Tsport n°288 - versione completa

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impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano

anno XXXVII - NOVEMBRE DICEMBRE 2012 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n째 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 11,85

ISSN 1121-6913

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sommario contents

ANNO/YEAR XXXVII - NOVEMBRE-DICEMBRE / NOVEMBER-DECEMBER 2012

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Bruno Grillini Opinione / L'altra faccia di Rio Opinion / The other face of Rio

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Maria Carbone Bocciodromo a Udine / Forme e materiali sui campi di bocce

(Studio Valle Architetti Associati)

Bowling centre in Udine / Forms and materials on the bowling fields

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Joseph Wolfe Centro sportive a Shanghai / Dai Mondiali di nuoto alla città

(gmp · von Gerkan, Marg and Partners)

Shanghai Oriental Sports Center / From the world Championship to the citizens

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Peter Kia Centro sportivo a Bisaccia / Volumi e colori in campo

(arch. Donato Rubino)

Sports Centre at Bisaccia / Volume and colour enter the arena

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Cesare Lino Centro sportivo a Cortenuova / Architettura e territorio intorno al campo di calcio

(PBEB Architetti)

Sports Centre in Cortenuova / Architecture and territory around the soccer field

45

Mary Kate Russo Campo di calcio a Sesto Fiorentino / Il calcio è sempre il calcio…

(arch. Michele Lombardi)

Soccer field in Sesto Fiorentino / Soccer is always first in people's heart…

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Pietro Chianchiano Centro sportivo a Verona / Palestre e spogliatoi si vestono di nuovo

(geomm. Marco Brutti, Francesco Scavazzin)

Sports centre in Verona / Gyms and locker rooms have been totally refurbished

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Massimiliano Fogliato Pista di atletica e campo da rugby a Volpiano / Cinque passi per la riqualificazione di un impianto

(SdiA architetto Paolo Pettene)

Athletics track and rugby field in Volpiano / Five steps towards the requalification of a facility

61 65

Presa diretta / Top gear Sostenibilità e innovazione nell'erba sintetica: un seminario a Torino / Sustainability and innovation in artificial grass: a workshop in Turin - di/by Bruno Marabotto a cura della / by Redazione Tecnica Coperture Pressostatiche / 2. Gli impieghi del pressostatico



sommario contents

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Bea Rispoli Palazzetto dello sport a Nuoro / La "foresta pietrificata" prende vita...

(E.T.S. spa)

Sports complex in Nuoro / The "petrified forest" comes to life ...

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Fratelli d'Italia! / Mameli's national anthem... - di/by Pasquale Cassalia

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Comuni e province per la scuola - di/by B.G.

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Bruno Grillini Atletica leggera a Messina / Pista rinnovata per i campionati universitari

(p.e. Gianluca Barbaro, ing. Giusj Sofi, geom. Giuseppe De Leo)

Athletics in Messina / Athletics track remodelled for university championship

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Fulvio Bani Tecnica / Come nasce il campo di golf - Parte seconda Technics / Birth of a golf course - Part 2

94 97

Stefano Longhi Impianti etici / impianti sostenibili Ultime notizie d'oltralpe Tommaso Empler Progettare l’accessibilità / Disegno a Rilievo e Universal Design Planning accessibility / Raised Drawing and Universal Design

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a cura di/by Bruno Grillini

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La crisi in riva al mare - Crisis at the seashore

Produzione / Production - a cura di/by M.C. Fiere / Meetings Padiglione 21! / Pavilion 21! - a cura di/by B.G. Notizie / News - a cura di/by C.F. Regioni province comuni / From the municipalities - a cura di/by Pietro Chianchiano, Sabina Orrico Schede tecniche / Technical cards Indice sistematico: 15.1/9 - 2012 - Tsport 283-288 Legislazione regionale: 10.1 - Sport

Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 – 20162 Milano Tel. (+39) 026 438 282 - 026 6107 116 fax (+39) 026 4749 554 www.tsport.it E-mail: info@tsport.it

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opinione L'altra faccia di Rio The other face of Rio Per il Brasile, Paese che vuole correre in controtendenza For Brazil, the country that wants to run in countertendency to rispetto all'Europa in affanno, è il momento della grande occa- Europe in distress, this is the time of the great opportunity, with the sione: Mondiali di calcio nel 2014 e Olimpiadi nel 2016. soccer world championship coming up in 2014 and the Olympic Siamo tornati più volte, in queste pagine, sul tema dei rapporti Games in 2016. tra grandi eventi sportivi e sviluppo, riconversione, rinnovo We have addressed many times, in these pages, the issue of the relaurbano. tionship between major sports events and urban development, conAbbiamo in mente la svolta importante data all'urbanistica di version, renewal. We are thinking of the major transformation that took Barcellona (si veda il servizio pubblicato nel 2002 su Tsport place in the urban setup of Barcelona (see the article that appeared 226, a dieci anni dall'olimpiade); così come le infauste eredità in 2002 on Tsport 226, ten years after the Olympic Games); but also lasciate in casa nostra da Italia 90 e simili. of the unfortunate aftermath of Italia 90 and other suchlike events in Dodici sono le città del Mondiale di calcio, ma a Rio c'è lo our country. Twelve Brazilian cities will host the world championship Stadio della finale, il Maracanà (ovvero Stadio Mario Filho), matches and Rio has the stadium where the final will be played: the 90.000 al termine della ristrutturazione in corso. Estadio Mario Filho (commonly referred to as Maracanà), which will E a Rio soprattutto ci sono i have a seating capacity of 90,000 grandi lavori per la preparazione at the end of the restructuring alle Olimpiadi. process currently underway. Come si sta comportando la città Rio is where great works are preparospite dei due eventi, recenteing the venues for the Olympics. mente inserita nel Patrimonio How is the city that will host the two Mondiale dell'Umanità Unesco events behaving? Notice that come "Paesaggio Culturale UNESCO recently declared Rio a Urbano"? World Heritage Site as an "Urban Le notizie sono contrastanti. Non Cultural Landscape"? manca la spinta del capitale, per The news is mixed. Capital cui grandi opere sono in resources have indeed come into costruzione. In occasione della play and great works are under conCoppa del Mondo sono previsti struction. On the occasion of the investimenti per un totale di 27,1 World Cup investments are expectmiliardi di reais (13,5 miliardi di ed to total 27.1 billion reals (13.5 bildollari), che saranno destinati alla lion US dollars), to be used in ristrutturazione e all'ampliamento restructuring and expanding the delle infrastrutture nelle 12 città infrastructures in the 12 "world" Rio de Janeiro, favela Rocinha (yyinbrazil.wordpress.com). "mondiali". cities. Per le Olimpiadi invece sono preFor the Olympics, 230 projects have visti ben 230 progetti, comprenbeen drawn up, not just for the condenti oltre alla costruzione degli struction and remodelling of sports impianti sportivi, la ristrutturazione facilities, but also for the restructurdi interi quartieri della città. E qui ing of entire city districts. And here compare l'elemento più preoccuwe come across the most preoccupante dell'operazione: le stermipying element of the operation: the nate favelas che circondano Rio immense favelas that surround Rio occupano aree in cui i piani urbanare situated in areas for which the istici prevedono sventramenti e urban renewal plans specify extenRio de Janeiro, stadio Maracanà, lavori a inizio novembre 2012 (ph. Arena). insediamenti residenziali, oltre al sive demolitions and the construcVillaggio Olimpico e allo stesso tion of residential settlements, Stadio Olimpico la cui costruzione non è ancora cominciata. besides the construction, yet to begin, of the Olympic Village and even Stime aggiornate parlano di 170.000 abitanti delle favelas che the Olympic Stadium. Recent estimates indicate that 170,000 inhabdovranno essere trasferiti altrove: e non è ancora chiaro dove itants will have to be moved away from the favelas while there is no e come. clear indication as yet as to where to and how. Sono invece molto avanti le operazioni di sfruttamento immobiliare Much more advanced instead are real estate conversion operations di aree preziose della città, avviate da multinazionali interessate ad undertaken in the most valuable areas of the city by multinationals approfittare pienamente del momento favorevole. intending to take full advantage of the favourable moment. This may Rischia, questo, di rivelarsi il rovescio di una medaglia che turn out to be the other side of the coin for an occasion having the potrebbe essere invece l'occasione di una svolta; e non è la potential to be a significant turning point. This is not the first time that, prima volta che, in vista dei grandi eventi, ci sentiamo in dovere as the preparations for major events roll on, we feel the need to look di guardare anche "dietro" la vetrina. "behind the facade". Bruno Grillini

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bocciodromo a Udine

Forme e materiali sui campi di bocce

'area sportiva di Cussignacco, alla periferia di Udine, è composta da un campo di calcio regolamentare con annessi spogliatoi, un campo di calcio per l'allenamento, dei campi da tennis e una serie di campi per il gioco delle bocce, protetti da una semplice copertura. Nella stessa zona è presente la palestra di una scuola elementare che può ospitare manifestazioni sportive in presenza di pubblico. L'attuale impianto destinato alle bocce non permette lo svolgimento dell'attività durante il periodo invernale: da qui l'iniziativa di dotare l'area di una struttura consona a questo fine.

L

Il nuovo impianto per il gioco delle bocce è di tipo "A - impianti per alta prestazione" in base alla classificazione della Federazione Italiana Bocce. Le dotazioni previste per tali strutture sono: 4 corsie di gioco, minimo 300 posti per il pubblico, locali di supporto all'attività quali spogliatoi atleti, servizi igienici, pronto soccorso, uffici, magazzini, servizi igienici per il pubblico, locali per il personale di custodia, vani tecnici. Il programma predisposto dal Comune di Udine prevede 400 posti per il pubblico e, oltre ai locali di supporto richiesti dalla FIB, include anche un bar,

quattro uffici per i Comitati regionale e provinciale della FIB e per l'Associazione Pentabocce, e una sala riunioni da 70 posti accessibile al pubblico.

Il progetto prevede una struttura che contiene diversi spazi all'interno di un unico involucro dal profilo variabile, il quale dialoga con il paesaggio circostante.

Rendering e, in alto, vista esterna.

Rendering and, above, exterior view.

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Dall'alto: pianta, prospetti e sezioni. Nella pagina di fronte, la parete metallica esterna e l'interno; nel riquadro in basso, rendering dell'interno.

From above: plan, elevations and sections. Next page, exterior metal wall and interior; in the frame below, project rendering of the hall.

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L'edificio, a pianta trapezoidale con lunghezza massima di m. 72 e larghezza 31,50, ha l'asse longitudinale orientato in direzione est-ovest e rivolto verso il principale snodo veicolare dell'area. L'interno dell'edificio è racchiuso a nord e a sud da due muri paralleli dal profilo curvilineo che si affacciano sui parcheggi. Questi muri, rivestiti da pannelli con finitura metallica, costituiscono l'immagine principale dell'edificio e formano un profilo variabile riconoscibile a distanza. Il lato sud, quello immediatamente visibile da chi entra nell'area, ha un profilo a onda che emerge dagli alberi del parcheggio e si staglia contro lo skyline delle Alpi visibili a nord. Esso richiama anche il movimento del gioco delle bocce con l'arretramento del braccio del lanciatore per lo slancio e la successiva parabola compiuta dalla boccia prima di toccare il terreno. Nei muri metallici longitudinali vi sono due varchi, a sud e a nord, i quali accedono a delle corti a cielo aperto che introducono agli ingressi rispettivamente per il pubblico e per gli addetti agli uffici. Le parti terminali dell'edificio a est e a ovest sono invece intonacate e tinteggiate di bianco. L'edificio è internamente diviso in tre zone. La prima zona è quella dell'ingresso, della sala riunioni e degli uffici, i quali circondano l'isola del bar, vero e proprio centro pubblico dell'edificio formato da un blocco di servizi con bancone, dispensa e servizio igienico per addetti. La zona pubblica del bar è illuminata dall'alto da un lucernario centrale. Il bar divide la zona dei campi di gara da quella degli uffici e della sala riunioni, posta nell'angolo sud-est. Questi sono accessibili dalla zona perimetrale attorno al bar, la


quale scherma gli accessi senza bisogno di corridoi di distribuzione. Tutta la prima zona, ad eccezione della sala riunioni, ha soffitto piano con altezza interna di 3 metri. Le porte di accesso a nord e a sud nella'rea ingresso-bar costituiscono adeguate vie di fuga per il pubblico. La sala riunioni è caratterizzata da un'altezza interna variabile con un minimodi m 3,75, ha tetto spiovente ed aperture vetrate verso nord e verso est. Essa ha una parete attrezzata sul lato dell'ingresso la quale ospita l'impianto di trattamento aria e il deposito delle sedute che sono riconfigurabili all'interno della sala per servire alternativamente riunioni e conferenze. La sala riunioni ha anche una sua uscita di sicurezza che si apre sulla corte d'ingresso a sud. Gli uffici si affacciano tutti a est su un'area verde esterna. Gli uffici destinati alle varie associazioni bocciofile ospitate nel complesso sono accessibili dal disimpegno perimetrale attorno al bar, ma sono anche in collegamento interno tra loro. Nell'angolo nord-est vi è un andito che serve l'ufficio degli arbitri, un deposito accessibile anche dall'esterno e un lcoale per gli addetti alle pulizie. La zona degli uffici e della sala riunioni utilizza i servizi igienici per il pubblico posti sui due lati della zona ingresso, non essendoci separazione funzionale tra le due aree: questa soluzione. Accordata con le associazioni bocciofile che usufruiranno dell'impianto e con il responsabile del procedimento, permette di accorpare i servizi in due unici blocchi. La seconda zona, quella dei campi di gioco e delle tribune, ha un'altezza interna minima di m. 5,20 sulle piste ed è caratterizzata da una copertura a shed con

dettagli costruttivi nella doppia pagina seguente

Bowling centre in Udine / Forms and materials on the bowling fields The trapezoidal shaped building has its longitudinal axis running in the east-west direction. The interior of the building is enclosed on the nor th and south sides by two cur vilinear walls that run parallel to each other and face the parking lots. These new walls covered with panels featuring a metallic finish define the image of the building, forming a variable profile that is easily noticed from a distance. The southern side, which is immediately perceived by people reaching the area, has a wave-like profile that emerges from the trees of the parking lot and stands out against the skyline of the Alpine chain visible in the distance to the nor th. The profile of the wall also evokes the movements of the game: a player drawing back his arm for the throw and the subsequent parabola described by the ball in the air before landing on the ground. Two openings in the metallic walls, one on the south and the other on the nor th side, give access to open cour tyards, which lead, respectively, to the entrance for the public and the entrance for office personnel. The east and west sides of the building are plastered and painted white. Internally, the building is divided into three zones. The first zone includes an entrance hall, a meeting room and office rooms arranged around the bar island, a veritable public hear t of the building.

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The second zone houses the playing areas and the bleachers and is characterised by a shed roof with skylights formed by trusses made from steel and opening in the eastwest direction. The light is filtered by exterior louvers and metal screens with aluminium slats, placed under the roof. The third zone has a flat roof and houses the locker rooms, for use by the players and the referees, and other accessor y facilities. The three zones, each of them with a separate entranceway, form an interior characterised by differences, in terms of shape of the roofing, height of the ceiling, intensity of the light, but they are all visually connected along the east-west longitudinal axis, forming a clear and legible sequence characterised by an increasing quantity of zenithal light.


bocciodromo a Udine

Dettagli



lucernari formati da travi reticolari d'acciaio aventi le aperture poste in direzione est-ovest. La luce è filtrata da lamelle esterne (che hanno anche funzione di arresto del calore) e da schermi metallici in doghe di alluminio posti in posizione inclinata sotto gli shed. Questi ultimi hanno pari apribili per la ventilazione naturale e formano un soffitto di luce diffusa che illumina omogeneamente tutta la zona di gioco e le tribune. Metà degli shed è orientata a est e l'atra metà ad ovest: le aperture, ortogonali alle piste delle bocce, sono posizionate in modo che la luce naturale sia indirizzata sempre verso il centro dello

spazio di gioco. Il doppio orientamento premette una distribuzione equilibrata della luce naturale sia di mattina che di pomeriggio mentre la schermatura evita i raggi diretti. La sezione degli shed è a triangolo rettangolo ed è formata da una trave reticolare verticale, elementi secondari a falda e profili standard (HEB, IPE e L) connessi con fazzoletti e imbullona tura. Le finestre sono sempre verticali e poste di fronte alle travi reticolari. La struttura è parzialmente nascosta dalla controsoffittatura, la quale è formata da schermi in doghe di alluminio. Anche l'illuminazione artificiale è integrata con gli shed con

Dettagli della tribunetta spettatori e degli spogliatoi.

Details of the small stand and the changing rooms.

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Bocciodromo in località Cussignacco - Udine Committente: Comune di Udine Progetto esecutivo: Studio Valle Architetti Associati Direzione lavori: geom. Adriano Ciani, ing. Marco Cagnin, arch. Gustavo Vilariño Direzione artistica: arch. Pietro Valle Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione: ing. Vittorio Bozzetto Importo netto dei lavori: euro 1.718.436 Costo complessivo: euro 2.354.000 Inizio lavori: novembre 2006 Fine lavori: settembre 2008 Arredi per spogliatoi: Nuova Radar Coop scrl, Limena (Pd)

linee di tubi fluorescenti inseriti nella parte inferiore delle travi trasversalmente alle piste di gioco. I neon garantiscono un'illuminazione sui campi superiore ai 500 lux. Le tribune sono poste simmetricamente rispetto ai campi di gioco e ospitano i 400 posti a sedere sui gradoni. A quota 2,855 vi è una linea di finestre che si affacciano a nord: esse offrono una vista delle Alpi al pubblico che cammina sull'ultimo livello delle gradonate e a quello seduto sul lato di fronte. Esse, tuttavia, non interferiscono con l'illuminazione dell'area di gioco, essendo poste a una quota più alta dei 2,50 m minimi previsti per le finestrature verticali nelle aree sportive. L'area trasversale suk terminale ovest delle corsie di gioco è dedicata all'ingresso degli atleti e degli arbitri, i quali hanno un accesso diretto ad essa dagli spogliatoi. Le corsie di gioco sono quattro, ognuna di m 27,50 x 4. Una fascia centrale longitudinale larga m 1,50 raggiunge l'area ad ovest dedicata all'accesso di atleti e arbitri. Le corsie di gioco sono allo stesso livello del perimetro esterno di pavimento. Sono cintate da un cordolo di cemento alto 10 cm e di muretti di testata per la battuta delle

bocce alti cm 60. La recinzione è in pannelli di policarbonato trasparente alti 2 metri con telaio di montanti metallici. La terza zona, posta a ovest, contiene gli spogliatoi per gli atleti e per gli arbitri (ognuno diviso in due gruppi per uomini e donne), due magazzini, il pronto soccorso, la centrale termica e gli spogliatoi per il personale di pulizia. Anch'essa ha copertura piana ed è accessibile da una zona carrabile a ovest del fabbricato. Due ingressi sono posti lungo la continuazione delle fasce laterali ai campi da gioco e, come già accennato, costituiscono ulteriori vie di fuga per il pubblico posto sulle tribune, Un terzo percorso posto tra gli spogliatoi permette agli atleti e agli arbitri di raggiungere i campi di gioco senza interferire con i percorsi del pubblico. Le tre zone, ognuna con ingressi differenziati, compongono un interno segnato da coperture, altezze e gradazioni di luce diverse. Ingresso, uffici, zona gioco e spogliatoi sono collegati visivamente lungo l'asse longitudinale estovest e formano una successione chiara e leggibile marcata da una crescente quantità di luce zenitale. Maria Carbone




centro sportive a Shanghai (Cina)

Dai Mondiali di nuoto alla città l Centro Sportivo Oriental Sports Center (SOSC) di Shanghai è stato costruito in occasione della quattordicesima edizione dei Campionati Mondiali di Nuoto FINA (vedi il reportage in "Presa diretta" su Tsport 281); costruito su aree dismesse, è stato progettato per funzionare anche adesso che l'evento è concluso.

I

Il complesso sportivo, progettato dagli architetti von Gerkan, Marg and Partners (gmp), vincitori della gara di appalto svoltasi nel 2008, e realizzato nell'arco di due anni e mezzo, consiste in un hall stadium destinato ad ospitare vari sport ed eventi culturali, uno swimming hall interno, una piscina esterna e un media center. Coerentemente con una politica si sviluppo urbano sostenibile, il Shanghai Oriental Sports Center è stato costruito su ex aree industriali dismesse lungo il fiume Huangpu. I singoli edifici del complesso sportivo sono progettati in modo che, dopo i Mondiali di nuoto, essi potessero essere utilizzati per una molteplicità di altri scopi. L'acqua costituisce il tema generale e il filo conduttore degli spazi esterni e dell'architettura degli edifici sportivi e del media center. Essa rappresenta l'elemento di collegamento tra gli edifici, che sono costruiti su piattaforme rialzate su laghi artificiali appositamente realizzati. Gli edifici sportivi circolari sono quindi affiancati dalla riva del lago che ne segue la curvatura, mentre il 25

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Natatorium di forma rettangolare presenta una riva lineare. Affinità nel concept progettuale, linguaggio formale condiviso e utilizzo dei materiali conferiscono unità strutturale

I tre impianti che costituiscono l'Oriental Sports Center: sopra, planimetria generale; sotto, vista panoramica.

ai tre stadi. Le strutture in acciaio delle ampie arcate con grandi elementi triangolari in sottile lamiera di alluminio formano superfici curve da entrambi i lati lungo il perimetro delle

The three venues making the Oriental Sprots Center: above, general plan; below, panoramic view.

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sottostrutture, a evocare le vele e il vento. Hall Stadium Durante i campionati mondiali di nuoto, gli eventi in piscina e i campionati di


Nella parte alta di queste pagine, il Gymnasium (o stadio indoor): due prospetti e una sezione; due viste esterne corrispondenti alle facciate contigue. Nella parte bassa, il Natatorium: due sezioni e la pianta; una vista esterna, due interni con le vasche, e un dettaglio architettonico. In the upper side of these pages, the Gymnasium (or indoor Stadium): two elevations and a section; two exterior views of adjacent faรงades. In the lower side, the natatorium: two sections and plan; an exterior view, two interiors with pools, an architectural detail.

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Nella parte alta di queste pagine, il Gymnasium (o stadio indoor): due prospetti e una sezione; due viste esterne corrispondenti alle facciate contigue. Nella parte bassa, il Natatorium: due sezioni e la pianta; una vista esterna, due interni con le vasche, e un dettaglio architettonico. In the upper side of these pages, the Gymnasium (or indoor Stadium): two elevations and a section; two exterior views of adjacent faรงades. In the lower side, the natatorium: two sections and plan; an exterior view, two interiors with pools, an architectural detail.

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In queste due pagine, l'Outdoor Diving Pool (piscine esterne): due prospetti , una sezione, pianta; vista esterna e interna. Nel riquadro in ultima pagina, vista notturna del Natatorium.

In these two pages, the Outdoor Diving Pool: two elevations, section, plan; views interior and exterior. In the frame on the last page, night view of the Natatorium.

nuoto sincronizzato si sono svolti nell'Hall Stadium, che oggi può essere utilizzato per incontri di pugilato, pallacanestro, badminton, hockey su ghiaccio o concerti. L'Hall Stadium può contenere 14.000 persone, che possono arrivare a 18.000 utilizzando le sedute mobili. La struttura principale dell'edificio chiuso a pianta circolare è realizzata in cemento armato, mentre la copertura è una struttura in acciaio con un diametro di 170 m e rivestita in alluminio. Le travi in acciaio parallele creano arcate dell'altezza di 35 m e includono le facciate in vetro del foyer aperto circolare.

immersioni e una per il tempo libero. Contiene più di 3500 posti a sedere fissi che possono arrivare a 5000 in occasione dei campionati di nuoto, al fine di soddisfare i requisiti del FINA. Lo swimming hall è un edificio chiuso a pianta rettangolare con la struttura portante in cemento armato e la struttura di copertura con travi di acciaio trasversali. La struttura di copertura con superfici triangolari in vetro è lunga circa 210 m, larga 120 e alta 22 m. La luce del sole entra attraverso stretti toplights disposti lungo le travi, senza impedire l'illuminazione diurna naturale.

Natatorium Il Natatorium comprende quattro piscine disposte in linea: due di dimensioni standard, una per le

Piscine esterne Il complesso delle piscine esterne si trova all'aperto su un'isola artificiale e ospita 2000 posti a sedere

Oriental Sports Center, Shanghai Committente: Shanghai Administration of Sports Concorso Internazionale 2008 - primo premio Architetti: gmp · von Gerkan, Marg and Partners Design: Meinhard von Gerkan e Nikolaus Goetze con Magdalene Weiss Project leader: Chen Ying Staff team: Jan Blasko, Lü Cha, Lü Miao, Jörn Ortmann, S un Gaoyang, Yan Lüji, Jin Zhan, Fang Hua, Martin Friedrich, Fu Chen, Ilse Gull, Kong Rui, Lin Yi, Katrin Löser, Ren Yunping, Alexander Schober, Nina Svensson, Tian Jinghai, Zhang Yan, Zhou Yunkai, Zhu Honghao Ingegneri strutturisti: schlaich bergermann und partner - Sven Plieninger Technical building equipment: ARUP Landscape design: WES & Partner Chinese partner practice: SIADR, Tongji Design Institute Periodo di costruzione: 2009-2011 Foto: copyright Marcus Bredt Disegni: copyright gmp Architects

fissi: per i Campionati Mondiali di Nuoto e altri eventi eccezionali la capacità è stata aumentata fino a 5000 posti a sedere.

Shanghai Oriental Sports Center / From the world Championship to the citizens The Oriental Spor ts Center (SOSC) was built on the occasion of the 14th FINA World Swimming Championships in Shanghai. The spor ts complex was designed and built by architects von Gerkan, Marg and Par tners (gmp), who won the competitive bidding in 2008, and constructed it in under two and half years. It consists of a hall stadium for several spor ts and cultural events, a natatorium (swimming hall), an outdoor swimming pool and a media center. In keeping with a sustainable urban development policy, the SOSC was built on former industrial brownfield land along the Huangpu River. The individual venues are designed so that after the Swimming Championships, they can be used for a

variety of other purposes. Water is the overarching theme of both the park and the architecture of the stadiums and the media center. It is the connecting element between the buildings, which stand on raised platforms in specially constructed lakes. Thus the round stadiums have a cur ved lakeside shore round them, while the rectangular Natatorium has a straight lakeside shore. Design affinities and a shared formal idiom and use of materials give the three stadiums structural unity. The steel structures of broad arches with largeformat triangular elements made of coated aluminum sheet form double-sided cur ved sur faces along the frame of the substructures, thus evoking sails in the wind.

La piscina e le torri per le gare di immersione sono completate da una piscina agonistica. Come per gli altri edifici, la struttura del tetto, con un diametro esterno di 130 m, corrisponde alla pianta circolare dell'involucro dell'edificio, che presenta un diametro interno di circa 90 m. Le travi di copertura appoggiano sulla struttura dell'edificio e una sottile membrana posizionata tra i moduli protegge l'interno dalla luce solare e dalla pioggia. Media Center Il Media Center è una torre di 80 m di altezza collocata sul lato nord del complesso sportivo. I suoi quindici piani comprendono un centro fitness, sale conferenze, il centro medico, aree VIP e uffici. Grazie alla griglia strutturale di 8,4 m, l'edificio può essere utilizzato in modo flessibile. Con il suo rivestimento esterno in panelli bianchi di alluminio perforato, l'edificio interpreta la forma ondulata del lago adiacente. Joseph Wolfe

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In queste due pagine, l'Outdoor Diving Pool (piscine esterne): due prospetti , una sezione, pianta; vista esterna e interna. Nel riquadro in ultima pagina, vista notturna del Natatorium.

In these two pages, the Outdoor Diving Pool: two elevations, section, plan; views interior and exterior. In the frame on the last page, night view of the Natatorium.

nuoto sincronizzato si sono svolti nell'Hall Stadium, che oggi può essere utilizzato per incontri di pugilato, pallacanestro, badminton, hockey su ghiaccio o concerti. L'Hall Stadium può contenere 14.000 persone, che possono arrivare a 18.000 utilizzando le sedute mobili. La struttura principale dell'edificio chiuso a pianta circolare è realizzata in cemento armato, mentre la copertura è una struttura in acciaio con un diametro di 170 m e rivestita in alluminio. Le travi in acciaio parallele creano arcate dell'altezza di 35 m e includono le facciate in vetro del foyer aperto circolare.

immersioni e una per il tempo libero. Contiene più di 3500 posti a sedere fissi che possono arrivare a 5000 in occasione dei campionati di nuoto, al fine di soddisfare i requisiti del FINA. Lo swimming hall è un edificio chiuso a pianta rettangolare con la struttura portante in cemento armato e la struttura di copertura con travi di acciaio trasversali. La struttura di copertura con superfici triangolari in vetro è lunga circa 210 m, larga 120 e alta 22 m. La luce del sole entra attraverso stretti toplights disposti lungo le travi, senza impedire l'illuminazione diurna naturale.

