Tsport n°285 - versione completa

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T S P O R T

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impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano

M A G G I O G I U G N O 2 0 1 2

anno XXXVII - MAGGIO GIUGNO 2012 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n째 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 11,85

ISSN 1121-6913

international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing

with english abstract





sommario contents

ANNO/YEAR XXXVII - MAGGIO-GIUGNO / MAY-JUNE 2012

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Bruno Grillini Opinione / Conferenze di servizi Opinion / Service Conferences

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Sandro Rubicondi Palestra e piscina a Bosco Chiesanuova / La palestra sopra la piscina

(arch. Giancarlo Bragantini)

Gymnasium and swimming pool in Bosco Chiesanuova / Gymnasium with a swimming pool on the floor below

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Joseph Wolfe Stadio di calcio e atletica a Cluj / Lo stadio (quasi) trasparente

(Dico Si Tiganas)

Soccer and athletics stadium at Cluji / The transparent Stadium

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Maria Carbone Centro natatorio a Barbate / Luci e ombre con sabbia

(Eddea)

Swimming centre at Barbate / Lights and shadows with sand

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Mary Kate Russo Centro sportivo a Vittuone / Due gusci e un prato artificiale

(ing. Ezio Rosa)

Sports centre in Vittuone / Two shells and a synthetic pitch

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Carlotta Bui Sede sportiva direzionale a Collecchio / La nuova sede del Parma Football Club

(Studio Artecnica)

Sports offices in Collecchio / The new home of Parma Football Club

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Pietro Chianchiano Piscina scoperta a Trapani / Un'immagine ludica intorno alla vasca olimpionica

(archh. G. Renato Caliò, G. Bonfiglio)

Outdoor swimming pool in Trapani / A playful image for the Olympic-size pool

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Bea Rispoli Palestra polivalente a Lonato / Semplice, classica, multifunzionale

(arch. Giulio Sigurtà, geom. Matteo Sigurtà)

Multipurpose gym in Lonato / Simple, traditional, multipurpose

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Presa diretta / Top gear Dal sintetico al naturale e ritorno. Se la Vecchia Signora ritorna a Bardonecchia… From synthetic to natural turf and so on. Just in case the "Old Lady" returns to Bardonecchia… - a cura di/by

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Tommaso Empler Progettare l’accessibilità / Percorsi accessibili ai disabili visivi - prima parte Planning accessibility / Affording access to the visually disabled - first part

Bruno Marabotto



sommario contents

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Erminio Sinigaglia Tecnica / Interello, il punto dopo il rifacimento Technics / Interello, taking stock after returfing

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Stefano Longhi Impianti etici / impianti sostenibili Chiare fresche dolci acque

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a cura di/by Bruno Grillini

80 MSC Divina e Costa Fascinosa: a maggio il battesimo di due ammiraglie MSC Divina and Costa Fascinosa: two flagships to be launched in May

83 Notizie 84 Magra 2011, un'alluvione 86 Marina Chiara: verso il riassetto della nautica nel basso Magra - Marina Chiara: new sailing arrangements in the lower Magra area

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Tscuola a cura di/by Pasquale Cassalia Non solo pallone, un fiume di ragazzi attraversa l'Italia per promuovere i valori del calcio / More than just football: an endless stream of young people promotes the values of the beautiful game across Italy

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L’appalto pubblico / Istruzioni per l’uso a cura di/by B.G. Patto di stabilità (col diavolo?)

Sandro Rizzoni Sport e autonomie locali Servizi pubblici locali: poche ma salienti novità Produzione / Production - a cura di/by M.C. Notizie / News - a cura di/by C.F. Regioni province comuni / From the municipalities - a cura di/by Pietro Chianchiano, Sabina Orrico Schede tecniche / Technical cards Legislazione europea: 8.4 - Risoluzioni

Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 – 20162 Milano Tel. (+39) 026 438 282 - 026 6107 116 fax (+39) 026 4749 554 www.tsport.it E-mail: info@tsport.it

In copertina / Cover: Vittuone: centro sportivo / sports centre Trapani: piscina scoperta / outdoor swimming pool Viareggio: yacht in Darsena


opinione Conferenze di servizi Service Conferences Fin dal numero 214 di Tsport (luglio-agosto 2000) siamo stati dalla parte dell'Autodromo - lo storico autodromo di Monza - nella querelle che vede periodicamente l'un contro l'altro i difensori del circuito e i detrattori di quella che viene vista come un'intrusione nell'oasi di verde del Parco: questo perché il circuito è lì dal 1922, è un'attività consolidata da quasi un secolo, è nota in tutto il mondo, e così via. Ma da qui ad avallare la costruzione di un impianto di distribuzione carburanti, previo il taglio di alcuni alberi secolari del Parco, da parte dell'ente gestore dell'Autodromo, c'è una bella differenza. E il caso esemplare consiste nel "come" ci si è arrivati. In Italia abbiamo l'istituto della "Conferenza di servizi", attraverso la quale tutti gli enti preposti ad esprimere un parere o a dare un'autorizzazione su un dato intervento possono confrontarsi ed emettere un verdetto unico: ottima strada per semplificare le macchinose procedure burocratiche. Ebbene, tutti - dicasi tutti - gli enti chiamati ad esprimersi su tale intervento (in primis i Comuni interessati, il Parco, la Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici) espressero, a suo tempo, parere contrario. Ma la legge prevede che: "Se il motivato dissenso è espresso da un'amministrazione preposta alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla tutela della salute e della pubblica incolumità, la decisione è rimessa dall'amministrazione procedente, entro dieci giorni: a) al Consiglio dei ministri…" (articolo 15-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241). In questo caso, il Consiglio dei Ministri ha dato il consenso, a dispetto di tutti gli altri pareri contrari, compreso quello dell'opinione pubblica: gli alberi sono già stati tagliati. Ed ecco perché ne parliamo qui. Lo scorso 11 aprile sono stati approvati, in Commissione Cultura del Parlamento, alcuni emendamenti al famoso disegno di legge intitolato": "Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi…". Con uno di questi emendamenti, l'iter per la "Individuazione di aree per la realizzazione di nuovi impianti sportivi o di nuovi complessi multifunzionali" viene modificato, prevedendo - fra le altre cose - che in luogo dell'"Accordo di programma" (strumento che contempla il "consenso unanime del presidente della regione, del presidente della provincia, dei sindaci e delle altre amministrazioni interessate") venga adottata la "Conferenza di servizi". Confrontate con il primo esempio e fate "due più due", ricordando che la proposta di legge parla sì di stadi ma abbinati a "una o più strutture funzionali alla fruibilità e alla valorizzazione del complesso medesimo, per consentire la sostenibilità economica dell'investimento". Intanto, non lamentiamoci che la "legge sugli stadi" faccia fatica ad andare avanti; ci piacerebbe, comunque, che le ragioni dello sport non continuassero ad essere puro pretesto per violare le regole di buon governo del territorio. Bruno Grillini

Ever since Tsport's issue no. 214 (July-August 2000) we have sided with the "Autodromo" - the historic racetrack in Monza - in the querelle that sees the defenders of the circuit periodically at war with the detractors who claim the facility is an extraneous body impinging on the green oasis of the Park, our stance being motivated by the consideration that the circuit has been there since 1922, has been a wellestablished activity for nearly a century, is known the world over, etc. But it's a long way from defending the circuit to thinking it would be a good idea to let the racetrack handling company go on and construct a fuel distribution system in the middle of the Park after making room for it by cutting down a number of centuries old trees. And the exemplary case is "how" we got to this point. In Italy we have an institution, known as "Service Conference", through which all the organisations responsible for expressing an opinion or granting an authorisation regarding a project may exchange opinions and issue a single verdict - an excellent way to circumvent lengthy and intricate bureaucratic procedures. In short, all the organisations called upon to voice an opinion on this project expressed a negative view at the time (all of them, none excluded, and in particular, the Municipalities concerned, the Park, and the Superintendence for Environmental and Architectural Assets). But the law recites: "If a motivated denial is expressed by an administration responsible for the protection of the environment, the landscape and the territory, the historical-artistic heritage or the protection of people's health and safety, the office in charge shall remit the decision, within ten days, to a) the Council of Ministers…" (article 15quater of law no. 241 of 7 August 1990). In this particular case, the Council of Ministers gave their assent, notwithstanding all the other opinions, including public opinion, and the trees have already been cut down. This is the reason why we bring up this topic. On April 11, the Culture Commission of the Parliament approved a number of amendments to the well-known law proposal entitled: "Provisions to promote the construction and remodelling of sporting facilities and stadiums…". One of these amendments modifies the procedure for the "Identification of areas for the construction of new sporting facilities or new multifunctional complexes" and - among other things - requires that the "Program Agreement" (i.e., a "unanimous agreement between the president of the region, the president of the province, the mayors and the other administrations concerned") be replaced by the "Service Conference". Compare this with the first example and draw the logical conclusion, keeping in mind that while the law proposal does concern stadiums, it refers to stadiums annexed to "one or more structures functional to the usability and value enhancement of the complex itself, to provide for the economic sustainability of the investment". In the meantime, why should we complain that the "law on stadiums" is taking so long to be approved? In any case, we would be content if the reasons of sport were no longer used as a mere pretext to violate the rules of good land management.

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palestra e piscina a Bosco Chiesanuova (Verona)

La palestra sopra la piscina

Il prospetto posteriore dell'edificio.

oppia funzione per questo intervento polifunzionale, pensato per un centro scolastico che viene realizzato successivamente, ma in primo luogo come punto di riferimento sportivo e ricreativo.

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La destinazione e la localizzazione del centro polifunzionale turistico sportivo - ricreativo, facente parte di un futuro nuovo complesso scolastico di cui sarà parte integrante, derivano principalmente da

una scelta di carattere ambientale e morfologico, trattandosi di un sito facilmente accessibile da ogni parte del Comune, sufficientemente pianeggiante e inserito in un contesto urbanistico e sociale tale da garantire a tutti - alunni e non - le migliori condizioni ambientali e, compatibilmente con la preminente attività didattica della scuola, da consentire la fruibilità dei servizi scolastici educativi, culturali e sportivi da parte della comunità.

All'interno del nuovo complesso gli spazi per l'educazione fisica e sportiva sono stati posizionati nel corpo palestra - piscina direttamente collegato con il futuro edificio scolastico attraverso percorsi interni, con servizi e spogliatoi pertinenziali. Le dimensioni e le caratteristiche dello spazio palestra, ubicata al piano terra, sono tali da poter contenere un campo regolamentare di pallacanestro secondo le norme CONI - FIB. Al piano 17

Rear elevation of the building.

seminterrato è ubicata una piscina, in grado di ospitare manifestazioni omologabili, più una vasca per acquagym. Locali accessori e di servizio consentono un uso completo della struttura. La loro ubicazione garantisce un facile e controllato uso anche da parte della comunità extrascolastica. Infatti la sua relazione con il futuro organismo scolastico è tale da consentire un accesso praticamente indipendente, anche in previsione di uso in periodo non scolastico e


Sezioni longitudinale e trasversale. Sotto, particolari dell'esterno. Nella pagina di fronte, quattro dettagli delle vasche e, sotto, la palestra al primo piano. Longitudinal and cross section. Below, detail of the exterior. Next page, four details of the pools, and, below, the gymnasium hall at the first level.

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Pianta del piano terra, con la piscina, e del primo piano con la palestra. Nella pagina di fronte, in basso due particolari della palestra; nel riquadro, l'edificio nel paesaggio.

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Plan of the ground floor, with the swimming pool, and of the first floor with the gymnasium, Next page, bottom, two details of the gym; in the frame, the building in the surrounding landscape.


con la possibilità di escludere l'accesso agli spazi più propriamente didattici. Il progetto La progettazione delle attrezzature sportive e ricreative polivalenti e l'analisi specifica condotta rispetto alla struttura fisica ed ambientale del territorio di Bosco Chiesanuova, hanno orientato la proposta verso la definizione architettonica di un insediamento corrispondente alle esigenze prioritarie dell'intervento, quali: la considerazione della specificità del contesto fisico; l'articolazione degli spazi e funzioni tra le molteplici e variabili attività individuali e collettive che caratterizzano l'intervento, così da promuovere una reale continuità nello spazio e nel tempo tra i diversi momenti ricreativi, sportivi e sociali; la flessibilità dell'organizzazione, così da assicurare un grado elevato di elasticità interna; l'adozione di un principio costruttivo che consenta la realizzazione di manufatti duraturi, semplici, adeguati al contesto ed una corretta ed economica gestione delle attrezzature nel tempo. La notevole dimensione funzionale e programmatica del nuovo insediamento turistico- sportivo e ricreativo rispetto alle

Gymnasium and swimming pool in Bosco Chiesanuova Gymnasium with a swimming pool on the floor below The position and allocation - touristic, sports and recreational - of the multifunctional centre, which is part of a new scholastic complex in development, mainly derive from environmental and morphological considerations, since the site is within easy reach of any part of this municipal area and on reasonably flat ground, set in an urban and social context that offers all users whether schoolchildren or not - optimal environmental conditions and, compatibly with the school's main educational activities, enables the community to make use of the same sports, cultural and educational facilities. Within the new complex, space has been allocated to physical education and sports activities in the gymnasium structure the swimming pool, with its own toilets and changing rooms, may be accessed directly

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from the new school building by means of indoor corridors. The dimensions and characteristics of the gymnasium space, situated on the ground floor, are sufficient to contain a basketball court that conforms to regulations. On the lower ground floor, there is a swimming pool, which meets the requirements for competitive events, and another pool for water gym activities. The presence of auxiliar y facilities enables this structure to be exploited to the full. Their position makes for easy access and monitoring, even when in use by members of the community, other than schoolchildren. In fact the pool is connected with the future school building in such a way that its access is practically independent, also in view of its use in holiday periods, and to prevent access to the school building itself.


Dettagli degli ambienti interni: gli spogliatoi arredati, la parete sagomata della palestra, e il corridoio/ballatoio al livello più alto.

Details of the interior rooms: changing rooms with furniture, the shaped wall of the gym, and the corridor/gallery at the upper level.

Struttura turistico sportivo ricreativa in località Carcaro a Bosco Chiesanuova (Verona) Committente : Comune di Bosco Chiesanuova Progettista e Direttore Lavori: arch. Giancarlo Bragantini Collaboratore: arch. Marcello Bragantini Calcoli Strutturali: ing. Ignazio Scola Termotecnico: p.i. Lorenzo Giorgi Inizio lavori: ottobre 2007 Fine lavori: maggio 2011 Importo lavori a base d'asta: euro 2.377.260 Totale impegno di spesa: euro 3.665.617 Arredi palestra e piscina: Ges Group srl, Castelnuovo del Garda (Verona)

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attrezzature esistenti sul territorio e la particolare qualità ambientale del sito, hanno indotto i progettisti a proporre un insieme complesso ed integrato al futuro complesso scolastico, che potesse diventare sia un organo primario della struttura comunitaria che un luogo a disposizione della popolazione locale, trasformandosi in una parte del "paese" ed assumendo caratteristiche formali e vitalità sociale che derivassero non solo dal suo interno ma dal suo intorno e dal contesto esistente. L'adozione di un principio formale che riduce la dimensione, la figurabilità e la percezione del costruito soprattutto attraverso l'artificio di semplici movimenti o riporti di terra coerenti con la struttura orografica del sito, consente una concreta integrazione tra l'ambiente naturale e le nuove attrezzature, concepite come parti del paesaggio; determina inoltre un insieme che, pur dovendo essere realizzato nel tempo per fasi distinte, conserva di ogni tappa la sua specifica immagine e la sua identità figurativa. Il nuovo fabbricato destinato ad ospitare la palestra (e la piscina) oltre ai relativi servizi, è costituito da un piano seminterrato dove, come si è detto, trova posto lo spazio natatorio, e un piano terra/primo dove è posizionata la piastra della palestra con gli accessi generali. L'impianto natatorio prevede due vasche: una prima da

m. 12,50 x 25,00 profonda 180 cm e una seconda da m. 9,00 x 7,00 profonda 100 cm, conformi alle specifiche tecniche della Federazione Italiana Nuoto. La piscina pur essendo ubicata al piano seminterrato dell'impianto sportivo presenta due lati aperti su spazio a cielo libero, in grado di fornire una illuminazione e una ventilazione naturale, oltre ad un accesso diretto agli spazi esterni adeguatamente predisposti per una sosta nella buona stagione e in caso di emergenza di primo soccorso. Come sopra anticipato, l'orientamento riserva alla struttura polifunzionale turistico - sportiva, oltre a percorsi di accesso più agevoli e indipendenti, degli spazi pertinenziali più precisamente individuati, sia per lo spazio piscina con il solarium esterno ed una migliore esposizione degli spazi interni, sia per lo spazio palestra direttamente collegato all'esistente vicina zona sportiva, sia per lo spazio del settore tennis, al quale si potrà riservare una zona con spogliatoi e servizi di esclusiva pertinenza. Per quanto riguarda la struttura, si è preferito optare per una soluzione in struttura metallica anziché in legno lamellare in quanto oltre a consentire di ridurre notevolmente le dimensioni degli elementi strutturali, risulta essere molto meno onerosa. Sandro Rubicondi


stadio di calcio e atletica a Cluj (Romania)

Lo stadio (quasi) trasparente alla scala urbana al dettaglio delle lamelle che ne costituiscono l'involucro, lo stadio comunale della città rumena vuole essere un oggetto visibile ma al tempo stesso permeabile alla vista e al passaggio, facendosi parte del tessuto urbano lungo la direttrice privilegiata che collega gli impianti sportivi al centro cittadino.

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Lo Stadio sostituisce il vecchio Stadio Comunale Ion Moina a Cluj-Napoca, dopo la decisione di dismettere la struttura e i precedenti tentativi di demolizione e modernizzazione della stessa. In virtù della sua facile accessibilità e della vicinanza al centro città, lo stadio occupa una posizione privilegiata all'interno del

tessuto urbano, lungo la direttrice dedicata allo sport e al tempo libero che si sviluppa lungo il corso del Fiume Somes. Il luogo è conosciuto con la denominazione "Allo stadio" e venne considerato dai tifosi sportivi della città di Cluj un posto sacro, persino una sorta di avamposto da proteggere quando si fece strada l'idea di un nuovo

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stadio, ma ubicato in altra sede. Sin dall'inizio, la definizione dell'architettura del nuovo stadio ha rappresentato una sfida a causa della sua ubicazione in posizione centrale. Il progetto si pone l'obiettivo di integrare la struttura all'interno dell'arteria principale della città, che ha inizio all'estremità occidentale del Centro


Nella pagina di apertura, vista serale dell'impianto, sullo sfondo della cittĂ (tutte le immagini, dove non diversamente indicato, sono di Cosmin Dragomir). Qui a lato, due viste aeree (foto Lindab Romania / Lucian Enache); sotto, dettaglio del lato entrata. Nella doppia pagina che segue, vista del catino interno; in basso, un'altra vista parziale del fianco. Nei disegni, i prospetti da tre angolazioni diverse.

In the opening page, night view of the venue, over the city background (all images, where not differently noted, are by Cosmin Dragomir). Left here, two bird-eye views (photo Lindab Romania / Lucian Enache); below, detail of the entrance side. In the double page, view of the inner bowl; below, another partial view of the side. In the drawings, elevations by three different points of view.

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Nella pagina di apertura, vista serale dell'impianto, sullo sfondo della cittĂ (tutte le immagini, dove non diversamente indicato, sono di Cosmin Dragomir). Qui a lato, due viste aeree (foto Lindab Romania / Lucian Enache); sotto, dettaglio del lato entrata. Nella doppia pagina che segue, vista del catino interno; in basso, un'altra vista parziale del fianco. Nei disegni, i prospetti da tre angolazioni diverse.

In the opening page, night view of the venue, over the city background (all images, where not differently noted, are by Cosmin Dragomir). Left here, two bird-eye views (photo Lindab Romania / Lucian Enache); below, detail of the entrance side. In the double page, view of the inner bowl; below, another partial view of the side. In the drawings, elevations by three different points of view.

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Storico con i Giardini Centrali, prosegue nella zona delle piscine municipali e dello stadio fino al gruppo di edifici composto dal palazzetto dello sport Horia Demian e dalle piscine olimpiche del Politecnico, per poi lambire lo Iuliu Hategan Sports Park con le strutture sportive della Babes-Bolyai University -, il Rose Park, a gestione comunale, e il Tennis Club.

Uno dei principali obiettivi progettuali è stato garantire la continuità di questa arteria. La trasparenza e il collegamento visivo tra l'ambiente contestuale e l'interno costituisce il principale criterio concettuale alla base del progetto. Questa trasparenza è volta essenzialmente ad assicurare una permeabilità visiva e mentale, allo scopo

di mantenere un rapporto costante tra il pubblico e il magico rettangolo verde del campo in erba o la pista di atletica. Molto più dei requisiti funzionali di un progetto di così grandi dimensioni, definiti in maniera accurata dalle linee guida normative delle federazioni sportive internazionali, la preoccupazione dei

progettisti era orientata verso l'impatto dello stadio nei momenti in cui non ospita nessuna manifestazione, nella sua quotidianità. Su scala urbana, si è inteso creare un landmark simbolico contemporaneo, optando - in risposta a questa necessità per un fluido fluire di forme, un macrorilievo con un saldo legame con i meandri del fiume Somes.

Nella pagina più a sinistra, pianta e prospetti/sezione interni. Nella pagina centrale, particolari della struttura che conforma le tribune. In questa pagina, dettagli del rivestimento in lamine traslucide; a destra, planimetria generale con l'accostamento della pianta al corso del fiume.

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In the far left page, plan and interior elevation/sections. In the central page, details of the structure shaping the grandstand. In this page, details of the coating made by translucent metal sheets; on the right, general plan with the arena shape set along the river.


Storico con i Giardini Centrali, prosegue nella zona delle piscine municipali e dello stadio fino al gruppo di edifici composto dal palazzetto dello sport Horia Demian e dalle piscine olimpiche del Politecnico, per poi lambire lo Iuliu Hategan Sports Park con le strutture sportive della Babes-Bolyai University -, il Rose Park, a gestione comunale, e il Tennis Club.

Uno dei principali obiettivi progettuali è stato garantire la continuità di questa arteria. La trasparenza e il collegamento visivo tra l'ambiente contestuale e l'interno costituisce il principale criterio concettuale alla base del progetto. Questa trasparenza è volta essenzialmente ad assicurare una permeabilità visiva e mentale, allo scopo

di mantenere un rapporto costante tra il pubblico e il magico rettangolo verde del campo in erba o la pista di atletica. Molto più dei requisiti funzionali di un progetto di così grandi dimensioni, definiti in maniera accurata dalle linee guida normative delle federazioni sportive internazionali, la preoccupazione dei

progettisti era orientata verso l'impatto dello stadio nei momenti in cui non ospita nessuna manifestazione, nella sua quotidianità. Su scala urbana, si è inteso creare un landmark simbolico contemporaneo, optando - in risposta a questa necessità per un fluido fluire di forme, un macrorilievo con un saldo legame con i meandri del fiume Somes.

Nella pagina più a sinistra, pianta e prospetti/sezione interni. Nella pagina centrale, particolari della struttura che conforma le tribune. In questa pagina, dettagli del rivestimento in lamine traslucide; a destra, planimetria generale con l'accostamento della pianta al corso del fiume.

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In the far left page, plan and interior elevation/sections. In the central page, details of the structure shaping the grandstand. In this page, details of the coating made by translucent metal sheets; on the right, general plan with the arena shape set along the river.


Stadio comunale a Cluj-Napoca, Romania Committente: Cluj County Councila Progetto architettonico: Dico si Tiganas design office (Serban Tiganas, Florin Dico, Levente Kornis, Cristian Urcan) Strutture e impianti: Technical University of Cluj-Napoca, Bogart Construct, DAS Engineering, Paul Gillieron Acoustics Inizio lavori: anno 2009 Fine lavori: ottobre 2011 Costo complessivo: euro 35 milioni (IVA esclusa)

Sopra, la pista di atletica interna. Nel riquadro, effetto cromatico della "pelle" esterna alla luce del tramonto.

Above, interior athletics track. In the frame, chromatic effect of the outer "skin" under the sunset light.

