T S P O R T
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impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano
L U G L I O A G O S T O 2 0 1 2
anno XXXVII - LUGLIO AGOSTO 2012 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n째 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 11,85
ISSN 1121-6913
international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing
with english abstract
DA 37 ANNI
MAPPA DEI FORNITORI L’UNICA
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EDITORIA SPECIALIZZATA
SU TUTTA L’IMPIANTISTICA SPORTIVA
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SINCE 37 YEARS THE UNIQUE SPECIALIZED PUBLISHING ABOUT ALL THE WORLD OF SPORTS FACILITIES
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anche on line - www.tsport.it
sommario contents
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ANNO/YEAR XXXVII - LUGLIO-AGOSTO / JULY-AUGUST 2012
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Bruno Grillini Opinione / Ancora una volta Opinion / Once Again
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Isabella Magello Palazzetto dello sport a Trecenta / Un'ellisse tra i Gorghi...
(archh. Emanuele Babetto, Isabella Magello)
Sports arena in Trecenta / An ellipse amidst the Gorghi...
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Joseph Wolfe Centro sportivo per disabili a Phoenix / Un "campus urbano" in Arizona
(Baldinger Architectural Studio)
Sport and Fitness Center for Persons with Disabilities at Phoenix / An Urban Campus in Arizona
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Cesare Lino Tiro con l'arco a Maniago / Largo agli arcieri di Maniago!
(ing. Enrico Mattiuzzi)
Archery in Maniago / Make room for the archers of Maniago!
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Massimiliano Fogliato, Cristina Demarchi Progetti per gli sport indoor a Chieri / Evoluzione delle soluzioni progettuali per gli sport di palestra e nuovo strumento attuativo
(SdA Architetto Paolo Pettene)
Projects for gym sports in Chieri / New indoor container: different design solutions and a new implementation instrument
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Maria Carbone Centro sportivo a Campegine / Cemento e vetro nel gioco dei volumi
(arch. Marco Bartoli, arch. Lauro Vacondio)
Sports Centre in Campegine / Volumes played out in cement and glass
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Pietro Chianchiano Campo da rugby e football americano a Firenze / Profumo d'America nel cuore di Toscana
(arch. Monica Fantappiè, iddp. Fabio Gallai)
A rugby and American football field in Florence / Scent of America in the heart of Tuscany
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Peter Kia Campi da rugby a Verona / Lo sport va nel parco dell'Adige
(arch. Giovanni Policante)
Rugby fields in Verona / New sporting facilities in the Adige River park
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Bruno Grillini Focus / L’erba di San Siro Focus / The grass of San Siro
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Mary Kate Russo Centro sportivo universitario a Zurigo / Un campus nella collina University sports centre in Zurich / A campus on the hills
(Dietrich/Untertrifaller/Staheli Architekten)
sommario contents
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Stefano Longhi Impianti etici / impianti sostenibili Ritorno al futuro
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a cura di/by Bruno Grillini
80 Floating Baths sulla Moldava Floating Baths over the Vltava
83 Notizie 84 Il secondo terminal crociere a Savona - Second Terminal for cruise ships in Savona
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Erminio Sinigaglia Tecnica / Stadio "Braglia": tante attenzioni per il Modena e il Sassuolo Technics / The "Braglia" Stadium: only the best for the Modena and Sassuolo soccer clubs
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Tommaso Empler Progettare l’accessibilità / Percorsi accessibili ai disabili visivi - seconda parte Planning accessibility / Affording access to the visually disabled - second part
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Tscuola a cura di/by Pasquale Cassalia UEFA Euro 2012 vola sulle ali del RISPETTO / UEFA Euro 2012 flies on the wings of RESPECT
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L’appalto pubblico / Istruzioni per l’uso a cura di/by B.G. Decreto... sviluppo? Vedremo
Sandro Rizzoni Sport e autonomie locali Accesso agli atti Produzione / Production - a cura di/by M.C. Notizie / News - a cura di/by C.F. Regioni province comuni / From the municipalities - a cura di/by Pietro Chianchiano, Sabina Orrico Schede tecniche / Technical cards Legislazione italiana: 9.10 - Porti e navigazione Legislazione italiana: 9.3 - Finanziaria
Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 – 20162 Milano Tel. (+39) 026 438 282 - 026 6107 116 fax (+39) 026 4749 554 www.tsport.it E-mail: info@tsport.it
In copertina / Cover: Phoenix: centro sportivo / sports and fitness centre Trecenta: palazzetto dello sport / sports palace Zurigo: centro sportivo universitario / university sports centre
opinione Ancora una volta Ancora una volta, a tre anni dal terremoto dell'Aquila, palestre e campi sportivi diventano protagonisti della solidarietĂ in occasione dell'ennesimo evento calamitoso, accogliendo gli sfollati delle abitazioni rese inagibili dal sisma del maggio scorso. Ancora una volta, dunque, poche semplici parole per essere vicini all'Emilia e ai tanti amici che vivono e lavorano in quella regione. Bruno Grillini
Once again Once again, three years after the earthquake of Aquila, gymnasiums and sports fields were the focus of solidarity on the occasion of yet another calamitous event, welcoming the evacuees of homes made uninhabitable by the earthquake last May. Again, then, a few simple words to be close to Emilia and the many friends who live and work in that region.
L'immagine fa parte di una serie di foto pubblicate su Flickr per l'Emilia in collaborazione con l'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) allo scopo di raccogliere in un unico luogo le foto delle zone colpite da terremoto, scattate da chi in quei luoghi vive e combatte.
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The image is part of a series of photos published on Flickr for Emilia in conjunction with the Italian Institute of Geophysics and Volcanology, to gather in one place pictures of areas affected by earthquake, taken by those who live in those places and fights.
palazzetto dello sport a Trecenta (Rovigo)
Un'ellisse tra i Gorghi... l nuovo impianto sportivo polifunzionale di Trecenta, costruito su un'area di proprietà comunale di circa 14.300 mq, nasce dal progetto preliminare vincitore nel 2006 del concorso indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, destinato a servire il comprensorio costituito dai Comuni di Bagnolo di Po, Canda, Castelguglielmo, Giacciano con Barrucchella, Salara e Trecenta.
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La particolarità compositiva di adottare la forma ellittica
come presupposto strategico in grado di coniugare un utilizzo diversificato dell'impianto (da palestra campo sportivo a palazzetto polifunzionale per spettacoli vari, come richiesto dal bando), può apparire una scelta insolita rispetto alla tradizione tipologica e costruttiva adottata comunemente per impianti sportivi. In realtà tale forma nasce da un'attenta lettura di quelle che sono le specificità di un territorio davvero singolare, che ha qualcosa in più da offrire oltre l'estensiva
Planimetria generale e due viste esterne.
Geneal plan and two exterior views.
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A sinistra, pianta; due dettagli del rivestimento esterno; la posizione della palestra nella fascia geografica dei "Gorghi". In questa pagina, prospetti da diverse posizioni; sotto, l'interno della palestra. Left, plan; two details of the exterior coating; position of the venue in the bend of the "Gorghi". In this page, elevations by different sides; below, interior of the gym.
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Sports arena in Trecenta (Rovigo) / An ellipse amidst the Gorghi... Built on a city-owned plot of land, the new multipurpose spor ting complex of Trecenta will ser ve an area comprised of 6 municipalities in the province of Rovigo. Its elliptical form evokes the natural shape of a morphological feature typical of the area, the so-called Gorghi (literally, whirlpools), consisting of natural pools, fed by the waters of an ancient branch of the Po River that formed small lakes in an environment rich with vegetation and aquatic plans. The overall layout of the complex, as determined by the structures above ground and the land surrounding them, tends to reproduce the soft, irregular shape of the Gorghi, which may be discerned in the lawn covered mounds, the paved areas, the car parks - which all follow a cur vilinear pattern,
Sopra, la costruzione di servizio, in contrasto volumetrico con l'ellisse della palestra; sotto, la vetrata che ostenta i pilastri metallici. Nella pagina alato, sezioni significative e dettagli dell'interno.
as though generated by the elliptical structure of the arena. The gym under cover is enclosed within a volume that is par t of an overarching elliptical structure, vaguely resembling a reversed truncated cone, providing useful spaces for other activities, besides spor ts, such as enter tainment activities. The locker room building is a long a narrow parallelepiped attached to the west side of the ellipse. The landscaping of the exterior features elevated areas that replicate the shape of the ellipse and seem natural dunes generated by the new volume; the reduced fencing around the gym reflects the intention to treat the complex as an urban park open to the public, the first green stop in an itinerar y leading to the real Gorghi.
Above, the service building, in volumetric contrast with the ellipse of the gymnasium; below, the glass wall showing the iron pillars.
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coltivazione delle campagne del basso polesine. Il territorio di Trecenta, infatti, cela tra i suoi ambienti l'area protetta a carattere naturalistico dei "Gorghi", cavità naturali che, alimentate dalle sorgive di un antico alveo del Po, hanno creato piccoli laghetti in un ambiente ricco di vegetazione e piante acquatiche. Alla luce di questa forte caratterizzazione ambientale, si è ritenuto che il processo compositivo non potesse prescindervi, e che dovesse, invece, partire proprio dalle preesistenze naturali per richiamarle e reinterpretarle. A questa peculiarità del territorio si unisce la forma, l'ubicazione e l'orientamento dell'ambito scelto per il progetto: due lotti di forma rettangolare, paralleli tra loro, separati da un profondo e largo fossato non più attivo e non più consortile. Per la loro forma, tali lotti sembrano aver subito uno slittamento lungo l'asse del fossato separandosi nelle due direzioni opposte, uno verso nord, l'altro verso sud, sviluppando così una tensione al centro dell'area che diventa il punto di inserimento della struttura di progetto, al pari di una sorgente d'acqua. Proprio via Fratelli Bandiera, che delimita il lato nord dell'area, introduce e collega il centro storico di Trecenta ai sei Gorghi più importanti, e l'ubicazione della nuova
palestra tra le due realtĂ ne conferma l'importanza per lo stretto legame con gli stessi. La planimetria d'insieme del complesso, data dalle strutture in elevazione e dalle pertinenze esterne, tende cosĂŹ a riprendere le forme dolci e irregolari di un gorgo, distinguibili dai rilevati a prato, dalle pavimentazioni esterne,
dai parcheggi che seguono disegni curvilinei, come fossero generati dalla struttura del campo coperto di forma ellittica. Nel perseguire l'obbiettivo planimetrico prefissato, gli edifici che compongono la palestra sono stati cosÏ individuati: il campo coperto della palestra è racchiuso ed
inscritto in un volume dall'impianto ellittico, minimamente troncoconico rovesciato, che permette di ottenere spazi utili anche ad attivitĂ di spettacolo oltre che sportive. Lungo il lato ovest dell'ellisse si affianca il corpo spogliatoi: un parallelepipedo lungo e stretto, che, posizionato in
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asse al fossato esistente, si relaziona alle caratteristiche dello stesso mimetizzandosi grazie ad un "canneto" artificiale (costituito da pali modulati a diverse inclinazioni) che rafforza visivamente l'asse imposto dal canale sottostante. La sistemazione degli esterni modulati da rilevati che
assecondano la forma dell'ellisse sono come increspature naturali indotte dal nuovo volume; mentre la riduzione della recinzione attorno alla palestra, manifesta la volontà di trattare l'ambito come un parco urbano aperto al pubblico, prima tappa verde verso l'itinerario dei Gorghi veri e propri. Il progetto architettonico ha definito anche soluzioni d'arredo, quale la realizzazione di un banco bar/biglietteria nel foyer d'ingresso che riprende le linee sinuose degli esterni, e di segnaletica evidenziando l'importanza che le stesse hanno nel definire e completare un'idea coerente di progetto. La parete divisoria esterna che chiude il corpo ellittico,
oltre l'anello vetrato alto m 2,40, è composta da un pacchetto montato a secco su tubolari calandrati, a loro volta fissati a delle mensole metalliche saldate ai pilastri inclinati. La dimensione delle mensole è variabile a seconda dell'andamento troncoconico dell'ellisse, ed è stata calibrata in fase esecutiva di cantiere. Il dimensionamento dello spazio dell'attività sportiva è definito per lo svolgimento delle due attività sportive prevalenti richieste: pallavolo (18x9 m; comprensivo di fasce di rispetto: 24x15 m); e pallacanestro (28x15 m; comprensivo di fasce di rispetto: 32x19 m); ma per dimensioni compatibili anche ad altre attività sportive. La forma dell'impianto ellittico permette di sfruttare attorno
Palazzetto dello sport in Comune di Trecenta (Rovigo) a servizio dei comuni di Bagnolo di Po, Canda, Castelguglielmo, Giacciano con Barrucchella, Salara e Trecenta committente: Auxilia spa, società strumentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo responsabile del procedimento: ing. Claudio De Marco progetto architettonico: arch. Emanuele Babetto, arch. Isabella Magello collaboratore progetto architettonico: arch. Filippo Mazzaron progetto strutturale: ing. Marco Nori, ing. Carlo Bortolato collaboratore progetto strutturale: ing. Massimiliano Lazzari progetto impiantistico: Molon&Roetta Associati e Studio Tecnico Bolzonaro direttore lavori e coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva: ing. Claudio Pigato inizio lavori: febbraio 2010 fine lavori: maggio 2012 importo lavori (totale in appalto): Euro 2.105.050 attrezzature sportive: Nuova Radar Coop, Limena (Pd)
al campo da gioco una semiluna ad est destinata a ospitare le aree panchina e giudici di gara, frontali alla zona spalti; mentre la semiluna a nord e sud diventa l'area di riscaldamento e preparazione sportiva. La pavimentazione, in parquet sportivo elasticizzato, valida per attività agonistiche a livello nazionale o internazionale, è estesa a tutta l'area ellittica, al fine di evidenziare l'unità spaziale ellittica. Tutto il perimetro a terra dell'ellisse, escluso chiaramente i punti di innesto con il corpo spogliatoi e la zona retro spalti, è caratterizzato da una facciata continua in vetro per tutta l'altezza dei primi 2.40 m. L'impianto è dotato anche di una seconda sala per attività sportiva, di circa 60 mq ubicata in prossimità dell'ingresso atleti, destinata alle attività di riscaldamento o corsi di ginnastica, caratterizzata da ampie vetrate che si aprono basse verso l'area verde, e da una pavimentazione in gomma di colore verde, che si propone in continuità con gli esterni. In alto, due ambienti accessori; due immagini in fase di costruzione.
Above, two, complementary spaces; two moments of the building in progress.
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Isabella Magello
centro sportivo per disabili a Phoenix, USA
Un "campus urbano" in Arizona el novembre del 2011 è stato completato un progetto innovativo unico nel suo genere per gli Stati Uniti (ma, non stentiamo a credere, anche per l'Europa). Il progetto, del valore complessivo di trentuno milioni di dollari, è concepito come campus urbano unificato, e comprende il Disability Empowerment Center, il Virginia G. Piper Sport and Fitness Center per disabili, e un garage condiviso. Il campus soddisfa le esigenze della comunità di soggetti
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diversamente abili di Phoenix e dintorni e dell'intera regione, ed è progettato anche per ospitare eventi e tornei sportivi a livello locale e nazionale. La prima fase progettuale del campus ha coinciso con un ampliamento e una profonda ristrutturazione di un edificio esistente di 2300 mq, che è stato trasformato nel Disability Empowerment Center (DEC). La struttura risalente agli anni 1970 è stata
smantellata fino alla sua ossatura in acciaio. Il progetto innovativo ha previsto un allargamento della superficie della struttura fino a 5600 mq, attraverso un ampliamento dell'involucro edilizio e del suo perimetro con un cortile interno ed un tetto lastricato di 640 mq; si è così trasformato un ambiente buio e chiuso in uno spazio moderno, luminoso e sano. Il progetto dell'edificio presenta una stretta correlazione con le caratteristiche del sito sul quale è ubicato, sia a livello
Vista notturna del centro, con le piscine all'aperto. Night view of the center, with the outdoor pools.
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locale che a grande scala. L'orientamento e la schermatura solare hanno avuto una profonda influenza sugli esterni. Anche i colori e i materiali sono l'espressione di un legame molto stretto con il luogo. Un innovativo rivestimento in cotto rievoca le formazioni argillose presenti nelle immediate vicinanze, mentre il vetro blu-verde riflette la flora del deserto dell'Arizona e l'azzurro del suo cielo. La seconda fase del progetto, ultimata a novembre 2011, è relativa al
Virginia G. Piper Sport and Fitness Center per persone con disabilità (SpoFit). La struttura, con una superficie di 4200 mq, ospita un'ampia sala pesi, aule, due campi coperti per basketball, rugby e pallavolo, una pista sospesa sopra i campi coperti, speciali spogliatoi, un centro acquatico con tre vasche una piscina, una piscina terapeutica e un centro benessere - tutte accessibili con diverse modalità per favorire l'indipendenza dell'utente. Ogni aspetto della funzionalità dello SpoFit è stato progettato per soddisfare le esigenze dei diversi gruppi di utenti. L'architetto è andato oltre i requisiti fissati dall'ADA (l'Agenzia governativa americana per i diritti dei disabili), per andare incontro ad una più ampia tipologia di disabilità. Questi speciali requisiti progettuali sono stati applicati alla circolazione
Sopra, pianta del piano terra; all'estrema destra della doppia pagina, pianta del livello superiore, con l'anello che corre a ballatoio sulla palestra. Qui a sinistra, dettaglio dell'ingresso. Nelle tre foto grandi, viste esterne da diverse posizioni. In fondo a destra, la rampa di accesso. Above, plan of the ground floor; far right in the double page, plan of the upper level, with the ring running as a gallery over the gymnasium hall. Left here, detail of the entrance. In the biggest pictures, exterior views from different sides. Far right, the entrance ramp.
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Virginia G. Piper Sport and Fitness Center per persone con disabilità (SpoFit). La struttura, con una superficie di 4200 mq, ospita un'ampia sala pesi, aule, due campi coperti per basketball, rugby e pallavolo, una pista sospesa sopra i campi coperti, speciali spogliatoi, un centro acquatico con tre vasche una piscina, una piscina terapeutica e un centro benessere - tutte accessibili con diverse modalità per favorire l'indipendenza dell'utente. Ogni aspetto della funzionalità dello SpoFit è stato progettato per soddisfare le esigenze dei diversi gruppi di utenti. L'architetto è andato oltre i requisiti fissati dall'ADA (l'Agenzia governativa americana per i diritti dei disabili), per andare incontro ad una più ampia tipologia di disabilità. Questi speciali requisiti progettuali sono stati applicati alla circolazione
Sopra, pianta del piano terra; all'estrema destra della doppia pagina, pianta del livello superiore, con l'anello che corre a ballatoio sulla palestra. Qui a sinistra, dettaglio dell'ingresso. Nelle tre foto grandi, viste esterne da diverse posizioni. In fondo a destra, la rampa di accesso. Above, plan of the ground floor; far right in the double page, plan of the upper level, with the ring running as a gallery over the gymnasium hall. Left here, detail of the entrance. In the biggest pictures, exterior views from different sides. Far right, the entrance ramp.
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Nelle immagini grandi a sinistra, la parete di arrampicata, il parterre della palestra, e la pista che corre a ballatoio al livello superiore. In questa pagina, scorci di alcuni ambienti accessori. Nella pagina seguente, due rendering del complesso dall'esterno e lungo la pista sospesa.
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In the large pictures on the right, the climbing wall, the gymnasium playground, and the track running at upper level. In this page, views of some complementary rooms. In the following page, two rendering of the centre from exterior and along the hanging track.
Nelle immagini grandi a sinistra, la parete di arrampicata, il parterre della palestra, e la pista che corre a ballatoio al livello superiore. In questa pagina, scorci di alcuni ambienti accessori. Nella pagina seguente, due rendering del complesso dall'esterno e lungo la pista sospesa.
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In the large pictures on the right, the climbing wall, the gymnasium playground, and the track running at upper level. In this page, views of some complementary rooms. In the following page, two rendering of the centre from exterior and along the hanging track.
Virginia G. Piper Sport and Fitness Center per persone con disabilità a Phoenix, Arizona (USA) Committente: Arizona Bridge for Independent Living (presidente e direttore esecutivo Phil L. Pangrazio) Progetto: Baldinger Architectural Studio, Inc. (principal architect Ilan Baldinger) Team di progettazione: Aaron Reddy, Greg Wedge Costo di costruzione: 9.600.000 dollari (euro 7.600.000 circa) Fine lavori: novembre 2011
verticale e orizzontale all'interno del sito e dell'edificio, alle uscite e ai dispositivi di uscita, alle rampe di accesso, ai passaggi, alle scale e ai punti di raccolta, agli ausili di accesso alla piscina, al progetto degli spogliatoi e delle docce, ai campi da basket e agli spazi destinati agli spettatori, alla progettazione delle sale pesi e alla relativa attrezzatura, e agli impianti audio e video. Tutto questo è stato inserito in un edificio progettato ad arte, in grado di affascinare e entusiasmare gli animi, incoraggiare la partecipazione allo sport sia in veste di atleta che di spettatore, e di migliorare
Sport and Fitness Center for Persons with Disabilities at Phoenix, USA An Urban Campus in Arizona The project is designed as a unified urban its diverse user group. The Architect has gone campus contains the Disability Empowerment well beyond the ADA requirements in order to Center, the Virginia G. Piper Sport and Fitness accommodate a wider range of disabilities. Center for Persons with Disabilities, and a Through, research, analysis, investigative shared 371 stalls parking Garage. refinement the design teams has been able to The campus serves the needs of the disability incorporate a wide range of unique design community of greater Phoenix and the region features and elements: functional technical beyond. In addition it is designed to host local and artistic. An nnovative high efficiency and national sporting events and tournaments. building envelope that includes state of the art The first phase of the campus was an rain screen materials and methods such as extensive remodel and expansion of an Terra Cotta cladding systems, ventilated flat existing 25,000 S.F. building to become the panel thermosetting resin reinforced with Disability Empowerment Center". cellulose fiber, innovative Zinc roof and wall The second phase completed in November cladding, high efficiency glass curtain wall, 2011 is The Virginia G. Piper Sport and Fitness translucent insulated wall panels, specialty sky Center for Persons with Disabilities. The lights, connecting bridges and ramps to 45,000 S.F. facility houses a large weight facilitate room, classrooms, two indoor collegiate safe and easy passage between the various basketball, indoor rugby and volleyball courts, parts of the campus, refuge room for persons a running track suspended above the indoor with chemical sensitivities, pedestal supported courts, specialized restrooms, aquatic center concrete roof pavers, durable steel and with three pools; a swimming pool, a therapy concrete construction, high efficiency central pool, and a spa all accessible by various plant providing the campus with effective and means to facilitate user's independence. economical Every aspect of the SpoFit functionality has cooling and heating, solar panels to supply been designed to accommodate the needs of green power.
l'esperienza umana. Attraverso un'attività di ricerca, di studio e di perfezionamento, il team progettuale ha inserito nel progetto un'ampia gamma di caratteristiche ed elementi progettuali esclusivi di tipo funzionale, tecnico ed artistico. L'innovativo involucro edilizio ad alta efficienza comprende metodi e materiali all'avanguardia per lo schermo antipioggia, come un sistema di rivestimento in cotto, pannelli ventilati in resina termoindurente e rinforzati con fibra di cellulosa, innovativi rivestimenti in zinco per coperture e pareti, pareti in vetro ad alta efficienza, pannelli isolanti traslucidi, speciali lucernai, passaggi e rampe di collegamento per agevolare gli spostamenti in sicurezza tra le varie parti del campus, punti di raccolta per persone con sensibilità chimiche, pavimentazioni sopraelevate, strutture durevoli in acciaio e calcestruzzo, un efficiente ed economico impianto centralizzato di condizionamento e riscaldamento per l'intero campus e pannelli solari che producono energia pulita. Il successo del progetto, eseguito rispettando il budget e i tempi previsti, dimostra la capacità dello staff progettuale di coordinare in toto l'evoluzione di un intero processo, dalle prime proposte progettuali alla revisione da parte di tredici committenti e gruppi di utenti, dalla verifica e approvazione comunale allo sviluppo del progetto, dalle attività di coordinamento con i consulenti alla preparazione dei documenti, dalla valutazione delle offerte all'acquisizione dei permessi, dall'attività di supporto durante la fase di costruzione a quella dopo l'ultimazione dei lavori. Joseph Wolfe
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tiro con l'arco a Maniago (Trento)
Largo agli arcieri di Maniago!
Il campo esterno davanti alla struttura coperta. A destra, dislocazione dei diversi impianti sportivi.
'Amministrazione comunale di Maniago, allo scopo di incentivare lo sviluppo di discipline sportive considerate "di nicchia", ha richiesto un contributo alla Regione Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di una struttura coperta per il tiro con l'arco. Questa struttura servirà a sviluppare l'attività sportiva soprattutto durante il periodo invernale e inoltre potrà essere utilizzata come spazio in cui organizzare gare regionali.
L
Il Gruppo Arcieri Il Gruppo Arcieri Maniago, affiliato alla Federazione
Italiana di Tiro con l'Arco dal 1991, ha contribuito a divulgare e favorire la pratica della disciplina sportiva del tiro con l'arco non solo tra gli appassionati locali ma annoverando iscritti anche da fuori comune. L'associazione ha come scopo la pratica, la diffusione e la valorizzazione del tiro con l'arco in tutte le specialità, organizza corsi propedeutici per bambini, ragazzi ed adulti; gare interregionali secondo il calendario federale e promuove manifestazioni e tornei. Il gruppo disponeva già di un impianto scoperto di consistenti dimensioni, 35
The outdoor field, in front of the covered hall. Right, distribution of the different venues.
