impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano
anno XLI - SETTEMBRE OTTOBRE 2016 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 13,00
ISSN 1121-6913
international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing
with english abstract
sommario contents
ANNO/YEAR XLI - SETTEMBRE-OTTOBRE / SEPTEMBER-OCTOBER 2016
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BRUNO GRILLINI OPINIONE / PALLAVOLO È ROSA. E I PALAVOLLEY? Opinion / Volleyball is pink. And the volley halls?
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PAOLO PETTENE REPORTAGE / GIOCHI PARALIMPICI RIO 2016 Reportage / Paralympic Games Rio 2016
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CESARE LINO ATLETICA LEGGERA / RIQUALIFICAZIONE CENTRO SPORTIVO A BRUGHERIO (MONZA)
(studio28architettura)
Athletics / Redevelopment sports center in Brugherio (Monza)
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BEA RISPOLI IMPIANTI PER IL NUOTO / CENTRO NATATORIO A CAPACCIO PAESTUM (SALERNO)
(arch. Achille Ferolla, SINTEC srl)
Swimming centres / Swimming center in Capaccio Paestum (Salerno)
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MARIA CARBONE PALAZZETTI E PALESTRE CENTRO DI AGGREGAZIONE SCOLASTICO-SPORTIVO A OLGIATE COMASCO (COMO)
(ViTre Studio srl, arch. Mario Bonicelli)
Halls and gyms / School-sport youth center in Olgiate Comasco (Como)
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JOSEPH WOLFE, STEFANO LONGHI IMPIANTI PER IL NUOTO / CENTRO NATATORIO A COURCHEVEL (FRANCIA) Swimming centres / Swimming center in Courchevel (France)
(Auer Weber)
numero speciale a cura di / special issue by Bruno Grillini
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PIETRO CHIANCHIANO ATLETICA LEGGERA IMPIANTO SPORTIVO POLIVALENTE AD ARIANO IRPINO (AVELLINO)
(ing. Vincenzo Cardinale Ciccotti, ing. Gabriele Li Pizzi)
Athletics / Multipurpose sports venue in Ariano Irpino
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A CURA DI BRUNO GRILLINI TSCAPE / PITTURA MURALE A TOR
MARANCIA, ROMA
Tscape / Mural painting in Tor Marancia, Rome
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SCIENZA DELL’ERBA / IL MICRODRENAGGIO (O “MICROSLITS”) - a cura della Redazione
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TOMMASO EMPLER PROGETTARE L’ACCESSIBILITÀ / UNIVERSAL DESIGN E AREE NATURALISTICHE
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NOTIZIE / News - a cura di/by C.F. REGIONI PROVINCE COMUNI / From the municipalities - a cura di/by Pietro Chianchiano, Sabina Orrico SCHEDE TECNICHE / Technical cards Legislazione italiana: 9.2 lavori pubblici Federazioni e leghe: 12.2 - Fidal – atletica leggera
Tsportmagazine Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 – 20162 Milano Tel. (+39) 026 438 282 - 026 66 111 685 fax (+39) 02 23 369 039 www.tsport.it E-mail: info@tsport.it
Centro natatorio / Swimming center a Courchevel (Francia) Foto, Aldo Amoretti Il progetto è pubblicato a pag. 41
opinione Pallavolo è rosa. E i palavolley? Volleyball is pink. And the volley halls?
Curiosando nei risultati del Monitoraggio CONI-FSN-DSA 2015 redatto dal Centro Studi e Osservatori Statistici per lo Sport di Coni Servizi, pubblicato lo scorso agosto, ci siamo soffermati sui dati riguardanti il mondo dello sport femminile. Partendo dal totale degli atleti tesserati in Italia nel 2015 (4.291.201 nelle Federazioni e altri 244.121 nelle Discipline Sportive Associate), la percentuale femminile è pari al 27%, in netto aumento rispetto al 24% del 2013. Gli atleti di sesso maschile sono la maggioranza in ben 37 Federazioni su 43, con in testa calcio, tiro a volo e motociclismo dove gli uomini superano il 95% rispetto alle donne. In 6 discipline invece la componente femminile è maggioritaria: precisamente – in ordine di percentuale – la ginnastica (89%), la pallavolo (77%), la danza sportiva, gli sport equestri, il pattinaggio e gli sport su ghiaccio. Indubbiamente, tra queste la pallavolo ha la maggiore incidenza numerica, dove le atlete tesserate sono infatti 290.000 su quasi 375.000. Altra curiosità, tra le discipline sportive associate solo il twirling (molto diffuso nella provincia del nord Italia) è composto in prevalenza da donne (il 97%). Da notare che, se complessivamente gli atleti tesserati hanno nel 55% dei casi un’età inferiore a 18 anni, “l’età di avvicinamento allo sport per i ragazzi si colloca in ritardo rispetto alle ragazze, le quali però anticipano l’età di abbandono dell’attività sportiva. Nell’età dell’adolescenza l’interesse per lo sport diminuisce indipendentemente dal sesso. Dopo la maggiore età per le atlete il calo prosegue gradualmente, mentre per i maschi Elaborazione da una immagine FIPAV. l’attività sportiva da tesserato ritorna a crescere e ad intensificarsi per alcune specialità sportive” (e qui abbiamo citato letteralmente lo studio del Coni). Sono tutti dati e considerazioni che non devono essere trascurati nella pianificazione e nella progettazione dell’impiantistica sportiva: da un lato, per adeguare sempre i servizi offerti al tipo di utenza (la pallavolo, evidentemente, è rosa: se ne tiene conto nel progettare un impianto di volley?); dall’altro, per ricordare che la dotazione di impianti è in grado di influenzare, a sua volta, le scelte dei potenziali atleti sul territorio.
Looking through the results of monitoring CONI-FSN-DSA 2015 drawn up by the Research and Statistics Watchers Center for Sport of CONI Services, published last August, we have focused on data about the world of women's sport. From the total number of registered athletes in Italy in 2015 (4.291.201 in the Federations and other 244,121 in Sports Associated Disciplines), women's share is 27%, a significant increase compared to 24% in 2013. The male athletes are in the majority in 37 out of 43 federations, with football ahead, shooting and motorcycling where men exceed 95% compared to women. In six disciplines instead the female component is the majority: namely - in order of percentage - gymnastics (89%), volleyball (77%), dance sport, equestrian sports, skating and ice sports. Undoubtedly, among them the volleyball has the greatest numerical incidence, where the athletes are in fact 290,000 registered female of almost 375,000. Another curiosity, among the sports associated only twirling (very common in the northern Italian province) is composed mainly of women (97%). Note that, if the total of registered athletes in 55% of cases were younger than 18 years, "the age of approach to the sport for boys is placed late than girls, which, however, anticipate the age of abandonment of sports activity. In adolescence, the interest in sports decreases regardless of gender. After the age of majority for women athletes the decline continues gradually, while for males the activity returns to grow and intensify for some sports"(and here we have quoted literally the study of CONI). Are all data and considerations that must not be neglected in the planning and sports venues design: on the one hand, to always adapt the services offered to the type of user (volleyball, evidently, is pink: is this taken into account in designing a volley facility?); on the other, to remember that the allocation of facilities is able to influence, in turn, the choices of potential athletes on the territory.
Bruno Grillini
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REPORTAGE
Giochi Paralimpici Rio 2016 arch. Paolo Pettene
Dal 7 al 18 settembre a Rio de Janeiro si sono svolte le prime Paralimpiadi Sudamericane, competizioni agonistiche in 23 sport per circa 528 titoli assegnati ad atleti paralimpici. Caratteristiche sportive in campo come durante i Giochi di agosto, compreso il numero degli impianti che in un primo momento si pensava potesse essere ridotto per ragioni economiche: invece no, le Paralimpiadi sono state un’altra Olimpiade. 4.350 atleti provenienti da oltre 160 nazioni. Nel complesso, oltre 100 gli atleti italiani che sono volati a Rio, ospitati al Villaggio Paralimpico. Questa è la piacevole sensazione che ha accompagnato il mio viaggio in Brasile per l'evento già negli aeroporti, per il gran numero di atleti e accompagnatori su carrozzina, con esibite e "non nascoste" protesi futuristiche biomec-
caniche e bioniche studiate per garantire la migliore condizione di motorietà e adatte per le prestazioni sportive. L'esperienza umana rispetto alle precedenti partecipazioni alle Olimpiadi, è stata personalmente dal punto di vista di progettista specializzato in impiantistica sportiva e come omologatore FIN, unica e importante per elevare le conoscenze tecniche e la sensibilità rivolta agli utenti sportivi diversamente abili. È bene ricordare che la prima edizione riconosciuta ufficialmente come “Paraolimpiadi” si disputò nel 1960 a Roma in Italia. Chiaramente in quell'epoca e nonostante l'eccellenza impiantistica (che ha fatto la storia nei decenni successivi per la realizzazione degli altri parchi olimpici moderni nel mondo) non era ancora sufficientemente struttu-
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rata normativamente e la diffusione delle pratiche paraolimpiche era ancora parziale e senza, allora, criteri consolidati di accessibilità. La cerimonia di chiusura dei giochi sulle Paralimpiadi di Rio 2016 allo stadio Maracanà, (con la fiorettista Bebe Vio a portare il tricolore) ha evidenziato un'edizione da record per l'Italia: il bilancio finale con 39 medaglie, con 10 ori, 14 argenti e 15 bronzi. Un incremento di 11 podi rispetto a Londra 2012 - mai così bene da Atlanta '96 - e la nona posizione nel medagliere: la Top ten mancava da ben 44 anni. Il movimento paralimpico italiano funziona, insomma, e può festeggiare per il tanto atteso traguardo della doppia cifra negli ori. A trascinare la spedizione azzurra è il nuoto, con ben tredici podi di cui quattro dello scatenato Federico Morlacchi. Bene anche la scherma, con la giovane campionessa Bebe Vio in copertina, e l'atletica, dove Martina Caironi e Assunta Legnante dettano legge. Risultati super anche dal ciclismo, dove la leggenda Alex Zanardi si guadagna per l'ennesima volta i riflettori col trionfo individuale e di squadra, unico
atleta azzurro a mettersi al collo due ori. "Fornendo una percezione della disabilità completamente diversa aiutiamo il Paese a crescere - ha esultato Luca Pancalli, Presidente del Comitato Paralimpico Iitaliano -. Le 39 medaglie vinte sono il risultato migliore degli ultimi 20 anni. Sono le conquiste alle paralimpiadi a 'riabilitare' la società, non il contrario". Gli impianti olimpici di Rio 2016, hanno quindi permesso agli atleti paralimpici di perseguire prestazioni di eccellenza assoluta, tra cui, ad esempio, quella di Abdellatif Baka è un'impresa destinata a entrare nella storia. Il corridore algerino, classe 1994, ha vinto l'oro paralimpico a Rio De Janeiro nella categoria T13 (atleti con bassa visione) con il tempo di 3'48"29, stracciando il 3'50"00 con cui l'americano Centrowitz aveva conquistato il gradino più alto del podio ad agosto, nella finale olimpica. Baka ha anche stabilito il nuovo record mondiale paralimpico. Citiamo ad esempio alcuni accorgimenti apportati al Villaggio Paralimpico a Barra da Tijuca che è stato oggetto, negli ultimi dieci giorni, di alcuni
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cambiamenti, realizzati per adattare l’enorme complesso alle esigenze degli atleti paralimpici. Tutti gli edifici del villaggio sono stati già progettati con elevati standard di accessibilità ma per garantire più spazio e un maggior comfort una parte delle camere doppie sono state trasformate in singole. Dalla grande mensa sono state rimosse un considerevole numero di sedie, mentre la Otto Bock, la società fornitrice ufficiale di protesi e ortesi, ha allestito un centro di riparazione specializzato. (Fonte "Redattore Sociale"). Per gli altri grandi impianti, sono stati adattati generalmente le zone di accesso alle pedane attività con raccordi, pedane di premiazione senza barriere, oltre all'allestimento dei campi attività specifici delle diverse discipline paralimpiche.
Visita al Centro Paralimpico Brasiliano di San Paolo Il Centro Paralimpico Brasiliano di San Paolo, è stato progettato ai margini del ruscello Ipiranga, dove nel 1822 fu simbolicamente dichiarata l’indipendenza del Brasile. Un centro sportivo incasto-
nato in un Parco Naturale, che conferma la volontà del Brasile d’investire nelle specialità paralimpiche. Circa 95.000 metri quadri di struttura, in cui gli atleti possono continuare ad allenarsi in 15 discipline differenti e hanno la possibilità di usufruire delle residenze adiacenti. Durante una delle prime viste tecniche autorizzate, Linamara Rizzo Battistella, responsabile della segreteria dei diritti delle persone con disabilità, non nasconde la soddisfazione per aver dato vita a un polo paralimpico di livello internazionale: “Uno dei quattro esistenti al Mondo e il maggiore per numero di specialità. Quest’investimento segue le linee guida di paesi come Ucraina, Cina e Corea del Sud, leader in queste attività”. L'impianto risulta il principale centro di eccellenza in Brasile e America Latina per lo sport paralimpico, che ospita 15 discipline sportive: atletica, basket in carrozzina, bocce, scherma in carrozzina, 5 di calcio, calcio a 7, Goalball, sollevamento pesi, judo, nuoto, rugby in carrozzina, tennis da tavolo, tennis in carrozzina, triathlon e pallavolo seduta. Sul posto, ci sono impianti sportivi indoor e outdo-
or, alloggio per 280 persone, caffetteria, lavanderia, palestra, sale di supporto e spogliatoi, oltre al Centro Medico e Scienze Motorie. Non posso comunque nascondere - ed è stata la stessa sensazione della delegazione di cui facevo parte - che il contesto ambientale circostante evidenziava le problematiche di degrado con le Favelas circostanti. A San Paolo e a Rio ho potuto partecipare a due workshop sul tema della progettazione delle Olimpiadi, dove è stato sintetizzato l'iter progettuale del parco olimpico partito nell’estate del 2011, quando l’agenzia governativa brasiliana responsabile del coordinamento ed esecuzione dei progetti legati alle Olimpiadi (EOM - Empresa Olímpica Municipal) ha lanciato il concorso di progettazione internazionale per il masterplan del Parco Olimpico in collaborazione con l’Istituto Brasiliano di Architettura (IAB - Instituto de Arquitetos do Brasil): un pezzo di terra triangolare di circa 120 ettari adagiato sulle rive della laguna di Jacarepaguá, già sede dell’autodromo intitolato a Nelson Piquet, con le montagne sullo
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Nella pagina di apertura, la spiaggia di Copacabana; nella foto piccola, l’autore del reportage al Parque de los Atletas a Rio de Janeiro. In queste due pagine, scorci del Parque de los Atletas. In the opening page, the Copacabana beach; in the small photo, the author at the Parque de los Atletas in Rio de Janeiro. In these two pages, views of the Parque de los Atletas.
sfondo a completare un contesto naturale mozzafiato nel distretto di Barra de Tijuca, circa 30 Km a sud-ovest del centro città, sarebbe stato al centro del confronto tra 59 gruppi di progettazione provenienti da 18 Paesi per la realizzazione del nuovo Parco Olimpico, cuore dei Giochi brasiliani. Rio era stata selezionata come Host City due anni prima, nel 2009, scelta dai membri del Comitato Olimpico Internazionale sulla scia del successo dei Giochi Panamericani ospitati nel 2007 e si era prefissata di sfruttare l’opportunità dell’organizzazione dei Giochi Olimpici come strumento di pianificazione, trasformazione e riqualificazione territoriale. Da qui la scelta del vecchio autodromo di Jacarepaguá, a Barra de Tijuca, e il concorso internazionale di progettazione, culminato con l’annuncio della giuria della scelta del progetto realizzato dal team di architetti, ingegneri, pianificatori urbani e dei trasporti, paesaggisti ed economisti specializzati in impianti sportivi dello studio AECOM, in collaborazione con lo studio brasiliano DG Architecture, Wilkinson Eyre Architects, Pujol
Barcelona Architects e IMG Sports and Expedition. Un progetto che insieme al masterplan del Parco Olimpico per i Giochi del 2016 ha previsto anche la pianificazione della legacy, il progetto a lungo termine di riqualificazione territoriale che la città avrebbe ricevuto in eredità dai Giochi, e della fase di trasformazione intermedia, in un periodo compreso tra i 5 e i 7 anni dopo il 2016: da un vecchio autodromo ormai in disuso in un’area piuttosto degradata della città a un grande parco con impianti temporanei e permanenti per celebrare il più importante festival dello sport internazionale, per poi trasformarsi ancora in un nuovo distretto urbano, con residenze e aree commerciali, spazi per la socializzazione e strutture per il tempo libero dove lo sport avrebbe occupato il 22% del sito con gli impianti olimpici permanenti da destinarsi alla funzione di nuovo Centro di Preparazione Olimpica nazionale per l’élite degli atleti brasiliani. Le aree rimanenti sono state programmate tra spazi pubblici e interventi privati in linea con i programmi a lungo termine della Città di Rio. Gli spazi interni di questi impianti sono stati dimen-
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sionati e rifiniti proprio in base alle funzioni previste in legacy, mentre le aree aggiuntive richieste solo per le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono state allestite in apposite overlay structures, tende e cabine temporanee, al fine di evitare sovradimensionamenti inutili e dispendiosi degli impianti che rimarranno in vita alla conclusione dei Giochi. La parte meridionale del Parco, quella più vicina alla laguna, ospita gli impianti temporanei, da rimuovere al termine dei Giochi per consentire la realizzazione del nuovo distretto urbano previsto già in fase di concorso dal nostro progetto di riqualificazione a lungo termine. Si tratta di due impianti “smontabili” che possono essere riproposti con configurazioni differenti per altri usi dopo i Giochi: la Future Arena e l’Olympic Aquatics Stadium seguono i principi della Nomadic Architecture, intesa come insieme di componenti architettoniche modulari non ancorate a un luogo o a un edificio ma in grado di spostarsi da una costruzione all’altra. La Future Arena, progettata dallo studio Lopes, Santos e Ferreira Gomes Arquitetos, sarà trasfor-
mata dopo i Giochi in quattro nuove scuole dislocate nella città di Rio. L’Olympic Aquatics Stadium, un impianto temporaneo con una capienza di 18.000 spettatori, è stato progettato in fase preliminare da AECOM con la collaborazione dello studio Pujol Barcelona Architects secondo gli stessi principi di riutilizzo. Caratteristica di quest’impianto è la configurazione delle tribune raccolte intorno ai quattro lati della piscina olimpionica consentendo a tutti gli spettatori di sedere in prossimità della vasca: una soluzione non comune per impianti di questo tipo che di solito presentano una seconda piscina per i tuffi e di conseguenza una geometria delle gradinate più allungata e un’atmosfera meno raccolta (la seconda vasca è qui assente perché i tuffi sono stati ospitati al Maria Lenk Aquatics Centre). Nonostante non fosse strettamente richiesto per la natura temporanea dell’edificio, anche nella progettazione di quest’impianto si è posta molta attenzione sull’adozione di parametri di sostenibilità, adattandoli proprio ai principi stessi di temporaneità del manufatto: gli elementi modulari sono
stati interpretati nella forma più elementare e integrati con una struttura leggera in modo da assicurarne un assemblaggio e uno smontaggio semplice e veloce mentre dal punto di vista meccanico si è cercato di migliorare l’efficienza energetica sfruttando le condizioni ambientali esistenti per massimizzare l’uso della ventilazione naturale al fine di ottenere le condizioni di comfort migliori per atleti e spettatori. Lo sviluppo successivo del progetto è stato affidato allo studio GMP. La sostenibilità è stata uno dei principi guida per la progettazione del Parco Olimpico e degli impianti. Altri fattori fondamentali sono stati l’uso razionale dello spazio e la funzionalità operativa, determinanti quando si progettano impianti per ospitare grandi eventi, la realizzabilità delle opere e il controllo dei costi. Infine, elemento chiave in fase di progettazione è stato l’accessibilità: lavorando gomito a gomito con il Comitato Paralimpico Internazionale (CPI o IPC), abbiamo disegnato Parco e impianti a misura di atleti e spettatori diversamente abili, con problemi di mobilità, vista e udito, adottando soluzioni particolari per favorire
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Nelle foto a sinistra, il San Paolo Paralympic Center; al centro e nella pagina di destra, e nella pagina seguente, le semifinali di nuoto all’Estadio Olimpico de Desportos Aquaticos. In the photos on the left, the San Paolo Paralympic Center; middle and in the right page, and in the following page, the swimming semi-finals at all’Estadio Olimpico de Desportos Aquaticos.