Natatorium Il Natatorium comprende quattro piscine disposte in linea: due di dimensioni standard, una per le

Piscine esterne Il complesso delle piscine esterne si trova all'aperto su un'isola artificiale e ospita 2000 posti a sedere

Oriental Sports Center, Shanghai Committente: Shanghai Administration of Sports Concorso Internazionale 2008 - primo premio Architetti: gmp · von Gerkan, Marg and Partners Design: Meinhard von Gerkan e Nikolaus Goetze con Magdalene Weiss Project leader: Chen Ying Staff team: Jan Blasko, Lü Cha, Lü Miao, Jörn Ortmann, S un Gaoyang, Yan Lüji, Jin Zhan, Fang Hua, Martin Friedrich, Fu Chen, Ilse Gull, Kong Rui, Lin Yi, Katrin Löser, Ren Yunping, Alexander Schober, Nina Svensson, Tian Jinghai, Zhang Yan, Zhou Yunkai, Zhu Honghao Ingegneri strutturisti: schlaich bergermann und partner - Sven Plieninger Technical building equipment: ARUP Landscape design: WES & Partner Chinese partner practice: SIADR, Tongji Design Institute Periodo di costruzione: 2009-2011 Foto: copyright Marcus Bredt Disegni: copyright gmp Architects

fissi: per i Campionati Mondiali di Nuoto e altri eventi eccezionali la capacità è stata aumentata fino a 5000 posti a sedere.

Shanghai Oriental Sports Center / From the world Championship to the citizens The Oriental Spor ts Center (SOSC) was built on the occasion of the 14th FINA World Swimming Championships in Shanghai. The spor ts complex was designed and built by architects von Gerkan, Marg and Par tners (gmp), who won the competitive bidding in 2008, and constructed it in under two and half years. It consists of a hall stadium for several spor ts and cultural events, a natatorium (swimming hall), an outdoor swimming pool and a media center. In keeping with a sustainable urban development policy, the SOSC was built on former industrial brownfield land along the Huangpu River. The individual venues are designed so that after the Swimming Championships, they can be used for a

variety of other purposes. Water is the overarching theme of both the park and the architecture of the stadiums and the media center. It is the connecting element between the buildings, which stand on raised platforms in specially constructed lakes. Thus the round stadiums have a cur ved lakeside shore round them, while the rectangular Natatorium has a straight lakeside shore. Design affinities and a shared formal idiom and use of materials give the three stadiums structural unity. The steel structures of broad arches with largeformat triangular elements made of coated aluminum sheet form double-sided cur ved sur faces along the frame of the substructures, thus evoking sails in the wind.

La piscina e le torri per le gare di immersione sono completate da una piscina agonistica. Come per gli altri edifici, la struttura del tetto, con un diametro esterno di 130 m, corrisponde alla pianta circolare dell'involucro dell'edificio, che presenta un diametro interno di circa 90 m. Le travi di copertura appoggiano sulla struttura dell'edificio e una sottile membrana posizionata tra i moduli protegge l'interno dalla luce solare e dalla pioggia. Media Center Il Media Center è una torre di 80 m di altezza collocata sul lato nord del complesso sportivo. I suoi quindici piani comprendono un centro fitness, sale conferenze, il centro medico, aree VIP e uffici. Grazie alla griglia strutturale di 8,4 m, l'edificio può essere utilizzato in modo flessibile. Con il suo rivestimento esterno in panelli bianchi di alluminio perforato, l'edificio interpreta la forma ondulata del lago adiacente. Joseph Wolfe

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centro sportivo a Bisaccia (Avellino)

Volumi e colori in campo

l rinnovamento di un impianto sportivo comunale è stata l'occasione per realizzare una classica tribuna con spogliatoi sottostanti, rivestita però di colori e forme che la rendono un oggetto architettonico vivace

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e giocoso, affiancato ad una struttura geodetica per il calcetto indoor. L'intervento di rifacimento e adeguamento ha riguardato il vecchio impianto sportivo comunale che versava in uno stato di forte degrado: il

campo di gioco era in pozzolana, gli spogliatoi erano fatiscenti e a non adeguati all'utilizzo effettivo dell'impianto, le recinzioni erano assolutamente inadeguate e fuori norma, le tribune erano dei semplici gradoni in calcestruzzo, non

Planimetria generale del centro sportivo. In alto, la tribuna vista dal campo. General plan of the sports center. Above, the grandstand seen from the field.

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vi era nessuna separazione tra pubblico locale e ospite. L'ubicazione dell'impianto sportivo è tale da consentire l'avvicinamento e la manovra dei mezzi di soccorso e la possibilità di sfollamento verso aree adiacenti. L'area dove è sito


l'impianto è dotata di una zona esterna che garantisce, ai fini della sicurezza, il rapido sfollamento del pubblico. I parcheggi e le zone di concentrazione dei mezzi pubblici sono situati in posizione tale da non costituire ostacolo al deflusso. L'impianto sportivo è provvisto di un luogo da cui sia possibile coordinare gli interventi di emergenza; detto ambiente sarà facilmente individuabile ed accessibile da parte delle squadre di soccorso. Interventi di progetto L'impianto sportivo comunale è stato oggetto di interventi che, negli anni, ne hanno completamente cambiato il volto, facendone, nella versione odierna, un centro sportivo moderno e dotato di tutti i sistemi di sicurezza imposti dalle norme vigenti. Ad accogliere gli utenti una serie di moderni pannelli in acciaio, colorati secondo i colori dei

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cinque cerchi olimpici, che fanno da recinzione e da punto di ingresso all'intero centro sportivo. La capienza dell'impianto è di 350 posti a sedere più 65 posti in piedi per il pubblico locale e 85 posti a sedere per il pubblico ospite, per complessive 500 persone. L'intervento eseguito ha avuto una genesi complicata e laboriosa, ha messo insieme una serie di finanziamenti parziali da parte della Regione Campania riuscendo a sintetizzarsi e concretizzarsi in un progetto organico e complessivo, frutto di una ostinata volontà dell'Amministrazione Comunale di Bisaccia. L'intervento ha riguardato la realizzazione di una tribuna con struttura in cemento armato, sotto la quale hanno trovato posto gli spogliatoi degli atleti e degli arbitri, locale infermeria, palestra di preriscaldamento e i servizi igienici e docce.


Le gradinate ospitano 350 posti, destinati al pubblico locale; gli spalti sono dotati di una pensilina in struttura metallica e copertura in lamiera, delle chiusure laterali in policarbonato trasparente proteggono gli spettatori dal vento (sempre presente a Bisaccia). La tribuna è completamente accessibile dai disabili in quanto è dotata di rampe di accesso al piano gradinate; sotto la tribuna trovano posto anche i servizi igienici per il pubblico (completi di servizi igienici per disabili). Il campo di calcio ha dimensioni 100x60 con manto in erba naturale (realizzato con la messa in opera di zolle), il campo è servito da un impianto di irrigazione automatizzato e di un sistema antincendio a norma, adeguatamente servito da vasche di accumulo idrico. La pista di atletica separa gli spalti dal rettangolo di gioco, ha una lunghezza di m.110 e larghezza di 7 metri con la presenza di 5 corsie, la stessa è collegata ad un circuito più ampio intorno la rettangolo di gioco che permette la preparazione atletica delle squadre di calcio. La dotazione funzionale del centro sportivo è arricchita da una pista di atletica in manto sintetico e da un campo di calcetto di dimensioni 27x46 in erba sintetica da destinare agli allenamenti delle squadre e alle attività della scuola calcio, a servizio dello stesso sono stati ristrutturati e rifunzionalizzati i vecchi spogliatoi.

Nella pagina di fronte, dall'alto: vista frontale della tribuna; posa del manto prevegetato; pianta e sezione della tribuna coperta; dettaglio della "panchina". In questa pagina, in alto, prospetto della recinzione d'ingresso con i pannelli colorati. Qui sopra, i quattro colori dei pannelli metallici. Sotto, vista del campo dalla tribuna.

Next page, from above: front view of the grandstand; laying of the pre-vegetated turf; plan and section of the sheltered stand; detail of the bench. In this page, above, elevation of the entrance wall with coloured panels. Here, the four colours of the metal panels. Bottom, view of the field from the grandstand.

Sports Centre at Bisaccia (Avellino) / Volume and colour enter the arena The renovation of a municipal sports facility has presented an opportunity to build a traditional grandstand with changing rooms located underneath, but differentiated in this case by the use of various colours and shapes, making it a lively and playful architectural element, flanked by a geodetic structure for indoor five-a-side football. Its users are greeted by a series of modern steel panels, coloured in the same way as the five Olympic circles, which serve as an enclosure and entranceway to the entire sports complex. This project consisted in the construction of a grandstand with a structure in reinforced concrete, whose underlying space was exploited to house the athletes and umpires' changing rooms, a sick room and a

La copertura geodetica Il campo di calcetto è stato coperto consentendo di fatto un utilizzo anche nel periodo invernale, particolarmente lungo e 35

gym for pre-game warm-ups, along with toilet facilities and showers. The stands contain 350 seats, intended for the use of local spectators; the terraces are fitted with a shelter made of a metal frame and sheet metal roof, as well as side partitions in polycarbonate to act as a windbreak. The functional elements of the sports centre are completed by an athletics track with a synthetic surface and a five-a-side football pitch with artificial grass destined for team training sessions and football school activities. The five-a-side football pitch was finally covered over using a geodetic structure enabling it to be used in the winter period, which tends to be particularly long and harsh.


Impianto Sportivo Comunale "A. Scotece" in Contrada Bellantone a Bisaccia (Avellino) Committente: Amministrazione Comunale di Bisaccia (AV)

rigido a Bisaccia. La copertura geodetica ha dimensioni 27x46 per 12 metri di altezza. La struttura metallica portante è realizzata seguendo uno schema reticolare spaziale con irrigidimenti della maglia interna; tutti gli elementi strutturali sono composti da aste tubolari con sezione circolare, opportunamente dimensionate. All'estremità delle aste, per consentire il collegamento ai giunti di unione, vengono inseriti appositi innesti filettati, fissati ai giunti tramite bulloni. I giunti di collegamento sono ricavati da uno stampato a

caldo ed è di forma sferica, la dimensione varia a seconda delle esigenze di calcolo. Detti giunti vengono appositamente forati e/o fresati per garantire un perfetto alloggiamento delle aste, degli irrigidimenti strutturali e della maglia interna. Tutte le aste, irrigidimenti della maglia interna e i giunti di unione sono a forma sferica per evitare un'eccessiva usura del manto di copertura e non presentano alcuna saldatura. Tutte le parti metalliche saranno protette con zincatura . Il manto di copertura è

Team di progettazione e Direzione Lavori: I-II Lotto (tribuna coperta-spogliatoio atleti, impianti elettrico-idrico-riscaldamento, impianto di illuminazione esterna campo di calcio, opere di sbancamento e muri di contenimento in c.a., scale esterne e rampe di accesso gradinate, sottoservizi, cancelli ingresso e percorsi laterali tribuna): arch. Donato Rubino, ing. Luigi Gallo III-IV-V-VI Lotto (campo di calcio e calcetto, recinzioni, impianti, pista atletica): arch. Donato Rubino, arch. Giovanni Maggino, geom. Angelo Bonavitacola Completamento (copertura geodetica su calcetto) e direzione Lavori: arch. Donato Rubino, arch. Giovanni Maggino Inizio lavori I-II lotto: anno 2003 Fine lavori I-II lotto: anno 2007 Inizio lavori III-IV-V-VI Lotto e Completamento: anno 2010 Fine lavori III-IV-V-VI Lotto e Completamento: anno 2012 Costi di realizzazione: I-II Lotto: euro 504.485 III-IV-V-VI Lotto e Completamento: euro 419.195 Foto: arch. Giovanni Maggino

costituito da tessuto poliestere bispalmato in PVC da 700/750 grammi, che avvolge completamente la struttura. I teli sono saldati tra loro a formare le sezioni da assemblare in opera mediante cerniere a semplici e doppie legature.Il manto è legato a tre diversi livelli: legatura di base o perimetrale ottenuta legando alla struttura, con giri di corda elastica, il tubo corrente nella base del telo; legatura orizzontale a vari giri della struttura; legatura di colmo avente la funzione di rinforzo e d'antiabrasione. La struttura è dotata di 3 teli laterali scorrevoli nei due lati lunghi, confezionati in tessuto PVC, uguale al manto di copertura e sono corredati di risvolti occhiellati, cordine elastiche, carrucole e appositi maniglioni per garantire un ottima chiusura. Esterno e interno della struttura geodetica che copre il campo da calcetto indoor.

Exterior and interior of the geodetic structure covering the indoor soccer-a-five field.

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Peter Kia




centro sportivo a Cortenuova (Bergamo)

Architettura e territorio intorno al campo di calcio a un concorso vinto nel 2005, si è giunti alla realizzazione di un intervento particolarmente attento ai rapporti tra infrastruttura e paesaggio, fra la costruzione e lo spazio che la circonda; anche in un ambito relativamente limitato come è quello degli elementi accessori al campo di gioco (tribune e spogliatoi), il disegno esprime la sua forza senza mai essere indifferente. Riprendiamo la descrizione dell'intervento con le parole usate dai progettisti.

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Premessa La pianura bergamasca è luogo di transito tra la collina e la pianura ma è anche luogo di transito di infrastrutture e canali irrigui che segnano il territorio. Il luogo è geograficamente chiaro, il suo orientamento è nord-sud da un lato la montagna e nella direzione opposta la pianura coltivata. I solchi della campagna entrano nella città.

Ogni corpo funzionale lavora alla scala territoriale presentandosi come infrastruttura all'interno del paesaggio.

La struttura "dei servizi" si sviluppa per una lunghezza di circa 135 metri lungo un asse longitudinale est/ovest disponendosi in modo da

Sotto, planimetria del centro sportivo; sopra, il lato tribune.

L'intervento Il programma funzionale prevedeva la realizzazione di nuovi spogliatoi e relativi spazi di servizio per il nuovo campo da calcio, biglietteria, infermeria, locali tecnici, uno spazio per associazioni sportive e giovanili; la realizzazione di nuove tribune coperte per il pubblico e uno spazio di magazzino per la manutenzione del campo da calcio. 39

separare le aree interne alla struttura sportiva da quelle pubbliche a parco situate nell'area posta a nord e alternando i corpi funzionali

Below, plan of the sports center; aabove, the grandstand side.


delle associazioni sportive, degli spogliatoi, dei locali tecnici e dei servizi con tre zone di ingresso porticate in corrispondenza dei tre principali punti di accesso all'area sportiva. Il corpo spogliatoi, realizzato interamente in c.a. è organizzato in modo da poter essere utilizzato come struttura di appoggio e di servizio in occasione di feste ed eventi di carattere

sociale e ricreativo non esclusivamente connesso con l'attività sportiva. Il prospetto nord del corpo spogliatoi è caratterizzato da un rivestimento in grigliato metallico in acciaio corten che restituisce uniformità al trattamento del prospetto e permette di realizzare un'adeguata barriera inibitoria nei confronti di atti di vandalismo, con protezione delle parti apribili

In alto, l'edificio spogliatoi; qui sopra, le panchine raccordate con il terrapieno retrostante. Nella pagina di fronte, al centro ancora una panchina vista dal campo; nelle altre immagini, sezione e due viste della tribuna.

e vetrate, e di ottenere un trattamento omogeneo della superficie. Il prospetto sud è invece caratterizzato da una zona porticata a sbalzo di 180 cm che garantisce la presenza di un'adeguata zona riparata sia da un'eccessiva insolazione che dalla pioggia battente permettendo la realizzazione di un percorso pedonale protetto in senso

Top, the changing rooms building; here above, the benches connected to the embankment behind. Next page, in the middle, a bench seen from the field; in the other pictures, section and two views of the grandstand.

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longitudinale. Rivestito con intonaco colorato a fasce di tonalità verdi che richiamano i colori dell'erba nelle parti chiuse e delle fasce di vetri di diverse tonalità in corrispondenza delle sale associative. Gli spazi sono conformi alla normativa CONI per questa tipologia di struttura sportiva e per il rispetto delle normative per l'abbattimento delle barriere architettoniche. In particolare gli spogliatoi sono dimensionati per essere utilizzati durante lo svolgimento di due partite in contemporanea sui due campi da gioco previsti, con la possibilità di varie combinazioni di utilizzo per squadre di casa e squadre esterne. Gli spazi sono distribuiti per garantire i necessari spazi di riservatezza all'interno degli spogliatoi e per separare adeguatamente l'area docce da quella dei servizi igienici. Lo spazio spogliatoio vero e proprio è organizzato in modo tale da poter essere utilizzato anche come "aula" per la preparazione teorica e la discussione di gruppo con la predisposizione di una lavagna magnetica che riporta il disegno del campo da gioco da utilizzarsi con tale finalità. Le tribune coperte Le nuove tribune coperte sono suddivise in due settori e adeguate per ospitare circa 198 persone sedute. I due settori sono protetti da una copertura di 9 metri di sbalzo con struttura in acciaio. Tutti gli elementi sono disegnati per assecondare le scelte di linearità, di semplicità e di pulizia percettiva che caratterizzano l'intero progetto. Le sedute sono realizzate con l'impiego di tegoli prefabbricati ad "L" con alzata inclinata che appoggiano su setti trasversali di sottomurazione. Negli spazi sottostanti è stato ricavato


uno spazio destinato a deposito attrezzi. Il corpo tribune è collocato in adiacenza al lato ovest dell'area di intervento, un muro longitudinale disposto lungo la direzione nord/sud funge da spalla ad un terrapieno in terreno vegetale che si eleva fino alla quota +145cm rispetto al livello degli spogliatoi. Questo dislivello, sommato a quello di ribassamento del campo da calcio permette di ottenere un dislivello di 310 cm tra la quota del terreno di gioco e il livello superiore delle tribune senza la necessità di realizzare strutture particolarmente elevate ed invasive, raccordando la differenza di livello tra il terreno da gioco e la quota dei campi agricoli circostanti. Le tribune sono raggiungibili dall'ultimo porticato verso ovest mediante una rampa in lieve pendenza che permette di raggiungere il livello superiore delle tribune e di

Sports Centre in Cortenuova (Bergamo) Architecture and territory around the soccer field The winning project from a 2005 call for design projects has given rise to an intervention that reflects the undivided attention paid to the relationship between the infrastructure and the landscape, the man-made structure and the space that surrounds it. Even within a relatively limited scope such as that of a playing field's accessory elements (bleachers and locker rooms), the design project expresses its force, is never indifferent. The functional program contemplated the construction of new locker rooms and service structures for the new soccer field, a ticket office, an infirmary, technical plants, rooms for sporting and youth associations, new bleachers with roofing for the public, storage space for the maintenance equipment and tools.

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The northern facade of the locker room structure is clad with a Corten steel grate that gets across an impression of uniformity and serves as an effective barrier against vandalism in that it affords protection to opening and glazed parts, while achieving a homogeneous treatment of the surface. On the southern side, instead, the complex is characterised by a cantilevered portico that provides shelter for the public through the creation of a pedestrian route protected in the longitudinal direction. The new bleachers feature a steel structure and a roofing that cantilevers by 9 m. All elements are designed to enhance the linearity, simplicity and perceptive cleanliness that are the distinctive traits of the entire project.


accedere alle sedute dall'alto. Ciò rende più agevole l'accesso ai posti a sedere di migliore visibilità e permette di separare nettamente i percorsi del pubblico dal livello del campo da gioco che rimane sempre separato dalle tribune per mezzo di una fascia in erba naturale raccordata da una scarpata. Questa soluzione permette di ipotizzare che possa non essere necessario l'impiego di una recinzione di separazione tra campo da gioco e tribuna. L'organizzazione in due

settori permette di ridurre l'impatto visivo della struttura e di integrare le sedute nella scarpata naturale favorendo la maggiore integrazione con il contesto ambientale e naturale. Tutto il progetto è stato realizzato per garantire il minor dispendio di energia degli edifici, realizzando opportuni isolamenti e garantendo il maggior apporto di aeroilluminazione naturale. È stato inoltre previsto l'impiego di pannelli solari termici che permettano di rispondere

Ampliamento e riqualificazione del centro sportivo del Comune di Cortenuova (Bg)

Primo lotto: spogliatoi e tribune campo da calcio Committente: Comune di Cortenuova Responsabile del Procedimento: arch. Roberto Zampoleri Progetto Architettonico e Direzione Lavori: PBEB Architetti (arch. Paolo Belloni, Elena Brazis) Collaboratori: arch. Michele Todaro Progetto e direzione lavori strutture: ing. Gianangelo Bramati Progetto impianto idrotermosanitario: Digierre3 (ing. Ferruccio Galmozzi) Realizzazione primo lotto: 2006-2009 Costo complessivo dell'intervento: euro 1.900.000 Fotografie: Paolo Belloni e Francesca Perani

In questa pagina, la torre faro: sezione e vista. In this page, the light tower: section and view.

agli obblighi imposti dalle recenti normative in tema di risparmio energetico riducendo i costi di gestione degli impianti. Il campo di gioco L'intervento comprende la realizzazione di un nuovo campo da calcio per il gioco a 11 in erba naturale completo di accessori e di relativo impianto di irrigazione e la sistemazione delle aree esterne di pertinenza. L'intero progetto è stato pensato per integrarsi con il contesto territoriale, attraverso la valorizzazione delle caratteristiche morfologiche e dei colori del territorio. Il campo da calcio è stato omologato per lo svolgimento delle partite della Lega nazionale dilettanti, inoltre, grazie allo studio di apposite torrifaro per l'illuminazione del campo da gioco, questo sarà omologato anche per lo svolgimento delle partite in notturna. Si tratta del primo campo senza barriere sul modello già sperimentato in alcuni paesi europei che in Lombardia rappresenta un esempio di avanguardia in grado di trasformare un nuovo messaggio educativo sul valore del gioco del calcio. Cesare Lino

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campo di calcio a Sesto Fiorentino (Firenze)

Il calcio è sempre il calcio… naugurato nella scorsa primavera, il campo costituisce un primo passo per la realizzazione di un più articolato centro sportivo che dal quartiere andrà a servire l'intera città.

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La necessità di varare una nuova struttura sportiva dedicata al gioco più popolare del Paese è dovuta all’urgenza, ormai indifferibile, di sostituire il vecchio campo dei Giuseppini, chiuso da tempo, e anche un più recente impianto demolito per la realizzazione di edilizia residenziale economica e popolare. Il nuovo centro sportivo, è stato inaugurato come "impianto di calcio comunale di Padule", ma nel frattempo è stato lanciato un concorso d'idee per individuare un nome e un logo che siano di gradimento

Planimetria del centro sportivo e vista del nuovo campo di calcio.

Plan of the sports center, and view of the new soccer field.


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per il pubblico. Il campo di calcio fin'ora realizzato, in erba artificiale, ha un'ampiezza di m 50x100 ed è stato omologato dalla Lega Nazionale Dilettanti per competizioni fino alla Prima Categoria. Una gradinata laterale consente la seduta di 99 spettatori, e l'impianto d'illuminazione è dotato di quattro torri faro alte 20 metri, per consentire le partite in notturna. Nell'edificio di servizio sono stati collocati sei spogliatoi: quattro per gli atleti e altri due per gli arbitri, oltre all'infermeria, ai locali adibiti a bar e attività ricreative, servizi per il pubblico, all'ufficio, alla centrale termica e al deposito. Tutti gli spazi, sia interni che esterni, dell'impianto sportivo sono privi di barriere architettoniche e quindi completamente accessibili alle persone diversamente abili. L'amministrazione comunale ha finanziato con risorse proprie anche la copertura del campo in erba sintetica, una soluzione più onerosa rispetto a quanto previsto nel progetto preliminare, ma che ès tata scelta con l'obiettivo di ridurre i costi di manutenzione. La

Soccer field in Sesto Fiorentino (Florence) - Soccer is always first in people's heart… Inaugurated last spring, the new soccer field is a first step towards the creation of a bigger spor ts centre which will ser ve the entire city, in lieu of just one district. The decision to create a new spor ts complex devoted to the spor t that people in this Countr y like best was prompted by the need to replace two playing fields that were closed recently to make room for new settlements. The field completed so far is covered with ar tificial tur f and extends over an area of 50x100 m. It has been approved by the Italian National Amateur League for matches up to the First Categor y. Lateral bleachers provide seats for 99

Nella pagina di fronte, l'edificio degli spogliatoi; dall'alto: pianta e sezioni; tre rendering di progetto; due vedute. Qui sopra, vista dall'esterno; sotto, un'altra vista del campo.

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spectators and the lighting system is equipped with four 20 m high light towers for night time games. A ser vice building houses six locker rooms (four for the players and two for the referees), an infirmar y, a bar, rooms for recreational activities, restrooms for the public, an office, a boiler room and storage facilities. The city administration funded with its own resources the ar tificial grass cover for the field. This solution turned out to be more expensive than initially envisaged, never theless it was selected with the aim to cut down maintenance costs.

Left page, the services building; from above, plan and sections; three project renderings; two views. Here above, view of the exterior; below, another view of the field.


Nelle foto, un altro scorcio del campo e la tribuna spettatori. In basso, schizzi di progetto.

In the photos, another view of the soccer field and the public tiers. Bottom, project sketches.

Campo di calcio comunale di Padule, Sesto Fiorentino (Fi) Committente: Comune di Sesto Fiorentino

Team di Progettazione (Ufficio Lavori Pubblici e servizi a rete del Comune) Progetto architettonico: arch. Michele Lombardi, collaboratore geom. Filippo Vitali Progetto opere strutturali: ing. Marcello Luciani Progetto opere impiantistiche: ing. Luca Torricini Responsabile del procedimento: ing. Rita Dabizzi Inizio lavori: ottobre 2007 Fine lavori: febbraio 2012 Importo dei lavori edili: euro 951.543 + iva Manto in erba sintetica e drenaggio: euro 364.899 + iva

durata del cantiere si è prolungata oltre i tempi previsti, oltre che per problemi legati a difficoltà dell'impresa appaltatrice, anche per le indagini archeologiche che si sono rese necessarie in seguito al ritrovamento di reperti nell'area dell'intervento. A seguito di un accordo stipulato con la Soprintendenza ai beni archeologici, si è infatti deciso di rialzare il campo e la tribuna di novanta centimetri rispetto al piano di sbancamento originario, per preservare lo strato di potenziale interesse archeologico. La gestione e l'uso dell'impianto sono stati affidati per cinque anni, con procedura di evidenza pubblica, a un'associazione temporanea d'impresa costituita dal comitato provinciale Uisp di Firenze e dalla Sesto calcio 2010, che non riceveranno alcun contributo economico da parte del Comune e si sono impegnate, entro la scadenza del periodo di concessione, a presentare un progetto per la realizzazione di due campi di calcetto nell'area comunale antistante il campo principale. Mary Kate Russo 48




centro sportivo a Verona

Palestre e spogliatoi si vestono di nuovo i tratta della ristrutturazione integrale di un palazzetto realizzato dal Coni oltre 50 anni fa, e destinato alla fruizione da parte di società sportive e dell'utenza scolastica. La scelta degli arredi rende luminosi e accoglienti anche gli ambienti di servizio.

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Presso il Centro Polisportivo "A.Consolini" di Basso Acquar è ubicato un palazzetto sportivo, realizzato direttamente dal

Coni alla fine degli anni 50 su terreno di proprietà comunale. Il Coordinamento Edilizia Pubblica, ha elaborato nel 2010 un progetto esecutivo riguardante la ristrutturazione integrale del palazzetto, ricavando al piano terra cinque spogliatoi con annessi servizi igienici e docce per atleti, tre spogliatoi con annessi servizi igienici e docce per arbitri, locale reception, infermeria e zona per il pubblico disabile con

annessi servizi igienici, nonché locali depositimagazzino; al piano primo due palestre con relativi spogliatoi e gruppo docce e servizi igienici in comune, ed al piano secondo una palestra con relativo ripostiglio. L'intero palazzetto è stato dotato inoltre di un nuovo impianto di climatizzazione e trattamento aria e di un nuovo impianto ascensore per garantire la piena fruibilità degli spazi a persone diversamente abili.

Dida Dida

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La progettazione, inoltre, ha tenuto conto delle valutazioni conseguenti al riordino generale delle aree limitrofe e della viabilità da attuarsi con il progetto delle Ex Cartiere; da ciò è emersa l'esigenza di modificare radicalmente gli accessi per gli atleti e per il pubblico e conseguentemente tutti i percorsi interni di distribuzione. L'Amministrazione Comunale, con questo intervento, ha completato la ristrutturazione del


Sports centre in Verona / Gyms and locker rooms have been totally refurbished A building constructed by the Italian National Olympic Committee (CONI) over 50 years ago for use by spor ts club and schools has been totally remodelled. The choice of furnishings makes the entire facility, including the bathrooms and the locker rooms, appear welcoming and full of light. On the ground floor we find five locker rooms with annexed toilets and showers for the

athletes, three locker rooms with annexed toilets and showers for the referees, a reception room, an infirmar y, a zone for spectators suffering from disabilities, and storage rooms; on the first floor there are two gyms with a shared set of locker rooms, showers and toilets, and on the second floor there is another gym with a storage room. The entire building has been equipped with a new heating, ventilation and airconditioning system, while new lifts have been installed to make sure that people suffering from disabilities can make full use of the facilities. The installation of sunscreens around the entire perimeter of the building makes it look more attractive and current. The sunscreens were built on-site based on specific instructions by the site management. In addition to eliminate dazzling effects inside the gyms, this solution also ser ves as a parapet on the rooftop walkway, thereby facilitating all future facade and roof maintenance works. The entire structure now is per fectly usable and meets the needs of many spor ts clubs and school children.

