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ISSN 1120-4931
bimestrale anno XXVI editrice il campo bologna In caso di mancato recapito, rinviare all’Uff. CMP di Bologna, detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
selling:
i pilastri del successo
la lezione
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sommario 148 novembre - dicembre 2015
148 novembre dicembre 2015
ISSN 1120-4931
148 novembre dicembre 2015
In caso di mancato recapito, rinviare all’Uff. CMP di Bologna, detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
ommario
IL NUOVO CLUB
Strumenti di Management per Centri Sportivi e Fitness Club
visionari:
area fitness:
selling:
i pilastri del successo
la lezione
di richard branson
forumclub gallery: il programma
cross selling in palestra
outreach:
uscire alla conquista
forum
primo piano italia
scenari
In copertina: attività di gruppo in un centro Morphè
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editoriale
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forumclub gallery: tenetevi forte!
la rivista esce a metà del secondo mese indicato
normative
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la gestione degli impianti sportivi privati
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esiste un compenso massimo per l’amministratore di una società sportiva?
La possibile, e delicata, commistione tra impresa sportiva e società commerciale merita alcune riflessioni di natura giuridica di Guido Martinelli
L’ennesima domanda alla quale la disciplina giuridico-amministrativa vigente non fornisce una riposta chiara e certa di Marilisa Rogolino
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il versamento al fisco di un pezzo di coppa
Presentiamo il programma congressuale della diciassettesima edizione di ForumClub che quest’anno, nell’inedita versione Gallery, fortifica la sinergia tra rassegna espositiva e momenti formativi (a pag. 12)
La disciplina fiscale applicabile ai premi messi in palio nelle manifestazioni sportive è illogica e inapplicabile di Guido Martinelli
gestione
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morphè, il wellness in tutte le sue forme di Davide Venturi
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storie straordinarie di Davide Venturi
A dieci anni dal loro debutto sul difficile mercato italiano del fitness e del wellness, i club Morphè guardano al futuro con fiducia puntando sul franchising (a pag. 28)
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PESO: 193 kg PESO MASSIMO: 181 kg DIMENSIONI (L X P X A): 83 x 37 x 63,5 pollici (211 x 94 x 161 cm)
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Allenamenti personalizzati
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gestione
marketing
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alla ricerca dell’outreach efficace
intervista
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la più grande minaccia per un club? il club stesso
Analizziamo alcuni importanti aspetti strategici e organizzativi delle iniziative attuate all’esterno del club per intercettare potenziali clienti di Paolo Grosso
a cura di Andrea Muzzarelli
strumenti
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la pozione magica
area fitness
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promuovere il cross selling con il servizio integrato
intervista
Il filo conduttore dell’edizione 2015 del World Business Forum è stata la capacità di raccontare storie che giocano un ruolo decisivo per il successo di qualsiasi azienda (a pag. 34)
Indicazioni utili per sfruttare le potenzialità dell’iniziativa attuata da Il Nuovo Club per aiutare i club ad acquisisire nuovi iscritti e fidelizzare i soci a cura della redazione
di Igor Castiglia
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il wellbeing del terzo millennio
La disciplina, H.E.A.T. Program® è una filosofia dell’attività motoria e uno stile di vita. La parola a Max Grossi, suo ideatore insime a Marika Moretti a cura della redazione
rubriche
novità e tecnologie
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fiere e convegni
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le notizie
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mondo club
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i corsi
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la posta
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Alan Leach, area general manager dei West Wood Club, illustra il suo approccio strategico e gestionale che gli ha consentito di portare al successo la catena irlandese (a pag. 48)
I club possono valorizzare la propria offerta proponendo attività e servizi sinergici tra loro (a pag. 58)
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a tre mesi a questa parte registriamo, con soddisfazione, segnali incoraggianti da parte di un settore che sta riacquistando fiducia nel futuro. A dimostrarcelo è la ripresa degli investimenti da parte delle aziende in comunicazione, nonché l’interesse delle stesse a partecipare al nostro evento annuale, a partire dall’Espositore Premium Partner Technogym e dagli Espositori Partner Aquanetwork, Cofidis e Piloxing. Inoltre, abbiamo già riservato spazi espositivi ad aziende nuove, provenienti anche dall’estero, che presenteranno prodotti e servizi mai visti al Forum. La diciassettesima edizione di ForumClub, concomitante con l’ottava di ForumPiscine, sarà l’occasione per incontrarsi, fare il punto e prepararsi alla seconda parte dell’anno dotandosi di strumenti, innanzitutto culturali, all’altezza delle situazione. Nelle pagine successive a questa presentiamo l’evento dell’anno che andrà in scena, per la prima volta, nell’inedita versione Gallery. Come potrete leggere, e come abbiamo anticipato nel numero scorso, la nuova e intrigante location sarà animata da un’osmotica sinergia tra formazione e mercato, tra congresso ed expo, mettendo a disposizione degli operatori, a tutti i livelli, tre giornate ideali per fare business, aggiornarsi e “fare settore” in un contesto che ha l’inclinazione b2b nel suo DNA. Dopo mesi di appassionante lavoro, abbiamo ultimato – salvo qualche dettaglio in via di definizione – il programma congressuale che proponiamo, nella versione sintetica, allegato a questo numero e all’interno dell’articolo poc’anzi menzionato. Sono certo che per varietà, attualità e livello di approfondimento degli argomenti, nonché per lo spessore dei relatori – tra i quali alcuni nomi nuovi i cui interventi vi sorprenderanno – il congresso andrà oltre le vostre aspettative. Vi suggerisco di leggere con attenzione il programma dettagliato, e i profili di tutti i relatori, nei siti dell’evento – forumclub.it e forumpiscine.it – direttamente online o scaricando il PDF. Vi aspetto al Palazzo dei Congressi, e nell’attigua Sala Maggiore dell’ex Galleria di Arte Moderna (GAM) all’interno del quartiere fieristico di Bologna, dal 18 al 20 febbraio prossimo. Non potete mancare. Vi auguro un Buon Natale e un Sereno 2016, ricco di soddisfazioni. Roberto Maestrami
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forumclub gallery 2016:
tenetevi forte!
Fervono i preparativi per la diciassettesima edizione di ForumClub, pregiato laboratorio di idee, aggiornamento e networking che quest’anno, nell’inedita versione Gallery, fortifica la sinergia tra rassegna espositiva e momenti formativi. In queste pagine sveliamo il programma pressoché completo del Congresso e altre ottime ragioni per essere a Bologna dal 18 al 20 febbraio prossimi
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edizione 2016 di ForumClub, che debutterà nell’inedita versione Gallery, sarà resa unica dall’osmosi tra cultura di settore e novità del mercato, ovvero tra congresso ed expo, con una partecipazione più attiva delle aziende espositrici. L’evento di riferimento per il settore si svolgerà dal 18 al 20 febbraio prossimi all’interno della Sala Maggiore della ex Galleria di Arte Moderna e nell’attiguo Palazzo dei Congressi, sempre nell’ambito di BolognaFiere. Una nuova location nella quale gli spazi formativi e quelli riservati alle aziende si alterneranno senza soluzione di continuità, lungo un percorso obbligato in stile “mostra d’arte” che metterà congres-
sisti e visitatori nelle condizioni ideali per assaporare la rassegna espositiva – che ospiterà stand di dimensioni calmierate per favorire la massima pluralità merceologica – e al tempo stesso per accrescere la propria cultura professionale e imprenditoriale. Cultura e business insieme, dunque, in uno spazio versatile e polifunzionale che ben si presta ad accogliere anche l’inedito programma di incontri b2b tra espositori e buyer del settore, nonché le “speed presentation” dedicate a soluzioni, tecnologie e innovazioni. Non mancheranno inoltre gli appuntamenti gratuiti inseriti nel programma open e organizzati dalle aziende e dalle associazioni di categoria.
due eventi in uno Come di consueto, ForumClub si svolgerà in sinergica concomitanza con ForumPiscine che, in sette edizioni, si è imposta come fiera leader in Italia, riconosciuta a livello internazionale, per l’industria della Piscina e il comparto degli impianti acquatici collettivi e privati, nonché delle Spa.
pubblico: spazi espositivi “calmierati”, in grado di soddisfare qualunque tipo di esigenza e budget, con formule di adesione che includono speech e presentazioni che valorizzano il contributo dell’azienda all’evento e alla crescita del settore. Con il vantaggio, per visitatori e congressisti, di un’offerta espositiva varia e ampiamente rappresentativa e di un rapporto più immediato e proficuo con produttori e rivenditori. Le aziende interessate a partecipare sono invitate ad affettarsi per cogliere le opportunità offerte da ForumClub Gallery!
formule espositive calibrate
ampliamento del target e partnership importanti
L’edizione 2016 offre a tutte le aziende del settore un nuovo modo di partecipare e di incontrare il
Un altro plus dell’edizione 2016 è l’ampliamento del target di riferimento della manifestazione, com-
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Area Expo
Legenda planimetria Forum Gallery 2016
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L’evento ha inoltre incontrato il favore delle Federazioni e Associazioni del comparto – molte delle quali fin dall’inizio hanno garantito il proprio supporto – e degli operatori dei settori Fitness, Wellness, Piscine e Spa, in Italia e all’estero. Nel momento in cui andiamo in stampa, oltre il 40% della superficie espositiva è già prenotato dalle aziende che hanno creduto nella forza innovativa di ForumClub-ForumPiscine Gallery, con un alto numero di adesioni da parte di produttori e distributori esteri, provenienti da diversi Paesi europei, Cina e Stati Uniti.
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Technogym ha ufficialmente legato il proprio nome a ForumClubForumPiscine Gallery 2016 divenendo Espositore Premium Partner, mentre Piloxing – la disciplina fitness nata dalla fusione tra standing Pilates, boxing e danza – sarà Espositore Partner dell’evento, così come Cofidis, gruppo finanziario internazionale, e Aquanetwork, rete di aziende del settore.
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Sale Congresso Ex GAM Galleria d’Arte Moderna (Sala Maggiore)
Palazzo dei congressi Spazi ristoro - caffè - toilette
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posto da titolari e gestori di fitness club, centri sportivi, piscine e spa, nonché operatori, costruttori, installatori, imprese edili e progettisti. E un ulteriore punto di forza da sottolineare è sicuramente il consolidamento dei rapporti, già avviati nelle precedenti edizioni, con le più importanti Federazioni Sportive nazionali, Associazioni di categoria ed Enti di Formazione che rappresentano il settore del fitness, dello sport e delle piscine. ANIF - Associazione Nazionale Impianti Fitness e sport, UISP Unione Italiana Sport Per tutti, la Federazione Italiana Nuoto, Assopiscine - Associazione italiana costruttori piscine e European Aquatic Association parteciperanno sia con proprie iniziative formative e sociali, sia con sessioni inserite nel programma congressuale. Da segnalare, inoltre, due nuovi sodalizi: con Federterme, rappresentante delle aziende termali, che terrà un importante convegno per i propri associati, per le aziende e per tutti gli operatori interessati al tema; con Parchi Permanenti Italiani, l’associazione che opera nell’ambito di ANESV, alla quale aderiscono oltre 30 parchi acquatici, che terrà anche una sessione del congresso, in ottica benchmarking, alla quale interverrà uno dei più noti imprenditori del settore.
congresso ad alta qualità L’edizione Gallery di ForumClub e ForumPiscine 2016 metterà a disposizione degli iscritti al congresso relatori di alto spessore, in grado di fornire soluzioni, strumenti e idee, nonché preziosi spunti di riflessione e ispirazione. A cominciare da Frank Furness, una primissima assoluta per l’Italia, e Alan Leach, così apprezzato nella sua precedente partecipazione al Forum da conquistarsi ancora una volta questo importante palcoscenico. Terranno sessioni ad alto tasso di concretezza nel corso delle quali consegnereanno vere e proprie strategie e strumenti di immediata applicazione. Giuseppe Vercelli, il massimo esperto, in Italia, nel campo della psicologia della prestazione, autore di modelli applicati con successo in ambito sportivo, manageriale e organizzativo a livello internazionale, terrà una general session imperdibile nel corso della quale spiegherà come è possibile migliorare le prestazioni personali e professionali attraverso il Modello SFERA. I numerosi speaker che animeranno l’edizione 2016 del congresso – diversi volti nuovi e alcuni noti nel settore – affronteranno, da diverse prospettive, un tema
complesso e articolato come la gestione redditizia dell’azienda club: leadership, marketing (web, social e low cost), nuovi modelli di business, motivazione, team building, normativa fiscale e inquadramento dei lavoratori sono solo alcuni degli argomenti che verranno affrontati all’interno dei percorsi in cui si articola l’offerta formativa, ovvero Manageriale, Commerciale, Accoglienza, Istruttori, Aquatic Management e Seminario All Day. Vi invitiamo a consultare il programma sintetico dell’evento allegato alla rivista e riportato in queste pagine e, soprattutto, a consultare il programma approfondito disponibile nei siti forumclub.it e forumpiscine.it. Mentre andiamo in stampa stiamo definendo gli ultimi dettagli di alcune sessioni che ora sono già online. Nei siti troverete inoltre tutti i profili dei relatori e dettagliate descrizioni dei contenuti di tutte le sessioni.
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il venditore del futuro Il programma congressuale 2016 proporrà il consueto seminario intensivo intitolato “Il Venditore del Futuro”, rivolto allo staff e ai responsabili commerciali del club e dedicato a un tema di grande attualità e utilità come la comprensione delle nuove esigenze dei consumatori e delle modalità comunicative da adottare per conquistarli e fidelizzarli. Sarà una full immersion formativa densa di contenuti e di esercitazioni pratiche, ma al tempo stesso leggera e divertente grazie allo stile coinvolgente di Fabrizio Cotza, apprezzato formatore e consulente in grado di fornire un supporto dal punto di vista sia della conoscenza sia emotivo il cui fine è migliorare significativamente le prestazioni delle aziende e dei professionisti. Ha aiutato più di 8.000 persone, tra imprenditori, manager, liberi professionisti e collaboratori, a crescere da diversi punti di vista. Presidente del Winner Group, network di imprenditori accumunati dalla ricerca dell’eccellenza attraverso una costante crescita personale oltre che professionale, è inoltre co-creatore del metodo Formazione Sovversiva, che permette a tutte le persone che gravitano intorno all’azienda di fare un percorso comune.
Il seminario affronterà i seguenti argomenti: • i 5 strumenti di marketing a costo (quasi) zero per contattare e fidelizzare i clienti (con esempi pratici); • come riconoscere in pochi istanti la tipologia di cliente che si ha di fronte: il pragmatico, l’emozionale, l’introverso o il preciso (con esercitazioni per imparare a distinguerle); • come individuare, con poche domande, le esigenze psicologiche delle 4 macro tipologie di cliente (con esercitazioni sulla comunicazione in fase di approccio); • come attenersi a un metodo nella vendita senza rischiare di diventare troppo impostati o meccanici (con esercitazioni sui passaggi della vendita, da poter applicare in pochi minuti).
Partecipando scoprirete:
• perché perdiamo i nostri clienti se non personalizziamo le nostre proposte in base a chi abbiamo di fronte; • come fidelizzare un cliente, superando la concorrenza che punta tutto solo sul prezzo; • perché la vendita non va fatta solo una volta o solo da una persona, bensì costantemente e da tutti; • come vendere servizi aggiuntivi oltre a quelli che il cliente chiede espressamente; • perché il cliente ci dice che “deve pensarci” e come superare questa obiezione; • come attivare un passaparola davvero potente, grazie a piccole e semplici azioni.
tariffa promozionale seminario sulla vendita: 150 euro
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perché partecipare a forumclub-forumpiscine: come espositore (info: 051.25.55.55 - forum@ilcampo.it)
Location: un unico percorso di visita che attraversa i tre livelli della nuova, esclusiva sede (ex GAM e Palazzo dei Congressi). Format: osmosi tra cultura e tecnologia, tra formazione ed esposizione, che si concretizza nei due plus seguenti. Programma: le presentazioni tenute da qualificati relatori di aziende affiancano quelle di speaker indipendenti, acquisendo un ruolo decisivo nell’aggiornamento degli operatori su tecnologie, servizi, innovazioni. Logistica: un percorso che si snoda tra sale e stand, che favorisce il contatto ravvicinato con visitatori e congressisti. Formule di partecipazione: la possibilità di scegliere l’offerta espositiva più calzante alle proprie esigenze (da un desk fino a 32 mq) e di proporsi ai buyer attraverso speed presentation. Target: pubblico professionale di buyer qualificati, incrementato in segmenti specifici (come progettisti, titolari e dirigenti di stabilimenti termali), attraverso strategie di partnership.
come congressista e visitatore info e iscrizioni congresso: Absolut eventi&comunicazione 051.27.25.23
Programma Congressuale: un’opportunità unica per formarsi, aggiornarsi. Expo: un tuffo nelle novità proposte dal mercato, tra prodotti, tecnologie e servizi. Programma open: la possibilità di scegliere gli incontri di proprio interesse, tra quelli ad ingresso libero che affiancano il congresso e valorizzano l’expo. Possibilità di ricevere approfondimenti su singole tecnologie, prodotti, servizi e iniziative, partecipando alle presentazioni aziendali o ai tavoli di lavoro tematici. Opportunità di partecipare a eventi organizzati da Associazioni e Federazioni nazionali Networking e “contaminazione” di idee. Esperienza più ricca e coinvolgente, in un’atmosfera internazionale.
Per tutti, il luogo ideale dove far crescere la propria attività e fare cultura di settore!
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Sconto 20% sulle tariffe d’iscrizione riservato a chi si
Natale, 10% a chi si iscrive entro gennaio. iscrive entro
club award: candidatevi alla decima edizione! Siete ancora in tempo per candidarvi alla decima edizione di Club Award, prestigioso premio istituito da Il Nuovo Club e rivolto agli operatori di club che hanno conseguito, in diversi ambiti, risultati significativi, fungendo da modello, o quantomeno da fonte d’ispirazione, per altri imprenditori e professionisti, favorendo di fatto l’evoluzione del settore.
Chi intende partecipare può inviare, entro l’8 gennaio 2016, la propria candidatura utilizzando gli appositi moduli scaricabili nel sito wwww.forumclub.it o contattando la redazione de Il Nuovo Club (051.25.55.44 – ilnuovoclub@ilcampo.it). La cerimonia di premiazione, che avrà luogo nel corso del ForumClub Gallery, svelerà i vincitori nelle tre categorie Club dell’Anno, Innovazione e Speciale.
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Programma sintetico Congresso ForumClub Gallery 2016 Giovedì 18 febbraio 2016 Ore 10-11 General Session in via di definizione Comune a tutti i percorsi Ore 11:30 – 12:30 Io ti motiverò! Relatore: Roberto Tiby Percorso Manageriale Ore 12:00 – 13:00 Trasformare gli ospiti del club in clienti Relatori: Savino Tupputi, Marco Martone Percorso Accoglienza Ore 15:00 – 16:30 Vuoi aumentare i contatti e vendere più iscrizioni? Impara a sfruttare i Social Media Relatori: Luca Ercolani, Luca Travaglini, Fabio Grossi Percorso Commerciale Ore 15:00 – 16:00 Customer experience: la lezione di Uber, BlaBlaCar e Airbnb Relatore: Fausto di Giulio Percorso Accoglienza Ore 15:00 – 16:30 Argomento in via di definizione Relatori: Luciano Pareschi, secondo relatore da confermare Promosso da: ANESV - Parchi Permanenti italiani Percorso Manageriale e Percorso Aquatic Management Ore 16:30 – 18:00 Customer care: la differenza sta nei dettagli Relatore: Gerardo Ruberto Testimonial: Giorgio Leo, Paola Perfetti Percorso Accoglienza Ore 17:00 – 18:00 L’outreach nei centri fitness: quanto costa e quali risultati porta? Relatori: Luca D’Andrea, Sonia Mercolino Modera: Paolo Grosso Percorso Commerciale
Venerdì 19 febbraio 2016 Ore 9:30 – 11:00 New Media Marketing: il mondo è cambiato e anche il modo di fare business Relatore: Frank Furness Percorso Commerciale Ore 9:30 – 10:30 Quando il personal training diventa venditore Relatore: Daniela Muzzi Percorso Istruttori e Percorso Manageriale Ore 11:00 – 12:00 Dal decreto defibrillatori al Jobs Act Relatore: Guido Martinelli Percorso Manageriale e Percorso Aquatic Management Ore 12:00 – 13:00 Migliorare le prestazioni personali e professionali entrando nella “SFERA” dell’eccellenza Relatore: Giuseppe Vercelli
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General Session – comune a tutti i percorsi Ore 14:00 – 15:30 I segreti per gestire efficacemente il reparto vendite, massimizzare gli introiti e battere la concorrenza Relatore: Alan Leach Percorso Manageriale Ore 14:00 – 18:00 Il venditore del Futuro Come comprendere le nuove esigenze dei clienti e quali modalità comunicative adottare per conquistarli e fidelizzarli. Relatore: Fabrizio Cotza Seminario intensivo – riservato ai soli iscritti al seminario Ore 16:00 – 17:30 Dal management alla leadership Relatore: Frank Furness Percorso Manageriale
Sabato 20 febbraio 2016 Ore 9:30 – 11:00 Un sistema chiavi in mano per entrare in contatto con tanti potenziali clienti Relatore: Alan Leach Percorso Commerciale Ore 10:00 – 11:00 Nuove opportunità dal mondo del fitness Relatore: Gianluca Scazzosi Percorso Manageriale Ore 10:00 – 11:00 Il Cross Selling in palestra tramite il Servizio Integrato Relatore: Igor Castiglia Percorso Istruttori Ore 11:30 – 12:30 Le nuove frontiere del Cardio Training Relatori: Francesco Confalonieri, Piero Benelli Percorso Istruttori e Percorso Aquatic Management Ore 11:30 – 13:00 Il mercato che verrà: la parola agli esperti Relatori: Alan Leach, Frank Furness, terzo relatore da confermare Percorso Manageriale Ore 14:30 – 15:30 Perdendo s’impara... anche a vincere Relatore: Matteo Belli Comune a tutti i percorsi Ore 16:00 – 17:00 Marketing low cost: piccoli investimenti grandi risultati! Relatore: Carmine Preziosi Percorso Commerciale
PERCORSO AQUATIC MANAGEMENT Giovedì 18 febbraio 2016 Ore 11:30 – 13:00 Come evitare le insidie, anticamera di rischi insostenibili: esempi eccellenti di gestione Relatori: Mario Cacciapaglia, Andrea Massagli, Massimo
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FORUMCLUBgallery 2014 - SCHEDA DI ISCRIZIONE Bologna Fair District
18/20 febbraio 2016
Ex GAM - Palazzo dei Congressi
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SCHEDA DI Cognome ISCRIZIONE
12:00 – 13:00 Efficienza energetica nelle piscine: case history d’eccellenza Relatori in via di definizione Promosso da: FIN Convegno ForumPiscine
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Ore 9:30 – 10:30 La SPA ieri e oggi: esempi gestionali d’eccellenza Relatori da confermare Promosso da: PoliDesign Percorso Aquatic Management Ore 9:30 – 11:00 La filtrazione oggi tra tradizione e innovazione Relatori: Alberto Verardo, Vito Filippini, esperti di aziende del settore piscine, Promosso da: Assopiscine Convegno ForumPiscine Ore 11:00 – 12:00 La nuova norma UNI 10637 Relatori: Ivano Pelosin, Vincenzo Cama Promosso da: Assopiscine Convegno ForumPiscine Ore 11:30 – 12:30 Le nuove frontiere del Cardio Training Relatori: Francesco Confalonieri, Piero Benelli Percorso Aquatic Management e Percorso Istruttori
Qualifica
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valido per partecipare a tutte le sessioni del programma (escluso il seminario All Day)
FULL Tariffa PASS intera - € 400,00
valido per la partecipazione a tutte le sessioni del programma
il seminario All Day) Tariffa convenzionata/abbonati EC(escluso - € 350,00
Tariffaa convenzionata/abbonati EC € 350,00 valido per partecipare tutte le sessioni del programma di -una giornata a scelta (escluso il seminario All Day)
Tariffa convenzionata/abbonati EC - € 200,00
Tariffa intera - € 250,00
DAY PASS Barrare la giornata prescelta
valido per la partecipazione a tutte le sessioni del programma di una giornata a scelta (escluso il seminario All Day)
giovedì
Tariffa intera - € 250,00 Barrare la giornata prescelta
venerdì
sabato
Tariffa convenzionata/abbonati valido EC - € 200,00 per partecipare alle giovedì venerdì sabato sessioni del percorso manageriale
PERCORSO MANAGERIALE
convenzionata/abbonati EC € 300,00 convenzionata/abbonati EC € per 150,00 valido la partecipazione PERCORSO MANAGERIALE alle sessioni del percorso manageriale giovedì venerdì sabato Barrare la giornata prescelta Tariffa 3 giorni: Tariffa 1 giorno:
Ore 9:30 – 10:30 Come ridurre i costi di gestione della piscina Relatore: Andrea Ranchino, Dante Trincia, Stefano Candidoni Promosso da: Acquanetwork Percorso Aquatic Management
Sabato 20 febbraio 2016
Comune
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Venerdì 19 febbraio 2016
Ore 16:30 – 17:30 Legionella: questioni attuali e soluzioni per eliminare un batterio insidioso Intervengono: Vincenzo Romano Spica, Paolo Smania Percorso Aquatic Management
Indirizzo PR Tel. Indirizzo Fattura intestata a PR Tel. P.IVA/C.F. Fattura intestata a
Comune Cognome e-mail
Indirizzo sede legale
Ore 15:00 – 16:30 Titolo da definire Relatori: Luciano Pareschi, secondo relatore in via di definizione Promosso da: ANESV - Parchi Permanenti italiani Percorso Aquatic Management e Percorso Manageriale
Ore 14:00 – 16:00 La sanificazione delle piscine termali, tra soluzioni naturali innovative e metodi disponibili Coordina e interviene: Vincenzo Romano Spica Intervengono: Carlo Borrile, Laura Passatore, esperti di aziende del settore piscine, rappresentanti di Federterme Promosso da: Federterme e ForumPiscine Convegno ForumPiscine
ABSOLUT eventi&comunicazione - Tel. 051 272523
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Nome Ragione sociale Cap Nome Fax Ragione sociale Cap Indirizzo Fax sede legale
forum
Danese. Moderatore: Marco Tornatore Percorso Aquatic Management
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c da inviare via fax al n. +39 051 272508 unitamente a copia dell’avvenuto da inviare viapagamento fax al n. 051 272508 Per informazioni, Segreteria Organizzativa: insieme a copia dell’avvenuto pagamento Per informazioni: Segreteria Organizzativa ABSOLUT eventi&comunicazione - Tel. +39 051 272523 19
Tariffa 3 giorni: Tariffa 1 giorno:
intera € 350,00 intera € 200,00
intera € 350,00
convenzionata/abbonati EC € 300,00
valido per partecipare alle percorso commerciale PERCORSO COMMERCIALE intera € 200,00 convenzionata/abbonatisessioni EC € del 150,00 gio ven
Tariffa 2 giorni: Tariffa 1 giorno:
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convenzionata/abbonati EC € 250,00 convenzionata/abbonati EC € 150,00 giovedì venerdì valido per la partecipazione
intera € 300,00 intera € 200,00
Barrare la giornata prescelta PERCORSO COMMERCIALE
alle sessioni del percorso commerciale
valido per partecipare alle PERCORSO ACCOGLIENZA del percorso accoglienza convenzionata/abbonati sessioni EC € 300,00
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Tariffa 3 giorni: intera € 350,00 Tariffa 2 giorni: intera € 300,00 Tariffa 1 giorno: intera € 200,00 Tariffa 1 giorno: intera € 200,00
convenzionata/abbonati EC € 250,00 convenzionata/abbonati EC € 150,00 convenzionata/abbonati EC € 150,00 gio
PERCORSO ISTRUTTORI
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valido per partecipare alle sessioni del percorso istruttori
valido la partecipazione convenzionata/abbonati EC € per 250,00 Tariffa 2 giorni: intera € 300,00 PERCORSO ACCOGLIENZA alle sessioni del percorso accoglienza
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Tariffa 1 giorno:
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intera € 200,00
Barrare la giornata prescelta
convenzionata/abbonati EC € 150,00 sabato
convenzionata/abbonati EC € 150,00 venerdì
FORUMSPORT CONGRESS
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Tariffa 1 giorno: intera intera € 200,00 Tariffa 1 giorno: € 200,00 Barrare la giornataintera prescelta € 300,00 Tariffa 2 giorni:
valido per partecipare alle sessioni del percorso sport
valido la partecipazione convenzionata/abbonati EC € per 250,00 alle sessioni del percorso istruttori
convenzionata/abbonati convenzionata/abbonati EC € 150,00 EC € 150,00 venerdì sabato convenzionata/abbonati EC € 250,00
ven valido per partecipare al percorso Aquatic Management
AQUATIC MANAGEMENT
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valido per la partecipazione convenzionata/abbonati EC €Aquatic 250,00 Tariffa 3 giorni: intera € 300,00 MANAGEMENT PERCORSO AQUATIC al percorso Management
Tariffa 1 giorno: intera intera € 200,00 Tariffa 3 giorni: € 300,00 Barrare la giornata prescelta intera € 200,00 Tariffa 1 giorno:
convenzionata/abbonati EC € 150,00 sabato
convenzionata/abbonati EC € 250,00 giovedì venerdì convenzionata/abbonati EC € 150,00
SEMINARIO ALL DAY
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Il controllo di gestione Relatore Alberto Manzotti (venerdì 21 febbraio)
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(rivolto a titolari, manager e collaboratori) SEMINARIO ALL DAY
(rivolto a titolari, manager e collaboratori)Tariffa abbinata ad altri abbonamenti forum € 210,00 Tariffa seminario € 270,00
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Iscrizioni entro il 27/11/2015: 25% di sconto su tutte le tariffe sopraindicate. Iscrizioni entro il 24/01/2014: 10% di sconto su tutte le Iscrizioni entro il 18/12/2015: 20% di sconto su tutte le tariffe sopraindicate. Iscrizioni entro il 22/01/2016: 10% di sconto su tutte le tariffe sopraindicate. Per iscrizioni multiple sono previsti sullesconti tariffe elencate. Per iscrizioni multiple sono sconti previsti sulle tariffe elencate. Ogni iscritto riceverà il kit congressuale
Ogni iscritto riceverà il kit congressuale
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D.L.gs.di196/2003 - PRIVACY - Ai sensi dell’art. 10 informiamo che i vostri dati saranno trattati mediante strumenti informatici per rispettare obblighi dati, di essere informato su tale trattamento e di ottenere la cancellazione, l’aggiornamento, nonché di opporsi al trattamento medesimo. di legge o contrattuali; essi hanno natura facoltativa. I diritti dipervenire cui all’art. 13 la facoltà conoscere l’esistenza di trattamenti di dati, di essere Diritto di recesso: eventuali rinunce dovranno in riguardano forma scritta alla diSegreteria Organizzativa. Le richieste pervenute entro il informato su tale trattamento e di ottenere la cancellazione, l’aggiornamento, nonché di opporsi al trattamento medesimo.Diritto di recesso: eventuali 18/12/15 daranno diritto al rimborso del 100% della quota, mentre le richieste pervenute entro il 15/01/16 al 50% della quota. Segreteria rinunce dovranno pervenire in forma scritta alla Segreteria Organizzativa. Le richieste pervenute entro il 21/12/12 daranno diritto al rimborso del 100% Organizzativa: ABSOLUT eventi&comunicazione via Cesare Battisti, 11 40123 Bologna Tel. 051 272523 Fax 051 272508. della quota, mentrele richieste pervenute entro il 18/01/13 al 50% della quota. Segreteria Organizzativa: ABSOLUT eventi&comunicazione - via Cesare Battisti, 11 - 40123 Bologna - Tel. 051 272523 - Fax 051 272508.