A livello di sito, è stato ridotto in maniera significativa il volume delle aree a contatto con il traffico da nord a sud, optando per una frammentazione ed una simmetria diagonale. Il pendio perimetrale che circonda le tribune consente la realizzazione di un corridoio tra parco e struttura, riduce i volumi e rappresenta un secondo

Soccer and athletics stadium at Cluji (Romania) / The transparent Stadium The Arena replaces the former Ion Moina Municipal Stadium in Cluj-Napoca, after the decision of laying up, demolition and modernization attempts that preceded it. The central location was a challenge from the beginning when defining the architecture of the new Stadium arose. The concept is based on the integration strategy of the Arena within the city's main promenade that starts at the West end of the Historic Center with the Central Gardens, and continues in the Municipal swimming pool areas and the stadium unto the group of buildings of many more sports venues. One of the first issues that led to the concept was the continuity of the promenade. The most important conceptual element for this project is the transparency and visual connections between the contextual environment and indoor. This transparency aims primarily the visual and mental permeability designed to maintain constant relationship between the public and grass court. At the city scale architects experienced the need of a symbolic contemporary landmark, for which was chosen a fluid and flowing of forms answer, a macro-relief with a strong connection to the meander of the Somes River. At the location scale was significantly decreased the volume on the contact areas with traffic from North to South, fragmenting after a strategy for diagonal symmetry. The perimeter slope that surrounds the tribunes makes possible the parkconstruction passage, reduces the scale and offers a second promenade from the access

areas, where from the outside public can take a glimpse at the everyday life arena. As an answer, the eyesight from the inside balks through the joints of the four frames to the highlands of the city and landscape. Following the same visual strategy of transparency, the facades are translucent, allowing free and startling overview to the surroundings through the woven strips or parted "gills" made of punctured sheet. The picture of the day relied on the complexity and diversity of the sunshine conditions and especially on the grazing light of the morning and the sunset along the river. It was chosen a white sheet with gold irisations that reflects the sky colors and the surrounding environment. In darkness the two possible states have distinct images: a warm light distinguishes every night the rhythms of structure and facades, and whenever the shows enflames the arena, this grows into the largest lamp in the city and is dematerialized by transparency.

percorso pedonale dalle aree di accesso, dove, dall'esterno, il pubblico può gettare uno sguardo allo stadio nella sua quotidianità. D'altro canto, anche dall'interno lo sguardo può cogliere la vista delle colline che lambiscono la città e del paesaggio circostante, attraverso i punti di incontro tra le quattro strutture. Sempre nell'ottica di garantire la trasparenza della struttura, i prospetti dello stadio sono traslucidi e offrono una straordinaria visuale senza ostacoli delle zone circostanti attraverso le fasce intrecciate o le sottili lamelle dischiuse realizzate con piastre perforate. L'immagine dello stadio durante il giorno dipende dalla complessità e dalla diversità delle condizioni della luce del sole, in particolare dalla luce al mattino e al tramonto lungo il fiume. Si è scelta una lamina bianca con iridature dorate in grado di riflettere le tonalità del cielo e l'ambiente circostante. In questo modo lo stadio diventa un gigantesco camaleonte e, sotto un certo punto di vista, un orologio solare. Nell'oscurità, i due diversi stati possibili differiscono sotto il profilo dell'aspetto: una luce calda distingue ogni notte i ritmi della struttura e delle facciate, e ogni qualvolta uno spettacolo infiamma l'arena, questa si trasforma nella più grande lampadina della città, smaterializzandosi grazie alla sua trasparenza. Joseph Wolfe

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centro natatorio a Barbate (Andalusia, Spagna)

Luci e ombre con sabbia

'edificio che ospita il centro natatorio della cittadina andalusa è stato realizzato con l'intento di inserirsi nel paesaggio stendendosi in orizzontale e lasciando entrare tra i muri le dune di sabbia modellate dal vento, proponendo un'alternanza di ambienti scuri e luminosi nei quali l'esterno e l'interno tendono a confondersi.

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Il progetto del palazzetto sportivo vicino alle Paludi di Barbate (nella provincia di Cadice) risponde a due questioni fondamentali. Da

un lato, il problema del corretto dimensionamento della struttura; dall'altro, il modo in cui lo spazio viene percepito mentre ci sia si avvicina ad esso. La sua ubicazione quasi marginale alla periferia di Barbate ha determinato la scelta progettuale di un utilizzo esteso del sito. In effetti, la forma dell'edificio si adatta al luogo, prediligendo un'espansione in orizzontale, stabilendo in questo modo un rapporto con il paesaggio circostante e le sue principali vedute. Per

Le vasche interne. Sopra, pannello murario all'entrata.

Interior pools. Above, entrance wall.


In alto, collocazione nel tessuto urbano; a destra, la semi-corte d'ingresso. Al centro, pianta della costruzione. Sotto, compenetrazione interno/esterno. Nella pagina di fronte, il modello tridimensionale e, in basso, una vista della vasca.

Top left, urban situation; right, the entrance half-court. Middle, plan of the building. Below, permeation interior/exterior. Next page, 3-D model and, below, view of the pool.

questo motivo, la forma del tetto ricorda i tradizionali depositi del sale, che rappresentano ancora uno dei principali riferimenti visivi nel paesaggio. Il cortile con gli alberi di pino crea invece un legame con la foresta situata in prossimitĂ del sito. L'assenza di un collegamento tra l'accesso al palazzetto e l'edificio stesso ha portato alla decisione di progettare un nuovo accesso sul lato orientale dell'edificio. Quest'area appare come una sorta di vuoto nel volume, che conduce verso lo spazio interno. L'area verde situata sulla 36


parte anteriore della struttura accoglie il visitatore e garantisce una continuità di tipo visivo con il vuoto dell'ingresso principale. In questo modo vengono adeguatamente rappresentati la natura pubblica dell'edificio e la sua essenza di spazio aperto. La zona boschiva che accoglie il visitatore è contraddistinta da piccole dune che si modificano a seconda dell'intensità del vento. Questo spazio garantisce una continuità con il vuoto interno dal quale si accede all'edificio, assicurando a quest'ultimo la sua corretta identità di spazio pubblico e aperto. Una delle particolarità del progetto è l'importante contributo al miglioramento di questa tipologia di struttura sportiva dal punto di vista qualitativo. Questo tipo di edificio viene generalmente percepito come uno spazio buio, quasi indifferente all'ambiente circostante. In questo progetto, in effetti, gli accessi, gli spazi privati, l'utilizzo della luce naturale nella zona della piscina e il

Swimming centre at Barbate / Lights and shadows with sand The design of the sports pavilion around Barbate´s Marshes aims to resolve two main issues. On one side, the matter of the work appropriate sizing, and, on the other side, the issue of the perception of approaching a space. Its location almost marginal in the outskirts of Barbate, determined the design choice of an extensive use of the plot. In fact, the building adapts its size favoring the horizontal expansion, thus establishing a relationship with the surrounding landscape and its main views. As a result, the shape of the roof reminds the traditional salting warehouses that still are one of the main visual references in the landscape. Moreover, the courtyard with pines reminds the forest situated close to the site. The lack of connection between the access of the sports pavilion and the building itself led to the choice of designing a new entry on the eastern side of the building. This area appears as a void in the volume, with the effect that the voids that follow gather and lead towards the indoor space. The green area situated at the front introduces the visitor and guarantees visual continuity to the void of the main entrance. Hence, the public character of the building and its open

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space type are properly represented. The wooded area that welcomes the visitor is characterized by small dunes that change with the intensity of the winds. This area gives continuity to the interior void from which one enters, providing the building its appropriate identity of public and open space. The complex is articulated in different volumes, each one housing different functions. The volume situated in the western side accommodates changing rooms, control rooms, the administration offices and a fitness center, all distributed around the access courtyard. In this volume the swimming pools are also situated. The space is open and clear, illuminated by warm walls and beams painted in white that allow to reduce the amount of lighting appliances that would normally be required in such areas.


Sopra, prospetto, sezione, e pianta della copertura. Nelle foto, tre particolari della sala vasche.

Above, elevation, section and roof plan, In the photos, details of the pools hall.

Centro natatorio a Barbate (Cadice), Spagna Committente: Public Company of Andalusian Sports. Regional Government of Andalusia Progetto: Eddea Partners in charge: Ignacio Laguillo Díaz, Harald Schönegger Design Team: José Mª Sánchez Rey, María Romero, Felipe Clemente, Francisco Losada Quantity Surveyor: Rosalino Daza Fine lavori: 2011 Importo dei lavori: euro 2.025.000 Foto: Eddea

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rapporto con l'ambiente esterno non sono puramente funzionali ma rispondono a solidi criteri estetici. Il complesso si articola in diversi volumi, ognuno dei quali accoglie diverse funzioni. Il volume ubicato nel lato occidentale ospita gli spogliatoi, i locali di comando, gli uffici amministrativi e un centro fitness. Tutti questi spazi

sono distribuiti attorno al cortile di accesso. In questo volume sono ubicate anche le piscine. Lo spazio è aperto e luminoso, illuminato da pareti calde e travi dipinte di bianco che permettono di ridurre il numero di apparecchi di illuminazione normalmente richiesti in tali spazi. Maria Carbone


centro sportivo a Vittuone (Milano)

Due gusci e un prato artificiale n un nucleo compatto e architettonicamente omogeneo si sviluppano diversi elementi funzionali che vengono a costituire il centro sportivo polivalente destinato ad ospitare le classiche discipline di squadra al coperto, insieme con il nuoto, il fitness, e, sul nuovo campo esterno in erba sintetica, l'intramontabile gioco del calcio.

I

Nel contesto territoriale del comune di Vittuone, nei pressi del Quartiere Leonardo da Vinci e nell'ambito del "Centro Sportivo Sandro Pertini" è stato recentemente completato un intervento polifunzionale su terreni

messi a disposizione dall'Amministrazione Comunale in luogo del campo da calcio in terra battuta preesistente. Nell'ambito del centro sportivo polifunzionale trovano sede diverse attività sportive, indipendenti l'una dall'altra sia a livello distributivo che gestionale: un palazzetto, un impianto natatorio, una zona fitness, un campo da calcio (già preesistente ma oggetto di ristrutturazione), un'area wellness per i trattamenti estetici integrata da una zona solarium esterna, un'area ricettivo-distributiva che comprende una zona di ristoro, una segreteria e locali igienici.

Il progetto Il fabbricato è composto fondamentalmente da due "gusci" che avvolgono due grandi spazi a doppia altezza, disposti lungo assi paralleli, slittati lungo il piano orizzontale l'uno rispetto all'altro in modo da seguire la conformazione del lotto su cui incidono. Il collegamento tra i due volumi principali è costituito da un terzo corpo sviluppato su due piani di altezza più modesta, baricentrico, ruotato di 45° rispetto agli altri due, in cui è situato l'atrio di ingresso, perno attorno al quale si distribuiscono tutte le diverse attività che si svolgono nel centro. Gli elementi che

La facciata principale del lato Main elevation of the gymnasium side. palestra..

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caratterizzano tipologicamente l'edificio sono prevalentemente di tipo strutturale: i "gusci in legno strutturale" a costituire le coperture dei volumi principali e le facciate vetrate continue, che coprono gran parte della superficie perimetrale del complesso. La copertura del palazzetto è realizzata mediante pannelli sandwich in legno, sorretti da una struttura a travi reticolari in legno lamellare che sbalza sui due lati lunghi, da una parte a chiudersi nel portico di ingresso al centro sportivo e dall'altra a costituire una pensilina di copertura delle nuove tribune del campo da calcio. La copertura della piscina è


Sotto, inquadramento generale; corridoio laterale con i brise-soleil; l'interno della facciata vista in prima pagina. Nella pagina di fronte, prospetti e sezioni.

Below, general plan; side corridor with brise-soleil; interior of the glass wall seen on the previous page. Next page, elevations and sections.

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anch'essa realizzata mediante pannelli sandwich in legno, sorretti da una struttura a travi piene in legno lamellare sagomate a formare un guscio, "bloccato" da una cerniera sul lato ovest e aperto sul lato est. L'intradosso delle coperture è in legno a vista così come a vista sono gli impianti tecnologici distribuiti prevalentemente a soffitto. Le superfici vetrate perimetrali sono realizzate mediante specchiature di dimensioni il più possibile omogenee su tutti i fronti e garantiscono caratteristiche prestazionali elevate, come richiesto dalla normativa vigente in termini di risparmio energetico. I tamponamenti ciechi sono realizzati nelle fasce basse, in cui è richiesta maggiore rigidezza, in prismi a vista, nella fasce più alte o nelle parti non a vista, mediante sistemi a secco o pannelli prefabbricati in CLS. Il manto di copertura sarà realizzato in alluminio naturale ed andrà a caratterizzare la pianta di copertura, che nel caso di un involucro a guscio, costituisce un "prospetto orizzontale", visibile dagli edifici adiacenti. I corpi accessori come scale di sicurezza e/o volumi tecnici si sono uniformati dal punto di vista architettonico mediante l'utilizzo di schermature semitrasparenti a reticoli lamelle in legno e/o in lastre in lamiera microforate. La progettazione di un'opera pubblica è occasione di sperimentazione dell' utilizzo di fonti di energia alternative: è così che le scelte impiantistiche sono volutamente esplicitate e talvolta costituiscono elemento tipologico, funzionale e decorativo come nel caso del sistema a pannelli fotovoltaici integrati nel vetro della facciata principale del palazzetto o la distribuzione dei pannelli solari su buona parte della

copertura della piscina, a "sostituzione" del manto in alluminio, chiaramente individuabili dagli edifici adiacenti al centro sportivo. L'orientamento del lotto è di tipo Nord/Sud. Fatta eccezione per i mezzi di soccorso, l'ingresso alle attività sportive, di tipo esclusivamente pedonale, avviene dal lato sud, su cui si attesta la facciata principale dell'edificio, attraverso un vialetto inserito nel verde pavimentato in autobloccanti. Qui si verifica la prima diversificazione delle funzioni: l'accesso all'area calcio è immediato e frontale, mentre per le altre attività il percorso, guidato da adeguata segnaletica, piega verso ovest e segue il perimetro dell'edificio passando prima sotto una pensilina e poi sotto un porticato e consente all'utente, attraverso la trasparenza della parete perimetrale dell'edificio, la vista delle attività svolte all'interno del palazzetto. L'ingresso all'interno del centro avviene attraverso un percorso obliquo, marcato dal rilassamento del soffitto lungo l'asse di entrata, rispetto agli ambienti a doppia altezza adiacenti, in un ambiente accogliente e spazioso in cui è situata l'area ricevimento, dotata di spazi pubblici e spazi a servizio del personale. Dalla hall di ingresso, per un raggio di 180°, sono individuabili i percorsi di distribuzione alle diverse attività che si svolgono nel centro. Immediatamente adiacente alla hall e senza separazione fisica da essa, sul lato ovest, si trova uno spazio a doppia altezza, in parte soppalcato, destinato alla sosta e/o ristoro dotato di posti a sedere e di un piccolo bar; tale luogo confina mediante una parete vetrata a doppia altezza con il piano vasche e può essere sfruttato, ad esempio, come luogo di attesa e/o assistenza per i


genitori che portano i figli ai corsi di nuoto. Allineato con l'asse di ingresso, è situato l'accesso all'area piscine. Dal corridoio che raggiunge prima l'area spogliatoi-istruttori, poi quella spogliatoi-visitatori, attraverso una parete vetrata, l'utente ha uno scorcio sul locale adibito a palestra fitness, a sottolineare la polifunzionalità del centro. Gli spogliatoi organizzati in modo da mantenere distinta la zona "asciutta" da quella "bagnata" - sono distinti per sesso, sono tutti costituiti da un locale spogliatoio vero e proprio attrezzato con armadietti, panche ed eventualmente - cabine a rotazione, sono dotati di un adeguato numero di servizi igienici e docce e

dimensionati in modo da essere utilizzabili da parte di portatori di handicap. L'ingresso al piano vasche avviene attraverso una vaschetta lavapiedi; un percorso alternativo a raso è comunque garantito per l'accessibilità di persone diversamente abili. Il piano vasche è uno spazio ampio e luminoso, quasi completamente vetrato su tutti quattro i lati. Tale ambiente contenente le due vasche - una da 25x16,50 m a 8 corsie, regolamentare, e una da 16,50x8,00 m sviluppate lungo l'asse longitudinale del corpo di fabbrica, nei mesi estivi, si prolunga idealmente verso nord, grazie all'"abbattimento" della facciata vetrata realizzata

mediante portoni scorrevoli ad impacchettamento, in una area esterna adibita a solarium. Il lato sud confina invece visivamente con l'ambiente ristoro. L'impianto natatorio è dotato di un locale magazzino e di infermeria direttamente collegati al piano vasche. Tutte le tecnologie necessarie alla gestione dell'impianto natatorio sono dislocate in un vano tecnico interrato, realizzato in aderenza rispetto allo scavo fatto per la vasca regolamentare. Il riscaldamento dell'acqua delle vasche viene garantito sfruttando energie alternative quali la geotermia, eventualmente integrata attraverso il solare termico. Sul lato est (a destra)

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rispetto all'asse di ingresso sono raggiungibili le altre tre attività che si svolgono nel centro: il palazzetto, l'area fitness e l'area benessere. Un primo corridoio porta all'area spogliatoi atleti /arbitri -palazzetto e al campo da gioco. Il campo da gioco, di dimensioni regolamentari per il gioco della pallavolo e della pallacanestro e pavimentato in legno multistrato, riscaldato da pannelli radianti a pavimento alimentati mediante energia geotermica, è orientato lungo l'asse nord/sud del complesso. Due lati del campo sono delimitati da pareti perimetrali. La parete sud del campo è costituito da una facciata continua di elevate


dimensioni, completamente trasparente in una fascia bassa, di altezza circa tre metri, schermata dai raggi solari attraverso la già nominata pensilina di accesso al centro stesso, e semitrasparente nella parte alta, in cui si è previsto l'utilizzo del sistema a pannelli fotovoltaici integrati nel vetro, pannelli che in questo caso fungono anche da frangisole. La parete ovest del campo nella parte alta è cieca, mentre la fascia bassa è anch'essa costituita da una facciata continua trasparente, che garantisce permeabilità visiva tra il campo sportivo in cui si svolge l'attività e l'area esterna. I raggi solari sono schermati da elementi frangisole integrati nel sistema copertura del palazzetto, che sul lato ovest crea il già descritto portico sul percorso di accesso al centro sportivo. Illuminazione naturale diretta, particolarmente gradevole

durante lo svolgimento dell'attività è garantita dal "lunotto" vetrato presente nella fascia alta della parete nord del campo, parete che costituisce il giunto tra i due "gusci" che caratterizzano il complesso immobiliare. Tutti gli spogliatoi e i locali a servizio dell'attività quali magazzino ed infermeria sono attestati su un corridoio disposto parallelamente al campo stesso. Sono previsti 4 corpi spogliatoi/servizi atleti e 2 corpi spogliatoi/servizi per gli arbitri, così da consentire lo svolgimento di tornei che prevedano la contemporaneità di 4 squadre. In caso di manifestazione sportiva, nella facciata sud, è garantito un ingresso esclusivo per gli atleti direttamente dall'esterno; tale accesso costituisce contemporaneamente la via d'esodo dall'area atleti in caso di pericolo. Sulla facciata sud si attesta anche il locale magazzino a servizio

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del palazzetto e nelle immediate vicinanze dell'uscita di sicurezza è collocato il locale infermeria, velocemente raggiungibile dai mezzi di soccorso. Lo spazio che si crea tra il soffitto dei locali spogliatoio e le tribune soprastanti viene sfruttato per la collocazione di un vano tecnico in cui sono dislocati gli impianti di trattamento aria. Sempre partendo dalla hall di ingresso del centro sportivo, la tribuna spettatori del palazzetto è accessibile attraverso una scala adiacente al corridoio di ingresso atleti. Il percorso del pubblico alle tribune prosegue attraverso un piccolo "atrio" al piano superiore in cui una vetrata monolitica a tutta altezza garantisce un primo affaccio sul campo. I gradoni in cls prefabbricato si sviluppano sul lato est del campo e sono arredati mediante seggiolini in pvc per un numero di circa 200

spettatori. La scala di accesso costituisce anche una via d'esodo dal palazzetto in caso di pericolo; un'altra via d'esodo è localizzata sul fronte sud, collegata ad una scala di sicurezza esterna. L'area destinata all'attività di palestra basket/pallavolo è completamente compartimentata rispetto alle altre attività del centro mediante pareti e porte REI120. Sul lato est dell'atrio di ingresso è dislocato inoltre l'accesso all'area fitness, che consta di una palestra, dedicata ad attività quali per esempio ginnastica, attrezzistica, recupero disabili, etc., dotata anch'essa di spogliatoi con servizi igienici e docce esclusivi e magazzino per il ricovero di materiali e attrezzi. La palestra, ambiente destinato all'attività sportiva di dimensioni più modeste in termini di superficie e di altezza rispetto agli altri, ha


Pianta dell'edificio. Nelle foto, a sinistra la palestra, qui sotto le due piscine. Plan of the building. In the photos, left the gymnasium, right the pools hall.

un orientamento est-ovest. Su entrambi questi lati presenta una parete trasparente: a ovest una vetrata interna confina, come già detto, con l'area di accesso alla piscina, a est una vetrata esterna affaccia sull'adiacente campo da calcio e, attraverso una porta, garantisce una

(seconda) via d'esodo in caso di pericolo. La pavimentazione è, come nella palestra basket, in legno multistrato e il riscaldamento è a pannelli radianti a pavimento, alimentati mediante energia geotermica. Parallelamente al corridoio di accesso all'area fitness,

accanto alla zona ricevimento, una scala e un ascensore garantiscono il collegamento al centro benessere ubicato al piano superiore. Qui si trova una seconda area ricevimento posta esattamente sopra e orientata lungo il medesimo asse dell'atrio di ingresso sottostante, ma ruotata di

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180° rispetto ad esso, baricentrica in relazione alle attività che gestisce. Tali attività sono: zona wellness, dotata di spogliatoi esclusivi, servizi igienici e docce, che offre sauna finlandese, bagno di vapore, docce per il raffrescamento, area relax interna e terrazza esterna, in parte coperta, in parte


In alto, una sala fitness; sotto, un'altra vista dell'ambiente piscine. Nella pagina di fronte, i campi esterni in erba sintetica e un corrispondente dettaglio costruttivo.

Above, a fitness room; below, another view of the pools. Next page, the outdoor synthetic turf fields and a related building detail.

scoperta, in cui sono collocate tre vasche idromassaggio; e centro estetico provvisto di cabine attrezzate per i diversi trattamenti estetici e attrezzature per l'abbronzatura. Sono altresì previsti servizi igienici e locali accessori e di servizio. Il centro benessere, sviluppato completamente al piano superiore e quindi fisicamente distinto dal resto del complesso, dialoga con gli ambienti circostanti mediante un contatto visivo che è garantito in maniera reciproca grazie a vetrate che, dalla zona ricevimento -

Sports centre in Vittuone (Milan) / Two shells and a synthetic pitch Various functional elements have been developed within a compact and architecturally consistent nucleus. These elements form the multipurpose sports centre destined to host traditional indoor team games, as well as swimming, fitness and the ever-popular game of football on the new outdoor pitch. The building is essentially comprised of two "shells" which envelop two large double-height spaces, arranged along parallel axes, each positioned on the horizontal plane in such a way as to follow the formation of the plot. The two main volumes of the building are connected by a third two-storey body of more modest height. This barycentric structure is rotated by 45° compared to the other two, and houses the entrance hall, the point of distribution for all the various different activities held in the centre. The roof is made from wood sandwich panels, supported by lattice beams in laminated wood which protrude out over the two long sides, ending in the sports centre entrance portico on one side and forming a roof for the new football pitch stands on the other. The swimming pool roof is also made from wood sandwich panels, supported by full beams in laminated wood shaped to form a shell, "closed" by a hinge on the western side and open on the eastern side. The roof has a visible wooden intrados, and the technological installations, which are primarily on the

ceiling, are also left visible. Designing a public building provides an opportunity to experiment with the use of alternative energy sources: therefore, the choice of systems are deliberately spelled out and sometimes form a typological, functional and decorative element, as in the case of the photovoltaic panels built into the glass of the main facade of the building and the distribution of the solar panels over a good part of the swimming pool roof, "replacing" the aluminium sheet. These panels can be clearly identified from the buildings next to the sports centre. The development of a new multipurpose centre also made it possible to regenerate the existing football pitch. The grass playing sur face was replaced with a synthetic grass sur face, and a public stand was built, together with adequate areas needed for playing this sport.

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attesa, si affacciano rispettivamente a ovest sull'area ristoro, a nord sul piano vasche e a sud sulla zona di ingresso sottostante. Il campo da calcio Come già accennato nella presentazione del progetto, la realizzazione di un nuovo centro polifunzionale nelle vicinanze del centro sportivo "Sandro Pertini" è stata occasione per la riqualificazione del campo da calcio preesistente, per il quale è stato sostituito il manto erboso, realizzato in erba sintetica, e la formazione di una tribuna per il pubblico e di adeguati ambienti funzionali all'esercizio di tale attività sportiva. La dimensione del campo era di 100 x 50 metri oltre le aree di destinazione, di misura variabile in funzione alla distanza dei vari pozzetti e delle recinzioni perimetrali. Il terreno, sottoposto a prove di compattazione, si era dimostrato fortemente compatto, di buona durezza e stabilità. Inoltre, sotto il profilo altimetrico, il campo risultava dotato già di pendenze, da correggere e rettificare, con lievi spostamenti di materiale, valutabili in qualche centimetro, e di conseguenza senza nessun volume di riporto significativo. Non era presente invece un impianto di irrigazione. Le dimensioni del campo di nuova realizzazione sono di m. 100 x 60 e rientrano nelle dimensioni previste dal regolamento della LND per lo svolgimento dei campionati FIGC di categoria Eccellenza. Il nuovo campo di calcio è dotato di drenaggio con due pendenze longitudinali e la posa di due canaline di raccolta acqua presso i lati lunghi, con scarico nella sottostante tubazione primaria drenante a 180°. Il sottofondo del nuovo campo è stato realizzato con la soluzione in geodreno su


terreno ben compattato, su cui è stato steso materiale calcareo con alta percentuale di carbonato di calcio, come ulteriore contributo in favore della compattezza e della stabilità. L'impianto di irrigazione prevede 6 irrigatori posti fuori dalle fasce laterali di rispetto e con le gettate a 38,50 metri in grado di coprire nei vari settori tutta la superficie del campo con le eventuali sovrapposizioni. La tubazione in polietilene per il passaggio dell'acqua e la tubazione passacavo per il funzionamento delle elettrovalvole sono poste esternamente alla canaletta ed alle fasce di rispetto indicate per il campo di calcio. Il manto in erba sintetica di tipo monofilo, è realizzato con filato costituito da morbide fibre di colore verde

prato, tagliate da film di estrusione a bandella sottile per una maggiore somiglianza dei filamenti all'erba naturale, composto da fibre altamente resistenti all'usura, prodotte per estrusione con polimeri al 100% in polietilene lubrificato antiabrasivo con speciale protezione ai raggi UV e al gelo, di grande durevolezza, tessuto con macchine a controllo computerizzato su triplo supporto primario rinforzato con armatura in rete di polipropilene, provvisto di adeguati fori di drenaggio, spalmato sul dorso con mescole di poliuretano e lattici di gomma immarcescibile, compresa la tessitura a margine dei rotoli delle linee bianche. L'intaso di stabilizzazione è in sabbia silicea lavata a spigolo arrotondato. L'intaso

prestazionale è costituito da granulo elastomerico in gomma nobilitata di colore verde, macinato in particelle di pezzatura minuta, completamente esente da polvere tela e parti estranee, ricoperto e incapsulato con un film di resina poliuretanica vergine, verniciato e nobilitato con pigmenti ecologici e atossici, di grande resistenza all'abrasione, inodore, proveniente dalla macinazione di gomma selezionata rispondente ai requisiti imposti dalle norme della LND. La scelta progettuale prevedeva che il corpo di fabbrica contenente i servizi annessi al campo da calcio, venisse integrato al nuovo complesso sportivo ma che fosse altresì garantita, come prescritto dalla Commissione Provinciale di Vigilanza, la completa indipendenza delle 47

attività, attraverso una separazione fisica degli ambienti e dei percorsi di accesso. È così che il blocco tribune spettatori - dotate di biglietteria e servizi igienici esclusivi - spogliatoi atleti e arbitri, magazzino e infermeria è un impianto praticamente speculare rispetto al blocco tribune/spogliatoi del palazzetto, separato da esso, lungo l'asse di simmetria, mediante un muro di compartimentazione a tutta altezza che si chiude in copertura dove il tetto del palazzetto sbalza a costituire la pensilina a protezione della tribuna calcio. Anche il campo la calcio con i suoi servizi annessi, come il campo da basket, ha un orientamento nord/sud e l'accessibilità avviene da sud: per gli atleti e gli arbitri


Centro sportivo polifunzionale a Vittuone (Milano) Proprietà: Comune di Vittuone Committente: Idea Immobiliare snc di Immobiliare Arco srl Progettista esecutivo e Direttore Lavori: ing. Ezio Rosa Progettista strutturale: ing. Giovanni Spatti Importo dei lavori: euro 8.563.653 Fine lavori: primavera 2011 Attrezzature sportive e manto in erba sintetica: Biffi spa - Villa D’Adda (Bg) Parquet del campo da gioco: Seicom srl, Sondrio Sotto, la copertura della palestra si estende sulla tribuna esterna; il campo in erba naturale con la pista di atletica visto dalla tribuna; un disimpegno interno a cerniera tra i diversi ambienti.