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palazzetto, avviata nel 2006 con i primi lavori di sistemazione della palestra principale. L'intera struttura ora completamente agibile, risponde alle necessità di utilizzo sia da parte delle numerose società sportive cittadine, sia da parte dell'utenza scolastica. La nuova disposizione planimetrica interna garantisce la piena accessibilità da parte del pubblico e degli atleti disabili, anche in relazione all'attenta scelta di materiali e posa durante la direzione dei lavori. L'edificio ora completato è dotato di impianti realizzati con soluzioni tecniche atte a migliorare la gestione e il risparmio energetico. Tra questi l'impianto elettrico dotato di rilevatori di presenza a spegnimento temporizzato e da centraline di gestione nel locale reception da dove si può comandare ogni singolo punto luce.


A sinistra, in alto il prospetto principale (visto anche nella pagina di apertura); dettaglio della griglia metallica esterna; interno della palestra; dettaglio dall'interno del finestrino visibile nella parte alta del prospetto. Nel riquadro, un altro scorcio esterno. In questa pagina, il ballatoio interno e gli spogliatoi. In basso, piano terra e piano primo: un altro ambiente destinato a palestra è presente al piano secondo.

Left page, above, main elevation (also seen in the opening page); detail of the exterior metal grid; interior of the gym; detail of the window seen on the top of the façade. In the frame, another view of the exterior. In this page, the interior gallery and the changing room. Bottom, ground floor and first floor: another gym hall is at the second floor.

Completamento della ristrutturazione del palazzetto Coni presso il Centro Polisportivo "A.Consolini" di via Ascari, Verona Committente: Comune di Verona, Coordinamento Edilizia Pubblica progetto architettonico: geom. Marco Brutti, geom. Francesco Scavazzin (Comune di Verona) progetto impianti tecnologici: Planex srl, Verona progetto strutturale: ing. Francesco Misdaris coordinatore della sicurezza: arch. Delfina Diana Passarin direttore dei lavori: geom. Massimo Reani (Comune di Verona) direttore operativo: geom. Francesco Scavazzin (Comune di Verona) responsabile unico del progetto: ing. Sergio Menon (Comune di Verona) Importo complessivo dell'intervento: euro 1.551.000 Inizio lavori: aprile 2011 Fine lavori: marzo 2012 Fornitura arredi: Sinko srl, Sona (Vr)

Uguale criterio gestionale è stato adottato per l'impianto termico gestito interamente da unità di trattamento aria dedicate alle singole zone. L'aspetto architettonico dell'edificio risulta molto più gradevole e attuale anche grazie all'installazione di un frangisole perimetrale realizzato in opera su specifiche della direzione lavori. Tale soluzione, oltre a garantire l'eliminazione dell'abbagliamento nelle palestre oggetto di intervento, funge anche da parapetto al camminamento di servizio esterno superiore utile a facilitare tutti gli interveti di manutenzione futura in copertura e facciata. La razionalizzazione degli spazi ha interessato pure il piano interrato, nel quale è stato ubicato parte dell'impiantistica elettrica e termo-fluidica, recuperando così spazi precedentemente in disuso ed inaccessibili. Pietro Chianchiano



pista di atletica e campo da rugby a Volpiano (Torino)

Cinque passi per la riqualificazione di un impianto

'Amministrazione Comunale di Volpiano, con l'obiettivo di realizzare un intervento a favore delle società sportive locali e della propria cittadinanza, nonostante i vincoli imposti dal Patto di stabilità, ha realizzato a seguito di procedura ad evidenza pubblica con lo strumento attuativo del leasing in costruendo, gli interventi di riqualificazione del preesistente impianto sportivo di via San Grato.

L

In fase di gara per la realizzazione dei lavori ed il loro finanziamento è stata selezionata un'ATI formata da una società di leasing e da una ditta di costruzioni. Il Comune di Volpiano

finanzierà l'opera, regolarmente conclusa e collaudata a fine novembre, attraverso il pagamento di canoni annuali alla società di leasing. L'intervento, che ha comportato un investimento di circa 1 milione di euro, ha riguardato il completamento della pista di atletica al cui interno era già presente un campo da rugby; il tutto per rendere la struttura sportiva funzionale, funzionante e omologabile dalle Federazioni Sportive. L'impianto preesistente comprende anche campi da calcio attrezzati, campi da tennis e area destinata a verde pubblico. In particolare si è provveduto a completare

l'impianto esistente con la fornitura e posa della pavimentazione della pista di atletica, con la realizzazione di un adeguato impianto di illuminazione e la realizzazione di un corpo spogliatoi-servizi-clubhouse a servizio e supporto dell'attività sportiva con la dotazione di tutti i locali che sono necessari per la regolare messa in funzione dell'impianto e lo svolgimento dell'attività sportiva. Inoltre è stato riqualificato il manto erboso del campo da rugby con la rigenerazione del terreno e nuova semina. L'ambito sportivo oggetto di intervento è stato realizzato per lotti funzionali: un 55

primo lotto di intervento ha visto la realizzazione del campo di atletica con anello da 400 m, pista per la corsa dei 100 m, aree di salto in alto e pedane lanci del peso/martello e relative fondazioni con strato di binder. Un intervento successivo ha visto la sistemazione dell'area centrale per l'attività del rugby, comprendente il riporto di terreno agrario, la realizzazione dell'impianto di irrigazione e la semina del tappeto erboso. Il tempo trascorso tra la realizzazione dei lotti precedenti e il lotto finale di completamento, congiuntamente con gli assestamenti della fondazione, l'aggressione


presenza di pietre anche superficiali e privo delle necessarie pendenze, impianto di irrigazione non perfettamente funzionante) per cui si è reso necessario un intervento rigenerativo e di risoluzione delle problematiche riscontrate. Ecco una breve descrizione degli interventi realizzati.

degli agenti atmosferici ed il non utilizzo della struttura sportiva con conseguente assenza di manutenzione hanno fatto sì che in fase di intervento la pista e le zone dei salti e dei lanci si presentassero in condizioni alquanto degradate, con porzioni da demolire e/o rettificare con elementi danneggiati ed altri non idonei da sostituire e/o completare. Si sono quindi

resi necessari interventi propedeutici al fine di predisporre un idoneo supporto per la finitura con tappeto d'usura e successiva posa della pavimentazione sportiva. Il campo da rugby interno all'anello di atletica non rispondeva a requisiti prestazionali e di sicurezza idonei per la pratica sportiva (fondo del terreno alquanto disconnesso, con

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1. Rigenerazione e riqualificazione campo da rugby in erba naturale Il manto erboso del campo da rugby è stato. Riqualificato attraverso la rimozione del terreno superficiale per una profondità di circa 10 cm con il livellamento del fondo esistente ed il successivo riporto di terreno sabbioso. E' stata eseguita la laseratura del terreno con apposita macchina per creare opportune pendenze e successiva semina di miscela Poa/Festuca per campi da rugby, cilindratura e posa di mix di torba e sabbia per copertura seme e fertilizzazione chimica. L'impianto di irrigazione preesistente è stato riqualificato con controllo

puntuale di tutti gli irrigatori e della centralina e sostituzione dei componenti danneggiati nonché la messa in quota di tutti i pozzetti posizionati all'interno del campo da rugby e dell'area verde di pertinenza.

2. Realizzazione tappeto d'usura e manto sintetico sportivo pista e pedane salti e lanci comprendente tutti gli interventi propedeutici necessari per rendere la pista omologabile. Il progetto ha previsto la realizzazione di tutte le opere essenziali all'impianto per la pratica dell'atletica leggera, e necessarie per l'omologazione FIDAL. In particolare, il completamento dell'anello della pista di atletica e delle zone dei lanci e dei salti. Il complesso garntisce la conformità alle ultime normative approvate dal CONI e dalla FIDAL per l'atletica leggera (cfr. "Circolare tecnica per la realizzazione degli impianti sportivi di atletica leggera") e le norme IAAF.


E' stata realizzata una fascia di rispetto di 1,50 m perimetrale alla pista mediante lo scavo e la regolarizzazione e la successiva realizzazione di pavimentazione coerente dell'area con finitura in stabilizzato. Per quanto riguarda la realizzazione della pavimentazione: stesa di tappeto d'usura in conglomerato bituminoso per tutta la superficie della pista di atletica e pedane per lo spessore di 4 cm. Applicazione di manto superiore sintetico colato in situ di colore rosso, semidrenante, bicolore nello spessore, composto da : - Strato di base realizzato a freddo per colata di impasto di granuli di EPDM neri, granulometria 1/4 in ragione di kg. 11/mq, e polimero poliuretanico monocomponente come legante in ragione di kg. 2,10/mq, confezionato in apposita miscelatrice e posta in opera con speciale macchina vibro finitricelisciatrice, con giunti longitudinali realizzati con la tecnica di "fresco su

A sinistra in alto, inserimento del progetto nell'ortofoto del sito. Nelle altre foto di queste pagine, viste generali e dettagli della pista di atletica rinnovata.

Athletics track and rugby field in Volpiano (Turin) Five steps towards the requalification of a facility Prompted by a desire to carry out an intervention in favour of the local sports clubs and the citizens of Volpiano, the city administration, notwithstanding the constraints imposed by the Stability Pact, has remodelled a pre-existing sports complex, following a tendering process, through the public property leasing financial instrument known as "leasing in costruendo". The contract for the construction works and the funding thereof was awarded to a temporary grouping of companies formed by a leasing company and a building contractor. The City will pay for the works, which were successfully completed and tested in November, through annual payments to the leasing company. The intervention required an investment of ca

Top left, the project positioned in the zenith photo of the site. In the other photos, of these pages, general views and details of the renewed athletics track.

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1 million Euro for the completion of the athletic track which surrounds a pre-existing rugby field. Its aim was to make the sporting complex functional, functioning and eligible for homologation by the Sports Federations. The pre-existing complex also included equipped soccer fields, tennis courts and green areas open to the public. In particular, the existing facilities were completed by paving the athletic track, installing a suitable lighting system, and building a new structure to house the locker rooms, toilets and clubhouse, all in the service of the sporting activities and with all the rooms necessary for the complex to be used on a regular basis. The grass cover for the rugby field has been revamped by regenerating the soil and planting a new lawn from seeds.


Sopra, gli spogliatoi. Sotto, una delle torri-faro e la gabbia dei lanci. Nell'ultima pagina, dettaglio della pista. Above, the changing rooms. Below, a light tower and the launches cage. Next page, detail of the track.

fresco", compresa mano di primer poliuretanico per l'ancoraggio al sottofondo bituminoso, data a rullo o spruzzo in ragione di kg. 0,15/mq per asfalto. - Strato superficiale di usura colorato, eseguito mediante spruzzatura con speciale macchina spruzzatrice, di

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una mescola di resina poliuretanica colorata nella massa al 60 % in peso e granuli in terpolimero (EPDM) al 40% in peso pure colorati, di granulometria mm. 0,5/1,5, in ragione di kg. 2,00/mq di mescola data in piĂš mani, ad alta resistenza ai raggi

UV, agli agenti atmosferici ed all'azione meccanica delle scarpette chiodate, antisdrucciolo, antiriflesso. Il tutto realizzato nello spessore di mm. 13 per pista e per pedane, ed avente caratteristiche di elasticitĂ e fisicomeccaniche secondo


Regolamento tecnico IAAF per l'omologabilità e la certificazione dei manti superiori sintetici per impianti di atletica leggera. Costruzione delle piazzole di lancio disco e martello e regolarizzazione della lunetta salto in alto, pedana salto in lungo e triplo e pista per il salto con l'asta con posizionamento di regolare cassetta di imbucata in acciaio zincato. L'impianto è stato completato con la fornitura di cordolatura regolamentare in alluminio, la segnatura delle 6 corsie dell'anello della pista comprese le partenze e gli arrivi eseguito secondo le normative FIDAL, la fornitura di targhette segnaletiche in alluminio e di barriera siepi regolabile. Segnature della pedana salto lungo e triplo, lunetta del salto in alto, pedana salto con l'asta, posizionamento di tavole di battuta per il salto in lungo e triplo, compreso telaio metallico di supporto e finitura superficiale con materiale sintetico.

3. Realizzazione corpo di fabbrica con spogliatoiser vizi con ambito clubhouse comprensivo di tutti i locali a ser vizio e supporto dell'attività sportiva e locali tecnici. Il corpo spogliatoi/servizi con ambito club-house ed i corpi di fabbrica adibiti a magazzini, servizi igienici e locali tecnici sono stati realizzati con subsistemi e componenti prefabbricati assemblati in cantiere (in modo da garantire velocità esecutiva, sicurezza di montaggio, qualità prestazionale certificata e razionalità dei volumi e degli spazi con differenziazione dei percorsi sulla base delle attività previste. Gli spazi sono stati dimensionati e realizzati in conformità con quanto disposto dalle norme CONI e nel rispetto della normativa di settore in materia di contenimento energetico. Il fabbricato nella sua semplicità si caratterizza per tipologia costruttiva prefabbricata autoportante a due falde in lamiera preverniciata, completa di

Riqualificazione dell'impianto sportivo San Grato a Volpiano (To): nuova pista di atletica e rifacimento manto erboso campo da rugby Proprietà: Comune di Volpiano Committente (procedura di leasing in costruendo): ATI tra Ing. Lease Spa e Asfalt CCP Spa Progetto definitivo, esecutivo, direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione: Studio di Architettura SdiA architetto Paolo Pettene Fine lavori: novembre 2012 Investimento complessivo: 1 milione di euro circa

pareti e soffitto in pannelli sandwich, serramenti in alluminio/pvc, impianto elettrico, impianto idrico sanitario, impianto di riscaldamento, impianto di produzione acqua calda. A supporto dell'attività sportiva sono stati realizzati due locali a magazzino per la manutenzione ed il ricovero dell'attrezzatura.

4. Impianto di illuminazione pista di atletica e campo da rugby. Il campo di atletica leggera e il campo da rugby sono stati dotati di adeguato impianto di illuminazione realizzato con il posizionamento di 4 torri

faro poligonali fisse alte 25 metri con 37 proiettori agli ioduri metallici posizionate esternamente al campo per destinazione della pista di atletica. I proiettori saranno 9 per ogni torre faro più 1 posizionato sulla torre in corrispondenza dell'arrivo della pista per garantire i requisiti di illuminamento richiesti per la zona di arrivo. Le torri saranno collocate su adeguati plinti di fondazione in cemento armato predisposti. La configurazione impiantistica è stata dimensionata prestazionalmente in considerazione di un livello 2 di attività sportiva (Attività agonistiche a livello locale in base alla classificazione CONI). Si garantirà pertanto un livello di illuminamento medio di 200 lux. L'impianto sarà strutturato con la possibilità di parzializzazione delle accensioni in modo da contenere i consumi ed ottimizzarne l'utilizzo secondo le specifiche necessità.

5. Realizzazione di recinzione di separazione h.2.20 m con rete a maglia sciolta per separare l'ambito in questione dall'area di per tinenza del Campo da calcio Bertolotti. L'ambito sportivo oggetto di intervento non prevede la presenza di pubblico. Massimiliano Fogliato 59



presa diretta Sostenibilità e innovazione nell'erba sintetica: un seminario a Torino a cura di Bruno Marabotto

Il 15 e 16 novembre scorso si è tenuto a Torino presso lo stadio olimpico un seminario internazionale su "Artificial turf and sport facilities, innovation and sustainability". ETRA (European tyre recycling association), assieme a Comune di Torino (capitale europea dello sport nel 2015), IASLIM (Associazione per lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture sportive e per il divertimento), Olympic Stadium Museum & Tour (il nuovissimo museo dello sport appena aperto presso lo stadio olimpico di Torino) hanno dato vita ad un importante seminario tecnico a cui hanno partecipato circa 60 persone di dieci paesi europei. Perché a Torino? Perché tra il 2003 e il 2008 il comune di Torino ha trasformato circa 30 campi di calcio in erba sintetica facendo largo uso di granuli di gomma riciclata da copertoni come intaso prestazionale (21 campi sui 26 trasformati), oltre ad essere fresca di nomina quale capitale europea dello sport 2015. Perché parlare di riciclo dei materiali? Il contenuto di questa parola, oggi non si può più evitare. Se il pianeta è uno solo, i consumi di materie prime in costante aumento, i rifiuti di materiali esausti in aumento esponenziale, non solo le conferenze degli esperti, ma il buon senso comune ci evidenzia e ci impone di riciclare quanti più materiali possibili. A tal proposito, gli organizzatori hanno omaggiato tutti i partecipanti con una borsa che conteneva i documenti del convegno, realizzata dal comune di Torino

riciclando le bandiere che sventolavano nella città durante le olimpiadi invernali del 2006. Questo simpatico omaggio fa parte di una serie di oggetti di merchandising come souvenir su Torino, chiamata ObjecTO, ed è appunto realizzata usando materiali che altrimenti sono considerati rifiuti. Perché i copertoni riciclati? Attualmente i pneumatici fuori uso (PFU) per circa 1/3 vengono smaltiti, esportati per il riuso oppure rigenerati, per 1/3 vengono bruciati nei cementifici, e per un altro terzo vengono lavorati e riproposti in vari prodotti: intaso prestazionale, cordoli e vari manufatti stradali, polverino per nuovi pneumatici, ecc. Perché intaso prestazionale? Nei campi in erba artificiale, tre elementi convivono e si integrano per avere un prodotto di alta qualità: il sottofondo, l'erba artificiale e

l'intaso prestazionale. Tralasciando l'erba artificiale argomento da trattare a parte perché competenza dei produttori e soprattutto della chimica raffinata - ci soffermiamo sugli altri due elementi del sistema. Un elemento è il sottofondo, che una volta veniva fatto in asfalto con drenaggio verticale: in seguito si è passati allo stabilizzato e al drenaggio orizzontale nelle varie tipologie menzionate nel regolamento LND, e oggi viene anche proposto con uno strato di SBR (come materassino o nell'interessante soluzione dell'elastic layer) con la funzione di maggiorare l'assorbimento dello shock. L'elemento più importante però rimane l'intaso prestazionale, perché su di esso si svolge effettivamente il gioco del calcio. Importante anche per le quantità: infatti in un campo di calcio a 11 occorrono circa 100 tonnellate

di questo materiale. Questo strato di materiale è cruciale, e deve avere caratteristiche quali la robustezza, la elasticità e la non trasformabilità. Deve mantenersi costante nel tempo, non trasformarsi a causa dei raggi UV, della pioggia, del vento e del sole. Deve inoltre avere una pezzatura costante e una forma irregolare in modo da garantire una buona manutenzione. Deve essere un materiale omogeneo e costante da poter testare e controllare (e questo dal punto di vista del progettista e direttore dei lavori). Fra i prodotti in commercio, risponde a questi requisiti il granulo SBR ricavato da PFU perché è un materiale duro ed elastico (caratteristiche studiate in parecchi anni di ricerche, da quando Goodyear inventò la vulcanizzazione nella prima metà del XIX secolo). Recuperandolo da PFU si dà una degna collocazione a un

Torino, il campo in erba sintetica del Lucento / Turin, the synthetic turf field of Lucento.

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A sinistra e sotto, distribuzione e spazzolatura dell'intaso su uno dei campi torinesi; nell'altra foto, ragazzi in azione sul Lucento. Nella pagina di fronte, un momento del seminario all'Olimpico. Left and below, spreading and brushing the infill over a soccer field in Turin; in the other photo, boys in action on the Lucento. Next page, a moment of the Seminar in the Olympic Stadium.

materiale che è costato molto produrre ed è giusto che venga riutilizzato su larga scala con le proprietà intrinseche di cui dispone. Da una ricerca della Michelin emerge che per produrre i 4 pneumatici di una vettura occorrono 137,2 litri di petrolio. Se dopo circa 50.000 km, quando sono esausti, vengono bruciati nei cementifici, si recuperano 38,8 litri di petrolio in energia equivalente (non si possono bruciare negli inceneritori a causa dell'acciaio delle maglie interne, e sarebbe

necessario comunque ridurli prima a pezzetti). Inoltre per produrre i 4 pneumatici e per bruciarli a fine vita si immette nell'atmosfera una notevole quantità di CO2. Bisogna quindi pensare ad usi che richiedano molto di questo materiale, e usi dove questo materiale possa ancora offrire le sue eccezionali caratteristiche di robustezza, elasticità e non trasformabilità nel tempo. Uno di questi usi è appunto l'intaso prestazionale dei campi in erba sintetica. A Torino è stato utilizzato in

larghissima misura fin dalla trasformazione di primi campi nel 2003. Recentemente, è stata effettuata una verifica sui primi campi in sintetico costruiti con asfalto e intaso in SBR. Prelevato un campione nel punto di maggior calpestio nell'area davanti alla porta e un altro ai bordi dove il calpestio è quasi nullo, in entrambi i campioni gli effetti dei raggi ultravioletti sono risultati uguali. Sono stati analizzati i due campioni confrontandoli con il campione di materiale

Sustainability and innovation in artificial grass: a workshop in Turin An international workshop on "Artificial turf and sport facilities, innovation and sustainability" was held at the Olympic Stadium in Turin, on 15 and 16 November. ETRA (the European Tyre Recycling Association), together with the City of Turin (European Sports Capital in 2015), IASLIM (Association for the Sustainable Development of Sports and Recreational Infrastructures), the Olympic Stadium Museum & Tour (the brandnew sports museum recently inaugurated in the Olympic Stadium of Turin), gave life to a highly significant technical workshop with the

participation of ca 60 people from ten different European countries. Between 2003 and 2008 the city of Turin paved approx 30 playing fields with artificial grass, using appreciable amounts of recycled rubber granules obtained from discarded tyres as infill material. Ten years on we find that this type of material has yielded excellent results, in terms of per formance and ser vice life: the repor ts presented in the course of the workshop underscored the ecological value of using recycled rubber in this and other applications in sporting facilities.

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originario per poter valutare le differenze. La conclusione è stata che questi campi sono ancora in buona salute e con una manutenzione adeguata possono ancora avere una vita residua interessante. Tutto questo, dopo nove anni di vita con un uso di circa 2.200 ore/anno; stiamo parlando di circa 6 ore al giorno per circa 365 giorni. Una società sportiva che ha 25 squadre e circa 530 bambini e giovani, e quindi sul campo, nelle ore di allenamento, ci sono sempre circa 45 atleti. Questi stessi pneumatici prima di essere riciclati per produrre i granuli di gomma utilizzati per l'intaso del campo da calcio, sono stati utilizzati dalle 400 alle 1.000 ore da circa 5.000 automobilisti. La stessa gomma sotto forma di granuli ha quindi avuto una seconda vita. Considerato l'utilizzo sinora fatto, di circa 20.000 ore! Queste cifre sono soddisfacenti e dimostrano come le scelte fatte sui materiali si siano rivelate molto appropriate. I campi con sottofondo in asfalto e intaso in SBR si sono rivelati molto buoni per le prestazioni e molto resistenti nel lungo periodo. In questi tempi di crisi economica, avere delle superfici sportive di grande pezzatura che durano molto a lungo, date in uso a società con i numeri sopra descritti, costituiscono una buona risorsa. Bisogna anche considerare che questi campi nel 2003 erano costati 230.000 euro cadauno. Possiamo ancora aggiungere che nel 2005 e 2006 il comune di Torino ha commissionato e coordinato due ricerche scientifiche di alto livello. La prima: una ricerca biomeccanica realizzata con il dipartimento di meccanica del politecnico di Torino, con test in laboratorio e sul campo (atleta strumentato) che ha certificato che il materiale migliore tra


quelli testati: terra, Sbr e termoplastico è di gran lunga l'Sbr. Sempre nella stessa ricerca i dati rilevati dal questionario compilato da 1.600 giocatori sul gradimento delle superfici nei diversi ruoli e con diverse condizioni meteo ha dato lo stesso esito (articolo apparso su Applaied ergonomics nel 2007 "Amateur football game in artificial turf : Players'perceptions"). La seconda: una ricerca sul rischio sanitario ambientale derivante dalla frequentazione dei campi in erba sintetica nella città di Torino. Questa ricerca, realizzata in un anno di lavori con l'università di medicina e il dipartimento di ingegneria ambientale del politecnico di Torino, è giunta alla conclusione che i campi di calcio esaminati presentano dei valori di rischio cancerogeno e/o tossico inferiori a quelli limite previsti dalle normative nazionali e internazionali, e ha anche evidenziato come sia più rischioso camminare in una strada di Torino che non giocare su un campo in erba sintetica. Fin qui abbiamo parlato del passato e del presente dei

campi in erba artificiale, ma al seminario di Torino si è cercato di andare oltre, buttare il cuore oltre l'ostacolo e cominciare di parlare di futuro: quali materiali per i campi di domani e soprattutto come gestire il fine vita dei campi, problema ormai prossimo a presentarsi. A tal proposito è stata molto apprezzata la telefonata che ha fatto durante il seminario il presidente della commissione erba artificiale della LND Antonio Armeni che ha convenuto sull'importanza di cominciare a parlare della gestione del fine vita dei campi condividendo anche la proposta di un futuro convegno per poter analizzare meglio le proposte e le idee sull'argomento. Concretamente però è toccato ai tecnici della Mapei presenti al seminario, cominciare a presentare la loro proposta di soluzione tecnica con il loro prodotto e sistema Mapesoil. Fin qui la parte contenutistica sviscerata nella giornata del 15 novembre, che è stata alleggerita con la visita al museo dello sport appena aperto presso lo stadio olimpico e con la visita allo stadio stesso.

Il giorno successivo è stata effettuata la visita a due campi in erba sintetica: il Lucento e il CBS trasformati nel 2003, in asfalto come sottofondo e sbr come intaso prestazionale, tutti e due ancora in buone condizioni dopo 9 anni di intenso utilizzo; poi la Palestra di arrampicata sportiva, il Palaisozaki e il Palanuoto. In questa visita sono stati mostrati gli impianti, ci si è soffermati sulle scelte tecniche operate e soprattutto sui metodi di gestione delle varie strutture, argomento particolarmente caro ai partecipanti presenti, associati allo IASLIM che si era espresso in un intervento il giorno precedente incentrato sulla sostenibilità delle infrastrutture sportive e del divertimento.

In conclusione non resta che dare appuntamento a un prossimo convegno su questi scottanti temi, appuntamento che potrebbe tenersi nel mese di settembre 2013. Ma l'appuntamento importante che interessa soprattutto - e non solo - i promotori del seminario, sarà dal 20 al 22 marzo 2013 a Bruxelles, dove ci sarà l'annuale conferenza di ETRA che sarà anche il 20° compleanno di questa Associazione. Quindi due prossimi importanti appuntamenti da non perdere nel cammino delle nuove tecnologie per i campi di calcio in erba artificiale e nella gestione del fine vita di questi campi, che potremmo definire una vera rivoluzione nell'impiantistica sportiva e nel calcio giovanile.

ETRA ETRA è l'associazione europea di riciclaggio pneumatici, con oltre 200 associati in 46 paesi del mondo, che da ormai 20 anni si occupa di promuovere il riciclaggio dei pneumatici fuori uso e l'utilizzo sostenibile dei materiali che si ottengono. ETRA organizza numerosi eventi, principalmente a livello europeo, tra cui la conferenza annuale del settore e di cui nel 2013 ricorre la 20° edizione. ETRA organizza anche eventi di carattere nazionale o locale nei vari paesi dell'Unione Europea che di volta in volta la ospitano. ETRA partecipa inoltre a progetti di ricerca relativi all'utilizzo di gomma riciclata in vari usi ed applicazioni. Tra i principali obiettivi di ETRA: - individuare, sviluppare ed espandere mercati per i prodotti ottenuti dal riciclaggio dei PFU; - definire ed implementare standard professionali; - preparare e promuovere linee guida per materiali, prodotti, applicazioni; - fornire linee di contatto tra industria e governi. Ogni anno nei 27 paesi della UE + Norvegia si producono 3.400.000 tonnellate di pneumatici fuori di uso. Di queste circa un terzo è riciclato come materia prima in una serie di applicazioni in diversi settore e industrie, tra questi si segnalano:

- Applicazioni nell'edilizia e nell'ingegneria civile - Superficie sportive - Infrastrutture e superfici viarie - Progetti di ripristino ambientale - Manufatti industriali di vario tipo. In pratica la gomma riciclata trova largo campo di utilizzo in panelli e sistemi isolanti per l'edilizia, guaine per i tetti, campi da gioco in erba artificiale, piste di atletica, altre superfici sportive, asfalti modificati ad elevate prestazioni, antivibranti ferroviarie, articoli per la viabilità stradale e l'arredo urbano, ruote piene per carrelli, tappetini in gomma, solo per citare alcuni esempi più noti ed evidenti. ETRA è impegnata in vari progetti di ricerca finalizzati a mettere a punto applicazioni e prodotti sempre più innovativi e a maggiore valore aggiunto, non solo con la componente elastomerica del pneumatico (gomma), ma anche con l'acciaio e la fibra tessile che costituiscono il 20% e 5% rispettivamente dei PFU. Dal 20 al 22 Marzo 2013 si terrà a Bruxelles la Conferenza del 20° anniversario di ETRA dal titolo: "Focus on the Future: Evolving Technologie, Sustainable Products, New Markets". Maggiori informazioni su www.etra-eu.org.

