.
larghezza di 1,50 m, per consentire il passaggio contemporaneo di 2 sedie a ruote. Deve essere prevista una balaustra di protezione con un doppio corrimano posto a 75 cm e 90 cm. La pavimentazione deve essere antrisdrucciolevole. Molo per la pesca Il molo per la pesca deve essere collocato in adiacenza
alle piattaforme frequentate dalle persone normodotate, poichĂŠ la pesca deve essere riguardata come un'attivitĂ inclusiva e di socializzazione. La collocazione deve essere scelta in un funzione di una serie di parametri: - non ci devono essere a ridosso del molo delle pendenze troppo ripide o pericolose; - la posizione deve essere
Fishing facilities for the disabled Thanks to its characteristics, fishing is a sport that can be practiced by persons affected by disabilities physical, sensorial and mental. Fishing can be carried out from fixed position stands on the shores of a river or lake, or on a pier, or from movable stands, on a boat (with the distinction between freshwater and saltwater). In the former case, the possibility to fish depends on the physical characteristics of the location, while in the latter on the ability to board the boat and the features of the vessel itself. The single most important factor preventing access to fishing facilities is the type of flooring of the footpaths, which are, in most cases, unfit for persons affected by physical disability or by
the visually impaired. Access to most fishing areas is in fact gained through footpaths that are in grass, with uneven bricks or with gateways that are too large. The materials utilised for footpaths must be carefully selected and arranged. The fishing pier itself must be mounted adjacent to the platforms utilised by persons with no disabilities because fishing must be considered as an inclusive activity that stimulates socialisation. As for the actual size of the pier, it must be large enough to host not only a person on wheelchair but also other people, including helpers.
tale da non costituire un ostacolo al percorso pedonale di accesso; - non deve essere collocato in una posizione in cui il livello dell'acqua può subire dei repentini innalzamenti; - eventuali rami sul percorso di accesso non devono ostruire lo spazio aereo fino ad una altezza di 2,10 m. La dimensione del molo dovrebbe essere tale da ospitare non solo una persona su sedia a ruote, ma anche altre persone ed un eventuale accompagnatore. Le caratteristiche del molo sono le seguenti: - molo per una sola persona, 1,80x1,80 m; - molo per 2 persone su sedia a ruote, 4,00x1,80 m; - molo per gara per 6 persone, 8,00 m di lunghezza x 1,80 di larghezza; - balaustra di protezione alta 95-100 cm, con una barra intermedia posta a 50 cm; - diametro della balaustra 4550 mm; - barra altezza ginocchio posta a 50 cm; - bordo di protezione rialzato di almeno 15 cm, fino ad un max di 50 cm, per evitare che la sedia a ruote possa scivolare in acqua; - protezione con una pensilina in caso di precipitazioni atmosferiche o di troppo sole; - altezza del molo dall'acqua 3-6 m (considerando l'altezza che l'acqua può raggiungere in estate o in inverno). Tommaso Empler
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Impianti etici / impianti sostenibili a cura di Stefano Longhi
Un nuovo modello di sviluppo sociale e sanitario Capita spesso di sentire parlare, ultimamente, di grandi riforme sociali e pensionistiche rese forzatamente necessarie dalla recente crisi finanziaria internazionale o dall'esigenza di riordinare le prestazioni socioassistenziali rese dallo Stato in una forma "compatibile" con il nostro effettivo livello di contribuzione corrisposta nel periodo lavorativo. Queste riforme, per alcuni ritenute "epocali", sostanzialmente vertono tutte sull'evidenza che la maggiore longevità degli individui, coniugata all'accrescimento esponenziale dei costi del servizio sociosanitario per una popolazione percentualmente sempre più anziana (nel 2030 oltre 1/3 della popolazione italiana avrà più di 65 anni - fonte ISTAT), è destinata a divorare la base stessa del sistema di Stato sociale sancito dalla Costituzione italiana. Che relazione sussiste fra
questa analisi sociodemografica e la sconfortante assenza di politiche mirate a prevenire il default che non siano un mero innalzamento dell'età contributiva o dell'ingresso nel mondo pensionistico? Come si potrà contenere il conflitto intergenerazionale che naturalmente esploderà quando un numero progressivamente ridotto di lavoratori stabili sarà costretto a sostenere gli oneri previdenziali e sanitari di tutta la popolazione in quiescenza? Quale contributo infine potrà garantire la pratica sportiva regolare intesa non solamente quale finalità esclusivamente agonistica, passatempo socializzante alla moda o estemporanea attività stagionale? A mio avviso
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l'impulso che lo Stato deve "istituzionalmente" promuovere nei confronti della promozione dell'attività motoria non può più essere procrastinato e rappresenta oramai un elemento fondamentale del sostentamento stesso del Bilancio economico nazionale. Infatti i dati riguardanti la pratica sportiva in Italia ci informano che da una parte si assiste ad una progressiva consapevolezza riguardo agli indiscutibili benefici connessi all'attività fisica e ad una conduzione di uno stile di vita sano, dall'altro risulta che il 38,5% della popolazione (fonte ISTAT), pur potendo, rinuncia a qualsiasi forma di movimento. La tendenza inoltre, secondo quanto rilevato dalla School of Sport, Exercise and Health Sciences di Leicestershire, UK, è destinata ad aumentare in quanto si è rilevato che la tendenza delle popolazioni occidentali è quella di una maggiore sedentarietà rispetto a 10 anni fa. Per contro la ricerca ha evidenziato da tempo la relazione fra il benessere psicofisico connesso all'attività motoria e la riduzione dell'incidenza di malattie neurovegetative, cardiovascolari e più in generale su alcune importanti malattie croniche. E' stato recentemente calcolato che una riduzione complessiva del 10% del rischio cardiovascolare nella
popolazione sia in grado di far aumentare il PIL dell'1%. Occorre inoltre rilevare che alcuni ricercatori del Centre of Sports Science and University Sports dell'Università di Vienna hanno condotto una approfondita indagine su oltre un milione e trecentomila soggetti dai 28 agli 85 anni rilevando una relazione inversa tra l'incremento dell'attività fisica e l'indice di mortalità. Occorre dunque trovare rapidamente un'intesa fra le parti sociali ed i rappresentanti della politica al fine di mutuare le esigenze di sostenibilità finanziaria presenti e future in campo previdenziale e socio assistenziale con la prospettiva di diffondere la consapevolezza dell'utilità dell'attività motoria. A mio avviso si deve tendere verso un nuovo modello di assistenza sanitaria che promuova attraverso una massiccia campagna informativa la consapevolezza dei benefici derivati da uno stile di vita sano che includa, oltre ad un regime alimentare e di vita proporzionale alle nostre attività, il movimento come fattore imprescindibile di salute e benessere per tutte le fasce di età. Al fine di rendere disponibili fin da subito le risorse necessarie all'introduzione del nuovo Modello potranno anche essere ridiscussi gli enormi investimenti pubblici di qualunque forma a favore
dell'organizzazione di grandi eventi sul territorio nazionale (Olimpiadi, Campionati Mondiali od Europei, Meeting internazionali, etc) sui quali non sia valutabile o peggio non sia prevedibile un ritorno nei comportamenti emulativi da parte del bacino d'utenza. Inoltre si potrà attingere dai risparmi che in tempi mediobrevi le Regioni potranno documentare (il costo di un semplice intervento di angioplastica è mediamente pari a 5.000 euro ad intervento…). Attualmente assistiamo ad un progressivo impoverimento degli investimenti pubblici destinati alla realizzazione od alla manutenzione delle infrastrutture sportive sia per