Below, the gymnasium roof extends over the outer grandstand; the natural grass field with athletic tracks seen from the stands; an interior corridor as a hinge between the different areas.

direttamente attraverso il campo sportivo, per il pubblico attraverso il già citato vialetto di ingresso al centro polifunzionale, passando per la biglietteria e salendo alle tribune mediante una scala in acciaio completamente rivestita in lamiera microforata ed eventualmente utilizzabile come "torre" di supporto per cartellonistica pubblicitaria in caso di manifestazione. L'accessibilità ad un pubblico diversamente abile è garantita al piano del campo, in un'area esclusiva opportunamente recintata. Una soluzione analoga per la dislocazione degli spettatori diversamente abili, si presenta anche all'interno del palazzetto, nel campo da basket/pallavolo. Le tribune spettatori sono realizzate mediante gradoni prefabbricati in cls con finitura superficiale in resina; un parapetto di protezione sarà realizzato in vetro, in modo da non ostacolare la visibilità verso il campo. Anche in questo caso sono previsti 4 blocchi spogliatoio per gli atleti e due per gli arbitri, tutti dotati di servizi igienici e docce, in modo da consentire lo svolgimento di manifestazioni che prevedano la contemporaneità di 4 squadre. Aspetti tecnologici Per una maggiore praticità gestionale e semplicità progettuale si è scelto di concentrare il più possibile i locali tecnologici (eccettuati quelli, già citati, destinati al trattamento dell'acqua delle piscine, dislocati al piano interrato) in un volume compatto a loro destinato posto in copertura, visivamente non immediatamente individuabile, poiché assolutamente omogeneo rispetto al prospetto (est) su cui si attesta. In posizione relativamente baricentrica rispetto alle diverse attività,

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collocate al primo livello, centrale termica, centrale solare e macchina frigorifera, servono tutto il centro, mentre al secondo livello, in un unico vano tecnico, è concentrata gran parte delle macchine di unità trattamento aria, da cui parte una rete di canali di ventilazione che si sviluppa orizzontalmente sulla superficie di copertura dell'area benessere. Come gia accennato il progetto impiantistico prevede un massiccio utilizzo di tecnologie moderne che si servono di energie alternative: già nell'avvicinamento al lotto è subito individuabile la schermatura di una grande porzione della facciata principale mediante un sistema di pannelli fotovoltaici integrati nel vetro. Sulla superficie di copertura della piscina è stata prevista la posa di circa. 200 mq di pannelli solari, opportunamente orientati verso sud in modo da massimizzarne l'efficienza, funzionali al riscaldamento dell'acqua calda sanitaria. Nell'area esterna, a nord del corpo di fabbrica, la superficie a prato destinata a solarium durante i mesi estivi, ospita interrato l'impianto geotermico, che alimenta i pannelli radianti a pavimento, funzionali al riscaldamento delle due palestre e dell'acqua delle due piscine. La realizzazione del nuovo centro sportivo polifunzionale oltre ad offrire alla cittadinanza del Comune di Vittuone una serie di nuove attività, ne apre la frequentazione anche ad un bacino di utenza di più ampio raggio; diventa dunque occasione di sviluppo alle società sportive già attive nel Comune e stimolo per la costituzione di nuove società e per maggiore interscambio e competitività sul territorio provinciale e regionale. Mary Kate Russo


sede sportiva direzionale a Collecchio (Parma)

La nuova sede del Parma Football Club

n occasione del novantottesimo compleanno della società, la Eventi Sportivi spa, socio unico di Parma Football Club spa, ha presentato la nuova sede del Parma Fc che sorgerà a Collecchio, in via Nazionale Est, all'interno dell'area già destinata al centro sportivo gialloblu. L'ambiziosa realizzazione permetterà di unificare la sede amministrativa direzionale del club, attualmente ubicata presso lo stadio "Ennio Tardini" di Parma a quella tecnico/sportiva già esistente a Collecchio.

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Se il Tardini rimane la storica casa di tutti i tifosi gialloblù, nonché collocazione ideale dell'Emporium crociato, la sede funzionale e polivalente di Collecchio costituirà quella di tutta la "famiglia Parma". Una struttura all'avanguardia, funzionale e polivalente, che vedrà dirigenti e dipendenti della società crociata operare quotidianamente nello stesso luogo in cui si svolge la vita sportiva del club. Su un'area calpestabile di 2150 mq, l'intervento prevede la realizzazione di

un edificio distribuito su due piani e diviso in due parti. La prima, disposta su due livelli, ospiterà gli uffici e i locali di rappresentanza, mentre la seconda verrà interamente destinata ad

attività legate alle esigenze della società e della prima squadra. La porzione di edificio adibita ad uffici prevede al piano terra la reception, gli uffici amministrativi, quelli del

Rendering della nuova sede del Parma. Sotto, due prospetti opposti.

Rendering of the new home of Parma F.C.. Below, two opposite elevations.

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Nelle immagini, due rendering del portico laterale e dell'ingresso. In alto, pianta del piano terra; in basso, pianta del piano primo. Nella pagina di fronte, prospetti dei lati corti. Nella finestra, due vedute virtuali di ambienti interni.

In the pictures, renderings of the side porch and the entrance. Top, plan of the ground level; bottom, plan of the upper level. Next page, elevations of the short sides. In the frame, two views of interiors.

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Settore Giovanile e di Parma Football School, nonché quelli relativi alle varie aree gestionali della società. Al piano primo invece troviamo la disposizione degli uffici di maggior prestigio, a livello presidenziale, dirigenziale e tecnico - organizzativo con annesse sale riunioni e rappresentanza. Alle due parti dell'edificio si accede attraverso un unico blocco centrale comune, elemento che caratterizza a livello architettonico la struttura, realizzato su pilotis. Al piano terra troviamo quindi a sinistra dell'ingresso la zona uffici e a destra il comparto foresteria (ricettivo/ristoro). In questa seconda parte dell'edificio saranno in particolare realizzate una

tecnologica sala tv/web per le riunioni della squadra e una vasta e confortevole zona ristoro. Quest'ultima è composta da una sala da pranzo (circa 90 mq) per la squadra, la dirigenza e tutto lo staff. Sono inoltre previste tre camere adeguatamente attrezzate al fine di poter accogliere eventuali ospiti con diverse abilità motorie. La sala da pranzo si affaccia su un accogliente portico (e quindi su un'area verde piantumata) che può essere utilizzato durante la bella stagione. Al primo piano si trova la zona alloggio composta da 14 stanze e quattro suites che sarà utilizzata per i ritiri pre-partita e le esigenze di squadra e staff. Tutte le

Sede direzionale del Parma Football Club a Collecchio (Pr) Committente: Eventi Sportivi spa Progetto: Studio Artecnica (geom. Vincenzo Forleo, geom. Nicola Bassi) Consulenza: STS srl Investimento: 6,5 milioni di euro circa

Sports offices in Collecchio (Parma) / The new home of Parma Football Club This functional and multipurpose site in Parma will be a cutting edge facility, where executives and employees of the company will work daily in the place where the sporting life of the club unfolds. The operation envisages the construction of a two-storey building, divided into two parts. The first part, on two floors, will host the offices and the reception areas, while the second part will be set aside entirely for activities linked to the club and its first team. The office portion of the building will house the reception, the administrative offices, the Youth Sector and

the Parma Football School offices, and also the offices for the general running of the club on the ground floor. Meanwhile, the first floor will house the more prestigious offices, occupied by the chairman, the directors and the technical/organisational managers, with adjacent meeting and reception rooms. The two parts of the building will be accessed through a single shared central block, an element built on stilts, characterising the architecture of the structure. On the ground floor we therefore have the office area on the left and the guest area (reception/dining area) on the right. This second part of the building will be equipped with a TV/Internet room for team meetings and a large, comfortable dining area. The latter will comprise a dining room for the team, the management and all the staff. There will also be three rooms equipped for use by disabled guests. The dining room overlooks a welcoming portico (and a large green planted area), which can be used during the warmer months. The first floor houses the accommodation, comprised of 14 rooms and four suites, which will be used for pre-match stays and team and staff requirements. All the rooms on this floor will be endowed with a balcony running right around the perimeter of the floor itself. The large L-shaped architectural structure which distinguishes the entrance on the ground floor and the suites on the first floor will be made from a steel structure clad entirely in corten (anodised steel).

camere presenti su questo piano saranno servite da una balconata che corre lungo tutto il perimetro del piano stesso. La grande struttura architettonica a forma di elle che contraddistingue la parte dell'ingresso al piano terra e delle suite al piano primo verrà realizzata tramite l'utilizzo di una struttura in acciaio rivestita esternamente con il corten (acciaio anodizzato). La nuova sede del Parma sarà servita da un nuovo ampio parcheggio che andrà ad aggiungersi a quello già esistente. La struttura è stata pensata per seguire il Parma nella sua crescita ed evoluzione ed è pertanto agevolmente implementabile attraverso ulteriori interventi. L'investimento a monte dell'operazione fatto dalla Eventi Sportivi Spa è di circa 6,5 milioni di euro, reso possibile dall'intervento dell'Istituto per il Credito Sportivo, che ha concesso un mutuo ventennale a tasso agevolato. Carlotta Bui

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piscina scoperta a Trapani

Un'immagine ludica intorno alla vasca olimpionica embra realizzata con i mattoncini bianchi rossi e blu della nostra infanzia la facciata ventilata del blocco servizi che è stato ristrutturato a completamento dell'impianto natatorio disteso "en plein air" sotto il sole della Sicilia occidentale. La struttura è dedicata sia al pubblico con finalità ricreative che alle competizioni sportive.

S

L'impianto natatorio comprende una vasca esterna con relativi locali tecnici e solarium, un edificio costituito da tre corpi di fabbrica che si sviluppa su due livelli fuori terra comprendente spogliatoi, servizi ed una gradinata spettatori, e infine un'area esterna costituita da un atrio di ingresso e da un parcheggio per atleti ed ufficiali gara. I lavori, effettuati sull'impianto natatorio preesistente, hanno comportato una rimodulazione strutturale del complesso, dimensionando in maniera adeguata la sezione impianti tecnologici nonché la sezione spogliatoio e la sezione amministrazione/ ricezione; contemporaneamente, sono state modificate anche alcune caratteristiche dimensionali della vasca. E' stato pertanto necessario completare il precedente locale tecnico, adeguandolo alle nuove esigenze dimensionali dell'impianto di filtrazione, per consentire facili operazioni di manutenzione e/o carico e

scarico, e realizzare nuove superfici per gli spogliatoi e per la sezione amministrazione/ ricezione. L'obiettivo di ottimizzare i percorsi e gli spazi ammessi ha generato uno schema funzionale che

geometricamente si esprime mediante una forma rettangolare divisa in due fasce, dove nella prima si concentrano gli spazi di servizio necessari all'area di uso sportivo, mentre la seconda è occupata dalla

Vista della piscina con il blocco tribuna/servizi e, sotto, il blocco dall'esterno.

View of the swimming pool with the grandstand/services block and, below, the back side of the block.

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piscina con relativo solarium. Dovendo ampliare necessariamente gli spazi da destinare ai servizi complementari all'uso della vasca, sono stati realizzati due edifici attigui alla preesistente gradinata dove la parte sottostante è stata rimodulata in funzione anche dei nuovi volumi, fungendo così nel contempo da importante snodo per le varie attività del complesso natatorio. L'espressa volontà di dare uguale risalto all'attività sportivo-ricreativa come alle competizioni sportive, rende conveniente quindi una suddivisione di spazi e volumi singolarmente autonomi e nel contempo tra loro complementari in modo da rendere compatibili


Sopra, scorcio della piscina sullo sfondo dell'adiacente palazzetto sportivo; a destra, le tribune con le sedute bianche. Sotto, pianta del complesso e i due prospetti opposti del blocco tribune/servizi. Nella pagina di fronte, la piscina durante la cerimonia di inaugurazione.

Above, view of the pool with the sports palace on the background; top right, the grandstand with the white seats. Below, plan of the venue and the opposite elevations of the grandstand/services block. Next page, the swimming pool during the inauguration ceremony.

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le varie esigenze che derivano dall'una e dall'altra attività. Con questa scelta progettuale si è inteso realizzare una "enclave" dove venissero soddisfatte le esigenze di funzionalità interne e che nello stesso tempo potesse fungere da protezione verso gli agenti atmosferici esterni, in modo particolare i forti venti del quadrante meridionale. L'area su cui sorge l'impianto è corredata da piazzali e da ampi viali in modo da garantire ai fini della sicurezza il rapido sfollamento. Lo spazio di attività sportiva è collegato agli spogliatoi ed all'esterno dell'area di servizio dell'impianto con percorsi separati da quelli degli spettatori. L'impianto è provvisto di un sistema di vie d'uscita ampiamente dimensionato con quattro vie di esodo della zona spettatori, indipendenti da quello della zona di attività sportiva,


Completamento piscina olimpionica scoperta di piazzale Ilio a Trapani Committente: Città di Trapani Dirigente responsabile: ing. E. Sardo; responsabile del procedimento: arch. G.B. Orfeo Team di progetto: Studio architetti G. Renato Caliò - G. Bonfiglio; collaborazione ing. D. Vanella Strutture: ing. M. Di Pasquale, ing. P. Daidone Impianti: ing. L. Strauss, ing. F. Carpitella, ing. G. Gangi Inizio lavori: 2008 Fine lavori: 2012 Costo di realizzazione: euro 3.725.000 Rivestimenti e pavimentazioni: Casalgrande Padana spa - Swimming Pool - Casalgrande (Re) Arredi: Patentverwag Italia srl - Gaggiano (Mi)

In alto, sezioni e pianta della vasca, con i raccordi al sistema di filtraggio, visibile nella prima foto. Qui sopra, gli spogliatoi.

Top, sections and plan of the pool, with links to the water filtering system, seen in the upper photo. Here above, the changing rooms.

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contrapposte verso lo spazio calmo. La pavimentazione è stata prevista corredata di sistema "Loges" e mappa tattile per non vedenti. I fabbisogni termici per il mantenimento della temperatura dell'acqua in vasca e per la produzione di acqua calda sanitaria sono in parte coperti da due

campi di collettori solari posizionati sulle terrazze degli edifici che ospitano gli spogliatoi. L'area su cui insiste l'impianto, infine, è all'interno di un sistema di viali e piazzali che hanno una loro funzionale percorribilità. Pietro Chianchiano


anch'essa fornita di due uscite d'emergenza. La vasca natatoria, nella sua consistenza strutturale non è stata modificata, ma è stata solamente rimodellata al fondo tramite l'aggiunta di un impasto di calcestruzzo per permettere la posa della nuova rete d'immissione. La vasca è stata rivestita con piastrelle in gres ceramico di colore bianco mentre le segnature delle corsie sono realizzate con piastrelle blu. Si ha quindi una vasca di 50x25 metri con una profondità variabile da 2,00 a 2,80 ed un volume d'acqua in vasca di 2.850 mc, idonea a svolgere tutte le manifestazioni nazionali ed internazionali di nuoto, pallanuoto, salvamento e nuoto sincronizzato. Gli spogliatoi sono previsti principalmente al piano primo dei due nuovi corpi di fabbrica, sono separati per sesso e dispongono di soluzioni individuali e collettive convenientemente dimensionate. A questa sezione, a seconda della forma di utenza prevista (pubblico individuale e/o gruppi, società sportiva, agonistica con pubblico) si può accedere indipendentemente sia dal parcheggio pubblico che dal parcheggio separato e controllato degli atleti e ufficiali gara. L'accesso agli spogliatoi atleti, giudici, pronto soccorso avviene tramite una zona filtro della larghezza di m. 3,35 che si estende per l'intera lunghezza del corpo degli spogliatoi; tale zona filtro è accessibile anche dal parcheggio atleti tramite aperture a doppia anta delle dimensioni di m. 1,40x2,50 delimitato verso l'esterno tramite un infisso ad ante chiuse a persiana, oltre ad essere opportunamente illuminato da un'ampia finestra a nastro. Riassumendo gli ambienti contenuti in questi fabbricati sono, a partire da sud verso

nord: - due spogliatoi per giudici di gara, forniti di servizi igienici; - pronto soccorso ubicato lungo la via di accesso agli spogliatoi atleti; - due spogliatoi per atleti, ognuno dimensionato per una presenza contemporanea di 70 fruitori. L'accesso ai servizi igienici di pertinenza degli spogliatoi atleti avviene da un apposito locale di disimpegno che funge anche da disimpegno del locale docce, e nel quale sono localizzati i lavabi. A

tale spazio vi si accede dalla "zona piedi nudi" tramite un'apertura ad anta apribile verso l'esterno. Tutti i locali sono direttamente illuminati ed areati dall'esterno. Centralmente nella zona sottogradinata, a cui come detto fa capo l'atrio d'ingresso, si sviluppano parte degli spogliatoi che per brevità di percorso e facilità d'accesso sono dotati di attrezzatura per i portatori di disagio motorio. Nel fabbricato posto a sud della gradinata al piano terra

sono ubicati due locali per spogliatoi per arbitri e/o istruttori ed un locale pronto soccorso, invece nel fabbricato posto a nord sono ubicati i locali uffici amministrativi. Antistante l'atrio all'interno della recinzione vi è uno spazio calmo all'aperto dove iniziano e/o finiscono le scale per la gradinata per il pubblico. All'atrio si accede da un'ampia porta vetrata mentre in caso di emergenza possono attivarsi altre due uscite

Outdoor swimming pool in Trapani / A playful image for the Olympic-size pool The ventilated facade of the technical building seems to have been built from the red, white and blue bricks of our childhood. It has been completely renovated to complete the open air bathing facility under the sunny skies of western Sicily. The facility is open to the public and is designed for leisure use and competitions. The bathing facility includes an outdoor pool with relative technical rooms and solarium, a three-part building with two storeys above ground, housing the changing rooms, bathrooms and terraced seating for spectators, and lastly an outdoor area consisting of an entrance atrium and a car park for competitors and race officials. A practical plan was drawn up to meet the objective of optimising the routes and spaces. In geometric terms, this plan can be described as a rectangle divided into two parts, with the technical areas inherent to the

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swimming pool in the first part, and the swimming pool itself with the relative solarium in the second part. Due to the need to extend the technical building essential to the running of the pool, two buildings were created adjacent to the existing terrace, with the part underneath the terrace being redeveloped on the basis of the new structures, acting as an important hinge for the various activities at the pool complex. The express desire to attribute equal importance to the sports/leisure activities and the sports competitions meant that it was expedient to subdivide the autonomous yet complementar y spaces and volumes, making the various requirements of the two activities compatible. The structure of the pool has not been altered, but the bottom has been reworked by adding a layer of concrete to permit the installation of the new water pipes.




palestra polivalente a Lonato (Brescia)

Semplice, classica, multifunzionale sempre più frequente la realizzazione di strutture sportive che doverosamente si pongono al servizio dell'attività ginnica scolastica, ma che sono preordinate anche alla fruizione da parte delle società sportive locali. Questo ne è un esempio classico, dove per dimensioni, materiali e attrezzature si persegue l'obiettivo della massima funzionalità con dei costi contenuti.

È

L'area in cui è stato realizzato l'intervento è collocata in adiacenza al palazzetto dello sport esistente ed al plesso scolastico comprendente scuola materna, elementare, media e media superiore. L'impianto consiste in una palestra polifunzionale atta ad assolvere a più funzioni, di servizio delle attività ginniche scolastiche ma anche per le associazioni sportive comunali, con la possibilità di praticarvi tennis, pallavolo, pallamano, pattinaggio, ginnastica, e manifestazioni sportive in genere. La palestra ha dimensioni di 39,90 x 56,80 metri, con un'altezza media di 11,80. La tipologia architettonica è quella classica e ricorrente per simili strutture, con forma regolare, e copertura a falda unica inclinata e leggermente curvata. I prospetti presentano aperture semplici con modularità distribuite sui prospetti tenendo conto sia dell'aspetto esteriore che

Sopra, planimetria generale a livello della copertura; sotto, vista dell'esterno.

Above, general plan at roof level; below, view of the exterior.

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della posizione in funzione della funzionalità interna. La copertura è in legno lamellare con travi principali accoppiate da cm. 22x250 e travi secondarie da cm. 22x60. Oltre l'orditura principale si aggiunge un insieme di elementi con sezione cm. 22x50 disposti diagonalmente rispetto alla trama principale e secondaria, sull'intero perimetro della copertura. A detti elementi, funzionanti come tiranti-puntoni, si affida il compito di realizzare un'efficiente controventatura di falda nei confronti delle azioni orizzontali di progetto. Parte della muratura è intonacata color gamma delle terre e parte con finitura a faccia vista con blocchi in calcestruzzo alleggerito, sia splittato che sabbiato. Le vetrate sono di


tipo termico. Il terreno di gioco e le fasce di rispetto laterali sono pavimentate in parquet essenza rovere; i percorsi verticali sono in marmo di Botticino, i percorsi orizzontali a piano terra sono in ceramica, i percorsi orizzontali a piano primo in pvc, il magazzino e la palestra per ginnastica artistica prevede pavimentazione industriale lisciata al quarzo; le pavimentazioni esterne sono in elementi autobloccanti La palestra è dimensionata, in linea principale, nel rispetto delle norme C.O.N.I. per quanto riguarda le attività agonistiche di pallamano, pallavolo e pallacanestro. Essendo polifunzionale, le dimensioni totali consentono di suddividere lo spazio in 62


Nelle due pagine, in alto, pianta al livello terra e primo. Nella pagina a lato, le attrezzature da ginnastica posizionate nella palestra superiore. A lato, due scorci opposti della palestra polivalente con le sedute per il pubblico.

Top in the two pages, plan at ground and first levels. In the left page, gymnastic equipments set in the upper level hall. Left here, two opposite views of the multipurpose hall with the public seats stand.

Palestra polivalente a Lonato (Brescia) Committente: Comune di Lonato del Garda Progettista architettonico: arch. Giulio SigurtĂ , geom. Matteo SigurtĂ Progettista impianto elettrico: p.i. Giovanni Franceschini Progettista impianto idrotermosanitario e aria: ing. Giuseppe Mainardi Impresa appaltatrice: Vezzola spa (responsabile geom. Mario vicentini) Inizio lavori: aprile 2009 Fine lavori: dicembre 2011 Costo complessivo: euro 3.700.000 Attrezzature sportive: Sportissimo snc, Albino (Bg)

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Multipurpose gym in Lonato (Brescia) / Simple, traditional, multipurpose More and more sports facilities are being built to meet the needs of local schools, but are also available for use by the local community. This is a classic example, built with the objective of achieving the highest possible standards in terms of dimensions, materials and equipment at a contained cost. The facility consists of a multipurpose gym, suitable for various uses, including use by schools and local sports associations. It can be used for tennis, volleyball, handball, skating, gymnastics and sports events of various kinds. Its architecture is traditional, as commonly seen in similar structures, with a regular shape and an angled, slightly curved singlepitch roof. The facades feature simple

windows distributed in consideration both of the external appearance and the internal functions. The roof is made from laminated wood, while oak parquet flooring has been used for the playing surface and the surrounding floor area. Generally speaking, the gym is of a suitable size for competitive handball, volleyball and basketball. As it is multipurpose, the overall dimensions allow the space to be divided up so that several activities can take place at the same time. Given the playing surface, the gym is also suitable for five-a-side football, skating and gymnastics in general. The facility also has a rhythmic gymnastics training area with its own independent entrance and changing rooms.

modo da svolgere contemporaneamente più attività. In particolare possono essere ricavati: due campi di pallavolo, il cui terreno di gioco è costituito da un rettangolo di dimensioni 18 x 9 comprese le linee perimetrali larghe 5 cm. e circondato da una zona libera; due campi di pallacanestro il cui terreno di gioco è costituito da una superficie rettangolare libera da ostacoli, di lunghezza pari a 28 metri e larghezza pari a 15 metri, misurata al netto delle linee di delimitazione distanti almeno 2 m da ogni ostacolo esterno; oppure un campo da pallamano il cui terreno di gioco è costituito da una superficie rettangolare libera da ostacoli, di lunghezza pari a 64

Nelle prime tre foto sotto, particolari della struttura portante all'esterno. In basso, scorcio della sala da ginnastica e gli arredi degli spogliatoi. In the first raw of photos, details of the bearing structure outdoor. Bottom, view of the gymnastics hall and furniture in the changing rooms.