FIRMA LEGGIBILE___________________________________
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la gestione degli
impianti sportivi privati
La possibile, e delicata, commistione tra impresa sportiva e società commerciale nella gestione di fitness club, centri sportivi e piscine merita alcune riflessioni di natura giuridica
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ell’ordinamento legislativo italiano non esiste una definizione giuridica di attività sportiva dilettantistica. Pertanto, per poterne valutare la portata, siamo costretti a fare un ragionamento a contrariis, ossia identificare che cosa s’intende per attività professionistica, sulla base di quanto disciplinato dalla legge 23 marzo 1981 n. 91 e, per differenza, considerare dilettantistica tutta l’attività rimanente. Ad oggi, le attività che di norma vengono svolte nei centri fitness, nelle palestre e nelle piscine non rientrando tra quelle contemplate nella norma citata e sono tutte da considerarsi di carattere dilettantistico. Ciò comporta una conseguenza immediata: l’assoluta necessità che i sodalizi che vi operino siano “privi di scopo di lucro, anche indiretto” e che, in caso di scioglimento, i beni che residuano siano devoluti ad altri enti che perseguano finalità sportive. Ciò porta a una prima conseguenza. Fare un inve-
di Guido Martinelli
stimento nello sport “da privati”, o creare una “impresa sportiva”, significa non poter godere di alcuna forma agevolativa sotto il profilo fiscale e di gestione delle risorse umane in un mercato in cui altri operatori, invece, ne godono (con le conseguenti distonie del mercato medesimo), oppure significa rinunciare aprioristicamente ad ogni possibile “ritorno economico” sull’investimento svolto, con evidente scarsa vis actrativa per i privati verso un investimento nello sport. Investimento, invece, di cui si sentirebbe l’assoluta necessità stante il venir meno, in gran parte, degli investimenti pubblici in questo settore. Per cercare un equo contemperamento tra queste due esigenze è ormai diffusa una prassi sulla base della quale si costituisce una società commerciale che provvede all’acquisto dell’immobile o comunque al suo adattamento, acquista a proprio nome le attrezzature, costituisce poi una società o associazione sportiva dilettantistica di cui mantiene con gli stessi soci la governance a cui “affitta” l’azienda così realizzata o, nel caso in cui vi siano anche aree spiccatamente commerciali come l’area benessere, lo shop o il posto di ristoro, gestisce queste direttamente e lascia alla sportiva solo la gestione delle sale attrezzi e dei corsi. Queste ultime, riser-
convivenza tra società profit e no profit
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Le società o associazioni sportive dilettantistiche godono, o presumono di poter godere, della defiscalizzazione dei corrispettivi ai fini sia iva sia delle imposte sui redditi
vando solo agli associati o tesserati l’accesso, godono (o presumono di poter godere) della defiscalizzazione dei corrispettivi ai fini sia iva sia delle imposte sui redditi. Questa costruzione è stata oggetto di numerosi accertamenti finalizzati ad evidenziare l’esistenza di contratti simulati. La simulazione è una particolare espressione dell’autonomia contrattuale ed è regolata dagli artt. 1414 ss. Normalmente, il canone costituisce l’unico ricavo ed è pari ai costi che la società profit deve sostenere per la sua esistenza. In alcuni casi, abbiamo anche visto trasferire il bene per mezzo di contratti di comodato. Essendo tale accordo, in quest’ultimo caso, essenzialmente gratuito, l’ipotesi che una impresa profit possa cedere senza alcun corrispettivo l’utilizzo dell’unico o comunque di uno dei principali asset societari appare difficilmente difendibile e, pertanto, nel caso dell’utilizzo di tale ultima fattispecie il rischio di interposizione appare ancora più marcato. Una riflessione qui si pone. Chi parte con questa costruzione a volte non valuta che, almeno in una prima fase, anche se gestisse tutto con l’impresa commerciale non avrebbe maggiori costi legati all’iva avendo tutta l’imposta assolta sull’acquisto degli arredi, attrezzature e costruzione o ristrutturazione dell’impianto da recuperare. In più, in questo periodo storico (2015 in toto e in parte per il 2016) tra le agevolazioni contributive previste per le nuove assunzioni e le facilitazione per le nuove partita iva anche in riferimento al personale si potrebbe valutare che il minor costo della collaborazione sportiva, visti i rischi di cattiva applicazione, appare un risparmio più ipotetico che in, molti casi, reale.
La motivazione principale di tale agire è riscontrabile, in gran parte, nella necessità di blindare la “titolarità” dell’investimento separandolo dalla gestione. Questo anche per poter, in seguito, commercializzare le quote o patrimonializzare l’immobile così realizzato. È noto, infatti, che la caratteristica delle associazioni e società sportive dilettantistiche è quella di non consentire all’investitore di poter ripetere quanto versato nell’iniziativa imprenditoriale, sia durante la vita dell’ente sia al termine con l’obbligo di devolvere eventuali beni residui a finalità altruistiche nel campo dello sport. L’assenza di scopo di lucro, anche indiretto, la non ripetibilità delle quote versate, la cessione delle quote, se ed in quanto possibili (ricordiamo che le sportive che intendano utilizzare anche le agevolazioni fiscali di cui all’art. 148 Tuir e art. 4 dpr. 633/72 – che sono tra le più importanti – debbono prevedere il divieto di cessione di quote per atto tra vivi) al massimo al valore nominale, produce che chiunque investa in una struttura sportiva cerchi di “tutelare” questo investimento attraverso la creazione di una “cassaforte” in cui saranno contenute le immobilizzazioni, trasferendo solo la gestione pura e semplice a una sportiva con contratto di affitto d’azienda, pena la consapevolezza di dover rinunciare a qualsiasi forma di remunerazione e/o di conservazione di quanto anticipato. La mancata diretta gestione dell’attività da parte del soggetto che ha effettuato l’investimento è ovviamente imputabile ai
separare investimento e gestione
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Alle “sportive” (caratterizzate dall’assenza di scopo di lucro) che intendono utilizzare anche le agevolazioni fiscali previste dall’art. 148 Tuir e dall’art. 4 dpr. 633/72, sono soggette al divieto di cessione di quote
vantaggi di carattere “fiscale” legati alla gestione attraverso un contenitore “sportivo-dilettantistico”. Tale comportamento produce un paio di conseguenze dirette e una potenziale, indiretta, di non trascurabile importanza. Le due conseguenze dirette sono legate, la prima, alla circostanza che, in molti casi, la “immobiliare” non svolge altra attività e, la seconda, all’assoggettamento o meno ad Iva del canone che la sportiva dovrà versare per la gestione dell’impianto. In tutti quei casi in cui l’impresa “profit” si limita alla proprietà dell’immobile, il rischio è quello dell’applicazione della disciplina delle c.d. “società di comodo”. Rischio incentivato dalla recente riforma dell’istituto per la quale potrebbero essere sufficienti alcune gestioni in perdita per rientrare in tale, più onerosa, disciplina. Di maggiore interesse, però, appare essere la seconda problematica. Il canone che la sportiva dovrà versare, al fine anche di evitare i potenziali rischi della conseguenza indiretta di cui diremo tra poco, non potrà essere d’importo tale da costituire mera copertura dei costi d’investimento della società a monte, bensì dovrà essere necessariamente un canone di mercato, ossia dovrà avere un’entità tale da giustificare non solo il valore, ma anche la reddittività dell’investimento messo a disposizione della sportiva. In più, in presenza di finalità elusive, appare essere l’unica strada per trasferire il “profitto” maturato in capo alla sportiva nella “cassaforte” dell’impresa. Ma se parlassimo di valore importante, in molti casi dovremmo fare riferimento anche a una percentuale di Iva “importante” che andrà ad aggiungersi e per la quale la sportiva, non avendo Iva sulle vendite, non potrà applicare rivalsa, operando a tal fine come consumatore finale. Vediamo ora quali potrebbero essere le ulteriori conseguenze sotto il profilo fiscale. La fattispecie è disciplinata dall’artt. 37
il canone del contratto di affitto d’azienda
terzo comma” e in sede di rettifica o di accertamento d’ufficio sono imputati al contribuente i redditi di cui appaiono titolari altri soggetti quando sia dimostrato, anche sulla base di presunzioni gravi, precise e concordanti, che egli ne è l’effettivo possessore per interposta persona...” Alla luce della normativa sopra illustrata, appaiono più chiari i reali problemi rappresentati dalla fattispecie concreta descritta in apertura. Pertanto, se e ove in sede di verifica si dimostrasse che la gestione in capo alla sportiva sia priva di valide ragioni economiche e che sia tesa esclusivamente a ottenere riduzioni di imposte “altrimenti indebite”, l’Ufficio potrebbe ritenere “simulato” il contratto di affitto d’azienda tra immobiliare e sportiva e ricostruire, in capo alla immobiliare, il reddito conseguito con relativa quantificazione delle imposte dirette e dell’Iva evasa in quanto non versata dalla sportiva che avrebbe illegittimamente usufruito delle agevolazioni previste per tale istituto o, per differenza, farlo in capo alla sportiva facendole perdere, però, il diritto a qualsivoglia forma agevolativa. Qui va subito messa in chiaro una pregiudiziale spesso disconosciuta in sede di accertamento. Per fare sport bisogna essere “necessariamente” costituiti in forma di società o associazione sportiva. Questa motivazione, però, potrebbe essere esposta solo in presenza di svolgimento di attività agonistica, l’unica per la quale sussiste l’esclusiva in favore dei sodalizi sportivi dilettantistici. Ma l’attività agonistica costituirebbe comunque un costo ulteriore per il sodalizio sportivo. Qualcuno potrebbe a sua volta obiettare: perché non si trasforma l’immobiliare in sportiva e si risolve il problema. E qui si riparte dal punto di partenza perché così facendo si legittimerebbe il tutto ma... si perderebbe il controllo del patrimonio. Al fine di evitare tale rischio, sarà necessario poter dimostrare la
il contratto d’affitto d’azienda simulato
Alla luce di quanto sopra qualche considerazione finale. Gestire l’attività come sportiva significa dover pagare il costo della tessera dell’ente di promozione sportiva, richiedere il certificato medico, pagare l’iva sulle utenze e sul canone da versare all’immobiliare di controllo, pagare l’attività agonistica. A questo punto mi chiedo: abbiamo mai provato a fare due conti? Quanto si risparmia ai fini iva a fare la sportiva? E se si risparmiasse ancora qualcosa, questo importo è tale da dover subire i rischi di un accertamento? Nel 2016 una riflessione s’imporrà.
considerazioni finali
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time tutte le esclusioni da imposta utilizzate come sportiva e conseguente recupero a tassazione delle attività economiche svolte. Va anche aggiunto che uno dei vincoli che il comma otto dell’art. 148 del Tuir (è la norma che consente la non imponibilità delle quote d’iscrizione ai corsi di associati e/o tesserati) prevede ai fini dell’applicabilità della norma è l’incedibilità della quota. Ma se io inserisco questa norma nello statuto dell’associazione, ma non in quello della immobiliare proprietaria e faccio sì che associato possa essere solo il socio dell’associazione, la cessione della quota della immobiliare (legittima) comporterà per il socio cedente l’esclusione della associazione (essendo venuto meno il requisito del possesso della quota della immobiliare), mentre per il cessionario avremo una nuova ammissione, in palese violazione del disposto della norma agevolativa tributaria.
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completa estraneità tra i due soggetti, sotto il profilo delle quote di controllo, nonché la corresponsione di un canone che sia per l’immobiliare “conveniente”. Ciò significherà diversificare gli amministratori tra le due realtà e adeguare il canone corrisposto dalla sportiva che non potrà essere limitato nell’importo ai costi di gestione della immobiliare. Ma se il canone fosse, come deve, di mercato, l’Iva a carico della sportiva salirebbe di conseguenza con notevole riduzione della “convenienza” ad attivare una fattispecie complessa del genere di quella descritta. Appare doveroso ricordare, però, come l’amministrazione finanziaria dia alla stessa norma anche una applicazione ulteriore. Oggetto di questi rilievi sono, essenzialmente, i circoli golf e tennis, laddove esiste sempre l’immobiliare proprietaria ma, in questo caso, l’azionariato è diffuso e l’associazione che gestisce l’attività prevede che ne possano far parte come associati esclusivamente azionisti o quotisti della società di capitali proprietaria. Ad avviso dell’amministrazione finanziaria, in questo caso, oltre alla tutela del patrimonio, i soci conseguono, con la riscossione del canone di affitto da parte della immobiliare, la possibilità di trasferire “l’utile di esercizio” in capo alla società profit, con conseguente diritto alla distribuzione del medesimo e alla quota parte dei beni residui in caso di scioglimento. Infatti, anche ove la immobiliare non distribuisse utili, accumulerebbe risorse e patrimonio in favore dei propri soci che vedrebbero le quote della società in loro possesso, in questo caso sicuramente cedibili, aumentare di valore. E’ evidente che, anche in questo caso, diventerebbero illegit-
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qual è il compenso massimo
per l’amministratore di una società sportiva? Non sarà il problema più grande per una società sportiva dilettantistica, ma è l’ennesima domanda alla quale la disciplina giuridico-amministrativa vigente non fornisce una risposta chiara e certa
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di Marilisa Rogolino
In n questi giorni ho incontrato l’amministratore delegato di una società sportiva a responsabilità limitata che gestisce un grande centro sportivo in Lombardia. Dopo averlo rassicurato sul fatto che i compensi degli amministratori sarebbero rimasti ricompresi nella mantenuta figura della collaborazione coordinata e continuativa, rimasta come tale anche dopo le novità introdotte dall’art. 2 del decreto legislativo 81/2015, applicativo del c.d. Jobs act, mi ha fatto una domanda che mi ha un po’ spiazzato: “ho dei limiti sul mio compenso?”. Mi sono detta di aver spesso affrontato il tema del c.d. lucro indiretto, espressamente vietato per le sportive dal comma 18 dell’art. 90 della legge 289/02, ma di non aver mai tramutato, in termini numerici, quale fosse il compenso massimo erogabile all’amministratore senza che si cadesse nella tagliola del c.d. “lucro indiretto”.
le fonti normative sulla questione
Intanto vediamo di individuare le fonti normative. In generale, la disciplin a
sugli enti del terzo settore, ivi compresi i sodalizi iscritti al Registro Coni delle società e associazioni sportive dilettantistiche, prevede che gli stessi debbano operare senza fini di lucro “anche indiretto”. Lo prevede l’art. 2 comma primo della legge sul volontariato (L. 266/91), l’art. 3 di quella sulle associazioni di promozione sociale (L. 383/00), il primo comma dell’art. 10 della disciplina sulle Onlus (D.Lgs. 460/97), l’art. 90 della finanziaria 2003 per le sportive (L. 289/02). Ci si pose il problema di che cosa si dovesse intendere per “lucro indiretto”. La risoluzione n. 9/E del 25.01.07 ha chiarito, richiamando, tra l’altro, la circolare n. 124/E del 22 maggio 1998, che, in mancanza di espressa indicazione legislativa, soccorrono, in proposito, “i criteri stabiliti all’art. 10, comma 6” del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460. Tale ultima disposizione, relativa alla disciplina tributaria delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, nell’individuare alcune fattispecie che “costituiscono in ogni caso distribuzione indiretta di utili o avanzi di gestione”, può, infatti, considerarsi come norma di valenza generale. L’art. 10, comma 6, del D.Lgs. n. 460 del 1997, dispone, in particolare, alla lett. c) che si considera “in ogni caso distribuzione indiretta di utili o di avanzi di gestione (...) la corresponsione ai componenti gli organi amministrativi e di controllo di emolumenti individuali annui superiori al compenso massimo previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1994, n. 645, e dal decreto-legge 21 giugno 1995, n. 239, convertito dalla legge 3 agosto 1995, n. 336, e successive modificazioni e integrazioni, per il presidente del collegio sindacale delle società per azioni”. Circa la portata dell’art. 10, comma 6, del D.Lgs. n. 460 del 1997, con circolare n. 168/E del 26 giugno 1998 è stato chiarito che la disposizione individua alcune fattispecie che “costituiscono in ogni caso” indici di una distribuzione indiretta di utili o di avanzi di gestione e che assumono “valore di presunzione assoluta”. Ciò comporta che il concreto verificarsi di una delle fattispecie individuate dalla disposizione in argomento costituisce, in ogni caso, distribuzione indiretta di utili.
il concetto di lucro indiretto
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del bilancio secondo i criteri del quinto libro del codice civile, diventa di difficilissima se non impossibile applicazione nelle fasi di start up di nuove iniziative nel campo dello sport. In realtà, il nostro ordinamento legislativo conosce altra norma che disciplina il lucro indiretto. Ci si riferisce all’art. 3 del D.Lgs. n. 155/2006 in materia di Inlus. Qui viene previsto, in maniera solo apparentemente più semplice, che si considera distribuzione indiretta di utili “la corresponsione agli amministratori di compensi superiori a quelli previsti nelle imprese che operano nei medesimi o analoghi settori e condizioni”. Ma quali sono, ad esempio nello sport, le imprese che pubblicizzano i compensi dei loro amministratori tali da consentirci di verificare il supero o meno da parte dei nostri amministratori? Come riuscire a individuare quali siano gli “analoghi settori e condizioni”? È evidente che anche questa norma, pur se successiva alla precedente e, come tale, potenzialmente foriera di chiarimenti, non ci consente di “andare avanti”. Ne consegue che diventa impossibile rispondere, in modo certo, alla domanda posta dal titolo stesso di questo articolo. Chi scrive non è in grado di sapere a quanto ammonti il compenso massimo riconoscibile all’amministratore di una società di capitali sportiva dilettantistica senza che questo sfoci nel vietato lucro indiretto. Probabilmente non sarà il problema più grande per una sportiva, ma è l’ennesima risposta non chiara della disciplina giuridico-amministrativa delle società sportive dilettantistiche.
i dubbi restano
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Ciò premesso, si pone il problema se e per quali importi siano ricompensabili le attività di amministratore di una società di capitali sportiva. Il disposto originario dell’art. 90 della legge 289/02 (rimasto in vigore fino al 22.05.2004), per le sportive, prevedeva, al comma 18, la “gratuità degli incarichi degli amministratori”. L’abrogazione espressa di tale disposizione e la previsione sopra citata sulle Onlus, porta ad affermare che, salvo per le organizzazioni di volontariato, per le quali “l’attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario” (art. 2 co. 2 L. 266/91), nulla osta al riconoscimento di un compenso all’amministratore di una sportiva purché questo non “sfoci” nella violazione del principio del lucro indiretto. E qui si pone il primo problema. È noto, infatti, che sono state abrogate le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico, ivi compresa quella per funzioni di sindaco. Quindi, con specifico riferimento al collegio sindacale, non risulta più possibile rinviare a queste, se non attraverso i parametri stabiliti con apposito decreto ministeriale (Decreto del Ministero della Giustizia del 20 luglio 2012 n. 140, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 22 agosto 2012. L’art. 29 del citato Decreto è dedicato interamente alla liquidazione dei compensi dei sindaci e in particolare stabilisce l’entità dei compensi sulla base di alcuni parametri dimensionali). Ma l’applicazione di detto decreto – se ammissibile – potrebbe forse essere chiara per una società sportiva di capitale in costanza di esercizio (si fa riferimento ad esempio al patrimonio netto), tenuta alla redazione
importi problematici
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il versamento al fisco
di un pezzo di coppa
La disciplina fiscale applicabile ai premi messi in palio nelle manifestazioni sportive è illogica e inapplicabile. Vediamo perché, auspicando una doverosa rettifica normativa
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hi mi conosce e mi segue da più tempo sa che vengo spesso “accusato” di assumere sempre posizioni pro fisco e poco pro contribuente. C’è un aspetto, però, nella gestione giuridico-amministrativa di una associazione sportiva in cui divento ribelle e disobbediente. Mi riferisco alla disciplina fiscale applicabile ai premi messi in palio in occasione di manifestazioni sportive che reputo illogica e inapplicabile.
di Guido Martinelli
La disciplina applicabile fu modificata con la novella del 2000 (art. 37 l. 342/00) che ha assimilato la disciplina dei premi a quella prevista per le indennità di trasferta, i rimborsi forfettari di spesa e i compensi dall’art. 67 primo comma lett. m) del Tuir.
una disciplina incongruente e inapplicabile
Il problema si pone quando l’aggiudicatario abbia superato il famoso tetto dei 7.500 euro. Mentre fino al 2000 su detti premi il vincitore non aveva alcun obbligo di dichiarazione e, di conseguenza, non subiva alcuna tassazione di detti importi, oggi potrà avere delle conseguenze sull’aliquota applicabile sugli altri redditi posseduti, o, addirittura, fare cumulo con gli altri suoi redditi. Il vero problema si pone per i premi in natura. Ricordiamo che, in tal caso, si dovranno ricomprendere anche i singoli premi di valore bagattellare. La prima difficoltà diventa quella di richiedere i dati anagrafici di ogni aggiudicatario di premio e l’autocertificazione che dichiara che il controvalore del premio consente di rimanere sotto la soglia esente dei 7.500 euro o, nel caso la superi, espliciti di quanto. Ciò comporterà anche la necessità, sicuramente non di buon gusto, di comunicare ai
convivenza tra società profit e no profit
la certificazione del controvalore Ove si rimanesse sotto la e l’obbligo di rivalsa citata soglia, rimarrà solo il problema, per l’organizzatore, di indicare i dati del percettore nel proprio modello 770 e di trasmettere in via telematica la certificazione del controvalore. La situazione si complica nel caso in cui il vincitore abbia già superato anche solo la soglia dei 7.500 euro di compensi sportivi nel periodo di imposta. Infatti, la norma prevede l’obbligo di rivalsa, operazione semplice nei premi in denaro, ma “impossibile” in quelli in natura. Ne consegue che, ove si volesse rispettare la norma, dovremmo chiedere al vincitore, all’atto della consegna del premio, di ridarci “in contanti” il valore della ritenuta che dovremmo andare a versare visto che non potremo trattenere un pezzo della coppa. Pertanto, in tal caso, il vincitore di una coppa si potrebbe trovare nella situazione di dover pagare alla consegna circa il 25% (tra aliquota Irpef e addizionali) del valore e, poi, vedersi anche tassare il 100% dello stesso. Successivamente dovrà provvedere, anche in questo caso, alla dichiarazione dei sostituti di imposta e alla trasmissione della certificazione. Ho ragione a fare disobbedienza?