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Coperture pressostatiche 2. Gli impieghi del pressostatico Se molti nuovi sviluppi nell'industria e nella tecnologia sono nati dalle applicazioni militari, ciò è altrettanto vero anche per le strutture sorrette dall'aria. Dai primi tempi dopo la guerra questo tipo di costruzione ha trovato vaste applicazioni militari; infatti gli edifici sorretti dall'aria erano usati, e lo sono tuttora, per magazzini, montaggio di armi belliche, per la manutenzione dei veicoli e degli aerei, protezione delle attrezzature radar, ospedali mobili, ecc. Ogni qualvolta un'attrezzatura ha superato efficacacentemente i collaudi militari, viene presto sfruttata commercialmente: e la costruzione pneumatica di edifici non è stata una eccezione. Alle cupole della linea DEW in Alaska, che abbiamo visto nel capitolo precedente, seguirono infatti le

applicazioni commerciali con ottimi risultati.

Depositi I magazzini coperti hanno sempre presentato un problema per le aziende industriali perché le esigenze possono variare considerevolmente da un momento all'altro. La fluttuazione della domanda rende poco pratiche le forme di edifici permanenti. È vero che lo spazio adibito a magazzino può essere affittato ma, oltre al costo, la scelta obbligata di un magazzino posizionato a distanza dalla propria sede può essere motivo di inefficienza attraverso il rimaneggiamento degli stock. La costruzione sorretta dall'aria costituisce una risposta a questa problematica, in quanto fornisce un volume racchiuso e variabile. Sebbene per molte applicazioni nel

campo del magazzinaggio il controllo dell'ambiente non sia richiesto, alcune merci come i generi alimentari devono essere immagazzinate in ambienti strettamente controllati e ciò può essere ottenuto anche con le strutture sorrette dall'aria. In Francia un coltivatore è riuscito a mantenere frutti freschi per nove mesi in un magazzino sorretto dall'aria refrigerato, in pratica tre mesi in più di quello che riusciva a fare con un edificio tradizionale e a meno della metà del costo capitale. L'atmosfera ideale per l'immagazzinamento dei frutti richiede il 92% di azoto, 3% di ossigeno e 5% di ossido di carbonio alla temperatura di 3°C. La schiuma di poliuretano, incollata all'interno dell'involucro con un adesivo, fornisce l'isolamento termico. Questa applicazione dimostra

Quattro coperture pressostatiche a cupola a singola membrana collegate fra di loro, per un centro espositivo (Francia). Tutte le illustrazioni di queste pagine sono tratte dall'archivio di PM Engineering.

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COPERTURE PRESSOSTATICHE


2. Gli impieghi del pressostatico

l'adattabilità dei depositi sorretti dall'aria non solo per scopi tradizionali, ma anche per quelli più esigenti dove è essenziale uno stretto controllo dell'ambiente.

Industria Come le variazioni sono necessarie per lo spazio adibito a magazzino, così talvolta sono richieste delle rapide espansioni nella produzione. Nell'industria manifatturiera la flessibilità produttiva può essere uno dei fattori principali che assicura il successo commerciale. Una volta ancora gli edifici tradizionali non permettono rapide modifiche di spazio, mentre l'impiego dei pneumatici può riportare un aumento istantaneo della produzione. Un esempio per tutti è rappresentato dalla necessità di riavvio di una importante industria italiana localizzata in Friuli, che subì

il crollo totale dell'intero stabilimento a seguito del terremoto del 1976. In questo caso, grazie all'energia profusa dai dipendenti della stessa azienda colpita dal sisma e dalla forza di un'azienda italiana fornitrice di una struttura pressostatica, fu possibile la ripresa dell'intero ciclo lavorativo dopo soli 45 giorni! Per molti processi manifatturieri è essenziale un rigido controllo dell'ambiente; le industrie di elettronica miniaturizzata richiedono degli ambienti liberi dal pulviscolo, mentre la preparazione di prodotti alimentari richiede alti livelli di igiene. Questi sono solo due dei tanti processi produttivi che necessitano di ambienti controllabili entro precisi e definiti limiti. Un esempio è fornito dalla struttura sorretta dall'aria che ospita una ditta di macellazione e preparazione di carni bovine in Scozia. Oltre al

Sopra, una delle prime strutture pressostatiche realizzate in Italia. In alto a destra, il magazzino Bravimarket realizzato a seguito del terremoto del Friuli nel 1976. In basso a sinistra, l'interno dello stesso magazzino. A destra, copertura pressostatica a doppia membrana (m. 36x18x9h) adibita a ricovero elicotteri (Russia).

COPERTURE PRESSOSTATICHE

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basso costo dell'investimento, altri due fattori influenzarono molto la decisione di erigere un pneumatico; primo, a causa della pressurizzazione interna, la polvere non può entrare nell'edificio purché l'aria sia adeguatamente filtrata; secondo, l'involucro spalmato di cloruro di polivinile è lavabile permettendo quindi dei livelli accettabili di pulizia. La soddisfazione dell'azienda fu tale che venne in seguito ordinata una sezione centrale aggiuntiva per duplicare le dimensioni dell'edificio. Si tratta quindi di una soluzione ingegnosa che può fornire all'industria un ambiente pronto all'uso e controllabile.

Edilizia Nel campo dell'edilizia in generale, le costruzioni sorrette dall'aria possono avere applicazioni molto significative.


La fase di costruzione di un edificio, durante l'inverno - specie nei paesi in cui le condizioni climatiche sono particolarmente rigide - implica dei costi aggiuntivi dovuti alla inutilizzazione della manodopera nelle giornate di maltempo, alla necessità di protezione dei materiali e del riscaldamento degli stessi a temperature che ne consentano l'utilizzazione. Con una copertura pressostatica gli uomini sarebbero sempre in grado di lavorare in ambienti confortevoli. Grazie alla possibilità di coprire grandi spazi, la struttura sorretta dall'aria fornisce una soluzione appropriata per queste applicazioni ed è stata usata con grande vantaggio economico sia in campo militare per il montaggio delle attrezzature radar, sia per la realizzazione di progetti di ingegneria civile o per la normale costruzione di edifici.

Industria orto agricola Dall'aumento demografico nel corso degli anni si è attesa una moltiplicazione altrettanto grande della produzione agricola: questo sperato incremento si è purtroppo verificato solo in parte. Da ciò la necessità di poter rendere fertili anche quei terreni che per natura sono poco adatti all'agricoltura, e questo può essere possibile mediante la creazione di un ambiente artificiale. Una soluzione è stata trovata, trasferendo l'agricoltura in speciali installazioni: si tratta di ampie distese di sabbia e ghiaia ricoperte da strutture sorrette dall'aria, in cui un computer provvede a creare un ambiente ideale per la vita vegetale. Queste "fabbriche" sono caratterizzate da produzioni mai raggiunte sinora. La produzione viene duplicata

rispetto a quella della migliore terra naturale.

Applicazioni sociali La struttura sorretta dall'aria non ha avuto nelle applicazioni commerciali un successo pari a quello ottenuto negli spazi adibiti agli sport e al tempo libero: allo sport si può imputare oltre il 70% di tutte le strutture sorrette dall'aria. Fra le applicazioni sportive va menzionata in particolare la copertura dei campi da tennis, che ancora oggi detiene la maggior percentuale di utilizzo nel settore. Anche le strutture adibite a coprire piscine raggiungono comunque quote ragionevoli. Altrettanto può dirsi per la copertura di maneggi, bocciodromi, campi di pallavolo, basket, calcetto, piste di pattinaggio, palestre scolastiche ecc.

Dall'alto e da sinistra: Copertura pressostatica a doppia membrana (m. 33x18x9h) per sala riunioni ed eventi (Iran). Copertura pressostatica (stesse misure della precedente), adibita anch'essa a sala riunioni ed eventi (Grecia). Copertura pressostatica a doppia membrana di notevole ampiezza (m. 84,50x50x15h) contenente campi da tennis con relative tribune (Abu Dhabi). Copertura pressostatica a doppia membrana (m. 56x28x8h) per piscina (Slovenia).

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COPERTURE PRESSOSTATICHE


2. Gli impieghi del pressostatico

In definitiva si può dire che il migliore banco di prova per le strutture pneumatiche nell'Europa Occidentale è stata quella delle strutture sportive. Benché ciò abbia contribuito non poco alla diffusione del prodotto, tale applicazione è minacciata dal successo delle tensostrutture che si sono rivelate in questo specifico campo molto competitive. Un'altra applicazione è quella per uso espositivo e acquapark. Per non parlare delle chiese evangeliche itineranti, molto in voga negli USA. E non da ultimo le membrane per il biogas e per la copertura di discariche a cielo aperto con controllo delle emissioni e ricircolo dei miasmi conseguenti il trattamento dei rifiuti. Riassumendo: dove sussiste la necessità di coprire velocemente, a basso costo, con luci di varie

decine di metri senza ostacoli, dove sussiste una esigenza stagionale, itinerante e con la possibilità di altrettanto veloce rimozione, la copertura sorretta dall'aria rappresenta certamente un'appropriata soluzione.

Limiti all'impiego Nonostante le sue numerose caratteristiche attraenti,anche la costruzione sorretta dall'aria presenta le sue limitazioni: il bisogno di mantenere una differenza di pressione con un costante rifornimento di aria, il bisogno di minimizzare le perdite di aria, la necessità di agire contro le forze di sollevamento con degli ancoraggi ed infine l'importante scelta del materiale plastico. In definitiva questa costruzione è paragonabile più ad un impianto che abbisogna di semplici controlli e verifiche programmate che non

Sopra, copertura pressostatica a doppia membrana (m. 65x36x10h) per pista di pattinaggio (Russia). In alto a destra, copertura pressostatica a doppia membrana (m. 63x43x11) che copre parzialmente un campo di calcio per consentire l'allenamento nella stagione fredda (Regno Unito). In basso, esterno e interno di copertura pressostatica a doppia membrana (m. 75x50x15h) per il campo da calcio della FC Gabala (Azerbaijan).

COPERTURE PRESSOSTATICHE

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ad una costruzione tradizionale, e certamente questa grande differenza comporta per molti una limitazione e per molti un vantaggio. Un'altra tipica limitazione in queste strutture costruite con delle sottili membrane è la caratteristica ambientale, in particolare il loro isolamento. Grazie allo sviluppo e la ricerca su questa tipologia di prodotto, molto si è fatto per quanto concerne la gestione e il risparmio energetico, che con l'impiego di doppie e triple membrane consentono risparmi energetici, rispetto ai primi esemplari, di oltre il 50%. In definitiva il prodotto è riuscito a mantenere in questi ultimi 50 anni una validità d'applicazione invidiabile anche se estreme condizioni climatiche e la presenza sul mercato di costruzioni succedanee tradizionali, ne hanno parzialmente contratto il mercato.


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palazzetto dello sport a Nuoro

La "foresta pietrificata" prende vita... cco illustrato un piano lungimirante per recuperare un intervento mai portato a termine, nei dintorni di Nuoro. Il progetto ha partecipato alla gara di appalto integrato, non riuscendo però ad aggiudicarsi il primo posto. Rimane però un lavoro significativo per la sensibilità al paesaggio e l'attenzione alla funzionalità e all'economicità di gestione.

E

Premessa Il bando pubblicato dall'Amministrazione Comunale si poneva il duplice obiettivo di: realizzare un Palazzetto dello Sport che avesse una valenza territoriale (sicuramente a livello provinciale, ma forse anche regionale); e portare finalmente a compimento un'opera il cui primo tentativo di realizzazione risale a più di 20 anni fa. Coerentemente con questi presupposti e dopo avere preso in esame numerosi altri siti, dove poteva essere collocata la costruzione, la

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scelta dell'Amministrazione è ricaduta sull'area di "Sa Tanca e S.Ena" dove si trova lo scheletro del Palazzetto dello Sport i cui lavori di realizzazione furono bloccati nel 1996 da un contenzioso economico. Su quest'area, di quasi 4 ettari di superficie, il progetto preliminare studiato

Sopra, planivolumetrico; sotto, rendering notturno.

dall'Amministrazione Comunale prevedeva la realizzazione di una struttura complessa, pensata su due livelli: al primo livello sono collocati i campi per il gioco, con una capienza di circa 1.500 spettatori che saliranno a 2.200 in caso di eventi extra sportivi, nel secondo livello sono

Above, general plan; below, night view.

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posizionate le strutture complementari al Palazzetto vero e proprio: il punto ristoro, gli spazi commerciali ed espositivi. Il progetto definitivo proposto in queste pagine, sviluppa gli intendimenti suggeriti dal progetto preliminare, cercando di mantenerne la struttura e l'organizzazione degli spazi, introducendo al contempo alcuni nuovi elementi che avrebbero potuto migliorarne la gestione e la funzionalità. Gli obiettivi del progetto Attualmente, al centro della zona individuata per la costruzione del nuovo Palazzetto, insistono i resti risalenti al primo tentativo di realizzazione della stessa opera, resti sui quali continua a gravare un contenzioso economico fra l'Impresa e l'Amministrazione Comunale. Il terreno pertanto ha già subito importanti modifiche nella sua conformazione, come conseguenza delle operazioni di riporto e dei movimenti di terra


effettuati durante l'avvio della costruzione. È evidente che la presenza dei resti (per ora intoccabili) del primo cantiere, e la conformazione geologica del terreno, costituiscono al contempo dei vincoli e dei riferimenti importanti per l'impostazione del nuovo

progetto. Coerentemente con quanto suggerito nel Progetto Preliminare, nel Progetto definitivo qui presentato si è cercato di sviluppare ed approfondire gli elementi più caratterizzanti della soluzione progettuale posta a base di gara: il rapporto con il

contesto, la funzione attrattiva del Palazzetto, il contenimento dei costi di gestione e la sua polifunzionalità. Alcune valutazioni hanno portato a modificare una parte delle scelte indicate nel progetto posto a base della gara.

Come si evince chiaramente dalle sezioni schematiche, la collocazione nell'area dell'ingombro dell'edificio previsto dal progetto preliminare avrebbe comportato degli importanti movimenti di terra per realizzare i riempimenti necessari per compensare i

"vuoti"sul fronte sud-est dell'edificio. La superficie in pianta (circa 8.000 mq) ed il volume (più di 84.000 mc) dell'edificio previsto apparivano iperdimensionati, sia rispetto alle esigenze della realtà sportiva di Nuoro e della Sardegna, che riguardo i

costi di esercizio della struttura. In particolare l'analisi delle dimensioni di una serie di recenti Palazzetti dello Sport con capienze simili, e con vocazioni territoriali analoghe, nonché la verifica degli standard suggeriti dal Coni per la stessa capienza

(modello P5 per 1.600 spettatori) hanno convinto i progettisti della necessità di rivedere le dimensioni di alcuni spazi di supporto: area per esposizioni, dimensione dei magazzini, distribuzione interna, etc. Anche la scelta di ospitare il

Sopra, sezioni; a lato, prospetti laterali. In basso, pianta del livello terra. Nella doppia pagina, due opposti scorci del palazzetto davanti alla "foresta pietrificata". Above, sections; left, side elevations. Below, ground level plan. In the double page, two opposite views of the palace facing the "petrified forest".

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pubblico esclusivamente in tribune telescopiche (con più alti costi di gestione e di manutenzione) è sembrata una scelta in controtendenza rispetto alle necessità di contenere i costi di esercizio. Fermo restante la necessità di mantenere la versatilità dell'edificio, sarebbe forse


effettuati durante l'avvio della costruzione. È evidente che la presenza dei resti (per ora intoccabili) del primo cantiere, e la conformazione geologica del terreno, costituiscono al contempo dei vincoli e dei riferimenti importanti per l'impostazione del nuovo

progetto. Coerentemente con quanto suggerito nel Progetto Preliminare, nel Progetto definitivo qui presentato si è cercato di sviluppare ed approfondire gli elementi più caratterizzanti della soluzione progettuale posta a base di gara: il rapporto con il

contesto, la funzione attrattiva del Palazzetto, il contenimento dei costi di gestione e la sua polifunzionalità. Alcune valutazioni hanno portato a modificare una parte delle scelte indicate nel progetto posto a base della gara.

Come si evince chiaramente dalle sezioni schematiche, la collocazione nell'area dell'ingombro dell'edificio previsto dal progetto preliminare avrebbe comportato degli importanti movimenti di terra per realizzare i riempimenti necessari per compensare i

"vuoti"sul fronte sud-est dell'edificio. La superficie in pianta (circa 8.000 mq) ed il volume (più di 84.000 mc) dell'edificio previsto apparivano iperdimensionati, sia rispetto alle esigenze della realtà sportiva di Nuoro e della Sardegna, che riguardo i

costi di esercizio della struttura. In particolare l'analisi delle dimensioni di una serie di recenti Palazzetti dello Sport con capienze simili, e con vocazioni territoriali analoghe, nonché la verifica degli standard suggeriti dal Coni per la stessa capienza

(modello P5 per 1.600 spettatori) hanno convinto i progettisti della necessità di rivedere le dimensioni di alcuni spazi di supporto: area per esposizioni, dimensione dei magazzini, distribuzione interna, etc. Anche la scelta di ospitare il

Sopra, sezioni; a lato, prospetti laterali. In basso, pianta del livello terra. Nella doppia pagina, due opposti scorci del palazzetto davanti alla "foresta pietrificata". Above, sections; left, side elevations. Below, ground level plan. In the double page, two opposite views of the palace facing the "petrified forest".

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pubblico esclusivamente in tribune telescopiche (con più alti costi di gestione e di manutenzione) è sembrata una scelta in controtendenza rispetto alle necessità di contenere i costi di esercizio. Fermo restante la necessità di mantenere la versatilità dell'edificio, sarebbe forse


Sports complex in Nuoro / The "petrified forest" comes to life ... Let us examine a forward-looking project to recover an intervention left unfinished in the outskirts of Nuoro. This project participated in the integrated call for tenders and though it failed to win first place it retains its significance on account of the attention paid to the landscape as well as functionality and economy considerations. The fulcrum of the complex is a regular-size multipurpose playing field, suitable to host volleyball, basketball, handball and 5-a-side soccer games. The playing area is in direct contact and on the same level as the service facilities for the athletes, which include locker rooms for the players and the referees, a referee room, storage rooms for the sporting equipment, an infirmary and an anti-doping room.

On the same level as the main activity space and communicating with it there is a small warm-up gym. On the higher level a number of accessory facilities looking onto a sort of "square under cover" include: a food service facility with the relative plants, a store, a gym, a territorial sports medicine centre, a club house, an exhibition room. The strong element in the square is a fitness centre that may be expected to serve as one of the mainstays of the entire sports complex from the financial standpoint. In its final configuration the project includes the area currently occupied by the footprint of the original building whose construction was halted in 1996. The area in question appears today as a sort of "petrified forest" with about 100 tree-like columns surrounding the zone that should have become the playing ground of the complex. The plan transforms the petrified forest of reinforced concrete columns into an outdoor arena for shows and events, activities, that is, that become pivotal in the summer, when the regular sports activities program traditionally slows down. A paved area fronts the north-east facade of the building, which is set up as an outdoor climbing wall.

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auspicabile poter disporre di una capacità ordinaria di capienza di circa 600/800 persone, più vicina alle reali necessità delle squadre locali. Dal punto di vista strettamente normativo il progetto preliminare appare sostanzialmente conforme alle due principali norme che regolano il settore (norme Coni e DM del 18/03/1996). È sembrato però importante inserire nel Progetto Definitivo anche quelle funzioni indicate dalle norme come non strettamente obbligatorie, ma considerate indispensabili in una logica di gestione ottimale dell'Impianto: l'Infermeria per il pubblico ed il locale antidoping per gli atleti, la Sala Stampa e la Cabina di Regia, il Locale Guardaroba, etc. Sempre in questa logica di attenzione ai problemi della gestione, sono stati ridisegnati i locali deposito e magazzino in maniera tale che possano ospitare agevolmente sia le attrezzature sportive che quelle relative all'uso

extrasportivo dell'impianto. Le modifiche maggiori apportate al progetto preliminare riguardano non tanto il palazzetto dello sport, quanto gli spazi ed i locali ad esso complementari: lo spazio espositivo, il bar-punto ristoro, lo spazio commerciale, etc. Anche in questo caso le modifiche introdotte sono state dettate da una logica di sostenibilità gestionale del nuovo edificio. Logica che ha suggerito di aumentarne le capacità attrattive rispetto alla città introducendo degli elementi di richiamo (il centro fitness e la palestra di arrampicata), unici per dimensione e qualità degli spazi in tutto il contesto della provincia di Nuoro. A fronte di queste modifiche introdotte nel lay-out il Progetto Definitivo conferma le scelte sostanziali operate dall'Amministrazione nell'ambito del Progetto Preliminare: - la suddivisione del grande volume dell'edificio in due parti autonome ed indipendenti: il Palazzetto vero e proprio e la Piazza coperta/spazio espositivo,

uguali per dimensione e per capacità di attrazione rispetto alla città; - la suddivisione formale dei due spazi, il Palazzetto più rigido nelle sue forme planimetriche e la Piazza coperta più articolata e destrutturata nei suoi volumi apparentemente indipendenti; - la forma e la geometria della copertura come elemento caratterizzante del progetto che ne consente il raccordo con il terreno circostante. Il progetto La struttura si sviluppa su due livelli, attraverso i quali si distribuiscono diverse funzioni, sia quelle legate alle attività sportive che quelle accessorie: le prime, strettamente tecniche, si sviluppano intorno al campo di gioco, posto nella quota inferiore, mentre le altre sono state posizionate a quota +3,90 m rispetto alla precedente conservando comunque l'interazione tra le diverse attività, ma mantenendo la possibilità di un uso delle stesse in momenti e situazioni distinti. Come anticipato in

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precedenza, il progetto definitivo conferma la scelta distributiva posta a base del progetto preliminare di articolare l'edificio su due livelli. In questa logica si è cercato di accentuare il più possibile l'interazione fra i due piani (su cui continuano ad affacciarsi attività diverse ed autonome) collocando come elemento di raccordo tra i due l'unica attività comune: il bar e la sala catering. Si tratta di un volume facilmente identificabile in pianta per la sua collocazione disassata rispetto alle direttrici del progetto. Volume che si affaccia sia sulla piazza coperta che, con uno slargo, sul ballatoio di distribuzione posto in testata del palazzetto dello sport. L'ingresso al punto ristoro avviene attraverso aperture attivabili a seconda delle necessità gestionali (eventi e partite all'interno del palazzetto o attività ordinaria durante la settimana), così come, a seconda delle esigenze di esercizio, si utilizzerà la sala a disposizione come sala catering, locale per premiazioni, per conferenze

stampa, club house per atleti o ampliamento a servizio della piazza/spazio espositivo. Il Palazzetto dello Sport Il fulcro dell'impianto è il campo da gioco polivalente di dimensioni 24 x 48 m, regolamentare per ospitare gare internazionali di pallavolo, pallacanestro, pallamano e calcio a 5. Lo spazio di attività è a diretto contatto e sullo stesso livello dei servizi di supporto agli atleti, che comprendono gli spogliatoi per i giocatori, gli spogliatoi e la sala punteggi per i giudici di gara, i depositi per l'attrezzatura sportiva, l'infermeria per gli atleti ed il locale antidoping. Sullo stesso livello dello spazio di attività principale e con questo comunicante è stata ricollocata la palestrina di riscaldamento. Come previsto dalle norme CONI sono stati rigorosamente separati (sin dai relativi parcheggi) i percorsi atleti ed i percorsi del pubblico. Gli atleti hanno un ingresso a loro dedicato collocato sul fronte sud del palazzetto, a livello dello spazio di attività e degli

Sotto, prospetto frontale e posteriore. Nelle immagini grandi a pie' di pagina, due scorci della sala interna. Nel riquadro a sinistra, dettaglio della parete di arrampicata.

Below, front and rear elevations. In the footer large images, two views of the playing room. In the frame on the left, detail of the climbing wall.

spogliatoi, mentre il pubblico entra sul fronte opposto, dal livello superiore posto a quota zero. A questo livello è collocato il grande atrio (dotato di biglietteria e guardaroba) che disimpegna gli spettatori verso i ballatoi di distribuzione alle tribune ed alle scale (queste ultime da utilizzarsi solo in caso di eventi extrasportivi). La scelta di realizzare una tribuna fissa ed una tribuna retrattile è dovuta non solo ad una maggior coerenza rispetto alle necessità di capienza ordinaria dell'impianto, ma anche alla

impostazione di fondo, nel progetto definitivo si è cercato di incrementare la capacità di attrazione del nuovo intervento (non dimenticandosi la relativa distanza dalla città), dotandolo di servizi attualmente ricercati dai giovani e sicuramente compatibili con la sua vocazione a "cittadella dello sport" di Nuoro. L'elemento forte della piazza coperta è costituito dal centro fitness che si prefigura, dal punto di vista economico, una delle colonne portanti dell'intero

maggior flessibilità consentita da questa soluzione. La piazza coperta o sala espositiva Come previsto nel progetto preliminare, al livello più alto (quota +4.00 metri) è collocata la parte superiore della struttura con le varie attività connesse: un punto ristoro completo dei relativi impianti, un locale commerciale, una palestra, un centro territoriale di medicina sportiva, una club house, uno spazio espositivo. Fermo restando questa

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complesso sportivo. La sua collocazione all'interno del complesso del palazzetto aiuta sicuramente ad accentuarne la vocazione a "cittadella dello sport" ed a bilanciarne i costi di gestione. Inoltre la sua costante apertura durante tutti i giorni della settimana contribuirebbe a rivitalizzare ed a animare l'ambiente della piazza coperta, innescando delle importanti sinergie sia con il bar che con il centro di medicina sportiva. Il centro fitness occupa una superficie di circa mq 900 ed


Sports complex in Nuoro / The "petrified forest" comes to life ... Let us examine a forward-looking project to recover an intervention left unfinished in the outskirts of Nuoro. This project participated in the integrated call for tenders and though it failed to win first place it retains its significance on account of the attention paid to the landscape as well as functionality and economy considerations. The fulcrum of the complex is a regular-size multipurpose playing field, suitable to host volleyball, basketball, handball and 5-a-side soccer games. The playing area is in direct contact and on the same level as the service facilities for the athletes, which include locker rooms for the players and the referees, a referee room, storage rooms for the sporting equipment, an infirmary and an anti-doping room.

On the same level as the main activity space and communicating with it there is a small warm-up gym. On the higher level a number of accessory facilities looking onto a sort of "square under cover" include: a food service facility with the relative plants, a store, a gym, a territorial sports medicine centre, a club house, an exhibition room. The strong element in the square is a fitness centre that may be expected to serve as one of the mainstays of the entire sports complex from the financial standpoint. In its final configuration the project includes the area currently occupied by the footprint of the original building whose construction was halted in 1996. The area in question appears today as a sort of "petrified forest" with about 100 tree-like columns surrounding the zone that should have become the playing ground of the complex. The plan transforms the petrified forest of reinforced concrete columns into an outdoor arena for shows and events, activities, that is, that become pivotal in the summer, when the regular sports activities program traditionally slows down. A paved area fronts the north-east facade of the building, which is set up as an outdoor climbing wall.