40 metri e larghezza pari a 20 metri, misurata al netto delle linee di delimitazione, distanti almeno 2 metri da ogni ostacolo esterno. Considerato il tipo di pavimentazione, nella palestra si possono svolgere anche attività di calcetto, pattinaggio ed esercitazioni ginniche in genere. La struttura presenta inoltre una palestra per gli allenamenti della ginnastica artistica collocata alla quota + 3,75, di circa 468 mq. e con dimensioni 36,45 x 13 m, dotata di un proprio ingresso indipendente e propri spogliatoi. Le dotazioni comprendono tre spogliatoi atleti, due spogliatoi arbitri, e due dedicati alla ginnastica artistica. Bea Rispoli



presa diretta a cura di Bruno Marabotto

Dal sintetico al naturale e ritorno. Se la Vecchia Signora ritorna a Bardonecchia‌

Nel numero 20 di Tutterba era stato pubblicato un servizio sul campo da calcio di Bardonecchia trasformato da sintetico a naturale per il ritiro della Juventus. L'articolo era composto da alcune domande da parte dei redattori di Tutterba e dalle mie risposte su tutti gli aspetti tecnici di questa operazione, a dire il vero abbastanza singolare. Singolare perchÊ di solito l'operazione comunemente si fa al contrario, e cioè un campo in erba naturale o terra battuta viene trasformato in sintetico: invece in questo caso si teneva il sintetico ma si dava anche risoluzione a una precisa richiesta della Juventus di giocare su un

In alto la posa delle zolle; in basso, a sinistra la posa del typar, a destra l'organizzazione della posa delle zolle, nel giugno del 2011. / Above, laying of the sods; below, left, laying of the typar; right, organization of the sods laying, in June 2011.

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manto erboso in zolle naturali. Nel precedente articolo venivano dati tutti i dettagli tecnici dell'operazione, che ha dato un esito molto positivo: il ritiro della Juventus è andato molto bene e soprattutto il campo ci ha dato molte soddisfazioni. Anche Tuttosport in un recente articolo a firma di Dario Bo parla in termini positivi del campo: "Un ritiro che ha raccolto consensi unanimi sia sotto il profilo del campo su cui si è allenata la squadra di Conte che a livello di strutture." Nelle intenzioni di chi ha

avuto l'idea, ha curato il progetto e l'esecuzione della trasformazione del campo, c'era anche la previsione di recuperare almeno il 50% delle zolle da posizionarsi in altre aree verdi di Bardonecchia o in altre superfici sportive nei paesi limitrofi: e così rispondevo a una precisa domanda dell'intervista sull'apparente spreco nel fare una zollatura per un utilizzo di soli 15 giorni, aggiungendo però che stavamo pensando a una nuova idea che stava proprio maturando in quel periodo. I giornalisti non persero occasione per

chiedermi qual'era ma io dissi che l'idea era solo un embrione e che magari se ne poteva parlare successivamente. Io non sono un tecnico che si tiene gelosamente nascoste le esperienze fatte, ma in questo caso non mi pareva corretto anticipare una cosa che non era ancora definita, non avevamo ancora certezze sulla sua riuscita e quindi in sintesi non volevamo vendere l'orso prima di averlo cacciato. Oggi l'orso è stato cacciato: fuor di metafora, abbiamo messo in opera l'idea che avevamo di cercare di

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Sopra, il campo nei mesi invernali; sotto, il campo come si presentava nello scorso mese di aprile. Above, the field in winter; below, the appearance of the field in April 2012.


In questa pagina, ispezione sul sintetico fatta in aprile 2012; a distanza di un anno dalla posa si vede l'ottimo lavoro di separazione fatto dal typar: si può osservare lo stato del sintetico sottostante e le radici che si stanno riprendendo non oltrepassando la barriera del typar. Nella pagina di fronte, una vista del campo completato e, sotto, operazioni di taglio dell'erba. In this page, inspection of the synthetic turf made in April 2012; one year after the laying, can be seen the excellent work of separation carried on by the typar: one can see the condition of the underlying synthetic surface and the roots reviving but not trespassing the typar barrier. Next page, a view of the field completed, and operations of cutting grass.

portare quella superficie naturale posata sopra il sintetico fino al prossimo ritiro della Juventus a luglio 2012. Ma andiamo con ordine. Visto l'eccezionale stato di salute del manto dopo il ritiro Juventus, abbiamo proposto all'amministrazione di Bardonecchia di tentare di giocare questa carta con alcune indicazioni sull'uso e sulla gestione del campo. L'amministrazione ci fece presente però che aveva già altri impegni di ritiri con squadre minori, e allora decidemmo insieme di lasciare comunque il

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naturale fino alla fine di questi ritiri che andavano da metà agosto a metà settembre, riservandoci di valutare lo stato del campo dopo questi eventi. Quindi a settembre ci siamo ritrovati sul campo per le valutazioni di competenza e abbiamo trovato una superficie molto calpestata, perché per un mese aveva ospitato allenamenti per circa 6/8 ore al giorno, ma in buona salute e predisposta per tentare di tenerla per l'anno successivo. Anche a questo "stress test" il campo ha risposto

in maniera ottimale. Bisogna a questo punto dire che l'aria di Bardonecchia è proprio buona, perché mai più avrei pensato che quella superficie in naturale, nonostante l'uso intensivo a cui è stata sottoposta, si comportasse in questo modo. Presi gli accordi per la gestione del campo, salvaguardando gli usi per la squadra locale e per la popolazione, preparammo un piano di manutenzione pre-invernale e uno postinvernale per tentare di portare la superficie sportiva all'appuntamento


successivo con la squadra bianconera. Poi arrivò l'inverno, che a Bardonecchia vuol dire neve anche se quest'anno le precipitazioni sono state inferiori alle medie stagionali, quindi il campo è stato a riposo coperto dal manto di neve fino a marzo 2012. Il 4 aprile di quest'anno abbiamo effettuato un sopralluogo sul campo dove non c'era più neve per valutare lo stato del tappeto erboso. Il campo si presentava di colorazione chiara, apparentemente ancora a riposo con un primo inizio di nuova germinazione, ma in buona salute e pronto per la germinazione primaverile. Si notavano anche alcune zone di criticità che peraltro si erano già evidenziate a settembre, in particolare alcune piccole zone visibilmente stressate sulle

quali andrà poi eseguita una trasemina, e altre piccole parti di 1-2 mq usurate, dove si provvederà prima a una trasemina e poi se necessario a una rizollatura. Complessivamente però la superficie sportiva si presentava in condizioni buone e con la manutenzione prevista e programmata, in grado di arrivare, a fine giugno, in condizioni ottimali per il prossimo ritiro della Juventus. La scelta effettuata allo stato attuale dei fatti si è rivelata quindi positiva nonostante le condizioni climatiche irregolari rispetto alle medie tradizionali e probabilmente le condizioni potranno diventare ancora critiche in qualche momento prima della fine di aprile. Queste incertezze non ci permettono un tranquillo programma manutentivo anche se facendo lo slalom

tra l'eccessivo caldo rispetto alle medie stagionali di fine marzo e gli eventuali probabili repentini abbassamenti successivi, contiamo di portare il tappeto erboso in condizioni ottimali per il ritiro. Proprio mentre scrivo (e siamo a metà aprile!) leggo

From synthetic to natural turf and so on. Just in case the "Old Lady" returns to Bardonecchia… In issue number 20 of Tutterba, an article was published regarding the Bardonecchia football ground, whose artificial surface had been covered over with natural turf, as requested by the Juventus team for its summer retreat. It was also planned to recover at least 50% of this turf for repositioning in other green areas of Bardonecchia, or on sports surfaces in neighbouring villages but, in view of the positive

outcome, it was then decided to maintain the natural turf that had been laid over the synthetic surface until the next Juventus retreat in July 2012. When the field was inspected in April, it still appeared to be in good condition. So, thanks to an effective maintenance programme, it was not necessary to uncover the synthetic turf below, and there is every reason to believe that the experiment may also be extended to the following year. This method was observed with great interest by the managers of the Berne stadium who, following their visit to Bardonecchia, decided to turf their synthetic ground in the same way in preparation for the friendly match between Argentina and Switzerland; the BSC Young Boys team is still playing its championship on a natural grass surface of this type.

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dai giornali di una grande nevicata a Bardonecchia circa 40 cm - quindi il nostro tappeto erboso è ritornato in letargo per qualche giorno e noi rimandiamo le operazioni manutentive primaverili. A novembre, inoltre, eravamo stati contattati dai responsabili dello stadio di Berna incuriositi dalla soluzione adottata e soprattutto dai risultati ottenuti, per poter effettuare una visita al campo. A febbraio, il tappeto erboso dello stadio di Berna in sintetico è stato zollato in naturale esattamente come il campo di Bardonecchia, in occasione dell'amichevole Argentina - Svizzera e tuttora la squadra dello BSC Young Boys gioca il campionato su tale superficie sportiva. In conclusione: l'operazione è riuscita e il paziente gode ottima salute; se le cose continuassero così perché non pensare di portarlo al 2013? Anche il sintetico sottostante ringrazierebbe perché eviterebbe due anni di raggi ultravioletti e di calpestio che equivalgono a due anni in più di aspettativa di vita.



progettare l’accessibilità

Percorsi accessibili ai disabili visivi prima parte

Il D.P.R. 503/96 all'art. 4 sottolinea la necessità di rendere accessibili i percorsi urbani "alle persone con impedita capacità motoria e sensoriale". Per i disabili motori l'accessibilità del percorso è garantita dal dimensionamento degli spazi e dalle caratteristiche morfologiche e matericoqualitative del piano orizzontale, così come la fruibilità dei servizi e resa possibile da una progettazione che consideri aspetti ergonomici di un'utenza ampliata. Per venire incontro, invece, alle esigenze dei disabili visivi bisogna comprendere prima bene come si muove

autonomamente un non vedente utilizzando i sensi vicarianti e quali possono essere le barriere "percettive". La principale necessità del non vedente/ipovedente e quella di avere un ausilio per orientarsi nello spazio mediante informazioni non visive e/o mediante l'accentuazione e la ridondanza di quelle visive per gli ipovedenti. In questo caso le barriere non sono costituite dai dislivelli o dalle scale, che anzi consentono di misurare con maggiore precisione i movimenti e valutare il perpendicolo rispetto al ciglio, ma, piuttosto, da oggetti sporgenti non individuabili

con il bastone bianco, da spazi vasti nei quali mancano riferimenti di alcun tipo ed indizi acustici e tattili, che possano favorire la comprensione dello spazio. Fondamentalmente in ambiente urbano il disabile visivo si muove utilizzando le guide naturali, confidando anche in una preventiva, se pure grossolana, conoscenza dell'itinerario da compiere. Guide naturali Per "guida naturale" s'intende in un'accezione generale, una particolare conformazione dei luoghi, tale da consentire al disabile visivo di orientarsi e di proseguire la sua marcia

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senza bisogno di altre indicazioni. Un classico esempio può essere rappresentato da un muro continuo di un edificio prospiciente il marciapiede, che non presenti rientranze o sporgenze e che non sia interrotto da ostacoli fissi o pericoli. In una tale situazione il cieco cammina basandosi sull'indizio acustico del traffico parallelo (se presente) e/o sulla riflessione dei suoni operata dal muro; il bastone bianco viene utilizzato con movimento pendolare per sondare la presenza di eventuali ostacoli. Anche un muretto basso, il cordolo di un'aiuola o una siepe, se continui, possono costituire una guida naturale e possono offrire, da soli, un ottimo sistema di riferimento per la mobilità autonoma del disabile visivo, senza alcuna integrazione di guide artificiali. Nell'ambito degli edifici pubblici sono identificate come idonee "guide naturali" le seguenti componenti architettoniche: - Corridoi di larghezza massima di m. 2.00; - Rampe di larghezza massima di m. 2.00, fornite di corrimano o di parapetti continui su entrambi i lati; - Sottopassaggi di larghezza massima di m. 2.50; - Passerelle aeree di larghezza massima di m. 2.50; - Scale fisse fornite di corrimano continuo su


Nella pagina di apertura, percorso tattile nell'Aeroporto Leonardo da Vinci a Roma. Sotto, segnale tattile per indicare un attraversamento; in basso, e nella pagina di fronte, percorso tattile nella linea della metropolitana di Roma. In the opening page, tactile path in the Leonardo da Vinci Airport at Rome. Below, tactile signal to indicate a crossing; bottom, and in the next page, tactile path in the subway of Rome.

entrambi i lati; - Scale mobili; - Tappeti mobili. Quando nella progettazione si utilizzeranno le suddette componenti come percorsiguida per disabili visivi, non è necessaria nessuna integrazione di guida artificiale, salvo ovviamente prevedere nelle interruzioni elementi di raccordo di quest'ultima che garantiscano la continuità.

canali: - il senso tattile plantare o più esattamente il senso cinestetico, più complesso del precedente: si riferisce a tutte le sensazioni provocate dai movimenti dei

Guide artificiali Si tratta di sistemi di orientamento e guida realizzati mediante pavimentazioni differenziate, recanti codici tattili. Le informazioni vengono fornite al disabile visivo attraverso quattro differenti

muscoli durante la normale attività motoria; - un senso tattile mediato attraverso il bastone bianco, che trasmette sensazioni alla mano; - il senso dell'udito,

stimolato dalla risposta acustica del materiale sotto la sollecitazione della punta del bastone bianco e della suola delle scarpe; - la percezione visiva del contrasto cromatico della guida artificiale rispetto al pavimento nel quale e inserita (per gli ipovedenti). In particolare la conformazione dei rilievi della superficie della pavimentazione speciale deve essere ben individuabile dal disabile visivo, senza però creare disagio nel passarci sopra o essere una barriera fisica per nessuno. È necessario precisare che solo per un sistema strutturato dal punto di vista semantico si può parlare di "codici tattili" e non quando ci sono generiche tracce nella pavimentazione, che non sottendono una generica convenzione linguistica. Il Sistema Loges è attualmente il linguaggio usato da Ferrovie Italiane, Poste Italiane, i principali aeroporti, linee metropolitane, edifici di grande interesse, ed è basato su 6 codici (direzione rettilinea, arresto/pericolo, attenzione/servizio, svolta ad L, incrocio a T, pericolo valicabile). Percorsi tattili e segnali tattili È necessario distinguere preliminarmente il concetto di percorso tattile da quello di segnale tattile. A) I percorsi tattili devono

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essere installati negli spazi ampi, esterni o interni, nei quali è ragionevole offrire al disabile visivo una serie limitata di scelte, in considerazione degli immediati possibili obiettivi che può essere utile raggiungere. Ciò avviene all'interno di una stazione ferroviaria, di un aeroporto o di un ufficio pubblico o aperto al pubblico, ma anche in un ampio piazzale pedonale, dal quale è possibile imboccare un certo numero di strade. I percorsi tattili sono costituiti da elementi modulari di pavimentazione a rilievo che forniscono informazioni di tipo direzionale e avvertimenti "situazionali" (presenza di un pericolo, di un incrocio, di una svolta, di un servizio, necessità di procedere con cautela). Il disabile visivo segue il percorso avvertendo sotto i piedi il dislivello parallelo al

Affording access to the visually disabled - first part For people with a motor disability, the accessibility of urban contexts is determined by the amount of space provided and the morphological, material and qualitative characteristics of the horizontal surface, in the same way as the use of toilets is made possible by a design project that considers the ergonomic requirements of a wider target of users. On the other hand, to respond to the needs of sight disabled people, it is necessary first of all to reach a proper understanding of how they rely on their other senses to move around autonomously, and what sort of "perceptive" barriers actually exist. The first requirement of a visually impaired or disabled person is that of having a support for finding his/her way around based on the existence of non visual information

suo senso di marcia, costituito dai canaletti, ricevendo conferma ad ogni passo della corretta direzione da lui tenuta; infatti se così non fosse sentirebbe che il dislivello non corre lungo l'asse del proprio piede, ma è obliquo rispetto ad esso e sarebbe indotto correggere subito la direzione di marcia. Un'altra modalità per seguire il percorso consiste nello spazzolare i canaletti con il bastone mosso a descrivere un arco davanti a sé, o nell'infilare la punta del bastone in un canaletto, utilizzandolo come un binario. Di qui la necessità che i canaletti abbiano dimensioni ben precise e uno spigolo abbastanza vivo. B) Segnali tattili. Nella maggior parte delle situazioni urbane esterne, il

and/or by means of the accentuation and the repetition of visual information for those whose sight is impaired. In this case, barriers do not take the form of different floor levels or stairs which, on the contrary, help to assess movements and evaluate perpendiculars in relation to kerbs etc. more accurately, but are represented by jutting objects that fail to be localized by a white stick, by vast open spaces devoid of any sort of reference or acoustic and tactile indication, which serve to understand the nature of the space. Fundamentally, in an urban context, sight disabled people find their way around by using the environmental indications at their disposal and by relying on their previous, albeit rough knowledge of the itinerary they have to cover.

disabile visivo trova nella continuità delle pareti degli edifici una valida guida naturale. In questi casi egli ha bisogno soltanto di segnali tattili che gli indichino, ad esempio, in quale punto del marciapiede si trova la palina della fermata dell'autobus o il palo semaforico per l'attraversamento, ovvero che gli segnalino l'ingresso di un ufficio pubblico, di un ambulatorio, ecc. Negli esempi ora enunciati, il segnale sarà costituito da uno sbarramento del marciapiede mediante i canaletti del codice rettilineo, dal muro fino al bordo del marciapiede, accanto alla palina o al palo semaforico; nel caso dell'indicazione di un portone o altro ingresso, il medesimo sbarramento sarà posto al centro dell'accesso e terminerà al 73

bordo del marciapiede con un codice di arresto/pericolo, per far comprendere che non si tratta di un attraversamento pedonale. Un altro segnale tattile molto importante è quello costituito dal codice di pericolo valicabile, che deve essere posto su ogni rampa che si raccordi alla sede stradale, 40 cm. prima dell'inizio di questa, per avvisare il non vedente che sta per impegnare una zona pericolosa. Qualora poi nel marciapiede si aprano scalinate in discesa i cui lati non sono protetti da ringhiere, ciò va segnalato o con il codice di arresto/pericolo, costituito da una striscia di calotte sferiche profonda almeno 40 cm, che precede di 60 cm il punto pericoloso. Tommaso Empler

nel prossimo numero le Mappe tattili


tecnica

Interello, il punto dopo il rifacimento Nel numero 283 di Tsport abbiamo visto il lavoro di rifacimento del campo di calcio "A" del Centro Sportivo "Giacinto Facchetti" di Interello a Milano. A pochissimi mesi dalla sua apertura, i risultati si sono confermati eccellenti, e la qualità del prato viene garantita in particolare dall'accurato lavoro di "Green Management" affidato agli stessi progettisti con l'incarico di coordinare e sovraintendere le economie e la gestione del nuovo campo. A questo scopo, la società incaricata, Ag.ec. srl di Selvazzano Dentro, ha provveduto a stilare un programma specifico relativo a tutte le operazioni mirate al mantenimento delle caratteristiche esteticofunzionali delle essenze presenti. Prima fra tutti la fertilizzazione, basata su precisi parametri scaturiti da analisi fisico-chimico-organiche del top soil eseguite presso il proprio laboratorio specializzato

e tenendo conto degli apportiasporti delle essenze presenti. La scelta di fertilizzanti appropriati permette di gestire al meglio l'apporto degli elementi nutritivi in funzione del momento climatico e in determinate epoche stagionali, quando, il rallentamento delle funzioni radicali dovuto allo stress estivo su microterme, implica l'utilizzo di fertilizzazioni fogliari che si rivelano un indispensabile complemento. Non meno importante la programmazione e la modalità di esecuzione dei tagli dell'erba, che consentono di mantenere il campo sempre in perfette condizioni di gioco, ma che causano comunque uno stress all'erba e vanno quindi effettuati con cadenza ogni 3-5 giorni, asportando non più di un terzo della parte apicale, utilizzando attrezzatura sempre in perfette condizioni. Il ruolo del Green Management è anche quello di verificare che gli operatori utilizzino macchine idonee, con lame sempre

In questa pagina, la Primavera dell'Inter in azione sul nuovo campo in erba naturale al “Giacinto Facchetti”. Nella pagina di fronte, in basso, una vista del prato e del centro sportivo.

In this page, the Inter "Primavera" team playing on the new natural turf field at “Giacinto Facchetti” Sports Centre. Next page, below, a view of the field and the sports centre.


affilate e regolate ad un'altezza consona al momento climatico. Per quanto concerne l'irrigazione, l'adacquamento della superficie viene garantito al meglio dal nuovo sistema irriguo dotato di 20 irrigatori. I cicli sono programmati per compensare la differenza tra i dati di evapotraspirazione e quelli relativi alle precipitazioni naturali, garantendo all'erba il giusto grado di umidità. Inoltre si prevedono cicli di raffreddamento del manto erboso, (syringing) indispensabili nei mesi di stress termico estivo apportando minimi volumi di acqua per bagnare solo l'apparato fogliare, allo scopo di raffreddare periodicamente i tessuti dell'erba, con 3-4 interventi quotidiani a intervalli di 1-2 ore, nelle ore più calde partendo dalle 11:00 del mattino. Per mantenere al meglio le caratteristiche estetico-

Campi di qualità anche per le giovanili Intervista con Ernesto Paolillo Ernesto Paolillo, in un'intervista rilasciata alle nostre testate, ha spiegato i motivi tecnici e strategici che hanno portato a puntare alto nel rinnovo del centro sportivo di Interello. "È sempre più importante che i giovani possano esprimere il proprio talento nel miglior modo possibile e che siano pronti per fare il passo verso la prima squadra essendo già preparati - ha detto l'AD dell'Inter. Per ottenere questo risultato è necessaria una preparazione adeguata, è necessario che si allenino esattamente con le stesse possibilità dei professionisti: i campi di allenamento devono essere realizzati in modo da permettere alle loro qualità tecniche di emergere e quindi di poter essere giudicati. A volte il giocare su un campo ben attrezzato piuttosto che su un campo meno valido fa la differenza, e il talento non riesce a "venir fuori". I campi meno belli fanno emergere soltanto i giocatori più fisici, i campi migliori fanno emergere i veri talenti". Il nuovo campo, dunque, è anche l'espressione di questa precisa volontà di valorizzare l'esperienza dei giovani atleti. Anche per questo, il campo si è voluto che fosse, di fatto, il primo senza barriere, nella convinzione che le barriere tra pubblico e giocatori, essendo un ostacolo, creino una frattura invece di unire: il non aver barriere mitiga molto gli animi, le prime settimane di partite ufficiali dimostrano che il pubblico è veramente molto più tranquillo è molto più calmo e vive meglio la partita. L'intervista completa, a cura di Maria Carbone, sarà pubblicata sul prossimo numero di "Tutterba".

Ernesto Paolillo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di F.C.Internazionale con delega per il Settore Giovanile.

Interello, taking stock after returfing The firm appointed to supervise the expenses and maintenance work on the new football ground in the "Giacinto Facchetti" Sports Centre of Interello, has drawn up a specific programme relating to all operations aimed at preserving the aesthetic-functional characteristics of substances contained in its soil. Fertilization first and foremost, based on accurate parameters deriving from organic, chemical and physical analyses of the top soil while bearing in mind any substances that have been added or removed. Of no less importance are the schedule and methods used to cut the grass, which are sufficient in themselves to guarantee a field that is always in perfect condition for play but which nonetheless cause stress to the grass and must therefore be carried out every 3-5 days, taking care not to cut off more than one third of the tip, using tools that are always in perfect condition. As far as irrigation is concerned, the watering of

the surface is most effectively guaranteed by a new irrigation plant complete with 20 irrigators. Irrigation cycles are planned in such a way as to compensate the difference between evapotranspiration figures and those relating to natural rainfall, to ensure that the grass has the correct amount of humidity. For an optimal maintenance of the aesthetic-functional characteristics of the lawn, a programme of phytosanitary measures has been drawn up which contemplates the use of specific herbicides for post-emergency lawn control and anti-germination treatments for broad leaf dicotyledonous weeds and annual gramineous plants. The handling of cryptogamous plants and insect attacks takes the form of preventive and/or remedial measures, using active ingredients recommended for grassy surfaces, according to the season and the pathogen in question.

funzionali del tappeto erboso del campo "A" del Centro Sportivo "G. Facchetti", si è poi stilato un programma d'interventi fitosanitari che prevede l'impiego di diserbanti registrati per tappeti erbosi di post-emergenza e antigerminello per dicotiledoni "foglia larga" e graminacee annuali o "pabio". La gestione delle crittogamie e degli attacchi di insetti viene effettuata con interventi preventivi e/o curativi utilizzando principi attivi registrati per tappeti erbosi, a seconda della stagionalità e del patogeno in essere. Si prevede di effettuare anche delle arieggiature superficiali o verticut, di media profondità o carotature o chiodature, con lo scopo di sfoltire il tappeto erboso, di contenere il feltro e favorire gli scambi gassosi, oltre che stimolare l'emissione di nuovi germogli, promuovendo la ripresa vegetativa per mantenere sempre nelle migliori condizioni il tappeto erboso.