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vincitori anche il controvalore del montepremi messo in palio. Con l’ulteriore aggravante, nel caso in cui l’organizzatore avesse ricevuto in omaggio questi beni, di ricercare il valore normale degli stessi al fine di comunicarne il totale.
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Pertanto, oggi, anche all’atto della corresponsione dei premi corrisposti in occasione di manifestazioni sportive, occorrerà applicare la normativa prevista per i compensi. Premesso questo, occorre evidenziare che, nei casi in cui il premio sia in denaro, l’applicazione della normativa non presenta ostacoli di sorta. Sarà trattato come un qualsiasi compenso corrisposto nell’esercizio diretto di attività sportiva dilettantistica, pur con tutti gli adempimenti formali che ne conseguono.
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morphè, il wellness
in tutte le sue forme di Davide Venturi
Andiamo in Toscana alla scoperta di Morphè, marchio innovativo che, a dieci anni dal suo debutto sul difficile mercato italiano del fitness e del wellness, guarda al futuro con fiducia puntando sul franchising
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er festeggiare i suoi primi dieci anni di onorata attività, il marchio Morphè rivolge fiducioso il suo sguardo al futuro, puntando con rinnovata convinzione su un settore che, nonostante le innegabili difficoltà, ha davanti a sé ampi margini di crescita. E non sono le solite chiacchiere di circostanza: a febbraio gli attuali tre club toscani recanti questa insegna diventeranno cinque. Ma procediamo con ordine, partendo dalla storia di Stefano Stacchini che più di vent’an-
ni fa – correva l’anno 1992 –, con appena diciannove primavere sulle spalle, un diploma di ragioneria in tasca e tanti sogni nel cassetto, affronta la sua prima sfida imprenditoriale gestendo il market-bazar di un campeggio situato sulla costa tirrenica, tra Piombino e San Vincenzo. L’anno seguente apre una rosticceria-salumeria-gourmet che gestisce con profitto per circa un biennio, quindi cede alle sirene del “posto fisso”: l’humus sociale e culturale in cui è cresciuto – la sua è una famiglia di operai e contadini –
tutto ha inizio con un rifiuto… Nel 2004 la storica palestra di Piombino – la sua città – è in vendita. Insieme all’amico Marco e con il sostegno di Renza (sua compagna nella vita e nel lavoro da quasi 20 anni), e da Simone (suo fratello, la vera anima tecnica e scientifica del progetto Morphè), si fa avanti, ma uno dei proprietari gli chiude
un format che dura nel tempo Le caratteristiche distintive dei club recanti l’insegna Morphè (Piombino, Cecina e Sesto Fiorentino ai quali, a febbraio, si affian-
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la porta in faccia umiliando le sue ambizioni. Uno schiaffo che fortifica la sua determinazione e rinvigorisce il suo orgoglio. «Non dimenticherò mai – racconta Stefano – le parole che mi furono dette: “non sei sufficientemente preparato dal punto di vista tecnico e affidabile dal punto di vista patrimoniale, né tu né la tua famiglia”. Parole che continuano a riecheggiare nella mia mente e che, paradossalmente, ancora oggi danno a ogni mia azione quotidiana un’energia speciale». Il progetto Morphè nasce dunque da un rifiuto che per Stefano diventa un modello negativo da ribaltare, che lo induce a concedere opportunità a tutti senza pregiudizi di sorta, a partire da collaboratori, amici e clienti. Primo su tutti Alessandro, trainer di altissimo profilo e suo socio da 10 anni.
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lo spinge a entrare in uno dei tanti stabilimenti piombinesi nel quale lavora, come operaio, per sedici anni. Ma la tuta blu non spegne la sua voglia di imparare e crescere: si laurea prima in management delle risorse culturali, turistiche e ambientali e dal 2003 incomincia a conseguire una serie di attestati e diplomi nell’ambito del fitness e del wellness, la sua grande passione insieme allo sport che ha praticato per tanti anni a livello agonistico. Comincia inoltre a lavorare come personal trainer nei più noti fitness club della costa livornese e come barman nei tanti locali notturni che accendono la notte della riviera tirrenica.
Da sinistra, Stefano Stacchini, Michela Malfatti e Simone Stacchini
cheranno quelli di Livorno e Venturina Terme) non sono mutate con il passare del tempo: ruotano intorno a una concezione olistica del fitness, del benessere e della salute che va ben oltre le mura del club ed è sostenuta da un modello di business votato allo sviluppo che ha recentemente imboccato la strada del franchising.
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I club toscani propongono numerose attività finalizzate al benessere e alla salute e persino spettacoli
«La concezione del club dal punto di vista tecnico – spiega Stacchini –, così come i colori che ci contraddistinguono, sono gli stessi da sempre. Siamo nati come health club di piccolo-medie dimensioni in anni in cui venivano costruite “cattedrali del fitness nel deserto” ed espressioni come medical wellness e psico-fitness erano sconosciute ai più. Sin dal primo momento abbiamo considerato ogni settore del club una business unit, configurando per ognuna di esse tre distinti business plan. Ogni nostro reparto – Fitness, Wellness e Lab, ndr – è un fornitore di servizi per gli altri due. Il nostro è un fitness morbido, ideale per i “divanati”, ovvero le tante persone sedentarie che più di tutte hanno bisogno del nostro “prodotto”. E lo proponiamo comportandoci da educatori,
sia dei nostri collaboratori sia dei nostri clienti».
il progetto franchising Il progetto franchising targato Morphè – lanciato nel 2012 – consiste, per usare le parole di Stacchini, in una proposta modulare su misura, in grado di coniugare la standardizzazione del franchising alla personalizzazione del consulente, in modo da tenere in considerazione alcuni fattori strategicamente determinanti quali il tessuto socio-economico in cui opera il club, i prezzi medi applicati dai concorrenti, la geomorfologia del territorio e la caratterizzazione dei cicli commerciali. «Il nostro obiettivo – chiarisce Stacchini – è garantire il giusto mix tra omologazione al format e personalizzazione. Il
modello di business che proponiamo è “su misura” e concede al franchisee la libertà di utilizzare anche solo uno dei tre moduli: Fitness, Wellness e Lab». Per compiere questo grande passo è stato necessario ingegnerizzare i processi aziendali e in questo campo hanno giocato un ruolo determinante la società di consulenza specializzata Studio Eidos e il sistema informatico gestionale Aplus realizzato da Jtgroup. «Appena un mese dopo l’apertura del centro Morphè di Sesto Fiorentino, il nostro primo in franchising, abbiamo ricevuto venti richieste di apertura, ma non ci siamo lasciati trascinare dal facile entusiasmo, continuando a tener fede al modello di sviluppo previsto dal nostro piano industriale». L’idea di imboccare la strada del franchising è stata soppesata per ben quattro anni, fino all’incontro con Guido Caufin che Stacchini definisce «uno dei massimi esperti in Italia nello sviluppo e nel posizionamento di reti in franchising, argomento al quale ha dedicato anche un libro pubblicato da Il Sole 24 ore. Oltre alle competenze, è hungry e foolish come e più di noi, dunque perfetto per lo sviluppo del nostro progetto». I club Morphè, che hanno dimensioni comprese tra i 1.500 e i 2.000 metri quadrati, non hanno bisogno di numeri “folli” per risultare redditizi: il raggiungimento del fatidico break even point mediamente avviene con l’acquisizione di circa 1.500 iscritti.
l’incontro con michela L’incontro con Michela Malfatti, avvenuto nel 2006, è un momento determinante nella vita professionale e imprenditoriale di Stefano Stacchini. «A quei tempi – racconta – Michela era una mia cliente che seguivo come personal trainer, ma pochi mesi dopo averla conosciuta è entrata nello staff del club di Piombino e in breve tempo è diventata mia socia. Ha due lauree, un master in competitive intelligence, parla quattro lingue, ha maturato numerose esperienze professionali in ambito internazionale e ha un passato da sportiva di ottimo livello, ma di fitness non sapeva assolutamente nulla. Ma ha tutte le quaità del project manager e grazie a lei sono cresciuto tantissimo dal punto di vista professionale. Ci siamo da sempre influenzati a vicenda, è il mio “grillo parlante” e senza il suo parere non prendo mai nessuna decisione».
soluzioni su misura I centri Morphè sono per tutti. Sono in grado di fornire risposte a bisogni estremamente diversi tra loro: dalla manicure all’esercizio fisico svolto da persone affette dal morbo di Parkinson, tanto per intenderci. Per rivolgersi a un target molto ampio e variegato, che sfugge alle categorizzazioni, la comunicazione e il marketing diffondono messaggi semplici per catturare l’attenzione di tutti coloro che intendono migliorare il proprio stato di salute e il proprio stile di vita. La profilazione dei clienti, che risulta indispensabile immediatamente dopo averli acquisiti e che viene attuata applicando tecniche consolidate, fa il resto. Il sodalizio toscano propone “soluzioni chiavi in mano”, ovvero pacchetti e percorsi tarati sulle spe-
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un’offerta articolata L’identità del marchio Morphè si basa su alcuni principi fondamentali ai quali è stato dato un nome: Pop Fitness; Care of Self & Private Wellness; Ricercare ed esplorare le abilità dell’essere umano. L’espressione Pop Fitness condensa l’impegno di diffondere nella popolazione l’attività motoria, l’esercizio fisico e lo sport, in modo semplice e qualitativo per preservare e migliorare la salute tramite programmi d’allenamento accessibili a tutti. Tutto questo, spiega Stacchini, «ispirando i successi dei clienti, impiegando un linguaggio facile e comprensibile, affidandosi a uno staff in grado di assicurare elevata professionalità e un’assi-
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somato-emozionali, psicomotori, inerenti il recupero funzionale, la prevenzione e la rieducazione motoria.
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stenza costante, in un ambiente piacevole e conviviale». Care of Self & Private Wellness significa offrire a chiunque la possibilità di prendersi cura di sé tramite un progetto personalizzato, finalizzato al raggiungimento e al mantenimento di uno stato di salute e benessere psicofisico profondi e perché no un bell’aspetto. Tutto questo adottando uno stile di vita appagante, programmando un percorso in linea con le proprie esigenze e preferenze, basato sulla giusta miscela di relax, beauty, dimagrimento e rimodellamento, in un ambiente elegante e riservato e, al tempo stesso, sorprendentemente e familiare. Ricercare ed esplorare le abilità dell’essere umano significa, nelle intenzioni di Stefano e Michela e di tutti i loro collaboratori, accompagnare e sostenere i clienti nel percorso che conduce al superamento dei propri limiti, siano essi motori, fisici, sportivi ed emotivi, applicando protocolli esclusivi per rispondere a bisogni posturali,
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«Nel 2014 – racconta Stacchini – ci è stata proposta la location all’interno del centro commerciale Unicoop di Sesto Fiorentino che a nostro avviso aveva tutte le caratteristiche per soddisfare le esigenze strategiche del nostro business model. Il club è diventato subito il laboratorio perfetto per mettere a punto le strategie di acquisizione clientela in contesti come i centri commerciali, senza puntare a numeri da “fantafitness” dei quali, fortunatamente, non abbiamo bisogno».
Il centro Morphé di Cecina mette a disposizione dei soci anche la piscina esterna
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I divisori metallici colorati impiegati in diverse aree dei club donano all’ambiente un intrigante tocco minimalista
cifiche esigenze soggettive, frutto di un’attenta analisi dei bisogni eseguita dal personale tecnico e, se necessario, da quello medicale. I prezzi, ovviamente, dipendono dalla soluzione configurata e Stacchini non ha remore a fornire qualche cifra: «Posso fare due esempi che danno l’idea della flessibilità della nostra offerta: un “protocollo metabolico dimagrimento”, finalizzato alla perdita di 6-12 chili, costa 137 euro al mese e dura 8 mesi, mentre la soluzione che definiamo “riso al pomodoro due stelle, fast promotion, fascia oraria, family, rinnovo” costa 20 euro al mese ed è inserita in progetto che dura 40 settimane più 12 settimane più 60 giorni. Siamo un po’ matti, lo so!». La spesa media sostenuta dai clienti Morphé è pari a 500-600 euro per il progetto Fitness, 700-800 per quello Wellness e 900-1.000 per quello Lab e la strategia per mantenere queste cifre il più alte possibile si basa essenzialmente su cross selling e up selling.
parola d’ordine: fidelizzare Stacchini ha le idee chiare anche per quanto concerne la gestione dei soci che, nei tre club, sono circa 4.000: «La fidelizzazione della clientela è il nostro obiettivo pri-
Fornitori Centri Morphè Progettazione: Euthalia Project srl Attrezzi per il fitness: Technogym Attrezzi e accessori attività di gruppo: K-well, Sidea Corsi fitness: XTempo Cruisin’ (Sculpt, Energy, Dance, Latino), StriKezone (Blast e Mad), Circomotricità per adulti e tutta l’offerta standard di settore Software gestionale e tecnico: Software Custom (Aplus) Sistema controllo accessi e Information Technology: JTgroup Piscine: Laghetto Attrezzi e accessori per le attività acquatiche: Okeo Arredi spogliatoi: Sinko
mario in quanto è legata a doppio filo alla redditività. Il monitoraggio della frequenza è dunque per noi fondamentale. Sappiamo che chi non frequenta abbastanza è destinato ad abbandonare il club, dunque ci adoperiamo per alimentare la costanza, riservando particolari attenzioni agli “assenteisti”. Attualmente il nostro tasso di retention, legato al rinnovo di servizi a lungo termine con stessa tipologia o superiore, si aggira intorno al 60% grazie a un tasso di frequenza che tocca punte del’80%. Oggi i club – sottolinea Stacchini – non possono permettersi di introdurre continuamente tanti nuovi clienti in un “secchio bucato” e noi non siamo certo
un’eccezione». Si potrebbe scrivere ancora tanto su questa realtà molto interessante, addirittura dotata di una sua academy rivolta ai membri dello staff per l’indispensabile formazione continua e diretta da Diego Noè, nel settore da 15 anni e noto life coach, e da Simone Stacchini, laureato in Scienze Motorie e autore della messa a punto di tutti i progetti tecnici del marchio. Ma per ovvie ragioni dobbiamo fermarci qui. Chi volesse saperne di più può visitare il sito Morphè che, neanche a dirlo, è ricco di contenuti e decisamente ben strutturato. www.centromorphe.it
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storie straordinarie L’
edizione 2015 della tapIl filo conduttore pa italiana del World Business Focongresso di riferimento per il dell’edizione 2015 del rum, mondo dell’imprenditoria e del maa livello internazionale, si World Business Forum è nagement è svolta a Milano il 3 e 4 novembre per dare la parola ad alcuni stata la narrazione, abilità scorsi “leader del pensiero” che, seguendo filo conduttore delle due giornate decisiva per il successo di il– sintetizzato dal pay-off I am story maker – hanno le loro qualsiasi azienda. In queste “storie”, fornendoraccontato input altamente pagine riportiamo alcune stimolanti ai circa 2.500 presenti. fantastica storia di sir storie che contengono la richard branson pregiati spunti d’ispirazione Sul prestigioso palco del MiCo è salito anche Richard Branson,
di Davide Venturi
(nella foto in basso a sinistra) creatore del marchio Virgin, imprenditore visionario che, uscendo dagli schemi, sfidando colossi altezzosi, inseguendo grandi sogni e, soprattutto, facendo “a modo suo”, ha costruito un impero da 8 miliardi di dollari – 290 aziende e 50.000 dipendenti in tutto il mondo – operando in diversi settori, molti dei quali senza nulla in comune: discografia, trasporto aereo e ferroviario, sanità, fitness, finanza, comunicazioni mobili, radio, industria alberghiera, festival, editoria e persino viaggi in mongolfiera e nello spazio. Nel corso del suo intervento, svoltosi sotto forma di intervista curata da un giornalista, ha ripercorso la sua storia, fatta di creazione, rottura e, soprattutto, coronamento dei propri sogni, compreso quello di cambiare positivamente il mondo. Oggi dedica la maggior parte del suo tempo alla fondazione Virgin Unite che si occupa di gravi questioni sociali e ambientali con un obiettivo preciso: trasformare il business in una forza benefica, a vantaggio di tutti. La fondazione The B Team, sempre creata da Virgin, intende catalizzare un movimento di imprenditori leader per ideare, insieme, un modo migliore di fare impresa per il benessere delle persone e del pianeta. Sono tante le cause sposate da Branson che, da vero leader, sa ascoltare e imparare da altre persone, anche da Nelson Mandela che ha avuto il privilegio di incontrare. Molte cose che sta facendo non hanno nulla a che fare con il bu-
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scegliere le persone giuste
Alessandro Baricco durante la sua seducente lezione dedicata all’arte di narrare
siness, come ad esempio il suo impegno affinché la droga venga gestita per ciò che è realmente: un problema di salute, non di legalità. Si occupa inoltre di diritti umani, pace, opportunità di business in contesti sfavoriti, carburanti rinnovabili e altre questioni che dovrebbero stare a cuore a tutti.
il business, come la vita, è divertimento Sir Branson ha chiarito che i business che ha creato sono nati da idee che ha cercato di sviluppare senza lasciare nessuno indietro, confessando al tempo stesso che tutto ciò che fa lo fa divertendosi perché ritiene che la vita – e il lavoro e l’imprenditoria ne costituiscono una parte importante – dovrebbe essere divertimento. Coerentemente con questa visione – che applica al suo stile di vita praticando tanti sport e regalandosi emozioni e divertimenti anche estremi – chi lavora alla Virgin lo fa con piacere, divertendosi, sapendo che non deve necessariamente “produrre” dal lunedì al venerdì, che è possibile
andare in ferie quando se ne ha bisogno, così come che è possibile ottenere un part-time per conciliare l’impegno professionale con la vita privata, con i propri impegni familiari e le proprie passioni. Tutto ciò crea un ambiente lavorativo positivo, popolato di persone motivate e allegre che rendono di più. La flessibilità, secondo l’imprenditore britannico, paga in quanto fidelizza dipendenti e collaboratori che, a suo avviso, non possono essere trattati come numeri. Il clima disteso che si respira in Virgin è favorito anche dalle numerose feste organizzate nel contesto aziendale e dall’abolizione dell’obbligo di indossare la cravatta. Branson è convinto che vestendosi in modo da sentirsi a proprio agio sia un ottimo modo per migliorare le proprie prestazioni e mentre lo diceva si è alzato, ha estratto un paio di forbici dalla tasca della giacca e ha tagliato la cravatta all’elegante giornalista che aveva di fronte, sorprendendo la platea di imprenditori e manager che hanno reagito con un applauso divertito e al tempo
Alla domanda sulla selezione e sulla motivazione delle risorse umane, ha risposto che innanzitutto alla Virgin cercano di individuare le persone adatte, quindi si affidano a manager che fungono da motivatori fantastici, capaci di far sbocciare le persone, di perdonare l’errore e lodare. Si affidano a leader che amano l’azienda in cui lavorano, persone speciali che costruiscono qualcosa. Per selezionare il personale, e in seguito verificarne il lavoro svolto – altro aspetto cruciale per il buon funzionamento e la redditività di qualsiasi azienda – utilizzano anche modi non convenzionali come giochi, scherzi e prove particolari. E la formazione, ha aggiunto, gioca un ruolo fondamentale, così come la capacità di soddisfare le persone – a partire dai propri dipendenti, compresi gli addetti alle pulizie – cercando sempre di andare oltre le aspettative. Tutto ciò si traduce in motivazione e passione che, unite alla preparazione, fanno la differenza e consentono ai vertici aziendali di delegare con fiducia, un aspetto, questo, di vitale importanza per il successo in qualsiasi business. Dalle parole pronunciate da Branson è emerso il grande valore che attribuisce al fattore umano, la vera chiave del successo per qualsiasi impresa. Per questa ragione, alla Virgin le persone vengono ascoltate, la comunicazione è fluida e mai unilaterale. Branson ha quindi confessato di essere dislessico – ci sono sospetti fondati che lo fossero anche Einstein e Leonardo da Vinci, tanto per intenderci – e di aver imparato molto da persone migliori di lui, sottolineando, da autentico leader, quanto sia importante circondarsi di persone straordinarie perché da soli non è possibile costruire e far funzionare bene una grande realtà aziendale. Ha definito la vita una straordinaria università nella quale non si finisce mai di imparare,
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stesso liberatorio. Ha poi aggiunto che i veri imprenditori creano altri imprenditori, sono creativi, innovano, rompono gli schemi, infrangono le regole e, qualche volta, addirittura… tagliano cravatte.
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Richard Branson Nel 1970 ha fondato Virgin, società specializzata nella vendita di dischi musicali per corrispondenza. Oggi le società identificate da questo marchio sono più di 100. Richard Branson è anche noto per le sue imprese sportive, in particolare per la traversata record dell’Atlantico sul Virgin Atlantic Challenger II del 1986 e per la prima traversata dell’Atlantico (1987) e del Pacifico (1991) in mongolfiera. Nel 1999 è stato insignito del titolo di baronetto per i suoi meriti imprenditoriali e nel 2014 è stato eletto il business leader britannico più ammirato degli ultimi cinquant’anni.
tessendo le lodi delle tante persone speciali che lavorano con lui.
imparare a volare alto… Il businessman londinese ha raccontato che quando decise di realizzare la sua compagnia aerea, all’età di 27 anni, non sapeva niente di questo settore, addirittura non
aveva mai volato e nessuno conosceva il brand Virgin che grazie a questa svolta – e non è un gioco di parole – è letteralmente decollato. Un successo frutto delle grandi innovazioni introdotte nell’erogazione del servizio e nella comunicazione, attuando iniziative non convenzionali per conferire unicità e notorietà al neonato mar-
Branson ritiene che chi fa business può e deve contribuire a costruire un mondo migliore,a vantaggio di tutti
chio, addirittura sfidando, facendo ricorso alla pubblicità comparativa, un’istituzione del settore come British Airways. Branson ha spiegato che l’unico modo per sopravvivere alla concorrenza dei colossi è essere migliori e più flessibili, muoversi più rapidamente, innovare, curare i particolari, addirittura sorprendere i propri clienti e i propri concorrenti. Virgin Atlantic ha introdotto nuovi servizi a bordo per rendere il volo memorabile, trasformandolo in un’esperienza che si desidera ripetere. Lo ha fatto curando anche i piccoli dettagli che fanno la differenza, ascoltando i passeggeri e l’equipaggio, rendendosi ad esempio conto che costringere le hostess a indossare audaci scarpe rosse con il tacco, molto eleganti ma terribilmente scomode, penalizzava il loro buon umore e, di conseguenza, la loro disponibilità e la loro gentilezza nei confronti dei passeggeri. Da qui l’introduzione di calzature comode che hanno moltiplicato i sorrisi. L’ingresso nel settore del trasporto aereo, una sfida a dir poco ardua, ha generato nello staff di Branson una grande preoccupazione, addirittura il timore della bancarotta. Che cosa ha fatto lui? Ha rassicurato tutti, garantendo che se le cose fossero andate per il verso sbagliato nessun collaboratore ne avrebbero pagato le conseguenze. Il successo è arrivato velocemente e dopo appena un anno di attività in questo nuovo e difficile business tutti erano entusiasti e motivati. Per quanto concerne invece l’ingresso nel settore fitness con il brand Virgin Active, Branson ha spiegato che tutto è cominciato dall’analisi del mercato italiano dei club dalla quale hanno capito che sarebbero stati in grado di portare innovazione anche in questo campo, facendo meglio di molti operatori già presenti. Missione compiuta: i centri Virgin Active dislocati sul territorio italiano oggi sono 32 e c’è da aspettarsi che questo numero cresca ulteriormente.
un messaggio a tutti gli imprenditori Da leader di razza, Sir Richard Branson ha concluso il suo intervento lanciando un messaggio
Lo storytelling viene da lontano, ha origini antichissime, è la componente immateriale della realtà e da essa è inscindibile. Per rendere questo concetto più chiaro, ha fatto l’esempio della moneta che, sin dall’antichità, ha un valore tangibile e al tempo stesso simbolico che risiede nella storia che racconta e che la rende reale e riconosciuta da tutti. Basti pensare al numero riportato su di essa (valore di scambio) garantito da un’effige, in genere il volto del sovrano, dell’imperatore, di chi detiene e rappresenta il potere e l’ordinamento sociale ed economico che ne discende. Se la moneta non raccontasse questa storia, sarebbe solo un dischetto di metallo, più o meno pregiato, ma sempre e solo un dischetto metallico. Lo stesso vale per le aziende, i marchi, i prodotti: se non raccontano una storia, se non suscitano suggestioni ed emozioni, sono fini a se stessi e difficilmente vengo-
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Savino Tupputi è business e team coach, ideatore di Wellfit Solutions, laureato in Scienze Motorie con specializzazione in gestione e organizzazione delle strutture sportive. Ha operato per diversi anni nel campo del fitness come istruttore, personal trainer, club manager ed è stato titolare di due fitness/wellness club. È impegnato nella formazione e consulenza di centri fitness come esperto in organizzazione, gestione e sviluppo delle politiche commerciali e di marketing.
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counseling: la magia del fitness alla portata di tutti
Savino Tupputi
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Pianificazione e Controllo di Gestione
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147 settembre ottobre 2015
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west wood club: cronaca di un successo prodigioso
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benchmarking: l’esempio di google e oakley
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È presidente di Sanitatem, società che opera nell’ambito della sanità privata. Vanta una consolidata esperienze nell’ambito finanziario ed amministrativo in qualità di dirigente in gruppi internazionali, attualmente è Consigliere di amministrazione e membro del comitato di gestione della Fondazione dello Sport del Comune di Reggio Emilia e docente presso la LUISS Business School di Roma.
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Alberto Manzotti
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esperienziale, consente di superare i propri limiti e ottenere risultati migliori, in ogni ambito. È un efficace strumento per esprimere gran parte del proprio potenziale e affrontare con successo le sfide quotidiane della vita per ottenere risultati duraturi. Questo audiolibro, proponendo un vero e proprio percorso di crescita personale, insegna a raggiungere una magM giore e responsabilità nei confronti dei propri argi consapevolezza ni di Rpensiero, ISC schemi di comportamento e di linguaggio, così come a usare la mente per esprimere il meglio di sé e raggiungere l’eccellenza.