l'indisponibilità di nuove risorse economiche sia per l'accanita pervicacia dei cosiddetti "Patti di Stabilità" che obbligano le Amministrazioni locali a contenere tutti gli investimenti programmati sul territorio anche a fronte di una forte domanda da parte dell'utenza o di una effettiva disponibilità delle casse comunali. In proposito occorrerà finalizzare gli investimenti a favore della realizzazione di nuovi impianti sportivi avendo attentamente valutato il coefficiente d'uso potenziale che, pur non dovendo rispondere esclusivamente su fantomatiche e del tutto retoriche logiche di autosufficienza economica,
Sitografia http://www.b-eat.co.uk/about-beat/about-us/ http://www.lboro.ac.uk/departments/ssehs/research/biomedicalsciences/eating-disorders-lucred/index.html http://www.coni.it/fileadmin/ops2008/Istat_sport_2006_Presenta z_070620.pdf http://www.ausl.mo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagi na/3526 http://www.sosarterie.it/prevenzione/pagPREV_2I_consigli_dell_esperto.html http://www.sportellodellosport.com/salute/il-piano-nazionale-dellaprevenzione-le-malattie-cardivascolari/ http://www.ser-veneto.it/public/File/documents/articoli_di_bollettino/ies200801/ies200801 cardiovascolaresport.pdf http://www.dors.it/pag.php?idcm=4449 http://www.asl.lecco.it/Templ_cont.asp?IDLivello1=63&IDlivello2= 493&IDlivello3=329 http://www.asl.pavia.it/
attività fisica si no
61,5%
dovranno pur tuttavia dimostrare di essere ampiamente apprezzati ed opportunamente utilizzati da una vasta popolazione. Occorrerà premiare sicuramente gli investimenti capaci di garantire la maggiore polivalenza e di interessare sia l'utenza femminile quanto quella maschile in una fascia d'età la più ampia possibile. Fra le ulteriori ricadute positive derivanti dall'utilizzo di tale "modello" ci si deve attendere un deciso incremento occupazionale, perfettamente sostenuto dai risparmi sulle cure, a favore del personale (istruttori, allenatori, personal trainer, etc) che per effetto della non elevatissima necessità di specializzazione permette l'inserimento di un gran numero di personale giovanile di primo impiego o 117
38,5%
di figure forzatamente fuoriuscite da altri contesti e dal facile reintegro all'attività lavorativa. Non mancano in Italia fortunatamente esempi virtuosi: ne sono un esempio i cosiddetti "gruppi di cammino" (vedi ASL Lecco - Pavia - Treviso, Liguria etc), o i progetti pilota volti alla rieducazione dei pazienti post-trapianto o post-infartuati ma tali iniziative devono emergere dalla pur meritoria promozione di ambito locale per assurgere a programmi di Sistema sostenuti e promossi a livello Ministeriale. Per concludere sarebbe piacevole rilevare che lo Stato fosse una volta tanto il primo a credere nell'iniziativa promuovendo la deducibilità fiscale totale delle spese sostenute in tale ambito.
Sport & Autonomie locali di Sandro Rizzoni
Liberalizzazioni e attività sportive A tutti voi, cari lettori, buon anno. A guardar bene di buono potrebbe esserci poco, se a questo aggiungessimo l'antico adagio, anno bisesto anno funesto, allora occorrerebbe aprire una rubrica di lettura delle stelle, oltreché fare gli scongiuri per come ognuno può. Del resto il Governo dei tecnici (così lo definiscono) non ha fatto mancare proprio nulla per un 2012 di lacrime e sangue. Beninteso una terapia d'urto doveva essere assunta, pensavamo fosse più equa. Quando questo articolo uscirà anche la Manovra di sviluppo avrà assunto una dimensione più chiara, la fase due del Salva Italia
prenderà vita. All'interno di questa nuovo incedere di Monti/Passera, l'occupazione (specie per i giovani), gli incentivi ai consumi e le liberalizzazioni dovrebbero formare la triade di novità su cui poggiare la ripresa. Bene, in questo mio primo appuntamento di anno bisestile vorrei immediatamente smarcarmi da coloro i quali ritengono le liberalizzazioni la panacea risolutiva di tutti i mali italiani (e la lotta all'evasione fiscale?). Così come cercherò di esprimere la relazione che sorge tra un provvedimento di Governo (vedrete che verrà battezzato pacchetto liberalizzazioni, speriamo non pacco!) e questa nostra rubrica. Il titolo
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proposto ne anticipa il binomio, ora vediamo di spiegarne i contenuti. Liberalizzare ha come duplice significato quello di introdurre forti motivi di competizione tra le imprese produttrici di beni, servizi ed opere allontanando sempre più la mano pubblica quale componente di proprietà societaria; diminuire il valore di prezzi e tariffe i cui beneficiari siamo noi cittadini/utenti/clienti. Descritta così, anche per motivi di sintesi, espone un profilo bello e alto. Sarebbe splendido poter disporre di un campo da tennis ad una tariffa minore rispetto all'attuale, così come utilizzare un campo sportivo corrispondendo alla proprietà un canone d'uso
inferiore a quella che paghiamo. Tutto ciò prenderebbe corpo al solo apparire degli interventi di liberalizzazioni dei servizi. Un momento, forse liberalizzare significa depubblicizzare cioè rendere maggiormente attivo o esclusivamente presente il capitale privato? Quindi immaginiamo che si liberalizza vendendo azioni o quote di capitali societari partecipate da Stato, Regioni, Province (ma ci sono ancora? Certo che sì, e continueranno per molto) e Comuni? Allora cosa c'entrano le licenze dei taxi, i farmaci in fascia C, il gas e le altre amenità di questa natura? Proviamo a fare ordine. Aprire il mercato, definizione spesso abusata
dai commentatori di genere, rappresenta la volontà di originare una regolamentazione più aperta, maggiormente inclusiva, dell'area che si tratta. Il contingentamento delle licenze dei taxi, a scapito di altri soggetti che non si capisce per quale ragione non possono esercitare il ruolo di tassinaro; la protezione nella vendita dei farmaci di fascia C (quelli con prescrizione medica ma con il costo del medicinale a carico nostro) alle sole farmacie, quando ormai è consolidato il circuito delle cosiddette parafarmacie; rendere complesso la
possibilità di essere erogatori di gas a favore d'imprese che godono di trentennali concessioni. Che dire poi dello strapotere degli ordini? Avvocati, Notai, Architetti, Giornalisti e Company, quali unici titolari di governo delle norme di accesso alla professione. Infine il variegato mondo delle Partecipate e per quanto attiene il mio spazio in questa Rivista, le società comunali che gestiscono servizi pubblici locali con particolare riferimento a quelle che gestiscono impianti sportivi. Per esse immagino verrà previsto quanto ad oggi in
vigore! Per essere più precisi ormai da un decennio si sono succedute norme tese a ridimensionare il ruolo dell'ente locale nella gestione, riservando la stessa all'operatore privato su cui il primo svolge un'azione di controllo. Il legislatore ha previsto l'obbligatorietà della gara nella scelta del o dei soci operativi con un piano di dismissioni dalle società che sono state costituite senza procedure competitive. Così come per taluni servizi, quelli per i quali il capitale investito non è remunerativo per 119
l'investitore, stabilito che le tariffe d'uso non possono equilibrare i costi, per esse esistono meccanismi compensativi utilizzate dai Comuni per colmare il delta, specie nella gestione degli impianti sportivi. Liberalizzare questo tipo di mercato significherebbe spostare sull'utenza l'intero costo di gestione con buona pace dello sport di tutti e per tutti. In altri termini sembrerebbe che in tempi di crisi lo sport non è più un bene primario. Coloro che dispongono di ricchezza ne possono fruire, gli altri, la maggioranza assoluta degli italiani, non più. Si dice che tutto ciò sia necessario per sanare la finanza pubblica, rispettare gli accordi europei, rimanere agganciati all'euro, ridurre lo spread, incrementare il Pil, diminuire la spesa pubblica, rendere felice l'Europa fondata sull'economia e la finanza e non ancora progetto politico realizzato, tutto ciò mentre il Grande Puffo parigino e la ridanciana Cancelliera teutonica impongono agli altri 24 Stati dell'Unione (la Gran Bretagna si è ormai defilata, lunga vita alla Regina) cosa devono o possono fare. Noi, intanto, attendiamo il vento delle liberalizzazioni, come una tempesta che non ci farà più uscire di casa per fare sport. Certo, avrò più tempo per TSport!