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auspicabile poter disporre di una capacità ordinaria di capienza di circa 600/800 persone, più vicina alle reali necessità delle squadre locali. Dal punto di vista strettamente normativo il progetto preliminare appare sostanzialmente conforme alle due principali norme che regolano il settore (norme Coni e DM del 18/03/1996). È sembrato però importante inserire nel Progetto Definitivo anche quelle funzioni indicate dalle norme come non strettamente obbligatorie, ma considerate indispensabili in una logica di gestione ottimale dell'Impianto: l'Infermeria per il pubblico ed il locale antidoping per gli atleti, la Sala Stampa e la Cabina di Regia, il Locale Guardaroba, etc. Sempre in questa logica di attenzione ai problemi della gestione, sono stati ridisegnati i locali deposito e magazzino in maniera tale che possano ospitare agevolmente sia le attrezzature sportive che quelle relative all'uso

extrasportivo dell'impianto. Le modifiche maggiori apportate al progetto preliminare riguardano non tanto il palazzetto dello sport, quanto gli spazi ed i locali ad esso complementari: lo spazio espositivo, il bar-punto ristoro, lo spazio commerciale, etc. Anche in questo caso le modifiche introdotte sono state dettate da una logica di sostenibilità gestionale del nuovo edificio. Logica che ha suggerito di aumentarne le capacità attrattive rispetto alla città introducendo degli elementi di richiamo (il centro fitness e la palestra di arrampicata), unici per dimensione e qualità degli spazi in tutto il contesto della provincia di Nuoro. A fronte di queste modifiche introdotte nel lay-out il Progetto Definitivo conferma le scelte sostanziali operate dall'Amministrazione nell'ambito del Progetto Preliminare: - la suddivisione del grande volume dell'edificio in due parti autonome ed indipendenti: il Palazzetto vero e proprio e la Piazza coperta/spazio espositivo,

uguali per dimensione e per capacità di attrazione rispetto alla città; - la suddivisione formale dei due spazi, il Palazzetto più rigido nelle sue forme planimetriche e la Piazza coperta più articolata e destrutturata nei suoi volumi apparentemente indipendenti; - la forma e la geometria della copertura come elemento caratterizzante del progetto che ne consente il raccordo con il terreno circostante. Il progetto La struttura si sviluppa su due livelli, attraverso i quali si distribuiscono diverse funzioni, sia quelle legate alle attività sportive che quelle accessorie: le prime, strettamente tecniche, si sviluppano intorno al campo di gioco, posto nella quota inferiore, mentre le altre sono state posizionate a quota +3,90 m rispetto alla precedente conservando comunque l'interazione tra le diverse attività, ma mantenendo la possibilità di un uso delle stesse in momenti e situazioni distinti. Come anticipato in

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precedenza, il progetto definitivo conferma la scelta distributiva posta a base del progetto preliminare di articolare l'edificio su due livelli. In questa logica si è cercato di accentuare il più possibile l'interazione fra i due piani (su cui continuano ad affacciarsi attività diverse ed autonome) collocando come elemento di raccordo tra i due l'unica attività comune: il bar e la sala catering. Si tratta di un volume facilmente identificabile in pianta per la sua collocazione disassata rispetto alle direttrici del progetto. Volume che si affaccia sia sulla piazza coperta che, con uno slargo, sul ballatoio di distribuzione posto in testata del palazzetto dello sport. L'ingresso al punto ristoro avviene attraverso aperture attivabili a seconda delle necessità gestionali (eventi e partite all'interno del palazzetto o attività ordinaria durante la settimana), così come, a seconda delle esigenze di esercizio, si utilizzerà la sala a disposizione come sala catering, locale per premiazioni, per conferenze

stampa, club house per atleti o ampliamento a servizio della piazza/spazio espositivo. Il Palazzetto dello Sport Il fulcro dell'impianto è il campo da gioco polivalente di dimensioni 24 x 48 m, regolamentare per ospitare gare internazionali di pallavolo, pallacanestro, pallamano e calcio a 5. Lo spazio di attività è a diretto contatto e sullo stesso livello dei servizi di supporto agli atleti, che comprendono gli spogliatoi per i giocatori, gli spogliatoi e la sala punteggi per i giudici di gara, i depositi per l'attrezzatura sportiva, l'infermeria per gli atleti ed il locale antidoping. Sullo stesso livello dello spazio di attività principale e con questo comunicante è stata ricollocata la palestrina di riscaldamento. Come previsto dalle norme CONI sono stati rigorosamente separati (sin dai relativi parcheggi) i percorsi atleti ed i percorsi del pubblico. Gli atleti hanno un ingresso a loro dedicato collocato sul fronte sud del palazzetto, a livello dello spazio di attività e degli

Sotto, prospetto frontale e posteriore. Nelle immagini grandi a pie' di pagina, due scorci della sala interna. Nel riquadro a sinistra, dettaglio della parete di arrampicata.

Below, front and rear elevations. In the footer large images, two views of the playing room. In the frame on the left, detail of the climbing wall.

spogliatoi, mentre il pubblico entra sul fronte opposto, dal livello superiore posto a quota zero. A questo livello è collocato il grande atrio (dotato di biglietteria e guardaroba) che disimpegna gli spettatori verso i ballatoi di distribuzione alle tribune ed alle scale (queste ultime da utilizzarsi solo in caso di eventi extrasportivi). La scelta di realizzare una tribuna fissa ed una tribuna retrattile è dovuta non solo ad una maggior coerenza rispetto alle necessità di capienza ordinaria dell'impianto, ma anche alla

impostazione di fondo, nel progetto definitivo si è cercato di incrementare la capacità di attrazione del nuovo intervento (non dimenticandosi la relativa distanza dalla città), dotandolo di servizi attualmente ricercati dai giovani e sicuramente compatibili con la sua vocazione a "cittadella dello sport" di Nuoro. L'elemento forte della piazza coperta è costituito dal centro fitness che si prefigura, dal punto di vista economico, una delle colonne portanti dell'intero

maggior flessibilità consentita da questa soluzione. La piazza coperta o sala espositiva Come previsto nel progetto preliminare, al livello più alto (quota +4.00 metri) è collocata la parte superiore della struttura con le varie attività connesse: un punto ristoro completo dei relativi impianti, un locale commerciale, una palestra, un centro territoriale di medicina sportiva, una club house, uno spazio espositivo. Fermo restando questa

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complesso sportivo. La sua collocazione all'interno del complesso del palazzetto aiuta sicuramente ad accentuarne la vocazione a "cittadella dello sport" ed a bilanciarne i costi di gestione. Inoltre la sua costante apertura durante tutti i giorni della settimana contribuirebbe a rivitalizzare ed a animare l'ambiente della piazza coperta, innescando delle importanti sinergie sia con il bar che con il centro di medicina sportiva. Il centro fitness occupa una superficie di circa mq 900 ed


Arrampicata sportiva dal Supramonte alla città L'introduzione della parete per l'arrampicata tra gli spazi sportivi forniti dal nuovo palazzetto costituisce uno dei più importanti elementi di novità introdotti dal progetto definitivo rispetto a quanto previsto nel progetto preliminare. L'arrampicata sportiva si è sviluppata in Sardegna a partire dagli anni '80 per opera di due gruppi; uno, forse il più importante, guidato da Giuseppe Garippa cominciò ad attrezzare vie nella zona di Oliena, il secondo, a cui fanno riferimento climbers come Maurizio Oviglia e Gianluca Piras, ha operato nel cagliaritano. Negli anni '90 la Sardegna fu presentata su tutte le riviste europee del settore e fu pubblicata la prima guida che ebbe un successo enorme ed inaspettato. Nella seconda metà degli anni '90 alcuni capirono che il fenomeno dell'arrampicata comportava un importante flusso turistico, che oltretutto si svolgeva essenzialmente nei periodi di bassa stagione, ed alcune amministrazioni comunali lungimiranti (il comune di Jerzu in Ogliastra ad esempio) cominciarono a sovvenzionare l'attrezzatura di alcune falesie. Oggi la Sardegna (con le sue 3000 vie attrezzate) ed il Supramonte in particolare sono considerate "la Mecca" dell'arrampicata sportiva nel Mediterraneo, al pari delle Calanques marsigliesi o delle Isole Baleari. In questo quadro, consapevoli dell'assenza di una struttura del genere in tutta la Sardegna, si colloca la proposta di dotare il palazzetto dello sport di una parete per l'arrampicata indoor ed outdoor. L'idea è quella di offrire ai molti arrampicatori del nuorese, una palestra di roccia che rappresenti per la community un luogo in cui tutti gli appassionati di questa disciplina provenienti dalla Sardegna, ma anche dal continente e dall'estero, possano trovare un punto d'incontro. La palestra di arrampicata si colloca sul fronte est del fabbricato, costituendone di fatto, insieme alla palestrina di riscaldamento, la testata principale. Si tratta di uno spazio indoor di circa 180 mq in pianta, fisicamente separati dal terreno di attività principale da una pannellatura mobile in maniera tale da garantirne l'uso contemporaneo. Un grande portale (alto quasi 8 metri) collega la parete interna con lo spazio esterno e la relativa parete outdoor (su modello della più grande palestra di roccia italiana: il "Salewa Cube" di Bolzano). Questa soluzione consente, nei giorni in cui le condizioni atmosferiche lo permettono, di trasmettere agli utenti la sensazione di arrampicare all'esterno, permette di scalare alla luce naturale, ed annulla il carico di polvere causato dall'utilizzo della magnesite. La parete di arrampicata prevista ha uno sviluppo totale al piede di circa 35 m, interno ed esterno. La superficie arrampicabile è di circa 400 mq, l'altezza varia fra i 14 ed i 16 mt con un aggetto massimo di 6 mt circa. Così come è stata progettata, la parete presenta settori appoggiati, verticali ed a strapiombo, collegati fra loro senza soluzione di continuità. I pannelli sono sezionati in forme poligonali per realizzare volumi prismatici che valorizzano la struttura sia sul piano estetico che tecnico. La parete è utilizzabile ad ogni livello, dall'iniziazione, alle competizioni, presenta settori con varie inclinazioni ed è predisposta ad ospitare un terrazzino di stazionamento con ancoraggi e per esercitazioni di calata in corda doppia e/o manovre di sicurezza. E' prevista una sezione con due linee di salita (15m) omologabile per gare di velocità del circuito FASI. Bolzano, "Salewa Cube".

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è stato dimensionato, sia negli spazi di attività che nei locali di supporto, seguendo quanto indicato nelle "linee guida per gli impianti sportivi complementari" contenute nell'ultima versione delle " Norme Coni per l'impiantistica sportiva". Vi si accede dalla piazza coperta attraverso un ingresso controllato che distribuisce alla zona spogliatoi (utenti/atleti ed istruttori). Dalla zona spogliatoi si può accedere direttamente ad un'area wellness di circa mq 90 dotata di sauna, bagno turco, doccia di reazione, idromassaggio ed area relax. L'area wellness è direttamente comunicante con una sua pertinenza esterna di circa mq 300, trattata a giardino, protetta verso l'esterno da una siepe antintrospezione e destinata a solarium. Ritornando verso l'ingresso l'utente si distribuisce nella zona destinata all'attività fisica, costituita da una grande sala pesi e cardiofitness di circa mq 200, due sale corsi ed una sala spinning. Tutte le sale sono dotate di magazzini propri a loro dedicati. Dall'ingresso/reception si può anche accedere ad una seconda zona di pertinenza esterna, attrezzata per eventi conviviali e dotata di un campo regolamentare di beach volley. Come in tutte le strutture moderne di questo tipo, un piccolo corner/shop, collocato all'ingresso, si affaccia sulla piazza e costituisce un ulteriore elemento commerciale (vendita di articoli sportivi specializzati) a disposizione per la gestione dell'intero complesso. Sulla piazza coperta si affaccia anche il centro di medicina per lo sport. Previsto nel progetto preliminare è costituito da 3 ambulatori ed un ufficio, che si distribuiscono su una sala di attesa/reception dotata di

bancone per l'accettazione e di servizi igienici. I volumi del centro fitness, dell'ambulatorio medico, unitamente al bar ed all'atrio del palazzetto, definiscono con il loro andamento articolato lo spazio della piazza coperta. Si tratta di una superficie di forma non regolare di circa mq 500 chiusa e riscaldata, utilizzabile, a seconda delle occasioni e/o delle esigenze gestionali, come spazio espositivo, estensione del punto ristoro e della sala catering, zona per premiazioni, spazio per convegni e dibattiti, etc. Tre scale di servizio, protette e non visibili, posizionate sulle testate dei blocchi "ambulatori", "sala pesi" e "sala catering" conducono sulle rispettive coperture, sulle quali sono state posizionate le UTA ed i locali tecnici. La copertura Il progetto preliminare è caratterizzato da un'importante copertura a "boomerang", ipotizzata con una struttura in carpenteria metallica e copertura in lamiera. La scelta della forma della copertura conferisce sicuramente snellezza all'edificio ma impone di avere al colmo un'altezza di quasi 20 m, necessaria per garantire sul campo di pallavolo l'altezza richiesta per le competizioni internazionali. In realtà la struttura proposta nel progetto preliminare è stata mutuata da esempi esistenti che però prevedono altezze sensibilmente inferiori, nessun vincolo sull'obbligo di altezza sulle linee perimetrali, luci minori e soprattutto l'utilizzo di travi in legno lamellare (con uno schema statico di arco a 3 cerniere). L'utilizzo dello stesso schema strutturale in una situazione come quella del Palazzetto di Nuoro crea oggettivamente alcuni 74

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Inserimento del volume nelle ondulazioni del paesaggio.

inconvenienti: altezza del colmo, difficoltà a garantire le altezze necessarie per la pallavolo anche sulle fasce di rispetto, difficoltà ad utilizzare il lato del "boomerang" incernierato a terra per la scarsa disponibilità di altezza interna, grande luce libera (più di 50 mt) con inevitabili conseguenze sul dimensionamento della struttura. A fronte di queste considerazioni si è valutata l'opportunità di modificare nel progetto definitivo la forma della copertura cercando di mantenere le caratteristiche relative al rapporto con il terreno, all'armonia e alla leggerezza dell'"elemento unico". La copertura proposta è una sorta di vela sorretta da coppie di puntoni che con la loro forma ad albero ci consentono di ridurre la luce libera interna a meno di 29 m (a parità di dimensioni di spazio di gioco e con maggiore capienza del 75

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palazzetto). L'altezza massima all'estradosso della copertura è di 18 m e la minima è di meno 10, con un andamento che ci consente di avere sempre sul campo di pallavolo (compreso la sua fasce di rispetto) l'altezza richiesta dalla FIPAV per le gare internazionali: m. 12,50. Si tratta quindi di una soluzione che consente sia di rispettare più agevolmente le normative federali che di risparmiare circa 29.000 mc, con importanti ricadute sui costi di esercizio del palazzetto. L'architettura e i materiali Il progetto propone un'immagine esterna volutamente ricercata che si contrappone a scelte di finiture interne più semplici ed essenziali (il battuto di cemento per le pavimentazioni ad esempio). L'obiettivo è quello di coniugare un'architettura con

Insertion of the volume in the hilly landscape.

caratteristiche di forte suggestione con esigenze di gestione e di manutenzione che richiedono semplicità e praticità dei materiali impiegati. Ciascuno dei fronti dell'edificio è caratterizzato da un elemento proprio che ne definisce l'identità: - il fronte nord-est rappresenta l'immagine del palazzetto nei confronti di chi arriva ed è caratterizzato dalla presenza dei volumi aggettanti e colorati della parete di arrampicata in contrasto con le linee sobrie ed essenziali del vicino volume della palestra di allenamento per la pallavolo; - il fronte nord-ovest costituisce la lunga (circa 25 m) facciata principale del nuovo edificio. È costituito da una parete continua, inclinata e trasparente che disegna un movimento che richiama il dinamismo dell'attività sportiva. La sua trasparenza riflette, di giorno, 79

le sfumature della luce naturale, del cielo e del paesaggio circostante; di sera l'edificio nel suo complesso si trasforma in una sorta di Faro luminoso che esprime in maniera evidente l'evento che si sta svolgendo al suo interno; - il fronte sud-est si presenta con un terrapieno che raccorda dolcemente il volume del nuovo edificio con la quota della strada e dell'intorno e che racchiude al suo interno i locali tecnici di servizio (UTA, quadri elettrici, vasca di raccolta acqua piovana, ecc); - Il fronte sud-ovest, volutamente più semplice ed essenziale, denuncia verso l'esterno la presenza del volume del centro fitness (la sala pesi, l'area wellness, ecc.) e delle sue pertinenze (lo spazio giardino, il campo da beach-volley). Coerentemente con le esigenze di contenimento dei costi di esercizio, i materiali impiegati sono stati


Tre scorci della "foresta pietrificata" di pilastri in cemento armato, come si trova allo stato attuale. Three views of the "Petrified forest" made by the concrete columns, in the current state.

scelti sia in base alle loro specifiche caratteristiche manutentive che per i requisiti di comfort ambientale (acustico e illuminotecnico in particolare). In questa logica il fronte interno del palazzetto è caratterizzato dalla superficie traslucida del policarbonato, che filtra la luce trasmettendola e diffondendola all'interno, evitando effetti di abbagliamento e riflessi, creando così condizioni ottimali per gli spettatori e per l'attività sportiva. Tutte le pareti opache del Palazzetto dello sport in località Sa tanca e s'ena, Nuoro Gara di appalto per la progettazione definitiva e l'esecuzione Committente: Comune di Nuoro Gruppo partecipante alla gara: costituenda A.T.I. per l'esecuzione dei lavori: Ercole Consorzio Stabile scarl; Alfa So.Ge.Mi srl costituendo raggruppamento temporaneo tra professionisti: progettista capogruppo: E.T.S. S.p.A. - Engineering and Technical Services progettisti: Studio28architettura Architetti Associati (arch. A. Roscini, F. Di Prisco, M. Benedetti) Muggianu Ingegneria srl (ing. G. Muggianu) ing. Claudio Pintore coprogettisti: progettazione impianti meccanici: ing. L. Bentoglio progettazione carpenteria metallica: ing. A. Ducoli progettazione antisismica: ing. G. Locatelli progettazione finalizzata al risparmio energetico: ing. E. Facchinetti esperto in progettazione architettonica e bioedilizia: arch. A. Piantanida progettazione finalizzata all'utilizzo di energie rinnovabili: ing. G. Colombo esperto nel processo di comunicazione e concertazione: G. Gozzo esperto in grafica: F. R. Artifoni tecnici CONI e FIPAV, esperti in normativa dello sport e gestione di impianti sportivi: arch. A. Roscini e ing. C. Pintore esperto in materie economiche per la redazione del piano finanziario: dott. M. Ghisleni Data presentazione: dicembre 2011

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nuovo edificio sono realizzate con un pacchetto (spessore 438 mm) realizzato in blocchi forati e finito all'esterno con un cappotto in sughero con rasatura in intonaco di colore bianco. Le pavimentazioni sportive sono previste in parquet tipo "rubber wood" per quanto riguarda il parterre e PVC spessore 4 mm, di diversa colorazione per quanto riguarda la palestrina di allenamento per la pallavolo, la sala pesi e le tre sale corsi. Tutte le altre pavimentazioni (con esclusione dei servizi igienici e dei locali spogliatoio che sono in gres porcellanato) sono realizzate in battuto di cemento quarzato, trattato a cera e lucidato. Le sistemazioni esterne ed il rapporto con il contesto L'edificio è stato attentamente inserito nel territorio in modo da adattarsi perfettamente alla topografia con il minimo impatto. Le differenze di livello presenti sul luogo sono state integrate nell'edificio per ridurre il più possibile i lavori di scavo anche in funzione della presenza di "granitoidi" sin negli stati più superficiali del terreno. La presenza sul fonte est del terrapieno consente un armonioso raccordo del lungo elemento di copertura con il terreno circostante e allo stesso tempo permette di collocare in una situazione protetta e separata i locali tecnologici più rumorosi e impattanti: UTA, vasca di raccolta acqua, locale quadri elettrici etc. Nella sua configurazione definitiva (una volta risolto il contenzioso in atto) il

progetto si appropria poi dell'area attualmente occupata dall'impronta del primo palazzetto i cui lavori di realizzazione si sono interrotti nel 1996. La superficie in questione appare oggi come una sorta di "foresta pietrificata" con i suoi quasi 100 pilastri/albero, che circondano l'arena, che doveva essere il terreno di gioco del palazzetto. L'obiettivo di progetto è riportare l'area all'interno della logica dei servizi e degli spazi della "cittadella dello sport", senza importanti interventi edilizi, ne' di demolizione, ne' di nuova costruzione. La "foresta pietrificata" di pilastri in cemento armato si trasforma in un'arena all'aperto per spettacoli ed eventi la cui attività diventa fondamentale nel periodo estivo, quando tradizionalmente diminuiscono le iniziative sportive tradizionali. Di fronte alla testata nord-est dell'edificio è stata prevista un'area pavimentata di servizio alla parete di arrampicata esterna. In caso di manifestazioni sportive legate al circuito FASI l'area, collocata in asse rispetto alla parete, è in grado di ospitare circa 700 spettatori seduti. Tra il fronte sud-ovest dell'edificio ed il parcheggio atleti, infine, sono stati ricavati circa 500 mq di superficie di pertinenza del centro fitness nei quali sono stati collocati un campo per il beach-volley e degli spazi a verde a servizio del centro benessere. Bea Rispoli 76

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Fratelli d'Italia! Il Senato ha dato il via libera all'insegnamento dell'Inno di Mameli nelle scuole... peccato che si rischi di non poterlo più cantare nelle manifestazioni sportive! Sportivi, amatori, professionisti, amministratori, operatori, imprenditori, genitori, fratelli d'Italia ... DESTATEVI! Sottotraccia, in un preoccupante silenzio, si sta perpetrando uno dei più gravi attentati di sempre allo sport italiano: "Cari colleghi, a tutt'oggi ancora nulla si conosce sulle modalità che regolano l'attività sportiva scolastica. Nell'ambiente c'è forte preoccupazione tanto che l'ANCEFS, Associazione nazionale dei coordinatori, più volte ha richiamato il Ministero con documenti, in ultimo quello che vi allego che porta la data del 30 Ottobre 2012. A risentirci, spero al più presto, con buone nuove." L'accorato messaggio di Cristina Cavaletti, coordinatrice di Educazione Motoria Fisica e Sportiva di Messina ai colleghi, sembra l'epitaffio allo sport italiano. Contestualmente il Senato ha introdotto l'insegnamento obbligatorio dell'Inno di Mameli e dei suoi fondamenti storici e ideali in tutti i gradi delle scuole e istituzionalizzato la "Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera" con voto quasi unanime, a eccezione della Lega Nord che lo ritiene un provvedimento retorico e antistorico. Tralasciamo commenti ed analisi per considerare con

semplicità che l'inno è una testimonianza sociale e politica che dichiara, attesta, conferma l'unità d'Italia, afferma identità, appartenenza, solidità, riconoscibilità, comuni intenti, sforzi condivisi che possono anche essere celebrati cantando a squarciagola in un grande evento ma che certamente non devono essere scoperti o ritrovati in uno stadio. Da insegnante ritengo importantissimo approfondire nelle classi la memoria del Risorgimento e dell'Unità d'Italia per guardare meglio avanti in un contesto europeo e mondiale sempre più complesso mentre viviamo una situazione nazionale difficile e pericolosa. Nell'attuale scenario forti sono le preoccupazioni che nascono dai tagli alla scuola e all'attività sportiva scolastica che, secondo le Linee Guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di primo e secondo grado ha "il compito di sviluppare una nuova cultura sportiva nonché di contribuire ad aumentare il senso civico degli studenti, migliorare l'aggregazione, l'integrazione e la socializzazione, e, non da ultimo, ridurre le distanze che ancora esistono tra lo sport maschile e lo sport femminile, dal momento che lo

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sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale". Purtroppo si registra anche la totale sospensione di contributi locali, regionali e nazionali alle società sportive, cui si sommano le oggettive difficoltà di sponsor storici a finanziare le squadre di alto livello. Ritornando al messaggio della coordinatrice non posso che manifestare la mia grande apprensione sul futuro dello sport italiano, cancellare con un taglio netto le storiche attività sportive scolastiche, ossatura dello sport agonistico, significa somministrare allo sport un letale veleno ad effetto ritardato che causerà, dopo lenta e dolorosa agonia, la fine delle capacità competitive dello sport italiano sul piano inter-

nazionale. Invito tutti, soprattutto i lettori abituali della nostra rivista che allo sport hanno sempre dato e ricevuto tanto, a far loro l'allarme di tutti i docenti di Educazione Fisica (definizione che preferiamo) ed in modo civile e deciso aiutarci ad uscire da questa pericolosa impasse. Fortunatamente c'è ancora chi gioca a favore, la Federazione Italiana Gioco Calcio in controtendenza non solo ha confermato anche per questo anno scolastico l'ipertrofica programmazione del 2011/2012 relativamente al settore giovanile e scolastico, ma ha persino esteso la sperimentazione sul calcio giovanile femminile partita lo scorso anno a Torino a tutte le regioni d'Italia "Lavoriamo per dare la possibilità alle ragazze di avvicinarsi al calcio. Poi ognuno farà le sue scelte autonome, ma noi diamo questa possibilità" ha spiegato il presidente del settore giovanile scolastico FIGC Gianni Rivera, "Da Torino, prima capitale d'Italia e prima capitale del calcio femminile, parte un grande messaggio di unità nazionale non solo politica ma anche sportiva". Su questi importanti presupposti emette i primi vagiti il Centro Federale di Messina grazie all'accordo tra la delegazione provinciale del settore


Approfondimenti www.quirinale.it www.facebook.com/metodocassalia

Mameli's national anthem and sporting activities in Italian schools Sportsmen, amateurs, professional athletes, administrators, operators, entrepreneurs, parents, brothers of Italy… WAKE UP! Surreptitiously, concealed by a preoccupying veil of silence, one of the worst ever attacks against sport in Italy is being perpetrated. "Dear Colleagues, to this day nothing is known regarding the modalities that should govern sporting activities in schools. There is great concern in the milieu, to the point that the National Association of School Coordinators (ANCEFS) has inquired with the Ministry again and again and submitted various documents, the last one on 30 October 2012. I hope we can speak again soon with good news." This was the urgent appeal addressed to her colleagues by Cristina Cavaletti, coordinator of Motor, Physical and Sport Education of Messina: it sounds like an epitaph for Italian sport. In the meantime, the Senate has introduced the mandatory teaching of Mameli's anthem and its historic and ideal foundations in the schools of all levels and has institutionalised the "Day of the National Unity, the Constitution, the Anthem and the Flag".

Le attività previste per la stagione sportiva 2012 - 2013 del Settore Giovanile Scolastico della FIGC sono le seguenti: 1. I Valori scendono in campo 2. Superclasse Cup 3. Progetto Sport per tutti 4. Giochi Sportivi Studenteschi 5. Corsi per arbitro scolastico 6. Corsi di Formazione 7. Collaborazione con le Facoltà di scienze motorie 8. Stradacalciando 9. Progetti all'interno delle carceri

Sopra / above, il Superiore dell'istituto / the Superior of the Insititute Cristo Re di Messina, Padre Paolo Galioto; il tecnico federale della FIGC / the FIGC federal officer Daniela Moscheo; il delegato regionale del settore giovanile scolastico / the regional delegate of the youth school sector Aldo Violato. Nella pagina di fronte / next page, attività sportive scolastiche: non demoliamo momenti così speciali, tutti insieme salviamo lo sport italiano! / school sports activities; not demolish so special moments, let all together save Italian sports!

giovanile scolastico FIGC, la facoltà di Scienze Motorie e Sportive di Messina ed il prestigioso Istituto di Cristo Re che mette a disposizione dell'iniziativa i nuovissimi campi in erba sintetica. Approfondiremo nei prossimi numeri della rivista l'evolversi del programma promosso dalla Federazione. Personalmente convinto della bontà dell'iniziativa del governo relativamente all'inno di Mameli, mi piace presentare il testo integrale con le strofe meno conosciute e suggerisco di visitare il sito del Quirinale per opportuni approfondimenti, al tempo stesso, fortemente preoccupato per la situazione legata alle sorti dei Centri Sportivi Scolastici, esorto tutti a non abbassare la guardia e metto a disposizione il profilo www.facebook.com/metodocassalia per informazioni in merito alla situazione. "Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta, Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma

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Iddio la creò. Stringiamoci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò. Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò. Uniamoci, amiamoci, L'Unione, e l'amore Rivelano ai Popoli Le vie del Signore; Giuriamo far libero Il suolo natìo: Uniti per Dio Chi vincer ci può? Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò. Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano, Ogn'uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano, I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla, Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò. Stringiamoci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò. Son giunchi che piegano Le spade vendute: Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute. Il sangue d'Italia, Il sangue Polacco, Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamoci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò."

Buon inno a tutti e ... speriamo bene! Pasquale Cassalia


Una panoramica sui Campionati Nazionali Universitari Quest'anno, giunti alla loro 66ma edizione, i Campionati Nazionali Universitari si sono svolti a Messina, precisamente dal 18 al 27 maggio. Durante i Campionati 2012 si sono disputate gare per ben venticinque discipline sportive, e per la prima volta alcune competizioni sono state riservate anche agli atleti diversamente abili, in particolare il tennis tavolo e la scherma. Per l'occasione, la città di Messina ha ammodernato alcune delle sue strutture sportive, che da tempo avevano bisogno di essere sottoposte a manutenzione. Tra queste, la pista di atletica "Cappuccini", di proprietà comunale, che è stata rimessa in pristino a cura dell'Università messinese, e della quale presentiamo progetto e realizzazione nelle pagine seguenti. In tutto sono quindici gli impianti sportivi in cui si sono disputate le gare, mentre 200 sono gli studenti volontari che hanno preso parte all'organizzazione sul campo; ventiquattro le federazioni sportive partecipanti e sette le segreterie organizzative /amministrative operative, cui se ne aggiungono altre quattordici sportive. La prossima edizione sarà organizzata dall'Università di Camerino. Che cosa sono i CNU I Campionati Nazionali Universitari (CNU) sono indetti dal Centro Universitario Sportivo Italiano (CUSI) ed organizzati con la collaborazione dei Centri Universitari Sportivi (CUS) e delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN). Come descritto nel sito web del Centro Universitario Sportivo Italiano (www.cusi.it), i CNU sono competizioni riservate agli studenti con età compresa tra 18 e 28 anni ed iscritti ad un corso di studi (laurea triennale, laurea magistrale, laurea a ciclo unico, diploma di specializzazione, dottorato di ricerca, master di I e II livel-

lo), in un'università italiana riconosciuta dal Ministero. Sono ammessi anche gli studenti iscritti presso le Accademie di Belle Arti ed i Conservatori di Musica riconosciuti dallo Stato, purché in possesso del diploma di scuola superiore di secondo grado. Il titolo di Campione Italiano Universitario viene assegnato esclusivamente nelle discipline dove siano presenti un minimo di CUS: 10 negli sport invernali, 15 negli sport a squadra e 20 in quelli individuali.