In questa pagina, il campo esterno e l'ambiente coperto con i "paglioni" bersaglio. Nella pagina di fronte, prospetti e sezioni dell'edificio. Nel riquadro, foto generale del centro.
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In this page, the outdoor field and the covered hall with the straw targets. Next page, elevations and sections of the building. In the frame, general view of the centre.
inserito nel centro polisportivo comprensoriale ove, all'interno di una superficie di complessivi 80.000 mq, sono presenti lo stadio comunale, il palazzetto dello sport, un ulteriore campo di calcio, sei campi da tennis di cui due coperti con struttura fissa e la costruenda piscina. Il campo da tiro messo a disposizione dall'Amministrazione comunale ha una superficie di circa 7500 mq con 40 bersagli omologati (paglioni per tutte le distanze Fita, 50 e 900 Round). L'associazione organizza anche gare nazionali Fita uomini, 30, 50, 70, 90 metri; donne, 30, 50, 60, 70 metri. L'area, nel suo complesso è dotata anche di uno spazio adibito a parcheggi per oltre 400 posti macchina. Fino ad oggi nella stagione invernale l'attività spesso veniva sospesa in quanto la zona di Maniago è caratterizzata da una situazione climatica molto
Archery in Maniago (Trento) / Make room for the archers of Maniago! With the aim to promote the growth of the socalled niche sports, the city administration of Maniago has obtained from the Friuli Venezia Giulia regional government a contribution towards the construction of an archer y range under cover. The new structure will make it possible to foster archer y practice, especially in winter, and it is also suitable as a venue for regional competitions. The "Arcieri Maniago" club already had at their disposal a large open-air field within the district's multipurpose sports centre, which includes the municipal stadium, a sports arena, an additional soccer field, six tennis courts, two of them in a fixed roofed structure, and a soon-to-be-built swimming pool. The archer y range made available by the municipal administration extends over an area of ca 7500 m2 and is equipped with 40 homologated targets. In the past, activities under went frequent stops in the winter, as the Maniago climate is characterised by prolonged periods of rain. In view of local climate conditions and the importance that this sport - through its athletes - is acquiring at
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national level, the City conducted a study on the potential user population in order to evaluate the wisdom of constructing a facility specially intended for archer y but also adaptable for other sporting activities. Besides enabling the athletes to practice during the winter months, the new archer y range has made it possible to widen the selection of archer y categories that may be practised, by adding the 25m and 18m indoor distances. The structure as a whole has room for regional and infra-regional competitions, but the number of spectators cannot exceed 100. It should be noted that the structure has been constructed to host other disciplines (in the event of the archer y club no longer using it), such as five-a-side soccer, basketball and tennis.
particolare, con lunghi periodi di pioggia (precipitazioni annue dell'ordine di 1800-2200 mm secondo i dati forniti dall'A.R.P.A. del Friuli Venezia Giulia). Considerate le condizioni
climatiche e l'importanza che la disciplina, attraverso gli atleti, sta riscuotendo a livello nazionale, l'Amministrazione ha fatto uno studio sul bacino ipotetico di utenza per valutare l'opportunità di
In questa pagina, dall'alto, pianta generale con il nuovo ambiente dedicato al tiro (sulla sinistra); prospetti; dettaglio della pianta degli spogliatoi. Nella pagina a lato, dettaglio della facciata; tre particolari della struttura lignea in fase di montaggio.
In this page, from above: general plan with the new hall for bow shooting 8on the left); elevations; plan of the changing rooms. Next page, detail of the façade; three details of the wooden structure during the assembly.
realizzare una struttura, seppur adattabile a più attività sportive, dedicata al tiro con l'arco. Il bacino d'utenza In Italia, esistono due strutture coperte in uso per
questo tipo di disciplina: una si trova nelle vicinanze di Firenze ed è stata realizzata dalla Società Arcieri Ugo di Toscana attraverso un finanziamento comunale, e un'altra a Rovereto, di carattere turistico. Questa disciplina, non contando su tantissimi praticanti, viene svolta soprattutto all'interno delle palestre o locali di "fortuna" e in alcuni casi non vengono rispettate neanche le prescrizioni della Fitarco. In particolare, tranne quella di Firenze, non esistono strutture coperte esclusive per la disciplina del tiro con l'arco. Per quanto riguarda l'attività outdoor, invece, tutte le Regioni si sono dotate di campi all'aperto, ovviamente utilizzabili solo nelle belle stagioni. Il Comune di Maniago si trova in una posizione territoriale centrale rispetto alle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto: questa ubicazione, in linea di massima, potrebbe garantire un bacino di utenza pari a circa un migliaio di sportivi. Questi dati fanno capire l'importanza che la struttura potrebbe rivestire nell'ambito territoriale di collocazione; la sua realizzazione, oltre a soddisfare le esigenze degli appassionati di questo sport, viene ad assumere una valenza nazionale con evidenti vantaggi per il Comune di Maniago e per la stessa Regione, diventando un punto di riferimento per atleti e accompagnatori, e permettendo l'organizzazione e lo svolgimento delle gare regionali e nazionali con un riflesso positivo in termini di importanza, sviluppo e visibilità della disciplina stessa. La struttura L'impianto coperto dà la possibilità di allenamento nel periodo invernale oltre a ampliare le tipologie di gara del tiro con l'arco,
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Centro per il tiro con l'arco a Maniago (Pordenone) Committente: Comune di Maniago Progetto e Direzione Lavori: ing. Enrico Mattiuzzi (UTC) Progetto strutturale: ing. Stefano Santarossa Coordinatore per la sicurezza: ing. Diego Perissinotti (studio Proj Sistem, Porcia - Pn) Primo lotto: Importo dei lavori: euro 458.459 Inizio lavori: novembre 2008 Fine lavori: settembre 2009 Secondo lotto: Importo dei lavori: euro 291.705 Inizio lavori: luglio 2010 Fine lavori: marzo 2012
aggiungendo quella indoor per la categoria da 25 m e 18 m; la sua realizzazione pertanto era da considerarsi indispensabile per mantenere un alto livello agonistico degli atleti dell'Associazione Arcieri di Maniago. La struttura portante è costituita da 10 pilastri trapezi (contrafforti) disposti su due file (5+5) in cemento armato collegati da setti; la copertura è costituita da 5 archi in legno lamellare con schema a tre cerniere. La superficie interna della sala misura circa 900 mq. La struttura è alta internamente al colmo 9,60 m. ed all'imposta con le travi circa 2.40 m. La struttura lignea sostiene dei pannelli sandwich con microforatura interna avente caratteristiche termoisolanti e fonoassorbenti dello spessore di cm. 8. La struttura è sprovvista di bagni propri ma utilizza quelli esistenti a disposizione dell'associazione che gestisce i campi da tennis. L'intervento realizzato con il secondo lotto ha riguardato la realizzazione di un fabbricato a due piani collegato al primo lotto con all'interno bagni, ufficio, centrale termica, hall d'ingresso e soppalco; la realizzazione dell'impianto termico attraverso pannelli radianti a pavimento sull'area sportiva e l'area di servizio; la posa di una pavimentazione in gomma 39
adatta alle strutture polivalenti come da normative europee; la realizzazione dell'impianto elettrico e dell'illuminazione, come da parametri Coni, per lo sviluppo dell'attività agonistica a livello locale (illuminamento medio al suolo 300 lux e rapporto tra illuminamento minimo e illuminamento medio pari a 0,5) nell'area sportiva. Sono inoltre l'installati i pannelli solari presso gli spogliatoi del campo polifunzionale. La hall d'ingresso permette l'accreditamento degli atleti e rappresenta l'unico accesso alla strutture, poiché le altre aperture costituiscono uscite di sicurezza. Le attrezzature poste all'interno dell'area disciplina sono: le spalliere per il riscaldamento degli atleti; 13 paglioni posti a distanza 18 metri; 13 paglioni posti a distanza 25 metri. La struttura nel suo complesso (primo e secondo lotto) ha gli spazi per la gestione di gare regionali e infraregionali, ma non ha la possibilità di avere un pubblico superiore alle 100 persone. L'impianto è stato comunque dimensionato per ospitare, nel momento in cui l'associazione sportiva dovesse sciogliersi, altre discipline tra cui calcio a cinque, basket e tennis Cesare Lino
progetti per gli sport indoor a Chieri (Torino)
Evoluzione delle soluzioni progettuali per gli sport di palestra e nuovo strumento attuativo n Tsport n. 240 del 2004 abbiamo pubblicato il PalaMaddalene, struttura leggera polifunzionale con copertura tensostatica e pavimentazione altamente performante che ha ospitato a partire dal 2005 gli allenamenti e le gare della squadra di volley femminile di Chieri in serie A1. Tale tipologia di palestra era nata come soluzione temporanea (da riconvertire a palestra polifunzionale per l'associazionismo cittadino) in attesa della realizzazione di un palazzetto dello sport in Regione San Silvestro. A partire dalla stagione 2011/2012 il Chieri Volley, passato in serie B per alcune
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stagioni, è stato nuovamente promosso nella massima serie, ed in conseguenza degli attuali parametri più restrittivi rispetto al passato per l'omologazione da parte della Federazione Italiana Pallavolo si è visto costretto a giocare le gare di campionato al PalaRuffini di Torino (in particolare per i vincoli legati al numero di posti spettatori da garantire: per la Regular Season 1.500 posti a sedere senza possibilità di deroghe che salgono a 3.000 per le gare di semifinale e finale del PlayOff Scudetto. Per tali gare può essere autorizzato l'utilizzo di un impianto con capienza inferiore, fino ad
una tolleranza massima del 20% del limite minimo, pari ad un minimo di 2.400 posti a sedere). In questi ultimi due anni per conto dell'Amministrazione Comunale è stata svolta la progettazione preliminare con valutazione tecnicoeconomica di una prima opzione che prevedeva la realizzazione di un nuovo palazzetto dello sport in Regione San Silvestro in grado di garantire tutti i parametri richiesti per lo svolgimento delle gare di serie A1 Volley Femminile. Il Comune aveva inserito questo intervento nel programma triennale delle OO.PP con l'ipotesi di
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coinvolgimento di operatori privati che si facessero carico almeno in parte di realizzare l'opera con lo strumento del Project Financing. Purtroppo l'intervento non si è concretizzato e visto il perdurare della crisi economica l'Amministrazione Comunale attualmente non dispone dei fondi necessari per realizzare autonomamente la struttura sportiva, nonostante l'esigenza sia più che mai sentita dalla blasonata società sportiva Chieri Volley, dai tifosi e da tutte le altre squadre giovanili che fanno parte dei vivaio della società stessa.
Gli stessi professionisti, su incarico dell'Ufficio tecnico Comunale, hanno anche valutato l'ipotesi progettuale di incrementare i posti a sedere della preesistente palestra PalaMaddalene per raggiungere la capienza minima prescritta dalla Federazione per la Regular Season (1500 posti anziché gli attuali 1040), tenendo conto di tutte le criticità ed interferenze che si determinano intervenendo su una struttura già realizzata. Tale ipotesi d'intervento determinerebbe infatti una serie di adeguamenti "a cascata" in termini di locali e spazi di servizio, di sicurezza per il pubblico e gli atleti nonchè la risoluzione di interferenze strutturali e impiantistiche. Per perseguire gli obiettivi predetti è stata valutata come possibilità di ampliamento quella di allungare le testate del padiglione esistente estendendo le tribune sulle testate. L'intervento dal punto di vista esecutivo prevedrebbe lo smantellamento delle testate esistenti e la realizzazione di ulteriori due campate su ogni testata in modo tale da allungare il padiglione della lunghezza necessaria senza
dover intervenire sulla parte di pavimentazione sportiva che non verrebbe interessata dalle opere. Le nuove tribune in ampliamento sarebbero del tipo prefabbricato con struttura metallica certificate e omologabili e andrebbero a completare le tribune esistenti e realizzate con la stessa tecnologia con scocche in plastica numerate L'attuale copertura tensostatica con membrana singola in pvc verrebbe sostituita con una copertura costituita da tavolato barriera al vapore, isolante con finitura in lamiera grecata coibentata nel rispetto dei requisiti energetici normativi di legge. Gli interventi renderebbero però necessarie verifiche statiche sulla struttura esistente per il carico del nuovo pacchetto di copertura; l'ampliamento e la realizzazione dei nuovi posti a sedere implicherebbero la verifica delle vie di fuga dall'impianto che tenga conto della nuova capienza di 1500 spettatori. Le valutazioni di fattibilità tecnico-economica dell'intervento hanno evidenziato una serie di macroscopiche criticità, in ragione delle quali è stato valutato poco conveniente in
termini di adattabilità, tempistiche realizzative oltre che di convenienza economica, procedere con le modifiche per l'incremento dei posti per il pubblico. Si sarebbe inoltre corso il rischio di snaturare la palestra molto apprezzata nella sua versione attuale. Il progetto del Palazzetto dello Sport Alla base del progetto c'era l'obiettivo di una riorganizzazione generale degli impianti sportivi comunali esistenti per gli sport di palestra attraverso la realizzazione di un nuovo palazzetto dello sport nell'area San Silvestro (che già ha idonea destinazione d'uso urbanistica) conforme alle prescrizioni della Federazione per l'omologazione Serie A1 Volley Femminile e una riconversione dell'attuale palestra PalaMaddalene a impianto di quartiere. Per soddisfare i requisiti di omologazione e le esigenze di gioco (parterre sportivo con l'aggiunta di fasce di rispetto e aree per panchine e ufficiali di gara) è richiesta un'area gioco complessiva di 21 x 34 metri e un'altezza minima sul campo di gioco di 8 metri (che arriva ad 11 per
omologazione per il campionato maschile). In questa fase è stata preferita in accordo con l'Amministrazione una soluzione preliminare maggiormente aderente alle necessità dei club di pallavolo chieresi che vedono l'eccellenza della squadra femminile contro una situazione di quella maschile che non necessita di adeguamenti così rigidi. Il progetto ha previsto la realizzazione di un palazzetto con complessivi 2.400 posti a sedere, corrispondente al limite minimo ammesso dalla Lega Pallavolo per le partite di PlayOff, il cui regolamento consente di ridurre i 3.000 posti richiesti fino al 20%. Questa soluzione intermedia consentirebbe di ospitare tutte le partite della stagione, riducendo notevolmente le dimensioni del palazzetto rispetto alla soluzione precedente e limitandone i costi di realizzazione. In questo senso, si potrà prevedere l'utilizzo di differenti tipologie di tribune (fisse o mobili) da posizionarsi lungo i lati perimetrali del palazzetto e, nel caso di soluzioni con un maggior numero di posti, eventualmente anche in corrispondenza degli angoli. Il
In queste due pagine, e in apertura, progetto per l'ampliamento del Palamaddalene. Qui, sezione trasversale e longitudinale; nella pagina di fronte, schema costruttivo e pianta; in apertura, un'altra visuale dello schema costruttivo e il prospetto laterale. In these two pages, and in the opening page, project for widening the Palamaddalene. Here, cross and longitudinal section; next page, building scheme and plan; in the opening, another view of the building scheme, and side elevation.
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numero dei posti a sedere del palazzetto condiziona inoltre le dimensioni delle vie di fuga che devono obbligatoriamente essere previste e che devono includere, oltre al numero di spettatori seduti, anche tutte le persone (giocatori, arbitri, ecc.) presenti in campo, pari a circa 150 unitĂ . Le dimensioni complessive dell'impronta proposta sono quindi pari a 48 x 70 m, con un ingombro complessivo di 3.360 mq La realizzazione del Palazzetto dovrĂ essere corredata da alcuni spazi di servizio ad uso degli atleti e del personale di supporto allo svolgimento delle gare. Il corpo di fabbrica comprendente i locali da adibire a spogliatoio secondo quanto prescritto dalla Federazione per l'Omologazione deve essere calcolato in aggiunta all'impronta propria del palazzetto e realizzato a ridosso di un lato lungo della stessa. Esso deve comprendere: 2 spogliatoi per la squadra ospitante aventi un blocco servizi in comune; 2 spogliatoi per la squadra ospite aventi un blocco servizi in comune; 2 spogliatoi per gli arbitri di
Projects for gym sports in Chieri (Turin) New indoor container: different design solutions and a new implementation instrument In 2004 , on Tsport no. 240, we described the PalaMaddalene, a light-weight multi-purpose structure fitted with a tensostatic roof and paved with top-performing materials. This type of gym had been conceived as a temporary solution while waiting for the construction of a sports arena. A preliminary design project drawn up in the course of the last two years at the request of the City Administration included the technicalfinancial evaluation of a first option that envisaged the construction of a new sports arena meeting all the requirements specified for A1 Women's Volley competitions, based on the hypothesis of having private operators contribute at least partly to the construction of the work through Project Financing instruments. Unfortunately, this plan fell through and, at present, due to the ongoing economic crisis, the City Administration does not have sufficient funds to build the sports centre on its own. Another possibility that has been evaluated consists of increasing the number of seats in the existing PalaMaddalene up to the minimum capacity specified by the Federation by prolonging the ends of the existing pavilion to accommodate additional bleacher sections.
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The technical-economic feasibility studies conducted on this solution revealed a number of highly critical points, in view of which it was deemed impractical to pursue this hypothesis. Finally, an intermediate project provides for the construction of a sports arena with seats for 2,400 people, i.e., the minimum number of seats required by the Volleyball League for Playoff matches: this solution would make it possible to host all the season games, while greatly reducing the dimensions of the arena compared to the earlier plan, with a significant reduction in construction costs. Since it lacks the funds required to build the arena, the City would like to try a new way to find a financial operator to be entrusted with the design, construction and technical management of the work: this is the so-called "availability contract", a recent addition to the "Contracts Code". It may be likened to a form of public/private partnership and consists of awarding to a private organisation the tasks of building and "making available" to a public client a privately-owned structure to be used, over a predetermined period of time, for the exercise of a public service.
gara e per gli istruttori, ciascuno avente un proprio servizio igienico; 1 sala antidoping avente un proprio servizio igienico; 1 locale infermeria destinato ai trattamenti alle squadre da parte del fisioterapista ed alle eventuali necessità durante le partite; questo spazio deve essere dotato di un ingresso autonomo verso l'esterno per favorire l'accesso alle ambulanze. Nella progettazione del Palazzetto è opportuno prevedere l'inserimento di un foyer, ovvero di uno spazio di
accoglienza che possa offrire al pubblico la possibilità di intrattenersi prima e dopo le partite e durante gli eventuali tempi di pausa. All'interno di questo spazio possono provare posto, ad esempio: la biglietteria, il bar a servizio del pubblico, gli spazi dedicati al merchandising delle squadre in campo, gli stand dedicati agli sponsor delle squadre. Sarà inoltre necessario predisporre, così come richiesto dalla committenza, uno spazio da adibire ad ufficio stampa di circa 100
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mq che possa venire utilizzato dalla squadra ospitante per la proiezione di video di preparazione alla partita e che funga da vera e propria sala stampa per lo svolgimento delle interviste al termine delle partite. Si è proposta inoltre la realizzazione di uno spazio (pari circa 400 mq) che possa essere utilizzato come sede unica per le associazioni sportive chieresi, al fine di dare risposta ad una necessità espressa dalle stesse. In fase definitiva/esecutiva
verranno altresì definite le caratteristiche della struttura che, in via ipotetica, potrà ospitare gli uffici delle singole associazioni ed una sala riunioni comune, al fine di creare un unico polo sportivo cittadino. Il progetto della palestra polivalente Essendo quella di dotarsi di un nuovo moderno "contenitore" per le attività sportive indoor un'esigenza sentita da parte della popolazione chierese, non essendosi concretizzata l'iniziativa di PF l'Amministrazione ha ripensato l'intervento, attraverso la realizzazione di una nuova palestra polifunzionale ma di dimensioni più contenute rispetto ad un palazzetto. A seguito di approfondite valutazioni tecnicoeconomiche l'Amministrazione Comunale ha abbandonato l'idea del palazzetto dello sport in quanto troppo esosa e ha focalizzato l'attenzione ed individuato come prioritaria la realizzazione di una palestra sportiva con doppio parterre con l'intento di offrire alla collettività ed alle società sportive locali di basket e pallavolo una struttura adeguata ad ospitare le gare e gli allenamenti, oltreché manifestazioni di carattere extrasportivo. E' stata ipotizzata la presenza di gradonate perimetrali per il pubblico con una capienza complessiva di circa 700 persone, in modo da poter ospitare gare di livello Provinciale e Regionale. Le dimensioni del parterre come spazio attività risultano di 35 x 38,30 metri. Esso sarà divisibile con tendone meccanizzato che consentirà di dividere lo spazio in due campi attività omologabili dalle federazioni sportive con le tracciature per pallavolo e basket di dimensioni regolamentari per lo svolgimento di gare a livello agonistico.
Nel complesso, dunque, ai fini del dimensionamento della struttura di copertura della palestra bisogna rammentare che per soddisfare i requisiti di omologazione per i campionati di pallavolo fino alla serie B e le esigenze di gioco è richiesta un'area gioco complessiva di 19 x 35 metri con un'altezza di almeno 8 metri (oltre 9 m in progetto) su tutta la superficie priva di ostacoli. La soluzione in progetto consente inoltre di poter tracciare un unico campo da
pallavolo centrale al parterre per particolari manifestazioni con altezza sul campo da gioco e pertinenze maggiore di 9 m in ogni punto. La soluzione proposta risulta aderente alla situazione attuale di esigenza di spazi sportivi evidenziata dall'Amministrazione ottimizzando anche da un punto di vista economico l'intervento che consente di realizzare due campi attivitĂ omologabili all'interno di un unico grande contenitore polivalente. Gli ambiti in progetto
Progetti per gli sport di palestra a Chieri (Torino) Committente: Comune di Chieri Progetto: SdA Architetto Paolo Pettene
Realizzazione nuovo palavolley in Regione San Silvestro Progetto preliminare - approvazione ottobre 2011 Ampliamento palestra Palamaddalene per omologazione serie A1 valutazione di fattibilitĂ tecnico economica approvazione febbraio 2012 Realizzazione nuova palestra polivalente in Regione San Silvestro progettazione preliminare - approvazione giugno 2012 Nella pagina di fronte, progetto per il palazzetto dello sport: rendering dell'esterno e dell'interno. In questa pagina, e nella pagina seguente: progetto per la palestra polivalente. Qui, due prospetti e due sezioni; in ultima pagina la pianta.
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Left page, project for the sports palace: rendering of exterior and interior. In this page, and the following: project for the multipurpose gymnasium. Here, two elevations and two sections; last page, ground floor plan.
(parterre attività e spazi di supporto secondo la normativa vigente: hall di ingresso, spogliatoi e servizi, uffici societari) si articolano su un unico livello al fine di contenere al meglio i volumi di scavo evitando problemi legati all'acqua di falda piuttosto superficiale che potrebbe interferire con locali interrati. Inoltre la realizzazione "a raso" su un unico livello elimina tutte le problematiche e i costi legati a sistemi di rampe, scale, ascensori per le connessioni ed eventuali ulteriori elevatori meccanici per i disabili. Vista la notevole altezza del corpo palestra determinata dall'altezza interna sul campo da gioco pari a 9 m si è valutato di inserire in corrispondenza dei lati liberi
della palestra dei rilevati naturali a verde in modo da mitigare l'inserimento dell'impianto con particolare attenzione al verde quale elemento qualificante del nuovo ambito sportivo. Un nuovo strumento attuativo: il Contratto di disponibilità Con il D.L. 1/2012 (cosiddetto "decreto liberalizzazioni") è stato introdotta nel Codice dei Contratti Pubblici (D. Lgs.163/2006) con il nuovo articolo 160 ter una nuova fattispecie contrattuale, con l'obiettivo di incentivare gli apporti di capitali privati nei processi di realizzazione delle opere pubbliche. Si tratta del "Contratto di disponibilità", attraverso il quale un
soggetto privato si incarica di progettare, realizzare e garantire la manutenzione (gestione tecnica) delle opere. Ne abbiamo nella rubrica "l'appalto pubblico" su Tsport n. 284. Il Contratto di disponibilità è inquadrabile tra le forme di partenariato pubblico privato (PPP) e consiste nell'affidamento ad un soggetto privato della costruzione e "messa a disposizione" del committente pubblico di un'opera di proprietà privata da adibire, per un periodo di tempo predefinito, all'esercizio di un pubblico servizio. Il contratto può anche prevedere il trasferimento dell'opera in proprietà all'amministrazione aggiudicatrice al termine del
contratto. Per "messa a disposizione" si intende l'onere, assunto a proprio rischio dall'affidatario, di assicurare all'amministrazione la costante fruibilità dell'opera, nel rispetto dei parametri di funzionalità previsti dal contratto, garantendo la manutenzione e la risoluzione di tutti gli eventuali vizi, anche sopravvenuti. L'operatore privato ha quindi l'onere della redazione e approvazione del progetto definitivo, esecutivo e delle eventuali varianti in corso d'opera, che conformemente con quanto fissato dal capitolato prestazionale e delle norme e provvedimenti di pubbliche autorità vigenti e sopravvenuti potranno essere introdotte se finalizzate ad una maggiore economicità di costruzione o gestione. Il Comune di Chieri ha deciso di utilizzare questo strumento per realizzare la palestra polivalente nell'ultima versione progettuale redatta (doppio parterre separabile). I professionisti incaricati hanno supportato l' Ufficio tecnico Comunale con linee guida per l'approntamento del disciplinare da porre a base di gara, il cui bando dovrebbe essere pubblicato tra agosto e settembre. Non avendo la copertura finanziaria per la realizzazione dell'opera il Comune vorrebbe tentare questa via per trovare un operatore finanziario a cui demandare la progettazione, costruzione e gestione tecnica dell'opera. La gestione vera e propria sarebbe ovviamente in capo all'amministrazione comunale che organizzerebbe le attività delle varie squadre delle società e associazioni sportive all'interno di tale manufatto. All'operatore privato verrebbe riconosciuto a remunerazione un canone di disponibilità. Massimiliano Fogliato Cristina Demarchi
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Š Tsport mktg e adv
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Comune di __________________________________________________________ via _____________________________________________________ n. _______ località _____________________________________________________________ cap _______________ prov. _________________________________________ telefono ____________________________ fax __________________________ E-mail _____________________________________________________________ www. ______________________________________________________________
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centro sportivo a Campegine (Reggio Emilia)
Cemento e vetro nel gioco dei volumi l centro sportivo fa parte di un accordo di programma per l'attuazione di un intervento in variante allo strumento urbanistico vigente, attraverso il quale viene realizzato un insediamento residenziale integrandolo con una struttura destinata alla pubblica utilità. L'impianto, comprendente palestra e piscina oltre a diverse sale polivalenti, è stato realizzato cinque anni fa ed ha subito di recente alcuni interventi di adeguamento distributivo.