Benedetta crisi... Il torneo Costa Gaia e le attività del settore giovanile tecnico e scolastico della FIGC per supportare i valori educativi e formativi del calcio
In tempi di vacche magre pare che l'unico organo iperattivo della complessa struttura umana sia il cervello. Dover trovare rimedi, soluzioni alternative, insomma inventarsi quotidiane alchimie per "tirare a campare" favorisce la buona abitudine di... riflettere prima di agire. Benedetta crisi allora se finalmente da ogni parte si accendono dibattiti addirittura pacati e all'insegna del rispetto reciproco su politica, religione, etica, spaziando dal come sia stato possibile impiantare protesi cancerogene al seno a come mai non si riesce ad ultimare un'opera pubblica, a cosa serve un numero spropositato di parlamentari, ad argomenti e vocaboli ormai entrati nel parlare quotidiano come default e spread. Gli esempi sono davvero infiniti, questo gigantesco vortice della crisi che, mutuando il nome di un fiore (ahimè in Italia utilizzato solo per tristi ricorrenza) chiameremo Cris/Antemo ovviamente ha trovato di che alimentarsi quando nel suo impetuoso incedere ha tirato fuori dai più o meno reconditi
nascondigli sportopoli, corruzioni, doping. Vari isterismi maturati nel ventre del cosiddetto sport moderno hanno via via trasformato il vortice in un tornado tale da assimilare le varie violentissime e catastrofiche perturbazioni che colpiscono particolarmente l'America in venticello primaverile. Proviamo ad iniziare il 2012 buttando tutto il vecchio dalle finestre per fare spazio al nuovo, in quest'ottica trova adeguato spazio il convegno organizzato dalla Federazione Italiana Gioco Calcio - Settore Giovanile Scolastico Calcio giovanile ... quale futuro? tenutosi il 29 dicembre presso la Sala Convegni Marconi di Alcamo, attività integrativa alle iniziative promosse dalla società sportiva Adelkam (www.adelkam.it) nell'ambito della Trofeo internazionale "Costa Gaia", uno dei più tornei più famosi d'Italia giunto ormai alla venticinquesima edizione. Prima di illustrare i temi dell'interessante seminario vi invito a visitare il sito della FIGC nella pagina dedicata al set-
tore giovanile scolastico della quale riporto uno stralcio a conferma che non può esserci futuro senza attingere al passato... <1917 - La storia del calcio giovanile in Italia inizia di fatto con la nascita dell'U.L.I.C. (Unione Libera Italiana Calcio), che, negli anni conclusivi della prima guerra mondiale, organizza nella penisola i primi tornei di calcio per ragazzi. L'U.L.I.C. mantiene l'esclusiva di quest'attività fino al 1934, quando, in pieno periodo fascista, la cura delle giovani leve del calcio italiano viene affidata ai Direttori Provinciali della Sezione Propaganda, nella quale, peraltro,l'attività calcistica, a carattere ricreativo-amatoriale, prevede la coesistenza di giovani, meno giovani ed anziani (La storia del Settore Giovanile e Scolastico ... www.figc.it). Presenti il Prof. Vincenzo Chiavetta, Psicologo dello sport, il Prof. Stefano D'Ottavio, Docente Università di Tor Vergata Responsabile Area Tecnica FIGC-SGS, il Dott. Rosario Argento, Responsabile Settore Giovanile Palermo calcio e la Sig.ra Bar-
Blessed crisis... The Costa Gaia Tournament and the activities of the youth sector of FIGC to support the educational values of football Let's start 2012 by throwing away the old to allow the new in. Fittingly the schools sector of Federazione Italiana Gioco Calcio has organised a conference dedicated to youth football and its future. Held on 29 December 2011 at the Marconi Conference Hall of Alcamo, the event was promoted by the Adelkam sports association as part of the initiatives linked to the "Costa Gaia" trophy that, now in its 25th year, is one of the most important youth tournaments in the country.
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Nella pagina di fronte, in alto la locandina del torneo giovanile Costa Gaia; sotto, dalle origini dell'attività calcistica giovanile (fonte: www.figc.it) all'attuale rappresentativa allievi siciliana. / Next page, top, the poster of the youth tournament Costa Gaia; below, from the origins of the youth football activities to the current Sicily trainees team. In questa pagina, sotto, Gianni Rivera nella sua veste di presidente nazionale del settore giovanile scolastico figc, e il delegato per la regione Sicilia Aldo Violato; a destra, il saluto a compagni e avversari che caratterizza l'inizio delle partite del settore giovanile. / In this page, below, Gianni Rivera, as the national president of the FIGC youth school sector, and the delegate for Sicily Aldo Violato; right, the salute to companions and rivals marks the beginning of the youth sector matches.