Erminio Sinigaglia 75


Impianti etici / impianti sostenibili a cura di Stefano Longhi

Chiare fresche dolci acque Gentili lettori, spesso parlare di uso dell'energia rinnovabile, di bioedilizia e progettazione ecocompatibile porta a pensare istintivamente a quegli interventi connessi all'utilizzo diretto del sole, per trasformazione fotovoltaica o termica, o per lo sfruttamento dell'energia eolica dimenticando, o semplicemente considerando meno prioritario, il corretto sfruttamento delle risorse primarie come ad esempio l'utilizzo dell'acqua potabile. La bioarchitettura e più in generale la corretta progettazione ambientale prevede da sempre l'utilizzo di sistemi in grado di ridurre la dispersione della risorsa acqua ed anche di accumulare quella piovana per un successivo riutilizzo in ambito irriguo o per il funzionamento dei servizi sanitari. Spesso però i pur virtuosi approcci progettuali proposti dagli architetti, per quanto funzionali ed eticamente

apprezzabili, non riescono a causa della loro limitata dimensione a creare un vero giovamento ambientale di scala più ampia. E' per questo che mi sembra

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degno di nota l'intervento eseguito su progetto dell'architetto Steven Holl per il South Central Connecticut Regional Water Authority per la realizzazione del Whitney

Water Purification Facility And Park. Il progetto ha del rivoluzionario: si è realizzato un innovativo impianto di trattamento delle acque che prevede l'uso di un grande impianto di filtrazione naturale che si basa sulla capacità di purificazione proprie delle piante e delle altre specie botaniche. Secondo uno straordinario schema di bioterrazzamenti l'acqua meteorica e quella proveniente da un vicino bacino naturale, viene fatta filtrare a gravità attraverso specifici comparti ognuno dei quali responsabile di un successivo livello di purificazione così da ottenere una microfiltrazione che permette alle piante di trattenere gran parte dei principi organici indispensabili per la loro sussistenza rilasciando al termine del processo le parti d'acqua filtrate che giungono ai settori di ulteriore trattamento già ampiamente bonificate. L'intervento è stato concepito e messo a punto con


Nella pagina di fronte, l'impianto progettato da Steven Holl per il South Central Connecticut Regional Water Authority, in USA. In questa pagina, l'impianto di trattamento rifiuti realizzato da Batlle i Roig Arquitectes per il Consorzio Gestione Rifiuti del Vallès Occidental in Spagna. La foto in basso è di Francisco Urrutia.

l'assitenza del Connecticut Department of Environmental Protection grazie al quale si sono potute monitorare le alterazioni ambientali occorse durante l'esecuzione dei lavori, appurandone peraltro la sostanziale ininfluenza rispetto alle condizioni precedenti. Tutta la realizzazione è stata condotta con l'ottica di massimizzare l'aspetto "etico" dell'intervento: i volumi di scavo necessari per l'esecuzione dei terrazzamenti sono stati ridotti al minimo ed i materiali utilizzati nelle opere edili sono risultati da fonte riciclata per almeno il 40% e le piante poste a dimora sono fra le più autoctone e meno costose fra quelle reperibili. Tutta l'ingegnerizzazione

dell'intervento ha del sorprendente: la struttura sfrutta la felice ubicazione al di sotto del lago naturale preesistente per favorire tutti i circuiti idrostatici attraverso il semplice uso del principio di gravità e grazie all'utilizzo di 88 pompe di calore è in grado di offrire il totale riscaldamento e raffrescamento degli ambienti di lavoro garantendo il risparmio di 850.000 Kwh annui. Un altro intervento degno di nota nel campo della preservazione dell'energia idrica è quanto commissionato in Spagna dal Consorzio per la gestione dei rifiuti del Vallès Occidental al team di progettisti Batlle i Roig Arquitectes per la realizzazione di un impianto

Sitografia http://www.stevenholl.com/project-detail.php?type=&id=45 http://batlleiroig.com/

di trattamento di rifiuti urbani in grado di fornire un alto livello tecnologico nel trattamento e nel tempo stesso ripristinare le caratteristiche preesistenti di un contesto naturale profondamente "alterato" dalla creazione di una precedente discarica urbana. Il progetto è rilevante in quanto nell'ambito di un investimento di 75 milioni di euro ha permesso alla comunità di riprendersi l'utilizzo di una vasta area di territorio che risultava oramai compromessa ed ha permesso di ottenere due importantissimi vantaggi sotto l'aspetto ambientale: da un lato si riutilizza tutta l'acqua meteorica per le funzioni connesse al trattamento dei rifiuti al raffreddamento delle macchine ed in generale per gli approvvigionamenti civili senza prelevare dunque 77

alcun ulteriore contributo idrico dal sottosuolo, dall'altro l'utilizzo dei biogas permette di rendere perfettamente autonoma la funzionalità energetica dell'impianto permettendo così di ottenere oltre ad un rilevante risparmio anche un ottimo riscontro d'immagine. In sintesi gli interventi presentati rappresentano quanto di più auspicabile nell'ambito delle iniziative pubbliche: esse riferiscono di lungimiranti Amministrazioni pubbliche le quali percorrono le insicure strade dei "prototipi virtuosi" ottenendo infine i risultati massimi possibili sia in termini economici che d'immagine. Speriamo che anche da noi, in Italia, certi investimenti non siano mortificati da pur legittime considerazioni sul rispetto del "patto di Stabilità" se non altro per le generazioni future….



Marina, boatyard & waterfront ©

Foce del Magra:

dall’alluvione al riordino della Nautica

Navi da crociera:

In mare due nuove città galleggianti

a cura di Bruno Grillini


attualità

MSC Divina e Costa Fascinosa a maggio il battesimo di due ammiraglie

Il punto sul mondo delle crociere Non si può negare che le disavventure occorse nei primi due mesi dell'anno ad alcune navi da crociera delle nostre flotte abbiano indotto ad un momento di riflessione sul significato e sul futuro del sistema "crociere". Da quando - nella prima metà del scolo scorso - la navigazione da crociera era soprattutto un mezzo per raggiungere mete esotiche, prima che si diffondesse il trasporto aereo, ed era destinata soprattutto ad una élite di privilegiati, la tipologia dei viaggi si è andata trasformando facendo assumere al viaggio stesso il significato primario della crociera, indipendentemente dai porti toccati. Il crocierista di oggi trascorre la quasi totalità del suo tempo a bordo, e visita fugacemente le località in cui la nave fa tappa. Contemporaneamente a questa mutazione (chi è interessato specificatamente alla meta, viaggerà in aereo), la crociera è andata allargando il suo pubblico, specie negli ultimi decenni, con un target sempre più ampio, orientando gli armatori a realizzare navi sempre più capienti per ottimizzare un'offerta di qualità (negli

ambienti, nel servizio, nelle attività di bordo) con un prezzo accessibile ai più. I crocieristi abituali, secondo l'European Cruise Council, sono in Europa 3,6 milioni, mentre nel 2011 (secondo le previsioni formulate dalla Cemar Agency Network di Genova al Seatrade Med Cruise Convention di Cannes nello scorso novembre) presso i porti italiani dovrebbero essersi imbarcati quasi 11 milioni di passeggeri su navi da crociera. Se un tempo solo i transatlantici erano dotati di una stazza importante dovendo affrontare gli oceani da un continente all'altro, oggi dunque anche per una crociera nel tranquillo Mediterraneo o nei fiordi del Mar del Nord sono state realizzate motonavi grandi come città. Motivo di riflessione è la "tenuta" di questo mercato nel prossimo futuro, tra crisi economica mondiale, preoccupazioni ambientali, e l'obiettiva complessità nella gestione di quattromila persone raccolte in un unica struttura, soprattutto in caso di incidente. Intanto, nella prossima primavera due tra le principali flotte che fanno capo al nostro Paese terranno a battesimo ciascuna un'altra ammiraglia, all'insegna del sempre più grande e sempre più sofisticato.

Savona, 6 maggio: battesimo di Costa Fascinosa Costa Crociere spa, nata a Genova nel 1854 come "Giacomo Costa fu Andrea s.n.c.", e dedita al trasporto passeggeri dal 1947, è la prima compagnia di navigazione italiana dedicata all'attività crocieristica. Oggi, dal punto di vista proprietario, Costa Crociere appartiene al Gruppo Carnival Corporation & plc e controlla la tedesca AIDA Cruises e la spagnola Ibero Cruceros. Una serie di sfortunati incidenti ha destato qualche preoccupazione, in questo inizio del 2012, per la flotta che vantava, fino ad oggi, 15 navi da crociera. Con la notizia che Costa Concordia, naufragata all'isola del Giglio, non sarà rimessa in servizio, la nuova Costa Fascinosa sarà dunque la quindicesima nave della compagnia con sede a Genova. Allestita presso gli stabilimenti Fincantieri di Marghera, Costa Fascinosa - della stessa classe di Costa Favolosa - risulterà la più grande nave da crociera battente bandiera italiana, con le sue 114.500 tonnellate di stazza e una lunghezza di 306 metri su 17 ponti; la


attualità Nella pagina di fronte, il ponte piscina della MSC Sinfonia e la Costa Fascinosa in cantiere. In questa pagina, Costa Fascinosa in navigazione.

velocità di crociera prevista è di 21,5 nodi. Il numero dei passeggeri che potrà ospitare è di circa 3.780, con 1.540 cabine. Il costo di costruzione è risultato di circa 510 milioni di euro. La nave è salpata il 2 maggio da Venezia, per la crociera inaugurale, per essere battezzata a Savona durante una cerimonia patrocinata dall'Autorità Portuale di Savona, dalla Camera di Commercio di Savona, dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione Liguria. Nel porto ligure, Costa Crociere gestisce direttamente il terminal, denominato Palacrociere, realizzato dall'architetto catalano Ricardo Bofill, e cofinanziato dalla stessa Costa con 3,6 milioni di euro; il Palacrociere, per la sua concezione, è in grado di ridurre al minimo i tempi di attesa dei passeggeri garantendone il massimo di comfort e sicurezza. La struttura ha ricevuto dal RINA la certificazione B.E.S.T. 4 (Business Excellence Sustainable Task), un sistema di certificazioni volontarie che attesta l'adeguamento ai migliori standard internazionali in materia di Responsabilità Sociale (SA 8000 del 2001), Ambiente (UNI EN ISO 14001 del 2004), Sicurezza (OHSAS 18001 del 1999) e Qualità (UNI EN ISO 9001 del 2000). Quest'anno partono i lavori per la realizzazione di un secondo terminal, con un investimento di 9 milioni di euro. Tornando alla Fincantieri di Marghera, Costa Crociere - che vi ha costruito in tutto 10 navi - ha previsto la realizzazione di una nuova nave da 132.500 tonnellate e 4.928 passeggeri, che sarà pronta nell'ottobre 2014.

Next page, the pool deck of MSC Sinfonia, and Costa Fascinosa in the dockyard. In this page, sailing Costa Fascinosa.

MSC Divina and Costa Fascinosa: two flagships to be launched in May It cannot be denied that the misadventures in which a number of cruise ships were involved during the first part of the year have stimulated a reflection on the meaning and the future of the "cruising system". Since the first half of the previous centur y, when cruising was perceived primarily as a means to reach exotic destinations - before the development of large-scale air travel - and was mostly reser ved for a privileged elite, cruising has gradually evolved to the point that now the voyage itself and on-board amenities are perceived as the salient aspects of the cruise, irrespective of the ports reached along the way. Today's passengers spend most of their time aboard, and visit briefly the localities where the ship stops. While once upon a time only the great transatlantic liners weighed tens of thousands of tons to sail across the oceans from one continent to the other, nowadays even ships about to embark on a cruise in the peaceful Mediterranean Sea or along the North Sea fjord coastline are gigantic "city-sized" motor ships. A cause for concern is the future of this market in a scenario compounded by the global economic crisis, environmental issues, and the objective complexity of managing the lives of four thousand people grouped together in a single structure, especially in an emergency. Nevertheless, this spring, two of the major Italian-based fleets will launch new flagships, big-

Marsiglia, 26 maggio: battesimo di MSC Divina La MSC Crociere è una compagnia di navigazione passeggeri con sede a Ginevra, della quale fa parte MSC Crociere Italia S.p.A. con sede a Napoli.

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ger and more sophisticated than ever. Constructed at the Fincantieri shipyards in Marghera, with a GT of 114,500 tons and room to accommodate 3,780 passengers, Costa Fascinosa will be the biggest ever cruising ship to sail under the Italian flag. Its launch will take place in the port of Savona, on 6 May, during a ceremony to be held at the Palacrociere terminal styled by Catalan architect Ricardo Bofill and co-funded by Costa Crociere. The new MSC Crociere flagship was built at the Stx Europe boatyards in Saint-Nazaire, France, where last year the coin ceremony was staged: according to an old maritime tradition, two commemorative coins were welded to the keel of MSC Divina. Another tradition of MSC Crociere requires that ever y ship to become part of the corporate fleet be launched in a different international port, and Marseilles has been selected for the launch of MSC Divina, to take place on 26 May with Sophia Loren as the ship's godmother. MSC Divina will be the most advanced cruise liner in the Fantasia Class to which the company's flagships belong. Weighing ca 140,000 tons, compared to the twin ships already in operation, the new liners will have about 100 extra cabins, making room for up to 4,363 passengers. The interior was designed by De Jorio Design International, a studio that has styled many cruising ships, not just for the MSC fleet.


attualità Sotto, due immagini della MSC Divina. A destra, il Palacrociere, progettato da Ricardo Bofill nel porto di Savona, gestito direttamente da Costa Crociere. Below, two views of MSC Divina. Right, the "Palacrociere", designed by Ricardo Bofill in the port of Savona, managed by Costa Crociere.

Questa nasce nel 1987 raccogliendo il testimone della scomparsa Flotta Lauro, e fa capo alla Mediterranean Shipping Company S.A., società fondata da Gianluigi Aponte che attualmente è la seconda compagnia di navigazione al mondo per il trasporto di container. La preparazione della nuova ammiraglia MSC - la dodicesima della flotta - è avvenuta presso i cantieri Stx Europe di Saint-Nazaire in Francia, dove l'anno scorso si è svolta la cerimonia delle monete, un'antica tradizione marinara durante la quale sono state saldate, all'interno della chiglia di MSC Divina, due monete commemorative. La moneta di MSC Crociere, realizzata per l'occasione, riporta da un lato il logo della Compagnia con la tradizionale rosa dei venti e, dall'altra, lo stemma della città di Marsiglia. Un'altra tradizione di MSC Crociere, infatti, vuole che le navi della flotta siano varate ogni volta in un porto internazionale differente e, per il varo di MSC Divina, in programma per il 26 maggio 2012, è stata scelta Marsiglia. La scelta del nome è dovuta dal rapporto d'amicizia che lega il presidente di MSC e l'attrice Sophia Loren, madrina dell'intera flotta MSC Crociere, che battezzerà anche la Divina. MSC Divina sarà la nave da crociera più evoluta della Classe Fantasia alla quale

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appartengono le ammiraglie della Compagnia. Lunga 333,30 m, alta 66,80 m su 18 ponti, pesante 140.000 tonnellate, rispetto alle sue gemelle MSC Splendida e MSC Fantasia, la nuova nave sarà dotata di circa 100 cabine in più che le consentiranno di ospitare fino a 4.363 passeggeri. Inoltre presenta modifiche tecniche innovative che includono nuovissimi tipi di alternatori, modernissime macchine refrigeratrici HVAC e motori a propulsione più potenti, da 21.8 MW (rispetto al 20.2 MW su MSC Splendida), che le permetteranno di raggiungere una velocità massima di 23 nodi. La nave sarà dotata, inoltre, di un nuovo sistema ad osmosi inversa per la produzione di acqua dolce, garantendo così un risparmio energetico del 40%, assicurando quindi un minor impatto ambientale. L'equipaggio di MSC Divina sarà composto da circa 1.388 persone. Tra i servizi offerti a bordo, ci saranno quattro piscine, 12 vasche idromassaggio, venti bar, sette ristoranti. Gli interni della nave - ispirati, come immagine, alla mitologia greca - sono stati progettati dallo studio De Jorio Design International, che ha firmato lo styling di numerosissime navi da crociera non solo della flotta MSC.


news

Yare 2012 a Viareggio La seconda edizione di YARE, l'evento nautico internazionale dedicato a tutti i servizi che seguono l'acquisto di uno scafo, si è svolta dal 26 al 29 aprile 2012 nell'area del la Darsena Europa del porto di Viareggio, e punta a rafforzare non solo il ruolo di Viareggio come polo della nautica ma a proporsi come l'evento più grande e più completo per gli operatori del settore, dai costruttori alle agenzie di brokeraggio, dai progettisti agli impiantisti, fino agli enti certificatori e alle Marine, ma con un'attenzione particolare per i manager, broker e comandanti di grandi yacht presenti nel circuito internazionale. La città di Viareggio, infatti, oltre ad essere il polo di eccellenza nel sistema produttivo della nautica toscana, rappresenta un punto di riferimento strategico per il settore a

livello internazionale grazie al portato storico delle sue aziende, alla professionalità degli operatori e alla qualità dei suoi prodotti che rappresentano l'eccellenza della nautica. YARE nasce da questa realtà, come evento tecnico unico nel suo genere, che va oltre l'esposizione di imbarcazioni ma che è stato progettato per sostenere e rilanciare il settore sviluppando tutto il potenziale della nautica da diporto viareggina e toscana. Patrocinano e supportano YARE, con grande impegno, la Provincia di Lucca, Toscana Promozione assieme alla camera di Commercio di Lucca; l'evento è inoltre promosso dalle associazioni provinciali di Assindustria, CNA, Confartigianato e da Lucca Promos .

Sopra, la Darsena Europa di Viareggio (foto, Roberto Merlo). A destra, il Centro Marinaro di Venezia.

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Compagnia della Vela ristruttura il Centro Marinaro a Venezia Diventerà il Centro Sportivo Nautico di Eccellenza uno degli edifici del Centro Marinaro, istituto che dal 1952 ha accolto ragazzi orfani di marinai e pescatori per volere della Fondazione Giorgio Cini. La ristrutturazione operata dalla Compagnia della Vela, lo storico Yacht club di Venezia, mira a riqualificare l'edificio mantenendo fede all'esistente e migliorando, dove possibile, l'accessibilità e la fruizione dalla riva. Seguendo la volontà di restituire alla comunità un'architettura sostenibile, l'intervento conserva la flora esistente e opera rispettando il

carattere storico novecentesco della struttura e della tipologia dei suoi materiali. Per il ruolo formativo della Scuola di Vela, nelle scelte distributive ed architettoniche si è prestata particolare attenzione alla questione dell'accessibilità degli atleti normodotati e diversamente abili, secondo la normativa Coni per l'impiantistica sportiva. Negli spazi del centro sarà possibile svolgere attività sportive legate al mare, come il rimessaggio delle imbarcazioni e attività didattiche, grazie alla Scuola Internazionale di Vela e a una biblioteca fornita e aggiornata nei settori di interesse. Vi sarà una sala polifunzionale per eventi sportivi e culturali, una stazione meteorologica e una Club House.


attualità

Magra 2011, un'alluvione Nello scorso autunno la Liguria e l'alta Toscana sono state colpite da due rovinosi eventi alluvionali, a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro. Pur largamente previsti dall'ormai efficace sistema di previsioni meteorologiche a breve e media scadenza, nulla ha potuto evitare che l'incuria e l'inopportuno uso del suolo protrattosi per decenni concorressero a rendere estremamente dannosi gli episodi di eccezionale maltempo. Focalizziamo l'attenzione sull'alluvione del 25 ottobre, che ha colpito in particolare il bacino del fiume Magra e le Cinque Terre, per le conseguenze che ha avuto sulle attività rivierasche in particolare nel tratto finale del fiume, dove la nautica rappresenta un elemento economico di rilievo, tanto che ne

viene riconosciuta l'importanza anche all'interno dei piani urbanistici del Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra. Riportiamo i dati forniti dai comunicati ufficiali di Arpa Liguria. La perturbazione è durata complessivamente 30 ore, ma ha avuto una fase acuta di otto ore fra le 11.00 e le 19.00 del 25 ottobre 2011; le precipitazioni massime puntuali, tutte registrate a Brugnato, sono state di 153 mm in 1 ora, 328 in3 ore, 511 in12 ore e 542 in tutto l'evento: circa un terzo della quantità media annua. La stima della quantità di pioggia caduta nelle 30 ore su tutto il bacino del Magra ammonta a 367 milioni di metri cubi: il doppio della capacità del lago del Vajont.

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Il volume d'acqua totale transitato alla foce del Magra è stato di 150 milioni di metri cubi, contro i 4.320.000 metri cubi abituali, quindi circa trenta volte superiore alla norma; il massimo livello idrometrico è stato misurato a Fornola con 7,14 metri rispetto allo zero. La concentrazione delle precipitazioni in poche ore sulle parti alte del bacino, costituito dal fiume Magra e dai suoi affluenti, ne ha causato l'esondazione in particolare nel tratto finale, a partire dal Comune di Ameglia; oltre alle abitazioni invase dal fango, molte imbarcazioni ormeggiate lungo il fiume sono state travolte e uno yacht è andato a colpire il ponte della Colombiera, la cui campata centrale è crollata isolando la riva spezzina da quella di


attualità

Sarzana e dalla Versilia. Se eccezionale è stato l'evento meteorico, evidente è anche l'azione dell'uomo che a partire dal secolo scorso ha sottratto sempre più spazi all'alveo di naturale esondazione del fiume, con il risultato di obbligarlo a riprendersi con violenza quanto necessario per smaltire le acque in eccesso. L'intervento proposto nelle pagine seguenti, collocato proprio nella parte terminale del corso del fiume, fa parte del programma di razionalizzazione della nautica previsto dal Parco di Montemarcello (cui appartiene la foce del Magra), ed è stato progettato, ovviamente, prima dell'ultima alluvione; non sappiamo se saranno necessarie modifiche e adattamenti in considerazione degli eventi più rercenti: ci resta il monito a non sottovalutare mai le conseguenze che il modo in cui trattiamo il territorio - superfici, sponde, acque - può avere sulla capacità di resistere a future manifestazioni delle forze della

Qui sotto, la quantità di piogge caduta nel bacino del Magra il 25 ottobre scorso; la linea tratteggiata indica il percorso del nucleo alluvionale. In basso, il ponte della Colombiera, sul Magra, crollato durante l'alluvione.

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Nella pagina a lato, la sponda destra accoglie ancora, dopo sei mesi, i detriti accumulati dalla piena; sulla sponda opposta, l'area del cantiere Metalcost, oggetto dell'intervento presentato nelle pagine seguenti.


porticcioli

porticcioli

Marina Chiara: verso il riassetto della nautica nel basso Magra Il progetto Il progetto di Marina Chiara si inserisce nel Piano della Nautica redatto dal Parco di Montemarcello-Magra (vedi finestra). Sia per quanto riguarda gli standard, sia per quanto riguarda la realizzazione dei comparti commerciali e ricettivi, complementari allo sviluppo di un marina moderno e di una certa qualitĂ d'utenza, vengono seguiti gli indirizzi dettati dal Piano del Parco.

Il progetto prevede la demolizione del capannone esistente, con successiva ricostruzione dell'edificio amministrativo. I volumi edificabili ex-novo, che saranno destinati a negozi, market, piccola ristorazione e/o palastra e blocco servizi natanti, saranno pari a 5250 mq. Tali volumi e relative funzioni vengono spalmate in due blocchi edilizi che rappresentano gli elementi architettonici piĂš significativi nel nuovo complesso.

Centro wellness-negoziminimarket Il primo elemento architettonico raggruppa le funzioni di centro wellness, con centro estetico, centro benessere e palestra, e funzioni commerciali per circa 925 mq di superficie lorda. Il centro benessere, distribuito su due livelli, ha un'altezza alla linea di gronda di 7,60 m e una superficie lorda di 192 mq, quindi i volumi

LEGENDA: A - Darsena 28400 mq B - Ingresso porto turistico C - Ingresso darsena e cantiere D - Accesso ciclo-pedonale E - Centro wellness-negozi-minimarket F - Yacht club - direzione - emporio G - Bar ristorante “Veranda� H - Caves Bateaux I - Servizi natanti L - Area sosta visitatori M-N-O - Aree sosta P - Piazzale rimessaggio e cantiere Q - Strada interna di progetto R - Percorsi carrabili S - Percorso ciclo-pedonale misto T - Percorso pedonale U - Aree pedonali V - Capannone rimessaggio Z - Isola ecologica

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porticcioli Nella pagina di fronte, planimetria di progetto della marina. Nelle immagini, il tratto del fiume Magra interessato dall'intervento, prima e dopo l'evento alluvionale dell'ottobre scorso.

costruiti sono circa 1460 mc. I negozi e il minimarket, collocati al piano terra, si sviluppano per una superficie lorda complessiva di 430 mq e hanno un'altezza di 3,60 m. Complessivamente costituiscono una cubatura di 1548 mc. La palestra è locata al piano primo dell'elemento architettonico definito blocco 1. La struttura del centro wellness è caratterizzata da uno zoccolo in pietra naturale (di rivestimento) che trae spunto dalla tradizionale architettura vernacolare della vicina Ameglia, con le sue abitazioni costruite sulla roccia e i muri realizzati in pietra naturale quasi fossero una continuazione della montagna. Il secondo livello è realizzato superficialmente da lamelle lignee che si aprono con ribalte e veneziane. La struttura è in legno lamellare e tamponature in laterocemento al piano terra, e paretine lignee prefabbricate al piano primo. Il

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legno è materiale naturale per eccellenza che qui viene declinato in una sintassi architettonica moderna e funzionale. Il centro benessere sarà destinato a rispondere a tutte le esigenze degli utenti, completo di una sauna cromoterapica, bagno di vapore, idromassaggio, calidarium e bagno turco, vasche di acqua fredda, locali docce, spazi dove potersi rilassare dopo i trattamenti.

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Next page, project plan of the Marina. In the photos, the stretch of the river Magra involved by the project, before and after the flood of last October.