il godimento dell’esperienza olimpica e paralimpica da parte di tutti. Il progetto ha tenuto conto della previsione di 200.000 presenze giornaliere all’interno del Parco. La circolazione è stata studiata attraverso il Crowd modelling simulando i flussi nelle ore di maggiore affluenza, analisi che ci ha permesso di controllare e gestire in particolare le dimensioni del Common Domain, l’area del Parco accessibile al pubblico, e garantire un adeguato livello di circolazione. Gli spazi pubblici occupano l’asse centrale del sito (mentre ai due estremi e concentrato il Back of House, il “dietro le quinte” dei Giochi, ovvero gli spazi operativi per gli addetti ai lavori) e si snodano armonicamente in un’alternanza di impianti e spazi verdi fino a raggiungere il Live Site, una grande area di intrattenimento situata nella punta estrema della penisola e bagnata dalle acque della laguna, attrezzata con schermi e altri servizi per consentire agli spettatori di seguire le gare e vivere l’atmosfera dei Giochi anche al di fuori degli impianti. La laguna stessa entra così a far parte del Parco insieme alla vegetazione origi-
naria del luogo e alle giovani mangrovie che sono state coltivate per alcuni anni e adesso popolano nuovamente l’area, ricucendo così secondo le intenzioni del nostro progetto paesaggistico un rapporto con il distretto di Barra de Tijuca ormai perso da tempo. L'Italia ha contribuito nella costruzione degli impianti Olimpici e Paraolimpici con il suo migliore made in Italy.
Reportage Paralympic Games Rio 2016 From September 7 to 18 in Rio de Janeiro were performed the first South American Paralympics, racing competitions in 23 sports for about 528 titles awarded to 4,350 athletes from over 160 nations. This is the sensation that accompanied the trip to Brazil for the event since the airports, for the large number of athletes and accompanying persons in wheelchairs, with exhibited and not hidden futuristic biomechanical implants designed to
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ensure the best condition of mobility and suitable for sports performance. Human experience than previous participations in the Olympics, was, from the point of view of a designer specialized in sports facilities, a unique and important to elevate the technical knowledge and the sensitivity to athletes with disabilities. The Brazilian Paralympic Center of St. Paul, is the main center of excellence in Brazil and Latin America for the Paralympic sports, hosting 15 sports disciplines: athletics, wheelchair basketball, bowls, wheelchair fencing, football-a-five, footballa-seven, goalball, powerlifting, judo, swimming, wheelchair rugby, table tennis, wheelchair tennis, triathlon and volleyball session. On the spot, there are indoor and outdoor sports facilities, accommodation for 280 people, cafeteria, laundry, gym, media rooms and changing rooms, in addition to the Medical Center and Movement Sciences. It can not however hide the surrounding environment showed the degradation problems with the surrounding Favelas.
ATLETICA LEGGERA
Riqualificazione centro sportivo a Brugherio (Monza) di Cesare Lino
Adeguamento dello stand di tiro fino a 50 m per armi di prima categoria in contrada Pieve di Macerata Committente: Comune di Macerata Servizio lavori pubblici Responsabile del procedimento e Progettista: ing. Giorgio Gregori
Dida
Importo dei lavori: euro 400.000 circa Dida
Il centro sportivo comunale (adiacente alla piscina pubblicata su Tsport n. 307) comprende tre campi da calcio, una pista di atletica, campi da tennis e calcetto; la riqualificazione complessiva ha ammodernato l’esistente, potenziato i servizi offerti, e implementato i campi da calcetto con la copertura pressostatica: il tutto grazie a un intervento di leasing in costruendo che ha consentito di svolgere i lavori in soli 17 mesi, progettazione definitiva-esecutiva compresa.
Alla base del progetto Obiettivo dell’intervento è stata la riqualificazione complessiva del Centro Sportivo mediante una serie di interventi mirati a ristrutturare alcune componenti degradate (come il campo da calcio principale e parte degli spogliatoi) e a potenziare i servizi offerti mediante l’aggiunta di nuove strutture (il nuovo blocco spogliatoi) o implementare le strutture esistenti (coperture campi da calcetto). I criteri utilizzati per le scelte progettuali sono stati: salvaguardare il più possibile le strutture e
gli impianti in buono stato di conservazione; mantenere l’impostazione morfologica originaria dell’impianto sportivo; favorire l’accessibilità e la mobilità all’interno dell’impianto sportivo da parte delle persone disabili, nel rispetto della normativa vigente; accertare in maniera approfondita e con idonee verifiche lo stato di conservazione delle costruzioni in muratura e lo stato di conservazione e di efficienza degli impianti tecnologici presenti (gas metano, idrici, elettrici, fognari). La riqualificazione del centro sportivo prevede-
Planimetria generale del centro sportivo e vista dal drone della pista di atletica e dell’erba sintetica dei campi esterni. General layout of the sports center and a drone-view with the athletics track and the synthetic grass of outdoor fields.
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Nella foto in alto a destra, il rettilineo della pista di atletica con il campo centrale in erba naturale. Nei disegni in basso, lo schema costruttivo del sistema completo per il manto in erba sintetica, e le piante quotate delle pedane per l’atletica leggera. Nel riquadro a destra due scorci delle strutture pressostatiche e il sistema di recinzione dell'impianto Pictured top right, straight stretch of the running track with the central field with natural grass. In the drawings below, the construction scheme of the complete system for synthetic turf, and plans with measures of the athletics platforms. In the right frame, two glimpses of the pressure static structures and of the fence.
va quindi: il rifacimento del manto della pista di atletica leggera; la trasformazione del campo da calcio con manto in erba sintetica; la riqualificazione da campo principale in erba naturale; la trasformazione dei campi da tennis e da calcetto scoperti in campi da calcio a 5 giocatori coperti con pallone pressostatico; la manutenzione straordinaria degli spogliatoi del calcio e dell’atletica; la realizzazione di un nuovo blocco spogliatoi calcetto e tennis; la revisione impiantistica generale. Il progetto che si è aggiudicato l’appalto, rispetto agli interventi previsti a base di gara, ha proposto una serie di migliorie tecniche che prevedevano tra l’altro la realizzazione di manti sportivi per la pista e per il campo da calcio in erba sintetica con materiali più prestazionali dal punto di vista sportivo e la sostituzione dei teli dei campi da tennis coperti esistenti.
Gli interventi La pista di atletica leggera presentava importanti e diffusi fenomeni di degrado del manto. Il progetto ha previsto la completa scarifica
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del manto esistente e il rifacimento di un manto ex novo. Le lavorazioni previste per il rifacimento della pista sono state: la rimozione del manto esistente e smaltimento dello stesso; il ripristino della pavimentazione bituminosa di sottofondo; la fornitura e posa di un nuovo manto sintetico con strato di base, realizzato a freddo per colata di impasto di granuli di gomma SBR/EPDM, di colore nero, di granulometria mm. 1/4, e prepolimero poliuretanico monocomponente come legante posto in opera con speciale macchina vibrofinitrice-lisciatrice, previa mano di primer poliuretanico per l’ancoraggio al sottofondo bituminoso o cementizio, in ragione di kg. 0,150-0,200/mq; la realizzazione dello strato superficiale di usura colorato, eseguito mediante spruzzatura con speciale macchina spruzzatrice, di una mescola di resina poliuretanica colorata nella massa e granuli di terpolimero (EPDM) con uno spessore complessivo di mm. 13; la formazione completa della segnaletica degli impianti di atletica leggera e la posa della
segnaletica fissa sui cordoli perimetrali della pista. Oltre agli interventi sopra descritti sono stati sostituiti tutti i cordoli esterni, le canaline di scolo delle acque superficiali sulle lunette e gli assi di battuta delle pedane dei salti; sono state inoltre installate le nuove attrezzature come la gabbia per i lanci e le fosse di caduta del salto in lungo. La realizzazione della nuova stratigrafia del campo da calcio in erba sintetica è stata realizzata attraverso la realizzazione degli scavi e riporti del terreno esistente e del livellamento del fondo risultante, del collettore perimetrale per la raccolta delle acque meteoriche e dei drenaggi di profondità paralleli, della canaletta perimetrale (sezione 16x16 cm) in elementi prefabbricati e la sovrastante griglia in acciaio zincato a caldo, infine della stratigrafia prevista dalla LND per il sottofondo realizzata in tre diversi strati con diversa granulometria. Per il manto vero e proprio è stato previsto un monofilo da 62 mm, costituito da fibre con una esclusiva forma ad “S” per ottenere una sezio-
Il leasing in costruendo La riqualificazione del centro sportivo comunale di Brugherio è stato un intervento molto importante per la città in quanto da anni la struttura sportiva versava in uno stato di degrado piuttosto diffuso. Con lungimiranza l’Amministrazione Comunale ha utilizzato uno degli strumenti di Partenariato Pubblico Privato: il leasing costruendo per attuare l’intervento in tempi brevi e con efficacia affidando la progettazione, la realizzazione ed il finanziamento ad un soggetto privato. L’idea è scaturita nel mese di dicembre 2014 con la pubblicazione del bando di gara, gara che è stata assegnata a un team (di progettisti, realizzatori e finanziatori) che da molti anni lavora in sinergia e che vanta numerose esperienze legate alla progettazione e realizzazione di impianti sportivi pubblici e privati. I lavori sono iniziati nel mese di luglio 2015 e si sono conclusi nel maggio del 2016; di fatto 17 mesi per la redazione del progetto definitivo, del progetto esecutivo e per realizzare l’opera; ancora una volta lo strumento del leasing costruendo ha espresso le sue peculiarità riducendo al minimo i tempi che in interventi simili e nelle opere pubbliche in generale sono sempre molto dilatati. Il Leasing in Costruendo è disciplinato dagli artt. 187 e 183 comma 16 del nuovo codice dei contratti pubblici (vedere le Schede Tecniche pubblicate in questo numero di Tport). Sostanzialmente nel Leasing in Costruendo un ente pubblico demanda ad un soggetto privato la costruzione (o la ristrutturazione/completamento) di un’opera pubblica e, allo stesso tempo, procede alla locazione finanziaria del bene stesso, riservandosi, al termine del periodo di leasing, l’opzione di acquisto del bene ad un prezzo già determinato. Va rilevato che il Leasing in Costruendo non è un semplice finanziamento per realizzare una determinata opera (non si sostituisce quindi ad un mutuo), ma è un vero e proprio strumento alternativo per la realizzazione di opere pubbliche; opere che necessitano di caratteristiche ben precise, per poter sfruttare al massimo le peculiarità dello strumento e i suoi vantaggi rispetto ad altre operazioni.
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Nella foto in alto a destra, il rettilineo della pista di atletica con il campo centrale in erba naturale. Nei disegni in basso, lo schema costruttivo del sistema completo per il manto in erba sintetica, e le piante quotate delle pedane per l’atletica leggera. Nel riquadro a destra due scorci delle strutture pressostatiche e il sistema di recinzione dell'impianto Pictured top right, straight stretch of the running track with the central field with natural grass. In the drawings below, the construction scheme of the complete system for synthetic turf, and plans with measures of the athletics platforms. In the right frame, two glimpses of the pressure static structures and of the fence.
va quindi: il rifacimento del manto della pista di atletica leggera; la trasformazione del campo da calcio con manto in erba sintetica; la riqualificazione da campo principale in erba naturale; la trasformazione dei campi da tennis e da calcetto scoperti in campi da calcio a 5 giocatori coperti con pallone pressostatico; la manutenzione straordinaria degli spogliatoi del calcio e dell’atletica; la realizzazione di un nuovo blocco spogliatoi calcetto e tennis; la revisione impiantistica generale. Il progetto che si è aggiudicato l’appalto, rispetto agli interventi previsti a base di gara, ha proposto una serie di migliorie tecniche che prevedevano tra l’altro la realizzazione di manti sportivi per la pista e per il campo da calcio in erba sintetica con materiali più prestazionali dal punto di vista sportivo e la sostituzione dei teli dei campi da tennis coperti esistenti.
Gli interventi La pista di atletica leggera presentava importanti e diffusi fenomeni di degrado del manto. Il progetto ha previsto la completa scarifica
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del manto esistente e il rifacimento di un manto ex novo. Le lavorazioni previste per il rifacimento della pista sono state: la rimozione del manto esistente e smaltimento dello stesso; il ripristino della pavimentazione bituminosa di sottofondo; la fornitura e posa di un nuovo manto sintetico con strato di base, realizzato a freddo per colata di impasto di granuli di gomma SBR/EPDM, di colore nero, di granulometria mm. 1/4, e prepolimero poliuretanico monocomponente come legante posto in opera con speciale macchina vibrofinitrice-lisciatrice, previa mano di primer poliuretanico per l’ancoraggio al sottofondo bituminoso o cementizio, in ragione di kg. 0,150-0,200/mq; la realizzazione dello strato superficiale di usura colorato, eseguito mediante spruzzatura con speciale macchina spruzzatrice, di una mescola di resina poliuretanica colorata nella massa e granuli di terpolimero (EPDM) con uno spessore complessivo di mm. 13; la formazione completa della segnaletica degli impianti di atletica leggera e la posa della
segnaletica fissa sui cordoli perimetrali della pista. Oltre agli interventi sopra descritti sono stati sostituiti tutti i cordoli esterni, le canaline di scolo delle acque superficiali sulle lunette e gli assi di battuta delle pedane dei salti; sono state inoltre installate le nuove attrezzature come la gabbia per i lanci e le fosse di caduta del salto in lungo. La realizzazione della nuova stratigrafia del campo da calcio in erba sintetica è stata realizzata attraverso la realizzazione degli scavi e riporti del terreno esistente e del livellamento del fondo risultante, del collettore perimetrale per la raccolta delle acque meteoriche e dei drenaggi di profondità paralleli, della canaletta perimetrale (sezione 16x16 cm) in elementi prefabbricati e la sovrastante griglia in acciaio zincato a caldo, infine della stratigrafia prevista dalla LND per il sottofondo realizzata in tre diversi strati con diversa granulometria. Per il manto vero e proprio è stato previsto un monofilo da 62 mm, costituito da fibre con una esclusiva forma ad “S” per ottenere una sezio-
Il leasing in costruendo La riqualificazione del centro sportivo comunale di Brugherio è stato un intervento molto importante per la città in quanto da anni la struttura sportiva versava in uno stato di degrado piuttosto diffuso. Con lungimiranza l’Amministrazione Comunale ha utilizzato uno degli strumenti di Partenariato Pubblico Privato: il leasing costruendo per attuare l’intervento in tempi brevi e con efficacia affidando la progettazione, la realizzazione ed il finanziamento ad un soggetto privato. L’idea è scaturita nel mese di dicembre 2014 con la pubblicazione del bando di gara, gara che è stata assegnata a un team (di progettisti, realizzatori e finanziatori) che da molti anni lavora in sinergia e che vanta numerose esperienze legate alla progettazione e realizzazione di impianti sportivi pubblici e privati. I lavori sono iniziati nel mese di luglio 2015 e si sono conclusi nel maggio del 2016; di fatto 17 mesi per la redazione del progetto definitivo, del progetto esecutivo e per realizzare l’opera; ancora una volta lo strumento del leasing costruendo ha espresso le sue peculiarità riducendo al minimo i tempi che in interventi simili e nelle opere pubbliche in generale sono sempre molto dilatati. Il Leasing in Costruendo è disciplinato dagli artt. 187 e 183 comma 16 del nuovo codice dei contratti pubblici (vedere le Schede Tecniche pubblicate in questo numero di Tport). Sostanzialmente nel Leasing in Costruendo un ente pubblico demanda ad un soggetto privato la costruzione (o la ristrutturazione/completamento) di un’opera pubblica e, allo stesso tempo, procede alla locazione finanziaria del bene stesso, riservandosi, al termine del periodo di leasing, l’opzione di acquisto del bene ad un prezzo già determinato. Va rilevato che il Leasing in Costruendo non è un semplice finanziamento per realizzare una determinata opera (non si sostituisce quindi ad un mutuo), ma è un vero e proprio strumento alternativo per la realizzazione di opere pubbliche; opere che necessitano di caratteristiche ben precise, per poter sfruttare al massimo le peculiarità dello strumento e i suoi vantaggi rispetto ad altre operazioni.