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ISSN 1120-4931
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Strumenti di Management per Centri Sportivi e Fitness Club
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Alessandro Baricco, uno dei massimi esponenti delle letteratura italiana contemporanea che non ha certo bisogno di presentazioni, ha aperto il suo coinvolgente intervento con una domanda: che cos’è lo storytellng di cui tanto si sente parlare? Ha risposto fornendo la definizione che reputa la migliore che abbia mai sentito: sottraendo tutti i fatti dalla realtà, quel che resta è storytelling. Fare storytelling, anche e soprattutto per promuovere un’azienda, un marchio, un prodotto, significa raccontare qualcosa che ha un ancoraggio nella realtà, che ha una base di verità, facendolo in modo che risulti migliore. Un fatto senza storytelling, ovvero senza nessuno che lo racconti, non è reale in quanto è il racconto che, in fin dei conti, crea la realtà. Fatti e storytelling – ha chiarito Baricco con il carisma magnetico del grande narratore – sono gli elementi chimici che combinandosi creano la realtà e tutto ciò che è reale ha un valore.
raccontare una storia crea valore
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che cos’è lo storytelling?
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forte ai tanti imprenditori presenti: chi fa business è oggi chiamato a giocare un ruolo importante nell’affrontare i problemi che affliggono il mondo, mettendo in campo le proprie capacità, in molti casi straordinarie. E per conferire ulteriore credibilità a questo appello, ha ricordato il suo impegno in diversi campi: dal dialogo con i governi per incoraggiare l’adozione di carburanti puliti per gli aerei – Virgin ha ben tre compagnie – all’impegno per ridurre il più possibile le disparità e dare una chance di vita migliore a tutti, partire dai bambini, riferendosi all’organizzazione benefica Change for Children della Virgin Atlantic Foundation. Si è quindi congedato con una pillola di autentico ottimismo, dicendo che il mondo, oggi, è molto meglio di quando nacque lui nel 1950, ricordando che suo padre e suo nonno hanno fatto la guerra e che l’Unione Europe rappresenta un grande passo avanti verso la pace. Trasformare l’ottimismo in una realtà migliore è compito di tutti, a cominciare da chi fa business.
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no conosciuti e apprezzati dai tanti. La moneta, sin dall’antichità, diffondeva in modo capillare un messaggio potente, assumendo credibilità, rispetto, valore. Quando Alessandro Magno decise di invadere la Persia, per rendere “reale” questa azione fece ricorso allo storytelling per comunicare a tutti il motivo della sua imminente impresa: vendicare la Grecia dell’invasione da parte dei persiani avvenuta più di un secolo prima. Per farlo conia una moneta sulla quale è riportata l’effige di Atena, la dea della sapienza, figlia di Zeus, quella di Nike, la dea alata della vittoria, e il suo nome: Alexandos. Realizzando questa moneta, il grande conquistatore macedone si attribuisce tutto un mondo (quello greco), racconta una storia. Non ottenne la sperata alleanza di Atene che comunque, restando neutrale, di fatto lo aiutò.
la danza affascinante tra realtà e storytelling Il rapporto tra storytelling e realtà è una danza affascinante, è un gioco che prevede un costante bilanciamento tra i fatti e la storia che li narra ed è impossibile dire quale siano le giuste proporzioni in questo equilibrio mutevole. Ma una cosa è certa: il solo racconto non funziona, così come non funziona la sola realtà. Dunque le aziende, i marchi, i prodotti che intendono farsi conoscere, apprezzare e
prosperare non possono fare a meno dello storytelling che va gestito con equilibrio e, soprattutto, coerenza. Realtà e storytelling si nutrono a vicenda, sono l’uno in funzione dell’altro e la coerenza nel raccontare gioca un ruolo chiave in quanto la storia non può prescindere da un ancoraggio alla realtà. Affinché la “narrazione” risulti efficace, bisogna essere al tempo stesso, e nelle giuste dosi, personali e impersonali, senza mai dimenticarsi che la realtà esiste perché è stata prima immaginata, quindi raccontata.
lo storytelling di google Baricco ha quindi chiarito un grande equivoco: lo storyrtelling, come molti erroneamente credono, non né sempre e solo una narrazione, è qualcosa che va molto più lontano. Basti pensare alla home page di Google che, nonostante la sua disarmante semplicità, il suo minimalismo fatto di pochissime parole gronda di storytelling. Ed è proprio quello che non c’è ad essere, in questo caso, lo storytelling. La pagina bianca e pressoché vuota è un potente racconto che dà del tu all’utente (“cerca con Google”) parla in prima persona (“mi sento fortunato”) utilizzando parole semplici, caratteri “puliti”, colori rassicuranti. La home page di Google non è una storia raccontata, è realtà, è un fatto che diventa storytelling, è qualcosa di diverso dalla semplice narrazione.
la cometa hale-bopp Un altro esempio di storytelling, che rende bene l’idea della sua importanza e soprattutto della sua potenza, risale alla fine degli anni Novanta e ha come protagonista Hale-Bopp, con tutta probabilità la cometa più osservata nel corso del ventesimo secolo. Il direttore de La Repubblica, Ezio Mauro, chiese a Baricco di scrivere un pezzo sull’evento astrofisico del secolo, ancor prima che l’astro fosse realmente visibile. All’obiezione “ma la cometa deve ancora passare…” Mauro ribatté con una frase perentoria che contiene tutta la forza dello storytellyng: “La cometa passa quando lo diciamo noi”. Baricco scrisse l’articolo miscelando sapientemente il fatto scientificamente rilevante con la poesia che portava con sé, innescando il “fenomeno cometa” di cui tutti, anche in Italia, cominciarono a parlare, addirittura prima che il suo bagliore fosse visibile nel cielo notturno.
è bastato un cartello… Un altro fatto che illustra bene l’energia vitale e contagiosa dello storytelling è legato al libro-scandalo Grazie per questo momento, scritto da Valérie Trierweiler, la ex amante del premier francese François Hollande che ha scelto la penna, avvelenata, per vendicarsi dopo essere stata scaricata (e per guadagnare una montagna di soldi), rovesciando sul più potente
Le monete, se non raccontassero una storia, sarebbero semplici dischetti di metallo, più o meno prezioso
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uomo politico francese ogni orrore. Il libro, attesissimo Oltralpe dopo il suo annuncio, uscì all’inizio di novembre 2014 con una grande tiratura, ottenendo un successo straordinario in termini di copie vendute. Successo, anche in questo caso, figlio dello storytelling che ha preceduto la sua comparsa, sapientemente attuato dai mass media. Un libraio di un piccolo paese della Bretagna espose sulla porta del suo negozio il cartello recante la seguente scritta: “Non abbiamo il libro della Trierweiler”. Senza rendersene conto, questo esercente ha innescato un vero e proprio movimento, una fronda dei librai indipendenti che hanno incominciato a esporre questo cartello per prendere le distanze dall’editoria “spazzatura”, in difesa della vera letteratura. Il libraio bretone, scrivendo quel cartello semplicemente per informare le tante persone che continuava a entrare per chiedere il libro delle Trierweiler che non gli era ancora arrivato e (che avrebbe venduto più che volentieri), aveva realizzato un pezzo di storytelling così formidabile da diffondersi in tutto il Paese e addirittura in Europa. Qualcuno ha addirittura migliorato il cartello originario con queste parole: “Siamo desolati, non abbiamo il libro di Valérie Trierweiler, ma abbiamo ancora le opere di Balzac, Dumas e Maupassant”. Questa, ha sottolineato Baricco, è davvero una storia fantastica che mostra come uno storyrtelling semplice, ma molto efficace, ha dato il via alla ribel-
lione di un’intera categoria, a un movimento internazionale.
avvolgere un prodotto nella magia della sua storia L’autore di Castelli di rabbia e Seta ha dedicato la parte finale del suo intervento all’analisi di un altro caso emblematico di storytelling, mettendo a fuoco alcuni aspetti cruciali della comunicazione e del marketing efficace, in grado di conquistare la fiducia dei consumatori e avvolgere il prodotto in un’aura di suggestione e magia. Si tratta di Rummo, pastificio di Benevento in attività dal 1846, che ha creato la sua pasta, molto apprezzata dai palati più esigenti, insieme al suo storytelling. Per rendersene conto, è sufficiente osservare la confezione: la carta e il marchio hanno un “sapore” antico, sanno di tradizione. La dicitura Maestri pastai in Benevento dal 1846 condivide lo spazio con altri brevissimi, ma portentosi, testi: Metodo lenta lavorazione esprime, in modo chiaro, semplice e convincente, il valore della produzione artigianale, raccontandone la storia, mentre Eccezionale tenuta alla cottura assicura in modo convincente la massima qualità, come dire “assaggiala, se non ci credi”. Il disegno del carretto carico di sacchi di farina, trainato dai cavalli, racconta la bella storia di questa azienda, capace di impreziosire il proprio prodotto – la cui qualità è la base di tutto – con una storia suggestiva che gioca sulla sem-
La confezione della pasta Rummo è uno straordinario esempio di storytelling
plicità e sulla forza dei concetti narrati. Ma è la parte posteriore della confezione a ospitare un vero capolavoro di storytelling, ovvero la raffigurazione di Cosimo Rummo, il presunto fondatore dell’azienda. È esistito davvero? Sicuramente sì, la storia è fedele alla realtà, ma non ha grande importanza, il suo effetto sarebbe pressoché lo stesso anche se fosse un’invenzione. La scritta (in dialetto) Pe’ fa’ le cose buone ce vo’ tiempo esprime magistralmente il valore di una tradizione artigianale che ha radici antiche, solletica in modo romantico la nostalgia, valorizza la tipicità unica del territorio. «Nel momento in cui mangio la pasta Rummo – ha sottolineato Baricco – mangio tutto il suo formidabile storytelling, convincendomi ancor di più che è buona. Come già detto, non basta raccontare una storia: questa storia deve avere un ancoraggio alla realtà, deve avere un riscontro nei fatti. Dunque la pasta deve innanzitutto essere realmente buona».
ogni marchio ha il suo storytelling Lo storytelling è dunque la somma algebrica di diversi storytelling poiché simultaneamente ne accadono diversi. Paragonando la realtà aziendale alla famiglia – quante volte abbiamo sentito dire “quest’azienda è come una famiglia” – la proprietà può essere vista come il padre, la dirigenza/ management come la madre, i dipendenti come il figlio più grande, che si rapporta con i genitori, e i clienti come il figlio più piccolo. Ogni componente della “famiglia” ha il suo storytelling che non può essere neutralizzato. Ma il vero storyteller – ha puntualizzato il grande scrittore chiudendo la sua “lezione” – non è necessariamente il padre, ossia la proprietà dell’azienda, bensì chiunque veda nella realtà legata a tale azienda, nei fatti che accadono e che la riguardano, una situation comedy e la scrive, ovvero la narra. Questa figura è una sorta di regista, uno sceneggiatore il cui compito è far sì che la storia “funzioni”, ovvero che sia credibile, convincente e affascinante.
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alla ricerca
dell’outreach
efficace
In occasione di ForumClub Gallery 2016, a Bologna dal 18 al 20 febbraio, si terrà la sessione nel corso della quale Paolo Grosso, Sonia Mercolino e Luca D’Andrea analizzeranno in modo approfondito l’organizzazione e la gestione di un’attività strategicamente importante come l’outreach che consente al club di intercettare potenziali clienti e acquisire nuovi iscritti.
Riprendiamo un argomento introdotto un anno fa che sarà approfondito in occasione del ForumClub Gallery 2016: le iniziative attuate all’esterno del club per intercettare potenziali clienti cercando di trasformarli in nuovi iscritti. Ne analizziamo alcuni importanti aspetti strategici e organizzativi
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n queste pagine riprendiamo un argomento trattato nel numero 142 de Il Nuovo Club con l’intento di fornirvi utili strumenti la cui messa a punto è frutto dall’esperienza maturata sul campo. Si tratta dell’outreach, termine inglese che può essere tradotto con “estensione del proprio raggio d’azione”. Questa traduzione è con tutta probabilità quella più calzante in relazione al suo impiego nell’ambito del marketing e della vendita. Nel settore del fitness e del wellness, questo vocabolo in-
di Paolo Grosso
dica l’attività consistente nel reperimento di nominativi di potenziali clienti tramite postazioni promozionali esterne al club e in queste pagine ne analizzeremo alcuni importanti aspetti strategici e organizzativi dai quali dipendono in gran parte i risultati conseguiti e che i club devono considerare con la massima attenzione.
ma quanto mi costa? Partiamo dunque da un aspetto fondamentale: i costi e le finalità delle iniziative di outreaching. Sonia Mercolino, responsabile marketing e comunicazione di Wellink, specializzata in web-marketing e promozione operativa, chiarisce innanzitutto che il costo e l’utilità di iniziative di outreach dipendono da una serie di variabili, quindi elenca, di seguito, le differenti voci di investimento: • la location, che può essere a costo zero quando, ad esempio, riusciamo a farci ospitare da un partner commerciale oppure “animiamo” con le nostre attività situazioni particolari. Quando invece è necessario occupare il suolo pubblico, che sia una piazza o un mercato, allora esiste una tariffa al metro quadrato (che dipende dalla municipalità) alla quale bisogna aggiungere la marca da bollo per la pratica e la tariffa dell’esposizione pubblicitaria,
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Sopra un’iniziativa di outreach attuata dal club Officine del Benessere di Seregno, in provincia di Monza Brianza, nella pagina accanto, invece, un’iniziativa attuata dal club Vital di Ovada, in provincia di Alessandria
ma stiamo comunque parlando di valori inferiori ai 40 euro al giorno. Sono invece diversi i costi per l’occupazione di suolo privato o di attività commerciali (cinema, gallerie commerciali etc.) che variano da 500 a 1.500 euro per un weekend lungo e che possono addirittura arrivare a 5.000 euro per una settimana nel periodo natalizio; • il personale impiegato, che deve essere selezionato, formato e messo sul campo nelle azioni di outreach, è solitamente giovane e alla ricerca di impieghi occasionali per i quali si possono utilizzare i voucher del lavoro che a fronte di un costo per il committente di 10 euro all’ora, riconoscono al destinatario 7,50 euro al netto di trattenute; • l’allestimento del corner outreach è indispensabile per attuare questa attività finalizzata all’acquisizione di nuovi clienti. Quando ci si appresta a organizzare la prima usci-
ta in outreach, l’investimento consiste nella realizzazione di un desk promozionale, un banner pubblicitario, un eventuale gazebo (che può anche essere noleggiato), divise o t-shirt per lo staff in modo da rendere identificabili le risorse umane impiegate. Nel caso in cui le iniziative di outreach siano invece pianificate e ripetute nel tempo, le integrazioni richieste da ogni uscita sono i volantini o i gadget, così come gli elementi di allestimento legati alla logica dell’uscita stessa, da sviluppare caso per caso. In ogni modo, scegliendo i fornitori giusti, un allestimento medio per la prima uscita (completo e stampato ad hoc) non supera i 900 euro; • il tempo dedicato a queste iniziative ha ovviamente un costo che va tenuto in considerazione. Le ore dedicate alla formazione dello staff, necessaria per organizzare un programma di uscite vincente, è l’elemento che può davvero fare la diffe-
renza tra investire e buttare via denaro. Outreach non significa limitarsi a posizionare un banchetto all’interno di un centro commerciale da utilizzare come base per fare volantinaggio, bensì significa organizzare veri e propri eventi all’esterno del club, impiegare persone preparate e aggiornare in modo verticale tutti coloro che lavorano nel club per amplificare l’attenzione nei confronti dell’iniziativa e favorirne la buona riuscita.
impiegare lo staff del club o professionisti esterni? Utilizzare risorse umane già impiegate all’interno del club, oppure figure esterne, reclutate ad hoc, è una variabile importante, fermo restando che l’impiego del personale indispensabile per attuare iniziative di questo tipo rappresenta comunque un costo in quanto implica lo svolgimento di lavoro straordinario da parte dei membri
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te motivato a prestare la dovuta cura alla profilazione dei contatti, tenendo in debita considerazione ogni dettaglio che può fare la differenza, in quanto saranno loro stessi a doverli utilizzare per cercare di trasformarli in nuovi iscritti. Secondo questa visione, questo lavoro svolto all’esterno del club costituisce una prima parte del ciclo di vendita nel corso della quale si stabilisce il contatto con i potenziali acquirenti. Nel momento in cui un consulente impegnato in un’iniziativa di outreach intercetta un contatto, si addentra nella fase di introduzione che ha come obiettivo instaurare una relazione superando le normali barriere della diffidenza, quindi dà il via alla fase di analisi del bisogno e delle esigenze per far emergere la volontà di intraprendere un programma d’allenamento». Letto in questa chiave, l’outreach appare come un’attività grazie alla quale è possibile accorciare i successivi tempi di trattativa e, soprattutto, entrare in contatto con coloro che hanno il desiderio, anche latente, di iscriversi a un fitness club.
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perché impiegare promoter esterni
Ragazze dello staff del club Officine del Benessere di Casavatore, in provincia di Napoli, in occasione di un’iniziativa di outreach attuata dal club campano
dello staff coinvolti oppure la loro sostituzione all’interno del club. E in entrambi i casi bisogna sostenere costi aggiuntivi rispetto alla “normale amministrazione”. La considerazione da fare in merito all’impiego di personale interno al club oppure personale dedicato esclusivamente al ruolo di promoter ha più a che fare con l’efficacia, ossia con i risultati prodotti nei due casi, che con il dato meramente economico.
perché impiegare membri dello staff commerciale Secondo Luca D’Andrea, busi-
ness tutor di Wellink, specializzato in consulenza commerciale e vendita, «l’outreach attuato utilizzando lo staff commerciale del club può produrre risultati migliori in termini di iscrizioni vendute. Sostiene infatti che il coinvolgimento diretto di coloro che dovranno poi contattare i potenziali iscritti sia da prediligere per una serie di ragioni. In primo luogo i consulenti alla vendita conoscono perfettamente il servizio e le caratteristiche del club e, di conseguenza, sono in grado di fornire informazioni più esaustive e precise, risultando dunque maggiormente credibili e convincenti. In secondo luogo, il team commerciale è naturalmen-
«Concordo sul fatto che utilizzare i venditori del club significhi avviare una trattativa sin dalla prima interazione con il potenziale cliente – risponde Sonia Mercolino – ma significa anche abbassare notevolmente il numero di persone con le quali si stabilisce il contatto rispetto a quello fatto registrare da “semplici” promoter, arruolati ad hoc, il cui obiettivo è più specifico e orientato alla quantità di intercettazioni». Sonia è inoltre convinta che sia maggiormente vantaggioso l’impiego di personale esterno anche per questa ragione: può essere formato e sensibilizzato affinché oltre a raccogliere nominativi e recapiti di potenziali clienti cerchi anche di fissare appuntamenti. Un compito che queste risorse umane, se adeguatamente motivate e formate, possono svolgere brillantemente ed essere addirittura impiegate\ nel club, in reception e/o in ambito commerciale.
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Nelle due immagini in alto, il materiale utilizzato da Glicini Sport, presso Glicini Village di San Secondo di Pinerolo, in provincia di Torino
«Tutte considerazioni corrette – conclude Luca D’Andrea – ma lo staff addetto alla vendita del club normalmente è soggetto a un ridotto turnover e tale stabilità consente di attuare un processo di formazione e miglioramento costante e continuo in virtù del quale per ogni iniziativa di outreach non saranno necessarie sedute formative ad hoc”.
il match continua… Entrambi i punti di vista fin qui esposti, espressi da due professionisti che, rispettivamente, operano nel settore marketing e in ambito commerciale, sono ovviamente
validi. La scelta sulle figure professionali da impiegare nell’ambito dell’outreaching resta una questione aperta per una ragione molto semplice: entrambe le soluzioni presentano punti di forza e debolezze. Questo stimolante “dibattito analitico” verrà approfondito, riportando numeri ed esperienze raccolti sul campo, in occasione della prossima edizione del ForumClub Gallery. Sonia Mercolino e Luca D’Andrea proseguiranno il loro “match” al Palazzo dei Congressi della Fiera di Bologna il prossimo febbraio. Tralasciando gli aspetti relativi alla diffusione del brand, alla reputazione del club e al coin-
volgimento attivo delle persone raggiunte, nel corso del seminario ci soffermeremo sulla percentuale di persone che acquistano un abbonamento rispetto al numero di potenziali acquirenti intercettati all’esterno del club, analizzando le procedure e le strategie rivelatesi più efficaci, dunque in grado di produrre un tasso di conversione (da potenziale socio a iscritto) che giustifichi l’investimento sostenuto. Io sarò il moderare di questa sessione che si annuncia davvero interessante. Vi aspetto numerosi anche perché sarete voi a stabilire il “vincitore” dell’incontro che vedrà protagonisti Sonia e Luca.
Paolo Grosso Laureato in Scienze Motorie, inizia la sua attività come personal trainer e direttore tecnico e in seguito si occupa di formazione e consulenza per centri fitness. Nel 2003 approda in Fitness First Italia dove riveste il ruolo di Responsabile Nazionale Settore Tecnico. A partire dall’estate 2005 è managing director per la società di consulenza Wellink, sviluppando importanti modelli di gestione per centri fitness.
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la più grande minaccia per un club?
se stesso
Alan Leach interverrà alla prossima edizione di ForumClub Gallery, a Bologna dal 18 al 20 febbraio 2016
Alan Leach, deus ex machina del successo dei West Wood Club, racconta il suo approccio strategico e gestionale. E al ForumClub Gallery 2016 illustrerà, numeri alla mano, iniziative che hanno prodotto risultati fuori dal comune.
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eterminato e appassionato del proprio lavoro, Alan Leach ha dato un contributo fondamentale al successo della catena irlandese West Wood Club – di cui oggi è Area General Manager – riuscendo a superare brillantemente persino la grande crisi economico-finanziaria che ha investito il Paese dopo il 2008 (cfr. Il Nuovo Club n. 147). Crede fermamente nell’efficacia di un sistema professionale di marketing e vendita che pervada la cultura organizzativa del club in tutti i suoi aspetti e si ponga ambiziosi obiettivi di miglioramento continuo. E crede
a cura di Andrea Muzzarelli altrettanto fermamente nell’importanza di investire con costanza in conoscenza e formazione. Se il fitness è senza dubbio un “bel prodotto”, Leach ci ricorda che deve anche essere venduto, e che venderlo è tutt’altro che una cosa semplice. Il suo è un esplicito invito a dare sempre il massimo, a non credere mai di non avere più nulla da imparare e a non scaricare su fattori esterni problemi che, quasi sempre, sono frutto di nostre precise scelte. «Nella mia esperienza ai West Wood Club ho sempre ritenuto che per qualsiasi business di questo settore la principale minaccia non provenga dalla congiuntura economica, dalla concorrenza, dai club low cost o dall’ultima moda. La più grande minaccia a un’attività imprenditoriale è rappresentata dall’attività stessa», ci ha detto quando lo abbiamo incontrato. «Molti business riescono a procurarsi da soli più danni di quanti ne potranno mai subirne da un cattivo andamento dell’economia o da un concorrente. Se ci si pensa bene, tutte le scelte che si compiono, ovvero la cultura aziendale che si costruisce, i criteri di formazione del personale, la comunicazione e il marketing, i servizi offerti, il modo di relazionarsi ai clienti e allo staff e così via, dipendono da noi, non da fattori esterni. Una congiuntura negativa o un concorrente agguerrito non fanno altro che mettere in luce i nostri punti deboli».
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Tutto lo staff dei West Wood Club, nessuno escluso, è sottoposto a formazione continua
In fatto di scelte, è fondamentale decidere come posizionarsi sul mercato e come soddisfare le esigenze del pubblico al quale ci si rivolge. È d’accordo? «Senza dubbio. A questo proposito, credo fermamente nell’efficacia di una buona ricerca di mercato. Un proprietario/gestore può avere una percezione del proprio club completamente divergente da quella del mercato. Una discrepanza del genere rappresenta un serio problema, perché, per usare le parole di due grandi esperti in materia come Al Ries e Jack Trout, “i cambiamenti di percezione conducono a disastri sul piano pubblicitario”. Se volete collocarvi nella fascia alta del mercato, ma all’esterno siete percepiti come un club low cost, rischiate di sperperare ingenti somme di denaro nel tentativo, spesso vano, di far cambiare idea al pubblico». Come vi siete mossi dal punto
di vista del posizionamento? «Nel 2008 commissionai un’indagine che si rivelò strategica per gli anni a venire. I risultati ci mostrarono che i West Wood Club erano percepiti come un marchio di alto profilo, accessibile solo a chi se lo poteva permettere: eravamo identificati come qualcosa di più rispetto a un semplice luogo in cui si fa attività fisica. Il nostro principale elemento di differenziazione, insomma, risiedeva nella nostra offerta di servizi, superiore a quella della concorrenza. Una volta colto questo aspetto essenziale, non dovevamo far altro che concentrare le nostre energie su una convinzione che il mercato aveva già fatta propria: ovvero che eravamo un marchio di lusso con strutture e servizi che nessun altro era in grado di offrire. Investire su un’immagine prestigiosa in anni così difficili deve avere richiesto grande impegno e costanza da parte di tutto lo staff…
la formazione dello staff può risolvere il 99% dei problemi di qualsiasi club ed è l’arma più potente in chiave fidelizzazione
«Raggiungere l’eccellenza significa impegnarsi al massimo su molteplici fronti, a partire dalla formazione continua, dall’apprendimento e dalla pratica costanti, cercando di maturare quanta più esperienza possibile. Da quando ho cominciato a lavorare in questo settore, ho sempre creduto nell’importanza di una formazione continua nelle vendite e nel marketing: non bisogna mai credere di essere bravi abbastanza da non aver più bisogno di imparare qualcosa di nuovo.
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La motivazione di tutti i membri dello staff è alimentata anche da allettanti opportunità di carriera
focalizzato sugli obiettivi da raggiungere?