La distribuzione degli spazi è stata pensata per realizzare un percorso continuo nel benessere e per la cura del corpo, un percorso senza discontinuità che consente di trovare, naturalmente, relax e soddisfazione fisica. Al piano terra si trova il parrucchiere e il centro estetico con solarium dal quale si accede, al secondo livello, in uno spazio intermedio che consente di fruire o della palestra o del centro


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Il Piano del Parco Lo strumento urbanistico a cui si fa riferimento per l'opera di riconversione del cantiere navale Metalcost è il Piano del Parco naturale Montemarcello-Magra che ha come finalità: - la conservazione, promozione e valorizzazione del patrimonio naturale, ambientale, storico/ culturale e paesaggistico; - la fruizione sociale dell'area e dei territori ad essa collegati nei suoi vari aspetti secondo le peculiarità in essa presenti; - alla incentivazione di forme sostenibili di sviluppo sociale ed economico delle comunità interessate; - alla promozione di forme di rappresentazione e comunicazione socioculturale e scientifica dei valori delle conoscenze esistenti e da acquisire. Il Piano del Parco, in relazione all'assetto insediativo di livello territoriale promuove forme di turismo sostenibile attraverso la riorganizzazione della nautica da diporto che deve essere attuata specificatamente per mezzo della realizzazione di un impianto nautico diportistico denominato "Parco Nautico della Magra". Lo strumento attuativo del Piano è il Piano della Nautica quale integrazione/specificazione del Programma di riassetto turistico-ricreativo. Il Piano del Parco individua i Distretti di Trasformazione a valle della Linea di Navigabilità del fiume Magra e ne ipotizza le trasformazioni secondo i parametri quali massime trasformazioni ipotizzabili ma non obbligatoriamente raggiungibili. Per l'attuazione di tali distretti, e a seguito delle indicazioni emerse dal processo di Valutazione Ambientale Strategica si precisa, per il Distretto Metalcost, che la realizzazione di una darsena di grandi dimensioni è resa problematica dall'altimetria dei terreni ed è quindi raccomandabile che gli spazi a disposizione, già pesantemente compromessi, siano destinati ad una attività tecnica di supporto alla nautica. Specificatamente nel Piano della Nautica in Tabella è indicata per il Distretto di Trasformazione denominato Metalcost la realizzazione, quale tipologia di Impianto Nautico, di un Marina con uno sviluppo acqueo massimo non superiore al 40% della superficie territoriale del cantiere. La superficie territoriale del cantiere, che include aree di proprietà e in concessione demaniale, è stata assimilata all'area catastale verificata per cui la darsena avrà una superficie di 26.400 mq. La realizzazione dei Distretti di Trasformazione, in conformità al Piano di parco, porterà ad un aumento della capacità della flotta all'interno del Polo Nautico. La consistenza della flotta è indicata utilizzando come unità di misura il "Posto Barca Equivalente" da 12 metri.

Nella pagina di sinistra, vista zenitale dell'area allo stato attuale e nel progetto. A sinistra, due rendering, a destra due profili di progetto. Nelle foto in basso, il profilo della costa allo stato attuale e dopo l'intervento.

In the left page, zenith view of the area actually and in project. Left, two renderings, right two project profiles. In the photos below, the shape of the coast actually and after the intervention.

benessere con sauna e bagno turco. L'ambiente ideato ha lo scopo di trasmettere benessere, equilibrio, armonia, pace, calore e, al tempo stesso, di soddisfare il gusto estetico. Si è dunque preferito l'impiego di materiali naturali e decisamente meno impattanti quali il legno lamellare per le strutture, le lamelle lignee di rivestimento e paramenti murari in pietra naturale preferibilmente reperibile in loco.

Bar-ristorante "veranda" Il blocco architettonico II di nuova progettazione accoglie il barristorante del marina. La caratteristica principale dell'oggetto è la giustapposizione tra un elemento costruito in laterocemento e rivestito in lamelle lignee, che occupa una cubatura di 400 mc, e uno spazio veranda delimitato da una copertura in legno lamellare. La veranda, che accoglierà i tavolini, potrà essere schermata da vetrate strutturali che delimiteranno lo spazio senza chiuderne mai la visuale splendida verso la darsena. L'edificio, distribuito su un livello, ha un'altezza alla linea di gronda di 4 m e una superficie lorda di 100 mq. La cifra progettuale del barristorante può essere ritrovata nella volontà di inserire un oggetto apparentemente provvisorio, come

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se l'intervento avesse caratteri di reversibilità. Attraverso una scala in acciaio esterna si raggiunge il terrazzo belvedere al secondo livello, coperto da pompeiane lignee e da ombrelloni. Anche questo spazio sarà destinato a ospitare tavolini per il ristorante.

Servizi natanti e caves bateaux Il progetto di una darsena prevede sempre la realizzazione di un blocco servizi destinato ai natanti con docce. Il numero di wc e di docce dipende dalla capacità della darsena e quindi dal numero di posti barca. Il Piano della Nautica prevede un gruppo di servizi completo ogni 50 posti barca. Ogni gruppo di servizi è costituito da almeno 2 WC, 2 orinatoi, 2 lavamano e 1 doccia per uomini e da almeno 2 WC, 2 lavamano e 1 doccia per donne (oltre ai servizi di legge per disabili). La distanza massima tra gli ormeggi delle imbarcazioni ed i servizi igienici dovrà essere minore di 250 metri, in analogia a quanto previsto per i porti turistici marittimi. Nel caso di operatori insediati su aree contigue, sarà ammessa la realizzazione di servizi comuni, a patto che questo non porti a superare le distanze massime sopra

indicate. Il blocco servizi presenta un rivestimento parietale in pietra naturale che simula le murature a secco tipica delle architetture spontanee che caratterizzano il territorio. La darsena inoltre verrà accessoriata da un certo numero di caves bateaux. I caves bateaux li potremmo definire delle stive a terra per i natanti in cui possono depositare materiale vario di rifornimento. I depositi sono realizzati in legno e lamelle lignee e vengono collocati quali elementi provvisori e facilmente rimovibili dal piazzale. Da studi di mercato si evince come il posto barca sia legato al posto macchina e alla dotazione di un deposito privato e personale. Il pacchetto, che può essere venduto al natante, posto barca-posto autocaves bateaux qualifica il porto turistico come funzionale e di un certo livello. In quanto elementi provvisori e facilmente assemblabili i caves bateaux saranno messi in opera in numero specifico in relazione alle esigenze e alle richieste. La versatilità di questo elemento modulare facilmente ripetibile consente di realizzare depositi di varie dimensioni a seconda delle necessità.

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Il Piano del Parco Lo strumento urbanistico a cui si fa riferimento per l'opera di riconversione del cantiere navale Metalcost è il Piano del Parco naturale Montemarcello-Magra che ha come finalità: - la conservazione, promozione e valorizzazione del patrimonio naturale, ambientale, storico/ culturale e paesaggistico; - la fruizione sociale dell'area e dei territori ad essa collegati nei suoi vari aspetti secondo le peculiarità in essa presenti; - alla incentivazione di forme sostenibili di sviluppo sociale ed economico delle comunità interessate; - alla promozione di forme di rappresentazione e comunicazione socioculturale e scientifica dei valori delle conoscenze esistenti e da acquisire. Il Piano del Parco, in relazione all'assetto insediativo di livello territoriale promuove forme di turismo sostenibile attraverso la riorganizzazione della nautica da diporto che deve essere attuata specificatamente per mezzo della realizzazione di un impianto nautico diportistico denominato "Parco Nautico della Magra". Lo strumento attuativo del Piano è il Piano della Nautica quale integrazione/specificazione del Programma di riassetto turistico-ricreativo. Il Piano del Parco individua i Distretti di Trasformazione a valle della Linea di Navigabilità del fiume Magra e ne ipotizza le trasformazioni secondo i parametri quali massime trasformazioni ipotizzabili ma non obbligatoriamente raggiungibili. Per l'attuazione di tali distretti, e a seguito delle indicazioni emerse dal processo di Valutazione Ambientale Strategica si precisa, per il Distretto Metalcost, che la realizzazione di una darsena di grandi dimensioni è resa problematica dall'altimetria dei terreni ed è quindi raccomandabile che gli spazi a disposizione, già pesantemente compromessi, siano destinati ad una attività tecnica di supporto alla nautica. Specificatamente nel Piano della Nautica in Tabella è indicata per il Distretto di Trasformazione denominato Metalcost la realizzazione, quale tipologia di Impianto Nautico, di un Marina con uno sviluppo acqueo massimo non superiore al 40% della superficie territoriale del cantiere. La superficie territoriale del cantiere, che include aree di proprietà e in concessione demaniale, è stata assimilata all'area catastale verificata per cui la darsena avrà una superficie di 26.400 mq. La realizzazione dei Distretti di Trasformazione, in conformità al Piano di parco, porterà ad un aumento della capacità della flotta all'interno del Polo Nautico. La consistenza della flotta è indicata utilizzando come unità di misura il "Posto Barca Equivalente" da 12 metri.

Nella pagina di sinistra, vista zenitale dell'area allo stato attuale e nel progetto. A sinistra, due rendering, a destra due profili di progetto. Nelle foto in basso, il profilo della costa allo stato attuale e dopo l'intervento.

In the left page, zenith view of the area actually and in project. Left, two renderings, right two project profiles. In the photos below, the shape of the coast actually and after the intervention.

benessere con sauna e bagno turco. L'ambiente ideato ha lo scopo di trasmettere benessere, equilibrio, armonia, pace, calore e, al tempo stesso, di soddisfare il gusto estetico. Si è dunque preferito l'impiego di materiali naturali e decisamente meno impattanti quali il legno lamellare per le strutture, le lamelle lignee di rivestimento e paramenti murari in pietra naturale preferibilmente reperibile in loco.

Bar-ristorante "veranda" Il blocco architettonico II di nuova progettazione accoglie il barristorante del marina. La caratteristica principale dell'oggetto è la giustapposizione tra un elemento costruito in laterocemento e rivestito in lamelle lignee, che occupa una cubatura di 400 mc, e uno spazio veranda delimitato da una copertura in legno lamellare. La veranda, che accoglierà i tavolini, potrà essere schermata da vetrate strutturali che delimiteranno lo spazio senza chiuderne mai la visuale splendida verso la darsena. L'edificio, distribuito su un livello, ha un'altezza alla linea di gronda di 4 m e una superficie lorda di 100 mq. La cifra progettuale del barristorante può essere ritrovata nella volontà di inserire un oggetto apparentemente provvisorio, come

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se l'intervento avesse caratteri di reversibilità. Attraverso una scala in acciaio esterna si raggiunge il terrazzo belvedere al secondo livello, coperto da pompeiane lignee e da ombrelloni. Anche questo spazio sarà destinato a ospitare tavolini per il ristorante.

Servizi natanti e caves bateaux Il progetto di una darsena prevede sempre la realizzazione di un blocco servizi destinato ai natanti con docce. Il numero di wc e di docce dipende dalla capacità della darsena e quindi dal numero di posti barca. Il Piano della Nautica prevede un gruppo di servizi completo ogni 50 posti barca. Ogni gruppo di servizi è costituito da almeno 2 WC, 2 orinatoi, 2 lavamano e 1 doccia per uomini e da almeno 2 WC, 2 lavamano e 1 doccia per donne (oltre ai servizi di legge per disabili). La distanza massima tra gli ormeggi delle imbarcazioni ed i servizi igienici dovrà essere minore di 250 metri, in analogia a quanto previsto per i porti turistici marittimi. Nel caso di operatori insediati su aree contigue, sarà ammessa la realizzazione di servizi comuni, a patto che questo non porti a superare le distanze massime sopra

indicate. Il blocco servizi presenta un rivestimento parietale in pietra naturale che simula le murature a secco tipica delle architetture spontanee che caratterizzano il territorio. La darsena inoltre verrà accessoriata da un certo numero di caves bateaux. I caves bateaux li potremmo definire delle stive a terra per i natanti in cui possono depositare materiale vario di rifornimento. I depositi sono realizzati in legno e lamelle lignee e vengono collocati quali elementi provvisori e facilmente rimovibili dal piazzale. Da studi di mercato si evince come il posto barca sia legato al posto macchina e alla dotazione di un deposito privato e personale. Il pacchetto, che può essere venduto al natante, posto barca-posto autocaves bateaux qualifica il porto turistico come funzionale e di un certo livello. In quanto elementi provvisori e facilmente assemblabili i caves bateaux saranno messi in opera in numero specifico in relazione alle esigenze e alle richieste. La versatilità di questo elemento modulare facilmente ripetibile consente di realizzare depositi di varie dimensioni a seconda delle necessità.

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porticcioli Sotto, ancora un rendering; il progetto di rinaturazione delle sponde; sezioni di progetto del pontile galleggiante e della diga.

Marina Chiara: new sailing arrangements in the lower Magra area The plans for the Montemarcello-Magra National Park in relation to local settlements, which include the transformation of the Metalcost site, promote forms of sustainable tourism through the reorganisation of pleasure boating in the area. This will be specifically implemented through the development of a pleasure boating facility called the "Parco Nautico della Magra". The development of a large wet dock is made difficult by the elevation profile of the land. It is therefore to be recommended that the spaces available, which have already been significantly blighted, should be set aside for boating technical suppor t activities, making it possible to develop a marina covering a maximum area of water not exceeding 40% of the sur face area of the existing site. The Marina Chiara project therefore envisages the demolition of the existing industrial unit and roof, and the subsequent reconstruction of the administrative building, which will be renovated. As per the design, the new buildings to house shops, a supermarket, small-scale catering and/or a gym and associated boating ser vices will cover an area of 5250 m3. These buildings and relative ser vices will

comprise two newly designed blocks, which represent the most significant architectural elements. Another key design feature in the overall regeneration of the site is linked to the renaturalisation of the shore. An analysis of the condition of the areas of shoreline in their natural state, in the vicinity of the site, revealed that the shore has a thick coverage of riparian vegetation consisting of reeds, directly on the water line, shrubs behind this, and taller trees, slightly fur ther back from the water line. A continuous covering of grass prevents the natural ear th sur face from being washed away, without however reaching right to the water line. The operation proposes to obtain a result similar to the natural context, by planting the existing native species. Using landscape engineering to "cover" the concrete wall of the yard, which stands at around 5 metres above the water levels, so as to reduce its visibility and the negative environmental impact on the river, is par ticularly difficult. The environmental renaturalisation and mitigation project also includes the development of fully-equipped green areas, which can be used and enjoyed even by those who do not use the wet dock.

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Below, another rendering; the project of re-naturalization the bank; project sections of the floating pier and of the break-water.

La rinaturalizzazione

Progetto Marina Chiara a Sarzana Ameglia (La Spezia)

Un altro aspetto progettuale di primaria importanza nell'opera complessiva di riconversione del cantiere è legato alla rinaturalizzazione dell'ambito spondale e alla elaborazione di un progetto specifico, compatibile e conforme alle indicazioni e norme del Piano di Parco. Dall'analisi dello stato di fatto delle porzioni spondali mantenutesi allo stato naturale, nei pressi dell'area di intervento, è emerso come la sponda abbia una fitta copertura di vegetazione ripariale formata da canneti, direttamente sulla linea di tangenza tra terra e acqua, sistemi arbustivi, in "seconda linea", arretrati rispetto ai primi, ed alberi ad alto fusto, leggermente discostati dalla linea di contatto terra-acqua. Una continua coltre erbosa garantisce dal dilavamento la superficie in terra naturale, senza, tuttavia, giungere alla tangenza con l'acqua. Esiste infatti una modesta fascia formata solo da terriccio misto a inerte molto fine, dove l'acqua dilava e defluisce in conseguenza delle escursioni del livello. L'intervento si propone di ottenere un risultato affine al contesto naturale, mediante riproposizione per piantumazione delle essenze autoctone esistenti. Particolarmente problematico risulta essere il "rivestimento", per mezzo di opere di ingegneria naturalistica, del muro in calcestruzzo del piazzale che si trova a circa 5 metri al di sopra del pelo dell'acqua in modo da limitarne la visibilità e quindi il negativo impatto ambientale sul fiume. Il progetto di rinaturalizzazione e di mitigazione ambientale prevede inoltre la realizzazione di aree verdi attrezzate, fruibili e godibili anche da non utenti della darsena.

Committente: Metalcost SpA Progetto: Medingegneria Importo delle opere: euro 5.590.000

Struttura direzionale - Yacht club La nuova sistemazione a terra della darsena in Marina Chiara prevede la realizzazione di un Yacht Club, un ambiente che possa costituire punto di riferimento per gli amanti del mare ed i cultori dell'imbarcazione da diporto, con un piccolo angolo bar, la disponibilità di una piccola biblioteca tematica da aggiornarsi a cura dell'Amministrazione marina. Gli aderenti al Club potranno trovare un ambiente tranquillo e raccolto, dove scambiarsi opinioni. Lo Yacht club troverà collocazione nell'edificio per uffici che sarà oggetto di ristrutturazione e recupero edilizio. L'intervento prevede la realizzazione di un nuovo distributivo conforme alle nuove funzionalità dell'edificio e di una nuova copertura a due falde. Le falde sono descritte da capriate in legno lamellare e tiranti in acciaio, che rendono la struttura più leggera. L'edificio sarà ulteriormente oggetto di uno specifico intervento di mitigazione, visto le forti tendenze impattanti della colorazione superficiale esterna. Le superfici saranno trattate, quindi, con colori e materiali atti a mitigarne l'impatto ambientale; quindi si prevede l'utilizzo di lamelle lignee di rivestimento e per al realizzazione di infissi a ribalta e veneziane orientabili e di intonaci civili dalle tonalità naturali.

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porticcioli Sotto, ancora un rendering; il progetto di rinaturazione delle sponde; sezioni di progetto del pontile galleggiante e della diga.

Marina Chiara: new sailing arrangements in the lower Magra area The plans for the Montemarcello-Magra National Park in relation to local settlements, which include the transformation of the Metalcost site, promote forms of sustainable tourism through the reorganisation of pleasure boating in the area. This will be specifically implemented through the development of a pleasure boating facility called the "Parco Nautico della Magra". The development of a large wet dock is made difficult by the elevation profile of the land. It is therefore to be recommended that the spaces available, which have already been significantly blighted, should be set aside for boating technical suppor t activities, making it possible to develop a marina covering a maximum area of water not exceeding 40% of the sur face area of the existing site. The Marina Chiara project therefore envisages the demolition of the existing industrial unit and roof, and the subsequent reconstruction of the administrative building, which will be renovated. As per the design, the new buildings to house shops, a supermarket, small-scale catering and/or a gym and associated boating ser vices will cover an area of 5250 m3. These buildings and relative ser vices will

comprise two newly designed blocks, which represent the most significant architectural elements. Another key design feature in the overall regeneration of the site is linked to the renaturalisation of the shore. An analysis of the condition of the areas of shoreline in their natural state, in the vicinity of the site, revealed that the shore has a thick coverage of riparian vegetation consisting of reeds, directly on the water line, shrubs behind this, and taller trees, slightly fur ther back from the water line. A continuous covering of grass prevents the natural ear th sur face from being washed away, without however reaching right to the water line. The operation proposes to obtain a result similar to the natural context, by planting the existing native species. Using landscape engineering to "cover" the concrete wall of the yard, which stands at around 5 metres above the water levels, so as to reduce its visibility and the negative environmental impact on the river, is par ticularly difficult. The environmental renaturalisation and mitigation project also includes the development of fully-equipped green areas, which can be used and enjoyed even by those who do not use the wet dock.

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Below, another rendering; the project of re-naturalization the bank; project sections of the floating pier and of the break-water.

La rinaturalizzazione

Progetto Marina Chiara a Sarzana Ameglia (La Spezia)

Un altro aspetto progettuale di primaria importanza nell'opera complessiva di riconversione del cantiere è legato alla rinaturalizzazione dell'ambito spondale e alla elaborazione di un progetto specifico, compatibile e conforme alle indicazioni e norme del Piano di Parco. Dall'analisi dello stato di fatto delle porzioni spondali mantenutesi allo stato naturale, nei pressi dell'area di intervento, è emerso come la sponda abbia una fitta copertura di vegetazione ripariale formata da canneti, direttamente sulla linea di tangenza tra terra e acqua, sistemi arbustivi, in "seconda linea", arretrati rispetto ai primi, ed alberi ad alto fusto, leggermente discostati dalla linea di contatto terra-acqua. Una continua coltre erbosa garantisce dal dilavamento la superficie in terra naturale, senza, tuttavia, giungere alla tangenza con l'acqua. Esiste infatti una modesta fascia formata solo da terriccio misto a inerte molto fine, dove l'acqua dilava e defluisce in conseguenza delle escursioni del livello. L'intervento si propone di ottenere un risultato affine al contesto naturale, mediante riproposizione per piantumazione delle essenze autoctone esistenti. Particolarmente problematico risulta essere il "rivestimento", per mezzo di opere di ingegneria naturalistica, del muro in calcestruzzo del piazzale che si trova a circa 5 metri al di sopra del pelo dell'acqua in modo da limitarne la visibilità e quindi il negativo impatto ambientale sul fiume. Il progetto di rinaturalizzazione e di mitigazione ambientale prevede inoltre la realizzazione di aree verdi attrezzate, fruibili e godibili anche da non utenti della darsena.

Committente: Metalcost SpA Progetto: Medingegneria Importo delle opere: euro 5.590.000

Struttura direzionale - Yacht club La nuova sistemazione a terra della darsena in Marina Chiara prevede la realizzazione di un Yacht Club, un ambiente che possa costituire punto di riferimento per gli amanti del mare ed i cultori dell'imbarcazione da diporto, con un piccolo angolo bar, la disponibilità di una piccola biblioteca tematica da aggiornarsi a cura dell'Amministrazione marina. Gli aderenti al Club potranno trovare un ambiente tranquillo e raccolto, dove scambiarsi opinioni. Lo Yacht club troverà collocazione nell'edificio per uffici che sarà oggetto di ristrutturazione e recupero edilizio. L'intervento prevede la realizzazione di un nuovo distributivo conforme alle nuove funzionalità dell'edificio e di una nuova copertura a due falde. Le falde sono descritte da capriate in legno lamellare e tiranti in acciaio, che rendono la struttura più leggera. L'edificio sarà ulteriormente oggetto di uno specifico intervento di mitigazione, visto le forti tendenze impattanti della colorazione superficiale esterna. Le superfici saranno trattate, quindi, con colori e materiali atti a mitigarne l'impatto ambientale; quindi si prevede l'utilizzo di lamelle lignee di rivestimento e per al realizzazione di infissi a ribalta e veneziane orientabili e di intonaci civili dalle tonalità naturali.

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Non solo pallone, un fiume di ragazzi attraversa l'Italia per promuovere i valori del calcio Maggio, tempi di bilanci per le iniziative delle scuole. Si chiudono tutti i progetti avviati nel corso dell'anno e si comincia a costruire l'intelaiatura dei percorsi per l'anno che verrĂ , il calcio non si sottrae a questa pratica scolastica ed espone il consuntivo 2012 degli eventi sportivi/didattici varati dal settore giovanile scolastico della FIGC con il patrocinio del MIUR. All'iniziativa "SuperClasse Cup" riservata alle classi seconde, terze e quarte delle istituzioni scolastiche pubbliche e private del secondo ciclo di istruzione hanno aderito 599 classi di 28 province italiane. La formula del progetto formativo/sportivo prevedeva, ai fini del conseguimento della vittoria nella fase provinciale, il 50% alla produzione didattica consistente nello sviluppo di un disegno di legge originale, creato in seguito all'analisi del proprio ambiente e territorio, relativo ad una area tematica a scelta

tra ambiente e sviluppo ecosostenibile, uso dei nuovi media, guida sicura e responsabile con l'obiettivo di favorire la conoscenza dei meccanismi di formazione di una legge e delle mediazioni necessarie generate da dibattiti articolati, il 50% al risultato sportivo che scaturisce dal torneo scolastico di calcio a 5 da svolgersi all'insegna dei valori di lealtà , amicizia, solidarietà , integrazione, rispetto, divertimento, fantasia. Il progetto che ha vissuto la fase d'istituto e quella provinciale nelle sedi di appartenenza si è concluso con la fase nazionale di Riccione dove ha visto confrontarsi, in un tripudio di iniziative sportive e scolastiche, le classi vincenti maschile e femminile delle fasi provinciali sancendo definitivamente il valore e lo spirito interdisciplinare dello sport, oggetto di tante pagine di TSCUOLA. Il progetto "I valori scendono in campo" unisce e valorizza tan-

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Nelle due pagine, frammenti della festa "I valori scendono in campo"; nelle due ultime foto in basso, la festa del "SuperClasse Cup". / In the two pages, fragments from the feast "Values on the pitch"; in the last two photos of this page, the feast of "SuperClaasse Cup".

More than just football: an endless stream of young people promotes the values of the beautiful game across Italy May, a time for summing up school initiatives. All the projects launched during the course of the year draw to their conclusion and the framework begins to be put in place for the coming year. Football is no exception to this practice, producing the 2012 final report on the sporting/educational events organised by the youth and schools sector of the FIGC, sponsored by the Ministry. The "SuperClasse Cup" initiative, reserved for the second, third and fourth years at public and private secondary schools, involved 599 classes from 28 Italian provinces. "I valori scendono in campo" ("Values on the pitch") project unites and promotes a wide range of different activities for third, fourth and fifth year primary school classes from 100 Italian cities in 19 different regions.

te e differenziate attività sviluppate dalle classi III, IV e V di scuole primarie di 100 città italiane appartenenti a 19 regioni. L'iniziativa, portando nelle scuole le regole e i valori del calcio, mira a promuovere l'identità sportiva e culturale naziona-

le veicolando non la disciplina sportiva in sé ma i valori che alla stessa sono sottesi attraverso il coinvolgimento emotivo, il divertimento e la partecipazione attiva degli alunni. Novità per l'edizione 2012 "I valorosi", un gioco didattico dal mecca-

nismo semplicissimo consegnato alle scuole aderenti insieme al materiale sportivo utile alla realizzazione del campo da gioco (palloni, delimitatori di spazio, ostacoli). Protagonisti assoluti i bambini: sono le pedine, i dadi e i giocatori! Ogni

squadra dovrà avanzare di casella in casella fino al traguardo superando prove fisico-sportive, giocando le carte ruoli e rispondendo alle domande contenute nelle schede didattiche riguardanti l'italiano, l'inglese, la storia, la matematica, la geografia, scienze, tecnologia, arte e immagine, scienze motorie. con i lavori realizzati. Al termine del percorso didattico gli alunni hanno realizzato dei lavori, individuali o di gruppo, ispirati ai "Valori del Calcio" utilizzando una o più modalità espressive, da disegni, striscioni a canzoni, filastrocche, fotografie e brevi filmati. Alla festa finale che si è tenuta il 16 maggio in ognuna delle 100 città hanno partecipato "come ospiti di riguardo" tutti i ragazzi e i docenti che hanno preso parte al progetto insieme ai referenti provinciali della FIGC. Grande coinvolgimento, tanto divertimento hanno contrassegnato le mostre dei lavori realizzati, i giochi e le attività di animazione, all'insegna del tutti insieme nessuno escluso. Pasquale Cassalia

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L’appalto pubblico istruzioni per l’uso

a cura di B.G.

