impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano
anno XXXVIII - DICEMBRE GENNAIO 2013 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n째 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 11,85
ISSN 1121-6913
international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing
with english abstract
sommario contents
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ANNO/YEAR XXXVIII - GENNAIO-FEBBRAIO / JANUARY-FEBRUARY 2013
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Bruno Grillini Opinione / Arriva il liceo sportivo! Anzi, no Opinion / The sports-oriented high school is a reality! No, in actual fact, it isn't.
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Maria Carbone Bocciodromo a Chiari / Campi bocce all'avanguardia
(arch. Sergio Baresi)
Bowling facility in Chiari / Avant-garde bowling pitches
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Joseph Wolfe Stadio universitario di football a Denton, Texas / Tre turbine eoliche e trentamila spettatori
(HKS, Inc.)
University football Stadium at Denton, Texas / Three wind turbines and 30000 spectators
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Sandro Rubicondi Impianto sportivo comunale a Martignano / La cittadella rimessa a nuovo
(ing. Claudio Barriera, ing. Fabrizio Lecciso, arch. Vincenzo De Fabrizio)
Sports centre in Martignano / The citadel gets a new look
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Pietro Chianchiano Centro sportivo a Borgomanero / Il sintetico nel polo integrato
(ing. Massimo Temporelli)
Sports centre in Borgomanero / Synthetic grass for an integrated sports complex
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Nico Veglio, Pietro Paci Centro natatorio a Maiolati Spontini / Un progetto di riqualificazione ed ampliamento nell'Anconetano
(arch. Paolo Pettene, Studio Paci)
Swimming centre in Maiolati Spontini / Requalification and expansion project in the Ancona area
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Michele Ridolfi Tennis club a Padova / Una struttura polifunzionale per il tennis padovano A tennis club in Padua / Servicing the game in the city through a multifacility structure
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Tommaso Empler Progettare l’accessibilità / Rilevamento per l'Universal Design Planning accessibility / Environmental survey for Universal Design
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a cura della / by Redazione Tecnica Coperture Pressostatiche / 3. Il progetto
(Favaretti Group)
sommario contents
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Stefano Longhi Impianti etici / impianti sostenibili Luci e ombre dal mondo della Clean Energy
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Il Flauto magico ed il paloggio incantato / The Pied Piper and the enchanted spinning top - di/by Stefania Farina
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Un raggio di sole a Scampìa - di/by B.G.
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Comuni e province per la scuola
Bruno Grillini Parco urbano a Nuoro / Concorso per Tanca Manna
(Arch. Virgilio Colomo)
Urban Park in Nuoro / Contest for Tanca Manna
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Cesare Lino Tecnica per l'erba sintetica / Recuperare e smaltire il vecchio manto Technics for synthetic turf / Salvaging and disposing of an old synthetic turf surface
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Erminio Sinigaglia Tecnica per l'erba naturale / La gestione delle erbe infestanti Technics for natural grass / Weed control
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Regioni province comuni / From the municipalities - a cura di/by Pietro Chianchiano, Sabina Orrico Schede tecniche / Technical cards Legislazione italiana: 9.1- Sport
Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 – 20162 Milano Tel. (+39) 026 438 282 - 026 6107 116 fax (+39) 026 4749 554 www.tsport.it E-mail: info@tsport.it
National Stadium, Varsavia/Warszaw (Polonia/Poland), gmp · von Gerkan, Marg and Partners Architects (Ph. Marcus Bredt). La facciata esterna dello Stadio Nazionale di Varsavia, che ha ospitato gli Europei di calcio 2012, è rivestita di pannelli traforati che riproducono i colori della Polonia, il bianco e il rosso (Vedi servizio su Tsport 284; lo puoi scaricare dal sito: www.tsport.it scegliendo "Archivio Tsport").
opinione Arriva il liceo sportivo! Anzi, no The sports-oriented high school is a reality! No, in actual fact, it isn't L'11 gennaio - poco prima di chiudere questo numero di Tsport - il On 11 January - as we were about to close this issue of Tsport - the CounConsiglio dei Ministri comunicava l'avvenuta approvazione del Re- cil of Ministries announced they had approved the text of the Regulations golamento necessario per avviare l'attività dei licei sportivi nell'or- necessary to enable sports-oriented high school activities to get underdinamento scolastico italiano: in tempo per le iscrizioni al prossi- way, within the framework of the national school system, in time for stumo anno scolastico, che devono essere effettuate dagli studenti dents to meet the February deadline to enrol for the following school year. However, a subsequent note by the Ministry made it clearly that prior to entro febbraio. Tuttavia una successiva nota ministeriale faceva presente che il the Regulations coming into force they had to be signed by the President Regolamento entrerà in vigore dopo la firma del Presidente della of the Republic, registered by the Court of Accounts, and published on Repubblica, la registrazione da parte della Corte dei Conti, e la pub- the Official Gazette; it will take a couple of months, to say the least, for all blicazione sulla Gazzetta Ufficiale: non prima di un paio di mesi this to be done and in the meantime the Regions must have their school quindi, mentre le Regioni devono concludere entro il 31 gennaio la network and educational offerings for the following school year fully defined by 31 January. As a result, the definizione della rete scolastica inauguration of the new course of e dell'offerta formativa per il sucstudy cannot take place in 2013 cessivo anno scolastico. Di conand students will be not be able to seguenza, l'avvio del nuovo liceo attend a sports-oriented high non potrà avvenire nel 2013school until 2014-2015. 2014 ma solo nel 2014-2015. While waiting to be published, the In attesa della sua pubblicaziotext of the Regulations may be conne, il Regolamento è consultabisulted in the version submitted to le ancora nella versione presenthe Commissions in the fall of 2011, tata alla Commissioni nell'autunand we have no way of knowing no del 2011, e non sappiamo in whether, and to what extent, it has che misura potrà essere stato been amended. modificato. In any event, this will be a course of Si tratta comunque di uno specistudy of Liceo Scientifico, an ad hoc fico "indirizzo" del Liceo Scientifiversion of which will be established co, al quale sono aggiunte le maLiceo Scientifico Tecnologico a indirizzo sportivo (sperimentale) G.L. Lagrange, Milano. (Foto B.Grillini) by adding a few new subjects and terie "Diritto ed economia dello eliminating some of the old ones: sport", "Discipline sportive" e "Scienze motorie", a scapito di "Lingua e cultura latina" e "Disegno "Latin language and culture" and "Drafting and art history" will be replaced with "Sports law and economics", "Sport disciplines" and "Moe storia dell'arte". I diplomati saranno quindi un po' più esperti in materia sportiva e tory sciences". un po' meno dotati di cultura generale. Ma questo è il meno. Tra gli Accordingly, graduates will be more knowledgeable about sports, but articoli del Regolamento (che non cambieranno nella versione de- less informed in matters of general culture. And that's only a minor glitch. finitiva) si legge: "Le istituzioni scolastiche che richiedono l'attiva- Articles of the Regulations (which will not be amended in the final verzione della sezione a indirizzo sportivo devono disporre di impian- sion) read: "The schools requesting the activation of a sports-oriented ti ed attrezzature ginnico-sportive adeguate" (art. 1, comma 3); e section must have appropriate sporting and physical education equip"All'attuazione del presente regolamento si provvede nei limiti del- ment and facilities"… "The implementation of these regulations shall be le risorse finanziarie, umane, strumentali previste a legislazione vi- carried out subject to the availability of the financial, human and instrugente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica" (art. 7, mental resources specified in the applicable law provisions, without entailing new or higher costs for public finance". comma 2). Quali requisiti presentano le attrezzature ginnico-sportive "ade- What are the requirements to be met for sporting-physical education guate"? Chi le verifica? Con quali risorse i licei non sufficiente- equipment and facilities to be rated as "appropriate"? What resources mente idonei potranno sperare di dotarsi in futuro di impianti e at- can be tapped by the schools that are not fit at present but hope to actrezzature? Ci sono cento scuole (quante ne prevede il regola- quire the required equipment in future? Are there one hundred duly mento) realmente attrezzate? E in fin dei conti: non dovrebbe tut- equipped school (as required in the Regulations)? And in the end: should ta la scuola essere orientata alla promozione dell'attività sportiva? not the promotion of sporting activities be a goal shared by all schools, Che valore dare, a questo punto, al Piano Nazionale per la Promo- irrespective of the chosen course of study? At this point, what should we zione dell'Attività Sportiva, reso pubblico lo scorso settembre (ve- make of the National Plan for the Promotion of Sporting Activities made di le parti salienti pubblicate nelle "Schede Tecniche" allegate a known last September (see the salient parts, published in the "Technical Data Sheets" attached to this issue)? questo numero)? Bruno Grillini
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bocciodromo a Chiari (Brescia)
Campi bocce all'avanguardia
asce come un ampliamento del Palasport, ma in realtà è un edificio autonomo, dotato di campi per la Raffa, idonei anche per tornei internazionali: il tutto, sotto un cielo di travi lamellari.
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L'intervento che ha portato alla realizzazione del nuovo bocciodromo della cittadina bresciana fa parte di un'operazione di ristrutturazione urbanistica sulle aree della Fondazione Opera Pia Bettolini, dove vecchie strutture fatiscenti
saranno sostituite da alloggi e commercio. A scomputo oneri di urbanizzazione, la Fondazione ha realizzato il bocciodromo, che va a sostituire una analoga struttura, ormai obsoleta, giĂ presente al piano interrato dell'edificio preesistente. Il nuovo impianto, di 865 mq, coperto con una struttura in legno lamellare, comprende quattro piste regolamentari per gare nazionali e internazionali (specificamente per il gioco della Raffa), affiancate da
L'interno del bocciodromo. In alto, fotoinserimento nel centro sportivo.
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Interiors of the bowling Above, photo-insertion in the sports centre.
In questa pagina, il nuovo bocciodromo e la palestra preesistente. Dall'alto: prospettiva; prospetti; sezioni; planimetria generale. Nella pagina di fronte, due viste opposte del bocciodromo; in basso, pianta della palestra con (in colore) il bocciodromo. In this page, the new bowling and the pre-existing gymnasium. From above: perspective; elevations; sections; general plan. Next page, two opposite views of the bowling; below, plan of the gymnasium and (colored) the bowling.
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Bocciodromo a Chiari (Brescia) Committente: Fondazione Opera Pia Bettolini Progetto e direzione lavori: arch. Sergio Baresi Progetto impianti: Grasselli Sergio Studio Tecnico di Progettazione Importo dei lavori: euro 700.000 circa Inizio lavori: luglio 2011 Fine lavori: primavera 2012 In alto a destra, la struttura della copertura. Nelle altre immagini, particolari dell'interno.
Top right, framework of the roofing. In the other pictures, details of the interiors.
Bowling facility in Chiari (Brescia) / Avant-garde bowling pitches Initially conceived as an extension of the Palasport complex, it is actually an independent building equipped with pitches for raffa speciality bowling, and also suitable for international tournaments: all of which take place under a roof covering of lamellar wood beams. The project leading to the creation of the new bowling facility in this town close to Brescia is part of a wider scheme of urban qualification involving the areas of the Opera Pia Bettolini Foundation, where derelict old buildings will be replaced by residential and commercial constructions. To offset planning fees, the Foundation has built the bowling facility, which takes the place of a
similar structure, now obsolete, housed on the basement floor of the pre-existing building. The new facility, with its lamellar wood roof covering, comprises four regulation alleys for national and international contests, flanked by small lateral spectators' stands for members of the public. The alleys have a synthetic floor covering made from special resins. Each alley is equipped with an infrared heating system in order to limit energy consumption to the part of the facility actually in use. The building stands alongside the pre-existing sports pavilion, to which it is linked by means of a short covered way.
tribunette laterali per il pubblico. La pavimentazione delle piste è in manto sintetico, omologato UBI (FIB), ottenuto con resine poliuretaniche elastometriche bicomponenti a bassa resilienza, miscelate con cariche minerali selezionate, esenti da solventi e catalizzatori minerali, dotate di completa impermeabilità ed ottima resistenza all'abrasione. Ogni pista è dotata di un sistema di riscaldamento all'infrarosso, in modo da limitare i consumi energetici alla parte di impianto effettivamente utilizzata. Uno spazio curvilineo delimita l'area dedicata ai servizi di bar e ristorazione. La costruzione è affiancata al preesistente Palasport, al quale è collegata attraverso un breve corridoio coperto che si prolunga nella parte a servizi della struttura: è previsto infatti l'utilizzo dei servizi igienici e degli spogliatoi già esistenti come supporto al nuovo impianto. Maria Carbone
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Š Tsport mktg e adv
impianti sportivi Arcostrutture in legno lamellare Aree a verde Atletica Basket Beach volley Bocce Calcetto Calcio Impianti di illuminazione Opere di sottofondo Opere edili Opere stradali Palestre Parchi gioco Recinzioni Rugby Tennis Volley
Impresa Sartori sas Costruzioni Impianti Sportivi del geom. Stefano Sartori & C. 35020 Casalserugo (Padova) - Tel. 049.8740940 - 049.8740554 - Fax 049.8740944 www.impresasartori.it - commerciale@impresasartori.it
stadio universitario di football a Denton, Texas (USA)
Tre turbine eoliche e trentamila spettatori o United States Green Building Council ha assegnato la Certificazione LEED Platinum al nuovo Apogee Stadium dell'University of North Texas, che è diventato, di fatto, il primo stadio di football universitario a ottenere il livello più alto di certificazione LEED nello Stato americano.
L
L'Apogee Stadium occupa uno spettacolare sito collinare, che ha permesso di creare una straordinaria presenza architettonica da un punto di vista visivo. Le vigorose forme angolari
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protese verso l'alto creano un'architettura che evoca gli elementi simbolici dei "Mean Green" e dell'aquila, la mascotte della squadra dell'Università del Nord Texas. La struttura "alata" in acciaio realizzata nei colori dei "Mean Green" crea uno scenario dinamico per le partite di football americano. Lo stadio, con una capacità di 31.000 posti a sedere, è dotato di tribune di lusso, spazi funzionali, uno store con gli articoli della squadra, una terrazza VIP ed una esclusiva gradinata ubicata in corrispondenza del lato più corto dell'impianto. Oltre
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In apertura, il catino dello stadio; in alto, planimetria generale del campus. In questa pagina, pianta; sopra, vista dall'esterno. Nella doppia pagina a lato, una vista generale e una interna, con le pale eoliche sullo sfondo. In alto a destra, sezione della tribuna integrata nell'edificio. In the opening page, the stadium bowl; top, general plan of the campus. In this page, plan; above, view from outside. In the double page, a general view and an inner view, with the wind turbines on the background. Top right, section of the grandstand included in the building.
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In apertura, il catino dello stadio; in alto, planimetria generale del campus. In questa pagina, pianta; sopra, vista dall'esterno. Nella doppia pagina a lato, una vista generale e una interna, con le pale eoliche sullo sfondo. In alto a destra, sezione della tribuna integrata nell'edificio. In the opening page, the stadium bowl; top, general plan of the campus. In this page, plan; above, view from outside. In the double page, a general view and an inner view, with the wind turbines on the background. Top right, section of the grandstand included in the building.
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A sinistra, vista aerea. In questa pagina, una sala vip; il pubblico nello stadio; l'ingresso sotto le tribune.
Le caratteristiche ecosostenibili del progetto Riepiloghiamo in sintesi gli elementi del progetto che caratterizzano la sostenibilità ambientale dell'intervento. Inserimento nel paesaggio e miglioramento dell'ambiente Oltre il 50% degli spazi aperti è stato piantumato con piante autoctone resistenti alla siccità. L'area esterna, allestita in maniera simile ad un parco, permette alla comunità di fruire della struttura nel corso di tutti i mesi dell'anno. Le pavimentazioni permeabili e l'utilizzo di piante autoctone per la creazione del paesaggio permettono di limitare il deflusso delle acque piovane e di ridurre l'effetto isola di calore. La presenza di fermate dell'autobus all'interno del campus, di depositi sicuri per le biciclette e di parcheggi riservati a chi effettua il car-pooling, incentiva l'utilizzo di mezzi di trasporto alternativi. I marciapiedi lastricati e le piste ciclabili si snodano lungo l'area esterna fino a raggiungere il campus principale, incoraggiando il raggiungimento dello stadio a piedi o in bicicletta in occasione dei vari
eventi. Riduzione dei consumi idrici ed energetici Secondo le stime, le tre turbine eoliche forniranno circa 500.000 kilowattora all'anno alla rete elettrica Eagle Point dell'Università, permettendo un risparmio di 323 tonnellate nelle emissioni annuali di CO2. Il progetto ad altissima performance dello stadio si avvale di apparecchiature di illuminazione, di impianti di condizionamento, ventilazione e riscaldamento ad alta efficienza energetica, che permettono di ridurre i consumi del 25%. La rubinetteria a basso flusso - installata nei lavabi, water, orinali e docce - permetterà di ridurre i consumi di acqua di oltre il 52%. Impiego di materiali sostenibili e di riciclo Il settantacinque per cento dei materiali di scarto dai lavori di costruzione è stato riciclato dalla ditta appaltatrice dello stadio, invece di finire in discarica.
University football Stadium at Denton, Texas (USA) Three wind turbines and 30000 spectators Apogee Stadium occupies a dramatic hillside site, which provided the opportunity to create a visually powerful architectural presence. Uplifting, aggressive and angular forms create architecture symbolic of the "Mean Green" and the eagle; UNT's team mascot. The "winged" exposed steel structure is painted "mean green" and creates a dynamic setting for a scoreboard plaza. The 31,000-seat Apogee Stadium features luxury suites, an amenity-filled club level, Spirit Store, corporate deck and a unique end zone seating area. In addition to hosting UNT events, it serves the North Texas region as a venue for outdoor concerts, community events and high football school games. The United States Green Building Council
awarded the University of North Texas' new Apogee Stadium a LEED Platinum Certification, making it the first newly constructed collegiate football stadium in the nation to achieve the highest level of LEED certification. UNT was awarded a $2 million grant by the State Energy Conservation Office for the installation of three wind turbines that provide electricity to the energy grid which provides power to the new stadium and other buildings on the campus. The wind turbines are also helping the university score big in sustainability and achieve another first - the first new collegiate venue to incorporate onsite renewable energy through the use of wind turbine power.