È essenziale essere il più informati possibile su tutto ciò che ha a che fare, anche indirettamente, con la vendita e il marketing
Si tratta di un concetto che vado sempre ripetendo ai miei venditori: non pensate mai di sapere tutto e dedicatevi all’apprendimento continuo. Dare l’esempio è essenziale. Per quanto mi riguarda, compro ancora circa 6 nuovi libri sulla vendita e 40 sul marketing all’anno, investendo in media 3.000 euro. Oggi la mia biblioteca conta più di 1.200 volumi, alcuni dei quali ho letto molte volte. E quando lavoro a una nuova campagna di marketing posso tenere fino a 30-40 libri sulla mia scrivania per trovare nuove idee cui ispirarmi e nuove strade da seguire». Come riesce a mantenere il personale sempre motivato e
«Attraverso la formazione continua. La mia lunga esperienza mi ha convinto del fatto che la formazione dello staff possa risolvere il 99% dei problemi di qualsiasi club e rappresenti anche l’arma più potente in chiave fidelizzazione. Tutti i membri del team che si occupa di vendite e marketing (manager inclusi) sono reclutati e formati da me personalmente, e solo a me rispondono di ciò che fanno… non nascondo che amo le strutture organizzative abbastanza orizzontali. Idealmente, staff e manager dovrebbero dividersi i compiti secondo due aree complementari: una che si occupi di conquistare nuovi clienti e aumentare il volume d’affari e una che si concentri invece sulla fidelizzazione dei soci spingendoli a spendere di più in servizi e prodotti aggiuntivi. Un altro elemento fondamentale per motivare lo staff è prospettare un interessante orizzonte di carriera, promettendo che un lavoro ben fatto sarà adeguatamente ricompensato». Che cosa insegna agli addetti alla vendita e al marketing?
«Insegno loro a diventare sufficientemente bravi da poter gestire con successo un club di loro proprietà che, un giorno, possa persino farci concorrenza. Dico loro che il fitness, nella maggior parte dei casi, deve essere venduto: del resto, si tratta di convincere qualcuno a trascorrere parte del suo tempo libero per fare (pagando) qualcosa che spesso non lo entusiasma. Per questo non bisogna illudersi: il fitness sarà anche un grande prodotto, e occorre sicuramente fare del proprio meglio per differenziarsi dai competitor, ma si vive in un mondo di fantasia se si pensa che ogni persona interessata accorderà proprio a noi la sua preferenza snobbando la concorrenza. Vendere fitness è un gioco altamente competitivo che dà una sola chance: ogni persona che entra nel nostro club diventa un cliente o non torna più. E chi crede il contrario è, anche in questo caso, un illuso». Vuol dire che un approccio “morbido” alla vendita potrebbe essere controproducente? «Sì. Ogni singola vendita dovrebbe essere considerata come un vero e proprio show capace di intrattenere, motivare, entusiasmare e infine conquistare il potenziale cliente.
«Un consiglio che do sempre ai nuovi arrivati, e la più grande lezione che ho imparato in tutti questi anni, è che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina, ovvero: non giudicare mai a priori il potenziale cliente. Un’altra regola per me fondamentale è che ogni anno bisogna cercare di superare se stessi, facendo meglio del precedente: vendere più abbonamenti, aumentare il fatturato, ridurre il tasso di abbandono… Ci si riesce sempre? Ovviamente no. Ma è ciò cui dobbiamo puntare. Come? Credo che “conoscenza” sia la risposta giusta. Sapere tutto il possibile su qualsiasi cosa abbia direttamente e indirettamente a che fare con le vendite e il marketing. Bisogna diventare dei veri esperti in materia. Per questa ragione incoraggio continuamente il mio team a pensare a un percorso di carriera a medio-lungo termine e a mantenersi sempre aggiornati. Lo
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I cinque segreti di Alan Leach per vendere con successo 1. create un sistema professionale di vendita e impegnatevi al 100% per integrarlo al meglio nella vostra cultura organizzativa; 2. formate i venditori in modo intensivo, efficace e regolare: nei West Wood Club nessun nuovo venditore tratta con un cliente potenziale prima di aver seguito tre giorni di formazione full immersion; 3. implementate un sistema efficace di gestione delle vendite affidandovi preferibilmente a manager di grande esperienza; 4. create uno staff altamente preparato e motivato: contano non solo le competenze possedute e la determinazione a fare il meglio possibile, ma anche la disponibilità ad aiutare gli altri colleghi per creare una squadra che funzioni, senza conflitti e rivalità interne; 5. trattate i vostri venditori come il più importante investimento realizzato, ricompensandoli a ogni buona occasione, riconoscendo il loro contributo, offrendo loro l’opportunità di crescere all’interno della vostra azienda. E investite costantemente nella loro formazione.
studio non deve limitarsi al nostro settore, bensì essere trasversale considerando soprattutto ciò che fanno oggi le grandi aziende di successo o ciò che hanno fatto in passato molti geni del marketing. C’è sempre molto da imparare». Può farci un esempio? «Negli ultimi sei anni ho dedicato
Lo studio non deve limitarsi al nostro settore, bensì prendere in considerazione soprattutto ciò che fanno oggi le grandi aziende di successo
Una sessione formativa dedicata al marketing e alla vendita riservata ai membri dello staff commerciale dei West Wood Club
molto tempo al digital marketing, interessandomi, nello specifico, all’ottimizzazione del sito web, all’indicizzazione sui motori di ricerca, al social media marketing, alla pubblicità pay-per-click e così via, costruendomi una ricca libreria. E mi sono reso conto che questi strumenti sono realmente efficaci soltanto se usati nel modo giusto, vale a dire per generare una risposta che si traduca in profitti aggiuntivi. Bisogna avere le conoscenze necessarie per capire che una campagna promozionale che ci piace non è necessariamente una campagna che ci farà guadagnare di più. Nel caso dei West Wood Club, i risultati sono stati più che soddisfacenti: nel solo 2014 abbiamo generato, attraverso il sito web e il database vendite, quasi 14mila contatti. Di questi, oltre
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Ci indicherebbe le regole fondamentali che ispirano il suo lavoro e quello del suo staff?
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Quando addestro i miei venditori, mi pongo l’obiettivo di renderli capaci di trasformare in vendite più del 70% dei contatti con potenziali clienti nel corso del primo incontro».
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tivo stessi prendendo seriamente in considerazione l’idea di iscrivermi. Dubito fortemente che i gestori di quei club ne siano consapevoli. Il nostro database oggi comprende più di 140mila contatti e rappresenta l’asset più importante di cui disponiamo. Ma per dare i risultati sperati deve essere usato nel modo corretto: un ottimo esempio è il direct marketing, che realizziamo due-tre volte all’anno attraverso campagne mirate di direct mailing. Risultati? Negli ultimi cinque anni ne ho effettuate 14, generando un fatturato complessivo di 20 milioni di euro in abbonamenti».
intervista
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Alan Leach sostiene che i potenziali clienti che entrano nel club o si iscrivono o non ritornano mai più
Per avere successo, bisogna elaborare una cultura del marketing e della vendita che pervada l’intera organizzazione, dal vertice alla base
tremila si sono trasformati in abbonamenti producendo un fatturato di 5,4 milioni di dollari. Al momento stiamo concentrando i nostri sforzi su due strumenti in particolare: posizionamento nei motori di ricerca (search engine optimization) e Google Adwords». In concreto, quali sono le strategie di marketing che avete adottato con successo? «Quella che per me è da sempre la strategia numero uno, implementata nei nostri club circa dieci anni fa, consiste nell’elaborare una cultura del marketing e della vendita che pervada l’intera organizzazione, dal vertice alla base. Abbiamo quindi arruolato manager di comprovata esperienza e professionalità insieme ai quali abbiamo insegnato a ogni membro dello staff quanto sia importante dare subito un’ottima impressione: perché
se nei primi 60 secondi è difficile riuscire a vendere un abbonamento, è al contrario molto facile perdere un potenziale cliente. Ma la decisione forse più saggia e profittevole di tutte è stata quella di adottare un sistema professionale di vendita del fitness, assicurandoci che si integrasse al meglio sia con la nostra cultura aziendale sia con il nostro modello di business. Con un messaggio molto chiaro: le vendite guidano il nostro successo. Alla base di tutto questo deve però esserci un buon database professionale, possibilmente collegato al sito web, da gestire con cura e ampliare giorno dopo giorno: qualsiasi richiesta, domanda, visita… tutto deve essere inserito con cura e grande regolarità nel database per eseguire in un secondo momento dei richiami mirati. Molti gestori danno per scontato che la reception se ne occupi, ma se andassero a fare qualche verifica, magari con un mistery shopper ad hoc, ne scoprirebbero delle belle…». Quali sono gli errori più gravi da evitare? «Recentemente ho telefonato a 22 club irlandesi fingendo di volere delle informazioni per un’eventuale iscrizione. Nessuno mi ha chiesto di lasciare i miei contatti, ben venti mi hanno subito detto i prezzi e sempre una ventina non mi ha neppure domandato per quale mo-
I vostri prezzi si collocano nella fascia alta del mercato. Non temete di essere percepiti come troppo costosi da parte del pubblico? «Molti proprietari e gestori di fitness club non conoscono uno dei più importanti segreti del marketing: in molte decisioni d’acquisto, raramente il prezzo è il fattore decisivo. Ad ogni modo, sono tre i fattori chiave da considerare in questo caso. Come sempre, tutto parte dalla formazione dei venditori, addestrati per “costruire valore” nel corso del processo di vendita. Una volta individuati gli obiettivi del potenziale cliente, si dedicano dai 30 ai 40 minuti di tempo all’illustrazione del modo preciso in cui potrà raggiungerli. Di norma, alla fine dell’incontro il prezzo è non solo passato in secondo piano, ma addirittura viene percepito come non troppo elevato. Un secondo elemento da considerare è che il nostro marchio è percepito come esclusivo: le persone si aspettano che le nostre tariffe non siano a buon mercato. Infine, bisogna considerare la qualità del prodotto: da 6-7 anni a questa parte ci impegniamo al massimo per migliorare la nostra offerta. Migliori attività di gruppo, migliori programmi, migliori strutture, miglior ascolto dei bisogni di chi ci sta di fronte… cercando sempre di aggiungere qualcosa di nuovo per continuare a essere “molto più di una semplice palestra”». www.westwood.ie
presenta un’iniziativa senza precedenti per motivare chiunque ad assumere uno stile di vita salutare allenandosi con costanza in un club, ovvero La Pozione Magica, progetto innovativo il cui articolato marketing kit contiene il video-corso che fornisce una strategia operativa per massimizzare l’efficacia di questo strumento. La Pozione Magica vi aiuterà ad acquisire nuovi clienti e alimentare costantemente la motivazione dei vostri soci. In queste pagine troverete nuovi suggerimenti per sfruttarne appieno le grandi potenzialità, basati sull’esperienza di numerosi club che ne hanno già acquistate numerose copie e stanno ottenendo risultati lusinghieri
L'esercizio fisico ti cambia la vita
C’è un grande mercato da conquistare! I club hanno un prodotto straordinario: l’esercizio fisico, un portentoso farmaco naturale, una vera “pozione magica” che migliora e allunga la vita. Partendo da questi presupposti, Il Nuovo Club ha realizzato un progetto incentrato su un manuale davvero unico e rivolto all’utente finale, contenente la “Pozione Magica” che può motivare chiunque a svolgere esercizio fisico frequentando regolarmente un club. Uno strumento che consente agli operatori del settore di diventare gli alfieri di una vera e propria campagna di sensibilizzazione culturale. Un modo prestigioso per accrescere la credibilità del club dando smalto alla sua immagine e a quella dell’intero settore, rivolgendosi, idealmente, ai 24 milioni di italiani completamente sedentari e all’altra grande fetta di popolazione che non si muove abbastanza.
Motiva chiunque a svolgere esercizio fisico! Scritto in modo accattivante, è caratterizzato da una grafica originale e da un tono amichevole che rendono un tema ad alto contenuto scientifico – e come tale autorevole e convincente – piacevole, coinvolgente e addirittura divertente. Trasmette un messaggio semplice e chiaro, chiarendo che allenarsi reglarmente è molto più facile e piacevole di quanto molti pensino. In special modo se ci si affida ai professionisti in materia, ovvero ai fitness club. Fornisce indicazioni facili per auto-motivarsi, per superare l’innata pigrizia e neutralizzare le scuse con le quali si mente persino a se stessi, riportando anche i risultati di alcuni dei tantissimi studi condotti in ambito internazionale che dimostrano, scientificamente, i benefici dell’esercizio fisico.
Fidelizza i tuoi soci! Nell’arco di un anno, i club perdono mediamente la metà dei propri iscritti, vedendosi costretti a investire molte risorse ed energie nell’acquisizione di nuovi clienti. Questo manuale è stato costruito anche per alimentare la motivazione dei soci maggiormente esposti al rischio di abbandono e aiutarli a rendere l’esercizio fisico un vero e proprio stile di vita associato ad altri comportamenti virtuosi.
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Il video-corso per formare e motivare lo staff Il marketing kit a corredo de La Pozione Magica comprende il video-corso, realizzato con Edoardo Cognonato e della durata di 1 ora, che insegna a utilizzare questo strumento per alimentare costantemente la motivazione dei soci e acquisire nuovi clienti. Un filmato formativo per promuovere la filosofia alla base di questo manuale, coinvolgendo a 360 gradi tutto lo staff, insegnando a trasmettere un messaggio non solo cognitivo, ma anche e soprattutto esperienziale ed emozionale. Dunque una vera e propria sessione di teambuilding che fornisce indicazioni chiare e precise per costruire e mettere in pratica una vera e propria strategia. Per ricevere gratuitamente il video-corso, scrivi a customer@ilcampo.it
Come utilizzare La Pozione Magica: alcuni esempi Inserirlo come omaggio nel kit di benvenuto, regalarlo ai soci in occasione di eventi e ricorrenze speciali e a potenziali iscritti in occasione di incontri gratuiti aperti a tutti e dedicati agli straordinari benefici dell’esercizio fisico illustrati nel manuale Utilizzarlo per sensibilizzare aziende e organizzazioni circa il valore del fitness, dando lustro e credibilità alla propria immagine e al proprio “prodotto” in chiave corporate Utilizzarlo come coupon valido per una giornata di prova gratuita, una lezione di personal training o uno sconto sulla sottoscrizione dell’abbonamento pari al prezzo di copertina Metterlo in vendita in esercizi-partner (ad esempio farmacie e negozi sportivi) impiegando il manuale come leva promozionale per attrarre nuovi potenziali iscritti Utilizzarlo come “libro di testo” della lezione settimanale denominata “La Pozione Magica” nel corso della quale si ribadisce che l’esercizio fisico è un portentoso farmaco naturale, alimentando così la motivazione ad allenarsi dei soci, in special modo i neo iscritti Impiegarlo nel corso di eventi sportivi/ricreativi/culturali/scientifici per valorizzare i contenuti del volume, sottolineando che i club offrono un prodotto imprescindibile per la salute Utilizzarlo per sensibilizzare il mondo medico circa l’importanza dell’esercizio fisico per la salute, conferendo credibilità al proprio club e al proprio staff Come “libro di testo” a uso di tutto lo staff per trasmettere ai propri collaboratori un nuovo linguaggio e argomentazioni chiare e convincenti sul valore del “prodotto” fitness Venderlo nel club nel quale può essere costantemente diffuso un jingle dedicato a La Pozione Magica per generare l’effetto “tormentone” u
Come sfruttare le potenzialità de La Pozione Magica Personalizza le tue copie! Il manuale La Pozione Magica è stato concepito per essere acquistato in certi quantitativi (vedi tabella riportata in questa pagina) che possono essere personalizzati e utilizzati per diverse iniziative di sensibilizzazione, fidelizzazione e soprattutto acquisizione di nuovi soci. La personalizzazione gratuita delle copie prevede l’inserimento del marchio del club in copertina e la prefazione del club che può anche contenere uno spazio per specifiche promozioni. Il gestore del club può acquistare anche copie da consegnare a ogni membro del proprio staff affinché faccia proprio il messaggio contenuto nel manuale in modo da poterlo trasferire ai soci, reali e potenziali, incoraggiandoli a leggerlo a loro volta e a farne proprio il contenuto.
Massimizza l’efficacia del manuale organizzando incontri! Per massimizzare l’efficacia del manuale, Il Nuovo Club suggerIsce l’organizzazione di incontri gratuiti aperti a tutti – di durata non superiore all’ora, anche nell’ambito di open day – nel corso dei quali illustrare i sorprendenti benefici dell’esercizio fisico, sottolineando il grande valore aggiunto costituito dalla professionalità dello staff e dalla qualità del club. Il titolo La Pozione Magica, marchio depositato, è stato scelto poiché, oltre a esprimere in modo sintetico il valore straordinario dell’esercizio fisico, risulta ideale per suscitare curiosità nei confronti degli incontri gratuiti e di altre iniziative di sensibilizzazione riconducibili al manuale.
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Per vivere una vita lunga, sana e piena di energia devi muoverti regolarmente, mangiare correttamente e avere un atteggiamento mentale positivo. L’esercizio fisico è un portentoso farmaco naturale (privo di effetti collaterali) che previene la maggior parte delle malattie croniche, anche letali, e contrasta il deterioramento fisico e l’invecchiamento. Per 2,4 milioni di anni la biologia del corpo umano si è adattata per poter svolgere attività fisica energica e costante, imprescindibile per affrontare la quotidiana sfida della sopravvivenza. Dal punto di vista biologico non esiste né pensionamento né invecchiamento, solo crescita o decadimento e il modo che scegli di vivere quotidianamente determina il tuo stato di salute e la qualità della tua vita, da ogni punto di vista. Sei progettato per muoverti! L’esercizio fisico è una vera pozione magica e questo manuale ti spiega come assumerla.
L'esercizio fisico ti cambia la vita
perché svolgerlo come svolgerlo come motivarsi
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“comprenderai che sei progettato per muoverti e che mantenerti in forma e sani è molto più facile di quel che pensi”
a cura di Davide Venturi ISBN 9788888860855
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“dopo aver letto questo manuale non potrai più fare a meno di muoverti”
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capitolo 1
Benvenuto alla Medical Sport,
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è dal 1990 che siamo mossi costantemente dal desiderio di “aiutare più persone possibili ad avere un corpo più sano per una vita più felice”. Cerchiamo di raggiungere questa nostra Vision alzandoci ogni mattina con la voglia di trovare sempre nuovi e migliori modi d’ispirare la nostra comunità locale a rendere l’Esercizio Fisico una sana Abitudine di Vita, tanto quanto il lavarsi i denti. Perché crediamo fortemente che prevenire è sempre molto meglio che curare. Ma dato che la salute dipende anche da altri importanti fattori, noi ci impegniamo nel rendere il nostro fitness club molto più che una semplice palestra: un vero e proprio Perno Centrale di Positivi Stili di Vita. Un luogo dove più professionisti, uniti in team, si impegnano nel diffondere una Cultura Wellness basata su altri 6 importanti principi in aggiunta all’Esercizio Fisico: attività fisica, alimentazione sana, pensiero positivo, amicizie divertenti, rispetto del pianeta e città sicure. Ti aspettiamo alla Medical Sport: scoprirai che mantenersi in forma e in salute è molto più facile, rapido e piacevole di quanto tu possa immaginare.
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Non hai più scuse, ormai lo sanno tutti, anche i bambini: la ricetta per vivere molto meglio e più a lungo è molto semplice: muoversi regolarmente, mangiare in modo sano, avere un atteggiamento mentale positivo e relazioni sociali significative. E questi
quattro elementi dello star bene, essendo sinergici tra loro, danno vita a un circolo virtuoso. L’attività motoria – sia essa attività fisica spontanea come camminare o salire le scale, l’esercizio fisico svolto in un fitness club o in una piscina e lo sport in tutte le sue declinazioni – gioca un ruolo importantissimo, per non dire vitale. Medici e ricercatori sono da parecchi anni concordi,
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promuovere il
cross selling con il servizio integrato Igor Castiglia parteciperà, come relatore, a ForumClub Gallery 2016, a Bologna dal 18 al 20 febbraio.
Oggi i club possono soddisfare esigenze specifiche tramite la proposta di attività e servizi sinergici tra loro sotto forma di percorsi e pacchetti. Vediamo come specializzarsi valorizzando la propria offerta, ovvero le proprie competenze e la propria struttura
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l mercato del fitness offre oggi un panorama molto vario che mette a disposizione degli operatori un’ampia gamma di soluzioni e possibilità per quanto concerne tipologie di servizi e programmi d’allenamento, nonché per le modalità del loro utilizzo. A partire dai club low cost, che abbassano in modo eclatante le barriere economiche di accesso al fitness proponendo abbonamento di base a prezzi irrisori (ampliando di fatto il bacino di utenza che, una volta acquistato il servizio base, potrà decidere di acquistare servizi accessori), per ar-
di Igor Castiglia
rivare alle realtà che puntano su un servizio all inclusive di qualità in virtù del quale gli iscritti possono svolgere diverse tipologie d’allenamento e frequentare la struttura a proprio piacimento senza incrementi dei costi. In entrambi i casi si può notare una tendenza attualmente in atto: la proposta di servizi specifici e la conseguente targettizzare delle attività, a prescindere dalle loro finalità in termini di risultati conseguiti dagli utenti. Un simile approccio ha come conseguenza la diminuzione della permeabilità dei vari ambienti/reparti in cui sono organizzati e offerte i vari servizi/attività.
specializzazione e adeguata comunicazione Un esempio emblematico di questa specializzazione è lo sviluppo degli spazi per l’allenamento funzionale, aree delimitate – a volte persino dotate di accesso separato –, attrezzate in modo specifico per lo svolgimento di attività codificate quali CrossFit e TacFiT, solo per fare due esempi, o allenamenti a circuito alla cui base vi è comunque la ricerca della performance e dell’elevata intensità del condizionamento fisico. La maggior parte dei gestori di club, una volta attrezzate queste aree, dedicano tempo e risorse a un’ovvia campagna pubblicitaria il cui fine è costruire un gruppo di frequentatori di quello spazio,
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Integrando attività e servizi diversi, ma sinergici, è possibile ottimizzare gli investimenti sostenuti in attrezzature e competenze
ovvero utenti di quella specifica attività. Ma lo fanno senza includere questi servizi, e i benefici che derivano dal loro utilizzo, in uno o più percorsi definiti per obiettivo e non per attività, dunque in grado di coinvolgere più tipologie di utenza.
soddisfare esigenze La proposta di un prodotto o di un servizio ha successo quando soddisfa un’esigenza. E se tale esigenza non è già esistente deve necessariamente essere “creata” e in questo caso saranno maggiori le risorse da investire nella comuni-
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cazione la cui efficacia dipenderà dalla capacità di stimolare e mantenere l’attenzione dell’interlocutore. Per questa ragione, è sicuramente consigliabile dare sempre la priorità alle esigenze già esistenti proponendo soluzioni in grado di incontrare immediatamente il favore del proprio potenziale cliente. Nell’ambito de nostro settore, ossia del fitness, tali esigenze possono essere individuate e classificate e tra le più evidenti e diffuse figurano sicuramente: • Il raggiungimento di un canone estetico, riconducibile princi-
palmente al dimagrimento, al miglioramento della composizione corporea e all’aumento dei volumi e della tonicità della muscolatura; • La salute e il recupero/mantenimento della corretta funzionalità del proprio corpo, ambito nel quale rientra anche l’approccio focalizzato sull’anti-aging; • Il miglioramento della performance sportiva. Per ognuna di queste necessità è possibile identificare con facilità i punti chiave della tipologia di
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Un approccio di questo tipo può essere adottato con successo anche con un cliente che ha la necessità/desiderio di migliorare la propria prestazione sportiva. Potrà essere indirizzato verso un determinato programma d’allenamento ad alta intensità – ad esempio il CrossFit che risulta facilmente configurabile per soddisfare le esigenze di chi fa sport a livello agonistico e al tempo stesso facilmente “vendibile” in quanto molto in auge – associandolo a sessioni di gruppo finalizzate al miglioramento della mobilità articolare e della coordinazione motoria, essenziali per la prevenzione degli infortuni a carico delle articolazioni e l’affinamento dell’efficienza motoria. Tale protocollo/percorso può completarsi con un lavoro individuale finalizzato alla compensazione delle carenze specifiche, con una adeguata consulenza nutrizionale e altri servizi/attività la cui integrazione sinergica consenta di ottenere i risultati prefissati nel minor tempo possibile e nel modo più efficiente.
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perché offrire pacchetti e percorsi Ogni club dovrebbe attuare un marketing realmente basato sulla propria offerta e sull’identità del proprio brand
allenamento più adatto, delle abitudini nutrizionali da suggerire, degli eventuali trattamenti e/o test specifici come i massaggi, i trattamenti osteopatici, l’analisi del metabolismo o della composizione corporea solo per citarne alcuni.
integrare servizi e attività sinergici Ricercando l’integrazione tra attività e servizi diversi, ma sinergici tra loro, è possibile ottimizzare gli investimenti sostenuti in attrezzature e competenze. Un simile approccio strategico implica la capacità e la volontà di mettere “in rete” settori del club spesso erroneamente considerati comparti stagni, così come deve essere coerentemente accompagnato da un’evoluzione/innovazione della comunicazione
riguardante l’offerta di servizi/ attività. Attuare questa filosofia potenzialmente implica anche la riorganizzazione del layout del club e/o della distribuzione delle attrezzature nei diversi spazi disponibili. A un socio il cui obiettivo è dimagrire si potrà proporre un’offerta incentrata su un solo servizio specifico – ad esempio un pacchetto di x sedute d’allenamento svolte con un determinato attrezzo – bensì una serie di attività e servizi fra loro coordinati e organizzati quali, ad esempio, periodiche analisi della composizione corporea, sedute con il nutrizionista, sessioni di personal training e coaching, sessioni d’allenamento funzionale svolte con la formula dello small group e allenamenti di gruppo orientati al condizionamento metabolico.
Adottare una strategia incentrata sulla proposta di percorsi/pacchetti composti da attività e servizi che si integrano tra loro non solo massimizza l’efficacia del “prodotto” offerto, ma consente anche al club di ottenere diversi benefici di seguito elencati: • la possibilità di promuovere, e al tempo stesso sviluppare e rivalutare, l’utilizzo di strutture, strumenti, attrezzature e attività al momento poco sfruttate quali, ad esempio, pedane vibranti, pedane impedenziometriche per l’analisi della composizione corporea, specifici attrezzi e attività considerate di nicchia e/o confinate a un unico e specifico obiettivo; • lo sviluppo del cross selling, tecnica di marketing attuata da molti club con successo che si basa su un obiettivo ben preciso: vendere prodotti/servizi extra (aggiuntivi rispetto a quanto “contenuto” nell’abbo-
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favorire l’utilizzo di servizi e strutture
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Configurando la propria offerta, il club dovrebbe dare la precedenza alla soddisfazione di esigenze già esistenti e diffuse come, ad esempio, il dimagrimento
namento), ovvero complementari a ciò che il cliente ha deciso di acquistare. La strategia del cross selling deve essere attuata in modo che ruoti sempre intorno alla soddisfazione del cliente in modo da non tradursi in una tattica aggressiva per spingerlo esclusivamente ad acquistare prodotti e servizi aggiuntivi e/o rinnovare anticipato il suo abbonamento; • la valorizzazione delle proprie competenze e di quelle dei propri collaboratori che devono essere coinvolti nel
processo di soddisfazione delle esigenze del socio; • lo sviluppo di un marketing basato realmente sulla propria offerta e sull’identità del proprio brand e non su attività o attrezzature di terze parti; • l’incremento esponenziale della reputazione positiva del proprio club per mezzo della soddisfazione dei propri soci, primi testimonial e promotori del valore dei servizi che vengono offerti.