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Il progetto si sviluppa all'interno di un comparto strutturato su un asse nord-
sud e prevede la realizzazione di una zona a destinazione residenziale e una zona destinata ad attrezzature sportive, sulla quale è stato realizzato il centro sportivo polivalente. La zona residenziale è concepita come una "grande corte verde" intorno alla quale si dispongono gli edifici, formando un ambito pedonale protetto e di qualità. Il centro sportivo polivalente si sviluppa intorno ad un "baricentro trasparente" che permette di visualizzare e distribuire le attività, divenendo a sua volta una zona di incontro e di relazione.
Due viste esterne del centro.
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Two exterior views of the centre.
In questa pagina, dall'alto: prospetti, sezioni, pianta del livello inferiore. Nella pagina a lato, pianta del livello superiore; nella foto, il ballatoio che si affaccia sull'atrio. In this page, from above: elevations, sections, plan of the lower level. Next page, plan of the upper level; in the photo, gallery over the entrance hall.
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La composizione dell'edificio si basa sulla compenetrazione di parallelepipedi che modulano la loro trasparenza in base alle funzioni contenute. La rigidezza del volume in cemento contrasta con la plasticità del cilindro vetrato, connotandolo come elemento di attrazione e riferimento. La mappa materica adottata vede una predominanza di cemento a vista ritmato da "fughe" ad andamento orizzontale. Sul lato nord è la presenza del grande portale ad attrarre verso l'ingresso della hall vetrata, creando un momento interlocutorio semiprotetto prima dell'accesso all'interno. Anche in questo caso il contrasto tra il calcestruzzo a vista e il calcestruzzo tinteggiato scuro determina un passaggio di "stato" sul percorso di accesso. La trasparenza nella zona di ingresso garantisce la riconoscibilità degli spazi che compongono il centro sportivo. Ponendosi al centro della hall e spaziando con lo sguardo a 360 gradi si
Sports Centre in Campegine (Reggio Emilia) / Volumes played out in cement and glass This project is developed within a complex laid out on a north-south axis and contemplates the creation of a residential area and another zone for sports facilities on which the multi-purpose sports centre has been erected. The layout of this building is based on the interpenetration of parallelepipeds whose degree of transparency varies according to their specific functions. The rigidity of the volume in concrete contrasts with the plasticity of the glass cylinder, making it an element of attraction and a point of reference. On the north facade, the presence of a large portal attracts visitors towards the entrance of the glass hallway, creating a sensation of
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security and transition before actually going inside. Also in this case, the contrast between the unfinished and dark coloured concrete sur faces establishes an intermediate point on the way into the facility. By standing at the centre of the hall and turning a complete circle, one after another it is possible to view: the aerobics room, the swimming pools, a gym for group games and, if you look higher, you will see the musclebuilding workout room and the multifunctional room. The southern side of the complex is characterized by the presence of a low volume occupied by changing rooms which, by flanking the higher volume of the swimming pool area, forms the southern entranceway to the building, while also providing a new axis for the eventual future extension of the "centre". The sur face area of the sports complex is subdivided into two floors. The ground floor is occupied by the gym and its respective bathroom facilities, the main entrance with the reception hall, the bar, a multifunctional room, swimming pool, additional bathrooms and utility rooms; the first floor houses multifunctional rooms with their own bathrooms.
In questa pagina, dall'alto: piscina, spogliatoi, palestra.
In this page, from above: swimming pool, changing rooms, gym hall.
Centro Sportivo polifunzionale in via Sorte a Campegine (Reggio Emilia) Committente: Coopsette scarl, Castelnovo di Sotto (Re) Responsabile dei lavori e coordinatore in progettazione e in esecuzione: ing. Gabriella Magri (Studio Q.S.A.) Progetto opere architettoniche: arch. Marco Bartoli, arch. Lauro Vacondio (Studio di architettura AU) Progetto opere strutturali: ing. Paolo Giordani Progetto impianti elettrici: StudioProgetec, Reggio Emilia Progetto impianti termo-meccanici: Studio Termoprogetti, Reggio Emilia Direttore lavori generale: ing Roberto Ferretti (Coopsette scarl) Direttore lavori opere in c.a.: ing. Paolo Giordani Inizio lavori: luglio 2005 Fine lavori: maggio 2007 Importo dei lavori: euro 4.600.000 Progetto di rinnovamento: anno 2011 Committente: Equipesportiva, Campegine Importo dei lavori: euro 110.000
possono vedere in successione: la sala di aerobica, le piscine, la palestra di gioco e, alzando lo sguardo, la sala di muscolazione e la sala polivalente. Il lato sud si connota per la presenza del volume basso
degli spogliatoi che, affiancando il volume alto della zona piscine, forma l'accesso da sud all'edificio, proponendosi, tra l'altro, come asse generatore di un eventuale futuro ampliamento del "centro". Il rapporto di relazione che si
stabilisce tra il centro sportivo e il quartiere residenziale si basa sull'asse pedonale nord-sud. Su questo asse si dilatano in successione la corte verde, il parcheggio alberato, la hall trasparente. Il parcheggio alberato diviene una zona
"cuscinetto" di mediazione fra la realtà residenziale e il centro sportivo. La superficie del complesso sportivo è distribuita su due livelli. Al piano terra trovano posto la palestra con i relativi servizi, l'ingresso principale con la hallreception, il bar, una sala polivalente, piscina, altri servizi e gli spazi tecnici; al primo piano le sale polivalenti con relativi servizi. L'intervento di modifica degli spazi realizzato nell'ultimo anno ha riguardato principalmente il piano superiore dove è presente la zona fitness, composta ora da tre sale corsi e una sala pesi più una piccola stanza usata come ripostiglio. Inizialmente l'area superiore era un unico ambiente oltre a una sala corsi. Sono stati quindi rinnovati gli impianti docce annessi agli spogliatoi - sia nell'area fitness che, al piano terra, nell'area piscina, oltre a tutto il sistema degli arredi negli spogliatoi come nell'area reception. Maria Carbone
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campo da rugby e football americano a Firenze
Profumo d'America nel cuore di Toscana
Cintoia, uno degli antichi borghi a ponente del capoluogo toscano, gli interventi di rinnovamento urbanistico hanno determinato fra l'altro l'occasione per la creazione di nuovi impianti sportivi, in particolare in prossimità del torrente Greve. Fra le prime realizzazioni in questo comparto, un campo che sorpresa! - non è per il solito calcio, ma per i meno usuali sport di palla provenienti dall'altra sponda dell'oceano.
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La pianificazione urbanistica dei quartieri di San Bartolo a Cintoia e delle Piagge, nella periferia est di Firenze, prevedeva fra l'altro la realizzazione di un parco sportivo per una superficie di circa 10 ettari
omprendente il centro natatorio olimpionico, il palazzetto dello sport, la galleria sportiva, i campi da gioco, attrezzature e servizi connessi. La programmazione dell'intervento ha avuto inizio con la rielaborazione del planivolumetrico del Programma di Recupero Urbano P.R.U. di San Bartolo a Cintoia, con una nuova distribuzione degli impianti sportivi, tale da valorizzare il preesistente Vicolo della Madonna del Pagano come elemento di connessione e nel contempo di separazione delle varie funzioni. Il progetto preliminare avente per oggetto la realizzazione di un campo da football è stato approvato con Deliberazione nel 2007. Nell'area adiacente via del Cavallaccio, con minori
Planimetria generale; in alto, vista notturna.
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General plan; above, night view.
A rugby and American football field in Florence Scent of America in the heart of Tuscany The urban design plan for the San Bar tolo a Cintoia and Le Piagge districts in the eastern peripher y of Florence specified the creation of a spor ting complex to extend over an area of approx 100,000 m2 and to include an Olympic swimming pool, a spor ts arena, a spor ts galler y, and playing fields with the relative equipment and ser vice structures. Among the initial inter ventions, a rugby/American football field has now been created with the relative bleachers. The overall dimensions of thid field, including the buffer zone, are 120x73.50 m. Under the bleachers, providing seats under cover for 750 spectators, there are locker rooms for athletes and referees, an infirmar y, the offices of the spor ts club, warehouses and technical plants. The athletes can access the field via an underground tunnel that runs
under the bleachers and ends in a stair way at the edge of the playing field. The roofing of the structure that houses the boiler room and the centralised water system is ready to accept the equipment needed to operate the solar hot water system of the facility. Built into the roofing of the bleachers, in fact, are photovoltaic panels for the production of electric energy; par t of the energy is used by the centre and par t is sold back to the grid. In terms of its relationship with the landscape, the project relies on a careful selection of botanical species, with the aim to enhance the quality of the context and at the same time make sure that new plantings and trees are in keeping with the uses of the area.
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problemi di natura idraulica, è ipotizzata l'ubicazione della piscina e del palazzetto per il basket. Nell'area più vicina al torrente Greve, è stato collocato il campo da football americano e rugby con relativa tribuna. Il Parco Sportivo sarà attraversato da una pista ciclistica della lunghezza di almeno 2 chilometri che si connetterà con l'anello ciclistico già realizzato nell'area che delimita la cassa di compensazione posta fra il torrente Greve e Via Simone Martini. L'intervento consiste nella realizzazione di un campo da football americano delle dimensioni totali comprensive delle fasce di rispetto di ml. 120x73,50 e di una tribuna coperta per 750 spettatori che ospita nel sottotribuna i locali necessari allo svolgimento dell'attività sportiva. Nel sottotribuna, raggiungibile direttamente dal parcheggio degli atleti, trovano accoglienza due spogliatoi per gli atleti con
Nella pagina a lato, viste d'insieme del campo da football americano. In questa pagina, una meta e l'esterno delle tribune. Sotto, prospetti, sezioni e piante della tribuna/spogliatoio.
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Left page, general views of the american football field. In this page, a goal and exterior view of the grandstand. Below, elevations, sections and plans of the grandstand/changing-rooms.
Campo da rugby e football americano a San Bartolo a Cintoia, Firenze Committente: Comune di Firenze - Direzione Servizi Tecnici Servizio Supporto Tecnico Quartieri e Impianti Sportivi P.O. Impianti Sportivi Responsabile Unico del Procedimento: ing. Alessandro Dreoni Progetto architettonico: arch. Monica Fantappiè, i.d.d.p. Fabio Gallai Progetto strutturale: ing. Alessandro Dreoni, ing. Nicola Azzurrini Progetto impianti meccanici: geom. Andrea Banchi, per.ind. Renzo Lonari Progetto impianti elettrici: per.ind. Emilio Carletti, ing. Luca Magnelli Direttore Lavori: ing. Nicola Azzurrini Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione: geom. Alberto Vinattieri; in fase di esecuzione: geom. Fabio Borrelli Importo complessivo dell'appalto: euro 1.600.000 Inizio lavori: ottobre 2010 fine lavori: marzo 2012 realizzazione del manto erboso; Galardini Sport, Chiazzano (Pt) arredi sportivi: Gammasport srl, Susegana (Tv) Gli spogliatoi ricavati sotto le tribune: sezione, sezione in corrispondenza del tunnel, e vista interna.
The changing rooms obtained under the grandstand: section, section in correspondence of the "tunnel", and interior view.
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annessi servizi igienici e docce, due spogliatoi per gli arbitri con servizi, l'infermeria, un ufficio, la sede della società, un piccolo magazzino e il locale quadri elettrici. Gli atleti hanno accesso diretto al campo tramite un tunnel interrato che attraversa il sottotribuna e sbarca con una rampa di scale sul campo. In una palazzina apposita posta a lato della tribuna, sono collocate le centrali termica ed idrica ed un ampio magazzino necessario a contenere le attrezzature del campo da football. Dal lato di ingresso alla tribuna il pubblico può avere accesso alla zona ristoro, che è dotata di annesso servizio per gli addetti, ed ai servizi igienici dedicati. I percorsi degli atleti e del pubblico sono separati lungo il loro intero sviluppo. Dal punto di vista paesaggistico il progetto punta su un'accurata scelta delle specie botaniche, nell'intento di riqualificare il contesto, in modo che, al tempo stesso, le nuove essenze siano funzionali all'uso che viene fatto dell'area. Nella progettazione delle nuove aree verdi si sono assunti come principi fondamentali quelli di limitarne la manutenzione e di collocare specie arbustive in grado di qualificare l'area dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Dal punto di vista dell'immagine compositiva generale si sono preferite essenze tipiche dell'ambito agricolo della zona della piana fiorentina. Con l'insediamento del nuovo impianto sportivo le piante esistenti all'interno della zona di intervento hanno dovuto essere abbattute per poter procedere alla formazione del nuovo campo da
football, di dimensioni regolamentari, realizzato con drenaggi profondi e superficiali, per lo smaltimento delle acque meteoriche, e con successivo riporto di sabbia silicea su cui sono stati impiantati stoloni di graminacea macroterma (cynodon dactylum ibride varietà tiffway 419). Nella realizzazione del nuovo impianto sportivo, al fine di contenere i consumi energetici necessari al suo funzionamento, sono stati presi in considerazione vari aspetti. L'irrigazione del campo da football viene effettuata mediante acqua prelevata dai pozzi artesiani presenti nell'area di intervento, canalizzata in un sistema di cisterne in cui sono convogliate anche le acque piovane recuperate dalla tribuna e dall'edificio contenente le centrali. La copertura dell'edificio che ospita le centrali termica ed idrica è predisposta per ospitare le attrezzature necessarie per il funzionamento del solare termico per il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria; il tetto della tribuna contiene, inglobati nel pacchetto di copertura, pannelli fotovoltaici per la produzione dell'energia elettrica che viene in parte utilizzata per l'impianto sportivo e in parte venduta all'ente erogante; sensori volumetrici sono installati all'interno dei locali spogliatoi per l'accensione dell'illuminazione solo in presenza di persone al loro interno; infine la suddivisione dell'illuminazione del campo da football in più livelli di illuminamento a seconda della richiesta per l'attività effettuata al fine evita l'utilizzazione di tutti i proiettori per il semplice allenamento. Pietro Chianchiano
campi da rugby a Verona
Lo sport va nel parco dell'Adige ell'ambito dell'Accordo di programma che vede la ristrutturazione urbanistica dell'area delle ex caserme Santa Marta e Passalacqua, è stato previsto il riposizionamento di alcuni impianti sportivi, preesistenti in zona, su aree di proprietà comunale nell'ambito del Parco Adige Nord: si tratta in particolare di due campi da rugby e relative attrezzature.
N
Le opere sono state realizzate con parte del contributo delle opere di urbanizzazione scomputate dall'ammontare totale per la realizzazione del Programma complesso ex caserme Santa Marta e Passalacqua., in un'area che il vigente paino regolatore comunale definisce come "zone collinari a protezione
dell'Adige". L'area è peraltro inserita all'interno del più ampio progetto del "Parco urbano dell'Adige nell'ansa del Saval" il cui primo stralcio, di circa 95.000 mq, è già stato realizzato attuando un parziale rimboschimento, e realizzando un centro informazione all'interno di Corte Molon. Nelle aree limitrofe sono presenti altri impianti sportivi, e precisamente due campi da calcio e l'impianto dell'associazione degli arcieri. Il lotto si estende da nord-est a sud-ovest per una superficie totale pari a circa 39.759 mq; sotto il profilo morfologico, risulta caratterizzata da lievi pendenze dettate dalla necessità di irrigazione che il terreno aveva in passato. L'intervento ha visto la
ricollocazione di due campi da rugby - uno regolamentare e uno di allenamento - con annessi nuovi spogliatoi e area parcheggio per atleti interna al lotto con percorsi pedonali di collegamento. Il progetto è stato concepito per essere facilmente gestibile e funzionalmente
Planimetria e vista dei due campi.
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ben inserito nell'ambito urbanistico di riferimento, del quale costituisce parte senza elementi di separazione con il contesto del Parco. L'assetto morfologico ha determinato la necessità di prevedere piccoli raccordi in pendenza per consentire
General plan and view of the two fields.
In queste pagine, diversi scorci dei due campi; qui a sinistra, l'area spogliatoi.
In these pages, different views of the fields; left here, the changing rooms area.
Campi da rugby a Verona Proprietà: Comune di Verona Committente: ATI "Recupero Passalacqua" Progettista: arch. Giovanni Policante (M.P.&T. Engineering srl) Direttore dei Lavori: arch. Cristian Scardoni (M.P.&T. Engineering srl) Realizzazione: marzo-settembre 2011 Costi (compresa sicurezza): euro 1.132.311
comunque un facile utilizzo di tutti gli elementi all'interno dell'ambito, limitando al minimo il movimento terra per la costruzione dei campi. Il terreno di gioco del primo campo è un rettangolo della lunghezza di m 130 e della larghezza di m 70, orientato in direzione NE-SO, realizzato in erba naturale e idoneo sistema di drenaggio per lo smaltimento delle acque; lungo il perimetro di gioco è prevista una fascia (5 m di larghezza sui lati e 6 m sui
lati lunghi) complanare con il terreno stesso, priva di asperità o di ostacoli al camminamento. Il secondo campo, orientato in direzione NO-SE, di lunghezza m 125 e larghezza m 70, è realizzato secondo gli stessi principi con fasce più strette (2,35 m lungo i lati corti e 2,50 m lungo i lati lunghi). I campi sono segnati, come da regolamento FIR, da linee continue (linee del pallone morto, di touch di meta, di meta, dei 22m, di metà
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campo, di touch) e linee tratteggiate (sei tratti di linea, ciascuno lungo 1 metro, a 5 metri da ciascuna linea di meta e paralleli ad essa, posizionati a 5 metri ed a 15 metri da ciascuna linea di touch e davanti ad ogni palo della porta; due tratti di linea, ciascuno lungo 5 metri, a 15 metri da ciascuna linea di touch, che iniziano sulla linea di meta e terminano sul tratto di linea dei 5 metri; un tratto di linea lungo 0,5 metri che interseca il centro della linea di metà campo).
Per la pavimentazione del campo da gioco sono state utilizzate terre stabilizzate compattate e perfettamente livellate. Ogni campo è dotato di due porte costituite ognuna da due pali, di altezza totale minima 3,4 m, posti ad una distanza di 5,6 m, una barra trasversale disposta tra i due pali della porta in modo che il suo bordo superiore sia a 3 m dal terreno. E' inoltre prevista l'installazione di 14 paletti con bandierine, ciascuno avente un'altezza
minima di 1,2 m dal terreno, come da regolamento. Il campo regolamentare è accessibile dai mezzi di soccorso e di servizio da un'area di sosta posta sul lato nord ovest del campo. Sono stati previsti degli accessi al campo per gli atleti e gli arbitri in posizione baricentrica rispetto al lato sud-est mediante varchi di larghezza pari a m 1,80 e 4,80. Il centro è dotato di un impianto di irrigazione automatizzato per entrambi i campi da gioco con irrigatori a scomparsa e un impianto di irrigazione goccia a goccia per le piantumazioni limitrofe al blocco dei servizi. L'impianto di irrigazione è alimentato dall'acquedotto e dalle acque meteoriche recuperate dalla copertura degli spogliatoi. Il drenaggio del terreno è ottenuto mediante la realizzazione di una idonea baulatura e un sistema di trincee drenanti di larghezza 50 cm ed interasse di circa
16 m posizionate sotto il pacchetto di finitura a verde per garantire un efficace allontanamento delle acque meteoriche. L'illuminazione dei campi da gioco è realizzata mediante il ricollocamento dei pali attualmente in uso ai campi da rugby nella ex caserma Passalacqua con l'integrazione di corpi illuminanti per aumentare l'illuminamento sul piano di gioco. Il blocco spogliatoi è adiacente il lato sud-est del campo da gioco regolamentare ed è costituita da elementi prefabbricati modulari con quattro spogliatoi atleti, due spogliatoi arbitri e giudici di gara, un blocco adibito a locale tecnico e uno a deposito. Tutti gli spogliatoi hanno accesso indipendente esterno. Ogni spogliatoio atleti, dimensionato per 23 utenti, ha superficie utile pari a 38,3 mq, superiore alla dotazione minima richiesta; attraverso
di esso si accede ad una zona filtro comune ai bagni e alle docce. I bagni sono due per spogliatoio e le docce sono 6. Lo spogliatoio arbitri e giudici di gara, dimensionato per 4-6 utenti, ha superficie utile pari a 10,6 mq, e attraverso di esso si accede ad una zona filtro comune ai bagni e alle docce. Le pareti esterne del prefabbricato sono costituite da un pannello isolante di spessore 10 cm, che garantisce un
Rugby fields in Verona / New sporting facilities in the Adige River park Within a plot of land in the Adige River Park, two rugby fields - a regular size and a practice field - were created within a complex including a new locker room building, an athlete car park, and pathways leading to the fields. The facilities were conceived to be easily managed and to blend functionally into the urban landscape of which they are part, with
no elements of separation from the Park. The main field is 130m long and 70m wide and has a rectangular shape arranged in the NE-SW direction. It is covered with natural grass and is equipped with a carefully designed rain drainage system. The practice field, running in the NW-SE direction, is 125m long and 70m wide, and its construction follows the same principle. The sports centre uses an automated irrigation system with hide-away sprinklers for both fields, and a drop-by-drop watering system for the plantings next to the ser vice structures. The locker room building is at the south-east end of the regular size playing field and it is made from modular prefabricated elements. Its flat roof houses solar panels dimensioned to ensure the production of a sufficient quantity of hot water for use by the athletes.
corretto isolamento termico dei locali. Ogni blocco è costituito da moduli delle dimensioni standard di 2,40 x 6,00 metri e, in prossimità degli accessi agli spogliatoi, di 2,40 x 4,70 metri. Vista la qualità ambientale del sito è stata introdotta una mitigazione dell'opera, soprattutto verso il Parco a sudovest, mediante la messa a dimora di essenze idonee per la realizzazione di una siepe. Sul tetto piano sono collocati i pannelli solari dimensionati per garantire la produzione di acqua calda necessaria all'uso della struttura. Il parcheggio di servizio ai campi si sviluppa lungo il lato nord-ovest del lotto. I posti auto sono disposti, nella porzione a ovest, lungo una corsia a doppio senso con piantumazioni disposte ritmicamente in aiuole dedicate e lungo il lato nordovest del parcheggio; tale corsia dà anche accesso agli spazi riservati ad eventuali pullman degli atleti direttamente collegato ai due campi da gioco. Il numero totale dei posti previsti è di 50 auto e 2 pullman delle squadre. Le corsie di manovra e i parcheggi riservati ai portatori di handicap hanno finitura in asfalto, gli stalli relativi ai posti auto sono realizzati in stabilizzato. Peter Kia
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focus L'erba di San Siro
La storia I lavori per la costruzione dello stadio del Milan - presidente Piero Pirelli -, progettato dall'architetto Ulisse Stacchini e dall'ingegner Alberto Cugini, partono il 1 agosto 1925 con 120 operai. Il 19 settembre del 1926 lo stadio è pronto, può ospitare 35.000 spettatori di cui 20.000 seduti, distribuiti su quattro tribune indipendenti e con la tribuna centrale coperta. Partita inaugurale, un derby Milan-Inter, squadra quest'ultima che giocava le partite di casa all'Arena Civica. All'impianto viene dato il nome di San Siro. Nel 1935, quello che era uno "stadio di proprietà" ante-litteram viene acquistato dal Comune di Milano, che ne ridisegna le tribune raccordandole agli angoli e portando la capienza a 55.000 spettatori. Dal 1949 anche l'Inter gioca a San Siro. Nuovo intervento di ristrutturazione nel 1955, con il secondo anello: su progetto dell'architetto Armando Ronca e dell'ingegner Ferruccio Calzolari, viene realizzata una struttura che in parte si appoggia sul primo anello e in parte si allarga all'esterno, ed è completata da una serie di rampe che avvolgono a spirale tutto il perimetro esterno dello stadio caratterizzandolo esteticamente; la capienza arriva a 90.000 posti. Ed eccoci all'ultima profonda trasformazione. In vista dei mondiali di Italia 90, su progetto degli architetti Giancarlo Ragazzi e Enrico Hoffer viene realizzato il terzo anello, supportato da sette torri cilindriche alte 30 metri e
altre quattro angolari alte 51, che sostengono la copertura.