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Left page, bird-eye view. In this page, a vip room; people in the stadium; the entrance plaza under the grandstand.
Il 20% dei prodotti e dei materiali utilizzati durante la costruzione dello stadio sono stati realizzati con materiali di riciclo ed oltre il 47% di essi è stato prodotto in loco. Per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2, per la realizzazione delle parti in calcestruzzo del progetto sono state impiegate percentuali maggiori di cenere volatile al posto del cemento. Qualità degli ambienti interni Sono stati utilizzati materiali a bassa emissione di composti organici come adesivi, sigillanti, vernici, rivestimenti, e pavimentazioni per migliorare la qualità dell'aria negli ambienti interni a vantaggio dei suoi occupanti. Il novanta per cento degli spazi interni utilizzati abitualmente beneficiano di una illuminazione naturale e di scorci sull'ambiente esterno. L'UNT attua politiche e procedure ecologiche per la gestione e la manutenzione dello stadio.
ad ospitare gli eventi dell'Università, è una location per concerti all'aperto, eventi della comunità e partite di football organizzate dagli istituti scolastici superiori per la regione del Texas Settentrionale. Lo stadio è stato concepito nel rispetto del principio della sostenibilità. Uno stadio di calcio non rappresenta il candidato classico per ricevere una certificazione LEED Platinum: i team incaricati della progettazione e della costruzione in collaborazione con l'UNT System e il North Texas Athletics hanno dovuto pensare fuori dagli schemi. La certificazione LEED Platinum ricevuta all'Apogee Stadium è una dimostrazione della dedizione del team nei confronti del principio della sostenibilità. L'Uiversità ha ricevuto un aiuto di 2 milioni di dollari da parte dello State Energy Conservation Office per l'installazione di tre turbine eoliche che forniscono energia elettrica alla rete che alimenta il nuovo stadio e altri edifici situati nel campus. Le turbine eoliche permettono inoltre all'università di guadagnare
punti sotto il profilo della sostenibilità e di registrare un altro primato, quello di essere la prima venue universitaria a produrre in loco energia rinnovabile generata da turbine eoliche. Le turbine contribuiranno a supplire al fabbisogno energetico esterno del Mean Green Village, l'area del campus che circonda il nuovo stadio. Un sistema di monitoraggio via internet fornirà le informazioni sulla produzione energetica, le cifre relative alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e i dati empirici che possono essere utilizzati per finalità didattiche e di ricerca presso l'UNT. Joseph Wolfe 30
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A sinistra, vista aerea. In questa pagina, una sala vip; il pubblico nello stadio; l'ingresso sotto le tribune.
Le caratteristiche ecosostenibili del progetto Riepiloghiamo in sintesi gli elementi del progetto che caratterizzano la sostenibilità ambientale dell'intervento. Inserimento nel paesaggio e miglioramento dell'ambiente Oltre il 50% degli spazi aperti è stato piantumato con piante autoctone resistenti alla siccità. L'area esterna, allestita in maniera simile ad un parco, permette alla comunità di fruire della struttura nel corso di tutti i mesi dell'anno. Le pavimentazioni permeabili e l'utilizzo di piante autoctone per la creazione del paesaggio permettono di limitare il deflusso delle acque piovane e di ridurre l'effetto isola di calore. La presenza di fermate dell'autobus all'interno del campus, di depositi sicuri per le biciclette e di parcheggi riservati a chi effettua il car-pooling, incentiva l'utilizzo di mezzi di trasporto alternativi. I marciapiedi lastricati e le piste ciclabili si snodano lungo l'area esterna fino a raggiungere il campus principale, incoraggiando il raggiungimento dello stadio a piedi o in bicicletta in occasione dei vari
eventi. Riduzione dei consumi idrici ed energetici Secondo le stime, le tre turbine eoliche forniranno circa 500.000 kilowattora all'anno alla rete elettrica Eagle Point dell'Università, permettendo un risparmio di 323 tonnellate nelle emissioni annuali di CO2. Il progetto ad altissima performance dello stadio si avvale di apparecchiature di illuminazione, di impianti di condizionamento, ventilazione e riscaldamento ad alta efficienza energetica, che permettono di ridurre i consumi del 25%. La rubinetteria a basso flusso - installata nei lavabi, water, orinali e docce - permetterà di ridurre i consumi di acqua di oltre il 52%. Impiego di materiali sostenibili e di riciclo Il settantacinque per cento dei materiali di scarto dai lavori di costruzione è stato riciclato dalla ditta appaltatrice dello stadio, invece di finire in discarica.
University football Stadium at Denton, Texas (USA) Three wind turbines and 30000 spectators Apogee Stadium occupies a dramatic hillside site, which provided the opportunity to create a visually powerful architectural presence. Uplifting, aggressive and angular forms create architecture symbolic of the "Mean Green" and the eagle; UNT's team mascot. The "winged" exposed steel structure is painted "mean green" and creates a dynamic setting for a scoreboard plaza. The 31,000-seat Apogee Stadium features luxury suites, an amenity-filled club level, Spirit Store, corporate deck and a unique end zone seating area. In addition to hosting UNT events, it serves the North Texas region as a venue for outdoor concerts, community events and high football school games. The United States Green Building Council
awarded the University of North Texas' new Apogee Stadium a LEED Platinum Certification, making it the first newly constructed collegiate football stadium in the nation to achieve the highest level of LEED certification. UNT was awarded a $2 million grant by the State Energy Conservation Office for the installation of three wind turbines that provide electricity to the energy grid which provides power to the new stadium and other buildings on the campus. The wind turbines are also helping the university score big in sustainability and achieve another first - the first new collegiate venue to incorporate onsite renewable energy through the use of wind turbine power.
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ad ospitare gli eventi dell'Università, è una location per concerti all'aperto, eventi della comunità e partite di football organizzate dagli istituti scolastici superiori per la regione del Texas Settentrionale. Lo stadio è stato concepito nel rispetto del principio della sostenibilità. Uno stadio di calcio non rappresenta il candidato classico per ricevere una certificazione LEED Platinum: i team incaricati della progettazione e della costruzione in collaborazione con l'UNT System e il North Texas Athletics hanno dovuto pensare fuori dagli schemi. La certificazione LEED Platinum ricevuta all'Apogee Stadium è una dimostrazione della dedizione del team nei confronti del principio della sostenibilità. L'Uiversità ha ricevuto un aiuto di 2 milioni di dollari da parte dello State Energy Conservation Office per l'installazione di tre turbine eoliche che forniscono energia elettrica alla rete che alimenta il nuovo stadio e altri edifici situati nel campus. Le turbine eoliche permettono inoltre all'università di guadagnare
Left page, bird-eye view. In this page, a vip room; people in the stadium; the entrance plaza under the grandstand.
Il 20% dei prodotti e dei materiali utilizzati durante la costruzione dello stadio sono stati realizzati con materiali di riciclo ed oltre il 47% di essi è stato prodotto in loco. Per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2, per la realizzazione delle parti in calcestruzzo del progetto sono state impiegate percentuali maggiori di cenere volatile al posto del cemento. Qualità degli ambienti interni Sono stati utilizzati materiali a bassa emissione di composti organici come adesivi, sigillanti, vernici, rivestimenti, e pavimentazioni per migliorare la qualità dell'aria negli ambienti interni a vantaggio dei suoi occupanti. Il novanta per cento degli spazi interni utilizzati abitualmente beneficiano di una illuminazione naturale e di scorci sull'ambiente esterno. L'UNT attua politiche e procedure ecologiche per la gestione e la manutenzione dello stadio.
University of North Texas Apogee Stadium - Denton, Texas (USA) Proegtto: HKS, Inc. Gruppo di progettazione: Bryan Trubey (Design Principal) Jerry Fawcett (Principal-in-Charge) Greg Whittemore(Project Manager) Jim Herckt (Project Architect) Sergio Chavez (Designer) Chad Scheckel (Construction Administration) Glenn Clarke (Interior Designer) David Kozack (Branding Design) Chris Mundell (Sostenibilità/LEED Design) Photo Credits: Daryl Shields and Blake Marvin/HKS, Inc. Contractor: Manhattan Construction Company
punti sotto il profilo della sostenibilità e di registrare un altro primato, quello di essere la prima venue universitaria a produrre in loco energia rinnovabile generata da turbine eoliche. Le turbine contribuiranno a supplire al fabbisogno energetico esterno del Mean Green Village, l'area del campus che circonda il nuovo stadio. Un sistema di monitoraggio via internet fornirà le informazioni sulla produzione energetica, le cifre relative alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e i dati empirici che possono essere utilizzati per finalità didattiche e di ricerca presso l'UNT. Joseph Wolfe 30
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impianto sportivo comunale a Martignano (Lecce)
La cittadella rimessa a nuovo
'impianto sportivo comunale, già dotato di campi e strutture per la pratica di diversi sport, è stato sottoposto ad una importante opera di manutenzione straordinaria, che ha visto il rifacimento di quasi tutte le superfici di gioco, oltre che dell'impiantistica e degli spogliatori: senza dimenticare l'approccio al risparmio energetico con l'uso del solare e del fotovoltaico.
L
complesso sportivo comunale. L'impianto è intitolato ad Attilio Adamo, allenatore di varie squadre calcistiche
giovanili e talent scout di famosi campioni di calcio leccesi. Il centro, che è stato oggetto di lavori di
ristrutturazione ed adeguamento alle norme vigenti negli anni dal 2009 al 2011, è costituito da: - un campo di calcio in
Il complesso sportivo insiste su un'area ubicata in posizione limitrofa rispetto al centro abitato del comune di Martignano, ed ha una superficie complessiva di circa 26.000 mq. La A.S.D. Polisportiva Grecìa Salentina, in forza di una convenzione con l'Amministrazione Comunale, ha in gestione il
In alto il campo di calcio in erba naturale, qui sopra il campo da calcetto in erba sintetica.
Top, the soccer field in natural grass; above, the soccer-a-five field in synthetic turf.
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erba naturale (di m. 100 x 60 oltre fasce perimetrali); - un campo di calcetto in erba naturale (di m. 20 x 40 oltre fasce perimetrali); - un campo di calcetto in erba sintetica (di m. 20 x 40 oltre fasce perimetrali); - una palestra coperta per il gioco della pallavolo (dimensioni complessive m. 15 x 38), con
impianto di illuminazione e tribuna per 225 spettatori; - un campo polivalente e 2 campi da tennis con manto in sintetico. Tutti questi spazi di attivitĂ sportiva sono completati da due blocchi di servizi ausiliari e di supporto (uno ad esclusivo servizio della palestra coperta ed uno al servizio degli altri spazi di attivitĂ ), oltre ai servizi igienici a disposizione di
spettatori e/o visitatori del parco. Le opere principali oggetto dei recenti lavori di ristrutturazione sono descritte di seguito. I lavori Sulla base di valutazioni di tipo tecnico-economico, considerate le caratteristiche fisicochimiche del substrato esistente, è stato deciso di sostituire il manto in
terra battuta, originariamente presente, con un tappeto erboso realizzato con semina di Paspalum vaginatum cv. SEA SPRAY. Si tratta di una specie graminacea macroterma che ben si presta all'immediato attecchimento nelle condizioni di pH estremi (suoli acidi o alcalini), di terreni di natura calcarea e di matrici a potenziale elevata compattazione;
Planimetria generale del centro. Sopra, il campo di calcio in erba naturale e il campetto polivalente. Nella pagina a lato, in alto due viste dei campi da tennis; al centro, spazi verdi tra il calcetto e la palestra; sotto, esterno e interno della palestra. General plan of the centre. Above, soccer field in natural grass and multisport field. Next page, above two views of the tennis courts; middle, green spaces between the soccer-a five field and the gymnasium; bottom, exterior and interior of the gymnasium.
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richiede cure manutentive medie e consente altezze di taglio comprese tra i 6 e i 45 millimetri. La gestione dell'impianto d'irrigazione risulta abbastanza semplice e con volumi d'acqua decisamente bassi. Risulta molto elevata la resistenza alle alte temperature e alla siccità. È stato quindi realizzato un impianto di irrigazione a funzionamento automatico
per il campo di calcio (con 24 irrigatori) e per il campo di calcetto (6 irrigatori), con irrigatori a scomparsa e centralina di comando. Il manto da gioco dei due campi da tennis e del campo polivalente, completamente deteriorato, è stato sostituito mediante la stesura di un tappetino bituminoso e la successiva rasatura con resine
sintetiche specifiche. Sono stati integralmente ristrutturati spogliatoi e servizi igienici per atleti ed arbitri/istruttori, oltre che i servizi igienici degli spettatori. La produzione di acqua calda sanitaria avviene anche grazie all'ausilio di 2 pannelli solari con accumulo. Sono stati inoltre ristrutturati i 2 WC situati nella zona prospiciente l'accesso alla palestra
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coperta, al servizio dei visitatori del parco e degli spettatori della palestra stessa, integrando quelli già esistenti. Sono stati integralmente ristrutturati spogliatoi e servizi igienici esistenti nel fabbricato posto a servizio del campo di calcio. È stato ripristinato ed adeguato l'impianto di illuminazione di tutti gli spazi di attività sportiva scoperti.
Completamento ed ammodernamento dell'impianto sportivo comunale Cittadella dello sport "Attilio Adamo" in Martignano (Lecce) Proprietà: Amministrazione Comunale di Martignano (Le) Sindaco pro-tempore: Luigino Sergio Gestore: A.S.D. Polisportiva Grecìa Salentina Amm.: Sig. Maurizio Miggiano Progettazione e direzione lavori: ing. Claudio Barriera, ing. Fabrizio Lecciso, arch. Vincenzo De Fabrizio Importo complessivo dei lavori: Progetto Amm. Comunale di Martignano (2010): euro 251.000 Progetto A.S.D. Grecìa Salentina (2011): euro 256.000 Inizio lavori: aprile 2010 Inaugurazione: luglio 2011
A lato, al serata dell'inaugurazione. In basso, notturno del campo da calcetto in sintetico con la tribuna.
Right, night of the inauguration. Below, night view of the soccer-a-five field in synthetic turf with the grandstand.
Sports centre in Martignano (Lecce) / The citadel gets a new look The municipal sports complex, already equipped with playing fields and facilities for practising various sports, has been the object of an important project of extraordinary maintenance, involving the resurfacing of almost all of its playing fields, along with its facilities and changing rooms: without forgetting a new approach to energy cost reduction thanks to the introduction of solar and photovoltaic systems. The sports complex is located on the outskirts of the inhabited areas of Martignano. The sports association Grecìa Salentina, on the grounds of a convention stipulated with the local authorities, is appointed to manage the
municipal sports complex. The facility is named after Attilio Adamo, the coach of various juvenile football teams and a talent scout who discovered some famous football champions of the Lecce area. The centre, which was renovated and modernized in conformity with current legislation in the period from 2009 to 2011, consists of a football pitch and a five-a-side pitch, both covered with natural turf; a five-aside football pitch in synthetic grass; an indoor gymnasium for playing volleyball with a grandstand for accommodating 225 spectators; a multi-purpose field and 2 tennis courts with a synthetic surface.
È stato inoltre realizzato un impianto fotovoltaico, al servizio del complesso sportivo, collocato sulla copertura della palestra e degli spogliatoi del campo di calcio. Sono stati eseguiti lavori vari di sistemazione esterna, comprendenti: - la sistemazione della recinzione metallica del campo di calcetto in erba sintetica; - l'installazione di panchine e di cestini porta rifiuti a disposizione dei fruitori del parco annesso all'impianto sportivo; - la ristrutturazione della ringhiera metallica e della recinzione in corrispondenza dell'accesso lato palestra; - l'integrazione dell'impianto di irrigazione per le aiuole de parco annesso al complesso sportivo, con l'obiettivo di renderne automatico il funzionamento e ottimizzarne il rendimento sia in termini di risparmio energetico che idrico. Sandro Rubicondi
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centro sportivo a Borgomanero (Novara)
Il sintetico nel polo integrato 'obiettivo dell'Amministrazione Comunale di Borgomanero nella realizzazione del nuovo centro sportivo è il miglioramento generale dell'offerta di spazi per lo sport e ricreativi, ideando un polo sportivo integrato in prossimità della circonvallazione est, facilmente raggiungibile dal centro e dai comuni limitrofi, in grado di soddisfare le esigenze degli utenti in età scolare oltre ai fabbisogni espressi dalle società sportive della città.
L
Lo studio del complesso sportivo si è articolato considerando lo stesso nel suo sviluppo integrale, cioè completamente organizzato in uno spazio sportivo polifunzionale composto da un'area di 3.680 metri quadrati destinata all'attività
sportiva polivalente per il giuoco del calcio a 5, del tennis e della pallavolo protetti da una tensostruttura di 36.8x22.2 metri, ed un'area pari a 7.680 metri quadrati destinata al giuoco del calcio, all'interno della quale trova collocazione un campo in erba artificiale di ultima generazione delle dimensioni di 103x62 metri, circondato da un'area di 3.120 metri quadrati. A supporto dell'attività sportiva sono stati individuati un fabbricato ad uso del personale di gestione ed un edificio adibito a spogliatoi con pronto soccorso atleti, cui è annessa la centrale termica con pannelli solari integrati nella copertura: il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda avviene infatti con l'integrazione dell'energia solare.