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Nella foto in alto a destra, il rettilineo della pista di atletica con il campo centrale in erba naturale. Nei disegni in basso, lo schema costruttivo del sistema completo per il manto in erba sintetica, e le piante quotate delle pedane per l’atletica leggera. Nel riquadro a destra due scorci delle strutture pressostatiche e il sistema di recinzione dell'impianto Pictured top right, straight stretch of the running track with the central field with natural grass. In the drawings below, the construction scheme of the complete system for synthetic turf, and plans with measures of the athletics platforms. In the right frame, two glimpses of the pressure static structures and of the fence.
va quindi: il rifacimento del manto della pista di atletica leggera; la trasformazione del campo da calcio con manto in erba sintetica; la riqualificazione da campo principale in erba naturale; la trasformazione dei campi da tennis e da calcetto scoperti in campi da calcio a 5 giocatori coperti con pallone pressostatico; la manutenzione straordinaria degli spogliatoi del calcio e dell’atletica; la realizzazione di un nuovo blocco spogliatoi calcetto e tennis; la revisione impiantistica generale. Il progetto che si è aggiudicato l’appalto, rispetto agli interventi previsti a base di gara, ha proposto una serie di migliorie tecniche che prevedevano tra l’altro la realizzazione di manti sportivi per la pista e per il campo da calcio in erba sintetica con materiali più prestazionali dal punto di vista sportivo e la sostituzione dei teli dei campi da tennis coperti esistenti.
Gli interventi La pista di atletica leggera presentava importanti e diffusi fenomeni di degrado del manto. Il progetto ha previsto la completa scarifica
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del manto esistente e il rifacimento di un manto ex novo. Le lavorazioni previste per il rifacimento della pista sono state: la rimozione del manto esistente e smaltimento dello stesso; il ripristino della pavimentazione bituminosa di sottofondo; la fornitura e posa di un nuovo manto sintetico con strato di base, realizzato a freddo per colata di impasto di granuli di gomma SBR/EPDM, di colore nero, di granulometria mm. 1/4, e prepolimero poliuretanico monocomponente come legante posto in opera con speciale macchina vibrofinitrice-lisciatrice, previa mano di primer poliuretanico per l’ancoraggio al sottofondo bituminoso o cementizio, in ragione di kg. 0,150-0,200/mq; la realizzazione dello strato superficiale di usura colorato, eseguito mediante spruzzatura con speciale macchina spruzzatrice, di una mescola di resina poliuretanica colorata nella massa e granuli di terpolimero (EPDM) con uno spessore complessivo di mm. 13; la formazione completa della segnaletica degli impianti di atletica leggera e la posa della
segnaletica fissa sui cordoli perimetrali della pista. Oltre agli interventi sopra descritti sono stati sostituiti tutti i cordoli esterni, le canaline di scolo delle acque superficiali sulle lunette e gli assi di battuta delle pedane dei salti; sono state inoltre installate le nuove attrezzature come la gabbia per i lanci e le fosse di caduta del salto in lungo. La realizzazione della nuova stratigrafia del campo da calcio in erba sintetica è stata realizzata attraverso la realizzazione degli scavi e riporti del terreno esistente e del livellamento del fondo risultante, del collettore perimetrale per la raccolta delle acque meteoriche e dei drenaggi di profondità paralleli, della canaletta perimetrale (sezione 16x16 cm) in elementi prefabbricati e la sovrastante griglia in acciaio zincato a caldo, infine della stratigrafia prevista dalla LND per il sottofondo realizzata in tre diversi strati con diversa granulometria. Per il manto vero e proprio è stato previsto un monofilo da 62 mm, costituito da fibre con una esclusiva forma ad “S” per ottenere una sezio-
Il leasing in costruendo La riqualificazione del centro sportivo comunale di Brugherio è stato un intervento molto importante per la città in quanto da anni la struttura sportiva versava in uno stato di degrado piuttosto diffuso. Con lungimiranza l’Amministrazione Comunale ha utilizzato uno degli strumenti di Partenariato Pubblico Privato: il leasing costruendo per attuare l’intervento in tempi brevi e con efficacia affidando la progettazione, la realizzazione ed il finanziamento ad un soggetto privato. L’idea è scaturita nel mese di dicembre 2014 con la pubblicazione del bando di gara, gara che è stata assegnata a un team (di progettisti, realizzatori e finanziatori) che da molti anni lavora in sinergia e che vanta numerose esperienze legate alla progettazione e realizzazione di impianti sportivi pubblici e privati. I lavori sono iniziati nel mese di luglio 2015 e si sono conclusi nel maggio del 2016; di fatto 17 mesi per la redazione del progetto definitivo, del progetto esecutivo e per realizzare l’opera; ancora una volta lo strumento del leasing costruendo ha espresso le sue peculiarità riducendo al minimo i tempi che in interventi simili e nelle opere pubbliche in generale sono sempre molto dilatati. Il Leasing in Costruendo è disciplinato dagli artt. 187 e 183 comma 16 del nuovo codice dei contratti pubblici (vedere le Schede Tecniche pubblicate in questo numero di Tport). Sostanzialmente nel Leasing in Costruendo un ente pubblico demanda ad un soggetto privato la costruzione (o la ristrutturazione/completamento) di un’opera pubblica e, allo stesso tempo, procede alla locazione finanziaria del bene stesso, riservandosi, al termine del periodo di leasing, l’opzione di acquisto del bene ad un prezzo già determinato. Va rilevato che il Leasing in Costruendo non è un semplice finanziamento per realizzare una determinata opera (non si sostituisce quindi ad un mutuo), ma è un vero e proprio strumento alternativo per la realizzazione di opere pubbliche; opere che necessitano di caratteristiche ben precise, per poter sfruttare al massimo le peculiarità dello strumento e i suoi vantaggi rispetto ad altre operazioni.
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Sotto, due scorci del campetto polivalente esterno (tennis, pallavolo e calcetto). Nella colonna al centro, panchina e porta del campo di allenamento e pianta del campo coperto. Nella pagina centrale, vista dell’interno della pressostruttura, prospetto laterale, dettaglio dell’ancoraggio e vista del campo sintetico esterno. Below, two views of the outside polyvalent field (tennis, volleyball and soccer-a-5). In the column in the center, a bench and a football goal and plan of the field covered. In the central page, interior view of the pressure covering, side elevation, anchor detail and and the outdoor field with synthetic grass.
ne del filo che, attraverso le nervature create dalle “doppie curve”, consenta l’immediato ritorno delle fibre in posizione verticale durante e dopo l’uso. Il manto è realizzato con tre diverse tonalità di verde per ottenere una straordinaria somiglianza all’erba naturale. Si è poi optato per un intaso prestazionale di origine vegetale in granuli organici composto da elementi naturali biologici ed eco-compatibili miscelati con granulo elastomerico, elastico e confortevole per i giocatori, dal caratteristico odore di terriccio, conforme ai requisiti imposti dal regolamento L.N.D. Il campo è stato completato con la fornitura nelle porte da calcio regolamentari, omologate FIGC, bandierine d’angolo con asta in PVC e panchine coperte (ciascuna a 12 posti) con struttura in plastica e tamponamento in policarbonato alveolare. Sono state inoltre realizzate le nuove recinzioni perimetrali con altezza di 6 m sui lati corti e di 2 m sui lati lunghi. Il campo è dotato di impianto di irrorazione con 8 irrigatori a scomparsa e di impianto di
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illuminazione. Gli esistenti campi scoperti da tennis e calcetto sono stati completamente rifatti con la realizzazione di nuovi campi coperti con pallone pressostatico per renderli utilizzabili anche nel periodo invernale. I campi sono quindi stati dotati di cordolo perimetrale in cemento armato, di nuovo sottofondo in asfalto; un campo è stato realizzato con manto in erba sintetica mentre l’altro con manto in resina. Gli spogliatoi del calcio e dell’atletica sono stati completamente ristrutturati anche per renderli conformi alle normative CONI. È stato inoltre realizzato un nuovo blocco spogliatoi composto da 2 locali per atleti calcio, 2 locali per atleti tennis, uno spogliatoio per i giudici di gara ed un locale tecnico. Per ridurre i tempi di realizzazione si è optato per una soluzione prefabbricata ad alta tecnologia con struttura portante in profilati metallici di acciaio zincato e pareti perimetrali e copertura realizzate con pannelli sandwich armato con isolamento termico in poliuretano espanso.
L’intervento di riqualificazione è stato completato con la manutenzione della copertura in legno della tribuna principale, con la sostituzione dei teli di copertura e dei manti di gioco dei campi da tennis esistenti, con la rigenerazione del manto erboso naturale del campo da calcio principale e con il rifacimento dell’impianto di irrigazione del campo da calcio d’allenamento.
Athletics Redevelopment sports center in Brugherio (Monza) Objective of the intervention was the overall redevelopment of the sports center through a series of interventions aimed at restructuring some degraded components (such as main soccer field and part of the changing rooms) and to enhance the services offered by the addition of new facilities (the new locker block) or implement the existing structures (soccer fields covers). The redevelopment of the sports
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center then provided: the resurfacing of the athletics track; the transformation of the football field with synthetic turf; the redevelopment of the main natural grass field; the transformation of the tennis courts and open air football in 5player football fields covered with pressure-ball; the extraordinary maintenance of the football and athletics locker rooms; the construction of a new block of soccer and tennis locker rooms; revising general plant. The project that has been awarded the contract, has proposed a number of technical improvements that included among other things the construction of sports turf for the track and the football field with artificial turf and more performance materials and the replacement of the sheets of the existing indoor tennis courts.
Partenariato Pubblico Privato, progettazione definitiva, esecutiva, riqualificazione, finanziamento, perfetta manutenzione (ordinaria e straordinaria) per 20 anni del centro sportivo di Via S.Giovanni Bosco in Brugherio (MB) Committente: Comune di Brugherio (Mb) Soggetto realizzatore: ATI Tipiesse srl (capogruppo) (vedi pag. 16) Italgreen spa Soggetto finanziatore: Icrrea Bancaimpresa spa Progetto architettonico e coordinamento generale: studio28architettura (Alberto Roscini, Francesco Di Prisco, Marco Benedetti) Con: Arch. Giovanni Biffi Progetto strutturale: ing. Daniele Colleoni Progetto impianti elettrici: ing. Virgilio Zambelli Progetto impianti meccanici: ing. Simone Ghidelli Importo dei lavori: euro 2.697.914 Inizio lavori: luglio 2015 Fine lavori: maggio 2016 Porte calcio e panche allenatori: Gammasport (vedi pag. 23) Recinzione: Betafence
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Sotto, due scorci del campetto polivalente esterno (tennis, pallavolo e calcetto). Nella colonna al centro, panchina e porta del campo di allenamento e pianta del campo coperto. Nella pagina centrale, vista dell’interno della pressostruttura, prospetto laterale, dettaglio dell’ancoraggio e vista del campo sintetico esterno. Below, two views of the outside polyvalent field (tennis, volleyball and soccer-a-5). In the column in the center, a bench and a football goal and plan of the field covered. In the central page, interior view of the pressure covering, side elevation, anchor detail and and the outdoor field with synthetic grass.
ne del filo che, attraverso le nervature create dalle “doppie curve”, consenta l’immediato ritorno delle fibre in posizione verticale durante e dopo l’uso. Il manto è realizzato con tre diverse tonalità di verde per ottenere una straordinaria somiglianza all’erba naturale. Si è poi optato per un intaso prestazionale di origine vegetale in granuli organici composto da elementi naturali biologici ed eco-compatibili miscelati con granulo elastomerico, elastico e confortevole per i giocatori, dal caratteristico odore di terriccio, conforme ai requisiti imposti dal regolamento L.N.D. Il campo è stato completato con la fornitura nelle porte da calcio regolamentari, omologate FIGC, bandierine d’angolo con asta in PVC e panchine coperte (ciascuna a 12 posti) con struttura in plastica e tamponamento in policarbonato alveolare. Sono state inoltre realizzate le nuove recinzioni perimetrali con altezza di 6 m sui lati corti e di 2 m sui lati lunghi. Il campo è dotato di impianto di irrorazione con 8 irrigatori a scomparsa e di impianto di
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illuminazione. Gli esistenti campi scoperti da tennis e calcetto sono stati completamente rifatti con la realizzazione di nuovi campi coperti con pallone pressostatico per renderli utilizzabili anche nel periodo invernale. I campi sono quindi stati dotati di cordolo perimetrale in cemento armato, di nuovo sottofondo in asfalto; un campo è stato realizzato con manto in erba sintetica mentre l’altro con manto in resina. Gli spogliatoi del calcio e dell’atletica sono stati completamente ristrutturati anche per renderli conformi alle normative CONI. È stato inoltre realizzato un nuovo blocco spogliatoi composto da 2 locali per atleti calcio, 2 locali per atleti tennis, uno spogliatoio per i giudici di gara ed un locale tecnico. Per ridurre i tempi di realizzazione si è optato per una soluzione prefabbricata ad alta tecnologia con struttura portante in profilati metallici di acciaio zincato e pareti perimetrali e copertura realizzate con pannelli sandwich armato con isolamento termico in poliuretano espanso.
L’intervento di riqualificazione è stato completato con la manutenzione della copertura in legno della tribuna principale, con la sostituzione dei teli di copertura e dei manti di gioco dei campi da tennis esistenti, con la rigenerazione del manto erboso naturale del campo da calcio principale e con il rifacimento dell’impianto di irrigazione del campo da calcio d’allenamento.
Athletics Redevelopment sports center in Brugherio (Monza) Objective of the intervention was the overall redevelopment of the sports center through a series of interventions aimed at restructuring some degraded components (such as main soccer field and part of the changing rooms) and to enhance the services offered by the addition of new facilities (the new locker block) or implement the existing structures (soccer fields covers). The redevelopment of the sports
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center then provided: the resurfacing of the athletics track; the transformation of the football field with synthetic turf; the redevelopment of the main natural grass field; the transformation of the tennis courts and open air football in 5player football fields covered with pressure-ball; the extraordinary maintenance of the football and athletics locker rooms; the construction of a new block of soccer and tennis locker rooms; revising general plant. The project that has been awarded the contract, has proposed a number of technical improvements that included among other things the construction of sports turf for the track and the football field with artificial turf and more performance materials and the replacement of the sheets of the existing indoor tennis courts.
Partenariato Pubblico Privato, progettazione definitiva, esecutiva, riqualificazione, finanziamento, perfetta manutenzione (ordinaria e straordinaria) per 20 anni del centro sportivo di Via S.Giovanni Bosco in Brugherio (MB) Committente: Comune di Brugherio (Mb) Soggetto realizzatore: ATI Tipiesse srl (capogruppo) (vedi pag. 16) Italgreen spa Soggetto finanziatore: Icrrea Bancaimpresa spa Progetto architettonico e coordinamento generale: studio28architettura (Alberto Roscini, Francesco Di Prisco, Marco Benedetti) Con: Arch. Giovanni Biffi Progetto strutturale: ing. Daniele Colleoni Progetto impianti elettrici: ing. Virgilio Zambelli Progetto impianti meccanici: ing. Simone Ghidelli Importo dei lavori: euro 2.697.914 Inizio lavori: luglio 2015 Fine lavori: maggio 2016 Porte calcio e panche allenatori: Gammasport (vedi pag. 23) Recinzione: Betafence
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Sotto, due scorci del campetto polivalente esterno (tennis, pallavolo e calcetto). Nella colonna al centro, panchina e porta del campo di allenamento e pianta del campo coperto. Nella pagina centrale, vista dell’interno della pressostruttura, prospetto laterale, dettaglio dell’ancoraggio e vista del campo sintetico esterno. Below, two views of the outside polyvalent field (tennis, volleyball and soccer-a-5). In the column in the center, a bench and a football goal and plan of the field covered. In the central page, interior view of the pressure covering, side elevation, anchor detail and and the outdoor field with synthetic grass.
ne del filo che, attraverso le nervature create dalle “doppie curve”, consenta l’immediato ritorno delle fibre in posizione verticale durante e dopo l’uso. Il manto è realizzato con tre diverse tonalità di verde per ottenere una straordinaria somiglianza all’erba naturale. Si è poi optato per un intaso prestazionale di origine vegetale in granuli organici composto da elementi naturali biologici ed eco-compatibili miscelati con granulo elastomerico, elastico e confortevole per i giocatori, dal caratteristico odore di terriccio, conforme ai requisiti imposti dal regolamento L.N.D. Il campo è stato completato con la fornitura nelle porte da calcio regolamentari, omologate FIGC, bandierine d’angolo con asta in PVC e panchine coperte (ciascuna a 12 posti) con struttura in plastica e tamponamento in policarbonato alveolare. Sono state inoltre realizzate le nuove recinzioni perimetrali con altezza di 6 m sui lati corti e di 2 m sui lati lunghi. Il campo è dotato di impianto di irrorazione con 8 irrigatori a scomparsa e di impianto di
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illuminazione. Gli esistenti campi scoperti da tennis e calcetto sono stati completamente rifatti con la realizzazione di nuovi campi coperti con pallone pressostatico per renderli utilizzabili anche nel periodo invernale. I campi sono quindi stati dotati di cordolo perimetrale in cemento armato, di nuovo sottofondo in asfalto; un campo è stato realizzato con manto in erba sintetica mentre l’altro con manto in resina. Gli spogliatoi del calcio e dell’atletica sono stati completamente ristrutturati anche per renderli conformi alle normative CONI. È stato inoltre realizzato un nuovo blocco spogliatoi composto da 2 locali per atleti calcio, 2 locali per atleti tennis, uno spogliatoio per i giudici di gara ed un locale tecnico. Per ridurre i tempi di realizzazione si è optato per una soluzione prefabbricata ad alta tecnologia con struttura portante in profilati metallici di acciaio zincato e pareti perimetrali e copertura realizzate con pannelli sandwich armato con isolamento termico in poliuretano espanso.
L’intervento di riqualificazione è stato completato con la manutenzione della copertura in legno della tribuna principale, con la sostituzione dei teli di copertura e dei manti di gioco dei campi da tennis esistenti, con la rigenerazione del manto erboso naturale del campo da calcio principale e con il rifacimento dell’impianto di irrigazione del campo da calcio d’allenamento.
Athletics Redevelopment sports center in Brugherio (Monza) Objective of the intervention was the overall redevelopment of the sports center through a series of interventions aimed at restructuring some degraded components (such as main soccer field and part of the changing rooms) and to enhance the services offered by the addition of new facilities (the new locker block) or implement the existing structures (soccer fields covers). The redevelopment of the sports
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center then provided: the resurfacing of the athletics track; the transformation of the football field with synthetic turf; the redevelopment of the main natural grass field; the transformation of the tennis courts and open air football in 5player football fields covered with pressure-ball; the extraordinary maintenance of the football and athletics locker rooms; the construction of a new block of soccer and tennis locker rooms; revising general plant. The project that has been awarded the contract, has proposed a number of technical improvements that included among other things the construction of sports turf for the track and the football field with artificial turf and more performance materials and the replacement of the sheets of the existing indoor tennis courts.