Il prato È probabilmente da questo momento che cominciano a
sorgere i maggiori problemi per la manutenzione del manto erboso naturale dello stadio. In generale, il problema della conservazione delle caratteristiche ottimali del
Lo stadio San Siro negli anni 70 (foto Enrico Liverani); sotto, immagine di oggi. / The San Siro Stadium in the Seventies (ph. Enrico Liverani), below, a view nowaday.
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prato è già gravoso quando alle avverse condizioni atmosferiche - gelo in inverno, siccità in estate - si somma un uso intensivo dell'impianto, come avviene per San Siro dove due squadre "di casa" si alternano di settimana in settimana con oltre 70 partite l'anno concentrate per lo più nella stagione invernale. Ciò comporta già di per sé la necessità di quattro o cinque rizollature nell'arco della stagione; ma la frequenza sempre maggiore con cui, negli ultimi anni, il campo si è presentato danneggiato dopo ogni partita, trova forse una spiegazione nel peggioramento delle condizioni ambientali in cui l'erba si viene a trovare a causa del terzo anello e della relativa copertura: minor soleggiamento, minore
A lato, schema costruttivo del campo in erba naturale "assistita"; in fondo alla pagina, sezione schematica del connubio naturale/artificiale e foto reale di una zolla (documentazione Desso). Al centro, sistemi mobili di illuminazione artificiale dell'erba (Emirates Stadium, Londra). Nella pagina di fronte, in basso, una sezione del terreno con l'erba naturale radicata a quella artificiale, e la macchina che "inietta" i filamenti sintetici nel terreno vegetale. Nel riquadro, il "Meazza" visto dall'alto, mostra la scarsa apertura del prato all'aria e alla luce.
circolazione d'aria, microclima più soffocante. L'erba quindi non radica a sufficienza e, sotto lo stress delle azioni calcistiche, si strappa dal suolo.
Right here, building scheme of the field with natural grass "assisted"; bottom of the page, schematic section of the alliance natural/artificial, and actual photo of a sod (doc by Desso). Middle, mobile systems of artificial lighting the grass (Emirates Stadium, London). Next page, below, section of the ground with the natural grass rooted to the artificial, and the machine injecting synthetic filaments in the vegetal ground. In the frame, zenith view of the Meazza, showing the poor access of light and air to the grass.
Il nuovo manto Per evitare l'onere costante delle frequenti rizollature, le due squadre che usufruiscono dello Stadio milanese hanno infine deciso di adottare un nuovo sistema. C'è stata per qualche tempo l'indecisione circa l'eventuale ricorso all'erba sintetica, ma alla fine ha prevalso la scelta di un tappeto in erba naturale ma "assistito" dal sintetico. Diciamo subito che i lavori sono cominciati alla fine di giugno e dovrebbero essere completati in occasione del Trofeo Berlusconi. Il tipo di manto adottato non è una novità assoluta: si tratta di un prodotto olandese, già sperimentato e via via perfezionato - in diversi stadi europei. La posa in opera prevede - di norma un piano di base stabile e ben drenante su cui viene
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posato uno strato di superficie di sabbia arricchito con composta, nel quale vengono iniettate, con un apposito macchinario, delle fibre di erba sintetica che affondano per una ventina di centimetri nel terreno. Queste sono distanziate fra loro di circa 2 cm e sporgono dalla superficie del terreno per 2 o 3 cm. Le sementi di erba naturale vengono interrate su questo substrato, tra i fili di erba sintetica. L'erba cresce nella zolla e con le radici va a d intrecciarsi saldamente ai filamenti artificiali fino in profondità. Va segnalato che nel caso di San Siro, per ridurre i tempi di realizzazione del nuovo manto, si è deciso di operare posando un manto in erba prevegetato, sopra il quale viene effettuata l'operazione di "infilaggio" delle fibre sintetiche: il risultato, a seguito della crescita delle radici nel terreno, sarà identico. Ad operazione conclusa, l'apparenza superficiale del campo è di piena naturalità (il sintetico viene a costituire non più del 3% dell'intero manto);
Focus / The grass of San Siro The new ground at San Siro will be on a par with many of the most prestigious international stadiums, comprising those of Arsenal and Wembley in London, as well as Santiago Bernabeu in Madrid. Produced by a Dutch firm, this system is actually a natural grass surface, with the difference that it is reinforced below ground level. Synthetic grass is used but its presence is not noticeable. In actual fact the natural
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grass is reinforced by injecting synthetic fibres into the ground using special equipment at a depth of about 20 cm and at 2 cm intervals. The synthetic turf sprouting from the ground is only 2 cm high. Once this operation is complete, the natural grass seed is sown and, when fully grown, fills in the gaps so the synthetic grass fibres do their job without being visible, and the more time goes by, the more the synthetic grass works below ground level. The natural grass roots closely intertwine with the synthetic fibres well below the surface. This affords greater resilience to the blades of natural grass when being cut and optimizes the surface soil structure so that it is more resistant to damp and frost. However, in view of the tight schedule at San Siro, it is not possible to sow the grass and wait for it to grow: so a prevegetated surface will be laid, of the type normally used to re-turf the pitch. The injection of artificial fibres will then be carried out on this surface. Inverting the order of these operations does not affect the result.
invece la resistenza e la stabilità del prato diventano eccezionalmente elevate, in quanto si rende pressoché impossibile lo "strappo" accidentale del filo d'erba alla radice. Contemporaneamente, migliora anche la resistenza al taglio e la qualità complessiva della zolla, che sarà in grado di meglio sopportare umidità e gelo. Nei punti soggetti a maggiore logorio di gioco, come per esempio nell'area davanti alla porta, le fibre di erba sintetica svolgono la funzione di integrare l'aspetto verde del manto se l'erba naturale risulta più stressata a causa dell'intenso carico di gioco. Le fibre di erba sintetica inoltre favoriscono il corretto drenaggio del sottofondo, garantendo un pronto ristabilimento delle condizioni del campo in caso di forti piogge. In un campo come quello di
San Siro la quantità di fibre iniettate - realizzate in polipropilene ecologico - è di circa 20 milioni di unità, per una lunghezza complessiva di 45.000 km! L'esperienza su oltre 160 campi realizzati con questo sistema ha dimostrato che la capacità di gioco complessiva è più che triplicata: dalle 300 ore - limite massimo per i campi in erba naturale tradizionali - a oltre 1000 ore l'anno.
In questa pagina, dall'alto: il Meazza; l'Emirates a Londra; il Santiago Bernabeu a Madrid.
In this page, from above: the Meazza; the Emirates in London; The Santiago Bernabeu in Madrid.
La manutenzione La manutenzione di un campo così realizzato coincide in gran parte con la manutenzione ordinaria di un campo in erba naturale. Sarà quindi prevista la concimazione, la semina, il taglio periodico e la pulizia superficiale. Sono estremamente ridotti, invece, gli interventi di riparazione dopo la partita, non presentandosi più il fenomeno
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delle zolle dissestate o danneggiate. Risolto il problema del radicamento, certamente l'aspetto dello scarso soleggiamento rimane, poiché l'erba naturale ha bisogno comunque di compiere il suo ciclo vegetativo in modo completo. Sarà pertanto necessario adottare un sistema integrativo di illuminazione artificiale del manto, così come di fatto avviene in altri importanti stadi dotati di erba naturale "rinforzata": si veda ad esempio l'Emirates Stadium di Londra, pubblicato su Tsport nel n. 254. L'illuminazione artificiale deve dunque essere prevista per garantire un verde brillante ed una robusta crescita delle radici che andranno ad abbracciare le fibre artificiali. Il sistema sarà programmato per fornire la quantità di luce necessaria in funzione dell'intensità di uso del manto e dell'illuminazione naturale; saranno quindi necessari macchinari mobili in grado di spostarsi all'occorrenza lungo
la superficie con i corpi illuminanti. Naturalmente il supporto agronomico sarà indispensabile per coordinare le necessità fisiche del manto, combinando le necessità di luce con gli aspetti dell'irrigazione, della fertilizzazione, e delle altre eventuali assistenze fitoterapeutiche. Il sistema del prato naturale "assistito" dalle fibre sintetiche è in uso, come si è detto, in importanti stadi internazionali quali - oltre al già citato Emirates - lo stadio di Wembley o il Santiago Bernabeu a Madrid. Non va dimenticato però che ogni stadio è diverso da un altro, per condizioni climatiche, architettoniche, e modalità di uso: sarà quindi fondamentale monitorare le condizioni del manto nelle prime partite della stagione, per ottimizzare le modalità di manutenzione e di intervento e garantirsi, finalmente, un campo di gioco sempre all'altezza della sua storia.
Bruno Grillini
centro sportivo universitario a Zurigo (Svizzera)
Un campus nella collina
C
hiamarla semplicemente palestra è quanto meno riduttivo: l'ampliamento del campus dell'Università Tecnica Svizzera situata nel verde presso Zurigo, con delle attrezzature per lo sport e il tempo libero degli studenti, al cospetto dell'Istituto di fisica di Albert Steiner, deve essere letto come una sperimentazione di architettura che unisce la funzionalità all'estetica alla sostenibilità, anche in termini di integrazione con il paesaggio. Riportiamo la descrizione che è stata preparata dai progettisti per la partecipazione al premio "Architettura Sostenibile" di Ferrara.
Planimetria generale del campus. Sotto, l'ingresso al padiglione.
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General plan of the campus. Below, the entrance to the pavilion.
Il campus dell'Università Tecnica Svizzera (ETH) sul monte Hönggerberg presso Zurigo è stato recentemente ampliato in modo sostanziale. Al bordo orientale il campus
In alto, pianta. Qui sopra, i campi multifunzionali. Di fronte, pianta del livello inferiore e vista a volo d'uccello.
comprende una struttura sportiva adiacente alla zona ricreativa di Käferberg. Interpretando le caratteristiche del luogo, il corpo di fabbrica viene spinto con un prato verso la
Above, plan. Here, the multipurpose fields. Next page, plan of the lower level and bird-eye view.
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collina, risultando visibile solo con la facciata occidentale. Lo spazio prospiciente, passando su una rampa verde, scorre verso l'esterno attraversando l'ampio foyer. Le configurazioni spaziali
interne creano un ambiente piacevole per l'attività sportiva, l'attività ricreativa, il relax e persino per i grandi eventi festivi. Il campus dell'ETH sul Hönggerberg è cresciuto in più tappe fino ad arrivare all'espansione attuale. Il processo di sviluppo dell'area ha visto l'auditorio di fisica a forma esagonale, concepito dall'architetto e costruttore civile Albert Heinrich Steiner, dominare fin dall'inizio l'intero complesso. Oggi tale auditorio chiude la piazza centrale allungata in salita che si trova situata all'est del lotto. Al suo lato settentrionale passano gli appassionati di footing verso le zone ricreative del dosso boscoso della collina Käferberg mentre quegli studenti che cercano attività agonistica vanno verso le attrezzature sportive. Il concept urbano per il nuovo impianto sportivo universitario tematizza l'ubicazione della zona di passaggio dal campus addensato all'area ricreativa
aperta. Creando la chiusura di un lieve affossamento, il basso corpo di fabbrica è inserito profondamente nella collina dolcemente declinante, in modo che il terreno naturale trapassi nella superficie inverdita della copertura. Verso il campus invece l'edificio appare con una facciata sviluppata in larghezza, con i bordi marcanti del corpo di fabbrica che sono stati smussati nelle parti superiori e laterali. In questo modo l'edificio appare per un verso più basso e per l'altro si adegua moderatamente all'andamento del terreno dando espressione sia alla qualità del luogo sia alle funzioni specifiche. Il corpo di fabbrica basso ospita una palestra tripla con tribuna e guardaroba come anche delle sale per la danza, la ginnastica, la palestra pesi e zona wellness. Il concept architettonico posa profondamente nel terreno il parallelepipedo relativamente ingombrante della palestra tripla, in modo che il bordo superiore della costruzione della copertura corrisponde alla quota delle superfici prative circostanti. Intorno alla palestra sono ubicate su tutti i lati le zone di connessione, spazi secondari ed altre destinazioni d'uso. I bordi dell'edificio sono trasformati poliedricamente, in modo che la forma globale non si metta in apparenza arrogante ma risponda con sensibilità all'andamento del terreno. Una facciata parzialmente opaca, parzialmente trasparente di vetro termico verde evoca l'impressione di un corpo cristallino irregolarmente smerigliato. Il gioco di forze ponderato tra un'energica messa in scena e bordi dialoganti si rivela per esempio nell'ingresso e il foyer adiacente: mirato esattamente ai flussi di movimento, l'ingresso si apre in prima linea nella facciata
University sports centre in Zurich (Switzerland) / A campus on the hills To call it a gym pure and simple would be reductive: the new structure added to the campus of the Swiss Technical University rising in a green area near Zurich, across from the Albert Steiner Physics building and housing equipment for the students' sports and leisure time activities, should be regarded as a work of experimental architecture, combining functionality and a fine appearance with ecosustainability, also in terms of integration into the landscape. Interpreting the morphology of the place, the building is fronted by a green lawn that moves it out towards the hill, so that only its western facade is visible. Access to the front portion of the building is via a green ramp leading to a large foyer. The spatial configuration of the interior creates a pleasurable environment for sporting and recreational activities, for relaxation, and even for major festive events. The architectural concept places the relatively bulky parallelepiped of the triple gym deep into the ground, so that the upper edge of the roof is
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aligned with the level of the surrounding grassy areas. Around the gym, on all sides, there are connecting zones, secondary spaces and other elements serving different functions, The contours of the building are fashioned in polyhydric form, thereby ensuring that the overall shape of the structure does not get across an impression of arrogance, but blends into the shape of the land. The facade, partly opaque and partly made of green, transparent, thermal insulation glass, evokes the idea of a sculpture made from roughly ground glass. The gym roof extends over the bleachers and the foyer, encompassing zones at different heights and a multiplicity of spaces: in addition to being suitable for day-to-day sporting activities, the vast expanse that is formed provides a worthy venue for festive activities. The exterior form and the interior subdivision of the building are in a stimulating relationship, of agreement and overlapping, offering the users a surprising and pleasurable effect, an interesting architectural experience.
Sezioni significative; in basso, uno scorcio sotto la parete a lucernario.
Typical sections; below, view under the skylight wall.
Impianto sportivo universitario dell'Università Tecnica Svizzera (ETH) a Hönggerberg, Zurigo Committente: ETH Immobilien General Planners: Dietrich/Untertrifaller/Staheli Architekten (Helmut Dietrich, Much Untertrifaller, Christof Staheli) Project management: Peter Nussbaumer Assistenti: Bernhard Kraft, Dietmar Geiselmann, Doris Tahedl, Eva Dorn, Raffael Grups, Nina Sulger, Karin Hopfner, Silvia Lau, Sven Meller Concorso di progettazione: agosto 2004 Inizio lavori: febbraio 2007 Inaugurazione: maggio 2009
occidentale, ma allo stesso tempo arretrato costituendo un atrio aperto. Dopo la bussola si entra in un foyer generoso, il cui lato longitudinale vetrato tocca la grande palestra e sfonda successivamente oltre il complesso per sfociare verso una superficie verde in salita, la quale conduce al prato aperto. Così si sovrappongono all'interno dell'edificio degli elementi urbani ed architettonici. Il flusso di movimento proveniente dall'esterno viene da un lato raccolto, diviso e distribuito alle varie funzioni, dall'altro lato la sua continuità spaziale viene capovolta in uno spazio verde. Una seconda rampa verde, posizionata a nord, addentella il corpo di fabbrica un'altra volta con lo spazio esterno. La costruzione della copertura della palestra si espande 74
anche sulla tribuna e sul foyer. Sotto la sua copertura unisce una topografia differenziata in altezza e zone spaziali: un piano spaziale a grande scala, il quale, oltre all'utilizzo quotidiano sportivo, costituisce una cornice dignitosa per delle attività festive. Oltre a queste configurazioni spaziali generose, anche gli ambienti di palestra, cardio e wellness collocati nella parte a sud dell'edificio, dispongono di un richiamo spaziale verticale, il quale viene chiuso da una copertura inclinata. Forma esterna e articolazione e zonizzazione interna stanno in questo modo in un rapporto stimolante di accordo e sovrapposizione, che offre per il passaggio individuale effetti di stimolo, sorpresa e piacere architettonico. Mary Kate Russo
Impianti etici / impianti sostenibili a cura di Stefano Longhi
Ritorno al futuro Gentili lettori, i campionati europei di calcio appena ultimati in Polonia ed Ucraina, aldilà dei nostri legittimi "interessi" agonistici rovinosamente frantumatisi in finale, hanno dimostrato che il contenitore sportivo destinato alla pratica del calcio ha definitivamente cambiato direzione estetica e funzionale. Se andiamo con la mente al campionato del mondo di Francia 1998 ed ai suoi stadi constatiamo che lo sviluppo è stato impressionante: a quel tempo si tendeva a mantenere la "posizione" originaria all'interno del
tessuto urbano (pensiamo appunto allo stadio Jacques Chaban-Delmas di Bordeaux, al Parco dei principi a Parigi, al Velodrome di Marsiglia, etc) trasformando in modo spesso forzoso impianti storici sorti con una velleità polivalente assolutamente incompatibile con le esigenze attuali. L'edizione dei campionati europei portoghesi portò una freschezza estetica inconsueta per le abitudini calcistiche: i policromatismi delle strutture e delle sedute fecero sensazione in un contesto più propenso ai reticolati, alla ghettizzazione
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degli "ospiti", alle recinzioni invalicabili. Con l'edizione coreana e soprattutto tedesca del 2006 si comprende che la localizzazione dello stadio non è più un tabù e può essere individuata anche a numerosi km dal centro cittadino; pensiamo a Gelsenkirchen ed al suo stadio da oltre 60 mila posti, a Monaco di Baviera con lo stupefacente Allianz Arena a Moenchengladbach, tutti stadi esclusivi per il calcio posti a diversi km dal centro con una cura per lo spettatore davvero sorprendente (trasporti
pubblici, ristoranti, biglietterie, etc). L'ultima edizione degli europei sembra proseguire la lezione sudafricana e cioè grande attenzione verso la "pelle" del contenitore con utilizzo di pannelli policromi e nervatura strutturale a vista. Questa breve analisi serve a ripercorrere e far notare che a fronte degli importanti passi in avanti compiuti nel campo dell'ospitalità e dell'estetica la stessa cosa non si può rilevare sul tema ambientale e sostenibile: l'utilizzo degli impianti fotovoltaici ad esempio è spesso riservata alla "fase
Nella pagina a lato, prima foto, il nuovo stadio di Bordeaux, di Herzog & DeMeuron ; nelle altre tre foto, il piccolo stadio realizzato da Arup Associates per i campionati mondiali di calcio del 2022 in Qatar. In questa pagina, padiglione della Branson School Student Commons in California, progettato da Turnbull Griffin Haesloop Architects.
due" cioè quella ad evento ultimato, con l'immaginabile destino che possiamo immaginare, le grandi coperture non fungono ancora come captatori di acqua piovana per il successivo riutilizzo, etc. A questo proposito può essere utile presentare un bell'esempio realizzato dallo studio Arup Associates per i campionati mondiali di calcio del 2022 in Qatar: si tratta della realizzazione dello "stadio più sostenibile del mondo" secondo quanto affermato dagli addetti ai lavori, in particolare dal responsabile dello studio
Michael Beaven in occasione della candidatura dell'opera ai World Architecture News Engineering Award 2012. La realizzazione ha del sorprendente soprattutto se si tiene conto delle torride condizioni ambientali estive (temperature fino a 44° C nella stagione estiva…) e del fatto che viene messa in opera ogni conoscenza tecnica nota o sperimentale utile a rendere il miglior contributo sostenibile alla realizzazione. La struttura è relativamente di piccole dimensioni (può contenere al massimo 500 spettatori) ed è nata come
Sitografia http://theoriginalwinger.com/2011-11-01-new-bordeaux-stadiumsneak-peak http://www.worldarchitecturenews.com/index.php?fuseaction=wa nappln.projectview&upload_id=19274 http://www.worldarchitecturenews.com/index.php?fuseaction=wa nappln.projectview&upload_id=20187 http://www.worldarchitecturenews.com/index.php?fuseaction=wa nappln.projectview&upload_id=19448
padiglione espositivo per celebrare la candidatura ma nel corso della realizzazione si è deciso di ottenere una sorta di "upgrade" volta ad azzerare completamente il consumo di energia non rinnovabile: ora l'intero edificio è "carbon neutral" non produce cioè alcuna emissione di CO2 . L'aspetto virtuoso della struttura è che la funzionalità tecnica delle strutture portanti in acciaio è concepita in modo prioritario sugli audaci obiettivi ambientali e non esclusivamente alla funzione di riparo e compartimentazione: ecco allora la copertura realizzata con una intrigante struttura dotata di innumerevoli pannelli riflettenti orientabili singolarmente secondo l'andamento del sole, moltissimi dei quali fotovoltaici, in grado di garantire l'ombreggiamento totale del campo e della tribuna spettatori e di trattenere la rarissima acqua piovana allo scopo di riutilizzarla per l'irrigazione del campo. L'intero edifico è stato realizzato in meno di cinque mesi a testimonianza che 77
l'alta specializzazione tecnologica obbliga ad una importante concertazione fra gli attori già nella fase prebuilt ma una volta in sede di cantierizzazione si possono ottenere consistenti risparmi temporali. Un altro esempio dotato di una grande forza espressiva e di un altissimo contenuto tecnologico è la realizzazione del Branson School Student Commons in California che è stato in grado di ottenere la certificazione LEED Platinum. Si tratta di un progetto dall'essenzialità estetica quasi "francescana" che si concretizza a tutto vantaggio della polivalenza (l'edificio viene utilizzato sia come centro di incontro di quartiere e sia come sede di preparazione universitaria. L'edificio dispone di pannelli fotovoltaici ad alto rendimento, pannelli di riscaldamento radianti, ventilazione controllata per il comfort ambientale e rappresenta un esempio così ben riuscito che gli insegnanti delle vicine scuole di grado inferiore portano gli studenti a monitorare i sorprendenti risultati ambientali. Un edificio essenziale, bello e soprattutto giusto.
Marina, boatyard & waterfront Š
Savona:
raddoppia il Palacrociere
Progetti visionari: floating baths a Praga
Notizie:
il difficile rapporto tra sviluppo e tutela
a cura di Bruno Grillini - Foto: nave da crociera a Genova
ricerca
Floating Baths sulla Moldava Il 10 febbraio 1956 a Praga la temperatura scese fino a -27,8 gradi; per 32 giorni consecutivi non fu mai superato lo zero. Tanto bastò perché la Moldava, il celebre fiume che scorre sotto i ponti praghesi, congelasse completamente e venisse usato dai cittadini come pista di pattinaggio. Anche quest'inverno è stato rigido, ma si sono toccati "appena” i -22, e il gelo è durato appena 15 giorni. Fatto sta che la Moldava dal ‘56 a questa parte gela solo là dove la corrente rallenta, e in particolare vicino ai porti di Smichov e Podoli. La realtà è che oggi - come in molte altre città, per un verso o per l'altro - il rapporto con il fiume è cambiato, e non solo per ragioni climatiche. Il centro storico di Praga è in qualche modo estraneo al fiume, e il problema del waterfront è una preoccupazione di architetti e urbanisti.
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ricerca In apertura, pianta e distribuzione dell'anello flottante; sotto, una visione al centro del fiume. Qui sotto, rendering dell'esterno e dell'interno in veste estiva. Nella pagina seguente, due sezioni; due grafici che mostrano la componibilità dell'anello, di 50 metri di diametro, trasportabile in pezzi con un battello per essere rimontato altrove; infine, una visione dell'anello in veste invernale con la pista ghiacciata.
Da qui nasce lo spunto di una proposta, firmata da due progettisti visionari: Ondrej Lipensky e Andrea Kubna, che hanno ideato le "Floating Baths" (piscine galleggianti): uno spazio chiuso circolare che galleggia sull'acqua, non collegato con le rive del fiume ma raggiungibile solo in barca, al cospetto del centro storico, a breve distanza dalle isolette di Strelecky e Slovansky: luoghi attrezzati con porticcioli, barche e pedalò ma anche - come ricordano i progettisti - strade sovraccariche di auto, affollamento, rumore. Al centro del cerchio galleggiante è ricavata la piscina, che utilizza l'acqua del fiume opportunamente filtrata mediante una speciale membrana tessile che impedisce l'ingresso di particelle solide, batteri, odori. Dunque è garantita una balneazione sicura in acqua pulita. Intorno al perimetro della vasca sono collocate le cabine affittabili,
In the opening page, plan with distribution of the floating ring; below, a view in the middle of the river. In this page, rendering of the exterior and the summertime interior. In the following page, two sections; two schemes showing the modularity of the ring, 50 m diameter, that can be carried in parts by a tugboat and reconnected anywhere; last, view of the ring in wintertime, with the ice surface.
Floating Baths over the Vltava Floating Baths, designed by Ondrej Lipensky and Andrea Kubna, on the Vltava River in Prague is conceived as a closed rounded space, floating on the water sur face. Since the water front of the river is a problematic issue here in the city, the architects thought
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about a function that would get local people into the center again. The floating object is accessible by boat and is not connected to the banks of the river. It is an island and in close distance to and Island, many small harbors with boats and treadles, but also streets over-
ricerca
Sitografia / Sitography: Furuto, Alison. "Floating Baths / Ondrej Lipensky and Andrea Kubna" 30 Nov 2011. ArchDaily. http://www.archdaily.com/188064 Immagini / Images: courtesy by Ondrej Lipensky and Andrea Kubna.