bara Benedetti, Coordinatrice Commissione Attività Scolastica FIGC-SGS l'incontro, moderato dal coordinatore regionale della Sicilia prof. Aldo Violato ha toccato argomenti di scottante attualità. Il dott. Chiavetta ha aperto i lavori sulla pericolosità della specializzazione precoce e della influenza negativa di modelli distorti promossi dai media e inadeguatamente mediati da famiglie ed allenatori. Purtroppo schemi, ruoli, tattiche di gioco, tensioni agonistiche esasperate, valori di mercato, potenziali capitali da
valorizzare hanno spesso la prevalenza sul rispetto delle delicate esigenze dell'età evolutiva. Il prof. D'Ottavio ha offerto una possibile soluzione al problema dissertando sul tema: la formazione tecnica delle strutture di base Figc, illustrando ai numerosi intervenuti, soprattutto ai tantissimi ragazzi delle scuole calcio presenti, il decalogo di comportamento sviluppato da un nutrito pool di esperti che tutti gli addetti ai lavori devono rispettare per un corretto ed equilibrato sviluppo psicomotorio dei giovani sportivi. Altro prezioso contributo alla soluzione dei problemi sollevati da Chiavetta è arrivato dal dott. Argento responsabile del settore giovanile del Palermo: Organizzazione Settore Giovanile Scolastico di una società professionista. La relazione, arricchita da spettacolari video, dalla documentata testimonianza di dati, dalla presentazione delle tante attività ha testimoniato la qualità del lavoro certosino che la società del Palermo calcio sta da diversi anni conducendo sul difficile territorio locale. Ha concluso il convegno l'intervento della sig.ra Barbara Benedetti, dirigente nazionale del Settore giovanile scolastico della Figc che ha posto l'accento sulla assoluta necessità e sulla ferma volontà della federazione di una sempre più saggia e professionale gestione dei settori giovanili. Ma oltre le tematiche, i video, i dati promossi dal convegno mi ha colpito 121
piacevolmente un dialogo colto al volo assistendo ad un allenamento della selezione allievi siciliana. L'addetto stampa Andrea Gianrusso e il responsabile dello stage Franco Nucatola stavano preparando un programma particolare per uno dei ragazzi in campo …niente schemi su lavagne bensì filosofia!!!. Proprio così, per attestare se mai ancora ce ne fosse bisogno che unire con profitto la pratica dello sport con lo studio innalza il livello motivazionale con ricadute positive sulla prestazione sportiva e su tutto l'apprendimento, per smentire il paradigma che per avere successo nello sport lo studio e la scuola non contano. Un invito a visitare il sito della FIGC nella pagina dedicata al settore giovanile scolastico http://www.figc.it/it/204/23 248/2010/01/News.shtml Pasquale Cassalia
L’appalto pubblico istruzioni per l’uso
a cura di B.G.
Procedura negoziata ma trasparente Ricordiamo di aver trattato il tema della "appetitosa" procedura negoziata in Tsport 266, nella primavera del 2009. Da allora ci sono state ulteriori modifiche al Codice dei contratti, c'è stata l'entrata in vigore del Regolamento, ci sono state determinazioni dell'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, che hanno portato qualche modifica al sistema, sia pure non sostanziale. Poniamo l'accento in particolare sulla Determinazione n. 2 dell'Autorità, del 06/04/2011, pubblicata sulla G.U. n. 106 del 09/05/2011, che fornisce indicazioni operative in merito alla "procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara" nei contratti di importo inferiore alla soglia comunitaria, ed in particolare per i lavori sotto i 500.000 Euro, fornendo così un quadro riassuntivo delle procedure da seguire
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nel caso si voglia adottare questa modalità più snella e più veloce. In linea generale, il ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara per i contratti di lavori sottosoglia è ammissibile nei seguenti casi: - importo inferiore a 100.000 Euro (art. 122, comma 7 del D.Lgs. 163/2006); - importo pari o superiore a 100.000 euro ed inferiore a 500.000 euro, secondo la procedura prevista dall'art. 57, comma 6 (art. 122, comma 7-bis); - opere di urbanizzazione primaria e secondaria (art. 32, comma 1, lettera g) di importo inferiore alla soglia comunitaria (art. 122, comma 8); - importo complessivo non superiore a 500.000 euro per lavori concernenti i beni mobili e immobili e interventi sugli elementi architettonici e sulle superfici decorate di beni del patrimonio culturale (art. 204, comma 1). I passaggi che l'amministrazione deve seguire per la selezione del contraente possono essere sintetizzati in: - determina a contrarre; - ricerca di mercato; - selezione degli operatori da invitare; - invio lettere d'invito; - presentazione delle offerte; - scelta del miglior contraente, sulla base dei criteri di valutazione dell'offerta indicati nella lettera di invito. Riportiamo di seguito alcuni stralci della Determinazione, dove si ricorda in particolare la necessità di garantire la
trasparenza in tutte le fasi del procedimento, anche nelle procedure negoziate o nei cottimi fiduciari: "Per quanto riguarda le modalità procedimentali per l'affidamento dei cottimi, è stabilita la regola che la procedura negoziata avvenga tra almeno cinque operatori, salva la possibilità di affidamento diretto per gli appalti di servizi e forniture di importo inferiore a 20.000 euro. E' previsto, poi, che le amministrazioni, per l'individuazione dei soggetti da invitare alle procedure informali, istituiscano albi di operatori economici, soggetti ad aggiornamento almeno annuale, con iscrizione aperta agli operatori in possesso dei requisiti di qualificazione (comma 12 dell'articolo 125). Si ribadisce che l'affidamento operato tramite cottimo fiduciario, nonostante il carattere semplificato, rimane una procedura negoziata, pertanto soggiace all'osservanza dei principi posti dal Codice in tema di affidamento dei contratti. Si richiama quanto disposto in argomento dall'articolo 331 del Regolamento, secondo cui le stazioni appaltanti devono assicurare, comunque, che le procedure in economia avvengano nel rispetto del principio della massima trasparenza, contemperando altresì l'efficienza dell'azione amministrativa con i principi di parità di trattamento, non discriminazione e concorrenza tra gli operatori economici. Inoltre, è stabilito che l'esito degli affidamenti mediante cottimo fiduciario
Appendice normativa: - Decreto Legislativo 163/2006 e sue modifiche e integrazioni: ar t. 7 e 7 bis. - Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici: Determinazione n. 2 del 06/04/2011 - Consiglio di Stato, Sezione Quinta: Sentenza n. 5454 del 5/10/2011
sia soggetto ad avviso di post-informazione mediante pubblicazione sul profilo del committente. Per lavori di importo inferiore a 40.000 euro e per servizi e forniture di importo inferiore a 20.000 euro, è consentito l'affidamento diretto da parte del responsabile unico del procedimento. Per quanto riguarda gli appalti di importo inferiore a 100.000 euro ? qualora non sussistano particolari ragioni d'urgenza nell'esecuzione dei lavori ? appare preferibile il ricorso all'articolo 57, comma 6 e, quindi, l'invito rivolto ad almeno tre operatori economici, osservando i principi comunitari di trasparenza, concorrenza, rotazione, rispetto ad un affidamento diretto. Ad ogni modo, anche per questo caso vale quanto si dirà successivamente circa la motivazione e l'obbligo di pubblicazione dell'esito della procedura di gara. Quanto alla parità di trattamento ed al divieto di discriminazione, essi sono direttamente riconducibili al principio di imparzialità, sancito dall'articolo 97 della Costituzione. Dal principio di non discriminazione scaturisce, in particolare, il divieto di effettuare la
selezione dei concorrenti privilegiando coloro che esercitano prevalentemente la loro attività nello stesso ambito territoriale in cui devono essere svolte le prestazioni. Si sottolinea a riguardo, come più volte evidenziato da questa Autorità, che è stata rilevata carenza di pubblicità sia sotto il profilo dei tempi esigui previsti per la pubblicazione degli avvisi, sia in relazione ai mezzi utilizzati per mettere in atto la pubblicità, ritenuti non congrui rispetto al valore dell'appalto. Il principio di trasparenza comporta, inoltre, che la scelta dell'affidatario debba essere resa nota: occorre, quindi, pubblicare l'esito della selezione. Per quanto riguarda lo svolgimento della gara informale, essendo il valore di riferimento inferiore alla soglia comunitaria, risulta applicabile l'articolo 122, comma 6, lett. d) del Codice, il quale stabilisce che, per le procedure negoziate senza previa pubblicazione di bando, il termine per la ricezione delle offerte viene stabilito dalle stazioni appaltanti nel rispetto del comma 1 dell'articolo 70 (secondo cui le stazioni appaltanti, nel fissare i termini
per la ricezione delle offerte e delle domande di partecipazione, tengono conto della complessità della prestazione oggetto del contratto e del tempo ordinariamente necessario per preparare le offerte) termine che, ove non vi siano specifiche ragioni di urgenza, non può essere inferiore a dieci giorni dalla data di invio dell'invito. Peraltro è opportuno rilevare come la gara informale, proprio perché procedura selettiva organizzata nel 123
rispetto dei principi dell'ordinamento comunitario, debba essere sviluppata seguendo gli standard operativi comuni per lo svolgimento delle operazioni di gara". Ricordiamo infine una sentenza del Consiglio di Stato dello scorso ottobre, con la quale si stabilisce che anche per il cottimo fiduciario le operazioni di gara (ovvero le sedute in cui si aprono le offerte e si sceglie l'aggiudicatario) devono essere aperte al pubblico.