I CNU di Messina La partecipazione ai Campionati Nazionali Universitari 2012 di Messina era riservata ad atleti di qualsiasi nazionalità purché siano nati tra il 1° gennaio 1984 ed il 31 dicembre 1994; le discipline ammesse erano: - Sport individuali: Atletica Leggera, Judo, Karate, Pugilato, Scherma, Taekwondo, Tennis, Tennistavolo, Tiro a segno; - Sport a squadre: Calcio (maschile),

Calcio a cinque (maschile), Pallacanestro (maschile), Pallavolo, Rugby a sette (maschile). Nell'ambito dei CNU di Messina si sono svolte anche gare di altre due categorie: quelle del CRITERIUM, che comprende discipline che non hanno ancora raggiunto il limite minimo per divenire "Campionati Nazionali Universitari", ed i Tornei Universitari o Promozionali richiesti dal CUS organizzatore e finalizzati, anch'essi, ad un allargamento dei CNU. Per questi ultimi sono ammessi anche atleti che frequentino le scuole superiori, ma abbiano compiuto il sedicesimo anno di età. L'Atletica leggera Le discipline afferenti all'atletica leggera, che si sono svolte nell'impianto illustrato alle pagine seguenti, per l'edizione 2012 sono state 21: 9 corse piane (100, 200, 400, 800, 1.500, 5.000, 5 km di marcia, staffetta 4x100 e 4x400), 4 corse a ostacoli (100, 110, 400, 3.000 siepi), salto in alto, con l'asta, in lungo e triplo. Inoltre, disco, giavellotto, martello e peso. Nel complesso per l'atletica sono state assegnate 162 medaglie. B.G.

Comuni e Province per la scuola Ceriano Laghetto (Mi): presso il plesso scolastico "Aldo Moro" di via Stra Meda sono stati rimessi a nuovo campo, piste e pedane per l'atletica. La nuova pavimentazione dell'area sportiva è stata realizzata dall'Amministrazione comunale grazie a un finanziamento statale di 40 mila euro. All'inaugurazione erano presenti, tra gli altri, l'onorevole Paolo Grimoldi, che è riuscito a ottenere il finanziamento grazie alla legge sulle "piccole opere", il sindaco Dante Cattaneo Ceriano Laghetto (Mi), l'inaugurazione dell'area e l'assessore provinciale sportiva di via Stra Meda. allo sport, Andrea Monti. Ferentino (Fr): nelle vicinanze del campo sportivo e del plesso scolastico di Colle Silvi è nata una nuova area a verde pubblico con campetto multifunzionale. Il recupero e la sistemazione dell'area hanno permesso di restituirla ai cittadini e ai ragazzi del plesso di Colle Silvi. Il progetto di recupero e risanamento urbano è stato sovvenzionato per

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65 mila euro dal Ministero dell'interno e dal Ministero dell'economia e finanze. Messina: è stata inaugurata la palestra della scuola Majorana Marconi, in presenza del presidente della Provincia, del dirigente scolastico e dei tecnici. L'edificio è stato realizzato in diversi appalti, in diversi anni: occupa una superficie di mille metri quadrati, dei quali 700 metri di area di gioco. Milano: Si celebra il 20 novembre la "Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia". In questa occasione, l'assessore regionale allo Sport e Giovani, Filippo Grassia, ha ricordato che la pratica di uno sport è fondamentale per la salute e il benessere sia individuale sia della società, anche perchè rappresenta un importante strumento di formazione della persona, di socializzazione, di benessere individuale e collettivo'. L'auspicio è che l'ora di educazione motoria praticata nelle nostre scuole possa finalmente acquisire quella dignità che merita, e che la sua importanza sia equiparata a quella delle altre materie di studio. Le ore settimanali dedicate a quella che una volta si chiamava "educazione fisica" sono in realtà insufficienti, soprattutto per quei ragazzi che non hanno l'occasione o l'opportunità di praticare altre attività sportive al di fuori della scuola.


atletica leggera a Messina

Pista rinnovata per i campionati universitari seguito di un apposito accordo di programma, l'Università degli Studi di Messina ha acquisito la disponibilità del Campo di Atletica Leggera "Cappuccini", di proprietà del Comune, per lo svolgimento delle gare di atletica nell'ambito dei Campionati nazionali universitari ospitati nel maggio di quest'anno proprio da Messina. L'utilizzazione dell'impianto era comunque subordinata all'esecuzione di una serie di interventi per la riqualificazione funzionale della pista e delle pedane.

A

L'impianto di atletica comprende una pista a sei corsie con raggio di curvatura pari a m. 37,70, una pedana per il salto in lungo, una pedana per il salto con l'asta, due pedane per il getto del peso ed una gabbia per il lancio del martello. Lungo l'asse stradale è situato un corpo di fabbrica che ospita gli spogliatoi per gli atleti, suddivisi in maschile e femminile, con relativi servizi. In contiguità all'edificio spogliatoi, si trovano l'alloggio del custode ed un locale destinato a deposito per gli attrezzi. A servizio dell'impianto è anche presente una tribuna per gli spettatori che può ospitare al massimo 190 persone. Allo stato precedente i

Vista della pista nel contesto, e dettaglio della linea di partenza.

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View of the track in the landscape, and detail of the start line.


lavori, la finitura superficiale della pista e delle pedane per il salto in lungo e per il salto con l'asta, era costituita da un manto gommoso bituminoso che, in più punti, risultava usurato e danneggiato. Inoltre, a causa dell'assestamento naturale

del terreno, la pista aveva subito alcune alterazioni plano-altimetriche tali che le pendenze, sia longitudinali che trasversali, non risultavano più conformi a quelle stabilite dalle normative vigenti in materia. Anche le segnature della

pista e delle pedane per i salti si presentavano in gran parte sbiadite o mancanti e la gabbia per il lancio del disco e del martello, non era conforme alle norme. Gli interventi effettuati Alla luce di quanto sopra, vista altresì l'importanza

che riveste l'impianto per le varie discipline sportive dell'atletica leggera e, soprattutto, in occasione dei Campionati Nazionali Universitari del Maggio 2012, l'Area Servizi Tecnici dell'Università ha provveduto a predisporre un progetto per l'esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria necessari alla riqualificazione funzionale della pista e delle pedane. Tali lavori hanno riguardato principalmente la riqualificazione del campo di gara con il rifacimento del manto delle piste e delle pedane per i salti con nuovo manto sintetico impermeabile omologato, nonché la dotazione di nuove attrezzature per le varie discipline sportive e l'esecuzione di una serie di interventi di manutenzione straordinaria dei locali di pertinenza dell'impianto. Per quanto riguarda i lavori sulle superfici sportive, è stata effettuata la scarifica


completa di tutto il manto che ricopriva la pista e le pedane per i salti, compreso il tappetino di usura, con successivo rifacimento di un nuovo manto sintetico impermeabile, completo di regolamentare segnaletica e targhettatura. Al fine di garantire il rispetto delle pendenze longitudinali e trasversali cosĂŹ come previsto dalle norme vigenti, sono stati sostituiti dei cordoli interni ed esterni della pista e delle pedane. La fossa delle siepi, del salto in lungo e triplo, sono state completamente rifatte nel rispetto delle nuove disposizione tecnicosportive. Si è provveduto infine alla ricollocazione delle canalette di raccolta acqua piovana, alla realizzazione dell'impianto dei giudici di gara, ed alla ristrutturazione della postazione regia. Un secondo lotto ha riguardato l'esecuzione di una serie di lavori di manutenzione dei locali di pertinenza dell'impianto: tinteggiatura dei locali adibiti a spogliatoio, rifacimento dei servizi igienici con abbattimento di tramezzi, rifacimento dei pavimenti e dei rivestimenti, ammodernamento degli impianti idrico-sanitario ed elettrico. Sono inoltre stati creati due bagni, distinti per sesso, ed attrezzate due docce con idonei accessori, per consentirne l'utilizzo da parte di utenti disabili. A completamento della dotazione di locali necessari allo svolgimento dei Campionati Nazionali Universitari, sono stati inoltre utilizzati moduli prefabbricati temporanei, in funzione delle specifiche esigenze, ubicati all'interno delle aree dell'impianto. Ăˆ stata infine completata la

Planimetria dell'impianto. Nella pagina di fronte, dettagli di singole aree della pista e delle sue attrezzature.

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Plano f the venue. Next page, details of single parts of the track and facilities.


In questa pagina, gli spogliatoi: due viste e, al centro, pianta.

In this page, the changing rooms building: two views and plan.

Riqualificazione funzionale della pista e delle pedane dell'impianto di atletica leggera in località "Cappuccini", Messina. Committente: Università degli Studi di Messina Responsabile del procedimento: ing. Francesco Oteri Team di progettazione: perito edile Gianluca Barbaro, ing. Giusj Sofi, geom. Giuseppe De Leo Lotto I (pista e pedane) Direttore dei lavori: geom. Giuseppe De Leo Importo dei lavori: euro 684.000 Lotto II (spogliatoi) Direttore dei lavori: ing. Giusj Sofi Importo dei lavori: euro 116.300 Lotto III (attrezzature sportive) Importo delle forniture: euro 99.700 Impresa appaltatrice: Sportissimo di Dante Acerbis & C snc Tempi di realizzazione: giorni 45

Athletics in Messina / Athletics track remodelled for university championship Based on an ad hoc program agreement, the University of Messina has acquired the right to use the "Cappuccini" athletics field, owned by the Municipality, to host the athletics competitions that will be held in Messina in May within the framework of the national university championship. The use of the facility hinged on the completion of a number of remodelling works for the functional requalification of

the tracks and boards. These refurbishing works primarily consisted of resur facing the tracks and the jump runways and take-of f boards with a new homologated, impermeable paving material, providing new equipment for the various spor t disciplines, and per forming a series of extraordinar y maintenance works in the structures included in the complex.

fornitura di tutta l'attrezzatura sportiva necessaria allo svolgimento della disciplina dell'atletica leggera. In corso d'opera, per una migliore fruibilità della pista da parte degli atleti, sono state apportate ulteriori migliorie planimetriche: la fossa siepi è stata arretrata di circa 2 metri rispetto alla linea esterna della prima corsia, ed ubicata in posizione baricentrica rispetto all'asse longitudinale della pista; è stata adeguata la posizione della gabbia dei lanci del disco/martello, in funzione della nuova posizione della fossa siepi; la pista del salto con l'asta, attualmente orientata in direzione nord-sud, è stata spostata sulla pedana con orientamento est-ovest, con la previsione di due fosse per l'imbucata. La pista per il salto in lungo e triplo è stata ampliata ed implementata con l'inserimento di un'ulteriore fossa per la sabbia, la pedana è stata ridotta, nel senso trasversale, per una larghezza di circa 4,50 metri, ed infine è stata realizzata, in corrispondenza dell'arrivo, una corsia di decelerazione della lunghezza di 15 metri. Bruno Grillini

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tecnica

Come nasce il campo di golf PARTE SECONDA - GLI ASPETTI TECNICI DEL PROGETTO DEFINITIVO ED ESECUTIVO

La produzione del progetto definitivo ed esecutivo Nella prima parte sono state affrontate le fasi di nascita e crescita del progetto di un percorso di golf sino all'importante e fondamentale fase di produzione del lay-out definitivo. Questo è realizzato oltre che con una approfondita analisi dei luoghi

e dell'orografia del sito, anche da esigenze di viabilità, dal luogo di realizzazione della club house, dell'eventuale albergo e sviluppo immobiliare. Il masterplan che ne scaturisce affronta in modo specifico il posizionamento planimetrico degli elementi che compongono il progetto nel suo insieme, compreso il

In questa pagina, stralci del progetto definitivo. Dall'alto e da sinistra: stato di fatto; stato di progetto; drenaggi; tavola degli sterri e riporti. Nella pagina di fronte, in alto: progetto dell'impianto di irrigazione; in basso, a scala più ravvicinata, la sistemazione a verde finale.

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progetto golfistico. Il fondamentale passaggio alla progettazione definitiva presuppone inoltre un aspetto decisivo, nello sviluppo di un'iniziativa, ossia che questa venga portata a termine. Non deve essere dimenticato che lo studio preliminare, altrimenti detto studio di fattibilità, affronta e valuta gli aspetti

teorici potenziali di sviluppo di un'iniziativa golfistica, mentre il passaggio alle fasi successive di progettazione ne attesta, quasi sempre, la volontà alla realizzazione. A questo proposito, anche se non è questa la sede per eventuali approfondimenti, va ricordato che la realizzazione di un percorso di 18 buche ed il

In this page, frames of the final project. From above and left: the ground at present; project state; drainage; earthworks. Next page, above: irrigation plan; below, more scaled, the final green settlement.


relativo sviluppo immobiliare può prevedere l'investimento di capitali che possono andare dai 10-15 milioni di euro ai 40-50 e oltre.

La progettazione strategica del percorso di golf Può essere definita, all'interno della produzione del progetto definitivo, come quel momento in cui il progettista, nel definire i contorni, le forme e le quote delle diverse aree di gioco, individua le caratteristiche delle varie buche, e quindi del percorso definitivo, creando così le strategie di gioco e le variabili dello stesso. Sia in termini costruttivi che estetici il progetto assume così in via definitiva la propria matrice che verrà poi codificata all'interno delle tavole facenti parte del progetto definitivo ed esecutivo. Due aspetti con i quali la progettazione dei moderni percorsi di golf ha dovuto cimentarsi, riguardano il progresso tecnologico dei materiali utilizzati dai giocatori in continua evoluzione, e l'obbligo di realizzare impianti interessanti e giocabili sia da golfisti con alto che con basso handicap. In tal senso parecchi percorsi di golf anche blasonati, per non risultare obsoleti, se non in giocabili, hanno dovuto subire interventi di restyling parziale o totale. In altri termini le maggiori distanze che i materiali di ultima generazione permettono di raggiungere hanno modificato alcuni parametri progettuali legati soprattutto alle lunghezze e le distanze di sicurezza tra le buche.

colpi (landing area), i bordi dei laghi, le colline e le depressioni lungo il percorso, gli ostacoli di sabbia (bunker) ecc. Ogni uno di questi punti, contraddistinto a progetto con un numero crescente, individua la quota del terreno esistente e di quello a progetto, in modo da informare all'istante circa la differenza in termini di dislivello, e quindi di sterro e riporto. 2) Pulizia dell'area Definisce in modo preciso le alberature eventualmente presenti nell'area d'intervento nonché la vegetazione arbustiva esistente. La stessa tavola individua quale, di questa vegetazione, deve essere eventualmente mantenuta nel corso della costruzione e quale invece deve essere rimossa. È chiaro che nel caso di aree boscate tale tavola risulta di fondamentale importanza.

ovvero delle figure geometriche tridimensionali che vengono generati. E' importante sottolineare che, tranne rari casi in cui è specificatamente richiesto, il totale dei volumi di sterro deve essere uguale al totale dei volumi di riporto. In pratica essi devono compensarsi per evitare che "avanzi" del materiale terroso, oppure che quest'ultimo debba essere reperito fuori dal cantiere. Per arrivare a una compensazione accettabile, la differenza fra sterro e riporto di un percorso di 18 buche non deve superare i 1500 metri cubi. Solitamente in tale ottica occorre ricontrollare e

3) Sterro e riporto In questa tavola sono riportate le curve di livello finali di progetto. Il confronto altimetrico con quelle del terreno originario definiscono le aree di sterro (scavo) e riporto (riempimento), nonché i relativi volumi dei prismoidi,

Il progetto definitivo Le tavole che principalmente ne fanno parte sono: 1) Picchettatura del percorso In questa tavola vengono indicati i punti di picchettatura degli elementi principali del percorso golf come le partenze (tee), gli arrivi (green), i punti di arrivo dei

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riadattare le curve di livello per tre volte. Per "ritocchi" di piccole entità nei volumi si può agire sulla dimensione e la profondità dei laghi, altrimenti, per quantità sopra i 10.000 metri cubi solitamente occorre intervenire su aree più vaste del percorso di golf. Le aree di sterro vengono individuate solitamente con il colore giallo e quelle di riporto con il colore rosso. Su dette aree vengono solitamente riportate le quantità dei relativi volumi. Questa tavola risulta fondamentale sia in fase di programmazione del movimento terra che in quella di contabilità dei lavori. È bene sottolineare che un


errore derivante dalla imprecisione in fase di rilievo topografico, quindi nella definizione dello stato di fatto, o in quella di calcolo dei volumi di sterro e riporto, può causare gravi difficoltà per quanto riguarda le fasi di movimento terra e di conseguenza gravi danni economici. Si pensi infatti che per un percorso di 18 buche, solitamente realizzato su 60 ettari (600.000 mq) una imprecisione di 10 cm sulle quote, causa un errore di 60.000 metri cubi in più o in meno sui calcoli del movimento terra con inevitabili danni per il committente o per il costruttore a seconda che l'errore sia in eccesso o in difetto rispetto alla realtà. 4) Curve di livello di progetto Tavola che scaturisce dalla realizzazione definitiva della tavola di sterro e riporto. Solitamente le quote di progetto, così come quelle del terreno originario, riportate sulle isoipse (luogo dei punti di egual quota) o curve di livello, sono indicate in valore assoluto, o sul livello del mare. In queste due pagine, progetto della buca n.6 per il Valtellina Golf Club: da sinistra, schizzo; fase avanzata; disegno finale.

In these two pages, project of the hole no.6 for the Valtellina Golf Club: from left-side, sketch; advanced stage; final drawing.

5) Drenaggi In essa sono riportati tutti i tracciati della rete drenante principale, riguardante

Birth of a golf course / Part 2 - Technical aspects of the executive and final plans In the first par t we discussed the initial stages in the design and development of a plan for a golf course, up to the production of a definitive lay-out. The masterplan defined in this manner addresses in detail the arrangement of the elements making up the facility as a whole and the golf course in par ticular. Within the framework of the process resulting in the production of a final plan, the strategic planning for a golf course may be defined as the phase when the designer, in defining the contours, the shapes and the dimensions of the playing areas, identifies the characteristics of the various holes, and hence those of the final course, thereby determining the possible strategies and variables of the game. From both the construction and the aesthetic viewpoints, the plan takes on its definitive matrix, which

will be subsequently transcribed in the plates making up the executive and final plans. Two issues that have to be addressed in designing modern golf courses are the technological progress of playing materials, which are constantly evolving, and the obligation to create courses which are interesting to and may be used by both high and low handicap golfers. In this connection, many golf courses, including celebrated ones, have to undergo par tial or total remodelling processes, in order not to be perceived as obsolete or outright unusable. In other words, the greater distances that may be covered with the latest generation materials have modified some of the design parameters, and especially those relating to the length of the shots and the distances between holes.

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l'ossatura generale del percorso, e quella secondaria che collega tutti i presidi secondari come green, tees, bunker ecc. alla principale appunto. La legenda riportata sulla tavola indica, per ogni tracciato, la sezione relativa della tubazione da utilizzare. Sempre in questa tavola compaiono i collegamenti tra gli eventuali invasi (laghi) nonché i punti di sfioro o di troppo pieno degli stessi verso i punti di scarico. 6) Progetto dell'impianto d'irrigazione Solitamente formato da tre tavole distinte: - tavola delle coperture irrigue con indicazione delle superfici di gioco irrigate - tavola della rete irrigua o rete di distribuzione dell'acqua - tavola della rete elettrica o rete di distribuzione degli impulsi elettrici. 7) Sistemazione a verde In essa vengono definite le essenze erbacee destinate nelle diverse aree di gioco (green, tee, fairway, rough) e la localizzazione delle essenze di alto fusto da utilizzare in fase di piantumazione del percorso di golf. Anche questa tavola è completa di tabelle indicanti le specie e le varietà da utilizzare sia nel caso del manto erboso che delle essenze d'alto fusto. Dal punto di vista estetico questa tavola è sicuramente la più rappresentativa ed esaustiva in termini di descrizione dell'opera nella sua completezza.

Il progetto esecutivo E' definibile come l'insieme delle tavole progettuali dedicate ai particolari costruttivi degli elementi costitutivi del percorso di golf per i quali è preferibile predisporre disegni di dettaglio. In tal senso i disegni particolareggiati dei green ne sono un classico esempio. Essi nascono come idea nel senso delle dimensioni e dell'orografia (modellazione),


spesso nelle fasi di studio di fattibilità per assumere poi la loro configurazione definitiva durante la progettazione esecutiva. I particolari costruttivi riguardano pertanto un approfondimento di aspetti particolari delle tavole facenti parte del progetto definitivo. Per evidenti motivi di spazio, vorremmo citare i principali e cioè quelli inerenti: la costruzione di green, tee, bunker (piante e sezioni), ecc.; la definizione dei drenaggi di percorso e quelli di sotto fondo di green, tee e bunker; i particolari di pozzetti di raccolta o smaltimento delle acque in eccesso; le sezione dei laghi e dei sistemi di impermeabilizzazione e troppo pieno; di eventuali muri di sostegno, di ponticelli, di ricovero e/o servizi igienici posti lungo il percorso; delle stradine per i car e per i mezzi di manutenzione. Per l'impianto fisso di irrigazione i particolari costruttivi solitamente riguardano quelli riferiti al posizionamento di

irrigatori, saracinesche, elettrovalvole, eventuali satelliti di comando, le messe a terra e tutti quelli inerenti la stazione di pompaggio e sue componenti (opere di collegamento con l'invaso, sistemi di filtraggio, ancoraggio ecc.). E che dire di tutti i particolari inerenti le piantumazioni e la sistemazione a verde. Si pensi poi alle postazioni coperte e scoperte del battitore (area di battuta dei giocatori) del campo pratica.

Altri documenti progettuali A completamento degli elaborati grafici nel progetto definitivo viene prodotta una relazione descrittiva il cui compito essenziale è quello di fornire la descrizione degli interventi e le loro finalità nel rispetto del progetto nonché il rispetto dei livelli qualitativi dell'opera, dei conseguenti costi e benefici attesi. Del progetto esecutivo invece fa parte il computo metrico estimativo ed il quadro

economico nonché l'elenco dei prezzi e, sempre a completamento dello stesso, il capitolato speciale d'appalto che riguarda le prescrizioni tecniche da applicare e che è diviso in due parti: - la prima di descrizione delle lavorazioni, fornisce descrizioni atte a dare una definizione tecnica compiuta, ed economica, delle lavorazioni da eseguirsi; - la seconda riguarda le prescrizioni tecniche da adottare. Il capitolato speciale d'appalto è solitamente suddiviso nei principali capitoli, che riassumono categorie di lavoro fra loro omogenee e che per un campo di golf riguardano le seguenti operazioni: - movimento terra - posa dell'impianto automatico di irrigazione - messa a verde Degni di essere citati per la loro importanza in fase di indagine e successiva progettazione sono le relazioni

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specialistiche come la geologica, la geotecnica, l'idrologica e l'idraulica, mentre il cronoprogramma definisce lo sviluppo definitivo dell'opera. È il caso di evidenziare che sia gli elaborati grafici che gli altri documenti (relazioni, capitolati, ecc.) fin qui menzionati, sono solo una parte dei componenti facenti parte del progetto definitivo ed esecutivo di un opera, compreso un progetto di golf, ma sicuramente sono quelli dai quali è imprescindibile ogni approccio professionale serio e di sicuro successo. Un ultimo fattore discriminante sulla produzione dei vari elaborati progettuali che è doveroso sottolineare riguarda se l'opera in oggetto è un appalto privato o pubblico. In quest'ultimo caso le parti componenti il progetto definitivo ed esecutivo risultano essere decisamente più vincolanti ed articolate.

Fulvio Bani dottore agronomo


Impianti etici / impianti sostenibili a cura di Stefano Longhi

Ultime notizie d'oltralpe Gentili lettori, sono stato recentemente invitato a Dusseldorf in occasione dell'ultima edizione di Glasstec Solarpeq 2012, la più importante vetrina mondiale riguardante le soluzioni prestazionali del vetro e più in generale dell'involucro degli edifici, dove ho potuto assistere alla presentazione di una molteplice quantità di esperienze, brevetti, casi studio presentati con la collaborazione Technische Universitat Dresden e Technische Universitat Darmstadt. Le numerose conferenze hanno messo in risalto, come ennesima conferma, che l'efficienza energetica dell'edificio si ottiene principalmente attraverso la partecipazione attiva dell'involucro il quale deve

essere in grado di schermare, isolare, filtrare l'energia termica esterna ed interna quanto più dell'insieme dei componenti tecnologici installati per la produzione del caldo e del freddo. Investire nelle partizioni esterne, siano esse vetrate e tecnologicamente all'avanguardia o a massa opaca di qualunque natura, rappresenta il più efficace investimento al fine di preservare al meglio i consumi energetici. In particolare ho notato che la tendenza più ricorrente degli studi sperimentali inerenti le partizioni trasparenti è quella di garantire due distinte tipologie di protezione: la prima di tipo passivo inserendo delle pellicole a membrana attiva fra il

L'impianto polivalente del Salt River Fields a Phoenix, Arizona (progetto HKS Sport).

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sandwich di lastre costituenti il serramento perimetrale, la seconda è quella di concepire sistemi di ombreggiamento mobili in funzione delle condizioni climatiche esterne sempre più performanti sia in termini di efficienza tecnica quanto di design. E' evidente in questo caso che la grande evoluzione del mercato legato ai grandi edifici del medio e dell'estremo oriente ha giocato un ruolo fondamentale riguardo ai progressi legati all'esigenza di mitizzare l'effetto degli sbalzi di temperatura. In particolare gli studi delle Università citate sono stati proprio indirizzati verso il potenziamento delle prestazioni dei film protettivi chiaramente in un'ottica di contenimento dei costi anche in fase di fornitura e

montaggio degli involucri. Altra importante notizia in arrivo dalla Germania è che per la prossima edizione del BAU 2013 che si svolgerà a Monaco di Baviera dal 14 al 19 gennaio 2013, tutti gli incontri saranno incentrati sullo sviluppo di tematiche, approfondimenti workshop sul risparmio energetico e la sostenibilità: Energia 2.0 sarà il nome degli eventi che come ad ogni edizione si snodano sia all'interno che all'esterno dei padiglioni. Particolare risalto verrà dato all'evento "Green Deal Energy efficiency in the UK" che sottolineerà con un convegno specifico la nuova iniziativa promossa dal governo britannico volta a finanziare con 10.000 euro ad intervento li interventi eseguiti dei proprietari sulle loro abitazioni con l'obiettivo di contrastare le dispersioni energetiche e rendere più eco-friendly le abitazioni. Il programma è partito lo scorso ottobre e permetterà di attivare i finanziamenti specifici successivi all'attività di start up con i risparmi dei consumi che si potranno determinare e monitorare con l'esecuzione dei programmi. Ponendo l'attenzione su ambiti più attinenti alle tematiche ricreazionali e sportive ci terrei a segnalare due importanti lavori eseguiti recentemente uno all'estero ed uno in Italia. Il primo riguarda la realizzazione negli Stati Uniti del Salt River Fields a Talking Stick, Phoenix, Arizona struttura polivalente per il baseball, concerti ed altre


Lavori di riqualificazione energetica sulla palestra sportiva di Boscoreale (Napoli).

Sitografia http://www.worldarchitecturenews.com/index.php?fuseaction=wa nappln.projectview&upload_id=17806 http://www.saltriverfields.com www.bau-muenchen.com http://hksinc.com

attività collaterali che, progettato mirabilmente dallo studio HKS Sport, ha ottenuto la certificazione LEED Gold per il virtuoso riutilizzo delle acque meteoriche, per il mirabile lavoro eseguito sull'espianto delle essenze erboree preesistenti rimosse prima dei lavori, messe a dimora temporaneamente durante gli stessi e poi reimpiantate al termine nei luoghi originali. Il corretto orientamento ed il posizionamento delle tribune consente alla maggior parte degli undicimila spettatori di godere di un piacevole ombreggiamento, a tutto vantaggio del comfort. Il sistema di aperture dei serramenti permette di avere un'ottimale ventilazione naturale che garantisce livelli di risparmio energetico del 23,5% rispetto agli stessi valori di progetto positivamente valutati dalla Commissione LEED. Oltre all'apprezzabile risultato ottenuto con una brillante progettazione l'impianto sorprende anche per l'ottima gestione in corso d'utilizzo: sfido a trovare un sito internet, segnalato nella sottostante sitografia, altrettanto intuitivo, completo ed estremamente facile nella

consultazione (vedere il glossario guida è semplicemente straordinario…). Un altro esempio in terra nazionale degno di nota, fatte le dovute proporzioni in termini di importanza dell'edificio, riguarda il primo lotto della riqualificazione energetica intrapresa dal Comune di Boscoreale per la palestra sportiva di Via Panoramica. Il progetto, che inizialmente non prevedeva un intervento mirato per l'edificio se non la sostituzione del palchetto sportivo, è stato intelligentemente modificato in corso d'opera dall'Amministrazione comunale e dal suo RUP l'arch. Giuseppe Ametrano, allo scopo dapprima di proteggere le diffuse percolazioni della volta metallica, poi, una volta intrapresa la progettazione, proponendo un pacchetto isolante completo in grado di portare il livello del coefficiente di trasmittanza termica da 0.901 W/mqK a 0.390 W/mqK… Il comfort termico ed acustico è risultato immediatamente apprezzabile e lo sarà ancor di più quando verrà intrapreso, lo auspichiamo, l'esecuzione di un secondo lotto con l'obiettivo di ridurre

ulteriormente la trasmittanza termica delle pareti verticali e soprattutto intervenire sugli impianti esistenti (termico e idrico). L'esempio citato è illuminante in particolare riguardo al cambiamento di mentalità, equamente diffuso nelle più virtuose Amministrazioni comunali su tutto il territorio nazionale,

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che le vede partecipare con maggiore slancio e determinazione alle tematiche di sostenibilità ambientali e soprattutto alla ridefinizione dei parametri prestazionali dell'involucro degli edifici anche in contesti dove sono ancora evidenti, purtroppo, ampi margini di miglioramento nell'utilizzo della cosa pubblica.



progettare l’accessibilità

Disegno a Rilievo e Universal Design 1. Definizioni Disegno(1): rappresentazione grafica di oggetti della realtà o dell'immaginazione, di persone, di luoghi, di figure geometriche, ecc., fatta con o senza intento d'arte. Rilevamento(2): complesso di misurazioni e osservazioni eseguite allo scopo di determinare, direttamente o indirettamente, l'andamento di una certa grandezza o di un certo fenomeno fisico. Barriera architettonica(3): impedimento di natura costruttiva che risulta di ostacolo alla vita di relazione di chiunque, ma soprattutto di coloro che hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea. Costituisce altresì barriera architettonica la mancanza di segnalazioni che permettano l'orientamento nei luoghi e la riconoscibilità delle fonti di pericolo per non vedenti e non udenti. Universal Design: progettazione di oggetti e strutture, utilizzabili da tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate.

organizzativo-gestionali dell'ambiente costruito, che siano in grado di consentire la fruizione agevole, in condizioni di adeguata sicurezza ed autonomia, dei luoghi e delle attrezzature della città, anche

da parte delle persone con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o psicocognitive. 2. Il Disegno a rilievo Il tema del "disegno a rilievo" e

I principi dell'Universal Design superano il concetto finora collegato al termine "eliminazione o abbattimento delle barriere architettoniche", interessando ed intervenendo dalla scala dell'oggetto di design, a quella dell'unità immobiliare fino a quella urbana, contribuendo al raggiungimento di una inclusione sociale, intesa come l'insieme delle caratteristiche spaziali, distributive ed

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delle rappresentazioni tattili per i disabili visivi è oggetto di studio dai primi anni '90, quando per scopi principalmente legati alla pedagogia dei non vedenti, si studiano forme di comunicazione che consentano ai ciechi di connotare lo spazio esterno e di formarsi una mappa cognitiva di collocamento all'interno di tale spazio. Preliminare a questo discorso è la considerazione di come avviene, da parte di un disabile visivo, la percezione dello spazio che lo circonda: una distinzione deve essere fatta tra coloro che sono "ciechi dalla nascita" e coloro che diventano "ciechi in età tardiva" e che quindi hanno una pur minima memoria visiva della realtà che li


Nella pagina a lato, esplorazione "aptica" delle mappe che rappresentano il percorso "Oasi del Lago" presso il Bioparco di Roma.