Le aree di sosta per il pubblico sono pari a 3.860 metri quadrati così suddivisi: parcheggio autovetture 2.220 metri quadrati; parcheggio autopullman 155 metri quadrati; parcheggio cicli e motocicli 135 metri quadrati. Le aree di sosta per gli atleti ed il personale di supporto alle squadre occupano la superficie di 1.480 metri quadrati così suddivisi: parcheggio ospiti 510 metri quadrati; parcheggio squadre locali 510 metri quadrati; parcheggio pullman squadra ospiti ed altri parcheggi auto a disposizione del personale al seguito delle squadre 460 metri quadrati. Agli spettatori è stata destinata un'area di 3.025 metri quadrati, organizzata in percorsi ed aree verdi, all'interno della quale trovano collocazione la
tribuna per 320 spettatori con annessi servizi igienici e pronto soccorso per il pubblico ed è stato individuato lo spazio per un posto di ristoro. Tutti gli spazi sono stati pensati per dare accessibilità ai disabili, siano essi spettatori che atleti. Nell'organizzazione funzionale e nella progettazione dei fabbricati del centro sportivo si è perseguito l'obiettivo di soddisfare le esigenze di spaziosità, igieniche, antropodinamiche, di illuminazione, acustiche, di comfort termo igrotermico, di durata e di economia di gestione. Si è prevista in particolare l'installazione di pannelli solari termici di ausilio alla produzione di acqua calda per usi igienico sanitari. I pannelli solari sono integrati nella copertura del corpo
Planimetria generale.
General plan.
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centrale termica, il cui profilo è stato progettato appositamente, con inclinazione ottimale per lo sfruttamento dell'energia solare alle nostre latitudini. La copertura del locale ad uso gestore segue lo stesso criterio compositivo architettonico, atto ad ospitare, in un futuro intervento, pannelli fotovoltaici integrati anch'essi nella copertura. Il riscaldamento degli ambienti avviene mediante
ventilconvettori alimentati da un generatore a condensazione ad alto rendimento. Il campo da gioco in erba artificiale Il manto in erba artificiale, dotato di attestazione della LND, è prodotto in teli da m 4 di larghezza e di lunghezza variabile a seconda delle dimensioni del campo composto da fibre in polietilene 100% con particolare forma del filato a
Sports centre in Borgomanero (Novara) Synthetic grass for an integrated sports complex With the new sports centre, the local authorities of Borgomanero have set out to generally enhance the offering of sports and recreational facilities, by creating an integrated sports complex within easy reach of the centre and surrounding villages, to satisfy the requirements of school goers and the town's sports associations. The project of the sports facility was studied in detail, in the light of its overall development, in other words completely organized within a multi-function sports complex consisting of an area destined for various sports activities Five-a-side football, tennis and volleyball protected by a tensile structure, and a football
pitch whose surface is covered with latest generation artificial grass. To support the activities of the sports centre, a building has been placed at the disposal of staff and management, and another has been fitted out as changing rooms and a first aid centre for athletes, adjoined to which stands the technical cabin housing heating systems and apparatus, with solar panels positioned on its rooftop. In fact, the heating of the various rooms and hot water production is solar integrated. At the end of this article, we describe the various steps that have to be taken when laying synthetic turf.
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diamante rinforzata centralmente ed estremamente resistenti all'usura e con speciale trattamento anti-UV, aventi le seguenti caratteristiche: a) struttura della fibra: dritta b) tipo della fibra: monofilamento 220 micron c) altezza della fibra: non inferiore a 60 mm d) colore della fibra:bicolore verde e) permeabilità all'acqua del supporto maggiore di 360 mm/h In particolare il manto è in fili verdi dritti in due diverse tonalità di colore, antiabrasivi, dotati di elevata memoria dimensionale e con speciale trattamento anti-UV, tessuti su supporto drenante in polipropilene rivestito in lattice. La segnaletica è eseguita con strisce intarsiate del medesimo prodotto di larghezza variabile e disponibile nel colore bianco. Il sistema è inoltre essere conforme alle seguenti norme ambientali: EN 71/3 1994, A1 2000+AC:2002 e possiede il certificato di rifiuto smaltibile in discarica ai sensi de Decreto Lgs del 05/02/97 n. 22 e ss.mm.ii. Il manto in erba artificiale è dotato di un intaso prestazionale del tipo organico di origine vegetale naturale derivante dalla sfibratura di parti di piante arboree conforme ai requisiti degli intasi prestazionali di cui al punto 6 " del "Regolamento L.N.D.
Sopra, pianta degli spogliatoi; sotto, pianta del campo con drenaggio. A lato, la gradinata con sottostanti locali di servizio. Nella pagina a lato, in alto, dettaglio degli spogliatoi visti dalla gradinata. Nel riquadro in basso, fasi di lavoro di preparazione del sottofondo e del drenaggio.
Standard" edizione gennaio 2011, steso nel manto successivamente all'inserimento della sabbia, questa lavata, depolverizzata ed essiccata con minimo 85% di silice con granuli di forma irregolare ma a spigoli arrotondati disposta in strati di quantità e modalità conformi al regolamento L.N.D. In tema di compatibilità ambientale l'intaso garantisce eccellente resistenza all'aggressione U.V., imputrescibilità, proprietà anti-muffa, elevata resistenza all'invecchiamento, assenza di odori sgradevoli anche alle alte temperature, caratteristiche ignifughe e conseguente assenza di fumi nocivi in caso di incendio.
Above, plan of the changing rooms; below, plan of the field with drainage. Left, the steps with service rooms below. Next page, above, detail of the changing rooms seen from the steps. In the frame below, works of preparing the background and the drainage.
La sequenza dei lavori A cassonetto realizzato, la sequenza di lavorazioni effettuate per la realizzazione del manto, può essere riepilogata nei punti seguenti: 1) realizzazione delle pendenze mediante posa di terre del tipo A6-A7 di cui alla norma CNR-UNI 10006 con macchinario a controllo laser per l'ottenimento delle pendenze a quattro falde; 2) esecuzione dei drenaggi inclinati distanziati 11 metri con pendenza pari a quella precedentemente predisposta mediante scavo in trincea di sezione circa 30x30 cm; posa di 41
A lato, il campo con la panchina. In basso, dettagli delle costruzioni accessorie.
Right, the field with a bench. Below, details of service buildings.
Centro sportivo comunale "Santa Cristinetta" con campo di calcio in erba sintetica a Borgomanero (Novara) Committente: Comune di Borgomanero Progetto: ing. Massimo Temporelli Importo dei lavori: euro 2.173.000 Fine lavori: aprile 2012
geotessile in polipropilene densità 250 g/mq risvoltato a bordo scavo 30 cm; inserimento di tubo drenante De 90 (drenante a 270°:3/4 del tubo superiore microforato) confluente verso i pozzetti perimetrali; successivo riempimento dello scavo con pietrisco in pezzatura 2.8 - 3.2 cm scevro da materiale organico; 3) posa di geotessile in polipropilene densità 250 g/mq in senso trasversale all'asse principale del campo sull'intera superficie del campo con sovrapposizione dei teli di almeno 30 cm;
4) Esecuzione della rete perimetrale drenante mediante scavo in sezione al perimetro del campo per destinazione di trincea di sezione 30x30 cm circa con pendenza verso i punti di raccolta, successiva stesura di tubo drenante De 160 (drenante a 180°: 1/2 superiore del tubo microforato) intervallato da pozzetti di intercettazione dei tubi drenanti inclinati (pozzetti di sezione 40x40 cm interna e pozzetti terminali di sezione interna 100x100); posa di pietrisco in pezzatura 2.8 - 3.2 cm scevro da materiale organico
fino alla quota del piano di base del cassonetto; 5) posa di massicciata con la seguente stratigrafia: materiale arido di spessore 30 cm con materiale misto di cava di pezzatura 4/7 cm nel cassonetto precedentemente livellato e dotato di manto in geotessile; pietrisco di pezzatura 2.8/3.2 cm per uno spessore di 7 cm; graniglia di pezzatura 1.2 / 1.8 cm per uno spessore di 4 cm; sabbia di frantoio di pezzatura 0.2 / 0.8 mm a finire per uno spessore di 3 cm steso e livellato con macchinario a controllo laser
e successivamente rullato e compattato; finitura a mano mediante annaffiatura, rullatura e spazzolatura; 6) esecuzione dei cordoli perimetrali della rete al contorno del campo; 7) esecuzione dei plinti di porte e bandierine e basamenti delle panchine nelle aree tecniche; 8) completamento della rete drenante perimetrale mediante posa della canalina di ricevimento delle acque superficiali e realizzazione della rete smaltimento delle acque provenienti dai drenaggi e di scarico dell'anello di irrigazione al ricettore comune; 9) posa in opera della rete di irrorazione De 63 al perimetro tra la linea dei pozzetti del drenaggio perimetrale ed il cordolo di imposta della recinzione del campo di gioco, con successivo intasamento con pietrisco pezzatura 2.8/3.2 cm; 10) posa del manto in erba artificiale e suo completamento con l'esecuzione di segnature, intaso prestazionale, posa di panchine nelle aree tecniche, posa delle porte, posa delle recinzioni e dei cancelli; 11) posa degli irrigatori e connessione della rete di irrorazione alla rete di adduzione già predisposta proveniente dalla cisterna di riserva idrica presso gli spogliatoi. Pietro Chianchiano
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centro natatorio a Maiolati Spontini (Ancona)
Un progetto di riqualificazione ed ampliamento nell'Anconetano l CIS srl, società in house a partecipazione pubblica con l'incarico della gestione di servizi pubblici a favore di dodici comuni della Provincia di Ancona, tra i quali la gestione della preesistente Piscina Comprensoriale di Moie, frazione di Maiolati Spontini, ha affidato a un raggruppamento di professionisti l'incarico della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva degli interventi di riqualificazione ed ampliamento della struttura natatoria.
I
L'intervento verrà realizzato in due fasi successive secondo un cronoprogramma volto a non interrompere il servizio natatorio pubblico per una durata totale dei lavori di circa 30 mesi. Nella prima fase si procederà a realizzare un nuovo impianto in ampliamento in adiacenza al manufatto esistente, mentre nella seconda fase si metterà mano all'esistente con interventi di ristrutturazione e riqualificazione. Il progetto esecutivo approvato e posto a base di gara per l'appalto dei lavori è stato oggetto di una serrata concertazione con l'Ente Committente anche attraverso un'analisi costibenefici per individuare un catalogo di interventi con ordine di priorità, sempre
nell'ottica di garantire la continuità del servizio natatorio. L'attuazione degli interventi è stata quindi studiata in modo da interferire al minimo con l'attività ed in particolare concentrando le lavorazioni più invasive nel periodo di chiusura stagionale prefissato. L'area di intervento è già caratterizzata da una forte vocazione sportiva e ricreativa, con una struttura esistente che attualmente garantisce un'offerta di pratiche natatorie sia al coperto che all'aperto con un livello sportivo prestazionale amatoriale ed agonistico. L'aumento degli spazi attività (superficie acqua) in ampliamento determinerà un incremento necessario di spazi di supporto (spogliatoi e servizi) per il necessario rispetto dei parametri normativi. Il catalogo degli interventi è stato approfondito sulle linee guida che regolano l'attività progettuale dello Studio Pettene, specializzato in impiantistica sportiva, ed in particolare: studio del contesto e della morfologia del manufatto preesistente, economicità e facile manutenibilità delle componenti impiantistiche (oggetto di necessari adeguamenti normativi per il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie), 45
In prima pagina, schizzi prospettici di progetto (Studio Paci). In queste due pagine, in alto, prospetti. In basso, piante ai due livelli. In the first page, project perspective sketches (Studio Paci). In these two pages, on the top, elevations.Bottom, plan of two layers.
funzionalità e fruibilità degli spazi (anche per utenti disabili), utilizzo di materiali di qualità. Lo Stato di Fatto L'impianto esistente era costituito da due vasche al coperto (una regolamentare per il nuoto e una ricreativa) con relativi spazi di servizio e accessori. Entrambe le vasche avevano una struttura in c.a. con rivestimento in piastrelle ceramiche e sistema di
tracimazione con bordo sfioratore. L'involucro edilizio si presentava puntualmente degradato sia all'esterno che all'interno in particolare in corrispondenza di infiltrazioni d'acqua dalle coperture piane e nei locali spogliatoi a causa del fenomeno della condensa a seguito dei ponti termici. Risultavano necessari interventi su tutta l'impiantistica indotta: impianto di trattamento aria
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della sala vasche. di trattamento acqua, messa a norma dell'impianto elettrico. Gli interventi in progetto Si prevedono lavori di riqualificazione dell'esistente attraverso un intervento mirato alla trasformazione dello spazio acqua, da vasca nuoto a vasca polivalente (nuoto, acquafitness, ricreativa) e di redistribuzione funzionale degli spazi di supporto dell'attività stessa, nonché un
intervento di ampliamento funzionale attraverso la realizzazione di una nuova vasca per il nuoto e la pallanuoto, completa degli spazi e servizi accessori (spogliatoi, servizi, locali tecnici), ambito pubblico, collegamento alla hall di ingresso con punto ristoro e uffici controllo-logistica, ambito reception con funzione di accoglienzacontrollo e uffici per la gestione. L'intervento sul fabbricato
che ospita l'ambiente vasca preesistente sarà di tipo invasivo con la rimozione completa e la relativa sostituzione del sistema di copertura (travi metalliche e pacchetto di finitura), del sistema di tamponamento verticale (pareti e serramenti), la rifunzionalizzazione della vasca nuoto e l'ottimizzazione dell'impiantistica generale e specialistica. Mentre gli interventi proposti sul fabbricato spogliatoi e servizi
risultano più limitati ad una riorganizzazione con la messa a norma degli spazi dedicati. Il fabbricato che ospiterà l'attività natatoria in ampliamento è caratterizzato da una struttura verticale in cemento armato con struttura di copertura (travi principali e secondarie) in legno lamellare. Il pacchetto di copertura mostrerà internamente una finitura in legno (tavolato) e sarà finito nella sua parte esterna in
pannelli di lamiera coibentata. La nuova vasca, delle dimensioni di 25x16,50 m con profondità costante media 180 cm, ospiterà le attività di nuoto e pallanuoto, e sarà caratterizzata da una struttura in cemento armato rivestita in PVC colorato. Il sistema di sfioro è costituito da una canalina perimetrale realizzata in opera finita in PVC, soluzione che garantisce il massimo rispetto delle misure
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regolamentari FIN FINA. La vasca sarà omologabile dalla FIN con caratteristiche di alta prestazione sportiva in grado di ospitare gare e meeting. La vasca sarà completamente ispezionabile su tutto il perimetro grazie a un' intercapedine raggiungibile dal locale di trattamento acqua che sarà interrato e localizzato in testata alla vasca. L'ambito servizi a supporto
Swimming centre in Maiolati Spontini / Requalification and expansion project in the Ancona area The works for the requalification and expansion of a swimming complex in the Marche region will be carried out in two stages so as not to disrupt the service to the public. It will be completed in about 30 months. During an initial stage, a new structure will be built near the existing building, then, the old structure will undergo extensive remodelling. The sequence of works has been carefully planned with a view to minimising interference with swimming activities. This is accomplished by concentrating the most invasive works during the predetermined seasonal closure period of the facilities. The list of works has been formulated according to guidelines encompassing the following steps and criteria: study of the context and the morphology of the existing structure, economy and ease of maintenance of plant components, functionality and usability of space (also for people suffering from disabilities), choice of
high quality materials. The restructuring works on the building that houses the existing swimming pool will necessarily be invasive as it entails the removal and replacement of the roofing (metal beams and finishing components) and the outer walls (with the windows), extensive repairs to the swimming pool to restore its functionality, the optimisation of general and specialist plants. Less extensive are the works proposed for the building housing the locker rooms and lavatories, which are going to be reorganised and upgraded to conform to the applicable regulations. The new building to house the additional swimming facilities is characterised by walls in reinforced concrete, topped by a structure (main and secondary roof beams) made from laminar wood. The interior finish of the roof structure will be by means of wooden boards and the exterior will be covered with insulated metal panels.
dell'attività presenta una struttura portante (verticale ed orizzontale) in c.a. con copertura piana finita con guaina ardesiata. Il sistema di tamponamento prevede un idoneo strato isolante (per il contenimento delle dispersioni) e la fornitura di serramenti in alluminio colorato a taglio termico con specchiature in vetro camera di sicurezza. Gli spogliatoi, accessibili dalla hall di ingresso attraverso l'ambito scarpiera (separazione tra gli ambienti a piedi calzati e le zone grigie), sono pensati come unici grandi ambienti suddivisi, mediante arredi e attrezzature in laminato, in unità distinte per le diverse categorie di utenze e saranno completamente accessibili da parte degli utenti diversamente abili. L'accesso alla vasca avverrà tramite percorso obbligato costituito da vaschetta lavapiedi con soluzione antimicotica (separazione tra zone grigie e ambiti a piedi nudi). La struttura preesistente interessata dagli interventi preliminari di raccordo,
Intervento di riqualificazione ed ampliamento dell'impianto natatorio comprensoriale a Moie di Maiolati Spontini (AN) Committente: CIS srl, Società in house a partecipazione pubblica Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva: raggruppamento di professionisti ing. Pietro Paci, arch. Paolo Pettene, ing. Uguccioni, arch. Federico Paci
A sinistra, pianta al piano interrato. Nelle altre immagini, schizzi prospettici (Studio Paci). Nella pagina di fronte, sezioni.