production
Produzione
Tecnologia Mapei per i sottofondi di superfici sportive in erba artificiale L’ultimo decennio ha visto un incremento significativo nell’uso dei manti in erba artificiale. Mapei offre oggi un sistema completo di prodotti in grado di contribuire all'elevato standard qualitativo di realizzazione delle nuove strutture sportive a partire dal consolidamento del sottofondo, all'operazione di incollaggio dell'erba sintetica fino alla fase di aggiunta dell'intaso di stabilizzazione. In particolare, la ricerca Mapei ha messo a punto Mapesoil 100, un agente stabilizzante in polvere fibrorinforzato ad azione idraulica i cui principali campi di applicazione sono: la realizzazione di sottofondi di superfici sportive in erba sintetica, il consolidamento e stabilizzazione di sottofondi esistenti (es. campi da tennis in terra rossa), il riciclaggio a freddo di sottofondi realizzati con conglomerato bituminoso, etc. La miscelazione di Mapesoil 100 con il terreno esistente permette, attraverso l'azione di consolidamento, di modificare e migliorare le proprietà fisicomeccaniche del materiale oggetto del trattamento di stabilizzazione (lavorabilità, capacità portante, durabilità, resistenza
all'erosione). Il sottofondo così realizzato contribuisce inoltre a migliorare l'efficacia del sistema di drenaggio orizzontale del campo in erba artificiale e soddisfa i requisiti del regolamento 2011 LND. La gamma di prodotti dedicati alla realizzazione di superfici sportive in erba artificiale è completata dagli adesivi poliuretanici Ultrabond Turf PU 1K e Ultrabond Turf Pu 2K per l'incollaggio del manto sintetico. Ultrabond Turf 1K è un adesivo poliuretanico monocomponente pronto all'uso, igroindurente e di facile applicazione, anche in condizioni di temperatura rigida. Il prodotto è esente da solventi e presenta una contenuta espansione, mantenendo dunque la planarità del telo dopo la posa. Ultrabond Turf PU 2K è invece un adesivo poliuretanico bicomponente, esente da acqua e da solventi, costituito da una
parte a consistenza di pasta e da un induritore a consistenza di liquido fluido. Miscelando accuratamente i due componenti si ottiene una pasta di colore uniforme, facilmente applicabile e con un'ottima tenuta di riga. Ultrabond Turf 1K ed Ultrabond Turf 2K, in combinazione con l'utilizzo di Mapesoil 100 per il sottofondo, permettono la realizzazione di sistemi idonei all'omologazione FIFA. Mapei technology for artificial turf sports surfaces sub-layers The last ten years have witnessed a significant increase in the use of artificial turf for playing surfaces. Today, Mapei offers a full range of products that are abletocontributetothehigh quality standards specified for new sporting facilities, i.e., products designed to strengthen the sub-layer, secure the artificial grass cover to the surface, sta-
bilise the infill. In particular, Mapei's R&D staff has finetuned Mapesoil 100, a hydraulic action, fibre-reinforced stabilising agent in powder form, whose primary applications include: the construction of sub-layers for artificial turf playing surfaces, the strengthening and stabilising of existing sub-layers (e.g., red earth tennis courts), cold in-place recycling of sublayers made from bituminous materials, etc. Mixing Mapesoil 100 with the existing soil achieves a strengthening action that modifies and improves the physical-mechanical properties of the material to be stabilised (workability, bearing capacity, durability, erosionproofing): The sub-layer produced in this manner also helps to enhance the efficacy of the horizontal drainage systems used in artificial turf playing fields, and is fully in keeping with the provisions of the 2011 LND regulations.
Nelle immagini, il campo di allenamento dell’U.C. Albinoleffe In the pictures the training field of U.C. Albinoleffe
The range of products devoted to the creation of artificial turf sports fields includes polyurethanebased adhesives, Ultrabond Turf PU 1K and Ultrabond Turf PU 2K, used to glue the synthetic surface in place. Ultrabond Turf PU 1K is a one-component polyurethane-based, moisturecuring adhesive, ready for immediate use and easily applied in any condition, including very cold temperatures. It is solventfree and ensures minimal expansion after setting, so as not to alter the planar alignment of the sports surfaces. Ultrabond Turf PU 2K is a bi-component polyurethane-based adhesive, free from water and solvents, and consisting of a component having a paste-like consistency and a hardening fluid. When mixed together, these two components turn into an evenly coloured paste that is very easy to apply and enables the lines to retain their straight alignment. The systems created through a combined use of Ultrabond Turf 1K, Ultrabond Turf 2K and Mapesoil 100 for the sublayer are eligible for homologation by FIFA.