Nella pagina di apertura: rappresentazione in pianta e in prospetto della Chiesa di San Lorenzo a Torino, nel volume Torino (F. Levi e R. Rolli); in alto, dettaglio della serigrafia tattile nella rappresentazione della stessa chiesa. In questa pagina, sotto: rappresentazione dei palazzi che affacciano sul Bacino di San Marco, nel volume Venezia (F. Levi, P. Morroi, R. Rolli, S. Trincanato). In basso: rappresentazione a rilievo di Notre Dame de Paris, e dettaglio della termofomatura su cartoncino.

circonda. La codificazione delle regole della prospettiva nel Rinascimento ha sicuramente modificato il nostro modo di percepire lo spazio e di rappresentarlo. La domanda, ad un "cieco in età tardiva", di indicare con le mani l'andamento di due rette parallele, poste una alla sua destra ed una alla sua sinistra, ha come risposta un gesto in cui le due rette si incontrano in un punto posto all'infinito collocato davanti a lui, che coincide con il punto di fuga

prospettico delle rette stesse. La stessa domanda rivolta ad un "cieco dalla nascita" ha un esito diverso. Infatti il concetto di rette parallele non è in alcun modo influenzato dalla codificazione prospettica, ed il tentativo è di indicare due rette che continuano comunque a camminare parallelamente all'infinito, con un problema di limitazione gestuale nell'indicare il loro effettivo sviluppo spaziale, infatti le rette non possono essere rappresentate oltre la massima estensione delle braccia.

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Questa considerazione porta all'ulteriore riflessione che anche alcune regole di base della geometria descrittiva, legate alle proiezioni mongiane in pianta, prospetto e sezione, sono, per un "non vedente dalla nascita", un concetto astratto della realtà, dove gli oggetti sono dotati di 3 dimensioni. Comunque, l'educazione, lo studio e la diffusione del "disegno a rilievo" sono indirizzati, secondo Fabio Levi(4), in questa direzione, per una serie di motivi:

- grazie al rilievo dei segni grafici emergenti dal foglio di carta, punti, linee o superfici variamente combinati fra loro, la mano riesce a percepire con estrema chiarezza il contrasto fra figura e sfondo; - non risultano particolari incertezze riguardo alla valutazione della struttura spaziale delle figure disegnate, se non quelle indotte dalla volontà o, più spesso, dall'imperizia del disegnatore: i dati relativi alla forma, all'estensione, alla direzione, ai rapporti fra i diversi elementi presenti l'uno accanto all'altro sulla superficie del foglio vengono colti con facilità, a condizione ovviamente che siano rispettati i vincoli connessi alla specificità della percezione tattile; - in particolare, se i disegni non sono di dimensioni eccessive e risultano compresi entro lo spazio che possono coprire le due mani poste l'una accanto all'altra, il processo di strutturazione degli insiemi procede agevolmente e con relativa rapidità; - con un breve allenamento ed, eventualmente, grazie a qualche informazione aggiuntiva fornita oralmente nel corso dell'esplorazione, l'osservatore riesce senza troppe difficoltà a individuare da quale punto di vista l'oggetto ritratto è stato disegnato, tanto da poter risalire nella sua mente ai tratti salienti della realtà; il corretto uso delle proiezioni ortogonali visione frontale, visione laterale e pianta - rappresenta in questo caso la garanzia migliore per una pronta interpretazione del disegno, compresa una precisa valutazione della profondità degli oggetti, e cioè della loro dimensione volumetrica. Questa direzione viene


Raised Drawing and Universal Design

seguita dallo stesso Fabio Levi con Rocco Rolli nella realizzazione del manuale Disegnare per le mani(5), a cui sono associate anche una serie di guide turistiche come: Torino(6); Venezia. Il Canal Grande(7), con Pasquale Morroi e Stefano Trincanato. La considerazione che questa è oramai una direzione assunta a livello mondiale è data anche dala coeva pubblicazione realizzata dalla Città della Scienza e dell'Industria de' La Villette a Parigi: Des Clés pour BÂTiR(8). I supporti e le tecniche per ottenere le rappresentazioni a rilievo sono diverse: - il "termoform" prevede la deformazione a caldo di un foglio di plastica posto su una matrice costituita di materiale rigido e che consente di realizzare sia altorilievi, sia disegni in senso stretto; è disponibile un'altra soluzione nella quale è un cartoncino a venire pressato sulla matrice e ad acquistare la forma desiderata; - una "carta termoespandente", prodotta dalla giapponese Minolta, è ricoperta di microcellule termosensibili capaci di gonfiarsi in corrispondenza delle linee del disegno al passaggio all'interno di un forno; - un "inchiostro termoespandente", in grado di gonfiarsi al calore ed utilizzabile in normali processi di stampa serigrafica. Ogni tecnica ha vantaggi e svantaggi a seconda degli obiettivi prefissati. Ad esempio la serigrafia garantisce costi piuttosto bassi, paragonabili a quelli dei normali procedimenti di stampa, e consente fra l'altro di applicare il rilievo ad immagini perfettamente

"Raised drawing" and tactile representations for the visually impaired have been studied since the early '90s, when for purposes primarily related to the education of the blind, have been studied forms of communication that allow the blind to characterize the outdoor space and form a cognitive map of placement within that space. It is important to understand how some basic rules of descriptive geometry, related to Monge representation in plan, elevation and section, may allow a blind person to understand objects which in reality have 3 dimensions. The study and dissemination of "raised drawings" are addressed, according to some scholars of the subject, in this direction, for many reasons, including: - thanks to the importance of graphic signs raising from the paper, points, lines or surfaces in various combinations with each other, allow hands to feel very clearly the contrast between figure and background; - if the drawings are not too large and are included within the space that can be covered by both hands, placed next to each other, the process of understanding the information proceeds smoothly and relatively quickly. This path is followed in the realization of the manual "Disegnare per le mani", which has been associated with a series of guidebooks such as "Turin", "Venice. The Grand Canal". The "raised drawing," so described, has a scope mainly focused on publications or panels and boards size of A3 maximum. "Raised drawing graphics", addressed to Universal Design, presents a different area of interest: sign and systems of "wayfinding", intended as spatial orientation of visitors to a particular place. It is an investigation field of recent development, which

adeguate anche alle esigenze di chi vede: in tal modo si possono produrre rappresentazioni adatte alle necessità di un pubblico differenziato, composto da vedenti e disabili visivi. 3. Disegno e grafica a rilievo per l'Universal Design Il "disegno a rilievo", descritto nel precedente paragrafo, ha un ambito applicativo prevalentemente rivolto alle pubblicazioni o pannelli e schede di dimensioni

converges in the interest of the architect, skillful in representation and discretization of the shape of space, of the typhlology researcher, as an expert of the modes of perception of the visually impaired, and the graphic designer, that creates and makes simultaneously recognized by the visual channel and the haptic channel "symbols" and "font", designed both "black" or "large print", and in "braille". This form of representation comes from the twodimensional plan to take on a character to "raised", is a representation to "display" and "explore", both by sight and sense of "haptic" touch. In this form of representation, as in that of the "raised drawing", must be met some essential criteria. We must consider that the "touch" has a capacity of discrimination incomparably less than that of the "sight": lines or points below a certain size are not perceptible. There are thresholds of thickness, width, distance between graphic signs, that must be known and not exceed: for example, two lines located one beside the other in less than two millimeters, are perceived normally by the fingertips of the fingers as a single line. So you have to simplify the drawing, keeping between the lines, points and surfaces distances that comply with that standard.

contenute (massimo A3). Il "disegno e grafica a rilievo", rivolto all'Universal Design, presenta un diverso ambito d'interesse: quello dei sistemi di segnaletica o "wayfinding"(9), volti all'orientamento spaziale dei visitatori di un determinato luogo. È un campo d'indagine di recente sviluppo, in cui converge l'interesse dell'architetto, esperto nella rappresentazione e discretizzazione della forma dello spazio, del tiflologo(10), quale esperto delle modalità

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percettive dei disabili visivi, e del grafico, nell'ideazione di simboli e caratteri tipografici riconoscibili anche mediante percezione aptica(11). La discretizzazione della forma della realtà consente l'individuazione degli elementi salienti che costituiscono uno spazio interno od esterno (inteso, ad esempio, come gli elementi e le superfici che caratterizzano il perimetro di un edificio), per consentirne una riconoscibilità visiva in termini iconici(12). Lo spazio è semplificato con


Dall'alto in basso: modalità di esplorazione "aptica" di una mappa tattile di un ufficio postale; modalità di esplorazione "aptica" della mappa tattile principale dell'Auditorium di Roma; simboli e caratteri a rilievo ed in braille in una mappa tattile.

forme geometriche elementari, che possono essere riconosciute sia visivamente che apticamente. È in questo secondo aspetto che interviene il tiflologo, fornendo indicazioni sulle modalità recettive della percezione aptica, sulle forme geometriche più facilmente individuabili e riconoscibili dai polpastrelli delle dita e su ciò che può essere confortevole o pericoloso e causare tagli o ferite sulle dita stesse. Indicazioni possono essere anche fornite in merito ai materiali che sono più facilmente percepibili e su quelli che risultano fastidiosi "al tatto", creando un "rumore" di fondo che rende l'informazione più difficile da percepire. Il perfezionamento e la trasformazione in informazioni comprensibili per il disabile visivo, è possibile grazie al lavoro del grafico, che crea e rende contemporaneamente riconoscibili dal canale visivo e dal canale aptico "simboli" e "caratteri tipografici", pensati sia in "nero", o "large print", che in "braille". Questa forma di rappresentazione esce dal piano bidimensionale per assumere un carattere a "rilievo", è una rappresentazione da "visualizzare" ed "esplorare", contemporaneamente mediante la vista ed il senso tattile "aptico". In questa forma di rappresentazione, come in quella del "disegno a rilievo", vanno rispettati alcuni criteri imprescindibili. Bisogna tenere conto che il tatto ha una capacità di discriminazione incomparabilmente minore di quella della vista: linee o punti al di sotto di una certa dimensione non risultano percepibili. Vi sono soglie di spessore, di larghezza, di

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distanza fra segni grafici che bisogna conoscere e non superare: per esempio due linee situate l'una accanto all'altra a meno di due millimetri vengono percepite normalmente dai polpastrelli delle dita come una linea sola. Quindi bisogna semplificare il disegno, mantenendo fra le linee, i punti e le superfici distanze che rispettino quel criterio o altri analoghi. 4. Mappe tattili Le mappe tattili sono rappresentazioni schematiche a rilievo di luoghi, complete di legenda in caratteri Braille e large print, con caratteristiche particolari tali da poter essere esplorate con il senso tattile delle mani o percepite visivamente. Le mappe possono essere integrate ad un percorso tattile, disposte su appositi leggii (con la superficie di lettura inclinata di 30° rispetto al piano orizzontale), o collocate a parete ad un'altezza di circa 1,40 metri e devono segnalare la presenza dei servizi e dei luoghi d'interesse presenti o raggiunti dal percorso tattile stesso. È anche utile una legenda con indicazione della simbologia adottata. Molti disabili visivi non sono in grado di leggere il braille, soprattutto coloro che si trovano in tale situazione di disagio da poco tempo, o sono diventati non vedenti in età tardiva. Per tale motivo sono da preferire lettere e figure tattili in rilievo. Tali indicazioni sono così perfettamente consultabili anche dai normovedenti. La percezione di qualsiasi segno tattile avviene mediamente i polpastrelli, pertanto, la distanza tra linee di testo o simboli in generale deve essere pari ad almeno 5


Dall'alto in basso: standard dimensionali per consentire la percezione "aptica" di elementi a rilievo che costituiscono una mappa tattile; disegno di preparazione di una mappa tattile; disegno conclusivo; rapporti ed interspazi per una corretta percezione "aptica" di simboli e lettere in large print ed in braille.

mm e l'altezza delle scritte a rilievo compresa tra 0,9 e 1,3 mm. Tutte le caratteristiche dimensionali delle lettere, delle spaziature e dei rilievi devono essere attentamente studiate; il carattere tipografico consigliato è sans serif preferibilmente maiuscolo tipo Helvetica. Caratteri a rilievo e mappe tattili debbono impiegare adeguati accostamenti di colori e di luminanze. Considerata la complessità delle valutazioni tattili da effettuare sulle mappe, è indispensabile che le stesse vengano realizzate in collaborazione con esperti tiflologi, dotati di specifica competenza in materia. Le mappe tattili vanno installate su appositi leggii inclinati di circa 30 gradi, il cui bordo inferiore non sia al di sotto di 95 cm da terra; se ciò non è possibile, le mappe vanno poste a parete, ad altezza compresa fra metri 1 e 1,80. devono essere localizzate all'inizio del percorso tattile, prima che questo presenti delle indicazioni di svolta o di attenzione/servizio ed in prossimità dei punti di accoglienza passeggeri. Se il luogo in esame consta di più piani, per ogni piano vi deve essere una o più mappe, poste in corrispondenza dei diversi accessi ai piani. La mappa deve indicare con lettere tutti i servizi o luoghi raggiunti dal percorso e riportarne il nome su un'apposita legenda. Una piccola mappa tattile/visiva dovrà essere apposta sul muro accanto all'ingresso dei servizi igienici. Tutte le indicazioni debbono essere scritte in caratteri normali ingranditi e a rilievo per

gli ipovedenti e per i ciechi che non conoscono il braille e con caratteri braille per i ciechi che lo conoscono. Tali mappe saranno in tal modo perfettamente consultabili anche dai normovedenti. Le dimensioni delle mappe generalmente non devono superare le dimensioni di 70 cm x 50 cm. 5. Caratteristiche specifiche per la rappresentazione tattile In questo paragrafo vengono indicate le caratteristiche principali da seguire nella realizzazione della segnaletica tattile (scritte in Braille, caratteri a rilievo, mappe tattili) al fine di consentire la corretta interrelazione delle informazioni destinate ad utenti non vedenti od ipovedenti. Il recepimento di qualsiasi simbolo tattile avviene mediamente i polpastrelli: i messaggi debbono essere realizzati con simboli o caratteri rialzati. La distanza tra linee di testo o simboli in generale deve essere pari ad almeno 5 mm. Scritte in Braille Le dimensioni delle scritte devono essere conformi alle seguenti misure: - altezza rilievo: da 0.90 a 1.30 mm; - diametro dei singoli puntini: da 0.90 a 1.10 mm; - dimensione di ciascuna matrice componente il carattere: da 6.0 a 7.5 mm in altezza; da 3.5 a 5.0 mm in larghezza; - distanza dei caratteri: da 2.6 a 3.5 mm. Caratteri a rilievo La tipologia dei caratteri a rilievo deve rispettare le seguenti prescrizioni: carattere

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tipografico: sans serif preferibilmente maiuscolo (è consigliabile il tipo Helvetica): - spaziatura caratteri: 15-20 % dell'altezza delle lettere maiuscole; - larghezza tratto: da 0.9 a 1.3 mm; - altezza dei caratteri: da 13 a 25 mm; - altezza del rilievo: da 0.9 a 13 mm; - distanza fra le linee di testo: pari ad almeno il 50 % dell'altezza dei caratteri. Mappe tattili Sono rappresentazioni schematiche a rilievo di percorsi o luoghi. Devono contenere scritte e disegni semplificati in modo da consentire sintetiche indicazioni circa l'ubicazione dei servizi di pubblica utilità, anche non strettamente attinenti al trasporto. Criteri costruttivi Il contenuto della mappa deve essere il più semplificato possibile ed utilizzare elementi strettamente indispensabili. I simboli, tenuto conto della minore risoluzione del tatto nei confronti della vista, devono essere più grandi di quelli corrispondenti relativi alle mappe visive. Simboli e pittogrammi Non è essenziale conoscere forma e dimensione. Si riconoscono correttamente al tatto quando hanno attorno uno spazio libero di almeno 5 mm. Simboli lineari Possono essere costituiti da: - linee continue con uno spessore da 0.3 a 1.2 mm; - linee costituite da punti aventi distanza pari a quella usata nell'alfabeto Braille; - linee doppie con una

interdistanza fra due linee parallele non superiore a 2 mm;

Nelle due foto, collocazione della mappa tattile presso l'Ufficio Postale di Piazza San Silvestro a Roma.

Simboli di superfici estese Debbono essere rappresentati mediante opportune retinature (punti, righe, tessiture) eventualmente contornate. Posizionamento La collocazione deve consentire l'agevole consultazione da parte dell'utente ed essere individuabile senza costituire un ostacolo sul percorso. Il posizionamento può avvenire: - Per le mappe tattili: su leggio con bordo inferiore posto ad altezza di 95 cm, con una inclinazione di 30 gradi sul piano orizzontale. - La mappa deve essere orientata esattamente con le stesse coordinate del percorso effettivo; se ad esempio l'asse principale del percorso è nord- sud, anche l'asse riprodotto sulla mappa deve avere orientamento nord- sud. - Altri supporti informativi tattili potranno essere installati a parete ad un'altezza compresa fra 110 e 140 cm, misurati da terra. Nel caso di pulsantiere o apparecchi di uso pubblico i relativi cartellini tattili esplicativi saranno posti in prossimità degli stessi. Nel posizionamento della segnaletica tattile è opportuno rispettare quanto più possibile i criteri di buona illuminazione, evitando che l'ombra dell'utilizzatore possa ostacolare la lettura. Impiego di colori Caratteri a rilievo e mappe tattili debbono impiegare adeguati accostamenti di colori e di luminanze. Tommaso Empler

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NOTE (1) http://www.treccani.it/vocabolario/disegno/ (2) http://www.treccani.it/vocabolario/rilevamento/ (3) http://www.treccani.it/enciclopedia/barriere-architettoniche/ (4) Fabio Levi, Legittimità ed utilità del disegno in rilievo, ottobre 1993, http://www.tactilevision.it/approfondimenti/Strasburgo-it.pdf (5) http://www.tactilevision.it/index.php?option=com_content&task=view& id=24&Itemid=35 (6) F. Levi, R. Rolli, Torino, Silvio Zamorani Editore, Torino, 1995. http://www.tactilevision.it/index.php?option=com_content&task=view&id= 35&Itemid=0 (7) F. Levi, P. Morroi, R. Rolli, S. Trincanato, Venezia. Il Canal Grande, Silvio Zamorani Editore, Torino, 1995. http://www.tactilevision.it/index.php?option=com_content&task=view&id= 34&Itemid=0 (8) Des Clés pour BÂTiR, Editiions de la Cité des Sciences et de l'Industrie, Parigi, 1991. (9) T. Empler, Grafica e comunicazione ambientale, Dei, Roma, 2012. (10) Il termine "tiflologo" (tiflologia) deriva dal greco Tiflòs (buio-cecità) + logos (ragione-scienza) e significa esperto dell'educazione dei minorati della vista (o scienza dell'educazione dei minorati della vista) e, come tale, il suo intervento è rivolto in modo specifico all'individuazione di procedimenti e strategie necessarie alla soluzione delle problematiche del non vedente/ipovedente. http://www.associazionemarcoli.it/novita/atti/6%20Dott.ssa%20Benedan %20Sonia.pdf (11) http://it.wikipedia.org/wiki/Percezione_aptica (12) Immagini che tendono a raffigurare, sia pure con non piena identità, elementi della realtà esterna; figurativo. http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/iconico.aspx?idD=1&Qu ery=iconico


Marina, boatyard & waterfront Š

Porticcioli:

La crisi in riva al mare

a cura di Bruno Grillini


porticcioli

La crisi in riva al mare "L'annuale indagine conoscitiva sullo stato dell'arte delle imprese nauticoturistiche associate ad Assomarinas, l'Associazione Italiana dei Porti Turistici aderente a Ucina Confindustria Nautica e a Federturismo registra evidenti segni negativi". È questo l'incipit, senza se e senza ma, del comunicato stampa emesso da Assomarinas dopo l'assemblea generale tenutasi a Castellammare di Stabia lo scorso settembre. Incertezza, dunque, per un mercato nautico in forte decrescita per la crisi economica generale ma anche per normative fiscali che ne penalizzano lo sviluppo. Una posizione di rilievo emersa nel corso dell'incontro, è stata quella di voler sensibilizzare Comuni ed enti locali rivieraschi nel sostenere ogni iniziativa imprenditoriale legata alla

valorizzazione della costa "valutando con estrema cautela tutte le nuove proposte progettuali relative a strutture destinate alla nautica da diporto che non prevedano il mero ampliamento di strutture esistenti o che non siano già state recepite da strumenti urbanistici vigenti o, ancora, che non siano già prossime alla conclusione della procedura di approvazione". Un punto fermo di notevole importanza poiché da un lato cerca di orientare gli investimento verso ciò che è più utile e sostenibile, frenando nel contempo la proliferazione indiscriminata di iniziative, talvolta anche affrettate, che oltre a farsi concorrenza tra loro, consumano inutilmente chilometri di costa. La crisi della nautica da diporto ha assunto carattere strutturale e non

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occasionale, con la previsione che possa protrarsi almeno per un quinquennio, a causa del modificarsi del potere d'acquisto dei consumatori: rispetto a una dotazione nazionale di 150.000 posti barca sono attualmente in costruzione ulteriori 18.000 ormeggi, mentre altri 30.000 sono in corso di valutazione progettuale, mentre solo il 30% delle unità nautiche di nuova costruzione ed immissione nel mercato internazionale necessita effettivamente di un posto barca ricavato in acqua. Da qui l'invito ai Sindaci e ai Presidenti delle Regioni marittime italiane, "al fine di non pregiudicare il precario equilibrio delle attività esistenti e garantire la sostenibilità economica delle iniziative imprenditoriali turistiche in corso di completamento o di imminente apertura, di valutare con estrema cautela le nuove proposte progettuali". La problematica ambientale determinata dalla previsione di un indiscriminato moltiplicarsi di iniziative locali è stata affrontata su queste pagine nello scorso numero di Tsport. Ricordiamo, qui, che spesso nel corso degli anni sulla pianificazione prettamente portuale si sono innestate operazioni a quanto meno discutibili di natura speculativa: sono numerosissimi i progetti per la realizzazione di nuovi porti turistici presentati in ogni regione in attesa di essere approvati o completati, e numerosi quelli realizzati in passato che non hanno tenuto debitamente conto delle correnti marine determinando un'erosione delle spiagge limitrofe o addirittura non hanno previsto l'impossibilità di attracco in presenza di venti caratteristici o il rischio di insabbiamento.


porticcioli

Oggi i progettisti dispongono di sofisticate tecniche di simulazione che li mettono in grado di prevenire con facilità questi effetti negativi: i nuovi porti dovrebbero essere ormai concepiti in modo corretto. L'importante ora è che rientrino in una oculata pianificazione strategica, urbanistica, ed ambientale. In queste pagine, a corredo delle nostre considerazioni, diamo uno sguardo ad alcuni dei nuovi porti i cui progetti sono resi pubblici e consultabili. Purtroppo le notizie riguardanti molti altri progetti sono passate d'ufficio alla cronaca giudiziaria…

Marina di Loano (collaudo 2012), VGA Vittorio Grassi Architetto & Partners Il nuovo porto turistico Loano è stato

In questa pagina, due rendering del progetto per il porto turistico di Pesaro (arch. Marco Gaudenzi). Nella pagina a lato, progetto per la Marina di Loano (Vittorio Grassi Architetto).

In this page, two renderings of the project for the marina of Pesaro (arch. M. Gaudenzi). In the left page, project for the marina of Loano (VGA).

concepito, e in parte creato, per soddisfare i più elevati standard di qualità del mercato contemporaneo nautico e prevede un'espansione per aumentare gli spazi di attracco del porto da 350 a 1.130, per una flotta di imbarcazioni che vanno dagli 8 ai 65 metri di lunghezza. Per rispondere alle sempre mutevoli esigenze del mercato turistico, la proprietà ha chiesto ai progettisti di prevedere le più avanzate tecniche di costruzione e i più aggiornati servizi nautici. La nuova proposta si concentra sul visitatore e su edifici multifunzionali in grado di ospitare i servizi informativi e gli eventi turistici. In dettaglio questo progetto ridefinisce il design del nuovo centro servizi con lo yacht club, negozi, ristoranti, bar e servizi igienici per i visitatori, l'edificio della Guardia Costiera e la torre di

controllo del porto. Sono da rimarcare come elementi caratterizzanti il progetto dal punto di vista funzionale il grande parcheggio a due piani dell'ingresso di ponente e i quasi duecento box auto ad uso privato collocati nel muro paraonde del molo di sopraflutto e nella banchina di riva. Inoltre è stata realizzata una passeggiata a mare,

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pubblica, lunga quasi un chilometro, ricavata sopra la diga foranea. Una diga foranea poderosa, costruita per resistere alle mareggiate più violente e dotata di una larga "berma", ossia di un altro molo, esterno e a livello del medio mare, capace di frangere le onde prima che arrivino alla parte emersa della diga.

Porto turistico di Pesaro (progetto definitivo 2010), Architetto Marco Gaudenzi Il porto di Pesaro è costituito da una serie di darsene e bacini ricavati da successivi adattamenti di quanto esistente nel corso di varie epoche storiche. Attualmente il porto di Pesaro è completamente saturo in promiscuità fra traffico mercantile, petrolifero, diportistico, da pesca e delle costruzioni navali. L'attuazione del nuovo porto turistico determinerà una redistribuzione tra l'esistente sistema portuale e la nuova installazione con una tendenza all'aumento del numero complessivo di unità da diporto ospitabili in relazione alla possibilità di accogliere nel nuovo porto unità sia in maggior numero che di maggiore taglia. In questa prospettiva, l'ubicazione del porto turistico è posta a Levante dell'attuale

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porto e va incontro all'esigenza di favorire lo sviluppo equilibrato dei traffici e del turismo riducendo al minimo ogni interferenza con gli altri comparti. L'intervento di realizzazione del porto turistico prevede 470 posti barca di diverse dimensioni (da un minimo di 10 metri ad un massimo di 30), a cui si aggiungono 120 ricoveri nautici di 7x5 metri lineari, e 196 posti auto coperti a pagamento. L'imboccatura, che avrà una dimensione di 50 metri lineari, verrà realizzata aprendo una porzione del molo di levante. La conformazione geometrica curvilinea del molo, necessaria per dissipare meglio il moto ondoso, si sviluppa per circa 625 metri lineari. e va ad abbracciare, verso mare, il molo di levante del porto di Pesaro, nella conformazione successiva ai lavori di prolungamento che saranno eseguiti. Il porto turistico di Pesaro è una


porticcioli In questa pagina, progetto per il porto turistico di Albenga (arch. Vittorio Tarizzo). Nella pagina a lato, Marina del Gargano (Manfredonia): in alto, rendering di progetto; in basso, vista aerea del cantiere (Gespo srl).

iniziativa privata che non rientra in alcun piano o programma nazionale. E' l'accoglimento della previsione fatta dagli strumenti pianificatori locali - Piano Regolatore Portuale della Capitaneria di Porto e Piano Regolatore Generale dell'Amministrazione Comunale - tesi a far dotare la città di una struttura atta a produrre un salto in avanti alla scala europea.