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Left, plan of the underground layer. In the other pictures, perspective sketches (Studio Paci). Next page, sections.
continuerà lo svolgimento delle attività natatorie sportive fino alla conclusione dei lavori di costruzione dei fabbricati in ampliamento, a conclusione dei quali prenderà il via la realizzazione della seconda fase funzionale che prevederà complessivamente la riqualificazione e messa a norma delle strutture portanti esistenti e dei sistemi di tamponamento verticale ed orizzontale (opachi e trasparenti) con l'adeguamento alla normativa vigente in materia di rendimento energetico. La vasca esistente, che sarà interessata da interventi di trasformazione tipologica, con innalzamento del fondo, ospiterà le attività ludico ricreative ed avviamento al nuoto, del nuovo centro
natatorio. Verrà mantenuta la canalina di sfioro alla finlandese preesistente sui due lati lunghi. L'ambito servizi a supporto dell'attività già presente, verrà riqualificato attraverso interventi di messa a norma, ridistribuzione funzionale ed ottimizzazione tipologica degli spazi, con l'introduzione di sistemi di separazione e distribuzione dei percorsi, prefabbricati in materiale laminato. La flessibilità e l'adattabilità degli spazi costituiscono una risorsa dell'intervento. Il posizionamento dei locali tecnici nell'edificio è stato guidato da una logica di ottimizzazione dei collegamenti impiantistici, della sicurezza e dell'accessibilità degli operatori, della funzionalità, dell'impatto ambientale e dei
vincoli preesistenti. I locali tecnici di trattamento acqua vengono ubicati funzionalmente nel piano interrato al di sotto del piano spiaggia in adiacenza alle vasche al fine di razionalizzare e ottimizzare i collegamenti impiantistici, evitare sviluppi inutili di tubazioni di raccordo con perdite di carico idraulico e di mandata. Ai locali di trattamento acqua si accede dall'esterno dall'area di accesso dei mezzi di servizio. Le UTA sono state collocate sopra i solai piani di copertura. Nell'elaborazione progettuale risultano rispettate tutte le prescrizioni normative dell'impiantistica sportiva in genere, dalle norme sulla sicurezza e distribuzione degli spazi per gli utenti-atleti e per il pubblico, 49
differenziandone i percorsi e gli accessi, ai parametri impiantistici e sulla qualità dell'aria (Norme CONI tabelle A-B-C, D.M. 18/03/1996 e s.m.i., Norme UNI sport). Particolare attenzione è stata rivolta all'utilizzo di materiali idonei per la realizzazione delle pavimentazioni (secondo normativa) alla corretta illuminazione dei locali con percorsi ed uscite di sicurezza segnalate ed illuminate anche in caso di emergenza, alle distanze minime di sicurezza tra ambito attività ed ostacoli eventuali attorno allo spazio attività, utilizzo di serramenti con vetrate antisfondamento. Nico Veglio Pietro Paci
tennis club a Padova
Una struttura polifunzionale per il tennis padovano l Circolo tennistico più antico della città di Padova, in un'ottica di crescita e ammodernamento dell'intera struttura, si è trasferito nella nuova sede di Via Bainsizza, in un contesto paesaggistico di assoluta eleganza e tranquillità a pochi minuti dal centro storico. Di particolare interesse, la realizzazione di coperture ad elevato isolamento termico, che consentiranno un confortevole utilizzo degli impianti in tutte le stagioni. Il complesso sportivo sorge su un'area di 46.000 mq e comprende: una Club House di due piani con superficie
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complessiva di 1.000 mq, dieci campi in terra rossa, quattro campi in sintetico coperti da una struttura fissa con pannelli coibentati e una piscina semiolimpionica. La Club House è stata posizionata in maniera tale da avere un'ampia terrazza che, sul fronte principale, s'affaccia sui campi da gioco e una seconda, sul lato nord, con vista sulla piscina. Il progetto del primo piano con tetto a vista in travi lamellari, è stato concepito in modo tale da offrire delle sale, abitualmente con singole funzioni specifiche ed ingressi indipendenti, che,
all'occorrenza, potranno essere collegate fra loro tramite l'apertura di ampie porte scorrevoli ottenendo un unico ambiente. Il piano terra, invece, è occupato, oltre che da un appartamento per il custode e dai locali tecnici e di servizio, dagli spogliatoi e da una sala massaggi. La struttura è stata costruita in blocchi cassero di legnocemento, posati a secco, dall'elevata capacità coibentante, che garantiranno, unitamente ai pannelli solari, un buon risparmio energetico. Il centro offre ben 14 campi da gioco di cui 4 all'interno di
LEGENDA A ingresso provvisorio B ingresso definitivo 1 parcheggio 2 club house 3 campi coperti n°4 4* palestra 5 campi scoperti n°10 6 piscina 7A area verde aperta al pubblico 7B area verde aperta al pubblico 8* fitness/wellness 9 pista ciclabile via Bainsizza 10 altra proprietà 11* squash/tennis 12 calcetto 13* capanno attrezzi * oggetto di futuro secondo stralcio
Planimetria generale. General plan.
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una struttura polifunzionale, unica in quanto a dimensioni e caratteristiche tecniche nel panorama tennistico italiano. Per il periodo invernale sono stati coperti altri 4 campi con due pressostrutture doppie di ultima generazione e, per ampliare l'offerta e il grado di soddisfazione dei propri soci, è stata istallata una piscina da 25x12.5 m che, nei mesi di inutilizzo, verrà protetta da una copertura invernale per preservarne l’aspetto e garantirne la pulizia. Il progetto, nel rispetto delle normative F.I.T., prevedeva una struttura di 40x75 m realizzata con archi a settori a
due correnti con profili ad U aperti in acciaio zincato a caldo intralicciato con profili stampati ed altezza laterale utile interna pari a 4 metri e altezza massima centrale di 10 metri. L'intera struttura è fissata a pavimento con piastre di base tipo cerniera tramite tasselli meccanici applicati su cordolo in calcestruzzo, presenta una trave centrale e perimetrale a due correnti e, per la stabilità longitudinale, è dotata di sistemi di controventatura su tre campate. I carichi di progetto certificati, nel rispetto delle normative nazionali vigenti, sono pari a 130 kg/mq per quanto riguarda il carico neve e 25 m/s per il carico vento. Particolarmente interessante è il materiale utilizzato per la copertura e per i tamponamenti laterali e di testa: tramite l'utilizzo di pannelli grecati di 40 mm di spessore coibentati con schiuma poliuretanica, che
Struttura polifunzionale per il "Tennis Club Padova" Committente: Pisani Costruzione srl Progetto: Favaretti Group Progettista struttura: ing. Filippo Masiero Progettista Impianto sportivo e Direttore lavori: arch. Gabriele Sopelsa Impresa appaltatrice: Favaretti Group, Bagnoli di Sopra (Pd)
Nelle foto, visite degli interni, in costruzione e in uso. In alto, prospetto e assonometria della copertura.
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In the pictures, views of the interiors, under construction and in use. Top, elevation and axonometric view of the building.
garantiscono un coefficiente di trasmissione termica mediamente pari a 0,43 Kcal/m2, gli atleti hanno la possibilità di allenarsi senza risentire, nella maniera più assoluta, delle temperature esterne sia invernali che estive. Le testate e i tamponamenti laterali sono fissi mentre, per una scelta estetica e di praticità, i tamponamenti di testa sono scorrevoli. Degni di nota sono poi i 3 lucernai formati da pannelli trasparenti in policarbonato che, per garantire un'adeguata illuminazione naturale, sono stati inseriti lungo lo sviluppo completo della capriata. La particolarità della copertura è l'inedito colore richiesto dalla direzione lavori che, esternamente, si presenta con colore RAL 6021, prodotto appositamente per questa specifica commessa mentre, all'interno, le pareti fino all'altezza di 5 m sono verniciate con colore verde
Prospetto trasversale e pianta della struttura. In basso l’esterno. Cross elevation and framework of the roof. Bottom, exteriors.
A tennis club in Padua Servicing the game in the city through a multifacility structure Just a few weeks ago, Padua's oldest Tennis Club moved to a bigger and more modern site in an elegant and peaceful location just a few minutes way from the city centre. A prominent feature of the new site is the highly insulated covering to ensure that tennis can be played throughout the year. The new complex includes a two-floor Club House, ten clay courts, four synthetic surface courts, covered by a fixed structure with insulating panels, and a semi-Olympic sized swimming pool. The Club House has been constructed in such a way as to be endowed with two terraces, the
larger one, on the main front, overlooking the courts, and the second, on the northern side, with a view over the swimming pool. The layout of the first floor, characterised by a ceiling with visible lamellar beams, was conceived so as to feature rooms for specific purposes and with independent entrances but which can all be connected when required to create a single large hall by opening the sliding doors. The ground floor, on the other hand, hosts, besides the custodian's apartment, also the plant and service facilities as well as dressing rooms and a massage parlour. The structure is in dry-laid wood-concrete formwork characterised by high insulating capacity that, combined with the solar panels, will enhance energy saving. Particularly interesting is the material used for the covering and the side and head plugging consisting of 40 mm fretted panels insulated with polyurethane foam designed to ensure a good thermal transmission for the benefit of the athletes who are thus protected against external temperatures both in summers and winters.
scuro e il soffitto in grigio chiaro. La posa in opera vera e propria ha visto, dapprima, il posizionamento a terra delle arcate e, successivamente, dopo averle divise in due parti per ridurre l'ingombro e facilitarne il sollevamento, l'aggancio delle stesse alle apposite piastre di base precedentemente installate lungo il perimetro. L'installazione dei pannelli invece, che si è dimostrata sicuramente la fase più complessa e delicata, è stata effettuata tramite l'ausilio di autogrù con braccio da 40/50 metri al fine di portare gli stessi in quota e posarli agilmente sul telaio della struttura. L'impianto conferirà notevole prestigio al nuovo centro tennistico patavino, oltre a numerosi vantaggi per i fruitori, grazie all'eccellente isolamento termico sia nei mesi invernali che in quelli estivi. Michele Ridolfi
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progettare l’accessibilità
Rilevamento per l'Universal Design Il rilevamento per l'Universal Design è un'operazione fondamentale per definire quali situazioni ambientali (interne ed esterne) sono poco "user friendly", ed hanno bisogno di interventi di miglioramento. Preliminare alle attività di rilievo è la definizione di una scheda di rilevamento, in cui siano contemplati gli elementi da registrare in funzione di alcuni macrotemi, quali: - problemi connessi alla mobilità negli spazi, in cui si devono annotare le dimensioni dei passaggi (in termini di larghezza e lunghezza); - la difficoltà nel superare i dislivelli (riportando le differenze di quote tra i piani utili), con una conseguente valutazione di presenza o assenza di appropriati manufatti architettonici (come le rampe) o dispositivi meccanici (come gli ascensori) per sopperire alle carenze lamentate; la difficoltà nel fruire i servizi (come i bagni); - problemi connessi alla percezione e riconoscibilità degli spazi, in cui le valutazioni riguardano la presenza di indizi che consentano l'orientamento, come le mappe tattili e le guide naturali ed artificiali per i disabili visivi, una segnaletica orientativa efficace per i non udenti e coloro che hanno difficoltà cognitive; - problemi connessi alla
presenza ed uso di materiali e soluzioni architettoniche poco conformi agli standard di sicurezza, come pavimenti sdrucciolevoli, oggetti che aggettano pericolosamente all'altezza della testa delle persone (con un'altezza minima a cui devono essere collocati di 2,10 m da terra), o livelli di illuminazione adeguati sia in situazioni di emergenza, che in situazione di regime, consentendo, ad esempio, di illuminare i volti dei visitatori, facilitando la lettura labiale da parte dei non udenti, o favorendo il contrasto cromatico degli oggetti presenti negli ambienti per gli ipovedenti. Queste caratteristiche sono spesso tra loro sovrapposte ed il loro rilevamento richiede, più che la capacità di effettuare solo una ricognizione metrica con metodo diretto, una particolare formazione e conoscenza delle modalità di percezione ed utilizzazione degli spazi da parte di coloro che si trovano nelle situazioni più svantaggiate. Comprendere come percepisce uno spazio un disabile visivo è possibile solo se viene seguito un corso di "orientamento e mobilità", dove il soggetto normovedente viene istruito a comprendere, mediante bendatura, sul come si orienta un non vedente nelle diverse situazioni ambientali, come, ad esempio, in un incrocio stradale.
In alto, identificazione di alcune barriere sensoriali. Sopra, valutazione percettiva di un attraversamento da parte di un disabile visivo.
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Riferimento normativo: Decreto 28 marzo 2008 - Ministero per i Beni e le Attività Culturali: Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale. (Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 del 16 maggio 2008 - Suppl. Ordinario n. 127).
In alto, Rilevamento Edificio e Rilevamento Urbano nelle schede per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche predisposta dalla Regione Veneto. Sopra, scheda di rilevamento dello spazio urbano per il P.E.B.A. del Comune di Montemurlo (PO). Nella pagina a lato, scheda di catalogazione barriera architettonica del Comune di Scandicci (FI) e scheda di rilevamento predisposta dal Politecnico di Torino. Nel riquadro in basso, scheda di rilevamento del Comune di Senigallia (AN).
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Le informazioni percepite sono: - di "distanza" tramite il senso uditivo, collocando nello spazio la posizione delle strade mediante la direzione ed il verso del traffico veicolare e del punto di arresto delle autovetture (regolato con dispositivo semaforico o con un semplice attraversamento pedonale), che permettono di determinare il momento in cui attraversare; - di "prossimità" tramite il senso tattile plantare, che consente di capire, rispetto al ciglio del marciapiede (per un disabile visivo una rampa di collegamento tra il piano del marciapiede e quello della strada può costituire un pericolo, perchè non si accorge di transitare da uno spazio pedonale ad uno carrabile) la direzione che deve essere seguita nell'attraversamento stesso. È utile precisare che la
memoria del luogo così ottenuta non coincide con la memoria visiva della stessa situazione ambientale, creando nella mente di un "normovedente" due "layer" tra loro difficilmente sovrapponibili e coincidenti, che generano dello stesso spazio fisico due differenti ricordi: quello "visivo" e quello "extra-visivo". In conclusione l'operazione di rilevamento non richiede l'uso di particolari strumentazioni, ma la consapevolezza di cosa e come deve essere ricercato ed annotato: - la predisposizione della scheda e delle informazioni; - la capacità di individuare i dati più significativi (che viene da una adeguata formazione sulle modalità di utilizzo degli spazi da parte delle categorie svantaggiate) ed ivi riportarli; - una documentazione fotografica in cui vi sia una
Environmental survey for Universal Design Conducting surveys for Universal Design is a pivotal undertaking to be able to identify the environmental situations (whether indoors or outdoors) that are not quite user-friendly and call for some improvements. Prior to starting a survey, a checklist should be drawn up, encompassing all the elements to be recorded in relation to a few macro themes, such as: issues to do with mobility in a space, difficulties in negotiating changes in level, the perception and recognisability of spaces, the presence and use of materials and architectural solutions not fully in keeping with the applicable safety standards, such as slippery floors or items perilously projecting out at head level. These features often occur together and their observation does not require solely a capacity to carry out a metric survey through a direct method, but it also calls for ad hoc training and a knowledge of the way space is perceived and used by people who find themselves at a disadvantage for a variety of reasons. To be able to understand the way
space is perceived by visually impaired people it is necessary to take an ad hoc "orientation and mobility" course, whereby a non visually impaired person is blindfolded and learns how to get one's bearings in the different situations, such as, for instance, at a crossroads. In conclusion, the survey process does not require the use of special tools, but rather an awareness of what should be sought and how it should be recorded.
sapiente valutazione critica su ciò che deve essere registrato; - un elaborato graficometrico in cui viene riportata la planimetria ed almeno una sezione longitudinale e trasversale della situazione ambientale. La recente introduzione del tema dell'Universal Design nel settore dei Beni Culturali, tramite alcune disposizioni normative (vedi sotto), richiede un ulteriore sviluppo della ricerca ed un appropriato metodo, in cui l'annotazione delle informazioni è reso più complesso dalla maggiore difficoltà di fruizione, ad esempio, delle aree archeologiche, dove alla registrazione dei macro-temi sopra riportati, si aggiunge l'oggettiva difficoltà di accesso a tali aree ed i vincoli di conservazione imposti dalla Soprintendenza. Tommaso Empler
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Coperture pressostatiche 3. Il progetto A differenza delle strutture tradizionali la copertura pressostatica è costituita da un insieme di componenti che danno anima e vita ad un impianto atto a coprire grandi superfici. Gli elementi che caratterizzano la copertura sono: il progetto; l'ancoraggio; la membrana; gli impianti; l'installazione. Tutti questi elementi sono strettamente inscindibili fra di loro e la deficienza di uno di questi può compromettere o sminuire la validità dell'intera struttura.
Norme per la costruzione e la progettazione In Italia e in Europa non vi sono delle norme di legge o delle UNI in materia, ma le aziende più attente si attengono a un "progetto di norma" fermatosi ad un passo dal diventare norma per mancanza di fondi: questo è individuato con la sigla U50.00299.0, e costituisce ancor oggi uno spartiacque per definire se una copertura è fatta secondo delle regole e a seguito di una precisa progettazione oppure secondo la regola della copia ("…se va bene la loro, va bene anche la mia…"). In Italia è vigente in effetti un decreto ministeriale del 1996, finalizzato alla sicurezza negli impianti sportivi, che
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fa cenno a questo tipo di coperture (all'art. 13, vedi finestra alla pagina seguente): sembra però essere stato redatto da persone che hanno poca conoscenza del prodotto. Al primo comma dell'articolo in questione infatti si legge: "l'impiego della copertura pressostatica è consentito negli impianti ove è prevista la presenza di spettatori e praticanti in numero non superiore a 50 persone", senza tenere in minimo conto né l'attività che si svolgerà all'interno né la dimensione della copertura. Il legislatore inoltre richiede giustamente - essendo una struttura monta/smonta - che ogni volta che, a inizio stagione, la struttura viene rimontata, venga
COPERTURE PRESSOSTATICHE
3. Il progetto
Stralcio del D.M. 18.3.96 "Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi"- Art. 13 a) L'impiego di coperture pressostatiche è consentito negli impianti ove è prevista la presenza di spettatori, praticanti e addetti in numero non superiore a 50 persone, tali coperture devono essere realizzate con materiali aventi classe di reazione al fuoco non superiore a 2, ed omologati ai sensi del D.M. 26 giugno 1984; devono essere previsti adeguati sostegni in grado di impedire il rischio del repentino abbattimento in caso di caduta di pressione; in alternativa possono essere installati dispositivi di allarme sonoro e luminoso che comunichino ai presenti eventuali anomalie, abbassamenti della pressione e/o carichi vento o di neve superiori ai limiti di progetto della zona
COPERTURE PRESSOSTATICHE
in esame. b) Il sistema di illuminazione, ove sospeso alla copertura, deve essere munito di idonei dispositivi di protezione e sicurezza contro la caduta accidentale. c) Devono inoltre essere previste almeno due uscite, di larghezza non inferiore a m. 1,20 detti varchi devono essere opportunamente intelaiati e controventati per evitare, in caso di caduta del pallone, l'ostruzione dell'uscita. d) Deve essere prodotto annualmente, al Comune, un certificato di idoneità statica a firma di tecnico abilitato attestante l'avvenuta verifica del materiale di copertura e dei dispositivi di cui al comma precedente.