Partenariato Pubblico Privato, progettazione definitiva, esecutiva, riqualificazione, finanziamento, perfetta manutenzione (ordinaria e straordinaria) per 20 anni del centro sportivo di Via S.Giovanni Bosco in Brugherio (MB) Committente: Comune di Brugherio (Mb) Soggetto realizzatore: ATI Tipiesse srl (capogruppo) (vedi pag. 16) Italgreen spa Soggetto finanziatore: Icrrea Bancaimpresa spa Progetto architettonico e coordinamento generale: studio28architettura (Alberto Roscini, Francesco Di Prisco, Marco Benedetti) Con: Arch. Giovanni Biffi Progetto strutturale: ing. Daniele Colleoni Progetto impianti elettrici: ing. Virgilio Zambelli Progetto impianti meccanici: ing. Simone Ghidelli Importo dei lavori: euro 2.697.914 Inizio lavori: luglio 2015 Fine lavori: maggio 2016 Porte calcio e panche allenatori: Gammasport (vedi pag. 23)
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IMPIANTI PER IL NUOTO
Centro natatorio a Capaccio Paestum (Salerno) di Bea Rispoli
Il borgo di Capaccio Scalo, a tre km dal mare e altrettanti dall’area archeologica di Paestum, ospita un nuovo centro comunale per il nuoto. Dotato di una vasca da 25 metri e di una più piccola per l’avviamento, l’impianto natatorio è raccolto in un’architettura di volumi puri che ne denunciano fin dall’esterno natura e funzioni. Il progetto Il luogo dell’intervento è caratterizzato dalla presenza di edilizia residenziale minore di tipo
economico e popolare, dalla palestra comunale e dai limitrofi terreni agricoli attraversati da un canale di irrigazione. Inoltre, il terreno pianeggiante e le altezze pressoché uguali dei fabbricati esistenti delineano un paesaggio caratterizzato da una "percezione orizzontale dello spazio". L'idea che sta alla base del progetto nasce dalla ricerca di volumi puri che contengano le funzioni e che ne denuncino la natura dall'esterno.
Due viste esterne da lati opposti; qui sotto, uno schizzo di progetto relativo all’insieme dell’intervento. Two exterior views from opposite sides; below here, a project sketch of the venue.
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Sotto, tre viste esterne dove l’architettura si mostra nei suoi diversi aspetti formali; nella colonna di destra, uno schizzo di lavoro, un particolare della copertura in lamiera grecata, e il grigliato esterno che fa da schermo filtrante. Nella pagina di fronte, planimetria generale del lotto e pianta dell’edificio. Below, three exterior views with different architectural appearances; on the right column, a working sketch, detail of the corrugated sheet roof, and the filtering grilled screen. Next page, general plan of the site and plan of the building.
La forma planimetrica generata è stata necessariamente influenzata dalla morfologia trapezoidale del lotto e dalle attuali e future possibilità di accesso allo stesso. Il segno architettonico dal quale il progetto ha preso spunto si basa su due parallelepipedi il cui punto di intersezione è costituito da una cerniera, e da uno schermo filtrante sulla facciata principale. Quest’ultimo delimita lo spazio antistante l’ingresso a volerne delineare la specificità di “luogo”. La facciata, nella sua genesi progettuale, evidenzia la volontà di raccogliere e parzialmente nascondere la struttura rispetto al paesaggio circostante, al fine di non contaminarlo ulteriormente più di quanto non sia stato già fatto. La natura dello spazio tra lo schermo curvo e la facciata interna vuol caratterizzarne la funzione di aggregazione sociale e di possibilità di incontro. La distribuzione L’ingresso alla struttura avviene attraverso il corpo circolare ove è posizionato il ricevimen-
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to, di altezza interna netta 7,80 m. Da qui è possibile accedere sia all'ala destra del blocco servizi, contenente spogliatoi, wc e docce riservate agli uomini, nonché spogliatoi e servizi per i giudici istruttori, sia all'ala sinistra del blocco servizi contenente spogliatoi, wc e docce riservate alle donne. Sempre dallo spazio esterno sono accessibili i locali destinati al bar, agli uffici amministrativi ed all'area destinata agli spettatori. Le aree servizi sono composte da un filtro che dà accesso alle cabine a rotazione ed agli spogliatoi comuni, dai quali si accede alle docce ed ai servizi igienici. Le altezze interpiano sono di 3,50 m. Dalle aree servizi, attraverso vaschette di igienizzazione, si accede all'area bordo vasca. Le altezze interne nette del corpo piscina variano tra un minimo di 8,10 m ed un massimo di 10. La vasca principale ha dimensioni 25,00 m x 16,50 m ed è profonda 1,80 m, mentre la vasca di avviamento ha dimensioni 16,50 m x 7,40 m, ed una profondità di 1,10 m. Sul lato ovest dell'area bordo vasca è delimitata l'area
destinata agli spettatori. La vasca natatoria consente di praticare queste attività a norma FIN: nuoto in vasca corta con 8 corsie da 2m - sincro categoria esordienti; pallanuoto maschile massima categoria C; pallanuoto femminile massima categoria A2. Dal bordo vasca è direttamente accessibile il locale di primo soccorso con annessi servizi igienici, dotato anche di un ingresso esterno attraverso un ballatoio e una rampa. Dal lato nord dell'area bordo vasca è accessibile il terrazzo solarium, mentre sul lato ovest è, inoltre, accessibile l'area riservata al riscaldamento prenatatorio. L'area destinata agli spettatori presenta una superficie di circa 90 mq; in tale area, è presente una tribuna con gradonate, il cui sviluppo complessivo è di 64 metri, corrispondenti a 133 posti a sedere, oltre agli spazi di movimentazione del pubblico, con percorsi di accesso ed uscite di sicurezza dedicate. Sul lato est è posizionato un deposito attrezzi direttamente accessibile dall'area bordo vasca. Sempre sul lato est sono disposti i locali cen-
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trale termica e gruppi di pressurizzazione; il primo, accessibile dall'esterno, è posto a quota ± 0.00; il secondo, posto a quota -1.70, è raggiungibile tramite apposita scala interna. Il piano seminterrato è accessibile dall'esterno tramite apposite scale ed ospita i locali tecnici necessari per gli impianti e la vasca di accumulo ed un deposito di circa 120mq.
Sotto, pianta e vista del corridoio esterno ricavato tra l’edificio e lo schermo grigliato. In basso, due prospetti. Nelle foto della pagina a lato, viste delle vasche; in basso, due sezioni. Below, plan and view of the external corridor between the building and the grilled screen. Below, two elevations. Next page, views of the pools; below, two sections.
Le finiture La struttura dello schermo-facciata, ovvero della quinta che delimita l'area esterna posta sul lato ovest, è costituita da un telaio in carpenteria metallica composto da pilastri e travi che delimitano una maglia; l'intera area è rivestita con rete metallica stirata a maglia stretta, con finitura preverniciata tipo acciaio corten. Le facciate sono caratterizzate da pannelli sandwich in alluminio con relativa sottostruttura; la finitura dei pannelli è di due tipologie distinte in modo da caratterizzare in maniera differente il corpo vasca e il corpo servizi. In particolare, per il corpo vasca viene utilizzato il pannello con finitura tipo rame, e per il corpo servizi un
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metallico tonalità argento. La copertura curva del corpo piscina è costituita da una orditura principale con travi in legno lamellare, una orditura secondaria di ripartizione in legno lamellare ed un manto di copertura composto da lastre curve e rastremate in alluminio caratterizzate da uno specifico aggancio atto ad assicurare una stabile e poco invasiva installazione di pannelli solari sulla copertura stessa. Il sistema a tetto rovescio sulla copertura dei corpi servizi, infine, prevede la finitura con ghiaia.
Swimming centres Swimming center in Capaccio Paestum (Salerno) The idea behind the project is born from the search for pure volumes that contain the functions and who denounce the outside nature. The architectural sign by which the project took its cue is based on two boxes whose intersection consists of a hinge, and a filtering screen on the front side.
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Complesso Natatorio in Capaccio Scalo (Salerno) Committente: Comune di Capaccio-Paestum Responsabile del Procedimento: arch. Rodolfo Sabelli Progetto Definitivo: arch. Achille Ferolla (architettonico) SINTEC srl (strutture e impianti) Progetto Esecutivo: Groma srl Direttore dei Lavori: arch. Achille Ferolla Direttore Operativo: arch. Emilio Bilotta Coordinatore della sicurezza in esecuzione: ing. Giuseppe Fisciano (SINTEC srl) Collaudatore statico e tecnico amministrativo: ing. Antonio Sornicola In questa pagina dettagli degli interni: sala di preparazione atletica, spogliatoi con panche e armadietti, linea di partenza della vasca natatoria, angolo fitness. In this page, interior details: athletic training hall, changing rooms with benches and lockers, start line of the swimming pool, fitness corner.
Importo dei lavori: euro 2.414.354 Panche spogliatoio e spalti: Gana Sport (vedi pag. 31)
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The latter defines the space opposite the entrance to want to outline the specificity of "place". The facade, in its genesis project, highlights the desire to collect and partially hide the structure with respect to the surrounding landscape, so as not to contaminate it further than is not already done. The nature of space between the curved screen and the inner faรงade does characterize the social aggregation function and meeting possibilities. The structure of the screen-faรงade, is made of a metallic carpentry frame composed of columns and beams that delimit a mesh; the whole area is covered with wire mesh stretchmesh, with pre-painted type Corten steel finish. The facades are characterized by sandwich panels with aluminum substructure; the finishing of the panels is of two distinct types so as to characterize in a different way the pools body and the services. The curve of the pool cover body is constituted by curved plates and tapered aluminum characterized by a specific coupling adapted to ensure a stable installation of solar panels.
PALAZZETTI E PALESTRE
Centro di aggregazione scolastico-sportivo a Olgiate Comasco (Como) Una vecchia palestra ormai inagibile è stata sostituita da un moderno centro di aggregazione, con specifica destinazione sportiva (basket e pallavolo) ma in grado di ospitare manifestazioni in genere, con uno specifico carattere comunitario. L’intervento All’interno dell’area di intervento, che occupa una superficie di circa 4250 mq, erano
presenti: una struttura sportiva coperta con evidenti problematiche strutturali e di sicurezza; un campo polivalente scoperto in cattivo stato di conservazione; un rettifilo di atletica leggera in pessime condizioni ed in stato di inutilizzo. L’obiettivo del progetto era la realizzazione di un nuovo centro di aggregazione con specifica destinazione sportiva ma in grado di ospitare manifestazioni di altro tipo e di spe-
di Maria Carbone
Rendering e vista reale della facciata d’ingresso alla palestra. A sinistra, planimetria generale. Rendering and real view of the entrance facade. At left, general plan.
In questa pagina, pianta dell’edificio. Nella pagina di fronte, campetto esterno in asfaltatura colorata; pannelli fotovoltaici in copertura; vista della sala interna. In this page, plan of the building. Next page, outdoor field in colored asphalt; photovoltaic panels on the roof; view of the sports hall.
cifico carattere comunitario. I criteri utilizzati per le scelte progettuali dovevano garantire il soddisfacimento di una serie di specifiche esigenze: la creazione di uno spazio sportivo polivalente omologabile per gare agonistiche per il gioco della pallavolo e omologabile come impianto di esercizio per la pallacanestro; assicurare la massima fruibilità dell’edificio in una logica di massimo utilizzo gestionale; dotare la struttura di aree destinate al pubblico; prevedere la realizzazione di spazi sportivi complementari (palestrina), utilizzabili indipendentemente dallo spazio principale; ottimizzare gli impianti e le stratigrafie al fine di migliorarne l’efficienza energetica; prevedere le dotazioni necessarie per rendere la struttura maggiormente fruibile ed utilizzabile per eventi extra-sportivi. In sede di progetto esecutivo, è stato ottimizzato il layout distributivo attraverso la razionalizzazione degli spazi destinati agli spogliatoi; lo spazio di gioco, è stato centrato rispetto al vano della palestra, mentre le
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tribune sono collocate in asse al centro dello spazio di gioco; il volume interno è stato limitato mantenendo le altezze minime previste dalle federazioni sportive per la pallavolo ed il basket, consentendo di diminuire, di conseguenza, il consumo energetico per il riscaldamento dell’ambiente; sono inoltre stati ottimizzati gli impianti per aumentare l’efficienza energetica dell’edificio. Il layout distributivo Gli spazi di supporto (spogliatoi) sono caratterizzati dallo schema a “spogliatoio doppio” che consente l’utilizzo in contemporanea di 4 squadre e quindi lo svolgimento di due manifestazioni sportive. In particolare sono previsti due spogliatoi per atleti suddivisi in 4 spazi di dimensioni diverse. Sono poi previsti due spogliatoi a servizio dei giudici di gara ed un locale di primo soccorso per gli atleti collocato in prossimità dell’ingresso e quindi facilmente raggiungibile dal mezzo di soccorso. La revisione distributiva ha mantenuto la
palestrina di riscaldamento, già prevista nel progetto preliminare, con una superficie complessiva di 65 mq; tale spazio può essere utilizzato anche per attività complementari (ginnastica per anziani, pre-sciistica, yoga, ginnastica dolce, etc.) indipendentemente dall’attività della palestra principale, in quanto accessibile direttamente dagli spogliatoi e dotata di impianto di riscaldamento autonomo. Lo spazio di ingresso è stato invece razionalizzato con gli spazi di ristoro, di primo soccorso e i servizi igienici a servizio del pubblico. In conformità alle normative sportive e di sicurezza sono stati mantenuti separati i percorsi del pubblico dai percorsi degli atleti. Lo spazio sportivo principale è stato dimensionato per contenere le tracciature per il gioco della pallavolo (spazio di gioco 9x18 m), del basket (spazio di gioco 15x28 m) nella direzione principale e la tracciatura di due campi da pallavolo (9x18m) per allenamento nella direzione trasversale.
Attorno a tutti i campi sono garantite le fasce di rispetto libere da ingombri, dimensionate in maniera differente a seconda dello sport praticato e in relazione al livello di pratica, in conformità con la norma CONI e con le normative federali. Per l’utilizzo dei due campi trasversali è stata prevista una separazione mobile tra zona pubblico ed area di gioco. Durante l’allenamento tale separazione può essere facilmente rimossa raddoppiando la capacità di gioco della palestra ospitando contemporaneamente due sessioni di allenamento per la pallavolo in contemporanea. Questa soluzione ha consentito di ottenere il parere CONI favorevole con indicazione di “impianto sportivo agonistico” per lo spazio principale e “impianto sportivo di esercizio” relativamente alle tracciature trasversali. Le tribune sono collocate in posizione centrate rispetto al campo di gioco. La capienza complessiva è di 250 posti a sedere, non sono previste aree per posti in piedi, mentre sono previste due postazioni
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per gli spettatori DA. Le tribune sono state pensate anche nell’ottica dell’utilizzo contemporaneo dei due spazi di gioco trasversali prevedendole, di fatto, come due tribune autonome e affiancate: in questo senso i percorsi di smistamento e gli spazi per gli spettatori diversamente abili sono completamente autonomi. La nuova configurazione delle tribune e lo spostamento dei pilastri al filo esterno della muratura perimetrale consente di ricavare al di sotto delle stesse tribune tre ampi locali deposito pienamente utilizzabili e accessibili anche dall’esterno. L’intero spazio di gioco nella fascia superiore è poi dotato di un rivestimento perimetrale in materiale fonoassorbente: si prevede infatti l’utilizzo di pannelli di tamponamento esterno perimetrale in metallo microforato in grado di migliorare le prestazioni acustiche dello spazio di gioco. L’attenzione progettuale sull’aspetto acustico, con particolare riferimento al problema del riverbero, è notevolmente importante
In questa pagina, particolari dell’impianto per il basket, prospetti e sezioni. Nella pagina di fronte, le attrezzature e le tribune nella sala sportiva. In this page, construction details of the basketball system, elevations and sections. Next page, equipment and stands in the sports hall.
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nelle strutture sportive e, a maggior ragione, nelle strutture previste per ospitare eventi extra-sportivi. Le attrezzature sportive Lo spazio di gioco è attrezzato con l’attrezzatura per il gioco del basket e per il gioco della pallavolo. In particolare per il gioco della pallavolo sono installati i ritti regolamentari in tubolare di acciaio diametro 102mm, zincati a caldo e verniciati, completi di rete di nylon con cavetto metallico e bande laterali, macchinetta tendirete, comprese le bussole d’ancoraggio. Per il basket si è optato per un impianto sollevabile a soffitto che può essere quindi alzato o abbassato a seconda delle necessità di gioco. L’impianto, con sistema di fissaggio a soffitto e movimentazione manuale, è realizzato con struttura in acciaio monotubo completo di tabelloni regolamentari in laminato plastico multistrato indeformabile bianco; canestri in acciaio plastifica-
Una soluzione in corso d’opera L’impianto per il basket è solitamente ancorato alla muratura. L’architettura della palestra non consentiva però, in questo caso, di utilizzare la parte superiore del muro in quanto non portante. L’ancoraggio superiore, alla quota di 7,34 m dal pavimento, è stato quindi previsto alla trave portante della copertura. In corso d’opera, tuttavia, l’Impresa esecutrice ha fatto presente che le travi sono previste per un carico di neve che comporta una flessione della trave, alla mezzeria della luce, pari a 10 cm. Essendo l’ancoraggio inferiore fisso alla muratura, con il movimento dell’ancoraggio superiore l’impianto si sarebbe scardinato. Si è trovata allora una soluzione per risolvere questo problema: l’attacco superiore, fissato alla trave, è stato realizzato con un sistema scorrevole che consente un’escursione dei tralicci verticali fino a 18 cm, in modo da poter assorbire l’eventuale abbassamento della trave. Si vedano i disegni nella pagina a lato, e le foto qui sotto. Il sistema, ideato dalla ditta Bertelé Enzo, è in attesa di brevetto.