Notizie Impiantistica sportiva: un premio alla Provincia di Potenza ll Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha ricevuto il premio "Ing. E. Riviello", che ogni anno viene assegnato ad amministratori locali che si distinguono per la costruzione di impianti spor tivi. "È un premio che mi inorgoglisce - ha affermato - perché è intitolato ad un uomo, Eugenio Riviello, che si è distinto per l'impegno nel Coni, dove ha ricoper to l'impor tante carica di presidente della Commissione ser vizio impianti spor tivi. A metà mandato, inoltre, il riconoscimento del Coni non va soltanto alla mia persona, ma premia un lavoro di squadra realizzato nel campo dello spor t da tutta l'amministrazione, grazie all'attività dell'assessore
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Nicola Figliuolo, dei dirigenti e degli uffici". "Un lavoro grazie al quale ha continuato Lacorazza stiamo por tando avanti, tra riqualificazioni e nuove strutture, un ar ticolato programma di miglioramento delle palestre scolastiche che vede, tra quelli ultimati e quelli in corso di realizzazione, 12 inter venti per circa 5 milioni di euro. Le palestre di proprietà dell'Ente, inoltre sono fruibili, nel rispetto di uno specifico regolamento, da una sessantina di associazioni di promozione spor tiva, favorendo una visione della scuola come centro di aggregazione, culturale, sociale e civile e dando in tal modo nuove oppor tunità agli studenti e a tutte le comunità. Ciò si aggancia all'impor tante investimento per il rifacimento
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dell'impiantistica spor tiva minore e dei luoghi di aggregazione giovanile con un programma da oltre 2 milioni di euro per la realizzazione di 84 interventi, di cui oltre la metà sono stati completati e i relativi impianti già utilizzati, anche dalle associazioni spor tive, con un for te incremento dello spor t sul territorio". Concorso di idee per lo stadio Filadelfia di Torino La Fondazione Stadio Filadelfia ha indetto un concorso di idee per acquisire una proposta ideativi volta a ricostruire l'impianto spor tivo di via Filadelfia a Torino. La proposta dovrà proporre l'elaborazione di due campi di dimensioni regolamentari Uefa in erba, la creazione di spalti su tutto il perimetro, l'ideazine di una tribuna
storica che rappresenti una riproduzione fedele dell'originale, coper ta, l'individuazione di spazi idonei a realizzare una sala stampa, un museo storico dedicato al Torino Calcio, sedi della Fondazione e del Torino FC e una foresteria per i ragazzi delle giovanili del Torino FC. Al primo classificato andranno 5 mila euro, al secondo 3 mila e 500 euro e al terzo mille e 500 euro. Una competizione internazionale per il molo di St. Petersburg, Florida St. Petersburg ha indetto una competizione internazionale per dare un nuovo volto al paesaggio del molo. Tre sono i finalisti del concorso, esposti presso il Museum of Histor y di St. Petersburg. Oggetto del concorso è la zona del mo-
news Il molo di St. Petersburg (Florida), com'è oggi e due immagini di uno dei tre progetti finalisti. (Courtesy of West8)
lo, dalla riva occidentale fino a Tampa Bay: la finalità è ottenere un progetto pratico e sostenibile sia dal punto di vista ambientale che monetario, quindi abbordabile dal punto di vista del budget e flessibile per utilizzi differenziati. Si creerà una nuova icona per la città come destinazione turistica,
per visitatori e cittadini, integrando la zona del molo nel tessuto del sistema del parco cittadino, fronte mare. Nella prima fase sono stati invitati dei gruppi di progettazione qualificati, tre dei quali hanno proseguito verso la seconda fase: ciascun gruppo ha ricevuto una
ricompensa di 50 mila dollari, ma solo uno sarà selezionato per por tare a compimento il progetto vincitore. Uno dei tre progetti selezionati, quello dello studio West8 (nelle foto), si occupa di prendere gli elementi migliori dell'esistente amplificandoli in quattro
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Notizie caratteristiche principali capaci di estendere la città "verso l'orizzonte": il vivace aspetto culturale, la marina, dove il pubblico possa affacciarsi sull'acqua, un'area protetta che preser vi lagune di mangrovie e prati marini, dove coesistano pellicani e persone e infine la par te finale del molo, verso Tampa Bay. La struttura sarà scultorea e robusta, capace di traspor tare il fronte del por to verso il prossimo secolo in modo inimitabile. I Giochi olimpici di Londra sempre più eco-sostenibili Otto ambasciatori speciali sono stati nominati "ambasciatori sostenibili", incaricati di focalizzare l'attenzione dei media e della gente sull'impor tanza della sostenibilità dei Giochi
Notizie Olimpici. Durante la loro visita al parco olimpico hanno avuto occasione di visitare le strutture spor tive già realizzate e di parlare con i gruppi di lavoro, all'opera sui vari progetti. La Commissione organizzatrice dei Giochi, LOGOC (London Olympic and Paralympic Games Organising Committee) ha ricevuto la cer tificazione British Standard 8901, specifica per l'organizzazione di eventi sostenibili. Tutta l'organizzazione dei Giochi sarà progettata e realizzata dal punto di vista della sostenibilità ambientale, dalla cerimonia della consegna delle medaglie alla gestione dei villaggi degli atleti. I Giochi di Londra sono nati propriamente con una missione ecosostenibile, a par tire dalla costruzione degli impianti spor tivi:
news Vedute aeree attuali dell'area dei Giochi Olimpici di Londra.
riutilizzare, dove possibile, strutture già esistenti; realizzare strutture permanenti solo nel caso in cui si possano sfruttare a lungo termine, anche dopo i Giochi; realizzare invece strutture movibili e temporanee in tutti gli altri casi. Work in progress dei Giochi Olimpici di Londra Le ultime immagini rilasciate dalla London Organising Committee of
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the Olympic and Paralympic Games LOGOC mostrano il grande complesso olimpico terminato al 90 per cento. A sei mesi dall'inizio ufficiale dei Giochi - che avranno luogo a Londra a par tire dal 27 luglio 2012 - sono state fissate una serie di scadenze verso il rush finale: a gennaio avrà luogo il test event di ginnastica nella Greenwich Arena, a febbraio il test event al Velodromo, a mar-
zo i campionati britannici di nuoto presso l'Aquatics Centre, ad aprile i test event di rugby su sedia a rotelle alla Basketball Arena e le qualificazioni per il nuoto sincronizzato all'Aquatics Centre. Seguiranno a maggio il test event di atletica all'Olympic Stadium e quello di hockey all'Olympic Park. Il 20 luglio la torcia olimpica arriverà a Londra e darà il via a una serie di eventi
che por teranno alla cerimonia inaugurale del 27 luglio, con l'inizio dei Giochi Olimpici veri e propri. Firenze fa il bilancio dello sport 2011 Quasi 6 milioni di euro di lavori completati o in via di conclusione, due milioni di euro di inter venti finanziati (lavori in corso o in fase di gara), 790 mila da finanziare attraverso alienazioni, progetti esecutivi approvati per 1.185 mila euro. Questo il bilancio 2011 (relativamente alla par te impiantistica) dello spor t fiorentino presentato dal vicesindaco Dario Nardella che ha annunciato progetti per 2.500 mila euro per il 2012. "L'anno che ci lasciamo alle spalle - ha sottolineato il vicesindaco Nardella - è stato par ticolarmente ricco per lo spor t fiorentino, tanto che ci è valso il titolo di città europea dello spor t per il 2012". Nel dettaglio gli inter venti più significativi hanno riguardato la realizzazione della palazzina spogliatoi e ser vizi all'Assi Giglio Rosso (che grazie agli accorgimenti utilizzati per minimizzare il fabbisogno di combustile e ridurre le emissioni di CO2 nell'ambiente, hanno consentito a Firenze di ottenere il diploma di Comune vir tuoso nell'ambito di Klimaenergy