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prodotto al comune di pertinenza un certificato "di idoneità statica a firma di tecnico abilitato attestante l'avvenuta verifica del materiale di copertura e dei dispositivi". Non si precisa però quale debba essere la qualifica del tecnico di cui si sta parlando.
Il Progetto di una copertura pressostatica? Si! Per eseguire una copertura pressostatica è necessario fare un progetto; a cominciare dalla verifica del tipo di materiale che va scelto (in relazione al carico vento di zona, alla sua rugosità, e al suo coefficiente di forma); da questo si arriva al dimensionamento del
cordolo d'ancoraggio con i relativi sforzi indotti in fondazione, all'individuazione del sistema d'ancoraggio più appropriato in relazione alle caratteristiche dell'attività che si andrà a svolgere e quindi dimensionandolo e calcolandone il suo interasse, e l'eventuale diametro del tubo o la dimensione dell'angolare o di quant'altro predisposto per l'ancoraggio. Il tutto viene verificato tramite un apposito calcolo, come evidenziato nel progetto di norma U50.00299.0, prendendo in esame nell'esempio una copertura nella zona di Trieste delle dimensioni di 40x40 metri (vedi scheda sotto).
L'ancoraggio
richieste della relazione di calcolo.
L'ancoraggio rappresenta quanto di più specifico nella costruzione sorretta dall'aria. I valori dell'ancoraggio sono stati espressi dal progetto di cui sopra e in forza ai dati ottenuti si opterà per la tipologia più consona. Oggigiorno esistono molte tipologie di ancoraggio, dal più semplice fatto con picchetti avvitati nel terreno, a "spade" e/o "catene" con cementificazione parziale sempre fisse nel terreno, sino al classico cordolo in cemento armato. Naturalmente tutte le tipologie di ancoraggio dovranno avere una certificazione che ne garantisca la tenuta facendo riferimento alle
La membrana Particolare attenzione è da prestare all’evoluzione della membrana, che da una semplice membrana in PVC rinforzato ha via via negli anni avuto una considerevole trasformazione arrivando sino ai giorni nostri con una vasta gamma di prodotti, composti da più membrane separate e, tramite insufflazione di aria, alle membrane coibentate. Queste sono realizzate con corretti coefficienti di calcolo, che ne garantiscano sia la tenuta che la durata nel tempo. Ovviamente alle membrane si sono aggiunte anche laccature che consentono di evitare
Nella pagina di apertura, un progetto del 1981 per un tennis coperto a Opicina (Ts). Nella pagina di fronte, dall'alto: scavo delle fondazioni per una struttura pressostatica; struttura in opera; tipo di ancoraggio. Qui sopra, porta di accesso nel fianco della copertura. Nelle schede, che proseguono alla pagina seguente, schema di calcolo dal progetto di norma UNI U50.00299.0.
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COPERTURE PRESSOSTATICHE
3. Il progetto
formazioni di muffe e di avere maggior protezione dai raggi ultravioletti, con garanzie sul prodotto che vanno dai 3 ai 10 anni. Inoltre la lavorazione, con i nuovi impianti di saldatura ad alta frequenza, valorizza ulteriormente l'utilizzo dei materiali scelti. Se a tutto ciò aggiungiamo i maggiori controlli effettuati dalle ditte produttrici dei materiali base e i controlli a cui dovrebbero essere assoggettati all'interno delle aziende certificate che costruiscono coperture pressostatiche, possiamo avere la sicurezza che il prodotto così ottenuto è idoneo allo scopo per il quale è stato calcolato.
Sopra, caratteristiche di una moderna membrana per copertura pressostatica. A lato, continua la scheda-tipo con il calcolo delle fondazioni.
COPERTURE PRESSOSTATICHE
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Impianti etici / impianti sostenibili a cura di Stefano Longhi
Luci e ombre dal mondo della Clean Energy
Nelle due pagine, progetto per il Padiglione de la Universidade Agostinho Neto di Luanda, Angola, dello Studio perkins+Will (immagini James Steinkamp Photography).
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Gentili lettori, è appena stato pubblicato il decreto 28/12/2012 del Ministero dello Sviluppo economico riguardante l'"incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza termica di piccole dimensioni". In attesa della definizione delle regole applicative con cui il GSE (gestore dei servizi energetici) definirà le regole di presentazione delle domande sia per i soggetti privati sia per i soggetti pubblici, non può sfuggire l'importanza pratica di tale provvedimento. Innanzitutto i fondi a disposizione sono ragguardevoli: 200 milioni di euro riservati agli interventi per le Pubbliche Amministrazioni e 700 milioni di euro per i privati. Gli interventi incentivabili per i soli Enti pubblici riguardano alcune tipologie molto importanti sugli edifici esistenti quali: a) isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato; b) sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato; c) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione; d) installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi
o mobili, non trasportabili. Inoltre, gli interventi incentivabili sia per gli Enti pubblici che per i privati riguardano anche: a) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica; b) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa; c) installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling; d) sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore. Rimando ovviamente alla lettura piĂš approfondita del testo del Decreto e soprattutto al portale indicato in sitografia per l'analisi delle procedure di presentazione delle domande menzionando un altro canale di finanziamento molto importante quale l'intervento ai sensi del POR FESR 2007/2013 che in alcuni casi, vedi Regione Piemonte, pur essendo assai meritorio nei contenuti ha impegni di spesa assolutamente limitati (6 milioni complessivi per gli "Interventi di incentivazione razionalizzazione dei consumi energetici del Patrimonio immobiliare degli Enti Pubblici" D.G.R. 5-4929 del 19/11/2012) che a fronte di un contributo pari all'80% sui
Sitografia www.gse.it http://www.worldarchitecturenews.com/index.php?fuseaction=wa nappln.projectview&upload_id=21631
lavori di mitigazione dei disperdimenti termici degli edifici garantirà l'accoglienza di un numero assai limitato di proposte. Quest'ultimo dato è forse il più importante: il medesimo provvedimento due anni fa richiedeva la presentazione di un progetto come minimo di livello Preliminare (oggi Definitivo) e ampliava gli interventi anche agli edifici di nuova costruzione (oggi solo quelli esistenti) quindi che senso ha attendere l'uscita di questi provvedimenti di cui non si conosce con anticipo la data di pubblicazione, le modalità e le tipologie di finanziamento, l'impegno di spesa etc, non sarebbe forse meglio avere un Piano dell'Energia nazionale che definisca con certezza soggetti coinvolti, beneficiari, risorse a disposizione, requisiti imposti? Altro aspetto controverso su cui desidero soffermarmi riguarda l'effettiva efficienza energetica dimostrata dai progetti statunitensi realizzati nella città di New York che hanno ottenuto una certificazione LEED Gold e cioè una delle più ragguardevoli classificazioni previste. L'amministrazione del sindaco Bloomberg ha previsto la creazione di un Energy Benchmarking Report al fine di operare una ricognizione che confermasse le credenziali progettuali prefigurate prima della realizzazione; ne è emerso che ad esempio per il Seven World Trade Center il riscontro in termini di punteggio effettivo ad edifico
costruito non permetteva di raggiungere il livello promesso in fase di progettazione. Ne è derivato un interessante confronto anche con gli edifici esistenti quali l'Empire State Building o il Chriysler Building che viceversa pur essendo stati edificati in epoche diverse e con concetti realizzativi assai diversi dagli attuali hanno ottenuto una lusinghiera classificazione. L'ulteriore obiettivo del Report è fornire informazioni dettagliate agli Amministratori locali i quali si sono posti l'ambizioso obiettivo di ridurre di un terzo le emissioni da qui al 2030. Altro elemento utilissimo emerso dalla ricerca è che i grattacieli e le grandi strutture pur rappresentando solamente il 2% dell'intero patrimonio immobiliare della città contribuiscono da soli al 45% degli sprechi energetici totali. Un interessante esempio di realizzazione di un edifico dalle pregevoli caratteristiche sia sotto l'aspetto architettonico e soprattutto sotto l'aspetto di sostenibilità è il nuovo Padiglione de la
Universidade Agostinho Neto di Luanda in Angola il quale dopo un attento approccio progettuale ad opera dello studio Perkins+Will, che aveva permesso di ottenere già in fase progettuale il premio di Sustainable Building ai WAN (World Architecture News) è giunto finalmente a completa realizzazione mantenendo appieno le attese previste. L'esempio è particolarmente significativo per le approfondite analisi preliminari condotte dai progettisti al fine di massimizzare le prerogative positive ambientali (presenza di una ventilazione costante, grande abbondanza di luce naturale, etc) e tenere sotto controllo gli aspetti più problematici quali il clima equatoriale, la scarsità di energia primaria (almeno nella prima fase di concepimento del progetto), etc. Il team di progettisti americani, che si sono avvalsi anche dell'importante contributo per le tematiche di sostenibilità dello studio londinese Battle McCarthy, ha molto efficacemente sintetizzato le esigenze
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fondamentali della struttura in modo da massimizzarne l'efficacia nella realizzazione. Dapprima ha sfruttato l'estesa area a disposizione per orientare gli assi maggiori degli edifici in modo da non esporre le ampie facciate alla terribile esposizione solare equatoriale. Poi ha considerato la provenienza dei venti dominanti osservandone l'intensità e la sorprendente efficacia, già ampiamente conosciuta dai locali, applicando degli appositi frangivento in grado di permettere un moto costante che praticamente ha permesso di evitare la creazione di complessi impianti di climatizzazione con la sola esclusione della biblioteca. Il risultato finale, quindi, garantisce l'inserimento di un complesso di edifici dall'architettura in linea con lo spirito architettonico razionalista di Luanda di memoria lecourbusierana ma soprattutto con una forte vocazione di bioarchitettura che è forse il migliore messaggio che la nuova Africa si appresta a dare al mondo intero.
Il Flauto magico ed il paloggio incantato Presentato il docu-film “la banda del paloggio storia di un metodo”
Guardando il docu-film "La banda del paloggio, storia di un metodo" la mente spazia e si perde nei meandri della fantasia, capita anche di... sognare ad occhi aperti, queste la sensazioni che abbiamo provato alla prima del teatro Vittorio Emanuele di Messina. Sognare non costa nulla allora come in un racconto onirico fondiamo la melodia magica del Pifferaio di Hamelin con i giochi degli insegnanti di Educazione Fisica e li vediamo salvatori dei frastornati alunni nativi digitali ... tanto dicevamo che sognare non costa...! C'era una volta una piccola città di nome Scuola. I suoi abitanti erano sempre vissuti felici, ma da qualche tempo regnava un gran disordine! La Scuola, infatti, era stata invasa dai topi della confusione! Non c'era solo qualche topolino nelle cantine, ma centinaia di musini sbucavano da ogni angolo. La città è piena di topi! Gridavano infuriati tutti, ministri, presidi, professori e bidelli. -Ormai ci sono più topi che bambini! Bisogna trovare al più presto una soluzione. Il sindaco si affacciò alla finestra cercando di sorridere, ma in realtà non sapeva
proprio che cosa fare e cominciava a agitarsi. Mentre stava cercando un'idea, sentì tre leggeri colpetti alla porta. Aveva una gran paura che fosse un cittadino infuriato. -Posso entrare? chiese una strana voce. -Avanti... rispose il sindaco un po' preoccupato. Entrò un gigante con la testa tra le nuvole, scarpe da tennis ed un paloggio in mano ... Usciamo a malincuore dal sogno e proviamo l'azzardato tentativo di far vedere il film a tutti voi... leggendo. Le esperienze filmate si sviluppano e si inseguono sulla corda di un "paloggio", raggiungendosi e fondendosi nello scenario onirico di una Sicilia bellissima, antica e moderna, le cui suggestive immagini accompagnate da un passaggio tratto da "Fogli italiani"- da Palermo a Taormina, tra il 1890 e il 1938 del giornalista, scrittore e drammaturgo ceco Karel Capek fanno da prologo alla narrazione. Su un muro sbriciolato campeggia la scritta "Abbasso la scuola" mentre la voce fuori campo invita a riflettere su un'asserzione ormai divenuta luogo comune "la scuola è allo 66
sfascio"... insegnanti inadeguati, alunni inaffidabili... prima 'i parari mastica i paroli, prima di parlare rifletti bene. Da qui parte un itinerario dentro il cuore della scuola che racchiude tutta l'essenza della nostra isola, incanto, difficoltà, passione, contraddizioni, caparbietà ed ….un pizzico di sana follia. L'itinerario si sviluppa attraverso storie intense, ricerche, strategie, proposte nate dalla passione, dalla convinzione di dover trovare i migliori mezzi per arrivare al cuore, al sentire degli allievi, per dar forma e sostanza al piacere di imparare, alla voglia di apprendere con gusto, ridendo, amando. Le suggestioni di questo lungo ed affascinante percorso sono mediate e raccontate da ragazzi che, pur provenendo da contesti scolastici diametralmente opposti, sono uguali nello spirito e nella professionalità... veri protagonisti che indossano i panni di attori per citare luoghi comuni, fare scommesse e lanciare provocazioni con disinvoltura e padronanza. Sono proprio alunni di una scuola difficile, definiti "a rischio", abitanti in zone"ad alta complessità sociale", - secon-
do convenzione bulli ed eccellenti candidati all'insuccesso scolastico - i "provocatori" e il collante tra varie realtà, i promotori di possibilità, i suggeritori di formule di riscatto, i protagonisti della " banda del paloggio ". Nel loro quartiere le bande si formano spontanee, le intese sgorgano impulsive, non conta l'età ma la capacità e la determinazione ad affrontare la sfida... sfida che allenano ed esercitano nel gioco delle "papagne" un mix di destrezza, rabbia e bisogno di prevaricazione dove è necessario padroneggiare il gesto, lanciare, raccogliere e colpire il paloggio avversario con precisione e forza tanta forza fino a spaccarlo!!! Gesti forti, istintivi, continue frizioni che producono scintille ... tante di quelle scintille dalle quali si sviluppano logici, spontanei ed immediati incendi spenti da Don Aurelio, padre spirituale della "banda" che compone liti e propone alternative. Il paloggio fa da traino, da strategia, lo si usa in piazza, fa da regalo di compleanno per un centenario cittadino di Mandanici, è il trait d'union tra un'avveniristica attività didattica svi-
luppata nel 1993 in una scuola di paese con allievi provenienti dai due piccoli centri collinari di Pagliara e Mandanici e progetti scolastici di scuole di città, unisce generazioni, incoraggia strategie di apprendimento, rispetto delle regole, promuove iniziative che parlano di una scuola aperta, intraprendente, traino per il territorio, fucina di idee, attrattiva per gli allievi, capace di suggerire programmi e percorsi di crescita. Con ironia e provocazione gli alunni "bulli" parlano di allievi svogliati e distratti (anche a causa dei telefonini sempre accesi), di professori che si godono tre mesi di vacanza e durante l'anno scolastico non fanno niente per loro. Insomma evidenziano classici luoghi comuni dai quali per logica conseguenza ne discende che gli
alunni siano "cause perse" e i professori una pletora di menefreghisti ed incapaci ! Si chiedono con grande lucidità se questi clichè non siano da addebitare ad una società che evidenzia con grande enfasi problemi e disagi ma fa molto poco per prevenirli, che non perde tempo a sbattere in prima pagina con un'attenzione mediatica a 360°, un gravissimo episodio avvenuto nella loro scuola ma non dà alcun risalto agli enormi passi in avanti compiuti in direzione di comportamenti corretti, non mette in evidenza progetti portati avanti con grande entusiasmo che hanno incentivato rispetto ed affezione nei confronti della scuola e del ruolo che, con grande difficoltà, svolge. E allora per far conoscere realtà positive alle quali non viene data
voce si autopromuovono e raccontano dell'esperienza che più di ogni altra li ha messi in condizione di uscire dall'angolo e dimostrare attitudini, capacità, abilità, di tirare fuori doti ignorate sino a quel momento, diventandone consapevoli e facendo persino venir loro voglia di studiare !... certo in modo alternativo e duttile, dinamico e poco convenzionale. Il parlare dei ragazzi si alterna alla voce narrante, quella dell'autore, un docente che ha sempre ritenuto l'insegnamento non una professione ma un continuo arricchimento umano e professionale sicuramente duro, faticoso, costoso in termini di risorse
contesti diversi arrivando da un paloggio ai social network, trovando nonno Ciccio, in gioventù "maestro di paloggio" che, avendo appreso da un telegiornale locale dell'esistenza della "banda del paloggio" ha espresso al sindaco il desiderio di averli ospiti nel suo paese, Mandanici, il giorno del suo centenario. Il servizio della Radio televisione Peloritana riguardava il consuntivo 2012 degli eventi sportivi/didattici varati dal settore giovanile scolastico della FIGC con il patrocinio del MIUR. Grande il piacere di nonno Ciccio per la presenza dei "paloggiari" e altrettanto grande la meraviglia del sinda-
fisiche e mentali ma sicuramente un privilegio, una grande opportunità. Le sue sperimentazioni, i percorsi diversi, le costruzioni innovative, le strategie messe in campo gli avevano fatto guadagnare l'appellativo di sognatore ma i sogni sono sempre stati molto concreti, forti, hanno permesso di costruire, tassello su tassello, un metodo che ha attraversato tutti i mari dell'insegnamento, da quello apparentemente calmo e disteso delle scuole d'elite a quello tempestoso e problematico delle scuole "a rischio", quelle dei quartieri di periferie difficili, che ha dipanato un lungo filo, un cammino coerente che ha unito esigenze e bisogni diversi, che si è dipanato e intrecciato, che ha unito
co del paese nel capire, dall'esposizione dei ragazzi di un percorso che li aveva portati ad "apprendere insegnando", che l'esperienza aveva radici in un particolare intervento didattico del quale il proprio figlio, 18 anni prima, era stato protagonista: l'apprendimento attraverso l'insegnamento con la logica del tutoring. Non ci spingiamo oltre nell'azzardo perché il corto continua in un articolato intreccio di esperienze che di fatto hanno condotto alla realizzazione di un metodo d'insegnamento apprendimento Se siamo riusciti ad incuriosirvi vi invitiamo visitare il profilo www.facebook.com/metodocassalia per seguire tutti gli sviluppi.