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Centro di aggregazione scolastico-sportivo di via Tarchini a Olgiate Comasco (Como) Committente: Comune di Olgiate Comasco (Co) Progetto preliminare: ViTre Studio srl Società di Ingegneria in raggruppamento temporaneo con arch. Mario Bonicelli Contratto di partenariato pubblico privato con formula leasing in costruendo (comprensivo di progetto definitivo esecutivo) Soggetto realizzatore: I.C.I. società cooperativa a r.l. – Italgreen spa Soggetto finanziatore: Iccrea Bancaimpresa spa Progetto architettonico e coordinamento generale: studio28architettura (Alberto Roscini, Francesco Di Prisco, Marco Benedetti) - Coprogetti Scarl Responsabile progetto: ing Marco Giordani; progetto architettonico arch. Marco Benedetti, progetto strutturale ing. Matteo Bordugo, progetto impiantistico ing. Maurizio Casoni, sicurezza arch. Pier Nicola Carnier Direzione Lavori generale e coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione: arch. Mario Bonicelli Assistente alla DL: arch. Carlo Calchi; direttori operativi: per le strutture e le opere edili ing. Lorenzo Dalla Vecchia, per gli impianti elettrici ing. Matteo Munari Importo dei lavori: euro 2.217.352 Inizio lavori: maggio 2015 Fine lavori: maggio 2016 Arredi e attrezzature sportive: Enzo Bertelè (vedi pag. 39)
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to e retine di nylon. Per lo spazio di gioco, il telo di separazione mobile tra i due campi è realizzato in vinilpelle del tipo pesante a doppio telo composta da teli orizzontali uniti con doppie cuciture. L’insieme dei due corpi della tenda sono azionati da nastri di richiamo ad alta resistenza, che si avvolgono sulle relative pulegge. Per quanto riguarda la pavimentazione sportiva, in considerazione dell’utilizzo anche scolastico della struttura si è privilegiato l’utilizzo di un materiale molto resistente, in PVC multistrato (spessore 6 mm), autoposante, con superficie goffrata antiscivolo.
Halls and gyms School-sport youth center in Olgiate Comasco (Como) An old now unusable gymnasium was replaced by a modern meeting center, with sports specific destination (basketball and
volleyball) but can accommodate events in general, with a specific community character. By the final design has been optimized the distribution layout through the rationalization of the spaces destined to the locker room; the playing area, was centered with respect to the fitness room, while the stands are placed on axis at the center of gaming space; the internal volume has been limited by maintaining the minimum heights provided by sports federations for volleyball and basketball, allowing to decrease, consequently, the energy consumption for the heating of the environment; they have also been optimized the plants to increase the energy efficiency of the building. The game space is equipped with the equipment for basketball and volleyball. As regards the sports floor, also in view of the school use of the venue, is been chosen a very resistant material, engineered PVC (thickness 6 mm), self-adhesive, with an embossed non-slip surface.
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Nella pagina di fronte, vista reale delle tribune e due rendering dell’interno, con la parete divisoria abbassata e con il pubblico sulle tribune. Next page, real view of the stands and two renderings of the playing hall: with the partition lowered and with the crowded stands.
PROGETTISTI
Monaco di Baviera (Germania)
Auer Weber www.auer-weber.de Auer Weber
Fondatori: Prof. Fritz Auer, Prof. Carlo Weber † Responsabili: Moritz Auer, Philipp Auer, Jörn Scholz, Achim Söding, Stephan Suxdorf Associati: Martin Klemp, Jörg Müller, Prof. Stefan Niese, Till Richter, Christof Teige, Ilona Werz-Rein, Felix Wiemken
Lo Studio di architettura Auer Weber, con sedi a Monaco e a Stoccarda, è stato fondato nel 1980 e comprende ad oggi 140 architetti. Le principali attività riguardano lo studio di progetti e la pianificazione di nuove costruzioni e ristrutturazioni per clienti pubblici e privati. Da diversi anni partecipa alla realizzazione di grandi progetti internazionali. Le prestazioni vanno dalla pianificazione alla realizzazione nei campi dell’istruzione, della ricerca, degli impianti sportivi, dell’amministrazione, della cultura, dell’alberghiero, dell’immobiliare, oltre alle infrastrutture di trasporto e alla formazione di masterplan. Il denominatore comune all’architettura proposta da Auer Weber è caratterizzato da un’analisi del genius loci e una integrazione del progetto architettonico nell’ambiente. Fra le ultime realizzazioni, l’Università delle Scienze applicate a Bielefeld (Germania), il Centro Scolastico a Lilla (Francia), la Scuola Europea a Strasburgo, la JF Kennedy House a Berlino.
The architecture firm Auer Weber, based in Monaco and in Stuttgart, was founded in 1980 and currently includes 140 architects. The main activities involve the study of projects and planning of new construction and renovations for public and private clients. For several years, it participates in the implementation of large international projects. The service provided ranges from planning to execution in education, research, sports facilities, administration, culture, hotel, real estate, in addition to transport infrastructure and masterplan. The common denominator of the architecture proposed by Auer Weber is characterized by an analysis of the genius loci and integration of the architecturalv project in the environment. Among the latest achievements, the University of Applied Sciences in Bielefeld (Germany), the School Centre in Lille (France), the European School in Strasbourg, the JF Kennedy House in Berlin.
www.traveljournals.net
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IMPIANTI PER IL NUOTO
Centro natatorio a Courchevel (Francia) Approfondiamo la conoscenza del centro acquatico di Courchevel, nelle Alpi francesi, inserito sinuosamente nel paesaggio, del quale ha parlato Stefano Longhi nella rubrica “Impianti etici/impianti sostenibili” sullo scorso numero di Tsport. Dall’inserimento al progetto Courchevel, situato nel mezzo delle Alpi francesi, include diversi comuni distribuiti su degli altipiani situati a differenti altitudini. Il nuovo
centro acquatico si colloca a metà strada tra Courchevel 1650 e Courchevel 1850. In questo contesto ambientale il progettista ha riproposto in chiave architettonica l’eleganza e la sinuosità dei rilievi vallivi ed alpini fondendo mirabilmente gli spazi funzionali interni con le grandi strutture portanti esterne. L’intervento spicca per la pulizia delle linee compositive le quali non hanno assolutamente un significato “manieristico” fine a se stesso ma, anzi, sono sempre riconducibili ad una
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di Joseph Wolfe e Stefano Longhi
La costruzione si insinua nel paesaggio interpretandone le curve morbide e dissimulandosi sotto la neve. The construction creeps into the landscape interpreting the soft curves and hiding under the snow.
In questa pagina, i dettagli fotografici, la sezione e lo schizzo mettono in evidenza il disegno delle conchiglie che orientano la luce verso l’interno dell’edificio. Nella pagina di fronte, ancora uno scorcio di facciata con la conchiglia, e le piante a diversi livelli. In this page, photo details, section and sketch emphasizing the design of the shells directing the light towards the inside of the building. Next page, another view of a façade with a shell, and plans at different levels.
legittima giustificazione funzionale in perfetto equilibrio compositivo. In particolare colpiscono gli spazi occupati dalle vasche natatorie che quando corrispondono agli ambienti interni sono di una essenzialità estrema e quando proseguono all’esterno sembrano coesistere da sempre come se la struttura architettonica si fosse fusa con esse in un secondo tempo. La copertura segue l’orografia del terreno su cui è realizzato il complesso acquatico, risultando così in parte seminterrata e divenendo al tempo stesso una "scultura" di spazi e luce traendone i benefici dell'isolamento, sia invernale che estivo, dovuti all'essere parzialmente ricoperta da un tetto a giardino risultando verde in estate e suggestivamente ricoperto di neve durante l'inverno. Attualmente il complesso acquatico è un vero e proprio polo funzionale regionale: al suo interno trovano spazio palestre, sale ricreative, giochi d’acqua, SPA e molto altro ancora: vengono organizzate le più svariate attività ludico-sportivo garantendo una occupazione
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giornaliera e stagionale assolutamente in linea con l’importante investimento di realizzazione e gli ingenti costi di gestione e conduzione. La copertura del progetto segue la topografia del sito, sollevandosi, per racchiudervi, in modo quasi sotterraneo, tutte le funzioni del programma. La fluidità degli spazi fra loro e la scelta esplicita di separare su livelli differenti le due zone principali, una di divertimento e l’altra di relax, si basa sulla trasparenza e la fluidità. L’articolazione della copertura permette all’edificio di aprirsi e di comunicare direttamente con la natura circostante lasciandovi penetrare la luce naturale, grazie alle facciate laterali trasparenti. A queste aperture si aggiungono le conchiglie in legno e vetro posate sul tetto, che si orientano verso sud per irrorare gli spazi interni di luce naturale. La facciata lato strada è animata dalla parete di arrampicata, un’offerta complementare integrata nell’edificio. In basso, la ricezione si apre sullo spazio piscina destinato alle attività
Aquatic Centre "Aquamotion", Courchevel, France Committente: Città di Saint-Bon-Courchevel, France Architetti: Auer Weber, Munich, Germany Moritz Auer (project partner), Prof. Stefan Niese (project associate), Eric Frisch (project manager), Till Kamp (deputy project manager), Marius Drahtler, Peter Greifenhagen, Martin Janik, Tina Kierzek, Anne Krins, Kangmin Lee, Yvonne Meschederu, Michael Schnaubelt, Bertram Wruck, Julian Stein Architetto associate: Studio.Arch, Chambery, France Architetto paesaggista: Axe Saône, Lyon, France Ingegneria strutturale incalcestruzzo: Tractebel Engineering, Lyon, France Ingegneria strutturale in acciaio: B+G Ingénierie, Paris, France Piscine: Brière Réseaux, Annecy, France Energy concept: Inddigo, Toulouse, France Construction site management: JML International, Albertville, France Orientation and guidance system: Intégral Ruedi Baur, Paris, France Construction management: Arpège Ingénierie, Caluire, France Cost calculation: Vanguard, Paris, France Acouctical consultant: Acson, Lyon, France Guidance system: Les murs ont des plumes Architectes, Valenciennes, France Lighting: Ing. Bamberger, Pfünz, Germany Inizio lavori: 2012 Fine lavori: 2015 Foto: Aldo Amoretti, Sanremo, Italy
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In queste due pagine, le ampie vetrate che si aprono verso valle, viste dall’esterno e dagli ambienti delle vasche. In these two pages, the wide glass walls opening downstream, seen from exterior and from the pool halls.
per il grande pubblico. Queste comprendono uno scivolo acquatico di oltre 30 metri, un ampio fiume d’acqua di oltre 100 metri, una vasca di salti, una laguna, una vasca natatoria ed una vasca esterna. Al centro, una piscina per bambini con la sua “conchiglia” colorata. Questo spazio ludico è, attraverso una scala integrata nella topografia, collegato ad una zona più calma dedicata al relax e al benessere. Questa gravita intorno ad una laguna che si prolunga all’esterno. Intorno a quest’ultima, numerose funzioni completano lo spazio di relax: una grotta con un bacino di acqua salata, un centro di massaggio con diversi servizi e un’altra cavità aperta su delle saune e degli hammam, oltre ad una vasca fredda esterna. Ogni luogo è allestito con un design specifico. A nord sempre allo stesso livello, uno snack si apre su una vasca da surf. All’ultimo livello, un ristorante da 300 coperti offre la vista sulle montagne a nord. Un collegamento sotterraneo permette di legare il centro acquatico al parcheggio.
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La struttura metallica Per coprire gli spazi interni pur conservando una vista panoramica del paesaggio, è stato concepito un tetto di 120x80 metri la cui superficie emerge dal suolo e copre l’insieme degli impianti con un numero minimo di punti portanti: 25 colonne, due muri e 3 spalle. Questi punti d’appoggio in alcuni ambienti sono distanziati di 29 metri con mensole a sbalzo che raggiungono i 17. La scelta di una carpenteria metallica si è imposta per rispondere ai vincoli dati dalle grandi dimensioni, dai carichi di neve elevati – in media 650 kg/mq – e dalla sismicità del luogo. La struttura portante della copertura, di geometria complessa e senza giunti di dilatazione, consiste in una rete di travi a traliccio incrociate, spaziate ogni 4,4 metri, di 2 metri di altezza statica, bucate in corrispondenza delle quali quattro conchiglie che misurano fino a 27 metri di apertura. La spaziatura fra i tralicci è stata governata sia da aspetti architettonici come il posizionamento delle colonne, che da aspetti tecnici
come il trasporto sul cantiere degli elementi prefabbricati o la misura massima dei bagni di galvanizzazione a caldo. La concezione della struttura nella ricerca di un optimum rigidità-leggerezza, ha permesso di rispondere alla richiesta iniziale di una struttura leggera dal costo controllato. Un cantiere di montagna come quello del centro acquatico comporta notevoli difficoltà come l’accessibilità o ancora dei tempi di intervento che sono limitati a meno di sei mesi l’anno. Lo sviluppo di assemblaggi specifici delle ossature dei tralicci con perni incernierati invece degli imbullonamenti ha permesso un montaggio più facile oltre a un minore ingombro di cantiere.
Swimming centres Swimming center in Courchevel (France) Courchevel, located in the middle of the French Alps, combines several municipalities and spans multiple plateaus of varying altitudes. The new aquatic centre is placed betwe-
en Courchevel 1650 and Courchevel 1850. The architectural choices were focused on perfecting the integration into the surroundings. The roof of the project is guided by the topography and rises in order to accommodate the room schedule in a semi-underground manner. The elevation of the roof allows the building to open up and communicate with the environment, while flooding the halls with natural light with its glazed façades. Natural openings in this malleable volume, green in Summer and snowed in during Winter, welcome the bathers with a view of the small stream of the river Gravelles. Additional openings in the roof, of wood and glass, face the south to further brighten the interior with natural light. The movement of these in the building highlight the sensation of fluidity between the spaces. The façade toward the road is livened by the climbing wall on offer inside the building. Below, the lobby opens toward the swimming pools, welcoming the guests.
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ATLETICA LEGGERA
Impianto sportivo polivalente ad Ariano Irpino (Avellino)
di Pietro Chianchiano
L’impianto di atletica leggera iniziato anni addietro e mai completato è stato portato a termine grazie a uno specifico asse di finanziamento regionale, con l’obiettivo della riqualificazione di un’area urbana periferica e della dotazione di strutture sportive per il complesso di scuole e centri di aggregazione privi di attrezzature. Il centro sportivo, utilizzabile anche per calcio e rugby, è stato intitolato a Pietro Mennea. L’impianto L’intervento rientra in un ambito di completa-
mento di investimenti già in atto, che a causa delle difficoltà finanziarie, non sono stati portati a termine. Si è intervenuto quindi su un’infrastruttura che richiedeva l’intervento di completamento con la riqualificazione e lo sviluppo dell’area interessata. Per far fronte alla sempre crescente domanda di una struttura adeguata alla pratica del calcio e dell’atletica in generale, negli anni novanta le varie Amministrazioni Comunali avviarono le procedure per la realizzazione di un impianto sportivo polivalente, denominato “Cannelle”, che potesse finalmen-
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In questa pagina, l’impianto inserito nel contesto paesaggistico. In this page, the venue in the landscape.
Sotto, planimetria generale. Nella pagina di fronte, particolari della pista, delle pedane e delle tribune. Below, general plan. Next page, details of the track, the jump platforms and the stands.
te essere di riferimento ed usufruibile anche per le realtà sportive extra comunali. L’area prescelta fu individuata presso il Rione Martiri essendo una zona caratterizzata da una forte espansione urbanistica. Il progetto dell’opera prevedeva, oltre alla realizzazione delle strutture annesse (spogliatoi, pista di atletica, campo da gioco in erba naturale, tribune, ecc.) anche la sistemazione dell’area circostante lo stadio, con la realizzazione di una strada di accesso all’ingresso zona ospiti con la finalità di ottimizzare e regolare il flusso del traffico e degli utenti in particolare durante gli eventi sportivi. Nonostante lo sforzo economico, l’opera rientrava, al 2013, tra quelle definite propriamente “incompiute”, talché ha potuto accedere ai fondi stanziati dalla Regione Campania per “Completamento di Impianti Sportivi Polivalenti di cui al «POR Campania FESR 2007/2013 – Asse 6 – Obiettivo Operati vo 6.3 — Città solidali e scuole aperte – AGC 18 Settore 02 – SPORT Attività a) Completamento di impianti sportivi polivalenti”.