Creare protocolli di servizi integrati fra di loro, dandogli un’identità basata su uno specifico obiettivo, non significa dover smettere di promuovere e proporre le singole attività. Significa semplicemente ampliare la propria offerta e favorire un maggiore utilizzo dei propri servizi e strutture. E tutto ciò si traduce in un più veloce e più semplice rientro degli investimenti effettuati sugli allestimenti e sulle attrezzature, nonché un maggiore coinvolgimento sia delle risorse umane che operano nel club, sia dei soci messi a contatto con tutto ciò che il club realmente è in grado di offrire. Tutti fattori estremamente positivi. Il potenziale ostacolo all’adozione di un approccio di questo tipo può essere costituito dal livello di professionalità e competenze dello staff che opera nel club che, necessariamente, deve essere elevato e consolidato per permettere di strutturare sia dei protocolli d’allenamento realmente efficaci sia un’offerta accessibile per il cliente (in termini di spesa) e per chi la propone e deve gestirla. Personalmente ritengo che questo ostacolo debba essere assolutamente affrontare da chiunque operi in questo settore, considerandolo innanzitutto un fattore che sprona e motiva al miglioramento e alla crescita.
La consulenza nutrizionale può facilmente essere inserita all’interno di percorsi configurati su misura per soddisfare le esigenze soggettive dei soci
Igor Castiglia Attivo nel settore del fitness da più di 25 anni, come presenter e speaker ha tenuto seminari e workshop in 25 paesi e 4 continenti. È inoltre ideatore di attrezzi e programmi per group fitness e personal training, organizzatore di eventi come il primo simposio sull’allenamento funzionale Funzioni in Azione. Oltre alla profonda esperienza maturata sul campo come tecnico, è uno specialista del marketing, esperto e creativo. Attualmente è Business Development Manager per Fitness Profile.
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intervista
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il wellbeing
del terzo millennio
Più che una semplice disciplina, H.E.A.T. Program® è una filosofia dell’attività motoria e al tempo stesso uno stile di vita. Per coglierne l’essenza e l’unicità, diamo la parola a Max Grossi che, dieci anni fa, l’ha ideata insieme a Marika Moretti, conquistando il mercato internazionale
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E.A.T. Program, l’allenamento aerobico ad alta Energia svolto con i tappeti meccanici MaxerRunner®, esprime la sua essenza nell’acronimo che lo identifica: High Energy Aerobic Training. È stato lanciato sul mercato internazionale del fitness dieci anni fa da Max Grossi e Marika Moretti (nella foto in basso) – titolari di GMM Training, l’azienda titolare del marchio e del brevetto – con un obiettivo ben preciso: applicare fedelmente la filosofia del trekking a un allenamento aerobico di gruppo indoor pieno di energia, salutare,
a cura della redazione efficace e coinvolgente, ideale per chiunque intenda scoprire, quindi praticare, un’attività fisica basata sul movimento più spontaneo per qualsiasi essere umano: la camminata in tutte le sue forme. Per cogliere la natura profonda di un’attività che è innanzitutto uno stile di vita, abbiamo incontrato Max Grossi per fargli qualche domanda su quella che, in definitiva, è un’eccellenza made in Italy che ha conquistato il mercato internazionale (350 centri ufficiali in 16 paesi, 1.500 insegnanti certificati), diffondendosi persino negli Stati Uniti. Una volta tanto è un prodotto completamente italiano a conquistare il mercato di riferimento per eccellenza e non viceversa, come spesso accade. E, comprensibilmente, è motivo di grande orgoglio per i suoi ideatori. Quali sono le qualità distintive di H.E.A.T. Program? «MaxerRunner è il primo tappeto meccanico al mondo che utilizza l’energia cinetica per riprodurre, fedelmente, le condizioni che si provano su un percorso outdoor, con pendenze comprese tra zero e 40 gradi, corrispondenti all’86%. L’energia che alimenta questo innovativo attrezzo è l’essere umano che, in modo completamente ecologico, svolge un’attività che ha straordinari effetti benefici sulla salute. MaxerRunner – puntualizza Max – è anche uno strumento ecologico, in grado di produrre energia elettrica, con tutti i vantaggi
che ne derivano, anche dal punto di vista dell’immagine. Un centro fitness dotato di undici tappeti sui quali gli utenti camminano a una velocità media pari a 6 chilometri orari, può produrre, ogni ora, un chilowatt e mezzo. Inoltre, consente di svolgere un’attività altamente efficace, come dimostrano gli studi che sta conducendo lo IUSM in collaborazione con il Professor Andrea Macaluso, docente di Fisiologia presso l’Università degli Studi di Roma Foro Italico, il quale, nello specifico, sta coordinando uno studio scientifico sulla spesa energetica di un allenamento su MaxerRunner dal quale è emerso che camminare su questo attrezzo in termini metabolici è molto più dispendioso che camminare su un mezzo motorizzato, quindi consente di allenare il sistema aerobico efficacemente senza sovraccaricare le articolazioni. Quando dieci anni fa abbiamo lanciato questo attrezzo e questa disciplina – prosegue Max – abbiamo trasmesso un messaggio molto forte proponendo un’attività basata su un gesto semplice, naturale, allenante e straordinariamente benefico per la salute come camminare. Un’attività adatta a tutti, dal sedentario fuori forma che deve “mettersi in moto” all’atleta di alto profilo che necessita di un condizionamento ad alta intensità. Nel mondo occidentale industrializzato, in cui la sedentarietà è un’emergenza sanitaria con devastanti ricadute negative di natura sociale ed economica, sono disponibili tante discipline fitness e sportive, anche molto intense e addirittura estreme, ma tende a dimenticare un’attività connaturata straordinariamente naturale e benefica come la camminata. Il programma H.E.A.T. prevede l’esecuzione di questo gesto motorio in tutte le sue declinazioni tecniche, dando vita, grazie alle peculiarità uniche del MaxerRunner, all’allenamento aerobico e cardiovascolare più dispendioso tra tutti quelli svolti con l’ausilio di attrezzi. E in virtù della sua modularità, risulta ideale per qualsiasi utente, dall’anziano all’atleta di alto profilo, dal bambino al sedentario fuori forma, sovrappeso e addirittura obeso. Quando camminiamo – sottolinea Max – ci riconosciamo, siamo realmente noi stessi. Respirando so-
pravviviamo, camminando viviamo. Due attività fisiologiche che compiamo senza pensare. Camminare è il gesto naturale per antonomasia e anche chi ama correre dovrebbe essere pienamente consapevole dell’importanza di questo gesto». Qual è la filosofia di questa disciplina? «H.E.A.T. Program si svolge su un percorso indoor di trekking che simula tutti i percorsi outdoor, anche i più estremi, con una pendenza massima di 40 gradi, soglia di sicurezza oltre la quale si rischiano traumi a carico dell’articolazione della caviglia. È filosofia d’allenamento outdoor che consente al mondo del fitness di diventare un laboratorio dello sport a disposizione di qualsiasi soggetto, assicurando a tutti un modo facile, piacevole e naturale per raggiunge un benessere e uno stato di salute profondi e duraturi. Si tratta di un’attività che consente di migliorare significativamente la qualità della propria vita quotidiana, che prepara chiunque a utilizzare più intensamente il proprio corpo, abituandosi a lunghe e benefiche camminate. Nel 2004 abbiamo presentato un attrezzo e una disciplina rivoluzionari, basati su una straordinaria semplicità che racchiude tutta la forza di questo approccio al movimento. Non è un caso che, sulla nostra scia, tante altre aziende abbiano iniziato a produrre tappeti meccanici, anche nell’ambito dell’home fitness, cavalcando un mercato che abbiamo di fatto creato noi. Ma ciò che ci distingue da tutti è riconducibile al fatto che per poter trasformare in realtà la nostra idea di fitness, la nostra filosofia del movimento, abbiamo dovuto creare un attrezzo qualitativamente straordinario, unico». Che altro può dirci di questo attrezzo che definisce unico? «I nostri attrezzi sono brevettati e destinati al più intenso uso professionale. Pesano 126 chilogrammi e possono essere impiegati anche da soggetti il cui peso può raggiungere i 180 chili a una pendenza di 40 gradi. Tutto questo è possibile
H.E.A.T. Program prevede l’esecuzione del gesto motorio del camminare in tutte le sue declinazioni tecniche e in modo naturale
grazie a una qualità strutturale e funzionale straordinaria. Basti dire che la rulliera impiega 300 rotelle che devono scorrere in un certo modo per riprodurre vibrazioni di un certo tipo. L’utente assorbe infatti la giusta quantità di elettricità a livello propriocettivo del piede e questa energia, che si diffonde tramite il sistema nervoso, si traduce in una maggiore produzione di endorfine che, come noto, massimizzano il benessere del post allenamento, con una ricaduta positiva sulla motivazione. Prima di essere prodotto e commercializzato, il MaxerRunner è stato oggetto di accurati studi e test durati tre anni. Inoltre, è un prodotto interamente italiano, dal progetto alla produzione. Non c’è dunque da stupirsi che sia il più costoso del mercato (proposto a 2.250 euro, ndr). Marika ed io – racconta sorridendo Max – lo consideriamo un tappeto “alieno” che porta gli utenti indietro nel tempo, che con-
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dell’altra soddisferà le proprie esigenze in termini di forma fisica, dimagrimento e, soprattutto, salute. Gli operatori di club non devano mai dimenticarsi che la stragrande maggioranza della gente non vuole andare alle Olimpiadi, ma semplicemente sentirsi bene ed essere in salute. E questa disciplina è la riposta ideale a questa diffusissima esigenza». Che cosa può dirci circa un aspetto fondamentale come la formazione degli istruttori?
I tappeti MaxerRunner sono brevettati e progettati per il più intenso uso professionale
sente loro di concedersi una pausa benefica dallo stress quotidiano, lontana da smartphone e da tutto ciò che è artificiale e molto distante dall’essenza della nostra natura. È un attrezzo diverso, unico nel suo genere che assicura al club la massima qualità da ogni punto di vista, generando un centro di profitto aggiuntivo e influenzando positivamente la motivazione e la fidelizzazione dei soci». Altre virtù di questa attività? «Chi si allena con H.E.A.T. Program, quando cammina ha la sensazione di volare perché ha acquisito una grande resistenza e un’eccellente padronanza del gesto e le sue gambe diventano un formidabile mezzo di spostamento anche su grandi distanze. Lo dimostra il fatto che portiamo le persone in giro per il mondo a fare wellbeing camp che comprendono escursioni di trekking oudoor, alla scoperta di luoghi magnifici, anche su terreni impervi e su lunghe distanze. A una lezione di H.E.A.T. Program possono partecipare persone con condizioni fisiche e obiettivi completamente diversi: l’una al fianco
«Il nostro percorso educational, dunque formativo, è molto articolato e ci tengo a sottolineare che noi non formiamo dei semplici istruttori, bensì degli educatori che insegnano uno stile di vita e la consapevolezza che il gesto della camminata presiede a tutte le attività cardiovascolari, è propedeutica a tutte le attività aerobiche, è l’attività motoria per antonomasia, responsabile della nostra autonomia fino all’età più avanzata, dunque fondamentale, imprescindibile. Il nostro sistema educational – chiarisce Max – è suddiviso in diversi livelli: il conseguimento della certificazione di primo livello consente di insegnare solo le prime cinque tecniche di camminata, ideali per tutti poiché a intensità medio-bassa; la certificazione di secondo livello estende la preparazione dell’insegnante alle cinque ulteriori tecniche che permettono di tenere lezioni più impegnative, ideali per chi ambisce a performance più avanzate; il terzo livello implica l’apprendimento di tecniche intermedie che si collocano tra le prime dieci, rientranti nei primi due livelli, e quelle più avanzate, assicurando la reale comprensione della filosofia del programma dal punto di vista fisiologico; il quarto livello insegna all’insegnate i protocolli più avanzati, in grado di soddisfare esigenze superiori in termini di condizionamento, persino quelle degli sportivi professionisti, per intenderci. Una proposta formativa – sintetizza Grossi – che conferma la modularità e la completezza di H.E.A.T. Program». Perché H.E.A.T. è un’opportunità per il club?
«Dal punto di vista commerciale e imprenditoriale, H.E.A.T. è un business vincente perché la combinazione disciplina, attrezzo e insegnante certificato costituiscono un investimento a lungo termine, se non addirittura a vita. Ti puoi stancare di correre, di nuotare, di sollevare pesi, di pedalare… ma non ti potrai stancare mai di camminare, attività che consente a tutti di mantenere elevata la propria vitalità. Le lezioni di H.E.A.T. assicurano un condizionamento fisico che rende maggiormente soddisfacente lo svolgimento di tutte le altre attività aerobiche come, solo per citarne alcune, indoor cycling, jogging e nuoto. Inoltre, questa disciplina può essere facilmente venduta a parte, generando un interessante centro di profitto aggiuntivo. Ed è perfetta per mettere in moto i sedentari e dare nuova energia ai soci la cui motivazione è in fase calante». Concludendo, che cosa può dirci della vostra proposta legata allo yoga e dei vostri eventi? «Proponiamo inoltre True Power Yoga™, yoga dinamico che, coniugato a H.E.A.T. Program, assicura un condizionamento psicofisico eccellente che rende il corpo reattivo ed elastico, allontanando la sofferenza, favorendo la longevità. Non a caso gran parte dei nostri insegnanti propone entrambe queste attività sinergiche tra loro. Quanto agli eventi, ovvero i nostri raduni, per noi sono una tradizione, come quello che proporremo a Voghera il prossimo 19 dicembre per festeggiare il Natale, la cui valenza non è solo nazionale ma addirittura europea. Festeggeremo dieci anni di commercializzazione di H.E.A.T. Program con 120 MaxerRunnar e 300 partecipanti per riassumere la nostra filosofia. E proporremo una maratona indoor su una distanza di 25 chilometri: i partecipanti potranno dividersi la postazione percorrendo una porzione del percorso, vivendo la filosofia della condivisione del movimento, a partire da un’attività innata, salutare e antidepressiva come camminare». www.heatprogram.com
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a cura della redazione
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PARC – innovativo attrezzo prodotto da Cybex, storico marchio statunitense oggi distribuito in Italia da NRG – introduce, nell’ambito del CrossFit e del functional training, nuovi criteri nell’ambito dell’allenamento HIIT (High Intensity Interval Training) che, in poco più di cinque minuti, consente di bruciare massa grassa, incrementare la massa muscolare,
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la potenza e la resistenza e al tempo stesso accelerare il metabolismo. SPARC si distingue da tutte le attrezzatura tradizionali per l’allenamento funzionale innanzitutto per il movimento arcuato brevettato che riduce l’affaticamento a carico di anche, ginocchia e caviglie e minimizza la percezione dello sforzo compiuto. È inoltre caratterizzato dall’eccellente sta-
bilità, sinonimo di sicurezza, e dall’intensità che conferisce all’esercizio in virtù della quale obiettivi superiori possono essere raggiunti in tempi più contenuti. Questo innovativo attrezzo cardio a resistenza adattiva si differenzia dagli attrezzi classici, quali, ad esempio, vogatori, bike e stepper, in quanto, grazie a specifiche soluzioni meccaniche, che assicurano al movimento la massima fluidità, consente di eseguire esercizi a elevata potenza e persino sprint. I comandi intuitivi e lo stesso design della console facilitano il suo utilizzo, rendendolo ideale anche per lo svolgimento di circuiti funzionali e per il CrossFit. SPARC è l’attrezzo perfetto per gli allenamenti finalizzati alla perdita di peso, alla tonificazione muscolare, all’incremento della forza e all’accelerazione del metabolismo. Essendo autoalimentato, non necessita della connessione alla rete elettrica e può essere posizionato, richiede una manutenzione minima e assicura movimenti corretti dal punto di vista biomeccanico.
il tape nato per lo sport e la terapia
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’allenamento svolto con l’ausilio dell’elettrostimolazione è sempre più diffuso anche nei club italiani che impiegano moderne apparecchiature, anche indossabili, accanto a quelle tradizionali. Eurofit, azienda italiana che da più di 20 anni impiega la tecnologia con EMS tramite il metodo VIP Center, ha recentemente lanciato sul mercato un’apparecchiatura all’avanguardia dal punto di vista sia tecnico sia delle prestazioni. Si tratta di MET (Metabolic Electric Training), nato da un’idea tutta italiana il cui progetto scientifico è stato curato dal dottor Luca Deidda, mentre i
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l gruppo imprenditoriale 3B Scientific, certificato DIN EN ISO 9001, è attivo a livello internazionale nella produzione e commercializzazione di materiale didattico per la formazione professionale, nell’ambito medico e delle scienze naturali. La sua sede
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contenuti tecnici e commerciali sono stati concepiti da Giovanni Deogratias, titolare di Eurofit, e da Paolo Cigolini e Luca Frasca che, basandosi sulla loro esperienza ventennale nel settore fitness e benessere, si sono occupati del progetto in ogni suo dettaglio. E italiane sono anche le aziende che, a vario titolo, hanno prodotto tecnologia, indumenti e accessori che rendono questo sistema altamente performante e differente da altri prodotti apparentemente simili. L’acceleratore metabolico MET, e tutti i suoi componenti, si distinguono dunque per essere interamente prodotti in Italia, così come per i loro contenuti tecnici, a partire, ad esempio, dalla possibilità di personalizzare la posizione degli elettrodi su ogni cliente grazie alla dotazione di un giubbotto e di pantaloncini individuali impiegabili per lo svolgimento dei vari programmi d’allenamento. La possibilità di individuare l’origine e l’inserzione muscolare sui vari distretti muscolari coinvolti dall’apparecchio assicura il raggiungimento di risultati più localizzati
e in tempi più rapidi e, al tempo stesso, rende sopportabile un carico allenante maggiore, senza risvolti negativi o fastidiosi. MET è l’unico sistema abbinabile ad attrezzature cardiovascolari e isotoniche, si sposa benissimo con circuiti di allenamento funzionale e con esercitazioni a carico naturale perché è stato progettato come ausilio al servizio dei personal trainer. Questa soluzione intende ovviamente garantire benefici importanti anche e soprattutto agli utenti finali, dai sedentari ai soggetti più in forma, fino agli atleti evoluti. Dal punto di vista imprenditoriale, allestire un’area di 20-30 metri quadrati dedicata all’allenamento con l’acceleratore metabolico non comporta un investimento, bensì una piccola spesa recuperabile in un solo giorno. Eurofit, consapevole del fatto che il successo di un prodotto dipende da vari fattori, ha scelto di distinguersi proponendo il comodato d’uso gratuito per instaurare una reale collaborazione con i tecnici e con i club, basata sulla condivisione di un obiettivo comune.
centrale è ad Amburgo, dove la sua attività è incominciata nel 1948, conta 15 filiali in tutto il mondo e il marchio 3B Scientific® è presente in modo capillare in oltre 100 nazioni. Le tre B identificano le iniziali dei tre soci fondatori – Binhold – e quelle degli ideali ai quali l’azienda s’ispira: Best quality, Best value, Best service. Le diverse linee marchiate 3B Scientific comprendono, da quindici anni, prodotti dedicati alla terapia e al fitness che, negli ultimi anni, hanno fatto registrare un fatturato in costante crescita. All’inizio del 2015 è stata introdotta, a fianco del consolidato Tape per chinesiologia, una nuova tipologia di tape: 3B Tape Elite dedicata al mondo
dello sport e indicata per atleti professionisti e terapeuti che operano nel campo della medicina sportiva. Questa nuova versione è costituita da un mix sinergetico di cotone e fibra sintetica che garantisce un’elasticità unidirezionale, consentendo l’allungamento, ma non l’allargamento/sfaldamento, del nastro. Questa particolare composizione, completamente priva di lattice, assicura inoltre una migliore traspirazione e una maggiore resistenza e aderenza alla pelle.
Per informazioni: Italia 3B Scientific s.r.l. di Ozzano dell’Emilia (BO) tel. 051.79.05.05 www.3bscientific.it
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il group cycle, un’esperienza memorabile
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roup Cycle Connect, la nuova soluzione per l’allenamento ciclistico indoor proposta da Technogym, soddisfa ogni esigenza dei rider, sempre alla ricerca di avventura, divertimento, impegno e motivazione, rendendo ogni allenamento un’esperienza memorabile, all’insegna della connettività e della condivisone. Assicura una perfetta simulazione dell’allenamento ciclistico su strad a , consentendo il tracciamento preciso dei dati in modo da consentire agli utenti di raccogliere ogni sfida. Pedalando in modo fluido
e sicuro si vive un’esperienza multisensoriale coinvolgente, grazie alla quale è possibile vedere, sentire e far proprie tutte le sensazioni del ciclismo. Group Cycle Connect è la prima e unica bike da indoor cycling al mondo in grado di rilevare la potenza di allenamento, la frequenza cardiaca, la cadenza, il consumo calorico e tutti gli altri parametri chiave, facilitando in questo modo il miglioramento delle prestazioni e il raggiungimento degli obiettivi stabiliti. E la nuova console, autoalimentata e dotata di schermo LCD retroilluminato a LED, è connessa alla piattaforma MyWellness Cloud di Technogym che fornisce informazioni chiave sulle prestazioni di allenamento e di classe, l’efficienza dello staff e l’impiego delle attrezzature. Grazie a Unity Self – il dispositivo interattivo dotato di schermo touch – i trainer possono guidare e gestire senza sforzo tutta la classe, avendo la possibilità di impostare, in un’unica soluzione, i picchi prestazio-
nali, le playlist audiovisive e i settaggi audio del microfono. L’istruttore potrà inoltre fornire feedback personalizzati e motivare i singoli rider tramite le visualizzazioni di allenamento per colore o a riempimento, così come comunicare la potenza complessiva del gruppo, semplicemente selezionando la visualizzazione della performance di classe. Il sistema di regolazione onthe-fly in quattro direzioni (coperto da brevetto), con un semplice tocco consente a ogni utente di regolare la sella in modo preciso, rapido e corretto per rendere la pedalata biomeccanicamente corretta, efficace e sicura.
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itness Profile è, da ottobre 2013, distributore esclusivo per l’Italia di Star Trac, azienda di spicco del settore appartenente al gruppo statunitense CORE Industries, di proprietà di Michael Bruno, magnate americano che nel febbraio 2015 ha acquisito tre storici marchi del fitness: Nautilus, StairMaster e Schwinn. Tre brand che per gli addetti ai lavori non hanno bisogno di presentazioni, nonostante prima di questa acquisizione fossero caduti un po’ nell’ombra, soprattutto in Italia. Ma la strategia e l’intento di Michael Bruno sono chiari: riportare questi marchi
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portRick, presente sul mercato dal 2012, è il sistema cloud per singoli fitness club e catene che associa le funzioni gestionali più classiche (controllo accessi, abbonamenti e pacchetti, CRM ecc.) a un ambiente di ecommerce e social business. Oggi, grazie alla collaborazione con Johnson Matrix, quasi due milioni di persone, in Italia,
agli antichi splendori, sfruttando la forza del loro know-how e la reputazione che hanno tra gli operatori e gli appassionati di tutto il mondo. Parte integrante di questa strategia è la decisione di unificare anche i distributori in ogni nazione. Infatti, dal primo gennaio 2016, il distributore per l’Italia sarà Fitness Profile che con Star Trac ha conseguito significativi risultati nei primi due anni di attività. La decisione suona come un vero e proprio riconoscimento del lavoro svolto dall’azienda capitanata da Maurizio Bottoni che considera questa opportunità solo
un nuovo inizio e l’occasione perfetta per continuare il cammino intrapreso con rinnovato entusiasmo, in un mercato in continuo cambiamento. Una sfida molto impegnativa che permetterà all’azienda toscana di acquisire sempre maggiore visibilità e quote di mercato. E a questo scopo il marketing e le attività commerciali saranno configurate per offrire soluzioni specifiche, aiutare i club a risolvere i loro problemi e affrontare i cambiamenti con prodotti e servizi davvero differenzianti, confidando innanzitutto sulla qualità di Star Trac, StairMaster, Nautilus e Schwinn.
possono vivere il loro club in modo nuovo e coinvolgente. Lo sviluppo di questo sistema parte da una consapevolezza: la grande diffusione dei social network, che consentono di entrare in contatto con numerosi utenti e ottenere un’elevata audience in modo apparentemente semplice, non significa che utilizzarli renda facile acquisire un maggior numero di clienti. La realtà è molto diversa: non basta semplicemente impiegare nuovi strumenti di marketing e comunicazione, bisogna necessariamente individuare un percorso in virtù del quale il prodotto/servizio sia realmente influenzato e vissuto dal pubblico. Basti pensare alle campagne attuate qualche anno fa anche da grandissimi
brand che rinunciavano al proprio nome sulle etichette sostituendolo con quello del potenziale cliente. SportRick, che non ambisce certo ad attuare strategie di così alto profilo, offre soluzioni che consentono di affrontare la rivoluzione che i social media hanno portato nell’economia per coglierne le reali opportunità anziché attendere di esserne travolti. Offre al gestore del club la possibilità di utilizzare i nuovi mezzi come un canale di comunicazione evoluto che consente di sfruttare i feedback e i dialoghi pro-attivi in modo da poter rivedere il proprio posizionamento sul mercato, applicando le tecniche di social business e community management.
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a cura della redazione
fiere e convegni
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fibo innovation tour 2016
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ll’inizio del 2016, FIBO e EuropeActive faranno visita ad alcune delle principali aree metropolitane considerate snodi anche dal
Per informazioni:
www.europeactive.eu/ events/FIT2016 www.fibo-innovation-tour.com
bolzano è green
Per informazioni:
www.fierabolzano.it/klimahouse
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undicesima edizione di Klimahouse, il salone internazionale dedicato all’efficienza energetica e alla sostenibilità in edilizia, si terrà a Bolzano dal 28 al 31 gennaio prossimi, dedicando le quattro giornate al risparmio energetico nell’edilizia, proponendo una rassegna espositiva animata da 300 aziende che presenteranno soluzioni di ultima generazione per risparmiare energia e tutelare l’ambiente.
punto di vista culturale ed economico dando vita alla terza edizione del FIBO Innovation Tour. Questo evento itinerante si concretizzerà in singole gior-
nate dedicate a seminari il cui fine è mantenere il dialogo con il settore fitness anche a livello locale e al tempo stesso aggiornarlo sulle tendenze in atto e sulle sfide da raccogliere. L’iniziativa, organizzata congiuntamente da FIBO e EuropeActive, coinvolgerà le associazioni nazionali di ogni paese e si rivolgerà a decision-maker, opinion leaders, dirigenti, manager, personal trainer e operatori del settore sanitario. Il tour inizierà a Istanbul il 28 gennaio, quindi sarà la volta di Mosca (2 febbraio), Varsavia (4 febbraio), Milano (9 febbraio con la partecipazione di ANIF) e infine Stoccolma (11 febbraio).