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Stefania Farina
Un raggio di sole a Scampìa Il progetto "Raggio di sole di Scampia" fa capo all'Associazione Sportiva Dilettantistica Universal Center, che svolge la sua attività da trent'anni nella periferia nord di Napoli, nel cuore dell'VIII Municipalità, caratterizzata come è noto da un evidente disagio socio-economico e culturale e da un forte rischio di devianza; e grazie alla volontà del suo presidente, Raffaele Andreozzi. Lo sport, la cultura e le politiche sociali
sono ritenute dai dirigenti dell'Associazione un'ancora di salvezza che può riqualificare quei valori morali e sociali che i giovani purtroppo in questa periferia stanno perdendo. In questo centro di Scampia si praticheranno diverse discipline sportive completamente gratuite, con convenzioni scolastiche sempre gratuite; saranno inoltre formati degli istruttori di fitness nelle sue varie specialità, dal body buil-
ding all'aquagym, alla ginnastica per la terza età, e così via. Un altro tipo di formazione, sempre gratuito, è previsto per le donne, che potranno diventare istruttrici per la sicurezza: saranno seguite da docenti sia tecnici che giuridici, psicologi, sociologi, e al termine del corso - come per gli istruttori di fitness - sarà rilasciato un diploma dell'AICS (ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni). Gli uni e gli altri saranno inseriti in elenchi da cui l'Associazione estrarrà i nominativi da segnalare a centri sportivi, navi crociera, villaggi turistici per gli istruttori di fitness, e centri commerciali, parchi, o enti pubblici per le istruttrici della sicurezza: si intende così cercare di avviare i giovani all'inserimento nel mondo del lavoro. I dati tecnici Il centro comprende una palestra coperta in muratura di circa 300 mq, con un'altezza interna di 6 metri, attrezzata con macchinari da cardiofitness e isotonici, con annessi spogliatoi e servizi igienici, anche per disabili. La palestra è climatizzata. Adiacente a questa, sorge una tensostruttura geodetica con struttura in ferro zincato e copertura in telo di poliestere; questa copre una superficie di circa 500 mq con un'altezza di 7,50 m, ed è predisposta per la pratica d: minibasket, pallavolo, pallamano, arti marziali, fitness, sport di gruppo e danza. All'esterno, è a disposizione un'area scoperta di circa 8.000 mq a verde, con alberi di alto fusto, con pista di riscaldamento per atleti, parco giochi e zone di relax e ricreazione. L'intera struttura è inserita nel PON sicurezza (Progetto pilota Napoli Sicurezza per lo sviluppo), con la partecipazione della Comunità Europea, del Ministero degli Interni e del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
In alto, una delle "vele" di Scampìa. Qui sopra, la palestra con copertura geodetica; nella pagina di fronte, la palestra in muratura (a destra) e l'inaugurazione del Centro con il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ripreso tra il presidente dell'Associazione Sportiva Raffaele Andreozzi e il presidente dell'Ottavo Municipio Angelo Pisani.
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Il ruolo sociale dell'ASD Universal Center Il divario esistente tra la cultura istituzionale e la cultura della strada è più che palese ed è notevole la difficoltà di attuare
un'integrazione tra le parti sociali per le varie agenzie educative esistenti nel territorio a causa della diversità di valori e di linguaggi, nonostante la poliedricità di competenze e la forte motivazione di chi opera in tal senso in questi contesti. Nelle periferie napoletane, grazie all'impegno degli amministratori della città, molto sta cambiando: attrezzature sportive scolastiche potenziate, campi gioco, centri polifunzionali hanno introdotto mutamenti palpabili, soprattutto nella vita di bambini, ragazze ed anziani.
Qui un grande ruolo spetta all'associazionismo in generale e allo sport in particolare per la su alta valenza educativa. Un'associazione sportiva che voglia svolgere in maniera incisiva la propria funzione sociale attraverso lo sport deve saper ascoltare i bisogni dell'utenza, per porsi come risorsa per la crescita della dignità e della comunità in cui opera. L'acquisizione di una coscienza civile e la promozione di una cultura del rispetto delle regole di convivenza sociale deve essere l'obiettivo primario di chi è impe-
gnato in prima linea, in quelle che sono definite dai media "zone di frontiera", promuovendo manifestazioni sportive e di aggregazione sociale, come quella che ASD Universal Center ha creato negli anni. L'attività dell'ASD Universal Center fra l'altro vanta molti campioni di karate di livello sia nazionale che internazionale, che oggi fanno parte di gruppi sportivi delle forze armate. B.G.
Comuni e Province per la scuola Pisa: è stata completata la ristrutturazione delle palestre e delle piscine esistenti nel complesso scolastico "Concetto Marchesi", comprendente un liceo scientifico e un Itis, ma aperte anche ai cittadini. Il costo dei lavori è stato di 2.100.000 euro. L'intervento, seguito dagli uffici tecnici della Provincia e durato due anni, è stato illustrato dall'assessore provinciale all'istruzione Miriam Celoni.
pavimentazione esterna su una superficie di 450 metri quadrati e un pavimento antitrauma e antiscivolo sugli 80 metri quadrati dell'area di svago. Il comune ha inoltre investito 10 mila euro per nuovi giochi, staccionate e altri interventi.
Incisa Valdarno (Fi): è stato inaugurato a fine 2012 lo spazio esterno della scuola dell'infanzia di san Vito, realizzato grazie a un finanziamento statale di 50 mila euro. Il comune è intervenuto sistemando tutta l'area e realizzando un giardino con uno spazio giochi per i bambini. È stata posata una
Civita Castellana (Vt): l'istituto Giuseppe Colasanti ha finalmente una nuova palestra, realizzata dalla provincia di Viterbo all'esterno della scuola. La struttura è stata inaugurata dal presidente della provincia Marcello Meroi, dal sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli, dal vescovo e dal consigliere provinciale. La palestra è un fiore all'occhiello per il "Colasanti", polo scolastico d'eccellenza nel panorama provinciale.
Incisa Valdarno (Fi), presentazione dell'area giochi della scuola di san Vito.
Civita Castellana (Vt), l'inaugurazione della palestra dell'istituto Colasanti.
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parco urbano a Nuoro
Concorso per Tanca Manna
n attuazione del programma di incentivazione dei concorsi di progettazione e di idee il Comune di Nuoro nel 2010 ha partecipato a una bando della RAS per la selezione di proposte di intervento significative dai punti di vista architettonico, urbano e del paesaggio, risultando meritevole dei benefici del concorso. Conseguentemente l'Assessorato all'Ambiente Ufficio Parchi ha indetto, nel luglio 2011, un concorso di idee, i cui principi dovevano ispirarsi al documento preliminare alla progettazione, e nel mese di novembre la commissione giudicatrice ha nominato il progetto vincitore, che illustriamo in queste pagine. Lo scavo e la messa in luce del villaggio nuragico, la realizzazione di architettura legata all'archeologia, la ricostituzione del bosco primordiale sono elementi fondanti del progetto.
I
origini e natura nuoresi. Le idee sottese al progetto possono essere riassunte in una serie di azioni che lavoreranno in modo sinergico tra loro: concepire un Parco ArcheologicoPaesaggistico dove la progressiva scoperta del
Villaggio Nuragico e la rigenerazione del Bosco originario siano obiettivo e scenografia del progetto; costruire un'architettura che richiami l'archetipo nuragico e stimoli forti sensazioni e memorie primitive, con destinazioni d'uso funzionali
Il Parco Tanca Manna è uno spazio di straordinaria bellezza al centro di Nuoro. La superficie è di 15 ettari, totalmente in stato di abbandono. Il nuraghe e il villaggio nascosto nel sottosuolo, il bosco, i panorami, le rocce, l'acqua sono le più profonde radici della città, elementi matrice da conservare e valorizzare per rappresentare e far conoscere le più antiche 71
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al processo di scavo, alla cultura archeologica, alla natura; compiere un intervento di basso impatto finanziario, fatto di materiali poveri in parte effimeri, riciclabili e rimovibili: pietre, terra, ferro, vegetazione autoctona, acqua, fuoco,
Nella pagina di apertura, in alto, panorama della cittĂ da Tanca Manna; in basso, planimetria di progetto e fotoinserimento. In questa pagina, in alto, piante del percorso museale; sopra, modello di progetto. Nella striscia in basso, esempi di vegetazione. A destra, il nuraghe Tanca Manna. Nella doppia pagina a lato, prospetti e sezioni del percorso museale.
In the opening page, above, panorama of the town from Tanca Manna; below, project plan and photomontage. In this page, top, plans of the museum walk; above, project model. In the bend, examples of vegetation. Right, the Nuraghe Tanca Manna. In the next double page, elevations and sections of the Museum walk.
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Nella pagina di apertura, in alto, panorama della cittĂ da Tanca Manna; in basso, planimetria di progetto e fotoinserimento. In questa pagina, in alto, piante del percorso museale; sopra, modello di progetto. Nella striscia in basso, esempi di vegetazione. A destra, il nuraghe Tanca Manna. Nella doppia pagina a lato, prospetti e sezioni del percorso museale.
In the opening page, above, panorama of the town from Tanca Manna; below, project plan and photomontage. In this page, top, plans of the museum walk; above, project model. In the bend, examples of vegetation. Right, the Nuraghe Tanca Manna. In the next double page, elevations and sections of the Museum walk.
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Valorizzazione e rivalutazione del parco urbano Tanca Manna a Nuoro Concorso di progettazione "Bisu" bandito dal Comune di Nuoro Progetto 1° classificato arch. Virgilio Colomo (capogruppo), arch. Luigi Cosseddu, arch. Edoardo Marziani (mandanti) Proclamazione del vincitore: luglio 2011
Urban Park in Nuoro / Contest for Tanca Manna The Tanca Manna Park in the centre of Nuoro is an area of extraordinary beauty, extending over 15 hectares. At present, all of it is in a state of disrepair. The nuraghe and the village concealed under ground, its forest, scenery, its rocks and water courses are the deepest roots of the city, matrix elements to be preserved and enhanced to represent its ancient origins and nature. The ideas underlying the project may be summarised in a series of steps that will be carried out in a mutually synergetic manner: conceive an Archaeological-Landscape Park where the progressive discovery of the Nuragic Village and the regeneration of the original Forest are the goals and the scenery of the project; construct buildings that recall the Nuragic archetype and evoke strong
feelings and primeval memories, and whose intended use is in keeping with the excavation process, archaeological culture, and the preservation of the landscape; carry out actions having a minimal financial impact, by making use of low-cost materials, partly ephemeral, recyclable and removable, i.e., stones, earth, iron, local plants, water, fire, air, light; create a bio-lake suitable for swimming in a quarry crater; remodel the existing fountains so as to create relaxation and meditation zones; encourage the dissemination of knowledge, cultural tourism, experimentation, socialisation, children, sporting activities and the staging of plays; have the local community and visitors play an active role, in activities coordinated by specialist technicians.
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aria, luce; realizzare un biolago balneabile, in corrispondenza del sito di cava; rimodellare le fontane esistenti, creando spazi per il relax e la meditazione; incentivare divulgazione, turismo culturale, sperimentazione, socialità, bambini, sport, teatro; rendere parti attive del processo comunità locale e visitatori, con il coordinamento di tecnici specializzati. Il Nuraghe e il Villaggio Nuragico costituiscono l'attrattiva per attivare un continuo flusso di visitatori tutto l'anno, incrementati dall'esperienza diretta della scoperta. Il Bosco primigenio rappresenta la bellezza e la forza della Natura alle Origini, il collante dei diversi elementi progettuali, destinato a divenire, con il passare degli anni, dei decenni e dei secoli, l'ecosistema di 4000 anni fa. L'equilibrio biologico ritrova la
In questa pagina, dall'alto, rendering di progetto: fontana e grotte, corridoio (esterno e interno). Negli schemi: nuraghe (1) e villaggio nuragico (2); corridoio (3) e parcheggio (4); bosco primigenio; accessi e percorsi; orti (5), via dell'acqua (6); specchio d'acqua (7) e fonti (8-10). Nella pagina a lato: rappresentazione del ciclo dell'acqua. Nel riquadro in basso, vista del modello tridimensionale.
In this page, from above, project rendering: fountain and caves, corridor (exterior and interior). In the schemes: Nuraghe (1) and Nuraghe village (2); corridor (3) and parking (4); original woodland; entrances and walkways; orchardas(5), water way (6); water basin (7) and fountains (8-10). In the next page: representation of the water cycle. In the frame below, view of the 3-D model.
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funzionalità perduta, compromessa dall'inserimento forzoso di specie alloctone che hanno impoverito il suolo; alberi, arbusti ed erbe dell'insieme vegetazionale originario ricreano condizioni pedoclimatiche ideali: i risultati di un rimpianto eseguito a regola d'arte sono visibili già entro i primi dieci anni di vita (bosco giovane). Il Corridoio, accesso principale al parco, è un padiglione su 2 livelli. Rimodulazione contemporanea di visioni arcaiche (protonuraghe a corridoio), aperto e anticonvenzionale, è pensato per offrire un'esperienza sensoriale con percezioni tipiche di un ambiente nuragico nelle diverse stagioni: freddo, caldo, umidità, vento, odori acri, aromi, oscurità. All'ingresso, un'ampia rampa-anfiteatro è luogo di performance all'aperto su miti e leggende. Varcata la soglia, di ampiezza limitata, si scorge la spettacolare sagoma del nuraghe Tanca Manna, incorniciata dall'apertura a Est. La grande sala, pavimentata in terra battuta e illuminata con torce a fiamma, è arredata semplicemente con sedute e banconi di ferro attrezzati per accogliere, informare, esporre, ristorare con prodotti tipici del luogo. A metà percorso, un'imponente massa ricorda un misterioso monolite scuro apparentemente sospeso nell'aria, segnando il suggestivo contrasto fra fuoco e acqua: è il grande camino a legna, che innalzandosi e penetrando un varco della copertura, diventa elemento riscaldante nei mesi
invernali; la pozza alla base, alimentata dalla vasca di acqua piovana, rinfresca nei caldi mesi estivi: la combinazione è ancestrale ma efficace sistema di climatizzazione. All'uscita, la rampa-terrapieno (come una ziggurat), conduce all'area archeologica. Le Grotte del piano inferiore sono ambienti di pietra e ferro essenziali, conformi ad una interpretazione forte del duro mestiere dell'archeologo, al quale sono dedicate. L'aula multifunzione è aperta per consentire il contatto con la natura e l'accesso all'area di scavo. Gli spartani arredi in ferro ospitano lezioni, riunioni, seminari di studio. I reperti vengono ripuliti, catalogati e custoditi nel deposito-caveau. Le Fonti sono ridisegnate per diventare luoghi di sosta e refrigerio ponendo in evidenza l'acqua, vista come elemento sacrale. Lo Specchio è un lago artificiale balneabile. L'opera è concettualmente coerente con l'idea di fondo del progetto: ricreare in modo artificiale l'ambiente naturale. Interamente realizzato con metodologie biologiche e non inquinanti, è allocato ai margini di un'antica cava, la cui scoscesa parete granitica diviene quinta lambita dall'acqua. Nei mesi caldi è valida alternativa alle gite al mare per i nuoresi o rinfrescante refrigerio per i visitatori del sito archeologico. L'immagine naturalistica, unita alla destinazione sportiva e ricreativa, ne fa uno dei fondamentali elementi di attrattiva del parco. Bruno Grillini 31
Valorizzazione e rivalutazione del parco urbano Tanca Manna a Nuoro Concorso di progettazione "Bisu" bandito dal Comune di Nuoro Progetto 1° classificato arch. Virgilio Colomo (capogruppo), arch. Luigi Cosseddu, arch. Edoardo Marziani (mandanti) Proclamazione del vincitore: luglio 2011
Urban Park in Nuoro / Contest for Tanca Manna The Tanca Manna Park in the centre of Nuoro is an area of extraordinary beauty, extending over 15 hectares. At present, all of it is in a state of disrepair. The nuraghe and the village concealed under ground, its forest, scenery, its rocks and water courses are the deepest roots of the city, matrix elements to be preserved and enhanced to represent its ancient origins and nature. The ideas underlying the project may be summarised in a series of steps that will be carried out in a mutually synergetic manner: conceive an Archaeological-Landscape Park where the progressive discovery of the Nuragic Village and the regeneration of the original Forest are the goals and the scenery of the project; construct buildings that recall the Nuragic archetype and evoke strong
feelings and primeval memories, and whose intended use is in keeping with the excavation process, archaeological culture, and the preservation of the landscape; carry out actions having a minimal financial impact, by making use of low-cost materials, partly ephemeral, recyclable and removable, i.e., stones, earth, iron, local plants, water, fire, air, light; create a bio-lake suitable for swimming in a quarry crater; remodel the existing fountains so as to create relaxation and meditation zones; encourage the dissemination of knowledge, cultural tourism, experimentation, socialisation, children, sporting activities and the staging of plays; have the local community and visitors play an active role, in activities coordinated by specialist technicians.
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aria, luce; realizzare un biolago balneabile, in corrispondenza del sito di cava; rimodellare le fontane esistenti, creando spazi per il relax e la meditazione; incentivare divulgazione, turismo culturale, sperimentazione, socialità, bambini, sport, teatro; rendere parti attive del processo comunità locale e visitatori, con il coordinamento di tecnici specializzati. Il Nuraghe e il Villaggio Nuragico costituiscono l'attrattiva per attivare un continuo flusso di visitatori tutto l'anno, incrementati dall'esperienza diretta della scoperta. Il Bosco primigenio rappresenta la bellezza e la forza della Natura alle Origini, il collante dei diversi elementi progettuali, destinato a divenire, con il passare degli anni, dei decenni e dei secoli, l'ecosistema di 4000 anni fa. L'equilibrio biologico ritrova la
In questa pagina, dall'alto, rendering di progetto: fontana e grotte, corridoio (esterno e interno). Negli schemi: nuraghe (1) e villaggio nuragico (2); corridoio (3) e parcheggio (4); bosco primigenio; accessi e percorsi; orti (5), via dell'acqua (6); specchio d'acqua (7) e fonti (8-10). Nella pagina a lato: rappresentazione del ciclo dell'acqua. Nel riquadro in basso, vista del modello tridimensionale.