Marina del Gargano, Manfredonia (lavori in corso), progetto Gespo srl Sarà uno dei porti turistici più importanti della dorsale Adriatica, in grado di ospitare nel Golfo sipontino fino a 747 imbarcazioni, siano esse a vela o a motore, lunghe da 8 a 60 metri. Si estende su oltre 28 ettari di terreno e abbraccia uno specchio marino di 20 ettari) e la sua inaugurazione è prevista nella primavera del 2013. L'intera area sarà implementata da un impianto fotovoltaico di ultima generazione dalla potenza di circa 400 Kwp costituito da guaine poste sull'estradosso orizzontale delle coperture degli edifici; verranno utilizzati moduli fotovoltaici al silicio amorfo tripla giunzione, di design e caratterizzati da un alto grado di assorbimento della radiazione solare. Nell'ambito della progettazione, particolare attenzione è stata mostrata nella scelta dei materiali impiegati: quello utilizzato per l'ossatura portante (piano di posa all'extradosso, nucleo centrale ed mantello), ad esempio, è in pietra naturale proveniente dalle cave di Apricena, senza alcun impiego di tetrapodi artificiali in calcestruzzo; una scelta che ricade positivamente sia sull'impatto visivo che su quello ambientale.

Porto turistico di Albenga (progetto preliminare 2008), Architetto Vittorio Tarizzo "Non sarà un porto come gli altri, ma una struttura assolutamente

In this page, project for the marina of Albenga (arch. V.Tarizzo). In the left page, Marina of Gargano: top, project rendering; bottom, bird-eye view of the building site (Gespo srl).

Crisis at the seashore A recent survey conducted to ascertain the conditions of the tourism-nautical companies represented by Assomarinas, the Association that brings together the Italian marinas, has shown evident signs of decline, in a climate of uncertainty for the nautical sector, which is severely affected not only by the economic crisis but also by taxation rules that hamper its growth. The crisis of the recreational craft industry has taken on a structural - non occasional - character and it is feared that it may go on for five years, or even longer, due to the drop in consumer purchasing power: 18,000 new moorings are currently under construction, and 30,000 more have been planned, but the market has no need for such quantities. This prompted an invitation to the Mayors and the

all'avanguardia, che risponde alle esigenze espresse dagli enti locali che intendono salvaguardare le attività turistiche e balneari presenti lungo la costa, rispettare le praterie di posidonia oceanica e avere una struttura portuale con il minor impatto visuale possibile". È questo quanto si propone il progetto presentato nel lontano 208 al Comune di Albenga per un porto posizionato su un atollo artificiale a 250 metri dalla costa. La nuova struttura, che dovrebbe sorgere a nord est della foce del fiume Centa, accoglierebbe un'utenza di circa 850 natanti da 6 a 45 metri e pescaggio

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Presidents of Italy's maritime regions to take action in order not to undermine the precarious situation of existing businesses and to ensure the financial sustainability of the entrepreneurial initiatives already undertaken in the tourist sector - whether near completion or about to be inaugurated - by evaluating new project proposals with the utmost care. Oftentimes, over the years, the plans for harbours and marinas have been contaminated by ill-advised profit-oriented operations: huge is the number of projects for the construction of new marinas that have been submitted to the regional authorities and are awaiting approval, many more are about to completed or have been completed in the past, without taking into due account the effects of waves and currents on the shore, resulting in the erosion of nearby beaches, or have failed to consider the impossibility of mooring in the presence of typical winds, or the risk of the boats getting stuck in the sand. Nowadays, highly sophisticated simulation techniques enable the designers to take effective measures against these phenomena and new marinas are likely be designed properly. What counts, at present, is to ensure that all new structures arise from careful strategic, urban and environmental planning. In these pages, supplementing the foregoing consideration, we offer an overview of the new marinas whose plans have been disclosed and made available for public consultation.

fino a 5 metri. Non prevede strutture di tipo residenziale o alberghiero, ma i soli servizi legati all'attività nautica da diporto, corrispondenti a oltre mille posti auto, 34.000 metri quadrati destinati a cantiere navale e rimessaggio, 500 per servizi commerciali e 600 per la ristorazione. La struttura è progettata per non creare danni alla costa con fenomeni erosivi, salvaguardando così anche le realtà imprenditoriali presenti. Sarà raggiungibile da una strada che già attualmente arriva al mare. La banchina sarà costituita da due anelli alti al massimo 3 metri.


Produzione

production

Alma Faber vent’anni di successi nel business per il sociale Sono passati vent'anni da quando la Alma Faber cooperativa sociale onlus della provincia di Lecco (www.almafaber.com), ha cominciato a produrre le sue linee di arredi dedicati ai centri sportivi, piscine, wellness, spa, golf club, palestre etc. La mission della cooperativa sociale è stata ed è coin-

volgere tutti in un percorso socio-economico-culturale, anche persone socialmente svantaggiate e portatrici di handicap, creando così anche nuovi posti di lavoro. Si può affermare che la citazione "...Un euro offerto in beneficienza esaurisce la sua funzione nel momento in cui viene speso...Un

euro investito in una impresa sociale vive e rivive all'infinito crescendo su se stesso... (Muhammad Yunus, nobel per la pace 2008) sia da sempre la filosofia della onlus. La cura artigianale con la quale realizza i propri prodotti, la qualità dei materiali scelti, l'attenzione ad ognisingolodettaglioevi-

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denziano la passione e l'amore insiti nel suo nome: Alma Faber = Anima Artigiana. Sicurezza, qualità, design e agevole pulizia sono concetti alla base di ogni creazione, e vengono garantite dal costante interesse che la cooperativa riserva alla ricerca e all'innovazione tecnologica.

I prodotti possono essere realizzati con qualsiasi tipo di materiale: dal laminato a spessore al legno, dal nobilitato all'alluminio, dall'inox, al vetro all'ecopelle etc. Il design di ogni prodotto è frutto di un'accurata ricerca stilistica e funzionale che diventa elemento distintivo della produzione di Alma Faber. Inoltre, per prodotti personalizzati, il cliente viene seguito e affiancato dallo staff aziendale che lo supporta nel trovare la soluzione più idonea e soddisfacente. I prodotti realizzati più nello specifico, spaziano dagli arredi spogliatoio con armadietti, cabine, panche, box docce e wc alle pareti modulari, alle aree reception, agli arredi per bar e ristoranti.


meetings

servizio fotografico a cura di B. Grillini © Tsport

Fiere

Padiglione A conclusione della "quattro giorni" di Bologna, possiamo stendere un primo bilancio del salone "SAIE Sport & Technologies" ospitato dalla Fiera grazie all'iniziativa della Lega Nazionale Dilettanti della FIGC e al contributo diretto delle aziende partecipanti. Come ci ha dichiarato il Presidente della Commissione Impianti Sportivi LND Antonio Armeni, il salone - che riporta dopo anni il settore sportivo alla ribalta del SAIE - è stato un evento che ha dato segnali positivi, in un momento non facile come quello presente, tanto che è stato confermato il ritorno di Sport & Techno-

logies nell'edizione del 2014. Come abbiamo già riferito nei giorni precedenti la Fiera, il progetto della LND aveva lo scopo di riportare all'attenzione del pubblico specialistico la realtà professionale ed altamente qualificata delle aziende italiane che lavorano nel settore sportivo, ed in particolare in quello del calcio dove le società dilettantistiche sono 15.000 con un milione e mezzo di tesserati. Il Salone prettamente espositivo è stato accompagnato, nei primi tre giorni di apertura, da una serie di incontri tematici che hanno avuto ad oggetto il mondo

dell'erba sintetica in generale - con la partecipazione di Nicolas Evens della FIFA - e con approfondimenti sia sul piano medico e atletico, sia sugli aspetti tecnici relativi alle fibre per l'erba artificiale, alla stabilizzazione dei sottofondi, allo smaltimento e recupero dei materiali. Questi ultimi temi sono stati trattati da esperti delle aziende che hanno partecipato al Salone. Come è consuetudine, facciamo in queste pagine una carrellata sugli stand degli espositori più vicini al nostro settore di interesse, tutti ospitati a Bologna nel padiglione 21.

Pavilion 21!

sports sector within the SIAE Show - may be seen as a good sign at a difficult time such as this, and the presence of this exhibition at the 2014 edition of the Show has already been confirmed. As we mentioned on the eve of the trade fair, the aim of the National Amateur League was to call the attention of a specialised audience to the highly qualified professional reality of the Italian companies that work in the sports sector and, in particular, in the soccer sector, which boasts 15 thousand amateur clubs with a million and half members. During the first three days, the exhibition event was flanked by a series of meetings

on different themes relating to synthetic turf in general. The meetings saw the participation of Nicolas Evens from FIFA and discussed in detail medical and athletic issues as well as technical aspects concerning the fibres used to make the grass, the stabilisation of the sub-layers, the disposal and salvaging of materials. The technical issues were also addressed by experts from the exhibitor companies. As usual, in these pages you will find an overview of the stands that displayed products and systems closer to our sector of interest, all of which were set up in pavilion 21 at the Bologna trade fair.

Now that the "four days" of Bologna has closed its doors, we can express a few initial considerations on the "SAIE Sport & Technologies" exhibition that was hosted by the trade fair thanks to an initiative by the National Amateur League of the Italian Football Federation (FIGC) and the support of the companies that participated in the event. As pointed out by Antonio Armeni, Chairman of the Sports Systems Commission of the National Amateur League, the Sport & Technologies exhibition - that, after several years, restored pride of place to the

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In queste pagine, alcuni degli espositori al Saie 2012. / In these pages, some of the exhibitors at Saie 2012.

Dall’alto e da sinistra / from the top and left: Aqua, Artisport, Biffi, Edel Grass, F.lli Anastasi, Fieldturf, Gammasport, Italdreni, Italgreen, Limonta, Lino Sonego, Mapei, Mario Orlando, Mondo.

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Pentaplast, Promix, Radici Group, Revo, Rossifloor, Sabbie Industriali, Sama, Scarabelli, Radici Pietro Ind. & Brands, Smg, Gli Specialisti del Verde, Sport System, Tennis Tecnica, Xturf.

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Notizie Aecom incaricata del design del nuovo complesso sportivo di San Francisco Gli NBA Golden State Warriors hanno scelto lo studio di architettura Aecom per creare un nuovo complesso spor tivo e ricreativo multifunzionale nella città di san Francisco. Aecom, che lavorerà in team con lo studio norvegese Snøhetta, è, d'altra parte, lo studio che può vantare il maggior numero di progetti relativi alle arene NBA, oltre che un'esperienza in campo sportivo che include progetti di notevole rilevanza mondiale: ad esempio, il masterplan per le Olimpiadi di Londra 2012 e per quelle di Rio 2016, il Brooklyn Barclays Center, l'arena Spartak di Mosca, il rinnovamento del campo Jeld-Wen di Portland. Infine, Aecom può vantare anche una lunga esperienza nel campo dell'architettura del paesaggio nella città di san Francisco. La

news struttura sportiva sarà collocata sul water front di san Francisco, a breve distanza dal distretto finanziario del Downtown e facile da raggiungere con i mezzi pubblici; si estenderà su un'area di 170 mila metri quadrati, con 17.500 posti a sedere. I vincitori del National Steel Design Awards Tra i vincitori del National Steel Design Awards di Australia del 2012- premio di architettura biennale - rientra il Milson Island Indoor Sport Stadium, che si è aggiudicato il top honour nella categoria edifici - piccoli progetti. Si tratta di un edificio multifunzionale, con un approccio totalmente modulare, capace di accogliere diverse attività spor tive e sociali. La giuria è stata favorevolmente impressionata dalla capacità della struttura in acciaio di trarre vantaggio dalla modularità: il centro è

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Il progetto del nuovo nuovo complesso sportivo di san Francisco. Credits: Snøhetta & AECOM - official architecture team.


stato infatti realizzato con componenti in acciaio prefabbricati, assemblati direttamente sul luogo. Progetto CMR, urbanizzazione sostenibile in Cina SUP project è l'innovativo progetto che ha vinto il dodicesimo Chinese Habitat Classic Architectural Planning & Design Program Award Contest, concorso che premia i progetti migliori nel settore architettura e ambiente. SUP di Progetto CMR è il promo progetto pilota sviluppato con il sostegno della partnership tra Unione Europea e Cina in campo di urbanizzazione sostenibile. Caratterizzato da tre aree (residenziale, industriale, terziaria) il progetto si propone di disegnare a Shenyang, capitale delle provincia di Lianoing, una comunità sul modello della città europea, affiancata da un business e da un industr y park che favorisca l'incontro con le piccole e medie imprese europee operanti nel settore dello sviluppo urbano. La sfida del Qatar per i mondiali 2022 Per i mondiali di calcio del 2022 il Qatar punta in alto, con progetti di stadi indoor e climatizzati, posizionati nel deserto o sull'acqua, con strutture hi-tech ed ecofriendly che sfideranno le torride temperature di questa regione desertica del Golfo Ara-

bo. Saranno dodici gli stadi nei quali si disputeranno le gare: l'esistente Khalifa International Stadium sarà affiancato da nuovissime strutture caratterizzate da efficienti sistemi di raffreddamento a emissioni zero, grazie all'utilizzo di tecnologie solari che garantiranno temperature sempre inferiori ai 27 gradi centigradi. La maggior parte degli stadi è stata pensata con moduli superiori removibili, che al termine dei Mondiali di calcio 2022 - i primi a essere disputati in una regione MedioOrientale - saranno smontati per lasciare al territorio delle strutture sportive compatibili con le reali necessità di questo Paese. Tutti gli stadi saranno situati a poca distanza dal quartier generale del Fifa World Cup. Il primo stadio a essere costruito sarà lo stadio di Al-Wakrah, all'interno di un centro acquatico, con media center, centro commerciale e spa. La prima pietra dei lavori di questo stadio potrebbe essere posata già all'inizio del 2013. HKS progetta lo stadio per i Minnesota Vikings Lo studio di architettura HKS è stato selezionato per il progetto dello stadio multifunzionale di Minneapolis per i Minnesota Vikings. L'autorità sportiva del Minnesota (Minnesota Sports Facilities Authority) e i Minnesota Vikings hanno selezionato lo studio di Dallas assegnando un con-

Minnesota Vikings Stadium. Foto HKS.

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Notizie tratto di progettazione del valore di 34 milioni di dollari. HKS ha progettato due dei più recenti stadi della NFL, il Cowboys Stadium in Texas e lo stadio Lucas Oil di Indianapolis: quest'ultimo è stato preso come esempio di come dovrà diventare il nuovo impianto sportivo dei Vikings, che avrà una capienza di 65 mila posti a sedere e sarà realizzato entro la stagione NFL del 2016.

news Rio 2016, sopra, l’Olympic Golf course club house. Architetti: Pedro Evora and Pedro Rivera. © Pedro Evora e Pedro Rivera. Sotto, l’architetto Pedro Evora. © Fernando Alvim.

so ha ricevuto un premio di circa 12 mila dollari, il secondo classificato 7 mila e 500 dollari e 5 mila dollari sono andati al terzo classificato. La terra dei bambini, progetto ecosostenibile Un centro educativo per bambini a Um al Nasser, sulla striscia di Gaza: questo è il progetto "La terra dei bambini", sviluppato nel 2011 in seguito a una richiesta di aiuto della comunità beduina accolta dall'ONG italiana Vento di Terra, per garantire l'accesso a servizi educativi e sanitari ai bambini e alle donne del villaggio beduino. Il progetto e la sua realizzazione sono stati molto complessi, anche per via della mancanza di pianificazione urbanistica e per l'edificazione selvaggia che caratterizzano la Striscia di Gaza. La scelta di realizzare il plesso seguendo i criteri della bioarchitettura è stata dettata dalla necessità di utiliz-

L'Olympic Golf Course Club House per Rio 2016 È del giovane architetto Pedro Evora il progetto vincitore (tra i 57 progetti pervenuti, tutti di architetti locali) per l'Olympic Golf Course club house di Rio. Una grande "veranda" che lascia intravvedere la splendida e lussureggiante natura di Barra da Tijuca: un open space, a "pieno contatto con la natura, integrato nel paesaggio di Barra", come ha affermato il giovane architetto vincitore. Il vincitore del concor-

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zare risorse locali, facilmente reperibili. Il progetto ha impiegato la tecnica degli earthbags (sacchi riempiti di terra con funzioni di isolamento) ed è composto di sei aule, spazi dedicati alle attività didattiche e uno sportello di consulenza per le famiglie. La struttura ricorda quella di una tenda beduina, reinterpretata sotto forma di elementi architettonici contemporanei: la tenda è sostituita da una copertura, ripiegata su se stessa, i muri preservano la realtà educativa e giocosa dell'asilo, costruendo un'oasi protetta. La realizzazione della struttura è stata concertata con la comunità locale che ha partecipato alla realizzazione dell'impianto fotovoltaico e di un sistema di fitodepurazione. In tutto si contano 6 aule, un'aula docenti, un'area accoglienza, un laboratorio per attività psicomotorie, uno spazio polifunzionale, un'infermeria.


Idee, progetti, appalti, lavori da e per le pubbliche amministrazioni

a cura di Pietro Chianchiano e Sabina Orrico

Genova: la Regione ha stanziato circa due milioni di euro in favore di comuni e province della Liguria per la realizzazione, il completamento, la manutenzione straordinaria e la messa a norma di impianti

polispor tivi. Quindi, palestre e palazzetti, bocciodromi, campi di calcio e calcetto, piscine. I finanziamenti annuali, a fondo perduto, rappresenteranno il 25% della spesa sostenuta dagli enti locali,

con il limite massimo di 100 mila euro a impianto. Vallecrosia (Im): in zona Garibbe sarĂ presto completato l'impianto polisportivo, con la realizzazione di un campo

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di calcio in erba sintetica, gli spogliatoi, due campi di bocce e la sistemazione delle aree circostanti, delle aree verdi e dei parcheggi. L'intervento sarĂ possibile in seguito alla vincente partecipazione

del Comune a un bando regionale. Cavriglia (Ar): sono iniziati i lavori di realizzazione di un campo pratica da golf a Valle al Pero, vicino all'aviosuperficie. Il campo a tre bu-


regioni, province, comuni che, comprensivo di un laghetto artificiale, è solo la prima parte di un progetto che comprenderà in futuro anche un campo da golf con Club-house. Con i

primi lavori l'area sarà composta da un campo pratica a tre buche, e da un laghetto artificiale interno; l'obiettivo è completare il campo entro la stagione primave-

from municipalities

ra-estate 2013. Ragoli (Tn): è stato inaugurato il nuovo campo da calcetto di Coltura, situato in località "Cornalere", adiacen-

te al parco giochi. Il campo è di dimensioni regolamentari 30x21, per il gioco del calcetto, è dotato di fondo in erba sintetica e impianto di illuminazione. Sarà a

Ragoli, il nuovo campo da calcetto.

disposizione gratuitamente per tutti i residenti e potrà essere prenotato per organizzare eventuali tornei di calcetto. Pelago (Fi): è stato inaugurato il nuovo impianto sportivo polivalente in frazione San Francesco. La struttura, che rispetta le regole antisismiche e pone l'attenzione sul risparmio energetico, sarà un nuovo punto di riferimento per gli allenamenti di alcune società sportive del territorio ma anche per i cittadini. All'inaugurazione ha parlato il sindaco di Pelago, Renzo Zucchini, l'assessore comunale allo sport Manuele Pieraccioni, il consigliere regionale Nicola Danti e l'assessore provinciale allo sport, Sonia Spacchini. "Voglio ringraziare il Sindaco precedente e l'ex assessore ai lavori pubblici - ha detto Zucchini - come tutti coloro che hanno contributo alla realizzazione di questa struttura, che ha tutta una serie di accorgimenti. Dalla sismica che con la struttura in legno ha dei tempi di risposta eccezionali - al risparmio energetico". La nuova struttura sta-

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Pelago, l’impianto sportivo in frazione San Francesco.

bile, che ha sostituito il vecchio pallone pressostatico, è stata realizzata quasi interamente in legno e godrà di autonomia energetica grazie alla copertura fotovoltaica sufficiente a coprire il suo fabbisogno di energia. Gualdo Tadino (Pg): sono stati inaugurati i nuo-

vi campi del centro sportivo Nello Saltutti di via Perugia, nell'area dell'ex pattinodromo. Le strutture comprendono un campo da calcio a 8, due campi da calcio a 5, tutti in erba sintetica, e un campo da basket, che vanno ad aggiungersi al campo da calcio a 11, sempre in erba sintetica, ai tre

campi per tennis e calcio a 5 e all'impianto per il beach volley. L'ampliamento del centro sportivo è stato possibile grazie alla collaborazione messa in atto tra l'amministrazione comunale e le cooperative Ducops e Azzurra. All'inaugurazione erano presenti il responsabile del centro Angelo Giovagnoli, il sindaco Roberto Morroni insieme ad alcuni membri della giunta, i dirigenti delle varie società che utilizzano i campi. "Prende forma un altro sogno coltivato da anni" - ha detto Morroni. "Qui, da anni, c'era una struttura fatiscente e in degrado

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Gualdo Tadino (Fi), l'inaugurazione del centro sportivo Nello Saltutti.

come l'ex pattinodromo che siamo finalmente riusciti a sostituire con campi funzionali alle necessità dei nostri giovani. Dopo i campi da tennis di San Guido inaugurati la scorsa estate abbiamo ora un impianto che è tra i migliori dell'Umbria e per questo devo fare i complimenti alle cooperati-

ve Ducops e Azzurra che hanno collaborato fattivamente con l'amministrazione per ampliare l'offerta sportiva della nostra città." Falconara (An): il sindaco Goffredo Brandoni, l'assessore allo sport Fabio Marcatili e il direttore della piscina comunale Mirko Santoni han-


regioni, province, comuni no inaugurato la ristrutturata piscina comunale di via dell'Artigianato. I lavori, per un importo complessivo di 400 mila euro, fanno parte della concessione alla so-

cietà sportiva che si è aggiudicata per 15 anni la gestione dell'impianto. Il progetto, sottoposto all'ufficio lavori pubblici, ha comportato il rinnovamento degli im-

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Falconara Falconara (An), (An), la la ristrutturazione ristrutturazione della della piscina piscina comunale. comunale.

pianti di filtraggio dell'acqua, degli impianti di areazione e inoltre l'ampliamento e l'ammodernamento di servizi e spogliatoi. È stata infine sostituita la pavimentazione interna della vasca maggiore. Per quanto riguarda gli impianti di filtraggio dell'acqua, sono stati sostituiti i quattro filtri ed è stato installato un nuovo impianto di filtrazione. A tutto vantaggio per gli utenti, di Falconara e del circondario, anche i lavori di miglioramento e ampliamento di spogliatoi e area accoglienza. Sono passate da due a tre le aree dedicate agli spogliatoi femminili con una nuovissima area con ingresso indipendente riservata per bambini piccolissimi e i loro genitori. Per quanto riguarda il comparto maschile invece è stata ristrutturata tutta l'area dei bagni ed è stato letteralmente raddoppiato il numero delle docce, favorendo così un rapido accesso degli utenti. È stata sostituita l'intera pavimentazione interna della vasca maggiore con piastrelle completamente bianche; nella vasca piccola è stato completamente rinnovato l'impianto di filtrazione dell'acqua. All'interno della vasca è stata creata

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una nuova area dove avere l'altezza migliore possibile (70 cm) per i bambini più piccoli. Recanati (Mc): in presenza del sindaco Francesco Fiordomo e del delegato allo sport Mirco Scorcelli è stato inaugurato il campo di calciotto adiacente allo stadio Tubaldi, e cinque nuovi locali adibiti a spogliatoi. Il nuovo campo in erba sintetica è stato dotato di impianto di illuminazione, tribuna e spogliatoi per poter sfruttare la struttura anche nelle ore serali e da giocatori di tutte le fasce d'età. Realizzato in collaborazione con la società Area Sport Service e gestito da Progetto Sport, il campo sarà utilizzato nelle ore diurne come struttura pubblica e come privata nelle ore notturne.

ro da un percorso di oltre un chilometro e mezzo, che abbraccia i tre campi sportivi realizzati: quelli di calcetto in erba sintetica (36x20 m.), quello di bocce e

quello di pallacanestro. Oltre alle tre aree di via Caduti XVI marzo, il parco si estende sulla parte opposta, in viale Isonzo, dove sovrasta la chiesa di Santa Maria

Catanzaro: il sindaco Sergio Abramo ha inaugurato il parco sportivo polivalente di via Caduti XVI marzo, nel quartiere Pistoia. Ora l'Amministrazione comunale punta con decisione sull'avvio delle attività della nuova struttura, che si propone quale principale centro di riqualificazione e aggregazione per le famiglie, i giovani e gli anziani di una delle aree più degradate della Città. Il parco polivalente si estende su una superficie complessiva di circa 15.000 mq, composta da quattro distinte aree alberate, recintate, munite di panchine e collegate fra lo-

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della Speranza. Marene (Cn): il comune ha deliberato la realizzazione di una copertura di uno dei campi da tennis presenti presso il

centro Don Avataneo. L'investimento sarà coperto da un contributo di 70 mila euro concessi dalla banca di Credito Cooperativo di Cherasco.


regioni, province, comuni Casier (Tv): sono stati completati i lavori di manutenzione straordinaria degli spogliatoi del campo di calcio comunale, utilizzato dall'associazione calcio Casier Dosson. I lavori hanno previsto

Casier (Tn), gli spogliatoi del campo di calcio comunale.

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opere per complessivi 48 mila euro, e hanno riguardato il rifacimento della pavimentazione e del rivestimento delle pareti; sono stati sostituiti anche sanitari e docce. Già nel 2011

l'amministrazione comunale aveva invece provveduto alla sostituzione di tutti gli infissi. Mignanego (Ge): nella frazione di Fumeri è stato inaugurato un nuovo

campo in erba sintetica, con un investimento di 90 mila euro. Il campo è stato realizzato per la neonata squadra di calcio e per le associazioni sportive del circondario. Castelfiorentino (Fi): dopo gli interventi al campo di calcio sussidiario e ai campi da tennis, il comune ha messo in programma nuove opere per 90 mila euro per la sistemazione del palazzetto dello sport: nuovo impianto elettrico, infissi e corpi scaldanti, opere edili con riqualificazione degli spogliatoi. Si tratta del terzo intervento consecutivo, per quanto riguarda le strutture sportive, a beneficiare di un contributo regionale. Tocco da Casauria (Pe): è stato inaugurato il nuovo campo in erba sintetica dell'impianto sportivo comunale "Pino Smarrelli" di Tocco da Casauria. Dotato di 648 metri quadrati di manto in erba sintetica, di ultima generazione e con un sistema drenante funzionale, recintato sui quattro lati, il campo polifunzionale, che andrà ad arricchire l'impianto comunale di via Vasto Piano, è omologato per ospitare anche le partite di massima serie di calcio a cinque, ma potrà accogliere incontri e tornei amatoriali, nonchè gli allenamenti della scuola calcio. Il campo in erba sintetica è stato inoltre dotato di 5 fari per l'illuminazione che consentiranno la fruizione della struttura sportiva anche di notte e nei

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pomeriggi d'inverno. Al termine della cerimonia d'inaugurazione si è disputata un'amichevole di calcio a 5 tra amministratori e dipendenti comunali, guidata dal vicesindaco Tonio Greco. "L'intervento sul campo di calcetto, fortemente voluto da questa amministrazione, costato 14mila euro - ha spiegato il primo cittadino Luciano Lattanzio - fa parte di un programma più ampio di riqualificazione funzionale dell'intero impianto di via Vasto Piano che ospita anche la palestra e il campo sportivo". La palestra vicina è stata ritinteggiata ed è stato risistemato il tetto, così come i bagni delle tribune e degli spogliatoi del campo sportivo.

presidente del Coni Provinciale. Bari: all'Oratorio Centro Giovanile Redentore dei Salesiani di Bari è stato inaugurato il campo di calcio a 7 in erba sinteti-

ca, realizzato dalla ditta Tennis Tecnica, con gli spogliatoi ristrutturati. I lavori, con la supervisione dell'Ing. Gianluca Natale del CONI di Bari, sono stati realizzati con il contributo della Provin-

Formia (Lt): il sindaco di Formia e l'assessore al turismo hanno inaugurato il campo sportivo di Penitro. La struttura in erba sintetica è stata realizzata grazie alla copertura finanziaria assicurata da un finanziamento regionale. La gestione del campo è stata affidata all'associazione sportiva Penitro. Bellosguardo (Sa): è stato inaugurato il nuovo campo di calcio a cinque in località Costa dell'Olmo, realizzato dal Comune grazie al supporto di Pepsi Italia, nell'ambito del concorso "Migliora il tuo mondo". All'inaugurazione erano presenti, tra gli altri, l'assessore allo sport della Provincia di Salerno, il sindaco di Bellosguardo e il

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cia di Bari. Torino: l'esecutivo di Palazzo Civico ha dato il via libera alla manutenzione straordinaria di immobili e impianti sportivi comunali per una cifra

complessiva di un milione e 610 mila euro. In tutto sono ventitrè gli impianti coinvolti, tra piastre polivalenti e piste di pattinaggio, destinati a essere rimessi a nuovo nei prossimi mesi.


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