Patto di stabilità (col diavolo?) Il debito pubblico italiano a dicembre 2011 si è attestato a quota 1.897,946 miliardi di euro, con un aumento di 55,09 miliardi rispetto a un anno prima (pari al +2,98% in più); il record assoluto è stato toccato a luglio, con 1.911,813 miliardi di euro di debito. Il rapporto debitoPil si attesta così a 119,6%. Guardate in tabella come stanno gli altri. Perché ci raccontiamo queste cifre? Perché il trattato di Maastricht, stipulato il 7 febbraio 1992 tra gli stati aderenti all'unità monetaria europea, prevede che il rapporto tra debito pubblico e Pil (Prodotto Interno Lordo) debba convergere verso il 60%. Un traguardo come si vede per noi lontanissimo. E per obbligarsi a raggiungere tale traguardo, insieme a quello del 3% come rapporto tra indebitamento netto della Pubblica Amministrazione e PIL, gli Stati hanno sottoscritto il Patto di Stabilità e Crescita, da cui deriva, entrociascuno Stato, il Patto di Stabilità Interno. Ebbene è per il rispetto di questo obbligo che gli enti locali, i quali pure hanno in cassa i soldi per liquidare lavori appaltati ed eseguiti, sono sempre più spesso costretti a "bloccare" i pagamenti, pur dovuti, ai propri creditori.

Non vogliamo qui entrare nel merito del bene e del male di questo strumento: ci limitiamo a capire meglio di che si tratta. L'indebitamento netto della Pubblica Amministrazione costituisce, dunque, il parametro principale da controllare, "ai fini del rispetto dei criteri di convergenza e la causa di

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formazione dello stock di debito" (parole del Ministero dell'Economia). L'indebitamento netto è definito come il saldo fra entrate e spese finali, al netto delle operazioni finanziarie (riscossione e concessioni crediti, partecipazioni e conferimenti, anticipazioni), desunte dal conto economico della P.A.

Un obiettivo primario delle regole fiscali che costituiscono il Patto di stabilità interno è proprio il controllo dell'indebitamento netto degli enti locali. Il Patto di Stabilità e Crescita ha fissato dunque i confini in termini di programmazione, risultati e azioni di risanamento all'interno dei quali i Paesi membri possono muoversi


autonomamente. Nel corso degli anni, ciascuno dei Paesi membri della UE ha implementato internamente il Patto di Stabilità e Crescita seguendo criteri e regole proprie, in accordo con la normativa interna inerente la gestione delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo. Dal 1999 ad oggi l'Italia ha formulato il proprio Patto di Stabilità interno esprimendo gli obiettivi programmatici per gli enti territoriali ed i corrispondenti risultati ogni anno in modi differenti, alternando principalmente diverse configurazioni di saldi finanziari a misure sulla spesa per poi tornare agli stessi saldi. La definizione delle regole del patto di stabilità interno avviene durante la predisposizione ed approvazione della manovra di finanza pubblica; momento in cui si analizzano le previsioni sull'andamento della finanza pubblica e si decide

l'entità delle misure correttive da porre in atto per l'anno successivo e la tipologia delle stesse. Gli articoli 30, 31 e 32 della legge di stabilità 2012 disciplinano il nuovo patto di stabilità interno per il triennio 2012-2014 volto ad assicurare il concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica. La Circolare n. 5/2012 del Ministero dell'Economia contiene i criteri interpretativi per l'applicazione delle nuove regole da parte degli enti locali ivi inclusi il metodo di calcolo degli obiettivi programmatici ed un nuovo meccanismo premiale basato sulla virtuosità. La circolare conferma, infatti, l'introduzione del Patto Regionale Integrato, una misura innovativa che consente alle Regioni di concordare direttamente con lo Stato le modalità di raggiungimento dei propri obiettivi e degli obiettivi degli enti locali del proprio

Appendice normativa: Legge 12 novembre 2011 n. 183 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2012) Ar tt. 30, 31, 32 Circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 5 del 14 febbraio 2012 Circolare concernente il patto di stabilità interno per il triennio 2012-2014 per le province e i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti e, a decorrere dal 2013, per i comuni con popolazione compresa tra a 1.001 e 5.000 abitanti

territorio. In sostanza viene introdotto un principio di territorialità che tiene conto delle condizioni economiche e sociali delle diverse aree del Paese. Per quanto concerne l'ambito soggettivo di applicazione del patto di stabilità interno, è prevista l'estensione dei vincoli ad una platea più ampia di enti: a partire dal 2013, infatti, saranno assoggettati alle nuove regole del Patto, oltre alle Province ed ai Comuni con popolazione superiore a 5 mila abitanti, anche i Comuni con popolazione fino a 1001 abitanti nonché le aziende speciali e le istituzioni. Inoltre, a decorrere dal 2014, saranno assoggettate alle regole del patto di stabilità interno le Unioni di Comuni formate dagli enti con popolazione inferiore a mille abitanti. Inoltre, già per il 2012, è in vigore il patto regionalizzato verticale ed orizzontale, grazie al quale le Province e i Comuni soggetti ai limiti 97

di spesa possono beneficiare di maggiori spazi finanziari ceduti, rispettivamente, dalla Regione e dagli altri enti locali. In pratica si può aumentare il tetto di investimenti di un'amministrazione virtuosa con la contemporanea riduzione delle uscite a carico di altri enti del territorio, salvando l'equilibrio complessivo. Infine, viene introdotto un meccanismo di riparto dell'ammontare del concorso agli obiettivi di finanza pubblica tra i singoli enti basato su criteri di virtuosità. Il concorso degli enti locali alla manovra di finanza pubblica ammonta, per le Province, a 700 milioni di euro nel 2012 e 800 milioni nel 2013. I Comuni con più di 5 mila abitanti, invece, partecipano con un contributo di 1,2 miliardi di euro quest'anno e due miliardi di euro a partire dal 2013. Detto questo, incrociamo le dita.


Sport & Autonomie locali di Sandro Rizzoni

Servizi pubblici locali: poche ma salienti novità Questa volta e solo per questa, i lettori di TSport e di questa rubrica devono lasciarmi scrivere in modo più tecnico quasi accademico su un argomento per il quale mi reputo esperto. Spero nell'apprezzamento di chi mi legge. Lo faccio anche quale tributo agli scienziati che amministrano il Comune di Milano e che stanno ragionando sulla dismissione di un'istituzione dello "sport di tutti e per tutti", oggi conosciuta come Milanosport SpA. Mi cimento nuovamente in questo argomento perché ormai i servizi pubblici locali sono riformati con cadenza annuale.

Vorrei pertanto proporre l'art. 25 della legge di conversione 27/2012 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, dal titolo "promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali". Esso aggiunge l'art. 3 bis alla legge 148/2011 di conversione del D.L. 138, novella e integra alcuni dei 35 commi dell'art. 4 della stessa legge, divenuta un caposaldo nell'ambito dell'argomento da trattare. Inoltre introduce il comma V bis e integra il comma VIII dell'art. 114 del d.lgs. 267/2000, riferito ad aziende speciali e istituzioni, come possibili forme di gestione dei servizi pubblici locali. Novellare l'art. 114 - aziende speciali e istituzioni - del TUEL è un esercizio che onora l'antico adagio repetita iuvant e nulla più. Infatti i commi 14, 15 e 17 dell'art. 4 legge 148/2011 con il supporto della Corte dei Conti Lombardia (sezione controllo parere n.

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350 del 13/6/2011) facevano presagire l'obbligatorietà del rispetto del patto di stabilità interno (quantunque la sentenza 325/2010 del Giudice delle leggi); l'acquisto di beni, servizi e opere applicando il codice dei contratti (D. lgs. 163/2006); il rispetto delle procedure di reclutamento del personale adottate nelle pubbliche amministrazioni (l'adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che ne garantiscono l'imparzialità; l'adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire; il rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori; la composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, nel rispetto dei principi indicati nell'art. 35, comma III, del

d.lgs. 165/2001) del resto già previsto nel 2008 (articolo 18, comma II bis primo e secondo periodo, D.L. 112/2008, convertito, con modificazioni nella L.133/2008). Più interessante fare qualche riflessione sul comma 1 dell'art. 25 della L. 27/2012. Gli ambiti territoriali ottimali per i servizi pubblici di rete a rilevanza economica (come se in natura esistessero quelli privi di rilevanza economica!) sono da realizzare entro il 30 giugno 2012 (termine che come altri riferiti alla materia ci arrischiamo nel dire che sarà prorogato più e più volte, anche se è previsto il potere sostitutivo del Governo) con possibile deroga per ambiti diversi se motivati e comunque tali da produrre economie di scala e massimizzare l'efficienza del servizio. I Comuni (o enti associati secondo l'art. 30 del TUEL) devono ricordare


di essere parte attiva, proponendo entro il 31 maggio 2012 la composizione di tali ambiti. A decorrere dal 2013, l'applicazione di procedure di affidamento dei servizi a evidenza pubblica da parte di regioni, province e comuni o degli enti di governo locali dell'ambito o del bacino costituisce elemento di valutazione della virtuosità degli stessi. Passiamo all'art. 4 L. 148/2011 per i tratti di modifica, da ritenersi salienti, apportati dal più volte citato art. 25 L. 27/2012. Gli enti locali, nel rispetto dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi verificano la realizzabilità di una gestione concorrenziale dei servizi pubblici locali, limitando l'attribuzione di diritti di esclusiva alle ipotesi

in cui, in base ad un'analisi di mercato, la libera iniziativa economica privata non risulti idonea a garantire un servizio rispondente ai bisogni della comunità. All'esito della verifica l'ente adotta una delibera quadro che illustra l'istruttoria compiuta ed evidenzia, per i settori sottratti alla liberalizzazione, le ragioni della decisione e i benefici per la comunità locale derivanti dal mantenimento di un regime di esclusiva del servizio. Diciamo essere una delibera ricognitoria che integra l'obbligo di analisi a capo degli enti locali sulle proprie società partecipate previsto dal comma 27 art. 3 finanziaria 2008 (L. 244/2007). Nuovo il comma III dell'art. 25 che prevede per gli enti territoriali con popolazione superiore a 10.000 abitanti, l'adozione della delibera

ricognitoria previo parere obbligatorio dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Questo comma implica un ragionamento di merito: 1. gli enti inferiori ai 10 mila abitanti non sono sottoposti all'obbligo della delibera che battezza i servizi che seguono il libero mercato da quelli riferibili ad affidamenti diretti, salvo l'obbligatorietà di distinguerli in strumentali e non, dismettendo i primi e filtrando i secondi quali servizi pubblici locali (art. 3 comma 27 finanziaria 2008) avendo riguardo di applicare il quadro normativo di riferimento; 2. esclude il solo parere dell'Authority. Il comma 11 dell'art. 4, si occupa dell'articolazione dei bandi di gara, è arricchito da un importante g bis che indica i criteri per il passaggio dei dipendenti ai nuovi aggiudicatari del

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servizio, prevedendo, tra gli elementi di valutazione dell'offerta, l'adozione di strumenti di tutela dell'occupazione. Il comma 13 viene novellato circa il valore della società in house alla somma complessiva di euro 200.000 annui di fatturato, diminuendo il precedente tetto di euro 900.000. Le gestioni affidate direttamente a società a partecipazione mista pubblica e privata, qualora la selezione del socio sia avvenuta mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi determinati dalle norme in esame, le quali non abbiano avuto ad oggetto, al tempo stesso, la qualità di socio e l'attribuzione dei compiti operativi connessi alla gestione del servizio, cessano, improrogabilmente e senza necessità alla data del 31 marzo 2013 (sostituendo il precedente termine 30 giugno 2012). Continuano a vivere di luce propria i settori acqua, luce, gas, trasporto ferroviario e farmacie che ne sottraggono l'applicabilità alle norme sui servizi pubblici locali qui commentati e non certo l'obbligatorietà di dare corso alle procedure di evidenza pubblica per acquisto di beni, servizi ed opere, ovvero nel reclutamento del personale.


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Per le grandi piscine un "grande" pulitore

Al vertice dell'ampia gamma di pulitori Maytronics, Dolphin Wave 300 XL è il robot ideale per le grandi piscine commerciali, i centri olimpici, i parchi acquatici e per gli altri siti con piscine lunghe dai 25 ai 60m. Garantisce infatti le migliori prestazioni professionali nella pulizia degli impianti natatori più grandi ed affollati. Progettato per soddisfare le esigenze di pulizia più gravose, è dotato di sofisticate modalità di scansione programmabili e di un avanzato sistema di navigazione che, insieme all'azione delle spazzole attive ed all'apparato di filtrazione multilivello ad alta capacità, lo rendono eccellente nella resistenza al lavoro pesante di raccolta della sporcizia, e con le migliori prestazioni nella sua categoria. Lavora con efficienza ed efficacia in qualsiasi piscina di grandi dimensioni, in-

dipendentemente dalla forma e dal tipo, incluse le piscine con zone a spiaggia o quelle con pavimenti in forte pendenza. Questo grazie anche ai nuovi cingoli che garantiscono un maggior attrito sul fondo vasca e ai binari convogliatori del flusso montati sulla scocca inferiore. Fra le sue peculiarità le diverse modalità di funzione, ad esempio: la modalità "multipla" di scansione per la copertura ottimale della piscina, o quella "linea-linea" (linea a sinistra/linea a destra) - ideale per piscine rettangolari standard, oppure quella "a caselle" - ottima per piscine di forma irregolare; è provvisto di un avanzato meccanismo di fuga dagli ostacoli, per il funzionamento senza interruzioni, in piscine con isole e grandi ostacoli. E' dotato di un sistema di navigazione avanza-

to con giroscopio e bussola altamente precisi, che assicurano la copertura completa della piscina anche in vasche di forma irregola-

friendly" con aggancio/sgancio veloce e facilitato a tre gradi di filtrazione, per la raccolta ottimale della sporcizia

L 00 X2 3 1 ve Wa vità 20 no

re e con presenza di ostacoli, a prescindere dalla frequenza delle interferenze. Il sistema di filtrazione che dà acqua cristallina, è di facile e comoda manutenzione e pulizia. Utilizza filtri "user 101

e per la purificazione dell'acqua in tutte le condizioni di piscina. Infatti i sacchetti filtro fini intrappolano efficientemente lo sporco quotidiano, quelli filtro ultrafini raccolgono le particelle di polvere e infine

il filtro a maglie larghe intrappola le foglie e gli avanzi grossolani. Il Dolphin Wave 300 XL, distribuito in esclusiva da Polimpianti (www.polimpianti.it), è di semplice installazione e dispone di tre modalità particolarmente utili: l'avviamento veloce, per il funzionamento quotidiano, l' automatico "Entra in piscina" e "Torna a casa" che permette il facile funzionamento col minimo sforzo e infine il tempo e modalità del ciclo di pulizia che consente ai programmi di scansione di essere impostati per 4 differenti piscine. Da non dimenticare la completa garanzia su tutte le parti per 24 mesi o 3000 ore, se prima di 24 mesi e la garanzia prolungata, consistente in garanzia e pacchetto manutenzione fino a 5 anni Wave 300 XL è la migliore scelta anche per il rapporto prestazioni / prezzo.


Entrambe le novità sono visionabili su pressostruttura allestita presso lo stabilimento Teloni Poletti di Fontaneto d’Agogna.

These two innovative products may be seen in place in a tension structure set up at the Teloni Poletti plant in Fontaneto d'Agogna.

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Parola d’ordine: risparmio! Eco Systema La Teloni Poletti srl ha finalmente trovato per la pressostruttura una giusta identità di impiego al generatore d'aria ausiliario (c.d. "Emergenza") ponendolo come gestore dell'intero impianto. La scheda elettronica dell'apparecchiatura controllata dall'Eco Systema è infatti programmata per consentire lo scambio di funzionamento tra il generatore ausiliario e il gruppo principale che sono così in grado di interagire a seconda delle varie condizioni di esercizio richieste. In condizioni di venti assenti o deboli e riscaldamento spento, il sostentamento della copertura è garantito dal generatore ausiliario mediante l'Eco Systema consentendo un risparmio sui costi di energia elettrica del 50/70%. Quando la velocità del vento supera i dati impostati nei parametri di installazione, o viene attivato il riscaldamento, l'Eco Systema effettua automaticamente lo scambio di funzionamento con il gruppo di gonfiaggio principale. Mentre se la velocita del vento misurata dall'anemometro supera la soglia limite definita per legge, l'Eco Systema si attiva per incrementare la pressione all'interno della copertura rendendola maggiormente rigida e stabile. L'Eco Systema è dotato di segnali di ingresso ed uscita utili per visualizzare e controllare da remoto tutte le funzioni delle macchine.

TKK 400 Fluor Transparent TKK 400 Fluor Transparent è un tessuto di nuova generazione creato per applicazioni architettoniche di lunga durata. TKK 400 ha un tessuto di supporto in PES ad alta tenacità spalmato con PVC trasparente ignifugato e trattato con stabilizzatori di vario tipo. La laccatura PVDF migliora la resistenza alle intemperie e aumenta la repellenza allo sporco creando inoltre un'efficace barriera ai Raggi UV. Il TKK 400 permette un passaggio di luce naturale del 40% aumentando così il grado di confort delle coperture e riducendo l'utilizzo di energia per l'illuminazione artificiale. TKK 400 Fluor Transparent può essere garantito fino a 12 anni, è riciclabile ed è prodotto in conformità delle Norme Europee per la sicurezza sull'uso dei materiali chimici REACH.

auxiliary air generator (the so-called "Emergency" generator) which is now responsible for the management of the entire tensile system. The "Eco Systema" controlled electronic board of the equipment, in fact, is programmed to enable the auxiliary generator and the main assembly to interact and exchange roles depending on ambient and operating conditions. In no wind or weak wind conditions, the desired equilibrium

Eco Systema Tension structure manufacturer Teloni Poletti srl has identified the appropriate job profile for the 103

configuration is ensured by the auxiliary generator through the Eco Systema control unit, resulting in 50/70% savings in energy consumption. When wind speed exceeds a threshold defined with the installation parameters, or when the heating system is switched on, the Eco Systema control unit automaticlly turns on the main generator. If the speed of the wind, as measured by the anemometer, exceeds a limit threshold specified by the law, the Eco Systema increases the pressure in the structure to make for enhanced rigidity and stability. The Eco Systema uses input and output signals to enable all machine functions to be viewed and controlled in remote mode.

TKK 400 Fluor Transparent TKK 400 Fluor Transparent is a new generation

fabric, specially created for use in the construction of durable architectural structures. TKK 400 features a supporting fabric made of high tenacity PES and coated with clear, fire-resistant PVC treated with various stabilising agents. The PVC coating improves the resistance of the structure to the atmospheric agents, is dirt-resistant, and at the same time provides effective protection against UV rays. TKK 400 enables a 40% share of the natural light to pass through, thereby enhancing the degree of comfort offered by the cover, and greatly reducing artificial lighting energy requirements. TKK 400 FluorTransparentcanbe had with a 12-year warranty, is recyclable and is produced in keeping with the European standards on the safe use of chemical materials (REACH).


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La luce che ama lo sport In tutte le discipline sportive l'illuminazione gioca sempre un ruolo fondamentale accendendo la passione di chi ama lo sport. Fael spa, tra i principali produttori a livello globale di proiettori per l'illuminazione di grandi aree, impianti sportivi ed illuminazione stra-

calcio UEFA Euro 2012. Per l'illuminazione di questo impianto il dipartimento tecnico di Fael ha suggerito l'installazione del proiettore Lightmaster One, da 2000W di potenza. Il prodotto, studiato per l'illuminazione di impianti sportivi di medie e grandi dimensioni,

Stadio Chernomorets (Odessa - Ukraina) – Lightmaster

dale, rappresenta il trait d'union fra illuminazione e architettura, sia essa sportiva, pubblica o relativa a grandi aree. L'integrazione fra questi fattori viene armonizzata da una completa gamma di prodotti, ma soprattutto dalla capacità dell'azienda stessa di proporre progetti illuminotecnici ottimali, in funzione delle esigenze dei diversi impianti. Un esempio è lo stadio "Chernomorets" di Odessa, in Ukraina, impianto sportivo che fa parte del circuito di stadi che ospiteranno i campionati europei di

dotti Fael sono stati scelti per realizzare l'illuminazione di importantissimi impianti tra i quali l'aeroporto internazionale del Senegal (proiettore con ottiche asimmetriche Lightmaster 1000), gli impianti sportivi dell'università Princess Nora in Arabia Saudita (proiettore con

ting, is the liaison between lighting and architecture, be it sports, public or on large areas. The integration of these factors is not only harmonized by a full range of products, but especially by the company's ability to offer optimal lighting projects, according to the needs of dif-

ness of the bodies, made of cast aluminum with a high resistance to atmospheric agents, facilitates the handling, both during the assembly and the aiming. The product is also furnished with an aiming system which allows an alignment of the optics exactly in the direction

ottiche circolari Lightmster One), il Canale di Panama (proiettore con ottiche circolari Lightmaster 2000 e simmetriche JET 2000) ed infine il velodromo a Pruszkow in Polonia (proiettore circolare Lighmaster 1000).

ferent plants. As an example, the stadium "Chernomorets" in Odessa, Ukraina is part of the network of stadiums that will host the European Football Championship UEFA EURO 2012. For the lighting of this venue, the technical department of Fael suggested the installation of Lightmaster One floodlights, 2000W power. The product, designed to light sports facilities of medium and large size, allows the vertical control of the light, preventing glare, both to the players and the spectators. The light-

defined at the design stage. In addition to the large sports outodoor, Fael products were chosen to light other relevant projects, including the international airport in Senegal (asymmetrical floodlight Lighmaster 1000), Princess Nora University sports facilities in Saudi Arabia (circular floodlight Lightmster One), the Panama Canal (circular floodlight Lighmaster 2000 and symmetrical JET 2000) and, finally, the Pruszkow velodrome in Poland (circular floodlight Lighmaster 1000).

ONE

permette il controllo verticale della luce emessa, evitando fastidiosi abbagliamenti, sia ai giocatori che agli spettatori. La leggerezza dei corpi, realizzati in alluminio pressofuso con un'elevata resistenza agli agenti atmosferici, ne agevola la maneggevolezza, sia in fase di montaggio che di puntamento. Il prodotto è inoltre corredato di un sistema di puntamento che consente un allineamento delle ottiche esattamente nella direzione definita in fase di progettazione. Oltre ai grandi impianti sportivi outodoor, i pro-

The light that loves sports In all sports, lighting plays an increasingly important role kindling the passion of those who love the sport. Fael spa, a leading global manufacturer of lighting systems for lighting large areas, sports facilities and street ligh105


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Nuova linea armadi Super Light qualità a prezzo contenuto Sei sono le linee di armadietti per spogliatoi prodotte dalla Patentverwag Italia: la linea K, armadi di grande robustezza destinati ai paesi del Nord Europa; la linea A, la più diffusa e ideale per centri sportivi, ospedalieri e l'industria; la linea Classic, destinata ai centri fitness, alle SPA ed ai golf club; la linea Hitec, per spogliatoi con arredamento particolarmente tecnologico; la linea Extra, dalle connotazioni estremamente "pulite" e lineari; la linea Light, impiegata dove si voglia un prodotto di qualità ma dal prezzo contenuto. L'attuale situazione di crisi, ha suggerito alla Patentverwag (www.patentverwag.it) di pensare un nuovo prodotto che avesse un prezzo molto contenuto. E' nata così la linea Super Light. Gli armadi sono realizzati con profili molto leggeri, anche se dotati di grande resistenza, e da pannelli in laminato massello HPL dallo spessore molto contenuto ma di resistenza più che soddisfacente. Hanno inoltre la classica serratura a lucchetto che garantisce un'assoluta resistenza ai tentativi di effrazione anche perché dotata di un dispositivo antiscasso. La linea Super Light prevede due tipologie da cinque modelli ciascuna; quella con ante da cm. 32 di larghezza e quella con ante di larghezza contenuta, da cm. 27.

te raffinate e antinfortunio, ma soprattutto un'inossidabilità totale accompagnata da una autoestinguenza di classe 1 certificata.

Il successo di questa linea è stato immediato e superiore ad ogni previsione. Infatti a parità o quasi di costo rispetto alle corrispondenti tipologie in lamiera, si ottiene una connotazione estetica di un livello assolutamente superiore, finiture eccezionalmen-

New Super Light cabinet line-up: quality at affordable prices Six are the lines of lockers for changing rooms manufactured by Patentverwag Italia: the K series, consisting of very sturdy cabinets earmarked for the Northern European countries; the A series, the most widely used, ideally suited for sports centres, hospitals, factories; the Classic series, the ideal choice for fitness centres, spa resorts and golf 106

clubs; the Hitec series for use in changing rooms with markedly technological connotations; the Extra series, featuring an extremely linear and "clean" design; the Light series, for use whenever top quality must be ensured at reasonable prices.

In the current situation of crisis, Patentverwag (www.patentverwag.it) has deemed it appropriate to design a new product that could be made available at a highly affordable price. This is how the Super Light series was born: the lockers feature very light and yet highly resistant frames and panels of limited thickness and great sturdiness made from solid grade high pressure laminate (HPL). These lockers use the classical type of lock: a padlock in a specially designed tamperproof and pick-resistant version. The Super Light series is available in two different sizes, with 32cm and 27cm doors, each of which comes in five different models. This series has met with immediate success, way beyond any expectation. Compared to similar lockers made from metal plate, in fact, price being the same or about the same, the new series offers a much better appearance, exceptionally refined and accident-proof finishes, and, above all, total resistance to oxidising agents mated to certified class 1 self-extinguishing quality.