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attrezzate con quanto è necessario al comfort dei bagnanti; è previsto anche un bar con ristoro, accessibile dalla piscina interna ma anche direttamente dal fiume. Nel cerchio esterno è presente anche una sauna con bagno oltre all'ingresso principale. La superficie della piscina è di 900 mq e la capacità massima è di 300 persone presenti contemporaneamente. La profondità della piscina è di 165 cm e prevede 4 corsie da 25 m di lunghezza. La vasca per i bambini è posta a lato della piscina principale, delimitata con rete fissa. I bagnanti possono utilizzare servizi comuni, - il foyer d'ingresso, la sauna, il bagno turco, il bar, i servizi igienici, docce e guardaroba. Tutti gli spazi ad eccezione della sauna, guardaroba e servizi igienici non sono riscaldati e servono sono previsti solo per un uso estivo. In inverno, la piscina viene coperta da una struttura prefabbricata in legno, sulla quale può essere creata una superficie ghiacciata: ecco così ritornare la tradizione del pattinaggio invernale sul fiume al cospetto degli antichi palazzi praghesi...
news
Porti turistici: il difficile equilibrio tra sviluppo e tutela del territorio Prendiamo lo spunto da un incontro a tema su pianificazione urbanistica e porti turistici tenutasi nella sede della Confindustria livornese su iniziativa dell'Ance Toscana nello scorso febbraio. La nautica è nella crisi più dura della sua storia, eppure continauno ad essere imamtricolate nuove barche e ad essere richiesti posti ormeggio dove tenerle. E la Toscana - in esito all'incontro - si scopre "con una non esaurita sete di posti barca, in una realtà nazionale in cui figura tra le prime regioni a vocazione nautica". Tante le analisi: l'Unioncamere di Commercio su economia locale e filiera nautica; il Consiglio superiore dei Lavori pubblici su legislazione nazionale e regionale (ne accenniamo nell'introduzione alle "Schede Tecniche" in questo fascicolo di Tsport); Regione Toscana, nella persona dell'Assessore all'urbanistica. In base alla sintesi conclusiva, che è stata sottolineata anche dall'intervento tecnico-giuridico dell'architetto Stefania Maria Remia, della direzione politiche territoriali della Regione Toscana, siamo inchiodati a un sistema farraginoso e non più adeguato di normative che scoraggiano ogni investimento privato nel settore: un sistema che Luciano Pallini (Centro studi Ance Toscana) ha definito di "matrioske di pianificazione", dove le leggi si sovrappongono e a volte si elidono, e rendono difficile, a volte pressoché impossibile, il processo di investimenti privati nel comparto della portualità nautica. Analisi condivisa da tutti gli interventi, sia pure con qualche sfumatura. E' sulle terapie che si è molto teorizzato, ma presi pochi impegni concreti. Occorre rifondare i processi autorizzativi - è stato detto anche dai portavoce delle istituzioni concentrando le valutazioni in pochi
atti e in tempi certi. Perché malgrado la profonda crisi del comparto, la Toscana (come peraltro buona parte delle regioni che si affacciano sull'acqua) ha ancora sete di posti barca: e i posti barca, in strutture adatte e a prezzi accettabili, sono un potente volano per l'economia costiera, con moltiplicatori di punta sia per i posti di lavoro che per il reddito. Le cifre confermano una situazione in caduta libera per il comparto, anche se non mancano gli elementi in controtendenza. Secondo il centro studi dell'Ance Toscana lo stipulato del leasing nautico in Toscana è passato dal picco di 2.587 milioni di euro nel 2007 a soli 876 milioni nel 2010, ultimo anno disponibile. Le immatricolazioni di barche sono cadute nello stesso periodo da 1.788 a 796 (saldo tra iscrizioni e cancellazioni). Le patenti nautiche rilasciate sono state (picco) 20.961 nel 2003, sono precipitate a 16.534 nel 2009 e leggermente risalite nel 2010 a 17.318. In Toscana nel 2010 sono state immatricolate ex novo 11.304 imbarcazioni (+43,4% rispetto al 2001). Tra le regioni marittime, solo la Liguria ha fatto meglio con 20.113 immatricolazioni (ma in percentuale l'aumento è stato solo dell'11,5%). Il totale delle patenti nautiche rilasciate ed oggi valide vede in testa la Liguria con 94.018 documenti, seguita da Campania con 77.427 e da Lazio con 67.305. La Toscana è solo quarta con 49.467 patenti (tutti dati del 2009). Contro queste cifre, in particolare quelle relative alle immatricolazioni, i posti barca non tengono il passo: in Toscana dal 2001 al 2010 si è passati da 15.375 a 17.668 posti (+14,9%) contro il 22% della Campania e il 33,2% della Sardegna. Nell'indice della qualità dei porti turistici Liguria e Toscana sono ad
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armi pari (indice 9,6) al massimo nazionale (media Italia 9,1). Ma i porti toscani sono anche mediamente più cari, con cifre annue che vanno per una barca di 10 metri da 1.288 euro in spiaggia attrezzata a 2.104 in un porto turistico. Infine: che cosa chiedono i diportisti in tutta Italia? In primo luogo e in assoluto, più posti barca. Ci sono ancora dati importanti nell'analisi del comparto nautico nazionale. I sistemi territoriali, per esempio: sia per la costruzione che per la riparazione e il noleggio, Liguria, Toscana, Sardegna e in Adriatico Romagna e Veneto sono i principali referenti. Infine: in totale in Italia sono in costruzione 29.460 posti barca entro 5/10 anni con il massimo in Sicilia (11.930) seguita dal Lazio (7.380), la Liguria (6.450) la Campania (5.990) e la Toscana (4.700). E' inutile però tacere che il grosso problema dei porti in generale, e di quelli turistici in particolare, è l'impatto sull'ambiente: la costruzione di un molo o la cementificazione di un tratto di costa sono inevitabilmente dei fattori di alterazione del naturale profilo costiero, dei moti ondosi, del paesaggio. Ed è su questo fronte che dovremo combattere d'ora in avanti per cercare il perfetto equilibrio tra sviluppo e sostenibilità.
Plastico del Porto Turistico di Livorno.
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Il secondo terminal crociere a Savona Il progetto Bofill Costruito tra il luglio 2002 e il novembre 2003 su progetto dell'architetto catalano Ricardo Bofill, l'attuale Palacrociere è una struttura destinata ai passeggeri in partenza da Savona sulle navi da crociera. Sviluppato su tre piani per un totale di 8400 mq, è caratterizzato dalle ampie pareti vetrate e dalla coeprtura ad ali di gabbiano. All'interno, è impreziosito da alcune opere d'arte: una scultura realizzata per la fontana centrale, due mosaici e alcuni prodotti ceramici di artigianato locale provenienti da Albisola. La distribuzione interna comprende ambienti di intrattenimento, Sala Vip, bar con terrazza panoramica di 1200 mq, sala conferenze, Children club, postazioni internet, edicola, punto di informazione turistica per la città, servizio clienti crocieristi, zone controllo
raggi X. Il Terminal è gestito da Costa Crociere che ne ha cofinanziato la realizzazione; vi fanno capo due banchine di 300 e 450 metri per l'ormeggio delle navi, oltre agli spazi per l'accesso di auto e pullman.
Il Secondo Terminal In seguito al forte aumento del traffico dei passeggeri e degli scali delle navi della Costa Crociere nel Porto di Savona, l'Autorità Portuale ha realizzato recentemente una nuova banchina prospiciente il Palacrociere, da utilizzare come terzo accosto per la flotta turistica. Il numero dei passeggeri è stato infatti in costante aumento, a partire dal 1996, fino a raggiungere la soglia di un milione nel 2011. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio - il "Secondo Terminal" - a servizio del terzo accosto,
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collegato al Palacrociere esistente. Il Secondo Terminal pertanto avrà principalmente la funzione di alleggerire il carico dei flussi che interessano attualmente il Palacrociere sia nel caso di due navi in accosto, ma soprattutto in presenza di una terza nave. In tal modo i passeggeri in imbarco destinati alla nave ormeggiata al nuovo Terminal avranno due possibilità di imbarco che saranno regolate dal personale della Compagnia: potranno entrare nel Palacrociere e rimanere al suo interno durante tutta l'attesa per muoversi solo successivamente in fase di imbarco verso il Secondo Terminal dove effettuare i necessari controlli prima di salire a bordo; oppure potranno in alternativa entrare direttamente nel Secondo Terminal, per brevi attese e successivamente svolgere le operazioni di controllo e
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imbarco. Per quanto riguarda le operazioni di sbarco e transito dei passeggeri, i due Terminal saranno tra loro sostanzialmente indipendenti ed avranno analoghe procedure: i passeggeri in sbarco, sotto la costante guida del personale di bordo della Compagnia, sbarcheranno a gruppi dalla nave e attraverso la passerella accederanno alla sala bagagli, posta al piano terreno, per poi dirigersi all'uscita dell'edificio. I passeggeri in transito sbarcheranno a gruppi dalla nave e attraverso la passerella si dirigeranno direttamente fuori dall'edificio tramite le scale di accesso per poi salire sui pullman destinati alle escursioni. I crocieristi al rientro dalle escursioni rientreranno all'interno di ciascun edificio e dopo i successivi necessari controlli effettuati nelle aree ove sono situate le macchine a raggi X e la polizia, saliranno a bordo. Il progetto si propone inoltre di razionalizzare la viabilitĂ dell'area in concessione, al fine di ordinare e migliorare la viabilitĂ dei pullman e delle autovetture in arrivo ed in partenza dall'area del Palacrociere, attraverso l'individuazione di nuovi punti di sosta e di nuovi punti di ricezione e controllo dei bagagli.
In queste due pagine, il terminal crociere del porto di Savona nelle condizioni attuali.
Il progetto L'area di intervento presenta una particolare conformazione morfologica triangolare, nella quale il Palacrociere esistente e la pensilina ad esso adiacente occupano il lato Nord-Ovest. Il nuovo edificio sarĂ localizzato sul lato opposto a Sud-Est e sarĂ dotato di una propria pensilina per lo sbarco e l'imbarco di passeggeri delle navi che ormeggeranno sul terzo accosto.
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In these two pages, the cruise terminal of the harbour of Savona, nowadays.
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Sotto, il Palacrociere di Ricardo Bofill; in basso, rendering del secondo terminal, che riprende alcuni elementi del linguaggio architettonico del primo. Nella pagina di fronte, pianta della banchina con i due terminal.
Below, the Palacrociere by Ricardo Bofill; bottom, rendering of the second terminal, taking some elements of the architectural language from the first one. Next page, plan of the dock with the two terminals.
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Il nuovo terminal verrà utilizzato a servizio delle operazioni di imbarco e sbarco di una terza nave o di una seconda nel caso di presenza contemporanea di due navi di grandi dimensioni. Il Palacrociere (terminal esistente) manterrà sostanzialmente le sue attuali funzioni e costituirà pertanto la stazione di arrivo e ricevimento dei passeggeri destinati ad imbarcasi nella nave in accosto ad esso. Manterrà inoltre la funzione di accoglienza, attesa ed intrattenimento estesa anche a coloro che andranno ad imbarcarsi sulla nave destinata al nuovo terminal: infatti tale edificio sarà collegato al Palacrociere con una passerella coperta ("Bridge") che avrà il compito di legare i due edifici così da farli operare in simbiosi. Anche il nuovo edificio sarà dotato di spazi di attesa ma prevalentemente assolverà il compito di transito, sbarco
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ed imbarco dei passeggeri destinati alla nave ormeggiata sul terzo accosto. Dal punto di vista dell'impatto visivo, data la localizzazione del nuovo fabbricato verso l'interno dello specchio d'acqua portuale, la sua presenza nei confronti della città sarà minimamente percepibile: l'edificio infatti potrà essere visibile dalla città solamente dalle alture mentre dal litorale sarà nascosto in un profondo secondo piano dietro la lunga passerella, attualmente esistente che si prolunga verso levante per oltre 300 metri. Gli elementi architettonici che sono stati adottati sono in parte simili a quelli dell'attuale Palacrociere. In particolare l'edificio si configurerà come un corpo quasi interamente trasparente, dotato di vetrate analoghe a quelle del Terminal esistente, strutturato su una maglia di pilastri metallici circolari. Gli elementi che caratterizzeranno e differenzieranno il nuovo edificio saranno principalmente la copertura formata da un piano a doppia inclinazione e la struttura metallica composta da una sorta di tenda in lamierino forato ("frame") posta sul lato Sud-Ovest che rappresenta il fronte immediatamente visibile quando si raggiunge l'area del Palacrociere. Il Secondo Terminal sarà collegato a quello esistente mediante un elemento vetrato, il "bridge", che si innesterà sul lato Nord-Est del Palacrociere, attraversando l'edificio servizi ad esso adiacente, sviluppandosi successivamente in modo tangenziale al corpo servizi per poi connettersi con il Secondo Terminal. L'ingresso principale al nuovo edificio, al piano terreno, sarà localizzato sull'angolo nord ove la copertura diventerà un ampio portico. La nuova passerella di imbarco e sbarco, sul fronte mare, sarà dotata di
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una copertura a protezione dei passeggeri durante l'imbarco e lo sbarco del tutto simile a quella esistente posta sul fronte opposto.
La distribuzione L'edificio sarà realizzato su due livelli, con interposto un piano ammezzato di limitate dimensioni, adibito unicamente alla localizzazione delle attrezzature tecniche. Al piano terra sarà localizzata, sul lato Nord-Est dell'edificio, la hall di ingresso a tutta altezza con una luce interna di circa 10 metri, che accoglierà le scale e due ascensori panoramici inseriti all'interno di un rivestimento in cristallo. Per accedere al piano di imbarco saranno presenti una scala fissa ed una scala mobile, posizionate secondo una particolare inclinazione volta ad agevolare la distribuzione dei flussi dei passeggeri in entrata o in transito.
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Tra le funzioni presenti al piano terra, una sala bagagli di circa 700 mq accessibile direttamente dal piano Superiore, con una seconda scala mobile posta sul prospetto Nord-Ovest necessaria per i passeggeri in sbarco, i servizi igienici ed alcuni vani tecnici. Sono inoltre presenti locali destinati alla Guardia di Finanza, all'Agenzia delle Dogane e alla Polizia di Frontiera. Tra il piano terra ed il primo, posizionata sul lato Sud-Est dell'edificio, è situata una superficie destinata ad area tecnica dell'edificio: questa zona sarà adibita unicamente alla localizzazione delle Unità di Trattamento Aria (UTA) che servono al funzionamento dell'Impianto di climatizzazione di tutto l'edificio. Tale area sarà completamente areata in quanto la superficie perimetrale verso l'esterno sarà protetta esclusivamente con pannelli a
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porticcioli Sotto, in questa pagina, due sezioni del secondo terminal. Nella doppia pagina a destra, prospetti del nuovo edificio con la passerella d'imbarco e il "bridge" che lo unisce al Palacrociere; in basso, i due terminal collegati.
Below, in this page, two sections of the second terminal. In the double page, elevations of the new building with the gangway and the "bridge" linking to the Palacrociere; bottom, the two terminals connected.
lamelle orizzontali, volti ad impedire l'ingresso dell'acqua meteorica, ma assolutamente permeabili all'aria. Tale scelta consentirà di non avere apparecchiature tecniche sulla copertura dell'edificio, al fine di avere una gradevole percezione dell'edificio dalle navi che notoriamente sono molto più alte di quest'ultimo. Inoltre tale scelta consente di prevenire futuri problemi di impermeabilizzazione e garantire una facile manutenzione sia delle macchine che della copertura consentendo inoltre l'utilizzo della stessa per l'eventuale installazione di pannelli fotovoltaici, per la produzione di energia elettrica. Il piano primo è stato progettato sostanzialmente come un unico ampio spazio nel quale principalmente verranno effettuati i controlli di sicurezza (Rx), di Polizia e di Dogana dei croceristi in imbarco provenienti sia dall'ingresso al Piano Terra sia dal Palacrociere, attraverso il "Bridge" di collegamento tra i due edifici. Tale livello ospiterà inoltre spazi e
sedute per l'attesa nonché locali per i servizi igienici. Esso è posto alla quota della passerella di imbarco, cosicché i passeggeri una volta eseguito il controllo di polizia potranno accedere alla passerella adiacente all'edificio sul lato Sud-Est e mediante un finger (passerella mobile) salire direttamente sulla nave. Inoltre il primo piano sarà interessato dai flussi di passeggeri in sbarco e dai flussi di passeggeri in transito; i primi usufruiranno della scala mobile di collegamento al sottostante vano bagagli per poi successivamente uscire dal Terminal attraverso i controlli, gli altri usciranno utilizzando le scale (mobile e fissa) situate nella hall. A questo livello sono inoltre previste due terrazze, una più ampia lungo la facciata Nord-Est e l'altra posta sul fronte Sud-Ovest, protetta dal frame metallico a rivestimento della facciata.
Il Bridge Il collegamento fra il Palacrociere
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esistente ed il nuovo edificio sarà realizzato attraverso un elemento di connessione che si svilupperà con caratteristiche architettoniche a tratti diverse in rapporto al contesto esistente; infatti esso è costituto da un percorso che in parte è formato da ponti ed in parte in appoggio su nuove solette. Tale elemento inizialmente si svilupperà in direzione Nord-Est, con origine sulla facciata del Palacrociere, successivamente nella stessa direzione attraverserà l'edificio servizi per poi proseguire parallelamente ad esso in direzione Sud-Est e raggiungere il Secondo Terminal. Nel tratto tangenziale all'edificio servizi tale elemento di collegamento sarà costituito da un fronte vetrato verso Nord-Est ed una parte cieca lungo il lato prospiciente il corpo servizi. Il tratto aereo, di lunghezza 20 metri circa, verso il Secondo Terminal sarà costituito da una struttura in carpenteria metallica a travi reticolari su due appoggi costituiti da due portali,
ciascuno formato da colonne in c.a. e da una trave di collegamento; uno sarà posto in prossimità dell'edifico servizi, l'altro sarà localizzato in posizione adiacente al nuovo Terminal. Tale soluzione consentirà di favorire il più possibile la circolazione delle auto e dei pullman senza elementi di appoggio intermedi. Il percorso interno al "bridge" sarà costituito da vetrate strutturali, senza profili di giunzione, composte da un solo telaio perimetrale per garantirne la massima trasparenza. La protezione dall'irraggiamento solare diretto sarà assicurata attraverso delle lamelle frangisole solo nel tratto interessato, sul fronte Sud-Ovest del bridge.
La Passerella Lungo il lato Sud-Est dell'edificio verrà realizzata la passerella di imbarco dalla quale si accederà tramite un nuovo finger alla nave. La passerella, posta a livello del piano primo del Terminal, sarà realizzata in
struttura metallica con getto di completamento in cls. Nella parte adiacente al Terminal la passerella sarà collegata strutturalmente all'edificio, mentre la parte fuoriuscente da esso avrà una struttura indipendente. Per la costruzione della nuova banchina, realizzata per il terzo accosto, è stato necessario inserire un elemento costituito da un blocco di contrasto in cemento armato, il quale svolge la funzione di rinforzo statico della banchina stessa. La nuova passerella, nella parte che si sviluppa in direzione Nord-Est, si sovrapporrà a tale blocco: pertanto i relativi pilastri di sostegno non potranno avere le proprie fondazioni sopra di esso. Al fine di ovviare a tale problema è stata elaborata una particolare struttura che prevede principalmente il raddoppio dei pilastri della passerella ed il collegamento fra gli stessi con una struttura reticolare a traliccio. Tale sistema a traliccio andrà inoltre a
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porticcioli Sotto, in questa pagina, due sezioni del secondo terminal. Nella doppia pagina a destra, prospetti del nuovo edificio con la passerella d'imbarco e il "bridge" che lo unisce al Palacrociere; in basso, i due terminal collegati.
Below, in this page, two sections of the second terminal. In the double page, elevations of the new building with the gangway and the "bridge" linking to the Palacrociere; bottom, the two terminals connected.
lamelle orizzontali, volti ad impedire l'ingresso dell'acqua meteorica, ma assolutamente permeabili all'aria. Tale scelta consentirà di non avere apparecchiature tecniche sulla copertura dell'edificio, al fine di avere una gradevole percezione dell'edificio dalle navi che notoriamente sono molto più alte di quest'ultimo. Inoltre tale scelta consente di prevenire futuri problemi di impermeabilizzazione e garantire una facile manutenzione sia delle macchine che della copertura consentendo inoltre l'utilizzo della stessa per l'eventuale installazione di pannelli fotovoltaici, per la produzione di energia elettrica. Il piano primo è stato progettato sostanzialmente come un unico ampio spazio nel quale principalmente verranno effettuati i controlli di sicurezza (Rx), di Polizia e di Dogana dei croceristi in imbarco provenienti sia dall'ingresso al Piano Terra sia dal Palacrociere, attraverso il "Bridge" di collegamento tra i due edifici. Tale livello ospiterà inoltre spazi e
sedute per l'attesa nonché locali per i servizi igienici. Esso è posto alla quota della passerella di imbarco, cosicché i passeggeri una volta eseguito il controllo di polizia potranno accedere alla passerella adiacente all'edificio sul lato Sud-Est e mediante un finger (passerella mobile) salire direttamente sulla nave. Inoltre il primo piano sarà interessato dai flussi di passeggeri in sbarco e dai flussi di passeggeri in transito; i primi usufruiranno della scala mobile di collegamento al sottostante vano bagagli per poi successivamente uscire dal Terminal attraverso i controlli, gli altri usciranno utilizzando le scale (mobile e fissa) situate nella hall. A questo livello sono inoltre previste due terrazze, una più ampia lungo la facciata Nord-Est e l'altra posta sul fronte Sud-Ovest, protetta dal frame metallico a rivestimento della facciata.
Il Bridge Il collegamento fra il Palacrociere
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esistente ed il nuovo edificio sarà realizzato attraverso un elemento di connessione che si svilupperà con caratteristiche architettoniche a tratti diverse in rapporto al contesto esistente; infatti esso è costituto da un percorso che in parte è formato da ponti ed in parte in appoggio su nuove solette. Tale elemento inizialmente si svilupperà in direzione Nord-Est, con origine sulla facciata del Palacrociere, successivamente nella stessa direzione attraverserà l'edificio servizi per poi proseguire parallelamente ad esso in direzione Sud-Est e raggiungere il Secondo Terminal. Nel tratto tangenziale all'edificio servizi tale elemento di collegamento sarà costituito da un fronte vetrato verso Nord-Est ed una parte cieca lungo il lato prospiciente il corpo servizi. Il tratto aereo, di lunghezza 20 metri circa, verso il Secondo Terminal sarà costituito da una struttura in carpenteria metallica a travi reticolari su due appoggi costituiti da due portali,
ciascuno formato da colonne in c.a. e da una trave di collegamento; uno sarà posto in prossimità dell'edifico servizi, l'altro sarà localizzato in posizione adiacente al nuovo Terminal. Tale soluzione consentirà di favorire il più possibile la circolazione delle auto e dei pullman senza elementi di appoggio intermedi. Il percorso interno al "bridge" sarà costituito da vetrate strutturali, senza profili di giunzione, composte da un solo telaio perimetrale per garantirne la massima trasparenza. La protezione dall'irraggiamento solare diretto sarà assicurata attraverso delle lamelle frangisole solo nel tratto interessato, sul fronte Sud-Ovest del bridge.
La Passerella Lungo il lato Sud-Est dell'edificio verrà realizzata la passerella di imbarco dalla quale si accederà tramite un nuovo finger alla nave. La passerella, posta a livello del piano primo del Terminal, sarà realizzata in
struttura metallica con getto di completamento in cls. Nella parte adiacente al Terminal la passerella sarà collegata strutturalmente all'edificio, mentre la parte fuoriuscente da esso avrà una struttura indipendente. Per la costruzione della nuova banchina, realizzata per il terzo accosto, è stato necessario inserire un elemento costituito da un blocco di contrasto in cemento armato, il quale svolge la funzione di rinforzo statico della banchina stessa. La nuova passerella, nella parte che si sviluppa in direzione Nord-Est, si sovrapporrà a tale blocco: pertanto i relativi pilastri di sostegno non potranno avere le proprie fondazioni sopra di esso. Al fine di ovviare a tale problema è stata elaborata una particolare struttura che prevede principalmente il raddoppio dei pilastri della passerella ed il collegamento fra gli stessi con una struttura reticolare a traliccio. Tale sistema a traliccio andrà inoltre a
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Secondo Terminal Palacrociere a Savona Committente: Costa Crociere spa, Genova
Nella pagina a lato, pianta dei due livelli del secondo terminal. Sotto, rendering in notturna del terminal con il "bridge".
Next page, plan of the two levels of the second terminal. Below, rendering by night of the terminal with the "bridge".
Second Terminal for cruise ships in Savona The Bofill project Constructed in 2003 on a project by Catalan architect Ricardo Bofill, the current Palacrociere is a structure intended for the passengers departing from Savona aboard a cruise ship. In view of the considerable increase in the flow of passengers and the number of Costa Crociere ships docking in the harbour, the Savona Port Authority has recently constructed a new dock facing the Palacrociere, to be used by the cruise ship fleet as a third docking structure. The project contemplates the construction of a new building - the "Second Terminal" - connected to the existing Palacrociere. The new building will be equipped with a cantilever roof for passenger embarking and disembarking from a ship docked at the third structure.
If will be connected to the Palacrociere by a roofed walkway designed to link the two buildings together and enable them to work in symbiosis . In terms of visual impact, since the new building will rise towards the inner portion of the harbour basin, its presence will be minimally felt in the city: the building, in fact, will not be visible from the city other than from high up in the hills, and from the shore it will be hardly visible, being concealed at the far back of an existing walkway that extends to the east for over 300 m. The salient traits that will characterise the new building consist primarily of its roofing that follows a double slant, and a curtain-like metal structure, made from perforated plate, placed at front, that will be immediately visible to people reaching the Palacrociere area.