In this page, from above, project rendering: fountain and caves, corridor (exterior and interior). In the schemes: Nuraghe (1) and Nuraghe village (2); corridor (3) and parking (4); original woodland; entrances and walkways; orchardas(5), water way (6); water basin (7) and fountains (8-10). In the next page: representation of the water cycle. In the frame below, view of the 3-D model.
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funzionalità perduta, compromessa dall'inserimento forzoso di specie alloctone che hanno impoverito il suolo; alberi, arbusti ed erbe dell'insieme vegetazionale originario ricreano condizioni pedoclimatiche ideali: i risultati di un rimpianto eseguito a regola d'arte sono visibili già entro i primi dieci anni di vita (bosco giovane). Il Corridoio, accesso principale al parco, è un padiglione su 2 livelli. Rimodulazione contemporanea di visioni arcaiche (protonuraghe a corridoio), aperto e anticonvenzionale, è pensato per offrire un'esperienza sensoriale con percezioni tipiche di un ambiente nuragico nelle diverse stagioni: freddo, caldo, umidità, vento, odori acri, aromi, oscurità. All'ingresso, un'ampia rampa-anfiteatro è luogo di performance all'aperto su miti e leggende. Varcata la soglia, di ampiezza limitata, si scorge la spettacolare sagoma del nuraghe Tanca Manna, incorniciata dall'apertura a Est. La grande sala, pavimentata in terra battuta e illuminata con torce a fiamma, è arredata semplicemente con sedute e banconi di ferro attrezzati per accogliere, informare, esporre, ristorare con prodotti tipici del luogo. A metà percorso, un'imponente massa ricorda un misterioso monolite scuro apparentemente sospeso nell'aria, segnando il suggestivo contrasto fra fuoco e acqua: è il grande camino a legna, che innalzandosi e penetrando un varco della copertura, diventa elemento riscaldante nei mesi
invernali; la pozza alla base, alimentata dalla vasca di acqua piovana, rinfresca nei caldi mesi estivi: la combinazione è ancestrale ma efficace sistema di climatizzazione. All'uscita, la rampa-terrapieno (come una ziggurat), conduce all'area archeologica. Le Grotte del piano inferiore sono ambienti di pietra e ferro essenziali, conformi ad una interpretazione forte del duro mestiere dell'archeologo, al quale sono dedicate. L'aula multifunzione è aperta per consentire il contatto con la natura e l'accesso all'area di scavo. Gli spartani arredi in ferro ospitano lezioni, riunioni, seminari di studio. I reperti vengono ripuliti, catalogati e custoditi nel deposito-caveau. Le Fonti sono ridisegnate per diventare luoghi di sosta e refrigerio ponendo in evidenza l'acqua, vista come elemento sacrale. Lo Specchio è un lago artificiale balneabile. L'opera è concettualmente coerente con l'idea di fondo del progetto: ricreare in modo artificiale l'ambiente naturale. Interamente realizzato con metodologie biologiche e non inquinanti, è allocato ai margini di un'antica cava, la cui scoscesa parete granitica diviene quinta lambita dall'acqua. Nei mesi caldi è valida alternativa alle gite al mare per i nuoresi o rinfrescante refrigerio per i visitatori del sito archeologico. L'immagine naturalistica, unita alla destinazione sportiva e ricreativa, ne fa uno dei fondamentali elementi di attrattiva del parco. Bruno Grillini 31
tecnica per l’erba sintetica
Recuperare e smaltire il vecchio manto I tappeti in erba sintetica presentano numerosi vantaggi, rispetto alle superfici sportive in erba naturale, e la loro diffusione ha registrato una crescita costante. Ma anche per questi, prima o poi, arriva il momento fatidico della sostituzione: normalmente si rende necessaria dopo un periodo che varia in funzione di come e quanto è stata utilizzata la superficie, ma calcolabile in circa 8 / 10 anni. E così, dopo tante emozioni e fatiche sportive, arrivano quelle della raccolta e sostituzione, caratterizzate fino ad oggi da un lavoro manuale di rimozione del vecchio manto piuttosto lungo e pesante. La creatività italiana ha però trovato una soluzione per
Vista generale della macchina in assetto operativo.
risolvere questa problematica e quelle relative allo smaltimento in maniera veloce, efficiente e di conseguenza economicamente vantaggiosa. Una macchina nata dal confronto diretto sul campo tra gli addetti ai lavori: Revo 200. Pensata per la vendita sul mercato americano, visti i grandi numeri che l'erba sintetica vanta oltre Oceano, in Italia la macchina può essere noleggiata da chi ha bisogno di effettuare la rimozione di un tappeto arrivato a fine ciclo con un notevole risparmio di tempo e di costi. Tutto il processo infatti è semplice e veloce, tanto che due sole persone riescono a rimuovere la superficie di un campo sportivo in tempi
General view of the machine in the operating configuration.
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rapidi. Vediamo dunque i dettagli del suo funzionamento. La macchina taglia, solleva ed arrotola il tappeto in erba sintetica con un unico passaggio, effettuando contestualmente le operazioni di svuotamento dai materiali di intaso in esso presenti. Prima di essere arrotolato, infatti, il tappeto in erba sintetica viene liberato dall'intasamento, ossia dalla sabbia, utilizzata come zavorra per il fissaggio a terra, mescolata alla gomma che garantisce performance atletiche molto vicine a quelle offerte dall'erba naturale. Questo materiale viene dunque raccolto dalla macchina durante le fasi di rimozione.
Il controllo della macchina è estremamente semplice, avviene attraverso un telecomando, ed ogni fase della lavorazione, dal taglio iniziale all'espulsione, è gestita in perfetta sincronia dalla sofisticata tecnologia di cui dispone. Va anche aggiunto che la dotazione di speciali encoder le permette di seguire sempre delle linee perfettamente diritte durante l'asportazione del manto sul campo. Grazie all'avanzamento, il sistema di taglio solleva il lembo del tappeto, che viene quindi tagliato da due lame rotanti disposte ai lati ad una distanza di 2 metri tra loro. Il ponte di sollevamento è dotato di un tappeto speciale in PVC di alta capacità ad alta aderenza
che alimenta l'intero ciclo. Giunta alla sommità , la striscia effettua una rotazione aprendo le fibre, mentre un sistema di sbattitori rimuove in modo energico il materiale d'intasamento presente nel tappeto. Questo materiale viene quindi raccolto in una vasca apposita all'interno della macchina. Una volta avviato il ciclo di inserimento del tappeto, un meccanismo attua un percorso obbligato che permette una pulizia molto approfondita da parte di una spazzola speciale. Il tappeto, agganciato a due nastri di presa, una volta liberato dal materiale d'intasamento segue quindi il suo corso verso il bobinatore. Il rotolo viene avvolto in modo estremamente compatto e quindi scaricato meccanicamente al suolo. Il materiale d'intasamento raccolto nella vasca viene convogliato per mezzo di un apposito nastro trasportatore su di un mezzo esterno. E' molto interessante notare che per questa operazione è stato predisposto un secondo telecomando, gestibile direttamente dall'operatore addetto al mezzo. A questo punto, il "sistema" REVO, con l'ausilio della macchina T8, permette il recupero del materiale d'intasamento, e grazie alla separazione delle singole componenti, consente di riutilizzare il tutto in maniera proficua, anche in termini economici, realizzando un vero e proprio "ciclo virtuoso". Abbiamo visto come nella prima fase di rimozione del tappeto erboso si realizza la separazione di due elementi : da una parte i rotoli di erba sintetica puliti e spazzolati, e dall'altra l'intaso misto, composto da sabbia e
Salvaging and disposing of an old synthetic turf surface A fast and efficient solution for the removal of synthetic tur f at end of life is provided by the REVO 200 machine, originally conceived for sale on the U.S. market in view of the widespread use that is made of synthetic tur f sur faces in that countr y. In Italy, REVO 200 can be rented by any organisation wishing to remove a grass sur face with appreciable cost and time savings. The entire process, in fact, is easy and fast, so much so that the entire sur face of a playing field can be removed by two people in just two days. The machine cuts the ar tificial tur f into strips and rolls them in a single pass, while at the same time removing the infill materials - sand and rubber - that are
gomma. La seconda fase di lavorazione in continuo prevede la separazione dell'intaso direttamente sul posto grazie ad una macchina che al suo interno contiene un vaglio densimetrico. Il materiale vi viene caricato e subisce la separazione dei suoi componenti grazie ai loro diversi pesi specifici,
contained in it. Compact rolls are formed and then mechanically discharged onto the ground. Once collected, the infill materials are moved onto a vehicle by means of an ad hoc conveyor belt. Thus, the two aforementioned removal and processing stages deliver three separate elements to the disposal site - synthetic tur f thoroughly cleaned and formed into compact rolls, quar tz sand, high per formance rubber with obvious operational and financial benefits. This removal process is awaiting cer tification for the entire sequence of steps, up to the complete disposal of all the materials involved.
Sopra, le prime fasi del trattamento. In alto a sinistra, il taglio del manto, effettuato grazie alle due lame rotanti in testa al nastro di presa. Questo è dotato di un rullo pressore (in alto a destra) che aiuta l'inserimento del tappeto in continuo nel ciclo della macchina, anche in caso di strappi o rotture durante il taglio. Sopra a sinistra, il tappeto viene arrotolato in modo molto compatto, senza l'ausilio di un'anima interna, grazie al sistema di bobinatura per mezzo di forchette posizionate su dischi rotanti che ne facilitano l'agganciamento. A destra, il serbatoio tramoggia dell'intaso, con capacità di 2 metri cubi.
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Above, the early stages of treatment. Top left, cutting the carpet, by the two rotating blades in the head of the gripping tape. This is equipped with a pressure roller (top right) that helps the continuous insertion of the carpet in the cycle, also in case of tearing or breaking during the cutting. Left above, the carpet is rolled very compact, without an inner core, due to the winding system by forks on rotating disks, facilitating the coupling. On the right, the hopper tank of the filling, with a capacity of 2 mc.
In alto: il sistema di scarico dell'intasamento; il sistema di sbattitori che scuote vigorosamente il tappeto rendendolo particolarmente pulito. Al centro: particolare del primo sistema di pulizia profonda della parte inferiore del tappeto, realizzato tramite una spazzola posta anteriormente al nastro di presa che libera il tappeto dal materiale interposto tra la superficie inferiore della striscia e il terreno sui cui esso era appoggiato. A destra, il sistema di pulizia profonda delle fibre, tramite una spazzola autoposizionante posta dopo gli sbattitori. Qui sopra: il primo prodotto ottenuto dopo la fase di taglio, sbattitura e spazzolatura, è una bobina di erba sintetica pulita al 99% dell'intaso. A destra, schema di macchina per il vaglio densimetrico, che permette di separare sabbia e gomma per differenza dei pesi specifici dei due materiali. In basso, da sinistra: il materiale d'intaso, mischiato, derivante dalla prima lavorazione; la sabbia quarzifera sferoidale separata al 98,5% di peso; la gomma prestazionale a granulometria variabile, separata al 99% di peso.
Top left, equipment for dumping the filling: a system of beaters shaking strongly and cleaning deeply the turf strips. Middle, details showing the first system of deep cleaning of the lower turf surface, obtained by using a brushing roller installed in front of the gripping tape which releases the turf from the material present below the strip and the ground surface on which it was placed. On the right, system for deeply cleaning of the fibres employing the self-adjusting brushing roller. Left above, the first product obtained after cutting, beating and brushing. It is a roll of synthetic turf cleaned up to a degree of 99% from clogging material. Right below, rendering of the densiometric screening machine which separates sand and rubber, selecting the different specific weights of the two elements. Left below, the mixed clogging material obtained from the first separation step: the spheroidal quartz sand separated up to a degree of 98,5% of weight, the performing rubber in different granules size up to a degree of 99%.
ottenendo così due prodotti ben distinti: sabbia quarzifera sferoidale separata al 98.5% di peso (la media in peso per un campo da calcio regolamentare è di circa 80.000Kg) e gomma prestazionale a granulometria variabile separata al 99% di peso (la media in peso per un campo da calcio regolamentare varia da 80.000Kg a 120.000Kg). Attraverso le due fasi di lavorazione e trattamento del manto erboso sintetico avremo quindi direttamente nel cantiere di rimozione i tre elementi, con evidenti vantaggi operativi ed economici: - Erba sintetica arrotolata in modo compatto e pulita in profondità (le possibilità di riutilizzo del manto sono numerose: ad esempio, come soluzione all'esigenza di coprire i bordi delle piste aeroportuali, impedendo agli animali, e ai volatili in particolare, di convivere con le piste, aumentando notevolmente la sicurezza degli aeromobili); - Sabbia quarzifera sferoidale (può essere riutilizzata direttamente sul posto per la posa del nuovo tappeto); - Gomma prestazionale a granulometria variabile. In conclusione, si tratta di una macchina compatta, efficace, e contemporaneamente semplice da usare, concepita nell'ambito di una profonda conoscenza delle problematiche relative alla rimozione dei manti sintetici a fine vita, studiata per lavorare in perfetta simbiosi col sistema di separazione del materiale d'intaso: un processo di rimozione, riciclaggio e smaltimento completo di tutto il materiale, processo in corso di certificazione. Cesare Lino
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tecnica per l’erba naturale
La gestione delle erbe infestanti Categorie di infestanti La presenza di erbe infestanti in una superficie erbosa ad uso calcistico ne compromette le caratteristiche esteticofunzionali, sottrae elementi nutritivi e limita la crescita delle essenze che compongono il prato. Le infestanti non hanno un apparato radicale atto a sopportare il calpestio, oltre ad essere causa di evidenti difformità del tappeto che provocano irregolarità sul rotolamento della palla. Tra queste si possono evidenziare due categorie facilmente identificabili anche dai meno esperti. Da una parte le cosiddette erbe a foglia larga, cioè tutte quelle caratterizzate primariamente da una certa grandezza della lamina fogliare. Si tratta in generale di dicotiledoni, erbe il cui
seme, lo dice il nome, possiede due cotiledoni, organi di accumulo di sostanze di riserva per il sostegno della piantina in fase di germinazione e nelle successive prime fasi di insediamento. Tra esse annoveriamo principalmente il trifoglio, il tarassaco, la margherita, la veronica, l'euforbia, la stellaria. Si tratta di essenze in grado di colonizzare efficacemente il tappeto erboso perché ampiamente adattate al taglio medio basso, si pensi che un'euforbia resiste bene ad altezze di taglio inferiori al centimetro, e dotate di grande potenziale di disseminazione (elevato numero di semi vitali rilasciati nell'ambiente) e di propagazione (si tratta della capacità di una pianta di riprodursi e colonizzare un
dato ambiente tramite parte di pianta). Le infestanti a foglia larga si avvantaggiano notevolmente degli apporti azotati che con regolarità vengono garantiti alle graminacee selezionate del tappeto erboso. Il loro controllo non desta comunque alcuna preoccupazione particolare. Si interviene normalmente in post emergenza dell'infestante ovvero quando quest'ultima risulta sviluppata. Altra grande famiglia è quella delle infestanti monocotiledoni graminacee. Sono senza dubbio le peggiori infestanti del tappeto erboso. Stiamo parlando di "pabio", digitarie, setarie, eleusini e giavoni. Si tratta di erbe a ciclo biologico tipicamente annuale.
La germinazione avviene generalmente durante la fase primaverile ma può protrarsi per tutto il periodo estivo. In tal senso, si può parlare di germinazione scalare, a partire da marzo sino a settembre con differenze sostanziali a seconda della temperatura e della regione. Un'altra famiglia di graminacee è rappresentata dalle poacee, cioè tutto quell'immenso mondo di subspecie, razze, sottorazze ecc. che rientrano nella specie Poa annua. Se per il "pabio" il diserbo è ad oggi tutto sommato semplificato, per la Poa annua le cose sono ancora davvero molto complicate, soprattutto perché diserbare un manto erboso infestato di Poa annua in condizioni di stress termico, rischia di comprometterne la vitalità. È
In questa pagina / In this page: Ciperus, Setaria. Pagina a lato / Next page: Portulaca, Euphorbia. Ultima pagina / Last page: Eleusine indica, Digitaria sanguinalis.