Notizie Il patron Mapei nuovo presidente Confindustria Il 23 maggio in un'assemblea privata avverrà la formale elezione di Giorgio Squinzi alla presidenza di Confindustria. La designazione di fatto è avvenuta con il voto della Giunta lo scorso marzo, e il nuovo leader, che resterà in carica fino al 2016, ha presentato già il 19 aprile la sua squadra e il suo programma. Fra le prime dichiarazioni ufficiali, Squinzi ha sottolineato la volontà di proseguire, pur nel rinnovamento, la linea seguita fino ad oggi dal presidente uscente Emma Marcegaglia, con la quale ha condiviso in passato parecchie occasioni di lavoro. Una Confindustria unita con l'obiettivo primario orientato alla crescita in un momento par ticolarmente difficile come quello attuale: questi sono i temi

news Giorgio Squinzi, neo presidente di Confindustria.

più significativi della linea programmatica del presidente designato. Nome familiare al mondo dello spor t, Giorgio Squinzi è il proprietario della Mapei - azienda leader nel settore dei prodotti chimici per l'edilizia e anche per l'impian-

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tistica spor tiva - ma è anche un grande appassionato di ciclismo (per lunghi anni la Mapei è stata la squadra che ha visto campioni come Bugno, Bettini, Freire), e presidente del Sassuolo Calcio. Se la Mapei, fondata dal padre 75 anni fa, è diventata con lui una multinazionale da 7.500 dipendenti e 59 stabilimenti in tutto il mondo, l'uomo Squinzi è un manager che si vanta di essere sempre aper to al dialogo e alla mediazione, tanto che è riuscito, nella sua carriera, a non avere mai ef fettuato licenziamenti per riduzione di organici e di non aver mai chiesto trattamenti di cassa integrazione. Gli imprenditori hanno commentato a larga maggioranza esprimendo molta soddisfazione per la designazione che apre un quinquennio di lavoro impegnativo per tutti.

Yongsan Park a Seul: un monito contro il progressivo danneggiamento del verde Al National Museum of Korea si è tenuta la cerimonia di premiazione del progetto promosso dallo studio West8 nell'ambito del concorso internazionale volto a realizzare lo Yongsan National Park a Seul. Il concorso era stato indetto dal Ministr y of Land, Transpor t and Maritime Af fairs della Corea del Sud con l'obiettivo di ottenere un progetto che ideasse un parco capace di far coesistere elementi come natura, cultura, storia e sviluppo. Il progetto è stato perciò ideato e sviluppato sul concetto di sviluppo urbano sostenibile e conser vazione degli spazi verdi. Il nuovo "green-park" sarà realizzato entro il 2017 e sorgerà su una vasta area del centro di Seul, utilizzata come base militare per un


news lungo periodo durante l'occupazione giapponese e nel dopoguerra.

La torcia olimpica dei giochi di Londra 2012, © London2012.

Al London Design Museum un premio per la torcia olimpica La torcia olimpica disegnata dallo studio britannico Barber Osgerby per i Giochi Olimpici di Londra 2012 è il progetto vincitore del Design of the year 2012. Un progetto, quello commissionato dal LOCOG London Organizing Committee of the Olympic and Paralympic Games, che ha saputo "catturare" lo spirito di Londra e celebrare le Olimpiadi in chiave moderna. Fatta in alluminio, è per forata da 8 mila buchi circolari che rappresentano gli 8 mila "tedofori" incaricati di por tare la torcia per tutto il mondo, fino a Londra. Oltre ad essere decorativi, i buchi riducono il calore e il peso della torcia.

Notizie Tra gli altri premi consegnati nella cerimonia dell'evento, l' "architecture award" è andato al velodromo di Londra 2012, di Hopkins Architects, uno degli impianti spor tivi più eco-sostenibili e rappresentativi tra quelli progettati per Londra 2012. FC Bologna: un nuovo, avveniristico centro sportivo entro il 2014 Presso la Sala dello Zodiaco di Palazzo Malvezzi è stato presentato il protocollo d'intesa relativo al nuovo centro tecnico di proprietà del Bologna Football Club che potrebbe già vedere la luce nel 2014, secondo le prospettive più ottimistiche. Il protocollo è stato illustrato alla stampa dal Presidente Albano Guaraldi alla presenza di Beatrice Draghetti, Presidente della Provincia, Giacomo Venturi, Vicepresidente della Provincia, Marco Pondrelli, As-

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Notizie

news sessore provinciale con delega allo Spor t, e Loretta Lamber tini, sindaco del Comune di Granarolo in cui sorgerà il nuovo centro. Queste le parole del Presidente Guaraldi alla presentazione: "Devo cominciare ringraziando la Provincia nella persona del Presidente Draghetti e del Vicepresidente Venturi, e il Sindaco di Granarolo, la Dott.ssa Lambertini. Le istituzioni hanno da subito sposato quest' idea e capito al volo l'impor tanza di questa opera. Il centro tecnico avrà 12 campi di calcio ma sarà anche un vero e proprio centro polivalente e un punto di ritrovo e di aggregazione per le persone che lo frequenteranno". In tutto dodici campi di calcio (quattro regolamentari) di cui tre a disposizione anche del comune di Granarolo e i restanti nove totalmente utilizzabili dalla prima squadra e dalle venti squadre del settore giovanile dell'FC Bologna. Nel progetto sono compresi il centro tecnico e

Rendering del progetto della nuova sede dell'FC Bologna.

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sede della società, una zona ospitalità e foresteria per le squadre che arrivano da fuori, una piazza per eventi, un centro medico, piste ciclabili e un grande parco pubblico. Santa Teresa di Gallura, un bando per il centro e la spiaggia Il comune sardo di Santa Teresa di Gallura ha bandito un concorso per la riqualificazione delle aree circostanti la torre spagnola e della spiaggia chiamata "La Rena Bianca". Tutte aree molto impor tanti come occasione di visibilità della cittadina, polo di attrazione turistica del nord Sardegna. La Torre, ad esempio, situata sul lembo di roccia più estremo del Paese e realizzata nei primi del XVI secolo, è uno dei simboli della città; la spiaggia Rena Bianca è vicina al centro ed è una delle più frequentate nel periodo estivo. Il concorso ha come obiettivo una progettazione qualificata e coerente degli


spazi urbani: proposte che aiutino l'amministrazione a migliorare la situazione urbana e architettonica mediante una definizione di idee progettuali che riguardino la sistemazione di strade, spazi urbani, arredi e altri elementi che determinano gli spazi di vita pubblica.. I concorrenti dovranno inviare 3 tavole in formato UNI A0, planimetria generale di progetto, approfondimenti, viste, prospetti e rendering ritenuti utili, calcolo sommario della spesa. La valutazione terrà conto di: qualità architettonica e percettiva delle opere progettate e inserimento nel contesto urbano della proposta architettonica e paesaggistica (25 punti), funzionalità e qualità degli elementi architettonici e ar tistici caratterizzanti il sistema degli spazi pubblici (20 punti), qualità della progettazione dell'arredo urbano, con attenzione alle tecnologie di risparmio energetico e alla scelta di materiali tradizionali (20 punti), qualità del sistema di illuminazione (20 punti), realizzazione di percorsi sicuri - abbattimento delle barriere architettoniche (10 punti), fattibilità economico-operativa della proposta (5 punti). Il progetto premiato rimarrà di proprietà dell'Ente Banditore e potrà essere posto a base di gara di un concorso di progettazione. La consegna degli elaborati dovrà essere ef fettuata entro il 31 ottobre 2012. Il primo classificato si aggiudicherà un premio di 20 mila euro; 5 mila e 2 mila e 500 euro saranno assegnati al secondo e terzo classificato. Per informazioni: Comune di santa Teresa di Gallura, manutenzioni@comunestg.it settore OOPP arch. Fabiano Mutzu Mar tis - tel. 0789740922 Mesola, un concorso di idee per il centro storico Il comune in provincia di Fer-

rara ha indetto un concorso di idee per ottenere alcune proposte che consentano di orientare le scelte relative all'attuazione di impor tanti inter venti di riqualificazione del centro storico. L'iniziativa muove dalla volontà di potenziare la valenza ambientale, economica e turistica del centro cittadino creando nuove strutture ricettive, commerciali e di ser vizio utili per accogliere i visitatori in occasione degli eventi fieristici, stimolando anche l'interesse culturale per il luogo, par ticolarmente suggestivo. Gli inter venti perseguono gli obiettivi di qualità architettonica, paesaggistica, sociale indicati nel protocollo d'intesa tra Regione Emilia Romagna e comune di Mesola. Ai par tecipanti si richiederà la proposta di valorizzazione per piazza Vittoria, ex magazzini e cor te, area verde di via Biverare, salvaguardando le peculiarità del Borgo Storico di Mesola, sito Unesco patrimonio dell'umanità. Il concorso scade il 25 luglio 2012 e prevede l'assegnazione di cinque premi, da 8 mila a mille euro. Per informazioni: comune di Mesola - tel. 0533 993719 - e-mail: espurbanistica@ comune.mesola.fe.it Aalto University, un nuovo centro per il campus finlandese La Aalto University ha indetto un concorso di progettazione per un nuovo centro per il campus, nell'area di Otaniemi. Nella prima fase del concorso - iniziata ad aprile, con termine ad agosto 2012 - si tratterà di progettare una nuova zona centrale a servizio della Aalto University e di tutta la comunità di ricerca di Otaniemi. L'area si estende su una super ficie di circa 50 mila metri quadrati. Una giuria valuterà le sei mi111


Notizie gliori proposte che passeranno alla fase 2, dove i concorrenti dovranno disegnare i nuovi edifici da costruire nell'area che saranno usati primariamente dalla scuola di Ar te, architettura e design: questa seconda fase inizierà a novembre 2012. Nel dettaglio, nell'area oggetto del concorso sarà posizionato un edificio della scuola di ar te e architettura, ristoranti e caffè in posizioni strategiche, attività commerciali, la stazione della metropolitana, un percorso pedonale e ciclabile integrato nell'area esistente. Il montepremi totale della competizione ammonta a 300 mila euro: 20 mila euro andranno a ciascuno dei 6 concorrenti che passeranno alla fase 2; il primo premio finale sarà di 60 mila euro. Il concorso è organizzato

news secondo le regole dell'associazione finlandese di architetti. FIFA 2018: sopralluoghi nelle città russe che saranno sede dei campionati mondiali Gli ispettori della Fifa hanno effettuato i primi sopralluoghi in Russia per la scelta delle città candidate ad ospitare i Mondiali Fifa 2018. A san Pietroburgo la delegazione ha visitato l'isola Krestovsky, dove è in fase di costruzione uno stadio da 69 mila posti a sedere, presunta sede del sor teggio delle squadre e di una delle semi-finali. Secondo le parole dell'architetto Dmitr y Bush, lo stadio ospiterà la prima par tita ufficiale nel 2015. Sarà uno tra gli stadi più avveniristici dei campionati, con il suo tetto retraibile e un campo scorrevole, che assicu-

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rerà la manutenzione perfetta della super ficie di gioco in qualunque momento dell'anno e permetterà allo stadio di ospitare anche eventi e concer ti. Anche Mosca occuperà un ruolo chiave nella pianificazione dei Mondiali: la capitale ospiterà infatti la par tita di aper tura e la finale e una serie di impor tanti even-

Qui sopra, il marchio dei Mondiali Fifa 2018, che si disputeranno in Russia. Nelle altre immagini, viste degli stadi che ospiteranno i Mondiali. In questa pagina, lo stadio di San Pietroburgo; nella pagina a lato, dall’alto, lo Spartak Stadium e il Luzhniki Stadium, Mosca.


news

Notizie ti direttamente correlati con il campionato. Saranno 3 gli stadi che potrebbero essere sede dei Campionati Mondiali: Luzhniki Stadium e altri due stadi attualmente in fase di ristrutturazione, utilizzati dai club Spartaco e Dinamo. Il primo stadio è il cuore della vita spor tiva a Mosca: ospitò alcuni eventi chiave durante le olimpiadi estive del 1980 e la finale della Champions League del 2008. Per i mondiali sarà oggetto di ristrutturazione, anche per aumentare la sua capacità a 89 mila spettatori. Il secondo stadio, lo Spar taco, ospita 45 mila spettatori e sarà pronto a fine 2013; infine il Dinamo, costruito nel 1928 e il più antico di Mosca, sarà rivisto e ricostruito per diventare uno stadio moderno e multifunzionale con capacità di 45 mila persone.

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Idee, progetti, appalti, lavori da e per le pubbliche amministrazioni

a cura di Pietro Chianchiano e Sabina Orrico

Udine: l'assessorato regionale allo sport del Friuli Venezia Giulia ha assegnato 736 mila euro per 32 istituzioni senza fini di lucro, ai fini di sostenere l'organizzazione di manifestazioni sportive. I criteri sono stati condi-

visi e applicati dalla commissione per la governance dello sport di cui fanno parte la Regione, Upi, Anci, Coni. Tra le manifestazioni di maggior spicco, la 13esima maratonina di Udine.

Rivamonte Agordino (Bl): sono stati migliorati gli spogliatoi del campo sportivo di Rivamonte grazie a un contributo regionale di oltre 184 mila euro, cui si sono aggiunti circa 140 mila euro dal Comune e dal Consorzio Bim. Il

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progetto ha previsto l'isolamento termico dell'edificio e il suo risanamento, con nuovo tetto a doppia falda che ha permesso di ricavare un nuovo spazio al secondo piano, il cui utilizzo deve ancora essere stabilito.

Segrate (Mi): al Centroparco, tra via XXV Aprile e via san Rocco, è nata un'area fitness otudoor, con attrezzature sportive e passerella ciclopedonale. Un vero e proprio centro fitness all'aperto che prevede una passerella - dotata


regioni, province, comuni Segrate (Mi), alcune immagini dell'area fitness inaugurata al Centroparco.

di ascensori in grado di portare le biciclette - posizionata sopra la provinciale Cassanese, che mette in comunicazione il centro parco con l'altro grande spazio verde di Segrate, il parco Alahambra di Rovagnasco. Il percorso fitness realizzato nell'ampia area verde del parco è composto da dieci macchine concepite per un programma completo e bilanciato di ginnastica outdoor: Balance Steps, Squat Press, Plyometrics, Cardio Stepper, Assisted Row/Push-up, PullUp/Dip, Tai Chi Wheels, Chest/Back Press, Ab Crunch/Leg Lift, il me-

glio che si possa trovare in palestra per allenarsi e tonificare il corpo. Sarteano (Si): allo stadio comunale sono stati installati nuovi riflettori, per consentire l'utilizzo del campo anche in notturna. Costituiscono il nuovo impianto di illuminazione quattro torri faro e impianti illuminanti, costati complessivamente 134 mila euro, di cui 15 mila finanziati dalla regione Toscana. Come hanno affermato dall'amministrazione comunale, "dopo il rifacimento degli spogliatoi con questo inter vento consegnia-

from municipalities

Sarteano (Si), l'impianto di illuminazione dello stadio comunale.

mo uno stadio rinnovato, in una zona ricca di impianti spor tivi". Lungo il viale Amiata che ospita la zona spor tiva si contano una pista di pattinaggio, un palazzetto dello spor t, campi da calcio sussidiari di cui uno in sintetico. Chieti: alla presenza, tra gli altri, del sindaco

Umber to di Primio, dell'assessore allo spor t Marco Russo e dell'assessore ai lavori pubblici Mario Colantonio, è stato inaugurato l'impianto spor tivo Planet Beach a Chieti Scalo. L'impianto è stato contemporaneamente intitolato a Paolo Travaglino, scomparso prematuramente. Il Planet Beach si inserisce all'interno del centro spor tivo Santa Filomena. "Sono lieto di poter inaugurare e consegnare alla città questo impianto spor tivo che già ha riscosso, ancora prima della sua aper tura, grande apprezzamento e interesse tra coloro che praticano il beach volley e beach tennis".

Chieti, l'inaugurazione del Planet Beach di Chieti Scalo.

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Battifollo (Cn): il comune ha avviato l'iter per la concessione della gestione del barristoro e dell'area giochi per bimbi di via Maestra. Il bando comprenderà anche i "servizi accessori" quali la prenotazione degli impianti spor tivi e il servizio noleggio attrezzature per la futura pista da sci di fondo, che potrebbe essere realizzata già dalla stagione invernale 2012. Lucca: al via la riqualificazione dell'impianto spor tivo di Pontetetto. Il primo lotto di inter vento prevede la riqualificazione degli spogliatoi, il ripristino del campo polivalente utilizzato per basket, pallavolo e pattinaggio e la realizzazione di due nuovi campetti per calcetto e tennis. Ancona: è stato inaugurato il nuovo impianto spor tivo dedicato all'educazione cinofila e all'agility dog. Anconagility ha realizzato questo impianto attrezzandolo in modo che fosse adeguato alle necessità del crescente numero di iscritti. Il centro si trova in zona Posatora, nei pressi del centro universitario spor tivo. Civitanova Marche (Mc): sono stati stanziati 30 mila euro per la manutenzione del circolo tennis. Dopo i lavori realizzati ai locali igienici del centro, ora si tratterà di ristabilire il normale utilizzo del campo in erba sinteti-


ca, la cui super ficie presenta segni di degrado in diversi punti. Il campo, situato vicino all'ingresso dello stadio polispor tivo, verrà quindi ripristinato: sarà rimossa l'erba, sistemata la base in terra rossa e installato un nuovo manto. Il campo sarà usato per tennis e calcetto. Il progetto è stato redatto dall'ufficio tecnico comunale. Perugia: è stato approvato il progetto esecutivo di manutenzione straordinaria degli spogliatoi con adeguamento alle normative in materia di sicurezza, abbattimento delle bar-

riere architettoniche e rifacimento del manto erboso per un impor to complessivo di circa 35 mila euro. Par te di quest'impor to è stato concesso in conto capitale dalla regione Umbria. L'assessore alle infrastrutture e allo spor t, Ilio Liberati, ha sottolineato la grande attenzione del comune "anche per i piccoli impianti, non solo per quelli frequentati dai liberi professionisti e dalle società organizzate". Perugia: in presenza del vicesindaco Nilo Arcudi sono stati inaugurati i nuovi giochi all'E-

Perugia, l'inaugurazione dell'Ecooparco.

cooparco, frutto della collaborazione tra il Comune e i soci Coop Centro Italia della sezione Perugia1. "Un progetto che sta andando benissimo", ha detto il vicesindaco Arcudi, ricordando i due anni di vita di que-

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sto Ecooparco, in cui è stata rivitalizzata l'area con una serie di inter venti, tra tutte la pensilina fotovoltaica nel 2010. L'Ecooparco è un'area verde del comune di Perugia adottata dai soci Coop di Perugia che dal 2009

sono inter venuti dotando l'area di panchine, nuove piante e la pensilina, come segno simbolico dell'attenzione verso le questioni ambientali. Civitanova Castellana (Vt): grazie a un contri-


regioni, province, comuni buto di 30 mila euro erogato dalla Regione Lazio per inter venti volti a migliorare la sicurezza degli impianti spor tivi, l'amministrazione comunale ha pre-

visto la sistemazione della palestra della scuola Dante Alighieri. I lavori riguarderanno il rifacimento degli impianti termici, con un occhio di riguardo

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alle fonti di energia rinnovabile, come ha spiegato il sindaco. "Dopo gli inter venti alla palestra comunale effettuati nell'estate 2011, ora un altro im-

pianto sarà oggetto di una riqualificazione". Il contributo erogato dalla Regione coprirà il 76% dell'impor to dei lavori che avranno termine a fine 2012.

Solofra (Av): il Comune ha realizzato un nuovo campo di calcetto in sintetico, presso il centro polivalente San Giuseppe Marello. Il progetto del campo di calcetto e quello della piazzetta della chiesa di San Domenico risale al 2011 e aveva riscosso molto successo già quando era stato proposto al pubblico dei cittadini. Reggio Calabria: si è svolta in località Gallina la cerimonia di consegna dei lavori che riguardano la realizzazione della struttura che ospiterà la Scuola regionale dello spor t. La Scuola ha sede nella località che ospitava la Facoltà di Agraria e sarà ristrutturata in due momenti diversi: nella prima fase si tratterà di dedicarsi alla "zona operativa" della scuola. "Tale opera rappresenta - ha dichiarato il Presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò - una "pietra miliare" nel percorso intrapreso negli ultimi anni dalla Scuola Regionale dello Spor t nelle cinque province calabresi e, soprattutto, potrà rappresentare la "rampa di lancio" per costruire la "Cittadella dello Spor t", che dovrà dare ospitalità a tutte le Federazioni Spor tive, le Discipline Associate, gli Enti di Promozione e, come auspico, veder realizzato attorno ad essa una serie di impianti di diverse discipline spor tive che

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ser viranno ai giovani per praticare spor t e quindi attività motoria, per diffondere ancora di più la pratica spor tiva, aumentando le possibilità di offrire al nostro Paese potenziali Campioni Olimpici ed Internazionali". Anche il primo cittadino di Reggio Calabria, Demetrio Arena, è soddisfatto della prossima realizzazione. "Il Comune seguirà i lavori fino al suo completamento, dato che la nuova gestione comunale ha intrapreso la tendenza di vigilare sulle opere pubbliche e concretizzarle secondo i tempi previsti dai bandi". È stato investito un impor to iniziale per la Scuola dello Spor t - ha incalzato Arena - che rappresenta una cifra in evoluzione, in quanto "intendiamo realizzare una serie di opere che siano il corollario di questo polo spor tivo: impianti di base, aree attrezzate e zone per fare attività all'aria aper ta. Entro l'inizio dell'estate è prevista la messa in opera della struttura. Questa città ha una grande tradizione sportiva e questa struttura ci consentirà di farne un simbolo per la formazione spor tiva nazionale".

po Rizzato sta realizzando dopo aver preso par te al bando "Io Gioco legale", finanziato dal Pon Sicurezza. Il progetto prevede la realizzazio-

ne di un impianto sportivo polivalente coperto, con un campo da gioco di 24 metri per 44 e annesso blocco spogliatoi. Si tratta di una delle strutture

Isola di Capo Rizzuto (Kr): sono in corso i lavori all'impianto spor tivo polivalente che nascerà in località Ceramidà, struttura che l'amministrazione comunale di Isola di Ca-

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finanziate nell'ambito dell'iniziativa "Io Gioco Legale", con cui il Pon Sicurezza ha finanziato 100 impianti spor tivi campi polivalenti coper ti e campi di cal-

cio a 5 - nei territori delle quattro regioni Obiettivo Convergenza. Il progetto di massima è uguale per tutti ed è stato redatto dal Coni. La realizzazione ha co-


regioni, province, comuni

from municipalities

me scopo primario quello di favorire l'integrazione sociale dei giovani, migliorandone la qualità della vita e combattendo la dispersione scolastica. Cava dè Tirreni (Sa): l'impianto spor tivo di santa Lucia è stato oggetto di un inter vento di restyling dei vecchi spogliatoi. I lavori hanno permesso di rendere più confor tevole la struttura, che viene usata dalle associazioni spor tive del territorio che sul campo disputano par tite e allenamenti.

za del sindaco Franco Alfieri e dell'assessore allo spor t Eugenio Benevento. "La riqualificazione del campo di calcetto - ha affermato il sindaco Franco Alfieri - è stato un impegno preso qualche tempo fa per garantire una struttura efficiente, moderna e sicura per le attività dell'Oratorio Padre Giacomo Selvi". I lavori, in par ticolare, finanziati e realizzati dal comune di Agropoli, hanno riguardato l'ampliamento e la riqualificazione del campo di calcetto, con la realizzazione del campo di gioco in erba sintetica.

Agropoli (Sa): è stato inaugurato il campetto dell'oratorio Padre Giacomo Selvi, in presen-

a Castellana Grotte, in presenza del sindaco Francesco Trifase, dell'assessore ai lavori pubblici Luisa Simone e dell'assessore allo spor t Sante Calastra. Con il nuovo impianto spor tivo la città si arricchisce di una nuova e moderna struttura adatta a ospitare le tante società spor tive della città. Si tratta di una tensostruttura completamente nuova, con pavimentazione in pvc Mondoflex, adatta per il gioco della pallacanestro, pallavolo e

Castellana Grotte (Ba): è stato inaugurato il nuovo impianto polispor tivo di Via Per tini

Agropoli (Sa), immagini del campetto dell'oratorio Padre Giacomo Selvi, inaugurato di recente.

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Castellana Grotte (Ba), alcune immagini dell'impianto polisportivo di via Pertini.


pallamano, con tribuna metallica amovibile da 350 posti a sedere, spogliatoi e ser vizi. Città di Castello: per il secondo anno torna in Umbria una finale nazionale dei Giochi Sportivi Studenteschi. In particolare, ci sarà l'arrampicata sportiva le cui gare, in svolgimento dal 23 al 25 maggio, si svolgeranno nella palestra della Scuola Media Giovanni Pascoli, e nel Centro Sportivo Peter Pan di San Giustino, che costituisce un esempio di eccellenza in Italia. Parteciperanno 46 rappresentative delle scuole medie e superiori provenienti da 12 regioni italiane, per un totale di 140 studenti normodotati; vi saranno inoltre 18 atleti paralimpici, e 40 docenti accompagnatori. La precedente finale nazionale che si è tenuta in Umbria risale a oltre dieci anni fa e fu dedicata alla corsa campestre. La commissione organizzatrice regionale, composta dall'Ufficio Scolastico, dal Coni, dagli assessorati allo sport e all'istruzione di Regione e Provincia, dal Comitato Italiano Paralimpico e dai comitati provinciali di Coni e Cip, si dichiara orgogliosa di ospitare una manifestazione nazionale "che rappresenta il più alto livello di espressione delle attività sportive scolastiche", ed in particolare con una disciplina sportiva emergente.

Su iniziativa della Federazione Italiana di Arrampicata Sportiva, dal 2011 il Ministero dell'Istruzione ha infatti inserito anche l'arrampicata sportiva nelle finali nazionali dei Giochi

Sportivi Studenteschi. Attualmente sono presenti in Umbria 6 società con circa 500 tesserati; a San Giustino, in particolare, esiste il Centro Federale Giovanile in cui la società

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Ombra di Peter conta da sola 280 iscritti. La commissione organizzatrice umbra intende promuovere, attraverso le finali nazionali, da un lato la promozione e diffusio-

ne tra gli studenti della pratica di discipline meno note,e dall'altro l'inserimento di un numero sempre maggiore di studenti disabili nella partecipazione alle attività sportive.


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