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L’intento dell’Amministrazione Comunale era quello di procedere al completamento dell’opera per portare a compimento quell’intervento urbanistico-edilizio, direttamente connesso con il ridisegno degli spazi aperti. L’impianto ultimato potrà essere utilizzato non solo dai giovani residenti nel Comune di Ariano Irpino, ma anche dei Comuni limitrofi e ricadenti nell’ambito territoriale “Piano Sociale di Zona” di cui Ariano Irpino è capofila. Il progetto va inoltre a migliorare e potenziare le strutture scolastiche e il centro sociale presenti nel Rione Martiri, tutte prive di attrezzature sportive. L’intervento L’impianto sportivo di via Cannelle, risalente al 1995, è ubicato alla località Martiri all’interno di una vasta area, confinante a sud-ovest con il depuratore comunale e sul restante perimetro con alcuni insediamenti residenziali collocati al di fuori dal nucleo storico di Ariano Irpino. La struttura sportiva era composta dalla traccia di una pista di atletica in pavimentazione bitu-
minosa, gravemente ammalorata vista la presenza di diffuse fessurazioni e di vegetazione arbustiva spontanea; attrezzature per corse 400/800 metri, 3000 siepi, salto in lungo, salto triplo, lancio del disco, lancio del martello, lancio del peso e lancio del giavellotto, incomplete ed in parte non rispondenti come collocazione alle norme di omologazione FIDAL; un’area di gioco interna alla pista non completata, mancante del giusto sottofondo e del manto di gioco ed in stato di abbandono; un sistema di illuminazione dell'impianto sportivo costituito da 4 torri faro ciascuna con 15 proiettori simmetrici, in parte danneggiati e inadeguati secondo gli standard normativi; un edificio spogliatoi non completato e mancante di corpi illuminanti, terminali idricosanitari, vetrocamera dei serramenti esterni e, ancora, con evidenti segni generali di devastazione provocati da atti vandalici; una zona tribune in pessimo stato di conservazione, con notevoli infiltrazioni nei locali sottostanti adibiti a depositi e servizi per gli spettatori; edifici biglietterie e servizi per il pubblico, da completare. Risultava inoltre incompleta la rete degli impian-
ti termici, idrici e di irrigazione, nonché l’allacciamento alle reti pubbliche. Gli interventi effettuati sono finalizzatati al completamento delle infrastrutture di atletica leggera nel rispetto delle norme nazionali vigenti e dei regolamenti federali (IAAF-FIDAL) per la relativa omologazione, quale impianto di classe B outdoor con anello di 400 metri a 6 corsie. Sono stati pertanto effettuati tutti gli interventi sulla pista di atletica, necessari a regolarizzare le quote, i cordoli e gli elementi accessori, oltre a realizzare i cavidotti per la posa delle reti di distribuzione; è stato nel contempo modificato il raggio di curvatura portandolo a m. 36,60. In luogo del vecchio manto bituminoso largamente danneggiato è stato realizzato un nuovo manto di conglomerato bituminoso tipo binder chiuso, di spessore non inferiore a 4 cm, per rettifica dei piani e pendenze esistenti, secondo le quote di progetto imposte dalla normativa IAAF-FIDAL e la posa in opera di conglomerato bituminoso tipo tappeto fillerizzato di spessore reso 3 cm, steso con vibrofinitrice “a livello” a caldo. Dopo lisciatura, è stata posata la pavi-
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Lavori di completamento impianto sportivo polivalente in località Cannelle ad Ariano Irpino (Avellino) Committente: Comune di Ariano Irpino (Av) Sindaco: dott. Domenico Gambacorta Assessore allo sport: dott. Mario Manganiello Dirigente area tecnica: ing. Fernando Capone Responsabile del procedimento: geom. Giovanni Iacobacci (UTC) Progettazione e Direzione lavori: ing. Vincenzo Cardinale Ciccotti (UTC), ing. Gabriele Li Pizzi Collaudatore tecnico amministrativo: arch. Emilio Bilotta Importo dei lavori: euro 1.308.008 Inizio lavori: agosto 2015 Fine lavori: settembre 2016 Impresa Appaltatrice: A.T.I. Tennis Tecnica srl - L.E.S.I. srl Pavimentazione sportiva ed attrezzature sportive: Mondo spa Recinzioni: Metallurgica Irpina srl Arredi: Savino Fortunato
mentazione sportiva in gomma da 13 mm, specifica per l’outdoor agonistica. Le superfici delle pedane e delle aree delle varie discipline sono pavimentate con la medesima pavimentazione sportiva in gomma prevista per la pista di atletica. In particolare, è stata realizzata la pedana per il salto con l'asta nel settore dove era presente la "vasca siepi"; è stata regolarizzata la posizione della pedana per il lancio del martello che non consentiva la installazione della relativa gabbia fissa nel rispetto delle distanze dalla pista di atletica. Sono stati adeguati inoltre la pedana per il salto in estensione, l’ostacolo fisso con la vasca per i 3000 siepi, e la pedana per il lancio del giavellotto. Il campo da gioco centrale, attrezzato per l'attività sportiva del calcio e del rugby, è stato inerbito con erba naturale calpestabile di tipo sportivo, previa formazione di un sottofondo adeguato, mentre la rete di drenaggio era già esistente. La struttura è dotata di un corpo di fabbrica di circa 600 mq con due spogliatoi per gli atleti e due spogliatoi per giudici di
gara; è inoltre dotata di tribune per circa 2.000 posti a sedere oltre annessi spazi di sfollamento per oltre 3.000 mq. La struttura è accessibile ai disabili anche per l'uso sportivo; per il pubblico sono presenti servizi igienici per una superficie di oltre 400 mq. La struttura è dotata di un impianto di illuminazione con quattro torri faro di altezza 30 m corredate da complessivi 64 proiettori per una potenza elettrica di 130 kW in modo da garantire un illuminamento sull'area sportiva di 500 lux. A servizio della struttura, per renderla energeticamente efficiente, è presente un impianto fotovoltaico da 9 kWp in regime di scambio sul posto, e un impianto solare termico con accumulo di 2.000 litri per ACS. _______________________________________ Athletics Multipurpose sports venue in Ariano Irpino The sports facility, dating back to 1995, was now severely deteriorated. The interventions are aimed to the completion
Sotto, interno degli spogliatoi e pianta degli stessi, ricavati sotto la curva. A destra, vista notturna dell’impianto. Below, interior of the locker rooms and plan of the same, realized under tee curve. At right, night view of the venue.
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of the infrastructure of athletics in compliance with current national standards and federal regulations for its approval, as Class B outdoor facility with 400 meters ring with 6 lanes. All interventions were therefore carried out on the athletics track, necessary to regularize the shares, the curbs and ancillary elements, besides realizing the ducts for the installation of distribution networks; It has been amended in the same time the radius of curvature bringing it to m. 36,60. In place of the old largely damaged asphalt pavement it was made a new layer of asphalt binder closed type, not less than 4 cm thick, grinding of the existing plans and slopes, and the laying of bituminous conglomerate thick carpet fillerized made 3 cm, spread with hot "level"paver. After smoothing, it was laid rubber sports flooring 13 mm, specific for racing outdoors. The surfaces of the platforms of the various disciplines and areas are paved with the same rubber sports flooring that has been chosen for the athletics track.
TSCAPE
PITTURA MURALE A TOR MARANCIA, ROMA
ARTE, ARREDO, PAESAGGIO, EVENTO… a cura di Bruno Grillini
Dal febbraio 2015 lo storico quartiere popolare di Tor Marancia è diventato un’attrazione internazionale grazie al progetto di arte pubblica partecipata per la riqualificazione urbana, culturale e sociale delle periferie: 22 artisti internazionali hanno realizzato altrettante opere monumentali di arte murale sulle facciate di 11 palazzine. Il progetto è oggi esposto alla 15a Biennale di Venezia. In dettaglio Big city life è nato nel 2014 grazie a un Protocollo d’Intesa fra l’Ater del Comune di
Roma (l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale), l’Associazione Culturale 999 e il Municipio VIII e ha coinvolto, con un approccio partecipato, gli abitanti del quartiere di Tor Marancia. Il protocollo è stato pensato con la convinzione che l’arte urbana contemporanea possa essere un elemento integrante degli interventi di rigenerazione dell’edilizia residenziale pubblica anche per la sua funzione di forte coesione sociale. Ater ha messo a disposizione dell’Associazione Culturale 999 le facciate di 11 edifici di sua proprietà del lotto 1 di Tor Marancia, al civico 63,
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In alto, dettaglio da Guido Van Helte, “N 71” (foto Bruno Grillini).
Nella colonna a sinistra, dall’alto: planimetria del quartiere, con gli 11 edifici oggetto dell’intervento, collocati tra viale Tor Marancia e via Santa Petronilla; schizzo programmatico su foto aerea; giornata inaugurale con la partecipazione dell’allora Sindaco Ignazio Marino. In alto a destra, tre opere: Seth, “Il bambino redentore”; Klevra, “Nostra Signora di Shanghai”; Matteo Basile, “Ordine e disordine”. Nelle altre tre foto: lavori in corso; dettaglio dell’opera di Reka, “Natura morta”; scorcio dei cortili interni, con le opere di Pantonio “Il ponentino” in primo piano e di Leksovat “Veni vidi vinci” in fondo (Foto 999Contemporary).
dove 22 artisti provenienti da dieci Paesi diversi hanno realizzato le loro opere, trasformando il quartiere periferico in un museo permanente a cielo aperto che ha già un costante flusso di visitatori. Le oltre 500 famiglie che abitano le case popolari del lotto 1 di proprietà ATER del Comune di Roma, hanno incontrato i ventidue artisti, convenuti a Roma da dieci diversi paesi per dipingere l’intero quartiere;il progetto si è sviluppato dall’8 gennaio al 25 febbraio 2015. L’opera realizzata da ogni artista é il risultato di questo incontro per un totale di ventidue opere monumentali, rea-
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lizzate sulle facciate delle undici palazzine. Gli allievi della scuola elementare Dalla Chiesa, delle medie Settimia Spizzichino e dell’istituto superiore Caravaggio sono stati i protagonisti dei laboratori creativi tenuti dagli artisti, mentre lo staff di 999Contemporary si é occupato dei laboratori professionali destinati all’associazione culturale Rude, costituita dai ragazzi di Tor Marancia appositamente per la promozione, manutenzione e valorizzazione del patrimonio artistico. Solo alcune opere sono visibili dalla strada, per vederle tutte bisogna entrare nei cortili;
Big City Life Tor Marancia 63, Roma Promozione: Avviso Pubblico "Roma Creativa” dell'Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo Dipartimento Cultura di Roma Capitale; Fondazione Roma-Arte-Musei Patrocinio: Roma Capitale Municipio Roma VIII Realizzazione: Associazione Culturale 999 Contemporary Organizzazione Francesca Mezzano A cura di Stefano S. Antonelli in collaborazione Gianluca Marziani In collaborazione con: Ater Roma Capitale Atac Agenzia di comunicazione: Pescerosso Sponsorizzazione tecnica: Sikkens Fine lavori: febbraio 2015
la storia dell’intero progetto e della partecipazione popolare è raccontata in un libro e in un documentario. Big City Life Tormarancia è patrocinato da Roma Capitale Municipio Roma VIII che già vanta nel suo territorio oltre quaranta grandi opere nel quadrante Ostiense – San Paolo, Il Progetto Big City Life è stato selezionato all’interno dei progetti del Padiglione Italia alla 15° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, che ha per tema “Taking Care – Progettare per il bene comune”, aperta fino al prossimo 27 novembre.
Tscape Mural painting in Tor Marancia, Rome Since February 2015 the historian working class neighborhood of Tor Marancia, in Rome, has become an international attraction, thanks to public participatory art project for urban, cultural and social regeneration, of the suburbs: 22 international artists have created many monumental works of art on the wall facades of 11 buildings. The project is now on display at the 15th Venice Biennale. The more than 500 families who live in pub-
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Dal’alto, in senso orario: Danilo Bucchi, “Assolo”; Jaz, “Il peso della storia”; Jerico, “Distanza uomo natura”; Caratoes, “Welcome to Shanghai”; lavori in corso sull’opera di Philippe Baudelocque, “Elisabetta” (Foto 999Contemporary).
lic housing Item 1 of ownership ATER the City of Rome, met with twenty-two artists, who have gathered in Rome from ten different countries to paint the whole neighborhood; the project has grown from 8 January to 25 February 2015. The work by each artist is the result of this meeting for a total of twenty-two monumental works, made on the facades of the eleven buildings. The pupils of the primary school Dalla Chiesa, of the Spizzichino Settimia and the institute Caravaggio were the protagonists of creative workshops held by artists, while the staff of 999Contemporary organized pro-
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fessional workshops for the cultural association Rude, made up by boys from Tor Marancia specifically for the promotion, maintenance and enhancement of the artistic heritage.
Scienza dell’erba
Il microdrenaggio (o “microslits”) a cura della Redazione
Il microdrenaggio, nell’ambito dell’impiantistica sportiva o di cura e gestione del verde (si tratti di campi di calcio, rugby, percorsi golfistici, aree verdi comunali), è oggi utilizzato spesso per rinnovare il sistema drenante di una superficie in erba naturale favorendo e velocizzando il passaggio dell’acqua negli strati inferiori. Sentiamo da Erminio Sinigaglia, il nostro consulente dello studio Agec Service, i motivi di una scelta. La versatilità, l’efficacia e la velocità di realizzazione che ne contraddistinguono esecuzione e natura trovano difficilmente riscontro in fasi costruttive o tecnico-agronomiche analoghe. Microfessure di 20mm di spessore, 260mm d’interasse e profondità variabile (sino a 200mm), immediatamente riempite di sabbia silicea a formare canali dall’alta conduttività idraulica, hanno rappresentato a tutti gli effetti una vera svolta nel mondo della costruzione e del greenkeeping. Con esse abbiamo risolto ristagni idrici unici per gravità e durata, compattazioni del terreno giunte a limiti tali da impedire la crescita vegetativa dell’erba, funzionalità compromesse di sistemi drenanti obsoleti, mal costruiti o regrediti nel tempo. La semplicità operativa crediamo sia uno dei motivi principali. Certamente, l’utilizzo allo scopo di una macchina specifica “a cantiere unico” permette di contenere i costi, facilitandone nel contempo il tra-
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sporto. A seconda del peso della stessa (ve ne sono naturalmente di varie dimensioni) il trattore che ne gestirà il funzionamento sul campo potrà variare da un minimo di 45Kw ad un massimo di 70Kw: potenze assolutamente nella norma nell’ambiente costruttivo o manutentivo, non comportando con ciò acquisti dedicati. Il caricamento costante della tramoggia di contenimento della sabbia silicea può essere svolto da un normale spargisabbia dotato di nastro laterale e gli accorgimenti nell’uso complessivo vengono velocemente acquisiti dagli operatori. A questa semplicità si contrappone una notevole complessità e variabilità d’utilizzo finale, caratteristiche che se ben sfruttate permettono di far fronte ad un ampio spettro di problematiche od esigenze: uno strumento veramente unico per la sua importanza, se gestito nell’interezza delle sue potenzialità e - per lo stesso motivo delicato e pericoloso, se sottovalutato nelle conseguenze pedologiche ed agronomiche risultanti dal suo uso. Facciamo qualche esempio per capire meglio l’efficacia dei microslits rispetto ad altre pratiche di miglioramento del top soil. Si pensi che la sola azione di fessurazione delle sciabole fenditrici (perciò anche senza il loro riempimento con sabbia), crea valori di decompattazione del terreno di gran lunga superiori a quelli di tipiche e più tradizionali macchine chiodatrici o carotatrici; il miglioramento agronomico del top soil in termini di porosità efficace, con
aumento della velocità degli scambi gassosi e idrici a livello radicale, è perciò uno dei massimi pregi derivanti dal suo utilizzo. Un dato assoluto, però, non generalizzabile a tutti i tipi di situazione e terreno, in quanto la sua efficacia nel tempo varia a seconda della composizione del terreno stesso (essendo strettamente legata alla ripartizione percentuale in sabbia, limo,argilla), rendendo in alcuni casi preferibili soluzioni alternative. Ci sono quindi eccezioni alla regola. A conferma della necessità di una corretta valutazione e consulenza tecnica preventiva, potremmo indicare l’incompatibilità con la presenza di “scheletro” negli strati inferiori (sassi), il condizionamento negativo sul gioco per un certo periodo a seguire (alterazione della planarità), le conseguenze vegetative sul manto erboso esistente (probabili stress fisiologici), l’incapacità di correggere eventuali stratificazioni del terreno (non vi è infatti un “rimescolamento” sul profilo), l’importanza della scelta degli eventuali materiali silicei di riempimento (le granulometrie dei quali devono differire sulla base del top soil da fessurare). Ciò premesso, i casi in cui i microslits possono essere per contro risolutivi divengono molteplici. Si pensi all’interazione con linee drenanti esistenti e non più funzionanti: spesso l’apporto manutentivo di materiale inidoneo sulla superficie (top dressing con terricci o
sabbie dalla permeabilità minima) giunge ad occludere negli anni le linee drenanti, finendo per impedire il deflusso dell’acqua meteorica e favorendo le condizioni di ristagno. La singola fessurazione con sabbia silicea dello strato superiore (strato riconducibile ad un vero “tappo” a bassa permeabilità) permette di ottenere nuovamente un campo dalle perfette capacità drenanti, rimettendo in comunicazione la superficie con il sistema drenante originario. A ciò si aggiunga un possibile utilizzo anche localizzato, non necessariamente esteso a tutto campo, in quanto spesso i “collassi drenanti” avvengono in zone limitate della superficie a gioco. Oppure limitandosi ad operare su linee di pendenza, a sfruttarne maggiormente le proprietà intrinseche in trasmissività idraulica (perciò non solo per deflusso verticale, ma anche orizzontale): è questo il caso di impianti calcistici a budget medio-basso, fairway golfistici collinari, settori di parchi comunali. Pensiamo inoltre alle costruzioni ex-novo di sistemi drenanti dotati di linee profonde da intersecarsi superiormente proprio con microslits (le progettazioni di cui parlavamo all’inizio). Questi sono solo alcuni esempi della versatilità e potenzialità che caratterizza l’uso della microfessurazione. Per le sue caratteristiche economiche e operative, riteniamo possa rappresentare una preziosa risorsa attuale e futura, agendo in forma mirata e/o localizzata su problemi ad oggi risolti con costosi e complessi rifacimenti (o irrisolti, nel peggiore dei casi).