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necessario quindi verificare le effettive condizioni nutrizionali e metaboliche del prato prima di effettuare qualsiasi intervento. Germinazione e controllo Come tutte le erbe annuali, anche le graminacee infestanti "pabio" basano la loro strategia vitale sulla disseminazione. Si consideri quindi l'enorme quantità di semi prodotti e la loro capacità di superare in latenza vegetativa periodi sfavorevoli come quello invernale. Esiste un sistema che, per quanto empirico, permette di individuare il periodo in cui esse germineranno. Ciò, se non altro, perché si basa sulla valutazione della sola biologia dell'infestante. In questo caso, si parte dal concetto che la germinazione delle malerbe inizi logicamente nelle zone più calde del prato. Questo significa semplicemente che un tappeto erboso più rado riceverà maggiore riscaldamento al suolo rispetto ad un tappeto erboso denso e sufficientemente inerbito. Quindi il tecnico avrà cura di selezionare, nel singolo prato, quelle zone un po' più rade ovvero con meno erba, dove la somma termica, necessaria per innescare la germinazione, viene raggiunta precocemente rispetto a tutto il resto. In tali situazioni è normale imbattersi con le plantule neo germinate delle infestanti, in ciò particolarmente favorite dalle condizioni termiche ed igrometriche. L'efficacia di questo metodo consiste anche e soprattutto nella possibilità di impostare con la massima tranquillità il trattamento diserbante di pre emergenza. Infatti, si può tranquillamente ritenere che la germinazione
precoce nelle zone suddette anticipi di almeno dieci giorni quella che riguarderà il tappeto erboso con densità normale. Questo comporta innanzi tutto la tranquillità operativa e, non ultimo, la sicurezza dell'esito. Il controllo delle infestanti graminacee annuali verte imprescindibilmente sui loro caratteri. La disseminazione, quale strumento di propagazione, è il primo elemento su cui riflettere. L'enorme quantità di seme prodotta implica di logica un controllo basato sulla necessità di impedire che i germinelli possano svilupparsi. Si tratta di impiegare delle molecole diserbanti che basano la loro efficacia e la loro selettività sull'incapacità delle infestanti e sulla capacità delle erbe del tappeto erboso di tollerarle senza effetti particolarmente gravi. Va da sé come non si possa parlare né di efficacia né di selettività perfette ed assolute. L'assorbimento avviene tipicamente ad opera dei tessuti della guaina protettiva dell'apice fogliare e del primo internodo. A seconda dei dosaggi, delle temperature, dell'umidità, dello stadio di sviluppo sia delle infestanti che del tappeto erboso, si deve sempre prevedere un certo scadimento del tappeto erboso e una efficacia comunque relativa pari a circa 70%, considerato comunque un buon risultato sulle erbe indesiderate.
diserbo sono basate in tal senso sull'accurata selezione dei materiali impiegati per il top dressing (apporto periodico di sabbia o terricci sulla superficie del tappeto erboso) che potrebbero contenere milioni di semi, nonché sul filtraggio dell'acqua di irrigazione, se proveniente da bacini aperti con filtri a maglie medio grosse poiché il seme è di siffatte dimensioni. La fase successiva riguarda il diserbo di pre emergenza dell'infestante. In questo caso è il diserbo più usato ed efficace vista e
Forme di diserbo Il controllo del "pabio" può essere effettuato a più livelli. Il primo, di carattere agronomico, si basa sulla necessità di impedire che la semente dell'infestante raggiunga il tappeto erboso. Le forme più naturali di 83
considerata la massa di semi che in genere colonizza il tappeto erboso. Le molecole maggiormente impiegate sono il Pendimethalin, il Benfluralin e l'Oxadiazon. Si tratta di calibrarne il dosaggio in funzione della maturità del tappeto erboso, dell'epoca di presunta germinazione delle infestanti e di posizionare i prodotti prima di tale epoca. Le molecole di pre emergenza devono creare un "film" nel primo strato di terreno in modo da intercettare le plantule neo germinate delle infestanti,
Così, in immediata successione al diserbo, si deve intervenire con uno o più cicli irrigui allo scopo di far penetrare il prodotto nel terreno. Un diserbo di pre emergenza deve tener conto della persistenza efficace dei vari prodotti nonché della loro residualità nel terreno. Se è vero che un prodotto è tanto più valido quanto maggiore è il tempo di controllo dell'infestante, ciò può diventare controproducente se si devono effettuare delle semine che potrebbero essere compromesse dalla presenza residuale della molecola. Ciò è tanto più vero nel campo da calcio dove le semine di recupero e soccorso, le cosiddette "rigenerazioni", sono una prassi quanto meno consolidata. Così, spesso, si prescinde dal diserbo antigerminello e ci si affida al "post emergenza"
confidando in infestazioni contenute. In questi casi diviene importante considerare la storia delle infestazioni trascorse per poter prevedere con un certo margine di probabilità l'entità di quelle future. E' infatti assodata una certa persistenza vitale nel terreno dei semi di pabio. Si parla mediamente di cinque anni, con una certa variabilità in ambito specifico. Tra le molecole di post emergenza omologate per tappeti erbosi, il Fenoxaprop-p-ethile e il Cyhalofop-Butile. La loro efficacia è tanto maggiore quanto relativa al controllo di infestanti giovani, con due, tre foglie. Essendo sufficienti bassi dosaggi in interventi precoci, si limitano efficacemente ingiallimenti e decolorazioni varie dell'erba con scarsa incidenza sul suo migliore sviluppo, limitando inoltre il rischio di aumentare la resistenza ai diserbi delle
infestanti. La valutazione di una presenza medio bassa di semi, basata sullo studio delle infestazioni passate, può far decidere di intervenire massicciamente ovvero su tutta la superficie del tappeto erboso con un diserbo di pre emergenza. Il ruolo del diserbo di post emergenza, in questo caso, rimane quello complementare. Va infatti sottolineato come non esista in pratica una molecola di pre emergenza in grado di controllare il 100 % dei germinelli. Così, una successiva applicazione di molecole di post emergenza costituisce il giusto complemento nell'ottica del completo controllo delle infestanti. Attenzione alla tossicità Nell'utilizzo dei diserbanti di pre emergenza, molta attenzione va riposta verso la cosiddetta fitotossicità o
Weed control The presence of weeds in a lawn covered soccer field undermines the appearance and functional characteristics of the facility, uses up nutritional substances and compromises the growth of the grass. The weeds have roots that are not strong enough to withstand intensive foot traffic, and these plants will cause considerable irregularities in the surface, preventing the ball from rolling smoothly. You need not be an expert to identify the two main groups of weeds: one consists of the socalled broadleaf weeds, whose removal is not particularly troublesome, it is done when these plants are fully grown. The other big family is that of the Gramineae, surely the most difficult to keep in check, and, in
this group, a particularly hardy weed is bluegrass (Poa annua). For each type of weed a specific control method has to be defined, using chemical compounds that are used before or after the infestation, as the case may be. Special care must be taken when using herbicides, so as to ensure that the valuable parts of the turf are not damaged by these toxic products. An expert assessment by an agronomist detailing the types of infestation to be expected will make it possible to select the most appropriate active principles and the right times to use them as a function of the actual conditions of the lawn covering the soccer field.
tossicità per le essenze costitutive del manto erboso. Se infatti da un lato va garantita l'efficacia delle varie molecole, diventa imprescindibile il fatto che queste non compromettano lo sviluppo e l'aspetto del prato, il problema si amplifica se si considera la residualità dei principi attivi. Quella che, a tutti gli effetti, va considerata un'utile prerogativa, può diventare un'arma a doppio taglio. La persistenza del diserbante nel terreno può risultare limitante per il prato stesso. E' evidente che l'applicazione di un diserbante di pre emergenza va effettuata solo e soltanto su tappeti erbosi maturi, ben strutturati anche e soprattutto da un lato strettamente metabolico, in grado di sopportare e superare l'azione deprimente della molecola. Differenze enormi in termini di tossicità si hanno tra substrati sabbiosi e substrati colloidali contenenti diverse percentuali di sostanza organica . La tossicità è quindi riferibile essenzialmente alla struttura, alla tessitura del terreno e alla quantità di sostanza organica, alle varie tipologie di argille, la loro capacità di scambio cationico e la presenza quali-quantitativa di microrganismi. Si deve quindi considerare il substrato ovvero il terreno in cui è coltivato il tappeto erboso. La perizia del tecnico verte sulla valutazione preventiva delle possibili infestazioni valutandone il contenimento con i principi attivi più adatti, scegliendo il momento d'intervento in funzione delle condizioni della superficie erbosa da gioco. Erminio Sinigaglia
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regioni, province, comuni a cura di Pietro Chianchiano e Sabina Orrico
San Felice sul Panaro (Re): grazie a un progetto finanziato da Enel Cuore e Repubblica, la polisportiva Unione avrà di nuovo una casa. Il progetto per il recupero e la riqualificazione degli ex capannoni della canapa porterà una nuova palestra per la riabilitazione e la ginnastica di anziani e disabili, due laboratori per le attività ricreative, una sala polivalente. Saranno sostituiti gli infissi e saranno installati 1200 pannelli fotovoltaici di Enel Green Power.Spotorno (Ge): sarà la facoltà di architettura dell'università di Genova a predisporre idee e progetti per il recupero e la valorizzazione dell'area di costa tra Spotorno e Noli. A giugno saranno presentati gli
elaborati realizzati da docenti, studenti e laureandi del DSA, Dipartimento di Scienze per l'Architettura: da anni questo dipartimento ha intrapreso la politica di impegnare gli studenti su temi attuali e legati al territorio, creando una sinergia tra facoltà e amministrazioni. Sesto Fiorentino (Fi): sono partiti i lavori all'impianto sportivo comunale di atletica Danilo Innocenti a Quinto Basso secondo il progetto di ammodernamento della struttura proposto e finanziato dall'industria farmaceutica sestese Eli Lilly Italia. Fra le altre cose sarà ristrutturata la palestra posta sotto le gradinate
Sesto Fiorentino (Fi), l'impianto di atletica Danilo Innocenti a Quinto Basso.
dell'impianto, ripristinando la pavimentazione in gomma e migliorando la climatizzazione. Saranno inoltre inserite nuove attrezzature, nuovi arredi e sanitari. Nel 2011 era stata realizzata la nuova pista e il pro-
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lungamento del rettifilo di allenamento, oltre a una pedana a doppia corsia per il salto in lungo; inoltre era stata sistemata la pedana per il lancio del disco-martello ed erano state sostituite porte e
regioni, province, comuni panchine per il campo da calcio, lavori totalmente finanziati dall'amministrazione comunale per un importo di circa 380 mila euro. I nuovi lavori termineranno la prossima primavera. Sesto Fiorentino (Fi): la ristrutturazione della nuova sede della Protezione Civile, il
consolidamento della terrazza della scuola Villa la Fonte, il restauro dell'orologio e delle statue della facciata della biblioteca Ragionieri. Sono questi alcuni degli interventi in programma nel comune, che impiegheranno oltre 370.000 euro in opere di ristrutturazione, adeguamento e ammodernamento del patrimonio immo-
biliare comunale. Un'altra tranche del piano di interventi è stata riservata poi agli impianti sportivi comunali: allo stadio del rugby sono state completamente sostituite le fosse biologiche e gli sgrassatori, al palazzetto dello sport di viale Cadorna sono stati sostituiti i pluviali, ed è stato realizzato l'intervento di ripristino degli
scarichi delle docce negli spogliatoi dello stadio Torrini. Civitanova Marche (Mc): i giovani geometri dell'istituto Corridoni realizzeranno il progetto di ristrutturazione del campo spor tivo di Civitanova Alta, in collaborazione con l'ufficio tecnico comunale. Sono diversi gli inter venti da mettere in atto: il manto in erba sintetica, le gradinate, gli spogliatoi, un campo da calciotto e la coper tura della tribuna. Il progetto preliminare sarà realizzato dall'ufficio tecnico comunale, mentre i costi saranno sostenuti dalla Civitanovese calcio, che gestirà l'impianto per 20 anni. Bari: il sindaco e l'assessore ai lavori pubblici Marco Lacarra, hanno presentato il bando per la riqualificazione del water front di san GirolamoFesca, finanziato con più di 15 milioni di euro. L'inter vento ridisegnerà il lungomare dei due quar tieri, dotandolo di opere di difesa costiere e strutture per la balneazione, lo spor t e il tempo libero. Contestualmente, sarà realizzato il ripascimento della spiaggia costiera. L'inter vento complessivo prevede dunque azioni di riqualificazione finalizzate a: - una riconfigurazione della viabilità esistente, nella prospettiva di una pedonalizzazione e/o alleggerimento del traffico veicolare sul lungomare 9 maggio; - una riconfigurazione del sistema degli spazi del lungomare e del verde pubblico, - una riconfigurazione del fronte a mare che integri le necessarie opere di difesa e di canalizzazione delle acque reflue con altrettanto necessari spazi di balneazione e di fruibilità pubblica del litorale urbano.
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Immagine del futuro waterfront di Bari.
L'inter vento permette, inoltre, di: - riser vare par ticolare attenzione alle pavimentazioni per quanto concerne le tecniche di finitura super ficiale che devono garantire idonei requisiti tecnico-prestazionali sia a livello fruitivo, sia a livello gestionale (pulizia e manutenzione); - prevedere un sistema di illuminazione che garantisca
una luminosità diffusa ma nel contempo valorizzi le caratteristiche ambientali; - eliminare le barriere architettoniche, per garantire una completa e sicura fruibilità ; - realizzare architetture temporanee a vario uso, privilegiando strutture leggere, in armonia e coerenza di linguaggio architettonico con il contesto. Bari: sono stati installati impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica su cinque palestre comunali, grazie all'iniziativa delle società spor tive che gestiscono gli impianti, in accordo con il Comune di Bari. L'iniziativa è par tita due anni fa con la sigla di un protocollo
Bari, l'inaugurazione dell'area attrezzata per bambini a Poggiofranco.
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regioni, province, comuni con l'Istituto per il Credito spor tivo, che ha finanziato gli impianti fotovoltaici. Il mutuo, contratto dai gestori delle palestre, viene ripagato attraverso l'incentivo economico previsto per legge in circa 10 anni dal gestore della rete elettrica nazionale; per i successivi 10 anni l'incentivo sarà
versato al Comune in quanto proprietario delle strutture. Inoltre, la quota di energia autoprodotta e utilizzata per il funzionamento delle palestre consentirà immediati risparmi sulla bolletta energetica. Gli impianti interessati sono il PalaCarrassi, la palestra di Carbonara, il centro spor tivo
from municipalities
Capocasale a san Girolamo, il PalaForgia a san Paolo, il PalaMar tino in quar tiere Liber tà.Bari: l'assessore ai lavori pubblici Marco Lacarra e il consigliere Emanuele Martinelli hanno inaugurato la nuova area attrezzata per bambini a Poggiofranco, in via dell'Andro. I lavori hanno
riguardato il ripristino delle aiuole e il posizionamento delle giostrine in due aree adiacenti alla fontana. "E' un inter vento impor tante - ha dichiarato l'assessore Lacarra a ser vizio di una zona della città molto urbanizzata, che fino a questo momento offriva ai bambini poche possibilità di intrattenersi a giocare all'aper to. Adesso le famiglie del quar tiere hanno questo nuovo spazio di verde pubblico attrezzato a loro disposizione, realizzato peraltro con tutte le caratteristiche utili per la tutela e la sicurezza dei più piccoli". Latina: sono stati realizzati i lavori di completamento dell'impianto spor tivo di calcio a cinque a Borgo Faiti, vicino al campo di calcio a 11. I lavori, fermi da due anni, sono ripartiti grazie all'impegno dell'amministrazione comunale, e saranno completati a breve. Presso l'impianto spor tivo erano già stati realizzati gli spogliatoi e la recinzione esterna grazie all'utilizzo di fondi regionali. "Come abbiamo annunciato a fine 2012 ha affermato il sindaco Giovanni di Giorgi - sono iniziati i lavori di completamento dell'impianto spor tivo, opera molto attesa
Il sindaco di Latina, Giovanni di Giorgi.
dai residenti, che va a completare un impianto impor tante non solo dal punto di vista spor tivo ma anche sotto il profilo sociale". Cagliari: è stato presentato il piano di inter venti della Regione Sardegna per gli impianti spor tivi. In totale sono stati destinati alla riqualificazione e al completamento degli impianti spor tivi 51 milioni di euro. Circa 10 milioni previsti dalla legge finanziaria del 2011, di cui 3 destinati a privati e 7 per 44 inter venti nei comuni. Altri 21 milioni sono stati destinati ai palazzetti dello spor t di Nuoro (9 milioni), Oristano (6 milioni) e alla manutenzione degli impianti spor tivi già esistenti a Cagliari. Altri 20 milioni di fondi per le aree sottosviluppate sono stati destinati agli impianti spor tivi di oltre 120 comuni di tutta la Sardegna. Tra gli inter venti più impor tanti, figurano gli stadi di Nuoro e Sassari, gli impianti di tennis a Cagliari, con la coper tura dei campi di Monte Urpinu e l'autodromo di Mores che potrà ospitare qualsiasi manifestazione motoristica, compreso un gran premio automobilistico di Formula 1.Perugia: la giunta comunale ha approvato l'affidamento in concessione del campo spor tivo comunale di Colombella all'ASD Vis Perugia Nord per i prossimi 5 anni. La stessa ASD ha presentato un progetto di realizzazione dell'impianto di illuminazione dell'impianto sportivo, il cui costo complessivo ammonta a poco più di 40 mila euro e sarà interamente a carico dell'associazione.
zature per il fitness. "Dopo le aree per lo spor t all'aper to attrezzate in via Ettore Janni a Trigoria, in via della Grande Muraglia al Torrino Sud e nel parco del Casale a ridosso della collina naturale in viale Città d'Europa al Torrino Nord - ha ricordato il presidente del Municipio XII, Pasquale Cal-
zetta - la formula del percorso fit nel verde sbarca in un nuovo spazio pubblico del territorio, nella cornice di una pineta con un'estensione complessiva di circa 1000 metri quadrati". Saranno una dozzina gli attrezzi per il fitness che verranno collocati a poca distanza dal parco gio-
Roma: sono iniziati i lavori per realizzare un'area fitness nel verde nel quar tiere Casal Brunori. In via Versars saranno collocate infatti alcune attrez-
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chi che si trova dietro al palazzo dell'ormai celebre antennone. Roma: presso il centro spor tivo Cer tosa, in quartiere Centocelle, è stato inaugurato un impianto fotovoltaico da 57 kw di potenza, che consentirà un risparmio sui costi relativi al consumo di circa il 35%.
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Direttore responsabile / editor Maria Carbone Direttore / director Bruno Grillini Grafica e impaginazione / graphic design Studio TS - Fabio Passoni Hanno collaborato / contributors Maria Carbone, Pietro Chianchiano, Tommaso Empler, Stefania Farina, Bruno Grillini, Peter Kia, Cesare Lino, Stefano Longhi, Sabina Orrico, Pietro Paci, Michele Rifolfi, Sandro Rubicondi, Erminio Sinigaglia, Nico Veglio, Joseph Wolfe. Fotografie / photos Archivio Tsport / Tsport archive Sergio Foroni - Bruno Grillini
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international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing
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