2011), quella per la Canottieri Firenze nell'ex area di defangazione dell'acquedotto all'Albereta, il restyling complessivo alla Canottieri Comunali, la manutenzione della piscina Costoli, il nuovo campo da rugby e football americano a San Bar tolo a Cintoia, il risanamento della palestra di Santa Maria Novella, la metanizzazione e illuminazione al campo del Nuovo Pignone (questi tre ultimi in via di ultimazione). A questi vanno aggiunti alcuni impor tanti inter venti a cura di società spor tive come il completamento del centro spor tivo della Fiorentina ai campini, la realizzazione dell'impianto fotovoltaico sulla coper tura del PalaCoverciano e la ristrutturazione di alcuni locali all'Affrico. Molti i progetti approvati o in corso di completamento: sarà inaugurata la nuova area nel parco dell'Anconella per il canottaggio, la ristrutturata palestra di Santa Maria Novella e il nuovo campo da rugby e football americano a San Bar tolo a Cintoia. Le altre realizzazioni riguarderanno tra gli altri lo stadio Franchi, il palazzetto di San Marcellino, il pattinaggio al Galluzzo e inter venti su diversi campi di calcio, oltre a manutenzioni su numerosi impianti cittadini. Infine i progetti: dal campo per il 129
Notizie
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rugby all'Iti al rifacimento La struttura di arredo urbano chiamata Sun-Catcher, disegnata dallo studio Dee della coper tura della pisci- Dee Morrison per la città di Clearwater (FL). (Courtesy DeeDee Morrison Studio) na Costoli, dalla tribuna coper ta per il campo di calcio "Nannotti" a Rifredi al restauro dello sferisterio delle Cascine. Arredo urbano di qualità a Clearwater Illuminare la strada con l'energia solare anche durante la notte: questa la funzione di Sun-Catcher, la scultura solare realizzata dallo studio DeeDee Morrison e installata in Florida. Un esempio eccellente dell'energia rinnovabile applicata all'arredo urbano. Il designer DeeDee Morrison e il suo staff hanno realizzato una vera e propria scultura "illuminante" che fa par te del "Sculpture360 ar t program", un programma organizzato dal Comune e destinato a ridisegnare il paesaggio urbano
attraverso le energie rinnovabili. Il progetto ar tistico Sun-Catcher è una per fetta rappresentazione di questo impegno: alta più di quattro metri, questa scultura è composta da una struttura in alluminio riciclato, lastre di Lucite (un par ticolare tipo di plexiglass) color giallo, come il sole, e pannelli fotovoltaici installati sulla coper tura. Sun-Catcher è
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un valido elemento di arredo urbano che consente di illuminare facilmente e a costo zero lo spazio pubblico nel quale è collocato. Posizionato lontano dai palazzi, evita problemi di ombreggiamento: i pannelli solari si caricano di energia durante tutte le ore del giorno, per fornire elettricità la notte. Sun-Catcher è una soluzione alternativa per valorizzare la città,
produrre energia pulita ed illuminare spazi urbani. Concorso di idee per piazza Don Ghitti a Pianico (Bg) C'è tempo fino a marzo 2012 per sottoporre gli elaborati di progetto (iscrizione entro gennaio) relativi al concorso di idee per la progettazione della nuova piazza Don Ghitti, a Pianico, comune in provincia di Bergamo.
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L'obiettivo del concorso è raccogliere idee per progettare elementi formali e funzionali, in grado di valorizzare lo spazio esistente. Le proposte dovranno tendere a migliorare l'area esistente, inserendo parcheggi, aree verdi, aree pedonali e percorsi pedonali, progettando la viabilità, elementi di arredo urbano e di illuminazione. Il costo massimo per l'inter vento non dovrà superare i 250 mila euro. Al concorso sono ammessi architetti, urbanisti, ingegneri e geometri. I premi vanno dai 1000 euro del primo classificato ai 250 del terzo. Ferentillo riqualifica il centro sportivo Il comune di Ferentillo (Tr) ha indetto un concorso di
idee in forma anonima, per raccogliere una serie di linee guida e soluzioni architettoniche capaci di suggerire come valorizzare in senso polifunzionale lo spazio della palestra per arrampicata (Ferentillo Climbing) e gli spazi circostanti, con nuove attrezzature spor tive. Le idee e le proposte progettuali dovrebbero servire al comune per incentivare trasformazioni future: possono par tecipare studenti e laureati delle facoltà di architettura, ingegneria, design e accademia, con età inferiore ai 39 anni. Da presentare 4 tavole in formato A3 e una relazione di 3 pagine, il tutto anche in formato digitale. Ad aprile saranno premiati i primi tre classificati con premi che vanno dai 600 euro del primo classificato ai 100 del terzo.
A Caraglio si progetta una nuova scuola con palestra Concorso di progettazione per il comune in provincia di Cuneo, in due gradi: con il primo grado verranno valutate proposte di idee, da selezionare senza graduatorie di merito né premi; al secondo grado del concorso saranno ammessi 10 concorrenti tra i partecipanti al primo grado. Il progetto ha come oggetto un polo scolastico che comprenda 10 sezioni di scuola materna, 22 classi di scuola elementare, 15 classi di scuola media, 2 palestre, cucina centralizzata per un importo complessivo massimo dei lavori di 19 milioni di euro. Chi passerà al secondo grado dovrà predisporre e presentare un progetto preliminare relativo al primo lotto che comprende scuola materna e cucina centralizzata, per
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Notizie un importo massimo dei lavori previsti di 3.730 mila euro. Vengono richiesti una relazione descrittiva in formato A4 che preveda il calcolo del fabbisogno energetico dell'intera struttura e metodi di approvvigionamento "alternativi" (energia solare, fotovoltaica, geotermica,..), massimo 5 tavole in formato UniA1 (planimetrie, profili, particolari, schizzi, …), uno studio di fattibilità economica. La scadenza è il 30 aprile: al primo classificato andranno 14.500 euro, al secondo 6.600 euro, al terzo 4 mila euro. Domande da inviare a Comune di Caraglio, piazza Giolitti 5, 12023 Caraglio Cn; per info: Geom Graziano Viale 0171617722, Geom. Paolo Ferrione 0171-617713, lavoripubblici@comune.car aglio.cn.it
Idee, progetti, appalti, lavori da e per le pubbliche amministrazioni
a cura di Pietro Chianchiano e Sabina Orrico
Villanova Mondovì (Cn): è stato approvato il progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura degli spogliatoi del campo sportivo di Branzola. Il progetto è della società Sicurtecnica di Mondovì: l'importo tota-
le di spesa ammonta a 38 mila euro, che dovrebbe essere coperta in circa 10 anni, grazie alla vendita dell'energia prodotta e agli incentivi. Una volta passati 10 anni, si stima che gli introiti annui per il comune si aggire-
ranno sui 3 mila euro. L'impianto sarà pronto per l'estate 2012. Rovigo: 180 mila euro. È la somma stanziata dalla regione Veneto per le nuove generazioni. Sarà impiegata per completare il centro
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parrocchiale di Occhiobello, che ospiterà le associazioni di volontariato del territorio, e per mettere a norma la scuola media Mozart e l'asilo nido Bramante di Rovigo. Infine, circa 25 mila euro saranno utilizzati per il campo da ten-
nis degli impianti sportivi di Volto a Rosolina. Cesena: il centro sportivo di San Vittore è stato di recente intitolato a Sanzio Benedetti. L'evento è stato organizzato dall'assessorato ai lavori pubblici
regioni, province, comuni in collaborazione con la polisportiva San Vittore, a tre anni dalla scomparsa dell'assessore allo sport e ai lavori pubblici, che con il suo lavoro ha dato un
contributo decisivo allo sviluppo delle strutture e delle società sportive di quartiere, Sassari: la nuova tensostruttura realizzata
from municipalities
in via Sensori, nel quar tiere di Monte Rosello, potrà ospitare attività spor tive e culturali. È stata inaugurata al termine di un doppio ciclo di lavori,
costati 300 mila euro, che hanno consentito di realizzare la struttura e di installare le attrezzature. Il campo è coper to da una struttura metallica
Sassari, la nuova tensostruttura di via Sensori.
con sei arcate reticolari di forma semicircolare. Il telone di coper tura è in tessuto di poliestere bianco e verde; l'altezza massima utile è di 9 metri. La pavimentazione dei campi è in pvc azzurro e legno, con tracciatura per il campo da basket e pallavolo; sono stati installati canestri e reti per pallavolo e basket e una tribuna in muratura, a tre file. Sassari: a corredo dell'impianto spor tivo di via Madre Teresa di Calcutta, in quar tiere di Latte Dolce, è stata realizzata una club house con uffici, ser vizi, biglietteria e impianti. I lavori sono iniziati nel 2009 e terminati a inizio 2011, e hanno consentito di realizzare anche un campo da calciotto in erba ar tificiale, con recinzione. L'ultima par te dei lavori ha previsto la sistemazione degli impianti elettrico e idrico, delle recinzioni e delle cancellate di separazione tra pubblico e atleti.