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progettare l’accessibilità
Universal Design e aree naturalistiche di Tommaso Empler
Sono molte in Italia le aree che presentano un grande interesse naturalistico, e sono organizzate per essere visitate secondo un percorso lineare (come i sentieri), o in maniera puntuale (come le oasi naturalistiche). Questi luoghi spesso presentano, per loro caratteristiche intrinseche, difficoltà di fruizione, causate da pavimentazioni e fondi sconnessi e dissestati, presenza di asperità (radici, massi, inerti sciolti, ecc.), pendenze eccessive. Il crescente numero di persone che desiderano effettuare escursioni e visite rende necessario intervenire con opere di ingegneria naturalistica per migliorarne la fruibilità, prevedendo soluzioni legate ai principi dell'universal
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design. Secondo quest'ottica i requisiti che le sistemazioni delle aree e dei percorsi naturalistici devono possedere sono: 1. Articolazione dei percorsi coerente: devono essere organizzati in maniera da condurre i visitatori nei punti di maggiore interesse. A supporto di tale requisito devono essere previste anche delle soluzioni per i disabili visivi, articolate nel seguente modo: percorsi tattili per segnalare l'ingresso dell'area e segnali tattili per individuare i punti notevoli; corrimano in legno per segnalare, come guida naturale, l'andamento del sentiero o l'articolazione dell'area. Mappe tattili orientative nei punti
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d'ingresso e di maggiore interesse indicheranno lo sviluppo dello stesso percorso, mentre pannelli tattili con riportate le forme di alcuni elementi selezionati della flora e della fauna locali consentiranno la comprensione delle biodiversità presenti nell'area. I sentieri devono essere organizzati in modo da non avere pendenze superiori al 5%, per facilitarne l'uso autonomo da parte delle persone su sedia a ruote o di coloro che hanno dei passeggini al seguito. 2. Larghezza dei percorsi pedonali: è larghezza minima libera da ostacoli per consentire il passaggio delle sedie a ruote e dei passeggini. Per consentire il passaggio di almeno 2
persone la larghezza minima è di 1,50m. I percorsi pedonali non devono avere una pendenza trasversale superiore all'1%. 3. Tipo di pavimentazione: devono essere lisce, compatte, complanari ed antisdrucciolevoli. Bisogna evitare tutti quegli elementi che possono essere causa di inciampo o creare dei problemi al passaggio delle sedie a ruote, come giunti più larghi di 5mm. Sono particolarmente fastidiose anche quelle pavimentazioni realizzate in cubetti di porfido o di selce, qualora gli elementi non siano a testa piatta o presentino una superficie non complanare. In questo caso, infatti, si creano delle microvibrazioni che possono essere particolarmente dannose per chi si trova su sedia a ruote a seguito di un incidente automobilistico e che riporta una lesione alla colonna vertebrale. Nelle pavimentazioni naturali compattate (come la terra stabilizzata a secco, la variante è la terra stabilizzata con all'interno un legante idraulico come la malta) devono essere rimosse tutte quelle asperità che possono causare fonte di pericolo per chi ha problemi di deambulazione, come le radici e/o sassi affioranti. 4. Spazi aerei liberi da ostacoli: la posizione dei cartelli indicatori, dei corpi illuminanti, delle pensiline e, soprattutto, dei rami degli alberi aggettanti sui sentieri deve essere superiore a 2,10m per la sicurezza delle persone (protezione della testa). 5. Segnaletica visiva e tattile: l'organizzazione delle funzioni presenti deve essere organizzata con una chiara ed efficiente segnaletica
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progettare l’accessibilità
Universal Design e aree naturalistiche di Tommaso Empler
Sono molte in Italia le aree che presentano un grande interesse naturalistico, e sono organizzate per essere visitate secondo un percorso lineare (come i sentieri), o in maniera puntuale (come le oasi naturalistiche). Questi luoghi spesso presentano, per loro caratteristiche intrinseche, difficoltà di fruizione, causate da pavimentazioni e fondi sconnessi e dissestati, presenza di asperità (radici, massi, inerti sciolti, ecc.), pendenze eccessive. Il crescente numero di persone che desiderano effettuare escursioni e visite rende necessario intervenire con opere di ingegneria naturalistica per migliorarne la fruibilità, prevedendo soluzioni legate ai principi dell'universal
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design. Secondo quest'ottica i requisiti che le sistemazioni delle aree e dei percorsi naturalistici devono possedere sono: 1. Articolazione dei percorsi coerente: devono essere organizzati in maniera da condurre i visitatori nei punti di maggiore interesse. A supporto di tale requisito devono essere previste anche delle soluzioni per i disabili visivi, articolate nel seguente modo: percorsi tattili per segnalare l'ingresso dell'area e segnali tattili per individuare i punti notevoli; corrimano in legno per segnalare, come guida naturale, l'andamento del sentiero o l'articolazione dell'area. Mappe tattili orientative nei punti
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d'ingresso e di maggiore interesse indicheranno lo sviluppo dello stesso percorso, mentre pannelli tattili con riportate le forme di alcuni elementi selezionati della flora e della fauna locali consentiranno la comprensione delle biodiversità presenti nell'area. I sentieri devono essere organizzati in modo da non avere pendenze superiori al 5%, per facilitarne l'uso autonomo da parte delle persone su sedia a ruote o di coloro che hanno dei passeggini al seguito. 2. Larghezza dei percorsi pedonali: è larghezza minima libera da ostacoli per consentire il passaggio delle sedie a ruote e dei passeggini. Per consentire il passaggio di almeno 2
persone la larghezza minima è di 1,50m. I percorsi pedonali non devono avere una pendenza trasversale superiore all'1%. 3. Tipo di pavimentazione: devono essere lisce, compatte, complanari ed antisdrucciolevoli. Bisogna evitare tutti quegli elementi che possono essere causa di inciampo o creare dei problemi al passaggio delle sedie a ruote, come giunti più larghi di 5mm. Sono particolarmente fastidiose anche quelle pavimentazioni realizzate in cubetti di porfido o di selce, qualora gli elementi non siano a testa piatta o presentino una superficie non complanare. In questo caso, infatti, si creano delle microvibrazioni che possono essere particolarmente dannose per chi si trova su sedia a ruote a seguito di un incidente automobilistico e che riporta una lesione alla colonna vertebrale. Nelle pavimentazioni naturali compattate (come la terra stabilizzata a secco, la variante è la terra stabilizzata con all'interno un legante idraulico come la malta) devono essere rimosse tutte quelle asperità che possono causare fonte di pericolo per chi ha problemi di deambulazione, come le radici e/o sassi affioranti. 4. Spazi aerei liberi da ostacoli: la posizione dei cartelli indicatori, dei corpi illuminanti, delle pensiline e, soprattutto, dei rami degli alberi aggettanti sui sentieri deve essere superiore a 2,10m per la sicurezza delle persone (protezione della testa). 5. Segnaletica visiva e tattile: l'organizzazione delle funzioni presenti deve essere organizzata con una chiara ed efficiente segnaletica
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visiva per coloro che hanno difficoltà cognitive, o di comunicazione come i sordi. Per coloro che hanno difficoltà visive devono essere previste mappe tattili con indicazioni "in nero", "large print" e "braille". 6. Protezione dagli agenti atmosferici: devono essere previste aree di sosta con delle pensiline per la protezione dal sole o dalle intemperie. Anche una adeguata ed opportuna disposizione della vegetazione consente la protezione dai raggi solari. 7. Arredo urbano: gli oggetti di arredo urbano, quali sedute, cestini portarifiuti, devono essere utilizzati anche dai disabili motori e sensoriali.
1 – Mappa tattile orientativa, nel punto d'ingresso di un'area a verde, individuabile tramite un segnale tattile. 2, 3 – Mappa tattile e pannello tattile della Riserva Naturale del Lago di Vico presso Caprarola (VT). Le postazioni sono collegate mediante corrimano in legno. 4 – I sentieri/percorsi pedonali devono essere sufficientemente larghi per consentire il passaggio di almeno 2 persone contemporaneamente. Marsiglia. 5 – Area sosta attrezzata, Marsiglia. 6 – Pannello informativo nel sentiero escursionistico di montagna della Via Benedicti ad Alatri. 7 – Sentiero con piano orizzontale dissestato e difficilmente percorribile per chi ha difficoltà di deambulazione. 8 – Diversi tipi di pavimentazione in un'area verde. 9 – Percorso con pavimentazione compatta in un'area panoramica in Norvegia.
Una considerazione a parte meritano i sentieri/percorsi, che possono essere distinti in funzione delle loro caratteristiche di accessibilità in: - facilmente accessibili, con uno sviluppo longitudinale prevalentemente in piano ed alcuni brevi tratti inclinati con pendenze inferiori al 5%. La superficie della pavimentazione è compatta e sono presenti pochi ostacoli e irregolarità sulla superficie del camminamento; - moderatamente accessibili, con uno sviluppo longitudinale inclinato e pendenze contenute tra il 6% e l'8%. La superficie della pavimentazione è compatta e sono presenti pochi ostacoli e irregolarità sulla superficie del camminamento; - accessibili con accompagnatore (accessibilità condizionata), con uno sviluppo longitudi-
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nale inclinato con pendenze contenute tra il 6% e l'8% (dove la superficie della pavimentazione è poco compatta o sono presenti alcuni ostacoli sul percorso), e altri parti del percorso con pendenze tra l'8% e il 12% (dove la superficie della pavimentazione è compatta e sono presenti pochi ostacoli sulla superficie del camminamento). Una caratteristica importante, oltre alla pendenza longitudinale, dei sentieri naturali, atta a garantire l'accessibilità, è rappresentata dal tipo di pavimentazione. Infatti fondi sconnessi, fangosi, sabbiosi, o composti da materiali incoerenti in genere (brecciolino o ghiaietto) risultano difficilmente praticabili dai disabili motori, oltre che dai passeggini e in certa misura anche dalle biciclette. La superficie del percorso deve, pertanto, essere compatta e possedere caratteristiche di durevolezza e resistenza alle intemperie e all'usura. L'adeguamento del percorso consiste spesso in operazioni molto semplici di rullaggio e compattazione del fondo. D'altra parte il progettista attento, piuttosto che sentire il requisito dell'accessibilità come una limitazione, potrà interpretarlo come uno stimolo progettuale, differenziando i materiali delle pavimentazioni ed inserendo percorsi con superfici lisce; realizzando rampe, che, nel superare i dislivelli, "disegnino" il terreno, potenziando la bellezza e le qualità spaziali del sito naturale.
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Tokyo 2020: 5 nuove discipline ammesse ai Giochi La Commissione Olimpica IOC ha deciso di aggiungere 5 discipline spor tive all’elenco di quelle ammesse a par tecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020: baseball/softball, karate, skateboard, arrampicata, sur f. La decisione, presa durante le Olimpiadi di Rio 2016, rappresenta la prevedibile evoluzione del programma olimpico nella storia moderna. Si pianifica di ospitare gli eventi di arrampicata e skateboard in impianti temporanei installati in contesti urbani, segnando così un passo storico nell’avvicinare i Giochi Olimpici ai giovani, riflettendo le tendenze più attuali. L’inclusione di questi nuovi spor t non avrà effetti sulle
Foto, Ian Jones_IOC
discipline esistenti, né sarà vincolante per le città che ospiteranno i Giochi nelle future edizioni, ma permetterà di aggiungere 18 eventi e 474 atleti, tra uomini e donne. A metà dell’anno 2017 sarà reso noto il programma definitivo per gli spor t olimpici
che saranno presenti a Tokyo 2020, molti dei quali saranno ospitati in strutture spor tive già esistenti. Concorso di idee per la riqualificazione di aree urbane Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turi-
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Notizie smo, Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane e il Consiglio Nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conser vatori hanno bandito un concorso di idee con procedura aper ta per la riqualificazione di dieci aree urbane periferiche. Le proposte ideative potranno essere ricevute entro l’11 novembre 2016, con pubblicazione degli esiti del concorso il 18 novembre 2016. Gli enti banditori potranno, per conseguire un generale vantaggio per il miglior esito del concorso, prorogare i termini e le scadenze. Il concorso avrà una graduatoria finale di merito, per ciascuna delle dieci aree: ai concorrenti ideatori delle proposte classificate al primo posto sarà attribuito un premio di 10 mila euro.
Notizie Per la par tecipazione al concorso bisogna inviare una relazione descrittiva utile a illustrare i criteri guida delle scelte progettuali in relazione agli obiettivi del bando e tre tavole con rappresentazioni grafiche, immagini e testo. Tra le aree previste c’è il parco della Salinella a Marsala in provincia di Trapani, l’area cittadella dello spor t in quar tiere san Filippo Neri (ZEN) a Palermo, e aree urbane a Sassari, San Bonifacio (Verona), Aprilia (Latina). Per registrarsi: https://www. periferie.concorrimi.it/ Bratislava, il nuovo stadio pronto nel 2018 Lo stadio nazionale di calcio che sorgerà sulle ceneri dell’ex stadio Tehelne Pole a Bratislava sarà realizzato dall’azienda Strabag per un costo di 50 milioni. L’impianto da 22 mila posti a sedere si troverà nel quartiere Pasienky, 5 chilometri a nord-est del centro città, e rispetterà i requisiti per la categoria UEFA 4, per poter essere adatto a ospitare le par tite di calcio a livello internazionale. Sarà un impianto moderno e polifunzionale, con aree spor tive e commerciali; il governo lo finanzierà per una consistente par te di circa 27 milioni di euro. Alla posa della prima pietra erano presenti Ivan Kmotrik, investitore e
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dirigente del gruppo spor tivo Slovan Bratislava, il primo ministro della repubblica slovacca Rober t Fico e il sindaco Ivo Nesrovnal. PyeongChang 2018: lavori in corso Il presidente della Commissione Olimpica IOC, Thomas Bach, ha di recente visitato PyeongChang a 500 giorni di distanza dall’aper tura dei Giochi Olimpici Invernali 2018. Il presidente ha potuto testimoniare in prima persona i progressi che sono stati fatti in un gran numero di siti e impianti spor tivi nel complesso montuoso che ospiterà le competizioni, inclusi la pista per bob e slittino e il centro stampa. Il presidente ha inoltre visitato l’Olympic Village, attualmente in costruzione; qui 600 appar tamenti sono stati già venduti al pubblico. Una par te della visita è stata dedicata a Gangneung, dove saranno approntate le piste per le competizioni spor tive su ghiaccio. PyeongChang 2018 ha ricevuto la sua prima cer tificazione ISO 20121 per la sostenibilità ambientale: si tratta della terza edizione dei Giochi a essere riconosciuta per la sua eco-compatibilità, dopo Londra 2012 e Rio 2016. Come ha sostenuto il presidente Lee, sin dall’inizio la
Bratislava, la posa della prima pietra per lo stadio di calcio. Foto, http://en.skslovan.com
Commissione Organizzatrice ha voluto raffrontarsi con la questione della sostenibilità approntando un sistema di gestione controllato. La certificazione rimane valida per tre anni e saranno monitorate 11 aree: sostenibilità, accessibilità, gestione del personale, cibo e bevande, pulizia e rifiuti, trasporti, staffetta olimpica, integrazione dei Giochi Paralimpici, sicurezza, eredità e recupero post-olimpico. Chambéry, nuova piscina a firma ALN La provincia di Chambér y ha indetto un concorso per la realizzazione di un nuovo centro natatorio: il progetto vincitore è degli architetti ALN Atelien Architecture di Parigi+Euclid Ingénierie (strutture)+R Agence (acqua), Etamine (sostenibilità), EAI (acustica). La struttura ospiterà al suo interno piscine coper te e un lido estivo, in grado di accogliere più di 200 mila utenti a par tire dal 2019. Si tratta, nelle intenzioni della municipalità, del primo tassello
per la rivalutazione di un’area in for te cambiamento, quella vicina al centro della città. La coper tura avrà un impor tante ruolo architettonico, a suppor to della riqualificazione dell’area, con un tetto spiovente che si rifà agli edifici già esistenti nella zona. Inoltre, il posizionamento della struttura è stato studiato per garantire un ottimale appor to di luce agli interni. Nell’ottica del risparmio dei costi e della lunga durata dell’impianto stesso, senza trascurare la valenza estetica, è stata scelta una struttura in legno lamellare, legata ai concetti di prefabbricazione e sostenibilità; la campata modulare, nel blocco ser vizi-spogliatoi e nel blocco delle vasche coperte, favorirà un più rapido assemblaggio in cantiere; il rivestimento in alluminio riflette l’ambiente circostante e amplifica la percezione dello spazio esterno, oltre a essere un materiale a bassi costi di manutenzione in quanto reperibile a livello locale.
Rendering della nuova piscina di Chambéry.
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A Pisogne concorso di idee per la cittadella dello sport La Comunità Montana del Sebino Bresciano ha indetto un concorso di idee per la progettazione di una cittadella dello spor t a Pisogne (Brescia). Tra gli obiettivi che l’amministrazione comunale si propone con questo concorso vi sono quelli relativi alla necessità di dotarsi di un nuovo plesso spor tivo che soddisfi esigenze di carattere funzionale: si intende individuare un’idea progettuale tecnicamente valida che consenta di rispettare il miglior rappor to tra benefici e costi globali di costruzione, manutenzione e gestione. Perciò, l’idea dovrà valorizzare le risorse naturali rinnovabili, usare soluzioni economiche per la manutenzione, sfruttare materiali durevoli. Globalmente, l’i-
dea progettuale da un lato dovrà rispettare criteri di economicità, sostenibilità ed ef ficienza energetica; dall’altro dovrà ser vire a ospitare attività spor tive, ludiche e ricreative di diverso tipo, compresi fiere e concer ti. Nel polo spor tivo troverà spazio un palazzetto dello spor t in sostituzione della palestra grande per l’educazione motoria e le attività pomeridiane dei gruppi spor tivi, con almeno 2000 posti a sedere e omologato per basket e pallavolo. I par tecipanti al concorso dovranno proporre idee e ipotesi progettuali volte a ottenere uno schema planivolumetrico di massima dell’edificio e il progetto architettonico di massima riguardante l’edificio da cui si possano sviluppare i successivi livelli di progettazione (preliminare, definitiva, esecutiva). Il concorso è aper to
ad architetti e ingegneri dell’Unione Europea, come liberi professionisti singoli o associati, società di ingegneria e raggruppamenti temporanei. Gli elaborati di progetto dovranno essere comprensivi di 3 tavole con planimetrie, sezioni, piante, prospetti; una relazione-tecnico illustrativa costituita da non più di 7 car telle; calcolo sommario della spesa. La comunicazione dell’esito avverrà indicativamente entro il 30 novembre 2016. La commissione giudicatrice, nel rispetto della metodologia dei lavori, valuterà le proposte ammesse sulla base dei seguenti criteri: qualità del progetto e caratteristiche estetiche e architettoniche: fino a 30 punti; soddisfacimento delle esigenze espresse dell’ente banditore, con par ticolare riferimento al progetto ar-
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Notizie chitettonico, soprattutto per quanto attiene gli aspetti distributivi, organizzativi e funzionali: fino a 30 punti; valutazioni di fattibilità tecnico/economica dell’intervento, sia dal punto di vista costruttivo/architettonico, sia da quello relativo a modelli organizzativi e gestionali: fino a 30 punti; valutazioni sia del requisito architettonico che ambientale che di funzionalità (materiali, tecnologie, soluzioni funzionali): fino a 20 punti; valutazioni sui sistemi energetici adottati per rendere ecocompatibile e sostenibile dal punto di vista del risparmio i manufatti edilizi: fino a 30 punti. Saranno ammessi alla graduatoria di merito ai fini dell’assegnazione del premio solo quei progetti che totalizzeranno un punteggio minimo di 90/140 esimi, desunti dalla media
Notizie aritmetica delle 5 voci sopraripor tate. I premi saranno tre e saranno assegnati soltanto ai concorrenti che raggiungono il punteggio minimo: 1° premio 4 mila euro, secondo premio 2 mila euro e terzo premio mille euro. I quesiti e le richieste di chiarimenti dovranno per venire esclusivamente tramite posta elettronica all’indirizzo protocollo@cmsebino.bs.it. Per informazioni: www.cmsebino.bs.it Hong Kong, concorso per il Kai Tak Sports Park Nel sito del vecchio aeropor to Kai Tak di Hong Kong sorgerà una struttura sportiva impor tante, con 50 mila posti a sedere, un tetto retraibile, un’arena indoor da 10 mila posti a sedere, un campo spor tivo aper to al pubblico da 5 mila posti a sedere. Dopo le ultime due fasi dell’approvazione finale, ci sarà la prequalifica, nei primi mesi dell’anno 2017, tra gennaio e febbraio. A se-
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guire, il progetto sarà qualificato anche a livello finanziario, tra luglio e agosto, e il bando sarà emesso tra i par tecipanti che si saranno pre-qualificati in queste prime fasi. Giappone e Giochi Asiatici Il Giappone, con la città di Nagoya e la prefettura di Aichi, ha vinto la competizione per ospitare i Giochi Asiatici nel 2026, giunti alla ventesima edizione. Gli “Asian Games” seguiranno eventi di prim’ordine come la Rugby World Cup 2019 e i Giochi Olimpici 2020, che saranno ospitati in Giappone, e una serie di eventi che vedranno coinvolto tutto il continente asiatico, come i Winter Olympics del 2018 in Korea e del 2022 in Cina. Il governo della prefettura di Aichi ha evidenziato la componente spor tiva della città, che conta su una popolazione di 7,5 milioni: diversi i club spor tivi come il team di football, Nagoya Grampus Eight e il
team di baseball, Chunichi Dragons; numerosi gli atleti impor tanti che in questa città si sono formati, come le wrestler Saori Yoshida e Kaori Icho, e il pattinatore Mao Asada; eccellenti gli impianti spor tivi già esistenti, come il Mizuho Athletics Stadium, il Toyota Stadium, la Komaki Volleyball Arena e il Nagoya Dome. Il budget totale per i Giochi Asiatici è stimato intorno agli 842 milioni di dollari. AECOM disegna la prima arena certificata LEED Platinum Golden 1 Center, casa dei Sacramento Kings NBA ha guadagnato il massimo punteggio per un impianto sportivo nel programma LEED. Come hanno af fermato in AECOM, gli esper ti hanno lavorato fianco a fianco con i Kings per realizzare un impianto che fosse “per i fan, per la città, per il pianeta”. Architetti, ingegneri, esperti di sostenibilità ambienta-
Rendering dell’arena dei Sacramento Kings NBA, il Golden 1 Center, certificato LEED Platinum.