Progetto architettonico: arch. Luigi Vicini, arch. Andrea Piazza (Studio Vicini Architetti) Partner di progettazione: Studio Tecnico ingegneri Montaldo e Canale; CVD Progetti srl Inizio lavori: giugno 2012 Fine lavori (previsione): settembre 2013 Importo dei lavori: 9 milioni di euro circa.
sostenere anche la pensilina dei bus, realizzata in lamiera grecata di alluminio. Le colonne principali della passerella proseguiranno inoltre oltre il piano di calpestio a sostenere la pensilina inclinata, realizzata in carpenteria metallica e lamiera grecata di alluminio; tale passerella nella sua totalità avrà una lunghezza di 150 metri circa. In corrispondenza del tratto finale della passerella sarà localizzato, al piano terra, un locale di controllo bagagli, è pertanto prevista davanti ad esso una tensostruttura collegata alla pensilina dei bus a protezione di tali operazioni.
La Copertura La copertura è stata pensata come un unico elemento quanto più possibile leggero, dotato di doppia inclinazione, con la parte più alta posta sullo spigolo Sud ad una quota di m. 15,80 e quella più bassa sullo spigolo Nord ad una quota di m. 9,80. La copertura pertanto sul prospetto Sud-Est avrà una pendenza di circa il
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5%, mentre sul prospetto NordEst avrà una pendenza dell'8%. Essa sarà realizzata in carpenteria metallica, dotata di vari strati di coibentazione e rivestita con il sistema Kalzip, costituito da pannelli di alluminio ricoperti con uno strato di placcatura laminata su entrambi i lati con vernici a fuoco a base poliestere. Tale prodotto consente di avere un'alta resistenza agli agenti atmosferici e alla corrosione. Il profilo laterale della copertura sarà realizzato con pannelli metallici di Alucobond a sezione inclinata tale da consentire un percezione uniforme,
leggera e ridotta dell'intero pacchetto del tetto.
Il Frame Il "Frame" è una superficie realizzata con una lamiera di acciaio microforata. Il fronte Sud-Ovest dell'edificio sarà caratterizzato dalla presenza di un "frame" di forma irregolare che andrà a rivestire la facciata da terra all'intradosso della copertura. Tale elemento avrà una funzione sia di tenda frangisole sia una funzione estetica volta a conferire dinamismo alla facciata e a creare un gioco particolare di trasparenze e di luci tra
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interno ed esterno, sia riflettendo la luce del sole sia filtrando diversamente la luce artificiale. Sarà infatti previsto un particolare tipo di illuminazione artificiale (RGB) atto ad enfatizzare il gioco plastico della forma del "Frame". L'edificio servizi esistente, che entrerà a far parte integrante della composizione del progetto in quanto, come abbiamo visto, verrà penetrato e poi affiancato dal "Bridge", sarà anch'esso rivestito da un frame di lamierino forato al fine di uniformarne la superficie e renderlo coerente con il resto del progetto.
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porticcioli
porticcioli
porticcioli
Secondo Terminal Palacrociere a Savona Committente: Costa Crociere spa, Genova
Nella pagina a lato, pianta dei due livelli del secondo terminal. Sotto, rendering in notturna del terminal con il "bridge".
Next page, plan of the two levels of the second terminal. Below, rendering by night of the terminal with the "bridge".
Second Terminal for cruise ships in Savona The Bofill project Constructed in 2003 on a project by Catalan architect Ricardo Bofill, the current Palacrociere is a structure intended for the passengers departing from Savona aboard a cruise ship. In view of the considerable increase in the flow of passengers and the number of Costa Crociere ships docking in the harbour, the Savona Port Authority has recently constructed a new dock facing the Palacrociere, to be used by the cruise ship fleet as a third docking structure. The project contemplates the construction of a new building - the "Second Terminal" - connected to the existing Palacrociere. The new building will be equipped with a cantilever roof for passenger embarking and disembarking from a ship docked at the third structure.
If will be connected to the Palacrociere by a roofed walkway designed to link the two buildings together and enable them to work in symbiosis . In terms of visual impact, since the new building will rise towards the inner portion of the harbour basin, its presence will be minimally felt in the city: the building, in fact, will not be visible from the city other than from high up in the hills, and from the shore it will be hardly visible, being concealed at the far back of an existing walkway that extends to the east for over 300 m. The salient traits that will characterise the new building consist primarily of its roofing that follows a double slant, and a curtain-like metal structure, made from perforated plate, placed at front, that will be immediately visible to people reaching the Palacrociere area.
Progetto architettonico: arch. Luigi Vicini, arch. Andrea Piazza (Studio Vicini Architetti) Partner di progettazione: Studio Tecnico ingegneri Montaldo e Canale; CVD Progetti srl Inizio lavori: giugno 2012 Fine lavori (previsione): settembre 2013 Importo dei lavori: 9 milioni di euro circa.
sostenere anche la pensilina dei bus, realizzata in lamiera grecata di alluminio. Le colonne principali della passerella proseguiranno inoltre oltre il piano di calpestio a sostenere la pensilina inclinata, realizzata in carpenteria metallica e lamiera grecata di alluminio; tale passerella nella sua totalità avrà una lunghezza di 150 metri circa. In corrispondenza del tratto finale della passerella sarà localizzato, al piano terra, un locale di controllo bagagli, è pertanto prevista davanti ad esso una tensostruttura collegata alla pensilina dei bus a protezione di tali operazioni.
La Copertura La copertura è stata pensata come un unico elemento quanto più possibile leggero, dotato di doppia inclinazione, con la parte più alta posta sullo spigolo Sud ad una quota di m. 15,80 e quella più bassa sullo spigolo Nord ad una quota di m. 9,80. La copertura pertanto sul prospetto Sud-Est avrà una pendenza di circa il
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5%, mentre sul prospetto NordEst avrà una pendenza dell'8%. Essa sarà realizzata in carpenteria metallica, dotata di vari strati di coibentazione e rivestita con il sistema Kalzip, costituito da pannelli di alluminio ricoperti con uno strato di placcatura laminata su entrambi i lati con vernici a fuoco a base poliestere. Tale prodotto consente di avere un'alta resistenza agli agenti atmosferici e alla corrosione. Il profilo laterale della copertura sarà realizzato con pannelli metallici di Alucobond a sezione inclinata tale da consentire un percezione uniforme,
leggera e ridotta dell'intero pacchetto del tetto.
Il Frame Il "Frame" è una superficie realizzata con una lamiera di acciaio microforata. Il fronte Sud-Ovest dell'edificio sarà caratterizzato dalla presenza di un "frame" di forma irregolare che andrà a rivestire la facciata da terra all'intradosso della copertura. Tale elemento avrà una funzione sia di tenda frangisole sia una funzione estetica volta a conferire dinamismo alla facciata e a creare un gioco particolare di trasparenze e di luci tra
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interno ed esterno, sia riflettendo la luce del sole sia filtrando diversamente la luce artificiale. Sarà infatti previsto un particolare tipo di illuminazione artificiale (RGB) atto ad enfatizzare il gioco plastico della forma del "Frame". L'edificio servizi esistente, che entrerà a far parte integrante della composizione del progetto in quanto, come abbiamo visto, verrà penetrato e poi affiancato dal "Bridge", sarà anch'esso rivestito da un frame di lamierino forato al fine di uniformarne la superficie e renderlo coerente con il resto del progetto.
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tecnica
Stadio "Braglia": tante attenzioni per il Modena e il Sassuolo Il tappeto erboso dello Stadio Alberto Braglia di Modena, ristrutturato nel 2009, nell'estate 2011 ha manifestato problematiche dovute all'intenso carico di gioco delle due società utilizzatrici, Modena Calcio e Sassuolo Calcio, anche in relazione alla natura del substrato terroso di coltivazione delle zolle, che, purtroppo, al momento rappresentavano l'unica soluzione che il mercato metteva a disposizione in zona, altresì agli assidui e obbligati interventi manutentivi mirati a rendere la superficie da gioco sempre fruibile. Ciò non aveva pregiudicato l'attecchimento delle zolle stesse al top-soil in sabbia silicea del campo di calcio, ma è risultato essere uno strato superficiale dalle caratteristiche diverse, con condizionamenti negativi delle proprietà in permeabilità e capillarità dell'intero "sistema" del campo di calcio.
Il nostro intervento iniziale fu quello di valutare le problematiche del top soil e dei sistemi che ne caratterizzano la tipologia costruttiva. Venne alla luce una stratificazione, che rappresentò sin dall'inizio un campanello d'allarme. Pur funzionante se investito direttamente da un flusso idrico, il sistema drenante risultava rallentato a causa della presenza di uno strato superficiale caratterizzato da un frazionamento inadeguato con presenza di limo ed argilla quali componente del substrato di coltivazione delle zolle prevegetate. Il risultato è rappresentato da una bassa permeabilità, un ostacolo alla percolazione dell'acqua meteorica e al suo smaltimento naturale tramite il drenaggio, nonché alla corretta ossigenazione radicale. Uno dei problemi principali nella posa delle zolle, spesso
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In alto: evidente presenza di "Black layer"; sopra, intervento di ossigenazione con chiodatura. In basso, diffusa sofferenza da "Black layer" su tutta la superficie. Nella pagina seguente, in alto: posa delle nuove zolle e campo finito dopo la zollatura; si nota l'utilizzo di big roll. In basso: il campo del Braglia a 6 mesi dalla posa delle nuove zolle. Top: evidence of a "Black layer"; above, oxygenation by piercing. Below, diffuse suffering by "Black layer" over the whole surface. Next page, above: laying of the new sods, and finished ground after the turfing: can be noticed the big roll employed. Bottom: the "Braglia" field 6 months after the laying of new sods.
è la diversità tra il substrato di coltura e il top soil del campo. Questa disomogeneità porta a differenze deleterie in conduttività idraulica e porosità efficace, risposte non univoche a fertilizzazioni, operazioni agronomiche, approfondimento radicale e percolazione. Questi aspetti sono fondamentali, addirittura vitali per la fisiologia delle essenze erbacee che compongono un qualsivoglia tappeto erboso. Nel caso dello Stadio Alberto Braglia il top soil manifestava anche evidenti segni di black layer, causato da solfiti in ambiente poco ossigenato, da correggere al più presto. Uno studio approfondito della situazione in essere ci ha portato a scegliere una strategia mirata alla risoluzione del problema. Poiché la stagione calcistica in corso non permetteva di eseguire interventi manutentivi che prevedessero un riposo della superficie erbosa visto l'intenso uso del campo, si è optato per un cambio del tappeto erboso ed un miglioramento del top soil. Dapprima si è provveduto all'asportazione del tappeto erboso esistente, si è proseguito poi con la correzione del suolo con l'apporto di materiale siliceo di corretta granulometria. Una volta assicurata l'idoneità agronomica si è passati al ripristino delle pendenze. Vista la necessità di utilizzare il campo in tempi brevissimi, e di assicurare la tenuta al gioco, scongiurando nel futuro
cedimenti e comparsa di micro avvallamenti, il campo è stato bagnato e livellato fino al raggiungimento di un corretta compattazione e planarità. Questa fase, molto delicata, è stata seguita con particolare attenzione per garantire la corretta porosità del terreno. Lo studio delle zolle da utilizzare per la nuova posa, ha valutato le caratteristiche fisiche del substrato di coltura, che doveva essere necessariamente sabbioso e più precisamente con una
quantità di limo ed argilla bassa. Ovviamente la necessità di posare il nuovo tappeto erboso in un periodo prossimo alla dormienza invernale, su un substrato compatto e soggetto ad un intenso e frequente calpestio, ha portato, in alcune zone, alla ricomparsa di una modesta presenza di black layer, causato da un ambiente poco ossigenato. Per contrastare il ripresentarsi di questo fenomeno, sono
state effettuate carotature e chiodature al fine di ossigenare il top soil della zolla e favorire gli scambi gassosi per l'apparato radicale del prato e redatto uno specifico programma di fertilizzazione, ammendamento e correzione in modo da evitare l'apporto di prodotti a base di solfati e ferro. Durante il periodo invernale il campo è stato coperto con teli di nylon per proteggere il manto erboso sia dall'eccessive precipitazioni piovose che nevose,
The "Braglia" Stadium: only the best for the Modena and Sassuolo soccer clubs In the summer of 2011, the turf covering the soccer field of the Alberto Braglia Stadium in Modena - which had been restructured in 2009 showed signs of wear due to the intensive use by its two user clubs Modena Calcio and Sassuolo Calcio. The initial task assigned to the agronomy consultant consisted of evaluating the problems affecting the top soil and the systems characterising the construction of the field. It was determined that the functionality of the drainage system was slowed down by the presence of a surface layer characterised by a badly fragmented composition, with silt and clay components in the cultivation substratum for the grass sods. This resulted in low permeability, which hindered the percolation of rainwater and its removal by the drainage system, while at the same time it prevented a proper oxygenation of the roots. These are pivotal, vital aspects in the physiology of the grass species making up any lawn. In the case of the Alberto Braglia Stadium, the top soil also showed obvious signs of a
black layer - caused by the presence of sulphites in a poorly oxygenated environment - that had to be remedied as soon as possible. An in-depth study of the situation made it possible to define a viable strategy to address these problems. First, the existing grass cover was removed, then the soil composition was modified by adding suitable grain size silica particles. Having ensured the appropriate soil conditions, the proper surface slants were restored. Now the Stadium has been restored to optimal conditions, enabling the teams to profit from the home field advantage most effectively, thanks to a remodelling process encompassing all the aesthetic features and functional properties of the playing surface - the result of a synergetic combination of careful handling by the clubs, specific green management, and the skills of the maintenance service company. Yet another example of a green audit providing a valuable opportunity to rationalise the use of a company's financial resources, avoiding wasteful or ineffective solutions.
permettendo di sfruttare al massimo l'irraggiamento solare, riscaldando sia i tessuti fogliari che il top soil ammorbidendolo, favorendo così una lenta crescita. A tutt'oggi l'apparato radicale è ben sviluppato, con molte nuove radici che hanno superato la zolla primaria di 34cm, entrando nel top soil per poter ancorarsi maggiormente e assorbire gli elementi nutritivi a sua disposizione. Il consolidamento del manto insediato prosegue con un calibrato apporto di fertilizzanti in forma solida e liquida, a dosi e composizione chimica appropriati, scaturiti dalle analisi fisico-chimicoorganiche, cui si aggiungerà un costante controllo fitosanitario e il monitoraggio dei più importanti parametri fitotropici. Lo Stadio Alberto Braglia è tornato alle condizioni migliori per permettere alle squadre di sfruttare al meglio il "fattore campo", un processo che ha permesso il completo recupero delle corrette caratteristiche esteticofunzionali della superficie di gioco, frutto del positivo incontro tra un'oculata gestione societaria, green management specifica e all'estrema abilità della ditta coinvolta nelle operazioni delle attività manutentive. Un ennesimo esempio di green audit, che offre la possibilità di razionalizzare le proprie risorse economiche, evitando sprechi o soluzioni inefficaci.
Erminio Sinigaglia 95
progettare l’accessibilitĂ
Percorsi accessibili ai disabili visivi seconda parte
Segnaletica e mappe tattili Per quanto riguarda la segnaletica tattile ad uso dei disabili visivi si fa riferimento alla norma UNI 8207, che contiene informazioni riguardo all'altezza del carattere braille, delle lettere in rilievo, dei simboli usati nelle mappe tattili etc. La segnaletica e le mappe tattili sono rappresentazioni schematiche a rilievo di luoghi, complete di legenda in caratteri Braille e "large print", con caratteristiche particolari tali da poter essere esplorate con il senso tattile delle mani o percepite visivamente. Le mappe devono essere integrate al percorso tattile, disposte su appositi leggii (con la superficie di lettura inclinata di 30° rispetto al piano orizzontale), o collocate a parete ad
un'altezza di circa 1,40 metri e devono segnalare la presenza dei servizi e dei luoghi raggiunti dal percorso tattile stesso. Ăˆ anche utile una legenda con indicazione della simbologia adottata. Molti disabili visivi non sono in grado di leggere il braille, soprattutto coloro che si trovano in tale situazione di disagio da poco tempo, o sono diventati non vedenti in etĂ tardiva. Per tale motivo sono da preferire lettere e figure tattili in rilievo. Tali indicazioni sono cosĂŹ perfettamente consultabili anche dai normovedenti. La percezione di qualsiasi segno tattile avviene mediamente i polpastrelli, pertanto, la distanza tra linee di testo o simboli in generale deve essere pari ad almeno 5 mm. e l'altezza delle scritte a
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Mappe tattili (Estratto da: FS Divisione Infrastruttura, Percorsi tattili per disabili visivi, Linee guida per la Progettazione, 1a Edizione settembre 1999) Le mappe del percorso tattile vanno installate su appositi leggii inclinati di circa 30 gradi, il cui bordo inferiore non sia al di sotto di 95 cm da terra; se ciò non è possibile, le mappe vanno poste a parete, ad altezza compresa fra metri 1 e 1,80. Dovrebbero essere localizzate all'inizio del percorso tattile, prima che questo presenti delle indicazioni di svolta o di attenzione/servizio ed in prossimità di punti di accoglienza o in cui è necessario ricevere informazioni per muoversi. Nei casi di aerostazioni, stazioni ferroviarie o della metropolitana, che constano di più piani, per ogni piano vi deve essere una o più mappe, poste in corrispondenza dei diversi accessi ai piani. La mappa deve indicare con lettere tutti i servizi o luoghi raggiunti dal percorso e riportarne il nome su un'apposita legenda. Una piccola mappa tattile/visiva dovrà essere apposta sul muro accanto all'ingresso dei servizi igienici. Tutte le indicazioni debbono essere scritte in caratteri normali ingranditi e a rilievo per gli ipovedenti e per i ciechi che non conoscono il braille e con caratteri braille per i ciechi che lo conoscono. Tali mappe saranno in tal modo perfettamente consultabili anche dai normovedenti. Le dimensioni delle mappe generalmente non dovrebbero superare le dimensioni di 70 cm x 50 cm. Per le caratteristiche specifiche per la segnaletica tattile vedere punto "Caratteristiche specifiche per la segnaletica tattile". È indispensabile che le mappe tattili vengano realizzate in collaborazione con associazioni o enti dotati di specifica competenza in materia. Indicazioni tattili singolari Per le indicazioni di carattere singolare quali: comandi ascensori ecc. si utilizzeranno delle targhette con linguaggio in braille e con carattere in rilievo da posizionare sulle pareti ad un'altezza compresa tra 110 e 140 cm da terra. Caratteristiche specifiche per la segnaletica tattile Premessa Vengono di seguito indicate le caratteristiche principali da seguire nella realizzazione della segnaletica tattile (scritte in Braille, caratteri a rilievo, mappe tattili) al fine di consentire la corretta interrelazione delle informazioni destinate ad utenti non vedenti o ipovedenti. Generalità Il recepimento di qualsiasi segno tattile avviene mediamente i polpastrelli: i messaggi debbono essere realizzati con simboli o caratteri rialzati. La distanza tra linee di testo o simboli in generale deve essere pari ad almeno 5 mm. Scritte in Braille Le dimensioni delle scritte dovranno essere conformi alle seguenti misure: - altezza rilievo: da 0.90 a 1.30 mm - diametro dei singoli puntini: da 0.90 a 1.10 mm - dimensione di ciascuna matrice componente il carattere: - da 6.0 a 7.5 mm in altezza - da 3.5 a 5.0 mm in larghezza - distanza dei caratteri: da 2.6 a 3.5 mm.
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Caratteri a rilievo La tipologia dei caratteri a rilievo dovrà rispettare le seguenti prescrizioni: carattere tipografico: sans serif preferibilmente maiuscolo (è consigliabile il tipo Helvetica) - spaziatura caratteri: 15-20 % dell'altezza delle lettere maiuscole - larghezza tratto: da 0.9 a 1.3 mm - altezza dei caratteri: da 13 a 25 mm - altezza del rilievo: da 0.9 a 13 mm - distanza fra le linee di testo pari ad almeno il 50 % dell'altezza dei caratteri. Mappe tattili Sono rappresentazioni schematiche a rilievo di percorsi o luoghi. Devono contenere scritte e disegni semplificati in modo da consentire sintetiche indicazioni circa l'ubicazione dei servizi di pubblica utilità, anche non strettamente attinenti al trasporto. Criteri costruttivi Il contenuto della mappa deve essere il più semplificato possibile ed utilizzare elementi strettamente indispensabili. I simboli, tenuto conto della minore risoluzione del tatto nei confronti della vista, devono essere più grandi di quelli corrispondenti relativi alle mappe visive. Simboli e pittogrammi Non è essenziale conoscere forma e dimensione. Si riconoscono correttamente al tatto quando hanno attorno uno spazio libero di almeno 5 mm. Simboli lineari Possono essere costituiti da: - linee continue con uno spessore da 0.3 a 1.2 mm - linee costituite da punti aventi distanza pari a quella usata nell'alfabeto Braille - linee doppie con una interdistanza fra due linee parallele non superiore a 2 mm Simboli di superfici estese Debbono essere rappresentati mediante opportune retinature (punti, righe, tessiture) eventualmente contornate. Posizionamento La collocazione deve consentire l'agevole consultazione da parte dell'utente ed essere individuabile senza costituire un ostacolo sul percorso. Il posizionamento può avvenire: - Per le mappe tattili: su leggio con bordo inferiore posto ad altezza di 95 cm, con una inclinazione di 30 gradi sul piano orizzontale. - La mappa deve essere orientata esattamente con le stesse coordinate del percorso effettivo; se ad esempio l'asse principale del percorso è nord- sud, anche l'asse riprodotto sulla mappa deve avere orientamento nordsud. - Altri supporti informativi tattili potranno essere installati a parete ad un'altezza compresa fra 110 e 140 cm, misurati da terra. Nel caso di pulsantiere o apparecchi di uso pubblico i relativi cartellini tattili esplicativi saranno posti in prossimità degli stessi. Nel posizionamento della segnaletica tattile è opportuno rispettare quanto più possibile i criteri di buona illuminazione, evitando che l'ombra dell'utilizzatore possa ostacolare la lettura. Impiego di colori Caratteri a rilievo e mappe tattili debbono impiegare adeguati accostamenti di colori e di luminanze.
Affording access to the visually disabled - second part
Nella pagina di apertura, in alto esplorazione aptica di una mappa tattile. In basso, segnalazione di una scala e mappa tattile su leggio in una stazione della metropolitana. Nella pagina a lato, mappa tattile su leggio in una situazione urbana. Qui sotto, percorso tattile all'interno dell'Auditorium di Roma. In the opening page, top, digital exploration of a tactile map. Below, signalling of a stair, and tactile map on a reading desk in an underground station. Left page, tactile map on a reading desk in an urban situation. Below here, tactile course into the Auditorium in Rome.
For people with a motor disability, the accessibility of urban contexts is determined by the amount of space provided and the morphological, material and qualitative characteristics of the horizontal surface, in the same way as the use of toilets is made possible by a design project that considers the ergonomic requirements of a wider target of users. On the other hand, to respond to the needs of sight disabled people, it is necessary first of all to reach a proper understanding of how they rely on their other senses to move around autonomously, and what sort of "perceptive" barriers actually exist. The first requirement of a visually impaired or disabled person is that of having a support for finding his/her way around based on the existence
of non visual information and/or by means of the accentuation and the repetition of visual information for those whose sight is impaired. In this case, barriers do not take the form of different floor levels or stairs which, on the contrary, help to assess movements and evaluate perpendiculars in relation to kerbs etc. more accurately, but are represented by jutting objects that fail to be localized by a white stick, by vast open spaces devoid of any sort of reference or acoustic and tactile indication, which serve to understand the nature of the space. Fundamentally, in an urban context, sight disabled people find their way around by using the environmental indications at their disposal and by relying on their previous, albeit rough knowledge of the itinerary they have to cover.
rilievo compresa tra 0,9 e 1,3 mm. Tutte le caratteristiche dimensionali delle lettere, delle spaziature e dei rilievi devono essere attentamente studiate; il carattere tipografico consigliato è sans serif preferibilmente maiuscolo tipo Helvetica. Caratteri a rilievo e mappe tattili debbono impiegare adeguati accostamenti di colori e di luminanze. Considerata la complessità delle valutazioni tattili da effettuare sulle mappe, è indispensabile che le stesse vengano realizzate in collaborazione con esperti tiflologi, dotati di specifica competenza in materia. Tommaso Empler 99
UEFA Euro 2012 vola sulle ali del RISPETTO
A sinistra e in alto: benvenuti nel covo dei paloggiari... Al centro: sul set di Mandanici e di Roccella Valdemone. In basso: Don Aurelio sensibile e stacanovista parroco di frontiera, tutor spirituale della "banda", e i ragazzi della scuola media durante le riprese. / In this page, moments of the shooting with children from Mandanici and Roccella Valdemone.