Sassari, la club house dell'impianto sportivo di via Madre Teresa di Calcutta.
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Sassari, il campetto di via Baldedda.
bile. I lavori di adeguamento hanno riguardato gli infissi interni ed esterni, che sono stati sostituiti; la nuova area di delimitazione tra i giocatori e il pubblico; i
servizi igienici per gli spettatori; gli impianti di insonorizzazione, che sono stati dotati di apposita rete di protezione e le pareti, che sono state ritinteggiate. Infi-
Sassari: il centro giovanile Poliss di via Baldedda ha un nuovo campetto polifunzionale in erba sintetica. L'impianto, realizzato con un investimento di circa 20 mila euro, è dotato di pavimentazione tipo VG220 GRIP, con intaso in sabbia, di dimensioni totali 42x21 metri, con fori di drenaggio, plinti per i pali da volley e bussole per il fissaggio delle porte da calcetto. Sono stati anche effettuati i tracciamenti per calcetto e volley. Il campo del centro Poliss ha una recinzione in rete metallica, con cancelli di accesso. Gaiole In Chianti (Si): è stata inaugurata una moderna struttura sportiva, a servizio delle scuole e della comunità. La palestra comunale è infatti stata oggetto di importanti lavori di ristrutturazione e oggi può vantare un impianto di riscaldamento a pavimento con pannelli radianti, a basso consumo energetico, e una nuova pavimentazione in pvc, che offrirà maggior comfort ed elasticità per lo svolgimento di tutte le attività ginniche. È stata acquistata anche un'attrezzatura per il basket, da usare anche per il minibasket, con struttura pieghevole e facilmente sposta-
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Gaiole in Chianti, la rinnovata palestra comunale.
regioni, province, comuni ne, i lavori hanno interessato anche l'ingresso adibito al pubblico, con il rifacimento del marciapiede e del giardinetto antistante.
Gaiole in Chianti (Si): è stato inaugurato prima di Natale il nuovo spazio ludico attrezzato con giochi e un pergolato. L'area adibita a giardino pubblico, adiacen-
from municipalities
te gli impianti sportivi, è stata attrezzata con un gioco "funivia" per i ragazzi e con giochi a molla per i bambini. Tutte le strutture, inoltre, sono state messe in sicurez-
za con tappeti antitrauma in erba. Nella restante parte del giardino, poi, sono state posizionate panchine e cestini. Per offrire un riparo a tutti i frequentatori
Melfi, inaugurazione della palestra dell'ITCG Gasparrini. (foto © Provincia di Potenza)
degli spazi, inoltre, è stato realizzato un pergolato in legno, con piante rampicanti di gelsomino ed edera così che, anche durante i mesi estivi, il giardino possa essere utilizzato. Sotto la struttura sono stati inseriti anche alcuni giochi che rievocano l'ambiente familiare di una casa come una cucina, un piccolo salotto in midollino, tavoli da pic nic e tavoli plurigioco. Melfi (Pz): è stata inaugurata la rinnovata palestra dell'ITCG Gasparrini, dopo i lavori di ristrutturazione por tati avanti dalla Provincia di Potenza. L'inaugurazione por ta alla conclusione dei lavori che hanno interessato l'intera struttura scolastica, con un investimento complessivo di 1 milione e 300 mila euro. "La nuova struttura - ha affermato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza - è un pezzo impor tante del programma "Scuole ecologiche in scuole sicure", che per un impor to complessivo di 60 milioni di euro garantisce sicurezza e sostenibilità alle scuole del territorio e che per la Cittadella dei Saperi di Melfi prevede un investimen-
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to di circa 7 milioni di euro". "La cittadella dei saperi di Melfi - ha aggiunto l'assessore alla Cultura Francesco Pietrantuono - vuole essere un'area vivibile e fruibile e rappresenta un simbolo della sintesi fra conoscenza, modernità, sicurezza ed ecologia che può aiutarci ad uscire dalla crisi e a costruire il futuro di questa regione. Il polo è infatti la dimostrazione che la rivoluzione energetica può iniziare dalle scuole, perché gli studenti di oggi, ovvero gli adulti del domani, devono interiorizzare anche attraverso contesti educativi adeguati la sfida della green economy e dell'energia prodotta dalle rinnovabili".
ria degli avvenimenti che hanno contraddistinto la storia recente di questa città: la lotta alla mafia". Sarà uno spazio verde di ben sette ettari, partico-
Palermo, progetto del Parco Uditore.
Palermo: apre al pubblico il fondo Uditore, che ospiterà il Parco Urbano della Memoria e della legalità. Tra le attività previste vi è la promozione di patti di gemellaggio con altri parchi urbani per sviluppare attività comuni, soprattutto a supporto di quelle che saranno necessarie per la fondazione del Museo della memoria e della legalità, che avrà sede qui. Un ambizioso progetto che, come ha affermato l'assessore Regionale per l'Economia, Gaetano Armao, " vuole rendere ai palermitani questo splendido parco posto nel cuore della città. La particolarità del sito consentirà di dotare Palermo di un luogo dove fare memo-
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larmente indirizzato ai bambini, con attrezzate aree gioco e mini impianti eolici sperimentali, come educazione al sostegno ambientale.
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Direttore responsabile / editor Maria Carbone Direttore / director Bruno Grillini Grafica e impaginazione / graphic design Studio TS - Fabio Passoni Hanno collaborato / contributors Carlotta Bui, Maria Carbone, Pasquale Cassalia, Pietro Chianchiano, Tommaso Empler, Bruno Grillini, Peter Kia, Cesare Lino, Stefano Longhi, Sabina Orrico, Sandro Rizzoni, Mary Kate Russo, Nicoletta Salvatori, Angelo Seneci, Erminio Sinigaglia, Joseph Wolfe. Fotografie / photos Archivio Tsport / Tsport archive Sergio Foroni - Bruno Grillini
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Mappa dei Fornitori Schede tecniche Tsport, solo CD (iva 21% inclusa) Fascicolo “Sistemi di copertura” (pagine 84) Fascicolo Listino prezzi a corpo per impianti sportivi outdoor Fascicolo “Palestre scolastiche”(pagine 200) Fascicolo “Le piscine per l’idroterapia”(pagine 128) Spese di spedizione (escluso abbonamento)
Euro 11,88 Euro 125,00 Euro 35,00 Euro 18,00 Euro 48,00 Euro 40,00 Euro 15,00 _____________
Totale
Euro ______________________
inclusa abbonamento
Euro 106,50 Euro 30,00 Euro 15,50 Euro 41,00 Euro 34,00 Euro 15,00 ____________
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