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le e designer del paesaggio hanno progettato un’arena indoor-outdoor che sta dando una nuova vitalità alla città di Sacramento, stabilendo un nuovo standard globale per la sostenibilità. L’Arena sarà localizzata nel downtown, perché sia accessibile in bicicletta, autobus, a piedi, con la metropolitana leggera. L’energia solare rifornisce tutta la struttura; hangar di grandi dimensioni ospitano refrigeratori Delta Breeze che por teranno l’aria condizionata direttamente da sotto i seggiolini del pubblico, permettendo agli utenti di interagire tramite App per regolare la temperatura; una grande piazza con giardini a riciclo d’acqua darà il benvenuto al pubblico durante tutto l’anno. Punti a favore del Golden 1 Center: impianto spor tivo con il 100% di utilizzo di energia solare; riduzione del 45% dell’utilizzo di acqua, rispetto allo standard in Califor-
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nia; 30% di riduzione nel consumo di energia; 2000 tonnellate di carbone risparmiate; riciclo del 90% dei materiali di demolizione; 36% dei materiali di costruzione derivato da materiali di riciclo, e il 30% da fonti regionali; fornitura del 90% delle concessioni di cibo e bevande entro i 100 chilometri di distanza; primo impianto a sollecitare un feedback del pubblico per favorire il massimo comfor t e il massimo risparmio energetico.
ro dell’Economia e Finanze) Massimo Ferrarese, il team di lavoro di B Futura (la società della Lega Nazionale Professionisti B per lo sviluppo infrastrutturale), il commissario dell’Istituto per il Credito Spor tivo Paolo D’Alessio, e il segretario particolare della Presidenza di regione Abruzzo Claudio Ruffini. Al tavolo di fine ottobre è stato presentato il proto-
collo sottoscritto da Lega B/B Futura, Invimit e ICS per la possibilità di utilizzare lo strumento del fondo immobiliare pubblico per la realizzazione dei lavori di riqualificazione. Della par tita sarà anche al Soprintendenza per i beni architettonici e il Paesaggio, con la quale è già in corso da tempo un contatto sul piano tecnico.
Novità per lo stadio del Tottenham I lavori al nuovo stadio del Tottenham, che sostituirà l’attuale White Har t Lane dalla stagione 18/19, proseguono a suon di novità. La capienza prevista passerà dagli attuali 36.284 posti a sedere a oltre 61.000, con un investimento di circa 400 milioni di sterline. È in progetto, in questo quadro, la creazione di un ristorante con le pareti di vetro che af faccerebbe direttamente sul campo di gioco; inoltre un tunnel consentirebbe l’accesso dei tifosi a tutte le aree dell’impianto nei giorni di gare. È previsto inoltre il posizionamento di nuovi sedili a bordo campo dietro la panchina, a beneficio dei tifosi di casa. Accordi e protocolli per l’Adriatico di Pescara Proseguono le riunioni operative per arrivare a definire modi e tempi per la riqualificazione e l’ammodernamento dello Stadio Adriatico di Pescara. Coinvolti in prima persona il sindaco Alessandrini e l’assessore allo Spor t Diodati, il presidente della Lega B Andrea Abodi, il presidente del Pescara Calcio Daniele Sebastiani, il presidente Invimit (Investimenti Immobiliari Italiani, una Spa interamente posseduta dallo Stato per il tramite del Ministe69
Notizie L’obiettivo è arrivare a realizzare – parole dell’assessore Diodati – “un nuovo stadio che sia capace di far fare un salto di qualità a alla città, conforme ai più moderni standard Uefa Euro 4, in grado di accogliere tutti i tipi di manifestazioni internazionali e di elevare così il livello non solo del confor t e dei ser vizi, ma anche degli eventi e della sua fruibilità”.
regioni, province, comuni a cura di Pietro Chianchiano e Sabina Orrico
Courmayeur (Ao): la nazionale italiana di shor t track avrà una casa ammodernata e all’avanguardia per i propri allenamenti in vista dei prossimi impegni internazionali. Si tratta del rinnovato Courmayeur Forum Spor t Center, inaugurato alla presenza del presidente FISG Andrea Gios, del vicesindaco di Courmayeur, Massimo Sottile, dell’allenatore della nazionale Kenan Gouadec e di tutta la squadra italiana. Il nuovo centro tecnico federale è una delle pochissime strutture in Europa a poter vantare la presenza, a bordo pista, di materassi mobili di ultima generazione (spessi 90 centimetri, il
doppio di quelli precedenti) senza più alcuna balaustra: un’innovazione che risponde in pieno ai più alti standard di sicurezza. La struttura, ora, potrà ospitare competizioni olimpiche. Tavarnelle val di Pesa (Fi): nuova pavimentazione alla palestra Luigi Biagi. Il nuovo look dell’impianto è stato battezzato dalle giovani atlete di Tavarnelle e Barberino impegnate in un’esibizione di danza. L’inter vento di rifacimento del pavimento dell’impianto spor tivo è stato messo in campo dal Comune per un investimento complessivo pari a 150mila euro; la palestra è
stata rivestita con un par ticolare materiale, di tipo professionale e all’avanguardia, utilizzato per consentire la riduzione delle sollecitazioni ar ticolari durante le attività motorie e spor tive. Ha dichiarato il sindaco David Baroncelli: «Con questo inter vento, realizzato con professionalità e in tempi brevissimi, diamo seguito all’opera di riqualificazione degli impianti del territorio, tesa a dare una risposta immediata e funzionale alle esigenze della comunità. Il prossimo obiettivo è la realizzazione della palestra operativa di via Fontazzi, finalizzata agli allenamenti, per la quale il Comune ha investito
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un milione di euro e i cui lavori par tiranno nel 2017». Barzago (Lc): è stato inaugurato il campo di calcio con il nuovo manto in erba sintetica, struttura situata presso il centro spor tivo di via Leopardi. Erano presenti gli amministratori comunali, il parroco e i dirigenti dell’AS Barzago. L’assessore Mattia Decio, che ha seguito direttamente i lavori nel nuovo ruolo di assessore, ha affermato, che si tratta di «un’opera che abbiamo inseguito parecchio e, for tunatamente, siamo riusciti a concluderla per dare un ser vizio in più alla cittadinanza, soprattutto ai bambini
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Barzago (Lc), l’inaugurazione del campo di calcio.
che lo useranno parecchio, sia per gli allenamenti che per le par tite». La richiesta di un adeguamento del campo di calcio era stata inoltrata da un gruppo di genitori, poiché il fondo del terreno nel corso degli anni si era consolidato eccessivamente, producendo molta polvere durante il gioco e aumentando la possibilità di cadute. Il patto di stabilità imposto ai comuni per contenere il debito a livello europeo ha rallentato l’iter del progetto, ma dal 2015 sono stati ridotti i vincoli ed è par tito il progetto. Al completamento dell’impianto manca ancora qualche piccola finitura, come la sostituzione di una par te della rete e l’installazione delle panchine, lavori che saranno realizzati a breve con il contributo di sponsor e volontari. Padova: è stata inaugurata la sala comunale di scherma, alla presenza del sindaco Massimo Bitonci e dell’assessore allo spor t Cinzia Rampazzo. «Grazie a un esempio eccezionale di collaborazione tra pubblico e privato, è stato possibile realizzare questo primo impianto comunale per la AS Comini 1885, la società di
scherma cittadina», ha affermato Bitonci. «I nostri ragazzi potranno venire qui a fare la scherma e il fioretto, in un impianto bellissimo. L'amministrazione continuerà a investire nello spor t, perché lo spor t
contribuisce in modo fondamentale all'educazione dei giovani, insegnando loro a stare insieme senza discriminazioni». Cologno Monzese (Mi): la ri-
Padova, la sala comunale di scherma dell’AS Comini 1885.
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qualificazione dell’impianto spor tivo di viale Campania riguarderà la messa in sicurezza delle zone degradate e l’abbattimento dei consumi energetici, grazie all’ottenimento di un finanziamento da par te della Regione Lombardia di 100 mila euro, sui 200 mila circa che saranno probabilmente necessari. Da una par te sarà ristrutturata la pista di pattinaggio in asfalto e dall’altra sarà rinnovato l’impianto di illuminazione, per ottenere un ottimale risparmio energetico. L’intervento sull’impianto di viale Campania, dove hanno trovato casa i gruppi di rugby, bocce, tiro con l’arco e pattinaggio, consentirà un sostanziale abbattimento delle spese di gestione. Si tratta di un intervento par te di un più ampio piano generale, come ha spiegato l’assessore regionale allo spor t, Antonio Rossi: «Grazie all’incremento di risorse, che abbiamo deciso in Giunta Regionale, possiamo finanziare 21 nuove strutture spor tive su un totale di 45. Quando abbiamo lanciato il bando regionale sull’impiantistica per l’assegnazione di contributi a fondo perduto ai soggetti pubblici, il nostro obiettivo era finanziare il maggior numero possibile di strutture spor tive». La Regione ha da poco stanziato un ulteriore contributo di 3,5 milioni: ogni municipio avrà una quota che va dai 50mila ai 250mila euro, ulteriore incentivo per sostenere lo spor t e aiutare chi lo vuole praticare in sicurezza. Savona: sono pronti i due campetti a cinque, situati dietro la por ta del “Ruffinengo”, che diventeranno il nuovo
quar tier generale dei Piccoli Amici della USD Legino 1910. Il campo comunale è stato inaugurato nel 2010 in seguito ai lavori di trasformazione del fondo di gioco da terra battuta a manto sintetico e di completamento dell’impianto nel suo complesso con spogliatoi, tribune, segreteria e bar. Modena: nuovo look per l’area spor tiva attigua al liceo Tassoni di Modena, che diventa polivalente e utilizzabile per pallavolo, basket e calcetto. I lavori di ripristino e manutenzione, per un costo complessivo di quasi 40 mila euro, hanno permesso di ristrutturarla applicando alla
super ficie un materiale resinoso; è stata inoltre realizzata la nuova recinzione. All’inaugurazione hanno partecipato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della provincia di Modena, Luciana Contri, ex dirigente dell’istituto fino allo scorso anno scolastico, Maria Cristina Zanti, attuale dirigente, Monica Reggiani, presidente del consiglio di istituto, tecnici della Provincia, docenti di educazione fisica e numerosi studenti. In occasione dell’iniziativa, Muzzarelli ha sottolineato che l’area spor tiva «arricchisce un istituto prestigioso valorizzando ulteriormente l’indirizzo spor tivo, l’unico nel territorio provinciale». Muzza-
Modena, l’inaugurazione della nuova area sportiva al liceo Tassoni.
relli ha quindi annunciato che nel 2017 la Provincia, con un investimento di circa 60 mila euro, realizzerà la coper tura dell’impianto che diventerà così la seconda palestra del Tassoni. La ristrutturazione del campetto spor tivo è stata finanziata dall’istituto con fondi propri, per mettere un impianto completamente rin-
novato al ser vizio di studenti e insegnanti, in par ticolare per quelli del liceo spor tivo avviato con successo l’anno scolastico 2014-2015. Firenze: è in corso il secondo lotto di lavori per il restyling della palestra di via Cocchi. La giunta di Palazzo Vecchio, su proposta dell’assessore allo spor t Andrea Vannucci, durante la passata estate ha dato l’ok al progetto esecutivo per il completamento della ristrutturazione dell’impianto, con un investimento di 130mila euro, per metà finanziati dalla Regione Toscana. Le opere di ristrutturazione consentiranno di completare l’inter vento già
regioni, province, comuni realizzato nel 2010/2011, che aveva dotato la palestra di nuovi spogliatoi e ser vizi. Il secondo lotto di lavori riguarderà la ristrutturazione della coper tura con la sostituzione del manto esistente e della pavimentazione, il restauro del sottotetto, il rifacimento dell’impianto elettrico e di illuminazione, la realizzazione di un nuovo impianto di climatizzazione estate/inverno, il risanamento delle murature esistenti, il rifacimento dei marciapiedi e della rampa di accesso e la sistemazione delle aree a verde. Piombino (Li): è stato rinnovato il Palatenda di Piombino dopo i lavori di manutenzione straordinaria por tati a termine dal Comune unitamente alla società di basket Golfo Piombino. I lavori hanno
riguardato principalmente la sostituzione del telo di copertura e il nuovo impianto di illuminazione. A completare gli inter venti di miglioria, c’è una nuova balaustra tra la zona pubblica e il piano di gioco. Spoltore (Pe): la riqualificazione del campo spor tivo di Spoltore, situato a ridosso della strada provinciale che collega il centro urbano a Santa Lucia, par te dai lavori di consolidamento del muro, il cui progetto esecutivo è stato approvato dalla giunta, per una spesa prevista di 45 mila euro interamente finanziata con fondi comunali. La sistemazione completa del campo spor tivo è stata inserita nella variazione e nell’aggiornamento del programma triennale delle opere pubbli-
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che 2016/2018. Gli altri inter venti riguarderanno: il rifacimento del rettangolo di gioco con un manto in erba sintetica, la sistemazione delle recinzioni e il consolidamento strutturale. Battipaglia (Sa): sono stati conclusi i lavori di manutenzione straordinaria presso lo stadio Luigi Pastena, realizzati anche allo stadio Sant’Anna, due strutture che avevano necessità di inter venti immediati per consentire l’utilizzo dei campi di gioco per l’inizio della stagione. Per lo stadio Luigi Pastena sono stati impiegati circa 55 mila euro, per la sistemazione e l’adeguamento degli spogliatoi superiori, locali e ospiti; la sistemazione dello spogliatoio degli arbitri, del tunnel di accesso al terreno
di gioco e quella dei bagni a ser vizio del pubblico. Per quanto riguarda il campo spor tivo sant’Anna, l’impegno di spesa di poco meno di 16mila euro ha permesso di realizzare i seguenti inter venti: sistemazione e adeguamento spogliatoi; sistemazione spogliatoio arbitri; installazione di membrana impermeabile a coper tura di par ti di spogliatoi; verifica impianti idrico ed elettrico degli spogliatoi; sistemazione porta esterna sul lato distinti. Piraino (Me): un nuovo campetto da calcio a cinque in erba sintetica è in realizzazione a Gliaca di Piraino, nello spazio retrostante le scuole medie, in sostituzione di quello di piazza Arena del Sole, costruito nei primi anni Novanta e in stato di avanzato degra-
do. La struttura rientra in un più ampio progetto di riqualificazione della piazza, messo in atto con una compiuta sinergia tra il comune di Piraino e il gruppo imprenditoriale Cassarà: la storica azienda ha consegnato alla comunità uno spazio pubblico totalmente nuovo, realizzando un’ampia aiuola di circa 200 metri quadri dotata di illuminazione e si è impegnata a ricostruire il campo di calcetto. L’impianto spor tivo sarà al ser vizio della scuola e di tutti i ragazzi di Gliaca. Il gruppo Cassarà, secondo il contratto stipulato con il Comune, si è sobbarcato tutte le spese di demolizione e ricostruzione dell’impianto, oltre che di riqualificazione dell’area, secondo il progetto redatto dall’ufficio tecnico del Comune, per un impor to complessivo di oltre 80mila euro.
bilancio del Campidoglio e alle norme vigenti in tema di indebitamento. Cagliari: uno stadio provvisorio sarà realizzato in attesa del completamento dei lavori al Sant’Elia. Nell’area adiacente all’attuale stadio cagliaritano sorgerà uno stadio provvisorio da
16.000 posti, dove il Cagliari Calcio giocherà per le prossime due stagioni. Potrebbe addirittura essere adoperato lo stesso manto erboso del Sant’Elia, ed i lavori comincerebbero a marzo, previa approvazione della necessaria variante urbanistica. Il nuovo Sant’Elia, intanto, è anch’esso in attesa della va-
Roma: è in vista la ristrutturazione del palazzetto dello Spor t di viale Tiziano. Si tratta di un progetto di manutenzione straordinaria il cui costo è stimato in 1.980.000 euro, che saranno finanziati attraverso un mutuo con l’Istituto per il Credito Spor tivo, sulla base del protocollo ICS-ANCI firmato nei mesi scorsi. Il progetto prevede la sistemazione degli esterni, la manutenzione dell’intero impianto elettrico, di quello antincendio, il ripristino del parquet, degli spogliatoi e alcuni adeguamenti sulla centrale termica. È bene ricordare però, stante la par ticolare situazione economico-finanziaria della Capitale, che il per fezionamento del contratto di mutuo è subordinato all’inserimento dell’inter vento nella programmazione di bilancio, alla valutazione della finanziabilità nel rispetto degli equilibri di
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riante: è prevedibile che l’iter completo richieda ancora un anno e mezzo. La capienza sarà di 21.000 spettatori, tutti al coper to, e rientrerà nella categoria UEFA Euro 4; comprenderà gli spazi commerciali necessari per vivificare il quar tiere e riequilibrare il piano economicofinanziario dell’impresa.
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