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Il termine RISPETTO definisce sentimento e comportamento informati alla consapevolezza dei diritti e dei meriti altrui, dell'importanza e del valore morale, culturale di qualcosa, un atteggiamento di deferenza, riguardo, considerazione, attenzione, l'osservanza puntuale di una norma, l'adempimento scrupoloso di un obbligo. Come meglio tradurre la definizione in azione? Siamo sulla strada giusta? Si può dire di si, le emozioni scaturite dai rettangoli verdi dell'appena concluso campionato europeo svoltosi in Polonia e Ucraina si sono intrecciate e fuse con le forti suggestioni suscitate dalla campagna Respect, iniziativa di responsabilità sociale avviata dal Presidente UEFA Michael Platini in occasione degli europei 2008 giocati in Austria e Svizzera. Durante tutto il percorso di EURO 2012 la UEFA ha sostenuto quattro progetti sociali attraverso iniziative suddivise per categorie: Respect Diver-
In questa pagina, dall'alto a sinistra: il produttore Giovanni Grasso sul set con Gianni Rivera; mille prove per immortalare pochi secondi; Salvuccio spiega la tecnica di lancio ai ragazzi di Mandanici; terza E, i protagonisti della canzone dedicata alla lotta alla distrofia. / In this page, more moments of the actions around the Uefa project "Respect".
UEFA Euro 2012 flies on the wings of RESPECT In parallel with the EURO 2012 tournament, UEFA supported a number of social projects geared to the culture of respect, including Respect your Health, a program by Euroschools 2012 that promoted the adoption of healthy lifestyles among children and their families, and encouraged them to engage in physical activities, with a focus on smoking prevention, a balanced diet, moderate alcohol consumption. Coordinated by UEFA partner streetfootballworld, the project trained school personnel, non-governmental organisations and local technicians to participate in a variety of sporting initiatives conducted within the framework of the health education programme. The interest on the part of such prominent institutions and their commitment to influencing educational and sports policies confirm the significance of the sport/educational projects promoted by the FIGC - which we described in detail in the previous issue - and underscore the validity of video project "La banda del paloggio, storia di un metodo" ("The spin top band, history of a method"), a research, a journey in the footsteps of respect, as a valuable learning tool. The short film will be presented as a preview in September before starting on a tour designed to disseminate the ideas it embodies. sity per promuovere il messaggio positivo della diversità; Respect Fan Culture, ha sostenuto i tifosi di tutte le squadre durante il torneo; Respect Inclusion in collaborazione con Centre for Access to Football in Europe (CAFE) ha offerto suppor-
to alle esigenze dei diversabili, Respect your Health, proposta di Euroschools 2012, ha promosso l'adozione di stili di vita sani tra i bambini e le loro famiglie, l'incoraggiamento dell'attività fisica con un focus su prevenzione del fumo, dieta equili-
brata, consumo di alcol moderato. Coordinato dal partner UEFA streetfootballworld, il progetto ha istruito le scuole, le organizzazioni non governative e i tecnici locali ad abbinare alle attività sportive iniziative istruttive sulla salute. L'interesse e
l'impegno di istituzioni così influenti nell'indirizzare le politiche educative e sportive avallano lo spessore dei progetti sportivi/didattici promossi dalla FIGC di cui abbiamo ampiamente riferito nel precedente numero e danno ulteriore significato all'impegnativo progetto video "La banda del paloggio, storia di un metodo" una ricerca, un viaggio sulle orme del rispetto quale privilegiato strumento di apprendimento. Il cortometraggio verrà presentato in anteprima a settembre prima di iniziare il suo percorso divulgativo. Questa esperienza straordinaria maturata in suggestivi luoghi della Sicilia ha messo insieme tante anime diverse tra loro ed unite da un interesse comune, il rispetto di sé, degli altri, dei luoghi, il perseguire obiettivi educativi e promuovere il patrimonio della regione. Anticipiamo la proiezione attraverso alcune foto del backstage. Pasquale Cassalia
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L’appalto pubblico istruzioni per l’uso
a cura di B.G.
Decreto... sviluppo? Vedremo
Fra le tante "manovre" che si susseguono in questa lunga emergenza finanziaria, esce, come possibile strumento operativo per il rilancio delle attività economiche, quello che è stato chiamato "Decreto Sviluppo", pubblicato a metà del mese di giugno. Come sempre, il decreto tocca i temi più disparati, mettendo mano, con piccoli ritocchi, a norme, leggi, codici vigenti che vanno ulteriormente modificandosi e complicandosi. Se questo servirà effettivamente ad avviare un qualche "sviluppo" sarà tutto da vedere. Per intanto, abbiamo identificato alcuni argomenti toccati dal decreto, i cui articoli pubblichiamo nelle nostre Schede tecniche allegate a questo numero di Tsport. Per una spiega e un commento, ci rifacciamo questa volta direttamente a quanto ci comunica il Consiglio dei Ministri, con una circolare del 15 giugno. Dopo un "cappello" introduttivo si dà conto dei singoli provvedimenti contenuti nel decreto. I temi che abbiamo individuato sono: la DIA, il project
financing, un fantasmagorico "piano nazionale delle città" (con quali risorse?), l'autonomia finanziaria dei porti. Ci sono anche un paio di articoli che riguardano direttamente il mondo dello sport art. 64 e 65): li trovate nelle Schede Tecniche, ma curiosamente il comunicato del Consiglio dei Ministri non ne fa cenno. Dal Comunicato del Consiglio dei Ministri n.35 del 15 giugno 2012 Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha approvato un pacchetto contenente un ventaglio di misure urgenti e strutturali che realizzano una parte ulteriore dell'Agenda per la Crescita sostenibile che - fin dal suo insediamento - il Governo sta attuando attraverso molte proposte normative già approvate dal Parlamento e altre in corso di valutazione (si veda, in allegato, un documento che riassume le principali misure adottate finora sul tema della crescita e sviluppo). Il provvedimento punta ad attivare molteplici leve necessarie per stimolare il 102
rafforzamento della competitività, la ripresa della domanda, lo stimolo al dinamismo imprenditoriale: dall'attrazione di capitali privati all'accelerazione e semplificazione delle procedure per recuperare il ritardo infrastrutturale accumulato, dal rilancio dei settori dell'edilizia e delle costruzioni alle misure per lo sviluppo dei porti, dalla costituzione del Fondo per la Crescita Sostenibile grazie al riordino e alla semplificazione degli strumenti di incentivazione alle imprese, al credito d'imposta per le assunzioni di personale altamente qualificato, dall'introduzione di nuovi strumenti di finanziamento e accesso al credito per le imprese, alle misure volte a facilitare la risoluzione in continuità delle crisi aziendali, dalle misure per il sostegno all'internazionalizzazione e alla realizzazione delle infrastrutture energetiche, ai provvedimenti per ridurre i tempi della giustizia civile. Altri provvedimenti seguiranno anche in funzione delle risorse che si renderanno via via disponibili e nel rispetto degli obbiettivi di finanza
pubblica che l'Italia ha assunto nei confronti dell'Unione Europea e del resto del mondo. Misure per il rilancio dell'edilizia Semplificazioni in materia di autorizzazioni e pareri per l'esercizio dell'attività edilizia La norma semplifica ulteriormente i meccanismi procedimentali per l'ottenimento degli assensi edilizi. In caso di intervento edilizio soggetto alla Scia (segnalazione certificata di inizio attività, in cui l'attività edilizia può partire contestualmente) viene generalizzata la possibilità di sostituire atti e pareri formali con autocertificazioni di tecnici abilitati. In caso di interventi soggetti a Dia (denuncia di inizio attività, in cui l'attività edilizia può partire decorso un dato termine) viene introdotta analoga semplificazione. In questo modo viene semplificato un numero considerevole di ostacoli burocratici che l'imprenditore si trova ad affrontare nel corso dell'iter di ottenimento di tutti i titoli autorizzatori di consenso all'intervento proposto.
Strumenti per facilitare il finanziamento delle infrastrutture Finanziamento di infrastrutture mediante defiscalizzazione Viene esteso a tutte le opere infrastrutturali, realizzate in partenariato pubblico-privato, il campo di applicazione della disciplina attuale di defiscalizzazione, a parziale o totale copertura del contributo pubblico a fondo perduto. La normativa vigente individua invece solo alcune tipologie di opere infrastrutturali alle quali si applica la defiscalizzazione, tra cui ad esempio non sono comprese le reti ferroviarie non metropolitane e le infrastrutture aeroportuali. Inoltre si interviene sulla disciplina relativa alle opere portuali al fine di agevolare l'utilizzo degli strumenti già previsti. Viene infine introdotta un'ulteriore forma di defiscalizzazione per le opere per le quali non è previsto un contributo pubblico a fondo perduto: in questo caso è previsto il rimborso a favore del concessionario e della società di progetto di 1/3
delle nuove entrate fiscali generate dalle opere realizzate. Conferenza dei servizi preliminare e studio di fattibilità nella finanza di progetto. Per rilanciare il project financing, attraverso una maggiore garanzia di certezza per gli operatori e gli investitori, si introduce una disposizione volta ad assicurare la stabilità del progetto e dei relativi investimenti. In proposito, per superare le problematiche spesso connesse alle frequenti richieste di modifica del progetto definitivo di un'opera, è stabilita l'obbligatorietà della conferenza dei servizi preliminare, da esperirsi sullo studio di fattibilità. Essa viene poi resa vincolante per le successive fasi di progettazione e sviluppo dell'opera, dando così certezza al concessionario e ai soggetti finanziatori riguardo all'invarianza del progetto. Strumenti per accelerare opere e cantieri Piano nazionale per le città La riqualificazione delle aree
strumento del "contratto di valorizzazione urbana" regolamenterà gli impegni dei vari soggetti pubblici e privati relativamente all'area da valorizzare, così da consentire l'avvio delle opere in tempi definiti.
urbane degradate e lo sviluppo delle città come motore per il settore edile vengono attuati attraverso gli strumenti innovativi del "Piano Sviluppo Città" e del "Contratto di valorizzazione urbana". Il piano nazionale delle città consente di coordinare una serie di interventi nelle aree urbane relativi a nuove infrastrutture, alla riqualificazione urbana, alla costruzione di parcheggi, alloggi e scuole, grazie al reperimento di risorse pubbliche (di cui 225 milioni di euro subito disponibili) e all'attivazione di forti sinergie a livello pubblico-privato. I diversi soggetti istituzionali interessati al Piano saranno coordinati da una Cabina di regia (operativa presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e composta dai soggetti istituzionali interessati) che selezionerà gli interventi da realizzare. Lo 103
Autonomia finanziaria dei porti La norma prevede di destinare ai porti, nel limite massimo di 70 milioni euro annui, parte dell'Iva e delle accise (1%) in essi prodotte attraverso le operazioni portuali di import-export di merci. Si punta così a dare nuovo impulso alla infrastrutturazione portuale e alla viabilità stradale e ferroviaria di connessione consentendo, inoltre, il potenziamento del piano di sviluppo delle cosiddette "autostrade del mare". Tale norma mira al progressivo raggiungimento della c.d. "autonomia finanziaria" delle autorità portuali, consistente nella possibilità concessa alle Autorità portuali di finanziare autonomamente l'infrastrutturazione attraverso le risorse rinvenienti dalle accise e dall'IVA riscossa sulle operazioni effettuate negli stessi porti. Si consente inoltre una razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse assegnate ai singoli porti, in quanto le imposte incamerate sono proporzionali alla quantità di operazioni effettuate e, pertanto, legate all'effettiva funzionalità del porto stesso.
Sport & Autonomie locali di Sandro Rizzoni
Accesso agli atti
Approfittiamo della pausa estiva per riproporre un articolo pubblicato due anni fa: l'argomento è sempre di attualità, in quanto capita ancora spesso che le Pubbliche Amministrazioni trovino il modo di negare quello che è un sacrosanto diritto del cittadino: l'accesso agli atti.
2005, con due leggi la n. 15 e la n. 80, nel 2009 con l. n. 69 e l'anno dopo con l. n. 104, avremo la certezza di averlo perso per sempre! Invece no, chi mi segue da tempo è curioso di capire dove voglio condurlo. Pertanto ecco una breve ed essenziale
Il nome della legge in questione è: Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi. Basterebbero questo perché il nostro lettore si allontani dal resto che segue. Se poi scoprisse che con la l. n. 241/90, si usa scrivere e s.m.i. (successive modifiche e integrazioni), avvenute nel
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esplorazione della legge richiamata e il suo rapporto con questa rubrica. Essa è articolata in capi e si compone: dei primi cinque (vi è un Capo IV bis) dediti al procedimento amministrativo e al provvedimento amministrativo; il Capo V si
occupa di diritto d'accesso ai documenti amministrativi; l'ultimo delle disposizioni finali. La legge traduce "il buon andamento e l'imparzialità della pubblica Amministrazione" (art. 97 Costituzione), con i criteri di "economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza" dell'azione amministrativa. In altri termini si vogliono fissare fasi e principi che compongono un procedimento alla fine del quale un Comune, ad esempio, assume una delibera di Giunta o di Consiglio Comunale o un dirigente una determinazione. Pensate, da un semplice pagamento di un'ora di tennis presso l'impianto comunale, alla concessione di una struttura; da un patrocinio di un evento, alle autorizzazioni necessarie; dall'uso della palestra, alla sua costruzione, tutto transita da un procedimento amministrativo che sfocia poi in un provvedimento amministrativo. Quindi conviene proseguire a leggermi, per scoprire che: vi è l'obbligo per le pubbliche amministrazioni e per i soggetti preposti all'esercizio di attività amministrativa (nei primi i Comuni, nei secondi una Società che ha in gestione un impianto sportivo) di concludere il procedimento entro un termine definito, per lo più dai propri regolamenti, in 30 giorni e che, per la complessità del provvedimento da assumere, può arrivare a non
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più di 180. Ogni provvedimento deve essere motivato; ogni procedimento deve avere un RUP (Responsabile Unico del Procedimento), colui che segue l'istruttoria i cui compiti sono definiti dall'art. 6 della l. 241/90; ogni procedimento deve iniziare con una comunicazione di avvio, per permettere a "qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento" d'intervenire nel procedimento, art. 9 che con il successivo ne indica i diritti. L'art.11 offre poi la possibilità di accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento; quello successivo tratta l'annosa questione dei contributi economici (definiti come vantaggi economici) e per noi d'interesse quando rivolti alle associazioni sportive locali. Dall'art. 14 all'art. 21 vi sono rappresentate questioni relative alla semplificazione amministrativa per il nostro agire, per lo più rivolte ai gestori di attività commerciali relative allo sport e gestori di impianti sportivi, specie per la nuova SCIA - Segnalazione
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Certificata di Inizio Attività - (già DIA Dichiarazione di Inizio Attività) e il silenzio assenso da diciannovesimo e ventesimo articolo. Questa parte dedicata al procedimento si conclude con il capo IV bis composto dall'unico art. 21 bis e successivi da ter a nonies rivolti al solo provvedimento amministrativo. Tra essi serve conoscere che "il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'art. 21octies può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni d'interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall'organo che l'ha emanato … ", art. 21 nonies; questo perché prima d'impugnare un atto assunto dalla P.A., qualora si rilevino vizi d'illegittimità (violazione di legge, eccesso di potere, incompetenza), si può invitare l'Amministrazione ad agire in autotutela, chiedendo che essa annulli d'ufficio l'atto viziato. Infine, il capo V per riportare le definizioni dell'art. 22: ""diritto di accesso", il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi; "interessati", tutti i soggetti
privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso; "controinteressati", tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza; "documento amministrativo", ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico
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interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale; per "pubblica amministrazione", tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario". L'art. 25 descrive le modalità di diritto di accesso agli atti mediante richiesta motivata di copia dei documenti amministrativi, subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione. Dell'utilità del diritto di accesso agli atti che vale anche per CONI e Federazioni Sportive (secondo il proprio regolamento che non può essere restrittivo la norma da noi esaminata), non occorre dire altro...
production
Produzione
Shock pad e sottotappeti per superfici sportive Valorizzare gli sfridi di lavorazione industriale dei poliuretani espansi flessibili. Questo lo scopo di A.R.TE (www.rebounce.com) società della provincia di Varese nata dalla joint venture tra Orsa Foam, leader italiana nel settore dei poliuretani espansi, e la belga Recticel, colosso multinazionale della produzione e trasformazione di schiume di poliuretani. re-bounce ® è il risultato con il quale vengono realizzati shock pad e sottotappeti per ogni superficie sportiva indoor e outdoor, ma anche prodotti per la protezione e l’assorbimento dell’impatto, come ad esempio tappeti judo, e attrezzature per l’allenamento di rugby. Lo shock pad viene fornito personalizzato per qualsiasi tipo di campo in erba sintetica, si tratti di calcio, hockey, golf o rugby, ed è il sottofondo ideale per garantire performance e sicurezza ottimali dei giocatori. E’ infatti altamente poroso e resistente agli agenti atmosferici e in grado di tollerare i massimi carichi possibili, nelle più diverse condizioni. Per gli sport indoor, il sottotappeto re-bounce ®, indipendentemente dal fatto che venga collocato sotto una pavimentazione in legno duro o sintetica come resina poliuretanica, linoleum, gomma o PVC, garantisce comfort, sicurezza e performance ottimali dei giocatori. Inoltre, riduce le vibrazioni al cal-
vello di restituzione di energia. Sono composti da poliuretano. La natura specifica di questo polimero garantisce una durabilità statica e dinamica estremamente elevata che aumenta la durata prevista di qualsiasi superficie sportiva. Sono inoltre estremamente resistenti e non sono soggetti a rottura, decomposizione o polverizzazione. Il loro utilizzo diminuisce la compattazione della gomma da intaso riducendo i costi di manutenzione e migliorando la qualità del campo. Tutti i shock pad e sottotappeti vengono forniti in rotoli (outdoor) o lastre (indoor) persona-
pestio e garantisce l’isolamento acustico delle pavimentazioni, con conseguente riduzione di rumori ed eco. Per le attrezzature sportive invece re-bounce ® propone un’ampia gamma di tappeti ginnici e per svariati sport di
combattimento. Tutti i tappeti sono disponibili in diversi colori, con o senza finitura antiscivolo sul fondo. Infine, la gamma di attrezzature di protezione e per l’allenamento di rugby. Gli shock pad e i sottotappeti sono conformi 107
ai più rigidi requisiti, per qualsiasi tipo di sport e superficie. Il loro utilizzo oltre a garantire prestazioni elevate nel lungo periodo, assicura un eccellente assorbimento dello shock, un rimbalzo corretto e prevedibile della palla e un alto li-
lizzati in base alla superficie sportiva. Il semplice srotolamento assicura una posa semplice e rapida indipendentemente dalle condizioni climatiche. Non è necessario l’uso di attrezzature pesanti o costose, né di nastro.
Notizie Lo sport torna al SAIE, in ottobre Lo slogan per la quarantottesima edizione del SAIE - in programma nel quartiere fieristico di Bologna dal 18 al 21 ottobre - è "Ricostruiamo l'Italia". Nella sua nuova formula Saie 2012 dedicherà più attenzione alle esigenze dei progettisti e delle imprese sui temi della riqualificazione, organizzando seminari workshop e iniziative che aiuteranno a capire come utilizzare al meglio le nuove tecnologie e intercettare le sfide dell'impatto ambientale ed economico in un momento storico difficile per il settore dell'edilizia. Il grande Salone Internazionale dell'Edilizia, da sempre sede privilegiata per il mondo delle costruzioni e per la presentazione delle soluzioni più innovative per i professionisti del settore, focalizza quest'anno l'attenzione a un
news tema di primaria impor tanza: la riqualificazione edilizia in ambito urbano e abitativo e la sostenibilità ambientale ed energetica. Un tema strategico per l'intero Sistema Italia e per il rilancio economico del settore delle costruzioni. Tre nuove macro-aree disegneranno il nuovo SAIE per un nuovo costruire: la nuova e innovativa area del Green Habitat, dedicata al risparmio energetico, sostenibilità ed energia e all'urban design con uno spazio per lo sport e la riqualificazione urbana; la tradizionale grande area dedicata al Cantiere&Tecnologia da sempre presente al Saie; la sezione Progetto&Software, totalmente dedicata a tutti gli strumenti di misura e ai software e alle tecnologie per aiutare progettisti e imprese in tutti gli ambiti dell'edilizia. Tornando a SAIE Green Habitat, questo è il percorso espositivo di Saie in cui si integra-
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no gli spazi dedicati all'energia rinnovabile e all'efficienza energetica (SAIEnergia) con quelli dedicati ai sistemi, componenti e materiali del costruire sostenibile e sicuro (LaterSAIE e SAIELegno). Ed ancora è il luogo dedicato ai materiali ecocompatibili e naturali (SAIE New Stone Age Design), al paesaggio urbano (Saie Paesaggi Urbani) e alla sostenibilità con l'area speciale Green Habitat.
Fa parte di questo percorso anche il nuovo salone dedicato alle tecnologie innovative per lo sport e il tempo libero (SAIE SPORT&Technologies), a fianco del quale, e in linea con il focus dedicato alla riqualificazione degli spazi urbani, si svilupperà l'area dedicata all'Outdoor e all'Urban Design. SAIE Spor t&Technologies nasce con l'obiettivo di far conoscere le procedure di qualificazione, i materiali e le tecnologie di cui l'Italia è all'avanguardia e che rendono gli impianti sportivi più sicuri e facilmente manutenibili. Tsport sarà presente al SAIE con il proprio stand. Testato l'anello di ghiaccio dello Skating Palace di Sochi La medaglia d'oro olimpica Tatyana Navka si è unita a circa 700 studenti della scuola dello spor t di Sochi
news Sochi, Skating Palace.