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l sontuoso Palais du Pharo di Marsiglia (nella foto), che regala una vista mozzafiato sull’affascinante città francese, ha ospitato, dal 19 al 21 ottobre scorsi, la quindicesima edizione dell’annuale European Congress organizzato dall’IHRSA, che ha riunito 550 operatori di 42 nazionalità diverse, offrendo loro un importante momento per accrescere la cultura imprenditoriale e professionale e per “fare settore”. Tra le sessioni proposte dal programma congressuale spicca la general session d’apertura tenuta dall’irlandese Ken Hughes, studioso dei comportamenti legati al consumo e all’acquisto, nonché amministratore delegato della società di consulenza Glacier Consulting. Ha fornito un’interessante analisi del “DNA” dei futuri consumatori digitali, sottolineando che la tecnologia, che rende possibili i cambiamenti, anche grandi e molto veloci, è solo un mezzo. Dunque – ha spiegato con la verve e lo stile accattivante
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a settantacinquesima edizione di Ispo Munich andrà in scena, come di
dei comunicatori di razza – per comprendere come adeguare il modo di fare business al mondo digitalizzato bisogna focalizzarsi innanzitutto sulle persone cercando di cogliere l’essenza dei loro comportamenti, bisogni, desideri e persino debolezze. In un futuro molto imminente – ha ammonito Huges – i “nativi digitali”, ovvero le persone nate dal 1996 in poi, anno della nascita di Google che ha segnato l’inizio di una nuova era, costituiranno la maggioranza del mercato, saranno coloro che consumeranno di più, dunque nessuno può permettersi di ignorarli e neppure trascurarli. Internet 4G e la connessione wifi, che hanno reso tutto veloce e possibile, hanno generato il boom dell’e-commerce e gli imprenditori di oggi, operatori di club compresi, devono necessariamente adattarsi a questo scenario ed essere pronti a interagire costantemente con i consumatori digitali, ascoltandone le opinioni, soddisfacendone il più possibile le esigenze. Per stare sul mercato oggi bisogna necessariamente entrare nell’economia della relazione e della connessione. Philip Mills, amministratore delegato di Les Mills International, è stato protagonista di un’interessante sessione nel corso della quale ha analizzato i trend del fitness attualmente in atto a livello internazionale, cercando di mettere a fuoco le sfide e le opportunità che implicano. Ha innanzitutto chiarito che i club tradizionali
sono destinati a essere messi costantemente sotto pressione dagli operatori che attuano nuovi modelli di business quali il low cost, boutique del fitness e approccio local in stile Anytime Fitness e Snap, per intenderci. L’imprenditore neozelandese ha sottolineato che dalle boutique – quali SoulCycle e Pure Fitness, solo per fare due nomi – c’è molto da imparare per quanto concerne la proposta delle attività, la configurazione dello spazio di cui si dispone e la strategia commerciale. Ha inoltre rimarcato l’importanza di un fenomeno emergente come il virtual fitness e analizzato le attività più in auge e i target ai quali maggiormente si rivolgono, fornendo una panoramica stimolante di uno scenario internazionale in costante evoluzione. Nel corso della quattro giorni marsigliese, come vuole una ormai consolidata tradizione, è stato svelato il vincitore dell’edizione 2015 dello European Club Leadership Award che è andato a Martin Seibold, managing director di Fitness First UK, riconoscendo le sue eccellenti capacità strategiche e manageriali. La sua carriera in Fitness First incominciò nel 1998 in Germania, paese in cui ha dato un contributo importante alla crescita del sodalizio i cui club sono passati, in appena 8 anni, da 9 a 99. Successivamente, nel Regno Unito, ha raccolto la sfida opposta, cavandosela altrettanto bene: ridurre i club da 180 a 75 in soli 2 anni.
consueto, a Monaco di Baviera dal 24 al 27 gennaio prossimi, puntando i riflettori
sugli articoli e l’abbigliamento sportivi e per il fitness, confermandosi evento di riferimento per il comparto. Più di due migliaia di espositori, provenienti da numerosi paesi, e circa 80.000 visitatori animeranno la quatto giorni bavarese che, come di consueto, proporrà un ampio programma di eventi.
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riflessioni sul futuro del settore a marsiglia
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RHEX Salone internazionale della ristorazione e dell’ospitalità tel. 0541.74.41.11 www.rhex.it Rimini 23-27 gennaio
Balnearia Salone professionale delle attrezzature balneari tel. 0585.78.79.63 www.balnearia.it Marina di Carrara 28 febbraio - 2 marzo
Ispo Munich Salone internazionale dell’articolo e dell’abbigliamento sportivo tel. +49 (0)89.949.11388 www.ispo.com Monaco di Baviera (Germania) 24-27 gennaio
Klimahouse Fiera internazionale specializzata per l’efficienza energetica e l’edilizia sostenibile tel. 0471.51.60.00 www.fierabolzano.it/klimahouse Bolzano 28-31 gennaio
Cosmopack Solutions for the Beauty Industry tel. 02.79.64.20 www.cosmoprof.com Bologna 17-20 marzo
Spoex Seoul International Sports & Leisure Industry Show tel. +82.2.60.00.51.64 www.spoex.com Seoul (Corea del Sud) 25-28 febbraio
Bit Borsa Internazionale del Turismo tel. 02 4997.1 www.bit.fieramilano.it Milano 11-13 febbraio ForumClub Gallery 17th Expo and International Congress for Fitness, Wellness and Aquatic Clubs tel. 051.25.55.44 www.forumclub.it Bologna 18-20 febbraio ForumPiscine Gallery 8th Pool & Spa Expo and International Congress tel. 051.25.55.44 www.forumpiscine.it Bologna
18-20 febbraio
Cosmoprof Salone Internazionale della cosmesi tel. 02.79.64.20 www.cosmoprof.com Bologna 18-21 marzo
IHRSA Annual International Convention & Trade Show tel. +1.617.951.00.55 www.ihrsa.org Orange County Convention Center Orlando (USA) 21-24 marzo Salon Mondial Body Fitness tel. +33 01.47.56.67.02 www.salonbodyfit.com Parigi (Francia) 18-20 marzo
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a cura della redazione
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fitness senza confini
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l fitness, a livello internazionale, continua a rinnovarsi proponendo nuove modalità d’allenamento in grado di soddisfare ogni esigenza e target, offrendo a istruttori, personal trainer e club nuove opportunità per diversificare e rendere più completa la propria offerta L’evoluzione e la conseguente diversificazione del fitness sembrano non conoscere so-
ste, le modalità per allenarsi si moltiplicano e specialmente negli Stati Uniti, da sempre lo scenario più maturo in grado di esercitare la sua influenza a livello internazionale, si affermano discipline destinate, nella maggioranza dei casi, a diffondersi anche in Europa e nel nostro Paese. Il personal training è oggi offerto dalla quasi totalità (circa
il 90 per cento, secondo le stime più accreditate) dei fitness club a stelle e strisce e non è più percepito come un lusso riservato a vip e facoltosi proposto dai club più esclusivi. Il suo costo è sensibilmente calato ed è sempre più diffusa, anche in Italia, la versione “small group” che, in genere, prevede sessioni d’allenamento svolte da un minimi di 3 a un massimo di 5 persone guidate da un PT. Un modo per spendere meno e al tempo stesso ottenere i benefici motivazionali della socializzazione e della condivisone dell’allenamento. Tra le attività che stanno riscuotendo buoni consensi figura anche il Nia, acronimo di “Neuromuscular Integrative Action”, danza aerobica a basso impatto che tonifica i muscoli e migliora le capacitò cardiorespiratorie e la postura. Dal punto di vista tecnico combina arti marziali, yoga e danza e la sua nascita risale addirittura a primi anni Ottanta quando Debbie e Carlos Rosas la inventarono. Il rafforzamento dei muscoli della parte centrale del corpo, che giocano un importante ruolo di stabilizzazione – prevenendo il mal di schiena e migliorando la postura, con
pisa città europea dello sport 2016
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e città europee dello sport 2016 sono state presentate ufficialmente lo scorso 6 novembre all’interno del Salone d’onore del Coni, a Roma, anticipando l’investitura europea avvenuta a Bruxel-
les lo scorso 18 novembre. La cerimonia ha ufficializzato l’investitura di Pisa e ha visto la partecipazione dell’assessore allo sport della città toscana, nonché presidente del Coni regionale, Salvatore Sanzo che
ha così commentato questo importante riconoscimento: «Siamo contenti e onorati di essere stati scelti “città europea dello sport 2016”. Sarà un anno importante per la città e per tutte le associazioni pisane. Abbiamo in cantiere già più di 100 iniziative e abbiamo tanta voglia di proporre eventi culturali legati allo sport che riempiranno le nostre piazze comunicando socialità». Pisa sarà una città in movimento per un anno nel corso del quale si svolgeranno numerosi eventi legati allo sport – manifestazioni, tornei, dimostrazioni, convegni e dibattiti – ovvero iniziative che coinvolgeranno tutta la cittadinanza al fine di promuovere lo sport come pratica di benessere e socialità.
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solo. Alla “grande palla”, presente ormai in qualsiasi tipologia di club e studio, si affiancano ora nuove sfere, come le morbide e polivalenti Ugi, utilizzate anche e soprattutto nell’ambito del group fitness, e le Fluiball, ovvero le palle gonfiabili contenenti un liquido colorato impiegabili anche in acqua e all’aperto per creare divertenti coreografie tonificando i muscoli. Anche i salti sono in ascesa. Al di là del gioco di parole, i trampolini, o pedane elastiche, sono sempre più diffusi anche nei fitness club del Belpaese, nei quali vengono impiegati per diverse tipologie d’allenamento, anche collettivo, che coniugano efficacia, divertimento e benefici per la salute. E per saltare ora ci sono anche le insolite calzature Kangoo Jumps, impiegabili per svolgere molteplici esercizi che, oltre a migliorare le capacità cardiorespiratorie e tonificare i muscoli, assicurano altri benefici come, solo per citarne uno, il rafforzamento del sistema muscolo-scheletrico prodotto dallo sfruttamento della forza G.
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questo caso al miglioramento della postura e della consapevolezza del proprio respiro e del proprio corpo. Un esempio su tutti è lo Yogalates, che combina la disciplina ideata da Joseph Pilates negli anni Venti con lo hata yoga per dar vita a un’attività più completa dal punto di vista sia fisico sia mentale. Al fianco del CrossFit, sempre più in auge, si moltiplicano le espressione dell’allenamento funzionale, svolto prevalentemente a corpo libero e con l’ausilio di attrezzi e accessori non sempre convenzionali. Tra le novità figura lo Stirfit, disciplina che prevede una serie di esercizi svolti a corpo libero il cui obiettivo è migliorare la postura e incrementare la forza muscolare complessiva con allenamenti che cambiano di seduta in seduta, assicurando grande varietà e coinvolgimento. Da segnalare il ruolo importante assunto dalle palle, Fitball in testa a tutte che si è ritagliata un vero ruolo da protagonista per lo svolgimento di un’ampia gamma di esercizi, nell’ambito del personal training, ma non
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tutti i benefici che ne derivano – continua a essere un trend in ascesa. Il core conditioning, o core training che dir si voglia, è oggi proposto dalla maggior parte degli operatori e dei professionisti dell’esercizio fisico a livello internazionale che, in misure e combinazioni diverse, impiegano alcuni semplici attrezzi e accessori come le semisfere in gomma note come Bosu Ball, tavolette propriocettive, rulli spugnosi e addirittura un classico d’altri tempi come l’hula hoop, rivisto e corretto per risultare al passo con i tempi. Merita di essere menzionata anche Olit che, pur non essendo una novità, sta ottenendo ora una inaspettata popolarità. Si tratta di un’attività olistica che ha effetti propriocettivi e posturali, svolta con sottofondi musicali che dettano il ritmo delle sequenze. Richiede il controllo del movimento e della respirazione, nonché fluidità d’esecuzione e massima concentrazione. Sempre negli Stati Uniti si registra l’affermazione delle attività che miscelano il Pilates con lo yoga, finalizzate anche in
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let’s move for a better world 2016
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echnogym ha recentemente annunciato che la terza edizione della sua campagna sociale Let’s Move for a Better World avrà luogo dal 1 al 19 marzo prossimo. Nel corso di questa iniziativa, gli iscritti ai fitness club di tutto il mondo si sfideranno e uniranno le loro forze per donare l’esercizio fisico svolto alla propria comunità locale al fine di
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promuovere il wellness e sani stili di vita. Tutti i partecipanti potranno misurare e donare i propri MOVE – l’unità di misura di movimento di Technogym – su MyWellness Cloud, la prima piattaforma cloud del settore. I tre club più attivi di ciascun paese (ovvero quelli che accumuleranno il numero di MOVE più elevato) vinceranno l’oppor-
tunità di aiutare i ragazzi delle scuole locali a diventare più attivi grazie alle attrezzature fornite da Technogym a una scuola di loro scelta. Saranno premiate anche le persone più attive che daranno il miglior contributo alla campagna donando il loro movimento. Questa iniziativa offre ai club una grande opportunità per attrarre nuovi clienti grazie alla campagna di comunicazione a sostegno dell’iniziativa attuata sul web e sui social media e all’effetto virale innescato dalla condivisione online delle sessioni di allenamento dei loro clienti. Let’s Move for a Better World è anche un’occasione importante per elevare il tasso di fidelizzazione, la motivazione e l’assiduità degli iscritti, grazie anche al risvolto competitivo dell’iniziativa. Ponendo l’accento sulla comunità che vive intorno a ogni club, la campagna contribuisce a esaltare lo spirito di gruppo incoraggiando il raggiungimento di un obiettivo comune. #LetsMoveForABetterWorld
i futuri agenti si allenano con life fitness
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a nuova palestra della Scuola Allievi Agenti di Caserta è stata recentemente dotata degli attrezzi LifeFitness, storico marchio statunitense distribuito in Italia da Si Line. La neonata struttura è stata dotata di attrezzature sia cardio sia isotoniche di ultima generazione, per un totale di 53 postazioni di allenamento. Sono state montate e collaudate per consentire agli allievi della scuola, agli ospiti internazionali e agli atleti delle Fiamme Oro di allenarsi in una struttura all’avanguardia, dotata di soluzioni tecniche di elevato profilo. Per chi non lo sapesse, le Fiamme Oro sono il gruppo sportivo della Polizia
di Stato – nato nel 1954 con la convenzione tra il ministero dell’Interno e il C.O.N.I. – che si dedica alla preparazione di at-
leti di alto livello in 41 discipline sportive che vengono praticate in nove selezionati centri nazionali.
Capire perché, come e quando la comunicazione tende a fallire. Imparare a padroneggiare la propria comunicazione intrapsichica (stati d’animo e rappresentazioni mentali). Diventare chiari, convincenti e coinvolgenti in occasione di colloqui, riunioni, convegni, trattative, stesura di relazioni, telefonate, scrittura di e-mail. Indicazioni pratiche su come pianificare l’allenamento alla comunicazione efficace.
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La comunicazione influenza in modo decisivo ogni nostra attività, in ambito professionale e nella vita privata. Dal modo in cui utilizziamo il linguaggio – orale, scritto e corporeo – dipende la qualità della nostra relazione con gli altri.
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Francesco Muzzarelli è docente certificato AIF in comunicazione e comportamento organizzativo, nonché direttore di psicodramma classico. Da 16 anni svolge l'attività di formatore e consulente presso l’impresa e la pubblica amministrazione. È Professore a contratto presso la Scuola di Psicologia e Scienze della formazione dell’Università di Bologna, docente di master nel Dipartimento di Comunicazione dell’Università di San Marino e presso Alma Graduate School. È autore di oltre trenta testi dedicati al management e allo sviluppo personale.
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La comunicazione influenza in modo decisivo ogni nostra attività, in ambito professionale e nella vita privata. Dal modo in cui utilizziamo il linguaggio - orale, scritto e corporeo - dipende la qualità della nostra relazione con gli altri.
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in forma con madonna
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adonna, la regina del pop, è sempre in forma smagliante, da buona icona vivente del fitness. Il suo Rebel Heart Tour, lo show del suo ultimo album, andrà in scena a Torino dal 19 al 22 novembre, quindi sarà in giro per il mondo fino a metà 2016. Sul palco canterà, ballerà, correrà e si muoverà come una ragazzina grazie a un’eccellente preparazione fisica garantita dagli allenamenti svolti con i suoi personal trainer Craig Smith, Marlyn Ortiz, Kendra Kemerley e Tim Anderson, una vera e propri task force del fitness con cui la Material Girl svolge sedute di 2-3 ore ben sei volte alla settimana. Questi quattro super trainer sono inoltre i responsabili delle attività che animano i club della sua catena Hard Candy Fitness: corsi innovativi e lezioni inedite, suddivisi in categorie e aggiornati su base trimestrale. Le ultimissime novità sono state recentemente presentate a New York nel corso di un workshop di formazione e aggiornamento riservato a tutti gli istruttori Hard Candy Fitness, quindi sono sbarcate anche in Italia, più precisamente a Roma, nei due centri Hard Candy Fitness capitolini: Colosseo e Parioli. Om in motion è un’innovativa fusion class che dura 30 minuti e combina figure e passi di danza con sequenze e posizioni dello yoga. Rende i muscoli più tonici e flessibili e sfruttando i benefici dell’allenamento dolce regala una sensazione di benessere anche mentale. È un allenamento total body, ma si concentra soprattutto sulla parete addominale e sulla schiena. Beast Barre è un’altra nuovissima attività fusion, ma più impegnativa, che prevede esercizi base di danza classica eseguiti alla sbarra e associati a movimenti compiuti con una bo-
dy bar da 5 chilogrammi. Nel corso della lezione vengono eseguite ripetizioni intense ed esercizi isometrici per migliorare stabilità, forza e flessibilità. Questo allenamento, della durata di 45 minuti, è indicato per tutte le donne e focalizzato su addome, glutei e schiena. Kickazz Combat è invece la grande novità per gli uomini. Ispirata alle MMA (mixed martial arts), combina i movimenti delle diverse arti marziali con rapide routine cardiovascolari, assicurando un lavoro ad alta intensità. Prevede inoltre esercizi di gruppo e di coppia svolti con la modalità definita “battle”. Nel corso della lezione vengono utilizzate le agility ladder (le scalette orizzontali poste a terra) per lavorare su velocità e agilità, alternando il lavoro della parte inferiore a quello della parte superiore del corpo. È un total body workout che migliora tono e la qualità muscolare, fiato, forza, flessibilità ed equilibrio. Una lezione dura 60 minuti e consente di bruciare tra le 800 e le 1.000 calorie www.hardcandyfitnessroma.it www.hcfroma.com
James J. Annesi una guida per gli operatori di sport e fitness
all’esercizio fisico Motivare all’esercizio fisico: una sfida per tutti i tecnici e i manager dello sport e del fitness, per chi si prepara a rivestire uno di questi ruoli da protagonisti. James J. Annesi, ricercatore, istruttore e consulente di psicologia dello sport e dell’esercizio fisico, in questo volume propone una metodologia derivata da ricerche di psicologia sportiva e comportamentale, strategie per il miglioramento della performance e la gestione dello stress al fine di misurare, accrescere e alimentare in modo continuativo l’interesse all’attività fisica. Il lettore, il “professionista”, è quindi guidato verso un preciso obiettivo: aiutare il cliente a considerare l’attività motoria parte integrante del proprio stile di vita, un’abitudine, in una sola parola un “comportamento”.
la motivazione
all’esercizio fisico tecniche e strumenti per rendere l’attività motoria uno stile di vita
James J. Annesi, Ph.D., è direttore di Behavioral Science (scienze comportamentali) presso lo Sports Barna di Chattanooga Lifestyle Center (Tennessee, USA) e amministratore del WellFit Plan. Attualmente ricopre incarichi presso il Veteran Afair Health Care System e la United States Sports Academy. Annesi continua a svolgere ricerche nel campo della gestione dello stress, dell’autoregolazione, del supporto sociale dei processi di modifica del comportamento nei confronti dello sport e dell’esercizio fisico non agonistico.
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CLUB quando il fitness è un “gioco da ragazzi”
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Per informazioni: www.games-fit.com
ella Repubblica di San Marino, per la precisione a Dogana, ha recentemente fatto il suo debutto nel mercato del fitness Games fit, centro fitness sviluppato su una superficie di 2.000 metri quadrati, 1.200 dei quali dedicati alle attività cardio e di potenziamento e tonificazione muscolare, interamente equipaggiate con attrezzi Life fitness e Hammer Strength. La neonata struttura mette inoltre a disposizione della clientela una sala di 250 metri quadrati dedicata all’allenamento funzionale, dotata di attrezzi Xenios, e una sala corsi di 150 metri quadrata che ospita numerose discipline collettive. Lo staff del club include perso-
nal trainer in grado di configurare allenamenti specifici, sia di gruppo sia individuali, e fisiomasso-terapisti che svolgono massaggi sportivi e riabilitativi. Games Fit propone diverse formule d’abbonamento tra le quali figurano, solo per citarne due, Tonic (12 mesi con
accesso all’area cardio-isotonica e alle attività di gruppo a 449 euro) e Games (12 mesi con accesso all’area cardioisotonica oppure alle attività di gruppo a 300 euro). È inoltre prevista la tassa d’iscrizione fissata a 49,90 euro.
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un accordo corporate con una palestra consente alle aziende di risparmiare, mediamente, 1.500 euro per dipendente per spese mediche. E secondo uno studio finanziato da Microsoft, chi frequenta la palestra aziendale o comunque si allena regolarmente ha un rendimento migliore sul lavoro. Entrando nel dettaglio, migliora la sua creatività (+37%), aumenta la sua produttività (+28%), commette meno errori e, non meno importante, ha il morale sempre alto. Non è dunque un a caso che negli Stati Uniti più dell’80% delle imprese con almeno 50 dipendenti abbia allestito una zona con attrezzi per l’allenamento. E questa filosofia si sta diffondendo anche in Europa, Italia compresa dove grandi aziende come Vodafone, Nike, Philips, Binda e Ferrari hanno realizzato la propria area fitness.
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parte da un presupposto scientifico: l’esercizio fisico influisce positivamente sulla salute e il benessere delle persone e quindi dei lavoratori, incrementandone significativamente la produttività e riducendone, nel lungo periodo, le assenze per malattia. Pathos, che vanta una solida esperienza nel campo del movimento, ha subito sposato l’idea di Vulkan Italia di realizzare un posto di lavoro orientato al benessere dei dipendenti, così i due titolari (rispettivamente Stefano Storti e Giampiero Repetti) hanno stipulato un accordo di collaborazione sicuramente unica sul territorio novese e degna di nota e curiosità anche in ambito nazionale. La possibilità di frequentare il centro fitness aziendale è un benefit di grande valore per i dipendenti, paragonabile all’orario elastico, alla mensa salutista e all’illuminazione gradevole ed è stato stimato (fonte A dn Kronos) che un’area destinata al fitness e al benessere o
Per informazioni: www.pathoswellnessclub.it
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athos, fitness-wellness club di Novi Ligure, e l’azienda Vulkan Italia, anch’essa di Novi Ligure, hanno recentemente avviato il progetto Pathos in azienda, in virtù del quale 30 dipendenti della filiale italiana del gruppo tedesco – operante in diversi settori industriali – potranno usufruire dell’assistenza dei trainer del club piemontese all’interno di uno spazio aziendale completamente ristrutturato e adibito a palestra. Questa interessante iniziativa
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il fitness entra in azienda
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sport americano a roma
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Per informazioni: www.sportcitystudios.com
l centro sportivo Sport City Studios è stato inaugurato lo scorso 3 ottobre a Roma, in viale Cortina d’Ampezzo. Nasce dall’esperienza di Mondofitness Sport City Studios e si basa sul concept degli studios statunitensi, caratterizzati dall’atmosfera underground in puro stile newyorkese. Al suo interno convivono diverse discipline, ognuna delle quali dotata del suo studio: fitness (gestito da Mondofitness); Crossfit (gestito da Crossfit Tevere); boxe (gestito dalla Flaminio Boxe); Pilates (gestito da Muvin’up); attività in acqua (gestite da Vitattiva). Questa nuova realtà polivalente propone diverse tipologie
di abbonamento basate sulla scelta delle attività disponibili e rispetta i seguenti orari di
apertura: dalle 7 alle 23 dal lunedì al venerdì e dalle 9 alle 20 nel fine settimana.
bellezza e relax nel cuore di milano
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he Luxury Beauty & Spa, inaugurata lo scorso ottobre a Milano, è un nuovo punto di riferimento per la bellezza e il benessere all’interno del GetFIT city club di via Falcone, tra Piazza Diaz e Piazza Missori. Sviluppato su una superficie di 90 metri quadrati, il neonato centro offre alla
Per informazioni: www.theluxurybeautyspa.it
clientela momenti di puro relax all’interno di una spa dotata di bagno turco, idromassaggio, sauna, talassoterapia e assaggi di tisane preparate da esperti in fitoterapia. La zona dedicata ai trattamenti viso e corpo è dotata di tre cabine destinate a trattamenti eseguiti sia con tecniche manuali sia con l’ausilio di mac-
chinari di ultima generazione. Titolare di questa elegante urban spa è Vanessa Galasso che vanta più di vent’anni d’esperienza nel mondo del beauty e del benessere, inizialmente come estetista, quindi, per oltre dieci anni, come responsabile di tre centri benessere e come spa manager.
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Per informazioni: www.tonicnet.it
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cizio fisico in sinergia con gli operatori sanitari. Impiegando un algoritmo operativo ideato e sviluppato da Daniela Lucini – professore associato all’Università degli Studi di Milano e responsabile della sezione di Medicina dell’Esercizio e Patologie Funzionali presso l’Humanitas Research Hospital – Tonic Medical Fitness attua la stretta collaborazione tra il medico dell’esercizio, che rileva i parametri clinici di riferimento e prescrive l’attività motoria, e il life coach individuale (laureato in Scienze Motorie) che coordina e supervisiona l’erogazione del servizio tecnico all’interno del fitness club. «La medicina del benessere – ha detto Daniela Lucini – va sempre più orientandosi verso l’armonizzazione tra movimento e corretta alimentazione. L’obiettivo è ottenere da quella
che un tempo erano semplici sessioni d’allenamento in palestra nuovi importanti benefici per la salute, non solo a livello di prevenzione delle più importanti malattie non trasmissibili quali tumori, infarto, ipertensione e diabete, ma anche in termini di miglioramento delle prognosi e riduzione delle recidive». «Un oggettivo e misurabile miglioramento dello stato di salute – ha detto il professor Massimo Pagani, coordinatore della formazione per il progetto Tonic Medical Player, specialista in cardiologia e medicina interna, nonché docente della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport dell’Università degli Studi di Milano – è ciò che i soci Tonic possono aspettarsi da Tonic Medical Fitness, modello inedito di fitness a livello europeo».
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n nuovo percorso motorio per raggiungere e mantenere la migliore forma fisica e salvaguardare la propria salute facendo prevenzione. In tre parole Tonic Medical Fitness, l’esclusiva offerta dei club appartenenti alla catena Tonic che vede impegnati i professionisti dell’eser-
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benessere e prevenzione in palestra
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CLIMB THE STAIRS AND ENJOY! Il miglior allenamento stair-running del mercato Il nuovo Climbmill™ by Matrix va oltre l’attrezzo fitness, rappresentando la vera rivoluzione della tecnologia nella simulazione della salita delle scale. Porta in sé un cambiamento radicale della mentalità, degli standard e delle aspettative che pervadono il mondo del fitness. In poco tempo si possono effettuare allenamenti intensi ed appaganti ottimizzando i flussi all’interno del Club.
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attività formative con corsi di formazione, master di specializzazione e stage d’aggiornamento nell’area gestionale. Tra i corsi offerti: Corso di formazione per consulenti di vendita; Master di gestione tecnica degli impianti natatori; Stage sul responsabile tecnico di un fitness club. Docenti: vari Sede: Milano Contatti: tel.02.34.93.43.35, info@fitpromos.it, www.fitpromos.it
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REX Roundtables for Executives Il REX Roundtables è rivolto a titolari qualificati e general manager di fitness club. È un rivoluzionario metodo di formazione che si sviluppa con periodiche riunioni intensive di approfondimento strategico/ operativo del mercato e con confronti strutturati tra un numero ristretto di colleghi con esperti internazionali del fitness e di altri settori. Prossimi incontri: REX EMEA, 27-29 gennaio, Alpi Francesi; REX Italy1, 9-11 febbraio, Napoli; REX Italy2, 29 febbraio a 2 marzo, Dublino. Sedi: Alpi Francesi, Napoli, Dublino Docenti: vari Contatti: Rex Roundtables Europe - Fausto Di Giulio, Tortoreto (TE), Cell. 335.8173530 - rex@ rexroundtables.eu
Corsi Coaching PNL & Training Il Licensed PNL Practitioner è il primo livello di certificazione internazionale in PNL. Obiettivo del corso è favorire nei partecipanti la consapevolezza delle proprie competenze comunicative e l’acquisizione di strumenti e tecniche facilmente utilizzabili, per migliorare la propria vita e realizzare ciò che si desidera. I corsi sono organizzati dalla Scuola di Formazione “Coaching PNL & Training” di Savino Tupputi e Marco Martone. Tra i corsi offerti: PNL Master Practitioner (il secondo livello di specializzazione internazionale in PNL); Vivi al meglio con la PNL e il Coaching (corso gratuito introduttivo per conoscere le potenzialità della PNL e del Coaching); Coaching essenziale (il primo livello di specializzazione in coaching); PNL per la vendita (il corso per imparare a vendere di più e meglio), a Napoli Sede: Hotel del Corso, Napoli – Perugia Docenti: Marco Martone e Savino Tupputi Contatti: Marco Martone, www.marcomartonecoach.com
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Mesi di riferimento: gennaio, febbraio
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In queste pagine, una panoramica sui corsi di formazione e di aggiornamento in programma per i prossimi mesi. Distinti nelle due aree gestionale e tecnica, questi corsi si rivolgono a manager, preparatori, istruttori e, in generale, a tutti gli operatori del settore fitness, sport e benessere. Per conoscere con esattezza date e sedi, e avere l’elenco completo dei corsi offerti, contattare gli enti organizzatori agli indirizzi indicati.
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area tecnica DANSYNG DANSYNG® è un nuovo modo di allenarsi che unisce canto e ballo, per un’esperienza corale e socializzante paragonabile a un concerto pop. Lo Start-up insegna i fondamenti e la formula per tenere lezioni DANSYNG® nelle palestre, nelle piazze, nelle scuole di danza, nelle discoteche, alle feste. Le date dei corsi si riferiscono a un weekend intero in quanto il sabato si tiene il corso Dansyng® Start Up, la domenica il corso Just Dansyng® Pump. La giornata Dansyng® Start Up è acquistabile singolarmente essendo l’inizio del percorso, mentre si può accedere al corso Just Dansyng® Pump comprando il pacchetto weekend, oppure singolarmente se si è già partecipato al Dansyng® Start Up. Prossimi appuntamenti: DANSYNG “start-up”, Torino 23 gennaio; DANSYNG “start-up” + Just DANSYNG Pump, Torino 23-24 gennaio; Sede: Tutta Italia Docenti: Paolo Evangelista e Giulio Evangelista Contatti: Dansyng, www.dansyng.com CRUISIN’ UNIVERSAL EDUCATION
C. U. E. è il percorso più idoneo per tutti coloro che desiderano intraprendere la professione di istruttore di fitness musicale, step e tonificazione: 5 weekend che coniugano l’eccellenza della formazione alla pragmaticità e all’innovazione.
Sedi: Trieste - Milano Ancona - Modena - Firenze - L’aquila - Roma - Napoli DATE: da gennaio a maggio DOCENTI: vari CRUISIN’ PILATES Tre giornate dedicate allo studio e all’analisi di esempi propedeutici prepilates e alcuni esercizi classici di pilates base al fine di sentire sul proprio corpo come uno stesso movimento possa essere eseguito in modi diversi. Nel workshop saranno analizzati e approfonditi esercizi svolti durante masterclass collegati ad aspetti teorici di anatomia e biomeccanica, principi posturali ed alcuni principi del metodo come centralizzazione, controllo e respiro. Docente: Ljuba Koneva Sede: Modena Date: 28 febbraio, 20 marzo, 10 aprile XTEMPO - TRAINING SYSTEM XTEMPO è un innovativo, rivoluzionario ed efficace sistema di allenamento che si declina in diversi programmi di allenamento basati su alcuni principi che lo rendono unico ed originale: lezioni precoreografate, continue, allenanti ed entusiasmanti con un uso assolutamente rivoluzionario della musica. Programmi XTEMPO ENERGY - XTEMP SCULPT - XTEMPO DANCE XTEMPO LATIN - XTEMPO AQUA Docenti: vari Date e sedi: 23 gennaio, Parma; 24 gennaio, Genova; 21 febbraio, Trieste
CROSSWELL Il CrossWell intende sviluppare e migliorare lo stato atletico della maggioranza della popolazione che frequenta le palestre in Italia e nel mondo. L’idea di raggiungere un interessante stato di forma è filtrata dalla suggestione positiva del divertimento e di conseguenza ben lontana dal sacrificio e dall’abnegazione. CrossWell è adatto a molti, quasi tutti, costituisce una vera novità per il fitness club che vuole offrire gioia e divertimento ma anche risultati tangibili e duraturi. Docenti: vari Data: 24 gennaio Sede: Trieste Contatti: CRUISIN’, tel. 059.22.59.40 - info@ cruisin.it - www.cruisin.it
H.E.A.T. PROGRAM® Educational System Il percorso Educational di H.E.A.T. Program, proposto da GMM Training, è complessivamente articolato in 4 livelli totali (inclusi i tre weekend degli H.E.A.T. Circuit): 1) Basic Level (2 weekend-validità 2 anni); 2) II LEVEL + BLS First AID (1 weekend-validità 1 anno); 3) Breathing (1 weekend-validità 1 anno); 4. H.E.A.T Circuit Avanced Level (3 weekend-validità 1 anno). Tra i corsi proposti: Basic Level, sabato 30 e domenica 31 gennaio, Roma; terzo livello “Breathing”, sabato 20 e domenica 21 Febbraio, Voghera (PV). Sede: Roma, Voghera (PV) Docenti: vari Contatti: 06.688.076.52, info@heatprogram.com
Corsi Wellness Institute Il Wellness Institute è la scuola di formazione fondata da Technogym nel 2002 con lo scopo di favorire la crescita professionale degli operatori del settore fitness e wellness Tra i corsi offerti: Basket: la preparazione fisica nella pallacanestro; Ciclismo: l’allenamento del ciclista amatoriale e professionista; Ciclismo: mezza giornata con il campine Paolo Bettini; Corpo libero e l’allenamento con piccoli e grandi attrezzi; Pesistica Adattata: come e perché utilizzare i pesi nella preparazione atletica; Running: mezza giornata con il campione - Stefano Baldini; Test e programmi per l’allenamento Cardiovascolare. Ultime ricerche e Case studies; Test e programmi per l’allenamento della forza. Ultime ricerche e Case Studies. Per l’elenco completo e le date, si consulti l’area dedicata alla formazione del sito www. technogym.com o si contatti l’azienda. Sede: Technogym Village, Cesena (FC) Docenti: vari Contatti: Wellness Institute, numero verde 800.777.666, www.technogym.com
Corsi FIAF-SIAF per istruttori di aerobica, fitness, acquafitness e personal trainer La FIAF-SIAF è l’unica scuola italiana a possedere l’accreditamento europeo per la formazione degli istruttori di fitness anche in formato e-learning. L’accreditamento consente di certificare le competenze professionali degli istruttori in base allo Standard Europeo EHFA EQF-Fitness. Le certificazioni rilasciate permettono l’iscrizione all’EREP - Registro Europeo dei Professionisti del Fitness. I corsi offerti, anche in modalità FAD: Moduli professionalizzanti: Allenamenti di Gruppo con
Corsi tecnici Fispin Academy asd
International Master Days: il più grande Spinning® Event nel mondo, l’unico Spinning® Event internazionale in Italia, quest’anno caratterizzato da una performance live di un’orchestra composta da 14 maestri. Per la prima volta il mondo lo Spinning® entra in un vero e proprio concerto musicale, con l’ausilio di video sincronizzati al percorso grazie alla tecnologia di I’M Mix (www. imRide.com). Due giorni di formazione, ride, momenti di aggregazione e condivisione con i più importanti Presenter dello Spinning® Program italiani, europei, americani. È un’iniziativa presentata da Fispin Academy A.s.d. e Mad Dogg Athletics S.r.l.
Contatti: Fispin Academy asd, tel. 050.31.46.414, www.fispinacademy.it info@fispinacademy.it
Corsi Fit One Promotion Prosegue la sessione autunnale di attività formative con corsi di formazione, master di specializzazione e stage d’aggiornamento nelle cinque aree tematiche previste: fitness & body building, discipline musicali & indoor cycling, pilates mat work, attività acquatiche, riabilitazione sportiva & massaggio. Da sabato 13 febbraio 2016 avrà inizio la sessione invernale di attività formative con corsi di formazione, master di specializzazione e stage d’aggiornamento nelle cinque aree tematiche previste: fitness & body building, discipline musicali & indoor cycling, pilates mat work, attività acquatiche, riabilitazione sportiva & massaggio. Tra i corsi offerti: Corso di formazione per istruttori di fitness e body building; Corso di formazione per personal trainer; Corso di formazione per istruttori di discipline musicali e tonificazione; Corso di formazione per istruttori di indoor cycling. Docenti: D. Etro, M. Piras, S. Artuso, R. Calcagno. Sede: Milano Contatti: tel.02.34.93.43.35, info@fitpromos.it, www.fitpromos.it Les Mills Academy Les Mills Academy forma sui metodi Les Mills il maggior numero possibile di persone motivate, rilasciando a tutti gli
Corsi CovaTech Pilates School Tra i corsi offerti: 113° Corso Introduttivo (primo step formativo CovaTech Pilates Teacher che presenta il metodo CovaTech® Pilates® dal punto di vista sia teorico sia pratico), 16 gennaio 2016; 114° Corso Introduttivo, 6 febbraio; 73° Corso CovaTech® Pilates® Teacher - Full Immersion (dura 20 giorni per un totale complessivo di 125 ore, tra febbraio e maggio con inizio il 19 febbraio). Sedi: CovaTech Pilates Studio di Milano Docenti: vari Contatti: www.studio-pilates. it (sezione CovaTech Pilates School)
Corsi Striding®
L’Accademia Striding mette a disposizione degli allievi insegnanti altamente professionali, certificati e costantemente aggiornati. L’Accademia intende garantire opportunità di carriera attraverso adeguati percorsi di crescita e sviluppo professionale. Striding® Continua education: Striding®
Fusion, domenica 7 febbraio, ore 10/19, presso Village Fitness Club di Roma; Striding® Fusion, domenica 7 Febbraio, ore 10/19, presso Flaminio Sporting Club di Roma; Striding® Interval Training, 13 febbraio, ore 10/19, presso Village Fitness Club di Roma; Striding® Inspirational Direction, sabato 19 febbraio, ore 14/18, presso Flaminio Sporting Club di Roma; Striding® First Aid (BLSDP), domenica 20 febbraio, ore 10/17, presso Village Fitness Club di Roma; Sedi: Acireale (CT), Biella, Roma Docenti: vari Contatti: Striding Italia tel. 06.43.68.01.59, cell. 340.71.20.023, segreterianazionale@ stridingsystem.com info@stridingsystem.com www.stridingsystem.com
Corsi Medical Fitness e SlowFIT per istruttori
FIT Federation organizza corsi di formazione per imparare a utilizzare e applicare il rivoluzionario metodo SlowFIT nei corsi, nella fisioterapia, nel Personal Training, nella ginnastica preventiva, personalizzata di gruppo. Il percorso di certificazione permette di entrare subito in contatto e collaborare con medici e farmacie. Tra i corsi offerti: SlowFIT Medical Fitness, 16-17 gennaio; Sedi: Tortoreto Lido (TE) Docenti: Fausto Di Giulio Contatti: Slow Fit, tel. 0861.78.92.39, www.slowfit. com
Vi invitano tutti gli enti di formazione interessati a segnalarci le loro iniziative, inviando il proprio calendario all’indirizzo di posta elettronica dventuri@ilcampo.it
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Date: 30 e 31 gennaio Sede: UNA HOTEL, Lido di Camaiore (LU) Docenti: vari Per le date dei corsi proposti dalla Fispin Academy, si consulti l’area dedicata alla formazione del sito www.fispinacademy.it
istruttori partecipanti una certificazione internazionale. Tra i corsi offerti: GRIT, AQUAWORK, BODYJAM, BODYSTEP, BODYPUMP, BODYATTACK Per le date dei corsi che si terranno a gennaio e febbraio, si visiti il sito www. lesmills.it Sede: tutta Italia Docenti: vari Contatti: Les Mills Academy, www.lesmills.it
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera inviataci dal Direttore di A.N.I.F. - Eurowellness Gianfranco Mazzia che chiarisce il ruolo dell’Associazione in relazione allo sviluppo del settore fitness, wellness e sport in Italia.
Il ruolo di ANIFEurowellness nel processo di sviluppo del settore fitnesswellness e sport Sembra che il trend congiunturale dell’economia del Paese abbia finalmente invertito la sua tendenza. È presto, ovviamente, per lasciarsi prendere dall’euforia, ma è pur vero che ormai tutti i principali centri di statistica e uffici di studi macroeconomici siano più o meno concordi nell’affermare che la ripresa sia effettivamente arrivata e che sia destinata a consolidarsi, seppure lentamente, nei prossimi 12-24 mesi. Dopo ben sette anni di grave crisi economica, con gli ultimi tre caratterizzati da una recessione ininterrotta, stando agli indicatori economici più accreditati sembra finalmente possibile intravedere quella “luce in fondo al tunnel” che fino adesso sono riusciti a vedere, con tanta spregiudicatezza e malcelata convinzione, solo i Governi che in rapida successione, dal 2011 in poi, hanno gui-
dato l’Italia. In verità il Paese anche nel 2014 ha fatto registrare – unico tra le nazioni economicamente più avanzate dell’Occidente – un decremento del PIL (- 0.4%) a fronte degli incrementi di considerevole portata raggiunti da Gran Bretagna (+2.6%), Stati Uniti (+2.4%), Germania (+1.6), Spagna (+1.4%) e di quelli più contenuti, ma pur sempre di segno positivo, raggiunti dalla Russia (+ 0.6%) e dalla Francia (+ 0.4%). Ai primi di ottobre il Centro Studi Confindustria (CSC), attraverso la sua indagine rapida mensile sulla produzione industriale, ha finalmente rilevato un dato positivo, ossia un incremento della produzione industriale, pari allo 0,9%, in settembre rispetto ad agosto. E nel terzo trimestre 2015 è stimato un aumento dell’attività industriale dello 0,7% su quello precedente. Il più alto da inizio 2011. Tale generale progresso, che al momento ha interessato l’Italia solo in minima parte, è dovuto principalmente al com-
binato disposto della diminuzione del prezzo del petrolio e del conseguente aumento della domanda interna. Anche la recente bozza della “Legge di stabilità “, annunciata dal Presidente del Consiglio con la solita mitragliata di tweet, fa leva sui consumi. Ed è questa, a nostro avviso, l’unica nota oggettivamente positiva. La manovra è incentrata sull’abolizione totale di ogni imposta sulla prima casa, ma costerà 5 miliardi di euro a fronte di un deficit che aumenterà di ben 12 miliardi e che quindi renderà l’Italia sempre più “EU dipendente”. Se si pensa poi che l’aumento del deficit è stato accompagnato dall’assenza di investimenti e dall’ininfluenza della spending review (e questa non è certo una novità) appare legittimo nutrire qualche serio dubbio sugli effetti che la Legge di Stabilità produrrà nel medio-lungo periodo. Comunque, al di là dei non pochi interrogativi ancora in attesa di una risposta, per il 2015 tutti gli indicatori economici delle principali Istituzioni nazionali e mondiali –
Bankitalia, Istat, Confindustria, CE ed FMI – indicano una previsione della ripresa del PIL italiano oscillante tra + 0.5% e + 0.6%. Non è certo un granché, ma almeno segna finalmente la tanto attesa inversione di tendenza della nostra economia. ANIF, dal canto suo, in tutti questi anni non si è mai fermata nell’attesa di tempi migliori, al contrario ha continuato a moltiplicare gli sforzi nella ricerca di soluzioni e strumenti atti a favorire la crescita del settore fitnesssport e ora è pronta a intercettare gli esiti positivi della ventilata ripresa economica. E la proposta di una Riforma Dello Sport Dilettantistico, su cui il Presidente Giampaolo Duregon ha profuso molte energie da due anni a questa parte, si muove proprio in questo senso. La Legge Quadro sullo Sport Dilettantistico proposta da ANIF è incentrata sulla istituzione di un nuovo tipo di società sportiva che opera al di fuori dell’area del no profit per andare incontro alle esigenze operative di
re l’azione di ANIF. Ma la sua credibilità e la sua competenza si sono ormai talmente consolidate e accreditate da consentirle di non temere la concorrenza. Molti altri organismi e professionisti del settore (i più), in verità, seguono con attenzione l’azione, apprezzano la validità del suo impegno e non le fanno mancare attestati di stima, di riconoscenza e fattiva collaborazione. Ebbene, se il rapporto di fiducia tra ANIF e una base associativa sempre più ampia e qualificata si rafforza di anno in anno, se un numero crescente di professionisti di area segue le mosse di Duregon spontaneamente e disinteressatamente, se uno dei principali Enti di Promozione Sportiva del CONI, quale il CSI, ha inteso siglare con ANIF un Patto d’intesa volto a dare impulso allo sviluppo associativo e al fitness-sportbenessere, se il Presidente di ANIF è stato eletto quest’anno nel board di EuropeActive, la più importante organizzazione europea dei principali enti che a vario titolo operano nel settore sport, se alcune importanti Associazioni di Categoria di Confindustria, come Assosport (articoli sportivi) per citarne una, hanno affiancato ANIF nel suo impegno attraverso patti d’intesa, se alcune grandi aziende manifatturiere del settore hanno voluto legare i loro prestigiosi marchi all’attività dell’Associazione, se grandi Istituti di Credito ed Enti di Diritto Pubblico come la SIAE hanno firmato convenzioni particolarmente vantaggiose a favore dei soci ANIF, se le Istituzioni dialogano formalmente con ANIF, quale unica, accreditata Associazione di Categoria e se, da ultimo, la crescita di ANIF ha stimolato anche la nascita di organismi che hanno tentato di emulare, senza successo, la sua azione, vuol dire, senza ombra di dubbio, che l’Ente è riuscito a rappresen-
tare nell’area dell’associazionismo sportivo nazionale un punto di riferimento inamovibile e imprescindibile. Il Presidente Duregon ha tracciato negli anni un percorso vincente per la crescita del settore ed è pronto ad affrontare le nuove sfide del futuro provenienti da un mondo dove, a prescindere dalla sempre auspicata crescita, nulla sarà come prima. Il mondo dello sport cambierà, infatti, come cambierà tutto il mondo produttivo. Bisogna quindi essere in grado di diventare parte attiva di un nuovo modo di crescere che prescinderà per sempre da alcuni modelli stereotipati su cui si è fin qui sviluppata l’economia come, ad esempio, il posto fisso, il rapporto di lavoro a tempo indeterminato e la previdenza, che non saranno più certezze, né variabili indipendenti dall’andamento congiunturale dell’economia. La nuova Riforma dello Sport Dilettantistico, su cui Duregon, preso atto di questa situazione, sta lavorando con lungimiranza da circa due anni, interpreta e sostiene le istanze di un settore che, pur in un momento così difficile per la nostra economia, vuole offrire al Legislatore un efficace strumento per stimolare la sua crescita. Riforma questa che peraltro assicurerebbe un introito nelle casse dello Stato di non trascurabile entità (un miliardo e mezzo di euro/annui). Perché non approfittarne? Le vie che percorre la politica sono però purtroppo lunghe e tortuose. Non sarà quindi facile arrivare al traguardo. Pertanto, se altre forze vorranno scendere su questo terreno animate dalla stessa voglia di offrire un contributo allo sviluppo del settore partendo da questi presupposti, ben vengano. ANIF è infatti ben lieta di fare squadra con chi intende perseguire questo importante obiettivo. Gianfranco Mazzia
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cemente, i principali risultati conseguiti da Duregon nell’arco del suo mandato, risultati che hanno offerto contributi al Legislatore e diffuso la conoscenza di tutte le normative del settore, partendo dalla ben nota Legge N. 289/2002 Art.90 (“Legge Pescante”) che ha rappresentato una svolta determinante nella gestione degli enti sportivi dilettantistici: Legge 289, art. 90, del 2002; D.L. n. 128 del 21 maggio 2004; L. n. 276 del 10 settembre 2003, art.6; L. n. 186 del 27 luglio 2004; L. n. 14 del 24 febbraio 2009, art.35; Risoluzione 38/E del 17 maggio 2010 (Interpello presentato all’Agenzia delle Entrate da ANIF); Risoluzione Ministero del Lavoro del 21 febbraio 2014. Lungo questo percorso sono stati rimossi grossi ostacoli sul piano interpretativo di molte Normative, Circolari, Risoluzioni Ministeriali; sono state avanzate, presso le Istituzioni di riferimento, istanze che hanno trovato accoglienza nelle normative di cui sopra. Tali Leggi, accompagnate da diverse Circolari e Risoluzioni ministeriali, hanno fugato molti gravi dubbi e perplessità esistenti nel quadro normativo di riferimento in tema di Fisco, Lavoro e Sanità. ANIF ha quindi svolto in tutti questi anni un ruolo sempre più determinante nella definizione di un quadro normativo sempre più aderente alle reali esigenze operative del settore. Si è inoltre rafforzato il rapporto con la base associativa grazie a un supporto sempre più puntuale e qualificato sul piano fiscale, amministrativo, lavoristico, sindacale. Azione che ha collocato l’ente su un piano di preminenza assoluta nell’ambito degli Organismi che a vario titolo operano su questo terreno. Nel tempo altri enti/associazioni hanno tentato di emula-
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quel mondo dello sport che negli ultimi anni si è evoluto e modernizzato, che è cresciuto sul piano strutturale e organizzativo al punto da rendere necessaria una forma societaria più consona alla gestione degli impianti sportivi con queste caratteristiche. Questa Legge consentirebbe al settore di agganciare la ripresa e assicurare al processo di sviluppo del settore una spinta determinante. Una riforma, peraltro, che non solo non comporterebbe interventi economici da parte dello Stato, ma addirittura farebbe affluire nelle sue casse, perennemente vuote, un introito annuo superiore al miliardo e mezzo di euro, in termini di tassazione, IVA e contribuzione previdenziale. Pur trattandosi di una società sportiva di tipo commerciale (profit), quindi priva del vincolo relativo all’indivisibilità degli utili, fruirebbe tuttavia, per l’alto valore sociale e salutistico della sua attività, di alcuni importanti strumenti di incentivazione fiscale e tributaria, ovviamente di portata inferiore a quelli riconosciuti per legge alle attuali Associazioni/Società Sportive Dilettantistiche. La manovra eliminerebbe finalmente l’incerto confine esistente tra “profit” e “no profit” che ha lasciato spazio alle più stravaganti, e spesso decisamente vessatorie, operazioni di verifica da parte degli Organi di Controllo, mirate non tanto a sanzionare l’illecito, quanto semplicemente a “fare cassa” colpendo soprattutto il contribuente maggiormente visibile e solvibile. Ma l’azione di ANIF in questi anni non si è limitata ad affrontare il grande problema della Riforma dello Sport Dilettantistico. L’impegno dell’Ente, infatti, ha continuato a interessare tutti i punti cruciali della gestione delle AS/SSD. È forse il caso, quindi, di ripercorrere, seppur velo-
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Redazione: Davide Venturi Alice Spiga
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4, 5 ForumClub 85 Gestire una piscina 9 H.E.A.T. PROGRAM - GMM TRAINING 88 JOHNSON HEALTH TECH - MATRIX 83 La motivazione all’esercizio fisico 2 LES MILLS 7 LIFE FITNESS ITALIA - SI LINE
ufficio traffico: Maurizia Manici mmanici@ilcampo.it Comitato tecnico-scientifico: Responsabile: Avv. Guido Martinelli - Docente alla Scuola Centrale dello Sport - CONI - Roma Componenti: Avv. Marilisa Rogolino, Avv. Ernesto Russo, Avv. Carmen Musuraca Hanno collaborato: Igor Castiglia, Paolo Grosso, Andrea Muzzarelli Impaginazione: Sergio Melani, Sabrina Paoletti Immagini: archivio Editrice Il Campo, Shutterstock, Fotolia Premedia: Sabrina Paoletti
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Stampa: MIG Moderna Industrie Grafiche - Bologna
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Editrice Il Campo Srl fondata da Franco Maestrami
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Direzione, Redazione, Amministrazione, Pubblicità: Editrice il Campo Via G. Amendola, 11 40121 Bologna Tel. 051.25.55.44 - 25.58.14 Fax 051.25.53.60 info@ilcampo.it
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