per testare il nuovo anello del ghiaccio dello Skating Palace, che ospiterà le competizioni di pattinaggio di figura e di velocità durante le Olimpiadi invernali del 2014. Tatyana ha vinto la medaglia d'oro danzando sul ghiaccio a Torino nel 2006. Come par te della preparazione in vista dei Giochi Olimpici, lo Skating Palace di Sochi ospiterà nel dicembre 2012 le finali del Gran Prix di pattinaggio di figura e, nel febbraio 2013, il
Notizie
L’Olympic Stadium di Londra
World Cup Stage di shor t track. La struttura spor tiva ha una capacità di 12 mila spettatori. L'Olympic Stadium di Londra tra le migliori nuove costruzioni Il Royal Institute of British Architects ha assegnato anche quest'anno, come ogni anno, i premi Riba Regional Awards alle architetture eccellenti, tra cui figura l'Olympic Stadium costruito per le Olimpiadi 2012. Ancora una
volta la struttura spor tiva disegnata dallo studio di progettazione Populous si distingue come struttura di prima classe per i Giochi Olimpici e come struttura "sostenibile", riutilizzabile anche dopo l'evento mondiale. Lo stadio potrà essere ridotto a una capienza di 22 mila posti a sedere (dagli 80 mila previsti per i Giochi) e il suo profilo non inter ferisce con l'ambiente circostante ma anzi è diventato un punto fermo del
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paesaggio e dello "skyline" di Londra. Concorso Archmedium e Architecture School of Barcelona Archmedium, in collaborazione con l'Architecture School di Barcellona, ha lanciato un concorso di architettura riser vato agli studenti del Buenos Aires High Per formance. L'obiettivo principale del concorso è sviluppare l'edificio principale dell'High
Notizie
news tizioni internazionali Fifa, eventi di atletica, concer ti e festival di vario genere. Il centro spor tivo comprenderà un centro acquatico coper to e scoper to, campi all'aper to, arene spor tive, alloggi per i giocatori e la sede della Federal Spor t Commission of Ethiopia. Zone commerciali, alloggi e negozi assicureranno al nuovo centro vitalità per tutto l'anno. Il design dell'arena richiama l'architettura centenaria tipica dell'Etiopia, caratterizzata da costruzioni scavate nel terreno: la cittadella viene vista come il naturale proseguimento di questa "eredità storica", che potrebbe por tare molti turisti in Etiopia. Il "massob", il classico cestino intreccia-
Il parco J.A. Roca di Buenos Aires com'è oggi. © Archmedium
Per formance Soccer Training Center, nel parco J.A. Roca di Buenos Aires. Il progetto si inserisce nell'ambito della riqualificazione dell'area chiamata El Riachuelo, dal nome del fiume che scorre da sudovest a nordest a sud di Buenos Aires. Il parco Julio A. Roca è una delle par ti più grandi di quest'area: esso ospita il grande autodromo di Buenos Aires, un lago per praticare la vela, il campo da golf Josè Jurado e lo stadio del tennis May Teran de Weiss.. Il parco è suddiviso in cinque diverse aree, una delle quali è già utilizzata per il gioco del calcio, seppur in pessime condizioni. Con il concorso si vuole sviluppare l'edificio principale dell'High Per formance Soccer Training Center, all'interno del parco, sfruttando i cinque campi di calcio già esistenti: sarà un centro per giovani atleti che hanno già dimostrato l'eccellenza nel calcio. Per loro diventerà una seconda casa, che li aiuterà in caso di difficoltà nel trovare il giusto equilibrio tra carriera professionale, studi e vita privata. Al BAAR vivranno, studieranno e si
to etiope, fatto di materiali naturali, ha ispirato il materiale di rivestimento dello stadio stesso; la forma dello stadio visto dall'alto richiama i chicchi di caffè, più grande fonte di entrata dell'Etiopia, come anche il famoso scheletro di uno dei primi umani, "Lucy". Il tetto
alleneranno sotto la guida di esper ti e professionisti del settore. Il concorso prevede l'invio dei progetti entro il 30 settembre, con conclusione e designazione del vincitore il 27 ottobre 2012: si dovranno inviare un testo scritto, disegni e prospetti, rendering in 3D. La giuria valuterà l'abilità di esprimere chiaramente l'idea del progetto e la sua qualità, l'integrazione con l'ambiente, la qualità architettonica del progetto e la sua capacità di diventare parte integrante del paesaggio senza distruggere ciò che c'è ora. Il primo premio consiste in una somma di 3 mila euro, il secondo 1500 euro e il terzo 500 euro. Un nuovo stadio per l'Etiopia Sarà costruito ad Addis Ababa sulla base del progetto degli studi di progettazione LAVA, Designspor t e dell'etiope JDAW il nuovo stadio e centro spor tivo oggetto del concorso indetto dalla Federal Spor t Commission of Ethiopia. Sarà uno stadio da sessanta mila posti a sedere, omologato per ospitare compe110
Alcuni rendering del progetto vincitore per lo stadio di Addis Ababa in Etiopia. Courtesy of LAVA
dello stadio, una membrana "intelligente", appare come una nuvola sull'orizzonte del cielo etiope: una struttura elastica che fluttua nel paesaggio. Strutture e movimenti tettonici sono alla base del "masterplan"; la bellezza delle colline Entoto fa da sfondo a un design che risponde alla geologia vulcanica della regione. Un paesaggio ondulato segue le linee dei crateri, concepito come un'esperienza spaziale continua, attivata per bilanciare movimenti, clima, efficienza ed esperienza. La piazza centrale forma il cuore del progetto, un ponte connette tutte le aree; "ombrelli" giganti alimentati ad energia solare forniscono ombra e riparo, mentre le luci, attivate dai pedoni, appaiono dal suolo, creando forme di arte animata. Con elementi di design sostenibile, flessibilità e adattabilità, i nuovi impianti sportivi saranno un grande contributo per gli abitanti del luogo ma anche per tutta la nazione e la sua cultura. La costruzione dello stadio dovrebbe iniziare nel 2014. Terranuova Bracciolini: un concorso per il centro sportivo Il comune di Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, ha bandito un concorso di idee per l'integrazione e l'adeguamento del centro spor tivo di viale Europa. L'obiettivo è far assumere determinazioni esecutive all'amministrazione comunale, basate sul contributo professionale di un ampio numero di professionisti. Il concorso di idee prenderà in esame lo studio e lo sfruttamento dell'area in oggetto e delle attuali strutture spor tive, implementandole con la realizzazione di altre e di nuove attività. L'oggetto del concorso è l'elaborazione di una serie di idee finalizzate a riqualificare il parco pubblico attrezzato di Terranuova
Bracciolini, un'area che si estende per 17 mila metri quadrati di super ficie. Le attrezzature presenti nel parco pubblico attrezzato sono attualmente un campo da calcetto, uno da tennis e uno da pallacanestro; un campo di calcio con spogliatoi; un bar-pizzeria, un bar e un parcheggio. Il concorso dovrà prevedere l'integrazione all'interno del parco dell'area che attualmente ospita lo skate park e l'area adiacente. Al primo classificato sarà corrisposta una somma di 5 mila euro, da considerare come acconto per eventuale successivo incarico di redazione del progetto preliminare; al secondo e terzo classificato saranno corrisposti rispettivamente 3 mila euro e mille euro. Per info: Giovanni Torricelli responsabile servizio Lavori pubblici - tel. 055-9194709, lavori.pubblici@comune.terranuova-bracciolini.ar.it. Scadenza presentazione offerte 20 agosto 2012 Cesena: aggiudicata la riqualificazione di via Emilia Ovest Il progetto del gruppo cesenate composto da Davide Agostini, Annalisa Romani e Steve Camagni risulta vincitore del concorso di idee per la riqualificazione strutturale, urbana e sociale della via Emilia ovest (che comprende viale Cattaneo, viale Matteotti, piazzale risorgimento, via Zuccherificio) e il piazzale di scambio dell'Ippodromo. Il primo classificato si aggiudica un premio dell'impor to di 10mila euro, al secondo andranno 5mila euro, al terzo 2mila euro. Ha completato il quadro dei riconoscimenti, l'assegnazione di tre rimborsi spese - del valore di 1000 euro ciascuno - ai tre migliori progettisti 'under 35' (esclusi i progetti vincitori). A riceverli saranno i gruppi capitanati rispettivamente da Luigi Orioli, Gianluigi Leo111
Notizie ne, Andrea Carlesso. Da sottolineare il fatto che sia il gruppo primo classificato sia il terzo sono 'under 35'. Si conclude cosĂŹ l'iter del concorso lanciato nel 2011 dall'Amministrazione comunale con l'obiettivo di riqualificare l'asse urbano del tratto ovest della via Emilia (viale Cattaneo, viale Matteotti e via Zuccherificio, per una lunghezza complessiva di circa 1,5 km) con un tema architettonico e di scena urbana che possa essere omogeneo e riproducibile nell'intero percorso della via Emilia urbana. Parte integrante del concorso anche il progetto di un edificio con funzioni di accoglienza, informazioni, bar, ristorante, edicola, libreria per valorizzare il luogo urbano del parcheggio di scambio autobus dell'Ippodromo, che ha circa 500 utenti al giorno. Secondo il progetto vincitore, il verde riveste il ruolo di principale protagonista nel-
news Il progetto per la riqualificazione della via Emilia Ovest a Cesena.
la riqualificazione dell'intera via Emilia. La pista ciclabile assume una rilevanza fondamentale, vista sia come struttura funzionale che come percorso didattico che caratterizza l'intero progetto, attraversando diverse situazioni di verde e di spazi pubblici. Nella sua leggerezza e gradevolezza
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il progetto definisce nuove micro-centralitĂ pedonali che valorizzano gli spazi attigui agli esercizi pubblici. Interessante il padiglione dei ser vizi progettato nell'area del parcheggio scambiatore dell'Ippodromo, definito "nuova lanterna urbana": una grande coper tura accoglie sotto le sue forme
morbide e flessibili molteplici funzioni e offre cosĂŹ uno spazio di aggregazione e di piacevole pausa per i viaggiatori. Le qualitĂ urbanistiche e paesaggistiche complessive risultano convincenti, molto curate e suppor tate da scelte innovative che caratterizzano il nuovo spazio pubblico in modo
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contemporaneo ri-identificando la via Emilia a nuova ar teria di qualità di Cesena. Buone e molto equilibrate le soluzioni proposte per il sistema della viabilità e per la zona a ser vizi in località Ippodromo. Par ticolare attenzione alla rigenerazione dello spazio pubblico ed alla sua qualificazione degli ambiti dove sono presenti attività commerciali. Interessante la soluzione proposta all'ingresso della via Battisti. L'economicità della manutenzione determinata anche dall'utilizzo di materiali tradizionali, pur composti tra loro in manie-
ra innovativa ed architettonicamente efficace, risulta buona e le soluzioni proposte rispondono adeguatamente alle esigenze evidenziate dal bando di concorso. Infine, il progetto presenta ampia flessibilità per l'uso degli spazi aper ti anche in relazione alle attività commerciali presenti nell'ambito di inter vento che vengono valorizzate. I parcheggi individuati risultano in alcuni casi sottodimensionati, ma il progetto si presta, senza par ticolari problemi e necessità di modifiche sostanziali, ad un miglioramento della carenza
specifica. La realizzazione dell'intervento avverrà su più stralci funzionali. L'Amministrazione comunale ha già previsto di inserire nel Piano degli investimenti 2013 la cifra di 1 milione di euro per realizzare un primo lotto di lavori. Una scuola progetta una scuola: l'Itis Segato progetta le nuove scuole Gabelli di Belluno Gli studenti del quinto anno dell'indirizzo edile dell'Itis Segato di Belluno hanno presentato una proposta di ristrutturazione e riutilizzo delle scuo-
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Notizie le Gabelli di Belluno: struttura destinata ad ospitare un liceo scientifico e un classico, una biblioteca, un museo e uno spazio polivalente. Un progetto innovativo partito da un'analisi dello stato di fatto sul contenuto socio urbanistico e sulle necessità del territorio. Due i progetti presentati: con il primo si prevedono 37 aule, pensate per i due licei, un piano dedicato ai laboratori e alle moderne tecnologie e una palestra di 700 metri quadrati. Poi, uno spazio polivalente per riunioni e conferenze e una biblioteca nell'area dell'ex vasca piscina. Il secondo progetto prevede la riqualifica del seminterrato con biblioteca, laboratori e museo con un parcheggio sul tetto della palestra. In entrambi i progetti viene garantito il minimo impatto ambientale, l'assenza di barriere architettoniche e il risparmio energetico: sul tetto sono previsti 700 mq di pannelli fotovoltaici.
Idee, progetti, appalti, lavori da e per le pubbliche amministrazioni
a cura di Pietro Chianchiano e Sabina Orrico
Casteldelfino (Cn): ha riaper to per la stagione estiva il pattinodromo comunale nel centro spor tivo polifunzionale di via Circonvallazione con la sua pista di cemento liscio di 14X22 metri. Il centro
rimane aper to per tutta l'estate anche di sera. Barzio (Lc): è stata inaugurata la nuova gestione del centro sportivo Conca Rossa. Hanno tagliato il nastro del "nuovo" centro spor ti-
vo il sindaco di Barzio e l'assessore al turismo della provincia di Lecco. Taceno (Lc): è stato affidato in gestione, con contratto quinquennale, il centro
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spor tivo Biorca di Taceno, impor tante luogo di ritrovo per gli spor tivi del paese. Il centro è composto da un campo polifunzionale scoperto, provvisto di illuminazione, spoglia-
toi con docce e ser vizi, palazzina bar aper ta al pubblico, ser vizi igienici, area verde e zona polifunzionale che potrà essere utilizzata come campo da bocce, minigolf o area giochi per bambini.
regioni, province, comuni La Valle Agordina (Bl): l'amministrazione comunale ha approvato un progetto per dotare il campo spor tivo di Conaggia dell'impianto di illuminazione. Il progetto da 180 mila euro beneficia di un contributo regionale del 70 percento del totale: si tratterà di installare quattro torri faro lungo il perimetro del campo per garantire l'illuminazione ar tificiale. Saranno poi effettuate anche delle sistemazioni esterne. Pavullo nel Frignano (Mo): è stato inaugurato il campo spor tivo polivalente della frazione di Benedello di Pavullo, su cui sono stati eseguiti lavori di
ammodernamento e messa in sicurezza per un impor to di 30 mila euro circa. È stato rifatto il fondo in erba sintetica ed è stata montata una nuova recinzione. Le opere sono state realizzate grazie a una proficua collaborazione instauratasi fra l'Amministrazione Comunale di Pavullo, la parrocchia della Beata Vergine Assunta di Benedello, il Circolo Culturale Ricreativo della frazione e si sono concretizzate anche con il concorso di enti e privati. Bagnacavallo (Ra): il comune ha indetto un bando per per la concessione del com-
from municipalities
plesso spor tivo-ricreativo di via Togliatti e via della Repubblica, con l'obiettivo di valorizzare un'area molto vasta che comprende al suo interno un campo da tennis, una piastra polivalente coper ta e parte del parco pubblico di via Togliatti. Imprenditori, associazioni, imprese e aziende pubbliche e private possono par tecipare presentando progetti di interesse pubblico per valorizzare Bagnocavallo producendo oppor tunità di lavoro. I plichi andranno consegnati entro il 21 agosto all'Unione dei comuni della Bassa Romagna ser vizio appalti e contratti - piazza dei Mar tiri 1 - 48022 Lugo (Ravenna). Bolzano: la giunta provinciale ha stanziato circa 6 milioni di euro per il rifacimento dello stadio Druso di Bolzano e 3 milioni di euro per ricavare nel comune di Appiano il centro di allenamento dell'Fc Alto Adige. Nel 2011 la scelta era ricaduta sul nuovo stadio del calcio con centro spor tivo a Laives, ma il comune aveva rinunciato, per questo si è deciso di procedere con lo stadio Druso e il centro di allenamento a Maso Ronco, che richiede tempi tecnici meno lunghi.
Pavullo nel Frignano (Mo), il campo sportivo nella frazione di Benedello.
San Clemente (Rn): il comune si è arricchito di un'altra impor tante area dedicata allo spor t nel centro spor ti-
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San Clemente, ingresso del centro sportivo e viste dei nuovi campi di calciotto e calcetto.
vo di via Cerro. La struttura si componeva di due campi di calcio in erba, di cui uno per allenamenti, e di due tensostrutture, spogliatoi e aree verdi, cui si sono aggiunti i campi di calcetto e calciotto in erba sintetica, inaugurati in maggio. Il centro spor tivo è stato
intitolato a Ernesto Colletta, fondatore delle prime società spor tive di san Clemente e punto di riferimento degli amanti dello spor t. Cervo (Im): tra le spese più impor tanti previste dal bilancio del comune in provincia di Imperia spiccano i qua-
si 300 mila euro destinati al restyling del campo spor tivo di via Steria. I lavori interesseranno le recinzioni, da rinnovare, e gli spogliatoi, che verranno ammodernati. Albissola (Sv): è stato installato un impianto fotovoltaico a pannelli solari per la produzione di energia elettrica sulla coper tura delle gradinate del campo spor tivo Faraggiana, in via delle Industrie. La realizzazione è stata possibile grazie al cofinanziamento della Regione Liguria. Fanano (Mo): è stato inaugurato il nuovo im-
pianto fotovoltaico realizzato sul tetto del palaghiaccio di Fanano, con un investimento di 700 mila euro. L'impianto è in grado di produrre 210 mila kw/h di energia elettrica, pari al fabbisogno annuale di 75 famiglie. Come ha sottolineato il sindaco Lugli, si tratta di "un vantaggio ambientale, ma anche economico visto che, come prevede il piano finanziario dell'opera, nella durata di vita dell'impianto di circa 25 anni il Comune incasserà quasi un milione di euro, grazie ai contributi del conto energia. Senza trascurare - ha aggiunto Lugli - i
vantaggi in termini ambientali per un Paese che si presenta ai turisti sempre più verde". Figline Valdarno (Fi): la provincia di Firenze ha indetto un bando europeo per realizzare un nuovo ponte sull'Arno. Il progetto vincitore tra 63 presentati e 23 ammessi, è quello presentato da un raggruppamento temporaneo con l'Ing, Margherita Vingozzi di Scandicci come capogruppo. A questo raggruppamento saranno corrisposti circa 32 mila euro di premio e saranno affidati anche i successivi livelli di progettazione. Nel progetto vincitore
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del concorso la tipologia dell'opera prescelta è quella di ponte a doppio arco, a via intermedia. Sia la scelta della tipologia architettonica che quella relativa ai materiali del ponte tengono conto della presenza di un vincolo paesaggistico. Il progetto prevede che nella fase di costruzione dell'opera venga limitata al massimo la movimentazione dei materiali. Par ticolare attenzione è stata poi rivolta alla scelta dei materiali: quelli individuati per la realizzazione del rilevato e del pacchetto di sovrastruttura stradale sono a basso impatto
ambientale. Nulvi (Ss): presso gli spogliatoi dell campo spor tivo comunale "Antonello Canu" è stato realizzato un impianto fotovoltaico di potenza 8,28 kw. L'impianto fotovoltaico è costituito da 36 moduli da 230 wp, ha una retribuzione annuale da conto energia pari a 3.48,00 euro e garantisce un risparmio annuo sul costo energia pari a 1.932 euro. Il vantaggio economico annuale totale quantificabile è di quasi 5 mila euro. Con questa realizzazione il comune ha donato alla collettività un impianto eco-sostenibile utile ai
regioni, province, comuni fini del risparmio energetico. Orvieto (Tr): è stato approvato dalla giunta il progetto esecutivo dei lavori di realizzazio-
ne dell'impianto di illuminazione nei due campi da basket della palestra scoper ta della scuola Signorelli, in piazza Marconi. L'inter vento costerà
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circa 30 mila euro, finanziati per intero con un contributo concesso per il 2011 dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Orvieto alla scuola
media, per la riqualificazione del piazzale. Con questo progetto verranno installate 4 torri faro per ogni campo, ciascuna alta 9 metri e dotata di tre
proiettori da 400 w. La palestra della scuola media Signorelli inizialmente comprendeva un campo da basket, uno da pallavolo e una pista a 3 corsie, da 50 metri. Oggi, grazie a un recente inter vento di restyling è stato aggiunto un campo polivalente per basket e volley; inoltre tutte le super fici di gioco sono dotate di manto sintetico omologato per attività spor tive. La palestra " a cielo aper to" è un luogo di riferimento ludico anche extrascolastico, per le attività di basket, volley, corsa, salto in lungo e salto in alto. Casagiove (Ce): l'amministrazione comunale ha pubblicato un bando per la gestione del palazzetto spor tivo di via For tuna. La gestione comprende l'impianto coper to e le aree di per tinenze, le attività spor tive, tecnico-operative e manutentive delle strutture. L'appalto verrà aggiudicato mediante il criterio dell'offer ta economicamente più vantaggiosa. Agropoli (Sa): al via i lavori per l'adeguamento normativo dello stadio Guariglia di Agropoli, in tempi utili per l'inizio del campionato di Serie D nel quale militerà l'Unione Spor tiva Agropoli. Si tratta di piccoli accorgimenti che renderanno più funzionale l'impianto spor tivo. In
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par ticolar modo sarà migliorata e potenziata la recinzione esterna ed interna, saranno sistemati gli spogliatoi e l'impianto di diffusione sonora, verrà realizzata una sala stampa. L'impianto spor tivo "Raffaele Guariglia" è dotato di un campo centrale in erba naturale, con due tribune per circa 4 mila posti complessivi, una pista di atletica ad otto corsie e un campo da calcio, il "Torre", in erba sintetica. A ser vizio dell'intera struttura due ampi parcheggi.
proprietà comunale, nei pressi del polivalente scolastico. L'inter vento è nato da un felice connubio tra il club e l'amministrazione comunale, per pro-
muovere la sana pratica dello spor t come motivo di prevenzione sanitaria e momento di aggregazione sociale fruibile da tutta la cittadinanza. Il percorso,
Bari: la regione Puglia ha stanziato un finanziamento di un milione e 200 mila euro per gli impianti spor tivi pugliesi. Per il 2012 saranno finanziabili gli inter venti destinati al recupero funzionale, messa a norma, ampliamento, adeguamento e manutenzione straordinaria di impianti esistenti. Tra gli obiettivi previsti, l'abbattimento delle spese di gestione grazie alla riduzione dei costi energetici, al risparmio idrico, all'utilizzo di energie alternative e materiali ecocompatibili, oltre alla polifunzionalità degli spazi e all'assenza di barriere architettoniche. Fasano (Br): è stata inaugurata l'area fitness all'aper to completamente realizzata e finanziata dal Lions Club Fasano Host. La palestra sorge in una
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ben conosciuto dagli amanti del jogging, è stato adeguatamente sistemato con piante e cespugli oltre che con alcune attrezzature spor tive.
Morano Calabro (Cs): il sindaco di Morano Calabro, Francesco di Leone, e il presidente della provincia di Cosenza, Mario Oliverio, hanno siglato un
regioni, province, comuni protocollo d'intesa per completare il campo spor tivo Gaetano Sforza. La Provincia ha assegnato 50 mila euro al comune per questa struttura che negli anni è stata dotata di nuovi spalti e spogliatoi, illuminazione e recinzione. L'attuale stanziamento ser virà a per fezionare il rettangolo di gioco, dotandolo di un efficace sistema drenante, capace di evitare accumuli di acque piovane. Sassari: l'associazione Progetto Esagono si è aggiudicata un bando perl l'assegnazione in gestione di aree spor tive e ha stipulato una convenzione con l'amministrazione comunale per la gestione dello spazio situato in via Pala di Carru. L'associazione ha realizzato un impianto spor tivo polifunzionale con campo in sabbia
multiuso per il beach volley, il beach soccer e il beach tennis, con area relax, area bambini e campo di calcetto. All'inaugurazione erano presenti il sindaco di Sassari, l'assessore alle politiche ambientali e i rappresentanti dell'associazione Progettoesagono. Piacenza: defibrillatori in tutti gli impianti spor tivi, in città e in provincia. Nasce così, sul già esistente Progetto Vita, il Progetto Vita Spor t che entro il 2013 ha come obiettivo il dotare tutti gli impianti spor tivi di Piacenza e provincia di apparecchi defibrillatori, insegnando ai responsabili come utilizzarlo. Questo progetto nasce dall'accordo fra il CONI e l'associazione Il Cuore di Piacenza Onlus. Il defribillatore è un impor tantissimo apparecchio salvavita, e per
Sassari, il centro sportivo di Progetto Esagono.
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questo diventa fondamentale che ne siano in possesso anche nelle strutture spor tive, dove troppo spesso il cuore è messo sotto sforzo. E' impor tante soprattutto per agire nei cosiddetti "5 minuti d'oro" dall'insorgenza dell'arresto Ascheri, presidentessa dell'associazione: Attualmente sono 40 i defibrillatori installati presso le strutture spor tive, di cui 27 in città e 13 in provincia. L'idea del nuovo Progetto Vita Spor t è di coinvolgere tutti coloro che frequentano gli impianti spor tivi, chiedendo un contributo minimo di 2 euro per l'acquisto del defibrillatore, con una spesa stimata di euro a impianto per avere un adeguato posizionamento, la cartellonistica e il personale addestrato. Entro il 2013, si spera di avere 100 impianti con il defibrillatore. Ricordiamo che il Progetto Vita è stato lanciato 14 anni fa, e ha contribuito a rendere Piacenza la città più cardioprotetta d'Italia con 276 apparecchi salvavita dislocati. Frosinone: 53 sulle 249 proposte progettuali "promosse" dalla commissione regionale laziale per l'accesso al "Programma straordinario per l'impiantistica spor tiva" riguardano comuni della Ciociaria. Il piano della Regione Lazio è finalizzato alla realizzazione,
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Renata Polverini, Presidente Regione Lazio.
in tutto il territorio regionale, di numerose strutture per la pratica dei più svariati spor t, sia a livello agonistico sia amatoriale. Nella seduta di Giunta di metà luglio, infatti, l'esecutivo guidato da Renata Polverini ha approvato l'elenco dei progetti presentati dai Comuni che, dopo aver superato una prima "selezione", sono stati ammessi alla successiva fase di valutazione che por terà all'elaborazione definitiva del citato programma. A questo punto l'elenco approvato dalla Giunta verrà nuovamente trasmesso alla Commissione di valutazione che dovrà procedere all'individuazione dei progetti che, sulla base dei requisiti previsti dal bando, saranno ritenuti idonei a superare anche la seconda e decisiva fase selettiva e potranno così far par te del "Programma straordinario per l'impiantistica spor tiva" regionale rendendo possibile la realizzazione degli impianti e delle strutture interessate. Udine: nuovi spogliatoi e una riqualificazione complessiva delle
strutture a disposizione, sono gli elementi salienti dell'inter vento di ampliamento e sistemazione del complesso spor tivo di viale dello Spor t, par tito il 10 luglio con la consegna dei lavori alla ditta appaltatrice, alla presenza del sindaco di Udine Furio Honsell, dell'assessore alla Gestione Urbana Gianna Malisani, del consigliere delegato di quar tiere Agostino Maio e di una nutrita rappresentanza dell'associazione spor tiva Libero Atletico Rizzi guidata dal presidente Elio Moretti. L'opera, per la quale il Comune investirà circa 860 mila euro, sarà completata entro la primavera del 2013. "È un inter vento molto impor tante e molto atteso - sottolinea il sindaco Honsell -, soprattutto perché riguarda una delle strutture spor tive più utilizzate in città". Un contributo fondamentale all'effettivo avvio del progetto è arrivato dal consigliere comunale e delegato di quar tiere Agostino Maio, che nel 2007 presentò un emendamento in Consiglio comunale per la definitiva assegnazione delle risorse. "È una grande soddisfazione perché finalmente coroniamo la conclusione di un percorso - spiega Maio - sostenendo una società giovanile come il Libero Atletico Rizzi che vanta il maggior numero di tesserati della provincia, 330, e che svolge un ruolo
fondamentale a livello sociale. Basti pensare che il 70% degli iscritti proviene da questa circoscrizione". Tre le opere principali previste: la costruzione del nuovo edificio da adibire a spogliatoi e ser vizi, la ristrutturazione del fabbricato esistente e la realizzazione di sistemazioni esterne per contenere eventuali esondazioni del torrente Cormor. La nuova struttura sarà ar ticolata in due edifici, collegati da un percorso coper to da una pensilina. Una seconda pensilina, di maggiori dimensioni, garantirà un collegamento con l'edificio di ser vizio esistente coprendo così uno spazio utilizzabile per la sosta degli utenti del centro sportivo.
all'aulario. Il campetto è in erba sintetica a raso e dispone di 4 spogliatoi e un bagno per por tatori di handicap. Gli impianti spor tivi sono stati progettati dall'ufficio tecnico della
Sun cui è stata affidata anche la direzione dei lavori. "La realizzazione di questo primo impianto spor tivo -ha detto Francesco Rossi rettore della seconda università- è un ulterio-
Caserta: viene inaugurato a fine luglio il nuovo impianto spor tivo per gli studenti della seconda università di Napoli. L' impianto e' a Santa Maria Capua Vetere (Caser ta) nell'area antistante l'aulario della facoltà di Giurisprudenza e Lettere e filosofia. Nell'occsione, è previsto un incontro di calcetto per celebrare l'evento tra gli atleti del Cus (Centro universitario spor tivo) della seconda università e i docenti della Sun. Il campo spor tivo sorge in uno spazio precedentemente adibito a parcheggio delle auto ed ha un accesso indipendente rispetto
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re passo in avanti per accrescere la qualità e la quantità dei ser vizi offer ti agli studenti. I nostri giovani frequentano assiduamente i corsi e vogliamo offrire loro anche la possibili-
tà di fare spor t e di avere spazi per momenti di aggregazione. Tra meno di un mese inaugureremo anche il nuovo impianto spor tivo di Caser ta".
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